Bollettino Parrocchiale — anno 2014 n°1

Bollettino Parrocchiale — anno 2014 n°1
Parroco Don Giuseppe Saputo
Abitazione in Via Roma, 14 – 40048 San Benedetto Val di Sambro tel. 0534-95238
Sito internet: www.parrocchiasanbenedettovs.it
«Padre, mi benedica!». Ancora oggi non è raro sentirsi chiedere da un fedele
una benedizione o richiederla per il proprio bambino o per un oggetto di devozione. Cosa significa benedire? Già dal verbo latino si può avere un’idea chiara:
bene-dicere, dire bene di qualcuno o qualcosa, invocare il bene da Dio. É una lode di Dio per ottenere aiuto e protezione ed è anche una benedizione che sale
dalla terra per benedire Lui che è l’Amore sommo: «Popoli, benedite il nostro
Dio, fate risuonare la voce della sua lode» (Salmo 66,8). San Paolo, unisce le due
benedizioni, ascendente e discendente, all’inizio della Lettera agli Efesini:
«Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con
ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo» (1,3).
La benedizione non è un sacramento ma un sacramentale. Che differenza c’è?
Ci viene in aiuto il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC) – che il Papa raccomanda di conoscere e diffondere – il quale così recita: «La santa Madre Chiesa ha istituito i sacramentali.
Questi sono segni sacri per mezzo dei quali, con una certa imitazione dei sacramenti, sono significati e, per
impetrazione della Chiesa, vengono ottenuti effetti soprattutto spirituali. Per mezzo di essi gli uomini vengono disposti a ricevere l’effetto principale dei sacramenti e vengono santificate le varie circostanze della
vita» (CCC 1667). Quindi, essi dispongono a ricevere la grazia – che san Tommaso diceva essere un inizio
della sperata beatitudine (Summa Theologiae II-II, q.5, a.1) -, a differenza dei sacramenti che sono segni
efficaci che comunicano concretamente la grazia che significano.
Inoltre, comportano sempre una preghiera, la lettura della Parola di Dio, un gesto – come ad esempio imporre la mano -, il segno di croce e l’aspersione con l’acqua benedetta. Gesù, nel Vangelo, benedice bambini (cf. Mc 10,16) e alimenti (cf. Mt 14,19) e nella Chiesa si svilupparono riti e formule di benedizione fin dal
primo secolo, sia nella Liturgia che fuori di essa – accompagnate dal segno di croce -, benedizioni che si
svilupparono ampiamente nel Medioevo. Difatti, il libro delle benedizioni – chiamato Benedizionale – più
antico in Occidente è probabilmente del VII secolo (fonte: Enciclopedia Cattolica, Città del Vaticano 1949,
vol. II, col. 1299). Le formule di benedizione hanno quindi soprattutto lo scopo di rendere gloria a Dio per
i suoi doni, chiedere i suoi favori e sconfiggere il potere dell’avversario di Dio per eccellenza, Satana.
Tra le benedizioni troviamo quelle di persone, oggetti, luoghi, della mensa, della campagna, degli
animali, dei mezzi moderni di lavoro ecc. (cf. CCC 1671). Questo a significare come la Chiesa estenda
l’amore di Dio e la Sua benevolenza sopra tutta la vita dell’uomo, abbraccia tutto e tutti: come le ali
dell’aquila coprono i suoi nati, così ciascuno di noi è protetto e guidato dal Signore che «spiega le sue
ali» con le Sue benedizioni (cf. Dt 32,11).
Da Rituale delle Benedizioni:
13 – BENEDIZIONE ANNUALE
DELLE FAMIGLIE NELLE CASE
Premesse
434. Obbedienti al mandato di Cristo, i pastori devono considerare come uno dei compiti principali
della loro azione pastorale la cura di visitare le famiglie per recar loro l’annunzio della pace di Cristo,
che raccomandò ai suoi discepoli «In qualunque casa entriate, prima dite Pace a questa casa» (Lc 10,
5).
435. I parroci pertanto e i loro collaboratori abbiano particolarmente a cuore la consuetudine di far
visita ogni anno, specialmente nel tempo pasquale, alle famiglie presenti nell’ambito della loro giurisdizione. E’ un’occasione preziosa per l’esercizio del loro compito pastorale: occasione tanto più efficace in quanto offre la possibilità di avvicinare e conoscere tutte le famiglie.
