Gite Sociali 2013

RIFUGIO MONTE BARONE 1580MT.
RIFUGIO C.A.I. SEZIONE VALSESSERA
Anno di Realizzazione: 1975
Anno di Ampliamento: 2010
Settore: Alpi Pennine
Località: Alpe Ponasca - Coggiola (BI)
Periodo di apertura: www.caivalsessera.it
Posti letto: n°18
Gestore: Alessandro Massetti
Telefono: 3313107715 - Rifugio
Telefono: 347502078 - Gestore
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Il Saluto del Presidente
Carissimi Soci
sono ormai trascorsi due anni da quando, per la prima volta, mi sono trovato a scrivere
queste righe: comprendo oggi che il giornaletto che state sfogliando rappresenta per il
Presidente, una delle poche occasioni di rivolgersi direttamente ai Soci: permettetemi
quindi di parlarVi con schiettezza e proporvi qualche riflessione.
Siamo giunti alla fine del mandato del Consiglio Direttivo che ho avuto l'onore di
presiedere: desidero innanzi tutto ringraziare i Soci membri, con cui più direttamente
ho condiviso questo periodo, per tutto il lavoro svolto, per l'impegno e per il tempo che
ciascuno ha potuto dedicare; per la fiducia che mi è stata concessa, per l'entusiasmo
con cui sono stato sostenuto, per le critiche e per le osservazioni che ognuno ha
ritenuto opportuno muovere nei miei confronti. Ringrazio inoltre chi ha lavorato: alle
manifestazioni, lungo i sentieri, al rifugio e in Sede; ringrazio chi, con pazienza,
ancora sta lavorando al nuovo sistema di tesseramento e, con l'occasione, invito
nuovamente tutti i Soci a trasmettere il proprio codice fiscale e, per chi lo possiede, un
indirizzo di posta elettronica, per poter completare le nuove procedure di rinnovo del
tesseramento.
In questi due anni, pur tra qualche difficoltà, le soddisfazioni sono state tante e le
attività svolte sono state tutte interessanti e appassionanti. In particolare sono
orgoglioso di quanto la nostra piccola e modesta Sezione ha fatto in occasione del 150°
anniversario di fondazione del Sodalizio: spero che tutti vi siate resi conto che anche
Noi siamo riusciti a partecipare attivamente alle varie manifestazioni programmate,
proponendo, presso la Fabbrica della Ruota, la mostra ufficiale del CAI allestita dal
Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” di Torino ed inaugurata alla
presenza del Vicepresidente Generale del CAI.
Approfitto di queste righe per rinnovare i ringraziamenti al Direttore del Museo della
Montagna, Arch. Audisio; al conservatore della Cineteca Storica e della Videoteca del
Museo, Sig. Marco Ribetti; al Vice Presidente Generale del CAI, Ettore Borsetti; alla
Sezione di Trivero del CAI con la quale si è attivamente e costruttivamente cooperato;
al DOCBI e all'Arch. Vachino e naturalmente a tutti i Soci e a tutte le persone che,
anche all'esterno della Sezione, si sono prodigate con entusiasmo e generosità per la
riuscita dell'evento. Conservo un piacevolissimo e indelebile ricordo di tutte le attività
proposte - a prescindere dalla partecipazione - e per questo ringrazio indistintamente
tutte le Commissioni Sezionali per l'impegno con cui hanno sempre proposto, lavorato
e partecipato a tutte le iniziative; ringrazio gli Enti Locali per il sostegno e l'appoggio
ci hanno concesso, gli amici del Gruppo Sportivo Genzianella e del Gruppo Falchi
Azzurri con cui abbiamo condiviso alcuni di questi momenti.
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Anche quest'anno, fra le tante iniziative, è stata riproposta presso la Sede Sociale, la
giornata con il CAI, diventata un po' la festa di chiusura delle attività sezionali: un
a
ringraziamento quindi anche alla VIII Delegazione Valsesia-ValSessera del Soccorso
Alpino; agli allievi, ai docenti e al Dirigente Scolastico dell'Istituto Alberghiero di
Stato “G. Pastore” di Varallo; ancora un ringraziamento e anche un augurio per i suoi
progetti in Nepal a Martino Borrione che è stato nostro gradito ospite della giornata.
Da ultimi, ma solo dal punto di vista cronologico, voglio ringraziare Don Tonino
Guasco, Parroco di Sostegno; la squadra AIB di Azoglio, il Gruppo Alpini di Sostegno
e tutte le persone che si sono diversamente prodigate per l'organizzazione e la riuscita
della fiaccolata natalizia.
Per quanto piacevoli siano questi ricordi, appartengono ormai al passato: si sono
spente le luci della festa e ora dobbiamo prepararci per guardare al futuro. Da pochi
giorni (venerdì 13 dicembre 2013) si è tenuta l'Assemblea dei Soci per il rinnovo del
Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti; più recentemente (giovedì
07 gennaio 2014), il nuovo Consiglio Direttivo, riunendosi per la prima volta, mi ha
riconfermato alla presidenza di questa Sezione.
Nel ringraziare per la fiducia che mi è stata ancora concessa ed apprestandomi ad
iniziare il mio secondo mandato, ripeto e non mi stancherò di ripetere ciò che ho
sostenuto nel corso dell'Assemblea dei Soci - quasi totalmente e vergognosamente
disertata: presenti 22 Soci su 508 - circa la necessità di operare tenendo conto dei
cambiamenti legislativi, civilistici e fiscali che la quotidianità ci impone, rinnovando
costantemente il nostro modo di pensare e di agire, supplendo a ciò che manca o
aggiungendo quanto è utile e necessario per una maggiore validità, efficienza e
funzionalità della Sezione. Nel fare questo si dovranno comunque rispettare delle
regole e, dove queste potranno risultare assenti o presentare delle lacune, si dovrà
cercare, con l'aiuto di tutti, di porvi rimedio mantenendosi sempre su un percorso di
rigore e trasparenza.
Ricordando che la Sezione Valsessera del CAI appartiene principalmente ai Soci e non
già al Presidente o al Consiglio Direttivo, invito nuovamente i Soci a farsi avanti, ad
avere un po' di coraggio, a proporre costruttivamente le proprie idee e rendersi più
disponibili, evitando di recriminare a posteriori senza aver mai contribuito
attivamente al Sodalizio: sono sempre convinto che ciascun Socio possa sicuramente
avere idee nuove e forse migliori rispetto a quelle che sono state fino ad oggi proposte.
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Un elemento interessante che potrà esserci d'aiuto per i nostri futuri progetti e
comunque da leggere con attenzione fin da subito, è rappresentato da questi dati,
elaborati con il prezioso aiuto del nostro Segretario:
FASCE DI ETA’
N° SOCI
MASCHI
FEMMINE
GIOVANI
76
49
27
18/25 ANNI
27
18
9
26/35 ANNI
35
22
13
36/50 ANNI
120
74
46
51/65 ANNI
138
98
40
66/OLTRE
112
87
25
TOTALE
508
348
160
Non è necessario essere degli esperti in statistica per capire che esiste un vuoto di quasi
una generazione o, se preferite, una flessione nelle iscrizioni che ci riporta addirittura
agli anni '80 e solo parzialmente reintegrato grazie ai soci giovani (fino a 18 anni) a
partire dalla fine degli anni '90, inizio anni 2000. A prescindere dai motivi che hanno
determinato questa flessione, il vero problema è che oggi, pur contando su un numero
di soci “costruttivamente attivi” ancora cospicuo ma drammaticamente ridotto dai
quarant'anni in giù, ci ritroviamo - come già ricordavo prima - all'Assemblea dei Soci
in 22 persone!! e con serate sociali (al venerdì sera) semideserte; dunque mi chiedo e
Vi chiedo: dove stiamo sbagliando? Cosa non è stato fatto? Cosa dovremmo fare e non
stiamo facendo per recuperare queste iscrizioni? Dove sono i Soci? Esiste un vero
motivo per il quale nessuno di questi, tranne poche eccezioni, è mai riuscito a farsi
vedere in Sede o è mai riuscito a proporre delle iniziative o delle semplici idee? Siamo
stati forse per anni solo dei venditori di bollini senza essere riusciti ad aggiungere nulla
alla passione che ancora ci accomuna e tutti (salvo poche eccezioni) ci stiamo invece
rincorrendo sui vari Facebook e compagnia discorrendo perdendo così il piacere di
incontrare le persone, ascoltarne i pareri e confrontarli con i nostri?
A proposito di Facebook, permettetemi di aprire una parentesi: non ho preconcetti
contro chi se ne serve e posso anche essere d'accordo sul fatto che rappresenta una
forma per allargare la piazza e che su questa piazza virtuale, ognuno è libero di
esprimere ciò che vuole, purché si capisca - in modo inequivocabile - chi sta parlando e
a quale titolo.
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Ricordiamoci però che ogni notizia, ogni presa di posizione, ogni atteggiamento non
sarà mai più solo nostro o di pochi ma, inevitabilmente, apparterrà a tutti e finirà per
coinvolgere l'intera associazione con il rischio di strumentalizzare o mettere in bocca
agli uni parole di altri. Per questo motivo, sempre - e nel nostro caso ancora di più serve un grande senso di responsabilità che talvolta sembra mancare.
L'invito a farsi avanti e proporre costruttivamente non è quindi espresso a caso ma
intende risvegliare tra i Soci del semplice spirito di iniziativa e di collaborazione,
chiamandoli a frequentare attivamente la Sede Sociale coinvolgendo un maggior
numero di persone. L'obiettivo è migliorare le nostre attività trasformandoci in una
associazione più viva e più vicina alle esigenze dei Soci. Per fare questo è implicito
che occorre conoscere quali sono queste esigenze ed è altrettanto implicito che le
stesse devono essere portate a conoscenza delle Commissioni Sezionali e del
Consiglio Direttivo per essere poste in atto: recriminare a posteriori non serve a niente
e a nessuno e soprattutto non risolve nulla.
Il nuovo Consiglio Direttivo, eletto per il triennio 2014/2016, numericamente ridotto
rispetto al passato, ma non per questo meno determinato, dovrà quindi lavorare
parecchio (e gli argomenti non mancano) ma vorrei che potesse veramente contare sul
contributo attivo dei Soci: sono ottimista e ho percepito nelle intenzioni di qualcuno di
Voi quel poco di disponibilità che può avviare un modo nuovo di fare associazione; mi
auguro che questi Soci possano aumentare e che possano partecipare attivamente alle
Commissioni per apportare, con le loro competenze, quel rinnovamento non ancora
trovato.
