RIFUGIO MONTE BARONE 1580MT. RIFUGIO C.A.I. SEZIONE VALSESSERA Anno di Realizzazione: 1975 Anno di Ampliamento: 2010 Settore: Alpi Pennine Località: Alpe Ponasca - Coggiola (BI) Periodo di apertura: www.caivalsessera.it Posti letto: n°18 Gestore: Alessandro Massetti Telefono: 3313107715 - Rifugio Telefono: 347502078 - Gestore 2 Il Saluto del Presidente Carissimi Soci sono ormai trascorsi due anni da quando, per la prima volta, mi sono trovato a scrivere queste righe: comprendo oggi che il giornaletto che state sfogliando rappresenta per il Presidente, una delle poche occasioni di rivolgersi direttamente ai Soci: permettetemi quindi di parlarVi con schiettezza e proporvi qualche riflessione. Siamo giunti alla fine del mandato del Consiglio Direttivo che ho avuto l'onore di presiedere: desidero innanzi tutto ringraziare i Soci membri, con cui più direttamente ho condiviso questo periodo, per tutto il lavoro svolto, per l'impegno e per il tempo che ciascuno ha potuto dedicare; per la fiducia che mi è stata concessa, per l'entusiasmo con cui sono stato sostenuto, per le critiche e per le osservazioni che ognuno ha ritenuto opportuno muovere nei miei confronti. Ringrazio inoltre chi ha lavorato: alle manifestazioni, lungo i sentieri, al rifugio e in Sede; ringrazio chi, con pazienza, ancora sta lavorando al nuovo sistema di tesseramento e, con l'occasione, invito nuovamente tutti i Soci a trasmettere il proprio codice fiscale e, per chi lo possiede, un indirizzo di posta elettronica, per poter completare le nuove procedure di rinnovo del tesseramento. In questi due anni, pur tra qualche difficoltà, le soddisfazioni sono state tante e le attività svolte sono state tutte interessanti e appassionanti. In particolare sono orgoglioso di quanto la nostra piccola e modesta Sezione ha fatto in occasione del 150° anniversario di fondazione del Sodalizio: spero che tutti vi siate resi conto che anche Noi siamo riusciti a partecipare attivamente alle varie manifestazioni programmate, proponendo, presso la Fabbrica della Ruota, la mostra ufficiale del CAI allestita dal Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” di Torino ed inaugurata alla presenza del Vicepresidente Generale del CAI. Approfitto di queste righe per rinnovare i ringraziamenti al Direttore del Museo della Montagna, Arch. Audisio; al conservatore della Cineteca Storica e della Videoteca del Museo, Sig. Marco Ribetti; al Vice Presidente Generale del CAI, Ettore Borsetti; alla Sezione di Trivero del CAI con la quale si è attivamente e costruttivamente cooperato; al DOCBI e all'Arch. Vachino e naturalmente a tutti i Soci e a tutte le persone che, anche all'esterno della Sezione, si sono prodigate con entusiasmo e generosità per la riuscita dell'evento. Conservo un piacevolissimo e indelebile ricordo di tutte le attività proposte - a prescindere dalla partecipazione - e per questo ringrazio indistintamente tutte le Commissioni Sezionali per l'impegno con cui hanno sempre proposto, lavorato e partecipato a tutte le iniziative; ringrazio gli Enti Locali per il sostegno e l'appoggio ci hanno concesso, gli amici del Gruppo Sportivo Genzianella e del Gruppo Falchi Azzurri con cui abbiamo condiviso alcuni di questi momenti. 3 Anche quest'anno, fra le tante iniziative, è stata riproposta presso la Sede Sociale, la giornata con il CAI, diventata un po' la festa di chiusura delle attività sezionali: un a ringraziamento quindi anche alla VIII Delegazione Valsesia-ValSessera del Soccorso Alpino; agli allievi, ai docenti e al Dirigente Scolastico dell'Istituto Alberghiero di Stato “G. Pastore” di Varallo; ancora un ringraziamento e anche un augurio per i suoi progetti in Nepal a Martino Borrione che è stato nostro gradito ospite della giornata. Da ultimi, ma solo dal punto di vista cronologico, voglio ringraziare Don Tonino Guasco, Parroco di Sostegno; la squadra AIB di Azoglio, il Gruppo Alpini di Sostegno e tutte le persone che si sono diversamente prodigate per l'organizzazione e la riuscita della fiaccolata natalizia. Per quanto piacevoli siano questi ricordi, appartengono ormai al passato: si sono spente le luci della festa e ora dobbiamo prepararci per guardare al futuro. Da pochi giorni (venerdì 13 dicembre 2013) si è tenuta l'Assemblea dei Soci per il rinnovo del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti; più recentemente (giovedì 07 gennaio 2014), il nuovo Consiglio Direttivo, riunendosi per la prima volta, mi ha riconfermato alla presidenza di questa Sezione. Nel ringraziare per la fiducia che mi è stata ancora concessa ed apprestandomi ad iniziare il mio secondo mandato, ripeto e non mi stancherò di ripetere ciò che ho sostenuto nel corso dell'Assemblea dei Soci - quasi totalmente e vergognosamente disertata: presenti 22 Soci su 508 - circa la necessità di operare tenendo conto dei cambiamenti legislativi, civilistici e fiscali che la quotidianità ci impone, rinnovando costantemente il nostro modo di pensare e di agire, supplendo a ciò che manca o aggiungendo quanto è utile e necessario per una maggiore validità, efficienza e funzionalità della Sezione. Nel fare questo si dovranno comunque rispettare delle regole e, dove queste potranno risultare assenti o presentare delle lacune, si dovrà cercare, con l'aiuto di tutti, di porvi rimedio mantenendosi sempre su un percorso di rigore e trasparenza. Ricordando che la Sezione Valsessera del CAI appartiene principalmente ai Soci e non già al Presidente o al Consiglio Direttivo, invito nuovamente i Soci a farsi avanti, ad avere un po' di coraggio, a proporre costruttivamente le proprie idee e rendersi più disponibili, evitando di recriminare a posteriori senza aver mai contribuito attivamente al Sodalizio: sono sempre convinto che ciascun Socio possa sicuramente avere idee nuove e forse migliori rispetto a quelle che sono state fino ad oggi proposte. 4 Un elemento interessante che potrà esserci d'aiuto per i nostri futuri progetti e comunque da leggere con attenzione fin da subito, è rappresentato da questi dati, elaborati con il prezioso aiuto del nostro Segretario: FASCE DI ETA’ N° SOCI MASCHI FEMMINE GIOVANI 76 49 27 18/25 ANNI 27 18 9 26/35 ANNI 35 22 13 36/50 ANNI 120 74 46 51/65 ANNI 138 98 40 66/OLTRE 112 87 25 TOTALE 508 348 160 Non è necessario essere degli esperti in statistica per capire che esiste un vuoto di quasi una generazione o, se preferite, una flessione nelle iscrizioni che ci riporta addirittura agli anni '80 e solo parzialmente reintegrato grazie ai soci giovani (fino a 18 anni) a partire dalla fine degli anni '90, inizio anni 2000. A prescindere dai motivi che hanno determinato questa flessione, il vero problema è che oggi, pur contando su un numero di soci “costruttivamente attivi” ancora cospicuo ma drammaticamente ridotto dai quarant'anni in giù, ci ritroviamo - come già ricordavo prima - all'Assemblea dei Soci in 22 persone!! e con serate sociali (al venerdì sera) semideserte; dunque mi chiedo e Vi chiedo: dove stiamo sbagliando? Cosa non è stato fatto? Cosa dovremmo fare e non stiamo facendo per recuperare queste iscrizioni? Dove sono i Soci? Esiste un vero motivo per il quale nessuno di questi, tranne poche eccezioni, è mai riuscito a farsi vedere in Sede o è mai riuscito a proporre delle iniziative o delle semplici idee? Siamo stati forse per anni solo dei venditori di bollini senza essere riusciti ad aggiungere nulla alla passione che ancora ci accomuna e tutti (salvo poche eccezioni) ci stiamo invece rincorrendo sui vari Facebook e compagnia discorrendo perdendo così il piacere di incontrare le persone, ascoltarne i pareri e confrontarli con i nostri? A proposito di Facebook, permettetemi di aprire una parentesi: non ho preconcetti contro chi se ne serve e posso anche essere d'accordo sul fatto che rappresenta una forma per allargare la piazza e che su questa piazza virtuale, ognuno è libero di esprimere ciò che vuole, purché si capisca - in modo inequivocabile - chi sta parlando e a quale titolo. 5 Ricordiamoci però che ogni notizia, ogni presa di posizione, ogni atteggiamento non sarà mai più solo nostro o di pochi ma, inevitabilmente, apparterrà a tutti e finirà per coinvolgere l'intera associazione con il rischio di strumentalizzare o mettere in bocca agli uni parole di altri. Per questo motivo, sempre - e nel nostro caso ancora di più serve un grande senso di responsabilità che talvolta sembra mancare. L'invito a farsi avanti e proporre costruttivamente non è quindi espresso a caso ma intende risvegliare tra i Soci del semplice spirito di iniziativa e di collaborazione, chiamandoli a frequentare attivamente la Sede Sociale coinvolgendo un maggior numero di persone. L'obiettivo è migliorare le nostre attività trasformandoci in una associazione più viva e più vicina alle esigenze dei Soci. Per fare questo è implicito che occorre conoscere quali sono queste esigenze ed è altrettanto implicito che le stesse devono essere portate a conoscenza delle Commissioni Sezionali e del Consiglio Direttivo per essere poste in atto: recriminare a posteriori non serve a niente e a nessuno e soprattutto non risolve nulla. Il nuovo Consiglio Direttivo, eletto per il triennio 2014/2016, numericamente ridotto rispetto al passato, ma non per questo meno determinato, dovrà quindi lavorare parecchio (e gli argomenti non mancano) ma vorrei che potesse veramente contare sul contributo attivo dei Soci: sono ottimista e ho percepito nelle intenzioni di qualcuno di Voi quel poco di disponibilità che può avviare un modo nuovo di fare associazione; mi auguro che questi Soci possano aumentare e che possano partecipare attivamente alle Commissioni per apportare, con le loro competenze, quel rinnovamento non ancora trovato. Approfitto di queste ultime righe per ricordarvi che il Consiglio Direttivo, eletto nel corso dell'Assemblea del 13 dicembre scorso, risulta formato da nove componenti (presidente compreso) e, nel particolare, dai Soci (in ordine di preferenze assegnate): Ceruetto Alessandro, Verzoletto Massimo, Mina Andrea (Segretario), Marchisio Adriano (Presidente), De Rosso Andrea (Vicepresidente) Iacolino Federico (Tesoriere), Villanova Giuliano, Villanova Davide, Vercella Gerardo. Il Collegio dei Revisori dei Conti risulta invece composto dai Soci: Fava Luetto Pietro, Passoni Roberto, Facciotto Ottavio, Lentini Vincenzo, Varola Marco. 