VU CUMPRÀ, I PADRONI DELLE SPIAGGE

Il CORRIERE ROMA
DI
Fondato nel 1948 da Giuseppe Gesualdi
numero 20 anno LXVII MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014
Direttore Giovanni Tagliapietra
VU CUMPRÀ,
I PADRONI
DELLE SPIAGGE
Quando la tolleranza non è zero
di Giuseppe Cecchini
S
ono arrivati i vu
cumprà sugli arenili del Lazio. I
veri padroni della
sabbia demaniale
e in concessione sono loro: indiani, pakistani, nigeriani,
africani. Commercio abusivo
e contraffatto, evasione fiscale
a tutto gas. Migliaia di bagnanti assistono a questo scenario da impotenti e senza
difese. Lo Stato non c’è. Chi
dovrebbe
controllare
le
spiagge da Ostia a Minturno
(vigili e Capitaneria di Porto)
è numericamente inferiore rispetto all’invasione degli ambulanti abusivi. Certo, non
può essere una giustificazione.
Il fenomeno è fuori controllo
le autorità locali sono impotenti. I comuni nel Lazio che
si trovano pezzi di spiaggia
sotto la loro autorità sono 24
per una estensione costiera di
362 chilometri. Oltre a qualche bel blitz in piena estate, il
cittadino non si dovrà aspettare niente di più. Lo Stato
italiano non è più in grado di
esercitare un bel niente, nessuna autorità, nessun controllo. Di fronte a tanta
arroganza dei vu cumprà è
inutile anche tentare di ribellarsi individualmente. I gestori balneari non ne possono
più, ma al tempo stesso sono
ugualmente vittime del si-
stema. Che non funziona. Illudersi che gli uomini della
legge giustizia possano intervenire a sanare un fenomeno
che riguarda il territorio da
più di un ventennio è solo da
idioti.
I venditori ambulanti, sono
diventati negli anni sempre
più molesti e disturbatori .
Non camminano solo sulla
battigia ma – ormai lo fanno
da anni – entrano senza indugio anche negli stabilimenti
privati in concessione per vendere la loro merce. Sono fastidiosi, ti svegliano sei ti
appisoli per un attimo sotto il
dolce infrangersi delle onde. È
un tormento continuo e non
sembri eccessivo affermare che
è sempre più difficile per un
qualsiasi cittadino godersi il
mare in santa pace. A questo
siamo arrivati perché chi amministra pensa che la questione dei vu cumprà riguardi
solo la vendita di qualche collanina di perle di plastica o
borsa fintamente griffata.
Non è così. Riguarda un' intera economia, il Pil, una fetta
di prodotto interno lordo
sommerso che lo Regioni e Comuni non intascheranno mai.
Tanto a pagare sono i soliti
pensionati, lavoratori dipendenti e gli imprenditori. Evviva i vu cumprà e i loro
protettori.
SCENARI
la
NUMERO
Niente
promozione
per Nicola
Zingaretti
I rom,
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SanitLazio
L’INCHIESTA
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IlCORRIERE ROMA
DI
PRIMO PIANO
martedì 24 giugno 2014 pagina 2
GOVERNATORE HA RISCHIATO DI DIVENTARE
SCENARI/ 1 ILPRESIDENTE
DEL PARTITO
Q
Niente promozione
per Nicola Zingaretti
uella che ha portato
alla presidenza del
Partito Democratico
“renziano” il quarantenne Matteo
Orfini è stata
una scelta nazionale. Il giovane intellettuale (e quasi
archeologo”: ha studiato archeologia,
ma non si è mai laureato) sarà il punto
di riferimento per i “piddini” dalle Alpi
alla Sicilia. Sicuramente con conseguenze molto serie, però, anche nella
di Carlo Rebecchi
regione – il Lazio e Roma - che ha
espresso l’unico nome alternativo a
quello di Orfini, quello di Nicola Zingaretti. A ben vedere, quello tra Orfini
e Zingaretti è stato infatti uno scontro
tra il vecchio partito democratico, diciamo per semplificare quello definito
dalemiano-bersaniano, e il nuovo partito democratico renziano, rappresentato… per l’appunto da Matteo Renzi
da Firenze. E’ stato personalmente l’ex
sindaco fiorentino a dire “no” a Zingaretti e “si” a Orfini. Scelta che annulla
il ruolo tradizionale del presidente del
partito, che è di essere il rappresentante dell’insieme del movimento,
della maggioranza come dell’opposizione, e lo trasforma dell’ “uomo del
segretario”, nel caso specifico lo stesso Sopra Matteo Orfini e adestra Nicola Zingaretti
Renzi. Un cambio di visione dei rapporti nel partito che, se trasferito al li- dicano la necessità di prendere le di- poter fermare i Giovani
vello della regione Lazio, rappresenta stanze da una “finanza sempre più Turchi. A questo fine Gianni Cuperlo,
una decisiva rottura con il passato, spregiudicata”, riscrivere “il grande il pù votato a Roma nelle primarie e
quando il vecchio Pd romano e laziale patto nazionale tra capitalismo e de- leader della minoranza anti-Renzi, ha
trovava sempre al Nazareno, alla fine, mocrazia”, combattere “quel pensiero fatto al segretario nazionale una propouna sponda “amica”. Adesso non sarà unico neoliberista che ha influenzato sta di peso: Nicola Zingaretti, sul quale
più così, gli equilibri, come si avverte anche tanti riformisti”, e disegnare il Pd c’era un consenso maggioranza-minosempre più e come in piccola parte è “sul modello delle nuove socialdemo- ranza; e dello stesso Orfini. Sembrava
già avvenuto, sono inevitabilmente de- crazie europee”. All’ultimo congresso fatta, ma nella notte Renzi ha sparidel Pd hanno sostenuto Gianni Cu- gliato, e invece di Zingaretti ha scelto il
stinati a cambiare.
Anche a Roma, è chiaro, arrivano i tur- perlo (che aveva a sua volta il sostegno Giovane Turco, che pure negli ultimi
chi. O meglio i Giovani Turchi, di cui di Massimo D’Alema & C.) ma dopo due o tre anni lo ha attaccato con viruOrfini è stato nel 2011 il fondatore e di la vittoria di Renzi hanno abbassato i lenza. Alcuni esempi? “Le ricette di
cui è l’eminenza grigia, il cervello più toni contro il Rottamatore. Anche se i Renzi sono vecchie e non sono quelle
raffinato. Ma chi sono i Giovani Tur- loro padrini nobili sono i D’Alema e i giuste per il paese”, “Renzi e io siamo
chi? Il nome innanzi tutto: fa riferi- Pierluigi Bersani (Orfini è nella Fon- esattamente ai poli opposti nel Pd”, “è
mento al movimento politico nato dazione Italianieuropei di D’Alema e fu incredibile che sia il mio candidato”.
nell’impero ottomano all’inizio del il responsabile della cultura del Pd L’esito degli sms “Orfini presidente”
‘900 in nome del cambiamento e della nella gestione Bersani) sono interes- inviati da Renzi a tutti i votan ti hanno
modernità, ma anche ai giovani sardi sati a trovare un modo di collaborare avuto come risultato la nomina a lardella Democrazia Cristiana capitanati con Renzi, a diventare suyoi interlocu- chissima maggioranza dell’archeologo
da Francesco Cossiga. I Giovani Turchi tori seppure da “avversari”, piuttosto mancato. Che alla fine si è difeso dall’accusa di aver fatto il “salto della quadel Pd, definiti a volte “post-dale- che a osteggiarlo apertamente.
miani” o “socialdemocratici” ma anche La lunga notte dell’elezione di Orfini il glia” e di essere saltato sul carro del
“pasdaran del nulla” o “nostalgici”, pre- Pd di Roma ha tentato, e sperato, di vincitore, ha difeso i Giovani Turchi e
Resti dove sta, Renzi non si fida dei romani. Alla testa del Pd meglio
il fine intellettuale Matteo Orfini, già fondatore dei “Giovani turchi”
pur riconoscendosi di parte ha promesso che cercherà di essere “il presidente di tutti”. Da Giovane Turco a
Giovane Renziano, in ogni caso. Con
tutto quello che questo può rappresentare a Roma.
Nella Capitale, ma non soltanto, la candidatura di Nicola Zingaretti era considerata realmente di garanzia ma non
tanto per cambiare stravolgendo se necessario l’esistente quanto per cambiare mantenendosi fissa l’idea del
partito tradizionale, strutture e contenuto. Un cambiamento tranquillo, insomma. Troppo tranquillo e lento,
secondo Renzi, che di Roma decisamente non si fida. Già prima delle elezioni europee era intervenuto
cambiamento all’ultimo momento le
candidature e facendo di una sua “fedelissima”, la Bonafé, la capolista. Nessuna obiezione personale nei confronti
di Zingaretti, che però per formazione
e storia personale è troppo “di partito”,
di “quel” partito che Renzi vuole cambiare a tutta velocità. Quindi fuori Zingaretti, che ora sembra doversi
concentrare proprio e soltanto sulla
presidenza della Regione; e secondo
molti bisognerà vedere se tra quattro
anni sarà ancora l’uomo “nuovo” per
una riconferma. Il nuovo renziano rischia di trasformarlo in un “vecchio”
fin da ora. Anche perché Zingaretti ha
dato prova di una coerenza che, nei
momenti di grande e veloce cambiamento, non aiuta. Più abile sembra essere stato, tanto per fare un esempio,
Enrico Gasbarra, che dopo avere sostenuto in passato Zingaretti si è
defilato e ora viene da alcuni
definito in ascesa nell’area di
avvicinamento ai quartieri alti
renziani.
Le conseguenze della scelta di
Orfini si faranno sicuramente
sentire, ed anche a breve, sul
Campidoglio. Entro l’estate,
c’è da scommetterci, gli interlocutori del Pd capitolino a
Largo del Nazareno saranno
tutti nuovi, sicuramente della
stessa specie – renziana – di
quelli che stanno in queste settimane aiutando il sindaco
Ignazio Marino a risolvere i
problemi finanziari di Roma
Capitale. Gente nuova, decisa,
sicuramente più simile ai Giovani Turchi di Orfini che agli uomini di apparato dell’epoca bersaniana. Che
aiuteranno Roma in cambio di impegni precisi per il cambiamento in tempi
brevi. A Marino di sintonizzarsi sulla
nuova lunghezza d’onda. Se lo farà, se
accetterà le direttive del Rottamatore,
sarà aiutato – anche dai giovani Turchi
– a superare l’attuale momento di difficoltà. Un po’ di ossigeno lo sta dando
in questi giorni a Marino Gianni
Grillo a livello nazionale: se il “confronto” con Renzi partirà sulla legge
elettorale e sulle riforme, anche a livello locale potrebbero forse esserci dei
cambiamenti. E i “grillini” romani potrebbero magari accettare con il Sindaco il dialogo che hanno finora
rifiutato. Mettendo in moto movimenti e meccanismi ancora vaghi e da
definire ma indispensabile per passare
da un’era a un’altra. Magari con l’aiuto
dei Giovani Turchi.
IlCORRIERE ROMA
PRIMO PIANO
martedì 24 giugno 2014 pagina 3
DI
UN’ASPIRINA PER UN MALATO IN COMA,
IN TRE ANNI BRUCIAMO 27 MILIARDI
SCENARI/ 2
Marino ripone l’accetta
e taglia solo 445 milioni
I
Il Piano di rientro finanziario del Campidoglio (da varare entro fine
mese) prevede una modesta sforbiciata e una raffica di accorpamenti
e privatizzazioni. Il sindaco esulta e promette di far risorgere
la città giusto in tempo per le prossime elezioni. Però se per rifare
la Panoramica (ancora chiusa) ci sono voluti più di 120 giorni,
per rimettere in sesto il bilancio di Roma Capitale ci vorranno
millenni. Tanto la nostra è la città Eterna (della pazienza)
l caso della rimessa in sicurezza
della Panoramica - che collega
Prati con Monte Mario - è paradigmatico di come viene gestita la
città. Un po' come capita, improvvisando alla giornata.
Era il lontano febbraio quando una bomba
d'acqua (assolutamente non prevista né
preventivata dai famosi omini del meteo
capitolini), trasformò una delle poche
strade di sbocco del quadrante Nord della
Città in un cantiere infinito. Ebbene a più
di 120 giorni di distanza la Panoramica
reta ancora parzialmente chiusa (dalle 23
alle 7 è addirittura serrata con cancelli), i lavori di
sbancamento e messa in sicurezza procedono con
la lentezza e l'indolenza di chi se ne fraga di Roma
e dei romani che dai tempi di Nerone sopportano
quasi tutto. E' dei giorni scorsi (il 16 giugno) l'arrivo
nel cantiere infinito della trivellatrice per posare i
pali di cemento armato e consentire di frenare la
collinetta. I camion e le ruspe lavorano con la calma
e l'indolenza tipica dei romani. Come se nulla fosse
importante. Visto che il sindaco Ignazio Marino ha
fatto per un anno fuoco e fiamme per rendere un
po' pedonabili i Fori Imperiali, c'è da domandarsi
se voglia fare anche di questa direttrice di traffico
il
di Leonardo Giocoli
un viottolo da mountain bike. Del resto sabato 14 poche ore prima della bomba d'acqua (questa volta
abbondantemente prevista) Marino si è dilettato
nell'inaugurazione della nuova ciclabile Monte
Mario - Balduina.
Inezie, pinzillacchere per una città che appare sempre più abbandonata. In aula Giulio Cesare, così
come in giunta, è iniziata la discussione (l'ennesima,
ma con un nuovo supertecnico al Bilancio), su come
e dove tagliare, come racimolare risorse, spremere
romani e imprese, turisti e avventori. Ce n'è per tutti,
stiamo tranquilli.
Nei prossimi 3 anni i romani saranno sottoposti ad
una cura da cavallo di tagli e tasse. Una sforbiciata,
secondo le ottimistiche ipotesi formulate in Campidoglio, da ben 445 milioni di euro da spalmarsi
in tre esercizi, giusto in tempo per presentarsi alle
urne comunali. Peccato che Roma in 3 anni bruci
qualcosa come 27 miliardi e quindi gli sbandierati
445 milioni di tagli appaiano come aspirina per un
malato in coma (forse irreversibile). Il problema è
semmai non tanto l'esiguità dei tagli quanto i (mancati) servizi che si affacciano per i romani a parità
(se non ci saranno altri folli aumenti) di tassazione
locale, visto che già siamo stabilmente sul podio nazionale per il prelievo locale non c'è bisogno di in-
ORSINO
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questo periodo le
giunte comunale e
regionale (della Provincia ci
siamo dimenticati da
tempo). Zingaretti dopo
aver rischiato di volare alto
(leggi presidenza del Pd) finisce a secco e a fondo con
iniziative pasticciate e discutibili come il caso-Sora e
la gestione dell'ultima clamorosa vicenda dello scambio di embrioni al Pertini. O
è consigliato male o improvvisa. In entrambi i casi non va. Sparare su Marino e i suoi
è come sparare sulla Croce Rossa, il Campidoglio può essere assolto soltanto nel suo tentativo di far quadrare i
conti: si muove male ma cerca di muoversi. Per il resto è
un disastro. Il sindaco si intestardisce con le cliclabili e
trascina tutti dietro. Improta è un tappetino, Luigi Nieri
dopo le ultime discutibili vicende e con tutti i guai del Sel
si è messo in disparte. Gli scandali dell'Atac, quelli dell'Ama (Daniele Fortini arranca), quelli legati alla manutenzione ordinaria e straordinaria della città,
impietosamente evidenziati dagli effetti dei nubifragi di
questi giorni. Siamo alla mercè degli eventi atmosferici,
Guido Improta chiede conto a posteriori delle cose non
fatte. Ma tutto quel che accade, certo, è ancora colpa di
Alemanno. E che dire della Rita Cutini, che fa delle questioni sociali un terreno di caccia ideologico personale?
Non gestiamo le emergenze, ci occupiamo - ma solo poltiicamente - dei rom e riceviamo in Campidoglio, con
grande pompa, il ministro della solidarietà del Burundi.
Iniziativa degnissima, per carità, ma forse c'è altro di cui
occuparsi. L'opposizione picchia duro sulla questione
Rom, sul meeting internazionale ospitato sotto l'ombra
del Marco Aurelio. Ha torto e ragione. Non costringe la
Giunta ad uscire allo scoperto, a presentare un piano. E
non è in grado, d'altra parte,di presentare un programma
alternativo. Marco Visconti, già assessore oggi oppositore quando capita, ha messo in giro una riedizione in
chiave anti-rom di una canzone di De Gregori, Può fare di
meglio. Può fare di meglio l'assessore Leonori, incapace
di gestire i rapporti con gli esercenti e di mettere in pratica seriamente l'ordinanza anti-alcol. La lista dei buoni?
È sempre più breve, anche se una nota di merito va al solito Fabrizio Santori che si batte come un leone per denunciare errori e guasti. Sembra un donchisciotte contro
i mulini a vento. Almeno ci prova. Si merita la citazione
Cristina Maltese, presidente del XII Municipio. Anche lei
annaspa, ma per lo meno ci prova. Come ci prova il consigliere Andrea Liburni (II Municipio, vedi intevista a pag.
7). Si sta comportando bene il neo sindaco Antonio Cozzolino, (M5S, Civitavecchia): si è rimboccato le maniche,
ha cominciato dagli esuberi della Tirreno Power.
CHI SALE
dall’alto Cristina Maltese,
Antonio Cozzolino
e Fabrizio Santori
CHI SCENDE
dal basso Guido Improta
Rita Cutini
e Marta Leonori
seguire questo record.
Di spuntatina in spuntatina andiamo a vedere dove si taglierà: la spesa strutturale
per società e enti partecipati dovrebbe passare da 229.390.795 a 220.846.618; quella
per l'acquisto di beni e servizi da
1.608.632.644 a 1.304.844.928; la spesa
per Ama scenderà da 718.040.862 a
624.695.550. Piccolo particolare: la ex
Tarsu (la tassa sui rifiuti che quest'anno
aumenterà), oggi declinata in Tares o Tari
a seconda dei comuni, è previsto che aumenti, quindi il Campidoglio spenderà
meno, ma i romani no.
