Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 1 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - STRUTTURA DELLA SCHEDA SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Nome della sostanza diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Nota alla denominazione Sostanze correlate 1 Denominazione IUPAC 1,1'-metilenbis(4-isocianatobenzene) Numero d’Indice 615-005-00-9 Numero CE 202-966-0 Numero CAS 101-68-8 Numero di registrazione REACh Sottosezione da compilare a cura dell'utente per le sostanze soggette a registrazione. Se non è fornito alcun numero di registrazione può essere aggiunta una spiegazione che motivi l’assenza del numero. Altri mezzi di identificazione Denominazione secondo l’allegato VI del Reg. 1272/2008 diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato; 4,4'-methylenediphenyl diisocyanate; diphenylmethane-4,4'-diisocyanate Nome CAS 1,1'-metilenebis(4-isocianato)benzene Nome CE diisocianato di 4,4'-metilendifenile 1 Sostanze correlate nome chimico metilendifenilediisocianato; difenilmetan-2,4'-diisocianato; difenilmetan-2,2'-diisocianato MDI-polimerico [MDI di grado tecnico, contenente 30%–80% p/p di diisocianato di 4,4'-metilendifenile (MDI); il resto consiste in oligomeri e omologhi del MDI]. numero CAS 26447-40-5; 5873-54-1; 2536-05-2; 9016-87-9 numero CE 247-714-0; 227-534-9; 219-799-4; non disponibile numero d’Indice 615-005-00-9; 615-005-00-9; 615-005-00-9; non disponibile Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 2 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - Altro MDI; 4,4'-MDI; 1,1'-Metilenebis[4-isocianatobenzene]; 4,4'-bis(isocianatofenil)metano; 4,4'diisocianatodifenilmetano; 4,4'-difenilmetano diisocianato; 4,4'-metilenebis(isocianatobenzene); 4,4'metilenebis(fenil isocianato); 4,4'-metilenedi(fenil isocianato); 4,4'-metilenedifenil diisocianato; 4,4'metilenedifenilene isocianato; 4,4'-diisocianato di difenilmetano; 4,4'-metilenedi-p-fenilene diisocianato; bis(1,4-isocianatofenil)metano; bis(4-isocianatofenil)metano; bis(isocianatofenil)metano; bis(pisocianatofenil)metano; di(4-isocianatofenil)metano; difenilmetano diisocianato; difenilmetil diisocianato; difenilmetilene 4,4'-diisocianato; difenilmetilene diisocianato; difenilmetilene estere dell'acido isocianico; diisocianatodifenilmetano; metilenebisfenilene diisocianato; p,p'-difenilmetano diisocianato; p,p'metilenebis(fenil isocianato); 1-isocianato-4-(4-isocianatobenzil)benzene; metilenedi-p-fenilene estere dell'acido isocianico; metilbis(4-fenilisocianato); metildi-p-fenilene isocianato; metilene diisocianato; metilene difenil diisocianato; metilenebis(4-isocianatobenzene); metilenebis(4-fenil isocianato); metilenebis(4-fenilene isocianato); metilenebis(p-fenil isocianato); metilenebis(p-fenilene isocianato); metilenebis(fenil isocianato); metilenebis-p-fenilene diisocianato; metilenebisfenilene diisocianato; metilenedi-p-fenilene diisocianato; metilenedi-p-fenilene isocianato Formula Bruta C15 H10 N2 O2 Nota MDI viene usato come sinonimo sia per MDI miscela di isomeri che per 4,4'-MDI. La produzione industriale di MDI non genera isomeri puri ma una miscela costituita principalmente da 4,4’MDI (in genere oltre il 97%) e da altri due isomeri in proporzione variabile (circa 2% di 2,4’-MDI e 0,5% di 2,2’-MDI) in funzione del processo di produzione. Isolando il 4,4’-MDI per distillazione della miscela di isomeri, è molto difficile isolare il 2,4’-MDI e il 2,2’-MDI (INRS, 2009; EU, 2005). MDI polimerico (pMDI) è costituito essenzialmente dal 40-50% di 4,4’-MDI, dal 2,5-4% di 2,4’-MDI, da meno dello 0,2% di 2,2’-MDI e dal 50-60% di omologhi (oligomeri) del MDI (INRS, 2009; EU, 2005). 1.2. Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati Sottosezione da compilare a cura dell'utente. 1.3. Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza Sottosezione da compilare a cura dell'utente. Fornitore (fabbricante/importatore/rappresentante esclusivo/utilizzatore a valle/distributore): Indirizzo/Casella postale: ID paese/Codice di avviamento postale/Luogo: Numero di telefono: Indirizzo di posta elettronica della persona competente in materia di SDS: Contatto nazionale: 1.4. Numero telefonico di emergenza Sottosezione da compilare a cura dell'utente. Indicare il numero telefonico di uno o più tra i CAV autorizzati ad accedere direttamente alla consultazione dell’Archivio Preparati Pericolosi (lista disponibile sul sito web https://preparatipericolosi.iss.it/cav.aspx). In ogni caso, affinché il numero telefonico possa essere indicato in questa sezione, il CAV o i CAV devono essere contattati preventivamente e direttamente come indicato dalla guida ECHA relativa alla compilazione delle SDS. Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 3 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - SEZIONE 2: Identificazione dei pericoli 2.1. Classificazione della sostanza o della miscela Classificazione della sostanza secondo il Reg. 1272/2008.(Allegato VI tab. 3.1) Carc. 2; H351 Sospettato di provocare il cancro <indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo>. Acute Tox. 4*; H332 Nocivo se inalato. STOT RE 2*; H373** Può provocare danni agli organi <o indicare tutti gli organi interessati, se noti> in caso di esposizione prolungata o ripetuta <indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo>. Eye Irrit. 2; H319 Provoca grave irritazione oculare. STOT SE 3; H335 Può irritare le vie respiratorie. Skin Irrit. 2; H315 Provoca irritazione cutanea. Resp. Sens. 1; H334 Può provocare sintomi allergici o asmatici o difficoltà respiratorie se inalato. Skin Sens. 1; H317 Può provocare una reazione allergica cutanea. Limiti di concentrazione specifici: Eye Irrit. 2; H319: C >= 5 % Skin Irrit. 2; H315: C >= 5 % Resp. Sens. 1; H334: C >= 0,1 % STOT SE 3; H335: C >= 5 % Fattore M: Note: C / 2 Classificazione della sostanza secondo la Direttiva 67/548/CEE (Allegato VI tab. 3.2 del Reg. 1272/2008) Xn; R20 Nocivo per inalazione. Carc. Cat. 3; R40 Possibilità di effetti cancerogeni - prove insufficienti. Xi; R36/37/38 Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle. R42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle. Xn; R48/20 Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per inalazione. Limiti di concentrazione specifici: Xi; R36/37/38: C >= 5 % R42: C >= 0,1 % Note: C / 2 NOTA Principali effetti avversi per la salute umana Vedere sezione 4.2. 