#" # # %%% ! ##! ) $ $ " ! ! ! $ $ $ $ Giornale dell’Associazione Milanosud ANNO XVIII NUMERO 11 DICEMBRE 2014 VISITATECI SU WWW.MILANOSUD.IT INCONTRIAMOCI SU WWW.FACEBOOK.COM GRUPPO MILANOSUD Il 13 novembre presentata in CdZ 5 MM Casa, la divisione di Metropolitana Milanese che gestirà gli alloggi del Comune Quando la legge punisce la giustizia L’assessore Benelli: «Faremo meglio di Aler» Intervista ad Aldo Ugliano L a conclusione del processo Eternit non è solo orrenda in sé. Illumina sinistramente la china lungo la quale sta rotolando in Italia l’idea di giustizia. Perché quella sentenza è tragicamente in vasta compagnia. Si trattasse di un caso clamoroso, ma isolato, si potrebbe sperare nell’accidentalità e non ripetibilità delle eccezioni. Purtroppo no. A far rotolare l’idea di giustizia, la fiducia nella giustizia, c’è un robusto concorso di vicende, che, per le loro caratteristiche, fanno tendenza. I pretori d’assalto. C’erano un tempo i “pretori d’assalto”, negli Settanta e poco oltre, una generazione di giovani magistrati, animati dal desiderio di rendere possibile ed evidente l’equazione legge uguale giustizia. Ci provarono, soprattutto sul terreno della lotta alla corruzione e all’inquinamento ambientale. Fecero scalpore, furono combattuti in nome della “modernità”, del ruolo strategico delle imprese, della prepotenza degli interessi economici, degli “investimenti che danno lavoro”; furono accusati di dare una interpretazione “progressiva” delle leggi, che invece i barbassori dell’Olimpo magistratuale vogliono neutra, asettica, gelida, rigorosa soprattutto nella lettura formale delle norme. Era una battaglia impari, come si può capire. Piero Pantucci Continua a pag. 11 Serve un piano straordinario on lasciateci soli!». Questo l’appello accorato che una cittadina presente all’incontro del 13 novembre scorso in Consiglio di Zona 5 ha rivolto all’assessore alla Casa Daniela Benelli. L’occasione, la presentazione di MM Casa, la divisione di Metropolitana Milanese, che dal 1° di dicembre ha preso in carico gli oltre 28mila alloggi del Comune (patrimonio a cui si aggiungono 8.732 posti auto e 1226 altri immobili fra negozi e sedi di associazioni) che da più di un decennio erano gestiti da Aler. In una sala gremita, come molto raramente accade di vedere in CdZ5, il presidente Aldo Ugliano, dopo una breve presentazione, ha dato la parola all’assessore Benelli e poi all’ingegner Corrado Bina, dirigente responsabile di MM Casa. «N Obiettivo: spiegare come verranno gestiti i 2.700 alloggi comunali, distribuiti in 109 stabili, che si trovano in Zona 5. «Le parole d’ordine della gestione di MM saranno – ha esordito l’assessore Benelli – garbo e civiltà nei rapporti con i cittadini, risposte certe a chi fa segnalazioni o chiede interventi, cura del patrimonio e degli inquilini. Perché, siamo convinti, le cose possono essere fatte meglio di come sono state fatte fino a oggi». Quasi a rispondere alle perplessità di chi teme che MM non sia all’altezza del difficilissimo compito assegnatole, l’assessore ha spiegato che l’azienda, che è interamente controllata dal Comune, «non è solo quella che ha fatto la metropolitana», ma si occupa da anni anche di progettazione di interventi pubblici e gestione di %# ' % ' " " # # && Giovanni Fontana Continua a pag.2 Continua a pag. 2 Continua a pag. 15 $ # # & !' " #%&# ( %! # ( # # !# # ! ! % & %! $% ' " #%! %&%% !# $% ' ! "# $ 4 “Fare S.Martino” al Parco Ticinello 6 Altri autovelox in città ma il Viminale contesta le multe 6 Nuove frontiere dell’editoria dall’Ebook ai libri al bar 8 Sentenza Eternit: la testimonianza di un’abitante di Casale Monferrato 11 Le rubriche di Milanosud Concerti, eventi, opportunità box. Il numero dei permessi rilasciati ai componenti il nucleo familiare non può, comunque, essere superiore al numero delle patenti di guida valide appartenenti ai membri dello stesso nucleo. Per esempio, se in un nucleo famigliare ci sono 3 auto (anche intestate a una sola persona) ma 2 patentati, un’auto, la più vecchia, rimarrà senza pass. Claudio Muzzana 3 Palazzo Marino e il recupero degli edifici abbandonati Tutti i proprietari di auto residenti nell’area interessata riceveranno un pass, con qualche eccezione però per i nuclei familiari che posseggono più automezzi che patenti novembre del giornale o al nostro sito www.milanosud.it). La delibera di riferimento è la n.31 del 23 luglio 2013. In essa sono definite le disposizioni in materia di sosta, alcune delle quali riguardano i pass rilasciati ai cittadini residenti e domiciliati nelle aree sottoposte alla sosta regolamentata. Come detto, una volta tracciate le linee blu, i pass saranno inviati a tutti i proprietari di auto residenti nell’Ambito 25, compresi coloro che sono proprietari di un 3 Giambellino: cronaca di uno sgombero annunciato Ecco le modalità per i pass residenti sulle strisce blu C "$ patrimoni complessi, anche da un punto amministrativo (bollettazione, rapporti con il pubblico ecc.) come fa ormai da molti anni per la rete idrica milanese. Per affrontare la sfida della gestione del patrimonio di edlizia pubblica, MM ha creato una divisione Casa, che ha iniziato a formare sin da settembre. Attualmente sono state assunte 60 persone, ma l’obiettivo è arrivare a 150 dipendenti. Le risorse economiche messe in campo dal Comune per questa scommessa sono 11 milioni di euro per i primi 7 mesi, altri 11 fino al giugno 2015 per le manutenzioni ordinarie e straordinarie, a cui si aggiungono 5 milioni a bimestre per le attività di conduzione degli immobili. Stefano Ferri Emergenza Casa: intervista al senatore Pd Franco Mirabelli della Commissione antimafia Gli appuntamenti nelle biblioteche di zona ominciano a delinearsi le modalità con le quali saranno assegnati i pass per le auto intestate ai residenti dell’Ambito 25, la grande area che va da Sud a Nord della Zona 5: dai confini con Rozzano fino alla circonvallazione esterna, e da Est a Ovest dalla direttrice via Bazzi, Valla, Dudovich, Selvanesco, Ronchetto delle Rane fino all’Alzaia Naviglio Pavese (per la consultare la cartina e conoscere le strade in cui verranno tracciate le linee blu, rimandiamo al numero di ! "$%" " Cosa pensa degli sgomberi in atto? «La Regione ha la gravissima responsabilità di aver permesso che si giungesse fino a questo punto, in particolare non sono stati in grado, per inefficienza e mancanza di risorse, di rimettere in circolo gli alloggi sfitti, molti dei quali vuoti da anni, e di aver abbandonato interi quartieri al degrado. Questa è stata la miccia che ha scatenato le occupazioni abusive e l’illegalità. Bisogna intervenire, ma chi invoca ora l’intervento dell’esercito non ha neanche idea di quale sia la situazione». Sì, ma cosa si può fare adesso? «La situazione è tale che bisogna agire su due piani. Se anche domani fossero disponibili tutti gli alloggi pubblici ora sfitti, non riusciremmo a soddisfare tutte le richieste. Il governo deve pensare a un piano casa straordinario, perché servono risorse aggiuntive per costruire nuove case e promuovere nuove politiche. ALL’INTERNO 13 14 15 Le gite di Milanosud Già pronto il programma delle gite per il 2015. Dopo la mostra su Van Gogh, a fine gennaio, ci saranno molte sorprese, tra le quali: Piacenza e il Castello di Rivalta, a marzo; Saluzzo e il Castello della Manta, a giugno. Tutte le info a pag. 10. 2 ANNO XVIII NUMERO 11 DICEMBRE 2014 Il 13 novembre presentata in CdZ 5 MM Casa, l’azienda che gestirà gli alloggi del Comune Intervista ad Aldo Ugliano L’assessore Benelli: «Faremo meglio di Aler» Serve un piano straordinario Segue dalla prima Cifre a cui il Comune spera possano aggiungersi presto altre risorse, in particolare quelle stanziate del Governo, che ammontano a circa un miliardo di euro, una parte delle quali potrebbe arrivare a Milano, una volta approvati i decreti attuativi. Rapporti con i cittadini Pur affrettandosi a dire ai cittadini che «Dal 1° dicembre non tutto potrà funzionare subito, ma progressivamente, anche con il vostro aiuto, sistemeremo tutte le cose» l’assessore, assieme all’ingegner Bina, hanno spiegato che MM Casa avrà modello decentrato con quattro sedi che gestiranno 4 macro aree, per affrontare e risolvere i problemi «non saranno solo luoghi raccogliere i reclami e incassare gli affitti, ma daranno risposte e promuoveranno interventi». Le due sedi decentrate subito attive saranno in via Senigallia (zona Comasina) e via Civitavecchia (zona Palmanova). Probabile che una delle due altri sedi sarà situata presso l’edificio che ospita l’acquedotto di via Meda. A queste si aggiungeranno una Associazione socio culturale editore dell’omonimo giornale. Registrato al n. 744,- Novembre 1997 Trib. Milano - ROC. n. 19637 Via Santa Teresa, 2/A - 20142 Milano telefono: +39 02 84 892 068 sito web: www.milanosud.it Facebook: MilanoSud email: [email protected] Direttore Responsabile: StefanoFerri Vicedirettore: GiovannaTettamanzi Redazione: P. Cossu, F.DeMelis,T.Galvanini, R.Iacono,MT.Mereghetti,L.Miniutti, A. Muzzana,C. Muzzana,E.Paci,L.Pantucci, P.Pantucci,A.Rubagotti. Impaginazione e Art directing: F.DeMelis, E.Paci, A.Rubagotti Hannocollaborato: S.Arduini,M.Armanini, L.Audia,M.Boretti, E.Brignoli,A.Bertola, G.Bonacasa,R.Casolo,P.Grilli,G.Lippoli, N.Mondi,R.Morini,B.Orecchio,R.Repossi, E.Saglia,R.Tammaro,F.Ternelli,D.Vasarri. Fotografie:G.Perotti Illustrazioni: L.Muzzi Raccolta Pubblicità: SergioDevecchi cell. +39 349 40 67 184 e-mail: [email protected] Stampa MARTANOEDITRICES.r.l.Via Santi, 13 - PADERNO DUGNANO (MI) P. IVA 02523870752 Tiratura 18.000 copie e oltre 3.800 invii personalizzati tramite e-mail Prossima uscita: 12 gennaio 2015 serie di sportelli leggeri, distribuiti capillarmente sul territorio. Per informazioni, fissare appuntamenti e chiedere interventi è attivo sette giorni su sette, 24 ore al giorno, il numero verde 800 013 191. Morosità e bollette pazze «Se i conti non vi tornano, non preoccupatevi delle bollette che vi sono arrivate», ha rassicurato l’assessore Benelli. «Sappiamo che molte sono da verificare e integrare con documentazione che stiamo recuperando, anche con il vostro aiuto, ma noi abbiamo l’obbligo di azzerare una situazione amministrativa insostenibile, con un arretrato che risale ai primi anni del 2000». Per dare un’idea del disastro creato da Aler, l’ingegner Bina ha spiegato che sono stati recuperati da un deposito di Liscate 1.800 scatoloni di documentazione da verificare. «Ci siamo dati 6 mesi di tempo per fare ordine – ha spiegato l’ingegnere – e analizzare caso per caso, integrando la documentazione mancante». Ogni situazione sarà verificata nel dettaglio, nel caso di pagamenti arretrati MM procederà con attenzione e umanità, ha detto l’assessore ai cittadini presenti al- l’incontro. Poi ha aggiunto: «State tranquilli fino a gennaio-febbraio prossimi, poi, chi ritiene che i conti fatti da MM non siano giusti, chiami il numero verde e fissi un appuntamento. Chi invece ritiene che i conti siano corretti paghi. In caso di cifre troppo alte, troveremo una soluzione per dilazionarle». Stato del patrimonio e alloggi vuoti La situazione è molto grave. MM attualmente ha censito uno per uno tutti gli edifici, classificando gli interventi in ordine di priorità. Censiti anche il 30% degli impianti, per avere un campione significativo e programmare un piano di manutenzione ordinario e straordinario. Gli alloggi vuoti sono circa 2.500 (Aler ne dichiara altri 6mila). Quelli occupati abusivamente oltre 4mila, ma si tratta di numeri in continuo mutamento. La sfida di MM sarà quella di evitare nuove occupazioni e contestualmente rendere disponibili più velocemente possibili gli alloggi vuoti, per la cui sistemazione, in media, ci vogliono 20mila euro ognuno. Il Comune vorrebbe iniziare a dare gli alloggi che richiedono piccole manutenzioni a in- quilini disposti a sistemarle, scalando poi le spese sostenute dagli affitti, ma anche per questi casi, ammette l’assessore «la costruzione del bando non è facile». Sicurezza e degrado Durante l’incontro la questione sicurezza e criminalità non è stata affrontata direttamente, ma dalle dichiarazioni dei giorni successivi all’incontro del 13 novembre, rilasciate dai vertici di MM e del Comune, la volontà emersa è quella di presidiare con grande attenzione tutti gli edifici, adottando un piano di contrasto delle occupazioni, che preveda l’istallazione di telecamere, la sistemazione di porte e cancelli, vigilantes esterni, un custode per ogni palazzo, l’illuminazione di cortili e ingressi. Contestualmente MM promette una lotta serrata al degrado, verificando con grande attenzione il rispetto dei contratti da parte dei fornitori, la sistemazione dei citofoni, delle caselle della posta e la pulizia delle case. Segue dalla prima Onestà e concretezza Terminati gli interventi dell’assessore Benelli e dell’ingegnere Bina, si è dato spazio ai cittadini. Moltissime le domande e i casi posti all’attenzione dell’assessore e del presidente Ugliano, in un clima sostanzialmente fiducioso e positivo. Impossibile farne un riassunto, se non riportando una frase a nostro parere emblematica, proferita da un’inquilina: «Assessore, abbiamo bisogno di gente onesta!», e molto concreta ed efficace, aggiungiamo noi. Stefano Ferri In occasione della Giornata internazionale sulla violenza contro le donne Nonostante tutto, credevo mi amasse... chiaffi, pugni, una violenza fisica che Sabrina sta sopportando da mesi. E’ già finita in pronto soccorso più volte, eppure… Eppure no, lei non lo denuncia perché, ne è convinta, lui l’ama; certo “a modo suo”. Ecco, spesso è qui che si annida il problema, e il più delle volte sfocia nel dramma irreparabile: la donna non si capacita di quel che le sta succedendo. Non vuole arrendersi all’evidenza: il suo uomo la sta annientando, ma lei lo giustifica; forse perché è troppo doloroso ammettere quello che sta sotto gli occhi di tutti: lui è un violento e non è affatto vero che l’ama. Io credevo che… mi amasse: lo dicono tutte, ne sono convinte. E puntualmente e dolorosamente, vengono smentite dalla cruda realtà. Di questo (e di molte altre declinazioni sul tema) si è parlato il 27 novembre scorso al Cam, in una serata dedicata alla violenza contro le donne, un dibattito con un pubblico (non solo femminile) numeroso e attento. L’incontro, voluto dalla presidente della Commissione Pari Opportunità del CdZ5 Natascia Tosoni e dalla presidente della Commissione Cultura Michela Fiore, si è aperto con la presentazione dell’evento da parte delle due S consigliere e delle due psicologhe e psicoterapeute responsabili dello sportello Aiuto Donna di Zona 5, le dottoresse Filomena Rosiello e Silvia Stella dell’Associazione Eupsichia. Il pubblico, all’inizio leggermente spazientito perché tenuto in piedi all’ingresso di viale Tibaldi 41, ha poi “capito” quando è stato invitato a scendere al piano seminterrato per assistere a uno spettacolo “che è una fucilata nello stomaco”, ha detto Fiore. E così stato, quasi una discesa all’inferno in quella sala buia, quando è iniziato “Lo stupro”, il famoso monologo scritto da Franca Rame nel 1975, che ha coraggiosamente portato in scena la sua storia. “Lo stupro”, a cura di SpazioGedeone, è stato raccontato dall’attrice Chiara Signorini – con un’interpretazione molto personale – per la regia di Paolo Olgiati. Tra tutte le possibili voci, è stata scelta una delle prime che si sono levate a denunciare la violenza di genere: quella di Franca. Una voce tragicamente vera e cruda, capace di sconfiggere con la parola la brutalità di quel crimine. Oggi le voci sono dolorosamente aumentate, anche perché hanno trovato la forza di uscire ed esistere. Così lo stupro è diventato solo una delle tante forme, forse paradossalmente la meno diffusa, in cui le donne subiscono violenza. Ecco dunque l’importanza della presenza sul territorio di uno “sportello” come questo, che tra l’altro garantisce alla donna che vi si rivolge la massima riservatezza. «Questo è un tema che mi sta particolarmente a cuore e sul quale cerco di dare un contributo sostenendo e promuovendo lo sportello che in CdZ abbiamo aperto due anni fa», ha commentato Tosoni. «Tengo molto che si diffonda l’informazione, non per me stessa ma per non lasciare sole le donne che, troppo spesso, non hanno punti di riferimento per provare a uscire da situazioni di disagio e maltrattamenti. L’esperienza di questi due anni», conclude la consigliera, «ci insegna che c’è bisogno di un lavoro costante di informazione sul territorio, per far conoscere la presenza di questo importante servizio aperto a tutta la città, totalmente gratuito e che può rappresentare un punto di ascolto e di aiuto per le donne adulte in difficoltà». Lo sportello lavora in stretto contatto con la rete antiviolenza del comune di Milano: ad oggi ha effettuato 94 appuntamenti. Al- cune donne, per la loro situazione a rischio, sono state poi indirizzate ai centri della rete anti-violenza di Milano. Per info: lo Sportello Aiuto Donna ha sede al primo piano del Consiglio di Zona 5, viale Tibaldi 41. E’ aperto ogni giovedì dalle ore 9,30 alle 12,30, con accesso libero. Informazioni: 3665.273726; 02.88458541. [email protected] Giovanna Tettamanzi Personalmente non sono contro a reintrodurre una misura come era quella che c’era per finanziare la ex Gescal, una piccola cifra che veniva prelevata in busta paga, e che serviva a finanziare l’edilizia popolare. Poi sono necessarie politiche che favoriscano, nel rispetto dei diritti della proprietà, l’immissione sul mercato degli affitti di alloggi privati. Infine bisogna favorire il recupero a uso abitativo degli immobili abbandonati». E a breve termine? «Si deve intervenire sugli alloggi occupati abusivamente liberandoli e mettendoli velocemente in assegnazione. Se non si vuole aprire una guerra, si deve fare un’azione graduale, per non lasciare la gente per strada, e allo stesso tempo stroncare ogni comportamento illegale. Facendo attenzione a tutelare i casi sociali più difficili e agendo con decisione laddove è palese l’illegalità e l’uso di un bene pubblico come fosse il proprio. Le cronache giornalistiche, accanto a situazioni di vera emergenza, denunciano molrissimi casi di abusi e prepotenza o addirittura criminalità». E per coloro che sono abusivi ma non delinquenti, cosa si può fare? «Non sono per una sanatoria generalizzata, ma per una verifica puntuale di tutte le posizioni. Già adesso la legge prevede che i Comuni, nei casi di occupazioni di famiglie che hanno l’unica colpa di non avere soldi per permettersi una casa sul libero mercato, possano decidere di regolarizzarli. Se è necessario ampliare i poteri delle Commissioni di assegnazione della casa, la Regione, che per legge è il soggetto che deve legiferare in questo senso, si deve muovere di conseguenza e velocemente». Da dicembre il Comune torna a gestire direttamente il suo patrimonio, cosa ne pensa? «Sono orgoglioso di essere stato tra i più forti sostenitori di questa soluzione. Già molti anni fa, quando ero consigliere comunale, vista l’inefficienza dell’Aler, chiesi più di una volta al Comune di riprendersi il proprio patrimonio, perché era gestito malissimo». Esistono a suo parere soluzioni per accelerare l’assegnazione degli alloggi vuoti? «Dopo decenni di degrado i lavori da fare sono moltissimi e il pericolo che le risorse siano insufficienti e che si debba intervenire sempre in emergenza è concreto. Coinvolgere altri soggetti, provenienti dal mondo del no profit e della cooperazione, per gestire pezzi di patrimonio e dare velocemente risposte ai cittadini che cercano casa, può essere una soluzione. Questo inoltre introdurrebbe, un mix abitativo che favorirebbe l’integrazione scongiurando la nascita di quartieri ghetto». Giovanni Fontana 3 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVIII NUMERO 11 DICEMBRE 2014 La Commissione Antimafia del Senato a Milano per parlare di edilizia popolare Mirabelli: «Accendiamo una luce sull’emergenza racket nelle case Aler» ’emergenza legata all’edilizia popolare con i suoi riflessi nella sfera