Le proposte degli operatori

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Il Sole 24 Ore
Risparmio & Famiglia - 5 MAGGIO 2014
Pagamenti elettronici
intervista
della settimana
di Gaia Giorgio Fedi
operatori in movimento
Tante novità e offerte
in attesa del debutto
Tutte le filiali di Intesa Sanpaolo
sono a disposizione
Move and Pay Business
Move and Pay Business è il mobile
Pos gestito da Setefi, società di
monetica di Intesa Sanpaolo, che si
può richiedere presso le filiali. È un
piccolo lettore Pos che si collega allo
smartphone o al tablet attraverso
Bluetooth, e garantisce transazioni
certificate da Visa, MasterCard e
Consorzio Bancomat. È disponibile
inoltre un’offerta commerciale
(comarketing) realizzata da Intesa e
Setefi con Vodafone, che comprende
il Pos mobile Move and Pay Business,
uno smartphone o un tablet di nuova
generazione, 4 GB di traffico internet
e il servizio Vodafone Rete Sicura
Società
Setefi (Intesa Sanpaolo)
Costo del prodotto
Gratuito
Costo di attivazione
Gratuito
Canone mensile
2 euro , comprese assistenza,
manutenzione e sostituzione del
dispositivo gratuitamente.
Commissione sulle transazioni
In linea con quelle di un pos
tradizionale: per i professionisti
sono tra lo 0,60% e lo 0,70% per il
bancomat e tra l’1,30% e l’1,40%
per Visa e MasterCard
Carte supportate
Tutte, compreso il bancomat
Tecnologia Nfc disponibile
Sì
Supporto clienti
800.825.099
In competizione. Diverse modalità, diversi operatori e diversi prezzi. Tutti da confrontare
di Gabriele Petrucciani
a Da IngenicoaSumUp.DaPaylevenall'italiana Jusp. I player che hanno fiutato l'affare e
chehannodecisodimettereunpiedenelmondo tricolore dei mobile Pos sono diversi. Ognuno con le sue strategiee il suo pricing. L'offerta
di Ingenico, per esempio, non è diretta al mercato. L'azienda ha realizzato un'infrastruttura
composta di hardware e applicativi per dispositivi mobili che viene messa a disposizione
del mondo bancario. «Il caso più significativo
- spiega Claudio Carli, direttore marketing di
Ingenico-èquellodiSetefi,conIntesaSanpaolo che a gennaio 2014 ha iniziato a proporre la
suasoluzione. Eintre mesi ha giàsuperato i 10
mila iscritti, che è un buon numero. Intesa ha
poi avuto l'idea di allearsi con Vodafone, che è
un ottimo canale commerciale».
la via delle banche
La soluzione proposta da Intesa, che vincola
il cliente all'apertura di un conto corrente, si
chiama Move and Pay Business: un piccolo
lettore Pos che si collega allo smartphone o
al tablet attraverso il sistema bluetooth e permette di accettare pagamenti da tutti i tipi di
carte, di debito e di credito. Grazie alla partnership con Vodafone, è poi disponibile sul
mercato anche un'offerta commerciale che
comprende il mobile Pos, uno smartphone o
un tablet e 4 Gb (Gigabyte) di traffico internet. In termini di costi, il lettore viene offerto gratuitamente, mentre il servizio prevede
un canone mensile di 2 euro. Le commissioni sulle transazioni, invece, variano tra lo
0,60% e lo 0,70% per il bancomat e tra
l'1,30% e l'1,40% per le carte di credito Visa e
Mastercard. Il lettore proposto da Intesa è
inoltre dotato di tecnologia Nfc (nier field
communication), che permette di riceve pagamenti in modalità contacless avvicinando
un dispositivo mobile, anch'esso Nfc, al lettore.
Ad affiancare Intesa, sul mercato c'è il Credito Valtellinese, che ha debuttato lo scorso
marzo con il mobile Pos lanciato da CartaSì.
