unità LEGENDA DELLE SEGNALAZIONI DI REDAZIONE: C2 Calore TESTO MODIFICATO TESTO PROPOSTO PER ELIMINAZIONE RICHIESTA PRECISAZIONE DI CONTENUTO Eventuali note per il grafico 2.1 Definizione e misura del calore Particolare tipo di energia che causa la variazione di temperatura di un corpo. 2.2 Capacità termica e calore specifico Ogni corpo ha una predisposizione più o meno accentuata a ad assorbire calore. 3.3 Legge della termologia Pone in relazione la causa “calore” con l’effetto “temperatura”. UNITÀ 2 - CALORE 1.1 Definizione e misura del calore Riprendiamo brevemente la definizione di equilibrio termico data nell’unità precedente. Poniamo a contatto termico due corpi A e B, aventi rispettivamente temperature iniziali TA e TB con TA > TB. Dopo un certo intervallo di tempo, i due corpi assumono la stessa temperatura di equilibrio Te di valore intermedio tra TA e TB. Questo avviene per il trasferimento di energia interna dal corpo più caldo (a temperatura maggiore) a quello più freddo (a temperatura minore). Il corpo B assorbe energia interna, si riscalda, e aumenta la sua temperatura fino a Te e il corpo A cede energia interna, si raffredda e diminuisce la sua temperatura fino a Te. ▀ Definizione di calore I processi di riscaldamento e raffreddamento sopra ricordati sono dovuti a un trasferimento di energia a cui la fisica dà il nome di calore. Il calore è una grandezza fisica scalare: il suo valore Q indica la quantità di energia trasferita tra due corpi in contatto termico a differente temperatura; il calore si trasferisce per la maggiore parte dal corpo a temperatura più alta a quello a temperatura più bassa (vedere figura 1.2 dell’unità precedente). ? Attenzione: non ha senso parlare di calore posseduto da un corpo perché il calore compare solo nel processo di trasferimento, e dunque, può essere misurato solo durante tale processo. ▀ Segno di Q e di ∆T. Dato un corpo A a una generica temperatura TA, si definisce: ● calore ceduto (fig. 2.1a) il calore fornito a un corpo B a temperatura infe- riore TB (B si riscalda mentre A si raffredda); per convenzione il valore del calore ceduto ha segno algebrico negativo (Q < 0). ● calore assorbito (fig. 2.1b) il calore proveniente da un corpo B a tempera- tura superiore TB (B si raffredda mentre A si riscalda); per convenzione il valore del calore assorbito ha segno algebrico positivo (Q > 0). b a TA > T B A (TA) QA < 0 TA < T B B A (TB) (TA) QA > 0 B (TB) A causa del trasferimento di calore, il corpo subisce una variazione di temperatura ∆T definita dalla differenza tra la temperatura finale Tf (a trasferimento avvenuto), e la temperatura iniziale Ti (precedente al trasferimento), Figura 2.1 Il riscaldamento o il raffreddamento di un corpo dipende da come il calore interagisce con il corpo stesso: se lo assorbe o se lo cede: (a) il corpo A cede calore al corpo B; (b) il corpo A assorbe calore dal corpo B.. 2 3 PARTE C - TERMOLOGIA cioè T T f Ti (2.1) Al segno di ∆T è associato il riscaldamento e il raffreddamento del corpo; infatti ● il corpo che cede calore abbassa la sua temperatura (si raffredda): essendo Tf < Ti si avrà ∆T < 0. ● il corpo che cede assorbe calore aumenta la sua temperatura (si riscal- da): essendo Tf > Ti si avrà ∆T > 0. La differenza di temperatura ∆T è la medesima se si impiega la scala centigrada (le temperature sono indicate con T maiuscolo che sottintendono l’adozione del kelvin come unità di misura). ▀ Misura del calore La misura del calore si effettua con strumenti chiamati calorimetri (vedere approfondimento). La grandezza fisica scalare calore (Q) è un’energia: l’unità di misura nel sistema SI per la grandezza scalare fisica energia è il joule (simbolo J). Un’altra unità di misura molto usata è la caloria (simbolo cal) definita nel seguente modo: una caloria equivale alla quantità di calore