LUGLIO AGO 2014 - Azienda Usl 4 di Prato

Periodico di informazione — Azienda USL 4 Prato— N.21 Luglio/Agosto 2014 - Registrazione Tribunale di Prato n. 140/89
Un nuovo sistema robotizzato unico in Europa
Power Express: la medicina di laboratorio al servizio dei pazienti
Al Laboratorio analisi del Nuovo Ospedale S.Stefano
di Prato, diretto dalla dottoressa Patrizia Casprini,è
operativo un nuovo e rivoluzionario sistema automatizzato per le analisi chimico cliniche. Si tratta di un
sistema robotizzato -POWER EXPRESS-, il primo in
Europa, un’ evoluzione della precedente automazione
del laboratorio analisi già presente nell’ex presidio
ospedaliero Misericordia e Dolce.
Il POWER EXPRESS, in funzione dalla fine di giugno
2014, oltre a migliorare la sicurezza degli operatori
garantisce la processazione di oltre 1500 campioni
biologici al giorno e consente una riduzione dei tempi
per gli esami urgenti rendendoli disponibili al Pronto
Soccorso e agli altri reparti ospedalieri entro 30-40
minuti. Gli operatori del laboratorio possono dedicarsi
alle operazioni di verifiche, al controlli di qualità e alle
validazioni dei risultati analitici.
Il nuovo sistema rende automatiche tutte le fasi del
processo produttivo di analisi biochimiche, sierologiche ed endocrinologiche. Le provette, dopo il prelievo del sangue, vengono accettate, verificate, centrifugate e poi analizzate con la strumentazione collegata
al sistema robotico. Ottenuti i risultati che vengono
trasferiti al sistema informatico di laboratorio, il
POWER EXPRESS archivia automaticamente le pro-
vette in due grandi frigoriferi, consentendo di recuperare i campioni biologici in un secondo momento per
eseguire ulteriori esami, oppure di eliminarli dopo alcuni giorni. Parallelamente, in accettazione del laboratorio, sono presenti due strumenti di preanalitica
che eseguono il check- in di tutte le altre provette afferenti al laboratorio, smistando velocemente le stesse secondo le diverse linee analitiche per indirizzarle
ai vari settori di riferimento. Tutto il processo descritto
avviene in completa automazione, con una semplificazione del percorso delle provette, del loro numero,
con una conseguente riduzione del lavoro manuale
degli operatori sanitari e quindi del rischio di contagio
per gli stessi. Il Sistema POWER EXPRESS permette
un miglioramento organizzativo e tecnologico del Settore Preanalitico consentendo: massima tracciabilità
di tutte le provette in ingresso al laboratorio; riduzione
del numero di provette da utilizzare per gli analiti richiesti,massima semplificazione della gestione e del
percorso del campione e della sua tracciabilità. I risultati del Sistema POWER EXPRESS:
riduzione rischio errore umano; qualità e tempestività
della risposta diagnostica; tempi per esami urgenti in
30 – 40 min; massima sicurezza operatore sanitario,
minimo rischio di contagio; riduzione della quantità di
sangue prelevato al paziente; migliore utilizzo delle
professionalità interne; aumento di attività del 20% –
25%; servizio efficiente ed affidabile ai cittadini.
P a g i na 2
L’esperienza dell’ambulatorio di agopuntura
Al Congresso annuale della Società Italiana di Anestesia, Rianimazione, Emergenza e Dolore
Incoraggianti i risultati della terapia su un gruppo di
56 pazienti in termini di riduzione del dolore, di miglioramento dello stato generale e di minor consumo di farmaci.
Dal 2005, l’Ambulatorio di agopuntura ha avuto un
costante incremento nella richiesta delle prestazioni. Il servizio offre un’ampia gamma di trattamenti,
che spaziano dall’agopuntura, alle varie tecniche
della medicina tradizionale cinese (MTC) come la
moxibustione, la coppettazione, il martelletto “fior di
prugna”, l’elettrostimolazione o l’auricoloterapia. I
pazienti si rivolgono principalmente per trattare patologie dolorose, in particolare rachialgie e cefalee.
