Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10 Serie A - Ecco il calendario Pinocchio perugino Subito Roma-Fiorentina Juve, debutto col Chievo Il testo di Collodi riscritto nella lingua del Grifo COLETTA PAGINA 41 PAGINA 39 Anno XV numero 207 In Umbria in abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro Ast, arriva il premier Renzi Blocco operaio sul Raccordo Il presidente del Consiglio atteso a Terni nel mese di agosto Proseguono le iniziative di protesta CARDUCCI PAGINE 20-21 IL COMMENTO “CASE DELLE IMPRESE”, QUELLE ENTRATE RISIBILI DAI SERVIZI Strada bloccata Il raccordo invaso dagli operai Ast all’altezza di Terni Est FOTO MIRIMAO E45 autostrada, le tariffe proposte La Regione punta i piedi: «Umbri da esentare». La Corte dei conti: stop al progetto LUCCIOLI PAGINA 3 di GIUSEPPE CASTELLINI e associazioni di categoria, sulla vicenda della riduzione del 50% del diritto annuale che ogni impresa paga alla Camera di commercio, hanno battuto un colpo, a Perugia come altrove. Da un lato (giustamente) hanno difeso il ruolo di un ente che, pensato per essere - con la riforma degli anni Novanta - la “casa delle imprese”, rappresenta il “corpo sociale intermedio” per antonomasia, dotato di autonomia dalla politica e che non costa allo Stato. (...) L SEGUE A PAGINA 26 Bambino investito da un’auto a Sellano, è in gravi condizioni Travolta dal muletto a Cerreto, operaia 60enne in fin di vita FRATEPIETRO PAGINA 18 PAGINA 18 SANITÀ, LISTE D’ATTESA Marini presenta le misure, tempo massimo 30 giorni Pronto soccorso in ambulanza Camere, in campo i “magnifici 12” Associazioni imprenditoriali umbre contro il taglio dei diritti pagati agli enti camerali FONTANA PAGINA 11 Perugia Riorganizzazione uffici comunali, c’è la delibera I sindacati si spaccano LUCCIOLI PAGINA 6 LUCCIOLI PAGINA 26 BANCHE Ponte S. Giovanni Sugli umbri “tassa” da 202 milioni Blitz anti prostituzione, sigilli a 2 appartamenti Denunciata la “maitresse” È quanto grava all’anno su famiglie e imprese a causa dei tassi di interesse più alti della media PAGINA 27 Una parte dei “magnifici 12” FIORUCCI PAGINA 8 Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 075 529111 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it umbria 3 Progetto, lo stop della Corte dei conti Rischio di pagare 12 euro per il tratto Perugia-Terni, sale la polemica I numeri del Piano finanziario dell’opera di ANDREA LUCCIOLI E45 IN AUTOSTRADA PEDAGGIO E POLEMICHE Un tratto umbro PERUGIA - Fare chiarezza. Per non scadere nel chiacchiericcio da bar. della E45 Sul progetto di trasformazione in autostrada della E45 nelle ultime ore se ne sono lette di tutti i colori. Anche troppe. Sul social network Facebook, ad esempio, la viveicoli pesanti, nonché è così intervenuto ieri Oliviero Dotcenda del pedaggio - lanciata l’applicazione di varia- torini: «Altro che esenzione per i redal consigliere regionale zioni percentuali an- sidenti, il pedaggio ci sarà e lo paOliviero Dottorini (Idv) - è nuali delle tariffe calco- gheremo anche caro. I privati che stata la più seguita e comSecondo il Piano finanziario late in conformità alla hanno promosso il project-finanmentata della giornata. Redel progetto, il pedaggio Delibera CIPE 39/07». cing per la trasformazione della E45 stano da capire, però, i conlungo la E45 trasformata Tradotto: il pedaggio si in autostrada hanno previsto una tatorni reali di una vicenda in autostrada si pagherà paga dal 2020, i mezzi riffazione esorbitante che graverà che, appena pochi giorni fa, pesanti lo pagano doppio sui cittadini per almeno 40 anni», ha ha incassato uno stop da parte dal 2020 e sono previsti aumenti an- detto. Dottorini (che ieri ha anche della Corte dei conti. Ma andiamo con ordine. nuali. C’è poco altro da dire. incassato l’appoggio del consigliere Sulla vicenda pedaggio è stata già Nel Pef, poi, non si trova traccia di Cirignoni della Lega) ha presentato esenzioni per i residenti, quindi - in un’interrogazione alla Giunta Maripubblicata su queste colonne la previsione che se ne fa nel nuovo Piano teoria - pagheranno tutti. Scenario, ni in cui chiede che la Regione tiri quest’ultimo su cui però la Regione fuori le carte in suo possesso, ovveregionale dei trasporti. Un’impliciha detto a più riprese di voler inter- ro il Pef. Documento che, a dirla tutta, ma neanche poi tanto, ammissiovenire quando sarà il momento di ta, si può trovare abbastanza facilne: il pedaggio si pagherà. È scritto andare a chiudere definitivamente il mente online sul sito del Cipe. «Sechiaramente anche nella delibera progetto. condo il Piano finanziario - spiega del Cipe dell’8 novembre 2013 relaSulla base delle previsioni del Pef Dottorini - il promotore del progetto tiva al “Programma delle infrastrutture strategiche - Corridoio viabilità autostradale Civitavecchia-OrteIL CORSIVO Mestre”. La E45, appunto. Nella delibera è contenuto anche il Piano economico finanziario che prevede a polemica sul pedaggio è giusta, ma realizzazione di una E45 moderna, collegagli strumenti economici di sostegno non sia la foglia di fico per non realiz- ta con i grandi corridoi europei della viabial progetto: apporto di capitale prozare una delle opere fondamentali per lità. Tutto ciò che porta acqua a questo muprio del promotore, ricorso al merrompere l’isolamento dell’Umbria, rilan- lino per lui è utile e strumentale. Insomma, cato finanziario e autofinanziamenciando le prospettive della regione. Dottori- va separato il grano dal loglio. Sul loglio (il to generato dal progetto (il pedagni, infatti, furbamente indica il dito ma guar- pedaggio) bisogna battagliare, senza che si gio, appunto). A queste tre misure si da alla luna. Il suo obiettivo è contrastare la impedisca un’opera utile (la E45 moderna). aggiunge poi la defiscalizzazione prevista per rendere l’opera effettivamente realizzabile. Nel Pef (Piano economico finanziario), a pagina 2 si legge: «L’applicazione delle tariffe al concessionario proposte al momento dell’entrata in esercizio (2020), pari a 0,15225 euro al km per i veicoli leggeri ed a 0,29757 euro al km per i 2020 Quest’opera si deve fare, separare il grano dal loglio L REGIONE Rometti: già chieste tutele ed esenzioni per gli umbri PERUGIA - Alla fine, dopo un martellamento mediatico durato per ora sui social network, la Regione è intervenuta per fare chiarezza sulla vicenda E45. «Mi sembra che i consiglieri regionali Dottorini e Cirignoni abbiano scoperto l’uovo di Colombo in merito al pagamento del pedaggio autostradale che sarebbe previsto per la nuova Orte-Mestre», ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti, Silvano Rometti, in relazione alle dichiarazioni dei due consiglieri regionali. «Si richiamano - sottolinea - all’ipotesi che il promotore del progetto di trasformazione in autostrada aveva avanzato già dal 2004 e fin da allora la Regione aveva manifestato tutta la sua contrarietà, chiedendo le più ampie garanzie per il traffico e per gli utenti». «Nel 2011 - prosegue Rometti - la giunta regionale ha deliberato di chiedere al Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, di assicurare per i residenti in Umbria le più ampie agevolazioni possibili e facilitazioni in termini di tariffe e di varietà di titoli di accesso. Questa osservazione è stata recepita dal Cipe». «Il progetto di trasformazione della E45 in autostrada - ricorda l’assessore - deve essere ancora approvato dalla Corte dei conti, dopo il passaggio al Cipe. La Regione non deve dimostrare nulla: così come ci siamo opposti, con successo, al pagamento del pedaggio sul raccordo Perugia-Bettolle, continueremo ad opporci in tutte le sedi al pagamento del pedaggio sulla E45, così da salvaguardare i diritti dei cittadini umbri». per procedere all’attuazione del programma di investimenti ritiene congrua l’applicazione di una tariffa pari a 0,15225 euro al chilometro per i veicoli leggeri e pari a 0,29757 per quelli pesanti. Applicando un semplice calcolo matematico si scopre che per coprire i circa 50 chilometri che separano Perugia da Città di Castello occorreranno circa 7,60 euro, mentre da Terni a Perugia saremmo attorno ai 12 euro. Ovviamente la stangata sarà quasi doppia per i mezzi pesanti, ma anche per i mezzi di trasporto dei piccoli imprenditori locali. Un autentico salasso che, se non smentito, chiamerebbe in causa anche le responsabilità di chi non ha adeguatamente informato i cittadini». Dottorini ricorda poi il folto movimento di associazioni e gruppi che in questi mesi si sono mobilitati contro il progetto della E45. Progetto che, è giusto ricordare, ha anche molti sostenitori. A cominciare dalla Regione che, lo scorso anno definì l’opera «importantissima per collegamento dell’Umbria» sia con il resto d’Italia, sia con l’Europa. Sulla questione è intervenuto anche il segretario regionale Pd, Leonelli, «andrà aperto quanto prima un tavolo col governo per evitare balzelli a famiglie e imprese». Lo stop della Corte dei conti. Favorevoli e contrari, comunque, dovranno fare i conti con la deliberazione di qualche giorno fa della Corte dei conti. La magistratura contabile è stata chiamata ad intervenire sulla legittimità della delibera Cipe del novembre scorso e, al di là delle questioni tecniche riportante nel pronunciamento, ha giudicato l’atto «non conforme alla legge». Motivi per cui alla delibera in cui si dà il via libera al progetto è stato «ricusato il visto e la conseguente registrazione». Uno stop, insomma. Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria 4 umbria L’odissea moderata per una candidatura ni (tra le suggestioni c’è anche quella delle primarie, anche se la maggioranza degli esponenti di centrodestra al solo sentirne parlare scuote la testa e mostra scetticismo), gli alleati non stanno certo a guardare. Fratelli d’Italia, con il consigliere regionale Franco Zaffini, sembra dirigersi verso l’appoggio a Ricci. Non pochi sono gli occhi puntati sugli alfaniani del Nuovo centrodestra e sulle loro reali intenzioni. Dove staranno e con chi staranno? E soprattutto, l’iniziale simpatia per l’operazione messa in piedi dal sindaco di Assisi resta invariata oppure è andata scemando con il passare del tempo? Chissà. Ma a tale domanda, una risposta dovrà essere data. La prova. Ma la pista da seguire per capire che tipo di dinamiche si attiveranno sul fronte moderato è il gran tramestio intorno alla nuova legge elettorale. Perché non sfugge a nessuno che una scelta di Centrodestra tra primarie, “esterni” e veti REGIONALI NEI PARTITI di PIERPAOLO BURATTINI PERUGIA - Patti, triangolazioni, molte ambizioni e una corsa verso il portone principale di palazzo Donini che è già iniziata in questi pomeriggi di un’estate stralunata, in cui già in molti ne parlano. E più di qualcuno si è già messo al lavoro per arrivare primo alla candidatura a presidente della Regione. Magari strappando la prima posizione al collega di fianco. Nel caravanserraglio dei partiti di centrodestra le carte da gioco stanno per essere distribuite e la disposizione al tavolo sta facendo emergere già tatticismi e strategie. E così per un Claudio Ricci che da mesi è sceso in campagna elettorale con la sua lista “Umbria Popolare”, c’è chi si muove con maggior prudenza, ma non certo con meno determinazione. Ovviamente stiamo parlando del capogruppo forzista in Regione, Raffaele Nevi, che da qui ad ottobre è pronto a muovere le sue pedine per giungere all’obiettivo candidatura. Truppe e appoggi. E allora tutto conta e tutto viene “stretto” in un giri d’incontri e colloqui: una parte del mondo imprenditoriale e e associativo regionale, il rapporto di ferro con il vice presidente della Commissione europea Antonio Tajani e allo stesso tempo alcuni “canali” con i big romani del partito. E se nel capoluogo c’è il sussurro per una candidatura che in molti prevedono, in quel di Terni non pochi danno quasi per scontato il finale di partita: Forza Italia avrà un suo candidato e mai si accoderà al progetto di Ricci. Questione d’orgoglio di bandiera, ma anche di scelte: la trasversalità mostrata dal sindaco di Assisi nelle recenti elezioni amministrative, Alchimie Nei forzisti si fa avanti la variabile dell’intesa tra i big Il passaggio La nuova legge elettorale in discussione in Consiglio è una cartina di tornasole per capire i futuri assetti su alleanze e coalizioni La scelta Nel riquadro, il sindaco di Assisi, Claudio Ricci; in basso il capogruppo di Forza Italia in Regione, Raffaele Nevi, con la collega Fiammetta Modena, nel corso di una manifestazione pubblica non è affatto piaciuta sia ai colonnelli che ai generali forzisti. Non poco, come sempre, dipenderà dalle dinamiche romane, ma sulla candidatura di Nevi potrebbero convergere anche coloro che dentro il partito hanno posizioni tutt’altro che sovrapponibili: dal responsabile Enti locali Fiammetta Modena, al coordinatore regionale Catia Polidori, per arrivare al deputato e portabandiera degli ex An , Pietro Laffranco. La partita di poker è iniziata, anche se per ora tutti tendono a me- scolare le carte. Il diretto interessato, al momento, potrebbe avere in tasca un passaporto diplomatico, tanto è il riserbo ostentato sull’argomento non esente però da qualche tocco polemico: «Ne discuteremo tra noi al momento opportuno, certo è che se qualcuno pensa di essere un predestinato e tutti gli altri dei semplici ascari, si sbaglia di grosso». E ogni riferimento al sindaco di Assisi, sembra essere tutt’altro che casuale. E comunque, se l’universo forzista è attraversato da fremiti e suggestio- tipo maggioritario, molto puntata sulle coalizioni, di fatto porterebbe a un pesante ridimensionamento di coloro, vedi Ricci, che puntano a una cavalcata in solitaria o comunque fuori dai due Poli. E questo spiega come, al di là dei minuetti e delle chiusure tattiche, Forza Italia da una parte e Partito democratico dall’altra alla fine abbia più interessi a convergere nello stesso schema elettorale di quanto invece lo abbiamo i loro alleati. Occhio al premio di maggioranza, così come alla scelta del numero dei collegi. Temi, questi, su cui la stessa presidente Marini, che nel centrodestra pronosticano come sicura ricandidata, ha cominciato a porre l’attenzione e richiamato più volte i suoi a “un sano realismo”. Partita doppia, dunque. Da una parte la candidatura alla presidenza della Regione; dall’altra, ma che cammina sullo stesso binario, la scelta da fare sulla nuova legge elettorale. Come spesso avviene (ma più che una scelta, sembra un vezzo) tutte le attenzioni di cronaca politica sono appuntate sul campo del centrosinistra, ma dalle parti del centrodestra queste Regionali sarà un passaggio politico che non poco peserà sui futuri assetti della coalizione. L’attenzione è più che dovuta. C O M U N E D I MONTECASTRILLI PROVINCIA DI TERNI - AVVISO DI DEPOSITO VARIANTE PARZIALE AL VIGENTE PIANO REGOLATORE GENERALE PARTE STRUTTURALE E PARTE OPERATIVA ADOZIONE IL RESPONSABILE DELL’AREA URBANISTICA-EDILIZIA PRIVATA VISTA LA LEGGE URBANISTICA 17 AGOSTO 1942, N.1150 E SS.MM. ED II.; VISTA LA LEGGE REGIONALE 22 FEBBRAIO 2005, N. 11 E SS.MM. ED II.; Il Responsabile dell’Area Urbanistica – Assetto del Territorio Vista la Legge 17-08-1942 n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni; Vista la Legge Regionale 31-10-1997 n. 31, e successive modifiche e integrazioni; Vista la Legge Regionale 22-02-2005 n. 11; Vista la delibera consiliare n. 03 del 08-04-2014; Rende noto che con deliberazione del Consiglio comunale n. 15 del 19.06.2014 è stata adottata la “Variante parziale al vigente piano regolatore generale, parte strutturale e parte operativa, ai sensi dell'articolo 18 della legge regionale 22 febbraio 2005, n. 11”; che gli atti relativi alla variante parziale sono depositati presso l’ufficio dell’Area Urbanistica – Edilizia Privata del Comune di Montecastrilli, a decorrere dal giorno 29.07.2014 per ventitré giorni consecutivi. Entro il suddetto termine chiunque ha facoltà di prenderne visione e i soggetti interessati possonopresentare le proprie osservazioni. Le osservazioni sono depositate presso il medesimo ufficio e chiunque può prenderne visione ed estrarre copia. Entro i cinque giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni, chiunque ne ha interesse può presentare brevi repliche alle osservazioni eventualmente pervenute. Il presente avviso è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria e all’Albo Pretorio del Comune di Montecastrilli il giorno 29.07.2014 e allo stesso sarà data idonea pubblicità in sede locale mediante affissione di manifesti e a mezzo stampa su quotidiani locali. Montecastrilli (TR), lì 15 luglio 2014 IL RESPONSABILE DELL’AREA URBANISTICA-EDILIZIA PRIVATA F.to Arch. Valentina Catozzi Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria umbria 5 ISTRUZIONE IL PASTICCIO Ufficio scolastico, si sceglie il “capo” Atteso per oggi il decreto ministeriale per la nomina del dirigente in Umbria In ballo il destino dei presidi “abusivi” PERUGIA - (m.s.) Nelle stanze dell’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, in via Palermo, quello di ieri è stato un giorno di lavoro e di attesa. Di lavoro perché, a dispetto del calendario che segnava il 28 luglio, sono questi i giorni in cui si organizza l’anno scolastico che prenderà il via a settembre. E soprattutto di attesa, perché oggi il Ministero dovrebbe emanare il decreto di nomina dei propri dirigenti e di quelli posti a guida degli Uffici scolastici regionali. A guidarlo, in Umbria, c’è Domenico Petruzzo, con la qualifica di dirigente vicario. Il posto da direttore generale, come recita anche il sito istituzionale dell’Usr Umbria, è “vacante”. Da un paio d’anni l’Umbria, piccola regione, è stata “declassata”. In assenza di un direttore scolastico regionale effettivo, può avere comunque un dirigente reggente, al posto di un vicario. Questione solo formale? Non proprio. Perché la forma è sostanza, e non solo per i diretti interessati. Sicuramente la differenza di incarico conta per la Corte dei conti di Perugia, che su questo ha motivato il proprio rifiuto di controfirmare il contratto dei circa 80 dirigenti scolastici a cui il provvedimento firmato da Petruzzo conferisce la responsabilità di guidare quasi un centinaio (considerando anche le reggenze) di scuole umbre. Contratti “congelati”, che quindi non hanno fatto scattare il relativo compenso economico (alcuni presidi, quelli di ultima nomina, percepiscono addirittura ancora lo stipendio da insegnante). Ma che, in punta di diritto, potrebbero anche determinare l’illegittimità di tutti i provvedimenti emessi da questi dirigenti Scuole sottosopra Si attende che venga sanato il pasticcio dei presidi “abusivi” IL PROVVEDIMENTO Secondarie di secondo grado, fissati gli organici: 2.778 docenti e 3.381 Ata per 37.958 studenti in 1.726 classi PERUGIA - Sono 37.985 gli studenti attesi sui banchi delle scuole umbre secondarie di secondo grado. L’ufficio scolastico ha emesso il provvedimento che autorizza la composizione delle classi ed il relativo organico docenti e personale tecnico ausiliario. Saranno 1.726 le classi che verranno composte. I posti per i docenti sono 2.778 di cui 50 da offerta formativa e 7 da compensazione scuola media. Quanto al personale amministrativo, ausiliario e tecnico, i posti nella provincia di Perugia sono 2.654 così ripartiti: 104 direttore servizi generali e amministrativi; 560 assistenti amministrativi; 231 tecnici; 1.733 collaboratori; 11 cuochi; 3 infermieri; 10 guardarobieri; 2 addetti agrari. Nel Ternano i posti sono 727: 33 direttori; 168 amministrativi; 52 tecnici e 474 collaboratori. scolastici. Comprese le bocciature degli studenti, almeno qualora il Tar dell’Umbria opti per una interpretazione restrittiva della norma di fronte ad un eventuale ricorso presentato da un genitore. Insomma, un gran pasticcio, che deve essere sanato. Il decreto del Ministero atteso per oggi potrebbe contribuire a sbrogliare un po’ questa matassa tutta umbra (altrove, di fronte a casi simili, i giudici contabili hanno ritenuto valido il contratto) o, se possibile, complicarla ancora di più. Una conferma di Petruzzo, stavolta con l’incarico di dirigente reggente per il quale avrebbe i requisiti, a rigor di logica dovrebbe rendere più facile sanare i contratti per l’anno scolastico ormai in scadenza si conclude a fine agosto). Qualora, invece, da Roma decidano di mandare a Perugia un altro dirigente, l’esito dell’anno scolastico 2013/2014 potrebbe essere, sulla carta, tutt’altro che determinato. A favore del “caos-controllato”, confidando cioè sul tirare avanti, giocano come al solito le lungaggini burocratiche. Far ricorso contro una bocciatura a poco più di un mese dalle elezioni diventa improbabile. Allo stesso tempo, si conta sul fatto che i presidi siano scoraggiati di fronte alla prospettiva di adire le vie legali, facendosi così riconoscere i propri diritti da un tribunale tra qualche anno. Eppure, alcuni dirigenti scolastici, dopo la diffida che il loro organismo di coordinamento ha inviato al Ministero, sono pronti a presentare formali denunce. Non sono ovviamente indifferenti al contenuto del decreto ministeriale atteso per oggi, i dipendenti dell’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria: il cambio del “capo”, si sa, determinata, a cascata, spostamenti d’ufficio o cambi di gerarchie. Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria 6 Redazione Tel. 075 529111 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it perugia Uffici, c’è la delibera. Rsu spaccate Comune e posizioni organizzative, oggi l’assemblea dei lavoratori VILLA UMBRA Arriva il ministro Lanzetta per discutere di riforme PERUGIA - Venerdì dalle nove in poi, il ministro per gli Affari regionali e per le autonomie, Maria Carmela Lanzetta interverrà alla giornata di approfondimento gratuita sul tema delle riforme istituzionali in Umbria, alla luce della c.d. Legge Delrio (legge n. 56 del 2014), organizzata dalla Regione e dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica. La giornata, coordinata dall’assessore regionale alle Riforme, Fabio Paparelli, sarà aperta da Alberto Naticchioni, amministratore unico della Scuola. Seguirà l’intervento della presidente della Regione, Catiuscia Marini, prima della relazione del ministro Lanzettasull’applicazione della Legge n. 56 del 2014 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” e linee guida. Nella seconda parte della giornata si avvicenderanno gli approfondimenti di Francesco Clementi, professore associato di diritto pubblico comparato presso la facoltà di Scienze politiche Università degli studi di Perugia, poi sarà la volta di Antonio Bartolini, professore ordinario di Diritto amministrativo presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Perugia e di Luca Castelli, ricercatore di Istituzioni di diritto pubblico presso la facoltà di Economia dell’ Università degli studi di Perugia. Infine sono previsti gli interventi dei rappresentanti dell’Anci (Associazione dei Comuni); dell’Upi (Unione delle Province) e del Cal (Consiglio delle autonomie locali). odierna dei lavoratori che sono stati convocati direttamente dalle Rsu. Alle 12 è infatti previsto l’incontro in cui verrà posta all’attenzione dei dipendenti di Palazzo dei Priori proprio la decisione di Romizi di prorogare di due mesi le posizioni organizzative. Sarà una specie di resa dei conti tra favorevoli e contrari alla proposta del sindaco. Gli umori sono diversi e oggi si cercherà di trovare una sin- di ANDREA LUCCIOLI PERUGIA - La Giunta Romizi ha fretta. Fretta di chiudere la partita delle posizioni organizzative e pensare alla riorganizzazione complessiva degli uffici comunali. Per questo, ieri mattina, il sindaco si è presentato all’incontro con le Rsu con in mano la bozza della delibera di Giunta che prevede la proroga fino a fine settembre delle 43 posizioni organizzative attualmente presenti nell’organigramma di Palazzo dei Priori. Il documento, nei giorni scorsi, è stato al centro di un dibattito animato all’interno dei rappresentanti dei lavoratori: da una parte i “favorevoli”, con la Cisl in testa, dall’altra parte i contrari, con la Cgil in prima fila che ha rivendicato gli accordi presi in precedenza. Ieri la scena si è riproposta, con una buona parte delle Rsu che si è detta disponibile a concedere alla Giunta Romizi un paio di mesi di tempo per capire dove si può intervenire per riorganizzare la macchina comunale. Di tutt’altro avviso, invece, il fronte del “no” alla proposta del sindaco. La motivazione resta sempre la stessa: la proroga delle posizioni organizzative “costa” ai lavoratori - attraverso le risorse del Romizi tira dritto Domani in Giunta il provvedimento che proroga fino a settembre l’organigramma attuale Rebus Oggi lavoratori in assemblea a Palazzo dei Priori comparto - qualcosa come 70mila euro. C’è poi un accordo siglato con la precedente Amministrazione Boccali che prevedeva l’azzeramento delle posizioni organizzative fin da subito: accordo di fatto stralciato dalla Giunta Romizi. I tempi stringono, il sindaco intende portare la delibera all’esame della sua squadra di governo già domani, durante la riunione di Giunta. In questo quadro, un aspetto fondamentale lo riveste l’assemblea tesi tra le varie istanze, anche se la spaccatura è evidente. La parola, quindi, passa ai lavoratori. Il cambio di Amministrazione sta aprendo scenari che fino a qualche settimana fa non era immaginabili. In tutto questo gran fermento, il sindaco Romizi ha deciso di tirare dritto. Al di là della decisione dell’assemblea dei lavoratori, appare evidente che la Giunta è intenzionata ad andare avanti e mettere mano quanto prima ad un piano di riassetto dell’Ente che dovrebbe essere presentato a settembre. Il “Mondrian Park” e la polemica infinita sulla street art Polemiche su “monoliti” e progetto di viabilità pedonale a Fontivegge PERUGIA - Il web si è scatenato nelle ultime 48 ore. Cosa sono quei monoliti in cemento posti tra la stazione di Fontivegge e via Sicilia? Le ipotesi che sono state avanzate dagli internauti hanno sfiorato l’incredibile, alimentando un dibattito che forse ha perso di vista l’obiettivo principale: capire realmente cosa verrà realizzato - una volta terminati i lavori in quella zona. O cosa è già stato realizzato, visto che si tratta di un progetto che va avanti da mesi e mesi. Tolta la disputa a distanza, condita da battute al vetriolo, tra il consigliere comunale Emanuele Scarponi (Ncd) e il collega Tommaso Bori (Pd), la rete si è scatenata in fantasiose ricostruzioni che in realtà potevano essere facilmente risolte dando uno sguardo al progetto di “Potenziamento e messa in sicurezza dei percorsi pedonali esistenti tra le zone Fontivegge, via Cortonese e via Pievaiola, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità pedonale alla stazione del Minimetrò di Fontivegge”. In questo progetto - su cui è intervenuto a più riprese in passato l’ex assessore Ilio Liberati - è stato inserito anche il “Mondrian Park Perugia”, ovvero un parco urbano che nasce come contributo creativo fornito dagli studenti dell’Accademia di belle arti Pietro Vannucci. Niente skate park, anche se inizialmente era prevista un “half pipe” per gli amanti di questa pratica. Gli studenti hanno così previsto un parco urbano con una pavimentazione che in futuro verrà colorata (per il momento c’è solo il bitume) e dei blocchi di cemento che saranno a disposizione dei writers. Il progetto del Comune (finanziato con fondi europei), infine, ha anche modificato la viabilità in zona: una sola corsia di marcia e due grandi aree pedonali a fianco. I manufatti in cemento del Mondrian Park Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria POLITICA E FORMAZIONE umbria 7 Il sindaco Romizi alla Stranieri: «Unire le forze per crescere» E il rettore rilancia l’idea del Collegio perugino di FRANCESCO CASTELLINI PERUGIA - Dialogo, interscambio, condivisione. Sono queste le parole risuonate ieri nell’Aula Magna dell’Università per Stranieri. È stato un incontro ufficiale quello fra il rettore Giovanni Paciullo e il neo sindaco di Perugia Andrea Romizi, ma anche scevro di inutili e rigide formalità, piuttosto dettato da una reciproca stima e dalla consapevolezza che mettere insieme energie, focalizzare obiettivi, significa arrivare prima e meglio alla meta. E il traguardo da centrare è per tutti quello di una città ancora più vivibile, con servizi migliori, che la pongano di nuovo fra le mete più ambite ed esclusive della formazione e della cultura a livello internazionale. Con questo spirito di interscambio e di collaborazione per la prima volta il rettore ha aperto le porte del suo ateneo al primo cittadino e, davanti ad una platea di docenti e studenti provenienti dai più svariati paesi del mondo, ha voluto dargli il suo benvenuto, fargli gli auguri di un buon lavoro, ma anche auspicare un futuro migliore per la città e per le “scuole” di eccellenza che vi operano. Il rettore ha preso il via con il saluto al sindaco e ha poi rilanciato l’idea di creare un Collegio perugino, sul modello della Normale di Pi- sa. Un’istituzione che coordina e armonizza gli indirizzi e le linee di sviluppo della scuola nell’ambito didattico e della ricerca ma che svolge anche una funzione di raccordo tra le classi accademiche, e che esercita funzioni consultive e propositive nei confronti del direttore e del consiglio direttivo. Insomma Paciullo ha dato voce a quello che è il suo modello di sviluppo, vale a dire una “scuola” scevra da ogni tipo di arroccamento, e sempre più aperta a contributi vari e qualificati. Romizi a sua volta ha parlato della necessità L’Aula Magna dell’Università per Stranieri di Perugia, dove si è svolto l’incontro fra il sindaco di Perugia Andrea Romizi e il rettore Giovanni Paciullo di «mettere in contatto», «far dialogare fra loro» quelli che sono i tesori e il vanto della città, vale a dire le sue università, l’Accademia di Belle Arti, la Scuola dell’Esercito e del Gior- L’Aula Magna della Stranieri affollata di docenti e studenti durante l’intervento del sindaco Romizi nalismo, con un occhio particolare puntato sull’ateneo di Palazzo Gallenga. «Che ha un valore aggiunto ha detto il sindaco - proprio perché rivolgendosi agli studenti di tutto il mondo è latore di un messaggio straordinario che ci fa conoscere al di là di ogni confine». Poi Romizi ha voluto parlare anche della riqualificazione di Piazza Grimana «che deve tornare ad essere uno spazio vivo, d’incontro e di scambio». E ha annunciato la realizzazione di un progetto che avrà il suo corso a seguito dell’ultimazione dei lavori all’Arco Etrusco. Alle cose urgenti da fare e da aggiungere al bilancio delle questioni comunali ci hanno pensato gli studenti che hanno elencato a loro volta una serie di problematiche prioritarie dalle quali non si può prescindere per poter ripartire: vale a dire una mobilità più efficiente; affitti più abbordabile e la riqualificazione dei tanti edifici oggi tristemente vuoti e inutilizzati. Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria 10 perugia-corciano-torgiano Ex mattatoio, carte in tavola La società Sacu pronta costruire in via Palermo un centro direzionale PERUGIA - Ricordate le furiose, e in parte legittime, proteste degli abitanti di via Palermo per l’ex mattatoio ridotto a campo rom abusivo ed in certi casi a base logistica di spacciatori e sbandati? Le polemiche infiammarono l’inverno del 2013 e, con minore o maggiore intensità, sono arrivate fino ad oggi. Ora però c’è un dettaglio di non poco conto. Alcuni giorni fa i rappresentanti della società romana Sacu, proprietaria dell’area, hanno bussato alla porta dell’assessore all’Urbanistica, Emanuele Prisco, mettendo sul tavolo un progetto di riqualificazione dell’area che, tra le altre cose, prevede la costruzione di un centro direzionale e di alcune palazzine ad uso residenziale. L’espressione di meraviglia e soddisfazione dell’assessore la si può facilmente immaginare: se da consigliere d’opposizione si era ritrovato a battagliare sul degrado della zona, ora con i galloni di assessore ha la possibilità di portare a soluzione il rebus dell’ex mattatoio. Ed è per questo, almeno stando ad alcune indiscrezioni, che anche il sindaco Romizi, una volta saputa la notizia, abbia sfoggiato il classico sorriso a trentadue denti. Ora, il punto è che fare sul versante dei lavori alla viabilità, perché sia alla Sa- A Torgiano l’ala sinistra ora si organizza in associazione di ATTILIO FALCINELLI Rebus L’ingresso dell’ex mattatoio di via Palermo; nel riquadro, l’assessore all’Urbanistica, Emanuele Prisco cu che all’assessorato non è sfuggito che un lavoro del genere imporrebbe delle variazioni anche a causa della posizione in cui è ubicata la struttura. Ed è per questo che i tecnici della società, insieme a quelli del Comune, si sono messi al lavoro per “CAVOUR-MARCONI-PASCAL” Uno stage retribuito di sei mesi in alcune aziende del territorio PERUGIA - Grazie all’iniziativa dell’associazione di volontariato San Pio da Pietrelcina, che ha ottenuto il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, nonché il cofinanziamento dell’Opera Pia “S. Martino di Fontana”, della Fondazione Brunello Cucinelli e della Confartigianato, per la prima volta l’IIS “Cavour-Marconi-Pascal” attiverà a settembre sei tirocini formativi post-diploma, per studenti dei vari indirizzi, che effettueranno uno stage di 6 mesi, retribuito con una borsa di studio da 3000 euro, presso qualificate ed importanti aziende del territorio, selezionate in base a criteri definiti in un apposito bando, che offrono concrete possibilità di sbocchi professionali successivi allo stage. La collaborazione iniziale tra la scuola e l’associazione di volontariato, che ha ottenuto il patrocinio anche della Regione, della Provincia e del Comune di Perugia, ricorda e segue le orme dell’opera di Don Dario Pasquini, fondatore dell’Opera Pia San Martino di Fontana e del Collegio Popolare di Olmo che, nel secondo dopoguerra, in maniera innovativa, assicurò un’istruzione scolastica ai giovani dei ceti meno abbienti, preparandoli all’inserimento nel mondo del lavoro. Due stage, quelli dei corsi meccanico e termico, saranno intitolati proprio a Don Dario; quello istituito dalla Confartigianato, al compianto Angelo Morelli, scomparso il 1° novembre 2013, che per anni è stato presidente del Comitato Comunale di Perugia di Confartigianato. valutare una serie di ipotesi. Ma se questo è un problema soprattutto dal punto di vista dei costi (che le due parti ritengono comunque non proibitivi), c’è invece il semaforo verde sulla cubatura a disposizione che è sufficiente a sviluppare il progetto che al momento la società romana è orientata a trasformare in realtà. I tempi? Sia da parte dell’assessorato all’Urbanistica, sia sul versante degli investitori privati, non è stato messo nero su bianco nessun cronoprogramma. Ma il comune impegno è stato quello di rivedersi entro l’estate per fare un punto generale della situazione a metà settembre. Dunque, sull’ex mattatoio le carte sono state messe in tavola. Mentre sul fronte Ikea, per il momento tutto tace, anche se proprio nella giornata di ieri Prisco ha parlato della situazione con i colleghi di Corciano e Torgiano, che in qualche modo sono interessati al dossier. Conto alla rovescia per avviare i contatti con i vertici della multinazionale svedese. P. P. BUR. TORGIANO - Presso la sala della Partecipazione di palazzo Cesaroni, si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione dell’associazione culturale “Sinistra per Torgiano”. Un’ associazione aperta a tutti quei cittadini che sono sensibili a valori universali come la solidarietà e l’uguaglianza e che trovano nel riconoscimento nei diritti, civili e sociali, la chiave per realizzare concretamente questi valori. L’associazione, hanno sottolineato gli animatori, è aperta al contributo di tutti quei cittadini che non vogliono stare a guardare, che non si arrendono ad una deriva culturale liberista che produce soprattutto «L’associazione - spiega Andrea Ferroni capogruppo di “Sinistra per Torgiano” in consiglio comunale - si propone anche l’obiettivo di fare da collante fra la società civile di Torgiano e l’amministrazione comunale. C’è uno scollamento preoccupante fra istituzioni e cittadini, e molto spesso quest’ultimi rifiutano a priori ogni rapporto con esse, cercando di risolvere i propri problemi individualmente. Non è più il tempo dell’isolamento, di una critica qualunquista tipo “sono tutti uguali”, di considerare la classe politica solo una casta; è il tempo questo dell’impegno e della partecipazione, dell’ ascolto dei cittadini e di ridare un senso alla politica proprio ripartendo dai valori della sinistra e del lavoro». Insomma, il “cantiere” è aperto. Mercato, la clientela fa da “scudo” La grande maggioranza dei clienti non vuole che venga spostato da Pian di Massiano L’Amministrazione studia insieme a Gesenu una soluzione sui tempi di “ripulitura” di LUANA PIOPPI PERUGIA - Molti sono i clienti del mercato settimanale di Pian di Massiano che sostengono gli operatori perché sono loro i primi a volere che resti di sabato e che chiuda almeno intorno alle 13, non prima. Per la maggior parte di loro la concomitanza di giorno con la partita del Perugia calcio, che dovrebbe giocare le partite casalinghe nel primo pomeriggio, è ininfluente. È questo quanto emerso, in sintesi, intervistando le persone che di solito lo frequentano. «Il mercato deve restare di sabato», afferma convinta una cliente. «Per me - prosegue è un appuntamento fisso, un momento di relax che di solito mi prendo per stare un po’ da sola. A parte i mesi estivi, di solito io accompagno i miei figli a scuola e all’asilo e poi ne approfitto per fare un giro qui. Se il mercato dovesse essere spostato la domenica io non ci verrei di sicuro. La lascio al relax condiviso con tutta la mia famiglia». «Il tutto - sottolinea anche un’altra cliente - senza considerare che io non seguo il calcio. Rischierei di venire a Pian di Massiano e non trovarlo perché gioca il Perugia in casa ed io non lo sapevo. È una cosa assurda». «Vorrei sapere – chiede una cliente ad un operatore – se state raccogliendo delle firme perché io vorrei sottoscrivere un documento dove viene richiesto di lasciare il mercato così come è». Per ora quello che è certo è che gli operatori si sono presi l’impegno scritto, secondo quanto proposto da Fiva (Federazione ita- liana venditori su aree pubbliche) Umbria afferente a Confcommercio, al pieno rispetto delle eventuali ordinanze che anticipino l’orario di chiusura del mercato settimanale per consentire lo svolgimento delle partite casalinghe del Perugia. Il Comune , dal canto suo, sta cercando di mediare anche con la Questura per trovare una soluzione condivisa nel rispetto delle misure che prevedeno che, per problemi di ordine pubblico e di sicurezza, l’area del piazzale Umbria Jazz, dove lavorano gli ambulanti, deve essere libera almeno tre ore prima della partita di calcio. Ma non solo. L’amministrazione comunale, nella figura dell’assessore al commercio Cristiana Casaioli, sta lavorando anche su altri fronti come la programmazione con Gesenu di un piano straordinario per ripulire il piazzale in tempi rapidi, qualora venisse accordata la chiusura anticipata alle ore 13 circa. Ora, per conoscere l’entità del problema, bisogna anche aspettare l’uscita del calendario del campionato di serie B dove milita il Perugia - prevista nei prossimi giorni per capire quanti sono i sabato che posso creare i problemi al mercato, il più grande e redditizio della regione. Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria perugia-trasimeno 11 Liste d’attesa sotto i 30 giorni, ok dei sindacati Le misure: ambulatori aperti fino alle 22 e contratti a giovani medici disoccupati di LUCIO FONTANA PERUGIA - Passo dopo passo si procede. E così il Piano della Regione per l’abbattimento delle liste d’attesa prende forma e ieri davanti alle sigle sindacali - che hanno dimostrato senso di responsabilità e dato il loro appoggio al provvedimento che la Giunta sta preparando e che poi le Aziende ospedaliere attueranno -la presidente Marini incassa il via libera. Tra le varie misure è prevista l’apertura degli ambulatori specialistici, con liste di attesa più numerose, il sabato, la domenica e i pomeriggi con orario prolungato fino alle ore 22; turni di massimo utilizzo della strumentazione programmando un’apertura di 12 ore al giorno con professionisti a turno provenienti anche da altre aziende sanitarie (integrazione ospedaliterritorio, equipe multidisciplinari e multi professionali); contratti a tempo determinato per giovani medici specialisti inoccupati; rimodulazione dei budget con le strutture private accreditate e prevedere la collaborazione con le aziende dei professionisti privati non collocati a riposo e il riutilizzo, in tutte le agende delle aziende, dei posti nel caso si presentino annullamenti di prenotazioni garantendo una riassegnazione delle disponibilità alle priorità con più alta domanda per quella tipologia di agenda e prestazione. Il Piano, inoltre, prevede anche l’attivazio- Sanità e scelte Un medico durante una visita specialistica ne del numero telefonico unico per i Cup e, inoltre, la nomina per ogni azienda di due referenti per le liste di attesa. Saranno inoltre istituite agende di prenotazione dinamiche (per la ridefinizione dell’offerta in base alla priorità con domanda più alta), e la rimodulazione della attività di back-office dei Cup (controllo e monitoraggio giornaliero Solidarietà La residenza protetta ospita anziani e bisognosi La presidente Marini e l’arcivescovo Bassetti oggi in visita alla “Fontenuovo” PERUGIA - Questa mattina alle 11, la presidente della Regione Marini in visita alla struttura di “Fontenuovo” sarà accolta dal cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti. La residenza protetta di ospitalità per anziani fondata 129 anni fa, il 7 marzo 1885, dalla Chiesa perugina attraverso la Congregazione francese delle Piccole Sorelle dei Poveri, concretizzando l’insegnamento pastorale verso gli ultimi e i sofferenti di Papa Leone XIII, che fu vescovo di Perugia dal 1846 al 1878. “Fontenuovo” divenne negli anni la principale opera della Chiesa diocesana per l’accoglienza e l’assistenza di anziani soli, i più poveri e malati. Grazie anche alla sensibilità di cittadini e di associazioni caritative, attraverso azioni di beneficenza in denaro e in natura, “Fontenuovo” ha sviluppato negli anni la sua opera crescendo sotto il profilo assistenziale, strutturale e dei servizi. delle agende, delle liste e tempi di attesa e controllo dell’appropriatezza prescrittiva ed erogativa, presa in carico del cittadino in caso di criticità). Tra gli interventi previsti dal piano anche la prenotazione, l’annullamento e il pagamento online delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, utilizzando il sito del Cup e quello di Poste italiane. «Il nostro impegno è quello di operare - ha dichiarato Marini - affinché sin dal prossimo mese di settembre entri a regime il piano straordinario che abbiamo predisposto e che prevede innanzitutto in trenta giorni il tempo massimo entro cui le strutture sanitarie pubbliche dovranno garantire l’espletamento delle prestazioni programmabili di diagnostica e specialistica». Al suo fianco la task force della sanità regionale: il direttore regionale Duca con i direttori generali delle due Aziende ospedaliere di Perugia e Terni, Casciari e Orlandi. Toccherà a loro applicare sul campo la “ricetta” per abbattere le odiate liste d’attesa e vincere la scommessa. A Magione attivo il servizio dei bus gratuiti MAGIONE - Il Comune di Magione ha attivato, in via sperimentale ed in forma gratuita, ulteriori servizi di trasporto pubblico locale, per il collegamento tra frazioni e capoluogo comunale. Tre le linee attive, più una quarta “a chiamata”, su prenotazione mediante il numero verde 800752464 dal lunedì al venerdì dalle 6.30 alle 19.30 per attivare il minibus dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle ore 12.30. Rimangono invariati i percorsi e gli orari dei servizi già attivi per la linea A Villa/Magione, giovedì e sabato e la linea B Agello/S. Arcangelo/Magione giovedì e sabato fino al 31 dicembre. La linea C (Montecolognola, Torricella, Monte del Lago, S. Feliciano e S. Savino) sarà attiva dal 1° agosto al 15 settembre. Cecchini: «Qualcuno vuole me come preda». Il «sì» in Commissione Lotta al bracconaggio, a Castiglione sequestrati 40 kg di carne di cinghiale PERUGIA - Ciak, si gira: parte seconda del dibattito sulla modifica al regolamento venatorio che introduce in Umbria la caccia di selezione a cervidi e bovidi. E così dopo le comprensibili proteste giunte dalle associazioni animaliste e da non pochi cittadini, la vicenda prende una piega tutta politica e poco animalista e l’assessore regionale Cecchini fiuta l’area d’imboscata e sbotta: «Non vorrei che in Umbria si aprisse un altro tipo di sport e che da parte di alcuni si ritenesse la caccia all’assessore l’unica forma consentita». Per poi subito dopo aggiungere: «La proposta di regolamento regionale che introduce la possibilità di usare CASTIGLIONE - Una quarantina di chili di carne di selvaggina congelata è stata sequestrata, in un’operazione congiunta, dal Nis (Nucleo investigativo speciale) della polizia provinciale di Perugia e dai carabinieri del Nas perugino in una macelleria a Castiglione del Lago. La carne sequestrata era sprovvista di qualunque certificazione relativa alla sua rintracciabilità. L’ipotesi degli investigatori è che nella macelleria in questione fosse in atto una sorta di maxi-commercio di selvaggina ungulata destinata presumibilmente al mercato della ristorazione del Centro Italia. Obiettivo dell’operazione è anche la lotta al bracconaggio: esemplari di fauna selvatica, in particolare cinghiali e caprioli, vengono infatti abbattuti illegalmente e poi portati in tavola al ristorante senza alcun controllo sanitario, con potenziale rischio per la salute. Le indagini sono ancora in corso. Caccia con l’arco, bagarre politica l’arco nella caccia di selezione a cervidi e bovidi - sottolinea - presenta tutti i requisiti richiesti dalle leggi nazionale e regionale in materia venatoria. Discorso chiuso? No, perché Cecchini lascia aperto uno spiraglio: «Questo regolamento - sottolinea - non è tra gli obiettivi prioritari dell’amministrazione regionale, ma ha tutte le carte in regola. Può essere più o meno condivisibile: a quanti l’hanno contestato, vorrei ricordare che ben vengano le critiche nel caso si agisca al di fuori delle regole, del confronto democratico e del buonsenso, ma non è che con le strumentalizzazioni e lo stravolgimento dei fatti che si costruiscono nuove sta- gioni di governo dei nostri territori». Si vedrà. Nel frattempo proprio ieri sull’atto è stato espresso parere favorevole in maniera unanime dalla terza commissione consiliare del Consiglio regionale che fa seguito alla richiesta dalla Consulta delle associazioni venatorie. Il presidente della commissione, Massimo Buconi, parla di un tipo di caccia «più etico, oltre che ecosostenibile, già previsto dalla legge 157» e chiude s così: «Rispetto per tutte le opinioni, ma dietro alle polemiche sollevate c’è l’antica questione “caccia si” “caccia no”, non certo l’uso dell’arco». Alla prossima puntata. Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria 20 terni Ast, arriva Renzi: Terni tra i luoghi simbolo del lavoro TERNI - La città dell’acciaio finisce tra i luoghi simbolo del lavoro e della crisi economica in Italia. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, l’ha inserita nella lista del tour annunciato a metà luglio e sarà a Terni in agosto per incontrare i lavoratori delle acciaierie, i sindacati e le istituzioni impegnate oggi nella difficile vertenza dell’Ast. A darne notizia ieri mattina il deputato del Pd, Walter Verini, che nei giorni scorsi insieme ad altri parlamentari democratici aveva invitato il premier a inserire la tappa ternana nel suo viaggio che toccherà, tra gli altri Termini Imerese e Bagnoli. «L’appello di Regione, Comune, Provincia, sindacati e lavoratori commenta Verini - è stato accolto. Il Governo già seguiva con grande attenzione la vertenza contro l’irricevibile piano di esuberi e di ridimensionamento presentato da Thyssen Krupp. Ora la notizia di una presenza a Terni del presidente del Consiglio rafforza ancora di più questo impegno per una partita che si può e si deve giocare per vincere a livello europeo». Verini ha telefonato anche ad Andrea Maurelli, l’operaio delle acciaierie nonchè ex presidente del consiglio provinciale, da venerdì scorso in sciopero della fame per protesta contro i tagli annunciati dalla multinazionale tedesca, auspicando che la presenza di Renzi lo faccia desistere. «Lo ringrazio - ha detto Maurelli che ieri pomeriggio ha sfilato in corteo con gli altri lavoratori tra le incoraggianti pacche sulle spalle dei colleghi - ma continuerò fino a quando Renzi non sarà qui e ci saranno risultati». Soddisfazione dalle istituzioni. «La vicenda dell’Ast - afferma la presidente della Regione, Catiuscia Marini - come abbiamo sempre sostenuto in tutte le sedi rappresenta una grande questione nazionale. È molto importante che sia lo stesso presidente del Consiglio in prima persona a seguire la vicenda che attiene al futuro industriale non solo dell’Umbria ma dell’intero Paese». La vertenza Ast è dunque fondamentale per Terni e l'Umbria ma ha sempre più una valenza nazionale. Gli fa eco il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo. «Un segnale di grande attenzione del Governo che già aveva avuto modo di farci sapere come ritenga strategica per il Paese la vicenda degli impianti siderurgici italiani». «Mi auguro aggiungo . che questa azione di attenzione del massimo vertice del Governo contribuisca a determinare quell’atto di responsabilità da parte di Thyssen Krupp che è atteso a più livelli, quello cioè del ritiro di un piano industriale che è stato giudicato irricevibile, privo di portata strategica, di investimenti significativi, in sostanza di futuro in quanto caratterizzato solo da riduzioni e tagli». Con un tweet anche il renziano presidente della Provincia di Perugia ha accolto la notizia dell’arrivo di Renzi. « Tutti insieme per difesa storia e futuro lavoratori». La data precisa ancora non è stata decisa ma oltre ai lavoratori delle acciaierie ad attendere il premier sono anche gli ex dipendenti della Basell che da gennaio non percepiscono IL PROVVEDIMENTO TerniEnergia, slitta l’affare in Sudafrica: in 98 in “cassa” TERNI - Cassa integrazione ordinaria per 13 settimana per tutti e 98 i dipendenti di TerniEnergia. L’accordo con i sindacati è stato firmato ieri e prevede una gestione a rotazione. Una decisione, quella dell’azienda, scaturita dopo lo slittamento da parte del Governo del Sudafrica della chiusura delle procedure di finanziamento per la realizzazione di due impianti fotovoltaici della potenza complessiva di circa 150 megawatt in località Paleisheuwel e in località Tom Burke. Un progetto da circa 147 milioni di euro, un’operazione molto importante per la società ternana che rappresentava di fatto circa la metà delle attività svolte negli ultimi due anni. Il cronoprogramma dell’intervento prevedeva l’inizio dei lavori ad agosto e la chiusura entro l’agosto del prossimo anno ma la decisione del governo sudafricano imporrà un rinvio di almeno tre mesi con i lavori che concretamente non potrebbero partire prima di dicembre. AREA DI CRISI, IL SINDACO INSISTE «Ritengo che le contrapposizioni siano superabili e che l’area di crisi complessa sia l’unico strumento affinché vengano attivate risorse e per dare al territorio l’accesso a progettualità e a finanziamenti». Lo ha detto ieri il sindaco di Terni, Di Girolamo, rispondendo al question time in consiglio comunale a un interrogazione di Cecconi (FdI) che lo aveva incalzato sulle divisioni del Pd sull’argomento e con la posizione contraria di Confindustria. Il primo cittadino ha confermato che intende convocare un’assemblea con tutti i soggetti interessati con l’auspicio «di definire una posizione unanime e incalzare la Regione ad avanzare la richiesta di area di crisi complessa per il ternano». L’ESTATE “CALDA” DELL’INDUSTRIA Il premier in città ad agosto per incontrare lavoratori, sindacati e istituzioni Marini e Di Girolamo: «È una questione nazionale». L’operaio in sciopero della fame: vado avanti. Gli ex dipendenti Basell: ci siamo anche noi l’indennità di mobilità in deroga bloccata dalla Regione per i ritardi del Governo sull’erogazione dei fondi. «A Terni non esiste solo la vertenza Ast - dice il portavoce del comitato Luca Levantesi - ci sono le vertenza della Sgl, della Basell che stanno spazzando via il settore della chimica e hanno già circa 300 posti di lavoro. Al premier ci piacerebbe chiedergli come mai si sono trovate anche rapidamente le ingenti risorse per i famosi 80 euro e invece non si riesce a trovare quel milione di euro necessario a rifinanziare gli ammortizzatori in deroga. Aspettiamo dunque che la visita di Renzi sia occasione per una riflessione generale sulla gravissima crisi che ha investito Terni soprattutto nei settori strategici come l’acciaio e la chimica. Speriamo che questa visita non sia la solista passerellama che sia occasione di impegni seri da prendere e da mantenere». Blocco stradale Gli operai dell’Ast con tanto di striscione invadono il raccordo Terni-Orte all’altezza di Terni Est FOTOSERVIZIO MIRIMAO VINCENZO CARDUCCI IL CORSIVO Terni è una tappa, i traguardi sono a Berlino e Bruxelles L ’Italia ha ancora negli occhi le gesta di Vincenzo Nibali al Tour de France, un italiano che si è fatto onore nella corsa ciclistica più famosa d’Europa e del Mondo. Il premier Renzi ha annunciato nei giorni scorsi la sua personale corsa a tappe dove non si troverà tra ali di gente festante, quella tra le città simbolo della crisi economica e del lavoro. Forse in quel tour Terni non c’era, mediatica- mente non è una piazza di primo piano e - diciamocela tutta - politicamente, almeno nell’apparato, è stata ostile a Renzi. Gli ultimi fatti l’hanno però resa una tappa obbligatoria. Il traguardo però è altrove perché qui il premier non troverà chi può risolvere il problema. I traguardi sono a Berlino e Bruxelles ed è lì che più che al cielo in segno di vittoria i pugni vanno sbattuti sul tavolo. Buon viaggio. La società era tornata nelle mani dei tedeschi insieme allo stabilimento di viale Brin Thyssen Krupp affida alla Deutsche Bank il mandato di vendere gli impianti di Vdm TERNI - Sarà la Deutsche Bank a gestire la vendita di Vdm, la società della Thyssen Krupp che si occupa delle leghe speciali. L’indiscrezione è stata rilanciata dalla Reuters e si inserisce nella grande partita sul futuro delle acciaierie di Terni poiché Vdm come Ast venne ceduta dalla multinazionale tedesca ai finlandesi di Outokumpu nell’ambito dell’operazione di fusione con Inoxum. E come lo stabilimento di Terni anche Vdm tornò nelle mani della Tk dopo che i finlandesi non riuscirono a vendere l’Ast così come imposto dalla Commissione europea Antitrust. Ora di fatto Vdm è di nuovo sul mercato anche se - come riferiscono le fonti dell’agenzia Reuters - il processo di vendita non dovrebbe iniziare fino a quando non siano state adottate altre misure di ristrutturazione. Thyssen Krupp potrebbe anche decidere di continuare l’attività se le offerte dovessero essere significativamente inferiori al valore contabile della società. Il valore stimato di Vdm è intorno ai 500 milioni di euro, ma complessivamente nell’operazione finanziaria che aveva riportato la società tedesca e l’Ast (insieme a una serie di centri servizi in Europa) nelle mani di Tk il valore si aggirava intorno a 1,3 miliardi. La Thyssen Krupp in tutte le occasioni ufficiali e nel corso delle assemblee dei soci ha sempre confermato l’intenzione di uscire dal mercato dell’inox e non ha mai fatto mistero che l’obiettivo è quello di vendere nel medio termine anche l’Ast. Oggi la differenza con Vdm, per la quale sarà appunto la Deutsche Bank a cercare i potenziali acquirenti, è che la società prevede di chiudere con un utile, prima di interessi, tasse e ammortamenti, tra i 60 e i 70 milioni di euro mentre il “piano lacrime e sangue” pensato per le acciaierie di Terni parte proprio da una perdita di circa 800 milioni di euro negli ultimi 5 anni. Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria terni 21 Gli operai in sciopero bloccano la superstrada: «Vogliono cancellare la nostra storia» «Speriamo serva a qualcosa, ora azioni eclatanti» TERNI - «Speriamo che serva a qualcosa». Il volto del giovane operaio delle acciaierie è rigato dal sudore e le parole sono pronunciate con un po’ di fiatone. Insieme a centinaia di altri lavoratori ha appena percorso di corsa la rampa di ingresso dello svincolo di San Carlo. Il raccordo Terni-Orte è rimasto bloccato per circa un’ora ieri pomeriggio, tra le 16,30 e le 17,30, dall’invasione di circa 1500, forse di più, lavoratori dell’Ast in sciopero per protestare contro i 550 esuberi annunciati dal piano industriale della Thyssen Krupp che per le organizzazioni sindacali potrebbero addirittura raddoppiarsi. Il corteo è partito poco dopo le 15 dai cancelli di viale Brin e attraversando via Breda e il quartiere di Borgo Bovio ha occupato la superstrada all’altezza di San Carlo bloccando il tratto tra le uscite di Terni Nord e Terni Est con il traffico che si è quindi riversato sul centro creando lunghe code e disagi. «Il progetto della Tk rischia di cancellare la storia industriale ternana in quanto non dà prospettive, prevede nell’immediato la perdita di circa 1000 posti di lavoro, dimezza le produzioni inox e prefigura uno smantellamento e la chiusura di interi reparti. Non permettiamo che i tedeschi facciano diventare Terni una città “fantasma”», hanno scritto le segreterie provinciali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uil, Fismic e Ugl nel volantino che ha accompagnato il corteo e le quattro ore di sciopero di ieri. Ma sono anche le parole che ogni operaio ormai snocciola come una triste litania. In fabbrica la preoccupazione e la tensione sale gior- no dopo giorno anche perché cominciando a circolare indiscrezioni che a giorni potrebbero partire le prime lettere di licenziamento. «Provocazioni», le etichetta un sindacalista. Fatto sta che in alcuni reparti si stanno già prendendo le misure per riorganizzare e razionalizzare gli impianti e i capiservizio stanno già facendo i conti su quante persone verranno tagliate già a partire da settembre. Una data che in pratica è già domani visto che ad agosto per oltre venti giorni l’intero stabilimento sarà fermo per la lunga e inedita pausa estiva. «Chi pensa di risolvere le questioni a settembre si sbaglia, la partita va giocata in questi giorni altrimenti si In sciopero della fame Andrea Maurelli La protesta Alcuni momenti dello sciopero con il conseguente blocco della superstrada dei lavori dell’acciaieria, secondo le stime a riversarsi in strada sarebbero stati in 1.500 corre il pericolo che l’azienda agisca in maniera unilaterale», ha detto il segretario della Fim, Riccardo Marcelli, ricevuto ieri pomeriggio in consiglio comunale insieme agli altri rappresentanti dei metalmeccanici. Anche per questo sindacati e rsu sono pronti dopo l’iniziativa di ieri ad alzare il tono dello scontro. «Non escludiamo azioni eclatanti», ha detto nel suo intervento a palazzo Spada Claudio Cipolla della Fiom. Alla voce “azioni In fabbrica si comincia a parlare di imminenti lettere di licenziamento I sindacati: «Provocazioni». Ma da settembre i tagli potrebbero partire eclatanti” c’è chi in fabbrica ha proposto di chiedere al Comune di sospendere per protesta l’attività istituzionale, di occupare il consiglio comunale. Con ogni probabilità già giovedì potrebbe esserci un nuovo sciopero e una manifestazione di protesta alla stazione che già rimanda alla mente gli scontri del giugno 2013 e la manganellata/ombrellata al sindaco Di Girolamo. Si pensa anche a manifestazioni a Essen, quartiere generale della Tk, oppure di nuovo a Bruxelles. Il segretario della Fiom, infatti, è tornato a chiamare in causa le responsabilità della Commissione Europea in tutta la vicenda. «Tk non ha mai nascosto la volontà di vendere Ast dopo averla dovuta riacquistare da Outokumpu - ha detto Cipolla - invece di far passare due anni come si dice la Ue potrebbe obbligare Tk a venderla subito per evitare che lo stabilimento venga ridimensionato e depotenziato». Il segretario della Uilm, Nicola Pasini, pur accogliendo favorevolmente la notizia della visita del premier Renzi, non ha mancato di evidenziare le responsabilità del Mise «dove il tavolo istituzionale che ha istruito la vertenza non ha svolto il suo ruolo in maniera adeguata». «Il Governo - commentano il segretario generale dell’Ugl metalmeccanici e il delegato nazionale alla siderurgia Daniele Francescangeli - crei immediatamente le condizioni per far sì che si riapra la trattativa sul piano di Tk per l’Ast che, se non cambierà, avrà ricadute gravissime ed inaccettabili a livello occupazionale. Solo con il dialogo sarà possibile arrivare ad una soluzione». In mattinata, prima dello sciopero e del corteo, i segretari regionali e provinciali di Cgil, Cisl e Uil avevano chiuso il giro di incontri iniziati con parlamentari ed eurodeputati (oggi alla Cisl arriverà Simona Bonfaè del Pd) ricevendo i rappresentanti delle associazioni datoriali che hanno condiviso il giudizio negativo sul piano della Tk. C’era la Cna, Confapi e la Lega delle cooperative, assente la rappresentanza di Confindustria. «Singolare e incomprensibile - commentano i sindacati - dato che l’associazione dovrebbe essere uno dei soggetti maggiormente interessati a mantenere le caratteristiche industriali dell’Umbria e a difendere il polo siderurgico ternano». VINCENZO CARDUCCI Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria Camera di commercio Perugia Le sedi di via Cacciatori delle Alpi e via Catanelli aperte fino alle 14.45 Nel mese di agosto chiusura anticipata tutti i venerdì PERUGIA - La Camera di commercio di Perugia comunica agli utenti che per tutti i venerdì del mese di agosto (quindi l’1, l’8, il 22 e il 29) le sedi perugine dell’Ente situate in via Cacciatori delle Alpi ed in via Catanelli, come già accaduto negli ultimi anni, chiuderanno alle 14.45 per ragioni di risparmio di spesa nel periodo meno intenso di attività lavorativa. 