Approfitto di queste ultime righe per ricordarvi che il Consiglio Direttivo, eletto nel
corso dell'Assemblea del 13 dicembre scorso, risulta formato da nove componenti
(presidente compreso) e, nel particolare, dai Soci (in ordine di preferenze assegnate):
Ceruetto Alessandro, Verzoletto Massimo, Mina Andrea (Segretario), Marchisio
Adriano (Presidente), De Rosso Andrea (Vicepresidente) Iacolino Federico
(Tesoriere), Villanova Giuliano, Villanova Davide, Vercella Gerardo. Il Collegio dei
Revisori dei Conti risulta invece composto dai Soci: Fava Luetto Pietro, Passoni
Roberto, Facciotto Ottavio, Lentini Vincenzo, Varola Marco.
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A tutti il mio augurio di un sereno, costruttivo e proficuo lavoro. In chiusura di queste
mie riflessioni, vorrei infine ricordare chi abbiamo dovuto, purtroppo, salutare per
l'ultima volta e mi piace farlo con questi versi: “[…] Non piangete sulla mia tomba non
è lì che sono/sono là dove i mille venti spirano/sono il bagliore accecante della
neve/sono il raggio di sole sul grano maturo/sono la pioggia d'autunno che cade
leggera/al Vostro risveglio nella quiete del mattino/sono il lesto frullare di ali nel
cielo/sono il chiarore delle stelle nella notte buia/non piangete sulla mia tomba, non è
lì che sono […]” Da un canto degli indiani Navajos.
Nel congedarmi, ringrazio ancora tutti Voi, in modo particolare chi potrei aver
dimenticato e, porgendoVi i miei più calorosi, sinceri e cordiali saluti, Vi auguro un
sereno 2014.
Il Presidente,
Adriano Marchisio
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Gite Sociali 2013
Come ogni anno siamo qui per raccontare e ricordare le gite sociali dell'anno appena
trascorso. Non c'era modo migliore per iniziare l'anno con una bella escursione che ci
ha portato domenica 14 aprile, in una splendida giornata di sole, a percorrere l'antica
via romana Julia Augusta che racchiude al suo interno alcune tra le più belle aree
naturalistiche e storiche di tutta la Liguria. Partiti da Laigueglia abbiamo raggiunto
dapprima Colla Micheri, caratteristico borgo tra gli ulivi e quindi seguendo l'antica via
abbiamo ammirato il diroccato castello di Andora, la Chiesa dei SS. Giacomo e
Filippo, oltrepassato il ponte medievale e, saliti al Passo Chiappa abbiamo potuto
sostare per il pranzo ed ammirare l'incantevole panorama che spaziava da Albenga
fino a Diano Marina. Seguendo l'ondulato crinale siamo quindi scesi a Cervo, antico
borgo medievale. Domenica 26 maggio, accompagnati sempre da un bel sole eccoci
sulle vette circostanti il Lago di Lecco. Questa volta la meta della nostra escursione è il
rifugio R. Piazza sulle pendici del Monte San Martino, dal quale si gode un ottimo
panorama sul lago e dal quale alcuni di noi hanno poi raggiunto la croce posta sul
Corno di Medale, per attendere l'arrivo del gruppo che ha raggiunto la vetta del
Medale percorrendo la difficile via ferrata su una parete alta 400 metri.
Eccoci arrivati a giugno, mese che ci ha visto impegnati nella gita di tre giorni
nell'Oberland Bernese e più precisamente a Grindelwald cittadina svizzera ai piedi
dell'Eiger. Il primo giorno, per raggiungere Grindelwald, è stata percorsa la strada
panoramica del Passo Furka, il più alto valico alpino della Svizzera, per poi proseguire
verso il Passo Grimsel: lungo la sua discesa si sono potuti vedere spettacolari scorci
sui laghi di Raterichsboden e quello artificiale di Grimsel, per poi costeggiare il lago di
Brienz e raggiungere Grindelwald.
Il secondo giorno il gruppo si è diviso su tre itinerari: un percorso trekking, la salita
con il trenino allo Jungfraujoch e il tour turistico a Lucerna e Brunnen.
Il gruppo trekking, il meno numeroso, nonostante il tempo poco favorevole è stato
accompagnato da una guida locale ed ha raggiunto Feld a 2130 m.
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Il secondo gruppo ha potuto effettuare una breve escursione sul ghiacciaio dell’
Aletsch, il più grande delle Alpi, potendo ammirare da vicino la famosa parete nord
dell'Eiger.
Il terzo gruppo ha fatto tappa in mattinata a Lucerna e nel pomeriggio si è diretto a
Brunnen, pittoresca cittadina sulle sponde del Lago dei Quattro Cantoni.
Il terzo giorno tutti i partecipanti hanno visitato la cittadina di Thun, sulle rive del lago
omonimo e Berna, capitale della Svizzera per poi fare ritorno in Valsessera.
Domenica 6 luglio siamo a festeggiare il 32° incontro delle Genti del Rosa
organizzato dal CAI di Macugnaga al Passo del Monte Moro. Anche in questa
occasione, grazie ad un magnifico sole, abbiamo potuto godere di una giornata
splendida e appagante.
Con rammarico dobbiamo rilevare che dal programma dell'anno sono state cancellate
n. 2 gite: quella al Rifugio Città di Busto, che verrà riproposta quest'anno, cancellata
per la concomitanza di altri eventi in zona che portavano alla chiusura della strada di
accesso al luogo di partenza della gita; quella al Monte Pancherot, cancellata per
l'esiguo numero di iscritti.
Tuttavia l'anno 2013 si è chiuso positivamente, attirando alle nostre escursioni un
numero medio di 40 partecipanti a gita.
Dalla Commissione gite un caloroso arrivederci all'anno 2014.
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Manifestazioni 2013
Anche in quest'anno appena trascorso, la Nostra Sezione ha proposto e curato
manifestazioni con l'intento di raccogliere sul territorio il consenso di tutti, soci e
simpatizzanti.
Quest'anno, ricorreva il 150° della fondazione del Club Alpino Italiano e molto
vigorosa è stata la spinta della Sede Centrale verso le Sezioni di tutta Italia, affinchè
con iniziative proprie si festeggiassero degnamente i 150 anni della fondazione.
E la nostra sezione ha pensato di portare in Valsessera in collaborazione con la Sezione
di Trivero dal 5 al 13 ottobre presso la Fabbrica della Ruota, gentilmente concessaci
dal Docbi, “ La Mostra “. Questa iniziativa è stata il modo migliore per raccontare il
150° anniversario della fondazione che con fotografie e cimeli e pannelli illustrativi è
stata ripercorsa la vita del Sodalizio dalla Sua nascita ai giorni d'oggi.
Tra le altre iniziative della nostra Sezione, ricordiamo la ormai tradizionale serata in
occasione della festa patronale di San Giorgio che quest'anno ci ha visto partecipi con
la proiezione dell'audiovisivo “Alaska e Yukon territori infiniti del grande nord”.
La sera del 19 luglio, ci ha visti impegnati a Guardabosone a presentare l'audiovisivo
“ Mustang viaggio nel nord del Nepal tra le meraviglie del regno di Lho”.
Domenica 21 luglio alcuni soci hanno partecipato all'iniziativa promossa nell'ambito
del 150° di fondazione del Club Alpino di salire nella stessa giornata 150 cime in tutta
Italia. La giornata organizzata dal CAI di Biella ci ha visto salire il Monte Mucrone
con pranzo al sacco al lago.
Nella giornata del 27 ottobre eccoci presso la nostra Sede a riproporre “La montagna
per tutti: un pomeriggio con il CAI” che iniziata con la dimostrazione di soccorso a
cura del Soccorso Alpino è proseguita con la proiezione dell'audiovisivo “ Progetto
Nepal e salita al Mera Peak”, per terminare con la degustazione a cura degli allievi
dell'Istituto Alberghiero di Stato “ G. Pastore” di Varallo Sesia.
Non va dimenticato inoltre l'annuale raduno di soci e simpatizzanti al Monte Barone
che, nonostante il tempo non molto favorevole, ci ha visto ancora una volta salire la
nostra montagna.
Come tradizione vuole l'anno si conclude con la fiaccolata che quest'anno ci ha visto
impegnati in collaborazione con il Gruppo Falchi Azzurri di Crevacuore per le vie di
Sostegno.
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CAI 150 - La Mostra
Erano i primi mesi del 2013 e con le Sezioni di
Biella, Trivero e Mosso si stava valutando il
programma delle manifestazioni previste in
occasione del 150° anniversario di fondazione
del Sodalizio. Molte di queste, le più importanti,
erano ormai definitivamente organizzate su
scala nazionale e regionale, ma erano stati
riservati, tra settembre e ottobre, dei giorni a
disposizione delle Sezioni. In accordo con la
Sezione di Trivero si erano inizialmente
ipotizzate, per quel periodo, delle serate a tema
che avrebbero previsto la partecipazione di
alpinisti biellesi, protagonisti di spedizioni
extraeuropee. Dopo i primi contatti capimmo
che per motivi legati all'attività professionale di
queste persone, non ci sarebbe stato possibile
concretizzare questo tipo di programma: era
necessario trovare una valida alternativa e
possibilmente in fretta. Si trovò quasi per caso,
consultando il sito ufficiale del CAI alla ricerca
di qualche spunto: della mostra ufficiale del Sodalizio era prevista anche una versione
itinerante a disposizione di tutte le Sezioni.
Da subito cominciammo a prendere i primi contatti e approfittando anche
dell'Assemblea Nazionale dei Delegati del Club Alpino Italiano svoltasi a Torino, nei
giorni 25 e 26 maggio 2013, cominciò a prendere forma l'idea di portare la mostra alla
Fabbrica della Ruota. La risposta di Giovanni Vachino (presidente DOCBI) a quella
che era ancora solamente un'ipotesi fu un sì incondizionato e questo ci convinse
definitivamente. Passò qualche mese, ancora tra molte incertezze, mail scambiate a
vari livelli di presidenze e svariate telefonate, quando finalmente agli inizi di agosto il
Vicepresidente generale del CAI, Ettore Borsetti, annunciava la disponibilità della
mostra anche per le Sezioni di Trivero e ValSessera. Definimmo con Giovanni
Vachino il periodo (dal 5 al 13 ottobre 2013) in cui si poteva disporre degli spazi
espositivi alla Fabbrica della Ruota e il giorno 27 agosto, con gli amici Stefano Strona
(presidente Sezione CAI di Trivero) e Alessandro, fummo ricevuti dal Direttore del
Museo della Montagna “Duca degli Abruzzi “ di Torino per gli accordi definitivi: era
fatta, ma il vero lavoro iniziava in quel momento.