«E ora altre banche si preparano a partire,
come Bnl, ma anche le Bcc - continua Carli Sono tutti pronti ad avere questa soluzione,
in modalità white label, ovvero sfruttando
fornitori esterni di tecnologia». È un mercato in continua espansione, che annovera anche player che si pongono in contrapposizio-
la via italiana
di jusp
a Tra gli antagonisti agli istituti di
credito, oltre ai player stranieri SumUp e
Payleven, c'è anche l'italiana Jusp. Una
startup che proprio nei mesi scorsi ha
cominciato a distribuire i primi 5mila
mobile Pos sul mercato tricolore. Una
volta collegato il lettore, di tipo Chip &
Pin, al tablet o allo smartphone è
sufficiente digitare l'importo da
incassare e inserire il bancomat o la carta
di credito. Il cliente a quel punto dovrà
digitare il Pin e "il gioco è fatto". Il lettore
ha un costo di 39 euro, Iva esclusa. Non
sono previsti né costi di attivazione né
canoni mensili, ma solo una
commissione sul transato
del 2,5 per cento.
a I tassisti, altra categoria che dal 30 giugno
sarà interessata dall'obbligo di Pos, si stanno
giàattrezzandodaqualchetempoper un maggiore utilizzo dei sistemi di pagamento elettronici. La cooperativa "pronto taxi 6645" di
Roma e il "yellow taxi 6969" di Milano hanno
siglatoaccordi conABS-Verifonecheprevedono lagestione deipagamenticon moneta elettronica attraverso i Pos forniti alle cooperative, lavisualizzazionein temporealedelletransazioni effettuate e la gestione dei voucher
elettronici. Scendendo più a Sud, il Radio taxi
Salerno ha adottato i Pos di Banca Sella. Sempre a Roma, radio taxi 3570 è stata la prima
cooperativa ad adottare lo standard di mPayment, per pagamenticontactless. La cooperativa prevede di installare entro fine anno su
tutti i propri taxi i terminali di pagamento
Nfc, che consentiranno di pagare il taxi con la
carta di credito e lo smartphone, semplice-
Si può mettere una foto
del prodotto in vendita
mente avvicinandoli al Pos.
Non a caso, negli ultimi mesi diversi operatorihannolanciatosulmercatooffertedestinate alla categoria dei tassisti. Setefi con Intesa
Sanpaoloha già avviato un progetto pilota con
i taxi, Payeleven ha firmato un accordo con la
Società cooperativa Taxi Trieste, mentre la
Banca Popolare di Vicenza, in collaborazione
con il Consorzio Triveneto, ha presentato
un'applicazione di pagamento mobile per
smartphonee tablet,TaxiTicket, che funziona
con il Pos Gprs. Tra le diverse offerte spuntano
anche quelle di altre società minori, come
l'azienda telefonica Telecash.it, che offre alle
auto pubbliche un dispositivo mobile di pagamento che funziona con tablet e smartphone.
Epoi,restalaprescrizionenormativachescatta dal 30 giugno, entro cui tutti i conducenti di
autopubblichedovrannodotarsidiPos.«L'obbligo non è un grande problema per la categoria,perchémoltitassistiusanoquestidispositivida anni»,commentaNicolaDiGiacobbe,coordinatore nazionale di Unica Cgil Taxi. Alcuneresistenzecisono, prosegue,«maperundiscorso di costi, visto che le banche applicano
commissioni molto alte, e di velocità dei pagamenti, che diventa un problema, per esempio,
se si sta portando un cliente che ha fretta in
aeroporto in stazione».
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E il borsellino Nfc
diventa un assistente
Ora si guarda pure
al couponing e ad altri
servizi a valore aggiunto
a La maggior parte dei mobile Pos approdati sul mercato è dotata di tecnologia
Nfc (Near field communication). Una tecnologia senza fili e bidirezionale a corto
raggio che consente di leggere dati a breve distanza. In pratica, i clienti potranno
effettuare il pagamento senza la classica
strisciata o lettura del chip, ma semplicemente avvicinando la carta o il proprio
smartphone al Pos, in modalità contactless. Naturalmente, anche la carta o lo
smartphone dovrà essere Nfc.
Nel 2013 sono partite otto sperimentazioni, con cinque banche e tre Telco (Vodafone, Wind e Tre). Oggi Vodafone è già
operativa con il servizio Smartpass Nfc
e, in attesa di delle altre due Telco che
hanno partecipato alla fase pilota, è pronta a sbarcare sul mercato con il proprio
Wallet (portafoglio virtuale) anche Tim.
«È un'esperienza molto interessante spiega Carlo Maiocchi, direttore della divisione corporate di Sia, la società che ha
progettato e realizzato in Europa un hub
Scenari da grandi numeri
Stime di utilizzo nei prossimi anni
Utenti con telefoni Nfc
Pos Nfc
(*) Stime
fine 2011
fine 2012
fine 2013
fine 2016 *
fine 2017 *
400mila
2,5 milioni
7,8 milioni 25-29 milioni 30-33 milioni
5mila
30mila
150mila 400-600mila 600-800mila
fonte : Politecnico di Milano
L’
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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SUMUP
Payleven Holding
Payleven è un sistema di pagamenti in
mobilità, per professionisti con partita
Iva e per persone fisiche, che consente
di accettare pagamenti con carta in
ogni momento e ovunque utilizzando
uno smartphone o tablet e un lettore
Chip & Pin che si connette al
dispositivo mobile grazie al Bluetooth.
