Piacenza, soccorso pronto: stavolta il salvato è il

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983
Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003
(conv.in l.27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 - DCB Pc
VENERDÌ 28 FEBBRAIO 2014 - ANNO 32 N. 7 - EURO 0,20
Inceneritore e Profumo,
va di moda il gran rifiuto
Pubblicità inferiore al 45% - Contiene IP
www.corrierepadano.it
WEEKEND
Quote Iren e spazzatura “importata” da altre province, quante scorie!
POLLASTRI A PAGINA 4
La battaglia vinta - Per una volta la nostra città fa squadra e stoppa i piani della Regione
Piacenza, soccorso pronto:
stavolta il salvato è il 118
Giacobazzi
al Politeama
A PAGINA 9
Paolo Rebecchi (Anpas): “Grande successo aver difeso il nostro modello di sinergia
virtuosa tra volontari e professionisti. Fare di più? Facile, per chi si limita a parlare...”
A operazione “salvate il 118 di Piacenza”
conclusa, Paolo Rebecchi - coordinatore provinciale di Anpas - può tirare una riga su oltre
due anni di battaglie e gridare vittoria: “Un
sogno nel cassetto? Andare avanti così, con un
modello virtuoso e performante”
Carnevale, tante le iniziative per far festa
SUZZANI A PAGINA 3
Jazz Fest,
c’è Galliano
A PAGINA 10
Cambio al vertice
Speciale Cooperazione
Più forti insieme
Acer, alla guida Savi
”esodato fortunato”
CAMINATI A PAGINA 5
Sport - Calcio
Piace nella bufera:
Gatti, minaccia di addio
DOSSENA A PAGINA 14
Fiorenzuola in maschera:
sono i giorni della Zobia
ALBERICI A PAGINA 3
Rebecchi Nordmeccanica,
c’è più gusto con la Coppa
DOSSENA A PAGINA 14
DA PAGINA 6
Corriere Padano
2
28 febbraio 2014
VILLAGGIO GLOBALE
Lo studio - Un’indagine mette in fila i valori più sentiti dalla popolazione italiana
Salute primo pensiero
insieme alla famiglia
Alla pari (80%) i due aspetti a cui viene attribuita maggiore importanza.
Nel pieno della crisi, il denaro (24%) sorpassa perfino l’amicizia (23%)
"Basta a' salute, quanno c'è a
salute c'è tutto". Recitava più
o meno così una storica canzone di Ettore Petrolini, 'Tanto
pe' cantà', arrivata al successo
grazie soprattutto alle versioni di Gigi Proietti e Nino Manfredi. E Petrolini evidentemente aveva ragione. Secondo uno studio dell’osservatorio Salute AstraZeneca, infatti, la salute è oggi considerata
insieme alla famiglia il valore
più importante nella vita dall’80% della popolazione, in
netta crescita rispetto al 61%
del 2011. Si conferma quindi il
vecchio adagio 'la salute prima di tutto'.
Al secondo posto, si legge nella nota dell'Osservatorio, il
tandem "Lavoro-Vita di Coppia". I due valori, indicati entrambi da 1 italiano su 4
(25%), hanno però fatto registrare un calo di considerazione negli ultimi 2 anni, rispettivamente dell’8% per il lavoro
e del 7% per vita di coppia. Al
contrario, ha scalato molte posizioni nelle priorità nazionali
il denaro, il cui peso nella vita
degli italiani è quasi raddoppiato (è passato dal 13 al 24%),
sorpassando così l’amicizia
disfazione è aumentata considerevolmente negli ultimi 2
anni (+ 5%). Tra i problemi più
sentiti dagli italiani spunta
anche la mancanza di tempo,
segnalata dal 21% del campione. Diminuiscono poi, com’era
forse prevedibile, i connazionali appagati dal proprio lavo-
peggiorare ulteriormente ed è
dunque destinata a migliorare. I più ottimisti sono uomini
(70% contro 66% delle donne)
e meridionali (71% vivono al
Sud contro 68% al Nord e 61%
al Centro), soprattutto giovani (nell’81% dei casi hanno
meno di 34 anni) e in prevalen-
Il paradosso: ancora poca cura
nella prevenzione delle malattie
(23%) e la religione (14%).
Trend positivo anche per la solidarietà (8% vs 5% del 2011),
considerata oggi più indispensabile di cultura (stabile al
7%), tempo libero (4% vs 7%),
studio (3% vs 5%) e potere
(1% vs 2%)".
IL PARADOSSO - “Toglietemi tutto, ma non la salute”,
sembrano pensare gli italiani.
Eppure più di 1 connazionale
su 3 (il 36%) dichiara di non
prestare alcuna attenzione alla prevenzione delle malattie,
con una crescita dei “trascura-
ti” del 12% solo nell’ultimo
anno. Un trend che è probabilmente collegato alla crisi economica e che comporta anche
una riduzione del 10% nelle analisi e negli esami di controllo periodici (scesi al 67% rispetto al 77% del 2012). Inoltre, il 16% degli italiani ammette di non seguire una dieta
equilibrata e il 13% rinuncia a
uno stile di vita sano.
INSODDISFATTI - Un quarto della popolazione non è contento della propria situazione
economica (il 23%) e l’insod-
Tazza di tè a rischio, colpa
dei cambiamenti climatici
Beviamo 3 miliardi di tazze di tè ogni giorno e nel
mondo se ne producono 4,8 milioni di tonnellate
l'anno. Però il tè, una delle bevande più antiche e
amate, rischia di affrontare seri problemi nel
prossimo futuro. L'allarme arriva da un nuovo
rapporto, il 'Tea 2030' del 'Forum for the Future',
che riporta l'attenzione sui numerosi problemi legati al cambiamento climatico, al consumo di acqua ed energia e alla competizione per la terra che
i maggiori paesi coltivatori di tè affronteranno.
Il rapporto segnala come "molti dei principali
paesi dove si coltiva il tè - come Kenya, Malawi, India, Sri Lanka e Cina - siano anche tra i più vulnerabili ai cambiamenti climatici". Il tè, inoltre, è una coltura che - tradizionalmente - viene irrigata
dalle piogge, "ma i continui sbalzi climatici stanno costringendo a sostituire questa pratica con
l'irrigazione". Se questo da una parte risolve un
problema immediato, dall'altro porterà anche
"un incremento della pressione sulla domanda di
acqua nelle aree già vulnerabili". Il tè, poi, è anche una mono-coltura "e come altre mono-colture
si troverà ad affrontare in futuro la crescente erosione del suolo".
Ma il rischio climatico non è il solo nemico delle
coltivazioni di tè: ci sono anche le scelte produttive ispirate al solo profitto. Ad esempio, "tra il
2005 e il 2010 in Sri Lanka un decimo delle coltivazioni di tè" è stato soppiantato da coltivazioni più
redditizie come "gomma, olio di palma e frutta" e
, si legge nel rapporto, "l'ultima cosa che vorremmo è che il tè fornisse un incentivo alla deforestazione negli altopiani tropicali", che potrebbe essere incentivata dalla ricerca di altri spazi per
reintegrare quelli sottratti.
Ma c'è anche un altro tema: quanta energia serve
per il tè? Come segnala 'Tea 2030' del 'Forum for
the Future', per coltivare il tè non serve consumarne molta, ma alla fine si crea "un consumo di
energia tre volte più alto che per l'acciaio". Infatti, anche se non è una coltura che necessiti di molta energia sono invece i processi di trasformazione ad essere energivori: "appassimento, asciugatura, selezione, impacchettamento richiedono 18
kWh per 1 kg di tè" mentre "per fare un kg di ac-
ciaio servono solo 6,3 kWh", sottolinea il rapporto. La notizia positiva è che molte compagnie hanno però iniziato a scoprire il grande ruolo che potrebbero svolgere le energie rinnovabili nel settore.
Comunque, nonostante gli impatti ambientali
descritti finora, la parte più 'carbon intensive' (ad
alta intensità di carbonio) di tutta la catena del tè
rimane il suo consumo, cioè proprio il momento in
cui lo beviamo. Molti, ad esempio, scaldano troppa acqua, più di quella necessaria; altri buttano
via quella in eccesso dopo averla scaldata consumando energia, o buttano quella diventata troppo fredda. E la valutazione dell'impatto ambientale del tè si conclude con le bustine che finiscono
tra i rifiuti: "negli Stati Uniti la quantità di tè usato gettato annualmente ha una massa equivalente a quella dell'Empire state building", e gli Usa
non sono nemmeno lo Stato dove si beve più tè.
(Agenzia Dire, www.dire.it)
ro (passati dal 45% al 39%),
mentre per il momento reggono i rapporti famigliari (molto
positivi per il 69%), amicali
(62%) e sentimentali (58%).
In generale, negli ultimi 2 anni
sono raddoppiati i pessimisti.
Oggi infatti quasi 1 italiano su
3 è sfiduciato (il 27% contro il
14% del 2011) e ben il 14% crede che la situazione sia destinata a peggiorare ulteriormente nei prossimi 3 mesi. Resiste, però, uno zoccolo duro di
“inguaribili ottimisti”: il 14%
(era il 30% un anno fa) ritiene
che la situazione non possa
za laureati (88%).
CRISI, CHE STRESS- Anche
quando lo stress è alle stelle, il
40% della popolazione non
riesce a concedersi una pausa
e il numero degli italiani che
debbono rinunciare a questo
“lusso” è cresciuto del 12%
nell’ultimo anno (28% nel
2012). Che cosa fare, dunque,
per contrastare tensione e 1
Osservatorio Salute AstraZeneca, indagine periodica sulla
cultura della salute realizzata
da ISPO Ricerche; campione
rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne
(800 casi, metodo CATI). Osservatorio Salute su Twitter:
@OsservaSaluteAZ 2 nervosismo quando diventano insopportabili? Solo il 29% cerca un
conforto medico, mentre 1 su 2
si affida ad amici o famigliari e
ben 1 italiano su 3 cerca conforto nella fede, nelle preghiere e nelle pratiche religiose in
generale.
I VALORI - “È estremamente interessante osservare come i cittadini italiani attribuiscano sempre più valore alla
salute. È un dato che fa riflettere e che deve spingere ancor
di più ogni operatore del Sistema Salute a impegnarsi al
massimo nella promozione
della ricerca e del progresso
scientifico per migliorare la
qualità di vita delle persone e
facilitare la soddisfazione di
questo grande bisogno di salute che emerge nella popolazione”, ha dichiarato Gilberto
Riggi, direttore medico di AstraZeneca Italia.
(Agenzia Dire, www.dire.it)
Salute e famiglia (nelle foto)
restano valori chiave
anche nell’Italia della crisi
Tanti amici a quattro zampe,
ma poco tutelati dalle città
Un Paese pigro e poco attento alla tutela e alla gestione degli animali. "Le migliori città
raggiungono oggi a malapena la sufficienza
(60 punti su 100) in un settore che, invece, dovrebbe ottenere punteggi
ben più alti considerata la
grande presenza di amici a
quattro zampe in città". Lo rileva la terza edizione 'Rapporto animali in città', l’indagine di Legambiente dedicata
ai servizi e alle attività dei Comuni capoluogo di provincia
per la tutela e la gestione degli
animali, realizzata attraverso
un questionario inviato a 104 amministrazioni
comunali ed a cui hanno risposto 81 Comuni. Il
quadro che viene fuori è quello di un Paese
che, seppur ama gli animali, è ancora molto in-
dietro nell’effettiva tutela e nei servizi offerti
ai cittadini e ai loro animali d’affezione.
