E L' OLIO L' ULIYO PRATICO MANUALE PER LA DELL'ULIVO COLTIVAZIONE E PER lA FABBRICAZIONE DEll'OLIO (con Appendice sui Trappeti Sociali) « COMPILATO DAL Prof. P. MASSELLA Seconda BIVEDUTA E edizione NOTEVOLMENTE AMPLIATA NAPOLI CAV. GIOVANNI JOVENE EDITORE Strada della Quercia 18 1889. 58367 mi MAfN LIBRARY Proprietà letteraria AGRIC. OCFfi Hservata Tipografìa Angelo alV Editore Trani. ] y"r- PARTE PRIMA COLTIVAZIONE DEU.' CAPITOLO ITorme ULIVO I. per la coltivasione dell'nlivo (1). 1. Generalità.— IT. -Varietà. UI. Clima.— FV. Terreno.— Concimi. VI. Consociazione VH. Propagazione e successione.— dell'ulivo: 1.**propagazione per semi; 2.*" moltiplicazione 3.*" moltiplicazione per rimessiticci e per ovoli; per gemme, IX. Dell'innesto: per talee e per margotte.— Vili. Del vivaio. 1.° innesto 3.o innesto 2.^ ad a rona.— scudetto; anello; innesto a coX. Trapiantamento dei giovani piantoni a dimora bile.— staXI. Educazione XH. delle piante d' ulivo. Potatura degli ulivi. Sommario.— V. — — — — I. Generalità. è una L'ulivo — pianta legnosa il clima di {Oleaeuropaeay L.,flg.1), condo grandezza variabile,se- in cui vegeta. Lo troviamo in fatti ora in forma di cespuglio misto a svariate essenze nei boschive,ora albero maestoso Taltezza di ove campi apricie coltivati, raggiunge più che 20 metri. Assoggettatoperò air ordinaria si fa elevare quasi coltivazione, generalmente non mai oltre i 10 metri. Linneo lo classificò nella Diandria monoginia;de Jussieu lo fa appartenere e il terreno (1)Adempio il dovere di dichiarare che, nella compilazione del présente lavoro, mi sono giovato particolarmente e larganiente degli articoli dettati del Prof. R. Arcuri, Direttore della B. Scuola pratica di Agricolturain Portici, e dei pregevolissimi Mingigli. del P. 0. Prof. A. Aloi e del Dott. E. Manuali ÌVìl20484 : --.. . V : ri 4 \: rìatìiar delle Gelsominee,e Yénìiglià de Candolle alle '- '- 'OTede'ee. — menza, L'ulivo è un albero che, quando provieneda sefitrobusto ha radici fornite di un e lungo Ramo 1. dell' ovario. Fig. Sezione — s'insinua d' ulivo con fmtto. Fiore. Frutto. Nocciuolo. verticalmente nel terreno,purché è propagato per talea o sia sassoso; se non radici non hanno fittone 0 corpo per uovolo,le sue costituite di grossi centiale verticale e invece sono zontalment i*amì più o meno suddivisi,che si distendono orized a poca dalla profondità superficie viene Il tronco dritto , rivestito del suolo. su tone, che — — 5 — gnola grossa , liscia e ceneroin gioventù, bruna allo stato adulto polata scree nelle piante in vario senso ed assai scabra vecchie. di corteccia I rami non sono (fig.2), della molto ornati di forma di foglie a due a due opposte una lancinola,coriacee, di Fig. 2. nella pagina superiore, biancaverde-scuro stenti persistre-argentine nella pagina inferiore; sono 3 anni. si 2 I rinnovano sposti dio e ogni fiori, a piccoligrappoli pannocchiuti che nascono color — l'anno delfoglie(fig.3), sui ramoscelli piccini,candidi, odorosi, precedente, sono calice gamosepalo ad orlo dentato e la corolla all'ascella col delle rotata un quadripartita.Stami ovario da sormontato Il frutto è in stilo di numero a stimma due ottuso. ed — mandorle due drupa, 'contenente ; delle ed è di una quali abortisce quasi sempre forma ovale oblunga, di color verde se immatura, che diventa ma bruna e nera quando arriva a perfetta maturità. La è varia, ma non sua grossezza Il pericarpio oltrepassa mai quella di un'avellana. cellule piene di olio. moltissime polposo contiene una , Fig. L'*ulivo nel ed maggio ben le quali si in clima nostro e raccolgono fiorisce località alcune sei mesi 3. più da in tra aprile giugno per maturare novembre in le ed e piega im- frutta, poi, durante r inverno. scrittori si occupati d'indagare Tepoqa cominciò coltivare Tulivo, ma nella quale Tuomo a dovuto convenire che Torigine di quetutti hanno sta si coltivazione nella notte dei preziosa perde tempi più remoti. Oggi Tulivo è coltivato in quasi tutta Italia: delle dodici regioni agrarie in cui va diviso il nostro Molti sono , regno, una sola sconosce la coltura dell'ulivo,ed 7 - è il Piemonte. 49 si coltiva Secondo Delle — 69 - provincie italiane in ben T ulivo. le statistiche ufficiali , la coltivazione dell'ulivo in Italia occupa cavansi media Ecco del sola,od associata ad altre piante, la superficiedi 90Q,311 -ettari, dai quali riin media 3,385,591ettolitri di olio,ossia una di ettolitri 3,76 per ettaro. le cifre relative alle singole regioni agrarie secondo le statistiche : Regno, predette* Hi REGIONI ?Ha Piemonte Lombardia 6,318 .... Veneto 9,321 Liguria 343,264 14,757 195,659 285,006 Emilia Marche Umbria. ed . Toscana Lazio 95,834 Meridionale Id. Adriatica. 857,649 636,540 Mediterranea Sicilia 730,238 Sardegna . . Totali Esaminando . . . . 211,005 . 3,385,591 . cifre contenute si scorge di leggieri, che ridionale Adriatica è quella che estensione le coltivata ad in questo specchietto regione Me-» offre maggiore ridionale quindi la Me- la ulivo; viene Mediterranea, poi la Toscana, la Sici- -8Il Veneto lia,ecc. di tutte. meno Se guardiamo la superficieterritoriale di regione e quella investita ad ulivo,occupa posto la Liguria,le tien dietro la Meridionale poi la Toscana, la Sardegna; ultime tra rapporto Lombardia ciascuna il primo tica, Adriala sono il Veneto. e Senza il ricavare basti deduzioni altre far notare che dalle cifre sposte sue- nali, province meridiodove Tulivo prospera meglio che altrove,sono il primo posto in olivicoltura, lungi dalF occupare si tien conto della superficieterritoriale e se , ben dei terreni adatti ad le olivetati. essere L'esportazione delFolio dall'Italia può in media di 635,000 quintali all'anno. II. Varietà. Tante — volte siamo stati quale è la migliore varietà della pianta^ quale credete voi che sia la che dà prodottopiù abbondante ? - A strana questa domanda noi tale ritenersi interrogati: tah o varietà abbiamo altra di ulivo, sempre seguenti poche parole: migliore è quella che, nella località ove è dà "il massimo coltivata in prodotto frutta e queste di qualità fine. e contengono olio abbondante Ora ia quantità e la qualità delle ulive prodotte da una tra pianta varia per molte circostanze cui le principali sono l' età la varietà della : e chioma nella potapianta, la forma data alla sua tura le condizioni locali 1'andamento e climatologiche risposto di varietà le con la ulivo , , , dell' annata. Tutti Spagna, in Francia,nella gli ulivi coltivati in Italia, Grecia, nella si possono riferire di Linneo. europaea lea detta specie riconoscere Calabria ad per e tale termete unica una Appo generalmente e nel mezzodì somma determinare per in in il specie: noi si è discusso V O- gamente lun- tipo rappresentante si è lo olivastro in di Europa, di accordo doversi (detto ogghiastru Puglia). Questo trovasi 9 — spontaneo terreni ad misto e calcarei delle — altre na, della Tosca- marittime coste nei boschive essenze È da in Calabria, nel Gargano, ecc. Sicilia, che tale forma credere rietà tipica sia il prodotto di vacoltivate^i cui semi, disseminati per varie in terreni incolti, abbiano cause perduto per inselvatichimento i caratteri domestici,rivestendo presso L'olivastro della madre a pianta originaria. quelli poco in caratteri in fatti ha da le varietà tutte terminare aculei molti coltivate: i suoi una con organografici dififerenti rami, terminano gemma, presentano qua in punta e delle là nelFascella e di invece i frutti minuti, di piccolissime; fornoia ovale ed appuntiti ai due capi. di diversità di clima, di terreno La e di metodo infinita serie di varietà, ha generato una coltura luppo talune delle quali differentissime e sviper forma chezza colore delle foglie e del frutto e per rice in olio. Nelle nostre tano provincie se ne conoltre ottanta, distinte in due categorie, cioè foglie,le quali quelle cui le sono frutta altre le cui frutta ed nelF acqua raddolcite varia con Ogni maniera. nomi destinate sono si od Sarebbe dei di ; avvegnaché di una soltanto istituire Ma tanto una una di sufficienti idea portare ri- contrade di essi termini tra al- alcuni che parecchie determinata sinonimia dare quelle di pressoché inutile con una , pandosi occu- provincia o di confronto ragionata e plausibile. — della farragine di nomi appellano le diverse varietà di ulivo nei principalicentri oleiferi delle provincie meridionali, facciamo ne qui un breve riassunto.* onde . per ci offre nomi ciascuno mezzodì per e riesce la riconoscere opera le descrizioni esteso per delle varietà scrittori fanno qui località,non ha Provincia impossibile dal confronto somiglianza delle varietà del in conciate varietà le sue appassite proprio dialetto;talché tratti dal Provincia. direttamente, consumano , olio cavarne a si 10 — di olive Siciliane. Varietà 1 anche Dà — bianco-giallìccia , olio finissimo. . marmorigna di Catania, ovoidale ed ottimo Dà piccolo, molto polputa. è buona a mangiare in salamoia. calabrese,piccola e assai produttiva. Dà U. neba nocciuolo olio ed bislunga , matura. 2. a biancolella Uliva . — o — 3. U. olio eccellente. 4. U. — ogliaia , ha di mediocre obvoidale forma , olio mediocre. Dà grossezza. 5. U. cerasola o prunara precoce , Dà olio abbondante, ma grasso. Si — 6. U. raitana, che Dà olio mediocre. 7. Dà U. olio — 2. usa — giare^ man- per al finire della estate. matura caltabellottese, bislunga,nera maturità. a — — piuttostograsso. Varietà Calabresi. 1. U, polposa. e Provincia — di Reggio-calabro. ottobrarico tondo, di forma Dà buon olio. obvoidale, coce. pre- U. a frutto acuto, molto ottobrarico-perciasacco, olio. produttivo. Dà buon 3. U. ciciariello, frutto tondeggiante tardivo. — — , olio mediocre. Dà 4. U. sciarolèo e 5. U. dolce. U. 6. e si usa 7. usa — U. per 8. U. dà òlio sissimo Sinopolese,frutto tardivo, diffudi buona qualità. di frutto piccolo, ma polputo e tombarello Dà olio mediocre un rotondello, per ed muso di Corvo è buono po' allungato. — a Dà confettare. poco olio addolcito. mangiarlo a forma o carolèo di uovo, si grosso; mangiare. pizzo ^ per o confettare. di Corvo , bislungo ; si usa 11 — 9. tJ. mammolèse e si forma di pera. in salamoia. a Dà — olio buono per mangiarlo tubercoloso di Reggio, grandissimo con Si usa tubercolosa assai polputo. , usa 10- — U. — confettare. 11. U. carolèo perficie su- per Dà polputo. olto mediocre e si usa mangiarlo. 12. U. siciliano o barbagianni,il più grosso della provincia. — Si ovale addolcirlo e galatrese usa per Arvuzza nera, di un grossezza 2. U. Arvuzza acino 1. U. ma mangiare. a dolce,simile frutto bianca, simile cedente, pre- alle due precedenti^ bianco-gialliccio. grossi delle precedenti più tondeggianti. frutto grandissimo. chianòla U. alla varietà dolce. '^dalle quali differisce per il colore 4. U. cervina , frutti un po'più e della frutto piccolo ovale di caffè. nera 3, U. Arvuzza 5. — , Provincia di Catanzaro. • » o — , Si per usa mangiare. 6. U. tonda, frutto — Dà olio a forma fino, si mangia di ciliegia, nero, appassitp. cido. lu- 7. U. cortalese^frutto sferoidale. Dà olio buono anche e si usa mangiarlo appassito.. 8. U. carvellise dell' uva frutto quanto Y acino , zibiba. — 9. U. differisce dalla carvellise squillaciuota, ha il frutto più polposo e oleoso. 10. U. cassanese, frutto grossissimo quanto ché peruna susina damascena. 11. Z7. corniola,differisce dalla precedente per la del frutto più allungato ed appuntito aireforma stremità. per — Entrambe mangiare. queste due ultime si usano 12 — Provincia di Cosenza. oliojfrutto bislungo,grossetto,carnos dolce se appassita e ricca di olio pastoso. della precederli 2. U. cariota,frutto più grosso Dà poco olio e si raccogl le fogliepiù lunghe. non perfettamente matura per mangiarla. 3. U. spezzanota, frutto tondo, carnoso e durett Dà foglie lunghe e strette. olio; tai:diva, poco usa per mangiare. 1. U. da — — della Provincia di Napoli. Varietà 1. U. da 2. U. rotondella,frutto 3. U. bianche. 4. U. olio fii olio buoi dà olio, frutto bislungo, che rustica , Si usa — vaiana , frutto sferico. tondo Dà — punteggiatu con per mangiare. frutto allungato. òlio Dà — diocre. 5. U, di coltiva in Spagna, frutto grossissimo polputo. piccole proporzioni per mangiare. — Varietà di Terra 1. Dà Z7. caiazzana, frutto appuntito airestremità. olio fino. 2. U. casertana, frutto grossetto. Dà — 3. U. dolciolella, frutto dà olio buono. 4. va. di Lavoro. U. Dà — 5. U. spennarola , frutto olio buor appuntito, polpa niinuto molto dolce produt , olio mediocre. rotondella grossa, frutto tondo e dà bu" olio. 6. U. rotondella piccola,frutto tondo,più picco della precedente. 7. U. di Spagna, ;gato. Eccellente — frutto per grossissimo,un confettare. po' allu 13 — 8. U. gaetana, frutto Si — 9. U. usa per — po' più piccolo della mangiare. un ricca , racioppelleo sempre fruttifica tutti gli anni perchè, delle altre porta , una alla fiorifera gemma estremità gato, allun- differènza a di ciascun ramo (1). Varietà 1. U, frutto a cedente. pre- Pugliesi. qualunque ulivo proveniente da Se proviene da semi di varietà frutto a dicesi olivastrone; si suole adoperare per termete , seme. — grosso, soggetto d'innesto. 2. U. molto ogliarola, oleosa la e più diffusa in Puglia. 3. U. Dà cellina buon 4. molto 5. U. frutto , olio si e ovale anche usa polpa grossetta. per mangiare. a — racioppe , porta i frutti a racimoli Dà olio. buon produttiva. U. a ciocca,frutti raccolti in racimoletti. a è -^ — Dà — olio mediocre. 6. U. paesana olio finissimo. 7. U. manna frutto , ha nero frutto , con a maturità , polpa dolce ricco — di poco diffusa. d'Andria, frutto bislungo, grossissimo. È buona per mangiare. 9. U. di Corata, frutto ovale Usasi per grosso. mangiare. 8. U. ' — — 10. U. S. di cuore Agostino frutto a forma buonissima per mangiare. 11. U. Umoncella, frutto allungato come ne. limoun Usasi mangiare. per 12. U.pàsola, frutto rotondo; è usato per mangiare. 13. U. di Spagna frutto grosso polputo , buono , solo per mangiare. — , — (1) Questa varietà Pasquale, nel 6. A. è stata 1873. illustrata la prima volta dal Prof. 14 — Abbruzzesi. Varietà U. 1. olio grasso. gentile,frutto tenente U, 2. quasi sferico, grande frutto cucca, tondeggiante U. tile. frutto mediocre. frutto di forma a allungato , , ciliegia, um qualittì olio di mediocre Dà — nebbia U, polpa pi con allungato , pericarpio sgSJÌ , polputo. diocremente 5. olio e olio mediocre. cerasole U. 4. — , Dà — Dà precedente. posciola frutto sottile del 3. — olii di povero ' anziché buono ghiandaia, frutto grosso a formi Si usa per mangiare. Dà selvaggia frutto piccolo nero. poco, indorsa 6. U. di cuore. 7. no. o — U. — , buonissimo ma olio. Varietà Sarde. 1. U. ciriegia, frutto tondeggiante. U. cornute, frutto terminato — Dà buonof. olio. 2. in punta. — Dà olio piuttosto buono. abbastanza 4. usa di mediocre frutto Z7.'sivigliane , 3. polputo. voluminoso Z7. grossa , frutto per confettare. E delle fin e grossezza qui varietà basta enumerazione della di ulivo e che si coltivano polputo. — Si rapidissima nelle nostre Del resto , oltre le sopraprovince meridionali. di un'altra contare meno nominate, si possono poco di varietà,espressi tutti in cinquantina di nomi — dialetto. I nomi sopradescrittisono altrettante accade di varietà riscontrare ben lungi dal rappresentare poiché non d'ulivo, nomi eguali in^diverse solo re- 15 — gioni, ma è segnata segnata con è con un nome nome, diverso ; e ciò regione e regione avviene pure di stessa una !provincia regione. Perchè nel ! progredire ' nostro la paese con scienza, è non hanno una un'altra in tra I in varietà, mentre stessa una — regione che fra avviene provincia olivicoltura necessario gione re- e possa si comprenda rietà che,per trarre vantaggiosamente partito,dalle vadi ulivo che si posseggono, bisogna studiarle la sinonimia, le loro quacon metodo, conoscerne lità i loro difetti, e con poter raccomandare per in una data tutta certezza regione quelle che vi i migliori risultati e rifiutare invece dare possono quelle che alcun valore. Noi quindi consigliamo agliagricoltoridi seguire il precetto di Catone il quale suggerisce di scegliere le migliori varietà coltivate nel paese. data località quelle Si preferiscano perciò in una , che varietà lunga una ordinaria meglio vi si addicono,e che cioè esperienza, che, climi di temperati, meglio , quantità di frutti presto possibile, e che i , prcrvò trattandosi iemale temperatura tali che quali diano la larmente singoalla resistano portino maturino maggior il più maggior quantità di olio. infine Crediamo della mancanza utile per di un esatto in vista gli agricoltori, studio sulle varietà di dividere dell'ulivo, rie questa pianta in tre categofa il Cuppari o classi,come (1). alla di classe le varietà Appartengono prima ulivi di piccola corporatura^ con fogliepiccole e di polpa e assai minuti, ma rare, frutti con poca ai freddi locali facile allegazione , e che resistono ed allignano in terreni le anche magri : tali sono varietà dette mignola, olivella, trillo,ecc., ecc. Tra queste varietà (1) Lez. di havvene Agricoltura^t. II, lez. alcune XLVI. che non van- 16 — incontro no assalito bontà di facilmente tanto molto cono malattie a — il frutto sorta, né dal olio,e quello baco, ma prod non forniscono che viei non ha richiesta. Le varietà appartenenti alla secon" classe si presentano con fogliame largo , cupo folto,producono frutti grossi e polposi,che servo] all'uso della tavola, dopo di essere stati s pure soggettati ad una preparazione che li ajidolcisc terreno un Questi ulivi desiderano pingue ed u clima uniforme; soffrono facilmente il freddo e vai soggetti no di- ulivi Offesi dal freddo od allegano bene rivano maturità delle a olive malattie. molte a intemperie i frutti allegati cadono; e quelli che e dalle danno poco morchioso adoperate, gli ulivi olio e in no a pròporzioi buono: poco ta di Spagna^ frantoiani, ecc., ecc. 1 si comprendono Finalmente classe nella terza di mezzo, varietà che partecipano in grado minim delle qualità accennate per le altre due classi tan" sono che buone cattive: tali sono le varietà denominai corniola,ogliarolo, ecc., ecc. Le varietà che debbono preferirsiin una florid coltivazione sono quelle della terza classe, salvo casi in cui vi sieno valide ragioni che faccian appartenenti alle altre du anteporre le varietà razze, classi. III. Clima. di — É un sono paese delle ze, alcune noto che le determinate condizioni da molte di clim circostai quali di ordine generale, altre pi ramente la latitudine,ossi locali;le prime sono: la distanza del luogo dall'equatore, e l'altitudini cioè la elevazione sul livello del mare. Le altr le principali:la espos parecchie ed eccone zione rispetto ai quattro punti cardinali; la confo mazione della superficiedel suolo, cioè se piano inclinato,avvallato, garentito od esposto ai ven sono 18 — r altro caldo — il quale alla ponente del lato esposto a tramontana. a è È ben faci dipende principalmente dal p che ciò che il lato meridionale sole per tutta la durata intendere riceve del suo i lati orientale mentre mèzza volta sua , di e i raggi calorifici d" suirorizzont%t corso ponente V astro maggiore lo vede punto o per giornata trionale non L'ulivo, che mezzodì. clima ama dovrà e vedono il lato pop setteà-' pochi istanti nd piuttostocaldo,piantato mai n essere per conseguenza settentrione,ove, oltre che non può ricevere calo*, rico solare abbastanzfa, è spessissimo bersagliato dai geli e dai venti freddi boreali. La esposizione migliore è quella di mezzogiorno e solo nella sotto* j è tollerabile V esposizione ad regione meridionale non " oriente soggetta Vi che a località gelate tardive località sono per la purché , nelle dell' olivèto in primavera. nostre provincie montuose, la troppa altezza i limiti della zona livello del dell' ulivo , ma sul mezzodì esposizione a vada non mare cedono ec- la favorevole propizia con-; del suolo permettono di piantarvioliveti la conformazione esito felice. E davvero che con è da pigliare a gabbo. Le località, del terreno non nuate tante , che sono ne vanno e ce soggette a contie una a venti formazione nebbie , in primavera quantunque basse o , non sono frequenti fatte per la protette dalla nordici pianta.Invece quelle che sono da monti borea vicini,o dove il suolo presenta una da mediocre concavità,battuta dal sole e rinfrescata la vegetazione tiepidiventicelli in està, favoriscono Minerva. della pianta sacra a nostra Molti r ulivo autori non può antichi hanno sussistere ad scritto che distanza dal mare lasciato una nel fatto ciò non è vero: maggiore di 30 leghe; ma perchè Bosc ne ha veduto,.nelregno di Leon nella distanza Spagna, ad una dojDpia della citata, ed Olivier, dell'Istituto di Francia, ne ha osservato f 19 — Bell'AsiaMinore ed in distanza Greneralmente v'ha dubbio che tripla. la naturale stazione dell'ulivo sono le spiagge del del Mar Nero e del Mar Caspicboche Mediterraneo, eccezionali le circostanze che consigliano sono sta quec oltivazione a grandissimedistanze esigentissima dal mare. D' altronde nelle nostre Province v' è non da far discussione su questo argomento. Dobbiamo alle piantagioni che spesso si fanno badare piuttosto inconsideratamente nel fondo delle vallate percorse dai fiumi,ove, come ho potuto osservare io medesimo in certi luoghi della Calabria, si formano della fioritura dell'ulivo, spesso nel maggio, epoca c he fanno andare a male l'allegamentodelle nebbie, frutta. Anche i boschi talflata giovano alla nostra pianta mitigando glieccessi del clima ed in alcune circostanze rendono segnalatiservigi,facendo da riparoe moderando l'impeto delle correnti d' aria. Finalmente la natura e più il calore del suolo possono contribuire a migliorarele condizioni termiche di una località. Se questa in fatti fosse circondata da colline o fianchi di monti costituiti di rocce e terreno di color bianco,godrebbe i benefici effetti del calorico solare rifiesso da quellecostiere bianche benché sembri di poco momento, e questo fatto, in conto più tenuto pure in certi casi è da essere che non si creda. Riassumendo ora % quello che abbiamo detto,possiamo stabilire per le nostre Province Meridionali: che r ulivo teme il freddo come il suo nemico più sicché suole d' inverno ove potente, questo spesso arrivare ai 10 gradi sotto lo zero é insensatezza piantare oliveti. Ciò da noi accade ad un' altezza maggiore dei 700 ad 800 metri sul livello del mare. Nonpertantoanche in questi limiti bisogna por mente che nelle regionipiù alte il nostro albero devesi piantare ad una esposizionemeridionale, di umidità,l'ulivo che peccano