UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Lunedì, 20 gennaio 2014 Lunedì, 20 gennaio 2014 Prime Pagine Il Sole 24 Ore Prima Pagina del 20/01/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina del 20/01/2014 La Voce di Romagna Prima Pagina del 20/01/2014 1 2 3 Enti locali Due Oscar alla cattiva tassazione Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Imu e Tares, il venerdì nero della casa Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Le mille Italie della raccolta rifiuti Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Non solo «prime case» al saldo della miniImu Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Caccia all' errore nei bollettini comunali Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Casa e rifiuti, un rebus che vale 6 miliardi Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 I CHIARIMENTI PER LA TARES «IN SOSPESO» Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Un solo prelievo con sei nomi diversi Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Dalle rose al nanotech: tutti i buchi nei bilanci delle aziende... Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Meno cultura dell' emergenza e più politica industriale Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Nelle aziende spese per quasi 35 miliardi Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Partecipate, male trasporti e Mezzogiorno Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 La nuova «social card» resta incagliata Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Il federalismo vacilla sulle Regioni Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Lettere Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Semplificazioni: in cima alla lista sempre il Fisco Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 La proprietà piace «nuda» Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Ancora incognite su contributi e impugnazioni Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Cartelle, minisanatoria in volata Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 LE GUIDE DEL SOLE Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Per le «marche» maggiorazione record da 8 a 27 euro Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Il contributo unificato schiva il tiro incrociato delle Camere Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Tutte le spese a carico di chi perde Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Dopo l' alt il Comune restituisce gli oneri Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Permessi e Dia, la taglioladecadenza Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Con il metodo commerciale Irap a base imponibile ridotta Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Gli indici di deficit strutturale perdono sconti ed esenzioni Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Imposta di bollo, azzeramento possibile Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Relazione di fine mandato al primo test di «massa» Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 Risorse decentrate, la Ragioneria moltiplica i controlli Da Il Sole 24 Ore del 20140120T07:01:00 professioni in movimento Da Italia Oggi Sette del 20140120T05:31:00 Si riaprono le trattative tra imprese, banche e società di factoring Da Italia Oggi Sette del 20140120T05:31:00 C' è pure lo scudo della certificazione Da Italia Oggi Sette del 20140120T05:31:00 Rottamazione dei ruoli in salita Da Italia Oggi Sette del 20140120T05:31:00 Tari dovuta su immobili vuoti Da Italia Oggi Sette del 20140120T05:31:00 Affittuari non tenuti al pagamento dell' imposta Da Italia Oggi Sette del 20140120T05:31:00 MiniImu, sì ai micro importi Da Italia Oggi Sette del 20140120T05:31:00 Crisi battuta dai giochi virtuali Solo a dicembre sono stati raccolti 15... Da Italia Oggi Sette del 20140120T05:31:00 Procedure Equitalia di riscossione delle cartelle Procedure esecutive... Da Italia Oggi Sette del 20140120T05:32:00 4 5 6 7 10 12 14 16 18 20 22 24 26 29 31 33 35 37 39 41 42 44 46 47 49 52 54 56 58 60 62 63 65 68 71 73 75 77 79 Torna la fiducia sul m&a in Europa e anche in Italia Da Italia Oggi Sette del 20140120T05:32:00 Delitti violenti made in Italy Da Italia Oggi Sette del 20140120T05:32:00 La Corte conti costa 323 mln Da Italia Oggi Sette del 20140120T05:32:00 Negli appalti a ciascuno il proprio certificato Cciaa Da Italia Oggi Sette del 20140120T05:32:00 Nuovi concorsi motivati Da Italia Oggi Sette del 20140120T05:32:00 Lavoro, giustizia in crisi Da Italia Oggi Sette del 20140120T05:32:00 letture di diritto Da Italia Oggi Sette del 20140120T05:32:00 81 83 85 87 88 89 90 Web Da Cosenza a Parigi, Maria Perrotta suona Chopin al Rossini di Lugo Da Lugonotizie.it del 20140120T07:01:00 Massa Lombarda / Venerdì la mostra di Giulio Ruffini "La mia... Da Lugonotizie.it del 20140120T07:02:00 Teatro San Rocco di Lugo: "E' Nòstar Tèatar 2014" dal 27... Da Lugonotizie.it del 20140120T07:03:00 Villanova di Bagnacavallo / L'Ecomuseo celebra la giornata mondiale... Da Lugonotizie.it del 20140120T07:04:00 Bassa Romagna Politica Elezioni Lugo, Silvano Verlicchi si candida e... Da Più Notizie del 20140120T07:06:00 Per la Buona Politica Silvano Verlicchi Da PavaglioneLugo.net del 20140120T06:37:00 Fermento di pace autentica Da PavaglioneLugo.net del 20140120T06:38:00 Occorre un cambiamento reale e non teorico Da PavaglioneLugo.net del 20140120T06:39:00 Andrea Leggieri si è ritirato Da PavaglioneLugo.net del 20140120T06:40:00 Vince il Pavaglione Da PavaglioneLugo.net del 20140120T06:42:00 Ci mancano le "primarie" al Teatro Rossini Da PavaglioneLugo.net del 20140120T06:43:00 Incontro con Elisa Fangareggi Da PavaglioneLugo.net del 20140120T06:45:00 Le primarie delle idee al posto delle Primarie sulla persona Da PavaglioneLugo.net del 20140120T06:48:00 Un nuovo defibrillatore alle scuole di Fusignano Da PavaglioneLugo.net del 20140120T06:49:00 San Sebastiano il patrono delle polizie locali Da PavaglioneLugo.net del 20140120T06:50:00 Annisversario della scomparsa di Gianni Guadresco il primo Sindaco di Lugo Da PavaglioneLugo.net del 20140120T06:51:00 Betulle vento silenzio Da PavaglioneLugo.net del 20140120T06:52:00 Inaugurata a Fusignano la nuova via Piancastelli Da PavaglioneLugo.net del 20140120T06:54:00 Maria Perrotta suona Chopin Da PavaglioneLugo.net del 20140120T06:56:00 La mia terra di Giulio Ruffini Da PavaglioneLugo.net del 20140120T06:57:00 Andiamo al cinema nella Bassa Romagna Da PavaglioneLugo.net del 20140120T06:58:00 Lugo, elezioni: Verlicchi in campo con la lista "Per la Buona Politica" Da Ravenna24Ore.it del 20140119T17:42:00 Santarella (M5S): "Orizzonte con fiamma" Da RavennaNotizie.it del 20140119T15:39:00 Volley Serie C Maschile / Foris Index Cm Glomex ConseliceTreviso 31 Da RavennaNotizie.it del 20140119T15:39:00 92 94 95 96 97 99 101 102 103 104 105 106 107 109 110 111 112 113 114 116 117 118 120 122 Il Resto del Carlino Ravenna Continua ad aumentare il tappo di tronchi: nuovo allarme sul Reno a Ponte... Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140120T05:26:00 ROTARY Governatore in visita Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140120T05:26:00 Tanti visitatori alla mostra sui Giusti tra le nazioni Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140120T05:26:00 Cerimonia per Giadresco Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140120T05:26:00 "La mia terra e i segni della memoria' Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20140120T05:26:00 123 124 125 126 127 Corriere di Romagna Ravenna «I problemi sono sempre gli stessi» Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140120T05:03:00 Far rivivere il Lamone In tanti al lavoro per un progetto comune Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140120T05:03:00 Defibrillatore donato alle scuole Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 20140120T06:34:00 Sant' Agata,... Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140120T05:03:00 A nove anni dalla scomparsa il ricordo di Gianni Giadresco Da Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) del 20140120T05:03:00 129 130 131 132 133 La Voce di Romagna Ravenna Giorno Memoria Film ad Alfonsine Da La Voce di Romagna del 20140120T05:00:00 Lugo vs il Secchia Da La Voce di Romagna del 20140120T05:00:00 Fiori a Giadresco Da La Voce di Romagna del 20140120T05:00:00 Omaggio a Ruffini Da La Voce di Romagna del 20140120T05:00:00 Mostra sulla Shoah Da La Voce di Romagna del 20140120T05:00:00 LUGO San Sebastianoday In festa.tutte le... Da La Voce di Romagna del 20140120T05:00:00 Assaggi Il Barolo di Borgogno è il re a Lugo Da La Voce di Romagna del 20140120T05:01:00 134 135 136 137 138 139 140 20 gennaio 2014 Il Sole 24 Ore Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 20 gennaio 2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 20 gennaio 2014 La Voce di Romagna Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 20 gennaio 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore Enti locali MATTONE & PASTICCI. Due Oscar alla cattiva tassazione Salvatore Padula Le due imposte che molti italiani dovranno pagare entro venerdì, saranno ricordate (anche) per la loro originalità. Sono due "una tantum", le più leggere mai richieste ai cittadini, ma al tempo stesso sono certamente tra le più macchinose: importi minimi, confusione massima. Per motivi diversi ma con risultati identici: disagi, proteste, insofferenze crescenti. Da un lato, sulla miniImu, ci sono le oggettive difficoltà legate alla determinazione dell' imposta sulla prima casa (sì, proprio quella che è stata soppressa!); ci sono le aliquote da cercare e da verificare, somme, sottrazioni e percentuali da fare (o da chiedere al "consulente"), prima di arrivare al versamento, spesso qualche decina di euro. Dall' altro lato, sulla maggiorazione Tares 2013 30 centesimi di euro al metro quadrato che andranno allo Stato ci sono il caos, i rinvii, il federalismo allegro di 8mila comuni e gli errori che molte amministrazioni locali hanno commesso nella predisposizione dei bollettini e che stanno mettendo a dura prova la pazienza dei cittadini. Ecco, questo è il punto. Impegnata per mesi e mesi nei dibattito filosofico (!) sull' equità della tassazione sulla prima casa, la politica ha perso di vista una cosa altrettanto importante: il rispetto verso chi è chiamato a pagare una tassa. Che, almeno, va messo nella condizione di poterlo fare senza impazzire. E senza dover sopportare costi di calcolo (e di assistenza) spesso superiori a quelli del tributo da pagare. Poteva andare peggio? Difficile immaginarlo. Ma stiamo in guardia. Perché se la "telenovela Imu" dell' ultimo anno (anzi, degli ultimi due anni) insegna qualcosa, allora il 2014 finirà per non risparmiarci ulteriori sorprese, quando il Governo avrà definito l' assetto finale della tassazione sulla casa per l' anno appena iniziato. Buona fortuna a tutti. [email protected]. SALVATORE PADULA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 20 gennaio 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore Enti locali Tra cinque giorni doppia scadenza in migliaia di Comuni per l' imposta sulle abitazioni principali e per la maggiorazione statale. Imu e Tares, il venerdì nero della casa Calcoli complessi per determinare la miniImu Con la Tares servono i bollettini. È un vero e proprio "venerdì nero" quello che attende questa settimana i proprietari di immobili. Il 24 gennaio scade il termine per il pagamento della miniImu sull' abitazione principale (e situazioni affini) in 2.401 Comuni, con diverse complicazioni nell' individuazione dei soggetti chiamati alla cassa e della soglia minima al di sotto della quale non si è tenuti a pagare. Sempre venerdì è l' ultimo giorno per versare la maggiorazione Tares che i Comuni "raccolgono" per conto dello Stato: molte città hanno accorpato alle scadenze di dicembre la quota extra di 30 centesimi al metro quadrato, ma un numero imprecisato di Comuni s t a ancora inviando con ritardi ed errori i modelli precompilati per i contribuenti. Servizi u p a g i n e 2 e 3 V e r s o i l d o p p i o pagamento MINIIMU La «coda» sulla prima casa si paga entro il 24 gennaio Entro venerdì di questa settimana dovranno versare la miniImu i proprietari di abitazioni principali (e situazioni assimilate) situate nei Comuni che hanno applicato nel 2013 un' aliquota superiore a quella statale I COMUNI INTERESSATI 2.401 MAGGIORAZIONE TARES La quota erariale raccolta dai Comuni Il prelievo sui rifiuti del 2013 si chiude con l' obbligo di pagare entro il 24 gennaio la maggiorazione Tares nei Comuni che non l' hanno accorpata al pagamento della Tarsu o della Tia entro il 16 dicembre TASSA AL METRO QUADRO 30 centesimi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 20 gennaio 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore Enti locali OCCHIO ALLA POSTA. Le mille Italie della raccolta rifiuti Bollettini sbagliati, altri che non arrivano. Contribuenti in fila agli sportelli comunali per capire quanto devono pagare (senza sapere che hanno già versato tutto a dicembre). Scene di ordinaria incertezza per il pagamento della maggiorazione Tares i n s c a d e n z a venerdì. u pagina 3. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 20 gennaio 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali Imposte locali GLI IMMOBILI. Non solo «prime case» al saldo della miniImu Pagano anche gli alloggi assimilati e i terreni non esenti. A CURA DI Cristiano Dell' Oste Meno quattro: si avvicina la scadenza della miniImu, l a "coda" dell' imposta 2013 sul l' abitazione principale, che va pagata entro venerdì 24 gennaio. Mai come in questo caso, a preoccupare i proprietari non è tanto l' importo da versare, ma il "se" e "come" calcolarlo. E non poteva essere diversamente, dopo otto mesi di incertezze sull' Imu prima casa: dalla sospensione dell' acconto di giugno alla sua cancellazione definitiva, fino ad arrivare all' annullamento del saldo di dicembre, ma solo per l' imposta ad aliquota base statale. Risultato: tutti i proprietari di abitazioni principali situate nei Comuni c h e h a n n o applicato nel 2013 un' aliquota superiore allo 0,4% statale devono tornare alla cassa a poco più di un mese dal saldo del 16 dicembre per versare il 40% della differenza tra l' Imu a n n u a c a l c o l a t a c o n l e r e g o l e comunali (aliquote e detrazioni) e quella risultante dalle norme statali. A conti fatti, si deve pagare in 2.401 Comuni su poco più di 8mila, cioè uno su tre. Ma la percentuale dei contribuenti interessati è più alta, perché nella lista rientrano molte grandi città, da Torino a Milano, da Roma a Bologna. Chi deve pagare Per non sbagliare i calcoli, bisogna passare in rassegna diverse variabili, riassunte nella checklist elaborata dall' Agefis, l' Associazione geometri fiscalisti (si veda il grafico a lato). Il primo passo è l' individuazione dei soggetti chiamati alla cassa il 24 gennaio. È vero che nella stragrande maggioranza dei casi si tratta della classica «abitazione principale» in cui il proprietario e la sua famiglia hanno la dimora e la residenza, comprese le pertinenze (fino a un massimo di tre, di cui una per categoria C/2, C/6 e C/7). Ma ci sono anche altre situazioni, richiamate punto per punto dal Dl 133/2013: le case delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, comprese le pertinenze, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari; gli alloggi regolarmente assegnati dagli istituti case popolari, comunque denominati; l' ex casa coniugale assegnata al coniuge in seguito a separazione o divorzio; le case non affittate possedute dal personale in servizio permanente delle forze armate, di polizia e dei vigili del fuoco, ma solo per il secondo semestre 2013 (per i primi sei mesi questi immobili dovevano pagare l' Imu come seconda casa); i terreni agricoli, compresi quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali (Iap) iscritti nella previdenza agricola. Per questi soggetti, il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7 20 gennaio 2014 Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali valore catastale si ottiene moltiplicando il reddito dominicale dei terreni rivalutato del 25% per il moltiplicatore 75. Devono pagare la miniImu anche le case assimilate all' abitazione principale dal Comune nei casi previsti dalla legge: le case non affittate di proprietà di anziani o disabili residenti in istituti di cura e ricovero; le abitazioni non locate degli italiani residenti all' estero iscritti all' Aire; le case concesse in comodato ai parenti di primo grado in linea retta (figli o genitori), ma solo per il secondo semestre 2013, nel senso che anche in questo caso per i primi sei mesi bisognava pagare l' Imu con l' aliquota comunale, eventualmente ridotta fino allo 0,46 per cento. Il tutto senza dimenticare che le prime case accatastate nelle categorie di lusso (A/1, A/8 e A/9) dovevano pagare l' Imu piena entro il 16 dicembre. Il nodo dell' importo minimo Una volta individuato l' immobile che deve pagare la miniImu e la delibera comunale con le regole da applicare, bisogna solo calcolare le due Imu quella locale e quella nazionale e versare il 40% della differenza (si veda l' esempio qui a fianco). Proprio per queste modalità, in molti casi l' importo sarà inferiore ai 12 euro, che rappresentano la soglia minima di versamento (a meno che il Comune non ne abbia decisa una diversa, di solito più bassa). Solo per avere un' idea, quando l' aliquota comunale è allo 0,6%, finisce sotto la soglia dei 12 euro la miniImu dovuta dalle case con una rendita catastale fino a 225 euro. Ma potrebbe trattarsi di un' abitazione con una rendita di 450 euro in comproprietà tra marito e moglie. Se poi ci fossero due figli, la renditalimite salirebbe fino a 325 euro. E addirittura a 390 euro con due figli e un' aliquota comunale dello 0,5 per cento. Un' ipotesi tutt' altro che remota, insomma. Anche se poi non bisogna dimenticarsi di sommare la rendita delle pertinenze e di verificare che il Comune non abbia deciso un importo minimo più basso. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL CALCOLO Individua la rendita e calcola il valore catastale La rendita catastale va rivalutata del 5% e moltiplicata per 160 per ottenere il valore catastale. Per esempio 500 euro 500 x 1,05 x 160 = 84.000 Calcola l' Imu comunale 2013 Per prima va calcolata l' Imu dovuta secondo le regole decise dal Comune per il 2013. Per esempio, aliquota dello 0,6% e detrazione base di 200 euro (84.000 x 0,6%) 200 = 306 Calcola l' Imu statale 2013 Poi va calcolata l' Imu dovuta secondo le regole statali: aliquota dello 0,4% e detrazione base di 200 euro (84.000 x 0,4%) 200 =136 Fai la differenza tra i due valori Il terzo passaggio per il calcolo della miniImu è fare la differenza tra l' Imu comunale e quella statale 306 136 = 168 Calcola il 40% della differenza Il quarto passaggio per determinare l' importo da versare è calcolare il 40% della differenza tra Imu comunale e statale 168 x 40% = 67,20 Arrotonda la cifra ed effettua il pagamento Prima di versare la miniImu, l' importo va arrotondato: in questo esempio, 67 euro. Per l' abitazione principale e le pertinenze nel modello F24 si usa il codice 3912 La checklist A CURA DI Agefis Associazione geometri fiscalisti 1 È ABITAZIONE PRINCIPALE O NO? Bisogna innanzitutto verificare se la casa è abitazione principale del proprietario (la norma base dell' Imu richiede dimora e residenza) o se, comunque, rientra tra le casistiche di assimilazione all' abitazione principale decise dallo Stato o dal Comune (abitazioni non locate di anziani o disabili residenti in istituti di cura, case di residenti all' estero, case possedute da militari e componenti delle forze di polizia eccetera) 2 CI SONO PERTINENZE? Occorre verificare se ci sono pertinenze da tassare insieme all' abitazione principale, secondo i requisiti fissati dalla norma, e cioè solo quelle accatastate nelle categorie C/2 (magazzini, soffitte, cantine), C/6 (box auto) e C/7 (tettoie), nella misura massima di una unità per ciascuna di queste categorie 3 CI SONO TERRENI AGRICOLI? Sono soggetti all' obbligo di versamento della miniImu i terreni agricoli compresi quelli non coltivati posseduti e condotti da coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali (Iap) iscritti nella previdenza agricola. Non bisogna però dimenticare che, per tali terreni, scatta comunque l' esenzione se ricadenti in aree montane e della cosiddetta collina depressa, delimitate dalla circolare Finanze n. 9 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8 20 gennaio 2014 Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali del 14 giugno 1993 4 QUAL È L' ALIQUOTA COMUNALE? La miniImu va pagata sugli immobili situati nei Comuni che hanno adottato un' aliquota Imu più alta di quella fissata dallo Stato (0,4 per cento). Per sapere se i Comuni hanno deciso un' aliquota più alta di quella statale bisogna consultare la delibera che ogni Comune è obbligato a pubblicare sul suo sito internet: se non c' è per il 2013, vale l' aliquota (e quindi la delibera) pubblicata nel 2012 5 CI SONO DETRAZIONI EXTRA? Occorre verificare se il Comune ha deliberato detrazioni diverse da quelle previste dalla normativa statale (200 euro fissi + 50 euro per figlio convivente fino ai 26 anni) che andranno perciò considerate nel conteggio dell' imposta dovuta in applicazione della normativa comunale da raffrontarsi successivamente con quanto dovuto in applicazione della norma statale per la determinazione della quota del 40% da versare 6 L' IMPORTO È SOTTO IL MINIMO? Una volta calcolato l' importo della miniImu, occorre verificare se il versamento è dovuto in relazione all' importo minimo di 12 euro (o il diverso importo maggiore o minore previsto dal regolamento del Comune). Tale importo non va riferito al singolo immobile, ma all' imposta totale dovuta per tutti gli immobili situati nello stesso Comune (per esempio, un' abitazione principale e un terreno chiamato alla cassa il 24 gennaio). In caso di comproprietà l' importo minimo è da considerarsi per ogni versamento e quindi ogni singolo contribuente e non per l' importo totale 7 SEMESTRE O ANNO INTERO? Per il personale delle forze armate e di polizia, così come per le case in comodato ai parenti assimilate dal Comune, il versamento della prima rata 2013 era comunque dovuto. In questi casi, quindi, l' eventuale miniImu deve essere calcolata rapportandola al semestre lugliodicembre 2013. Lo stesso accade anche quando un immobile è abitazione principale solo per una parte dell' anno (per esempio, per cambio di residenza) CRISTIANO DELL' OSTE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 20 gennaio 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Enti locali Allo sportello. Cittadini e professionisti in cerca di chiarimenti. Caccia all' errore nei bollettini comunali FUORI CONTROLLO Anche nei Comuni maggiori si segnalano sviste: al sindaco di Milano attribuite proprietà di cui non dispone. Michela Finizio Incertezza e caos regnano sulle scadenze fiscali sovrapposte di fine gennaio. Soprattutto se una di queste, quella per la maggiorazione Tares, è affidata all' invio di un bollettino da parte delle amministrazioni comunali e ognuna si muove in ordine sparso, con numerosi ritardi ed errori. C' è chi lamenta di non averlo mai ricevuto e chi di averlo ricevuto sbagliato. Una settimana travagliata Persino il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, la settimana scorsa ha confessato che l' ultimo bollettino ricevuto per il pagamento della Tares, anche il suo come quello di molti altri milanesi, riportava degli sbagli: gli venivano attribuite delle proprietà che non aveva. La realtà è che anche nei Comuni come Milano, dove i bollettini sono arrivati in tempo, si segnalano degli errori. A cui si sommano i ritardi di altre amministrazioni. È così che nasce la confusione generale che sta generando in tutta Italia file agli sportelli comunali e ai Caf, e l' insofferenza dei cittadini. Senza contare le proteste di chi è alle prese con il pagamento della terza rata della Tares 2013, comprensiva della maggiorazione introdotta dalla manovra salvaItalia. Alcune città non hanno ancora provveduto alla riscossione. In altre i cittadini lamentano di non aver ricevuto ancora i modelli precompilati (bollettino postale o F24). A Roma, ad esempio, i sindacati segnalano l' invio di bollettini Tares con importi da versare pari anche a un euro, oppure F24 per il pagamento della maggiorazione Tares intestati a cittadini differenti dai destinatari delle cartelle. In tanti, infine, non hanno ancora ricevuto alcuna notifica. E in questo caso i ritardi non sempre incontrano cittadini attenti che sapranno porvi rimedio, anche se il Governo ha precisato mercoledì della scorsa settimana che non saranno applicate sanzioni nei casi in cui la richiesta di pagamento sia arrivata fuori tempo massimo per colpa degli enti locali e (come pare ragionevole ritenere) per disguidi di spedizione. Le proteste dei consumatori «Non è possibile che a pagare per l' inefficienza e la disorganizzazione siano i cittadini», hanno dichiarato in una comunicazione congiunta Federconsumatori e Adusbef. Nel caso della Tares anche il Codacons ha lamentato «l' incapacità dei Comuni di far arrivare in così breve Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 20 gennaio 2014 Pagina 3 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali tempo bollettini di pagamento debitamente compilati o più semplicemente a farli arrivare, visto che molti non li hanno ancora ricevuti con conseguenti bollettini pazzi e code interminabili agli sportelli». In un solo giorno, presso l' ufficio comunale di via Capo d' Africa a Roma, a due passi dal Colosseo, la settimana scorsa sono stati registrati più di mille cittadini. Ciascuno con i suoi punti interrogativi. Cinquecento, invece, quelli che si sono rivolti allo sportello comunale di Ostia, sul litorale romano, tra chi vuole informazioni sul pagamento della Tares, chi paga e chi prende i moduli. Tanto che Roma ha così deciso di potenziare gli uffici, dopo i disagi dei giorni scorsi con file, ressa e addirittura svenimenti di utenti in coda: l' Ama ha deciso di aumentare il numero degli addetti, passato da 12 a 16. Gli sconti dei sindaci Se il cocktail tra Imu, Iuc e Tares vi sembra già complicato, sappiate che l' autonomia delle amministrazioni comunali ha generato in più una vera e propria gara tra i Comuni a chi offre lo sconto più originale sulla tassa rifiuti. Il già complicato fisco sulla casa diventa un puzzle nazionale passando in rassegna le diverse agevolazioni stabilite dai singoli Comuni s u l l a Tares. C' è chi, come il Comune di Francofonte (Siracusa), "taglia" la tariffa sui rifiuti per chi adotta un cane in modo da risparmiare sugli ingenti costi dei canili comunali. Altri centri preferiscono andare incontro ad anziani e famiglie con disabili. A Pescara, invece, paga la metà chi ha un reddito incentrato esclusivamente su cassa integrazione, mobilità o disoccupazione e il 70% in meno chi ha perso il lavoro negli ultimi tre anni. Oppure a Grottammare (Ascoli Piceno) si è scelto di premiare le attività commerciali che decidono di togliere le videolottery con uno sconto del 30% sulla Tares. E non è una decisione isolata. Più innovativi i Comuni che sperimentano il metodo «più rifiuti produci, più paghi». Ad Ariccia (Roma), ad esempio, ogni qual volta si mette fuori il contenitore questo viene svuotato: la parte variabile della tariffa si calcola in base agli svuotamenti. In pratica più espongo i contenitori, più ritirano i rifiuti, più si paga. A Pisa invece la Tares è diventata una specie di raccolta punti: per sostenere la raccolta differenziata sono stati introdotti gli ecobonus, delle specie di punti che si ottengono in ragione della quantità di rifiuti differenziati da ciascuna famiglia, ma anche dalla loro tipologia. Ogni "ecopunto", infatti, dà diritto a 1,5 centesimi di euro di sconto sulla Tares. twitter@michelafinizio © RIPRODUZIONE RISERVATA ETICA E FANTASIA TRA I SINDACI FRANCOFONTE (SIRACUSA) Il Comune di Francofonte (Siracusa) "taglia" la tariffa sui rifiuti per chi adotta un cane in modo da risparmiare sui costi dei canili comunali PESCARA A Pescara paga la metà chi ha un reddito incentrato esclusivamente su cassa integrazione, mobilità o disoccupazione e il 70% in meno chi ha perso il lavoro negli ultimi tre anni GROTTAMMARE (ASCOLI PICENO) Il Comune di Grottammare (Ascoli Piceno) premia le attività commerciali che decidono di togliere le videolottery con uno sconto del 30% sulla Tares ARICCIA (ROMA) Prime sperimentazioni del principio «più rifiuti si producono, più si paga». Ad Ariccia, più si espongono i contenitori per i rifiuti, più si paga PISA Premi alla raccolta differenziata. Il Comune di Pisa ha introdotto degli "ecopunti" sulla quantità di rifiuti differenziati: ognuno vale 1,5 centesimi di euro di sconto sulla Tares AGF. MICHELA FINIZIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 20 gennaio 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Enti locali Imposte locali LA RACCOLTA RIFIUTI. Casa e rifiuti, un rebus che vale 6 miliardi Entro venerdì va pagata la maggiorazione Tares Tassazione tutta da rifare con la nuova «Tari» Cristiano Dell' Oste Giovanni Parente Sicuramente ci sono state giornate peggiori, se si guarda solo alla quantità di imposte pagate dai proprietari di casa. Ma certo il 24 gennaio sarà un "venerdì nero" per la mole di complicazioni (evitabili) scaricata sui contribuenti. Per la miniImu, si dovrà andare alla cassa nei 2.401 Comuni che nel 2013 hanno deliberato o confermato un' aliquota sull' abitazione principale superiore a quella statale dello 0,4 per cento. Con in più la necessità di individuare anche tutte le situazioni "affini" alla prima casa che impongono comunque il versamento (si veda la pagina precedente). Per la maggiorazione Tares, invece, non esiste neppure una stima sul numero di Comuni i n c u i i c o n t r i b u e n t i d o v r a n n o effettuare il versamento entro venerdì prossimo. In questo caso il calcolo non è particolarmente complesso, perché si tratta solo di applicare un coefficiente di 30 centesimi al metro quadrato, prendendo a riferimento la superficie denunciata agli sportelli comunali per il tributo o la tariffa rifiuti. Il problema è che questa maggiorazione è in realtà un' imposta tutta statale, che non ha niente a che vedere né con i rifiuti, né con il Comune. Tant' è vero che molti sindaci hanno scelto di non riscuoterla insieme alla Tarsu o alla Tia, inviando nei giorni scorsi un bollettino o un modello F24 separato ai cittadini. Da qui tutto il caos sui ritardi e sulle sanzioni, accompagnato dalla solita dose di incertezza, perché molti proprietari pagando la rata del 16 dicembre non hanno prestato particolare attenzione nel controllare se il Comune avesse già addebitato o no la maggiorazione. E quindi ora non sanno se devono aspettarsi un bollettino in questi giorni. Tra ciò che è stato già versato e ciò che arriverà venerdì, la maggiorazione Tares dovrà portare nelle casse dello Stato tra 1,1 e 1,2 miliardi di euro. Ma si tratterà di una sorta di una tantum, perché dal 2014 il prelievo sui servizi indivisibili sarà ripensato da zero. E, soprattutto, perché per i rifiuti arriverà la nuova Tari, che prenderà il posto della Tares (adottata nel 2013 da un numero ridottissimo di Comuni) e delle ben più utilizzate Tarsu e Tia, nelle loro diverse versioni locali. Nel complesso, quest' anno i servizi di raccolta e smaltimento rifiuti costeranno ai proprietari di case, negozi, uffici e attività produttive almeno 5,5 miliardi. Come sarà distribuito questo carico fiscale, però, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12 20 gennaio 2014 Pagina 3 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali non è ancora possibile dirlo, dal momento che la legge di stabilità per il 2014 contiene soltanto una disciplina cornice, destinata oltretutto a essere ancora modificata da Governo e Parlamento nella riscrittura della nuova imposta unica comunale (Iuc), di cui la Tari è una delle componenti insieme a Tasi e Imu. In ogni caso, anche quando le regole nazionali saranno state definite, toccherà ai Comuni dettare la disciplina di dettaglio (e le tariffe) sulla Tari. Con il rischio concreto di un ingorgo per gli uffici locali, chiamati a disciplinare anche la Tasi. Il principio generale dettato dall' Unione europea con la direttiva 2008/98/Ce è quello del «chi inquina paga», che dovrebbe tradursi in un aggravio per le attività come bar, discoteche o negozi di ortofrutta, e in uno sconto rispetto al 2013 per gli studi professionali o i negozi d' abbigliamento. Pochissime città, però, hanno messo a punto i metodi di misurazione puntuale della produzione di rifiuti c h e consentirebbero di far pagare davvero chi produce più rifiuti. Lo scenario più verosimile, almeno ad oggi, è che i Comuni partano ancora dal cosiddetto metodo normalizzato (previsto dal Dpr 138/1998) andando a correggere in modo più o meno marcato le tabelle tariffarie utilizzate fino allo scorso dicembre. Per conoscere i dettagli servirà tempo (e pazienza). E pensare che la prima stesura del disegno di legge di stabilità fissava addirittura a giovedì scorso 16 gennaio la prima scadenza per il pagamento della Tasi e della Tari. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA QUESTIONE APERTA I rimborsi Iva sulla Tia Un miliardo di euro. Tanto vale la partita dei rimborsi Iva sulla Tia. L' imposta sul valore aggiunto è stata applicata nonostante le bocciature di Corte costituzionale, Cassazione e Corte dei conti. La questione è stata sollevata a più riprese sul Sole 24 Ore (qui sopra l' edizione del 3 ottobre 2012) raccogliendo anche le proteste e le preoccupazioni dei lettori. Ma la questione è tuttora aperta e in attesa di una soluzione. CRISTIANO DELL' OSTE, GIOVANNI PARENTE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 20 gennaio 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Enti locali I CHIARIMENTI PER LA TARES «IN SOSPESO» A CURA DI Luigi Lovecchio Che cos' è la maggiorazione Tares e come si distingue dalla «tassa base» sui rifiuti? La maggiorazione è un importo dovuto, in linea teorica, a fronte dei servizi indivisibili dei Comuni che non ha alcun collegamento con il costo di gestione dei rifiuti urbani. L' importo è fisso ed è pari a 30 centesimi al metro quadrato, commisurati all' estensione della superficie soggetta alla tassa rifiuti. L' importo della maggiorazione è interamente devoluto allo Stato, mentre la tassa rifiuti è versata a favore del Comune. Gli elementi distintivi della maggiorazione rispetto alla tassa rifiuti sono pertanto rappresentati dall' importo (fisso e uguale per tutti per la maggiorazione) e dall' ente destinatario del gettito (lo Stato per la maggiorazione, il Comune per la tassa). Si tratta quindi di versamenti distinti e separati. Negli avvisi di pagamento inviati dai Comuni le somme dovute a tali titoli sono evidenziate separatamente. Come faccio a sapere se devo pagare la Tares entro il 24 gennaio? La scadenza del 24 gennaio riguarda esclusivamente la maggiorazione ed è stata fissata dalla legge di stabilità 2014. La tassa rifiuti si versa invece alle scadenze stabilite nei singoli regolamenti comunali. Il pagamento della maggiorazione entro il 24 gennaio 2014 riguarda tutti i contribuenti che hanno occupato immobili soggetti all' applicazione della tassa rifiuti nel corso del 2013. Se il contribuente ha già pagato la maggiorazione con bollettini inviati precedentemente dal Comune al 24 gennaio non dovrà corrispondere nulla a tale titolo. Cosa succede se non ricevo in tempo il modello F24 o il bollettino precompilato dal Comune con l' importo della maggiorazione Tares da pagare? Rischio qualche sanzione? Come è stato precisato nella risposta del Mef al question time del 15 gennaio in commissione Finanze alla Camera, se il contribuente versa in ritardo la maggiorazione perché non ha ricevuto per tempo i bollettini del Comune, lo stesso non è passibile né di sanzioni né di interessi, in virtù dell' articolo 10 dello Statuto del contribuente (legge 212/2000). Deve pagare la maggiorazione Tares anche chi risiede in Comuni che nel 2013 hanno ancora applicato la Tarsu o la Tia? Sì, la maggiorazione va pagata anche nei Comuni che nel 2013 erano in Tarsu o in Tia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14 20 gennaio 2014 Pagina 3 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali La maggiorazione Tares dovrà essere pagata anche per il 2014? No, l' unico anno di applicazione della maggiorazione è il 2013. Dal 2014, al posto della maggiorazione c' è la Tasi. Quest' anno sui rifiuti si dovrà pagare la Tari. Quando sarà possibile conoscere esattamente l' importo dovuto? Sono già state individuate le scadenze? L' importo dovuto a titolo di Tari e le scadenze di pagamento di tale tributo saranno noti solo dopo l' approvazione dei regolamenti e delle delibere tariffarie da parte dei Comuni. È verosimile ritenere che anche quest' anno il termine delle delibere sarà posticipato. Anche per la Tari il Comune invierà a casa dei contribuenti un bollettino con l' importo da versare? Sì, anche per la Tari il Comune dovrà inviare il bollettino con l' importo da versare. È confermata la disposizione inizialmente contenuta nella legge di stabilità secondo cui la Tari dovrà essere versata insieme alla Tasi e all' Imu, cioè gli altri tributi che compongono la nuova imposta unica municipale (Iuc)? No, i Comuni potranno stabilire le scadenze di pagamento anche in modo differenziato per i tre tributi che compongono la Iuc. La Tari continuerà a essere pagata in base ai metri quadrati, alla destinazione dell' immobile e al numero di occupanti già dichiarati ai fini della Tares, oppure bisognerà presentare una nuova dichiarazione in Comune? I criteri di determinazione delle tariffe della Tari sono sostanzialmente coincidenti con quelli della Tares. Pertanto nei Comuni che nel 2013 hanno applicato la Tares "classica", fondata cioè sul metodo normalizzato previsto dal Dpr 158/1999, non occorrerà presentare nessuna nuova dichiarazione e gli importi da versare non dovrebbero cambiare di molto. © RIPRODUZIONE RISERVATA. LUIGI LOVECCHIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 20 gennaio 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Enti locali Metamorfosi tributarie. Un solo prelievo con sei nomi diversi Gianni Trovati Cinque sigle per lo stesso tributo parevano un record destinato a durare, ma dopo la tempesta di acronimi che ha investito Imu e d i n t o r n i a n c h e l e t a s s e ambientali hanno dovuto muoversi per mantenere il primato: ed ecco la Tari, la sigla numero 6. Tassare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti non sembra una sfida improba, ma a dispetto dell' apparente semplicità della materia la storia è intricata, e a beneficio di chi non voglia seguirla fino in fondo è bene riassumerne la morale: le "riforme" si sono susseguite a un ritmo crescente perché in fondo si è sempre deciso di non decidere, cioè di non introdurre davvero una tariffa proporzionale alla quantità d i rifiuti prodotti come chiede la logica (e l' Unione europea). In principio fu la Tarsu, nata nel 1993, che si basava su un meccanismo semplicissimo, un tanto al metro quadrato (con tariffe differenziate per categoria, naturalmente). Il sistema è semplice ma brutale, tassa la coppia come la famiglia numerosa se i metri quadrati sono gli stessi, e quindi non rispetta il principio Ue per cui «chi inquina paga». Per diventare europei nel 1997 abbiamo introdotto la Tia, che non ha mai soppiantato la Tarsu ma si è pian piano estesa a 1.300 Comuni, lasciando gli altri 6.700 ancorati al vecchio sistema. La Tia, anche se un po' più elaborata, aveva però lo stesso problema della Tarsu, perché con una deroga qui e un' eccezione lì finiva per scordarsi della proporzionalità tra rifiuti prodotti e conto da pagare. Nel 2009, dopo il solito infinito contenzioso, la questione è arrivata alla Corte costituzionale, che è stata chiara: la Tia non è una tariffa (tanto usi il servizio, tanto paghi) ma è la solita tassa, e quindi non può essere caricata dell' Iva perché non si può pagare un' imposta su una tassa. Dall' epoca, ci sarebbe un miliardo di euro che le aziende dovrebbero restituire ai contribuenti se lo Stato lo restituisse a loro, ma agli occhi dei conti pubblici evidentemente i 380 milioni di entrate per la miniImu hanno rappresentato una questione più interessante del miliardo di uscite per l' Iva sulla Tia: quindi la miniImu si paga, subito, e l' Iva rimane in attesa. Nel 2006 è stata la volta della Tia2, che ha finito per convivere con la Tia1 e la sempre viva Tarsu, fino a essere accompagnata nel 2013 dalla Tares e dalla sua maggiorazione, che con i rifiuti non c' entra ma con l' omonimia aumenta la confusione. Ora è la volta della Tari, che funziona più o meno come la Tares (riformata) ma ha un nome diverso: fino alla prossima puntata. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16 20 gennaio 2014 Pagina 3 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali GIANNI TROVATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 20 gennaio 2014 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Enti locali Conti pubblici LE SOCIETÀ DELLE REGIONI. Dalle rose al nanotech: tutti i buchi nei bilanci delle aziende regionali In Sardegna e Lazio le perdite maggiori. Se vi serve del sale, chiedete alla Regione Sicilia, per lo zucchero bisogna rivolgersi al Molise, mentre chi cerca un mazzo di rose può bussare alle porte della Regione Umbria. Prima ancora dei numeri, sono le tante attività che vedono impegnate le società delle Regioni a segnalare i problemi di un ente che avrebbe dovuto legiferare e controllare, e invece arriva a trasformarsi in un centro commerciale, oltre a gestire aeroporti, consorzi agricoli, teatri. Siamo certi che sia la Regione Veneto il soggetto migliore per «coordinare le attività del distretto hitech per le nanotecnologie applicate ai materiali»? Oppure che la creazione di «figure professionali come web designer, editor, sviluppatori di linguaggi» vada affidata alla Regione Abruzzo? I numeri dei bilanci dicono di no. Quasi il 40% delle società controllate dalle Regioni, cioè quelle di cui le amministrazioni possiedono quote variabili dal 50 al 100%, chiude i bilanci in rosso e le loro perdite superano gli utili accumulati dalle aziende che funzionano. Lo stesso accade nei grandi Comuni (si veda la pagina a fianco), dove però le attività sono più "tradizionali" e legate alle funzioni istituzionali, dall' acqua ai rifiuti passando per il trasporto pubblico. Fra le Regioni a schiacciare i risultati complessivi sono le amministrazioni meridionali, che accumulano il 70% delle perdite totali e portano in territorio negativo il bilancio totale. Regina delle perdite è la Sardegna, travolta dalla crisi dell' economia del territorio. La Carbosulcis, acquisita nel 1996 per evitare la chiusura delle miniere e avviare una "transizione" mai finita, scava perdite sempre più pesanti, che nel 2012 hanno superato i 42 milioni e hanno raggiunto i 105 milioni nel triennio. Ora la prospettiva, decisa a dicembre, è quella di una chiusura e una riconversione che dovrebbe completarsi nel 2027, fra 13 anni, in un lungo crepuscolo accompagnato da cattiva gestione come quella che a novembre ha portato alla contestazione di 17 milioni di euro di danno erariale per la miniera Nuraxi Figus. Se il carbone appartiene al passato, nemmeno l' economia del futuro sembra brillare quando è declinata in chiave regionale, come mostrano gli oltre 2 milioni di perdita dell' aeroporto di Alghero o i Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18 20 gennaio 2014 Pagina 4 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali problemi della Saremar (linee marittime). Come nei Comuni, anche nelle Regioni i trasporti assestano colpi duri ai bilanci. In Abruzzo i pullman regionali dell' Arpa hanno perso 10 milioni in tre anni, nel Lazio la Cotral viaggia a ritmi da 2527 milioni di perdita all' anno, mentre il risultato complessivo 2012 delle società controllate dalla Regione Campania è in pareggio solo perché non tiene conto del disastro Eav, l' Ente autonomo Volturno che gestisce la Circumvesuviana e altre linee ferroviarie e ha visto fallire nel novembre 2012 il ramo del trasporto su gomma, mentre per salvare il resto è servito un intervento del Governo. L' ultimo bilancio "ordinario" disponibile dell' Eav risale al 2010 (82,5 milioni di perdita), dopo di che è successo di tutto, compreso il fallimento del ramo su gomma (novembre 2012) e il piano di rientro assistito dal Governo per le ferrovie che tramite tagli, messa a reddito di immobili e anticipazioni dovrebbe riportare i conti in ordine nel 2015. Anche lontano dalle attività "tradizionali", comunque, i conti non faticano a colorarsi di rosso. Un esempio fra i tanti? Il Molise, che non si accontenta dello zuccherificio (12 milioni di perdita nel 2011) e soffre anche con il centro agroalimentare, in rosso per 14,5 milioni nel 2012 dopo gli 8,2 persi nel 2011. G. Tr. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL QUADRO Sul Sole 24 Ore del 16 settembre è stata illustrata la crescita continua delle partecipate regionali, controllate e no, che sono 403 e secondo la Corte dei conti accumulano 2,5 miliardi all' anno di costi della produzione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 20 gennaio 2014 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Enti locali L' ANALISI. Meno cultura dell' emergenza e più politica industriale Stefano Pozzoli I dati delle società controllate dei Comuni capoluogo di regione confermano che le aziende con perdite di esercizio significative nell' ultimo esercizio (sopra il milione di euro) non sono molte e hanno una particolare concentrazione in due comparti e in alcune città (Roma, Napoli e Palermo sono i casi più eclatanti, seppure con caratteristiche diverse tra loro): quello del trasporto pubblico locale (ove si presenta la più clamorosa anomalia di tutto il sistema, ovvero l' Atac di Roma, che da sola perde più di tutto il resto delle aziende del campione osservato) e quello variegato delle aziende dei servizi cosiddetti «strumentali». I problemi, dunque, nascono da alcuni Comuni e in pochi settori. Per quanto riguarda i Comuni l a l e g g e d i stabilità r a p p r e s e n t a u n p a s s o a v a n t i significativo. La scelta è quella di disincentivare gli enti locali a "trasferire" i propri disavanzi sulle aziende partecipate, perché a regime è previsto l' obbligo di accantonare un' analoga somma nel bilancio del Comune. La norma è perfettibile, certo, ma la scelta del legislatore è condivisibile e opportuna. C' è solo da richiedere rigore nell' applicazione della norma, rafforzandone semmai il quadro sanzionatorio e di non cedere alle solite pressioni di rinvio della sua entrata in vigore, prevista per il "lontano" 2015. La concentrazione delle perdite in due settori deve far riflettere sull' opportunità di continuare a parlare di "riforma dei servizi pubblici locali". Servono, al contrario, interventi mirati al mondo dei trasporti locali, dove peraltro i tagli eccessivi creano una situazione emergenziale che non aiuta un serio riassetto del comparto, e a quello delle società strumentali, troppo spesso aziende di poca utilità per il cittadino e fonte di costi immotivati. Per gas, acqua, rifiuti e per gli altri servizi pubblici locali i problemi (e le perdite) sono assai minori, le norme ci sono e tutto sommato funzionano: basta farne un minimo di manutenzione e preoccuparsi che vengano applicate. La sfida è soprattutto quella di arrivare alla crescita dimensionale delle aziende, cosa che si può ottenere soltanto portando a effetto la politica già intrapresa di ambito territoriale ottimale, introducendo il principio di "un ambito, una sola azienda" e verificando con rigore gli standard di costo e di servizio. In generale, poi, occorre sottolineare il fatto che le imprese sono imprese e che la trasposizione dei Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 20 20 gennaio 2014 Pagina 5 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali vincoli propri della pubblica amministrazione può e deve essere fatto, ma sempre rispettando l' operatività delle aziende e la loro autonomia, siano esse società in house o meno. È giusto punire gli eccessi di arbitrarietà nella gestione, ma non al punto da imbrigliarla in un groviglio di vincoli spesso utili solo ad aumentarne i costi. Occorre superare la cultura dell' emergenza e tornare a ragionare di politica industriale, di strategie di settore e di qualità e costi dei servizi, senza perdersi solo nei vuoti luoghi comuni dei "poltronifici" e degli amministratori superpagati o incapaci e disonesti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 20 gennaio 2014 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Enti locali Il panorama. Ad Aosta e Trieste i «gruppi» più solidi. Nelle aziende spese per quasi 35 miliardi Emanuele Padovani Se si considerano le società e gli organismi partecipati dalle amministrazioni comunali che depositano i bilanci p r e s s o l e C a m e r e d i c o m m e r c i o allargando il campo fino al terzo livello di partecipazione, il fenomeno si rivela imponente. Sono oltre 13.500 le aziende partecipate, di cui quasi 3mila si occupano non propriamente di servizi pubblici locali (quali servizio idrico, gas, trasporti, igiene, eccetera) ma delle più svariate attività: dall' editoria, ai depositi di carburanti, dal settore immobiliare, a quello alimentare. Con oltre mille aziende, anche il settore delle consulenze varie, in cui si affacciano agenzie per lo sviluppo economico del territorio, consorzi di ricerca per l' innovazione, agenzie per lo sviluppo urbano, gruppi di azione locale, è particolarmente vasto. L e s p e s e c o r r e n t i n e i bilanci d e l l e amministrazioni comunali ammontano a 52 miliardi di euro, e l' insieme delle partecipate municipali ha gestito nel 2012 risorse per 34,8 miliardi. In altri termini, fuori dai bilanci delle amministrazioni comunali sono gestite risorse pari a circa due terzi delle risorse gestite all' interno dei bilanci pubblici, e questo fenomeno è in considerevole aumento (solo due anni prima, la proporzione era 44,6 miliardi nei bilanci degli enti contro 18,1 in quelli delle partecipate), segno di un progressivo trasferimento di attività al sistema delle partecipate pubbliche locali. Altro aspetto interessante è rappresentato dal l' indebitamento di finanziamento che all' interno delle società partecipate raggiunge quota 19,9 miliardi, ossia circa il 38% della consistenza dei debiti di finanziamento (cioè mutui e prestiti a mediolungo termine) contabilizzati all' interno dei bilanci comunali (51,9 miliardi). Anche in considerazione dell' obbligatorietà al consolidamento dei conti delle partecipate con l' introduzione del nuovo sistema di contabilità a partire dal 2015, emerge chiaramente come sia indispensabile mantenere monitorato l' andamento delle partecipate comunali per scongiurare improvvise derive finanziarie (come ad esempio è avvenuto nell' ormai famoso caso del Comune di Parma). La scheda qui a fianco riporta i livelli di salute economicofinanziaria dei gruppi municipali delle principali città italiane, aggiornata agli ultimi dati di bilancio e di quote di partecipazione, ordinata in base alla grandezza dei gruppi municipali in termini di spese gestite. Il rating del gruppo misura lo stato di salute finanziaria con un "voto", decrescente da A dei più solidi a E Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22 20 gennaio 2014 Pagina 5 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali delle realtà più in difficoltà. L' analisi valuta prima di tutto lo stato di ogni partecipata di primo livello (ed eventuali sottogruppi attraverso i rispettivi bilanci consolidati) esaminando otto parametri che misurano redditività, indebitamento e solvibilità. Su questa base, il rating di gruppo riunisce i rating singoli, pesati in relazione a tre parametri (patrimonio netto, capitale investito e costi monetari, rapportati alla quota di partecipazione). Alla luce di questi dati, Aosta e Trieste mostrano le situazioni più solide, mentre Roma e Palermo si confermano le più in difficoltà. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 20 gennaio 2014 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Enti locali Conti pubblici LE SOCIETÀ DEI COMUNI. Partecipate, male trasporti e Mezzogiorno Maxirosso a Roma, Napoli e Palermo Utili per le controllate di Torino, Milano, Firenze e Bari SOTTO CONTROLLO La legge di stabilità ha introdotto un meccanismo che imporrà ai sindaci di accantonare risorse a copertura delle perdite. Gianni Trovati Il fiato corto che contraddistingue quasi ovunque il trasporto pubblico e g l i i n c i a m p i g e s t i o n a l i c h e s i concentrano in alcune grandi città. Sono le due zavorre che trascinano in rosso i conti complessivi delle partecipate comunali, u n mondo che però si rivela composito agli occhi di chi ne passa in rassegna i bilanci. Per addentrarsi all' interno di questo mondo, e fare un passo avanti rispetto alle analisi "generali" che mescolano aziende diversissime fra loro, è necessario armarsi di numeri. Quelli passati in rassegna nel grafico in pagina si riferiscono alle società «controllate» dai capoluoghi di Regione, cioè le aziende in cui il singolo Comune possiede quote superiori al 50% (e spesso arriva ad avere una partecipazione totalitaria). Questa scelta esclude le tante società divise fra più enti locali, in cui ogni amministrazione ha una quota più o meno limitata di partecipazione, ma permette di abbracciare nell' analisi praticamente t u t t e l e r e a l t à m a g g i o r i e soprattutto di collegare in modo più immediato l' andamento della società e le responsabilità del Comune proprietario: se un ente controlla una società, la perdita scritta nel bilancio dell' azienda finisce per influire direttamente sui conti comunali, soprattutto ora che la legge di stabilità 2014 ha introdotto un meccanismo con cui si imporrà ai Comuni di accantonare risorse a copertura delle perdite delle partecipate. Se una quota dei fondi locali serve a sostenere un' azienda, non può essere ovviamente impiegata per le spese del Comune, che quindi andranno finanziate per altra via: ed ecco che si chiude la catena che porta dagli inciampi delle partecipate alle tasse locali per i contribuenti. Attenzione, però, perché il tema offre declinazioni molto diverse da città a città e fra un settore e l' altro. I numeri, tratti da Bureau van Dijk dalla banca dati AidaPa per Il Sole 24 Ore, permettono di scendere nel dettaglio, e di mostrare i risultati delle scelte compiute dalle singole città. Spesso, infatti, occorre partire da lì, più che dal settore di attività dell' azienda. L' igiene urbana, cioè la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, si rivelano per esempio un ottimo terreno di gioco a Firenze, dove la Quadrifoglio, che lavora anche per una serie di Comuni intorno al capoluogo toscano, ha chiuso il 2012 con un utile di 5,4 milioni e ha così migliorato un risultato medio del triennio che comunque lasciava in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 24 20 gennaio 2014 Pagina 5 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali cassa mediamente 3,2 milioni all' anno. Basta spostarsi ad Ancona, però, per vedere che i rifiuti possono anche produrre perdite, perché lì l' utile manca dal 2010 (ma la società vanta oltre tre milioni di crediti dal Comune), e se si arriva a Palermo le difficoltà si trasformano in problemi quasi insormontabili. L' azienda dei rifiuti, l' Amia, è fallita (e per questo manca dalla rassegna in tabella), il suo posto è stato preso dalla Rap, che sta muovendo i primi passi fra mille inciampi: una decina di giorni fa è scoppiato un nuovo casoassenteismo, con 30 dipendenti pescati ad allontanarsi subito dopo aver timbrato, che ha rimesso in discussione l' organizzazione della società e ha fatto infuriare il sindaco Leoluca Orlando, dopo che le feste erano state funestate dai rifiuti in strada in tante zone della città. Un discorso simile può riguardare anche il servizio idrico, che a Torino porta la Smat a un superutile da oltre 23 milioni, abituale guardando ai risultati medi 20102012, mentre a Perugia colora di rosso i bilanci. I problemi dei conti, insomma, spesso nascono più dalle esperienze concrete di gestione che dal ramo di attività: a Napoli si aprono buchi anche alla Mostra d' Oltremare (5,3 milioni nel 2012), alle Terme di Agnano (2,9 milioni), e pure l' Istituto di studi per la gestione d' impresa (73% del Comune) non sembra dare i risultati sperati, visto che ha perso 462mila euro nel 2012 dopo i 354mila lasciati sul terreno l' anno prima. Il Comune di Genova fa anche il bagnino, ma senza successo, perché i Bagni Marina Genovese hanno perso 109mila euro nel 2012 (e 321mila nel triennio), quello di Venezia è anche biscazziere, e prova a recuperare i buchi da 14 milioni l' anno aperti dal Casinò, mentre Cagliari si è data all' ippica (e ha perso 213mila euro nel 2012). Dove i problemi si fanno strutturali, come accennato, è nei trasporti, anche perché il progressivo spostamento degli oneri dalla fiscalità generale ai contribuenti avvenuto in tanti settori della finanza locale non ha funzionato. A parte il record dell' Atac di Roma, che paradossalmente registra un super deficit da 156 milioni nel 2012 ma migliora rispetto al recente passato, da Genova ad Ancona, da Catanzaro a Palermo le aziende di trasporto pubblico locale sono accompagnate dal segno "meno". Anche qui, però, le eccezioni non mancano, come mostra il caso della Ctm di Cagliari e soprattutto quello della fiorentina Ataf, che con i 4,8 milioni di utile nel 2012 fa un balzo in avanti e migliora i risultati medi, sempre positivi, degli ultimi tre anni. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIANNI TROVATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 20 gennaio 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Enti locali Welfare LOTTA ALLA POVERTÀ Una platea di 13mila famiglie. La nuova «social card» resta incagliata A due anni dal varo si attende l' erogazione dei fondi nelle 12 città coinvolte Il ministero: avvio imminente. Francesca Barbieri Valentina Melis Ottocento milioni sul piatto per la lotta alla povertà e l' inclusione lavorativa nei prossimi due anni. Il tesoretto è di tutto rispetto, visti i tempi. Ma è proprio il fattore tempo che si presenta come l' incognita maggiore per passare dalla teoria alla pratica: per assegnare solo i primi 50 milioni, stanziati dal Dl 5 del 9 febbraio 2012 e destinati alla nuova «social card», da 231 a 404 euro al mese, non basteranno forse due anni. L' erogazione dei fondi (disponibili peraltro dal 2008) non è ancora partita in nessuno dei 12 grandi Comuni coinvolti nella sperimentazione, come risulta dal monitoraggio effettuato dal Sole 24 Ore del Lunedì. L' intervento dovrebbe coinvolgere una platea di 13mila famiglie bisognose (9.393 stimate da ministero del Lavoro e Inps, più 4mila ipotizzate dal Comune di Roma). Da Milano a Palermo, in nessuna delle città selezionate il budget disponibile si è tradotto in accrediti per la carta acquisti, a cui dovrebbero accompagnarsi progetti per il reinserimento lavorativo dei disoccupati. I numeri dell' emergenza, però, continuano a peggiorare, con i poveri raddoppiati dal 2005 e addirittura triplicati al Nord (dove rappresentano ormai oltre il 6% delle famiglie, mentre la media nazionale sfiora il 13%). Le ragioni dei ritardi? Se a Roma l' elezione del nuovo sindaco ha dilatato i tempi e il bando per individuare la lista dei potenziali beneficiari si apre proprio oggi per chiudersi a fine febbraio, altri Comuni segnalano la lentezza e frammentarietà di una procedura a gestione centralizzata che non ha tenuto conto delle diversità territoriali e ha rallentato la tempistica. L' iter parte con la pubblicazione del bando, per arrivare all' individuazione di una lista di potenziali beneficiari, che diventeranno effettivi solo dopo la verifica dei requisiti da parte dell' Inps. E proprio all' istituto di previdenza si starebbe creando un "ingorgo" degli elenchi di nominativi in arrivo dai Comuni. Il ministero del Lavoro assicura che la verifica dei requisiti è stata quasi completata dall' Inps, che nelle prossime settimane si partirà con l' assegnazione delle carte ai beneficiari e con l' accredito dell' importo spettante per il bimestre gennaiofebbraio. I Comuni, però, sottolineano che l' assegnazione delle risorse sarebbe dovuta partire già nell' ultimo trimestre del 2013. A Milano, ad esempio, che ha a disposizione 5,6 milioni, la delibera per l' avvio del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 26 20 gennaio 2014 Pagina 7 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali programma della nuova carta acquisti è stata approvata ad aprile dell' anno scorso, a fine settembre sono state inviate all' Inps le liste dei potenziali beneficiari, e l' assessore alle politiche sociali Pierfrancesco Majorino, già in un comunicato del 12 novembre, sollecitava l' Inps a rispondere «con la massima sollecitudine». Il Comune di Genova proporrà al ministero del Lavoro di far partire le erogazioni per le famiglie bisognose in maniera progressiva, attivando subito le risorse a favore dei richiedenti risultati idonei (sia in seguito ai controlli comunali, sia per l' Inps) e rinviando invece a un momento successivo l' attivazione della carta per gli utenti ancora in fase di verifica. Proprio l' avvio graduale delle erogazioni dovrebbe essere la strada che il ministero percorrerà nelle prossime settimane. Su questo scenario dovrà partire il nuovo sostegno per l' inclusione attiva (Sia), una misura universale estesa su tutto il territorio nazionale, annunciata a settembre dal ministro del Lavoro Enrico Giovannini e prevista, come evoluzione del programma carta acquisti, dalla legge di stabilità 2014 (legge 147/2013, articolo 1, comma 216). © RIPRODUZIONE RISERVATA I dati forniti dai Comuni, dal ministero del Lavoro e dall' Inps sui potenziali beneficiari della nuova «carta acquisti» nelle 12 città coinvolte dalla sperimentazione (al lordo delle verifiche sul possesso dei requisiti) ROMA Il bando apre oggi Il Comune stima 8mila nuclei interessati, la metà dei quali rientrerà nella sperimentazione. Apre oggi fino al 28 febbraio il bando per la raccolta di candidature. L' obiettivo è erogare una prima tranche di fondi entro l' estate 11,8 milioni IL BUDGET MILANO Selezione interna Il Comune ha fatto una selezione tra le famiglie con i requisiti previsti. Si tratta di 1420 nuclei I progetti di reinserimento Si punta a usare lo strumento già esistente delle borse lavoro 5,6 milioni IL BUDGET NAPOLI Duemila beneficiari Secondo le stime del ministero del Lavoro e dell' Inps i nuclei familiari potenzialmente beneficiari della nuova carta acquisti sono 2.089. È ancora in corso, però, la verifica dei requisiti 8,9 milioni IL BUDGET TORINO Mille beneficiari Su 2mila domande raccolte sono stati individuati mille beneficiari che avranno le risorse probabilmente a febbraio. Su formazione e orientamento al lavoro è stato siglato un accordo di collaborazione con sindacati e Acli 3,8 milioni IL BUDGET PALERMO Graduatoria al rush finale La sperimentazione non è stata avviata perché il Comune ha ricevuto la graduatoria dall' Inps negli ultimi giorni dell' anno scorso. La graduatoria è in fase di pubblicazione sul sito del Comune. Si stimano 1.440 beneficiari 6,1 milioni IL BUDGET GENOVA Bando chiuso a luglio Su 991 domande raccolte dal Comune al 31 luglio, le famiglie potenzialmente beneficiarie sono 695 Avvio progressivo Si proporrà al ministero l' avvio della misura per gli idonei 2,6 milioni IL BUDGET BOLOGNA Selezione interna Il Comune ha individuato i potenziali beneficiari con le informazioni dei servizi sociali e le domande di accesso all' edilizia residenziale pubblica. Si tratta di 424 famiglie. Attende il via libera dell' Inps 1,6 milioni IL BUDGET FIRENZE Meno domande del previsto Su 516 domande raccolte dal Comune, i nuclei beneficiari sono potenzialmente 417 Il reinserimento Avverrà tramite il progetto Polis di accompagnamento sociolavorativo 1,6 milioni IL BUDGET BARI I beneficiari Il Comune ha selezionato 400 famiglie, tra 1.114 domande. Prevede l' inizio delle erogazioni a fine febbraio Per il reinserimento Intese con le agenzie per il lavoro e corsi di formazione 3 milioni IL BUDGET CATANIA Oltre 4mila domande Le famiglie potenzialmente coinvolte sono 641, su 4.600 domande raccolte dal Comune. L' amministrazione prevede che la graduatoria completa sia restituita dall' Inps entro fine marzo 2,7 milioni IL BUDGET VENEZIA Duecento nuclei in corsa Secondo le stime i beneficiari della nuova carta acquisti sono 210 nuclei familiari Le azioni di reinserimento Il Comune userà strumenti già attivi: il patto sociale e il progetto Informalavoro 1,1 milioni IL BUDGET VERONA I progetti di riqualificazione Sono previsti tirocini di inserimento lavorativo retribuiti, percorsi di riqualificazione e supporto al superamento di criticità personali, sanitarie e sociali. Si stima che le famiglie beneficiarie siano 281 1,1 milioni IL BUDGET. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 27 20 gennaio 2014 Pagina 7 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali FRANCESCA BARBIERI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 20 gennaio 2014 Pagina 10 Il Sole 24 Ore Enti locali GOVERNI TERRITORIALI. Il federalismo vacilla sulle Regioni In Italia scandali e clientele, ma anche in Europa avanza la sfiducia. Carlo Carboni Sembra proprio che per un po' dovremo archiviare o, comunque, ripensare il federalismo. Eliminate le Province, ci sono le Regioni, alcune delle quali a rischio di default per voragini nei bilanci complessivi e della sanità. Metà dei consiglieri dei parlamentini regionali sono sotto inchiesta, in genere per uso improprio di fondi, nonostante i loro principeschi trattamenti: milioni di euro finiti in rolex, tablet, profumi, cene lussuose, tutto, più o meno, sulle tracce dell' ineffabile Fiorito. Nell' annus horribilis delle Regioni, il 2012, sono cadute tre giunte della stazza di Sicilia, Lazio e Lombardia. Debito, corruzione e sprechi fluiscono al centro come nelle periferie. L' ultima notizia è che in Sicilia r i s u l t a n o i n d a g a t i 9 7 , t r a consiglieri e funzionari regionali, per illecito utilizzo dei rimborsi spettanti ai gruppi consigliari: il solito copione per cui «una mano lava l' altra» finisce per aggregare un network trasversale. Il rischio è che faccia sistema proprio questa dark side della nostra architettura istituzionale, piegata, prima che dai tagli dello Stato, dalla pletora di clientele che caratterizzano i nostri mercati politici locali e regionali. L' occasione federalista appare oggi un' occasione sciupata, se non persa. I cittadini che hanno disertato le urne amministrative e regionali nel 2013 sfiorano il 50% e in alcuni casi, come in Basilicata nel novembre 2013, l' astensionismo va oltre la metà dell' elettorato. Il federalismo è in crisi per le malefatte dei suoi protagonisti, che evidenziano in modo inequivocabile la voragine che separa le aspettative passate e i risultati (?) del presente. Le aspettative erano elevate. Maggiori funzioni e poteri ai governi "di prossimità" avrebbero dovuto riavvicinare cittadini e istituzioni e, d' altra parte, si era resa necessaria questa supplenza federalista a un' élite nazionale dapprima scossa da Tangentopoli e, poi, imputata del malessere del Paese, fino allo showdown delle élite politiche in questi anni di crisi, durante i quali ne abbiamo viste di tutti i colori. Anche il federalismo europeo, o meglio l' unione politica europea, era tra le aspettative diffuse in molti Paesi d' Europa, nella speranza di evitare gli effetti negativi di élite politiche nazionali aspramente criticate (Hay 2007). Per tutti gli anni 90 il federalismo dell'"Europa delle regioni" ha costituito un possibile modello di governo multilivello del Vecchio continente, in grado di dribblare gli effetti negativi di élite nazionali in declino quanto a strategia e decisioni. Al contrario, nel primo decennio del secolo e con l' avvento della Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 29 20 gennaio 2014 Pagina 10 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali crisi, abbiamo assistito non solo a un setback del nostro percorso istituzionale federalista (nonostante Bossi ministro del federalismo nel IV governo Berlusconi), ma a un generale arretramento dell' idea federalista, compresa quella europea, accompagnata da un' inaspettata resilienza delle élite nazionali in grado sia di imporre tagli pesanti agli enti locali sia di riprendere quota in Europa, con il decollo dell' unione intergovernativa a trazione tedesca. Infatti, le degenerazioni che hanno riguardato protagonisti e gestione degli enti regionali sono state accompagnate da recenti difficoltà incontrate dall' idea federalista tanto in Europa che in Italia: soprattutto, quando sottosistemi delicati come quello fiscale sono chiamati a cambiare, ma anche quando si risvegliano i nazionalismi su sollecitazione delle urgenze della crisi. L' idea federalista in larga parte ha marciato, sia da noi che in Europa, su binari elitari, creando élite autoreferenziali sia a livello regionale che europeo. Il federalismo, poi, era stato visto come la soluzione di tutti i mali nazionali, soprattutto al nostro Nord, ma la crisi non si è limitata a evidenziarli e spinge per riforme economiche, istituzionali, elettorali da decidere con l' urgenza dell' emergenza. Insomma, anche se fuori da sistemi regionali e fuori dall' Europa non c' è salvezza, lo Stato nazionale, compreso il nostro, è tornato a essere il centro di attese decisioni per i cittadini riguardo le cosiddette riforme strutturali. Nel frattempo, le Regioni hanno duplicato il loro debito, sciupando così l' autonomia acquisita. Per motivi diversi, né l' unione europea né il federalismo italiano sono stati in grado di riavvicinare i cittadini alle istituzioni. Basta pensare che il primo partito in tutte le regioni italiane è oggi largamente l' astensione e che il federalismo è l' ultimo pensiero delle famiglie italiane. Quanto all' Europa, si attende una maggioranza di non voto e una quota parlamentare antieuropeista consistente, in una fase in cui la fiducia dei cittadini europei verso la Ue è ai minimi. C' è dunque da ripensare all' idea federalista in Italia e in Europa e da capire se l'"Europa delle regioni" non vada archiviata come utopia. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA L' INDAGINE Lunedì 13 gennaio è stato pubblicato i l servizio sulla Governance Poll 2013, il sondaggio IPR MarketingIl Sole 24 Ore, sul gradimento di sindaci e presidenti di Regioni: per i politici locali consensi in calo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 20 gennaio 2014 Pagina 10 Il Sole 24 Ore Enti locali Lettere A Gioia Tauro tanto «rumore» per un transito Non solo cittadini comuni, ma anche sindaci, forze dell' ordine, consiglieri comunali. Tutti in piedi lungo il molo di Gioia Tauro pronti ad azioni eclatanti, pur di non far arrivare le armi chimiche della guerra di Siria. Sono sconcertata. Hanno capito queste persone che si tratta di materiali in transito? Che cioè verranno caricati su una nave americana e trasportati altrove, in un altro continente, lontano da loro? Capisco gli abitanti di Paderno Dugnano, che da più di un mese respirano gli effluvi chimici di un' azienda locale e che stufi sono scesi in piazza. Ma gli abitanti della Piana? Lo stoccaggio dei kalashnikov della malavita va bene, il transito controllato dall' Onu, dai militari e dal Governo di sostanze disattivate, che altrimenti sarebbero state usate per uccidere bambini in Siria, quello no? Siamo solo a gennaio, ma credo che la vicenda si candidi a vincere il premio follia dell' anno 2014. M. P. Il conto della miniImu Fantastico il risultato dell' eliminazione dell' Imu. Confusione e indicazioni contraddittorie fino all' ultimo sulla miniImu. Con cittadini costretti a fare code ai Caf per capire come fare e quanto pagare. Senza contare che la consulenza avrà in molti casi un costo quasi pari se non superiore all' imposta da pagare. Lettera firmata Caos Tares a Roma A Roma l' Ama, la società che svolge il servizio rifiuti, sta inviando solo in questi giorni le bollette per la maggiorazione Tares 2013. Io l' ho ricevuta lunedì 13 gennaio: due bollettini (uno postale e un modello F24), due file e tanto caos. Basti pensare che i modelli precompilati per l' F24 sono sbagliati e non possono essere pagati online. In alcuni casi gli importi sono ridicoli. I miei 7 euro dovuti non si potevano accorpare alla prossima bolletta, con gran risparmio di carta e di soldi? Però consoliamoci: dato il gran caos abbiamo otto giorni in più per pagare senza interessi. Ma per scoprirlo bisogna andare sul sito dell' Ama. V. U. Spending review veloce in casa Due figli, marito impiegato, io lavoratrice saltuaria, reddito familiare più basso che medio. La crisi ha colpito anche noi, ma la nostra spending review l' abbiamo ideata nel giro di qualche mese. Quanto ci mettono i tecnici dello Stato a fare la loro? Lettera firmata Perché solo la Kyenge? Difficile credere alla buonafede della "Padania" quando giustifica che la rubrica «Qui Cecile Kyenge» con la volontà di evidenziare il nulla di fatto del ministro dell' Integrazione. Ma allora perché non evidenziare anche il nulla di fatto su altri fronti? L' aggiunta, sporadica, di alcuni appuntamenti di questo o quel ministro, penso serva solo a mascherare il vero fine Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 31 20 gennaio 2014 Pagina 10 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali del quotidiano leghista. R. C. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 20 gennaio 2014 Pagina 10 Il Sole 24 Ore Enti locali SONDAGGIO MINISTERO PA. Semplificazioni: in cima alla lista sempre il Fisco C' è un grande bisogno di semplificazione. Soprattutto in questi giorni in cui i cittadini sono alle prese con il calcolo della miniImu e si sono ritrovati nella cassetta postale la lettera del Comune con il saldo della Tares, quella che prima si chiamava Tarsu e t r a u n p o ' diventerà Tari. Ma in tema di tassa rifiuti l a complicazione non è solo terminologica. Il pagamento, infatti, si sdoppia: una parte va versata con bollettino postale, un' altra con F24. Sarà per questo che gli italiani quando pensano a una burocrazia più amichevole mettono in cima alla lista dei loro desideri gli adempimenti fiscali. E ciò sia che la proposta arrivi dai cittadini sia che siano chiamate in causa le imprese. Entrambi chiedono un Fisco più chiaro e meno vessatorio. Ora, infatti, gli obblighi tributari a cui tener dietro durante l' arco dell' anno sono troppi, i calcoli delle imposte cervellotici, le regole poco chiare e soggette a continui cambiamenti. È il risultato della consultazione telematica "Le 100 procedure più complicate da semplificare" lanciata a metà ottobre dal ministero della Pubblica amministrazione in collaborazione con l' Anci, la Conferenza dei presidenti di Regione e l' Upi e che si chiude quest' oggi. A metà della scorsa settimana erano arrivate 1.500 segnalazioni, mille da parte dei cittadini e 500 dalle imprese. Spesso, però, le esigenze di cittadini e imprese coincidono. Si è detto della necessità comune di avere una fiscalità più chiara. Stesso discorso per le procedure dell' edilizia, che entrambi pongono al secondo posto: c' è la necessità di avere a che fare con tempi più ragionevoli per il rilascio delle autorizzazioni (permesso di costruire, Scia, Dia), di snellire le attuali complicazioni in materia di autorizzazione paesaggistica o sismica, di confrontarsi con regole uniformi e certe, che non varino da comune a comune. Dal terzo posto in poi, invece, le richieste di cittadini e imprese prendono strade diverse. I primi rivendicano più facilità nell' accesso alle prestazioni sanitarie (dalla prenotazione delle visite specialistiche alla scelta del medico di base), nelle procedure relative ai disabili (riconoscimento dell' invalidità, richiesta di ausili e protesi, permessi di lavoro e contrassegno per l' auto), nei pagamenti (estensione della modalità telematica e uniformità delle modalità). Invece le imprese quelle che hanno risposto sono per il 65% aziende con meno di 5 addetti chiedono meno vincoli nel rilascio delle autorizzazioni di inizio attività (la modulistica ora è, per esempio, estremamente varia), nel rilascio del Durc (il documento unico di regolarità contributiva), nella Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 33 20 gennaio 2014 Pagina 10 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali presentazione della documentazione antimafia, nelle procedure relative alla sicurezza sul lavoro (formazione e aggiornamento dei dipendenti, controlli sulle attrezzature, tenuta del registro infortuni). Che fine faranno queste indicazioni? «Il Governo risponde il ministro della Pubblica amministrazione Gianpiero D' Alia proporrà importanti misure di semplificazione. Nei prossimi mesi si dovrà, infatti, lavorare avendo come cardini, all' interno della strategia di politica economica, un Fisco più snello, in particolare per le famiglie, e l' azione di sburocratizzazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34 20 gennaio 2014 Pagina 14 Il Sole 24 Ore Enti locali investimenti a lungo termine. La proprietà piace «nuda» Secondo immobile? Troppe spese, meglio una proprietà parziale che lascia l' usufrutto al proprietario. Andrea Curiat a È una possibilità presa in considerazione da molte famiglie italiane che hanno la fortuna di avere già una prima casa di proprietà: comprare un secondo appartamento, pensando non alle vacanze ma al futuro dei figli. Chi è libero dal carico di un mutuo, e ha un po' di liquidità da parte, può iniziare a guardarsi attorno sin da quando i bimbi sono in tenera età. Approfittando, magari, del momento di ribasso dei mercati immobiliari per strappare un buon affare. Ma dinanzi all' elevata imposizione fiscale sugli immobili, alle spese di manutenzione e ai costi del condominio, il dubbio è legittimo: conviene davvero investire in una seconda casa per i figli? I problemi non mancano. Prima di tutto bisogna considerare la stretta sul credito, che rende più difficile per le famiglie ottenere mutui sugli immobili: solo nel 2013 le erogazioni sono diminuite quasi del 20 per cento. Poi ci sono le tasse: sulle compravendite delle seconde case gravano imposte per il 10% del valore. Una volta acquistata la seconda casa, i proprietari si devono far carico sia della Tasi, l a n u o v a i m p o s t a s u i servizi indivisibili comunali, sia dell' Imu, che insieme non possono superare il 10,6 per mille. Inoltre ci sono le spese di mantenimento dell' immobile. In media, stando ai calcoli di Federconsumatori relativi al 2013, il solo costo del condominio per un appartamento da 90 metri quadrati in una zona intermedia di una grande città supera i 1.000 euro all' anno. Se poi ci si aggiungono riscaldamento centralizzato, acqua e spese di manutenzione ordinaria, il totale sale a più di 1.800 euro annui. Infine, c' è la questione liquidità: in caso di emergenze impreviste, gli investimenti in immobili richiedono lunghi tempi di dismissione e possono determinare perdite considerevoli di capitale. «In condizioni normali, acquistare una seconda casa per un figlio che non debba subito andare ad abitarci non conviene poi tanto. Anche se si decide di dare in affitto l' immobile, tra le spese e i rischi il rendimento è ridotto all' osso», commenta Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari. Un' idea da abbandonare del tutto, allora? In realtà ci sono due casi in cui l' acquisto di una casa per i figli può rappresentare un investimento particolarmente valido, seppure con tutte le accortezze del caso. Un' occasione vantaggiosa può derivare dall' acquisto di una casa in nuda proprietà: con questo tipo di contratto si acquista a tutti gli Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 35 20 gennaio 2014 Pagina 14 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali effetti un' immobile, lasciandone però l' usufrutto al venditore, che potrà vivere nell' appartamento vita natural durante. Solo alla morte del proprietario precedente gli acquirenti otterranno il diritto di utilizzo dell' immobile. Il vantaggio sta nel risparmio considerevole rispetto ai prezzi di mercato, soprattutto se si acquista da un proprietario di età non troppo avanzata: è proprio questo, infatti, il parametro fondamentale per stabilire il valore della nuda proprietà. Ad esempio, se il venditore ha tra i 70 e i 72 anni, il prezzo della casa è scontato del 40%; se si sale a 7982 anni, il risparmio si riduce al 25% del valore della piena proprietà. È chiaro che si tratta di un meccanismo inadatto alle famiglie che abbiano necessità di trasferirsi subito nell' appartamento. «Ma diventa molto interessante per una coppia di genitori che vogliano destinare una casa a un figlio piccolo, così che possa utilizzarla dopo 20 o 25 anni», rileva Breglia. Il secondo caso è quello di un giovane che abbia deciso di andare a studiare fuorisede, in un' altra città italiana o anche all' estero. In queste circostanze si può acquistare un piccolo appartamento e destinare, magari, quello che sarebbe stato il budget dell' affitto alle rate di un mutuo. «Ovviamente non ne vale la pena per periodi brevi. Ma se si ha un figlio che deve cominciare l' università, nell' arco di 5 anni si possono risparmiare anche 40mila euro di affitto, recuperando la quota di capitale per l' acquisto», aggiunge l' esperto. Attenzione, però: il reddito delle unità a destinazione abitativa non locate e situate nello stesso comune dell' abitazione principale concorre a formare il reddito imponibile Irpef nella misura del 50%, gravando ulteriormente sulle tasse applicate alla famiglia. © RIPRODUZIONE RISERVATA [email protected] affitto o acquisto? Le due ipotesi Quando un figlio va fuori di casa è meglio aiutarlo a pagare l' affitto o comprargli casa? Scenari Immobiliari ha effettuato una simulazione per valutare la convenienza di due ipotesi: una casa di 50 metri quadrati, a un prezzo di 150mila euro o, in alternativa, con un canone di locazione di 500 euro al mese. Acquisto Se i genitori decidono di comprare la casa con un investimento iniziale di 60mila euro e la sottoscrizione di un mutuo a tasso fisso, si ritrovano a pagare una rata mensile di 936 euro; dopo 10 anni avranno speso 180mila e la casa si sarà rivalutata almeno sino a 182mila. In affitto Se il figlio decidesse di andare in affitto, spenderebbe 36.500 euro nell' arco di 5 anni di studi; e altrettanti nei 5 anni successivi, necessari magari per frequentare un master, trovare lavoro, mettere su famiglia, arrivando a una spesa totale di 75mila euro. La liquidità a disposizione della famiglia, pari a 60mila euro, potrebbe però essere investita in un altro strumento finanziario, come un BTp a 10 anni al tasso del 4,10% Dieci anni dopo Nel 2024, in caso di acquisto la famiglia si ritrova con un capitale immobiliare di 182mila euro; in caso di affitto, avrebbe un patrimonio investito per 96.900 euro. ANDREA CURIAT Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36 20 gennaio 2014 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Enti locali Le questioni aperte. Necessario chiarire l' applicazione alle contestazioni Inps e Inail. Ancora incognite su contributi e impugnazioni Nonostante manchi poco tempo per la data prevista per il pagamento delle some dovute, continuano a persistere alcuni dubbi operativi che potrebbero limitare l' adesione alla sanatoria. Non è, infatti, ancora chiaro se sono "rottamabili" anche gli avvisi di addebito dell' Inps e le cartelle di pagamento relative a contributi assistenziali e previdenziali di competenza di altri istituti di assistenza e previdenza, come, per esempio, l' Inail che hanno affidato a Equitalia la riscossione. La norma che ha introdotto la minisanatoria fa, infatti, riferimento ai ruoli emessi da parte di uffici statali, agenzie fiscali (agenzia delle Entrate, agenzia del Demanio e agenzia delle Dogane e dei Monopoli), Regioni, Province e Comuni e affidati agli agenti della riscossione fino al 31 ottobre 2013. Nessun esplicito riferimento, dunque, viene fatto in merito all' Inps o all' Inail. Occorre chiarire se tra gli «uffici statali» siano da considerare anche tali enti. Una prima lettura (e soprattutto il buon senso) porterebbero a includere anche i debiti dei contribuenti con tali enti, tuttavia è verosimile che si giunga a conclusioni differenti. In passato, infatti, l' agenzia delle Entrate (per quanto nelle sue competenze) con riferimento alla rottamazione dei ruoli prevista dalla legge 289/2002 aveva specificato che per uffici statali dovessero intendersi solo i Ministeri e non anche gli enti di previdenza, in quanto, anche nel Dlgs 46/1999 sulla riforma della riscossione tramite ruolo, gli istituti previdenziali e assistenziali erano considerati a sé. Un altro aspetto da precisare, per nulla marginale, riguarda poi la possibilità di definire anche le cartelle relative alle somme dovute in pendenza di giudizio. In sostanza, non è chiaro se sia possibile definire anche le somme relative ad atti impugnati dovute nella misura di un terzo (iscrizione provvisoria) o dell' intero importo (in caso di iscrizione straordinaria o di cartella) senza il pagamento degli interessi di mora e da ritardata iscrizione a ruolo. Supponendo, infatti, che un contribuente abbia impugnato un avviso di accertamento in Ctp e non abbia pagato la cartella di pagamento per le somme dovute in pendenza di giudizio, non è chiaro se possa comunque pagare le somme dovute (attualmente, pari a 1/3 delle maggiori imposte), compreso l' aggio della riscossione e le spese di notifica della cartella, al netto però degli interessi di mora e da ritardata iscrizione a ruolo. Laddove ciò sia possibile, infatti, sarebbe auspicabile allora anche un' espressa previsione circa la possibilità di restituzione delle medesime somme pagate in sede di sanatoria a titolo di imposte e aggio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 37 20 gennaio 2014 Pagina 25 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali della riscossione, in caso di esito favorevole della lite presso la Ctr. Sempre in occasione del condono del 2002, infatti, l' agenzia delle Entrate aveva avuto modo di precisare che la sanatoria poteva riguardare anche le somme in pendenza di giudizio iscritte a ruolo. Tuttavia, se poi la sentenza avesse dato ragione al contribuente, gli importi versati in sede di sanatoria non avrebbero potuto essere più chiesti in restituzione. Non essendo irrilevanti nella valutazione di convenienza alla sanatoria, tali dubbi richiedono rapidi chiarimenti per non far perdere ulteriormente appeal alla definizione. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 38 20 gennaio 2014 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Enti locali Riscossione. Niente interessi di mora e da ritardata iscrizione a ruolo, ma tutti gli adempimenti vanno completati entro febbraio. Cartelle, minisanatoria in volata Verifica preventiva su posizione debitoria, atti ricevuti e affidamento a Equitalia. PAGINA A CURA DI Rosanna Acierno Estratto di ruolo, data di affidamento delle somme dovute all' agente della riscossione e tipologie di atti ricevuti: sono queste le principali verifiche che il contribuente è chiamato a effettuare se intende aderire alla mini sanatoria delle cartelle prevista dalla legge di stabilità (legge 147/2013, articolo 1, commi da 618 a 624). Un percorso in salita se si pensa che bisognerà versare l' intero importo al netto di interessi di mora e da ritardata iscrizione a ruolo in un' unica soluzione e che ormai è rimasto poco più di un mese alla scadenza del 28 febbraio. Passo dopo passo Deve essere direttamente il contribuente ad attivarsi presso l' agente della riscossione per la rottamazione dei ruoli. Pertanto, il soggetto interessato deve prendere visione presso gli sportelli del concessionario della propria posizione debitoria, mediante la richiesta di un estratto di ruolo da cui si evincano le iscrizioni a ruolo e gli accertamenti esecutivi che risultano a suo carico. Poi il contribuente dovrà individuare le cartelle e gli atti che potranno essere oggetto di rottamazione. La norma, infatti, prevede che possono essere oggetto di definizione agevolata i carichi inclusi nei ruoli consegnati agli agenti della riscossione fino al 31 ottobre 2013, emessi da uffici statali, agenzie fiscali (agenzia delle Entrate, agenzia del Demanio e agenzia delle Dogane e dei Monopoli), Regioni, Province e Comuni. Inoltre, la definizione potrà riguardare anche i carichi derivanti dagli accertamenti esecutivi affidati sempre fino al 31 ottobre 2013. Risultano, dunque, escluse, le somme iscritte a ruolo dopo tale data anche per effetto di atti di accertamento esecutivi e le somme dovute per effetto di sentenze di condanna emesse dalla Corte e affidate a Equitalia anche prima della stessa data. Di norma, l' estratto di ruolo riporta la data di presa in carico e di affidamento delle somme all' agente della riscossione e, dunque, se è anteriore al 31 ottobre 2013. Tuttavia, qualora non sia agevole stabilire la data effettiva di consegna del ruolo, è opportuno chiedere l' assistenza direttamente al funzionario incaricato della riscossione. Individuati i carichi da rottamare, il contribuente dovrà poi fare il computo delle somme da versare ossia le somme originariamente iscritte a ruolo a titolo di imposta e sanzioni, l' aggio della riscossione, le spese di notifica degli atti e le eventuali spese esecutive. Il beneficio della sanatoria, infatti, attiene soltanto allo sconto relativo agli interessi da ritardata iscrizione a ruolo dovuti, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 39 20 gennaio 2014 Pagina 25 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali attualmente, nella misura del 4% annuo (articolo 20 del Dpr 602/1973) e degli interessi di mora dovuti, dal 1° ottobre 2009, nella misura del 5,2233% annuo (articolo 30 del Dpr 602/1973). Di solito, l' estratto di ruolo indica separatamente gli interessi (di mora e da ritardata iscrizione a ruolo). Pertanto, non dovrebbe essere difficile scomputarli dal resto delle somme dovute. Tuttavia, anche in questo caso, è opportuno chiedere l' assistenza di uno sportello del concessionario laddove emergano dubbi. Alla cassa I soggetti interessati dovranno effettuare il pagamento delle somme dovute in un' unica soluzione, senza possibilità di rateazione, entro e non oltre il prossimo 28 febbraio direttamente presso l' agente della riscossione. Attenzione, però, a far imputare correttamente il pagamento delle somme ai carichi da rottamare. Per consentire il versamento delle somme dovute e agli enti creditori la registrazione delle relative operazioni, resteranno sospesi fino al 15 marzo 2014: la riscossione dei carichi inclusi nei ruoli e negli accertamenti esecutivi emessi e affidati agli agenti della riscossione fino al 31 ottobre 2013; i termini di prescrizione. Una volta intervenuto il pagamento entro il prossimo 28 febbraio, i concessionari della riscossione sono automaticamente discaricati dell' importo residuo. Poi, entro il 30 giugno di quest' anno dovranno trasmettere a ciascun ente creditore, anche in via telematica, l' elenco dei debitori che si sono avvalsi della sanatoria. Inoltre, sempre entro la stessa data, i contribuenti che hanno effettuato il versamento entro il termine previsto saranno informati con posta ordinaria dagli agenti della riscossione dell' avvenuta estinzione del debito. © RIPRODUZIONE RISERVATA La checklist L' ESTRATTO DI RUOLO I passaggi da seguire per aderire alla minisanatoria entro il prossimo 28 febbraio Per comprendere se è possibile aderire alla minisanatoria in base alla propria posizione debitoria, i contribuenti interessati dovranno visionare (con la consultazione online o recandosi direttamente agli sportelli dell' agente della riscossione) il proprio estratto di ruolo ossia gli importi iscritti a ruolo e e somme derivanti da avvisi di accertamento esecutivi affidati a Equitalia per la riscossione entro il 31 ottobre 2013 LA VERIFICA DEGLI ATTI SANABILI Alla luce della posizione debitoria, i contribuenti devono individuare gli atti per cui è possibile aderire alla minisanatoria. Si possono definire in modo agevolato, infatti, solo i carichi inclusi nei ruoli consegnati agli agenti della riscossione fino al 31 ottobre 2013, compresi gli accertamenti esecutivi, emessi da uffici statali, agenzie fiscali, Regioni, Province e Comuni. In caso di dubbi, è sempre opportuno chiedere chiarimenti all' agente della riscossione GLI IMPORTI DA PAGARE Nel calcolo delle somme dovute per aderire alla sanatoria, i contribuenti dovranno individuare gli importi (anche residui) ancora dovuti tra cui figurano, per esempio, imposte, sanzioni e aggio della riscossione in base alla cartella di pagamento e/o all' avviso di accertamento esecutivo che si vuole rottamare e sottrarre la componente attribuibile a interessi di mora e da ritardata iscrizione a ruolo LE MODALITÀ DI VERSAMENTO Dovranno essere i contribuenti ad attivarsi poiché non ci sarà alcuna comunicazione del concessionario. Pertanto, i soggetti interessati dovranno effettuare il pagamento delle somme dovute in un' unica soluzione, senza chance di rateazione, entro il prossimo 28 febbraio direttamente presso l' agente della riscossione. Occorrerà prestare attenzione per far imputare correttamente il pagamento delle somme ai carichi da rottamare L' ATTESA PER L' ESITO Dopo il pagamento entro il 28 febbraio, i contribuenti che hanno aderito alla minisanatoria dovranno attendere l' invio, da parte dell' agente della riscossione, di una comunicazione di avvenuta estinzione del proprio debito entro il prossimo 30 giugno. Tale comunicazione sarà spedita con posta ordinaria e attesterà il buon esito della procedura eseguita e, dunque, il discarico delle somme. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 40 20 gennaio 2014 Pagina 29 Il Sole 24 Ore Enti locali LE GUIDE DEL SOLE IL SOLE 24 ORE.COM SOLUZIONI DIGITALI Un software per gli avvocati EasyLex è la soluzione software per i professionisti dell' area legale. Tra le varie funzioni, il programma effettua il deposito telematico dei principali atti previsti dal processo telematico ed è integrabile con i nuovi servizi PolisWeb offerti dalla pubblica amministrazione e dagli uffici giudiziari. Per maggiori informazioni: www.24oresoftware.com/Avvocati, oppure: 800.462.223 ABBONAMENTI La formula del tre in uno A disposizione di avvocati, magistrati, notai e uffici legali più strumenti di lavoro racchiusi in un unico abbonamento digitale. Business Class Diritto permette, infatti, di ricevere Il Quotidiano del diritto, Il Sole 24 Ore in versione digitale e Guida al diritto. 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Per le «marche» maggiorazione record da 8 a 27 euro A TITOLO DI RIMBORSO Serve per coprire gli esborsi degli uffici giudiziari per notificazioni, diritti, indennità di trasferta, spedizione di documenti. Con la manovra per il 2014, l' anticipazione forfettaria, dovuta quale rimborso per le notificazioni richieste all' ufficio giudiziario, a titolo di diritti, indennità di trasferta e per le spese di spedizione, viene maggiorata più del triplo. La parte che per prima si costituisce in giudizio, dunque, contestualmente al deposito del ricorso introduttivo, ovvero, nei processi esecutivi di espropriazione forzata, contestualmente all' istanza per l' assegnazione o la vendita dei beni pignorati, a partire dal 1° gennaio 2014 deve apporre una marca da bollo non più di 8 euro, bensì di 27 euro. L' aumento fa comunque salvi i processi esenti da contributo unificato ai sensi della legge 319/1958, già ridotti dopo l' intervento della manovra estiva del 2011 che ha introdotto per la prima volta il contributo unificato anche per i procedimenti di lavoro e previdenza per i titolari di reddito tre volte superiore rispetto all' importo previsto per il gratuito patrocinio. La novità legislativa in parola riguarda il solo processo civile, "risparmiando" il processo amministrativo già colpito da incrementi del contributo unificato in primo grado (anche maggiori del 100%) e in secondo grado (la legge di stabilità per il 2013 ha aumentato il contributo della metà per i giudizi di impugnazione) e il processo tributario (per il quale l' introdotto contributo unificato dipende dal valore della controversia). Ma la previsione legislativa sembra porsi in controtendenza rispetto ai precedenti incrementi delle spese di giustizia, sempre relativi a scaglioni di valore (introdotti anche nel processo tributario e in materia di appalti nel processo amministrativo). La marca per l' anticipazione forfettaria, invece, si applica, indipendentemente dal valore della causa, in misura fissa a tutte le controversie per le quali è prevista. L' aumento, pari a più del 300%, inoltre, appare ancor più consistente se si considera che riguarda una spesa che si aggiunge a quella già sostenuta a titolo di contributo unificato. E certo non basta a ridimensionare la portata della novità l' esiguità della somma di cui si sta parlando. Se infatti 27 euro sembrano ben poca cosa, basti pensare che ammonta a 37 euro il contributo unificato di minore entità, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 42 20 gennaio 2014 Pagina 29 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali dovuto per le cause fino a 1.100 euro. Ne deriva che l' aumento avrà una maggiore incidenza sulle controversie di valore più esiguo. Si pensi, a titolo di esempio, a una causa da 2.000 euro. Oltre al contributo unificato di 85 euro deve ora pagarsi l' anticipazione di 27 euro, per un totale di 112 euro rispetto ai precedenti 92 euro. Ed ancora per una causa di valore pari a 10.000 euro si devono pagare all' Erario 233 euro invece che 214 euro. In conclusione, la principale novità di questa legge di stabilità, sebbene appaia davvero minima rispetto agli interventi più corposi a cui si è assistito negli anni passati in materia di spese di giustizia, non sembra tuttavia deludere un trend purtroppo negativo per la tutela dell' accesso alla giustizia. Giu. La. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 43 20 gennaio 2014 Pagina 31 Il Sole 24 Ore Enti locali Le liti amministrative. Il contributo unificato schiva il tiro incrociato delle Camere L' ipotesi era di introdurre ritocchi nella legge di stabilità. Marcello Clarich Giuliano Fonderico Un po' come i tabacchi, gli alcolici e i carburanti, il contributo unificato per le cause amministrative ha un appuntamento quasi fisso con le leggi di fine anno, che si chiamino finanziarie o di stabilità. Lo scorso anno la l e g g e d i stabilità a v e v a i n c r e m e n t a t o i l contributo per molte categorie di giudizi amministrativi, accanendosi in particolare su quelle in tema di contratti pubblici e Autorità indipendenti. Lo Stato voleva raccogliere più risorse da destinare a «interventi urgenti in materia di giustizia amministrativa»: nuove assunzioni, incentivi ai dipendenti e spese di funzionamento degli uffici. Quest' anno l' appuntamento è stato mancato per un soffio. Nella discussione parlamentare della legge di stabilità si sono fronteggiate due soluzioni contrapposte. Un emendamento dell' opposizione proponeva di riportare il contributo unificato ai valori di qualche anno fa, raccogliendo risorse con l' aumento dei prelievi sulle slot machine. Un altro emendamento, elaborato in commissione durante il passaggio alla Camera, proponeva non di aumentare il prelievo complessivamente ricavato dal contributo unificato, ma di distribuirlo diversamente tra le categorie di giudizi. Come? Innalzando in modo significativo il contributo sui (soliti) giudizi in tema di contratti pubblici e di Autorità indipendenti per ridurlo un po' sulle altre controversie. Sullo scaglione più alto, sopra il milione di euro, si sarebbe arrivati a 11.400 euro. Tale sarebbe stata la cifra da pagare per il ricorso introduttivo e per ciascun ricorso per motivi aggiunti "con nuove domande". Giudizi di media complessità avrebbero così raggiunto facilmente cifre considerevoli, senza contare gli ulteriori aggravi comunque previsti per i giudizi di appello. La nuova distribuzione dei pesi, secondo il Governo che aveva dato parere favorevole all' emendamento, serviva ad «accentuare i caratteri di progressività ed equità del contributo unificato». Come tali caratteri fossero stati posti in collegamento con la situazione reddituale delle parti "tipiche" dei giudizi coinvolti è tuttavia un aspetto che gli atti non chiariscono. Così come non sembra che alla base del l' emendamento ci fossero dati accurati sul peso relativo e sulle vicende di tali giudizi. L' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 44 20 gennaio 2014 Pagina 31 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali emendamento alla fine è stato respinto perché la Ragioneria ha giudicato carente la copertura finanziaria. Non era certo, dunque, che gli introiti maggiori derivanti dagli aumenti compensassero i minori legati alle riduzioni. A ogni modo, a futura memoria, il contributo unificato non può diventare una barriera all' accesso alla giustizia amministrativa, a pena di incostituzionalità. Il prezzo della giustizia non è peraltro rimasto indenne da altre forme di incremento. La legge di stabilità ha più che triplicato il valore delle "anticipazioni forfettarie" sui costi di notifica che i privati versano all' Erario nel processo civile. Le cifre in sé non sono significative ma incideranno sui giudizi in misura fissa, indipendentemente dalla tipologia di causa e dal valore delle controversie. Sembra quindi che si sia andati nella direzione opposta della "progressività ed equità" che invece era stata predicata per il giudizio amministrativo. Insomma, comunque vada i costi per accedere alla giustizia continuano ad avere una tendenza al rialzo. Non si può escludere che, al di là dei fabbisogni di cassa, vi sia un' esigenza genuina di riallineare il prezzo del "servizio" ai costi che lo Stato sopporta per assicurarlo. Così come potrebbe esservi spazio per strutturare il contributo unificato e gli altri costi di giustizia in modo da incentivare negli "utenti" comportamenti efficienti. Azioni del genere richiederebbero però analisi preventive accurate e maggiore riflessione quando si elaborano le soluzioni. L' impressione è che gli interventi ipotizzati siano frutto di improvvisazione, comune peraltro a molte altre misure finanziarie. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 45 20 gennaio 2014 Pagina 32 Il Sole 24 Ore Enti locali IL RIMBORSO. Tutte le spese a carico di chi perde Nel processo tributario la condanna alle spese è specificatamente disciplinata dall' articolo 15 del decreto legislativo 546/92, secondo cui le spese processuali liquidate in sentenza sono rimborsate dalla parte soccombente se la Commissione non le dichiara compensate. In particolare, la parte soccombente è condannata a rimborsare le spese processuali tenendo anche conto delle spese anticipate per eventuali consulenze tecniche disposte nel corso del processo. Per ottenere il pagamento delle spese la parte che vi ha interesse può proporre il cosiddetto giudizio di ottemperanza, mediante ricorso alla Commissione tributaria che ha pronunciato la sentenza passata in giudicato. Pertanto, qualora l' ufficio sia stato condannato alle spese di giudizio, il contribuente può attivarsi per ottenere il pagamento attraverso il giudizio di ottemperanza. In sostanza, dopo la scadenza del termine entro il quale dovevano essere adempiuti da parte dell' ufficio gli obblighi imposti da una sentenza divenuta definitiva o, in mancanza del predetto termine, dopo trenta giorni dalla messa in mora a mezzo di ufficiale giudiziario e fino alla estinzione dell' obbligo, il contribuente può chiedere l' ottemperanza agli obblighi derivanti dalla sentenza passata in giudicato mediante ricorso da depositare in doppio originale alla segreteria della commissione tributaria provinciale (quando la sentenza passata in giudicato sia stata da essa pronunciata) o alla segreteria della commissione tributaria regionale, in ogni altro caso. Il ricorso, indirizzato al presidente della commissione tributaria adita, deve contenere la sommaria esposizione dei fatti che ne giustificano la proposizione, la precisa indicazione, a pena di inammissibilità, della sentenza passata in giudicato di cui si chiede l' ottemperanza, la produzione in copia della sentenza, la produzione dell' originale o copia autentica dell' atto di messa in mora eventualmente notificato. Entro venti giorni dalla comunicazione, l' ufficio dell' agenzia fiscale o l' ente locale può trasmettere le proprie osservazioni alla commissione tributaria, allegando la documentazione dell' eventuale adempimento. Il presidente della commissione tributaria assegna il ricorso alla stessa sezione che ha pronunciato la sentenza. Successivamente, il presidente della sezione fissa il giorno per la trattazione del ricorso in camera di consiglio non oltre novanta giorni dal deposito del ricorso. Il collegio adotta con sentenza i provvedimenti indispensabili per l' ottemperanza, che sono immediatamente esecutivi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 46 20 gennaio 2014 Pagina 35 Il Sole 24 Ore Enti locali Gli effetti. Rimborso anche in caso di completamento parziale. Dopo l' alt il Comune restituisce gli oneri Q u a n d o l e o p e r e edilizie a u t o r i z z a t e o assentite non sono realizzate entro il termine di decadenza o sono realizzate solo in parte il Comune deve restituire o ricalcolare i contributi per oneri di urbanizzazione primaria e secondaria e costo di costruzione. L' obbligo di restituzione delle somme incamerate è sancito da un orientamento giurisprudenziale consolidato. Tra le pronunce più recenti si segnala quella del Tar PugliaBari n. 1526/2013, che ha dichiarato la sussistenza del diritto del titolare di un permesso di costruire che aveva formalmente dichiarato di rinunciarvi ad ottenere dal Comune la restituzione dell' importo già versato. Per i giudici pugliesi risulta evidente che il contributo concessorio è strettamente connesso alla effettiva attività di trasformazione del territorio assentita col titolo edilizio rilasciato. Ne deriva che, se questa circostanza non si verifica concretamente, «il relativo pagamento risulterebbe privo della causa dell' originaria obbligazione di dare; argomentando diversamente, in assenza di restituzione, si determinerebbe in favore del Comune un indebito oggettivo, ai sensi dell' articolo 2033 c.c.». Nello stesso senso si sono espressi anche il Tar LombardiaMilano (sentenza n. 2092/2013) ed il Tar SiciliaCatania (sentenza n. 159/2013), che richiamando analoghi precedenti (Tar Lombardia Brescia, sentenza n. 188/2011; Consiglio di Stato, sezione V, n. 3847/2009) hanno ribadito che il diritto alla restituzione dei contributi sorge non solamente nel caso in cui la mancata realizzazione delle opere sia totale, ma anche laddove la cubatura prevista dal permesso di costruire sia stata utilizzata solo parzialmente e quindi le opere realizzate abbiano consistenza volumetrica inferiore rispetto a quella assentita. In questa eventualità il privato ha diritto alla rideterminazione del contributo per oneri di urbanizzazione e costo di costruzione ed alla restituzione della quota riferibile alla porzione non realizzata. Il diritto di credito andrà esercitato nell' ordinario termine prescrizionale e poiché ai sensi dell' articolo 2935 del Codice civile il termine comincia a trascorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere, la prescrizione decorrerà dal momento in cui l' interessato comunicherà al Comune la propria intenzione di rinunciare al titolo abilitativo o chiederà la rideterminazione del contributo, oppure dalla data di adozione da parte della Pa del provvedimento che dichiara la decadenza del permesso di costruire per scadenza dei termini o per l' entrata in vigore di previsioni urbanistiche contrastanti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 47 20 gennaio 2014 Pagina 35 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Trattandosi di indebito oggettivo, sugli importi spetteranno all' interessato i soli interessi al tasso legale e non anche la rivalutazione monetaria, con decorrenza dal momento della domanda. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 48 20 gennaio 2014 Pagina 35 Il Sole 24 Ore Enti locali Titoli abilitativi. Le dilazioni biennali concesse dal decreto «del fare» valgono soltanto per gli interventi già in corso di realizzazione. Permessi e Dia, la taglioladecadenza Giurisprudenza unanime: scaduti i termini di inizio e fine lavori lo stop è automatico LE DATE Ci sono tre anni di tempo per chiudere il cantiere sia per la denuncia di inizio attività che per il permesso di costruire. A CURA DI Donato Antonucci Il permesso di costruire decade allo scadere dei tre anni dall' inizio dei lavori e ogni lavoro successivo è realizzato senza titolo. La giurisprudenza su questo è uniforme: da ultimo il Consiglio d i Stato e i giudici di primo grado (sezione IV, sentenze n. 6151/2013 e n. 974/2012 e Tar SiciliaPalermo, n. 1481/2013 Tar Abruzzo Pescara, n. 61/2013) hanno ribadito che la pronuncia di decadenza del permesso di costruire per inosservanza del termine annuale di inizio dei lavori e di quello triennale per il loro completamento, costituisce espressione di un potere strettamente vincolato e ha natura meramente ricognitiva dei presupposti previsti dalla legge, al verificarsi dei quali la decadenza opera di diritto. La finalità della decadenza è sia quella di garantire l' effettiva realizzazione dell' intervento edificatorio in tempi prestabiliti, sia quella di non vincolare per un periodo indefinito le successive scelte pianificatorie dei Comuni, che potrebbero mutare le originarie previsioni urbanistiche. Infatti, il quarto comma dell' articolo 15 del Tu edilizia (Dpr 380/2001), stabilisce che il permesso di costruire decada con l' entrata in vigore di contrastanti previsioni urbanistiche, a meno che le opere siano già state avviate e vengano completate entro il termine di tre anni dalla data di inizio. L' arco temporale di validità del titolo abilitativo è indicato dagli articoli 15, comma 2 e 23, comma 2 del Testo unico, rispettivamente, per il permesso di costruire e per la Dia/Scia. Nel primo caso le opere vanno iniziate entro un anno dall' effettivo rilascio del titolo che secondo la giurisprudenza coincide con la sua materiale consegna all' interessato e non con la semplice emanazione dell' atto (Tar SiciliaPalermo, 181/2011; Tar Liguria, 322/2011; Tar SiciliaCatania 678/2009) e devono essere completate entro il successivo triennio. Il termine finale di tre anni è previsto anche per gli interventi eseguibili con denuncia o segnalazione certificata di inizio attività. Per gli interventi con permesso di costruire i termini, iniziale e finale, devono essere espressamente indicati nell' atto, costituiscono condizione di efficacia e validità della concessione ed operano Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 49 20 gennaio 2014 Pagina 35 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali automaticamente, indipendentemente da un' apposita dichiarazione amministrativa (Tar Sicilia Palermo, 1481/2013). Da ciò consegue che, salva una loro eventuale proroga, dopo la scadenza dei termini le opere eventualmente eseguite saranno considerate prive di titolo abilitativo anche in assenza di un espresso provvedimento di decadenza, con conseguente configurabilità del reato previsto dall' articolo 44, lett. b) del testo unico (Cassazione penale, sezione III, 17971/2010). Per favorire il rilancio economico collegato all' edilizia, l' articolo 30, comma 3 del cosiddetto "decreto del fare" (Dl 69/2012, modificato dalla legge di conversione 98/2013 e poi dal successivo decreto 91/2013, convertito in legge 112/2013) ha disposto una proroga biennale dei termini di inizio e di ultimazione dei lavori di cui all' articolo 15 del testo unico, così come indicati nei titoli rilasciati o comunque formatisi prima dell' entrata in vigore del decreto. La previsione, in forza del successivo comma 4, trova applicazione anche alle denunce di inizio attività ed alle segnalazioni certificate di inizio attività presentate entro lo stesso termine. In entrambi i casi la proroga non opera automaticamente, sia perché l' interessato deve comunicare all' amministrazione la volontà di avvalersene, sia perché, al momento della comunicazione, deve sussistere una duplice condizione: e i titoli abilitativi non devono essere in contrasto con nuovi strumenti urbanistici approvati o adottati; r i termini devono essere già trascorsi, non essendo certo possibile prorogare un termine già scaduto. A questo fine la «comunicazione dell' interessato», poiché atto recettizio ex articolo 1334 del Codice civile, spiegherà effetti solo con la ricezione da parte dell' ente destinatario. La norma proroga di tre anni anche il termine delle autorizzazioni paesaggistiche in corso di efficacia alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto; e ciò al fine di consentire che il maggiore arco temporale concesso per l' esecuzione degli interventi renda gli stessi compatibili anche con la disciplina in tema di tutela del paesaggio, oltreché con quella urbanisticoedilizia. Il comma 3bis del "decreto del fare" dispone una proroga triennale anche del termine di validità delle convenzioni di lottizzazione disciplinate dall' articolo28 della legge urbanistica n. 1150/1942, ovvero degli accordi similari comunque denominati dalla legislazione regionale, nonché dei termini di inizio e fine lavori delle opere eseguite in attuazione dei medesimi accordi, purché stipulati entro il 31 dicembre 2012. © RIPRODUZIONE RISERVATA Gli orientamenti 01 | LA DECADENZA La decadenza della concessione edilizia per mancata osservanza del termine di inizio dei lavori ha natura vincolata e opera di diritto, di tal che il provvedimento che la dichiara, ove adottato, ha carattere meramente dichiarativo di un effetto verificatosi ex se, in via diretta, con l' infruttuoso decorso del termine prefissato Consiglio di stato, sezione IV sentenza n. 6151/2013 02|L' AVVIO LAVORI Ai fini dell' impedimento della decadenza della concessione ai sensi dell' articolo 31, legge 1150/1942, l' avvio dei lavori può senz' altro ritenersi sussistente quando le opere intraprese ed oggetto della concessione siano tali da manifestare l' univoca intenzione del concessionario di realizzare il manufatto assentito Consiglio d i stato, sezione IV, sentenza n. 2027/2013 03| LA SOSPENSIONE Il termine di durata del titolo edilizio non può mai intendersi automaticamente sospeso, essendo al contrario sempre necessaria, a tal fine, la presentazione di una formale istanza di proroga, cui deve comunque seguire un provvedimento da parte della stessa amministrazione che ha rilasciato il titolo edilizio e che accerti l' impossibilità del rispetto del termine in origine fissato, e solamente nei casi in cui possa ritenersi sopravvenuto un factum principis, ovvero l' insorgenza di una causa di forza maggiore. Consiglio di stato, sezione IV, sentenza n. 2915/2012 04|LE DATE Ai sensi dell' articolo 15 del Dpr 380/2001 i termini per l' inizio dei lavori e per la loro ultimazione, da indicare obbligatoriamente nell' atto di concessione, sono configurati come termini di validità ed efficacia della concessione stessa, per cui operano automaticamente, indipendentemente da un' apposita dichiarazione amministrativa, con la conseguenza che, dopo l' inutile scadenza di tale termine la concessione è come se non fosse mai Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 50 20 gennaio 2014 Pagina 35 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali esistita, sicché i lavori edilizi iniziati o ultimati dopo la relativa scadenza restano privi di titolo abilitativo, a prescindere da una dichiarazione amministrativa di decadenza. Tar SiciliaPalermo, sezione II, sentenza n. 1481/2013 05|LA FORZA MAGGIORE Nel caso in cui l' amministrazione comunale sia a conoscenza di eventi che hanno impedito al titolare del permesso di costruire di eseguire i lavori, la stessa non può adottare un provvedimento di decadenza del permesso stesso, trovando in tal caso applicazione, anche senza richiesta del concessionario, la proroga del termine per fatti estranei alla volontà del concessionario che siano sopravvenuti a ritardare i lavori durante la loro esecuzione. Tar Calabria Catanzaro, sezione I, sentenza n. 1008/2013 06|I MINORI VOLUMI Sussiste il diritto di un soggetto che ha avanzato al Comune domanda di accertamento di conformità, ex articolo 13 della legge n. 47 del 1985, riguardante un intervento realizzato in difformità dalla concessione edilizia, di ottenere la restituzione degli importi versati all' ente locale a titolo di oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, nonché di smaltimento rifiuti, nel caso in cui sia stato accertato che la suddetta difformità consiste nella realizzazione di superficie e volume del manufatto inferiori rispetto a quelli originariamente assentiti con il titolo edificatorio. Gli interventi, nella loro consistenza reale, hanno determinato la produzione di un carico urbanistico inferiore rispetto a quello che sarebbe conseguito dalle opere previste dal titolo rilasciato. Tar Lombardia, sezione II sentenza n. 2092/2013 07|IL DIRITTO DI CREDITO Ai sensi dell' articolo 2935 del Codice civile, il termine di prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere; pertanto, il diritto di credito del titolare di una concessione edilizia non utilizzata, di ottenere la restituzione dalla Pa delle somme corrisposte per oneri di urbanizzazione, decorre non già dalla data del rilascio dell' atto di assenso edificatorio, bensì dalla data in cui il titolare comunica a l l a amministrazione la propria intenzione di rinunciare al titolo abilitativo, o dalla data di adozione da parte della Pa del provvedimento che dichiara la decadenza del permesso di costruire per scadenza dei termini iniziali o finali o per l' entrata in vigore delle previsioni urbanistiche contrastanti Tar Lombardia, sezione II, sentenza n. 728/2010 08|L' ABUSO Il decorso del termine di ultimazione dei lavori determina, se non prorogato, la decadenza di diritto del permesso di costruire per la parte ancora non eseguita dei lavori ai sensi dell' articolo 15 del Dpr 380/2001, con conseguente configurabilità del reato previsto dall' articolo 44, lett. b) del decreto in caso di loro prosecuzione oltre il termine. La Cassazioneorte ha precisato che, diversamente, un provvedimento espresso e motivato dell' autorità amministrativa è richiesto per la proroga del termine. Corte di cassazione, sezione III penale, sentenza n. 17971/2010 09|LO SBANCAMENTO La mera esecuzione di lavori di sbancamento è, di per sé, inidonea per ritenere soddisfatto il presupposto dell' effettivo inizio dei lavori entro il termine di un anno dal rilascio del permesso di costruire a pena di decadenza del titolo abilitativo, essendo necessario, al fine di escludere la configurabilità del reato di costruzione abusiva, che lo sbancamento sia accompagnato dalla compiuta organizzazione del cantiere e da altri indizi idonei a confermare l' effettivo intendimento del titolare del permesso di costruire di realizzare l' opera assentita edificio. Corte di cassazione, sezione III penale, sentenza n. 7114/2010. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 51 20 gennaio 2014 Pagina 36 Il Sole 24 Ore Enti locali Tassazione. Chance di risparmio aperte anche alla Pa. Con il metodo commerciale Irap a base imponibile ridotta Domenico Luddeni Gli enti locali o gli altri enti compresi nell' articolo 1, comma 2, del Dlgs 165/01, dispongono di una opportunità di risparmio molto importante che deriva dalla scelta del metodo di calcolo della base imponibile Irap. I n f a t t i i l D l g s 4 4 6 / 1 9 9 7 , istitutivo dell' Irap, per questi enti prevede due modalità di calcolo. La prima, definita retributiva o istituzionale, contenuta nell' articolo 10, comma 1 prevede che per i soggetti di cui all' articolo 3, comma 1, lettera ebis), la base imponibile è determinata in un importo pari all' ammontare delle retribuzioni erogate al personale dipendente, dei redditi assimilati a lavoro dipendente e dei compensi erogati per collaborazione coordinata (articolo 50 del Tuir) nonché per prestazioni occasionali e compensi dalla assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere di cui all' articolo 67 del Tuir. Alla base imponibile così determinata (con le deduzioni di cui all' articolo 11) si applica l' aliquota pari a 8.5% (articolo 16 comma 2 del decreto). Il comma 2 prevede che, nel caso in cui l' ente svolga anche attività commerciale, il calcolo può essere effettuato applicando il metodo del valore della produzione netta (Vpn) tipico dei soggetti commerciali. Il vantaggio per gli enti spesso si calcola in decine di migliaia di euro: l' imponibile istituzionale viene ridotto delle retribuzioni erogate al personale commerciale, con un primo risparmio netto dell' 8.5% su queste somme. Inoltre esso viene ulteriormente ridotto di una percentuale, calcolata in base al rapporto tra le entrate commerciali e il totale delle entrate correnti, che rappresenta la quota di retribuzioni dei lavoratori non direttamente riferibili alle attività commerciali, i cosiddetti promisqui, (articolo 10 bis comma 2). Bisogna altresì considerare che il Vpn delle attività commerciali dell' ente risulta spesso negativo, e allo stesso comunque si applicherebbe un' aliquota ridotta rispetto al metodo istituzionale, che varia dal 2.9% al 4.97% a seconda delle Regioni. Le attività commerciali dell' ente sono quelle rilevanti ai fini Iva (circolare 148/2000 Agenzia entrate, p. 7.3.3) mentre gli obblighi contabili previsti all' articolo 20 del Dlgs 446/1997 si intendono assolti se sono tenute le scritture contabili ai fini Iva (circ. min. Fin. 97/1998). La scelta deve essere operata in sede di dichiarazione ma può essere desunta dai comportamenti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 52 20 gennaio 2014 Pagina 36 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali concludenti del contribuente (circ. 97/1998 p. 4.1). Entro la scadenza del primo acconto per il 2014 (17 febbraio), gli enti potranno già ottenere un risparmio riducendo l' imponibile istituzionale Irap, escludendo gli importi relativi a dipendenti, assimilati e occasionali impiegati nei servizi commerciali. Pare opportuno evidenziare il comportamento concludente con una delibera di Giunta o altro atto che espliciti il risparmio atteso e quali attività Iva saranno oggetto del calcolo con il metodo commerciale, posto che la prassi prevede che l' opzione possa essere esercitata per una o più attività. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 53 20 gennaio 2014 Pagina 36 Il Sole 24 Ore Enti locali Contabilità. Con il SalvaRoma decadute le possibili eccezioni. Gli indici di deficit strutturale perdono sconti ed esenzioni LA VIGILANZA Le realtà in disavanzo stabile sono monitorate su assunzioni, dotazioni organiche e costo dei servizi. Anna Guiducci Nessuna esclusione in merito all' applicazione dei parametri di deficitarietà strutturale, almeno per ora. Il testo originario del Dl 126/13 (il cosiddetto decreto "SalvaRoma") stabiliva la non applicazione per gli enti in sperimentazione contabile degli articoli 242 e 243 del Tuel, recanti la disciplina di verifica e controllo delle situazioni strutturalmente deficitarie. Ma il decreto è stato ritirato per le osservazioni del Quirinale. Secondo la norma generale, sono da considerarsi in condizioni strutturalmente deficitarie gli enti locali che presentano gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio, rilevabili, in sede di rendicontazione, da apposita tabella contenente parametri obiettivi dei quali almeno la metà con valori deficitari. G l i enti locali strutturalmente deficitari sono soggetti al controllo centrale sulle dotazioni organiche e sulle assunzioni di personale ed in materia di copertura del costo di alcuni servizi, tra i quali quelli a domanda individuale (la cui copertura minima è prevista al 36%), il servizio di acquedotto ed il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni ed equiparati. La metodologia di calcolo di questi indicatori ed i valori limite oltre i quali scattano le sanzioni devono però essere resi coerenti con l' applicazione al bilancio dei nuovi principi di competenza finanziaria potenziata, di cui al Dlgs 118/11, secondo cui le obbligazioni giuridicamente perfezionate devono essere imputate agli esercizi di esigibilità del credito o del debito e tutte le entrate devono essere iscritte al lordo, anche in riferimento ad eventuali quote per le quali sussistono ragionevoli dubbi di riscossione. In uscita deve essere stanziato il fondo crediti di dubbia esigibilità, il cui ammontare minimo è stabilito nei principi contabili allegati al Dpcm 28 dicembre 2011. Poiché i principali parametri rilevano la percentuale di incasso delle entrate o di pagamento delle spese sul totale di accertamenti e impegni, il diverso criterio di imputazione delle obbligazioni giuridiche determina la necessità di rivedere anche i valori di riferimento per l' individuazione della virtuosità degli enti. Il decreto SalvaRoma disponeva inoltre la possibilità (oggi decaduta) di ripianare in dieci anni l' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 54 20 gennaio 2014 Pagina 36 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali eventuale disavanzo di amministrazione derivante dal riaccertamento straordinario dei residui di cui all' articolo 14 del citato Dpcm e dal primo accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità. © RIPRODUZIONE RISERVATA. ANNA GUIDUCCI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 55 20 gennaio 2014 Pagina 36 Il Sole 24 Ore Enti locali La tesoreria. Imposta di bollo, azzeramento possibile Marco Nocivelli La legge di stabilità ritocca nuovamente la disciplina dell' imposta di bollo applicabile alle comunicazioni r e l a t i v e a prodotti finanziari inviate alla clientela bancaria (legge 147/2013, articolo 1, comma 581). Per i soggetti diversi dalle persone fisiche, a decorrere dal 2014, la tassazione è salita dall' 1,5 al 2 per mille del complessivo valore di mercato (o, in mancanza, del valore nominale o di rimborso). Ai sensi della nota 3ter) è stabilito il limite di tassazione a 14mila euro per ogni comunicazione (nel 2013 il limite era di 4.500 euro). Il mutato scenario normativo, però, lascia inalterata la controversia sull' imponibilità dei depositi gestiti dalle banche affidatarie del servizio di tesoreria degli enti locali. L' incertezza, dati alla mano, emerge dai difformi comportamenti che le maggiori banche, in qualità di soggetti deputati ad operare il prelievo fiscale per conto dell' erario, hanno tenuto nei due anni trascorsi. Tutti i Comuni e le Province possiedono titoli, il più delle volte costituiti da valori mobiliari azionari, pure essi classificabili tra i "prodotti finanziari" (articolo 1, comma 1, lettera u, Dlgs 58/98). Non di rado, anche in piccoli enti, il "complessivo valore di mercato" è considerevole (si pensi alle partecipazioni azionarie nelle multiutility), cosicché l' onere fiscale (per gli enti che subiscono la tassazione) non è per nulla trascurabile, soprattutto se le gestioni sono frammentate in diverse categorie di titoli. I valori mobiliari di questi enti, senza esclusioni, devono essere custoditi dal tesoriere. La soluzione di depositare i titoli presso gli emittenti, o custodirli in Comune, anche con il solo fine di evitare la tassazione, non è consentita. Piuttosto salde, però, sono le ragioni di diritto, sia sul piano soggettivo sia su quello oggettivo, che avvalorano la tesi della non tassabilità. Un primo spunto si trae proprio dalla cogenza del Tuel. Il tesoriere è agente contabile (articolo 93) e, in quanto tale, agisce quale organo del Comune. Perciò non opera nel ruolo di banca per conto di un cliente, bensì svolge le proprie funzioni in veste d' incaricato di un pubblico servizio. Fissato questo principio, è arduo sostenere che il Comune possa essere annoverato tra la "clientela": benché il rapporto sia formalmente sorretto da una convenzione, gli obblighi del tesoriere sono incardinati in norme di legge che tutelano la finanza pubblica, non interessi disponibili dell' amministrazione locale. Risulta poi determinante l' articolo 27 della Tabella, "Allegato B", dello stesso decreto 642. La norma Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 56 20 gennaio 2014 Pagina 36 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali contempla un' esenzione oggettiva di ampia portata: non si paga l' imposta per i «conti delle gestioni degli agenti dello Stato, Regioni, Province e Comuni,conti concernenti affari trattati nell' interesse delle dette amministrazioni». Le comunicazioni relative ai depositi dei titoli di proprietà degli enti amministrati rappresentano i conti delle gestioni (dei titoli), cioè documenti menzionati dalla Tabella delle esenzioni. Va sottolineato come la stessa agenzia delle Entrate, con la circolare esplicativa della nuova tassazione (n. 48/12) riconosce che restano salve le esenzioni stabilite dal citato Allegato B. Sempre l' Agenzia, con successiva circolare (n. 15/13), riferendosi all' imposizione prevista dal comma 2ter, afferma che non si considerano rapporti intrattenuti con i clienti quelli che l' ente gestore intrattiene con le amministrazioni dello Stato. Purtroppo, però, ancora una volta l' Agenzia nulla dice riguardo agli enti locali, ragion per cui molti tesorieri non ne hanno tenuto conto. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 57 20 gennaio 2014 Pagina 36 Il Sole 24 Ore Enti locali Elezioni amministrative. Obbligatoria nel 50% dei Comuni. Relazione di fine mandato al primo test di «massa» I CONTENUTI I sindaci devono rendere nota la situazione finanziaria e patrimoniale, l' indebitamento e le soluzioni per ridurlo. Ettore Jorio Il 50,3% del Comuni andrà al voto nel maggio 2014. Tra circa 40 giorni un esercito di sindaci sarà tenuto a sottoscrivere la relazione di fine mandato, a differenza di quanto eluso nelle elezioni amministrative dello scorso anno (si veda Il Sole 24 Ore del 20 maggio 2013). Cambiano, dunque, le regole e i contenuti della campagna elettorale. Si offre una grande occasione ai cittadini per votare più consapevolmente del solito. Ciò in quanto i sindaci uscenti, a prescindere se ricandidati, dovranno fornire agli amministrati i "saldi" del loro mandato, per come individuati nel Dm pubblicato s u l l a «Gazzetta Ufficiale» n. 124 del 29 maggio 2013, certificati dall' organo di revisione. I sindaci dovranno infatti fornire informazioni su: sistema dei controlli interni e esiti registrati; rilievi eccepiti dalla Corte dei Conti e soluzioni individuate; iniziative intraprese per rispettare i saldi programmati di finanza pubblica; s i t u a z i o n e f i n a n z i a r i a e patrimoniale, anche riferita alle società partecipate, con l' indicazione dei rimedi e delle carenze riscontrate; scelte mirate a contenere la spesa e ad ottimizzare i servizi; quantificazione dell' indebitamento. Per la fine di febbraio, i responsabili dei servizi finanziari o i segretari comunali (tenuti alla redazione del documento pena la riduzione del 50% dell' indennità di mandato e degli emolumenti), dovrbero in teoria anche riferire sullo «stato del percorso di convergenza ai fabbisogni standard». Un adempimento impossibile perché i fabbisogni standard non sono ancora definiti. Al riguardo, il legislatore di fine anno ha perso l' occasione per ridare slancio alla procedura, rimuovendo l' unico ostacolo insito nella norma (Dlgs 149/2011, articolo 4). L' esame con relazio da parte del Tavolo interistituzionale, cui occorrerà inviare il documento, costituisce infatti un adempimento impossibile da effettuare in 20 giorni (200 valutazioni al dì). Sarebbe bastata la mera trasmissione alla Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica per abilitarne la pubblicazione sul sito municipale. Una modifica che il legislatore potrebbe prevedere in sede di conversione del Dl 151/2013. Quanto al contenuto delle relazioni di fine mandato, occorre sottolineare le difficoltà che avranno i sindaci dei Comuni che avranno aderito al piano di riequilibrio pluriennale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 58 20 gennaio 2014 Pagina 36 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali L' adempimento diventerà quasi impossibile anche per quelli che avranno preferito mantenere sotto cenere lo stato di decozione delle loro amministrazioni. Per entrambi sarà complicato, rispettivamente: giustificare la contraddizione manifesta tra quanto "corretto" con i piani di rientro rispetto a quanto approvato nelle annualità precedenti, rischiando in proposito di "confessare" le illegittimità prodotte finanche con l' approvazione dell' ultimo rendiconto; il perdurare delle bugie contabili, peraltro funzionali a compromettere la veridicità dei numeri relativi agli esercizi successivi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 59 20 gennaio 2014 Pagina 36 Il Sole 24 Ore Enti locali Fondo per il personale. Le strategie di difesa. Risorse decentrate, la Ragioneria moltiplica i controlli Dopo l' ispezione il bivio: danno erariale o restituzione delle somme dai dipendenti I RISCHI L' indebito inserimento delle voci contestate fa scattare la responsabilità amministrativa e il giudizio davanti alla Corte dei conti. Tiziano Grandelli Mirco Zamberlan Gli effetti dei controlli ispettivi della Ragioneria generale dello Stato iniziano a farsi sentire pesantemente nella gestione del personale degli enti locali. Se fino a poco tempo fa, la crescente severità normativa poteva apparire come un problema accademico, nell' ultimo anno ha subito una forte accelerazione e i casi si stanno moltiplicando da Nord a Sud. Solo per citare alcuni municipi di grandi dimensioni si ricordano Vicenza, Firenze e Reggio Calabria. Cosa contengono i verbali ispettivi? Le contestazioni sono numerose e variegate ma si possono ricondurre a due macro categorie: non corretta costituzione del Fondo per le risorse decentrate e utilizzo improprio delle risorse. Gli errori quantitativamente più rilevanti sul fondo riguardano le risorse aggiuntive inserite "discrezionalmente" dagli enti. Sull' utilizzo, codificato in sede di contratto decentrato, il leit motiv si riscontra da una parte nella mancanza di selettività nell' attribuzione dei premi (in particolare produttività e progressioni economiche) e dall' altra sui compensi atipici (indennità non prevista da norma o contratto nazionale a fronte di specifiche prestazioni). Gli ispettori giungono sempre alla medesima conclusione: indebito inserimento delle risorse nel fondo ed illegittimità delle clausole del contratto decentrato. La norma sanziona l' inserimento di risorse con la responsabilità amministrativa e l' illegittimità delle clausole con la nullità delle stesse che, a sua volta, configura un' ulteriore fattispecie di danno erariale. Il problema si amplifica in quanto il periodo verificato non si limita ad una sola annualità ma interessa tutte le irregolarità non ancora prescritte. Ricevuto il verbale ispettivo, la palla torna nelle mani degli enti, i quali devono decidere quale strategia adottare. Due sono le possibili alternative con effetti diametralmente opposti nel breve e nel lungo periodo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 60 20 gennaio 2014 Pagina 36 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali L' amministrazione persevera nel proprio comportamento convinta di poterlo difendere anche davanti al giudice contabile. I vantaggi immediati sono rappresentati dalla pace sociale in quanto non viene toccato lo stipendio dei dipendenti. A questo punto sarà l' istruttoria della Corte che potrà concludersi con un' azione di responsabilità chiamando in causa i soggetti che hanno contribuito a riconoscere ed erogare i benefici economici non dovuti. La platea è molto ampia in quanto va dai dirigenti al segretario e al direttore generale, dai revisori dei conti ai componenti dell' Oiv e alla Giunta comunale. Senza dimenticare che, in un atto di citazione della procura contabile toscana, vengono annoverate anche le organizzazioni sindacali. L' alternativa consiste nel recuperare dai dipendenti le somme contestate. L' attuazione di questa strategia salva dal rischio di danno erariale solo nel momento in cui risulta conclusa l' integrale restituzione degli indebiti. D' altro canto sono evidenti gli effetti di questa operazione sia sulle buste paga e che sul clima all' interno dell' ente; senza dimenticare le ripercussioni mediatiche. Anche in questo caso non si rimane indenni dai contenziosi, cambia solo la magistratura competente: si passa dalla Corte dei conti al giudice del Lavoro. Infatti, il verbale ispettivo non può dichiarare la nullità degli atti o dei contratti e l' amministrazione, per escludere la responsabilità, dovrà chiedere una sentenza di accertamento. Scelta che, per ora, ha confermato la sospensione delle progressioni economiche orizzontali a Reggio Calabria. In caso contrario, con ogni probabilità, saranno i dipendenti a far valere le proprie ragioni. Il perpetrarsi dei comportamenti contestati, dopo i rilievi ispettivi, potrebbe aggravare la situazione dei responsabili configurandosi per loro il dolo. Forse è questo che l' Anci sta chiedendo, a gran voce, una soluzione normativa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Le tappe 01 | LE CONTESTAZIONI I verbali degli ispettori della Ragioneria dello Stato si concentrano soprattutto sulla costituzione del Fondo per il personale e sull' uso improprio delle risorse. Nel mirino soprattutto i compensi atipici e la scarsa selettività nell' attribuzione dei premi 02 | I RISCHI Le sanzioni per indebiti inserimenti nel Fondo vanno dalla responsabilità amministrativa al danno erariale per aver inserito clausole ritenute illegittime. 03 | LA DIFESA L' amministrazione può scegliere di andare avanti con la stessa gestione del Fondo, senza recuperare le somme elargite ai dipendenti. Ma rischia un' azione di responsabilità da parte della Corte dei conti 04 | IL RECUPERO In alternativa si può chiedere la restituzione delle somme ai dipendenti. Ma il danno erariale è scongiurato solo se il recupero è totale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 61 20 gennaio 2014 Pagina 2 Italia Oggi Sette Enti locali professioni in movimento Pietro Iurato direttore risorse umane in Sap Italia Pietro Iurato, 37 anni, è il nuovo direttore delle risorse umane per la filiale italiana di Sap. Nel suo nuovo incarico Iurato avrà la responsabilità di tradurre in Italia la Sap People Strategy per garantire la migliore gestione, crescita e sviluppo delle risorse umane e sostenere il sistema di welfare aziendale finalizzato alla creazione di un clima flessibile e produttivo. Iurato ha conseguito la laurea in scienze politiche, con specializzazione in lavoro e organizzazione, presso l' università statale di Milano e il master in risorse umane presso l' Istituto Vigorelli di Milano. Nadia Benabdallah cresce in Vodafone Nadia Benabdallah ha assunto il ruolo di Regional engineering director Europe del gruppo Vodafone. Benabdallah ha ricoperto l' incarico di head of regional Engineering Southern Europe da settembre 2012, con l' obiettivo di sostenere l' evoluzione e lo sviluppo delle reti 3G e 4G nei paesi del Sud Europa. Entrata in Vodafone Italia nel 1998, è stata engineering director e technology strategy & group programs director, ruolo in cui ha fornito un importante contributo allo sviluppo della Strategia Tecnologica di Vodafone Italia. In precedenza, ha partecipato alla start up di Omnitel Pronto Italia dal 1994 al 1996. Andrea Martino alla presidenza della società Scr Piemonte Nuova governance per Scr Piemonte Spa, la società di committenza regionale per beni, servizi e lavori. Il nuovo presidente è Andrea Martino. Martino, dopo le esperienze in Banca d' Italia, Commissione europea e Bain & Company, dal 2007 è approdato alla guida della centrale acquisti lombarda prima come direttore all' interno di Lombardia Informatica e, da settembre 2012, in qualità di direttore generale Arca. Nato nel 1971, laurea in economia e commercio e Mba in Business Administration alla Luiss di Roma, ha maturato una solida esperienza in consulenza strategica, occupandosi prevalentemente di pianificazione, piani industriali e progetti di riorganizzazione aziendale, oltre che specifiche competenze nella razionalizzazione degli acquisti della pubblica amministrazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 62 20 gennaio 2014 Pagina 5 Italia Oggi Sette Enti locali gli effetti della sentenza sulla cessione del credito iva trimestrale. Si riaprono le trattative tra imprese, banche e società di factoring Buone nuove per la cessione del credito Iva trimestrale. Dopo anni in cui il ministero delle finanze ha escluso la cedibilità dei rimborsi Iva riferiti a periodi inferiori all' anno, la Corte di appello di Venezia (sent. n. 2252 del 2/10/2013) non ha riconosciuto valide le motivazioni ministeriali per discriminare fra il credito Iva a rimborso annuale e quello trimestrale. In pratica, i giudici di secondo grado hanno ritenuto che non vi sono ragioni per negare l' esistenza giuridica del credito maturato nel trimestre (e quindi la sua cedibilità), purché lo stesso trovi poi riscontro e conferma nella dichiarazione Iva annuale. Tale documento, infatti, esporrà non solo le eccedenze dell' imposta relative all' intero anno, bensì anche la parte di Iva domandata a rimborso su base trimestrale. Pertanto, il credito infrannuale chiesto a rimborso è perfettamente simmetrico a quello richiesto a rimborso in dichiarazione annuale, e di conseguenza è legittimamente cedibile, secondo le formalità previste dall' art. 69 del r.d. 2440/1923, salve le garanzie ex lege e quelle generali degli artt. 1266 e 1267 c.c. Confermando la decisione dei giudici di primo grado, la Corte d' appello di Venezia ha rigettato il ricorso dell' Agenzia delle entrate territorialmente competente, chiarendo che il credito Iva formatosi in sede trimestrale, allo stesso modo di quello annuale, deriva da operazioni effettuate nel corso dell' anno d' imposta, riepilogate nella dichiarazione annuale Iva. Da queste operazioni può derivare a favore del contribuente un' eccedenza che, se richiesta a rimborso, costituisce un credito certo, liquido ed esigibile e non soltanto un' aspettativa di rimborso (Cass. civ., 23 febbraio 1984, n. 1286). La Corte ha, quindi, evidenziato come il concetto normativo di credito Iva risultante dalla dichiarazione annuale non sia riferito soltanto alle somme chieste a rimborso per la prima volta in sede di dichiarazione annuale, ma anche agli importi chiesti a rimborso in sede trimestrale, secondo le disposizioni dell' art. 38bis, dpr 633/72. La prima decisione che ha rigettato la tesi dell' erario è del Tribunale di Venezia (sent. n. 436 del 19 febbraio 2008). Il tribunale aveva accolto la domanda di pagamento del cessionario, società Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 63 20 gennaio 2014 Pagina 5 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali di factoring, il quale, interpellata l' Agenzia delle entrate, si era visto negare il rimborso sulla base del fatto che la cessione, seppure regolarmente notificata all' ufficio competente dell' Agenzia, non avrebbe prodotto alcuna obbligazione nei confronti dell' erario, che aveva pagato il cedente successivamente fallito, con danno grave a carico del cessionario. Il tribunale ha così condannato le Entrate a rimborsare nuovamente il credito Iva nei confronti del cessionario. La pronuncia n. 2252/13 dei giudici dell' appello getta sicuramente le basi per una ripresa delle trattative tra impresa, banche e società di factoring relativamente allo smobilizzo (mediante cessione all' istituto di credito) del credito trimestrale Iva, con la conseguente possibilità di creare liquidità per l' impresa cedente, purché l' azienda sia in regola con gli adempimenti tributari e i pagamenti verso Equitalia. Occorrerà tuttavia verificare nel concreto, vista la permanente stretta creditizia italiana, la reale intenzione delle banche di affidare le imprese nelle