NeglientipubblicidellaGranda

CN
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
.
Cuneo e provincia .41
gg Economia/La crisi del lavoro
LORENZO BORATTO
CUNEO
hanno battezzata «staffetta generazionale»: di
fatto non esiste. Soprattutto nella Pubblica
amministrazione, soprattutto tra i dipendenti pubblici
della Granda. Perché la provincia di
Cuneo va peggio del resto d’Italia.
Su 1974 dipendenti pubblici fra i
Comuni delle «sette sorelle» e la Provincia, poco meno del 6 per cento sono giovani, cioè «under 35». Complessivamente sono meno di cento
persone. E Comuni e Provincia prevedono che nel corso di quest’anno
siano appena 24 i dipendenti che andranno in pensione.
La polemica è iniziata nel fine settimana: il ministro Marianna Madia,
con delega alla Semplificazione, ha
proposto un «processo non traumatico di riduzione di dipendenti vicini
alla pensione per favorire l’ingresso
dei giovani». A stretto giro di posta
ha replicato un altro ministro, quello
all’Istruzione: «Un sistema sano non
ha bisogno di mandare a casa gli anziani - ha detto Stefania Giannini -,
per fare entrare i giovani». I dati na-
L’
g
Negli enti pubblici della Granda
ogni 100 assunti i giovani sono 6
Record negativo fra i dipendenti del Comune di Saluzzo (2,7) e in Provincia (2,9%)
A Fossano
Manutenzionieassistenza
Domandeperi«voucher»
1 Il Comune ha pubblicato l’avvi-
«STAFFETTA GENERAZIONALE»
A Mondovì e Alba
c’è la più alta percentuale
di «under 35 anni»
PARERI E COMMENTI
Blocco del turn over
pochi contratti a termine
e stabilizzazioni
zionali dicono che su 3,3 milioni di dipendenti pubblici, soltanto il 10 per
cento è under 35, mentre il 25 per
cento ha più di 55 anni. Nella Granda
la percentuale di giovani assunti nei
Municipi e in Provincia è inferiore alla metà: 4,9 per cento. Meno di uno
su venti.
A Bra, in Comune, ci sono 17 dipendenti con meno di 35 anni su 187
assunti, pari al 9,1 per cento. Il sindaco Bruna Sibille: «Si sono fatti tanti
concorsi e poche stabilizzazioni, storicamente. Abbiamo un rapporto tra
dipendenti e abitanti tra i più virtuosi, questo può apparire a scapito dei
giovani. E i pensionamenti sono stati
molto pochi negli ultimi 5 anni».
Sopra la media nazionale il Municipio di Mondovì: 17 under 35 su 154
dipendenti, l’11 per cento del totale. Il
sindaco Stefano Viglione: «Un’Amministrazione un po’ più “giovane” è
positiva. È l’esito di scelte fatte in
questi anni: ci sono stati concorsi.
Guardiamo al futuro con personale
giovane, che garantisce continuità
amministrativa e idee».
Nel mondo del pubblico, da anni, il
In Provincia su 680 dipendenti (soltanto tre a tempo determinato) gli «under 35» sono complessivamente venti
Nella Granda
Assunti a tempo
indeterminato
(compresi i dirigenti)
374
CUNEO
210
ALBA
187
BRA
147
FOSSANO
154
MONDOVÌ
111
SALUZZO
111
SAVIGLIANO
680
PROVINCIA
1.974
TOTALE
COMUNE
Assunti
a tempo
determinato
2
7
2
2
4
4
2
3
26
Under 35
24
17
17
10
17
3
6
20
114
Percentuale degli
under 35
sul tot. assunti
6,4%
8,0%
9,1%
6,8%
11,0%
2,7%
5,4%
2,9%
5,8%
Fonte: Comuni e Provincia di Cuneo
personale è ridotto, razionalizzato,
«riprogrammato»: i contratti a termine sono pochissimi e non vengono rinnovati da anni, c’è il blocco del turn
over, oltre a parametri stringenti sui
limiti di spesa del personale (ad esempio nelle Asl). Ancora Viglione: «Gli
avvicendamenti nella Pubblica amministrazione hanno parametri molto rigidi, ma gli assunti sono frutto di una
selezione impegnativa. Prepensionare
gli anziani? Scelta miope, perché poi
Pensionamenti
previsti
nel 2014
4
5
4
1
4
0
0
6
24
so per buoni lavoro, i «voucher».
Può presentare domanda per la selezione chi ha tra 18 e 60 anni, è residente a Fossano e possiede cittadinanza italiana o di uno degli Stati
Ue. Nessun componente del nucleo
famigliare del richiedente deve avere immobili di proprietà oltre alla
prima casa, mentre l’Isee non deve
superare 12 mila euro, che salgono
a 25 mila nel caso di integrazioni salariali, pensionati, lavoratori part-time, disoccupati iscritti al Centro per
l’impiego che abbiano sottoscritto
la dichiarazione d’immediata disponibilità al lavoro. Le persone selezionate potranno svolgere lavori
di manutenzione edifici, strade,
parchi, monumenti e cimiteri,
sgombero neve, attività istituzionali a carattere sociale e solidale, ad
esempio assistenza alunni; lavori e
prestazioni nell’ambito di manifestazioni culturali, sportive e fieristiche; custodia e sorveglianza di locali comunali. I servizi potranno essere effettuati anche nei weekend, festivi e prefestivi, in orario serale per
un massimo di 8 ore giornaliere e 36
settimanali. Il valore nominale
(comprensivo dell’Inps) di ogni voucher è 10 euro per un’ora d’attività. I
lavoratori non potranno percepire
più di 3 mila euro netti, se già ricevono misure di sostegno, o 5.050
euro. Domande entro il 14 aprile allo sportello del cittadino.
