Rassegna stampa 29 luglio 2014

Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10
Serie A - Ecco il calendario
Pinocchio perugino
Subito Roma-Fiorentina
Juve, debutto col Chievo
Il testo di Collodi riscritto
nella lingua del Grifo
COLETTA PAGINA 41
PAGINA 39
Anno XV numero 207
In Umbria in abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro
Ast, arriva il premier Renzi
Blocco operaio
sul Raccordo
Il presidente del Consiglio atteso
a Terni nel mese di agosto
Proseguono le iniziative di protesta
CARDUCCI PAGINE 20-21
IL COMMENTO
“CASE DELLE IMPRESE”,
QUELLE ENTRATE
RISIBILI DAI SERVIZI
Strada bloccata Il raccordo invaso dagli operai Ast all’altezza di Terni Est FOTO MIRIMAO
E45 autostrada, le tariffe proposte
La Regione punta i piedi: «Umbri da esentare». La Corte dei conti: stop al progetto
LUCCIOLI PAGINA 3
di GIUSEPPE CASTELLINI
e associazioni di categoria,
sulla vicenda della riduzione del 50% del diritto annuale che ogni impresa paga alla Camera di commercio, hanno battuto
un colpo, a Perugia come altrove.
Da un lato (giustamente) hanno difeso il ruolo di un ente che, pensato
per essere - con la riforma degli anni Novanta - la “casa delle imprese”, rappresenta il “corpo sociale
intermedio” per antonomasia, dotato di autonomia dalla politica e
che non costa allo Stato. (...)
L
SEGUE A PAGINA 26
Bambino investito da un’auto
a Sellano, è in gravi condizioni
Travolta dal muletto a Cerreto,
operaia 60enne in fin di vita
FRATEPIETRO PAGINA 18
PAGINA 18
SANITÀ, LISTE D’ATTESA
Marini presenta le misure,
tempo massimo 30 giorni
Pronto soccorso in ambulanza
Camere, in campo i “magnifici 12”
Associazioni imprenditoriali umbre contro
il taglio dei diritti pagati agli enti camerali
FONTANA PAGINA 11
Perugia
Riorganizzazione uffici
comunali, c’è la delibera
I sindacati si spaccano
LUCCIOLI PAGINA 6
LUCCIOLI PAGINA 26
BANCHE
Ponte S. Giovanni
Sugli umbri “tassa” da 202 milioni
Blitz anti prostituzione,
sigilli a 2 appartamenti
Denunciata la “maitresse”
È quanto grava all’anno su famiglie e imprese
a causa dei tassi di interesse più alti della media
PAGINA 27
Una parte dei “magnifici 12”
FIORUCCI PAGINA 8
Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
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umbria
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Progetto, lo stop della Corte dei conti
Rischio di pagare 12 euro per il tratto
Perugia-Terni, sale la polemica
I numeri del Piano finanziario dell’opera
di ANDREA LUCCIOLI
E45 IN AUTOSTRADA PEDAGGIO E POLEMICHE
Un tratto
umbro
PERUGIA - Fare chiarezza. Per non
scadere nel chiacchiericcio da bar.
della E45
Sul progetto di trasformazione in
autostrada della E45 nelle ultime
ore se ne sono lette di tutti i colori.
Anche troppe. Sul social network
Facebook, ad esempio, la viveicoli pesanti, nonché è così intervenuto ieri Oliviero Dotcenda del pedaggio - lanciata
l’applicazione di varia- torini: «Altro che esenzione per i redal consigliere regionale
zioni percentuali an- sidenti, il pedaggio ci sarà e lo paOliviero Dottorini (Idv) - è
nuali delle tariffe calco- gheremo anche caro. I privati che
stata la più seguita e comSecondo il Piano finanziario
late in conformità alla hanno promosso il project-finanmentata della giornata. Redel progetto, il pedaggio
Delibera CIPE 39/07». cing per la trasformazione della E45
stano da capire, però, i conlungo la E45 trasformata
Tradotto: il pedaggio si in autostrada hanno previsto una tatorni reali di una vicenda
in autostrada si pagherà
paga dal 2020, i mezzi riffazione esorbitante che graverà
che, appena pochi giorni fa,
pesanti lo pagano doppio sui cittadini per almeno 40 anni», ha
ha incassato uno stop da parte
dal 2020
e sono previsti aumenti an- detto. Dottorini (che ieri ha anche
della Corte dei conti. Ma andiamo con ordine.
nuali. C’è poco altro da dire. incassato l’appoggio del consigliere
Sulla vicenda pedaggio è stata già
Nel Pef, poi, non si trova traccia di Cirignoni della Lega) ha presentato
esenzioni per i residenti, quindi - in un’interrogazione alla Giunta Maripubblicata su queste colonne la previsione che se ne fa nel nuovo Piano
teoria - pagheranno tutti. Scenario, ni in cui chiede che la Regione tiri
quest’ultimo su cui però la Regione fuori le carte in suo possesso, ovveregionale dei trasporti. Un’impliciha detto a più riprese di voler inter- ro il Pef. Documento che, a dirla tutta, ma neanche poi tanto, ammissiovenire quando sarà il momento di ta, si può trovare abbastanza facilne: il pedaggio si pagherà. È scritto
andare a chiudere definitivamente il mente online sul sito del Cipe. «Sechiaramente anche nella delibera
progetto.
condo il Piano finanziario - spiega
del Cipe dell’8 novembre 2013 relaSulla base delle previsioni del Pef Dottorini - il promotore del progetto
tiva al “Programma delle infrastrutture strategiche - Corridoio viabilità
autostradale Civitavecchia-OrteIL CORSIVO
Mestre”. La E45, appunto. Nella delibera è contenuto anche il Piano
economico finanziario che prevede
a polemica sul pedaggio è giusta, ma realizzazione di una E45 moderna, collegagli strumenti economici di sostegno
non sia la foglia di fico per non realiz- ta con i grandi corridoi europei della viabial progetto: apporto di capitale prozare una delle opere fondamentali per lità. Tutto ciò che porta acqua a questo muprio del promotore, ricorso al merrompere l’isolamento dell’Umbria, rilan- lino per lui è utile e strumentale. Insomma,
cato finanziario e autofinanziamenciando le prospettive della regione. Dottori- va separato il grano dal loglio. Sul loglio (il
to generato dal progetto (il pedagni, infatti, furbamente indica il dito ma guar- pedaggio) bisogna battagliare, senza che si
gio, appunto). A queste tre misure si
da alla luna. Il suo obiettivo è contrastare la impedisca un’opera utile (la E45 moderna).
aggiunge poi la defiscalizzazione
prevista per rendere l’opera effettivamente realizzabile.
Nel Pef (Piano economico finanziario), a pagina 2 si legge: «L’applicazione delle tariffe al concessionario proposte al momento dell’entrata in esercizio (2020), pari a
0,15225 euro al km per i veicoli leggeri ed a 0,29757 euro al km per i
2020
Quest’opera si deve fare, separare il grano dal loglio
L
REGIONE
Rometti: già chieste tutele
ed esenzioni per gli umbri
PERUGIA - Alla fine, dopo un martellamento mediatico durato per ora sui social network, la Regione è intervenuta per fare chiarezza sulla vicenda E45. «Mi
sembra che i consiglieri regionali Dottorini e Cirignoni
abbiano scoperto l’uovo di Colombo in merito al pagamento del pedaggio autostradale che sarebbe previsto
per la nuova Orte-Mestre», ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti, Silvano Rometti, in
relazione alle dichiarazioni dei due consiglieri regionali. «Si richiamano - sottolinea - all’ipotesi che il promotore del progetto di trasformazione in autostrada
aveva avanzato già dal 2004 e fin da allora la Regione
aveva manifestato tutta la sua contrarietà, chiedendo le
più ampie garanzie per il traffico e per gli utenti». «Nel
2011 - prosegue Rometti - la giunta regionale ha deliberato di chiedere al Cipe, il Comitato interministeriale
per la programmazione economica, di assicurare per i
residenti in Umbria le più ampie agevolazioni possibili
e facilitazioni in termini di tariffe e di varietà di titoli di
accesso. Questa osservazione è stata recepita dal Cipe». «Il progetto di trasformazione della E45 in autostrada - ricorda l’assessore - deve essere ancora approvato dalla Corte dei conti, dopo il passaggio al Cipe. La
Regione non deve dimostrare nulla: così come ci siamo
opposti, con successo, al pagamento del pedaggio sul
raccordo Perugia-Bettolle, continueremo ad opporci in
tutte le sedi al pagamento del pedaggio sulla E45, così
da salvaguardare i diritti dei cittadini umbri».
per procedere all’attuazione del
programma di investimenti ritiene
congrua l’applicazione di una tariffa pari a 0,15225 euro al chilometro
per i veicoli leggeri e pari a 0,29757
per quelli pesanti. Applicando un
semplice calcolo matematico si scopre che per coprire i circa 50 chilometri che separano Perugia da Città
di Castello occorreranno circa 7,60
euro, mentre da Terni a Perugia saremmo attorno ai 12 euro. Ovviamente la stangata sarà quasi doppia
per i mezzi pesanti, ma anche per i
mezzi di trasporto dei piccoli imprenditori locali. Un autentico salasso che, se non smentito, chiamerebbe in causa anche le responsabilità di chi non ha adeguatamente informato i cittadini».
Dottorini ricorda poi il folto movimento di associazioni e gruppi
che in questi mesi si sono mobilitati
contro il progetto della E45. Progetto che, è giusto ricordare, ha anche
molti sostenitori. A cominciare dalla Regione che, lo scorso anno definì l’opera «importantissima per collegamento dell’Umbria» sia con il
resto d’Italia, sia con l’Europa. Sulla questione è intervenuto anche il
segretario regionale Pd, Leonelli,
«andrà aperto quanto prima un tavolo col governo per evitare balzelli a
famiglie e imprese».
Lo stop della Corte dei conti. Favorevoli e contrari, comunque, dovranno fare i conti con la deliberazione di qualche giorno fa della
Corte dei conti. La magistratura
contabile è stata chiamata ad intervenire sulla legittimità della delibera Cipe del novembre scorso e, al di
là delle questioni tecniche riportante nel pronunciamento, ha giudicato
l’atto «non conforme alla legge».
Motivi per cui alla delibera in cui si
dà il via libera al progetto è stato «ricusato il visto e la conseguente registrazione». Uno stop, insomma.
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umbria
L’odissea moderata
per una candidatura
ni (tra le suggestioni c’è anche
quella delle primarie, anche se la
maggioranza degli esponenti di
centrodestra al solo sentirne parlare scuote la testa e mostra scetticismo), gli alleati non stanno certo a
guardare. Fratelli d’Italia, con il
consigliere regionale Franco Zaffini, sembra dirigersi verso l’appoggio a Ricci. Non pochi sono gli
occhi puntati sugli alfaniani del
Nuovo centrodestra e sulle loro
reali intenzioni. Dove staranno e
con chi staranno? E soprattutto,
l’iniziale simpatia per l’operazione messa in piedi dal sindaco di
Assisi resta invariata oppure è andata scemando con il passare del
tempo? Chissà. Ma a tale domanda, una risposta dovrà essere data.
La prova. Ma la pista da seguire
per capire che tipo di dinamiche si
attiveranno sul fronte moderato è
il gran tramestio intorno alla nuova legge elettorale. Perché non
sfugge a nessuno che una scelta di
Centrodestra tra primarie, “esterni” e veti
REGIONALI NEI PARTITI
di PIERPAOLO BURATTINI
PERUGIA - Patti, triangolazioni,
molte ambizioni e una corsa verso
il portone principale di palazzo
Donini che è già iniziata in questi
pomeriggi di un’estate stralunata,
in cui già in molti ne parlano. E più
di qualcuno si è già messo al lavoro per arrivare primo alla candidatura a presidente della Regione.
Magari strappando la prima posizione al collega di fianco. Nel caravanserraglio dei partiti di centrodestra le carte da gioco stanno
per essere distribuite e la disposizione al tavolo sta facendo emergere già tatticismi e strategie.
E così per un Claudio Ricci che
da mesi è sceso in campagna elettorale con la sua lista “Umbria Popolare”, c’è chi si muove con maggior prudenza, ma non certo con
meno determinazione. Ovviamente stiamo parlando del capogruppo
forzista in Regione, Raffaele Nevi, che da qui ad ottobre è pronto a
muovere le sue pedine per giungere all’obiettivo candidatura.
Truppe e appoggi. E allora tutto conta e tutto viene “stretto” in
un giri d’incontri e colloqui: una
parte del mondo imprenditoriale e
e associativo regionale, il rapporto
di ferro con il vice presidente della
Commissione europea Antonio
Tajani e allo stesso tempo alcuni
“canali” con i big romani del partito. E se nel capoluogo c’è il sussurro per una candidatura che in
molti prevedono, in quel di Terni
non pochi danno quasi per scontato il finale di partita: Forza Italia
avrà un suo candidato e mai si accoderà al progetto di Ricci. Questione d’orgoglio di bandiera, ma
anche di scelte: la trasversalità
mostrata dal sindaco di Assisi nelle recenti elezioni amministrative,
Alchimie
Nei forzisti
si fa avanti
la variabile
dell’intesa
tra i big
Il passaggio
La nuova legge elettorale
in discussione in Consiglio
è una cartina di tornasole
per capire i futuri assetti
su alleanze e coalizioni
La scelta Nel riquadro, il sindaco di Assisi,
Claudio Ricci; in
basso il capogruppo di Forza
Italia in Regione,
Raffaele Nevi,
con la collega
Fiammetta Modena, nel corso
di una manifestazione pubblica
non è affatto piaciuta sia ai colonnelli che ai generali forzisti. Non
poco, come sempre, dipenderà
dalle dinamiche romane, ma sulla
candidatura di Nevi potrebbero
convergere anche coloro che dentro il partito hanno posizioni
tutt’altro che sovrapponibili: dal
responsabile Enti locali Fiammetta Modena, al coordinatore regionale Catia Polidori, per arrivare al
deputato e portabandiera degli ex
An , Pietro Laffranco.
La partita di poker è iniziata, anche se per ora tutti tendono a me-
scolare le carte. Il diretto interessato, al momento, potrebbe avere
in tasca un passaporto diplomatico, tanto è il riserbo ostentato
sull’argomento non esente però da
qualche tocco polemico: «Ne discuteremo tra noi al momento opportuno, certo è che se qualcuno
pensa di essere un predestinato e
tutti gli altri dei semplici ascari, si
sbaglia di grosso». E ogni riferimento al sindaco di Assisi, sembra
essere tutt’altro che casuale. E comunque, se l’universo forzista è
attraversato da fremiti e suggestio-
tipo maggioritario, molto puntata
sulle coalizioni, di fatto porterebbe a un pesante ridimensionamento di coloro, vedi Ricci, che puntano a una cavalcata in solitaria o comunque fuori dai due Poli. E questo spiega come, al di là dei minuetti e delle chiusure tattiche,
Forza Italia da una parte e Partito
democratico dall’altra alla fine abbia più interessi a convergere nello
stesso schema elettorale di quanto
invece lo abbiamo i loro alleati.
Occhio al premio di maggioranza,
così come alla scelta del numero
dei collegi. Temi, questi, su cui la
stessa presidente Marini, che nel
centrodestra pronosticano come
sicura ricandidata, ha cominciato a
porre l’attenzione e richiamato più
volte i suoi a “un sano realismo”.
Partita doppia, dunque. Da una
parte la candidatura alla presidenza della Regione; dall’altra, ma
che cammina sullo stesso binario,
la scelta da fare sulla nuova legge
elettorale. Come spesso avviene
(ma più che una scelta, sembra un
vezzo) tutte le attenzioni di cronaca politica sono appuntate sul
campo del centrosinistra, ma dalle
parti del centrodestra queste Regionali sarà un passaggio politico
che non poco peserà sui futuri assetti della coalizione. L’attenzione
è più che dovuta.
C O M U N E D I MONTECASTRILLI
PROVINCIA DI TERNI - AVVISO DI DEPOSITO
VARIANTE PARZIALE AL VIGENTE PIANO REGOLATORE GENERALE
PARTE STRUTTURALE E PARTE OPERATIVA ADOZIONE
IL RESPONSABILE DELL’AREA URBANISTICA-EDILIZIA PRIVATA
VISTA LA LEGGE URBANISTICA 17 AGOSTO 1942, N.1150 E SS.MM. ED II.;
VISTA LA LEGGE REGIONALE 22 FEBBRAIO 2005, N. 11 E SS.MM. ED II.;
Il Responsabile dell’Area Urbanistica – Assetto del Territorio
Vista la Legge 17-08-1942 n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la Legge Regionale 31-10-1997 n. 31, e successive modifiche e integrazioni;
Vista la Legge Regionale 22-02-2005 n. 11; Vista la delibera consiliare n. 03 del 08-04-2014;
Rende noto
che con deliberazione del Consiglio comunale n. 15 del 19.06.2014 è stata adottata la
“Variante parziale al vigente piano regolatore generale, parte strutturale e parte operativa, ai
sensi dell'articolo 18 della legge regionale 22 febbraio 2005, n. 11”; che gli atti relativi alla
variante parziale sono depositati presso l’ufficio dell’Area Urbanistica – Edilizia Privata del
Comune di Montecastrilli, a decorrere dal giorno 29.07.2014 per ventitré giorni consecutivi.
Entro il suddetto termine chiunque ha facoltà di prenderne visione e i soggetti interessati possonopresentare le proprie osservazioni.
Le osservazioni sono depositate presso il medesimo ufficio e chiunque può prenderne visione ed estrarre copia.
Entro i cinque giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni, chiunque ne ha interesse può presentare brevi repliche alle osservazioni eventualmente pervenute.
Il presente avviso è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria e all’Albo Pretorio del Comune di Montecastrilli il giorno 29.07.2014 e allo stesso sarà data idonea pubblicità in sede locale mediante affissione di manifesti e a mezzo stampa su quotidiani locali.
Montecastrilli (TR), lì 15 luglio 2014
IL RESPONSABILE DELL’AREA URBANISTICA-EDILIZIA PRIVATA
F.to Arch. Valentina Catozzi
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ISTRUZIONE IL PASTICCIO
Ufficio scolastico, si sceglie il “capo”
Atteso per oggi il decreto ministeriale
per la nomina del dirigente in Umbria
In ballo il destino dei presidi “abusivi”
PERUGIA - (m.s.) Nelle stanze
dell’Ufficio scolastico regionale
dell’Umbria, in via Palermo, quello di ieri è stato un giorno di lavoro
e di attesa. Di lavoro perché, a dispetto del calendario che segnava
il 28 luglio, sono questi i giorni in
cui si organizza l’anno scolastico
che prenderà il via a settembre. E
soprattutto di attesa, perché oggi il
Ministero dovrebbe emanare il decreto di nomina dei propri dirigenti e di quelli posti a guida degli Uffici scolastici regionali. A guidarlo, in Umbria, c’è Domenico Petruzzo, con la qualifica di dirigente
vicario. Il posto da direttore generale, come recita anche il sito istituzionale dell’Usr Umbria, è “vacante”.
Da un paio d’anni l’Umbria, piccola regione, è stata “declassata”.
In assenza di un direttore scolastico regionale effettivo, può avere
comunque un dirigente reggente,
al posto di un vicario. Questione
solo formale? Non proprio. Perché
la forma è sostanza, e non solo per
i diretti interessati. Sicuramente la
differenza di incarico conta per la
Corte dei conti di Perugia, che su
questo ha motivato il proprio rifiuto di controfirmare il contratto dei
circa 80 dirigenti scolastici a cui il
provvedimento firmato da Petruzzo conferisce la responsabilità di
guidare quasi un centinaio (considerando anche le reggenze) di
scuole umbre. Contratti “congelati”, che quindi non hanno fatto
scattare il relativo compenso economico (alcuni presidi, quelli di
ultima nomina, percepiscono addirittura ancora lo stipendio da insegnante). Ma che, in punta di diritto, potrebbero anche determinare l’illegittimità di tutti i provvedimenti emessi da questi dirigenti
Scuole sottosopra Si attende
che venga sanato il pasticcio dei
presidi “abusivi”
IL PROVVEDIMENTO
Secondarie di secondo grado, fissati gli organici:
2.778 docenti e 3.381 Ata per 37.958 studenti in 1.726 classi
PERUGIA - Sono 37.985 gli studenti attesi
sui banchi delle scuole umbre secondarie di
secondo grado. L’ufficio scolastico ha emesso il provvedimento che autorizza la composizione delle classi ed il relativo organico docenti e personale tecnico ausiliario. Saranno
1.726 le classi che verranno composte. I posti per i docenti sono 2.778 di cui 50 da offerta formativa e 7 da compensazione scuola
media. Quanto al personale amministrativo,
ausiliario e tecnico, i posti nella provincia di
Perugia sono 2.654 così ripartiti: 104 direttore servizi generali e amministrativi; 560 assistenti amministrativi; 231 tecnici; 1.733
collaboratori; 11 cuochi; 3 infermieri; 10
guardarobieri; 2 addetti agrari. Nel Ternano i
posti sono 727: 33 direttori; 168 amministrativi; 52 tecnici e 474 collaboratori.
scolastici. Comprese le bocciature
degli studenti, almeno qualora il
Tar dell’Umbria opti per una interpretazione restrittiva della norma
di fronte ad un eventuale ricorso
presentato da un genitore.
Insomma, un gran pasticcio, che
deve essere sanato. Il decreto del
Ministero atteso per oggi potrebbe
contribuire a sbrogliare un po’
questa matassa tutta umbra (altrove, di fronte a casi simili, i giudici
contabili hanno ritenuto valido il
contratto) o, se possibile, complicarla ancora di più. Una conferma
di Petruzzo, stavolta con l’incarico
di dirigente reggente per il quale
avrebbe i requisiti, a rigor di logica
dovrebbe rendere più facile sanare
i contratti per l’anno scolastico ormai in scadenza si conclude a fine
agosto).