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Nei giorni che seguirono, fino all'inaugurazione, ci fu davvero molto lavoro da
svolgere: concordare le modalità per il trasporto della mostra (63 pannelli di alluminio
sistemati in 4 casse, peso 2,5 quintali in tutto) da Longarone (perché nel frattempo era
stata allestita laggiù) fino alla Fabbrica della Ruota, preparare i pannelli illustrativi
delle attività sezionali con i testi e le foto, fare le locandine, i pannelli stradali, i
volantini pubblicitari e naturalmente pensare anche alla distribuzione degli stessi.
I 63 pannelli della mostra vennero puntualmente consegnati il giorno 2 ottobre e il
giorno successivo, seguendo le indicazioni di Marco Ribetti (Conservatore della
Cineteca Storica e della Videoteca del Museo della Montagna) e con l'attiva
partecipazione di soci e amici (come dimenticare Andrea, Carlo, Enzo, Federico,
Giorgio, Massimo, Pietro, Piero e Tino??) furono disposti. Sabato 5 ottobre 2013,
finalmente l'inaugurazione!
Presenti il Vicepresidente
generale del CAI, Ettore
Borsetti, Lodovico Sella
(presidente della Fondazione
Sella), Giovanni Vachino
(presidente DOCBI), Franco
Grosso (in rappresentanza di
CAI Piemonte), Daniela
Tomati, Fabrizio Franco e Paolo
Erba (presidenti delle Sezioni
CAI di Biella, Mosso e Varallo)
Sindaci e rappresentanti di
Associazioni e un nutritissimo
pubblico, si è svolta una grande
festa in amicizia che, grazie
anche alla notevole affluenza di
visitatori (circa 500) nei
successivi giorni di apertura, ci
ha ampiamente ripagato delle
fatiche profuse.
La mostra è stata articolata in
due parti: la prima, a carattere
introduttivo, ha voluto
sintetizzare la breve storia delle
due Sezioni organizzatrici nell'ambito della grande famiglia del CAI; la seconda,
documentava invece, attraverso i pannelli illustrativi, alcune delle tappe più
importanti e significative che hanno legato il CAI alle montagne italiane, dalla sua
fondazione fino a questo secolo e mezzo di storia.
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In conclusione possiamo ben sostenere che questa idea, nata quasi per caso e portata a
termine nel migliore dei modi, è stata oltre che un successo, anche una esperienza
appassionante e coinvolgente che ci ha permesso di conoscere persone nuove,
migliorare i nostri rapporti e stringerne di nuovi: ancora un sentito grazie a tutti e un
arrivederci alla prossima mostra.
Adriano Marchisio
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Alpinismo Giovanile 2013
L'avvio di un nuovo programma di
Alpinismo Giovanile è da sempre
l'occasione per fare anche il
bilancio dell'anno appena
concluso. Anche questo 2013 ci ha
visto impegnati nel proporre
attività che si potessero adattare ad
ogni livello di preparazione ed età dei ragazzi. La partecipazione che ha mantenuto la
tendenza degli anni precedenti resta per noi un punto di riferimento importante per
capire se quanto proposto incontra l'interesse dei giovani e delle loro famiglie.
È questo il motivo che ci ha spinto a inviare (prima della festa di chiusura di dicembre)
a tutti i partecipanti un questionario, dando la possibilità a chi lo desiderava di
esprimere un giudizio sull'attività della Scuola sezionale di Alpinismo Giovanile del
CAI Valsessera ed eventuali suggerimenti per capire dove si possa migliorare
ulteriormente.La situazione attuale ci da un ulteriore stimolo nell'elaborare un
programma di attività che possano essere stimolanti per i ragazzi e non troppo onerose
per le famiglie che certamente hanno anche altre priorità.
Per quanto riguarda il programma realizzato nello scorso 2013, di seguito passiamo ad
analizzarne il dettaglio.
Domenica 17 Febbraio CIASPOLATA - Saint Jacques, Valle d’Aosta
Anche durante l'inverno non mancano le possibilità di apprezzare l'ambiente montano
e noi non ci siamo persi l'occasione di divertirci camminando sulla neve.
Approfittando anche della compagnia del gruppo A.G. del CAI Trivero abbiamo
cercato di diversificare il percorso in base all'età, per dare a tutti l'opportunità di
divertirsi.
Domenica 10 Marzo CIASPOLATA - Valtournenche, Valle d’Aosta
Visto il successo delle passate edizioni, si è scelto di raddoppiare le uscite con le
ciaspole, così dopo la gita ai piani di Verra, ci siamo recati a La Magdeleine. Da qui
siamo saliti al Colle Pilaz per poi scendere al caratteristico paesino di Chamois.
Domenica 19 Maggio ESCURSIONE - Rassa, Valsesia
Escursione lungo la Val Gronda che ci ha permesso di conoscere una valle poco
frequentata dall'AG ma con diverse attrattive. Una di queste è stata l'antica segheria,
che di recente è stata ristrutturata e permette di conoscere un'attività un tempo
decisamente importante. Al ritorno abbiamo fatto visita alla base dell'Elisoccorso di
Borgosesia.
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Sabato e domenica 22-23 Giugno ESCURSIONE - Postua, Valsessera
La classica gita di due giorni in rifugio, quest'anno ha subito una variazione
innovativa. Due giorni in tenda e senza andare troppo lontano da casa. Peccato il
tempo non ci sia stato troppo amico.
Domenica 14 Luglio ESCURSIONE - Val Ferret, Valle d’Aosta
Ottima giornata e ottimo panorama. La gita intersezionale ai piedi del Monte Bianco è
stata effettuata in compagnia del gruppo AG di Trivero che, come noi, è sempre alla
ricerca di mete affascinanti per far conoscere anche le montagne più celebri ai nostri
giovani alpinisti.
Domenica 25 Agosto Festa SEZIONALE Monte Barone
Gita classica che non può mancare nel calendario di attività ufficiali della nostra
Scuola di A.G. perchè ci permette di far incontrare diverse generazioni di appassionati
di montagna durante la tradizionale festa del CAI Valsessera.
Domenica 20 Ottobre SPELEOLOGIA - Monte Fenera, Valsesia
Attività sempre interessante. L'avventura nelle grotte del Monte Fenera, impostata in
base all'età dei partecipanti è stata possibile anche grazie al supporto del GSMV di
Borgosesia.
Domenica 10 Novembre ARRAMPICATA Montestrutto
Dopo aver rinviato la gita prevista a settembre, siamo stati costretti ad annullare anche
questa, sempre a causa del pessimo tempo. Ripromettendoci però di recuperare nel
prossimo anno!
Sabato 30 Novembre - FESTA DI FINE ANNO
Nonostante l'impegno richiesto nella preparazione, realizzazione ed infine nel
ripristino dei locali, è sempre un piacere ospitare i ragazzi e le famiglie dell'Alpinismo
Giovanile nella festa di chiusura di un intenso anno di attività.
Silvio Brera, Andrea De Rosso
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S.A.S.P. Soccorso Alpino Speleologico Piemontese
Stazione Coggiola-Viera
Le nuove tecnologie - Il GeoResQ
Da agosto 2013 è partita la fase di collaudo operativo del servizio GeoResQ
riservata ai soci del Club Alpino Italiano. Da questa data è infatti possibile
sottoscrivere l'abbonamento al servizio con abilitate tutte le funzioni.
Il servizio, promosso dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)
e dal Club Alpino Italiano (CAI), consente di determinare la propria posizione
geografica, di effettuare il tracciamento in tempo reale delle proprie escursioni,
garantisce l'archiviazione dei propri percorsi su un portale dedicato, ed in caso di
necessità l'inoltro degli allarmi e delle richieste di soccorso attraverso la centrale
operativa. Vuole quindi essere un valido aiuto per incrementare la sicurezza delle tue
escursioni e per il rapido inoltro delle tue richieste d'aiuto in caso di emergenza.
Il servizio mette a disposizione il portale www.georesq.it per la gestione dei propri dati
personali, della cartografia e dei propri percorsi, un APP da installare sul proprio
smartphone che consente di avviare le varie funzioni del servizio, ed una centrale
operativa per la ricezione e l'inoltro delle richieste d'aiuto. Per poterlo utilizzare è
necessario possedere uno smartphone dotato di antenna GPS e di Sim telefonica
abilitata al traffico dati.
L'APP installata consente di avviare tre funzioni: Posizione, Tracciami, Allarme.
Con la funzione “Posizione” è in grado di fornirti le coordinate geografiche del punto
in cui ti trovi, la loro precisione e l'indicazione della località più vicina riportata dalla
cartografia. Queste informazioni potrebbero essere estremamente utili per i tuoi amici
o per gli enti di soccorso.
Con la funzione “Tracciami” memorizza i tuoi percorsi e li invia al portale
www.georesq.it dove sono archiviati e possono essere rivisti in un secondo momento,
comodamente da casa, attraverso la Tua area personale. Solo a seguito di un'esplicita
richiesta di soccorso per mancato rientro, i dati delle tracce saranno accessibili alla
centrale operativa che potrà quindi verificare il tuo percorso ed aiutare i soccorsi a
localizzarti più facilmente.
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Quando sei in una situazione particolarmente critica, hai bisogno d'aiuto e hai a
disposizione la copertura telefonica per la connessione dati, c'è la funzione “Allarme”
che ti consente l'invio immediato della richiesta di aiuto e della tua posizione alla
centrale operativa h24. L'operatore proverà subito a contattarti, verificherà la tua
posizione ed inoltrerà immediatamente la tua richiesta d'aiuto agli enti competenti.
