Opuscolo generale Rassegna

Con il patrocinio di:
Provincia di Piacenza
COMUNE DI
CASTELVETRO
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PONTENURE
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TRAVO
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PODENZANO
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CASTEL SAN GIOVANNI
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NIBBIANO
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GRAGNANO
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CAORSO
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ROTTOFRENO
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ZIANO PIACENTINO
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RIVOLGERSI PRESSO TUTTI GLI SPORTELLI DELLA
Antichi organi
Un patrimonio da salvare
concerti su antichi organi
della provincia di Piacenza
2014 - XXVII Edizione
“Giuseppe Verdi a Piacenza”
in collaborazione con
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali si rimanda ai fogli informativi disponibili presso gli sportelli della banca e sul sito www.bancadipiacenza.it
2014 - XXVII Edizione
“Giuseppe Verdi a Piacenza”
TRAVO
Chiesa Parrocchiale
di S. Antonino Martire
Ensemble Frescobaldi
Mario Caldonazzi, tromba
Fabio Mattivi, trombone
Antonio Camponogara, organo
Venerdì 22 agosto - ore 21
Bobbio
Abbazia di S. Colombano
Jacopo Brusa, organo
Domenica 31 agosto - ore 21
San Nicolò a Trebbia
Chiesa di S. Nicola di Bari
Chiara Molinari, soprano
Michele Santi, tromba
Wladimir Matesic, organo
Insieme vocale
“Girolamo Parabosco”
diretto da Dionilla Morlacchini
Sabato 6 settembre - ore 21
Trevozzo
Chiesa di Santa Maria Assunta
Riverberi
Pietro Tagliaferri, sax soprano
Stefano Pellini, organo
Domenica 7 settembre - ore 21
Saliceto
Chiesa Parrocchiale di
S. Pietro Apostolo
Giulio Mercati, organo
Sabato 13 settembre - ore 21
Castel San Giovanni
Chiesa Arcipretale
di S. Giovanni Battista
Heinrich Wimmer, organo
Domenica 14 settembre - ore 21
Campremoldo sopra
Chiesa di S. Pietro Apostolo
Francesco Parrino, violino
Davide Pozzi, organo
Coro “S. Giovanni Battista”
diretto da Rossella Pecoli
Sabato 20 settembre - ore 21
Direzione artistica:
Giuseppina Perotti
Ponte dell’Olio
Chiesa di S. Giacomo Maggiore
Fabio Ciofini, organo
Coro “Montenero”
diretto da Mario Azzali
Domenica 28 settembre - ore 21
San Polo
Chiesa di San Paolo Apostolo
Gabriele Giacomelli, organo
Sabato 4 ottobre - ore 21
Ziano Piacentino
Chiesa di S. Paolo Apostolo
Paolo Bougeat, organo
Insieme vocale
“Girolamo Parabosco”
diretto da Dionilla Morlacchini
Domenica 5 ottobre - ore 21
Croce S. Spirito
Chiesa Parrocchiale
dello Spirito Santo
Paolo Bottini, organo
Sabato 11 ottobre - ore 21
Niviano
Chiesa Parrocchiale
di S. Stefano
Enrico Viccardi, organo
Domenica 12 ottobre - ore 17
Caorso
Chiesa di S. Maria Assunta
Ernesta Scabini, contralto
Pietro Triacchini, organo
Coro del Liceo musicale
“A. Stradivari” di Cremona
Domenica 26 ottobre - ore 17
Muradello
Chiesa di S. Colombano
Marco Caminati, tromba
Massimo Berzolla, organo
Domenica 23 novembre - ore 17
Segreteria Organizzativa:
Provincia di Piacenza
Assessorato alla Cultura
Provincia
Provincia di
di Piacenza
Piacenza
Assessorato
alla
Assessorato
alla Cultura
Cultura
Soprintendenza
ai beni storici
Soprintendenza
Soprintendenza ai
ai beni
beni storici
storici
ed
artistici
di
Parma
ed artistici di Parma ee Piacenza
Piacenza
ed artistici di Parma e Piacenza
ANTICHI ORGANI 2009
15-06-2010
10:49
Pagina 8
Organo posto in cantoria sopra il portale d’ingresso, racchiuso in cassa
lignea, di linee semplici, dotata di lesene laterali composte da colonne a
sezione quadra con capitello di stile ionico che sorreggono un importante
cornicione rettilineo sormontato dalla elegante cimasa superstite.
Il parapetto della cantoria è di profilo mistilineo a sbalzo nella zona
centrale. Bussola, cantoria e cassa sono interamente decorate
a tempera cerata, le cornici a doppia foglia d’argento.
L’organo è stato costruito nel 1840 da Giovanni Battista Lingiardi e figli
Giacomo e Luigi. Il prospetto di profilo rettilineo è composto da 25 canne
di stagno, in unica campata, disposte a cuspide centrale, le bocche sono
allineate con labbro superiore a scudo riportato. La canna maggiore è il
Mi del Principale 8’ B., il registro segue regolarmente in facciata poi sul
somiere. La trasmissione è interamente meccanica. La tastiera, posta in
consolle a finestra è dotata di 56 tasti (ambito Do1/Sol5) con i primi
quattro # muti, i diatonici sono placcati in osso e i cromatici sono in
noce con placcatura in ebano. La pedaliera del tipo a leggio è dotata di
19 pedali, ambito Do1/Mi2 (12 suoni reali) più rollante e terzamano. I
registri sono comandati da manette lignee con movimento orizzontale ed
incastro a fine corsa alla “lombarda” disposte in due colonne a destra
della tastiera, contrassegnate da targhette cartacee poste tra le feritoie.
Disposizione fonica
Organo posto in cantoria sopra la bussola dell’ingresso principale.
ntoria lignea dalla linea diritta, sorretta da due sostegni a mensola,
rre lungo tutta la larghezza dell’unica navata ed ha tre riquadri con
zioni a motivi floreali dipinti a tempera; in quello centrale è raffiguche una lira. Cassa di linee semplici con paraste laterali e capitelli
dine ionico. Sopra la cassa si trova il timpano all’interno del quale
eggia un dipinto con il triangolo e l’occhio di Dio. Sotto il timpano
“Psallite Deo Nostro Psallite”. Ai lati delle paraste grate lignee dal
filo curvo atte a nascondere la manticeria. L’organo a trasmissione
canica è stato costruito nel 1854 da Antonio Sangalli. Il prospetto,
ofilo rettilineo, è composto di 23 canne in unica campata disposte
ide. Le bocche sono allineate con labbro superiore a mitria segnadall’interno. La canna centrale è il Mi del Principale 8’ B.; il registro
e regolarmente in facciata e sul somiere. La trasmissione è interameccanica. La tastiera posta in consolle a finestra , è dotata di 52
ambito Do1/Sol5) con prima ottava corta; divisione bassi/soprani
o#/3 Re 3. La pedaliera del tipo a leggio è dotata di 19 pedali con
Do1/La#2. Il La2 aziona la terzamano e il La# il rollante. La pedara è costantemente unita al manuale. I registri sono comandati da
e lignee a movimento orizzontale ed incastro verticale a fine corsa
a “lombarda”, disposte in due colonne a destra della tastiera, contrassegnate da targhette cartacee poste tra le feritoie e recanti la
seguente disposizione fonica.
Disposizione fonica
Fagotto reale ne’ bassi
Trombe soprani
Clarone bassi
Corno Inglese
Viola bassi
Flauto traverso
Flauto militare soprani
Cornetto a tre canne
Flauto in VIII bassi
Principale bassi
Principale soprani
Ottava bassi
Ottava soprani
Quinta X
Decimanona
Vigesima II
2 di Ripieno
2 di Ripieno
* registri ricostruiti
Accessori
Pedaloni per l’inserimento del ripieno
e delle combinazioni “alla lombarda”.
Restauro - Ricostruzione
Effettuati nel 2004 da Giani Casa d’Organi di Corte de’ Frati (Cr).
All’intervento, mirato al recupero del nucleo originale, è stata affiancata la ricostruzione in copia di: consolle, tastiera, pedaliera, impianto
delle meccaniche, impianto della manticeria, telai interni e di sostegno, registri mancanti. L’intero complesso ligneo è stato realizzato
dalla fabbrica artigiana Giuseppe Visentin di Rosà (Vr) in occasione
del restauro 2004.
Stiamo attraversando una fase estremamente complessa
eppure, nonostante le difficoltà, la cultura reagisce con
forza rappresentando un alimento alle speranze del domani.
La Provincia di Piacenza si è distinta per aver affrontato
costantemente i temi della cultura in tutte le sue forme e
discipline: l’attenzione all’organo storico trae origine dalla
constatazione che l’arte della costruzione degli organi ha da
noi radici antiche e che tuttora continua con risultati felici
portando il nostro nome in continenti lontani. Le rassegne
concertistiche, come tutti sanno anche per l’aggiornato
elenco che ogni anno pubblichiamo nel libretto di sala,
hanno promosso il recupero di un numero alto di strumenti
di valore storico artistico assoluto. Ed è in questo contesto
che registriamo con immutata soddisfazione la realizzazione
di due nuovi restauri: allo strumento della prima metà
dell’ottocento di Muradello, costruito dall’organaro piacentino
Gianfrè-Chiesa nel 1836 per la chiesa di Cortemaggiore, poi
acquistato nel 1864 per la Parrocchiale di S. Colombano
Abate a Muradello ampliato e messo in opera dallo stesso
organaro, si aggiunge quello di Niviano posato nel 1857 da
Giuseppe Cavalli. Questa famiglia dopo aver operato con
successo a Lodi, si è estinta con Giuseppe II a Piacenza nel
1939. Nel contempo prosegue il restauro dell’organo di S.
Pedretto Piacentino, un pregevole Bossi Urbani del 1872.
Il programma di questa 27ª edizione si presenta estremamente
vario e vede l’organo associato alla voce, violino, sax soprano,
tromba, trombone, ma anche a Corali.
Sono stati invitati ad esibirsi il Coro “Montenero”, le Corali
“S. Giovanni Battista”, “Antonio Stradivari”, e l’Ensemble
“Girolamo Parabosco”. Filo conduttore: Giuseppe Verdi legato
alle vicende storiche della nostra città. La nostra provincia
custodisce due cimeli verdiani: l’organo di Saliceto di Cadeo
e quello di Trevozzo. Sull’organo di Saliceto proveniente
da Cortemaggiore, “meta prediletta delle gite autunnali
del grande Maestro”, una tradizione ormai consolidata
racconta che Verdi compose la famosa aria La Vergine degli
Angeli ispirandosi commosso alla tela del pittore parmense
Francesco Scaramuzza raffigurante l’Assunta. La presenza
di Verdi è tuttora precisa e dominante. Non meno ricco di
ricordi verdiani lo strumento di Trevozzo. Un pregevole
Bossi proveniente dalla chiesa francescana di Busseto
dove Ferdinando Provesi, primo Maestro di Verdi, usava far
studiare gli allievi della sua scuola.
La rassegna, tra le più importanti di questa disciplina, si
articola quest’anno in 14 concerti distribuiti nel territorio
e prenderà avvio a Travo il 22 Agosto. Dobbiamo un
ringraziamento ai reverendi parroci che hanno accolto il
nostro invito e daranno vita alle serate musicali e alle civiche
amministrazioni che hanno collaborato alla felice riuscita
degli incontri. Desideriamo associare al nostro grazie la
Fondazione di Piacenza e Vigevano e la Banca di Piacenza
che sostengono le iniziative culturali legate agli organi storici
e ai restauri di insigni manufatti.
La complessa organizzazione è affidata al Maestro Pietro
Tagliaferri, Presidente dell’Associazione “Progetto Musica”,
a Giuseppina Perotti si deve la spinta iniziale e la Direzione
Artistica: queste due persone vogliamo ricordarle per
l’impegno e per il senso di responsabilità che da sempre
li anima nella conduzione della rassegna che rappresenta
aspetti di estrema complessità e responsabilità.
Il VicePresidente
Il Presidente
e Assessore alla Cultura
Massimo Trespidi
Maurizio Parma
Travo
Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonino Martire
Venerdì 22 agosto - ore 21.00
Ensemble “Girolamo Frescobaldi”
Tromba
Mario Caldonazzi
Trombone Fabio Mattivi
Organo
Antonio Camponogara
Organo collocato in cantoria, sopra la bussola dell’ingresso principale. Cassa
lignea di linee semplici in stile neoclassico con fregi, cornice diritta al sommo;
sopra il quale campeggia un elemento a traforo come cimasa. La cantoria
lignea è mistilinea con la parte centrale aggettante. Le sette specchiature sono
divise da colonnine lignee a torciglione che ai lati della specchiatura centrale si
presentano a coppie. Il prospetto è di 21 canne a tre cuspidi. Consolle a finestra.