della legalità raggiunge ormai il livello istituzionale più elevato, ovvero la Commissione Antimafia del Senato, che lo scorso 24 novembre ha tenuto una riunione straordinaria in Prefettura a Milano. Al centro i temi e i fatti che nelle ultime settimane hanno pressoché monopolizzato la cronaca milanese, tra sgomberi e proteste sociali che hanno toccato il loro apice al Corvetto e al Giambellino, con il corollario di due atti di teppismo contro la sede Aler di via Inganni e il Circolo del Partito Democratico del Corvetto, in via Mompiani. La Commissione Antimafia, che nel corso delle audizioni e del contestuale dibattito ha anche affrontato i temi della corruzione e delle infiltrazioni della malavita organizzata nell’ambito delle opere connesse ad Expo 2015, si è concentrata principalmente sull’analisi oggettiva dell’emer- L genza-casa, che ormai coinvolge tutte le grandi città italiane, ma che a Milano ha assunto, nell’ultimo periodo, dimensioni particolarmente imponenti tra occupazioni di appartamenti sfitti, ritardi e inefficienze nell’assegnazione e nella garanzia di rispetto delle graduatorie da parte di Aler e Comune di Milano e infine sgomberi forzosi che hanno acceso la miccia su una situazione già in continua ebollizione. Nel corso della conferenza stampa tenutasi al termine dei lavori, la presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi nella sua introduzione ha ricordato come «le indagini della magistratura hanno fatto emergere negli ultimi mesi fatti nuovi che non possono essere ignorati» a proposito dell’ormai riconosciuto «radicamento delle mafie, in particolare della ‘ndrangheta, a Milano e in Lombardia, come peraltro ci ha testimoniato nella sua audizione il Commssario di Expo 2015 Giuseppe Sala». Quanto all’edilizia popolare e ai fatti di quest’autunno, Bindi ha sottolineato la «necessità da parte delle istituzioni di fare tutte quante la propria parte per approfondire il tema delle infiltrazioni mafiose in un contesto di tale gravità nei fenomeni sociali, ricordandoci sempre che legalità è sinonimo di efficienza e non il contrario». Particolarmente degno di nota è stato l’intervento di Franco Mirabelli, capogruppo Pd in Commissione Antimafia e promotore della proposta di tenere la riunione della stessa a Milano, che durante il suo secondo mandato di Consigliere regionale della Lombardia negli anni tra il 2010 e il 2013 si è occupato spesso in prima persona delle tematiche relative all’edilizia popolare come membro della Commissione regionale Territorio. Senatore Mirabelli, il tema legato alle possibili infiltrazioni della malavita nell’edilizia popolare ha radici antiche, è del 2009 il caso della “signora Gabetti” arrestata per un caso di racket nelle case Aler a nord di Milano. Quali sono i risultati di questi anni? «La “signora Gabetti” abita ancora lì, questo a testimonianza del fatto che l’emergenza abitativa è ormai drammatica. Bisogna attivare al più presto le misure necessarie a consentire gli sgomberi in flagranza di occupazione abusiva. Noi come Commissione non intendiamo invadere i campi altrui, ma la criminalità nell’ambito delle case popolari doveva essere già da tempo una priorità per tutte le amministrazioni coinvolte: dobbiamo accendere la luce sul fatto che il cosiddetto “racket degli abusivi”, le minacce e intimidazioni, il rischio di creare “zone franche” in cui i cittadini si sentono abbandonati dalle istituzioni è molto forte». È possibile una mappatura dei soggetti e una classificazione delle zone più a rischio? «Per iniziare a capire la grandezza del problema non bisogna sottovalutare i “fattispia”, che spesso diventano “reati-spia”, ma di questo è giusto che si occupi la magistratura, alla quale noi costantemente richiediamo la documentazione su cui impostare le nostre azioni. Purtroppo ad oggi non ci sono nemmeno elementi certi per attribuire all’azione delle mafie le responsabilità o i reati commessi nei quartieri popolari: quello che c’è di sicuro è tuttavia il fatto che coloro che delinquono sono quasi sempre gli abitanti “stabili”, nei palazzi Aler, e non gli abusivi, precari per definizione, come si potrebbe pensare a prima vista». Quale messaggio si sente di dare ai cittadini ancora in lista d’attesa per un alloggio e che spesso sono le prime vittime dell’emergenza casa? «Come rappresentanti della politica e delle istituzioni abbiamo la responsabilità di fare bene e in fretta, senza perdere neanche un minuto, tutto ciò che serve per impiegare risorse e strumenti contro l’emergenza abitativa nelle grandi città. Dobbiamo però avere anche l’onestà di dire loro che gli alloggi popolari da soli non sono la soluzione a tutti i mali: in condizioni di efficienza, che oggi non ci sono, al massimo possono affrontare la prima emergenza, ma certo non sarà possibile garantire alla totalità dei richiedenti, che è un numero enorme, un alloggio in case popolari. Anche per questo dobbiamo promuovere di più e meglio le misure collegate ai problemi abitativi già messe in atto dal Governo e già operative, dalla cedolare secca sugli affitti ai canoni concordati, al più generale disincentivo a mantenere gli appartamenti sfitti». Mattia Boretti Cronaca di uno sgombero annunciato Voci dalla “baraccopoli” di viale Cassala Giambellino, San Siro, Corvetto, Stadera: quartieri diversi, stessi drammi Vecchi problemi, nuovi insediamenti e percorsi di integrazione ontinuano gli sgomberi e gli scontri nella zona del Giambellino, uno dei quartieri dove il recupero delle case popolari occupate sta rapidamente assumendo i contorni di un scontro sistematico tra le forze dell’ordine, i residenti, e i membri dei comitati in difesa degli occupanti abusivi. I cortei e le manifestazioni sono all’ordine del giorno, così come gli sgomberi programmati. Col passare delle settimane i fragili equilibri della convivenza si stanno però deteriorando, e la temperatura sociale sta rapidamente aumentando in tutto il quartiere. Sono le 9 della mattina quando la Polizia e i Reparti Mobili giungono in via degli Apuli 4, accompagnati da furgoni ed elevatori. L’obiettivo dell’azione è un appartamento al primo piano di questa tipica palazzina popolare: intonaco rosso screpolato e spazzatura in strada. Al momento dell’irruzione in casa ci sono solo una donna anziana ed un bambino: non serve altro per fomentare l’indignazione nel quartiere. Nel giro di un’ora si mobilitano sul posto una cinquantina di persone tra residenti, comitati di difesa per i diritti sulla casa e membri di alcuni centri sociali. La situazione si scalda rapidamente: ogni nuovo sgombero non viene più percepito come un fatto isolato, ma si inserisce in quell’escalation di proteste che dura da alcuni mesi. Cominciata come di consueto con cori e lanci di uova, la protesta degenera quando la donna sgomberata si sdraia in segno di protesta sotto i furgoni che si avvicinano alla casa, tentando di impedire la rimozione dei propri oggetti dall’appartamento. I manifestanti insorgono e i reparti in tenuta antisommossa rispondono immediatamente con i manganelli. Lo scontro si esaurisce in una decina di minuti senza lasciarsi alle spalle nessun ferito grave, nonostante il lancio di cassonetti dell’immondizia, bottiglie di vetro e petardi lasci presagire ben di peggio. Quando l’assembramento si disperde, una parte decide di sfilare in corteo fino a piazzale Tirana, dove si riunisce per discutere sul da farsi. Non accettano di parlare con i numerosi giornalisti presenti sul posto: li considerano infatti i principali responsabili della strumentalizzazione e delle menzogne di cui si sentono oggetto. «Ci si limita a raccontare della violenza di queste manifestazioni - spiega una ragazza - ma non si raccontano i drammi delle persone che vengono allontanate da case altrimenti vuote». Alcuni fra gli abitanti iale Cassala, angolo con via Enrico Schievano. Negli ultimi mesi in questa zona è stata segnalata la nascita di due nuovi insediamenti abusivi, adiacenti ai binari della linea ferroviaria S9. I gruppi rom di questi due nuovi insediamenti sono fra loro diversi ed autonomi, in parte forse anche antagonisti, ma entrambi condividono la stessa condizione: è il loro primo inverno su viale Cassala. Non è facile cercare di parlarci: bisogna confrontarsi con la profonda diffidenza di persone per cui le stagioni, prima ancora che dal freddo, sono segnate dalla ciclicità degli sgomberi. Un piccolo gruppo dal campo situato sul lato di via Malaga decide tuttavia di rispondere a qualche domanda. Il loro insediamento ha compiuto sei mesi di vita e ospita un totale di sette famiglie con membri di ogni età, esclusi bambini al di sotto dei 15 anni. «Con l’avvicinarsi dell’inverno li abbiamo rimandati a casa, in Romania - spiegano - almeno lì possono avere un tetto sopra la testa». Ciò non significa tuttavia che il loro campo non sia organizzato, anzi. È con orgoglio che raccontano della qualità di questo insediamento, di cui sottolineano costantemente l’aspetto legato alla pulizia. «Non c’è nemmeno un mozzicone in terra», sostengono. Sono perfettamente consapevoli che sono proprio le questioni inerenti all’immondizia e ai disagi che un accampamento provoca ai residenti di zona una fra le cause principali di uno sgombero. «Se si rimane invisibili, se non si disturba - racconta una donna sulla quarantina si riesce a rimanere molto più a lungo». Raccontano che il Comune ha effettuato dei sopralluoghi, «ma alla fine non hanno avuto niente da ridire», dicono. In realtà la situazione è condizionata, come in molti casi analoghi, dalla particolare posizione dell’insediamento, addossato ai binari della linea ferroviaria urbana. La responsabilità di un intervento rimbalza così costantemente tra la giurisdizione comunale e l’azienda di Trenord, responsabile per la ferrovia. A prescindere dalle responsabilità sull’insediamento, resta comunque il fatto che le voci dei residenti di zona raccontano senza mezzi termini la loro irritazione. Dagli edifici di via Malaga, la cui zona parcheggi confina direttamente col campo, lamentano una situazione a loro avviso sempre più insostenibile, divisa tra furti, immondizia e paura crescente. Carmelo, portiere al civico 4, afferma C V del quartiere condividono le idee di questi gruppi: «La gente occupa perché è disperata, perché non ha altra scelta. Come è possibile che la risposta delle istituzioni sia costringere delle famiglie con bambini a trascorrere l’inverno su una strada?». Molti residenti tuttavia prendono posizioni più moderate, ma condividono l’indignazione per la gestione del patrimonio delle case popolari: i tempi inaccettabili delle liste d’attesa per l’assegnazione degli appartamenti, la mancanza di manutenzione, gli sprechi, le case lasciate vuote ad ammuffire. Tuttavia sono nettamente contrari all’occupazione, non fosse altro che per rispetto proprio di quelle persone che hanno deciso di seguire l’iter burocratico. Ma è proprio l’incapacità dell’Aler nel gestire le case popolari, e la sicurezza di quanti ci vivono e pagano regolarmente, a diventare fonte di nuova rabbia, di nuove proteste. Una rabbia che si riversa anche sul Comune, nonostante questi prenderà in gestione le sue proprietà – circa 28mila alloggi sui 70mila che gestiva Aler - solo a partire dal 1° dicembre di quest’anno, togliendola dopo anni all’azienda di viale Romagna. Tenuto conto delle fondamentali differenze di atteggiamento ed opinione, emerge così un dato piuttosto preoccupante: in tutti le componenti sociali del Giambellino è in crescita un generale e generico risentimento verso le istituzioni, in cui nessuno sembra più riporre fiducia. I sintomi sono diversi, ma la febbre continua a salire; e nessuno nel quartiere sembra più disposto ad inghiottire bocconi amari. Emanuele Brignoli risoluto: «Se ne devono andare». Alla luce del fatto che l’ultimo sgombero effettuato in zona abbia visto proprio le medesime persone insediarsi in questo nuovo campo, poco lontano dal precedente, emerge tuttavia l’evidenza che non possa essere un nuovo sgombero ad archiviare la questione. È quanto cerca di spiegare Giovanni, un rumeno sulla trentina che nell’accampamento di viale Cassala viene spesso, ma dove non abita più. Giovanni - traduzione italiana dal nome rumeno - cerca di spiegare il problema di una convivenza e di una integrazione difficile, se non impossibile, raccontando la sua storia. Da alcuni mesi lavora per AngelService, una cooperativa sociale che promuove l’occupazione lavorativa e l’integrazione. Sostiene con orgoglio di avercela fatta: «Da quando sono arrivato in Italia ho subito diversi sgomberi, poi ho deciso di cambiare vita. Ho fatto cinque mesi in un centro di accoglienza, svolgendo i lavori più umili, lavorando nella sporcizia. Accettavo di essere semi rinchiuso: alle 11 i cancelli chiudono, chi non rispetta le regole rimane fuori. È una precauzione che serve per limitare le dipendenze da alcol, o per prevenire i furti e la vita di strada. Ho sopportato questo percorso, ma adesso ho una casa, io e mia moglie soli. Pago 80 euro al mese, con luce e acqua a carico della Croce Rossa. Mi sono integrato, e il mio nome ormai non è più quello rumeno, ma Giovanni». Pochi sono però disposti ad accettare questo percorso: anzi, a suo avviso il rifiuto ad integrarsi è spesso radicale. «Da quando ho fatto determinate scelte nell’accampamento non mi riconoscono più; a volte ci vengo, ma non sono più uno della famiglia. Sono ‘un diverso’». Viene accusato di essersi adattato e snaturato, che sono i termini con cui molti suoi compagni traducono l’integrazione. «Semplicemente integrarsi non è la loro priorità» spiega Giovanni, ma sottolinea che molte tra le persone che vivono nelle baraccopoli sono profondamente diverse da quanti occupano le case abusivamente. «Molti rom vogliono solo essere lasciati in pace, ma è chiaro che c’è un problema di fondo, quello della convivenza, che non si può risolvere in questo modo. Non lo risolvono però neppure gli sgomberi, che si limitano a spostare il problema». Emanuele Brignoli 4 ANNO XVIII NUMERO 11 DICEMBRE 2014 Le lotta di Palazzo Marino per il recupero degli edifici abbandonati Milano ha un nuovo Regolamento edilizio Sono 300 gli immobili pubblici restituiti ad associazioni, cooperative e attività d’impresa. Diversi gli esempi interessanti nella zona sud della città Introdotte nuove tutele per l’ambiente, l’ecosostenibilità e il recupero delle aree dismesse na città a misura d’uomo è pensata per la vita quotidiana dei suoi abitanti: occorrono spazi da abitare e spazi per lavorare e poi luoghi per socializzare, divertirsi e rilassarsi. E c’è il bisogno di prendersene cura, riempirli e viverli; il salotto buono, quello che si usa solo nelle grandi occasioni, è fuori moda da un pezzo. Che poi, se non si apre mai, fa la muffa e ci tocca ricominciare da capo, e investire più di quanto pensavamo di risparmiare tenendolo chiuso. Qui a Milano è necessario che i luoghi chiusi, sottoutilizzati o abbandonati, passino di moda anche loro. Per contrastare il degrado, l’ombra nera delle metropoli, più che costruire, serve riqualificare e restituire valore agli spazi già esistenti. Dopo un primo censimento di 160 immobili privati abbandonati – presentato da Palazzo Marino nel giugno scorso e per il quale sono stati necessari quasi due anni di lavoro – di recente è stato definitivamente approvato il nuovo regolamento edilizio, in cui buona parte dell’attenzione si concentra sul tema del recupero urbano e della lotta contro la non curanza del patrimonio immobiliare. Prima di tutto però – è il caso di dirlo – si deve guardare in casa propria, ossia agli edifici di proprietà comunale, per definizione spazi pubblici. Il lavoro svolto sinora dall’Amministrazione è notevole: dal 2011 a oggi sono più di 300 gli spazi comunali sottratti al loro precedente stato di abbandono e restituiti alla città. Il primo passo importante per una nuova politica della gestione degli spazi pubblici è stato l’approvazione della delibera n. 1978 del 2012, che prevede regole di assegnazione più snelle (vedi box). La Giunta, approvando linee guida innovative rispetto al passato, ha cercato di offrire una maggiore accessibilità agli spazi per quelle realtà che prima ne risultavano escluse, puntando l’attenzione su alcuni concetti chiave: riqualificazione delle periferie, giovani, innovazione. Così anche la zona sud della città, già punto di riferimento per numerose realtà solide, si arricchisce ulteriormente, grazie a progetti socio-culturali, creativi e ricreativi. Ne è un esempio l’ex anagrafe di viale Faenza, assegnato con bando all’associazione Radix, ora al lavoro per ultimare, in vista dell’inaugurazione, il prossimo 20 dicembre, l’allestimento dei locali che ospiteranno laboratori di teatro, pittura, danza, fotografia, lettura. Considerevole novità sono le Case delle Associazioni e del Volontariato, gestite direttamente dall’assessorato alla Sicurezza, Coesione sociale e Volon- al 26 novembre scorso, con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia, entra in vigore il nuovo Regolamento edilizio del Comune di Milano, approvato in via definitiva dal Consiglio comunale lo scorso 2 ottobre. «Si tratta di un testo moderno che tutela il territorio, semplifica e accelera le procedure e mette al centro la lotta al degrado, all’abbandono e il diritto all’accessibilità», ha commentato il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris. Come sempre succede, quando si vuole dare una lettura politica che solleciti il consenso di parte del proprio bacino di voti, subito si schierano gli oppositori; l’approvazione del 2 ottobre è avvenuta con 26 voti favorevoli e 11 contrari. In questo breve spazio cerchiamo di condividere con i lettori alcuni concetti, espressi nel testo ufficiale, che a nostro sindacabile giudizio, si propongono di rendere più civile e vivibile Milano. Tutela ambientale del suolo e del sottosuolo. Devono essere sottoposte a Indagine Ambientale Preliminare (Iap) per la verifica dello stato di qualità del suolo e del sottosuolo: le aree e gli immobili ove storicamente siano state svolte attività industriali da convertire a destinazioni d’uso diverse o da riqualificare, mantenendo la funzione produttiva; le aree e gli immobili con destinazioni produttive, industriali o artigianali da convertire ad usi residenziali, verde pubblico o assimilabili (nidi, scuole ecc.). L’Iap deve essere realizzata a cura e spese del responsabile della contaminazione o del soggetto interessato. Manutenzione e revisione periodica delle costruzioni. Nel caso di manufatti contenenti amianto è obbligatorio darne comunicazione al Settore Politiche Ambientali. Tutti i fabbricati, entro 30 anni dalla data di collaudo delle strutture e successivamente ogni 15 anni, dovranno essere sottoposti ad una verifica dell’idoneità statica di ogni loro parte. Entro 5 anni, tutti i fabbricati con data di collaudo delle strutture superiore a 30 anni dovranno essere sottoposti a tale verifica e certificazione. Nel caso del mancato rilascio di tale certificazione, viene meno l’agibilità dell’edificio (non dimentichiamo che anche Milano è stato interessato da eventi sismici – Ndr). Aree ed edifici abbandonati, dismessi, in disuso L’Amministrazione comunale, ai sensidell’art.97bis della Legge Regionale 12/2005, accertato lo stato di abbandono e di dismissione, può diffidare la proprietà ad eseguire interventi di ripristino e messa in sicurezza delle aree, recupero degli edifici sotto il profilo edilizio, funzionale e ambientale. Qualora il proprietario non intervenga, l’Amministrazione comunale provvederà in via sostitutiva, addebitandone il costo e applicando una sanzione. L’Amministrazione comunale potrà attribuire a tali beni una destinazione pubblica o recuperare le aree. Sale pubbliche e da gioco Non saranno autorizzate aperture di sale pubbliche da gioco o il trasferimento di una esistente a meno U D L’immobile di viale Toscana 31, assegnato ai ragazzi di Santeria. tariato in collaborazione con i Consigli di Zona; offrono risorse, strumenti e una sede comune alle associazioni che