“Using Differently” nasce da una riflessione sullo stato attuale della

OBIETTIVI E PRIORITA'
“Using Differently” nasce da una riflessione sullo stato attuale della città di Napoli che versa ormai
da diversi anni in un ampia quanto risaputa situazione di degrado ambientale, allo scopo di
richiamare l'attenzione sul rispetto dell'ambiente, attraverso la promozione di stili di vita differenti e
migliori. A tal proposito il riciclo diventa uno dei modi più coerenti per rimediare ai danni
ambientali che sono già stati fatti e al contempo prevenire quelli futuri.
Il progetto mira, in generale, alla formazione di una coscienza ecologica contro ogni forma di
devastazione ambientale, nello specifico, a fornire stimoli, curiosità e senso critico ai partecipanti
che, attraverso la conoscenza e l'uso del riciclo, possano trovare nei materiali di scarto nuove
possibilità di impiego, potendo attribuire all'oggetto un significato distante e rinnovato rispetto
all'origine, e riscoprire così anche interessanti “vene artistiche” poiché, citando le sagge parole di
Lavoisier, “nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”.
L'interazione e lo scambio tra i giovani coinvolti nel progetto, attraverso laboratori creativi nonché
incontri con associazioni ed esponenti ambientalisti, permetterà non solo di sviluppare attraverso
l'arte del riciclo una nuova idea di vivere il mondo che ci circonda, ma questa sarà anche lo
strumento attraverso cui giungere ad un dialogo interculturale, in quanto la realizzazione di prodotti
condivisi, l'apporto nel gruppo della propria visione e del proprio contributo allo sviluppo delle
attività e del progetto nel suo insieme, consentirà uno scambio tra culture diverse e differenti modi
di osservare la natura e intervenire sull'ambiente.
Obiettivi generali:
- Favorire una riflessione dei giovani su un tema rilevante come quello dell'ambiente,
sensibilizzando l'opinione pubblica, incoraggiando un cambiamento, un nuovo modo di guardare al
futuro, in un contesto non solo locale ma anche europeo.
- Educare a comportamenti rispettosi e valorizzanti del nostro habitat naturale, stimolare la
riflessione e il confronto, attraverso le varie attività, in modo che ciascun partecipante possa
identificarsi con gli altri giovani provenienti da diversi paesi, nonostante le notevoli differenze
culturali e sulla base di valori comuni.
- Promuovere la partecipazione attiva, incentivando i giovani a divenire protagonisti di iniziative
volte alla formazione di una coscienza ambientale collettiva. Garantire di conseguenza non solo il
coinvolgimento di tutti i partecipanti in ogni fase del progetto, ma anche l'influenza sulle decisioni
inerenti le varie attività.
- Strutturare approcci partecipativi e metodi di cooperazione interculturale, che consentano di
condividere idee ed informazioni, condurre autonomamente le proprie analisi, mettendo in moto un
naturale processo di apprendimento che si rifletta con impatto positivo sulla comunità in generale.
Obiettivi specifici:
- Impostare dibattiti in cui emergano osservazioni ed opinioni personali e/o condivise sull'attuale
problema ambientale al fine di trovare soluzioni comuni.
- Approfondire il concetto di creatività, portando i giovani attraverso vari laboratori/workshops sul
riciclo a creare oggetti "alternativi" partendo da materiale di scarto. Il tutto attraverso attività basate
sul learning by doing e momenti di brainstorming tra gli stessi.
- Arricchire il bagaglio culturale di ciascun partecipante attraverso attività di socializzazione e
lavori di gruppo, favorire il più possibile l'aggregazione e la cooperazione in modo che tutti possano
contribuire allo stesso modo alle attività, far sì che i giovani acquisiscano coscienza della
dimensione interculturale del progetto.
- Accompagnare i giovani nella creazione di un prodotto finale, frutto dell'esperienza emotiva e
pratica acquisita durante le giornate dell'incontro.
PARTNERIATO E ATTIVITA'
La scelta dei partners è scaturita dal reale interesse di mettere in atto un confronto, un’interazione
tra alcune zone del Mediterraneo in cui emergano, in un contesto di mediazione interculturale, le
diverse modalità di affrontare le problematiche ambientali.
