15 gennaio 2014 RICORDI 35 Aveva 50 anni; era vissuta a Fossano e lavorava alla Tec Aveva vissuto a Fossano fino a 40 anni fa, ora risiedeva a Luino Marina Cravero, giovane mamma Dopo oltre due mesi di coma deceduta in seguito ad aneurisma è morta Claudia Barbero, 62 anni CONFRERIA.Aveva trascorso un pomeriggio tranquillo, con la figlia Erika, di quindici anni; erano state insieme a passeggiare nei boschi di Roccasparvera. Quel sabato, dopo aver lavorato in tipografia, Marina Cravero in Renaudo aveva fatto pranzo con la famiglia, poi aveva deciso insieme a Erika (studentessa all’alberghiero di Dronero) di approfittare di quella bella giornata di sole invernale per una passeggiata; a Confreria non c’era ancora neve, mentre un po’ più su, a Roccasparvera, aveva già nevicato. “Avevamo scattato qualche foto - racconta Erika - poi eravamo tornate e mamma aveva ancora guardato un po’ la televisione. La sera io sono uscita e lei mi era venuta a prendere. Aveva ancora guardato un programma in tivù poi era andata a dormire”. Nella notte il marito Valter era stato svegliato da un respiro faticoso della moglie; aveva provato a scuoterla ed aveva capito che era successo qualcosa. Chiamato il 118, Marina era stata portata al Santa Croce dove i sanitari avevano subito compreso la gravità della situazione. La donna era stata sottoposta a un complesso intervento chirurgico, che era riuscita a superare ma dopo il quale erano subentrate complicazioni. Marina Cravero è rimasta in vita ancora quindici giorni, ma non ha più riacquistato conoscenza. È morta nelle prime ore di martedì 7 gennaio. “Ci siamo resi conto che percepiva la nostra presenza perché, se non era completamente sedata, quando le parlavamo le si alzava la pressione; però i medici dovevano sedarla perché la pressione alta aveva conseguenze sulla ferita alla testa. Una volta che mamma non era sedata, l’infermiera le ha sussurrato di stringermi la mano come segno di saluto; io ho percepito una lieve pressione. È l’ultimo ricordo che ho di mia madre”. Originaria di Fossano, Marina Cravero aveva lavorato alla tipografia Tec per molti anni, nel reparto confezionamento, dove si piegano i fogli delle riviste, si prepara la carta, si assemblano i block notes, ecc... Sposatasi con Valter Renaudo, è andata a vivere a Confreria continuando a lavorare alla Tec. Dopo la nascita della bambina, ha continuato a fare avanti indietro a Fossano ma poi, vista la gravosità del viaggio, ha trovato un lavoro più vicino a casa (da tredici anni lavorava alla tipografia Rocchia di Cuneo). La collega che l’ha sostituita alla Tec ricorda con affetto con quanta attenzione Marina le abbia insegnato il lavoro. “Il nostro è un lavoro artigianale, che FOSSANO. Ha suscitato viva commozione tra i parenti, i numerosi amici, i conoscenti e sincero sgomento nelle file degli ex alpini la repentina scomparsa di Pier Domenico Bosio classe 1945, pensionato, ex dipendente del molino Cordero di Fossano, mancato all’ospedale Santa Croce di Cuneo domenica pomeriggio 12 gennaio. Solo poco tempo fa non era mancato al servizio volontario di distribuzione bevande calde ai visitatori del presepe vivente, allestito sabato 21 dicembre al castello degli Acaja. Un piccolo malore lo aveva colpito sollevando un oggetto da terra. Consigliato a riguardarsi si recò al Santissima Annunziata di Savigliano per esami clinici. Ai primi con esiti rassicuranti ne seguirono altri dopo pochi giorni, con risposte da osservare con maggior attenzione. Terapie sono state tentate a Savigliano e al Mau- si impara dai colleghi. Ho un bel ricordo della pazienza e della cura con cui mi illustrava tutte le mansioni. Da quel periodo ci siamo riviste una volta sola, in occasione della cena di addio a un collega che è andato in pensione. Ci siamo salutate con la promessa di risentirci, ma purtroppo poi gli impegni quotidiani prendono il sopravvento...”