Qualora, invece, da Roma decidano di mandare a Perugia un altro
dirigente, l’esito dell’anno scolastico 2013/2014 potrebbe essere,
sulla carta, tutt’altro che determinato. A favore del “caos-controllato”, confidando cioè sul tirare
avanti, giocano come al solito le
lungaggini burocratiche. Far ricorso contro una bocciatura a poco
più di un mese dalle elezioni diventa improbabile. Allo stesso
tempo, si conta sul fatto che i presidi siano scoraggiati di fronte alla
prospettiva di adire le vie legali,
facendosi così riconoscere i propri
diritti da un tribunale tra qualche
anno. Eppure, alcuni dirigenti scolastici, dopo la diffida che il loro
organismo di coordinamento ha
inviato al Ministero, sono pronti a
presentare formali denunce.
Non sono ovviamente indifferenti al contenuto del decreto ministeriale atteso per oggi, i dipendenti dell’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria: il cambio del
“capo”, si sa, determinata, a cascata, spostamenti d’ufficio o cambi
di gerarchie.
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perugia
Uffici, c’è la delibera. Rsu spaccate
Comune e posizioni organizzative,
oggi l’assemblea dei lavoratori
VILLA UMBRA
Arriva il ministro
Lanzetta
per discutere
di riforme
PERUGIA - Venerdì dalle nove in poi, il ministro per gli Affari regionali e per le autonomie, Maria Carmela Lanzetta interverrà alla giornata di
approfondimento gratuita sul
tema delle riforme istituzionali in Umbria, alla luce della c.d.
Legge Delrio (legge n. 56 del
2014), organizzata dalla Regione e dalla Scuola umbra di
amministrazione pubblica. La
giornata, coordinata dall’assessore regionale alle Riforme,
Fabio Paparelli, sarà aperta
da Alberto Naticchioni, amministratore unico della Scuola.
Seguirà l’intervento della
presidente della Regione, Catiuscia Marini, prima della relazione del ministro Lanzettasull’applicazione della Legge
n. 56 del 2014 “Disposizioni
sulle città metropolitane, sulle
province, sulle unioni e fusioni di comuni” e linee guida.
Nella seconda parte della
giornata si avvicenderanno gli
approfondimenti di Francesco
Clementi, professore associato di diritto pubblico comparato presso la facoltà di Scienze
politiche Università degli studi
di Perugia, poi sarà la volta
di Antonio Bartolini, professore ordinario di Diritto amministrativo presso la facoltà di
Giurisprudenza dell’Università
degli studi di Perugia e di Luca
Castelli, ricercatore di Istituzioni di diritto pubblico presso
la facoltà di Economia dell’
Università degli studi di Perugia.
Infine sono previsti gli interventi
dei
rappresentanti
dell’Anci (Associazione dei
Comuni); dell’Upi (Unione
delle Province) e del Cal (Consiglio delle autonomie locali).
odierna dei lavoratori che sono stati convocati direttamente dalle
Rsu. Alle 12 è infatti previsto l’incontro in cui verrà posta all’attenzione dei dipendenti di Palazzo dei
Priori proprio la decisione di Romizi di prorogare di due mesi le
posizioni organizzative. Sarà una
specie di resa dei conti tra favorevoli e contrari alla proposta del
sindaco. Gli umori sono diversi e
oggi si cercherà di trovare una sin-
di ANDREA LUCCIOLI
PERUGIA - La Giunta Romizi ha
fretta. Fretta di chiudere la partita
delle posizioni organizzative e
pensare alla riorganizzazione
complessiva degli uffici comunali.
Per questo, ieri mattina, il sindaco
si è presentato all’incontro con le
Rsu con in mano la bozza della delibera di Giunta che prevede la proroga fino a fine settembre delle 43
posizioni organizzative attualmente presenti nell’organigramma
di Palazzo dei Priori.
Il documento, nei giorni scorsi, è
stato al centro di un dibattito animato all’interno dei rappresentanti
dei lavoratori: da una parte i “favorevoli”, con la Cisl in testa, dall’altra parte i contrari, con la Cgil in
prima fila che ha rivendicato gli
accordi presi in precedenza. Ieri la
scena si è riproposta, con una buona parte delle Rsu che si è detta disponibile a concedere alla Giunta
Romizi un paio di mesi di tempo
per capire dove si può intervenire
per riorganizzare la macchina comunale. Di tutt’altro avviso, invece, il fronte del “no” alla proposta
del sindaco. La motivazione resta
sempre la stessa: la proroga delle
posizioni organizzative “costa” ai
lavoratori - attraverso le risorse del
Romizi tira dritto
Domani in Giunta
il provvedimento
che proroga fino
a settembre
l’organigramma attuale
Rebus Oggi lavoratori in assemblea a Palazzo dei Priori
comparto - qualcosa come 70mila
euro. C’è poi un accordo siglato
con la precedente Amministrazione Boccali che prevedeva l’azzeramento delle posizioni organizzative fin da subito: accordo di fatto
stralciato dalla Giunta Romizi.
I tempi stringono, il sindaco intende portare la delibera all’esame
della sua squadra di governo già
domani, durante la riunione di
Giunta.
In questo quadro, un aspetto fondamentale lo riveste l’assemblea
tesi tra le varie istanze, anche se la
spaccatura è evidente. La parola,
quindi, passa ai lavoratori. Il cambio di Amministrazione sta aprendo scenari che fino a qualche settimana fa non era immaginabili.
In tutto questo gran fermento, il
sindaco Romizi ha deciso di tirare
dritto. Al di là della decisione
dell’assemblea dei lavoratori, appare evidente che la Giunta è intenzionata ad andare avanti e mettere
mano quanto prima ad un piano di
riassetto dell’Ente che dovrebbe
essere presentato a settembre.
Il “Mondrian Park” e la polemica infinita sulla street art
Polemiche su “monoliti” e progetto di viabilità pedonale a Fontivegge
PERUGIA - Il web si è scatenato nelle ultime
48 ore. Cosa sono quei monoliti in cemento
posti tra la stazione di Fontivegge e via Sicilia?
Le ipotesi che sono state avanzate dagli internauti hanno sfiorato l’incredibile, alimentando un dibattito che forse ha perso di vista
l’obiettivo principale: capire realmente cosa
verrà realizzato - una volta terminati i lavori in quella zona. O cosa è già stato realizzato, visto che si tratta di un progetto che va avanti da
mesi e mesi.
Tolta la disputa a distanza, condita da battute al vetriolo, tra il consigliere comunale Emanuele Scarponi (Ncd) e il collega Tommaso
Bori (Pd), la rete si è scatenata in fantasiose ricostruzioni che in realtà potevano essere facilmente risolte dando uno sguardo al progetto di
“Potenziamento e messa in sicurezza dei percorsi pedonali esistenti tra le zone Fontivegge,
via Cortonese e via Pievaiola, con l’obiettivo
di migliorare l’accessibilità pedonale alla stazione del Minimetrò di Fontivegge”. In questo
progetto - su cui è intervenuto a più riprese in
passato l’ex assessore Ilio Liberati - è stato inserito anche il “Mondrian Park Perugia”, ovvero un parco urbano che nasce come contributo creativo fornito dagli studenti dell’Accademia di belle arti Pietro Vannucci. Niente
skate park, anche se inizialmente era prevista
un “half pipe” per gli amanti di questa pratica.
Gli studenti hanno così previsto un parco urbano con una pavimentazione che in futuro verrà
colorata (per il momento c’è solo il bitume) e
dei blocchi di cemento che saranno a disposizione dei writers. Il progetto del Comune (finanziato con fondi europei), infine, ha anche
modificato la viabilità in zona: una sola corsia
di marcia e due grandi aree pedonali a fianco.
I manufatti in cemento del Mondrian Park
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POLITICA E FORMAZIONE
umbria
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Il sindaco Romizi
alla Stranieri: «Unire
le forze per crescere»
E il rettore rilancia l’idea del Collegio perugino
di FRANCESCO CASTELLINI
PERUGIA - Dialogo, interscambio,
condivisione. Sono queste le parole
risuonate ieri nell’Aula Magna
dell’Università per Stranieri. È stato
un incontro ufficiale quello fra il rettore Giovanni Paciullo e il neo sindaco di Perugia Andrea Romizi, ma
anche scevro di inutili e rigide formalità, piuttosto dettato da una reciproca stima e dalla consapevolezza
che mettere insieme energie, focalizzare obiettivi, significa arrivare
prima e meglio alla meta. E il traguardo da centrare è per tutti quello
di una città ancora più vivibile, con
servizi migliori, che la pongano di
nuovo fra le mete più ambite ed
esclusive della formazione e della
cultura a livello internazionale.
Con questo spirito di interscambio
e di collaborazione per la prima volta il rettore ha aperto le porte del suo
ateneo al primo cittadino e, davanti
ad una platea di docenti e studenti
provenienti dai più svariati paesi del
mondo, ha voluto dargli il suo benvenuto, fargli gli auguri di un buon
lavoro, ma anche auspicare un futuro migliore per la città e per le “scuole” di eccellenza che vi operano.
Il rettore ha preso il via con il saluto al sindaco e ha poi rilanciato
l’idea di creare un Collegio perugino, sul modello della Normale di Pi-
sa. Un’istituzione che coordina e armonizza gli indirizzi e le linee di sviluppo della scuola nell’ambito didattico e della ricerca ma che svolge
anche una funzione di raccordo tra le
classi accademiche, e che esercita
funzioni consultive e propositive nei
confronti del direttore e del consiglio direttivo. Insomma Paciullo ha
dato voce a quello che è il suo modello di sviluppo, vale a dire una
“scuola” scevra da ogni tipo di arroccamento, e sempre più aperta a
contributi vari e qualificati. Romizi
a sua volta ha parlato della necessità
L’Aula Magna dell’Università per Stranieri di Perugia, dove si è svolto
l’incontro fra il sindaco di Perugia Andrea Romizi e il rettore Giovanni Paciullo
di «mettere in contatto», «far dialogare fra loro» quelli che sono i tesori
e il vanto della città, vale a dire le sue
università, l’Accademia di Belle Arti, la Scuola dell’Esercito e del Gior-
L’Aula Magna della Stranieri affollata di docenti e studenti durante l’intervento del sindaco Romizi
nalismo, con un occhio particolare
puntato sull’ateneo di Palazzo Gallenga. «Che ha un valore aggiunto ha detto il sindaco - proprio perché
rivolgendosi agli studenti di tutto il
mondo è latore di un messaggio
straordinario che ci fa conoscere al
di là di ogni confine».
Poi Romizi ha voluto parlare anche della riqualificazione di Piazza
Grimana «che deve tornare ad essere
uno spazio vivo, d’incontro e di
scambio». E ha annunciato la realizzazione di un progetto che avrà il suo
corso a seguito dell’ultimazione dei
lavori all’Arco Etrusco. Alle cose
urgenti da fare e da aggiungere al bilancio delle questioni comunali ci
hanno pensato gli studenti che hanno elencato a loro volta una serie di
problematiche prioritarie dalle quali
non si può prescindere per poter ripartire: vale a dire una mobilità più
efficiente; affitti più abbordabile e la
riqualificazione dei tanti edifici oggi
tristemente vuoti e inutilizzati.
Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
10 perugia-corciano-torgiano
Ex mattatoio, carte in tavola
La società Sacu pronta costruire in via Palermo un centro direzionale
PERUGIA - Ricordate le furiose, e
in parte legittime, proteste degli abitanti di via Palermo per l’ex mattatoio ridotto a campo rom abusivo ed
in certi casi a base logistica di spacciatori e sbandati? Le polemiche infiammarono l’inverno del 2013 e,
con minore o maggiore intensità,
sono arrivate fino ad oggi. Ora però
c’è un dettaglio di non poco conto.
Alcuni giorni fa i rappresentanti
della società romana Sacu, proprietaria dell’area, hanno bussato alla
porta dell’assessore all’Urbanistica, Emanuele Prisco, mettendo sul
tavolo un progetto di riqualificazione dell’area che, tra le altre cose,
prevede la costruzione di un centro
direzionale e di alcune palazzine ad
uso residenziale. L’espressione di
meraviglia e soddisfazione dell’assessore la si può facilmente immaginare: se da consigliere d’opposizione si era ritrovato a battagliare
sul degrado della zona, ora con i galloni di assessore ha la possibilità di
portare a soluzione il rebus dell’ex
mattatoio.
Ed è per questo, almeno stando ad
alcune indiscrezioni, che anche il
sindaco Romizi, una volta saputa la
notizia, abbia sfoggiato il classico
sorriso a trentadue denti. Ora, il
punto è che fare sul versante dei lavori alla viabilità, perché sia alla Sa-
A Torgiano
l’ala sinistra
ora si organizza
in associazione
di ATTILIO FALCINELLI
Rebus L’ingresso dell’ex mattatoio di via Palermo; nel riquadro, l’assessore
all’Urbanistica, Emanuele Prisco
cu che all’assessorato non è sfuggito che un lavoro del genere imporrebbe delle variazioni anche a causa
della posizione in cui è ubicata la
struttura. Ed è per questo che i tecnici della società, insieme a quelli del
Comune, si sono messi al lavoro per
“CAVOUR-MARCONI-PASCAL”
Uno stage retribuito di sei mesi
in alcune aziende del territorio
PERUGIA - Grazie all’iniziativa dell’associazione di volontariato
San Pio da Pietrelcina, che ha ottenuto il sostegno della Fondazione
Cassa di Risparmio di Perugia, nonché il cofinanziamento dell’Opera
Pia “S. Martino di Fontana”, della Fondazione Brunello Cucinelli e
della Confartigianato, per la prima volta l’IIS “Cavour-Marconi-Pascal” attiverà a settembre sei tirocini formativi post-diploma, per studenti dei vari indirizzi, che effettueranno uno stage di 6 mesi, retribuito con una borsa di studio da 3000 euro, presso qualificate ed importanti aziende del territorio, selezionate in base a criteri definiti in
un apposito bando, che offrono concrete possibilità di sbocchi professionali successivi allo stage.
La collaborazione iniziale tra la scuola e l’associazione di volontariato, che ha ottenuto il patrocinio anche della Regione, della Provincia e del Comune di Perugia, ricorda e segue le orme dell’opera di Don
Dario Pasquini, fondatore dell’Opera Pia San Martino di Fontana e
del Collegio Popolare di Olmo che, nel secondo dopoguerra, in maniera innovativa, assicurò un’istruzione scolastica ai giovani dei ceti
meno abbienti, preparandoli all’inserimento nel mondo del lavoro.
Due stage, quelli dei corsi meccanico e termico, saranno intitolati proprio a Don Dario; quello istituito dalla Confartigianato, al compianto
Angelo Morelli, scomparso il 1° novembre 2013, che per anni è stato
presidente del Comitato Comunale di Perugia di Confartigianato.
valutare una serie di ipotesi. Ma se
questo è un problema soprattutto dal
punto di vista dei costi (che le due
parti ritengono comunque non proibitivi), c’è invece il semaforo verde
sulla cubatura a disposizione che è
sufficiente a sviluppare il progetto
che al momento la società romana è
orientata a trasformare in realtà. I
tempi? Sia da parte dell’assessorato
all’Urbanistica, sia sul versante degli investitori privati, non è stato
messo nero su bianco nessun cronoprogramma. Ma il comune impegno
è stato quello di rivedersi entro
l’estate per fare un punto generale
della situazione a metà settembre.
Dunque, sull’ex mattatoio le carte
sono state messe in tavola. Mentre
sul fronte Ikea, per il momento tutto
tace, anche se proprio nella giornata
di ieri Prisco ha parlato della situazione con i colleghi di Corciano e
Torgiano, che in qualche modo sono
interessati al dossier. Conto alla rovescia per avviare i contatti con i
vertici della multinazionale svedese.
P. P. BUR.
TORGIANO - Presso la sala
della Partecipazione di palazzo
Cesaroni, si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione dell’associazione culturale
“Sinistra per Torgiano”. Un’ associazione aperta a tutti quei
cittadini che sono sensibili a valori universali come la solidarietà e l’uguaglianza e che trovano nel riconoscimento nei diritti, civili e sociali, la chiave
per realizzare concretamente
questi valori.
L’associazione, hanno sottolineato gli animatori, è aperta al
contributo di tutti quei cittadini
che non vogliono stare a guardare, che non si arrendono ad
una deriva culturale liberista
che produce soprattutto «L’associazione - spiega Andrea Ferroni capogruppo di “Sinistra per
Torgiano” in consiglio comunale - si propone anche l’obiettivo di fare da collante fra la società civile di Torgiano e l’amministrazione comunale. C’è
uno scollamento preoccupante
fra istituzioni e cittadini, e molto spesso quest’ultimi rifiutano
a priori ogni rapporto con esse,
cercando di risolvere i propri
problemi individualmente. Non
è più il tempo dell’isolamento,
di una critica qualunquista tipo
“sono tutti uguali”, di considerare la classe politica solo una
casta; è il tempo questo dell’impegno e della partecipazione,
dell’ ascolto dei cittadini e di ridare un senso alla politica proprio ripartendo dai valori della
sinistra e del lavoro». Insomma,
il “cantiere” è aperto.
Mercato, la clientela fa da “scudo”
La grande maggioranza dei clienti non vuole che venga spostato da Pian di Massiano
L’Amministrazione studia insieme a Gesenu una soluzione sui tempi di “ripulitura”
di LUANA PIOPPI
PERUGIA - Molti sono i clienti del
mercato settimanale di Pian di
Massiano che sostengono gli operatori perché sono loro i primi a volere che resti di sabato e che chiuda
almeno intorno alle 13, non prima.
Per la maggior parte di loro la concomitanza di giorno con la partita
del Perugia calcio, che dovrebbe
giocare le partite casalinghe nel primo pomeriggio, è ininfluente. È
questo quanto emerso, in sintesi,
intervistando le persone che di solito lo frequentano. «Il mercato deve
restare di sabato», afferma convinta una cliente. «Per me - prosegue è un appuntamento fisso, un momento di relax che di solito mi prendo per stare un po’ da sola. A parte i
mesi estivi, di solito io accompagno
i miei figli a scuola e all’asilo e poi
ne approfitto per fare un giro qui. Se
il mercato dovesse essere spostato
la domenica io non ci verrei di sicuro. La lascio al relax condiviso con
tutta la mia famiglia». «Il tutto - sottolinea anche un’altra cliente - senza considerare che io non seguo il
calcio. Rischierei di venire a Pian di
Massiano e non trovarlo perché
gioca il Perugia in casa ed io non lo
sapevo. È una cosa assurda». «Vorrei sapere – chiede una cliente ad un
operatore – se state raccogliendo
delle firme perché io vorrei sottoscrivere un documento dove viene
richiesto di lasciare il mercato così
come è». Per ora quello che è certo
è che gli operatori si sono presi
l’impegno scritto, secondo quanto
proposto da Fiva (Federazione ita-
liana venditori su aree pubbliche)
Umbria afferente a Confcommercio, al pieno rispetto delle eventuali
ordinanze che anticipino l’orario di
chiusura del mercato settimanale
per consentire lo svolgimento delle
partite casalinghe del Perugia.
Il Comune , dal canto suo, sta cercando di mediare anche con la Questura per trovare una soluzione condivisa nel rispetto delle misure che
prevedeno che, per problemi di ordine pubblico e di sicurezza, l’area
del piazzale Umbria Jazz, dove lavorano gli ambulanti, deve essere
libera almeno tre ore prima della
partita di calcio. Ma non solo.
L’amministrazione comunale, nella figura dell’assessore al commercio Cristiana Casaioli, sta lavorando anche su altri fronti come la programmazione con Gesenu di un
piano straordinario per ripulire il
piazzale in tempi rapidi, qualora
venisse accordata la chiusura anticipata alle ore 13 circa.
Ora, per conoscere l’entità del
problema, bisogna anche aspettare
l’uscita del calendario del campionato di serie B dove milita il Perugia - prevista nei prossimi giorni per capire quanti sono i sabato che
posso creare i problemi al mercato,
il più grande e redditizio della regione.
Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
perugia-trasimeno
11
Liste d’attesa
sotto i 30 giorni,
ok dei sindacati
Le misure: ambulatori aperti fino alle 22
e contratti a giovani medici disoccupati
di LUCIO FONTANA
PERUGIA - Passo dopo passo si
procede. E così il Piano della Regione per l’abbattimento delle liste d’attesa prende forma e ieri davanti alle sigle sindacali - che hanno dimostrato senso di responsabilità e dato il loro appoggio al provvedimento che la Giunta sta preparando e che poi le Aziende ospedaliere attueranno -la presidente Marini incassa il via libera.
Tra le varie misure è prevista
l’apertura degli ambulatori specialistici, con liste di attesa più numerose, il sabato, la domenica e i pomeriggi con orario prolungato fino
alle ore 22; turni di massimo utilizzo della strumentazione programmando un’apertura di 12 ore al
giorno con professionisti a turno
provenienti anche da altre aziende
sanitarie (integrazione ospedaliterritorio, equipe multidisciplinari
e multi professionali); contratti a
tempo determinato per giovani
medici specialisti inoccupati; rimodulazione dei budget con le
strutture private accreditate e prevedere la collaborazione con le
aziende dei professionisti privati
non collocati a riposo e il riutilizzo, in tutte le agende delle aziende,
dei posti nel caso si presentino annullamenti di prenotazioni garantendo una riassegnazione delle disponibilità alle priorità con più alta domanda per quella tipologia di
agenda e prestazione. Il Piano,
inoltre, prevede anche l’attivazio-
Sanità e scelte Un medico durante una visita specialistica
ne del numero telefonico unico per
i Cup e, inoltre, la nomina per ogni
azienda di due referenti per le liste
di attesa. Saranno inoltre istituite
agende di prenotazione dinamiche
(per la ridefinizione dell’offerta in
base alla priorità con domanda più
alta), e la rimodulazione della attività di back-office dei Cup (controllo e monitoraggio giornaliero
Solidarietà La residenza protetta ospita anziani e bisognosi
La presidente Marini e l’arcivescovo Bassetti
oggi in visita alla “Fontenuovo”
PERUGIA - Questa mattina alle
11, la presidente della Regione
Marini in visita alla struttura di
“Fontenuovo” sarà accolta dal cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti. La residenza protetta di ospitalità per anziani fondata 129 anni
fa, il 7 marzo 1885, dalla Chiesa
perugina attraverso la Congregazione francese delle Piccole Sorelle dei Poveri, concretizzando
l’insegnamento pastorale verso gli
ultimi e i sofferenti di Papa Leone
XIII, che fu vescovo di Perugia dal
1846 al 1878. “Fontenuovo” divenne negli anni la principale opera della Chiesa diocesana per l’accoglienza e l’assistenza di anziani
soli, i più poveri e malati. Grazie
anche alla sensibilità di cittadini e
di associazioni caritative, attraverso azioni di beneficenza in denaro e in natura, “Fontenuovo” ha
sviluppato negli anni la sua opera
crescendo sotto il profilo assistenziale, strutturale e dei servizi.
delle agende, delle liste e tempi di
attesa e controllo dell’appropriatezza prescrittiva ed erogativa,
presa in carico del cittadino in caso
di criticità).