operano sul territorio milanese. Un luogo per condividere progetti e un buon punto di appoggio per chi una sede propria ancora non ce l’ha. In Zona 5 la Casa è stata inaugurata il 29 maggio, in via Saponaro, e raccoglie al momento diverse associazioni, tra cui anche Milanosud. Nell’ampia area dello storico complesso industriale ex Ansaldo, in via Tortona, già sede di un primo progetto sperimentale - l’Oca - tra il 2012 e il 2013, hanno preso il via da questo autunno le attività di “Industria Culturale Pubblica”: coworking, produzione di idee ed eventi. E poi ci sono gli spazi per le sturt up e la piccola imprenditoria nelle zone meno centrali della città: grazie al bando “Tira su la cler”, ideato per favorire lo sviluppo delle imprese in periferia, Ciclo Parking Milano e Gusto Lab hanno aperto i battenti poco più di un anno fa, qui di fianco alla nostra sede, in via S. Teresa. A Chiaravalle, invece, un enorme complesso immobiliare, sequestrato alla criminalità, è stato adibito all’accoglienza di famiglie senza dimora e alla promozione di iniziative di sensibilizzazione alla legalità, in virtù della legge del 1996, che prevede il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alle mafie. Per sfruttare al meglio gli spazi vuoti o sottoutilizzati, sono state persino pianificate, in alcuni casi, iniziative di riuso temporaneo: il Mercato Comunale di via Montegani, per esempio, ha già aperto le sue porte, in diverse occasioni, a “Revolve!”, una serie di pranzi pubblici organizzati dall’associazione Temporiuso e dal Politecnico. viale Toscana, assegnati ai ragazzi di Santeria Certo, i luoghi rinati sono tanti, ma non ancora sufficienti, somessi sì a bando, ma che oltre a richiedere un caprattutto alla luce del fatto che molti continuano a lamentare la none di locazione, seppur agevolato, necessitano limitata accessibilità agli spazi per chi ha poche risorse da invedi solidi piani economici e cospicui investimenti stire. Ma se l’obiettivo – ambizioso – dell’Amministrazione è per la ristrutturazione - ci sono quelli dei bandi aprirli tutti entro la scadenza del mandato, si rendono necessari come “Fatevi spazio!”, conclusisi da poche settialtri strumenti di gestione. La scorsa estate è nato quindi un tamane, che prevedono la concessione di locali a volo di lavoro e confronto tra rappresentanti delle istituzioni e uso gratuito (in zona sono stati messi a disposicittadini, aperto a chiunque sia interessato al tema, con lo scopo zione spazi in via Martinelli, via Teramo e via San di snellire ulteriormente le regole per la partecipazione ai bandi Giacomo). e delineare modalità di assegnazione alternative che, se incoragÈ stato inoltre introdotto il principio del riuso temgianti, realistiche e concretizzabili, saranno presentate a Giunta poraneo. e Consiglio. Un’altra delibera, sempre del 2012, ha delineato La strada è ancora lunga, ma ci si augura che discussione, coninvece le regole da seguire per la realizzazione di divisione e partecipazione possano condurre verso una città viva, giardini condivisi su aree abbandonate di proanimata dall’uso democratico dello spazio pubblico. prietà comunale. Federica De Melis Assegnazione spazi: le nuove regole C on la delibera n. 1978/2012 si sono stabiliti criteri di partecipazione ai bandi più flessibili. Il primo cambiamento è la rilevanza attribuita al progetto; precedentemente ciò che più contava era lo status dell’associazione che si candidava. Il principio ha permesso di allargare la partecipazione alle organizzazioni nate di recente e, in taluni casi, persino a gruppi informali, con la promessa da parte di questi ultimi di costituirsi in associazione nel caso di assegnazione dello spazio. Ma la novità più importante, soprattutto per le realtà di piccole dimensioni, è stata l’introduzione del canone gratuito per quegli spazi finalizzati alla realizzazione di progetti sociali e/o culturali. Perciò di fianco agli spazi non ancora assegnati di via Santa Croce, ex sede del Centro Sociale Zam, o di ! Il calo uditivo " limita la possibilità di comunicare efficacemente ? di 200 metri da scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, edifici e locali di aggregazione giovanile, parchi gioco, caserme, chiese e luoghi di culto, ospedali, cliniche, Rsa e luoghi di cura, luoghi di particolare valore civico e culturale quali musei e sedi di associazioni e di volontariato che si dedicano alla pubblica assistenza. Grazie a queste norme non sarà possibile aprire nuovi locali nel 99% del territorio urbano abitato. Questi i capitoli della prima parte del Regolamento Edilizio, posti a tutela della comunità cittadina e che segnalano una svolta politica, condivisibile o meno, ma che considerano prioritario il “bene pubblico” nella sua accezione più virtuosa, incentivando la riduzione di consumo del suolo mediante il recupero dell’esistente degradato o in abbandono, e la sua riqualificazione e destinazione. Ecco, di seguito le parti successive. Norme procedurali. Si segnala l’attenzione dedicata al Fascicolo del fabbricato, ove viene stabilito che “per tutti gli edifici di nuova costruzione e nei casi di ristrutturazione edilizia e ampliamento, il proprietario o l’amministratore di condominio, sono tenuti a costituire e mantenere il Fascicolo del fabbricato di ogni edificio (privato o pubblico)”. Esercizio dell’attività edilizia. Si evidenzia che “i materiali di risulta dagli scavi possono essere utilizzati in sito qualora non contaminati”. Oggetto dell’attività Edilizia. È posta attenzione alle barriere architettoniche/accessibilità. In tutte le opere edilizie devono essere previste e realizzate soluzioni al fine di garantire una migliore qualità della vita e la piena fruibilità dell’ambiente per tutte le persone, in particolare per quelle con disabilità motoria, sensoriale, cognitive ecc. Corti e Cortili. In questo capitolo è dichiarato che deve essere consentito il parcheggio delle biciclette di chi abita o lavora, e nei giardini e nelle aree scoperte delle abitazioni private deve essere favorito il gioco dei bambini, nel rispetto delle fasce orarie di tutela della quiete e del riposo, secondo i regolamenti condominiali. Ambiente ed Ecosostenibilità. Sono qui stabiliti i requisiti minimi obbligatori per il fabbisogno energetico/climatizzazione invernale, il clima acustico, l’efficienza degli impianti di illuminazione, i consumi di acqua potabile. Sono previsti e regolati gli incentivi all’ecosostenibilità. Per info: sul sito internet del Comune di Milano si possono trovare tutte le informazioni utili riguardanti il Regolamento edilizio. In ogni caso, gli uffici accompagneranno i professionisti nel primo periodo d’applicazione, con l’obiettivo di rendere agevole il loro lavoro. L’auspicio è che uno spirito di reciproca collaborazione, dopo una fase di rodaggio necessaria sia all’utenza sia ai dipendenti, possa condurre quanto prima a un’applicazione fluida delle nuove disposizioni. Renato Iacono STUDIO DI FISIOTERAPIA Fai un ĐŽŶƚƌŽůůŽŐƌĂƚƵŝƚŽĚĞůů͛ƵĚŝƚŽ͊ Mantieni in forma il tuo udito, con il test uditivo, rapido, gratuito e senza impegno; KDLO·RSSRUWXQLWjdi verificare immediatamente le tue orecchie e la tua capacità uditiva. ))) $ ( "' %% #! "# " % &&# " ( "# ' ! "# ' %% #! "# ' Fissa subito il test uditivo. Telefona allo ͛ gratis ! 02/36536730 SIAMO CONVENZIONATI ASL. SCONTI SPECIALI !!! Via Lagrange n°2 - Milano Via Lagrange, 13 - Milano email: [email protected] website:www.centro-euroacustic.com #" ! $ $ " % %! " ' "# E-mail: [email protected] ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 5 ANNO XVIII NUMERO 11 DICEMBRE 2014 !!! "" # #!$ " ! "# % ! "# $( ) ( . $) ( $ 1 + )+ !! - , . *+ ( ) $ & ! ! 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Il “trasloco” qui interpretato si riferisce ad alcuni secoli orsono, ma solo fino a pochi decenni fa una gran parte della popolazione attiva della pianura padana era occupata proprio nel settore agricolo, in qualità di braccianti o mezzadri. L’anno lavorativo dei contadini terminava a novembre, dopo la semina. Con lo scadere dei contratti, intorno all’11 del mese (l’estate di S. Martino, cosiddetta per tradizione e per ragioni climatiche), i contadini erano costretti a lasciare il posto di lavoro e anche l’abitazione, quindi a trasferirsi in un nuovo luogo di lavoro, in un’altra Cascina: in pratica, a sobbarcarsi un vero trasloco. “Fare S. Martino 2014” ha così consentito ai numerosi partecipanti di passare un bel pomeriggio in Cascina, di godersi lo spettacolo in costume, visitare le stalle, acquistare il latte fresco crudo e, infine, degustare caldarroste, vin brulè e cioccolata calda offerti dalla famiglia Falappi e dall’Associazione Parco Ticinello. Un pomeriggio trascorso in allegria (nelle belle foto di Giovanni Perotti, un puzzle dei personaggi che hanno animato la festa), in una cascina finalmente ristrutturata: sono stati infatti ultimati i lavori della messa in sicurezza, rifatti i tetti della stalla, del portico centrale e di altri fabbricati del complesso, e ripristinate le pareti crollate. La ristrutturazione di quel che rimane – l’abitazione della famiglia Falappi e la chiesetta – è invece rimandata, perché legata strettamente al contratto d’affitto che l’Amministrazione stilerà per lo storico gestore della Cascina. La Campazzo è in via Dudovich, la strada dove è stato realizzato anche un tronco di pista ciclabile, che però alcuni polemicamente ritengono inutile perché, in attesa dell’inizio dei lavori per creare un’area verde di sosta e ristoro ben strutturata nel Parco Ticinello, effettivamente si perde un po’ nel nulla… Quanto ancora dovremo aspettare? D La struttura, che erogherà gratuitamente acqua fresca liscia e gassata, è in via Mazzolari abato 22 novembre alla presenza dell’assessore all’Ambiente Pierfrancesco Maran, Davide Corritore, presidente di Metropolitana Milanese S.p.A.e il presidente del Consiglio di Zona 6 Gabriele Rabaiotti, è stata inaugurata in Barona la Casa dell’acqua. La struttura realizzata da MM e donata da Ato Milano, si trova nel parco di via don Primo Mazzolari ed eroga gratuitamente acqua fresca liscia e gassata. Il servizio viene attivato mediante la Carta Regionale dei Servizi della Lombardia (tessera sanitaria) e si può scegliere di prelevare mezzo, uno o un litro e mezzo. Possono essere prelevati gratuitamente sei litri d’acqua al giorno a persona. Ogni distributore ha un piano d’appoggio per le bottiglie con una vaschetta raccogli gocce collegata direttamente allo scarico, per evitare la fuoriuscita d’acqua. Una lampada UV battericida sul beccuccio di erogazione, garantisce la protezione da retro contaminazioni. Ogni macchina è a norma di legge per individui con disabilità ed è dotata di un impianto di illuminazione notturna a Led con basso consumo elettronico. Per un corretto utilizzo della casa dell’acqua, è preferibile con- S Giovanna Tettamanzi Foto di Giovanni Perotti La Festa dell’albero in città e nella nostra zona Un ciliegio e tanta musica alla scuola media Arcadia Messe a dimora 15 piantine all’elementare Jacopo Barozzi di Lucia Audia di Marco Armanini Presidente commissione Valorizzazione Aree Verdi e Agricoltura CdZ 5 Circolo Zanna Bianca di Legambiente Il 21 novembre in occasione della Giornata nazionale dell’albero, il Comune di Milano non ha voluto mancare all’appuntamento: l’occasione era ghiotta per incrementare di qualche unità le migliaia di alberi che in circa tre anni l’amministrazione ha fatto mettere a dimora. In nove scuole, una per ogni zona, un giovane tiglio è stato piantato dai bambini e dalle bambine dopo aver partecipato nella mattinata a un seminario tenuto, in ognuna delle scuole scelte, da esperti agronomi. La nostra Zona però ha voluto fare di più: nei giardini della scuola media a indirizzo musicale Arcadia, i ragazzi, insieme con i tecnici del verde, hanno piantato una ciliegio in onore del Maestro Abbado. Preside e insegnanti si sono impegnati, per il primo giorno di primavera, a organizzare un concerto e una cerimonia ufficiale per la dedica dell’albero al Maestro che ha investito molto sull’educazione e la sensibilità musicale dei ragazzi. Un primo assaggio di concerto è stato offerto dai ragazzi della scuola ai compagni, agli insegnanti e alle presidenti delle commissioni circoscrizionali per l’Educazione (Luisa Gerosa) e per la Valorizzazione del Verde e l’Agricoltura (Lucia Audia). Una mattina di festa che non solo corona, ma incita a raddoppiare gli sforzi perché la città diventi sempre più verde, perché i cittadini, piccoli e grandi, di Milano abbiano intorno a sé un numero di alberi sempre crescente. Il 26 e 27 novembre le bambine e i bambini delle seconde classi dell’elementare Barozzi hanno festeggiato l’albero mettendo a dimora 15 nuove piantine, tra queste: Crataegus Monogina J. (Biancospino), Prunus Padus L. (Pado o Ciliegio a grappolo), Cornus mas L (Corniolo), Cornus Sanguinea L. (Sanguinella). In ogni classe i volontari del Circolo Zanna Bianca di Legambiente hanno illustrato con una presentazione l’importanza degli alberi e della loro cura, nonché i criteri per il riconoscimento degli alberi. Ogni classe ha poi sperimentato nel giardino della scuola il riconoscimento delle specie presenti (tra cui Abete rosso, Tiglio, Sofora, Bagolaro, Albero di Giuda, Albicocco, Caco) apponendo appositi cartelli di riconoscimento. sumare il dosaggio prelevato, entro 48 ore, per impedire ai contenitori non sterilizzati di deteriorare nel tempo il loro contenuto. Dal primo marzo 2013 sono state inaugurate, grazie anche a Metropolitana Milanese, (società alla quale il Comune dal 2003 ha affidato il compito di gestire il servizio idrico integrato della città), sette case dell’acqua. Da marzo 2013 sono stati erogati 2.299.127 litri di acqua, di cui 941.768 naturale e 1.357.359 di gassata. Un successo che si traduce in un risparmio di 71.273 chilogrammi di C02 e oltre 1,5 milioni di bottiglie di plastica da un litro e mezzo (62 tonnellate di Pet, la plastica con cui sono fabbricati bottiglie e bicchieri). Giulia Bonacasa Calano gli incidenti in città Altri 10 autovelox in arrivo, ma il Viminale contesta i ritardi nella notifica delle multe a Polizia Locale ha annunciato un calo del 50% degli incidenti stradali a Milano. Nel dettaglio il numero di incidenti con feriti nel 2014 (dato al 25 settembre) è stato di 4.728, contro i 9.603 del 2013. Le persone che hanno riportato lesioni sono state 5.336, in notevole calo rispetto ai 12.535 dell’anno precedente. Calano anche gli incidenti mortali: 33 nel 2013 contro i 30 di quest’anno. Secondo l’Amministrazione comunale parte del merito di questi dati è da attribuire ai 7 autovelox, disposti in città nei viali L Famagosta ed Enrico Fermi, le vie di Chiesa Rossa, Missaglia, Palmanova e Parri e il cavalcavia del Ghisallo. Per questo il Comune ha previsto l’istallazione di 7 nuove telecamere, tra le probabili ubicazioni Fulvio Testi, via Novara e via Fermi. Intanto dal Viminale arriva una doccia fredda per il Comune. È stato infatti accolto il ricorso delle associazioni dei consumatori, che contestavano il calcolo dei 90 giorni di tempo massimo per la notifica dell’infrazione, non dal momento della foto degli auto- velox, ma dalla data in cui la Polizia locale raccoglieva i dati. È probabile a questo punto aspettarsi una pioggia di ricorsi al Giudice di Pace per le multe ritardatarie, anche se il Comune continua a rimanere sulle sue posizioni, basandosi sul primo comma dell’articolo 201 del Codice della strada, nella parte in cui non fa decorrere il termine per la notificazione “comunque dalla data in cui la pubblica amministrazione è posta in grado di provvedere alla loro identificazione”. LAVORI PUBBLICI Riqualificazione di piazzale Negrelli prevista per il 2015 Nel dicembre 2013 piazzale Negrelli è stata acquistata dal Comune di Milano che ha fin da subito stanziato i fondi per la riqualificazione dell’area che inizierà nel 2015, inserendo il progetto all’interno dei Piani Triennali delle Opere Pubbliche. Nella seduta del Consiglio di Zona 6 del 27 ottobre è stato sancito il progetto definitivo. Innanzitutto è prevista la realizzazione di una pista ciclabile lungo via Parenzo, che collegherà quella dell’Alzaia Naviglio Grande, al sistema dei parchi già esistente a sud della piazza e un collegamento diretto con il Parco delle Risaie. È stata preventivata anche la realizzazione di una superficie pavimentata in pietra, esclusivamente pedonale, nell’area compresa tra i binari del tram e la strada d’accesso ai box condominiali e uno spazio verde dotato di panchine e manufatti. I lavori si concretizzeranno con la realizzazione dell’area di sosta per autoveicoli, nello spazio compreso tra la strada d’accesso ai box condominiali e via Ernesto Rossi in attesa del trasferimento del mercato settimanale attualmente collocato in via Giussani. G. B. VIABILITÀ CITTADINA Realizzazione di parcheggi e aiuole in via Paul Valery Marco Armanini mentre “abbraccia” un albero, all’interno della scuola elementare Jacopo Barozzi. Paul Valery, è una piccola via della Zona 6 che collega via Simone Martini al parco situato tra le vie Curiel e Lope de Vega. Entro fine anno è prevista una piccola operazione di riqualifica del territorio che rientra all’interno delle “Opere di salvaguardia delle alberature nelle vie cittadine e loro eventuale sostituzione, con adeguamento degli spazi di piantagione”. Il progetto di ristrutturazione anticipa la rimozione delle radici degli alberi presenti, causa principale dei dislivelli nel territorio. Il tratto di via Valery che richiede maggiormente una sistemazione, è il parcheggio a lato della strada delimitato da una serie di alberi, dove le auto si dispongono a spina di pesce. L’intervento permetterà la realizzazione di un’aiuola a prato intorno all’attuale filare di alberi, per facilitare la viabilità del traffico. Punto focale della riqualifica, è la costruzione di una serie di parcheggi, in linea con i due marciapiedi. Il risultato finale garantirà finalmente una transitabilità in sicurezza e senza intralci dal marciapiede alla carreggiata. G.B. ANNO XVIII NUMERO 11 DICEMBRE 2014 7 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 8 ANNO XVIII NUMERO 11 DICEMBRE 2014 Ebook, libri su ordinazione, caffè letterari: le nuove frontiere dell’editoria «Scommettiamo «Il mercato digitale insieme sul vostro libro» crescerà ancora» Vado a prendere un libro… in caffetteria! Intervista a Saverio Paffumi, direttore editoriale di Freemedia Edizioni Intervista ad Antonio Tombolini, fondatore di Simplicissimus book farm dizioni FreeMedia” (edizionifreemedia-sc.com) è probabilmente l’ultimo nato fra quelli che potremmo definire “micro editori”, emanazione di una piccola cooperativa editoriale e giornalistica preesistente, Freemedia-sc, con sede nel Sud Milano. La genesi di queste microimprese è favorita se non determinata dalla possibilità di pubblicare in digitale, evitando i costi tipografici, della carta e della distribuzione. Il catalogo è piccolo ma in rapida crescita: tre titoli di narrativa, fra cui “I bimbi sono una bomba”, di Eleonora Mazzola, che ha suscitato grande discussione sul blog del Corriere della sera “La 27a ora”, una commedia teatrale da un’idea di Piero Mazzarella, le favole di Rosanna Benzi, con copertina disegnata da Sergio Staino; ora è in uscita “Imparo gli scacchi”, il manuale best seller di Adolivio Capece per la prima volta in digitale, per chi vuole iniziare o perfezionarsi in questo gioco. Già pronto per la pubblicazione “Babbo chef, grande cucina per piccoli uomini e piccole donne”, di Maria Vittoria Zambini, con prefazioni del professor Giorgio Calabrese e della psichiatra Federica Mormando. Di alcuni libri sono autori gli stessi soci della cooperativa. Saverio Paffumi, giornalista con alle spalle diversi libri pubblicati da editori classici, come Rusconi e Sperling & Kupfer, è il direttore editoriale di Freemedia: «Non siamo presuntuosi, siamo semplicemente convinti che grazie alla rete ci sia spazio anche per micro imprese editoriali, se non addirittura individuali