436. Poiché il rito della benedizione annuale di una famiglia nella sua casa riguarda direttamente la
famiglia stessa, esso richiede la presenza dei suoi membri.
437. Non si deve fare la benedizione delle case senza la presenza di coloro che vi abitano.
438. Il rito qui proposto può essere usato dal parroco e dai sacerdoti e dai diaconi, che lo aiutano nello
svolgimento del suo ministero.
439. Di norma questa benedizione si celebra nelle singole case; tuttavia per ragioni pastorali e allo
scopo di rinsaldare l’unita delle famiglie che vivono nello stesso edificio o nel medesimo complesso,
si può opportunamente celebrare un’unica benedizione per più famiglie insieme, riunite in luogo adatto. In questo caso l’orazione si dice al plurale.
440. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali cioè la lettura della parola di
Dio e la preghiera di benedizione, si potranno adattare le singole parti alle circostanze delle famiglie e
dei luoghi. Nello svolgimento della celebrazione si terrà conto, con vivo senso di carità, di tutti i presenti, specialmente dei piccoli, degli anziani e dei malati.
Padre di bontà, riiuniti per celebrare la Pasqua, vogliamo chiedere la tua benedizione per la nostra
famiglia e per le nostre case. Volgi il tuo sguardo di bontà su di noi. Concedici di vivere nella pace e
nell'amore. Allontana da noi ogni pericolo, principalmente la mancanza d'amore. Fai della nostra casa la tua casa. Donaci lo Spirito Santo, perché cresciamo offrendo i nostri doni al servizio di tutti. Ti
domandiamo forza nelle difficoltà, allegria nei successi e gioia tutti i giorni. Amen
Iniziamo con questo numero del bollettino parrocchiale, un interessante percorso, nell’italiano del
XIX sec., che ci porterà a conoscere meglio la storia delle Chiese e del nostro Territorio.
Grazie ad una raccolta di testi e miniature contenuta nei quattro volumi di “Le Chiese Parrocchiali
della Diocesi di Bologna, ritratte e descritte”, pubblicate nel 1844 a Bologna presso la Tipografia di
S. Tommaso d’Acquino in sole 350 copie, potremo tornare indietro nel tempo e conoscere meglio le
“radici” della nostra storia.
Partiremo narrando la storia della parrocchia di S. Gregorio di Qualto una delle più antiche e madre di altre parrocchie del Comune di San Benedetto e ad ogni numero nuovo conosceremo la storia delle Parrocchie che compongono il nostro Comune di San Benedetto Val di Sambro.
Ci auguriamo che questo nostro lavoro possa risultare interessante ed istruttivo.
Martedì 4 Febbraio inizierà l’itinerario della visita alle famiglie in occasione delle Benedizioni Pasquali.
DOMENICA 2 FEBBRAIO: PRESENTAZIONE DEL SIGNORE (CANDELORA)
LUNEDI’ 3 FEBBRAIO FESTA DI SAN BIAGIO
A CASTEL DELL’ALPI
Sarà l’occasione di pregare assieme e di ricevere la benedizione con l’acqua benedetta, segno che ci ricorda
il nostro battesimo, un momento di preghiera che ci vedrà uniti davanti ad un immagine sacra, a una candela, che richiede il silenzio di radio, televisione e computer o quant'altro potrebbe distrarci.
E' consuetudine consegnare un'offerta in occasione della Benedizione Pasquale: qualsiasi offerta e busta va
bene. Chi lo desidera può scrivere il cognome della famiglia, oppure lasciarla anonima.