Tra gli interventi previsti dal
piano anche la prenotazione, l’annullamento e il pagamento online
delle prestazioni specialistiche
ambulatoriali, utilizzando il sito
del Cup e quello di Poste italiane.
«Il nostro impegno è quello di operare - ha dichiarato Marini - affinché sin dal prossimo mese di settembre entri a regime il piano
straordinario che abbiamo predisposto e che prevede innanzitutto
in trenta giorni il tempo massimo
entro cui le strutture sanitarie pubbliche dovranno garantire l’espletamento delle prestazioni programmabili di diagnostica e specialistica». Al suo fianco la task
force della sanità regionale: il direttore regionale Duca con i direttori generali delle due Aziende
ospedaliere di Perugia e Terni, Casciari e Orlandi. Toccherà a loro
applicare sul campo la “ricetta”
per abbattere le odiate liste d’attesa e vincere la scommessa.
A Magione
attivo il servizio
dei bus gratuiti
MAGIONE - Il Comune di Magione ha attivato, in via sperimentale ed in forma gratuita, ulteriori servizi di trasporto pubblico locale, per il collegamento
tra frazioni e capoluogo comunale. Tre le linee attive, più una
quarta “a chiamata”, su prenotazione mediante il numero verde
800752464 dal lunedì al venerdì
dalle 6.30 alle 19.30 per attivare
il minibus dal lunedì al venerdì
dalle 9.30 alle ore 12.30.
Rimangono invariati i percorsi e gli orari dei servizi già attivi
per la linea A Villa/Magione,
giovedì e sabato e la linea B
Agello/S. Arcangelo/Magione
giovedì e sabato fino al 31 dicembre. La linea C (Montecolognola, Torricella, Monte del
Lago, S. Feliciano e S. Savino)
sarà attiva dal 1° agosto al 15
settembre.
Cecchini: «Qualcuno vuole me come preda». Il «sì» in Commissione
Lotta al bracconaggio,
a Castiglione sequestrati
40 kg di carne di cinghiale
PERUGIA - Ciak, si gira: parte seconda del dibattito sulla modifica al regolamento venatorio che introduce in
Umbria la caccia di selezione a cervidi
e bovidi. E così dopo le comprensibili
proteste giunte dalle associazioni animaliste e da non pochi cittadini, la vicenda prende una piega tutta politica e
poco animalista e l’assessore regionale
Cecchini fiuta l’area d’imboscata e
sbotta: «Non vorrei che in Umbria si
aprisse un altro tipo di sport e che da
parte di alcuni si ritenesse la caccia
all’assessore l’unica forma consentita». Per poi subito dopo aggiungere:
«La proposta di regolamento regionale
che introduce la possibilità di usare
CASTIGLIONE - Una quarantina di chili di carne di
selvaggina congelata è stata sequestrata, in un’operazione congiunta, dal Nis (Nucleo investigativo speciale)
della polizia provinciale di Perugia e dai carabinieri del
Nas perugino in una macelleria a Castiglione del Lago.
La carne sequestrata era sprovvista di qualunque certificazione relativa alla sua rintracciabilità. L’ipotesi degli investigatori è che nella macelleria in questione fosse
in atto una sorta di maxi-commercio di selvaggina ungulata destinata presumibilmente al mercato della ristorazione del Centro Italia.
Obiettivo dell’operazione è anche la lotta al bracconaggio: esemplari di fauna selvatica, in particolare cinghiali
e caprioli, vengono infatti abbattuti illegalmente e poi
portati in tavola al ristorante senza alcun controllo sanitario, con potenziale rischio per la salute.
Le indagini sono ancora in corso.
Caccia con l’arco, bagarre politica
l’arco nella caccia di selezione a cervidi e bovidi - sottolinea - presenta tutti i
requisiti richiesti dalle leggi nazionale
e regionale in materia venatoria.
Discorso chiuso? No, perché Cecchini lascia aperto uno spiraglio: «Questo
regolamento - sottolinea - non è tra gli
obiettivi prioritari dell’amministrazione regionale, ma ha tutte le carte in regola. Può essere più o meno condivisibile: a quanti l’hanno contestato, vorrei
ricordare che ben vengano le critiche
nel caso si agisca al di fuori delle regole, del confronto democratico e del
buonsenso, ma non è che con le strumentalizzazioni e lo stravolgimento
dei fatti che si costruiscono nuove sta-
gioni di governo dei nostri territori». Si
vedrà.
Nel frattempo proprio ieri sull’atto è
stato espresso parere favorevole in maniera unanime dalla terza commissione
consiliare del Consiglio regionale che
fa seguito alla richiesta dalla Consulta
delle associazioni venatorie.
Il presidente della commissione,
Massimo Buconi, parla di un tipo di
caccia «più etico, oltre che ecosostenibile, già previsto dalla legge 157» e
chiude s così: «Rispetto per tutte le opinioni, ma dietro alle polemiche sollevate c’è l’antica questione “caccia si”
“caccia no”, non certo l’uso dell’arco».
Alla prossima puntata.
Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
20 terni
Ast, arriva Renzi: Terni
tra i luoghi simbolo del lavoro
TERNI - La città dell’acciaio finisce tra i luoghi simbolo del lavoro e
della crisi economica in Italia. Il
presidente del Consiglio, Matteo
Renzi, l’ha inserita nella lista del
tour annunciato a metà luglio e sarà
a Terni in agosto per incontrare i lavoratori delle acciaierie, i sindacati
e le istituzioni impegnate oggi nella
difficile vertenza dell’Ast. A darne
notizia ieri mattina il deputato del
Pd, Walter Verini, che nei giorni
scorsi insieme ad altri parlamentari
democratici aveva invitato il premier a inserire la tappa ternana nel
suo viaggio che toccherà, tra gli altri Termini Imerese e Bagnoli.
«L’appello di Regione, Comune,
Provincia, sindacati e lavoratori commenta Verini - è stato accolto.
Il Governo già seguiva con grande
attenzione la vertenza contro l’irricevibile piano di esuberi e di ridimensionamento presentato da
Thyssen Krupp. Ora la notizia di
una presenza a Terni del presidente
del Consiglio rafforza ancora di più
questo impegno per una partita che
si può e si deve giocare per vincere a
livello europeo». Verini ha telefonato anche ad Andrea Maurelli,
l’operaio delle acciaierie nonchè ex
presidente del consiglio provinciale, da venerdì scorso in sciopero
della fame per protesta contro i tagli
annunciati dalla multinazionale tedesca, auspicando che la presenza
di Renzi lo faccia desistere.
«Lo ringrazio - ha detto Maurelli
che ieri pomeriggio ha sfilato in
corteo con gli altri lavoratori tra le
incoraggianti pacche sulle spalle
dei colleghi - ma continuerò fino a
quando Renzi non sarà qui e ci saranno risultati». Soddisfazione dalle istituzioni. «La vicenda dell’Ast
- afferma la presidente
della Regione, Catiuscia Marini - come abbiamo sempre sostenuto in tutte le sedi
rappresenta una grande questione nazionale. È molto importante
che sia lo stesso presidente del Consiglio in
prima persona a seguire la vicenda che attiene al futuro industriale
non solo dell’Umbria
ma dell’intero Paese».
La vertenza Ast è dunque fondamentale per Terni e l'Umbria ma ha
sempre più una valenza nazionale.
Gli fa eco il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo. «Un segnale di
grande attenzione del Governo che
già aveva avuto modo di farci sapere come ritenga strategica per il
Paese la vicenda degli impianti siderurgici italiani». «Mi auguro aggiungo . che questa azione di attenzione del massimo vertice del
Governo contribuisca a determinare quell’atto di responsabilità da
parte di Thyssen Krupp che è atteso
a più livelli, quello cioè del ritiro di
un piano industriale che è stato giudicato irricevibile, privo di portata
strategica, di investimenti significativi, in sostanza di futuro in quanto caratterizzato solo da riduzioni e
tagli». Con un tweet anche il renziano presidente della Provincia di Perugia ha accolto la notizia dell’arrivo di Renzi. « Tutti insieme per difesa storia e futuro lavoratori». La
data precisa ancora non è stata decisa ma oltre ai lavoratori delle acciaierie ad attendere il premier sono
anche gli ex dipendenti della Basell
che da gennaio non percepiscono
IL PROVVEDIMENTO
TerniEnergia, slitta l’affare
in Sudafrica: in 98 in “cassa”
TERNI - Cassa integrazione ordinaria per 13 settimana per tutti e 98 i
dipendenti di TerniEnergia. L’accordo con i sindacati è stato firmato ieri
e prevede una gestione a rotazione. Una decisione, quella dell’azienda,
scaturita dopo lo slittamento da parte del Governo del Sudafrica della
chiusura delle procedure di finanziamento per la realizzazione di due impianti fotovoltaici della potenza complessiva di circa 150 megawatt in
località Paleisheuwel e in località Tom Burke. Un progetto da circa 147
milioni di euro, un’operazione molto importante per la società ternana
che rappresentava di fatto circa la metà delle attività svolte negli ultimi
due anni. Il cronoprogramma dell’intervento prevedeva l’inizio dei lavori ad agosto e la chiusura entro l’agosto del prossimo anno ma la decisione del governo sudafricano imporrà un rinvio di almeno tre mesi con
i lavori che concretamente non potrebbero partire prima di dicembre.
AREA DI CRISI, IL SINDACO INSISTE
«Ritengo che le contrapposizioni siano superabili e che l’area di crisi
complessa sia l’unico strumento affinché vengano attivate risorse e per
dare al territorio l’accesso a progettualità e a finanziamenti». Lo ha detto
ieri il sindaco di Terni, Di Girolamo, rispondendo al question time in
consiglio comunale a un interrogazione di Cecconi (FdI) che lo aveva incalzato sulle divisioni del Pd sull’argomento e con la posizione contraria
di Confindustria. Il primo cittadino ha confermato che intende convocare
un’assemblea con tutti i soggetti interessati con l’auspicio «di definire
una posizione unanime e incalzare la Regione ad avanzare la richiesta di
area di crisi complessa per il ternano».
L’ESTATE “CALDA” DELL’INDUSTRIA
Il premier in città ad agosto per incontrare lavoratori, sindacati e istituzioni
Marini e Di Girolamo: «È una questione nazionale». L’operaio in sciopero
della fame: vado avanti. Gli ex dipendenti Basell: ci siamo anche noi
l’indennità di mobilità in deroga
bloccata dalla Regione per i ritardi
del Governo sull’erogazione dei
fondi. «A Terni non esiste solo la
vertenza Ast - dice il portavoce del
comitato Luca Levantesi - ci sono le
vertenza della Sgl, della Basell che
stanno spazzando via il settore della
chimica e hanno già circa 300 posti
di lavoro. Al premier ci piacerebbe
chiedergli come mai si sono trovate
anche rapidamente le ingenti risorse per i famosi 80 euro e invece non
si riesce a trovare quel milione di
euro necessario a rifinanziare gli
ammortizzatori in deroga. Aspettiamo dunque che la visita di Renzi
sia occasione per una riflessione
generale sulla gravissima crisi che
ha investito Terni soprattutto nei
settori strategici come l’acciaio e la
chimica. Speriamo che questa visita non sia la solista passerellama
che sia occasione di impegni seri da
prendere e da mantenere».
Blocco stradale
Gli operai
dell’Ast con tanto di striscione
invadono il raccordo Terni-Orte
all’altezza di
Terni Est FOTOSERVIZIO MIRIMAO
VINCENZO CARDUCCI
IL CORSIVO
Terni è una tappa, i traguardi sono a Berlino e Bruxelles
L
’Italia ha ancora negli occhi le gesta di
Vincenzo Nibali al Tour de France, un
italiano che si è fatto onore nella corsa
ciclistica più famosa d’Europa e del Mondo. Il
premier Renzi ha annunciato nei giorni scorsi
la sua personale corsa a tappe dove non si troverà tra ali di gente festante, quella tra le città
simbolo della crisi economica e del lavoro.
Forse in quel tour Terni non c’era, mediatica-
mente non è una piazza di primo piano e - diciamocela tutta - politicamente, almeno
nell’apparato, è stata ostile a Renzi. Gli ultimi
fatti l’hanno però resa una tappa obbligatoria.
Il traguardo però è altrove perché qui il premier non troverà chi può risolvere il problema.
I traguardi sono a Berlino e Bruxelles ed è lì
che più che al cielo in segno di vittoria i pugni
vanno sbattuti sul tavolo. Buon viaggio.
La società era tornata nelle mani dei tedeschi insieme allo stabilimento di viale Brin
Thyssen Krupp affida alla Deutsche Bank
il mandato di vendere gli impianti di Vdm
TERNI - Sarà la Deutsche Bank a
gestire la vendita di Vdm, la società della Thyssen Krupp che si occupa delle leghe speciali. L’indiscrezione è stata rilanciata dalla
Reuters e si inserisce nella grande
partita sul futuro delle acciaierie di
Terni poiché Vdm come Ast venne ceduta dalla multinazionale tedesca ai finlandesi di Outokumpu
nell’ambito dell’operazione di fusione con Inoxum. E come lo stabilimento di Terni anche
Vdm tornò nelle mani della
Tk dopo che i finlandesi
non riuscirono a vendere
l’Ast così come imposto
dalla Commissione europea Antitrust. Ora di fatto
Vdm è di nuovo sul mercato anche se - come riferiscono le fonti dell’agenzia
Reuters - il processo di
vendita non dovrebbe iniziare fino a quando non
siano state adottate altre
misure di ristrutturazione.
Thyssen Krupp potrebbe
anche decidere di continuare l’attività se le offerte
dovessero essere significativamente inferiori al valore contabile
della società.
Il valore stimato di Vdm è intorno ai 500 milioni di euro, ma complessivamente nell’operazione finanziaria che aveva riportato la società tedesca e l’Ast (insieme a una
serie di centri servizi in Europa)
nelle mani di Tk il valore si aggirava intorno a 1,3 miliardi.
La Thyssen Krupp in tutte le occasioni ufficiali e nel corso delle
assemblee dei soci ha sempre confermato l’intenzione di uscire dal
mercato dell’inox e non ha mai fatto mistero che l’obiettivo è quello
di vendere nel medio termine anche l’Ast. Oggi la differenza con
Vdm, per la quale sarà appunto la
Deutsche Bank a cercare i potenziali acquirenti, è che la società
prevede di chiudere con un utile,
prima di interessi, tasse e ammortamenti, tra i 60 e i 70 milioni di
euro mentre il “piano lacrime e
sangue” pensato per le acciaierie
di Terni parte proprio da una perdita di circa 800 milioni di euro negli ultimi 5 anni.
Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
terni
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Gli operai in sciopero bloccano
la superstrada: «Vogliono
cancellare la nostra storia»
«Speriamo serva a qualcosa, ora azioni eclatanti»
TERNI - «Speriamo che serva a qualcosa». Il
volto del giovane operaio delle acciaierie è rigato dal sudore e le parole sono pronunciate
con un po’ di fiatone. Insieme a centinaia di altri lavoratori ha appena percorso di corsa la
rampa di ingresso dello svincolo di San Carlo.
Il raccordo Terni-Orte è rimasto bloccato
per circa un’ora ieri pomeriggio, tra le 16,30 e
le 17,30, dall’invasione di circa 1500, forse di
più, lavoratori dell’Ast in sciopero per protestare contro i 550 esuberi annunciati dal piano
industriale della Thyssen Krupp che per le organizzazioni sindacali potrebbero addirittura
raddoppiarsi. Il corteo è partito poco dopo le
15 dai cancelli di viale Brin e attraversando
via Breda e il quartiere di Borgo Bovio ha occupato la superstrada all’altezza di San Carlo
bloccando il tratto tra le uscite di Terni Nord e
Terni Est con il traffico che si è quindi riversato sul centro creando lunghe code e disagi.
«Il progetto della Tk rischia di cancellare la
storia industriale ternana in quanto non dà prospettive, prevede nell’immediato la perdita di
circa 1000 posti di lavoro, dimezza le produzioni inox e prefigura uno smantellamento e la
chiusura di interi reparti. Non permettiamo
che i tedeschi facciano diventare Terni una città “fantasma”», hanno scritto le segreterie
provinciali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uil, Fismic
e Ugl nel volantino che ha accompagnato il
corteo e le quattro ore di sciopero di ieri.
Ma sono anche le parole che ogni operaio
ormai snocciola come una triste litania. In fabbrica la preoccupazione e la tensione sale gior-
no dopo giorno anche perché cominciando a
circolare indiscrezioni che a giorni potrebbero
partire le prime lettere di licenziamento. «Provocazioni», le etichetta un sindacalista. Fatto
sta che in alcuni reparti si stanno già prendendo le misure per riorganizzare e razionalizzare
gli impianti e i capiservizio stanno già facendo
i conti su quante persone verranno tagliate già
a partire da settembre. Una data che in pratica
è già domani visto che ad agosto per oltre venti
giorni l’intero stabilimento sarà fermo per la
lunga e inedita pausa estiva. «Chi pensa di risolvere le questioni a settembre si sbaglia, la
partita va giocata in questi giorni altrimenti si
In sciopero della fame Andrea Maurelli
La protesta Alcuni momenti dello sciopero con il conseguente blocco della
superstrada dei lavori dell’acciaieria, secondo le stime a riversarsi in strada
sarebbero stati in 1.500
corre il pericolo che l’azienda agisca in maniera unilaterale», ha detto il segretario della Fim,
Riccardo Marcelli, ricevuto ieri pomeriggio in
consiglio comunale insieme agli altri rappresentanti dei metalmeccanici.
Anche per questo sindacati e rsu sono pronti
dopo l’iniziativa di ieri ad alzare il tono dello
scontro. «Non escludiamo azioni eclatanti»,
ha detto nel suo intervento a palazzo Spada
Claudio Cipolla della Fiom. Alla voce “azioni
In fabbrica si comincia a parlare
di imminenti lettere di licenziamento
I sindacati: «Provocazioni». Ma da
settembre i tagli potrebbero partire
eclatanti” c’è chi in fabbrica ha proposto di
chiedere al Comune di sospendere per protesta l’attività istituzionale, di occupare il consiglio comunale. Con ogni probabilità già giovedì potrebbe esserci un nuovo sciopero e una
manifestazione di protesta alla stazione che
già rimanda alla mente gli scontri del giugno
2013 e la manganellata/ombrellata al sindaco
Di Girolamo. Si pensa anche a manifestazioni
a Essen, quartiere generale della Tk, oppure di
nuovo a Bruxelles. Il segretario della Fiom, infatti, è tornato a chiamare in causa le responsabilità della Commissione Europea in tutta la
vicenda. «Tk non ha mai nascosto la volontà di
vendere Ast dopo averla dovuta riacquistare
da Outokumpu - ha detto Cipolla - invece di
far passare due anni come si dice la Ue potrebbe obbligare Tk a venderla subito per evitare
che lo stabilimento venga ridimensionato e
depotenziato».
Il segretario della Uilm, Nicola Pasini, pur
accogliendo favorevolmente la notizia della
visita del premier Renzi, non ha mancato di
evidenziare le responsabilità del Mise «dove il
tavolo istituzionale che ha istruito la vertenza
non ha svolto il suo ruolo in maniera adeguata». «Il Governo - commentano il segretario
generale dell’Ugl metalmeccanici e il delegato nazionale alla siderurgia Daniele Francescangeli - crei immediatamente le condizioni
per far sì che si riapra la trattativa sul piano di
Tk per l’Ast che, se non cambierà, avrà ricadute gravissime ed inaccettabili a livello occupazionale. Solo con il dialogo sarà possibile arrivare ad una soluzione».
In mattinata, prima dello sciopero e del corteo, i segretari regionali e provinciali di Cgil,
Cisl e Uil avevano chiuso il giro di incontri iniziati con parlamentari ed eurodeputati (oggi
alla Cisl arriverà Simona Bonfaè del Pd) ricevendo i rappresentanti delle associazioni datoriali che hanno condiviso il giudizio negativo sul piano della Tk. C’era la Cna, Confapi e
la Lega delle cooperative, assente la rappresentanza di Confindustria. «Singolare e incomprensibile - commentano i sindacati - dato
che l’associazione dovrebbe essere uno dei
soggetti maggiormente interessati a mantenere le caratteristiche industriali dell’Umbria e a
difendere il polo siderurgico ternano».
VINCENZO CARDUCCI
Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
Camera di commercio Perugia Le sedi di via Cacciatori delle Alpi e via Catanelli aperte fino alle 14.45
Nel mese di agosto chiusura anticipata tutti i venerdì
PERUGIA - La Camera di commercio di Perugia comunica agli
utenti che per tutti i venerdì del
mese di agosto (quindi l’1, l’8, il
22 e il 29) le sedi perugine
dell’Ente situate in via Cacciatori
delle Alpi ed in via Catanelli, come già accaduto negli ultimi anni, chiuderanno alle 14.45 per ragioni di risparmio di spesa nel periodo meno intenso di attività lavorativa.