I registri sono comandati da manette lignee a movimento orizzontale ad incasttro
“alla lombarda”, disposte in unica colonna a destra della tastiera.
Tastiera di 58 note, spezzatura tra si/2 - do/3.
Pedaliera di 16 pedali (do/1 - re#/2) più 1 corrispondente alla terza mano.
Disposizione fonica
Basso Armonico
Principale 8’ Bassi
Principale 8’ Soprani
Ottava Bassi
Ottava Soprani
Quintadecima Bassi
Quintadecima Soprani
Decimanona Bassi
Decimanona Soprani
Ripieno
Fagotto Bassi
Tromba Soprani
Flauto in ottava Soprani
Ottavino
Voce Umana
Violetta Bassi
Violino Soprani
Terza Mano
Accessori
Combinazione libera alla Lombarda
Tiratutti
Tremolo
Rollante
L’Organo venne costruito nel 1905 da Giuseppe Cavalli, un organaro che da
Lodi, ove era nato il 1° ottobre 1864, si trasferì a Piacenza in via S. Agnese
(ora via Angelo Genocchi) prima, via Taverna (ex chiesa di S. Matteo) poi. Lo
strumento è stato restaurato dalla Ditta Pedrini di Binanuova.
Mario Caldonazzi Ha svolto intensa attività concertistica in Italia e all’estero con formazioni
cameristiche del Veneto e Trentino Alto Adige tra le quali l’ “Ensemble Girolamo Frescobaldi” di
cui è uno dei fondatori e con il quale svolge attività ininterrotta da ormai 30 anni. Allievo del M°
Angelo Riggione, prima tromba del Teatro la Fenice di Venezia, ente con il quale ha collaborato per
diversi anni. Ha partecipato a centinaia di rassegne musicali nazionali ed internazionali. Organizza
per conto del Comune un’importante rassegna sullo storico organo Bonatti 1708 di Civezzano. Ha
al suo attivo numerose registrazioni.
Fabio Mattivi Diplomato al Conservatorio di Trento sotto la guida del M° Resch, si è successivamente perfezionato con B. Slokar, R. Bobo e R. Migliardi, già I trombone della RAI di Milano.
Ha al suo attivo numerose collaborazioni orchestrali: Orchestra del Festival Musica Riva, Jungen
Schweizer Philarmonie, Orchestra Haydn di Bolzano, Orchestra del Festival ‘900 di Trento e Accademia Filarmonica Trentina. Collabora tuttora con formazioni cameristiche oltre a dirigere alcuni
gruppi strumentali, vocali, bandistici e orchestrali. Esperto di informatica musicale.
Antonio Camponogara Ha conseguito brillantemente il diploma in pianoforte, studiando
con il M° Franco Angeleri presso il conservatorio di musica “C.Pollini” di Padova . Si è diplomato
in seguito in organo e composizione organistica e clavicembalo , perfezionandosi con i M° Michele
Campanella, Bruno Canino e Michael Radulescu . Ha conseguito il Diploma di Concertismo presso “L’Ecole Internazionale de Piano” Fondation CIEM Mozart di Fausto Zadra. Si è distinto al concorso Internazionale “F . LISZT” 1986 di Budapest . Ha collaborato con le Orchestre da camera
di Padova e del Veneto,” I Solisti Veneti” ed “I Virtuosi di Venezia”, con le quali ha suonato in Italia,
Europa ed America. E’ docente presso il conservatorio di musica “C. Monteverdi “ di Bolzano.
L’ Ensemble “GIROLAMO FRESCOBALDI” Fondato nel 1975, è costituito da musicisti impegnati da anni nello studio e nella diffusione di un repertorio che spazia dal tardo Rinascimento alla
produzione contemporanea. Suoi intenti principali sono di restituire all’ascolto quel vasto repertorio di musiche scritte espressamente per ottoni e organo e di valorizzare questi strumenti in ambito
cameristico. Per quanto riguarda la musica antica l’attenzione viene particolarmente indirizzata: a)
alla scuola italiana con speciale riguardo alla scuola veneziana, alle opere dei musicisti attivi nella
Basilica di S. Marco; b) alla scuola inglese, in particolare alla forma del “Voluntary “; c) alla letteratura tedesca recuperando pure quel vasto repertorio legato all’antica professione degli “Stadtpfeifer” (suonatori di città). Accanto a questa letteratura il gruppo dispone di un programma originale
di autori romantici e contemporanei. Nella sua ormai trentennale attività il gruppo ha effettuato
più di 600 concerti partecipando a Festival, Rassegne Musicali ed effettuando tournées all’estero
(Austria, Germania, Cecoslovacchia, Danimarca e Belgio) con lusinghieri consensi sia di pubblico
che di critica. Ha inciso Musiche per ottoni timpani e organo del Rinascimento e Barocco Europeo,
Dal barocco di Haendel al romanticismo di Verdi e Wagner e Omaggio all’organo Bonatti 1708.
Programma
J. Pezel (1639-1694)
Intrada e Aria
P. Davide da Bergamo (1791-1863)
G. F. Haendel (1685-1759)
A. Holborne (c.1602)
Le sanguinose giornate di marzo,
ossia la rivoluzione di Milano (organo solo)
- Ouverture
- Aria dalla Suite Water Music
- Lascia ch’io pianga (Aria da Rinaldo)
- Fuga in B dur (organo solo)
3 Ayres: Andante - Adagio - Allegro
H. Purcell (1659-1695)
G . Donizetti (1797-1848)
Nino Rota (1911–1979)
March
Trumpet Tune
Grande Offertorio per organo
(Sinfonia dall’Opera Anna Bolena) (organo solo)
J. S. Bach (1685-1750) - C. Gounod (1818-1893)
Ave Maris Stella
Ave Maria
G. Verdi (1813-1901) - C. Fumagalli (1822-1907)
Elevazione e Offertorio
dall’Aida di G. Verdi (organo solo)
J. Clarke (1674-1707)
Trumpet Voluntary
Bobbio
Basilica di San Colombano
Domenica 31 agosto - ore 21.00
Organo
Organo originariamente collocato in cantoria sulla parete absidale
del presbiterio, venne portato a terra alla fine del secolo scorso ed
è ora collocato su tribuna nell’antica abside della chiesa.
Prospetto ad unica campata con tre cuspidi di 31 canne; una tastiera di 58 note (do1-la5) con divisione fra bassi e soprani
al do#3/re3; pedaliera diritta di 27 note (12 reali) Cassa in legno di
linee semplici di gusto ottocentesco dipinta a tempera.
Disposizione fonica
Grand’Organo
Fagotto 8’ Bassi
Tromba 8’ Soprani
Clarone 4’ Bassi
Corno Inglese 16’ S.
Viola 4’ Bassi
Flutta 8’ Soprani
Ottavino 2’ Soprani
Flauto 4’ Soprani
Voce Umana 8’ Soprani
Principale 8’ Bassi
Principale 8’ Soprani Principale 8’ II° B. (da C13)
Ottava 4’ Bassi
Ottava 4’ Soprani
Quintadecima
Due di Ripieno
Due di Ripieno
Due di Ripieno
Contrabbasso e rinforzi
Timpani
Terza mano
Organo Eco
Violino 8’ Soprani
Flauto in VIII S.
Flauto in XII S.
Trombe 16’ S.
Violoncello 8’ S.
Accessori
Combinazione libera - Tiratutti per il ripieno
Organo costruito da Angelo Cavalli nel 1866, ampliato da Giuseppe
Cavalli nel 1910 e restaurato dalla ditta Pedrini nel 1984
Jacopo Brusa
JACOPO BRUSA
Jacopo Brusa nasce nel 1985 a Pavia e inizia all’età di sette anni gli studi musicali presso l’Istituto
Musicale “Franco Vittadini” della sua città, frequentando il corso di clavicembalo con la Prof.ssa
Laila Mancino.
Si trasferisce poi al Conservatorio “G. Verdi” di Milano dove, nel 2005, si laurea in Organo e Composizione organistica col massimo dei voti e la lode, sotto la guida della Prof.ssa Ivana Valotti. Ha poi
successivamente completato, con il massimo dei voti, il Biennio di specializzazione, nella classe del
M° Marcello Girotto presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste.
Negli ultimi anni ha approfondito lo studio dell’organo e del clavicembalo frequentando corsi di perfezionamento tenuti da maestri quali Edoardo Bellotti, Christoph Bossert, Hans Davidsson, William
Porter, Michael Radulescu e con Pieter van Dijk presso la MusikHochSchule di Amburgo nell’ ambito
del programma Socrates-Erasmus.
Jacopo Brusa ha completato la sua formazione organistica in Olanda, dove ha conseguito il Bachelor ed il Master Degree nella classe di Pieter van Dijk presso il Conservatorio “Sweelinck” di
Amsterdam.
Nel frattempo ha iniziato lo studio della direzione d’orchestra e, in quest’ ambito, ha partecipato ai
Wiener Musik Seminar di Vienna con il M° Erwin Acel, al corso di direzione d’orchestra dei “Musici
di Parma” con il M° Pietro Mianiti e, tuttora, è iscritto al Triennio presso il Conservatorio “G. Tartini”
di Trieste nella classe del M° Antonino Fogliani.
E’ stato direttore dell’ensemble vocale “TOCH” di Amsterdam e del coro “Città di Milano”, col quale
ha debuttato nel 2008 dirigendo il Requiem di Faurè e il Gloria di Vivaldi.
In ambito concertistico, sono numerosi gli eventi che l’hanno visto protagonista in Italia e all’estero,
tra i quali spiccano una serie di concerti con l’orchestra de “I pomeriggi musicali” di Milano in qualità
di solista e la partecipazione a numerose rassegne in tutta Italia, ad Amsterdam, Leiden, Alkmaar e
Copenaghen; oltre all’attività concertistica unisce quella di Direzione Artistica del Concorso Organistico Internazionale “Camillo Guglielmo Bianchi” di Varzi.
E’ risultato vincitore di concorsi internazionali, quali il 1° premio al Concorso Internazionale di Interpretazione Organistica di Fano Adriano.
Dal 2002 è organista presso la Basilica di S. ta Maria del Carmine di Pavia.
Collabora inoltre, in qualità di “Maestro Sostituto” presso vari teatri ed enti lirici italiani ed esteri
(Pavia, Como, Cremona, Brescia, Messina, Bad Wildbad,…)
Programma
G. F. Händel (1685-1759)
Ouverture dal Rinaldo
(Trascrizione di William Babell, Londra 1717 )
J. Kuhnau (1660-1722)
Suonata Biblica:
- Hiskia agonizzante e risanato
- Il lamento di Hiskia per la morte annonciatagli
e le sue preghiere ardenti
La di lui confidenza in Iddio
L’allegrezza del Re convalescente
J.S. Bach (1685-1750)
Concerto Italiano BWV 971
(Senza indicazione di tempo) - Andante - Presto
J. B. Bach (1676-1749)
Ciaccona
B. Galuppi (1706-1785)
Sonata in re minore
Andante - Allegro - Largo - Allegro e spiritoso
D. Buxtehude (1637-1707)
F. Mendelssohn (1809-1847) Ciaccona in do minore BuxWV 159
- Thema mit Variationen (1844)
- Ostinato
San Nicolò a Trebbia
Chiesa di San Nicola di Bari
Sabato 6 settembre - ore 21.00
Chiara Molinari
Michele Santi
Wladimir Matesic
Soprano
Tromba
Organo
Insieme vocale “Girolamo Parabosco”
diretto da Dionilla Morlacchini
Alessandra Gentile – Monica Auditore, voci soliste.
Raffaella Peroni, pianoforte – Luca Mezzadri, batteria.
Chiara Molinari, nata a Bologna nel 1977, si avvicina agli studi musicali fin dall’età di 10
anni, cantando nelle voci bianche della Cappella musicale di S. Petronio, al tempo appena ripristinata ed affidata alla direzione del maestro Sergio Vartolo. Si diploma in oboe al Conservatorio
di Bologna col maestro Giuliano Giuliani e inizia lo studio del canto sotto la guida di Benedetta
Pecchioli, Ada Contavalli e di Yoko Hadama, diplomandosi a Bologna nel 2006. Nel 2000 vince
il concorso Voices of Europe. Ha cantato in importanti Teatri Comunali. Attualmente solista della
Cappella musicale di S. Petronio, collabora poi con numerosi cori di Bologna e con il coro Athestis
di Este diretto dal maestro Filippo Maria Bressan.