[L. SER.]
- LA STAMPA
la loro pensione va pagata dalla collettività». In assoluto le percentuale più
basse di under 35 sono in Comune a
Saluzzo (2,7%) e in Provincia (2,9%).
Alessandro Bertaina è il segretario
provinciale Fp Cisl: conta poco più di 4
mila iscritti, la più rappresentativa
della Granda (e sono esclusi il mondo
della scuola e delle Poste, che hanno
delle sigle autonome): «Nel settore
pubblico il turn over è bloccato da
tempo. Una recente legge dice che, se
il datore di lavoro anche pubblico dichiara degli esuberi, si può andare in
pensione con i requisiti precedenti la
riforma Fornero: ma ci sono tantissime titubanze perché nessuno si impegna o vuole garantire la copertura finanziaria di questi prepensionamenti.
L’unica azienda pubblica che sta spingendo in questa direzione è l’Asl Cn1:
per me si tratta di una scelta positiva». Ovviamente si supplisce con la
mobilità interna.
Aggiunge Bertaina: «Tutti i casi recenti di assunzioni che conosco sono
mobilità tra enti pubblici. A Cuneo il
tribunale si trova in una difficile situazione, anche Questura e Agenzia delle
Entrate hanno bisogno di nuovo personale, ma spesso da Roma non viene
consentito il passaggio da un ente a un
altro. Ho fatto una stima: con i requisiti pre Fornero potrebbero andare in
pensione in tre anni circa il 10 per cento degli iscritti al nostro sindacato».
“Molti impiegati della Provincia “Ho visto sul giornale l’annuncio
chiedono di lavorare in Comune” e ho partecipato al concorso”
Dini. Quindi se c’è il blocco della
pianta organica e l’allungamento obbligatorio dell’attività lavorativa il risultato è un progressivo invecchiamento».
«Prima di un concorso
si deve vedere
se c’è gente disponibile
alla mobilità»
«La Pubblica amministrazione è
vecchia, a tutti i livelli: lo dicono i
numeri, è una cosa ben visibile.
Trovo strana questa polemica tra
ministri». Così spiega il segretario
generale del Comune di Cuneo, Pietro Pandiani, 65 anni.
Cosa c’è di strano?
«Nel mondo pubblico c’è da un
lato il blocco delle assunzioni. Da oltre un decennio ci sono restrizioni,
blocchi, tetti. Così non si fa ricambio. Dall’altra parte è in atto il prolungamento dell’attività lavorativa.
La riforma del ministro Elsa Fornero è soltanto l’ultima: aveva iniziato
Concorsi recenti banditi dal Comune?
Pietro
Pandiani
Ha 65 anni
segretario
generale
del Comune
di Cuneo
«L’anno scorso cercavamo 2 elettricisti: uno venne dalla mobilità e un
altro vinse il concorso. Ma adesso c’è
anche la mobilità obbligatoria: prima
bisogna vedere se non ci sono persone disponibili, poi si può attivare un
concorso. E il capoluogo è molto attivo: tante persone vivono qui, tanti dipendenti della Provincia chiedono un
trasferimento per il futuro incerto
dell’ente».
Pensionare anziani per immettere
giovani. Funziona?
«In Comune avremo 18 pensionamenti nel 2015 e 12 nel 2016. Ho fatto i
conti: se restano le leggi attuali qualche servizio andrà esternalizzato. Altro che nuove assunzioni».
[L. B.]
gli avvocati operanti nella Pubblica
amministrazione».
Avvocato di 29 anni
lavora all’ufficio legale
in municipio ad Alba
«Contento della scelta»
Contento della scelta?
ROBERTO FIORI
ALBA
L’avvocato albese Alberto Rissolio ha
29 anni ed è uno dei pochi «under 30»
impiegati a tempo indeterminato nel
Comune di Alba.
Quando è stato assunto?
«Esattamente un anno fa, il 2 aprile
2013. Avevo da poco ottenuto l’abilitazione e stavo lavorando con uno studio di Bra, quando ho scovato sul
giornale, abbastanza per caso, l’annuncio del concorso. Mi sono iscritto
e l’ho vinto, superando una ventina di
candidati. Ora lavoro all’ufficio legale
e sono iscritto nell’elenco speciale de-
Alberto
Rissolio
«Fuori c’è
un’impressione
del sistema
pubblico
più negativa
della realtà»
«Molto: da sempre studio le materie amministrative e in provincia non
ci sono molti altri spazi per questo tipo di specializzazione. Certo, ci sono i
pro e i contro: con la libera professione hai più incertezze, ma anche maggiori prospettive di crescita. Qui il lavoro è sicuro, ma con i blocchi è tutto
fermo. Vorrei però sfatare un mito».
Quale?
«Fuori c’è un’impressione del sistema pubblico più negativa della realtà: ma appena entrati, si capisce subito che qui si lavora ben di più di quel
che sembra. E anche la passione e le
motivazioni non sono affatto scarse».
Ma quanti coetanei ha come colleghi?
«Quasi nessuno, ed è un peccato:
con l’arrivo di nuovi giovani, l’entusiasmo e la dedizione per il proprio lavoro non possono che aumentare».