Considerando che per il trasporto pubblico Marino
intende spenderà di più (da 518.500.000 a
531.462.500) e sapendo che i risparmi taglieranno
altri capitoli di bilancio ci dobbiamo mettere comodi e tranquilli aspettandoci non solo la prevista
mazzata sulle addizionali comunali e regionali, ma
anche un drastico ridimensionamenti dei servizi che
il comune dovrebbe offrirci.
E ancora: il piano di rientro triennale - compreso
dal Salva Roma e in trattativa con il ministero del tesoro - prevede un complessivo riordino delle tante
società partecipate: fusioni, accorpamenti e liquidazioni. Insomma, grande è bello, ma i risparmi
(anche solo ipotizzati) purtroppo non sono stati
presentati con altrettanta dovizia di particolari (al
centesimo).Ci dobbiamo accontentare solo della parola di Marino: <Possiamo gia' dire che ridurremo
di 15-20 il numero di partecipazioni a società, di risparmiare rivedendo i contratti di servizio, a partire
dall'illuminazione pubblica>. A dire il vero questo
del cambio delle lampadine (in capo ad Acea) è già
un capitolo noto. Si dovrebbero risparmiare - in proiezione - qualche milione, sostituendo quelle vecchie con i Led. Peccato che la sostituzione sia
inizialmente onerosa e per rientrare dell'investimento e risparmiare sulla bolletta serviranno anni,
se non decenni. Se anche gli altri risparmi viaggeranno sulla stessa direttrice siamo nei guai.
Nel capitolo privatizzazioni rientra anche il piano di
vendita delle unità immobiliari del Campidoglio.
Sarebbe interessante conoscerne dettagliatamente
l'elenco e incrociare l'assegnazione con la banca dati
del personale (diretto o collaboratori) dell'amministrazione pubblica. Va bene lasciare a prezzo di favore la casa dove ha vissuto la stessa famiglia per
generazioni, ma avallare in nome dei buchi di bilancio affari immobiliari a ex dipendenti, consulenti e
politici di terzo piano proprio non è digeribile.
C'è da chiedersi se il piano di rientro di Roma Capitale non farà la stessa fine del ripristino della normale viabilità per la Panoramica. Interventi lenti e
poco tempestivi. Marino a febbraio avrebbe fatto
bene a piazzare una roulotte del Comune (meglio
dei Vigili) nella carreggiata chiusa per controllarne
quotidianamente la progressione dei lavori. Avrebbe
potuto trasferire, fino alla riapertura, il suo faraonico
ufficio capitolino a Monte Mario, almeno avrebbe
dato un segnale ai romani, magari salutandoli e scusandosi per gli oltre 4 mesi di disagio quotidiano.
Un suggerimento: visto che la strada è chiusa e che
Monte Mario (anche la parte non crollata) è una
selva selvaggia, perché non mandare per una bella
potatura straordinaria una squadra del Servizio
Giardini? Oppure pensano di finire tranquillamente
i lavori, inaugurare la riapertura e poi richiuderla per
pulire aiuole e canali di scolo? La notte la strada è
chiusa e anche un tosaerba non farebbe troppo rumore. Di residenti al curvone incriminato non ce ne
sono, se non si vuole considerare tali anche gli abusi
che vi fanno allegramente campeggio...
IlCORRIERE ROMA
PRIMO PIANO
DI
L'INCHIESTA
martedì 24 giugno 2014 pagina 4
STORIA DI UN PROVVEDIMENTO (SEPOLTO) PER STOPPARE LA RACCOLTA (ILLEGALE) E IL COMMERCIO
(ABUSIVO) CHE DAI CASSONETTI SI SVILUPPA ATTRAVERSO LE “CENTRALI” DEI CAMPI NOMADI
I rom, il ferro e la delibera fantasma
Regolarizzare l'attività illegale, regolamentarla, porterebbe almeno duecento milioni all'anno
nelle casse del Comune. Teoricamente chi traffica senza permessi rischia anche multe
per commercio illecito di rifiuti Crescono i sequestri da parte della polizia municipale
di Santo Iannò
R
egolamentare. È
questa la parola
chiave, che piace
tanto alla politica
– sia a destra che
a sinistra –, per mettere ordine
nel settore dei ferrovecchi ambulanti di Roma. Secondo le
stime, infatti, la filiera abusiva
rappresenta un terzo di tutto il
mercato del ferro. “I fenomeni
illegali o li domini o li subisci”,
ripetono alcuni consiglieri comunali. Risultati? Nessuno.
Perché dopo tante parole, due
anni e una proposta di delibera,
le uniche novità sono le cifre
della polizia municipale che
raccontano di sequestri di materiale ferroso e di discariche a
cielo aperto. Numeri in costante aumento, proprio come
quelli che riguardano un’economia sommersa che sottrae risorse
alle
casse
del
Campidoglio.
L’unica bozza di deliberazione
risale ormai al 2012. L’obiettivo
era quello di istituire un registro cittadino delle imprese che
recuperano rifiuti metallici. Il
primo firmatario è Giordano
Tredicine, consigliere Pdl ed
erede di una famiglia che sul
commercio ambulante ha costruito un impero economico.
Sui dati forniti dall’Associazione italiana recuperatori metalli (Airmet) nasce il primo
tentativo di riportare nel perimetro della legalità la questione
ferro. Partendo dalla convinzione che “le leggi in materia
sono monche”, come ripete da
tempo il presidente di Airmet,
Nicola Grillo. Perché proprio
queste norme non si applicano
alle attività di raccolta effettuate dagli ambulanti. Che solo
in città sono 1500, oltre 5mila
in tutta la provincia, mentre le
aziende sono poco più di 100.
Chi si lancia nel settore con il
suo furgoncino e senza permessi rischia anche una multa
per traffico illecito di rifiuti.
Nasce da qui l’idea di un albo
dei ferrovecchi. Un registro cui
può accedere solo chi è in possesso di partita Iva e iscrizione
alla Camera di commercio di
Roma. Solo con questa sorta di
documento di identità ci si può
presentare dagli artigiani, meccanici e carrozzieri in primis,
per recuperare gli scarti. Per
tracciare i materiali e i lavoratori. E, soprattutto, per non
perdere milioni di euro l’anno
di tasse, che secondo le stime
potrebbero sfiorare i 20 milioni
di euro l’anno. A spingere per
questa anagrafe pubblica degli
ambulanti del ferro anche
l’Opera nomadi, una delle associazioni che lavora con i cittadini rom e sinti che vivono nella
Capitale. La regolarizzazione,
spiegano, porterebbe due vantaggi: avviamento al lavoro
senza formule assistenzialiste,
oltre gli introiti per i bilanci di
palazzo Senatorio.
Prima di una regolamentazione
del settore, sono in molti tra gli
operatori a chiedere una task
force delle forze dell’ordine per
contenere il fenomeno illegale.
Quella messa in campo dai vigili ha portato a sequestri di terreni (17 ettari) e 89 denunce
nei primi mesi di quest’anno, il
doppio rispetto a tutte quelle
del 2013. Dati sintomo di una
situazione fuori controllo, che
la politica continua a sottovalutare. Così la delibera resta
ferma in uno dei tanti diparti-
menti del Comune. Nessuna
fretta. Anche dopo la commissione congiunta Politiche sociali e Ambiente, che si è tenuta
lo scorso aprile. Perché se da un
lato la politica continua a ripetere che è arrivato il momento
del ‘fare’ e di operare in fretta,
dall’altro i tempi si allungano a
dismisura. E lo dimostra non
solo la proposta ferma da 24
mesi, ma anche un verbale della
commissione non ancora approvato dopo più di 60 giorni.
Per fare affari – illegali - con il
ferro c’è ancora tempo.
AULA GIULIO CESARE
Nulla di personale, ma quando pensiamo alle emergenze?
“N
ulla di personale contro i
Rom, né contro
i gay. né contro le biciclette,
ma mi pare che in questo
edificio non si pensi ad altro,
come se fossero i problemi più importanti sul
tappeto. Mi pare impossibile che non si provi
nemmeno ad affrontare le vere emergenze,
quelle che tolgono il fiato. Marino è freddo e cinico da questo punto di vista, un gran calcolatore". E' un consigliere comunale appartenente
a quell'area grigia, né carne né pesce, pratica-
mente né maggioranza né opposizione (avrete
certamente capito) che vaga per i corridoi del
palazzo (municipale) alla ricerca di una identità, di uno scatto d'orgoglio. Difficile essere
realisti nell'Aula Giulio Cesare. Le beghe del
partito principale si risolvono altrove, gli altri
partiti vivacchiano, non sanno trarre vigore neanche dai clamorosi errori del sindaco e dei
suoi. Quando si sono rivisti qui in giro personaggio come Rutelli, quando è sembrato che la
terribile Cirinnà venisse a scatenare le sue ire
animaliste come un tempo gli impiegati e i vigili
di servizio hanno commentato e sorriso. Meno
male, almeno c'è un po' di vita...Ma sembra sia
stato un fuoco di paglia. Continuiamo ad assistere ad una piccola politica di favori e interessi,
non ci stupiamo più se il Campidoglio cede al
Pd la Casa del Jazz prima dell'esito della gara,
se la Giunta investe a fondo perduto sui rom ma
non ha soldi per i Nidi, se gli sfrattati bivaccano
nella basilica di Santa Maria Maggiore assistiti
dal parroco e controllati a distanza dalla gendarrmeria vaticana. Il portavoce è uno dei Movimenti per la Casa, naturalmente. Adesso che
Sel è in castigo, sottolinea con un sorriso il consigliere, il gioco di squadra non c'è più, vanno
solo quelli che si intestardiscono a non passare
la palla. Ma non sanno finalizzare: come il Peciola, ad esempio, o l'eterna promessa della politica capitolina, l'immarcabile Athos De Luca.
E i grillini? Stanno lì, in piccionaia, a sfornare
documenti, interrogazioni, mozio- ni. Cercano
di socializzare, di condividere, ma al di là del
sorriso e della pacca sulla spalla non vanno. Ma
se cambiassero le cose a livello nazionale, il
pacchetto di mischia di Stefàno e compagni potrebbe essere tra i più gettonati. In politica non
si sa mai.
Cornelius
IlCORRIERE ROMA
PRIMO PIANO
martedì 24 giugno 2014 pagina 5
DI
U
n business che si fa racket.
Un giro d’affari in cui c’è
chi guadagna e chi perde,
non solo dal punto di vista economico ma soprattutto ambientale.
Quello della raccolta del ferro illegale, a Roma, è oramai un fenomeno che dovrebbe entrare di
diritto nel panel del Prodotto interno lordo della Capitale. Alla
voce introiti sottratti alle casse comunali, però. Secondo le stime, infatti, si parla di circa 14 milioni di
euro che spariscono dai bilanci del
Campidoglio. Perché circa un
terzo dei materiali recuperati arriva
dagli ambulanti. Che, in gran
parte, sono cittadini di etnie rom e
sinti. Sono loro a battere tutto il
territorio, pronti a selezionare e rivendere. Sono loro i successori di
quelli che un tempo si chiamavano
“ferrovecchi”. Oggi gestiscono la filiera che va dal cassonetto all’acciaieria.
Perché è proprio dai luoghi in cui i romani
lasciano i propri rifiuti indifferenziati, che
inizia la caccia al ferro, all’acciaio e all’alluminio. Abbandonata la tecnica del mero rovistaggio, si passa alla selezione scientifica:
nei carrelli dei supermercati, con cui girano
molti ‘ricercatori’, trovano posto solo quegli
oggetti che assicurano un guadagno per gli
oltre 5mila abusivi del settore, a cui si affidano circa 500 artigiani capitolini, secondo
i dati dei vigili coordinati da Di Maggio. I
prezzi vanno dai 70 centesimi al chilo per
l’acciaio ai 3,5 euro per il rame. Materiali
che finiscono direttamente sui 1400 camioncini che girano all’interno del Gra. I
UN BUSINESS CHE SI FA RACKET
teriale altamente inquinante. Perché sui loro furgoncini, gli uomini
della filiera raccolgono di tutto per
20 euro. Per i meccanici, carrozzieri e fabbri risparmi assicurati sui
costi di smaltimento. Per l’ambiente, invece, il rischio è l’inquinamento senza controllo. Per i
raccoglitori che si fanno rivenditori, il reato è di ricettazione: 5
mila euro di multa e sequestro del
mezzo su cui viaggiano. Sanzioni
che però non sono un problema.
La mancata tracciabilità dei materiali e di conseguenza dei guadagni, dà forza a un mondo
sommerso che ha discrete capacità
economiche per far fronte a quelli
che, per loro, sono solo inconvenienti del mestiere. Che prevede
anche dei ‘sopralluoghi’ in notturna nei centri Ama, come succede a Corviale e Cinecittà.
L’obiettivo è recuperare elettrodomestici di ogni tipo: dalle lavatrici
ai frigoriferi. In totale sono oltre 37 mila
chilogrammi di materiale ferroso recuperati
in meno di 2 anni e 17 ettari di terreno sottoposti a sequestro, perché trasformati in
discariche abusive. Ma altri dati per capire
l’entità del fenomeno sono quelli relative
alle denunce: se nel 2012 erano solo 7, nel
2013 salgono a 43, mentre raddoppiano nei
primi 6 mesi di quest’anno. Numeri che
mostrano un sistema strutturato e ben organizzato. Con i rom che, di fatto, gestiscono una quota importante di rifiuti. In
parte riciclati, mentre il resto contribuisce
ad inquinare ancora di più l’ambiente e
l’economia della città.
Quella incredibile filiera (illegale)
che va dai cassonetti alla acciaieria
guadagni? In media, tra i 250 e i 400 euro
al giorno, secondo le stime dell’Associazione nazionale recuperatori metalli
(Armet).
La giornata di donne e bambini, impiegati
come forza lavoro per esaminare i rifiuti,
inizia presto. Ed è sempre uguale a se
stessa: si parte dal proprio insediamento o
villaggio attrezzato e si perlustrano i quartieri vicini: tutte le strade di ogni municipio, senza dimenticare nessun cassonetto.
Soprattutto quelli più nascosti. Dove, con
maggior facilità, i romani possono infischiarsene della raccolta differenziata e abbandonare di tutto. Dai pc alle tv, che
potrebbero e dovrebbero essere depositati
nelle isole ecologiche dell’Ama. Invece finiscono nei cassonetti sotto casa. Dove arrivano i cittadini rom e provvedono stoccare
il materiale: ottone, rame e alluminio vengono salvati; il resto lasciato per strada.
Quando va bene. Perché molto spesso i materiali inutili per i nuovi ‘ferrovecchi’, e
anche dannosi, finiscono nei roghi tossici
dei campi e dei villaggi attrezzati.
Un esempio: nello spazio di Candoni, sulla
Magliana, la polizia municipale ha sequestrato i terreni vicini, che nel frattempo
erano stati adibiti a discarica di eternit e
pneumatici. In totale 87 tonnellate di ma-
Un documento di 8 pagine inchioda l’Atac: è da buttare
“S
ignificative incertezze” sulla
continuità aziendale, assenza di
un piano industriale, mancato rispetto dei parametri finanziari e una società
specializzata – la Mazaras – incapace di esprimere un giudizio sui
conti di Atac. Sono queste le falle,
soprattutto economiche, della municipalizzata del trasporto pubblico capitolino e che emergono
nelle 8 pagine della relazione firmata dal collegio sindacale. La
colpa è dell’elevata esposizione debitoria, mentre il bilancio 2013
segna 219 milioni di euro di deficit: +62 milioni in un solo anno. Il
rischio? Diminuire il capitale sociale o chiudere gli uffici di via
Prenestina per un capitale inferiore al minimo.
I sindaci dell’azienda, anche in
base alla valutazione della Mazaras, si sono concentrati soprattutto
sul lodo con i privati di Roma tpl, sul mancato rispetto del
financial covenants (in accordo con le banche) e sulla seconda tranche dei crediti vantati dalla Erg (gli aumenti retributivi per disagio giovanile). L’affidamento in house è
stato prolungato fino al 2019, ma ad oggi il Campidoglio
non ha ancora stipulato un nuovo contratto di servizio.
Che secondo la bozza del piano di rientro, sui conti di palazzo Senatorio, sarà comunque tagliato di circa il 10%.
Per questo senza un’inversione di rotta, i dati del bilancio
2013 potrebbero mettere in ginocchio la municipalizzata.
La prima crepa è nella discordanza tra il credito vantato
da Ifitalia spa, pari a 10 milioni, e quello iscritto nella contabilità di Atac, che raggiunge i 3 milioni. Il collegio, esa-
minando la documentazione, si accorge che le fatture indirizzate ad Ifitalia non avevano allegato il contratto. Non
solo. I sindaci mettono anche in dubbio l’autenticità dei
documenti: diversa carta intestata, niente numero protocollo, fax diverso da quello della struttura di riferimento,
timbro non appartenente alla direzione e firma disconosciuta dal dirigente.
Fari accesi anche sul ‘lodo tpl’. Nel 2009 l’azienda è stata
condannata a pagare a Tevere Tpl (oggi Roma tpl, privato
che gestisce il 10% del trasporto) 31 milioni di euro. Secondo questi ultimi, la somma per il servizio, comprensiva
di interessi e maggior chilometri percorsi, è circa il triplo
di quanto messo a bilancio dalla società comunale. Lo sco-
perto è di 63 milioni, con la Tevere
che ha presentato ricorso in Cassazione; mentre l’avvocatura capitolina ricorda che gli oneri
derivanti dal lodo sono a carico
del Campidoglio.
Capitolo Erg, seconda tranche.