26
Enti camerali, associazioni pronte
alla difesa
Dodici categorie in campo contro
la decisione del Governo Renzi
di tagliare del 50% i diritti annuali
La proposta alternativa umbra
di ANDREA LUCCIOLI
PERUGIA - Come mettere insieme 12 associazioni di categoria
che ogni tanto si guardano di traverso? Basta parlare del decreto
legge del 24 giugno 2014 n. 90 firmato dal Governo Renzi. Testo
che all’articolo 28 dispone che, a
partire dal gennaio del 2015, ci sarà una riduzione del diritto camerale pagato dalle aziende alla Camera di commercio pari al 50%
dell’importo attuale. Una previsione rimandata al mittente: «Così
si fanno morire le piccole e medie
imprese umbre», hanno tuonato le
12 associazioni regionali.
Dall’agricoltura al commercio
passando per l’industria: Cia,
Cna, Coldiretti, Confagricoltura,
Confapi, Confartigianto, Confcommercio, Confcooperative,
Confesercenti, Confimi, Confindustria e Legacoop si sono strette
per dire “no” ad un provvedimento che rischia di far saltare 10 milioni di euro annui di investimenti
sul territorio fatti dagli enti came-
>>>
rali umbri.
In un momento di crisi, spiegano le 12 associazioni, quelle risorse sono linfa vitale per tutti, in primis per le Pmi. Non solo.
Con quei soldi si è sostenuto negli anni
l’aeroporto
San
Francesco d’Assisi,
senza dimenticare
I milioni di euro
il grande impegno
di investimenti
Il tavolo della conferenza stampa di ieri
finanziario relativo
alla Quadrilatero
sul territorio
(la società che sta
menticare il ruolo della semplice riduzione del diritannui potenzialultimando la Ss 77
che in questi anni to camerale. E qui si aggancia la
mente a rischio
“Val di Chiesti” e che
hanno avuto le Came- proposta umbra di riorganizzaziolavora alla “Perugia-Anre». Si parla così, in un ne del sistema attraverso una semcona”.
documento unitario, di una plificazione degli adempimenti e
Il “muro” delle associazioni di “leva” economica che gli Enti ca- una riduzione dei costi a carico
categoria umbre non fa sconti sul- merali hanno attivato di pari passo delle imprese, un taglio del numela riduzione del 50% del diritto con le Amministrazioni locali e ro degli enti partecipati, degli amministratori e via dicendo. Per
camerale, ma “apre” sul versante che deve essere tutelata.
della riduzione della burocrazia,
Il decreto Renzi viene visto co- questo è stata presentata una piatche poi è il vero fulcro del prov- me un «boomerang» dagli esiti in- taforma alternativa che prevede
vedimento del Governo Renzi.
certi e che rischia di penalizzare diversi punti chiave. Al primo poLe parole sono dirette ai parla- l’intero territorio. Detto questo, sto c’è la volontà di arrivare ad
mentari umbri e all’Esecutivo: però, le associazioni di categoria una riforma del sistema camerale
«Siamo favorevoli alla riduzione hanno ben in mente che la neces- che porti ad una ridefinizione deldei costi, ma non dobbiamo di- sità del Governo va ben al di là la “mission” delle Camere im-
10
prontata ai principi della semplificazione burocratica. C’è poi la necessità di una razionalizzione sistema di partecipazioni e società
in-house; via libera ad una diversa
articolazione della rappresentanza all’interno dei consigli e delle
giunte camerali: sì ad una revisione del diritto annuale che non vada però a penalizzare gli interventi economici; via libera, infine,
all’elaborazione del progetto di
fusione delle Camere di Perugia e
Terni nell’unica Camera di commercio dell’Umbria. Tanti buoni
propositi, ma basteranno?
Segue dalla prima
“Case delle imprese”, quelle entrate risibili dai servizi
(...) Dall’altro lato, altrettanto giustamente,
hanno messo in campo una serie di proposte
per razionalizzare e semplificare, riducendo i
costi e abbassando per questa via il diritto camerale pagato dalle imprese, salvando tuttavia le risorse destinate agli investimenti per lo
sviluppo. In più, hanno dato il via libera alla
creazione di un’unica Camera di commercio
regionale, in luogo delle due provinciali.
Una risposta intelligente alla mossa del Governo Renzi, che aveva messo sul piatto la riduzione del 50% del pagamento del diritto camerale con la soddisfazione della stragrande
maggioranza delle aziende, che evidentemente non sentono la “casa delle imprese”
come propria e quindi, per loro, meno pagano
meglio è. Le associazioni imprenditoriali, anch’esse in crisi di rappresentanza, non hanno
fatto muro contro la mossa del Governo ma
hanno colto la sfida dell’aumento dell’efficienza degli enti camerali, senza mettere in
campo una battaglia di retroguardia che
avrebbe allargato il solco con la propria base.
C’è un punto, però, su cui il dibattito intorno all’elezione dei nuovi vertici camerali umbri dovrebbe fare chiarezza e attuare un rilancio. La riforma degli anni Novanta, quella che
la fece finita con i vertici delle Camere di
commercio nominati dal Ministero e mise in
mano gli enti camerali alle associazioni imprenditoriali, prevedeva il finanziamento di
questi enti garantito da 3 pilastri: il diritto camerale, i proventi dei servizi, i diritti di segreteria. A distanza di 20 anni, basta guardare i
bilanci di tutte le Camere di commercio, il pilastro che garantisce la stragrande maggioranza delle entrate è quello dei diritti camerali. Stando ai bilancio 2013, il diritto camerale
pagato dalle imprese a Perugia rappresenta il
70,7% delle entrate correnti, a Terni il 76,1%,
a Roma il 77%, a Viterbo l’80,3%, Ad Ancona il 74% e così, via. Solo a Milano si attesta
sotto il 70%, esattamente al 67,2%. Le entrate
da servizi, invece, sono risibili: l’1,3% a Perugia, l’1,2% a Terni, l’1,8% ad Ancona,
l’1,4% a Roma. Solo a Milano sono un po’ più
alte, al 3,5%.
Insomma, il sospetto è che, per far entrare i
soldi, si sia scelta la strada più facile, puntando troppo sul diritto camerale pagato dalle
imprese e poco sui servizi. Speriamo che,
quando parlano di riorganizzazione degli enti
camerali, le associazioni imprenditoriali umbre intendano anche questo. Perché qui il tema è di verificare la produttività, quindi l’efficacia e l’efficienza, della produzione dei
servizi da parte delle Camere di commercio.
Non vorremmo che si sia passati dalle nomine del Ministero alla “casa delle imprese”, ma
che il burocraticismo inefficiente sia stato solo scalfito. Non sarebbe male, ad esempio, se
le Camere di commercio umbre - o la Camera
di commercio regionale, se come sembra si
procederà alla fusione - effettuassero degli
“audit” con le imprese - o almeno con ampi
campioni rappresentativi di esse - per valutare il grado di soddisfazione, la percezione o
meno dell’efficienza da parte delle aziende
che usufruiscono dei servizi.
E sarà bene chiarire fin d’ora agli apparati
di Terni e Perugia che andranno a fondersi,
sempre che la Camera di commercio regionale diventi realtà, che il riassetto dovrà aumentare la produttività e allargare i servizi, rendendoli più rapidi ed efficaci. Senza rendite
di posizione per nessuno.
Ovviamente, ci saranno i sindacati con cui
confrontarsi (tra i dipendenti pubblici e parapubblici hanno il loro core business in termini
di tessere), ma se non si riuscirà a coinvolgerli
bisognerà fare a meno del loro contributo e
andare avanti. In gioco c’è la credibilità, agli
occhi delle imprese, delle Camere di commercio e delle associazioni imprenditoriali
che le gestiscono. Di questi tempi, scherzare
col fuoco è pericoloso, si rischia di bruciarsi.
GIUSEPPE CASTELLINI
Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
economiaUMBRIA
“Tassa” bancaria da 202 milioni
La pagano gli umbri agli istituti di credito a causa degli interessi più alti della media
di BRUNO COLETTA
PERUGIA - La “tassa” bancaria annua pagata dagli umbri alle banche è
almeno, ad essere prudenti, di 202,4
milioni di euro se si fa il confronto
con la media nazionale e di 128,9
milioni se, invece, il confronto si fa
con il centro. In sostanza, sono le cifre che famiglie e imprese umbre pagano in più all’anno, a causa degli
interessi bancari più elevati, sui prestiti ricevuti dagli istituti di credito.
In altre parole, se i tassi di interesse
bancari praticati in Umbria fossero
in linea con la media nazionale, famiglie e imprese della regione pagherebbero 202,4 milioni di interessi in meno l’anno (allo stesso modo,
se i tassi di interesse bancari praticati in Umbria fossero come quelli del
Centro, il risparmio sarebbe di 128,9
milioni di euro annui).
LE RAGIONI DELLA “TASSA
BANCARIA”
Che gli umbri paghino più caro il denaro preso a prestito non è un fatto
nuovo, ma una costante da anni. Il
motivo principale è che le sofferenze bancarie (ossia i prestiti che le
banche hanno con soggetti in stato
d'insolvenza o in situazioni equiparabili, e che pertanto non sono in
grado di restituire quanto ricevuto)
nella regione storicamente rappresentano, rispetto alla media nazionale e a quella del Centro, una percentuale più elevata degli impieghi.
Insomma, poiché in Umbria il credito è più rischioso, costa più caro. Il
secondo motivo è che, date le dimensioni finanziarie ridotte della regione (gli impieghi ammontano, nel
I trimestre 2014, a 21,352 miliardi di
euro, l’1,16% del totale nazionale), i
costi bancari fissi si spalmano su una
OGGI A TODI
Assemblea
quadri e delegati
di Cgil, Cisl e Uil
PERUGIA - “Per un fisco più
equo, per pensioni più giuste”: è questo il titolo scelto
per l’assemblea regionale dei
quadri e dei delegati di Cgil,
Cisl e Uil dell’Umbria che si
tiene oggi, presso l’Europalace Hotel di Todi, in località
Ponte Rio, con inizio alle ore
10. Tra i temi che saranno trattati quello della Piattaforma
nazionale fisco e previdenza,
il processo di deindustrializzazione umbro con la vicenda
ThyssenKrupp e le principali
questioni
regionali.
Un
check-up, insomma, dei problemi e della proposte in vista
della ripartenza settembrina,
dopo la pausa estiva.
All’assemblea regionale dei
quadri e delegati dei tre sindacati confederali umbri interverranno tra gli altri i segretari
regionali di Cgil, Cisl e Uil
(Mario Bravi, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini). Le conclusioni dei lavori saranno affidate ad Annamaria Furlan,
segretario generale aggiunto
Cisl nazionale.
27
revoca. Il tasso di interesse medio
pagato da famiglie e imprese umbre
- i dati si riferiscono sempre al I trimestre 2014 - è il 7,7% (che arriva al
9,99% per le sole operazioni a revoca, mentre in Italia il tasso medio di
queste operazioni è il 6,93% e nel
Centro il 7,48%), contro il 6,04%
pagato in media in Italia e il 6,96%
nel Centro. Su una somma di finanziamenti per cassa utilizzati di
12,403 miliardi, la “tassa bancaria” ossia quanto gli umbri complessivamente versano in più di interessi rispetto a quello che pagherebbero se
il tasso di interesse fosse uguale a
quello medio nazionale - è 198,4 milioni l’anno (125,3 milioni se il confronto si fa con il Centro). A questa
La spiegazione
Il costo del denaro
nella regione è più caro perché
le sofferenze sono più elevate:
13,54% contro l’8,94%
dell’Italia e l’8,02% del Centro
Clienti agli sportelli di un istituto
di credito, il costo del denaro in
Umbria è più caro rispetto alle
medie nazionale
e del Centro
Il peso
I maggiori
interessi ammontano a oltre 554.000
euro al giorno
base ridotta e quindi pesano di più rispetto a regioni in cui, date le dimensioni del mercato creditizio, possono spalmarsi su una base più larga.
Una situazione, quella delle sofferenze bancarie in Umbria, che, durante la recessione, si è ulteriormente appesantita, sia rispetto alla media
nazionale, sia nei confronti di quella
del Centro. Nel I trimestre 2014, riporta l’ultimo bollettino statistico
della Banca d’Italia, le sofferenze
nella regione sono il 13,54% degli
impieghi (in altre parole, ogni 100
euro erogati non ve vengono restituiti 13,64), contro l’8,94% della
media nazionale e l’8,02% di quella
del Centro.
Stesso di scorso per i crediti incagliati (ossia quelli che riguardano
soggetti in temporanea situazione di
obiettiva difficoltà, che però è prevedibile possa essere rimossa in un
congruo periodo di tempo) che,
sempre nel I trimestre 2014, in Um-
bria rappresentano il 7% degli impieghi, rispetto al 5,4% della media
nazionale e al 4,2% del Centro.
In definitiva, tra sofferenze e crediti incagliati, in Umbria siamo al
20,54% degli impieghi, il che rende
il credito più rischioso sia rispetto
alla media nazionale, dove la somma sofferenze+incagli è al 14,34%,
sia nei confronti di quella del Centro, dove la somma è pari al
12,24%.
In valori assoluti, in Umbria le
sofferenze ammontano a 2,893 miliardi di euro, e i crediti incagliati a
1,484 miliardi (la somma delle due
voci è, dunque, pari a 4,377 miliardi,
su un totale di 21,352 miliardi di impieghi).
IL CALCOLO DELLA “TASSA”
BANCARIA
Il grosso della “tassa” bancaria pagata dagli umbri riguarda i finanziamenti per cassa, autoliquidanti e a
I PRESTITI
21,352
I miliardi erogati
L’ammontare totale degli impieghi
in Umbria al I trimestre 2014
INTERESSI
7,7%
Soldi per cassa
Il tasso medio in
Umbria per le operazioni autoliquidanti e a revoca
cifra vanno aggiunti 3,9 miliardi di
interessi annui pagati in più relativamente all’acquisto di immobili
(sempre nel I trimestre 2014, il tasso
praticato mediamente in Umbria è
del 2,63%, contro il 2,53% dell’Italia e il 2,54% del Centro), per un totale di 202,4 miliardi rispetto alla
media nazionale e di 128,9 milioni
rispetto a quella del Centro.
Per altre voci dei prestiti i calcoli
sono più complicati e incerti, ma la
tendenza è comunque di una maggior peso in Umbria del costo del denaro. Per cui le cifre riportate sulla
penalizzazione del credito umbro
sono, nella realtà, sottostimate.
Insomma, la “tassa bancaria” sugli umbri c’è e non pesa poco
(554mila euro al giorno di maggiori
interessi pagati da famiglie e imprese, e come detto la cifre sono probabilmente inferiori a quelle reali).
Anche se, va detto, giustificazioni
per le banche ci sono.
Confindustria Umbria, Morelli sale
alla guida dei Trasporti
Eletto il nuovo consiglio direttivo, tutti i nomi
PERUGIA - Sarà Riccardo Morelli, della Morelli Logistica & Servizi
di Narni, a guidare la sezione dei
Trasporti di Confindustria Umbria
per il prossimo biennio. Lo ha eletto
l’assemblea delle imprese di Confindustria Umbria che operano nel
settore dei trasporti e della logistica. Fondata nel 1965 la Morelli
Logistica & Servizi, specializzata
nei trasporti di materiali sfusi, è
prossima al traguardo dei cinquant’anni ed è guidata dalla seconda generazione della famiglia.
Vice presidente della Sezione sarà Alberto Forini, dell’azienda Forini di Bastia Umbra. «Mi accingo a
cominciare questo percorso alla
guida della sezione Trasporti - ha
sottolineato Morelli dopo il suo insediamento - sapendo di assumere
una responsabilità rilevante, consapevole che all’interno della Sezione
convivono aziende eterogenee sia
per tipologie trasportistiche sia per i
bacini di utenza serviti. Il mio primo
compito sarà, quindi, quello di
amalgamare queste due anime soprattutto attraverso un percorso costituito da iniziative concrete da realizzare con il coinvolgimento di tutti
i consiglieri». La situazione di crisi
che si protrae da anni ha particolarmente colpito le aziende del settore
dei trasporti. «Anche per questo - ha
aggiunto Morelli - dobbiamo fare
un passo in avanti nell’evoluzione
culturale d’impresa cominciando a
collaborare e, pur mantenendo la
nostra identità, lasciare da parte i timori. In questo le reti d’impresa
hanno dato risultati molto positivi
che dobbiamo tenere in considerazione per le nostre scelte future».
Infrastrutture, formazione, rapporti istituzionali sono alcuni degli
elementi del programma del presidente Morelli, il quale ha rimarcato
la necessità di dare un taglio molto
pratico all’attività della Sezione «in
modo da poter avere risposte chiare e certe ai problemi sollevati».
«Sarà importante - ha aggiunto rafforzare i rapporti istituzionali e
sviluppare confronti con i principali
interlocutori (Dogana, Polizia stradale e Motorizzazione), anche denunciando attività abusive, monitorare in modo costante lo stato di
avanzamento delle piattaforme logistiche in costruzione in Umbria e,
per quanto attiene alla formazione,
Riccardo
Morelli, neo presidente della Sezione Trasporti
dell’associazione
degli industriali
umbri
progettare dei percorsi formativi soprattutto in materia gestionale con
particolare attenzione alla contabilità industriale, patrimonio di base
di ogni imprenditore».
Questa la composizione del consiglio direttivo: presidente, Riccardo Morelli, (Morelli Logistica &
Servizi, Narni); vicepresidente, Alberto Forini, (A. Forini di Renzo &
Orlando Forini, Bastia Umbra);
rappresentante Piccole imprese,
Marco Ferretti (F.lli Ferretti, Perugia); Massimo Asciutti (Asciutti
– Terni); Filippo Arcidiacono
(Nizzi, Terni); Umbro Bernardini
(Bernardini, Terni); Leonardo
Baccarelli (Socobit, Todi); Gianfranco Buini (Delta Service, Bastia
Umbra); Flavio Cecchetti (Susa,
Perugia); Luciano Ciotti (Etruria
Spedizioni, Orvieto); Paola Colaiacovo (Tra.Cem., Gubbio); Giuseppe Contessa (Contessa Trasporti, Terni); Sandro Cucina
(Consorzio Autotrasportatori Bastardo, Giano dell’Umbria); Domenico Di Biagi (Di Biagi Costantino,
Terni); Silvia Folignoli (Esseeffe
Srl, Foligno); Guido Gioia (Sulga,
Perugia); Romeo Leorsini (Leorsini Romeo e C., Acquasparta);
Gianfranco Mannarini (Autoservizi Fonti, Città di Castello); Stefano Mansani (Ferrovie dello Stato,
Perugia); Umberto Moretti (Moretti Leandro Autotrasporti, Bastia); Maurizio Mori (Mori Augusto e Adriano, Gubbio); Angelo
Franco Pasquinelli (F.lli Pasquinelli, Acquasparta); Franco Viola
(Umbria Tpl e Mobilità, Perugia).
Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
28 economiaUMBRIA
Cresce la fiducia delle imprese
L’indice a luglio balza a 90,9, lo stesso
mese di un anno fa era a 83,3
PERUGIA - La fiducia delle imprese aumenta a luglio rispetto a
giugno e, nei confronti di luglio
2013, fa un grosso balzo in avanti.
Una crescita che, su base tendenziale (ossia facendo il confronto
tra luglio 2014 e luglio 2013), è simile a quella relativa alla fiducia
dei consumatori che però, su base
congiunturale, mostra un arretramento della fiducia tra luglio 2014
I settori
Il manifatturiero mostra ancora difficoltà, le costruzioni
danno cenni di un qualche risveglio, i servizi sono quelli
che mostrano più ottimismo
e il precedente mese di giugno. Lo
rileva l’Istat.
A luglio 2013 il clima di fiducia
delle imprese presentava un indice
di 83,3 (fatto 100 l’indice di fiducia mostrato nel 2005), che fa un
balzo a 90,9 a luglio 2014. Come
detto, aumento anche rispetto al
precedente mese di giugno, quando l’indice era 88,2.
«L’indice complessivo - fa presente l’Istat - è la sintesi di aumenti
della fiducia delle imprese dei servizi di mercato, di costruzione, del
commercio al dettaglio e della lieve diminuzione della fiducia delle
imprese manifatturiere».
L’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere si riduce
a 99,7 da 99,9 di giugno. Migliorano le attese di produzione (da 6 a
8 il saldo), ma peggiorano i giudizi
sugli ordini (da -21 a -23); il saldo
relativo ai giudizi sulle scorte di
magazzino rimane stabile a zero.
L’analisi del clima di fiducia per
raggruppamenti principali di industrie indica un miglioramento
dell’indicatore per i beni di consumo (da 98,0 a 98,2) e un peggioramento per i beni intermedi (da 103
a 102,2) e per i beni strumentali
(da 98,2 a 97,3).
L’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione sale a
83,2 da 81,6 di giugno. Migliorano
le attese sull’occupazione (da -22
a -14), ma peggiorano i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione
(da -44 a -45).
L’indice del clima di fiducia delle imprese dei servizi sale a 92,5 da
88,1 di giugno. Crescono i giudizi
e le attese sugli ordini (da -16 a -5 e
da -10 a -7, i rispettivi saldi), mentre si contraggono le aspettative
Un’immagine che esprime bene il concetto di aumento
sull’andamento dell’economia in
generale, che passano da -19 a 23.
Nel commercio al dettaglio, l’indice del clima di fiducia sale a
101,8 da 101,4 di giugno. L’indice
si conferma sui valori del mese
precedente sia nella grande distri-
buzione (a 101,0) sia in quella tradizionale (a 102,7). Quanto ai consumatori, l’indice di fiducia, come
già rilevato nei giorni scorsi su
queste colonne, è invece salito da
97,3 a 104,6 tra luglio 2013 e luglio 2014, mentre è calato da 105,6
a 104,6 tra giugno e luglio.
