LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014 LECTURE L. Milani OVERLAPPING TERAPEUTICO TRA MEDICINA TRADIZIONALE E MEDICINA NON CONVENZIONALE – UN COMPROMESSO POSSIBILE , UN PARADIGMA SOSTENIBILE INTRODUZIONE Negli ultimi 30 anni la mortalità da avvelenamento farmacologico negli U.S. è aumentata del 300%. – Nel decennio 1999-2009 sono decedute per farmacopatia 304.087 persone (Rosseu et Al., 2013), impressionante numero 6 volte superiore a quello dei soldati americani morti durante l’intervento militare U.S. in Indocina in un equivalente arco di tempo (1965-1975). Il riferimento “forte” consapevolizza ancor più drammaticamente circa la diffusione grave e progressiva dell’epidemia da farmacopatia a livello mondiale. I decessi per farmacopatia sono dovuti – tra gli altri – ad ipersensibilità individuale età-dipendente, come nel caso degli individui anziani/vecchi. – Nell’invecchiamento si verifica la diminuzione di ≈ il 20% della concentrazione plasmatica di albumina; questa è considerata un fattore di rischio in- dipendente di mortalità degli anziani. L’albumina serica rappresenta un predittore di mortalità a lungo termine negli individui non istituzionalizzati e di mortalità a breve termine in quelli istituzionalizzati (Sahyoun et Al., 1996). Ciò determina un aumento della quota libera di farmaci che si legano all’albumina e conseguente innalzamento del volume di distribuzione. – I salicilati, la digossina, l’indometacina, il dicumarolo, la furosemide, le penicilline, tra i maggiori, tutti ad elevato legame proteico, possono presentare un incremento dei loro effetti nell’ultra 65enne. I dosaggi/die considerati “normali” risultano, per alcuni farmaci, eccessivi negli anziani/vecchi e possono rappresentare un fattore di tossicità importante e di mortalità. Una dose normale è – di fatto – una overdose nell’anziano/vecchio. – In letteratura medicoscientifica le segnalazioni 25 LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014 singole e le meta-analisi circa gli abusi e gli eccessi terapeutici riguardano tutte le malattie. – Ad esempio, la recentissima pubblicazione su Headache (Loder et Al., 2013) elenca una serie di abusi/eccessi terapeutici nel controllo della cefalea (eccessi di oppioidi, farmaci contenenti butalbital, caffeina, ormoni), oltre che di altri trattamenti e di esami strumentali “inutili” per il raggiungimento diagnostico (neuroimaging, TAC, etc.) per la patologia in oggetto. ETÀ → DIMINUZIONE DEL LEGAME PROTEICO → AUMENTO DEGLI EFFETTI FARMACOLOGICI → TOSSICITÀ/MAGGIOR TOSSICITÀ. 왘 Negli ultimi anni un numero importante di professionisti della salute in tutto il mondo industrializzato ha avvertito la necessità di acquisire informazioni teoriche e formazioni pratiche per più adeguatamente fornire indicazioni terapeutiche di qualità su quali trattamenti primari, medicinali di accompagnamento e stili di vita siano efficaci ed opportuni per il ben-essere dei loro pazienti e poter ridurre i dosaggi ed i tempi di esposizione ai farmaci tradizionali, così ottenendo una virtuosa riduzione del rischio di effetti collaterali negativi, anche importanti. Ciò garantisce – tra gli altri – miglior controllo dell’iter terapeutico, maggior serenità nella prestazione professionale, minor rischio di malpractice e relative conseguenze. Sempre più medici e pazienti si stanno responsabilizzando circa il fatto che la salute sia molto più della mera assenza di malattia, che l’acquisizione di un buono stato di salute non necessariamente consegue la sola soppressione di un quadro morboso e che l’iperspecializzazione in campo medico può inevitabilmente far perdere di vista la globalità di una consapevole strategia terapeutica (Snyderman and Weil, 2002). – Ovviamente, come in Relman (1988), già editor de The New England Journal of Medicine, non esistono due o più “tipi” di medicina, due o più modalità di pensare la e di agire nella medicina. Solo la professionalità e la sensibilità del singolo medico che padroneggi più modalità di intervento sullo stesso quadro morboso esibito dal singolo paziente consente l’opzione terapeutica migliore e/o più 26 idonea, ottimizzando – così – gli effetti positivi e minimizzando