o per cooperative di autori, che sul piano della distribuzione on line possono competere con soggetti ben più forti. Una competizione nemmeno immaginabile, in libreria. La condizione per vincere la scommessa, naturalmente, è avere l’idea giusta e saperla comunicare bene». ’avvento dell’ebook non è un fenomeno italiano, anzi l’Italia segue con qualche anno di ritardo gli sviluppi che in questo settore vedono le avanguardie negli Stati Uniti e in altri paesi europei. Per valutare meglio la portata di questa “rivoluzione” abbiamo rivolto qualche domanda ad Antonio Tombolini, fondatore e ceo di Simplicissimus Book Farm (www.simplicissimus.it), società che dal 2007 si occupa della pubblicazione di libri in formato elettronico fornendo anche consulenza a case editrici, per la conversione nei vari formati digitali, e in particolare in formato ePub e Kindle. Da “Vaniglia e Zenzero”, con LibriSottoCasa torna il Libraio di Largo Mahler “E Una strada in discesa, per chi ci prova? «Purtroppo no, il problema è che si spende poco, ma si guadagna poco perché le vendite sono ancora limitate, rispetto alla carta, e l’Iva resta al 22%, per ora, contro il 4% dei libri di carta. Tuttavia le sinergie fra siti o portali, social network ed ebook aprono un campo decisamente nuovo, tutto da esplorare. Magari non si guadagna direttamente dal libro digitale, ma dai contatti e dai “link”, in senso stretto e in senso metaforico, che nascono dal libro. Ed è un fatto che autori o editori fortemente motivati possono oggi arrivare a un libro vero e proprio, che “esiste” in quanto tale, investendo meno del costo di un Iphone, in termini di pubblicazione. Questo apre nuove prospettive di democrazia e indipendenza nel settore dell’editoria, credo si possa dire senza fare della retorica». Investendo meno del costo di un Iphone, diceva…voi fate pagare gli autori? «Essendo a mia volta un autore ho sempre guardato con sospetto chi specula sulla voglia di pubblicare, incassando i soldi di chi scrive. Però noi siamo una cooperativa di giornalisti freelance, senza capitali alle spalle, per adesso. Un micro editore, non un piccolo editore. Noi non pubblichiamo “qualsiasi cosa” ma solo libri che ci convincono. Inoltre facciamo con gli autori una sorta di patto d’impresa sul loro libro. Il problema è l’investimento iniziale, che deve coprire il lavoro di qualcuno che non è giusto far lavorare gratis per la gloria di autori ed editori. C’è chi fa l’editing, la correzione di bozze, l’impaginazione, la conversione del libro in formato compatibile con i principali lettori digitali e la promozione». E come funziona il patto? «Dipende, diciamo che può essere un abito su misura, secondo il tipo di libro e di autore. Faccio un esempio: se l’autore anticipa le spese, ci può essere una rinuncia della cooperativa agli utili fino al totale risarcimento di quanto investito dall’autore. Poi, una volta risarcito l’autore, si prosegue con i normali diritti d’autore». E se il libro non vende? «La scommessa è che venda. Rischiamo il lavoro, puntiamo esattamente come l’autore al successo del libro, quotiamo i servizi che citavo molto meno di quanto valgono. Altra alternativa è che l’editore anticipi quanto necessario per pubblicare, i soci della cooperativa investano per “confezionare” il libro e l’autore rinunci ai proventi in termini di diritti fino a una somma concordata. In nessuno dei due casi si specula sull’autore, gli si chiede di assumersi una parte di rischio, di scommettere insieme. C’è poi la convinzione di poter trovare, per certi libri, qualche soggetto disposto a sponsorizzare». Quindi chi ha libri nel cassetto può contattarvi? «Se condivide la nostra filosofia certamente, anzi deve. Ne parleremo insieme e decideremo il da farsi. Abbiamo una squadra di lettori che valutano i testi, specie nel caso della narrativa. Passato il vaglio si stabiliscono le strategie. Vorrei anche dire che stiamo cercando di rafforzare la parte commerciale, dato che noi siamo quasi tutti giornalisti e su quell’aspetto non abbiamo grande esperienza. Se c’è qualche professionista che vuole collaborare con la cooperativa… noi ci siamo». Elisa Paci L A che punto siamo con l’editoria digitale? L’ebook “sfonda” in Italia o resta ferma al palo? «Il mercato dell’ebook in Italia, come nel resto dell’Europa continentale, segue gli stessi sviluppi che ha avuto in area anglosassone (Usa + Uk) dove rappresenta ormai almeno il 30% del mercato del libro, con un ritardo di tre anni. Fino a pochi mesi fa ero da solo a fare questa lettura. Dall’aprile scorso la mia visione è confortata da quella di Russ Grandinetti, vice president di Amazon e capo del business Kindle: nell’intervista rilasciata durante l’International Journalism Festival di Perugia, Grandinetti ha esordito proprio con questa affermazione, dicendo che l’esperienza che stanno facendo è quella per cui in Europa sta succedendo “esattamente” quello che è successo negli Stati Uniti, con 3 anni (dice lui) di ritardo». Ci puoi fornire un po’ di cifre? «Se ne potrebbero fornire ormai tante, e approfitto per anticipare che come Simplicissimus, con una scelta che ritengo piuttosto unica fino ad oggi, stiamo preparando un dossier attraverso cui condivideremo con tutti i dati di vendita accumulati nel corso di 4 anni di attività di distribuzione, su una base estremamente significativa: Simplicissimus distribuisce ormai più del 40% dei titoli disponibili sul mercato. Rinviando quindi a quel dossier, che rilasceremo probabilmente prima di Natale, posso anticipare che la crescita in Italia è ancora a 3 cifre, e oscilla tra il 100 e il 150%. Un altro dato interessante è quello relativo ai prezzi: chi ha artificialmente mantenuto elevati i prezzi degli ebook è costretto ora ad abbassare rapidamente. Chi invece ha praticato fin dall’inizio una politica di prezzi ragionevoli, sta scoprendo che non c’è bisogno di “svendere” gli ebook, e che i lettori sono pronti a pagare cifre ragionevoli». Sarà il libro delle nuove generazioni? Ma le nuove generazioni leggeranno? «Se leggeranno dipende da noi: sta a noi creare un ambiente anche digitale favorevole alla lettura. Se ci lasceremo ubriacare sempre e solo da ciò che è solo immagine, animazione ecc... la lettura è seriamente a rischio. Se invece sapremo far transitare il libro, i testi e l’esperienza di lettura al mondo digitale, lavorando in modo da sfruttare i vantaggi del digitale sul cartaceo (minori costi di produzione e distribuzione, possibilità di navigazione intelligente e libera del testo, possibilità di audio abbinato al testo, ricerche, commenti condivisi ecc...), allora il libro e la lettura avranno un futuro probabilmente ancora più brillante». Quanto pesa l’Iva al 22%? Secondo te perché ci vuole tutto questo tempo per portarla al 4%? «Nonostante il recente (e benvenuto!) decreto del governo italiano che porta l’Iva ebook al 4%, temo che questo passaggio di fatto non vedrà la luce, per l’opposizione esercitata dall’Unione Europea, e che ha già bloccato analoghe iniziative da parte dei governi spagnolo e francese. Il tema è complesso e delicato, e temo che ci sia anche qualche editore che - magari un po’ di nascosto - rema contro, nel timore che un ulteriore abbassamento dei prezzi dell’ebook, e quindi dell’accesso ad essi da parte del consumatore, possa rappresentare una minaccia alle vendite del libro di carta. Senza comprendere che la crisi del cartaceo trova in se stessa le sue ragioni, a prescindere dal digitale, e che il digitale e l’ebook sono semmai, se ben gestiti, una possibile via d’uscita». L’ebook funziona (funzionerà) per tutte le categorie di libri, o più per alcune che per altre - quali? «Nel tempo funzionerà per tutte, ma non avviene e non avverrà contemporaneamente: tutto dipenderà dalla disponibilità o meno di formati standard, che consentano agli editori o autori di investire su un solo processo di produzione per coprire tutti i canali di vendita. Ancora oggi, invece, nel mondo dei periodici e della scolastica assistiamo ad una babele di strategie basate su piattaforme e formati proprietari che non dialogano tra loro, il contrario di quello che ci vorrebbe». L’ebook è il libro di carta su supporto digitale o sta rivoluzionando il concetto di libro? «È l’uno e l’altro. In una prima fase prevale la novità del supporto. Col tempo assisteremo all’impatto sempre più importante che il passaggio al digitale avrà sul contenuto - da un lato - ma soprattutto, io credo, sulle modalità di lettura di un testo». Giovanni Fontana interagire, Vaniglia e Zenzero è diventato una sorta di caffè letterario, lontanamente simile a quelli di epoca illuminista del 18° secolo che erano principalmente dei salotti privati di aristocratici dediti alla letteratura; più vicino alla vita frenetica di oggi, dove chi partecipa non sono letterati di professione ma persone comuni che vanno al bar la mattina per un caffè prima di scappare in ufficio, o studenti durante le ore di pausa. Gli impegni si susseguono, ma il tempo per un caffè, o per un cappuccio e brioche non ce lo toglie nessuno. E nell’arco di quelle due ore del giovedì mattina la clientela arriva, fa colaLuca Santini e la titolare di Vaniglia e Zenzero, Irene. zione e intanto passa alcuni minuti a discorrere di libri e let’era una volta la Libreria Largo Ma- teratura, poi esce e si dedica alle proprie hler e ora non c’è più. No, rettifi- attività quotidiane, arricchita da poche chiamo. C’era una volta la Libreria parole in più che girano nella mente e Largo Mahler e… c’è ancora! Infatti la suggeriscono idee per le prossime letture. Libreria c’è e si sente, c’è e si vive. Non Luca Santini tiene a sottolineare che la solo nei nostri cuori e nei nostri ricordi. sua attività è anche più varia e complessa: Ha solo cambiato dimensione. Eravamo «Vaniglia e Zenzero è un appuntamento abituati a localizzarla in un unico posto: fisso, ma poi la libreria si muove, le nostre sempre lì, in quell’angolo di marciapiede, attività sono tante, le programmo di volta con la sua panchina fuori dalla vetrina del in volta, partecipiamo anche a tante ininegozio… sapevamo dove trovarla. E ziative, spesso collegate con le scuole o con altri eventi». adesso? È dappertutto. Infatti non si presenta più come un nego- E non solo. Dal ruolo di “lettori” al ruolo zio tradizionale, con una sede fissa e pre- di “attori”, il passo è stato breve. E molto cisi orari di apertura, con scaffali di libri successo ha avuto l’iniziativa “Leggevamo tra cui scegliere, ma che eventualmente quattro libri al bar”, promossa dall’assopotrebbero non contenere ciò che davvero ciazione Vivere con Lentezza, un incontro si cerca; ora, il Libraio di Largo Mahler, il in cui alcuni lettori volontari si sono imnostro amico Luca Santini, ha avuto provvisati attori e hanno letto in pubblico un’idea brillante: quella di proporre una dei brani letterari di loro scelta. Un’espefigura nuova di libreria, più attiva e dina- rienza che ha suscitato grande partecipamica, anche più plasmabile e adattabile zione e che, visto il successo, alle richieste del pubblico. Per farlo si è probabilmente verrà ripetuta. ispirato alla figura delle biblioteche o li- Tante idee e tante iniziative, accolte con brerie itineranti, quelle che consistono in entusiasmo, che dimostrano una cosa: c’è un furgone pieno di libri che gira per le richiesta di quelle emozioni e sensazioni vie cittadine. Ma da questa idea è andato che solo la parola scritta può regalare. molto oltre, creando una vera attività cul- Non è del tutto vero che la cultura è in turale il cui fulcro o punto di incontro è crisi e che al suo posto hanno preso il sola caffetteria Vaniglia e Zenzero, di via pravvento il calcolo e l’informatica. La verità è che di cultura non si può fare a Tantardini 8. «Tutti i giovedì mattina, dalle 9 alle 11, io meno, nonostante tutto. In tempi di crisi, sono qui», ci spiega. «Ho allestito il mio in cui molte piccole librerie stanno chiubanchetto pieno di libri. Vengono le per- dendo, Luca Santini è riuscito a trovare il sone, io le consiglio, prendo le ordinazioni giusto connubio tra l’aspetto economico e di libri che consegnerò sempre qui il gio- quello culturale, creandosi una nicchia di vedì successivo, o che posso consegnare lettori convinti e appassionati che gli audove è loro più comodo, nel bar vicino a guriamo possa sempre più allargarsi. Nadia Mondi casa. È per questo che quando ho scelto il nome del logo di questa attività, ho voluto chiamarlo LibriSottoCasa. Inoltre è l’occasione per raccogliere i suggerimenti dei miei clienti, o dei clienti del bar». Il rapporto diretto, personale, con i lettori ha creato un senso di affiatamento e di Chi volesse conoscere gli spostamenti del Libraio compartecipazione per cui ne è nato un di Largo Mahler (così adesso si chiama ufficialgruppo, naturalmente aperto a tutti comente la libreria) può andare alla pagina di Faceloro che vogliano aggiungersi, desideroso book“Libreria Largo Mahler”e per prenotare i libri di allargare le proprie conoscenze lettepuò scrivere una mail o telefonare (libreria@larrarie. Punto di incontro, non solo per comgomahler.it; 02/87284543; 339/7840144). prare libri ma per conoscersi, parlare, C Per prenotare libri 9 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVIII NUMERO 11 DICEMBRE 2014 Iniziativa antifascista al quartiere Stadera Per lo striscione offensivo esposto nella manifestazione del 18 ottobre Teatro e canzoni nei cortili e nelle scuole Il CdZ5 sporge denuncia contro ignoti el mese di novembre il quartiere Stadera ha fatto da palcoscenico ad alcune iniziative teatrali che hanno permesso di richiamare la storia del quartiere e della zona sud Milano del Ventennio e del riscatto dal nazismo e dal fascismo a opera della Resistenza. L’occasione è stata la realizzazione di uno spettacolo teatrale “L’ora del Campari” da parte del Teatro Ringhiera. Grazie al contributo della Commissione Cultura e della presidenza del Consiglio di Zona lo spettacolo è stato rappresentato, seppure in forma ridotta, nei cortili di via Palmieri 10, il giorno 14 novembre, e in via Barrili 9, il 20 novembre. Alla organizzazione degli spettacoli nei cortili del quartiere gli abitanti hanno dato il loro contributo prestando la corrente elettrica, preparando e distribuendo tè caldo o vin brulè. In tutti e due gli spettacoli nei cortili si sono suonate e cantate canzoni dell’opposizione popolare e partigiane cantate dal musicista e cantante Mario Toffoli. Sabato 22 novembre “L’ora del Campari” è stata rappresentata nel salone teatrale della Scuola Elementare “Cesare Battisti” di via Palmieri di fronte a un centinaio di persone e grazie all’organizzazione del Comitato Genitori del Consiglio di Istituto della Scuola. Il titolo dell’opera “L’ora del Campari” prende spunto da una canzone che pubblicizzava l’aperitivo Campari nel periodo delle sanzioni economiche quando anche gli annunci commerciali erano parte della propaganda di regime. Il regista, Omar Nedjari, ha raccolto le testimonianze di alcuni abitanti del quartiere non più giovanissimi del periodo in cui l’Italia si trovava sotto il regime fascista. I loro racconti sono stati trasformati in uno spettacolo teatrale divertente ed emozionante, recitato dagli stessi non giovanissimi che hanno costituito una compagnia che si chiama “Gruppo Over 60”. N Lo spettacolo è stato promosso e portato direttamente nei cortili di Stadera, tra coloro che oggi abitano le stesse case abitate da partigiani, da famiglie operaie e antifasciste, dalla sezione Anpi del quartiere Stadera insieme ad altre associazioni come il Centro Culturale Conca Fallata, Rosso si Spera, il Banco del Tempo 4 corti e due partiti politici: il circolo Clapiz del Pd, il circolo Centopassi di Sel . L’iniziativa teatrale è nata con l’intento di far rivivere le testimonianze vere della gente semplice di quel periodo e a riaffermare quei valori di libertà imprescindibili per il vivere quotidiano nell’oggi e per le generazioni future. Il quartiere Stadera vede oggi la vergognosa presenza di una sede dei fascisti di Forza Nuova. Una formazione che si è resa responsabile in questi anni, in Italia e a Milano, di aggressioni razziste contro immigrati, gazzarre e provocazioni di stampo nostalgico che per la nostra Costituzione non potrebbero essere tollerate. La presenza della sede di Forza Nuova oltre che essere abusiva e incomprensibilmente tollerata dalla Aler, rappresenta un pericolo perché le loro posizioni di razzismo di ispirazione nazista si scontrano con il carattere multietnico e multiculturale del quartiere popolare di Stadera. Tanto più che nel passato il quartiere Stadera è stato protagonista generoso nella lotta contro la dittatura fascista e per la costruzione di una democrazia, dove non solo fosse garantito il diritto di parola e di voto, ma anche il diritto al lavoro e a una vita degna per i lavoratori. Ci auguriamo che la coscienza del carattere democratico e antifascista del nostro quartiere continui a crescere per cancellare l’ingiuria che la presenza di Forza Nuova porta al nostro popolare quartiere Stadera. Riccardo Casolo l 17 novembre scorso, il presidente del Consiglio di Zona 5 Aldo Ugliano, insieme a capigruppo della maggioranza di Centrosinistra Antonio Devoto, Roberto Repossi, Pasqualina Cirocco, Maurizio Croce e Michele Russi hanno sporto denuncia contro ignoti per il reato di vilipendio alla nazione. I fatti denunciati risalgono al 18 ottobre scorso, quando in occasione della manifestazione a Milano contro “l’invasione di clandestini” fu esposto un striscione con la frase “I-talia di merda”, con accanto il simbolo della Rosa camuna. In un passo della denuncia si legge “Appare assolutamente evidente come i comportamenti sopra descritti (l’esposizione in manifestazioni pubbliche di striscioni offensivi NdR) siano incontrovertibile manifestazione di disprezzo nei confronti della nazione italiana, intesa come comunità di cittadini, rappresentativa di un’unità etica e sociale”. La denuncia si chiude, citando una recente sentenza di condanna della Corte di Cassazione, nei confronti di un soggetto I che aveva proferito la frase «Italia paese di merda», ritenendo che “il diritto di manifestare il proprio pensiero in qualsiasi modo non può trascendere in offese grossolane e brutali, prive di alcuna correlazione con una critica obiettiva”. G. F. Contro l’ordinanza che limita gli orari delle sale slot Tar respinge i ricorsi contro il Comune Da fine mese, a seguito della sentenza del Tar del 20 novembre scorso, che respinge i ricorsi di quattro esercenti, torna in vigore l’ordinanza comunale con cui Palazzo Marino limita dalle ore 9 alle 13 e dalle 18 alle 23, le fasce orarie in cui si possono tenere aperte le sale scommesse e si può giocare, anche nei bar, con le slot machine. La sentenza del Tar accoglie la motivazione alla base del provvedimento comunale, che antepone gli interessi pubblici a quelli economici, ritenendo le «disposizioni [del Co- mune NdR] finalizzate a tutelare soggetti ritenuti maggiormente vulnerabili, per la giovane età o perché bisognosi di cure, a prevenire forme di gioco compulsivo, e ad evitare effetti pregiudizievoli per il contesto urbano e la quiete pubblica». A. B. Le modalità per i pass residenti sulle strisce blu Segue dalla prima Una volta ricevuto il pass il titolare può rivolgersi agli sportelli anagrafici per segnalare eventuali errori e per sostituirlo, indicando una targa di un diverso veicolo di cui è proprietario. Per l'auto aziendale, in leasing o in comodato l'emissione del pass non avviene in modo automatico: occorre recarsi presso qualsiasi sportello anagrafico con la documentazione indicata sul sito del comune (www.comune.milano.it/come fare/ per muoversi in e fuori città/sosta e parcheggi/ contrassegno di sosta per residenti e dimoranti). All’atto della richiesta verrà consegnato un pass provvisorio (della durata di sei mesi) e successivamente verrà recapitato a casa quello definitivo della durata di tre anni. Infine, quando l'Amministrazione dispone l'attivazione di un nuovo ambito di sosta regolamentata