6 A tutti il mio augurio di un sereno, costruttivo e proficuo lavoro. In chiusura di queste mie riflessioni, vorrei infine ricordare chi abbiamo dovuto, purtroppo, salutare per l'ultima volta e mi piace farlo con questi versi: “[…] Non piangete sulla mia tomba non è lì che sono/sono là dove i mille venti spirano/sono il bagliore accecante della neve/sono il raggio di sole sul grano maturo/sono la pioggia d'autunno che cade leggera/al Vostro risveglio nella quiete del mattino/sono il lesto frullare di ali nel cielo/sono il chiarore delle stelle nella notte buia/non piangete sulla mia tomba, non è lì che sono […]” Da un canto degli indiani Navajos. Nel congedarmi, ringrazio ancora tutti Voi, in modo particolare chi potrei aver dimenticato e, porgendoVi i miei più calorosi, sinceri e cordiali saluti, Vi auguro un sereno 2014. Il Presidente, Adriano Marchisio 7 Gite Sociali 2013 Come ogni anno siamo qui per raccontare e ricordare le gite sociali dell'anno appena trascorso. Non c'era modo migliore per iniziare l'anno con una bella escursione che ci ha portato domenica 14 aprile, in una splendida giornata di sole, a percorrere l'antica via romana Julia Augusta che racchiude al suo interno alcune tra le più belle aree naturalistiche e storiche di tutta la Liguria. Partiti da Laigueglia abbiamo raggiunto dapprima Colla Micheri, caratteristico borgo tra gli ulivi e quindi seguendo l'antica via abbiamo ammirato il diroccato castello di Andora, la Chiesa dei SS. Giacomo e Filippo, oltrepassato il ponte medievale e, saliti al Passo Chiappa abbiamo potuto sostare per il pranzo ed ammirare l'incantevole panorama che spaziava da Albenga fino a Diano Marina. Seguendo l'ondulato crinale siamo quindi scesi a Cervo, antico borgo medievale. Domenica 26 maggio, accompagnati sempre da un bel sole eccoci sulle vette circostanti il Lago di Lecco. Questa volta la meta della nostra escursione è il rifugio R. Piazza sulle pendici del Monte San Martino, dal quale si gode un ottimo panorama sul lago e dal quale alcuni di noi hanno poi raggiunto la croce posta sul Corno di Medale, per attendere l'arrivo del gruppo che ha raggiunto la vetta del Medale percorrendo la difficile via ferrata su una parete alta 400 metri. Eccoci arrivati a giugno, mese che ci ha visto impegnati nella gita di tre giorni nell'Oberland Bernese e più precisamente a Grindelwald cittadina svizzera ai piedi dell'Eiger. Il primo giorno, per raggiungere Grindelwald, è stata percorsa la strada panoramica del Passo Furka, il più alto valico alpino della Svizzera, per poi proseguire verso il Passo Grimsel: lungo la sua discesa si sono potuti vedere spettacolari scorci sui laghi di Raterichsboden e quello artificiale di Grimsel, per poi costeggiare il lago di Brienz e raggiungere Grindelwald. Il secondo giorno il gruppo si è diviso su tre itinerari: un percorso trekking, la salita con il trenino allo Jungfraujoch e il tour turistico a Lucerna e Brunnen. Il gruppo trekking, il meno numeroso, nonostante il tempo poco favorevole è stato accompagnato da una guida locale ed ha raggiunto Feld a 2130 m. 8 Il secondo gruppo ha potuto effettuare una breve escursione sul ghiacciaio dell’ Aletsch, il più grande delle Alpi, potendo ammirare da vicino la famosa parete nord dell'Eiger. Il terzo gruppo ha fatto tappa in mattinata a Lucerna e nel pomeriggio si è diretto a Brunnen, pittoresca cittadina sulle sponde del Lago dei Quattro Cantoni. Il terzo giorno tutti i partecipanti hanno visitato la cittadina di Thun, sulle rive del lago omonimo e Berna, capitale della Svizzera per poi fare ritorno in Valsessera. Domenica 6 luglio siamo a festeggiare il 32° incontro delle Genti del Rosa organizzato dal CAI di Macugnaga al Passo del Monte Moro. Anche in questa occasione, grazie ad un magnifico sole, abbiamo potuto godere di una giornata splendida e appagante. Con rammarico dobbiamo rilevare che dal programma dell'anno sono state cancellate n. 2 gite: quella al Rifugio Città di Busto, che verrà riproposta quest'anno, cancellata per la concomitanza di altri eventi in zona che portavano alla chiusura della strada di accesso al luogo di partenza della gita; quella al Monte Pancherot, cancellata per l'esiguo numero di iscritti. Tuttavia l'anno 2013 si è chiuso positivamente, attirando alle nostre escursioni un numero medio di 40 partecipanti a gita. Dalla Commissione gite un caloroso arrivederci all'anno 2014. 9 Manifestazioni 2013 Anche in quest'anno appena trascorso, la Nostra Sezione ha proposto e curato manifestazioni con l'intento di raccogliere sul territorio il consenso di tutti, soci e simpatizzanti. Quest'anno, ricorreva il 150° della fondazione del Club Alpino Italiano e molto vigorosa è stata la spinta della Sede Centrale verso le Sezioni di tutta Italia, affinchè con iniziative proprie si festeggiassero degnamente i 150 anni della fondazione. E la nostra sezione ha pensato di portare in Valsessera in collaborazione con la Sezione di Trivero dal 5 al 13 ottobre presso la Fabbrica della Ruota, gentilmente concessaci dal Docbi, “ La Mostra “. Questa iniziativa è stata il modo migliore per raccontare il 150° anniversario della fondazione che con fotografie e cimeli e pannelli illustrativi è stata ripercorsa la vita del Sodalizio dalla Sua nascita ai giorni d'oggi. Tra le altre iniziative della nostra Sezione, ricordiamo la ormai tradizionale serata in occasione della festa patronale di San Giorgio che quest'anno ci ha visto partecipi con la proiezione dell'audiovisivo “Alaska e Yukon territori infiniti del grande nord”. La sera del 19 luglio, ci ha visti impegnati a Guardabosone a presentare l'audiovisivo “ Mustang viaggio nel nord del Nepal tra le meraviglie del regno di Lho”. Domenica 21 luglio alcuni soci hanno partecipato all'iniziativa promossa nell'ambito del 150° di fondazione del Club Alpino di salire nella stessa giornata 150 cime in tutta Italia. La giornata organizzata dal CAI di Biella ci ha visto salire il Monte Mucrone con pranzo al sacco al lago. Nella giornata del 27 ottobre eccoci presso la nostra Sede a riproporre “La montagna per tutti: un pomeriggio con il CAI” che iniziata con la dimostrazione di soccorso a cura del Soccorso Alpino è proseguita con la proiezione dell'audiovisivo “ Progetto Nepal e salita al Mera Peak”, per terminare con la degustazione a cura degli allievi dell'Istituto Alberghiero di Stato “ G. Pastore” di Varallo Sesia. Non va dimenticato inoltre l'annuale raduno di soci e simpatizzanti al Monte Barone che, nonostante il tempo non molto favorevole, ci ha visto ancora una volta salire la nostra montagna. Come tradizione vuole l'anno si conclude con la fiaccolata che quest'anno ci ha visto impegnati in collaborazione con il Gruppo Falchi Azzurri di Crevacuore per le vie di Sostegno. 10 CAI 150 - La Mostra Erano i primi mesi del 2013 e con le Sezioni di Biella, Trivero e Mosso si stava valutando il programma delle manifestazioni previste in occasione del 150° anniversario di fondazione del Sodalizio. Molte di queste, le più importanti, erano ormai definitivamente organizzate su scala nazionale e regionale, ma erano stati riservati, tra settembre e ottobre, dei giorni a disposizione delle Sezioni. In accordo con la Sezione di Trivero si erano inizialmente ipotizzate, per quel periodo, delle serate a tema che avrebbero previsto la partecipazione di alpinisti biellesi, protagonisti di spedizioni extraeuropee. Dopo i primi contatti capimmo che per motivi legati all'attività professionale di queste persone, non ci sarebbe stato possibile concretizzare questo tipo di programma: era necessario trovare una valida alternativa e possibilmente in fretta. Si trovò quasi per caso, consultando il sito ufficiale del CAI alla ricerca di qualche spunto: della mostra ufficiale del Sodalizio era prevista anche una versione itinerante a disposizione di tutte le Sezioni. Da subito cominciammo a prendere i primi contatti e approfittando anche dell'Assemblea Nazionale dei Delegati del Club Alpino Italiano svoltasi a Torino, nei giorni 25 e 26 maggio 2013, cominciò a prendere forma l'idea di portare la mostra alla Fabbrica della Ruota. La risposta di Giovanni Vachino (presidente DOCBI) a quella che era ancora solamente un'ipotesi fu un sì incondizionato e questo ci convinse definitivamente. Passò qualche mese, ancora tra molte incertezze, mail scambiate a vari livelli di presidenze e svariate telefonate, quando finalmente agli inizi di agosto il Vicepresidente generale del CAI, Ettore Borsetti, annunciava la disponibilità della mostra anche per le Sezioni di Trivero e ValSessera. Definimmo con Giovanni Vachino il periodo (dal 5 al 13 ottobre 2013) in cui si poteva disporre degli spazi espositivi alla Fabbrica della Ruota e il giorno 27 agosto, con gli amici Stefano Strona (presidente Sezione CAI di Trivero) e Alessandro, fummo ricevuti dal Direttore del Museo della Montagna “Duca degli Abruzzi “ di Torino per gli accordi definitivi: era fatta, ma il vero lavoro iniziava in quel momento. 