Michele Santi Ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode, sotto la guida del M° Prospero Grisendi.
Vincitore del concorso per l’ “Orchestra Giovanile Italiana” e finalista per l’ E.C.Y.O. “Orchestra
Giovanile Europea”, è stato premiato al Concorso Internazionale “Rovere d’Oro” di La Spezia.
Collabora con importanti Orchestre Barocche con strumenti originali e, nel campo Sinfonico e
cameristico, con Orchestre nazionali. Ha al suo attivo registrazioni discografiche e radiofoniche
per Deutsche Grammophon, Ponderosa, Radio France, Radio Catalunya, Radio Svizzera.
WLADIMIR MATESIC Nato a Bologna nel 1969. Dopo la Maturità Classica, ha studiato Organo,
Composizione e Improvvisazione organistica presso i Conservatori e le Musikhochschulen di Bologna, Freiburg/Breisgau, Luzern, Rotterdam nelle classi dei proff. U. Pineschi, K. Schnorr, Th.
Flury e B. van Oosten. Ha inoltre conseguito la Laurea in D. A. M. S. presso l’Università di Bologna. Premiato ai concorsi organistici internazionali di Nijmegen (1996), Gravina in Puglia (2001) e
Roma (2001). Attività concertistica in Europa e Giappone. Riconosciuto specialista del repertorio
organistico francese di epoca romantica e moderna, è spesso invitato da istituzioni accademiche
italiane ed estere a tenere masterclasses e seminari sull’argomento, ed ha pubblicato al riguardo
alcuni saggi per periodici qualificati. Nel 2010 il Capitolo Metropolitano di S. Pietro lo ha nominato
Organista co-titolare della Cattedrale di Bologna. E’ docente di Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio di Musica “G.Tartini” di Trieste .
Programma
B. Chilcott A little Jazz Mass
per coro femminile, voci soliste, pianoforte e batteria.
KYRIE – GLORIA- SANCTUS – BENEDICTUS – AGNUS DEI
B. Galuppi (1706-1785)
Aria
S. Karg-Elert (1877-1933)
Festliche Musik “alla Haendel”
(da 33 Portraits op. 109)
G. Fr. Haendel (1685-1759)
Suscitans a terra
J. Pachelbel (1653-1706)
Ciaccona in re minore
G. Fr. Haendel (1685-1759)
Eternal source of light divine
(da Birthday Ode for Queen Anne)
C. Saint-Saëns (1835-1921)
Ave Maria
G. Fr. Haendel (1685-1759)
Water piece
Ouverture – Gigue – Aire – Bourrée - Marche
P. Davide da Bergamo (1791-1863)
Restaurato nel 1997.
G. Verdi (1813-1901) Elevazione in re minore
Adagio
Trevozzo
Chiesa di Santa Maria Assunta
Domenica 7 settembre - ore 21.00
RIVERBERI
Sax soprano
Organo
Organo costruito dalla bottega Bossi di Bergamo nella prima metà del
XIX secolo (con riutilizzo di un nucleo di canne più antiche), ampliato da
Antonio Sangalli nel 1884. Collocato in cantoria nella seconda cappella di
destra nell’intercolumnio dietro l’arco. Questo complesso, unitamente alla
controcantoria posta di fronte (su disegno di Sigismondo Moroni - 1775
di S. Rocco - Busseto), proviene dal Monastero di S. Maria degli Angeli di
Busseto. L’acquisto avvenne nel 1912 da parte del parroco di Trevozzo don
Antonio Cavalli. Prospetto disposto in una campata a cuspide di 29 canne.
Le canne di facciata hanno bocche allineate ed il labbro superiore a mitria.
La canna maggiore è il do 1 del Principale 8B. Tastiera in osso ed ebano
di 54 tasti do1/fa5 Divisione Bassi/Soprani si2/do3. Pedaliera cromatica a
leggio di 18 pedali (do1 fa2), costantemente unita al manuale; il fa aziona il
Rollante. Estensione reale dei registri della pedaliera: do1/si1.
Flauto in VIII
Cornetto a tre voci
Fagotto Bassi
Tromba Soprani
Violoncello Bassi
Corno Inglese
Viola Bassi
Flutta Soprani
Voce Umana
Violino Soprani
Contrabbassi
Feritoia vuota
Il progetto “Riverberi” nasce nel 2003 dalla collaborazione tra Pietro Tagliaferri e Margherita Sciddurlo e un’idea
del compositore Massimo Berzolla: accostare il sax soprano all’organo con un consapevole progetto musicale,
creando un repertorio unico e affascinante. L’attività del Duo, che si è sviluppata in un centinaio di concerti in
Europa e America e in tre realizzazioni discografiche, si è rinnovata nel 2009 con l’organista Stefano Pellini e con
l’apporto della sua esperienza e cultura. Nel 2010 viene pubblicato il nuovo Cd per l’etichetta “Elegia”.
PIETRO TAGLIAFERRI Diplomato in clarinetto con il massimo dei voti presso il Conservatorio “G. Nicolini” di
Piacenza sotto la guida di G. Parmigiani, si perfeziona presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena, conseguendo il Diploma di Merito, e presso l’Accademia Internazionale di Biella, sotto la guida di Anthony Pay. Laureato
in Musicologia con 110 e lode presso la Scuola di Paleografia e Filologia musicale di Cremona. Vincitore di concorsi nazionali ed internazionali, svolge una intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Diversi compositori
hanno scritto brani a lui dedicati. Ha effettuato numerose incisioni discografiche per Fonit Cetra, Rusty Records,
Millennio, Bottega Discantica, Elegia Records, Stradivarius e Cdpm Lions Records e incisioni radiofoniche per
Rai Radiouno. Ha pubblicato diverse composizioni per le edizioni Stradivarius, Idea Produzioni Milano e Eufonia.
Fin da giovane si dedica anche allo studio del saxofono, distinguendosi in numerosissime formazioni, classiche
e jazzistiche, tra cui occorre almeno ricordare “Saxensemble” e il progetto “Riverberi”. Dal 1991 al 2005 è stato
consulente musicale delle reti Mediaset, in particolare dei concerti della Filarmonica della Scala e ha sviluppato
un’intensa attività nel campo discografico come producer e sound engineer. Dal 2005 si dedica alla regia. Dal
2009 è regista e direttore artistico delle riprese dei concerti della Filarmonica della Scala ad opera di Musicom.
it s.r.l, dal 2012 in diretta nei cinema di tutto il mondo con il progetto “MusicEmotion”. Vincitore del Concorso
Ministeriale per esami e titoli, è docente di ruolo di clarinetto presso il Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia,
sede staccata di Darfo. (www.pietrotagliaferri.it)
STEFANO PELLINI Nato a Modena, diplomato in Organo col massimo dei voti, ha completato i percorsi formativi in Discipline Musicali (Organo, indirizzo intepretativo-compositivo; tesi “L’arte organaria a Modena: storia,
problemi, prospettive”) e Didattica della Musica (tesi “La musica lascia il segno: per una didattica delle notazioni
tra gregoriano e Novecento”), entrambi con lode. Perfezionatosi con L. F. Tagliavini, M. Torrent, A. Marcon, P.
Westerbrink, B. Leighton, K. Schnorr, O. Mischiati, P. Tollari, svolge un’intensa attività concertistica (Italia, Europa, Giappone) sia in veste di solista che in varie formazioni. Ha inaugurato restauri di importanti organi storici,
nonché strumenti di nuova concezione. Ha inciso “Riverberi, 900 e oltre” per Elegia Records (giudizio “ottimo”
della rivista “Musica”), e sue registrazioni sono state trasmesse dalla Radio Vaticana. È docente di organo presso
l’Istituto di Musica Sacra dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, titolare dello storico organo cinquecentesco della
Chiesa di S. Maria delle Assi in Modena – al quale ha dedicato il CD “Organ music around Via Aemilia” (anch’esso
giudizio “ottimo” della rivista “Musica”), - , nonché dell’organo sinfonico “A. H. Gern” della All Saints’ Church
(già Chiesa Anglicana) di San Remo. Dal 2007 al 2009 ha insegnato Organo e Composizione Organistica presso
il Liceo Musicale “A. Masini” di Forlì, e dal 2010 è docente di Organo Complementare e Canto Gregoriano presso
l’Istituto Pareggiato di Studi Musicali “Vecchi – Tonelli” di Modena. (www.stefanopellini.it)
Disposizione fonica
Programma
Principale di 16 Bassi
Principale di 16 Soprani
Principale di 8 Bassi
Principale di 8 Soprani
Ottava Bassi
Ottava Soprani
Duodecima
Quintadecima
Due di Ripieno
Due di Ripieno
Due di Ripieno
Due di Ripieno
G. Frescobaldi (1583-1643)
Accessori
Tiratutti (con riporto per i contrabbassi), Combinazione libera alla
Lombarda. Due pedaletti per Terza Mano, Tremolo.
Pietro Tagliaferri
Stefano Pellini
A. Corelli (1653-1713)
Corrente I, II
(Dal I libro delle Toccate)
Sonata 2 op. 3
Grave – Allegro – Adagio – Allegro
D. Scarlatti (1685-1757)
Sonata k 287
J. S. Bach (1685-1750)
- Invenzione a tre voci n. 7 BWV 795
- Largo ma non tanto
(dal Concerto per due violini BWV 1043)
D. Zipoli (1688-1726)
J. B. Bach (1676-1749)
Anonimo pistoiese (XVIII sec.)
N. Moretti (1763-1821)
P. Davide da Bergamo (1791-1863) N. Campogrande (1967)
P. Tagliaferri (1964) - M. Berzolla (1963)
Sarabanda
Ciaccona
Elevazione
Sonata X ad uso Sinfonia
Elevazione
Momento musicale
(dedicato al Duo Tagliaferri-Pellini)
- Impressioni
- Lilien
Saliceto di Cadeo
Chiesa di San Pietro Apostolo
Sabato 13 settembre - ore 21.00
Organo
Organo collocato in cantoria nel vano a destra antistante il presbiterio,
racchiuso in elegante cassa decorata a tempera, con cornici e fregi dorati.
Il prospetto della cantoria è diviso in tre specchiature frontali ornate al
centro da motivi decorativi: in quella di mezzo spicca l’emblema di S.
Pietro, due chiavi incrociate sormontate dal triregno papale. La cassa
è profilata da sobria cornice che si conclude in alto con un arco a tutto
sesto. Il prospetto, dal profilo rettilineo, è composto di 23 canne in unica
campata disposte a cuspide con ali. Le bocche sono allineate con labbro
superiore a scudo segnato dall’interno. Le canne di prospetto appartengono al registro Principale 8 Bassi; il registro prosegue internamente sul
trasporto di facciata. La tastiera posta in consolle a finestra è dotata di 58
tasti (do1-la5) con divisione bassi/soprani do#3/re3; i tasti diatonici sono
placcati in osso e i cromatici sono in noce ebanizzato. La pedaliera del
tipo a leggio è dotata di 17 pedali con ambito do1-mi2 (12 suoni reali),
l’ultimo dei quali aziona la terza mano.
I registri sono comandati da manette lignee a movimento orizzontale ed
incastro verticale a fine corsa alla “lombarda”, disposte in due colonne a
destra della tastiera, contrassegnate da targhette cartacee non originali.
Disposizione fonica
Fagotto Bassi
Tromba Soprani
Clarone Bassi
Corno Inglese Soprani
Viola Bassi
Flutta Soprani
Flauto in VIII Bassi
Flauto in VIII Soprani
Flauto in XII
Cornetto Soprani
Ottavino
Voce Umana
Principale di 8 Bassi
Principale di 8 Soprani
Principale II Bassi
Principale II Soprani
Ottava Bassi
Ottava Soprani
Decimaquinta
Due di Ripieno
Due di Ripieno
Due di Ripieno
Contrabbassi e Rinforzi
Timpani in tutti i Toni
Accessori
Sotto la tavola della registrazione sono posti tre pedaloni per l’inserimento
del Ripieno, della “Combinazione libera alla lombarda” e della Banda.
Sopra la pedaliera sono posti due pedaletti metallici a movimento verticale
ed incastro a fine corsa per l’azionamento dei Campanelli e Terzamano.
Organo costruito nel 1778 da Giovanni Cavalletti per la Collegiata di
Cortemaggiore, conservando un importante nucleo di canne secentesche
del preesistente strumento. Nel 1860 fu venduto alla Parrocchiale di
Saliceto e collocato nella sede attuale da Cesare Gianfrè nel 1861.
Nel 1862 Adeodato Bossi Urbani, su consiglio di Padre Davide da
Bergamo, aggiunse il Fagotto Bassi, la Tromba Soprani, la Viola e il Rollo.