gli effetti collaterali negativi, nella concezione umana ed umanizzante della Medicina centrata sulla Persona (Roberti di Sarsina et Al., 2012 a; 2012 b). LA MEDICINA INTEGRATA L’Institute of Medicine (IOM) statunitense, nel 2005, ha definito la medicina alternativa-complementare come l’approccio non dominante alla medicina in una data cultura e in dato periodo storico. Tale definizione è stata adottata anche dalla Cochrane Collaboration e da altri Enti governativi americani. – Nonostante l’acronimo CAM (Complementary and Alternative Medicine) sia diventato lo standard (Ernst, 2002; Cassileth and Deng, 2004), esso – tuttavia – è ambiguo ed elusivo. Alcuni ricercatori preferiscono enfatizzare i differenti approcci delle diverse pratiche mediche (Rees and Weil, 2001), anche perché ciò che in un Paese è considerato CAM, in un altro è ritenuto medicina convenzionale (tradizionale in quel Paese). – In una realtà sempre più caratterizzata dalla interdisciplinarietà, dalla valorizzazione delle diversità e degli approcci multicontestuali, dall’elogio della sostenibilità e dalla promozione dei processi poco/no impattanti sull’uomo, sull’ambiente e sulla natura, il solo approccio “dominante” e l’atteggiamento solistico della medicina tradizionale occidentale appaiono sempre meno adeguati ai tempi correnti ed alle necessità contingenti dei malati. – Ritengo che allo stato attuale gli aggettivi “alternativa”, “complementare”, “non convenzionale” – che riflettevano strettamente i momenti socio-storici in cui vennero coniati, diffusi ed utilizzati – siano da sostituire con il termine “medicina integrata” o “medicina integrativa” anche perché – di fatto – il medico, nella prassi quotidiana, frequentemente integra ed arricchisce la terapia impostata prevalentemente sui farmaci di sintesi (ponderali in senso farmacologico) con medicinali low dose o very low dose dinamizzati, o altri di origine biologica. 왘 Il Principio omeopatico del Simile è anche assunto in Farmacologia tradizionale che lo utilizza spesso interpretando- LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014 TAB. 1 CHEMIO-ANTIBIOTICI – FAMIGLIE EFFETTI COLLATERALI PENICILLINE – NAUSEA, GASTRALGIA, VOMITO, DIARREA – REAZIONI ALLERGICHE IMMEDIATE/RITARDATE Sinopsi degli effetti collaterali di alcune Famiglie di chemio-antibiotici. – FEBBRE, ERUZIONI CUTANEE, SHOCK ANAFILATTICO – NAUSEA, VOMITO, DIARREA MACROLIDI CEFALOSPORINE – REAZIONI ALLERGICHE CUTANEE, ANGIOEDEMA, ANAFILASSI (RARI) (AZITROMICINA) – GASTRITE (ERITROMICINA per os), FLEBITE (ERITROMICINA i.m.) – NAUSEA, DIARREA, CRAMPI GASTRICI – REAZIONI ALLERGICHE (RARE) – NAUSEA, VOMITO, DIARREA,CRAMPI ADDOMINALI FLUOROCHINOLONI – CEFALEA, VERTIGINI, CONFUSIONE MENTALE (RARI) – FOTOTOSSICITÀ (SPARFLOXACINA, LOMEFLOXACINA) ne gli effetti come eventi avversi, indesiderati, paradossi. Inoltre, molte sostanze utilizzate in Medicina tradizionale possono provocare gli stessi sintomi che dovrebbero curare (Piterà, 2013). – Di converso, il Principio allopatico del Contrario è anche affermato in Farmacologia low dose che lo utilizza ampiamente nelle diluizioni molto basse/basse. Scaturisce – così – spontaneamente – il concetto di overlapping terapeutico tra farmaci chimici in dosaggi farmacologici e farmaci biologici low dose dinamizzati. OVERLAPPING TERAPEUTICO Il termine inglese overlapping si traduce come “modalità di sovrapposizione, convergenza, intersezione, copertura parziale”. – L’overlapping terapeutico che – nelle finalità di questo elaborato – indica l’uso combinato di farmaci chimici/sintetici con medicinali low dose omeopatizzati e nutraceutici è possibile per tutte le classi farmacologiche, ma soprattutto per la terapia antibiotica*, antiflogistica, ansiolitica e mucolitica, tutte ampiamente diffuse. – Vengono qui considerate – a titolo esemplificativo – queste 4 categorie farmacologiche, fornendo al contempo le modalità di un efficace overlapping terapeutico con i medicinali naturali/biologici low dose e con i nutraceutici di regolazione. CHEMIO-ANTIBIOTICI La antibioticotossicità è uno dei problemi più impellenti e preoccupanti della tossicologia jatrogena (TAB. 1). – L’eccessivo uso ed abuso