che deve assorbire 1 g di acqua per elevare la sua temperatura da 14,5 °C a 15,5 °C. Spesso si impiega la kilocaloria (simbolo kcal) per cui è valida l’equivalenza: 1 kcal = 1000 cal Il trasferimento di calore non avviene solo tra due corpi a differente temperatura ma anche tramite movimento meccanico. Con il mulinello di Joule (figura a lato) è possibile cedere calore a una massa d’acqua sfruttando la forza di gravità che fa scendere i pesi e dunque ruotare le pale del mulinello. La rotazione agita l’acqua, aumenta la sua energia interna come pure la temperatura: l’acqua dunque si riscalda. Si trova sperimentalmente che, indipendentemente dalla massa d’acqua, il rapporto tra l’energia L sviluppata dalla rotazione delle pale e il calore assorbito Q dall’acqua si mantiene costante, cioè L J Q (1) peso pala UNITÀ 2 - CALORE La costante J è definita equivalente meccanico della caloria e si misura in joule su calorie (simbolo J/cal). Il valore di J è stabilito dalla seguente definizione: per aumentare di 1,000 °C la temperatura di 1,000 g di acqua è necessario una energia di 4,186 J. Dalla definizione di caloria, si ha dunque che un energia di 4,186 J provoca sull’acqua il medesimo effetto di quando assorbe 1 cal di calore. Mettendo questi dati nella (1) si ha J L 4,186 J J 4,186 Q 1 cal cal Concludendo per produrre 1 cal di calore occorrono 4,186 J di energia; questa corrispondenza sperimentale prova l’equivalenza tra energia e calore, o in altri termini, che il calore è una energia. 2.2 Capacità termica e calore specifico Per un corpo, cedere o assorbire calore, implica variare la sua temperatura. Appare ovvio che una medesima quantità di calore che coinvolge corpi di natura e massa diversa, non comporta medesima variazione di temperatura. Per esempio consideriamo il calore ceduto da un accendino che rende incandescente un ago, e forniamo il medesimo calore a un kilogrammo di acqua : la variazione di temperatura che subisce l’accendino è molto più elevata di quella dell’acqua, che in questo caso, è addirittura trascurabile. Da questo esempio è evidente che l’effetto causato dal trasferimento di calore dipende dalla natura e dalla massa del corpo coinvolto. Quindi occorre definire nuove grandezze fisiche, che indicano quanto un corpo è in grado di assorbire o cedere calore in funzione delle sue caratteristiche. Daremo due definizioni: - la capacità termica, che offre una indicazione in funzione della natura e della massa del corpo; - il calore specifico, che offre un indicazione in funzione solo della natura del corpo. ▀ Capacità termica Consideriamo un corpo generico. Ipotizziamo che assorba una certa quantità di calore Q > 0, con conseguente innalzamento della sua temperatura (∆T > 0). L’analisi è equivalente se il corpo cede calore (Q < 0), con conseguente diminuzione di temperatura (∆T < 0). Si definisce capacità termica C di un corpo il rapporto tra il calore assorbito (ceduto) Q e il corrispondente aumento (diminuzione) di temperatura per un intervallo ∆T, cioè C Q T (2.2) Definiamo le proprietà che offrono una indicazione sulla predisposizione di un corpo ad assorbire o cedere calore. 4 5 PARTE C - TERMOLOGIA L’unità di misura della capacità termica, nel sistema SI, è joule su kelvin (simbolo J/K) oppure, in modo indifferente, joule su grado centigrado (simbolo J/°C). Si osserva che la capacità termica è sempre positiva se si rispettano le convenzioni sui segni algebrici da apporre ai valori di calore ceduto e assorbito, e il segno algebrico per ∆T a seconda dell’aumento o diminuzione di temperatura. Se nella (2.1) si pone ∆T = 1 K, si ottiene C Q (2.3) che fornisce la seguente definizione alternativa della capacità termica: la capacità termica di un corpo è il calore che esso deve assorbire (cedere) affinché la sua temperatura aumenti (diminuisca) di un