. La morte prematura di Marina ha scosso la comunità di Fossano, che la ricorda per averla conosciuta in gioventù e dove è molto conosciuta la sua famiglia, i suoi genitori che ora lei ha raggiunto in cielo (papà Meco e mamma Maria), il fratello Bobo, parrucchiere in via Roma fino a un po’ di tempo fa e il fratello Giuseppe. Marina era molto benvoluta anche a Confreria, dove aveva saputo farsi apprezzare per la sua disponibilità e schiettezza. La Fedeltà porge affettuose condoglianze al marito Valter, alla figlia Erika, ai fratelli Giuseppe con Irma, Francesco (Bobo) con Bianca, al cognato Silvio con Giuliana e a tutti coloro che le hanno voluto bene. Luigina Ambrogio Cara Lidia amica mia, non mi sembra vero di essere qui a scriverti queste poche righe per ricordare a tutti la persona speciale che eri per noi colleghe e colleghi e per gli ospiti: specialmente con me, ci si conosceva da sempre essendo dello stesso paese. Quelle volte che ci si incontrava al lavoro o facendo la notte insieme mi chiedevi sempre: “Allora cosa succede a San Vitale? Raccontami qualche pettegolezzo”. E si chiacchierava molto volentieri con te perché eri sempre disponibile ad ascoltare tutti i miei problemi e a dare tanti buoni consigli e a consolarmi, come fa una buona amica. Eri e sarai per sempre una persona speciale perché sempre allegra, positiva e pronta a dare una mano, sia per lavoro che per altro. Avevi sempre il sorriso che arrivava dal cuore, non quei sorrisi di circostanza falsi. Mai una volta ti ho vista triste, specialmente con gli ospiti: gli dimostravi il tuo affetto con un semplice sorriso, una parola dolce o una carezza... Con loro basta poco per farsi volere bene e a te ne volevano tantissimo perché, per fare il nostro lavoro, bisogna essere portate e avere un po’ di cuore che non tutti hanno. berto Ceccon, è andata a vivere a Luino; aveva una figlia, Francesca, di 34 anni, medico a Varese. I funerali si sono svolti venerdì 10 gennaio a Luino. Oltre alla mamma, lascia la sorella Giovanna e il fratello Biagio, già consigliere comunale e presidente dell’associazione culturale Osservatorio Fossanese. Ai famigliari affettuose condoglianze dalla redazione de La Fedeltà. Luigina Ambrogio A mia sorella Claudia Triste il cielo/ versa lacrime di ghiaccio/sul rantolo/del tuo giovane cuore/inerme di fronte al destino. Si arresta, riparte piano/lenta l’ambulanza/nel traffico dell’ora di punta./Lungo l’arresto./Fredda la tua mano,/confusa la tua mente/irrimediabilmente lesa. Crollato ogni interesse/ per il mondo/inizia lenta la discesa/lungo le scale dell’esistenza. Mai più estati colorate dal sole/di Antibes,/ ebbre di giovanili ardori,/né gioie, né sorrisi,/solo giorni vuoti,/ lacrime, disperazione,/ accompagneranno il cammino/dei congiunti, imprecanti al caso,/al nulla eterno/della tua mente intorpidita,/filo spezzato dell’aquilone/della vita. Vola nel vento sorellina/dappertutto ed in nessun luogo./Au revoir piccola Claud. Biagio Barbero È mancato Pier Domenico Bosio, ex alpino appassionato e generoso riziano di Torino per poi accedere in sala chirurgica al Santa Croce di Cuneo dove, dopo l’intervento, non ha più ripreso conoscenza per una improvvisa apoplessia cerebrale. Grande il dolore dei familiari: la moglie Emma Fea, la figlia Nadia, operatrice Oss al Craveri, i fratelli e sorelle Mariuccia, Andrea, Elvira, Domenico, Eugenio, Costanzo, Luciano, Franco, Claudio, Ornella, cognati e cognate. In vita lavorativa Bosio svolse mansioni di trasporto e consegna farine per alimenti dallo stabilimento di produzione della F.lli Cordero ai panifici. Stai vicina a tutta la tua famiglia che ha bisogno di sentirti vicina. Ciao Lidia, ti voglio bene, con affetto Monica A. Il