I Paesi partecipanti grazie alle loro differenze offrono spunti di riflessione e punti di partenza
diversi, nell’approccio ai temi:
Spagna: luogo ove sono sempre più numerosi i fattori di minaccia ambientale e le problematiche
inerenti la conservazione del territorio. Il paese deve far fronte a problemi sempre più pressanti
quali la deforestazione, l’erosione dei suoli, l’inquinamento dei fiumi, l’accresciuto utilizzo di
fertilizzanti, la coltivazione abusiva di terre protette etc. La politica locale è tuttora impegnata, con
la sua partecipazione a numerosi Protocolli e Convenzioni internazionali, su problemi inerenti le
modificazioni dell’ambiente, i rifiuti tossici e nocivi per esso, la vita marina, tuttavia c’è ancora
molto da fare in questa direzione.
Palestina: terra purtroppo devastata da continui scontri, ove l'inquinamento delle falde acquifere, la
contaminazione dei terreni agricoli, l'eccessivo sfruttamento israeliano delle risorse idriche sono tra
i principali fattori determinanti l'emergenza ambientale. Le politiche di sviluppo sostenibile,
seppure non estremamente incisive, mirano al controllo dell'inquinamento nonché alla promozione
di programmi e attività di gestione di terre aride, lotta alla desertificazione, conservazione della
biodiversità.
Egitto: grazie alle sue condizioni geo -climatiche è divenuto il nuovo polo per gli investimenti nelle
energie rinnovabili. Su questa consapevolezza il Governo de Il Cairo ha dato il via ad un vasto
programma di riforme destinate ad incentivare gli investimenti del settore, in particolare quelli
rivolti al biodiesel e all’eolico. La grande abbondanza di terreni che ben si prestano alla
coltivazione di biocarburanti e i forti venti presenti in molte regioni, ad oggi rendono questo Stato il
primo produttore di energia eolica in Africa.
Italia e in particolare la Campania, un tempo “Campania felix”, oggi si contraddistingue per i più
alti livelli di densità abitativa e illegalità (anche) ambientale. Anche se, sul piano nazionale, si sono
verificati molti progressi riguardanti la tutela del territorio, problemi quali la frammentazione delle
responsabilità, i poteri limitati delle istituzioni ambientali, la debolezza della società civile nonché
la carenza di informazioni idonee, ostacolano l’implementazione di una gestione territoriale
sostenibile. Il tutto è rispecchiabile, poi, nella società civile ormai disincantata e sempre meno
attenta a comportamenti irrispettosi della natura.
Il progetto vede l'incontro tra 2 civiltà diverse: da un lato Italia e Spagna accomunate da uno stesso
sentimento e cultura europeista, dall'altro Palestina ed Egitto, culle della cultura musulmana.
Un interessante connubio che ci si auspica possa aiutare ad abbattere quei pregiudizi legati
soprattutto ai territori palestinesi ed egiziani, considerati solo terre di devastazione e di guerra ma
che offrono probabilmente alcuni tra gli scenari più belli che la natura ci ha concesso.
Il fine è far emergere nei giovani la consapevolezza che, nonostante le diversità strutturali
economiche-sociali-culturali, che emergono a prima vista e che si evidenziano nella messa a
confronto di questi paesi, vi è un principio cardine comune: l'ambiente quale bene “prezioso di
tutti”, dunque da proteggere e salvaguardare.
Questa visione comune ci permetterà di realizzare un interessante confronto con la partnership che
avrà senz'altro un risvolto positivo ( in termini di risultati attesi) in quanto questo si è già
evidenziato in una fase preliminare di conoscenza, avvenuta attraverso una costante comunicazione
via mail e skype. Tale rete di partenariato sarà ulteriormente rafforzata mediante l'incontro di
preparazione che consentirà di confrontarsi in modo diretto sul programma e sugli obiettivi
preposti.
Le attività previste, per meglio rispondere alle aspettative dei partner e avere un maggior impatto tra
i giovani coinvolti, saranno sottoposte, in una fase antecedente allo svolgimento del progetto stesso,
ad un analisi preliminare tra i Paesi partecipanti in modo da far confluire le loro idee, aspettative ed
esperienze, quale valido contribuito all'orientamento dello scambio.