Dal punto di vista della medicina cinese le sindromi
dolorose sono il risultato di uno squilibrio energetico dell’organismo e i punti di agopuntura vengono
opportunamente stimolati proprio per far “rientrare”
questa condizione. E’ noto, inoltre, che la stimolazione agopunturale mette in moto una serie di meccanismi neuro-chimici, non ultimo l’incremento di
oppioidi endogeni, che hanno un effetto antalgico.
In questo ambito il trattamento terapeutico delle
cefalee è un obiettivo particolarmente interessante,
in particolare in quei casi in cui la terapia farmacologica tradizionale consegue scarsi risultati o produce effetti collaterali importanti che spingono il
paziente ad interrompere il trattamento.
L’Ambulatorio di agopuntura si è sempre occupato
del trattamento delle sindromi cefalalgiche e in particolare del trattamento della cefalea muscolo tensiva e dell’emicrania.
Quest’anno abbiamo partecipato con un nostro lavoro su questo tema al 10° Congresso Nazionale
della SIARED (Società ItaS a n it à A m ic a liana di Anestesia, Rianimazione, Emergenza e DoDirettore
lore), che si è svolto a CaResponsabile
tania lo scorso maggio.
Vania Vannucchi
Il lavoro ha riportato l’espeHanno collaborato rienza condotta in Ambulatorio e i risultati conseguiti
Cristina Tacconi
con l’agopuntura. In partiSandra Vannucci
colare abbiamo utilizzato
su 56 pazienti aghi metallici 0.30 per 25 mm inseriti
nella cute fino a stimolare il caratteristico “de-qi” sui
seguenti principali punti di agopuntura: VB20, VU 2-1023-60, LIV2, LIV3, IC4, VC3-4-6-12, SP6, YINTANG,
TAIYANG, HUATUO’ cervicali, ashi points. Sono stati
trattati inoltre gli agopunti PC6 e ST36 per i disturbi
associati al disturbo come nausea e vomito e punti personalizzati secondo la diagnosi tradizionale cinese.
Ogni paziente è stato sottoposto a 8 sedute della durata di 20 minuti circa con cadenza settimanale.
Sono stati valutati:il dolore con scala analogico visiva
(VAS), il consumo di farmaci (FANS e triptani), i caratteri e le modalità di insorgenza del dolore, l’intervallo
libero tra le crisi, il numero di giornate lavorative perse
da ciascun paziente. A tal proposito è stato utilizzato
un apposito questionario fatto compilare ai pazienti prima del trattamento in corso di visita di ammissione e al
termine del ciclo di cura.
I risultati sono stati incoraggianti in quanto il punteggio
VAS, che rappresentava il nostro principale riferimento
in termini di risultato terapeutico, è diminuito da una
media di 7.9 a 4.7. Abbiamo inoltre registrato una significativa riduzione del consumo di farmaci, l’allungamento dell’intervallo libero tra le crisi, il miglioramento
della situazione fiso-psichica più in generale, anche
con riferimento alla scomparsa di disturbi secondari
come nausea e vomito.
Il lavoro ha destato grande interesse in molti colleghi
anestesisti-rianimatori provenienti da tutta l’Italia, soprattutto in considerazione del fatto che l’agopuntura si
configura come una metodica terapeutica dolce, poco
costosa e priva di effetti collaterali significativi.
Coordinamento Medicine Complementari ASL4 Prato
Dott.ssa Francesca Raffaelli, Dott. Giuseppe Antonucci,
Dott. Nicola Benelli
P a g i na 3
Progetto Pulsar di vita, per non essere solo un testimone
13 defibrillatori semiautomatici a: Associazioni Volontariato, Croce Rossa e Vigili del Fuoco
Lo scorso giugno la Direzione dell’ASL 4 ha consegnato ai presidenti e ai rappresentanti delle Associazioni
di Volontariato dell’Area Pratese e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco 13 defibrillatori semiautomatici. Lo strumento permette di effettuare una defibrillazione attraverso l’applicazione di una corrente elettrica tramite elettrodi adesivi posti sul torace allo scopo
di recuperare il ritmo cardiaco nel caso si verifichi un
arresto cardiocircolatorio.