Nella classifica finale dell’indagine di Legambiente, superano la sufficienza Prato, prima in
graduatoria (79,36), seguita
da Bolzano (74,34) e Modena
(71,42). Le grandi e le piccole
città, invece, arrancano. Padova, seppur prima tra le
grandi città, ha un punteggio
appena al di sotto della sufficienza (59,97) seguita da Firenze (50,81) e Verona
(47,99). Tra le piccole città il
gradino più alto lo conquista
Pordenone che supera di poco la sufficienza
(63,5), seconda e terza posizione in classifica
per Chieti (59,1) e Biella (57,51)".
(Agenzia Dire, www.dire.it)
#Facciamovincerelacultura,
flash mob letterario il primo marzo
Sabato 1 marzo in tantissime librerie d'Italia andrà in scena il
primo flash mob letterario, promosso dalla Fondazione Caffeina per incentivare l'acquisto
dei libri e il diffondersi della
cultura. Ogni lettore potrà acquistare uno o più libri con sconti tra il 10% e il 30%, ma gli organizzatori suggeriscono alcune istruzioni ('Vai in libreria con un
fiocco bianco, compra un libro,
scattati una foto e collegati sui
social network con l'hashtag
#facciamovincerelacultura. Il
flash mob dura tutto il giorno
ma sarebbe bello concentrare
gli acquisti tra le 16 e le 18).
L'intento della Fondazione
Caffeina, oltre a sostenere il
mondo del libro, è quello di dimostrare che la cultura è il primo motore di ogni nazione, oltre
che la base fondamentale per
un miglioramento sociale ed e-
conomico. Su facebook l'evento
ha già superato oltre 75mila
partecipanti e numerose sono le
librerie che hanno aderito al
flash mob.
(Agenzia Dire - www.dire.it)
28 febbraio 2014
Corriere Padano
3
IN PRIMO PIANO
Soccorso - Per una volta Piacenza riesce a fare sistema e costringe la Regione a rivedere parte dei suoi piani
“118, difeso un modello virtuoso”
Rebecchi (Anpas): “Un successo aver salvato la sinergia tra volontari e professionisti”
ROBERTA SUZZANI
«Un sogno nel cassetto? Andare avanti così. Con quel
modello sinergico di volontariato e operatori che non
temo di definire intelligente
e che siamo riusciti a tutelare nonostante fino alla fine
abbiano tentato di portarcelo via».
A operazione “salvate il 118
di Piacenza” conclusa, Paolo
Rebecchi, coordinatore provinciale di Anpas, può tirare
una riga su oltre due anni di
battaglie e gridare “vittoria”.
Vittoria su un progetto di
trasferimento della centrale
operativa del Pronto Soccorso che, prima di ogni cosa,
non assicurava la salvaguardia di un modello d’eccellenza piacentina. Un fiore all’occhiello a più petali in cui
volontari e medici continueranno a lavorare fianco a
fianco in un modello virtuoso e performante.
«Il sistema organizzativo
piacentino – ribadisce Rebecchi oggi che i fatti gli hanno dato ragione - è efficiente
ed economico. Un modus operandi che al personale volontario dovutamente formato, affianca un sistema di
professionisti
dell’Ausl
pronti a intervenire in caso
di necessità. Questo sistema
ha permesso e fortunata-
mente continuerà a permettere di offrire al territorio un’ottima copertura in un sistema di regime di costi equilibrato. Un modello virtuoso
e performante».
Ora che il rischio di vedere
scomparire il lavoro di anni è
lontano i giorni convulsi che
hanno preceduto la Conferenza sociosanitaria, con
quel documento che non rispecchiava la volontà del
territorio né teneva conto
delle richieste fatte dal comitato, sembrano lontanissimi.
Due anni fa, quando si affacciarono all’orizzonte i primi progetti di trasferimento
della centrale operativa, la
mobilitazione contro l’accorpamento con Parma fece
subito sentire la sua voce.
«Da subito abbiamo sottolineato che quello che ci pre-
meva era salvaguardare il
nostro modello di lavoro.
Certo ci tenevamo anche a
non erano stati rispettati,
non comparivano neppure.
La nostra reazione è stata im-
“Fatto tutto ciò che era possibile fare, ma concedetemi
un accenno polemico: a chi dice che si poteva fare di
meglio rispondo che le cose vanno fatte, non dette”
mantenere il servizio in loco,
ma prima non era una priorità. Alla vigilia della Conferenza Sociosanitaria che a-
Sono i giorni della Zobia,
Fiorenzuola si traveste
La Zobia, il tipico carnevale di Fiorenzula
d’Arda, entra nel vivo: la manifestazione,
partita il 27 febbraio, continuerà fino a martedì 4 marzo, con sfilata dei carri, baraonda e
premiazioni. Numerose sono le iniziative che
prendono vita all’interno di questa kermesse: Zobia dei piccoli, concorso fotografico,
lotteria, sfilate in maschera. Sette i carri al
via del palio, sette i giurati (guidati dal presidente Sonia Aletti) che decreteranno i vincitori della sfilata di domenica 2 e lunedì 3 marzo. Non aspettatevi però strutture di cartapesta o appariscenti faccioni in questa grande
festa di strada: la particolarità della Zobia è
quella di essere un carnevale “povero”, allestito con materiali di recupero e di uso comune, senza volti mascherati, ma all’insegna
della genuinità e del divertimento. Regola
base, quindi, è l’uso esclusivo, per mascherarsi, di materiale povero e facilmente reperibile (abiti smessi, accessori usati, stracci...). La festa deve il suo nome al latino "iovia" (giovedì, quindi "giovedì grasso") e dà
spazio alla creatività degli abitanti del borgo, che scendono in strada abbigliati nei modi più strani proponendosi nella veste di attori. Largo, quindi, a inventiva e mimica per un
carnevale vivo, di popolo. I cittadini si diletteranno così in scenette animate di dieci minuti ciascuna, coadiuvati Valter Portesi (uno
dei “padri” della Zobia) e Franco Meneghelli (attore dialettale e corista fiorenzuolano),
la cui sensibilità e la capacità di fare da spalla
comica aiuterà i partecipanti. La giuria valuterà i concorrenti durante il percorso e, dal
palco, nel passaggio finale. Allo scopo di evitare tempi morti in attesa del verdetto finale,
i giurati esprimeranno la valutazione di volta
in volta, al termine del passaggio di ogni singolo carro. “Il palio” andrà così al carro maggiormente rappresentativo dello spirito della Zobia mentre “il paliotto” premierà gruppi di personaggi mascherati o singoli. Nel
dettaglio il programma prevede un ricco
week end con, sabato 1 marzo alle ore 15, la
vrebbe dovuto esprimersi
sull’argomento ci è arrivata
notizia che i punti del pro-
gramma stilato dal Comitato
relativi alla gestione dei protocolli per codici blu, per ictus e governance, non solo
Nella foto a sinistra il
coordinatore provinciale
Anpas, Paolo Rebecchi.
Al centro, un intervento
di soccorso
Per Carnevale a ‘La Cuccia’ di Mucinasso
una grande festa aperta a tutti
Si festeggia il Carnevale
presso “La Cuccia”, a
Cascina Torchiazzo di
Mucinasso, martedì 4
marzo: una grande festa
aperta a tutti animerà la
giornata (dalle 10 alle 16).
Sono invitati i centri
socioriabilitiativi e le
associazioni del territorio,
che potranno partecipare
alle attività previste. In
programma, dopo la
consueta iniziale
accoglienza, c’è una visita
guidata agli animali della
Ai musei
In maschera
al Farnese
Zobia dei bambini e domenica 2, dalle ore 15,
la prima sfilata dei carri, dei gruppi e dei singoli, insieme a quella della Banda “La Magiostrina”. Il divertimento prosegue in settimana con la seconda sfilata (lunedì 3, dalle 20) e,
a seguire, la premiazione, mentre martedì 4
marzo alle 10 ci sarà la sfilata dei bambini
della scuola primaria. Informazioni dettagliate sono online sulla pagina Facebook
“Zobia”. Il Club Cinefotografico di Fiorenzuola, poi, indice anche quest’anno un concorso aperto a tutti i fotoamatori sul tema
“La Zobia”, articolato in due sezioni: “Bianco e nero” e “Colorprint”. Ogni partecipante
potrà presentare al massimo 8 opere per sezione e le stampe dovranno avere il formato
compreso tra il 13 x 18 ed il 30 x 40 cm. Le foto,
preferibilmente non montate, dovranno essere presentate alla sede del Club entro il 19
marzo. La premiazione avverrà durante la
presentazione della mostra prevista per domenica 30 marzo. (c.alb.)
mediata e oltre a bloccare la
discussione in Conferenza
abbiamo ottenuto che Comune, Ausl e Provincia scen-
dessero in prima linea al nostro fianco».
Grazie a questo fronte comune la Regione ha messo
mano al documento programmatico rielaborandolo
secondo le indicazioni di Anpas e Progetto Vita.
«Inutile dire che siamo soddisfatti» prosegue Rebecchi
«Grazie all’impegno dell’assessore Stefano Cugini, dei
mass media che ci hanno fatto da cassa di risonanza e di
tutti coloro che si sono impegnati in questa battaglia, il
territorio non perderà un
servizio che funziona alla
perfezione e lo caratterizza
come eccellenza in questo
campo. A bocce ferme posso
dire di aver fatto tutto quello
che abbiamo potuto fare e,
concedetemi un accenno polemico, a chi dice che si poteva fare di meglio rispondo
che le cose vanno fatte, non
dette».
Guardando al futuro per
Rebecchi e il comitato c’è una nuova sfida. «Con onore
saremo al tavolo per lo sviluppo tecnologico della centrale. Un nuovo impegno che
affronteremo con serietà e
determinazione».
Arriva l'appuntamento di Carnevale all'interno del ciclo "Feste al Museo" presso Palazzo
Farnese, un modo piacevole e
festoso per avvicinare i bambini dai 5 ai 10 anni alle opere d’arte. Sabato 1° marzo sarà così il
momento di fare festa con le
"Maschere animate": come nella commedia dell'arte, i bambini parteciperanno ai travestimenti di Carnevale solo dopo aver realizzato la propria maschera. L'incontro si svolgerà
nelle sale del Museo di Palazzo
Farnese dalle 15.30 alle 17.30,
con merenda finale. L'evento è
gratuito e con prenotazione obbligatoria al numero 349
8436735 o via e-mail [email protected]
fattoria; segue la
passeggiata a cavallo con
l’istruttore Matteo. Non
mancheranno poi
animazione “in
maschera”, karaoke e
rinfresco (che includerà
le caratteristiche
frittelle). Animatori della
giornata saranno
l’associazione A.FA.GI.S.
e i ragazzi dei centri la
Girandola, il Faro Rosso,
Formazione Lavoro, Asp
città di Piacenza, RTP Cà
Torricelle.