Tra i crediti ci sono quelli per i rinnovi del contratto collettivo per
circa 129 milioni di euro. Di cui
40, spesi tra il 2010 e il 2013, corrisposti per il disagio salariale giovanile. Neanche un euro, però, è
nella manovra finanziaria di palazzo Senatorio. Il Comune, in una
nota del 14 maggio scorso, assicura che il finanziamento sarà assicurato dal “debito fuori
bilancio”. Senza l’intervento del
socio unico, la perdita sarà tutta
sulle spalle di Atac. La partita è delicata anche sui financial convenants. I valori del margine
operativo lordo, tetto minimo a 58
milioni, sono in ordine; ma si riduce il patrimonio netto, che potrebbe portare a dover rinegoziare le coperture con le
banche, “compromettendo la continuità aziendale”.
Cifre e numeri che, per i sindaci, portano dritti al codice
civile: l’articolo 2447 prevede, per la perdita di oltre un
terzo del capitale, che il consiglio di sorveglianza deliberi
la riduzione del capitale o la trasformazione della società;
il 2484 impone la chiusura per un patrimonio inferiore al
minimo legale. L’elevata esposizione debitoria, verso i fornitori, non è più una notizia oramai. L’assenza di un piano
industriale, invece, preoccupa di più. Ecco perché la Mazaras scrive impietosa: “Impossibilitati a esprimere pareri
e giudizi sul bilancio”.
S.I.
IlCORRIERE ROMA
DI
QUI PISANA
L
a regione Lazio tra
i tanti problemi
che deve affrontare legati alle proprie competenze
ha nei trasporti uno dei punti
chiave: convogli inadeguati,
frequenza delle corse, reti insufficienti e infrastrutture deficitarie sono solo alcuni degli
elementi della quotidiana odissea di pendolari e cittadini che
scelgono, per volontà o per necessità, di usare il trasporto
pubblico per i propri spostamenti.
Il Consiglio Regionale non
sembra però preoccuparsi per
lo stato del trasporto laziale
visto quanto accaduto il 17 giugno. Nel primo pomeriggio era
prevista una commissione congiunta tra Regione e Comune di
Roma con all’ordine del giorno
la discussione riguardo la Linea
Roma-Lido e la creazione di
un'agenzia unica regionale per
la mobilità, oltre alle audizioni
degli assessori alla Mobilita',
Michele Civita (Regione), e
Guido Improta (Comune di
Roma). In tarda mattinata la
commissione è stata annullata,
ma gli uffici preposti non hanno
avvisato del cambio di programma tutti i consiglieri convocati, come nel caso del
capitolino Daniele Frongia
(M5S) che si è detto “sconcertato dalla mancanza di rispetto
dimostrata verso i consiglieri
comunali e i cittadini giunti alla
Pisana per partecipare alla commissione congiunta sul trenino
Roma-Lido.” Santori ha eviden-
martedì 24 giugno 2014 pagina 6
CRONACHE
SALTA LA COMMISSIONE CONGIUNTA REGIONE-COMUNE DI ROMA,
MA NESSUNO AVVERTE I CONSIGLIERI
Trasporti? Meglio non parlarne
All'ordine del giorno la linea Roma Lido e la creazione di una agenzia
unica regionale per la mobilità. Se riparlerà, con buona pace degli utenti
ziato come i “romani pagano il
tutti contro tutti del PD, in primis sui trasporti dove l'assessore Improta e Roma Capitale
chiedono gli arretrati e il governatore Zingaretti fa Ponzio Pilato”. Alle accuse ha risposto il
capogruppo PD Marco Vincenzi, che ha definito le proteste come “un esercizio
francamente inutile” e il presidente della commissione regio-
nale, Enrico Panunzi che ha annunciato che la commissione
“sarà riconvocata la prossima
settimana.”
Chi conosce la struttura di via
della Pisana non può che avere
il sospetto che quei “meri motivi logistici” accennati da Panunzi, ovvero la mancanza di
spazi adeguati a celebrare l’incontro, siano solo una foglia di
fico per coprire le difficoltà di
una maggioranza divisa anche
su come gestire il trasporto
pubblico locale, il sospetto è
che questa seduta subisca lo
stesso rinvio di quel consiglio
straordinario dei trasporti richiesto dall’opposizione, iniziato a febbraio, sospeso
indefinitamente e di cui nessuno, tra maggioranza in Giunta
e in Consiglio vuole parlare.
E.M.
A
lla Pisana è spesso così.
Chi governa le attività
del Consiglio fa e disfa,
e non è la prima volte che i
cambi di programma non vengono comunicati. Tanto non
cambia niente e non succede
niente. In quel complesso ai
margini della città, all'altezza
del Raccordo Anulare si vive
come in una bolla, in una navicella spaziale. Chi ha accesso
nella stanza dei bottoni fa quel
che gli pare, il disprezzo per i
cittadini, per gli utenti (ma
anche per chi ringhia all'opposizione) è totale. Non si capisca
a cosa serva quell'enorme e costoso circo, visto che gli assessori hanno altro da fare, che il
governatore conosce a malapena l'indirizzo della Pisana
(basta che lo sappia l'autista),
che nessuna decisione viene
presa da quelle parti. Neanche
i dibattiti seri, vengono più registrati, e il lavoro delle commissioni sfuma in un nulla di cui
nessuno deve sapere. Non ci saranno più quei giri di indennità
e di soldi che hanno portato agli
scandali della precedente consiliatura, ma certo non si può
definire un posto "sano". Trasporti, sanità (soprattutto) dovrebbero essere oggetto di
dibattiti furiosi e quotidiani, di
analisi, di documenti, di dossier.
Niente da fare. Neanche dell'accademia si riesce a fare. Ma
pare che anche l'indignazione
abbia lasciato il posto alla rassegnazione.
Reporter
REDAZIONALE
U
n docente o Ata precario
con contratto “breve”,
fino al termine delle attività didattiche o al 30 giugno
2014, ha pieno diritto a vedersi
corrisposti tutti i giorni di ferie
non godute. Anief torna a ribadire che questa sua prerogativa
contrattuale non può essere negata. La direttiva europea n.
88/2003 indica, infatti, che nel
conteggio dei giorni da monetizzare vanno indicati tutti i giorni
di sospensione delle attività didattiche. Quindi pure le vacanze
di Natale e di Pasqua, come gli
stop delle lezioni decisi dalle regioni o degli stessi istituti sulla
base di esigenze particolari. Oppure la chiusura delle scuole
perché diventate seggi elettorali
o ospitanti pubblici concorsi.
Come, ovviamente, i periodi di
malattia che “cadono” nei giorni
di sospensione dell’attività didatica.
Collocare in ferie d’ufficio durante tali periodi i docenti e Ata
precari, al termine del loro rapporto di lavoro, come ci risulta
stiano facendo una parte dei di-
PRECARI: ILLEGITTIMO NON PAGARE
LE FERIE PER I PERIODI DI SOSPENSIONE
DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE
rigenti scolastici, significa
voler infierire
contro i lavoratori più indifesi.
L'articolo 54
della Legge di
Stabilità
n.
228/12, approvato dal Governo Monti,
non è applicabile. Oltre che
rispetto alle indicazioni UE, è
in palese contraddizione con
i
pareri
espressi sullo
stesso tema dalla Cassazione.
Lo stesso articolo della spending review che introduce il divieto di monetizzazione delle
ferie dei precari presenta forti
dubbi di costituzionalità: secondo Anief è in evidente contrasto con un articolo n. 36 della
“madre” delle
nostre leggi. Ma
anche con diverse parti della
giurisprudenza
nazionale. Ad iniziare
dall’art.
2109 del Codice
Civile, il quale dispone che il diritto alle ferie si
concretizza attraverso una fruizione il più
possibile continuativa, al fine di
soddisfare la finalità specifica
“del recupero
energetico e della salutare distensione e ricreazione psicologica”. Il concetto è stato ribadito
più volte, su casi simili, anche
dai giudici: secondo i quali non
si può ridurre il monte ore delle
ferie dei lavoratori sottraendo
dal computo il numero di giorni
che il dipendente ha passato
nello stato di malattia.
“Le indicazioni di una precisa direttiva comunitaria e le norme
nazionali in materia – sostiene
Marcello Pacifico, presidente
Anief e segretario organizzativo
Confedir – parlano chiaro: fino a
prova contraria non si può cancellare il diritto a quantificare i
giorni di ferie da assegnare di
ogni lavoratore sull’intero periodo lavorativo svolto. Quindi
anche i giorni di sospensione
delle lezioni vanno conteggiati,
perché il dipendente rimane in
servizio. In attesa che venga
adottata una modifica legislativa
in Parlamento, non rimane che
rivolgersi al giudice del lavoro”.
Pertanto, Anief invita tutta i precari cui l’amministrazione nega
il pagamento per intero delle
ferie non fruite ad impugnare la
posizione dell’amministrazione
scrivendo a [email protected].
(www.anief.org)
martedì 24 giugno 2014 pagina 7
IlCORRIERE ROMA
CRONACHE
MUNICIPI
DI
INTERVENTO DI CRISTINA MALTESE, PRESIDENTE DEL XII
PARTE LA DIFFENZIATA, BISOGNA INFORMARE
“È necessario riconciliare i cittadini con l'Ama”
N
elle ultime settimane sono
state numerosissime le
mail di cittadini e cittadine che hanno denunciato con forza le
inefficienze del sistema di raccolta dei rifiuti nei nostri quartieri. I cassonetti stracolmi, i marciapiedi sporchi, le fermate
degli autobus invase da cartacce, sono,
nella maggior parte dei casi, le segnalazioni che mi giungono e, nonostante si percepisca la consapevolezza dell’inciviltà di
molti, la richiesta di migliorare il sistema
di raccolta è divenuta sempre più urgente.
I cittadini del Municipio XII in questi
giorni hanno ricevuto una lettera, da parte
mia e dell’Assessore Capitolino all’Ambiente Estella Marino, nella quale si annuncia l’avvio della nuova raccolta
differenziata nel nostro territorio. Il nuovo
sistema, che prevede la suddivisione dei rifiuti urbani in 5 frazioni, è stato già avviato nelle zone più periferiche
(Malagrotta, Santa Cecilia, Massimina,
Casal Lumbroso, Pisana) con il cosiddetto
Porta a Porta (PAP),
mentre negli altri
quartieri sarà avviata
entro la fine di giugno
una raccolta stradale.
Nel nostro territorio
inoltre, presso le sedi del Municipio, nei
mercati, a largo Nostra Signora di Coromoto e in via della Pisana, sono stati allestiti dei punti informativi dove personale
dell’AMA è a disposizione dei cittadini per
fornire notizie e chiarimenti.
Perchè la raccolta differenziata parta con
il piede giusto, ho tra l’altro avviato un programma di assemblee pubbliche con
l’obiettivo di illustrare i cambiamenti in
atto ed anche di sensibilizzare sull’importanza del nuovo sistema nella prevenzione
e nella gestione dei rifiuti, prioritariamente
orientata al riuso e riciclo dei materiali. La
chiusura di Malagrotta il 30 settembre
scorso è stato il primo passo verso una
nuova conduzione del ciclo dei rifiuti, più
sostenibile e in rispetto della salute dei cittadini. Tuttavia perché Roma possa raggiungere gli standard richiesti dalla
Comunità Europea, è necessario “riconciliare” i cittadini con l’AMA. Per questo ho
avuto nei giorni scorsi un incontro con
l’Amministratore Delegato dell’Azienda
Daniele Fortini, al quale ho chiesto un
cambio di passo, che porti ad un miglioramento del decoro dei nostri quartieri, e soprattutto al decentramento ai Municipi
riguardo la programmazione della pulizia
delle strade, del vuotamento dei cassonetti
e della manutenzione delle piccole aree
verdi. Solo così, a mio avviso, si potrà operare un controllo ed avere una maggiore efficienza del servizio.
Cristina Maltese
Presidente Municipio Roma XII
L'INTERVISTA/ ANDREA LIBURNI (FI) , PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CONTROLLO GARANZIA E TRASPARENZA DEL MUNICIPIO II
Q
uello degli abusivi è un problema serio, che in un momento di grave crisi
economica pesa parecchio.
Difficile combatterlo, con le armi a disposizione, e intanto dilaga a macchia
d’olio, dal centro storico alle aree immediatamente contigue. Come quella
del Municipio II (Piazza Bologna, Nomentano, Salario). Ne parliamo con
Andrea Liburdi, primo eletto, al suo secondo mandato, attuale capogruppo di
Forza Italia e Presidente della Commissione Controllo Garanzia e Trasparenza.
Il fenomeno dell'abusivismo
commerciale dilaga. Voi amministratori siete impotenti
Il fenomeno dell'abusivisimo a Roma
non è un problema facile da risolvere,
a prescindere da chi governa nella Capitale. Il punto è andare a capire chi c'è
dietro. Per quel che riguarda Roma, ciò
che più dispiace è che vediamo famiglie che non arrivano a fine mese e piccole imprese fallire perchè non
riescono a pagare le tasse e i propri di-
“Ecco come va combattuto
l'abusivismo commerciale”
di Patrizio Lemme
pendenti, mentre gli abusivi continuano quotidianamente ad aprire la
propria bancarella. Il Centro Storico è
la zona sicuramente più frequentata
dal turismo, quindi è anche quella
dove l'abusivismo si manifesta in modo
prevalente. Il fatto che Roma dia questo biglietto da visita a persone provenienti da tutto il mondo è la cosa che
più mi preoccupa. Nel mio Municipio
il fenomeno viaggia a livelli abbastanza
elevati, soprattutto nell'area dell'Università, via Ravenna, via delle Provincie e tutte le zone adiacenti ai mercati
rionali. Come vice-presidente della
Commissione Commercio ho notato
anche bancarelle abusive che interrompono il percorso dei diversamenti abili:
è un qualcosa che andrebbe combattuto ogni giorno e non con delle Task
Force sporadiche.
Il neo sindaco di Firenze Nardella
ha messo in campo una task force
di 82 uomini per combattere il fenomeno. E voi?
Spero che la task force fiorentina non
sia un semplice spot. Colgo l'occasione
per sottolineare l'assurdità dell'accordo
tra il sindaco Marino e il Comandante
della Polizia Municipale Clemente, il
quale prevede un incremento delle
multe attraverso i tweet dei cittadini.
Ed è altrettanto inaccettabile, in un
momento di crisi, andare a danneggiare ulteriormente le piccole imprese
con l'ordinanza sulla movida appena
emessa . Non è certo attraverso questi
atti che si combatte movida e abusivismo.
Chi c'è realmente dietro il fenomeno?
Chi sta dietro a queste bancarelle appartiene a diverse etnie, ma nessuno ci
dice che alle loro spalle non vi siano
nostri connazionali.
Come si può combattere concretamente l'abusivismo commerciale?
Uno dei valori aggiunti sarebbe quello
di affiancare al corpo della Polizia Municipale che, per legge e per statuto,
non può superare le difficoltà che incontra andando a contrastare il fenomeno, la Guardia di Finanza e la
Polizia di Stato laddove ci sono maggiori difficoltà a far rispettare le norme.
Questo deve però avvenire tutti i
giorni, affinchè ci si abitui al passaggio
di uomini in divisa. Io, dopo alcuni di
incontri con i cittadini, ho presentato
una proposta, interpellando l'Associazione Nazionale della Polizia di Stato,
che sta cercando di ottenere dalla Questura un'autorizzazione per svolgere un
servizio di controllo nelle vie che io ho
indicato per 8 ore al giorno tutti i
giorni. Ci siamo proposti noi, io in
questo caso quale rappresentante del
quartiere e cittadino, di pagare questo
servizio attraverso un’auto-tassazione.
IlCORRIERE ROMA
IL CASO
martedì 24 giugno 2014 pagina 8
CRONACHE
DI
DUBBI E POLEMICHE SULLA NUOVA CAMPAGNA "ANDATE PIANO"
Prevenzione o necessità di fare cassa?
di Davide Bianchino
È
polemica a Roma dopo che il Comune
ha piazzato nuovi Autovelox fissi e mobili che vanno ad aggiungersi a quelli
già esistenti. L'operazione fa parte della
campagna "Andate piano" il cui scopo è
la riduzione degli incidenti causati a Roma dall'alta
velocità. La verità, però, è che spesso tali sistemi vengono utilizzati più per riempire le (vuote) casse comunali piuttosto che come sistema di sicurezza
preventiva. In tal senso si è espresso recentemente
anche il presidente del Codacons, Carlo Rienzi:
“Questi metodi servono più ai Comuni per fare cassa
che alla sicurezza stradale. Se davvero si vuole combattere l’eccesso di velocità, occorre aumentare il numero di vigili ma anche installare il Tutor come
avviene sulle autostrade”. E a proposito di “fare cassa”,
i nuovi Autovelox romani hanno fatto subito strage
di multe: oltre 4.000 nelle sole prime due settimane.
Attualmente si viaggia ad una media di circa 750
multe al giorno. Il comandante della polizia locale,
Raffaele Clemente, ha deciso di combattere il fenomeno dell’alta velocità con la linea dura e a farne le
spese sono migliaia di romani che il più delle volte
percorrono le strade incriminate per andare al lavoro
o per tornare a casa. Sul fatto che i limiti di velocità
debbano essere rispettati da tutti nessuno discute.
Forse però bisognerebbe mettere gli automobilisti
nella condizione di capire immediatamente dove
sono fissati gli Autovelox, magari con una segnaletica
ben visibile piuttosto che con postazioni da agguato.