Il Progetto Pulsar di vita nasce nell’anno 2007 con lo
scopo di costruire e in seguito rafforzare la rete mobile
di pronto intervento per la Defibrillazione precoce sul
territorio della Azienda USL 4 di Prato. Il progetto è
coordinato dal personale medico e infermieristico dell’
Emergenza Territoriale 118 e si propone di migliorare
l’efficienza e l’efficacia del soccorso territoriale seguendo le linee di indirizzo della Regione Toscana.
Sono obiettivi del progetto:
•
Garantire la defibrillazione precoce sul luogo
dell’evento, possibilmente entro un tempo massimo di 10 minuti dall’arresto cardiaco e, quindi,
aumentare la percentuale di sopravvivenza e
diminuire gli esiti invalidanti nei sopravvissuti.
•
Realizzare una rete mobile di defibrillatori semiautomatici distribuiti sul territorio, al fine di ridurre i tempi di defibrillazione e prevenire le conseguenze della morte improvvisa.
•
Formare personale adeguatamente motivato ed
addestrato in grado di intervenire e gestire correttamente il primo intervento di rianimazione
anche mediante l'impiego del defibrillatore semiautomatico
Dopo accurato studio del territorio della provincia di
Prato e delle sue particolarità si è deciso di dotare
di defibrillatore semiautomatico (DAE) le sedi delle
Associazioni di Volontariato, della Croce Rossa Italiana e dei Vigili del Fuoco.
Il potenziamento dei mezzi di soccorso senza medico
con la dotazione di Defibrillatori automatici esterni
permette di usare in modo efficace e razionale il
personale volontario della rete dell’emergenza e le
ambulanze già presenti sul territorio.
Formazione:
Nell’ottica di formare tutti i soccorritori di livello avanzato delle Associazioni di volontariato. e della Croce
Rossa Italiana, sono stati inseriti nel processo formativo, come istruttori BLSD (Basic Life Support e
Defibrillazione precoce), anche i Formatori delle Associazioni di volontariato e Croce Rossa Italiana, inserendo la figura dell’istruttore non sanitario.
Questi istruttori, appositamente formati dai sanitari
del 118 e certificati come “istruttori BLSD del Volontariato”, collaborano volontariamente e gratuitamente
nella formazione dei soccorritori di Associazioni di
volontariato e Croce rossa italiana. Ad oggi sono stati
formati in “BLSD” circa 1100 esecutori , 120 istruttori
(Formatori) nonché eseguiti 600 retraining
Inoltre, sono stati formati 80 Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Prato e dei distaccamenti Montemurlo e Vaiano ed effettuati i necessari retraining
anche nell’ambito dell’accordo di collaborazione operativa e scambio formativo esistente fra l’Azienda
USL 4 e il Comando.
Il personale soccorritore delle Misericordie, dell’ANPAS, della Croce Rossa Italiana e quello dei Vigili
del Fuoco formato all’utilizzo di defibrillatori semiautomatici in ambiente extraospedaliero è registrato
presso l’archivio informatico dell’Emergenza Territoriale118 di Prato. La rete mobile per la defibrillazione
precoce si è rafforzata:nell’ambito del progetto Pulsar, nella prima fase sono stati consegnati 26 defibrillatori automatici esterni ed a giugno ne sono stati
consegnati altri 13.
a pag. 4 approfondimenti
P a g i na 4
La defibrillazione precoce e la catena della sopravvivenza
LA DEFIBRILLAZIONE ELETTRICA PRECOCE
E' una manovra che in Italia, fino a qualche anno fa
era condotta unicamente in presenza di personale
medico che, interpretando l'elettrocardiogramma del
paziente, era in grado di decidere se fosse necessario
erogare
lo
shock
elettrico.