È sufficiente attivare l’App, connettere
il dispositivo al telefono o tablet, e
inserire l’importo. È possibile anche
aggiungere una foto del prodotto che
stai vendendo. Con il dispositivo Chip &
Pin, il cliente potrà confermare la
transazione inserendo il suo Pin
(personal identification number). È
possibile, inoltre, inviare una ricevuta
via email al cliente. Chip & Pin ora
accetta carte di credito Mastercard e
Visa, nonché le carte di debito Maestro
e v-pay. Presto consentirà pagamenti
anche con altre carte.
Costo del prodotto
È possibile comprare il modello base
da 79 euro, Iva esclusa, sul sito
www.payleven.it
Costo di attivazione
Nessuno
Canone mensile
Nessuno
Commissione sulle transazioni
2,75% per transazione
Carte supportate
Carte di credito Visa e Mastercard,
nonchè carte di debito Maestro e V-Pay
Tecnologia Nfc disponibile
No, ma sarà implementata a breve
Supporto clienti
02.83437611; [email protected]
Ad Setefi
interoperabile per i pagamenti con cellulari Nfc -. Il wallet è a tutti gi effetti un
assistente personale in grado di fidelizzare il cliente». I pagamenti così diventano
più semplici anche nel mondo dei trasporti. Il cittadino può pagare gli abbonamenti o il singolo ticket con carta di credito direttamente dal telefonino. Poi, in
metro, autobus o tram, gli basterà avvicinare il cellulare alla vidi matrice per convalidare il viaggio.
Si prevede, quindi, una diffusione capillare di smartphone e carte Nfc. Secondo il
Politecnico di Milano, gli smarthpone
Nfc circolanti oggi in Italia sono oltre 8
milioni, mentre le carte contactless (che
consentono il pagamento in prossimità)
hanno raggiunto quota 6 milioni. Tra 3
anni, invece, gli utenti abilitati alla tecnologia Near field communication potrebbero crescere in misura esponenziale a
33 milioni.
E ora, con i primi lanci commerciali
Nfc, la sfida si sposta al di là della frontiera dei pagamenti, verso tutto ciò che può
rendere più "coinvolgente" il wallet e farlo diventare un "punto d'incontro" dove
fare tappa più volte al giorno. «L'idea di
base è poter utilizzare il telefono anche
per le carte fedeltà, per ricevere coupon e
buoni pasto - aggiunge Maiocchi -. Insomma, testata e avviata la tecnologia ora bisogna pensare a come sfruttarla per avvicinare il cittadino a un determinato prodotto o servizio». Così si comincia a parlare di couponing, p2p (person 2 person) e
identity. Alcune iniziative sono già in fase avanzata. Altre in uno stato embrionale. E tante altre nasceranno, per un futuro
sempre più mobile. – Ga.Pe.
Il lettore che trasforma
iPad e iPhone in un Pos
PAYLEVEN
Maurizio Manzotti
annuncio dell'introduzione
dell'obbligodi Pos per i
professionisti è coinciso con il
lanciodei primi mobile Pos che
funzionano con tablet e smartphone.
Secondo Maurizio Manzotti,
amministratore delegato e direttore
generale di Setefi, società di monetica
controllataal 100% da Intesa Sanpaolo, più
che la prescrizione normativa sarà proprio la
tecnologia a ridurre l’uso del contante. Setefi
ha lanciato il primo mobile Pos poco prima
delladata (1˚gennaio) in cui sarebbe dovuto
scattare l'obbligo, successivamente
prorogato di sei mesi. «È stata una pura
coincidenza di tempi» spiega Manzotti,
aggiungendo che comunque «si trattadi una
soluzioneefficace per chi finora non sentiva
di dover usare il Pos, anche perché costa
meno rispetto a un dispositivo tradizionale,
quindi è adatto anche a chi ha un minore
numero di transazioni sopra i 30 euro, come
edicole, bar, ambulanti, corrieri».
Anche altri operatori stanno seguendo il
vostro esempio. Ma quali sono le
potenzialità di questo strumento?