Ore 9,00 prima Santa Messa e distribuzione del pane benedetto
ORE 11,30 SANTA MESSA SOLENNE CON PANEGIRICO E DISTRIBUZIONE DEL PANE BENEDETTO
MARTEDI’ 11 FEBBRAIO: MADONNA
Giorno
Via
N. Civici
Parte del giorno
Martedì
4
Mercoledì 5
Febbraio Via della Collina, Sambulano e Cà dei Monti
Febbraio Via Roma
dall'1 al 38
mattino e pomeriggio
mattino
Mercoledì 5
Febbraio Via Roma
dal 40 alla fine
pomeriggio
Giovedì
Venerdì
Febbraio Via Belvedere
Febbraio Via Erbosa
tutti
tutta
mattina e pomeriggio
pomeriggio
6
7
DI LOURDES
Lunedì
10
Mercoledì 12
Febbraio Via delle Rose e Bosco dei Grilli tutti
Febbraio Via Marconi
dal n° 1 al 28 edal n°29 al 38 e dal 40 al 44
pomeriggio
pomeriggio
Ore 11,00 S. Messa a Castel dell’Alpi con unzione degli ammala-
Giovedì
13
Febbraio Via Marconi
39 e dal 43 al 52
pomeriggio
ti
Venerdì
Lunedì
14
17
Febbraio Via Marconi e i Loghi
Febbraio Via Caduti del Lavoro
dal 53 al 66 e i Loghi
tutta
pomeriggio
pomeriggio
Martedì
18
Mercoledì 19
Febbraio Antico Borgo Musolesi
Febbraio Via Musolese
n° 35, 41 e dal 50 al 78
dal n° 1 al 24, 27 e 29
pomeriggio
mattino
Mercoledì 19
Febbraio Via Musolese
dal n° 25 al 44
pomeriggio
Sabato
Lunedì
Febbraio Via dei Poggioli
tutti
Febbraio Via Della Chiesa, Poggio dei Rossi e Cà di Guiara
mattino
pomeriggio
Martedì
25
Mercoledì 26
Febbraio Via Fondazza e via dell'Amarolo
Febbraio Via Valverde e Resistenza
tutti
tutti
pomeriggio
pomeriggio
Giovedì
27
Febbraio Via Risorgimento
dispari
mattino
Giovedì
Sabato
27
1
Febbraio Via Risorgimento
Marzo
S. Martino
pari
tutti
pomeriggio
mattino
Lunedì
3
Marzo
Ore 16,00 S. Messa alla Villa di Cedrecchia con unzione degli
ammalati e benedizione dell’acqua santa
Ore 20,30 S. Messa a S. Benedetto con unzione degli ammalati
MERCOLEDI’ 5 MARZO: LE CENERI INIZIO DELLA QUARESIMA
22
24
Via delle Ca', Molino Nuovo e Cà di Vigilia
pomeriggio
• DOMENICA: ORE 10,00 FORNELLI - ORE 11,30 SAN BENEDETTO - ORE 17,30
(18,00 D’ESTATE) CASTEL DELL’ALPI
• LUNEDI’: ORE 17,30 (18,00 D’ESTATE) SAN BENEDETTO
• MARTEDI’: ORE 9,00 FORNELLI – ORE 17,30 (18,00 D’ESTATE) CASTEL DELL’ALPI
• MERCOLEDI’: ORE 9,00 SAN BENEDETTO – ORE 20,30 FORNELLI
• GIOVEDI’: ORE 17,30 (18,00 D’ESTATE) CASTEL DELL’ALPI
• VENERDI’: ORE 17,30 (18,00 D’ESTATE) SAN BENEDETTO
• SABATO: ORE 17,30 (18,00 D’ESTATE) SAN BENEDETTO
Come ogni anno la comunità di San Benedetto ringrazia le priore Poli Silvia, Mingoni Carmen, Santi
Eleonora e Frondi Nives e Nadia. I cercanti Daniele Rossi, Marco Speghini, Alessandro Vaccari, Francesco Simoncini, che nell’anno 2013 hanno preparato e animato le iniziative nel mese di maggio e la Festa
a Sant’Antonio.
Ringraziamo con loro le loro famiglie e quanti hanno collaborato, per realizzare ogni cosa nel migliore
dei modi. Alla fine del loro incarico le Priore hanno offerto alla parrocchia la somma di € 9500.
Accogliamo le nuove priore: Borelli Benedetta, Calzolari Roberta, Fanti Arianna e Zocco Paola e i nuovi
cercanti: Borelli Luca, Borelli Simone, Farini Giampaolo e Girotti Franco.
Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno accettato di dare un po’ del loro tempo a servizio di tutta la comunità,
Don Giuseppe e i Fabrizieri.