In questo modo il tempo di intervento poteva essere
drammaticamente lungo non essendo sempre disponibile in tempo utile un medico sul luogo dell'intervento. Per ovviare a queste difficoltà sono stati messi a
punto i Defibrillatori Semiautomatici (DAE), apparecchi in grado di riconoscere ed interpretare automaticamente la traccia elettrocardiografica del paziente e
che, solo in presenza di aritmie mortali (fibrillazione o
tachicardia ventricolare), danno indicazione ad erogare lo shock elettrico. La defibrillazione è l’applicazione
di una corrente elettrica tramite elettrodi adesivi posti
sul torace allo scopo di recuperare il ritmo cardiaco
nel caso si verifichi un arresto cardiocircolatorio.
DEFIBRILLAZIONE PRECOCE E CONCETTO DELLA
"CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA"
Le iniziative per la defibrillazione precoce daranno
risultati solo se fanno parte della “catena della sopravvivenza”. Gli anelli di questa catena comprendono:
- Il pronto riconoscimento dell’arresto cardiopolmonare con immediata chiamata al 118 e attivazione di
personale addestrato
- La rianimazione Cardiopolmonare (RCP) precoce
- La defibrillazione precoce
- Il soccorso vitale avanzato (ACLS) precoce.
L’arresto cardiaco colpisce ogni anno una persona su
mille. In Italia si stimano più di 50.000 vittime per anno. Di queste solo il 2% (1000 persone) sopravvive.
CHE COSA È LA MORTE IMPROVVISA CARDIACA?
E' definita come arresto della funzione del cuore con
conseguente perdita improvvisa della coscienza. Colpisce circa 1/1000 abitanti all'anno.
Poiché è un evento rapido ed inaspettato lascia poco
tempo utile per un efficace intervento di rianimazione.
Solo la defibrillazione elettrica precoce permette
di ottenere una rianimazione efficace perché il 90% degli arresti cardiaci è dovuto a una aritmia
mortale che è la fibrillazione ventricolare e/o ta-
chicardia ventricolare. La possibilità di salvare le
persone colpite da morte cardiaca improvvisa si
riduce del 10% ogni minuto che passa dall'inizio
dell'evento. Con un intervento di defibrillazione
entro 4-5 minuti dall'arresto cardiocircolatorio vi
sono elevate possibilità di sopravvivenza senza
esiti neurologici.
Possibilità di sopravvivenza in rapporto ai minuti trascorsi dall'inizio dell'arresto cardiaco all'intervento di
defibrillazione:
0-4 minuti
43%
5-9 minuti
10-14 minuti
> 14 minuti
18%
9%
0-5%
Dopo 5 minuti dall'arresto cardiaco il cervello e il cuore stesso subiscono danni irreversibili che compromettono la sopravvivenza del paziente anche se viene rianimato. Negli Stati Uniti è stato dimostrato che
nelle città dove la defibrillazione elettrica precoce viene praticata solo da personale medico qualificato la
percentuale di sopravvivenza dopo un arresto cardiaco è minima (New York:1-2%). Invece, nei centri dove anche personale non medico ( polizia, vigili del
fuoco , volontari del soccorso) è abilitato alla procedura, la percentuale di sopravvivenza è del 47 %.
Risulta, quindi, indispensabile defibrillare entro 58 minuti, sul luogo dell’evento, la persona colpita
da attacco cardiaco: il 52% dei soggetti con infarto del miocardio acuto muore prima dell’intervento medico. E’ consentito l’uso in ambiente extraospedaliero di defibrillatori semiautomatici (DAE) da parte
di personale, anche non sanitario, purché appositamente formato per interventi di defibrillazione preco-
P a g i na 5
Le malattie cardiovascolari nel territorio Pratese
Le malattie cardiovascolari rappresentano nella
provincia di Prato, come osservato anche a livello
regionale e nazionale, la prima causa di ricovero
ospedaliero e la principale causa di morte.