Si tratta di una soluzione molto interessante
rispetto a un Pos tradizionale,tanto più
quando di parla di professionisti come
avvocati, notai, commercialisti, perché si
collega a un dispositivo che rappresenta già
uno strumento di lavoro. Inoltre, è
disponibileimmediatamente, diversamente
dalPos tradizionale che richiede passaggi in
più: si firma un contratto, poi si aspetta il
tecnico che deve fare l'installazione.In
questo caso, al cliente arriva una mail con le
credenziali, scarica l'applicazionee rende
funzionale il dispositivo nel giro di un'ora.
Com'è stata la risposta arrivata finora dai
professionisti?
Quando abbiamo lanciato il prodotto
abbiamo avuto molte richieste, anche
perché inizialmente l'obbligo sarebbe
dovuto scattare prima. Poi è stata concessa
una proroga, quindi molti di coloro che
hanno già acquistato il dispositivo non lo
hanno ancora attivato, in attesa che diventi
obbligatorio.
Questo indicherebbe una certa ritrosia di
fondo a usare il Pos, almeno finché non è
necessario. Ma secondo lei l'introduzione
dell'obbligo di Pos sarà una mossa efficace
a contrastare l'uso del contante?
Sicuramente l'introduzionediun obbligo
contribuirà adabbassare l'uso delcontante.
Ma,anche in funzione di esperienzefatte
all'estero,quello cheaiuta a promuovere
l'utilizzodellecarte non è tanto la
prescrizionedi legge, quanto piuttosto
trovare l'incentivo,per chi possiede una
carta,a usarlaper un elevato numero di
transazioni:per esempio, consentendo la
detrazione dell'acquistodiprodotti e servizi,
magarianche l'acquisto di giornalie caffè.
Del resto, consentirela deduzione delle spese
medicheha spinto i pazienti a chiedere
semprele fatture.
Ma per aggirare il problema non basta
omettere la documentazione che prova la
transazione e farsi continuare a pagare in
contanti?
Certo. Ma è anche vero che, se io ho un
interesse a pagare con il Pos e il
professionista o l'esercente non è attrezzato,
io a quel punto potrei rivolgermi a un altro
soggetto. A quel punto è la legge del mercato
a rendere conveniente per gli esercenti
consentire ai clienti di pagare con le carte.
Quali potrebbero essere le evoluzioni nel
sistema dei pagamenti?
Sicuramente i pagamentiattraverso lo
smartphone,che saranno il passosuccessivo
alPos mobile. In Italiasiamo all'albadi
questanuova fase per i sistemi di
pagamento.Noi, per esempio, siamopartiti
con alcuniprogetti pilota: abbiamo un
accordo con Telecom Italiaper consentire il
pagamentocon una cartavirtuale inserita
neltelefonino,e unprogetto analogo anche
con Vodafone. Dopo la fase pilota,dalla
secondametà diquest'anno seguirannoi
lancicommerciali.
Ma è un metodo di pagamento che può
attecchire efficacemente in Italia?
Gliingredienti ci sono tutti: si trattadiuna
tecnologiaconsolidata perchétutti gli
smartphonedi nuova generazione sono già
dotatidi tecnologiaNfc (near field
communication, ndr), checonsente il
pagamentocon la solaprossimità al lettore.
Dalprossimo anno è probabileche un gran
numero ditransazioni passerà dal
telefonino.E dato l'elevatonumero di
cellulariposseduti dagliitaliani, questo
promuoverà pagamentie micropagamenti
senzal'utilizzodelcontante: fino a 25 euro
non è necessarial'identificazione,quindi per
transazionial disotto di questa sogliasi potrà
pagarecon un gesto. Questo richiederà un
adeguamento delparco Pos. Ma una volta
chela gente si sarà abituata a pagare con il
telefonino,l'esercenteavrà molterichieste in
talsenso e si attrezzerà,obbligo onon
obbligo.Vinceranno comodità e rapidità.
SumUp Payments Limited
SumUp è il lettore carte che trasforma
l’iPhone, l'iPad, l'iPod touch e i
dispositivi Android in un terminale per
il punto di vendita o in un Pos mobile. Il
lettore carte può essere connesso
all'entrata delle cuffie del dispositivo
mobile. Per ora il dispositivo accetta
solo carte di credito Visa e Mastercard,
ma a breve l'azienda SumUp Payments
Limited rilascerà un nuovo lettore per
leggere anche il bancomat, le carte
Maestro, le V-pay e le carte American
Express. Scaricando l'App sul proprio
dispositivo mobile è possibile poi
accettare pagamente senza alcun
hardware. Basterà inserire l'importo e il
numero di cellulare del cliente.