AEROPORTO SAN FRANCESCO DI ASSISI
Nuovo record, e da oggi si parte per la Tunisia
ASSISI - Hanno raggiunto quota 1.816 i passeggeri
transitati in un solo giorno presso l’aeroporto “San
Francesco d’Assisi”. Nella giornata di domenica scorsa è stato registrato il nuovo record storico giornaliero
che va a superare il precedente (il numero raggiunto
era 1.759 passeggeri) registrato nell’agosto scorso e
che arriva grazie ad un riempimento medio degli aeromobili superiore al 90% della loro capienza e ad un
intenso traffico di voli privati ed executive.
Nel dettaglio, il collegamento più gettonato nella giornata di domenica è stato quello con Trapani, che ha fat-
to registrare una media di riempimento del 97,9%, seguito da Londra Stansted (96,3%), Bruxelles Charleroi
(93,4%), Barcellona Girona (90,5%) e Bucarest Otopeni (83,6%). Cresce e si consolida anche il nuovo volo da/per Olbia operato da Tourgest.
Ricordiamo infine che a partire proprio da oggi prenderà il via il nuovo collegamento charter (Tour Operator InViaggi) Perugia - Monastir, città della Tunisia
che si trova sulla estremità meridionale del Golfo di
Hammamet, che sarà operativo fino ad inizio settembre prossimo.
L’intesa Aumento di 55 euro
Lavoratori
del tessile-moda,
rinnovato
il contratto
PERUGIA - Rinnovato il contratto nazionale dei lavoratori dei
comparti dell’area tessile-moda,
abbigliamento, calzature, occhiali e lavanderie, che era scaduto il
31 dicembre 2012.
L’intesa sottoscritta prevede un
aumento sui minimi tabellari di
65 euro lordi nel triennio (3° livello), suddiviso in tre tranche:
dal primo agosto 2014, 25 euro;
dal primo aprile 2015, 25 euro;
dal primo maggio 2016, 15 euro.
Una “una tantum” di 105 euro coprirà i mesi di vacanza contrattuale.
L’intesa raggiunta, secondo
sindacati e associazioni di categoria, migliora diverse parti normative, a cominciare dalle relazioni
industriali, rafforzando il ruolo
del Comitato di indirizzo all’interno dell'Osservatorio per le politiche di sviluppo e la legalità.
Una novità significativa - «assoluta nel settore artigiano», notano sindacati e associazioni datoriali - è la normativa sul “frazionamento” per le ore del congedo
parentale e il riconoscimento dei
corsi in lingua italiana per i lavoratori immigrati; l’allungamento
a 24 mesi (precedentemente erano 12, ndr) del periodo di comporto per malattie di lunga durata.
Di rilievo, viene rimarcato dai
firmatari del contratto, l’introduzione di un nuovo articolo relativo alla responsabilità sociale
dell’impresa e la condivisione tra
le parti di un importante documento sulle linee strategiche di
politica industriale.
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SPOLETO
ORVIETO
Operaia travolta in fabbrica
da un mezzo meccanico
A
Martedì 29 luglio 2014
Anno XXXII n. 207 - euro 1,20
www.corrieredellumbria.it
w.corrieredellumbria.it
ASSISI
Allavoro perunadittaorvietana
idueoperaimorti adAprilia
A
a pagina 30
CASTIGLIONE DEL LAGO
Suor Cristina in città
per rinnovare i suoi voti
A
a pagina 36
Carne senza certificati
sequestrata in macelleria
A
a pagina 23
Terni Esplode la protesta contro il piano Ast mentre il premier annuncia una sua visita in agosto
Duemila in corteo sul raccordo
ha annunciato che in agosto sarà a Terni per incontrare
i lavoratori dell’Ast in lotta. Oggi Cgil, Cisl e Uil adotterano nuove iniziative di lotta su scala regionale.
a pagina 7
a pagina 8
Renzi scrive ai suoi
Grillo: “Guerriglia
democratica”
A TERNI
a pagina 3
Listed’attesa,
tetto massimo
di30 giorni
Trenta giorni. E’ questa la soglia massima
prevista dal nuovo piano per abbattere le liste
d’attesa in sanità. Ieri il
progetto è statocondiviso con i sindacati e le
associazioni degli operatori. Tra le novità arrivano anche contratti a
tempo determinato per
giovani medici specialisti inoccupati e la rimodulazione dei budget
con le strutture private
accreditate. E’ prevista
anche la collaborazione con le aziende dei
professionisti privati
non collocati a riposo.
Ma il cuore del provvedimento è l’estensione
delle visite a tutto l’arco della giornata, sera
compresa, e nei week
end.
Riforme
A
Piano sanità
A PERUGIA
ITALIA & MONDO
Appello del premier ai senatori della maggioranza
a pagina 22
Più di duemila persone hanno manifestato ieri pomeriggio, bloccando il traffico sul raccordo Terni-Orte in segno di protesta contro il piano lacrime e sangue varato
dalla ThyssenKrupp. Intanto il premier Matteo Renzi
A
A
Antonio Mosca
In Umbria abbinamento opzionale con: “Chi sa fare la torta di mele trova marito” Euro 8,80;
“Aquiloni” Euro 8,80; + il prezzo del quotidiano
Napoli
Passante di 75 anni
ucciso per errore
con un colpo di pistola
A
Magione Presa ancora di mira la villetta di una famiglia di Sant’Arcangelo. “Non sappiamo più cosa fare”
Ladri in casa per la settima volta, è un incubo
A MAGIONE
L’abitazione di una famiglia
di Sant’Arcangelo, a poche
centinaiadi metri dal Trasimeno, è stata presa di mira ancora una volta da una banda di
ladri. Con quello tentato nella
notte fra sabato e domenica i
colpi sono ben sette dal 2008
a oggi. “Non so più cosa fare si sfoga il proprietario - e ormai non dormiamo più”.
a pagina 5
Calendario serie A
Subito Roma-Fiorentina
Allegri ritrova il Milan
alla terza giornata
A
nello sport
A
Perugia Colpo fotocopia lo scorso anno. Rubati cosmetici
Spaccata alla profumeria Limoni
ancora nel mirino dei malviventi
Vetrine rotte Alla Limoni
A
a pagina 17
a pagina 22
CONTRAPPUNTO
SELLANO
Grave bambino di 10 anni
investito in bici da un’auto
La politica dei volti nuovi
di Leonardo Caponi
A La settimana scorsa due apicali del
A
Pd umbro, il segretario regionale e quello cittadino, hanno tenuto una conferenza stampa di riflessione sulla sconfitta
di Perugia.
a pagina 30
[continua a pagina 18]
DELL’UMBRIA
CORRIERE
UMBRIA
t
Martedì 29
Luglio 2014
7
Via Pievaiola, 166 F-6
Tel. 075 91191
Fax 075 4659140
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Se ne parlerà oggi all’assemblea unitaria di Todi
Mobilitazione regionale a settembre
Vertenza acciaierie
Lavoratori in lotta
A TERNI
Oggi, nel corso dell’assemblea unitaria di Cgil, Cisl e Uil
dell’Umbria, che si svolgerà a Todi, si definiranno le
ulteriori iniziative di mobilitazione e di lotta che culmineranno a settembre con una grande manifestazione regionale. L’Umbria intera si fermerà per l’Ast.
B
In più di duemila hanno sfilato contro i tagli annunciati dal piano Tk
Traffico in tilt per ore. Confindustria non va all’incontro con i sindacati
Alta tensione all’Ast
Una marea umana
blocca il raccordo
di Antonio Mosca
A TERNI - La canicola estiva
non ha tolto le forze ai lavoratori delle acciaierie che ieri pomeriggio si sono riversati in
massa sul raccordo Terni-Orte
per bloccare la circolazione.
Una protesta estrema per sollecitare l’attenzione sul dramma
che sta vivendo un’intera città
e la sua fabbrica che dà lavoro
a 2.800 persone e rappresenta
il 20 per cento del Pil umbro.
In più di duemila, secondo le
stime sindacali, sono usciti dai
cancelli di viale Brin e delle altre aziende partecipate per ritrovarsi a Borgo Bovio da cui
sono defluiti verso lo svincolo
Terni est, nei pressi di San Carlo. In pochi minuti si sono formate code di auto e camion
mentre i lavoratori, per la gran
parte giovani sotto i 40 anni,
sfilavano dietro lo striscione
rosso delle Rsu e urlavano slogan contro ThyssenKrupp e il
pianoda 550 esuberi in due anni. Il traffico è rimasto bloccato fra Terni nord e l’uscita di
San Carlo, fino all’innesto con
la Flaminia per Spoleto.
In allerta le forze di polizia che
hanno organizzato un cordone di sicurezzaattorno ai manifestanti. Ma tutto si è svolto in
modo pacifico, senza tafferuglie, intorno alle 18, la situazione è ritornata alla normalità.
Il corteo si è snodato tra le case di Borgo Bovio e tanti cittadini si sono uniti al corteo.
- Confronto. La giornata era
iniziata ieri mattina con l’incontro con le associazioni imprenditoriali, l’ultimo di quelli
programmati dai sindacati.
Nella sala riunioni della Cgil si
erano presentati i rappresentanti di Confartigianato, Cna,
Confcommercio, Confesercenti, Confapi e Lega delle cooperative mentre non aveva risposto all’invito Confindustria.
“Da parteloro- ha commentato il segretario della Cgil dell’Umbria, Mario Bravi - un silenzio assordante su tutta que-
In duemila sul raccordo Riuscita la mobilitazione indetta dai sindacati contro il piano della Tk-Ast (Foto Stefano Principi)
di materiali prodotti, per la na- sciano sperare nulla di buono
tura del ciclo produttivo che per il prossimo futuro. Dopo
vede l’utilizzo di forni elettrici l’incontro in Cgil i rappresentanti delle 5 sigle
(quindi con più
sindacali si sono
contenuto imrecati a palazzo
patto ambientaSi preparano
Bazzani dove sole) e peril riutiliznuove
no stati ricevuti
zo di rottami per
iniziative
dal prefetto di
la produzione”.
Terni, Gianfeli-Tagli. Preoccua mantenere le caratteristiche
sta vicenda”.
di lotta
ce Bellesini, che
panti,peri sindaSecondo i sindacati “appare industriali della regione e duneclatanti
si tiene costantecati, anche le
singolare e incomprensibile que a difendere il polo siderurmente aggiornacondizioni di sil’assenza di Confindustria gico ternano”.
curezza in fabbrica. I 50 milio- to sull’evolversi della vicenda.
Umbria dato che l’associazio- Gli incontri avviati in questi ulni di tagli annui, annunciati Assenti giustificati dal corteo
ne dovrebbe essere uno dei sog- timi giorni, anche con i parlaper le manutenzioni, non la- di ieri pomeriggio i consiglieri
getti maggiormente interessati mentari e le istituzioni locali,
comunali e il sindaco, impegnati nella riunione dell’assemblea di palazzo Spada che si è
occupata proprio della vertenMarini e Di Girolamo: “Una questione nazionale”. L’operaio Maurelli continua lo sciopero della fame
za acciaio.
L’obiettivo dei sindacati è conquistare una vasta eco anche
sui media nazionali.
“Dobbiamo imporci all’attenA TERNI
zione della pubblica opinione
Terni, Leopoldo Di Girolamo - harispo- spiega il segretario della Cgil
sto in maniera positiva alle richieste del
Per la vertenza Ast si muove anche il
ternana, Attilio Romanelli territorio, dei sindacati, dei parlamentapresidente del consiglio Matteo Rencon tutti i mezzi a disposiziori umbri ed europei, e questo non può
ziche in agosto sarà a Terni per inconne. Sempre nell’alveo della leessere che motivo di soddisfazione. La
trare i lavoratori dell’Ast in lotta. Il
galità, ma se necessario anche
vertenza Ast ha sempre più una valenza
premier - come ha comunicato l’onoforzando un po’ la mano”.
nazionale. Mi auguro che questa attenrevole Walter Verini - ha infatti deci- Nuove proteste. Dopo le 4 ore
zione del massimo vertice del governo
so di dedicare il mese venturo a una
di sciopero di ieri per oggi e docontribuisca a determinare quell’atto di
serie di visite nei luoghi simbolo del
mani non si prevedono altre
responsabilità da parte di Thyslavoro. E’ stata dunque accolta la riiniziative, ma tra giovedì e vesenKrupp che è atteso a più livelli, quelchiesta di Andrea Maurelli, l’operaio
nerdì - anticipa il segretario
lo cioè del ritiro di un piano industriale
ternano al quinto giorno dello sciopedella Fiom Claudio Cipolla che è irricevibile, privo di portata stratero della fame che però, nonostante
“se non emergeranno novità
gica e di investimenti significativi”. Sodtutto, ha deciso di non mollare. “In
positive, torneremo a organizdisfazione per la presenza di Renzi a Tergioco - diceva durante il corteo di ieri
zare altre iniziative di mobilitani è stata espressa anche dal presidente
- c’è il futuro della città: continuerò
zione”.
della Provincia di Perugia, Guasticchi,
nella mia lotta non violenta finchè
- Chimica. Intanto il comitato
mentre l’onorevole Giampiero Giulietti
non porteremo davvero a casa il risuldegli ex lavoratori Basell ricorstesso presidente del consiglio a seguir- (Pd) ha inviato una lettera-appello al pretato che attendiamo”.
daal premier Renzi, che arrive“La vicenda dell’Ast - ha commenta- la”. Stamane sono attese le comunica- mier. Solidarietà ai lavoratori in lotta,
rà a Terni in agosto, di non dito la presidente della Regione Catiu- zioni della governatrice in consiglio re- infine, anche da parte di Carlo Smuramenticarsi delle vertenzeche riscia Marini - rappresenta una que- gionale proprio sul piano della Tk-Ast e glia, presidente nazionale dell’Anpi, l’asguardano le aziende chimiche
stione nazionale. E’ dunque molto la mobilitazione in corso. “Il presidente sociazione nazionale dei partigiani. B
del territorio.
importante - ha aggiunto - che sia lo del consiglio - ha affermato il sindaco di
A.Mo.
La tensione resta alta.
B
hanno fatto emergere una sostanziale identità di vedute sulla necessità di un intervento diretto del presidente del consiglio nei confronti della commissione antitrust europea e
della stessa multinazionale in
difesa di uno dei siti strategici
del manifatturiero italiano, come dichiarato dal viceministro
De Vincenti. “Il sito di Terni affermano Cgil, Cisl e Uil - ha
peculiarità specifiche che lo
rendono altra cosa rispetto alle altre vertenze del comparto
siderurgico nazionale, per tipo
z
Il premier Renzi in agosto sarà a Terni
y
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Luglio 2014
DELL’UMBRIA
8
CORRIERE
u
Umbria
Proposte e idee dal festival di Jacopo Fo. Grande attenzione per la casa mobile mongola Il piano della Regione si arricchisce, incontro coi sindacati
Ad Alcatraz il futuro diventa pulito
e fa risparmiare le amministrazioni
di Anna Lia Sabelli Fioretti
A GUBBIO - Ad Alcatraz,
la Libera Università di Jacopo Fo, in questi giorni non si
sta parlando solo di un domani ecosostenibile, di innovazione tecnologica, di fonti
energetiche “pulite”, ma anche di risparmio, in tutte le
sue forme. Ed è forse questo
il lato di Ecofuturo che riuscirà a solleticare, più di altre,
l’attenzione degli enti locali,
delle aziende e dei comuni cittadini. Ci sono, per esempio,
delle lampadine che potranno far diminuire il costo dell’illuminazione di una città
dell’80 per cento. C’è la dimostrazione pratica di come sia
possibile costruire grazie a
una enorme stampante in
3D in soli quattro giorni una
casa d’emergenza in argilla e
cemento, da utilizzare dopo
terremoti o alluvioni al posto
dei container (Wasp Project).
Ma anche una compost toilette, una moto da trial elettrica, frullatori per bambini che
funzionano pedalando la bici, scarpe realizzate con le
gomme d’auto le piante che
crescono senza terra con la
cultura idroponica (Skanergy), i blocchi di legno mineralizzato mischiato al cemento
per costruire case solide con
isolamento termico in pelo di
pecora, o anche le vanghe e le
palette ergonometre provenienti dall’America (Radius)o la canapicoltura per re-
Vita slow Jacopo Fo in uno stand del festival Ecofuturo in corso ad Alcatraz
alizzare tessuti, corde, tappeti, pannelli isolanti, farina, cosmetici, vernici (Agraia).
Alcatraz è un brulicare di persone, di incontri, di interviste,
di proposte, di idee. Ogni giorno alla mensa siedono una
media di 120 persone che aggiunte alle 50 che hanno scelto la tenda per soggiornare e
ai normali visitatori porta il
movimento giornaliero a oltre 200 persone. Nonostante
questo tutto scorre nel rispetto della filosofia di vita slow
portata avanti da Jacopo Fo
negli anni. Chi sta agli stand
chiacchiera, chi vuole seguire
le presentazioni dei progetti
si sposta passeggiando sul
prato da una tensostruttura
all’altra. C’è poi chi prende il
sole sulle sdraio, chi arriva e
chi parte (dal sorriso sembrano tutti soddisfatti) e chi si occupa dell’organizzazione, ma
sempre senza correre o affannarsi.
In partenza è Maurizio Olivieri, ex assessore all’ambiente di Montechiarugolo, vincitore assoluto del premio Comuni Virtuosi. Ha portato la
sua testimonianza su come la
“sua” amministrazione comunale, con 12 azioni messe
in campo, è riuscito a promuovere un risparmio energetico (biogas, fotovoltaico, illuminazione comunale, ecc.)
unico in Italia. Interessante
anche l’intervento di Giovanni Maioli della Rete dei Comuni Solidali su come la Locride sia riuscita a trovare un
modo di dare una mano all’annosa questione dell’emergenza profughi avendone anche un utile economico.
Sono ormai molti i comuni
del territorio che mettono a
disposizione le loro case vuote per sei mesi prendendo i
contributi ministeriali e impegnandosi a far fare agli immigrati un percorso formativo,
sia nello studio della lingua
italiana sia nell’apprendimento di un lavoro. Il modo giusto
per
evitare
la
microcriminalità.
Tra le tante curiosità di Ecofuturo segnaliamo la yurta
mongola, casa mobile usata
dai popoli nomadi, in versione moderna realizzata in lana di pecora sarda e bambagia in doppio strato, con un
grande lucernaio in plexiglas,
una tensostruttura calda d’inverno e fresca d’estate, che
non ha niente da invidiare a
una casa vera, una sorta di
Rolls Royce delle tende, con
pavimento in legno e porta
con i doppi vetri. E’ la chicca
del villaggio ecologico costruito ad Alcatraz.
B
Maori e Guaitini: “Meno gravosa la raccolta firme con il dimezzamento del numero minimo”
Legge regionale, le tre richieste dei Radicali
A PERUGIA
La legge elettorale per le regionali 2015
interessa e molto anche i piccoli partiti,
movimenti e liste civiche che temono di
fare la fine dell’ultima modifica targata
2010, quando a pochi mesi dal voto sono
aumentate le firme di sostegno alle liste
fondamentali per finire nella scheda elettorale. Radicali, Sinistra anti-capitalista e
anche esponenti di associazioni politiche
come il consigliere regionale Oliviero Dottorini hanno voluto mandare dei messaggi alla giunta e al consiglio regionale che
saranno i registi della futura legge che, si
dice, dovrebbe essere approvata entro il 30
settembre prossimo. Andrea Maori e Michele Guaitini - segretario e tesoriere di
radicaliperugia.org - non entrano nel merito di collegi, sbarramenti e roba varia
ma vogliono un ripristino della “democrazia popolare” e per questo hanno ribadito tre richieste specifiche: la previsione di
clausole che rendano meno gravosa la raccolta firme con relativo dimezzamento
del numero minimo. Attualmente ci vogliono 1750 firme per presentarsi in pro-
Parere favorevole unanime sulla modifica al regolamento
Sulla caccia con arco e frecce
c’è il via libera della commissione
A PERUGIA
“La proposta di regolamento regionale che introduce la possibilità di usare l’arco nella caccia di selezione a cervidi e
bovidi presenta tutti i requisiti richiesti dalle leggi nazionale e
regionale in materia venatoria. Non vorrei che in Umbria si
aprisse un altro tipo di sport e che da parte di alcuni si ritenesse la caccia all’assessore l’unica forma consentita”. Lo ha
affermato l’assessore regionale alla Caccia, Fernanda Cecchini, introducendo i lavori della Consulta faunistico venatoria
convocata per discutere del regolamento.
In apertura della riunione, l’assessore ha ricostruito l’iter che
ha portato alla proposta di modifica del regolamento, richiesta da tutte le associazioni venatorie e approvata
all’unanimità dalla stessa Consulta: “La proposta di regolamento – ha ribadito – fissa con estremo rigore le modalità e i
termini per estendere all’arco la caccia di selezione agli ungulati. Una pratica consentita dalla legge nazionale 157/92 ”.
B
vincia di Perugia con una propria lista e
1000 per quella di Terni. Chiedono anche
una parita di trattamento che fino a oggi
non c’è stata tra le liste fuori dal consiglio
regionale e quelle invece che hanno un
gruppo a Palazzo Cesaroni. Terzo aspetto: l’approvazione della legge elettorale
nei termini più ristretti possibili per consentire a tutti i cittadini di poter conoscere
le regole democratiche e poter partecipare, come previsto dalla Costituzione, alla
competizione elettorale nel 2015.
B
Nicola Bossi
Guerra alle liste d’attesa,
nuova soglia a 30 giorni
Assunti più medici
A PERUGIA
Il piano contro le liste d'attesa è stato presentato alle organizzazioni sindacali e professionali di tutto il comparto
sanitario umbro. Il nuovo obiettivo è di giungere ai trenta
giorni di soglia massima per ogni visita. Adesso in alcuni
casi siamo a due anni. Arrivano anche contratti a tempo
determinato per giovani medici specialisti inoccupati e la
rimodulazione dei budget con le strutture private accreditate. Si prevede la collaborazione con le aziende pubbliche
dei professionisti privati non collocati a riposo. "Il nostro
impegno - ha affermato la presidente della Regione Catiuscia Marini - è quello di operare affinché sin da settembre
entri a regime il piano che prevede innanzitutto in trenta
giorni il tempo massimo entro cui le strutture sanitarie
pubbliche dovranno garantire l'espletamento delle prestazioni programmabili di diagnostica e specialistica". Entro
agosto le aziende sanitarie e
ospedaliere dovranno garantire l'apertura degli ambulatori
specialistici, con liste di attesa
più numerose, il sabato, la domenica e i pomeriggi con orario prolungato fino alle ore 22.
