X N PT DP OW FH OP JU N In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio-Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN0005-1284 D ).¬15%34/¬.5-%2/ ."35&%¹ ."3;0 USF 176 - marzo 2014 - Anno LXV - 4,50 - www.meccanica-plus.it XX 2)6)34!æ$)æ-%##!.)#!æ/'') UOMINI¬¬¬¬IMPRESE¬ ¬¬¬¬ ¬¬¬¬ &/#53¬!%2/30!#% #RESCE¬LA¬DOMANDA¬ DI¬ROBOTICA¬NEL¬MONDO #OME¬VA¬RIPENSATA LA¬GESTIONE¬DELLA¬2$ 'UIDO¬#ELADA¬ PRESIDENTE¬DI¬2&¬#ELADA MOTION CO Vivi da protagonista il più importante evento italiano d Mostra Convegno 1 DAY EVENT 40 A Z I E N D E ESPOSITRICI 25 SESSIONI DI PRESENTAZIONE 800 VISITATORI PIÙ DI mmm$ceijh[Yedl[]de$_j%cY* (dati riferiti all’edizione 2013) LA MOSTRA IL CONVEGNO I CONTENUTI In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile confrontarsi con l’attuale offerta commerciale. Nel corso della giornata si susseguiranno seminari tecnici tenuti dalle aziende espositrici della durata di 30 minuti ciascuno. Il programma, l’agenda e i titoli dei seminari saranno aggiornati, man mano che verranno confermati, sul sito www.mostreconvegno.it/mc4 Non perdere la più importante occasione di aggiornamento professionale e partecipa anche tu all’appuntamento con l’unica mostra convegno italiana interamente dedicata alle tecnologie e ai prodotti per il controllo del movimento. Scegli tra le decine di seminari tecnici quelli che più ti interessano e completa la tua esperienza di visita entrando in contatto diretto con le aziende leader del settore, le loro proposte tecnologiche, la loro esperienza nei più disparati settori applicativi: dal packaging al food & beverage, dalla meccanica all’elettronica, dai grandi impianti al mondo dell’energia. Passando per l’acquisizione dati, la comunicazione e il mondo dell’interfacciamento. Motion Control for si rivolge a tecnici e progettisti operanti in ambito industriale e nel settore energetico (impiantistica produttiva, macchine automatiche, macchine utensili, manutenzione ecc.) che utilizzano: - motori e motoriduttori - servomotori - azionamenti e regolatori di velocità - controllo assi - sistemi di posizionamento - comandi e attuatori - sensori e comunicazione Per aderire on line all’indirizzo www.mostreconvegno.it/mc4 Come arrivare alla sede di Bologna Congressi in auto: autostrada La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet • A1 Milano/ Firenze/ Roma/ Napoli PRESSO LA SEDE DI: OFFERTO DA: • A13 Padova/ Venezia • A14 Ancona/ Bari • A15 La Spezia/ Genova • A22 Verona/ Trento/ Brennero Imboccando la tangenziale si deve uscire allo svincolo n.7 (Via Stalingrado). In direzione “Centro Città” e a 1,5 Km si trova il Palazzo dei Congressi. in t dei si t Ce ONTROL FOR o dedicato al mondo del motion control MARTEDÌ 18 MARZO 2014 in treno: Il Palazzo dei Congressi ” si trova a 2 Km dalla Stazione . Centrale FS. Palazzo dei Congressi di Bologna dalle ore 9.00 alle ore 17.00 Per informazioni: Tel. 02 49976533 - 335 276990 -Fax 02 49976572 [email protected] - www.mostreconvegno.it/mc4 Splendido, mettere le mani su un leader di mercato! www.mewa.it Qui c‘era attaccato un panno originale MEWA, cui evidentemente nessuno ha saputo resistere. Se anche voi volete provare un panno leader di mercato, contattateci al nr. 0331 896034. I panni MEWA misurano solo 30x30 cm, ma hanno alle spalle una storia di successo. Grazie al concetto del riutilizzo e del servizio di fornitura, ritiro e lavaggio, sono così richiesti che ogni anno produciamo oltre 100 milioni di nuovi panni. Questo ci rende orgogliosi e anche sempre più leader di mercato. Provateli anche voi! Volete ridurre i costi? &HUFDWHXQ DOWHUQDWLYDSLĂDIILGDELOH" 1RLDEELDPRODVROX]LRQHJLXVWD Festo Automation app: scansionate il codice QR e sarete sempre aggiornati sulle ultime QRYLWòWHFQRORJLFKH Sicurezza | Semplicità _(IąFLHQ]D_&RPSHWHQ]D I nostri cilindri a norma con sistema PPS Regolazione sempre perfetta, anche con carichi e velocità variabili. Il sistema di DPPRUWL]]D]LRQHSQHXPDWLFDDXWRUHJRODQWHD LQHFRUVD336UHQGHO LQVWDOOD]LRQH molto più veloce, riduce sensibilmente i tempi passivi e soprattutto aumenta la vostra produttività. www.festo.com/dsbc SIT S.p.A. Viale A. Volta, 2 - 20090 Cusago (MI) - Italy Tel. +39.02891441 Fax +39.0289144291 [email protected] - www.sitspa.it Erre&Pi L’eccellenza dell’evoluzione Tecnologia italiana sempre in movimento. MS/PS AISI 316 PSM AISI 316 NEW Connettore M12 MPS ottone MPS AISI 316 con connettore DIN 43650 tondo TBF EVO ottone “Il modo migliore per predire il futuro è inventarlo” Alan Kay (informatico statunitense) Da oltre 35 anni Elettrotec mette la sua esperienza al servizio dell’innovazione. La sua storia dimostra un’eccellente abilità nel coniugare la tecnologia italiana con le richieste del nuovo mercato internazionale. Grazie alle sue competenze è in grado di offrire una gamma di soluzioni personalizzate in costante espansione, arricchita recentemente con nuovi prodotti. Pressostati s Vuotostati s Termostati s Flussostati s Flussimetri s Livellostati s Sensori di livello s Pressostati elettronici s Trasmettitori di pressione s Indicatori digitali APPARECCHI DI CONTROLLO PER FLUIDI 20125 Milano - Via Jean Jaurés, 12 Tel. +39 0228851811 - Fax +39 0228851854 [email protected] - www.elettrotec.com Rivista di meccanica oggi 27-01-2004 16*52 Pagina 1 IL MIGLIOR PUNTO DI VISTA SU PRODOTTI DI FISSAGGIO E TECNICHE DI ASSEMBLAGGIO Bussole autofilettanti Filetti riportati elicoidali Prigionieri autoaggancianti Inserti filettati trilobati Spine e chiodi intagliati SALCA srl Via Jacopo della Quercia, 7/9 20149 Milano www.salca-srl.com Tel. 02 48000881 • Fax 02 4981955 ISO 9001:2000 cert. n°1626/1 IN¬UNA¬NUOVA¬FASE¬,A¬TECNOLOGIA¬NON¬PRENDE¬IL¬POSTO¬DEI¬LAVORATORI¬MA¬ NE¬CAMBIA¬IL¬MODO¬DI¬LAVORARE¬3I¬CHIAMA¬SMART¬WORKING¬Ò¬IL¬LAVORO¬¬ 3IAMO¬ENTRATI¬NELLA¬NUOVA¬FRONTIERA¬DELLA¬DIGITALIZZAZIONE¬DELLE¬AZIENDE¬DEI¬ LAVORI¬E¬DELLE¬PROFESSIONALIT̬¶¬LEFFETTO¬DELLARRIVO¬DELLE¬APP¬NEL¬MONDO¬ DELLE¬IMPRESE¬CON¬LUTILIZZO¬DI¬TAVOLETTE¬E¬SMARTPHONE¬CHE¬DELLE¬APP¬SONO¬ I¬TERMINALI¬PREFERENZIALI¬#ON¬IL¬RISULTATO¬PER¬LE¬IMPRESE¬DI¬ABBATTERE¬I¬COSTI¬ MENTRE¬PER¬I¬DIPENDENTI¬UN¬MAGGIORE¬COINVOLGIMENTO¬E¬RESPONSABILIZZA ZIONE¬MA¬SOPRATTUTTO¬MAGGIORE¬FLESSIBILIT̬DI¬ORARIO¬ %¬IN¬)TALIA¬,A¬3CHOOL¬OF¬-ANAGEMENT¬DEL¬0OLITECNICO¬DI¬-ILANO¬TRA¬I¬SUOI¬ /SSERVATORI¬SULLUNIVERSO¬DELLE¬TECNOLOGIE¬NE¬HA¬ISTITUITO¬UNO¬SPECIFICA MENTE¬PER¬LO¬SMART¬WORKING¬,ULTIMA¬RICERCA¬PUBBLICATA¬RECENTEMENTE¬ RILEVA¬ COME¬ NELLE¬ 0-)¬ ITALIANE¬ LA¬ FLESSIBILIT̬ DI¬ ORARIO¬ RESA¬ POSSIBILE¬ DA¬ TAVOLETTE¬E¬SMARTPHONE¬Ò¬PRESENTE¬IN¬UNIMPRESA¬SU¬MA¬SU¬POSIZIONI¬ RIDOTTE¬Ò¬OFFERTA¬AL¬¬¬DEGLI¬ADDETTI¬%¬IL¬TELELAVORO¬REGISTRA¬UN¬¬ DI¬ADOZIONI¬NOMINALI¬MA¬Ò¬OFFERTA¬A¬TUTTI¬GLI¬ADDETTI¬SOLO¬NEL¬¬DEI¬CASI¬ %PPURE¬SECONDO¬L/SSERVATORIO¬LA¬CONSAPEVOLEZZA¬DA¬PARTE¬DEGLI¬UTENTI¬Ò¬ ALTA¬3ECONDO¬LORO¬ANCHE¬TENUTO¬CONTO¬CHE¬SI¬STA¬PARLANDO¬SOLO¬DI¬ALCUNE¬ POSIZIONI¬PROFESSIONALI¬E¬NON¬CERTO¬DI¬QUELLE¬LEGATA¬ALLE¬LINEE¬DI¬PRODUZI ONE¬INDUSTRIALE¬LA¬NOVIT̬ҬSFRUTTATA¬POCO¬DALLE¬IMPRESE¬/RARI¬FLESSIBILI¬ E¬TELELAVORO¬Ò¬SOLO¬IL¬PRIMO¬PASSO¬NELLA¬NUOVA¬ERA¬DELLO¬SMART¬WORKING¬ )L¬ PIᬠDEVE¬ ANCORA¬ VENIRE¬ E¬ RIGUARDA¬ IL¬ FUNZIONAMENTO¬ DELLE¬ AZIENDE¬ )¬ QUATTRO¬FATTORI¬ABILITANTI¬DELLO¬SMART¬WORKING¬IL¬MOBILE¬IL¬CLOUD¬IL¬SOCIAL¬ COMPUTING¬E¬LA¬COLLABORAZIONE¬UNIFICATA¬STANNO¬INNESCANDO¬LENNESIMA¬ RIVOLUZIONE¬#HE¬Ò¬SOLO¬ALLINIZIO %DITORIALE 3E¬FINORA¬LADOZIONE¬DI¬TECNOLOGIA¬NELLE¬IMPRESE¬Ò¬STATA¬CONSIDERATA¬ COME¬LAUTOMAZIONE¬DELLE¬PROCEDURE¬E¬DEI¬PROCESSI¬ADESSO¬SI¬Ò¬ENTRATI¬ LUCAROSSI FIERAMILANOMEDIAIT )LaVkdgdæ æ âæbdW^aZ RMOæNBS[P 9 2014 sommario M r O 176 marzo 9 [email protected] www.meccanica-plus.it Editoriale Il lavoro è mobile di Luca Rossi Imprese Mercato 22 Personaggio del mese: Guido Celada L’innovazione nelle vele di Daniele Pascucci 24 30 Inchiesta Quale ricerca per il sistema Italia? di Silvio Beraci 21 Economia Una foto… mossa di Marco Zambelli 36 Strategie SKF in crescendo di Luca Rossi 38 Economia Cresce la domanda di robotica di Luca Rossi 42 Manifestazioni La tecnologia si fa affidabile di Elena Castello 44 25 34 in breve 43 38 RMOæmarzo 2014 11 2014 sommario M r O marzo 176 [email protected] www.meccanica-plus.it Focus Aerospace 16 56 di Gabriele Peloso 58 62 Finitura a cura di Ucif 98 Agenda 99 Contatti utili Al futuro ci pensa il software di Daniele Pascucci 68 19 5 assi per lavorare il titanio di Attilio Alessandri Formazione a cura di AssoMec La ricerca fa volare i ricavi La nascita di una nuova macchina 76 di Mark W. Barry 72 L’ala protettiva della tecnologia di Giordano Proverbio 74 Fresatura mirata e precisa di Silvia Calabrese 88 in breve Tecnologia Produzione 81 Ricerca 76 L’umanoide… spicca il volo di Giovanni Gerardo Muscolo, Carmine Tommaso Recchiuto Finitura delle superfici 80 La tempra del più forte di Fabrizio Dughiero, Fabien Marquis Saldatura 84 Lavorare al cambio di Silvia Calabrese 88 90 86 in breve Rassegna Centri di lavoro e fresatrici La qualità, nel centro a cura di Stefano Viviani 12 RMOæNBS[P 90 Fai Filtri: in una parola la Àessibilità La capacità di aggiornare i prodotti in funzione delle esigenze del mercato è una caratteristica Fai Filtri, che si estende a tutti gli aspetti collaborativi: la nostra Àessibilità spazia dalla progettazione alle consegne rispettando sempre la vostra soddisfazione. La gamma oleodinamica è una dimostrazione di Àessibilità, con le serie CS, CTT, CSP, CSG, CSD, ¿ltri e cartucce per linee di aspirazione, ritorno e mandata d’impianti idraulici, con ¿ltrazione ¿no a 3 micron assoluti e portate ¿no a 360 lt/min. Fai Filtri: A Quality Filtration Company R FAI FILTRI s.r.l. - Filtri e Componenti per Applicazioni Industriali Strada Provinciale Francesca, 7 - 24040 Pontirolo Nuovo (BG) - Italy - Tel. ++39 0363 880024 Fax ++39 0363 330177 - fai¿ltri@fai¿ltri.it - www.fai¿ltri.it layout13buoni.indd 7 A Quality Filtration Company 29-05-2013 12:22:18 Inserzionisti !)2¬-%4!,¬ !,"%24)¬5-"%24/¬ !,&!-!4)#¬ !-/¬)4!,)!¬ !:)%.$!¬3%26):)¬!.)-!¬ "%,,).)¬ #%5¬n¬5#)-5¬n¬,!-)%2!¬¬ #0-¬ %&)-¬n¬")-5¬¬ %,%442/4%#¬ &!)¬&),42)¬ &!.5#¬&!¬)4!,)!¬ &%"!-%4!,¬ )6¬#/0%24).! &%34/¬ &5#(3¬,5"2)&)#!.4)¬ (!../6%2¬-%33%¬n¬40!¬)4!,)!¬¬ ¬¬(%2-,%¬)4!,)!¬ )3#!2¬)4!,)!¬ +!"%,3#(,%00¬)4!,)!¬ +,!).¬2/"/4)#3¬ -%#-!4)#!¬ -%33%¬$533%,$/2&¬n¬7)2%45"%¬ -%33%¬&2!.+&524¬n¬303¬)4!,)!¬¬ -%4!¬ -%7!¬4%84),¬3%26)#%¬ ))¬#/0%24).!).3%24/ -0¬&),42)¬ 0.%5-!8¬ 02/#!-¬'2/50¬ 3!,#!¬ 3#(5.+¬).4%#¬ )))¬#/0%24).! 3%#/¬4//,3¬ 3)%-%.3¬ 3)4¬ cover story 'JFSB.JMBOP.FEJB rinnova l’appuntamento con la mostra convegno interamente dedicata alle tecnologie e ai prodotti per il controllo del movimento. Questo settore, che negli ultimi anni ha fatto registrare uno sviluppo impressionante, si conferma come uno dei più interessanti comparti non solo dal punto di vista tecnico ma anche applicativo. L’interdisciplinarietà della tecnologia motion abbraccia un orizzonte tecnologico estremamente ampio, che va dall’elettronica alla meccanica, dall’acquisizione dati alla comunicazione. Per l’immagine di copertina si ringrazia: Sandvik Italia Via Varesina, 184 20156 - Milano Tel. +39 02 30 70 51 www.sandvik.com Copertinaædi Daniela Ghirardini 'JFSB.JMBOP.FEJB Tel. 02.4997.6533 Fax 02.4997.6572 [email protected] www.mostreconvegno.it/mc4 #mc4realtime "AROMETRO a cura di 16 RMOæmarzo 2014 >aigZc^cdYZaaVg^egZhV L’andamento dell’indice totale della produzione industriale italiana suggerisce che il fondo della seconda gamba della recessione potrebbe essere stato superato. L’indice mostra infatti un trend lievemente ascendente, seppure con un profilo di crescita ancora minimo. In effetti, alla luce dell’incremento mensile destagionalizzato dello 0,3% riportato dall’Istat per il mese di novembre, nel trimestre settembre-novembre la produzione industriale italiana risulta in crescita dello 0,4% rispetto al trimestre precedente: non un gran che, ma comunque un incremento dopo molti mesi di stagnazione dei livelli produttivi. L’indice destagionalizzato della produzione è aumentato sia nel comparto energetico (+1,3% rispetto ad ottobre 2013) che in quelli dei beni intermedi e dei beni strumentali (entrambi +0,9%). Questi ultimi due settori beneficiano della maggiore propensione all’export, che sembra essere in fase di ripresa dopo un periodo di debolezza. Infatti, a fronte di una sostanziale stabilità delle esportazioni italiane nei primi dieci mesi del 2013 rispetto allo stesso periodo del precedente anno (+0,1%) il valore corrente di beni strumentali esportati dalla nostra industria è cresciuto del 2% nell’analogo periodo. Le esportazioni di macchinari e apparecchiature industriali verso i Paesi non EU, infatti, continuano a crescere a ritmi sostenuti, soprattutto quelle rivolte ai Paesi africani ed oceanici. Lo scorso novembre l’attività produttiva nel segmento dei beni di consumo ha invece registrato un variazione negativa (-1,1% rispetto ad ottobre 2013) sintesi di un recupero della produzione di beni durevoli (+2,2%) e di un calo di quella di beni non durevoli (-1,6% sul mese precedente). Al contrario dei beni strumentali, principalmente rivolti al mercato estero, la produzione complessiva di beni di consumo continua a risentire negativamente dell’andamento della domanda interna, anche se l’impressione che si ricava dall’andamento dell’indice della produzione di beni di consumo durevoli è che anche questo comparto potrebbe ormai aver toccato il punto più basso dell’ultima fase recessiva. L’aspettativa che il peggio potrebbe essere alle spalle è sostenuta dal risultato dell’ultimo sondaggio Markit: il mese scorso, infatti, l’indice PMI italiano che riflette la fiducia dei responsabili agli acquisti ha raggiunto quota 53,3, in ulteriore miglioramento dal 51,4 registrato in novembre, grazie soprattutto all’accelerazione della fase di recupero degli ordinativi. Come noto, un livello dell’indice PMI superiore a 50 indica che la produzione è in fase espansiva: l’indicazione che se ne trae, dunque, è che la ripresa della produzione industriale italiana sia proseguita in dicembre. Tuttavia l’indagine rapida di Confindustria stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale totale sia rimasto invariato in dicembre rispetto al mese precedente. Una battuta d’arresto a fine dell’anno scorso, qualora confermata dai dati Istat, non dovrebbe comunque far deragliare il trenino della ripresa appena partito. Con tre linee principali di prodotto, FANUC è la sola azienda del settore a progettare e realizzare internamente la maggior parte dei componenti. Ogni dettaglio, sia hardware che software, è tenuto sotto controllo attraverso una catena di sviluppo ottimizzata. Il risultato è l‘elevatissima affidabilità e la fiducia dei clienti soddisfatti in tutto il mondo. The colour of automation. Un unico fornitore, infinite opportunità WWW.FANUC.EU Untitled-1 1 1/13/2014 11:31:32 AM &INITURA a cura di Ucif (Unione Costruttori Impianti di Finitura), associata ad Anima, ha tra i suoi servizi anche lo studio e la soluzione di problemi di carattere tecnico e normativo. I quesiti vanno inviati a: [email protected] 18 RMOæmarzo 2014 AVcjdkVXVbeV\cV ejWWa^X^iVg^VJX^[ Gran parte dei settori industriali, soprattutto in ambito meccanico, sta vivendo un periodo di enorme innovazione prevalentemente incentrato sull’impiego di risorse energetiche. L’Energia è un bene prezioso e non va sprecato. Nella vita aziendale molti passi avanti sono stati compiuti nella direzione del risparmio energetico: agli albori del nuovo millennio per produrre un’autovettura era chiesto un consumo di circa 500 kW, oggi con dei processi maggiormente innovativi e con un uso più razionale delle risorse disponibili il consumo richiesto è prossimo ai 150 kW. L’Energia non va sprecata. La Terra ha a disposizione risorse energetiche di facile accesso ma scarse, di conseguenza un più razionale impiego delle risorse disponibili può produrre dei risultati notevoli in termini sia economici, sia sociali, senza intaccare la resa produttiva. Il tema è così diffuso e d’attualità che, nato nel settore industriale, è oggi entrato nelle case di tutti, non a caso tocca tutti noi direttamente: dalla luce che teniamo accesa quando non serve alle troppe automobili che utilizziamo per spostarci, alle finestre che apriamo per comodità in casa quando fa troppo caldo invece di abbassare i caloriferi. Da questa esigenza nasce l’idea dell’associazione Ucif di invitare le aziende associate affinché spengano la luce negli uffici nell’ora di pausa per tutta la settimana centrale di febbraio, da lunedì 10 a venerdì 14. Inoltre è prevista nel corso dell’anno una raccolta di idee che vadano nella direzione di un più efficiente utilizzo delle risorse energetiche. E proprio da queste riflessioni nasce la scelta del soggetto per la campagna pubblicitaria Ucif 2014: al centro della pagina un vaso di vetro che conserva l’energia che tutte le aziende Ucif cercano di risparmiare, invece che sprecare. Un messaggio promozionale che vuole mettere in evidenza l’impegno sul tema delle aziende iscritte all’associazione, ma nello stesso tempo un messaggio sociale che vuole stimolare ciascuno a essere un protagonista di efficienza energetica. Non sprechiamo l’Energia. Con noi lo sviluppo è sostenibile: con noi aziende e con noi tutti. Annun Alfamatic OP 210x297:Annun Alfamatic OP 210x297 27-05-2008 12:26 Pagina 1 La scelta su misura Presse pneumo-idrauliche • da 1,5 a 100 ton di spinta, con aria compressa fino a 6 bar 9 modelli • 63 versioni • fino a 100 mm • di corsa di lavoro • fino a 400 mm di corsa di avvicinamento Le presse pneumo-idrauliche Alfamatic propongono un concetto moderno dove sia richiesta forza di spinta a moto controllato. Alimentate con aria compressa fino a 6 bar, le presse Alfamatic abbinano la velocità di una pressa pneumatica con la forza di una pressa idraulica. Grande versatilità operativa, G&B COMUNICAZIONE grazie al sistema pneumo-idraulico, alcuni esempi applicativi: PIANTARE IMBUTIRE ASSEMBLARE CIANFRINARE SBORDARE GRAFFARE RIVETTARE RADDRIZZARE Qualità Garantita TRANCIARE MARCARE CALETTARE PIEGARE 20010 S. Giorgio su Legnano (MI), Italy Via Magenta 25, Tel. +39 0331 40.69.11 Fax +39 0331 40.69.70 E-mail: [email protected] www.alfamatic.com 0ERSONAGGIO¬DEL¬MESE )MPRESE¬¬¬¬-ERCATO RCATO di Daniele P Pascucci ascuucci A¼^ccdkVo^dcZ cZaaZkZaZ Una navigazione sicura verso il futuro. Se la R.F. Celada fosse una barca, agli osservatori più attenti non potrebbero sfuggire una linea di galleggiamento migliore, una chiglia più snella e un equipaggio più pronto. Ci sono stati parecchi cambiamenti di recente e i fortunali hanno fatto sentire i loro colpi. Ma la bussola ha sempre puntato verso la qualità, conquistando nuovi approdi. Parola di Guido Celada, presidente di una società con oltre settant’anni di storia 20 RMOæmarzo 2014 BĤ azienda Celada conta su una lunga storia di famiglia; viene fondata nel 1938 dal nonno dell’attuale presidente. La prima sede è a Milano in viale Tunisia al n. 4: un negozio a due luci con un retro. Dopo la seconda guerra mondiale, durante la quale i magazzini della Celada vengono bombardati, l’attività commerciale riprende con grande vigore. Nel 1951, in seguito alla scomparsa di Riccardo Celada, fondatore dell’azienda, il figlio Giovanni ne prende il posto. Nel 1964 R.F. Celada si trasferisce in Via Morgagni, sempre a Milano, con uffici e uno show room, men- tre la base dell’assistenza tecnica e dell’allestimento viene aperta a Vignate, alle porte della città. In questi anni il numero dei tecnici viene incrementato. Negli anni 70 il successo decretato dai clienti spinge Celada a coprire il territorio nazionale in modo più capillare con l’apertura di filiali a Torino, Firenze, Brescia, Bologna. Agli inizi degli anni 80, con l’ingresso in azienda di Guido Celada, figlio di Giovanni, l’azienda inizia lo sviluppo di relazioni con i produttori giapponesi. Del 1990 è il trasferimento nella sede attuale a Cologno Monzese (MI). Seguono anni di continua e costante crescita. Nel 2000 Celada raggiunge i 200 dipendenti ed è forte di relazioni oramai consolidate con i maggiori produttori internazionali, un’assistenza diretta di 70 tecnici specializzati e un magazzino automatizzato di oltre 32.000 componenti. Il 28 ottobre 2006 scompare Giovanni Celada. ll figlio Guido prende in carico la gestione dell’azienda. Nel 2008, l’apertura di una nuova filiale a Dubai apre le porte alla ricerca di nuovi mercati, che prosegue nel 2010 con l’apertura delle nuove filiali in Svizzera, Slovenia e Croazia, e, nel 2011, in Serbia. Con l’inaugurazione di queste recenti filiali, la Celada allarga i propri orizzonti commerciali e si orienta sempre più verso un processo di internazionalizzazione. Fin qui, la lunga e interessante storia dell’azienda. Per sapere però qual è attualmente la realtà dell’impresa abbiamo rivolto alcune domande a Guido Celada che ne è il presidente. Ci può fare un quadro di come si presenta oggi la R.F. Celada? “Celada è attualmente uno dei principali player in Europa nella vendita e nell’assistenza di macchine utensili. Un’azienda che sceglie il meglio della meccanica industriale internazionale (Giappone, Taiwan, America, Europa, ecc.) per proporre ai suoi clienti una vasta gamma di offerta, che abbraccia tutte le aree della meccanica: tornitura, fresatura, elettroerosione, rettifica, presse, automazione, metrologia. A questo si aggiunge una particolare cura per l’assistenza: i nostri tecnici accompagnano il cliente durante tutto il ciclo di vita della macchina acquistata, attraverso corsi d’istruzione sull’utilizzo e sulla programmazione delle macchine, fornitura di parti di ricambio originali, interventi per garantire la produttività della macchina nel tempo. Oggi Celada si configura come un Gruppo internazionale che è composto dalle seguenti società: R.F. Celada per la vendita dei brand giapponesi e, in generale per la commercializzazione del top di gamma; Celmacch per la vendita delle macchine taiwanesi; Mautus per la commercializzazione delle macchine usate e per finire Haas by Celada, un team di vendita e di tecnici dedicato al prodotto americano Haas. Il Gruppo oggi conta 220 dipendenti, 180 dei quali in Italia (operanti nella sede principale di Cologno Monzese) e 40 circa all’estero; il Gruppo esprime un fatturato globale di 95 milioni, di cui circa il 20% generato dalle controllate all’estero”. Come affrontate le problematiche di un mercato così difficile come è oggi quello delle macchine utensili? ‘’La società oggi è una realtà che è molto cambiata, e che sta ancora cambiando. Credo sia in sostanza una società molto più moderna e più adatta ad affrontare le trasformazioni rispetto al passato. Io penso che le aziende debbano essere considerate come organismi viventi, e debbano trasformarsi in continuazione perché il mondo in cui si trovano cambia RMOæmarzo 2014 21 0ERSONAGGIO¬DEL¬MESE )MPRESE¬¬¬¬-ERCATO di continuo. Ogni giorno c’è qualche novità sia essa economica, di mercato o geopolitica che influenza il nostro ambiente competitivo e bisogna essere pronti ad avere la giusta reazione prima di trovarsi in difficoltà. Mi permetta un paragone da appassionato velista. Il lavoro del comandante non è tanto quello di sapere cosa fare in una certa circostanza, quanto piuttosto di capire cosa sta per succedere e rendere la barca il più adatta possibile ad affrontare la situazione. Si possono certo ridurre le vele anche quando si è alzato il colpo di vento, ma è molto pericoloso, perché la barca balla... Se io sono un buon comandante, mi guardo in giro, do istruzioni al mio equipaggio di ridurre le vele quando il vento non si è ancora alzato, in modo tale che la barca si trovi poi nelle condizioni ideali per affrontare il colpo di vento quando arriva. Tornando a noi, credo che l’azienda sia oggi molto più stabile, molto più moderna, molto più pronta per le sfide che ci aspettano in futuro. Noi adesso abbiamo attraversato la peggiore crisi economica nella storia dell’economia del pianeta, ma io lavoro nel campo delle macchine utensili da più di 30 anni, e so che sarà una questione di 6, 7, al massimo 10 anni, e ce ne capiterà addosso un’altra di crisi, perché nel mercato macchine utensili è così...’’. nuto a conoscenza di essere affetto da una grave malattia, pericolosa almeno quanto gli scogli e le correnti delle Bocche di Bonifacio… Nel frattempo abbiamo dovuto attuare anche una dolorosa riduzione di personale, passando da 240 a 180 persone assunte in Italia, e lo abbiamo fatto per rendere l’azienda più forte e più solida, e per garantire la sua sopravvivenza e il suo sviluppo. Riflettendo oggi, devo dire che le due operazioni, sia quella che ho subito io sia quella che ha subito l’azienda, hanno avuto un esito favorevole: io ho ripreso con il lavoro, con lo sport, con le mie passioni, e l’azienda ha ripreso un corso positivo’’. Quali altri cambiamenti ci sono stati in ambito aziendale? “Una novità importante è stata rappresentata dall’arrivo in azienda del dottor Maurizio Spampinato, che ha assunto la carica di amministratore de- Rimanendo nella metafora della navigazione, lei personalmente e la sua azienda avete dovuto attraversare recentemente delle pericolose Bocche di Bonifacio, vuole parlarci di questo passaggio difficile? “Il processo di cambiamento che ha affrontato l’azienda è stato forzato, dal punto di vista dei tempi, dalle vicissitudini in cui mi sono trovato personalmente e professionalmente. Ma da un punto di vista concettuale e sostanziale, stavamo già pensando a delle necessarie trasformazioni, alcune delle quali erano già in atto. Mi riferisco ad esempio al processo di internazionalizzazione: basti pensare alla Celada France, che pure esiste ormai da 20 anni, oppure alla Celada Middle East, a Dubai, o ancora all’acquisizione delle società in Slovenia, in Croazia e in Serbia, e alla costituzione della Celada Suisse. Sono tutte attività che sono state svolte prima degli inconvenienti della fine del 2012. I clienti Celada che hanno superato la crisi con una certa disinvoltura sono tutti clienti che lavorano tanto per l’estero, e ancora oggi gli ordini più consistenti ci arrivano da aziende che principalmente esportano. Comunque, proprio durante lo svolgimento della BiMu 2012 sono ve- 22 RMOæmarzo 2014 Guido Celada, presidente dell’omonima azienda (a destra) con Maurizio Spampinato, amministratore delegato della stessa. legato con pieni poteri, mentre io conservo il ruolo di presidente. Ritengo che per un’azienda delle dimensioni e della complessità della Celada il fatto che l’amministratore delegato e il presidente siano due persone distinte e che ci sia un consiglio di amministrazione con una funzione realmente consultiva nei confronti dell’azienda, sia qualcosa di inconsueto. Un fatto normale nel mondo imprenditoriale ma assolutamente anomalo nel mondo delle macchine utensili. Al dottor Spampinato fanno capo i vari direttori ai quali viene richiesto di prendersi la responsabilità per le scelte che fanno. In Celada questa è una vera novità, che si discosta Guido Celada 'UIDO¬#ELADA¬Ò¬ NATO¬A¬-ILANO¬IL¬ ¬'IUGNO¬¬ 0RESIDENTE¬ DELLA¬2&¬ #ELADA¬DAL¬ ¬INIZIA¬LA¬ SUA¬CARRIERA¬ IN¬AZIENDA¬ NEL¬¬ APPASSIONATO¬ED¬ESPERTO¬DI¬ELETTRONICA¬ INGEGNERIA¬E¬MECCANICA¬HA¬VISSUTO¬LA¬ RIVOLUZIONE¬DELLELETTRONICA¬NEL¬CAMPO¬DELLE¬ MACCHINE¬UTENSILI¬VEDENDO¬NASCERE¬LE¬PRIME¬ MACCHINE¬A¬CONTROLLO¬NUMERICO¬ 2ACCOGLIENDO¬LEREDIT̬MORALE¬DELLA¬FAMIGLIA¬ E¬METTENDO¬A¬FRUTTO¬LESPERIENZA¬DEL¬NONNO¬ 2ICCARDO¬DELLO¬ZIO¬&RANCESCO¬E¬DEL¬PADRE¬ 'IOVANNI¬DIVENTA¬LELEMENTO¬DI¬CONGIUNZIONE¬ TRA¬LE¬DIVERSE¬EPOCHE (A¬SAPUTO¬SEGUIRE¬E¬ANCHE¬INTERPRETARE¬ PERSONALMENTE¬LA¬FILOSOFIA¬DELLA¬#ELADA¬ RENDENDO¬SEMPRE¬PIá¬INTERNAZIONALE¬E¬ GLOBALE¬LA¬SUA¬AZIENDA¬NATA¬COME¬UNA¬PICCOLA¬ @BOTTEGA¬DI¬RAPPRESENTANZA¬QUASI¬¬ANNI¬FA¬ E¬OGGI¬@VANTO¬DELLINDUSTRIA¬ITALIANA¬0ROFONDO¬ CONOSCITORE¬DELLE¬CULTURE¬ORIENTALI¬'UIDO¬ #ELADA¬Ò¬APPASSIONATO¬DI¬GOLF¬E¬VELA¬ moltissimo, ad esempio, dalla concezione che era propria di mio padre, abbastanza accentratrice e tipica di un certo modo di essere degli imprenditori del settore fino a qualche tempo fa. Oggi in azienda ci sono dei manager che, sulla base di principi condivisi, rispondono dei risultati che portano e l’unico criterio che seguono è quello dell’efficienza e dello sviluppo aziendale. La figura dell’imprenditore deve stare saldamente e serenamente sullo sfondo con un ruolo di indirizzo fondamentale ma i manager non devono essere ingabbiati perché possano esprimere appieno tutte le loro potenzialità”. Che cosa percepisce oggi dei cambiamenti al vostro interno un cliente di Celada? ‘’Nella migliore delle ipotesi, niente. Il cliente non dovrebbe accorgersi di nulla. Noi stiamo rivoluzionando l’azienda ma questo processo deve rimanere trasparente per gli utilizzatori che ne devono sen- tire solo i benefici finali. Oggi il nostro cliente ha un trattamento migliore dal punto di vista dell’accesso alle informazioni, della sua possibilità di comunicare con noi; se vogliamo distillare quello di cui consta la struttura commerciale, è proprio lo schema di comunicazione tra l’azienda e il cliente: il venditore va dal cliente per portargli delle informazioni, e ritorna in azienda portando delle informazioni che riguardano il cliente. La nostra struttura commerciale oggi si è molto rinforzata rispetto a quella che avevamo prima della crisi. Direi che il concetto di fondo è sempre quello di trovare dei modi con i quali viziare il cliente, ma il cliente che viene viziato dovrebbe sentirsi viziato considerando ciò la cosa più naturale del mondo, con l’aggiunta che poi, quando capitasse che il cliente per qualche motivo dovesse fare delle scelte diverse, a quel punto dovrebbe accorgersi della differenza...”