Nel 1882 Angelo Cavalli di Lodi aggiunge il Clarone Bassi, il Corno Inglese
16’ Soprani, i Campanelli e amplia il somiere rendendo la prima ottava
cromatica. L’organo è stato restaurato da “Giani Casa d’Organi” di Corte
de’ Frati (Cremona) nel 2011. L’intero complesso ligneo è stato restaurato
nel 1988 dai “Fratelli Ballerini indoratori in Piacenza”.
Giulio Mercati
Giulio Mercati
Nato a Saronno, è stato avviato alla musica all’età di sei anni dal nonno materno, il M° Lamberto Torrebruno,
esponente di un’importante famiglia di musicisti; si è quindi perfezionato, in organo, composizione e clavicembalo, con musicisti del calibro di Luigi Toja, Giancarlo Bardelli, Jean Boyer, Olivier Latry, Massimo Berzolla, Bruno Bettinelli, Emilia Fadini e Danilo Costantini. Musicista versatile, è concertista assai richiesto, attivo e stimato
a livello internazionale, soprattutto come solista all’organo e al clavicembalo; il suo repertorio all’organo spazia
dalla musica rinascimentale alla letteratura virtuosistica dell’Ottocento e del Novecento, e in particolare all’opera
di César Franck, Max Reger e Julius Reubke; è altresì attivo come continuista e tastierista di diverse importanti
formazioni, quali, tra le altre, I Barocchisti, sotto la guida di Diego Fasolis, e l’Orchestra della Svizzera Italiana,
collaborando con direttori della levatura di Alain Lombard, Vladimir Ashkenazy, Alexander Vedernikov, Heinz
Holliger, Hubert Soudant, Howard Griffiths, Antonello Manacorda, Giancarlo Andretta, Stefano Montanari, Ottavio Dantone e molti altri. È organista titolare presso la Basilica Prepositurale di San Vincenzo in Prato a Milano
e la Chiesa di S. Maria degli Angioli a Lugano; è inoltre fondatore e direttore del Gruppo Vocale «San Bernardo».
Suona regolarmente in duo con il noto pianista Vovka Ashkenazy, primogenito del grande Vladimir.Ha inciso
per RTSI, Bottega Discantica e Tactus. Compositore attivo soprattutto nel campo organistico e corale, ha scritto
le musiche per lo spettacolo teatrale «Shakespeare/Wyspianski: Burza», diretto dal regista Arkadiusz Tworus,
andato in scena nel febbraio 2007 nel Teatro statale Dramatyczny im. Szaniawskiego di Walbrzych (Polonia).
Una tra le ultime e più importanti composizioni – per organo – è stata commissionata nel 2010 dalla Delegazione
Pontificia Lauretana ed è costruita su antiche melodie mariane. Nel 2013 si è occupato delle musiche di scena,
con brani originali, per lo spettacolo “Arianna, Arianna”, diretto da Mariano Dammacco. Nel 1996 si è laureato
con lode in filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con una tesi in estetica musicale.
Prima di votarsi completamente alla musica ha insegnato Filosofia e Storia presso il Liceo «E. Majorana» di Rho
e l’I.T.C. «G. Torno» di Castano Primo. Ha collaborato in veste di musicologo con il Teatro alla Scala, l’Orchestra
«Verdi», l’Orchestra «Guido Cantelli», il Festival «Milano Musica» e con altri importanti cicli concertistici. Dal
1999 collabora stabilmente, sempre in qualità di critico musicale, con il settimanale «Lombardia Oggi», inserto
culturale del quotidiano «La Prealpina». Nel 1998 ha pubblicato, presso l’editore Rugginenti, un esteso saggio
musicologico intitolato «Bruno Bettinelli: il cammino di un musicista», dedicato alla figura e all’opera del compositore milanese Bruno Bettinelli, in relazione agli esiti più recenti delle correnti filosofiche ermeneutiche. Vanta
numerose direzioni artistiche di rassegne prestigiose, in Italia, Svizzera e Spagna, delle quali è altresì sovente
ideatore. È Dottore del Comitato Scientifico del Centro Studi Lauretani, organo della Delegazione Pontificia per
il Santuario della Santa Casa di Loreto. (www.giuliomercati.it)
Programma
G. F. Händel (1685-1759)
Ciaccona in sol maggiore
G. Böhm (1661-1733) Preludio, Fuga e Postludio in sol minore
G. Valerj (1760-1822) Due Sonate:
- Siciliana
- Allegro agitato
J. Pachelbel (1653-1706)
N. Moretti (1763-1821)
L. C. Daquin (1694-1772)
G. Verdi (1813-1901)
Padre Davide da Bergamo (1791-1863)
- Magnificat sexti toni, Fuga VII
- Magnificat primi toni, Fuga I
- Magnificat sexti toni, Fuga X
Sonata VII ad uso sinfonia
Noël IX: Pour l’amour de Marie
Dal Requiem
Introduzione
Elevazione in re minore
Castel San Giovanni
Chiesa Arcipretale di San Giovanni Battista
Domenica 14 settembre - ore 21.00
Organo
Organo collocato in cantoria in “Cornu Epistolae” poggia su supporti lignei
a modiglione intercalati da specchi scuri con pigna. La balaustrata (con
poggiolo sporgente), presenta undici lesene con angioletto ignudo a tutto
tondo, retto sopra un capitello con maschera zoomorfa e rosella. Interposti
alle lesene dieci specchi con cornici e decorazioni ad intaglio in listello
dorato, raffiguranti racemi. Il prospetto di 31 canne a una sola campata è
molto singolare in quanto alterna canne di Principale 8 bassi a canne di
Fagotto 8 bassi. La canna centrale è il Do del Principale 8 bassi. Lo strumento è dotato di due tastiere; quella superiore corrisponde al Positivo.
La prima ottava d’entrambe le tastiere è cromatica. Spezzatura tra Si/Do.
La pedaliera, diritta, conta 27 note. Registri a manetta distribuiti su due
colonne per il grand’Organo a destra; per il Positivo invece a sinistra delle
tastiere ci sono dei pomelli, disposti su di una sola colonna.
Disposizione fonica
Positivo
Grand’Organo
Principale 8’
Sesquialtera due file
Principale 16’ Soprani
Decimaquinta
Fagotto Bassi
Principale 8’ Bassi
Decimanona
Tromba Soprani
Principale 8’ Soprani
Vigesimaseconda
Clarone Bassi 4’
Ottava Bassi
Vigesimasesta Corno inglese Soprani 16’
Ottava Soprani
Vigesimanona
Viola Bassi 4’
Duodecima
Flauto e camino 8’
Flutta Soprani
Decimaquinta
Flauto in ottava
Flauto in ottava
Due du ripieno
Cornetto a tre file (dal sol2)
Corni dolci Soprani 16’
Due di ripieno
Violoncello 8’
Voce Umana
Quattro di ripieno
**Contrabbassi con rinforzi
***Bassi 8’
Ripieno 7 file 4’
Bombarda 16’
Tromboni 8’
** 12 note reali, che dal do/2 ritornellano (alle ultime tre note, il do/3,
il do diesis 3 ed il re/3 non è agganciata alcuna canna).
*** 27 note reali.
Accessori
Combinazione libera alla Longobarda
Tiratutti per Grand’Organo - Tiratutti del Positivo
Unione delle tastiere - Unione I Pedale - Unione II Pedale
Organo costruito nel 1831 dalla famosa Bottega Serassi di Bergamo opus 483,
restaurato ed ampliato dalla Ditta Tamburini di Crema nel 1973.
L’intero complesso ligneo (di ignoto scultore piacentino del primo 600)
è stato restaurato da: “A.R. Restauro di Daniela Giusti e Alessandra Piccoli S.M.C.
in Piacenza 2008-2009.
Heinrich Wimmer
Heinrich Wimmer è nato il 23 giugno 1964 a Altötting, Baviera. Ha studiato musica sacra presso la Hochschule für Kirchenmusik di Ratisbona, dove ha studiato con Walther R.
Schuster - l’organista della Cattedrale Passau a quel tempo - , Karl Norbert Schmid (organo),
Prof. Dr. Hermann Schroeder (teoria), e il Dr. Oskar Sigmund (pianoforte e teoria). Successivamente ha proseguito gli studi con il Prof. Klemens Schnorr presso la State College of
Music di Monaco, specializzandosi nel suo strumento principale, l’organo. Nel 1989 ha dato
l’esame presso la National Arts ed è stato insignito del Diploma Concert. Nel 1991 è stato
insignito del Diploma Masterclass .
Dall’età di 14 anni Heinrich Wimmer è stato organista in varie chiese della sua città natale di
Altötting. Dal 1985 è organista presso la chiesa parrocchiale di San Giacomo a Burghausen/
Salzach, dove ha progettato e avviato la costruzione di un organo Rieger (III/50) e dove, nel
1986, ha creato un festival organistico internazionale annuale .
Nei suoi numerosi concerti - che lo hanno portato non solo in molte città tedesche, ma
anche in Austria, Francia, Slovenia, Croazia, Italia, Russia, Ungheria, Inghilterra, Finlandia,
Svezia, Danimarca, Belgio, Israele, Hong-Kong, Polonia, Romania, Corea del Sud, Spagna, Lettonia, ex Repubblica democratica tedesca, Svizzera e Repubblica Ceca - Heinrich
Wimmer ha suonato tutte le opere per organo di Johann Sebastian Bach, Wolfgang
Amadeus Mozart, Felix Mendelssohn Bartholdy, Max Reger e di compositori classici francesi.
È particolarmente interessato alla musica del suo ex insegnante, Oskar Sigmund, eseguendo
molte sue composizioni in festival organistici internazionali a Monaco di Baviera, Parigi, Londra, Berna, Praga, Budapest, Sibiu, Brasov, Salisburgo, Zagabria, Riga, Stettino, Betlemme,
Gerusalemme, Barcellona, Clermont -Ferrand, Montpellier, Bordeaux, Narbonne, Maribor,
Mosca, Kaliningrad, San Pietroburgo, Twer, Berlino, Rønne/Bornholm, Ratzeburg, Bolzano, Freiburg/Breisgau, Schwerin, Rostock, Tübingen, Limburgo, Lipsia, Bayreuth, Köln e
Wiesbaden. Inoltre, ha presentato oltre 140 prime esecuzioni di nuove composizioni per organo, molte delle quali sono state dedicate a lui. Tra i compositori: Harald Genzmer, Augustinus Franz Kropfreiter, István Koloss, Ernst Kutzer, Herbert Paulmichl, Hans Ludwig Schilling,
Karl Norbert Schmid e Hermann Schroeder. Heinrich Wimmer ha anche pubblicato 25 CD e
effettuato registrazioni per la radio.
Programma
A. Padovano (1527-1575)
A. Poglietti (1630 ca.-1683)
Ricercar del Sesto Tono alla Terza
- Toccata fatta sopra l’Assedio
- Capricietto sopra il cu cu
J. C. Kerll (1627-1693)
Toccata VI
J. J. Froberger (1616-1667)
- Toccata I (1649)
- Canzon V (1649)
G. Muffat (1653-1704)
Toccata quinta
(da Apparatus musico-organisticus, Salzburg 1690)
N. Bruhns (1665-1697)
Preludio in mi minore
J. J. de Neufville (1684-1712)
J. L. Krebs (1713-1780 Altenburg)
J. S. Bach (1685-1750)
Ciacona
Fantasia à gusto italiano
Fuga in do minore (BWV 575)
Campremoldo Sopra
Chiesa di San Pietro Apostolo
Sabato 20 settembre 2014 - ore 21
Violino
Organo
Francesco Parrino
Davide Pozzi
Coro “S. Giovanni Battista”
diretto da Rossella Pecoli
Organo costruito da Giuseppe Cavalli (1870-80 ca.) collocato in cantoria
sopra la bussola dell’ingresso principale.
La cantoria mistilinea corre lungo tutta la larghezza della navata,
e presenta riquadro con fregi;
la parte centrale è poco sporgente.
La semplice cassa con paraste laterali è dipinta a tempera.
Un piccolo fregio è presente alla sommità dell’arco.
Prospetto a una campata a cuspide di 21 canne.
Labbro superiore a scudo, bocche allineate.
Tastiera originale, i diatonici con copertura in osso e i cromatici in legno
dipinto di 58 note, Do1 e La 5 con prima ottava cromatica.
Divisione Bassi/Soprani tra Si2 e Do3. Pedaliera di 18 tasti da Do1 a Fa2,
con prima ottava cromatica, costantemente unita alla tastiera.
Il Mi2 e il Fa2 azionano la Terza mano e il rollante.