L'adesione al servizio, riservato in questa fase ai soli Soci del Club Alpino Italiano,
per avere ulteriori notizie si può consultare il sito www.georesq.it
Tanti auguri per un buon anno e buone gite
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Attività 2014 C.A.I. Valsessera
21 MARZO
ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI
06 APRILE
LIGURIA - PROMONTORIO DI PORTOFINO
17/18 MAGGIO
COSTA AZZURRA
15 GIUGNO
ALPE CAMPO - VALSESSERA
21 GIUGNO
GIORNATA PULIZIA SENTIERI
28/29 GIUGNO
GITA ALPINISTICA AL CEVEDALE
05 LUGLIO
GRESSONEY – FESTA GENTI DEL ROSA
13 LUGLIO
VALTOURNENCHE - SANTUARIO DE LA CLAVALITE’
24 AGOSTO
RADUNO SEZIONALE AL MONTE BARONE
07 SETTEMBRE
VALFORMAZZA - GIRO DEI RIFUGI OSSOLANI
05 OTTOBRE
RADUNO CAI BIELLESI (CAI BIELLA)
26 OTTOBRE
GIORNATA CON IL CAI
15 NOVEMBRE
CENA SOCIALE
20 DICEMBRE
FIACCOLATA IN LOCALITÀ DA DEFINIRE
LA SEZIONE E' DISPONIBILE PER ORGANIZZARE SERATE PER LA
PROIEZIONE DI AUDIOVISIVI DELLE ESCURSIONI EFFETTUATE.
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6 Aprile 2014
Escursione sul promontorio di Portofino
Dalla Frazione San Rocco nel Comune di Camogli, si raggiunge la bella piazzetta
della Chiesa con vista panoramica della costa genovese. Oltrepassata la Chiesa si
prosegue su stradina selciata a mezzacosta con belle vedute sul mare e su Punta
Chiappa, fino a giungere al bivio per la punta. Da qui si prosegue in piano e dopo
aver attraversato la frazione di Mortola il sentiero si inoltra nel bosco del Monte di
Portofino con alcuni scorci sul mare e sulla ripida costa che unisce Camogli e punta
Chiappa. Oltrepassata la sorgente delle Vegia si prosegue nel bosco, raggiungendo
dapprima il bivio per Sella Toca e Semaforo Nuovo, e poi giungere in località
Batteria, con tratti di sentiero intagliati nella roccia e protetti nei punti più esposti,
anche se il sentiero resta comunque facile ed agevole. Usciti dal bosco si raggiunge
una cresta rocciosa dove ci appare una curiosa garitta risalente alla seconda guerra
mondiale. Si prosegue tra la bassa vegetazione in piano, oltrepassiamo due bunker e
scendiamo aggirando le ripide discese del bricco. Dopo una breve salita si raggiunge
il Passo del Bacio, posto in uno dei settori più a picco sulla sottostante costa
rocciosa. Superati alcuni tratti protetti da catene si inizia a salire fino a raggiungere il
pendio della Costa del Termine. Superato il valico si inizia a scendere verso la Baia
di San Fruttuoso con scorci sull'abbazia e sul mare sottostante, un ultimo tratto ed
arriviamo al molo della cala, dove partono i battelli per Camogli e Portofino. Si
risale per un breve tratto il sentiero che costeggia un piccolo torrente per poi svoltare
sul sentiero che conduce alla Torre Doria, dove una scalinata scende sul sentiero
principale che conduce alle case del borgo di Cheta. Ora il sentiero risale il versante
tra radi terrazzamenti e svolta deciso sul versante meridionale del promontorio
proseguendo a mezzacosta fino a raggiungere in leggera discesa la località Base
Zero. Da questo punto il sentiero prosegue verso i pendii meridionali del
promontorio con spettacolari vedute sulle pareti rocciose che precipitano in mare.
Dopo un tratto pianeggiante si giunge alla frazione Prato, il sentiero diviene ora una
stretta via lastricata che raggiunge dapprima la località Olmi e poi la chiesetta di San
Sebastiano. Dalla chiesa si scende una ripida via scalinata fino alla piazza principale
di Portofino.
Partenza:
Tempo di percorrenza:
Dislivello:
Difficoltà:
Frazione San Rocco (Camogli)
3 ore per raggiungere San Fruttuoso
5 ore fino a Portofino
600 m. in salita
750 m. in discesa
Escursionistica
19
17/18 Maggio 2014
Week End in Costa Azzurra
Il nostro viaggio prevede in linea di massima il seguente programma:
partenza da Coggiola con fermate nei paesi limitrofi, per raggiungere Mentone dove
avrà inizio la prima escursione che grazie ad un suggestivo percorso attraverso la
penisola di Cap Martin ci porterà a Monaco, sempre rimanendo a pochi metri dal mare,
immersi nella lussureggiante vegetazione mediterranea che ricopre questo tratto di
litorale, punteggiato da grandiose ville belle époque.
Coloro che non intendessero camminare, possibilità di raggiungere Monaco in
pullman per la visita alla città in attesa degli escursionisti, per dirigersi quindi tutti a
Bordighera dove ci sistemeremo per la notte e la cena.
Il secondo giorno, dopo colazione, il gruppo escursionistico effettuerà un nuovo
trekking, in questo momento ancora in allestimento, ma che probabilmente ci porterà
da Eze sur Mer a La Turbie, passando per il Fort de La Revère dal quale si può godere
di un notevole panorama.
I non camminatori potranno visitare il caratteristico paese di Eze Village e quindi
raggiungere La Turbie, pittoresco nucleo medievale, dove, giunti gli escursionisti ci si
preparerà per il rientro in Valsessera, con fermata per la cena.
Quota di partecipazione: Soci € 120 - Non soci € 140
Le prenotazioni devono pervenire tassativamente, accompagnate da una caparra di
€. 50,00, entro il 15 aprile 2014, salvo esaurimento posti.
La quota di partecipazione, comprenderà:
-
viaggio andata/ritorno in pullman
trattamento di mezza pensione escluse bevande
tutti i trasferimenti in pullman per escursionisti e visitatori
Per informazioni, Tel. 015787766 ( sede CAI il venerdì sera)
oppure contattando i numeri 015767647 (Massimo) 015787513 (Piergiorgio)
20
15 Giugno 2014
Escursione sui sentieri di casa nostra
dalle Piane all’Alpe Campo
Si parte dalle Piane di Coggiola e con il sentiero G10 A dopo aver attraversato il rio
Cavallero sul ponte in pietra, si sale fino alla Bocchetta di Foscale.
Qui ci si immette sul sentiero G1 che oltrepassato la Fontana della Formica scende
leggermente alla Baita C.A.I dell'Alpe Ranzola. Attraversato il rio omonimo, si
percorre un bel bosco di betulle e conifere raggiungendo la Baita Cascinetta del GS
Genzianella. Si prosegue poi salendo fino al colle che separa la valle di Canal Secco
dall'ampio vallone del Confienzo. Poco dopo, lasciando a sinistra il sentiero G3 che
scende al Cavallero, si prosegue in falso piano per traversi lungo l'alto limitare del
bosco fino nei pressi del diroccato Alpe Navagli. Prima di attraversare il canale della
Malanotte addossato all'alpe, si lascia il sentiero G1 e si sale a destra per un evidente
sentierino fra i rododendri ed in breve si raggiunge l'Alpe Campo.
Questa amena località, oltre alla bellezza del luogo, presenta una curiosità
paesaggistica, è l'unico alpeggio della nostra Valle dal quale si può ammirare la parete
valsesiana del Monte Rosa.
Dopo la sosta per il Pranzo al sacco, dal Campo con il sentiero G12 si prosegue verso
Est passando dall'Alpe Solvetti ( Rifugio dei Cacciatori ) e arrivando poi al Rifugio
“Monte Barone “ della nostra Sezione. Da qui, a seconda delle condizioni del tempo, si
può scendere alle Piane con i sentieri G8 -G1, oppure in alternativa per la Via delle
Bocchette ( Pissavacca, Scaffa, Gemevola ) con i sentieri G7-G4A-G4.
Quota di Partenza:
Quota Massima:
Dislivello in Salita:
Ore di percorrenza:
Difficoltà:
Mt. 983
Mt. 1672
Mt. 750
5.00/ 6.00
Escursionistica
21
28-29 Giugno 2014
Gita Alpinistica al Cevedale
Da Bormio si risale la Valfurva lungo la Strada Statale del Passo Gavia per 12 km fino
a raggiungere la stazione turistica di Santa Caterina; da qui si imbocca a sinistra la
stretta rotabile che risale fra pascoli e boschi di conifere la suggestiva Valle dei Forni
fino al parcheggio terminale, poco sotto il rifugio-albergo Ghiacciaio dei Forni.
Dal parcheggio dei Forni si risale al rifugio-albergo Ghiacciaio dei Forni da cui si
imbocca la gippabile che risale tutta la Valle di Cedec fino al rifugio Pizzini.
Dal rifugio, si imbocca la gippabile che traversa verso un vasto pianoro detritico
risalendo alla stazione a valle della teleferica per il rifugio Casati. Da qui si imbocca il
sentiero che attraversa su un ponticello il torrente proveniente dalla lingua orientale
del ghiacciaio del Gran Zebrù e sale faticosamente fino al rifugio Casati. Tale
soluzione è impraticabile e pericolosa ad inizio stagione, pertanto, attraversato il
suddetto torrente, occorre dirigersi in direzione Ovest verso la vedretta di Cedec,
dapprima quasi in piano poi su pendii a modesta inclinazione; superato un evidente
costola rocciosa, ci si inoltra in una valletta sulla sinistra che si risale ripidamente fino
al rifugio Casati. Prima di sbucare sul pianoro glaciale, muretti a secco e resti di filo
spinato ricordano le battaglie combattute qui durante la Prima Guerra mondiale .
Dal rifugio ci si dirige in direzione Sud-Sud-Est, percorrendo il grande ghiacciaio del
Cevedale, tutto a gobbe e facili pianori. Giunti in vista della corona terminale
composta da Cima Cevedale e dal Monte Cevedale, si lascia verso sinistra il percorso
che risale la cresta Nord della prima (PD) e si punta ai ripidi pendii basali della
seconda. Con percorso diagonale verso destra, si risale faticosamente il ripido pendio
finale che conduce in cresta superando la crepaccia terminale (pendenze massime di
40°). Un ultima rampa nevosa e quindi una stretta ed aerea crestina di neve conducono
in vetta, dalla quale si apre un panorama straordinario verso tutte le cime del gruppo
Ortles-Cevedale. A Nord, la straordinaria piramide del Gran Zebrù.