2.2. Elementi dell'etichetta (Reg. 1272/2008) Pittogrammi di pericolo Avvertenza Pericolo (Dgr) Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 4 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - Indicazioni di pericolo H351 Sospettato di provocare il cancro <indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo>. H332 Nocivo se inalato. H373 ** Può provocare danni agli organi <o indicare tutti gli organi interessati, se noti> in caso di esposizione prolungata o ripetuta <indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo>. H319 Provoca grave irritazione oculare. H335 Può irritare le vie respiratorie. H315 Provoca irritazione cutanea. H334 Può provocare sintomi allergici o asmatici o difficoltà respiratorie se inalato. H317 Può provocare una reazione allergica cutanea. Consigli di prudenza Sottosezione da compilare a cura dell'utente. Secondo il Reg. 1272/2008 e s.m.i., art. 28, paragrafo 3:“Sull’etichetta non figurano più di sei consigli di prudenza, se non qualora lo richiedano la natura e la gravità dei pericoli”. Informazioni di pericolo supplementari - Numero di autorizzazione ai sensi del Reg. REACh Non applicabile. 2.3. Altri pericoli dato non rilevante SEZIONE 3: Composizione/informazione sugli ingredienti 3.1. Sostanze * Costituente principale Nome Numero d’indice Numero CE Numero CAS Numero di registrazione REACh diisocianato di 4,4'metilendifenil e; difenilmetan4,4'diisocianato 615-005-00-9 202-966-0 101-68-8 XXXXXXXXXXXXXX-XXXX Contenuto % (p/p)* additivo stabilizzante Impurezza * Questo modello di SDS si riferisce alla sostanza pura. L’identità chimica di eventuali impurezze, additivi stabilizzanti o singole sostanze costituenti diverse dalla sostanza, costituente principale, a loro volta classificati e che contribuiscono alla classificazione della sostanza, è da compilare a carico dell’utente. 3.2. Miscele Sezione non pertinente per le sostanze. Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 5 di 20 SEZIONE 4: Misure di primo soccorso 4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso Via di esposizione Inalatoria Cutanea Per contatto con gli occhi Per contatto per ingestione intervento immediato* Aerare l’ambiente Allontanare il paziente dal luogo dell’infortunio Indossare i DPI previsti Rimuovere gli indumenti Indossare i DPI previsti Irrigare con acqua Indossare i DPI previsti Somministare latte o acqua intervento successivo manovre o sostanze da evitare Umidificare i gas inspirati Somministrare ossigeno Ventilazione con ambu Praticare respirazione bocca-bocca Lavare la cute con acqua e sapone Se sono presenti sintomi, consultare il medico Somministrare carbone attivato Nessuna Non usare solventi Nessuna Non provocare il vomito Non somministrare nulla per os se presente difficoltà respiratoria o incoscienza * Per quanto non previsto in questo punto, fare riferimento ai dispositivi di protezione consigliati al punto 8 della presente scheda. 4.2. Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati Effetti acuti dose dipendenti. Cute: irritazione, sensibilizzazione Occhi: irritazione Sistema Nervoso: vertigini, cefalea Prime vie aeree: irritazione Polmoni: irritazione, sensibilizzazione, edema polmonare anche ritardato, alveolite Effetti cronici. Cute: irritazione, sensibilizzazione Polmoni: irritazione, sensibilizzazione. 4.3. Indicazione dell’eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali Utile intervento medico I sintomi possono comparire dopo alcune ore. SEZIONE 5: Misure antincendio Rimuovere i contenitori dall'area di incendio se ciò è possibile senza rischi. Contenere e raccogliere l'acqua di spegnimento per il successivo smaltimento. In caso di incendio che coinvolga i contenitori, raffreddare i medesimi con acqua anche successivamente allo spegnimento dell'incendio. 5.1. Mezzi di estinzione Mezzi di estinzione idonei Utilizzare i seguenti mezzi: - anidride carbonica - polveri chimiche. Mezzi di estinzione non idonei Dato non disponibile. Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 6 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - 5.2. Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela Allontanare se possibile i contenitori della sostanza dal luogo dell'incendio o raffreddare, poiché se esposta ad irraggiamento termico o se direttamente coinvolta essa può dare origine a fumi tossici. Allontanare se possibile i contenitori della sostanza dal luogo dell'incendio o raffreddare, poiché se riscaldata, può dar luogo a polimerizzazione. Le operazioni antincendio devono tenere conto del rischio di esplosione; il personale addetto allo spegnimento degli incendi deve pertanto agire da posizione protetta. I contenitori possono esplodere se esposti ad incendio. 5.3. Raccomandazioni per gli addetti all'estinzione degli incendi Indossare: - maschera antigas con autorespiratore - equipaggiamento completo composto da elmetto a visiera e protezione del collo, giacca e pantaloni ignifughi con fasce intorno a braccia, gambe e vita. Per quanto non previsto in questo punto, fare riferimento ai dispositivi di protezione consigliati al punto 8 della presente scheda. SEZIONE 6: Misure in caso di rilascio accidentale 6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza Per chi non interviene direttamente Le seguenti indicazioni sono rivolte al personale, debitamente formato, operante nelle unità di impianto nelle quali viene impiegata normalmente la sostanza e sono intese ad assicurare, quando ciò è possibile senza rischi, le operazioni preliminari di sicurezza prima di allontanarsi e in attesa dell'intervento della squadra di emergenza. Arrestare la perdita se l'operazione non comporta rischi. Allontanare dalla zona interessata allo spandimento le persone non addette all'intervento di emergenza. Qualora possibile operare sopra vento. Provvedere all'adeguata ventilazione dei locali interessati dallo spandimento. Per chi interviene direttamente Le seguenti indicazioni sono rivolte a personale esperto quale il personale facente parte della squadra di emergenza e, allo scopo, appositamente formato; esse si aggiungono alle indicazioni di cui al punto riferito al personale che non interviene direttamente; al medesimo personale si riferiscono le indicazioni relative alle precauzioni ambientali e ai metodi di contenimento e di bonifica. Indossare maschera con autorespiratore prima di avvicinarsi all'area interessata dallo spandimento. 