grado kelvin, o di un grado centigrado. La capacità termica dipende sia dal tipo di sostanza che compone il corpo sia dalla sua massa. Dalla (2.1) si osserva che dati due corpi di uguale massa ma di natura diversa, se assorbono la medesima quantità di calore, il corpo che subisce la più bassa (alta) variazione di temperatura ha più alta (bassa) capacità termica. Quindi la capacità termica quantifica la predisposizione di un corpo ad assorbire (a cedere) calore senza subire un forte innalzamento (abbassamento) di temperatura. Nell’esempio iniziale l’ago ha una bassa capacità termica rispetto al kilogrammo d’acqua: questo è dovuto sia per il tipo di sostanza sia per la massa. Andiamo ora a svincolare la capacità termica dall’influenza della massa. ▀ Calore specifico del corpo o del materiale di cui è costituito? Sia dato un corpo di massa m di cui si è misurata la capacità termica C. Si definisce calore specifico c del corpo il rapporto c C m (2.4) L’unità di misura del calore specifico nel sistema SI è joule su kilogrammo e kelvin (simbolo J/(kg K)); a volte è espresso anche in calorie su grammo e grado centigrado (simbolo cal/(g °C)). Se nella (2.4) si sostituisce C con la (2.2) si ha c Q mT (2.5) Se poniamo m = 1 kg e ∆T = 1 K, si ottiene cQ (2.6) simile alla (2.3), che fornisce la seguente definizione alternativa del calore specifico: UNITÀ 2 - CALORE il calore specifico di un corpo è il calore che deve assorbire (cedere) un kilogrammo della sua massa affinché la sua temperatura aumenti (diminuisca) di un grado kelvin, o di un grado centigrado. Rispetto alla capacità termica, il calore specifico ha il vantaggio di dipendere solo dalla natura del corpo, e dunque, è il parametro significativo per confrontare le caratteristiche termiche di corpi diversi. Si tenga presente che la determinazione del calore specifico di una generica sostanza dipende dalla temperatura in cui avviene la misura. Nella tabella 2.1 sono elencati i calori specifici di alcune sostanze liquide e solide: i valori elencati sono misurati nell’intervallo di temperatura tra 273,15 K e 373 K. Se si desidera esprimere i valori in calorie su grammi su gradi centigradi (simbolo cal/g °C) occorre dividerli per 4186: con questa unità di misura l’acqua ha calore specifico unitario. I calori specifici dei gas dipendono oltre che dalla temperatura anche da come avviene la misura, più precisamente, se durante lo scambio termico si mantiene costante il volume del gas o la sua pressione (tab. 2.2). c (Jkg-1K-1) liquidi Acqua Alcool etilico Alcool metilico Cloroformio Mercurio Olio d’oliva Petrolio 4186 2430 2510 946 138 1983 1686 solidi Acciaio Alluminio Argento Ferro Nichel Piombo Rame c (Jkg-1K-1) 602 908 238 477 452 130 389 c (Jkg-1K-1) Dalle tabelle possiamo appurare la gas differenza di comportamento termi- Aria secca 1005 co che assumono sostanze diverse. Aria umida 1003 Per esempio, rispetto ad altre sostan- Azoto 1042 ze l’acqua ha un calore specifico eleElio 5190 vato, e questo si ripercuote sulla sua 14300 capacità termica. Ciò significa che Idrogeno Ossigeno 920 l’acqua è in grado di immagazzinare Silice 2020 molto calore con aumenti di temperatura relativamente bassi. A prova di quanto affermato, è di dominio comune che in vicinanza di grandi distese d’acqua, come mari o laghi, la temperatura non subisce mai forti sbalzi. 2.3 Legge della Termologia Misurare il calore assorbito o ceduto di un corpo può risultare difficile. Grazie alla legge della termologia è possibile determinarlo conoscendo il calore specifico del corpo e l’inevitabile variazione di temperatura che esso subisce: la temperatura infatti si misura in modo immediato grazie al semplice termometro. La legge della termologia afferma che il calore ceduto (assorbito) a (da) un corpo è dato dal prodotto tra la Tabella 2.1 Calori specifici di alcune sostanze liquide e solide. Tabella 2.2 Calori specifici di alcuni gas misurati a pressione costante. Affrontiamo la prima legge fisica importante della termologia che mette in relazione calore e temperatura. 