11 Nei giorni che seguirono, fino all'inaugurazione, ci fu davvero molto lavoro da svolgere: concordare le modalità per il trasporto della mostra (63 pannelli di alluminio sistemati in 4 casse, peso 2,5 quintali in tutto) da Longarone (perché nel frattempo era stata allestita laggiù) fino alla Fabbrica della Ruota, preparare i pannelli illustrativi delle attività sezionali con i testi e le foto, fare le locandine, i pannelli stradali, i volantini pubblicitari e naturalmente pensare anche alla distribuzione degli stessi. I 63 pannelli della mostra vennero puntualmente consegnati il giorno 2 ottobre e il giorno successivo, seguendo le indicazioni di Marco Ribetti (Conservatore della Cineteca Storica e della Videoteca del Museo della Montagna) e con l'attiva partecipazione di soci e amici (come dimenticare Andrea, Carlo, Enzo, Federico, Giorgio, Massimo, Pietro, Piero e Tino??) furono disposti. Sabato 5 ottobre 2013, finalmente l'inaugurazione! Presenti il Vicepresidente generale del CAI, Ettore Borsetti, Lodovico Sella (presidente della Fondazione Sella), Giovanni Vachino (presidente DOCBI), Franco Grosso (in rappresentanza di CAI Piemonte), Daniela Tomati, Fabrizio Franco e Paolo Erba (presidenti delle Sezioni CAI di Biella, Mosso e Varallo) Sindaci e rappresentanti di Associazioni e un nutritissimo pubblico, si è svolta una grande festa in amicizia che, grazie anche alla notevole affluenza di visitatori (circa 500) nei successivi giorni di apertura, ci ha ampiamente ripagato delle fatiche profuse. La mostra è stata articolata in due parti: la prima, a carattere introduttivo, ha voluto sintetizzare la breve storia delle due Sezioni organizzatrici nell'ambito della grande famiglia del CAI; la seconda, documentava invece, attraverso i pannelli illustrativi, alcune delle tappe più importanti e significative che hanno legato il CAI alle montagne italiane, dalla sua fondazione fino a questo secolo e mezzo di storia. 12 In conclusione possiamo ben sostenere che questa idea, nata quasi per caso e portata a termine nel migliore dei modi, è stata oltre che un successo, anche una esperienza appassionante e coinvolgente che ci ha permesso di conoscere persone nuove, migliorare i nostri rapporti e stringerne di nuovi: ancora un sentito grazie a tutti e un arrivederci alla prossima mostra. Adriano Marchisio 13 Alpinismo Giovanile 2013 L'avvio di un nuovo programma di Alpinismo Giovanile è da sempre l'occasione per fare anche il bilancio dell'anno appena concluso. Anche questo 2013 ci ha visto impegnati nel proporre attività che si potessero adattare ad ogni livello di preparazione ed età dei ragazzi. La partecipazione che ha mantenuto la tendenza degli anni precedenti resta per noi un punto di riferimento importante per capire se quanto proposto incontra l'interesse dei giovani e delle loro famiglie. È questo il motivo che ci ha spinto a inviare (prima della festa di chiusura di dicembre) a tutti i partecipanti un questionario, dando la possibilità a chi lo desiderava di esprimere un giudizio sull'attività della Scuola sezionale di Alpinismo Giovanile del CAI Valsessera ed eventuali suggerimenti per capire dove si possa migliorare ulteriormente.La situazione attuale ci da un ulteriore stimolo nell'elaborare un programma di attività che possano essere stimolanti per i ragazzi e non troppo onerose per le famiglie che certamente hanno anche altre priorità. Per quanto riguarda il programma realizzato nello scorso 2013, di seguito passiamo ad analizzarne il dettaglio. Domenica 17 Febbraio CIASPOLATA - Saint Jacques, Valle d’Aosta Anche durante l'inverno non mancano le possibilità di apprezzare l'ambiente montano e noi non ci siamo persi l'occasione di divertirci camminando sulla neve. Approfittando anche della compagnia del gruppo A.G. del CAI Trivero abbiamo cercato di diversificare il percorso in base all'età, per dare a tutti l'opportunità di divertirsi. Domenica 10 Marzo CIASPOLATA - Valtournenche, Valle d’Aosta Visto il successo delle passate edizioni, si è scelto di raddoppiare le uscite con le ciaspole, così dopo la gita ai piani di Verra, ci siamo recati a La Magdeleine. Da qui siamo saliti al Colle Pilaz per poi scendere al caratteristico paesino di Chamois. Domenica 19 Maggio ESCURSIONE - Rassa, Valsesia Escursione lungo la Val Gronda che ci ha permesso di conoscere una valle poco frequentata dall'AG ma con diverse attrattive. Una di queste è stata l'antica segheria, che di recente è stata ristrutturata e permette di conoscere un'attività un tempo decisamente importante. Al ritorno abbiamo fatto visita alla base dell'Elisoccorso di Borgosesia. 14 Sabato e domenica 22-23 Giugno ESCURSIONE - Postua, Valsessera La classica gita di due giorni in rifugio, quest'anno ha subito una variazione innovativa. Due giorni in tenda e senza andare troppo lontano da casa. Peccato il tempo non ci sia stato troppo amico. Domenica 14 Luglio ESCURSIONE - Val Ferret, Valle d’Aosta Ottima giornata e ottimo panorama. La gita intersezionale ai piedi del Monte Bianco è stata effettuata in compagnia del gruppo AG di Trivero che, come noi, è sempre alla ricerca di mete affascinanti per far conoscere anche le montagne più celebri ai nostri giovani alpinisti. Domenica 25 Agosto Festa SEZIONALE Monte Barone Gita classica che non può mancare nel calendario di attività ufficiali della nostra Scuola di A.G. perchè ci permette di far incontrare diverse generazioni di appassionati di montagna durante la tradizionale festa del CAI Valsessera. Domenica 20 Ottobre SPELEOLOGIA - Monte Fenera, Valsesia Attività sempre interessante. L'avventura nelle grotte del Monte Fenera, impostata in base all'età dei partecipanti è stata possibile anche grazie al supporto del GSMV di Borgosesia. Domenica 10 Novembre ARRAMPICATA Montestrutto Dopo aver rinviato la gita prevista a settembre, siamo stati costretti ad annullare anche questa, sempre a causa del pessimo tempo. Ripromettendoci però di recuperare nel prossimo anno! Sabato 30 Novembre - FESTA DI FINE ANNO Nonostante l'impegno richiesto nella preparazione, realizzazione ed infine nel ripristino dei locali, è sempre un piacere ospitare i ragazzi e le famiglie dell'Alpinismo Giovanile nella festa di chiusura di un intenso anno di attività. Silvio Brera, Andrea De Rosso 15 S.A.S.P. Soccorso Alpino Speleologico Piemontese Stazione Coggiola-Viera Le nuove tecnologie - Il GeoResQ Da agosto 2013 è partita la fase di collaudo operativo del servizio GeoResQ riservata ai soci del Club Alpino Italiano. Da questa data è infatti possibile sottoscrivere l'abbonamento al servizio con abilitate tutte le funzioni. Il servizio, promosso dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e dal Club Alpino Italiano (CAI), consente di determinare la propria posizione geografica, di effettuare il tracciamento in tempo reale delle proprie escursioni, garantisce l'archiviazione dei propri percorsi su un portale dedicato, ed in caso di necessità l'inoltro degli allarmi e delle richieste di soccorso attraverso la centrale operativa. Vuole quindi essere un valido aiuto per incrementare la sicurezza delle tue escursioni e per il rapido inoltro delle tue richieste d'aiuto in caso di emergenza. Il servizio mette a disposizione il portale www.georesq.it per la gestione dei propri dati personali, della cartografia e dei propri percorsi, un APP da installare sul proprio smartphone che consente di avviare le varie funzioni del servizio, ed una centrale operativa per la ricezione e l'inoltro delle richieste d'aiuto. Per poterlo utilizzare è necessario possedere uno smartphone dotato di antenna GPS e di Sim telefonica abilitata al traffico dati. L'APP installata consente di avviare tre funzioni: Posizione, Tracciami, Allarme. Con la funzione “Posizione” è in grado di fornirti le coordinate geografiche del punto in cui ti trovi, la loro precisione e l'indicazione della località più vicina riportata dalla cartografia. Queste informazioni potrebbero essere estremamente utili per i tuoi amici o per gli enti di soccorso. Con la funzione “Tracciami” memorizza i tuoi percorsi e li invia al portale www.georesq.it dove sono archiviati e possono essere rivisti in un secondo momento, comodamente da casa, attraverso la Tua area personale. Solo a seguito di un'esplicita richiesta di soccorso per mancato rientro, i dati delle tracce saranno accessibili alla centrale operativa che potrà quindi verificare il tuo percorso ed aiutare i soccorsi a localizzarti più facilmente. 