Durante i lavori, che si svolgeranno attraverso metodologie informali e basate su giochi di gruppo,
saranno previste delle valutazioni.
Nello specifico avremo:
- Una valutazione intermedia, che vaglierà le attività realizzate fino a quel momento, dando
l'opportunità ai partecipanti di esprimere le proprie idee ed eventuali insoddisfazioni, permettendo
di apportare le opportune modifiche allo svolgimento del progetto al fine di ottimizzare il
raggiungimento degli obiettivi prefissati. Per questo particolare momento abbiamo pensato ad un
"bersaglio del gradimento" in cui, com'è facilmente deducibile dal nome, si avrà un bersaglio
rappresentante differenti stati di gradimento per i diversi aspetti pratici/organizzativi dello scambio,
sul quale i giovani saranno liberi di esprimere in maniera anonima e volontaria i propri feedbacks.
Nella stessa occasione sarà predisposto anche un "termometro emozionale", sul quale i partecipanti
saranno invitati ad esprimersi, in maniera simile alla precedente, sulle sensazioni emotive
sviluppate in relazione a tale esperienza.
- Una valutazione finale di tutto il lavoro svolto (attività, incontri, organizzazione pratica,
comunicazione e dinamiche di gruppi, etc.), verificherà l’aderenza dei temi al progetto, la
soddisfazione dei partecipanti e il raggiungimento degli obiettivi. Per questo momento si e' pensato
a metodi interattivi e che stimolino la comunicazione ed il confronto: giochi di gruppo,
compilazione di un piccolo questionario a fumetti, colloqui di gruppo, ovviamente del tutto
informali.
Anche al di fuori degli specifici momenti dedicati alle valutazioni, nel corso del progetto sarà
sempre a disposizione dei partecipanti una bacheca, utilizzabile come indicatore di gradimento delle
attività o come semplice ulteriore spazio di confronto.
PROTEZIONE E SICUREZZA
L'allocazione della struttura ospitante in una zona centrale della città consentirà di limitare l'utilizzo
di mezzi pubblici, in un ottica ad impatto zero/eco-sostenibile, per il raggiungimento di alcuni
luoghi previsti nelle attività, e l'ampia area verde che attornia l'edificio renderà il soggiorno molto
gradevole, con possibilità di piacevoli passeggiate.
Per quanto riguarda lo svolgimento delle attività pratiche previste nel corso del progetto, quali ad
esempio i laboratori creativi, esse saranno sviluppate con l’ausilio di un personale giovane ma
qualificato e specializzato nell’utilizzo delle tecniche di riciclo affinché sia assicurato un utilizzo
adeguato degli strumenti di lavoro. I giovani saranno lasciati liberi di esprimere la loro creatività,
idee personali e punti di vista, anche disappunti e critiche, nel rispetto di determinate regole per una
gestione ottimale degli spazi/dei luoghi/delle cose comuni, stimolando l'auto-responsabilizzazione
di ciascuno. L'indicazione dei comportamenti corretti e non, con rispettive conseguenze, da tenersi
nel corso del progetto, sarà fornita attraverso un simpatico “First aid book” contenente formule
esplicative e recapiti indispensabili in caso di necessità, distribuito ai partecipanti al loro arrivo e
realizzato durante l’incontro di preparazione.
Lo staff di Mosaico garantisce assistenza e supervisione in ogni momento dello scambio,
occupandosi tra l’altro, insieme al team internazionale, della tutela e prevenzione di ogni eventuale
rischio.
VISITA PRELIMINARE
Un incontro di preparazione è previsto a Napoli nelle date dal 17 al 20 Febbraio 2014.
All’incontro, che si inserisce oltre che per mettere a punto gli ultimi dettagli prima dell’incontro,
anche nel processo di permettere e favorire la partecipazione di “tutti” (anche dei giovani attraverso
dei portavoce) in ogni fase del progetto, parteciperanno un leader e un partecipante per ogni paese.
Attraverso un giovane delegato che raccoglierà idee e proposte all’interno del proprio gruppo, sarà
possibile avere una partecipazione diretta e l’apporto non mediato dagli animatori, agli ultimi
preparativi per l’incontro, alla stesura del programma giornaliero definitivo.