In fin dei conti è assodato che per lo scopo cui si prefigge di arrivare è molto più importante la “prevenzione” piuttosto che la “repressione”. Anche perché
le sanzioni sono tutt’altro che leggere: il superano del
limite di velocità fino a 10 km/h è punito con 41 euro
di multa; dai 10 ai 40 km/h con 168 euro e 3 punti
in meno sulla patente; fra i 40 e i 60 km/h 527 euro
e 6 punti; oltre i 60 km/h si pagano invece 821 euro,
la decurtazione di 10 punti e la sospensione della patente da 6 a 12 mesi. Nella prima settimana di questa
campagna anti-velocità, la strada dove si sono registrate il maggior numero di sanzioni è stata via Pineta
Sacchetti, evidentemente perché l’operazione dei vigili si è concentrata maggiormente in quella zona. Ma
in realtà le postazioni fisse e mobili di Autovelox sono
sparse in tutto il territorio cittadino. Nella speranza
di verificare che Roma Capitale mostri in maniera
più efficace di quanto fatto finora la sua volontà di
prevenire gli incidenti, segnalando in modo più visibile gli Autovelox, vi forniamo l’elenco completo
delle strade dove attualmente sono stati avvistati.
La mappa dei nuovi autovelox
LUNGOTEVERE
Verso stadio Olimpico – installato sopra tabellone indicazione traffico
Lungotevere in Augusta – sul tabellone luminoso verso piazzale Flaminio
Via del Muro Torto – numerose unità all’interno delle gallerie
Via Isacco Newton – entrambe le direzioni
VIA CRISTOFORO COLOMBO
Fiera di Roma – direzione Ostia
Corsia centrale prossimità semaforo – direzione centro
Corsia centrale prossimità semaforo altezza Circonvallazione Ostiense (Habitat)
– direzione centro
All’ingresso di Ostia – direzione mare
Via Tuscolana incrocio via Gasperina – direzione centro
Via di Tor Bella Monaca – direzione centro
Via Laurentina dopo i ponti, direzione centro
Tor Vergata, via Sorbara, direzione policlinico T.V. verso GRA
dopo svincolo la Romanina
GRANDE RACCORDO ANULARE
Nuova galleria tra Cassia e Boccea, entrambe le direzioni
Nuova galleria tra Cassia e Aurelia – direzione Aurelia
Tangenziale Est, pali su rampe lato Palmiro Togliatti – entrata ed uscita
tra Aurelia e Pontina – direzione Roma
Pontina direzione Casilina
VIA DEL MARE
Rettilineo oltre il G.R.A. – direzione Ostia
Altezza Vitinia – telecamera fissa – entrambe le direzioni
Via Laurentina dopo i ponti, direzione centro
Tor Vergata, via Sorbara, direzione policlinico T.V. verso GRA
dopo svincolo la Romanina
VIA PONTINA
Altezza Furlanetto – direzione Roma
Laterale altezza Spinaceto – direzione Roma
Km. 14,800 loc. Mezzocamino – ss8 via del Mare – entrambe le direzioni
Villaggio Azzurro, via di Mezzocammino – entrambe le direzioni
SS1 AURELIA
33,2 Km. – direzione Cerveteri
Aranova e uscita per Fregene, attenzione è montato sotto un ponte,
direzione Roma
Tra Torrimpietra e uscita per Fregene – è installato sotto un ponte,
da Civitavecchia in direzione Roma“
La commedia degli equivoci
Roma muore di traffico anche
perché nessuno rispetta le regole. E anche perché nessuno le
fa rispettare. La campagna di
dissuasione fondata sui nuovi autovelox serve per far "andare
piano" gli automobilisti? Non
prendiamoci in giro. I romani corrono su alcune strade - ben precise e identificate -. e lì una
massiccia presenza delle forze
dell'ordine nelle ore "giuste" sarebbe auspicabile. Ma l'autovelox
sull'Olimpica a Villa Pamphili,
con le macchine bloccate e in fila all'ora di punta
sembra una presa in giro e uno spreco di risorse
pubbliche. (visto e documentato). Ci sono dei
punti chiave del traffico romano dove sembra vietato alla Municipale di intervenire, non c'è altra
spiegazione, e ci sono centinaia di migliaia di
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3(, )$7 auto in doppia fila che andrebbero sanzionate e
che rallentano la viabilità; e magari anche alcuni
migliaia di semafori e di strisce pedonali retaggi
di altre epoche che potrebbero essere rimossi
dando respiro agli automobilisti. Troppa fatica,
evidentemente.
G.T.
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anità
S
la
Lazio
del
NUMERO 20 ANNO LXVII MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014
L’EDITORIALE
SANTA LUCIA
È esplosa
la questione
sanità. Era ora
Stoppato il decreto
sui debiti pregressi
C’è sotto qualcosa
a pagina 14
a pagina 11
Migranti, è allarme sanitario?
a pagina 12 e 13
Pertini, Forlanini, succede di tutto
Ma Zingaretti ha altro da pensare
P
arlavamo qualche settimana fa del “silenzio sanitario” imposto dall’alto. Silenzio che prosegue tuttora. Una disposizione ferrea,
evidentemente, il governatore Zingaretti ha da
fare e non vuole essere disturbato. Riunioni su
riunioni si susseguono, ci sono tante posizioni da sistemare,
operazioni più o meno coperte da concludere. Quello che accade fuori dal palazzo di Via Cristoforo Colombo - problemi
seri o spiccioli della sanità - non interessa. Che vada come
vada. E poco importa che sui giornali escano titoli cubitali
con la richiesta di un milione di euro di risarcimento da
parte di una coppia in relazione ad una inseminazione artificiale. Pare che sia una bufala, peggio una truffa dai contorni poco chiari. Ma c’è di mezzo per la seconda volta in
pochi mesi il Pertini. E non si capisce bene se l’affaire sfiori
anche il S. Camillo. Non ci interessano la dinamica dei fatti.
Se ci fosse qualcosa di vero e quel risarcimento dovesse essere
corrisposto a pagare in solido dovrebbero essere quell’ospe-
dale e quella Asl (RmB). E vien da pensare che quell’ipotetico milione si sarebbe potuto/dovuto usare dopo la prima
denuncia per acquistare macchinari di alta precisione che
non lasciano margine di errore perché marchiano tutte le
provette con la stessa sigla riconducibile esclusivamente ad
una sola coppia, impedendo lo scambio di embrioni. Certo
ne arrivano di problemi sulle spalle del bravo Direttore Generale di quella Asl, Vitaliano De Salazar passato indenne
attraverso i governi di Storace, Marrazzo, Polverini e Zingaretti. L’unico ospedale di Roma non dedicato ad un santo,
oltre all’Umberto I , è il Pertini (ma l’insegna all’ingresso
di Ponte Lanciani recita S.Pertini e qualche dubbio viene…
), un Fort Apache che richiede per la sua gestione dei nervi
d’acciaio. Sopravviverà. Ma lo scandalo delle provette mischiate e rimischiate, ricordiamo al fratello del Commissario
Montalbano, Zinga per amici e nemici, non è cosa da poco
e non può essere soffocato o passato sotto silenzio come avviene quotidianamente per i tanti “orrori” della Sanità di
Roma e del Lazio. Qualcuno dovrà pur porvi rimedio.
Riflessione. Con le nuove disposizioni di legge tra settembre
e novembre andranno in quiescenza capi dipartimento, primari e medici di primo e secondo livello, creando una grande
carenza di personale altamente qualificato, ma anche un
grande movimento. E già dal 9° piano di via Rosa Raimondi Garibaldi si tenta di capire quanti e quali posti si libereranno. Anche su questo sta ragionando il governatore
con i fedelissimi, il risiko si rimetterà in moto. Ripetiamo,
che lo stato di abbandono della sanità regionale si avverta
ogni giorno di più ha poca importanza. L’ultimo episodio
di violenza consumato da un gruppo di rumeni all’interno
di un padiglione abbandonato dell’Ospedale Forlanini è da
brividi. Un tempo quell’ospedale era un fiore all’occhiello,
oggi è alla deriva, visto che vi bivaccano decine di irregolari
che ne hanno fatto il proprio rifugio. Fino a quando, Zingaretti, abuserai della nostra pazienza?
Il Corvo
martedì 24 giugno 2014 pagina 11
PRIMO PIANO
la
Sanità Lazio
del
L’EDITORIALE
È esplosa la questione
sanità. Era ora
È
esplosa a freddo, la questione sanità. C’è di mezzo
il caso S.Lucia, da tempo
immemorabile sospeso nel
limbo delle non decisioni,
ma non solo. Aurigemma, Santori, perfino Storace da un lato, i grillini spinti
da Barillari dall’altro, caricano a testa
bassa. Se non si può discutere di sanità
in consiglio regionale tanto vale abolire
la commissione. Si va di emergenza in
emergenza, con delle amnesie clamorose che non possono essere mascherate con artifizi tecnici. Il presidente
della commissione Lena prova ad abborracciare un comunicato di difesa,
ma non fa che pasticciare ulteriormente le cose. Parla di situazione surreale, ma non sa andare oltre. Che ne sa
in fondo di sanità? In realtà ne masti-
il
ORSINO
S
della
La teoria
del complotto
torna di moda
È
una settimana nera
per la sanità laziale.
Il caso S.Lucia, i fattacci al S.Camillo e al Forlanini, il pasticcio di Sora,
il caos a Viterbo. Battono
in testa i dirigenti che curano la sanità per Zingaretti. Le gole profonde
della Regione parlano
chiaro, dietro al siluro lanciato
dalla Lorenzin contro il S.Lucia ci
sono loro, Maurizio Venafro e
Flori De Grassi. Per chissà quali
motivi. Fanno il gioco dell'opposizione forse hanno scelto il momento sbagliato. Sbagliano tutti
alla Pisana, il presidente della
commissione sanità, Rodolfo
Lena, assolutamente inconsistente, Teresa Petrangolini, che
scopre improvvisamente che le
cose non hanno funzionato.
Fuori, sul campo, non va meglio.
A Viterbo ha perso il controllo
della situazione Luigi Macchitella, al San Camillo Forlanini, il
nuovo manager Antonio D'Urso
è gia alle prese con problemi più
grandi di lui, prima i topi e poi
l'acqua in rianimazione, i rumeni
che stuprano nei padiglioni abbandonati del Forlanini. Un disastro, Si difende con ordine il dg di
Frosinone, Isabella Mastrobuono. Il caso Sora la mette a
dura prova, riesce a rimediare ai
pasticci di Zingaretti. Bene il
consigliere Pd Riccardo Agostini,. l'unico ad andare controcorrente. Andrebbe valorizzato.Si
sveglia l'opposizione, Luca Gramazio, Antonello Aurigemma
battono i pugni. I grillini affilano
le armi, è il momento di dare l'assalto alla diligenza.
CHI SALE
dall’alto Riccardo Agostini,
Isabella Mastrobuono
e Antonello Aurigemma
CHI SCENDE
dal basso Maurizio Venafro,
Flori De Grassi
e Antonio D’Urso
cano in pochi, per la massa dei consiglieri si tratta di un argomento legato ad
affari, poltrone, scambi di favori. E
sono in pochi ad intervenire, per prendere le difese della propria parte politica. Grottesche ipocrisie, per la
campagna elettorale tutti hanno trovato
risorse, tempi, spazi, per le cose più importanti e urgenti, la salute delle
aziende che fanno sanità, gli operatori,
i pazienti c’è sempre altro da fare. Si poteva pensare che i soldi non ci fossero,
ma in realtà quando c’è da spendere per
gli amici Zingaretti i soldi li trova. E’ in
difficoltà? Che lo dica, tratti e chieda
aiuto. Chiunque abbia avuto la sfortuna
di assistere a qualche performance dei
dirigenti regionali deputati alle questioni sanitarie ne è uscito con una sensazione di panico, di nausea, di
disgusto. C’è sempre altro prima dell’argomento da affrontare, i toni sono sempre evasivi, quando non arroganti.
Come se facessero dei favori a qualcuno. Vale per tutti, questo, non solo
per la questione S.Lucia, intendiamoci.
Che pure è tra le più pesanti sul tavolo.
Elezioni alle spalle, la Giunta dovrebbe
cambiare atteggiamento. Ma non c’è
verso. Restano gli affari, gli interessi, i
proclami, le beffe. Zingaretti ha altro da
fare e da pensare, si vede lontano un miglio. Pensa al partito, a come uscire
dalla posizione marginale di presidente
della Regione Al partito non l'hanno
voluto, in Giunta altri pensano e lavorano per lui. In sanità a sproposito.
D'Amato è stato emarginato, Venafro
(capo di gabinetto) e De Grassi (direttore generale) fanno il bello e cattivo
tempo. Hanno ragione le opposizioni,
la sanità dovrebbe essere l’argomento
principale di discussione, riguarda tutti
e assorbe il 70% delle risorse. Ma nessuno ha il coraggio di tentare di far saltare il tavolo sul serio.
la
Sanità Lazio
CRONACHE
martedì 24 giugno 2014 pagina 12
del
IL PROF. ALDO MORRONE DIRETTORE DELLA UOC DI MEDICINA
L'INTERVISTA PREVENTIVA
DELLE MIGRAZIONI DEL SAN GALLICANO FRENA
Migranti, due morti a Roma
Scatta l’allarme sanitario?
Tbc, altre malattie infettive dai profughi del Corno d'Africa che transitano dalla capitale
senza adeguati controlli? L'esperto getta acqua sul fuoco, non è (ancora) emergenza
"Arrivano sani e si ammalano qui per le condizioni nelle quali si vengono a trovare"
di Francesco Vitale
S
ono morti a distanza
di poche ore in due
edifici della periferia
romana che ospitano da anni centinaia di profughi, in via
Collatina e nel tristemente famoso Sealam aTor Vergata. Venivano dal Corno d'Africa. Su
entrambi è stata disposta l'autopsia, i sintomi raccontati
sono inquietanti. E la Croce
Rossa lancia l'allarme. Tbc,
altre malattie infettive? E' difficilissimo monitorare la situazione sanitaria dei migranti che
transitano per Roma, lo aveva
lamentato anche il sindaco Marino, arrivano senza preavviso
immigrati da paesi dove c'è una
elevata presenza di ceppi di tbc
multiresistenti, oltre che di casi
di Hiv e di altre malattie infettive. E scatta dunque l'allarme.
E insieme il dubbio che non
siano veramente preparati ad
affrontare questo tipo di emergenza
D
a anni continua
inarrestabile la
fuga di centinaia
di migliaia di persone dai paesi lacerati da guerre, carestie,
rivoluzioni. Il Mediterraneo rappresenta una via di fuga quasi obbligata, il fenomeno dei migranti
che come i boat people dell’estremo oriente si affidano a organizzazioni senza scrupoli dopo
aver passato patimenti inenarrabili
è cronaca di tutti i giorni e alimenta
vivaci polemiche. Arrivano sulle
nostre coste a centinaia, a migliaia
ogni giorno, ci sono anche moltissime donne e bambini in condizioni drammatiche. In particolare
stanno arrivando sempre più persone dall’Eritrea, dall’Egitto, dalla
Somalia, dalla Siria e dal Libano.
Costituiscono un’emergenza umanitaria, sicuramente. Ma anche sanitaria? Nei loro paesi d’origine
sono diffuse malattie che l’indifferenza del Nord del Mondo non
aiuta a debellare. Ci sono dei rischi
per l’Italia e l’Europa? I nuovi casi
di Poliomielite diagnosticati in
Siria, possono rappresentare un
pericolo?Ne parliamo con il prof.
Aldo Morrone, Direttore Unità
Operativa Complessa Medicina
Preventiva delle Migrazioni, del
Turismo e di Dermatologia Tropicale Istituto San Gallicano,
(IRCCS) di Roma e, per la cronaca, fino a qualche settimana fa
direttore generale dell’Azienda
Ospedaliera S.Camillo Forlanini
Quanti sono gli immigrati
a Roma? Esistono pericoli
concreti di contagio o malattie?
Secondo i dati in nostro possesso,
a Roma ci sono circa 560 mila immigrati. Non c’è alcun pericolo di
malattia o epidemia. L’unica epidemia è quella della diagnosi di malattie. Gli immigrati non portano
malattie dal loro paese di origine.
Si ammalano qui, nei centri di accoglienza non adeguati. Provate
voi a mettere oltre 300 persone
(compresi i bambini) in una strut-
tura che ne potrebbe al massimo
contenere poco più di 100. Si ammalerebbe anche un italiano. È una
questione di transizione epidemiologica: a causa del sovraffollamento e dell’igiene, gli stranieri si
ammalano delle stesse malattie
degli italiani
Quindi non c’è alcuna
emergenza?
Assolutamente no. Non dimentichiamoci che una città come
Roma, ospita ogni anno, tra turisti
e pellegrini, una media di 23 milioni di persone che arriva si ferma
per due o tre giorni e riparte. Per
non parlare del 1978 quando con
Giovanni Paolo II, la capitale subì
una “invasione” di polacchi. Se non
è stata emergenza quella…
Come si dovrebbe attrezzare la nostra città?
Io credo che non servano strutture
ad hoc, ma la sfida dell'immigra-
zione è quella di dare a queste persone un’assistenza essenziale, investendo sui
rapporti umani, il lavoro, lo
stato d’animo, l’alimentazione e l’igiene. Occorrono
sale di attesa funzionali che
siano in grado di riempirsi
anche di stranieri.
La situazione generale è
complessa, il governo è in
affanno, la struttura dell’emergenza scricchiola…
Oggi, gli sbarchi quasi quotidiani,
di disperati in arrivo dall’Africa rilanciano un’attenzione e un dibattito si spera più elaborato e
proficuo nell’interesse di tutti: immigrati e italiani. Siamo di fronte
alla fuga di decine di milioni di persone dalla fame, dalla guerra e dalla
mancanza di prospettive di un futuro dignitoso. Osservando le immagini di uomini, donne e
bambini ridotti allo stremo, sorge
spontaneo chiedersi in che condizioni di salute arrivano in Italia gli
immigrati, almeno quelli che non
annegano prima. Il connubio immigrazione e salute ha evidenziato
la necessità di predisporre e coordinare una rete di servizi socio-sanitaria in grado di raccogliere la
domanda di salute non sempre
espressa direttamente dagli immi-
grati, che svolga le funzioni di promozione della salute, prevenzione
e diagnosi precoce delle principali
patologie a più alta morbilità e
morbidità.