22
13 Luglio 2014
Al Santuario de la Clavalitè - Valtournenche
Il Santuario di Clavalitè si trova su una sella spartiacque tra la conca di Chamois e la
conca di Cheneil con vista sulla punta Tzan , sulle Grandes Murailles e sul Cervino.
Dal parcheggio di Buisson, con la funivia, che collega il fondovalle con Corgnolaz
frazione di Chamois effettueremo la prima parte del tragitto.
Dalla piazza di Corgnolaz, dopo aver attraversato tutto il villaggio, si prende la bella
mulattiera che porta al lago di Lod, nei cui pressi si trova anche un'area attrezzata.
In seguito si attraversano ampi pascoli e si raggiunge lo spartiacque tra il Comune di
Chamois e quello di Valtournenche. Continuando lungo la mulattiera si arriva
all'ampia sella dove sorge il santuario di Clavalitè dedicato a San Domenico Savio, da
qui si gode una superba vista sul Cervino e sul sottostante abitato di Cheneil,
caratteristica frazione di Valtournenche. Dal santuario possibilità di salire alla Punta
Falinére per facile cresta erbosa in circa 45 minuti.
Per il ritorno, dal santuario ci si porta al Colle Fontana Fredda e con ampio sentiero si
raggiunge Cheneil, da qui seguendo l'alta via n. 1 si scende fino al villaggio di
Promindoz e quindi a Valtournenche dove ci sarà ad aspettarci il pullman per il ritorno.
Partenza:
Tempo di percorrenza:
Dislivello:
Difficoltà:
Buisson
2,40 ore circa per la salita
730 da Buisson a Corgnolaz
699 da Corgnolaz al Santuario di Clavalitè
Escursionistica
23
7 Settembre 2014
Giro dei Rifugi Ossolani - Valformazza
Viene riproposta quest'anno questa panoramicissima escursione ai piedi dei più bei
3.000 ossolani, che lo scorso anno non si è potuta effettuare.
Dalla piana di Riale, ci si incammina lungo un breve tratto di strada asfaltata che
risalendo il fianco sinistro orografico della valle, porta in pochi minuti sul ciglio dello
sbarramento del lago artificiale di Morasco .
Da qui, seguendo la comoda strada sterrata che lo costeggia, si raggiunge il piccolo
piazzale della teleferica di servizio ENEL; si prosegue lungo il sentiero storico del
Gries che risale il rio omonimo e, in corrispondenza di un comodo guado, lo si
attraversa per guadagnare il versante opposto. Giunti al bivio, si prosegue a sinistra
lungo un comodo sentiero che raggiunge una costruzione in muratura (baitello di Zum
Stock): si attraversa il rio del Sabbione e si risale la morena lungo l'itinerario G39 che
raggiunge, con un'ultima rampa, la stazione di arrivo della teleferica ENEL al Lago dei
Sabbioni da dove si può godere un panorama grandioso.
Si scende ora sul muraglione della diga e lo si attraversa per deviare ancora a sinistra:
ci si innalza per comodi dossi erbosi, sempre dominati dalla punta d'Arbola e
dall'Hosandorn, e attraversando alcuni ruscelli, si perviene al Rifugio Claudio e Bruno
Dalla terrazza del rifugio lo sguardo può ora spaziare sul Gruppo di Ban, sulla punta
d'Arbola, sull'Hosandorn e sulle vette minori che fanno da corona al confine ItaloSvizzero.
Incamminandoci per il ritorno, si ripercorre lo stesso itinerario fino al muraglione
della diga, si prosegue mantenendo la sinistra senza attraversare il muro e, con un buon
percorso a mezza costa, si raggiunge la Piana dei Camosci: sullo sfondo ci attende il
Rifugio Città di Busto. Seguendo ora il sentiero G41 ci si dirige, in discesa, verso la
conca del Bettelmatt dove si ritrova l'itinerario storico del Gries: piegando ora a destra,
si segue il corso del Rio del Gries per affacciarsi nuovamente sulla conca di Morasco.
Continuando la discesa lungo i ripidi tornanti, si torna in breve al piazzale di servizio
della teleferica ENEL e da qui alla piana di Riale.
Quota di partenza:
Quota Massima:
Tempo di Percorrenza:
Difficoltà:
Riale m. 1760
Rifugio Claudio e Bruno m. 2713
Ore 6,30 circa
Escursionistica
24
Programma Alpinismo Giovanile 2014
L'anno 2014 la Scuola e la Commissione di Alpinismo Giovanile saranno impegnate
su due fronti, uno finalizzato a far conoscere l'ambiente montano ai giovani attraverso
il “19° Corso di Avvicinamento alla Montagna”, il secondo rivolto a quei soci
maggiorenni che operano nell'ambiente dell'AG e hanno voglia di iniziare il processo
di formazione previsto dai regolamenti CAI per accompagnare i ragazzi in montagna.
Per quanto riguarda l'attività rivolta ai giovani alpinisti valsesserini il programma è
costituito principalmente dall'attività escursionistica finalizzato ai contenuti didattici
del Progetto Educativo del CAI e propri dello Statuto del Sodalizio, ossia promuovere
l'alpinismo in ogni sua manifestazione, conoscenza e studio delle montagne e tutela
del loro ambiente naturale.
Lo scopo è quindi far conoscere ai ragazzi, divertendoci insieme e il tutto in assoluta
sicurezza, l'ambiente montano nelle sue varie caratteristiche e modi di frequentarlo.
Per questo ci saranno attività escursionistiche, uscite su neve, gite in ambiente ipogeo
(speleologia), prove di arrampicata.
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Come sempre possono partecipare tutti i ragazzi dagli 8 ai 17 anni. Non sono richieste
particolari capacità, solo la voglia di camminare, provare esperienze nuove e
soprattutto stare in compagnia. La Commissione AG si riserva comunque di apportare
le modifiche che si renderanno necessarie per il buon svolgimento del programma.Le
prima due uscite saranno su ambienti innevati, a febbraio proveremo a praticare lo sci
di fondo in Val Sesia, mentre a marzo faremo un'escursione con le ciaspole in Val
Formazza. Ad aprile inizieremo ad usare corde e moschettoni per cimentarsi in prove
di arrampicata, attività che replicheremo a Settembre.
Con maggio inizieranno le uscite escursionistiche, la prima in Valsessera, a giugno in
Val Sesia, luglio saremo in Val d'Aosta per fare una traversata nel parco del Gran
Paradiso pernottando in rifugio e termineremo quindi le gite escursionistiche ad
agosto con la tradizionale festa al nostro Monte Barone. Per concludere l'attività a
ottobre andremo a scoprire come sono le montagne “dentro”, muniti di stivali, caschi
e frontalini diventeremo tutti speleologi per un giorno.
La Scuola Sezionale di Alpinismo Giovanile sarà invece impegnata, tra aprile e
giugno, nel 2° corso di formazione per accompagnatori sezionali di alpinismo
giovanile (ASAG). Il Corso ASAG è rivolto a tutti coloro che, indipendentemente
dalla sezione di appartenenza, intendono svolgere l'attività di accompagnatore nel
rispetto dei regolamenti CAI, ma soprattutto desiderano iniziare quel processo di
formazione continua, indispensabile per essere all'altezza del compito prefissato:
accompagnare i giovani nel processo di crescita, favorendo la socializzazione e il
contatto con la natura.
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Attività 2014 Alpinismo Giovanile
23 FEBBRAIO
SCI DI FONDO - RIVA VALDOBBIA
16 MARZO
CIASPOLATA IN LOCALITA’ DA DEFINIRE
13 APRILE
ARRAMPICATA - MOTTARONE
18 MAGGIO
ESCURSIONE AL MONTE TOVO
22 GIUGNO
ESCURSIONE AL LAGO DI BARANCA
12/13 LUGLIO
WEEK END AL RIFUGIO SELLA - GRAN PARADISO
24 AGOSTO
RADUNO SEZIONALE AL MONTE BARONE
21 SETTEMBRE
ARRAMPICATA - MONTESTRUTTO
5 OTTOBRE
SPELEOLOGIA IN LOCALITA’ DA DEFINIRE
26 OTTOBRE
GIORNATA CON IL CAI
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Il «Selvaggio Blu»
L'avventura del Selvaggio Blu si può dire che è iniziata dopo aver visto un programma
di questo trekking tramite internet. Un breve consulto ed eccoci pronti a tuffarci in
questa avventura. Si perché il Selvaggio Blu è davvero un'avventura, con il senno di
poi crediamo sia ampiamente meritata la definizione di uno dei trekking più
impegnativi d'Europa.
Preso contatti con la nostra guida definiamo le date, dal 21 al 28 maggio. Sono quasi
due mesi di attesa. Nel frattempo iniziamo a documentarci; la casualità, o forse il fato,
vuole che proprio nel mese di marzo una rivista di montagna è dedicata alla Sardegna
ed ovviamente al trekking che ci accingiamo a fare. Scopriamo così che l'intero
percorso si svolge nel golfo
dell'Ogliastra, ripercorre gli
antichi sentieri dei pastori e dei
carbonai e si snoda attraverso
canyon, “bacu” (gola di
montagna), cenge sospese sul
mare, tratti di arrampicata e
discese in corda doppia.
Iniziano anche i vari dubbi pre
partenza, sarà tanto difficile e
impegnativo? Ovviamente la
risposta la sapremo solo
durante la nostra avventura.
Martedì 21 maggio partiamo da
Malpensa alla volta di Cagliari,
qui ritiriamo l'auto noleggiata e
ci dirigiamo verso Santa Maria Navarrese, la nostra location, e prendiamo contatto
con Oscar, la nostra guida.
Il mattino di mercoledì 22 maggio, con un tempo che minaccia pioggia ci prepariamo
per iniziare il nostro trekking che in sei giorni ci porterà da Santa Maria Navarrese fino
a Cala Sisine. Siamo in otto partecipanti, oltre alla nostra guida Oscar siamo in tre
dalla Valsessera, Andrea, Enrica e Ivana, Marina (rifugista del Crosta all'Alpe Solcio),
Mirko, Monica e Maria Cristina da Cortina e Torino.