Traumi
3,1%
Genitourinario
1,5%
Altre cause
Infettive
2,7%
1,5%
Tumori
31,9%
Digerente
3,5%
Endocrino
4,4%
Respiratorio
6,0%
Circolatorio
38,5%
Nervoso
4,9%
Psichici
2,0%
AUSL 4 Prato: distribuzione (%) delle cause di morte dei residenti - Anni 2008-2010
non sempre le cause di morte sono manifestatamente
chiare. Rispetto alle singole patologie e considerando
l’ultimo biennio, i disturbi del ritmo cardiaco sono
risultati responsabili della maggior parte dei casi
di arresto cardiaco (>50%) e di infarto miocardio
acuto. Rispetto a questa ultima malattia, per la quale
è presente in Toscana un Registro specifico (Registro
Regionale Toscano dell’Infarto Miocardico Acuto,
ARS Toscana), si è osservata una più alta incidenza
della patologia nei maschi; ogni due donne colpite
ci sono cinque maschi coinvolti, e, viceversa, una
maggiore mortalità nelle femmine. In parte questo
può essere dovuto alla minore frequenza di ospedalizzazione in questo genere: 4 donne ogni 10 ,
contro 3 maschi ogni 10, muore prima di raggiungere
l’ospedale.
Anche nel nostro territorio,
analogamente a quanto osservato a livello nazionale,
l’81,1% degli arresti cardiaci si è verificano al di fuori
dell’ospedale, in prevalenza in casa o sul luogo di
lavoro e per la strada.
Attualmente, la percentuale di sopravvivenza dopo
arresto cardiaco è solo del 2-3%, chi sopravvive all’evento diventa un malato cronico, con notevoli costi
umani ed economici per la società.
Nel Paese la prevalenza di cittadini affetti da invalidità
cardiovascolare è pari al 4,4 per mille (dati Istat) ed ¼
della spesa farmaceutica è destinata a farmaci per il
sistema cardiovascolare.
Tuttavia la fibrillazione ventricolare e la tachicardia
ventricolare sono definite ”ritmi della salvezza”, poiché, se trattate prontamente con la defrillazione elettrica, possono essere interrotte.
Nei Paesi in cui esiste una rete extraospedaliera di
assistenza in grado di praticare le manovre salvavita
si può arrivare al 35% di vite salvate, ma anche solo
con una defibrillazione precoce potrebbero sopravvivere senza conseguenze il 12,5% dei pazienti.
I dati a disposizione evidenziano che quasi 2 ricoveri
su 10 ( 19,7% nei maschi e 13,7% nelle femmine) e
4 decessi ogni 10 sono dovuti a questo gruppo di malattie (35,3% nei maschi e 41,3% nelle femmine).
Le patologie più frequenti sono rappresentate dalle
malattie cerebrovascolari, dalla cardiopatia ischemica
e dall’infarto del miocardio, che rappresentano nel
loro insieme più di un caso su due (54,1%).
L’arresto cardiaco, evento drammatico caratterizzato
da una rapida e caotica attività cardiaca con evoluzione repentina verso una interruzione delle funzioni,
sarebbe responsabile del 50% di questi decessi.
Nell’80-85% dei casi il ritmo cardiaco di presentazione
è la fibrillazione ventricolare o la tachicardia ventricolare, solo nel 15-20% è riscontrabile l’asistolia o la
dissociazione elettromeccanica. In particolare la metà
dei decessi per infarto miocardico acuto, causa
più frequente di mortalità e morbilità nel mondo, sarebbe dovuto ad un arresto cardiaco irreversibile.
In Italia la mortalità per questa affezione rappresenta
l’8% dei decessi nella popolazione di età compresa
tra 35 e 74 anni.
Anche a Prato, secondo i dati del Registro di Mortalità
Regionale, l’8,2% dei decessi è attribuito a questa
causa, tradotto in numeri assoluti ogni anno vi sarebbero in media nel nostro territorio tra 90 e 110 deces- Unità operativa Epidemiologia
si questo valore potrebbe essere sottostimato perché,
P a g i na 6
Quando il cittadino ringrazia
29/07/2014
21 luglio 2014
Sento il dovere morale di scrivere alcune righe per ringraziare a nome mio e di tutta la mia famiglia il reparto
di Oncologia esempio di eccellenza in sanità. In modo
particolare desideriamo porgere tutta la nostra gratitudine per l’eccellente operato del dottor Daniele Pozzessere durante il ricovero di mio padre.