Corriere Padano
28 febbraio 2014
4
ATTUALITÀ POLITICA
Veleni - Su ambiente, energia e riscaldamento le scorie di nuovi scontri
Inceneritore e Profumo,
va di moda il gran rifiuto
L’assessore Timpano stoppa IdV e M5S sulla cessione della quota del Comune in Iren
Ambientalisti contro Tecnoborgo che chiede di “importare” rifiuti da altre province
donare Iren non futuribile. Si
è affrettato a chiarire Timpano: “A mio parere è un’ipotesi
non interessante in questa fase. Iren gestisce importanti
servizi, ha 500 dipendenti, siamo presenti nel cda in misura
numericamente superiore rispetto alla quota azionaria, e
stiamo incidendo, a partire
MARCELLO POLLASTRI
Il semaforo rosso dalla giunta
comunale è arrivato subito.
Vendere le quote di Iren? Non
se ne parla. L’assessore allo
Sviluppo economico e alle società partecipate Francesco
Timpano ha frenato sul nascere la proposta del consigliere
Samuele Raggi dell’Italia dei
Valori. In aula, durante il dibattito sul tema rifiuti andato
in scena lunedì scorso, Raggi
aveva fatto un rapido conto.
Quanto potrebbe ricavare il
Comune di Piacenza se decidesse di vendere il proprio
pacchetto azionario che ammonta all’1,6%? “Potremmo
ricavare risorse in grado, ad esempio, di permetterci di estinguere mutui per circa 15
milioni di euro, con un risparmio certo di circa 1,5 milioni ogni anno di spesa corrente da
destinare ad investimenti ed
ancora avere a disposizione altri 10 milioni per nuovi investimenti come la nuova piscina, il
piano di manutenzione straordinaria delle strade e delle
scuole”. Secondo l’esponente
dell’Italia dei Valori - forza di
di rinnovo della autorizzazione integrata ambientale (Aia)
formulata alla Provincia da
Tecnoborgo, la società formata al 51% da Iren e al 49% da
Veolia (ma Iren è pronta ad averla al 100%) che controlla
l’impianto. Con tale richiesta
Tecnoborgo chiede il mantenimento delle potenzialità
Raggi: “Inceneritore di Borgoforte,
struttura vecchia ed emissioni
elevate: impianto da pensionare”
maggioranza che da qualche
settimana, con l’ingresso in esecutivo di Luigi Gazzola, guida l’assessorato al Bilancio quell’1,6% di quote del Comune di Piacenza in Iren è irrisorio; a differenza dei primi
anni Novanta, quando sorse
l’impianto, “non siamo più in
emergenza in tema di rifiuti;
l’inceneritore di Borgoforte è
insieme a quello di Ravenna
quello di più vecchia costruzione e tecnologia, e particolarmente elevate sono le sue emissioni di ossido di azoto ri-
250 posti auto in più vicino
all’Ospedale Guglielmo da
Saliceto: questo è quanto
annunciato dall’assessore ai
lavori pubblici Giorgio Cisini. Si
tratta di una prima bozza di
progetto che prevede di
aggiungere un numero
importate di posti auto agli
attuali 650 nella zona
dell’Ospedale, dove il problema
dei parcheggi è molto sentito. I
lavori inizieranno probabilmente
in estate e consistono nella
ridistribuzione del parcheggio
spetto alla quantità di rifiuti
trattata. Oltre tutto non brucia alla massima capacità e sarebbe costretto a importare rifiuti da fuori provincia”. In
buona sostanza, un impianto
senza un futuro, pensionabile,
tutt’al più riconvertibile in impianto di recupero. Posizione
che combacia né più e né meno
con quella del Movimento 5
Stelle che sta saldamente all’opposizione e che per questo
risulta piuttosto imbarazzante per un’amministrazione
che giudica l’ipotesi di abban-
dalla gestione della presidenza Profumo, nei percorsi decisionali. Quella di uscire da Iren non è un’ipotesi sul tavolo”.
Ma se al momento la scomoda
e non sempre allineata posizione dell’Italia dei valori in
maggioranza viene diciamo
digerita e controllata, sul tema più generale dei rifiuti
l’amministrazione Dosi deve
far fronte a una schiera di comitati, di stampo ambientalista ma non solo, che sono pronti a dare battaglia. La richiesta
dell’impianto a 120mila tonnellate, di alzare da 8mila a
8500 le ore di funzionamento
per linea, ma soprattutto di eliminare il vincolo di territorialità dei rifiuti, in buona sostanza di “aprire” alla possibilità di importare anche rifiuti
di altre province. Questo per
consentire di efficientare il sistema riscaldamento della
centrale Edipower, oggi in forte riduzione produttiva a causa delle energie alternative. I
gravi timori dei comitati, del
Movimento 5 Stelle, dell’Ita-
Cisini: “250 nuovi posti auto
nella zona dell’ospedale”
interno che porterà ad avere 40
posti macchina in più. 25 saranno
poi creati in zone e luoghi di
sosta vicini, mentre verrà
costruito nei pressi dell’ospedale
un nuovo parcheggio da 135/140
posti, la cui esatta ubicazione
sarà comunicata a breve. I posti a
pagamento rimarranno tali,
mentre quelli nuovi saranno a
Dossier Cisl-Cattolica sulle tasse:
i piacentini pagano sempre di più
Le famiglie piacentine pagano sempre più tasse,
e praticamente a nulla è valsa l’abolizione dell’Imu sulla prima casa nella maggioranza dei Comuni (solo in 16 su 48 si è pagata la “Mini Imu”) . È
quanto emerge dal secondo dossier Cisl realizzato
con la collaborazione
del Laboratorio di Economia dell’Università Cattolica. In pratica, se da una parte si
sono tolte alcune imposte, dall’altra ne sono state aggiunte, vanificando così l’auspicata diminuzione della pressione fiscale
sui cittadini. Nel dettaglio, il dossier indica come rispetto all’Ici la tassazione sulle case sia aumentata addirittura del
150% nel giro di due anni; nei casi meno gravi c’è
stato “soltanto” un raddoppio, mentre in altri si
raggiunge addirittura la triplicazione. Tendenza
generale per la nostra provincia è stata di aumentare le imposte sulle seconde case. Solo a Borgonovo si registra un taglio dell’imposta, mentre 17 Comuni, tra il 2012 e il 2013, hanno aumentato le ali-
quote. Per quanto riguarda l’Irpef, in un anno i Comuni che adottano la tariffazione a scaglioni sono
passati da due a cinque: a Vernasca e Borgonovo si
sono aggiunti Lugagnano, Piacenza e Pecorara. Se
a Piacenza vi è una riduzione, a Lugagnano l’imposta è più che raddoppiata mentre a Pecorara si registra una
variazione minima.
Passati da 18 a 22, poi,
i Comuni che hanno
introdotto soglie di esenzione diverse dall’imposta nazionale e
valide per tutti i tipi di
reddito. Nove i Comuni che adottano l’aliquota massima e 17 quelli sopra 0,70%. Caminata,
Caorso e Villanova mantengono la non imposizione dell’addizionale comunale, mentre a Besenzone, Ottone, Podenzano, San Pietro, Sarmato e Zerba le aliquote sono agevolate inferiori al minimo
di 0,40%. La Tares a sua volta ha comportato aumenti generalizzati; così come sono cresciute le tariffe del servizio idrico, che in cinque anni è aumentato di oltre il 40%.
lia dei Valori, ma anche di alcune frange del centrodestra,
è che Piacenza rischi di diventare la pattumiera della regione, con grave pregiudizio per
la qualità della nostra aria, già
messa maluccio. Ma anche qui
l’amministrazione comunale
fa scudo. “Dal punto di vista
del tema inquinamento – ha
proseguito Timpano - se si
guarda il rapporto qualità aria
Regione si può guardare che
questi impianti contribuiscono all’inquinamento tra lo 0 e
l’1% su tutti gli inquinanti.
Tutti sappiamo che l’inquinamento è determinato prevalentemente da altri fattori su
cui dovremmo concentrare la
nostra attenzione. Non diventeremo la pattumiera della
Regione. Non dimentichiamoci che prima del 2001, cioè prima che entrasse in funzione
l’impianto di Tecnoborgo, il
75% dei nostri rifiuti veniva esportata e ancora adesso una
gran parte viene smaltita altrove”.
Nella foto in alto, il
termovalorizzatore. A lato,
il consigliere Raggi (IdV)
strisce bianche e probabilmente
con disco orario, per un arco di
tempo comunque ampio. Il costo
dell’operazione non è ancora
noto ma secondo l’assessore si
tratterebbe di un lavoro non
esoso. In programma, inoltre,
l’ipotesi di una corsia di attesa
fuori dalla sede stradale per
l’accesso al parcheggio
dell’ospedale provenendo da via
Campagna, al fine di evitare
code e mettere in sicurezza
l’area.
c.a.
Più pneumatici da bruciare, ricorso al Tar
Cementirossi, sindaco in vista con giunta e consiglieri
Visita di Paolo Dosi, giunta e consiglieri comunali all'impianto della
Cementirossi, sabato 22 febbraio, su invito dell’azienda: un giro nel
cementificio, dominato dai grandi silos, di 17 ettari di estensione, che dà lavoro
direttamente e con l'indotto a 300 addetti. Proprio nei giorni scorsi cittadini e
Legambiente Nazionale sono ricorsi al Tar per frenare l'autorizzazione al
cementificio di portare da 33 a 60 mila tonnellate la quota di pneumatici e
plastica da bruciare come combustibile al posto di coke e bitume.
28 febbraio 2014
Corriere Padano
5
ATTUALITÀ
Incontri - Nuova sfida per l’ingegnere e dirigente bancario, esperto di coordinamento
Un esodato fortunato
alla guida di Acer
Il neo presidente Massimo Savi si autodefinisce “un esodato con clausola di
salvaguardia”: vittima illustre della legge Fornero, sarà in pensione da luglio
laborazione”.
Tra i progetti più recenti che
Acer sta portando avanti in
collaborazione con Comune e
Auser c'è il portierato sociale. L'intento è di riscoprire la
figura del portiere di palazzo
che funge da trait d'union tra
gli abitanti delle case popolari ed Acer, in cambio di un al-
ELENA CAMINATI
Nella fauna occupazionale si
definisce della specie degli esodati sottospecie dei salvaguardati. Vittima illustre delle legge Fornero, il noe presidente di Acer Massimo Savi
che si autodefinisce così con il
sorriso sulle labbra consapevole delle responsabilità che
il nuovo incarico comporta.