Come affrontare allora il
fenomeno?
Nel 2008 il ministro della Salute,
Livia Turco, promosse l’istituzione di un “Istituto Nazionale per
la promozione della salute dei Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà (INMP),
utilizzando a tal fine la trentennale
esperienza della Struttura Complessa di Medicina Preventiva delle
Migrazioni, del Turismo e di Dermatologia Tropicale dell’Istituto
San Gallicano (IRCCS) di Roma.
Il Centro aveva il compito di sviluppare iniziative volte alla promozione della salute delle popolazioni
migranti e, allo stesso tempo, di tutela di quella degli italiani. Anche
l’attività che ho diretto per oltre tre
anni presso l’Azienda ospedaliera
San Camillo Forlanini, era in parte
rivolta a ridurre le differenze socioeconomiche nei confronti della
domanda di salute delle popolazioni a maggior rischio di marginalità. Inoltre da diversi anni siamo
impegnati come Unità Operativa
in una serie di missioni umanitarie
e cliniche in Africa, Medio ed
CRONACHE
martedì 24 giugno 2014 pagina 13
Estremo Oriente, in particolare in
Paesi come l’Etiopia, l’Eritrea, il Libano, l’Afghanistan e la Libia.
Le riformulo la domanda
secondo una angolatura
diversa. C’è un rischio di
importazione e di diffusione di patologie da noi
ormai rare o debellate?
I fenomeni migratori in corso, destinati a intensificarsi in futuro,
possono costituire un significativo
rischio di diffusione di malattie in
Italia perché la comunità sanitaria
italiana spesso non è adeguatamente preparata alla diagnosi e alla
cura. Emerge quindi la necessità di
potenziare le competenze, a tutto
vantaggio della salute pubblica.Per
questa ragione, occorre garantire,
al più presto e su tutto il territorio
nazionale, la promozione ed equità
della salute per milioni di stranieri
che in parte diverranno nuovi cittadini italiani e che sono comunque residenti in Italia. La prima
forma di integrazione sociale, infatti, riguarda proprio il diritto alla
salute. Oggi siamo riusciti a rendere fruibili alcuni servizi alle famiglie immigrate, ma senza che la
medicina indagasse sulle cause di
malattie dovute al lavoro nero.Il
cammino è ancora lungo. Oggi abbiamo di fronte una sfida alla quale
eravamo fortemente impreparati,
ma che dobbiamo affrontare. È venuto il momento di affrontare il
problema con competenza scientifica e con passione.
Dott.ssa Simona Cerulli
Medico Chirurgo
Specializzato in Medicina
Fisica e Riabilitazione
la
Sanità Lazio
del
E il sindaco Marino chiede aiuto al Governo
L’
emergenza sanitaria preoccupa e
non poco anche le autorità, i particolare a Roma, dove è stata inviata una lettera dal sindaco di Roma,
Ignazio Marino, ai ministri Angelino Alfano e Beatrice Lorenzin, nella quale si
esprime profonda preoccupazione per le
condizioni “igienico-sanitarie” e per la
mancanza di controlli e assistenza agli immigrati che sono giunti e continuano ad arrivare in Italia e nella Capitale in queste ore.
Nella lettera Marino spiega che solo du-
rante la notte del 10 giugno sono giunti a
Roma dalla città di Taranto, senza alcun
preavviso, numerosi cittadini provenienti
del Corno d’Africa. “Tali persone vivono
in precarie condizioni igienico-sanitarie –
spiega il sindaco -, anche per la difficoltà di
assicurare misure di assistenza successive
agli interventi di prima accoglienza”.
Sarebbero quindi necessari presidi territoriali per eseguire screening di tipo medico,
che possano da un lato, rassicurare gli immigrati circa le loro condizioni di salute e,
dall'altro, tranquillizzare la comunità che li
riceve.
Il ministro della salute Beatrice Lorenzin
ha ammesso l’esistenza dell’emergenza sanitaria e l’adozione di precauzioni. “Vorrei
rassicurare sul livello di costante attenzione
del Ministero della Salute, che da mesi sta
monitorando la situazione epidemiologica
connessa alla crisi geopolitica in atto in
Africa e ai conseguenti flussi migratori o
spostamento dei turisti” dichiara il ministro.
VILLA STUART, PROGETTO
“PATOLOGIE
DEL
CALCIATORE”
Villa Stuart Sport Clinic, in collaborazione con FIFA e LND, promuove
il progetto “Patologie del Calciatore”. Per i calciatori dilettanti,
la visita e l'inquadramento diagnostico (RX o ECO) sono gratuiti
di Paolo Brandimarte
L'iniziativa, promossa da Villa Stuart Sport Clinic in collaborazione con FIFA
e LND, mira ad individuare e contrastare le principali patologie a carico del
calciatore quali distorsione del ginocchio, lesioni cartilaginee, lesioni legamentose, tendinopatie, strappi, Sport's Hernia e discopatie, soltanto per citarne alcune. Cultura della prevenzione e diagnosi precoce, il progetto
lanciato dal Centro Medico di Eccellenza FIFA di Via Trionfale costituisce
un'importante ricerca scientifica: il lavoro dei medici della clinica romana
servirà a fornire una casistica molto vasta sui disturbi legati alle patologie
che affliggono i calciatori.
Dr.ssa Cerulli, ci illustri proposti e peculiarità del progetto “Patologie
del Calciatore”.
“L'iniziativa, promossa da Villa Stuart Sport Clinic in collaborazione con
FIFA e LND, è volta a contrastare le diverse patologie che affliggono il calciatore. Previo appuntamento telefonico (Tel. 06. 35528433), i calciatori con sindrome dolorosa potranno recarsi in clinica: la visita e l'inquadramento diagnostico (RX o ECO, ndr)
sono gratuiti”.
Per essere sottoposto a visita, quali documenti deve portare il calciatore?
“È necessario che il calciatore si faccia rilasciare dalla società di appartenenza una richiesta
di visita medica su loro carta intestata. Con la suddetta dichiarazione, ha diritto gratuitamente
ad una visita medica fisiatrica con accertamento diagnostico (RX o ECO)”.
Quali sono le patologie più diffuse tra i calciatori?
“Statisticamente, possiamo annoverare lesioni muscolari, pubalgia, traumi distrattivi della colonna cervicale, traumi distorsivi
del ginocchio e della caviglia/piede, traumi distrattivi della
spalla”.
Quali fattori determinano l'insorgenza di patologie a carico
dei calciatori?
“Il terreno di gioco e superfici sconnesse, il sovraccarico di lavoro
(impegni ravvicinati), l’allenamento mal gestito, preparazione
atletica inadeguata e calzature non idonee”.
Inquadrare la patologia e definire la soluzione terapeutica più
appropriata. Quali i benefici di una corretta diagnosi?
“Ridurre i tempi di fermo agonistico, evitando inutili trattamenti
eseguiti molto spesso sul sintomo e non sulla causa reale”.
Casa di Cura Villa Stuart
Via Trionfale, 5952 (00136 Roma)
06. 355281 – 06. 35528200/308
www.villastuart.it
[email protected]"
la
Sanità Lazio
CRONACHE
martedì 24 giugno 2014 pagina 14
del
IL CASO
ENNESIMO COLPO DI SCENA NELLA VICENDA DELLA FONDAZIONE
DI VIA ARDEATINA
S.Lucia, la Lorenzin stoppa ( 9 mesi dopo)
il decreto Zingaretti sui pagamenti pregressi
Una bufala? Ma forse c’è sotto qualcosa
Ipotesi inquietanti, mentre la Fondazione sfodera le unghie e appare decisa ad andare fino in fondo, seguendo anche le vie giudiziarie
E Assotutela denuncia il Ministero alla Procura. Alla fine la vicenda si potrebbe trasformare in una buccia di banana
di Giulio Terzi
La replica
della Fondazione
S.Lucia
U
n paio di agenzie battono nel
tardo pomeriggio di qualche
giorno fa una nota della
Giunta Regionale: il ministero, si dice, si è espresso
contro il decreto che autorizzava i pagamenti
pregressi alla Fondazione S.Lucia. È un clamoroso colpo di scena nella vicenda che vede
protagoniste la Regione e la struttura d’eccellenza di via Ardeatina. Due giorni dopo era
prevista in commissione sanità una audizione
dei vertici della Fondazione e (strumentalmente) ogni tentativo di approfondire il confronto era stato rimandato a quella fatidica
data. Poi arriva il colpo a sorpresa – meglio
sarebbe dire a tradimento – che spiazza tutti
e pone la questione sotto una luce diversa.
Immediata, dura, fredda la reazione del S.
Lucia, che in una nota inviata alle agenzie definisce priva di ogni fondamento la presa di
posizione del Ministero in quanto il provvedimento in questione emesso il 21 ottobre
2013 non è stato contestato per tempo né dal
Ministero né dalla Regione, E’ divenuto inoppugnabile e quindi è stato doverosamente
eseguito, scrive la Fondazione, “Ne consegue
come siano speciose le considerazioni ora
esposte dal cd. tavolo tecnico e sorprendente
qualsiasi ipotesi di riaprire la questione”, aggiunge la nota sottolineando che la decisione
non può più essere messa in discussione e che
il farlo metterebbe in gravissime difficoltà
l’istituto. La audizione in Commissione avviene, ma l'attenzione è ovviamente già stata
spostata sul nuovo elemento. Non sono più i
vertici della Fondazione i protagonisti, bensì
il responsabile della Cabina di Regia
D'Amato che come fosse una parte terza nella
questione richiama alla necessità di aprire un
confronto con il Ministero, un tavolo, etc etc.
L'operazione è riuscita, si è perso nuovamente tempo e si diluiranno i tempi. Era
quello che si proponeva fin dal primo momento Zingaretti, evidentemente. Alla Fondazione non resta che abbozzare o protestare
e mettere in campo nuove iniziative per ridurre l'avversario (non si può chiamare altrimenti alla ragione)
C’ è sotto qualcosa? Fin troppo facile ipotizzarlo. I tecnici del Ministero si svegliano mesi
dopo (a tempo giudiricamente scaduto) per
contestare una decisione presa dal commissario ad acta? Chi ha ispirato questa mossa?
E’ un ennesimo dispetto, una ritorsione, un
modo per prendere tempo e rimandare per
l’ennesima volta una discussione pubblica e
diretta? Probabilmente c'è dell'altro e l'operazione rientra in un giro di interessi più complesso, ampio e articolato. Troppe cose si
muovono dietro le quinte della sanità laziale.
C'è chi i favori li fa e chi li riceve. E' una spiegazione. Inquietante. Solo qualche giorno fa
il capo di gabinetto di Zingaretti, Venafro,
aveva sollecitato un incontro con i vertici del
S.Lucia. Sapeva della tegola che stava per cadere sulla testa dell’istituto? La polpetta av-
La nota della Regione
Con una nota di ieri del direttore della programmazione sanitaria, il ministero della Salute ha comunicato alla struttura commissariale del Lazio il parere contrario al decreto
75 firmato dal presidente Nicola Zingaretti lo scorso 6 marzo con cui si autorizzavano
i pagamenti pregressi all’ospedale SantaLucia, perche’ giudicati troppo vantaggiosi
per l’istituto. Con l’approvazione del provvedimento, infatti, la Regione Lazio dava esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato 5890 del 2012, e la conseguente sentenza
del Tar 7902/2013, e riconosceva all’Irccs di via Ardeatina, la remunerazione stabilita
per le prestazioni erogate nel 2007, cosi’ come determinata dal Commissario ad acta
nominato dal Tribunale. Si sarebbe chiusa in questo modo una vertenza che durava da
sette anni, dando seguito ad una sentenza definitiva del massimo organo della giustizia
amministrativa. Con la nota inviata ieri dal ministero della Salute, si torna sostanzialmente al punto di partenza. Nei prossimi giorni, la Regione Lazio interpellera’ il ministero della Salute per avere lumi su come procedere e chiudere l’annosa vicenda. E
anche per capire se le sentenze della Magistratura debbano essere rispettate da tutte
le articolazioni dello Stato oppure se, come sembra, debbano contemplare delle eccezioni”. Lo comunica, in una nota, la Regione Lazio.
velenata era già stata confezionata, si deve
supporre. Quindi? Ipotizzare una strategia
machiavellica da parte degli Zingaretti boys
non è poi un grande azzardo. Messi sotto
pressione da ogni parte, assediati dentro e
fuori la commissione sanità avrebbero realizzato un ardito gioco di sponda. A sollevare la
questione, a freddo, con mesi di ritardo, è un
soggetto terzo, che si sveglia improvvisamente e boccia una decisione presa dal commissario ad acta, Zingaretti, e sottoscritta dal
sub commissario governativo Botti. Quel pagamento autorizzato, relativo a pratiche pregresse sarebbe troppo vantaggioso per il
S.Lucia. Bocciamo tutto. Intanto. E tutti i crediti, i milioni che il S.Lucia rivendica e che
mille sentenze giustificano? A quel punto
Zingaretti può alzare le braccia e affermare seraficamente che lui non c’entra, che è tutta
colpa del Ministero e che lui si adegua. E’ uno
stop al cronometro, si ferma tutto, intanto
fate pure il vostro bel ricorso, ricominciate a
Con il comunicato della Regione Lazio
dal titolo “SANTA LUCIA; Regione Lazio,
Ministero Salute contrario a decreto che
applicava sentenza magistratura” si riferisce che con nota del 16/6 il Ministero
della Salute ha espresso parere contrario
al provvedimento con cui la stessa Regione ha autorizzato i pagamenti pregressi del 2007 all’IRCCS Santa Lucia.
Tale affermazione è destituita di ogni fondamento.
Infatti il provvedimento emesso il
21/10/2013 dal Commissario ad acta
nominato dal Consiglio di Stato ha natura
giurisdizionale e non è stato contestato
né dal Ministero (che era l’amministrazione principalmente interessata) né
dalla Regione. E’ divenuto inoppugnabile
e quindi è stato doverosamente eseguito
dalla Regione. Ne consegue come siano
speciose le considerazioni ora esposte
dal cd. tavolo tecnico e sorprendente
qualsiasi ipotesi di riaprire la questione.
In uno stato di diritto le decisioni giurisdizionali e dei commissari nominati dal giudice o si contestano nei termini di legge
– come nel caso non è avvenuto – o si
eseguono – come nel caso è doverosamente avvenuto – e non può più essere
messo in discussione a pena di atti arbitrari e abusivi che causerebbero danni
gravissimi all’IRCCS Santa Lucia che
piuttosto deve vedersi riconosciute
anche tutte le somme relative agli anni
successivi il cui mancato pagamento sta
mettendo a rischio la stessa.
E Assotutela denuncia il Ministero
alla Procura della Repubblica
chiedere, a rivendicare. Ne riparliamo, insomma.
Probabilmente c'è
dell'altro e l'ope- Con una denuncia querela alla Procura della Repubblica, con un
razione rientra in azione di responsabilità civile nei confronti del Ministero e con interun giro di inte- rogazioni parlamentari, tenteremo di fare luce mettendo il nostro leressi più com- gale gratuitamente a disposizione per la vicenda Santa Lucia. Lo
plesso, ampio e dichiara in una nota il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.
articolato. Troppe il provvedimento emesso il 21/10/2013 dal Commissario ad acta
cose si muovono nominato dal Consiglio di Stato ha natura giurisdizionale e non è
dietro le quinte stato contestato né dal Ministero né dalla Regione. E’ divenuto inopdella sanità la- pugnabile e quindi è stato doverosamente eseguito dalla Regione.
ziale. C'è chi i fa- Arrestare questo processo significa soprattutto mettere a rischio la
vori li fa e chi li sopravvivenza stessa del Santa Lucia, conclude Maritato.
riceve. E' una
spiegazione. Inquietante. Ma la realtà non effetto boomerang. Chissà che questa vicenda
può essere stravolta fino a questo punto. Ed è non si trasformi in una buccia di banana per
logico che a Fondazione sfoderi le unghie e la sua Giunta. Pare che Renzi non ami partiche l’opposizione alla Giunta Zingaretti si colarmente Zinga e i suoi. E il premier ha diprepari a dare battaglia. Esiste giustizia ed esi- mostrato di non farsi tanti scrupoli quando
ste quello che viene comunemente chiamato c’è da rottamare qualcosa o qualcuno.
SANITÀ&RICERCA
martedì 24 giugno 2014 pagina 15
la
Sanità Lazio
del
UN “MODELLO” SEMPLIFICATO DI TRAUMA CRANICO
LO STUDIO ANALIZZARE
PER MIGLIORARE L’APPROCCIO TERAPEUTICO-RIABILITATIVO
R
aramente il quadro che si presenta
al
neurologo, al
neuropsicologo
e al terapista della riabilitazione che opera attorno al paziente con una lesione
cerebrale di tipo traumatico è
netto e definito. Anzi, generalmente è complesso e presenta
diverse criticità al punto che da
rendere difficile capire quale
elemento della terapia - farmacologica e/o riabilitativa - si riveli più efficace. Semplificare il
quadro, può consentire di
identificare la strategia più efficace da perseguire e di avere
maggiore chiarezza per prognosi e progetto riabilitativo.
E’ il senso di uno studio svolto
presso la Fondazione S.Lucia
(Selective Cognitive Dysfunction Is Related to a Specific
Pattern of Cerebral Damage in
Persons With Severe Traumatic Brain Injury) e pubblicato
su Journal of Head Trauma
Rehabilitation.