Abbiamo potuto notare e constatare come tutto il personale medico e non, di tale reparto, si dedichi con grande professionalità, bravura e competenza, pazienza ed
umanità all’accoglienza e alla cura dei pazienti. In tale
reparto infatti oltre alle cure con cui hanno tentato di
prolungare dignitosamente la vita di mio padre, hanno
dato esempio di come, nonostante i tagli alla sanità
pubblica, con il loro impegno sopperiscono alle mancanze strutturali. In questo reparto tutto il personale ha
usato con noi familiari, gesti, sguardi e parole intense e
umane con le quali hanno tentato di consolarci ed incoraggiarci nei momenti di grande dolore e sconforto.
Invio la presente per segnalare l'elevata disponibilità, cortesia e deontologia professionale dimostrata
dal personale medico ed infermieristico del Reparto di Allergologia della Vs. Azienda Sanitaria, in
risposta ad una mia richiesta di prestazione medica, peraltro non urgente.
Sono rimasto piacevolmente e favorevolmente colpito da tale gentilezza e cortesia.
Un grazie sentito da utente e da appartenente alla
Pubblica Amministrazione
Cordiali saluti
Lettera firmata
Lettera firmata
28 luglio 2014
1 luglio 2014
Con la presente ci sentiamo in dovere, oltre a ringraziare, di far presente e di constatare PIACEVOLMENTE l'impegno del Sig. Marco … infermiere
del reparto di Rianimazione. Siamo colpiti dalle
sue capacità professionali, umane e dalla sua costante disponibilità verso il nostro familiare .,.
In un momento difficile come quello dell'affrontare
la degenza di un nostro familiare in un reparto così
delicato come la rianimazione, siamo certi che
l'empatia e la professionalità di quasi la totalità degli infermieri in particolare di Marco possa rendere
la nostra sofferenza più lieve e tranquilla.
Già accertata la professionalità si invita se possibile a non rinunciare MAI ad un personale ospedaliero con le capacità e le qualità di Marco.
Ringraziando tutto il reparto, la famiglia saluta cordialmente.
Lettera firmata
Buongiorno
vorrei segnalare la cortesia, professionalità e gentilezza
della Signora Nadia del reparto di Salute Mentale di
Via Torino, la quale mi ha assistito nel prendere alcuni
appuntamenti con Vostri specialisti.
Il mio è un semplice gesto per cercare ulteriormente di
gratificare il lavoro di persone veramente gradevoli nel
modo di fare e così disponibili.
A questo aggiungo la soddisfazione avuta ieri nell'incontro con la gentilissima Dottoressa Damiani
grazie per l'attenzione
Lettera firmata
Pagina 7
Inserto Speciale Ticket
Dal 1° Ottobre nuove modalità per l’autocertificazione, verificare la fascia economica di reddito
COSA CAMBIA
Dal 1° ottobre 2014 se si paga il ticket non sarà più
possibile autocertificare la propria fascia economica
di reddito, né in farmacia né presso gli ambulatori
specialistici. Sulla ricetta, infatti, con il passaggio alla
ricetta elettronica, sarà già presente il codice della
fascia economica certificata, risultante dalla banca
dati dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS, riportato
dal medico prescrittore sia per i farmaci che per altre
prestazioni sanitarie.
CODICE MANCANTE O ERRATO
Se sulla ricetta non è indicato il codice, il cittadino
dovrà pagare il ticket relativo all’importo massimo.
Se sulla ricetta è indicato un codice errato, il cittadino
dovrà pagare un ticket improprio. Il codice errato o
mancante non potrà più essere modificato o inserito
al momento dell’erogazione della prestazione o dell’acquisto dei farmaci.