tuo cuore era grandissimo per tutti loro, per la tua famiglia e per tua sorella: se non la vedevi al lavoro passavi tutti i giorni a San Vitale, era la tua meta fissa. Anche il giorno di Natale, finito il lavoro, prima di andare a festeggiare, sei passata al cimitero a salutare i tuoi genitori. Questo ci fa capire che prima di pensare a te stessa pensavi sempre alle persone care. Purtroppo bisogna rassegnarci a quanto è successo. Io penso che Gesù avesse bisogno di un angelo al suo fianco e ti ha chiamata. Adesso che sei in paradiso, nell’immensa luce, proteggici da lassù e aiutaci a fare il nostro lavoro, che alcune volte non è affatto facile. Di seguito la poesia che gli ha dedicato il fratello Biagio. Classe 1945, era un ex dipendente del Molino Cordero In ricordo di Lidia Giordana in Olivero ROATA CHIUSANI. In memoria della collega Lidia Giordana in Olivero. FOSSANO. È morta a soli 62 anni Claudia Barbero, originaria di Fossano, da quarant’anni residente a Luino, sul Lago Maggiore. Una morte seguita a oltre due mesi di coma, quella di Claudia. Circa due mesi fa era stata colta da malore mentre guardava la tivù, seduta sul sofà. Il marito aveva chiamato l’ambulanza e i sanitari avevano cercato di rianimarla ma il cervello aveva evidentemente subito lesioni irreversibili. Ricoverata all’ospedale di Varese, è rimasta oltre due mesi in coma farmacologico con la speranza che, riducendo gradualmente la sedazione, Claudia si risvegliasse. Mercoledì scorso è stata trasferita in una struttura di riabilitazione e giovedì, appena iniziata la fisioterapia per tenere la muscolatura un po’ tonica, ha preso un infarto. Claudia, nata nel 1952, aveva vissuto a Fossano fino al 1973. Insegnante di scuola elementare (aveva insegnato a Cavallotta) abitava con la famiglia sul viale della stazione, dove tutt’ora vive la mamma. Sposatasi a 21 anni con Ro- A Lidia Carissima Lidia, la tua perdita così improvvisa ci ha impietrite dal dolore e ci ha fatte sentire così impotenti, non avendo potuto aiutarti in nessun modo. In 34 anni di servizio, hai svolto il tuo lavoro con forza, tenacia, umanità e professionalità, sempre disponibile sia nello svolgimento del lavoro che nel venire incontro alle esigenze dei colleghi. Hai lavorato fino all’ultimo e il giorno di Natale eri così contenta e felice di poter trascorrere il resto della giornata con i tuoi cari. Nulla ha mai fatto intendere una scomparsa così imminente! Ti siamo grate di tutto: un bagaglio di esperienza sia di lavoro che di amicizia. Una parte di te rimarrà per sempre impressa nel nostro cuore. Non sei più “un angelo della corsia” come ci chiamano i nostri pazienti, ma “un angelo del paradiso” che Gesù ha voluto con sé! Grazie di tutto... ti vogliamo un bene immenso! Ciao. Le tue colleghe Sacchi pesanti, al tempo, fino a 80 kg, da portare spesso a spalla tra i carrugi di Genova e Savona e nelle strette vie dei centri storici del Piemonte e che gli procurarono nel tempo lesioni ad un ginocchio. Un intoppo ritenuto lieve che non gli impediva di fare attività associativa. Grande la sua passione per il corpo degli alpini, per le loro tradizioni e loro usanze “montagnine”. Un attaccamento derivato dal servizio di leva svolto nelle Caserme di Brunico e dai servizi di sorveglianza ai tralicci e alle dighe in Alto Adige contro gli atti di terro- rismo degli Anni ‘60. Per Piero l’alpinità era una fede, un ideale di valori e virtù imprescindibili. Negli Anni ‘80 non esitò a spendere centinaia di ore lavorative, peraltro sottratte al riposo, impiegate nell’ammodernamento del rifugio fossanese-alpino denominato “Nebius”, in alta val Neraissa. Pianse quando nel 2000 una valanga lo distrusse. Solerte e diligente, ha sempre svolto presso la sede degli alpini di Fossano le operazioni di apertura-chiusura dell’ufficio