Già nella prima tappa, Santa Maria Navarrese/Colle Despiggius, abbiamo la
possibilità di iniziare ad ammirare i magnifici scorci panoramici che ci
accompagneranno per tutto il trekking. Dall'ostello inizia il sentiero che, oltrepassata
la guglia di Pedra Longa, sale alla grotta di S'erriu Mortu, attraversa la base di Punta
Giradili per arrivare poi al colle Despiggius, sede del nostro primo campo. Questa
prima giornata, già molto appagante dal punto di vista panoramico, è relativamente
breve e facile, inizialmente su sentiero bello e ben segnato, mentre verso la fine si
addentrava nella natura dell'isola e qui abbiamo avuto la prima impressione di quello
che ci aspettava nei prossimi giorni.
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Giovedì 23, sveglia all'alba per la colazione e poi pronti per la seconda tappa che dal
colle Despiggius ci porterà a Porto Pedrosu. Tappa lunga e impegnativa per la
tipologia di terreno, quasi sempre la camminata avviene sulle “lame” di calcare quindi
occorre prestare molta attenzione all'equilibrio, e attraverso un continuo saliscendi
arriviamo a Portu Pedrosu. In questa seconda giornata raggiungiamo la quota più
elevata del nostro trekking, circa 800mslm, nei pressi del monte Ginnirco.
Come sarà consuetudine durante il nostro trekking, la sveglia coincide con l'alba, dopo
una ricca colazione smontiamo il campo per essere pronti ad affrontare un'altra
giornata.
La terza tappa, venerdi 24, ci conduce da Portu Pedrosu a Cala Goloritzè. Questa
sicuramente è una delle tappe più belle e appaganti per gli scorci panoramici e
naturalistici. Si possono ammirare le strutture dei pastori destinate al ricovero degli
animali ma soprattutto ammirare i contrasti tra il colore del mare sardo e l'entroterra, a
volte rigoglioso per la folta vegetazione a volte arido per le desolate lande della Serra
d'Argius e di Punta Salinas. Spettacolare poi la vista panoramica dell'Aguglia di Cala
Goloritzè, un campanile di roccia molto famoso non solo fra i climber di tutto il
mondo.
Per chi ha osato dormire
sotto un tetto di stelle e
osservare l'alba da Cala
Goloritzè è un'emozione
che crediamo rimarrà
indelebile nella mente.
Dopo questo carico di
emozioni, come
consuetudine, facciamo
un'abbondante colazione
per ricaricare le energie,
smontiamo il campo e
quindi pronti per un'altra
giornata. Oggi, sabato
25, da Cala Goloritzè
arriveremo a Bacu
Mudaloru. Iniziano
anche le difficoltà tecniche, il percorso si snoda attraverso brevi paretine da superare
in arrampicata, equilibrismo su tronchi di ginepro, discese in corda doppia oltre
ovviamente al terreno sempre esposto, cosa a cui ormai non ci facciamo più caso.
Domenica 26 il tragitto da Bacu Mudaloru ci farà giungere a Cala Biriola, una delle
calette più belle del golfo dell'Ogliastra. Anche questo step del percorso, pur non
essendo particolarmente lungo presenta comunque le difficoltà tecniche ormai
costanti in questa parte finale del trekking.
Al mattino di lunedì 27, eravamo già svegli prima dell'alba, consapevoli che la nostra
avventura stava per giungere al termine. Questa bellissima terra però aveva ancora in
serbo un regalo per noi.
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Osservare l'alba avvolti nei nostri sacchi a pelo dalla spiaggia di Biriola è stata
un'esperienza unica e indimenticabile, una vera carica di energia per affrontare
l'ultimo tratto di trekking che da Cala Biriola ci portava poi a Cala Sisine. Da alcuni
considerata la tappa più difficile del trekking, questo tratto presenta lunghe discese in
corda doppia oltre ad alcuni passaggi di arrampicata. Alcune calate ci portano ad
attraversano i boschi di Biriola e Orronnoro per giungere su un tratto esposto sul mare,
da qui si passa Su Strumpu, un tratto di sentiero scavato nella roccia dai carbonai per
collegare i diversi tratti boschivi. Dopo aver effettuato ancora alcune calate e un
ultimo tratto di sentiero arriviamo alla spiaggia di Cala Sisine, termine del nostro
trekking.
In attesa del gommone per il rientro a Santa Maria Navarrese tantissimi pensieri si
mescolavano nelle nostre menti uniti alla felicità per quanto effettuato in questa
settimana.
Emozionante è risultato essere anche il rientro “alla base” in gommone, il vedere dal
mare tutta la costa percorsa nei giorni scorsi è stato molto bello, ognuno di noi poteva
associare aneddoti personali.
Crediamo che alla fine l'essenza di questo trekking non stia nel percorrere le varie
tappe, complessivamente 67km di percorso con un dislivello 7600m e circa 7,5 ore di
cammino al giorno, ma entrare in sintonia con questa terra e questa regione, con la sua
storia e la sua cultura.
Andrea De Rosso
Enrica Zonco
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Bolivia 2013
Per le sensazioni e le emozioni che questa vacanza ha lasciato in noi più che un viaggio
la si può definire un'esperienza di vita fatta all'interno un paese andino, la Bolivia, che
da molti è definita il Tibet delle americhe per l'altitudine, i paesaggi aspri e le culture
indigene.
Il nostro gruppo era composto da otto persone che lunedì 23 settembre partendo da
Milano Malpensa, via Madrid-Miami è arrivato a La Paz in Bolivia.
Subito siamo stati colpiti dall'ospitalità e dalla semplicità di questo popolo nonché dai
paesaggi che sa offrire l'altipiano andino, con la Cordigliera Real e le sue cime
superiori ai 6000m sullo sfondo.
Durante la nostra permanenza in Bolivia la nostra “base” è stata la missione del
paesino di Penas, la cui parrocchia è gestita da Padre Topio.
E' stata una vacanza sicuramente intensa, tanti i posti da visitare e numerose le attività
che volevamo fare, così, cercando di
ottimizzare il tempo disponibile, già
il giorno dopo il nostro arrivo
iniziavamo il nostro tour alla visita e
alla scoperta delle meraviglie offerte
da questa terra.
Inizialmente abbiamo visitato il Lago
Titicaca e la Isla del Sol, uno dei
maggiori richiami di questa regione.
Diviso tra Perù e Bolivia questo lago
si estende per circa 8400 kmq e si
trova ad un'altitudine di 3800m slm,
quota che ne fa il lago più alto del
mondo. Al suo interno una delle isole
più famose è la Isla del Sol. Qui per mezzo di un sentiero che attraversa tutta l'isola
abbiamo ammirato gli splendidi panorami nonché le antiche rovine risalenti alla
civiltà inca.
A seguire ci siamo diretti a sud del paese per ammirare la zona di Uyuni, quindi il Salar
e le numerose lagune.
Il “Salar de Uyuni” è la più grande distesa salina del mondo con i suoi 12000 kmq e si
trova nei pressi di Potosi e Oruro, situata nell'altipiano andino meridionale della
Bolivia a quasi 4000m di altezza. Per il suo colore bianco appare simile ad un
ghiacciaio circondato dalla catena andina. La sensazione che si prova in questo
paesaggio è qualcosa di incredibile. Il silenzio, la mancanza di punti di riferimento, la
perdita di prospettiva creano un'atmosfera praticamente unica al mondo. Al suoi
interno sono presenti alcune conformazioni simili a colline che vengono chiamate
isole. Noi abbiamo visitato la Isla del Pescado per ammirare i suoi grandi cactus.
In questa zona abbiamo dormito nei classici “hotel” fatti con blocchi di sale, strutture
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molto spartane e caratteristiche.
Dopo il salar siamo partiti alla volta della Reserva Nacional de Fauna Andina Eduardo
Avaroa (REA) dove il sito più famoso è la Laguna Colorada, un luogo di una bellezza
incredibile. Le sue tonalità di colore variano dal rosso al color mattone e sono dovute
alle alghe e al plancton che prosperano nelle acque ricche di minerali.
In queste lagune vi è il ritrovo di migliaia di fenicotteri. Sono tre le specie che si
riproducono in questa regione sud occidentale della Bolivia, il “Fenicottero cileno”, il
“Fenicottero di James” e il “Fenicottero andino”. Proseguendo in questa parte del
viaggio il terzo giorni transitiamo ai piedi del Cerro Polques dove si trovano le Termos
de Polques, piccole sorgenti di acqua termale dove ci si può immergere nell'acqua
piacevolmente calda, e di seguito si arriva a Sol de Mañana, a quasi 5000 metri, fra
fumarole, geyser e pozze di fango ribollenti. Un paesaggio spettacolare soprattutto
all'alba, quando la bassa temperatura rende l'emissione dei fumi più intensa. Si
prosegue attraversando un'ampia vallata sabbiosa punteggiata da rocce lavorate dal
vento che danno al paesaggio un aspetto surreale, queste rocce sono note come Rocas
de Salvador Dalí. Si arriva infine alla Laguna Verde che si trova ai piedi del Volcán
Licancabur. Questa è la zona più meridionale della Bolivia, al confine con Cile e
Argentina. La Laguna Verde e' famosa per il colore verde caraibico delle sue acque,
dovuto all'elevata concentrazione di piombo, arsenico e zolfo.
In tre settimane abbiamo anche avuto modo di visitare La Paz, una città davvero
particolare ed unica , divisa praticamente in due quartieri e con i 6402m del monte
Illimani a fare da sfondo.
La città di La Paz è situata tra 3200 e 3800 metri circa e comprende la parte dove l'aria è
meno rarefatta, qui si trovano i quartieri più ricchi e turistici. Invece la parte alta della
città, più precisamente il quartiere chiamata El Alto, arriva a una quota di 4100m e si
trova sull'altipiano, questa è la zona più povera e degradata della città. Il panorama nel
suo insieme è comunque incredibile perché le case ricoprono tutta la montagna
rendendo la visuale veramente unica.
Ovviamente non potevamo non provare a salire qualche montagna della Cordigliera
Real. Le mete sono state il Paqueno Alpamayo, nella zona del campo base del
Condoriri e il Huayna Potosi.
Purtroppo nel primo caso il meteo non è stato molto clemente, alla partenza del gruppo
dalle tende del campo base nevicava per cui si è ripiegato sulla “cumbra” del monte
Tarica, circa 5300m.
