Newsletter Newsletter INFORMAZIONI E CURIOSITÀ SU RADIESTESIA RADIONICA E DINTORNI A CURA DI MARIO BARBAGALLO INFORMAZIONI E CURIOSITÀ SU RADIESTESIA RADIONICA E DINTORNI A CURA DI MARIO BARBAGALLO n°8 febbraio 2014 N ell’ottica di creare sempre nuovi strumenti per la ricerca radiestesica il metodo Sanjeevini offre notevoli spunti. Questo metodo nato ufficialmente nel 1997 su ispirazione di Sai Baba è formato da centinaia di carte che rappresentano energeticamente parti del corpo e patologie. Alcuni decenni prima il ricercatore americano Malcom Rae aveva elaborato un sistema molto simile al Sanjeevini ma radionicamente più valido perchè attorno al cerchio iniziale invece dei nove petali di loto che radionicamente, con le loro punte, svolgono un’azione di emissione verso l’esterno, aveva messo altri 6 cerchi concentrici al primo. È noto che il cerchio oltre a delimitare svolge un’azione di concentrazione dell’energia che converge al suo centro. Come dimostrano le Carta di Malcom Rae: Belladonna parabole satellitari e le antenne paraboliche in genere. Detto questo la maggior forza energetica delle carte di Rae risulta subito evidente per il duplice aspetto antidispersivo (mancanza dei petali) e fortemente concentrante dei sette cerchi. Continuando l’analisi di questo circuiti radionici notiamo un altro aspetto molto interessante: la presenza di segmenti che dalla circonferenza convergono verso il centro. Questi segmenti che per comodità chiameremo “indici”, non trovano particolare spiegazione circa il loro numero e posizionamento. Nel metodo Sanjeevini il tutto è supportato dalla preghiera. Nel metodo Rae, di cui si hanno poche testimonianze nonostante le oltre 25.000 carte create, si trovano riferimenti a un massimo di otto indici e al fatto che gli stessi sono individuati radiestesicamente. Preghiere a parte è chiaro che i metodi sono di tipo sensitivo, ma la domanda è: come individuare il numero degli indici e la loro posizione? Per prima cosa troviamo radiestesicamente il numero degli indici ponendo semplicemente la domanda: è superiore a uno? Due? Tre, ecc. Una volta trovato il numero per ogni indice cerchiamo, radiestesicamente, la sua corrispondenza in uno dei 360 gradi del cerchio. Il lavoro è un po’ monotono e meccanico ma con tanta pazienza è praticamente possibile trovare la codifica di ogni cosa. a c’è una logica in tutto questo? La risposta è si! Il cerchio è la rispoduzione ortogonale di una sfera la quale è la riproduzione del macrocosmo. Possiamo dire quindi che simbolicamente il cerchio rappresenta l’universo e tutte le sue energie. Anche se Piero Angela non è d’accordo sappiamo che da ogni punto della sfera celeste (vedi astrologia, ruota di medicina, feng shui, ecc.) e quindi dell’orizzonte, arriva un’energia differente e quindi anche se non ne conosciamo esattamente gli effetti possiamo ipotizzare che una combinazione precisa crea un certo effetto. Considerando il numero variabile degli indici e le 360 posizioni, le combinazioni sono tantissime. Ma c’è un’altra fonte molto interessante che ci da ulteriori possibilità di interpretazione. Sono gli studi sull’emissione donda dei fomosi ricercatori francesi Chaumery e De Belizal e del conazionale De La Foye. Le loro ricerche hanno evidenziato che il cerchio è diviso energeticamente in due parti, una magnetica-negativa e una elettrica-positiva. In pratica su ognuna delle parti si trovano tutte le vibrazioni colore in fase elettrica, sull’altra in fase magnetica. Le vibrazioni sembrano seguire un percorso a spirale sulla sfera ter- restre e lasciano una traccia energetica di colore sull’equatore. Questa traccia rilevabile ogni 24 ore nello stesso punto è cosi definita nel quadrante di La Foye M che vede a destra la fase Elettrica e a sinistra quella magnetica. La fase elettrica, yang è molto energizzante. La fase magnetica, yin è calmante. A questo punto è chiaro che ogni indice agisce in una certa fase e su un certo colore ed è questa combinazione che ci dice la composizione dell’energia risanante, o di un soggetto che si vuole analizzare. Il soggetto può essere un alimento un rimedio e persino una persona la diversità è data dal numero degli in- dici e dalla loro posizione. Un grosso lavoro di ricostruzione ha permesso di creare il libretto diagnostico curativo che si vede sotto nonchè un altro libretto esclusivo per i Fiori di Bach. Durante questo lavoro è stato possibile rilevare il fatto che i Fiori di Bach sembrano (in ambito sensitivo il condizionale è d’obbligo) rispondere a un codice a base tre. Ogni fiore eccetto Rock Water e il Rescue Remedy è risultato avere tre indici. Molte analogie tra la posizione degli indici e l’effetto curativo confortano i risultati della ricerca. Per cui avremo Olive (tonificante) che lavora essenzialmente in fase elettrica o Chestnut Bud (superficialità) che lavora essenzialmente in fase magnetica e ancora al presente e tante altre analogie interessanti. Procedendo in questa analisi notiamo un fatto molto interessante cioè che il numero degli indici aumenta in base alle capacità curative delle essenze floreali. I fiori Californiani, molto efficaci, sembrano rispondere a un codice a base cinque; mentre gli Alaskani, considerati tra i più spirituali, sembrano rispondere a un codice sette. In futuro oltre alla codifica in circuiti dei fiori di Bach conto di lavorare sui fiori californiani e creare quindi un altro libretto diagnostico-curativo di grande versatilità. Praticamente uno strumento di indagine unico ed innovativo. Per qualsiasi informazione al riguardo scrivetemi pure, sarò lieto di darvi tutti i ragguagli che posso. Buon lavoro radiestesico a tutti voi. M.B. DISPONIBILE ANCHE PER I FIORI DI BACH! 15 10,5x Il libretto Sanjeevini contiene 245 circuiti originali creati costruendo attorno al cuore delle carte originali altri sei cerchi, secondo i dettami del famoso radiestesista, esperto di radionica, Malcom Rae. Oltre a potenziare l’effetto della codifica Sanjeevini la ricostruzione totale delle carte ha permessoil loro ridimensionamento per creare questo set “tascabile” che permette sia la diagnosi che la cura. Ogni pagina numerata e plastificata, separata dalle altre da un foglio nero, contiene 30 circuiti, copribili con il palmo della mano, per la ricerca energetica sugli organi e sulle malattie. Inoltre ogni circuito funziona anche come caricatore di piccoli boccettini, pillole neutre o altro. Un indice in ordine alfabetico permette di trovare velocemente ogni singolo circuito. Con il mini Biotensor è il compagno ideale di ogni radiestesista.
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