sul territorio cittadino – non sappiamo ancora quando questo avverrà nella nostra zona - si procede prima di tutto con la tracciatura della segnaletica orizzontale e verticale nella zona individuata. Per l'attivazione effettiva della regolamentazione della sosta occorre sempre attendere la pubblicazione delle relative ordinanze del Sindaco. Attualmente non è noto quali saranno gli orari di sosta a pagamento nelle strisce blu, ma è molto probabile che il Comune adotti la stessa politica utilizzata nelle altre zona periferiche cittadine, ovvero dalla prima mattina alle 13,30. Da ricordare, comunque, che il contrassegno non autorizza la sosta negli altri spazi riservati (disabili, caricoscarico,ecc.) e nelle ore e nei giorni nei quali si svolge la pulizia della strada. Claudio Muzzana 10 ANNO XVIII NUMERO 11 DICEMBRE 2014 La pagina dell’Associazione a cura del GRUPPO CULTURA E TEMPO LIBERO Appuntamento all’insegna dell’arte In gita, tra castelli e residenze signorili A gennaio la mostra di Van Gogh Il nostro programma per il 2015 l 31 gennaio 2015 alle 14.20 secondo appuntamento con l’arte dedicato a una delle mostre più importanti d’autunno: Van Gogh l’uomo e la terra. La mostra presenta una lettura dell’opera di Van Gogh del tutto inedita, focalizzata sulle tematiche del mondo agreste con opere provenienti dal Kröller Müller Museum di Otterlo, dal Van Gogh Museum di Amsterdam, e da collezioni private normalmente inaccessibili: un’occasione unica per approfondire, attraverso gli occhi dell’artista, il complesso rapporto tra l’essere umano e la natura che lo circonda. Incontro con la guida di Milanosud davanti all’ingresso principale di Palazzo Reale (Piazza Duomo). Quota soci € 18 per persona, incluso visita guidata, biglietto ingresso ridotto gruppi, microfonaggio e prenotazione obbligatoria. Quota non soci € 20 **La visita sarà effettuata al raggiungimento di minimo 20 partecipanti e per 25 persone al massimo. PRENOTAZIONI: entro il 18 Dicembre 2014. pochi giorni dalla fine dell’anno, l’Associazione Milanosud augura a tutti i Soci, ai Sostenitori e ai nuovi amici un Felice Anno Nuovo ricco di serenità e di bei momenti da condividere con amici e familiari. Vogliamo ringraziare tutti i “viaggiatori” che hanno partecipato alle nostre visite, alle gite e ai weekend, sperando che si siano divertiti come noi a scoprire luoghi ancora sconosciuti del nostro Paese. I A Ma noi non ci fermiamo! Eccoci pronti con le nuove proposte per l’anno 2015. Daremo il benvenuto alla primavera proprio sabato 21 Marzo con una gita nel Piacentino: visiteremo Piacenza, la porta dell’Emilia, accompagnati da un guida locale che ci condurrà nel centro della città. Partendo da Piazza Cittadella, con Palazzo Farnese, ci si incammina verso Piazza Cavalli, il cuore di Piacenza, dove si ammirano il Palazzo gotico e i monumenti equestri Farnese. Passeggiata nelle strade dello shopping cittadino fino a Piazza Duomo dove affaccia la Cattedrale romanica. Nel pomeriggio ci recheremo a 20 km a sud della città nell’incantevole borgo di Rivalta, per il pranzo e la visita al Castello. Campagna di adesione 2014/2015 #!! #% '#% #" "# ! !%!# !%!# % # " # #" ) #" ! ! !! # % ! $ #' % ' !#%! ! ( $ %' #! % La seconda gita si effettuerà sabato 13 Giugno in Piemonte alla scoperta di uno dei più preziosi Beni del FAI, il castello della Manta e alla cittadina di Saluzzo. La splendida corona delle Alpi Cozie, dominata dal massiccio del Monviso, fa da cornice a questo grande Castello, per oltre quattrocento anni proprietà della potente dinastia dei Saluzzo della Manta. L’aspetto attuale rispecchia la graduale metamorfosi del castello medievale in dimora signorile. All’interno, il Salone Baronale custodisce una delle più stupefacenti testimonianze dell’arte gotica internazionale: un ciclo di affreschi ispirato al poema cavalleresco Le chevalier errant, raffigurante la straordinaria sequenza de “I Prodi e le Eroine”. Dopo pranzo si visiterà la città di Saluzzo, dal XII al XVI secolo capitale di un potente marchesato, oggi affascinante città che ha saputo mantenere le caratteristiche della sua epoca nella sua struttura urbanistica e nell’architettura dei suoi edifici. Il nostro consueto week-end avrà luogo dal 5 all’ 8 Dicembre 2015, durante il ponte di Sant’Ambrogio e a breve vi diremo quale sarà la meta del viaggio che durerà ben 4 giorni! Non perdetevi perciò i prossimi numeri del giornale e lo scoprirete! Rossella ed Emilia vi augurano un Felice Anno Nuovo Le convenzioni di Milanosud Ambulatorio Medico Dentistico Via Lassalle, 5 (Citof. 542) - Milano sconto 10% Arredamenti Sala Via Volvinio 8 - Milano Carrozzeria Moro Via Lodovico il Moro 59/61 - Milano sconto 10% su manodopera Celi@chia - Food Prodotti dietetici IN Via Brioschi, 33 - Milano sconto del 10% Centro Asteria Ass. Polisp. Dilettantistica P.zza F. Carrara 17.1 - Milano sconto 5% Centro Euroacustic Via Lagrange, 13 - Milano sconto 25% Centro studi Yoga Via Confalonieri, 26 Milano $ !% # " % (! &#! %#& # Il castello di Rivalta è uno dei pochi in Europa con attorno un borgo rimasto in gran parte intatto e ancora oggi è abitualmente abitato dalla famiglia dei CONTI Zanardi Landi, ramo della famiglia Landi che ne è proprietaria dalla fine del 1.200. È una sontuosa residenza signorile, circondata da un magnifico parco e annovera tra gli ospiti abituali i componenti della famiglia reale d'Inghilterra e si preannuncia con il profilo inconfondibile ed unico di uno svettante "torresino". ! ! ( "" # !# !# #!% $ '$ $$ ! " %! ! % " # (! $#&& &&#% ' && % ! 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A volte per ottenere giustizia è necessario opporsi alle leggi in nome del comandamento morale (o legge divina o diritto naturale), come insegna la coraggiosa sfida di Antigone, raccontata da Sofocle in una delle più famose tragedie dell’antichità: Antigone che subisce la condanna del re per aver violato la legge terrena in nome dell’umana pietà per il fratello morto. Diritto naturale e diritto positivo. Quando gli uomini chiamati ad applicare le leggi non riescono a conciliare diritto naturale e diritto positivo, o peggio fanno naufragare il primo fra gli scogli del secondo, lo stato di diritto vacilla. E può crollare. È quanto, purtroppo, sta rischiando di avvenire in Italia. Mettiamo in rapida sequenza alcune note e recenti vicende giudiziarie. Scelte con l’unico criterio della loro risonanza e dell’opporre soggetti deboli a soggetti forti. L’ingiustizia distrugge la libertà. Qual è il senso del verdetto della Cassazione nel processo Eternit, al di là della pania di tecnicismi? Che per l’uccisione dolosa di migliaia di persone (per le morti già avvenute e per quelle che con macabra certezza verranno) non ci sono rei, non ci sono pene. Questo è il succo. «È l’ingiustizia che distrugge la libertà», scriveva un pensatore cristiano liberale, Lamennais, che si è molto interrogato sul rapporto fra fede e società. Il processo Eternit si porta via, oltre a uno strascico di morti, anche la speranza della libertà, perché l’ingiustizia l’ha massacrata. La morte non conosce prescrizione. Chi è il beneficiario di questo impressionante verdetto? La Thyssen, una grande impresa straniera, una di quelle di cui si invocano investimenti. Non è stata assolta, la Thyssen. Ma il favore di cui gode con la prescrizione, ha esattamente lo stesso sapore dell’assoluzione. Una terribile vignetta di Vauro, nei giorni scorsi, mostrava la morte che, nella sua immagine classica, con mantello e cappuccio nero e la falce sulle spalle, diceva: «Non conosco prescrizione». Forse per questo la Thyssen, ancora lei, può ulteriormente sperare nei tempi e nei modi della giustizia italiana. Quanto meno nella Cassazione. Nello stabilimento Thyssen di Torino, nel 2007 furono arsi vivi sette operai. Poco più di tre anni dopo, nell’aprile 2011, i dirigenti furono condannati a pene discretamente severe. Ma in Appello, due anni più tardi – il tempo passa e la memoria si infiacchisce, spegnendo l’indignazione –, le pene furono dimezzate, perché l’omicidio venne derubricato da volontario a colposo. E non è finita. La Cassazione, nell’aprile di quest’anno, ha ordinato un nuovo processo di Appello per ridefinire le pene: che comunque «non potranno essere aumentate». Temo di intuire come finirà. Il tempo passa. Lo schema sembra chiaro. La giustizia italiana si articola in tre gradi di giudizio, che è il massimo dei garantismi, ma anche della longevità processuale. Generalmente in primo grado, a ridosso di un fatto clamoroso e con l’opinione pubblica ancora eccitata, si usa una mano non dico pesante, ma rigorosa. Passa il tempo e in appello (secondo grado) avviene una rilet- tura dei fatti e una attenuazione delle pene. Se non basta, c’è sempre la Cassazione, alla quale approdano vertenze giudiziarie ormai stinte o in odore di prescrizione. Si veda il caso Cucchi. Morto di botte e di inedia in un ospedale. Chi è stato? Si indaga, le responsabilità sono molteplici, forse non è facile definirle. Ma la colpa c’è. E nei primi due gradi di giudizio, la magistratura irroga pene abbastanza severe. Poi si va in Cassazione e improvvisamente le responsabilità dell’omicidio si perdono. Sono stati i carabinieri? I medici? I poliziotti? Gli infermieri? Mah. Nel dubbio, tutti assolti. Che abbia ragione quel dirigente sindacale della polizia che ci ha spiegato che chi conduce una vita sregolata, tutto sommato se l’è cercata? Coppi, un uomo solo al comando. No. I guai della giustizia non si risolvono con le prescrizioni (dalla cupa stagione che li ha generati forse stiamo uscendo, ma gli effetti si pagano ancora) né si eliminano lungo snervanti percorsi procedurali, nei quali chi ha soldi e tempo finisce sempre col prevalere. Dalla parte dei potenti ci stanno uno sconfinato reticolo garantista di leggi e norme e codicilli che consentono tempi lunghissimi, nonché una robustissima capacità di assistenza legale. Non sarà un caso che in tutte le vicende richiamate, a difesa dei forti ci fosse il più stimato penalista d’Italia, l’avvocato Franco Coppi (quello stesso che è riuscito a far assolvere in appello Berlusconi dall’accusa di prostituzione minorile e di concussione: non era facile!): un luminare, non c’è dubbio. E i luminari scelgono sempre, per vocazione, di tutelare gli imputati importanti. I pezzenti non danno soddisfazione. E forse non sono solvibili. La memoria e gli interessi. È tutta colpa dei magistrati? No, ma mettiamo insieme questi quattro elementi. 1) Una legislazione sovrabbondante e farraginosa, che fornisce una vastissima gamma di vie di fuga, di ritardo, di rinvio, di elusione a chi dispone di mezzi. 2) L’abilità di poderosi collegi difensivi nell’uso di ogni possibile strumento dilatorio o cavillatorio. 3) La naturale tendenza della magistratura “anziana” a prendere le distanze da una visione “giustizialista” (che non esiste, ma è intesa come una minaccia dai vestali dell’Ordine). 4) Il fattore tempo: quando un caso giudiziario fa clamore, provoca emozione popolare, la magistratura sembra assecondare la richiesta di giustizia. Poi passano gli anni e, grado dopo grado, la “giustizia” si addolcisce. La memoria è meno tenace degli interessi. La prima è labile e tende a spegnersi dopo il clamore iniziale; i secondi sono permanenti. Può sembrare facile demagogia ripetere “forti coi deboli e deboli coi forti”, ma dopo il processo Eternit non mi viene in mente altro. Il girone infernale. Ma se la magistratura oggi funziona in questo modo, lo dobbiamo anche a un ventennio di feroci bastonature mediatiche ai giudici. Ininterrotte campagne di dileggio e di disprezzo, che procedevano parallelamente ad un’opera legislativa di depenalizzazioni, condoni, prescrizioni, ad esclusivo vantaggio dei potenti, hanno contribuito ad ammansire o comunque disarmare la magistratura, screditandola in modo indifferenziato e rappresentandola come una sorta di protervo e politicizzato sinedrio di implacabili persecutori, di fronte ai quali qualunque procedimento giudiziario era il “girone infernale” (copyright di Berlusconi) che annichiliva la persona (il povero imputato). La cronaca ci dimostra come a sfangarla sono sempre i potenti e a finire nel girone infernale sono le vittime dell’Eternit. Piero Pantucci La testimonianza di una casalese, dopo la sentenza della Cassazione che prescrive il reato Eternit: una comunità segnata, che non s’arrende uando mi sono trasferita a Casale Di questi risultati, a Casale si è sempre Monferrato, lasciando Milano, non parlato con orgoglio. sapevo quasi nulla dell’amianto, se La cittadinanza, su questi temi, è stata non associarlo istintivamente a uno di spaccata una sola volta. Fu quando, nel quei segnali di pericolo delle sostanze ve- 2012, gli imputati offrirono 18 milioni di lenose. Beh, in effetti ne sapevo già abba- euro al Comune per ottenere il ritiro della stanza, ma ignoravo completamente costituzione di parte civile al processo. l’esistenza della Eternit a Casale Monfer- L’ex sindaco, Giorgio Demezzi, mostrò la rato. Eppure Eternit è stato il più grande propria fiacchezza morale, perché si disse stabilimento di manufatti in cemento- da interessato alla proposta e agì di conamianto d’Europa, con varie sedi in Italia e abbattuto nel 2005 a Casale, la sede più grande. Questa fabbrica identifica il territorio molto più di quanto i casalesi vorrebbero, forse, e restituisce, attraverso le accidentate vicende giudiziarie e le sofferenze dei tanti “malati da polverino”, un senso di comunità e fratellanza che Foto da: www.alessandrianews.it – in questi giorni – comseguenza. Probabilmente questa posimuove me e commuove tutti. Immaginate decine di pullman che par- zione è stata una delle ragioni per cui, tono all’alba da Casale, una cittadina con dopo un solo mandato, nella scorsa priun bel centro storico ma ancora poco va- mavera, quel sindaco non è stato rieletto. lorizzata nel suo allungarsi verso la col- Ma la cittadinanza si è scoperta unita, lina, carichi di cittadini che assistono molto più di quanto non lo sia di solito, attenti, rinfrancati e fiduciosi alle dopo la sentenza della Cassazione del 19 udienze. Una dopo l’altra. Scambiando ap- novembre, una sentenza vergognosa che punti, pareri, immagini, tenendo viva l’at- ha scioccato, letteralmente, l’amministratenzione con pubblicazioni cartacee e zione, i medici e i legali, l’Afeva, l’Associainformatiche. Sempre presenti. E questo zione Familiari Vittime dell’Amianto, e per tutto il corso del processo tutti i casalesi, feriti negli affetti e umiliati intentato contro Stephan nell’attaccamento alla propria, oltraggiata Schmidheiny, ex presidente del consiglio terra. di amministrazione, e Louis De Cartier de Dopo la sentenza dei giorni scorsi, ci sono Marchienne, direttore dell’azienda negli state iniziative spontanee: assemblea anni sessanta (morto nel 2013 a 92 pubblica, fiaccolata, raduni, sostegno anni). E immaginate la commozione, im- delle squadre sportive, proclamazione del mortalata da bellissime fotografie, du- lutto cittadino con campane a morto, rante la lettura della sentenza nel drappi neri esposti in piazza Mazzini, la Tribunale di Torino, che condannò in piazza centrale. Sono vibrate le parole di primo grado, Il 13 febbraio 2012, De Car- Bruno Pesce, il sindacalista della Cgil che, tier e Schmidheiny a 16 anni (poi aumen- con Nicola Pondrano, ha seguito con pastati a 18) di reclusione per “disastro sione e spirito di abnegazione tutta la viprocessuale. Un uomo ambientale doloso permanente” e per cenda “omissione volontaria di cautele antinfor- straordinario, sì, posso dirlo, che ogni tunistiche”, obbligandoli a risarcire circa giorno lotta, informa e infonde fiducia, 3.000 parti civili (poi in parte prescritti). anche nella magistratura, nonostante il Q AMBULATORIO MEDICO DENTISTICO S.A.S via F. Lassalle n. 5 - citofono 542 (angolo via Medeghino MM2 Abbiategrasso) 20142 MILANO tel. 0289502680 - cell. 339 56 44 710 [email protected] Direttore Sanitario Dott. Giovanni Pio Grampa Fino al 15 dicembre 2014 PULIZIA DENTALE E LUCIDATURA € 60 igiene orale e sbiancamento conservativa - endodonzia - parodontologia odontoiatria infantile ortodonzia pediatrica e adulta anche con tecnica di allineatori sequenziali invisibili protesi fissa e mobile con nuovo materiale biocompatibile senza ganci metallici chirurgia - implantologia agopuntura - riabilitazione neuromotoria fisioterapia - osteopatia medico chirurgo specializzato in estetica e problematiche della pelle colpo subito. E sono vibrate le parole del sindaco, Titti Palazzetti, che – ricordando quella ignominiosa trattativa tra gli imputati e l’amministrazione, quella sorta di compravendita tra migliaia di vite spezzate e una manciata di denaro sporco – ha dichiarato «Ma chi pensava di trovare, Schmidheiny? Dei pezzenti pronti a ritirarsi per poche briciole rispetto al suo immenso patrimonio e rispetto al valore della bonifica, che è di almeno centomila euro?». E infine, hanno dato nuova forza le parole di Romana Blosotti Pavesi, la Romana, un esempio edificante, una donna ultraottantenne, simbolo del dolore e della dignità di questa battaglia: lei per amianto ha vissuto cinque lutti familiari, tra cui il marito (che lavorava alla Eternit) e la figlia. Ed è lì, ancora a crederci e a ricordare che quello che è stato fatto fin qui, sfidare a piccoli passi, un colosso economico, è straordinario, e non andrà perso. Ecco, a Casale si muore di mesotelioma più che di altre malattie. Cinquanta vittime solo quest’anno, per una popolazione di 34.000 abitanti. Quasi tutti i casalesi hanno almeno un parente o un amico morto per quel polverino che si insinua nei polmoni e che, con una latenza anche ventennale, inesorabilmente uccide. Io mi sono commossa in questi giorni, commossa sul serio. Ho cercato di immedesimarmi nello scoramento dei familiari delle vittime, persone decedute anche ieri, ben oltre l’”evento” produttivo in fabbrica, come ha inteso la sentenza della Cassazione accogliendo la richiesta di prescrizione. Ben oltre. E mi sono commossa perché ho visto una comunità unita in una storia triste ma anche gloriosa, che negli anni identificherà questa provincia italiana, più di tanti vini, più dei krumiri, più delle caserme che ormai non ci sono più. E pazienza se in tanti, ancora, considerano, il mesotelioma e l’asbestosi due tumori come ce ne sono tanti. Non è così. Laura Pantucci 12 12 !$& !$& ANNO ANNOXVIII XVIII NUMERO NUMERO11 11DICEMBRE DICEMBRE2014 2014 Emily Dickinson EmilyDickinson Il giovane favoloso di Mario Martone I nuovi padroni dell’Universo “Mi “Mitrasferii trasferiiaaSan SanFrancisco Francisconel nel2000 2000per pervivere viverenel nel cuore cuoredella dellaSilicon SiliconValley Valleylalaprima primarivoluzione rivoluzionedidiInterInternet net––scrive scriveFederico FedericoRampini Rampininella nellasua suaintroduzione introduzioneaa “Rete Padrona”-- CiCitorno tornooggi oggida daNew NewYork Yorkeeho holeleverver“RetePadrona” tigini, tigini,eeun unsenso sensod’inquietudine. d’inquietudine.La Lavelocità velocitàdel delcamcambiamento biamento digitale digitale èè stata stata superiore superiore aa quello quello che che cici aspettavamo e ormai la Rete penetra ogni angolo aspettavamo e ormai la Rete penetra ogni angolodella della nostra nostravita: vita:ilillavoro, lavoro,ililtempo tempolibero, libero,l’organizzazione l’organizzazionedel del dibattito dibattitopolitico politicoeedella dellaprotesta protestasociale, sociale,perfino perfinolelenonostre strerelazioni relazionieei inostri nostriaffetti. affetti.Ma MalalaRete Retepadrona padronaha ha gettato la maschera. La sua realtà quotidiana gettato la maschera. La sua realtà quotidianaèèmolto molto diversa diversadalle dallevisioni visionidegli degliidealisti idealistilibertari libertariche cheprogetprogettavano tavanoun unnuovo nuovomondo mondodidisapere sapereeedidiopportunità opportunitàalla alla portata tutti.IInuovi nuoviPadroni Padronidell’Universo dell’Universosisichiachiaportatadiditutti. mano manoApple AppleeeGoogle, Google,Facebook, Facebook,Amazon AmazoneeTwitter. Twitter.AlAl loro lorofianco, fianco,lalaNational NationalSecurity SecurityAgency, Agency,ililGrande GrandeFraFratello tellodell’era dell’eradigitale. digitale.EEpoi poii iregimi regimiautoritari, autoritari,dalla dallaCina Cina alla allaRussia, Russia,che chehanno hannoimparato imparatoaapadroneggiare padroneggiareaaloro loro volta le tecnologie e ormai manipolano volta le tecnologie e ormai manipolanolalanatura naturastessa stessa didiInternet. Internet.Sia Siachiaro chiaro––scrive scriveRampini Rampini--guai guaiaadisprezdisprezzare zarei ibenefici beneficiaacui cuicicisiamo siamoassuefatti, assuefatti,nessuno nessunodidinoi noi vorrebbe vorrebbeveramente veramentetornare tornareindietro. indietro.Ma Maililtecno-totatecno-totalitarismo cheavanza avanzanon nonèèneutro neutroné néinnocente. innocente.Con Con litarismoche questo questolibro libroviviporto portocon conme menella nellaRete RetePaPadrona drona--prosegue proseguel’autore l’autore--ÈÈun unviaggio viaggionel nel tempo, tempo,per perconfrontare confrontarelelesperanze speranzeeei iproprogetti gettipiù piùgenerosi generosididiun unventennio ventenniofa, fa,con conlele priorità prioritàreali realiche cheplasmano plasmanooggi oggiililmondo mondo delle delletecnologie. tecnologie.