“Ora mi trovo in un limbo a
causa delle norme vigenti in
materia di lavoro, tecnicamente – ci dice – sarò in pensione dal luglio prossimo, fino
a settembre ho ricevuto un assegno dal fondo pensionistico
dell'istituto di credito per cui
ho lavorato negli ultimi anni”. Savi, ingegnere elettronico, per 30 anni è stato dirigente presso diverse banche
occupandosi di formazione e
di coordinamento di aspetti
logistici, amministrativi e organizzativi, oggi a pochi mesi
dalla pensione la nomina di
presidente dell'azienda case
si presenta come una nuova
sfida che si pone, per certi aspetti, in discontinuità rispetto al passato. A partire dalla
mediatore culturale. “Si tratta di un professionista – ha
specificato il presidente –che
riveste un ruolo molto delicato. Spesso a torto si attribuisce la responsabilità di episodi di microcriminalità agli
stranieri che abitano gli alloggi popolari. L'esperienza
ci dice che non è sempre così,
Scelto da Dosi, precisa: “Non sono
un politico”. Portierato sociale,
progetto insieme a Comune e Auser
sua formazione: “Sono un uomo d'azienda non un libero
professionista– ha detto Savi
– e non appartengo ad alcun
partito, pur non attribuendo
alla politica un'accezione negativa. Ciò che mi accomuna
a chi mi ha preceduto è, certamente, far crescere Acer puntando soprattutto sull'impatto sociale. Ogni nostra azione
– ha spiegato – deve essere finalizzata all'individuo non
solo considerato come fruitore di un alloggio popolare, ma
in quanto persona che ha de-
Nel primo semestre del 2013 le quotazioni dei box e dei posti auto a Piacenza hanno evidenziato un calo del
5% e del 6,3%. Una diminuzione poco superiore alla media regionale
che si è assestata, rispettivamente, al
4,4 e 4,9%. Lo affermano i dati a cura
dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa. Il centro storico della città si conferma la zona più cara per quanto riguarda i box, il cui prezzo è in media
di 40mila euro, mentre un posto auto
ne costa 10mila. In Piazza duomo e
via Roma un garage ha un prezzo che
si aggira intorno ai 35mila euro, mentre il posto auto è il più caro della città: ne vale ben 20mila. Zona Capitolo
e Strada Caorsana registrano invece
i prezzi più bassi: 10mila euro per un
box e 4mila per un posto auto. Rimangono costose le zone di Barriera Genova (25mila euro il garage, 12mila il
posto macchina), Stazione (25mila e
10mila), Clinica di Piacenza (18mila
e 8mila) e Stadio (18mila e 7mila).
Per quanto riguarda la provincia, i
prezzi riportati dall’Ufficio Studi
Tecnocasa si assestano tra i 10 e i
15mila euro per il box, mentre i posti
auto costano in media poco più di
terminati bisogni”.
Massimo Savi succede a
Giorgio Cisini, oggi assessore
ai lavori pubblici dopo il rimpasto di giunta operato dal
sindaco Dosi. É stato proprio
il primo cittadino a portare avanti la sua candidatura, forte dell'amicizia decennale
che li lega e delle consolidate
esperienze professionali. L'elezione di Savi ha messo tutti
d'accordo, o meglio tutti i presenti, ovvero i 7 rappresentanti dei comuni che hanno
partecipato alla conferenza
degli Enti, tutti di centro sinistra. I sindaci di centro destra, in evidente disaccordo
con la nomina di Savi, non si
sono presentati al voto.
“Questo non mi sconvolge
né mi rattrista – ha commentato il presidente – ma la motivazione riportata, secondo
cui sarei stato nominato dal
PD, mi sembra del tutto infondata perchè io non sono un
politico e non provengo da
quel mondo. In ogni caso, lavorerò con loro con il massimo rispetto e la massima col-
loggio per un tempo non superiore ai 36 mesi. “La logica è
quella di attuare il meccanismo della rotazione – spiega
Savi – in modo da permettere
a tutti di svolgere questo ruolo per un determinato periodo. Il portiere raccoglierà le
richieste degli affittuari e si
farà portavoce oltre che custode di regole e comportamenti per una civile convivenza”. Proprio il tema di un
civile rapporto tra vicinato
sta alla base di un altro progetto a cui Acer tiene molto, il
Box e posti auto, prezzi giù:
in centro i più costosi
4mila euro.
Le locazioni sono, in linea con i prezzi di vendita, più care in area centrale: 100 euro al mese per un box e 60
per un posto auto. In zona Piazza Duomo e via Roma gli affitti sono leggermente più contenuti sia per garage
che per posto macchina, assestandosi, rispettivamente, sui 70 e 45 euro.
Sant’Antonio a Trebbia registra i
prezzi più bassi: 50 euro al mese per il
box e 25 per il posto auto.
Nei primi mesi del 2013 i prezzi per
questo tipo di bene a Piacenza hanno
conosciuto un calo leggermente
maggiore rispetto alle grandi città,
dove i prezzi dei box sono diminuiti
del 4,7% mentre quelli dei posti auto
hanno subito un ribasso del 5,0%. I
valori più alti dei grandi centri urbani si registrano sempre nelle zone
centrali dove comunque l’offerta di
box non è elevata.
La motivazione principale che spin-
Inaugurata la nuova
biblioteca Farnesiana
L’assessore alla Cultura Tiziana
Albasi ha inaugurato nei giorni
scorsi la nuova biblioteca
decentrata Farnesiana, negli spazi
allestiti al numero 34 della
Galleria del Sole. La biblioteca,
chiusa dal 26 agosto 2013 per
consentire la realizzazione dei
necessari lavori di ristrutturazione,
riapre al pubblico in ambienti,
arredi e collezioni completamente
rinnovati, con un angolo riservato
ai piccoli lettori e tante altre
novità.
per questo la figura del mediatore serve a raccogliere
malesseri e problematiche
tra vicini di casa garantendo
una pacifica convivenza”.
Nella foto al centro il nuovo
CdA di Acer con il nuovo
presidente Massimo Savi
(anche nella foto in alto)
L'intervista completa su
www.zerocinque23.tv
ge all’acquisto del box o del posto auto è l’uso per la propria macchina. Infatti uno tra gli elementi presi in considerazione da chi cerca l’abitazione
per uso diretto è anche la presenza
del box, soprattutto in zone molto
trafficate.
Ci sono anche coloro che lo acquistano come investimento, quindi da
mettere a reddito, ma rappresentano la minoranza. Dai dati raccolti
presso gli affiliati Tecnocasa sul totale delle operazioni che riguardano
un box emerge che il 59,1% lo acquista, mentre il 40,9% opta per la locazione.
Nella prima parte del 2013 il rendimento nelle grandi città è stato del
5,5% annuo lordo. Qualche consiglio? Chi vuole investire in questo
segmento immobiliare deve valutare bene la zona, prediligendo quelle
con scarsa possibilità di parcheggio.
Sarebbe inoltre opportuno informarsi sull’esistenza di interventi edilizi di nuova costruzione che hanno in
dotazione il box oppure di progetti
relativi esclusivamente alla nascita
di garage e posti auto.
c.a.
Corriere Padano
6
28 febbraio 2014
SPECIALE COOPERAZIONE
Poletti, nuovo ministro del Lavoro: “Occorre costruire
una società equa dove nessuno viene lasciato inattivo”
Giuliano Poletti, il nuovo ministro del
Lavoro del Governo Renzi, è il presidente
dell’Alleanza delle cooperative, il
coordinamento nazionale costituito dalle
Associazioni più rappresentative della
cooperazione italiana, AGCI,
Confcooperative e Legacoop.
Nato a Imola nel 1951, è stato assessore alle
attività produttive del Comune di Imola,
presidente di ESAVE (Studi e promozione
della viticoltura e dell’enologia per l’Emilia
Romagna) e di EFESO (l’Ente di Formazione
della Legacoop Emilia Romagna). Dal
febbraio 2006 è anche presidente di
Coopfond, la società che gestisce il fondo
mutualistico per la promozione cooperativa
(alimentato dal 3% degli utili annuali di
tutte le cooperative aderenti a Legacoop).
Prima di diventare presidente di Legacoop
nel 2002, dal 1989 al 2000 è stato
presidente della Legacoop di Imola, poi
presidente regionale e vicepresidente
nazionale.
In una recente intervista al quotidiano
Avvenire, Poletti ha detto che «la parola
chiave per permettere all’Italia di
agganciare la già debole ripresa europea
non può che essere programmazione,
misure fulminee servono solo se
rappresentano l’anticipazione accelerata di
una linea politica che durerà da qui ai
prossimi cinque anni».
Secondo Poletti, con una azione pianificata
e ben studiata, si può raggiungere
l’obiettivo numero uno «quello di costruire
una società equa dove nessuno viene
Antesignani - Fabio Salotti, Mario Spezia e quelle sinergie lungimiranti
Cooperative alleate,
Piacenza primogenita
Il premier Renzi sceglie come ministro del Lavoro Poletti, presidente dell’Alleanza delle
Cooperative che si è posta un obiettivo che qui era stato delineato già a fine anni ‘90
ANDREA DOSSENA
Quando il nuovo presidente
del Consiglio Matteo Renzi
ha scelto Giuliano Poletti come ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, a Piacenza qualcuno ha sorriso con legittima soddisfazione.
Dal 2013 Poletti è infatti a
capo dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, il coordinamento nazionale costituito dalle associazioni più rappresentative della cooperazione italiana (Confcooperative, Legacoop e Agci) che ha
l'obiettivo di dar vita ad una
rappresentanza unitaria della cooperazione italiana al fine di contribuire a dare impulso alla creazione di nuova
imprenditorialità e di nuova
occupazione nel nostro Paese.
Finalità già intuite a Piacenza, a livello locale, diversi anni fa: sulla strada verso il superamento di storie e culture
differenti, che avevano eretto più di uno steccato nel
mondo cooperativo, si erano
infatti incamminati Fabio
Salotti e Mario Spezia nel periodo (a partire dal ‘96 e dal
’97) in cui erano ai vertici provinciali rispettivamente di
Legacoop e di Confcooperative.
“L’assemblea unitaria svoltasi in Cattolica nel 1999, nella quale si pose l’attenzione
anche sulle intuizioni delle
cooperative di utenti (tipiche di Usa e Giappone) dei
cui punti di forza parlò Ettore
Gotti Tedeschi, o la presentazione del primo gruppo cooperativo italiano, che nel
2005 riunì Piacenza 74 e
Coop Valdarda, sono solo
due dei momenti nei quali - ricorda Salotti - quanto fatto a
Piacenza si lega a Poletti: non
a caso era presente in entrambe le occasioni”.
Le sinergie e gli spunti avviati in quegli anni sono oggi
tra le linee guida anche a li-
vello nazionale: “Bene ha fatto Poletti - osserva Salotti - a
dire di smetterla di parlare di
‘coop bianche’ e ‘coop rosse’,
perchè l’ACI è un’altra cosa
e, anche se certamente nessuno rinnega il passato, le eti-
cooperativo”.
Ecco perchè Salotti e Spezia
si mossero all’unisono: “L’idea - ricorda Spezia - fu di avviare, a livello locale, un’azione politico-sindacale unitaria tra le stesse realtà che,
La nostra città “pioniera” con una
ricca serie di iniziative che hanno
avviato il superamento degli steccati
chette di una volta ad oggi
non hanno più senso”.
Quindici anni fa per certe
intuzioni era difficile farsi
strada, e lo dimostra il fatto
che perfino oggi alcuni territori siano più refrattari di altri al cambiamento.
Il dado , però, è tratto: “Questa sorta di ‘meticciato’- conclude Salotti - è l’unica via
per la ripresa: su questo aspetto, il ‘popolo della cooperazione’ è già pronto”.
“Le cooperative - spiega dal
canto suo Spezia - sono una
forma societaria del tutto
particolare, dai valori importanti. Lavorano ciascuna per
conto proprio, è ovvio, ma il
movimento cooperativo è uno e, per essere forte, ha bisogno
dell’associazionismo
qualche anno dopo, hanno
poi dato vita, a livello nazionale, all’Alleanza delle Cooperative Italiane”.