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Maggior fortuna ha avuto invece la salita al monte Huayna Potosi, se durante
l'avvicinamento al campo base avanzato la giornata era nebbiosa, il giorno della salita
alla vetta il tempo era splendido dando la possibilità a chi è riuscito ad arrivare in punta
di godere appieno del panorama. Doveroso sottolineare che anche la nostra Rosella,
rappresentante del CAI Valsessera, era fra le persone che all'alba del 12 ottobre hanno
raggiunto la vetta, a 6088m, dell'Huayna Potosi.
Crediamo però che la vera bellezza di questo viaggio stia nei momenti di condivisione
di vita locale, sia nella missione che nelle abitazioni dei campesinos. Persone umili e
spontanee che apprezzano cose e gesti semplici. Vedere la felicità scritta negli occhi di
bambini e adulti all'offerta di un piatto di semplice carne bollita con patate oppure
l'emozione di fronte a una festa di compleanno fanno riscoprire a noi ciò che è
essenziale. Da parte nostra il poter offrire un minimo di aiuto a queste popolazioni ha
reso questo viaggio veramente unico e indimenticabile.
Un ringraziamento va doverosamente a Padre Topio, Padre Leo e a tutte quelle
persone che operano in queste missioni, non solo per la disponibilità nei nostri
confronti, ma soprattutto per il loro impegno a favore della popolazione andina.
Andrea De Rosso
EnricaZonco
Rosella Chiocca
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Trekking 2013 - Anello dell'Alta Val Passiria
Ciao a tutti, anche quest'anno, sono pronto per raccontarvi del nostro trekking. Meta
del 2013 è stata l'Alta Val Passiria, posta nelle Dolomiti che sovrastano Merano.
Primo giorno, partenza dal grazioso borgo di Plan a 1628 m. Da qui il sentiero sale, da
subito, abbastanza ripido, su balze erbose, per addentrarsi nella valle. Dopo circa 4 ore
di cammino giungiamo al Rifugio Plan (2979 m) che è il punto più elevato del
trekking. Il secondo giorno dal Rifugio Plan, percorrendo un sentiero che, a mezza
costa, passa sotto Cima Rosa, L'Altissima e Cima di Vallelunga, siamo giunti al Passo
della Pozza (2600 m); da qui il percorso porta al Rifugio Petrarca, che sarà poi l'ultima
tappa del giro. Breve sosta per uno spuntino e si riparte per il Passo Gelato (2895 m),
spartiacque tra la Val di Plan e la Val di Fosse.
Da questo punto prima si scende sul versante opposto, poi si risale per pietraie e per un
canalino attrezzato, con catene, fino alla Forcella di Cima Bianca Piccola (2872 m).
Dalla forcella sempre per canalino attrezzato, si giunge ad una ampia conca dove
sorge il Rifugio Cima Fiammante (2259 m). Questa, con le 7,30 abbondanti ore di
cammino, è stata sicuramente la tappa più impegnativa; però, come sempre accade
quando qualcuno è in difficoltà, si è tutti pronti a dare una mano.
Terzo giorno, partenza all'alba! Lasciato il rifugio, ci dirigiamo verso est, per giungere
al Passo Lazins (2808 m), scendere verso la Forcella del Latte e trovare, poco più sotto
il Bivacco Lammer. Dal bivacco il percorso si snoda tra pietraie e tracce di sentiero
fino ad entrare nel cuore del Parco Naturale di Tessa. A questo punto si perde quota
sino ad “ Andelsalm” (2297 m), immenso alpeggio, completamento abitato da bovini
al pascolo; poi con ripidi tornanti si risale alla forcella (2822 m) e si giunge al Rifugio
Petrarca che si trova a mezza costa.
Il quarto e penultimo giorno partiamo dal rifugio non molto presto, perché dobbiamo
scendere al paesino di Plan, per recuperare le auto e spostarci verso il Passo dei Giovi,
dove un accogliente hotel ci aspetta per passare l'ultima sera del trekking. Il mattino
seguente si parte ma, sulla strada di casa, facciamo una sosta a Vipiteno per qualche
acquisto e una bella tavolata finale.
In conclusione: tutto molto bello, soprattutto se non si prende acqua!!!
Il gruppo è sempre molto affiatato, quindi, arrivederci al trek 2014.
Gerardo Vercella
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Regolamento Gite Sociali
Art. 1 - La partecipazione alle gite è aperta a tutti: soci e non soci.
I “ non soci “ che si iscrivono alle gite hanno l'obbligo di comunicare la propria
posizione di “non socio” all'atto dell'iscrizione e comunque almeno cinque giorni
prima della data fissata per la gita stessa, per dare la possibilità alla sezione di
provvedere alla copertura assicurativa, in caso di mancata comunicazione il “non
socio” non potrà partecipare alla gita. E' doveroso rammentare che la posizione di
“socio” si acquisisce con l'essere in regola con il tesseramento.
Art. 2 - Le iscrizioni alle gite si ricevono presso la Sede Sociale, aperta tutti i venerdì
dalle ore 21,00 alle ore 22,30 oppure telefonando ai numeri di telefono che di volta in
volta verranno indicati sulle locandine della gita stessa.
Art. 3 - Nella eventualità la gita in programma prevedesse il versamento di una
caparra, questa deve essere versata entro i termini stabiliti onde evitare l'esclusione
dalla gita stessa. Anche il saldo dovrà essere versato entro i termini stabiliti.
Art. 4 - Il responsabile gita ha la facoltà di variare, prima o durante la gita, il percorso
della stessa qualora lo ritenga opportuno per ragioni contingenti che lo richiedessero.
Art. 5 - I partecipanti alle gite devono essere adeguatamente preparati all'escursione e,
nelle gite dove il programma lo prevede, essere dotati delle attrezzature richieste.
Art. 6 - Il responsabile gita ha la facoltà di escludere dalla gita coloro che, a suo
insindacabile giudizio non ritiene adeguatamente preparati o insufficientemente
equipaggiati.
Art. 7 - La partecipazione alla gita implica un comportamento di rispetto e
collaborazione nei confronti del gruppo e del responsabile gita. Non sono ammesse
iniziative individuali o che vanifichino il buon andamento della gita.
Art. 8 - La rinuncia alla gita deve essere comunicata non oltre la data fissata come
termine per l'iscrizione, in caso contrario è totalmente dovuta la quota di iscrizione.
Recapito: Sede C.A.I. Frazione Granero 101 Tel. 015 787766
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La Cena Sociale
Lo scorso 16 novembre, in occasione della cena sociale tenutasi presso il ristorante
“La Barrique” di Guardabosone, con la partecipazione di una cinquantina tra soci e
simpatizzanti, si è svolta la tradizionale cerimonia di premiazione dei Soci.
Due Soci, Francesco Gatti e Giuseppe Minelli, hanno raggiunto il traguardo dei 60
bollini e sono stati premiati con una targa. Quattro Soci, Marco Lentulo, Leo Mina,
Domenico Prina e Gianni Vigna, hanno ricevuto il distintivo per i 50 anni di fedeltà
alla nostra Sezione, mentre sono stati premiati come Soci Venticinquennali: Sandro
Costenaro, Luigi Dalessio, Michele Dalessio, Maria Rina De Matteo, Vito Gaggione,
Valentina Miscioscia, Gian Mario Perotti, Camillo Regis, Vladimiro Robiolio,
Giacomo Ronco e Angelo Sacco. A tutti le più vive congratulazioni.
DVD Gite e Manifestazioni 2013
Si segnala la possibilità di avere, su prenotazione e al costo di 5,00 euro, una copia del
filmato proiettato durante la cena sociale, relativo alle gite e alle manifestazioni tenute
nel corso del 2013. Si invitano quindi tutti i Soci che desiderano conservare questo
ricordo a farne richiesta presso la Sede Sociale.
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Club Alpino Italiano - Sezione Valsessera
C/o ex Asilo Don Fava Fraz. Granero di Portula (Tel. 015787766)
e-mail: [email protected]
La Sede Sociale è aperta tutti i venerdì sera dalle ore 21.00. La serata è momento di
ritrovo, di scambio di opinioni, di visione fotografie realizzate durante le escursioni
effettuate dai Soci; tutti sono invitati.
Cogliamo l'occasione per ricordare che presso la Sede esiste una ricca biblioteca
fornita di libri, testi e cartine di argomento alpinistico ed escursionistico a
disposizione di chiunque voglia usufruirne.
SOCI al 31/12/2013
ORDINARI
FAMIGLIARI
GIOVANI
TOTALE
282
150
76
508
Il Consiglio Direttivo per il triennio 2014-2016
PRESIDENTE:
VICE PRESIDENTE:
TESORIERE:
SEGRETARIO:
CONSIGLIO DIRETTIVO:
REVISORI DEI CONTI:
Marchisio Adriano
De Rosso Andrea
Iacolino Federico
Mina Andrea
Ceruetto Alessandro - Vercella Gerardo
Verzoletto Massimo - Villanova Davide
Villanova Giuliano
Facciotto Ottavio - Fava Luetto Pietro
Lentini Vincenzo - Passoni Roberto
Varola Marco
COMMISSIONI
RIFUGIO - Responsabile: Marchisio Adriano
SENTIERI - Responsabile: Mina Andrea
GITE E MANIFESTAZIONI - Responsabile: Verzoletto Massimo
ALPINISMO E ARRAMPICATA - Responsabile: Villanova Davide
ALPINISMO GIOVANILE - Responsabile: De Rosso Andrea
SITO E GIORNALINO - Responsabile: Ceruetto Alessandro
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Quote Associative e Assicurazioni 2014
Come annunciato è stata avviata la nuova piattaforma del tesseramento che rende
necessari alcuni adempimenti richiesti dalla normativa in materia di privacy. In
occasione del rinnovo al Sodalizio per l'anno 2014 si rende quindi necessario che tutti i
Soci prendano visione dell'informativa sulla privacy e, in seguito, sottoscrivano un
nuovo consenso al trattamento dei dati.
I documenti necessari sono a disposizione dei Soci presso la Sede Sociale oppure sono
consultabili e scaricabili dai siti www.cai.it e www.loscarpone.cai.it nell'apposito
riquadro intitolato “Nuova piattaforma di tesseramento” (a destra nell'home page).
Al fine di completare le nuove procedure richieste e verificare i dati già disponibili si
invitano pertanto tutti Soci, a presentarsi in ogni caso presso la Sede Sociale provvisti
di codice fiscale e, per chi lo possiede, un indirizzo di posta elettronica.
