Fincantieri “Accelera” sulle navi da crociera Fincantieri è il più grande gruppo cantieristico occidentale e il quarto al mondo per dimensioni. Il Gruppo è presente con 21 cantieri navali e impianti produttivi in 13 paesi e 4 continenti; nel 2013 ha conseguito ricavi netti per oltre 3,8 mld di euro e a fine settembre 2014 vantava un portafoglio ordini di 9,4 mld di euro. Fincantieri è l’operatore più diversificato dell’intero settore armatoriale al mondo, con una notevole presenza nei segmenti a maggiore valore aggiunto (Crociera, Navale, Offshore), dove gode di primarie quote di mercato; in particolare nel segmento Crociera è leader con una quota del 46%, e nell’Offshore è leader nel segmento delle navi di alta gamma per il supporto offshore (OSCV), con una quota del 20%. Il Gruppo si è dotato di un modello industriale particolare, diverso da quello degli operatori asiatici, basato su navi altamente personalizzate e tecnologiche, e la presenza globale consente la costruzione in contemporanea di diverse navi ottimizzando la gestione delle attività nei vari cantieri. La società mostra buone possibilità di crescita, dato il suo posizionamento nei segmenti a più rapido sviluppo, quali: a) le Crociere, in cui è attesa una crescita CAGR dei passeggeri a livello mondiale del 4,1% nel periodo 2013-20, con uno scenario di pricing post-crisi in miglioramento; b) l’Offshore, alimentato da un buon andamento degli investimenti in attività di Esplorazione e Produzione (+6,2% 2013-16); c) il mercato navale che prevede opportunità interessanti per il rinnovo della flotta della Marina Militare. Avendo superato il periodo di crisi, Fincantieri si trova ben posizionata per perseguire una strategia volta a incrementare le commesse e a riportare il tasso di utilizzo della capacità dei propri cantieri al livello pre-crisi, potendo contare su un portafoglio ordini a fine settembre 2014 di 9,4 mld di euro e opportunità di crescita per 5,7 miliardi di euro di ordinativi previsti (soft backlog). 19 novembre 2014 Nota societaria Inizio di copertura Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche Ricerca per Investitori privati e PMI Ester Brizzolara Analista Finanziario Oltre a rischi specifici di settore, i punti di debolezza sono a nostro avviso i seguenti: la notevole dipendenza da un numero ridotto di clienti (nel 2013 i primi 10 clienti hanno generato il 69% del fatturato); potenziali ritardi o cancellazioni di programmi nel segmento Navale, che potrebbero rallentare la crescita; un livello ancora basso di sfruttamento della capacità produttiva dei cantieri e un freno alla redditività nel 2014 derivante dalla fase di avvio nei cantieri navali brasiliani nel segmento Offshore; una base dei costi meno competitiva rispetto ai concorrenti asiatici, dovuta a un’offerta ad alto contenuto tecnologico in un mercato fortemente competitivo; e notevoli sbalzi e assorbimento del capitale circolante, soprattutto nel segmento Crociera (nella fase di costruzione), dato che il grosso dei pagamenti (circa l’80%) viene finalizzato alla consegna della nave. Dati finanziari e valutazione. Per il periodo 2013-17 le stime di consenso indicano un’espansione dei ricavi e dell’EBITDA con una crescita media annua rispettivamente del 9,4% e 10,1%, con gli utili in crescita del 12,6%. Fincantieri dovrebbe proseguire nel processo di riduzione dell’indebitamento con un ritorno del cash flow in attivo nel 2015. Avviamo la copertura del titolo con un giudizio Moderatamente Positivo. Scheda società Dati società N. azioni ordinarie (mln) Prezzo (euro) Dati Mercato Capitalizzazione (mln di euro) Max-Min a 12 mesi (euro) Altre informazioni Settore Rendimento Ultimo dividendo (euro) Rendimento dividendo (%) Fonte: Thomson Reuters Performance vs. FTSE All Share (ultimo anno) 1.692,1 0,69 1.178,5 0,78-0,61 Performance % Assoluta Relativa FTSE Italia All Share 1m 9,34 1m 6,67 3m 3,18 3m 5,21 12m ND 12m ND Industriale ND ND Fonte: Thomson Reuters I prezzi del presente documento sono aggiornati al 17.11.2014 Per la certificazione degli analisti e per importanti comunicazioni si rimanda all’Avvertenza Generale. Fonte: Thomson Reuters Fincantieri 19 9 novembre 2014 Profilo P de el Gruppo Fincantieri è unaa società storicca del settore armatoriale, leeader mondiale e nel segmento o delle navi da a crociera e op peratore di rifeerimento in altri settori: navi militari, cruise e-ferry, mega-yyacht e navi sp peciali ad alto valore aggiun nto. Nel corso o del 2013 il Gruppo ha pe erfezionato l’a acquisizione de ella società no orvegese VARD D, diventando uno u dei princip pali operatori nel n segmento delle d navi di allta gamma perr il supporto offshore o . Il Gru uppo, che ha ssede a Trieste, conta comple essivamente oltre 20.000 diipendenti, di cui c 7.700 in Italia, e 21 ca ntieri (Italia, Norvegia, N Rom mania, USA, Brasile e Vietnam m) in 4 contineenti (Europa, Nord N America, Sud America e Asia). Società leaderr nella costruzione dii navi da crociera… Coerentementee con le carattteristiche del suo s mercato d di riferimento, una quota massiccia dei riccavi di Fincantieri viene gen nerata sui mercati esteri, siaa in termini di d clienti che di d paese di produzione. Infaatti, la società,, che serve imp portanti clienti governativi, frra cui la Marina Militare e la a Guardia Cosstiera statuniteense, conta tre e cantieri (Maarinette Marine e, Bay Shipbuilding, Ace Marine), M tutti situati nella reg gione american na dei Grandi LLaghi. Negli Em mirati Arabi, Fincantieri è presente in JV ccon un cantiere locale, i cui obiettivi o sono la progettazione, produzione e vendita di differenti tipi di navi civili e militari oltre ad attività di maanutenzione e trasformazion ne. Suddivisione S riccavi per area di vendita (2013 3) Sudd divisione ricavii per area di prroduzione (2013) Fo onte: dati societari Fonte: dati societari L’’attività di Fin ncantieri è esttremamente diversificata d peer mercati finali, esposizion ne ad aree ge eografiche e p portafoglio clienti, con ricavvi bilanciati trra le attività di d costruzione di navi da crrociera, navi m militari e unità offshore, che consentono ccosì di mitigare e gli effetti de elle possibili fluttuazioni della domanda dei d mercati fin nali serviti risp petto a operattori meno dive ersificati. In pa articolare, il grruppo Fincantieeri opera attravverso tre divisi oni: …attiva attravverso tre principali rami di attività Shipbuilding, che include lee aree di business