16 Quando sei in una situazione particolarmente critica, hai bisogno d'aiuto e hai a disposizione la copertura telefonica per la connessione dati, c'è la funzione “Allarme” che ti consente l'invio immediato della richiesta di aiuto e della tua posizione alla centrale operativa h24. L'operatore proverà subito a contattarti, verificherà la tua posizione ed inoltrerà immediatamente la tua richiesta d'aiuto agli enti competenti. L'adesione al servizio, riservato in questa fase ai soli Soci del Club Alpino Italiano, per avere ulteriori notizie si può consultare il sito www.georesq.it Tanti auguri per un buon anno e buone gite 17 Attività 2014 C.A.I. Valsessera 21 MARZO ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI 06 APRILE LIGURIA - PROMONTORIO DI PORTOFINO 17/18 MAGGIO COSTA AZZURRA 15 GIUGNO ALPE CAMPO - VALSESSERA 21 GIUGNO GIORNATA PULIZIA SENTIERI 28/29 GIUGNO GITA ALPINISTICA AL CEVEDALE 05 LUGLIO GRESSONEY – FESTA GENTI DEL ROSA 13 LUGLIO VALTOURNENCHE - SANTUARIO DE LA CLAVALITE’ 24 AGOSTO RADUNO SEZIONALE AL MONTE BARONE 07 SETTEMBRE VALFORMAZZA - GIRO DEI RIFUGI OSSOLANI 05 OTTOBRE RADUNO CAI BIELLESI (CAI BIELLA) 26 OTTOBRE GIORNATA CON IL CAI 15 NOVEMBRE CENA SOCIALE 20 DICEMBRE FIACCOLATA IN LOCALITÀ DA DEFINIRE LA SEZIONE E' DISPONIBILE PER ORGANIZZARE SERATE PER LA PROIEZIONE DI AUDIOVISIVI DELLE ESCURSIONI EFFETTUATE. 18 6 Aprile 2014 Escursione sul promontorio di Portofino Dalla Frazione San Rocco nel Comune di Camogli, si raggiunge la bella piazzetta della Chiesa con vista panoramica della costa genovese. Oltrepassata la Chiesa si prosegue su stradina selciata a mezzacosta con belle vedute sul mare e su Punta Chiappa, fino a giungere al bivio per la punta. Da qui si prosegue in piano e dopo aver attraversato la frazione di Mortola il sentiero si inoltra nel bosco del Monte di Portofino con alcuni scorci sul mare e sulla ripida costa che unisce Camogli e punta Chiappa. Oltrepassata la sorgente delle Vegia si prosegue nel bosco, raggiungendo dapprima il bivio per Sella Toca e Semaforo Nuovo, e poi giungere in località Batteria, con tratti di sentiero intagliati nella roccia e protetti nei punti più esposti, anche se il sentiero resta comunque facile ed agevole. Usciti dal bosco si raggiunge una cresta rocciosa dove ci appare una curiosa garitta risalente alla seconda guerra mondiale. Si prosegue tra la bassa vegetazione in piano, oltrepassiamo due bunker e scendiamo aggirando le ripide discese del bricco. Dopo una breve salita si raggiunge il Passo del Bacio, posto in uno dei settori più a picco sulla sottostante costa rocciosa. Superati alcuni tratti protetti da catene si inizia a salire fino a raggiungere il pendio della Costa del Termine. Superato il valico si inizia a scendere verso la Baia di San Fruttuoso con scorci sull'abbazia e sul mare sottostante, un ultimo tratto ed arriviamo al molo della cala, dove partono i battelli per Camogli e Portofino. Si risale per un breve tratto il sentiero che costeggia un piccolo torrente per poi svoltare sul sentiero che conduce alla Torre Doria, dove una scalinata scende sul sentiero principale che conduce alle case del borgo di Cheta. Ora il sentiero risale il versante tra radi terrazzamenti e svolta deciso sul versante meridionale del promontorio proseguendo a mezzacosta fino a raggiungere in leggera discesa la località Base Zero. Da questo punto il sentiero prosegue verso i pendii meridionali del promontorio con spettacolari vedute sulle pareti rocciose che precipitano in mare. Dopo un tratto pianeggiante si giunge alla frazione Prato, il sentiero diviene ora una stretta via lastricata che raggiunge dapprima la località Olmi e poi la chiesetta di San Sebastiano. Dalla chiesa si scende una ripida via scalinata fino alla piazza principale di Portofino. Partenza: Tempo di percorrenza: Dislivello: Difficoltà: Frazione San Rocco (Camogli) 3 ore per raggiungere San Fruttuoso 5 ore fino a Portofino 600 m. in salita 750 m. in discesa Escursionistica 19 17/18 Maggio 2014 Week End in Costa Azzurra Il nostro viaggio prevede in linea di massima il seguente programma: partenza da Coggiola con fermate nei paesi limitrofi, per raggiungere Mentone dove avrà inizio la prima escursione che grazie ad un suggestivo percorso attraverso la penisola di Cap Martin ci porterà a Monaco, sempre rimanendo a pochi metri dal mare, immersi nella lussureggiante vegetazione mediterranea che ricopre questo tratto di litorale, punteggiato da grandiose ville belle époque. Coloro che non intendessero camminare, possibilità di raggiungere Monaco in pullman per la visita alla città in attesa degli escursionisti, per dirigersi quindi tutti a Bordighera dove ci sistemeremo per la notte e la cena. Il secondo giorno, dopo colazione, il gruppo escursionistico effettuerà un nuovo trekking, in questo momento ancora in allestimento, ma che probabilmente ci porterà da Eze sur Mer a La Turbie, passando per il Fort de La Revère dal quale si può godere di un notevole panorama. I non camminatori potranno visitare il caratteristico paese di Eze Village e quindi raggiungere La Turbie, pittoresco nucleo medievale, dove, giunti gli escursionisti ci si preparerà per il rientro in Valsessera, con fermata per la cena. Quota di partecipazione: Soci € 120 - Non soci € 140 Le prenotazioni devono pervenire tassativamente, accompagnate da una caparra di €. 50,00, entro il 15 aprile 2014, salvo esaurimento posti. La quota di partecipazione, comprenderà: - viaggio andata/ritorno in pullman trattamento di mezza pensione escluse bevande tutti i trasferimenti in pullman per escursionisti e visitatori Per informazioni, Tel. 015787766 ( sede CAI il venerdì sera) oppure contattando i numeri 015767647 (Massimo) 015787513 (Piergiorgio) 20 15 Giugno 2014 Escursione sui sentieri di casa nostra dalle Piane all’Alpe Campo Si parte dalle Piane di Coggiola e con il sentiero G10 A dopo aver attraversato il rio Cavallero sul ponte in pietra, si sale fino alla Bocchetta di Foscale. Qui ci si immette sul sentiero G1 che oltrepassato la Fontana della Formica scende leggermente alla Baita C.A.I dell'Alpe Ranzola. Attraversato il rio omonimo, si percorre un bel bosco di betulle e conifere raggiungendo la Baita Cascinetta del GS Genzianella. Si prosegue poi salendo fino al colle che separa la valle di Canal Secco dall'ampio vallone del Confienzo. Poco dopo, lasciando a sinistra il sentiero G3 che scende al Cavallero, si prosegue in falso piano per traversi lungo l'alto limitare del bosco fino nei pressi del diroccato Alpe Navagli. Prima di attraversare il canale della Malanotte addossato all'alpe, si lascia il sentiero G1 e si sale a destra per un evidente sentierino fra i rododendri ed in breve si raggiunge l'Alpe Campo. Questa amena località, oltre alla bellezza del luogo, presenta una curiosità paesaggistica, è l'unico alpeggio della nostra Valle dal quale si può ammirare la parete valsesiana del Monte Rosa. Dopo la sosta per il Pranzo al sacco, dal Campo con il sentiero G12 si prosegue verso Est passando dall'Alpe Solvetti ( Rifugio dei Cacciatori ) e arrivando poi al Rifugio “Monte Barone “ della nostra Sezione. Da qui, a seconda delle condizioni del tempo, si può scendere alle Piane con i sentieri G8 -G1, oppure in alternativa per la Via delle Bocchette ( Pissavacca, Scaffa, Gemevola ) con i sentieri G7-G4A-G4. Quota di Partenza: Quota Massima: Dislivello in Salita: Ore di percorrenza: Difficoltà: Mt. 983 Mt. 1672 Mt. 750 5.00/ 6.00 Escursionistica 21 28-29 Giugno 2014 Gita Alpinistica al Cevedale Da Bormio si risale la Valfurva lungo la Strada Statale del Passo Gavia per 12 km fino a raggiungere la stazione turistica di Santa Caterina; da qui si imbocca a sinistra la stretta rotabile che risale fra pascoli e boschi di conifere la suggestiva Valle dei Forni fino al parcheggio terminale, poco sotto il rifugio-albergo Ghiacciaio dei Forni. Dal parcheggio dei Forni si risale al rifugio-albergo Ghiacciaio dei Forni da cui si imbocca la gippabile che risale tutta la Valle di Cedec fino al rifugio Pizzini. Dal rifugio, si imbocca la gippabile che traversa verso un vasto pianoro detritico risalendo alla stazione a valle della teleferica per il rifugio Casati. Da qui si imbocca il sentiero che attraversa su un ponticello il torrente proveniente dalla lingua orientale del ghiacciaio del Gran Zebrù e sale faticosamente fino al rifugio Casati. Tale soluzione è impraticabile e pericolosa ad inizio stagione, pertanto, attraversato il suddetto torrente, occorre dirigersi in direzione Ovest verso la vedretta di Cedec, dapprima quasi in piano poi su pendii a modesta inclinazione; superato un evidente costola rocciosa, ci si inoltra in una valletta sulla sinistra che si risale ripidamente fino al rifugio Casati. Prima di sbucare sul pianoro glaciale, muretti a secco e resti di filo spinato ricordano le battaglie combattute qui durante la Prima Guerra mondiale . Dal rifugio ci si dirige in direzione Sud-Sud-Est, percorrendo il grande ghiacciaio del Cevedale, tutto a gobbe e facili pianori. Giunti in vista della corona terminale composta da Cima Cevedale e dal Monte Cevedale, si lascia verso sinistra il percorso che risale la cresta Nord della prima (PD) e si punta ai ripidi pendii basali della seconda. Con percorso diagonale verso destra, si risale faticosamente il ripido pendio finale che conduce in cresta superando la crepaccia terminale (pendenze massime di 40°). Un ultima rampa nevosa e quindi una stretta ed aerea crestina di neve conducono in vetta, dalla quale si apre un panorama straordinario verso tutte le cime del gruppo Ortles-Cevedale. A Nord, la straordinaria piramide del Gran Zebrù. 