provvedendo altresì al suo riassetto. Farà impressione a molti non sentirlo più, non più vederlo a controllare i tabulati dei soci alpini. Mancheranno i suoi preziosi consigli, le sue puntuali osservazioni. I funerali avvenuti martedì nella parrocchia del Salice, alla presenza di molti gagliardetti alpini, hanno richiamato numerose persone. Maurizio Castelli Alla libreria Stella Maris di Cuneo si presenta il nuovo libro di Graziano Lingua CUNEO. Mercoledì 22 gennaio alle 18, presso la libreria Stella Maris di Cuneo (via Statuto 6), verrà presentato il libro di Graziano Lingua, presidente del Cespec e docente presso il Corso di Scienze dell’Educazione del polo saviglianese dell’Università di Torino, dal titolo “Esiti della secolarizzazione. Figure della religione nella società contemporanea”, pubblicato dalla casa editrice Ets di Pisa. A discutere del volume saranno don Carlo Isoardi (Sti - Fossano) e Francesco Tomatis (Università di Salerno). L’evento è organizzato dalla libreria Stella Maris e dal Cespec (Centro studi sul pensiero contemporaneo) di Cuneo. Ingresso libero. “La discussione a partire dal libro, che tenta una ricostruzione del dibattito sul ‘ritorno del religioso’ e sul protagonismo politico delle chiese, rappresenta un’occasione per approfondire il rapporto tra religioni e società contemporanea - afferma Graziano Lingua -. Attraverso un percorso tra diversi autori, l’opera offre un affresco del ruolo che l’esperienza religiosa ha nell’odierno contesto europeo”. Contro coloro che con troppa facilità interpretano la situazione attuale come il segnale di una crisi o addirittura di una fine della secolarizzazione, il testo propone invece di continuare ad utilizzare tale concetto, pur apportando alcune Il ritorno del religioso nella società contemporanea correzioni a quella che è considerata la teoria standard della secolarizzazione. Invece di un ‘ritorno delle religioni’, il libro mostra come sia più corretto parlare oggi di una trasformazione profonda delle fedi che deve fare i conti con i due estremi del relativismo e del fondamentalismo. In tale contesto l’autore offre alcuni spunti per interpretare il pluralismo religioso e i suoi effetti sull’esperienza religiosa cristiana. La presentazione del volume rientra nelle attività collaterali del progetto Summer School Cespec 2013. Una App per i pazienti autistici ■ CUNEO. Ne ha parlato di recente la nota trasmissione scientifica del Tg 3 “Leonardo” e il servizio è stato ripreso da Radio Rai, Tg3 e Tg2 del 2 gennaio. Nei prossimi giorni toccherà a Buongiorno Regione e al settimanale di Rai 3. Oggetto di tanto interesse è l’App Tools4Autism (t4A) che ad oggi conta 1600 copie scaricate e installate su Google play. Maurizio Arduino, responsabile del Centro Autismo di Mondovì, spiega gli obiettivi della nuova applicazione: “Creare un percorso che indichi ai pazienti autistici come comportarsi in situazioni quotidiane diverse, acquisendo così nuove autonomie grazie all’usabilità e portabilità di un tablet multitouch”. La app è disponibile gratuitamente per chiunque sia interessato al supporto quotidiano, alla didattica e alla formazione su questa tipologia di problemi. Pensata per tablet Android, permette di creare autonomamente storie sociali e task, adattando testi e situazioni al quotidiano delle persone, che si tratti di vita a casa con i genitori, apprendimento a scuola o terapia riabilitativa nelle strutture specializzate. Il progetto è nato dalla collaborazione tra la Asl Cuneo 1 (di cui fa parte il Casa, il Centro per l’autismo e sindrome di Asperger di Mondovì, il Csp - centro di ricerca, partecipato da Regione Piemonte, la Fondazione Asphi) e sviluppato con il sostegno delle Fondazioni Specchio dei Tempi, Crt e Cassa di Risparmio di Cuneo.
© Copyright 2024 Paperzz