delle navi da crociera, na avi militari e altri prodotti e servizi (traghetti, mega--yacht e servizzi di riparazio one e trasform mazione) e ne el 2013 ha generato il 62 2,8% dei ricavvi lordi del Gru uppo, il 52% dell’EBITDA e il 66,2% del portafoglio ordini; Offshore, chee include la progettazione p hore di alta e costruzione di navi da supporto offsh gamma attraverso la contrrollata VARD Holdings, H e l’o offerta di prop pri prodotti inn novativi nel campo delle navi e piattafforme semisom mmergibili di p perforazione; nel 2013 ha generato il 34,7% del fattturato lordo, il 52% dell’EBITDA e il 31% del portafoglio ordini; Sistemi, Com mponenti e Servizi, S che in nclude le are e di businesss della proge ettazione e produzione d di sistemi e componenti c ad a alta tecnollogia, quali siistemi di stab bilizzazione, propulsione, p posizionamentto e generazione, sistemi di aautomazione navale, n turbine a vapore e cabine, e servvizi di supporto o logistico e po ost-vendita; talle attività ha generato il 4,3% % dei ricavi e il 4,7% dell’EBITDA del Gruppo nel 2013. In ntesa Sanpaolo – Direzione Studi e Rice erche 2 Fincantieri 19 novembre 2014 Contributo al portafoglio ordini per divisione % Shipbuilding Offshore Sistemi, Componenti e Servizi 2013 66 31 3 Settembre 2014 71 26 3 Fonte: dati societari Azionariato La società è quotata sull’MTA della Borsa Italiana dal 3 luglio 2014. Il prezzo di quotazione è stato di 0,78 euro per azione, che corrispondeva a una capitalizzazione di circa 1,32 mld di euro. Fincantieri è attualmente controllata per il 72,5% dal gruppo Fintecna (ante-IPO era al 99,36%), a sua volta interamente posseduto da Cassa Depositi e Prestiti (CDP). CDP è una società per azioni a controllo pubblico, in cui il Governo italiano detiene una quota dell’80,1% e un nutrito gruppo di fondazioni bancarie il 18,4%; la restante quota dell’1,5% è detenuta dalla società stessa. La Cassa Depositi e Prestiti gestisce una quota importante del risparmio degli italiani, affidato alle Poste, che ne garantiscono la principale fonte di finanziamento. Quotata da luglio 2014 Azionariato attuale – non ci vogliono bordi torta 27,5% 72,55% Fintecna Flottante Fonte: Bloomberg Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 3 Fincantieri 19 novembre 2014 Valutazione Confronto sui multipli di società del settore Riteniamo che il metodo basato sui multipli di mercato sia il più appropriato per valutare Fincantieri. Il raffronto con società concorrenti risulta il più utilizzato dal mercato finanziario per valutare i titoli ciclici, che hanno una bassa visibilità nel lungo termine. Prendiamo in considerazione i multipli sul 2015, poiché meglio incorporano i fattori di recupero attesi in termini di performance e di opportunità di crescita nel medio termine. Una valutazione sul 2014 potrebbe essere fuorviante, in quanto considerato anno di transizione. Le tabelle sotto riassumono il campione di società simili, composto dalle società di cantieristica navale quotate che consideriamo maggiormente paragonabili a Fincantieri e i loro principali multipli e ratio. Visto il significativo scostamento dei singoli multipli rispetto alla media del campione, preferiamo prendere in considerazione il valore mediano per confrontarlo con i ratio stimati di Fincantieri. Raffronto con i principali concorrenti Mln euro Keppel Corporation Sembcorp Marine Cosco Corporation (Singapore) Daewoo Shipbuilding & Marine Eng Mitsubishi Heavy Industries Mitsui Engineering & Shipbuilding Samsung Heavy Industries Co Fincantieri Prezzo (euro) 5,7 2,1 0,4 16,0 4,6 1,6 18,9 0,7 Capitalizzazione 10.296,0 4.367,9 810,1 3.062,0 15.547,0 1.306,1 4.363,0 1.178,6 Ricavi 2014E 8.149 3.712 2.561 11.928 27.715 5.262 10.076 4.097 EBITDA 2014E EBITDA margin (%) 1.343 16,5 487 13,1 215 8,4 516 4,3 2.865 10,3 267 5,1 390 3,9 259 6,3 Nota: prezzi al 17.11.2014. Fonte: FactSet Confrontando Fincantieri sui multipli medi dei concorrenti stimati per il 2015 e 2016 si nota un’ampia sottovalutazione sull’EV/EBITDA e sull’EV/EBIT, mentre sul P/E la valutazione risulta allineata. Raffronto con i multipli dei concorrenti x EV/EBITDA 2014E 2015E Keppel Corporation 8,1 7,7 Sembcorp Marine 8,0 7,3 Cosco Corporation (Singapore) 10,0 9,2 Daewoo Shipbuilding & Marine 15,1 12,7 Mitsubishi Heavy Industries 6,8 6,3 Mitsui Engineering&Shipbuilding 7,3 6,5 Samsung Heavy Industries. 14,5 8,2 Media 10,0 8,3 Mediana 8,1 7,7 Fincantieri 6,0 4,7 2016E 7,3 6,8 8,4 11,0 5,8 5,8 6,9 7,4 6,9 3,5 2014E 9,5 9,6 19,3 24,1 10,8 13,0 29,1 16,5 13,0 7,8 EV/EBIT 2015E 9,2 8,8 16,1 19,0 9,7 9,2 11,1 11,9 9,7 6,5 2016E 8,5 8,0 13,7 14,8 8,7 6,8 9,8 10,0 8,7 4,5 2014E 10,7 12,7 29,3 18,4 16,3 17,5 27,4 18,9 17,5 23,2 P/E 2015E 10,2 11,8 23,4 11,3 14,5 12,0 12,1 13,6 12,0 13,1 2016E 9,5 11,3 19,5 8,7 13,4 9,5 10,8 11,8 10,8 10,2 Nota: prezzi al 17.11.2014. Fonte: FactSet Nel complesso, Fincantieri gode di una buona visibilità sui ricavi, grazie al portafoglio ordini e all’upside potenziale rappresentato dagli ordinativi attesi (soft backlog). Il portafoglio ordini a settembre 2014 di 9,4 mld di euro garantisce oltre due anni di ricavi, e il soft backlog (per un ulteriore valore di circa 5,7 miliardi di euro) comprende il valore dei contratti firmati dopo la fine di settembre e gli accordi condizionati alla finalizzazione delle attività di finanziamento, le opzioni e il programma di innovamento della flotta della Marina Militare. Fincantieri quota a sconto sui multipli dei concorrenti e offre una buona visibilità a medio termine grazie a un sostanzioso portafoglio ordini Nel corso del 2014 la società ha risentito di alcune problematiche emerse in VARD relativamente alle attività in Brasile e alla revisione delle stime per alcuni progetti del portafoglio ordini europeo, il cui impatto sul Gruppo è stato in buona parte neutralizzato dal favorevole andamento della marginalità dei settori Shipbuiding e Sistemi Componenti e Servizi. La società si attende un incremento dell’attività nell'ultimo trimestre dell’anno. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 4 Fincantieri 19 novembre 2014 In particolare, il settore Shipbuilding potrà beneficiare della progressiva ripresa dei volumi grazie alla messa in produzione del rilevante numero di navi già acquisite, della possibile finalizzazione dei contratti per il rinnovo della flotta della Marina Militare italiana e della ripresa dei prezzi nel settore delle navi da crociera, conseguente all’incremento registrato nella domanda per nuove unità. Ripresa dei volumi nello Shipbuilding Per quanto riguarda il settore Offshore, la controllata VARD si focalizzerà sull’implementazione delle azioni di efficientamento necessarie ad operare in un contesto di mercato molto competitivo, caratterizzato da un ridotto prezzo del petrolio e da una maggiore cautela verso i nuovi investimenti da parte dei clienti. VARD prevede di raggiungere un EBITDA positivo per il 4° trimestre 2014 con prospettive di ulteriore miglioramento per il 2015. Efficientamento nella divisione Offshore Nel settore Sistemi, Componenti e Servizi il trend di crescita registrato dai nuovi ordinativi e dai ricavi dei primi nove mesi del 2014 conferma l’attesa di una crescita dei volumi e dei margini rispetto a quanto registrato negli anni precedenti. La tabella che segue evidenzia l’andamento dei principali indici di redditività e il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale, in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri per i periodi chiusi al 30 settembre 2014 e 2013. Indicatori economici e finanziari ROI (%) ROE (%) Totale indebitamento finanziario/Totale Patrimonio netto (x) Posizione finanziaria netta/EBITDA (x) Posizione finanziaria netta/Totale Patrimonio netto (x) 30.09.2013 13,3 4,9 0,4 0,4 0,1 31.12.2013 15,3 7,0 0,5 0,5 0,1 30.09.2014 12,8 5,3 0,4 0,8 0,1 Nota: gli indici riportati in tabella sono determinati sulla base di parametri economici relativi al periodo di 12 mesi, dal 1 ottobre 2012 al 30 settembre 2013 e dal 1 ottobre 2013 al 30 settembre 2014. Fonte: dati societari L’andamento del ROI rispetto al 31 dicembre 2013 e al 30 settembre 2013 risente principalmente dell’aumento nel corso del 2014 del capitale investito netto, mentre sul ROE al 30 settembre 2014 hanno influito, oltre all’aumento del patrimonio netto, la minore redditività rispetto al 31 dicembre 2013 e il parziale consolidamento di VARD per i primi nove mesi del 2013. Gli indicatori di solidità ed efficienza della struttura patrimoniale al 30 settembre 2014 risultano in linea con i valori del 31 dicembre 2013 e con i valori dei primi nove mesi del 2013, tranne che per il rapporto Posizione finanziaria netta/EBITDA, che risente dell’aumento della posizione finanziaria netta al 30 settembre 2014. Solida struttura patrimoniale Per il periodo 2013-17 le stime di consenso indicano ricavi ed EBITDA con una crescita media annua rispettivamente del 9,4% e 10,1%, con gli utili in crescita del 12,6%. Fincantieri dovrebbe proseguire nel processo di riduzione dell’indebitamento con un ritorno del cash flow in attivo nel 2015. Avviamo la copertura del titolo con un giudizio Moderatamente Positivo. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 5 Fincantieri 19 novembre 2014 Risultati 2011-13 Nel periodo 2011-13 i ricavi hanno registrato una crescita sostenuta, con un CAGR del 27%, a fronte di un incremento dell’EBITDA e dell’utile netto rispettivamente di circa il 45% e il 59%. I principali dati finanziari relativi al 2011-12 hanno mostrato una moderata crescita, nonostante il contesto economico avverso, mentre la crescita nel 2013 è stata guidata soprattutto dal consolidamento della divisione Offshore, a seguito dell’acquisizione di VARD. Conto Economico dati principali (2011-13) Mln euro 2011 Ricavi 2.380 EBITDA 141 EBITDA margine in % 5,9 EBIT 75 EBIT margine in % 3,2 Utile ante imposte 74 Utile netto rettificato 43 Utile netto margine in % 1,8 yoy % ND ND ND ND ND 2012 2.381 147 6,2 87 3,7 76 44 1,8 yoy % 0.1 4.3 15.8 2.6 2.3 2013 3.811 298 7,8 209 5,5 156 109 2,9 CAGR 2011-13: ricavi al 27%; utile netto al 59% yoy % 60 103 140 105 148 ND: non disponibile; Fonte: dati societari Acquisizione ordini Tenendo conto dell’effetto del cambio EUR/USD, il portafoglio ordini è rimasto sostanzialmente stabile nel corso del biennio in termini di valore ma con un importante cambiamento della composizione nel 2013 a seguito dell’acquisizione della società norvegese . Il portafoglio ordini a fine 2013 aveva un valore di 8,07 miliardi di euro. Andamento ordini e portafoglio Mln di euro Ordini acquisiti Portafoglio ordini 2011 1.863 5.316 2012 1.394 4.623 Crescita dei ricavi sostenuta dalla divisione Navale e Altre attività cantieristiche 2013 4.998 8.070 Fonte: dati societari Nel 2013 gli ordinativi acquisiti ammontavano a 5,0 miliardi di euro, di cui 3,0 miliardi di competenza della divisione Shipbuilding, 1,8 miliardi dell’Offshore, e 0,2 miliardi della divisione Sistemi, Componenti e Servizi. Il rapporto tra ordini e fatturato era risultato pari a 1,3x nel 2013, con una copertura del portafoglio ordini di circa 2,1x a livello di gruppo. L’unità Shipbuilding gode di una copertura maggiore, dati i tempi di produzione più lunghi, rispetto al segmento Offshore. La crescita dell’EBITDA è stata sostenuta dall’acquisizione di VARD. Il margine EBITDA di gruppo è cresciuto dell’1,6% nel 2013, con l’EBITDA della divisione Shipbuilding che è rimasta sostanzialmente stabile rispetto al 2012 e al 2011. L’EBITDA Offshore si è attestato a 155 mln di euro nel 2013 con una marginalità sui ricavi tutto sommato stabile, nonostante il debole contesto competitivo. Il margine EBITDA Offshore si è attestato a 11,8% compresi 53 milioni di euro in voci non ricorrenti positive relative alla PPA1 per l’acquisizione di VARD; rettificato per questa voce, l’EBITDA margin è stato pari al 7,8% circa. CAGR EBITDA rettificato del 45% nel 2011-13 La voce “Spese non ricorrenti e riserve” include la PPA per l’acquisizione di VARD, con un effetto positivo di circa 53 milioni di euro sull’EBITDA. L’utile netto è stato poi impattato anche da alcune altre voci non ricorrenti. 