6.2. Precauzioni ambientali Devono essere utilizzati sistemi impiantistici e procedure operative per evitare che il prodotto giunga nella rete fognaria, in pozzi o in corsi d'acqua. Abbattere i vapori con acqua nebulizzata. 6.3. Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica Raccogliere meccanicamente il materiale versato. Lavare il pavimento con acqua dopo aver raccolto lo spanto. Introdurre il materiale raccolto in recipienti puliti ed etichettati. Neutralizzare con una soluzione (acquosa o acquoso-alcolica) di idrossido di ammonio 3-8% o di carbonato di sodio 5-10% con detergente. Se necessario, avviare la procedura di bonifica prevista ai sensi del D.Lgs.152/2006, parte IV, titolo V. Non usare prodotti acidi per pulire. Non devono essere utilizzati prodotti per pulire a base di ossidanti forti. Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 7 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - 6.4. Riferimento ad altre sezioni Per quanto non previsto in questo punto, fare riferimento ai dispositivi di protezione consigliati al punto 8 della presente scheda SEZIONE 7: Manipolazione e immagazzinamento 7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura Verificare l'integrità dei contenitori prima della loro movimentazione. Maneggiare con particolare cautela i contenitori. Qualora possibile operare sopra vento. Evitare: - il contatto con la pelle e con gli occhi - la formazione di polveri - di respirare le polveri - l'inalazione dei vapori e dei fumi Manipolare con ogni precauzione necessaria ad evitare l'inalazione delle polveri. Prevedere l'utilizzo, particolarmente nelle aree di svuotamento o travaso, di sistemi di aspirazione localizzata. I contenitori, una volta svuotati, devono essere trasferiti senza ritardo all'area individuata per la raccolta degli stessi in attesa dello smaltimento o dell'avvio al reimpiego. Non riutilizzare mai i contenitori vuoti prima che siano stati sottoposti a pulizia industriale o ricondizionamento. Prima di eseguire operazioni di travaso assicurarsi che all'interno dei contenitori non siano presenti residui di sostanze incompatibili. Ridurre al minimo necessario le operazioni di movimentazione. Assicurarsi che le linee di trasporto e le apparecchiature siano perfettamente asciutte prima di utilizzare la sostanza. Assicurarsi che le linee di trasporto siano perfettamente pulite e non contengano sostanze acide o ossidanti prima di utilizzare la sostanza. I cibi e le bevande devono essere consumati unicamente presso le aree appositamente individuate dopo essersi tolti gli indumenti contaminati e i dispositivi di protezione e dopo aver lavato le mani. Lavare in ogni caso le mani dopo la manipolazione della sostanza. D.Lgs. 81/08 e s.m.i.: ambienti di lavoro e presenza nei luoghi di lavoro di agenti nocivi Ricordare l'applicabilità dell' allegato IV sezioni 2.1 e 2.2 7.2. Condizioni per l'immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità Conservare in recipienti chiusi ed etichettati. I contenitori devono inoltre essere protetti dal danneggiamento, dagli urti accidentali e dalle cadute. Stoccare in luogo ben ventilato, asciutto e fresco. Proteggere dall'irraggiamento solare diretto. Minimizzare attraverso adeguati interventi di tipo procedurale e impiantistico tutte le possibili sorgenti di perdita di sostanza. Mantenere lontano da alimenti, mangimi e bevande. I serbatoi devono essere polmonati con gas privi di umidità. Stoccare lontano da materiali incompatibili quali tra l'altro acidi, basi forti, alcoli, ammine, ossidanti. Conservare soltanto nel recipiente originale. La sistemazione dell'area di stoccaggio deve essere tale da impedire la percolazione nel suolo delle fuoriuscite accidentali. I contenitori devono essere muniti di controllo della temperatura e non devono essere refrigerati con acqua. Mantenere separati i contenitori da ossidanti forti. Utilizzare recipienti in acciaio inossidabile. la sostanza reagisce con acqua subendo idrolisi e formando poliuree insolubili. Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 8 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - 7.3. Usi finali specifici Raccomandazioni riferite ad impieghi particolari devono essere valutate caso per caso, anche in relazione all’eventuale composizione del preparato commerciale che contenga la sostanza, alla luce del comparto di attività cui la sostanza od il preparato sono destinati e del ciclo tecnologico e produttivo d’impiego. SEZIONE 8: Controllo dell’esposizione/protezione individuale 8.1. Parametri di controllo Valori Limite di Esposizione Professionale: Valori Limite italiani Dato non disponibile. Valori Limite comunitari Dato non disponibile. Altri Valori Limite: US ACGIH – TLV TLV-TWA (8 ore): 0,005 ppm (0,051 mg/m3) [valore riferito al metilene bisfenil isocianato (MDI) N. CAS 101-68-8]. DFG – MAK MAK (8 ore): 0,05 mg/m3, (la sostanza può essere presente contemporaneamente sia come vapore sia come aerosol); Note: Cute (possibilità di assorbimento significativo attraverso la cute); Possibilità di sensibilizzazione della cute e delle vie aeree. Valore limite e note sono riferiti alla frazione inalabile dell'aerosol e sono valide per il 4,4'-metilene difenil diisocianato (MDI) con N. CAS 101-68-8. Valori Limite biologici Italiani Dato non disponibile. Altri Valori US ACGIH Contaminanti atmosferici Considerare l'applicabilità dell'art. 223, comma 1, lett. d, del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. 8.2. Controlli dell’esposizione Controlli tecnici idonei Sottosezione da compilare a cura dell'utente. La descrizione delle idonee misure di controllo dell’esposizione deve riferirsi agli usi identificati della sostanza di cui alla sottosezione 1.2. Dispositivi di protezione individuale: Protezione di occhi/volto Secondo D.Lgs. 475/92 - Norme UNI. Occhiale di sicurezza, non utilizzare lenti a contatto. Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 9 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - Protezione della cute Secondo D.Lgs. 475/92 - Norme UNI. Protezione degli arti superiori: guanti in: - Gomma-butile - Etilvinilalcol laminato - Polietileneclorato Protezione degli arti inferiori: - Stivale resistente ai prodotti chimici Protezione del corpo: - Tuta resistente ai prodotti chimici Protezione delle vie respiratorie Secondo D.Lgs. 475/92 - Norme UNI. Filtri secondo la classificazione Europea: - Filtro P 2: ad alta efficienza per polveri tossiche, nebbie e fumi metallici fino a 50xTLV Supporti: - Maschera a pieno facciale Controlli dell'esposizione ambientale In materia di protezione ambientale considerare l'applicabilità dell'art. 225, comma 2, del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Quando è prescritta una relazione sulla sicurezza chimica deve essere fornita una sintesi delle misure di gestione del rischio atte a controllare adeguatamente l’esposizione dell’ambiente alla sostanza per lo o gli scenari di esposizione indicati nell’allegato alla SDS o, se del caso, un riferimento allo o agli scenari di esposizione nei quale sono fornite. Pericoli termici Indossare guanti anticalore in caso di pericoli termici. Sorveglianza sanitaria Periodismo visite: In attesa della definizione di rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori, si applica quanto previsto dal Titolo IX, Capo I del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Indicatori di esposizione: Dato non disponibile. Indicatori di effetto: Test di funzionalità respiratoria. SEZIONE 9: Proprietà fisiche e chimiche 9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali Aspetto Stato Fisico: Solido, cristallino Colore: Bianco o giallo chiaro Odore Inodore Soglia olfattiva Dato non applicabile pH Dato non disponibile. Punto di fusione/punto di congelamento Punto di fusione: 39-43 °C Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 10 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - Punto di ebollizione iniziale e intervallo di ebollizione (a pressione atmosferica) > 300 °C Punto di infiammabilità 211 °C (vaso chiuso) Tasso di evaporazione Dato non disponibile. Infiammabilità (solidi, gas) Dato non disponibile. Limite di esplosività o di infiammabilità (in % di volume di aria): limite inferiore: Dato non disponibile. limite superiore: Dato non disponibile. Tensione di vapore < 0,002 Pa a 20 °C Densità di vapore (aria = 1) 8,5 Densità relativa 1,325 La solubilità/le solubilità Idrosolubilità: Praticamente insolubile (0,02 mg/l a 20 °C) (valore calcolato in quanto la sostanza è altamente reattiva e in acqua decompone) [valore riferito a MDI isomero non specificato) (EU, 2005; INRS, 2009 N. 59) Solubilità nei grassi e/o nei solventi organici: Completamente miscibile con i comuni solventi organici (ad esempio solubile in acetone, benzene, cherosene, idrocarburi benzenici e nitrobenzene) Coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua 4,5 (calcolato TG OECD 117) [valore riferito a MDI isomero non specificato] (EU, 2005) Temperatura di autoaccensione > 600 °C Temperatura di decomposizione Circa 275 °C Viscosità 4,7 mPa x s a 50 °C (EU, 2005) Proprietà esplosive La sostanza non contiene gruppi chimici associati a proprietà esplosive Proprietà ossidanti La sostanza non è classificata come tale, sebbene contenga gruppi associati a proprietà ossidanti (contiene ossigeno legato a un atomo di carbonio) 9.2. Altre informazioni Valore della costante della legge di Henry = 90,7 mPa x m3/mol Fattore di conversione tra ppm e mg/m3: 1 ppm = 10,233 mg/m3 Peso Molecolare: 250,2 Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 11 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - SEZIONE 10: Stabilità e reattività 10.1. Reattività Polimerizza a temperatura > 204 °C. La polimerizzazione è influenzata da alcuni catalizzatori. Metilenedifenil diisocianato (MDI) liquido attacca alcune tipi di plastiche e di gomme. 10.2. Stabilità chimica Si idrolizza a contatto con l’acqua formando poliuree solide e insolubili e diossido di carbonio gassoso che possono provocare esplosione da recipienti chiusi. 10.3. Possibilità di reazioni pericolose Reagisce facilmente con acidi, alcali, ammine, basi (ad esempio soda) e ossidanti, questa reazione è accompagnata da aumento di temperatura e può essere violenta a temperature elevate. 10.4. Condizioni da evitare Temperature elevate. 10.5. Materiali incompatibili Alcoli, acidi e basi forti. 10.6. Prodotti di decomposizione pericolosi A 274 °C decompone rapidamente, con emissione di vapori tossici di ossidi di azoto. SEZIONE 11: Informazioni tossicologiche 11.1. Informazione sugli effetti tossicologici Metabolismo, cinetica, meccanismo di azione e altre informazioni Il 4,4’-MDI è ben assorbito per via inalatoria, in misura minore per via cutanea. Le informazioni sul metabolismo per via orale sono scarse. Studi su ratti mostrano che, a seguito di inalazione, si deposita a livello del naso e degli alveoli polmonari dove viene assorbito. In concentrazioni minori si deposita anche in muscoli, fegato, reni e tratto gastro-intestinale. Viene idrolizzato e poi acetilato nel fegato (INRS, 2009). Nei ratti il 70% della dose assorbita è eliminata (57% con le feci e 13% con le urine). I principali metaboliti sono 4,4-MDA (4,4’metilendianilina) e N-acetil-MDA, sotto forma libera e coniugata al glutatione (INRS, 2009). In lavoratori esposti a 4,4’-MDI l'emivita plasmatica è di 21 giorni e l'emivita urinaria è di 70-80 ore (INRS, 2009). Tossicità acuta Topo DL50 (orale): 2200 mg/kg (4,4’-MDI) (INRS, 2009) Coniglio DL50 (cutanea): > 10000 mg/kg (4,4’-MDI) (INRS, 2009) Ratto CL50-1 ora (inalatoria): 172-187 mg/m3 (4,4’-MDI) (INRS, 2009) Corrosione/irritazione cutanea Ha potere irritante. Nel coniglio, la 4,4’-MDI (0,5 ml) applicata sotto occlusione sulla cute abrasa per un periodo di 4 ore, provoca irritazione da lieve a grave (INRS, 2009). Corrosione per le vie respiratorie Dato non disponibile. Lesioni oculari gravi/irritazioni oculari gravi Ha potere irritante. Nel coniglio, l’instillazione di 4,4’-MDI nell’occhio è risultata poco irritante e ha provocato lacrimazione e congiuntivite reversibili dopo risciacquo (INRS, 2009). Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 12 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - Sensibilizzazione respiratoria È un potente sensibilizzante respiratorio (ECHA, 2013). In lavoratori esposti causa asma, caratterizzata anche da crisi dispnoiche vespertine e notturne. Può causare polmonite da ipersensibilità caratterizzata dall'insorgenza di una dispnea e di una sindrome simil-influenzale a distanza di 6-8 ore dall'esposizione (INRS, 2009). Nella cavia è un sensibilizzante respiratorio dopo induzione per iniezione intradermica o cutanea e scatenamento per inalazione (INRS, 2009). Studi su animali hanno evidenziato che alcune risposte relative alla sensibilizzazione respiratoria possono essere indotte da contatto cutaneo con 4,4’-MDI , tuttavia non è chiaro come questo riscontro possa applicarsi all’induzione dell’asma nell’uomo (ECHA, 2013). Sono possibili sensibilizzazioni crociate con altri isocianati in particolare con il TDI (diisocianato di toluilene) (INRS, 2009). Sensibilizzazione cutanea Ha potere sensibilizzante; induce immunità umorale e cellulare responsabili dell’ipersensibilità (INRS, 2009). Il test del gonfiore dell’orecchio nel topo permette di stabilire una dose necessaria per sensibilizzare il 50% degli animali a 0,73 mg/kg (INRS, 2009). Mutagenicità delle cellule germinali I saggi eseguiti, sia “in vitro” che “in vivo”, con 4,4’-MDI, forniscono risultati deboli e dubbi (INRS, 2009). “In vitro” si sono ottenuti: risultati positivi nel test degli addotti al DNA, nel saggio di mutazione su cellule di linfoma di topo, nel test delle aberrazioni cromosomiche in colture di linfociti umani e nel saggio delle trasformazioni morfologiche in cellule BHK21 C13 di hamster; risultati contrastanti nel test di Ames su S. typhimurium e nel saggio di scambi tra cromatidi fratelli in colture di linfociti umani e risultati negativi nel test del micronucleo in cellule V79 di hamster (INRS, 2009), I saggi “in vivo” indicano: risultati sia negativi che positivi nel test degli addotti al DNA in ratti esposti per via inalatoria, risultati sia negativi che positivi nel test del micronucleo in ratti esposti per via inalatoria e risultati negativi nel test del micronucleo in topi trattati per via i.p. (INRS, 2009). 4,4’-MDI forma bassi livelli di addotti al DNA in vivo e induce mutazioni in batteri e aberrazioni cromosomiche e scambi tra cromatidi fratelli in colture di linfociti umani (IARC, 1999). Cancerogenicità Studi epidemiologici non hanno mostrato stretta associazione tra esposizione e cancro. In ratti esposti per via inalatoria a 4,4’-MDI polimerico (contenente 44,8-50,2% di 4,4’MDI monomero) è stata osservata aumentata incidenza di tumori polmonari (IARC, 1999). - L'International Agency for Research on Cancer (IARC) alloca il 4,4’-MDI nel gruppo 3 (non classificabile come cancerogeno per l'uomo), sulla base di evidenza di cancerogenicità inadeguata nell'uomo e limitata negli animali da laboratorio (IARC, 1999). - L'US Environmental Protection Agency (EPA) alloca il 4,4’-MDI nel gruppo D (non classificabile come cancerogena per l'uomo) sulla base di assenza di dati nell'uomo ed evidenza inadeguata negli animali da laboratorio (Valutazione del 1998 su USEPA file online 2014). Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 13 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - Tossicità per la riproduzione: - Effetti avversi su funzione sessuale e fertilità: Non sono disponibili studi sulla 4,4’MDI. Studi di tossicità cronica su animali, condotti con il suo prepolimero (p-MDI) non hanno evidenziato tossicità per gli organi della riproduzione (INRS, 2009). - Effetti avversi sullo sviluppo: Non sono disponibili studi sull'uomo. 4,4’-MDI è tossico per lo sviluppo a concentrazioni tossiche per la madre. In ratti femmine gravide esposte a 4,4’-MDI (0,1-3,9 mg/m3, 6 ore/giorno, dal 6° al 15° giorno di gestazione) è stata osservata alla conc. più alta, tossicità materna importante (letalità, lesioni del tratto respiratorio, diminuito accrescimento ponderale); a questa concentrazione si osserva feto/embriotossicità (riduzione del peso della placenta e del feto, aumento delle anomalie scheletriche e ritardo di crescita) ma non si osserva alcun effetto teratogeno (INRS, 2009). - Effetti su allattamento o attraverso allattamento: Dato non disponibile. Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) - esposizione singola È fortemente irritante per l'apparato respiratorio (irritazione bronchiale, dolore toracico, tosse, dispnea asmatica). Può avere azione sul SNC (vertigini, disturbi dell'equilibrio, cefalea e disturbi di coscienza) (INRS, 2009). Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) - esposizione ripetuta Può causare polmonite da ipersensibilità che, in caso di esposizione continua, può evolvere in fibrosi interstiziale (INRS, 2009). Nei ratti l'esposizione per via inalatoria a 4,4’MDI causa lesioni polmonari che risultano correlate alla concentrazione (aumento di peso dei polmoni, iperplasia focale e multifocale alveolare e bronchioalveolare, fibrosi interstiziale, accumulo di macrofagi pigmentati) (INRS, 2009). Pericolo in caso di aspirazione Dato non disponibile. Vie probabili di esposizione Le principali vie di esposizione potenziale si prevede possano essere il contatto cutaneo e l'inalazione nei lavoratori esposti alla produzione e all'uso della sostanza. L'esposizione potenziale della popolazione generale può avvenire tramite inalazione e per contatto con prodotti contenenti la sostanza (HSDB, 2014). Effetti immediati, ritardati e cronici derivanti da esposizione a breve e lungo termine L'esposizione per via inalatoria, a dosi massive e limitate nel tempo, causa manifestazioni tossiche che possono comparire dopo qualche ora e la cui gravità è in funzione della concentrazione atmosferica della sostanza. Si hanno sintomi irritativi delle mucose oculari, delle vie aeree superiori, digestivi ed anche cutanei; irritazione polmonare di tipo bronchite (dolori toracici, tosse, dispnea asmatiforme), sintomi neurologici (vertigini, disturbi dell'equilibrio, cefalea, e disturbi della coscienza). Nei casi più gravi si può avere edema polmonare ritardato (INRS, 2009). Può causare polmonite da ipersensibilità che, in caso di continua esposizione, può evolvere in fibrosi interstiziale (INRS, 2009). Effetti interattivi Sono possibili sensibilizzazioni crociate con altri isocianati in particolare con il TDI (diisocianato di toluilene) (INRS, 2009). Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 14 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - SEZIONE 12: Informazioni ecologiche 12.1. Tossicità Effetti a breve termine Pesci CE50: da >1000 a >3000 mg/l [MDI] (EU, 2005); Crostacei (Dafnidi) CE50 >1000 mg/l [MDI] (EU, 2005); Alghe CE50- 72 ore ≥ 1640 mg/l [MDI] (EU, 2005). Probabilmente la mancanza di effetto è dovuto all’instabilità in acqua del MDI e all’inerzia dei suoi prodotti di idrolisi (poliuree solide) (EU, 2005). Effetti a lungo termine Crostacei (Dafnidi) NOEC >10 mg/l (riproduzione) [MDI] (EU, 2005); Alghe NOEC >1640 mg/l [MDI] (EU, 2005). Probabilmente la mancanza di effetto è dovuto all’instabilità in acqua del MDI e all’inerzia dei suoi prodotti di idrolisi (poliuree solide) (EU, 2005). 12.2. Persistenza e degradabilità Basse emissioni di MDI in atmosfera potrebbero verificarsi durante la sua produzione, ma considerando la breve emivita di MDI in questo comparto è improbabile che una quantità significativa si depositi sul suolo, andando a contaminare gli altri comparti ambientali (EU, 2005). Rilasciato in atmosfera il 4,4’-MDI esiste in fase di vapore e in fase di particolato. La fase di vapore degrada per reazione con radicali ossidrilici prodotti fotochimicamente (emivita di reazione di circa 11 ore). La fase di particolato viene rimossa dall’atmosfera per deposizioni umide e secche (HSDB, 2014). Non subisce fotolisi diretta in quanto non assorbe nello spettro UV ambientale (> 290 nm). In acqua il MDI è intrinsecamente reattivo e in soluzione è stata prevista un’emivita pari o inferiore a un minuto (EU, 2005). In considerazione della sua elevata reattività, in acqua può esistere solo provvisoriamente e, in quanto tale, è essenzialmente non disponibile per l’assunzione, il bioaccumulo e la biodegradazione(EU, 2005). A contatto con l’acqua i gruppi chimici NCO reagiscono prontamente con i gruppi OH dell’acqua e formano una miscela di disocianati e ammine, che reagiscono prontamente con altro MDI per produrre poliuree solide, inerti e insolubili (EU, 2005) Il saggio di biodegradazione (OECD 302 C) con MDI e oligouree prodotte dalla reazione di 4,4’-MDI e 4,4’diaminodifenilmetano mostra che queste sostanze non sono biodegradate da microrganismi (EU, 2005). Non sono disponibili studi sulla degradazione nel suolo del MDI, si può tuttavia presumere che isomeri e polimeri del MDI reagiscano prontamente con l’umidità nel suolo formando poliuree (EU, 2005). 12.3. Potenziale di bioaccumulo La bioconcentrazione non è significativa in quanto la sostanza idrolizza rapidamente in soluzione acquosa. BCF L’esposizione di pesci (Cyprinus carpio) a una concentrazione di 0,00001% di 4-4’–MDI per un periodo di 8 settimane non ha determinato alcun bioaccumulo (HSDB. 2014). Coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua vedi sez. 9.1 12.4. Mobilità nel suolo 4,4’-MDI idrolizza rapidamente in soluzione acquosa pertanto, percolamento e assorbimento a suolo umido e sedimenti non sono un processo di destino ambientale importante (HSDB, 2014). Agglomerati di 4-4’–MDI rilasciati al suolo reagiscono con l’acqua formando una crosta dura di materiale inerte e insolubile in acqua (crosta contenete poliuree). Non si prevede che il 4,4’-MDI volatilizzi da superfici di suolo asciutto, in base alla tensione di vapore. Non si prevede che si adsorba ai sedimenti. La volatilizzazione dall'acqua e da superfici di suolo umido non è un processo di destino ambientale importante (HSDB, 2014). Nei sedimenti si è calcolata un emivita di 80 giorni per MDI (EU, 2005). Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 15 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - 12.5. Risultati della valutazione PBT e vPvB Sottosezione da compilare a cura dell'utente qualora sia prescritta una relazione sulla sicurezza chimica. 12.6. Altri effetti avversi Lombrichi CE50- 14 giorni >1000 mg/l [MDI] (EU, 2005); Piante CE50- 14 giorni >1000 mg/l [MDI] (EU, 2005). SEZIONE 13: Considerazioni sullo smaltimento La sostanza, in caso di smaltimento tal quale, ai sensi della Direttiva 2008/98/CE, deve essere classificata come rifiuto pericoloso: - H 4 - "Irritante": sostanza non corrosiva il cui contatto immediato, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose può provocare una reazione infiammatoria. - H 5 - "Nocivo": sostanza che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, può comportare rischi per la salute di gravità limitata. - H 7 - "Cancerogeno": sostanza che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, può produrre il cancro o aumentarne la frequenza. - H 13 - "Sensibilizzante": sostanza che, per inalazione o penetrazione cutanea può dar luogo ad una reazione di ipersensibilizzazione per cui una successiva esposizione alla sostanza produce effetti nefasti caratteristici. 