immotivato di antibiotici in chirurgia, medicina interna, geriatria e – soprattutto – in pediatria è dovuto – tra gli altri – alla difficoltà/impossibilità di formulare in tempi brevi una precisa diagnosi etiologica microbiologica dell’infezione in atto, alla consuetudine, e/o ad un atteggiamento precauzionale di difesa. “L’Italia è considerato il paese in Europa con un consumo di antibiotici eccessivo in età pediatrica” afferma il Dr. Giuseppe Di Mauro durante i lavori del XXV Congresso Nazionale della SIPPS – Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, di cui è Presidente – Bari, 12-14 Settembre 2013. Gli antibiotici sono i farmaci più utilizzati in età pediatrica, soprattutto a livello ambulatoriale: l’89% delle prescrizioni antibiotiche in età pediatrica viene realizzato dal pediatra (61%) e dal medico di famiglia (28%) e di queste, un terzo interessano bambini di età < 6 anni (42% nei bambini < 1 anno; 66% in quelli di 1 anno; 65% 2-5 anni; 41% 6-11 anni; 33% 12-13 anni)**. NdA: * Con il termine antibiotico si definiscono sostanze prodotte da batteri o funghi in grado di inibire la crescita di altri microrganismi. Poiché attualmente molte molecole vengono prodotte per via sintetica o semisintetica, è preferibile utilizzare il termine chemio-antibiotico. ** Ossevatorio ARNO (2011). Dati relativi a 31 ASL. 27 LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014 Quando si è nella necessità “vera” di prescrivere una terapia antibiotica, è assolutamente necessario considerare 3 possibili eventualità: 1) effetti indesiderati (TAB. 1); 2) antibiotico-resistenza acquisita (comparsa di ceppi che, nell’ambito di una specie microbica originariamente sensibile ad un chemioterapico, hanno perso la sensibilità verso concentrazioni del farmaco terapeuticamente raggiungibili in vivo); 3) alterazioni del microbiota umano***. teriche e fungine per cui è irrinunciabile, perchè insostituibile. Vi è – piuttosto – da considerare un impiego “giudizioso” della terapia antibiotica, come nel titolo della Consensus Conference, svoltasi nell’ambito del XXV Congresso Nazionale SIPPS (vedi prima). L’overlapping terapeutico ottimale con i chemio-antibiotici è svolto da Galium-Heel®. – Galium-Heel® (in entrambe le formulazioni gocce e fiale sono presenti le medesime diluizioni) è costituito da 14 unitari di origine vegetale, 5 chimico-minerale, 1 animale, 1 nosode. 왘 La terapia antibiotica ha sancito definitivamente la sua assoluta priorità ed indispensabilità nelle malattie infettive bat- NdA: *** Il termine microbiota umano è più corretto di quello microbiota intestinale per descrivere fedelmente la natura simbiontica del microbiota. TAB. 2 Il pentagono di Galium-Heel®. – GALIUM-HEEL® – – Questa rappresentazione grafica consente di AZIONE EMUNTORIALE LE DELLA MATRICE visualizzare e di accorpare gli unitari costituenti Galium-Heel® in 5 Nuclei farmacologici distinti per la FLUIDIFICAZIONE AZIONE ONE TOSSINICA A NELLA MATRICE miglior comprensione delle singole attività biologiche (effetto simile-attenuato / effetto contrario) che ogni SINCRONIZZAZIONE GEL-SOL DELLA MATRICE MICROFLOGOSI SUBCLINICA Nucleo esprime e del farmaco low dose in toto. – EFFETTO SIMILE ATTENUATO FLUIDIFICAZIONE DELLA MATRICE – Grazie all’“esplosione” di Galium-Heel®, termini come URTICA D3 SEDUM D3 THUJA D3 CALTHA D3 JUNIPERUS D4 SAPONARIA RIA D4 CLEMATIS IS D4 sinergia, complementarietà e completezza acquisiscono il loro vero valore terapeutico. PYROGENIUM D6 Caltha D3 e Saponaria D4 svolgano azione multitarget, agendo sia sulla microflogosi subclinica sia sulle funzioni emuntoriali del Polmone e del Rene. AZIONE EMUNTORIALE D’ORGANO Si noti come alcuni unitari come Urtica D3, Thuja D3, POLMONE RENE – Le diluizioni dei singoli componenti CALTHA D3 THUJA D3 HEDERA D4 BETULA D2 THUJA D3 URTICA D3 CLEMATIS D4 ONONIS D4 SAPONARIA D4 ECHINACEA D5 ECH APIS D12 GALIUM* D3 SEDUM D3 SEMPERVIVUM D4 AC. NITRICUM D6 ARGENTUM MET. D8 AURUM MET. D10 AZIONE ANTI-INFIAMMATORIA Galium-Heel® sono le stesse nella formulazione gocce e fiale. * Con il termine GALIUM si indicano Galium aparine L. e Galium album MILLER, entrambi inclusi in D3 e stesse ana nella formulazione