poichénelle bassure, Mesopotamia parlando,non ad una , 20 — — dà lussureggia di vegetazione, ma prodotto»; del mare, nella In vicinanza Sardegna e ad oriente; nella Calabria,può preferirsi l'esposizione In generale questa pianta predilige i colli e le co-" ben soleggiate e ventilate. ste mezzane scarso " in Sicilia, IV. Terreno. Quanto — cosi esigente come di terra, purché pertanto , siccome legno che più adatti per al Y ulivo terreno Qualunque il clima. specie paludosa, gli nelle terre pingui esso e siccome frutto, questiterreni sono alla Nour conviene. non dà più molto frumento, del del coltivazione è non turco gran- tarlo prati,cosi è che si preferisce di piannei luoghi selciosi,sabbiosi sui poggi più e d' altronde si ottiene aridi,purché ben esposti,ove nelle piiiolio più delicato che nelle valli umide e dei e nure. sassoso, fratturato e ricopertodi tanta che basti al primo vegetare dell' ulivo , può alla sua è da noadatto tare coltura, senonchè Ogni terra essere suolo che talfiata molto sono pi non il terreno dell'"ulivo ma ed se si faticose a fare e una di costo gran che spesa dall' utile che primo pianto im- onde , potrà non potrà cavare. sottosuolo ha un permeabile, le radici in giù a grande profondità; distendono superata essere Se è tornaconto al necessarie le opere il suolo sopra le radici posa se ne roccioso sottosuolo un si ciali superfimantengono e siccome vanno spesso soggette a ferite nelle lavorazioni del terreno, così gettano fuori terra gran di rimessiticci, che nuocciono alla vegetanumero zione impermeabile, del Per la tronco. natura il calcareo del mineralogica al selcioso Noi vediamo, egli è vero, terreni vulcanici presso quivi le piante sono produzione a quelle e suolo si eviti vegetar Napoli e è da ferirsi pre- l'argilloso. bene l'ulivo nei in Sicilia,ma sviluppo e assai inferiori per delle coste del Jonio , e del- 21 — — * r Adriatico. e Quindi terreno declive,calcareo,sassoso sottosuolo permeabile è la migliore stazione con dell' ulivo. V. Concimi. concimi di Non — air ulivo pronta scomposizione, quali di pecore e di capre, Cotali concimi colombina. di usarli prima concedere conviene è i sono gli escrementi cimi con- umani utili all'ulivo sono , di necessario mitigare la e ma la prontezza a effetto,il quale andrebbe profitto della vita vegetativa soltanto,e quindi troppa vigoria alle piante, queste non dando darebbero un che di frutto. Si devono cimi perciò i detti congran mescolare concimi con vegetali, quali sono le erbe raccogliticce, le fogliedi bosso,di ginestra,ecc., ed in mancanza di queste con terra sola; tutte le del dette loro il pronto ne mitigano in tal maniera deir Per olivo quest'albero però da avere desiderato le una tale mescolanza fare grande L' epoca propizia poco tutte in preparato per volta abbondanza. usato in ridurle la fruttificazione ed mente diretta- ancora i materiali utili che in rivoltarle una massa ogni bene tutte volte, spesse omogenea. deve essere questo modo, in tengono. con- V effetto incorporare e zionati, men- dendoli solo,ren- non per sostanze, col mescolarle in modo da Il concime, effetto giovano ma si devono , di sopra più profittevoliper , a concimi ai materie, mescolate anno e mai non , scritto deper ispargere il concime è in sul finire dell' inverno, perchè cosi,mediante il veicolo bene nel acquoso, terreno i materiali pria che utili s'incorporano le radici possano impossessarsene prematuramente. Utili per l'ulivo sono animali, le crisalidi dei dei ecc. cuoi E freschi siccome che ancora bachi molti da altri concimi seta, si preparano questi concimi sono le ture raschia- con pure la cia, con- molto 22 — attivi mestieri è cosi , vegetali si devono che indicata — mescolarli di sopra alle ancora vale accennate, assoggettare alla istessa preparazione concime pel pecorino,caprino,ecc., utile. I peli i effetto possa divenire , di cuoio conciato , le raschiature delle corna di cui concimi, sono dire' a il loro penne, molto. stanze so- effetto Il loro Y ulivo è dotato non si ' perché ritagli le e avvantaggia dell' istessa prontezza or ora posseduta dai concimi descritti, perciò hanno non bisogno di essere assoggettatiad alcuna tali e quali si preparazione, basta amministrarli trovano , che nel cosi si corrompono corrompersi lento è terreno con zione condiQuesto vantaggiosissima,perchè V ulivo si appropria i materiali misura che ne utili e gradatamente a sente tificazione il bisogno, e li utilizza quasi tutti per la frut- molta lentezza. i concimi F ulivo vegetali, pure per i sovesci del lupino e delle fave, il concime Utili sono quindi fatto erbe con delle le spazzature raccogliticcie, strade di delle e , , ecc., ecc. di altri concimi campagna, , quanto più vie le Essi e F espurgo devono a ferenza pre- più tanto d' ulivo fossi dei usarsi si devono piante tazioni delle abi- ferire prea accennano deperimento. dovrebbesi utile,che la ed il morchione sansa apportano alF ulivo,allorché cersi convinapplicati a questo vengono ; giacché per Non di ciò sono nel terreno F uso basterebbe per ragione , nelF unico che le caso amministrati che .che la concime apportano, per pianta.Questo senza riflettere applicati come morchione delF effetto dette stanze so- composte di materiali presi dalF ulivo dove vegeta. Alcuni però ne condannano adducendo ed dubitare rovinano conseguenza, danno lamentato la sansa ed sansa danni ed il le dici ra- tera alla in- può verificarsi il morchione sero venis- freschi, tali quali si trovano assoggettarliprima ad una preparazione, ma e 23 — si fanno se poi marcire in acqua apposite fosse,e stallaj i il loro composti, i calcinacci,ecc., lungi dair arrecare guasti air ulivo di ordinarii i concimi imbevere fanno ne se con — , effetto, riesce gli di grande utilità. bisogna lasciare indietro e trascurare concimi trano minerali, la maggior parte dei quali ennella composizione dell'ulivo. Si useranno quindi la calce, le ceneri delle piante, Infine i non però che avvertire dannoso anzi , trovandosi alla coltura essa dei di silice, aggiunzione adatti nei terreni basta avere necessario ciò che adatto concime un saperle ancora nell' epoca e preparato, amministrare richiesta. l'epoca concerne profittevole al- riesca concimazione la dello spargimento attivi,conviene molto per quelli non scegliere la fine di autunno, affinchè concimi, messi nel reno ter- tempo di corrompersi ed incorporarsi abbiano le cosi e particelle terrose possano trovarsi pronti per essere momento propizio e propriamente con tile inu- molta contenente qualunque quasi sempre spargerlo proprio Per concime è da dell' ulivo. Perchè l'ulivo non e un , è fosfati; calcareo terreno un è inutile calce,come è in i ed i calcinacci acquatiche, terrestri ed i materiali utili , assimilati nel della nelF epoca dalla fine della primavera ciò che succede fruttificazione, I concimi al principio dell' inverno. un po' in attivi amministrati devono essere più principio di primavera. effetto I concimi allorché , preparazione più sopra in Lo deve molto scomposti vengono di prontissimo e assoggettatialla indicata,si nistrare ammi- possono autunno. spargimento formare una del delle concime intorno di principalicure all'ulivo un buon Ho agricoltore. a persone delle fosse in uliveti appartenenti visto sovente faccende versate nelle rustiche scavar in prossimità del piede per riporvi il — 24 — concime. Con questa operazionesi apportano guastì la fossa fin presso li3 scrii alle piante; facendo tronco, si è costretti a guastare e tagliareuna graìi radici di radiche delle n on ma capillari solo, parte più grosse ancora. radici grosse che s'incontrano si tagliano-, nello scavo della fossa e che non restando ai raggi per alcuni giorniesposte all'aria ed ed in molti casi muoiono, con solari,si disseccano della deperimento pianta. grave La cagione , che induce molti agricoltori a vare scala fossa molto presso al pedale delF ulivo,è sendo poggiata sulla falsa credenza, che il concime, esed molto vicino al tronco, rechi più profitto dalla vicinanza entri più presto nelle piante, come se pendesse piuttostoche dal grado di composizione dir assimilabilità dei materiali utili.Questa abbandonarsi , perchè pratica deve assolutamente ulivo. danni air reca gravissimi Nelle piantesituate in pendio,basta scavare una fossa nella parte più alta del terreno ad un metro od un di distanza dal pedale , semetro condo e mezzo la grandezza dell'albero, dentro vi si ripone il concime anzi tempo preparato, e le radici delle Per le piante esse piante sapranno appropriarselo. invece situate in perfettapianura, la fossa dovrà scavarsi circolarmente intorno al pedale e ad una da questo di un metro e ad distanza metro un le mezzo come sopra si è detto. In questo modo , radici,organi principalidella nutrizione vegetale, non danneggiate,ed i materiali concimanti vengono del veicolo acquoso, e del distendersi delle a mezzo tutti assimilati (1). radici,saranno Oltre di che (^1)Le dal da fibrille radicali , che son quelle che ad una trovansi il nutrimento sempre , pedale un molte metro L^-Ain^fa della ad rK'^i- pianta, e perciò il concime, un . tiil. metro e mezzo lontano sorbono propriamente as- distanza si mette certa allorché dal tronco a seconda 26 — tivazìone annuale la chioma si rovina , radici,oltre di che — buona una che la coltivazione dell' ulivo vive si matura e parte sott spese dfi cresce a alla portata delle radici materiali,che, essendo di essa; andare a profitto questa pianta, dovrebbero di coltivare V ulivo è di lasciarlfl Il miglior modo solo, e se le piante son situate a filari in modo chfl fila e V altra vi sia molto allorii spazio tra una lasciare tutto quel terreno incolto,si pui( per non utilizzare applicandovi altre coltivazioni, fattt ma in maniera sotto la che tutto lo spazio compreso chioma col essere delle^pianted' ulivo resti senza si coltiva, devesi sovesciare la se tivato; oppure coltivazione a profittodelF ulivo stesso. coltivare il terPiù ragionevole sarebbe, volendo reno fra gli ulivi disposti a filari moltot* compreso distanti fra loro, stabilire una rotazione, la quale in parte andasse a profittodell' uliveto. La rotazione,che potrebbesi molto mente vantaggiosaadottare negli uliveti in cui le piante sono disposte a filari distanti,è la seguente : , 1.^ Rotazione. i.o Anno. nudo Maggese — con coltura da di rinnovo sarchiata,come ecc. cicerchie, 3.0 Anno. ' Scandella — — Veccia o od grano. avena trifoglioincarnato ed leguminosa fave marzuok, serotina 2.0 Anno. maggese mezzo o per ed foraggio avena, o o , lupini avena. Negli uliveti dove fra loro, la rotazione potrebbesi benissimo i filari non sono dovrebbe adottare essere la molto distanti biennale, seguente : e 27 - 2/ i.o Anno. 2.0 — Anno. — avena ~ Rotazione. Maggese nudo. Lupino da sovesciare servire e lupino,per o mistura da di pascolo alle pecore. Finalmente per ciò che riguarda la successione dell^ ulivo, dopo che questa pianta è morta nel terreno dove essa vegetava, si può adattare qualunque altra un pianta compreso il terreno si anno Vn. vanghi e stesso si lasci purché per in riposo (1). , U ulivo può proPropagazione delV ulivo. pagarsi: l.o per semi; 2.o per talea;3.o per radice; 6.o per margotte; ovoli;5.o per rimessiticci; — 4.0 per 7.0 per l.o 1'ulivo , innesto. tiplicazion di molQuesto mezzo Vi deir ulivo è pochissimo in uso. di quelli che credono sono fatto non potersi T ulivo afsi sono pi:opagare per semi, solo perchè non mai vi sia notizie che provati a farlo, né hanno chi lo faccia. Altri ammettono di sela possibilità minare far le ulive dicono che e ma germogliar conviene non adottare gnerebbe questa pratica perché bisoaspettar parecchie diecine di anni per Mi percoglier le frutta dalle piange cosi venute. metto di affermare torto gli uni e gli che hanno Propagazioneper semi. — — , altri. Si sa che molti tra le folte luoghi siepi e delle nostre boschi che popolano nee, mediterracoste nei di campi nelle vicinanaze segnatamente olivetati, si trovano numerose piante di ulivo di diversa età e sviluppo, e la massima parte provee li)Aloi, Op. cit.,pag. 83-34. 28 — nienti da ed merli vi che semi, altri uccelli. hanno — di ulive e gozzo tra i cespugli della il loro iarsi — i tordi, riempion portato Questi quindi animali ad vanno macchia vicina appelli d ove , i no( geriscono la polpa e rigettano per la bocca ciuoli indigeriti, molti dei quali caduti in terra gd mogliano e danno luogo a pianticelleselvatiche.sott" di uliva matura Certo è che ogni nocciuolo immediatamente rato dopo la raccolta dà, o dev anno un dare, nel primo o al più nel secondo Ho detto deve dare j perciocché sci pianticella. la germinazion» che ne contrariano le cause molte Se il nocciuolo a va troppa profondità, imputrid di sce a^ia e di calore, o per sove per mancanza chia umidità ; se resta superficiale, il gelo del veri e il caldo e non da di està cocente alterano ne V embrici ne sono germina più. E poi quanti non insetti,quanti portati via dall'acqua! — di ulivo che sono per i semi condizioni favorevoli per potere solo ro Non necessarie cei germinare J ma han: od arboree piante erbacee identiche esigenze. Esiodo scrisse: che giammai alcun uomo avreb mangiato i frutti di quellepiante di ulivo che vi esagerata del gre piantare, e questa sentenza scrittore non solo ebbe fede presso gli antichi,b si è trasmessa di generazione in generazione ed semi le di tutte arrivata denza inflno potrebbe noi. a Forse — natura; maniera corre mo. mente in ma lentissima un — tempo Oggidì e airunico questo le piante la ha di sia venuta portar frutta di più lungo ne loro , per grazia di Dio ve sussidio qualunque caso davvero spesso per abbandonati , ci di ] qualche fondamento i quali ritengono saggia pi adoperata, di lasciare cioè di propagar sempre falsa avere, gione presso coloro tica quella da loro piante di ulivo abbandonate dre questa , una oliveti vita d' assola pochi, inquantocl i I 29 tutti ricevono diche perioal terreno lavorazioni ed alle piante. Non intendo con ciò sostenere che ci voglia il medesimo tempo, affinchè l'ulivo cominci a portar frutta, tanto se proviene da seme, quanto da rimessiticci, talee, margotte e radici;insisto invece che le cose siano messe nei veri loro termini e si bandiscano le esagerazioni dannose al progresso agrario. Una pianta di^ ulivo proveniente da rimessiticci o da barbate , quando sia ben allevata , dopo 6 o 7 anni che è messa al posto,comincia a portar frutta; mentre le piante provenienti da seme cominciano dodici anni , cioè da 4 a fruttificare dopo dieci o a 6 anni più tardi. Comprendo che anche questo convien riflettere tempo deve tenersi in conto; ma che vi sono dei vantaggi, i quali ci comanche pensano del ritardo. E in fatti è cosa oramai vata proda 'migliaiadi osservazioni , che gli alberi resistono cioè provenienti da semi sono più robusti, che ne insidiano la esistenza agli attacchi dei nemici e sono anco più duraturi di quelliriprodotti che in altri termini si può altrimenti;ciò alberi cosi: esprimere gli degenerano sensibilmente, lo in alla loro forza vegetativa, meno per quanto di tempo in tempo quando ricondotti non vengano alla loro essenza naturale della fecondazione. per mezzo Lo sappiamo tutti: che allorché ne piace dei soggetti di ulivo robusti, conviene avere darli annei boschi,,ove da disseminazione a cercare nacquero di ulive. Se si perdono adunque poche raccolte nei primi anni dello impianto di un qaatìpiù , quali meno , quasi — — — — se ne guadagneranno parecchie in seguito olivete, oltre al vantagper la più lunga vita dell'albero, gio di aver piante col fusto più resistente ai danni prodotti dalle vicende il terreno ove si atmosferiche. D'altra banda allogano i giovani piantoni di diventa improduttivo 11 per li,poiché si ulivo non della fanno gli agricoltori può utilizzare,siccome — 30 — dèlie nostre all'ulivo vince, i quali contemporaneamente Provenza e di qualche località ptì^ di tvé^ intervalli la vite , che a capo da quattro anni dà prodotto tale che si fanno per essa e per Ti spese di coltura una e gran parte degF interessi del capitale tt di tanto diario. Quando le piante di ulivo sono scinte che con le loro chiome tutto il c« coprono si svellono e già invecchiate pò, le viti sono lasciare il terreno ad eselusivo beneficio della piani oleifera. che per condizione Molti diranno: specialedel loro azienda rurale,non torna conto di far seme zai e piantonai di ulivi e preferisconoacquistar su quando ne fa loro bisogno. Ed io convengo stabilinlenti specis vorrei che sorgessero ciò; ma dei piantoni di ulivo in tutte per r allevamento ha sede la prezic contrade del mezzodì ove , tano negF compensar^'f millii Minerva. Oggidì si tentano a pianta sacra arrischiate j speculazioni,di cui talune veramente si dovrebbe trascurare una e non speculazione buon esito della quale non è da dubitare,segnai incoB allorché nell'esercitarla si dia prova di onestà. cussa dei piantoni' Non esito a dire: che Tallevamento nella di ulivo potrebbe entrare sfera di attiviti delle scuole pratiche di agricolturache si vannll? impiantando qua e là in diverse Province; anri^ condi»'"; converrebbe mettere questa industria come zione obbligatoriaper V impianto di alcune di esse*" Ecco intanto come bisogna comportarsi nel pré*" pagare Tulivo per semi. Occorre innanzi tutto sce*'j glierele frutta da cui si vogliono trarre le sem^Si prendano della migliore varietà , di quellai ze. cioè che nel paese gode meritata riputazione, in^ di riguardo specialmente alla resistenza che offre, danni del gelo e della siccità e siano perfettamente^l Nel mese mature. di marzo si spoglianodella polpa ^ mente . - ? _J K-rr ; — 31 — ed i nocciuoli si immergono in una forte liscivia facendo bollire buona dose di ottima cenere preparata in acqua , poscia colata a traverso fitto un si 24 Vi lascino durante le pannolino. quali per ore, si scioglienel liquidoTolio contenuto nel nocciuolo vi fosse e in quel po'di polpa che per avventura rimasta attaccata berare per imperfettospolpamento. Lii nocciuoli della oleosità è condizione portante imgerminazione per la sollecita e sicura dei semi. Si prepara quindiun'aiuola in un canto riparato dai venti e garentita dai forti geli, la si vanga alla profondità di 50 centimetri e si concima mente. generosala si tracciano dei Appianatane superficie, solchetti distanti 15 centimetri e profondicentimetii 5 e in fondo a questisi allogano i nocciuoli alla distanzadi 2 centimetri. Si appaiano i solchi e la seminagione è fatta. Nel corso della primavera e della estate si deve avere la diligenzadi annafiSare spesso l'aiuolae di mondarla di tutte le erbe che numerose vi nascono. i piccoliolivi coOrdinariamente minceranno nel ed ottobre a spuntare susseguente allora occorre tettoina coprirel'aiuola mercè una fatta di paglia,oppure negl'intervalli compresi tra i filari delle pianticelle breve stanza disi conficcano a i gambi di fraschettine di alberi sempre come verdi, pino,lentisco, elee,ecc. Ciò serve per dai freddi le di ulivo, tenere garentire pianticelle le quali, l'autunno e l'inverno non molto corrono se continuano a rigidi, vegetare attivamente. Se poi sopravvenissero forti geli, è opportuno stendere nel semenzaio paglia oppure fogliesecche in quantità sufficiente a formare strato alto quanto le uno pianticelle di ulivo che si elevano dal suolo. è ben riuscito ed i semi AUor.chè il semenzaio sono tutti germinati, è necessario che nel marzo dell'anno seguente si proceda al diradamento, facendo in maniera che le pianticelle nello stesso 32 - filare restino - di 8 centimetri alla distanza almeno. . Vogliono perdere quelle che si estirpano come superflue,si possono ripiantare in un'aiuola prossima al semenzaio. Quando tutto è andato favorevolmente, nel mese della terza primavera le piante di ulivo di marzo di si troveranno di aver raggiunto già un metro tone fitun altezza, una corrispondente grossezza, con È questa T epoca di disfare di 30 centimetri. il semenzaio pio, spazio più amper trapiantarlein uno che chiamiamo nestaiolajperchè quivi le pianticelle Se non si innestate. nestaiola la distanza; di 60 centimetra un tri soggetto e Taltro dev'essere in quadro di guisa che in un' ara (100 metri , vanno quadrati) ci sarà Nella Fig. 2.0 Si sa 280 posto per piante. 