. A questo punto è il momento di parlare un po’ del futuro: cosa c’è, più avanti, sulla strada di Celada? ‘’In effetti il futuro è un tema molto interessante per noi: stiamo facendo degli importanti investimenti sull’estero, il primo in ordine di tempo sarà in Arabia Saudita, dove sta per nascere quella che potremmo definire una Celada Saudi che sarà figlia della Celada Middle East. E su questa strada dell’internazionalizzazione rafforzeremo il nostro concetto base che è quello del contratto di distribuzione: rappresentare un brand da parte di un distributore significa per Celada sostituirsi completamente al costruttore di fronte al cliente; era, questo, un concetto che non esisteva prima della Celada, ed è stato ideato da mio padre Giovanni. Agire così vuol dire prendersi delle grandi responsabilità nei confronti dei clienti e del produttore ma è l’unico modo per presentarsi sul mercato con il grado di affidabilità, di serietà e di professionalità che si richiede per chi voglia costruirsi una reputazione solida e inattaccabile. Vorrei aggiungere che l’Italia è un Paese con delle prospettive estremamente importanti e interessanti. L’Italia che si dà da fare è un Paese che ha assolutamente da dire e da svolgere il suo ruolo nel mondo. Per cui io credo che la Celada Italia sarà comunque il centro di rotazione del nostro universo aziendale, senza naturalmente togliere interesse a questa internazionalizzazione, che oggi già costituisce una quota importante del nostro fatturato, e che domani sarà sicuramente di più’’. RMOæNBS[P 23 Inchiesta Imprese Mercato di Silvio Beraci FjVaZg^XZgXV eZg^ah^hiZbV >iVa^V4 Gli studi scientifici devono superare vecchi assetti e politiche obsolete. Bisogna razionalizzare la rete organizzativa e ripensare la filosofia che guida la destinazione delle risorse. Intervengono, su questi argomenti decisivi per lo sviluppo e l’economia del nostro Paese, Luigi Nicolais, presidente del CNR e l’ex ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo, oggi presidente dell’Iren 24 RMOæluglio/agosto 2013 B a ricerca e lo sviluppo: concetti reiterati e a volte abusati che siamo abituati ad ascoltare spesso. Possono forse mancare in una moderna società progredita e industriale? No di certo; sta di fatto che in Italia la ricerca, pur avendo raggiunto spesso livelli di vera eccellenza, non ha ancora quel sostegno, diremmo corale, che per il suo ruolo dovrebbe avere. Nel nostro Paese, aldilà di quella che viene svolta nelle aziende private, la ricerca è essenzialmente portata avanti dal CNR e dalle università, pur tra le mille difficoltà (legate essenzialmente alle carenze finanziarie, di indirizzo e di programmazione) che siamo spesso costretti a registrare. “La ricerca non è più da considerare un fiore all’occhiello, essa diventa sempre più, al contrario, un elemento decisivo per lo sviluppo; oggi le imprese hanno bisogno di ricerca perché hanno anche bisogno di competere, spesso smaterializzando i propri prodotti e riempiendoli di contenuti di conoscenza”. Sono parole di Luigi Nicolais, presidente del CNR, che non manca occasione per sottolineare l’importanza strategica che hanno per l’appunto il Consiglio nazionale delle ricerche e le università. Impresa e università. “Da quando sono presidente del CNR - dice Nicolais - ho cercato di aumentare l’apertura verso l’università e le imprese; credo fortemente all’interazione fra il mio istituto e il mondo universitario perché ciò può contribuire a costruire un sistema ricerca in Italia attraverso una collaborazione sempre più strutturale. Un esempio di questa azione è rappresentato dal laboratorio misto creato a Lecco proprio per far interagire queste due realtà. La stessa apertura credo sia necessaria nei confronti delle aziende: per dare una mano al nostro Paese abbiamo bisogno di continuare a produrre conoscenza e allo stesso tempo pensare all’utilizzabilità della conoscenza stessa. Realizzare la collaborazione con realtà imprenditoriali non significa meramente fare un laboratorio a basso costo per le aziende ma bensì cominciare a progettare insieme una ricerca che possa trovare applicazioni industriali. Io credo che questo sia il futuro del CNR”. Questa fase generale di cambiamenti continui, di trasformazioni così accelerate che facciamo fatica a governare finendo per assistervi impotenti, si riverberano secondo Nicolais in maniera emblematica nel campo delle tecnologie che alle volte sfuggono per la loro velocità alla nostra piena comprensione. È anche per questo che c’è bisogno di condividere i dati e non di ‘possederli’. “La forza del CNR - dice il presidente - è che al suo interno ha anche un dipartimento di scienze umane e sociali che può contribuire a riempire di contenuti queste nuove tecnologie”. Cambiare mentalità. Secondo Luigi Nicolais la globalizzazione richiede fortemente di competere sulla qualità, e il meccanismo per il quale, realizzata un’idea, si cerca semplicemente di portarla sul mercato, senza confrontarsi tempestivamente col sistema globale, rischia di essere perdente. “Solo una ricerca avanzata permette di approcciare i moderni mercati con gli strumenti giusti e al livello tecnologico richiesto. Anche le PMI stanno subendo Secondo Luigi Nicolais, presidente del CNR: “La ricerca non è più da considerare un fiore all’occhiello, essa diventa sempre più, al contrario, un elemento decisivo per lo sviluppo; oggi le imprese hanno bisogno di ricerca perché hanno anche bisogno di competere, spesso smaterializzando i propri prodotti e riempiendoli di contenuti di conoscenza”. “Dobbiamo avviare una modernizzazione del Paese - dice Francesco Profumo, presidente Iren - per rigenerarci velocemente e avviare processi che ci facciano recuperare efficienza nel manufacturing che continua a rimanere il cuore pulsante della nostra nazione, dato che siamo, insieme con la Germania, i soli due Paesi in Europa che hanno una vera struttura industriale”. RMOæmarzo 2014 25 Inchiesta Imprese Mercato un processo di cambiamento, passando da subcommittenti a partner tecnologici, si tratta di un cambio di mentalità: l’azienda subcommittente in un certo senso non doveva pensare ma semplicemente produrre quanto richiesto al minor costo possibile; ora invece deve essere partner tecnologico e fornire soluzioni produttive di cui si prenda in pieno le responsabilità. Da qui deriva anche per le PMI la necessità di interagire con la ricerca”. Il presidente sottolinea che per il CNR ci sono delle priorità impellenti: snellirne il funzionamento, individuare dei grossi temi su cui concentrare le risorse, collaborare con gli enti omologhi europei per fare massa critica di fronte alle sfide globali. “Abbiamo bisogno - afferma - di aprire un confronto concreto su un processo di riforma del sistema, gli enti di ricerca non possono più pensare di rispondere a tre ministeri, chiedere ogni volta autorizzazioni se devono assumere o fare un bando: purtroppo ci è capitato di avere a disposizione risorse per poter assumere ma di non avere le autorizzazioni a bandire. Dobbiamo rimuovere tanti ostacoli burocratici che ci rendono la vita difficile e ci impediscono di aprire concorsi per i giovani”. Due esempi significativi. Luigi Nicolais fa due esempi per dimostrare come la ricerca sia importante. Il primo riguarda la costruzione degli aerei; fino a qualche anno fa essi erano realizzati con materiali convenzionali (alluminio, acciaio, titanio ecc.) e l’uso dei nuovi materiali compositi veniva visto con diffidenza (per- 26 RMOæmarzo 2014 ché cambiare se tutto già procede bene?), ebbene oggi l’uso dei nuovi materiali è largamente utilizzato ad esempio nella realizzazione del Boeing 787. “In questo esempio - commenta Nicolais - si coglie l’importanza di saper vedere oltre quello che c’è già, la visione dell’innovazione ci porta a non accontentarci di un mercato che esiste già e a prefigurarne un altro che verrà. L’innovazione richiede una grande capacità di cambiamento, di pensiero e di professionalità; l’industria aeronautica oggi produce facendo arrivare parti di velivolo da ogni angolo del mondo: siamo di fronte a una ‘fabbrica’ globale che ha i suoi ‘reparti’ in vari Paesi. E qui anche la ricerca ha un aspetto diffuso, al centro si fa ‘knowledge integration’ e i ricercatori sono distribuiti nel mondo. Boeing ha sviluppato così il suo global network”. Secondo il presidente, di fronte a questi cambiamenti, il CNR non può limitarsi a condurre le attività locali ma deve essere aperto al sistema globale. “Da un lato - spiega - dobbiamo dare una mano al territorio perché possa utilizzare i risultati della nostra ricerca e dall’altro collegarci con gli enti di ricerca del mondo per diventare parte di global network di ricerca multinazionale”. Il secondo esempio è quello del settore tessile che è entrato in crisi a causa dei Paesi emergenti e della loro capacità di produrre prodotti tradizionali a basso costo. Luigi Nicolais pensa che in questo campo si debba passare da una visione lineare a una di tipo radiale; chi fa stoffe deve interagire con chi costruisce aerei, auto, edifici ecc. in questo modo si viene in contatto con la necessità di avere tessuti innovativi che rispondano a nuove esigenze di comparti più avanzati, si diventa fornitori di soluzioni su misura progettate per specifiche applicazioni. “Per fare ciò - aggiunge - c’è bisogno di una grande capacità di conoscenza e anche predisposizione a guardare al futuro seguendo lo sviluppo delle nuove esigenze produttive. In parole povere, guardare oltre le cose a cui siamo abituati”. Questi due esempi servono a farci capire come sia importante il ruolo della ricerca proprio per la crescita e il futuro della nostra economia. “Sono orgoglioso - conclude Nicolais - di essere presidente di questo CNR perché sono convinto che c’è un potenziale di crescita enorme a patto di liberarsi di lacci e lacciuoli che ci limitano; abbiamo le capacità per competere alla pari con tutti gli altri enti stranieri nostri omologhi”. Il tema dei finanziamenti. Affrontare il tema della ricerca significa affrontare in automatico anche quello delle risorse necessarie a finanziarla, e qui entrano in campo i fondi europei. L’ex ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo, oggi presidente dell’Iren, in proposito ha sollevato un grido d’allarme: “A fronte di un investimento in Europa di circa 15 miliardi di euro l’anno, l’Italia ne riporta a casa solo un terzo. Il nostro Paese perde circa 5 miliardi l’anno nel rapporto tra contributi all’Unione Europea e fi- nanziamenti ottenuti per il settore della ricerca. Ciò significa che dal 2007 al 2013 abbiamo perso circa 35 miliardi: immaginiamoci cosa avremmo potuto fare con questi soldi! Dovremmo imparare da altri Paesi europei più virtuosi: per ogni euro investito la Gran Bretagna riporta a casa 1,50 euro, l’Austria e l’Olanda 1,45 euro, il Belgio 1,40 e la Germania 94 centesimi. Mentre l’Italia soltanto 60 centesimi, con una perdita di 40 centesimi a fronte di ogni euro investito. C’è una responsabilità morale per noi di recuperare i soldi che investiamo in Europa perché sono quattrini raccolti col sacrificio di tutti. Di fronte a questa situazione è inutile piangere, bisogna invece tirarsi su le maniche e cambiare le cose”. Profumo propone a questo proposito di partire dalle specializzazioni dei nostri territori in modo che si trovino a competere con altre zone di altri Paesi che hanno la stessa vocazione; le risorse che si rendono disponibili dovranno essere investite in queste realtà. Da questa competizione potranno nascere sviluppi positivi. “Come ministero, nei mesi scorsi - dice Profumo - abbiamo messo in atto un progetto in stretta sinergia col CNR mirato a individuare una decina circa di priorità nazionali e queste le abbiamo collocate all’interno di strutture aperte, dove la ricerca non si fa più in un singolo laboratorio ma la si fa in realtà che siano interconnesse fra loro con attori che tradizionalmente si sono parlati poco finora: aziende, enti di ricerca e università. L’idea è quella di ‘clusterizzare’ il sistema, passando da modelli industriali di tipo se- RMOæmarzo 2014 27 Inchiesta Imprese Mercato riale (io faccio prima questo, poi questo, poi questo) a un sistema flessibile di tipo parallelo dove le attività devono essere svolte nelle diverse strutture con un coordinamento complessivo che possiamo definire appunto cluster”. Ridisegnare il sistema industriale. Secondo Profumo, l’Italia deve ridisegnare il proprio sistema industriale, dato che i posti di lavoro persi negli ultimi anni non torneranno a essere gli stessi posti di lavoro: l’unica opportunità è creare un diverso tipo di occupazione in cui ci sia più intelligenza e meno attività di tipo tradizionale. “Abbiamo bisogno di avviare un processo di modernizzazione del Paese - spiega il presidente dell’Iren - che ci permetta di rigenerarci velocemente e di mettere in atto tutti quei processi che ci facciano recuperare efficacia ed efficienza nel manufacturing che continua a rimanere il cuore pulsante della nostra nazione, dato che siamo, insieme con la Germania, i soli due Paesi in Europa che hanno una vera struttura industriale, la quale deve essere rivista ma conservata. Dovremo individuare delle regioni chiave che abbiano una specializzazione di rilievo, collocarle all’interno di un modello ‘clusterizzato’ e andare a competere MACCHINE, IMPIANTI, ATTREZZATURE PER LA LAVORAZIONE DI LAMIERE, TUBI, PROFILATI, FILI E CARPENTERIA METALLICA. STAMPI. SALDATURA. TRATTAMENTI TERMICI. TRATTAMENTO E FINITURA SUPERFICI. con le altre regioni. Sono sicuro che da questa competizione usciremo vincitori, perché siamo più bravi degli altri, abbiamo ottime competenze. Le risorse che siamo in grado di mettere in campo come Italia sono sempre più limitate mentre aumentano quelle di derivazione europea: dobbiamo trovare una sinergia fra tutti per suddividere queste risorse e goderne i risultati; permanendo in una logica di autosufficienza ci troveremmo ad avere sempre meno mezzi e meno possibilità”. L’ex ministro del Miur ricorda che oggi siamo al 26° posto in graduatoria (su 27 Paesi) per la capacità di spesa dei fondi europei, a fronte di una cifra di 31 miliardi che avremo a disposizione da investire per il prossimo settennato. “In Italia non ci potrà essere crescita se non ci sarà una catena corta fra ricerca, innovazione e sviluppo ha concluso - a questo proposito bisognerebbe avere una nuova struttura ministeriale che vedesse questo insieme, e probabilmente le Regioni potrebbero dare un primo segnale facendo qualche tipo di sperimentazione per creare una struttura che metta insieme questi tre concetti: sarebbe un segnale molto importante in vista della programmazione che inizierà dal 2014”. B O L O G N A Sede Fiera Bologna, ingressi Michelino, Nord Periodo di svolgimento, orario da mercoledì 14 a sabato 17 maggio 2014 dalle 9.00 alle 18.00 Ingresso tessera permanente € 12,00; gratuita con preregistrazione Preregistrati su lamiera.net Seguici su: NOVITÀ! 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Il sistema italiano contava 4,4 milioni di imprese nel 2011, per 16,4 milioni di addetti, con un elevatissimo tasso di imprenditorialità e massiccia presenza di micro imprese (doppio di Francia e quasi tre volte la Germania), e da un’alta numerosità di piccole imprese. La produttività è cresciuta solo dell’1%, frutto di un +1,2% pre-crisi e di un -0,3% tra 2008 e 2012. Con timidi segnali di ripresa dal settore industriale, il PIL italiano ha segnato nel terzo trimestre 2013 un -0,1% (stime preliminari), con previsioni 2013 di una diminuzione media 30 RMOæmarzo 2014 annua dell’1,8%, e di un +0,7% per il 2014. Dall’inizio della seconda crisi nel 2011, i dati mostrano un’ampia e persistente divaricazione tra domanda interna ed estera, fenomeno senza riscontro nei maggiori Paesi europei, e che nel nostro Paese crea una forte pressione sulle imprese, che devono fronteggiare uno scenario economico fortemente cambiato e che impone un riassetto dei fattori per la sopravvivenza e la crescita. Comportamenti anti-crisi. Il censimento Istat è stato per la prima volta integrato da una nutrita rilevazione campionaria volta a fornire indicazioni sui comportamenti delle imprese su strategie e fattori di competitività e sviluppo, a complemento verso il sistema armonizzato europeo delle indagini strut- turali sulle imprese, ma non solo, come spiega Antonio Golini, presidente Istat: “I molti dati della rilevazione mostrano che i diversi settori, e le diverse dimensioni aziendali, sono attraversati da tipologie di imprese molto eterogenee, e comportamenti e strategie a elevato potenziale di crescita e competitività sembrano alla portata di molte piccole imprese in tutti i settori e in tutte le aree del Paese. D’altra parte emerge pure Antonio Golini è il presidente di Istat. un’area di conservazione con comportamenti difensivi molto estesa, e che coinvolge anche ampi segmenti di imprese medie e grandi: è allora importante leggere questi dati come funzionali per individuare una via d’uscita dalla crisi”. I dati mostrano il prevalere di modelli di governance semplificati, a conduzione familiare e gestione aziendale accentrata. L’appartenenza a gruppi coinvolge solo l’11% delle imprese, la scelta di affidarsi a manager è bassa, e cresce con le dimensioni e soprattutto in relazione al grado di connettività dell’impresa, un indicatore definito dall’indagine per misurare l’intensità delle relazioni di ciascuna azienda, e che in un campo da 1 a 100 mostra un grado di connettività medio del 15,7%, che aumenta fino al 25,6 nelle grandi imprese. Tra le imprese industriali, i principali motivi che spingono a instaurare relazioni sono la riduzione dei costi, per il 60%, la finalità innovativa, per il 30%, e l’accesso a nuovi mercati, per quasi un’impresa su tre. L’aspetto relazionale emerge come uno dei più importanti per determinare profili d’impresa più o meno competitivi, associandosi a comportamenti più dinamici e orientati alla crescita, in particolare l’orientamento ai mercati esteri e un aumento della tendenza a innovare. Strategie di difesa. Negli ultimi anni le imprese italiane hanno tenuto strategie soprattutto di tipo difensivo, con l’obiettivo dichiarato dal 70,5% di mantenere la propria quota di mercato. Si ritrovano però anche strategie più complesse, principalmente volte a: ampliare la gamma prodotti, (per il 41,1%), accedere a nuovi mercati, (22,2%), attivare/ incrementare collaborazioni con altre imprese (per l’11,7%). A puntare all’accesso a nuovi mercati sono RMOæmarzo 2014 31 Economia Imprese Mercato in particolare, tra le pmi, imprese nel settore dei macchinari. Inoltre, tra i principali ostacoli percepiti nella ricerca di una maggiore competitività, la mancanza di risorse finanziarie è al primo posto, per il 40,4%, seguita dalla scarsità o mancanza di domanda, per il 36,8% (sentita soprattutto nell’industria), da oneri amministrativi e burocratici eccessivi, per il 34,5%, e da un contesto socio-ambientale sfavorevole, 23,2%. Meno sentite la carenza di infrastrutture, la mancanza di risorse qualificate e la difficoltà di reperire personale o fornitori. L’Istat classifica quindi le imprese italiane in cinque tipologie, in base a comportamenti e capacità competitive: le ‘conservatrici’ sono quasi il 64% del totale (670 mila unità su 1,1 milione di aziende con almeno 3 addetti), con dimensione media di 8,9 addetti. Presentano strategie per lo più difensive, bassa propensione all’innovazione (innova solo il 20%) e attenzione soprattutto ai mercati locali (67%): rientrano qui anche il 40% delle medie imprese e il 30% delle grandi. Seguono le ‘dinamiche tascabili’, 20% del totale, con media poco sotto i 13 RMOæmarzo 2014 addetti e strategie più articolate, puntando molto su diversificazione produttiva e nuovi prodotti, e alta propensione innovativa (52%), ma legate ancora in prevalenza al mercato locale (55,8%). Marcata presenza, 42,7%, di imprese industriali nel terzo gruppo, le cosiddette ‘aperte’, che sono il 7% del totale con dimensione media di 22,9 addetti: queste mostrano elevata tendenza all’internazionalizzazione (70%), apertura a nuovi mercati e capacità di attivare relazioni con altre imprese (100%), oltre a forte propensione all’innovazione. Un altro 7% è composto dalle ‘innovative’, con media di 19,8 addetti, in cui dominano comportamenti innovativi e collaborativi, ma ancora con forte orientamento al mercato domestico. Infine, le ‘internazionalizzate spinte’ sono solo il 2,6%, con dimensione media di 39,5 addetti: quasi al 50% facenti parte dell’industria, qui sono massime l’appartenenza a gruppi, l’apertura all’estero (90%) e la capacità di attivare relazioni, oltre a elevata propensione a innovare (68,9%), con flessibilità produttiva e diversificazione tra i fattori competitivi più rilevanti. Se avete fretta, mettetevi comodi. Velocità e forza hanno trovato casa. Da oggi il Dealer per l’Italia dei nuovi robots HYUNDAI si chiama: Soluzioni robotiche avanzate K.L.A.IN. robo robotics s.r.l. Sede Operativa: Via Cac Cacciamali, 67 25125 Brescia / Italy Tel. +39 030 3582154 - Fax +39 030 2659911 www.klainrobotics.com [email protected] Strategie Imprese e M Mercato H@;^c XgZhXZcYd La SKF ha reso noti i risultati dell’esercizio 2013, caratterizzati da una ripresa nelle vendite, in particolare nel secondo semestre e nel mercato domestico. Determinanti sono stati gli effetti dei programmi di recupero dell’efficienza e di riduzione costi lanciati dal Gruppo SKF all’inizio dell’anno. Lo spiega Aurelio Nervo, amministratore delegato di SKF Industrie SpA 34 RMOæmarzo 2014 ? di Luca Rossi l 2013 per SKF Italia è stato caratterizzato da una generale ripresa delle vendite, recuperando parte della flessione registrata nell’anno precedente. In particolare sul mercato domestico e nel secondo semestre, si sono notati chiari segni, ancorché molto deboli, di una inversione di tendenza in atto. L’aumento delle vendite rispetto al 2012 è stato pari al 2%, con un marcato incremento sia dell’utile sia del margine operativo rispettivamente a 84 milioni di euro e al 9,5% (escluso spese di ristrutturazione 90 milioni di euro e 10,1%). Soddisfatto l’amministratore delegato di SKF Industrie SpA, Aurelio Nervo: “Sono risultati molto significativi, mai raggiunti in precedenza, soprattutto se visti alla luce di un quadro economico che, seppure in via di miglioramento, risulta ancora molto perturbato. Determinanti sono stati gli effetti dei programmi di recupero dell’efficienza e di riduzione costi lanciati dal Gruppo SKF all’inizio dell’anno, il costante incremento delle vendite di prodotti e servizi a più alto contenuto tecnologico nei vari segmenti industriali e le esportazioni, in aumento sia in volume sia in prezzi”. Inoltre nel mese di gennaio 2014 l’azienda ha sottoscritto l’accordo sindacale relativo al Contratto Nazionale SKF. “Questo accordo rappresenta, insieme a innovazione e miglioramento del processo produttivo, un ulteriore elemento strategico di rafforzamento e mantenimento degli stabilimenti del Gruppo SKF in Italia - annuncia -, con conseguenti vantaggi sull’occupazione, sugli orari di lavoro e sulle retribuzioni per tutti i dipendenti del Gruppo”. I risultati del Gruppo. Giuseppe Donato e Aurelio Nervo, rispettivamente presidente e amministratore delegato di SKF Industrie SpA hanno presentato i risultati dell’esercizio 2013, chiuso al 31 dicembre. Il fatturato della SKF Industrie SpA è stato di 882 milioni di euro, a fronte degli 865 milioni di euro dell’esercizio precedente (+2,0%). L’utile operativo è stato pari a 84 milioni di euro; nel 2012 era di 73 milioni di euro. La domanda di prodotti e servizi SKF, nel complesso, non ha risentito della situazione economica mondiale ancora in sofferenza, facendo registrare un aumento del 3,2% del fatturato sul mercato estero ed un sostanziale allineamento sul mercato domestico. Su quest’ultimo le vendite al settore automotive sono aumentate dell’8,6% mentre sono diminuite quelle ai distributori (-6,5%) e sono rimaste praticamente invariate quelle ai settori industriali (+0,2%). Al 31 dicembre 2013 i dipendenti delle società SKF in Italia erano 3.707 (3.806 nel 2012). Del totale, 3.086 erano i dipendenti della SKF Industrie SpA (3.125 al 31 dicembre 2012, incluso GLO ed Economos incorporate il 1°gennaio 2013). Gli investimenti della SKF Industrie sono ammontati, nel 2013, a 18,6 milioni di euro, finalizzati principalmente a nuovi progetti e ai miglioramenti tecnologici e ambientali. Nel triennio 2011-2013 le società facenti parte del Gruppo SKF in Italia hanno investito globalmente circa 58 milioni di euro. Il sito produttivo di Villar Perosa (TO), all’interno del quale sono concentrate le produzioni dei componenti destinati ai settori areonautico, ferroviario e a quello delle macchine utensili, ha dato l’avvio ad un vasto programma di miglioramento tecnologico e ambientale che gli consentirà di presentarsi sul mercato come centro di eccellenza per questi tre settori. Nello specifico, sarà ultimato nei prossimi anni il canale di rettifica per gli anelli di grandi dimensioni, con diametro esterno fino a 800 millimetri, destinati ai motori degli aerei. Per raggiungere questi obiettivi l’azienda ha definito e approvato un piano d’investimento complessivo di circa 13 milioni di euro. L’altra società della SKF in Italia, RFT SpA, al 31 dicembre scorso ha presentato un fatturato di 101 milioni di euro e 621 dipendenti. Le linee guida. Innovazione, conoscenza integrata e velocità sono alcuni dei concetti che hanno caratterizzato il 2013 della SKF in Italia. Parole chiave destinate a essere decisive anche nel futuro, per poter essere in grado di interpretare, affrontare e guidare il cambiamento in tutte le sue molteplici dimensioni. L’innovazione SKF si traduce in una costante ricerca di nuovi prodotti, nuovi approcci al mercato, nuove metodologie di produzione e di relazione con i clienti, supportata da processi di cambiamento interno e di miglioramento continuo. Obiettivi che trovano forma concreta nella Business Excellence, programma per il raggiungimento dell’eccellenza che coinvolge tutti gli stabilimenti e le aree commerciali della SKF in Italia. Innovazione significa anche confronto continuo con il mondo accademico e RMOæmarzo 2014 35 Strategie Imprese Mercato la comunità scientifica. Nel 2013 la SKF in Italia ha ulteriormente rafforzato la collaborazione con i principali atenei e poli di ricerca in un’ottica di sinergia e sviluppo della conoscenza ingegneristica. La sintesi compiuta della conoscenza ingegneristica del Gruppo è la SKF Solution Factory, il network