MI SPIEGHI DOTTORE COME POSSO CURARE LA CISTITE a cura di CLAUDIO PAGANOTTI - www.paganotti.it Specialista in Ostetricia e Ginecologia. Consulente in Sessuologia Clinica. Istituto Clinico “Città di Brescia” Un’infiammazione della vescica che colpisce il 50-60% delle donne adulte almeno una volta nella vita L' 80% delle cistiti sono causate dai batteri intestinali: il più comune è l’Escherichia Coli. Le donne sono più a rischio rispetto agli uomini per due motivi: 1. la brevità dell’uretra, condotto che porta l’urina all’esterno (3 cm contro i 1213 dell’uomo e, pertanto, maggior facilità di risalita dei germi); 2. la vicinanza con la vagina rende la vescica più sensibile ai microtraumi meccanici, causati da un rapporto sessuale. I comuni disturbi della cistite sono lo stimolo urgente e frequente a urinare, il bruciore quando la vescica si svuota, il senso di pesantezza al basso ventre e la presenza di sangue nell’urina. Quando la cistite si presenta più di tre volte nello stesso anno, si parla di cistite ricorrente. È presente nel 20-30% delle donne ed è dovuta a reinfezioni da batteri diversi o a recidive dello stesso batterio. BENESSERE 67 LE CISTITI SONO CAUSATE COMUNEMENTE DA UN BATTERIO INTESTINALE: L’ESCHERICHIA COLI per non contaminare con i batteri intestinali) e con l’uso di detergenti intimi delicati (pH intorno a 5); scegliere un corretto abbigliamento intimo Come curare la cistite L’esame strategico per la cistite è l’esame delle urine con l’urinocoltura: fase acuta della cistite è importante bere molti liquidi, almeno 1, 5-2 litri al giorno per diluire la concentrazione di batteri presenti nelle vie urinarie; care l’urina (l’acidità protegge dalle infezioni urinarie) come mirtilli, prugne, cereali e proteine di origine animale; sospendere alimenti irritanti per le vie urinarie come alcol, bevande a base di caffeina, peperoncino e cibi speziati in genere. Che cos’è la “cistite da passione” Alcune cistiti sono chiamate “da passione”, perché compaiono 24-48 ore mazioni meccaniche, spesso senza la presenza di batteri. Spesso coesiste un ipertono del muscolo che circonda la vagina e l’uretra (muscolo elevatore dell’ano), il cui stato di tensione aumenta la probabilità di microtraumi meccanici durante la penetrazione, 68 BENESSERE ma soprattutto è possibile che non sia vaginale. Quando la cistite è legata ai rapporti sessuali, oltre a porre attenzione all’i- per favorire la traspirazione ed evitare quello particolarmente stretto. Per evitare future cistiti è opportuno l’uso di integratori rappresentati da sostanze di origine vegetale o da nutrienti. Il mirtillo rosso e la berberina, alcaloide presente in molte piante, per esempio, impediscono l’adesione dei batteri, incluso l’Escherichia Coli, alla mucosa vescicale il primo rendendola antiadesiva ai batteri, il secondo batteri stessi. L’uva ursina, invece, SE LA CISTITE è LEGATA AI RAPPORTI SESSUALI è NECESSARIO INTERVENIRE SUI MUSCOLI PERIVAGINALI CON LA GINNASTICA PERINEALE giene intima prima e dopo i rapporti sessuali, è importante urinare prima e dopo i rapporti e spesso è necessario intervenire anche sui muscoli perivaginali con la ginnastica perineale, che aiuta a distendere in modo corretto tali lassi antibiotica dopo il rapporto. Come evitare la cistite ricorrente caci per combattere le cistiti ricorrenti sono le seguenti: eseguire un’accurata igiene intima con l’attenzione alla direzione in cui ci si lava (sempre dal davanti all’indietro, mai viceversa, svolge un’azione antimicrobica contro numerosi ceppi batterici e la betulla, un’azione diuretica che favorisce il lavaggio delle vie urinarie e diluisce la carica batterica presente in vescica. Il mannosio, un carboidrato semplice, l’aderenza di certi ceppi batterici, soprattutto l’Escherichia Coli, alla mucosa vescicale mediante un’azione antibatterica . Claudio Paganotti Farmacista33 TUMORE DEL COLON RETTO: CAUSE, DIAGNOSI, TRATTAMENTI Il tumore del colon retto è una neoplasia maligna dovuta alla proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa del grosso intestino. Comprende le neoplasie del colon, quelle del retto, quelle della giunzione-sigomoidea e quelle dell'ano. La malattia può derivare dalla trasformazione in senso maligno di piccole masse di tessuto benigne che originano dalle pareti intestinali chiamate polipi. Uno dei fattori chiave per stabilire la probabilità che un polipo evolva in tumore è la sua grandezza: I segnali, a cui porre attenzione in un pazientem, sono: l'alterazione della funzionalità dell'alvo, il dolore addominale, la presenza di sangue e muco nelle feci, un dimagrimento inspiegabile e l'anemia sideropenica. In una persona di età superiore ai 50 anni il sanguinamento rettale non va mai sottovalutato, tenuto conto, però, che i sintomi tipici del tumore si manifestano solo nella metà dei pazienti e che quasi un terzo arriva alla diagnosi già con metastasi e in stadio avanzato per un'occlusione o una perforazione intestinale. CAUSE E INCIDENZA I fattori, che predispongono all'insorgenza del tumore del colon retto, sono una storia di cancro e adenoma, la poliposi intestinali (colite ulcerosa, morbo di Crohn), le neoplasie dell'endometrio, le mutazioni genetiche e l'età. La maggior parte delle neoplasie colo rettali, però, è di tipo sporadico. Diversi studi clinici hancon una dieta ricca di carne rossa. Nei Paesi sviluppati il carcinoma colo rettale è il secondo tumore più diffuso nelle donne e il terzo negli uomini. L'incidenza comincia ad aumentare intorno ai 40 anni per raggiungere un picco tra i 60 e 75 anni di età. In Italia si stimano ogni anno circa 19.500 casi nelle donne e 29.000 negli uomini. PREVENZIONE Alcuni studi hanno suggerito un cui consumo elevato è associato con una riduzione - dozione di comportamenti protettivi, per esempio l'abolizione di sigarette e alcol, la diminuzione del consumo di carne rossa, il controllo del peso, può DIAGNOSI In presenza di sintomi che possono far supporre la presenza di un tumore del colon retto, va eseguita un'anamnesi accurata, la ricerca di un'eventuale familiarità, la palpazione dell'addome e un'esplorazione rettale. Completano l'iter la ricerca di sangue occulto nelle feci e, in caso di positività, l'esecuzione di una colonscopia per l'ialle prove disponibili, i programmi di screening per il carcinoma del colon retto prevedono, dall'età di occulto nelle feci ogni 24 mesi. Una piccola parte dei programmi di screening attivi in Italia utilizza al posto della ricerca del sangue occulto un altro esame di screening, la rettosigmoidoscopia eseguita una sola volta all’età di 58-60 anni. Lo screening ma nei pazienti con storia familiare la sorveglianza deve essere precoce e più aggressiva. La stima italiana indica una quota di sopravvivenza per il tumore al colon del 66% a un anno, del 52% a tre anni e del 47% a cinque anni (per il retto sono rispettivamente del 72%, del 51% e del 43%). TERAPIE Dopo la diagnosi, nell'80% dei casi si procede con l'asportazione parziale o totale del tratto di colon o retto dove è presente la neoplasia. Oltre a prevenire l'occlusione o la perforazione dell'intestino ed evitare di ricorrere a una stomia permanente, l'intervento chirurgico ha anche l'obiettivo di minimizzare il rischio di metastasi. La scelta del tipo di intervento varia in base alla sede del tumore e allo stadio, ma in circa la metà dei pazienti c'è il rischio di recidiva. In casi selezionati si utilizza la radioterapia pre-operatoria (Iort) per ridurre la massa. Sia la chemioterapia sia la radioterapia (pre e post intervento in ottica adiuvante) si sono dimostrate utili per aumentare la sopravvivenza. In casi selezionati possono essere utili gli anticorpi monoclonali come il bevacizumab, il cetuximab e l'erlotinib. BENESSERE 69
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