La partecipazione della delegazione giovanile all’incontro di preparazione, rafforzerà ulteriormente
nei gruppi la condivisione dei lavori, la coscienza di poter contribuire e influenzare i contenuti
dell’incontro, l'assunzione di ruoli da protagonisti.
Di seguito il programma proposto:
17.2.2014 Arrivo delle delegazioni. Benvenuto e prime informazioni sulla città. Presentazione del
programma per l'APV.
18.2 Mattina: riporto dei risultati del lavoro svolto da ciascun gruppo in sede nazionale.
Discussione/confronto, eventuali difficoltà incontrate, differenze emerse.
Pomeriggio: visita ai luoghi di realizzazione del progetto e incontro con il gruppo partecipante
italiano.
Sera: breve valutazione della giornata. Raccolta di suggerimenti/proposte di lavoro per il giorno
dopo.
19.2 Mattina: Messa a punto del calendario definitivo/tabella di marcia delle attività (eventuali
modifiche da apportare alla luce di particolare esigenze riferite dai partecipanti).
Pomeriggio: Definizione di ruoli e competenze, metodi e approcci ai laboratori/workshop che
saranno realizzati. Accordi per il continuo della comunicazione tra i partners fino alle date del
progetto (passaggio di informazioni, materiali utili, ecc.). Bilancio dell'APV.
20.2: Partenza delle delegazioni.
CONTENUTO E METODOLOGIA
Il tema centrale del progetto è l’ambiente attraverso il riciclo creativo: un nuova linea di tendenza
che esalta il valore del risparmio, della cura delle cose ma soprattutto del rispetto della natura, del
mondo circostante. L'idea della trasformazione, del riuso/recupero di un oggetto deriva dalla
consapevolezza che non occorre produrre continuamente 'altro' bensì è possibile rigenerare ciò che
c'è, prendendo le distanze dalla logica dell'usa-e-getta .
Il progetto vuole promuovere l'idea che tutti possono essere protagonisti attivi plasmanti la realtà
sociale, soprattutto i giovani che, trovandosi a vivere un periodo particolarmente fecondo dal punto
di vista creativo ed artistico, sono in grado di dar nuova vita ad oggetti ormai inutilizzabili, a rifiuti
che però “rifiutano” di essere buttati.
Partendo da queste considerazioni si è giunti a credere che, coloro che parteciperanno a tale
scambio, impostato su metodologie che stimolano la partecipazione e il confronto
interculturale, troveranno piena soddisfazione e utilità nelle attività previste.
La metodologia di lavoro sarà improntata sul learning -by-doing: attraverso la semplice azione del
“fare”, la creazione, l'invenzione di veri e propri oggetti di design e/o di uso quotidiano, senza
interferenze di tipo “ didattico” dettate dagli animatori o da coloro che saranno incaricati di fornire
alcuni elementi basilari per l’approccio a questo tipo di attività, i giovani svilupperanno una
maggiore coscienza ecologica, comprendendo l'importanza della tutela dell’ambiente e del suo
corretto utilizzo per lo sviluppo umano.
Attività quali le “officine creative” o quelle di “reporting” avranno la funzione di mettere in moto
un processo di apprendimento non formale che, attraverso il contatto materiale, l'approccio di
curiosità e di creatività nel creare oggetti mutati nella loro accezione originaria/funzione codificata,
contribuiranno alla trasformazione della cultura dello spreco, a porre dei limiti all'abitudine del
consumo condizionato.
I metodi di lavoro avranno inoltre la peculiarità di svilupparsi in una consapevole dimensione
interculturale: il continuo confronto tra i Paesi partecipanti, caratterizzati da differenti
politiche/problematiche ambientali, avrà il potere di stimolare nei giovani la riflessione, la ricerca di
nuovi stili di vita rispettosi del patrimonio naturale, in un ambito non solo locale ma globale.
Sempre a proposito di interculturalità, i momenti d'animazione linguistica renderanno ulteriormente
percepibile la lingua come elemento culturale, stimolando flessibilità e apertura mentale.