di centri di eccellenza SKF che vede nella struttura di Moncalieri (TO) un punto di riferimento a livello globale. Fatti principali del 2013. Nel mese di gennaio 2014, SKF Industrie SpA ha confermato la sua collaborazione con SOS Village per il triennio 2014-2016. L’esperienza con SOS Village (organizzazione internazionale privata che accoglie bambini privi di cure familiari e promuove programmi di sostegno alle famiglie in stato di necessità) collaudata nel corso del 2013, ha consentito a entrambe le parti di condividere l’impegno nei confronti delle persone che hanno bisogno di aiuto, gettando le basi per nuovi e interessanti progetti futuri. Nel 2013 la SKF ha incrementato del 48% il numero delle richieste di brevetti in Italia rispetto al 2012, pari a circa il 10% del totale del Gruppo SKF. Nel mese di dicembre Aurelio Nervo, amministratore delegato di SKF Industrie, è stato eletto alla presidenza del Gruppo Componenti Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica). Nel mese di novembre lo stabilimento di Airasca, headquarter e principale polo produttivo di SKF in Italia, ha ottenuto la certificazione ISO 50001, che qualifica il sito come fabbrica ad alta efficienza energetica. La certificazione rappresenta un momento importante nella storia degli stabilimenti italiani SKF e segna il primo passo verso la fabbrica del futuro orientata all’efficienza energetica. Nel mese di novembre la SKF ha ricevuto il prestigioso Fiat Qualitas Award come migliore fornitore nell’ambito della qualità. Il Gruppo Fiat con il Fiat Qualitas Award premia i fornitori che si sono particolarmente distinti per aver contribuito ad accrescere il valore dei veicoli. Nel mese di novembre in occasione dell’esposizione internazionale del motociclo (Eicma - Milano) la SKF ha presentato il Fork Mud Scraper Kit, che comprende due raschiafango e le coppiglie per la chiusura. Una soluzione innovativa sviluppata specificatamente per le forcelle delle moto off-road. Il kit previene la contaminazione da fango e le sue conseguenze abrasive, assicurando in questo modo la performance della forcella e le condizioni operative del paraolio, garantendo anche la sicurezza del pilota. Nel mese di settembre la SKF ha partecipato in qualità di main sponsor alla quinta edizione del World Tribology Congress (WTC), evento mondiale dedicato 36 RMOæmarzo 2014 a tribologia, ricerca e applicazione dei principi in materia di attrito, lubrificazione e resistenza, che si è svolto a Torino dall’8 al 13 settembre. Nel mese di luglio la SKF Industrie ha ottenuto la certificazione A.T.O. (Accredited Training Organisation) dal British Institute of Non-Destructive Training (Bindt), ente di riferimento nell’ambito delle normative sulla manutenzione industriale. SKF Industrie è una delle prime aziende in Italia a ottenere la certificazione e può organizzare gli esami di analisi vibrazionale Bindt. Corsi ed esami si svolgono all’interno della SKF Solution Factory di Moncalieri. Nel mese di luglio la SKF Industrie ha ottenuto la certificazione doganale AEO (Operatore Economico Autorizzato). La certificazione attesta che l’azienda opera dal punto di vista doganale e della sicurezza delle merci in linea con gli standard più elevati, e garantisce un trattamento privilegiato e procedure più rapide in tutti gli iter doganali. La gamma Jetstream Tooling® Duo di Seco introduce un secondo getto di refrigerante nella zona inferiore alla sede inserto, in aggiunta a quelli superiori diretti verso il petto dell'inserto. WWW.SECOTOOLS.COM/JETSTREAMTOOLING Questo consente di ottenere miglioramenti sostanziali in termini di produttività, durata dell'utensile e qualità dei componenti prodotti, nonché una minore esigenza di presidio della macchina. HQ_ADS_Jetstream_Tooling_Duo_CS4_IT.indd 1 PRESTAZIONI MIGLIORATE IN TORNITURA 27/11/2013 13.16.46 Economia Imprese Mercato 8gZhXZaVYdbVcYV Y^gdWdi^XV di Luca Rossi La robotica, e più in generale l’automazione e l’assemblaggio, diventano sempre più un fattore cruciale nelle strategie di competitività dei processi industriali. La Germania ha fatto registrare lo scorso anno una crescita e prevede un altrettanto trend positivo anche per quest’anno. Il comparto automotive rimane il mercato principale di sbocco. Il futuro nella robotica di servizio ? n Europa, Nord America e Asia, la robotica e l’automazione sono diventate le chiavi della competitività del comparto industriale. Una tendenza, questa, destinata a consolidarsi ulteriormente in futuro. I poli industriali in tutto il mondo stanno facendo investimenti considerevoli nell’ottimizzazione delle tecnologie di produzione. L’uso intensivo di robotica, soluzioni di assemblaggio integrate e visione industriale abbatte i costi di produzione e consente di raggiungere standard qualitativi elevati e realizzare prodotti innovativi. 38 RMOæmarzo 2014 Automotive principale cliente. I costruttori di robotica e automazione (robotica, soluzioni di assemblaggio integrate e visione industriale) in Germania hanno registrato una crescita dell’1% nel 2013 e generato un fatturato di 10,5 miliardi di euro. Per il 2014 prevedono invece un aumento del 4% a 11 miliardi di euro. Mentre le aziende di visione industriale hanno realizzato un incremento del 5%, arrivando a 1,6 miliardi di euro sul fatturato complessivo del 2013, e prevedono una crescita analoga nell’anno in corso, i fornitori di soluzioni di assemblaggio integrate sono riusciti a stabilizzarsi sul fatturato record di 5,9 miliardi di euro nel 2013. Nell’anno 2014 si aspettano invece un incremento del 4%. La robotica prevede una crescita del 3%, per arrivare a 3,1 miliardi di euro nel 2014. Con previsioni di crescita attorno al 4%, le aziende tedesche di robotica e automazione possono quindi guardare con fiducia al 2014. Con una quota superiore al 50%, l’industria automobilistica è di gran lunga il primo cliente del settore robotica e automazione. In virtù dei recenti investimenti di forte entità, l’industria dell’auto spenderà meno nel 2014 e 2015 per l’aggiornamento degli impianti produttivi e l’ampliamento della capacità. Gli ordini si manterranno comunque su livelli elevati, perché le nuove tecnologie e i nuovi materiali che offrono una maggiore efficienza energetica richiedono anche nuovi processi di automazione. Inoltre, alcuni mercati locali in forte crescita effettueranno investimenti importanti. Nei prossimi anni è atteso anche un incremento della domanda dall’industria elettronica, farmaceutica, alimentare e medicale. La domanda mondiale. Oltre la metà del fatturato generato dall’industria tedesca di robotica e automa- zione proviene dall’estero. L’evoluzione mondiale nel campo dell’automazione non sembra conoscere rallentamenti. Negli Stati Uniti, il processo di reindustrializzazione è in pieno svolgimento e le fabbriche vengono ammodernate per consolidare il vantaggio competitivo. La domanda dal Nord America è quindi sostenuta. In Cina la diffusione della tecnologia di automazione viene spinta non solo dalle esigenze di maggiore qualità, ma anche dai costi della manodopera in continuo aumento. Per questo motivo la Cina è il mercato di sbocco più vivace per le aziende tedesche di robotica e automazione. Anche in Europa l’importanza del settore industriale è stata riconosciuta e verranno quindi attuati sforzi di modernizzazione nel medio periodo. Può essere fuorviante considerare solamente il numero di robot industriali installati in un Paese. Un’idea più precisa del livello di automazione effettivo viene fornita dalla densità dei robot in un’economia. La densità indica il numero di robot industriali ogni 10.000 addetti nell’industria manifatturiera. Secondo i dati dell’IFR, la Corea vanta la densità maggiore con 396, seguita da Giappone (332) e Germania (273), con una densità media mondiale di 58. Osservando le economie in crescita più RMOæmarzo 2014 39 Economia Imprese Mercato Il mercato del futuro &TJHFO[FDSFTDFOUJEJRVBMJUÆFTJDVSF[[BDPOUJOVBNJOJBUVSJ[[B[JPOFEFJQSPEPUUJOVPWFUFDOJDIF NBOJGBUUVSJFSFVUJMJ[[PEJOVPWJNBUFSJBMJFTUSJOHFOUJDSJUFSJEJTPTUFOJCJMJUÆSJDIJFEPOPVONBHHJPSF SJDPSTPBUFDOPMPHJFEJSPCPUJDBFBVUPNB[JPOF-BDDPSDJBNFOUPEFJDJDMJEJWJUBFMBNQMJBNFOUP EFMMFWBSJFUÆJNQPOHPOPVOOVPWPBQQSPDDJPBMMBQSPEV[JPOFEJPHHFUUJTFNQSFQJÜQFSTPOBMJ[[BUJ -VCJRVJUÆEFMMBDPOOFTTJPOF*OUFSOFUDIFIBHJÆSJWPMV[JPOBUPMFOPTUSFDPNVOJDB[JPOJRVPUJEJBOF DPJOWPMHFSÆQSFTUPBODIFMFGBCCSJDIF*MDPODFUUPEJ*OEVTUSZSFOEFSÆMBSPCPUJDBFMBVUPNB[JPOF QJÜGMFTTJCJMJFEFGGJDJFOUJGBWPSFOEPMPTWJMVQQPEJOVPWJNPEFMMJEJCVTJOFTTFEJQSPEPUUJBMUBNFOUF QFSTPOBMJ[[BUJ-BSPCPUJDBEJTFSWJ[JPUSPWBOVPWJTCPDDIJDPNNFSDJBMJFTJUSBTGPSNBHSBEVBMNFOUF JOVOTFUUPSFJOEVTUSJBMFWFSPFQSPQSJP.FOUSFGJOPSBJMGPDVTÍTUBUPTVMMBSJDFSDB BEFTTPTUBOOPOBTDFOEPOVPWFTPDJFUÆFBQQMJDB[JPOJ4FDPOEPJEBUJQJÜSFDFOUJ EFMM*'3JOUVUUPJMNPOEPTPOPTUBUJWFOEVUJSPCPUEJTFSWJ[JPQFSVTP QSPGFTTJPOBMF$POUBTTJEJDSFTDJUBBOOVJNFEJEFMEBMJMGBUUVSBUPEFM TFUUPSFIBSBHHJVOUPJNJMJBSEJEJFVSPOFM3FDFOUFNFOUFCFOSPCPU TPOPTUBUJJNQJFHBUJJO[PPUFDOJBQSJODJQBMNFOUFQFSNVOHJUVSBBMMFWBNFOUPF DPMUJWB[JPOJ"ODIFJTJTUFNJMPHJTUJDJWFOEPOPCFOFOFTPOPTUBUJJOTUBMMBUJDJSDB TPQSBUUVUUPWFJDPMJBVUPHVJEBUJBMMJOUFSOPEJGBCCSJDIF-FWFOEJUFEJSPCPU NFEJDBMJTPOPTBMJUFBVOJUÆJNQJFHBUFQSJODJQBMNFOUFJODPNQJUJEJBTTJTUFO[B DIJSVSHJDBFUFSBQFVUJDB-B*OUFSOBUJPOBM'FEFSBUJPOPG3PCPUJDT*'3 DBMDPMBDIF GSBJMFJMJOUVUUPJMNPOEPWFSSBOOPWFOEVUJBMNFOPOVPWJSPCPU QFSTFSWJ[JQSPGFTTJPOBMJQFSVOWBMPSFEJNJMJBSEJEJFVSP rapida, si vede come ci sia ancora molta strada da fare nell’utilizzo delle tecnologie di automazione. Il secondo mercato di robotica per dimensioni, la Cina, ha una densità pari a 23, mentre Brasile (8), Russia (2) e India (1) sono a livelli addirittura inferiori. Questo dato suggerisce che, soprattutto nelle economie in rapida crescita, ci sono ampi margini per la domanda di robotica e automazione. La International Federation of Robotics prevede che il parco operativo mondiale di robot raggiungerà 1,7 milioni di unità entro la fine del 2016. Robotica in Italia ed Europa. Secondo la International Federation of Robotics (IFR), cinque Paesi assorbono il 70% delle vendite mondiali di robot: Giappone, Cina, Stati Uniti, Corea e Germania. Le forniture di robotica al Giappone sono aumentate leggermente nel 2012, raggiungendo il numero di 28.700 unità, un dato nettamente inferiore al record precedente di 44.000 unità nel 2005. Nel 2012 la Cina è diventato il secondo mercato di robotica in termini dimensionali, con un incremento medio annuo del 25% nel numero di installazioni di robot industriali fra il 2005 e il 2012. Negli Stati Uniti, le forniture di robotica hanno raggiunto un nuovo record assoluto di 22.400 unità. Il calo registrato in Corea a 19.400 unità vendute nel 2012 rispecchia l’effetto ciclico dopo i forti investimenti effettuati dall’industria automobilistica ed elettronica negli anni passati. In Germania sono stati installati circa 17.500 nuovi robot industriali, circa la metà per impieghi 40 RMOæmarzo 2014 diversi dalla produzione di auto. Nel 2012 sono stati installati in Europa oltre 41.000 robot industriali, il secondo risultato di tutti i tempi. Rispetto all’anno nero del 2009, le nuove installazioni sono più che raddoppiate. La lenta crescita economica nell’Eurozona porterà probabilmente a una leggera contrazione delle vendite nel biennio 2013-14, prima che le nuove installazioni, secondo l’IFR, riprendano a salire nel 2015 segnando l’inizio di un solido sviluppo positivo. Nel 2012 le vendite totali di robot industriali in Italia sono diminuite del 14%, scendendo a 4.402 unità dopo una ripresa nel 2010 e un ulteriore incremento nel 2011. Le vendite di robot in Italia hanno registrato un ulteriore calo fra il 5% e il 10% nel 2013. Fra il 2014 e il 2016 si attende una crescita media del 2%, a condizione che la situazione economica del Paese migliori. Nel 2012, le vendite di robot all’industria automobilistica in Italia sono crollate del 41%, rappresentando una quota del 18% delle forniture totali. Le vendite all’industria generale sono invece aumentate del 7%. L’industria metalmeccanica è stata il principale acquirente nel 2012 con una quota del 25% sulle forniture totali. Le vendite di robot a questo comparto sono aumentate del 9% arrivando a 1.100 unità. Il dato resta tuttavia ancora inferiore al picco di 1.500 unità del 2008. Le vendite di robot nell’industria alimentare e delle bevande in Italia sono aumentate negli scorsi anni, fatta eccezione per il difficile 2009. Nel 2011 era stato raggiunto un nuovo record di installazioni in questo comparto, seguito da un calo del 7% nel 2012. Fin nel minimo dettaglio I centri di lavorazione Hermle sono maestri di microprecisione durevoli nel tempo. A cinque assi vengono lavorati pezzi fino a 2500 chilogrammi di peso – con una precisione di pochi micrometri. Per risultati perfetti. Open House Gosheim 9 - 12 aprile 2014 www.hermle-italia.it Hermle Italia S.r.l. · Via Papa Giovanni XXIII 9-b · I-20090 Rodano (MI) · Telefono 02 95327-241 · [email protected] Manifestazioni Imprese e M Mercato EJ&MFOB$BTUFMMP AViZXcdad\^V h^[V V[[^YVW^aZ (MJTUSVNFOUJQFSBGGSPOUBSFMBDSJTJJONPTUSBB5PSJOPJMFBQSJMFQSPTTJNJOFMMPUUBWB FEJ[JPOFEJ"GGJEBCJMJUÃ5FDOPMPHJF-BGJFSBEFEJDBUBBMMJOOPWB[JPOFDPNQFUJUJWBOFJTFUUPSJ BFSPTQBDFBVUPNPUJWFFOFSHZFJNQJBOUJTUJDBJOEVTUSJBMFTJQSPJFUUBJOPUUJDB)PSJ[PO BĤ evoluzione tecnologica spinge fortemente le aziende verso l’ottimizzazione delle performance, in tutti i settori industriali. Ma le nuove sfide, come insegnano gli economisti, devono necessariamente tradursi in nuove opportunità per le imprese. Per conoscere l’oggetto degli attuali e dei futuri progetti di ricerca, le relative tecnologie e soluzioni innovative indispensabili per affrontare le principali ‘sfide’ industriali, i decisori e responsabili delle aziende manifatturiere avranno a disposizione l’ottava edizione di Affidabilità & Tecnologie (www.affidabilita.eu). La ‘Due giorni dell’innovazione competitiva’ è in programma a Torino - Lingotto Fiere, il 16 e 17 aprile e si annuncia ancora più ampia. Ecco i numeri più significativi della manifestazione: 230 espositori, 12 convegni, 30 seminari ed easy speech, 200 casi applicativi, 700 marchi, oltre 1.000 novità presentate. 42 RMOæNBS[P Main partner industriali. Il programma della manifestazione, costruito con il supporto di main partner industriali, approfondirà proprio queste sfide e le soluzioni innovative a disposizione delle aziende per affrontarle e vincerle: grande attenzione all’alleggerimento dei velivoli e dei veicoli, contenimento dei consumi, sistemi di propulsione elettrica e ibrida, tecnologie green, nuovi processi di produzione, innovazione di prodotto e di processo. A&T dedicherà ulteriori focus a temi di pressante attualità, quali: sostenibilità, sicurezza, nuovi materiali leggeri e riciclabili, telematica e infomobilità, gestione dell’energia, interfaccia uomo-macchina e veicolo-veicolo, smart grid. Per l’impiantistica industriale e l’automazione, inoltre, i focus principali saranno: efficienza energetica, affidabilità e sicurezza, modularità. Per quanto riguarda le caratteristiche dei materiali e le prove, al progetto aderiscono importanti main partner industriali: CRF, Accredia, AIPnD, Alpi, decine di laboratori di prova e centinaia di società espositrici presenteranno le più innovative tecnologie, strumenti e servizi per le prove e il controllo qualità in ambito industriale. Con l’occasione, il Centro Ricerche Fiat/ Group Materials Labs, main partner della manifestazione, sarà parte attiva, non solo riguardo alla caratterizzazione dei materiali e delle prove, focus strategici nel contesto del processo produttivo, ma anche nella diffusione dell’iniziativa presso tutti i possibili interlocutori, consentendo loro di conoscere le opportunità di fare network e di crescere. AIPnD (Associazione italiana prove non distruttive) sarà presente ad A&T 2014 in maniera ancora più significativa rispetto alle precedenti edizioni. Non solo con una postazione espositiva presso cui promuovere le proprie attività (dalla promozione di conferenze nazionali e internazionali ai corsi di addestramento del personale che opera nel settore) ma anche con un convegno, che metterà in luce l’importanza e il vasto campo di applicazione delle prove non distruttive, divenute di fondamentale importanza per la qualità dei prodotti, per la sicurezza e l’affidabilità degli impianti, delle strutture, dei mezzi di trasporto e per la tutela dell’ambiente, dei beni strumentali e culturali. Alcune anticipazioni. Renishaw presenterà l’innovativo processo di fusione di polvere di metallo atomizzata per mezzo di gas, che conduce a un migliore controllo sulla qualità dell’atmosfera e a conseguenti migliori caratteristiche del materiale. Poly-Shape illustrerà alcuni casi di successo riguardanti componenti aeronautici alleggeriti grazie alla fusione laser selettiva di polveri metalliche, che permette la creazione di nuove forme geometriche molto complesse, impossibili da realizzare con le tecnologie convenzionali. Thales Alenia Space presenterà proprie testimonianze e sarà presente in qualità di main partner: “Riteniamo che la diretta partecipazione di Thales Alenia Space anche all’edizione 2014 di A&T, attraverso la presentazione di contributi specifici, sia una conferma dell’importanza che la nostra azienda attribuisce all’innovazione applicata ai diversi settori manifatturieri e alle collaborazioni trasversali”, dichiara Piero Messidoro, Chief Technical Officer di Thales Alenia Space Italia. Tre Centri di ricerca industriali porteranno il loro contributo ad A&T 2014 e saranno presentate ed esposte tecnologie e competenze sviluppate nell’ambito di progetti di ricerca industriali. Enea di Brindisi presenterà dimostrazioni di laboratorio relative a tecnologie inerenti al sistema dei trasporti: tecnologie su materiali compositi polimerici innovativi; metodologie di indagine non distruttiva per il controllo dei prodotti o processi; tecnologie e processi di rivestimenti innovativi; tecnologie per la realizzazione e la caratterizzazione funzionale di sensori chimici a stato solido; tecnologie chimiche per la realizzazione di rivestimenti e dispositivi. Il Centro Ricerche Fiat ha confermato l’interesse a presentare una serie di testimonianze riguardanti i propri progetti di ricerca più significativi, tra i quali l’alleggerimento dei veicoli, il contenimento dei consumi, l’efficienza elettrica e energetica, la sicurezza, il comfort. Il Centro Sviluppo Materiali, che compie 50 anni, presenterà importanti case studies di successo. I visitatori potranno, presso lo stand espositivo, apprezzare gli aspetti dell’alleggerimento componenti e della funzionalizzazione delle superfici (rivestimenti strutturali e funzionali) e visionare campioni dimostrativi ottenuti con materiali e/o rivestimenti innovativi. RMOæNBS[P 43 inBREVE Imprese Mercato 44 6Y6jidbVi^XV'%&)aVk^h^dcZ^cYjhig^VaZ La visione industriale è una delle principali tecnologie innovative nel settore dell’automazione. Hardware e software con prestazioni crescenti, telecamere ad alta velocità, capacità di calcolo più elevate, nuove interfacce e altri fattori stanno aprendo nuovi ambiti applicativi all’automazione. Il salone Automatica, dal 3 al 6 giugno 2014 a Monaco di Baviera, presenta le ultime novità in materia di componenti e soluzioni complete, con particolare attenzione agli impieghi industriali. Una parte consistente di attività automatizzate non sarebbe di fatto possibile senza i sistemi di visione e l’elaborazione di immagini. Dal classico controllo di qualità, all’alimentazione automatica di pezzi, fino agli ‘occhi’ dei robot, i sistemi di visione svolgono un ruolo fondamentale nelle applicazioni più svariate. Non c’è da stupirsi, dunque, se il settore è avviato a chiudere il 2013 con un nuovo record di fatturato. “Per il 2013 prevediamo un incremento del giro d’affari dell’industria tedesca della visione industriale attorno al cinque per cento, per un valore complessivo di 1,6 miliardi di euro. I motori della crescita sono l’incremento della domanda dal Nord America e dall’Asia e la ricerca di sempre maggiore efficienza e qualità da parte delle imprese produttrici, alle quali la visione industriale apre continuamente nuovi orizzonti applicativi,” afferma Patrick Schwarzkopf, direttore della sezione Visione Industriale della Vdma. RMOæmarzo 2014 ;dgbVgZ[jijg^bVcV\Zg \adWVa^ Sono stati 35 gli studenti che la scorsa estate hanno partecipato alla Summer School della Comau Academy a Detroit dedicata al Project & People Management, in collaborazione con Politecnico di Torino e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: la Comau 6jidYZh`edgiV^a86BcZaXadjY Autodesk CAM 360 è la prima soluzione disponibile sul mercato per il CAM basata su cloud. CAM 360 permette agli utenti di usufruire di strumenti di collaborazione e memorizzazione dei dati condivisi, e fornisce agli utenti semplicità di utilizzo e flessibilità senza precedenti. CAM 360 permette agli utenti di entrare in contatto rapidamente con i colleghi e i clienti e portare a termine più velocemente i progetti di lavorazione più impegnativi. Inoltre, CAM 360 è la soluzione di programmazione CNC multipiattaforma che supera i limiti associati ai workflow desktop tradizionali. CAM 360 si basa sull’attuale gamma di servizi cloud di Autodesk per il settore manifatturiero, che offre agli utenti accesso virtuale in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo a strumenti flessibili di prossima generazione per creare, simulare e trasformare in realtà i propri prototipi digitali. Oltre a CAM 360, l’offerta di servizi cloud per il settore manifatturiero della società include Autodesk PLM 360, Autodesk Sim 360 e Autodesk Fusion 360. A differenza degli strumenti CAM standalone, CAM 360 è una soluzione integrata basata su cloud che permette agli utenti di beneficiare appieno della piattaforma di prossima generazione per il Prototyping di Autodesk, inclusi gli strumenti di modellazione di Fusion 360. CAM 360 sarà disponibile nel 2014. Summer School ha un approccio basato su sperimentazione di situazioni naturali di apprendimento e action learning, declinato in content driven learning, relationship driven learning e action driven learning, tutto in lingua inglese, con alternanza tra formazione in aula e vita in azienda e lavoro su un progetto reale, con visite guidate e momenti di socializzazione nella sede Comau a Detroit, con docenti Comau e manager americani della sede di Detroit. La Summer School rientra nell’offerta formativa a 360 gradi di Comau Academy, per professionisti del mondo industriale e studenti universitari, i manager del futuro. L’offerta Comau per il mondo accademico include anche il Master in automazione industriale organizzato con il Politecnico di Torino e la Regione Piemonte. La prossima Summer School 2014 si terrà a Shanghai RMOæmarzo 2014 45 BVXX]^cZVH]Vc\]V^cZa'%&) Debutterà a Shanghai dal 14 al 17 luglio 2014 la prima edizione della fiera Emte-Eastpo della macchina utensile, sfruttando la sinergia tra Cecimo, associazione europea delle industrie della macchina utensile, il locale Eastpo Culture Development e MP Organisation, società europea già organizzatrice di Itma Asia. La nuova fiera risponde alla richiesta dei costruttori europei di assecondare la decisa virata verso l’Asia del mercato globale della macchina utensile, in particolare verso la Cina: la quota asiatica del consumo globale di macchine è di poco inferiore al 67%, con una domanda in decisa crescita per le produzioni europee in Paesi come Cina, Corea del Sud, Giappone, Taiwan e India. Un team organizzativo Cecimo-Emte (European machine tool exhibition) provvederà a che gli standard europei di qualità siano rispettati, per espositori e visitatori, inserendo Cecimo in uno dei tre più grandi eventi fieristici di macchine utensili della regione, la Shanghai international machine tool fair, nota come Eastpo, che nell’edizione 2012 ha coperto 80.000 m2 di spazio espositivo, con previsione di un notevole incremento grazie all’aggiunta di Emte. 9ZaVX]^eZg:jbVWd^h CARRIERE inBREVE Imprese Mercato Ambrogio Delachi, presidente Acimall, è il nuovo presidente di Eumabois, federazione europea che raccoglie 13 associazioni nazionali nel settore della lavorazione del legno. Vice presidente sarà invece Juergen Koeppel, del board del Gruppo Homag, in rappresentanza della Vdma tedesca. Delachi ha sottolineato nel discorso di ringraziamento l’importanza della collaborazione fra i costruttori europei per affrontare insieme le sfide del sempre più difficile mercato globale. 8]g^h=jbbZa! X]^Z[bVg`Zi^c\d[[^XZg Chris Hummel entra in Schneider Electric, lo specialista globale nella gestione dell’energia, con il ruolo di chief marketing officer, executive vice president e membro del comitato esecutivo, riportando direttamente a JeanPascal Tricoire, presidente e amministratore delegato di Schneider Electric. Hummel ha un solido background in marketing, vendite e gestione manageriale e un’esperienza internazionale, avendo guidato con successo aziende in vari Paesi: Stati Uniti, Germania, Russia e Singapore. CjdkVcdb^cV ^cBVmdcBdidg JiZch^a^YViV\a^d^cXgZhX^iV L’analisi Global machine tools and cutting tools market di Frost & Sullivan rileva che il mercato ha prodotto nel 2012 entrate per 15,72 miliardi di dollari, e nonostante la crisi la domanda di macchine utensili e di utensili da taglio salirà a 21,18 miliardi nel 2017, grazie ai Brics e all’aumento di investimenti nei settori automotive, aerospaziale e difesa, che chiedono materiali avanzati, come leghe di nichel e di titanio. La ricerca riguarda i segmenti relativi al taglio, alla formatura e alla finitura dei metalli, in Emea, Asia e Pacifico e Americhe: la sfida sarà investire per sviluppare utensili adatti ai nuovi materiali avanzati, difficili da lavorare e che aumentano la deformazione degli strumenti, producendo utensili rivestiti di materiali come il nitruro di titanio e l’ossido di alluminio (tramite procedimenti CVD o PVD), capaci di sopportare le quantità elevate di calore prodotte. Domanda di tecnologie avanzate che Cina e India non hanno saputo soddisfare, per mancanza di competenze locali, come ha invece fatto la Germania. Offrire programmi di formazione tecnica sarà altrettanto cruciale per sfruttare i potenziali di crescita. 