26 Enti camerali, associazioni pronte alla difesa Dodici categorie in campo contro la decisione del Governo Renzi di tagliare del 50% i diritti annuali La proposta alternativa umbra di ANDREA LUCCIOLI PERUGIA - Come mettere insieme 12 associazioni di categoria che ogni tanto si guardano di traverso? Basta parlare del decreto legge del 24 giugno 2014 n. 90 firmato dal Governo Renzi. Testo che all’articolo 28 dispone che, a partire dal gennaio del 2015, ci sarà una riduzione del diritto camerale pagato dalle aziende alla Camera di commercio pari al 50% dell’importo attuale. Una previsione rimandata al mittente: «Così si fanno morire le piccole e medie imprese umbre», hanno tuonato le 12 associazioni regionali. Dall’agricoltura al commercio passando per l’industria: Cia, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confartigianto, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confimi, Confindustria e Legacoop si sono strette per dire “no” ad un provvedimento che rischia di far saltare 10 milioni di euro annui di investimenti sul territorio fatti dagli enti came- >>> rali umbri. In un momento di crisi, spiegano le 12 associazioni, quelle risorse sono linfa vitale per tutti, in primis per le Pmi. Non solo. Con quei soldi si è sostenuto negli anni l’aeroporto San Francesco d’Assisi, senza dimenticare I milioni di euro il grande impegno di investimenti Il tavolo della conferenza stampa di ieri finanziario relativo alla Quadrilatero sul territorio (la società che sta menticare il ruolo della semplice riduzione del diritannui potenzialultimando la Ss 77 che in questi anni to camerale. E qui si aggancia la mente a rischio “Val di Chiesti” e che hanno avuto le Came- proposta umbra di riorganizzaziolavora alla “Perugia-Anre». Si parla così, in un ne del sistema attraverso una semcona”. documento unitario, di una plificazione degli adempimenti e Il “muro” delle associazioni di “leva” economica che gli Enti ca- una riduzione dei costi a carico categoria umbre non fa sconti sul- merali hanno attivato di pari passo delle imprese, un taglio del numela riduzione del 50% del diritto con le Amministrazioni locali e ro degli enti partecipati, degli amministratori e via dicendo. Per camerale, ma “apre” sul versante che deve essere tutelata. della riduzione della burocrazia, Il decreto Renzi viene visto co- questo è stata presentata una piatche poi è il vero fulcro del prov- me un «boomerang» dagli esiti in- taforma alternativa che prevede vedimento del Governo Renzi. certi e che rischia di penalizzare diversi punti chiave. Al primo poLe parole sono dirette ai parla- l’intero territorio. Detto questo, sto c’è la volontà di arrivare ad mentari umbri e all’Esecutivo: però, le associazioni di categoria una riforma del sistema camerale «Siamo favorevoli alla riduzione hanno ben in mente che la neces- che porti ad una ridefinizione deldei costi, ma non dobbiamo di- sità del Governo va ben al di là la “mission” delle Camere im- 10 prontata ai principi della semplificazione burocratica. C’è poi la necessità di una razionalizzione sistema di partecipazioni e società in-house; via libera ad una diversa articolazione della rappresentanza all’interno dei consigli e delle giunte camerali: sì ad una revisione del diritto annuale che non vada però a penalizzare gli interventi economici; via libera, infine, all’elaborazione del progetto di fusione delle Camere di Perugia e Terni nell’unica Camera di commercio dell’Umbria. Tanti buoni propositi, ma basteranno? Segue dalla prima “Case delle imprese”, quelle entrate risibili dai servizi (...) Dall’altro lato, altrettanto giustamente, hanno messo in campo una serie di proposte per razionalizzare e semplificare, riducendo i costi e abbassando per questa via il diritto camerale pagato dalle imprese, salvando tuttavia le risorse destinate agli investimenti per lo sviluppo. In più, hanno dato il via libera alla creazione di un’unica Camera di commercio regionale, in luogo delle due provinciali. Una risposta intelligente alla mossa del Governo Renzi, che aveva messo sul piatto la riduzione del 50% del pagamento del diritto camerale con la soddisfazione della stragrande maggioranza delle aziende, che evidentemente non sentono la “casa delle imprese” come propria e quindi, per loro, meno pagano meglio è. Le associazioni imprenditoriali, anch’esse in crisi di rappresentanza, non hanno fatto muro contro la mossa del Governo ma hanno colto la sfida dell’aumento dell’efficienza degli enti camerali, senza mettere in campo una battaglia di retroguardia che avrebbe allargato il solco con la propria base. C’è un punto, però, su cui il dibattito intorno all’elezione dei nuovi vertici camerali umbri dovrebbe fare chiarezza e attuare un rilancio. La riforma degli anni Novanta, quella che la fece finita con i vertici delle Camere di commercio nominati dal Ministero e mise in mano gli enti camerali alle associazioni imprenditoriali, prevedeva il finanziamento di questi enti garantito da 3 pilastri: il diritto camerale, i proventi dei servizi, i diritti di segreteria. A distanza di 20 anni, basta guardare i bilanci di tutte le Camere di commercio, il pilastro che garantisce la stragrande maggioranza delle entrate è quello dei diritti camerali. Stando ai bilancio 2013, il diritto camerale pagato dalle imprese a Perugia rappresenta il 70,7% delle entrate correnti, a Terni il 76,1%, a Roma il 77%, a Viterbo l’80,3%, Ad Ancona il 74% e così, via. Solo a Milano si attesta sotto il 70%, esattamente al 67,2%. Le entrate da servizi, invece, sono risibili: l’1,3% a Perugia, l’1,2% a Terni, l’1,8% ad Ancona, l’1,4% a Roma. Solo a Milano sono un po’ più alte, al 3,5%. Insomma, il sospetto è che, per far entrare i soldi, si sia scelta la strada più facile, puntando troppo sul diritto camerale pagato dalle imprese e poco sui servizi. Speriamo che, quando parlano di riorganizzazione degli enti camerali, le associazioni imprenditoriali umbre intendano anche questo. Perché qui il tema è di verificare la produttività, quindi l’efficacia e l’efficienza, della produzione dei servizi da parte delle Camere di commercio. Non vorremmo che si sia passati dalle nomine del Ministero alla “casa delle imprese”, ma che il burocraticismo inefficiente sia stato solo scalfito. Non sarebbe male, ad esempio, se le Camere di commercio umbre - o la Camera di commercio regionale, se come sembra si procederà alla fusione - effettuassero degli “audit” con le imprese - o almeno con ampi campioni rappresentativi di esse - per valutare il grado di soddisfazione, la percezione o meno dell’efficienza da parte delle aziende che usufruiscono dei servizi. E sarà bene chiarire fin d’ora agli apparati di Terni e Perugia che andranno a fondersi, sempre che la Camera di commercio regionale diventi realtà, che il riassetto dovrà aumentare la produttività e allargare i servizi, rendendoli più rapidi ed efficaci. Senza rendite di posizione per nessuno. Ovviamente, ci saranno i sindacati con cui confrontarsi (tra i dipendenti pubblici e parapubblici hanno il loro core business in termini di tessere), ma se non si riuscirà a coinvolgerli bisognerà fare a meno del loro contributo e andare avanti. In gioco c’è la credibilità, agli occhi delle imprese, delle Camere di commercio e delle associazioni imprenditoriali che le gestiscono. Di questi tempi, scherzare col fuoco è pericoloso, si rischia di bruciarsi. GIUSEPPE CASTELLINI Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria economiaUMBRIA “Tassa” bancaria da 202 milioni La pagano gli umbri agli istituti di credito a causa degli interessi più alti della media di BRUNO COLETTA PERUGIA - La “tassa” bancaria annua pagata dagli umbri alle banche è almeno, ad essere prudenti, di 202,4 milioni di euro se si fa il confronto con la media nazionale e di 128,9 milioni se, invece, il confronto si fa con il centro. In sostanza, sono le cifre che famiglie e imprese umbre pagano in più all’anno, a causa degli interessi bancari più elevati, sui prestiti ricevuti dagli istituti di credito. In altre parole, se i tassi di interesse bancari praticati in Umbria fossero in linea con la media nazionale, famiglie e imprese della regione pagherebbero 202,4 milioni di interessi in meno l’anno (allo stesso modo, se i tassi di interesse bancari praticati in Umbria fossero come quelli del Centro, il risparmio sarebbe di 128,9 milioni di euro annui). LE RAGIONI DELLA “TASSA BANCARIA” Che gli umbri paghino più caro il denaro preso a prestito non è un fatto nuovo, ma una costante da anni. Il motivo principale è che le sofferenze bancarie (ossia i prestiti che le banche hanno con soggetti in stato d'insolvenza o in situazioni equiparabili, e che pertanto non sono in grado di restituire quanto ricevuto) nella regione storicamente rappresentano, rispetto alla media nazionale e a quella del Centro, una percentuale più elevata degli impieghi. Insomma, poiché in Umbria il credito è più rischioso, costa più caro. Il secondo motivo è che, date le dimensioni finanziarie ridotte della regione (gli impieghi ammontano, nel I trimestre 2014, a 21,352 miliardi di euro, l’1,16% del totale nazionale), i costi bancari fissi si spalmano su una OGGI A TODI Assemblea quadri e delegati di Cgil, Cisl e Uil PERUGIA - “Per un fisco più equo, per pensioni più giuste”: è questo il titolo scelto per l’assemblea regionale dei quadri e dei delegati di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria che si tiene oggi, presso l’Europalace Hotel di Todi, in località Ponte Rio, con inizio alle ore 10. Tra i temi che saranno trattati quello della Piattaforma nazionale fisco e previdenza, il processo di deindustrializzazione umbro con la vicenda ThyssenKrupp e le principali questioni regionali. Un check-up, insomma, dei problemi e della proposte in vista della ripartenza settembrina, dopo la pausa estiva. All’assemblea regionale dei quadri e delegati dei tre sindacati confederali umbri interverranno tra gli altri i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil (Mario Bravi, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini). Le conclusioni dei lavori saranno affidate ad Annamaria Furlan, segretario generale aggiunto Cisl nazionale. 27 revoca. Il tasso di interesse medio pagato da famiglie e imprese umbre - i dati si riferiscono sempre al I trimestre 2014 - è il 7,7% (che arriva al 9,99% per le sole operazioni a revoca, mentre in Italia il tasso medio di queste operazioni è il 6,93% e nel Centro il 7,48%), contro il 6,04% pagato in media in Italia e il 6,96% nel Centro. Su una somma di finanziamenti per cassa utilizzati di 12,403 miliardi, la “tassa bancaria” ossia quanto gli umbri complessivamente versano in più di interessi rispetto a quello che pagherebbero se il tasso di interesse fosse uguale a quello medio nazionale - è 198,4 milioni l’anno (125,3 milioni se il confronto si fa con il Centro). A questa La spiegazione Il costo del denaro nella regione è più caro perché le sofferenze sono più elevate: 13,54% contro l’8,94% dell’Italia e l’8,02% del Centro Clienti agli sportelli di un istituto di credito, il costo del denaro in Umbria è più caro rispetto alle medie nazionale e del Centro Il peso I maggiori interessi ammontano a oltre 554.000 euro al giorno base ridotta e quindi pesano di più rispetto a regioni in cui, date le dimensioni del mercato creditizio, possono spalmarsi su una base più larga. Una situazione, quella delle sofferenze bancarie in Umbria, che, durante la recessione, si è ulteriormente appesantita, sia rispetto alla media nazionale, sia nei confronti di quella del Centro. Nel I trimestre 2014, riporta l’ultimo bollettino statistico della Banca d’Italia, le sofferenze nella regione sono il 13,54% degli impieghi (in altre parole, ogni 100 euro erogati non ve vengono restituiti 13,64), contro l’8,94% della media nazionale e l’8,02% di quella del Centro. Stesso di scorso per i crediti incagliati (ossia quelli che riguardano soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà, che però è prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo) che, sempre nel I trimestre 2014, in Um- bria rappresentano il 7% degli impieghi, rispetto al 5,4% della media nazionale e al 4,2% del Centro. In definitiva, tra sofferenze e crediti incagliati, in Umbria siamo al 20,54% degli impieghi, il che rende il credito più rischioso sia rispetto alla media nazionale, dove la somma sofferenze+incagli è al 14,34%, sia nei confronti di quella del Centro, dove la somma è pari al 12,24%. In valori assoluti, in Umbria le sofferenze ammontano a 2,893 miliardi di euro, e i crediti incagliati a 1,484 miliardi (la somma delle due voci è, dunque, pari a 4,377 miliardi, su un totale di 21,352 miliardi di impieghi). IL CALCOLO DELLA “TASSA” BANCARIA Il grosso della “tassa” bancaria pagata dagli umbri riguarda i finanziamenti per cassa, autoliquidanti e a I PRESTITI 21,352 I miliardi erogati L’ammontare totale degli impieghi in Umbria al I trimestre 2014 INTERESSI 7,7% Soldi per cassa Il tasso medio in Umbria per le operazioni autoliquidanti e a revoca cifra vanno aggiunti 3,9 miliardi di interessi annui pagati in più relativamente all’acquisto di immobili (sempre nel I trimestre 2014, il tasso praticato mediamente in Umbria è del 2,63%, contro il 2,53% dell’Italia e il 2,54% del Centro), per un totale di 202,4 miliardi rispetto alla media nazionale e di 128,9 milioni rispetto a quella del Centro. Per altre voci dei prestiti i calcoli sono più complicati e incerti, ma la tendenza è comunque di una maggior peso in Umbria del costo del denaro. Per cui le cifre riportate sulla penalizzazione del credito umbro sono, nella realtà, sottostimate. Insomma, la “tassa bancaria” sugli umbri c’è e non pesa poco (554mila euro al giorno di maggiori interessi pagati da famiglie e imprese, e come detto la cifre sono probabilmente inferiori a quelle reali). Anche se, va detto, giustificazioni per le banche ci sono. Confindustria Umbria, Morelli sale alla guida dei Trasporti Eletto il nuovo consiglio direttivo, tutti i nomi PERUGIA - Sarà Riccardo Morelli, della Morelli Logistica & Servizi di Narni, a guidare la sezione dei Trasporti di Confindustria Umbria per il prossimo biennio. Lo ha eletto l’assemblea delle imprese di Confindustria Umbria che operano nel settore dei trasporti e della logistica. Fondata nel 1965 la Morelli Logistica & Servizi, specializzata nei trasporti di materiali sfusi, è prossima al traguardo dei cinquant’anni ed è guidata dalla seconda generazione della famiglia. Vice presidente della Sezione sarà Alberto Forini, dell’azienda Forini di Bastia Umbra. «Mi accingo a cominciare questo percorso alla guida della sezione Trasporti - ha sottolineato Morelli dopo il suo insediamento - sapendo di assumere una responsabilità rilevante, consapevole che all’interno della Sezione convivono aziende eterogenee sia per tipologie trasportistiche sia per i bacini di utenza serviti. Il mio primo compito sarà, quindi, quello di amalgamare queste due anime soprattutto attraverso un percorso costituito da iniziative concrete da realizzare con il coinvolgimento di tutti i consiglieri». La situazione di crisi che si protrae da anni ha particolarmente colpito le aziende del settore dei trasporti. «Anche per questo - ha aggiunto Morelli - dobbiamo fare un passo in avanti nell’evoluzione culturale d’impresa cominciando a collaborare e, pur mantenendo la nostra identità, lasciare da parte i timori. In questo le reti d’impresa hanno dato risultati molto positivi che dobbiamo tenere in considerazione per le nostre scelte future». Infrastrutture, formazione, rapporti istituzionali sono alcuni degli elementi del programma del presidente Morelli, il quale ha rimarcato la necessità di dare un taglio molto pratico all’attività della Sezione «in modo da poter avere risposte chiare e certe ai problemi sollevati». «Sarà importante - ha aggiunto rafforzare i rapporti istituzionali e sviluppare confronti con i principali interlocutori (Dogana, Polizia stradale e Motorizzazione), anche denunciando attività abusive, monitorare in modo costante lo stato di avanzamento delle piattaforme logistiche in costruzione in Umbria e, per quanto attiene alla formazione, Riccardo Morelli, neo presidente della Sezione Trasporti dell’associazione degli industriali umbri progettare dei percorsi formativi soprattutto in materia gestionale con particolare attenzione alla contabilità industriale, patrimonio di base di ogni imprenditore». Questa la composizione del consiglio direttivo: presidente, Riccardo Morelli, (Morelli Logistica & Servizi, Narni); vicepresidente, Alberto Forini, (A. Forini di Renzo & Orlando Forini, Bastia Umbra); rappresentante Piccole imprese, Marco Ferretti (F.lli Ferretti, Perugia); Massimo Asciutti (Asciutti – Terni); Filippo Arcidiacono (Nizzi, Terni); Umbro Bernardini (Bernardini, Terni); Leonardo Baccarelli (Socobit, Todi); Gianfranco Buini (Delta Service, Bastia Umbra); Flavio Cecchetti (Susa, Perugia); Luciano Ciotti (Etruria Spedizioni, Orvieto); Paola Colaiacovo (Tra.Cem., Gubbio); Giuseppe Contessa (Contessa Trasporti, Terni); Sandro Cucina (Consorzio Autotrasportatori Bastardo, Giano dell’Umbria); Domenico Di Biagi (Di Biagi Costantino, Terni); Silvia Folignoli (Esseeffe Srl, Foligno); Guido Gioia (Sulga, Perugia); Romeo Leorsini (Leorsini Romeo e C., Acquasparta); Gianfranco Mannarini (Autoservizi Fonti, Città di Castello); Stefano Mansani (Ferrovie dello Stato, Perugia); Umberto Moretti (Moretti Leandro Autotrasporti, Bastia); Maurizio Mori (Mori Augusto e Adriano, Gubbio); Angelo Franco Pasquinelli (F.lli Pasquinelli, Acquasparta); Franco Viola (Umbria Tpl e Mobilità, Perugia). Martedì 29 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria 28 economiaUMBRIA Cresce la fiducia delle imprese L’indice a luglio balza a 90,9, lo stesso mese di un anno fa era a 83,3 PERUGIA - La fiducia delle imprese aumenta a luglio rispetto a giugno e, nei confronti di luglio 2013, fa un grosso balzo in avanti. Una crescita che, su base tendenziale (ossia facendo il confronto tra luglio 2014 e luglio 2013), è simile a quella relativa alla fiducia dei consumatori che però, su base congiunturale, mostra un arretramento della fiducia tra luglio 2014 I settori Il manifatturiero mostra ancora difficoltà, le costruzioni danno cenni di un qualche risveglio, i servizi sono quelli che mostrano più ottimismo e il precedente mese di giugno. Lo rileva l’Istat. A luglio 2013 il clima di fiducia delle imprese presentava un indice di 83,3 (fatto 100 l’indice di fiducia mostrato nel 2005), che fa un balzo a 90,9 a luglio 2014. Come detto, aumento anche rispetto al precedente mese di giugno, quando l’indice era 88,2. «L’indice complessivo - fa presente l’Istat - è la sintesi di aumenti della fiducia delle imprese dei servizi di mercato, di costruzione, del commercio al dettaglio e della lieve diminuzione della fiducia delle imprese manifatturiere». L’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere si riduce a 99,7 da 99,9 di giugno. Migliorano le attese di produzione (da 6 a 8 il saldo), ma peggiorano i giudizi sugli ordini (da -21 a -23); il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino rimane stabile a zero. L’analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie indica un miglioramento dell’indicatore per i beni di consumo (da 98,0 a 98,2) e un peggioramento per i beni intermedi (da 103 a 