1 La Purchase Price Allocation indica il processo di allocazione del prezzo di acquisto delle attività e delle passività di un’entità acquisita, che deve essere svolto dalla società acquirente, nell’ambito di applicazione del principio contabile internazionale IFRS 3 Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 6 Fincantieri 19 novembre 2014 Calcolo delle rettifiche sull’utile netto (2011-13) Mln di euro Utile netto Voci non ricorrenti (ante imposte) Impatto fiscale Utile netto ordinario di cui di gruppo di cui di terzi 2011 9 51 -16 44 43 1 2012 15 41 -12 44 44 0 2013 85 80 -28 137 109 28 Fonte: dati societari Principali dati di bilancio La tabella sotto riporta i dati di bilancio del 2011-13. Stato Patrimoniale (2011-13) Mln di euro Immobilizz. Immatariali Immobilizz. Materiali Immobilizz. Finanziarie Capitale Circolante Netto TFR - altri fondi Altre attività correnti Capitale impiegato netto Debito netto (Cassa) Capitale sociale Utile netto dell’anno Riserve Patrimonio netto del Gruppo Patrimonio di Terzi 2011 110 555 16 166 -179 57 725 -226 633 9 292 934 17 2012 104 585 17 -112 -172 76 498 -459 633 15 292 940 17 2013 539 897 70 27 -211 43 1.365 155 633 85 250 968 242 Fonte: dati societari Il capitale investito netto è calato nel 2012 soprattutto a seguito della riduzione dei lavori; le attività fisse sono invece risultate essenzialmente stabili in termini annui nel 2012, e in aumento nel 2013 tenendo conto del consolidamento delle attività fisse di VARD e dell’avviamento per l’acquisizione. In particolare, le attività immateriali sono aumentate soprattutto sulla scorta dell’avviamento, pari a circa 300 milioni di euro (di cui 242 milioni relativi a VARD) a fine dicembre 2013. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 7 Fincantieri 19 9 novembre 2014 Risultati R p primi 9 mesi m 2014 4 Dati economico ffinanziari conso olidati dei primi nove mesi del 2014 I Ricavi di Fincaantieri al 30 settembre 2014 hanno ragg giunto 2,93 milioni m di euro, in crescita de ell’8,1% a/a g grazie ai magg giori volumi di attività registtrati nell’area di business de elle navi da crrociera che hanno più che compensato la contrazione d dei volumi nell’’area militare, per effetto de el progressivo ridotto impattto dei contrattti in corso e in n attesa dell’avvvio dei nuovi programmi de ella Marina Militare. Dati D principali d di conto economico sui primi 9 mesi 9 mesi 20 Mln M euro 013 Ricavi 27 715 EB BITDA 2 208 Margine M lordo (% %) 7 7,7 EB BIT 1 41 EB BIT margine (%) 5 5,2 Uttile ante impostee 1 11 70 Uttile netto rettificcato Margine M sui ricavi (%) 2 2,6 9 me esi 2014 2935 207 7,1 132 4,5 84 67 2,3 I ricavi sono crresciuti nei prim mi 9 mesi yoy % 8,1 -0,5 -6,4 -24,3 -4,3 No ota: i primi nove meesi del 2013 includon no il consolidamento o integrale di VARD D a far data dal 23 gennaio. Fonte: dati societari A fine settembrre 2014 l’incid denza dei ricavvi generati dal Gruppo all’esttero risulta in linea con il co orrispondente periodo del 20 013 e pari all’8 81% dei ricavi complessivi. Suddivisione S de ei ricavi per setttore 9 mesi 20 013 Suddivi sione ricavi pe er settore 9 mes si 2014 Fo onte: dati societari Fonte: datii societari L’’EBITDA dei p primi 9 mesi 2014 è stato o pari a 207 milioni di eu uro, in linea con l’anno precedente. L’EEBITDA margin n si è attestato o al 7,1% in calo sul 2013 3 (7,7%) a causa di una co ontrazione deella marginalitàà del settore Offshore, im mpattata dal risultato della controllata no orvegese VARD D. Quest’ultima ha fatto regiistrare nel 3° t rimestre 2014 un margine le eggermente ne egativo, in paarte compensaato, a livello consolidato, d dal totale utilizzo del fondo rischi su co ommesse stanzziato al momento dell’acquissizione del Gru uppo norvegese. L’’EBIT conseguitto nei primi no ove mesi è statto di 132 milio oni di euro (141 1 milioni di eurro nei primi no ove mesi del 2013) con una marginalità scesa al 4,5% % dal 5,2% al 30 settembre 2013. La co ontrazione del margine rifleette la maggiore incidenza degli ammorrtamenti a seguito degli in nvestimenti enttrati in funzion ne nel corso del d 2014 (in paarticolare per quanto riguard da il nuovo ca antiere di Prom mar in Brasile), unitamente alla minore mar ginalità del setttore Offshore. no sofferto la I margini hann contrazione del segmento Offshore Il Risultato d’essercizio è stato o di 43 milion ni di euro e rrisulta in riduzzione rispetto allo stesso pe eriodo del preccedente esercizio (53 milioni di euro al 30 ssettembre 201 13). In ntesa Sanpaolo – Direzione Studi e Rice erche 8 Fincantieri 19 novembre 2014 La Posizione finanziaria netta, a fine settembre era negativa per 238 milioni di euro in peggioramento rispetto ai 155 milioni di euro al 31 dicembre 2013 nonostante l’aumento di capitale riveniente dalla quotazione. L’indebitamento netto, infatti, sconta l’assorbimento di risorse per il finanziamento del capitale d’esercizio a seguito dell’incremento dei volumi nelle navi da crociera, con tre unità – oltre ad un traghetto - in consegna entro il 1° trimestre 2015, tra cui la nave da crociera Costa Diadema consegnata nel mese di ottobre 2014. Dati principali di Stato Patrimoniale sui primi 9 mesi Mln euro Capitale investito Patrimonio Netto Posizione finanziaria netta 2013 1.365 1.210 -155 9 mesi 2013 1.284 1.187 -97 9 mesi 2014 1.839 1.601 -238 ND: non disponibile; Fonte: dati societari Andamento operativo del Gruppo nei primi nove mesi del 2014 I nuovi ordini acquisiti nel corso dei primi nove mesi del 2014 ammontano a 4,2 miliardi di euro in leggera crescita rispetto all’anno precedente con la seguente suddivisione: i) Shipbuilding 71% (56% al 30 settembre 2013); Offshore 25% (39% al 30 settembre 2013), Sistemi, componenti e servizi 4% (5% al 30 settembre 2013). Alcuni indicatori Mln euro Ordini Backlog (portafoglio ordini da eseguire) Soft Backlong (ordini potenziali basati su opzioni concrete) Navi consegnate (*) 2013 4.998 8.068 5.000 33 9 mesi 2013 3.971 8.089 ND 24 9 mesi 2014 4.247 9.472 5.700 21 Nota: (*) numero di navi di lunghezza superiore a 40 metri: Fonte: dati societari Il segmento Offshore, nel 3° trimestre 2014, ha registrato un rallentamento degli ordinativi per i riflessi prodotti sull’industria dell’estrazione petrolifera dall’andamento del prezzo del greggio. Il portafoglio ordini (backlog) del Gruppo al 30 settembre 2014 era di 9,5 miliardi di euro (8,1 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2013), in aumento del 17% rispetto allo stesso periodo del 2013, con uno sviluppo delle commesse in portafoglio previsto fino al 2019. Inoltre, il soft backlog, che rappresenta il valore delle opzioni contrattuali e delle lettere d’intenti in essere, nonché delle commesse in corso di negoziazione relative al programma di rinnovo della flotta della Marina Militare Italiana era pari al 30 settembre 2014 a circa 5,7 miliardi di euro. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 9 Fincantieri 19 novembre 2014 Proiezioni economico finanziarie 2014-17 Con riferimento all’esercizio in corso l’andamento del mercato nei primi nove mesi del 2014 è risultato in ripresa. In particolare l’area di business delle Navi da crociera risulta in ripresa sia in termini di acquisizione di nuovi ordinativi che in termini di volumi produttivi; per l’area di business delle Navi militari sono proseguite le trattative con la Marina Militare italiana per l’avvio del piano di rinnovo della flotta, mentre nell’area di business Offshore, l’andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi ha determinato una flessione della domanda. Dati finanziari stimati nel periodo 2014-17 2013 Ricavi 3.811 EBITDA 298 Margine EBITDA (%) 7,8 EBIT 209 Margine EBIT (%) 5,5 Risultato ante imposte 156 Utile netto rettificato 109 Margine sui ricavi (%) 2,9 Utile netto 97 Patrimonio Netto 968 Debito netto (-cassa) 391 2014E 4.097 259 6,3 172 4,2 110 55 1,3 45 1.498 373 2015E 4.761 337 7,1 246 5,2 179 97 2,0 90 1.536 415 2016E 5.158 402 7,8 304 5,9 233 118 2,3 115 1.659 233 2017E 5.463 438 8,0 336 6,2 272 143 2,6 156 1.188 -141 Fonte: Factset Nei primi nove mesi del 2014 gli ordini sono cresciuti di circa il 7% a/a, con ricavi anch’essi in aumento per l’8,1% rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente. Sotto il profilo economico, il periodo ha risentito di alcune problematiche emerse in VARD relativamente alle attività in Brasile e alla revisione delle stime per alcuni progetti del portafoglio ordini europeo, il cui impatto sul Gruppo è stato in buona parte neutralizzato grazie al favorevole andamento della marginalità dei settori Shipbuiding e Sistemi componenti e servizi. Sulla base delle proiezioni di consenso nel periodo 2013-17 Fincantieri dovrebbe registrare CAGR dei ricavi consolidati e dell’EBITDA rettificato pari a 9,4% e a circa 10,1% rispettivamente. Il solido posizionamento di Fincantieri nelle aree di core business, le sue competenze in alcuni segmenti a forte sviluppo, quali quelli delle divisioni Crociera, Shipbuilding e Offshore, e la sua storica presenza in rami di attività resilienti, quali quello del Navale, creano le condizioni, a nostro avviso, per una crescita degli utili e un miglioramento dei livelli di redditività. Riteniamo che il portafoglio prodotti ben bilanciato di Fincantieri, composto da navi personalizzate ad alto contenuto tecnologico nei tre principali segmenti di attività del gruppo (Crociera, Navale e Offshore), insieme con il piano di efficientamento già lanciato a livello di gruppo, dovrebbe contribuire a un miglioramento dei margini nel medio termine. Nel medio termine le stime indicano una crescita del fatturato a dei margini Tuttavia, evidenziamo che nel breve termine (2014-15) il margine EBITDA di Fincantieri dovrebbe continuare a risentire in parte del mix ancora sfavorevole del portafoglio ordini. Questo perché parte degli ordini risale a un periodo in cui il contesto era più competitivo, durante il periodo di crisi, quando gli operatori asiatici offrivano prezzi relativamente bassi. Dato che questi progetti a margine relativamente ridotto inclusi nel portafoglio ordini sono progressivamente in calo, la redditività dovrebbe avere occasione di migliorare. A partire dal 2016, le stime di consenso ipotizzano un recupero del margine EBITDA del gruppo, fino a pareggiare e superare i livelli precrisi (7,3% nel 2007). ….ma la redditività sarà penalizzata in parte nel breve termine da un mix sfavorevole del portafoglio ordini Per aree di attività le stime sono le seguenti: Shipbuilding: nel medio periodo è prevista una ripresa della performance, sostenuta soprattutto da: (i) un recupero anticipato dei prezzi nel mercato Crociera, grazie a un incremento della domanda di nuove navi; (ii) un potenziale aumento dei volumi nel segmento Navale, legato al piano di rinnovamento della flotta della Marina Italiana e ad altre opportunità Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 10 Fincantieri 19 novembre 2014 offerte dal mercato USA; (iii) l’atteso aumento dell’utilizzo dei cantieri italiani, accompagnato dal completamento del piano di riorganizzazione attualmente in corso; Offshore: il miglioramento del margine EBITDA nel periodo di previsione, dovrebbe derivare da i) l’atteso miglioramento della situazione in Brasile; le operazioni nei cantieri brasiliani hanno risentito dello sforamento dei costi a causa dei subappaltatori, ma i nuovi cantieri stanno innalzando la capacità produttiva, recuperando redditività e fattori di carico; ii) opportunità di espandere ulteriormente i volumi e i margini (per esempio: navi-trivella per ambienti artici). Il margine EBITDA di VARD si era attestato mediamente a circa il 12,8% nel 2011-13 (19% nel 2011). Come esposto sopra, ci attendiamo che i fondamentali di Fincantieri vengano guidati soprattutto dalla crescita dei ricavi nei segmenti Crociera e Offshore. Driver della crescita del gruppo: Crociera e Offshore I principali driver della crescita prevista sono: i) nel segmento Crociera, la crescente domanda di crociere; ii) nel segmento Offshore, investimenti nel settore E&P (Esplorazione e Produzione) legate alla trivellazione in giacimenti offshore e allo sviluppo delle riserve. Nel complesso, il consenso stima un aumento degli utili rettificati del gruppo pari a circa l’8%, in crescita da 109 milioni di euro nel 2013 a 147 milioni entro la fine del 2017. Nel 2014, riteniamo che l’utile netto verrà penalizzato soprattutto da: 1) ammortamenti e svalutazioni in forte crescita, legati a investimenti completati nel 2013; 2) un carico fiscale maggiore a seguito dell’innalzamento dell’aliquota fiscale rispetto al 2013, anno che aveva beneficiato di un effetto fiscale positivo su alcune voci non-ricorrenti. previsto un CAGR degli utili rettificati dell’8% circa Dato il robusto andamento degli utili attesi del gruppo e nonostante l’aumento del capitale circolante, con un piano di investimenti per il periodo 2014-17 di circa 0,6 miliardi su base cumulativa, riteniamo che il gruppo possa portare avanti con successo il proprio percorso di deleveraging lungo il periodo di previsione (benché le necessità di finanziamento del circolante netto, i costi di ricerca e sviluppo e le capex continueranno a contribuire all’assorbimento del cash flow nel periodo). De-leveraging La dinamica del capitale circolante è un aspetto importante, a nostro avviso, per il suo impatto sulla posizione finanziaria netta. Nel complesso, gli aumenti del capitale circolante sono legati soprattutto a: i) i termini e i pagamenti dei contratti firmati; ii) il work-in-progress nei diversi rami di attività. I segmenti Crociera e Offshore operano soprattutto con i seguenti termini di pagamento: 20% all’inizio del contratto e il residuo 80% all’atto della consegna. Pertanto, la divisione Crociera aumenta le voci work-in-progress attraverso l’incremento del capitale circolante. Nella divisione Offshore, i prestiti per le costruzioni sono garantiti dalle navi, anche con un conseguente innalzamento del capitale circolante. Inoltre, il capitale circolante risentirà del fatto che gli operatori sono soliti incassare anticipi sui pagamenti all’atto dell’assegnazione dei contratti, e a loro volta versano anticipi ai fornitori; nel caso di Fincantieri, questo accade soprattutto nelle divisioni Navale e Mega Yacht. Sulla base di tali ipotesi il gruppo potrebbe tornare a mostrare una posizione finanziaria netta positiva entro la fine del 2017. Il gruppo dovrebbe riportare un cash flow positivo nel 2015. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 11 Fincantieri 19 novembre 2014 Definizioni principali Benchmark Blue chip Buy-back Buy-out BV CAGR Capital employed Combined ratio Corporate governance Cost/Income ratio Cover ratio Default De-listing Downgrade DPS Due diligence EBIT EBITA EBITDA EPS Embedded Value EV EYR Expense ratio Free cash flow IPO Leverage Loss ratio Margine di interesse Margine da servizi Margine di intermediazione Market cap Multiplo NAV NAVPS P/E Pay-out ratio Placement (private) Private equity Profit taking Profit warning Public company Rating Risultato di gestione RAB (Regulatory Asset Base) ROCE ROE Small/Mid cap Spin-off Target price Tier 1 Tier 2 Upgrade Valore Intrinseco (VI) Yield Parametro di riferimento Titoli a larga capitalizzazione Riacquisto Acquisizione dall’interno Book Value: mezzi propri della società Compound Average Growth Rate: tasso composto medio di crescita Capitale investito: mezzi propri + debiti netti Rapporto che tiene conto del Loss ratio (sinistri / premi) ed Epense ratio (spese di amministrazione, raccolta / premi) Norme che regolano il processo decisionale societario Costi operativi/Margine di Intermediazione (settore bancario) Riserve totali/premi (settore assicurativo) Insolvenza Eliminazione dal listino Peggioramento delle stime oppure del giudizio oppure del merito di credito Dividend Per Share: dividendo per azione Fase di controllo dei bilanci che precede la chiusura di operazioni straordinarie Earnings Before Interest and Ta: utile operativo Earnings Before Interest, Ta, Amortisation: utile ante oneri finanziari, tasse e ammortamenti su immobilizzaz. mater. Earnings Before Interest, Ta, Depreciation, Amortisation: margine operativo lordo Earnings Per Share: utile netto per azione Valore intrinseco delle compagnie: al patrimonio netto vengono aggiunte le plusvalenze non realizzate e l’attuale portafoglio vita in forza Enterprise Value: capitalizzazione + debito netto Rapporto tra rendimento dei titoli privi di rischio (Btp 10 anni) e il rendimento del mercato azionario (espresso dal reciproco del P/E stimato a fine 2004) Spese di amministrazione rapportate ai premi Reddito operativo + ammortamenti – imposte +/- variazione del capitale circolante netto Initial Public Offering: offerta iniziale al pubblico Debiti netti/mezzi propri Indice di sinistralità, rappresentato dal rapporto sinistri/premi Interessi attivi – Interessi passivi (settore bancario) Commissioni attive – commissioni passive +/- profitti (perdite) da attività finanziarie +/- altri ricavi netti + dividendi (settore bancario) Margine di interesse + Margine da servizi (settore bancario) Capitalizzazione: prezzo numero azioni Rapporto tra valori di mercato (Prezzo, Enterprise Value) e particolari grandezze di bilancio (ad esempio, utili, margine operativo lordo, risultato operativo, ecc) Net Asset Value: valore patrimoniale netto Net Asset Value Per Share: valore patrimoniale netto/totale azioni Price/Earnings: prezzo/utile netto Quota di utili distribuita Collocamento (privato) Acquisizione di partecipazioni in società non-quotate Presa di profitto Annuncio di revisione di stime al ribasso Società a capitale diffuso Raccomandazione/ giudizio Margine di intermediazione – costi operativi (settore bancario) Valore del capitale investito netto come riconosciuto dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas alle società di trasporto e distribuzione, al fine della determinazione delle tariffe applicabili Return On Capital Employed: utile operativo dopo le tasse/capitale investito Return On Equity: utile netto/mezzi propri Titoli a bassa/media capitalizzazione Scorporo Prezzo obiettivo Patrimonio di base (capitale versato, riserve e fondo rischi bancari generali) rapportato al complesso delle attività ponderate per il loro rischio creditizio. Deve essere pari almeno al 50% del capitale totale (settore bancario) Patrimonio supplementare (riserve di rivalutazione, strumenti ibridi, passività subordinate e fondo rischi su crediti) rapportato al complesso delle attività ponderate per il loro rischio creditizio (settore bancario) Miglioramento delle stime oppure del giudizio oppure del merito di credito Embedded value = valore attuale netto società + valore attuale della proiezione degli utili generati dal portafoglio premi vita in essere, o a portafoglio “chiuso” (settore assicurativo) Rendimento: dividendo per azione/prezzo azione Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 12 Fincantieri 19 novembre 2014 Avvertenza generale Il presente documento è una ricerca in materia di investimenti preparata e distribuita da Intesa Sanpaolo SpA, banca di diritto italiano autorizzata alla prestazione dei servizi di investimento dalla Banca d’Italia, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Il presente documento è anche distribuito da Banca IMI, banca autorizzata in Italia e soggetta al controllo di Banca d’Italia e Consob per lo svolgimento dell’attività di investimento, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Le informazioni fornite e le opinioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute affidabili e in buona fede, tuttavia nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Le opinioni, previsioni o stime contenute nel presente documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione del presente documento, e non vi è alcuna garanzia che i futuri risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con le opinioni, previsioni o stime qui contenute. Qualsiasi informazione contenuta nel presente documento potrà, successivamente alla data di redazione del medesimo, essere oggetto di qualsiasi modifica o aggiornamento