46 RMOæmarzo 2014 Il primo dicembre 2013, Peter M. Grütter, 47 anni, è stato nominato direttore operativo e membro dell’executive management board di Maxon Motor. Grütter ha lavorato per quindici anni in svariati ruoli come manager all’interno del Gruppo Schindler, fra cui recentemente come senior vice president della ‘corporate quality division’. “Ci fa molto piacere che Peter M. Grütter, con la sua grande esperienza di manager internazionale, sia entrato a far parte della nostra azienda nel ruolo di direttore operativo. Egli è un membro della squadra che mantiene attivamente i contatti con clienti e dipendenti”, ha dichiarato Eugen Elmiger, CEO di Maxon Motor. EgZh^YZciZeZg^a W^Zcc^d'%&("'%&* Nel corso della riunione che si è tenuta lo scorso dicembre presso la sede dalla Federazione, il Comitato Regionale Piccola Industria ha nominato presidente, per il biennio 20132015, Gianluigi Viscardi. Succede ad Ambra Redaelli, che ha guidato il Comitato regionale negli ultimi quattro anni. Viscardi è presidente della Cosberg di Terno d’Isola, azienda italiana specializzata in meccatronica, automazione, robotica, sistemi di visione, macchine speciali di assemblaggio e moduli per automazione. Sono Harolbio e sono nato ecologico. La mia natura mi rende il lubrificante ideale per la lavorazione dei metalli. Sono completamente atossico e biodegradabile e in fase di lavorazione non produco pericolose nebbie che lasciano residui viscosi sui pavimenti e che minacciano la salute dei lavoratori. Per quanto riguarda le performance sono superiore ai comuni oli lubrificanti. Ho un elevato punto di infiammabilità ed un ridotto coefficiente d’attrito che mi garantisce un ottimo potere lubrificante e una migliore qualità del taglio. Inoltre posso farti risparmiare in energia mentre rallento i tempi di usura degli utensili. Per questi motivi e per tutti gli altri che puoi scoprire sul mio sito www.harolbio.it, sono il lubrificante amico del lavoratore, dell’ambiente e della tua azienda. Harolbio. Un futuro più verde per il metalworking. JOBREVE Imprese Mercato 6jidYZh`XdbeaZiV a¼VXfj^h^o^dcZY^9ZaXVb Autodesk ha completato l’acquisizione di Delcam, tra i principali fornitori mondiali di software CAM avanzati per il mercato manifatturiero. Autodesk ha annunciato l’intento di acquisire Delcam il 7 novembre 2013 per 20,75 sterline per azione o circa 172,5 milioni di sterline (286 milioni di dollari americani), utilizzando denaro contante non statunitense. Delcam opererà come filiale indipendente interamente controllata da Autodesk, senza significativi cambiamenti al proprio business. “Autodesk fornisce a Delcam una maggiore solidità finanziaria, eccellenza nella progettazione e una grande esperienza nel rendere la tecnologia accessibile a chiunque. Grazie alla condivisione della nostra tecnologia e delle competenze acquisite, questa transazione ci permetterà di evolvere il mercato manifatturiero e di migliorare la modalità in cui progettiamo e creiamo tutto ciò che ci circonda - commenta Clive Martell, CEO di Delcam -. Mantenendo invariata la struttura del business di Delcam, Autodesk dimostra piena fiducia nelle soluzioni, nella leadership e nell’organizzazione di Delcam, e siamo lieti di poter lavorare insieme per promuovere la vision, lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie per la produzione in digitale”. Con sede a Birmingham, Inghilterra, Delcam è uno dei principali fornitori di soluzioni CAD/CAM e di misurazione industriale avanzate per diversi settori, che vanno da quello aereospaziale e automotive a quello dei giocattoli e delle attrezzature sportive. La società ha oltre 30 uffici in tutto il mondo e circa 700 dipendenti. “L’acquisizione di Delcam rappresenta un importante passo nella continua espansione di Autodesk nel settore manifatturiero. Insieme a Delcam, ci poniamo l’obiettivo di velocizzare lo sviluppo di soluzioni complete per il Digital Prototyping e di fornire una migliore esperienza produttiva - aggiunge Buzz Kross, senior vice president per i prodotti di Design, Lifecycle and Simulation di Autodesk -. Diamo quindi il benvenuto ai dipendenti, clienti e partner che entrano a far parte della comunità Autodesk”. 9ZedakZgVidg^Vaa¼>akVY^IVgVcid Siemens Metals Technologies fornirà all’Ilva di Taranto dei nuovi sistemi di depolverazione secondaria destinati a due linee di agglomerazione dello stabilimento, fornite da Siemens nel 2001 e capaci di produrre fino a 11 milioni di tonnellate di materiale sintetizzato all’anno. Gli impianti consentiranno di trattare 1,5 milioni di metri cubi reali all’ora, riducendo le emissioni polverose al di sotto di 10 milligrammi per metro cubo standard, valore di molto inferiore al limite imposto dalle normative. I nuovi impianti impiegano filtri a maniche a lunga durata e sostituiranno l’attuale sistema tecnicamente obsoleto, basato su precipitatori elettrostatici. La fornitura Ilva, lo stabilimento più grande d’Europa che fornisce 48 RMOæNBS[P il 30% dell’acciaio impiegato in Italia, comprenderà anche i condotti del gas sporco, i ventilatori, il camino e un sistema di automazione integrato, mentre uno speciale controllo del filtro provvederà alla depolverazione efficace anche in condizioni operative mutevoli. Siemens si occuperà anche della configurazione e dell’installazione degli equipaggiamenti. FORSE NON LO SAPETE... ...MA IN OGNI IMPIANTO PER LEGATORIA C’È SEMPRE MOLTA PNEUMAX PNEUMAX soddisfa al meglio i più avanzati requisiti delle macchine per legatoria con prodotti sia in esecuzione standard, sia customizzati, garantendo sempre la massima efficienza e riducendo i costi di installazione ed i consumi energetici. : TE E PN A UM E RE XG I NE NL C Y& OG L O HN ON ATI OV N IN Il valore del made in Italy www.pneumaxspa.com JOBREVE Imprese Mercato >a<gjeedOVcc^c^[ZhiZ\\^V*%Vcc^ Ripartire dai 50 anni. Non uno slogan, ma una filosofia di vita. E se a farlo è un’azienda, la rarità balza subito agli occhi. In un quadro economico e produttivo nazionale duramente fiaccato dalla crisi, il Gruppo Zannini, specializzato nella produzione di minuterie metalliche tornite e componenti meccanici di precisione, costituisce una vera e propria perla: festeggia i cinquanta anni di attività e rilancia, puntando sempre a nuovi orizzonti. Un compleanno importante, che il Gruppo ha voluto condividere con chi considera, da sempre, la sua linfa vitale: i dipendenti, i clienti e i fornitori. Nata nel 1963 con la Fratelli Zannini (Giovanni, Fausto e il cugino Valerio), negli anni l’azienda ha saputo fronteggiare le diverse crisi presentatesi, rimettendosi sempre in gioco e riuscendo a espandersi, grazie anche al supporto e al lavoro dei figli dei soci fondatori (Marco, Roberto e Stefano): nel 2006 viene fondata la Zannini Poland, nella Slesia, nel 2010 il Gruppo acquisisce il 50% della Foglia Srl di Osimo e il 51% di Meccanica Veneta di Rubano. Attualmente il Gruppo conta circa 250 collaboratori, compresi i dipendenti dello stabilimento polacco, alcuni dei quali non hanno voluto mancare ai festeggiamenti. =VccdkZgBZhhZ/aV[VWWg^XV)#% L’Hannover Messe 2014 si svolgerà dal 7 all’11 aprile prossimo. L’edizione di quest’anno sarà all’insegna dello slogan ‘Integrated Industry-Next Step’. Un concetto che sta a indicare i nuovi e moderni processi di produzione sotto il segno della massima flessibilità. Questa manifestazione mondiale delle tecnologie per l’industria propone sempre novità interessanti per il visitatore. “Per poter continuare a essere competitive - dice Marc Siemering, senior vice president di Hannover Messe (in foto) -, le imprese industriali devono riuscire a produrre impiegando in modo efficiente le risorse, reagendo velocemente ai mutamenti del mercato e al contempo sviluppare e produrre oggetti personalizzati”. Ecco allora la necessità di integrare le tecnologie di fabbrica, realizzare impianti di produzioni flessibili e intelligenti. Per questo motivo macchine, robot, singoli componenti, utensili, sistemi di trasporto dovranno essere collegati e integrati reciprocamente attraverso la rete nella quale comunicheranno autonomamente gli uni con gli altri. Le tecnologie esposte all’Hannover Messe 2014 riguarderanno proprio questa rivoluzione industriale: dall’automazione industriale, all’IT, dalle tecnologie energetiche e ambientali e la loro distribuzione, alla subfornitura, fino alle tecnologie della produzione e servizi, ricerca e sviluppo. Attualmente sono 250 le aziende italiane che esporranno ad Hannover. Nella scorsa edizione (2012) sono stati 5.000 gli espositori totali con oltre 190 mila visitatori. Il Paese partner 2014: i Paesi Bassi. 50 RMOæNBS[P E^^cYjhig^V^c:jgdeV La Commissione europea invita gli Stati membri a riconoscere l’importanza centrale dell’industria per la creazione di posti di lavoro e la crescita e a inserire più sistematicamente le tematiche legate alla competitività in tutti gli ambiti politici. È questo il messaggio principale della comunica- zione Per una rinascita industriale europea adottata oggi. La Commissione invita il Consiglio e il Parlamento ad adottare proposte in materia di energia, trasporti, spazio e reti di comunicazione digitali, nonché ad attuare e ad applicare la legislazione sul completamento del mercato interno. L’obiettivo della modernizzazione industriale va inoltre perseguito investendo in innovazione, efficienza delle risorse, nuove tecnologie, competenze e accesso ai finanziamenti, e l’utilizzo dei fondi dell’UE dedicati consentirà di accelerare questo processo. Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l’Industria e l’imprenditoria, ha dichiarato: “L’Europa è ancora lontana dall’obiettivo di un contributo dell’industria al PIL dell’UE del 20% entro il 2020. Per questo motivo la competitività industriale deve essere al centro dell’agenda politica del Consiglio europeo del marzo 2014. EgZb^hdiid a¼Jc^dc?VX` A Milano, lo scorso gennaio, si è svolta la cerimonia di assegnazione degli UK-Italy Business Awards. La cerimonia di assegnazione dei premi è un riconoscimento ufficiale dell’eccellenza italiana nell’industria, nella cultura e nello sport. Le aziende e personalità premiate hanno scelto il Regno Unito per il futuro sviluppo delle proprie attività internazionali, realizzando investimenti di alto profilo nell’economia britannica, nota per la sua apertura al mondo imprenditoriale. Con questo evento annuale UK Trade & Investment rende omaggio alle strette relazioni esistenti tra i nostri due Paesi, come dimostra la stessa scelta del luogo della premiazione: ancora una volta è stato Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, che fa parte di London Stock Exchange Group. I vincitori della settima edizione sono stati: Moleskine, Tratos Group, Seda Packaging Group, Assicurazioni Generali, Iconsulting, Reflex&Allen, Sisvel, SpaceOnVip, Zambon, TerniEnergia, ‘Il Terzo Tempo’, ‘Kush’, ‘Medeas’, Objectway, Giro d’Italia, Sir Antonio Pappano, Investindustrial. Inoltre, i nomi dei vincitori della categoria Innovation Awards sono: APWonders, Niso Biomed, on-iris, Optosensing, Qurami. )%Vcc^Y^JX^[ Ucif, l’Unione costruttori impianti di finitura, federata Anima, ha festeggiato i suoi primi 40 anni di vita associativa: “Un’occasione per festeggiare le nostre vite, le nostre imprese, i rapporti di amicizia nati in questi anni, il supporto di Anima, la vitalità dell’associazione e il succedersi di valorosi presidenti che hanno condotto con passione e coraggio anche attraverso questi anni di crisi” commenta Manuela Casali, presidente Ucif. Celebra l’anniversario l’uscita del libro dei 40 anni di Ucif, ‘Dietro la superficie’, a cura di Giovanna Goi e illustrato dall’artista Chiara Castagna, che racconta i protagonisti del mondo della finitura che tanto ha contribuito a diffondere il Made in Italy nel mondo. “La cura con cui tutti gli associati Ucif lavorano la superficie degli strumenti, degli apparecchi, dei prodotti è uno degli elementi che caratterizza la qualità del vero prodotto italiano - conclude Casali -. L’immagine di copertina, che raffigura una giovane donna che impugna gli strumenti tipici del nostro lavoro di finitura, ne è www.wire.de www.tube.de la perfetta sintesi. E poiché join the best ogni ricorrenza è sempre un 07 – 11 Aprile 2014 nuovo inizio, carico di tutta la Düsseldorf, Germania storia vissuta, buon inizio!” RMOæNBS[P 51 JOBREVE Imprese Mercato JcgdWdi^iVa^VcdVAdcYgV Felix è un robot in grado di misurare in modo automatico le condizioni dei deviatoi ferroviari, sviluppato dal Gruppo Loccioni in collaborazione con RFI, è stato selezionato dall’European Rail Congress 2013 tra i finalisti della categoria Excellence in Safety and Security tra i trecento candidati ai diciannove prestigiosi riconoscimenti in palio per le migliori pratiche europee in ambito ferroviario. L’European Rail Congress ha l’obiettivo di mettere in contatto tutto il network ferroviario europeo parlando di efficienza, qualità, crescita, ambiente, sicurezza e lavoro in Europa. Un’occasione di confronto su sfide e opportunità. Felix porta flessibilità, modularità e oggettività nel mondo della diagnostica ferroviaria: analizza automaticamente più scambi in serie con tempi ridotti, ottimizza e mette in sicurezza il personale ferroviario, utilizza il controllo a distanza con telecomando e palmare di controllo, incrementa l’efficienza economica e del trasporto attualmente i gestori delle reti ferroviarie effettuano campagne di misura a campione con strumenti di rilievo manuali o con carri diagnostici che non possono essere utilizzati per il controllo dei deviatoi. Cjdkd^cY^g^oodlZW eZgB^ihjW^h]^:aZXig^X ;VXidgn6jidbVi^dc Mitsubishi Electric Factory Automation, rinnova il proprio sito con un nuovo URL, una grafica nuova e moderna e con contenuti arricchiti a portata di mouse. Da metà novembre è on-line il nuovo sito web di Mitsubishi Electric Factory Automation: it3a.mitsubishielectric.com/fa/ it. Caratterizzato da un nuovo URL (it3a), il sito è in grado di offrire all’utente in pochi click una panoramica a 360 gradi su prodotti, soluzioni ed eventi dell’azienda, grazie alle cinque sezioni di cui è composto: Prodotti, Soluzioni, Servizio Clienti, Eventi e News, Azienda. Grafica- BZXXVZBZY^cVk^VgdiV^V Tata Steel produrrà 60.000 t di rotaie di elevata qualità per la nuova linea ferroviaria ad alta velocità che collegherà le città sante di Mecca e Medina, in Arabia Saudita: un tratto di 444 km che una flotta di 35 nuovi treni percorrerà alla velocità di 320 km/h, attraversando le condizioni estreme del deserto, dovendo sopportare temperature variabili da zero a 50 °C, tempeste di sabbia, inondazioni improvvise e dune mobili. L’acciaio per il progetto verrà prodotto nello stabilimento Tata Steel di Scunthorpe, e poi laminato in rotaie lunghe 25 m nello stesso sito e nello stabilimento di Hayange, nella Francia Settentrionale. I lavori di produzione delle rotaie inizieranno a fine 2013, e proseguiranno per tutto il 2014: il progetto della linea ferroviaria Haramain (in arabo, ‘due luoghi santi’) è partito nel 2009, con un costo di circa 12 miliardi di euro, e la linea da fine 2014 o inizio 2015 trasporterà circa 160.000 persone al giorno, facendo tappa anche nelle città di Gedda e nella nuova King Abdullah Economic City, nuovo macro-complesso residenziale, industriale e commerciale tuttora in costruzione. 52 RMOæNBS[P mente rinnovato per essere di più facile e diretta navigazione, la nuova versione del sito contiene un maggior numero di informazioni tecniche relative all’ampia gamma prodotti e approfondimenti sulle soluzioni offerte dall’azienda per i mercati verticali: Food&Beverage, CPG (Consumer Packaged Goods), Life Science, Trattamento Acque. Altra novità del nuovo sito web riguarda la sezione Servizio Cliente, all’interno della quale è stata creata un’area interamente dedicata ai Training organizzati dall’azienda. Il sito contiene un collegamento diretto ai canali social dell’azienda, quali YouTube e Twitter per un aggiornamento costante e per visualizzare diverse applicazioni realizzate nei vari settori. Lavorazioni Intelligenti ISCAR HIGH Q LINES Innovativi utensili per la lavorazione di alluminio nell'aerospace tt 'S 'SFTFB¡BDBOEFMBFBNBOJDPUUPQFSMB SFT F F B ¡ B DB DBOE OE O EFM F B F B NB N OJJDPUU DP PUUUP Q QF FS MB B GGSFTBUVSBEJBMMVNJOJPBEBMUBWFMPDJUË GS FTB FT BUVS BU UVS VSB B EJ E BMMMMV VNJ NJOJ JOJP OJJP BE BE BM B UUB B WF WFMP PDJ D UË Ë tt -F F GS GSFT SFTF FTF HSM90S-14 HSM M90 0SS-14 1 TP TTPOPQSPHFUUBUFQFSFMJNJOBSF POP O Q QSSPH HF FUUUB BUF UF QF QFS FS FMMJN JNJO NJO OB BSSF -FGSFTF H HM HMJTQPTUBNFOUJEFHMJJOTFSUJDBVTBUJEBMMFFMFWBUF J TQ QPT P UB BN NF FO OUUJ EF FHM H J JO OTF FSU S J DB BV VTTBU TBU BUJJ EB BMMMMF F FMMFW FWBU WBUUF GP GPS[FDFOUSJGVHIFHFOFSBUFEBMMhBMUBWFMPDJUË PSS[[F DF DFOU FOU O SJ SJGV G HI HIF HF FO OF F BUUF FSB F EB BMMhBMUUB WF FMP PDJUË Ë tt 4 4Q 4QBMMBNFOUJB¡mOPBNNEJ QBM BMMB MBNF NF FOU O J B ¡ mO mOP B NN NN EJ EJ Q QS QSPGPOEJUËDPTÖDPNFJODBWBUVSFEBMQJFOP SPG P PO OE EJJUË U DP DPTÖ T D DP PNF F JODB DB BWWB BUV VSF SF EB BM QJFO OP P TTQ QJB JBOB OBUV OB BUUV VSF F QF FO OF FUS USB[ B[[JP B POJJ JO JO SB BN NQ QB TQJBOBUVSFFQFOFUSB[JPOJJOSBNQB X X X J T D B S J U B M J B J U Science ad IQ campaign_2013 ITALY.indd 9 8/7/13 1:00 PM ph. Paolo Barbuio P E R F E T T O ANCORA PRIMA DI ESSERE REALIZZATO Con Edgecam non c’è spazio all’incertezza Procam Group, soluzioni software leader per la produzione meccanica. Procam group srl Viale dell’Industria 23, 35129 Padova | T 049 8945111 | [email protected] | www.procam.it Per gentile concessione di V Srl - Particolare settore packaging Focus Aerospace ,EæAZIENDEæIMPEGNATEæNELæ COMPARTOæAERONAUTICOæSONOæ PRINCIPALMENTEæIDENTIFICABILIæ INæDISTRETTIæINDUSTRIALIæINæ 0IEMONTEæ0UGLIAæ,OMBARDIAæ )LæMERCATOæEæLOFFERTAæ ,AZIOæEæ#AMPANIAæ1UESTEæAREEæ MONDIALEæDELLAEROSPAZIOæ GEOGRAFICHEæVANTANOæIMPORTANTIæ INSEDIAMENTIæPRODUTTIVIæEæCENTRIæ DIFESAæEæSICUREZZAæHANNOæ DIæRICERCAæ)NDUSTRIEæINTERESSATEæ INIZIATOæNELææAæSUBIREæ ALæPROGRAMMAæDELL5NIONEæ EFFETTIæRILEVANTIæCONæUNAæ %UROPEAæ(ORIZONææCHEæ FLESSIONEæDELæTRENDæDIæ FINANZIERÝæCONææMILIARDIæDIæ EUROæNEIæPROSSIMIæSEIæANNIæLAæ CRESCITAæEæUNæCOSPICUOæ RICERCAæEæLINNOVAZIONEæNEIæVARIæ CALOæDELLEæCOMMESSEæNELLAæ SETTORIæINDUSTRIALIæEæCHEæVEDEæ DIFESAæCONæLAæPROSPETTIVAæ LINDUSTRIAæDELLAEROSPAZIOæTRAæ DIæULTERIORIæNEGATIVITÝæ IæDESTINATARIæ,AæCOSTRUZIONEæ DIæUNæAEROMOBILEæRICHIEDONOæ PRODUTTIVEæEæOCCUPAZIONALIæ TECNOLOGIEæDIæELEVATAæQUALITÝæ DAæPREVEDERSIæNEIæ 0ERæPRODURREæTELAIæCOMPONENTIæ PROSSIMIæANNIæ,)TALIAæ STRUTTUREæGIGANTIæDESTINATIæ DISPONEæCOMUNQUEæ AæSUPPORTAREæLINVOLUCROæINæ ALLUMINIOæDELLAEROMOBILEæSONOæ DIæUNæSIGNIFICATIVOæ NECESSARIEæENORMIæMACCHINEæ PRESIDIOæTECNOLOGICOæ UTENSILIæPERSONALIZZATEæEæ EæMANIFATTURIEROæ STANDARDæ,EæMACCHINEæDEVONOæ COMPETITIVOæEæ POTERæGARANTIREæUNOTTIMAæ QUALITÝæDIæSUPERFICIEæEæ RICONOSCIUTOæDAIæGRANDIæ CONTEMPORANEAMENTEæPRODURREæ COMPONENTIæSTRUTTURALIæPERæ LAEREOæDIæESTREMAæPRECISIONE Focus Aerospace AVg^XZgXV [VkdaVgZ^g^XVk^ di Gabriele Peloso Nel settore industriale ricerca, brevetti e innovazione sono tre pilastri fondamentali per conquistare nuove quote di mercato. Il comparto dell’aerospazio italiano ha ottimi fondamentali e si presenta con modelli industriali e di prodotto interessanti: dall’ala fissa a quella mobile fino alle soluzioni per lo spazio ? l settore aerospaziale è riconosciuto tra i principali comparti in Italia nei quali lo sviluppo e l’applicazione di nuove tecnologie acquista un ruolo determinante, sia in un’ottica di miglioramento delle capacità di progettazione sia per la potenzialità che offre nella realizzazione e progettazione di prodotti hi-tech. L’investimento in ricerca e sviluppo, pari al 14-15% del fatturato totale, ha permesso di raggiungere considerevoli traguardi nell’aggiudicarsi importanti commesse. Per esempio il Gruppo Finmeccanica (attraverso le società controllate Alenia-Aermacchi, Thales Alenia Space, Selex ES) unitamente a Avio Aero e Piaggio Aero sono le maggiori aziende italiane del settore e agiscono come prime contractor nei segmenti più elevati del mercato, in termini di volumi d’affari e di contenuti tecnologici espressi, partecipando ai più importanti programmi europei e internazionali. In Italia il settore industriale dell’aerospazio è sesto al mondo e quarto a livello europeo, con un fatturato di circa 6,9 miliardi di euro, nel 2011, e una forza lavoro altamente specializzata di 32.124 addetti. Le aziende impegnate nel comparto aeronautico sono principalmente identificabili in distretti industriali in: Piemonte, Puglia, Lombardia, Lazio e Campania. Queste aree geografiche vantano importanti insediamenti produttivi e centri di ricerca. RMOæmarzo 2014 Industrie interessate al programma dell’Unione Europea, Horizon 2020, che finanzierà con 70 miliardi di euro, nei prossimi sei anni, la ricerca e l’innovazione nei vari settori industriali e che vede l’industria dell’aerospazio tra i destinatari. Le aziende, il mercato. Secondo i dati forniti dalla relazione di esercizio 2012 di Aiad (Federazione aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza), per Alenia Aermacchi gli ordini sono cresciuti dell’8,6%, i ricavi dell’11,4%, il fatturato del 12,5 % (superando il livello di 3 miliardi di euro). Il portafoglio ordini avanza dell’1,9% garantendo carichi di lavoro per circa tre anni. Il Mol passa da quota 4,1 a 10,7, mentre l’Ebita passa dal dato negativo del 2011 (-3,8%) a un positivo +3,5%. Gli investimenti complessivi sono passati da 314 milioni nell’anno precedente a 388 milioni. In particolare, gli investimenti in innovazione e sviluppo raggiungono i 200 milioni, rispetto all’impegno da 168 milioni del piano 2011. L’area della motoristica aeronautica è saldamente presidiata da Avio, partner da oltre cinquant’anni dei maggiori motoristi mondiali (General Electric, Rolls-Royce, Pratt & Whitney e Snecma) nei principali programmi di motori per velivoli civili, nonché membro dei consorzi internazionali di progettazione Foto Avio Aero Foto Avio Aero Foto Finmeccanica e produzione di sistemi propulsivi per velivoli militari. Avio è inoltre attiva nella manutenzione, riparazione e revisione di motori aeronautici militari per le Forze Armate italiane, olandesi e brasiliane. I ricavi di Avio sono in costante crescita e nel 2012 hanno raggiunto i 2,3 miliardi di euro, registrando un +15% rispetto all’anno precedente. Nel segmento civile, Avio è partner di General Electric nel motore GEnx, che equipaggia nelle sue due versioni 1B e 2B rispettivamente il nuovo Boeing 787 Dreamliner e la variante 747-8 del celebre velivolo, con la responsabilità della progettazione, sviluppo, produzione e supporto post vendita della trasmissione comando accessori, incluso il sistema di lubrificazione, e della parte statorica completa della turbina di bassa pressione, per una quota del programma pari al 12%. Nel corso del 2012 Avio ha investito circa 130 milioni di euro in ricerca e sviluppo, pari a circa il 6% dei ricavi, allo scopo di mantenere e ove possibile incrementare il proprio livello di competitività tecnologica. Intense sono le collaborazioni di Avio con le università italiane e gli enti pubblici di ricerca articolate anche sottoforma di laboratori pubblico-privati e distretti tecnologici. Nell’area dell’ala rotante, invece, AgustaWestland continua a competere a livello globale con altri quattro player mondiali, tre statunitensi e uno europeo, in funzione della propria competiti- vità rafforzata da un costante flusso di investimenti nella ricerca e sviluppo tesi sia a migliorare i prodotti esistenti sia allo sviluppo di nuovi e più avanzati elicotteri. La società, impegnata in un settore a elevata tecnologia in cui i prodotti finali costituiscono gli indicatori di performance, deve la sua competitività anche a un insieme di competenze d’alto livello grazie alle quali è in grado di gestire la progettazione dell’intero ciclo del sistema elicotteristico. Possiede infatti le competenze necessarie per procedere autonomamente alla definizione e all’integrazione dei sistemi avionici, dei sistemi computerizzati di controllo del volo e di gestione della missione, nonché di tutte le tecnologie legate alle attività di training. Nel 2012 AgustaWestland ha registrato ricavi pari a 4.243 milioni di euro, in aumento del 7,7% rispetto al 2011. Cosa dire. Progetti eccezionali come la costruzione di un aeromobile richiedono tecnologie di elevata qualità. Per produrre telai, componenti, strutture giganti, destinati a supportare l’involucro in alluminio dell’aeromobile, sono necessarie enormi macchine utensili personalizzate e standard. Le macchine devono poter garantire un’ottima qualità di superficie e contemporaneamente produrre componenti strutturali per l’aereo di estrema precisione. RMOæmarzo 2013 57 Focus Aerospace *Vhh^ eZgaVkdgVgZ^a di Attilio Alessandri i^iVc^d Starrag progetta e produce centri di lavorazione a 5 assi simultanei adatti per la lavorazione del titanio. Si tratta di sistemi per produrre particolarmente rigidi che, oltre a ridurre le vibrazioni, garantiscono lavorazioni particolarmente produttive e una prolungata vita dell’utensile B e aziende del settore della lavorazione del titanio incontrano enormi difficoltà quando si tratta di produrre in modo competitivo pezzi in serie di questo materiale esclusivo e delicato. Il titanio viene sempre più utilizzato nell’industria aerospaziale, grazie ai vantaggi derivanti dalla sua stabilità e dal suo peso relativamente contenuto. Parti strutturali in titanio utilizzate in combinazione con materiali compositi sono alla base della costruzione dei moderni aerei wide-body, dei veicoli spaziali e dei caccia militari. Anche per quanto riguarda i motori, le palette di turbine in titanio e in combinazione con altri materiali compositi sono in questo momento il meglio della tecnologia del settore. Il materiale e la sua lavorabilità. È un fatto noto che il titanio è un materiale molto difficile da lavorare, perché 58 RMOæmarzo 2014 la sua tenacità e bassa conducibilità termica rende la vita difficile al filo tagliente degli utensili. Lo stampaggio a freddo rende il titanio più duro, triplicando il carico di rottura riducendo l’allungamento a trazione fino al 90%. Quando lo sforzo è troppo alto, si genera la rottura del tagliente. Nei giorni nostri, le proprietà nell’uso in produzione sono state ottimizzate, primo esempio è la lega di titanio 5553. Ha peso ridotto, alta resistenza e una buona tenuta alla corrosione: tutte proprietà ideali per l’industria aerospaziale moderna. Questo nuovo materiale Ti5553 comunque non rende la vita più semplice, ma al contrario, aumenta i problemi. Il Ti6Al4V è una lega classica ‘alfa-beta’ per l’industria aerospaziale, con una micro-struttura equilibrata (alpha = micro-struttura esagonale, beta = struttura cubica a corpo centrato ). Ti5553 invece ha una maggiore proporzione beta, nel sua reputazione come fornitore specializzato di macchine utensili per la lavorazione del titanio e simili, dovuta in gran parte alla consulenza dei suoi esperti che forniscono indicazioni in termini di: strategie di fresatura; utensili e refrigeranti; robusti centri di lavorazione. Strategia di fresatura: lavorazione di palette di turbina e di parti strutturali in titanio. senso che è anche descritta come una lega ‘quasi - beta’. Questa caratteristica determina l’elevata resistenza al calore di cui sopra, ma allo stesso tempo rende più difficile la lavorabilità. Alle temperature che sono generate durante il processo di taglio, Ti5553 ha ancora una resistenza di circa 900N/mm2. La tendenza ad aderire sul filo del tagliente utensile è aumentata dalle componenti beta. La lavorazione precisa ed economica del titanio mette a dura prova sia i processi produttivi sia le macchine. Fin dai primi anni 60 gli utilizzatori Starrag, di tutto il mondo, hanno prodotto parti in titanio per l’industria aerospaziale sulle loro macchine. I tecnologi Starrag hanno acquisito un’enorme quantità di esperienza nella lavorazione del titanio e materiali analogamente duri nei decenni precedenti. La società è ormai conosciuta per la Strategia di fresatura. Precisione ed economicità di produzione richiedono le giuste decisioni da prendere in termini di strategia di fresatura. L’adozione del virtual machining offre vantaggi sia per utenti esperti sia per quelli inesperti: non solo consentono notevoli risparmi di tempo in programmazione, ma riduce al minimo anche i complessi test-run su macchina. Insomma, un’attenta simulazione del programma consente di ottimizzare la strategia di fresatura in modo semplice e sicuro. La combinazione di virtual machining con il CAM Starrag RCS 7 per palette di turbina offre la base idonea per la lavorazione di superfici a flusso ottimizzato. L’impostazione di una strategia di fresatura in anticipo gioca anche un ruolo importante nella lavorazione di parti strutturali in titanio. Blocchi enormi di questo materiale esclusivo devono essere lavorati in modo efficiente per diventare componenti di alta qualità che hanno solo il 10 % del loro peso iniziale. Così come per una sgrossatura efficiente, la giusta strategia di finitura è fondamentale per garantire un risultato finale di alta qualità. Starrag ha una notevole esperienza nell’affrontare lavorazioni complesse utilizzando utensili particolarmente rigidi che forniscono miglioramenti significativi nella produzione di palette per turbine, blisk e giranti. Inoltre, il costruttore collabora con i rinomati produttori di moderni utensili e speciali refrigeranti, che ottimizzano il processo. Processo che garantisce agli utilizzatori di beneficiare dei prodotti più avanzati e della migliore esperienza globale. Sono utilizzati utensili stratificati e lucidati per soddisfare i processi del cliente per ottenere enormi miglioramenti in termini di produttività e qualità. Centri di lavoro particolarmente stabili. La esperienza globale di Starrag nella lavorazione a cinque assi simultanei di