13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti Le modalità di gestione dei rifiuti devono essere valutate caso per caso, in relazione alla composizione del rifiuto stesso, alla luce di quanto disposto dalla normativa comunitaria e nazionale vigente. Per la manipolazione ed i provvedimenti in caso di dispersione accidentale del rifiuto, valgono in generale le indicazioni fornite ai punti 6 e 7; cautele ed azioni specifiche debbono tuttavia essere valutate in relazione alla composizione del rifiuto. Ricorrere allo smaltimento del rifiuto costituito dalla sostanza dopo aver valutato le possibilità di riutilizzo o reimpiego nello stesso o in altro ciclo produttivo, o di avvio a recupero presso aziende autorizzate ai sensi del D.Lgs. 152/2006. I rifiuti costituiti dai contenitori svuotati devono essere sistemati in un'area appositamente individuata per la loro raccolta in attesa dell'avvio a smaltimento. L'area deve essere pavimentata e dotata di copertura al fine di evitare il dilavamento ad opera delle precipitazioni atmosferiche. I contenitori della sostanza tal quale, debitamente svuotati, possono essere smaltiti in discariche per rifiuti speciali autorizzate, ai sensi del D.Lgs. 36/2003, a ritirare il codice rifiuto ad essi attribuito, purché rispettino i limiti e le condizioni per l'accettabilità stabiliti dallo stesso D.Lgs. 36/2003 e dal D.M. 27/09/2010. La sostanza, in caso di smaltimento tal quale, ai sensi della Direttiva 2008/98/CE, può essere smaltita in impianti di trattamento chimico-fisico autorizzati, ai sensi del D.Lgs. 152/2006, a ritirare il codice rifiuto attribuito alla sostanza. Non è consentito lo smaltimento attraverso lo scarico delle acque reflue. SEZIONE 14: Informazioni sul trasporto La sostanza non è classificata direttamente nelle Raccomandazioni ONU ed è stata classificata sulla base delle sue caratteristiche. 14.1. 2811 Numero ONU 14.2. Nome di spedizione proprio dell'ONU SOLIDO ORGANICO TOSSICO, N.A.S. 14.3. 6.1 Classi di pericolo connesso al trasporto Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 16 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - Codice di classificazione T2 Rischi sussidiari Nessuno 14.4. I Gruppo di imballaggio Numero di identificazione del pericolo 66 Prescrizioni particolari ONU 274 - Ai fini della documentazione e della marcatura dei colli, la designazione ufficiale di trasporto deve essere integrata dal nome tecnico (vedere 3.1.2.8). Etichette 6.1 Prescrizioni modali Codice IMDG: si applica la prescrizione particolare ONU 274. ADR, RID e ADN: si applicano le disposizioni del 3.1.2.8. ADN: si veda il 7.1.4.10. 14.5. Pericoli per l'ambiente ADR, RID e ADN: la sostanza non è pericolosa per l'ambiente. ADR, RID e ADN: la non pericolosità ambientale della sostanza è stata determinata ai sensi del paragrafo 2.2.9.1.10.5 di ADR e RID e del paragrafo 2.2.9.1.10.3 di ADN: se non sono disponibili i dati per la classificazione secondo i criteri del 2.2.9.1.10.3 e 2.2.9.1.10.4 (ADR e RID) o 2.4.3 e 2.4.4 (ADN) una sostanza o miscela può essere considerata come materia non pericolosa per l'ambiente acquatico se ad essa non deve essere assegnata nessuna delle categorie Acquatica Acuta 1, Acquatica Cronica 1 o Acquatica Cronica 2 conformemente al regolamento (CE) n. 1272/2008 o, se ancora pertinente per il citato regolamento, nessuna delle frasi di rischio R50, R50/53 o R51/53 conformemente alla direttiva 67/548/CEE o alla direttiva 1999/45/CE. Codice IMDG: i dati disponibili nei punti 9 e 12 della SDS sono insufficienti a classificare la sostanza come inquinante marino. 14.6. Precauzioni speciali per gli utilizzatori Il trasporto delle merci pericolose, compreso il carico e lo scarico, deve essere effettuato da persone che hanno ricevuto la necessaria formazione prevista dalle regolamentazioni modali. 14.7. Trasporto di rinfuse secondo l'allegato II di MARPOL 73/78 e il codice IBC Dato non applicabile Altre informazioni Nessuna SEZIONE 15: Informazioni sulla regolamentazione 15.1. Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela Regolamenti UE Autorizzazioni e/o Restrizioni d’uso: Autorizzazioni: Non applicabile Restrizioni d’uso: - Sostanza inclusa nell’allegato XVII voce n° 56a - Diisocianato di 4,4’-metilendifenile N. CAS 101-68-8 Lista SVHC: Non applicabile Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 17 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - Altri Regolamenti UE L'uso della sostanza nei prodotti cosmetici è vietato in quanto classificata cancerogena di categoria 2 ai sensi del Reg. 1272/2008 (articolo 15 del Regolamento 1223/2009). L’uso della sostanza nella formulazione dei tatuaggi e del trucco permanente è vietato in quanto la sostanza è classificata come cancerogena secondo la Direttiva 67/548/CEE (Risoluzione ResAP(2008)1 del Consiglio di Europa). La sostanza rientra nella classe dei composti organici volatili (COV) come definiti dalla Direttiva 2004/42/CE attuata con DLgs 27 marzo 2006, n.161 e smi. Il 4,4’-diisocianato di difenilmetano è incluso nel Reg. EU 10/2011 riguardante i materiali e gli oggetti di materia plastica destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari. Norme Italiane Restrizioni professionali: Decreto Legislativo 4 agosto 1999, n. 345 relativo alla protezione dei giovani sul lavoro. Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 riguardante le lavoratrici gestanti, puerpere e in allattamento. 15.2. Valutazione della sicurezza chimica Considerare la valutazione della sicurezza chimica tenendo conto soprattutto delle proprietà chimico-fisiche, del modo e le circostanze di utilizzo della sostanza o del preparato. SEZIONE 16: Altre informazioni Data di revisione: - Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 18 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - Abbreviazioni e acronimi Acute Tox. Tossicità acuta ADN Accordo europeo concernente il trasporto internazionale di merci pericolose per vie navigabili interne allegato alla risoluzione n. 223 del Comitato dei trasporti interni della Commissione economica per l’Europa ADR Accordo europeo concernente il trasporto internazionale di merci pericolose su strada nel quadro della direttiva 94/55/CE. BCF Fattore di Bioconcentrazione Carc. Cancerogenicità CE50 Concentrazione efficace mediana: rappresenta la concentrazione in gradi di provocare nel 50% degli individui un effetto diverso dalla morte (immobilizzazione, arresto della crescita ecc.) in saggi sia acuti che cronici. Deve essere riferita al tempo di esposizione CL50 Concentrazione letale media: è la concentrazione di una sostanza capace di uccidere il 50% di un gruppo di animali entro un periodo continuo di esposizione, la cui durata deve essere precisata. DFG Deutsche Forschuhgsgemeinschaft. Commissione tedesca per lo studio dei pericoli per la salute di composti chimici negli ambienti di lavoro DL50 Dose mediana: dose singola di sostanza, valutata statisticamente, che si prevede causi la morte del 50% degli animali trattati. Eye Irrit. Irritazione oculare IMDG Codice marittimo internazionale delle merci pericolose per il trasporto di merci