Le quote associative per il 2014 corrispondono a quelle MINIME fissate
dall'Assemblea dei Delegati C.A.I. tenutasi a Torino il 25 e 26 maggio 2013,
arrotondate all'unità di Euro superiore, e sono invariate rispetto al 2013:
SOCI ORDINARI € 41,00
SOCI FAMIGLIARI € 22,00
SOCI GIOVANI
€ 16,00
Al compimento dei 70 anni, è previsto uno sconto sul costo del bollino di 5 Euro per i
Soci ordinari e di 3 Euro per quelli famigliari.
A partire dal secondo socio giovane appartenente ad un nucleo famigliare in cui
almeno un genitore è socio, è previsto uno sconto di 7 Euro; la quota sarà perciò di 9
Euro.
Il tesseramento deve essere rinnovato entro il 31/3/2014 per non incorrere nella
sospensione dell'Assicurazione e dell'invio della Rivista.
I soci che cambiano residenza sono invitati a segnalarlo onde evitare spiacevoli
disguidi postali.
I bollini sono in distribuzione presso la Sede Sociale (ex Asilo Don Fava a Granero).
E' possibile, per chi lo desidera, ricevere le comunicazioni direttamente via posta
elettronica. E' sufficiente comunicare il proprio indirizzo e-mail in sede oppure
inviando un messaggio all'indirizzo [email protected]
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Il Club Alpino Italiano offre sia ai Soci che ai non Soci polizze assicurative molto
interessanti e convenienti, ideali per chi vuol praticare le attività organizzate dalle
Sezioni in modo da tutelare il proprio patrimonio.
Per i Soci:
L'iscrizione al CAI attiva automaticamente le coperture assicurative relative a:
- Infortuni Soci: assicura i Soci nell'attività sociale per infortuni (morte, invalidità
permanente e rimborso spese di cura). E' prevista per tutte le attività e iniziative
istituzionali organizzate sia dalle strutture centrali che da quelle periferiche del C.A.I.
(gite di alpinismo ed escursionismo, altre attività di alpinismo ed escursionismo,
corsi, gestione e manutenzione dei sentieri e rifugi, riunioni e consigli direttivi, altre
attività organizzate dalle Sezioni C.A.I. o altri organi istituzionali).
Viene attivata direttamente con l'iscrizione al CAI.
- Infortuni Titolati CAI in attività personale: assicura tutti i titolati CAI per infortuni
(morte, invalidità permanente, rimborso spese di cura e diaria giornaliera da ricovero).
N.B.: per gli istruttori sezionali la copertura è a richiesta.
- Soccorso Alpino: prevede per i Soci il rimborso di tutte le spese sostenute nell'opera
di ricerca, salvataggio e/o recupero, sia tentata che compiuta. E' valida sia in attività
organizzata che personale.Viene attivata direttamente dalla Sede Centrale.
- Responsabilità civile: assicura il Club Alpino Italiano, le Sezioni e i partecipanti ad
attività sezionali, i Raggruppamenti Regionali, gli Organi Tecnici Centrali e
Territoriali. E' valida ESCLUSIVAMENTE in attività organizzata. Mantiene indenni
gli assicurati da quanto siano tenuti a pagare a titolo di risarcimento per danni
involontariamente causati a terzi e per danneggiamenti a cose e/o animali.
Viene attivata direttamente dalla Sede Centrale.
- Tutela legale: assicura le Sezioni e i loro Presidenti, i componenti dei
ConsigliDirettivi ed i Soci iscritti. Difende gli interessi degli assicurati in sede
giudiziale per atti compiuti involontariamente. Per Presidenti e Consiglieri vale anche
per delitti dolosi se verrà accertata l'assenza di dolo. Viene attivata direttamente e
gratuitamente dalla Sede Centrale.
- Soccorso Spedizioni Extraeuropee: assicura i Soci di spedizioni organizzate o
patrocinate dal Club Alpino Italiano e dalle sue Sezioni in Paesi Extraeuropei.
Rimborsa le spese per la ricerca, il trasporto sanitario dal luogo dell'incidente al centro
ospedaliero, e il trasferimento delle salme fino al luogo della sepoltura. Rimborsa le
spese farmaceutiche, chirurgiche, di ricovero, il prolungamento del soggiorno in
albergo. Viene attivata su richiesta specifica della Sezione organizzatrice o
patrocinante.
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Per i non Soci:
E' possibile attivare, a richiesta presso le sezioni ed
ESCLUSIVAMENTE per attività organizzata,le seguenti coperture assicurative:
- Infortuni: assicura i non Soci nell'attività sociale per infortuni (morte, invalidità
permanente e rimborso spese di cura).
- Soccorso alpino: prevede il rimborso di tutte le spese sostenute nell'opera di ricerca,
salvataggio e/o recupero, sia tentata che compiuta.
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Gite Sociali 2014 Sezione di Trivero
15 FEBBRAIO
13 APRILE
11 MAGGIO
25 MAGGIO
31 MAGGIO-2 GIUGNO
22 GIUGNO
5/6 LUGLIO
13 LUGLIO
27 LUGLIO
05/08 AGOSTO
06-07 SETTEMBRE
14 SETTEMBRE
05 OTTOBRE
12 OTTOBRE
26 OTTOBRE
Ciaspolata in notturna
Il grande anello dell’Isola Palmaria - Liguria
Rifugio Pian Cavallone - Monte Todano
Santuario di San Bernardo
Gole del Verdon - Francia
Forte di Fenestrelle
Castore dal Rifugio Quintino Sella
Alpeggio di Tellinod - Torgnon (TK+MTB+AG)
Becca Pougnenta - Valle d’Aosta
Trekking alle Pale di San Martino -Dolomiti
Civetta - Dolomiti
Lago di Candia (MTB)
Raduno CAI Biellesi - organizzata da CAI Biella
Gita Enogastronomica - Gavi
Giro Frazioni di Trivero
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Gite Sociali 2014 Sezione di Biella
19 GENNAIO
23 GENNAIO
25GENNAIO
16 FEBBRAIO
16 MARZO
06 APRILE
25-27 APRILE
04 MAGGIO
18 MAGGIO
25 MAGGIO
08 GIUGNO
22 GIUGNO
29 GIUGNO
05 LUGLIO
06 LUGLIO
12-13 LUGLIO
27 LUGLIO
3-10 AGOSTO
07 SETTEMBRE
14 SETTEMBRE
05 OTTOBRE
26 OTTOBRE
Partecipazione alla giornata “Sicuri sulla neve” organizzata
dal Soccorso Alpino al Lago del Mucrone
Serata di presentazione del programma presso
il salone Biverbanca a Biella in Via Carso ore 21
Trekking urbano a Torino in collaborazione
con CAI Regionale
Ciaspole – rifugio Fallere Valle Principale Valle d'Aosta
Ciaspole/scialpinismo Pian del Turo o Truc del Buscajon
Gita escursionistica o ciaspole Bivacco Tzan Valtournenche
Gita escursionistica Francia penisola di Giens e
Isola di Porquerolles
Gita escursionistica Monte Barone di Coggiola in
collaborazione con l'associazione “Supervulcano Valsesia”
Gita escursionistica Rifugio Rivetti Valle Cervo
con la guida di geologi biellesi
Gita escursionistica Val Cannobina in collaborazione con la
sezione CAI di Verbania
Gita escursionistica Colle Terre Rosse Valle di Champorcher
Ferrata Rocca Clary Valle di Susa
Gita escursionistica “Musica in quota” Rifugio Vittorio Sella
Valle di Cogne
Festa dell'amicizia tra le genti del Rosa Gressoney
Gita escursionistica Lago Vercoche Valle della Legna
Valle d'Aosta
Gita alpinistica Barre des Ecrins/Dome de Neige
Delfinato - Francia
Gita escursionistica Rif. Chiarella all'Amianthe
Valle di Ollomont - Val d'Aosta
Escursionismo trekking in Val Senales Alto Adige
Gita turistica Forte di Fenestrelle Val Chisone Piemonte
Gita escursionistica Monte Gregorio Valchiusella Piemonte
Festa dei CAI Biellesi organizzata dal CAI Biella
Bagneri con visita guidata alla Trappa di Sordevolo
Gita escursionistica in collaborazione con la CASB
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CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO
E SPELEOLOGICO
Come Chiamare il Soccorso
In caso di necessità la chiamata di soccorso deve avvenire esclusivamente tramite il
numero di soccorso specifico e gratuito 118 comunicando una serie di informazioni.
E' fondamentale comunicare all'operatore di soccorso quanto segue:
1. Da dove si sta chiamando (specificando che ci si trova in montagna o in grotta)
2. Il numero di telefono da cui si sta chiamando; il telefono non deve mai essere
abbandonato (se la chiamata dovesse interrompersi è importante che il telefono
venga lasciato libero per consentire alla Centrale operativa di richiamare)
3. L'esatta località dove è ubicata l'area da cui si sta chiamando (Comune, Provincia
o un riferimento importante di ricerca rilevabile sulla cartina)
4. La propria posizione se in possesso di altimetro (opportunamente tarato) o GPS
5. Indicazioni in merito a cosa è visibile dall'alto (pendio, bosco, cima, rifugio, ecc.)
6. Cosa è successo
7. Quando è successo
8. Quante persone sono state coinvolte nell'incidente.
9. Le proprie generalità (fondamentali)
10. Le condizioni evidenti della/e persona/e coinvolta/e: difficoltà respiratorie,
coscienza, perdita di sangue, traumi visibili, ecc;
11. L'esatta posizione del ferito (se seduto, se disteso supino, se disteso prono,
se appeso, ecc).
E' indispensabile rispondere in maniera completa alle domande dell'operatore che
avvia l'intervento di soccorso e raccoglie dati fondamentali per l'ottimizzazione
dell'intervento stesso.
CONSIDERANDO CHE L'INTERVENTO IN MONTAGNA PUÒ EFFETTUARSI
CON O SENZA L'AUSILIO DELL'ELICOTTERO E' BENE INFORMARE
L'OPERATORE IN MERITO A:
- Tempo impiegato a piedi dall'automezzo al luogo dell'evento
- Condizioni meteo sul posto
- Condizioni del terreno
- Presenza di vento
- Visibilità sul posto
- Presenza nell'area dell'evento di fili a sbalzo, funivie, linee elettriche ecc.
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