4. Moltiplicazioneper che dalla base spuntano rimessiticci delle grosse e per ovoli. d' ulivo — piante (fig.4), let dell' pennato tore, agricol- germogli rispettatedal quali, gore acquistano in breve tempo uno sviluppo e vistraordinario;quei germogli si dicono rimesspesso se sono o vermene 34 — Egli è per i quali le questi non più presto alla base ne questo punto converrebbe cominciano rimessiticci, dei massimamente se di vista considerata che al pedale degli ulivi sorta, recidendoli di spuntare. D'altronde a io rimessiticci di far prosperare da monde di questa maniera smettere alla qualunque getto che pena apsiglierei con- non piante giovani, vegete, robuste, le quali tener quanto al- soffre proprie,e che per quanto sia liberata , tanto meglio rimargina siticci risultano dalla estirpazionedei rimes- sotto mai madre radici hanno propagazione ed impedire si sviluppassero germogli di pianta sottraggono alimento ma la cosa, la la esistenza le ferite che ; che però vero — base bono si deb- non parte del legno fruttifero. Si può tollerare cia face , vantaggio di destinare alla tristite produzione dei rimessiticci le piante vecchie, inche mostrano za. e segni evidenti di decadental fiata si consigliacon In male questo andato buona recidendo caso poco terra discosto il il fusto dal suolo e delF ulivo rincalzando si una può sperare numerosa produzione di germogli, che allevati con i soverchi gliori, e tenendo riguardatii micura, levando formare buone pianticellecon possono chissimo poniun 0 dispendio. T ulivo la Quantunque pratica di propagare per rimessiticci fosse antichissima,ricordando i tempi dei Romani, secondo attesta Virgilio,nel 2.o libro ne della Georgica, e quantunque Bernard nel 1788 la considerasse la migliore per formare in come breve tempo oliveti nuovi, pure Y esperienza e la dannosa come nale. ed irrazioragione la condannano sostiene essere Il Cappi di depeessa causa rimento di sterilità degli oliveti. Si capisce facilmente, e le piante che provengono da rimescome siticci con mancano radici poca di moncone fittone , ed hanno tutte le loro che distendendosi a orizzontali,di maniera nel terreno sono profondità soggette al freddo 35 — del ed verno che al caldo ferita che si in sé avranno gere aggiun- quelle infermità madre pianta vecchia che è ciò è da porta alla base pianta seguito si propaga in di ciò la aveva- dalla che dell'està. A ulivi siffattiportano vizii che quei più la e — per per lo il distaccamento e è l'originedella carie nel tronco. Conseguenza ulivi malsani, di corta vita produttivi. poco In molte località delle nostre e nella segnatamente protuberanze del fusto degli alberi da aggruppamento formati sono questi ovoli in alla base altezza poca e estrema l'ulivo per che si manifestano propagare in province meridionali, media e gliono Calabria, soovoli. Consistono questi si distaccano danno terra, vi si gemme origine trovano, radici. numerose due o tre dalla mentre , o a in età di gemme. Se dall'albero e si collocano tanti germogli quante a 1' ovolo Quando gemme avanzati base spuntano è s'interra piccolo e tale quale tiene con- è , e deboli rimanendone sviluppatii germogli, si tolgono i pili un solo,il migliore.Allorché l'ovolo é ben si può dividere in due grande ed ha molte gemme, 0 tre parti,ciascuna conservando un paio di gemme e queste parti si allogano in vivaio. Gli ulivicoltori calabri sono in questa pratica.Eglino diligentissimi distaccare l'ovolo dalla per sono pianta madre provvisti di bene affilati istrumenti precisione affinché il taglio abbia e ovolo la corteccia sia tanto ed la dell' albero operano minima con piezza am- l' quanto del- danneggiata. merita incoraggiamento nemmeno resto non di propagazione, imperocché oltre questa maniera agl'inconvenienti sopra notati nei rimessiticci,di non menomamente Del cui gli ovoli in di essere, di fin dei conti le non sono che una niera ma- tamente piante madri soffrono maledetche loro si fanno nella estrazione per le ferite, in cui un albero degli ovoli;sicché nel caso ulivo presentasse molti ovoli , che si vogliono 36 — rinunziare conviene utilizzare, quanto che deir albero in dirittura o narlo alla almeno conservare — meglio estirparlo4 vai reciderlo alla esiste la r d' Italia mezzodì ulivo,ma non è pur nondimeno oggidì Fuso degli nostre provincie generalmente preferisce alle si uiar- e di tempi pratica di moltiplicaregliulivi, per talea, ossia per ramo. anche Nella Spagna è comune estacas, tiioè rami piantoni.Nelle che destì* per per talee e per di Teofrasto gemme^ dai remoti Fin CoLUMELLA del base sé. Moltiplicazione per gotte. conservazione alla piuttostochèJ produzione dei rimessiticci, nirebbe una pianta languente, che in breve fi- da 3.0 — la niera ma- altre per propagare conosciuta e seguita vale la pena di dirne^ è e però parecchiagricoltori qualche parola. si i pratici meno che istruiti sanno Anche se di ulivo di ramo che sia prende un monconcino , da verde ed abbia centimetri si gemma, sotto terra,avendo in tanto tanto svolgerà nei forti calori un bel in basso mentre di l'ulivo così una a per si radicette. gemme Innanzi tutto intatta e ben formata lo si cura alloga di da estivi, getto, che verrà a 5 o bagnarlo quellagemma 6 di fuori terra, numerosa latura capelsvolgerà una Si potrebbe però propagare isolate e da un ramo tagliata pezzetti di una gemma moltissime piante. Ma è necessario e bero si caverebognuno tento per riuscire nello in- in opera alcune zioni. precausia che la gemma è necessario mettere dentale guasta da cagione accisecondo luogo che trovandosi e non qualsiasi;in lar essa all'angoloascellare delle fogliesi mozzino sciando attaccato al piccolo ramo un pezzetto di picciuolo,che garentiscain certo mòdo la gemma; ifl la gemma terzo luogo che il legno e in consegueoza il si dissecchino. E a tale scopo appena non tagliato 37 — — in pezzi, converrà coprire i capi di questi icon un ad esempio un qualche mastice, come po' di pece un liquefatta,ma tiepida, oppure appena Ipo' di sterco vaccino impastato con argillaod anche in aiuola con si collocano cenere. Queste jgemme ben preparata con stribuendo dilavoro profondo e letame ramo , di 15 centimetri in fila alla distanza alla profondità si fa nel marzo. di centimetri 5. A 6 settimane di 5 o capo si vedranno Igermoglieranno e jlepianticelle.Nel Imondare e il vivaietto di tanto in tanto fresco ! Questa operazione dalle erbe vi ri- nasceranno per acqua nere mante- il terreno. primavera ^piantee dopo altri successiva due diraderanno si anni ordinariamente ma innestarle, perchè le fatte si saranno grandi da poter ricevere di vivai fa mestieri che irrigarlocon Nella ; le gemme fuori terra spuntare dell'estate corso e bastanza ab- V innesto occorre non nel fare siffatta specie si sogliono adoperare gemme piante di varietà pregiate.- tolte da Appo noi però è in non questa uso niera ma- di l'ulivo. Nel Barese, propagare ed in molti paesi della Cain luogo di gemme isolate perano ado- inAbbruzzo jlabria, , di rami pezzi Varia ,{fig-5). 0 talee la nei 0 lunghezza paesi. diversi fanno di 40 gammetti; molte con centimetri in altre e di gemme questi rami In Puglia le chiamano contrade le fanno le più lunghe. mene Occorre notare che nel fare i gammetti si devono dono scegliere, tra i rami che canella potatura, quellipiù giovani che hanno verdastra e jquella di una la corteccia liscia e della grossezza che braccio d'uomo. cannuccia di Generalmente pipa non Fig. 6. ancor può a variare quella si pensa da d' a un co- 38 — prire dente scita capi di siffatte talee,ma ii vantaggio che ne verrebbe ì due del piantamento, I nostri sito tutto ulivicoltori i vogliono che sia sembrami e^i alla buona r^ questa pp|fc osservasse costa gran cosit nella sceltK diligentissimi sono collocare ove si se in fin dei conti che cauzione del — non gammetti battuto in vivaio. Innanrf continuamente dsi da piante erbacee, e preferiscono col* delle locarlo nelle vigne tenute basse. Quivi cavano buche profonde 60 centimetri e vi allogano in piedi, che la loro estremità i gammetti in maniera supe di qualche centimetro riore sorpassi appena la su* buona la buca con perfide del suolo. Chiudono vi fanno un cappello a colmatura colla me terra e terra in guisa da coprireinteramente desima le talee* tre bastoncelli, Due o piantati ai lati del monti da formare cello e legatisuperiormente in modo un» di segnale agliopera! specie di piramidetta,servono i quali li rispettano nei lavori ordinarli nel campo, scrupolosamente. Piantati i gammetti nello inverno, da quei monticeli e si germogliano in primavera vedono spuntare numerosi getti. Si levano un con garbo i più deboli,lasciandone loro solo,il migliore in ciascuna talea. Si rimuove attorno delle erbe più volte la terra, si mondano s'innaffiano nei più forti calori deir estate. e Uguali diligenze si usano negli anni successivi e in poco tempo si hanno piante da portare a dimora sole,lontano , stabile. piantano dal bel principio addirittura le cioè debbono talee nei posti ove rimanere; formano gli uliveti con gammetti. Questa è riprovevole pratica cile senza dubbio, quando si considera che, se è faTaluni apprestare breve spazio o almeno altrettante che cure del minute vivaio, alle talee riesce volte raccolte estremamente nel ficile, dif- più dispendioso,usarne rifica sopra ampissima superficie;quindi si venegli uliveti piantati in tal guisa , un cento 39 — quarto di talee buon piantarle più a gati si è obbli- attecchisce e Vi di volte. è ancor più. Se le i 3 o 4 vivaio, si può durante anni della loro venuta del terreno godere altrimenti si vuole stabilire V uliveto,sia facendovi ove colture annuali, sia usufruendovi il pascolo ; ma una volta che si sono piantate le talee,questi vantaggi si hanno il pascolo è da non più e segnatamente piante si allevano- non — in . proscrivere. Checché sia del ne resto dei cennati degli altri e dettagli intorno alla propagazione dell' ulivo di non insistervi talee,io mi credo nel dovere usato sia abbastanza poiché sebbene r Italia meridionale sia* e mezzo un per volta in per vantaggio, davnel- ottenere cessa non pochi anni piante fatte,pur tutta i suoi grandi difetti. Valga questa pratica di avere per tutti quello che gli ulivi provenienti da talee hanno breve durata, mancano di fittone e la ferita che portano alla originedi fin dalla base che gangrena, nella pianta, consumandone una a é infanzia loro si diffonde a poco popò glistrati la legnosi interni. Sì può F ulivo propagare margotta per e a tale uno o scelgono sopra una pianta vecchia più pollonivigorosie giovani.Verso la base di essi si pratica una legatura bene stretta con un filo di lino 0 di metallo, ovvero si leva anello di corteccia un di uri centimetro di larghezza, o finalmente si fa una profonda incisione nel legno e che arrivi uopo si fino al midollo. Affinché vi si conficca sassolino od in , altro di di terra cotta estraneo. corpo dei si adatta una secco, un alla cisione inAttorno cennati di buona manata stuoia,0 di tela, pure vi si applica un si rimargini, non pezzettino di legno un qualunque applica una mantenga vi questa ferita modi terra e fasciatura di corteccia con di si fatta , affinchè un si pezzo castagno, o di lamiera vasettino stagnata, L'epoca di far spaccato in due, ecc. o 40 — è la margotte le badare che primavera la terra in Testa durante e si non di tanto bagnandole — si deve si evita dissecchi,il che due tanto, almeno volte per settimana. pra giardinierinapoletani sogliono legare al di sodella della margotta una pignattina al fondo due sottilissimi forellini, e o quale praticano uno che lentamente la tengono piena di acqua ciola sgoc- I sulla Se r operazione successivo le radici messo recidere della terra nella superfluoaggiungere che intatte le buone qualità madre che le dimora, a le della invecchiano presto Convien margotte in sono notare sopra altrimenti e che ciò che pianta piante si hanno portano base alla si debbono abbiamo giovani m^ che propagazione tra tutte maledettamente. torno qui insce, appari- scritto fin chiaro dell' ulivo le maniere , usate quella che la preferenza sopra tutte le altre per semi; poiché tutte le altre grado sono difettose,fanno degenerare ne abbreviano la durata delle frutta. Vili. Del vivaio. — e mano Innanzi far robuste, e . alla la perciò tive. produt- e generale poco queste intristiscono Riassumendo conservano presto,ma ulivo già aver circonda,si possono in piantonaia. É o esse non di piante^ di marzo difetti della fatta recisione nel , margotte i ed da cui provengono. Da a fruttificazione vengono cicatrice fatta troveranno che terra da. umi- la mantiene e ben stata margotte^ si collocare e è margotta mano tutto rita me- è la propagazione in diverso le la piante, zione produ- conviene gliere sce- luogo ed il terreno, ove formare il vivaio. È imprudenza stabilirlo a pie'di un muro esposto a tramontana, o dove altre piante Le pianticelledel vivaio aarboree fanno ombra. V aria e il sole e temono il freddo ; quindi nel mano sito più arioso,aprico e battuto dal sole si dee staconvenientemente il 42 — semenzaio, conviene rimanere loro spazio loro radici i fusti e o siticci, i rimes- Nel perciò conviene un dar 7 anni e perchè distendere le possano modo di svilupparsi abbiano convenientemente. di meno i versi. 6 sufficiente ingrossare a anche boschi, o di disporle quanto al modo presente che nel vivaio le piante tener debbono nei le talee. In o ed raccolte o — V metro Io — le non dall' altra una terei pian- in tutti si volessero piantare a distanza minore, per esempio a 50 centimetri,lo si potrebbe lorché alsenza gravi inconvenienti per i primi anni ; ma le piante saranno cresciute da esigere spazio maggiore, cioè dopo 6 o 7 anni, fa d' uopo di si ed una mente, alternativauna no radarle, levandone in guisa che le rimanenti stanza si trovino alla didi un metro e quelle levate si ripiantano , altro in spazio. Il vivaio dev' essere tenuto pulito .dalle sempre — selvatiche erbe caso che vi nascono, fice sofed il terreno umido. A tal uopo occorre fresco,ma non di sarchiatura praticarviripetutilavori superficiali nella estate e nei forti calori prodigargli moderate annaffiature ad intervalli di 10 in 10 giorni. Nell'autunno si fa una zappatura pr.ofonda 25 a 30 centimetri si dispone la terra a mucchietti e midali pirale le tra scalzate negli spazii quali piante, e — — di diecina una altrettante di centimetri concherelle. si trovano Ciò raccogliere e penetrare Ciò però pioggie invernali. — ove forti caso e suol non e contrario spargervi uno allo scopo troppo. Nella — di e — lavorare appiana. metà in piano la terra che paglia o foglie sec- di d'impedire che le iscopo di far l'acqua delle calità in quelle lo- ficano né si verineve, In geli nello inverno. straterello seconda bene va ad molta prolungati aprile si disfanno si cadere conviene ha per fino alle radici — in fondo il terreno di conche, o marzo si si raflffeddi o ai sgombra primi la paglia, 43 — — Trovo pratica commendevole quella che usano alcuni agricoltori del Napoletano. Costoro seminano in autunno lupini o favette nei vivai e le lasciano fino al marzo ai primi di aprile nella crescere o , le piante seminate e appiaquale epoca sovesciano nano il suolo. Varia ha di dar la maniera sorgente fiume , vicino canale o ai vivai. Tacqua — fa dei , Chi solchi nei filari delle piante e vi fa correre Tacqua; generalmente Non scio tralapoi si annaffia a mano. io di ripetere ciò che ho detto più avanti : molto si dev'essere cioè non cedere generosi nel conr acqua l'argillo agli ulivi e se il terreno piega alsiate parchi nelle annaffiature. Nel caso — che poi abbiate si seguente : fare a con sciolto terreno un dissecca, potreste regolarvi cominciando direzione nella relle bislunghe che In ogni concherella da che e nel di far dando capo del vivaio e andei filari aprite delle conche- abbraccino fate due piante ciascuna. 25 versare 30 a litri di dei solchi delle tenerli e intatti La annaffiature. le conche aperte, e il calorico evapora fino alle radici delle parte solare verso la tutta è che, sciando la- dell' acqua si più facilmente penetra piante, mentre, appianando — distanza certa solari anche Ciò e se il dalla ne svapora le radici delle del resto va detto sciolti. I terreni DelV durante ragione una suolo, r acqua si trova ad una superficiebattuta dai raggi ed e meno più lentamente piante restano più profonde. IX. con il sole. Questa pratica, che dopo tramontato buon cesso, sucsperimentato da diversi anni con è da preferirsiall' altra comunemente usata stagione per modo un la conca ed immediatamente chiudete acqua la terra degli arginelli. L'operazione va fatta sera, io ho cilmente fa- innesto, gli ulivi che Nel — ne vivaio hanno si debbono bisogno. E tali stare innesono — 44 — quelliprovenienti dal semenzaio, nei boschi essi derivati anche dai i selvaggi presi ticci semi, i rimessi- radici ed anche nati sopra quelli venuti da ovoli o 'da talee e quando si vuole cambiar la va^ rietà della pianta madre da cui furono tolti gliovoli le talee. L'innesto dev'essere fatto più basso che o si può, rasente terra ed anche più sotto,acciocché tutta una la ' della pianta sia di legno appartenente alla varietà innestata,e ciò non senza talflata che o un forte gelo, ragione ; accade parte aerea la malattia della fuliggine,o il vento, od altra arrechi tale danno ai rami maestri cagione nemica degli alberi da consigliarne la recisione. Ora è che la pianta fu innestata al pedale, i nuovi se sul tronco di varietà saranno getti che nasceranno contrario bisognerà rifare lo domestica; nel caso innesto. o Quantunque gli ulivi si prestino a qualunque forma d'innesto, usate pure quellepiù comunemente lo innesto a scudetto o a quadrato (pezza dei sono: l'innesto ad anello o a zuCalabresi e dei Pugliesi), folo V innesto a corona. I due primi si operano e sulle pianticellela cui grossezza non superi due di diametro, mentre centimetri l'ultimo si applica ai rami ai grossi tronchi maestri o degli alberi la varietà. Raccomandiamo grossi,di cui si vuol cambiare agi'innestatori di badare che il soggetto da innestare sia giovane ed abbia la corteccia liscia, nesto. per evitare il disinganno della non presa dello indi dovere innestare Perciò,quando occorre rami vecchi ed a corteccia ruvida o screpolata, sarà bene che attendere per innestare 1.0 pel Ù modo pronta Ecco Sulla '4 innesto a nascano su mogli ger- questi. è forse scudetto semplice di essi nuovi come il si esegue, sicura riuscita. si pratica: come parte liscia del ramo più usato, sia per la sia sua e da innestare si fa una ^v^r-:- — 45 — incisionea forma di T (fig. 6) e, con uno strumento di legno a foggia di coltello senza rica punta, si divain modo da staccarlo diligentementela corteccia, offendere questo. Indi dall' alburno,ma senza da un ramo d' ulivo,del quale si vuol riprodurrela si stacca un po'di corteccia a forma di V varietà, e s'insinua nella (fig. 7) provvista di una gemma, ferita fatta sul soggetto,spingendone la punta in basso con in modo da riempire molta delicatezza, esattamente la ferita e combaciare bene col legno denudato. cinando Dopo di ciò, si chiude la ferita avviì lembi divaricati, e si lega dilingentemente — f Fig. 6. Fig. 7. tenere po' di lana o corteccia d' albero,per manin perfetto combaciamento la gemma con l'albero e la corteccia del soggetto (fig. 8). Assicurato l'innesto, si tronca la parte superiore con un del soggetto a due taglioinclinato tre nodi sopra l'innesto con si copre quest'ultimo con un mastice, per impedire la penetrazione dell' acqua. Tuttii germogli, che per avventura si sviluppino al di sotto dell' innesto, debbono essere tagliati. L'innesto a scudetto può praticarsi in primao vera ad occhio vegetante o sul principio d'autunno ad occhio dormiente,ma la prima forma è sempre da preferirealla seconda. un o e — 2.0 L' innesto 46 — anello^ detto anche a zufolo^è del precedente, perchè di più difficile usato meno esecuzione. Si pratica soltanto in primavera avan* in zata, allorquando il soggetto sia bene entrato ad — succhio. Preso un delF ulivo ramo di grossezza eguale a vi si fanno due Fig. stanza che (fìg.9) e il sieno si vuol produrre, del stare, soggetto da inneincisioni circolari,a tale di- Fig. si torce anello un quella 8. vi che compresi accuratamente di corteccia 9. Fig. due almeno in modo (fig. 10).Si 10. occhi da distaccarne recide quindi soggetto nel punto dove presenta una grossezza si anello delF staccato, praticano eguale a quella o' dall'alto sulla corteccia incisioni in tre quattro basso, della lunghezza di 40-50 centimetri,e si stacca diligentemente la corteccia , rivoltandola in basso (fig. 11). S'introduce Fanello nella parte denudata della corteccia si spinge in basso fino a che tocchi e la base dei lembi, dove la corteccia è renon — 47 — cisa; poscia abbassata, e erano prima — si sollevano della corteccia i lembi si situano nella stessa maniera come in modo divaricazione,facendo le gemme dell' anello capitino nei tagli. che buona Una legatura fatta con corteccia d'albero filo di lana e la soppressione di tutte le gemcon o me siil che potessero crescere soggetto completano r operazione dell' innesto ad anello. della 3.^ Lt'innesto a per deve è usato, óome detto, abbiamo d' innesto piante adulte. Questa maniera praticare in primavera avanzata, quando le piante Reciso certa corona sono bene il tronco altezza,che entrate si le in succhio. della pianta da innestare d'ordinario è di metri 1 ad ad una 1,50, 48 — in si stacca legno dosi di quattro punti la corteccia o profondità di una per un tre circa pezzetto di legno bene dei rametti poi durre, della lunghezza dono — della m. 0,50,ser affilato. pianta che — Si pH si vuol ri| di circa m. 0,7 a 0,8, pr veduti di tre o quattro gemme, e dal lato più gre si tagliano a guisa di penne da scrivere,lasci lato la corteccia. dovi da un I rametti cosi p* collocati parati,detti marze (fig. 12), vengono — incisioni mantenuti fatte con aderenti la con corteccia una Fig. 12. buona ? rivolta in fasciatura fuori li (fig. Fig. 13. Trapiantamento dei giovanipiantoni a dimora I piantoni di ulivo si collocano al posto stabile. X. — ove rimanere debbono , allorché siano abbastanza assai piccolinon toma grossi,perchè il trapiantarli né né alF alle piante, utile Non é utile agricoltore. alle piante , inquantoché V ulivo attecchisce bene dito , sia se sia se trapiantatopiccolo un grosso il un braccio, purché trapiantamento sia quanto fatto a dovere nei e gli si apprestino diligenti cure primi tre o quattro anni. Non è utile all'agricoltore imperciocché se le piante si lasciano nel vivato fino a che avranno acquistato conveniente pò, svilupriesce assai facile ed economico prodigar loro , 50 — tro di profondità;se scritto che nei molto le buche le inverno tempo conviene non prima, perchè ricadere le scavar piogge nel fondo di la pochi perciò vai meglio scavarle bruci al trapiantamento, purché vi si abun po' di paglia pria di collocarvi rimedio certo cabile appliquesto sia un in cui per una ragione qualunque e giorni innanzi in fondo le piante. Che nei sciolti facendo guastano meglio. Trovo più larga,tanto terreni dei lati , terra è — casi , si non ne verno, sul di terreno agenti V azione non parte, posso con se , assolutamente si dice sabbiosi,ciò piogge possono che avendo l'accortezza e questa tra D'al- convenirne. i terreni si eccettuano se Tinpratica si avanti gli stessi effetti che produce prolungata e complessa degli del sole e delle piogge medesime, ottenere atmosferici io ma convengo; pretenda le buche potute preparare sono molto al danno intorno declivi che le gerato. cagionare alle buche mi pare esaIo ho più volte fatto scavare le buche nanzi inr inverno per gli ulivi nelle falde sabbiose le hanno vesuviane le piogge non e me guastate^ avuto inclinazione Venendo con terreno Nel autunno alla parete la di 30 gradi al piano di terra. all' epoca piantamento più opportuna per fare il trabisogna distinguere se si ha da fare sciolto primo e di dare nel e secco oppure umido. nella fine di compatto piantare caso, conviene al principio della secondo, In dal e ra. primave- l,o febbraio al 15 marzo. Puglia piantano Vi sono di quelli, sono e non pochi, che collocano il piantone nel fondo della buca, vi tirano dentro mata, la terra già depositataai lati e, quando l'hanno coldanno non se ne più pensiero.Questo modo di piantare è riprovevolissimo.Innaiizi tutto fa d'uopo rimuovere del dei fondo con della una vanga o con la ,zappa la terra buca; quindi vi si gettano dentro sassi, pezzi di argilla cotta od altri materiali grossolani,per facilitare lo scopo delle acque, se- 51 — gnatamente nel il terreno se della — dì umidità pecca e si fa di terra piccolo cumulo mista letame sostanze a smossa concimanti, come di stalla minuto fatte, pecorino spazzature di vie dis, panelli di semi