giornalin0 marzo 2015

Periodico de I FIORI DE TESTA e dell’ACOS del Veneto - n. 1 - Marzo 2015
ITO
ED
LE
RIA
LA CAREGA
Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale
DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 2 NE/PD
I FIORI DE TESTA
Via Papa Giovanni XXIII, 51 - 35045 Ospedaletto Euganeo (PD)
DESPERIOLA’
Lo crediate o no, questo giornalino viaggia un po’
in tutta Italia ed allora, per chi non conosce il dialetto stretto della Bassa Padovana, “carega” significa sedia; “desperiolà” vuol dire senza “perioli” o
con i “perioli” disassati. I “perioli” sono i pioli, in
questo caso della sedia, che tengono in asse gli
staggi (parola italiana che indica i due elementi
verticali, prolungamenti delle gambe posteriori
che delimitano la spalliera e ne costituiscono il sostegno). I pioli, in pratica, hanno il compito di tenere collegati e ben stretti tutti gli elementi di una
sedia. Se i pioli (perioli) non sono ben
fissi, la sedia si smembra, non funziona
più e prima o poi crolla con il suo carico. Tengo presente l’immagine della
sedia “desperiolà” perché al Centro Sollievo per la malattia di Alzheimer che
abbiamo aperto ad Ospedaletto Euganeo (PD) è arrivata una telefonata al
Centro di Ascolto Telefonico, in cui una
signora diceva di sentirsi come una
“carega desperiolà” perché sopraffatta
dalla patologia del padre, anziano di 78 anni affetto da demenza Alzheimer. Da anni accudisce il
papà e da tempo la malattia lentamente, ma progressivamente, si è fatta sempre più evidente. Ormai la sua vita è dedicata solo a lui e non ha più
tempo per se stessa e per la sua famiglia (marito e
due figli in età scolare). Disperata, al telefono,
piangendo cercava aiuto, conforto e indicazioni su
cosa poteva fare perché era ormai arrivata al cul-
mine: scegliere tra accudire il padre o seguire la
famiglia. Dopo un lungo tempo di ascolto e lasciata sfogare la signora, ci siamo accordati
per un incontro al Cenro Sollievo per
poter meglio interloquire in ambiente
tranquillo e più sereno che non fosse la
famiglia. E questo è avvenuto. Non
abbiamo ricette particolari o bacchette
taumaturgiche, ma offriamo la nostra
esperienza di volontari formati e preparati, ai famigliari che hanno persone
con questa patologia. E’ una sfida che
offriamo alla nostra Comunità, è un
impegno che ci siamo presi per aiutare “careghe
desperiolà” ad affrontare con maggior sicurezza il
problema e soprattutto accompagnare i familiari
nel prendersi cura, nella certezza di un appoggio
amichevole di persone che comprendono il problema. A volte il solo parlare rasserena il familiare.
Per questo ci stiamo impegnando e per questo offriamo il nostro gratuito volontariato a chi ne ha
bisogno.
Francesco Chiodin
presidente de I Fiori de Testa
Periodico de I FIORI DE TESTA e ACOS VENETO
Dott. Guido Sottovia
Presidente
ACOS Veneto
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Il tempo che realmente
ci appartiene:
la meditazione
I
l turno notturno: il tempo
rallenta, la luce di servizio dei corridoi ci guarda severa, e sempre ci scruta.
L'attività alterna accelerazioni
e pause; se fosse una passeggiata in montagna dubiterei di arrivare alla meta.
Amo questo tempo fuori dal
tempo: la fine del turno arriva
agognata ma rimane la sensazione del risveglio brusco dal
sogno, luogo nel quale Campanellino (Julia Roberts) assicura a Peter Pan (Robin Williams) che potrà sempre in-
contrarla. Il buon Peter Pan
nel film citato si impegnerà nel
suo lavoro e negli affetti famigliari mentre noi tutti nel variegato mondo della sanità (turni,
reparti, servizi..), ci gettiamo in
questo fiume in piena e ben
vengano riunioni, celebrazioni,
dibattiti… Vorrei segnalar la
testimonianza del Servo di Dio
Carlo Acutis morto a 15 anni
nel 2006 a seguito di una leucemia.