102,2) e per i beni strumentali (da 98,2 a 97,3). L’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione sale a 83,2 da 81,6 di giugno. Migliorano le attese sull’occupazione (da -22 a -14), ma peggiorano i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (da -44 a -45). L’indice del clima di fiducia delle imprese dei servizi sale a 92,5 da 88,1 di giugno. Crescono i giudizi e le attese sugli ordini (da -16 a -5 e da -10 a -7, i rispettivi saldi), mentre si contraggono le aspettative Un’immagine che esprime bene il concetto di aumento sull’andamento dell’economia in generale, che passano da -19 a 23. Nel commercio al dettaglio, l’indice del clima di fiducia sale a 101,8 da 101,4 di giugno. L’indice si conferma sui valori del mese precedente sia nella grande distri- buzione (a 101,0) sia in quella tradizionale (a 102,7). Quanto ai consumatori, l’indice di fiducia, come già rilevato nei giorni scorsi su queste colonne, è invece salito da 97,3 a 104,6 tra luglio 2013 e luglio 2014, mentre è calato da 105,6 a 104,6 tra giugno e luglio. AEROPORTO SAN FRANCESCO DI ASSISI Nuovo record, e da oggi si parte per la Tunisia ASSISI - Hanno raggiunto quota 1.816 i passeggeri transitati in un solo giorno presso l’aeroporto “San Francesco d’Assisi”. Nella giornata di domenica scorsa è stato registrato il nuovo record storico giornaliero che va a superare il precedente (il numero raggiunto era 1.759 passeggeri) registrato nell’agosto scorso e che arriva grazie ad un riempimento medio degli aeromobili superiore al 90% della loro capienza e ad un intenso traffico di voli privati ed executive. Nel dettaglio, il collegamento più gettonato nella giornata di domenica è stato quello con Trapani, che ha fat- to registrare una media di riempimento del 97,9%, seguito da Londra Stansted (96,3%), Bruxelles Charleroi (93,4%), Barcellona Girona (90,5%) e Bucarest Otopeni (83,6%). Cresce e si consolida anche il nuovo volo da/per Olbia operato da Tourgest. Ricordiamo infine che a partire proprio da oggi prenderà il via il nuovo collegamento charter (Tour Operator InViaggi) Perugia - Monastir, città della Tunisia che si trova sulla estremità meridionale del Golfo di Hammamet, che sarà operativo fino ad inizio settembre prossimo. L’intesa Aumento di 55 euro Lavoratori del tessile-moda, rinnovato il contratto PERUGIA - Rinnovato il contratto nazionale dei lavoratori dei comparti dell’area tessile-moda, abbigliamento, calzature, occhiali e lavanderie, che era scaduto il 31 dicembre 2012. L’intesa sottoscritta prevede un aumento sui minimi tabellari di 65 euro lordi nel triennio (3° livello), suddiviso in tre tranche: dal primo agosto 2014, 25 euro; dal primo aprile 2015, 25 euro; dal primo maggio 2016, 15 euro. Una “una tantum” di 105 euro coprirà i mesi di vacanza contrattuale. L’intesa raggiunta, secondo sindacati e associazioni di categoria, migliora diverse parti normative, a cominciare dalle relazioni industriali, rafforzando il ruolo del Comitato di indirizzo all’interno dell'Osservatorio per le politiche di sviluppo e la legalità. Una novità significativa - «assoluta nel settore artigiano», notano sindacati e associazioni datoriali - è la normativa sul “frazionamento” per le ore del congedo parentale e il riconoscimento dei corsi in lingua italiana per i lavoratori immigrati; l’allungamento a 24 mesi (precedentemente erano 12, ndr) del periodo di comporto per malattie di lunga durata. Di rilievo, viene rimarcato dai firmatari del contratto, l’introduzione di un nuovo articolo relativo alla responsabilità sociale dell’impresa e la condivisione tra le parti di un importante documento sulle linee strategiche di politica industriale. Seguici anche su SPOLETO ORVIETO Operaia travolta in fabbrica da un mezzo meccanico A Martedì 29 luglio 2014 Anno XXXII n. 207 - euro 1,20 www.corrieredellumbria.it w.corrieredellumbria.it ASSISI Allavoro perunadittaorvietana idueoperaimorti adAprilia A a pagina 30 CASTIGLIONE DEL LAGO Suor Cristina in città per rinnovare i suoi voti A a pagina 36 Carne senza certificati sequestrata in macelleria A a pagina 23 Terni Esplode la protesta contro il piano Ast mentre il premier annuncia una sua visita in agosto Duemila in corteo sul raccordo ha annunciato che in agosto sarà a Terni per incontrare i lavoratori dell’Ast in lotta. Oggi Cgil, Cisl e Uil adotterano nuove iniziative di lotta su scala regionale. a pagina 7 a pagina 8 Renzi scrive ai suoi Grillo: “Guerriglia democratica” A TERNI a pagina 3 Listed’attesa, tetto massimo di30 giorni Trenta giorni. E’ questa la soglia massima prevista dal nuovo piano per abbattere le liste d’attesa in sanità. Ieri il progetto è statocondiviso con i sindacati e le associazioni degli operatori. Tra le novità arrivano anche contratti a tempo determinato per giovani medici specialisti inoccupati e la rimodulazione dei budget con le strutture private accreditate. E’ prevista anche la collaborazione con le aziende dei professionisti privati non collocati a riposo. Ma il cuore del provvedimento è l’estensione delle visite a tutto l’arco della giornata, sera compresa, e nei week end. Riforme A Piano sanità A PERUGIA ITALIA & MONDO Appello del premier ai senatori della maggioranza a pagina 22 Più di duemila persone hanno manifestato ieri pomeriggio, bloccando il traffico sul raccordo Terni-Orte in segno di protesta contro il piano lacrime e sangue varato dalla ThyssenKrupp. Intanto il premier Matteo Renzi A A Antonio Mosca In Umbria abbinamento opzionale con: “Chi sa fare la torta di mele trova marito” Euro 8,80; “Aquiloni” Euro 8,80; + il prezzo del quotidiano Napoli Passante di 75 anni ucciso per errore con un colpo di pistola A Magione Presa ancora di mira la villetta di una famiglia di Sant’Arcangelo. “Non sappiamo più cosa fare” Ladri in casa per la settima volta, è un incubo A MAGIONE L’abitazione di una famiglia di Sant’Arcangelo, a poche centinaiadi metri dal Trasimeno, è stata presa di mira ancora una volta da una banda di ladri. Con quello tentato nella notte fra sabato e domenica i colpi sono ben sette dal 2008 a oggi. “Non so più cosa fare si sfoga il proprietario - e ormai non dormiamo più”. a pagina 5 Calendario serie A Subito Roma-Fiorentina Allegri ritrova il Milan alla terza giornata A nello sport A Perugia Colpo fotocopia lo scorso anno. Rubati cosmetici Spaccata alla profumeria Limoni ancora nel mirino dei malviventi Vetrine rotte Alla Limoni A a pagina 17 a pagina 22 CONTRAPPUNTO SELLANO Grave bambino di 10 anni investito in bici da un’auto La politica dei volti nuovi di Leonardo Caponi A La settimana scorsa due apicali del A Pd umbro, il segretario regionale e quello cittadino, hanno tenuto una conferenza stampa di riflessione sulla sconfitta di Perugia. a pagina 30 [continua a pagina 18] DELL’UMBRIA CORRIERE UMBRIA t Martedì 29 Luglio 2014 7 Via Pievaiola, 166 F-6 Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] Se ne parlerà oggi all’assemblea unitaria di Todi Mobilitazione regionale a settembre Vertenza acciaierie Lavoratori in lotta A TERNI Oggi, nel corso dell’assemblea unitaria di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, che si svolgerà a Todi, si definiranno le ulteriori iniziative di mobilitazione e di lotta che culmineranno a settembre con una grande manifestazione regionale. L’Umbria intera si fermerà per l’Ast. B In più di duemila hanno sfilato contro i tagli annunciati dal piano Tk Traffico in tilt per ore. Confindustria non va all’incontro con i sindacati Alta tensione all’Ast Una marea umana blocca il raccordo di Antonio Mosca A TERNI - La canicola estiva non ha tolto le forze ai lavoratori delle acciaierie che ieri pomeriggio si sono riversati in massa sul raccordo Terni-Orte per bloccare la circolazione. Una protesta estrema per sollecitare l’attenzione sul dramma che sta vivendo un’intera città e la sua fabbrica che dà lavoro a 2.800 persone e rappresenta il 20 per cento del Pil umbro. In più di duemila, secondo le stime sindacali, sono usciti dai cancelli di viale Brin e delle altre aziende partecipate per ritrovarsi a Borgo Bovio da cui sono defluiti verso lo svincolo Terni est, nei pressi di San Carlo. In pochi minuti si sono formate code di auto e camion mentre i lavoratori, per la gran parte giovani sotto i 40 anni, sfilavano dietro lo striscione rosso delle Rsu e urlavano slogan contro ThyssenKrupp e il pianoda 550 esuberi in due anni. Il traffico è rimasto bloccato fra Terni nord e l’uscita di San Carlo, fino all’innesto con la Flaminia per Spoleto. In allerta le forze di polizia che hanno organizzato un cordone di sicurezzaattorno ai manifestanti. Ma tutto si è svolto in modo pacifico, senza tafferuglie, intorno alle 18, la situazione è ritornata alla normalità. Il corteo si è snodato tra le case di Borgo Bovio e tanti cittadini si sono uniti al corteo. - Confronto. La giornata era iniziata ieri mattina con l’incontro con le associazioni imprenditoriali, l’ultimo di quelli programmati dai sindacati. Nella sala riunioni della Cgil si erano presentati i rappresentanti di Confartigianato, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Confapi e Lega delle cooperative mentre non aveva risposto all’invito Confindustria. “Da parteloro- ha commentato il segretario della Cgil dell’Umbria, Mario Bravi - un silenzio assordante su tutta que- In duemila sul raccordo Riuscita la mobilitazione indetta dai sindacati contro il piano della Tk-Ast (Foto Stefano Principi) di materiali prodotti, per la na- sciano sperare nulla di buono tura del ciclo produttivo che per il prossimo futuro. Dopo vede l’utilizzo di forni elettrici l’incontro in Cgil i rappresentanti delle 5 sigle (quindi con più sindacali si sono contenuto imrecati a palazzo patto ambientaSi preparano Bazzani dove sole) e peril riutiliznuove no stati ricevuti zo di rottami per iniziative dal prefetto di la produzione”. Terni, Gianfeli-Tagli. Preoccua mantenere le caratteristiche sta vicenda”. di lotta ce Bellesini, che panti,peri sindaSecondo i sindacati “appare industriali della regione e duneclatanti si tiene costantecati, anche le singolare e incomprensibile que a difendere il polo siderurmente aggiornacondizioni di sil’assenza di Confindustria gico ternano”. curezza in fabbrica. I 50 milio- to sull’evolversi della vicenda. Umbria dato che l’associazio- Gli incontri avviati in questi ulni di tagli annui, annunciati Assenti giustificati dal corteo ne dovrebbe essere uno dei sog- timi giorni, anche con i parlaper le manutenzioni, non la- di ieri pomeriggio i consiglieri getti maggiormente interessati mentari e le istituzioni locali, comunali e il sindaco, impegnati nella riunione dell’assemblea di palazzo Spada che si è occupata proprio della vertenMarini e Di Girolamo: “Una questione nazionale”. L’operaio Maurelli continua lo sciopero della fame za acciaio. L’obiettivo dei sindacati è conquistare una vasta eco anche sui media nazionali. “Dobbiamo imporci all’attenA TERNI zione della pubblica opinione Terni, Leopoldo Di Girolamo - harispo- spiega il segretario della Cgil sto in maniera positiva alle richieste del Per la vertenza Ast si muove anche il ternana, Attilio Romanelli territorio, dei sindacati, dei parlamentapresidente del consiglio Matteo Rencon tutti i mezzi a disposiziori umbri ed europei, e questo non può ziche in agosto sarà a Terni per inconne. Sempre nell’alveo della leessere che motivo di soddisfazione. La trare i lavoratori dell’Ast in lotta. Il galità, ma se necessario anche vertenza Ast ha sempre più una valenza premier - come ha comunicato l’onoforzando un po’ la mano”. nazionale. Mi auguro che questa attenrevole Walter Verini - ha infatti deci- Nuove proteste. Dopo le 4 ore zione del massimo vertice del governo so di dedicare il mese venturo a una di sciopero di ieri per oggi e docontribuisca a determinare quell’atto di serie di visite nei luoghi simbolo del mani non si prevedono altre responsabilità da parte di Thyslavoro. E’ stata dunque accolta la riiniziative, ma tra giovedì e vesenKrupp che è atteso a più livelli, quelchiesta di Andrea Maurelli, l’operaio nerdì - anticipa il segretario lo cioè del ritiro di un piano industriale ternano al quinto giorno dello sciopedella Fiom Claudio Cipolla che è irricevibile, privo di portata stratero della fame che però, nonostante “se non emergeranno novità gica e di investimenti significativi”. Sodtutto, ha deciso di non mollare. “In positive, torneremo a organizdisfazione per la presenza di Renzi a Tergioco - diceva durante il corteo di ieri zare altre iniziative di mobilitani è stata espressa anche dal presidente - c’è il futuro della città: continuerò zione”. della Provincia di Perugia, Guasticchi, nella mia lotta non violenta finchè - Chimica. Intanto il comitato mentre l’onorevole Giampiero Giulietti non porteremo davvero a casa il risuldegli ex lavoratori Basell ricorstesso presidente del consiglio a seguir- (Pd) ha inviato una lettera-appello al pretato che attendiamo”. daal premier Renzi, che arrive“La vicenda dell’Ast - ha commenta- la”. Stamane sono attese le comunica- mier. Solidarietà ai lavoratori in lotta, rà a Terni in agosto, di non dito la presidente della Regione Catiu- zioni della governatrice in consiglio re- infine, anche da parte di Carlo Smuramenticarsi delle vertenzeche riscia Marini - rappresenta una que- gionale proprio sul piano della Tk-Ast e glia, presidente nazionale dell’Anpi, l’asguardano le aziende chimiche stione nazionale. E’ dunque molto la mobilitazione in corso. “Il presidente sociazione nazionale dei partigiani. B del territorio. importante - ha aggiunto - che sia lo del consiglio - ha affermato il sindaco di A.Mo. La tensione resta alta. B hanno fatto emergere una sostanziale identità di vedute sulla necessità di un intervento diretto del presidente del consiglio nei confronti della commissione antitrust europea e della stessa multinazionale in difesa di uno dei siti strategici del manifatturiero italiano, come dichiarato dal viceministro De Vincenti. “Il sito di Terni affermano Cgil, Cisl e Uil - ha peculiarità specifiche che lo rendono altra cosa rispetto alle altre vertenze del comparto siderurgico nazionale, per tipo z Il premier Renzi in agosto sarà a Terni y Martedì 29 Luglio 2014 DELL’UMBRIA 8 CORRIERE u Umbria Proposte e idee dal festival di Jacopo Fo. Grande attenzione per la casa mobile mongola Il piano della Regione si arricchisce, incontro coi sindacati Ad Alcatraz il futuro diventa pulito e fa risparmiare le amministrazioni di Anna Lia Sabelli Fioretti A GUBBIO - Ad Alcatraz, la Libera Università di Jacopo Fo, in questi giorni non si sta parlando solo di un domani ecosostenibile, di innovazione tecnologica, di fonti energetiche “pulite”, ma anche di risparmio, in tutte le sue forme. Ed è forse questo il lato di Ecofuturo che riuscirà a solleticare, più di altre, l’attenzione degli enti locali, delle aziende e dei comuni cittadini. Ci sono, per esempio, delle lampadine che potranno far diminuire il costo dell’illuminazione di una città dell’80 per cento. C’è la dimostrazione pratica di come sia possibile costruire grazie a una enorme stampante in 3D in soli quattro giorni una casa d’emergenza in argilla e cemento, da utilizzare dopo terremoti o alluvioni al posto dei container (Wasp Project). Ma anche una compost toilette, una moto da trial elettrica, frullatori per bambini che funzionano pedalando la bici, scarpe realizzate con le gomme d’auto le piante che crescono senza terra con la cultura idroponica (Skanergy), i blocchi di legno mineralizzato mischiato al cemento per costruire case solide con isolamento termico in pelo di pecora, o anche le vanghe e le palette ergonometre provenienti dall’America (Radius)o la canapicoltura per re- Vita slow Jacopo Fo in uno stand del festival Ecofuturo in corso ad Alcatraz alizzare tessuti, corde, tappeti, pannelli isolanti, farina, cosmetici, vernici (Agraia). Alcatraz è un brulicare di persone, di incontri, di interviste, di proposte, di idee. Ogni giorno alla mensa siedono una media di 120 persone che aggiunte alle 50 che hanno scelto la tenda per soggiornare e ai normali visitatori porta il movimento giornaliero a oltre 200 persone. Nonostante questo tutto scorre nel rispetto della filosofia di vita slow portata avanti da Jacopo Fo negli anni. Chi sta agli stand chiacchiera, chi vuole seguire le presentazioni dei progetti si sposta passeggiando sul prato da una tensostruttura all’altra. C’è poi chi prende il sole sulle sdraio, chi arriva e chi parte (dal sorriso sembrano tutti soddisfatti) e chi si occupa dell’organizzazione, ma sempre senza correre o affannarsi. In partenza è Maurizio Olivieri, ex assessore all’ambiente di Montechiarugolo, vincitore assoluto del premio Comuni Virtuosi. Ha portato la sua testimonianza su come la “sua” amministrazione comunale, con 12 azioni messe in campo, è riuscito a promuovere un risparmio energetico (biogas, fotovoltaico, illuminazione comunale, ecc.) unico in Italia. Interessante anche l’intervento di Giovanni Maioli della Rete dei Comuni Solidali su come la Locride sia riuscita a trovare un modo di dare una mano all’annosa questione dell’emergenza profughi avendone anche un utile economico. Sono ormai molti i comuni del territorio che mettono a disposizione le loro case vuote per sei mesi prendendo i contributi ministeriali e impegnandosi a far fare agli immigrati un percorso formativo, sia nello studio della lingua italiana sia nell’apprendimento di un lavoro. Il modo giusto per evitare la microcriminalità. Tra le tante curiosità di Ecofuturo segnaliamo la yurta mongola, casa mobile usata dai popoli nomadi, in versione moderna realizzata in lana di pecora sarda e bambagia in doppio strato, con un grande lucernaio in plexiglas, una tensostruttura calda d’inverno e fresca d’estate, che non ha niente da invidiare a una casa vera, una sorta di Rolls Royce delle tende, con pavimento in legno e porta con i doppi vetri. E’ la chicca del villaggio ecologico costruito ad Alcatraz. B Maori e Guaitini: “Meno gravosa la raccolta firme con il dimezzamento del numero minimo” Legge regionale, le tre richieste dei Radicali A PERUGIA La legge elettorale per le regionali 2015 interessa e molto anche i piccoli partiti, movimenti e liste civiche che temono di fare la fine dell’ultima modifica targata 2010, quando a pochi mesi dal voto sono aumentate le firme di sostegno alle liste fondamentali per finire nella scheda elettorale. Radicali, Sinistra anti-capitalista e anche esponenti di associazioni politiche come il consigliere regionale Oliviero Dottorini hanno voluto mandare dei messaggi alla giunta e al consiglio regionale che saranno i registi della futura legge che, si dice, dovrebbe essere approvata entro il 30 settembre prossimo. Andrea Maori e Michele Guaitini - segretario e tesoriere di radicaliperugia.org - non entrano nel merito di collegi, sbarramenti e roba varia ma vogliono un ripristino della “democrazia popolare” e per questo hanno ribadito tre richieste specifiche: la previsione di clausole che rendano meno gravosa la raccolta firme con relativo dimezzamento del numero minimo. Attualmente ci vogliono 1750 firme per presentarsi in pro- Parere favorevole unanime sulla modifica al regolamento Sulla caccia con arco e frecce c’è il via libera della commissione A PERUGIA “La proposta di regolamento regionale che introduce la possibilità di usare l’arco nella caccia di selezione a cervidi e bovidi presenta tutti i requisiti richiesti dalle leggi nazionale e regionale in materia venatoria. Non vorrei che in Umbria si aprisse un altro tipo di sport e che da parte di alcuni si ritenesse la caccia all’assessore l’unica forma consentita”. Lo ha affermato l’assessore regionale alla Caccia, Fernanda Cecchini, introducendo i lavori della Consulta faunistico venatoria convocata per discutere del regolamento. In apertura della riunione, l’assessore ha ricostruito l’iter che ha portato alla proposta di modifica del regolamento, richiesta da tutte le associazioni venatorie e approvata all’unanimità dalla stessa Consulta: “La proposta di regolamento – ha ribadito – fissa con estremo rigore le modalità e i termini per estendere all’arco la caccia di selezione agli ungulati. Una pratica consentita dalla legge nazionale 157/92 ”. B vincia di Perugia con una propria lista e 1000 per quella di Terni. Chiedono anche una parita di trattamento che fino a oggi non c’è stata tra le liste fuori dal consiglio regionale e quelle invece che hanno un gruppo a Palazzo Cesaroni. Terzo aspetto: l’approvazione