oleosi stritolati, cenere, ecc., mucchietto il si colloca e sopra questo piantone , il quale, se nel toglierlodal vivaio e trasportarlo si è avuto di il torno cura conservargli pane di terra atalle radici,si situa tale e quale si trova; se le «uè radici sono con spoglie di terra,si debbono diligenzadistribuire egualmente ai dossi del monticolo a mo' di verghe di ombrello ; se qualcheduna è maltrattata, si recide ; le più sviluppate si accorciano, si fa in somma luppo che tutte abbiano uguale svied uniforme al pedale. distribuzione attorno Quindi vi si sparge un buon dito di terra, di quella che da molto è stata esposta alFaria, e poscia si spande un' altra dose di concime piuttosto grossolano mezzo buca un , e ne si colma finalmente fu estratta formando neUo scavarla. al attorno la buca Si piantone una con la completa terra che il lavoro concherella di di pioggia. Nel la raccolta delle acque per offrano in cui i piantoni non sufficiente garencaso zia di resistere agli urti del vento, che è il più dei solido tutore , il affidarlo ad un casi,è necessario terra che si quale sarà un grosso e robusto palo secco alF ulivo ed al quale si lega merpianta unitamente cè una funicella Durante o vimini. prima estate fa d' uopo annaffiare i di sua piantoni, specialmente se il terreno è secco natura. La quantità delF acqua varia secondo la della pianta e la qualità della terra. grandezza Nelle Puglie usano ca di dare ciascun a piantone cir30 litri di acqua nel primo anno ogni settimana del trapiantamento, dal giugno alle prime piogge di autunno ; nel secondo ogni 15 giorni, anno, annaffiano nel terzo,ogni tre settimane nel quarto si limitano e a la fare 4 o 5 annaffiature durante tutta Te- 52 — le state, quante volte bisogno. L' impianto di — oliveto un mostrino piante è un' di sentire operazione chtf Spesso non m) pochi fanno bene. collocarlo e sa scegliere il luogo ove per V am)^ zione di possedere un oliveto, lo s' impianta in ìùf^ adatte, alla prosperità della preziois^ calità poco a Minerva, sia per esposizione,sia per pianta sacra qualità del terreno ; di tal che non di rado avviene, che dopo molti anni di aspettativa,dopo tanta far dì tica e grossi capitalianticipati,si ha il dolore possedere proprietà poco o nulla redditizie e qua dei venti che spezoliveti bersagliatidallo infuriare zano i rami le là la rovinano che nebbia e piante, T allegazione delle frutta,altrove il gelo ostacola tardivo che distrugge i teneri germogli,ecc. Io sento ch'eglino sarebbero ripetere a proprietarii, spesso molti lieti fanno, all'anno di gran 0 o o meno della differenza manutenzione e più fin 1' 8 non alia è per -100 ! Certo devesi attribuire del cattiva scelta posto F oliveto,poiché è ove potatura e esclusivamente ed luogo il 6 cavarne questa sempre suolo il 3 pe^r terreni olivetati rendessero dei capitalispesi! Altri invece mano affer- i loro se cento che ma diligentie meno dal no delle la piante, i altre" tante lavori cause del pendenti di- più talfiata gran parte dovuta alla cagione coltivatore,possono produttivo l'oliveto; ma di produzione è mancanza varietà, la rendere sopraccennata. Già clima onde l'argomento del del terreno che convengono a questa pianta, un'altra tornarci domi su occorre volta,bastanho trattato precedentemente e non di richiamato dei lettori. E per della questo su avere ora tema zione l'atten- namento occupiamoci dell'ordi- piantagione. Innanzi tutto occorre dei piantoni dev' essere Varrone notare che il collocamento fatto in linee e mai disordinatamente. diceva che 1' ordine e la re- 53 — — ilarità degli ulivi piantatiin linee ricreano la vista eà aumentano il valore D'altra del fondo. parte in dubbio che la regolarità abbia "on si può mettere "ilsuo tanto non prezzo, Y effetto per produce agli occhi, quanto piante e T economia dello per la gradevole che prosperitàdelle spazio. Gli ulivi confu- si trovano in fatti sempre sparsi in un campo in disugualicondizioni,sia rispettoal terreno, sia riguardo air azione dei raggi solari. benefica Dal che deriYa, che mentre alcune piante possono distendere in ampio spazio le loro radici e mostrare al sole tutto il contorno della chioma, altre si disputano aamente quello ambiente che alimento scarso trovano nel breve in parecchie aggruppate e strette tra loro distendono barbe le numerose radicali,e non potendo il sole penetrare tra il folto frascame, si ha una che gran produzione di rimessiticci verticali, ove tendono aria ad elevarsi per trovar della produzione delle frutta. luce e a pito disca- Vi sono circostanze specialiin cui riesce presso •che impossibilela regolare distribuzione degli ulivi; ci^ ad esempio si verifica in quelle località terreno, per scaglioni,come parecchie soverchio si contrade casi eccezionali costituiscono si e sa bene, il ove e la che declivio,^devesi ridurlo a vede nella costiera ligure ed in delle Calabrie; ma questi sono ristretti in limiti brevissimi regola : in tutte talfiata si deve le cose fare del ciò che e non mondo, si può quello che si vuole. Stabilito adunque che gli ulivi si debbono tare pianla distanza. in linee,occorre determinare correndo Pernon sempre le tutto nostre Provincie meridionali si è ben tro meravigliatidal vedere qua.olivetipiantatia quatmetri, tra pianta e pianta, là detta distanza è di metri 6, altrove di metri 8 ed in parecchie contrada stanze di 10, 12 e più metri. Quale di queste diè la migliore, la più giusta? Il celebre de GaSPARiN dà la regola generale mediante la quale si 54 — può in ciascun — la distanza determinare caso a c^ le collocare Innanzi piante. nel osservare tutto, egli dice, occorre devesi impiantar V oliveto,a che altezza paese ove le far crescere si sogliono, senza inconvenienti, deve servir di norma piante. Questa altezza massima nello stabilire la distanza. Bisogna rifletter bene, che gli ulivi portano il frutto nella faccia esterna dell' aria è più potente l'azione della chioma, ove della luce solare ; si deve e perciò evitare che gli V un ombra T altro,o che impealberi si facciano discano la libera sa e facile allorché altresì che, chiome, deir circolazione sono aria. Si avvicinate molto tra luogo di spandersi lateralmente e si mantengono raccolte il circuito, ed aumentare numerosi si spingono in alto mercè succhioni,i quali, danno alle piante un mentre aspetto di rigogliosa la produzione delle frutta vegetazione, menomano ne lebre insegna il ceEgli è quindi necessario, siccome arboricoltore nozio francese,che a partiredall'equisi proietdi primavera gli alberi vicini non tino r ombra reciprocamente. E per conseguire ciò, ecco come praticamente si può operare. Neir anno ticalmente precedente alla piantagione si fissi vervuole una pertica nel suolo,alta quanto si loro le che si elevino Il 22 in le chiome mezzodì, a marzo, fino La pertica lunghezza distanza che il 22 a cui marzo meridiana a di che de' futuri ulivi fatti adulti. si osservi distanza questa ombra debbono la di le è della la metà sarà sta que- suolo. proiettasul collocarsi declinazione è il si l'ombra Si sa tezza l'alche piante. zero * e complemento della latitudine, di maniera del sole che, sapendo l'altezza meridiana si deve all' equinozio nel luogo ove fare la piantagione, cui debbono l'altezza arrivare le piante, e un con semplice calcolo trigonometrico si trovala di delle piante. Sia per distanza la latitudine es. 360,47',il suo complemento, ossia l'altezza meridiana A'^ - 55 - Sia che gli alberi debbansi elevare metri, si stabilisca la seguente proporzione: 7,48.Ripetendo Sa, 36o, 47', 10: Sin,53o, 13':x quésto calcolo per latitudini maggiori,si conoscerà di leggieri che la distanza x sarà più grande ; cosi I a 440,81' di latitudine, essendo l'altezza delle piante la distanza sarà metri 5,15.In termini di 5 Pietri, generalipossiamo stabilire che nelle latitudini delle la distanza tra le piantedev'essere nostre Province uguale alla loro altezza,o poco meno. il modo la distanza,vediamo di distribuire Determinata che debbono disporsi le.piante.Premettiamo in filarinella direzione da nord a sud. Se si vuole che le piantein tutti i sensi considerate stiano equidistanti distribuii'e in quadro o tra loro,si debbono ad esagoniregolari vare poi si desidera di conser; se si disponla equidistanzatra i filari soltanto, gono alterni. a filari meridionali è abbastanza Nelle nostre Province di piantaregliulivi, molti V usanza comune come altri alberi , in filari; cioè si spartiscela superficie in quadrati uguali ed ai vertici di del campo cato è indicome ogni quadrato si collocano i piantoni, nella figura14,rappresentante un campo lungo e nel le metri sono messe largo piante quale 72, alla distanza di m. 8 e in tutto vi sono 10 filari di 10 piante ognuno, ossia n. 100 piante. .saia a 10 53», 14'. = I I DigitizedbyCnOOQlC — 56 — .Metri 72_ M Distribuzione Piante a N. Fig. quadrati. 100. 14. è iix* Se la dìstribnzione si fa a quinconce,come dicato nella figura15, pratica che alcuni seguono, le piante si trovano disposte in filari alterni e eia-!scuna corrispondendo nella direzione dello spazio ' delle più deir ombra vicine,si evitano perfettamente glieffetti del suolo distribuzione noa ciascuna che pianta non uniforme, di maniera le 6 che tutte distanza da alla medesima trova ; ma la % a( la^ 58 - gliulivi,pur conservando bisognerà distribuirli in trovi collocato 1'alternanza maniera di al centro conseguire questo - intento un che esagono fa d' uopo tra i ciasci regolare. operare B Distribuzione ad Piante esagoni regolari. N. Fig. modo campo seguente in : parti divisione Si divida 105. 16. il lato MN (fig.16) ùA ed a ciascuna uguali di 8 metri ognuna si collochi un piantone,in tutto il 59 — — 1 lato 10 piante. Quindi si passi al 2.o filare PQ tracciarsi deve filale non altrimenti ytentC; ad 8 metri s'incorrerebbe Ideila a figura 15, sibbene ldistanza.de servire per ve dal , il prece- negl'inconvenienti metri 7 circa questa e il tracciamento dei filari Collocando quindi i piantoni in posizione nella figura16, essi disteè indicato alterna, come il ranno reciprocamente di m. 8 in tutti i sensi verrà distribuito ad esagoni regolariuguali campo collocati 6 filari di )0 piante e 5 e in esso sono di 9, in tutto esuberante zona una 105, rimanendo successivi. , di terra Non I metri 2 larga esagoni fatto il solo : SR. lungo vantaggiosa sia quanto ad faccia che occorre al lato un del discorso la mostrare per didistribuzione di collocamento un piante a parità di superficie basta dichiararla a preferibile ad ogni altra maIniera. E poi la uguale distanza,alla quale ciascuna pianta si trova da tutte quelle che la circondano, maggior le di numero di permette distendere uniformemente da ogni L'olivete,da qualunque tamente. punto guardato, presenta le piante allineate perfetlato le Coloro radici i e chioma. la quali abbiano geometria sapranno debbonBi tracciare studiato calcolare i gli la distanza filari,una di elementi alla quale tracciato volta il primo MS e stabilito l' intervallo a cui collocare i la lunghezza di piantoni,poiché trattasi di trovare di un cateto un triangolorettangolo di cui è data l'ipotenusa (distanza delle piante) e l'altro cateto della ipotenusa),e l'operazione fuguale alla metà si vogliano piantare gli è semplicissima. Sia che di distanza ; si moltiplica il 6 per ulivi a 6 metri il prodotto (quadrato)36. Si fa la sé stesso e si ha di 6 ossia 3 e si moltiplica per sé stesso, metà cioè 9. Si sottrae si estrae numero il 9 da 36 e dalla differenza quadrata, ossia si che, moltiplicatoper sé stesso,dà la radice cerca 27 quel 27 per prò- 60 — Questo dotto. — metri è circa numero r intervallo dei filari successivi,e locheranno in ciascun precedenti. Ma adusati alle r altro V per 5,20;quesl piantoni si " i alternativamente;^ filare di coloro comodo che non la maniera calcolazioni,ecco prs Stabilita la prima di raggiungere lo scopo. delle piante VK, si stei e la distanza per es: VT funicella V da una a K] quindi fissando a t€ r estremo K si descrive F, con V altro estremo K di cerchio e arco KZ, si fissa poi V estremo si descrive tersecazione di legno. punto ed - Unendo X, questo gli della si avrà Z di Simile T estremo dei Z — V due e nel d' punto U ai^chi si pianta .un pii operazione si ripete all' alt linea e si pianta un piuolo funicella i due pinoli J con una il secondo segnato al VZ arco primo TV servirà filare e la dists tut per tracciare altri. XI. Educazione ed piantamento dette, non chio piante d'ulivo. tutte osservate le Eseguito — innai norme in le piante entreranno appena si vedranno lungo il tronco rivestirsi gemme. Pretendono lungo per delle dar alcuni il campo Ma che tronco, le gemme, debbano alle radici di di molte si vConservarsi crescere esperienze assennate che di suetì sviluppano tutte, più e tiplicarsi. mol- dimostrano il contrario. Di due pianticinedi uguale età e grandezza messe nelle identiche vi si lasciarono condizioni, in una si sviluppavano lungo il tronco, e i rametti che rteir altra furono soppressi;la prima crebbe molto di galoppo, la seconda camminò adagio , mentre tanto che dopo due anni la pianta privata dei rametti di avere due o tre anni di più dell' sembrava altra. La ragione perchè la pianta privata di rami si '^^l^. 61 — — , chiaramente di più appare dal solo penifvihippa sare, che Tumore, il quale dovrebbe andare a profeto dei rami inutili da sopprimersiin seguito,va i soli rami necessarii, ad alimentare e quindiquesti ricevendo maggior quantità di alimenti,si aitimi, sviluppanomolto di più. n lasciare i rami tutti che si sviluppano lungo il tronco apporta un altro inconveniente,ed è che lovendo poi toglierenegli anni successivi quelli aon destinati a formare l'impalcatura dell' albero , li già alquanto ingrossati, ranno non poche piaghe si faalle tenere pianticine. In forza di ciò che si è detto conviene,non pena apil le gemme si abbozzeranno lungo tronco^ il che si ottiene toglierleinamediatamente; mente, agevolstrofinando il tronco una mano con guernita di canavaccio evitando le di toccare però , gemme superioridestinate a formare l'impalcatura. Con- quest'operazione si ottiene un altro beneficio, ed è che i licheni, che per avventura si formarono distrutti con lo Stesso strofinio. lungoil tronco, vengono Messi di fasciarli piantonia dimora, molti usano con paglia per difenderli dai freddi invernali. Questa pratica,invece di apportare bene, arreca i danni. In menti fatti,trovandosi le pianticinenei primi mosprovvistidi rami e di foglie la corteccia portantissimo tronco deve supplirea queste ultime nell' imteressantissi ufficio della respirazione, funzione in, del alla vita vegetativa. Ora, siccome dettafunzione non può compiersisenza il concorso dellaluce e del calore solare,trovandosi il tronco fasciatodi paglia,i detti agenti a contatto 0 con non Daolta debolezza , mettersi spirazione quindila re- possono non la corleccia,e compie oppure si compie si ciò che della pianta. sviluppo apporta un arresto con allo 62 — altro Un in apporta la fasciatura danno abituandosi la un appresso — ed è assai delie pianticina a vivere piccolo freddo basta a farla perire. Infine non produce la è tacersi a inconveniente altro un che impedisce Topc serve toglierele gei inutili ed i licheni, sicché si svilupperanno le gei necessarie e le non necessarie,e si anderà di nu" incontro agli inconvenienti poc'anzi accennati, beri adunque e senza ripari si lascino i picc tronchi. Accade spesso che alcuni piantoni non moglino nelFanno stesso; allora,prima di censii rarli come perduti e levarli dal terreno, è mesti€ fasciatura, ed dello zione che strofinio, esaminarli che Se verde che certo ogni speranza fa d' uopo Durante i primi ceranno soltanto da piantina, tre che lasciare si solo, ma che l'albero possa per caso si trovasse in e che tre o quattro anni dopo praticare ai teneri il pia]]?- alberelH a quattro , secondo devono formarne procuri che offrano siano certa una la la forza corona. della I rasoi* più robusti non-simmetria, aflSncAè^ i poi presentarsi con bell'aspetto;e qualche ramo più robusto degli altri noa la simmetria, mg^: al posto da formare fosse lora robusto,alsi taglieràquest'ultimo e l'altro si piegherà il posto da fargli occupare taglierà in modo sua si abbandonare, taglio,per dar campo agli stessi di maggiormente s'inconain-i svilupparsi.Dopo il quarto anno a tagliare alcuni rametti, lasciando vene" alcun se avanzata, o| subito. conviene non se|^ invece, se la corteccia iM e giallognola all'interi avranno più vita, e quin^ di essi conviene su sostituirli tamento, da non cortec gonfie,è nell'estate potranno germogliare segno la mostrano le gemme ed hanno pure nell'anno appresso; strasi oscura all'esterno è a attentamente. e sugosa è vece ve si desidera. ne un altro meno 63 — ifegli anni antecedenti erà designare prima i — questo primo taglio,gio- a rami che si devono lasciare, "er potere spuntare i rami da tagliarsi,ed impeSre il soverchio loro sviluppo, che apporterebbe tu disperdimento di umori. Due tre anni o cora dopo il piantamento, giova anscalzare air intorno gli alberetti,e tagliarne e radici che tendono a troppo superficiali, portare alto la ceppala, e ad arrestare Q lo sviluppo di la base essenzialissima [uelle radici,che formano Iella nutrizione della pianta. In questo medesimo durante e empo propriamente V operazione dello calzamento che si fa per toglierele radici supertone, ìciali,conviene applicare alle piante una concimasituando da ronco il concime ad pregiudicare che più si adatta non luel concime distanza dal le radici , ed usando tale una del reno. terLa dovrà concimazione farsi almeno ogni due inni ma farla ogni anno, usando meglio sarebbe ,concime. }oco Allorché la piantagione ha raggiunto il quinto inno di dimora è , regolare, mestieri però sempre alla varietà sottoporla ad adattata una satura poair età della Pianta. Prima di tutto con un taglio obliquo e ben fatto 5i porterà che del tronco la porzione secca via trovasi nella parte superiore ai rami, e si ungerà 1 taglio con r unguento di S. Fiacre (1);indi i radestinati a formare ttietti inferiori di ciascun ramo la corona dovranno recidersi,come pure i rametti interni, per dar alla adito luce ed al calorico di nelF interno. penetrare Fatto questo primo taglio, ed aiutando le pianticine con zappature e concimazioni, dopo il sesto (1) L' migtiento vaccina iccina e pula di scolati di S. Fiacre fnimento , di argiUa, sterco si compone eguali , ben in proporzioni di me- 64 — — di dimora presenteranno un aspetto maestoso^ allora è Tepoca propizia per darvi l'ultima niait% e e disporle a figura decisa e formata. dare V ultin»di accingersi al taglio per Prima in giro, e dal si guarderà bene alF oliveto mano centi air alto e basso quindi si spunteranno i rami faparte dell'impalcatura,che fossero cresciuti che tutti devono più degli altri,in modo tare presenegual lunghezza, in modo da dare all'olivo una circolare. Indi si taglieranno i rametti dari seconforma che tendono troppo in basso,quelli che tendono da laterali che s' incontrano neir intemo, ed i rami faccia a faccia. In una parola, 1' olivo con questa la forma di deve un bicchiere, acquistare taglio anno , , nell'interno, e circolare nell'esterno. cioè vuoto nel dell'educatore deve consistere non sciare la- ed ombreggino urtino,s'incrocicchino i rami vicini,di frenare il prolungamento s' ingrossino bene orizzontali acciocché dei rami inibire l' eccessivo mento innalzae prima di fruttificare, di alcuni altri. Terminato di aggiustare l'olivo, ad un più valido sostegno, non bisogna pensare in principio. essendo più sufficiente quello messo i rami Essendosi che bilità L'a- formata ostacolo si la corona delF olivo il , vento lo danneggia. quindi più facilmente di un solo sostegno, come Invece prima si sostenerlo con teneva, si potrebbe più utilmente all'ingiro (fig.17), avvertendo di tre canne messe od della paglia nel punto dove mettere le canne, col tronco il semplice paletto,vengono a contatto della pianticina,per evitare l' inconveniente di veder la corteccia ad lacerata ogni leggiero soflBar trova del più e vento. Disponendo cosi il si ottiene sostegno dell'olivo, che, qualunque vento spiri, non può la pianta, e scuotere le radici. mai far muovere Un' altra operazione indispensabileper gli oliveti il vantaggio è la ricolmatura da farsi nell' inverno , aprendovi 66 — XII. dice : letama tatara degli oliti. Potatura Chi Vottiene,cM lo è condotta V olivo di sforzare fruttificare ed antico Un — pota con frutto ck^ sforza.Ma se la certa perizia, inVj lo una fruttificare a prove] il V olìteto domanda lavora non — , lo sforza a , m rovinare. a principali alle quali gli olivi possoM la potatura sono quattro,cioè ad alhei% ad ombrello. a paniera^ e a pintty in Sicilia, in CalabrM La prima maniera, usata PI* Romane e ed in alcune parti delle campagne sane, consiste nel lasciare che la pianta prenda m abito naturale,e la potatura si limita a toglieiij suo ogni tanto i rami secchi ed i rotti , ed a ter v^ dall' asse centrale, fl V umore quelliche deviano principaledifetto di questa potatura è che, lasciantìfl» Le forme ridursi con in balia riempie di rami Tolivo di sé A da ìm*. stesso,s'innalza di troppo e in modo ed inutili, luce ed ai raggi solari,pria* succhioni pedire l'accesso alla nell'interno dell*' cipaliagenti della fruttificazione, solo si ottengono frutti nelle pianta, e quindi non la frutti» parti esterne delle piante solamente, ma ficazione è biennale. La forma di pina, detta ancora a cono, è molto nel fare della precedente e consiste corretta l'olivo, pur seguendo la sua dispostiin modo, i rami vicenda, formino di radure la Con si la e tutti insieme senza potatura eccedenza detta a più che bia naturale andatura, aburtarsi a che, senza bell'esteriore un privo di foglie. paniera od a va^so levano si al- gli alberi in modo, che dal fusto principale dipartano i rami dispostiin guisa da presentare forma di un L'olivo assoggettato a questo vaso. genere di potatura si presenta con tutti i rami bene aerati,e quindi,oltre al produrre maggior quantità di frutti, fornisce questimaturi completamente. Per tal motivo come la la paniera vien considerata più vantaggiosa, ed é quella più generalmente potatura adottata. a 67 — ' La — praticata in molte parti e dltalia, specialmente in Val d' Arno, è conside sporre didelle peggiori, dappoiché, per rata come una di ombrello, si i rami della pianta a forma deve potatura ad contrariare ombrello di ^ andatura troppo la naturale della pianta stessa. Oltre ai quattro sistemi pra principalidi potatura sodltalia i in alcuni paesi descritti, potatori,appoggiati dal vecchio l'olivo: adagio che dice,parlando del- fammi Ho, tagliano facendo olivi trattati a di povero diritta ed legno,che ti a senza manca, inconsideratamente cosi piagati, perdono barbaramente ricco d/oalcuna gola, re- farò grossi tagli.Gli rimangono molto deboliscono quantità di umori, s'ine perciò assaliti dalla lupa e vengono dàlia rogna. L' intemperante potatura , lasciando nello grosse piaghe, dà adito all'acquad'insinuarsi interno della pianta, ed alterare gli strati legnosi intermedi. Inoltre la pianta non avendo più gli stessirami da nutrire,ed elaborando la stessa quantitàdi umo^i, questitrovandosi esuberanti stravasano j I e si accumulano e scenze là,producendo delle escrequa è la deformi. La causa pessima potatura principale spesso attaccati per cui gli olivi vengono dalle carie nei loro tronchi,ed a questa circostanza devesi attribuire Tolivo potato ha poco La una gran durata di in confronto la quello generale che si tormenta col ferro. potatura degli olivi, per deve basarsi in che minor sui sette dati essere ben condotta, seguenti: 1.0 L'olivo non che sui gettidi due anni. fruttifica 2.0 / fioridelVolivo noìi allegano né producono se frutti, non rante espostiai raggi solari duuna gran parte della giornata. 