Oggi la cooperazione è per
molti aspetti all’avanguardia e certi input sono diventati una bandiera a livello nazionale, ma Piacenza - su questo - può legittimamente gonfiare il petto: sui temi delle alleanze, delle sinergie e dell’addio ai muri, la nostra città
(“Forse - chiosa Spezia - anche perchè crocevia di persone abituate a muoversi e a
confrontarsi con culture diverse”) è stata di nuovo primogenita.
Nella foto al centro, Spezia
(a sinistra) e Salotti. In alto,
Renzi (a sinistra) e Poletti
lasciato nelle condizioni di inattività ed
inutilità».
Ciò che invece non convince Poletti sono gli
interventi choc, «quando ne sento parlare
divento diffidente», spiega, «perché essi
producono degli interventi positivi
nell’immediato ma rischiano di avere effetti
tossici in un momento successivo».
A proposito di lavoro, uno dei temi più
importanti dell’azione del governo Renzi,
ha commentato il Jobs Act proposto da
Renzi, dicendo: «Bene gli incentivi per
assumere under 30 e il contratto di
inserimento a tutele progressive. Ma
bisognerebbe promuovere anche l’auto
imprenditorialità: i nuovi capitani
d’impresa non vanno sostenuti solo nella
fase di attività”.
28 febbraio 2014
SPECIALE COOPERAZIONE
Corriere Padano
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AGCI, Confcooperative e Legacoop, futuro condiviso
Cooperative,
le sfide del lavoro
si vincono insieme
Prosegue il percorso dell’Alleanza delle Cooperative Italiane,
il coordinamento stabile della rappresentanza cooperativa,
verso la costituzione di un’associazione unitaria
L’Alleanza delle Cooperative Italiane, che nasce tre anni
or sono per dare più forza alle
imprese cooperative, è il coordinamento nazionale costituito dalle Associazioni più rappresentative della cooperazione italiana (AGCI, Confcooperative, Legacoop).
L’obiettivo è quello di dar vita ad una rappresentanza unitaria della cooperazione italiana. Con 43.000 imprese associate rappresenta oltre il 90%
del mondo cooperativo italiano per persone occupate
(1.200.000), per fatturato realizzato (140 miliardi di euro) e
per soci (oltre 12 milioni).
Numeri che portano la cooperazione a incidere sul PIL per
circa l’8%.
Le cooperative italiane sono
una realtà capace di grande inclusione socioeconomica dal
momento che il 52,8% delle
persone occupate sono donne,
il 22% sono immigrati.
L’Alleanza durante il quinquennio della crisi ha accresciuto l’occupazione dell’8%
nonostante difficoltà crescenti.
I cooperatori e le cooperative
dell’Alleanza rappresentano,
tra l’altro:
- il 13,4% degli sportelli bancari del Paese;
- il 34% della distribuzione e
del consumo al dettaglio;
- 35 miliardi di produzione agroalimentare Made in Italy;
- oltre il 90% della cooperazione impegnata nel welfare
dove 355.000 persone occupate nelle cooperative dell’Alleanza erogano servizi sociosanitari a 7.000.000 di italiani.
Presidente dell’Alleanza èGiuliano Poletti (presidente
di Legacoop) - chiamato a ricoprire il ruolo di ministro del
Lavoro nel nuovo governo
Renzi. Così si sono espressi sulla nomina i due copresidenti
Maurizio Gardini (presidente
di Confcooperative) e Rosario
Altieri (presidente di AGCI):
“Accogliamo con soddisfazione la delega di Giuliano Poletti: ha la sensibilità per cogliere
le esigenze dell’economia reale, fatta di imprese e lavoratori
italiani che quotidianamente
si battono contro la crisi e le
difficoltà di mercato”.
Alleanza Cooperative al nuovo Governo: “Priorità
all’occupazione. Non c’é più tempo da perdere”
“La priorità principale del paese é il lavoro. É
un tema a cui sono collegati più nodi: il rilancio
competitivo delle imprese, la riduzione della
disoccupazione giovanile e la possibilità di ritorno nel mondo del lavoro per chi ne é uscito.
Non é un compito agevole e sappiamo che tutto questo non si realizza con un tocco magico.
Cuneo fiscale, burocrazia moderna e leggera,
fisco meno oneroso, giustizia più veloce, sistema bancario che torni a dare credito a imprese
e famiglie, una PA che finalmente onori i debiti con le imprese. Questi sono gli elementi di
un unico puzzle da comporre con passo spedito perché il paese riesca ad intercettare i primi segnali di ripresa. Non c’é più tempo da perdere. La cooperazione italiana é pronta a dare
il suo contributo alla ripresa attraverso un
confronto costruttivo con il governo”. Così
Maurizio Gardini (Confcooperative) e Rosario Altieri (Agci) copresidenti dell’Alleanza
delle Cooperative italiane si sono espressi sul
nuovo governo guidato da Matteo Renzi .
Corriere Padano
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28 febbraio 2014
28 febbraio 2014
Corriere Padano
MUSICA
Piacenza Jazz Fest, il primo big dell’edizione 2014 è Richard Galliano: sul palco il 2 marzo9
TEATRO
Stefano Masciarelli si unisce alla compagnia piacentina Pittura Fresca per ‘Anfitrione’
Un po’ di Giacobazzi
al Politeama
DI PIETRO CORVI
Dopo Lillo e Greg, arriva un altro
appuntamento di comicità teatrale
particolarmente gradito al pubblico piacentino: venerdì 7 marzo alle
21 al Politeama riecco Giuseppe
Giacobazzi con il nuovo spettacolo
"Un po’di me (Genesi di un comico)", che sta avendo ottimi riscontri. Il celebre cabarettista di Zelig
ha messo a punto un monologo imperniato sull’analisi di questo no-
stro Paese attraverso i media, il tutto visto attraverso gli occhi dell’italiano medio, stereotipo che Giacobazzi riesce a rendere in maniera
straordinaria, soprattutto nei suoi
spettacoli dal vivo. L’attualità e i
mezzi di comunicazione, le donne e
gli amici, i vizi e le virtù dell’italianità. Piccole e grandi storie di tutti i
giorni nei racconti esilaranti di un
romagnolo doc. In scena, tra l'altro,
sarà un Giacobazzi sempre più poliedrico, ormai diviso tra televisione (Don Matteo 8), cinema (Baciato
dalla fortuna con Vincenzo Salemme e Vacanze di Natale a Cortina di
Neri Parenti) e appunto teatro: il
precedente spettacolo "Apocalypse" lo scorso anno aveva registrato
il tutto esaurito anche al Politeama.
Corriere Padano
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VIVIPIACENZA
Gigi Funcis e Carnevale,
Baciccia vibrante
Paul Roland in Sant’Ilario
per ‘Musiche nuove’
Al Baciccia, febbraio si chiude venerdì 28
con il dj-Sert del vicentino Gigi Funcis
(Eterea PostBong Band), serata e selezioni
bislacche come indica già il gioco di
parole: vibrazioni innovative e bassi
impossibili, elettronica ricercata all'insegna
del "mischia tutto", con arte e tanto
gusto. Sabato 1 marzo, festa di carnevale
dai contenuti top-secret.
Nuovo concerto di alta levatura e grande
forza suggestiva per la rassegna "Musiche
nuove a Piacenza" di Associazione
Novecento. Venerdì 7 alle ore 21.15
nell'Auditorium Chiesa di Sant'Ilario di via
Garibaldi arriva Paul Roland (ingresso
libero), eccentrico ed isolato cantautore
britannico invaghito di letteratura
ottocentesca e di musica classica.
28 febbraio 2014
ANTEPRIMA
Galliano apre il Jazz Fest
al suono della fisarmonica
A gentle vertigo
al Cantiere Weil
Ritorna, al Cantiere Simone Weil di via Giordano Bruno 4, la musica dal vivo sperimentale e
improvvisata. Venerdì 28 alle ore 21 ecco il ritorno di "A gentle vertigo", questo il titolo della
serata e il nome del combo che si presenta come
uno sfavillante incontro tra quattro voci originalissime per stile e autenticità. In scena, il
trombonista e il contrabbassista piacentini Angelo Contini e Fabio Sacconi, il sassofonista pavese Gianni Mimmo e a completare il quartetto,
l'ottima violinista keniota e d'adozione inglese
Alison Blunt come ospite d'eccezione. Quartetto acustico e inedito, con un'attitudine marcatamente contemporanea e selvaggiamente cameristica che attraversa con disinvoltura le
frontiere mantenendosi capace di un rigoroso
senso formale e di abbandoni violenti.
Lo Fai, è tutto elettronico
il venerdì hand-made e vegan
Al Lo-Fai, "hand-made" & vegan bar di via Cavalletto, sarà un venerdì all'insegna dell'elettronica. Il 28 dalle 19.30 aperitivo con i dj-set di
Tramadrops & Marty Lamberti (in foto) VS
Moustaches, sfida tra cultura hip-hop e indie-rock; alle 22.30, scena ai Sin/Cos, da Bologna, progetto elettronico elegante e sofisticato
di stampo R&B, sulla scia di band come The
Weekend, Mount Kimbie e Burial, capitanato
da Maolo Torreggiani, ex My Awesome Mixtape. Visti all'ultimo Tendenze, presenteranno il
primo album "Parallelograms".
‘Anfitrione’ al San Matteo,
c’è anche Masciarelli
Continua la rassegna teatrale "Teatro e oltre"
al Teatro San Matteo: venerdì 7 e sabato 8 marzo ecco la compagnia teatrale piacentina Pittura Fresca con la sua versione dell'"Anfitrione",
grande classico plautino, che trae spunto dai
maggiori autori che hanno scritto l'opera: Plauto, Molière e Kleist. Una commedia brillante
ricca di colpi di scena, ilarità e spunti di riflessione, sui temi dell'identità, amore e potere.
Regia di Beppe Arena; con la partecipazione di
Stefano Masciarelli. Spettacolo alle 21.15; cappello introduttivo di "varietà" a sorpresa alle
20.45.
PIETRO CORVI
Piacenza Jazz Fest: undicesima edizione al
via. Il primo "main concert" del cartellone sarà
come di rito allo spazio "Le Rotative" di via Benedettine: domenica 2 alle 18 il grande fisarmonicista francese Richard Galliano (nella foto sopra), già ospite della kermesse, ritornerà con la
formazione con cui da anni condivide tour in
tutto il mondo e veste al meglio i panni della sua
identità culturale, l’ensemble “Tangaria”. Accanto a lui, Francois Arnaud (violino), Jean
Marc Jafet (contrabbasso) e Jean Christophe
Galliano (batteria), per un mèlange di atmosfere francesi, tango argentino, melodie mediterranee e ritmi brasiliani. Ma ovviamente non è
"tutto qua": tra pre-festival e appuntamenti
collaterali, il piatto si presenta ben più ricco.
Tre, i momenti "aspettando il Jazz Fest": venerdì 28 alle 22, jam session inaugurale al Milestone; sabato 1° marzo, dalle 15 alle 19, gazebo
suonante in Piazza Cavalli con la Girlesque
Street Band (nella foto sotto) dal vivo (dove sarà
possibile acquistare i biglietti o gli abbonamenti per i concerti) e sempre sabato, alle ore 21.15,
concerto dello Spirit Gospel Choir diretto da
Andrea Zermani feat. Sherrita Duran in Santa
Maria di Campagna. Inoltre, partirà anche il festival nel festival "Piacenza suona jazz", serie
di 14 concerti "spalmati" in diversi live-pub
della città: si inizierà martedì 4 alle 22 dal Baciccia con i Noire Quartet.