22 13 Luglio 2014 Al Santuario de la Clavalitè - Valtournenche Il Santuario di Clavalitè si trova su una sella spartiacque tra la conca di Chamois e la conca di Cheneil con vista sulla punta Tzan , sulle Grandes Murailles e sul Cervino. Dal parcheggio di Buisson, con la funivia, che collega il fondovalle con Corgnolaz frazione di Chamois effettueremo la prima parte del tragitto. Dalla piazza di Corgnolaz, dopo aver attraversato tutto il villaggio, si prende la bella mulattiera che porta al lago di Lod, nei cui pressi si trova anche un'area attrezzata. In seguito si attraversano ampi pascoli e si raggiunge lo spartiacque tra il Comune di Chamois e quello di Valtournenche. Continuando lungo la mulattiera si arriva all'ampia sella dove sorge il santuario di Clavalitè dedicato a San Domenico Savio, da qui si gode una superba vista sul Cervino e sul sottostante abitato di Cheneil, caratteristica frazione di Valtournenche. Dal santuario possibilità di salire alla Punta Falinére per facile cresta erbosa in circa 45 minuti. Per il ritorno, dal santuario ci si porta al Colle Fontana Fredda e con ampio sentiero si raggiunge Cheneil, da qui seguendo l'alta via n. 1 si scende fino al villaggio di Promindoz e quindi a Valtournenche dove ci sarà ad aspettarci il pullman per il ritorno. Partenza: Tempo di percorrenza: Dislivello: Difficoltà: Buisson 2,40 ore circa per la salita 730 da Buisson a Corgnolaz 699 da Corgnolaz al Santuario di Clavalitè Escursionistica 23 7 Settembre 2014 Giro dei Rifugi Ossolani - Valformazza Viene riproposta quest'anno questa panoramicissima escursione ai piedi dei più bei 3.000 ossolani, che lo scorso anno non si è potuta effettuare. Dalla piana di Riale, ci si incammina lungo un breve tratto di strada asfaltata che risalendo il fianco sinistro orografico della valle, porta in pochi minuti sul ciglio dello sbarramento del lago artificiale di Morasco . Da qui, seguendo la comoda strada sterrata che lo costeggia, si raggiunge il piccolo piazzale della teleferica di servizio ENEL; si prosegue lungo il sentiero storico del Gries che risale il rio omonimo e, in corrispondenza di un comodo guado, lo si attraversa per guadagnare il versante opposto. Giunti al bivio, si prosegue a sinistra lungo un comodo sentiero che raggiunge una costruzione in muratura (baitello di Zum Stock): si attraversa il rio del Sabbione e si risale la morena lungo l'itinerario G39 che raggiunge, con un'ultima rampa, la stazione di arrivo della teleferica ENEL al Lago dei Sabbioni da dove si può godere un panorama grandioso. Si scende ora sul muraglione della diga e lo si attraversa per deviare ancora a sinistra: ci si innalza per comodi dossi erbosi, sempre dominati dalla punta d'Arbola e dall'Hosandorn, e attraversando alcuni ruscelli, si perviene al Rifugio Claudio e Bruno Dalla terrazza del rifugio lo sguardo può ora spaziare sul Gruppo di Ban, sulla punta d'Arbola, sull'Hosandorn e sulle vette minori che fanno da corona al confine ItaloSvizzero. Incamminandoci per il ritorno, si ripercorre lo stesso itinerario fino al muraglione della diga, si prosegue mantenendo la sinistra senza attraversare il muro e, con un buon percorso a mezza costa, si raggiunge la Piana dei Camosci: sullo sfondo ci attende il Rifugio Città di Busto. Seguendo ora il sentiero G41 ci si dirige, in discesa, verso la conca del Bettelmatt dove si ritrova l'itinerario storico del Gries: piegando ora a destra, si segue il corso del Rio del Gries per affacciarsi nuovamente sulla conca di Morasco. Continuando la discesa lungo i ripidi tornanti, si torna in breve al piazzale di servizio della teleferica ENEL e da qui alla piana di Riale. Quota di partenza: Quota Massima: Tempo di Percorrenza: Difficoltà: Riale m. 1760 Rifugio Claudio e Bruno m. 2713 Ore 6,30 circa Escursionistica 24 Programma Alpinismo Giovanile 2014 L'anno 2014 la Scuola e la Commissione di Alpinismo Giovanile saranno impegnate su due fronti, uno finalizzato a far conoscere l'ambiente montano ai giovani attraverso il “19° Corso di Avvicinamento alla Montagna”, il secondo rivolto a quei soci maggiorenni che operano nell'ambiente dell'AG e hanno voglia di iniziare il processo di formazione previsto dai regolamenti CAI per accompagnare i ragazzi in montagna. Per quanto riguarda l'attività rivolta ai giovani alpinisti valsesserini il programma è costituito principalmente dall'attività escursionistica finalizzato ai contenuti didattici del Progetto Educativo del CAI e propri dello Statuto del Sodalizio, ossia promuovere l'alpinismo in ogni sua manifestazione, conoscenza e studio delle montagne e tutela del loro ambiente naturale. Lo scopo è quindi far conoscere ai ragazzi, divertendoci insieme e il tutto in assoluta sicurezza, l'ambiente montano nelle sue varie caratteristiche e modi di frequentarlo. Per questo ci saranno attività escursionistiche, uscite su neve, gite in ambiente ipogeo (speleologia), prove di arrampicata. 25 Come sempre possono partecipare tutti i ragazzi dagli 8 ai 17 anni. Non sono richieste particolari capacità, solo la voglia di camminare, provare esperienze nuove e soprattutto stare in compagnia. La Commissione AG si riserva comunque di apportare le modifiche che si renderanno necessarie per il buon svolgimento del programma.Le prima due uscite saranno su ambienti innevati, a febbraio proveremo a praticare lo sci di fondo in Val Sesia, mentre a marzo faremo un'escursione con le ciaspole in Val Formazza. Ad aprile inizieremo ad usare corde e moschettoni per cimentarsi in prove di arrampicata, attività che replicheremo a Settembre. Con maggio inizieranno le uscite escursionistiche, la prima in Valsessera, a giugno in Val Sesia, luglio saremo in Val d'Aosta per fare una traversata nel parco del Gran Paradiso pernottando in rifugio e termineremo quindi le gite escursionistiche ad agosto con la tradizionale festa al nostro Monte Barone. Per concludere l'attività a ottobre andremo a scoprire come sono le montagne “dentro”, muniti di stivali, caschi e frontalini diventeremo tutti speleologi per un giorno. La Scuola Sezionale di Alpinismo Giovanile sarà invece impegnata, tra aprile e giugno, nel 2° corso di formazione per accompagnatori sezionali di alpinismo giovanile (ASAG). Il Corso ASAG è rivolto a tutti coloro che, indipendentemente dalla sezione di appartenenza, intendono svolgere l'attività di accompagnatore nel rispetto dei regolamenti CAI, ma soprattutto desiderano iniziare quel processo di formazione continua, indispensabile per essere all'altezza del compito prefissato: accompagnare i giovani nel processo di crescita, favorendo la socializzazione e il contatto con la natura. 26 Attività 2014 Alpinismo Giovanile 23 FEBBRAIO SCI DI FONDO - RIVA VALDOBBIA 16 MARZO CIASPOLATA IN LOCALITA’ DA DEFINIRE 13 APRILE ARRAMPICATA - MOTTARONE 18 MAGGIO ESCURSIONE AL MONTE TOVO 22 GIUGNO ESCURSIONE AL LAGO DI BARANCA 12/13 LUGLIO WEEK END AL RIFUGIO SELLA - GRAN PARADISO 24 AGOSTO RADUNO SEZIONALE AL MONTE BARONE 21 SETTEMBRE ARRAMPICATA - MONTESTRUTTO 5 OTTOBRE SPELEOLOGIA IN LOCALITA’ DA DEFINIRE 26 OTTOBRE GIORNATA CON IL CAI 27 Il «Selvaggio Blu» L'avventura del Selvaggio Blu si può dire che è iniziata dopo aver visto un programma di questo trekking tramite internet. Un breve consulto ed eccoci pronti a tuffarci in questa avventura. Si perché il Selvaggio Blu è davvero un'avventura, con il senno di poi crediamo sia ampiamente meritata la definizione di uno dei trekking più impegnativi d'Europa. Preso contatti con la nostra guida definiamo le date, dal 21 al 28 maggio. Sono quasi due mesi di attesa. Nel frattempo iniziamo a documentarci; la casualità, o forse il fato, vuole che proprio nel mese di marzo una rivista di montagna è dedicata alla Sardegna ed ovviamente al trekking che ci accingiamo a fare. Scopriamo così che l'intero percorso si svolge nel golfo dell'Ogliastra, ripercorre gli antichi sentieri dei pastori e dei carbonai e si snoda attraverso canyon, “bacu” (gola di montagna), cenge sospese sul mare, tratti di arrampicata e discese in corda doppia. Iniziano anche i vari dubbi pre partenza, sarà tanto difficile e impegnativo? Ovviamente la risposta la sapremo solo durante la nostra avventura. Martedì 21 maggio partiamo da Malpensa alla volta di Cagliari, qui ritiriamo l'auto noleggiata e ci dirigiamo verso Santa Maria Navarrese, la nostra location, e prendiamo contatto con Oscar, la nostra guida. Il mattino di mercoledì 22 maggio, con un tempo che minaccia pioggia ci prepariamo per iniziare il nostro trekking che in sei giorni ci porterà da Santa Maria Navarrese fino a Cala Sisine. Siamo in otto partecipanti, oltre alla nostra guida Oscar siamo in tre dalla Valsessera, Andrea, Enrica e Ivana, Marina (rifugista del Crosta all'Alpe Solcio), Mirko, Monica e Maria Cristina da Cortina e Torino. Già nella prima tappa, Santa Maria Navarrese/Colle Despiggius, abbiamo la possibilità di iniziare ad ammirare i magnifici scorci panoramici che ci accompagneranno per tutto il trekking. Dall'ostello inizia il sentiero che, oltrepassata la guglia di Pedra Longa, sale alla grotta di S'erriu Mortu, attraversa la base di Punta Giradili per arrivare poi al colle Despiggius, sede del nostro primo campo. Questa prima giornata, già molto appagante dal punto di vista panoramico, è relativamente breve e facile, inizialmente su sentiero bello e ben segnato, mentre verso la fine si addentrava nella natura dell'isola e qui abbiamo avuto la prima impressione di quello che ci aspettava nei prossimi giorni. 