3.0 / rami i più frutorizzontali ed i pendenti sono tiferi, i rami verticali non portano frutti. 4.0 Quando di rami la pianta ha un nùmero gran quando sono 68 — a produttìt frutto questiriescono piccoli , poco y olio,ed i raccolti 5.0 L'olivo no — 6.0 tezza molte conta si trova, cui tutte non e il terreno, V esposizione L'olivo,secondo in varietà,e ugualmente. trattate essere biennali. sono vegeta e ^i differ fruttifica mente. InfineV olivo deve essere secondo le qualità dei terreni di prima categoria, se situati 7.0 losi;di seconda, terza se in 1.0 L'olivo in tre caie in cui si trova ; in terreni grassi ar^ in terreni calcarei mezzani; e \ se terreni diviso magri silicei. che sui getti di due ann fruttifica Il getto che questa pianta fa neiranno, a differe di alcune piante fruttifere, non porta frutto, solt si sviluppa ed abbozza le gemme fruttifere ptìi Tanno nel quale anno seguente, poi queste slngrosallegano e fruttificano. sano, fioriscono, Da ciò riesce facile il dedurre che, per ben co^ i è durre una essere potatura, mestieri anzitutto questo fatto di conoscenza quelli delFanno come si riflette una Coi poscia pratf sapere dell'anno rametti precedente stesso. Da molti Tolivo vien siderato conpianta a frutto biennale, ma, S6 momento un di comprenderà frutto e distinguerei camente da non a che quello leggieriche l'olivo sì è è detto sì j piantaa una annuale. modi battendo maltrattano ordinarii di raccogliere le i rami e con delle si troncano pertiche, è i rami nell'anno stesso,forniti di gemme fruttificare nell' anno seguente, teneri che olive certo cioè , che si sviluppatisi dovrebbero conseguenza per si avrà Se invece frutto in tal anno. si raccoallorché le soltanto olive mature gliessero cadono, i o scollando solo rami, oppure raccogliendole a in tutti gli anni si avrebbero mano, frutti. É d' uopo che gli olivicoltori si persuadano una non e ^wy -^^ — folta per 69 — di questa verità e che imparino n curare meglio il prezioso albero di Minerva. I 2."" I fioridelV olivo non alleganoné producono rante non se frutti, quando sono espostiai raggisolari duuna gran parte della giornata. Questo fatto non deve trascurarsi dal potatore nel momento che applicail ferro all'olivo, se vuole ehe renda frutto. Egli quindi deve che i cercare rami fruttìferi restino bene espostial sole,e che i raggi vivificatori di questo possano penetrare nelrinterno della pianta.Gli alberi troppo carichi di in modo rtiui o di foglie, da non permettere nel loro interno l'ingresso alla luce ed al calore,sono imeno produttividegli alberi che da questi due aigenti si lasciano attraversare;ed in fatti gli alberi foltiportano pochi frutti allo esterno solamente,ed airinterno niente. 3.0 I rami orizzontali ed i pendentisono i più fruttiferi^ irami verticali non portano frutto. A chiunque visita gli alberi d'olivo in piena fruttificazione vien dato facilmente di osservare vano che le olive si tro, in gran parte sui rami che corrono talmente orizzoned in quelliche inclinano verso terra; i rami che s'innalzano verticalmente pre sono quasi semsprovvistidi frutti o, se pure ne hanno, sono in poca quantità.Il potatore deve naturalmente approfittaredi questo fatto e perciò fin dal primo niomento deve volgere ogni sua nell'allevare cura le piante coi rami piuttosto orizzontali ed inclinati anziché verticali. 4.0 Quando la pianta ha un gran numero di rami (i frutti^ questisono piccoli^ poco produttivid'olio ed i raccolti sono biennali. Accade che all'olivo sempre si lascino molti rami le vicende fruttiferi, e se le piante nieteoriche corrano propizie, quell'anno si caricano di una di olive,ma queste gran quantità di olio riescono piccole e danno e poca resa , si ha fruttificazione. per dippiùl'anno appresso non sempre 70 — — naturalissime,e per che il gran numero riflettere, solo non rami fruttiferi lasciati, non può far ricevi che dalle radici quella quantità di umori sono cessarli per portare al completo accrescimento le olive,ma alla perfetta maturazione sforzerà tale da restarne estenuata pianta in maniera di un di riposo per anno aver bisogno almeno nel primitivo vigore, e quindi ri tersi rimettere di potersi disporre novellamente dersi capace fruttificazione. Il potatore accorto de' perciò non contro urtare questo inconveniente;egli col suo "| chio esercitato deve guidare la sua e lasci mano, che fruttiferi quel tanto la vigorìa de dei rami che* così, pianta può nutrire senza indebolirsi, minore avrà bensì una ma quantità di frutti, qi sti in compenso renderai e saranno più grossi di maggior quantità olio,e per dippiù si potrà o^ anno disporre la pianta alla fruttificazione. Queste sono conseguenze basta vincersene , 5.0 U olivo moltissime conta varietà , e t non trattate ugualmente. Tener voglionoessere presem nell'atto di la varietà la pò eseguire delFolivo, cosa tura, è una indispensabileper il potatore, molto in alto,ed altri olivi che tendono sono restano in qualunque posizione ed altezza si vuofejj alcuni non infoltiscono molto, ed altri si chiudono] completamente. Con gli olivi che hanno la tendenza ad innalzar-; devesi dì rìdurlij si,non capricciosamente tentare bassi forzatamente molti sono se già alti,facendo ricaverebbe cun alse ne tagli e grossi,dappoiché non che di profitto, come ancora pi^ pure, se sono si deve la loro andatura urtare con coli,non nof^ educazione Con forzata. questi cioè procurare in parte i rami serbando olivi con * bisogna agire gradatamente, la potatura che tendono i rami che in hanno annuale di recidere alto,oppure la tendenza sarli, abbasa cor- È^ 71 — lateralmente. In somma, l'accortezza del potare nel deve Consistere negli olivi già innalzati, dei che la pianta possa fruttagliin maniera né secondata contrariata nella senza re essere andatura. In poche parole, impedire che s' ini ancora, abbassarla senza fortemente,ma manerla nello stato si trova. come 'X piccoli poi si educheranno rsi in maniera troppo nella loro naturale che,senza andatura,possano modo tenersi bassi. Con la seconda varietà dell'olivo il potatore ad tro deve badare atche a farla fruttificare, non alle norme endosi dianzi esposte. Nelle varietà infoltiscono restrinmolto , il tagliodeve e non i rami i rsi succhioni e a togliere secchi, rami iuelli che fruttificarono, alcun bisoessendovi non di la loro natura pio sfoltirli, permetperchè per alla luce al ed calorico nell'interno. l'ingresso I Infine, alle varietà che si chiudono quasi ermeai necessari oltre tecamente, tagli per farle fruttipcare, devono eseguirsiquellidi diradamento, per in caso l'adito alla luce ed al calorico; Ì"erniettere leontrario sì, si vedrà la prima cacciare molti fiori ben- qualche |bno di questi pochi allegano,e degli allegatipochi innanzi arrivano alla maturanza, perchè cadono ma 'tempo. 6.0 Uolivo, secondo in te. La qualità del terreno ha vegetazione dell' olivo. sulla e la cui si tezza e V alesposizione trova, vegeta e fruttifica differentemen- molto pianta ricco dovrà r abbondante permette La il terreno, V di materie una notevole infiuenza Se è argilil terreno loso ti, fertilizzane vegetali maltrattarsi poco col taglio, poiché le che ritrae dal terreno umore di mantenere un numero grande potatura degli olivi situati in terreni di rami. cosi fatti deve consistere dunque nel taglio dèi rami secchi, dei rami succhioni, fuori deldei rami che escono e della pianta;ben requilibrio inteso però che la po- 72 - - eseguirsiannualmente, e che invecej Se all*^ annuale. potatura direi piuttostorimonda è m contro il terreno nel quale vegeta Tolivo cioè sciolto- siliceo-calcareo, bisogna abbondare che la pianta taglio,per la ragione che Tumore deve tatara ritrarre tare da un oltre gran ai rami escono fuori ramo che alim^ di rami; quindi si taglieraniMji numero secchi, i rami succhioni, i rami chi deirequilibriodella pianta, e qualdffi tali terreni non fruttificò due o è sufficiente per tre anni addietro. Riguardo air esposizione,gli olivi esposti a m^ allevarsi più alti dei zogiorno ed a levante possono t"h a ponente, che e gli olivi esposti a tramontana allevati bassi pKi gliono essere perchè allevando basso significaallevare in clima un po' più caldo^ peratura e quindi si suppliscein parte alla deficienza di temmilmente, delle due ultime accenate esposizioni.Slallevai^; gli olivi situati nel piano devono alti, solare,e gli óììn per meglio esportiall'influenza situati nelle alture devono allevarsi più bassi, si» meglio il calore riflesso dal per far loro sentire al vento. terreno, sia per esporli meno 7.0 L'olivo va Gli olivi diviso in tre categorie, ecc. scersi appartenenti alla prima categoria, facili a conoi folti rami, per la rigogliosavegetazione, per i germogli di cui son e e forniti, per il colore delle foglie, verde da fare al pooffrono poco cupo tatore. di altro occuparsi che di todeve gliere Egli non i rami secchi ni, e torti,sopprimere i succhioed anche zo, qualche ramo più alto situato nel mez, . detto Il volgarmente cimone però deve per sua ombra più ad anni , altri cimone. nel caso abbia fruttificato togliersi che produca danno la e con rami più piccoli che possano supplirlo.Se il qualche ramo posto di qualche succhione possa tolto Tanno pare occu- avanti, potrà serbarsi Itx sostituzione di questo ultimo,rendendolo fruttifero con spuntarlo, svettarlo,piegarlo ramo 74 — — che dentro^ rimangono a dar frutto,in modo pianta possa penetrar la luce ed il calorico, questi tagli ben fatti,la pianta presenterà una ma piuttostoregolare, ed il potatore deve cercaw r acquisti senza alla fruttifl^ che però nuocere A essendo zione, non conveniente, per far pompa figura tagliare dei rami destinati a dar frutto. Il commettere minciare sbagli,prima di copotatore, per non il taglio,deve dal basso guardare bene li i rami da recidert pianta ed alFingiro,destinando fare come la maggioi e non e quellida conservare, guardaria parte usano, cioè salire sulla pianta,senza riguardi bene, e tagliare i rami alla cieca e senza gli Riassumendo, la potatura della seconda classe deolivi deve consistere nel tagliarei rami dì mezzo fruttificarono che per molti anni, spuntare i rami che , , che o po troptroppo in alto o troppo in basso to, lateralmente, diradare quellidestinati a dar frut- corrono dare adito luce alla al ed care, calorico, e casi può, di dare forma alla pianta una se piut-^ tosto simmetrica, e propriamente simile a quella dì I tagli poi devono rovesciato. un cono essere lisci, scolanti,bene aderenti ai rami che restano e dalla per parte opposta alFocchio tagliato. I tagli grandi devono che alla appartengono di vivere mostrano essere rinnovare a ilramo coperti col già zionato men- di S. Fiacre. unguento Infine destinato terza categoria gli olivi La stentatamente. debolezza di queste mancanza causata o da piante può essere sul quale vivono, o da eccessiva d'ingrassinel terreno Nel primo casa, vecchiaia. carie,o da estrema è necessario far delle larghe concimazioni, usando dei concimi adattati alla qualità del terreno, giusta quanto si è detto neirarticolo caso, gioverà liberare d'istrumenti ben uso molto nel la Nel concimi. pianta dalla vivo del facendo fenderl però di of- carie evitando taglienti, legno.' secondo 75 — in ultimo, se la miseria — della piantaproviene dalla vecchiaia,altro rimedio non può praticarsiche taallevando qualche pollone sorto dalla cepjgHarla, ed educando !paia;o conservando qualche succhione vi fosse sorto, sopprimendo tutti gli jChe per caso altri rami; oppure di capitozzandola. Se nessuno questi rimedii può praticarsi,allora si taglierà toàlmènte la pianta a fior di terra, e si coprirà con terreno la ceppala, che cosi ne dei polloni, sorgeranno dei il riserberà si uno quali, più robusto, per la sostituire altri potranno piantarsi pianta e gii ; , altrove. I I tagli,in questa categoria di olivi,devono molto ne decisi,i deve rami devono un conservare riconcentrare in da frutto. La vera accorciati,e essere piccolo essere affine numero so di , la che questi il poco di succhio pianta .può elaborare,e poter cosi sviluppare nuovi in caso contrario,il poco succhio viene I germogli ; ma attratto dai rami allungati,che prenderanno la fordi tante palmette, ed il resto se ne va in secco. formare che devono la base della Questi principii, razionale potatura deirolivo,-sonototalmeate sciuti sconodai pratici^ i quali per lo più tagliano questa come preziosa pianta nei grossirami, considerandola bosco albero uà da albero un piuttosto che come mente potatura dell' olivo è completanella maggior parte dei paesi sconosciuta dove* Falbero Una buona di Minerva si coltiva. potatura delFolivo in siste poche parole con- nel: 1.0 Sopprimere calinente in alto 2.0 Tagliare tutti i rami e che veri sono si portano verti- succhioni. parti della pianta scosciate dai morti, e quelli che si dilungano più le venti,i rami deglialtri. 3o Sopprimere parte interna soltanto alcuni che i nuovi dei rami di terminali e getti, sviluppatisisulla un anno, qualche conservandone altro situato vi- 76 — cino a quei rami che - hanno di mettere» la forza frutto. Se molti r.^ nei raoQl| getti nuovi si conservassero la maggior parte abortirebbero,perchè il succo n0$ potrebbe alimentarli tutti. Cosi eseguendo la potatura, si formeranno glial-beri bene arrotondati e quasi sferici, pieni nel loro cofr insieme, nei quali i rami siano dispostisenza da coprire fusione, e gli inferiori pendenti in maniera In geagli olivi la maggior parte del tronco. nerale le parti delja pianta saranno cosi disposte da potere introdurre bero, che senza allontanare i rami. condotto ben vi una nelFinterno mano dell'io- sia bisogno dell'altra mano Perchè oliveto un possa p^ dirsi fruttificare annualmente, noE sata basta assoggettarlo ad una razionale potatura basui dati innanzi è necessario ancora descritti, stabilire il giro e Tepoca in cui la potatura deve farsi.. In molti paesi si pota in ogni tempo ed in ogni due, tre, quattro e perfino cinque anni. I danni che produce il sistema di allungare il giro della potatura la deve sono usare dappoiché si incalcolabili,, scure, il che significafare grossi tagli, e si è già visto quali inconvenienti te grosse piaghe. arrecano La potatura delF olivo farsi ogni anno, dovrebbe non raccolto il frutto,servendosi,direi quasi, appena di un iUV illustre si come temperino^ espresse Potando V olivo ogni anno, si fanno DOLFi. piccoli la solo tagli,e per conseguenza re^ pianta non le senza non piaghe, ma perde per grosse grosse ferite l'umor rie va soggetta alla canutritivo,e non alla rogna. e Negli Abbruzzi, nelle Puglie, ed e possa • in alcune Tolivo il si pota ogni due che rimonda, e della nell'anno di Calabria anni. appuntabile,ma meno male contrade Questo pur seccume sistema tuttavia riposo si per togliere il qualche succhione. della e non facesse una i rami , Sicilia, è forse sarebbe piccola spezzati, 77 — Io poi annuale, mi han per di cesso non la ragione dimostrato , che — raecomandare che le la potatura esperienze pratiche rimondando annualmente rolivo, in luogo di sopprimere alcuni rami piuttosto grossi ogni due o tre anni, si dallo stesso un prodotto annuale. Vien considerata ancora potatura come gli ta- con otterrà il ripuli- della mento ceppaia. In ogni pianta di olivo in primavera si vedono sor^ dal molti i devono essere polloni, quali gere ceppo immediatamente mente inutilfar sprecare tolti,per non r umore nutritivo coli' aumento degli stessi, mandarlo invece e a profitto di rami che devono fruttificare. Lo stesso dicasi per quelliche sporgessero lungo il i tronco. Molti si non curano di levare si degnano principio del loro mostrarsi,ma di sopprimerli allorché sono giunti ad una discreta grandezza, ed adoperano la zappa. Questa i polloni non di levare è da seguirsi per maniera mi doppio motivo : primo , perchè buona parte di si perde per lo aumento di questi polloni, umore si ed in secondo, togliendolicolla zappa, allorché di molto sono sviluppati,si fanno intorno al ceppo ed al tronco delle piaghe grandi, che producono dei guasti inguaribili.Invece, togliendoliallorché sono piccoli, si evita l'uno e l'altro danno. Vi sono di quelli che non tolgono i polloni dalrintorno di farne della ceppaia per il solo motivo é delle pianticine da trapiantare.In questo caso al di da avvertire, che non devono lasciare ne se là di due soli sopprimendo tutti gli altri perché , conviene rovinare una non pianta fatta per poterne delle nuove da sviluppare; tanto avere più che in moltissime maniere si può propagare come l'olivo, polloni al , innanzi Un' si è detto. altra sullo nel tronco operazione che olivo,nell'atto vi sia della guire esepotatore deve della potatura, è che se il corteccia disseccata , sca- 78 - ed brosa dovrà affilato bene ferro le rimettere i muschi uova di fare con , toglier" di insetti e Con licheni. i e loro legno curare , perchè togliendola priva gr dove dal parte distaccata in , - riposti^ distrugge anc dei tagli me da qu€ grossi in prossimità del tronco, scolando nutrire i raijiitagliai che doveva tagli r umore , tronco, questo si rovina perciò che il potatore tolga attraverso " per in il nella trovasi avventura il viene parte; conguasto che che biella parte del tronco bene. Se il freddo abbia attaccato guasti ulteriori si mantiene dei evitare pianta,per ancora qual^ si sopprimeranno certo tempo sensibilmente,allora tutti i rami morti, e cosi dopo un si vedrà la pianta rivegetare, il che avvenuto, si potrà di nuovo disporla alla potatura regolare* che pianta molto Un'ultima seguito agli è , da avvertenza anni sempre in cui bene le potatore piante fruttificano accorciare i rami un si possono come fruttificarono, lunghi,in seguitoaglianni che Un è che fare al poco lasciare un in to mol- cìm po' pfft si ebbe poco frutto. di tutte le avvertenze potatore, che terrà calcolo sicuro di e regole innanzi dette,potrà esser ben inteso non sbagliare nella potatura degli olivi, delle però, che il suo occhio vigiledovrà, a seconda condizioni locali di clima di suolo e apportare , modificazioni quelle può dettare,in che una lunga pratica solo gli maniera da formarsi sistema di un potatura adattato al proprio luogo ed alle varietà che quivi si coltivano. Commettono coloro che innammoun grosso errore rati od dato attratti dalla produzione degli dlivi di un nei proprii paesi i potatori fare eseguire la potatura ai luogo , chiamano di quella località per nella loro oliveti, istessa maniera. e I risultati non corrispondono mai all'aspettativa, i principiigenerali per la semplice ragione , che adattarsi in tutti i paesi, ma sono giusti e possono 79 — — dettate dalla pratica locale non portare dei vantaggi che nei luoghidove possono furono studiate ed adotta te^e per poco che si fanno roibiare di clima,di suolo o di varietà, spesso più le modificazioni ?.*ja corrispondono(1). CAPITOLO cui Avversità - IL soggetto Tnlivo. va 2.^ Tignuola.— Parassiti o.ìììmaiì. ì^'^Punteruolo. 5.® Cantaride. 4.*^ Pèìila deW ulivo, dflVtdivo. 7."lìùHJcantfithÌf(tlÌvo. S.° Cosso per dilegno. G." Cié€tiu%gU€k, IL Malattie."!*** Chioda o RoiptfK 2.® Fungositàvascolari.— —III. Piante parassié.^ Lìipa. A.^ Screpolo. b."^ Afal nero. ta^ da fatti meteorici. Danni dipenilentì _iy. i^MMARfo.^L — — ti.