Registri azionati da manette inseribili ad incastro
su una colonna a destra dell’organista.
Disposizione fonica
Principale 8’ Basso
Principale 8’ Soprani
Ottava Bassi e Soprani
Quintadecima Bassi
Quintadecima Soprani
Decimanona Bassi
Decimanona Soprani
Ripieno
Fagotto Bassi
Tromba Soprani
Flauto in ottava Soprani
Ottavino
Voce Umana
Violetta Bassi
Violino Soprani
Terza Mano
Accessori
Combinazione libera alla Lombarda
Tiratutti
Tremolo
Rollante
Francesco Parrino ha iniziato le sue attività musicali in tenera età, quando, dopo averlo ascoltato in un concerto privato, il grande chitarrista Alirio Diaz riconobbe in lui una “brillante promessa dell’arte violinistica italiana”
e lo incoraggiò a perseguire la carriera musicale. Da allora Francesco ha ottenuto ampi consensi di pubblico e di
critica per la sua abilità tecnica e musicalità, un blend d’espressività appassionata e assoluto rispetto per la partitura. Plurilaureato in prestigiose istituzioni musicali e universitarie europee, la sua personalità musicale e tecnica
ha beneficiato dell’influenza dei grandi pedagoghi Yfrah Neaman e David Takeno. Perseguendo un forte interesse
per la musica del tardo Ottocento e del primo Novecento, Francesco ha completato un PhD (Doctor of Philosophy)
sul compositore e pianista Alfredo Casella presso il Royal Holloway College, University of London. Ha vinto vari
premi nazionali ed internazionali e collaborato come solista con varie orchestre, curando anche le prime esecuzioni
di lavori di Marco Betta, Paolo Furlani ed Ennio Morricone. Sia come solista che come camerista, Francesco si è
esibito in importanti teatri e sale da concertoin tutto il mondo. Ha registrato per Stradivarius, la più importante casa
discografica italiana sia come solista che come camerista. Dopo avere inciso vari CD come solista con l’orchestra
e col trio Albatros Ensemble, ha registrato recentemente la musica per violino e pianoforte di Louis Spohr e per il
2014 e 2015 sono programmati altri importanti progetti per Stradivarius e Brilliant. Come solista ha collaborato con
le orchestre di Aarad e Kosice, la Filarmonica di Torino, della Provincia di Catanzaro, Orchestra Sinfonica Siciliana,
l’ orchestra da camera Gl i Armonici e la Filarmonica di San Pietroburgo dove si è esibito nella storica grande sala
in duo col fratello Stefano con I doppi concerti di Domenico Cimarosa e Antonio Vivaldi e dove ritornerà nell’aprile
2015 eseguendo, dopo oltre 60 anni dall’unica esecuzione, il concerto dell’Alderina per violino, flauto e orchestra
di Giorgio Federico Ghedini. Francesco ha preso parte a numerose trasmissioni radiotelevisive. Attivo anche come
musicista da camera, è membro fondatore e violinista del Trio Albatros Ensemble. Attualmente insegna violino
presso il Conservatorio Antonio Scontrino di Trapani. Francesco suona su un bel violino di Gaetano Gadda (1950
circa) e su un Giuseppe & Antonio Gagliano (1790-1805 circa) prestatogli dalla famiglia del M° Marinuzzi e con tre
preziosi archi: due Benoit Rolland e un Eugène Sartory del 1930 donatogli da un anonimo ammiratore.
Davide Pozzi si è diplomato, con il massimo dei voti, in clavicembalo fortepiano e clavicordo, e organo e composizione organistica al Conservatorio G. Verdi di Milano. Presso lo stesso Conservatorio ha conseguito il diploma
di secondo livello ottenendo la lode e la menzione d’onore in organo. Ha completato i suoi studi alla Civica Scuola
di Musica di Milano con Lorenzo Ghielmi e poi alla Schola Cantorum di Basilea nelle classi di Andrea Marcon e Jean
Claude Zehnder. Premiato in concorsi organistici e cembalistici nazionali. L’attività concertistica lo ha portato a
suonare in tutta Italia e all’estero, suonando per enti concertistici di primissimo piano. E’ stato invitato a collaborare
con gruppi quali, La Venexiana, L’aurasoave, Kammerorchester Basel, Kammerorchester Zürich, I Barocchisti,
KammeraKademie Potsdam, Orchestra sinfonica e barocca La verdi di Milano, Il falcone, La magnifica comunità, Il
canto di Orfeo, I solisti di Pavia ed altri. Come cembalista e fortepianista ha interpretato concerti solistici con orchestra. Da segnalare, il concerto BWV 1058 di J. S. Bach alla Philarmonie di Berlino sotto la direzione di Sergio Azzolini, il quinto concerto Brandeburghese di Bach al Regio di Parma con Enrico Dindo, il concerto 1052 e di nuovo il
Brandeburghese all’Auditorium di Milano. Nel 2012 ha intrapreso una tournée solistica in Germania con Emmanuel
Pahud, primo flauto dei Berliner Philarmoniker, suonando un concerto di J.C Bach e il quinto Brandeburghese. Di
recente ha partecipato a prestigiosi concerti in tutta Europa con Cecilia Bartoli e con il soprano tedesco Simone
Kermes. Nel 2013 è stato invitato dalla Kammerorchester di Basilea come solista per il concerto BWV 1056 e la
cantata con organo solista BWV169 di Bach con il celebre controtenore Andreas Scholl. Ha registrato il concerto
per Fortepiano e orchestra Wq 35 di C.P.E. Bach per la Sony classical Germania con l’orchestra Streicherakademie
Bozen. E’ costantemente invitato come organista in stagioni nate per la valorizzazione del patrimonio storico e a
suonare su prestigiosi strumenti e copie. Ha registrato oltre 40 cd e numerose trasmissioni per Rai tv, Rai radio 3,
Decca, Sony, Stradivarius, Naive, Glossa, Chandos, Amadeus, Bongiovanni, Tactus, Bottega Discantica, Arts e,
in diretta, per varie emittenti radio-televisive in tutto il mondo. L’ultimo dei cinque cd solistici, uscito nel 2012 per
la Stradivarius, è dedicato alle sonate per fortepiano e clavicembalo di C.P.E. Bach ed ha ricevuto ottimi consensi
dalla critica specializzata. E’ docente di clavicembalo e tastiere storiche presso il Conservatorio “B. Maderna” di
Cesena e di Teoria, ritmica e percezione musicale al Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro.
Programma
Anonimo (XV sec.)
F. Schubert (1797-1828)
M. Grancini (1605-1669)
G. Verdi (1813-1901)
A. Vivaldi (1678-1741) Alta Trinità Beata
Salga a Te, o Signore
Dulcis Christe
La Vergine degli Angeli
Le Quattro Stagioni:
Primavera (Allegro-Largo-Allegro)
Estate (Allegro non molto-Adagio-Presto)
(elab. Stefano Gervasoni)
J. S. Bach (1685-1750): Concerto in fa Magg. per organo da Vivaldi
Allegro-largo-allegro
A. Vivaldi (1678-1741) Le Quattro Stagioni:
Autunno (Allegro-Adagio molto-Allegro)
Inverno (Allegro non molto-Largo-Allegro)
(elab. Stefano Gervasoni)
Ponte dell’Olio
Chiesa di San Giacomo Maggiore
Domenica 28 settembre - ore 21.00
Organo
Fabio Ciofini
Coro “Montenero”
diretto da Mario Azzali
Organo collocato in cantoria sopra la bussola dell’ingresso principale.
Cantoria lignea mistilinea con tre specchiature-quella centrale
è bombata-e fregi dorati con strumenti musicali in rilievo.
L’imponente cassa lignea in legno intagliato, laccato e dorato è scostata
dalla parete della controfacciata e presenta due lesene laterali con scanalature che reggono un timpano con fregio e cimasa dorata.
L’organo è provvisto di tendina coprifacciata. L’organo a trasmissione
meccanica è stato costruito da Antonio Sangalli nel 1859. Prospetto ad
una campata con disegno a tre cuspidi (8/7/8), labbro superiore a mitria e
bocche allineate. La canna maggiore corrispondente al Do1.
Tastiera originale “a finestra” di 58 note, da Do1 a La5 con prima ottava
cromatica. Diatonici con coperte in osso, cromatici in ebano.
Divisione Bassi/Soprani tra Si2 e Do3. Pedaliera originale a leggìo di 19
pedali Do1 - Fa#2, 12 note reali, costantemente unita alla tastiera; il Fa2
aziona la Terza Mano, il Fa# il Timpanone a tre canne. Registri azionati da
manette disposte su due colonne a destra della tastiera.
Campanelli
Fagotto Bassi
Tromba Soprani
Clarone Bassi
Corno Inglese Soprani
Trombe di 16’
Viola
Fluta
Cornetto I°
CornettoII°
Corni Dolci Soprani
Ottavino
Flagioletto Bassi
Flauto in ottava Bassi
Flauto in ottava Soprani
Bombarde nei Pedali
Timpani a Tutti i toni
Terzamano
Disposizione fonica
Principale di 16’ Bassi
Principale di 16’ Soprani
Principale di 8’ Bassi
Principale di 8’ Soprani
Principale II°
Ottava Bassi
Ottava Soprani
Ottava II°
Duodecima
Quintadecima
Decimanona
Vigesimaseconda
Due file di Ripieno
Due file di Ripieno
Due file di Ripieno
Voce Umana
Contrabbassi e Ottave
Bassi d’armonia
Accessori
Pedalone per il Ripieno, Pedalone per la combinazione preparabile,
Terzamano al penultimo tasto della pedaliera, Timpanone all’ultimo Pedale.
Lo strumento è stato restaurato nel 1999 da Marco Fratti
(Campogalliano - Modena)
FABIO CIOFINI ha studiato organo, pianoforte e fortepiano al Conservatorio di
Perugia rispettivamente con W. Van de Pol, M.F. Spaventi e C. Veneri e clavicembalo presso la Scuola di Musica di Fiesole con A. Fedi. Ha conti-nuato i suoi studi in
Organo presso il Conservatorio di Amsterdam con J. Van Oortmerssen ottenendo nel
1999 il “Post-Graduate” in musica barocca. Nel 1995 è stato nominato Organista titolare presso la Collegiata di S. Maria Maggiore in Collescipoli sull’organo barocco W.
Hermans (1678). Tiene regolarmente concerti e Masterclass in Italia, Europa e Stati
Uniti ed è sovente ospite dei importanti Festival di musica antica (Lufthansa Festival,
Oude Muziek - Utrecht etc). Le sue interpretazioni della musica antica e barocca riscuotono larghi consensi. Fabio Cio-fini è attivo anche come direttore e concertatore.
Incide per la “Bottega Discantica” - Milano, per la Loft Recor-dings – Seattle e la Brilliant classics (Amsterdam, NL). E’ Direttore dell’Accademia Hermans, con la quale ha
lavo-rato con i più grandi solisti: il violinista Enrico Gatti, il soprano Roberta Invernizzi,
il fortepianista Bart Van Oort (con il quale ha inciso i concerti KV 466 e 467 di W.A.
Mozart per pianoforte e orchestra, giudicato dalla critica “eccezionale” - 5 stelle,
rivista Musica) etc. Il suo ultimo disco dell’opera 4 di Corelli registrato con l’Ensemble
Aurora (Glossa) ha vinto il prestigioso “Diapason d’oro”.
Insegna tastiere storiche presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Briccialdi” di
Terni. Dal 2010 è Direttore Artistico della Fondazione e del Teatro Cucinelli (Solomeo,
Perugia).
Programma
B. de Marzi (1935)
L. Pigarelli (1875-1964)
A. Mascagni (1917-2004) G. Rachel (1858-1937)
F. Fantuzzi (1956)
A. Buggiani (1965)
Ave Maria
La Pastora
Era sera
Non potho reposare
Oh cara mama
Canzone contenta
N. Zingarelli (1752-1837)
Sonata
A. Vivaldi (1678-1741)
D. Dahl (1937)
G. S. Mayr (1763-1845)
Concerto in sol maggiore
Allegro assai, Largo, Allegro
(trascritto da J. S. Bach BWV 973)
Suite italiana
-Toccata
- Canzona
- Pastorale Triste
- Pavana
- Elevatione
- Gagliarda
- Ricercare Cromatico
Sinfonia del maestro Simone Majer
G. Donizetti (1797-1848)
Grande Offertorio
V. Bellini (1801-1835)
Sonata per organo
San Polo
Chiesa di San Paolo Apostolo
Sabato 4 ottobre - ore 21.00
Organo
Organo della prima metà del XIX secolo attribuibile alla casa organaria
Adeodato Bossi Urbani di Bergamo, collocato in cantoria sopra l’ingresso
principale. Cantoria lignea mistilinea sorretta da quattro sostegni a mensola.