ÈÈun unviaggio viaggionei neiluoghi luoghiee nei neipaesaggi paesaggidella dellaCalifornia Californiadove doveho hovissuto vissuto aalungo, lungo,che cheritrovo ritrovosempre sempreaffascinanti, affascinanti,ma ma ininpreda predaaauna unaferoce ferocedivaricazione divaricazionetra tralele élite élitedigitali digitalieeililresto restodella dellasocietà. società.ÈÈun un viaggio viaggiotra trai ipersonaggi personaggiche chehanno hannosegnato segnato quest’epoca, quest’epoca,da daBill BillGates GatesaaSteve SteveJobs, Jobs,aaMark MarkZuckerZuckerberg, berg,eetanti tantialtri altriprofeti profetieevisionari visionarimeno menonoti, noti,che chegià già stanno progettando le nuove fasi dell’innovazione”. stanno progettando le nuove fasi dell’innovazione”. Ecco, volutamenteho horiportato riportatolelestesse stesseparole paroleche chel’aul’auEcco,volutamente tore toreha hascritto scrittonella nellasua sualunga lungaintroduzione, introduzione,per perpoter poter cogliere coglieretutto tuttololospirito spiritoeel’emozione l’emozioneche chetrasmette trasmetteaiailetlettori dal suo osservatorio privilegiato tra tori dal suo osservatorio privilegiato traSan SanFrancisco, Francisco, Silicon SiliconValley ValleyeeNew NewYork. York.Nelle Nelle280 280pagine paginedel dellibro libroegli egli racconta raccontaun unmondo mondoquasi quasisconosciuto sconosciutoagli agliutenti utentidella della Rete. Rete.Un Unmondo mondoinincui cuihanno hannoaccesso accessosegreto segretosolo solopochi. pochi. Un monopolio dell’informazione, dei consumi, Un monopolio dell’informazione, dei consumi,degli degliusi usi eecostumi. costumi.Rampini Rampinifafanotare notarecome comelalaRete Reteabbia abbiacamcambiato biatoililpaesaggio, paesaggio,i inostri nostrilinguaggi, linguaggi,i inostri nostriatteggiaatteggiamenti, senza che che cici sisi rendesse rendesse conto conto della della menti, senza trasformazione, trasformazione,che cheèèinincontinua continuaevoluzione. evoluzione.CiCifafainintravedere travedereciò ciòche chenon nonsiamo siamopiù piùiningrado gradodidinotare, notare,asassuefatti suefattieestraniati straniatidalla dalla“connessione “connessioneininrete” rete”continua. continua. Un Uncambiamento cambiamentoche chenon nonha hasconvolto sconvoltosolo soloSilicon SiliconValValley, ley,luogo luogoda dacui cuièèpartita partitalalarivoluzione rivoluzioneInternet, Internet,ma masisi èèradicato radicatoinintutto tuttoililPianeta. Pianeta.Siamo Siamosicuri sicuriche chelalarivolurivoluzione zionedigitale digitaleciciabbia abbiaresi resipiù piùliberi? liberi?OOabbiamo abbiamonuovi nuovi padroni padronieenon nonce cene nesiamo siamoneanche neancheaccorti? accorti?Capire Capire quello chesta stadiventando diventandolalaRete Reteèèormai ormaiindispensabile indispensabile quelloche per percogliere coglierelalavera veranatura naturadel delcapicapitalismo talismocontemporaneo. contemporaneo.Imparare Imparareaa riconoscere riconoscere chi chi sono sono “i“i nuovi nuovi PaPadroni dell’Universo” è una droni dell’Universo” è unaforma formadidi difesa. difesa. Lea LeaMiniutti Miniutti Federico FedericoRampini Rampini Rete Retepadrona padrona IlIlvolto voltooscuro oscurodella dellarivoluzione rivoluzionedidigitale gitale Feltrinelli, Feltrinelli,pp. pp.280; 280;euro euro18. 18. Premiata Premiatauna unarealtà realtàsportiva sportivamolto moltoimportante importanteper perlalaZona Zona55 Stella d’Argento all’Associazione Olympic Team Basket didiBruno CarraroeeililCentro CentroG.G.Puecher Puecherdella dellaProvincia ProvinciadidiMilano, Milano, BrunoOrecchio Orecchio Carraro Presidente PresidenteOlympic OlympicTeam Team All’Associazione Sportiva Dilettantistica Olympic All’Associazione Sportiva Dilettantistica OlympicTeam Team Basket, Basket,società societàfondata fondatanel nel1975 1975da daun ungruppo gruppodidigenitori genitori amanti amantididiquesto questobellissimo bellissimosport, sport,era erastata stataconferita conferitalala Stella StelladidiBronzo BronzoalalMerito MeritoSportivo Sportivonel nel2005, 2005,eequequest’anno st’announa unaseconda secondaOnorificenza OnorificenzaalalMerito MeritoSportivo Sportivocon con lalaStella Stellad’Argento d’Argento2013 2013dal dalpresidente presidentedel delConi ConiGiovanni Giovanni Malagò. Malagò.Riconoscimenti Riconoscimenticonquistati conquistatidall’Olympic dall’OlympicTeam Team per perlelebenemerenze benemerenzeacquisite acquisitedal dalsodalizio sodalizioinintanti tantianni anni didiattività. attività.L’onorificenza L’onorificenzaattribuitaci attribuitacididifronte frontealalmondo mondo sportivo sportivopremia premiai imeriti meritidegli degliatleti, atleti,dei deitecnici tecnicieedei deididirigenti rigentidella dellasocietà societàper perililcontributo contributoofferto offertoalla allacrescita crescita eeall’affermazione all’affermazionedello dellosport sportitaliano. italiano.Questo Questomerito meritoriricevuto dall’Olympic Team è importante per la cevuto dall’Olympic Team è importante per lanostra nostra Zona Zona5:5:da datanti tantianni anni(saranno (saranno40 40nel nel2015) 2015)Olympic Olympic Team Teamsvolge svolgeattività attivitàpresso pressoi icentri centrisportivi sportiviComunale Comunale eeha hacontribuito contribuitopositivamente positivamentealla allacrescita crescitaeealla allasociasocializzazione di tanti ragazzi e ragazze. L’Olympic Team lizzazione di tanti ragazzi e ragazze. L’Olympic Teamrinringrazia graziaililConi ConieeFip FipdidiMilano, Milano,ililpresidente presidentedel delConsiglio Consiglio didiZona Zona55Aldo AldoUgliano Uglianoeeililpresidente presidentedella dellaCommissione Commissione Sport SportRoberto RobertoRepossi, Repossi,inoltre inoltrePasquale PasqualeDe DePalo, Palo,FedeFederico Porciani, Barbara Crespi e Carolina Battistotti. rico Porciani, Barbara Crespi e Carolina Battistotti. Un Unulteriore ulterioreringraziamento ringraziamentova vaaiaipresidenti, presidenti,consiglieri consiglieri eeamministrativi amministrativiche cheininpassato passatohanno hannocreduto credutoeecontricontribuito buitoaiainostri nostrisuccessi. successi.Inoltre Inoltrenon nonnascondo nascondolalamia mia gioia gioiapersonale personalecome comedirigente dirigentesportivo sportivodidiricevere riceveredalle dalle mani manidel delpresidente presidentedel delConi ConiGiovanni GiovanniMalagò Malagòquesta questa onorificenza onorificenzaconferendomi conferendomilalaMedaglia MedagliadidiBronzo Bronzoper per Merito MeritoSportivo Sportivo2013. 2013.Un Unpensiero pensieroeeun unringraziamento ringraziamento vanno vannoanche ancheaatutti tuttii igenitori genitoridei deibambini bambinidel delMinibaMinibasket, sket,delle dellesquadre squadregiovanili giovanilieealle allesquadre squadreSenior, Senior,oltre oltre aiaidirigenti dirigentiaccompagnatori, accompagnatori,allenatori allenatorieeistruttori. istruttori. Mario MarioMartone Martonefirma firmaililsuo suoultimo ultimolunlungometraggio, gometraggio,IlIlgiovane giovanefavoloso, favoloso,biobiografia grafiadidiuno unodei deimassimi massimiesponenti esponenti della della letteratura letteratura italiana: italiana: Giacomo Giacomo Leopardi. Leopardi. IlIlregista registasisilancia lanciaininquest'ardua quest'arduaimimpresa presaeelolofafacon conun' un'eleganza eleganzad'intento d'intento non nonda dapoco. poco.L'obiettivo, L'obiettivo,più piùche cheriuriuscito scitodidiavvicinare avvicinarelolospettatore spettatoreaaquequesta sta personalità personalità tanto tanto discussa, discussa, èè da da attribuire attribuireanche ancheall'eccellente all'eccellenteinterinterpretazione pretazionedel delprotagonista, protagonista,affidata affidataalall'ormai l'ormaisvezzato svezzatoElio ElioGermano, Germano,che chesisi dimostra dimostraperfettamente perfettamenteall'altezza all'altezzaeedà dà una straordinariaprova provadidisé. sé. unastraordinaria L'attore L'attoresisicala calaininquesta questadifficile difficileparte parteininmodo modocoincoinvolto, volto,coinvolgente coinvolgenteeeconvincente convincentetale taleda darendere renderefafamiliare miliareee“amico” “amico”ililpoeta. poeta. Con Conuna unaforte fortecaratterizzazione caratterizzazioneeeun’ un’espressività espressivitànonotevole ti fa amare l'autore infondendogli tevole ti fa amare l'autore infondendogliuna unanotevole notevole carica caricaemotiva. emotiva.Martone, Martone,ben benconsapevole consapevoledella dellabrabravura vuradidiGermano, Germano,seseutilizza utilizzadiverse diversesituazioni situazioniper perririchiamare chiamare ee citare citare i i testi testi del del poeta poeta (evidenti (evidenti i i riferimenti adAmore Amoreeemorte, morte,IlIlpassero passerosolitario solitarioee riferimentiad altri), altri),decide decideanche anchedidifar farrecitare recitareall'attore all'attorealcune alcune poesie poesieeefra fraqueste questenon noncasuale casualelalascelta sceltadidifargli fargliininterpretare terpretareleletre trepoesie poesiecardine cardinedel delsuo suopercorso percorsopoepoetico: tico: La La sera sera del del dìdì didi festa, festa, La La quiete quiete dopo dopo lala tempesta tempestaper perterminare terminaremeravigliosamente meravigliosamenteililfilm film con conLa Laginestra. ginestra.Germano Germanocicioffre offreuna unalettura letturadelle delle opere opereemozionante. emozionante. IlIlfilm, film,che chesisiapre aprecon conimmagini immaginididimomenti momentiludici, ludici, alternate momentididiintenso intensostudio studiodei deitre trefratelli fratelli alternateaamomenti Leopardi Leopardinella nellafornita fornitabiblioteca bibliotecadel delpadre, padre,conte conteMoMonaldo, naldo,ciciintroduce introducenella nellagrande grandevilla villadidiRecanati. Recanati.Ed Ed èèqui quiche chesisisvolgerà svolgeràtutta tuttalalaprima primaparte partedel delfilm. film.Fin Fin da dasubito subitoviene vienedescritto descrittoililrapporto rapportoche cheililLeopardi Leopardi ha hacol colpadre padre(pervasivo (pervasivoeegeloso) geloso)eecon conlalamadre madre(as(assente senteeecattolica, cattolica, come comesisiconveniva convenivanella nellaRecanati Recanati papale papaledell'Ottocento), dell'Ottocento),rapporto rapportoalleviato alleviatodall'affetdall'affettuosa tuosaunione unioneche chelololega legaaiaisuoi suoifratelli. fratelli. Ricorrenti sonolele riprese ripresedelle dellefinestre finestreche chesovrasovraRicorrentisono stano stanoililsuo suoscrittoio. scrittoio.Finestre Finestresul sulmondo, mondo,che cheindiindicano canometaforicamente metaforicamenteililsuo suodesiderio desideriodidievasione. evasione. Evadere Evadere fisicamente fisicamente ee mentalmente mentalmentedalle dallerestrirestrizioni zionidovute dovuteaaquella quellache che lui lui stesso stesso definisce definisce una una "vile prudenza"con concui cuilele "vileprudenza" persone personeche chelolocircondano circondano sisifanno fannoscudo. scudo.ÈÈun unpenpensiero costante accompasiero costante accompagnato gnato dalla dalla voglia voglia didi viaggiare viaggiare ee immaginare immaginare quegli quegli "infiniti "infiniti spazi", spazi", spazi che si spazi che siconcede concededidiososservare servare anche anche dal dal suo suo caro carocolle collemarchigiano. marchigiano. Dopo primidecenni decennididi Dopoi iprimi vita dell'autore in Recanati il regista opera vita dell'autore in Recanati il regista operaun unsalto salto dididieci diecianni anniche checicifafaritrovare ritrovareililprotagonista protagonistadudurante ranteililsuo suosoggiorno soggiornoininToscana Toscana(il (ilprimo primofuori fuorida da Recanati) Recanati)inincompagnia compagniadell'amico dell'amicoRanieri. Ranieri. Una Unascelta sceltadovuta dovutaaaovvie ovviequestioni questionidididurata duratadella della pellicola pellicolaeealaltimore timorediditediare tediarelolospettatore, spettatore,ma mache che cicioffre offretutti tuttigli glistrumenti strumentiper perpoter poteralalmeglio megliovalutare valutare ililpercorso percorsodel delLeopardi, Leopardi,forti fortididiun’accurata un’accurataed edinincalzante prima parte. calzante prima parte. IlIlsecondo secondotempo tempodella dellapellicola pellicolacicimostra mostralalasoffesofferenza renzafisica fisicaeeintellettuale intellettualedel delgiovane. giovane.Siamo Siamonegli negli anni anni20-30 20-30dell'Ottocento, dell'Ottocento,epoca epocadel delRomanticismo, Romanticismo, per percui cuiagli agliocchi occhidei deipiù, più,leleopere operedel delgrande grandeautore autore risultano risultanomalinconiche, malinconiche,pessimiste pessimisteeescomode. scomode. Ma MaLeopardi Leopardinon nonsesene nepreoccupa preoccupaminimamente, minimamente,aa lui luinon noninteressa interessalalafama, fama,che chelascia lasciapassivamente passivamente gustare gustarealalBotta, Botta,lui luiindaga indagalalanatura, natura,lalacondizione condizione umana cheaasuo suoavviso avvisoèèuna unanatura naturainfelice infeliceee umanache l'unica l'unicareazione reazioneaccesa accesache cheMartone Martonegli gliconcede, concede, oltre oltreaaquella quella“immaginata” “immaginata”didiforte forteimpatto impattoscenico, scenico, nei neiconfronti confrontidel delpadre padre(che (cheloloscopre scopreininflagrante flagrante durante duranteuna unatentata tentatafuga fugaverso versoRoma) Roma)èèdurante duranteuno uno scambio scambiocon condue dueintellettuali intellettualiaaNapoli Napoliche chericonduriconducono conoaamotivo motivodella dellasua suamalinconia malinconiaeedel delsuo suopessipessimismo la sua condizione fisica. "Non attribuite mismo la sua condizione fisica. "Non attribuitealla alla mie miemalattie malattie ciò ciòche cheèèresponsabilità responsabilitàdel delmio miointelintelletto". letto". Leopardi Leopardiviene vieneancora ancorauna unavolta voltarinchiuso rinchiusotra tramura, mura, volta, simboliche. Gli viene affibbiata questa questa volta, simboliche. Gli viene affibbiatalalaconcon- dizione dizionedidipessimista. pessimista.Martone Martonesottolinea sottolineapiù piùvolte volte questo questoaspetto aspettoeecome comeper percontrastare contrastarequesta questadefidefinizione nizioneriduttiva riduttivaeesuperficiale superficialecicimostra mostraun ungiovane giovane ironico, ironico,che chenonostante nonostantei isuoi suoiproblemi problemifisici, fisici,vive. vive. Non casoililregista registachiude chiudeililfilm filmcon conl'interpretal'interpretaNonaacaso zione zionede deLa Laginestra, ginestra,un ungrido gridodidisperanza speranzaeenon noncon con lalasua suamorte. morte. Se Selalaprima primaparte parteincalza incalzasenza senzaimpedimenti, impedimenti,sisiavavverte verteun unrallentamento, rallentamento,un uneccessivo eccessivosoffermarsi soffermarsisosoprattutto prattuttosul sulsoggiorno soggiornoaaNapoli, Napoli,dove doveciciviene vieneinoltre inoltre proposta propostauna unascena scenainusuale, inusuale,che chesisidistacca distaccaun unpo' po' dalla veridicità che caratterizza tutto il resto del dalla veridicità che caratterizza tutto il resto delfilm, film, con conuna unaparticolare particolarecura curaeeattenzione attenzioneper perlelescenoscenografie grafieeei icostumi. costumi.La Lascena scenaininquestione questioneriguarda riguardailil sobborgo napoletanodove doveviene vienemandato mandatodall'amico dall'amico sobborgonapoletano Ranieri e dove il Leopardi ha a che Ranieri e dove il Leopardi ha a chefare farecon conun uninsoinsolito lito“femminiello”, “femminiello”,scena scenache cheassieme assiemealla allagrande grandestastatua tuache cheimpersonifica impersonificalalanatura naturae,e,per perun unattimo, attimo, sembra sembraavere averelelesembianze sembianzedella dellamadre, madre,fanno fannopenpensare a un attento scavo di tipo psicanalitico sare a un attento scavo di tipo psicanaliticofatto fattodal dal regista, regista,supportato supportatoanche ancheda damolte moltescene sceneeedall'otdall'ottima timafotografia, fotografia,come comequella quellaripresa ripresadall'alto dall'altosul sulgiogiovane vanesdaraiato sdaraiatovicino vicinoalla allariva rivadidiun unlago lagoininuna una posizione evidentementefetale fetaledopo dopolaladelusione delusionesusuposizioneevidentemente bita bitaper peraver avervisto vistoRanieri Ranieriassieme assiemeaaFanny. Fanny.Qui Quilala natura naturasembra sembraavvolgerlo, avvolgerlo,inghiottirlo. inghiottirlo. Natura Naturaprotagonista protagonistadel delsuo suopercorso percorsofilosofico filosoficoeepoepoetico, che ritorna abbondante, predominante tico, che ritorna abbondante, predominanteverso versoilil finale finalequando quandosisiassiste assisteall'eruzione all'eruzionedel delVesuvio. Vesuvio. Martone Martonefafatrapelare trapelaredal dalsuo suolavoro lavorolalaconvinzione convinzione che chelaladefinizione definizionedidipessimista pessimistavestita vestitasu suLeopardi Leopardi calza assai stretta. calza assai stretta. IlIlregista registalascia lasciatrapelare trapelareuna unavoglia vogliadidivivere vivereeeininulultima timaanalisi analisilalasua suasperanza speranzanei neiconfronti confrontidel delgenere genere umano. umano.Era Eradavvero davveroun ungiovane giovanefavoloso, favoloso,precoce precoceee precursore. precursore. Un'ultima Un'ultimaosservazione osservazioneriguarda riguardalalalocandina locandinadel delfilm film (si (siveda vedalalafoto). foto).IlIlregista registasembra sembraquasi quasilasciare lasciareinintendere, tendere,attraverso attraversouna unaprovocazione, provocazione,lalacontrotencontrotendenza denzaalla allacorrente correntedel deltempo. tempo.L'attore L'attoreviene vieneinfatti infatti raffigurato raffiguratocapovolto. capovolto. Un filmche chestimola stimolaad adandare andareaarispolverare rispolverareeeapapUnfilm profondire profondirevecchie vecchierimembranze rimembranzescolastiche. scolastiche. Anita Rubagotti AnitaRubagotti Explore-Mi: Explore-Mi:ililprogetto progettopotrà potràessere esserefinanziato finanziatoattraverso attraversoililcrowdfunding crowdfunding Caccia al tesoro tecnologica per scoprire Milano Leonardo LeonardoDa Da Vinci Vinci Film Film Society, Society,ente ente fondatore fondatore ee organo organo eseesecutivo cutivo della della kermesse kermessecinematografica cinematografica“Milano “MilanoInternational InternationalFilm Film Festival FestivalAwards”, Awards”,èèpromotore promotoredell’iniziativa dell’iniziativaExploreExploreMi. Mi.Una Unacaccia cacciaalaltesoro tesorotecnologica tecnologicatra trai imusei museimilamilanesi nesida damaggio maggioaaottobre ottobre2015, 2015,ininoccasione occasionedidiExpo, Expo, che cheper perpartire partirecerca cercafinanziamenti finanziamenticon conililcrowdfuncrowdfun- ding, ding,lalamodalità modalitàdidiraccolta raccoltafondi fondidiffusa diffusavia viainternet. internet. IlIlprogetto, progetto,ideato ideatoda daMichele MicheleValtorta, Valtorta,abitante abitantedidi Gratosoglio Gratosoglioeeininprima primafila filanella nellabattaglia battagliaper perlalariquariqualificazione lificazionedel delquartiere, quartiere,prevede prevedeun unpercorso percorsotra trai i musei coinvolti: GAM, Museo del Novecento, Pinacomusei coinvolti: GAM, Museo del Novecento, Pinacoteca tecaeeBiblioteca BibliotecaAmbrosiana, Ambrosiana,Pinacoteca PinacotecadidiBrera, Brera, Castello CastelloSforzesco, Sforzesco,Acquario AcquarioCivico CivicodidiMilano, Milano,Museo Museo didiStoria StoriaNaturale. Naturale.Smartphone Smartphoneeetablet tabletsaranno sarannoi ididispositivi indispensabili per scoprire e risolvere spositivi indispensabili per scoprire e risolveregli gli enigmi enigmicelati celatidietro dietroaiaiQR QRcode codeall’interno all’internodei deimusei musei aderenti. aderenti.L’App L’Appdedicata dedicataall’evento all’eventoconsentirà consentiràdidisese- PHQWL DUUHGDP PHQWL DUUHGDP guire guirei ipropri proprispostamenti spostamentitramite tramiteun unpercorso percorsovirvirtuale tualeeedidiinserire inserirei iprogressi progressirelativi relativialalgioco. gioco.IlIlcomcompletamento pletamentodel delpercorso percorsoeelalacorretta correttarisposta rispostaalle alle domande domandesono sonoi irequisiti requisitinecessari necessariper perpartecipare parteciparealal sorteggio sorteggiodidipremi. premi.L’evento L’eventosisirivolge rivolgealalgrande grandepubpubblico: blico:visitatori, visitatori,personale personaledel delsettore settoreche cheprendeprenderanno rannoparte parteaaExpo, Expo,ma maanche ancheresidenti residentiche chevivono vivonolala città cittàquotidianamente. quotidianamente. IlIlsito sitodidicrowdfunding crowdfunding dove dovetrovare trovareinformazioni informazioniee poter potersostenere sostenereililprogetto progettoExplore-Mi Explore-Miè:è:www.epwww.eppela.com/ita/projects/961/explore-mi pela.com/ita/projects/961/explore-mi VD OOD VDOD O '' z zz zz z11 dd uuuu hh gg dd p p hh qq ww l l vv dd o o dd 11 ff rrp p DDUUUUHHG GDDP PHHQ QWWLL HH P PR REELLOOLL VVX XP PLLVVX XUUDD R R II II HH UU WW DD GG HH OO P P HH VV HH !