materiali duri si è riversata nei propri centri di lavorazione. Questi moderni centri soddisfano tutti i requisiti in termini di: stabilità di processo, qualità della finitura, precisione, facilità d’uso, affidabilità e sono adattati per la lavorazione simultanea in 3D, per esempio di particolari in titanio Ti5553. Per tenere il passo con la crescente domanda, la macchina prevede una struttura saldata a cella chiusa. Grazie alla particolare disposizione dei punti di saldatura, il comportamento di smorzamento è simile a quello di una fusione in ghisa, ma beneficia della maggiore rigidità del 25% tipico dell’acciaio. I sistemi di comando degli assi rotanti RMOæmarzo 2014 59 Focus Aerospace composti da ingranaggi e vite senza fine con i più alti livelli di smorzamento e rigidezza torsionale sono particolarmente insensibili ai disturbi esterni e permettono processi di taglio particolarmente difficili da effettuare in lavorazioni simultanee a cinque assi, anche in condizioni particolarmente pesanti, garantendo una prolungata vita utensile. il raffreddamento aggiuntivo legato alla temperatura ambiente, il monitoraggio intelligente del mandrino in lavorazione e il raffreddamento dei componenti della macchina riducono al minimo l’influenza termica, consentendo i ottenere la precisione richiesta anche su particolari che richiedono oltre 100 ore di lavorazione. Testa rigida ad asse rotante della macchina della serie STC. Centro di lavorazione Starrag progettato sulla base di analisi FEM. Zona di lavoro del centro di lavorazione Starrag STC 1000. Fase di sgrossatura di un elemento in titanio. La robusta testa a singolo asse rotante permette di lavorare pezzi di grandi dimensioni in un unico piazzamento, con il risultato di ridurre il set-up e il tempo ciclo. La testa di fresatura particolarmente compatta e con una ridotta lunghezza di pivot naso mandrino e le sue ridotte dimensioni significano un’elevata precisione di rotazione e ridottissimo movimento di compensazione sull’asse A e un’ottima accessibilità al pezzo in una vasta gamma di posizioni angolari con utensili corti. Queste sono le condizioni ideali per la massima efficienza di lavorazione e di precisione sui pezzi. Particolare attenzione è rivolta alla generazione di calore. Il concetto di macchina simmetrica, 60 RMOæmarzo 2014 Cosa dire. Quando si tratta di lavorazione del titanio, Starrag può contare su decenni di esperienza e centri di lavoro innovativi ad alta efficienza energetica. Il tempo di set-up della macchina e di riposizionamento del pezzo è ridotto al minimo grazie alla lavorazione simultanea a cinque assi. La progettazione compatta e rigida della testa di fresatura permette un’efficiente lavorazione simultanea a cinque assi con un’ottima accessibilità al pezzo. I centri di lavorazione accuratamente dimensionati con smorzamento ottimale forniscono all’utente un’elevata qualità di finitura e precisione. meta 12-04-2005 17*33 Pagina 1 Focus Aerospace 6a[jijgd X^eZchV ^ahd[ilVgZ di Daniele Pascucci Le macchine utensili di MCM sono corredate da avanzatissimi sistemi di controllo e gestione dei processi che mettono a disposizione, oltre all’esecuzione in modo completamente autonomo delle lavorazioni, anche sofisticati strumenti di pianificazione della produzione in grado di fornire in anticipo all’utente le informazioni sui livelli di utilizzo delle risorse e su eventuali ritardi nelle consegne 62 RMOæmarzo 2014 C CM, di Vigolzone (PC), è specializzata nella progettazione e costruzione di centri di lavoro, sistemi flessibili di produzione e soluzioni speciali per svariati comparti applicativi. L’impresa progetta e costruisce, inoltre, la propria gamma di elettromandrini, cambi utensile e tavole girevoli. Sviluppa anche l’automazione e relativi sottogruppi assieme alla realizzazione di attrezzature, utensili, programmi di lavorazione e software di gestione dell’intero ciclo produttivo dei pezzi presi in considerazione. L’azienda annovera tra i propri clienti alcuni dei maggiori protagonisti mondiali nei settori dell’industria meccanica, automobilistica, aeronautica, aerospaziale, armi, energia, oleodinamica, componentistica e stampi. MCM ha filiali anche in Francia, Germania e USA. Il sofisticato livello di offerta della MCM ha naturalmente diverse sfaccettature ma il sistema nevralgico su cui si incardina la produzione dell’azienda è senza dubbio rappresentato dal substrato software che permea in maniera decisiva tutte le soluzioni. “Qui in MCM - dice Giuseppe Fogliazza, responsabile in azienda della ‘divisione software e architetture’ - abbiamo avuto negli ultimi tempi un notevole incremento del software da noi sviluppato che, come è naturale, è andato di pari passo con l’aumento della dimensione delle problematiche da affrontare: le macchine si sono notevolmente evolute e i programmi di controllo hanno seguito questa evoluzione; non si tratta più, ormai da tempo, solamente di vigilare sull’apertura di una porta o manovrare un asse. Oggi andiamo dal singolo sensore fino al piano di produzione. Quando si sale di livello il controllo stesso diventa gestione e così anziché problematiche di controllo in tempo reale si affrontano politiche gestionali; di fatto quello che noi vendiamo con i nostri sistemi di produzione è un sistema di controllo gerarchico e integrato. Gerarchico perché fatto di più livelli ciascuno con problematiche differenti. Integrato perché ogni livello è connesso con quello più in alto e con quello più in basso per erogare una prestazione ad ampio raggio”. La capacità di fornire soluzioni personalizzate ai propri clienti fornisce a MCM una ‘libreria’ continuamente aggiornata di risposte, le più svariate, che possono essere utilizzate anche per altri utilizzatori. Lo staff che si occupa di sviluppo software in azienda conta 10 persone a fronte delle 200 complessivamente impiegate: si tratta di una percentuale del 5%, non comune nel panorama industriale italiano. Investire in conoscenza. “In sviluppo software facciamo investimenti importanti - afferma Fogliazza sempre di più il fatturato di imprese come la nostra diventerà immateriale perché verrà realizzato con la fornitura di servizi; ciò rende indispensabile avere all’interno competenze robuste. Naturalmente questi investimenti non sono partiti ieri: a spendere soldi per affrontare queste tematiche abbiamo incominciato 25 anni fa, inserendo risorse che si occupavano di informatica, e devo dire che avere questa storia lunga alle spalle è un fatto che ci protegge perché i servizi software che fanno parte del nostro sistema di controllo gerarchico integrato non sono facili da trovare sul mercato e non si possono riprodurre facilmente. Il motivo è che questo patrimonio nasce da un processo continuo di ri-germinazione innescata da tanti problemi individuali risolti presso i nostri clienti e che noi integriamo in soluzioni che crescono nel tempo”. Quindi MCM, all’interno del mercato globale si protegge con una catena fatta di continue esperienze. Hardware dedicato. Qualunque modello esca da MCM, esso è equipaggiato, sistematicamente, oltre che con degli strumenti tradizionali del controllo (plc e controlli numerici) anche di una unità del primo livello superiore che viene definito tattico-operativo: un hardware dedicato che viene incorporato appunto in ogni macchina, anche quelle stand alone non inserite in sistemi, che ospita una serie di software in grado di fornire servizi che vanno dal monitoraggio avanzato di quello che la macchina fa, alla gestione dei dati di processo, all’integrazione coi sistemi informativi dell’utilizzatore. Giuseppe Fogliazza, responsabile in MCM della ‘divisione software e architetture’. Naturalmente il dover presentare delle macchine ‘diverse dal solito’ può, alle volte, essere un problema, soprattutto se il costo dovesse aumentare… “Questo fenomeno - puntualizza Giuseppe Fogliazza - si presenta in maniera diversa a seconda della tipologia d’azienda e del settore industriale che incontriamo. C’è da dire che in Italia le nostre aziende già da tempo hanno la capacità di comprendere la possibilità di utilizzare le macchine in maniera differente, e noi di nostri sistemi ne abbiamo installati tanti. In particolare chi aveva bisogno di flessibilità e di far rendere molto le macchine si trovava di fronte problematiche difficili da risolvere con macchine tradizionali, e RMOæmarzo 2014 63 Focus Aerospace quindi aderiva alla nostra proposta con più facilità rispetto ad altri, magari non senza qualche indecisione che poi però svaniva allorché, in fase di bilancio, si riscontravano risultati positivi”. Il mercato cambia. Oggi MCM esporta in gran parte all’estero i suoi prodotti e nel corso del tempo sono cambiati anche gli acquirenti tradizionali: se un tempo il cliente tipico era un terzista, oggi ci si misura con grandi aziende aeronautiche e con OEM; queste realtà hanno officine profondamente diverse, nel senso che sono più grandi, con strutture più rigide e pertanto sono più difficili da cambiare. “C’è da dire però aggiunge Fogliazza che anche per questi ultimi la pressione del mercato sta rendendo importante trovare nuove soluzioni perché i problemi produttivi sono mutati. Ad esempio nell’aeronautica la flessibilità è sempre stata un aspetto centrale ma lo era sempre stata da un punto di vista, diciamo così, ‘privilegiato’: pochi pezzi da fare e molto costosi, officine che dovevano garantire soprattutto tracciabilità, documentazione del processo molto spinta, personale altamente qualificato ecc. Oggi la pressione è fare un numero di aerei cospicuo, i margini si sono ridotti. Bisogna cambiare modo di lavorare. Ecco che anche queste aziende cominciano a essere interessate a trovare un modo nuovo di utilizzare le macchine. Questa novità è quello che noi vendiamo. Io dico sempre ai nostri clienti potenziali, in tono simpatico, che se sono venuti a comprare una macchina come le altre hanno sbagliato indirizzo. Certamente, spiego, vi vendiamo una macchina che fa pezzi perfetti ma noi diventiamo interessanti se voi siete disposti a cambiare il modo di utilizzare questa macchina, farne cioè un’entità autonoma con la quale l’operatore si confronta a un livello più alto rispetto a quello a cui era abituato prima. Qualcosa che 64 RMOæmarzo 2014 incomincia ad assomigliare sempre meno a uno strumento e sempre più a un partner”. Servizi avanzati. Le macchine MCM offrono quindi una serie di funzioni sofisticate e sulle quali si basa molto la strategia di vendita dell’azienda. Innanzitutto è previsto un sistema di monitoraggio che fornisce precise indicazioni sulle operazioni che si stanno svolgendo e sul livello di efficienza che si registra durante le operazioni stesse (questo in modo completamente autonomo rispetto alle inputazioni imputazioni tradizionalmente fatte a mano dall’operatore) esso è in grado di registrare quanto la macchina ha lavorato, quali sono gli allarmi, e di avere un collegamento diretto con l’azienda fornitrice, MCM quindi, per ricevere indicazioni di diagnosi e supporto alla manutenzione. “Qui c’è un cambio di concezione - interviene Giuseppe Fogliazza - l’operatore, anziché trovarsi di fronte una ‘montagna di ferro’ con una console di controllo numerico che gli dice qual è il ciclo e dove sono posizionati gli assi, o una tabella che gli dice quali sono gli utensili e i loro correttori, si confronta con un’immagine a colori della macchina le cui risorse sono rappresentate da icone sulle quali puntare e cliccare accedendo a svariate informazioni più approfondite. Questo tipo di approccio abbassa il livello di competenze necessarie per chi segue la macchina e consente anche a personale meno qualificato di eseguire in sicurezza operazioni prima appannaggio di operatori con molta esperienza. Tutte le nostre interfacce utente sono all’interno di un browser, questo vuol dire che qualunque computer portatile con un accesso autorizzato alla rete locale della macchina può colloquiare con essa: conoscerne lo stato, la storia, sapere cosa ha fatto nella nottata, quanto è stata efficiente l’ultima settimana di lavorazione ecc. e ciò si può fare naturalmente anche con tablet e smartphone. Questo permette anche di allontanare fisicamente dalla macchina le persone addette al controllo’’. Comunicare con la macchina. Naturalmente la gamma delle possibilità offerte da MCM non si esaurisce qui, infatti l’offerta di servizi si espande fino al controllo in tempo reale di tutte le risorse di produzione. “In pratica c’è la possibilità di fare quanto segue - spiega Fogliazza - con estrema semplicità: dire al sistema della macchina ‘io devo lavorare questa cosa’ ed esso verifica se all’interno dell’impianto ci sono tutte le risorse per farlo; e quindi controllo in tempo reale sulla disponibilità degli utensili, controllo della disponibilità dei programmi per processare quel codice. Fatti i controlli, il sistema dice se è in grado di eseguire oppure no. Il passaggio immediatamente successivo è il controllo dell’esecuzione del processo. Sulla base di una lista di cose da fare, dunque, il sistema controlla le automazioni flessibili disponibili all’interno dell’impianto e mette in atto le lavorazioni’’. L’elemento chiave. L’esecuzione di un piano di produzione è il servizio chiave sul quale MCM ha costruito poi tutti gli altri. In pratica uno strumento per la visione di più alto livello della produzione insieme con il controllo dell’automazione flessibile. “Questi servizi - dice Fogliazza - diventano più importanti e addirittura indispensabili quando l’impianto è dotato di automazione flessibile: navette per il trasporto delle attrezzature, robot per il carico dei pezzi, navette per il trasporto degli utensili. La gestione utensili è l’altro grande tema che noi affrontiamo in maniera assolutamente originale. La macchina normalmente conosce solo l’utensile che ha sul mandrino in quel momento. Di tutti gli altri non conosce alcunché: dove sono, qual è la loro situazione, quali sono i dati associati ecc. Il nostro sistema permette invece di avere tutti questi dati a disposizione all’interno del software. L’utensile è una risorsa critica e la più importante per il tipo di macchine che noi costruiamo e una sua gestione appropriata fornisce enormi vantaggi. Ancora oggi troviamo macchine in certe officine che hanno gestioni utensili quasi primordiali del tipo: utensile 1 nel posto 1, utensile 5 nel posto 5, senza la possibilità di spostare gli utensili, di richiamare gemelli dello stesso utensile in base alla disponibilità di vita, senza poter spostare un utensile da una macchina all’altra. Tutte queste funzioni noi col nostro sistema le rendiamo disponibili”. Giuseppe Fogliazza spiega inoltre come in effetti la conduzione degli utensili implichi una gestione piuttosto articolata perché vi sono connessi tanti sistemi e sottosistemi che generano informazioni che a loro volta richiedono altre informazioni. E questo servizio di integrazione e di trasferimento di dati verso altri sistemi informatici aziendali è una delle funzioni chiave del pacchetto. La pianificazione. “Il nostro sistema ha un funzionamento di tipo gerarchico e opera su più livelli - spiega Fogliazza - i livelli operativi più a contatto con la macchina hanno innanzitutto la RMOæmarzo 2014 65 Focus Aerospace necessità di essere reattivi. Vicino a una macchina che lavora succedono tante cose: si rompono gli utensili, gli operatori non ci mettono esattamente il tempo che avevamo previsto per caricare e scaricare un pezzo, il controllo qualità mi suggerisce di bloccare una produzione e quindi di cambiare l’ordine in cui i pezzi verranno lavorati ecc. I livelli superiori, che noi chiamiamo strategici, ci possono fornire strumenti per gettare uno sguardo sui lavori futuri, in particolare la pianificazione della produzione è uno dei servizi più innovativi che siamo in grado di fornire ai clienti. Gli strumenti tradizionali che si trovano sul mercato per pianificare la produzione fanno molta fatica se non addirittura sono incapaci di pianificare capacità flessibile. Le nostre macchine non si prestano alle logiche tradizionali dei pianificatori della produzione, tipicamente gli schedulatori a capacità finita, gli strumenti MRP2, che ragionano ad esempio su concetti come minimizzazione dei tempi di setup cioè delle volte che cambio la produzione. Ma se io ho un sistema flessibile per cui non esiste il setup l’approccio non regge. Noi abbiamo sviluppato un modo di piani- 66 RMOæmarzo 2014 ficare la produzione specifico per le macchine flessibili. Quindi non minimizzi il setup, non fornisci una sequenza di pezzi da lavorare ma gestisci il tempo in periodi omogenei sui quali calcolare la capacità massima che è in grado di erogare la macchina. Fatto questo lavoro abbiamo un piano di produzione, diciamo così, incompleto perché non so quando un pezzo entrerà ma questo piano di produzione può essere poi eseguito in maniera efficiente dai livelli più bassi, quelli tattici, dato che attraverso l’integrazione dei diversi livelli si riesce a ottenere uno strumento automatico ed efficace per pianificare”. I vari livelli gerarchici non lavorano a cascata ma fra di loro c’è un flusso di informazione bidirezionale. La struttura decisionale è innovativa: non è che tutte le decisioni vengono prese ad alto livello e sotto ci si limita a eseguire i processi uno in fila all’altro. Le decisioni che vengono prese a un certo livello definiscono dei vincoli all’interno dei quali i livelli più bassi hanno un certo grado di libertà. Alla fine questo meccanismo è in grado di dire oggi quando un certo ciclo di produzione sarà completato, gettando così un valido sguardo sulla produzione futura. Il gioco cambia. “Questo metodo cambia completamente il gioco - commenta Fogliazza - come cambia il gioco poter dire oggi quali sono le risorse da preparare per lavorare questa mattina, nel pomeriggio, nel fine settimana non presidiato, quindi il futuro non è più ignoto ma diventa un luogo su cui posso avere una certa visibilità. Tenendo conto della complessità dei problemi produttivi che le nostre macchine affrontano (centinaia di codici diversi, lotti anche unitari o comunque molto limitati) la nostra soluzione diventa un grande vantaggio e un elemento indispensabile per le moderne realtà produttive. Io dico sempre che oggi fare truciolo richiede una grande quantità di informazioni. E bisogna considerare che le nostre macchine fanno varie lavorazioni: fresare, forare, alesare, barenare, fanno anche tornitura, fanno rettifica, hanno sensori che consentono di misurare il pezzo durante la lavorazione ecc.”. Prima adesso sempre PP KABELSCHLE ANNI DA OLTRE 50 Tecnologia testata nelle applicazioni di tutto il mondo La qualità dei portacavi KABELSCHLEPP: s¬¬'AMMA¬DI¬PRODUZIONE¬IN¬POLIAMMIDE¬ACCIAIO¬E¬SISTEMI¬IBRIDI¬PER¬OGNI¬SOLUZIONE¬APPLICATIVA s¬,ARGHEZZE¬DISPONIBILI¬CON¬PASSO¬DI¬¬MM s¬0Iá¬DI¬¬VARIANTI¬IN¬ACCIAIO¬E¬POLIAMMIDE s¬,ARGHEZZE¬DI¬CATENA¬DA¬¬A¬¬MM s¬0ESO¬PROPRIO¬DELLA¬CATENA¬DA¬¬GR¬A¬¬KG¬PER¬METRO s¬¬$ALLE¬SINGOLE¬MAGLIE¬SINO¬AI¬SISTEMI¬COMPLETI¬PRONTI¬PER¬IL¬MONTAGGIO KABELSCHLEPP ITALIA SRL Via Massari Marzoli, 9 · I - 21052 BUSTO ARSIZIO (VA) · Tel: +39 0331 35 09 62 · Fax: +39 0331 34 19 96 · www.kabelschlepp.it Focus Aerospace AVcVhX^iV Y^jcVcjdkV bVXX]^cV di Mark W. Barry, Luca Bianchini L’utilizzo dei sistemi laser nell’industria aeronautica è avvenuto gradualmente. Inizialmente il processo di taglio laser si rivelava vantaggioso rispetto alle lavorazioni convenzionali, ovvero l’utilizzo di utensili duri e taglio e finitura manuali. Successivamente, i progettisti hanno iniziato a comprendere e a sfruttare le potenzialità delle lavorazioni laser (taglio, foratura e saldatura) anche per aumentare le funzionalità dei loro prodotti: l’applicazione delle macchine Prima Power ? cambiamenti nella filosofia di progettazione e nelle tendenze di prodotto nell’industria spesso comportano che gli enti produttivi si trovino impreparati nel realizzare i nuovi progetti. Di solito questi cambiamenti sono lenti e impercettibili, tuttavia a volte capita che siano spiccati ed eclatanti: proprio quanto è successo di recente nelle lavorazioni industriali. L’utilizzo dei sistemi laser nell’industria aeronautica è avvenuto gradualmente. Inizialmente il processo di taglio laser si è rivelato vantaggioso rispetto alle lavorazioni convenzionali, ovvero l’utilizzo di utensili duri e taglio e finitura manuali. Successivamente, a partire dalla metà degli anni 90, i progettisti iniziarono a comprendere e 68 RMOæmarzo 2014 sfruttare le potenzialità delle lavorazioni laser (taglio, foratura e saldatura) per aumentare le funzionalità dei loro prodotti. Negli ultimi due decenni quindi, sono state sviluppate sia le funzionalità dei sistemi laser, sia le complessità dei componenti, attraverso numerose iterazioni; di conseguenza è aumentata l’abilità dei sistemi laser nel realizzare componenti in modo efficiente e con elevata qualità. Uno dei campi di applicazione che ha stimolato lo sviluppo dei sistemi e delle tecnologie laser è quello dei fori di raffreddamento ‘effusion cooling’, presenti a migliaia nei componenti dei motori a turbina più avanzati. I fori di raffreddamento sono piccoli (tipicamente il diametro è di 0,5-0,75 mm) e sono posizionati ad angoli composti e acuti (fino a 10 gradi) rispetto alla superficie del componente. Lo sviluppo della tecnologia di raffreddamento dei motori continua a mettere alla prova le lavorazioni laser, sia dal punto di vista tecnologico (processo di foratura) sia per quanto riguarda le funzionalità del sistema laser a 360°. Analogamente, i progetti dei componenti hanno richiesto crescenti livelli di precisione. Ambiente ed efficienza. L’attenzione per l’ambiente è un fattore importante nella progettazione dei motori aeronautici e dei sistemi laser. La tecnologia laser dei giorni nostri è ormai consolidata e costituisce la base per la prossima generazione di aeromobili e dei relativi motori. L’attenzione del settore aeronautico verso il rispetto dell’ambiente, ha contribuito alla tendenza di aumentare l’efficienza dei motori (minor consumo di carburante) e di ridurre le emissioni inquinanti e il rumore. Secondo l’International air transport association, “gli aeromobili moderni sono il 70% più efficienti rispetto a 40 anni fa e il 20% più efficienti rispetto a 10 anni fa […]. L’obiettivo della prossima generazione di aeromobili è […] essere un altro 25% più efficienti entro il 2020”. Le emissioni dei motori degli aeromobili sono direttamente correlate al consumo di carburante: ogni chilogrammo di carburante risparmiato riduce le emissioni di anidride carbonica (CO2) di 3,16 kg. Pertanto, per le compagnie aeree la chiave per ridurre al minimo il proprio impatto ambientale è usare il carburante in maniera più efficiente. Sin dai primi utilizzi dei sistemi laser per la produzione aeronautica, il numero di applicazioni è stato molto vario. Spesso i costruttori hanno investito nei sistemi laser basandosi sull’ipotesi di poter estendere i benefici ottenuti su uno o più componenti di prova a quelli più difficili da lavorare. Ciò ha orientato lo sviluppo dei sistemi laser verso la polivalenza, in altri termini la capacità di un sistema di gestire pezzi in un’ampia gamma di dimensioni, forme, spessori e dimensioni dei lotti produttivi. Per soddisfare queste esigenze, sono state sviluppate macchine di grandi dimensioni, come il sistema Laserdyne 795XL; questi laser hanno consentito di lavorare pezzi tridimensionali mantenendoli stazionari e di ridurre i tempi di cambio lotto, potendo accomodare contemporaneamente configurazioni diverse a bordo macchina. Componenti più piccoli. Le lavorazioni laser sono fondamentali per ottenere l’aumento delle prestazioni dei motori, e quindi la loro efficienza e la riduzione delle emissioni. Affinché le lavorazioni laser risultino economicamente convenienti, compatibilmente con i volumi di produzione dei nuovi motori, devono essere applicate ai componenti più piccoli che comporranno i motori di prossima generazione. Un elemento chiave per aumentare l’efficienza nei motori aeronautici consiste nell’utilizzare, per il raffreddamento, solo la quantità minima necessaria di aria che attraversa il motore, utilizzando la restante per la combustione e la spinta. Ciò esige crescente precisione sia nei fori di raffreddamento effettuati tramite foratura laser sia nelle altre lavorazioni laser (rifilatura) e si è riflesso nella progettazione di nuovi sistemi laser: dalla aumentata precisione volumetrica degli assi di movimento, all’anello di controllo che assicura precisione dinamica e movimenti uniformi. Tenendo conto del crescente numero di fori e dei volumi previsti di motori, i sistemi laser di grandi dimensioni che hanno a lungo dominato il mercato non sono più la soluzione migliore per tutte le situazioni. In risposta a queste esigenze, Prima Power Laserdyne ha introdotto Laserdyne 430 BeamDirector, un sistema che incorpora le caratteristiche esclusive della testa di lavorazione laser BeamDirector, dotata di assi di rotazione e tilt per realizzare fori di raffreddamento precisi e con angoli acuti e composti, con una piattaforma di sistema più compatta. Un moderno sistema laser 3D deve avere un controllo veloce, evoluto e in grado di supportare velocità di lavorazione più rapide, nonché schemi di fori più complessi. La struttura deve essere robusta e assicurare elevata rigidità per mantenere la precisione nell’esecuzione di Il sistema Laserdyne 430 BeamDirector incorpora l’esclusiva testa di lavorazione laser BeamDirector con assi di rotazione e tilt per la realizzazione automatizzata di fori di raffreddamento ‘effusion cooling’. RMOæmarzo 2014 69 Focus Aerospace profili complessi, dove i singoli assi della macchina accelerano/decelerano in un range di velocità più elevate. Maggiore precisione. La maggiore precisione del sistema Laserdyne 430 BeamDirector si deduce anche dalle aumentate funzioni di controllo del processo, che garantiscono un processo laser robusto e ripetibile, contrariamente a quei processi dove la qualità del pezzo finito dipende dall’operatore. Ciò si ottiene tramite le peculiari funzionalità del controllo numerico Laserdyne S94P, il cuore del sistema laser. Vediamole: Automatic focus control (AFC) per il rilevamento tramite sensore capacitivo della posizione del pezzo (particolari in metallo) e che garantisce che la posizione del fuoco del fascio laser sia mantenuta nel punto appropriato rispetto alla superficie; Optical focus control (OFC) per rilevare e mantenere la corretta posizione del fuoco del fascio laser rispetto alle superfici rivestite con barriera termica (TBC); Breakthrough Detection (BTD) per eseguire fori di qualità utilizzando il minor numero di impulsi; Feature finding per rilevare automaticamente la posizione di alcuni parLaserdyne 795XL permette di estendere le ticolari del pezzo, tra cui capacità di lavorazione laser a componenti sporgenze e fori. aeronautici di grandi dimensioni in più configurazioni. Poiché il part program (genericamente indicato come programma NC) che pilota il sistema laser è un ulteriore fattore che influenza la precisione effettivamente ottenuta, Laserdyne ha sviluppato funzionalità di programmazione dedicate: esse realizzano un controllo integrato del laser e del movimento, ottimizzato per lo specifico sistema laser. Tra queste figurano ShapeSoft per programmare fori sagomati e CylPerf per la programmazione semplificata di linee di fori su pezzi cilindrici effettuati mediante orbitazione, percussione e foratura al volo. L’utente del sistema deve solo fornire informazioni sul pezzo da forare, perché in queste macro sono integrate le funzioni del sistema per ottimizzare la qualità e la ripetibilità del processo. Un obiettivo chiave nella progettazione di Laserdyne 430 BeamDirector è stato rendere il sistema ‘user friendly’ e le prestazioni indipendenti dalle abilità e dalla conoscenza approfondita del sistema da parte dell’operatore (e del programmatore). 