Sezione centrale bombata, tre specchiature con fregi dorati.
Cassa lignea addossata alla controfacciata con lesene e fregi. Cornice superiore
mistilinea con al centro la scritta “LAUDATE DEUM IN ORGANO”. Esiste una
tendina scorrevole coprifacciata sulla quale è raffigurata Santa Cecilia.
Prospetto ad una campata a cuspide con ali risalenti di 27 canne. Labbro superiore
a scudo, bocche allineate. La canna maggiore è il Fa1 del Principale Bassi di 8’.
Tastiera originale di 50 tasti Do1-Fa5, con prima ottava scavezza, diatonici con coperte in osso e cromatici con coperte d’ebano. Divisione Bassi/Soprani: Do#3/Re3.
Pedaliera a leggìo originale di 19 note da Do1 a La2 più un tasto diatonico, con
prima ottava scavezza; il La2 aziona la Terzamano, il tasto diatonico supplementare azione il Rollante (che funziona solo se i Contrabbassi e rinforzi sono inseriti).
Registri azionati da manette ad incastro disposte su due colonne a destra della
tastiera. Targhette a stampa non originali. Nella finestra, ai lati del leggìo, manette
ad incastro con movimento verticale per “Rinforzi al Timballone” e “Campanelli”.
Cornetto
Flauto 4’ B
Flauto 4’ S
Fagotto B
Clarone B
Tromba 8’ S
Clarino 16’ S
Flutta S
Viola B
Ottavino
Voce Umana
Terzamano
Disposizione fonica
Principale 8’ B
Principale 8’ S
Principale II B
Principale II S
Ottava B
Ottava S
Decimaquinta
Decimanona
Vigesimaseconda
Due di Ripieno
Due di Ripieno
Contrabbassi e rinforzi - Timpani
Accessori
Pedaloni della Combinazione Libera, Staffa della Grancassa.
Lo strumento è stato restaurato
da “Giani Casa d’Organi” di Corte de’ Frati (Cremona)nel 2002.
Gabriele Giacomelli
GABRIELE GIACOMELLI, organista e musicologo toscano, si è diplomato in Pianoforte ed in
Organo col massimo dei voti presso il conservatorio «L. Cherubini» di Firenze, dove ha studiato con Mariella Mochi. Si è quindi perfezionato con Stefano Innocenti e ha partecipato a corsi
d’interpretazione tenuti da Luigi Ferdinando Tagliavini, Michael Radulescu e Harald Vogel. Si è
laureato col massimo dei voti in Storia della Musica presso l’Università degli Studi di Firenze.
Ha iniziato sin da giovanissimo un’intensa attività concertistica sia in Italia che all’estero invitato
da prestigiose associazioni e rassegne. È membro di giuria nel concorso internazionale d’organo
Agati-Tronci di Pistoia. Ha inciso un CD per Elegia Records dedicato a Domenico Zipoli from
the Old World to the New on the ancient Organs of his City. All’attività concertistica affianca da
sempre un’intensa attività di ricerca. Suoi saggi sono stati pubblicati in importanti riviste scientifiche ed in Atti di convegni internazionali. Ha scritto alcune voci biografiche per la nuova edizione
del prestigioso dizionario musicale MGG (Bärenreiter, Kassel) e per il Dizionario Biografico degli
Italiani (Fondazione Treccani, Roma). È autore di tre libri: Antonio Squarcialupi e la tradizione
organaria in Toscana (Torre d’Orfeo, 1992); Gli organi di S. Maria del Fiore di Firenze. Sette secoli
di storia dal ’300 al ’900 (Olschki, 1993); O flos colende. Musica per Santa Maria del Fiore (Torre
d’Orfeo, 1998), entusiasticamente recensiti dalla critica internazionale. È coautore con il violinista
Salvatore Accardo del libro di testo per le scuole medie Stradivari (Bompiani, 2012), diventato
un best seller dell’editoria scolastica. È autore di edizioni critiche di musiche inedite di Marco da
Gagliano, G. M. Casini, D. Zipoli, C. A. Campion e altri. Ha diretto vari restauri di organi antichi
per la Soprintendenza di Arezzo in qualità di Ispettore onorario. È direttore artistico della rassegna
O flos colende. Musica sacra a Firenze, organizzata dall’Opera di S. Maria del Fiore di Firenze sino
dal 1997 e del Festival Zipoli promosso dal Comune e dalla Provincia di Prato dal 1998. Collabora
da tempo come musicologo e organizzatore di eventi con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino,
l’Orchestra della Toscana, il Ravenna Festival, gli Amici della Musica di Firenze e di Perugia, la
Fondazione Guido d’Arezzo, la Casa della Musica e l’Università di Parma ecc. È docente di Storia
della Musica presso il conservatorio «G. B. Martini» di Bologna.
Programma
E. De’ Cavalieri (c. 1550-1602)
Ballo del Granduca
(tr. di Alamanno Layolle, da un manoscritto
della Biblioteca Mediceo Laurenziana di Firenze)
G. Frescobaldi (1583-1643)
- Canzona Quarta dal II Libro di Toccate
- Capriccio Fra Iacopino sopra l’Aria di Ruggero
D. Zipoli (1688-1726)
- Sarabanda in sol minore
- Folias
(da un manoscritto dell’Archivo Musical
de Chiquitos, Concepciòn, Bolivia)
G. F. Haendel (1685-1759)
- Adagio dalla Suite II in fa maggiore
- Sarabanda dalla Suite XI in re minore
- Passacaglia dalla Suite VII in sol minore
Anonimo (seconda metà del sec. XVIII)
- Elevazione in Si bemolle maggiore
- Postcommunio in sol maggiore
(da un manoscritto dell’Archivio Musicale
della Cattedrale di Firenze)
V. Bellini (1801-1835)
Elevazione
(da un manoscritto della Biblioteca
del Conservatorio «L. Cherubini» di Firenze)
G. Verdi (1813-1901)
Offertorio
(trascrizione di C. Fumagalli da Aida)
G. Maglioni (1814-1888)
G. Verdi
Preghiera in mi minore
Offertorio
(trascrizione di C. Fumagalli dai Vespri siciliani)
Ziano Piacentino
Chiesa di San Paolo Apostolo
Domenica 5 ottobre - ore 21.00
Organo
Paolo Bougeat
Insieme vocale “Girolamo Parabosco”
diretto da Dionilla Morlacchini
voce solista: Monica Auditore – Raffaella Peroni organo
Organo posto in cantoria sopra la bussola dell’ingresso principale.
La cantoria lignea dalla linea diritta, sorretta da due sostegni a mensola,
corre lungo tutta la larghezza dell’unica navata ed ha tre riquadri con
decorazioni a motivi floreali dipinti a tempera; in quello centrale è raffigurata anche una lira. Cassa di linee semplici con paraste laterali e capitelli
d’ordine ionico. Sopra la cassa si trova il timpano all’interno del quale
campeggia un dipinto con il triangolo e l’occhio di Dio. Sotto il timpano
si legge “Psallite Deo Nostro Psallite”. Ai lati delle paraste grate lignee dal
profilo curvo atte a nascondere la manticeria. L’organo a trasmissione
meccanica è stato costruito nel 1854 da Antonio Sangalli. Il prospetto,
dal profilo rettilineo, è composto di 23 canne in unica campata disposte
a cuspide. Le bocche sono allineate con labbro superiore a mitria segnata dall’interno. La canna centrale è il Mi del Principale 8’ B.; il registro
segue regolarmente in facciata e sul somiere. La trasmissione è interamente meccanica. La tastiera posta in consolle a finestra , è dotata di 52
tasti (ambito Do1/Sol5) con prima ottava corta; divisione bassi/soprani
do#/3 Re 3. La pedaliera del tipo a leggio è dotata di 19 pedali con
ambito Do1/La#2. Il La2 aziona la terzamano e il La# il rollante. La pedaliera è costantemente unita al manuale. I registri sono comandati da
manette lignee a movimento orizzontale ed incastro verticale a fine corsa
alla “lombarda”, disposte in due colonne a destra della tastiera, contrassegnate da targhette cartacee poste tra le feritoie e recanti la
seguente disposizione fonica.
Disposizione fonica
Fagotto reale ne’ bassi
Trombe soprani
Clarone bassi
Corno Inglese
Viola bassi
Flauto traverso
Flauto militare soprani
Cornetto a tre canne
Flauto in VIII bassi
Flauto in VIII soprani
Voce Umana
Terza mano
Principale bassi
Principale soprani
Ottava bassi
Ottava soprani
Quinta X
Decimanona
Vigesima II
2 di Ripieno
2 di Ripieno
Contrabassi con ottave
Timpani in 12 toni
Campanelli alla tastiera
Accessori
Pedaloni per l’inserimento del ripieno e della “Combinazione libera
alla lombarda”.
Restauro
effettuato nel 2004 da: Giani Casa d’Organi di Corte de’ Frati, (Cr).
L’intervento, mirato al recupero totale dello strumento, è stato affiancato dalla ricostruzione di: Campanelli e relativa meccanica,
Grancassa e piatto, 1 dei 4 mantici a cuneo
Paolo Bougeat è nato ad Aosta nel 1963. La sua formazione musicale si compie al Conservatorio «Giuseppe Verdi» di Torino dove si diploma in organo e composizione organistica e in
clavicembalo. Segue vari corsi di perfezionamento ed in particolare quelli di Cremona attinenti al
repertorio organistico francese antico, romantico e contemporaneo. All’attività di organista e clavicembalista, compositore (ha ottenuto premi e riconoscimenti in concorsi internazionali e molte
opere organistiche sono state pubblicate dalle “Edizioni Carrara” di Bergamo), didatta (è docente
di organo e composizione organistica all’«Istituto Musicale Pareggiato della Valle d’Aosta»), sposa
l’instancabile ricerca di documenti musicologici: dopo il libro «L’organo della Cattedrale di Aosta
1902 -2002» (Aosta, Musumeci Editore, 2002), è di recentie pubblicazione il libro “Organi in Valle
d’Aosta”, relativo ad alcuni fra i più interessanti organi valdostani (Editore “Le Château” – Aosta).
Programma
Anonimo (sec. XV)
G. Animuccia (1520-1571)
A. Snyder (1953)
Z. Preisner (1955)
J. P. Sweelinck (1562 – 1621)
C. Ph. E. Bach (1714-1788)
G. Verdi (1813-1901)
G. B. Platti (1700-1763)
F. Allegri (1768-dopo il 1812)
Quant’è bella giovinezza
Ben venga amore
Kirie eleison
Dies irae - Lacrimosa
(da Requiem for my friend)
Onder een linden groen
Sonata IV in la minore Wq 70/4
Allegro assai - Adagio - Allegro
Offertorio da Giovanna di Guzman
(Trascrizione di Carlo Fumagalli (1822-1907)
Sonata IV in sol min. Op.1 sur le goût italien
Largo - Presto e alla breve - Adagio - Non tanto Allegro
Offertorio per organo
Croce S. Spirito
Chiesa Parrocchiale dello Spirito Santo
Sabato 11 ottobre - ore 21.00
Organo
Organo costruito dai Fratelli Lingiardi di pavia nel 1863,
collocato in cantoria sul portale di ingresso.
Cantoria lignea con parapetto aggettante al centro,
con 11 formelle separate da colonnine tortili.
La cassa presenta ai lati due imponenti colonne poggianti su mensole,
trabeazione lineare, cornice mossa con lesene
conclusa da cimasa e da due angeli musicanti.
Prospetto ad unica campata a cuspide con ali laterali di 29 canne.
Le canne di facciata hanno le bocche allineate, con labbro superiore a
mitria con puntino a sbalzo sulla sommità. La canna maggiore è il Do 1 del
Principale 8’ B. Tastiera originale in osso ed ebano di 61 tasti (Do1/Do6).
Pedaliera cromatica a leggio di 17 pedali (Do/Mi2)
costantemente unita al manuale.