della legge elettorale nei termini più ristretti possibili per consentire a tutti i cittadini di poter conoscere le regole democratiche e poter partecipare, come previsto dalla Costituzione, alla competizione elettorale nel 2015. B Nicola Bossi Guerra alle liste d’attesa, nuova soglia a 30 giorni Assunti più medici A PERUGIA Il piano contro le liste d'attesa è stato presentato alle organizzazioni sindacali e professionali di tutto il comparto sanitario umbro. Il nuovo obiettivo è di giungere ai trenta giorni di soglia massima per ogni visita. Adesso in alcuni casi siamo a due anni. Arrivano anche contratti a tempo determinato per giovani medici specialisti inoccupati e la rimodulazione dei budget con le strutture private accreditate. Si prevede la collaborazione con le aziende pubbliche dei professionisti privati non collocati a riposo. "Il nostro impegno - ha affermato la presidente della Regione Catiuscia Marini - è quello di operare affinché sin da settembre entri a regime il piano che prevede innanzitutto in trenta giorni il tempo massimo entro cui le strutture sanitarie pubbliche dovranno garantire l'espletamento delle prestazioni programmabili di diagnostica e specialistica". Entro agosto le aziende sanitarie e ospedaliere dovranno garantire l'apertura degli ambulatori specialistici, con liste di attesa più numerose, il sabato, la domenica e i pomeriggi con orario prolungato fino alle ore 22. E ancora: turni di massimo utilizzo della strumentazione programmando un'apertura di 12 ore al giorno con professionisti a turno provenienti anche da altre aziende sanitarie. Obiettivo anche il riutilizzo dei posti nel caso si presentino annullamenti di prenotazioni garantendo una riassegnazione delle disponibilità alle priorità con più alta domanda per quella tipologia di agenda/prestazione. Il piano prevede anche l'attivazione del numero telefonico unico per i Cup e, inoltre, la nomina per ogni azienda di due referenti per le liste di attesa. Ecco le agende di prenotazione dinamiche (per la ridefinizione dell'offerta in base alla priorità con domanda più alta), e la rimodulazione della attività di backoffice dei Cup (controllo giornaliero delle agende, delle liste e controllo dell'appropriatezza prescrittiva ed erogativa, presa in carico del cittadino in caso di criticità). Non mancano prenotazione, annullamento e pagamento online delle prestazioniambulatoriali, utilizzando il sito www.cupumbria.it e quello di Poste Italiane www.poste.it. B DELL’UMBRIA CORRIERE z A NOCERA UMBRA ECONOMIA t Martedì 29 Luglio 2014 Redazione: via Pievaiola, 166 F-6 PERUGIA Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] SINDACATO È stato rinviato a giovedì l’incontro che avrebbe dovuto svolgersi questa mattina al ministero dello Sviluppo economico tra il governo e i sindacati della JP Industries. Visto il rinvio, voluto dal ministero e comunicato all’Rsu solo nel pomeriggio di ieri, sindacati e i lavoratori hanno deciso di rinviare anche la manifestazione in programma per oggi a Roma. Questa si svolgerà, quindi, in contemporanea con l’incontro convocato per discutere della situazione dell’azienda dopo le sentenze di annullamento della vendita di un parte JP INDUSTRIES, RIMANDATO L’INCONTRO consistente della ex Antonio Merloni al gruppo Porcarelli. Sono cinque i pullman che l’Rsu dello stabilimento nocerino ha preparato per i lavoratori che parteciperanno alla manifestazione. A loro si uniranno i pullman dei colleghi fabrianesi, ugualmente coinvolti nella vicenda. Oltre ai dipendenti della JP, i delegati sindacali hanno rivolto l’invito a unirsi a loro anche ai lavoratori della ex Merloni, non coinvolti direttamente, ma indirettamente, dalla sorte della JP Industries. Per lo stesso motivo, non è mancato l’appello alla cittadinanza ad unirsi ai lavoratori in una grande manifestazione che faccia sentire la voce di un intero territorio. "Così come accade a Terni e alle sue acciaie- P 11 rie - avevano precisato i delegati dell'Rsu Fim, Fiom e Uilm di Colle annunciando la manifestazione - è l'intera comunità che deve muoversi per difendere questa azienda. Ne va della tenuta occupazionale di un territorio con oltre 100.000 abitanti". Anche il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, ha aderito all'invito rivolto dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil a partecipare alla manifestazione. Invito che i sindacati hanno esteso ai primi cittadini delle città interessate alla vicenda. B Eirene Mirti y PROGETTI Le associazioni d’impresa in difesa ma con la proposta di un soggetto unitario “CAMERADICOMMERCIO UTILEALTERRITORIO MADARAZIONALIZZARE” z CENTRALE ENEL LA REGIONE PROMUOVE UN TAVOLO A PERUGIA La situazione della Centrale di Bastardo e la riorganizzazione della presenza dell’Enel in Umbria, sono stati gli argomenti al centro di un incontro che si è tenuto ieri tra gli assessori regionali all’Ambiente, Silvano Rometti, e allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi, e le Organizzazione sindacali. All’incontro erano presenti i rappresentanti delle segreterie regionali di Cgil-Cisl e Uil, i rappresentanti delle categorie Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil e della Rsu della centrale di Bastardo. "La Regione sta seguendo da sempre la questione, costruendo un percorso che eviti di compromettere la funzionalità dell’impianto e i livelli occupazionali” hanno riferito gli assessori Rometti e Riommi. E da qui è stato promossa la costituzione di un tavolo comune con Enel. La riunione è servita a confermare l’impegno di difendere la presenza di Enel e della centrale di Bastardo sul territorio umbro, scongiurando quindi la dismissione di una realtà industriale che ha dato molto al territorio e che potrà ancora dare. B y di Errico Mascioli A PERUGIA - Leassociazioni d’impresa umbre dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio-turismo-servizi, dell’industria, della cooperazione e delle pmi, sono scese in campo a difesa del sistema delle Camere di commercio, nel momento in cui il governo Renzi si appresta, dal 2015, a ridurre del 50 per cento il diritto camerale dovuto dalle imprese iscritte nei registri. Lo hanno fatto attraverso un documento di sintesi delle loro proposte di riforma degli enti camerali, presentato, ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa all’hotel Brufani di Perugia. Alla firma del documento comune, tramite il quale si intende anche sostenere il ruolo positivo svolto dagli enti camerali negli ultimi 15 anni, erano presenti i rappresentanti regionali di Cia, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confimi, Confindustria e Legacoop. “Va benissimo - ha affermato a nome di tutte le sigle Andrea Fora, presidente di Confcooperative Umbria l’intenzione di snellire la burocrazia riducendone i costi, ma non dimentichiamo che in questi 15 anni di operatività le camere umbre hanno assicurato, oltre alla funzione istituzionale della certificazione di impresa, un’azione di sostegno delle politiche di sviluppo in favore del sistema economico produttivo locale, nonché una leva economica che tutte le amministrazioni locali hanno potuto attivare rispetto a pro- grammi di animazione economica localistica. Queste risorse, che nell’ultimo decennio sono state dell’ordine circa 10 milioni di euro all’anno, sono state un moltiplicatore anche per i magri bilanci locali. Senza il sostegno del sistema camerale, inoltre, non si parlerebbe più da tempo dell’aeroporto di San Francesco e del grande impegno finanziario sulla Quadrilatero, assunto di concerto con la Regione Umbria, progetto sul quale andranno risorse superiori ai 30 milioni di euro. Quindi va bene avviare una riflessione complessiva sul sistema camerale, ma evitando di buttare via il bambino insieme all’acqua sporca. Del resto da tempo si stava riflettendo su come ottimizzare il sistema”. E il documento firmato dalle associazioni ha l’obiettivo di “sollecitare - ha continuato Andrea Fora - sul problema la massima attenzione dei parlamentari eletti in Umbria e del governo, invitandoli a riflettere su alcuni punti. In particolare, condividiamo la necessità di una riforma del sistema camerale, che ne ridefinisca la ‘mission’ nella funzione di servizio al sistema produttivo, mantenendo in capo alle Camere la gestione del registro delle imprese, informata ai principi della semplificazione burocratico-amministrativa e della efficienza, efficacia ed economicità, in una logica di sussidiarietà con i servizi erogati dal sistema di rappresentanza delle ditte. Diciamo di sì a una razionalizzazione dell’articolazione territoriale delle Camere e del loro sistema di partecipazioni e società inhouse, in base alla consisten- za numerica delle imprese e alla diversa dimensione territoriale. Siamo favorevoli a una diversa articolazione della rappresentanza all’interno dei consigli e delle giunte camerali, in base a dati certificati, senza penalizzare nel numero le presenze negli organismi, ma invece assicurandone una diminuzione dei costi della ‘governance’ e del controllo. Riteniamoopportuna una revisione dell’entità del diritto annuale, ancorandolo alla razionalizzazione della struttura e alla riorganizzazione funzionale del sistema, che non vada però a penalizzare gli interventi economici a favore delle imprese e del territorio. Manifestiamo, infine, la convinzione che si debba procedere, anche nelle more della riforma nazionale, alla immediata elaborazione di un progetto di fusione delle Camere di commercio di Perugia e Terni e di Unioncamere Umbria in un soggetto unitario denominato Camera di commercio dell’Umbria”. B z Al San Francesco decisivi i voli per Trapani, Londra, Bruxelles e Barcellona RECORD RAGGIUNTI 1.816 PASSEGGERI IN UN GIORNO A PERUGIA Altro traguardo per la Sase. Domenica è stato registrato il nuovo record storico giornaliero: 1816 i passeggeri transitati in un solo giorno al San Francesco, dato che va a superare il precedente record (1759) registrato nell’agosto scorso e che arriva grazie ad un riempimento medio degli aeromobili superiore al 90% della loro capienza e ad un intenso traffico di voli privati ed executive. Nel dettaglio, il collegamento più getto- nato domenica è stato quello con Trapani, che ha fatto registrare una media di riempimento del 97,9%, seguito da Londra Stansted (96,3%), Bruxelles Charleroi (93,4%), Barcellona Girona (90,5%) e Bucarest Otopeni (83,6%). Da oggi nuovo collegamento charter Perugia – Monastir (Tour Operator InViaggi), che sarà operativo fino ad inizio settembre prossimo Cresce e si consolida anche il nuovo volo da/per Olbia operato da Tourgest. . B y Martedì 29 Luglio 2014 DELL’UMBRIA 12 CORRIERE u Economia P TRASPORTI “Dati molto preoccupanti: 12 euro per coprire la tratta Perugia-Terni” DOTTORINI:“SIPAGHERA’ IL PEDAGGIO PER LA E45 ESARA’CAROPERTUTTI” A PERUGIA "Altro che esenzione per i residenti, il pedaggio ci sarà e lo pagheremo anche caro. I privati che hanno promosso il project-financing per la trasformazione della E45 in autostrada hanno previsto una tariffazione esorbitante che graverà sui cittadini per almeno 40 anni". Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale e presidente di Umbria migliore, commenta i dati del Piano economico finanziario (Pef) elaborato dagli stessi privati che finanzieranno la trasformazione della E45 in autostrada, annunciando un'interrogazione urgente alla Giunta regionale per chiedere che renda pubbliche tutte le notizie in suo possesso, compresa la Relazione illustrativa al Piano finanziario per la realizzazione del corridoio di viabilità autostradale della tratta Orte-Mestre. "Secondo il Piano finanziario spiega Dottorini - il promotore del progetto per procedere all'attuazione del programma di investimenti ritiene congrua l'applicazione di una tariffa pari a 0,15225 euro al chilometro per i veicoli leggeri e pari a 0,29757 per quelli pesanti. Applicando un semplice calcolo matematico si scopre che per coprire i circa 50 chilometri che separano Perugia da Città di Castello occorreranno circa 7,60 euro, mentre da Terni a Perugia saremmo attorno ai 12 euro. Ovviamente la stangata sarà qua- si doppia per i mezzi pesanti, ma anche per i mezzi di trasporto dei piccoli imprenditori locali. Un autentico salasso che, se non immediatamente smentito, chiamerebbe in causa anche le responsabilità di chi non ha adeguatamente z La proposta LEONELLI (PD): “APRIRE UN TAVOLO CON IL GOVERNO” A PERUGIA Sul piano economico finanziario per la trasformazione della E45 in autostrada "andrà aperto quanto prima un tavolo col governo". Parola di Giacomo Leonelli, segretario regionale del Pd Umbria. "E' evidente - spiega Leonelli - che la nostra regione ha bisogno, per ripartire, di imprese che investano e di turismo. E siamo convinti che il rilancio del sistema produttivo e della filiera culturale e turistica regionale passa anche attraverso una rete infrastrutturale e un sistema di trasporti efficaci e all'altezza delle esigenze di promozione del territorio. Ma è chiaro che 'balzelli' come quello ipotizzato per la realizzazione della E45 in autostrada rischiano di colpire ancora di più il sistema produttivo regionale e di gravare pesantemente sulle famiglie di una delle regioni italiane che più di tutte ha sentito la crisi dal 2008 a oggi". B y informato sia i cittadini sia chi per essi deve assumere decisioni nelle sedi istituzionali. Soprattutto i sostenitori della mega-opera dovrebbero abbandonare la demagogia e le ambiguità con le quali in questi anni hanno preso in giro i cittadini. A nulla valgono più le finte rassicurazioni di chi parla di esenzioni o alleggerimenti per i residenti, dal momento che l'arteria è utilizzata essenzialmente da un traffico locale e senza il contributo dei residenti il progetto risulterebbe insostenibile e irrealizzabile. Oggi è chiaro quindi che il pedaggio lo pagheremo tutti e, purtroppo, dai dati emerge un quadro ancora più sconfortante del previsto. Il combinato di volumi di traffico molto bassi e di costi di realizzazione elevati, ci mette di fronte a una cruda realtà: per rientrare dall'investimento sarà necessario un pedaggio pesante a carico dell' intera collettività. E' una brutta notizia per tutti, ma in particolare per i pendolari e per gli imprenditori locali che in questi anni sono stati presi in giro con false promesse e che invece dalla trasformazione della E45 in autostrada riceveranno contraccolpi insostenibili in termini economici". B CONFINDUSTRIA/1 Eletto alla direzione della sezione di categoria si è messo subito al servizio delle aziende z UMBRIAFIERE PROROGATI I TERMINI PER LA PARTECIPAZIONE A “FA’ LA COSA GIUSTA” A PERUGIA Ancora spazi disponibili per Fa' la cosa giusta! Umbria, il più importante evento fieristico completamente dedicato al consumo consapevole e agli stili di vita sostenibili, in programma dal 3 al 5 ottobre 2014, presso il centro espositivo di Umbriafiere a Bastia Umbra, Perugia. Sono già oltre 100 le realtà economiche e sociali del centro Italia, umbre e non solo, che hanno aderito alla fiera: ad oggi quindi il 70% degli spazi a disposizione per la parte espositiva e di vendita risulta occupato. Visto il periodo estivo e la grande richiesta di partecipazione per venire incontro alla esigenze delle aziende e in particolare dei piccoli e piccolissimi produttori, l'organizzazione dell'evento ha deciso di prorogare il termine per l'iscrizione alla fiera fino al 15 settembre 2014. Come spiegano gli organizzatori: "la proroga ci è sembrata doverosa: sono state molte le richieste arrivate da aziende interessate ad aderire alla fiera per posticipare i termini di pagamento dopo il Ferragosto, in questo modo vogliano dare la possibilità anche alle realtà emergenti e ai piccoli artigiani e produttori di poter aderire alla manifestazione". Dieci aree espositive (Abitare sostenibile, Buono da mangiare, Mobilità nuova, Ethical fashion, Cosmesi naturale e biologica Viaggiare, Editoria, Servizi etici, Il mondo dei piccoli, Cittadinanza e partecipazione) in cui il pubblico dei visitatori potrà trovare il meglio dei prodotti e servizi delle aziende all'avanguardia in tema di sostenibilità ambientale e sociale. Prevista anche l'area Street, bio & vegan food. L'evento è organizzato da Fair Lab in collaborazione con Umbriafiere, patrocinato dalla Regione Umbria. B y CONFINDUSTRIA/2 Forini è il vicepresidente MORELLI ALLA GUIDA DEI TRASPORTI IL NUOVO DIRETTIVO A PERUGIA Sarà Riccardo Morelli, della Morelli Logistica & Servizi di Narni a guidare la Sezione dei Trasporti di Confindustria Umbria per il prossimo biennio. Lo ha eletto l'assemblea delle imprese di Confindustria Umbria che operano nel settore dei trasporti e della logistica. Fondata nel 1965 la Morelli Logistica & Servizi, specializzata nei trasporti di materiali sfusi, è prossima al traguardo dei cinquant'anni ed è guidata dalla seconda generazione della famiglia. Vice presidente della Sezione afianco di Morelli sarà Alberto Forini, dell'azienda Forini di Bastia Umbra. "Mi accingo a cominciare questo percorso alla guida della sezione Trasporti - ha sottolineato Morelli dopo il suo insediamento - sapendo di assumere una responsabilità rilevante, consapevole che all'interno della Sezione convivono aziende eterogenee sia per tipologie trasportistiche sia per i bacini di utenza serviti. Il mio primo compito sarà, quindi, quello di amalgamare queste due anime soprattutto attraverso un per- Riccardo Morelli guiderà la sezione Trasporti della Confindustria umbri corso costituito da iniziative concrete da realizzare con il coinvolgimento di tutti i consiglieri". La situazione di crisi che si protrae ormai da diversi anni ha particolarmente colpito le aziende del settore dei trasporti. "Anche per questo - ha aggiunto Morelli - dobbiamo fare un passo in avanti nell'evo- luzione culturale d'impresa cominciando a collaborare e, pur mantenendo la nostra identità, lasciare da parte i timori e le remore. In questo le reti d'impresa hanno dato risultati molto positivi che dobbiamo tenere in considerazione per le nostre scelte future". Infrastrutture, formazione, rapporti istituzionali sono al- cuni degli elementi del programma di mandato del presidente Morelli, il quale ha rimarcato la necessità di dare un taglio molto pratico all'attività della Sezione "in modo - ha spiegato - da poter avere, nei limiti delle nostre capacità, risposte chiare e certe ai problemi sollevati". "Sarà importante - ha aggiunto poi il neo presidente - rafforzare i rapporti istituzionali e sviluppare confronti con i principali interlocutori: Dogana, Polizia Stradale e Motorizzazione anche denunciando attività abusive. Inoltre - ha detto -dovremo monitorare in modo costante lo stato di avanzamento delle piattaforme logistiche in costruzione in Umbria, cercando di avere un ruolo determinante per ciò che riguarda la loro organizzazione e gestione. Per quanto attiene alla formazione, da sempre ritengo che tutti noi, me per primo, abbiamo tanto da imparare, per questo propongo di progettare dei percorsi formativi soprattutto in materia gestionale con particolare attenzione alla contabilità industriale, patrimonio di base di ogni imprenditore". B A PERUGIA Questa la composizione al completo del nuovo consiglio direttivo della sezione Trasporti di Confindustria Umbria: Presidente: Riccardo Morelli, Morelli Logistica & Servizi - Narni Vicepresidente: Alberto Forini, A. Forini Di Renzo & Orlando Forini - Bastia Rappresentante Pi: Marco Ferretti, F.lli Ferretti - Perugia. Questi invece sono i nomi di tutti i componenti del nuovo Consiglio Direttivo e le aziende che gli stessi rappresentano: Massimo Asciutti, Asciutti - Terni; Filippo Arcidiacono, Nizzi - Terni; Umbro Bernardini, Bernardini - Terni; Leonardo Baccarelli, Socobit - Todi; Gianfranco Buini - Delta Service - Bastia; Flavio Cecchetti, Susa - Perugia; Luciano Ciotti, Etruria Spedizioni - Orvieto; Paola Colaiacovo, Tra.Cem. Gubbio; Giuseppe Contessa, Contessa Trasporti - Terni; Sandro Cucina, Consorzio Autotrasportatori Bastardo - Giano Dell'Umbria (Pg); Domenico Di Biagi, Di Biagi Costantino - Terni; Silvia Folignoli, Esseeffe s.r.l. Foligno (Pg); Guido Gioia, S.u.l.g.a. - Perugia; Romeo Leorsini, Leorsini Romeo e C. - Acquasparta (Tr); Gianfranco Mannarini, Autoservizi Fonti - Città Di Castello; Stefano Mansani, Ferrovie Dello Stato Italiane - Perugia; Umberto Moretti, Moretti Leandro Autotrasporti - Bastia; Maurizio Mori, Mori Augusto E Adriano Gubbio; Angelo Franco Pasquinelli, F.lli Pasquinelli