70 RMOæmarzo 2014 Controllo e sviluppo del processo. Il controllo e la verifica del processo sono requisiti importanti nei moderni siti produttivi; ‘SPC (statistical process control) data acquisition’ fornisce uno strumento per monitorare e registrare informazioni sul processo e sul sistema stesso durante l’esecuzione del programma di lavorazione. Il part program contiene stringhe di codice specificanti i dati che la funzione ‘SPC data acquisition’ deve campionare. Il sistema monitora i parametri (tempo, data, temperatura, posizione, potenza del laser comandata e/o reale, condizioni degli impulsi ecc.) e memorizza i dati in un file di testo. I dati contenuti nel file di testo sono facilmente accessibili per ulteriori analisi e/o archiviati per fornire un record permanente del processo. Come accennato in precedenza, se si vogliono ottenere dal sistema le massime prestazioni e qualità non bisogna trascurare lo sviluppo del processo. I nuovi modelli di componenti aeronautici portano nuove sfide. Lo sviluppo del processo laser e del programma di lavorazione è sempre più spesso fornito dal produttore del sistema: è una tendenza che va oltre il desiderio di dimostrare la valenza del sistema stesso. In parte, ciò è dovuto agli innovativi tipi di laser utilizzati, poiché, sebbene offrano vantaggi in termini di costi di esercizio e di potenzialità, l’utente non ha familiarità con le lavorazioni eseguite da queste nuove tecnologie laser. Di conseguenza, il costruttore del sistema deve essere in grado di guidare il processo di sviluppo del cliente utilizzando funzionalità hardware e software di ultima generazione, e di supervisionare tutti gli aspetti relativi all’uso del sistema per svolgere la formazione e per ottenere la massima produttività. Questo duplice approccio - fornire un sistema laser innovativo assieme allo sviluppo completo del processo - assicura che gli utenti del sistema sfruttino appieno la produttività e l’affidabilità dei loro nuovi sistemi. I sistemi laser di grandi dimensioni, adeguati alla produzione di componenti di medie e grandi dimensioni in piccoli lotti, continueranno a essere acquistati e utilizzati; i sistemi più recenti, come Laserdyne 430 BeamDirector, ricopriranno una quota maggiore delle installazioni. La naturale evoluzione della progettazione dei componenti ha favorito la realizzazione di sistemi più compatti che sfruttano in modo più efficiente gli spazi in officina, garantendo al contempo una maggiore compatibilità. Questa è la vera definizione e il significato di valore aggiunto. Mark W. Barry - Vice President Sales & Marketing Prima Power Laserdyne. Luca Bianchini - Sales Manager Aerospace Prima Power www.giovettiadv.com www.cpmbearings.com qualità SERVIZIO Italy 20834 Nova Milanese (MB) Via Brodolini, 26 Tel. +39 0362 363411 [email protected] FLESSIBILITÁ COMPETITIVITÁ MADE IN ITALY CPM • Progettare RMO_QUALITA.indd 1 16/01/14 16:43 Focus Aerospace A¼VaVegdiZii^kV YZaaViZXcdad\^V di Giordano Proverbio L’acquisto di una Breton Flymill per la contornatura e foratura in cinque assi è stato deciso da AleniaAermacchi nell’ottica di aumentare la capacità produttiva del proprio reparto di lavorazione parti in lamiera e di realizzare un complessivo ammodernamento della linea. Flessibilità e sicurezza sono stati forniti alla macchina da un contenitore di comando Rittal 7 lenia-Aermacchi ha scelto una nuova macchina della gamma Flymill di Breton per le sue linee di produzione. L’azienda aeronautica di Venegono Superiore è da sempre un nome che conta nel suo settore ed è oggi partner di numerosi programmi destinati allo sviluppo di progetti sia in campo civile sia militare. Tre le principali aree di attività: progettazione, produzione e supporto di aerei per l’addestramento di piloti militari; collaborazione a numerosi programmi internazionali militari in campo aeronautico; fornitura di componenti e parti di velivoli per l’aviazione civile. L’acquisto di una Breton Flymill per la contornatura e foratura in cinque assi è stato deciso da Alenia-Aermacchi nell’ottica di aumentare la capacità produttiva del proprio reparto di lavorazione parti in lamiera e di realizzare un complessivo ammodernamento della linea. Flymill è la nuova gamma di centri di lavoro a portale con trave mobile progettata e realizzata da Breton per soddisfare particolarmente le nuove esigenze di lavorazione ad alta velocità nel settore aerospaziale. Breton si è avvalsa della collaborazione di Rittal, filiale italiana del Gruppo internazionale tedesco Rittal, player mondiale nel settore degli armadi per quadri di comando, della loro climatiz- 72 RMOæmarzo 2014 zazione e dei componenti per la distribuzione di corrente elettrica. In particolare, l’esigenza base per Alenia-Aermacchi era quella di lavorare materiali diversi e realizzare particolari seguendo superfici con una doppia curvatura, particolari per i quali è necessaria una macchina molto precisa, con ampia capacità di carico che permetta ritmi di produzione più intensi. Le peculiari caratteristiche di rigidezza e dinamicità del prodotto consentono di affrontare le varie tipologie di particolari con la massima velocità di lavorazione e capacità di asportazione. Flymill infatti, grazie alla velocità degli assi lineari che arrivano fino a 60m/min e alla testa direct drive con velocità di rotazione fino a 100 giri/min e rotazione continua dell’asse C mostra capacità di lavorazione ‘non comuni’ proprio nell’esecuzione di profili complessi a cinque assi continui con la massima precisione e dinamica. Testa rotativa. La testa rotativa continua ad azionamento diretto ‘direct drive’, posizionabile in qualsiasi angolazione del suo campo operativo grazie a potenti freni idraulici, permette di utilizzare mandrini fino a 40 kW di potenza continuativa e 28.000 Flymill è la gamma di centri di lavoro a portale con trave mobile realizzata da Breton per soddisfare le nuove esigenze di lavorazione ad alta velocità nel settore aerospaziale. giri/min, conferendo alla macchina una notevole capacità di asportazione e rendendo possibile affrontare egregiamente la lavorazione sia di leghe leggere sia di altre leghe speciali che sono particolarmente utilizzate nel settore dell’aeronautica. La capacità della macchina di operare in pendolare, permette ad Alenia-Aermacchi di lavorare da una parte tubi particolari in inconel destinati al sistema anti-ghiaccio del motore e dall’altra profili esterni della zona d’ingresso dell’aria ai reattori, i lip delle gondole motore che devono essere lavorati di contornatura. La lavorazione dei tubi per il sistema di deiceing del motore è quanto mai particolare e necessita di estrema precisione nell’esecuzione delle lavorazioni previste: la difficoltà sta sia nella pulizia con cui deve essere svolto il lavoro sia nella precisione dei fori che devono essere nell’esatta posizione prevista e devono rispettare una precisione dimensionale assoluta. Questo perché proprio dai fori è destinata a passare l’aria calda che ha il compito di evitare il formarsi del ghiaccio nel motore. Per poter realizzare il sistema di automazione del centro di lavoro Flymill di Breton, sono stati impiegati sistemi Rittal dal contenuto tecnologico estremamente evoluto quali gli armadi TS 8, i contenitori di comando e i sistemi di climatizzazione. L’impiego dei componenti TS 8 ha permesso di raggiungere elevati standard di sicurezza per le apparecchiature elettriche installate, nel pieno rispetto di quelle che sono le specifiche richieste dai mercati internazionali. La particolare conformazione della struttura dell’armadio, realizzata con sistema di profilatura a 16 pieghe, grazie all’estrema modularità, si integra in modo armonico con la struttura generale del centro di lavoro. Il cuore operativo della macchina viene posizionato all’interno di un contenitore di comando Rittal, in grado di conferire alla postazione di lavoro il massimo della flessibilità e sicurezza, senza far perdere di vista l’aspetto estetico ed ergonomico. La postazione di lavoro, dotata di ruote di scorrimento, risulta facilmente posizionabile in ogni punto adiacente la macchina, consentendo cosi all’operatore di operare in sicurezza. Il corretto funzionamento delle apparecchiature elettriche e meccaniche è garantito dall’impiego di sistemi di condizionamento e impianti ‘chiller’ progettati appositamente per soddisfare gli elevati standard produttivi richiesti dalla macchina Flymill di Breton. RMOæmarzo 2014 73 Focus Aerospace ;gZhVijgVb^gViV ZegZX^hV Il centro di fresatura universale Mikron HEM 500U di GF Agie-Charmilles è particolarmente adatto alla produzione di particolari nel settore aerospaziale e aeronautico dove l’utilizzo del quarto e quinto asse è necessario per il posizionamento del pezzo. La macchina è equipaggiata con il controllo Heidenhain iTNC 530 di Silvia Calabrese B a flessibilità, una progettazione compatta e semplice e la facilità d’uso sono le caratteristiche principali che contraddistinguono la nuova macchina per la fresatura a cinque assi di GF AgieCharmilles: il centro di fresatura universale HEM 500U è particolarmente adatto alla produzione di particolari nel settore aerospaziale, aeronautico, nonché in applicazioni di meccanica generale, dove l’utilizzo del 4° e 5° asse è necessario per il posizionamento del pezzo. La nuova HEM 500U, grazie alla sua tavola rototiltante di ultima generazione, permette di ottenere prestazioni competitive in termini di rigidità e versatilità nella sua classe. È la risposta ergonomica per la produzione standard di parti di precisione, dalla creazione di prototipi fino alla produzione in serie di piccoli e medi lotti. La macchina, dicono i tecnici dell’azienda, offre un’ottima accessibilità che consente di fruire di un’eccezionale visuale sul processo di lavoro e un’estrema facilità nelle operazioni di carico/scarico del pezzo da lavorare. Questa soluzione per la fresa- RMOæmarzo 2014 tura, ‘funzionale e facile da utilizzare’, è dotata del controllo numerico iTNC 530 di Heidenhain, che consente la realizzazione di contorni molto accurati dei pezzi da lavorare, eseguendo nel contempo la lavorazione su diversi piani di lavoro. Il sistema di controllo completamente digitale garantisce livelli elevati di accuratezza e qualità delle superfici, nonché elevate velocità di spostamento degli assi. Design compatto e rigido. La macchina è progettata sfruttando una robusta struttura con telaio a C che supporta una traversa per i movimenti X e Y. Tutti i tre assi lineari si trovano su un solido blocco rigido che ospita l’asse B. Il movimento Z verticale, che ospita un mandrino in linea, è montato sulla colonna rigida dell’asse Y. La combinazione compatta del supporto mandrino ancorato al montante della macchina assorbe le forze derivanti dal processo di lavorazione. La rigidità della struttura consente lo spostamento rapido e preciso dell’elemento in movimento. Tutti i componenti strutturali sono re- Il centro di fresatura universale Mikron HEM 500U, equipaggiato con il controllo Heidenhain iTNC 530, è particolarmente adatto alla produzione di pezzi in diversi ambiti, in particolare nel settore aerospaziale e aeronautico. alizzati in ghisa, un materiale che possiede ottime caratteristiche di smorzamento della vibrazione. Predisposizione per l’automazione. Gli utilizzatori che prendono in considerazione una futura automazione tramite pallet possono scegliere l’opzione ‘predisposizione per l’automazione’ al momento dell’ordine e quindi aggiungere successivamente il sistema di automazione più adatto alle loro esigenze. Con il nuovo cambio pallet automatico viene raggiunto un nuovo livello di flessibilità e autonomia. Grazie a un semplice sistema ‘plug and play’, vengono garantiti l’aggiornamento e l’installazione delle macchine standard. La struttura intelligente della macchina dà la possibilità di utilizzare i pallet standard di System 3R ed Erowa in diverse misure. Il cambio pallet può essere parimenti utilizzato anche con le tavole con scanalature a T. Sia che si lavori l’alluminio o l’acciaio, il centro di fresatura HEM 500U è ‘sinonimo di accuratezza, flessibilità e facilità d’uso per un’ampia gamma di applicazioni’. Servizi per i clienti. “Dalla lavorazione di parti strutturali degli aerei ai componenti per sistemi elettronici, il centro di fresatura HEM 500U è la soluzione standard di lavorazione suggerita da GF AgieCharmilles - spiega uno dei tecnici dell’azienda elvetica - la macchina testimonia l’impegno di GF AgieCharmilles nel soddisfare le esigenze dei clienti per ottenere soluzioni flessibili, dal prezzo competitivo e facili da utilizzare per la fresatura standard a cinque assi”. ‘Come tutti i prodotti GF AgieCharmilles, il centro di fresatura HEM 500U è supportato da numerosissimi servizi per i clienti, personalizzabili in base alle proprie esigenze particolari’. I servizi per i clienti di GF AgieCharmilles comprendono il ‘pacchetto di servizi più completo del settore’: servizi prevendita, formazione, una linea di assistenza dedicata, parti originali per usura e consumabili certificati, nonché un Privilege Club con vantaggi speciali ‘disponibili solo per i clienti’. RMOæmarzo 2014 75 Ricerca Tecnologia Produzione EJ (JPWBOOJ (FSBSEP .VTDPMP $BSNJOF5PNNBTP3FDDIJVUP A¼jbVcd^YZ° he^XXV^akdad 9 on il termine di ‘robotica umanoide’ ci si riferisce a strutture dalle sembianze umane dotate di abilità percettive e cognitive in grado di replicare quindi azioni e movimenti tipici degli uomini. I più conosciuti robot umanoidi (Wabot, Asimo, HRP) sono nati da ambiziosi progetti di ricerca, iniziati negli anni settanta e ottanta dello scorso secolo. Gli sforzi della Waseda University di Tokyo (WUT) hanno portato alla realizzazione del primo prototipo di robot umanoide, Wabot nel 1967 (Kato, 1967); successive attività di ricerca nel settore hanno poi portato alla realizzazione del Wabian nel 2002, un robot umanoide capace di riprodurre la camminata umana in maniera molto realistica ed efficiente. Nel frattempo, anche industrie come Honda, Toyota, 76 RMOæNBS[P 6OCSFWFUUPJUBMJBOPIBEBUP WJUBBMMBQSJNBB[JFOEBEJ SPCPUJDBVNBOPJEFJO*UBMJB MB)VNBOPUATQJOPGGEFMMB 4DVPMBTVQFSJPSFTBOU"OOB -BDPMMBCPSB[JPOFDPO M6OJWFSTJUÆEFHMJTUVEJEJ (FOPWBFJOQBSUJDPMBSFDPO JM1NBSMBCIBQFSNFTTPEJ DPODSFUJ[[BSFJMUSBTGFSJNFOUP UFDOPMPHJDPFMBSJDFSDB EFMMJNQSFTBBNQMJBOEPJ TFUUPSJEJBQQMJDB[JPOFBMMB SPCPUJDBJOHFOFSBMF Kawada Industries e Boston Dynamics si sono interessate al settore, producendo robot umanoidi dalle diverse caratteristiche. In Italia, oltre al robot umanoide chiamato Icub e presente presso l’Istituto italiano di tecnologia è presente una copia del robot umanoide Wabian-II, chiamata Sabian (Sant’Anna BIped humANoid robotics platform). La ricerca continua sul Sabian, ora in grado di camminare con un alto grado di stabilità, è culminata nella formulazione di un metodo per il calcolo del reale centro di massa di piattaforme bipedi (G. G. Muscolo et al., 2011). Il brevetto Italiano ha dato vita alla prima azienda di robotica umanoide in Italia dal nome di Humanot srl, ‘spin off’ della Scuola superiore sant’Anna. La collaborazione con l’Università degli studi di Genova e in particolare con il Pmar lab, diretto dalla professoressa Rezia Molfino, ha permesso di concretizzare il trasferimento tecnologico e la ricerca dell’azienda ampliando i settori di applicazione alla robotica in generale. Diventare grandi. Humanot - the robotic tailors (www.humanot.it) è una giovane azienda toscana che opera nel campo della robotica umanoide. La società è stata fondata a fine 2011 da due giovani ricercatori della Scuola superiore sant’Anna, Università degli studi di Genova e Università di Roma Tor Vergata e in pochi mesi ha potuto usufruire dello status di ‘spin-off’ della Scuola superiore sant’Anna. La sua particolarità maggiore è l’originalità del settore di riferimento: la robotica umanoide. Sono infatti poche le aziende nel mondo che lavorano su queste tematiche, ma è un campo in grandissima espansione. In particolare la Samsung, la Sony e l’Honda hanno già iniziato a lavorare con grande impegno in questo campo, e grandi imprenditori con visioni innovatrici come Steve Jobs e Bill Gates hanno più volte profetizzato uno sviluppo nell’ambito della robotica paragonabile a quello avvenuto in ambito informatico. L’idea alla base di Humanot è quella di ideare, sviluppare e realizzare robot umanoidi e animaloidi che possano essere realmente utili per l’uomo, nella vita di tutti i giorni e in diverse situazioni. Sembra questa una visione a lungo termine, ma in realtà la tecnologia sta già facendo passi da gigante. Per questo mo- tivo, Humanot pensa di realizzare e sviluppare i suoi primi prodotti per la ricerca scientifica e l’intrattenimento: questi robot costituiranno il punto di partenza per lo sviluppo di robot funzionali nella realtà di tutti i giorni. Un altro punto fondamentale è la ‘customizzazione’ del prodotto: Humanot mette a disposizione il background della sua squadra per costruire piattaforme meccatroniche custom e modificare i prototipi di partenza in modo da fornire sempre un prodotto innovativo e adatto alle esigenze del cliente. La storia. La storia e la nascita di Humanot sono intrecciate con una delle maggiori protagoniste a livello mondiale della robotica umanoide, la Waseda University di Tokyo. Proprio in questa università giapponese, nel 1967 venne sviluppato il primo robot umanoide della storia, Wabot. Da lì, una consistente e continua attività di ricerca ha portato allo sviluppo di prototipi via via più performanti, fino ad arrivare al Wabian-2R nel 1999. Nel 2003 nasce a Pontedera il laboratorio Robot-AN, un laboratorio congiunto tra la Waseda University e la Scuola superiore sant’Anna, all’interno del quale viene sviluppato il Sabian, il gemello tutto italiano del Wabian. Dal 2004 al 2009 però, l’insorgere di numerosi problemi tecnici impedisce al Sabian di muoversi correttamente. Nel 2010 quelli che poi saranno i futuri fondatori di Humanot, Giovanni G. Muscolo e Carmine T. Recchiuto iniziano a lavorare sulla piattaforma, con ottimi RMOæNBS[P 77 Ricerca Tecnologia Produzione risultati: a fine anno i problemi sembrano risolti e il robot muove i suoi primi passi. Nel 2011, i miglioramenti sul robot e lo sviluppo di un brevetto spinge i due ingegneri a fondare la Humanot, con lo scopo di creare robot umanoidi funzionali e innovativi in base alle esigenze del cliente e nasce lo slogan: ‘the robotic tailors’ cioe’ ‘i sarti della robotica’. 78 progetto che prevede lo sviluppo di un sistema basato su tecnologia brain-computer interface (BCI) applicata alle tecnologie assistive, in grado di consentire ai pazienti affetti da disabilità motorie di varia entità (come la sclerosi laterale amiotrofica) di controllare mediante il pensiero dispositivi domotici, ausili (ad esempio carrozzina elettrica) e di movimentare un robot umanoide in grado di svolgere alcuni compiti semplici di supporto (trasporto di oggetti, meccanismi base di comunicazione, assistenza e aiuto nei movimenti). Il progetto è stato molto apprezzato e quindi finanziato a partire da dicembre 2012. Entro la fine del progetto (dicembre 2014) una nuova generazione di robot entrerà nelle nostre case. Prodotti e ricerca. Humanot si fonda sull’esperienza pluriennale nel campo della robotica. Il suo team attualmente lavora per sviluppare nuovi robot umanoidi e animaloidi. Humanot punta a entrare parallelamente sul mercato della ricerca e dell’intrattenimento con due robot umanoidi attualmente in fase di realizzazione. Nonostante Humanot sia una giovanissima azienda, essa è già molto attiva nel campo della ricerca accademica. Nel suo primo anno di vita ha stretto e consolidato rapporti di collaborazione con sette aziende e sedici università italiane ed europee. A livello europeo Humanot ha già coordinato sette consorzi formati da università rinomate nel mondo e aziende italiane e sottomesso alla valutazione della commissione Europea progetti futuristici e tecnologici per un totale di quindici milioni di euro. I progetti riguardano: la robotica umanoide e animaloide, con particolare riferimento alla locomozione in ambienti non strutturati. Tutti i progetti prevedono un approccio multidisciplinare. Partendo dall’analisi biologica e neuroscientifica dell’uomo e degli animali, si cerca di riprodurre innovative piattaforme robotiche come aiuto per la scienza e la tecnologia. Si pensi all’agilità dei gatti, alla capacità di arrampicarsi delle scimmie, all’orientamento dei pipistrelli, per passare alle abilità di anticipazione degli umani e allo sviluppo di robot che possano direttamente interagire con l’uomo, aiutandolo nella locomozione e portandolo addirittura in volo. L’innovazione. Nuove tipologie di controllo dinamico, sistemi di protezione, materiali avanzati, pelle sensorizzata, design originale sono alcuni degli aspetti che Humanot sta inglobando nei suoi nuovi prodotti. Un brevetto italiano sulle piattaforme bipedi è il punto di partenza per lo sviluppo di nuove strategie di controllo che consentono di ridurre l’utilizzo di componentistica costosa. Inoltre, anche l’offerta verrà erogata in maniera differente: il team è in grado di modificare i prodotti di partenza realizzando soluzioni robotiche su misura, così da venire incontro a ogni esigenza del cliente. Tutto ciò permetterà di poter realmente iniziare a pensare a un utilizzo dei robot nella vita di tutti i giorni: se infatti la richiesta di robot umanoidi da parte di centri di ricerca (e non solo: anche grossi centri commerciali e fiere come tool di intrattenimento) è già presente, molto spesso i prezzi delle piattaforme ad alto contenuto tecnologico sono proibitivi. Lo scopo di Humanot è di portare la tecnologia avanzata di queste piattaforme alla portata di tutti, nella speranza che presto i robot possano essere realmente utili all’uomo in attività di tutti i giorni. Attività in Italia. Infine Humanot è attiva anche a livello Italiano. A marzo 2012 è stato sottomesso alla Regione Toscana, in associazione con le aziende toscane Liquidweb, Massimisistemi e Micromecc, un 'IOVANNI¬'ERARDO¬-USCOLO¬#REATIVE¬¬6ISIONARY¬$ESIGN¬LAB¬(UMANOT¬ #ARMINE¬4OMMASO¬2ECCHIUTO¬%LECTRO)NFORMATIC¬LAB¬(UMANOT¬¬ RMOæNBS[P Foto: eeegeetee Non sprechiamo l’Energia. Con noi lo Sviluppo è sostenibile. Ucif Unione Costruttori Impianti di Finitura ucif.net | seguici anche su facebook e twitter Federata FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI NAZIONALI DELL'INDUSTRIA MECCANICA VARIA ED AFFINE Trattamento delle superfici Tecnologia Produzione AViZbegV di Fabrizio Dughiero e Fabien Marquis YZae^ [dgiZ Saetgroup ha raggiunto un alto livello di specializzazione nelle macchine per la tempra progressiva ‘seamless’ di anelli e cuscinetti di grandi e grandissime dimensioni molto utilizzati ad esempio per grandi gru, generatori eolici, macchine movimento terra ecc. Fra le prime al mondo, l’azienda deve il suo successo ai forti investimenti in ricerca e sviluppo ? cuscinetti e gli anelli di grandi dimensioni sono componenti di acciaio che vengono utilizzati in impianti in molteplici settori di applicazione. Tra questi si possono citare le grandi gru, i generatori eolici, le macchine di movimentazione terra ecc. L’attività di ricerca e sviluppo in questo settore ha consentito a Saetgroup di essere riconosciuta come la migliore azienda al mondo nelle macchine per la tempra 80 RMOæmarzo 2014 progressiva ‘seamless’ di anelli e cuscinetti di grandi e grandissime dimensioni e in particolare le ha consentito di diventare il leader incontrastato nel settore delle macchine di tempra per i cuscinetti e ralle per i generatori eolici. Elevata durezza. Sia gli anelli sia i cuscinetti sono costruiti con acciaio al carbonio. Per resistere all’usura pro- vocata dal rotolamento delle sfere o dei cilindri tra la parte che rimane ferma e la parte che invece si muove, è necessario sottoporre la parte superficiale di tali componenti a un trattamento di tempra superficiale. La tempra consente di trasformare il materiale in una fase (la martensite) che è caratterizzata da elevati valori di durezza. Tipicamente tali processi vengono eseguiti in forni di carbo-cementazione ovvero in forni che prima portano tutto il pezzo a temperature superiori a quelle di austenitizzazione (tra 800 e 950 °C a seconda del materiale e degli elementi usati per legare l’acciaio) poi, tramite atmosfere particolari, fanno diffondere nel pezzo (nella parte superficiale di esso) una quantità precisa di carbonio. Alla fine di tale processo il pezzo viene raffreddato rapidamente (fase di quenching) in modo tale da raggiungere una velocità di raffreddamento superiore alla velocità critica per ottenere la trasformazione diretta da austenite a martensite senza passare attraverso fasi intermedie. Tale processo se da una parte consente di ottenere durezze superficiali adeguate, dall’altra ha come svantaggio quello di produrre notevoli deformazioni del pezzo e quindi rendere necessaria una successiva lavorazione. Inoltre il processo di carbo-cementazione risulta essere poco efficiente (si rende necessario riscaldare una quantità notevole di materiale, molto di più di quanto serve) e piuttosto inquinante dal momento che di solito i forni vengono alimentati a metano o combustibile equivalente e all’interno del processo vengono utilizzate atmosfere che rilasciano miscele di gas inquinanti. La tempra a induzione. L’alternativa a tale processo è la tempra a induzione. Essa sfrutta le proprietà dei materiali conduttori e soprattutto magnetici, di interagire con un campo magnetico, prodotto da un particolare dispositivo chiamato induttore, creando le cosiddette correnti indotte che altro non sono che correnti elettriche che circolano all’interno del materiale. In questo modo il materiale di scalda fino a raggiungere anche in questo caso la temperatura di trasformazione in austenite. A questo punto il processo è identico al precedente, ovvero il riscaldamento è seguito da una fase di quenching per arrivare ad avere la parte superficiale dell’anello o del cuscinetto completamente trasformata in martensite. I processi di tempra a induzione di grandi anelli o cuscinetti possono essere realizzati con diverse metodologie a seconda delle dimensioni del pezzo, delle caratteristiche del materiale che si vogliono ottenere, della velocità con la quale si vuole ottenere il trattamento e della potenza elettrica disponibile. Possiamo quindi parlare di tempra ‘single shot’, tempra progressiva o ‘scanning’ e tempra progressiva ‘seamless’. Brevemente cerchiamo di descrivere tali diversi metodi. Tempra ‘single shot’. La tempra ‘single shot’ ovvero con un riscaldamento in un’unica soluzione e in breve tempo è un processo che prevede che l’induttore abbracci completamente l’anello in modo tale da riscaldare nello stesso tempo tutta la regione che deve essere oggetto di trattamento di tempra. Il grosso vantaggio di questo processo è la sua velocità, ma d’altra parte necessita di notevoli potenze dovendo scaldare una zona molto ampia del pezzo fino a temperature tipiche di trasformazione austenitica dell’acciaio, ovvero 900 °C. Alla fine del processo di riscaldamento una doccia opportunamente dimensionata in termini di portata e pressione eseguirà il raffreddamento rapido sotto la velocità critica. La tempra progressiva consiste nel mettere in rotazione il pezzo e porre un induttore di dimensioni limitate e dimensionato in modo opportuno, affacciato al pezzo stesso. In questo modo viene scaldata soltanto una certa zona del pezzo in modo però continuo ovvero portando il riscaldamento in tutto il pezzo, che nella sua rotazione passa tutto in corrispondenza dell’induttore. Il raffreddamento viene in questo caso effettuato anch’esso in modo progressivo, disponendo una doccia subito dietro Esempio di uso di anelli e cuscinetti in un generatore eolico. all’induttore in modo tale che il pezzo dapprima si trova a essere riscaldato e subito dopo si trova a essere raffreddato sempre mantenendo il suo naturale movimento di rotazione attorno al suo asse. Il maggior vantaggio di tale processo è la possibilità di gestire la velocità di avanzamento del pezzo che consente di trattare pezzi fino a 8 metri di diametro con potenze limitate (300-400 kW). D’altra parte