* Moses — — — — — — — — ^ che in ogni L'ulivo ha pur troppo dei fierinemici, nullando modo l'assalgono spiccatamente,qualche volta anil e ^5U0 prodotto qualche corapletanicnte altra volta compromettendo la vita stessa della nianta- insetti primo luogo dei principali delle pianteparassite e làvi,poi dello malattìe, danni dipendentida fatti meteorici. Diremo in no- dei t Paka^siti L'ulivo ha nemici animali. nella classe degFinseLti. Non vi ha parte della piantache si possa dire i rai frutti, i fiori, le gemme, Le foglie, mi, rispettata. nemico. il tronco, le radici hanno tutti qualche Ve ne ha dell'ordine dei Coleotteri, degliEmittori, dei Ditteri, e dei Lepidotteri numerosi (l) Atoi» Op. cit.,pag. 7G-87- I 80 — — i Descriveremo seguenti: Punteruolo (Phloeotrihusoleae)^ Tignuola (Tinca oleaella)y il la la Mosca la Psilla dell'ulivo (Dacus oleae), deirulivo {Psyllaolivina)^ (Cantharis vescicatoria) Cocciniglia{Coccus oleaé), deir olivo (Hylesinusoleiperda)^ Rosicante Cosso perdilegno (Cossus ligniperda). la Cantaride la il il y 1.0 Punteruolo (Phloeotrihusoleae). è il più noti,nocivi all'ulivo, degl'insetti È un coleottero della sezione degli temolo. fagi, e propriamente appartiene alla piccola fi glia degli Scolitidei. Questo minuto coleottero è nosciuto dal principiodi questo secolo. Non dico la prima volta, che in quest'epoca sia comparso fu il primo che ce l'abbia t solo che Fabricio conoscere. Egli lo registròdapprima nel genere strichusjdandogli il nome specificotratto dalla piaa cui vive oleae ta su e quindi nel genere Hylen Olivier lo ripose nel genere nus. Scolytus e Li Uno — — distinto oIm genere , riconosciuto denominò dagl Phlojotribus genere , soltanto glientomologi glosstet scrittori posteriori; 1' ortografia del nome voluta hanno corretta can TREiLLE glandolo stato trihus da in Phloeotrihus. tutti nome va della oggi specie detto i Phloeo ai danni che quest'insetto reca agi diversi lavori, ed anche di distittt molte ma deplorare forma , come mi dopo occupai un anno lacune pure l'insetto da seguente. Erano e Il oleae. Italiani ; do un ritenuto,e però Relativamente ulivi,abbiamo a formare volle ne a un anno ed inesattezze restava oscuro vi eraiu sotto si trasmettesse questo punto le conoscenze, qua all'ami quali studi speciale scopo questi di accurate osservazioni posso ai con di 82 — • — n" iiùpiegarefino a trenta giorni,l'insetto muove a v scavare galleriamedesima, o continuando il punto della corteccia più vicino,o per la stei air estei via praticata per penetrarvi se ne esce cosi lungo periodo nella deposizione delle uoT" Un fa si che quelle le quali sono state le prime ad ei depositatesi schiudono pure anticipatamente e pirf gradatamente le successive. le larve Schiuse dopo una quindicina di giorm* da che furon rosio.' a deposte le uova, cominciano - delF alburno per trarne le gallerieda esse praticatesono lo chiare to, e angolo retto colla principale,su di destra ed a sinistra della medesima. che le larve si schiudono,come modo cosi successivamente, le pure decrescendo* E nello stess"^abbiamo detto, lunghezza maggiore di dodici è a è di 30 a 40 Compiuto il loro larve tredici gallerievanno le come di le di canne datamente grano. orga- un rali queste gallerie late- millimetri. giorni. sviluppo dispostead^ doppia linea una a La il nutrimei^*' strato La delle vita larve, scavatosi un in ninfe (pupe involute)] più grande, si convertono dalle quali dopo 15 o 20 giorni si schiudono i quali vengono fuori rosicchiando grinsettiperfetti, vano la un corteccia che abitato stato ramo buchellerato, il numero soprasta. Chi allora osserverà loro e dal dai numero degF Fleotribi dei fori insetti che sono tutto lo vedrà potrà argomentare schiusi e che la famiglia. componevano la fine di Maggio, in Tutto verso questo avviene bero l'alche i Fleotribi che schiudono trovano maniera nel periodo della infiorescenza. setti Ora, quest'inhanno un 1' abitudine covacciolo malefica di andare a nell'ascella dei racemi fiorali. varsi sca- il legno che rodono non serve per la loro in quello stato ne prendono nutrizione, stantechè la viene cosi nulla rosura spinta fuori dai quasi , del Fleotribo si può ricopiedi,sicché la presenza E siccome — 83 — rdila che vedesi all'adei pedmiL*oletti fiorali.I ramoscelli cosi roterminano per seccare, senza Lchiati naturalmente dì poterne ricavare prodotto. 'Branza del Vi ha mezzo riconoscere la presenza come iìeotribo allo stato dì larva? Della presenza delci accorgiamo allorché già il male 1 iasetto perfetto avv^enuto e quindi il darglila caccia in quello ò una che non conduce. Possiamo aro cosa p^rò del delle larve dalla rosura la presenza conoscere quando vuol deporre le^no prodotta dalla madre If uova, la quale rosura nel momento in cui le larve i sviluppanovìen fuori a guisadi una pasta sirindel Lta^del colore gialliccio legno. gete Ora, quando voi, visitando un olivete, vi accordell'esistenza delle larve,è quelloil momento 'pportunoper poter ovviare od attenuare i danni 'le potrebberoaversi nel Ma noi sappiamo ohe i Fleotribi attaccano losccre appiiuto da quellarosura stanza rami secchi,quindi questa circofare ci fornisce il mezzo come scomparire insetti buona con una ^Miegr potagione,e coir evirestino di questirami tagliati. neiroìlvcto re che La ignoranzadi tali fatti produce spessissimo che, si coloni \'e sono servono viti neglioliveti,i per il ridi d ei che rami ulivo sono correggerle piccoli ^^alitatodeUa consciamente si viene intal modo e per potagione, primo periodoi ad ottVireun mezzo fare accrescere come i Fleotribi iieiroliveto.Spessoaccade che,dopo la potatura,dei rami tagliati dei fasci formano se ne tihe si lasciano neiroliveto;ebbene, anche questa pratica è perniciosa^ perchè è . Che il Fleotribo difltizi abbiamo va a deporre su le quei rami secchi uova, sue come parlando della sua biologia. setto Sicché,riastìumeudo, per distruggerequesto indetto bisogna praticarenelF olivete non cocchi nella una buona tagione, poalberi nel medesimo piccoli usar vederli fU non rinverdire, lusinga lasciare 84 — di cotesto vano per seccume per — le viti che sorreggere si ttn lasciare negli oliveti,come pure non sp questi i rami e le fascine provenienti dalla i tatura. Può nella osservato verificarsi volte certe di verificare proviacia i danni del di un fenomeno Bari, nella Punteruolo. attaccati in io circostanM Vidi in vicinanza glialberi,i quali si trovavano certo raggio, erano per un che che tuli pa^ preferenaa dei Fleotribo. rendermi Volendo dal ragione di questo fatto,venn nei accumulate tenevano a sapere che i proprietarii loro magazzini tutte le legna provenienti dalla,pofe^ combustibile. Visitai qualcuno tura per usarle come vai di quei magazzini, e come avevo sospettato,là troil covo i quali,dopo aver dei Fleotribi, passata in uscendo magini imil primo periodo quei legni secchi, volo si levavano e a guadagnando nuova^ la campagna andavano ad attaccar mente gli alberi più vicini agli abitati. si possono Due mezzi praticare per riparare a 'questo inconveniente. 0 assicurarsi della morte delle esportano, col sottoporliad nei una elevata, come temperatura sufficientemente nelle si trovassero forni;oppure, per coloro che non di poter praticare questo primo mezzo, circostanze larve nei visitare rami di che tanto si in tanto e quando questi depòsiti, bru si trovano dei rami attaccati da Punteruoli , ciarli a preferenza,per impedire'che dalle larve, che vi esistono annidate, potessero perfetti,i 'qualipoi danni che abbiamo andrebbero ad arrecare gFinsett quei indicato. I caratteri antenne, schiudere del genere le quali hanno risiedono nelle articoli, gliultimi tre Fhloeotribus nove foclava formando una grande i gliettata. La specie poi si distingue per avere ed ovoidea accorciata, convessa, corpo, di forma pronato irregolarmente punteggiato,le elitre anche dilatati in — lamina 85 — finamente punteggiate ingresse, con delicata bruno-nerastro , le col tìbie , con e linee longitudinali corta peluria. Il colore è sastro posteriore delle elitre rosnove — terzo i tarsi — le basi e colore fulvo-gialliccio.La è di millimetri due. La larva un delle di antenne lunghezza del corpo è apoda ed ha menti tegu- — — molli, di color bianco sudicio; solo il capo è duro ed a sono superficielevigata. Le mandibole in punta ottuterminate sa, robuste, quasi triangolari, di color rossiccio. La sua simo lunghezza nel masè è L'uovo ovato di tre millimetri. sviluppo sferoidale,lungo ^/jdi millimetro (1). — — — 2.0 TiGNUOLA Di questo insetto si hanno più antichi; Teofrasto storia plantaruììfiy ed furono di fa ne è notizie fin dai nella cenno le singolare che del vermis natus frutto. Lo stesso tempi Hi- sua prime quella Tignuola, la cui larva la mandorla oleae (Tinea oleaella). zioni no- attacca Teofrasto dice: Fafru^ctum ademit. il nome di Tinea BRicio, dandole oleaella,dice: hahitat in nucleis fru^tus oleae, quos cadere facit ante niaturitatem;dalle qualiparole si rileva chiaramente quale fosse la E sua sub cute , ed il danno abitudine che apporta. il dire che, quando gli Entomologi parte o pianta tale,intendono In quanto agliEntomologi che si sono tura, occupati della parte applicata air agricoldisse con dopo questa prima notizia,Angelini precisione che questa Tignuola nella primavera attacca le foglie e nella state penetra neir interno qui giova dicono habitat nella parlare della larva. — , del nocciuolo per ostante,posteriormente veramente fu Ciò la mandorla. divorarne messo alla in dubbio medesima Prof. se partenesse ap- specie larva delle fogliee quelle che penetrano nelle (1)Costa non la man- n. 18. A.,Lezioni,in AgricoUurameridionale, Si.,ìllj 86 — — ulive; e vi è stato qualcuno che è gh a sospettare che fosse invece la larva della M quella che dalla polpa dell'uliva penetrasse poi delle dorle Ma nocciolo. da sta vi è non si rileva cui cosa una , di ogni altra apparato della la larva cosa, in polpa dell'uliva; dalla mai elementari più conoscenze più strana quanto (ff^ perfetta ignoranza d"w di Entomologia. Prbatt boccale è non tale Mosca luogo il wm poter rosicchiali^ secondo da del nocciolo. Di più, rompendo la spessezza che se larve vi sono, di uliva, si vedrà stintamente, di sono muscideo, essendo tra Lepidottero queste due e^i! non e , sorta non i nocc^oft queste din di Ditte» samente immen- di larve diverse. loro di questi dati estremi, nessun'aitra Em della biologia della Tignuola. idea si aveva si collegassela generazione necessario vedere come che vive sulle fogliecon quella che corrode le man^ Intanto fuori — questa lacuna colmata; dimodoché dorle me nere e più posso ora incertezza alcuna dire essere può ritenersi sulla stata non da rimar biologia di questo insetto. sviluppo in tutto Tanno, possono ritenersi quattro generazioni, distinte per la parte La che attaccano. dell'albero prima generazione ^ le attacca foglie,la seconda le gemquasi invernale, me, i fiori, la quarta i frutti. la terza il mese di Febbraio visitando Durante gli oli, di foglie un numero veti, facilmente potrete osservare glie delle aje trasparenti.Esaminate con quelle foche in quelle aje il pada vicino , e vedrete renchima è distrutto,e rimasti soltanto sono gli Seguendone lo epidermici delle due facce. Entrb la gallerìa la' larva tra questi fogliettitroverete compresa della Tignuola, la quale, penetratavi da fuori da si sviche luppa mano uovo deposto sulla foglia, mano fa pure l'estensione di quelle aje accrescere trasparenti.Compito che hanno queste larve il loro strati — t"7 — iitpupe iluppo,trasformfliisi verso ne He o tra fogliae foglia, la bnse elle uoii rchè non dello medesime. Naturalmente avtutte si trasformano nello stesso tempo tutte schiusero contemporaneamente uova* Dopo giornischiudono le farfallette le quali,trovando 15* 18, esemplare ingrandito), iicciate le novelle gemme vanno a deporre le in vicinanza di queste. Si sviluppanole larve, va ficcare nel centro delle gemme a quali si vanno edesime divorandone le tenere /ogliolineche 12 15 a , , anno mano producendosi. mano Come è facile supporre, queste larve consumano ^ella gemma solamente la parte centrale, sia perfchèpiù tenera, sia perchè le foglioline esterne si disseccate quando V insetto ha consumate ovano ¥ìg. IS. — Ti^uola deU' ulivo. parte centrale. Quindi succede che la larva,dopo li aver ||epuò consumata quellaporzionedella dare alimento, passa larva Sosì si conta che una che gemma un'altra gemma, e sola può , durante la ad vita,distruggere parecchiegemme. si trasforCompletato che hanno il loro sviluppo, in in e farfalle. schiudono lano Queste poi pupe, i fiori, iella stagione in cui si trovano sviluppati vanno a deporre le loro uovd^in vicinanza dei La ledesimi. larva che si sviluppatraversa il cadivora pistillo ne ed ovario e quando non rova altro, più ralimcnto in un fiore, passa ad un ino a che compie U suo sviluppo.Queste larve si Sita I j , 88 - - convertono poi in pupe , dalle quali schiudono farfalle nel tempo in cui si sono nuove già fon le piccole drupe. Succede allora che queste nuc farfalle vanno lo delle a le deporre ulive. Le novelle il presso facendosi uova larve pieci] stra , lungo il canale producendo , nell' inte penetrano , nocciolo del midollare un forelliho lineare che ben presto si cicatrizza. L'oliva contin| esile, né voi visitando a quindi bellamente crescere, olivete v'accorgerete di nulla. ha completato il suo la larva Allorché svilupj del della mandi neirinterno nocciolo,nutrendosi la, abbandona quella dimora: ciò che potreb| fare allo stato di immagine, perché l'apparato cale della farfalletta non si presterebbe a supera gli ostacoli che le si presenterebbero per ver alla luce. Quindi é che la larva innanzi di trasfcj marsi esce quale é è ben dal nocciuolo E entrata. diversa non via per la stessa poiché allora la sua per grandez| dalla prima, essa produce un forai] che interrompe per'un buon trai sensibilissimo, l'attacco del picciolocoU'uliva. Ne succede quinl che le ulive sebbene forte restino stai in buono tutte perché venissero mands tutte a terra in una si pi stagione nella quale non ricavare da esse alcun prodotto ; ed i proprietà! di oliveti restano ine sanno meravigliati, e non basta game Ma ve, del una la ventata causa. vi fate a per poco il grosso vedrete forame picciuolo,e rompendone che tutta raccogliere quelle se del neirinterno consumata, e nel qualcheduna nocciuolo non di attac punto scorgere la mandorla é sta che vi restano la rosur« larva d^la che si é alimentata gli escrementi Sono essa. queste larve che uscite dal nocciuc delle ulive,si stato durante lette che in pupe, convertono e restano per poter dare nel principiodell'inverno vanno 1' autunno , le in ts farf| jpoia — 90 — noBt generazione che vive nelle mandorle si ha scienza può distruggere, perchè di essa La generai è già fatto. tanto quando il male La — i fiori neppure riescirebbe anche struggerla, come quella che vive che me. attacca Non che resta la agevole^^tì nelle g^ generazione invernale, qiH^ parenchima delle foglie,la qmSi sia pN^ si presenta più propizia ad essere distrutta, facilmente che si possono osservare quelle aie i» le larve sia perchè ri^^ sparenti che annidano facile raccogliere le foglie senza produrre nessna alla pianta, e sia infine perchè, distruggenéi danno le larve d'inverno,si liberano gli olivi dalle g"a^ le veramente dann^è razioni seguenti, che sono deve Il rimedio quindi a praticare esser quello é raccogliere tutte le foglieche presentano quelle ai^ beBa trasparenti e bruciarle. Si dirà che è una che T attu* espressione raccoglierele foglie ma è si agevole come la enunciazione. C^ zione non che del si nutre , — tamente non. — è tanto cosa esagerare neppure il quale girisu per facile ma non , a priorila gli alberi bisogna difiRcoltà: un nella ragazzOg stagione oppOT- in una giornata per lo meno tuna, vi può mondare centinaia tre o quattro piante, raccogliendo varie di altrettante esse foglie,e con larve,le quali con le generazioni successive avrebbero distrutto parecchie migliata di ulive. Le delle Tignuole, non larve che le farfallette stesse, presentano delle varietà, per le quali talunr se. Entomologi han creduto riconoscervi specie diverMa risulta die dalle molteplicimie osservazioni la Tignuola che attacca le diverse parti delFalbW) il frutto è sempre ed una specie. Le larve nella cio, prima età sono generalmente di un colore verdiccol capo a forma rossiccio,e con due macchie di V rovescio sul primo anello toracico. Inoltrandosi nello sviluppo,cominciano a comparire due serie di macchioline oscure sugli altri zooniti. Qualdie 91 — volta fondamentale però il colore macchie le e roseo, Anche — diversi. Se colori ne pupe hanno di è marmorato che invece rossastre sono le • — rastre. ne- gradazioni di giallastree delle presentano delle Le immagini si presentano pure giallo-verdiccie. si che variabili delle macchie nere pel numero nerine bianco-cetrovano sulle ali superiori.Queste sono nel mezzo una a splendore argentino , con — macchia caratteristica di Y forma variabile siffatta macchiatura parte, a soggetta va specie diverse. disposizioneun gran i passaggi graduali, Ma ad appartengono massima millimetri. La millimetri cui farfalletta sei che dell'ulivo Relativamente se Agronomi, da che il olive sua Che ne è (1) Costa però siano che non Prof. di piegate può sua è nove lunga Fu e poco si trovino certo far fu la corrode la Mosca; opere è polpa vero, delle la ma studiata. esattamente nelle , gnata accompa- conosciuto, poi produce stata storia quantunque Entomologi ed occupati a tempi recenti attacca quello che alla ed fino biologia era degli errori scrittori ghezza lun- (Dacus oleae). pure varie inesattezze. verme La danneggiano gliolivi,si può dire sciuto. conoquello più comimemente insetti che Mosca sia la si che è larve le ali ne (1). 3.0 Mosca Degli con siderarli con- noscere è facile rico- — le dividui in- se specie. giungono a convincersi medesima unaf pochi quando numero, e in or una, indotti essere come a in or osservando sicché mancare, separatamente, si può hanno un' altra ed , chioline, l'angoloposterioreesterno. Oltre a tali macle più costanti,vi ha un che sono numero Tutta di punti neri irregolarmente disposti. presso altra in -di antichi meraviglia ; ma vedere A., Lezioni,in Agric, merid.^ a. Ili,n. 14. — 92 — riprodotte le stesse inesattezze in tempi reo quando esistevano già monografie nelle quali fa stato ampiamente chiarito questo soggetto conoscere solo ignoranza entomologica e non scrivere su mania nel volere una grafica,ma delle quali non di piename] si ha la coscienza conoscerle. Tra le idee false,vi è stata quella ÓA Briganti, che del resto più che entomologo era , valente Mosca Egli suppose che la larva del In un' potesse penetrare nella mandorla. recentissima poi suir Entomologia Vicentinai; pera è detto botanico. le larve del Dacus iftj oleae cominciano primavera a divorare le giovani /oglie, e a sisn le frutta. Dal che gione inoltrata attaccano par#^i che larve della Mo- = l'autore abbia creduto esser sca larve della TignuoISi quelle che invece sono continuare nel fare la storia di quantt Ora, senza hanno scritto su quest'insetto,la quale è molto- i che estesa, veniamo a parlare della Fig. 19. La Mosca — Mosca sua biologia. dell'olivo. delF olivo (fig.19, esemplare molto dei Ditteri, e proingrandito) appartiene priamente alla sezione dei Muscidei ; e tra questi alla famiglia nella quale le femmine sono dute provveair ordine di trivella diversamente da conformata quella degli Ortotteri e degli Imenotteri. Risulta cioè dagli ultimi anelli addominali che si vanno una .^ 93 — "ttigliando,e 1' che dentro uno — nello stato V altro come di riposo si inguaigli astucci di un solo fuori l'ultimo anello locchiale, rimanendo si distinguono.La facilmente quale le femmine ione di questi anelli presenta una ellissi assai ista ciò che trasversale , ci fa intendere , che dev'essere [trivella schiacciata,e cosi fatta perla Mosca di Ditappartiene a quella categoria nel parenchiquali depongono le loro uova i *, dei frutti. non vi faccio caso a questa osservazione; perse questo fatto fosse stato ben avvertito da si sarebbero scrittori, risparmiati molti errori studiare la biologia di quest'insetto. Ed in- ri lo kro vi è le Mosche chi ha, creduto che dele loro uova fra i crepacci della cortecIjnessero deir ulivo, e che poi le larve schiuse da esse mano mano a raggiungere le frutta. Se stato jldasserò è ammessibile di piedi e IftUeMosche due per "fe larve di falsi piedi, che uncinetti sono che di te Lepidotteri forlo non quelle è per apodi, o provvedute soltanto l'aperturabocaccompagnano le, e coi quali possono penetrare nelle sostanze la polpa delle frutta;i?ia non m come accessibili, lasferirsi la dalla corteccia siccome al frutto. E 1' organiarmonizza itura i costumi con sempre bastava io, cosi la Ila siffatta considerazione possibilitàche le uova venissero per esclu- deposte corteccia. femmine nel tempo nello ranzate tesse in Icessario una per sgravarsi delle uova attendono sufficientemente sviluppo,onde la larva che schiude l'alimento sola oliva trovare tutto quale le olive sono : mentre crescefiza per espletare la sua all' altra, la larva dovesse da un' oliva passare difficoltà sopra di fronte alla stessa Itroverebbe' la posta.Né ciò basta. Per la ragione medesima oliva non idre cura che nella stessa caancora 94 — — A tale oggetto,quando essa sgravarsi delle uova, si posa sopra "ì pitasseropiù larve* accinge a prima oliva,ne \mi% tutta intera la superficie vi sia cicatrice che riveli ehi* se per riconoscere Se di ciò si già altra Mosca vi abbia deposto uovo. tatta, inavvede, passa ad altra oliva. Se poi la trova Allora si determina fUa deporvi il proprio. sandosi in un punto, solleva ed inarca Taddoine in in situare posixionit guisa che la trivella si possa in giù la fa peneverticale. Ciò fatto, spingendola trare al disotto percorre deil'epideniìide per un miiliraetro di spessezza, e vi depone il suo uovo (fig. 20" olivi intaccate dalla Jtosca per deporvi le uova). Ritira indi la trivella e passa ad altra oliva. Intanto nel punto in cui è passata la trivella resta una cica* trice ellittica, la quale annunzia essere stato ivi deposto un uovo. É vero che talora olive che contengono due larve ^ e anche tre,ma questo fatto assai raro incontranti qualche volta può dipendere — 95 — r uovo precedentemente depositatolo sia varii giorniprima, in guisa che la cicatrice quasi scomparsa. Ed in fatti in tal caso ordinaente il diverso sviluppo delle larve ci attesta le uova siano state depositatead come tallissimo di tempo sufficientemente tidervallo grande. Che larve fossero coetanee, vuol dire che la ee le due sul fatta frutto dalla Mosca è stata diiMta lìgente nou abbastanza. decina di giorni, o poco Dopo una più,schiudono le larve (fìg. larva le e ninfa), 21, quali mediante J"e Pir. 21. cui abbiamo si fanno strada accennato F alimento. la polpa succhiandone attraverso sto Questimolo maturazione una artificiale e provoca onde le olive abitate dalle larve presentano precoce, delle macchie porporine chiare,che spiccano sul color verde delle olive. Quelle macassai bene colla loro estensione, indicare ancora possono jchie, le larva. Se olive invece sono Iretà della mature, ciò sono Ilemacchie ferruginose,e perchè quando^ il sottile è di epidermide strato la polpa consumata, che vi resta presentasiappunto di questo colore. tanto nelFuno che nell'altro caso, visiDimodoché tando olivete , solo per la presenza di queste un il mezzo abbiamo macchie come accorgerciquando affette dalle larve della Mosca. :le olive sono Quancompito il loro sviluppo,per lo |do le larve hanno Lqoale impiegano da 30 a 40 giorni, il più delle volte forano Tepidermide (fig. 22, galleriascavata quegli uncini l^iL 96 - in un' oliva terra; dalla larva - della si approfondano ancora sotterra,e ivi si trasformano però la larva si trasforma Mosca) e cadwao i qualche centimetoi in pupe. in pupa Delle voW la stessi alla lud entro oliva sotto Tepidermide. L'immagine viene di giorni. trentina dopo una la storia Questa è in breve precisa della vit^ della Mosca dell'olivo. Quello però che ha costituit§ Fig. di ricerche argomento 22. è (^ congetture e stata la gassero si collegenerazioni di un anno con seguente. quelle dell'anno che creduto Vi sono stati di quelli che hanno allo le Mosche dell'ultima generazione rimanessero stato di pupe, e che fossero quelle destinate a produrre le immagini quando arriva la stagione delle maniera le come , olive. Indubitabilmente ciò avviene Non è però questo l'unico questo insetto la assicura per molti col mezzo generazione pel vidui. indi- quale novello anno. Durante delle l'inverno Mosche giornate allo stato cattive molta veto nei crepacci giorni tiepidi,soleggiati, svolazzare sui rami. importanza quanto *anche pupe primavera si trovano pure nelle di immagine, le quali restano degli alberi, mentre veggonsi la e si , usassero non dagli annidate ai sicuri effetti nocivi questo fatto- ha rimedii; dappoiché tutti i mezzi si sarebbe E i fra per di della se distruggere tali aver Mosca liberato , 1' oli- giacché le sero -os- gettare, si le infestare raccolte olive. Oltre mai sarebbero in sono non tal quantità in attività il per esse ciato e si è quanto Abbiamo la curare oli^ le gettarsi,giacché di meritare coi essere lo per mett«||j tai meno speso per farle raccogliere. detto che le Mosche pure possono che pupe quindi di da che a trappeto, possono generazione delle da ricavandone vendute, di generazioni proseguissero rimanenti non il guadagno sempre le successive che tare avrebbe Tanno per nel restano as^ venturo terreno. per niezz0Si è pensato I distruggere queste pupe, e si è suggerito di fare a' pedali degli alberi una fossa, e riempir' di calce, la quale penetrando nel questa di acqua di profondità distruggesuolo a pochi centimetri rebbe le pianta. Ma quando aggruppate verso chioma, e come il perimetro le larve cadrebbero si rileverà superficie, di profittor acqua solo per con per che, per dovrebbe , più."