Ragazzo dalla profonda
spiritualità che ci testimonia il valore della meditazione e della contemplazione del mistero Eucaristico, diceva:
L
a conversione non
è altro che spostare lo sguardo dal basso
verso l'alto". Il tempo che
veramente ci appartiene è
quello che, come sabbia
spianata dal dorso della
mano, permette nel silenzio che Egli scriva il suo
messaggio.
Nelle giornate di spiritualità, tramite le meditazioni che
son proposte, possiamo accedere ad una dimensione
personalissima e nel frattempo unificante con i nostri fratelli, in grado di rasserenare i
nostri animi come diceva Carlo: "...la felicità è lo sguardo
rivolto verso Dio, la tristezza è
lo sguardo rivolto verso se
stessi...".
Ho scelto la figura di Carlo Acutis per le sue caratteristiche:
giovane, archetipo delle persone che noi assistiamo.
Ancora una volta la nostra debolezza, la mancata guarigio-
Due foto di Carlo Acutis,
morto di leucemia
ne di questo ragazzo da parte
della scienza medica, sposta
la nostra attenzione sul valore
del prendersi cura, per il quale
non saremo mai sconfitti.
Sull’immanenza e valore della
nostra fragilità che come leggera sabbia accomodata da
un padre paziente permette a
Dio di scrivere sulle nostre vite.
Guido Sottovia
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Periodico de I FIORI DE TESTA e ACOS VENETO
LA POTENZA
DELLE COCCOLE
Può sembrare strano come
titolo, ma è così, soprattutto
se riferito a persone in condizioni molto particolari come i
malati con marcato deterioramento cognitivo (demenza senile, demenza cerebrovascolare, M. di Alzheimer, demenza a corpi di Lewy, etc.).
Queste persone hanno perso,
o gravemente deteriorato, la
loro capacità di relazionare,
con gli altri e con il mondo
stesso. E’ come se si fossero
“rinchiusi” in un guscio, un guscio impenetrabile. Molte volte
questa fase è preceduta da
reazioni variegate (collera,
tensione, apatia, perdita di
memoria, etc.). Molte volte
hanno addirittura perso la capacità di controllo degli sfinteri.
Qualcuno, erroneamente, potrebbe dire: non hanno più dignità. Niente di più sbagliato.
La dignità di una persona non
è assolutamente legata alla
sua efficienza ma al suo esistere, al suo essere persona.
Una persona è in quanto esiste, e ha il diritto di vivere come tutti gli altri, e il più degnamente possibile.
I fautori del relativismo, e purtroppo sono tanti, tentano di
“narcotizzare” le coscienze
con la solita e assurda nenia:
“poveretti, che dignità hanno,
è meglio lasciarli morire”. Tali
solerti fautori non hanno ancora capito che una sola cosa è
certa nella vita di ciascuno,
che prima o poi finirà
con la morte per ognuno. Il vero problema non è farla
finire prima, ma permettere ad ogni soggetto di vivere in maniera più degna possibile!
Quando si pensa a
queste persone malate la nostra mente va subito
all’importanza di trovare nuove terapie, più potenti ed efficaci, più personale e meglio
preparato; ma non è sufficiente. E’ indispensabile il rapporto umano, sono indispensabili
le “coccole”. Nessun farmaco,
nemmeno il più potente, è in
grado di fare ciò che può otte-
nere un gesto di affetto: una
carezza, una pacca sulla spal-
la, un puffetto sulla guancia, il
tenere una mano, un bacio
sulla fronte, etc. Non sappiamo come le persone affette da
demenza “leggano” questi segni, ma sappiamo che verso di
loro non hanno “nessun effetto
collaterale e nessuna controindicazione”. E’ solo facendosi
prossimo che possiamo sperare di cambiare qualcosa; solo così si potrà passare
dall’egoismo all’altruismo, dalla solitudine alla compagnia,
dalla tristezza alla gioia. E’ solo donando che si riceve, e
solitamente si riceve molto di
più di quel che si è donato.
Madre Teresa di Calcutta diceva: “Quello che faccio è una
goccia nell’oceano, ma se non
lo facessi quella goccia mancherebbe; e l’oceano è fatto di
gocce”.