Acquasparta; Franco Viola, Umbria Tpl E Mobilità Perugia B -MSGR - 06 UMBRIA - 45 - 29/07/14-N: Umbria www.ilmessaggero.it METEO (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 PERUGIA Terni Martedì 29 Luglio 2014 Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126 Terni Pensioni addio la crisi ha dilapidato un patrimonio Terni Ast, bloccata la superstrada ora si aspetta Matteo Renzi Perugia Capotosti a pag. 61 Ciliani a pag. 59 Servizio a pag. 46 Spaccata con le mazze profumerie nel mirino Assalto a un altro punto vendita: colpiscono in quattro Vetrina a pezzi e quindi svaligiato il negozio Liste d’attesa, ora gli straordinari Turisti stranieri, basta essere fanalino `Oltre 2 mesi per una Tac, 105 giorni per l’endocrinologo e 35 per un’ecografia in ostetricia Prosegue il dibattito dedicato `Regione: ambulatori aperti 12 ore al giorno, anche sabato e domenica fino alle 10 di sera ai fondi pubblici e privati deFederico Fabrizi PERUGIA Per farsi visitare da un endocrinologo, da Todi a Città di Castello, bisogna aspettare 105 giorni. I numeri record, però, li vedono nel reparto di oculistica dell’ospedale di Perugia: due anni di pazienza prima di poter controllare la vista. Il sistema delle liste d’attesa rischia di finire in tilt e così la Regione decide di intervenire con le brutte maniere: ambulatori aperti anche il sabato e la domenica e se necessario fino alle 10 di sera. Il piano straordinario prevede infermieri e tecnici radiologi al lavoro a ciclo continuo 12 ore al giorno, proprio come fanno i privati. «Si parte da settembre», tuona la Marini. Il sistema delle prenotazioni centralizzate - di fronte all’operatore del Cup o in farmacia è possibile prenotare un esame o una visita in qualsiasi struttura della regione - non è bastato. Allora ecco il piano B, presentato ieri dalla governatrice ai sindacati dei dottori. Nel pacchetto c’è anche l’ipotesi di «assumere a tempo determinato giovani medici specialisti», buona per stemperare un po’ il clima teso degli ultimi mesi tra i dottori e il palazzo della Regione. Continua a pag. 47 Luoghi d’interesse finiscono sotto scorta Incidente a Sellano Investito in vacanza, bimbo gravissimo Ilaria Bosi SELLANO Investito da un'auto mentre si trova in vacanza con la famiglia, gravissimo un bimbo di 10 anni. Il terribile incidente si è verificato ieri pomeriggio a Puppaggi, una piccola località del comune di Sellano. Secondo quando ricostruito, il piccolo è stato investito dall'utilitaria condotta da una donna del posto, che ha subito prestato soccorso al bambino. Ma le condizioni sono subito apparse molto gravi e il ferito è stato trasferito all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Continua a pag. 54 Allarme liste d’attesa La strana estate. Record di fulmini C `Polizia al lavoro con i controlli per il piano “vacanze sicure” PERUGIA Senza creare alcun allarme, ma con occhi ben aperti e i radar sempre accesi. Perché gli sviluppi drammatici delle situazioni politiche in medio Oriente e nella Libia massacrata dagli scontri interni devono essere tenuti d’occhio anche in Umbria. Soprattutto a Perugia, nelle sue piazze e nei suoi luoghi di interesse, da sempre obiettivi possibili. Intendiamoci, non ci sarebbero al momento situazioni da creare particolare allerta, ma la presenza numerosa dei turisti in questi giorni a cavallo fra luglio e agosto e il fiorire di manifestazioni pubbliche a sostegno di qualcuna fra le parti in causa (e in lotta) in quei territori, oltre alla presenza di tanti cittadini che arrivano proprio da alcune di quelle zone per studiare o lavorare, non può che far alzare il giusto livello di attenzione da parte di chi si occupa di ordine pubblico e sicurezza. Dunque, proprio in questi giorni gli uffici della questura si starebbero attivando per tenere sotto controllo i luoghi di interesse principale della regione seguendo un piano preciso. Lo scopo? Vacanze sicure e serene. Un lavoro partito anzitutto dall’opera di raccolta informazioni e monitoraggio del territorio della Digos. Agli investigatori diretti da Francesco Moretta toccherà dunque il compito di tenere in prima battuta sotto controllo le manifestazioni popolari e quelle indette da organizzazioni politiche. Altro compito della Digos è monitorare la situazione generale sul fronte arrivi e presenze. Una raccolta d’informazioni importante Il ruggito del Leone-lli. L’Umbria è «una delle regioni italiane che più di tutte ha sentito la crisi dal 2008 a oggi». Lo ha detto, parlando di E45, il segretario regionale del Pd, Leonelli. Difficile dirlo meglio. E allora, segretario, adesso che si fa? (Ps: qualcuno ha i dati dell’export?) ***** Ammessa la caccia con le frecce ai mufloni. Spezziamo una lancia in favore dell’assessore Cecchini. No, che avete capito?, non in testa. strumento per far partire il lavoro nelle specifico. La polizia ha già visionato una serie di possibili obiettivi e situazioni a rischio senza arrivare, per ora, a risultati che possono destare preoccupazione. Quindi vacanzieri e cittadini possono rasserenarsi sotto il profilo delle sicurezza. La polizia è ovviamente in contatto anche con i colleghi di altre forze dell’ordine e con personale dei servizi che fornisce in tempo reale informazioni preziose. Il piano già messo in atto in altre situazioni di possibile emergenza ha sempre dato ottimi risultati. Quindi un’operazione vacanze e permanenza sicure, nonostante i focolai di guerra stiano animando i paesi della parte bassa del Mediterraneo. Michele Milletti © RIPRODUZIONE RISERVATA stinati alla cultura, al rapporto tra spettacoli e sponsor, alla necessità di considerare i beni culturali delle città umbre comparto di sviluppo e occupazione al pari di altri settori economici, ma sempre nel rispetto delle peculiarità di questo prezioso patrimonio. Un dibattito innescato dal Messaggero con un appello di Riccardo Muti per le tante professionalità costrette a cambiare mestiere per mancanza di una politica adeguata alla valorizzazione delle realtà culturali. Alla discussione, provocata indirettamente dal maestro Muti, sono intervenuti finora Andrea Cernicchi, Eugenio Guarducci, Rocco Dozzini e Lorena Rosi Bonci. Oggi è il turno del neo assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Teresa Severini. Teresa Severini* ultura, turismo, università: un’unica delega. Felice e innovativa intuizione del sindaco Romizi, d’anticipo in linea con l’impulso che sarebbe poi derivato dal pro- LA RICCHEZZA DELLE CITTÀ DEVE ESSERE VALORIZZATA MEGLIO Bombe d’acqua, forte vento e danni Pioggia torrenziale, fulmini e vento. Poi torna, improvviso come è andato via, il sole: clima quasi tropicale in città, tra bombe d’acqua, disagi e danni. E oggi e domani peggiora Servizio a pag. 47 L’angolo del meteo In arrivo un bel weekend Gilberto Scalabrini Ultima sfuriata temporalesca, poi in arrivo sempre più sole e caldo. Le giornate peggiori oggi e domani. Da giovedì miglioramento e da venerdì l'alta pressione proverà ad alzare la testa (a parte qualche temporale lungo la dorsale appenninica nel pomeriggio), respingendo un nuovo attacco delle correnti nord atlantiche. Nel prossimo fine settimana si conferma un' ondata di caldo e agosto prenderà piede con un tempo decisamente più clemente e temperature in salita. L'estate proverà a fare sul serio dal 7 agosto, almeno così i modelli provano a farla trionfare proprio nel mese canonico delle vacanze, con un exploit che partirebbe soprattutto da venerdì 8 e arriverebbe almeno sino a Ferragosto. Oggi, molte nubi associate a piogge e temporali anche di forte intensità. Al mattino, nubi più intense sui settori occidentali e soprattutto settentrionali della regione. Nel pomeriggio, frequenti addensamenti, rovesci sparsi e locali temporali, anche intensi. In serata, ulteriore peggioramento con cielo molto nuvoloso o coperto. Attesi piogge e temporali frequenti. Durante la notte miglioramento da ovest. Domani, nuvolaglia irregolare sin dal mattino con piogge sparse, anche a carattere di rovescio o temporale. Anche nel pomeriggio, piogge frequenti, spesso a carattere di rovescio o temporale, poi ampie schiarite. Durante la notte, cessazione delle piogge, nubi in calo e schiarite da nord ovest. Giovedì, l'alta pressione delle Azzorre tornerà finalmente a distendersi sulla nostra regione riportando condizioni di stabilità con ampio soleggiamento al mattino e nubi in diradamento sulle zone interne e lungo la dorsale. Nel pomeriggio atteso qualche acquazzone. tocollo d’intesa tra MIBACT (ministero beni e attività culturali) e ANCI (associazione nazionale Comuni): cultura e turismo messe sinergicamente a sistema, sulla base di una visione di voluta realizzazione delle potenzialità evidenti, delle connessioni e delle combinazioni tra questi due poli. Se fino ad oggi la cultura era considerata, in tutto il suo valore, un elemento aggiuntivo di cui andar fieri ma ahimè il primo ad essere tagliato in tempi di ristrettezze, oggi invece lo si può – e lo si deve – considerare elemento costitutivo anche dello sviluppo economico oltre che dello crescita individuale e sociale. Qui sta la chiave di volta. Ed è su questa base che saranno tracciate le linee guida che caratterizzeranno la polarità culturale di Perugia per il prossimo quinquennio amministrativo, rintracciandone la spontaneità, la vivezza, il lascito storico. Attenzione: non si tratta di ridurre la cultura a marketing, ma sarebbe un guaio se questa ricchezza che Perugia possiede in tanta misura non fosse evocata anche per queste ragioni. Continua a pag. 57 -MSGR - 06 UMBRIA - 57 - 29/07/14-N: 57 Umbria Regione (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 Martedì 29 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Turisti stranieri, basta essere fanalino di coda RITROVARE LA VIVACITÀ DI CUI ANDAVAMO FIERI Teresa Severini assessore cultura Comune Perugia segue dalla prima pagina La nostra città ne ha uno straordinario bisogno. Lo sappiamo bene, e ancor più tristemente lo constatiamo nelle pagine del rapporto pubblicato dalla Fondazione “Italiadecide”, in cui big data, sondaggi e indagini del “Grand Tour del XXI secolo” evidenziano come per i turisti stranieri Perugia e l’Umbria siano pressoché inesistenti. Il cartogramma pubblicato dal Corriere della Sera ce ne dà la visione immediata (Umbria invisibile ndr), e ci scuote, ma non ci sorprende. Se, nonostante le innumerevoli attrattive storico-artistiche e naturalistiche della nostra terra, siamo al di fuori dei grandi flussi turistici, se il degrado - sia esso urbano che mediatico - ci svilisce, non resta che darci un energico colpo di reni, e guardare al futuro con proposte di qualità. Oltre che con una grande ambizione. E ritrovare quella vivacità culturale di cui la città andava un tempo fiera e che sapeva attrarre personaggi come – tra i tanti Benedetto Croce o Henry James, quanti consideravano Perugia una tappa di Grand Tour; che sapeva aprire Perugia al mondo e il mondo a Perugia con la geniale intuizione che era a base dell’Università per Stranieri. Per quello che ci riguarda, contrasteremo l’immagine di una Perugia perduta per raccontare quella civiltà che tutti vogliamo ritrovare. Il nostro eccezionale tesoro culturale aiuterà a farci conoscere meglio, a migliorare la qualità della nostra vita, per favorire lo sviluppo del turismo, soprattutto a permettere a Perugia di ritrovare la sua grande identità. Guardare dentro di sé, conoscersi e riconoscersi, è il modo per guardare alle sollecitazioni esterne, a dialoghi nazionali e internazionali, evitando il provincialismo dell’autarchia e della banalizzazione. Perugia ha avuto nei secoli un passato fulgido. Perciò, oltre a sollecitare iniziative giovani che guardano al futuro, cercheremo un respiro e uno spessore storico per il nostro lavoro. Del resto, l’albero più alto non è forse quello che ha radici più profonde? L’attività dell’assessorato alla Cultura si baserà su un orientamento di fondo: tornare a vivere la città, conoscerla e ammirarla. Storia e identità saranno i nostri riferimenti costanti. Su ogni tema non ci fermeremo in modo episodico, ma produrremo una serie di iniziative che lo affrontino da diversi punti di vista, anche con tecnologie avanzate, in un continuum che coinvolga la cittadinanza e le istituzioni culturali e che ci colleghi con la ricerca nazionale e internazionale. Rivisiteremo la Perugia etrusca, quella medioevale e rinascimentale così come quella sette-ottocentesca, e andremo ancora oltre nel ricorrersi di date e di eventi: offriremo al turista una città che possa elargire la emozione piena delle sue infinite stratificazioni e ai giovani la possibilità di conoscerla e reinterpretarla. Sono in corso numerosi progetti che vanno in questa direzione e mi auguro che presto saremo in grado di illustrarli alla stampa e alla cittadinanza. “La storia è sempre contemporanea”, ha scritto Benedetto Croce, ma la ricerca di profondità storica non provocherà una diminuzione di attenzione verso la dimensione culturale contemporanea, tutt’altro. Perugia deve guardare al futuro. L’attività di Palazzo della Penna verrà anzi rinvigorita, in particolare per quanto riguarda le mostre di arti visive, puntando a figure e mostre di forza internazionale. E riguarderà il contemporaneo fino alle espressioni artistiche più recenti. Anche rispetto a queste tematiche sono in corso iniziative. Da ultimo la cosa forse più importante di tutte. Non si esce dalla crisi di Perugia senza il rilancio – in atto - dei suoi due Atenei - senza trascurare Accademia di Belle Arti e Conservatorio - , luoghi per eccellenza per ricerca e cultura. Il nostro impegno sarà il massimo. Collaboreremo con grande convinzione con queste istituzioni nel fermo rispetto delle reciproche autonomie. In sintesi, coltiviamo l’obiettivo di un grande rilancio. I segni materiali della civiltà che ha fatto vivere le nostre strade, ha formato e abitato i nostri palazzi, ha segnato le nostre campagne, sono un patrimonio comune che ci assegna il preciso dovere della sua salvaguardia e della sua valorizzazione. Credo sia essenziale che l’intera società perugina sia consapevole della ricchezza dei valori contenuti nell’intero territorio e nella sua storia. Ovunque, infatti, c’è da mantenere o da riscoprire. Attraverso la cultura che si manifesta in mille modi e in mille luoghi: nei monumenti come nelle biblioteche, nella musica come nell’artigianato di qualità, nel senso civico e nel rispetto degli altri (e dei nostri monumenti!). Non potremo fare tutto da soli, ma chiederemo aiuto ai nostri concittadini, nella convinzione che con il loro impegno sarà possibile intrecciare i fili di un’identità condivisa che va ritrovata! Teresa Severini La vignetta di Pino Fax: Perugia 075 5730282 Terni 0744 404126 Foligno-Spoleto 0742 0355841 E-mail: [email protected] / [email protected] / [email protected] / [email protected] CAMERA DI COMMERCIO «NO AL TAGLIO SECCO» Dodici associazioni d'impresa umbre, unite a difesa del sistema delle camere di commercio, dicono no all'abbattimento e al taglio secco dei contributi camerali. Non vogliamo però apparire come quelli che conservano lo status quo e per questo, sostenendo che il sistema camerale deve cambiare, dicono invece sì a un percorso graduale di rinnovamento. Le associazioni di categoria dell'industria, del commercio-turismo-servizi, dell'agricoltura, dell'artigianato e della cooperazione, schierandosi compatte a difesa del ruolo delle camere di commercio nel momento in cui il Governo Renzi si appresta, a partire dal 2015, a ridurre del 50 per cento il diritto camerale dovuto dalle imprese iscritte nel registro, hanno stilato un documento con il quale auspichiamo un diverso approccio al problema del riposizionamento delle camere di commercio. Nel ribadire che siamo assolutamente d'accordo con il lavoro che il Governo sta portando avanti per la semplificazione e la sburocratizzazione, vogliamo però dare atto comunque del buon lavoro svolto a favore dell'economia dal sistema camerale locale. La riforma è giusta nel merito ma per come è costruita creerebbe molti problemi alle piccole e medie imprese. L'auspicato disegno di ridefinizione della mission e semplificazione del sistema camerale si sta trasformando in un boomerang che penalizzerà ulteriormente i territori e le imprese che hanno trovato nelle risorse camerali un utile sostegno ai loro progetti di qualificazione e sviluppo. L'accento va messo sul plafond di circa dieci milioni di euro l'anno che nell'ultimo decennio le camere umbre hanno assicurato a sostegno dello sviluppo locale, così come anche sul contributo pesante verso infrastrutture regionali importanti come l'aeroporto e la quadrilatero. L'obiettivo delle associazioni è quindi quello di sollecitare sul problema la massima attenzione dei parlamentari eletti in Umbria e del Governo, invitandoli a riflettere su: una riforma del sistema camerale che ne ridefinisca la mission nella funzione di servizio al sistema produttivo; una razionalizzazione dell'articolazione territoriale delle camere e del loro sistema di partecipazioni e società in-house; una diversa articolazione della rappresentanza all'interno dei consigli e delle giunte camerali, in base a dati certificati; una revisione dell'entità del diritto annuale, ancorandolo alla razionalizzazione della struttura e alla riorganizzazione funzionale del sistema; ed infine sull'elaborazione di un progetto di fusione delle Camere di commercio di Perugia e Terni di Unioncamere Umbria in un unico soggetto unitario denominato Camera di commercio dell'Umbria. Cia, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confimi, Confindustria e Legacoop Deruta, il liceo artistico Alpinolo Magnini studia e crea in tre dimensioni NUOVE TECNOLOGIE Gli studenti e la stampante 3D LA NOVITÀ DERUTA Il liceo artistico Alpinolo Magnini di Deruta, cavalca i tempi, persegue l'innovazione e si adegua alle nuove tecnologie. Il tutto per una didattica moderna e calata sull'attualità che consenta agli studenti un pronto utilizzo delle nozioni appena usciti dalla scuola. È stata messa in opera, infatti, una stampante 3d di ultima generazione, la Galileo Next, prodotta dalla Kentstrapper di Firenze, che consente la Grandi cambiamenti, tutte le novità CENTENARI IN 5, FUORI IL 71 Puntare su Roma e Tutte col 27-56 I NUMERI AL LOTTO Ogni tanto capita che ci siano estrazioni così anonime che non sai nemmeno che cosa scrivere, poi arriva un insieme di estrazioni come quelle appena passate e ti viene il dubbio se avrai abbastanza spazio per parlare di tutto. Cominciando dai massimi ritardatari. Dopo il 65 di Roma, anche il 71 su Napoli si è deciso a saltare fuori dal bussolotto dei 90 numeri, dopo 124 estrazioni particolare, usano materiali che si fondono o si ammorbidiscono per produrre gli strati. «La stampante in uso nel nostro liceo - aggiunge entrando nel dettaglio il professor Giovanni Mengoni, docente nella scuola - è una RepRap, abbreviazione di Replicating Rapid-prototyper (prototipatore rapido replicante), questa costruisce gli oggetti depositando strati di materiale plastico nella giusta sequenza, uno sull'altro. Si tratta di una tecnologia già esistente, ma le macchine commerciali sono molto costose e, soprattutto, non sono in grado di replicarsi». Luigi Foglietti prototipazione rapida e a basso costo, quindi adatta alle scuole. La mcchina è utile per far conoscere e quindi permettere agli studenti di interagire con questo nuovo tipo di tecnologie, naturalmente coadiuvati nell'attività dai tecnici della sezione di design. «La stampa 3D - spiega l'architetto Amerigo Quagliano rappresenta la naturale evoluzione della stampa bidimensionale e permette di avere una riproduzione reale di un oggetto, sovrapponendo mediante estrusione strati successivi di materiale plastico, questo con tecnologia più diffusa, di un modello tridimensionale realizzato con un software di modellazione 3D». «La stampa tridimensionale rende economico creare singoli oggetti tanto quanto crearne migliaia e quindi mina le economie di scala - spiega ancora il professore - potrebbe avere sul mondo un impatto così profondo come lo ebbe la macchina da stampa nel 1450, o l'avvento del motore a vapore nel 1750, o del transistor nel 1950. Per ora, quindi, è impossibile prevederne l'impatto a lungo termine». Per questo tipo di stampa sono attualmente disponibili numerose tecnologie concorrenti. Le loro differenze principali riguardano il modo in cui sono costruiti gli strati per creare le