Il confronto efficace tra le realtà e le culture rappresentate nell’incontro, insieme ai lavori di gruppo,
incideranno positivamente sullo sviluppo della personalità dei partecipanti, facendo presumere
cambiamenti significativi sul pensiero e sull'agire.
In ogni fase del progetto protagonisti saranno i giovani e le loro idee/capacità, essi gestiranno
autonomamente e in piena indipendenza i laboratori di riciclo, in quanto i responsabili del progetto
fungeranno esclusivamente da facilitatori, senza porsi in una posizione relazionale verticale.
L'esperienza del laboratorio, in un itinerario di lavoro/crescita che non separa teoria-tecnica-pratica,
sarà vissuta in maniera collaborativa, fondandosi su relazioni fra pari, sulla cooperazione costruttiva
di fronte ai problemi da risolvere, ai compiti da eseguire.
La dimensione di apprendimento (ad esempio acquisizione / miglioramento delle competenze) è una
componente essenziale di ogni progetto sostenuto dal Programma Gioventù in azione. Il programma mette
in atto un processo di riconoscimento delle competenze acquisite attraverso la partecipazione a Progetti
Gioventù in Azione che è chiamato Youthpass (si prega di visitare www.youthpass.eu). Con questo
proposito, si prega di descrivere:
competenze (ossia le conoscenze, abilità e attitudini) che potrebbero essere acquisite dai partecipanti nel
progetto
misure previste volte a fornire un luogo di riflessione e di valutazione dell'esperienza di apprendimento nel
progetto
Lo scopo primario del progetto è far si che i giovani rendano le proprie abilità e capacità associabili
a diversi contenuti e tali da essere facilmente riconoscibili ed incrementabili. I partecipanti,
attraverso le attività programmate (in primis le officine creative), focalizzate su metodologie
cooperative (lavori di gruppo) e associate all'idea del learning by doing, scopriranno e
svilupperanno la loro creatività, realizzando o trasformando oggetti/rifiuti. Il prodotto creativo
prenderà vita dalla rottura degli schemi, dalla tendenza all’ esplorazione, alla flessibilità,
all’apertura mentale. Queste acquisite capacità, insieme allo sviluppo di “green skills”,
contribuiranno in maniera non trascurabile alla crescita individuale ed evolutiva dei partecipanti.
Alla fine dello scambio ci si augura che il bagaglio conoscitivo/culturale di ciascuno possa
contenere nuove e/o migliorate abilità, conoscenze, attitudini, sviluppate grazie ad un percorso di
crescita incentrato su momenti di riflessione, non solo individuali ma di gruppo, dinamiche
interattive che garantiscano l'acquisizione di competenze quali:
1. La consapevolezza: partendo dalla convinzione che l’educazione ambientale favorisca la
formazione integrale della persona e che non ci sia apprendimento che non passi attraverso il
coinvolgimento, nella vita di tutti i giorni, della dimensione affettiva, estetica, intellettiva, sociale ed
etica, si progetterà una forma di comunicazione interpersonale che attraverso la conoscenza e
l'esperienza della realtà ambientale e la promozione di un rapporto ottimale con la natura, s' incentri
inoltre sulla conoscenza di se stessi e delle proprie emozioni.
2. La tentazione della scoperta: sperimentare sé stessi, la motivazione intrinseca di una scoperta
scientifica/ambientale, vale a dire l'istintiva curiosità, la gioia d'imparare attraverso l'esperienza. In
questo caso la tecnica del learning by doing equivarrà al learning by doing.
3. La tentazione etica: passare da un’adesione occasionale all’interiorizzazione di un nuovo stile di
vita, trarre cioè dalla sperimentazione ecologica suggestioni in grado di fondare un’etica
ambientale, un senso di co-appartenenza che faccia sì che ognuno si senta responsabile, custode
della natura.
4. Il coinvolgimento: sentirsi protagonisti del proprio apprendimento, divenire attraverso la
riscoperta personale dell'ambiente, testimoni dell'esperienza vissuta e promotori attivi di una cultura
eco-sostenibile.
DIMENSIONE INTERCULTURALE
Il progetto si propone di creare una connessione tra giovani provenienti da diverse realtà,
considerando la partecipazione di paesi extraeuropei di grande importanza al fine di favorire una
conoscenza, un avvicinamento a culture e situazioni/problematiche socio-culturali-ambientali
apparentemente molto differenti tra loro.