Il lavoro parte da una considerazione di fondo. Il deficit cognitivo è una delle consegue-n
ze più comuni dopo una lesione cerebrale di tipo traumatico (TBI). Tuttavia, il deficit
cognitivo dopo TBI non è un
unitario ma coinvolge diversi
domini. Fra questi, il disturbo
della memoria episodica e
delle abilità esecutive sono i
deficit cognitivi più frequentemente osservati e quelli che
provocano la più grande disabilità nella vita quotidiana dei
Indagare il caso semplice
per affrontare meglio uno complesso
Uno studio svolto presso la Fondazione S.Lucia (Selective Cognitive Dysfunction
Is Related to a Specific Pattern of Cerebral Damage in Persons With Severe
Traumatic Brain Injury) e pubblicato su Journal of Head Trauma Rehabilitation
pazienti. All’eterogeneità
del disturbo
cognitivo si
aggiunge
u n ’e t e r o g e neità nella localizzazione e
nella natura
del danno neuroanatomico
dopo TBI. Infatti, i principali meccani
smi di danno
cerebrale primario nel TBI,
possono essere o un
danno cerebrale focale,
con contusioni, lacerazioni, ed
emorragia intracranica, o un
danno cerebrale diffuso conseguenza delle forze di accelerazione / decelerazione del
trauma stesso. Molti pazienti
TBI presentano entrambi i
meccanismi, e il danno cerebrale primario può evolversi
nel tempo determinando un ulteriore compromissione cerebrale (danno secondario).
L’idea che ha fatto da cornice
allo studio è stata quella di in-
dagare alcuni aspetti della relazione cervello-comportamento
partendo dallo studio di gruppi
che mostrino un “modello” di
TBI più semplice. I ricercatori
hanno dunque deciso di controllare almeno un aspetto della
eterogeneità della lesione cerebrale di tipo traumatico: la variabilità del danno cognitivo.
Lo scopo ultimo dello studio
era indagare se i pazienti che
mostrano un danno cognitivo
selettivo presentino anche un
danno cerebrale selettivo.
A questo scopo
sono stati selezionati
mediante
un
esame clinico e
neuropsicologico accurato
pazienti con
un deficit isolato di memoria episodica o
delle funzioni
esecutive. A
conferma della
rarità dei deficit cognitivi
selettivi dopo
TBI, sono stati
trovati solo 15
pazienti su un campione di 185,
che rientravano nei criteri di inclusione dello studio. Il lavoro
di selezione del campione è durato ben 2 anni ed ha richiesto
la collaborazione di diverse
Unità Operative della Fondazione Santa Lucia.
Il campione finale è stato dunque di 8 pazienti con trauma
cranico con deficit memoria
episodica e senza deficit esecutivi, 7 pazienti con compromissione della funzione esecutiva e
preservata memoria episodica e
16 controlli sani. Si è riscontrato che ad un danno cognitivo
focale corrisponde un localizzazione del danno cerebrale
ugualmente selettiva. Infatti i
pazienti con trauma cranico e
compromissione delle funzioni
esecutive presentano lesioni focali che coinvolgono i lobi frontali, mentre i pazienti con
disturbi della memoria episodica mostrano atrofia della
struttura temporale mesiale
(ippocampo).
Ciò che è interessante dunque è
il potenziale dell’approccio proposto nel lavoro dei ricercatori
del S. Lucia. Indagare cosa succede in condizioni più semplici,
meno eterogenee, per quanto
siano rare, può aiutare a dipanare la complessità e portare
alla realizzazione di azioni più
mirate nell’attività clinica giornaliera e a lungo termine. In
altre parole, la capacità di delineare in modo più preciso relazioni cervello - comportamento associati a TBI può avere
implicazioni specifiche per la
prognosi ma anche per strategie
di trattamento riabilitativo.
La ricerca è il frutto della collaborazione di diverse unita operative presso la Fondazione
Santa Lucia: l’Unità PostComa (Drs Bivona, Catani, and
Formisano), l’Unita di Diagnosi e Riabilitazione Neuropsicologica (Dr Ciurli), e il
Dipartimento di Neuriologia
Clinica e Comportamentale
(Drs Di Paola, Costa, Phillips,
and Prof. Caltagirone, and Carlesimo).
Sanità
Lazio
la
del
Supplemento
di ONLINE-NEWS
Quotidiano
di informazione
indipendente
Iscritto al Tribunale di Roma
n.437/2009
dall 18/09/2009
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Giovanni Tagliapietra
stampa
Arti grafiche Boccia spa
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84131 Salerno
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martedì 24 giugno 2014 pagina 17
IlCORRIERE ROMA
LITORALE
IL CASO
DI
LE MANIFESTAZIONI ESTIVE E LA CHIUSURA AL TRAFFICO
SCATENANO LA PROTESTA DEI COMMERCIANTI
Ascom, così… rischiamo di chiudere
di Enzo Bianciardi
U
na città senza auto che
affossa il commercio.
E’ iniziata tra le polemiche infatti, dallo
scorso 14 giugno e si
protrarrà fino al 24 agosto, la pedonalizzazione del lungomare con chiusura
notturna di quasi due chilometri e
mezzo. L’inizio, però, è stato un flop. In
strada solo pochi volenterosi a far compagnia ai vigili urbani schierati per
bloccare gli accessi e dirigere il traffico
verso le aree sosta. Degli eventi promessi non c’è traccia, mercatino sul
pontile a parte e l’isola pedonale è rimasta “isolata”….Il Comitato civico
2013 ha presentato, a seguito di quanto
rilevato, regolare diffida ai vigili urbani
a riaprire il lungomare le notti estive,
visto che gli unici eventi registrati non
occupano la sede stradale. Intanto
l’Ascom sceglie la linea dura. Lo scorso
mercoledì 18 giugno gli esercenti del
centro storico di Ostia, per la seconda
volta dalla presidenza di Andrea Tassone, hanno abbassato le saracinesche
per protestare contro la scellerata pedonalizzazione del lungomare. “L'abbiamo già sperimentato ad ottobre e ad
aprile. – ha dichiarato Luca Capobianco, presidente dell’Ascom - La
chiusura al traffico ha comportato una
pesante flessione delle vendite per i
commercianti. In questo caso, poi,
sono state anche previste attività in
aperta concorrenza con gli operatori
commerciali locali. I punti ristoro, in
particolare, sottraggono clientela a
chioschi, bar e ristoranti. Ma c'è di più.
Il lungomare di Ostia è una strada di
scorrimento strategica. Non esiste una
viabilità alternativa, dunque, le altre direttrici rischiano di essere paralizzate
dal traffico e inghiottite dallo smog. Il
lungomare è anche parcheggio: con la
pedonalizzazione si vanno a perdere
circa 2800 posti auto e le aree di sosta
individuate dal Municipio sono molti
distanti. Per collegarle al lungomare
pedonalizzato non sono previsti busnavetta, invece, si parla genericamente
di un accordo con l'ATAC per il “potenziamento delle linee di trasporto
LETTERA APERTA AL SINDACO MARINO DELL’ASSOCIAZIONE ONDA CIVICA
“Invece del turismo, il territorio va riqualificato”
In una lettera aperta al Sindaco di Roma Ignazio Marino ed al Presidente del X° Municipio Andrea Tassone, Mario Falconi, presidente di “Onda Civica”, una nuova associazione di cittadini, ha fatto il punto della situazione in considerazione della pedonalizzazione e del tentativo di promuovere il mare di Roma come luogo….di vacanza e divertimento. “…Vorrei sottolineare scrive Falconi - che noi amiamo il territorio di Ostia e dintorni in modo passionale, ma anche struggente per il pesante degrado
urbano che regna sovrano ed incontrastato: strade indecorose; ambienti sporchi; parchi gioco incustoditi e senza la minima
manutenzione, laddove le aree diventano luoghi di pericolo anziché di svago per i bimbi; una pineta meravigliosa che però è diventata luogo deputato ad ogni tipo di prostituzione e di spaccio; collegamenti viari con il centro città che non riescono a sopportare nemmeno i flussi quotidiani di traffico…. una rete di trasporti insufficiente e soprattutto non rispondente alle reali
esigenze dell'utenza….Allora, ci vengono oggettivamente alcuni dubbi. Il primo: ma quando si vogliono invitare a casa propria
degli ospiti (in questo caso i romani in cerca di svago...), non si dovrebbe, come prima cosa, darsi da fare per renderla "più accogliente e pulita"?
E poi ancora: le auspicate risorse economiche, frutto del "divertimento di molti", a chi andranno…..? Ci sarà, per caso, una
"speranzella" che parte di quelle risorse possano essere utilizzate attraverso un virtuoso accordo preventivo pubblico-privato,
per riqualificare Ostia?
E.B.
T
utto è pronto sul lungomare di Ostia per ospitare il più grande
spettacolo aereo italiano. L'edizione 2014 del “Roma International Air Show”, in programma
dal 27 al 29 giugno riserverà, infatti, grandi ed importanti sorprese
agli oltre un milione di appassionati
che nelle precedenti manifestazioni
hanno affollato il lungomare. Il
Team Italia, delegato dall’Aero Club
Volere e Volare, ha organizzato
l’evento e come già per le edizioni
del 2009 e del 2012, al “Roma International Air Show” sono stati invitati, le maggiori pattuglie
acrobatiche continentali (i “Red Arrows” inglesi, la Patrouille de
France, le Patrulla Aguila e ASPA
dalla Spagna, la Patrouille Suisse
dalla Svizzera e il Team 60 dalla Svezia), anche i grandi team aerei internazionali, quali: gli Snowbirds dal
Canada, gli ” Al Fursan Team” dagli
Emirati Arabi Uniti, i Russian
pubblico” senza specificare quante corse in
più sono state programmate. Oltretutto,
non si fa menzione
dell'eventuale prolungamento dell'orario di
servizio: la pedonalizzazione si spinge
anche fino alle 3 e
mezza, mentre di solito l'ultima corsa degli
autobus è prevista per
mezzanotte”.
“Il senso di questa manifestazione – ha replicato Andrea Tassone
– è quello di provare a
ripensare la nostra città, di restituire
spazi alla socializzazione e all’aggregazione dei giovani e delle famiglie, per
vivere la nostra città all’aria aperta, a
piedi, sui rollerblade o in bicicletta e
creare un modello ciclopedonale, caro
a tante altre cittadine che si affacciano
sul mare. C’è bisogno di cambiamento.
Il nostro territorio non ha bisogno di
“pannicelli caldi” ma di una terapia
d’urto, in grado di risvegliare il tessuto
sociale ed economico”. L'aspetto più
grave dell'intera vicenda riguarda però
la mancanza di confronto e di concertazione: le associazioni di categoria e i
residenti del lungomare sono stati letteralmente ignorati e la kermesse è
stata autorizzata con una delibera di
giunta, senza passare per le commissioni e il consiglio. E' un'offesa alla democrazia e alla comunità. “Il problema
è che con questa “sperimentazione” –
continua Capobianco - le attività produttive di questo territorio rischiano di
sparire. Per questi motivi, abbiamo celebrato il funerale del commercio locale, con tanto di processione e carro
funebre. Il “Bar Sisto” di piazza Anco
Marzio - una delle attività storiche di
Ostia - ha annunciato che non riaprirà
fino a quando il Municipio non rivedrà
le sue decisioni in merito al diritto di
accesso sul lungomare”.
IN PROGRAMMA DAL 27 AL 29 GIUGNO
LA PIÙ GRANDE MANIFESTAZIONE AEREA ITALIANA
IL LUNGOMARE SARÀ
CICLOPEDONALE
“Ostia
Mon Amour”
La manifestazione “Ostia Mon Amour”
che prevede la chiusura alle auto dalla
domenica al giovedì dalle ore 20.30
alle ore 1.30; il venerdì e il sabato dalle
ore 20.30 alle ore 3.30. Il Municipio ha
previsto sette aree parcheggio, tutte
lontane dall’area pedonalizzata: stazione Cristoforo Colombo della RomaLido; piazzale Cristoforo Colombo lato
destro; piazzale Cristoforo Colombo
lato sinistro; viale Mediterraneo;
piazza Bottero; via della Martinica; via
dell’Idroscalo, più due, riservate alle
categorie svantaggiate, relativamente
vicine al centro: via Giuliano da Sangallo e piazza Sirio. In totale, secondo
stime dei vigili urbani, sarebbero stati
individuati circa 2.500 posti auto, mediamente distanti, però, dal centro
città e dal pontile alcuni chilometri (dai
4 ai 7 chilometri). La terapia proposta
per aggirare il problema sarebbe il potenziamento dei bus e della metropolitana, soluzione poco gradita e
sempre trascurata da famiglie e turisti.
L’altro aspetto da risolvere sono i parcheggiatori abusivi che presidiano saldamente le poche aree sosta nei pressi
del centro e che estenderebbero la loro
influenza anche ai nuovi parking. Per
quanto riguarda la ferrovia Roma-Lido,
il Municipio ha informato che dal 1°
luglio verrà prorogato il servizio fino
all’una di notte, il venerdì, il sabato e
la domenica. Anche questa è una soluzione che non produrrà, in riferimento a precedenti esperienze grandi
effetti, difficile che le “famiglie” scelgano di venire in treno al Lido e di tornare a casa dopo le due di notte con lo
stesso mezzo.
E.B.
stria nazionale. Com’è noto: le
giornate di venerdì 27 e sabato
28 giugno saranno dedicate alle
prove, mentre la manifestazione aerea vera e propria si
svolgerà domenica 29 giugno a
partire dalle 13. L'evento potrà
contare anche sul nuovissimo spazio
Expo, un vero e proprio villaggio
posizionato in piazza Sirio e sul lungomare Caio Duilio, nell’area verde
antistante gli stabilimenti “Belsito”
e “Plinius”, che avrà fini esclusivamente espositivi, commerciali e culturali. Dalla presenza di velivoli in
mostra statica ai simulatori di volo:
le iniziative previste per l'edizione
2014 saranno tutte pensate per far
crescere ancora l’interesse attorno al
Air Show, coinvolgendo e affascinando il pubblico, in cielo e in
terra….Tra i temi fondamentali
resta l’obiettivo di far conoscere, approfondire e promuovere gli universali valori della cultura aeronautica.
En. Bia.
Air Show, lo spettacolo del volo
Knights, i Royal
Jordanian Falcon,
e i Turkish Stars
dalla Turchia.
Alla
pattuglie
acrobatiche si affiancheranno i
più importanti
team aerei da
Olanda, Belgio,
Danimarca, Polonia, e nuovam e n t e
dall’Inghilterra,
Francia, Russia,
Svizzera, Svezia e
Turchia. Uno spettacolo nello spettacolo, capace di catalizzare l’attenzione per oltre due ore. Per quando
riguarda la presenza italiana, oltre
alle amatissime Frecce Tricolori,
protagoniste assolute dell’evento,
sono state previste le dimostrazioni dei velivoli
del Reparto Sperimentale Volo di
Pratica di Mare, il
lanci di paracadutisti, il passaggio
dei velivoli della
Protezione Civile
che eseguiranno,
a pochi metri
dalla spiaggia, un
ammaraggio, i
passaggi degli
aerei militari ed il
consueto saluto dei jet di linea
dell’Alitalia, oltre agli innovativi assetti di volo istituzionali e dell’indu-
IlCORRIERE ROMA
martedì 24 giugno 2014 pagina 18
POLITICA&REGIONE
DI
LABORATORIO
CIVITAVECCHIA
I DOSSIER TIRRENO POWER E HCS IN PRIMO PIANO,
IL NEO SINDACO CI PROVA
Emergenza lavoro, prime spine per Cozzolino
di Patrizio Lemme
I
l tempo di nominare la
giunta e di completare le
pratiche per il passaggio
delle consegne e per il neo
sindaco di Civitavecchia
Antonio Cozzolino è già alle prese
con i dossier che si accumulano sulla
sua scrivania del neo sindaco di Civitavecchia. Una città oggi avvilita
sotto dimensionata rispetto al suo
potenziale. Su Cozzolino ricade la
pesante responsabilità di riportarla
ai livelli che le competono. Certamente ha ereditato un comune in
grave difficoltà, soprattutto sul
piano dell'ambiente (con pesanti
percentuali di inquinamento), della
gestione dei rifiuti e della disoccupazione; Cozzolino deve muoversi
su più fronti e tutti gli occhi sono
puntati su di lui. Il piazzamento di
un necessario spartitraffico all'altezza dell'ingresso del porto a pochi
giorni dall'elezione, mostra sicuramente una insperata attenzione ai
dettagli e ora i cittadini - convinti
della necessità di archiviare in fretta
i guasti della vecchia politica - si augurano che il neoeletto sia all'altezza
anche dei compiti più elevati. Le
grane non mancano e la nuova amministrazione deve far fronte subito,
ad esempio, alla delicata situazione
degli operai di Torre Valdaliga Sud
dopo le scelte operate da Tirreno
Power. I dipendenti, messi in mobilità, hanno infatti avviato uno sciopero della fame a partire dal 16
giugno: il giorno successivo il Sin-
daco Cozzolino ha incontrato i sindacati e i rappresentanti dell'azienda
per aprire un nuovo canale di dialogo.
Tra i dossier c’è quella della Tia del
2011. Non è ancora ben chiara la
posizione di Cozzolino sulla tassa
straordinaria sui rifiuti che Tidei
aveva imposto retroattivamente durante il suo mandato e sulla quale, in
campagna elettorale, il candidato
M5S aveva promesso soluzioni alternative. Una situazione assai delicata, persino il Codacons ha inviato
una lettera al nuovo inquilino del
Pincio, affinchè chiarezza al più presto. E a ragion veduta, visto che
la TIA è già stata dichiarata illegittima dal TAR.
Sul piano strettamente politico
c’è da ricordare che lunedì 23 c’è
stato il primo Consiglio Comunale, in occasione del quale Cozzolino ha prestato giuramento e
illustrato il suo piano di lavoro.
Un elemento è chiaro da subito,
il M5S detiene la maggioranza
assoluta e non scenderà a patti
con nessuno. La gente mediamente mostra interesse e fiducia.