Prendono subito il largo anche le prime iniziative formative, divulgative e didattiche. Domenica 2 marzo alle ore 14.30 al Milestone si terrà
un workshop a cura della cantante Sherrita Duran. Sabato 1 e domenica 2 sarà attivato pure il
tradizionale laboratorio fotografico di Pino
Ninfa, che occuperà anche un terzo giorno in via
di definizione. S'intitola "Nel Segno del racconto - Il Jazz una storia da raccontare", è a pagamento e previa iscrizione. Nei giorni successivi,
Ninfa allargherà alle scuole superiori con l'inizio del corso di "Fotografia dello spettacolo musicale" riservato agli studenti: giovedì 6 al Liceo Artistico Cassinari e venerdì 7 alla Milestone School of Music; lo stesso giorno sarà dai più
giovani ragazzi dell'Istituto Comprensivo di
Cadeo a cui proporrà il percorso "I primi scatti
creativi". Per tutte le informazioni: www.piacenzajazzclub.it.
Tripletta del weekend
per gli Amici del Po
‘Monologhi slabbrati’
per Musica al lavoro
Tripletta del weekend agli "Amici del Po" di
Monticelli. Venerdì 28, cena a menù speciale ed
esibizione de Il Concertino (in foto), dalle 21.30:
quattro musicisti cremonesi uniti dall'interesse
per la cultura popolare tradizionale: Simona
Maffini a voce solista e chitarra, Camilla Finardi a
mandolino e voce,
Lorenzo Colace a
chitarra e voce e
Sergio Lodi alla
mandola. Sabato
1°, dalle 14 canti da
osteria: per l'occasione scenderanno a valle tanti
cantori dalle montagne piacentine. Domenica 2,
laboratorio musicale e creativo per i bambini dalle 15. Per info e prenotazioni: 0523827781.
Al Salone Nelson Mandela della Cgil ritorna
"Musica al lavoro": martedì 5 marzo, per la
"Giornata internazionale della donna".
La rassegna targata Arci e Cgil propone per
l'occasione alle 21.30, con ingresso libero, lo
spettacolo "Monologhi slabbrati", progetto
contro la violenza sulle donne con testi poetici di Stefano Raimondi e la voce recitante di
Marta Comerio (nella foto a destra).
Brevi monologhi ispirati a casi di cronaca ed
esperienze realmente accadute ma anche innesti letterari classici e contemporanei (Sofocle, Shakespeare, Kavafis, King, Merini...)
che intervallano i testi di Raimondi mitigando e allargando l'impatto emotivo della lettura scenica.
Serata in collaborazione con l'associazione
Il Pane e le Rose.
28 febbraio 2014
Corriere Padano
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VIVIPIACENZA
Melville di San Nicolò
tra musica e letture
‘Beppe e Gisella’, film breve
per sensibilizzare alla donazione
Melville di San Nicolò, musica e letture a
profusione. Venerdì 28, concerto degli
Steamboat. Sabato 1, poesie di Daniela Mazzoli
dal libro "Una e una volta" con
accompagnamento del Duo Stringtone.
Mercoledì 5, presentazione del libro "Dall'Epiro
all'appennino" di e con Roberto Tinelli. Giovedì
6, reading-concerto dedicato a Luigi Tenco con
Edo Cerea, Davide Cignatta e Denise Lommi.
Prima proiezione pubblica, a ingresso
gratuito, del film breve “Beppe e Gisella. E
l'intrepida ricerca di un pezzo di vita”,
giovedì 6 marzo alle 21 al Politeama. Scritto
e diretto da Andrea Canepari, il film è una
produzione Cinemaniaci e Arci Piacenza per
la campagna di sensibilizzazione Una Scelta
Consapevole su donazione e trapianto
d'organi tessuti e cellule.
A CURA DI PIETRO CORVI
ANTEPRIMA
’Il sacro della primavera’,
metafora del presente
Sound Bonico brasiliano,
con i Selton è Saudade
Sound Bonico: febbraio si chiude col party di
carnevale in maschera di venerdì 28 (fomentato
dal balkan-swing and roll del settetto parmigiano Las Karne Murta e dai vinili infuocati dei dj
Gianni Fuso e Molecola, oltre che da allestimenti, gara di maschere con premi pazzi e altre trovate) e la "Desert Fox Night" di sabato 1 marzo,
decisamente suadente con i ben noti e raffinati
piacentini Infernal Quinlan (nella foto sotto) e i
Kamo Social Dub, quintetto con voce femminile
capace di
fondere
reggae,
dub, drum'n'bass,
chillout e
crossover.
Dj-set di Edo, dalla
Blackat
Crew. Venerdì
7
marzo invece c'è
grande attesa per i brasiliani Selton (nella foto in
alto), cresciuti nelle strade di Barcellona e da
anni in pianta stabile a Milano. Il famoso quartetto di Porto Alegre con la passione per la canzone brillante italiana (hanno collaborato anche con Jannacci e Cochi & Renato) porterà in
concerto i brani del nuovo, terzo album "Saudade", in solare equilibrio tra indie-pop, tropical-rock e carioca, e forte di due featuring illustri, Dente e Arto Lindsay. Ad aprire, il piacentino Mikeless (dai Tryptamin), one-man-band e
cantautore in bilico tra funky, blues e trip-hop;il
dj-set electro-indie targato Blitz.
’L’arte della felicità’
si anima al Jolly
Interessante appuntamento con il cinema d'animazione, mercoledì 5 alle 21.30 al Jolly di San
Nicolò. Sullo schermo, "L'arte della felicità" di
Alessandro Rak, evento speciale a Venezia
2013 e premio "Fedic" e come miglior film italiano a "Cinema giovani". Sotto un cielo plumbeo, tra i presagi apocalittici di una Napoli all’apice del
suo degrado,
Sergio,
un tassista, riceve una notizia che
lo sconvolge.
Sergio
si guarda allo specchio e quello che vede è un
uomo di quarant’anni, che ha voltato le spalle
alla musica e si è perso nel limbo della sua città.
Il taxi diviene il microcosmo in cui si rinchiude
ma dentro cui il mondo entra ed esce attraverso
i suoi passeggeri, anime o messaggeri? Fuori
imperversa la tempesta e l’auto si affolla di ricordi, speranze, rimpianti e nuove occasioni.
Volge al termine la rassegna di teatro-danza di
Teatro Gioco Vita e AterDanza nell'ambito del
cartellone di prosa "Tre per te". Venerdì 7 marzo alle 21 al Teatro Gioia approderà il Balletto
Civile / Fondazione Teatro Due con "Il sacro della primavera", dal capolavoro di Stravinskij, coraggioso spettacolo vincitore del Premio Roma
Danza 2011. Dalla ideazione e creazione di Michela Lucenti, una meravigliosa metafora del
nostro
tempo, di
una generazione
che attende obbligata allo
stallo, osservata,
spiata, pesata, vergine poiché
impossibilitata a fare da sola.
"Lasciamo definitivamente i padri come si lascia l'inverno, e smettiamo di essere figli" recitano le note della coreografa. In scena danzeranno ben quattordici interpreti tra ballerine e
ballerini. Ci sarà anche un djche contribuirà a
cucire "un discorso dissacrante su noi stessi in
primo luogo. Dissacrare come reinventare un
nuovo sacro: per noi il sacro è politica e necessità". Al termine, incontro pubblico di approfondimento sullo spettacolo con i protagonisti.
Verdi più Shakespeare
uguale ‘Macbeth Suite’
La musica di Verdi e i versi di Shakespeare. Una sessantina di voci e 11 attori. Un denso gioco
di rimandi all'insegna del fantastico. Ecco gli
ingredienti che si ritroveranno in "Macbeth
Suite", inedita nuova produzione della Filodrammatica Piacentina che vedrà impegnati
gli attori del "gruppo storico" della scuola di
perfezionamento. Appuntamento sabato 1 e lunedì 3 marzo alle 21 alla Sala dei Teatini con una produzione decisamente sostanziosa. Adattamento e regia, con la collaborazione drammaturgica di Luciano Luraschi, sono di Lorenzo Loris del Teatro Out-Off di Milano, artista ospite ormai "di casa" alla Filo da diversi anni,
regista dallo sguardo profondo e bravissimo
nel fare gruppo. La pianista e docente del Conservatorio "Nicolini" Patrizia Bernelich cura
invece la direzione musicale dei cori Filarmonico di Piacenza e Ponchielli-Vertova di Cremona. Il cast diretto da Loris vedrà impegnati
Letizia Bravi (in foto), Giuseppe Gambazza, Simona Fornari, Luca Prevedini, Nando Rabaglia, Flora Croce, Federico Puorro, Loredana
Vallisa, Michel Franzoso, Elvino Barazzoni ed
Andrea Groppi.
CineFox di Caorso,
palco ai Mr. Lucky
Danza contemporanea
al Teatro Trieste 34
Nuovo intrigante appuntamento con la danza
contemporanea e sperimentale al Teatro Trieste 34 di Filippo Arcelloni. Prosegue la nuova
rassegna "InSincronia" curata da Claudia Passaro e Ottavia Marenghi e ospite della seconda
serata, sabato 1° marzo alle 21, sarà la compagnia Era Acquario di Parma con Chiara Montalbani e Manfredi Perego, che si è da pochi giorni
aggiudicato il prestigioso "Premio Equilibrio
2014". Vedremo in scena gli artisti con due assoli: Perego (nella foto sotto) in "Grafiche del silenzio" (Premio Equilibrio) e Montalbani (in alto)
in "Anatomia di un volo". Nel pomeriggio dalle
ore 15.30 fino alle 17.30 inoltre presso la vicina
sede di Anteprima Danza in via Veneziani, si terrà il laboratorio con la compagnia rivolto
agli allievi delle scuole piacentine e a numero chiuso.
Info e prenotazioni
al
3287776566.
Prosegue anche l'offerta di
PKD di Arcelloni rivolta a per piccoli e famiglie a Villa Braghieri di Castelsangiovanni: domenica 2 alle
16.30 sarà in scena Alberto Marvisi con il suo
spettacolo "FFSS - Viaggiando si... viaggia". A
seguire, laboratorio creativo e merenda.
È tornato in vita il teatro CineFox di Caorso,
con la rassegna "La salsamenteria del jazz" organizzata da Il nuovo viaggiatore con Fondazione, partner enogastronomici e patrocinio di Comune e Provincia. Otto
serate, appena iniziate, fino al 12 aprile,
che soddisferanno tutti i
palati e nono
solo quelli dei
jazzisti più puri. Infatti, venerdì 28 sbarcherà sul palco del Cinefox il blues e dintorni
dei Mr.Lucky (in foto) e il 7 marzo toccherà ai
poliritmi africani con il gruppo di percussioni
guidato dal maestro Dramané Konaté.
Passerini, giochi fantasy
e film da raccontare
Non solo cinema in Biblioteca Passerini Landi.