28 Giovedì 23, sveglia all'alba per la colazione e poi pronti per la seconda tappa che dal colle Despiggius ci porterà a Porto Pedrosu. Tappa lunga e impegnativa per la tipologia di terreno, quasi sempre la camminata avviene sulle “lame” di calcare quindi occorre prestare molta attenzione all'equilibrio, e attraverso un continuo saliscendi arriviamo a Portu Pedrosu. In questa seconda giornata raggiungiamo la quota più elevata del nostro trekking, circa 800mslm, nei pressi del monte Ginnirco. Come sarà consuetudine durante il nostro trekking, la sveglia coincide con l'alba, dopo una ricca colazione smontiamo il campo per essere pronti ad affrontare un'altra giornata. La terza tappa, venerdi 24, ci conduce da Portu Pedrosu a Cala Goloritzè. Questa sicuramente è una delle tappe più belle e appaganti per gli scorci panoramici e naturalistici. Si possono ammirare le strutture dei pastori destinate al ricovero degli animali ma soprattutto ammirare i contrasti tra il colore del mare sardo e l'entroterra, a volte rigoglioso per la folta vegetazione a volte arido per le desolate lande della Serra d'Argius e di Punta Salinas. Spettacolare poi la vista panoramica dell'Aguglia di Cala Goloritzè, un campanile di roccia molto famoso non solo fra i climber di tutto il mondo. Per chi ha osato dormire sotto un tetto di stelle e osservare l'alba da Cala Goloritzè è un'emozione che crediamo rimarrà indelebile nella mente. Dopo questo carico di emozioni, come consuetudine, facciamo un'abbondante colazione per ricaricare le energie, smontiamo il campo e quindi pronti per un'altra giornata. Oggi, sabato 25, da Cala Goloritzè arriveremo a Bacu Mudaloru. Iniziano anche le difficoltà tecniche, il percorso si snoda attraverso brevi paretine da superare in arrampicata, equilibrismo su tronchi di ginepro, discese in corda doppia oltre ovviamente al terreno sempre esposto, cosa a cui ormai non ci facciamo più caso. Domenica 26 il tragitto da Bacu Mudaloru ci farà giungere a Cala Biriola, una delle calette più belle del golfo dell'Ogliastra. Anche questo step del percorso, pur non essendo particolarmente lungo presenta comunque le difficoltà tecniche ormai costanti in questa parte finale del trekking. Al mattino di lunedì 27, eravamo già svegli prima dell'alba, consapevoli che la nostra avventura stava per giungere al termine. Questa bellissima terra però aveva ancora in serbo un regalo per noi. 29 Osservare l'alba avvolti nei nostri sacchi a pelo dalla spiaggia di Biriola è stata un'esperienza unica e indimenticabile, una vera carica di energia per affrontare l'ultimo tratto di trekking che da Cala Biriola ci portava poi a Cala Sisine. Da alcuni considerata la tappa più difficile del trekking, questo tratto presenta lunghe discese in corda doppia oltre ad alcuni passaggi di arrampicata. Alcune calate ci portano ad attraversano i boschi di Biriola e Orronnoro per giungere su un tratto esposto sul mare, da qui si passa Su Strumpu, un tratto di sentiero scavato nella roccia dai carbonai per collegare i diversi tratti boschivi. Dopo aver effettuato ancora alcune calate e un ultimo tratto di sentiero arriviamo alla spiaggia di Cala Sisine, termine del nostro trekking. In attesa del gommone per il rientro a Santa Maria Navarrese tantissimi pensieri si mescolavano nelle nostre menti uniti alla felicità per quanto effettuato in questa settimana. Emozionante è risultato essere anche il rientro “alla base” in gommone, il vedere dal mare tutta la costa percorsa nei giorni scorsi è stato molto bello, ognuno di noi poteva associare aneddoti personali. Crediamo che alla fine l'essenza di questo trekking non stia nel percorrere le varie tappe, complessivamente 67km di percorso con un dislivello 7600m e circa 7,5 ore di cammino al giorno, ma entrare in sintonia con questa terra e questa regione, con la sua storia e la sua cultura. Andrea De Rosso Enrica Zonco 30 Bolivia 2013 Per le sensazioni e le emozioni che questa vacanza ha lasciato in noi più che un viaggio la si può definire un'esperienza di vita fatta all'interno un paese andino, la Bolivia, che da molti è definita il Tibet delle americhe per l'altitudine, i paesaggi aspri e le culture indigene. Il nostro gruppo era composto da otto persone che lunedì 23 settembre partendo da Milano Malpensa, via Madrid-Miami è arrivato a La Paz in Bolivia. Subito siamo stati colpiti dall'ospitalità e dalla semplicità di questo popolo nonché dai paesaggi che sa offrire l'altipiano andino, con la Cordigliera Real e le sue cime superiori ai 6000m sullo sfondo. Durante la nostra permanenza in Bolivia la nostra “base” è stata la missione del paesino di Penas, la cui parrocchia è gestita da Padre Topio. E' stata una vacanza sicuramente intensa, tanti i posti da visitare e numerose le attività che volevamo fare, così, cercando di ottimizzare il tempo disponibile, già il giorno dopo il nostro arrivo iniziavamo il nostro tour alla visita e alla scoperta delle meraviglie offerte da questa terra. Inizialmente abbiamo visitato il Lago Titicaca e la Isla del Sol, uno dei maggiori richiami di questa regione. Diviso tra Perù e Bolivia questo lago si estende per circa 8400 kmq e si trova ad un'altitudine di 3800m slm, quota che ne fa il lago più alto del mondo. Al suo interno una delle isole più famose è la Isla del Sol. Qui per mezzo di un sentiero che attraversa tutta l'isola abbiamo ammirato gli splendidi panorami nonché le antiche rovine risalenti alla civiltà inca. A seguire ci siamo diretti a sud del paese per ammirare la zona di Uyuni, quindi il Salar e le numerose lagune. Il “Salar de Uyuni” è la più grande distesa salina del mondo con i suoi 12000 kmq e si trova nei pressi di Potosi e Oruro, situata nell'altipiano andino meridionale della Bolivia a quasi 4000m di altezza. Per il suo colore bianco appare simile ad un ghiacciaio circondato dalla catena andina. La sensazione che si prova in questo paesaggio è qualcosa di incredibile. Il silenzio, la mancanza di punti di riferimento, la perdita di prospettiva creano un'atmosfera praticamente unica al mondo. Al suoi interno sono presenti alcune conformazioni simili a colline che vengono chiamate isole. Noi abbiamo visitato la Isla del Pescado per ammirare i suoi grandi cactus. In questa zona abbiamo dormito nei classici “hotel” fatti con blocchi di sale, strutture 31 molto spartane e caratteristiche. Dopo il salar siamo partiti alla volta della Reserva Nacional de Fauna Andina Eduardo Avaroa (REA) dove il sito più famoso è la Laguna Colorada, un luogo di una bellezza incredibile. Le sue tonalità di colore variano dal rosso al color mattone e sono dovute alle alghe e al plancton che prosperano nelle acque ricche di minerali. In queste lagune vi è il ritrovo di migliaia di fenicotteri. Sono tre le specie che si riproducono in questa regione sud occidentale della Bolivia, il “Fenicottero cileno”, il “Fenicottero di James” e il “Fenicottero andino”. Proseguendo in questa parte del viaggio il terzo giorni transitiamo ai piedi del Cerro Polques dove si trovano le Termos de Polques, piccole sorgenti di acqua termale dove ci si può immergere nell'acqua piacevolmente calda, e di seguito si arriva a Sol de Mañana, a quasi 5000 metri, fra fumarole, geyser e pozze di fango ribollenti. Un paesaggio spettacolare soprattutto all'alba, quando la bassa temperatura rende l'emissione dei fumi più intensa. Si prosegue attraversando un'ampia vallata sabbiosa punteggiata da rocce lavorate dal vento che danno al paesaggio un aspetto surreale, queste rocce sono note come Rocas de Salvador Dalí. Si arriva infine alla Laguna Verde che si trova ai piedi del Volcán Licancabur. Questa è la zona più meridionale della Bolivia, al confine con Cile e Argentina. La Laguna Verde e' famosa per il colore verde caraibico delle sue acque, dovuto all'elevata concentrazione di piombo, arsenico e zolfo. In tre settimane abbiamo anche avuto modo di visitare La Paz, una città davvero particolare ed unica , divisa praticamente in due quartieri e con i 6402m del monte Illimani a fare da sfondo. La città di La Paz è situata tra 3200 e 3800 metri circa e comprende la parte dove l'aria è meno rarefatta, qui si trovano i quartieri più ricchi e turistici. Invece la parte alta della città, più precisamente il quartiere chiamata El Alto, arriva a una quota di 4100m e si trova sull'altipiano, questa è la zona più povera e degradata della città. Il panorama nel suo insieme è comunque incredibile perché le case