Successivamente il cliente riceverà un
link di pagamento via sms che lo
condurrò sul sito protetto di SumUp
dove inserire i dati della propria carta di
credito e confermare il pagamento.
Costo del prodotto
19,95 euro
Costo di attivazione
Nessuno
Canone mensile
Nessuno
Commissione sulle transazioni
1,95% per transazione
Carte supportate
Carte di credito Visa e Mastercard
Tecnologia Nfc disponibile
No
Supporto clienti
02.94751573; [email protected]
scenari
Anche i taxisti in fila
per accettare il cliente
di Gaia Giorgio Fedi
gli indipendenti
Presente in 14 Paesi nel mondo, SumUp è arrivata in Italia a ottobre 2012. «Da allora abbiamo siglato diverse partnership che ci hanno portato molte iscrizioni - dichiara Christian Nothacker, amministratore delegato
di SumUp Italia - Collaboriamo con diverse
associazioni di taxi, da Milano a Torino, abbiamo una convenzione con Enpam, oltre a
varie collaborazioni con le associazioni di
Bed&Breakfast». Il lettore proposto da SumUp ha un costo di 19,95 euro e viene spedito direttamente a casa o in negozio. «Per utilizzarlo è sufficiente scaricare l'App, registrarsi al nostro servizio e inserire i dati di
base, quindi partita Iva e conto corrente di
appoggio», aggiunge Nothacker. In termini
di costi non sono previsti né costi di attivazione, né canoni mensili, ma solo una commissione sulle transazione dell'1,95 per cento. Al momento le carte accettate sono solo
quelle di credito. «Ma a breve lanceremo un
nuovo lettore, dotato di tecnologia Nfc, che
accetterà anche le carte di debito», conclude
Nothacker. Payleven, invece, si presenta al
mercato con una soluzione Chip & Pin, in
grado di accettare tutte le carte di pagamento. Una volta acquistato, il lettore si configura in pochissimo tempo. Basta scaricare l'applicazione su smartphone o tablet, sia iOs
sia Android, e connettere il lettore con il dispositivo mobile via bluetooth. Il dispositivo
riconosce se la carta è di debito o carte di credito; nel primo caso viene chiesto di digitare
il Pin, altrimenti è richiesta la firma. Il dispositivo è acquistabile direttamente dal sito di
payleven a 79 euro Iva esclusa, oppure negli
Apple Store, sempre a 79 euro, ma Iva inclusa. «Abbiamo anche stretto un accordo commerciale con Poste Italiane - fa notare Alberto Adorini, amministratore delegato di Payleven -. Dunque, il lettore è acquistabile anche negli uffici postali, a un costo più competitivo: 59 euro, Iva esclusa». E più competitive, presso gli uffici postali, sono anche le
commissioni applicate sulle transazioni:
2,50%, contro il 2,75% standard.
MobilePOS
MobilePOS di Cartasì è la nuova
soluzione che permette di accettare
pagamenti in mobilità tramite
smartphone e tablet. È un servizio
composto da una app da installare sul
dispositivo dell’esercente
(smartphone o sul tablet) e di un
lettore MobilePOS per la lettura delle
carte, che si collega in bluetooth al
dispositivo dell’esercente. Il servizio
risponde alle più severe norme di
sicurezza emanate dai circuiti Visa,
MasterCard e PagoBancomat e tutte
le operazioni sono trattate secondo
gli standard bancari. Le carte sono
accettate con modalità Emv, a banda,
contactless/Nfc.
Società
CartaSì (Gruppo Icbpi)
Costo del prodotto
Determinato dalla banca
Costo di attivazione
Determinato dalla banca
Canone mensile
Determinato dalla banca
Commissione sulle transazioni
Determinato dalla banca
Carte supportate
Visa e MasterCard (tutte: carte di
credito, di debito, prepagate),
PagoBancomat
Tecnologia Nfc disponibile
Sì
Supporto clienti
892080
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categorie
«Ok accogliere i pagamenti
ma con basse commissioni
e con procedure rapide»
ne alle banche, come Payleven e SumUp.
Una App sul dispositivo
dell’esercente
«BENE LE LEGGI,
SARANNO I VANTAGGI
A FAR PREFERIRE
MODALITÀ NO-CASH»
GRUPPO ICBPI
SETEFI INTESA SANPAOLO
REUTERS
Con Intesa, lettore gratis e canone mensile.
SumUp e Payleven prevedono solo i costi
sul transato, ma il Pos si paga
n. 122