! e vasta usare con inaflflarsi non questo metodo vi è poco a rimarrebbero poche esso ché sperare, poivittime. pupe fattezze somiglia a quelle delle co* per Mosche (fig. 21). Essa ha due canali tracheali larva La muni dal secondo fino al mata calce siano medesima, sul terreno facilmente gli olivi-* che le olive della della il contorno dei pedali, ma tutta Taia intorno, i rami. Oltre a che in gequanto si estendono nerale da che radici alle nuocere si riflette air estensione colla occupano quindi senza pupe penultimo di due La La sua si anello anello uncinetti tipo del corpo. dianzi che massima é del pupa Mosca a pure protendono posteriormente lunghezza coartato. ha dardo , — il La bocca abbiamo é di 7 ad è ax- nato. accen- 8 mm. — L'immagine, detta giallo-fulviccio capo nere l'occipiteoscuro, e due macchie pallido,con suU'epistoma. Le antenne paglino, con F estremità dell'ultimo articolo bruna. Il torace é di color la* - 99 # — tre strisce longitudinali con più oscure, gli ìTÌ gialli i fianchi fulvi : lo scutello bruno col , 'gìne giallicciofornito posteriormentedi due "le dirette indietro. Addome col margine nero iterìore deglianelli fulvo; ventre fulviccio. Piedi pallidi contarsi più oscuri. Ali trasparenti, incolore, n lo stigmapagiino^ ed una macchia bruna presso marcata estremità, e talvolta un'altra meno il Il colorito dell'addome presso margine postoriore. ofìrc molto il fulvo variazioni,inquantochè prendendo maggiore estensione finisce col predo, Miare, La lasciando lunghezza soltanto alcune macchioline del corpo è di millimetri ne' quat- CI). ?o A di complemento delV articolo che precede,ci piace simo riportareintegralmentequanto scrive il chiaris- Prof, O. Comes sai mezzi per combattere la olearia (2), " Poiché la mosca depone le sue uova preferiluente nelle ulive che si mettono prima in succo, le sue larve si sviluppanomeglio nelle ulive più o y^^^ìpose più acquose^ se la primavera corre umi^caZ^are bisogna,nella seconda metà di giugno, in sito le radici) pedale deglialberi (lasciando , 1* evitare V accujiiulamento dell' acqua nelle uliCosi praticando,le ulive restano più piccole, teche, e perciòpoco ricercate dalla Mosca, la dove la sua trivella incontra luale non depone lo uova resistenza. La larva poi, se già si è proressìccamento dell'uliva resta inceppata con dotta^ Bello sviluppo fino a perire massime la temse peratura , si mantiene alta (a 30oC. circa)ed il "^losca . , fi)Costa Prof, AceilItS , merid, Lezioni, in Agrìc, UtEnt. 15. ' a. Vin, M^ridìiìnalef (8)In Affric(fUur€i •^ nnm. 6. , a. HV 100 _ ^ è tempo In secco. si possono bacate, scuotendo tende su narvi i nuova (per farle cadere non bachi),si eviterà generazione delle vierà alla invasione giore dell'olio. « vrebbero delle cisi©ne Verrebbe « larve e limitarsi a Sebbene isi almeno, Mosche e , le le dissej si diminuirà terra a ed alla raccolte a Jd^' quindi si oiP^ perdita ma^ in settembre, d©i*, la u6-', macinate, perchè con subito essere o, di ottobre ulive, comunque Le le Mosche raccogliere in settembre i rami e raccogliendo Se e tali condizioni nella pupa. strozzate restano — delle in pupe T invasione. la massima esse contenuta^ \ in resa luoghi! quantità deircUo,-, olio abbia sul cadere delFautunno, pure la dei vermi, è ni£^che le ulive perdono per azione in olio che le ulive possoMi^ giore deir incremento in quel tempo ; e perciò è bisogno impres avere di anticipare la spiccandole dagli alberi e non scindibile cadano Ove « le da mai raccolta delle aspettando ulive,.* che esse ? sé. non ulive,fa si abbia mezzo di macinare bito su- mestieri di conservarle nei caminit: muoiono per la fermentazione perchè ivi le larve delle ulive; o meglio giova il prosciugarle spandendole di canne. graticci sopra Sempre, ed in ogni caso, la raccolta delle ulive in gennaio, o al più tardi in terminata deve essere vivere febbraio, imperocché, potendo le Mosche fino a quattro od a cinque mesi, quelle deirultima fino a luglio. arriveranno schiusa non le ultime Più che spigolare o raccattare ulive lasciare persistere smarrite per terra, giova non sugli alberi le ulive tardive,perchè queste servono delle pupe ed anche delle, di principale custodia « « ibernanti. uova, Tali ulive si possono si esegue la rimondatura. Dopo la quale è necessario portar via mentre « di zappare il ter- 101 _ _ :. : ; i):^:"^ il sudale agli alberi, rovesciandone alla profondità per seppellirvi(almeno , 20 a 25 centimetri)le pupe disperse alla supercosì sepolte marciscono dei suolo. Le pupe massime ftotte, dopo piogge copiose. di spazzare « Da occorre ultimo,a lavoro finito, : feiaìe.il frantoio,per portarne via le pupe ibernanti, tìie possibilmente vi si trovassero smarrite per terara. La spazzatura va data ai polli (i quali sono Avidi delle pupe ) , prima di gittarla neir immonsottostante ^^szaio. Tutte riescono queste misure quando d'altronde adottate poco ficaci, ef- in pari tempo limitrofi; E^U olive ti e trascurandole, la invasione, anche potrà in alcun tardiva, non saotìo essere mai scongiurata. E perciò sarebbe molto opportimo ed utile che i proprietariidi una atessa contrada, sia per iniziativa propria, sia per faisriativa dei corpi morali, si costituissero in condi iorzii,con regolamenti speciali,per combattere non vengano nelle località . accordo comune « In questo devastatore. insetto raccomandabile fine è molto che si desista dalia caccia (con reti)dei piccoliuccelli insettivori, la loro nidificazione e che si vieti di disturbare , dappoiché per la Mosca uccelli,col cibarsi delle pupe giacenti combattere aiutano' a Tagricoltore terra, tali olearia. 4.0 PsiLLA Quando i racemi aspetto » DELL'ULIVO gli olivi sono prodotto dell'albero zi(mi atmosferiche all'azione Essa in fiore,spesso fiorali rivestiti da cotonoso, che nella bacella. I coloni credono della invece che stesso , e (Psyllaolivina). una si veggono bianca di sostanza Puglia detta vien questa sostanza cagionato V attribuiscono dalle ham- sia un varia- specialmente nebbia. è il prodotto di secrezione di alcuni ìt ; 102 — . insetti che si annidano tra — PsiU^ì e eterotteri, i fiori.Sono le quali appartengono agli Emitteri v" priamente a quella sezione che da Serville il rostro chiamata degli Sternorinchi,per avere avente me origine dallo sterno. Dagli altri St^n^ i ési rinchi poi le Psille si distinguono per avere sessi entrambi con quattro ali inclinate egualmentì i filiformi di dodici articoli, sul corpo ; le antenne ordin* piedi posterioriatti al salto. Inoltre hanno il margine anteriore frontale bilobo. riamente Psilla è stata conosciuta da qualche tempoj La uà tutti glientomologi però l'hanno registrata jion Psylla.Il Prof. 0. Costa fu il primo a darla genere nel genere nome specifico.Egli però la comprese mologi T, olivinus. Altri entoThrips, sicché la denominò nel suo posteriormente rimettendola genere, sero ed ignorando il nome specificogià datole, la disPsylla oleae. Se però è giusta la correzione fatta relativamente 6 al genere, non può accettarsi il nome specifico; quindi va detta Psylla olivina. Molti hanno conosciuto la produzione cotonosa della Psilla,ed hanno studiato la biologia dell'insetto, tiva vi rimaneva ma ancora qualche lacuna relaal e la Psilla come questa lacuna Costa, sicché dubbio sulla ora è può conoscenza da passasse stata un tro, all'al- anno dal Prof. A. cadere nessun riempita dirsi di della non biologia di questo insetto. i racemi Quando sugli olivi vi sono fiorali,due dessero casi si potrebbero suppor're: o che le Psille schiuin quella stessa dalle uova come epoca , altri insetti, avviene pei quali pare per moltissimi sia provvida facendoli la natura che schiudere tazione; preparati per essi i mezzi di alimenquando sono che in quell'epoca vi fossero madri ovvero che deponessero le uova. Ritenendo il primo caso, si dovrebbe anche ammettere che le uova avessero 103 — 1* autunno passato azioni invoglio T inverno esposte a tutte delle Psille hanno le uova e Ora, esterne. — le un molto a tutelare delicato,che non varrebbe il tuorlo dall'azione degli agenti esterni. Sicché in questa ipotesila natura sarebbe stata per esse molto provvida e benigna. poco Esclusa che le uova avessero quindi la possibilità potuto parte dell'autunno,tutto T inverno, passare e parte della primavera esposte a tutte le azioni neir epoca potersi poi schiudere opportuna, non per restava che degli insetti perfettipassasa supporre sero r inverno, e che alla primavera si accoppiassero E questo fatto è stato produrre le uova. per dal Prof. Costa accertato in seguito a ripetuteosservazioni. Precedentemente qualche entomologo detto aveva inverno, di gli crepacci Psille ed vaga olivi durante della corteccia Psille durante rimasta era lo pre sem- incerta. cosa una Visitando i delle questa osservazione ma come veduto aver T si inverno, talora fra rinvengono annidate allo stato d'immagini, le quali durante questo periodo rimangono quasi in letargo,e solo in e escono saltanti, qualche giornata tepida e serena forse prendono qualche alimento. Sono queste Psille quelle che nella primavera, dopo di essersi accoppiate, in le vicinanza dei racemi uova depongono fiorali. Dalle a si schiudono uova la segregare cotonosa, analoga da sostanza quella a glandolo Quella sostanza, le larve,le quali non in apparenza cerea, di aléri Emitteri,e proveniente sebacee oltre cutanee. al corpo per investire tutti i fiorellini di Rimovendola, se il periodo non di è sce finidegl'insetti, uno stesso racemo. troppo innoltrato, le larve,più tardi si trovano nascoste delle larve ninfe, e più in là ancora immagini, le quali si accoppiano delle altre e sotto essa delle uova, e dano tar- cosi per due e tre si trovano e ducono pro- generazioni 104 — — V altra ; ed anzi è cui in un sta la ragione per periodo avanzato* r insetto in tutti i suoi stati. trova Finita la stagione dei fiori,ed anche dei pie che s'intersecano frutti,perchè Psille V con una alcuni fiori vengono il loro alimento. risparmiati, i©/ Allora taliiss:^ più immagini muoiono, altre rimangono, e sono quesÉ»" che debbono servire per la generazione dell' anm f non trovano seguente. Questo fatto ordinariamente biologico è contrario a quello che ha luogo negli Emitteri,soprattutto in queste le uova hanno Cimici,ma dai quali le resistenti,quasi cristallini, nelle schiudono sollevando un segmento invogli larve della sfera si come coperchietto. A prescindere da questo fatto,noi abbiamo die il sito ove le Psille dovrebbero deporre le loro uova non più esiste,essendo asportatii rami con la potatura. Non vi resterebbero quindi che i grossirami Nel quale caso le larve e i crepacci della corteccia. costrette a fare un schiuse sarebbero lungo cammino da questi sui racemi fiorali. Ciò non per recarsi sarebbe morfosi difficile, poiché essendo le Psille a metaincomplete, le larve hanno i loro sei piedi, quindi sono fornite degli stessi mezzi di locomozione deir insetto perfetto.Non sarebbe però in armonia le loro abitudini,essendo nella prima età assai con torpide. tonosa coOra, quali sono gli effetti di quella sostanza che abbiamo detto prodursi dalle Psille, e che investe da ogni parte i racemi fiorali ? Abbiamo due fenomeni evidentemente soffrire pei quali debbono i fiori eie frutta. L'uno consiste nella punzecchiatura le frutta vanno alla quale i fiori e forse anche di una fuisf soggetti.L' altro poi nella cessazione zione fisiologica, la sostanza stendo invepoiché cotonosa, la il racemo, libera impedisce traspirazione in detta parte della pianta.Ciò posto quale è il mezzo un 106 — occhi di rubino, e T ultimo anello add sviluppato.Il suo colore è color un — naie immensamente delle antenne diccio pallido: solo V estremità è già rives In questa età il corpo tarsi è nera. dalla sostanza cotonosa segregata dai zooniti minali. La ninfa poi nello stato adulto presenta M addominale di zoonito timo di lamine le elitre in forma che dendo ricoprono sotto i lati soltanto di loro i rudimenti un colore olivastre^* j lanceol quasi dell'addome, nase ovate delle ali membri Nell'immagine il capo, quasi verticale,ha il bifestona^o ; le ali soid gine inferiore distintamente molto ed : sviluppate,e le elitre ovato-romboidali clinate schiena a pallido,quasi d' asino, di colore verdiccio di giallo,con può variare marmorate varii siccome as punti il colore per numero, diviene in talune che. da verdiccio gis corpo, Da siffatte variazioni è derivato Tesse aranciato. creduto che V olivo. taccassero risulta vi fossero che Dalle e muoiono, a sicché liberati. secchi peid] Psylla olivin"A sulla bamlm^ se la pitiforti, iniziata,la trasporta»© larve,le quali*facilmente è cotonosa lasciano i venti che osservazioni sola, la specie è una ali'influenza atmosferica quanto cella,può dirsi che via nostre la In duzione di Psille più specie appena nudo le molti racemi Le e fiorali possono rima-invece sciroccali e le giornate nebbie favoriscono la secrezione, appunto perchè favoriscono lo sviluppo dell'insetto; e da ciò la credenza del volgo che la bambacella fosse 1' eflfetto delle indicate meteore (1). nerne i 5.0 Cantaeide (Cantharisvescicatoria). i La innocui Cantaride è allo stato (1) .Costa Prof. uno di di quei pochi insetti che larva, e rendonsi dannosi A., Lezioni, in Agric.merid., a. IH, Bono sol- n.' 16« 107 — nello to brevemente Cantaridi Le d'immagine, stato lologiache — andrò Eteromeri sono risulterà come ad esporre. dalla . appartenenti alla fa- il capo che de' Cantari didei,distinte per aver "??^i^glia un 0Ì restringe posteriormente da formare come collo, dei Il taride Canle tarsi bifide. e unghiette per genere presenta il corpo oblungo, le elitre che rico- r addome le antenne filiformi ; onde per la si distinguedalle Milabridi (Mydelle antenne lorma iahris)che le hanno davate ; e per quella del corpo wono' delle e La e elitre dal Meloe. genere Cantaride della {Cantharisvescicatoria), di color verde metallico dente, splen- comune occupiamo, è neri. con gli ultimi otto articoli delle antenne la cantaridina,alla Essa possiede nel dermascheletro quale è dovuta la virtù epispastica,onde con la polvere ci quale le paste vescicatorie per sia più molto oggi non si confezionano terapeutici,comunque predicato. usi in introdotta medesima, la Cantaride nelle vie digerenti vi produce flogosie gangrena, fino alla morte, sicché viene talvolta preferitaper produrre avvelenamento, stante la difficoltà che la Per chimica E di incontra a riconoscerla. inutile tener parola tal proposito credo non fatto avvenuto in Napoli,periziafatta per ima su un dalla facoltà di Scienze di voluto caso un di virtù la Naturali deir Università avvelenamento per in propinazione di cantaridi. polvere signora, mentre Una tratto affetta causa alla quel da dolori era a acerbissimi,e confezionata carne pranzo, a si disse ad ne un attribuì la ragù che aveva in guenza mangiata, e la quale fu in conseair Autorità,e da questa alla Facoltà trasmessa di Scienze Naturali, per aver guente giudizio sul se- momento quesito: l.o Se fossero mette di sulla carne. cantaridi — quelle qual 2.o In state che veramente vedevansi momento aveva squaluccicare potuto 108 — la cantaride messa essere nel ovverQ La : se durante in cui veniva momento soluzione — di la servita questa seconda cottora, mensa. a parte del quesito di un' importanza capitale,perchè da essa ristdla persona sulla quale cader tava diversa poteva la colpabilità. Ebbene : il primo quesito potea assai facilmente risolversi aflfermativamente, in quanto al secondo ma mezzi la la Chimica attesoché non aveva suflacienti, altera le squamette di Cantaride, temperatura non era né cantaridina. la Le ricerche invece entomologiche sciolsero la.qui- stione. al Esaminando microscopio le squamette di Cantaride, che mi fu di guida potei vedere un carattere forniti certa nel giudizio.Gl'insetti possono essere di una di una bida. peluria morpeluria rigida, ovvero in un Nei primi questa peluria,dopo immersa tre liquido,facilmente riprende l'abito normale, mennei secondi basta un po' di acqua, perfino la da non forte rugiada, perchè si impasticci in modo La peluria delle riprendere più lo stato normale. è in questo secondo Cantaridi caso. Ora, esaminando sulle fette di al microscopio le squamette cosperse ragù, mi avvidi che talune di esse si presentavano Dal che la morbida con peluria allo stato normale. molta coscienza giudicare che la polvere, potetti con solamente non la neanche cottura, ma la salsa umida non era mentre stata si serviva sarebbe quando pur la impasticciare peluria. Si dovette quindi ritenere che dopo. In fatti venne poscia constatato durante messa stata a mensa, sufficiente ad di cantaride già carne Da era stata ad che arte la messa polvere sulle fette di asciutte. ciò vedete sembrano sparsa stata era di possono bene nessuna averne cèrte conoscenze, importanza, in talune una grandissima. come che stanze circo- — Oltr 109 — la diagnosi della ciò,per fare esattamente della scultura conoscenza Cantaride, bisogna pure avere d elle elitre della stessa,poiché abbiamo diversi altri insetti,come la Chrysola graminisy la Cetonia il Chriptocephalus aurata sericeus,ecc., i quali potrebbero e a y trarci ridotto in in polvere della Cantaride. fatto un lavoro dei A errore , offrendo tal uopo il loro dermascheletro aspetto simile il signor a Cornalia quello ha mascheletro sulla scultura del derdififerenti insetti a color verde metallico. comparativo ci offre il fatto Entomologicamente la Cantaride della ipermetamorfosi. In fatti sia in essa, sia in altri insetti della medesima que, cinfamiglia, abbiamo due stadii,tra l'uovo rante e non e V immagine, dui quali hanno costumi diverse. ed abitazioni Le Milabridi madri entro terra, depongono le uova fuori più migliaia.Quindici a mandandone ognuna venti le larve giorni dalla deposizione ne schiudono a due setole cedali,con pediculiforme, con corpo sei piedi toracici,terminati da un articolo unguiforme fiancheggiato da due unghiette. logia I primi autori,che non la bioancora conoscevano setti di questi animali, credettero queste larve incostituirono un completi atteri,e ne genere dissero alludere delle al numero unghiette, che, per Triungulinus, dinariamente Queste larve, risalendo fuori terra, si portano orsui fiori delle Composite. Quando su gliere que' fiori capitano imenotteri Apidei per raccoal loro il polline, quelle larve si attaccano teri divenendone parassiti.Quando i detti imenotcorpo nelle loro celle sotterranee vanno per deporvi dal loro corpo, miele e polline,le .larve si staccano del miele di in dette celle nutrendosi e rimangono in una quelli.Li, deponendo la spoglia, convertonsi larva a corpo molle, incurvato, a piedi corti seconda e privo di occhi. — — 110 — Queste seconde ninfa immobile credesi rimanga schiude cui nella non in tale stato larva in pseuéh prende alimento, e (^ cirea un una periodo ftfeprime, la quale trasfopl ninfa {pupa involuta)^ da la Cantaride. finalmente quanto ai danni che le Cantaridi abbiamo il seguente fatto: Cantaridi appariscont)nel Gittandosi straordinario. numero di esclusi i fiori. Quando non di buono in un albero,passano non nello della loro a è di vita,che divorare a vi ad Giugno ili stormi beri sugli alle parti tenere, resta più nulla altro un tutto parecchi giorni.Là le durlo ri- per il tempo ove sono facilmente si avverte Cantaridi, che continuato producono rumore arrecano, di cosi per stato, e stesso mese tutte distruggono olivo,ne esw o In Le Da anno. {quarta forma assai dalle e definitiva vera schiude sì trasformano che e terza una logico)diversa masi larve — col un chiare. rosic- loro Le di un attaccate diventano parti che restano colore ferruginoso.Completata la loro vita, le Cantaridi si accoppiano, e dopo si scavano una ria gallevi depongono le uova entro terra e dole ricoprenEsse di anche terra. sono cilindracee, quindi ritondate nissime ho noi ; eppure inteso elevati da alcuni i costumi che veti ove nelle ha ombra, essa pure non non alle essere che e si va a a scondere na- Questa circostanza la Cantaride viti;Fosservàzione vero. sufficienti sono gli,olivi di vite. fra pampini ad alcuni fatto credere dannosa dalle Cantaridi. cora anCantaride, notiamo del giorno, in quegli olitrovano vigne, poiché le strette abbandona i ha causati la ore troppo comu- sono provincie non cosi in Sicilia, lamenti; non gono si dolqua taluni proprietarii dei danni che Cantaridi nelle nostre calde in prossimità si foglie d'olivo farle in anni grandemente Fra Le estremi. da mai dove ai due però ha fosse strato mo- — ir Ili — liberarsi dalle Cantaridi vi è stato chi ha Greche, facendo bruciare sotto gli olivi dei rami ati di Artemisia fruticosa , il fumo , il cui è assai fprte,venendo in contatto delle fo- si attacca quasi ed obbliga le Cantaridi ad via. Io non r è buosaprei dirvi se il metodo né realmente il fumo si vada se a cojpissare, , bdedice l'autore, sulle partitenere della pianta;ma che tutto questo fosse vero, mmesso sotto e che del proprio olivete si facessero albero suflFusarebbe un mezzo questo egoista,poiché serad allontanare ebbe le Cantaridi dal proprio olirete obbligandole ad invaderne un altro;ma non a vi Éìstruggerle. ' Meglio perciò é usare Sca da coloro i quali lo stesso che si praraccogliere le mezzo di pantaridiper venderle ai farmacisti per uso melieinale , cioè spandere sotto V albero un lenzuolo pelleore in cui le Cantaridi stanno tere assopite,scuocercano l'albero,e cosi raccoglierle. ; Si potrebbe ancora praticarela stessa operazione ai piedi delle viti, qualora se ne vedessero poggiate su'pampini. Le Cantaridi che si raccolgono , se si trovano si vendono; in contrario, si distruggono acquirenti, in una maniera dole brucianqualunque, ordinariamente (1). 