$& P WW WWDDWWHH// PHHP PRRUU\\// P PDDWWHHUUDDVVVVLL P PRROOOOHH LQ LQVVDDFFFFKKHHW WW W RRUUWWRRSSHHGGLF LFLL WWUUDDGGL] L]LR LRQ QDDOOLL VVFFRRQ QWWDDWWLL GGHHOO== 8833( ( 5533( 6633( ( ( 7733( ( !! %% %%%% ## YLD OYLQLR PLODQR OD W1 YLD YROY YROY OYLQLR 99 P P PLODQR OD W1 35;<84;955 35;<84;955 hpdlo= lqirCd uuhgdphqwlvdod1frp hpdlo= lqirCduuhgdphqwlvdod1frp @ @CHIA CELI HIA A -.celiachia-food.com FOOD HIA A -.celiachia-food.com FOOD CELI CHIA www www.celiachiafoodmilano.it www.celiachia-food.com www.celiachiafoodmilano.it .celiachiafoodmilano.it--www www www.celiachiafoodmilano.it www.celiachia-food.com ®® Ampia Ampiagamma gammadi di AAGLUTINE, PRODOTTI SENZA PRODOTTI SENZA GLUTINE, CER RRTIFICAT TTIFICAT TI CERTIFICATI CER T TIPER PERCELIACI. 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Bisogna essere felici, altrimenti che vergogna. Tra tante luminarie natalizie, felicità al neon, chi se ne sente escluso può sentirsi indegno. La felicità è una nostalgia, può bruciare come una ferita anche quando c’è, perché fa sentire tutto quello che ci manca. Ma non abbiamo il dovere di essere felici, belli e in forma. Dovremmo vergognarci quando ci tocca il grigiore dei giorni, la solitudine, la rancorosa stanchezza di un amore che sopravvive a se stesso, la sconfitta, il decadimento fisico e intellettuale? Forse ci vergogniamo, soprattutto a Natale, e allora mettiamo la maschera. E con quella maschera accogliamo suoceri, consuoceri, prozii, cognati, cugini di nipoti acquisiti; tutto quel clan che il 25 dicembre si ha il dovere di invitare e frequentare, anche se in esso ci sono, accanto a persone amate, persone del tutto estranee e alle quali siamo estranei, persone le quali negli altri 364 giorni dell’anno per noi sostanzialmente non esistono e per le quali non esistiamo. Spesso, in quelle occasioni, si vorrebbe essere altrove. Come sarebbe bello poter accogliere solo chi ha voluto veramente venire, senza averne l’obbligo e senza averlo deciso né saputo prima, come i pastori davanti alla grotta di Betlemme. Come sarà stato, in quella grotta, il pranzo di Natale? Niente cena di magro, la vigilia; nessuna ipocrisia di far penitenza ri- nunciando per un giorno alla carne e rimpinzandosi di pesci prelibati. Come sarebbe bello ritrovarsi solo con le persone che ami veramente, mangiare e bere insieme in semplicità, senza menù obbligato ma con amore delle buone cose che allietano il palato e il cuore. E questo si potrebbe fare ogni giorno dell’anno. Ricordo, tanto tempo fa, il nostro Natale, quando i figli ancora piccoli aspettavano con ansia la mattina di Natale e la felicità la ritrovavamo nei loro occhi di bambini. E pure noi genitori sentivamo la magia di quell’attesa, magia che con gli anni, un po’ alla volta, si è persa. E penso che oggi, il nostro Natale, non c’entra proprio niente con la nascita di Cristo. Il nostro Natale è fatto di regali, quasi sempre regali non pensati col cuore, di alberi pieni di luci, candele, libri sul tema, la neve (anche lei finta) e incontri inutili, quando invece il Natale dovrebbe essere una celebrazione degli affetti familiari, di una raccolta felicità, quella felicità silenziosa che quasi si fa fatica a percepire. Madre Teresa di Calcutta: “A Natale vediamo Gesù come un neonato, povero e bisognoso, venuto per amare e per essere amato. Come possiamo amare Dio nel mondo di oggi? AmandoLo in mio marito, in mia moglie, nei miei figli, nei miei fratelli e sorelle nei miei genitori, nei miei vicini e nei poveri. Raccogliamoci intorno alla misera culla di Betlemme e prendiamo la ferma decisione di amare Gesù in tutti coloro che incontriamo ogni giorno”. Anna Muzzana Piatti semplici, con gusto: due ricette per la Vigilia Questa volta, per la Vigilia di Natale, vi suggerisco un primo e un secondo: due ricette molto semplici da preparare, ma molto gustose. Stupirete i vostri ospiti. Buon Appetito e… buon Natale! Gnocchi con vongole e zucchine Ingredienti per 4 persone: 1 kg di gnocchi di patate ; 2 zucchine ; 400 g di vongole; 1 spicchio d’aglio; olio extravergine d’oliva; 2 cucchiai di prezzemolo tritato; sale. Preparazione: 1. In una casseruola scaldate un giro d’olio d’oliva extravergine, aggiungete l’aglio intero e le vongole spurgate, coprite con il coperchio e fate cuocere a fuoco vivace per 5 minuti. 2. Controllate poi le vongole: buttate via quelle ancora sigillate, mettete da parte quelle aperte e filtrate il fondo di cottura. 3. Aggiungete nella stessa casseruola un filo d’olio extravergine d’oliva, fatelo scaldare, unite le zucchine lavate e tagliate a fiammifero e fatele cuocere per 10 minuti. 4. Cuocete gli gnocchi in abbondante acqua bollente e salata e prelevateli con una schiumarola quando vengono a galla, trasferiteli nella padella con le zucchine, aggiungete il fondo di cottura delle vongole e saltate il tutto per 1 minuto. 5. Servite gli gnocchi spolverizzandoli con il prezzemolo fresco tritato e le vongole aperte. Salmone alla griglia glassato con miele e lime Ingredienti per 4 persone: 4 filetti di salmone spessi circa 3 cm; ¼ di tazza di miele; 1 cucchiaio di succo di lime fresco; 1 cucchiaino di peperoncino in polvere; punta di 1 cucchiaino di pepe di Cayenna; Per una rinascita interiore ci aiutano le piante officinali L’Avvento è l’attesa della nascita di Cristo. Per la nostra cultura questo mese ha grandi significati e grandi simboli. Un evento spirituale di portata universale che, con la celebrazione del Natale, rappresenta la rinascita. Quindi un simbolo di rivoluzione, crescita e progresso. Un rinnovamento completo, simile a quello che avviene quotidianamente nel nostro organismo (pensate solo alle tossine eliminate ogni giorno…), e nel nostro cervello attraverso le sue cellule nervose. La rinascita è anche dentro di noi. Ecco la necessità di fare uno sforzo: come tutte le nostre cellule abbiamo il dovere, per la nostra salute e forza vitale, di rinnovarci. Limitando al massimo gli errori che commettiamo a danno dell’organismo nel suo complesso. In questo spazio mi limito a riferirmi alle scelte di vita alimentare e fisiologica. Ognuno di noi percepisce questi errori perché, per fortuna, il collegamento tra mente e corpo è sempre attivo. Quella sensazione di nervosismo, di stanchezza che non passa mai, di debolezza cronica, di malessere... sono in realtà messaggi che provengono dal nostro corpo, attraverso modalità che influenzano il funzionamento del sistema nervoso e del Auguri nonna Maria! 2 scalogni; olio di semi di arachide. Preparazione: Fate scaldare in una padella un fondo d’olio di arachidi, quando sarà ben caldo trasferiteci i filetti di salmone con la pelle a contatto con la padella e fateli rosolare. Aiutandovi con un cucchiaio versate l’olio sul salmone fino a che il colore della polpa diventa opaco. Nel frattempo preparate la glassa: mescolate insieme miele, succo di lime, peperoncino e pepe di Cayenna. Dovrete ottenere un composto denso, che non coli via. Trasferite i tranci di salmone in una teglia da forno, cospargetene la superficie con la glassa e terminate la cottura del pesce in forno caldo a 150°C per circa 10 minuti. Anna Muzzana Il 29 novembre scorso è stata festeggiata la signora Maria Cravenna, madre del nostro amico e lettore Sandro Bertolesi, per i suoi importanti 104 anni. La signora Cravenna, nonostante gli acciacchi dovuti all'età, è molto presente e vive i suoi anni con allegria. Ancora tanti auguri, cara Maria. Via Medeghino, 15 - Milano cervello. Ci sono infatti stati d’animo che possono venire da uno stato fisiologico in crisi o sovraccarico. Anche le tossine possono, da sole, determinare un abbassamento del livello delle difese vitali. Un mio consiglio è quindi quello, se e quando vi sentite stanchi, deboli o acciaccati, di non ricorrere subito ai farmaci. Cominciate con l’esaminare cosa “avete combinato” nei giorni precedenti: avete abusato della vostra forza fisica? avete stramangiato per alcuni giorni di fila? avete impegnato la vostra mente in lavori pesanti e stressanti?... Tutto questo comporta un affaticamento generale per l’organismo ma spesso non ne teniamo conto: siamo abituati ad abusare del nostro corpo e della nostra mente, e a rimediare poi senza esitare prendendo un antiacido, un digestivo, un antinfiammatorio... Questi rimedi, totalmente chimici, sono palliativi, che vanno assunti solo per brevi periodi e occasionalmente. Invece ciò che fa la differenza è un nuovo atteggiamento che deve nascere in noi, che si serva di un’attenta considerazione delle nostre abitudini di vita, altrimenti il grave rischio è che il farmaco diventi compagno di vita definitivo. Allora, come comportarci? L’atteggiamento giusto di fronte a un ma- lessere fisico cronico è il seguente: ascolto (cosa mi succede, quando?), attesa (potrebbe passare velocemente), considerazione degli eventuali fattori scatenanti (cerco di riconoscerne alcuni), comunicazione al medico (sempre e comunque con un atteggiamento critico), eventuali esami se richiesti (mi possono servire per approfondimento), cambio di abitudini (se il problema scompare mi è chiaro cosa lo scatena), cura naturale con piante officinali e/o prodotti simili (forniscono all’organismo la possibilità di farcela da solo), di nuovo attesa (almeno due mesi di cure). Ci sono centinia di malattie croniche che si possono trattare con le piante officinali, assunte con costanza e regolarità. La maggior parte di questi malanni si può veramente curare solo con prodotti della natura. La farmacologia ufficiale, per questo tipo di malesseri, non sa fare altro che proporre palliativi e soppressori del dolore. Cominciate da oggi a cambiare, a rinascere, come fa il vostro cervello ogni giorno, con un diverso rispetto per la vostra salute. Non ve ne pentirete, ve lo garantisco. Un sereno e caldo Natale. Paola Grilli, Naturopata [email protected] A GIUGNO IN ZONA 5 English City Camp nelle scuole Il 20 e il 27 novembre si sono tenuti gli incontri informativi sugli English City Camp, rispettivamente presso la Scuola Primaria “Wolf Ferrari” e presso la Scuola Media “Toscanini”, a cui hanno partecipato diversi genitori interessati. La docente e Camp Director Loretta Aguzzi ha illustrato tutti i dettagli sullo svolgimento e la realizzazione del Camp e ha già raccolto le prime adesioni per la settimana di studio dell’inglese che si svolgerà a inizio giugno. Per qualsiasi informazione o richiesta, scrivete all’indirizzo mail [email protected] IL 13 E 14 DICEMBRE ALLA PARROCCHIA DI VIA MONTEGANI Mostra fotografica e capi di abbigliamento in beneficenza Il 13 e il 14 dicembre, dalle ore 10 alle 19, presso la Chiesa Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa di via Montegani, la signora Adriana Sepe, titolare del Lavoratorio Creativo di via Medeghino 4, proietterà 50 diapositive scattate nel quartiere Barona e tel. 02 89514935 dintorni. Durante la mostra, chi lo vorrà, potrà acquistare uno dei 40 capi di abbigliamento, realizzati a mano con filati di qualità, che la signora Sepe metterà in vendita a 60 euro l’uno e il cui ricavato andrà in beneficenza alla parrocchia. Lavoratorio Creativo Ar tigianale V ia Medeghino 4 20141 Milano Maglieria su misura Gioielli in pietre dure Hair Style Oggettistica PER I LETTORI DI MILANOSUD dal 1° al 31 dicembre 2014 sconto speciale del 15% Servizio anche a domicilio tel. 028435484 cell.3392921705 14 ANNO XVIII NUMERO 11 DICEMBRE 2014 Le iniziative nelle biblioteche di zona Alla Galleria d’Arte Moderna fino al 1° febbraio Libri senza parole alla “Sant’Ambrogio” Le sculture di Giacometti n occasione della mostra Libri senza parole. Destinazione Lampedusa, organizzata da Ibby Italia al Museo dei Bambini Milano (MUBA), la biblioteca, dal 15 novembre 2014 al 15 giugno 2015, propone un’analoga esposizione - decentrata - mettendo a disposizione alcuni titoli presenti nel catalogo della rassegna museale o che appartengono al patrimonio della “Sant’Ambrogio”. «Si tratta di silent books, libri senza parole, ad alto valore artistico e umano perché parlano il linguaggio universale dell’immagine, che oltrepassa le barriere linguistiche spiega Gabriella Marinaccio, referente per i ragazzi alla Sant’Ambrogio -. Organizzeremo anche visite guidate e laboratori a richiesta del pubblico e delle scolaresche. I bambini potranno illustrare apposite cartoline che saranno esposte in un evento finale al termine della mostra». Il 5, alle ore 21, sarà proiettato il film in giapponese, con sottotitoli in italiano, La città incantata. Si proseguirà il 12, alla stessa ora, con 4 cortometraggi su Egitto, Filippine, Etiopia e Isole Mauritius. Il 19, alle 21, Linha De Passe, opera in portoghese, sottotitolata in italiano, chiuderà la rassegna del cineforum in lingua, a cura di “Arte & Sol”. Il 5, il 12 e il 19, sempre alle 18, continuano i divertenti incontri di Yoga della risata, utilissimi per allentare la morsa dello stress e ritrovare il buonumore. Il 13, ore 16.30, i bambini dai tre anni in su potranno divertirsi con la lettura animata Sognando Natale. Un’orsa interrompe il letargo per prepararsi a partecipare, in un turbine di avventure, alla più grande festa dell’anno. Sabato 20, alle 11.30, ci sarà La festa delle zampogne, seconda edizione del concerto itinerante fra diversi luoghi del quartiere, a cura del Consiglio di Zona 6. Sono previsti in dono libri e dolcetti per i bambini. «Da un secolo si discute sulle cause della Grande Guerra - dice Stefania Bianchi, conduttrice dell’incontro -. Fu originata dall’assassinio di Sarajevo, dall’irruzione delle masse sulla scena pubblica, dalle utopie interventiste, dal caso? Dopo cento anni, quanto è cambiato e che venti soffiano oggi? Di tutto questo parleremo col professor Roberto Bianchi, dell’Università di Firenze». Il 18, ore 21, Rita Leone presenterà il suo libro Eravamo e siamo: un invito a cena con i compagni di liceo suscita nell’autrice emozioni e ricordi di un tempo lontano. I Cartoline di Natale alla “Fra Cristoforo” Sarà inaugurata mercoledì 10, alle 18, e proseguirà fino al 20, la mostra di cartoline L’atmosfera natalizia. Francesco Sugamosto e Nadia Moro, curatori dell’esposizione, presenteranno questa originale rassegna con l’ausilio di tecniche multimediali. Quei cartoncini illustrati susciteranno malinconici ricordi nel pubblico più maturo, mentre i giovani potranno scoprire nelle vecchie cartoline di Natale il fascino di un’epoca tramontata. Il 6 e il 13, alle 10.30, continueranno i laboratori di narrazione Entriamo dalla finestra, condotti da Ana Paula Giolli. Condividendo storie provenienti da tutto il mondo, genitori e bambini (fra i 3 e gli 8 anni) potranno conoscersi meglio e divertirsi insieme. È obbligatoria l’iscrizione. Infine, sabato 20, ore 10.30, ci sarà lo spettacolo teatrale, per bambini da 3 a 10 anni, Il Canto di Natale, ispirato al noto racconto di Charles Dickens. La rappresentazione è curata dalla “Ditta Gioco Fiaba”, che interpreta questa storia fantastica in modo ironico e moderno. “Tibaldi”: letture animate per i bambini “Chiesa Rossa”: consigli per il benessere mentale Leggere, recitare poesie, cantare in compagnia, riunirsi per condividere le proprie difficoltà sono modi che possono aiutare a superare i disagi mentali e a ritrovare l’equilibrio. È questo il presupposto su cui si fonda l’attività dell’Associazione ‘Fare Assieme’, che venerdì 12, dalle 17.30 alle 21, presenta Dalle parole… pensieri ed emozioni per maggior benessere. «L’iniziativa - chiarisce il presidente dell’Associazione, Ignazio Caruso - realizzata in collaborazione col Consiglio di Zona 5 e il Dipartimento di Salute Mentale dell’‘Ospedale San Paolo’, illustrerà il lavoro che svolgiamo anche attraverso i gruppi di ‘auto mutuo aiuto’ per offrire alle persone un supporto utile a fronteggiare i loro disturbi. Operiamo inoltre con le famiglie e nella comunità perché nella vicinanza e nel riconoscimento dei diritti dei cittadini può esserci la guarigione. Ciascuno di noi, infatti, non ha solo problemi, ma anche risorse per risolverli». Il 5, alle 18, è previsto un incontro con Cecilia Zaini sul più noto e singolare romanzo di Georges Perec La vita, istruzioni per l’uso. Il 13 dicembre, dalle 14 alle 17, i giovanissimi potranno ritrovarsi nel parco della biblioteca per incontrare vari personaggi delle fiabe. Narrazioni, teatro, laboratori di manualità, curati dalla rete di associazioni locali “Un film mai visto”, consentiranno ai bambini momenti di svago e di creatività. Gli adulti interessati alla storia, potranno partecipare, invece, a E-venti di guerra, che si terrà il 15 dicembre, alle 21, a cura dell’“Associazione Culturale Rosa Rossa”. All’approssimarsi delle festività natalizie, la “Tibaldi” presenta un interessante programma di letture animate interamente dedicate ai bambini. Si comincia sabato 6, alle 16, con Il Cacciatore di Draghi, a cura di “Sik Sik Teatro”, con Emma Leanza e Andrea Cereda. La storia, tratta liberamente dall’omonimo racconto di Tolkien, narra le gesta di Gil, un semplice contadino costretto ad affrontare uno dei peggiori draghi della Terra: riuscirà a sconfiggerlo? (Fascia di età 6-10 anni). Il 13, ore 16, Ginevra Battistini, giornalista esperta di letteratura per l’infanzia e Alessandra Pierattelli, clown, entrambe dell’ “Associazione Libellula”, presentano A modo mio! Diventare grandi senza rinunciare a sé stessi. Spesso le regole che dobbiamo seguire da adulti tendono a soffocare la spontaneità che avevamo da piccoli, ma leggere può aiutare a ritrovare la nostra vera natura. (Bambini dai 4 agli 8 anni). Il sabato successivo, alle 17, le medesime animatrici presenteranno Mostri selvaggi e principesse impertinenti. Gli esseri mostruosi che popolano le fiabe non sono sempre malvagi: a volte sono simpatici e con loro si può ridere a crepapelle. (Bambini dai 3 agli 8 anni). Lunedì 22, alle 17, Alessandra Camurri e Adriana Milani, di “Teatrodipietra”, propongono Che sorpresa nel calendario. Il Natale si avvicina e gli elfi sono immersi nei preparativi: dolcetti, scherzi, canti e tante sorprese per la notte più magica dell’anno. (Fascia di età 6-10 anni). Fabrizio Ternelli a Galleria d’Arte Moderna celebra Alberto Giacometti (1901 1966), l’artista svizzero affermatosi nel mondo per le sue opere filiformi, vere e proprie icone dell’uomo del Novecento. L’esposizione, con oltre sessanta lavori articolati in cinque sezioni, ripercorre la vita di Giacometti, mettendo l’opera dello scultore in rapporto con i più importanti movimenti artistici del Novecento. Il visitatore può seguire attraverso le sculture, i dipinti e i disegni realizzati tra gli anni Venti e Sessanta, l’evoluzione artistica di Giacometti, dai suoi inizi in Svizzera alla maturità, trascorsa nell’atelier di rue HippolyteMaindron a Parigi. Si tratta di un’occasione unica per gli appassionati d’arte contemporanea, che potranno ammirare capolavori come: Boule suspendue, Femme qui marche, La cage, Buste d’Annette (nella foto) e la monumentale Grande femme. La mostra, curata dal Comune di Milano, organizzata e prodotta dalla Galleria d’Arte Moderna di Milano e da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore. A cura di Catherine Grenier, direttore e capo curatore della Fondazione “Alberto e Annette Giacometti” di Parigi. Orari della mostra: lunedì 14,30 – 19,30; martedì – domenica 9,30 – 19,30; giovedì 9,30 – 22,30. Ingresso: 12 euro. Sede: Galleria d’Arte Moderna – GAM – Via Palestro 16 – Milano – per ulteriori informazioni: Tel. 02. 