Dott. Mario Morello
Presidente nazionale ACOS
Periodico de I FIORI DE TESTA e ACOS VENETO
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ABBIAMO APERTO IL CENTRO SOLLIEVO ALZHEIMER
Finalmente dopo quasi un anno
di preparazione e formazione
anche ad Ospedaletto Eug.
abbiamo aperto il Centro Sollievo per i malati di Alzheimer. E’ stato un lungo iter burocratico che ha avuto dei momenti di criticità, ma anche momenti molto belli di aggregazione. La criticità è stata determinata dalle lunghezze burocratiche della Regione Veneto e
dell’ULSS 17 di conseguenza;
momenti molto belli sono stati,
invece, gli incontri con i volontari dei Centri Sollievo di Due
Carrare e Conselve che hanno
portato a saldare rapporti di
collaborazione e di amicizia. Il
tutto mediato dalle psicologhe
Alessia,
Rosmaria
e
dall’educatrice professionale
Barbara.
Queste professioniste ci hanno
guidato nei percorsi a volte tortuosi della malattia di Alzheimer e aiutato a gestire i rapporti con i malati e con i familiari.
Ci hanno sostenuto e ci sosten-
gono sempre con grande capacità nell’approccio ai vari casi
che continuamente si presentano e ci interpellano attraverso
il Centro Telefonico di ascolto.
L'idea è di proporre delle «oasi
di sollievo», ovvero dei luoghi
in cui la famiglia del malato di
Alzheimer (o demenza in generale) viene accolta ed entra in
rete, non restando sola ad affrontare le difficoltà che la gestione del malato a casa com-
due degli ospiti, migliorando la
qualità della vita di queste famiglie». Il Centro – ospitato presso il Centro Sociale Pradella
in via Pietro Nenni, 26, accoglie persone con una diagnosi
di demenza. Da noi gli ospiti
svolgono attività ricreativeriabilitative (stimolazione cognitiva, musicoterapia, attività motoria adattata) guidati da un
professionista supportato da
volontari, per favorire la relazione e il mantenimento delle abi-
L’Educatrice
Professionale,
Dottoressa
Barbara
Gamba,
spiega le
attività
che si svolgeranno al Centro
Sollievo di
Ospedaletto
Euganeo
porta. “Non si tratta di centri
sanitari, noi non «curiamo» le
persone ma ci «prendiamo cura di loro», spiega la dottoressa
Marta Rappo responsabile dei
Servizi Sociali dell’ULSS 17.
«Cerchiamo di mantenere sempre un conteLucia (AVO Conselve) e Francesco presentano le associazioni
sto adatto a
favorire l'aggregazione e
la socializzazione: non ci
concentriamo
sulle competenze che la
malattia ha
portato
via
con sé, ma
puntiamo sulle abilità resi-
lità residue. Nel frattempo i familiari, che hanno affidato a noi
i loro familiari per quelle ore,
sono liberi di attivarsi in impegni e attività varie. C’è a fine
mese, il Gruppo di AutoMutuo-Aiuto, condotto da una
psicologa, per sostenersi reciprocamente e trovare insieme
le strategie più utili ad affrontare la quotidianità. E tutto è offerto in maniera completament e
g r a t u i t a .
«È un progetto importante, perché aiuta a prevenire e ritardare l'istituzionalizzazione della
persona affetta da Alzheimer,
favorendone la permanenza a
domicilio».
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Periodico de I FIORI DE TESTA e ACOS VENETO
CENTRO SOLLIEVO “Nuovi Orizzonti”
A OSPEDALETTO EUGANEO (PD)
L’Associazione I Fiori de Testa-ACOS si è impegnata,
nella più ampia gratuità, di collaborare per l’apertura del
Centro Sollievo ad Ospedaletto Euganeo, presso il Centro Sociale Pradella in via Pietro Nenni, 26 che inizialmente prevede:

Tutti i martedì dalle ore 15.00 alle ore 16.00 un centro
di ascolto e di ascolto telefonico. Chi ha bisogno di informazioni, necessità di colloqui con la psicologa, suggerimenti o chiarimenti può chiamare il numero telefonico dedicato che è 0429 90877.

L’ultimo martedì di ogni mese dalle ore 17.00 alle
19.00 ci sarà l’incontro di auto-mutuo-aiuto con le famiglie che lo desiderano e con la psicologa.

Da febbraio 2015 è aperto il del CENTRO SOLLIEVO
“NUOVI ORIZZONTI” dalle ore 9.00 alle ore 12.00 (al
mercoledì).

Tutto è nella massima libertà, rispettando privacy e
segreto professionale. Ogni attività e consulenza è in
forma gratuita.