omotossicologica Galium-Heel®. AZIONE ANTI-DEGENERATIVA Milani L., 2014 28 LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014 TAB. 3 FANS – EFFETTI COLLATERALI Effetti collaterali primari e secondari da uso/abuso di FANS. A – PRIMARI 1) IRRITAZIONE DELLA MUCOSA GASTRICA – DISPEPSIA – NAUSEA – VOMITO – SANGUINAMENTO GASTRICO – EROSIONE DELLA MUCOSA GASTRICA PERFORAZIONE DELLO STOMACO 2) EFFETTO SUL CIRCOLO RENALE (INDIVIDUI SENSIBILI CON COMPROMISSIONE DELLA FUNZIONALITÀ RENALE) – NEFROPATIA DA ANALGESICI [NEFRITE CRONICA, NECROSI DELLE PAPILLE RENALI] 3) INIBIZIONE DELLA FUNZIONALITÀ PIASTRINICA 4) AUMENTO DELL’INCIDENZA DI EVENTI TROMBOTICI (FANS ANTI-COX 2) (inibizione della sintesi di PGI 2) B – SECONDARI – DANNO EPATICO (PARACETAMOLO) – ASMA, ALLERGIA (SALICILATI) – SINDROME DI REYE (ASA IN BAMBINI <13 ANNI DI ETÀ) – ORTICARIA, FOTOSENSIBILITÀ Galium-Heel® è il medicinale composto low dose più efficace per il drenaggio di accompagnamento alle terapie antibiotiche. – Dall’analisi dell’attività biologica locale e sistemica dei 21 componenti Galium-Heel® (Milani, 2004) si evince che 7 (Urtica D3, Sedum D3, Thuja D3, Caltha D3, Juniperus D4, Saponaria D4, Clematis D4) sono irritanti/rubefacenti/revulsivi cutanei/mucosi, il che implica l’induzione di microflogosi subclinica (effetto simile-attenuato). La microflogosi subclinica promossa dalle basse diluizioni D3, D4 di detti componenti mima senza evidenziare macroscopicamente gli eventi che promuovono la flogosi e – così – la diluizione/dispersione/eliminazione delle tossine a livello della matrice extracellulare (fluor), il che razionalizza egregiamente il ruolo drenante profondo di Galium-Heel® [neutralizzazione anche delle proteine non-sense (peptidi selvaggi di Felix), reliquati antigenici dell’azione batteriolitica e batterostatica dei diversi antibiotici]. Galium-Heel® sviluppa – inoltre – azione antinfiammatoria (Echinacea D5, Apis D12) ed attivazione degli emuntori primari: – Polmone = Caltha D3, Thuja D3, Hedera D4; – Rene = Betula D2, Thuja D3, Urtica D3, Clematis D4, Ononis D4, Saponaria D4 (TAB. 2). In due celebri sperimentazioni, Apis mellifica omeopatizzata ha evidenziato inibizione della degranulazione dei basofili umani (Poitevin et Al., 1986; 1988), e – così – inibizione della liberazione di istamina. – Un discorso a parte merita il nosode isopatico Pyrogenium (D6 in Galium-Heel®), unitario dalle molteplici virtù, contenente pirogeni esogeni low dose omeopatizzati per la terapia delle infezioni batteriche acute e croniche, soprattutto suppurative. Pyrogenium riattiva la funzione connettivale, regolarizza le caratteristiche organolettiche della matrice (GelSol) e stimola il catabolismo delle tossine di impregnazione. Pyrogenium 7 CH ha evidenziato importante azione preventiva nelle infezioni post-operatorie (128 casi) (Valero, 1981). Galium-Heel®, grazie all’inclusione nella formulazione di Galium aparine D3, Galium album D3, Sedum acre D3, Sempervirum tectorum D4, Ac. nitricum D6, Argentum metallicum e Aurum metallicum, rispettivamente D8 e D10, promuove anche importante azione anti-degenerativa, spostando a Sn la Fase in cui la malattia infettiva è collocabile (vedi Tavola dell’evoluzione patologica o delle Sei Fasi o dell’Omotossicologia), favorendo – così – la Fase di Secrezione/Escrezione. – Si indica che nessuno degli unitari costituenti Galium-Heel® è incluso in Lymphomyosot®, così ben definendo e posizionando i 2 “grandi drenanti dell’Omotossicologia” come 2 29 LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014 TAB. 4 L’esagono di Ignatia-Heel®. – IGNATIA-HEEL® – I 6 unitari componenti ASTENIA NEUROPSICHICA VAGOTONIA Ignatia-Heel® svolgono azione sulla Sindrome ansioso-depressiva e sulla sintomatologia satellite correlata. SINDROME ANSIOSO-DEPRESSIVA – Si noti come, tranne Psorinum (D12), gli altri 5 unitari sono espressi in bassa diluizione (D4). IGNATIA D4 AC. PHOSPHORICUM D4 PSORINUM D12 12 SEPIA D4 ZINCUM VALERIANICUM D4 VALE KALIUM BROMATUM D4 INSONNIA SONN AGITAZIONE PSICOMOTORIA Milani L., 2014 unità terapeutiche molto distinte e non interscambiabili. – Galium-Heel® è il drenante mesenchimale del Sistema di Flusso e