parti. Alcuni metodi in La stampante in 3D e le sue creazioni giovedì ha finalmente lasciato il posto al 66 tutt’ora in prima fila con 82 estrazioni al suo attivo. Il 71 di Napoli è stato pure generoso, tra i numeri con i quali era abbinato c’era anche il 33 che con il 2 e il 16 li avevo suggeriti come quartina, la stessa che sabato si è replicata con l’ambo 2-33 su Palermo. Martedì cambio della guardia sulla ruota Nazionale, il 17 a 75 estrazioni ha ceduto il passo all’attuale 83. La fila dei cambi la chiude il 19 su Firenze, sabato ha mollato la presa a 90 estrazioni, al suo posto c’è il 54. L’altra piccola soddisfazione è arrivata dal piccolo George, con il suo compleanno messo alla Smorfia ci ha regalato l’ambo 34-47, uscito giovedì su Venezia. E passiamo alle delusioni, perché che il lotto è un gioco e tale deve restare non smetterò mai di ripeterlo, ma oltre alle soddisfazioni, ci sono per l’appunto anche le delusioni: la decina del 60 che avevo suggerito su Roma (ruota dov’è ancora buona), sabato sera ha fatto una quaterna pazzesca su Genova, la 63-66-67-69, se pensate che il massimo ritardatario ligure è il 61 c’è di che discutere. Non solo, l’ambo 63-69 nella stessa estrazione è stato estratto anche sulla ruota di Napoli. Riguardo ai numeri centenari il fronte è sempre più caldo, l’uscita del 71 partenopeo è servita a poco, da 4 invece che 3 siamo a 5, i nuovi arrivati sono: l’83 di Milano e il 60 su Venezia, entrambi a 101 estrazioni di ritardo, li precedono il sempre più gettonato 5 sulla ruota di Palermo arrivato a 151, l’80 di Cagliari con 113 e l’88 meneghino con 104. Mentre solo a titolo di curiosità statistica, sabato sera l’estrazione si è distinta anche per altre due decine da un terno a testa, la ventina su Torino con il 20-21-29 e l’ottantina su Venezia con l’81-82-86. Quella che segue è la nuova situazione generale degli 11 massimi ritardatari del tabellone analitico, Milano lo trovate doppio per via dei 2 centenari, di seguito ad ognuno trovate le due migliori posizioni per tentare la sorte con l’estratto determinato: Bari = 85 1^ e 4^ posizione Cagliari = 80 1^ e 5^ posizione Firenze = 54 3^ e 4^ posizione Genova = 61 3^ e 5^ posizione Milano = 88 1^ e 4^ posizione Milano = 83 2^ e 3^ posizione Napoli = 66 3^ e 4 ^ posizione Palermo = 5 2^ e 3^ posizione Roma = 60 2^ e 4^ posizione Torino = 22 4^ e 5^ posizione Venezia = 60 2^ e 3^ posizione Nazionale = 83 4^ e 5^ posizione Mentre il nuovo gioco che propongo è improntato con l’ambo più in ritardo su Tutte 27-56, che è anche tra quelli con il massimo ritardo storico più basso (in pratica i suoi dati sono: 107 estrazioni attuali, su 129 di quelle storiche), tra le ruote migliori per la sorte di ambo secco ci sono Roma e Venezia. Se analizziamo singolarmente i 2 numeri, ritroviamo il 57 come il quinto ritardatario capitolino, andiamo a confrontare i migliori abbinamenti di ogni singolo numero su Roma e su Tutte ed ecco il risultato finale di ore di analisi e incroci statistici, tenendo conto che l’estrazione resta comunque casuale, ecco la proposta: Roma e Tutte 27-56 27-56-5 © RIPRODUZIONE RISERVATA 27-56-14 27-56-42 27-56-5-14-42 Abbinamenti con i centenari: Palermo 5-18-19-84 Cagliari 80-56-86 Milano 88-83-81 Venezia 60-27-56 60-47-56-74 60-27-47-56-74 La smorfia la rimandiamo alla prossima settimana, come sempre vi aspetto su [email protected]. Anelide Olmi © RIPRODUZIONE RISERVATA ABCD FONDATO NEL 1878 DIRETTORE RESPONSABILE: Virman Cusenza CAPOREDATTORE EDIZIONE UMBRIA: Marco Brunacci www.lanazione.it/umbria e-mail: [email protected] - [email protected] MARTEDÌ 29 luglio 2014 Daoggisivaacacciaconarcoefrecce Passa la modifica al regolamento. L’assessore: «E’ pratica diffusa». Ma c’è polemica Attese da abbattere La E45 costerà cara: tredici euro da Perugia a Terni Ambulatori di domenica e orari prolungati NUCCI · A pagina 2 Pedaggio salato per la trasformazione in autostrada Ecco le tariffe di auto e camion VAGNETTI · A pagina 6 Dramma a Sellano Bambino investito, è grave · A pagina 12 Clamorosoacquisto Armatori tifernati per «Il Moro» PONTINI · A pagina 5 Vertenza Ast · A pagina 3 Spariti 1.400 euro Noto avvocato derubato in palestra BELVEDERE · A pagina 4 EE IIOO PPAAGGOO Renzi incontrerà gli operai CINAGLIA · In Nazionale OGGI SU: www.lanazione.it/umbria GUARDA LE FOTO Bocci-Chiatti Tenerezze in centro Massaggi hard interrotti dalla Polizia LEGGI L’ARTICOLO A San Sisto e Ponte San Giovanni chiuse due case con maitresse e «lucciola» LEGGI L’ARTICOLO BERETTA · A pagina 4 Business con gli occhi a mandorla Troupe televisiva coreana in visita Spello diventa «capitale» del made in Italy SONO i prodotti tipici della terra umbra a far cadere le barriere tra Spello e la Corea del Sud. Una troupe televisiva sudcoreana ha percorso più di 9mila chilometri per trasformare la cittadina spellana in un grande set televisivo. Obiettivo: toccare con mano le eccellenze enogastronomiche locali per trasmetterle in patria, sulle emittenti nazionali. Spello infatti è stata scelta quale «ambasciatrice» dell’eccellenza italiana in terra asiatica attraverso alcuni prodotti selezionati. «Abbiamo scelto Spello — spiega Han Chang Suh a nome della ‘spedizione asiatica’ — non solamente per la bellezza del borgo che conserva un grande fascino, ma perché vogliamo dare risalto a questa terra. Parliamo di prodotti di alta gamma che il mercato sudcoreano è in grado di apprezzare e di valorizzare. Tanto più se è legata al made in Italy. L’Italia conserva un’aurea di fascino, del tutto meritata, in Corea del Sud». Come di dice ‘benvenuti’ in coreano? La Bellucci fa causa a manager turco Spoleto, Cardarelli: «Nuovo parcheggio» 12 Foligno MARTEDÌ 29 LUGLIO 2014 FOLIGNO & SPOLETO LE FARMACIE IN SERVIZIO NOTTURNO IL SERVIZIO notturno sarà garantito a Foligno dalla farmacia San Marco, in viale Firenze (contattabile telefonicamente al numero 0742 22800) e a Spoleto dalla farmacia Marchese, che si trova in via Brignone (telefono 0743 49703). FOCUS Il futuro Intanto come sollecitato da Flai- Cgil e Fai-Cisl, per venerdì è stata convocata l’assemblea che dovrebbe fare chiarezza su alcuni aspetti necessari per tracciare loscenario futuro dell’azienda. L’auspicio è che si possa avviare un percorso unitario, per salvare l’occupazione e il marchio Il «concorrente» In più di una circostanza (anche se non c’è stata nessuna conferma ufficiale) è circolato, come possibile acquirente o nuovo affittuare, il nome della Safid. Un’azienda leader che vanta professionalità di spicco nel settore agro alimentare e non solo, per quanto riguarda la qualità del prodotto, ma anche per i certosini controlli e per i prodotti utilizzati Pasta Julia, parla il presidente «E’ il momento della chiarezza» ‘Esiste un partner che potrebbe rilanciare il marchio, ma...’ «Né buoni né cattivi. Nonostante i tentativi non c’è mai stato dialogo con il sindacato che preferisce incontrarci solo in occasione dei tavoli istituzionali». — SPELLO — «PER CHIUDERE e risolvere la vertenza della Pasta Julia esiste un partner, importante a livello nazionale, pronto a occuparsi dell’azienda di Spello, mantenendo gli attuali livelli occupazionali, rilanciando il marchio, aumentando la produzione e il fatturato e consentendo all’azienda una nuova immagine nel settore agro-alimentare». Ad uscire allo scoperto, e fare la voce grossa, dopo mesi di silenzio e dopo sopportato accuse e giudizi da parte del sindacato, è Angelo Porzi, presidente di Pasta Julia Spa e socio fondatore dell’azienda. È DECISO a fare chiarezza, illustrando le soluzioni per provare a salvare l’azienda ma anche, e forse soprattutto, ad avviare un dialogo con le organizzazioni sindacali. «In questi mesi che hanno caratterizzato la vertenza di Pasta Julia — racconta Angelo Porzi — ne ho sentite tante. Accuse e giudizi pesanti nei miei confronti. Adesso, però è arrivato il momento di reagire nel tentativo di trovare soluzioni. Con il sindacato e con gli stessi lavoratori». Il riferimento è legato ad un eventuale passaggio di con- E con i lavoratori? «L’impressione e che siano manovrati e schierati dalla parte del sindacato, ignorando le ipotetiche soluzioni con gli imprenditori interessati a rilevare l’azienda. Unica àncora di salvataggio per avere garanzie del proprio stipendio ed evitare il crollo. Quello a livello economico e quello di mercato». E con le istituzioni? OBIETTIVO Mantenereoccupazione,produzionee marchio segne ad un soggetto privato? «Intanto ho il dovere di precisare che gli attuali livelli occupazionali di Pasta Julia si attestano sulle 35 unità e non su 47 come da sempre affermato da parte del sindacato. L’aspetto più scandaloso di tutta questa situazione è che nessuno mai abbia voluto tenere in considerazione l’opportunità che alcuni soggetti imprenditoriali del setto- re in campo nazionale possano prendere in affitto, o rilevare, e rilanciare la nostra azienda». Chi si oppone a questa opportunità? «Ho tanti sospetti ma poche certezze, anche se l’ipotesi è che a sostenere questo braccio di ferro possa essere il sindacato. Credo in parte gli attuali affittuari e i lavoratori». Quale rapporti ha con il sindacato? «Quelle locali si sono esposte solo in rare circostanze. La Regione, forse potrebbe essere rappresentare l’anello di congiunzione per avviare concretamente la trattativa con chi ha manifestato interesse per il salvataggio e il rilancio di Pasta Julia». Cosa si aspetta da questa ‘confessione’? «Ho voluto rendere pubblica la verità. Sarà poi l’assemblea fissata per venerdì a decidere in maniera equilibrata prendendo in esame in maniera concreta la proposta che arriva da parte di alcuni soggetti interessati a Pasta Julia». Carlo Luccioni SELLANO IMPATTO CON UN’AUTO: LE SUE CONDIZIONI SONO GRAVI. FORTISSIMO TRAUMA CRANICO Travolto bambino di 10 anni in bici, trasferito al Meyer — SELLANO — LA DINAMICA dell’impatto non è ancora ben chiara, ma un bambino di 10 anni, residente a Roma ma con i genitori in vacanza in Umbria da alcuni giorni, versa in gravi condizioni al reparto rianimazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze in seguito a un incidente stradale avvenuto in località Puppaggi, nel comune di Sellano. Stando alle prime informazioni, il ragazzino era in sella alla sua bi- cicletta quando per cause ancora da accertare ha impattato contro un’automobile. L’urto violento ha sbalzato in aria il bambino che nel cadere a terra ha battuto la testa. Nella caduta il giovane ha riportato ferite anche agli arti, ma il problema principale era e resta quello del trauma cranico che gli ha provocato uno stato di incoscienza. I primi a soccorrere il bambino sono stati un passante e la donna che era al volante della macchina. La situazione è appara subito di una certa gravità. L’ambulanza ha portato il bambino all’ospedale di Foligno, ma qui i sanitari hanno ritenuto opportuno il suo immediato trasferimento al Meyer. All’evento è stato assegnato il codice di massima gravità. Gli operatori della centrale unica del 118, hanno richiesto tra l’altro l’intervento dei carabinieri della stazione di Sellano ai quali spetta ora di chiarire la dinamica dell’incidente. Rivoluzione nel centro storico, via tutte le auto da Piazza Spada — FOLIGNO — DOPO le pavimentazioni il centro storico sta, via via, riprendendo il suo aspetto normale. E proprio per favorire anche una ripresa economica il Comune sta studiando un nuovo piano di riassetto urbano e di nuova viabilità. Dopo il suo completamento con la nuova pavimentazione e il mosaico fatto con le pietre della gemellata Gemo- na, recuperate dopo il disastroso sisma che colpì quella città, d’ora in poi in piazza XX Settembre, conosciuta come piazza Spada, non sosteranno più le auto del Comune né quelle private della Finanza, così da renderla pienamente utilizzabile per eventi e manifestazioni. LO HA ANNUNCIATO l’assessore Emi- liano Belmonte che ha anche la delega per l’assetto del centro storico il quale sta mettendo a punto con i tecnici e i colleghi di Giunta, un nuovo piano per la viabilità del cuore della città. Tornando a piazza XX Settembre, dunque, le auto private della Guardia di Finanza avranno dei posti riservati nel parcheggio del piccolo spazio dietro Palazzo Candiotti, vicino al cancello che porta su Via Arti e Mestieri e che da ora rimarrà sempre aperto. Tale diritto a parcheggiare sarà allargato ai residenti della zona e ciò garantirà dunque un passaggio continuo di uomini anche durante la notte con un maggior controllo per quei vicoli adiacenti. Per quanto riguarda la pedonalizzazione del centro si sta portando avanti il progetto dei varchi elettronici e un ulteriore allargamento, a fasce orarie, della attuale ztl. 26 MARTEDÌ 29 LUGLIO 2014 IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE LE SFIDE UMBRE I «NODI» DA SCIOGLIERE Confindustria, Morelli alla guida della sezione Trasporti LEADER Riccardo Morelli è il nuovo responsabile · PERUGIA SARÀ Riccardo Morelli, della Morelli Logistica & Servizi di Narni a guidare la sezione dei trasporti di Confindustria Umbria per il prossimo biennio. Lo ha eletto l’assemblea delle imprese che operano nel settore dei trasporti e della logistica. Fondata nel 1965 l’azienda capitanata da Morelli è prossima al traguardo dei cinquant’anni ed è guidata dalla seconda generazione della famiglia. Torando agli incarichi, il vice di Morelli sarà Alberto Forini, dell’azienda Forini di Bastia Umbra. «So di assumere una responsabilità rilevante, consapevole che all’interno della sezione convivono aziende eterogenee sia per tipologie trasportistiche sia per i bacini di utenza serviti. Il mio primo compito — ha detto Morelli — sarà, quindi, quello di amalgamare queste due anime soprattutto attraverso un percorso costituito da iniziative concrete da realizzare con il coinvolgimento di tutti i consiglieri». CASO-EQUITALIA CONFAGRICOLTURA «Maratona verso Expo 2015» Appuntamento venerdì a Fontignano A CAUSAdelmaltempola Festadella battitura,previstaperoggiè statarimandata a venerdìsemprenellasededell’Azienda agricolaDanielaFicolaSpalazziCaproni,a Fontignano.L’eventorappresentala terza tappadelprogetto‘Maratonadelle imprenditriciversoExpo 2015’,promosso da Confagricoltura donna anchein Umbriae pensatocomeun itinerariodi visiteguidatein aziende,amministrateda donne,chesi distinguonoperattivitàe assettiinnovativie all’avanguardia. In visitaci sarannoMarcoCapraie Cristiano Casagrande,rispettivamente presidentee direttoredi Confagricoltura Umbria, e AlessandraOddiBaglioni,presidente di Confagricoltura donna Umbria. I sindacati dichiarano guerra a ipotesi di tagli e accorpamenti · PERUGIA AGGUERRITI I verticidelle associazioni imprenditoriali umbre IL BRACCIO DI FERRO LA VOCE DELLE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI LOCALI «Camere di commercio, sì alla fusione Ma questi enti non vanno soppressi» · PERUGIA A DIFESA delle Camere di commercio, che come noto rischiano drastici ridimensionamenti, e in molte regioni addirittura la cancellazione, ora scendono in campo anche 12 associazioni d’impresa umbre. Si tratta delle associazioni di categoria dell’industria, del commercio-turismo-servizi, dell’agricoltura, dell’artigianato e della cooperazione. IERI, DURANTE una conferenza stampa congiunta, si sono schierate a difesa del sistema camerale, che con il Governo Renzi si vedono ridotto del 50 per cento il diritto dovuto dalle imprese iscritte nel registro. E così i rappresenti regionali di Cia, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confimi, Confindustria e Legacoop hanno presentato un documento per «salvare» la sorte delle Camere. «La riforma è giusta nel merito — ha affermato, a nome dei colleghi Andrea Fora, presidente di Confcooperative — ma per come è costruita creerebbe molti problemi alle pmi». Secondo quanto sottolineato ancora dal portavoce delle associazioni, «l’auspicato disegno di ridefinizione della mission e semplificazione del sistema camerale si sta trasformando in un boomerang che penalizzerà ulteriormente i territori e le imprese che hanno trovato nelle risorse camerali un utile sostegno ai loro progetti di qualificazione e sviluppo». L’accento è stato poi messo sul plafond di circa dieci milioni di euro l’anno che nell’ultimo decennio le Camere umbre hanno LA PROTESTA «La riforma è giusta nel merito ma rischia di penalizzare le pmi» assicurato a sostegno dello sviluppo locale, così come anche sul «contributo pesante» verso infrastrutture regionali importanti come l’aeroporto e la Quadrilatero. L’obiettivo delle associazioni è quindi quello di sollecitare sul problema la massima attenzione dei parlamentari eletti in Umbria e del Governo, invitandoli a riflettere su una riforma del sistema camerale che ne ridefinisca la mission nella funzione di servizio al sistema produttivo. Necessari anche una razionalizzazione dell’articolazione territoriale delle Camere e del loro sistema di partecipazioni e società in-house; una revisione dell’entità del diritto annuale, ancorandolo alla razionalizzazione della struttura e alla riorganizzazione funzionale del sistema. Importante infine l’elaborazione di un progetto di fusione delle Camere di commercio di Perugia e Terni in un unico soggetto unitario denominato Camera di commercio dell’Umbria. Silvia Angelici PROSEGUE lo stato d’agitazione sindacale contro il diemensionamento del servizio di riscossione tributi in Umbria. Dopo la protesta dei giorni scorsi organizzata dalla Fiba-Cisl e dalla Fisac-Cgil sotto la sede direzionale di Perugia, i sindacati dicono «no» all’ipotesi di ogni ulteriore taglio e all’accorpamento degli uffici. «L’intervento riorganizzativo così ipotizzato da Equitalia Centro Spa entro il prossimo autunno e tuttora non formalizzato alle organizzazioni sindacali — dicono Cgil e Cisl — e, peggio ancora ai lavoratori degli uffici di direzione di Foligno, comporterebbe un nuovo ridimensionamento del servizio di riscossione dei tributi nella nostra regione e uno squilibrio della presenza territoriale del Gruppo Equitalia, con conseguenze gravi, sull’effetto di deterrenza e di contrasto all’evasione fiscale e contributiva insiti nella sola presenza di sedi dell’agente di riscossione nel territorio umbro». I sindacati fanno sapere che se necessario proseguiranno nelle azioni di protesta «contro ogni intervento riorganizzativo a valere sulla Direzione regionale dell’Umbria e sul servizio di riscossione dei tributi sul territorio regionale, in attesa degli esiti del nuovo processo di riforma del servizio nazionale della riscossione, avviato dal Governo Renzi con il varo della legge 23 del 2014». LA VERTENZA L’INCONTRO TRA PARTI SOCIALI, PORCARELLI E GOVERNO E’ STATO SPOSTATO A GIOVEDI’ Ex Merloni, slitta il summit: rinviata la «Marcia su Roma» · NOCERA L’INCONTRO al ministero dello Sviluppo economico sul caso della J&P Industries di Fabriano, che doveva tenersi oggi è stato rinviato a giovedì 31 luglio. Lo riferiscono fonti sindacali. La società «J&P Industries» dell’imprenditore Giovanni Porcarelli aveva rilevato le attività produttive della Ardo, marchio del gruppo «Antonio Merloni» che era in amministrazione controllata, assumento 350 lavoratori umbri e altri 350 addetti marchigiani. Poi una sentenza della Corte di appello di Ancona aveva annullato l’operazione di vendita su ricorso di un pool di sette banche creditrici. Sei bus erano già prenotati e un settimo in possibile arrivo per la trasferta di questa mattina nella capitale dei lavoratori della «J&P». L’appuntamento è quello della «marcia su Roma» con sit in sotto la sede del ministero allo Sviluppo economico dove al- le 12 era previsto il vertice tra il ministro, i sindacati, l’imprenditore Giovanni Porcarelli e le banche creditrici. Un’azione che aveva l’obiettivo di mettere pressione ai protagonisti del confronto per cercare di trovare una soluzione politica per frenare l’iter giudiziario dopo le due sentenze di nullità della vendita. «Non possiamo attendere il verdetto definitivo della Cassazione che non avverrà prima del 2015» è il grido di dolore univoco degli operai. Intanto il consigliere regionale Orfeo Goracci, ex sindaco di Gubbio, tuona: «Le incertezze e le ansie che pesano sul futuro dei lavoratori riassunti fanno il paio con i problemi di chi, da circa sei anni, vive con l’assegno della cassa integrazione. Dramma nel dramma: migliaia di lavoratori umbri non percepiscono da sei mesi nemmeno l’assegno della cassa integrazione in deroga». Cristina Belvedere
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