ricoprono tutta la montagna rendendo la visuale veramente unica. Ovviamente non potevamo non provare a salire qualche montagna della Cordigliera Real. Le mete sono state il Paqueno Alpamayo, nella zona del campo base del Condoriri e il Huayna Potosi. Purtroppo nel primo caso il meteo non è stato molto clemente, alla partenza del gruppo dalle tende del campo base nevicava per cui si è ripiegato sulla “cumbra” del monte Tarica, circa 5300m. 32 Maggior fortuna ha avuto invece la salita al monte Huayna Potosi, se durante l'avvicinamento al campo base avanzato la giornata era nebbiosa, il giorno della salita alla vetta il tempo era splendido dando la possibilità a chi è riuscito ad arrivare in punta di godere appieno del panorama. Doveroso sottolineare che anche la nostra Rosella, rappresentante del CAI Valsessera, era fra le persone che all'alba del 12 ottobre hanno raggiunto la vetta, a 6088m, dell'Huayna Potosi. Crediamo però che la vera bellezza di questo viaggio stia nei momenti di condivisione di vita locale, sia nella missione che nelle abitazioni dei campesinos. Persone umili e spontanee che apprezzano cose e gesti semplici. Vedere la felicità scritta negli occhi di bambini e adulti all'offerta di un piatto di semplice carne bollita con patate oppure l'emozione di fronte a una festa di compleanno fanno riscoprire a noi ciò che è essenziale. Da parte nostra il poter offrire un minimo di aiuto a queste popolazioni ha reso questo viaggio veramente unico e indimenticabile. Un ringraziamento va doverosamente a Padre Topio, Padre Leo e a tutte quelle persone che operano in queste missioni, non solo per la disponibilità nei nostri confronti, ma soprattutto per il loro impegno a favore della popolazione andina. Andrea De Rosso EnricaZonco Rosella Chiocca 33 Trekking 2013 - Anello dell'Alta Val Passiria Ciao a tutti, anche quest'anno, sono pronto per raccontarvi del nostro trekking. Meta del 2013 è stata l'Alta Val Passiria, posta nelle Dolomiti che sovrastano Merano. Primo giorno, partenza dal grazioso borgo di Plan a 1628 m. Da qui il sentiero sale, da subito, abbastanza ripido, su balze erbose, per addentrarsi nella valle. Dopo circa 4 ore di cammino giungiamo al Rifugio Plan (2979 m) che è il punto più elevato del trekking. Il secondo giorno dal Rifugio Plan, percorrendo un sentiero che, a mezza costa, passa sotto Cima Rosa, L'Altissima e Cima di Vallelunga, siamo giunti al Passo della Pozza (2600 m); da qui il percorso porta al Rifugio Petrarca, che sarà poi l'ultima tappa del giro. Breve sosta per uno spuntino e si riparte per il Passo Gelato (2895 m), spartiacque tra la Val di Plan e la Val di Fosse. Da questo punto prima si scende sul versante opposto, poi si risale per pietraie e per un canalino attrezzato, con catene, fino alla Forcella di Cima Bianca Piccola (2872 m). Dalla forcella sempre per canalino attrezzato, si giunge ad una ampia conca dove sorge il Rifugio Cima Fiammante (2259 m). Questa, con le 7,30 abbondanti ore di cammino, è stata sicuramente la tappa più impegnativa; però, come sempre accade quando qualcuno è in difficoltà, si è tutti pronti a dare una mano. Terzo giorno, partenza all'alba! Lasciato il rifugio, ci dirigiamo verso est, per giungere al Passo Lazins (2808 m), scendere verso la Forcella del Latte e trovare, poco più sotto il Bivacco Lammer. Dal bivacco il percorso si snoda tra pietraie e tracce di sentiero fino ad entrare nel cuore del Parco Naturale di Tessa. A questo punto si perde quota sino ad “ Andelsalm” (2297 m), immenso alpeggio, completamento abitato da bovini al pascolo; poi con ripidi tornanti si risale alla forcella (2822 m) e si giunge al Rifugio Petrarca che si trova a mezza costa. Il quarto e penultimo giorno partiamo dal rifugio non molto presto, perché dobbiamo scendere al paesino di Plan, per recuperare le auto e spostarci verso il Passo dei Giovi, dove un accogliente hotel ci aspetta per passare l'ultima sera del trekking. Il mattino seguente si parte ma, sulla strada di casa, facciamo una sosta a Vipiteno per qualche acquisto e una bella tavolata finale. In conclusione: tutto molto bello, soprattutto se non si prende acqua!!! Il gruppo è sempre molto affiatato, quindi, arrivederci al trek 2014. Gerardo Vercella 34 Regolamento Gite Sociali Art. 1 - La partecipazione alle gite è aperta a tutti: soci e non soci. I “ non soci “ che si iscrivono alle gite hanno l'obbligo di comunicare la propria posizione di “non socio” all'atto dell'iscrizione e comunque almeno cinque giorni prima della data fissata per la gita stessa, per dare la possibilità alla sezione di provvedere alla copertura assicurativa, in caso di mancata comunicazione il “non socio” non potrà partecipare alla gita. E' doveroso rammentare che la posizione di “socio” si acquisisce con l'essere in regola con il tesseramento. Art. 2 - Le iscrizioni alle gite si ricevono presso la Sede Sociale, aperta tutti i venerdì dalle ore 21,00 alle ore 22,30 oppure telefonando ai numeri di telefono che di volta in volta verranno indicati sulle locandine della gita stessa. Art. 3 - Nella eventualità la gita in programma prevedesse il versamento di una caparra, questa deve essere versata entro i termini stabiliti onde evitare l'esclusione dalla gita stessa. Anche il saldo dovrà essere versato entro i termini stabiliti. Art. 4 - Il responsabile gita ha la facoltà di variare, prima o durante la gita, il percorso della stessa qualora lo ritenga opportuno per ragioni contingenti che lo richiedessero. Art. 5 - I partecipanti alle gite devono essere adeguatamente preparati all'escursione e, nelle gite dove il programma lo prevede, essere dotati delle attrezzature richieste. Art. 6 - Il responsabile gita ha la facoltà di escludere dalla gita coloro che, a suo insindacabile giudizio non ritiene adeguatamente preparati o insufficientemente equipaggiati. Art. 7 - La partecipazione alla gita implica un comportamento di rispetto e collaborazione nei confronti del gruppo e del responsabile gita. Non sono ammesse iniziative individuali o che vanifichino il buon andamento della gita. Art. 8 - La rinuncia alla gita deve essere comunicata non oltre la data fissata come termine per l'iscrizione, in caso contrario è totalmente dovuta la quota di iscrizione. Recapito: Sede C.A.I. Frazione Granero 101 Tel. 015 787766 35 La Cena Sociale Lo scorso 16 novembre, in occasione della cena sociale tenutasi presso il ristorante “La Barrique” di Guardabosone, con la partecipazione di una cinquantina tra soci e simpatizzanti, si è svolta la tradizionale cerimonia di premiazione dei Soci. Due Soci, Francesco Gatti e Giuseppe Minelli, hanno raggiunto il traguardo dei 60 bollini e sono stati premiati con una targa. Quattro Soci, Marco Lentulo, Leo Mina, Domenico Prina e Gianni Vigna, hanno ricevuto il distintivo per i 50 anni di fedeltà alla nostra Sezione, mentre sono stati premiati come Soci Venticinquennali: Sandro Costenaro, Luigi Dalessio, Michele Dalessio, Maria Rina De Matteo, Vito Gaggione, Valentina Miscioscia, Gian Mario Perotti, Camillo Regis, Vladimiro Robiolio, Giacomo Ronco e Angelo Sacco. A tutti le più vive congratulazioni. DVD Gite e Manifestazioni 2013 Si segnala la possibilità di avere, su prenotazione e al costo di 5,00 euro, una copia del filmato proiettato durante la cena sociale, relativo alle gite e alle manifestazioni tenute nel corso del 2013. Si invitano quindi tutti i Soci che desiderano conservare questo ricordo a farne richiesta presso la Sede Sociale. 36 Club Alpino Italiano - Sezione Valsessera C/o ex Asilo Don Fava Fraz. Granero di Portula (Tel. 015787766) e-mail: [email protected] La Sede Sociale è aperta tutti i venerdì sera dalle ore 21.00. La serata è momento di ritrovo, di scambio di opinioni, di visione fotografie realizzate durante le escursioni effettuate dai Soci; tutti sono invitati. Cogliamo l'occasione per ricordare che presso la Sede esiste una ricca biblioteca fornita di libri, testi e cartine di argomento alpinistico ed escursionistico a disposizione di chiunque voglia usufruirne. SOCI al 31/12/2013 ORDINARI FAMIGLIARI GIOVANI TOTALE 282 150 76 508 Il Consiglio Direttivo per il triennio 2014-2016 PRESIDENTE: VICE PRESIDENTE: TESORIERE: SEGRETARIO: CONSIGLIO DIRETTIVO: REVISORI DEI CONTI: Marchisio Adriano De Rosso Andrea Iacolino Federico Mina Andrea Ceruetto Alessandro - Vercella Gerardo Verzoletto Massimo - Villanova Davide Villanova Giuliano Facciotto Ottavio - Fava Luetto Pietro Lentini Vincenzo - Passoni Roberto Varola Marco COMMISSIONI RIFUGIO - Responsabile: Marchisio Adriano SENTIERI - Responsabile: Mina Andrea GITE E MANIFESTAZIONI - Responsabile: Verzoletto Massimo ALPINISMO E ARRAMPICATA - Responsabile: Villanova Davide ALPINISMO GIOVANILE - Responsabile: De Rosso Andrea SITO E GIORNALINO - Responsabile: Ceruetto Alessandro 37 Quote Associative e Assicurazioni 2014 Come annunciato è stata avviata la nuova piattaforma del tesseramento che rende necessari alcuni adempimenti richiesti dalla normativa in materia di privacy. In occasione del rinnovo al Sodalizio per l'anno 2014 si rende quindi necessario che tutti i Soci prendano visione dell'informativa sulla privacy e, in seguito, sottoscrivano un nuovo consenso al trattamento dei dati. I documenti