CHI NON HA ASSEGNATO IL CODICE DI FASCIA ECONOMICA DI REDDITO
Ai cittadini che non hanno alcun codice di fascia assegnato, l’Azienda USL 4 sta inviando una lettera
contenente le istruzioni e il modulo di autocertificazione da compilare. I cittadini che hanno un codice di
fascia da ricontrollare, riceveranno da parte dell’ASL
4, a partire da lunedì 25 agosto, un sms in cui è segnalato l’opportunità di verificare da subito sulle ricette la correttezza della fascia. I cittadini che si avvalgono dell’ISEE non devono autocertificare la fascia di
reddito perché il dato ISEE, per tutto il tempo di validità dell’attestazione, è automaticamente rilevato all’atto della prescrizione medica.
CHI NON DEVE FARE NULLA
- I cittadini già in possesso d’attestato esenzione per
reddito/condizione
lavorativa
codici
E01,E02,E03,E04,E90,E91,E92 oppure di esenzione
per patologia/malattie rare che già prevede l’esenzione per le prestazioni richieste,
- I cittadini che si avvalgono dell’ISEE .
-I cittadini con reddito superiore a euro 100.000, 00
COSA FARE
Verificare la correttezza del codice fascia attribuito
dalla banca dati dell’Agenzia dell’Entrate rispetto al
reddito dell’anno 2013 del proprio nucleo familiare
fiscale.
La verifica può essere effettuata in uno dei 2 seguenti modi:
1.Controllare il codice (ERA, ERB, ERC) già stampato sulle ricette mediche
2. Verificare con modalità on-line, muniti di Carta Sanitaria Elettronica attivata, codice PIN e lettore smart
card , collegandosi alla pagina web della Regione
Toscana:
http://www.regione.toscana.it/servizi-online/servizisicuri/servizi-attivati
(Certificazione della posizione economica per la definizione del ticket sanitario)
Per saperne di più sull’attivazione ed utilizzo della
Carta Sanitaria Elettronica:
http://www.regione.toscana.it/servizi-online
Se il codice verificato è giusto il cittadino non deve fare nulla.
Se il codice è errato o mancante ed il reddito del
proprio nucleo familiare fiscale è inferiore a 100.000 euro, il cittadino deve autocertificare la propria fascia di reddito corretta tramite una delle
seguenti modalità:
- Collegandosi al sito web della Regione Toscana , muniti di Carta Sanitaria Elettronica attivata, codice PIN e lettore smart card alla pagina :
http://www.regione.toscana.it/servizi-online/servizisicuri/servizi-attivati
(Autocertificazione per esenzione o fascia reddito)
- utilizzando i TOTEM “Punto Sì” ubicati presso le
strutture ASL: Centro Socio Sanitario “Giovannini” via Cavour 118 – Prato; Dipartimento Prevenzione,
via Lavarone 3-5 – Prato; Ex Ospedale Misericordia e
Dolce - Palazzina Ovest, entrata da via Cavour, 87 –
Prato; Sede distrettuale Prato Nord, via Giubilei 16 Prato
- utilizzando il modulo cartaceo di autocertificazione disponibile sulla Home Page dell’ ASL 4:
www.usl4.toscana.it .
Pagina 8
Chi utilizza il modulo cartaceo:
Chi autocertifica utilizzando il modulo cartaceo, deve allegare fotocopia/e del documento/i di identità valido/i.
Per i minori occorre sia il documento del genitore che del figlio.
Trasmettere la documentazione utilizzando una delle seguenti modalità:
- fax : 0574 802877
- raccomandata o posta ordinaria all’indirizzo:
Azienda USL 4 ufficio protocollo piazza Ospedale 5 – 59110 Prato
- posta elettronica certificata all’indirizzo: [email protected]
- e- mail all’indirizzo: [email protected]
- a mano presso : ex ospedale Misericordia e Dolce (locali ex centro prelievi) via Cavour 87 Prato – a partire dal 4 settembre 2014 dal lunedì al venerdì ore 10.00-15.00
Per ulteriori informazioni telefonare a: Numero verde Regione Toscana 800 556060 dal lunedì al venerdì
ore 9,00-15,00.
URP Asl 4 - Ufficio Relazioni con il Pubblico 0574-805052 dal lunedì al venerdì ore 8,00-18,00.