E ancora: turni di massimo utilizzo della strumentazione programmando un'apertura di 12
ore al giorno con professionisti a turno provenienti anche
da altre aziende sanitarie.
Obiettivo anche il riutilizzo dei posti nel caso si presentino
annullamenti di prenotazioni garantendo una riassegnazione delle disponibilità alle priorità con più alta domanda
per quella tipologia di agenda/prestazione. Il piano prevede anche l'attivazione del numero telefonico unico per i
Cup e, inoltre, la nomina per ogni azienda di due referenti
per le liste di attesa. Ecco le agende di prenotazione dinamiche (per la ridefinizione dell'offerta in base alla priorità con
domanda più alta), e la rimodulazione della attività di backoffice dei Cup (controllo giornaliero delle agende, delle liste
e controllo dell'appropriatezza prescrittiva ed erogativa,
presa in carico del cittadino in caso di criticità). Non mancano prenotazione, annullamento e pagamento online delle prestazioniambulatoriali, utilizzando il sito www.cupumbria.it e quello di Poste Italiane www.poste.it.
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DELL’UMBRIA
CORRIERE
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A NOCERA UMBRA
ECONOMIA
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Martedì 29
Luglio 2014
Redazione: via Pievaiola, 166 F-6
PERUGIA
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SINDACATO
È stato rinviato a giovedì l’incontro che
avrebbe dovuto svolgersi questa mattina al
ministero dello Sviluppo economico tra il governo e i sindacati della JP Industries. Visto il
rinvio, voluto dal ministero e comunicato all’Rsu solo nel pomeriggio di ieri, sindacati e i
lavoratori hanno deciso di rinviare anche la
manifestazione in programma per oggi a Roma. Questa si svolgerà, quindi, in contemporanea con l’incontro convocato per discutere
della situazione dell’azienda dopo le sentenze di annullamento della vendita di un parte
JP INDUSTRIES, RIMANDATO L’INCONTRO
consistente della ex Antonio Merloni al
gruppo Porcarelli. Sono cinque i pullman
che l’Rsu dello stabilimento nocerino ha preparato per i lavoratori che parteciperanno
alla manifestazione. A loro si uniranno i pullman dei colleghi fabrianesi, ugualmente
coinvolti nella vicenda. Oltre ai dipendenti
della JP, i delegati sindacali hanno rivolto
l’invito a unirsi a loro anche ai lavoratori della ex Merloni, non coinvolti direttamente,
ma indirettamente, dalla sorte della JP Industries. Per lo stesso motivo, non è mancato
l’appello alla cittadinanza ad unirsi ai lavoratori in una grande manifestazione che faccia
sentire la voce di un intero territorio.
"Così come accade a Terni e alle sue acciaie-
P
11
rie - avevano precisato i delegati dell'Rsu
Fim, Fiom e Uilm di Colle annunciando la
manifestazione - è l'intera comunità che deve
muoversi per difendere questa azienda. Ne
va della tenuta occupazionale di un territorio con oltre 100.000 abitanti". Anche il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, ha aderito all'invito rivolto dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil a partecipare alla manifestazione. Invito che i sindacati hanno esteso ai primi cittadini delle città
interessate alla vicenda.
B
Eirene Mirti
y
PROGETTI Le associazioni d’impresa in difesa
ma con la proposta di un soggetto unitario
“CAMERADICOMMERCIO
UTILEALTERRITORIO
MADARAZIONALIZZARE”
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CENTRALE ENEL
LA REGIONE
PROMUOVE
UN TAVOLO
A PERUGIA
La situazione della Centrale di Bastardo e la riorganizzazione della presenza dell’Enel in Umbria, sono stati gli argomenti al
centro di un incontro che
si è tenuto ieri tra gli assessori regionali all’Ambiente, Silvano Rometti, e allo
Sviluppo economico, Vincenzo Riommi, e le Organizzazione sindacali. All’incontro erano presenti i
rappresentanti delle segreterie regionali di Cgil-Cisl
e Uil, i rappresentanti delle categorie Filctem-Cgil,
Flaei-Cisl, Uiltec-Uil e della Rsu della centrale di Bastardo.
"La Regione sta seguendo
da sempre la questione, costruendo un percorso che
eviti di compromettere la
funzionalità dell’impianto
e i livelli occupazionali”
hanno riferito gli assessori
Rometti e Riommi. E da
qui è stato promossa la costituzione di un tavolo comune con Enel. La riunione è servita a confermare
l’impegno di difendere la
presenza di Enel e della
centrale di Bastardo sul
territorio umbro, scongiurando quindi la dismissione di una realtà industriale che ha dato molto al territorio e che potrà ancora
dare.
B
y
di Errico Mascioli
A PERUGIA - Leassociazioni d’impresa umbre dell’agricoltura, dell’artigianato,
del commercio-turismo-servizi, dell’industria, della cooperazione e delle pmi, sono scese in campo a difesa del sistema delle Camere di commercio, nel momento in cui il governo Renzi si appresta, dal
2015, a ridurre del 50 per cento il diritto camerale dovuto
dalle imprese iscritte nei registri. Lo hanno fatto attraverso un documento di sintesi
delle loro proposte di riforma
degli enti camerali, presentato, ieri mattina, nel corso di
una conferenza stampa all’hotel Brufani di Perugia. Alla firma del documento comune, tramite il quale si intende anche sostenere il ruolo
positivo svolto dagli enti camerali negli ultimi 15 anni,
erano presenti i rappresentanti regionali di Cia, Cna,
Coldiretti, Confagricoltura,
Confapi, Confartigianato,
Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confimi, Confindustria e Legacoop. “Va benissimo - ha affermato a nome di tutte le sigle
Andrea Fora, presidente di
Confcooperative Umbria l’intenzione di snellire la burocrazia riducendone i costi,
ma non dimentichiamo che
in questi 15 anni di
operatività le camere umbre
hanno assicurato, oltre alla
funzione istituzionale della
certificazione di impresa,
un’azione di sostegno delle
politiche di sviluppo in favore del sistema economico produttivo locale, nonché una leva economica che tutte le amministrazioni locali hanno
potuto attivare rispetto a pro-
grammi di animazione economica localistica. Queste risorse, che nell’ultimo decennio sono state dell’ordine circa 10 milioni di euro all’anno, sono state un moltiplicatore anche per i magri bilanci
locali. Senza il sostegno del
sistema camerale, inoltre,
non si parlerebbe più da tempo dell’aeroporto di San
Francesco e del grande impegno finanziario sulla Quadrilatero, assunto di concerto
con la Regione Umbria, progetto sul quale andranno risorse superiori ai 30 milioni
di euro. Quindi va bene avviare una riflessione complessiva sul sistema camerale, ma
evitando di buttare via il bambino insieme all’acqua sporca. Del resto da tempo si stava riflettendo su come ottimizzare il sistema”. E il documento firmato dalle associazioni ha l’obiettivo di “sollecitare - ha continuato Andrea
Fora - sul problema la massima attenzione dei parlamentari eletti in Umbria e del governo, invitandoli a riflettere
su alcuni punti. In particolare, condividiamo la necessità
di una riforma del sistema camerale, che ne ridefinisca la
‘mission’ nella funzione di servizio al sistema produttivo,
mantenendo in capo alle Camere la gestione del registro
delle imprese, informata ai
principi della semplificazione
burocratico-amministrativa
e della efficienza, efficacia ed
economicità, in una logica di
sussidiarietà con i servizi erogati dal sistema di rappresentanza delle ditte. Diciamo di
sì a una razionalizzazione dell’articolazione territoriale delle Camere e del loro sistema
di partecipazioni e società inhouse, in base alla consisten-
za numerica delle imprese e
alla diversa dimensione territoriale. Siamo favorevoli a
una diversa articolazione della rappresentanza all’interno
dei consigli e delle giunte camerali, in base a dati certificati, senza penalizzare nel numero le presenze negli organismi, ma invece assicurandone una diminuzione dei costi
della ‘governance’ e del controllo.
Riteniamoopportuna una revisione dell’entità del diritto
annuale, ancorandolo alla razionalizzazione della struttura e alla riorganizzazione funzionale del sistema, che non
vada però a penalizzare gli interventi economici a favore
delle imprese e del territorio.
Manifestiamo, infine, la convinzione che si debba procedere, anche nelle more della
riforma nazionale, alla immediata elaborazione di un progetto di fusione delle Camere
di commercio di Perugia e
Terni e di Unioncamere Umbria in un soggetto unitario
denominato Camera di commercio dell’Umbria”.
B
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Al San Francesco decisivi i voli per Trapani, Londra, Bruxelles e Barcellona
RECORD
RAGGIUNTI 1.816 PASSEGGERI IN UN GIORNO
A PERUGIA
Altro traguardo per la Sase. Domenica è
stato registrato il nuovo record storico giornaliero: 1816 i passeggeri transitati in un
solo giorno al San Francesco, dato che va
a superare il precedente record (1759) registrato nell’agosto scorso e che arriva grazie
ad un riempimento medio degli aeromobili superiore al 90% della loro capienza e ad
un intenso traffico di voli privati ed executive. Nel dettaglio, il collegamento più getto-
nato domenica è stato quello con Trapani,
che ha fatto registrare una media di riempimento del 97,9%, seguito da Londra Stansted (96,3%), Bruxelles Charleroi (93,4%),
Barcellona Girona (90,5%) e Bucarest Otopeni (83,6%). Da oggi nuovo collegamento charter Perugia – Monastir (Tour Operator InViaggi), che sarà operativo fino ad
inizio settembre prossimo Cresce e si consolida anche il nuovo volo da/per Olbia
operato da Tourgest. .
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DELL’UMBRIA
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CORRIERE
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Economia
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TRASPORTI “Dati molto preoccupanti:
12 euro per coprire la tratta Perugia-Terni”
DOTTORINI:“SIPAGHERA’
IL PEDAGGIO PER LA E45
ESARA’CAROPERTUTTI”
A PERUGIA
"Altro che esenzione per i residenti, il pedaggio ci sarà e lo pagheremo anche caro. I privati che hanno promosso il project-financing
per la trasformazione della E45
in autostrada hanno previsto
una tariffazione esorbitante che
graverà sui cittadini per almeno
40 anni".
Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale e presidente di Umbria migliore, commenta i dati del Piano economico finanziario (Pef) elaborato dagli stessi privati che finanzieranno la trasformazione della E45 in
autostrada, annunciando un'interrogazione urgente alla Giunta
regionale per chiedere che renda
pubbliche tutte le notizie in suo
possesso, compresa la Relazione
illustrativa al Piano finanziario
per la realizzazione del corridoio
di viabilità autostradale della tratta Orte-Mestre.
"Secondo il Piano finanziario spiega Dottorini - il promotore
del progetto per procedere all'attuazione del programma di investimenti ritiene congrua l'applicazione di una tariffa pari a 0,15225
euro al chilometro per i veicoli leggeri e pari a 0,29757 per quelli pesanti. Applicando un semplice
calcolo matematico si scopre che
per coprire i circa 50 chilometri
che separano Perugia da Città di
Castello occorreranno circa 7,60
euro, mentre da Terni a Perugia
saremmo attorno ai 12 euro.
Ovviamente la stangata sarà qua-
si doppia per i mezzi pesanti, ma
anche per i mezzi di trasporto dei
piccoli imprenditori locali. Un autentico salasso che, se non immediatamente smentito, chiamerebbe in causa anche le responsabilità di chi non ha adeguatamente
z
La proposta
LEONELLI (PD): “APRIRE
UN TAVOLO CON IL GOVERNO”
A PERUGIA
Sul piano economico finanziario per la trasformazione della
E45 in autostrada "andrà aperto quanto prima un tavolo col
governo". Parola di Giacomo Leonelli, segretario regionale del
Pd Umbria.
"E' evidente - spiega Leonelli - che la nostra regione ha bisogno,
per ripartire, di imprese che investano e di turismo. E siamo
convinti che il rilancio del sistema produttivo e della filiera culturale e turistica regionale passa anche attraverso una rete infrastrutturale e un sistema di trasporti efficaci e all'altezza delle
esigenze di promozione del territorio. Ma è chiaro che 'balzelli'
come quello ipotizzato per la realizzazione della E45 in autostrada rischiano di colpire ancora di più il sistema produttivo regionale e di gravare pesantemente sulle famiglie di una delle regioni
italiane che più di tutte ha sentito la crisi dal 2008 a oggi".
B
y
informato sia i cittadini sia chi
per essi deve assumere decisioni
nelle sedi istituzionali.
Soprattutto i sostenitori della mega-opera dovrebbero abbandonare la demagogia e le ambiguità
con le quali in questi anni hanno
preso in giro i cittadini. A nulla
valgono più le finte rassicurazioni di chi parla di esenzioni o alleggerimenti per i residenti, dal momento che l'arteria è utilizzata essenzialmente da un traffico locale
e senza il contributo dei residenti
il progetto risulterebbe insostenibile e irrealizzabile.
Oggi è chiaro quindi che il pedaggio lo pagheremo tutti e, purtroppo, dai dati emerge un quadro ancora più sconfortante del previsto. Il combinato di volumi di traffico molto bassi e di costi di realizzazione elevati, ci mette di fronte
a una cruda realtà: per rientrare
dall'investimento sarà necessario
un pedaggio pesante a carico dell'
intera collettività. E' una brutta
notizia per tutti, ma in particolare per i pendolari e per gli imprenditori locali che in questi anni sono stati presi in giro con false promesse e che invece dalla trasformazione della E45 in autostrada
riceveranno contraccolpi insostenibili in termini economici". B
CONFINDUSTRIA/1 Eletto alla direzione della sezione di categoria si è messo subito al servizio delle aziende
z
UMBRIAFIERE
PROROGATI I TERMINI
PER LA PARTECIPAZIONE
A “FA’ LA COSA GIUSTA”
A PERUGIA
Ancora spazi disponibili per Fa' la cosa
giusta! Umbria, il più importante evento fieristico completamente dedicato al
consumo consapevole e agli stili di vita
sostenibili, in programma dal 3 al 5 ottobre 2014, presso il centro espositivo di
Umbriafiere a Bastia Umbra, Perugia.
Sono già oltre 100 le realtà economiche
e sociali del centro Italia, umbre e non
solo, che hanno aderito alla fiera: ad oggi quindi il 70% degli spazi a disposizione per la parte espositiva e di vendita
risulta occupato. Visto il periodo estivo
e la grande richiesta di partecipazione
per venire incontro alla esigenze delle
aziende e in particolare dei piccoli e piccolissimi produttori, l'organizzazione
dell'evento ha deciso di prorogare il termine per l'iscrizione alla fiera fino al 15
settembre 2014.
Come spiegano gli organizzatori: "la
proroga ci è sembrata doverosa: sono
state molte le richieste arrivate da aziende interessate ad aderire alla fiera per
posticipare i termini di pagamento dopo il Ferragosto, in questo modo vogliano dare la possibilità anche alle realtà
emergenti e ai piccoli artigiani e produttori di poter aderire alla manifestazione".
Dieci aree espositive (Abitare sostenibile, Buono da mangiare, Mobilità nuova, Ethical fashion, Cosmesi naturale e
biologica Viaggiare, Editoria, Servizi etici, Il mondo dei piccoli, Cittadinanza e
partecipazione) in cui il pubblico dei visitatori potrà trovare il meglio dei prodotti e servizi delle aziende all'avanguardia
in tema di sostenibilità ambientale e sociale. Prevista anche l'area Street, bio &
vegan food. L'evento è organizzato da
Fair Lab in collaborazione con Umbriafiere, patrocinato dalla Regione Umbria.
B
y
CONFINDUSTRIA/2 Forini è il vicepresidente
MORELLI ALLA GUIDA DEI TRASPORTI IL NUOVO DIRETTIVO
A PERUGIA
Sarà Riccardo Morelli, della
Morelli Logistica & Servizi di
Narni a guidare la Sezione
dei Trasporti di Confindustria Umbria per il prossimo
biennio.
Lo ha eletto l'assemblea delle
imprese di Confindustria
Umbria che operano nel settore dei trasporti e della logistica.
Fondata nel 1965 la Morelli
Logistica & Servizi, specializzata nei trasporti di materiali
sfusi, è prossima al traguardo
dei cinquant'anni ed è guidata dalla seconda generazione
della famiglia.
Vice presidente della Sezione
afianco di Morelli sarà Alberto Forini, dell'azienda Forini
di Bastia Umbra.
"Mi accingo a cominciare
questo percorso alla guida
della sezione Trasporti - ha
sottolineato Morelli dopo il
suo insediamento - sapendo
di assumere una responsabilità rilevante, consapevole che
all'interno della Sezione convivono aziende eterogenee
sia per tipologie trasportistiche sia per i bacini di utenza
serviti. Il mio primo compito
sarà, quindi, quello di amalgamare queste due anime soprattutto attraverso un per-
Riccardo Morelli guiderà la sezione Trasporti della Confindustria umbri
corso costituito da iniziative
concrete da realizzare con il
coinvolgimento di tutti i consiglieri".
La situazione di crisi che si
protrae ormai da diversi anni
ha particolarmente colpito le
aziende del settore dei trasporti.
"Anche per questo - ha aggiunto Morelli - dobbiamo fare un passo in avanti nell'evo-
luzione culturale d'impresa
cominciando a collaborare e,
pur mantenendo la nostra
identità, lasciare da parte i timori e le remore.
In questo le reti d'impresa
hanno dato risultati molto
positivi che dobbiamo tenere
in considerazione per le nostre scelte future".
Infrastrutture, formazione,
rapporti istituzionali sono al-
cuni degli elementi del programma di mandato del presidente Morelli, il quale ha rimarcato la necessità di dare
un taglio molto pratico all'attività della Sezione "in modo
- ha spiegato - da poter avere,
nei limiti delle nostre capacità, risposte chiare e certe ai
problemi sollevati".
"Sarà importante - ha aggiunto poi il neo presidente - rafforzare i rapporti istituzionali e sviluppare confronti con i
principali interlocutori: Dogana, Polizia Stradale e Motorizzazione anche denunciando attività abusive. Inoltre - ha detto -dovremo monitorare in modo costante lo
stato di avanzamento delle
piattaforme logistiche in costruzione in Umbria, cercando di avere un ruolo determinante per ciò che riguarda la
loro organizzazione e gestione.
Per quanto attiene alla formazione, da sempre ritengo che
tutti noi, me per primo, abbiamo tanto da imparare, per
questo propongo di progettare dei percorsi formativi soprattutto in materia gestionale con particolare attenzione
alla contabilità industriale,
patrimonio di base di ogni imprenditore".
B
A PERUGIA
Questa la composizione al completo del nuovo consiglio direttivo della sezione Trasporti di Confindustria
Umbria:
Presidente: Riccardo Morelli, Morelli Logistica & Servizi - Narni
Vicepresidente: Alberto Forini, A. Forini Di Renzo &
Orlando Forini - Bastia
Rappresentante Pi: Marco Ferretti, F.lli Ferretti - Perugia.
Questi invece sono i nomi di tutti i componenti del nuovo Consiglio Direttivo e le aziende che gli stessi rappresentano:
Massimo Asciutti, Asciutti - Terni; Filippo Arcidiacono, Nizzi - Terni; Umbro Bernardini, Bernardini - Terni; Leonardo Baccarelli, Socobit - Todi;
Gianfranco Buini - Delta
Service - Bastia; Flavio
Cecchetti, Susa - Perugia;
Luciano Ciotti, Etruria
Spedizioni - Orvieto; Paola Colaiacovo, Tra.Cem. Gubbio; Giuseppe Contessa, Contessa Trasporti - Terni; Sandro Cucina, Consorzio Autotrasportatori Bastardo - Giano Dell'Umbria (Pg); Domenico Di Biagi, Di
Biagi Costantino - Terni; Silvia Folignoli, Esseeffe s.r.l. Foligno (Pg); Guido Gioia, S.u.l.g.a. - Perugia; Romeo
Leorsini, Leorsini Romeo e C. - Acquasparta (Tr); Gianfranco Mannarini, Autoservizi Fonti - Città Di Castello; Stefano Mansani, Ferrovie Dello Stato Italiane - Perugia; Umberto Moretti, Moretti Leandro Autotrasporti - Bastia; Maurizio Mori, Mori Augusto E Adriano Gubbio; Angelo Franco Pasquinelli, F.lli Pasquinelli Acquasparta; Franco Viola, Umbria Tpl E Mobilità Perugia
B
-MSGR - 06 UMBRIA - 45 - 29/07/14-N:
Umbria
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METEO
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
PERUGIA
Terni
Martedì 29
Luglio 2014
Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126
Terni
Pensioni addio
la crisi
ha dilapidato
un patrimonio
Terni
Ast, bloccata
la superstrada
ora si aspetta
Matteo Renzi
Perugia
Capotosti a pag. 61
Ciliani a pag. 59
Servizio a pag. 46
Spaccata con le mazze
profumerie nel mirino
Assalto a un altro punto vendita: colpiscono in quattro
Vetrina a pezzi e quindi svaligiato il negozio
Liste d’attesa, ora gli straordinari
Turisti
stranieri,
basta essere
fanalino
`Oltre 2 mesi per una Tac, 105 giorni per l’endocrinologo e 35 per un’ecografia in ostetricia
Prosegue il dibattito dedicato
`Regione: ambulatori aperti 12 ore al giorno, anche sabato e domenica fino alle 10 di sera
ai fondi pubblici e privati deFederico Fabrizi
PERUGIA Per farsi visitare da un endocrinologo, da Todi a Città di Castello, bisogna aspettare 105 giorni. I numeri record, però, li vedono nel reparto di oculistica dell’ospedale di Perugia: due anni di
pazienza prima di poter controllare la vista.