6 7 PARTE C - TERMOLOGIA sua massa m, il suo calore specifico c e la variazione di temperatura ∆T che subisce, cioè Q m c T (2.7a) Se sostituiamo ∆T con la differenza (2.1) otteniamo la versione più esplicita Q m c (T f Ti ) (2.7b) Per quanto scritto nel primo paragrafo, se Tf > Ti (Tf < Ti) significa che il corpo assorbe (cede) calore e dunque nelle (2.7) Q è positivo (negativo) come secondo convenzione. ▀ Determinazione della temperatura di equilibrio La legge della termologia è utile per determinare la temperatura di equilibrio Te raggiunta da due corpi a differente temperatura posti in contatto termico. Supponiamo di avere il corpo 1 a temperatura iniziale Ti1 e il corpo 2 a temperatura iniziale Ti2, con Ti1 > Ti2. La temperatura di equilibrio è raggiunta quando il calore ceduto è uguale al calore assorbito. Quindi, i due corpi raggiungono la temperatura di equilibrio Te (con T1 > Te > T2) quando il calore che il corpo 1 cede al corpo 2 è uguale al calore che il corpo 2 assorbe dal corpo 1, cioè Qceduto Qassorbito (2.8a) Il calore Qceduto è negativo e quindi occorre metterlo in valore assoluto affinché l’uguaglianza sia valida. Utilizzando la (2.7b) e sapendo che la temperatura di equilibrio è quella finale si ha m1c1 Te Ti1 m2 c2 Te Ti 2 (2.8b) Si può evitare il valore assoluto ponendo un segno meno davanti al termine relativo al calore ceduto, cioè Qceduto Qassorbito (2.9a) m1c1 (Te T1 ) m2 c2 (Te T2 ) (2.9b) e dunque la (2.8b) diventa UNITÀ 2 - CALORE L’analisi descritta è valida se sono trascurabili le dispersioni di calore dei due corpi con altri corpi o con l’aria. Problema svolto 2.1 Una quantità di acqua di massa mA = 200 g a temperatura iniziale tiA = 98°C viene versata in un recipiente di massa m R = 150 g a temperatura iniziale tiR = 20°C. Trascurando le dispersioni di calore con l’aria, determinare la temperatura dell’acqua una volta che è versata completamente nel recipiente. Il calore specifico dell’acqua è cA = 4186 J kg-1K-1 e quello del recipiente cR = 795 J kg-1K-1. Osservando le temperature iniziali si osserva che l’acqua deve cedere calore al recipiente (QA < 0) e il medesimo calore dovrà essere assorbito dal recipiente (QR > 0) comportando il raggiungimento di una temperatura di equilibrio Te per entrambi i corpi. Applicando la (2.9a) si ha QA QR e sviluppando con la (2.9b) si ottiene mAc A (Te TiA ) mR cR (Te TiR ) dove Te coincide con la temperatura dell’acqua richiesta dal problema. Quindi Te mAc ATiA mR cRTiR mAc A mR cR e dunque convertendo la temperatura in gradi kelvin e le masse in kilogrammi si ha J J 200 103 kg 4186 (371,15 K) 150 103 kg 795 (293,15 K) kg K kg K Te 361, 60 K J J 3 200 103 kg 4186 150 10 kg 795 kg K kg K La temperatura dell’acqua nel recipiente corrisponde a circa 88 °C. 8 9 unità C2 Riepilogo 2.1 Definizione e misura del calore calore: grandezza fisica scalare che indica l’energia che si trasferisce tra corpi in contatto termico e a differente temperatura. conseguenza del calore: riscaldamento o raffreddamento di un corpo. calore ceduto: calore che un corpo cede a un altro a temperatura inferiore; il valore è per convenzione negativo. calore assorbito: calore che un corpo assorbe da un altro a temperatura superiore; il valore è per convenzione positivo. raffreddamento: diminuzione di temperatura di un corpo nel cedere calore. calore specifico: rapporto tra calore assorbito (o ceduto) e variazione di temperatura che subisce un corpo avente massa di un kilogrammo. calore specifico per ∆T = 1 K (o 1 °C): calore che deve assorbire (cedere) un kilogrammo di un corpo affinché la temperatura aumenti (diminuisca) di un grado kelvin o un grado centigrado. 