Paolo Bottini
Paolo Bottini, musicista cremonese diplomato in organo pianoforte e clavicembalo, dal 1986 è titolare dell’organo “Lingiardi” (1865; restauro “Giani Casa d’Organi”, 1998) di Croce S. Spirito (per nomina
del compianto arciprete don Giuseppe Panini) e per più di vent’anni è stato organista supplente nella
Cattedrale di Cremona. Dal 2000 è membro della Commissione per la Musica Sacra della Diocesi di
Fidenza, per conto della quale dal 1997 al 2011 ha ideato e condotto la rassegna concertistica annuale
“Pasqua sugli Organi Storici Diocesani”. Dal 1998 al 2011 Paolo Bottini è stato il segretario nazionale della
“Associazione Italiana Organisti di Chiesa”. Nel 2009 ha avuto modo di veder pubblicata la prima biografia
ufficiale di Federico Caudana (1878-1963), organista e maestro di cappella del Duomo di Cremona, da
egli compilata per i tipi del «Bollettino Storico Cremonese» sulla base dell’inedito epistolario tra Caudana
e l’editore Vittorio Carrara di Bergamo. Ha ideato e condotto per un triennio una trasmissione radiofonica
dedicata alle cantate sacre di J. S. Bach. Ha inciso c.d. per «Bongiovanni» (Petrali, Verdi) e per «MVCremona» (Galanterie, Concentus Ecclesiæ di F. Caudana). Premiato in concorsi organistici internazionali
(Borca di Cadore, S. Elpidio a Mare) e in concorsi di composizione liturgica (Diocesi di Versailles, Chiesa
Luterana di Napoli). È titolare della “Carte Professionnelle d’Artiste Musicien de Cultes” rilasciata dalla
Diocesi di Parigi, città ove tra 2012 e 2013 ha svolto regolare attività di organista liturgico, in particolare
nella chiesa della Trinité (ove dal 1931 al 1992 fu titolare il grande compositore francese Olivier Messiaen). [www.paolobottini.it]
Disposizione fonica
Terzamano
Voce Umana
Corni dolci
Flauto
Viola
Trombe
Fagotto
Corno Inglese
Claroni
Ottavino Soprani
Flauto in ottava
Cornetta a 3 voci
Bombarde
Timpani
Principale 16’ Bassi
Principale 16’ Soprani
Principale Bassi
Principale Soprani
Ottava Bassi
Ottava Soprani
Duodecima Soprani
Decimaquinta
Decimanona
Vigesimaseconda/Vigesimasesta
Tre di Ripieno
Contrabbassi e Rinforzi
Campanelli
Accessori
Due pedaloni a destra della pedaliera azionano il Tiratutti del Ripieno (con
antella per i registri da concerto) e la Combinazione libera alla Lombarda.
Pedaleve per Tromba S, Fagotto B, Corno Inglese, Duodecima, Ottavino
Pedale ligneo sopra la pedaliera per la Banda Turca.
Lo strumento è stato restaurato dalla ditta “Giani Casa d’Organi”
di Corte de’ Frati (CR) nel 1998.
Programma
J. Ph. Rameau (1683-1754)
Suite da Les Indes Galantes (Parigi, 1735):
- Ouverture
- Musette en rondeau
- Deux menuets
- Deuxième air pour les Bostangis
- Gavotte pour les fleurs
- Air pour Borée et la rose
- Air vif pour Zéphire et la rose
- Air pour les esclaves africains
- Deux tambourins
- Air des sauvages en rondeau
- Chaconne
C. Ph. E. Bach (1714-1788)
Sonata in la minore, W. 49/1 (Berlino, 1742)
Moderato - Andante - Allegro assai
Ch. W. Gluck (1714-1787)
Danza delle furie
(da Orphée et Eurydice, Parigi, 1774)
G. Meyerbeer (1791-1864)
Marcia dell’incoronazione
(da Le prophète, Parigi, 1849)
Niviano
Chiesa Parrocchiale di S. Stefano
Domenica 12 ottobre - ore 17.00
Inaugurazione dello storico organo
Giuseppe Cavalli 1857
Organo
Organo originariamente collocato in cantoria sopra alla porta d’ingresso
principale dell’antica chiesa di S. Stefano. Attualmente collocato a pavimento a destra del presbiterio nella nuova chiesa di S. Stefano consacrata nel
1999. L’organo, a trasmissione meccanica, è stato costruito da Giuseppe
Cavalli nel 1857. Il prospetto è costituito da 21 canne in stagno in unica
campata, disposte a cuspide con ali, labbro superiore a scudo e bocche
allineate. La canna maggiore corrisponde al Do2 del Principale. Sette canne
delle ali laterali sono mute. La tastiera ha 54 tasti (Do1-Sol5) con prima
ottava corta. I tasti diatonici sono ricoperti in osso. I tasti cromatici sono in
legno di pero tinto e lastronati in ebano. Divisione Bassi/Soprani su Re3/
Re#3. Le spallette laterali e la cornice inferiore sono in abete lastronato in
noce. La pedaliera, a leggio, ha 18 pedali (Do1-La2) con prima ottava corta
costantemente unita alla tastiera. L’ultimo pedale richiama il Timballone.
Registri azionati da 15 manette ad incastro disposte su unica colonna a
destra della tastiera, dotati di eleganti cartellini a stampa originali.
Enrico Viccardi
Enrico Viccardi, nato nel 1961 a Maleo, si è trasferito dopo pochi anni a Codogno, dove
tuttora risiede. Si è diplomato con il massimo dei voti in Organo e Composizione organistica al
Conservatorio di Piacenza nella classe di Giuseppina Perotti, perfezionandosi poi con M.Radulescu
alla Hochschule für Musik di Vienna. Ha seguìto quindi numerosi corsi di perfezionamento con insegnanti quali E.Fadini, C.Tilney, J.Langlais, D.Roth e in particolare quelli tenuti da L.F.Tagliavini
all’Accademia di Pistoia. L’attività oncertistica lo ha portato a suonare per rassegne ed associazioni prestigiose in Italia ed all’estero fra le quali Musica e poesia a San Maurizio (Milano),
Feste organistiche di Venezia, Accademia di Pistoia, Colorno, Cattedrale di Cremona, Genova,
Festival Internazionale di Trento, Bolzano, Festival Internazionale di Paola, Napoli, Bari, La Chaise Dieu, Lavaur, Cannes, Montpellier, Granada, Festival Internazionale delle Asturie, Barcellona, Andorra, Festival Internazionale di Lisbona, Porto, Isole Azzorre, Città del Vaticano, Londra,
Malm,Dornum, Uttum, Alma-Ata. Ha collaborato anche con prestigiosi complessi come il Coro
della Radio della Svizzera Italiana, l’ensemble Vanitas, i Sonatori della Gioiosa Marca con direttori
quali R.Clemencic, D.Fasolis, G.Carmignola. Ha registrato per Bottega Discantica, Divox Antiqua
e Dynamics; per la casa Fugatto ha invece realizzato, oltre a diversi cd, un dvd intieramente dedicato a musiche per organo di J.S.Bach (segnalato con cinque stelle dalla rivista Musica). Sempre
per la medesima etichetta ha iniziato lo scorso anno il progetto dell’incisione degli Opera Omnia
organistici di J.S.Bach su strumenti italiani antichi e moderni con la registrazione dell’Orgelbchlein
sull’organo „Francesco Zanin“ (2008) della basilica di San Babila in Milano, di prossima uscita.
Ha tenuto corsi di perfezionamento in Italia, Spagna, Portogallo, Germania, Svezia e Kazakhstan.
È docente d’Organo dell’associazione Marc’Antonio Ingegneri di Cremona e all’Istituto diocesano
“San Cristoforo” di Piacenza nonché presidente dell’associazione musicale Accademia Maestro
Raro. È direttore artistico dei „Percorsi d’Organo in Provincia di Como“ e dell’Autunno Organistico nel Lodigiano. Fa parte della commissione per gli organi della Diocesi di Piacenza. È titolare
della cattedra d’Organo e Composizione organistica al Conservatorio “G.Verdi” di Como. (www.
enricoviccardi.org)
Disposizione fonica
Violoncello Basso
Violoncello Soprano
Viola Bassi (8’)
Flutta Soprani
Violetta Bassa (4’)
Ottavino Soprani
Voce Umana
Principale di 8 Bassi
Principale di 8 Soprani
Ottava Bassi
Ottava Soprani
Quinta decima (in realtà VIII)
Due di ripieno (XIX-XXII)
Due di ripieno (XXVI-XXIX)
Bassi armonici (8’)
Accessori
Campanelli inseribili mediante pedaletto
Pedalone per combinazione libera alla lombarda
Timballone all’ultimo pedale
Annotazioni
Il somiere a vento con 46 ventilabri corrispondente a un’estensione reale dal
Do2 a Sol5 pertanto nella prima ottava l’unico registro con note indipendenti è il Principale Bassi le cui prime 8 canne sono poste su un somiere
parziale. La catenacciatura originale è predisposta per richiamare alla prima
ottava della tastiera i corrispondenti tasti della seconda.
Restaurato dall’organaro Marco Fratti di Campogalliano (MO) nel 2014.
Programma
T. Albinoni (1684-1748)
J. Pachelbel (1653-1706)
Anonimo pistoiese (Sec. XVIII)
W. W. Mozart (1756-1791)
G. Valerj (1760-1822)
C. Fumagalli (1822-1907)
/G. Verdi (1813-1901)
P. D. da Bergamo (1791-1863)
Concerto in fa maggiore
appropriato all’organo da J.G.Walther
Allegro-Adagio-Allegro
Ciaccona in fa minore
Dalla Messa in quinto Tono:
- Per l’Offertorio
- Elevazione
- Post Communio
Ein Andante für eine Walze in eine kleine Orgel
KV 616
-Sonata in si bemolle maggiore
(Principali e tromboncini)
-Siciliana in do minore
(Principali e Voce Umana)
Dalla Messa Solenne
tratta da opere del celebre G.Verdi adattate all’organo:
- Quattro versetti per il Gloria (da Traviata)
Versetto in si bemolle maggiore
con armonia di trombe alla tirolese
Caorso
Chiesa di Santa Maria Assunta
Domenica 26 ottobre - ore 17
Contralto
Organo
Ernesta Scabini
Pietro Triacchini
Coro del Liceo musicale “A. Stradivari”
di Cremona diretto da Pietro Triacchini
Marco Brunelli, organo
Organo posto in cantoria sopra il portale d’ingresso, racchiuso in cassa
lignea, di linee semplici, dotata di lesene laterali composte da colonne a
sezione quadra con capitello di stile ionico che sorreggono un importante
cornicione rettilineo sormontato dalla elegante cimasa superstite.
Il parapetto della cantoria è di profilo mistilineo a sbalzo nella zona
centrale. Bussola, cantoria e cassa sono interamente decorate
a tempera cerata, le cornici a doppia foglia d’argento.
L’organo è stato costruito nel 1840 da Giovanni Battista Lingiardi e figli
Giacomo e Luigi. Il prospetto di profilo rettilineo è composto da 25 canne
di stagno, in unica campata, disposte a cuspide centrale, le bocche sono
allineate con labbro superiore a scudo riportato. La canna maggiore è il
Mi del Principale 8’ B., il registro segue regolarmente in facciata poi sul
somiere. La trasmissione è interamente meccanica. La tastiera, posta in
consolle a finestra è dotata di 56 tasti (ambito Do1/Sol5) con i primi
quattro # muti, i diatonici sono placcati in osso e i cromatici sono in
noce con placcatura in ebano. La pedaliera del tipo a leggio è dotata di
19 pedali, ambito Do1/Mi2 (12 suoni reali) più rollante e terzamano. I
registri sono comandati da manette lignee con movimento orizzontale ed
incastro a fine corsa alla “lombarda” disposte in due colonne a destra
della tastiera, contrassegnate da targhette cartacee poste tra le feritoie.
Disposizione fonica
MARIA ERNESTA SCABINI, contralto, si è diplomata in canto presso il Consevatorio “Nicolini” di Piacenza
con la guida del soprano Adelisa Tabiadon. Ha conseguito inoltre il diploma in Didattica della Musica presso
il Conservatorio “A. Boito” di Parma. Ha seguito corsi di perfezionamento vocale e interpretativo con Franca
Mattiucci, Emma Kyrkby, Gloria Banditelli, Rita Solari Patanè. Ha iniziato in giovane età l’attività concertistica
come contralto solista del gruppo madrigalistico “F.Corti”, diretto da Rosalia Dell’Acqua, formazione con la
quale ha ottenuto riconoscimenti in prestigiosi concorsi internazionali. Ha in repertorio le principali composizioni
di musica sacra per contralto quali il “Magnificat”, la “Messa in sol minore” e numerose cantate di Bach, il “Te
Deum” e il “Messiah” di Handel che ha eseguito con l’Orchestra Sinfonica “Arturo Toscanini” e con L’Orchestra
da Camera di Mosca, lo “Stabat Mater” di Pergolesi, Vivaldi e Rossini, la “Petite Messe Solennelle” di Rossini che
ha eseguito anche nella versione per orchestra, “Gloria”, “Dixit Dominus” e “Salve Regina” di Vivaldi, “Iubilate
Deum” di Purcel e “Messa per l’Incoronazione” e il “Requiem”di Mozart. Inoltre ha preso parte alla prima esecuzione assoluta della Messa “In puerorum oculis bellum” di Glauco Cataldo. Con l’Orchestra Sinfonica di Milano
della Rai in diretta su Radiotre ha eseguito “The desert of Music” di S. Reich. Ha recentemente interpretato i
lieder di Brhams op.91 per conrtalto, viola e pianoforte con il duo Danilo Rossi- Stefano Bezziccheri. Ha inciso
per Erato, Tactus e Naxos. Svolge inoltre un’intensa attività di artista del coro che le ha permesso di lavorare
con i più grandi direttori d’orchestra quali Gavazzeni, Delman, Pappano, Oren, Muti presso i più importanti teatri
italiani e in prestigiose tourneés internazionali. Dirige il Coro Voci Bianche- Città di Bobbio che ha fondato nel
2007 e svolge attività didattica.