pericolose per mare. Kow Coefficiente di ripartizione tra n-ottanolo e acqua (Kow). Viene definito come il rapporto tra le conc. all’equilibrio di una sostanza disciolta in un sistema costituito da n-ottanolo e acqua. E’ una misura della lipofilicità della sostanza. MAK Maximale arbeitsplatz-Konzentration: massima concentrazione nell’aria in ambiente di lavoro alla quale una sostanza chimica (come gas, vapore o particolato) generalmente non provoca effetti avversi sulla salute dei lavoratori né causa fastidi nemmeno se l MARPOL Protocollo relativo al trasporto di rinfuse secondo IMO. NOEC No Observed Effect Concentration – Concentrazione senza effetto osservato OECD Organisation for Economic Co-operation and Development o Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ONU Organizzazione Nazioni Unite. Resp. Sens. Sensibilizzazione respiratoria RID “Regolamento concernente il trasporto internazionale di merci per ferrovia” . Skin Irrit. Irritazione cutanea SNC Sistema Nervoso Centrale STOT RE Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione ripetuta STOT SE Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione singola TLV Valore limite di soglia stabilito dall'ACGIH TWA Valore limite di soglia - media ponderata nel tempo (TLV-TWA); Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 19 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - Principali riferimenti bibliografici e fonti di dati - ACGIH (American Conference of Government Industrial Hygienists). 2013 TLVs and BEIs. Threshold Limit Values (TLVs) for chemical substances and physical agents and Biological Exposure Indices (BEIs) with Seventh Edition documentation. 2013 ACGIH, Cincinnati OH - Chemical Abstracts Service (CAS) of American Chemical Society - Registry file on line - ChemIDplus Advanced (2012). Specialized Information Services, U.S. National Library of Medicine Bethesda, National Institutes of Health, Health & Human Services http://chem.sis.nlm.nih.gov/chemidplus/ - EU (2005) European Union Risk Assessment Report n. 59. Methylenediphenyl diisocyanate (N. CAS = 26447-40-5). European Commission, Joint Research Centre. - HSDB (2014) Hazardous Substances Data Bank. Bethesda, MD: National Library of Medicine File on-line http://toxnet.nlm.nih.gov/ - INRS (2009) Cahiers de Notes Documentaires (Hygiene et Sécurité du Travail). Fiche Toxicologique N° 129. Institut National de Recherche et Sécurité (INRS) - International Agency for Research on Cancer (1999). IARC Monographs on the Evaluation of Carcinogenic Risks to Humans, Volume 71, Lyon - International Civil Aviation Organization (ICAO). Technical Instructions for the Safe Transport of Dangerous Goods by Air 2011-2012 - International Maritime Organization (IMO). International Maritime Dangerous Goods Code - 2010 Edition. (Amendment 35-10). Volumes I and II - International Maritime Organization. International Code for the Construction and Equipment of Ships Carrying Dangerous Chemicals in Bulk. 2007 Edition - International Maritime Organization. MARPOL 73/78. 2006 Consolidated Edition - IPCS (1999) International Chemical Safety Cards. Commission of the European Communities & International Programme on Chemical Safety. Luxembourg, World Health Organization, International Programme on Chemical Safety (N° 298) - IPCS (2001) Concise International Chemical Assessment Document. Geneva, World Health Organization, International Programme on Chemical Safety (N° 27) - Micromedex – Poisindex Toxicologic Managements – Banca Dati Informatizzata - Organisation Intergouvernementale pour les Transports Internationaux Ferroviaires (OTIF). Règlement concernant le transport international ferroviaire des marchandises dangereuses (RID). Applicable à partir du 1er janvier 2011 - United Nations. European Agreement concerning the International Carriage of Dangerous Goods by Inland Waterways (ADN) including the Annexed Regulations. Applicable as from 1 January 2013.Volumes I and II. - United Nations. Recommendations on the Transport of Dangerous Goods – Model Regulations. Sixteenth revised Edition, ST/SG/AC.10/1/Rev. 16. Volumes I and II - United Nations. Restructured ADR applicable as from 1 January 2011. European Agreement concerning the International Carriage of Dangerous Goods by Road. Volumes I and II - US Environmental Protection Agency (US EPA) (2011). Methylene dipheny diisocyanate (MDI) and related compounds action plan [RIN 2070-ZA15]. - Values at the Workplace. Commission for the Investigation of Health Hazards of Chemical Compounds in the Work Area Report No. 50. Wiley–VCH. Frasi R e indicazioni di pericolo: testo integrale Vedi sezione 2.1. Disposizioni particolari relative agli elementi supplementari dell’etichetta per talune miscele A meno che non siano già indicate sull'etichetta dell'imballaggio, le miscele contenenti isocianati (come monomeri, oligomeri, prepolimeri ecc. o come loro miscele), recano la seguente dicitura: EUH204 — «Contiene isocianati. Può provocare una reazione allergica.» (Reg. 1272/2008, Allegato II, punto 2.4). Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) diisocianato di 4,4'-metilendifenile; difenilmetan-4,4'-diisocianato Versione: 1.1 N. CAS 101-68-8 Pagina 20 di 20 Data di emissione: 29/10/2014 Data di stampa: 29/10/2014 Data di revisione: - Disposizioni particolari relative all’imballaggio Gli imballaggi di qualunque capienza contenenti la sostanza tal quale o in miscela forniti al pubblico devono recare un'avvertenza di pericolo riconoscibile al tatto. NOTA Indicazioni sulla formazione Ricordare l'applicabilità dell' art. 227. Generali o varie Le informazioni riportate in questa SDS si basano sulle conoscenze scientifiche e tossicologiche disponibili alla data di redazione indicata nell’intestazione e ricavate dalla bibliografia aperta inclusa in questa sezione. Questa SDS si riferisce alla sostanza pura. L'utilizzatore della SDS deve verificare aggiornamento, coerenza e completezza delle informazioni contenute nella SDS in relazione all'uso o usi indicati nella sez. 1.2. Questa SDS annulla e sostituisce ogni edizione precedente. Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche
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