non trova in medicina tradizionale occidentale alcuna controparte. • Durante tutto il corso della terapia antibiotica e per 15 gg dopo la sua sospensione: Galium-Heel® gocce, 10 x 3/die (preferibilmente h 9-15-21). Per inciso si segnalano i brillanti risultati ottenuti con GaliumHeel® nel miglioramento della qualità di vita in bambini asmatici (Supino and Rainone, 2008). In overlapping alla terapia antibiotica, oltre all’uso di GaliumHeel® gocce, è indicata la terapia probiotica con Proflora™. Proflora™ contiene 6 diversi ceppi probiotici + frutto-oligosaccaridi a catena corta (FOSsc) microincapsulati. – La tecnologia della microincapsulazione consiste nel rive- 30 stimento delle cellule batteriche probiotiche con una matrice alimentare di acidi grassi vegetali, il che permette – differentemente dai batteri probiotici non incapsulati – di passare indisturbate attraverso l’ambiente acido dello stomaco e guadagnare il tratto intestinale immodificate (Del Piano et Al., 2010). • Durante e per 21 gg dopo la sospensione della terapia antibiotica: Proflora™ 1 bustina/die a stomaco vuoto. Da quanto esposto, l’associazione di uno o più chemioantibiotici + un efficace drenante profondo della matrice extracellulare (Galium-Heel®) + l’uso di probiotici “intelligenti” (Proflora™) consente di affrontare – in perfetto overlapping terapeutico – le infezioni batteriche e di risolverle, senza lasciare reliquati, accorciando i tempi di convalescenza per una rapida ripresa ante quo. LA MEDICINA BIOLOGICA FARMACI ANTIFLOGISTICI NON STEROIDEI-FANS I FANS, molto utilizzati soprattutto per il controllo dell’infiammazione nelle malattie acute osteo-artro-miofasciali e nelle riacutizzazioni delle forme croniche, sono generalmente efficaci/molto efficaci soprattutto in acuto/iperacuto, ma gravati da effetti collaterali imponenti, soprattutto nella prescrizione a lungo termine e nell’automedicazione (TAB. 3). I FANS presentano un’elevata capacità di legare le proteine plasmatiche per cui, ad alti dosaggi e negli individui predisposti/sensibili, possono produrre lesioni gastriche soprattutto per inibizione delle Prostaglandine. – L’inibizione non selettiva delle COX riduce la biosintesi dei mediatori dell’infiammazione, ma anche dei trombossani e delle prostacicline coinvolti in importanti funzioni fisiologiche. Gli inibitori selettivi della COX 2 (cicloossigenasi 2 = prostaglandina-endoperossidosintasi 2) innescano un potenziale stato protrombotico, che può rivelarsi fatale in pazienti predisposti ad ischemia ed infarto del miocardio (vedi in Milani, 2005). Qualora il medico si trovi nella reale necessità di prescrivere i FANS (molte, efficaci e sicure – tuttavia – le diverse opzioni offerte dai medicinali low dose e dai Collagen MDs), l’overlapping terapeutico ideale è rappresentato dall’integratore alimentare Colostro Noni. – Colostro Noni, relativamente alla sua associazione con i FANS: 1) preserva l’integrità istologica delle mucose degli organi cavi dell’Apparato digerente [indicazioni: gastroenteriti erosivo-ulcerose, IBDs (Inflammatory Bowel Diseases), IBSs (Irritable Bowel Syndromes)]; 2) stimola il GALT (Gut Associated Lymphoyd Tissue); 3) favorisce l’eubiosi intestinale. Colostro Noni stimola il turnover cellulare nel modello in vitro ed è attivo nell’incrementare l’espressione genica della IL-8. – Entrambi gli aspetti sono fondamentali per l’instaurazione dei meccanismi di riparazione dei danni dell’epitelio intestinale (Cardani et Al., 2014). Per inciso si segnala il ruolo svolto da Colostro Noni nella terapia d’accompagnamento dell’asma bronchiale, come molto brillantemente evidenziato da Kaladze and Babak (2013). Il Noni (nome degli idiomi delle Isole Australi di Morinda citrifolia L., 1753), sintetizza, tra gli altri, i principi attivi pro-xeronina e xeronina che producono aumento della permeabilità delle membrane cellulari, soprattutto delle cellule del colon → miglior assorbimento (Heinicke, 1997; Nelson, 2006). ANSIOLITICI Sono soprattutto 2 le classi di ansiolitici cui è possibile affiancare con successo un trattamento low dose dinamizzato: GENNAIO - MARZO 2014 1) BENZODIAZEPINE 2) ANTIDEPRESSIVI. Le diverse Benzodiazepine (BZD) hanno emivita molto variabile: da 2 a 7 h, come nel caso del Triazolam, fino a > 48 h (Diazepam, Delorazepam) passando per le BZD con emivita < 24 h (Lorazepam) e tra 24 e 48 h (Bromazepam). Le BZD ad azione breve ed intermedia sono più efficaci in caso di insonnia; le BZD ad azione prolungata sono raccomandate nei casi di ansia (Dikeos et Al., 2008). Il meccanismo d’azione comune è il potenziamento dell’effetto del GABA – ac. gamma-amino-butirrico – neurotrasmettitore inibitorio – producendo sedazione centrale ed effetto ipnotico. Pur diffusissime a livello clinico e per automedicazione, le BZD presentano importanti effetti collaterali, dei quali è molto ricca probante letteratura medico-scientifica, non qui riportata per brevità. – Tra gli effetti collaterali indesiderati delle BZD, i più frequenti: 1) Aumento dei tempi di reazione 2) Sonnolenza (aumento della frequenza di incidenti sul lavoro e di incidenti di guida di automezzi) 3) Dipendenza fisica e psichica 4) Effetti teratogeni sul feto (vietato l’uso in gravidanza); ma anche: 5) Effetti paradosso (impulsività, irritabilità, aggressività) 6) Effetti cognitivi (amnesia, soprattutto visuo-spaziale) 7) Tolleranza, dipendenza 8) Overdose. Negli anziani i benefici da assunzione delle BZD sono minimi ed i rischi massimi (Bain, 2006; Tariq and Pulisetty, 2008). Il medicinale low dose composto Ignatia-Heel® è indicato nel sollievo temporaneo dei sintomi da stress, tra cui agitazione, insonnia, tensione nervosa e stress dovuti a sindrome premestruale e a menopausa (1 cps sublinguale x 3/die), oltre che negli stati di agitazione infantile. In un personale studio – a cui rimando – effettuato su 12 Materie Mediche Omeopatiche, ho estrapolato le 3 Golden KeyNotes dell’effetto psico-mentale di Ignatia: ansia/depressione; ipersensibilità/suscettibilità; carattere alternante/ciclotimia (Milani, 2009). Ignatia-Heel® è un medicinale low dose a spiccata azione anti ansia/depressione (Ignatia D4, Psorinum D12) e sintomatologia correlata come insonnia ed agitazione psico-motoria (Zincum val. D4, Kalium brom. D4) ed astenia neuro-psichica (Sepia D4, Ac. phosphoricum D4) (TAB. 4). Ignatia D4, inoltre, risolve la tensione muscolare e la contrat- 31 LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014 tura [inversione ormetica dell’effetto contratturante della stricnina (Ignatia = Strychnos Ignatii BERG.)], caratteristiche delle condizioni ansioso/depressive e dei sintomi a genesi orto-simpatica correlati (somatizzazioni). In uno studio su 248 pz van Den Meerschaut and Sünder (2012) dimostrano che Ignatia-Heel® (136 pz) non è inferiore al Lorazepam (es. Tavor) nei disturbi nervosi minori (cefalea, palpitazioni cardiache, affaticamento mentale, disturbi del sonno, irrequietezza, mancanza di concentrazione, etc.) e che la tollerabilità, per tutta la durata del trial, è eccellente in un numero di pazienti significativamente superiore rispetto a quello trattato con Lorazepam, senza l’occorrenza di alcun effetto collaterale. Wasilewski (2004) ha sottolineato la cruciale presenza di Ignatia in alcuni farmaci omotossicologici per il controllo sintomatologico delle patologie della sfera psichica e psicosomatica nell’anziano (es. Selenium comp. N fiale – Ignatia D8; Barijodeel® cps – Ignatia D6; Ypsiloheel® cps – Ignatia D4). – Caratteristico rimedio nervino centrale e periferico (Milani, 2009), Ignatia è il medicinale low dose principe della personalità emotiva/apprensiva in cui si alternano ansia e depressione (instabilità dell’umore e psichica). In Ignatia-Heel®, Ignatia D4 modula anche l’ipereccitabilità delle fibre nervose sensitive ed è attivo sulle somatizzazioni, effetto – questo – rinforzato dalla presenza di Kalium bromatum D4 e di Zincum valerianicum D4, oltre che di Sepia D4 (sindrome vagotonica). La presenza in Ignatia-Heel® di Ac. phosphoricum D4 garantisce il sostegno del metabolismo neuronale negli stati di esaurimento psico-nervoso. MUCOLITICI Il meccanismo d’azione dei mucolitici e dei mucoregolatori è determinato soprattutto dalla presenza di N-acetil-L-cisteina. Questa depolimerizza i complessi mucoproteici che producono viscosità/iperviscosità