Se giovedì 6 marzo il ciclo di incontri "Un film
da raccontare" proseguirà come sempre alle 16
in Sala Augusto Balsamo, con la presentazione
di "Prayers for Bobby" di Russell Mulcahy (USA, 2009) a cura dell'Ass.ne Arcigay L'Atomo,
sabato 1° alle 16 nel reparto ragazzi Giana Anguissola si terrà invece un incontro per giovani
lettori dai 10 ai 16 anni incentrato sul gioco: il
pomeriggio ludico "Cavalieri di un mondo alieno", con giochi da tavolo a tema fantastico.
Corriere Padano
28 febbraio 2014
12
A TAVOLA
Cucina di casa - Un alimento da consumare almeno tre volte alla settimana
Riscoprire il pesce sulla nostra tavola:
calamari ripieni e acciughe con patate
Il pesce, come la carne
andrebbe mangiato tre
volte alla settimana. E' un
alimento di grande duttilità
capace di sposarsi a pasta e
verdure dando vita a gustosi
piatti unici
Quasi il 40% degli italiani
mangia pesce meno di una
volta per settimana e, nel
47% dei casi soltanto una
volta.
I dati non son davvero
confortanti. Il pesce, come
la carne andrebbe mangiato
tre volte alla settimana.
Sembra quasi incredibile
ma nonostante il fenomeno
della mucca pazza, la
bilancia non si è ancora
rimessa in equilibrio. E
pensare che anche il pesce è
un alimento di grande
duttilità capace di sposarsi
a pasta e verdure dando vita
a gustosi piatti unici: questa
settimana vi proponiamo i
calamari ripieni e le
acciughe con le patate, due
piatti low cost ma molto
appetitosi. Buon appetito!
Calamari ripieni
Ingredienti x 4 persone: 4
calamari di misura più o
meno uguale del peso
complessivo di circa 800 gr, 1
cucchiaio di pangrattato, 2
cucchiai di pecorino
grattugiato, 1 uovo, 2
cucchiai, d'olio extravergine
di oliva, 400 gr di polpa di
pomodoro, 2 spicchi di aglio,
due dita di vino bianco secco,
prezzemolo, peperoncino
piccante, sale e pepe.
Preparazione: staccate i
tentacoli dai calamari dalle
sacche quindi pulite
accuratamente queste
ultime togliendo tutto
quanto contenuto
nell'interno e la pellicina
esterna(nel fare queste
operazioni fate attenzione a
non romperle) quindi
lavatele più volte fino ad
averli bianchi. Lasciate
scolare e, nel frattempo,
pulite anche i tentacoli
togliendo il becco e gli occhi
quindi tritateli non troppo
fini e metteteli in una
ciotola. Unitevi il
prezzemolo, tritato
finissimo insieme a uno
spicchio di aglio, il
pangrattato il pecorino e
Taverna del Castello,
cucina di confine
l'uovo intero.
Insaporite con sale e
abbondante pepe e
mescolate bene in modo da
avere un composto ben
amalgamato. Asciugate le
sacchi, anche all'interno,
con carta da cucina e
riempitele per circa due
terzi con il composto
preparato (durante la
cottura il ripieno aumenta
di volume e se le sacche
sono riempite
completamente si spaccano.
Se vi avanza del ripieno,
potete ricavarne delle
polpettine da cuocere nel
sugo insieme al pesce),
quindi cucite l'apertura
servendovi di un grosso ago
e filo bianco.
Scaldate l'olio in un
tegame che possa contenere
giustamente i calamari e, a
fuoco moderato, fatevi
imbiondire uno spicchio di
aglio spellato e leggermente
schiacciato e il peperoncino
quindi unite i "sacchetti"
preparati e lasciateli
leggermente rosolare.
Bagnateli con il vino bianco
e, quando è evaporato,
unite la polpa di pomodoro,
salate, incoperchiate e
proseguite la cottura per
un'ora, girando i calamari
tre o quattro volte. Serviteli
caldi.
Il sugo di cottura è
piuttosto abbondante e
molto saporito, potete
utilizzarlo per condire un
piatto di spaghetti o riso
bianco.
Acciughe
con le patate
Ingredienti x 4 persone: 700
gr di acciughe freschissime,
500 gr di patate a pasta
gialla, 2 o 3 spicchi d'aglio, q
bicchiere di vino bianco secco,
2 cucchiai di olio
extravergine d'oliva,
prezzemolo, origano, sale e
pepe.
Preparazione: staccate la
testa delle alici, svuotatele
e apritele a libro, togliendo
contemporaneamente la
lisca. Lavatele sotto l'acqua
corrente e asciugatele
appoggiandole su un doppio
foglio di carta da cucina.
Lavate il prezzemolo e
tritatelo finemente insieme
agli spicchi d'aglio e
all'origano. Pelate le patate
e tagliatele a fette
sottilissime. Ungete con un
cucchiaio d'olio il fondo di
una larga pirofila e
disponetevi le patate che
cospargerete con la metà
del trito preparato e con
sale e pepe. Coprite con le
acciughe, insaporitele con
sale e pepe e con l'altra
metà del trito, versate su
tutto il vino bianco e
distribuitevi il resto
dell'olio. Mettete la
preparazione in forno già
scaldato a 180° e fate
cuocere per circa tre quarti
d'ora lasciandola un po
intiepidire prima di servire.
Vigoleno è uno dei borghi medievali più caratteristici non solo dell'Emilia Romagna. I secoli ce lo
hanno conservato pressochè intatto, ed ancora oggi
possiamo ammirare le vestigia delle antiche fortificazioni e del villaggio in un insieme davvero suggestivo. In questa straordinaria cornice ha sede la Taverna Al Castello, assai frequentata soprattutto dai
numerosi turisti che affollano il borgo. Per loro la signora Elsa, in sala aiutata dai figli Raffaello ed Ugo,
cucina le migliori specialità piacentine, promuovendo ovunque la nostra gastronomia. Non possono
mancare tra gli antipasti i salumi per cui la nostra
terra è famosa: coppa, salame, goletta piacentina,
ma anche crudo e culatello (non dimentichiamo culatelloche Vigoleno è "terra di confine" tra Piacenza e
Parma): vengono
tutti stagionati in
proprio, sono accompagnati da una
giardiniera di verdure integralmente preparata da Elsa. Si prosegue con i
primi piatti: pisarei, anolini, tortelli di erbette, ma anche, in stagione, tortelli ripieni di funghi porcini o di castagne
con crema di zucca, oppure i "gigli" (pasta fatta in
casa dalla caratteristica forma) con ortiche. A seguire i secondi, tutti a base di ingredienti di stagione. Principalmente arrosti d'estate, mentre d'inverno si va dalla frittata con funghi porcini allo stracotto di cinghiale o di asinina con la polenta. Anche
i dolci sono tutti casalinghi. La signora Giuseppina,
moglie di Raffaello, prepara crostate di frutta e di
marmellata, tiramisù, semifreddo al caffè e salame
al cioccolato. Accompagnano il pasto i vini piacentini, con particolare riguardo ai bianchi e ai rossi
della zona.
Taverna Al Castello, Vigoleno - via Libertà, 12, Vernasca. Tel. e Fax 0523/895146. Chiuso: martedì
28 febbraio 2014
Corriere Padano
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Lunedì: Bettola, Borgonovo Val Tidone, Caorso, San Nicolò,
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Martedì: Ferriere, Nibbiano, Piacenza Farnesiana, Pontedellolio,
Pontenure, Travo, Vernasca
Mercoledì: Carpaneto, Marsaglia, Piacenza, Pianello, Vigolzone
Giovedì: Agazzano, Castelsangiovanni, Fiorenzuola, Gossolengo,
Gropparello, Perino, Piacenza Farnesiana, Podenzano, Villanova
Venerdì: Cortemaggiore, Lugagnano, Monticelli, San Giorgio,
Rivergaro, Roveleto
Sabato: Bobbio, Fiorenzuola, Piacenza, PC Besurica
Domenica: Agazzano, Alseno, Borgonovo, Caminata, Carpaneto,
Castelsangiovanni, Cortemaggiore, Gragnano, Gropparello,
Monticelli, Morfasso, Nibbiano, Pianello, Pontedellolio
Il Tavolo della Pace di Piacenza con il contributo di
SVEP e della Regione Emilia
Romagna organizza una rassegna di film e documentari
nell'ambito del Progetto
2013-2014 “Una società disarmata è possibile!”.
Alle proiezioni, previste alle
21 presso l’auditorium della
Fondazione di Piacenza e Vigevano, seguiranno riflessioni in comune.
Primo appuntamento martedì 4 marzo con “Il colore della Libertà” (2007) di Bille August, con Joseph Fiennes,
Dennis Haysbert, Diane Kruger.
La vita di Nelson Mandela è
narrata ripercorrendo fedelmente tutte le tappe della sua
storia.
La proiezione e l'intera rassegna è dedicata alla memoria di Arcangelo Dimaggio.
Saranno presenti i volontari
di Emergency.
Altri appuntamenti in calendario: mercoledì 12 marzo “Il
tempo che ci rimane” (2009)
di Elia Suleiman, con Elia Suleiman, Saleh Bakri, Ali Suliman, Samar Tanu;
giovedì' 20 marzo “La chica
del Sur” (2012) di José Luis
Garcia, con Alejandro Kim,
Lim Sukyung;
venerdì 28 marzo “Nomuosfilm – Io sono contro il muos”
(2012) di Enzo Rizzo.
Ingresso libero.
Provincia di Piacenza
(settore welfare, lavoro e formazione professionale)
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e i pomeriggi di martedì e giovedì dalle 14.30
alle 16.30. In caso di forte afflusso di utenza la distribzione dei numeri di ingresso
terminerà 30 minuti prima della chiusura
Provincia di Piacenza - Centro per l'impiego - Borgo Faxhall P.le Marconi tel. 0523-795716 fax: 0523-795738 - e-mail: [email protected]
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Luogo di lavoro: Piacenza
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trasferte sul territorio di riferimento. Utilizzo
auto aziendale
Contratto: contratto a tempo determinato
di 6 mesi con possibilita' successiva di trasformazione a tempo indeterminato
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Qualifica ISTAT: 3214301 igienista dentale
Contenuti e contesto del lavoro: studio dentistico ricerca igienista dentale che si occupi
di eseguire ablazioni del tartaro e assista il
dottore nello svolgimento dell'attività
Luogo di lavoro: Piacenza
Formazione: laurea di igiene dentale o diploma abilitante alla professione sanitaria di igienista dentale
Caratteristiche candidati: indispensabile il
conseguimento del titolo di studio specifico
e l'esperienza anche minima nella mansione
Contratto: tempo indeterminato
Orario: tempo pieno
Per candidarsi: inviare curriculum vitae con
riferimento offerta n°69/14 via mail all’indirizzo [email protected] o via fax al
num. 0523/795738
Corriere Padano
14
28 febbraio 2014
SPORT
Crisi e contestazione, i Gatti pensano all’addio: bufera Piace
Biancorossi all’ennesimo incubo, nuvole nere sul futuro. Vola invece il Pro Piacenza, che conserva nove lunghezze sulle seconde
Il rocambolesco pari interno con il Caravaggio, la clamorosa contestazione dei tifosi
che hanno ‘portato via’ le maglie biancorosse al grido di “queste non le mettete più”, il
silenzio stampa della società annunciato dal
direttore sportivo Rubini che, dopo essersi
dimesso, ha annunciato a nome della proprietà che i fratelli Gatti - contrariamente ai
triennali progetti iniziali - valuteranno se
gettare la spugna a fine stagione: sembra la
trama di un film, è stata l’ennesima settimana di calvario vissuta dal Piacenza.