Il sistema delle liste d’attesa rischia di finire in tilt e così la Regione decide di intervenire con le
brutte maniere: ambulatori aperti anche il sabato e la domenica e
se necessario fino alle 10 di sera. Il
piano straordinario prevede infermieri e tecnici radiologi al lavoro a ciclo continuo 12 ore al
giorno, proprio come fanno i privati. «Si parte da settembre», tuona la Marini.
Il sistema delle prenotazioni
centralizzate - di fronte all’operatore del Cup o in farmacia è possibile prenotare un esame o una visita in qualsiasi struttura della regione - non è bastato. Allora ecco
il piano B, presentato ieri dalla governatrice ai sindacati dei dottori. Nel pacchetto c’è anche l’ipotesi di «assumere a tempo determinato giovani medici specialisti»,
buona per stemperare un po’ il
clima teso degli ultimi mesi tra i
dottori e il palazzo della Regione.
Continua a pag. 47
Luoghi d’interesse
finiscono sotto scorta
Incidente a Sellano
Investito in vacanza, bimbo gravissimo
Ilaria Bosi
SELLANO Investito da un'auto
mentre si trova in vacanza
con la famiglia, gravissimo
un bimbo di 10 anni. Il
terribile incidente si è
verificato ieri pomeriggio a
Puppaggi, una piccola
località del comune di
Sellano. Secondo quando
ricostruito, il piccolo è stato
investito dall'utilitaria
condotta da una donna del
posto, che ha subito
prestato soccorso al
bambino. Ma le condizioni
sono subito apparse molto
gravi e il ferito è stato
trasferito all'ospedale
pediatrico Meyer di
Firenze.
Continua a pag. 54
Allarme liste d’attesa
La strana estate. Record di fulmini
C
`Polizia
al lavoro con i controlli
per il piano “vacanze sicure”
PERUGIA Senza creare alcun allarme, ma con occhi ben aperti
e i radar sempre accesi. Perché
gli sviluppi drammatici delle situazioni politiche in medio
Oriente e nella Libia massacrata dagli scontri interni devono
essere tenuti d’occhio anche in
Umbria. Soprattutto a Perugia,
nelle sue piazze e nei suoi luoghi di interesse, da sempre
obiettivi possibili.
Intendiamoci, non ci sarebbero al momento situazioni da
creare particolare allerta, ma la
presenza numerosa dei turisti
in questi giorni a cavallo fra luglio e agosto e il fiorire di manifestazioni pubbliche a sostegno
di qualcuna fra le parti in causa
(e in lotta) in quei territori, oltre
alla presenza di tanti cittadini
che arrivano proprio da alcune
di quelle zone per studiare o lavorare, non può che far alzare il
giusto livello di attenzione da
parte di chi si occupa di ordine
pubblico e sicurezza.
Dunque, proprio in questi
giorni gli uffici della questura si
starebbero attivando per tenere sotto controllo i luoghi di interesse principale della regione
seguendo un piano preciso. Lo
scopo? Vacanze sicure e serene. Un lavoro partito anzitutto
dall’opera di raccolta informazioni e monitoraggio del territorio della Digos. Agli investigatori diretti da Francesco Moretta
toccherà dunque il compito di
tenere in prima battuta sotto
controllo le manifestazioni popolari e quelle indette da organizzazioni politiche. Altro compito della Digos è monitorare la
situazione generale sul fronte
arrivi e presenze. Una raccolta
d’informazioni
importante
Il ruggito del Leone-lli.
L’Umbria è «una delle
regioni italiane che più di tutte
ha sentito la crisi dal 2008 a
oggi». Lo ha detto, parlando di
E45, il segretario regionale del
Pd, Leonelli. Difficile dirlo
meglio. E allora, segretario,
adesso che si fa? (Ps: qualcuno
ha i dati dell’export?)
*****
Ammessa la caccia con le
frecce ai mufloni. Spezziamo
una lancia in favore
dell’assessore Cecchini. No,
che avete capito?, non in testa.
strumento per far partire il lavoro nelle specifico. La polizia
ha già visionato una serie di
possibili obiettivi e situazioni a
rischio senza arrivare, per ora,
a risultati che possono destare
preoccupazione.
Quindi vacanzieri e cittadini
possono rasserenarsi sotto il
profilo delle sicurezza. La polizia è ovviamente in contatto anche con i colleghi di altre forze
dell’ordine e con personale dei
servizi che fornisce in tempo reale informazioni preziose.
Il piano già messo in atto in
altre situazioni di possibile
emergenza ha sempre dato ottimi risultati. Quindi un’operazione vacanze e permanenza sicure, nonostante i focolai di
guerra stiano animando i paesi
della parte bassa del Mediterraneo.
Michele Milletti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
stinati alla cultura, al rapporto tra spettacoli e sponsor, alla necessità di considerare i
beni culturali delle città umbre comparto di sviluppo e occupazione al pari di altri settori economici, ma sempre
nel rispetto delle peculiarità
di questo prezioso patrimonio. Un dibattito innescato
dal Messaggero con un appello di Riccardo Muti per le
tante professionalità costrette
a cambiare mestiere per mancanza di una politica adeguata alla valorizzazione delle realtà culturali. Alla discussione, provocata indirettamente
dal maestro Muti, sono intervenuti finora Andrea Cernicchi, Eugenio Guarducci, Rocco Dozzini e Lorena Rosi Bonci. Oggi è il turno del neo assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Teresa Severini.
Teresa Severini*
ultura, turismo, università: un’unica delega.
Felice e innovativa intuizione del sindaco
Romizi, d’anticipo in linea con l’impulso che
sarebbe poi derivato dal pro-
LA RICCHEZZA
DELLE
CITTÀ
DEVE
ESSERE
VALORIZZATA
MEGLIO
Bombe d’acqua, forte vento e danni
Pioggia torrenziale, fulmini e vento. Poi torna, improvviso come è andato via, il sole: clima quasi
tropicale in città, tra bombe d’acqua, disagi e danni. E oggi e domani peggiora Servizio a pag. 47
L’angolo del meteo
In arrivo un bel weekend
Gilberto Scalabrini
Ultima sfuriata temporalesca,
poi in arrivo sempre più sole e
caldo. Le giornate peggiori oggi
e domani. Da giovedì miglioramento e da venerdì l'alta pressione proverà ad alzare la testa
(a parte qualche temporale lungo la dorsale appenninica nel
pomeriggio), respingendo un
nuovo attacco delle correnti
nord atlantiche. Nel prossimo
fine settimana si conferma un'
ondata di caldo e agosto prenderà piede con un tempo decisamente più clemente e temperature in salita. L'estate proverà a fare sul serio dal 7 agosto,
almeno così i modelli provano
a farla trionfare proprio nel mese canonico delle vacanze, con
un exploit che partirebbe soprattutto da venerdì 8 e arriverebbe almeno sino a Ferragosto.
Oggi, molte nubi associate a
piogge e temporali anche di forte intensità. Al mattino, nubi
più intense sui settori occidentali e soprattutto settentrionali
della regione. Nel pomeriggio,
frequenti addensamenti, rovesci sparsi e locali temporali, anche intensi. In serata, ulteriore
peggioramento con cielo molto
nuvoloso o coperto. Attesi piogge e temporali frequenti. Durante la notte miglioramento
da ovest.
Domani, nuvolaglia irregolare sin dal mattino con piogge
sparse, anche a carattere di rovescio o temporale. Anche nel
pomeriggio, piogge frequenti,
spesso a carattere di rovescio o
temporale, poi ampie schiarite.
Durante la notte, cessazione
delle piogge, nubi in calo e
schiarite da nord ovest.
Giovedì, l'alta pressione delle Azzorre tornerà finalmente a
distendersi sulla nostra regione riportando condizioni di stabilità con ampio soleggiamento al mattino e nubi in diradamento sulle zone interne e lungo la dorsale. Nel pomeriggio
atteso qualche acquazzone.
tocollo d’intesa tra MIBACT
(ministero beni e attività culturali) e ANCI (associazione
nazionale Comuni): cultura
e turismo messe sinergicamente a sistema, sulla base
di una visione di voluta realizzazione delle potenzialità
evidenti, delle connessioni e
delle combinazioni tra questi due poli.
Se fino ad oggi la cultura
era considerata, in tutto il
suo valore, un elemento aggiuntivo di cui andar fieri ma
ahimè il primo ad essere tagliato in tempi di ristrettezze, oggi invece lo si può – e lo
si deve – considerare elemento costitutivo anche dello sviluppo economico oltre che
dello crescita individuale e
sociale.
Qui sta la chiave di volta.
Ed è su questa base che saranno tracciate le linee guida
che caratterizzeranno la
polarità culturale di Perugia
per il prossimo quinquennio
amministrativo, rintracciandone la spontaneità, la vivezza, il lascito storico.
Attenzione: non si tratta di
ridurre la cultura a marketing, ma sarebbe un guaio se
questa ricchezza che Perugia
possiede in tanta misura non
fosse evocata anche per queste ragioni.
Continua a pag. 57
-MSGR - 06 UMBRIA - 57 - 29/07/14-N:
57
Umbria Regione
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Martedì 29 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Turisti stranieri, basta essere fanalino di coda
RITROVARE LA VIVACITÀ
DI CUI ANDAVAMO FIERI
Teresa Severini
assessore cultura Comune Perugia
segue dalla prima pagina
La nostra città ne ha uno
straordinario bisogno. Lo
sappiamo bene, e ancor più
tristemente lo constatiamo nelle
pagine del rapporto pubblicato
dalla Fondazione “Italiadecide”,
in cui big data, sondaggi e
indagini del “Grand Tour del XXI
secolo” evidenziano come per i
turisti stranieri Perugia e
l’Umbria siano pressoché
inesistenti. Il cartogramma
pubblicato dal Corriere della Sera
ce ne dà la visione immediata
(Umbria invisibile ndr), e ci
scuote, ma non ci sorprende. Se,
nonostante le innumerevoli
attrattive storico-artistiche e
naturalistiche della nostra terra,
siamo al di fuori dei grandi flussi
turistici, se il degrado - sia esso
urbano che mediatico - ci svilisce,
non resta che darci un energico
colpo di reni, e guardare al futuro
con proposte di qualità. Oltre che
con una grande ambizione.
E ritrovare quella vivacità
culturale di cui la città andava un
tempo fiera e che sapeva attrarre
personaggi come – tra i tanti Benedetto Croce o Henry James,
quanti consideravano Perugia
una tappa di Grand Tour; che
sapeva aprire Perugia al mondo e
il mondo a Perugia con la geniale
intuizione che era a base
dell’Università per Stranieri. Per
quello che ci riguarda,
contrasteremo l’immagine di una
Perugia perduta per raccontare
quella civiltà che tutti vogliamo
ritrovare. Il nostro eccezionale
tesoro culturale aiuterà a farci
conoscere meglio, a migliorare la
qualità della nostra vita, per
favorire lo sviluppo del turismo,
soprattutto a permettere a
Perugia di ritrovare la sua grande
identità.
Guardare dentro di sé, conoscersi
e riconoscersi, è il modo per
guardare alle sollecitazioni
esterne, a dialoghi nazionali e
internazionali, evitando il
provincialismo dell’autarchia e
della banalizzazione.
Perugia ha avuto nei secoli un
passato fulgido. Perciò, oltre a
sollecitare iniziative giovani che
guardano al futuro, cercheremo
un respiro e uno spessore storico
per il nostro lavoro. Del resto,
l’albero più alto non è forse
quello che ha radici più
profonde?
L’attività dell’assessorato alla
Cultura si baserà su un
orientamento di fondo: tornare a
vivere la città, conoscerla e
ammirarla. Storia e identità
saranno i nostri riferimenti
costanti. Su ogni tema non ci
fermeremo in modo episodico,
ma produrremo una serie di
iniziative che lo affrontino da
diversi punti di vista, anche con
tecnologie avanzate, in un
continuum che coinvolga la
cittadinanza e le istituzioni
culturali e che ci colleghi con la
ricerca nazionale e
internazionale. Rivisiteremo la
Perugia etrusca, quella
medioevale e rinascimentale così
come quella sette-ottocentesca, e
andremo ancora oltre nel
ricorrersi di date e di eventi:
offriremo al turista una città che
possa elargire la emozione piena
delle sue infinite stratificazioni e
ai giovani la possibilità di
conoscerla e reinterpretarla.
Sono in corso numerosi progetti
che vanno in questa direzione e
mi auguro che presto saremo in
grado di illustrarli alla stampa e
alla cittadinanza.
“La storia è sempre
contemporanea”, ha scritto
Benedetto Croce, ma la ricerca di
profondità storica non
provocherà una diminuzione di
attenzione verso la dimensione
culturale contemporanea,
tutt’altro. Perugia deve guardare
al futuro. L’attività di Palazzo
della Penna verrà anzi
rinvigorita, in particolare per
quanto riguarda le mostre di arti
visive, puntando a figure e
mostre di forza internazionale. E
riguarderà il contemporaneo
fino alle espressioni artistiche
più recenti. Anche rispetto a
queste tematiche sono in corso
iniziative.
Da ultimo la cosa forse più
importante di tutte. Non si esce
dalla crisi di Perugia senza il
rilancio – in atto - dei suoi due
Atenei - senza trascurare
Accademia di Belle Arti e
Conservatorio - , luoghi per
eccellenza per ricerca e cultura. Il
nostro impegno sarà il massimo.
Collaboreremo con grande
convinzione con queste
istituzioni nel fermo rispetto
delle reciproche autonomie.
In sintesi, coltiviamo l’obiettivo
di un grande rilancio. I segni
materiali della civiltà che ha fatto
vivere le nostre strade, ha
formato e abitato i nostri palazzi,
ha segnato le nostre campagne,
sono un patrimonio comune che
ci assegna il preciso dovere della
sua salvaguardia e della sua
valorizzazione. Credo sia
essenziale che l’intera società
perugina sia consapevole della
ricchezza dei valori contenuti
nell’intero territorio e nella sua
storia. Ovunque, infatti, c’è da
mantenere o da riscoprire.
Attraverso la cultura che si
manifesta in mille modi e in mille
luoghi: nei monumenti come
nelle biblioteche, nella musica
come nell’artigianato di qualità,
nel senso civico e nel rispetto
degli altri (e dei nostri
monumenti!).
Non potremo fare tutto da soli,
ma chiederemo aiuto ai nostri
concittadini, nella convinzione
che con il loro impegno sarà
possibile intrecciare i fili di
un’identità condivisa che va
ritrovata!
Teresa Severini
La vignetta di Pino
Fax: Perugia 075 5730282 Terni 0744 404126
Foligno-Spoleto 0742 0355841
E-mail: [email protected] / [email protected] /
[email protected] / [email protected]
CAMERA DI COMMERCIO
«NO AL TAGLIO SECCO»
Dodici associazioni d'impresa
umbre, unite a difesa del sistema
delle camere di commercio,
dicono no all'abbattimento e al
taglio secco dei contributi
camerali. Non vogliamo però
apparire come quelli che
conservano lo status quo e per
questo, sostenendo che il sistema
camerale deve cambiare, dicono
invece sì a un percorso graduale
di rinnovamento. Le associazioni
di categoria dell'industria, del
commercio-turismo-servizi,
dell'agricoltura, dell'artigianato e
della cooperazione, schierandosi
compatte a difesa del ruolo delle
camere di commercio nel
momento in cui il Governo Renzi
si appresta, a partire dal 2015, a
ridurre del 50 per cento il diritto
camerale dovuto dalle imprese
iscritte nel registro, hanno stilato
un documento con il quale
auspichiamo un diverso
approccio al problema del
riposizionamento delle camere
di commercio. Nel ribadire che
siamo assolutamente d'accordo
con il lavoro che il Governo sta
portando avanti per la
semplificazione e la
sburocratizzazione, vogliamo
però dare atto comunque del
buon lavoro svolto a favore
dell'economia dal sistema
camerale locale. La riforma è
giusta nel merito ma per come è
costruita creerebbe molti
problemi alle piccole e medie
imprese. L'auspicato disegno di
ridefinizione della mission e
semplificazione del sistema
camerale si sta trasformando in
un boomerang che penalizzerà
ulteriormente i territori e le
imprese che hanno trovato nelle
risorse camerali un utile
sostegno ai loro progetti di
qualificazione e sviluppo.
L'accento va messo sul plafond
di circa dieci milioni di euro
l'anno che nell'ultimo decennio
le camere umbre hanno
assicurato a sostegno dello
sviluppo locale, così come anche
sul contributo pesante verso
infrastrutture regionali
importanti come l'aeroporto e la
quadrilatero. L'obiettivo delle
associazioni è quindi quello di
sollecitare sul problema la
massima attenzione dei
parlamentari eletti in Umbria e
del Governo, invitandoli a
riflettere su: una riforma del
sistema camerale che ne
ridefinisca la mission nella
funzione di servizio al sistema
produttivo; una
razionalizzazione
dell'articolazione territoriale
delle camere e del loro sistema di
partecipazioni e società in-house;
una diversa articolazione della
rappresentanza all'interno dei
consigli e delle giunte camerali,
in base a dati certificati; una
revisione dell'entità del diritto
annuale, ancorandolo alla
razionalizzazione della struttura
e alla riorganizzazione
funzionale del sistema; ed infine
sull'elaborazione di un progetto
di fusione delle Camere di
commercio di Perugia e Terni di
Unioncamere Umbria in un
unico soggetto unitario
denominato Camera di
commercio dell'Umbria.
Cia, Cna, Coldiretti,
Confagricoltura, Confapi,
Confartigianato,
Confcommercio,
Confcooperative,
Confesercenti,
Confimi,
Confindustria e Legacoop
Deruta, il liceo artistico Alpinolo Magnini studia e crea in tre dimensioni
NUOVE TECNOLOGIE
Gli studenti e la stampante 3D
LA NOVITÀ
DERUTA Il liceo artistico Alpinolo
Magnini di Deruta, cavalca i
tempi, persegue l'innovazione e
si adegua alle nuove tecnologie.
Il tutto per una didattica
moderna e calata sull'attualità
che consenta agli studenti un
pronto utilizzo delle nozioni
appena usciti dalla scuola.
È stata messa in opera, infatti,
una stampante 3d di ultima
generazione, la Galileo Next,
prodotta dalla Kentstrapper di
Firenze, che consente la
Grandi
cambiamenti,
tutte le novità
CENTENARI IN 5, FUORI IL 71
Puntare su Roma e Tutte col 27-56
I NUMERI AL LOTTO
Ogni tanto capita che ci siano
estrazioni così anonime che non
sai nemmeno che cosa scrivere,
poi arriva un insieme di estrazioni
come quelle appena passate e ti
viene il dubbio se avrai abbastanza
spazio per parlare di tutto.
Cominciando dai massimi
ritardatari. Dopo il 65 di Roma,
anche il 71 su Napoli si è deciso a
saltare fuori dal bussolotto dei 90
numeri, dopo 124 estrazioni
particolare, usano materiali che
si fondono o si ammorbidiscono
per produrre gli strati.
«La stampante in uso nel
nostro liceo - aggiunge entrando
nel dettaglio il professor
Giovanni Mengoni, docente
nella scuola - è una RepRap,
abbreviazione di Replicating
Rapid-prototyper
(prototipatore rapido
replicante), questa costruisce gli
oggetti depositando strati di
materiale plastico nella giusta
sequenza, uno sull'altro. Si
tratta di una tecnologia già
esistente, ma le macchine
commerciali sono molto costose
e, soprattutto, non sono in grado
di replicarsi».
Luigi Foglietti
prototipazione rapida e a basso
costo, quindi adatta alle scuole.
La mcchina è utile per far
conoscere e quindi permettere
agli studenti di interagire con
questo nuovo tipo di tecnologie,
naturalmente coadiuvati
nell'attività dai tecnici della
sezione di design.
«La stampa 3D - spiega
l'architetto Amerigo Quagliano rappresenta la naturale
evoluzione della stampa
bidimensionale e permette di
avere una riproduzione reale di
un oggetto, sovrapponendo
mediante estrusione strati
successivi di materiale plastico,
questo con tecnologia più
diffusa, di un modello
tridimensionale realizzato con
un software di modellazione
3D».
«La stampa tridimensionale
rende economico creare singoli
oggetti tanto quanto crearne
migliaia e quindi mina le
economie di scala - spiega
ancora il professore - potrebbe
avere sul mondo un impatto
così profondo come lo ebbe la
macchina da stampa nel 1450, o
l'avvento del motore a vapore
nel 1750, o del transistor nel
1950. Per ora, quindi, è
impossibile prevederne
l'impatto a lungo termine».
Per questo tipo di stampa
sono attualmente disponibili
numerose tecnologie
concorrenti. Le loro differenze
principali riguardano il modo in
cui sono costruiti gli strati per
creare le parti. Alcuni metodi in
La stampante in 3D e le sue creazioni
giovedì ha finalmente lasciato il
posto al 66 tutt’ora in prima fila
con 82 estrazioni al suo attivo.
Il 71 di Napoli è stato pure
generoso, tra i numeri con i quali
era abbinato c’era anche il 33 che
con il 2 e il 16 li avevo suggeriti
come quartina, la stessa che
sabato si è replicata con l’ambo
2-33 su Palermo. Martedì cambio
della guardia sulla ruota
Nazionale, il 17 a 75 estrazioni ha
ceduto il passo all’attuale 83.
La fila dei cambi la chiude il 19 su
Firenze, sabato ha mollato la presa
a 90 estrazioni, al suo posto c’è il
54.
L’altra piccola soddisfazione è
arrivata dal piccolo George, con il
suo compleanno messo alla
Smorfia ci ha regalato l’ambo
34-47, uscito giovedì su Venezia.