dell’escreato. L’effetto terapeutico dei mucolitici consiste nella modificazione quali-quantitativa delle secrezioni rino-tracheo-bronchiali, nella stimolazione delle ghiandole mucosecernenti, nell’azione sulla motilità ciliare, nell’azione tensioattiva e detergente bronchiale. – Altri mucolitici contengono ambroxolo, bromexina, carbocisteina, domiodolo, erdosteina, guaimesal, letosteina e sobrerolo. I mucolitici non si dovrebbero prescrivere ai bambini di età < 2 anni di età, come chiaramente indicato dalla Società Ita- TAB. 5 Il quadrato di Omeotox®. – OMEOTOX® – Gli 11 unitari componenti Omeotox®, di cui 7 in diluizione molto bassa (5 in D1) e bassa (2 in D4), tutti ad effetto simile alle rispettive T.M., operano in FLUIDIFICAZIONE DEL SECRETO BRONCHIALE TOSSE SECCA ESPETTORAZIONE sinergia e complementarietà sul sintomo tosse (azione PLANTAGO D1 ALTHAEA D1 THYMUS D1 CETRARIA D4 TARTARUS RTARUS S. D8 primaria), sulla mucolisi ed espettorazione (azioni secondarie), oltre che sull’infiammazione delle Vie aeree superiori e medie. ECHINACEA D1 CETRARIA D4 BRYONIA D6 THYMUS D1 DROSERA D1 STICTA D4 BRYONIA D6 TARTARUS S. D8 COCCUS C. D6 TOSSE PRODUTTIVA DROSERA D1 THYMUS D1 CUPRUM AC. D8 SPASMOLISI LARINGO-BRONCHIALE AZIONE ANTIFLOGISTICA VIE AEREE SUPERIORI E MEDIE Milani L., 2014 32 LA MEDICINA BIOLOGICA liana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) in linea con la direttiva dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Euphorbium comp. s spray nasale è un’efficace alternativa o overlapping terapeutico ai mucolitici di sintesi, attivo sulla componente catarrale, infiammatoria, infettiva e ristrutturante la mucosa nasale grazie a Euphorbium D4: azione antiflogistica, in particolare sul fluor; Pulsatilla D2: azione antiflogistica, efficace sulle secrezioni dense, rafforzata dalla presenza di Luffa operculata D2, di Mercurius bijodatus D8, di Argentum nitricum D10 e di Hepar sulfuris D10. – La compresenza di Mucosa nasalis suis D8 a specifico effetto trofico e di Sinusitis nosode D13 ad azione frenante l’evoluzione della rinite in sinusite fanno di Euphorbium comp. s uno dei grandi policresti dell’Omotossicologia. Sperimentalmente Euphorbium comp. s ha evidenziato: – Modulazione della sintesi di citosina nei leucociti umani (Schmolz and Metelmann, 1998) – Marcata azione antivirale (Metelmann and Glatthar-Saalmüller, 2000; Glatthar-Saalmüller and Fallier-Becker, 2001), soprattutto sui virus delle alte vie respiratorie (Glatthar-Saalmüller et Al., 2002). – Stimolazione del Sistema immunitario (Schmolz and Weiser, 2002). Ulteriore azione di fluidificazione dei secreti bronchiali è garantita da Thymus vulgaris D1 e Althaea officinalis D1, presenti in Omeotox® (TAB. 5). – In Omeotox® sono anche inclusi Tartarus stibiatus D8 e Coccus cacti D6 efficaci sulla tosse produttiva; Drosera rotundifolia D1, Sticta pulmonaria D4 e Thymus vulgaris D1 (già prima menzionato) attivi sulla tosse secca, oltre ad altri unitari efficaci sull’espettorazione, ad azione emolliente e sedativa. In Omeotox® la triade Echinacea D1 – Thymus D1 – Cetraria D4 è influente anche sulla componente settica. CONCLUSIONI In Ordinatio Antihomotoxica et Materia Medica -Heel fino dalla sua prima edizione tedesca, nell’Indice Farmacologico, la descrizione dei preparati omotossicologici è arricchita da osservazioni cliniche che prevedono, in ordine di presentazione nella formulazione, le indicazioni prevalenti dei singoli unitari costituenti (Key notes estese). Dette indicazioni razionalizzano l’inclusione di ogni singolo unitario in ogni formulazione complessa. Tuttavia solo l’accorpamento degli unitari in Nuclei terapeutici distinti e l’approntamento dell’”esploso” di ogni medicinale low dose complesso (vedi esempi in Milani, 2013 ed GENNAIO - MARZO 2014 in questo elaborato) consente di valorizzare appieno le virtù terapeutiche, verificate nella prassi quotidiana da decine di migliaia di medici in più decenni, di ogni singolo medicinale omotossicologico, che è – così – un’unità terapeutica specifica e definita, facilmente fruibile a prescindere (ma non sempre prescindibile) dal corpus teorico indicato dal Dr. Reckeweg e suoi Collaboratori. Tale