Crediamo che questa sia un'ottima opportunità per permettere ai giovani di acquistare
consapevolezza della propria e delle altrui identità nazionali, stimolandone
l’interesse e l’indubbio sentimento empatico che è classico veder nascere nel corso di uno scambio
interculturale.
Fin dalle fasi preliminari, avrà grande importanza infondere nelle coscienze dei partecipanti
principi di tolleranza e comprensione, in modo da preparare il terreno al dialogo e al confronto.
Questa “fase di preparazione” viaggerà in parallelo con lo scambio continuo
d’informazioni/idee/proposte inerenti la realizzazione pratica del progetto, via mail e/o chat, con gli
altri partners, giovani e animatori. Un momento che consentirà di arrivare allo scambio non del
tutto sconosciuti gli uni agli altri e non del tutto impreparati a vivere una tale esperienza .
Nei giorni stessi in cui il progetto prenderà vita, come detto in precedenza, fondamentali saranno le
attività di animazione linguistica, volte ad abbattere le naturali barriere verso il diverso, per
meglio interagire con altre culture e metodologie interculturali, volte a stimolare e favorire il lavoro
cooperativo, la solidarietà e la coscienza per la condizione altrui. Un approccio graduale e positivo
che darà ai partecipanti la possibilità di contribuire “insieme” alla realizzazione di obiettivi comuni.
Con questi strumenti il progetto vuole combattere pregiudizi, razzismo e atteggiamenti che
generano esclusione in quanto la disponibilità a collaborare con “l'altro” non pregiudica
in alcun modo l’individualità della persona che, al contrario, ne uscirà accentuata.
DIMENSIONE EUROPEA
E’ ormai di attualità che l’area dei Paesi mediterranei stia fronteggiando continue lotte contro le
strategie dei regimi parassitari e cleptomani, per dare un senso di libertà e di democrazia al popolo.
Certo queste zone offrono lo spettacolo penoso delle divisioni e dello smarrimento ma questa
situazione ci ricorda anche le atrocità che hanno caratterizzato lo spazio europeo 60 anni addietro.
L’Europa deve prendere atto di questa evoluzione e impegnarsi in un'altra direzione di marcia,
contribuendo a fare emergere un’entità politica ed economica in questi Paesi, basata su un
sentimento d’appartenenza e su di una solida unione nell’affrontare le sfide comuni.
Sicuramente Using Differently non si prefigge obiettivi così alti ma, nel suo piccolo, a stimolare la
convivenza, la tolleranza, la condivisione di regole, facendo un primo passo verso la costruzione di
rapporti umani tra persone di realtà e culture diverse, cancellando automaticamente “ignoranza”,
stereotipi e diffidenze.
Attraverso il confronto e il dibattito, in maniera libera, su temi come quello della problematica
ambientale e il ruolo che ognuno ha come cittadino attivo nella società in cui vive, i giovani
potranno sostenere un'attenta riflessione su concetti strettamente connessi:
Identità, Cultura, Diversità, Tolleranza, Dialogo.
Il significato di ciascun concetto sarà sicuramente diverso per ogni cultura ma la possibilità di
affrontare un'analisi congiunta su di esso sarà uno stimolo per superare le incomprensioni e
ricercare soluzioni comuni.
IMPATTO, EFFETTO MOLTIPLICATORE E FOLLOW-UP
Il progetto avrà sicuramente un impatto positivo.
- sui giovani coinvolti: oltre alla possibilità di migliorare/essere stimolati a migliorare le proprie
capacità linguistiche i partecipanti avranno realizzato qualcosa nell'interesse della comunità in
generale, vissuto un'esperienza importante per il proprio futuro personale/professionale, sviluppato
una maggiore sensibilità, comprensione verso il multiculturalismo, verso valori comuni come il
rispetto dell'ambiente.
-Sullo stesso territorio di Napoli: essendo la città che ospiterà tale scambio sul riciclo creativo,
beneficerà dei risultati raggiunti in termini di avvicinamento della popolazione locale all’idea di
rispetto della natura e del mondo circostante.