necessari sono a disposizione dei Soci presso la Sede Sociale oppure sono consultabili e scaricabili dai siti www.cai.it e www.loscarpone.cai.it nell'apposito riquadro intitolato “Nuova piattaforma di tesseramento” (a destra nell'home page). Al fine di completare le nuove procedure richieste e verificare i dati già disponibili si invitano pertanto tutti Soci, a presentarsi in ogni caso presso la Sede Sociale provvisti di codice fiscale e, per chi lo possiede, un indirizzo di posta elettronica. Le quote associative per il 2014 corrispondono a quelle MINIME fissate dall'Assemblea dei Delegati C.A.I. tenutasi a Torino il 25 e 26 maggio 2013, arrotondate all'unità di Euro superiore, e sono invariate rispetto al 2013: SOCI ORDINARI € 41,00 SOCI FAMIGLIARI € 22,00 SOCI GIOVANI € 16,00 Al compimento dei 70 anni, è previsto uno sconto sul costo del bollino di 5 Euro per i Soci ordinari e di 3 Euro per quelli famigliari. A partire dal secondo socio giovane appartenente ad un nucleo famigliare in cui almeno un genitore è socio, è previsto uno sconto di 7 Euro; la quota sarà perciò di 9 Euro. Il tesseramento deve essere rinnovato entro il 31/3/2014 per non incorrere nella sospensione dell'Assicurazione e dell'invio della Rivista. I soci che cambiano residenza sono invitati a segnalarlo onde evitare spiacevoli disguidi postali. I bollini sono in distribuzione presso la Sede Sociale (ex Asilo Don Fava a Granero). E' possibile, per chi lo desidera, ricevere le comunicazioni direttamente via posta elettronica. E' sufficiente comunicare il proprio indirizzo e-mail in sede oppure inviando un messaggio all'indirizzo [email protected] 38 Il Club Alpino Italiano offre sia ai Soci che ai non Soci polizze assicurative molto interessanti e convenienti, ideali per chi vuol praticare le attività organizzate dalle Sezioni in modo da tutelare il proprio patrimonio. Per i Soci: L'iscrizione al CAI attiva automaticamente le coperture assicurative relative a: - Infortuni Soci: assicura i Soci nell'attività sociale per infortuni (morte, invalidità permanente e rimborso spese di cura). E' prevista per tutte le attività e iniziative istituzionali organizzate sia dalle strutture centrali che da quelle periferiche del C.A.I. (gite di alpinismo ed escursionismo, altre attività di alpinismo ed escursionismo, corsi, gestione e manutenzione dei sentieri e rifugi, riunioni e consigli direttivi, altre attività organizzate dalle Sezioni C.A.I. o altri organi istituzionali). Viene attivata direttamente con l'iscrizione al CAI. - Infortuni Titolati CAI in attività personale: assicura tutti i titolati CAI per infortuni (morte, invalidità permanente, rimborso spese di cura e diaria giornaliera da ricovero). N.B.: per gli istruttori sezionali la copertura è a richiesta. - Soccorso Alpino: prevede per i Soci il rimborso di tutte le spese sostenute nell'opera di ricerca, salvataggio e/o recupero, sia tentata che compiuta. E' valida sia in attività organizzata che personale.Viene attivata direttamente dalla Sede Centrale. - Responsabilità civile: assicura il Club Alpino Italiano, le Sezioni e i partecipanti ad attività sezionali, i Raggruppamenti Regionali, gli Organi Tecnici Centrali e Territoriali. E' valida ESCLUSIVAMENTE in attività organizzata. Mantiene indenni gli assicurati da quanto siano tenuti a pagare a titolo di risarcimento per danni involontariamente causati a terzi e per danneggiamenti a cose e/o animali. Viene attivata direttamente dalla Sede Centrale. - Tutela legale: assicura le Sezioni e i loro Presidenti, i componenti dei ConsigliDirettivi ed i Soci iscritti. Difende gli interessi degli assicurati in sede giudiziale per atti compiuti involontariamente. Per Presidenti e Consiglieri vale anche per delitti dolosi se verrà accertata l'assenza di dolo. Viene attivata direttamente e gratuitamente dalla Sede Centrale. - Soccorso Spedizioni Extraeuropee: assicura i Soci di spedizioni organizzate o patrocinate dal Club Alpino Italiano e dalle sue Sezioni in Paesi Extraeuropei. Rimborsa le spese per la ricerca, il trasporto sanitario dal luogo dell'incidente al centro ospedaliero, e il trasferimento delle salme fino al luogo della sepoltura. Rimborsa le spese farmaceutiche, chirurgiche, di ricovero, il prolungamento del soggiorno in albergo. Viene attivata su richiesta specifica della Sezione organizzatrice o patrocinante. 39 Per i non Soci: E' possibile attivare, a richiesta presso le sezioni ed ESCLUSIVAMENTE per attività organizzata,le seguenti coperture assicurative: - Infortuni: assicura i non Soci nell'attività sociale per infortuni (morte, invalidità permanente e rimborso spese di cura). - Soccorso alpino: prevede il rimborso di tutte le spese sostenute nell'opera di ricerca, salvataggio e/o recupero, sia tentata che compiuta. 40 Gite Sociali 2014 Sezione di Trivero 15 FEBBRAIO 13 APRILE 11 MAGGIO 25 MAGGIO 31 MAGGIO-2 GIUGNO 22 GIUGNO 5/6 LUGLIO 13 LUGLIO 27 LUGLIO 05/08 AGOSTO 06-07 SETTEMBRE 14 SETTEMBRE 05 OTTOBRE 12 OTTOBRE 26 OTTOBRE Ciaspolata in notturna Il grande anello dell’Isola Palmaria - Liguria Rifugio Pian Cavallone - Monte Todano Santuario di San Bernardo Gole del Verdon - Francia Forte di Fenestrelle Castore dal Rifugio Quintino Sella Alpeggio di Tellinod - Torgnon (TK+MTB+AG) Becca Pougnenta - Valle d’Aosta Trekking alle Pale di San Martino -Dolomiti Civetta - Dolomiti Lago di Candia (MTB) Raduno CAI Biellesi - organizzata da CAI Biella Gita Enogastronomica - Gavi Giro Frazioni di Trivero 41 Gite Sociali 2014 Sezione di Biella 19 GENNAIO 23 GENNAIO 25GENNAIO 16 FEBBRAIO 16 MARZO 06 APRILE 25-27 APRILE 04 MAGGIO 18 MAGGIO 25 MAGGIO 08 GIUGNO 22 GIUGNO 29 GIUGNO 05 LUGLIO 06 LUGLIO 12-13 LUGLIO 27 LUGLIO 3-10 AGOSTO 07 SETTEMBRE 14 SETTEMBRE 05 OTTOBRE 26 OTTOBRE Partecipazione alla giornata “Sicuri sulla neve” organizzata dal Soccorso Alpino al Lago del Mucrone Serata di presentazione del programma presso il salone Biverbanca a Biella in Via Carso ore 21 Trekking urbano a Torino in collaborazione con CAI Regionale Ciaspole – rifugio Fallere Valle Principale Valle d'Aosta Ciaspole/scialpinismo Pian del Turo o Truc del Buscajon Gita escursionistica o ciaspole Bivacco Tzan Valtournenche Gita escursionistica Francia penisola di Giens e Isola di Porquerolles Gita escursionistica Monte Barone di Coggiola in collaborazione con l'associazione “Supervulcano Valsesia” Gita escursionistica Rifugio Rivetti Valle Cervo con la guida di geologi biellesi Gita escursionistica Val Cannobina in collaborazione con la sezione CAI di Verbania Gita escursionistica Colle Terre Rosse Valle di Champorcher Ferrata Rocca Clary Valle di Susa Gita escursionistica “Musica in quota” Rifugio Vittorio Sella Valle di Cogne Festa dell'amicizia tra le genti del Rosa Gressoney Gita escursionistica Lago Vercoche Valle della Legna Valle d'Aosta Gita alpinistica Barre des Ecrins/Dome de Neige Delfinato - Francia Gita escursionistica Rif. Chiarella all'Amianthe Valle di Ollomont - Val d'Aosta Escursionismo trekking in Val Senales Alto Adige Gita turistica Forte di Fenestrelle Val Chisone Piemonte Gita escursionistica Monte Gregorio Valchiusella Piemonte Festa dei CAI Biellesi organizzata dal CAI Biella Bagneri con visita guidata alla Trappa di Sordevolo Gita escursionistica in collaborazione con la CASB 42 CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO Come Chiamare il Soccorso In caso di necessità la chiamata di soccorso deve avvenire esclusivamente tramite il numero di soccorso specifico e gratuito 118 comunicando una serie di informazioni. E' fondamentale comunicare all'operatore di soccorso quanto segue: 1. Da dove si sta chiamando (specificando che ci si trova in montagna o in grotta) 2. Il numero di telefono da cui si sta chiamando; il telefono non deve mai essere abbandonato (se la chiamata dovesse interrompersi è importante che il telefono venga lasciato libero per consentire alla Centrale operativa di richiamare) 3. L'esatta località dove è ubicata l'area da cui si sta chiamando (Comune, Provincia o un riferimento importante di ricerca rilevabile sulla cartina) 4. La propria posizione se in possesso di altimetro (opportunamente tarato) o GPS 5. Indicazioni in merito a cosa è visibile dall'alto (pendio, bosco, cima, rifugio, ecc.) 6. Cosa è successo 7. Quando è successo 8. Quante persone sono state coinvolte nell'incidente. 9. Le proprie generalità (fondamentali) 10. Le condizioni evidenti della/e persona/e coinvolta/e: difficoltà respiratorie, coscienza, perdita di sangue, traumi visibili, ecc; 11. L'esatta posizione del ferito (se seduto, se disteso supino, se disteso prono, se appeso, ecc). E' indispensabile rispondere in maniera completa alle domande dell'operatore che avvia l'intervento di soccorso e raccoglie dati fondamentali per l'ottimizzazione dell'intervento stesso. CONSIDERANDO CHE L'INTERVENTO IN MONTAGNA PUÒ EFFETTUARSI CON O SENZA L'AUSILIO DELL'ELICOTTERO E' BENE INFORMARE L'OPERATORE IN MERITO A: - Tempo impiegato a piedi dall'automezzo al luogo dell'evento - Condizioni meteo sul posto - Condizioni del terreno - Presenza di vento - Visibilità sul posto - Presenza nell'area dell'evento di fili a sbalzo, funivie, linee elettriche ecc. 43
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