2.3 Legge della termologia legge della termologia: Q m c T riscaldamento: aumento di temperatura di un corpo nell’assorbire calore. calorimetro: strumento che misura il calore. caloria: unità di misura del calore. 2.2 Capacità termica e calore specifico dove Q è il calore assorbito (o ceduto) da un corpo, m e c sono la massa e il calore specifico del corpo e ∆T la variazione di temperatura che esso subisce. determinazione della temperatura di equilibrio: capacità termica: rapporto tra calore assorbito o ceduto e la variazione di temperatura che subisce il corpo. m1c1 (Te T1 ) m2 c2 (Te T2 ) capacità termica per ∆T = 1 K (o 1 °C): calore che deve assorbire (cedere) un corpo affinché la sua temperatura aumenti (diminuisca) di un grado kelvin o un grado centigrado. dove T1 (T2) è la temperatura iniziale del corpo con massa m1 (m2) e calore specifico c1 (c2) e Te è la temperatura di equilibrio. 10 unità C2 Verifiche VERO O FALSO 1 2 12 L’equivalente meccanico del calore J vale: Il calore è una grandezza fisica scalare che rappresenta l’energia che si trasferisce da un corpo a temperatura maggiore a uno a temperatura minore. V F Per convenzione il valore del calore ceduto a un corpo o assorbito da un corpo ha segno algebrico negativo. V F 3 La capacità termica è il rapporto tra il calore acquistato o ceduto da un corpo e la sua variazione di temperatura. V F 4 La capacità termica dipende dalla massa del corpo, mentre il calore specifico non dipende dalla massa. V F 5 La capacità termica di un corpo dipende dalla sua forma. V F 6 Il calore specifico di un gas dipende, oltre che dalla temperatura, anche dalla misura, se è effettuata a volume costante o a pressione costante. V F 7 8 9 Il calore specifico dell’acqua è 4186 J/(kg K). Espresso in cal/(g K) è uguale a 1. V F Una massa di acqua a 10°C, versata in un uguale massa di acqua a 15°C, porta la temperatura dell’acqua a 25°C. V F Un corpo A ha inizialmente temperatura 10°C ed è messo in contatto termico con un corpo B di temperatura iniziale 30°C. La temperatura di equilibrio termico raggiunta da due corpi a contatto è 20°C. V F 10 Una sostanza che si riscalda rapidamente ha un basso calore specifico. V F TEST 11 L’unità di misura del calore nel SI è a) il watt b) il kelvin c) il grado centigrado d) il joule cal J a) 4,186 b) 4186 cal J c) 4186 J cal d) 4,186 J cal 13 Una caloria equivale a 4,186 J. A quante calorie equivale 1,0 J? a) 4,2 · 103 cal b) 4,2 cal c) 0,24 cal d) 1,0 cal 14 Se C è la capacità termica di un corpo di massa m, il calore specifico del corpo è a) Cm m b) C c) C m d) Cm 15 Nel sistema SI il calore specifico si misura in a) kcal/(kg K) b) J/(kg K) c) K/(kg J) d) cal/(kg K) 16 La legge della termologia afferma che il calore scambiato da un corpo è dato dal prodotto tra a) il suo calore specifico c e la variazione di temperatura ∆T che subisce b) la sua massa m e la variazione di temperatura ∆T che subisce c) la sua massa m, la sua capacità termica C e la variazione di temperatura ∆T che subisce d) tra la sua massa m, il suo calore specifico c e la variazione di temperatura ∆T che subisce 17 Si fornisce la stessa quantità di calore a due corpi 11 PARTE C - TERMOLOGIA di uguale massa, uno di piombo e uno di rame. Sapendo che il calore specifico del rame è il triplo di quello del piombo, quale dei due corpi subisce la maggiore variazione di temperatura? a) il piombo b) il rame c) la variazione di temperatura è la stessa per i due corpi d) non si può rispondere perché non si conosce la massa dei due corpi 18 Due corpi, con uguale massa, hanno calori specifici c1 e c2 e temperature iniziali T1 e T2. Se i corpi sono posti in contatto termico, la temperatura Te di equilibrio è data da c1T1 c2T2 c1 c2 a) Te b) T T Te 1 2 c1T1 c2T2 c) Te c1T1 c2T2 T1 T2 d) Te c1T2 c2T1 c1 c2 QUESITI 19 Quali sono le dimensioni fisiche della grandezza calore? 