da parte di Intesa Sanpaolo, senza alcun obbligo da parte di Intesa Sanpaolo di comunicare tali modifiche o aggiornamenti a coloro ai quali tale documento sia stato in precedenza distribuito. Le stime di consenso indicate nel presente documento si riferiscono alla media o la mediana di previsioni o valutazioni di analisti raccolte da fornitori di dati quali Bloomberg, Thomson Reuters, FactSet (JCF) o IBES. Nessuna garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Lo scopo del presente documento è esclusivamente informativo. In particolare, il presente documento non è, né intende costituire, né potrà essere interpretato, come un documento d’offerta di vendita o sottoscrizione, ovvero come un documento per la sollecitazione di richieste d’acquisto o sottoscrizione, di alcun tipo di strumento finanziario. Nessuna società del Gruppo Intesa Sanpaolo, né alcuno dei suoi amministratori, rappresentanti o dipendenti assume alcun tipo di responsabilità (per colpa o diversamente) derivante da danni indiretti eventualmente determinati dall’utilizzo del presente documento o dal suo contenuto o comunque derivante in relazione con il presente documento e nessuna responsabilità in riferimento a quanto sopra potrà conseguentemente essere attribuita agli stessi. Le società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, i loro amministratori, rappresentanti o dipendenti (ad eccezione degli Analisti Finanziari e di coloro che collaborano alla predisposizione della ricerca) e/o le rispettive famiglie possono detenere posizioni lunghe o corte in qualsiasi strumento finanziario menzionato nel presente documento ed effettuare, in qualsiasi momento, vendite o acquisti sul mercato aperto o altrimenti. I suddetti possono inoltre effettuare, aver effettuato, o essere in procinto di effettuare vendite e/o acquisti, ovvero offerte di compravendita relative a qualsiasi strumento di volta in volta disponibile sul mercato aperto o altrimenti. Con il presente documento Intesa Sanpaolo dà avvio nell’ambito della produzione di report rivolti alla clientela retail alla copertura delle informazioni relative a Fincantieri. Il presente documento è distribuito da Banca IMI e Intesa Sanpaolo, a partire dallo stesso giorno del suo deposito presso Consob, esclusivamente a soggetti residenti in Italia e verrà messo a disposizione del pubblico indistinto attraverso il sito internet di Banca IMI (http://retailhub.bancaimi.com/retailhub/COMMENTI-E-ANALISI.html) e di Intesa Sanpaolo (www.intesasanpaolo.com). Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 13 Fincantieri 19 novembre 2014 Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse Intesa Sanpaolo dichiara i seguenti interessi e conflitti di interesse ai sensi degli articoli 69-quater e 69-quinquies, del regolamento adottato con delibera Consob n. 11971 del 14.05.1999, e successive modificazioni ed integrazioni e dell’art. 24 del “Regolamento della Banca d’Italia e della Consob Regolamento in materia di organizzazione e procedure degli intermediari che prestano servizi di investimento o di gestione collettiva del risparmio”: una o più società del Gruppo Intesa Sanpaolo hanno erogato finanziamenti significativi a favore di FINCANTIERI S.p.A. e del suo gruppo di appartenenza; una o più società del Gruppo Intesa Sanpaolo hanno prestato negli ultimi 12 mesi servizi di corporate finance e/o investment banking a favore di e/o relativi a FINCANTIERI S.p.A. La Banca ha posto in essere idonei meccanismi organizzativi e amministrativi (information barriers), al fine di prevenire ed evitare conflitti di interesse in rapporto alle raccomandazioni prodotte. Per maggiori informazioni si rinvia al documento “Policy per studi e ricerche” e all’estratto del “Modello aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse” a disposizione sul sito internet di Intesa Sanpaolo (www.intesasanpaolo.com). Certificazione dell’analista L’analista che ha predisposto la presente ricerca in materia di investimenti, il cui nome e ruolo sono riportati in prima pagina, dichiara che: (a) le opinioni espresse sulle Società citate nel documento riflettono accuratamente l’opinione personale, obiettiva, indipendente, equa ed equilibrata dell’analista; (b) non è stato e non verrà ricevuto alcun compenso diretto o indiretto in cambio delle opinioni espresse. Altre indicazioni 1. Né l’analista né qualsiasi altra persona della sua famiglia hanno interessi finanziari nei titoli delle Società citate nel documento. 2. Né l’analista né qualsiasi altra persona della sua famiglia operano come funzionari, direttori o membri del Consiglio d’Amministrazione nelle Società citate nel documento. 3. L’analista citato nel documento è socio AIAF. 4. L’analista che ha predisposto la presente raccomandazione non riceve bonus, stipendi o qualsiasi altra forma di compensazione basati su specifiche operazioni di investment banking. Note Metodologiche Il presente documento è stato preparato sulla base della seguente metodologia. Dati societari e stime di consenso I commenti sui dati societari vengono elaborati sulla base di notizie e dati societari disponibili tramite strumenti informativi quali Bloomberg e Thomson Reuters. Le stime di consenso relative alle previsioni sulle crescite dei dati societari (utili, dividendi, prezzo di libro) vengono desunti dal provider FactSet (JCF) e rielaborati e commentati dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Definizioni e storia delle raccomandazioni Raccomandazioni equity View Definizione Orizzonte Positiva Si riferisce ad un target più alto del 10% rispetto al prezzo attuale di mercato. 12 mesi Moderatamente Positiva Si riferisce ad un target in un range contenuto tra il 5% e il 10% rispetto al prezzo attuale di mercato. 12 mesi Neutrale Si riferisce ad un target in un range contenuto tra il -5% e il +5% rispetto al prezzo attuale di mercato. 12 mesi Moderatamente Negativa Si riferisce ad un target in un range contenuto tra il -5% e il -10% rispetto al prezzo attuale di mercato. Negativa Si riferisce ad un target più basso del 10% rispetto al prezzo attuale di mercato. 