L’abbandono dei fratelli Gatti (ma si spera
sia stato uno sfogo del momento) rischierebbe di aprire a fine stagione un nuovo buco
nero: ci sarebbe qualcun altro, per esempio,
disposto a prendere in affitto il marchio (che
è di proprietà del comitato Salva Piace)?
Un interrogativo enorme che addensa nuvole minacciose su una situazione che, nel
migliore dei casi, sarebbe stata di fallimento tecnico per la mancata promozione e lo
scadente rendimento della squadra, ora tristemente ottava in classifica e, in questo
pandemonio, obbligata a far risultato domenica 2 marzo sul campo della Sambonifacese.
Opposta è la situazione del Pro Piacenza: la
compagine di mister Franzini è riuscita a superare l’Aurora Seriate con una rete di Piccolo, ed è così tornata a casa con l’ennesimo
“scalpo” conquistato in trasferta. Inveruno
e Pontisola continuano a vincere, ma c’è una
giornata in meno da giocare e la capolista - a
+9, a quota 53 - è la favorita assoluta per la
promozione. La partita del 2 al Siboni con la
Castellana è la prima delle ultime dieci di
campionato: saranno quelle decisive, anche
per il “peso” che hanno i tre punti quando il
traguardo si avvicina. (d.an)
Rebecchi Nordmeccanica
regina assoluta del volley
La squadra piacentina, campione d’Italia in carica, rivince la Coppa Italia
dopo aver conquistato la Supercoppa Italiana: per le biancoblu è poker
ANDREA DOSSENA
Il Palaverde di Treviso si conferma terra magica per la Rebecchi Nordmeccanica. Là, l’11
maggio dello scorso anno, le
biancoblù (nelle foto al centro)
conquistarono il primo scudetto
della loro storia, domenica 23 è
arrivata la vittoria della Coppa
Italia, la seconda consecutiva in
serie A1 dopo l’apoteosi di Varese.
A contendere il trofeo, in una
finale che ha esaltato i tifosi piacentini, è stata la Foppapedretti
Bergamo. Le ragazze di Caprara
(nella foto a destra), dopo aver superato nettamente Busto Arsizio nella semifinale di sabato,
hanno concesso un favoloso bis
piegando senza esitazioni anche
la forte formazione di Lavarini
con un netto 3-0. Su tutte l’ottima Lucia Bosetti, premiata co-
me miglior giocatrice della finale: per lei 18 punti e il 57% in attacco.
I parziali dei tre set (25-16,
25-13 e 25-17) non lasciano dubbi su chi sia in questo momento
la formazione più forte d’Italia:
legittima apoteosi, quindi, per
la società delle famiglie Cerciello e Rebecchi che conquista il
quarto trofeo italiano consecutivo.
Coppa Italia a Varese, Scudetto
a Treviso, Supercoppa al Palabanca di Piacenza e altra Coppa
Italia al Palaverde: difficile rendere l’idea dell’entusiasmo dei
coloratissimi Pink Wolf, anche
questa volta al fianco delle biancoblù.
“E’ una grande emozione – ha
ammesso, a caldo, il presidente
onorario Antonio Cerciello –anche perchè negli ultimi tempi ho
visto la squadra in netta ripresa.
Non avevo dubbi: a Treviso mi a-
spettavo due ottime partite e così è stato. Lavoriamo con un
gruppo di professionisti e di professioniste che ancora una volta
nel momento più delicato si sono fatti trovare puntuali. Grazie
a tutti. Questo successo è per
noi, ma anche per la città di Piacenza”. Non a caso, in effetti, sono piovute le felicitazioni delle
istituzioni sportive e politiche
locali. “E’il quarto trofeo consecutivo che vinciamo in Italia –ha
sottolineato a Treviso il presidente Vincenzo Cerciello – Abbiamo aperto un ciclo frutto di
programmazione e di pianifica-
zione. Credo che non ci siano
dubbi sulla nostra superiorità:
al Palaverde la squadra ha dimostrato di avere una marcia in
più della concorrenza. Ma da domani dovremo tornare umili,
perché nello sport chi si esalta
troppo, poi paga a caro prezzo.
Questo gruppo di lavoro ha dimostrato sempre massima umiltà, quindi restiamo molto sereni
sulle prospettive”.
Nel mirino c’è ovviamente il
bis anche del tricolore, il trofeo
più ambito: se Leggeri e compagne continuano a crescere, sarà
una splendida primavera.
La Bakery Piacenza ingrana la quinta contro Modena
Ora l’obiettivo è rafforzare il processo di crescita
La Bakery Piacenza ingrana la quinta
cogliendo il pokerissimo di successi
consecutivi
in
regular
season.
Le pallavoliste biancorosse non hanno
disatteso il pronostico superando agevolmente la Liu Jo Modena in una trasferta che, sin dalla vigilia, vedeva favoritissima la compagine allenata da Andrea Pistola.
La gara si è in effetti risolta con un secco 3-0 che ha confermato come sia netto
il divario tecnico tra le due rose: lo si evince anche dai punteggi dei tre parziali, chiusi agevolmente dalla Pallavolo
Piacentina con gli eloquenti 25-15,
25-13 e 25-17 in poco più di 70 minuti di
gioco.
Alla Bakery va il merito di non essersi
mai deconcentrata, mantenendo alto il
ritmo ed il livello della sua pallavolo. La
truppa biancorossa è stata trascinata
dalle top scorer della contesa Secolo e
Nicolini, autrici rispettivamente di 16 e
12 punti.
La vittoria contro la Liu Jo Modena
consente alle piacentine di mantenere
la scia delle fuggitive Padova e Trento,
ma anche di allungare il divario rispetto alle dirette inseguitrici in classifica.
E’ un altro tassello in un processo di crescita che sabato prossimo (primo marzo) sarà però messo nuovamente sotto
esame: alle ore 17, al PalaFranzanti, è
attesa la Studio 55 Ata Trento. (dosse)
28 febbraio 2014
A CURA DI SUMARTE PUBBLICITA’
SPECIALE MOTORI
Corriere Padano
15
Tuning estetico degli interni
e l’automobile è come nuova
Gli interni della vostra auto
sono rovinati? O semplicemente vi hanno stancato? La
soluzione è nel tuning estetico
della vostra vettura, cioè l’elaborazione di un nuovo “volto”
per sedili e tappezzeria dell’auto. Il tuning (dall'inglese
“to tune”, regolare, accordare, mettere a punto) è originario degli Stati Uniti d'America
negli anni sessanta con le Hot
rod, le T-bucket e le Lowrider
per restare nel campo delle
quattro ruote o, in campo motociclistico, nei Chopper. Solo
in un secondo momento raggiunge l'Europa e quindi l'Italia, diventando così un fenomeno conosciuto in tutto il
mondo. Ci sono anche marchi
automobilistici (ad esempio
Abarth) che hanno deciso di
dedicarsi a questo fenomeno
come strategia di marketing,
per avvicinarsi al pubblico
giovane ed evidenziare la caratteristica di "preparatore"
che il marchio porta con sé.
Il tuning estetico riguarda sia
gli esterni che gli interni. Per
quanto riguarda quest’ultima
tipologia, modifiche tipiche
riguardano la strumentazione
interna (plancia del cruscotto,
indicatori aggiuntivi, carputers), sostituzione dei sedili o
rivestimento degli stessi, la sostituzione di volante, pomello
e cuffia del cambio, pedaliere,
Meccanico di fiducia
per il tagliando auto
leva e cuffia del freno a mano,
luci interne e riverniciatura
del cruscotto e dei pannelli di
rivestimento interni. Un mondo tutto da scoprire per personalizzare la propria automobile.
Il tuning estetico degli esterni nelle automobili si realizza
invece, nella maggioranza dei
casi, con l'aggiunta o di elementi della carrozzeria quali
"minigonne", alettoni posteriori, spoiler, appendici sottoparaurti anteriori o posteriori
e, nei casi più estremi, la sostituzione completa dei paraurti
con altri del design più sporti-
vo, l'applicazione di prese d'aria sul cofano e/o sul tettuccio,
l'allargamento dei parafanghi
o il rimodellamento della carrozzeria al fine di modificare
la linea originale del veicolo.
Interventi meno invasivi comprendono la riverniciatura
parziale o totale del veicolo,
l'oscuramento dei cristalli e la
sostituzione dei gruppi ottici
anteriori e posteriori. Per
quanto riguarda ciclomotori e
moto, le operazioni più comuni oltre alla riverniciatura e all'applicazione di adesivi sono
la sostituzione di elementi della carrozzeria (carene, codo-
ne, parafanghi), sella, specchietti retrovisori e segnalatori di direzione e l'oscuramento
o la sostituzione del cupolino.
Ultima tecnica innovativa utilizzata nel tuning è il Wrapping, ovvero rivestimento dell'auto con particolare pellicola che oltre a permettere facilmente di cambiare il colore,
protegge la vernice originale;
questa tecnica comprende
tutti i tipi di colori e può anche
essere utilizzata per aerografare il mezzo (sia esso moto,
auto, camion, scooter ecc.) o
per pubblicizzare la propria
attività.
Ormai da anni è possibile effettuare i tagliandi ordinari della propria auto nuova, quindi ancora in garanzia, presso il proprio meccanico di fiducia, a patto che questo sia qualificato.
Sin dal 2002 i veicoli in garanzia per la manutenzione ordinaria
non sono più obbligati a sottostare all'obbligo di manutenzione
ordinaria esclusiva presso la rete di assistenza ufficiale della casa venditrice. Lo stabilì nel maggio 2002 il Regolamento
1400/2002 CE (detto anche Monti) e lo ha più recentemente riconfermato il Regolamento UE 461/2010. In altre parole i controlli periodici obbligatoriamente previsti dal libretto di garanzia (i cosiddetti tagliandi) possono essere eseguiti anche dai riparatori
indipendenti a condizione che vengano effettuate nel rispetto
delle procedure elencate nelle informazioni tecniche (disponibili
a pagamento per gli addetti ai lavori) e che vengano utilizzati pezzi di ricambio originali o di qualità equivalente. Queste disposizioni emanate a tutela dei consumatori sono a volte ancora sconosciute ai proprietari di auto in garanzia, erroneamente convinti di
dover rispettare ancora le vecchie regole che pretendevano di far
decadere la garanzia a fronte di qualunque intervento effettuato
presso officine indipendenti. Non è più così. Può accadere che le
officine autorizzate non si rassegnino e provino ancora a rifiutare
la garanzia quando i tagliandi non vengono eseguiti presso di loro, ma illegittimamente: la casa costruttrice imponendo l'esecuzione dei tagliandi presso la propria rete autorizzata contravverrebbe al principio di libera concorrenza nei confronti dei riparatori
indipendenti. Un interessante approfondimento sul tema si trova
online sul sito www.sicurauto.it nella sezione "garanzia auto".
Corriere Padano
28 febbraio 2014
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