Pietro Triacchini, musicista cremonese, ha intrapreso gli studi musicali presso il Conservatorio Statale di
Musica “Giuseppe Nicolini “ di Piacenza dove si è diplomato con il massimo dei voti in Pianoforte nella classe
della prof.ssa Lia Demasi e in Organo e composizione organistica nella classe della prof.ssa Giuseppina
Perotti. Successivamente presso l’Ateneo piacentino ha conseguito col massimo dei voti la laurea specialistica
in Discipline musicali della scuola di Organo (Diploma accademico di II° livello, indirizzo interpretativo-compositivo) sotto la guida del prof. Pietro Vescovi. Ha approfondito la propria preparazione musicale frequentando,
come allievo effettivo, importanti corsi di perfezionamento tenuti da eminenti organisti di fama internazionale,
in particolare presso l’Accademia di Musica Italiana per Organo di Pistoia con Luigi Ferdinando Tagliavini e
Stefano Innocenti; presso il Comitato per l’organo della Cattedrale di Cremona con Michael Radulescu, Daniel
Roth e Ewald Kooiman; presso la Landesakademie für die musizierende Jugend in Baden Württemberg di Ochsenhausen (Germania) con Wolfgang Rübsam e Wolfgang Zerer.
E’ organista titolare presso la Chiesa Parrocchiale S. Maria Assunta di Caorso (PC) e organista onorario del
pregiatissimo organo Gaetano Callido (1768) in Vesio di Tremosine (BS). Svolge una apprezzata attività concertistica sia come solista che in veste di accompagnatore di gruppi corali e cameristici. Per la Agon Records ha
registrato il CD “Orgelmusik” interpretando brani di compositori italiani e tedeschi del XVIII secolo. Attualmente
è docente di Cultura musicale e organologia presso la Scuola Internazionale di Liuteria e di Teoria, Analisi, Composizione e Organo presso il Liceo musicale dell’Istituto di Istruzione Superiore “A. Stradivari” di Cremona.
Programma
Da Piae Cantiones (1582)
J. van Berchem (1505-1567)
* registri ricostruiti
Accessori
Of the Father’s heart begotten
(Corde natus ex Parentis)
O Jesu Christe
W. A. Mozart (1756-1791)
Ave verum corpus KV 618
A. Bruckner (1824-1896)
Locus iste
J. Brahms (1833-1897)
L. Perosi (1872-1956)
Geistliches Lied op. 30
Magnificat
Pedaloni per l’inserimento del ripieno
e delle combinazioni “alla lombarda”.
Restauro - Ricostruzione
Effettuati nel 2004 da Giani Casa d’Organi di Corte de’ Frati (Cr).
All’intervento, mirato al recupero del nucleo originale, è stata affiancata la ricostruzione in copia di: consolle, tastiera, pedaliera, impianto
delle meccaniche, impianto della manticeria, telai interni e di sostegno, registri mancanti. L’intero complesso ligneo è stato realizzato
dalla fabbrica artigiana Giuseppe Visentin di Rosà (Vr) in occasione
del restauro 2004.
G. Böhm (1661-1733)
C. Ph. E. Bach (1714-1788)
A. Vivaldi (1678-1741)
Partita : Ah! Comme la vie humaine est fugitive!
Sonata I a-moll, Wq 70,4
Allegro assai - Adagio - Allegro
Stabat Mater RV 621
Muradello
Chiesa di S. Colombano
Domenica 23 novembre - ore 17.00
Inaugurazione dello storico organo
Gianfrè Chiesa 1836
Tromba
Organo
Organo posto in cantoria sulla bussola del portale di ingresso, racchiuso
in elegante cassa, scolpita e decorata con fregi dorati. La parte anteriore è
composta da due paraste laterali lisce con cornici dorate, che sostengono
un cornicione rettilineo sormontato da un timpano triangolare, al centro del
quale è collocato un fregio intagliato e dorato raffigurante corona d’alloro
e buccine incrociate. È stata ritrovata e restaurata la croce posta ora al
vertice del timpano. La cantoria, a linea mossa è ripartita da lesene a forma
di volute in tre specchiature, arricchite da cornici di gusto settecenteso, al
centro delle quali spiccano dei motivi decorativi rocaille intagliati e dorati.
Il restauro ha riportato in luce le tinte originali, che differenziano i diversi
periodi e stili: azzurro chiaro e dorature in foglia d’oro “a guazzo” per il
prospetto della cantoria (sec. XVIII) ed azzurro più intenso con decorazioni
“a mecca” in argento laccato per la cassa e la pannellatura sottostante (sec.
XIX), costruite appositamente per installare l’Organo nel 1864, mentre il
prospetto della cantoria venne acquistato e adattato per questa chiesa.
L’Organo fu costruito per la Confraternita della Santissima Trinità nella
Chiesa della Madonnina di Cortemaggiore, nell’anno 1836 dagli Organari
Gianfrè Chiesa: i fratelli Carlo e Giovanni (nipoti di Pietro Chiesa, morto nel
1830), con Cesare (figlio di Giovanni), come riporta un’iscrizione a china
sul retro della tastiera: “Gianfrè Chiesa Fabricatore Anno 1836 Setembre”.
Nel 1864 venne acquistato per la Chiesa di S. Colombano Abate in Muradello, ampliato e messo in opera da Cesare Gianfrè Chiesa, che ne curò la manutenzione ed inoltre suonò lo strumento nelle funzioni solenni fino al 1861.
Il prospetto è costituito da 23 canne in un unica campata in stagno, disposte
a cuspide con ali risalenti; bocche allineate con labbro superiore a mitria
segnata dall’interno.
La canna centrale corrisponde al SI1 del Principale 8’ B.
La tastiera posta in consolle a finestra ha 50 tasti (DO1-FA5)
con prima ottava scavezza.
I tasti diatonici sono placcati in osso ed i cromatici con lastronatura in ebano. Divisione Bassi/Soprani tra Si2 e DO 3.
La pedaliera originale a leggìo è dotata di 14 note (DO1-FA5).
Il MI corrisponde alla Terza Mano, il FA al rollante.
Costantemente unita alla tastiera; l’unione non ritornella.
Registri azionati da manette ad incastro “alla Lombarda”, disposte su due
file a destra della tastiera.
Principale Bassi
Flauto Traversiere
Tromba Contralto
Cornetta soprano
Voce Umana
Bassi
Disposizione fonica
Principale Soprani
Ottava
Quinta decima
Decima nona
Vigesima seconda
Vigesima sesta
Vigesima nona
Trigesima
Accessori
Pedalone del Tiratutti con meccanica interna
Lo strumento è stato restaurato da “Giani Casa d’Organi” di Corte de’ Frati
(Cremona) nel 2014.
L’intero complesso ligneo è stato restaurato nel 2010 dal Laboratorio di
Restauro Ligneo “Il Castello” di Francesco Guardabassi.
Marco Caminati
Massimo Berzolla
Marco Caminati Piacentino, classe 1982, a soli 17 anni si diploma a pieni voti presso il Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza, sotto la guida di F. Titani e S. Franzini; frequenta corsi di
perfezionamento tra cui una Master Class di F. Tamiati. In diverse formazioni e come solista si
esibisce in Italia e all’estero con la Tromba in Sib e con la Tromba piccola. Ampi consensi di pubblico e critica accolgono anche le sue numerose partecipazioni a Rassegne Organistiche, per cui
si dedica alla valorizzazione del repertorio per Tromba e organo dal barocco ai giorni nostri. Nel
2001 è premiato con il Diploma di Merito per la sua partecipazione alla Biennale Internazionale
dell’ Arte Contemporanea di Firenze come musicista e compositore. Anche in qualità di solista
suona stabilmente con l’Orchestra Universitaria di Pavia Camerata de’ Bardi, di cui è stato Responsabile Ufficio Stampa e Relazioni Esterne. Tra i suoi interessi l’attività teatrale che ha coltivato con
Eugenia Ratti e Cathy Marchand (Living Theatre). Al suo attivo alcune pubblicazioni di argomento
musicologico, tra cui il breve saggio “Pianse e amò per tutti” (in Verdi, da Oberto a Falstaff, ed Tip.
Le.Co.). Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pavia e Diplomato presso Istituto
Universitario di Studi Superiori – Scuola a Ordinamento Speciale con il massimo dei voti e la lode,
è specialista in Allergologia e Immunologia Clinica presso l’Ospedale Universitario di Verona. Porta la sua firma la direzione artistica dei concerti di inaugurazione di numerosi Convegni scientifici
nazionali, cui ha partecipato nella doppia veste di Trombettista e relatore. Nel 2013 collabora ad
un CD, distribuito in occasione del Natale con i quotidiani del Triveneto a scopo divulgativo e
benefico per il proprio reparto ospedaliero. Nel CD, due inediti per Tromba e Pianoforte che Teresa
Procaccini gli ha dedicato.
MASSIMO BERZOLLA (1963) si è diplomato in Organo con il massimo dei voti al Conservatorio
“G. Nicolini” di Piacenza nella classe di Luigi Toja e in Composizione sotto la guida di Bruno
Bettinelli; si è poi perfezionato in Organo con lo stesso Luigi Toja e con Giuseppe Zanaboni; ha
inoltre studiato Direzione d’orchestra con Nicola Samale e, all’Accademia Pescarese, con Gilberto
Serembe. È stato per tre decenni organista titolare e direttore di coro della Cattedrale di Piacenza
e responsabile per la Musica Sacra della Diocesi di Piacenza-Bobbio; è stato tra i fondatori dell’Istituto di Musica Sacra “San Cristoforo” di Piacenza e si è occupato della trascrizione e valorizzazione
del prestigioso Fondo Musicale dell’Archivio del Duomo di Piacenza. Particolarmente apprezzato
come interprete del repertorio novecentesco, svolge attività concertistica come solista in Italia e
all’estero; numerose sono poi le sue composizioni già eseguite da varie formazioni cameristiche,
orchestrali e vocali, che hanno riscosso un notevole consenso di pubblico e di critica e che sono
state trasmesse radiofonicamente (RAI-Mediaset); notevole anche la sua attività di arrangiatore, in
collaborazione tra gli altri con l’Ensemble Strumentale Scaligero. È fondatore e direttore della Cappella Musicale “Maestro Giovanni”.Molto attivo come compositore di musica vocale e strumentale,
ha inciso un CD contenente sue opere strumentali per la casa discografica “Millennio”; un doppio
CD interamente dedicato a sue composizioni intitolato Ludus è stato inoltre realizzato dall’etichetta
Bottega Discantica, che ha anche edito alcuni suoi brani. La Carus-Verlag di Stoccarda ha recentemente pubblicato suoi Preludi corali per organo in una collana dedicate alla nuova edizione del
Gesangbuch Tedesco. Ha composto musica per il teatro e il dramma spirituale in musica Giustina
- ex ossibus, rappresentato nel settembre 2001. (www.massimoberzolla.it)
Programma
G. F. Handel (1685-1759)
Suite in re maggiore
Ouverture - Giga - Aire - March I - March II
D. Cimarosa (1749-1801)
- Sonata C 49 in do minore
- Sonata C 51 in sol maggiore
- Sonata C 55 in la minore
- Sonata C 56 in do maggiore
G. Ph. Telemann (1681-1767)
Concerto in sol maggiore
Allegro non troppo - Adagio - Allegro
P. Davide da Bergamo (1791-1863) - Sinfonia “col tanto applaudito inno popolare”
G. Verdi (1813-1901)
- La Vergine degli Angeli
- Sinfonia da La forza del destino
trascrizione di Francesco Almasio (1806-1871)
- Adagio