Gli amministratori del passato
non hanno portato a soluzione problemi ed emergenze, dicono in
molti, proviamo l’alternativa grillina. "Ho scelto di dare la mia fiducia
a Cozzolino – afferma Serena, studentessa, elettrice 5 stelle – e il motivo è legato ad una grande
delusione verso le precedenti amministrazioni comunali, al fatto di non
trovare assolutamente tollerabile
ECCO DOVE TROVARCI
supermercati
SUPERMERCATO PIM CORTINA D’AMPEZZO
VIA TRIONFALE, 8044 00135 ROMA
SUPERMERCATO PIM TORREVECCHIA
VIA DI TORREVECCHIA 313 00168 ROMA
SUPERMERCATO PIM MAFFI
VIA PIETRO MAFFI, 114 00168 ROMA
SUPERMERCATO PIM FONTANILE
VIA DI TORREVECCHIA, 590 00168 ROMA
SUPERMERCATO PIM ODERISI
VIA ODERISI DA GUBBIO, 133 00146 ROMA
SUPERMERCATO IPERFAMILY
VIA DI TORREVECCHIA, 1050 00168 ROMA
SUPERMERCATO PIM NEWTON
VIA FELICE BELLOTTI, 2 00151 ROMA
SUPERMERCATO PIM CASALOTTI
VIA PIEDICAVALLO, 39 00166 ROMA
SUPERMERCATO PIM IGEA
VIA IGEA, 42/44 00135 ROMA
SUPERMERCATO PIM BIOLCHINI
VIA LUIGI BIOLCHINI, 15 00146 ROMA
SUPERMERCATO PIM BRAVETTA
VIA DI BRAVETTA, 403 00164 ROMA
SUPERMERCATO PIM
VIA TERESA DE GUBERNATIS SNC
SUPERMERCATO PIM
VIA VIARA DE RICCI, 51
che debbano essere i cittadini a pagare per le mancanze di gestioni evidentemente inadeguate. Penso
anche all'inquinamento e alla riconversione a carbone della nostra centrale, che ha determinato un
aumento pauroso delle malattie, in
primis, purtroppo, dei tumori.
Spero che le cose cambino". Certo,
Cozzolino non è un politico di pro-
fessione, ma la gente
vede in lui un rappresentante onesto in grado di
dare voce a una cittadinanza che sta pagando le
conseguenze di gestioni
fallimentari e che ha
perso ogni fiducia nella
vecchia politica. C’è
anche chi, ovviamente,
la pensa diversamente e
non ha digerito la sconfitta. Come Jacopo, elettore PD: "Tidei era l'unico in grado
di contrapporsi ai forti interessi economici che ruotano intorno al
porto. In più il programma della sua
coalizione era il più completo e dettagliato degli schieramenti". Forte
tensione anche al mercato, cuore
pulsante della città, dove si sono accesi gli animi tra i commercianti. Infatti, solo alcuni di essi si sarebbero
trasferiti nella nuova struttura in
tempo per non incorrere nei 5 mila
euro di multa e nella revoca della licenza, ma ovviamente chiedono che
la legge venga rispettata da tutti.
Una bella gatta da pelare per l'assessore alla Cultura, al Turismo e al
Commercio d'Antò che ha già fissato un incontro con i rappresentanti della categoria. C’è poì la
patata bollente, la vicenda più difficile e travagliata: quella della HCS.
Cozzolino, infatti, avrebbe deciso di
"congelare" circa 600 mila euro destinati all'azienda, ma così facendo
potrebbe esporre la stessa e i suoi dipendenti a maggiori difficoltà. Da
una parte c'è quindi la necessità di
risanare il bilancio comunale, dall'altra quella di non lasciare al proprio
destino le persone e i lavoratori che
ruotano intorno ad HCS. Lo aspettano tutti con il fucile puntato.
SI RINGRAZIANO I SEGUENTI ESERCENTI CHE CI OSPITANO E DISTRIBUISCONO OGNI SETTIMANA
edicole
ARNAUDI ANTONIO
Via Merulana, 139
ARPINI BRUNA
Piazza del Parlamento
BALZOTTI LUCIANO
Via del Tritone, 152
BONELLI ALFREDO
Via Roma Libera, 22
BRESSI VITTORIA
Via Ripetta/Via Tomacelli
BUFFONI NADIA
Via XX Settembre, 96/97
CAIAFFA BRUNO
Largo del Tritone
CAMPONESCHI RITA
Galleria Colonna
(Alberto Sordi)Largo Chigi
CANU ANNA
Salita de Crescenzi/
Pantheon
CASUCCI SILVANA
Piazza Sonnino
CECCHINI BEATRICE
Piazza Farnese
CIARDULLI FRANCESCA
Viale Carlo Felice/
San Giovanni
COLASANTI ELENA
Piazza Pasquale Paoli
DE CAROLIS ALDO
Piazza San Silvestro, 13
DE SERIO EDOARDO
GALLONI MASSIMO
Piazza Indipendenza
DE SILVESTRI WANDA
Largo Tassoni
Corso Vittorio
DI STEFANO FIORELLA
Piazza Cinquecento, 64
Via d’Azeglio
DURANTINI MARCO
Vicolo Sciarra /
Via del Corso
FARINA ROSSANA
Piazza Campo de’ Fiori, 2
FERDINANDI MARILISA
Piazza della Minerva, 37
FERRI SERGIO
Piazzale Albania
FIORETTI ANDREA
Viale Trastevere
ang. Via Morosini
FURINI ENRICO
Piazza del Gesù, 48
GIORGETTI MARIA GRAZIA
Piazza Capranica
GIUSTI ROBERTA
Piazza del Viminale
GRECO MARCO
Piazza di Spagna, 57
GREGORI BRUNO EREDI
Via Zanardelli
altezza civ. 16/1
LORIA AURORA
Via E. Filiberto
Altezza civ. 144
MANCINI ALBERTO
Via della Dogana vecchia
MASINI ANTONIO
Piazza Fontanella
Borghese
MASSARONI ELISA
Largo Arenula
MATTEUCCI MARISA
Piazza santa Maria
Liberatrice
MILLO SERGIO
Via dei Sabini
Via del Corso
NOTARPIETRO ELENA
Via Boncompagni, 12/14
PERUGINI CINZIA
Viale Manzoni
Via Merulana
RO.MA SRL
Via Sora
Corso Vittorio Emanuele
ROMANO FRANCESCO
Via Marmorata/Largo Gelsomini
SIRAMA SNC
Piazza Benedetto Cairoli
STAIANO MARINA
Via Merulana, 204
TERASCHI PRISCILLA
Via della Scrofa, 101
VENDITTI STELLA
Via Celimontana, 5
VERDONE MARIA ANTONIETTA
Via Mario de’ fiori/
via della Croce
VITELLI MAURIZIO
Via Flavia, 52
EDICOLA
Piazzale Roberto Ardigò
EDICOLA
Piazza Morelli
EDICOLA
Via Rosa Raimondi Garibaldi
TOMASSI
viale Cortina d'Ampezzo
BRUGÈ PIERINA
Corso di Francia
martedì 24 giugno 2014 pagina 19
SCENARI
IlCORRIERE ROMA
POLITICA&REGIONE
È DECISO, I CANTIERI APRIRANNO NELL'APRILE 2015
DI
LE MANIE ASTROLOGICHE
di Patrizia Tamiozzo Villa
con leggerezza e ironia, alcune caratteristiche ricorrenti, quelle un po'
maniacali, dei segni zodiacali. L'astrologia semplice e divertente
(giovedì, 12 giugno 2014)
♈ Ariete (21 Marzo-20 Aprile)
Giove e Marte in aspetto negativo al vostro Sole
vi sconsigliano la dialettica pungente e vi esortano alla calma interiore;per fortuna Mercurio
positivo vi consiglia le mosse opportune per
avere un buon accordo con tutti.
♉ Toro (21 Aprile-21 Maggio)
Venere vi rende molto affascinanti ma Saturno
in opposizione vi consiglia di lasciar perdere
eventuali corteggiatori e di tenervi stretto il vostro amore,solo così sarete contenti ,in famiglia
e fuori. Soddisfazioni dai figli con bei voti a
scuola.
Troppo bello per essere vero:
la Roma-Latina parte sul serio?
C
i sono voluti 13 anni per arrivare
ad un punto fermo. Era - e fino
a che la prima pietra non sarà posata i dubbi resteranno - una
delle grandi opere ritenute
utili/indispensabili/inutili/dannose e come
tali tenute a galleggiare nel limbo, Pare che improvvisamente qualcuno abbia cambiato il
verso della storia.. E la Roma-Latina si fa sul
serio, nonostante le battaglie ambientaliste
non ancora concluse e i contenziosi non del
tutto estinti.- l’autostrada diventerà realtà: i
cantieri apriranno il 4 aprile 2015, lo ha annunciato Vincenzo Pozzi, commissario governativo straordinario per l’esecuzione del
Corridoio Tirrenico Meridionale, che ha indicato anche - e questo fa sorridere - la data dell'apertura al traffico: 30 marzo 202. Si tratta di
186 chilometri, di cui cento in autostrada.
Costo per chilometro 14, 6 milioni di euro,
costo complessivo lordo dell’intervento è pari
a 2.728,7 milioni di euro. La vicenda Mose
scotta, di questi tempi. Ma serve essere ottimisti. La nuova infrastruttura avrà effetti positivi
nello sgravare le altre arterie di grande scorrimento. Ad opera realizzata si stima che si avrà
una riduzione del traffico del 40% sulla RomaFiumicino, del 19% sul Gra, del 12% sulla Colombo, del 22% sulla Pontina. Ci sarà an che un
riflesso indotto sulla sicurezza, oggi la Pontina
è la terza strada per numero di incidenti per
chilometro. Infine le ricadute occupazionali
stimate in 4000 addetti, diretti e indiretti, durante la fase di realizzazione dell’opera; 182
posti stabili diretti nei 50 anni successivi di gestione; 50.000 unità di lavoro annue indirettamente create nell’indotto nel periodo di
gestione. Una scommessa che vale.
esercizi commerciali
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VIALE I. MONTANELLI 130
MONTANI ICE
VIA DI CASALOTTI, 59/A
GELATERIA RETRÒ
VIA BALDO DEGLI UBALDI, 118
LA CAFFETTERIA MASSÌ
DI SCARDELLA MASSIMILIANO
VIA G. ALLIEVO 41 ROMA
BAR TABACCHI LEANDRI
VIA PAOLA FALCONIERI 81 ROMA
BAR A QUATTRO SRL
DI MONTECCHIARI PATRIZIO
VIA P. VENTURI 73 ROMA
BAR DI LA MARCA LUCIANO
VIA TOR DE SCHIAVI 153/A ROMA
KRISTAL BAR SNC
CIRC.NE NOMENTANA, 568-570 ROMA
BAR GELATERIA TERRA ANNAMARIA,
VIA LIVORNO 13 ROMA
PASTICCERIA SALENTINA
VIA LAGO TANA 51 ROMA
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BAR CIRCO MASSIMO
VIALE AVENTINO, 14 ROMA
GA MA DA SNC
VIALE AVENTINO 28 ROMA
LIBRIZZI GIORDANA
VIALE AVENTINO 101 ROMA
STINZIANI ANGELO
VIALE AVENTINO 78 ROMA
GELATERIA PUDDINU
VIALE AVENTINO 59 ROMA
BAR AUGUSTO MASSIMO
VIA DEL CIRCO MASSIMO, 5 ROMA
BAR CIAMPINI
VIALE DELLE TRINITÀ DEI MONTI ROMA
CAFFÈ VAN GOGH
VIA DELLA PINETA SACCHETTI ROMA
BAR GIOVENALE
PIAZZA GIOVENALE 6 ROMA
VALORANI’S FORUM
LARGO CORRADO RICCI, 30 ROMA
BAR DI AFFATATI PIER MATTEO
VIA CLAUDIA 14 ROMA
BOATTINI BAR
VIA MASTROGIORGIO 58 ROMA
BAR DI CAPALDO SIMONE
VIA DELLA LUNGARA 39 ROMA
ALOISE DOMENICO
VIALE TRASTEVERE 36 ROMA
BRONTOLO, ABBIGLIAMENTO BAMBINI,
DI SILVI SIMONA
VIA STELVIO 12 ROMA
GELATERIA FIOR DI LUNA
VIA DELLA LUNGARETTA 96 ROMA
GELATERIA MIANI MARIA GIOVANNA
VIA DELLA SEGGIOLA 12 ROMA
BAR ICA
VIA GASPARE GOZZI, 61 ROMA
BAR VIVONA
PIAZZA VIVONA 20 ROMA
BENEVENTO BAR
VIA ACHILLE FUNI, 32 ACILIA
MALI SRL BAR MARTINICA
VIA DELLA MARTINICA 151 ROMA
ZAMA CAFFÈ
PIAZZA ZAMA 5 ROMA
OLD SHAMROCK
VIA CAPO D’AFRICA V26/D ROMA
CAFFÈ MARTINI DI ROSSI STEFANO
PIAZZALE DEL COLOSSEO 3 A/B ROMA
RISTORANTE ALFONSO COUS COUS
VIA BRESCIA, 23 ROMA
ANTICA DOMUS
VIA S.GIOVANNI IN LATERANO, 6 ROMA
ALIVERNINI ROBERTO
VIA CASTELFORTE 27 ROMA
ROCCI DANILO
VIA TOR DE SCHIAVI 340 ROMA
DI MUZIO DOMENICO
VIA FEDERICO DEL PINO 62 ROMA
BAR GASTRONOMIA SGANGA ANTONIO
PIAZZA NOSTRA SIGNORA
DI GUADALUPE 11 ROMA
♊ Gemelli (22 Maggio-21 Giugno)
Una ventata economica molto gradevole,con
Mercurio nel vostro segno che vi dona l’opportunità di guadagnare qualche euro in più e con
Marte favorevole che vi rende energici e intraprendenti,e se siete ancora soli questo è il momento giusto per fare quella conquista.
♋ Cancro (22 Giugno-22 Luglio)
Avrete la capacità di portare a compimento quel
progetto che avevate in mente da tempo e il
merito non sarà solo di Giove - il pianeta della
fortuna - ancora nel vostro segno,ma sarà proprio vostro che siete capaci da sempre di risolvere i vostri guai.
♌ Leone (23 Luglio-22 Agosto)
Con Urano come amico e con Mercurio favorevole,riuscirete a risolvere quel problema delle
tasse che ultimamente ha gravato sulla vostra
casa e nella vostra vita. Le storie d’amore
vanno un po’ a rilento anche per colpa di una
Venere negativa.
♍ Vergine (23 Agosto-22 Settembre)
Ordinati e prudenti, come al solito, dovrete cercare di rassettare le vostre cose e soprattutto i
vostri risparmi. In amore tutto procede abbastanza bene per merito di una bella Venere
amica che vi rende più espansivi del solito.
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VIA SAN MELCHIADE PAPA ROMA
BAR PASTICCERIA DI COLA FILIPPO
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VIA GIANNINA MILLI 52 ROMA
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ARTE BIANCA PANE,
PIZZA, DOLCI E...SFIZI
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♎ Bilancia (23 Settembre-22Ottobre)
Una settimana abbastanza serena in cui avrete
l’occasione di rincontrare gli amici che avevate
persi di vista e che ora tornano a farsi vivi per
merito di un bel Mercurio amico che vi fa avere
incontri con loro e vi procura qualche gratificazione, anche economica.
♏ Scorpione (23 Ottobre-22 Novembre)
Cambiamenti utili nel vostro lavoro recati da Saturno -il Maestro dello Zodiaco- che sa come
guidarvi per la strada giusta. Venere opposta vi
rende un po’ gelosi ,cercate di essere teneri con
il vostro amore e non comportatevi come detective in cerca di eventuali tradimenti.
♐ Sagittario (23 Novembre-21 Dicembre)
Mercurio all’opposizione non favorisce i vostri
contatti e nemmeno le comunicazioni,per cui
se Il computer va in tilt o il cellulare si guasta,
sapete già di chi è la colpa; importante è non
cercare di bisticciare e andare d’accordo con
tutti,specialmente con il partner.
♑ Capricorno (22 Dicembre-20 Gennaio)
Qualche bisticcio famigliare come sempre accade,specialmente ora che Giove in opposizione vi ingrandisce le cose per cui fa sorgere
qualche piccolo contrasto in famiglia, oppure vi
fa prendere multe se siete al volante. Cercate
invece una romantica evasione con il vostro
amore.
♒ Acquario (21 Gennaio-18 Febbraio)
Mercurio e Marte favorevoli vi restituiscono
la vostra voglia di fare che avevate trascurato un po’ per via di Saturno e Venere negativi che vi facevano sentire poco amati e
incompresi dai vostri cari,ora però tutto riprende a filare nel verso giusto,
♓ Pesci (20 Febbraio-20 Marzo)
Qualche bisticcio con il vostro amore può essere cancellato da una romantica Luna nel vostro segno che unita a Nettuno vi rende più
romantici e idealisti del solito(…e lo siete già
tanto…)Mercurio grava sulle vostre finanze e
ci vuole un po’ di pazienza ma poi tutto si rasserenerà.
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ARRTIGIANI D
BOTTEGHIAM
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AZIONI D’E
ECCELLENZA.
Gli chef dei ristora
ristoranti
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dall’Accademia
mia della Cultura Enogastr
Enogastronomica
onomica proporranno il Chianti
C
fresco abbinato a piatti
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della loro cucina
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06 8083946
[email protected]
LA TERRAZZA
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ia di Casal Palocco, 87
00124 - Casal Palocco
06 50915955
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IL PELLICANO
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uti, 138
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06 5213639
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06 33219424
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etrina,12a
00186 - Ponte
06 686 8093
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ia del Governo
Governo VVecchio
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06 68802108
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06 6869432
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ite,, 55
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’ARCANO
’
VV.. dei Pastini ang. VV.. delle Paste,, 102
00186 - Sant’Eustachio
06 6786929
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15/16
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RUBRICHE
martedì 24 giugno 2014 pagina 21
DI
PROVATO PER VOI OPERAZIONE CHIANTI FRESCO
L’
Se un bicchiere di rosso diventa
l’aperitivo dell’estate romana
estate romana si
ripresenta all'insegna del vino, e
tra
gli
eventi enogastronomici che stanno
"invadendo" la capitale
l’iniziativa più originale è
sicuramente quella legata
all’operazione-Chianti fresco, partita la settimana
scorsa e già decollata prepotentemente in tutta la
città. In oltre cinquanta
ristoranti e una ventina tra
enoteche e wine bar si sta
proponendo il celeberrimo rosso toscano in una
veste "inedita": servito a
16°, fresco, adattabile all'afa cittadina.