ABBIAMO BISOGNO DI VOLONTARI
Abbiamo bisogno di volontari per favorire anche nella nostra
Comunità l’apertura del CENTRO SOLLIEVO “Nuovi Orizzonti”.
Le persone che desiderano partecipare a questo progetto saranno sensibilizzate da un corso di formazione che prevede
alcuni incontri tenuti da professionisti dell’ULSS.
Una volta formati, i Volontari entreranno nei piani del progetto per il Centro di Ascolto, il Centro Sollievo e successivamente il “Caffè Alzheimer”, ovverossia la disponibilità di trascorrere, con questi malati, alcune ore della giornata, liberando così la famiglia per quel tempo, di un impegno che a volte è
impossibile.
Perciò dobbiamo essere in tanti ad aiutare queste persone.
Via via che il progetto avrà sviluppo, daremo informazioni dettagliate e reali. Al momento c’è bisogno di persone per creare
volontari formati.
Chi si sente di entrare in questa nuova “missione” chiami
Francesco al cellulare 333 4182345.
INAUGURATI I PRIMI TRE
CENTRI SOLLIEVO
DELL’ULSS 17
Giovedì 29 gennaio 2015 alle ore 9.00 con
un convegno presso la Casa dei Carraresi
di Due Carrare sono stati aperti ed inaugurati simbolicamente i tre Centri Sollievo
“Nuovi Orizzonti” dell’ULSS 17. Si è deciso di celebrare l’evento a Due Carrare
perché lì si gode un’ottima struttura di accoglienza con grande capacità ricettiva.
L’apertura è stata anticipata da un convegno dove ha parlato il Direttore Generale
dell’ULSS 17, il sindaco di Este, il sindaco
di Conselve ed il nostro assessore ai Servizi Sociali, Parolo. Tutti, dal loro punto di
vista, hanno ben augurato successo
all’iniziativa e all’attività dei Volontari che
gestiranno questi Centri. Poi la parola è
passata ai professionisti delle malattie
neurologiche ed infine ai Volontari che
hanno messo in evidenza la necessità di
essere appoggiati al cento per cento dalle
istituzioni, accorciando i tempi della burocrazia, alleggerendo la pratica degli aiuti e
delle necessità. Auspicata è stata anche la
continuità delle istituzioni comunali che
non cessino con il cambio degli amministratori. Poi, alla fine, prima del sontuoso
rinfresco, acceccati dai flash di fotografi e
cineasti, il taglio del nastro inaugurale. A
tutte queste cerimonie i nostri Volontari di
Ospedaletto erano presenti. Le speranze
sono buone!
Simbolica inaugurazione dei tre
Centri Sollievo a Due Carrare (PD)
Periodico de I FIORI DE TESTA e ACOS VENETO
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CONDIVISIONE DI AMOROSI SENSI...
(Riceviamo attestazioni di stima e affetto. In questo spazio condividiamo alcuni pensieri ricevuti).
Caro Francesco, ti ringrazio delle belle parole con le quali hai risposto al mio piccolo contributo che aiuta una GRANDE e
meritevole iniziativa. Sono sicuro che tutte le persone che capiscono la gravità del problema vi saranno riconoscenti.
Complimenti per il nome "Centro Sollievo" ne occorre tanto in certe situazioni. Auguro a te e alle persone che con te si
dedicano a chi soffre e ha bisogno di aiuto, tanto tanto bene. Ricordandovi con affetto, ti saluto. (Renzo, Verona)
Un grande abbraccio, sono contento di aver potuto servire a qualcosa. Conta sulle mie preghiere, Dio ci benedica tutti.
(Don Guillermo Gutierrez).
Caro Francesco, sento il bisogno di scriverti per dirti tutta la mia amicizia e gratitudine. Il tuo sostegno morale e assistenziale nel momento più difficile e doloroso di questo periodo della mia vita, è stato fondamentale e mi ha aiutato tantissimo.
Ho capito che l’amicizia e gratuità nel donare la propria disponibilità dà una grande forza a chi la riceve e che la sofferenza passa in secondo piano. Tutto questo per me è stato un grande stimolo per superare questo passaggio ed affrontare la
malattia con serenità, sapendo di essere circondato da tanta solidarietà amicizia e affetto.