operazioni di cessione del credito Iva trimestrale. È da ritenersi che in tali interventi da parte degli istituti di credito il ruolo dei confidi possa essere determinante al fine dell' approvazione dell' operazione. Per ciò che riguarda gli aspetti formali occorrerà riferirsi alle procedure in essere per il rimborso Iva annuale. Per gli effetti dell' operazione, occorre riferirsi all' art. 69, r.d. 2440/1923, secondo cui le cessioni di crediti devono essere notificate all' amministrazione centrale, in deroga all' art. 1264 c.c. per la quale la cessione ha effetto nei confronti del debitore ceduto solo quando questi l' abbia accettata. La notifica deve avvenire per tempo, giacché essa rimane priva di effetto riguardo agli ordini di pagamento che risultino già emessi e le cessioni di crediti devono altresì risultare da atto pubblico o da scrittura privata autenticata dal notaio. L' atto dovrà contenere l' esatta individuazione delle parti e dell' importo del credito ceduto e il creditore avrà poi l' obbligo di notificare formalmente all' ufficio dell' Agenzia delle entrate l' avvenuta cessione. BRUNO PAGAMICI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 64 20 gennaio 2014 Pagina 7 Italia Oggi Sette Enti locali C' è pure lo scudo della certificazione L' asseverazione fa il paio con la certificazione, congelando ogni possibile rivendicazione in ordine alla correttezza del posto di lavoro. Infatti se con la certificazione già si poteva mettere un bollino al «contratto» di lavoro, adesso con l' asseverazione si può mettere un bollino anche al «rapporto» di lavoro. Con i due bollini, entrambi gestibili con il proprio consulente del lavoro, insomma, il datore di lavoro può garantirsi massima tranquillità: certificazione e asseverazione, infatti, rappresentano uno scudo a difesa da contenziosi sulla qualificazione del rapporto di lavoro e dagli ispettori per gli accertamenti sullo svolgimento del rapporto di lavoro. La certificazione blinda il «contratto» di lavoro. La certificazione dei contratti di lavoro è stata introdotta dalla riforma Biagi, il dlgs n. 276/2003, «al fine di ridurre il contenzioso in materia di lavoro». È una procedura che mira a porre un sigillo al nascente rapporto di lavoro circa l' inquadramento normativo dello stesso. In tal modo, si tenta di prevenire ogni forma di contestazione in merito agli effetti civili, amministrativi, previdenziali o fiscali del contratto di lavoro. La certificazione è svolta da apposite commissioni istituite presso: enti bilaterali costituiti nell' ambito territoriale di riferimento ovvero a livello nazionale quando la commissione di certificazione sia costituita nell' ambito di organismi bilaterali a competenza nazionale; direzioni territoriali del lavoro e province; università pubbliche e private, comprese le fondazioni universitarie, registrate in un apposito albo istituito presso il ministero del lavoro con decreto interministeriale 14 giugno 2004; ministero del lavoro, direzione generale delle relazioni industriali e dei rapporti di Lavoro (ex direzione generale della tutela delle condizioni di lavoro) esclusivamente nei casi in cui il datore di lavoro abbia le proprie sedi di lavoro in almeno due province anche di regioni diverse ovvero per quei datori di lavoro con unica sede di lavoro associati a organizzazioni imprenditoriali che hanno predisposto a livello nazionale schemi di convenzioni certificati dalla stessa commissione istituita presso il ministero del lavoro; consigli provinciali dei consulenti del lavoro, esclusivamente per i contratti di lavoro instaurati nell' ambito territoriale di riferimento e unicamente nell' ambito di intese definite tra il ministero del lavoro e il Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, con l' attribuzione a quest' ultimo delle funzioni di coordinamento e vigilanza per gli aspetti organizzativi. Procedura volontaria (come l' asseverazione). La certificazione è volontaria e il relativo procedimento ha inizio su istanza comune delle parti del contratto di lavoro, redatta su un apposito modulo provvisto di bollo e sottoscritto in originale. A esso va allegata una copia del documento di identità dei richiedenti e l' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 65 20 gennaio 2014 Pagina 7 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali originale del contratto di lavoro che deve essere certificato. L' istanza deve inoltre contenere l' indicazione espressa degli effetti civili, amministrativi, previdenziali o fiscali in relazione ai quali le parti chiedono la certificazione, pena l' improcedibilità. L' avvio del procedimento certificativo va comunicato alla direzione territoriale del lavoro, che provvede a inoltrare la comunicazione alle autorità pubbliche nei confronti delle quali l' atto di certificazione è destinato a produrre effetti, la quali possono presentare osservazioni alle commissioni di certificazione. Efficacia della certificazione. L' atto di certificazione ha natura di provvedimento amministrativo. È motivato, contiene l' esplicita menzione degli effetti civili, amministrativi, previdenziali o fiscali, in relazione ai quali ha efficacia, e indica i rimedi esperibili, nonché i termini e l' autorità cui è possibile ricorrere, facoltà rimessa non solo alle parti del contratto di lavoro ma anche ai terzi nella cui sfera giuridica la certificazione è destinata a produrre effetti. Con la certificazione, dunque, i datori di lavoro possono elevare scudo anche nei confronti degli istituti previdenziali, Inps e Inail in primo luogo. Il provvedimento, infatti, non potrà essere oggetto di contestazione da parte degli ispettori in relazione alla qualificazione del rapporto di lavoro e ai conseguenti obblighi contributivi. Almeno non prima di aver adito l' autorità giudiziaria e ottenuto l' annullamento dell' atto di certificazione. Gli effetti dell' atto di certificazione permangono fino al momento in cui non venga accolto, con sentenza di merito, un ricorso giurisdizionale. Ciò vale anche nelle ipotesi di accertamento di discordanze fra programma negoziale certificato e quello concretamente posto in essere dalle parti. In questi casi, in particolare, l' esistenza di un atto di certificazione comporta per l' Inps (o altri istituti e amministrazioni pubbliche) l' impossibilità di passare direttamente dalla constatazione delle pretese omissioni contributive all' azione di recupero del credito: prima bisogna obbligatoriamente esperire il tentativo di conciliazione davanti alla stessa commissione che ha adottato l' atto di certificazione contestato. Se tale tentativo non va a buon fine, occorre poi proporre ricorso al tribunale. A questo punto, l' eventuale accertamento giurisdizionale di difformità, cioè l' annullamento della certificazione, darà via libera nella prosecuzione delle azioni di recupero contributivo. I rimedi contro la certificazione. Con la certificazione le parti, datore di lavoro e lavoratore, ottengono una «validazione» legale del contratto di lavoro. Il relativo atto (al certificazione), ovviamente, conserva valore fintantoché le condizioni e i requisiti che hanno permesso tale validazione vengono rispettati. Nel momento in cui si verificano violazioni alla regolamentazione del rapporto di lavoro, tuttavia, l' atto continua a esplicare efficacia (cioè non si annulla automaticamente); ma è possibile praticare rimedi di tipo giudiziario finalizzati a ottenere l' annullamento dell' atto di certificazione, operazione propedeutica ad ogni tipo di rivendicazione di diritti e/o obbligazioni elusi. Due le possibilità per ricorrere nei confronti della certificazione: al Tribunale oppure al Tar. Con la prima via, le parti (datore di lavoro e lavoratore) e i terzi nei cui confronti l' atto di certificazione è destinato a produrre effetti possono proporre ricorso al tribunale per erronea qualificazione del contratto di lavoro oppure per difformità tra il programma negoziale certificato e la sua successiva attuazione, nonché per vizi del consenso. Ma in tal caso, la procedura richiede obbligatoriamente di rivolgersi, preventivamente, alla commissione che ha adottato l' atto di certificazione ed espletare un tentativo di conciliazione; il suo fallimento, pertanto, costituisce condizione di ammissibilità del ricorso dinanzi al giudice del lavoro. Quanto agli effetti del ricorso diversi sono i tempi, perché mentre l' accertamento giudiziale sull' erroneità della qualificazione ha effetto fin dal momento della conclusione dell' accordo contrattuale (cioè dall' instaurazione del rapporto di lavoro certificato), quello sulla difformità tra programma negoziale e programma effettivamente realizzato, invece, ha effetto a partire dal momento in cui la sentenza accerta che ha avuto inizio tale difformità. La seconda via prevede la presentazione di ricorso dinanzi al tribunale amministrativo regionale (Tar) nella cui giurisdizione ha sede la commissione che ha certificato il contratto. La possibilità vale nel caso di ricorso avverso l' atto di certificazione per violazione del procedimento o per eccesso di potere. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 66 20 gennaio 2014 Pagina 7 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 67 20 gennaio 2014 Pagina 9 Italia Oggi Sette Enti locali I passaggi chiave del cammino verso l' estinzione delle somme affidate alla riscossione. Rottamazione dei ruoli in salita Sconti poco convenienti, troppe incognite e tempi stretti. La rottamazione degli importi a ruolo e degli atti impoesattivi affidati agli agenti della riscossione entro il 31 ottobre scorso è un percorso a ostacoli denso di incognite. Oltre a essere poco conveniente, essendo lo sconto concesso dal legislatore della legge di stabilità 2014 limitato ai soli interessi moratori e di ritardata iscrizione a ruolo, il percorso da intraprendere per estinguere gli importi affidati ai concessionari della riscossione presenta tutta una serie di incognite che il debitore, da solo, difficilmente potrà risolvere. Non ci sono solo incognite interpretative a rendere complicato il cammino verso l' estinzione delle somme affidate alla riscossione, c' è anche il poco tempo a disposizione concesso dalla legge a rendere veramente più difficile il tutto. Nella tabella in pagina abbiamo riassunto, sinteticamente, i passaggi chiave attraverso i quali si articola la procedura di rottamazione dei carichi pendenti sulla base di quanto disposto nei commi da 618 a 624 dell' articolo 1 della legge n.147 del 2013. Ciò premesso vediamo adesso quali sono i maggiori problemi che i debitori dovranno risolvere per arrivare al traguardo dell' estinzione degli importi dagli stessi dovuti. Il concetto di «affidamento». Uno dei passaggi più infelici della normativa in commento riguarda l' individuazione delle somme oggetto di possibile rottamazione. Il comma 618 del già citato articolo 1 individua, infatti, gli importi suscettibili di rottamazione nei carichi inclusi in ruoli emessi da uffici statali, agenzie fiscali, regioni, province e comuni, affidati in riscossione fino al 31 ottobre 2013. Il successivo comma 624 della medesima disposizione, introdotto durante i lavori parlamentari, equipara alle somme incluse nei ruoli anche quelle contenute negli avvisi esecutivi emessi dalle agenzie fiscali purché anch' essi affidati in riscossione fino al 31 ottobre 2013. L' aver scelto la data di affidamento delle somme dall' ente titolare del diritto di credito al concessionario della riscossione rappresenta un problema di non poco conto. L' affidamento è, infatti, un passaggio di consegne interno ai due enti del rapporto del quale il debitore/contribuente è assolutamente ignaro. La data del suddetto passaggio non è desumibile da nessuno dei documenti che il contribuente potrebbe avere nella sua disponibilità (cartella di pagamento, intimazione ad adempiere ecc. ) e ciò crea non pochi problemi nell' individuare esattamente le somme suscettibili di sanatoria. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 68 20 gennaio 2014 Pagina 9 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali Per risolvere questo primo impasse il contribuente non può che chiedere specifica assistenza al concessionario della riscossione. Solo attraverso una consultazione del fascicolo presente agli atti dell' agente sarà possibile desumere, con esattezza, la data di affidamento delle somme dall' ente creditore al concessionario. In assenza di informazioni certe il rischio che si può correre è quello di vedere vanificati gli effetti della sanatoria. Il debitore potrebbe infatti effettuare il pagamento e vedersi poi richiedere, integralmente, anche gli importi dovuti a titolo di interessi moratori e per ritardato pagamento nel momento in cui l' agente della riscossione, effettuate le opportune verifiche, accertasse che la data di affidamento di tali partite debitore è posteriore al famigerato 31 ottobre 2013. Le somme oggetto di provvedimenti di rateazione. Possono formare oggetto di sanatoria anche le somme affidate in carico agli agenti della riscossione fino al 31 ottobre 2013 per le quali sono in atto procedure di rateazione. Anche in questi casi però i problemi sul tappeto sono più di uno. Per poter determinare con esattezza gli importi da versare è infatti necessario bloccare la rateazione in corso e riportare ad attualità l' ammontare delle rate future ancora da corrispondere. Si tratta di un calcolo che il debitore non ha possibilità di compiere senza il supporto tecnico dell' agente della riscossione competente. Senza entrare nel dettaglio tecnico della procedura da effettuare è ovvio che occorrerà attualizzare il debito residuo e procedere alla depurazione dallo stesso sia degli importi dovuti a titolo di interessi moratori e per ritardata iscrizione a ruolo, sia di quelli dovuti per la specifica procedura di rateazione. Detto in parole povere tutta la residua componente finanziaria dovrà essere eliminata e il debitore provvederà a versare, in unica soluzione entro il 28 febbraio prossimo, le somme dovute a titolo di capitale (imposte e sanzioni) nonché quelle dovute a titolo di remunerazione del concessionario della riscossione. La convenienza della rottamazione. Così come formulata dal legislatore la c.d. rottamazione dei carichi pendenti presso gli agenti della riscossione è tutt' altro che appetibile. Sono sostanzialmente due gli elementi che giocano a sfavore della sanatoria: il primo riguarda la misura degli sconti concessi, che di fatto è ridotta solo alla componente finanziaria del carico pendente, mentre la seconda riguarda la necessità che per aderire alla definizione è necessario pagare in unica soluzione le somme dovute entro il 28 febbraio 2014. In moltissimi casi quindi continua a essere molto più appetibile accedere alla rateazione delle somme affidate alla riscossione, con possibilità di ottenere anche fino a 120 rate mensili, piuttosto che avventurarsi in una definizione che prevede sconti modesti a fronte della necessità del pagamento in unica soluzione ed in tempi rapidi. Nonostante tutto ciò ci possono comunque essere dei casi nei quali l' adesione alla sanatoria può rivelarsi conveniente. Si tratta di quelle situazioni relative a vecchie iscrizioni per le quali il decorso del tempo ha fatto crescere, anche di molto, l' incidenza percentuale della componente finanziaria (interessi moratori e di ritardata iscrizione a ruolo) rispetto alla componente capitale (tributi e sanzioni). In queste situazioni l' adesione alla definizione prevista nella legge di stabilità per il 2014 potrebbe consentire di ottenere sconti sugli importo dovuti in misura anche superiore al 50% di quanto complessivamente dovuto. Il «poco» tempo a disposizione. Anche il fattore temporale gioca un ruolo importante nel successo o nell' insuccesso della nuova definizione dei carichi pendenti. Tenuto conto delle problematiche sul tappeto, molte delle quali richiedono accessi ed assistenza presso gli sportelli dei concessionari della riscossione, il termine del 28 febbraio prossimo sembra davvero troppo ristretto. Si rischia infatti un affollamento dei potenziali interessati presso i concessionari della riscossione proprio negli ultimi giorni a disposizione per l' adesione con la possibilità che molti, nell' incertezza delle decisioni da prendere e nel ridotto appeal offerto dalla definizione, decidano di abbandonare l' idea di chiudere la partita. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 69 20 gennaio 2014 Pagina 9 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali Insomma la partita della rottamazione è appena iniziata, ma già si comincia a pensare alla necessità di ricorrere ai tempi supplementari. © Riproduzione riservata. PAGINA A CURA DI ANDREA BONGI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 70 20 gennaio 2014 Pagina 10 Italia Oggi Sette Enti locali Le regole della legge di Stabilità: tassa ridotta solo per la mancata raccolta dei rifiuti. Tari dovuta su immobili vuoti Il non utilizzo non implica l' esonero dal pagamento. La Tari è dovuta se l' immobile è suscettibile di produrre rifiuti. Quindi, sono soggetti gli immobili non utilizzati, anche se non allacciati alle reti idriche, elettriche o se privi di mobili. La tassa è invece dovuta in misura ridotta in caso di mancato o irregolare svolgimento del servizio e di mancata raccolta dei rifiuti. Sono le regole contenute nell' articolo 1, commi 641 e seguenti della legge di Stabilità (147/2013). C o m e p e r l a Tarsu, alla luce dei principi affermati da tempo dalla Cassazione, anche per la Tari la norma di legge impone la tassazione di tutti gli immobili «suscettibili di produrre rifiuti urbani». Del resto, per la Tares leggendo la relazione sull' articolo 14 del dl salva Italia (201/2011), che l' aveva istituita, viene posto in rilievo che il legislatore, laddove assoggettava al tributo gli immobili «suscettibili di produrre rifiuti», aveva inteso recepire «il consolidato orientamento della Corte di cassazione, riconducendo l' applicazione del tributo alla mera idoneità dei locali e d e l l e a r e e a p r o d u r r e rifiuti, prescindendo dall' effettiva produzione degli stessi». Quindi, le regole fissate dalla Suprema corte per la Tarsu si applicano sia alla Tares sia alla Tari, non essendo stata modificata per quest' ultima la previsione contenuta nella «vecchia» norma di legge. Al riguardo, anche di recente la Cassazione, con l' ordinanza 18022 del 24 luglio 2013, ha ritenuto legittima la pretesa del comune di Bologna di applicare la Tarsu a un appartamento inutilizzato. Il cambio di residenza del contribuente, la denuncia di cessazione dell' occupazione dell' immobile e il mancato consumo di energia elettrica non lo esonerano dal pagamento della tassa rifiuti. La tassa si paga anche se non viene utilizzato il servizio di smaltimento svolto dall' amministrazione comunale. Per i giudici di piazza Cavour, «dando rilevanza all' avvenuto trasferimento della residenza anagrafica (e alla concreta idoneità del bene a produrre rifiuti, siccome desumibile per presunzione dal mancato consumo delle erogazioni di energia) il giudice del merito ha chiaramente violato le norme che disciplinano il presupposto dell' imposta». In effetti, sulla questione della tassabilità degli immobili inutilizzati si registrano prese di posizione diverse tra Cassazione, giudici tributari e ministero dell' economia e delle finanze. Anche le amministrazioni comunali non hanno quasi mai applicato la regola fissata dalla Suprema corte, la quale ha sempre posto dei limiti rigidi per l' esonero dal pagamento del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 71 20 gennaio 2014 Pagina 10 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali tributo sui rifiuti, che è dovuto a prescindere dal fatto che il contribuente utilizzi l' immobile. Ex lege, vanno esclusi dalla tassazione solo gli immobili non utilizzabili (inagibili, inabitabili, diroccati). Non ha alcuna rilevanza la scelta soggettiva del titolare di non utilizzare l' immobile. Anche il mancato arredo non costituisce prova dell' inutilizzabilità dell' immobile e della inettitudine alla produzione di rifiuti. Un alloggio che il proprietario lasci inabitato e non arredato si rivela inutilizzato, ma non oggettivamente inutilizzabile. Per la prima volta il principio è stato affermato con la sentenza 16785 del 30 novembre 2002. Regola ribadita con le sentenze 9920/2003, 22770/2009, 1850/2010 e altre. Sempre la Cassazione (ordinanza 1332 del 21 gennaio 2013) ha stabilito che l' esonero dal pagamento del tributo non spetta neppure quando il contribuente fornisca la prova dell' avvenuta cessazione di un' attività industriale. Il Ministero dell' economia e delle finanze, invece, nelle linee guida che ha fornito ai comuni nel 2013 sulla corretta applicazione della Tares (tassa sui rifiuti e i servizi), ha sostenuto che non sono soggetti al pagamento le unità immobiliari privi di mobili e di allacci alle reti idriche e elettriche, che di fatto non vengono utilizzate. Dunque, secondo il ministero, gli immobili inutilizzati destinati ad abitazioni private o a attività commerciali e industriali non erano soggette al pagamento della Tares. La tesi ministeriale si pone in contrasto sia con le pronunce della Cassazione che con l' interpretazione del legislatore (articolo 14 del dl 201/2011), laddove prevede la tassazione di tutti gli immobili «suscettibili» di produrre rifiuti urbani, vale a dire oggettivamente utilizzabili, a prescindere dall' effettiva produzione. La legge di Stabilità prevede notevoli riduzioni tariffarie s e i l servizio non viene prestato in modo efficiente. Il comma 656 dispone che il tributo sia dovuto nella misura massima del 20% in caso di mancato o irregolare svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, qualunque sia la causa. Inoltre, il comma successivo stabilisce che qualora non venga effettuata la raccolta dei rifiuti il pagamento della Tari non può essere superiore al 40% della tariffa. PAGINA A CURA DI SERGIO TROVATO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 72 20 gennaio 2014 Pagina 11 Italia Oggi Sette Enti locali Italiaoggi risponde. Affittuari non tenuti al pagamento dell' imposta Domanda. In caso di contratto di affitto a riscatto, per l' Imu chi è il soggetto passivo? Mi devo comportare come per il leasing, cioè il soggetto passivo è l' utilizzatore del bene? Da quale data: da quando ha finito di pagare l' ultima rata o dall' inizio? Comune di Dolzago Risposta. L' affittuario non è tenuto al pagamento dell' Imu. Sono obbligati al pagamento dell' imposta municipale il proprietario, l' usufruttuario, il coniuge assegnatario, il superficiario, l' enfiteuta. Inoltre, sono soggetti passivi i titolari dei diritti di uso e abitazione, nonché il concessionario d i a r e e demaniali. Rientra tra i diritti reali anche il diritto di abitazione che spetta al coniuge superstite, in base all' articolo 540 del codice civile. Non è soggetto al prelievo fiscale, invece, il nudo proprietario dell' immobile. Allo stesso modo, non sono tenuti al pagamento dell' imposta il locatario, l' affittuario e il comodatario, in quanto non sono titolari di un diritto reale di godimento sull' immobile, ma lo utilizzano sulla base di uno specifico contratto. TERRENI AGRICOLI E COLTIVATORI DIRETTI Domanda. Sono tenuti a pagare la miniImu i proprietari di terreni agricoli che non siano coltivatori diretti o imprenditori agricoli? Lettera firmata Risposta. I possessori di terreni agricoli che non hanno la qualifica di coltivatori diretti o imprenditori professionali (Iap) non devono versare la miniImu. Questi soggetti erano tenuti a versare la seconda rata entro lo scorso 16 dicembre. Gli immobili agricoli non sono stati assoggettati al pagamento della prima rata Imu, senza alcuna differenziazione. In un primo momento l' esonero dal pagamento ha riguardato anche quelli non condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Erano stati esonerati dal pagamento tutti gli immobili per i quali a giugno era stata concessa la sospensione (dl 102/2013). L' articolo 1 del dl 54/2013 aveva concesso la sospensione richiamando l' articolo 13, comma 5 del dl «salva Italia» (201/2011), che ricomprende nella nozione di terreno agricolo anche quello che non viene condotto direttamente da un coltivatore o imprenditore agricolo professionale. Con un successivo intervento normativo (dl 133/2013), invece, sono stati esclusi dal beneficio coloro che possiedono terreni, ma non hanno la qualifica di agricoltori professionali. TITOLARI DI FABBRICATI RURALI Domanda. I possessori di fabbricati rurali devono effettuare il versamento della miniImu entro il prossimo 24 gennaio? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 73 20 gennaio 2014 Pagina 11 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali Risposta. I titolari di fabbricati rurali non devono versare la mini Imu perché è stato riconosciuto l' esonero dal pagamento per il 2013, sia della prima che della seconda rata, e i comuni non avevano il potere di aumentare l' aliquota di base stabilita dalla legge (articolo 13 del dl 201/2011) nella misura del 2 per mille. Quindi, a differenza degli altri immobili (abitazioni principali e assimilate, terreni agricoli), non c' è alcuna differenza d' imposta da versare entro il 24 gennaio. L' esenzione dal pagamento, però, riguarda solo i fabbricati strumentali e non gli immobili rurali destinati a abitazione. Per questi ultimi dal 2102, con l' istituzione dell' Imu, non è più prevista alcuna agevolazione fiscale. Sono considerati fabbricati strumentali quelli diretti alla manipolazione, trasformazione e vendita dei prodotti agricoli. Va ricordato, infine, che l' Agenzia del territorio (circolare 2/2012) ha chiarito che non conta più la classificazione catastale per avere diritto al trattamento agevolato per i fabbricati rurali. Possono infatti mantenere le loro categorie originarie. È sufficiente l' annotazione catastale, tranne per i fabbricati strumentali che siano per loro natura censibili nella categoria D/10. La circolare ha anche fornito delle indicazioni sulla corretta interpretazione delle disposizioni contenute nel decreto ministeriale emanato il 26 luglio 2012, che ha stabilito, in dettaglio, quali adempimenti devono porre in essere i titolari degli immobili interessati a ottenere l' annotazione negli atti catastali della ruralità, al fine di fruire anche per l' Imu delle agevolazioni tributarie. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 74 20 gennaio 2014 Pagina 11 Italia Oggi Sette Enti locali L' effetto delle scelte dei sindaci, da un lato, e dei chiarimenti del Mef, dall' altro. MiniImu, sì ai micro importi Contribuenti alla cassa anche per versamenti sotto 12 In molti casi, la miniImu va pagata anche per somme inferiori al minimo fissato dalla legge. È l' effetto, oltre che delle scelte dei sindaci, che spesso hanno abbassato o addirittura azzerato la soglia minima di 12 euro che fa scattare l' obbligo di versamento, anche dei chiarimenti forniti dal Mef. Secondo Via XX Settembre, infatti, tale importo deve intendersi riferito all' imposta complessivamente dovuta con riferimento a tutti gli immobili situati nello stesso comune dal medesimo contribuente. Quindi, tutti coloro che hanno già pagato qualcosa nel 2013 dovranno necessariamente ripresentarsi alla cassa. Ma in alcuni casi, la stessa sorte toccherà a chi finora era riuscito a scamparla. Il problema della cosiddetta miniImu si pone solo per alcune delle tipologie di immobili che hanno usufruito della (parziale) cancellazione della seconda rata dell' Imu 2013, ovvero: 1) le abitazioni principali e relative pertinenze, esclusi quelle accatastate in A/1, A/8 e A/9; 2) gli immobili assimilati all' abitazione principale con delibera comunale (abitazioni possedute da anziani o disabili residenti in centri di cura, ovvero concesse in comodato a parenti in linea retta entro il I grado, ovvero ancora possedute dai cittadini italiani residenti all' estero); 3) le unità immobiliari di proprietà delle coop edilizie a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale dei soci e quelle regolarmente assegnate dagli Iacp; 4) le ex case coniugali assegnate a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio; 5) le abitazioni non di lusso non locate possedute dal personale delle Forze armate e di polizia, dei vigili del fuoco e della carriera prefettizia; 6) i terreni condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. I possessori di tali immobili devono pagare la miniImu solo nel caso in cui il comune dove gli stessi sono localizzati abbia previsto l' applicazione di un' aliquota superiore a quelle base previste dalla legge, versando il 40% della differenza fra l' ammontare dell' Imu risultante dall' applicazione dell' aliquota e della detrazione decisa dal comune e, se inferiore, quello risultante dall' applicazione dell' aliquota e della detrazione di base. In molti casi, si tratta di importi modesti, talora inferiori al minimo al si sotto del quale nulla è dovuto. Tale soglia è fissata a 12 euro dalla legge (art. 25 della legge 289/2002), che però consente ai comuni Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 75 20 gennaio 2014 Pagina 11 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali di prevedere importi diversi (art. 1, comma 168, della legge 296/2006). Diverse amministrazioni si sono avvalse di tale possibilità, quasi sempre abbassando la soglia e in alcuni casi addirittura azzerandola (si veda ItaliaOggi del 16 gennaio). È bene precisare che tali decisioni devono essere state assunte con un regolamento adottato entro lo scorso 30 novembre, altrimenti sono illegittime in quanto non è possibile per i comuni disciplinare con efficacia retroattiva un tributo (come la miniImu) che riguarda il 2013. Sul punto è poi intervenuto il Mef, che con una delle Faq (la n. 3) sulla miniImu pubblicate sul sito delle Finanze ha precisato che il minimo non va riferito solo al versamento del 24 gennaio, ma alla complessiva posizione fiscale del contribuente rispetto a tutti gli immobili da lui posseduti nel medesimo comune. Quindi, chi, oltre alla prima casa, ha un altro immobile su cui ha già pagato l' Imu 2013 non potrà esimersi dal versare la miniImu anche per un importo inferiore alla somma minima (fissata dalla legge o dal sindaco). E anche chi non ha pagato nulla potrebbe dover metter mano al portafoglio: si pensi, per esempio, a un cittadino che possiede, oltre all' abitazione principale, un piccolo terreno su cui l' Imu dovuta l' anno scorso era sotto soglia. Se l' importo della miniImu sommato a quello non versato supera tale soglia, egli dovrà versarla entro il 24 gennaio. Anzi, a rigore, sarebbe tenuto anche a sborsare anche quanto in precedenza non pagato. MATTEO BARBERO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 76 20 gennaio 2014 Pagina 17 Italia Oggi Sette Enti locali I risultati delle scommesse su eventi simulati: nel 2014 si stimano incassi per un miliardo. Crisi battuta dai giochi virtuali Solo a dicembre sono stati raccolti 15 milioni di euro Eventi simulati, anche se perfettamente simili a quelli reali, ma soldi veri, anzi verissimi. Le scommesse virtuali sono partite con il botto: in meno di un mese e mezzo dal via ufficiale, e con le reti dei principali operatori (Intralot, Gtech, Sisal, Cogetech, Snai) ancora in fase di attivazione, gli incassi fanno immaginare un business ricchissimo. Nel mese di dicembre, sono stati raccolti 15 milioni di euro, con una media giornaliera di poco superiore ai 500 mila euro. La progressiva crescita della rete di accettazione del gioco «virtual» ha fatto poi schizzare gli incassi nella prima metà di gennaio a quota 30 milioni, quadruplicando così la media giornaliera, ora vicina ai 2 milioni di euro, e lasciando ipotizzare un mercato vicino al miliardo di euro, come previsto qualche settimana fa da Steven Rogers, numero uno del leader mondiale del settore, l' inglese Inspired. Il meccanismo è d' altronde ben studiato: grafica di altissimo livello, puntate fino a un euro, 10 mila euro di vincita massima, un pay out (il «ritorno» ai giocatori) che può toccare il 90% (ora le macchinette sono tarate all' 8889%) e una tassazione del 20% sul margine al netto delle vincite. Sui maxischermi in agenzia, e online sui siti autorizzati, scorrono allora corse di cani e cavalli, gare di motociclismo e automobilismo, partite di calcio (con squadre dai nomi fortemente evocativi come «Zebre», «Magica», «Felsinei» o «Viola»): tutto, quote, immagini, prestazioni, statistiche, è generato da un sistema casuale Rng (Random number generator), che produce eventi ogni cinque minuti, fino a un massimo di 500 al giorno, sotto lo stretto controllo dell' Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e di Sogei. Il via libera alle puntate virtuali, così come il lancio nelle prossime settimane del «betting exchange», una specie di Borsa delle scommesse che esordirà online con gli inglesi di Betfair, è considerato dall' Amministrazione e dai concessionari una delle chiavi per affrontare la crisi che sta colpendo il settore: nei 7 mila punti che vendono scommesse sportive, gli incassi registrati alla fine del 2013 sono in calo del 5% rispetto all' anno precedente, da 3.900 a 3.700 milioni di euro, e anche i ricavi degli operatori continuano a scendere: le vincite hanno sfiorato l' 80% degli incassi e l' aliquota fiscale si è attestata attorno al 4,3%, garantendo all' Erario circa 160 milioni di gettito. Accanto al lancio di nuovi prodotti, però, il settore attende che sia affrontato dal governo anche il nodo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 77 20 gennaio 2014 Pagina 17 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali della massiccia presenza di competitor esteri sul territorio: secondo l' associazione dei gestori Agisco, sono almeno 5 mila le agenzie collegate a bookmaker comunitari presenti nel nostro paese, alcune delle quali operano di fatto grazie a sentenze della Corte di giustizia Ue seppur prive di concessione Mef e della licenza di pubblica sicurezza rilasciata dalle questure ai locali di gioco. Sistema Gioco Italia Confindustria ha calcolato che, applicando gli stessi oneri che gravano sulle reti legali ai network non autorizzati, ammonta a oltre 380 milioni di euro la stima delle risorse complessive che il «comparto» non autorizzato dovrebbe essere chiamato a versare allo Stato per i soli ultimi due anni di attività. Un buco nero cui l' Amministrazione sta cercando di porre argine, in particolare sul fronte fiscale: sono già sette i casi di condanna al pagamento dell' imposta unica sulle scommesse decisi da diverse Commissioni tributarie provinciali ai danni dei gestori delle agenzie non autorizzate collegate a bookmaker esteri. Nel caso più recente, a Napoli, i giudici tributari hanno ribadito che «la norma italiana assoggetta a responsabilità colui che gestisce con qualunque mezzo, anche telematico, concorsi o scommesse di qualsiasi genere». Le disposizioni della legge italiana «non legano in maniera inscindibile l' assoggettamento all' imposta al rispetto delle norme che autorizzano l' esercizio dell' attività: dunque, anche senza concessione e autorizzazione di pubblica sicurezza gli esercizi esteri vanno sottoposti a tassazione». Concessione o no, quindi, le tasse vanno pagate: una scommessa da diverse centinaia di milioni di euro all' anno, che il Ministero dell' economia e i concessionari sperano ora di vincere. © Riproduzione riservata. PAGINA A CURA DI NICOLA TANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 78 20 gennaio 2014 Pagina 51 Italia Oggi Sette Enti locali Procedure Equitalia di riscossione delle cartelle Procedure esecutive Pignoramento immobiliare Il pignoramento presso terzi Accesso civico Requisiti di ammissione Giustificato motivo oggettivo Trasferimento Doveri di diligenza Dirigente ... Ho sentito dire che il decreto c.d. «del fare» ha apportato delle novità in materia di riscossione. Ho una cartella di pagamento scaduta e vorrei sapere quali sono le azioni attualmente esperibili per la riscossione N.C. Ho delle vecchie cartelle non pagate. Quali sono le misure esecutive che potrebbe azionare l' Equitalia per la riscossione? A.B. Quali sono le novità apportate recentemente alle procedure immobiliari di Equitalia? G.M. Un mio inquilino mi ha riferito di aver ricevuto un atto di pignoramento del canone di locazione da parte di Equitalia per miei debiti tributari. In cosa consiste il pignoramento presso terzi? D.P. Vorrei sapere se è possibile conoscere gli incarichi di collaborazione conferiti da una pubblica amministrazione e quali sono i presupposti per poter effettuare la richiesta di accesso agli atti. A. M. Ho ricevuto un provvedimento di esclusione da un concorso pubblico per mancanza del titolo di studio richiesto. Vorrei sapere se ci sono i presupposti per chiedere l' annullamento dell' atto per mancata comunicazione di avvio del procedimento. G.C. Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo comprende anche l' ipotesi di un riassetto organizzativo dell' azienda attuato al fine di una più economica gestione? P.I. Il trasferimento può essere motivato con ragioni di incompatibilità con i colleghi? S.E. La violazione, da parte del lavoratore, dei doveri di diligenza può comportare l' obbligo di risarcire il danno prodotto all' azienda? D.O. È risarcibile il danno d' immagine subito da un dirigente dequalificato? U.N. In caso di adeguamento della retribuzione, il giudice deve precisare le ragioni dell' applicazione di un determinato trattamento retributivo? E.R. La procedura di riduzione del personale può essere avviata solo dal datore di lavoro attuale o anche dal cessionario ex art 2112 c.c.? Y.P. La mia compagna ha deciso di lasciarmi, ha preso i gemelli (4 anni) e si è trasferita nella nostra villa al mare, in Liguria, da due settimane, senza il mio consenso, e afferma che vuole vivere lì. Tra l' altro entrambi i bambini erano Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 79 20 gennaio 2014 Pagina 51 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali inseriti nella scuola materna e si trovavano bene. Vorrei sapere se devo rivolgermi a un avvocato di Torino o di Genova. C.L. Per rinnovare il negozio di famiglia vorrei alienare un terreno compreso nel fondo patrimoniale ma mia moglie si oppone. Nell' atto di costituzione non avevamo previsto la possibilità di un disaccordo, posso ricorrere al giudice per sbloccare la situazione? O.I. Le spese di sponsorizzazione sostenute da un' impresa commerciale a favore di un' associazione sportiva dilettantistica sono fiscalmente deducibili? Quali tipi di contestazioni possono essere teoricamente mosse nei confronti dell' impresa in caso di verifica? R.T. Si chiedono chiarimenti in merito all' obbligo di trasmissione dello spesometro da parte di una Asd in regime 398. O.L. Quale implicazione deriva dalla previsione dell' obbligo di monitoraggio degli esiti della sperimentazione della nuova fase della mediazione obbligatoria, come prevista dal novellato dlgs 28/2010? D.O. Non ho versato la seconda rata dell' Imu agricola. Mi è venuto il dubbio, avendo fabbricati rurali abitativi e strumentali, di non aver correttamente interpretato le confusionarie norme che regolano l' Imu in questo settore. Si chiede, prima che scadono i termini per il ravvedimento operoso un quadro sintetico sull' esenzione Imu prevista per l' agricoltura. Z.P. In un incendio mi è andata bruciata parte della documentazione contabile (come registri e fatture). Come devo fare per potermi detrarre l' Iva che ho versato e che risultava dalle fatture e dalle annotazioni bruciate? L' incendio è stato riconosciuto fortuito dai pompieri intervenuti per lo spegnimento. F.B. Un commerciante al dettaglio può emettere una fattura differita solo sulla base di uno scontrino fiscale? Se sì, come? R.P. Come può essere definita la subordinazione del giornalista? P.N. L' attività di informazione mediante pubblicazioni di carattere tecnico, professionale o scientifico non legittima l' iscrizione nell' albo dei giornalisti? I.L. Quando le dimissioni del pubblico impiegato determinano la risoluzione del rapporto di lavoro? S.N. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 80 20 gennaio 2014 Pagina 203 Italia Oggi Sette Enti locali È quanto emerge da un sondaggio condotto da cms e mergermarket. Torna la fiducia sul m&a in Europa e anche in Italia Il 2014 dovrebbe registrare una ripresa dell' m&a europeo, traguardo per altro non così difficile dopo la crisi degli ultimi due anni. Lo rivela un sondaggio condotto qualche settimana fa da Cms (55 uffici in 30 paesi in tutto il mondo, per un totale di 2.800 professionisti) e Mergermarket. In particolare, quasi la metà degli intervistati (48%), tutti operativi nel settore m&a, prevede per il nuovo anno un incremento del tasso di fusioni e acquisizioni, il 10% si aspetta un calo, mentre il resto degli intervistati stima che la situazione resterà invariata. Dunque, la sensazione diffusa è che il calo sia terminato, ma resta da vedere quale intensità mostrerà la ripresa. Gli intervistati provenienti dai Paesi scandinavi (68%), dall' Europa centrale e orientale, dalla Russia e dall' Ucraina (64%) sono i più fiduciosi, mentre quelli spagnoli chiudono la classifica, benché un quarto (24%) dei professionisti iberici si aspetti comunque un aumento dell' attività. I professionisti del settore m&a prevedono che i paesi del Nord Europa saranno i più attivi nel corso del prossimo anno, seguiti dal Regno Unito e dall' Irlanda. Dal lato degli acquirenti, il flusso delle opportunità di investimento dovrebbe essere generato da fattori come il rinnovato interesse degli acquirenti stranieri (62%), la disponibilità di target finora sottovalutati (57%) e la crescente presenza di operatori in possesso di liquidità (52%). In sostanza, i temi caldi di questo ultimo scorcio del 2013, ma attesi su livelli di maggiore intensità grazie al rafforzamento del processo di crescita nel Vecchio Continente, che solo nel terzo trimestre di quest' anno è uscito dalla recessione. Dal lato dei venditori, gli intervistati si aspettano che le opportunità di investimento saranno maggiormente incentivate dalla necessità di raccolta di capitali per l' espansione nei mercati in rapida crescita (69%), soprattutto quelli emergenti, e dalle liquidazioni di attività (68%), inevitabili alla luce della lunga congiuntura negativa che ha interessato l' Europa. Secondo le previsioni, i settori principalmente interessati dal processo di aggregazione saranno nell' ordine: telecomunicazioni, tecnologie e media (41% degli intervistati); energia, servizi pubblici e settore minerario (38%); industria e settore chimico (37%); settore farmaceutico, medico e delle biotecnologie (35%); servizi finanziari (34%). A proposito del nostro paese, la maggior parte degli intervistati (40%) prevede che le difficoltà di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 81 20 gennaio 2014 Pagina 203 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali accesso al credito saranno mantenute nel breve periodo, mentre circa un terzo degli intervistati (32%) ritiene che il reperimento di finanziamenti sarà, seppur di poco, più agevole. Anche in questo caso le opinioni più ottimiste vengono dalla Germania, dall' Europa centrale e orientale, incluse Russia e Ucraina, e dai Paesi Scandinavi. In ogni caso, Pietro Cavasola, partner dello studio Cms Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni e responsabile del dipartimento corporate ed m&a, vede un miglioramento in attivo nel nuovo anno: «Ci si attende che anche in Italia il periodo più acuto della crisi sia alle spalle», commenta. L' avvocato non si attende una ripresa brillante, ma comunque sufficiente a «far ripartire progressivamente il mercato delle acquisizioni, anche con protagonisti italiani». Quali i settori più interessanti: «Registriamo movimenti importanti nel farmaceutico, settore caratterizzato da aziende che si sono ristrutturate negli ultimi anni e ora sono pronte per tornare a crescere», commenta Cavasola, che al secondo posto mette l' energia, «con alcuni operatori che sono usciti dal comparto delle rinnovabili e altri invece interessati a proporsi come soggetti aggreganti». Infine cresce l' attenzione verso la meccanica, anche se in questo caso secondo l' avvocato «le aziende italiane sono candidate più a un ruolo di prede, che di predatori». Da dove potranno arrivare gli investitori esteri? «In primo luogo dai mercati emergenti, come la Russia», conclude. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 82 20 gennaio 2014 Pagina 205 Italia Oggi Sette Enti locali Lo studio della Fondazione Leone Moressa sulla relazione tra nazionalità e crimini. Delitti violenti made in Italy Reati contro la persona, italiani il 70% dei detenuti. Nei delitti contro la persona gli italiani doppiano gli stranieri. Su un totale di 23.897 detenuti per questa tipologia di reato, 16.522 (69%) sono cittadini italiani, mentre sono 7.375 (31%) gli stranieri. Simile l' andamento anche per i reati contro la famiglia. Su un totale di 2.081 detenuti, 1.543 (74%) sono italiani mentre 538 (26%) sono stranieri. Meno marcata la differenza nei reati contro la pubblica amministrazione e la fede pubblica. Per quanto riguarda i primi, su un totale di 8.109 detenuti, 5.034 (62%) sono italiani mentre 3.075 (38%) sono stranieri. Nei reati contro la fede pubblica, invece, su un totale di 4.611 soggetti reclusi, 2.888 (62,6%) sono italiani, mentre 1.723 (37,3%) sono stranieri. Questo il risultato emerso dallo studio condotto dalla fondazione Leone Moressa, a seguito dei dati diffusi dal Ministero della giustizia sulla nazionalità dei detenuti nelle carceri italiani. Analizzando lo studio condotto, salta all' occhio come, nei reati aventi ad oggetto persone fisiche, sono gli italiani quelli più coinvolti. Al 31 dicembre 2013, infatti, i detenuti italiani per reati contro la persona (comprendenti i delitti contro la vita e l' incolumità individuale, contro l' onore, contro la personalità individuale, contro la libertà personale e contro la libertà morale) erano 16.522 ed incidevano sul totale della popolazione carceraria italiana per il 16,7%, secondi solo ai detenuti per i reati contro il patrimonio che incidevano per il 24,4%. Simile la situazione anche per i reati contro la famiglia (delitti contro il matrimonio, contro la morale familiare, contro lo stato di famiglia e contro l' assistenza familiare). Per questa tipologia di reati, infatti, i detenuti italiani sono 1.543 contro i 538 stranieri. La loro incidenza sul totale della popolazione carceraria italiana è, però, dell' 1,6%. Meno marcata, invece, la differenza nei reati contro la p.a. e la fede pubblica. Nel primo caso, infatti, i cittadini detenuti (5.034) incidono sul totale della popolazione carceraria italiana per il 5,1%, mentre nei reati contro la fede pubblica l' incidenza è del 2,9%. Fanalino di coda, i reati di prostituzione. Sono solo 198, infatti, i detenuti italiani per aver commesso questo tipo di reato e la loro incidenza sul totale della popolazione carceraria italiana è pari allo 0,2%. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 83 20 gennaio 2014 Pagina 205 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali BEATRICE MIGLIORINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 84 20 gennaio 2014 Pagina 205 Italia Oggi Sette Enti locali Approvato il bilancio previsionale '14. La Corte conti costa 323 mln La macchina della magistratura contabile costa 323 milioni di euro all' anno. Questo l' importo risultante nel bilancio previsionale per il 2014 della Corte dei conti, approvato con decreto del 30 dicembre 2013 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 10 del 14 gennaio scorso. Rispetto all' anno precedente (346 milioni di euro) i costi generali scenderanno di circa il 6,5%. Ma la spending review trova alcuni limiti nella struttura dei costi: il 76% delle uscite risulta infatti incomprimibile (incluse le competenze fisse e accessorie del personale, pari al 73% del totale), per cui le spese rimodulabili ammontano al 24%. Così come il bilancio dello Stato, anche quello della Corte dei conti è articolato per missioni e programmi. Sono previsti quattro centri di responsabilità. Al segretariato generale andranno 138 milioni di euro (di cui circa 18 accantonati nel fondo di riserva), destinati al trattamento economico dei magistrati, del Consiglio di presidenza e dell' ufficio di presidenza. Il totale degli stipendi dei giudici, nonostante l' ingresso di 22 neoreferendari, subisce un leggero calo rispetto al 2013, esercizio sul quale gravava la restituzione del «ticket» di solidarietà bocciato dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 223/2012. Circa 26 milioni di euro sono appannaggio della direzione per la gestione degli affari generali, deputata ad amministrare immobili, beni e servizi. Il risparmio per i costi di funzionamento delle sedi centrali e regionali rispetto al 2013 si attesta al 13%. Più consistente il budget della direzione generale gestione risorse umane e formazione, cui vengono attribuiti 117 milioni di euro (2% rispetto al 2013). I fondi serviranno per lo più alla retribuzione del personale amministrativo della Corte. Per coprire parzialmente i vuoti lasciati dai pensionamenti registrati nel 2013, pur nel rispetto delle norme sul blocco del turnover nella p.a. , l' istituto intende assumere nuove unità al termine delle procedure concorsuali indette negli anni precedenti. L' ultimo centro di responsabilità finanziato nel bilancio è la Direzione generale sistemi informativi automatizzati: con 42 milioni di euro, si registra un aumento del 10% delle risorse assegnate, «in considerazione della modifica apportata ai progetti già in essere e dell' avvio di nuove iniziative di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 85 20 gennaio 2014 Pagina 205 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali automazione». In particolare viene dato nuovo impulso alla completa dematerializzazione dei documenti cartacei. VALERIO STROPPA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 86 20 gennaio 2014 Pagina 206 Italia Oggi Sette Enti locali Negli appalti a ciascuno il proprio certificato Cciaa Una impresa che partecipa a un appalto pubblico non può utilizzare il certificato di iscrizione alla Camera di commercio di un' altra ditta per documentare il possesso dei requisiti, trattandosi di elemento di natura soggettiva. È quanto afferma il Tar Calabria con al sentenza del 3 gennaio 2014, n. 1 rispetto a una vicenda relativa ad una gara di appalto in cui l' aggiudicatario di una gara aveva presentato un contratto di avvalimento per documentare il possesso del requisito dell' iscrizione alla Camera di commercio. Un concorrente adiva quindi il giudice amministrativo nel presupposto che l' istituto non risulta utilizzabile per i requisiti aventi un' intrinseca natura soggettiva. Veniva inoltre eccepito che, in concreto, il contratto presentato in gara non risultasse conforme a quanto prescrive l' articolo 49 del Codice dei contratti pubblici i n q u a n t o i l d o c u m e n t o contrattuale stipulato tra le due imprese era troppo generico e violava l' art. 88 del regolamento. I giudici accolgono il ricorso nonostante l' istituto dell' avvalimento abbia portata generale e risulti applicabile a tutti i requisiti di gara (di capacità economicofinanziaria e tecnicoorganizzativa). Infatti, dicono i giudici citando quanto precisato in questi ultimi anni dall' Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici esclude che si possa utilizzare l' avvalimento per tale certificazione in quanto elemento di natura soggettiva. L' Autorità ha infatti chiarito, proprio con riguardo al certificato della Camera di commercio che l' iscrizione a detta Camera «rappresenta l' adempimento di un obbligo posto dagli artt. 2195 e ss. del codice civile che garantisce la pubblicità legale delle imprese e di tutti gli atti ad esse connessi». La mancata iscrizione non può, quindi, essere supplita tramite l' iscrizione di altra impresa, attesa la natura squisitamente soggettiva dell' adempimento richiesto dalla norma. In sostanza, quindi, dal momento che l' iscrizione alla Camera di commercio non costituisce requisito attinente all' impresa e ai mezzi di cui essa dispone e non è funzionale a garantire l' obiettiva qualità dell' adempimento, rientra nell' ambito dei requisiti soggettivi che non possono essere oggetto di avvalimento. © Riproduzione riservata. ANDREA MASCOLINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 87 20 gennaio 2014 Pagina 206 Italia Oggi Sette Enti locali lo dice il cds. Nuovi concorsi motivati La pubblica amministrazione non può indire un nuovo concorso per l' assunzione dei medesimi profili professionali quando è ancora valida la graduatoria concorsuale precedente, a meno che non ci sia una adeguata motivazione: è quanto ha stabilito la V sez. del Consiglio di Stato nella sentenza n. 6247/2013. Secondo il collegio giudicante, riunito in sede giurisdizionale, «in costanza di proroga di una graduatoria concorsuale, la decisione di indire un nuovo concorso relativo all' assunzione degli stessi profili di quella graduatoria va congruamente motivata, poiché se non sussiste un diritto soggettivo all' assunzione in capo agli idonei, l' Amministrazione deve tenere conto sul piano ordinamentale che lo scorrimento delle preesistenti graduatorie deve costituire la regola generale, mentre l' indizione del concorso rappresenta un' eccezione». Così argomentando, ha respinto il ricorso proposto da Roma Capitale per la riforma di una sentenza del Tar competente concernente la procedura obbligatoria di mobilità esterna a seguito di concorso per dirigente a tempo indeterminato, con il quale erano risultati idonei due concorrenti, vistisi poi mettere da parte con l' indizione di un nuovo concorso. La p.a., spiegano, all' uopo, i magistrati, «una volta stabilito di procedere alla provvista del posto, deve sempre motivare in ordine alle modalità prescelte per il reclutamento, dando conto dell' esistenza di eventuali graduatorie degli idonei ancora valide ed efficaci al momento dell' indizione del nuovo concorso e considerando il generale favore dell' ordinamento per l' utilizzazione della graduatoria degli idonei ancora efficace». Tra le altre cose, nella sentenza di primo grado, era risultato da attento confronto che non esisteva differenza alcuna tra il bando impugnato e quello relativo al concorso precedente: non erano state rilevate, infatti, differenze né relativamente al profilo professionale da ricoprire, né ai requisiti di partecipazione, né tanto meno alle prove di esame da sostenere. Di qui, la dichiarazione di difetto di motivazione in ordine all'(implicita) decisione di non procedere allo scorrimento della graduatoria relativa al concorso anteriore. ADELAIDE CARAVAGLIOS Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 88 20 gennaio 2014 Pagina 208 Italia Oggi Sette Enti locali L' Associazione giuslavoristi italiani pone la questione a Cancellieri. Lavoro, giustizia in crisi Gli avvocati: rilanciare il processo del '73. L' Associazione giuslavoristi italiani pone all' attenzione del ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri una serie di proposte per «rilanciare l' efficienza della giustizia del lavoro» compromessa, secondo l' Agi, dalla recente riforma Fornero. In particolare, gli avvocati del lavoro chiedono attraverso il loro presidente, l' avvocato fiorentino Fabio Rusconi che firma il documento inviato al Guardasigilli, «l' abrogazione del rito processuale per la trattazione delle controversie in tema di impugnazione dei licenziamenti ex articolo 18 dello Statuto dei lavoratori controproducente per il sistema e causa di dubbi e difficoltà di interpretazione che nuocciono all' efficienza del processo». Va invece rilanciato il processo del 1973, sostengono, «abrogato il contributo unificato che non ha sortito alcun effetto deflattivo penalizzando inutilmente l' accesso alla giustizia». Le proposte sono state messe nero su bianco nel documento inviato al ministro su interessamento della stessa all' iniziativa: «La valorizzazione dell' udienza di discussione da concludersi comunque con una conciliazione e con un provvedimento del giudice, limitazione delle note scritte da ammettersi solo in caso di istruttoria complessa, il ritorno pieno alla gratuità del processo senza più il pagamento del contributo unificato, il prudente utilizzo della condanna per lite temeraria per scoraggiare il ricorso manifestatamente infondato, l' individuazione di misure di incentivazione della conciliazione per la p.a., la valorizzazione del ruolo dell' avvocato specialista, la formazione comune tra magistrati e avvocati e l' adozione di codici di buone prassi condivise». Per l' Associazione occorre incentivare le conciliazioni e ridisegnare il disapplicato istituto dell' arbitrato: l' Agi caldeggia l' intervento di legali specializzati e, per l' arbitrato, la riduzione dei costi e la cancellazione del criterio d' equità per gli arbitri chiamati solo a rifarsi al diritto. MARZIA PAOLUCCI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 89 20 gennaio 2014 Pagina 208 Italia Oggi Sette Enti locali letture di diritto Autore Giuseppe Molfese e Alessandra Molfese Titolo Ricorso e controricorso per cassazione in materia civile Casa editrice Cedam, Padova, 2013, pp. 1050 Prezzo Euro 81 Argomento Il testo scritto da Giuseppe e Alessandra Molfese ha come obiettivo quello di offrire all' operatore del diritto un manuale dal taglio pratico e dalla consultazione veloce. Il volume, pur non trascurando gli indispensabili principi dottrinali, tiene conto soprattutto della pratica giurisprudenziale. Primaria nella redazione del volume è stata l' attenzione all' applicazione operativa del diritto sostanziale e processuale, nonché alle esigenze di coloro che debbono ricorrere o resistere in Cassazione. Tutti gli argomenti, aggiornati secondo le più recenti novità normative, vengono illustrati e approfonditi in modo chiaro e completo. L' aggiornamento ha riguardato, oltre le recentissime sentenze della Suprema corte, tutte le ultime novità normative, fra le quali, per importanza, si segnala il dl 22/6/2012, n. 83, che, proseguendo la riforma attuata dalle l. 18/6/2009 n. 69 e dalla l. 12 novembre 2011, n. 183, ha radicalmente mutato la fisionomia dell' appello e del ricorso per cassazione, prevedendo, con riferimento a quest' ultimo, la completa riformulazione dell' art. 360, comma I, n. 5, cpc. L' opera contiene anche l' esame della giurisprudenza formatasi ante riforma. Autori A cura di Vincenzo Mariconda e Guido Alpa Titolo Codice civile commentato Casa editrice Ipsoa, Milano, 2013, pagg. 12000 (tre volumi) Prezzo Euro 380 Argomento L' opera, curata dal Professor Guido Alpa e dal Professor Vincenzo Mariconda, nasce dalla collaborazione ed esperienza di oltre duecento prestigiosi professori, magistrati, avvocati, notai e ricercatori e fornisce il commento articolo per articolo del Codice civile e delle preleggi. Il Codice presenta l' impostazione propria dei commentari Ipsoa: testo dell' articolo, commento d' autore strutturato in sommario, paragrafi e sottoparagrafi, con la relativa bibliografia di riferimento. Le parolechiave in neretto garantiscono una facile consultazione. Completa il codice un dettagliato indice analitico. Insieme ai tre volumi è prevista la presenza di un dvdrom, che assicura la completezza dei contenuti dell' opera cartacea (testo dell' articolo, sommario con link ai commenti e bibliografie). Fornisce, inoltre, le correlazioni alle massime di giurisprudenza relative ai singoli articoli e garantisce piene funzionalità di ricerca (per articolo e full text), rendendo agevole e immediata la consultazione. In aggiunta, tramite link ipertestuali, è possibile accedere alle norme citate nei commenti. Autore Cinzia De Stefanis, Antonio Quercia e Assunta Tomelleri Titolo Enti non profit. Prontuario Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 90 20 gennaio 2014 Pagina 208 < Segue Italia Oggi Sette Enti locali operativo Casa editrice Maggioli, Rimini, 2013, pagg. 664 Prezzo Euro 69 Argomento Aggiornato con le novità relative alle social card introdotte dal Decreto ministeriale del 3 maggio 2013 e con la più recente giurisprudenza e prassi di settore il testo scritto da Cinzia De Stefanis, pubblicista in materia societaria, Antonio Quercia dottore commercialista e revisore contabile e Assunta Tomelleri, avvocato, è dedicato ai vari enti che fanno parte del cosiddetto «Terzo Settore» (associazioni, fondazioni, comitati, organizzazioni di volontariato, onlus, imprese sociali ecc. ) e ne analizza tutti gli aspetti civilistici e fiscali, senza tralasciare quelli relativi all' attività di controllo contabile e agli obblighi di rendicontazione. Strutturato sotto forma di prontuario il lavoro spazia su tutto il mondo non profit trattando argomenti quali: edifici di culto e imposta sugli immobili, cancellazione di una Onlus disposta dall' amministrazione finanziaria, associazioni di volontariato e partecipazione alle gare, imputazione dei componenti positivi al professionista, associazioni sportive dilettantistiche, co.co.co. a progetto all' interno di Ong/Onlus e di organizzazioni con finalità socio assistenziali e sanitarie, gratuità del comodato e pagamento dell' Imu per gli enti non commerciali. Ricca di schemi ed esempi, l' opera analizza tutti gli aspetti dei vari enti che fanno parte del terzo settore fornendo al professionista efficaci spunti di riflessione che ne facilitano la consultazione. Il testo è corredato di cd rom contenente un dettagliato formulario di 165 atti personalizzabili e stampabili e la modulistica del caso. Autori AA.VV. Titolo Decreto «Fare» e decreto «Lavoro» Casa editrice Seac, Trento, 2013, pagg. 221 Prezzo Euro 29 Argomento Con i cosiddetti decreti «Fare» e «Lavoro» il legislatore ha messo mano a numerose materie che, direttamente o indirettamente, riguardano aziende e consulenti del lavoro. Il decreto legge n. 69/2013 (decreto «Fare») ha introdotto una serie di semplificazioni amministrative, sul lavoro e tributarie quali l' abrogazione del modello 770 mensile, la possibilità di utilizzo del mod. 730 anche per quei lavoratori che non hanno sostituto di imposta, l' estensione della validità del Durc a 120 giorni ecc. Il decreto legge n. 76/2013 (decreto «Lavoro») ha previsto, invece, misure che vanno dalla previsione di incentivi e sgravi per le assunzioni alla disciplina delle start up innovative, alle nuove opportunità di impiego. Il testo illustra in modo dettagliato le principali misure previsti dai due interventi normativi ricorrendo spesso al supporto di numerosi schemi, esempi e tabelle. L' opera, grazie alla completezza degli argomenti trattati e alla facile consultazione degli stessi, si presenta come un indispensabile strumento di lavoro per il personale amministrativo delle aziende e per il professionista in campo di diritto del lavoro. PAGINA A CURA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 91 20 gennaio 2014 Lugonotizie.it Web Da Cosenza a Parigi, Maria Perrotta suona Chopin al Rossini di Lugo "Il segreto di Chopin? Farlo sembrare improvvisato sul momento" Martedì 21 gennaio al Teatro Rossini di Lugo la pianista cosentina che vive a Parigi affronta opere molto popolari del grande polacco: Notturni, Ballate, Sonate, Berceuse, Tarantella e Andante Spianato e Grande Polacca Brillante. Con un impegnativo omaggio a Frédéric Chopin torna ad esibirsi al Teatro Rossini di Lugo martedì 21 gennaio 2014 alle ore 20,30 la pianista cosentina (ma parigina di adozione) Maria Perrotta, a due anni esatti di distanza dal suo ormai storico concerto con le Variazioni Goldberg di Bach eseguite al nono mese di gravidanza. Come molti ricorderanno, la notizia fece il giro del mondo e il nome di Maria Perrotta divenne subito familiare al grande pubblico, che ammirò il suo gesto di dedizione alla musica per cui non si conoscevano precedenti. «La Perrotta ha suonato le Goldberg con controllo purissimo di sé e della partitura... pianismo a metà perfetta fra il lussureggiante Alexis Weissenberg e il laser di Glenn Gould» scrisse Nazzareno Carusi sul quotidiano Libero, mentre Enrico Girardi sul Corriere della Sera aggiungeva: «Il suono è sgranato, la tecnica è clavicembalistica, il disegno formale è nitido: se continua così, Maria Perrotta sembra destinata a diventare la Rosalyn Tureck italiana». Nei mesi successivi Maria Perrotta si fece poi notare per alcune intense letture beethoveniane, in particolare le tre ultime Sonate, eseguite in diretta Rai e poi replicate in un memorabile concerto milanese (da poco pubblicato in cd dalla Decca) che fece scrivere al critico Paolo Isotta sulle colonne del Corriere «È una figura schiva e poco conosciuta, è uno dei veri astri del pianismo mondiale, ma non lo sa ancora. La sua figuretta si trasfigura mentre suona, pur tuttavia in modo compostissimo. Il suo tocco è delicato, e dallo Steinway ella ricava un timbro bellissimo... Là ove Pollini è veloce e formalistico, la Perrotta è analitica ed espressiva, ma non perde mai, come il suo grande esempio, il senso dell`unità formale. I recitativi sono da lei resi un teatro metafisico. I passi di terze e doppie terze acquisiscono un timbro creato da Dio in istato di grazia. Le colorature scorrono come i fili di una ragnatela». Dopo Bach e Beethoven, per Maria Perrotta è ora il momento di Chopin, il poeta del pianoforte, al quale è dedicato l'intero concerto a Lugo, comprendente alcune delle sue pagine più popolari, rappresentative sia del cotè brillante e salottiero degli anni giovanili che di quello poetico e drammatico della maturità. Apertura coi 3 Notturni op. 9, composti a vent'anni all'indomani della partenza dalla sua amata Polonia, ispirati ai notturni del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 92 20 gennaio 2014 < Segue Lugonotizie.it Web compositore irlandese John Field (inventore del genere); poi la delicata Berceuse (Ninna Nanna) op. 57, in cui una breve frase melodica si dissolve in sedici variazioni di inusitata bellezza. Poi la Tarantella op. 43 composta nel 1841, probabilmente ispirata da una festa paesana, che stringe l'occhio alla melodia e al carattere napoletano. Quindi l'Andante Spianato e Grande Polacca Brillante op. 22, originariamente composta per pianoforte e orchestra, in cui temi frivoli si alternano a raffinate ornamentazioni e a momenti drammatici. Nella seconda parte due capolavori della maturità: la Quarta Ballata op. 52 (ispirata al poeta polacco Adam Mickiewicz) e la grandiosa Sonata n. 3 op. 58, composta quasi di getto nel 1844, pervasa di una serenità mendelssohniana, con un Largo centrale incantato e sognante, seguito da un Finale di grande potenza, in cui molti hanno voluto leggere l'ispirazione politica, una glorificazione della Polonia libera e vittoriosa. Alla domanda con che stato d'animo si accinga a suonare Chopin Maria Perrotta risponde: «Spesso mi chiedono se i miei programmi siano delle sfide: con Chopin posso dire di sì, perché penso che esista una sorta di attitudine chopiniana che in qualche modo deve essere nel proprio DNA musicale. È una sensibilità davvero speciale, un universo sonoro che è un mondo a sé, che si possiede o no. È un'idea che può sembrare troppo forte ma che ho sempre avuto, fin da piccola, quasi si tratti di una caratteristica fisica. Si potrebbe chiedere ai pianisti (e al pubblico) "lei è chopiniano?" quasi come si chiedesse "lei è allergico?". Voglio scoprire se anch'io sono "malata" di Chopin. Perché è un autore da "vivere", bisogna tentare di identificarsi totalmente con lo stato d'animo che presupponiamo sia alla base delle sue opere. È un procedimento sofferto: si parte dall'emozione, dall'intuizione, per poi iniziare un lavoro di enorme precisione dei gesti musicali. La musica di Chopin deve risultare un creazione improvvisata, e deve provenire dal cuore, non deve sembrare pensata. È una musica che non si risolve sulla carta: è teatro, è lingua parlata. È storia, è psicologia. Come l'opera. Il tutto costruito con mezzi estremamente puri, che richiedono una tecnica sofisticata e nitida, quasi alla Mozart». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 93 20 gennaio 2014 Lugonotizie.it Web Massa Lombarda / Venerdì la mostra di Giulio Ruffini "La mia terra Segni e colori della memoria" Inaugurazione venerdì 24 gennaio 2014 alle ore 18 alla Sala del Carmine: Massa Lombarda dedica un affettuoso ricordo al maestro Giulio Ruffini, a poco più di due anni dalla scomparsa La mostra, ideata da Orlando Piraccini e curata assieme a Paolo Trioschi, riprende uno dei cicli tematici più importanti dell'intera opera ruffiniana, incentrato sulla perdita del paesaggio agrario e della civiltà rurale. In visione sono dipinti e disegni dagli anni '60 fino al primo scorcio del Duemila,tra i quali anche il celebre dipinto intitolato La scomparsa della Romagna risalente al 1983: vero e proprio grido di dolore dell'artista, di fronte ad un paesaggio naturale trasformato in immensa discarica invasa da macerie e rovine, frammenti e resti "simboli" dell'estinto mondo contadino. E' il pittore navigatore nel suo tempo il Ruffini che viene ricordato in questa mostra, tra le grandezze tragiche della società industrializzata e il disfacimento doloroso della civiltà rurale. Giulio Ruffini Nato a Villanova di Bagnacavallo, Ruffini è stato tra gli artisti romagnoli più noti in ambito nazionale. Inizialmente a contatto con il movimento neorealista, nel 1952 ha vinto il "Premio Suzzara". Nel '54 ha allestito la sua prima mostra personale a Bologna e partecipato alla Biennale di Venezia. Nel 1955 è stato invitato alla Quadriennale romana.Tra gli anni '60 e '70 ha svolto intensa attività espositiva ed è presente ad importanti rassegne artistiche a livello nazionale. Attratto dalla poetica informale, si colloca sulla linea dell'espressionismo europeo, affrontando tematiche sociali, ma traendo anche ispirazione dalla dimensione ambientale e domestica del proprio vivere. Nel 1997, la città di Ravenna gli ha dedicato una grande mostra antologica nelle sale della Loggetta Lombardesca. Le ultime "grandi mostre" risalgono al 2002 (La scomparsa della Romagna) a Forlì e a Fusignano e al 20072008 (L'occhio del poeta) alla Manicalunga della Biblioteca Classense di Ravenna. Dopo la scomparsa, è uscito il volume Album a disegni, ideato ed impaginato dal Maestro. L'iniziativa è promossa dal Comune di Massa Lombarda nell'ambito della tradizionale festa paesana dedicata a San Paolo, con la collaborazione tecnicoscientifica dell'Istituto regionale per i beni culturali. La mostra, allestita nella suggestiva cornice dell'ex Chiesa del Carmine, è aperta al pubblico nei seguenti orari: Venerdi 1619; sabato e domenica 1012/1619. Ingresso gratuito. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 94 20 gennaio 2014 Lugonotizie.it Web Teatro San Rocco di Lugo: "E' Nòstar Tèatar 2014" dal 27 febbraio al 27 marzo la 29ma edizione "Il cartellone di quest'anno è stato improntato esclusivamente sulla COMICITA', in quanto pensiamo che in tempi di crisi come quelli attuali, passare una serata in totale allegria e spensieratezza, non può che giovare a risollevare il nostro spirito". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 95 20 gennaio 2014 Lugonotizie.it Web Villanova di Bagnacavallo / L'Ecomuseo celebra la giornata mondiale delle zone umide Sabato 1 e domenica 2 febbraio tantissime iniziative e una "grande merenda" con prodotti locali Sabato 1 e domenica 2 febbraio l'Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo celebrerà la giornata mondiale delle zone umide, con un programma dedicato alle famiglie, realizzato e curato dall'Associazione Civiltà delle Erbe Palustri. Continuano quindi le iniziative e gli incontri conviviali al nuovo Ecomuseo di via Ungaretti, dove fino al 26 gennaio è ancora visitabile la mostra di presepi creativi. "Il sabato del villaggio... di capanne", è il titolo scelto per questo speciale fine settimana. Sabato alle 15 sarà inaugurata la mostra fotografica delle valli del Lamone "Le belle figlie dell'Amone", curata da Battista Landi, mentre nella sala "immersiva" dell'Ecomuseo, dotata di un enorme megaschermo, sarà proiettato il documentario "Passeggiando nel Parco del Delta del Po". Dalle 16 ci saranno numerosi laboratori dedicati ai bambini "dai 2 ai 99 anni": lavori di intrecci e trame dell'erba di valle, i giochi dell'argine e del prato incolto e i giochi di legno e dell'ingegno. Con una passeggiata per il sentiero dell'etnoparco si potranno inoltre ammirare le bellissime capanne classiche del ravennate, la cantina semiinterrata, la "cavana con la battana" e le anatre dello stagno. La giornata avrà una conclusione speciale con la grande merenda, con la tradizione del Lamone e le nonne all'opera a "chilometro zero". La grande merenda, che potrà sostituire la cena, è prevista alle 18.30 e proporrà crescioni alle erbe o con patata e salsiccia, piadina e affettati nostrani "di qua dal ponte", patate arrosto con rosmarino dell'etnoparco, formaggio morbido e ricotta "di là dal ponte", marmellata di cocomera e fichi caramellati, chiacchiere di carnevale, zuccherini e ciambella con il passito del Lamone. Tutte le iniziative saranno replicate domenica 2 febbraio. Per i laboratori e la merenda è obbligatoria la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni, contattare l'Ecomuseo delle Erbe Palustri al numero 0545 47122, email [email protected], sito internet www.erbepalustri.