il rovescio della medaglia è la necessità di lasciare una piccola zona del pezzo senza trattamento. Questo è dovuto alla zona di cucitura ovvero l’inizio del processo e la fine dello stesso. Utilizzando un semplice trattamento di tempra progressiva si cade nello svantaggio o di ritrattare la RMOæmarzo 2014 81 Trattamento delle superfici Tecnologia Produzione stessa zona, facendole perdere le caratteristiche di durezza che aveva acquisito durante il primo passaggio, oppure di non poterla trattare per mantenere una zona di rispetto che comunque risulterà di durezza inferiore rispetto a quanto di solito viene richiesto. In alcune applicazioni dove la rotazione del cuscinetto o dell’anello non è mai di 360°, tali zone soft non sono un problema, ma dove invece è necessaria una continuità di tale zona lungo tutto il componente, la tempra progressiva risulta avere dei limiti. Tempra ‘seamless’. Saetgroup ha sviluppato in questi ultimi anni un processo brevettato che nella tempra progressiva è in grado di garantire la durezza superficiale tipica dei processi di tempra in tutta la circonferenza del Macchina ‘single shot’ per componenti con diametro maggiore di 1.500 mm. E una tipica fase di chiusura di una macchina a tempra progressiva ‘seamless’. pezzo. Tale processo viene definito ‘seamless’ ed è effettuato grazie alla combinazione di tre o quattro singoli induttori e una particolare disposizione e dimensionamento delle docce. Ma l’uso di più induttori e di docce ausiliarie non servirebbe a nulla se non fosse accompagnato da speciali algoritmi di controllo che consentono per l’appunto di ottenere profili di tempra in pezzi di dimensioni elevate senza soluzione di continuità. Con tale processo Saetgroup si colloca tra i migliori produttori di macchine per tempra di anelli e cuscinetti di grandi dimensioni con soluzioni diverse a seconda delle esigenze del cliente. In questo caso Saet produce diversi tipi di macchina. Per diametri del pezzo da trattare inferiori a 1,5 m l’impianto proposto da Saet prevede un unico induttore che copre tutta la circonferenza del pezzo. Il pezzo ruota all’interno dell’induttore in modo da uniformare eventuali piccole differenze di traferro 82 RMOæmarzo 2014 che potrebbero portare a piccole differenze di temperatura. Lo stesso induttore è anche sede della doccia di tempra che serve per il raffreddamento rapido dopo la fase di riscaldamento. Nel caso in cui il pezzo abbia un diametro maggiore di 1.500 mm è necessario dividere l’induttore in almeno tre parti alimentate però dallo stesso generatore con potenze che possono arrivare fino a 3 MW. Nel caso in cui il diametro sia ancora maggiore la soluzione è quelle di suddividere l’induttore in un numero maggiore di sezioni e alimentare parte di esse con generatori indipendenti. In tal caso la potenza dell’impianto può arrivare a superare anche i 5 MW. Aspetti del processo. Il processo di tempra progressiva o ‘scanning’ nasce dall’esigenza di evitare di usare potenze eccessive per la tempra di anelli di diametri importanti dove si potrebbe arrivare anche a richiedere potenze superiori a 10 MW, non sempre disponibili con facilità. Nel caso della tempra ‘seamless’ il processo può essere suddiviso in tre step successivi. La parte iniziale. Tipicamente si fa oscillare l’anello avanti e indietro rispetto all’induttore che risulta affacciato ad esso, alternando riscaldamenti più lunghi e più corti in modo da penetrare in maniera adeguata all’interno del materiale per fare raggiungere la tipica temperatura di trasformazione in modo uniforme nelle zone da trattare. Il trattamento in zona stazionaria. Esso consiste nel far ruotare gli induttori attorno al pezzo. In particolare un induttore ruoterà in un senso mentre l’altro ruoterà in senso opposto. La chiave del processo è la fase di chiusura, la quale consiste in una particolare combinazione di movimento e regolazione della potenza in tutte le teste degli induttori (in questa fase esiste la possibilità di usufruire di 6-7 movimentazioni diverse per ciascun induttore per arrivare a trattare anelli con dimensioni e forme molto diverse tra di loro). Fabrizio Dughiero, presidente di Inova Lab - Fabien Marquis - Saldatura Tecnologia Produzione AVkdgVgZ VaXVbW^d EJ4JMWJB$BMBCSFTF 1SFDJTJPOFNJMMJNFUSJDBFQSPEVUUJWJUÆFMFWBUBMBTBMEBUVSBMBTFSTJÍDPORVJTUBUBVOSVPMP JNQPSUBOUFOFMMBDPTUSV[JPOFEFJDBNCJEJOVPWBDPODF[JPOF$POMBTFSJF&-$HMJTQFDJBMJTUJ EJ&NBHDSFBOPTPMV[JPOJDPNQMFUFQFSPUUJNJ[[BSFJMQSPDFTTP : al cambio a doppia frizione fino al differenziale classico: la tecnologia del cambio è uno dei campi centrali di ricerca dell’industria automobilistica. Ricorrendo a nuovi materiali e a geometrie modificate, i progettisti ottimizzano la funzionalità delle differenti ruote dentate. La quantità degli ingranaggi del cambio aumenta sempre di più: i nuovi modelli di autoveicoli, ad esempio, sono dotati di cambi a un numero di marce sempre maggiore. La saldatura laser è l’innovazione esemplare per 84 RMOæmarzo 2014 comprendere quanto si possa ulteriormente aumentare l’efficacia dei processi produttivi di un impianto. Con la serie ELC gli specialisti di Emag creano soluzioni complete per ottimizzare il processo, grazie al ricorso mirato alla loro esperienza nell’ambito del processo produttivo di molti componenti tipici del cambio. Il giusto raggio. È sufficiente guardare un componente tipico del cambio per capire a quali sfide si va incontro: la struttura stessa di un piccolo ingra- A sinistra, la ELC 250 DUO, macchina compatta per la lavorazione laser di scatole del differenziale. A destra, la zona di lavoro della macchina per saldatura laser ELC 160 per la saldatura di ruote dentate. naggio con anello integrato è relativamente complessa. Per garantire una produzione efficiente e precisa, si realizzano prima due diversi componenti, che verranno poi uniti fra loro mediante processo di giunzione e saldatura. Andreas Mootz, amministratore delegato di Emag Automation. “Nella moderna costruzione di cambi questa è la fase produttiva in cui entra in gioco di solito la saldatura laser - spiega Andreas Mootz, amministratore delegato di Emag Automation - rispetto alla quale è fondamentale riuscire a dosare e a focalizzare esattamente l’energia del raggio laser. Se questo lavoro è ben fatto, da una parte si riducono al minimo le deformazioni e dall’altra si ottiene una velocità di saldatura elevata”. Il processo di saldatura di Emag, caratterizzato dall’impiego di un laser a stato solido, risulta estremamente efficiente. Se un classico laser ad anidride carbonica è caratterizzato da un’efficienza del solo 8%, gli specialisti Emag, con la propria tecnologia, possono puntare a un’efficienza di circa il 20%. In altre parole: è necessaria una quantità di corrente nettamente inferiore per ottenere la medesima potenza ottica. I costi per l’energia nella fase di produzione si riducono così in modo considerevole. Precisione e velocità. L’integrazione di diversi cicli di produzione all’interno di impianti ELC è ugualmente efficace per l’intero processo. All’inizio il mandrino porta pezzo si carica autonomamente mediante procedura pick-up. I componenti costruttivi vengono serrati mediante pressa e contemporaneamente uniti nel processo di assemblaggio. A tal fine, la tecnica di serraggio garantisce un posizionamento estremamente preciso del componente, creando così condizioni ottimali per la saldatura. La struttura dell’ottica fissa garantisce la massima sicurezza operativa e un’ottimale stabilità ottica dell’impianto e della procedura di saldatura. A se- RMOæmarzo 2014 85 Saldatura Tecnologia Produzione A sinistra, ruota dentata saldata con il laser. A destra, Interfacciamediante saldatura Coromantlaser della scatola del differenziale e della Capto Bolt-On. corona conica è stato possibile ridurre il peso del componente di circa 1,2 kg. Giunzione di un ingranaggio con un anello sincrono nella ELC 160. per collegare la scatola del differenziale alla corona conica. Il risultato: costi inferiori per il materiale, nonché alleggerimento del componente di circa 1,2 kg. “Se si pensa alla costruzione leggera, che nel settore automobilistico sta guadagnando sempre più terreno, questo risparmio è naturalmente enorme”, spiega Mootz. conda del pezzo o del materiale è possibile preriscaldare, in modo induttivo, i componenti prima della saldatura e in seguito sottoporli a spazzolatura, svolgendo comunque tutte le procedure in un unico serraggio. Il processo completo di saldatura e di assemblaggio per una ruota dentata avviene in soli 12 secondi, mentre la saldatura completa dei componenti di un differenziale avviene in questo modo in 40 secondi al massimo. Leggeri è meglio. L’esempio della scatola del differenziale chiarisce il ruolo della tecnologia della saldatura laser anche nello sviluppo generale dell’industria automobilistica: negli ultimi tempi, infatti, le aziende automobilistiche tedesche hanno sostituito le viti con la saldatura laser 86 RMOæmarzo 2014 Andamento positivo. L’andamento generale di mercato gioca a favore dei costruttori di macchinari tedeschi; non solo, i cambi a doppia frizione, che riscuotono molto successo, determinano la necessità di una produzione maggiore di ingranaggi. In linea generale anche i cambi convenzionali dispongono di un numero superiore di cambi, poiché si riduce il consumo e si ottiene un comfort di guida maggiore. “In una simile situazione offriamo una tecnologia di saldatura comprovata che garantisce, da un lato, processi produttivi a risparmio energetico e a elevata precisione, dall’altro può fungere da ausilio nel promuovere la costruzione leggera e ridurre ulteriormente i costi produttivi. Ciò costituisce una combinazione di convincente successo”, conclude Mootz. JOBREVE Tecnologia Produzione EdgiVjiZch^a^ bdidg^ooVi^ZhiVi^X^ Con il catalogo Tooling 01/2013, Gerardi, propone l’ampia gamma di portautensili motorizzati e statici per torni CNC che si affianca alle teste angolari e ai moltiplicatori di giri. Più di cinquecento modelli disponibili per tutte le più importanti marche di torni: Biglia, DMG/Mori, Doosan, Haas, Mazak, Miyano, Nakamura e di torrette VDI standard din 69880 con prese di moto: VDI-Din5480 Sauter; VDI-Din5482 Sauter; VDI-Din1809 Duplomatic; VDI-Baruffaldi. In to- B^hjgVo^dc^ Y^cVb^X]ZegZX^hZ Il nuovo Laser Tracker Vantage di CAM2 è un dispositivo a coordinate portatile per misure dinamiche ad alta precisione, grazie agli algoritmi predittivi del sistema brevettato TrueADM che compensano accelerazione e velocità di target in movimento, ideale per ispezione di pezzi e componenti di grandi dimensioni, con volume di misura da unica posizione fino a 160 m di diametro, ma anche allineamento, reverse engineering, calibrazione di robot e macchine e per il set-up e la costruzione di utensili. La classe di protezione IP52, con resistenza ad acqua e polvere, ne consente l’impiego anche in ambienti difficili, con stazione meteo integrata per monitorare e compensare variazioni di temperatura, pressione e umidità. La funzione SmartFind consente di agganciare il target in modo rapido ed efficiente, e il design compatto e leggero offre grande maneggevolezza, completo di W-Lan integrata per effettuare misure in piena portabilità sotto rete wireless. Roller board per la testa del dispositivo e zaino per l’unità di controllo consentono infine di spostare il Vantage con facilità. 6XXZhhdg^eZgedgiVXVk^adc\Zk^ tale il catalogo Tooling presenta 531 diversi modelli di portautensili motorizzati ed è anche consultabile on line al sito www.gerardi.it. Alcune delle caratteristiche e opzioni più interessanti sono le seguenti: rapporto qualità prezzo tra i migliori del mercato; consegna rapida per i modelli standard; un innovativo e pratico sistema di cambio rapido utensile adattabile a qualsiasi modello di motorizzato, o anche di teste angolari, esistente sul mercato. Disponibili anche versioni con: numero di giri moltiplicato; numero di giri ridotto; con refrigerante interno (anche per i modelli universali ±90°); con uscita porta-fresa e attacco weldon. 88 RMOæNBS[P Kabelschlepp ha progettato il nuovo accessorio Protector per aumentare la longevità dei portacavi Robotrax, diminuendo i tempi di fermo macchina proteggendoli dall’usura precoce. Robotrax è infatti il 3D dei portacavi Kabelschlepp, per movimenti tridimensionali dei bracci robotizzati che sono soggetti a movimenti rapidi in spazi ampi di lavoro, durante i quali possono subire colpi che sono causa di severa abrasione e usura precoce di tutto il sistema di conduzione dei cavi. Il nuovo accessorio Protector funge da ammortizzatore per i contraccolpi, si applica facilmente su ogni maglia ed è disponibile per tutte le grandezze del Robotrax, proteggendo la struttura del portacavo e dei cavi alloggiati limitando il raggio di curvatura più piccolo, evitando di dover sostituire il portacavo, potendo cambiare solo il Protector usurato. La durata del Robotrax viene inoltre significativamente incrementata se il Protector viene combinato al Pull-Back Unit, il meccanismo di recupero che mantiene nella giusta tensione il portacavi e impedisce che vada a impattare sul robot. %LHQQDOH ,QWHUQD]LRQDOH SHUL6LVWHPL GL$]LRQDPHQWR )OXLGRWHFQLFD H$XWRPD]LRQH La nuova piattaforma B2B per L’innovazione tecnologica applicata. 99LVLWDWRULTXDOL¿FDWL GDWXWWLJOLDPELWLDSSOLFDWLYL 0DJJLR )LHUD0LODQR_5KR 98QQXRYRFRQFHWWRGL¿HUD SHULSURWDJRQLVWLGHOPHUFDWR 9 &RQLOVXSSRUWRGHOQHWZRUNJOREDOH 'HXWVFKH0HVVH TPA ITALIA. UN APPUNTAMENTO DA NON PERDERE! ZZZWSDLWDOLDFRP_LQIR#WSDLWDOLDFRP Z TPA_ITALIA_Automazione_e_Strumentazione_210x297.indd 1 19/07/2013 08:07:15 Centri di lavoro e fresatrici 2ASSEGNA AVfjVa^i|! cZaXZcigd BDVSBEJ4UFGBOP7JWJBOJ -BSJDIJFTUBÍRVFMMBEJVOBQSPEV[JPOFBODPSBQJÜWFMPDFFEFGGJDJFOUFEBMQVOUPEJWJTUBEFJDPTUJDIFHBSBOUJTDB BMDPOUFNQPVOBDSFTDFOUFRVBMJUÆEFJQF[[J-FB[JFOEFQSFTFOUJJORVFTUBSBTTFHOBSJTQPOEPOPJOVOBHBSB WJSUVPTBEJGJOJUVSFFMBWPSB[JPOJTFNQSFQJÜQFSGFUUFTVQF[[JHSBOEJFQJDDPMJDPONBOESJOJBTTJFUBWPMF JNQFHOBUJBMNBTTJNPEFMMFMPSPQPTTJCJMJUÆ ALESAMONTI Alesatrice a montante mobile a T Alesamonti, che produce dal 1962 macchine utensili a controllo numerico e in particolare alesatrici, fresatrici e foratrici di medie-grandi dimensioni, ha tra i suoi prodotti di punta a macchina at127, alesatrice a montante mobile a T di media e grande dimensione con corse variabili degli assi. L’asse trasversale della tavola X è disponibile da 3.000 a 4.500 mm, l’asse verticale della testa Y da 2.500 a 3.500 mm, l’asse longitudinale del montante Z da 1.500 a 3.000 mm. Il mandrino di alesatura è disponibile con diametro di 127 o 150 mm, con una corsa da 700 a 900 mm. La tavola può essere configurata con diverse dimensioni e portate a seconda della dimensione e del peso del pezzo, considerato che la portata max è di 50 t e le dimensioni max di 2.800 mm x 4.000 mm. L’at127 dispone di una notevole quantità di accessori che la rendono adatta alle lavorazioni di sgrossatura, finitura e alesatura di diverse tipologie di semilavorati. Indicata per la lavorazione di valvole e particolari molto complessi, può essere dotata della tecnologia Sommact, in grado di minimizzare gli errori geometrici, termici e quelli causati dalla massa variabile del pezzo. BRAGONZI Alesatrice-fresatrice orizzontale La alesatrice-fresatrice 130 TC di Bragonzi, costruita con guide piane per tutti gli assi e tavola con sostentamento idrostatico, è dimensionata e strutturata per assicurare flessibilità di utilizzo e massima rigidità, requisiti per mantenere nel tempo, alta precisione nelle lavorazioni di asportazione di truciolo di complessi particolari meccanici. Altro elemento che la caratterizza è la conformazione del montante a portale con testa centrale termo simmetrica. La 130 TC è dotata di un mandrino, diametro di 130 mm, capace di raggiungere in rotazione 3.000 giri/min su due gamme. È dotata di passaggio liquido refrigerante sia all’interno sia all’esterno del mandrino, impianto di condizionamento della cabina elettrica, gruppo refrigeratore, magazzino utensili da 40 a 120 posti utensili, teste a fresare, motori e azionamenti digitale, CN a scelta. Le corse sugli assi X, Y, Z e W, sono rispettivamente di 4.000, 3.000, 2.000 e 900 mm. 90 RMOæNBS[P BRETON Centro a portale con traversa mobile Si chiama Matrix 1000/2T Dynamix il centro di lavoro a portale con traversa mobile progettato e realizzato da Breton per soddisfare le nuove esigenze di lavorazioni ad alta velocità nel settore della stampistica e dello stile per la lavorazione di particolari complessi di grandi dimensioni. Le peculiari caratteristiche di rigidezza e dinamicità consentono di affrontare le varie tipologie di particolari con la massima velocità di lavorazione e capacità di asportazione. Grazie alle velocità degli assi lineari fino a 60 m/min e alla testa direct drive, con velocità di rotazione fino a 100 giri/min, e alla rotazione continua dell’asse C, Matrix 1000/2T Dynamix mostra capacità di lavorazione notevoli proprio nella esecuzione di profili complessi a cinque assi continui con alta precisione e dinamica. La testa birotativa continua ad azionamento diretto, posizionabile in qualsiasi angolazione del suo campo operativo per via dei potenti freni idraulici, permette di utilizzare mandrini fino a 40 kW (51 Nm o 100 Nm) di potenza continuativa e fino a 28.000 giri/min conferendo alla macchina una considerevole capacità di asportazione. Le diverse configurazioni (corsa Z = 1.000, corsa X = 2.200, Y da 2.500 mm a 6.000 mm,) consentono di lavorare particolari di medie e grandi dimensioni realizzati in acciaio, alluminio, resina e materiali compositi. BUFFOLI Centri di lavoro multi-stazione I centri di lavoro multi-stazione Buffoli a 2, 3, 5 o più mandrini sono particolarmente adatti a produzioni flessibili di pezzi complessi anche in lotti di poche centinaia. Prodotto di punta è l’Omni-Flex Tri-Center, disponibile in versioni a 4 o a 5 assi, con corse da 350 a 650 mm, per lavorare pezzi serrati in 4 o 8 morse autocentranti rotanti a CNC montate su 4 piattelli rotanti a CNC (3 stazioni di lavoro più 1 per carico/scarico/riposizionamento pezzo). Sono disponibili anche versioni a 5 mandrini denominate Penta-Center e versioni con mandrini verticali e tavolette sospese, denominate Verti-Center, per ottimizzare l’evacuazione del truciolo, specie nelle lavorazioni a secco. È possibile impiegare teste per recessare, sfacciare e tornire, oppure vere e proprie unità di tornitura e filettatura CNC. La macchina si può installare in uno spazio contenuto a partire da 20 m2. La programmazione è particolarmente rapida e intuitiva consentendo l’impiego di questo centro per la produzione di lotti di poche decine di pezzi o di centinaia di migliaia. CAORLE Carenatura di protezione totale MC640 è il centro di lavoro per estremità proposto da Caorle, dotato di 1+1 unità di lavoro contrapposte ISO 40 cadauna con 3 assi cartesiani Z, X e Y, movimentati su pattini a rulli tramite viti a ricircolo di sfere e motori brushless Fanuc; 1+1 magazzini utensile ISO 40 cadauno da 4 posti standard o 12 posti optional; 2 morse ad azionamento idraulico; 1 unità di governo e programmazione Fanuc Serie 30i completa di motori e azionamenti assi; carenatura di protezione totale e costruita secondo la direttiva europea macchine CE. È possibile dotare questa macchina di un sistema di carico/ scarico automatico dei pezzi tramite robot antropomorfo oppure sistema a portale. C.B. FERRARI Composizione a pacchetto Il nuovo centro di lavoro verticale GM 85, che viene proposto al mercato da C.B. Ferrari, è progettato e sviluppato per fornire elevate precisioni, la sua particolare composizione a pacchetto completa di tutti gli accessori necessari, garantisce un prodotto di alta tecnologia a costi contenuti. Questa macchina è stata sviluppata in particolare per il settore della meccanica di precisione, in quanto estremamente accurata, grazie all’utilizzo di encoder sugli assi rotanti e di righe ottiche assolute su tutti gli assi lineari. La GM 85 presenta inoltre un layout compatto e un’elevata accessibilità per l’operatore, che facilitano le operazioni di carico e fissaggio dei pezzi sulla tavola. La macchina è disponibile in due versioni, a 3 o a 5 assi continui. Le corse sono: X = 850, Y = 600 e Z = 520 mm. La velocità max in rapido è di 40 m/min. Nella versione a 3 assi la tavola di appoggio è molto ampia ed è pari a 1.200 x 600 mm. Per quanto riguarda la rotazione del mandrino si ha la possibilità di scegliere tra diverse varianti tra le quali il 16.000 giri/min, 33 kW, 105/140 Nm, oppure il 20.000 giri/min. 28 kW, 63/83 Nm. Sulla macchina è applicato un magazzino utensili a 48 posizioni con braccio di scambio. RMOæNBS[P 91 Centri di lavoro e fresatrici 2ASSEGNA COLGAR Il core business è la fresalesatrice La linea FV è proposta da Colgar in due versioni: quella a montante mobile e quella a T. Le caratteristiche principali di questa linea di macchina partono dal dimensionamento delle strutture, calcolate secondo la frequenza di taglio ‘asportazione massima’ che possono sostenere, abbinata alle analisi FEM. Quindi non più solo un dimensionamento strutturale sulle masse, ma anche sulla dinamica della reazione delle masse in fase di lavorazione. Infatti, verificando anche la dinamica delle masse e pur mantenendo il concetto della macchina con testa centrale, il montante della macchina a T si differenzia notevolmente da quello della macchina a montante mobile. Il core business di Colgar è sempre stato la fresalesatrice, con trasmissione del mandrino con cambio a 2 gamme e una cartuccia mandrino alloggiata all’interno dello slittone. Le macchine Colgar offrono la possibilità di sostituire automaticamente, in modo semplice e veloce, le teste accessorie universali indexate o continue a trasmissione meccanica fino a 6.000 giri in S1 100% o con elettromandrini. La linea FV a T diventa una cella di lavoro palettizzata con magazzini utensili a rack fino a 500 posti, mentre nella versione a montante mobile la lunghezza dell’asse X permette la gestione in pendolare di più aree di lavoro. DVK SYSTEM Macchina ‘costruibile’ nel tempo La nuova realtà imprenditoriale DVK System, nata dalla collaborazione con l’azienda storica Arcardini Macchine, propone il centro di lavoro a 5 assi Master 1 Plus, indicato per la produzione di lotti medio-piccoli (100/3.000 pezzi) in molteplici settori industriali in ambito metalmeccanico compreso quello automobilistico. Con un elettromandrino a elevata potenza, un cambio utensili estremamente rapido a 32 utensili e un cubo lavorabile di 250 x 250 mm il cuore di Master 1 è senz’altro la morsa autocentrante birotazionale, per lavorare in presa unica pezzi molto complessi con tempi e costi di attrezzaggio ridotti. Nuovo è il concetto di asservimento, completamente inserito all’interno della macchina, soluzione molto compatta, estremamente versatile e configurabile in funzione delle diverse esigenze produttive. È possibile ‘costruire’ la macchina nel tempo, abbinando a Master 1 il modulo di carico/scarico e successivamente un secondo modulo di lavoro ottenendo prima Master 1 Plus e poi Master 2 Plus. I due moduli di Master Plus sono asserviti da un unico antropomorfo per lavorare particolari diversi per forma e materiale. EMAG Dentatrice modulare La dentatrice a creatore VLC 200 H è la prima macchina Koepfer, controllata Emag, basata sul nuovo ‘standard modulare’ di Emag. Per affermare un sistema di produzione ad alta efficienza nella costruzione dei cambi, in particolare, questo approccio ‘modulare’ offre un vantaggio considerevole, poiché le singole fasi di processo della lavorazione in tenero di un ingranaggio possono essere combinate perfettamente e senza particolari costi di automazione: dalla tornitura iniziale del semilavorato, passando per il processo di dentatura a creatore, fino alla sbavatura finale. “Gli impianti possono essere interconnessi con grande semplicità, essendo perfettamente compatibili e avendo, fra le altre cose, la stessa altezza di trasferimento”, spiega Jörg Lohmann di Koepfer. L’analisi della dentatrice a creatore VLC 200 H rivela una tecnologia che offre vantaggi economici anche nella versione stand-alone. Fulcro di questa tecnologia sono gli azionamenti ad alte prestazioni, grazie ai quali sul mandrino principale e su quello di dentatura vengono raggiunti numeri di giri elevati. In questo modo, gli ingranaggi con diametro fino a 200 mm e modulo 4 possono essere dentati a secco con tempi di lavorazione brevi. EMCO FAMUP Centro di lavoro a 5 assi Nuovo design macchina ‘compatto e accattivante’: si presenta così MaXXmill 500 di Emco Famup, centro di lavoro ideale per la lavorazione a 5 assi di lotti di piccole e medie dimensioni. Lavorazione su 5 facce in un unico serraggio, precisione di lavorazione, tecnologia di controllo di ultima generazione Heidenhain o Siemens. La struttura, in acciaio elettrosaldato con riempimento di 92 RMOæNBS[P materiale polimerico per smorzare le vibrazioni, rende la stessa comparabile al granito. L’architettura costruttiva a montante mobile garantisce massima precisione di lavorazione. Il magazzino a 30 posti standard, è ora affiancato alla possibilità di avere un magazzino a 40 posti. Il cambio utensile avviene attraverso un doppio braccio di scambio con gestione random, che consente di eseguire facilmente lavorazioni complesse in tempi rapidi. Nella versione base la macchina è equipaggiata con mandrino meccanico a trasmissione diretta 10.000 giri/min. Su richiesta, è disponibile l’elettromandrino 15.000 giri/min. Il pannello di comando integrato nella struttura della macchina, orientabile e girevole, dotato di serie di volantino elettronico per facilitare la programmazione, garantisce una postazione di lavoro ergonomica. FAUSTO MARINELLO Centro di lavoro bimandrino Si chiama FM 252 i l’innovativo centro di lavoro bimandrino ad asse orizzontale, presentato dalla Fausto Marinello, società del Gruppo Famar, all’ultima EMO di Hannover. Il nuovo prodotto va ad arricchire la vasta gamma di macchine utensili del Gruppo. Il basamento è monoblocco, con robusta struttura a reticolo in acciaio elettrosaldato normalizzato, riempito con cementi polimerici per conferire alta rigidezza e minimizzare le dilatazioni termiche. Una soluzione che garantisce estrema precisione alla macchina e ha importanti caratteristiche di assorbimento delle vibrazioni prodotte durante le lavorazioni. Il centro di lavoro è dotato di robusto modulo di lavorazione con struttura ‘box in the box’ che gli conferisce elevata rigidità. Il modulo è completo, nella sua versione standard, di 4 assi in totale. Il carro porta-mandrini, cuore centrale della struttura ‘box in the box’, esegue i movimenti sull’asse orizzontale X con guide lineari e pattini a ricircolo di rulli, ed è azionato da motore ‘brushless’ diretto su vite a ricircolo di sfere. Grazie a velocità di traslazione fino a 90 m/min e accelerazioni fino a 15 m/s², che si sommano a tempi di cambio utensile inferiori ai 3 secondi, è possibile diminuire notevolmente i tempi ciclo di produzione. JOBS Fresatura ‘a basso costo’ eVer è la famiglia di centri di fresatura verticali Jobs, di gamma media, ‘in grado di garantire eccellenti dinamica e rigidità, costi orari di esercizio contenuti e manutenzione semplificata’, disponibile in due versioni: eVer 5 ed eVer 7. La prima, concepita per le applicazioni di alta potenza nella meccanica generale di precisione ed energia, è un portale mobile con guide asse X sotto filo pavimento e coperture fisse calpestabili. Grazie alla possibilità di carico frontale e laterale, permette di movimentare anche pezzi molto lunghi. La seconda, più orientata ad applicazioni nei settori stampi e aeronautico, è caratterizzata da una struttura overhead gantry e garantisce prestazioni dinamiche per effetto della minimizzazione delle masse in movimento. Tutti i modelli eVer possono essere dotati di sistema Buss (basic universal spindle system) per il cambio automatico delle teste di fresatura e accettare una vasta famiglia di teste meccaniche a 3, 3+2 e 5 assi, teste universali con potenza fino 44 kW e teste twist continue