- Sulle forze sociali impegnate nel campo giovanile che fino a tale momento avevano concentrato il
loro campo d’azione solo o soprattutto su iniziative locali: esse saranno motivate ad intraprendere
un percorso di cooperazione internazionale.
-sui partners coinvolti e sull’associazione Mosaico: che potranno allargare le loro collaborazioni
internazionali, arricchendosi di una nuova esperienza.
Il progetto e suoi prodotti finali (ad esempio il cd-rom comprendente l'attività di reportage ) saranno
pubblicizzati e divulgati dai Paesi partecipanti attraverso siti web ed altri mezzi di comunicazione
pariteticamente efficaci, permettendo ad una vasta quanto svariata fascia di utenti di beneficiare
indirettamente dell'esperienza vissuta dai partecipanti. La diffusione dei risultati avrà la funzione di
stimolare interventi di mobilità giovanile, incuriosire ed invogliare altre
organizzazioni e giovani a partecipare direttamente e in prima persona a nuove iniziative
internazionali.
L'effetto moltiplicatore avrà sicuramente effetto grazie:
- ai partecipanti coinvolti direttamente: che, una volta rientrati nel loro paese, potranno contare
sull’aver vissuto un’esperienza di convivenza e di solidarietà internazionale, sull’essere riusciti a
concepire e a creare, in un contesto interculturale, oggetti di riuso, sull’aver sviluppato la capacità
di analizzare percorsi di vita alternativi ed in accordo con la sostenibilità ambientale.
- ai Partners: dove ci sono giá accordi affinché il progetto abbia un seguito, in seguito a questa tappa
in Italia, anche in altri Paesi, in modo da approfondire maggiormente i temi e aspetti delle realtà
sociali generate direttamente sul posto. Un viaggio alla scoperta di altre culture che permetta ai
giovani di allargare le loro prospettive tematiche ed umane, allacciare solide amicizie aldilà delle
differenze strutturali evidenti, superare ogni qual tipo di pregiudizio, muovendo un primo passo
verso la lotta alla discriminazione.
- alle istituzioni, organizzazioni ed associazioni locali: che avranno la possibilità di conoscere il
progetto, seguirne lo sviluppo e divenire, a loro volta, promotori di iniziative rivolte ai giovani.
VISIBILITA'
Il progetto sarà accompagnato per tutta la sua durata (dalla fase della preparazione, a quella di
realizzazione, a quella di follow up) da iniziative orientate alla massima visibilità e trasparenza dei
lavori.
Le visite alle organizzazioni ambientaliste saranno occasioni per far conoscere e diffondere gli
intenti dello scambio, per cooperare con altre forze socio-culturali, per motivare organizzazioni le
cui attività fino a questo momento erano accentrate solo o soprattutto sul piano locale, ad
intraprendere “itinerari” internazionali.
Un’opportunità per i giovani partenopei aderenti alle associazione locali che andremo a visitare, di
avvicinarsi anche loro ad una dimensione interculturale, di uscire dal proprio quotidiano e di
confrontarsi con situazioni, problemi e tematiche apparentemente differenti, ma sostanzialmente
comuni.
Nella fase preliminare del progetto, la sua “pubblicità” avverrà attraverso:
- locandine spedite tramite e-mail e affisse nelle bacheche dei principali atenei partenopei;
- il nostro portale internet e quello del Servizio Giovani del Comune della nostra città;
- i social network;
- azioni di volantinaggio nei principali luoghi di ritrovo giovanili.
Al termine dell’incontro, un ulteriore momento di visibilità si avrà attraverso l’esposizione dei
prodotti finali dell’officina creativa: una serata che coinvolgerà oltre ai protagonisti diretti, un
ampio pubblico di interessati.
Tutto il materiale e i risultati del progetto riporteranno il logo del Programma Gioventù in Azione al
fine di divulgarne, illustrarne e spiegarne gli scopi, gli intenti e le priorità, incuriosire ed avvicinare
i giovani a questo tipo di iniziative (in continuità con il lavoro iniziato dall'Agenzia attraverso
l’InfoDay a Napoli), facendo risultare il progetto e il percorso realizzato, un esempio pratico e
visibile di mobilità giovanile.
DISSEMINAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI RISULTATI
La diffusione dei risultati sarà indirizzata ad incrementare l’impatto sulla comunità locale e sui
giovani non direttamente coinvolti nel progetto.
Le serate interculturali e l'esposizione finale dei lavori rivolte ad un pubblico eterogeneo saranno
occasioni per suscitare curiosità ed interesse in altri giovani, che potrebbero poi interessarsi a
progetti futuri.
La proiezione di un DVD (contenente tutto il materiale prodotto durante il progetto: foto, manuale
d'istruzione sulla costruzione di oggetti riciclati, etc.) è in programma, al termine del progetto, in
alcuni incontri con le associazioni giovanili partenopee toccate dall’incontro, al fine di consentire ai
partecipanti italiani di portare in tali sedi, e da giovane a giovane, una testimonianza diretta
dell'esperienza appena conclusa.
L’Associazione Mosaico garantirà una capillare diffusione dei risultati attraverso vari strumenti già
menzionati e in più attraverso:
- la predisposizione di una pagina web contenente fotografie, video, testimonianze, interviste di chi
ha partecipato attivamente ;
- l'ideazione e distribuzione di un cd-rom (di cui i giovani saranno attori e registi) volto a
testimoniare lo svolgimento dello scambio e il percorso di crescita dei partecipanti ;
- la pubblicità e la valorizzazione dei risultati su “youtube” e social network ;
L’esposizione dei risultati servirà come quadro di criticità utile a determinare un miglioramento
degli approcci metodologici e progettuali nelle azioni future.
Avete in programma ulteriori misure che assicurano la diffusione e valorizzazione dei risultati del
progetto? SI
descrizione:
L’associazione mosaico e le associazioni Partner intendono lanciare una simultanea diffusione e
valorizzazione dei contenuti e dei risultati di Using Differently, facendo pubblicità attraverso i
propri siti internet e ogni altro mezzo d’informazione a disposizione. Una copia del materiale
multimediale risultato, sarà distribuita ai partecipanti prima del rientro nei paesi d’origine, quale
risultato tangibile dell’esperienza vissuta, testimonianza concreta di un arricchito “bagaglio”
culturale da aprire una volta tornati a casa e da presentare a nuove organizzazioni e forze sociali
locali.
INCLUSIONE DI GIOVANI CON MINORI OPPORTUNITA'
Il gruppo napoletano coinvolto nell’incontro appartiene all’associazione Voci di Scampia, che
rappresenta la realizzazione del sogno di riscatto di un territorio conosciuto solo per il degrado e la
violenza, attraverso l’impegno costante e crescente di coloro che ne fanno parte a cambiare le cose,
diventando “simbolo” di un quartiere che vuole emergere attraverso il linguaggio dei suoi giovani,
manifesto di un tessuto sociale alternativo/ottimista che non si arrende al degrado sociale e che
continua a lavorare per un futuro vivibile.
L’associazione spagnola lavora a stretto contatto con i giovani, in particolar modo coloro che si
trovano in una condizione di difficoltà o svantaggio (derivante da un fattore economico e/o sociale,
economico, culturale, familiare) rispetto ai loro coetanei promuovendo il volontariato, programmi
di orientamento e la partecipazione ad eventi internazionali quali strumenti per agire con impatto
positivo sulla vita della comunità.
I gruppi provenienti dall’Egitto e dalla Palestina appartengono a contesti territoriali piuttosto simili,
entrambi scenari di guerre civili devastanti; una dimensione e un quotidiano particolarmente
minaccioso e incidente sullo sviluppo dei giovani.
Il progetto incoraggerà l’impegno dei giovani (di tutti e 4 i paesi partners) di fronte alle diverse
problematiche riguardanti il “territorio”, come si evince dalla descrizione delle differenti situazioni
locali/ambientali, quale esempio positivo di pace e legalità, quale tassello fondamentale per
costruire una nuova coscienza civile rispettosa dell’ambiente, inteso come contesto/luogo di vita
umana.
Attraverso Usind Differentlly discussione, dialogo e confronto sono mezzi e strumenti di lavoro per
capire e trasformare realtà territoriali, per combattere il disagio sociale.