12 mesi Non No Rating La Società viene coperta dal desk Retail Research senza esprimere alcuna raccomandazione o per scelta o per attenersi a precise disposizioni che riguardano circostanze particolari (ad esempio se Intesa Sanpaolo significativo ha interessi o conflitti di interesse particolari nella Società oggetto del documento o ricopre ruoli in operazioni di mercato che riguardano la Società). Rating sospeso La raccomandazione sulla Società viene sospesa se non esistono elementi di natura fondamentale sufficienti per esprimere un giudizio sul titolo. Non significativo La ricerca retail equity presenta dei giudizi la cui interpretazione è riportata nella tabella precedente. L’attribuzione del giudizio si basa sull’analisi fondamentale. Quest’ultima tende ad individuare il valore intrinseco delle azioni di una società quotata. Tale valore viene confrontato col prezzo Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 14 Fincantieri 19 novembre 2014 espresso dal mercato, per individuare i titoli sottovalutati, ipotizzando che il mercato possa riportare la quotazione a tali valori. I metodi applicati sono di tipo quantitativo e qualitativo. Metodo quantitativo: approccio utilizzato per quantificare il valore della società; scaturisce dalla media delle valutazioni rivenienti dai diversi metodi applicati, quali i Multipli, il Discounted Cash Flow, la Sum of Part (onde necessario se il gruppo è presente su business differenti). Per metodo dei “Multipli” si intende la comparazione con un paniere di titoli di riferimento quotati comparabili il più possibile simili alla società da valutare, tenendo conto delle prospettive di crescita e della redditività. La peer analysis viene svolta con i seguenti criteri: 1) si individua un paniere di titoli comparabili (per settore e dimensione); 2) si calcolano i principali multipli del paniere di riferimento sulla base dei dati di consensus JCF ed altri consensus (IBES); 3) si realizza la mappa dei valori che solitamente associa il multiplo EV/Ricavi, margine EBITDA e EBIT, P/E, ecc. per l’anno corrente e quelli prospettici, oltre a multipli particolari come ad esempio il P/BV nel caso di banche ed il P/EV nel caso di assicurazioni, ecc.; 4) si valuta il posizionamento del titolo al di sopra, al di sotto o sulla retta di regressione che indica il benchmark di riferimento, o la media, del paniere individuato. Il DCF (Discounted Cash Flow) misura la valutazione dei flussi di cassa scontati ad oggi secondo il criterio tale per cui il valore del capitale di un’azienda è dato dal valore attuale dei flussi di cassa che la società sarà in grado di generare in futuro, scontati ad un tasso di attualizzazione (definito come costo medio ponderato del capitale, WACC). Il calcolo del DCF prevede la determinazione del valore attuale dei flussi di cassa operativi attesi per un periodo di previsione esplicito, al quale si aggiunge un valore finale di lungo periodo (“Terminal value”) e si sottrae l’indebitamento. La SOP (somma delle parti) è un metodo che prevede la valutazione effettuata per singole divisioni: ogni divisione viene paragonata ai propri peers e infine si effettua la somma delle valutazioni dei singoli business. Metodo qualitativo: il metodo qualitativo viene integrato da una serie di considerazioni legate a: Rendimento atteso (yield%); Analisi della contendibilità (struttura dell’azionariato); Analisi della posizione competitiva; SWOT analisi (punti di forza/debolezza; rischi/opportunità). A completamento dell’analisi fondamentale viene elaborata anche una parte relativa all’analisi tecnica, come illustrato di seguito. Analisi tecnica Valutazione della struttura grafica di indici, settori e titoli che viene desunta dalle quotazioni disponibili tramite strumenti informativi quali Bloomberg e Thomson Reuters. Le previsioni sui livelli tecnici sono realizzate dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo tramite modelli tecnici dedicati che forniscono indicazioni relative alla tendenza sia di medio che di breve periodo, i livelli di supporto/resistenza e le varie “Figure Tecniche” che possono favorire indicazioni operative in base all’esperienza dell’analista. Si definisce supporto un livello che tende a sostenere i prezzi e dal quale potrebbe scaturire un rimbalzo: la sua violazione al ribasso provoca generalmente un’ulteriore discesa delle quotazioni. Si definisce resistenza una barriera che tende a fermare l’aumento delle quotazioni e, se non superata, potrebbe provocare un’inversione di rotta; al contrario, la sua violazione al rialzo di regola implica un’accelerazione dei prezzi. Storia delle raccomandazioni (12 mesi) Emittente Fincantieri Raccomandazione Moderatamente Positiva Distribuzione dei rating/rapporti bancari (settembre 2014) Numero di società coperte: 43 POSITIVO Distribuz. Copertura Desk Retail con riferimento all’ultima raccomandazione Clienti Intesa Sanpaolo * Data di assegnazione/conferma raccomandazione 19.11.2014 4,6% MODERATAMENTE POSITIVO 58,1% 50,0% 48,0% NEUTRALE MODERATAMENTE NEGATIVO 37,2% 62,5% - NEGATIVO 0% 0% Nota: * Società alle quali Intesa Sanpaolo o altre società del Gruppo hanno fornito servizi di Corporate e Investment Banking negli ultimi 12 mesi; in questo caso la percentuale indica quante società (sulle quali il Desk Retail Research ha un giudizio) sono anche clienti del Gruppo. Il presente documento è per esclusivo uso del soggetto cui esso è consegnato da Banca IMI e Intesa Sanpaolo e non potrà essere riprodotto, ridistribuito, direttamente o indirettamente, a terzi o pubblicato, in tutto o in parte, per qualsiasi motivo, senza il preventivo consenso espresso da parte di Banca IMI e/o Intesa Sanpaolo. Il copyright ed ogni diritto di proprietà intellettuale sui dati, informazioni, opinioni e valutazioni di cui alla presente scheda informativa è di esclusiva pertinenza del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, salvo diversamente indicato. Tali dati, informazioni, opinioni e valutazioni non possono essere oggetto di ulteriore distribuzione ovvero riproduzione, in qualsiasi forma e secondo qualsiasi tecnica ed anche parzialmente, se non con espresso consenso per iscritto da parte di Banca IMI e/o Intesa Sanpaolo. Chi riceve il presente documento è obbligato a uniformarsi alle indicazioni sopra riportate. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 15 Fincantieri 19 novembre 2014 Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice Responsabile Retail Research Paolo Guida Analista Azionario Ester Brizzolara Laura Carozza Piero Toia Analista Obbligazionario Serena Marchesi Fulvia Risso Cecilia Barazzetta Analista Valute e Materie prime Mario Romani Editing: Cristina Baiardi, Monica Bosi Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 16
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