con elettromandrino fino a 27.000 giri/min per lavorazioni di semifinitura e finitura ad alta velocità. È disponibile un’ampia gamma di accessori (magazzini utensili, palettizzazione di vario tipo, dispositivi di controllo della produzione senza sorveglianza ecc.). HELLER Flessibilità per ampia gamma di lavorazione Con il centro di lavoro a 4 assi H 4500, Heller presenta per la prima volta una macchina progettata con un alto grado di standardizzazione, che si propone come soluzione entry-level nel range delle macchine HSK-A 100, conveniente nel prezzo, con ridotta area occupata, ma con buona asportazione. ‘Affidabile e produttiva, anche in condizioni limite, la H 4500 si fa apprezzare anche per la precisione’. Due le unità di lavoro disponibili: con 242 Nm, 38 kW e 10.000 giri/min, oppure con 500 Nm, 52 kW e 12.500 giri/min. Le varianti rispondono concretamente alle diverse necessità di lavorazione, non solo offrendo elevata potenza in fresatura, ma anche la flessibilità per un’ampia gamma di applicazioni, dalle lavorazioni di metalli leggeri a quelle a elevata asportazione. Il campo di lavoro sugli assi X, Y e Z è sempre di 800 mm, la dimensione pezzo è diametro 900 x 1.000 mm e la portata della tavola di 1.400 kg. RMOæNBS[P 93 Centri di lavoro e fresatrici 2ASSEGNA HERMLE Gamma mandrini a cinque soluzioni Grazie alle corse di lavoro X, Y e Z rispettivamente di 650, 650 e 500 mm e a una progettazione studiata per le applicazioni a 5 assi, la C 32 U dynamic di Hermle rappresenta un sistema ideale per lavorazioni che richiedono massima precisione, tolleranze minime e la migliore finitura superficiale possibile. Tre assi nell’utensile e due nel pezzo di lavorazione, struttura gantry modificata, realizzata in granito composito con ottime caratteristiche di smorzamento e sostegno ottimale degli assi principali, tavola rotobasculante CN con doppio supporto e azionamento tandem, asse Y con sistema a quattro guide e azionamento disposto al centro e, infine, campo di orientamento bascula di +/- 130°, sono le caratteristiche principali di questa macchina. La gamma mandrini prevede cinque soluzioni da 10.000 a 42.000 giri/min con potenze fino a 29 kW e coppie fino a 200 Nm. Il magazzino utensili integrato nella struttura offre 36 posti SK40 o HSK A 63 ed è espandibile con moduli da 43, 87 o 160 posti. Per la tavola rotobasculante sono disponibili due soluzioni: tavola diametro 320 mm con portata 300 kg e tavola diametro 650 mm con portata 1.000 kg. HURCO Per lavorazioni ad alta velocità La linea VMX-HSi di Hurco rappresenta la nuova serie di modelli indicati per le lavorazioni ad alta velocità. La combinazione tra ergonomia, robustezza e design uniti a una componentistica di sicuro valore fanno di questa serie una gamma di centri di lavoro rapidi, flessibili e precisi. Tra le tante caratteristiche presenti, il nuovo controllo numerico Winmax 9 è quello più rilevante. Il centro è dotato di azionamenti digitali Yaskawa Sigma 5, mandrini HSK 63 a 18.000 giri supportati da cuscinetti ceramici di classe Abec 7 montati su tutta la linea, struttura in ghisa con spalle più larghe, guide lineari maggiorate su tutti gli assi e isolate per ridurre al minimo le vibrazioni in fase di lavorazione. Tutte le componenti meccaniche sono state progettate e dimensionate per garantire elevate accelerazioni, lunga durata e massima precisione. L’attacco mandrino HSK 63 permette, oltre a una migliore qualità nelle lavorazioni, anche una maggiore velocità in fase di cambio utensile. IMT INTERMATO Per la foratura di ruote in lega IMT Intermato lancia sul mercato i centri di lavoro verticali VDM-22 e VDM-24. La serie, equipaggiata con tavola con asse di posizionamento angolare W, gestita da CNC, nasce specificatamente per la foratura completa di ruote in lega leggera sino al diametro nominale rispettivamente di 22.5” e 24.5”. Nella versione pendolare VDM22-D e VDM24-D, grazie alla presenza di due tavole, i tempi di carico/scarico ruote non incidono sui tempi di produzione, garantendo un output costante. Il pendolamento della testa e le due aree di lavoro separate, consentono anche la lavorazione, in sequenza, di due tipi di ruote diverse. Gli assi X, Y e Z si presentano con rapidi da 50 m/min, l’elettromandrino con potenza sino a 26 kW e velocità massima da 12.000 a 15.000 giri/min, il magazzino utensili a 12 posizioni con attacco HSK-63A ubicato in zona protetta dai trucioli. Su richiesta è possibile dotare le macchine con attrezzature di presa ruote auto o camion, tavola basculante per lavorazione fori posteriori, lamature e fori di fissaggio, tavola 4° e/o 5° asse, interpolanti con assi macchina e utensileria specificatamente studiata per la lavorazione di leghe leggere. LAZZATI Alesatrice-fresatrice idrostatica Lazzati lancia la HB 180MM della linea Floor-Type Ram Boring, alesatrice-fresalesatrice idrostatica a montante mobile e alta dinamica. Rapidi a 25 mm/min, elevati avanzamenti di lavoro, idrostatica su tutti gli assi, completa dotazione di accessori all’avanguardia, termostabilizzazione costante delle strutture e testa mobile fanno della HB 180MM sia una alesatrice, con tutte le caratteristiche di precisione e versatilità, sia una fresatrice, quando viene montata automaticamente la testa universale birotativa come accessorio. Naturale completamento della HB 180MM è il posizionamento di una tavola rototraslante a lato del piano di lavoro, che rende possibile la lavorazione del pezzo su tutti i lati in un solo piazzamento. Tutti gli assi di lavoro sono a sostentamento idrostatico del tipo fortemente precaricato. Altro punto di forza della nuova HB 180MM sono le precisioni che Lazzati è riuscita a ottenere: compensazione della caduta della testa mobile con tolleranze di 0,015 mm su 1.600 mm di corsa della testa mobile. Il vantaggio di questo sistema è la compensazione meccanica della caduta e della variazione di baricentro, che permettono alla fresatrice di lavorare sempre parallelamente alle guide del montante. 94 RMOæNBS[P MCM Centro di lavoro multitasking L’impianto per la lavorazione di ruote aeronautiche i.Tank 1600, realizzato da MCM per Messier Bugatti Dowty, ha un mandrino di tornitura ad asse orizzontale che permette, in perfetta ergonomia operativa, di effettuare lavorazioni estreme a 1.200 giri/min su diametri di 800 mm, con pieno sfruttamento dei 95 kW di potenza disponibili e 250 bar di pressione refrigerante, assicurando un volume truciolo di 5 l/min. Il mandrino di fresatura, da 12.000 giri/min e 25 kW di potenza, e il mandrino di tornitura, assicurano prestazioni importanti. Il sistema di bilanciatura Cemb per la verifica dei grezzi al posto operatore, determina l’idoneità alla lavorazione, mentre il sistema di supervisione jFMX, peculiarità MCM, parallelamente alla gestione totale dell’impianto, stabilisce i parametri di lavorazione più adatti, garantendo la precisione geometrica del pezzo. MECAL Centro di lavoro con fibra ottica Si chiama MC 304 Ariel il centro di lavoro a 4 assi CNC, adatto per la lavorazione di profili di alluminio, PVC, acciaio e leghe leggere di dimensioni e peso considerevoli anche per applicazioni industriali, lanciato da Mecal. Il centro è interamente equipaggiato con tecnologia digitale. La comunicazione dati avviene tramite fibra ottica garantendo elevata velocità di trasmissione e totale assenza di disturbi provocati da fattori esterni. Il software grafico 3D offre un’elevata flessibilità di programmazione, un’estrema facilità di utilizzo e un’interfaccia grafica particolarmente intuitiva, con conseguente riduzione dei tempi di programmazione e di lavorazione. Le elevate prestazioni fornite dall’elettromandrino da 7,5 kW (S1) e dal magazzino portautensili a 12 posizioni rendono possibile diversificare le lavorazioni con grande flessibilità. Le morse di bloccaggio del pezzo scorrono su guide a ricircolo di sfere e possono essere posizionate manualmente con riferimento su riga millimetrata e puntatore laser, automaticamente tramite l’asse X, o con motorizzazioni indipendenti su ogni singola morsa. MIKRON Fresatrice a 5 assi La fresatrice a 5 assi Mikron (di GF Machining Solutions) è indicata per la lavorazione di pezzi di grandi e piccole dimensioni, nell’industria aerospaziale e dell’automotive. Forme complesse, dettagli e finiture superficiali esigenti possono essere lavorate in maniera precisa in un unico processo. Flessibilità, design semplice e compatto e facilità d’uso sono i tratti distintivi di questa nuova fresatrice su 5 lati, che con la sua tavola rototiltante di nuovo sviluppo, ‘assicura una performance competitiva in fatto di rigidità e di versatilità’. Mikron HEM 500U offre una buona visibilità del processo di lavorazione, un caricamento e un accesso semplici del pezzo da lavorare. La macchina è fornita con il controllo Heidenhain iTNC 530, che consente la produzione di profili dei pezzi da lavorare altamente accurati. Il sistema motori/controllo numerico completamente digitale, assicura precisione, qualità superficiale e velocità di lavorazione elevate. OMV Centro a portale ad alta velocità OMV amplia la sua gamma di prodotti con un nuovo centro di lavoro a portale ad alta velocità modello Roller, con corse sull’asse X, Y e Z, rispettivamente di 1.200, 1.800 e 1.000 mm. La tavola, azionata da motore coppia come asse continuo di lavoro e traslazione lungo l’asse longitudinale, ha dimensioni di 1.000 x 1.000 mm. I movimenti degli assi sono tutti comandati da motori brushless digitali e le viti sono rettificate con doppia chiocciola precaricata. Gli scorrimenti avvengono tutti su guide lineari integrali a rulli precaricate nei tre assi che raggiungono una velocità di avanzamento di 30.000 m/min. La testa, a un asse continuo di lavoro, è azionata da motore coppia ed è equipaggiata con un mandrino a 20.000 giri/min con potenza di 30 kW, inclinabile nell’asse trasversale da ± 110°. La dilatazione termica dell’asse verticale è compensata e gestita dal CNC. Le guide del movimento longitudinale e trasversale sono tutelate da protezioni telescopiche in acciaio. La macchina è dotata di magazzino utensili senza braccio di scambio a 42 posti, posizionato fuori campo di lavoro. L’evacuazione dei trucioli avviene tramite coclee che trasportano gli stessi in un trasportatore di trucioli raschiante con uscita laterale. RMOæNBS[P 95 Centri di lavoro e fresatrici 2ASSEGNA PARPAS Centro di fresatura La proposta di Parpas è il centro di fresatura ad alta velocità serie XS, con design sviluppato mediante software FEM, prestando attenzione al dimensionamento delle strutture al fine di ottenere la massima rigidezza e precisione. Tra le caratteristiche principali di questa macchina troviamo un sistema brevettato di avanzamento dell’asse longitudinale ottenuto tramite un doppio motore torque (sistema TTM) con cremagliera e pignoni che permettono un avanzamento fino a 100 m/min. La macchina è equipaggiata anche di un innovativo sistema brevettato per il controllo completo delle deviazioni termiche sulle strutture che favorisce un’elevata precisione nelle lavorazioni a 5 assi in ogni condizione ambientale. Le macchine XS possono essere equipaggiate con varie teste a 5 assi sia meccaniche (40 kW, 800 Nm, 5.000 giri/min) sia ad alta velocità (fino a 65 kW, 250 Nm, 24.000 giri/min). È possibile equipaggiare la macchina con un sistema automatico di cambio teste o di cambio cartuccia mandrino per operazioni di sgrossatura, semifinitura e finitura in vari settori industriali come stampi, aerospaziale, modelli con tutti i tipi di materiale, dall’acciaio all’alluminio ai materiali compositi. PARTNER ITALIA Centro verticale a montante mobile La serie VTC di Vantage - una delle proposte di Partner Italia - usa ghisa meehanite, garantendo una migliore ammortizzazione rispetto alle costruzioni elettrosaldate. La struttura è stata progettata per offrire massima stabilità e rigidità, pur permettendo prestazioni dinamiche che rendono possibile l’ottimizzazione dei tempi di produzione con l’utilizzo delle moderne tecnologie di taglio. Gli assi sono equipaggiati con guide lineari a ricircolo di rulli e pattini ad alta precisione, possono raggiungere dinamica elevata e assicurare precisione in lavorazione. La velocità di rapido è di 36 m/min e 30 m/min in lavoro. Su tutti gli assi sono presenti righe ottiche per incrementare la precisione. Il magazzino utensili è a 40 posizioni con braccio di scambio. Il mandrino è a 10.000 giri/min e 18,5 kW. Le corse sono 2.200 x 620 x 620 mm. Grande flessibilità è garantita dal fatto di poter utilizzare la tavola singola per pezzi lunghi e pesanti, e la tavola doppia per lavorazioni in pendolare su due pezzi diversi o su pezzo singolo in 1^ e 2^ fase, eliminando i tempi morti. RAMBAUDI Per stampi in plastica e in lamiera RC270, uno dei modelli della linea RC di centri di fresatura Rambaudi ad alta velocità con traversa mobile, è in grado di garantire alte prestazioni dinamiche e buona capacità di asportazione. Gli elementi caratterizzanti sono la struttura overhead gantry ad alte prestazioni dinamiche (velocità assi lineari fino a 40 m/min), asse longitudinale X di 2.200, 3.000, 4.000, 6.000 mm + est. 2.000 mm, asse trasversale Y di 2.700, 4.000 mm, asse verticale Z di 1.25, 1.500 mm, elevata capacità di asportazione su acciaio e altri materiali tenaci, cabinatura completa dell’area di lavoro, ampia gamma di accessori. La linea RC è equipaggiabile con diverse teste di fresatura: testa birotativa continua con cinematismi ad alta coppia a ingranaggi, con recupero automatico del gioco; testa birotativa con doppio offset per garantire la massima penetrazione nel pezzo aumentando il volume operativo; mandrino base da 32 kW, 24.000 giri/ min, cono HSK-A-63; nuovo mandrino ad alta asportazione da 45 kW, 15.000 giri/ min, HSK-A-100. La linea RC è in grado di eseguire la lavorazione di tutti gli stampi in plastica e in lamiera per il settore auto e di componenti aeronautici in lega leggera. REMA CONTROL Centro con testa a tre assi “Produttività, flessibilità, affidabilità è la filosofia alla base delle macchine progettate e realizzate da Rema Control” di Stezzano (BG), dicono i tecnici di quest’azienda relativamente giovane che dalla revisione di macchine utensili, è passata alla realizzazione di centri di lavoro che vengono configurati, in base alle specifiche richieste del cliente. Tra i prodotti dell’azienda bergamasca c’è la recente Newton Big NBT3 C5P 33, con testa a 3 assi (NBT3), culla per il quarto e quinto asse per carichi pesanti (C5P) e corsa longitudinale di 3.300 mm (33). SORALUCE Vocazione multitasking Il modello di alesatrice-fresatrice FXR di Soraluce si fa apprezzare per la vocazione multitasking potendo essere dotata di più teste di diverso tipo scambiate automaticamente, tra le quali il mandrino estraibile modulare ‘modular quill’, la testa automatica birotativa 96 RMOæNBS[P millesimale, la testa automatica ortogonale, teste angolari di varie dimensioni dotate di asse C, teste radiali d’Andrea ecc. La FXR può raggiungere corse longitudinali fino a 70.000 mm, corse verticali fino a 8.000 mm, corsa RAM di 1.900 mm e corsa del mandrino estraibile con corse fino a 1.000 mm, fornibile con diametro 130, 150 e 180 mm. Dotata di ‘RAM balance’, dispositivo brevettato dall’azienda, che garantisce precisione di rettilineità di uscita della RAM di 0,04 mm nella corsa totale di 1.900 mm, con qualsiasi tipo di testa utilizzata, la FXR può essere attrezzata frontalmente, oltre che con adeguati piani di lavoro, di unità rototraslanti dotate di tavole girevoli con superfici fino a diametri di 8.000 mm, corse trasversali fino a 5.000 mm e portate fino a 200 t. TECMU Fresalesatrice 5 assi La piacentina Tecmu, che si occupa di assistenza tecnica meccanica ed elettronica, studi software per applicazioni controlli, controlli numerici e PLC, propone una fresalesatrice tipo TEC AL 130 CNC, a cinque assi. Le caratteristiche tecniche della macchina sono: velocità max di rotazione del mandrino di 1.260 giri/min, potenza max del mandrino 27 kW, dimensione del piatto tavola girevole asse B di 1.600 x 1.800 mm. Le corse sugli assi: longitudinale X 3.500 mm, verticale Y 1.975 mm, trasversale montante W 1.400 mm, trasversale canotto Z 498 mm. TECNOR MACCHINE Niente vibrazioni Nella sua ultima open-house, Tecnor Macchine ha presentato il centro di lavoro verticale a 5 assi, costruttore OKK, modello VC-X 500: una macchina che si colloca su una fascia media di pezzi con diametro max di 700 x 500 mm di altezza. La struttura di questo centro di lavoro verticale permette di eseguire lavorazioni in assoluta assenza di vibrazioni. VC-X 500 può lavorare sia pezzi aeronautici sia particolari per stampi, con contorni e sagome tridimensionali, ottenendo delle superfici a specchio, utilizzando il massimo dei giri/min (25.000 opzione) e sfruttando bassi avanzamenti. L’affidabilità’ dei componenti quali il cambio utensili, la linea mandrino, il controllo vita utensili, conferiscono alla macchina un’ulteriore autonomia e di conseguenza la possibilità dell’utilizzo della stessa in turni non presidiati. UMA Gamma centri di lavoro verticali UMA, sua importatrice dal 1986, presenta la nuova gamma di Stama, che arriva in Italia con i nuovi centri di lavoro verticali, mono zona, cambio pallet e pendolari, mono, bi e quadri mandrino. Sistema 3 cambio pallet e sistema 5 mono zona o pendolare, modulabili con le classi di potenza 32, 33, 36 , 38. Le potenze vanno da 18 a oltre 70 kW, gli attacchi sono ISO 40 HSK A 63 HSK A 100, gli interassi misurano 266, 320, 400, 600 mm. Su tutti i sistemi possono essere montati 4 e 5 assi in continuo o torque ‘lineari’ con CN Siemens, Fanuc, Bosch Rexroth MTX. Posti utensili da 48 a oltre 300 con magazzini a catena fino a 120 posti e magazzini posteriori supplementari con oltre 200 posti. Su questi modelli sono state introdotte migliorie significative, dalle strutture in cemento polimerico ai nuovi mandrini, dalle nuove catene utensili ai divisori lineari di produzione Stama. Non ultimo il design, con accorgimenti per l’ergonomia dell’operatore e l’integrazione di isole automatizzate. VEMAS Minimo ingombro La Picomax 56 TOP di Fehlmann, presentata da Vemas, offre agli attrezzisti la possibilità di realizzare velocemente e in modo pratico particolari complessi e mette a disposizione della produzione una macchina adatta a realizzare prototipi e piccole serie senza impegnare i centri di lavoro dedicati alla produzione continua. Costruita interamente in Svizzera, negli stabilimenti Fehlmann, questa macchina pesa oltre 3 t, ma ha un ingombro al suolo di soli 1.700 x 1.900 mm, con una tavola di 910 x 480 mm che permette, anche in presenza di 4° asse, di sfruttare l’intero campo di lavoro della macchina. Equipaggiata con elettromandrino a 12.000 giri/min, sempre di costruzione Fehlmann, è in grado di sgrossare agevolmente una piastra d’acciaio con una fresa da 40 mm, con la stessa facilità con cui effettua microforature con punte al di sotto di 1 mm di diametro. Fiore all’occhiello è il sistema TOP (touch or program), brevettato, che consente di passare dalla modalità CNC alla programmazione assistita e al comando manuale premendo semplicemente un tasto. RMOæNBS[P 97 !GENDA -#¬-/4)/.¬#/.42/, "OLOGNA ¬MARZO¬¬ -OSTRA¬CONVEGNO¬DEDICATA¬ALLE¬TECNOLOGIE E¬AI¬PRODOTTI¬PER¬IL¬CONTROLLO¬DEL¬MOVIMENTO 3)-4/3 3EUL¬#OREA ¬APRILE¬¬ ¬ "IENNALE¬INTERNAZIONALE¬DI¬MACCHINE¬UTENSILI E¬TECNOLOGIE¬PRODUTTIVE &)%2!¬-),!./¬-%$)! 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'INEVRA¬3VIZZERA ¬APRILE¬¬ ¬ )L¬PIá¬IMPORTANTE¬MERCATO¬INTERNAZIONALE¬DI¬ BREVETTI¬E¬LICENZE %8()")4)/.¬/&¬).6%.4)/.3 4EL¬¬ &AX¬¬ EXPO INVENTIONSGENEVACH (!../6%2¬-%33% (ANNOVER¬'ERMANIA ¬APRILE¬¬ ¬ &IERA¬INTERNAZIONALE¬DEDICATA¬ALLAUTOMAZIONE¬ INDUSTRIALE $%543#(%¬-%33% 4EL¬¬ &AX¬¬ HANNOVERMESSE MESSEDE 98 !4¬!&&)$!"),)4°¬¬4%#./,/')% 4ORINO¬ ¬APRILE¬¬ ¬ &IERA¬INTERNAZIONALE¬SULLE¬TECNOLOGIE¬E¬SERVIZI¬ INNOVATIVI¬PER¬PROGETTARE¬PRODURRE¬TESTARE RMOæNBS[P ,!-)%2! "OLOGNA¬)TALIA ¬MAGGIO¬¬ ¬ %SPOSIZIONE¬SU¬MACCHINE¬IMPIANTI ATTREZZATURE¬PER¬LA¬LAVORAZIONE¬DI¬LAMIERE¬ TUBI¬STAMPI¬TRATTAMENTO¬E¬FINITURA¬SUPERFICI 5#)-5¬n¬3)34%-)¬0%2¬02/$522% 4EL¬¬ &AX¬¬ LAMIERAESP UCIMUIT 7).¬-%4!,¬7/2+).' )STANBUL¬4URCHIA¬ ¬GIUGNO¬¬ ¬ &IERA¬INTERNAZIONALE¬SULLA¬LAVORAZIONE DEL¬METALLO (!../6%2¬-%33%¬"),%3)-¬&5!2#),)+¬!3 4EL¬¬¬¬¬ &AX¬¬¬¬¬ SERKANKOKTAY HFTURKEYCOM 4-43 4AICHUNG¬4AIWAN¬ ¬NOVEMBRE¬¬ ¬ "IENNALE¬INTERNAZIONALE¬DI¬MACCHINE¬UTENSILI¬ ASPORTAZIONE¬LAMIERA¬AUTOMAZIONE¬UTENSILI¬ '/¬,)4%¬¬!'%.:)!¬0%2¬)4!,)!¬¬%52/0! 4EL¬¬ MARINELLACROCI GMAILCOM #%.42!,¬!3)!¬-!#().%¬7/2,$ 459!0 !LMATY¬+AZAKISTAN ¬NOVEMBRE¬¬ 3ALONE¬INTERNAZIONALE¬SULLE¬MACCHINE¬UTENSILI¬ PER¬ASPORTAZIONE¬E¬LAVORAZIONE¬LAMIERA 4EL¬¬¬¬ &AX¬¬¬¬ TUYAPBURSA TUYAPCOMTR '/¬,)4%¬¬!'%.:)!¬0%2¬)4!,)!¬¬%52/0! 4EL¬¬ MARINELLACROCI GMAILCOM 3!-/4%2 6ERONA¬)TALIA ¬MAGGIO¬¬ ¬ 3ALONE¬INTERNAZIONALE¬DELLE¬MACCHINE¬MOVI MENTO¬TERRA¬DA¬CANTIERE¬E¬PER¬LEDILIZIA -%4!,%8 "ANGKOK¬4AILANDIA ¬NOVEMBRE¬¬ &IERA¬INTERNAZIONALE¬SULLE¬MACCHINE¬UTENSILI¬E¬ LAVORAZIONE¬LAMIERA %.4%¬!54/./-/¬0%2¬,%¬&)%2%¬$)¬6%2/.! 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VENETE. . . . . . . . . . 95 Tel. 041 5709900 Fax 041 5730776 [email protected] HELLER ITALIA MACCHINE UTENSILI . . . . . 93 Tel. 045 6838517 Fax 045 6838530 [email protected] PARPAS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96 Tel. 049 700711 Fax 049 703292 [email protected] CNR CONS. NAZIONALE RICERCHE . . . . . . 24 Tel. 06 49931 Fax 06 4461954 [email protected] COLGAR . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92 Tel. 02 936151 Fax 02 93615278 [email protected] COMAU. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45 Tel. 011 0049602 Fax 011 0049694 [email protected] HURCO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94 Tel. 02 90006047 Fax 02 90090772 [email protected] IFR SECRETARIAT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 Tel. 0049 66031697 Fax 0049 66032697 [email protected] IMT INTERMATO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94 Tel. 0332 966110 Fax 0332966033 [email protected] SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA . . . . . . . 76 Tel. 050 883111 Fax 050 883225 [email protected] SKF INDUSTRIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 Tel. 011 98521 Fax 011 9852210 [email protected] SORALUCE ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96 Tel. 0429 603001 Fax 0429 615497 [email protected] TECMU MC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97 Tel. 0523 879245 Fax 0523 879246 [email protected] HANNOVER MESSE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 Tel. 511 8931639 Fax 511 8939695 [email protected] HERMLE ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94 Tel. 02 95327241 Fax 02 95327240 [email protected] SCHNEIDER ELECTRIC . . . . . . . . . . . . . . . . . 46 Tel. 035 4153118 Fax 035 4152221 [email protected] MESSE MUNCHEN . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 Tel. 049 8994920680 Fax 049 8994920689 CAM2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88 Tel. 011 9588558 Fax 011 9588590 [email protected] CECIMO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46 Tel. 0032 25027090 Fax 0032 25026082 SAET . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80 Tel. 011 9977999 Fax 011 9974328 [email protected] STARRAG ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58 Tel. 011 9576334 [email protected] GRUPPO ZANNINI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 Tel. 071 780028 [email protected] CB FERRARI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91 Tel. 0331 903524 Fax 0331 903642 [email protected] RF CELADA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 Tel. 02 251581 Fax 02 27302870 [email protected] MESSE MUNCHEN . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 Tel. 02 36537854 Fax 02 36537859 [email protected] BUFFOLI IMPIANTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91 Tel. 030 6811062 Fax 030 6811061 [email protected] CAORLE COSTRUZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . 91 Tel. 0445 697520 Fax 0445 697550 [email protected] REMA CONTROL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96 Tel. 035 592002 Fax 035 592382 [email protected] PARTNER ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96 Tel. 0381 641003 Fax 0381 930211 [email protected] #ONTATTI A&T . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 Tel. 011 5363440 Fax 011 5363244 [email protected] TECNOR MACCHINE . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97 Tel. 02 8242851 Fax 02 8255408 [email protected] UBI BANCA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 Tel. 02 77811 Fax 02 784372 UCIF. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19/51 Tel. 02 45418563 [email protected] UMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97 Tel. 051 6346709 Fax 051 6346706 [email protected] UNIVERSITÀ DI GENOVA. . . . . . . . . . . . . . . 76 Tel. 010 3532842 Fax 010 3532298 [email protected] POLITECNICO DI TORINO . . . . . . . . . . . . . . 45 Tel. 011 5644712 VDMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 Tel. 0049 6966030 Fax 0049 6966031511 [email protected] PRIMA POWER . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68 Tel. 011 41031 Fax 011 4117334 [email protected] VEMAS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97 Tel. 02 45864059 Fax 02 4583133 [email protected] RAMBAUDI INDUSTRIALE . . . . . . . . . . . . . . 96 Tel. 011 9590500 Fax 011 9590701 [email protected] ZETA EMAG . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84/92 Tel. 02 9059421 Fax 02 90594224 [email protected] RMOæmarzo 2014 99 MO 2)6)34!æ$)æ-%##!.)#!æ/'') ).&/2-!4)6!¬!)¬3%.3)¬$%, #/$)#%¬).¬-!4%2)!¬$)¬02/4%:)/.%¬ $%)¬$!4)¬0%23/.!,) )NFORMATIVA¬ART¬¬D¬LGS¬ )¬ DATI¬ DEGLI¬ ABBONATI¬ SONO¬ TRATTATI¬ MANUALMENTE¬ ED¬ ELETTRONICAMENTE¬DA¬&IERA¬-ILANO¬-EDIA¬3P!¬¬TITOLARE¬ DEL¬TRATTAMENTO¬¬0IAZZALE¬#ARLO¬-AGNO¬-ILANO¬¬PER¬ LINVIO¬DELLA¬RIVISTA¬RICHIESTA¬IN¬ABBONAMENTO¬ATTIVIT̬ AMMINISTRATIVE¬ED¬ALTRE¬OPERAZIONI¬A¬CIÛ¬STRUMENTALI¬ E¬ PER¬ OTTEMPERARE¬ A¬ NORME¬ DI¬ LEGGE¬ O¬ REGOLAMENTO¬ )NOLTRE¬ SOLO¬ SE¬ Ò¬ STATO¬ ESPRESSO¬ IL¬ PROPRIO¬ CONSENSO¬ ALLATTO¬ DELLA¬ SOTTOSCRIZIONE¬ DELLABBONAMENTO¬&IERA¬ -ILANO¬-EDIA¬3P!¬POTR̬UTILIZZARE¬I¬DATI¬PER¬FINALIT̬DI¬ MARKETING¬ATTIVIT̬PROMOZIONALI¬OFFERTE¬COMMERCIALI¬ ANALISI¬STATISTICHE¬E¬RICERCHE¬DI¬MERCATO¬!LLE¬MEDESIME¬ CONDIZIONI¬I¬DATI¬POTRANNO¬ALTRESÖ¬ESSERE¬COMUNICATI¬ AD¬AZIENDE¬TERZE¬ELENCO¬DISPONIBILE¬A¬RICHIESTA¬A¬&IERA¬ 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Barry, Silvio Beraci, Luca Bianchini, Silvia Calabrese, Elena Castello, Fabrizio Dughiero, Fabien Marquis, Giovanni Gerardo Muscolo, Giordano Proverbio, Carmine Tommaso Recchiuto, Stefano Viviani, Marco Zambelli Grafici e illustrazioni: Aldo Raul Garosi 'RAFICA¬E PRODUZIONE ¬ $ANIELA¬'HIRARDINI¬ Progetto grafico, impaginazione e copertina [email protected] - tel: 02 49976562 &RANCO¬4EDESCHI¬Coordinamento grafici [email protected] - tel: 02 49976569 !LBERTO¬$ECARI Coordinamento DTP [email protected] - tel: 02 49976561 0RONTOSTAMPA¬3RL¬UNINOMINALE - Zingonia - BG - Stampa .ADIA¬:APPA UfficioTraffico [email protected] tel: 02 49976534 0UBBLICIT̬'IUSEPPE¬$E¬'ASPERIS¬ Sales Manager [email protected] tel: 02 49976527 - fax: 02 49976570-1 )NTERNATIONAL¬3ALES ¬5+¬¬3CANDINAVIA¬¬.ETHERLAND¬¬"ELGIUM ¬(USON¬%UROPEAN¬-EDIA¬ tel: +44 -1932-564999 • fax: +44-1932-564998 • website: www.husonmedia.com 3WITZERLAND ¬)&&¬-EDIA¬ tel: +41-52-6330884 • fax: +41-52-6330899 • website: www.iff-media.com 'ERMANY¬¬!USTRIA¬-EDIAAGENTUR ¬-!0¬-EDIAAGENTUR¬!DELA¬0LONER tel: +49-8192-9337822 • fax: +49-8192-9337829 • website: www.ploner.de 53! ¬(USON¬)NTERNATIONAL¬-EDIA¬ tel: +1-408-8796666 • fax: +1-408-8796669 • website: www.husonmedia.com ¬ 4AIWAN ¬7ORLDWIDE¬3ERVICES¬CO,TD ¬ tel: +886-4-23251784 s¬fax: +886-4-23252967 s¬website: www.acw.com.tw¬ !BBONAMENTI¬.¬DI¬CONTO¬CORRENTE¬POSTALE¬PER¬SOTTOSCRIZIONE¬ABBONAMENTI 48199749 - IBAN: IT 61 A 07601 01600 000048199749 intestato a: Fiera Milano Media SpA, Piazzale Carlo Magno 1, 20149 Milano. 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