54916 – www.mostragiacometti.it. Giuseppe Lippoli L I regali di Natale? Quest’anno si comprano in zona Mercatino dell’Usato e Non Da sabato 6 a domenica 14 dicembre, troverete oggetti d’antiquariato e modernariato, pizzi e ricami, porcellane e cristallerie, servizi da tavola e biancheria della nonna, lampadari e lampade, quadri e libri, e molto altro… Ma dove? Al Centro Parrocchiale ex Suore di via Feraboli, in via Feraboli 27 (tel. 02.8260977). Si raggiunge con i seguenti mezzi: tram 3 e 15, autobus 79, MM linea 2 capolinea Abbiategrasso. Orari: sabato, domenica e festivi, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. I giorni feriali, dalle 15 alle 19. Il ricavato verrà devoluto per le opere caritative della parrocchia. Il Ravizzino, Mercatino di Arti & Mestieri Come ogni anno, anche quest’anno si apre il Mercatino di Arti & Mestieri detto “Ravizzino”. La prima e la terza domenica del mese (il 7 e il 21, fino a Natale), appuntamento dunque al Parco Ravizza. Gli orari: dalle 9,30 alle 17,30 (ampio parcheggio). Cosa offre il Ravizzino? Cose belle, rarità, una domenica al parco, curiosità… Perché non farci un salto alla ricerca di qualche insolito regalo? G. T. ... O si ricevono a casa L’Albero di Nicolas www.lalberodinicolas.org), associazione di promozione sociale, arruolerà un vero Babbo Natale, autorevole e vestito di tutto punto che, la settimana prima di Natale, arriverà in automobile e busserà alla porta di famiglie con bambini, con una gerla colma di pacchi regalo. Insieme ai bambini e alle famiglie i volontari trascorreranno un po’ di tempo donando loro un momento di serenità e allegria. I nominativi delle famiglie in difficoltà economica visitate saranno segnalati dal Centro d’Ascolto Caritas. Con i pacchi dono l’Albero di Nicolas organizzerà, sempre nella settimana di Natale, concerti nelle Rsa della zona (Residenza sanitaria per anziani). Qui i musicisti-cantanti si esibiranno in celebri canzoni milanesi e napoletane, divertendo e facendo ballare e cantare gli ospiti delle case di riposo. Infine, sempre in Zona 4, i volontari della Parrocchia della Medaglia Miracolosa, di via Rosselli, prepareranno dei bellissimi cesti di frutta secca, che saranno messi in vendita sotto Natale. Il ricavato verrà così devoluto alla Parrocchia al fine di completare la finitura del campo di calcio dove giocano i Diavoli Rossi. Daniela Vasarri Al Vigentino nasce Cocotte Uno spazio per rilanciare cultura e artigianato in periferia ocotte è un luogo dove arte e creatività trovano spazio e forma. Dal libro al quadro, alla fotografia, all’artigianato… Ogni oggetto nasce dalle mani di un artista e racconta una storia fatta di genio e materia. Il quaderno illustrato, il gioiello, l’oggettistica: sono tante le nicchie in cui si scoprono i diversi artisti. Un progetto nato dalla volontà di creare un posto dove si respira arte, ma soprattutto cultura, che parli di Milano e delle sue sfumature più eclettiche. Padrone di casa è un volto conosciuto, Roberto Caputo, politico di lungo corso: ex assessore del Comune di Milano, ed ex presidente del Consiglio provinciale. «Da sempre mi batto perché le periferie non siano estremità svuotate, ma parti integranti della città, dove organizzare iniziative, rilanciare il commercio, la cultura - ha commentato Caputo -. Ed è proprio di cultura che mi sono sempre occupato, C non quella dei salotti, ma quella di strada: vera, spesso nascosta, sottovalutata. Ho scelto di fare una scommessa: di aprire un’attività che venda arte. Perché credo che Milano sia una città estremamente talentuosa, ricca di artisti di ogni genere e che, al tempo stesso, sia una città generosa e accogliente. Per anni sono stato un amministratore pubblico e oggi, che non ricopro più un ruolo istituzionale, scelgo di continuare, certo in modo diverso, a lavorare per la città che amo. Lo faccio partendo dal mio quartiere, quello in cui da anni vivo, il Vigentino. Molti artisti non hanno le possibilità economiche, né le opportunità per farsi conoscere: Cocotte mette a disposizione loro una casa, una sorta di ostello dell’arte. Gli oggetti in vendita saranno abbinati a una scheda autore in modo che chi le ha create non rimanga nell’ombra, anzi. Sono molto soddisfatto di questo primo mese di vita della mia nuova attività - #, ! & # '% #( # (& uno spazio, soprattutto in periferia. Cocotte è nata come una piccola casa dedicata alla cultura e oggi possiamo dire che stiamo creando davvero un bel legame tra artisti e cittadini». Per informazioni: Cocotte è in via dell’Assunta 1, angolo via Ripamonti. Orari di apertura: dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 12.30 e dalle 16 alle 19; il lunedì, dalle 16 alle 19; per contattare via email: [email protected] o sulla pagina Fb. G. T. $& ($& $ $#($( # $ &$* ' &$( ' '' % & , $# # $&# ( &#$ conclude Caputo -all’inaugurazione, il 25 ottobre scorso, hanno partecipato oltre 200 persone e il quartiere sta rispondendo molto bene. Nel Vigentino mancava da tempo quella che può essere considerata “la libreria sotto casa”: molti residenti non solo vengono da noi per cercare un libro, ma se non lo trovano possono ordinarlo e, in un paio di giorni, averlo a disposizione. Inoltre, diversi piccoli artisti ci stanno contattando per esporre le proprie creazioni. Un segnale evidente che l’arte è in continua ricerca di ( ! $& & Vetri - Specchi - Cristalli - Vetrate incise e decorate Oggettistica - Arredamento - Box doccia Serramenti in alluminio Posa in opera anche grandi volumi "$ ! #( & + ) #($ - ( "% $,, #$ Lun - Ven: 8.00 - 12.30, 14.00 - 18.30 Sab: 8.00 - 12.30 Via Isonzo 40/6 - Quinto Stampi - Rozzano (MI) Tel/fax: 028255309 email: [email protected] 15 ANNO XVIII NUMERO 11 DICEMBRE 2014 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 di zona 5 Agenda Dicembre 2014 Teatri Teatro Atir Ringhiera: programma dicembre. Dall’1 al 7 Playfestival 2.0 ogni sera due diversi spettacoli, uno alle 19.30 e uno alle 22. In gara 12 compagnie per 12 spettacoli, una giuria popolare e una giuria di critici e direttori di teatri. Domenica 7, alle ore 16 premiazione dello spettacolo vincitore che sarà ospitato nella stagione 2015/2016 al Piccolo Teatro Studio Melato. Inoltre al Ringhiera dall’11 al 14 e dal 18 al 21 ore 20.45, domenica ore 16, va in scena “Il guaritore” regia di Leo Muscato, produzione Teatro Minimo. Il 22 e 23 ore 20.45 al Ringhiera “Piumate!” di e con Nina’s Drag Queens, con le allieve del laboratorio “Pane e Piume”. Direzione artistica Francesco Micheli. E infine il 31 ore 21.30 Happy New Nina’s, Speciale Capodanno con le Nina’s Drag Queens, a seguire Tom Tom Tombola e alla mezzanotte il palcoscenico diventa una pista da ballo con Serata Spaccatacchi Spacial Edition! Il 4 e il 5 ore 10, al Centro Asteria spettacolo teatrale “Camillo Olivetti: Alle radici di un Sogno” con Laura Curino, regia di Gabriele Vacis. Interviene Beniamino De’ Liguori direttore editoriale, nipote di Camillo Olivetti. Il 14 e 15 ore 20.30 al Teatro Pimoff “Il convegno- azione teatrale” con la Compagnia Punta Corsara. Venerdì 19 ore 20.30 al Pimoff “Allegro con brio” con i Musicomici: tre bizzarri musicisti di strada vengono coinvolti, loro malgrado, a sostituire un trio di fama mondiale. Concerti Martedì 2, 9, 16, ore 21 presso Bonaventura, serate concerti jazz con (in ordine cronologico) Intrecci, Stefano Semagiotto Trio, Antonio Faraò Quartet. Sabato 6, 13, 20, ore 22 presso Bonaventura, concerti di musica di vario genere con Bujaka (reggae) Blue Strack (r&b) Nonsolofunk (special dance). Domenica 14 ore 18 al Centro Asteria concerto del chitarrista Marco Socias. Ingresso offerta libera. Concerti natalizi, arte e musica nelle chiese Sabato 13 ore 20.30 presso Chiesa dei SS. Giovanni e Giacomo “Canti di Natale dal mondo” concerto del Complesso Internazionale Cameristico a cura di Centro Asteria. Domenica 14 ore16, in S. Maria alla Fonte per Arte e musica nelle Abbazie, Concerto a cura di Associazione Canone Inverso e Ensemble Magnificat. Mercoledì 17 ore 21 nella Chiesa dell’Assunta in Vigentino “Concerto di Natale” a cura dell’Orchestra dell’Assunta in Vigentino. Giovedì 18 ore 17 in S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa “Cantantibus Organis”ciclo di concerti per organo a cura del M° Andrea Marchiol. Domenica 21 ore 15.30 nella Chiesa dell’Immacolata Concezione Concerto di Natale a cura del Coro Stelle Alpine Milano. Incontri & Libri Ingresso libero Mercoledì 3 ore 18 allo Spazio del Sole e della Luna incontro su “La poesia dialettale milanese: la scoperta di Delio Tessa” con il docente di lettere Giovanni Biancardi, modera G. Deiana. Giovedì 11 ore 18.30 presso Gruppo Archeologico Milanese, incontro su “Cosa ci rivela la lingua etrusca”. Sabato 13 dalle 14.30 alle 18 presso Cam Verro scambio di libri usati. Mercoledì 17 ore 18 allo Spazio del Sole e della Luna incontro su “Poesia sempre”: leggono e commentano le loro poesie Alberto Liguoro, Attilio Mangano, Laura Cantelmo, Luciano Aguzzi, Gianni Bombaci. Giovedì 18 ore 16,30 allo Spazio Barrili “Aspettando il Natale… e sognare ad occhi aperti” Il piccolo grande abete, da un racconto di H.C. Andersen, incontro con spettacolo per bambini da 6 a 12 anni, regia di Livia Rosato. Merenda finale. Venerdì 19 ore 21 presso Spazio Barrili, “Un libro e la sua storia” progetto di recupero della nostra memoria letteraria: 1° incontro con il prof. Giovanni Biancardi su “I sepolcri” di Ugo Foscolo. Mostre ed esposizioni Dall’1 al 10 ore 9.30-12.30 e 14-18.30, dom. e lun. 14.3018.30 presso Spazio Seicentro esposizione di “Sentimenti femminili” sculture di Bruna Zanon, a cura della Famiglia Artistica Milanese. Prosegue fino al 19 presso Fondazione Arnoldo Mondadori la mostra “1961. Tempo di continuità” collettiva di artisti del gruppo “Continuità” tra cui Fontana, Arnaldo e Gio’ Pomodoro. Prosegue fino al 17 gennaio ’15 alla Costantini Art Gallery “Memorie cartacee in raccolta” esposizione di Opere cartacee di artisti internazionali dell’inizio del XX secolo. Mercati, mercatini e feste natalizie Nei giorni 13 e 14 dalle 10.30 alle 18 presso Opera Cardinal Ferrari mostra mercato di abbigliamento, oggettistica e libri. Domenica 14 dalle 9 alle 18 presso Cascina Chiesa Rossa (portico Talenti) “La campagna nutre la città” mercato agricolo con prodotti freschi, biologici e trasformati. Nei sabati 6, 13, 20 dalle 9 fino a sera presso Serra Lorenzini, mercato degli agricoltori, piante e fiori, inoltre mercatini di Natale a cura del “Laboratorio delle donne simpatiche” con regali unici, manifatture e prodotti artigianali, confezionamento cesti natalizi con prodotti del mercato agricolo. Sabato 20 dalle 16 alle 18 presso Nocetum spettacolo e merenda natalizia per i bambini del quartiere. Riferimenti logistici Atir Ringhiera, via Boifava 17, piazza Fabio Chiesa. Info: www.atirteatroringhiera.it 02.8739.0039, 02.5832.5578. MM2 p.zza Abbiategrasso, tram 3, 15, bus 79. Bonaventura via Zumbini 6, info: 02.3655.6618. Cam Verro via Verro 87, info: 349.0684.123. Cascina Chiesa Rossa (portico Talenti) via D. Savio 3. tram 3, 15, 79, MM2 p.zza Abbiategrasso. Centro Asteria piazza Carrara 17/1. Chiesa dell’Assunta in Vigentino p.zza dell’Assunta 1 info: 02.5391.750. Chiesa Immacolata Concezione p.zza Frattini, info: 02.4237.073. Chiesa dei SS. Giovanni e Giacomo via Meda 50 info: 02.8460.919. Costantini Art Gallery via Crema 8, info; 02.8739.1434. Fondazione Arnoldo Mondadori via Vigevano 9, info: 02.8907.5394. Gruppo Archeologico Milanese corso Lodi 8/c info: 02.796.372. Nocetum via S. Dionigi 77, info: 02.5523.0575. Opera Cardinal Ferrari via Boeri 3, info: 02.8446.7411. S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa, via Neera 24, info: 02.8950.0817. S. Maria alla Fonte via della Chiesa Rossa 55, info: 329.2239.138. Seicentro via Savona 99, info: 8844.6330. Serra Lorenzini via Dei Missaglia 44 angolo via De Andrè. www.serralorenzini.it Spazio Barrili, via Barrili 21, [email protected], 339.6104.535. Spazio del Sole e della Luna via U. Dini 7, tram 3e 15, MM2, p.za Abbiategrasso. www.associazionepuecher.it, [email protected] Teatro Pimoff, via Selvanesco 75, www.pimoff.it, info: 02.5410.2612, 02.8931.5017. Tram 3, 15. A cura di Lea Miniutti e Riccardo Tammaro di Fondazione Milano Policroma A FAVORE DELLA RICERCA SULLE MALATTIE GENETICHE IN SCENA IL FIDELIO DI BEETHOVEN Concerto per Telethon La prima della Scala arriva al Teatro Ringhiera Il 10 dicembre, ore 20.30, all’Auditorium di Milano, in largo Gustav Mahler: Le quattro stagioni di Vivaldi Ensemble laBarocca. Direttore Ruben Jais. Ingresso 10 euro. Tutto il ricavato sarà devoluto a Telethon. Conserva il tuo biglietto per partecipare all’estrazione di numerosi premi. Acquista i biglietti online su: www.vivaticket.it o presso Auditorium di Milano Fondazione Cariplo (tel. 02.8338.9401, largo Gustav Mahler) e Biglietteria Clerici (tel. 02.8338.9334, via Clerici 3 Mi). G. T. La prima della Scala sbarca in zona 5, al Teatro Ringhiera. Infatti, come già era accaduto nel 2011, con Don Giovanni di Mozart, domenica 7 dicembre alle 18, si potrà assistere gratuitamente alla proiezione dello spettacolo in diverse sedi dislocate in tutta la città. Andrà in scena il Fidelio di Beethoven, diretto da Daniel Barenboim, con la regia di Deborah Warner. AL CENTRO ASTERIA A PARTIRE DAL 18 DICEMBRE CinExpo: cinema, cibo per la mente Con CinEXPO prende avvio al Centro Asteria la proposta per un cineforum dedicato agli alunni della scuola primaria. In cartellone 5 film di animazione, che toccheranno i temi di Expo: La gang del bosco, Ratatouille, Piovono polpette, Totò sapore e Wall-e. «In qualità di futuri adulti, i bambini sono i naturali destinatari dei valori di Expo Milano 2015 – ci spiegano dal Centro Asteria - Il tema dell’alimentazione, dal rapporto quotidiano col cibo alle diverse tradizioni, dalla nutrizione al gusto, dalla sicurezza alimentare alla sostenibilità ambientale, dal consumo delle risorse agli squilibri globali, è per noi centrale. Di qui la volontà del Centro Asteria di promuovere una riflessione non banale attorno a queste tematiche rivolgendosi direttamente ai bambini, in un’ottica di sviluppo articolato e integrale della persona – concludono da piazza Carrara, sede della prestigiosa istituzione milanese. Ecco quindi CinEexpo, cibo per la mente: un progetto formativo per la scuola primaria, un’occasione per mettere in gioco esperienze e valori e, insieme, per introdurre i media dentro la cultura e l’educazione!». Le scuole che parteciperanno all’iniziativa saranno seguite da due esperti per la conduzione delle attività pre e post visione a scuola, che potrà essere anche un’occasione formativa per i docenti sull’utilizzo del kit Media Education a scuola, per un’educazione con e insieme ai media. Unitamente alla visione dei film, il progetto propone la partecipazione attiva e creativa delle classi a un concorso di elaborati visivi “regalo al mondo”, un’occasione di espressione, dialogo e approfondimento attorno ai temi proposti, che si concluderà la primavera ventura con una mostra-evento aperta al pubblico. IL 21 DICEMBRE ALLA FORZA E CORAGGIO CON LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE DI ZONA Festa di Natale e Expo progetti per il 2015 di Roberto Repossi, Presidente Commissione Sport Domenica 21 dicembre, dalle 15 alle 18.30, alla Forza e Coraggio di via Gallura, si svolgerà la festa di Natale dello Sport, organizzata con il patrocinio della commissione Sport del CdZ5. La giornata prevede una serie di esibizioni di diverse discipline, aperte alla partecipazione dei cittadini. Verrà presentato il progetto “Lo Sport si fa in 5”, organizzato dalle associazioni del Tavolo dello Sport in collaborazione con il CdZ 5, che prevede l’organizzazione di una serie di eventi e incontri, che a partire dalla primavera del 2015 offriranno a tutti i cittadini milanesi e ai turisti che sa- ranno presenti nel periodo di Expo, l’opportunità di partecipare e provare gratuitamente diverse discipline sportive e del tempo libero che si svolgeranno nei parchi, nei centri sportivi e in alcune piazze o luoghi caratteristici della Zona 5. Il programma è ancora in fase di “costruzione” e per questo sono gradite nuove adesioni o idee. Alla manifestazione interverranno l’assessora allo Sport del comune di Milano Chiara Bisconti, la presidente della Commissione comunale Sport Anna Decensi e il presidente della Commissione Sport di zona 5 Roberto Repossi; al termine ci sarà un brindisi augurale. IL 9 DICEMBRE IN OCCASIONE DEI 20 ANNI DI “VITA” Festa per il compleanno della rivista che si occupa di no profit 27 ottobre 1994. Esce il primo numero di Vita. Sotto il titolo “Croce Rossa o Croce d’Oro” questo nuovo magazine indipendente (allora settimanale, oggi mensile, ma anche portale – www.vita.it- ed editore di una collana dedicata ai “costruttori di bene comune” in collaborazione con Feltrinelli) nato sull’iniziativa di Riccardo Bonacina e di un network di una decina di organizzazioni sociali (oggi sono 64) determinate a dare voce al non profit italiano, si fece subito notare con un’inchiesta originale e controcorrente. Oggi, vent’anni dopo (la festa “ufficiale” si celebrerà il 9 dicembre con un Happy Forum in cui verranno raccontate venti storie di esperienze sociali innovative che stanno cambiando i paradigmi del nostro welfare che si terrà nel Salone degli Affreschi dell’Umanitaria), Vita è ancora un punto di riferimento di pensiero e di informazione sui temi dell’eco- nomia civile e del nuovo welfare. Un’esperienza di respiro nazionale, ma radicata nella zona sud di Milano: dal 2001 la sede centrale della redazione si trova in via Marco D’Agrate e dal prossimo marzo si trasferirà in via dei Missaglia. Ma proprio quest’anno, in occasione del suo ventennale Vita ha lanciato un Manifesto per ripartire dal titolo “InMovimento”. Spiega a questo proposito Bonacina: «Il documento è stato firmato da 200 organizzazioni e iniziava così: “Il nostro impegno personale e quello delle nostre organizzazioni, in questi anni, sono innanzitutto modi di esercitare la cittadinanza, sono una forma attiva di partecipazione alla costruzione del bene comune e dell’interesse generale”. Ecco questa è la ragione della nostra esistenza e del nostro agire». Stefano Arduni 16 ANNO XVIII NUMERO 11 DICEMBRE 2014 %#(% .,)0 ,!% # %(-%#'# .,)0#,#') & -)&/2%)(# *%3 %")(# *#, !+/%-. ,# & ./ ! - CLASSE ENERGETICA 58.69 Kwh/mq ! "" !" "" 72 mq 110 ca. mq ca. 95 mq " c a. " "" -#'*%) $' $' $' 4 4 $' # 4 $' 4 4 " &") -#'*%) -#'*%) # ! ( " 4 &") $' 4 ( " ! " 4 # 4 " &") ( 4 4 ! "% #' %& %($) !))*0#,,) %. " 4 & .#& ! # 111 !))*0#,,) %.
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