Un grazie lo devo anche a tutti gli amici dell’ACOS che in vario modo mi sono stati vicino, soprattutto un grazie lo devo per
tutte le preghiere che sono state rivolte alla nostra Madre Celeste che sicuramente la Sua intercessione mi ha aiutato e
non mi ha mai lasciato solo… Grazie a te caro amico e alla tua famiglia per esserci sempre così vicini e presenti. Con
affetto (Fabrizio P., Este)
(Fabrizio a Gennaio è stato sottoposto ad un difficilissimo intervento chirurgico a Padova. Tanti amici dell’ACOS si sono
succeduti al suo capezzale per assistenza specialmente notturna. Ora è a casa e sembra che le cose si siano sistemate.
Auguroni, Fabrizio e nuovamente “grazie” a tutti gli amici che ci hanno aiutato).
Francesco, mi è giunta graditissima, come sempre la tua lettera di ringraziamento per l’offerta. Sono contenta di
sapere che stai bene e in piena attività caritativa. Auguro a te e ai tuoi amici un 2015 lieto e attivo. Buona vita! Con affetto
(Alba, Padova)
PER CONTINUARE… La signora Gemma di Monselice (PD) nel commento all’invio della sua offerta alla nostra Associazione attraverso il conto corrente postale sulla causale ha scritto: “PER CONTINUARE”. Migliore augurio non si poteva
ricevere. Nonostante difficoltà e pali tra le ruote il nostro impegno continua sereno. Grazie signora Gemma!
Se avete amici interessati a questa proposta associativa e informativa, diffondete questo giornalino.
Sarà inviato gratuitamente a chi ne fa richiesta.
ACOS Gruppo di Padova organizza un convegno
" Il valore della vita al suo crepuscolo"
Si svolgerà il 27 marzo presso la Casa del Fanciullo, Vicolo Santonini, 12
PADOVA
Obbiettivo: far comprendere che la vita è un dono e
quindi va difesa e protetta, dal suo inizio e fino al suo
termine naturale. Anche le persone anziane, proprio
perché persone con la loro dignità ed il loro valore, vanno rispettate. Bisogna confermare che la vita è
un valore, sempre e ad ogni età.
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Periodico de I FIORI DE TESTA e ACOS VENETO
INCONTRO DI SPIRITUALITA’ PER OPERATORI SANITARI
Sabato 12 dicembre 2014 presso l’Abbazia di Carceri(PD) organizzato dal nuovo Cappellano
dell’Ospedale “Madre Teresa di Calcutta” di Schiavonia (PD), Don Marco Galante, in collaborazione con il Gruppo ACOS di Este-Monselice, si è tenuto un incontro di spiritualità prenatalizio animato da Mons. Danilo Serena già parroco di S. Tecla in Este. Occasione ideale in una suggestiva
cornice abbaziale ed antica.
La prima domenica di Avvento
2014 ha visto l’inaugurazione
delle celebrazioni religiose nel
nuovo Ospedale “Madre Teresa
di Calcutta” in Schiavonia. La
grande hall con architettura avveniristica ben si è offerta per la
celebrazione, molto partecipata
e animata da un bravissimo coro.
Don Marco Galante, cappellano
del nuovo ospedale è molto attivo, attento e premuroso con gli
Ammalati e Operatori Sanitari.
Periodico de I FIORI DE TESTA e ACOS VENETO
La Giornata
del Volontariato
alla Scuola di Palugana
In
occasione
della
Giornata
del
Volontariato,
l’Associazione I Fiori de Testa, in collaborazione con SOGIT Este, ha parlato alle classi quarta e quinta della scuola
elementare. Quanto riportato di seguito è la relazione che
un alunno di Quinta ha fatto delle ore trascorse con le due
Associazioni.
slacciare e togliere una scarpa, poi ha chiesto
loro di salire sulla sedia e di mettere la mano sinistra dietro la schiena. In questo modo ha creato una situazione di difficoltà: avere un braccio
solo. Poi li ha invitati ad infilare la scarpa e allacciarla solo con la mano destra. Non era facile e
provavo ad immaginarmi ad essere io nella loro
situazione.
La nostra compagna di quarta ci è riuscita, invece il nostro compagno ha rinunciato. È stato un
esempio chiaro per farci capire, che certe situazioni della vita possono sconfortare le persone e
farle rinunciare oppure lottare sostenute da qualcuno che infonda loro la fiducia e le aiuti. I volontari sono persone che nel tempo libero si riuniscono per mettere a disposizione degli altri la loro presenza per aiutarli, in modo gratuito e senza
chiedere nulla in cambio. I volontari della
S.O.G.I.T. sono uomini
e donne normali a servizio di chi ha bisogno,
come le persone anziane sole o non autosufficienti, che hanno
necessità del trasporto
all’ospedale o di aiuti
particolari in casa, a
volte anche solo di
compagnia.