La temperatura bassa ne
risalta la gradevolezza di
profumi e aromi, rispettando le proprietà organolettiche del vino ed
esaltando l'eccellenza del
Chianti, spiegano gli addetti ai lavori, una scommessa ardita e già quasi
vinta. E’ un viaggio enogastronomico di notevole
interesse lungo itinerari
precisi o causali nel centro storico romano e nelle immediate vicinanze, studiato per avvicinare L’idea è
semplice e originale e pare stia conquistando tutti, residenti, turisti, giovani e anziani, che non rinunciano
a sperimentare la novità, assieme ad un pasto normale
o a degli adeguati stuzzichini. Nei locali di tendenza
frequentati da una clientela giovane ed eterogenea
come in diversi ristoranti storici (Camponeschi, Fortunato al Pantheon per citarne un paio tra i più celebrati)
trovi avventori intenti a trasgredire
sorseggiando un calice di Chianti e ti rendi conto che
di Francesco Vitali Rosati
l'iniziativa promossa dal Consorzio Vinattieri Romani, insieme all'Arte dei Vinattieri, all'Accademia
della Cultura Gastronomica e a Botteghiamo, funziona e sta imponendo una nuova e originale moda
destinata a durare nel tempo. C’è un pubblico colto,
raffinato, capace di cogliere la proposta e la novità con
una sorta di snobismo intellettuale, anche perché i ristoratori coinvolti nell’operazione fanno a gara per
abbinare i piatti giusti della cucina romana. Spopola
anche il curioso termometro rosso con il quale platealmente qualcuno misura la temperatura della botti-
glia prescelta e prelevata dalla cantina.
Un gioco politically correct. Ma ci sono
anche tanti giovani legati al primo prosecco che passa e alla birra.
I convertiti. E scopriamo che nei wine bar, all’ora
dell’aperitivo, il Chianti fresco va benissimo ad arricchire le alternative del “rito”. "Non sapevo che il
Chianti fosse così buono anche freddo", confidano in
molti "Non si finisce mai di imparare". L'intento è
anche educativo, sicuramente, gli amanti del buon
vino possono essere soddisfatti.
IlCORRIERE ROMA
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RUBRICHE
DI
martedì 24 giugno 2014 pagina 22
L'ALTRA FACCIA DEI MONDIALI
Quella tecnologia che tanto
disturba Monsieur Platini
di Georgia Viero
«M
arketing calcistico che
avanza,controllo della
legalità che
indietreggia» è così che tuona l’avv.Carlo Taormina al “Processo di Biscardi speciale
Mondiali”mentre tutti gli animi in studio
sono accesi quando si tocca l’argomento scottante “moviola in campo” in riferimento
anche agli ultimi incontri del mondiale. La
partita Francia-Honduras ad esempio rimarrà nella storia non solo per
l’assenza degli inni nazionali( ai
quali,scherzo del destino,la tecnologia non ha saputo porre rimedio)ma anche e soprattutto
per l’utilizzo del GOALCONTROL che è stato decisivo
nell’individuare correttamente
e certamente l’esistenza del
Goal di Benzema .L’arbitro Sandro Ricci grazie all’aiuto delle
14 telecamere preposte a fornire
un inconfutabile verità sui goal
fantasma,ha potuto finalmente
Direttamente dal Processo di Biscardi
in esclusiva sulle pagine del Corriere di Roma:
Giorgia Viero. Notizie, curiosità
e approfondimenti nel panorama sportivo
coadiuvarsi di quello che è forse
uno spiraglio di luce per poter
vedere domani un calcio più giusto. Nonostante ciò alcuni esponenti del mondo sportivo si
ostinano ad opporsi all’aiuto
meccanico in campo,alla vista di
occhi non di carne ma di metallo. Lo scettico per eccellenza
continua ad essere Michel Platini,infatti neanche le recenti e
forti dichiarazioni di Blatter che
è ora favorevole alla possibilità
di consultare le immagini televisive,hanno
smosso l’animus del presidente UEFA dal
momento che egli continua a sostenere imperterrito che per un “calcio tecnologico”si
dovrebbero spendere cifre astronomiche e
che ad osservare i filmati si perderebbe
troppo tempo durante la partita(!!!).Nel frattempo il battagliero Aldo Biscardi che da
oltre 34 anni combatte a favore della moviola
in campo inizia a notare un
riconoscimento,una luce in fondo al tunnel
dell’ingiustizia sportiva. Se possiamo pregustare una futura e auspicata vittoria della tec-
nologia sul campo di giuoco è anche grazie
alla storica iniziativa processuale del duo
Avv.Carlo Taormina e dell’Onorevole Paolo
Cento che stanno portando gli arbitri in tribunale garantendo così una responsabilizzazione delle giacchette nere. E’ in corso un
processo ed il PM che cura ogni aspetto è Gabriella Fazi,magistrato che ha già provveduto
a nominare un Consulente Tecnico per indagare sulle azioni arbitrali più contestate e clamorosamente ingiuste. Del resto è
vergognoso che solo nel 2014,in coincidenza
con i mondiali,si sia arrivati alla “piccola
svolta”chiamata anche “Goal Line Technology ,Bombolette spray segna-posto del calcio di punizione e time –out di recupero per
via di condizioni climatiche difficilmente
sopportabili. E’ il caso di dirlo “chapeau” al
Processo di Biscardi e manteau sulla testardaggine di monsieur le president UEFA.
IlCORRIERE ROMA
RUBRICHE
martedì 24 giugno 2014 pagina 23
DI
ADA INCONTRA IL MONDO”,
SCELTI PER VOI “VILLA
DAL 27 GIUGNO AL 31 LUGLIO
Musica per tutti i gusti rigorosamente low cost
di Maria Pia Miscio
A
nche quest’anno “Villa
Ada incontra il
mondo” dal 27 giugno
al 31 luglio. Torna la
variegata manifestazione estiva che per la ventunesima
edizione sui rinnova nella formula ampliando l’offerta: non solo concerti rigorosamente low cost, ma un vero e
proprio villaggio estivo sulla Salaria
con un’area dedicata al fitness, un’area
bambini, bar e dj set fino a notte inol- Sopra Booker T. e a destra gli Almamegretta
che si esibiranno mercoledì 16 luglio
trata.
Ancora una volta Roy Paci e Mamo
Giovenco, anime della manifesta- costruisce pozzi in Kenia. Rock indi- confini. Se amate serie cult come “Walzione, hanno ideato un calendario in pendente e rigorosamente italiano con king Dead” e “Breaking Bad”, conoscegrado di soddisfare ogni palato, spa- The Zen Circus, impegnati l’1 luglio. rete senz’altro la musica di Timber
ziando dall’elettronica al punk inglese, Il giorno successivo, il 2 luglio, sarà in- Timbre, duo autore di numerosi brani
dal rock all’hip hop, dalla musica con- vece l’australiano Benjamin Stanford, inseriti nelle colonne sonore delle
temporaneaal dub. Unici requisiti ri- in arte Dub Fx, a raccontare la storia serie: saranno a Villa Ada mercoledì 9
chiesti a chi voglia incontrare il mondo della sua conversione musicale luglio. Il rap made in Italy di Emis Killa
a Villa Ada, essere curiosi e amare la dall’heavy metal al reggae e all’hip hop. (all’anagrafe Emiliano Rudolf Giammusica indipendente. Basta dare un’oc- L’hip hop è ancora al centro del credo belli) trascinerà tutti giovedì 10 luglio
chiata alle date in programma per musicale dei Roccia Music Tour, collet- perché il ragazzo è davvero un camaverne un’idea. L’inaugurazione della tivo di artisti-manager che gestiscono pione nella rap battle. Non ha davvero
rassegna è affidata il 28 giugno al duo ogni aspetto del business musicale, bisogno di presentazioni Teho Teardo,
underground Aucan e al loro dj set in dalla creazione di testi e musiche, al pluripremiato compositore che ama la
bilico tra rave e concerto punk. Rock e lancio di un novo ep: saranno a Villa sperimentazione e la commistione di
generi: si esibirà venerdì 11 luglio con
metal si mettono invece al servizio Ada il 3 luglio.
degli altri lunedì 30 giugno con “Rezo- Voci di casa nostra sabato 5 luglio con Blixa Bargeld. E’ ventennale la storia
phonic”, nuovo progetto musicale del Roy Paci e gli Aretuska, uno dei pro- dei Bluebeaters guidati dal frontman
batterista Mario Riso che festeggia i getti più divertenti e solari della scena Giuliano Palma; e anche se ora sono
suoi venti anni di carriera dedicando la musicale italiana con il loro ska-jazz in orfani di Palma conservano tutta la
serata all’associazione Amref Italia che salsa caraibica e la loro sicilianità senza loro vitalità. Si scrive “dub music”, si
legge Almamegretta: la band, con la
voce di Raiz, sarà a Villa Ada mercoledì
16 luglio insieme ad Adrian Sherwood. Viaggio alle radici del soul giovedì 17 luglio con lo straordinario
Booker T. , maestro dell’organo Hammond. Direttamente da Parigi i Nouvelle Vague amano unire all’eleganza
della Bossa Nova la melodia melanconica della New Wave: da ascoltare venerdì 18 luglio. Chitarre frenetiche e
percussioni animeranno la serata di lunedì 21 luglio, quando a Villa Ada arriveranno lo spagnolo Muchachito e i
suoi complici.
Se amate il romanzo giallo italiano firmato da Giorgio Scerbanenco la serata
del 22 luglio è per voi: largo ai Calibro
35, strepitoso quintetto milanese che
agli eroi del poliziesco si ispira da sem-
pre e propone ora un nuovo album con
dodici tracce originali ispirate a Scerbanenco. Imprenditore mancato e
neo-urlatore italiano, ecco arrivare
Dario Brunori, in arte Brunori Sas,
che venerdì 25 luglio proporrà i suoi
brani da canzoniere italiano. Ancora
rap italiano con Salmo, che spopola su
YouTube, sabato 26 luglio.
Altra musica, domenica 27 luglio, con
Tre allegri ragazzi morti, il gruppo indipendente più amato d’Italia che da
vent’anni continua a divertire e a trascinare il pubblico. Da sempre sono conosciuti come i Beatles del punk:
parliamo dei Buzzocks, leggendaria
band inglese che ha influenzato i REM,
i Nirvana, i Green Day. Impossibile resistere alle loro chitarre ad alta velocità
e alla loro potentissima sezione ritmica: l’appuntamento è per lunedì 28
luglio. Gli ultimi due concerti a Villa
Ada avranno come protagonisti martedì 29 luglio il giovane cantautore italiano Diodato e mercoledì 30 luglio
Pierpaolo Capovilla, al suo esordio da
solista, con un album scuro e romantico, ricercatissimo e coinvolgente.
Villa Ada Incontra il mondo
Dal 27 giugno al 31 luglio 2014
Villa Ada, via di Ponte Salario,
Roma
Inizio concerti h 22
Info e biglietti: 06 5012073
Oppure www.villaada.org
“SUONA FRANCESE” A PIAZZA FARNESE, 27 GIUGNO
TEATRO DELL’OPERA ALLE TERME DI CARACALLA
Irene Grandi ed Emile Simon in concerto
Dal Tokyo Ballet
al Lago dei cigni
S
arà Piazza Farnese, nel cuore di
Roma, ad ospitare venerdì 27
giugno un insolito e raffinato
concerto ad ingrasso gratuito. Sul palco
ecosostenibile, nell’ambito della rassegna “Suona Francese”, promossa dall’Ambasciata di Francia in Italia, si
esibiranno due straordinari talenti al
femminile: la nostra Irene Grandi,
grintosa protagonista della scena musicale italiana, e la francese Emilie
Simon, considerata in patria tra le musiciste più interessanti degli ultimi anni
grazie alla sua abilità nel fondere elettronica e pop. Ad aprire il concerto – a
partire dalle 20,30 – sarà la Betta Blues
Society, band nata nel 2009 dall’incontro tra la cantante Elisabetta Maulo e il
chitarrista Lorenzo Marianelli, ai quali
si sono aggiunti Luca Guidi alla chitarra e all’ukulele, Nicola Floris all’armonica e piano e Matteo Anelli al
contrabbasso, riuscendo ad ottenere
nel giro di pochi anni un sempre crescente consenso di critica e di pubblico
nel nome del blues.
Ma torniamo ora alle due co-protagoniste della serata . Di Irene Grandi, toscana dal temperamento sincero e
appassionato, molto si è detto e si è
scritto negli ultimi venti anni. Difficile
non concordare con chi ne apprezza la
voce dal timbro particolarissimo e la
grinta nell’interpretare testi che sempre più spesso grandi autori come Gaetano Curreri degli Stadio, Francesco
D
Bianconi dei Baustelle, Vasco Rossi,
Eros Ramazzotti, Jovanotti scrivono
per lei. In Piazza Farnese riproporrà, i
chiave acustica e più calda, i suoi più
grandi successo che spaziano dal pop al
rock, dal blues al jazz.
Quanto ad Emilie Simon, sembra proprio che la sua storia musicale la porti
scritta nel dna. Nata nel 1978 a Montpellier da un ingegnere elettronico del
suono e da una musicista, la cantautrice
si muove tra pop ed elettronica con
grande disinvoltura, dedicandosi con
uguale passione allo studio della musica
medievale. A darle notorietà nel 2005,
quando aveva soltanto 27 anni, è stata
la colonna sonora del film di Luc Jacquet “La marcia dei pinguini”, straordi-
nario film documentario che nella versione italiana si avvaleva della partecipazione di Fiorello come voce narrante.
Emilie Simon ha al suo attivo sei album.
Sul palco di “Suona Francese” interpreterà alcuni dei suoi brani più famosi e
una selezione del suo ultimo lavoro,
“Mue”, uscito nello scorso mese di
marzo, per il quale si è avvalsa del supporto di un’intera orchestra a corde che
bene mette in rilievo la sua scrittura
musicale e l’energia della sua particolarissima voce.
Irene Grandi ed Emilie Simon
in concerto
Venerdì 27 giugno 2014, h 20,30
Piazza Farnese, Roma
Ingresso libero
opo l’inaugurazione con la Carmen
multietnica ed intimista dell’Orchestra di Piazza Vittorio, la stagione
estiva del Teatro dell’Opera di Roma prosegue
a Caracalla tra lirica e balletto. La danza è protagonista del secondo appuntamento, il 27 e
il 28 giugno , con il Tokyo Ballet, alle prese con
tre diverse coreografie, tre grandi classici nati
dal genio di Maurice Bejart: le Sette danze
grece di Mikis Theodorakis, il Don Giovanni
musicato da Chopin su tema di Mozart e la
Sagra della Primavera di Igor Stravinskij.
Ben cinque serate - il 3, il 7, il 9, l’11 e il 15 luglio - sono dedicate invece al Lago dei Cigni,
in un allestimento curato dallo stesso Teatro
dell’Opera. Sulle note di Tchaikovskij Jurgita
Dronina, Liudmila Konovalova e Alessandra
Amato si alterneranno nel ruolo di
Odette/Odile, il cigno bianco e il cigno nero;
tre i ballerini scelti per dare corpo al principe,
Paulo Arrais, Dino Tamazlacaru e il nostro Giuseppe Picone, E a proposito di balletto, da segnalare l’ormai tradizionale ma sempre
imperdibile appuntamento del 25 luglio,
quando nello scenario delle antiche terme di
Caracalla protagonista sarà il grandissimo
Roberto Bolle: una rappresentazione unica
nel corso della quale il ballerino proporrà
grandi classici e coreografie moderne affiancato da una schiera di stelle provenienti dai
principali teatri del mondo.
Tornando all’opera, il prossimo titolo in programma è La Boheme di Giacomo Puccini, diretta da Danile Rustioni nell’allestimento
realizzato in collaborazione con Palau de les
Arts Reina Sofia di Valencia. Nel cast, di tutto
rispetto, va segnalata la presenza di Alessandro Liberatore, apprezzatissimo interprete
pucciniano a livello internazionale, nel ruolo
di Rodolfo. Sono ben nove la date in cartellone: alla prima rappresentazione del 14 luglio seguiranno quelle del 18, 26, 29 e 31
luglio, quindi quelle del 2, 4, 7 e 9 agosto. Impareggiabile ed estroso, ecco Il Barbiere di Siviglia di Puccini, diretto da Stefano Montanari
e in cartellone con sette date: la prima il 23
luglio, quindi il 28 e il 30 luglio, l’1, il 5, il 6 e
l’8 agosto.
Va poi segnalato un altro appuntamento, in
programma nella Basilica di Santa Maria in
Ara Coeli venerdì 4 luglio alle 21. Si tratta
dell’opera The prodigal son, moderna rivisitazione della parabola evangelica del figliol prodigo musicata da Benjamin Britten su libretto
di William Plomer. A dirigere l’Orchestra e il
Coro del Teatro dell’Opera è stato chiamato
l’americano James Conlon, ormai tra i maggiori direttori d’orchestra sulla scena internazionale. Regia e scene sono invece affidate a
Mario Martone, pluripremiato regista teatrale
e cinematografico ma che ha già al suo attivo
anche numerosi allestimenti di successo di
opere liriche.
Teatro dell’Opera di Roma
Stagione estiva. Terme di Caracalla
Viale delle Terme di Caracalla,
Roma
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