20 Perché non ha senso parlare di calore posseduto da un corpo? 21 Spiega il funzionamento del mulinello di Joule. 22 Che cos’è la capacità termica di una sostanza? 23 Indica le unità di misura nel sistema SI delle grandezze capacità termica e calore specifico. unità C2 Verifiche 24 Qual è la definizione di caloria? 25 Una massa d’acqua di 1 kg è riscaldata di 1 K e assorbe una quantità di calore di 4186 J. Quanto calore assorbe se è riscaldata di 1°C? 26 L’alcool etilico ha un calore specifico di circa la metà di quello dell’acqua. Se si fornisce la stessa quantità di calore a masse uguali di alcool e di acqua, quale dei due liquidi subisce il maggior aumento di temperatura? 27 Perché per provocare una stessa variazione di temperatura l’acqua, a parità di massa, necessita di una quantità di calore maggiore della benzina? 28 A cosa serve un calorimetro? PROBLEMI 29 Calcola la capacità termica di 1,0 g di piombo. 30 Un corpo di massa 0,25 kg assorbe una quantità di calore di 320 J e varia la sua temperatura di 10°C. Calcola la capacità termica e il calore specifico del corpo. 31 Un corpo di massa 0,500 kg assorbe una quantità di calore di 200 cal e varia la sua temperatura di 2,50°C. Calcola la capacità termica e il calore specifico del corpo. 32 Quanto calore assorbe 1,0 kg di acqua riscaldato con un aumento della sua temperatura di 10 K? E se è riscaldato con un aumento di 10°C? 33 Quanto calore occorre a una massa di acqua di 2,5 kg per essere riscaldata affinché la sua temperatura aumenti di 25°C? 34 Con una quantità di calore di 1,95 · 106 J si riscalda una massa di acqua da 13°C a 70°C. Qual è la massa dell’acqua? 35 How many joules are needed to raise 0,500 kg of iron from 270 to 300 K? 36 Un recipiente contiene un volume di acqua a 20°C. Successivamente è aggiunto un uguale volume di acqua a 10°C. Qual è la temperatura finale dell’acqua? Trascura le dispersioni di calore. 37 One cup contains 100 g of water at 10°C and another 50 g of water at 70°C. What is the final temperature if the water in the two cups is mixed with no loss of heat? 38 In una tazza sono contenuti 200 g di latte alla temperatura di 90°C. Se non ci sono dispersioni di calore e si aggiungono 30 g di caffè a 20°C, qual è la temperatura di equilibrio raggiunta dal liquido? Considera il calore specifico del latte uguale a quello del caffè. UNITÀ 2 - CALORE 41 Un pezzo di rame di massa 0,50 kg è posto in un calorimetro che contiene 0,70 kg di acqua alla temperatura di 18°C. La temperatura iniziale del pezzo di rame è di 95°C. Calcola la temperatura di equilibrio raggiunta dal rame e dall’acqua, trascurando il calore ceduto dal rame al calorimetro. Verifiche 42 Un cubetto di metallo, di massa 200 g e temperatura 120°C, è posto in un calorimetro contenente 400 g di acqua a 20°C. Il metallo e l’acqua raggiungono una temperatura di equilibrio di 25°C. Trascurando il calore ceduto al calorimetro, calcola il calore specifico del metallo. C2 40 Un calorimetro ad acqua è un recipiente con pareti isolanti che contiene acqua. Nel recipiente sono immersi un termometro e un agitatore per mescolare l’acqua. In un calorimetro, contenente 200 g di acqua a 15°C, si inserisce un cucchiaino di alluminio di 50 g a 100°C. Calcola la temperatura di equili- brio raggiunta dal sistema, trascurando il calore ceduto al calorimetro. unità 39 Un termometro ha una capacità termica di 1,5 J/K. Inizialmente la sua temperatura è di 22°C. È quindi usato per misurare la temperatura di 50 g di acqua e rileva 37°C. Calcola il calore assorbito dal termometro quando è inserito nell’acqua e la variazione di temperatura dell’acqua determinata dall’inserimento del termometro. 12
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