Giovedì 11 dicembre 2014 una giornata come
le altre diventò… “La Giornata del volontariato”.
Le maestre hanno riunite classe quarta e quinta. Abbiamo disposto bene e allineate le sedie e
ci siamo accomodati in attesa della “sorpresa”
che ci avrebbe portato il signor Francesco Chiodin.
Ed ecco arrivare Francesco dell’Associazione
I Fiori de Testa in compagnia di quattro amici
volontari S.O.G.I.T. di
Este. Sono entrati e mi
hanno colpito le loro divise arancione brillante.
Io, di queste associazioni non ne avevo mai
sentito parlare e quindi
l’argomento mi incuriosiva ancora di più. Si sono presentati: Antonio
Canazza, Carlo DominiFrancesco illustra il significato del volontariato
ci, Desirè Rossi e Augualle
classi quarta e quinta riunite per l’occasione
sto Valenti. Prima ha
parlato il signor Francesco che ci ha coinvolti in
una conversazione per
scoprire e capire cos’è il
volontariato.
Noi con le nostre insegnanti avevamo già affrontato l’argomento, ma
lui ci ha dato una prospettiva diversa e pratica. Infatti ha chiamato
un nostro compagno e
una compagna di quarta, per un esempio. Ad
ognuno dei due ha fatto
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Tutti e quattro i volontari ci hanno raccontato il motivo che li ha
spinti ad entrare a far
parte dell’associazione
ed ogni storia è stata
interessante. Il pensiero per ognuno di loro
era come poter essere
utile agli altri.
Tutti i bravi volontari
S.O.G.I.T. hanno seguito un corso e un
percorso di preparazione. Ci vuole passione
per le persone, allenamento e disciplina. Inoltre
l’associazione
ha un suo statuto con
regole e scopi precisi.
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Periodico de I FIORI DE TESTA e ACOS VENETO
La mattinata si è conclusa con un momento
molto emozionante: la visita all’ambulanza
che ci attendeva nel parcheggio della scuola.
I volontari ci hanno spiegato molte cose sucome è fatta e sugli strumenti in dotazione.
L’abbiamo visitata all’interno e visto le attrezzature necessarie per salvare la vita delle
persone.
Una bella foto ricordo tutti assieme ai volontari per immortalare l’evento. Infine abbiamo
ringraziato queste persone che sono state
tanto disponibili con noi. Spero da grande di
diventare come loro capace di aiutare senza
chiedere o ricevere soldi, ma solo un grazie
che mi riempirebbe il cuore.
Una delle funzioni delle Associazioni di volontariato, oltre ad ottemperare allo scopo per cui sono nate, è anche quello di diffondere il significato
ed i valori che la parola “volontariato” contiene.
Quando si parla di volontariato si parla, prima di
tutto, di “gratuità” e questo ai bambini lo abbiamo
spiegato molto bene.
Non sono volontari quelli che vengono stipendiati
dalle Associazioni di volontariato. Sono dei stipendiati e basta; mentre il vero volontariato è
svolto da chi non percepisce alcun compenso
dall’attività che svolge se non la ricompensa del
grazie e del sorriso a cui è diretta l’attività
(qualche volta neanche quello).
Quindi bisogna sfatare che tutto quello che è rivolto agli altri è volontariato. I militari che vanno
in missione non sono “volontari”: sono stipendiati
(forse volontari perché scelgono loro di andare in
quelle terre).
Chi lavora con organizzazioni internazionali
all’estero e sono stipendiati non sono volontari:
sono dipendenti salariati. E’ importante questa
distinzione, perché al giorno d’oggi la parola volontariato sta assumendo delle connotazioni improprie.
Abbiamo inoltre insistito nel dire che il volontariato deve essere preparato e formato per poter dare la migliore risposta a chi ha bisogno. Nel caso,
con corsi di preparazione per la malattia di Alzheimer per i Fiori de Testa e come trasportare e
dare assistenza ad un infortunato nel caso dei
volontari SOGIT: nulla è dato al caso e alla fortuità. Molto alla buona volontà.