facilità e prontezza d’uso non necessitano di repertorizzazione, inquadramento costituzionale e/o biotipologico, classificazione gerarchica dei sintomi, cosiddette prima e seconda prescrizione e necessità di dover scegliere il grado di diluizione di ogni singolo unitario. L’abbondanza e la qualità di sperimentazione di base e clinica sulle low dose medicines vs placebo o vs farmaco convenzionale corrispondente di riferimento, la pubblicazione dei risultati sperimentali anche su ≈ 40 riviste internazionali indicizzate non omeopatiche (in Autori Vari, 2012), perfettamente inseribili nella Evidence Based Medicine, e l’analisi delle Sistematic Reviews (Linde et Al.,1997; Mathie et Al., 2013) sono ulteriore garanzia di efficacia e di sicurezza. I medicinali omotossicologici multitarget controllano la sintomatologia primaria, quella satellite ma anche – per alcuni – il trofismo ed il metabolismo dell’organo/Tessuto malato, attività – queste ultime – difficilmente presenti nei farmaci chimici di sintesi monotarget, che sono gravati – spesso – quando efficaci/molto efficaci – da effetti collaterali, anche imponenti, tanto da determinarne – a volte – la sostituzione o la sospensione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha emanato le tanto attese nuove Linee Guida sulle Medicine Tradizionali e Non Convenzionali (WHO Traditional Medicine Strategy 20142023) (www.who.int) che aiuterà i politici ed i leader sanitari a sviluppare soluzioni che contribuiscano ad una visione allargata del concetto di salute e per aumentare l’autonomia del paziente. – Le nuove Linee Guida si prefiggono due obiettivi: 1) sostenere gli Stati membri a sfruttare il contributo delle Medicine Tradizionali (MT) e Non Convenzionali (MNC) per la salute, il benessere e la Medicina centrata sulla Persona; 2) promuovere l‘uso sicuro ed efficace delle MT e MNC attraverso la regolarizzazione dei medicinali e delle competenze professionali (fonte: FNOMCeO, 2013). 왘 L’overlapping terapeutico – utile e razionale compromesso tra Medicina Tradizionale e Omeopatia/Omotossicologia/Medicina Fisiologica e Nutraceutica di Regolazione – è e sarà un must per il medico del Terzo Millennio, per il medico attento non solo alla salute, ma anche al ben-essere ed alla qualità di vita del proprio paziente, che – a propria volta – sempre più richiede un trattamento efficace, sicuro ed umano. 33 LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014 L’overlapping terapeutico tra Medicina Tradizionale ed Omeopatia/Omotossicologia/Medicina Fisiologica e Nutraceutica di Regolazione esprime bene questi valori attraverso un compromesso possibile grazie ad un paradigma sostenibile. 쐽 Bibliografia 1. 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Suppl. al n°3 - Anno VIII; 2013. – Ordinatio Antihomotoxica et Materia Medica -Heel – 21° ed., Heel, 2013. – AA.VV. – Terapie d’avanguardia. Compendium. Nuova Ipsa Editore; 2013. Le voci bibliografiche 1, 16, 17, 18, 19, 31, 33, 36 e 37 sono consultabili su www.medibio.it → La Medicina Biologica L’autore ringrazia gli editor dei siti internet da cui sono state tratte le immagini: p. 25 = http://www.exibart.com/foto/34077.jpg p. 26 = http://s3.amazonaws.com/indospectrum/golden-gate-park/cd018_drum_ bridge7.jpg p. 28 (inserto centrale Tab. 2) = http://imageshack.us/photo/my-images/34/ girandola.jpg/ p. 30 (inserto centrale Tab. 4) = http://www.draxe.com/wp-content/uploads/2012/ 11/Woman-with-Depression.jpg p. 32 (inserto centrale Tab. 5) = http://2.bp.blogspot.com/-MM4_1J7ki0E/ TcKiWGUYv7I/AAAAAAAAAEg/V_JQrpWo_0Q/s1600/Child+Cough.jpg Le Tabb. 2, 4 e 5 sono dell’Autore. L’immagine di p. 25 è tratta dall’opera del pop artist Maestro Concetto Pozzati, esposta in Bologna - Galleria de’ Foscherari, 2004. Riferimento bibliografico MILANI L. – Overlapping terapeutico tra Medicina Tradizionale e Medicina Non Convenzionale. – Un compromesso possibile, un paradigma sostenibile. La Med. Biol., 2014/1; 25 -34. autore Prof. Leonello Milani – Direttore Scientifico de La Medicina Biologica e di Physiological Regulating Medicine – Vice presidente A.I.O.T. Via Palmanova, 71 I – 20132 Milano
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