E passiamo alle delusioni, perché
che il lotto è un gioco e tale deve
restare non smetterò mai di
ripeterlo, ma oltre alle
soddisfazioni, ci sono per
l’appunto anche le delusioni: la
decina del 60 che avevo suggerito
su Roma (ruota dov’è ancora
buona), sabato sera ha fatto una
quaterna pazzesca su Genova, la
63-66-67-69, se pensate che il
massimo ritardatario ligure è il 61
c’è di che discutere.
Non solo, l’ambo 63-69 nella stessa
estrazione è stato estratto anche
sulla ruota di Napoli.
Riguardo ai numeri centenari il
fronte è sempre più caldo, l’uscita
del 71 partenopeo è servita a poco,
da 4 invece che 3 siamo a 5, i nuovi
arrivati sono: l’83 di Milano e il 60
su Venezia, entrambi a 101
estrazioni di ritardo, li precedono
il sempre più gettonato 5 sulla
ruota di Palermo arrivato a 151,
l’80 di Cagliari con 113 e l’88
meneghino con 104.
Mentre solo a titolo di curiosità
statistica, sabato sera l’estrazione
si è distinta anche per altre due
decine da un terno a testa, la
ventina su Torino con il 20-21-29 e
l’ottantina su Venezia con
l’81-82-86.
Quella che segue è la nuova
situazione generale degli 11
massimi ritardatari del tabellone
analitico, Milano lo trovate doppio
per via dei 2 centenari, di seguito
ad ognuno trovate le due migliori
posizioni per tentare la sorte con
l’estratto determinato:
Bari = 85
1^ e 4^ posizione
Cagliari = 80
1^ e 5^ posizione
Firenze = 54
3^ e 4^ posizione
Genova = 61
3^ e 5^ posizione
Milano = 88
1^ e 4^ posizione
Milano = 83
2^ e 3^ posizione
Napoli = 66
3^ e 4 ^ posizione
Palermo = 5
2^ e 3^ posizione
Roma = 60
2^ e 4^ posizione
Torino = 22
4^ e 5^ posizione
Venezia = 60
2^ e 3^ posizione
Nazionale = 83
4^ e 5^ posizione
Mentre il nuovo gioco che
propongo è improntato con
l’ambo più in ritardo su Tutte
27-56, che è anche tra quelli con il
massimo ritardo storico più basso
(in pratica i suoi dati sono: 107
estrazioni attuali, su 129 di quelle
storiche), tra le ruote migliori per
la sorte di ambo secco ci sono
Roma e Venezia.
Se analizziamo singolarmente i 2
numeri, ritroviamo il 57 come il
quinto ritardatario capitolino,
andiamo a confrontare i migliori
abbinamenti di ogni singolo
numero su Roma e su Tutte ed
ecco il risultato finale di ore di
analisi e incroci statistici, tenendo
conto che l’estrazione resta
comunque casuale, ecco la
proposta:
Roma e Tutte
27-56
27-56-5
© RIPRODUZIONE RISERVATA
27-56-14
27-56-42
27-56-5-14-42
Abbinamenti con i centenari:
Palermo
5-18-19-84
Cagliari
80-56-86
Milano
88-83-81
Venezia
60-27-56
60-47-56-74
60-27-47-56-74
La smorfia la rimandiamo alla
prossima settimana, come sempre
vi aspetto su [email protected].
Anelide Olmi
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ABCD
FONDATO NEL 1878
DIRETTORE RESPONSABILE:
Virman Cusenza
CAPOREDATTORE EDIZIONE UMBRIA:
Marco Brunacci
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e-mail: [email protected] - [email protected]
MARTEDÌ 29 luglio 2014
Daoggisivaacacciaconarcoefrecce
Passa la modifica al regolamento. L’assessore: «E’ pratica diffusa». Ma c’è polemica
Attese da abbattere
La E45 costerà cara: tredici euro da Perugia a Terni
Ambulatori
di domenica
e orari
prolungati
NUCCI · A pagina 2
Pedaggio salato
per la trasformazione
in autostrada
Ecco le tariffe
di auto e camion
VAGNETTI
· A pagina 6
Dramma a Sellano
Bambino
investito,
è grave
· A pagina 12
Clamorosoacquisto
Armatori
tifernati
per «Il Moro»
PONTINI · A pagina 5
Vertenza Ast
· A pagina 3
Spariti 1.400 euro
Noto avvocato
derubato
in palestra
BELVEDERE · A pagina 4
EE IIOO PPAAGGOO
Renzi
incontrerà
gli operai
CINAGLIA · In Nazionale
OGGI SU:
www.lanazione.it/umbria
GUARDA LE FOTO
Bocci-Chiatti
Tenerezze in centro
Massaggi hard interrotti dalla Polizia
LEGGI L’ARTICOLO
A San Sisto e Ponte San Giovanni chiuse due case con maitresse e «lucciola»
LEGGI L’ARTICOLO
BERETTA · A pagina 4
Business con gli occhi a mandorla Troupe televisiva coreana in visita
Spello diventa «capitale» del made in Italy
SONO i prodotti tipici della terra umbra
a far cadere le barriere tra Spello e la Corea del Sud. Una troupe televisiva sudcoreana ha percorso più di 9mila chilometri per trasformare la cittadina spellana
in un grande set televisivo. Obiettivo:
toccare con mano le eccellenze enogastronomiche locali per trasmetterle in patria,
sulle emittenti nazionali. Spello infatti è
stata scelta quale «ambasciatrice» dell’eccellenza italiana in terra asiatica attraverso alcuni prodotti selezionati. «Abbiamo
scelto Spello — spiega Han Chang Suh a
nome della ‘spedizione asiatica’ — non
solamente per la bellezza del borgo che
conserva un grande fascino, ma perché
vogliamo dare risalto a questa terra. Parliamo di prodotti di alta gamma che il
mercato sudcoreano è in grado di apprezzare e di valorizzare. Tanto più se è legata
al made in Italy. L’Italia conserva un’aurea di fascino, del tutto meritata, in Corea del Sud». Come di dice ‘benvenuti’ in
coreano?
La Bellucci fa causa
a manager turco
Spoleto, Cardarelli:
«Nuovo parcheggio»
12
Foligno
MARTEDÌ 29 LUGLIO 2014
FOLIGNO & SPOLETO LE FARMACIE IN SERVIZIO NOTTURNO
IL SERVIZIO notturno sarà garantito a Foligno dalla farmacia San Marco, in viale Firenze
(contattabile telefonicamente al numero 0742 22800) e a Spoleto dalla farmacia
Marchese, che si trova in via Brignone (telefono 0743 49703).
FOCUS
Il futuro
Intanto come sollecitato
da Flai- Cgil e Fai-Cisl,
per venerdì è stata
convocata l’assemblea
che dovrebbe fare
chiarezza su alcuni
aspetti necessari per
tracciare loscenario
futuro dell’azienda.
L’auspicio è che si possa
avviare un percorso
unitario, per salvare
l’occupazione
e il marchio
Il «concorrente»
In più di una
circostanza (anche se
non c’è stata nessuna
conferma ufficiale) è
circolato, come possibile
acquirente o nuovo
affittuare, il nome della
Safid. Un’azienda
leader che vanta
professionalità di spicco
nel settore agro
alimentare e non solo,
per quanto riguarda la
qualità del prodotto, ma
anche per i certosini
controlli e per i prodotti
utilizzati
Pasta Julia, parla il presidente
«E’ il momento della chiarezza»
‘Esiste un partner che potrebbe rilanciare il marchio, ma...’
«Né buoni né cattivi. Nonostante i
tentativi non c’è mai stato dialogo
con il sindacato che preferisce incontrarci solo in occasione dei tavoli istituzionali».
— SPELLO —
«PER CHIUDERE e risolvere la
vertenza della Pasta Julia esiste un
partner, importante a livello nazionale, pronto a occuparsi dell’azienda di Spello, mantenendo gli attuali livelli occupazionali, rilanciando il marchio, aumentando la produzione e il fatturato e consentendo all’azienda una nuova immagine nel settore agro-alimentare».
Ad uscire allo scoperto, e fare la voce grossa, dopo mesi di silenzio e
dopo sopportato accuse e giudizi
da parte del sindacato, è Angelo
Porzi, presidente di Pasta Julia
Spa e socio fondatore dell’azienda.
È DECISO a fare chiarezza, illustrando le soluzioni per provare a
salvare l’azienda ma anche, e forse
soprattutto, ad avviare un dialogo
con le organizzazioni sindacali.
«In questi mesi che hanno caratterizzato la vertenza di Pasta Julia
— racconta Angelo Porzi — ne ho
sentite tante. Accuse e giudizi pesanti nei miei confronti. Adesso,
però è arrivato il momento di reagire nel tentativo di trovare soluzioni. Con il sindacato e con gli
stessi lavoratori».
Il riferimento è legato ad un
eventuale passaggio di con-
E con i lavoratori?
«L’impressione e che siano manovrati e schierati dalla parte del sindacato, ignorando le ipotetiche soluzioni con gli imprenditori interessati a rilevare l’azienda. Unica
àncora di salvataggio per avere garanzie del proprio stipendio ed evitare il crollo. Quello a livello economico e quello di mercato».
E con le istituzioni?
OBIETTIVO Mantenereoccupazione,produzionee marchio
segne ad un soggetto privato?
«Intanto ho il dovere di precisare
che gli attuali livelli occupazionali
di Pasta Julia si attestano sulle 35
unità e non su 47 come da sempre
affermato da parte del sindacato.
L’aspetto più scandaloso di tutta
questa situazione è che nessuno
mai abbia voluto tenere in considerazione l’opportunità che alcuni
soggetti imprenditoriali del setto-
re in campo nazionale possano
prendere in affitto, o rilevare, e rilanciare la nostra azienda».
Chi si oppone a questa opportunità?
«Ho tanti sospetti ma poche certezze, anche se l’ipotesi è che a sostenere questo braccio di ferro possa
essere il sindacato. Credo in parte
gli attuali affittuari e i lavoratori».
Quale rapporti ha con il sindacato?
«Quelle locali si sono esposte solo
in rare circostanze. La Regione,
forse potrebbe essere rappresentare l’anello di congiunzione per avviare concretamente la trattativa
con chi ha manifestato interesse
per il salvataggio e il rilancio di Pasta Julia».
Cosa si aspetta da questa
‘confessione’?
«Ho voluto rendere pubblica la verità. Sarà poi l’assemblea fissata
per venerdì a decidere in maniera
equilibrata prendendo in esame in
maniera concreta la proposta che
arriva da parte di alcuni soggetti
interessati a Pasta Julia».
Carlo Luccioni
SELLANO IMPATTO CON UN’AUTO: LE SUE CONDIZIONI SONO GRAVI. FORTISSIMO TRAUMA CRANICO
Travolto bambino di 10 anni in bici, trasferito al Meyer
— SELLANO —
LA DINAMICA dell’impatto non è ancora
ben chiara, ma un bambino di 10 anni, residente a Roma ma con i genitori in vacanza in
Umbria da alcuni giorni, versa in gravi condizioni al reparto rianimazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze in seguito a un incidente stradale avvenuto in località Puppaggi,
nel comune di Sellano. Stando alle prime informazioni, il ragazzino era in sella alla sua bi-
cicletta quando per cause ancora da accertare
ha impattato contro un’automobile. L’urto
violento ha sbalzato in aria il bambino che nel
cadere a terra ha battuto la testa. Nella caduta
il giovane ha riportato ferite anche agli arti,
ma il problema principale era e resta quello
del trauma cranico che gli ha provocato uno
stato di incoscienza. I primi a soccorrere il
bambino sono stati un passante e la donna che
era al volante della macchina. La situazione è
appara subito di una certa gravità. L’ambulanza ha portato il bambino all’ospedale di Foligno, ma qui i sanitari hanno ritenuto opportuno il suo immediato trasferimento al Meyer.
All’evento è stato assegnato il codice di massima gravità. Gli operatori della centrale unica
del 118, hanno richiesto tra l’altro l’intervento
dei carabinieri della stazione di Sellano ai quali spetta ora di chiarire la dinamica dell’incidente.
Rivoluzione nel centro storico, via tutte le auto da Piazza Spada
— FOLIGNO —
DOPO le pavimentazioni il centro storico
sta, via via, riprendendo il suo aspetto normale. E proprio per favorire anche una ripresa economica il Comune sta studiando
un nuovo piano di riassetto urbano e di
nuova viabilità. Dopo il suo completamento con la nuova pavimentazione e il mosaico fatto con le pietre della gemellata Gemo-
na, recuperate dopo il disastroso sisma che
colpì quella città, d’ora in poi in piazza XX
Settembre, conosciuta come piazza Spada,
non sosteranno più le auto del Comune né
quelle private della Finanza, così da renderla pienamente utilizzabile per eventi e manifestazioni.
LO HA ANNUNCIATO l’assessore Emi-
liano Belmonte che ha anche la delega per
l’assetto del centro storico il quale sta mettendo a punto con i tecnici e i colleghi di
Giunta, un nuovo piano per la viabilità del
cuore della città. Tornando a piazza XX
Settembre, dunque, le auto private della
Guardia di Finanza avranno dei posti riservati nel parcheggio del piccolo spazio dietro Palazzo Candiotti, vicino al cancello
che porta su Via Arti e Mestieri e che da ora
rimarrà sempre aperto. Tale diritto a parcheggiare sarà allargato ai residenti della zona e ciò garantirà dunque un passaggio
continuo di uomini anche durante la notte con un maggior controllo per quei vicoli adiacenti. Per quanto riguarda la pedonalizzazione del centro si sta portando avanti
il progetto dei varchi elettronici e un ulteriore allargamento, a fasce orarie, della attuale ztl.
26
MARTEDÌ
29 LUGLIO 2014
IL GIORNO
il Resto del Carlino
LA NAZIONE
LE SFIDE UMBRE
I «NODI» DA SCIOGLIERE
Confindustria, Morelli alla guida della sezione Trasporti
LEADER
Riccardo
Morelli
è il nuovo
responsabile
· PERUGIA
SARÀ Riccardo Morelli, della Morelli
Logistica & Servizi di Narni a guidare
la sezione dei trasporti di Confindustria Umbria per il prossimo biennio.
Lo ha eletto l’assemblea delle imprese
che operano nel settore dei trasporti e
della logistica. Fondata nel 1965
l’azienda capitanata da Morelli è prossima al traguardo dei cinquant’anni ed
è guidata dalla seconda generazione
della famiglia. Torando agli incarichi,
il vice di Morelli sarà Alberto Forini,
dell’azienda Forini di Bastia Umbra.
«So di assumere una responsabilità rilevante, consapevole che all’interno
della sezione convivono aziende eterogenee sia per tipologie trasportistiche
sia per i bacini di utenza serviti. Il mio
primo compito — ha detto Morelli —
sarà, quindi, quello di amalgamare
queste due anime soprattutto attraverso un percorso costituito da iniziative
concrete da realizzare con il coinvolgimento di tutti i consiglieri».
CASO-EQUITALIA
CONFAGRICOLTURA
«Maratona verso Expo 2015»
Appuntamento venerdì a Fontignano
A CAUSAdelmaltempola Festadella
battitura,previstaperoggiè statarimandata
a venerdìsemprenellasededell’Azienda
agricolaDanielaFicolaSpalazziCaproni,a
Fontignano.L’eventorappresentala terza
tappadelprogetto‘Maratonadelle
imprenditriciversoExpo 2015’,promosso
da Confagricoltura donna
anchein Umbriae
pensatocomeun itinerariodi visiteguidatein
aziende,amministrateda donne,chesi
distinguonoperattivitàe assettiinnovativie
all’avanguardia.
In visitaci sarannoMarcoCapraie Cristiano
Casagrande,rispettivamente
presidentee
direttoredi Confagricoltura Umbria,
e
AlessandraOddiBaglioni,presidente
di Confagricoltura donna
Umbria.
I sindacati
dichiarano guerra
a ipotesi di tagli
e accorpamenti
· PERUGIA
AGGUERRITI
I verticidelle
associazioni
imprenditoriali
umbre
IL BRACCIO DI FERRO LA VOCE DELLE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI LOCALI
«Camere di commercio, sì alla fusione
Ma questi enti non vanno soppressi»
· PERUGIA
A DIFESA delle Camere di commercio, che come noto rischiano
drastici ridimensionamenti, e in
molte regioni addirittura la cancellazione, ora scendono in campo anche 12 associazioni d’impresa umbre. Si tratta delle associazioni di categoria dell’industria,
del commercio-turismo-servizi,
dell’agricoltura, dell’artigianato e
della cooperazione.
IERI, DURANTE una conferenza
stampa congiunta, si sono schierate a difesa del sistema camerale,
che con il Governo Renzi si vedono ridotto del 50 per cento il diritto dovuto dalle imprese iscritte
nel registro. E così i rappresenti
regionali di Cia, Cna, Coldiretti,
Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confimi, Confindustria e Legacoop
hanno presentato un documento
per «salvare» la sorte delle Camere. «La riforma è giusta nel merito — ha affermato, a nome dei colleghi Andrea Fora, presidente di
Confcooperative — ma per come
è costruita creerebbe molti problemi alle pmi». Secondo quanto sottolineato ancora dal portavoce delle associazioni, «l’auspicato disegno di ridefinizione della mission
e semplificazione del sistema camerale si sta trasformando in un
boomerang che penalizzerà ulteriormente i territori e le imprese
che hanno trovato nelle risorse camerali un utile sostegno ai loro
progetti di qualificazione e sviluppo». L’accento è stato poi messo
sul plafond di circa dieci milioni
di euro l’anno che nell’ultimo decennio le Camere umbre hanno
LA PROTESTA
«La riforma è giusta
nel merito ma rischia
di penalizzare le pmi»
assicurato a sostegno dello sviluppo locale, così come anche sul
«contributo pesante» verso infrastrutture regionali importanti come l’aeroporto e la Quadrilatero.
L’obiettivo delle associazioni è
quindi quello di sollecitare sul
problema la massima attenzione
dei parlamentari eletti in Umbria
e del Governo, invitandoli a riflettere su una riforma del sistema camerale che ne ridefinisca la mission nella funzione di servizio al
sistema produttivo. Necessari anche una razionalizzazione dell’articolazione territoriale delle Camere e del loro sistema di partecipazioni e società in-house; una revisione dell’entità del diritto annuale, ancorandolo alla razionalizzazione della struttura e alla riorganizzazione funzionale del sistema. Importante infine l’elaborazione di un progetto di fusione
delle Camere di commercio di Perugia e Terni in un unico soggetto unitario denominato Camera
di commercio dell’Umbria.
Silvia Angelici
PROSEGUE lo stato
d’agitazione sindacale contro il
diemensionamento del servizio
di riscossione tributi in
Umbria. Dopo la protesta dei
giorni scorsi organizzata dalla
Fiba-Cisl e dalla Fisac-Cgil
sotto la sede direzionale di
Perugia, i sindacati dicono «no»
all’ipotesi di ogni ulteriore
taglio e all’accorpamento degli
uffici. «L’intervento
riorganizzativo così ipotizzato
da Equitalia Centro Spa entro il
prossimo autunno e tuttora non
formalizzato alle organizzazioni
sindacali — dicono Cgil e Cisl
— e, peggio ancora ai lavoratori
degli uffici di direzione di
Foligno, comporterebbe un
nuovo ridimensionamento del
servizio di riscossione dei
tributi nella nostra regione e
uno squilibrio della presenza
territoriale del Gruppo
Equitalia, con conseguenze
gravi, sull’effetto di deterrenza
e di contrasto all’evasione
fiscale e contributiva insiti
nella sola presenza di sedi
dell’agente di riscossione nel
territorio umbro». I sindacati
fanno sapere che se necessario
proseguiranno nelle azioni di
protesta «contro ogni
intervento riorganizzativo a
valere sulla Direzione regionale
dell’Umbria e sul servizio di
riscossione dei tributi sul
territorio regionale, in attesa
degli esiti del nuovo processo
di riforma del servizio
nazionale della riscossione,
avviato dal Governo Renzi con
il varo della legge 23 del 2014».
LA VERTENZA L’INCONTRO TRA PARTI SOCIALI, PORCARELLI E GOVERNO E’ STATO SPOSTATO A GIOVEDI’
Ex Merloni, slitta il summit: rinviata la «Marcia su Roma»
· NOCERA
L’INCONTRO al ministero dello Sviluppo economico sul caso della J&P Industries di Fabriano, che doveva tenersi oggi è stato rinviato a giovedì 31 luglio. Lo
riferiscono fonti sindacali. La società
«J&P Industries» dell’imprenditore Giovanni Porcarelli aveva rilevato le attività
produttive della Ardo, marchio del gruppo «Antonio Merloni» che era in amministrazione controllata, assumento 350
lavoratori umbri e altri 350 addetti marchigiani. Poi una sentenza della Corte di
appello di Ancona aveva annullato l’operazione di vendita su ricorso di un pool
di sette banche creditrici. Sei bus erano
già prenotati e un settimo in possibile arrivo per la trasferta di questa mattina nella capitale dei lavoratori della «J&P».
L’appuntamento è quello della «marcia
su Roma» con sit in sotto la sede del ministero allo Sviluppo economico dove al-
le 12 era previsto il vertice tra il ministro, i sindacati, l’imprenditore Giovanni Porcarelli e le banche creditrici.
Un’azione che aveva l’obiettivo di mettere pressione ai protagonisti del confronto per cercare di trovare una soluzione
politica per frenare l’iter giudiziario dopo le due sentenze di nullità della vendita. «Non possiamo attendere il verdetto
definitivo della Cassazione che non avverrà prima del 2015» è il grido di dolore
univoco degli operai. Intanto il consigliere regionale Orfeo Goracci, ex sindaco di
Gubbio, tuona: «Le incertezze e le ansie
che pesano sul futuro dei lavoratori riassunti fanno il paio con i problemi di chi,
da circa sei anni, vive con l’assegno della
cassa integrazione. Dramma nel dramma: migliaia di lavoratori umbri non percepiscono da sei mesi nemmeno l’assegno della cassa integrazione in deroga».
Cristina Belvedere