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 96 20 gennaio 2014 Più Notizie Web Bassa Romagna Politica Elezioni Lugo, Silvano Verlicchi si candida e sfida il Pd Il manager 65enne scende in campo nella corsa a sindaco: lascia i suoi incarichi per dedicarsi a tempo pieno all'impegno civico con la lista civica "Per la Buona Politica" Il governante non è l'eletto, ma il cittadino elettore. Con questo presupposto chiaro in mente, è partita ufficialmente la corsa per le elezioni amministrative di Lugo della lista civica Per la Buona Politica, nata dall'esperienza di questi mesi dell'omonima associazione. Candidato sindaco per il nuovo soggetto politico è Silvano Verlicchi, 65enne manager lughese, già alla guida dell'Usl locale e successivamente impegnato in vari incarichi all'interno del Gruppo Villa Maria, oltre che nell'ambito del sistema confindustriale a livello provinciale e regionale. Ho accettato la richiesta di candidarmi ha spiegato per pura passione, perché ho a cuore la mia città. Dopo un percorso professionale che mi ha dato tanto, oggi le mie priorità sono altre: voglio essere io a dare qualcosa alla città, mettendo al servizio della comunità le mie esperienze manageriali, oltre al mio impegno ed al mio entusiasmo. La nuova lista civica, che si caratterizza per essere totalmente trasversale, aperta a tutti ed alternativa ai partiti tradizionali, è stata promossa dall'Associazione Civica Per la Buona Politica, nata nel giugno scorso per iniziativa di un gruppo di cittadini espressione della società civile, che in questi mesi hanno dato vita ad incontri pubblici che hanno raccolto l'interesse dei lughesi. Un percorso mirato all'ascolto delle esigenze delle varie articolazioni socioeconomiche del territorio ed, al contempo, al coinvolgimento di persone pronte a mettersi in gioco. Partecipazione e sostegno verso la nuova formazione politica sono stati manifestati da alcuni lughesi che hanno preso la parola ieri mattina nella Sala del Carmine: commercianti e piccoli imprenditori, liberi professionisti, ma anche giovani precari ed operatori del mondo dell'associazionismo che si sono schierati a favore di Verlicchi e della neonata Lista Civica. La proposta dell'Associazione per la Buona Politica prosegue Verlicchi mi è parsa da subito onesta e credibile, perché vuole dare voce a tutti i cittadini, non solo ad una parte, mettendo la politica al loro servizio. Ci rivolgiamo a tutti coloro che sono stanchi di firmare cambiali in bianco ai partiti, a chi non è più disposto a concedere fiducia ad occhi chiusi, insomma a chi vuole vedere un cambiamento effettivo al governo della propria città. A questi dico: il cambiamento è necessario, ma va costruito insieme. Per questo nei prossimi giorni inizierò subito ad incontrare tutti i cittadini per intercettare le loro istanze e, su queste, costruire un Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 97 20 gennaio 2014 < Segue Più Notizie Web dettagliato programma di governo. Un buon amministratore non deve attendere che gli arrivino richieste di appuntamento dai cittadini, deve essere lui per primo ad incontrare le persone che rappresenta: ascoltarne le istanze, condividerne le soluzioni per prevenire e risolvere problemi e disagi. Per affrontare al meglio e da uomo libero la sfida di questa campagna elettorale, Silvano Verlicchi ha annunciato che lascerà i propri incarichi professionali all'interno del Gruppo Villa Maria e si proporrà ai lughesi come una figura indipendente, dedicandosi a tempo pieno all'impegno civico, attraverso cui si propone di interpretare una nuova stagione politica per il territorio, superando i partiti tradizionali. Al centro dell'attenzione della nuova formazione civica, il lavoro e l'impresa come espressione del capitale umano di un territorio; la sicurezza e la legalità per una città che sia accogliente, attrattiva e più vivibile per tutti; un'amministrazione locale efficiente e trasparente che sia al servizio del cittadino; l'attenzione per i servizi alla persona, alle imprese tra welfare e sanità. Da qui ci si muoverà per redigere un programma partecipato. Per fare questo al meglio, nei prossimi giorni verrà aperto in città e nelle frazioni un punto di ascolto, nel quale Verlicchi e gli esponenti della lista civica Per la Buona Politica incontreranno i lughesi. Tra i prossimi appuntamenti in programma: la presentazione della squadra, la messa on line del sito internet www.verlicchisindaco.it, sul quale sarà possibile trovare informazioni e contenuti relativi alla campagna elettorale ed agli appuntamenti del candidato, ma anche inviare proposte e dialogare direttamente con Silvano Verlicchi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 98 20 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Per la Buona Politica Silvano Verlicchi Il governante non è l'eletto, ma il cittadino elettore Con questo presupposto chiaro in mente, parte ufficialmente la corsa per le elezioni amministrative di Lugo della lista civica "Per la Buona Politica", nata dall'esperienza di questi mesi dell'omonima associazione. Candidato sindaco per il nuovo soggetto politico è Silvano Verlicchi, 65enne manager lughese, già alla guida dell'Usl locale e successivamente impegnato in vari incarichi all'interno del Gruppo Villa Maria, oltre che nell'ambito del sistema confindustriale a livello provinciale e regionale. Ho accettato la richiesta di candidarmi ha spiegato per pura passione, perché ho a cuore la mia città. Dopo un percorso professionale che mi ha dato tanto, oggi le mie priorità sono altre: voglio essere io a dare qualcosa alla città, mettendo al servizio della comunità le mie esperienze manageriali, oltre al mio impegno ed al mio entusiasmo. La nuova lista civica, che si caratterizza per essere totalmente trasversale, aperta a tutti ed alternativa ai partiti tradizionali, è stata promossa dall'Associazione Civica Per la Buona Politica, nata nel giugno scorso per iniziativa di un gruppo di cittadini espressione della società civile, che in questi mesi hanno dato vita ad incontri pubblici che hanno raccolto l'interesse dei lughesi. Un percorso mirato all'ascolto delle esigenze delle varie articolazioni socioeconomiche del territorio ed, al contempo, al coinvolgimento di persone pronte a mettersi in gioco. Partecipazione e sostegno verso la nuova formazione politica sono stati manifestati da alcuni lughesi che hanno preso la parola nella Sala del Carmine: commercianti e piccoli imprenditori, liberi professionisti, ma anche giovani precari ed operatori del mondo dell'associazionismo che si sono schierati a favore di Verlicchi e della neonata Lista Civica. La proposta dell'Associazione per la Buona Politica prosegue Verlicchi mi è parsa da subito onesta e credibile, perché vuole dare voce a tutti i cittadini, non solo ad una parte, mettendo la politica al loro servizio. Ci rivolgiamo a tutti coloro che sono stanchi di firmare cambiali in bianco ai partiti, a chi non è più disposto a concedere fiducia ad occhi chiusi, insomma a chi vuole vedere un cambiamento effettivo al governo della propria città. A questi dico: il cambiamento è necessario, ma va costruito insieme. Per questo nei prossimi giorni inizierò subito ad incontrare tutti i cittadini per intercettare le loro istanze e, su queste, costruire un dettagliato programma di governo. Un buon amministratore non deve attendere che gli arrivino richieste di appuntamento dai cittadini, deve essere lui per primo ad incontrare le persone che rappresenta: ascoltarne le istanze, condividerne le soluzioni per prevenire e risolvere problemi e disagi. Per affrontare al meglio e da uomo libero la sfida di questa campagna elettorale, Silvano Verlicchi ha Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 99 20 gennaio 2014 < Segue PavaglioneLugo.net Web annunciato che lascerà i propri incarichi professionali all'interno del Gruppo Villa Maria e si proporrà ai lughesi come una figura indipendente, dedicandosi a tempo pieno all'impegno civico, attraverso cui si propone di interpretare una nuova stagione politica per il territorio, superando i partiti tradizionali. Al centro dell'attenzione della nuova formazione civica, il lavoro e l'impresa come espressione del capitale umano di un territorio; la sicurezza e la legalità per una città che sia accogliente, attrattiva e più vivibile per tutti; un'amministrazione locale efficiente e trasparente che sia al servizio del cittadino; l'attenzione per i servizi alla persona, alle imprese tra welfare e sanità. Da qui ci si muoverà per redigere un programma partecipato. Per fare questo al meglio, nei prossimi giorni verrà aperto in città e nelle frazioni un punto di ascolto, nel quale Verlicchi e gli esponenti della lista civica Per la Buona Politica incontreranno i lughesi. Tra i prossimi appuntamenti in programma: la presentazione della squadra e la messa on line del sito internet www.verlicchisindaco.it, sul quale sarà possibile trovare informazioni e contenuti relativi alla campagna elettorale ed agli appuntamenti del candidato, ma anche inviare proposte e dialogare direttamente con Silvano Verlicchi. Per la Buona Politica Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 100 20 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Fermento di pace autentica Ieri Domenica 19 gennaio nelle chiese Si è pregato anche così: "Per quanti si adoperano per alleviare le infermità umane: la loro opera sia fermento di speranza nel futuro e di pace autentica". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 101 20 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Occorre un cambiamento reale e non teorico Lettera aperta di Maurizio Tasselli ai candidati a Sindaco Signori Candidati Sindaco dei vari schieramenti politici, sicuramente questi saranno alcuni dei temi che in campagna elettorale tratterete più o meno intensamente; alcuni sembrano di fondamentale importanza, mentre altri sembrerebbero secondari. Ritengo siano tutti ugualmente importanti per lo sviluppo sociale ed economico della nostra Comunità che ha bisogno di un cambiamento reale e non teorico. Già tante parole sono state dette, ora servono i fatti; per quanto mi riguarda, ma penso anche tutti gli altri che come me sono impegnati in vari settori della Società Civile vi chiediamo che non vengano più sprecate alcun tipo di risorsa, da quella umana che ha ancora tanto da proporre a quella economica che ha bisogno di riprendere vigore. Ascoltare chi ha idee nuove e voglia di dare il proprio contributo in questo particolare momento della nostra vita, penso non solo sia importante, ma doveroso per il bene dell'intera Comunità. Capisco che la burocrazia all'interno della Pubblica Amministrazione sia il punto chiave dell'attuale sistema, occorre pertanto che da parte vostra ci sia la volontà, nel pieno rispetto delle regole, di cambiare in meglio e di accelerare certe lungaggini fatte di passaparola, rimbalzi da una parte all'altra, che non giovano all'intero sistema paese perché, se alcuni argomenti necessitano di approfondimenti, altri possono essere portati a termine più velocemente a prescindere dal fatto che giustamente le priorità vanno rispettate e ribadisco le regole rispettate. Auguro a tutti buon lavoro con l'auspicio che chiunque governerà la nostra Città per i prossimi 5 anni voglia dimostrare che lo sviluppo non è un'utopia; necessita sfruttare tutte le risorse che si hanno a portata di mano per il bene di tutti. Maurizio Tasselli Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 102 20 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Andrea Leggieri si è ritirato Alla luce del dibattito di questi giorni, ho concluso non vi fossero le condizioni politiche necessarie a proseguire il cammino delle Primarie. A Eleonora Proni, che sosterrò lealmente da militante del PD, vanno i miei migliori auguri di buon lavoro, nell'interesse di tutta la nostra comunità. A proposito di interessi collettivi, va il mio GRAZIE di cuore ai tanti bagnacavallesi (e non) che mi hanno accompagnato in questo bel percorso, e che hanno contribuito a scrivere un eccellente progetto che rimane a disposizione di tutta la nostra comunità; continuerò a fare tutto il possibile, spero insieme a loro, perchè venga adeguatamente valorizzato! Cordialità, Andrea Leggieri Peccato, peccato davvero, avevo comprato il biglietto per assistere alla gara. Guardando a quanto accade nel PD a livello nazionale, già da tempo avevo fatto l'abbonamento per le otto gare delle Primarie dei Comuni della Bassa Romagna. Mi trovo con poco in mano, solo due gare. Sarà molto interessante controllare il risultato del Pd a Massa Lombarda e a Conselice rispetto agli altri Comuni dove a votare, a decidere, sono stati i dirigenti del partito. Arrigo Antonellini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 103 20 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Vince il Pavaglione Tregua sulle vittorie degli articoli politici, ma sabato ha vinto comunque un pezzo da novanta dell'interesse dei lughesi, il suo Pavaglione. L'articolo più letto di sabato scorso 18 gennaio (subito dopo ovviamente come accade tutti i sabati all'"Acsè par ridar" di Guido Neri) è stato "Si commercia sempre più al Pc, Difficile ma necessario anche per i commercianti della Bassa Romagna". Già, sabato, giornata ormai festiva a tutti gli effetti in cui abbiamo avuto 1.608 contatti, più di quanti mediamente ne avevamo nei giorni feriali solo poche settimane fa. E ancora più sorprendenti gli oltre mille di ieri, Domenica, 1.091, quando il giornale non c'era, ovviamente il record di contatti dei giorni festivi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 104 20 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Ci mancano le "primarie" al Teatro Rossini Avremmo evitato 90 minuti di odio a tonnellate di Arrigo Antonellini Al di là della modesta recitazione di Claudio Casadio, in contrasto con quella splendida di Giulio Scarpati (scontato che trattasi di giudizio personale) penso che con i tempi che corrono, tristi, piuttosto tristi, avremmo potuto evitare l""Oscura immensità" andato in scena al Rossini. Ma non è il mio giudizio che essendo appunto personale ad essere degno di cronaca, ma una valutazione "metodologica" sulle nostre stagioni di prosa. E' noto come trattasi di un cartellone bloccato, di una lista precostituita da acquistare in blocco, prendere o lasciare. Ne deriva che non abbia senso, cosi come avviene nel "libero" cinema, fare valutazioni sul numero di spettatori ai singoli spettacoli come indicatore di successo. Mi "sovviene" allora un forte rimpianto per quelle primarie che aveva messo in campo il rimpianto Assessore alla Cultura Valter Ricci Bitti. Una commissione ampia, operatori dell'assessorato, insegnanti, uomini di cultura, giornlisti. Si riceveva già in estate un ampio materiale contenente tutte le programmazioni delle Compagnie per la stagione invernale. Ci si riuniva già a fine agosto più volte, portando ciascuno le proprie proposte. Ci si confrontava. Si chiudeva con un ventaglio di una decina di proposte all'interno delle quali l'Assessorato formulava il cartellone. Già, erano le primarie, partecipazione, e non la predisposizione di una lista bloccata. Arrigo Antonellini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 105 20 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Incontro con Elisa Fangareggi Quasi nessuno parla di ciò che accade in Siria Venerdì 24 gennaio, alle ore 20,45, al Centro sociale "Il Tondo" di via Lumagni a Lugo, "Chi salva una vita salva il mondo intero". Incontro con Elisa Fangareggi, 32 anni, avvocato modenese, madre di tre figlie, una vita pianificata e serena che dopo un viaggio in Siria ci prepone:"Possiamo fare qualcosa anche noi?". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 106 20 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Le primarie delle idee al posto delle Primarie sulla persona Faremo un lavoro importante per la città, offriremo spunti nuovi e saremo molto attenti a realizzare il presente, portando con noi la giusta passione per il futuro. Si è espresso così Davide Ranalli, candidato sindaco del Partito Democratico per la città di Lugo, durante la conferenza stampa che si è tenuta oggi alle 12, presso il ristorante Tatì di Lugo, alla presenza dei giornalisti delle principali testate locali. Lo slogan che è stato scelto ha evidenziato Ranalli spiega l'orizzonte su cui vogliamo insieme appoggiare la nostra azione. Stiamo attraversando una fase molto delicata, in cui la politica non può più esistere solo per se stessa, ma deve necessariamente rivolgere lo sguardo con attenzione alla società civile. Dobbiamo, pertanto, rinnovare la politica e farlo attraverso tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. L'arma più importante è la partecipazione e, perciò, abbiamo deciso di fare le primarie delle idee con cui costruiremo il nostro programma elettorale. Tutti i cittadini avranno, dunque, la possibilità di partecipare alla costruzione del futuro di Lugo. Il percorso d'avvicinamento alle elezioni del candidato democratico, infatti, prevede l'elaborazione e la stesura di un programma elettorale che risponda alle esigenze dei cittadini e offra alla città soluzioni nuove ai problemi più stringenti. Per fare questo, Ranalli e il suo staff hanno deciso di formare molteplici spazi di discussione (OST) aperti a tutti i cittadini. Il primo appuntamento sarà sabato 25 gennaio, presso la sala della Casa del Popolo di San Lorenzo, a partire dalle 9:30. Credo che la discussione sulle cose da fare sia più giusta di quella sui nomi e i cognomi dei candidati ha precisato Ranalli , anche perché al mio fianco, come coordinatore, ci sarà Giovanni Costantini, una scelta importante anche all'interno del nostro partito. A rinforzare il pensiero del candidato democratico è intervenuto lo stesso Costantini: Quelle sul programma e sulle idee saranno le nostre vere primarie ha ribadito il coordinatore della campagna elettorale : vorremmo che la polemica sulle mancate primarie del candidato sindaco del nostro partito si spegnesse, poiché la nostra scelta è avvenuta di comune accordo. Dopo i risultati delle primarie nazionali dell'8 dicembre, è emerso che la mia visione di amministrazione locale concordava con quella di Davide. Ritengo, dunque, che i miei cinque anni di legislatura potranno essere un valore aggiunto per lui e per la sua preparazione politica, e che le nostre personalità si compensino. Ora c'è solo da pensare alla campagna elettorale: la più difficile che il PD si trovi ad affrontare a Lugo da molto tempo. L'open space a San Lorenzo ha proseguito Costantini sarà Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 107 20 gennaio 2014 < Segue PavaglioneLugo.net Web una sorta di Leopolda in cui invitiamo tutti i cittadini ad un confronto su temi specifici. Le persone si divideranno in gruppi di lavoro a seconda delle idee, e le proposte più innovative verranno selezionate. Usciremo da quella giornata con una relazione da cui prenderemo spunto per la definizione del programma elettorale. L'invito ai cittadini da parte dei rappresentanti del Pd è aperto: Chiediamo a tutti di finanziare la nostra campagna elettorale con la cosa più preziosa: il tempo ha concluso Fabrizio Lolli, collaboratore del comitato elettorale di Ranalli . Al cambiamento si può partecipare non solo mettendo la X sul nome di un candidato, ma anche dedicando tempo alle idee. Facciamo parte di una comunità solo se la viviamo insieme. Nel frattempo, in via Baracca (n°38) è tutto pronto per l'allestimento del comitato elettorale del Pd, spazio in cui si svolgeranno alcuni degli OST in programma. Gli aggiornamenti sulle date degli eventi, le idee dei gruppi di lavoro e l'agenda politica saranno pubblicati sul blog ufficiale di Davide Ranalli (www.davideranalli.it) e sui maggiori social network di riferimento. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 108 20 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Un nuovo defibrillatore alle scuole di Fusignano La macchina è stata donata dall'associazione di Alfonsine Il mare di Filippo E' stato consegnato a Fusignano un nuovo defibrillatore, installato presso il polo scolastico "Luigi Battaglia", dove si trovano le scuole materne, elementari e medie e a poca distanza dal palazzetto dello sport. Il defibrillatore è sotto vigilanza di telecamera, è in rete con il 118 ed è censito nel programma regionale per la diffusione dei defibrillatori. L'apparecchio è semiautomatico e può essere utilizzato da personale abilitato tramite corsi di formazione organizzati dalla Regione e tenuti da personale del pronto soccorso. La macchina rientra nel progetto Un defibrillatore per le scuole, lanciato dall'associazione alfonsinese Il mare di Filippo insieme alla Polisportiva di Rossetta, le quali hanno trovato la collaborazione di tanti volontari e in poco tempo hanno raccolto i fondi necessari per donare due defibrillatori: uno alle scuole di Fusignano e uno a quelle di Alfonsine, che sarà inaugurato prossimamente. Nei mesi scorsi inoltre, l'associazione Il mare di Filippo, nata per ricordare il giovane Filippo Babini, morto nel 2009 in un incidente stradale, ha donato alla Polisportiva di Rossetta un ulteriore defibrillatore, posizionato al Centro civico di Rossetta (vicino alla piscina), comprensivo di corso per la formazione di sette volontari abilitati per intervenire in caso di crisi cardiaca. Il luogo dove è stato installato è il centro sportivo frequentato da tanti giovani, sia d'estate con l'apertura della piscina e dei centri ricreativi estivi, sia nel periodo invernale, con le attività sportive del calcio, rugby e ginnastica. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 109 20 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web San Sebastiano il patrono delle polizie locali Le celebrazioni della Municipale del Comune della Bassa Romagna Oggi, lunedì 20 gennaio ricorre San Sebastiano, patrono delle polizie locali: per celebrare la giornata, la Polizia municipale dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha organizzato una mattinata di eventi che si terranno nei locali del Carmine di Lugo. Gli operatori della Polizia municipale si schiereranno nel sagrato della chiesa del Carmine alle 9, per poi partecipare alla Santa Messa celebrata da monsignor Tommaso Ghirelli, vescovo della diocesi di Imola. Alle 11 le autorità porteranno il loro saluto; interverranno, Linda Errani, sindaco referente per la Polizia municipale, Lorenza Mazzotti, Comandante Provinciale della Polizia municipale e Roberto Faccani, Comandante della Polizia municipale della Bassa Romagna. Infine, alle 12 si terrà una conferenza stampa finalizzata a illustrare le attività svolte nel 2012 dalla Polizia provinciale e dalle polizie municipali della provincia di Ravenna. L'organizzazione della giornata è a cura della Polizia municipale della Bassa Romagna in collaborazione con la Polizia Provinciale di Ravenna, telefono 0545 38470. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 110 20 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Annisversario della scomparsa di Gianni Guadresco il primo Sindaco di Lugo Avremmo voluto scrivere il primo dei sette sindaci lughesi della sinistra ma la frase ci è stata censurata, siamo stati informati che ora i sindaci sono del PD....In occasione dell'anniversario della scomparsa del partigiano Gianni Giadresco, lunedì 20 gennaio alle 15.45 si terrà una cerimonia commemorativa presso il cimitero cittadino, alla quale tutta la cittadinanza è invitata. Per l'occasione, il sindaco di Lugo Raffaele Cortesi deporrà presso la tomba di Giadresco una composizione floreale, a nome di tutta la cittadinanza. Il ritrovo sarà davanti al cancello carrabile del parcheggio di via Canaletta. Gianni Gradesco, nato a Lugo nel 1927, a soli sedici anni è diventato partigiano sotto il comando di Bulow (Arrigo Boldrini, un'amicizia durata nell'ANPI di cui è stato dirigente) e ha partecipato alla liberazione di Ravenna, il 4 dicembre 1944. Dopo la guerra diventa responsabile del PCI della sua città, poi segretario provinciale e consigliere comunale, poi parlamentare, dal 1972 al 1987. Nel PCI è stato stretto collaboratore di Giancarlo Pajetta, di Luigi Longo, di Enrico Berlinguer. Alla Bolognina si schierò contro lo scioglimento del PCI e fu tra i fondatori del Movimento per la Rifondazione comunista; nel 1998 aderì al partito dei Comunisti italiani. Si è dedicato al giornalismo, nell'ultima parte della sua vita, nella ricostruzione di pagine di cronaca e storia, soprattutto dei partiti comunisti, per la rivista La Rinascita. Ha scritto sei libri e l'opera della sua vita è stata Guerra in Romagna 19431945 (Il Monogramma), dove ha ricostruito gli anni della liberazione di Ravenna. E' deceduto a Ravenna il 20 gennaio 2005. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 111 20 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Betulle vento silenzio Alcuni studenti lughesi e ravennati hanno organizzato una mostra fotografica e multimediale che ha le sue radici in un viaggio da loro compiuto nell'aprile 2013, con destinazione Auschwitz, Birkenau, Cracovia. L'inaugurazione è prevista per il 23 gennaio alle 17, nella sede che la ospita, casa Rossini, in via Rocca. Resterà aperta fino al 2 febbraio; sarà possibile anche prendere visione di alcune cartoline della Memoria realizzate dallo studio Baccaredda di Cagliari. Per dare un'idea dell'eccezionalità dl lavoro di questi giovani, vogliamo sottolineare che è stato inserito nel sito dello Yad Vashem, il museo dell'Olocausto di Gerusalemme, che nel 2014 compirà 62 anni, e con questa scelta ha voluto premiare il loro impegno emotivo e costruttivo. Per informazioni e visite: 0545 84302 (Istituto Storico della Resistenza di Alfonsine, ore 912) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 112 20 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Inaugurata a Fusignano la nuova via Piancastelli l primo intervento affidato al servizio tecnico associato del Comune della Bassa Romagna E' stata inaugurata la rinnovata via Piancastelli. Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Fusignano Mirco Bagnari, il consigliere regionale Mario Mazzotti, l'assessore Alessandra Fiorini e per l'Ufficio tecnico Associato dell'Unione dei Comuni il Dirigente Ing. Paolo Nobile. L'intervento di riqualificazione è stato portato a termine venerdì 20 dicembre 2013 ed è stato il primo a essere coordinato dall'Ufficio tecnico associato dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna. La strada è stata completata in largo anticipo rispetto alle previsioni iniziali, in quanto la sua ultimazione sarebbe dovuta avvenire entro la fine del mese di marzo 2014. "Questo intervento contribuisce notevolmente alla qualificazione del centro storico di Fusignano sottolinea il sindaco Mirco Bagnari , positivo sia per i cittadini, sia per l'attrattività delle attività nel centro cittadino; proprio da questo punto di vista, abbiamo colto un'opportunità importante poiché il 50% del costo di questi lavori è finanziato con fondi della Legge regionale 41. Inoltre, è stato un eccellente banco di prova per il servizio tecnico associato per i lavori pubblici, che ha dimostrato la sua validità vista anche la velocità con cui sono stati portati a termine i lavori. La rinnovata via Piancastelli è ora dotata di una pavimentazione pregiata, in porfido. Il costo dell'opera è stato di 84.685 euro (più Iva al 10%), cofinanziati dalla Regione Emilia Romagna: una cifra nettamente inferiore rispetto ai 130mila euro inizialmente preventivati. Queste opere servono a dare fiducia ha dichiarato il consigliere regionale Mario Mazzotti gli interventi anche piccoli ma significativi favoriscono la giusta connessione tra l'amministrazione e la comunità La direzione dei lavori è stata eseguita direttamente dall'ufficio tecnico associato dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna e realizzati dalla ditta Ppg Posatori Porfidi Galeata (FC). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 113 20 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Maria Perrotta suona Chopin Con un impegnativo omaggio a Frédéric Chopin torna ad esibirsi al Teatro Rossini di Lugo domani martedì 21 gennaio alle ore 20,30 la pianista cosentina (ma parigina di adozione) Maria Perrotta, a due anni esatti di distanza dal suo ormai storico concerto con le Variazioni Goldberg di Bach eseguite al nono mese di gravidanza. Come molti ricorderanno, la notizia fece il giro del mondo e il nome di Maria Perrotta divenne subito familiare al grande pubblico, che ammirò il suo gesto di dedizione alla musica per cui non si conoscevano precedenti. «La Perrotta ha suonato le Goldberg con controllo purissimo di sé e della partitura pianismo a metà perfetta fra il lussureggiante Alexis Weissenberg e il laser di Glenn Gould» scrisse Nazzareno Carusi sul quotidiano Libero, mentre Enrico Girardi sul Corriere della Sera aggiungeva: «Il suono è sgranato, la tecnica è clavicembalistica, il disegno formale è nitido: se continua così, Maria Perrotta sembra destinata a diventare la Rosalyn Tureck italiana». Nei mesi successivi Maria Perrotta si fece poi notare per alcune intense letture beethoveniane, in particolare le tre ultime Sonate, eseguite in diretta Rai e poi replicate in un memorabile concerto milanese (da poco pubblicato in cd dalla Decca) che fece scrivere al critico Paolo Isotta sulle colonne del Corriere «È una figura schiva e poco conosciuta, è uno dei veri astri del pianismo mondiale, ma non lo sa ancora. La sua figuretta si trasfigura mentre suona, pur tuttavia in modo compostissimo. Il suo tocco è delicato, e dallo Steinway ella ricava un timbro bellissimo Là ove Pollini è veloce e formalistico, la Perrotta è analitica ed espressiva, ma non perde mai, come il suo grande esempio, il senso dell`unità formale. I recitativi sono da lei resi un teatro metafisico. I passi di terze e doppie terze acquisiscono un timbro creato da Dio in istato di grazia. Le colorature scorrono come i fili di una ragnatela». Dopo Bach e Beethoven, per Maria Perrotta è ora il momento di Chopin, il poeta del pianoforte, al quale è dedicato l'intero concerto a Lugo, comprendente alcune delle sue pagine più popolari, rappresentative sia del cotè brillante e salottiero degli anni giovanili che di quello poetico e drammatico della maturità. Apertura coi 3 Notturni op. 9, composti a vent'anni all'indomani della partenza dalla sua amata Polonia, ispirati ai notturni del compositore irlandese John Field (inventore del genere); poi la delicata Berceuse (Ninna Nanna) op. 57, in cui una breve frase melodica si dissolve in sedici variazioni di inusitata bellezza. Poi la Tarantella op. 43 composta nel 1841, probabilmente ispirata da una festa paesana, che stringe l'occhio alla melodia e al carattere napoletano. Quindi l'Andante Spianato e Grande Polacca Brillante op. 22, originariamente composta per pianoforte e orchestra, in cui temi frivoli si alternano a raffinate ornamentazioni e a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 114 20 gennaio 2014 < Segue PavaglioneLugo.net Web momenti drammatici. Nella seconda parte due capolavori della maturità: la Quarta Ballata op. 52 (ispirata al poeta polacco Adam Mickiewicz) e la grandiosa Sonata n. 3 op. 58, composta quasi di getto nel 1844, pervasa di una serenità mendelssohniana, con un Largo centrale incantato e sognante, seguito da un Finale di grande potenza, in cui molti hanno voluto leggere l'ispirazione politica, una glorificazione della Polonia libera e vittoriosa. Alla domanda con che stato d'animo si accinga a suonare Chopin Maria Perrotta risponde: «Spesso mi chiedono se i miei programmi siano delle sfide: con Chopin posso dire di sì, perché penso che esista una sorta di attitudine chopiniana che in qualche modo deve essere nel proprio DNA musicale. È una sensibilità davvero speciale, un universo sonoro che è un mondo a sé, che si possiede o no. È un'idea che può sembrare troppo forte ma che ho sempre avuto, fin da piccola, quasi si tratti di una caratteristica fisica. Si potrebbe chiedere ai pianisti (e al pubblico) lei è chopiniano? quasi come si chiedesse lei è allergico?. Voglio scoprire se anch'io sono malata di Chopin. Perché è un autore da vivere, bisogna tentare di identificarsi totalmente con lo stato d'animo che presupponiamo sia alla base delle sue opere. È un procedimento sofferto: si parte dall'emozione, dall'intuizione, per poi iniziare un lavoro di enorme precisione dei gesti musicali. La musica di Chopin deve risultare un creazione improvvisata, e deve provenire dal cuore, non deve sembrare pensata. È una musica che non si risolve sulla carta: è teatro, è lingua parlata. È storia, è psicologia. Come l'opera. Il tutto costruito con mezzi estremamente puri, che richiedono una tecnica sofisticata e nitida, quasi alla Mozart». Informazioni e prenotazioni: Fondazione Teatro Rossini, Piazzale Cavour, 17 Lugo Tel. 0545.38542 Fax 0545.38482 Sito web: www.teatrorossini.it email: [email protected] Biglietteria: Il pomeriggio di spettacolo e quello precedente: 15.3018.30 Biglietteria online: www.vivaticket.it Francesca Bandoli Ufficio Stampa Teatro Rossini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 115 20 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web La mia terra di Giulio Ruffini La mostra alla Sala del Carmine di Massa Lombarda GIULIO RUFFINI (1921 2001) La mia terra Segni e colori della memoria Massa Lombarda Sala del Carmine 24 gennaio 16 febbraio 2014 Inaugurazione VENERDI' 24 GENNAIO ORE 18.00. Massa Lombarda dedica un affettuoso ricordo al maestro Giulio Ruffini, a poco più di due anni dalla scomparsa. Nato a Villanova di Bagnacavallo, Ruffini è stato tra gli artisti romagnoli più noti in ambito nazionale. Inizialmente a contatto con il movimento neorealista, nel 1952 ha vinto il Premio Suzzara. Nel '54 ha allestito la sua prima mostra personale a Bologna e partecipato alla Biennale di Venezia. Nel 1955 è stato invitato alla Quadriennale romana. Tra gli anni '60 e '70 ha svolto intensa attività espositiva ed è presente ad importanti rassegne artistiche a livello nazionale. Attratto dalla poetica informale, si colloca sulla linea dell'espressionismo europeo, affrontando tematiche sociali, ma traendo anche ispirazione dalla dimensione ambientale e domestica del proprio vivere. Nel 1997, la città di Ravenna gli ha dedicato una grande mostra antologica nelle sale della Loggetta Lombardesca. Le ultime grandi mostre risalgono al 2002 (La scomparsa della Romagna) a Forlì e a Fusignano e al 20072008 (L'occhio del poeta) alla Manicalunga della Biblioteca Classense di Ravenna. Dopo la scomparsa, è uscito il volume Album a disegni, ideato ed impaginato dal Maestro. La mostra, ideata da Orlando Piraccini e curata assieme a Paolo Trioschi, riprende uno dei cicli tematici più importanti dell'intera opera ruffiniana, incentrato sulla perdita del paesaggio agrario e della civiltà rurale. In visione sono dipinti e disegni dagli anni '60 fino al primo scorcio del Duemila, tra i quali anche il celebre dipinto intitolato La scomparsa della Romagna risalente al 1983: vero e proprio grido di dolore dell'artista, di fronte ad un paesaggio naturale trasformato in immensa discarica invasa da macerie e rovine, frammenti e resti simboli dell'estinto mondo contadino. E' il pittore navigatore nel suo tempo il Ruffini che viene ricordato in questa mostra, tra le grandezze tragiche della società industrializzata e il disfacimento doloroso della civiltà rurale. L'iniziativa è promossa dal Comune di Massa Lombarda nell'ambito della tradizionale festa paesana dedicata a San Paolo, con la collaborazione tecnicoscientifica dell'Istituto regionale per i beni culturali. La mostra, allestita nella suggestiva cornice dell'ex Chiesa del Carmine, è aperta al pubblico nei seguenti orari: Venerdi 1619; sabato e domenica 1012/1619. Ingresso gratuito. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 116 20 gennaio 2014 PavaglioneLugo.net Web Andiamo al cinema nella Bassa Romagna Il Gulliver di Alfonsine intende partecipare alle celebrazioni del Giorno della Memoria 2014 con un evento cinematografico, la proiezione in pellicola, giovedì 23 e giovedì 30 gennaio, del capolavoro restaurato VOGLIAMO VIVERE! TO BE OR NOT TO BE, satira anti nazista diretta dal maestro Ernst Lubitsch nel 1942, in piena seconda guerra mondiale.Un'occasione imperdibile per tutti gli appassionati di cinema di riscoprire sul grande schermo uno dei film che hanno fatto la storia della settima arte. Giovedì 30 Gennaio la proiezione sarà introdotta da Gian Luigi Melandri dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea in Ravenna e Provincia. La proiezione, con ingresso unico di 5,00, inizierà alle ore 21. L'evento è organizzato da Cineclub Kamikazen e Arci Ravenna, in collaborazione con Comune di Alfonsine, Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea in Ravenna e Provincia, Museo della Battaglia del Senio di Alfonsine. Commedia capolavoro della Hollywood classica, tuttora ineguagliata per l'abilità nel mescolare satira politica, divertimento sfrenato e momenti di sincera commozione, TO BE OR NOT TO BE di Ernst Lubitsch torna finalmente al cinema in versione restaurata. Un'occasione imperdibile per tutti gli appassionati di cinema di riscoprire sul grande schermo uno dei film che hanno fatto la storia della settima arte. Joseph Tura (Jack Benny) e la moglie Maria (Carole Lombard) dirigono una compagnia teatrale polacca, rimasta senza lavoro dopo l'occupazione tedesca del '39. Quando il tenente Sobinski (Robert Stack), spasimante di Maria, chiede loro aiuto per la causa della Resistenza, il talento dell'intera compagnia finisce al servizio di un esilarante e sempre più rischioso complotto antinazista fatto di travestimenti e scambi di persona. Il congegno narrativo perfetto, il ritmo travolgente e un cast formidabile guidato dall'eccelsa Carole Lombard, hanno reso negli anni TO BE OR NOT TO BE un'opera di culto, uno degli esempi più folgoranti e duraturi dell'arte di Lubitsch. Girato nel 1941, in piena tragedia nazista, come il contemporaneo IL GRANDE DITTATORE di Chaplin, il film accusato erroneamente di leggerezza combatte la sua guerra con le armi della finzione e della comicità ma anche della più grande poesia tragica, rivelandosi, specie a posteriori, di una complessità sofisticata e sorprendente, che non va mai a discapito della suspence o della risata incontenibile. Durata: 99 min. Versione originale con sottotitoli in italiano Trailer del film: http://youtu.be/n4KQTrMLWmI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 117 19 gennaio 2014 Ravenna24Ore.it Web Lugo, elezioni: Verlicchi in campo con la lista "Per la Buona Politica" E' il candidato sindaco. "Il governante non è l' eletto, ma il cittadino elettore". E' questo il presupposto dell' azione della lista civica lughese "Per la Buona Politica", che ha dato inizio alla sua corsa per le amministrative. La lista è nata dall' esperienza di questi mesi dell' omonima associazione. Candidato sindaco per il nuovo soggetto politico è Silvano Verlicchi, 65enne manager lughese, già alla guida dell' Usl locale e successivamente impegnato in vari incarichi all' interno del Gruppo Villa Maria, oltre che nell' ambito del sistema di Confindustria a livello provinciale e regionale. "Ho accettato la richiesta di candidarmi ha spiegato per pura passione, perché ho a cuore la mia città. Dopo un percorso professionale che mi ha dato tanto, oggi le mie priorità sono altre: voglio essere io a dare qualcosa alla città, mettendo al servizio della comunità le mie esperienze manageriali, oltre al mio impegno ed al mio entusiasmo". La nuova lista civica, spiegano i promotori, si caratterizza per essere "totalmente trasversale, aperta a tutti ed alternativa ai partiti tradizionali, è stata promossa dall' Associazione Civica Per la Buona Politica, nata nel giugno scorso per iniziativa di un gruppo di cittadini espressione della società civile, che in questi mesi hanno dato vita ad incontri pubblici che hanno raccolto l' interesse dei lughesi. Un percorso mirato all' ascolto delle esigenze delle varie articolazioni socioeconomiche del territorio ed, al contempo, al coinvolgimento di persone pronte a mettersi in gioco". Partecipazione e sostegno verso la nuova formazione politica sono stati manifestati da alcuni lughesi che hanno preso la parola nella Sala del Carmine durante la presentazione della lista: commercianti e piccoli imprenditori, liberi professionisti, ma anche giovani precari ed operatori del mondo dell' associazionismo che si sono schierati a favore di Verlicchi e della neonata Lista Civica. "La proposta dell' Associazione per la Buona Politica prosegue Verlicchi mi è parsa da subito onesta e credibile, perché vuole dare voce a tutti i cittadini, non solo ad una parte, mettendo la politica al loro servizio. Ci rivolgiamo a tutti coloro che sono stanchi di firmare cambiali in bianco ai partiti, a chi non è più disposto a concedere fiducia ad occhi chiusi, insomma a chi vuole vedere un cambiamento effettivo al governo della propria città. A questi dico: il cambiamento è necessario, ma va costruito insieme. Per questo nei prossimi giorni inizierò Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 118 19 gennaio 2014 < Segue Ravenna24Ore.it Web subito ad incontrare tutti i cittadini per intercettare le loro istanze e, su queste, costruire un dettagliato programma di governo. Un buon amministratore non deve attendere che gli arrivino richieste di appuntamento dai cittadini, deve essere lui per primo ad incontrare le persone che rappresenta: ascoltarne le istanze, condividerne le soluzioni per prevenire e risolvere problemi e disagi". Silvano Verlicchi ha annunciato che lascerà i propri incarichi professionali all' interno del Gruppo Villa Maria e si proporrà ai lughesi come una figura indipendente, dedicandosi a tempo pieno all' impegno civico, attraverso cui si propone di interpretare una nuova stagione politica per il territorio, superando i partiti tradizionali. Al centro dell' attenzione della nuova formazione civica, "il lavoro e l' impresa come espressione del capitale umano di un territorio; la sicurezza e la legalità per una città che sia accogliente, attrattiva e più vivibile per tutti; un' amministrazione locale efficiente e trasparente che sia al servizio del cittadino; l' attenzione per i servizi alla persona, alle imprese tra welfare e sanità. Da qui ci si muoverà per redigere un programma partecipato. Per fare questo al meglio, nei prossimi giorni verrà aperto in città e nelle frazioni un punto di ascolto, nel quale Verlicchi e gli esponenti della lista civica "Per la Buona Politica" incontreranno i lughesi. Tra i prossimi appuntamenti in programma: la presentazione della squadra, la messa on line del sito internet www.verlicchisindaco.it , sul quale sarà possibile trovare informazioni e contenuti relativi alla campagna elettorale ed agli appuntamenti del candidato, ma anche inviare proposte e dialogare direttamente con Silvano Verlicchi. R1 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 119 19 gennaio 2014 RavennaNotizie.it Web Santarella (M5S): "Orizzonte con fiamma" Le estrazioni dai pozzi di Angela Angelina di fronte a Lido di Dante e il progetto della centrale di stoccaggio di Alfonsine Francesca Santarella, consigliere Movimento 5 Stelle , ha affermato: "La subsidenza, il più grave problema di dissesto idrogeologico irreversibile del nostro territorio. Una sciagura che solo un' amministrazione disattenta (o peggio) può sottovalutare. E a dirlo non è il Movimento 5 Stelle o i catastrofisti dell' ultima ora, lo diceva già decenni fa il professor Zambon, lo dice Arpa, lo dice Legambiente nella recentissima conferenza organizzata sull' argomento, lo ribadisce in quella stessa conferenza il professor Mentino Bondesan, lo affermava il capo della Forestale durante una commissione ambiente quando, in merito al ripristino della pineta divorata dalla fiamme, parlava di necessario rimodellamento della linea di costa. Lo sottolinea, infine, l' ingegner Marco Ferretti del Comitato Cittadino di Lido di Dante". "Durante il Consiglio Comunale di giovedì, prosegue Santarella dopo ben sette mesi è stata data risposta alle nostre interrogazioni sul tema degli idrocarburi nel nostro territorio. Domande relative alla ripresa delle estrazioni dai pozzi di Angela Angelina e sul progetto della centrale di stoccaggio di Alfonsine . Ebbene, come immaginavamo, in entrambi i casi pare proprio che il Comune di Ravenna sia completamente disinteressato alle questioni. O meglio: non abbia espresso particolare apprensione per quanto accadrà. Un po' meno tranquilli sono gli abitanti di Lido di Dante , che per tutta l' estate han rimirato il fervido viavai di uomini e mezzi a poche centinaia di metri di distanza dalla costa, la torcia sulla piattaforma spesso accesa ed un certo rassicurante odorino per l' aria. Riattivazione dei pozzi, è stato risposto dopo sette mesi. Così come sono parecchio preoccupati gli abitanti di Alfonsine e dei territori limitrofi, tra cui il nostro, che vedranno grandemente aumentati inquinamento e rischi di microsismicità indotta dal progetto di mera speculazione economica della centrale di stoccaggio". Continua poi: "Profitti altissimi per pochissimi, rischi, dissesto ed inquinamento per tutti. Gli emungimenti presso le piattaforme di Angela Angelina proseguiranno fino a completo esaurimento del giacimento, come da concessione rinnovata fino al 2027. Il giacimento, collocato anche sotto la terraferma, risucchierà come un imbuto tutto il territorio: quasi 30 cm l' abbassamento di suolo previsto . Bazzeccole perfettamente compensabili e sostenibili, secondo il Comune. Come dobbiamo ancora capirlo, in quanto nemmeno l' Assessore, che pure ha ammesso la gravità della questione, a nostro avviso è stato in grado di grado di rispondere: in che modo potrà essere fermata l' erosione costiera, l' ingressione del cuneo salino e la morte definitiva dell' ambiente naturale che questo comporta? Qualche Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 120 19 gennaio 2014 < Segue RavennaNotizie.it Web scogliera, un comitato scientifico per analizzare il malato agonizzante e i soldi di Eni per effettuare i ripascimenti, come ha ribadito senza vergogna anche l' Assessore Corsini nella commissione di ieri sulla direttiva Bolkestein". "Ripascimenti inutili, incalza Santarella costosi e spesso con pessimo materiale di cava. Quali monitoraggi servono per sapere che stiamo sprofondando? Quali mitigazioni, compensazioni pecuniarie o accordi sono accettabili se i danni diventano irreversibili e molto maggiori del beneficio ottenuto dagli sfruttamenti dei giacimenti? Pensiamo ad esempio alle idrovore che dovranno lavorare ininterrottamente, o ai cambi di pendenza dei canali scolanti. Naturalmente il Comune non può nulla, e tutto viene deciso dallo Stato, è stata la risposta. Ma il Comune avrebbe potuto almeno provare a far sentire la sua voce con ferme osservazioni al procedimento di rinnovo della concessione, a Roma e soprattutto in Regione". Conclude: "Niente di tutto questo, invece. Ignoranza, incoscienza o interessi in gioco troppo grandi? Almeno si avesse l' onestà di dire ai cittadini cosa li aspetta per il futuro..." Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 121 19 gennaio 2014 RavennaNotizie.it Web Volley Serie C Maschile / Foris Index Cm Glomex ConseliceTreviso 31 Cerquetti Risultati Set (2522, 2520, 1425, 2521) Vittoria meritata per la Foris Index Cm Glomex Conselice che supera 31 un giovane ed esuberante Treviso, conquistando così il settimo successo consecutivo che lancia i gialloblù sempre più in alto in classifica. Nonostante una ricezione traballante contro i giovani bombardieri veneti, i romagnoli riescono a fare leva sull' attacco di palla alta, commettendo meno errori del solito e sul muro, riuscendo a mettere sotto un Treviso con discrete individualità. Valli deve fare a meno all' ultimo momento del centrale Mughetti e sceglie di puntare su Sasdelli in regia al posto di Bendandi. Nel primo set il primo break per i padroni di casa arriva in apertura (84), poi Treviso raggiunge la parità a quota 11 ma Conselice piazza il parziale decisivo nella parte centrale del set andando avanti 2117 e mantenendo il vantaggio fino alla fine (2522). Nel secondo set conselicesi sempre avanti ma decisia la battuta e qualche errore avversario sempre nella fase centrale con i gialloblù che vanno sul 2116 e vincono 2520. La Foris Index Cm Glomex paga un black out totale in avvio di terzo set, va sotto 2 9 sbagliando un po' in tutti i fondamentali e non si riprende più. Valli prova a cambiare qualcosa ma Treviso, che picchia forte in battuta, vince 2514. In avvio di quarto set Conselice ritrova lo smalto e i veneti non riescono più ad essere efficaci al servizio. La Foris Index sale fino alò 1610 ma poi in casa romagnola qualcosa si inceppa e Treviso riesce ad arrivare fino a 1 sul 1918. Ne esce un finale emozionante ma, sul 2120, con Saiani al servizio, Conselice in difesa e a muro opera il break di 30 e chiude la pratica un errore al servizio degli ospiti (2521). FORIS INDEX CM GLOMEX: Sasdelli 1, Calarco 8, Rota 7, Andreatta 10, Belloni 12, Cerquetti 23, Monti (libero), Bendandi, Marchini, Saiani 6. N.e. Cirillo. All.: Valli. TREVISO: Norbedo 13, Monari 14, Marsili 1, Durigon 1, Bortolato 15, Luisetto 6, Pinarello (libero), Cester 9. N.e. Mazzon. All.: Zanin. ARBITRI: Badolato e Ferri. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 122 20 gennaio 2014 Pagina 2 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna LAVEZZOLA I GORGHI CAUSATI DALLA "DIGA' PROVOCANO FENOMENI DI EROSIONE. Continua ad aumentare il tappo di tronchi: nuovo allarme sul Reno a Ponte Bastia E' DI nuovo allarme al ponte della Bastia, alle porte di Lavezzola, a causa dell' ingente quantitativo di legname formatosi a ridosso dei piloni sul fiume Reno. Un fenomeno che continua a verificarsi ogni qual volta si registrano, come in questi giorni, abbondanti precipitazioni in particolare sull' Appennino tosco emiliano; in alcune località del crinale, dall' inizio del mese sono caduti oltre mille millimetri di pioggia. Dalla tarda serata di sabato e fino a tutta la giornata di ieri, il "tappo' composto da molte tonnellate di rami, tronchi e vegetazione varia è aumentato a vista d' occhio, destando non poca curiosità tra gli automobilisti di passaggio e una certa preoccupazione nella gente che risiede nelle zone limitrofe, sia nella parte ravennate, ossia nelle campagne a nord di Lavezzola, sia in quella argentana nei pressi di San Biagio. A DIFFERENZA dell' ondata di piena di un paio di settimane fa, quando il legname si era fermato soltanto in corrispondenza dei due piloni centrali, ieri la vegetazione era ammassata praticamente a ridosso di quattro dei complessivi otto piloni, ostacolando lo scorrimento dell' intenso flusso d' acqua. La conseguenza è sempre la stessa, nel senso che la diga artificiale, oltre a diventare assai pericolosa qualora dovesse verificarsi un' ondata di piena ancor più consistente, ha formato una sorta di piccole cascate che a loro volta originano dei grossi gorghi. Veri e propri mulinelli d' acqua che stanno provocando l' erosione di decine di metri di sponda della golena, poco dopo il ponte, a valle. Un fenomeno che alcuni mesi fa fece franare una settantina di metri di sponda. Anche ieri alcuni residenti hanno ritenuto opportuno segnalare l' enorme ammasso di legname sia ai vigili del fuoco che al demanio. Il Reno è il più importante fiume dell' EmiliaRomagna. Inoltre è il maggiore per lunghezza, superficie di bacino e portata d' acqua media alla foce fra i corsi d' acqua che sfociano in Adriatico a sud del Po. Il suo corso, che misura (dalla sorgente più distante dalla foce) 211,8 km, ne fa il decimo fiume italiano per lunghezza e per bacino idrografico, il sesto sia per lunghezza che per bacino fra quelli che sfociano in mare. Meriterebbe, in sostanza, la massima attenzione e cura. INFINE un cenno al Santerno, il cui livello, dopo la piena di sabato, è tornato ieri a scendere. Luigi Scardovi. SCARDOVI LUIGI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 123 20 gennaio 2014 Pagina 7 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna ROTARY Governatore in visita IL GOVERNATORE del Distretto 2072 del Rotary club, Giuseppe Castagnoli, ha fatto visita alla sezione lughese, nella sua sede all' Ala d' Oro. Giornalista ed ex direttore del Carlino , Castagnoli ha consegnato al club un riconoscimento proveniente direttamente da Evanston, negli Stati Uniti, dove si trova la sede centrale del Rotary international: il Rotary d i Lugo che include tutti e dieci i Comuni della Bassa Romagna nel 2013 è stato infatti il secondo club per donazioni alla Fondazione in tutto il Distretto 2072 (Emilia Romagna e San Marino). La Bassa Romagna, con i suoi 69 soci, si è collocata dopo Modena, mentre al terzo posto si trova il Rotary di Ferrara. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 124 20 gennaio 2014 Pagina 7 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Tanti visitatori alla mostra sui Giusti tra le nazioni INAUGURATA da pochissimi giorni, sta destando grande interesse la mostra "I Giusti tra le nazioni. I non ebrei che salvarono gli ebrei in Emilia Romagna 1943 1945', realizzata dal Museo ebraico e dalla Comunità ebraica di Bologna. Allestita nella biblioteca Trisi di Lugo, potrà essere visitata fino al 30 gennaio. La mostra si focalizza sui 54 Giusti che in Emilia Romagna hanno nascosto, protetto e nutrito ebrei per settimane, a volte mesi. Una piccola sezione ricorda gli aiuti forniti dagli istituti religiosi San Giuseppe, Sacro Cuore e Salesiani e d a t a n t i c i t t a d i n i . A Lugo n e s s u n o h a a v u t o i l riconoscimento di Giusto, anche se è risaputo che sono state numerose le persone che si sono prodigate per la salvezza degli ebrei, mettendo a rischio la propria vita. Un percorso, infine, è dedicato all' arte dell' olocausto e della memoria; presenti alcune tavole originali di Tommaso d' Incalci, illustratore torinese che vive da anni a Lugo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 125 20 gennaio 2014 Pagina 7 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna LUGO PARTIGIANO. Cerimonia per Giadresco NEL nono anniversario della morte, Gianni Giadresco viene ricordato oggi alle 15.45 al cimitero di Lugo. Nato a Lugo nel 1927, a soli 16 anni Giadresco divenne partigiano sotto il comando di Arrigo Boldrini e partecipò alla liberazione di Ravenna. Fu parlamentare Pci dal 1972 al 1987 e stretto collaboratore di Pajetta, Longo e Berlinguer. Dopo la Bolognina fu tra i fondatori di Rifondazione comunista; nel 1998 aderì ai Comunisti italiani. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 126 20 gennaio 2014 Pagina 8 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna "La mia terra e i segni della memoria' A Massa venerdì inaugura la mostra con le opere di Giulio Ruffini. GLI appuntamenti con le mostre d' arte della settimana. Partendo da Ravenna, al Museo Nazionale (via San Vitale 17) fino al 9 marzo mostra dal titolo "Jorrit Tornquist e la luce eterna del colore'. Orario: martedì domenica 8.3019.30. Alla Galleria Ninapì (via Giovanni Pascoli 31) fino all' 8 febbraio mostra di pittura di Federico Zanzi dal titolo "Lessico intimo'. Orario: venerdì e sabato dalle ore 17 alle ore19. Altri giorni solo su appuntamento (tel: 347120 2754 e 3358430522). Nell' aula magna della biblioteca Classense (via Baccarini 3) fino al 1° febbraio ?Gli incisori di Anversa'. In mostra la raccolta di Vittorio Pranzini di incisioni devozionali di piccolo formato prodotte dalla fine del Cinquecento nelle botteghe di Anversa. Orario: martedì sabato 1418 ( su richiesta anche in ore mattutine). Chiuso lunedì e festivi. A Cervia al Museo del Sale (via Nazario Sauro 24) fino al 14 febbraio è aperta la mostra dal titolo "Rascal' di Enrico Manera. A FAENZA il Museo Internazionale delle ceramiche (viale Baccarini 19) fino al 30 marzo ospita la mostra "Arturo Martini: armonie e figure tra mito e realtà'. In particolare si ricorda anche la presenza di due presepi in maiolica policroma datati entrambi 192627. Orario di visita: da martedì a venerdì 1013.30; sabato e domenica 10 17.30. ALLA Bottega Bertaccini di Faenza invece (corso Garibaldi 4) fino al 28 febbraio sono esposte le 12 foto finaliste della IV edizione del "Concorso fotografico' Circolo Anspi Cappuccini di Faenza. Orario: 9.30 12.30 e 15.3019.30. Chiuso il lunedì mattina. Nell' area coperta della parrocchia di Pieve Cesato (via Accarisi 57) fino al 2 febbraio mostra Presepe artistico con 30 figure a grandezza naturale costruite in cartapesta. Orario di visita: 922 A Massa Lombarda nella Sala ex chiesa del Carmine (via Rustici) alle 18 del 24 gennaio inaugurazione della mostra di Giulio Ruffini (19212001) dal titolo "La mia Terra Segni e colori della memoria'. La rassegna , ideata da Orlando Piraccini e curata assieme a Paolo Trioschi, si protrarrà fino al 16 febbraio col seguente orario: venerdì 1619; sabato e domenica 1012 e 1619. Il museo civico "Giuseppe Ugonia' di Brisighella (piazzetta Porta Gabalo 6) fino al 30 marzo ospita la mostra dello scultore Aldo Rontini. Orario: festivi e prefestivi 1012.30 e 15 18.30. A BAGNACAVALLO alla Bottega Matteotti (via Matteotti 26) per la rassegna "Arte in vetrina' mostra di Stefano Tedioli dal titolo "Tempi moderni'. L' esposizione si protrarrà fino al 23 febbraio con orario di apertura coincidente con quello della Bottega. Al museo civico delle Cappuccine di Bagnacavallo invece (via Vittorio Veneto 1/A) fino al 23 febbraio è aperta la mostra "L' incisione in Italia oggi. Linguaggi, poetiche, tendenze'. Orario: da martedì a domenica 1012 / 1518. Rosanna Ricci. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 127 20 gennaio 2014 Pagina 8 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna RICCI ROSANNA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 128 20 gennaio 2014 Pagina 38 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna «I problemi sono sempre gli stessi» Stazione, i pendolari tornano alla carica: «E parlano di Smart city!» FAENZA. «Attendiamo che il silenzio venga squarciato e che qualche misura concreta venga adottata dato che se Faenza è una "smart city" è il momento di provare a dimostrarlo coi fatti». Il Comitato pendolari Rombo torna a farsi sentire. Perché a Faenza in stazione «i problemi rimangono e le proposte fattive dei pendolari sono rimaste inascoltate». Ma l' amministrazione comunale, a detta di Rombo, latita. «Dpo aver avuto l' occasione il 21 maggio 2013 di rappresentare direttamente all' assessore Savini ed ai dirigenti comunali competenti le nostre proposte per interventi migliorativi della fruizione della stazione ferroviaria, ci troviamo a confermare l' assoluta carenza di coinvolgimento delle autorità comunali su questo tema con risposte concrete. Abbiamo proposto anche la nostra fattiva collaborazione sui temi della mobilità e la creazione di tavoli ad hoc senza ricevere un riscontro. Davvero un peccato perché, invece della polemica gratuita, abbiamo sempre scelto la strada della collaborazione propositiva». Ma quali sono, a detta dei pendolari, le carenze? L' elenco non è nuovo: «Da anni continuiamo a dire che in stazione manca tutta la segnaletica, compresa quella turistica; che le bici blu sono nascoste agli occhi di tutti; che i "comodi" pullman sostitutivi intralciano, ormai, il traffico della rotonda e del parcheggio (vista la loro proliferazione quotidiana); che i posti auto gratuiti dopo l' approvazione del piano sosta sono una chimera e che la sicurezza in zona stazione è un tema ancora da affrontare seriamente». «Siamo consapevoli che per alcuni temi non è il Comune il responsabile delle tante situazioni segnalate prosegue Rombo, ma ci siamo fatti noi stessi portatori di proposte fattive e tavoli di confronto permanenti di cui si è persa traccia in questi mesi. Nello stesso tempo fa sorridere come si continui a parlare di mobilità sostenibile e di smart city (!) quando il piazzale della stazione di Faenza e la stessa stazione sono diventati tutto fuorché un esempio di come dovrebbe essere gestita la mobilità». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 129 20 gennaio 2014 Pagina 38 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna INCONTRO A BAGNACAVALLO. Far rivivere il Lamone In tanti al lavoro per un progetto comune BAGNACAVALLO. Da Marradi a Marina Romea: tutte le comunità che si affacciano sul Lamone erano rappresentate all'Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo all'i ncontro di avvio del percorso partecipato Lamone Bene Comune, coordinato dal Comune di Bagnacaval l o a s s i eme al l'associazione Civiltà delle Erbe Palustri e a Geol@b onlus. Durante la serata si è deciso che oltre ai workshop con la cittadinanza, previsti fra marzo e aprile, saranno presto messe in calendario escursioni e iniziative di socializzazione lungo il fiume, grazie al contributo delle molte associazioni coinvolte, che si metteranno alla prova già venerdì 28 febbraio con Lom a merz, i tradizionali fuochi di marzo che si accenderanno sugli argini del Lamone da Casaglia al mare. Oltre settanta erano le persone che si sono ritrovate lungo i due lunghi tavoli della sala conviviale dell'Ecomuseo villanovese per condividere gli obiettivi del percorso e fornire esperienze, opinioni, suggerimenti. Molte le realtà associative presenti, da quelle sportive a quelle culturali, da quelle gastronomiche a quelle naturalistiche e ambientali, ai comitati cittadini e ai consigli di zona. Tutte hanno ribadito il desiderio di partecipare al percorso per garantire la tutela e la valorizzazione de ll'ambiente fluviale. Sono poi intervenuti i rappresentanti di diversi dei nove comuni che sono bagnati dal Lamone e dal suo bacino idrografico: Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella, Tredozio, Modigliana, Faenza, Russi, Bagnacavallo, Ravenna. Erano inoltre presenti i referenti delle autorità competenti in materia di fiume (Servizio Tecnico di Bacino, Autorità di Bacino, Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, Arpa), già coinvolti dal coordinatore scientifico del progetto per Geol@b onlus, Giacomo Buganè, per fornire indicazioni e informazioni fondamentali per il percorso. «Ci sono tanti enti preposti alla tutela del fiume ha spiegato Buganè e tante competenze: il nostro intento è che le sollecitazioni dal basso che forniremo con i nostri incontri consentano di creare una regia condivisa. Per questo in ogni comune organizzeremo un incontro tecnico con gli amministratori e le autorità e uno con la popolazione, per ascoltare le loro proposte, le tradizioni sulla vita del fiume, le problematiche incontrate oggi.» Il Quaderno della vita di fiume, obiettivo principale di questo percorso che si concluderà entro giugno, diventerà quindi un vademecum nel quale il cittadino troverà tutte le informazioni necessarie per poterne fruire in sicurezza e libertà, valorizzandolo come merita. Se ne produrranno due versioni, una online sul sito www.fiumelamone.it che si potrà vedere crescere man mano, e una cartacea. (r.e.) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 130 20 gennaio 2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Corriere di Romagna Ravenna FUSIGNANO Defibrillatore donato alle scuole FUSIGNANO. Inaugurazione sabato scorso del nuovo defibrillatore installato al polo scolastico Luigi Battaglia, dove si trovano le scuole materne, elementari e medie e a poca distanza dal palazzetto dello sport. La macchina è stata donata dall'a s s o c i azione di Alfonsine Il mare di Filippo Il defibrillatore è sotto vigilanza di telecamera, è in rete con il 118 ed è censito nel programma regionale per la diffusione dei defibrillatori. L a m a c c h i n a rientra nel progetto Un defibrillatore per le scuole, lanciato dall'associazione alfonsinese Il mare di Filippo insieme alla Polisportiva di Rossetta, le quali hanno trovato la collaborazione di tanti volontari e in poco tempo hanno raccolto i fondi necessari per donare due defibrillatori: uno alle scuole di Fusignano e uno a quelle di Alfonsine, che sarà inaugurato prossimamente. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 131 20 gennaio 2014 Pagina 38 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Sant' Agata, centrosinistra al buio Il Pd ancora alla ricerca di un candidato sindaco. LUGO. Profondo buio elettorale a Sant' Agata sul Santerno. Accade mentre invece a Massa Lombarda, dopo l' anteprima "solitaria" di Bassi supportato da Guido Tampieri, questa sera e domani sera i tre candidati alle primarie, Daniele Bassi, Pier Giorgio Missiroli, Carlo Alberto Senatore, si presentano alla collettività. Sulla scia del ritardo registrato nel 2009, allorché, nella totale disinformazione, ci si ridusse all' ultimo momento per le primarie, i vertici Pd locali pur anticipando di aver già il candidato sindaco non ne fanno il nome. Unico dato certo, la rinuncia a scendere in lizza, «per scelta politica» della segretaria Pd Simona Guiducci. In realtà avrebbe potuto esserci un' investitura gradita non solo all' elettorato del centrosinistra, ma anche a cittadini di altra opinione politica, proprio nella persona di Pier Giorgio Missiroli, originario e molto legato a Sant' Agata, ma ha optato per le primarie di Massalombarda dove risiede da 20 anni. Evidentemente la segreteria Pd sta faticando a trovare un candidato autorevole, in grado di contrastare Luigi Antonio Amadei o chi per lui. Con l' elettorato di sinistra "sconcertato" dall' ipotesi formulata dall' attuale capogruppo di minoranza Antonio Bassi di candidare un sindaco "unificato": Enea Emiliani, assessore di Amadei. Eventualità bocciata con forza dall' elettorato di sinistra. In molti auspicano invece la candidatura di Germano Zanzani, docente di 65 anni da tre mesi in pensione, storico ambientalista, promotore di tante battaglie a favore della propria gente e dell' ambiente. Amalio Ricci Garotti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 132 20 gennaio 2014 Pagina 38 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna A nove anni dalla scomparsa il ricordo di Gianni Giadresco LUGO. Si ricorda Gianni Giadresco. Nel pomeriggio, inizio alle 15.45, in occasione del nono anniversario della scomparsa del partigiano si tiene una cerimonia commemorativa nel cimitero cittadino, alla quale tutta la cittadinanza è invitata. Il ritrovo è davanti al cancello carrabile del parcheggio di via Canaletta. Il sindaco Raffaele Cortesi deporrà sulla tomba di Giadresco una composizione floreale, a nome di tutta la cittadinanza. Gianni Giadresco, nato a Lugo nel 1927, a soli sedici anni è diventato partigiano sotto il comando di Bulow (Arrigo Boldrini) con un' amicizia durata negli anni, nell' Anpi di cui è stato dirigente e ha partecipato alla liberazione di Ravenna, il 4 dicembre 1944. Dopo la guerra diventa responsabile del Pci della sua città, poi segretario provinciale e consigliere comunale, quindi parlamentare, dal 1972 al 1987. Nel Pci è stato stretto collaboratore di Giancarlo Pajetta, di Luigi Longo, di Enrico Berlinguer. Alla Bolognina si schierò contro lo scioglimento del Pci e fu tra i fondatori del Movimento per la Rifondazione comunista; nel 1998 aderì al partito dei Comunisti italiani. Si è dedicato al giornalismo, nell' ultima parte della sua vita. (a.r.g. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 133 20 gennaio 2014 Pagina 10 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Giorno Memoria Film ad Alfonsine Il 23 gennaio alle ore 21, per il Giorno della Memoria, al cinema Gulliver di Alfonsine (piazza Resistenza 2) viene proiettato il capolavoro restaurato "Vogliamo vivere! To be or not to be", satira antinazista diretta dal maestro Ernst Lubitsch nel 1942, in piena seconda guerra mondiale; ingresso 5 euro. Giovedì 30 gennaio (ore 21) il film sarà replicato con introduzione di Gian Luigi Melandri dell' Istituto Storico della Resistenza e dell' Età Contemporanea. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 134 20 gennaio 2014 Pagina 16 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna BASSA ROMAGNA. Lugo vs il Secchia LUGO Anche i Vigili del Fuoco di Lugo prendono parte agli aiuti in seguito all' esondazione del fiume Secchia: tre unità della caserma lughese sono state inviate nel Modenese nel primo pomeriggio di ieri. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 135 20 gennaio 2014 Pagina 16 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Fiori a Giadresco LUGO Alle 15.45, nell' anniversario della scomparsa del partigiano Gianni Giadresco, cerimonia commemorativa al cimitero cittadino; il sindaco Cortesi a nome della cittadinanza depone presso la tomba una corona di fiori. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 136 20 gennaio 2014 Pagina 16 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Omaggio a Ruffini MASSA LOMBARDA Il 24 gennaio (ore 18) nella Sala del Carmine si inaugura la mostra "La mia terra Segni e colori della memoria" che omaggia il grande artista romagnolo Giulio Ruffini (19212011) a poco più di due anni dalla scomparsa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 137 20 gennaio 2014 Pagina 16 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Mostra sulla Shoah LUGO In biblioteca Trisi è visitabile fino al 30 gennaio la mostra "I Giusti tra le nazioni I non ebrei che salvarono gli ebrei in E Romagna 194345" del Museo ebraico e della Comunità ebraica di Bologna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 138 20 gennaio 2014 Pagina 16 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna LUGO San Sebastianoday In festa.tutte le Polizie municipali LUGO La Polizia municipale dell' Unione Comuni Bassa Romagna oggi organizza la Festa di San Sebastiano, patrono della Polizia, nei locali del Carmine. Partecipano tutti i Comandi di Polizia municipale della provincia. Nella chiesa del Carmine partecipano alla S.Messa celebrata da mons. Tommaso Ghirelli, vescovo della diocesi di Imola. Alle 11 il saluto delle autorità con Linda Errani, Lorenza Mazzotti e Roberto Faccani comandante Polizia municipale Bassa Romagna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 139 20 gennaio 2014 Pagina 58 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Assaggi Il Barolo di Borgogno è il re a Lugo BAGNARA (Lu.Ca.) Sua maestà il Barolo fa tappa in Romagna con una degustazione di quattro diverse annate della Cantina Borgogno, azienda che ha fatto la storia di questo grandissimo rosso. Borgogno produce Barolo dal 1761 ed è significativo che nel 1861, anno dell' Unità d' Italia, il vino scelto per accompagnare il pranzo celebrativo ufficiale sia stato proprio il Barolo di Borgogno. L' appuntamento, organizzato dalla delegazione d i Lugo di Ais Romagna, è per domani alla Locanda di Bagnara (Bagnara di Romagna). Assieme al produttore Andrea Farinetti, i partecipanti percorreranno vent' anni di storia degustando le annate 2005, 1995 e 1985, alle quali si aggiungerà il 2004, annata recente particolarmente favorevole per il Barolo. In abbinamento stracotto alla piemontese bagnato al barolo con patate schiacciate e spinaci saltati. Info: [email protected] cell. 331 4460341. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 140
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