PASSO PASSO PER L’AUTOCERTIFICAZIONE ON LINE
AUTOCERTIFICAZIONE FASCIA DI REDDITO
- Inserire la carta sanitaria elettronica nel lettore smart card collegato al PC
- Cliccare o digitare il seguente link
http://www.regione.toscana.it/servizi-online/servizi-sicuri/servizi-attivati
cliccare sull’”autocertificazione per esenzione o fascia di reddito” (vedi freccia rossa)
Pagina 9
Dopo aver inserito il codice PIN apparirà la seguente finestra
Cliccare su Procedi (vedi freccia rossa)
Dopo aver cliccato sul bottone PROCEDI apparirà
dice di esenzione (ERC nella videata di esempio)
la seguente videata dove si può verificare il proprio co-
Pagina 10
Se la fascia di reddito non coincidesse, cliccando sul bottone INSERISCI NUOVA AUTOCERTIFICAZIONE
è possibile scegliere un nuovo codice di esenzione nella pagina sottostante.
CAMPAGNA REGIONALE “OCCHIO ALLA RICETTA”
Pagina 11
COSA SI DEVE FARE PER VERIFICARE LA FASCIA ECONOMICA
Solo per coloro che pagano il ticket, Controllare il codice della fascia di reddito inserito sulla ricetta del medico
Tabella per verifica fascia economica di reddito e codice corrispondente
Fasce economiche
reddito familiare fiscale ER o ISEE
Codice per fasce
di reddito (ER)
Codice per fasce
indicatore ISEE (EI)
€ 0 - € 36.151, 98
ERA
EIA
€ 36.151, 99 - € 70.000,00
ERB
EIB
€ 70.001,00 - € 100.000,00
ERC
EIC
Oltre € 100.000,00
assente
assente
CHI NON DEVE FAR NULLA
I cittadini già in possesso di esenzione per reddito/condizione lavorativa E01,E02,E03,E04,E90,E91,E92 oppure di esenzione per patologia/malattie rare che già prevede l’esenzione per le prestazioni richieste, non
devono fare nulla.
I cittadini che si avvalgono dell’ISEE non devono fare nulla.
Per i cittadini con reddito superiore a euro 100.000, è corretto che non ci sia il codice della fascia stampato
MODALITÀ DI AUTOCERTIFICAZIONE
Se il codice della tua fascia non è corretto o è mancante occorre autocertificare la propria fascia di reddito tramite una delle seguenti modalità:
Direttamente sul sito web dell’Azienda Usl 4 di Prato:
www.usl4.toscana.it ( Home page – Occhio alla Ricetta!)
Direttamente sul sito web della Regione Toscana :
www.regione.toscana.it/servizi-online/servizi-sicuri/servizi-attivati ( autocertificazione)
www.regione.toscana.it/servizi-online ( per ulteriori informazioni sull’attivazione CSE)
è necessario essere muniti di Carta Sanitaria Attivata ( CSE), codice PIN e lettore smart card installato
Utilizzando i TOTEM “Punto Sì” ubicati presso:
C.S.S. Giovannini, via Cavour 118 - Prato
Dipartimento Prevenzione, via Lavarone 3-5 - Prato
Ex Ospedale Misericordia e Dolce, Palazzina Ovest, entrata da via Cavour 87- Prato.
Sede Distrettuale Prato Nord, via Giubilei 16 – Prato
Utilizzando il modulo cartaceo di autocertificazione scaricabile dalla Home Page del sito: www.usl4.toscana.it
Il modulo cartaceo di autocertificazione con allegata fotocopia del documento di identità valido può essere trasmesso per:
fax al n. 0574 802877
Posta ordinaria o raccomandata all’indirizzo: Azienda USL 4 ufficio protocollo Piazza Ospedale 5 – 59110 Prato
posta elettronica certificata all’indirizzo: [email protected]
via mail all’indirizzo: [email protected]
riconsegna allo sportello dell’ex Ospedale Misericordia e Dolce (locali ex centro prelievi) via Cavour 87 59100 Prato
– a partire dal 4 settembre 2014 dal lunedì al venerdì ore 10.00-15.00.