(F. C.)
I volontari SOGIT effettuano dimostrazioni
di assistenza destando interesse ammirazione
aiutati dagli Alunni della Scuola
Periodico de I FIORI DE TESTA e ACOS VENETO
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CONVEGNO REGIONALE
Venerdì 29 maggio 2015
“I NUOVI ORIZZONTI DEL PRENDERSI CURA”
Ore 8.30
Arrivi e registrazioni
Ore 9.00 Saluti autorità
Ore 9.30 “Problematiche dell’assistenza domiciliare”
Dr.ssa Elena Ceschin, Dirigente Medico, Distretto socio-sanitario ovest,
Ulss Vicenza
Ore 10.00 “L’assistenza domiciliare: peculiarità e contraddizioni”
Dott.ssa Nazarena Zamberlan, Infermiera Assistenza Domiciliare
ULSS 6 - Vicenza
Ore 10.30 Pausa caffè
Ore 11.00 “L’efficacia del prendersi cura a domicilio”
Follador Monica, autrice del libro “Io madre di mia suocera”
Ore 11.30 “La relazione d’aiuto… in casa”
Dott.ssa Rosmaria Giuliano, Psicologa e Psicoterapeuta
Ore 12.00 Dibattito
Ore 12.30 Pranzo
Ore 14.45 “L’assistenza al paziente psichiatrico”
Dott. Guido Sottovia, Infermiere Psichiatria
Ore 15.15 “Il volontario a domicilio”
Associazione CEAV
Ore 15.45 “Arte, musica e ludoterapia”
Dott.ssa Barbara Gamba, Educatore Professionale e Giulia Poletto, Musicista e Cantante lirica
Ore 17.00 Questionari ECM e Conclusioni
Periodico de I FIORI DE TESTA e ACOS VENETO
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Convegno regionale
I NUOVI ORIZZONTI DEL PRENDERSI CURA
Introduzione:
’L’assistenza domiciliare delle persone anziane e con disabilità, fisiche e/o psichiche, è diventata
ormai un “fatto quotidiano” con il quale dobbiamo confrontarci, e risolvere nel contempo tutti i problemi, grandi e piccoli, che si presentano. La direttrice di marcia verso cui si procede è di ridurre
sempre più l’assistenza ospedaliera aumentando nel contempo l’assistenza extra ospedaliera, nelle sue varie forme: il ricovero in RSA, l’ospedalizzazione domiciliare e l’assistenza domiciliare vera
e propria. Quest’ultima rappresenta oggettivamente l’obiettivo primario da raggiungere e la massima criticità del sistema. In assistenza domiciliare emergono tutte le problematiche possibili, non
solo quelle legate all’assistenza medico-infermieristica; ritroviamo infatti le problematiche sociali e
relazionali, la “gestione” del tempo, le difficoltà delle famiglie.
Obiettivi:
Illustrare le principali problematiche dell’assistenza domiciliare collegate con l’efficacia del
“prendersi cura” a domicilio. Far comprendere l’importanza della “gestione” del tempo e le criticità
degli aspetti relazionali. Far emergere l’interazione col volontariato ai fini assistenziali.
Il convegno è accreditato ECM per tutte le professioni sanitarie.
Iscrizioni: mail: [email protected], entro il 15 maggio 2015
oppure cell. FERRARETTO LUCIA
3475798413
Quota di partecipazione:
• Iscritti ACOS: 10,00 euro
• Non iscritti ACOS: 25,00 euro

Pranzo per tutti: 10,00 euro
Il convegno si tiene presso la CASA DEL FANCIULLO, vicolo Santonini, 12 PADOVA (parcheggio nel cortile interno)
In collaborazione con:
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Periodico de I FIORI DE TESTA e ACOS VENETO
GRAZIE!
GRAZIE! GRAZIE!
S. MESSA PER GLI AMICI
Tante persone ci sono vicine, ci scrivono, manifestano il loro interesse per le nostre iniziative.
A tutti rispondiamo singolarmente e ringraziamo.
Siamo grati anche per le offerte che riceviamo
soprattutto per sostenere le spese di stampa e
spedizione, che caparbiamente ci ostiniamo a
mantenere. Ringraziamo anche te per il sostegno che generosamente vorrai offrire.
Per tutti i nostri benefattori, gli amici vivi e defunti,
ogni primo lunedì del mese in Este S. Tecla (PD)
viene celebrata una S. Messa di ringraziamento e di
ricordo accomunando tutte le persone che ci vogliono bene e preghiamo secondo le loro intenzioni.
Conto Corrente Postale n° 9018975
Se volete gustarvi questo giornalino a colori basta
che digitiate ww.acosveneto.it e vi si aprirà un mondo meraviglioso. Appassionatevi alla lettura, perché
così venite a scoprire quante belle cose facciamo.
Conto Corrente Bancario BANCA SVILUPPO
Filiale di Ospedaletto Euganeo
IBAN: IT91B0313962700000000201853
www.acosveneto.it
5XMILLE A I FIORI DE TESTA
CODICE FISCALE ASSOCIAZIONE I FIORI DE TESTA:
91029780283
Facile! Nel tuo modello per la dichiarazione dei redditi (CUD,
730 o UNICO) scegli l’area dedicata al “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale”.
A Costo Zero! Non spendi un euro in più! Indicando il codice
fiscale de I FIORI DE TESTA sarà versato dallo Stato
all’Associazione I FIORI DE TESTA il 5 per mille del tuo Irpef,
senza che venga modificato l’importo totale.
Grazie al tuo aiuto portiamo avanti progetti utili a tutta la Comunità!
“L’Associazione I FIORI DE TESTA intende rendere a tutti
coloro che non si trovano nella pienezza dei propri mezzi
fisici, psichici e sociali un servizio qualificato, volontario e
gratuito di promozione umana e integrazione sociale attraverso il teatro, la danza, il mimo, la musica e ogni forma di
spettacolo e attività culturale. Fonda la sua attività istituzionale ed associativa sui principi della democrazia e della
partecipazione sociale.
Esclude qualsiasi fine di lucro, operando esclusivamente
per fini di solidarietà sociale, civile e culturale. Opera nelle
strutture sanitarie, territoriali e negli ambiti locali, con un
servizio organizzato, qualificato e gratuito per assicurare
una presenza amichevole accanto a persone svantaggiate,
per lottare contro la sofferenza, l’isolamento e la noia…”.
(tratto dallo statuto de I Fiori de Ttesta).
ACOS PADOVA propone in collaborazione con ACOS PIEMONTE un
PELLEGRINAGGIO INTERREGIONALE
in occasione dell’OSTENSIONE DELLA SACRA SINDONE a TORINO
nei giorni 6 - 7 giugno 2015.
Per chi fosse interessato, rivolgersi con la mail a:
ACOS [email protected]
0429 90877
SCRIVI A:
Questo è il numero dello SPORTELLO TELEFONICO da chiamare per i familiari che hanno bisogno di sostegno e di informazione riguardo la patologia del morbo di Alzheimer.
Associazione I FIORI DE
TESTA via Papa Giovanni
XXIII, 51 35045 Ospedaletto Euganeo (PD)
cell. 333 4182345
Ad Ospedaletto Euganeo (PD), presso il Centro Diurno “S. Pradella” in via P. Nenni 26, tutti i martedì dalle ore 15,00 alle
16,00 le persone che hanno bisogno di relazionarsi per sostegno ed informazioni sulla malattia di Alzheimer troveranno
volontari disposti all’ascolto.
L’iniziativa fa parte del Progetto Sollievo “Nuovi Orizzonti”
voluto dalla Regione Veneto e dall’ULSS 17, affidata
all’Associazione “I Fiori de Testa”, in collaborazione con il
Comune di Ospedaletto Euganeo in forma completamente gratuita e garanzia di riservatezza.
[email protected]
Iniziativa finanziata dal Centro di
Servizio per il Volontariato
provinciale di Padova
Direttore Responsabile:
Michele Santi.
Direttore: Francesco Chiodin.
Editrice:
Associazione I Fiori de Testa.
Direzione e Amministrazione:
via Papa Giovanni XXIII, 51
35045 Ospedaletto Euganeo (PD)
cell. 333 4182345 [email protected].
Stampa: Graf. Atestina, Este (PD).
Rivista online: www.acosveneto.it
Registrazione effettuata presso il
Tribunale Civile di Padova
il 17 luglio 2011, n. 2276.
Assicuriamo la massima riservatezza sugli indirizzi custoditi nei nostri
archivi elettronici (come da Dlgs
196/2003).
Li utilizziamo esclusivamente per
inviare informazioni associative.