6.0 Cocciniglia (Coccus oleae). La pone famiglia delle Cocciniglie(Coccidae)si comalcuni utili air industria, la masma sima d'insetti, parte nocivi air agricolturapel grandissimo vidui e delle specie. numero degl'indi La celebre tintura scarlatta in granelli,che fino dai tempi più remoti era adoperata in Asia e nel (1)Costa Prof. A., Lezioni,in Agric,merid,,a, III,num, • La. 21. DigitizedbyCnOOQlC 112 — dell' mezzodì niva un pò Europa — materia come colorante , derivazione chiamata Romani coccus , consimile vocabolo e fu, per greco, dai creduta essere lungo prodotto vegetale , o s" un , indica invero come conobbe il suo questa preziosa tintura che si era in-i un avevai»j che scoperti altri essendosene setto, ed Finalmente nome. le stesse anche alcuni e gli stessi costumi pr( nello tutti stesso li Linneo nome.. prietà, comprese nel Coccus si comprendono nonQuindi genere Ebrei il Fenici Kemm dei solo il Thola e degli degli Arabi, o il Coccus dei Greci e dei Romani, della Polonia il granello scarlatto anche ma e la , mente più preziosa, unitacoccinigliadel Messico, ancor varii generi di coccidi che concordano a , coi primi nella struttura nei costumi. e nella moltissimo forma; Questi insetti variano alcuni paiono scaglie ovali e brevemente convesse, , ed altri al tutto sono fondo col convessi, air insù , Vivono rami e la massima per dei tronchi delle sulle trovano foglie e petto, dal e mutamento Le piante ; sono sotto sole aumento un si alcuni Dapprima alla scaglia uscire sembra e si non sopportano parziale,o piuttostonon che dei radici. brevissime femmine di barchetta globulari. o tuttavia succiatoio o mo' a corteccia parte sulla nascosto gambe di sopra. trasformazione altro le fatti reniformi o altri sulle è interamente il capo il becco del corpo, e dal e di v'ha mole, in il prima due una esse quale, in certe specie,è invero prodigioso,comparato i maschi delFinsetto ; ma precedente condizione totale trasformazione per una allo stato perfetto o alato. Nei dono ve- di sessi alla sano pas- gere giunviamo tro- più lunghe del più brevi di quelle degli afidi , e piedi capo , ma fatti di una cino. articolazione,terminati da un solo unadulta La femmina il succiatoio,ma conserva non acquista ali;il maschio al contrario prende due antenne filiformi o coniche , 114 — La piccolo del forma il corpo dell'adulto,ma Le più sottile e appiattito. — cocco di è somigliaa quel^. é" colore più pallido* sei zampe sue brevi e fl microscopio. AJ* il sono coperti di una polvere farinosa,come Coccus cacti,Linn,, o coccinigliadel commercio, e il Coccus adonidum, Lin. Altri sono pelosio lanosi; sottile si veggono becco cuni al sotto ? massima la ma parte Questi giovani nella corteccia cellulare KÉAUMUR coccidi o nudi coloriti di scuro. introducono il loro becco dalla sostanza foglie e suggono sono nelle la linfa che il terreno osservò e li nutre. molto umido i sotto peschi infestati dai coccidi; ciò che era cagionato dal gocciolare della linfa dalle numerose puntm*e ad esaucontinuano fatte da questi insetti. Mentre rire di la pianta suggendo la linfa, essi aumentano va. questo tempo si dicono allo stato di larQuando questo stato è compiuto gr insetti si mole, e in , in differenti trovano grandi deglialtri,e che sta vita, emettendo gran dimensioni,alcuni allora si preparano luogo nel loro per aver dal lato inferiore di sottili fili bianchi numero essendo del a un genere loro corpo più tamento mu- di un caluginosi, che al corpo attaccati a mo' di raggi, intorno vengono nerlo deir insetto , alla corteccia , e gli servono per teal suo ben fermo posto. Dopo d' essersi cosi rimangono apparentemente inanimati ; ma formazione vita si compie la trassotto a quelle scaglie senza diflfedeir insetto;con questa notevole in pochi giorni i più grossi possono che ronza, e gettar via il loro invoglio scaglioso,e spezzare simile a quella di prima; forma riapparire in una i più piccoli invece rimangono sotto alla pelle , loro di bozzolo, e dalla quale esterna, che serve gono staccarsi restringendosi,e allora divensembrano delle perfette scorgendosi i rudimenti pupe ali,delle antenne, dei piedi,ecc., quando si solleva fìssati , , , la scaglia. ;- 115 _ , "Seguendo il _ di questi piccoli coccidi, coll'andare produrre maschi, vedremo del tempo un paio di filamenti e la punta delle ali dal guscio nella sua parte superiore,e da porgere questa piccola fessura uscire alla fine l'insetto perfetto. Dopo che i coccidi più grossi si sono fissati, e hanno gettato via i loro invogliesterni,entrano nello stadio di pupa o crisalide,che continua per secondo le un o più breve, periodo più lungo cie. spematuri la Ma lasciano non quando sono pelle che il che loro si con0 il guscio serva copre corpo , e flessibile per un certo tempo. Questi insetti le femmine, che sono destinate nere a rimagrossi sono di posto quando mutar mai immobili, a non ém debbono una volta progresso divenute sono della piccolissimoa petto due ali che ~gV insetti si che Dopo diviene della femmina convesso per lo stesso uscire ; la ma un certo futura sono o grosso, tempo, e anche sotto altro che , più al corpo mature, passano questa si va restringendo sempre rimane la di , e pelle secca il corpo accoppiati riparo alle uova generazione. Queste sono fornito grandissime si fa al tutto dopo di serve è è dorso. appiattitesul stanno Il maschio ed femmina, generalmente sono , stazionarie. di da uova, rimane cui deve quando della madre, più,finché convessa e non estema, luogo.Talora il corpo deirinè abbastanza setto non grande per coprire tutte le nel qual caso le copre con sue grande copia uova, dalla parte inferiore e podella calugine che esce steriore Vi del suo sono parecchie generazioni corpo. coccidi del nei della stessa specie nelFanno; in una due melo stagione. se ne producono almeno È probabile che gli insetti della seconda delFulo tim'a generazione si accoppino in autunno, dopo di le femmine che i masehi e muoiono, ma svernano, nella primavera seguente. depongono le uova I meli giovani, e le cime dei rami dei più vece r insetto muore sul 116 — — aggressioni di coccidi. I rami e le parti lisce tronco sono coperti di questi insetti,e pri* spesso sentano un aspetto singolarmente grinzoso e ruvido^ vicini gli uiri strettamente pei loro corpi che sono intorpiditi, agli altri. D'inverno questi insetti sono forma morti. Hanno e oblunga, che apparentemente di codecresce lor parte, e sono gradatamente da una bero molto bruno somigliante alla corteccia dell'alsul quale stanno. molto chi, vanno piccola specie di Fra i mezzi soggetti naturali alle per il arrestare carsi moltipli- questi insetti vi sono gli uccelli,molti dei e Pregna quali,specialmente quelli dei generi Parus lusy che contengono la nostra cinciallegrae il reatgrandi quantità di questi insetti. Si tino, divorano è pure anche che essi sono osservato preda di parassiti forellini intemi, piccoli icneumoni, e i (tanto piccoli da parer fatti con un ago finissimo)da cui sul dorso vedere escono questi insettini si possono di di molti coccidi che stati distrutti dai sono loro interni nemici. n mezzo lavatura alla di quale consistenza tronchi può e e migliore per distruggere i coccidi è una due parti di sapone e otto di acqua, si mescola di sui una rami praticare,tanto riempire tanta calce ridurla da poltiglia.Questa si applica sui con una spazzola fin dove si da coprirne tutta la superficie, le fessure , della corteccia. Il per fare questa operazione è la di Giugno, allorché sono gl'insetti teneri. delle Un altro mezzo alla anche tempo opportuno dicina prima quingiovanie utile è T immersione piante nell'acqua,giacché questi parassitinon immersione sopravvivono ad una prolungata. Molte danno rimanere senza inmierse piante dure possono nell'acqua per ventiquattr'ore. Il Coccus (lecanites) oleae si trova nell'Italia meridionale e nella indica il nome dove, come littorale, stesso dell'insetto, vive a danno dell'olivo. Come 117 — ^a^ della varietà — famiglia,anch'esso prola fuligine,il che ne (ioceneiralbero accresce anC^irala,nocevolezza, di guisa che è un vero flagello per gli oliveti. n maschio di questo cocco è ancora ignoto ; la ha un femmina rigonfio,semiglobuloso;il suo corpo colore è bruno-grigi^àtropiù o meno chiaro ; alla due grosse superficiesi notano rughe trasversali, che ne rendono Quando vede la il che stessa scabro larva sua guscio è bianco, e che il corpo. ha subito circondato la femmina lanugine dello stesso colore. Furono proposti varii rimedii da la metamorfosi, si da un scinetto piccolo curiposa sopra una per liberare l'ulivo questo insetto. Gasparin zolfo stessa Roche consigliano di aspergere le piante attaccate dalla cocciniglia , guisa che si procede per la crittogama e vite. RrooLFi attaccata e pianta che consiglia di tagliare i rami di bruciarli,spennellando restano con calce di alla la del- della le pianta parti della viva. è più Certamente il metodo proposto da Ridolfi efficace di quello suggerito da Gasparin, ma, guendolo, se- perdono alcuni anni di prodotto, poiché in modo da tagliando i piccolirami* dell'ulivo, almeno attendere toglieretutte le foglie,debbonsi due anni prima che la pianta torni a fruttificare. Vuoisi che in Sicilia qualcuno sia riuscito a liberare gli ulivi dal mal nero, stropicciando il tronco ed i rami di petrolio. Il straccio imbevuto uno con Prof. Aloi siasi poritiene però che in tal modo tuto solo un risultato precario,poiché, anottenere nidandosi il Coccus anche nelle foglie e non tendo podel alla stessa essere guisa stropicciate queste. tronco e dei rami, accade che dopo pochi anni la dall'insetto. pianta è invasa nuovamente Secondo il citato Prof. Aloi, se la pianta è atsi , 118 — — attenersi leggermente, conviene in vece Gasparin la pianta ; quando fortemente, bisogna ricorrere al metodo taccata 7.0 Rosicante E dell'ulivo al mete è attacc Ridolm."- (HyUsinus oleiperda). piccolo coleottero nerastro, coperto di pel la testa quasi infossata nel corsaletto che con in lunghezlinea divisionale una protuberante, con le elitre più lunghe che larghe. za, con è bianca, con La larva sei patte, si annida sotto neir alburno la corteccia dei rami, succhiandone e gli umori. nelle cellule che sì Compie le sue trasformazioni vola allo stato d' insetto perfetto ai prine scava, cipiidel Maggio. L' insetto perfetto si accoppia e la femmina, dopo fecondata, va sui rami, vi apre una ferita,e in essa dà origine il quale schiudendosi depone V uovo , un , , * ' , detla. alla larva sopra Per distruggere questo insetto,alcuni consigliano r asportazione dei rami perforati;altri,ritenendo che r insetto attacchi a malati preferenza gli albari amV ingrassamento, la lavoratura ,'propongono rinaflfiamento ri-e dell'ulivo, per farlo diventare goglioso. 8.0 Cosso È (Cossus Ugniperda). PERDILEGNO il più terribile degli insetti che danneggiano il legno (flg.24 ); e non è a credere che V olivo solo ne sia vittima,dappoiché la quercia, il pioppo, il salice insetto e lindrica altri alberi ostinatamente Il Cosso disopra molti e e di mascelle allo stato e vengono dal terribile persistentemente attaccati. di bruco è rosso-sanguigno al bianco-giallastroal disotto ; di forma ci« depressa, è nudo e provvisto di un paio robustissime. 119 — f: La • deposita un farfalla *7^iiesto uovo nella uovo corteccia, da di albergare che, cessando bruco un nasce — negli strati esterni,s'insinua nelF interno, va la pianta predel legno e ammazza dritto al cuore cisamente anni. è nel se fiore|degli questa Fig. Il lavoro liquore quale umore rende atto Cosso del d'un Cosso 24 è favorito forte odore ammollisce ad dunque prima perdilegno. fibre facilmente essere si prepara speciale uno stesso, il dal bruco secreto le da del Il Cosso intaccato. il terreno e si che legno, poscia lavora incessantemente. Questo difficile ad distrutto. Si dice che i Romani, per difendersi roditore di del legno chiamato Cossus,avean essere di un insetto cosi terribile questo fatto il piatto favorito loro ritrovi. L' amico da « cena "^ mente nel « canto del « di più invitava me, o F amico dtdcissime è molto dei loro e pranzi gli diceva rerum; : e dei Vieni coricati a soave- sino al e beveremo triclinio, mangeremo gallo. Ci sarà dovizia d' ogni che v' ha delicato nella piscina e nel pollaio,né man- 120 — « cherà « di il Cosso tre volte — saporito,né Falerno; vieni,o dulcissime Non si sa però a qual ordine appartenesse il Cosso di cui è molto descritto ; e ma probabile ricreanti a rerum, di roditori del le erano sia lo che il vecchio ghiottii Roi stesso qui soj ciò è vero, i Romani avevano il rimedio per distruggerlo. trovare se Oggi però la difficile. Il naturai è molto cosa sapi BoiSDUVAL aveva proposta la taglia del terribj Cosso consigliando alle autorità municipalidei luog infesti di fissare falla presa. Questo distruggere il Cosso da proposto lira di una sarebbe premio metodo un perdilegno, e di spandere il alcuni per ogni acconcio già quei] ai pie non concio delle piante attaccate per allettare le farfalle a e positarvi le uova poterle cosi distruggere. Questo insetto vive tre anni allo stato di lai La farfalla si trova in primavera ed in estate,pd ciò in queste epoche bisogna usare certa una at| delle farfalle, vita nella distruzione perchè cosi so ci si può liberare 9.0 Di Fin dair della 1885 anno fu notato dell'ulivo. Cecidomia una in boschii estensione una Bari, in cui vegeta abbonda anche frequente Y olivo selvagg Provincia il lentisco Cosso. dal di vi è che moltissime e cimature e molti fra i ra piante andava! più giovani e delicati di queste In seguito fu riscontrato lo soggettia seccare. minore con fatto,ma intensità,negli alberi olivete scinto che la questo • (1) NeU' negli del causa propriamente sotto medesima posto nella di corteccia un male località era e larva una fu stes| di ricoi di ditteil Cecidomide, la quale, vivenj del ramo, produceva la morte [ (1). del 1884 dell' isola di estate oliveti questo 'insetto Capri, e vi aveva si era già present prodotto danni i 122 — — quattro nervi lon^hi (costale,mediastino, cubitale e posticale). da un formati I bilancieri sono lungo peduncdtìj che porta all'estremità una piccola sfera giallo-brunai coperta di peli. è di un bel giallo-chiaroe porta albi U addome trivella lunga, sottile,tubolare, fc# estremità una da due li da due pezzi cilindrici e terminata mata mine lunghe, ovoidali. e corpo dinali da attraversate sono " Maschio. Finora — è sconosciuto. La larva, divisa in dodici segmenta b) Larva, sfumatura rosesi una è bianchiccia,trasparente, con sul dorso, di forma ovoidale, depressa, acTiminata — parte anteriore. nella dal formato II capo che sono i primo più acuminati, si o dai termina primi segmenti in è formato da un apparato boccale pezzo Testremità conico,robusto, che porta verso netti base deir apparato sono le antennule. capo^ si veggono due due — e tubercoli Nella macchiette li chitinosflj due robusti. coP Alla — parte superiore 4 nella boccale lateralmente trovano che chitinosi,acuminati anche punta. cilindrici e cort^" parte superiore del oculari brune. — lati del segmento cefalico sporgono due tuber* coli chitinosi, cilindrici, postiuno per lato nella parte anteriore del segmento ; in questi tubercoli si apre il primo paio di stigmate. Tutti gli altri segmenti, V ultimo soltanto tuato, eccet- Dai sono laterale simili fra loro e tutti portano sul gine mar- piccola spina trasparente ed acuta. Sul margine laterale degli ultimi otto segmenti si trovano otto paia di stigmate,le quali, come quelle in tubercoli del primo paio, si aprono chitinosi. L' ultimo differisce dagli altri,perchè segmento è diviso in due lobi ovoidali,terminati tìa due denti robusti. chitinosi, — una 123 — La e) Ninfa, lltemtia tipica di — ninfa, di d' color ha ambra, la eoarctata, propria dei ditteri. pupa B. In — Biologia. dòpo primavera la femmina a deporre le uova va la sotto condata fe- stata essere doi corteccia si sviluppano le giovani rami di ulivo. Dalle uova in società di dieci a quindici mrve, le quali vivono (Jatta non le ha trovate mai in legioni di trenta e quaranta, il Targioni-Tozzetti come dice rinvenute)q si aprono il cammino sempre del fortissimo apparato boccale, di cui cioè ibernanti, inattive ed il la corteccia fra 'riste, l'autunno Tin e per mezzo sono legno. Queste in attività sono di averle prov- larve Testate,ma sono passano Esse verno. possono per peforse in tal modo iogenesiprodurre altre larve e da una sola o poche larve si formano le numerose legioni. i i Al principio deirinvérno abbandonano le larve Irami dell'ulivo,guadagnano il terreno vi si trasformano e in ninfe. Da queste ninfe imagini in primavera. ì Lo sviluppo deir insetto Imente in autunno, in ninfa ed sul alcune C. avvenire volte la larva precocesi trasforma stesso. ramo j I può le im- schiudono Danni. ^ Le fra la corteccia larve, neir aprirsiil cammino 1ed il legno, distaccano quella da questo per un tratto j di uno, due ed .La-corteccia alcune volte si dissecca ;lntal modo teve quando e , si vanno ?tetì:eno. Disseccatasi e \t"c^j entra in dura più il ramo che screpola formandosi dalla quale escono in ninfe trasformare a staccatasi dal periodo un o centimetri. tre si fenditura una anche meno legno la di stentata secondo le nel corgetazione, ve- la mag- 124 — giore la morte sono resistenza minore o del Sopra ramo. i rami a pervengono il ricolto cosi compromesso In seguito i rami a finisce c^ attaccati,che e della causa , vegetazione non vani, deir albero i frutti secchi ancora — cattit maturità;viene quini deiranno. attaccati che , i sono più già seccano. attaccane sembra possibileche quest'insetto, i rami solamente secondarii,possa comprometta Non vita la della pianta. D. L'unico mezzo l'ulivo consiste si miri in Distruzione. per combattere una con puta intelligente, togliere dall' albero a éi questo nemico la qual infetti. Tol i rami questi rami, che al tempo della puta degl facilmentì ulivi essendo perfettamente secchi sono ciati, ed allontanati presto dal luogo o bruriconoscibili, via le larve non possono origine in assolvere la loro luzione evo- primavera alle immagirf df destinate la specie.Questo mezzo a propagare struttivo non è di difficile esecuzione,specialm^te in quei luoghi ove la puta degli ulivi è fatta cofi e cura diligenza ed a tempo opportuno. È chiaro inoltre che se questo rimedio si applicherà 9ul principio tuazione di una di facile atinvasione,oltre ad essere attaccati? i rami perchè pochi saranno darà rerà buoni si ricorinvece certamente se risultati; ad esso quando l'invasione ha fatto già id , teranno progressi allora le difficoltà nell' attuarlo aumensarà l'efficacia (1). diminuita e ne dare e , , (1) G. Jatta, in Agr. merid,, 1886, n." 10, pag. 148-149. Le Bono principalimalattie a cui va soggetto T ulivo : 1.0 Chiodo ^^ rogna Rogna. Contrassegnansicol nome che crecancriformi quelleescrescenze e preferenzasui giovanirami,sui Virgulti 0 — , di 'flnancosulle radici. La causa della rogna da alcuni attribuita a punture d'insetti, da altri al lavoro anormale da cattiva assimiladeterminato rne ^plastico la di succhi , i quali,invéce di alimentare si accumulano deformi e tanta, là,producendo qua ^scono Tescenze (fig. 25,a, a, a, a). Fig.25. : Contribuisce anormale determinando lo rendere a il lavoro pla- stravaso -stfco dei succhi degli elaradici umori il soverchio taglio, dappoiché le Iborando i soliti materiali , e non trovando questi turbano il lavoro plastico rami bastanti da nutrire, pano [e volgono a quelleformazioni anormali,che occuil-posto dei germi naturali. Il Chiodo sj dilatamaggiormente negliolivi proipagatiper ovoli e dove prevale molto il metodo ' , rforzato della propagazione. Digiti^dbyGòO ^m:^^ 156 — — da ferite può dipendere ancora dotte dalla grandine, o da scoppiature della c" Lo stravaso che sorprende gli oli^ eia cagionate dal freddo attiva vegetazione,o le offese recate alla cort" delle olive. La nella raccolta causa più conìi però potatura eccessiva. è la tagliando i tumori più la corteccia, luminosi rasente e sospendendo la poti tura e la concimazione quesl per alcuni anni. Con smarriva ad arrestarla,ma a non mezzo toglieri le Tel escrescenze sono completamente, dappoiché Si rimedia alla rogna, costituzionale. Si mostrano sul tronc" 2.0 Fungosità vascolari. da ostacolo alla circola sulle radici e derivano e zione della linfa prodotta nel posto di tali mestruo contusioni offendono jl sita. Punture d'insetti, ferite^ fetto di morbo — gonfiare,formasi. un tessuto,lo fanno celluioso che arresta la libera piccolo noA degli umori^ corsa cambio, rasi,filamenti, ecc.; 'fibre, intoppa ingrossano all'intorno e vi si distribuiscono Qonfonde questa malattia con la rogna lo essere e non pui differentemente. È Lupa. Folivo,abbenchè 3.0 trova T trovato per la qnsUi esternamente sano, nelF interno vecchiezza sia per estrema dalli degenerazione propria,sia per con — cariato pianta, sia , per una vera gangrena d'intemperante potatura e tagli malfatt seguenza scolanti ; onde l'acqua s'insinua nello interna e non dei tessuti e gli strati interni Testano alterati. La lupa,o apparente o no, bisogna estrarla e la parte attaccata lisciandoli pulire esattamente , con patina d' xm sgorbia e passandovi sopra una guento-di S. Fiacre. calore 4.0 Screpolo. È prodotto da eccessivo freddo ; le screpolaturedel caldo sonc da eccessivo Vi si rimedia spalmando la parte più superficiali. screpolata con l' unguento di S. Fiac^. — 5.0 Mal nero. — Un altro male che attacca V - é 127 - il quale è prodotto dai di un sviluppo fungo parassita,chiamato Antennaria lei Antennina o olaeophilajCladoiìà fumagoy Torula oleaCyche talvolta fa intri-^ in modo T olivo da farlo perire, alla presenza sua moltiplicazione è dovuta cocciniglia, giusta quanto si è detto parlando V ulivo dal e perciò liberando Questo insetto si libera anche dal mal 18 nero (1). detto il cosi mal nero , . , ' III. Piante fa le }tei parassite. dell'olivo piante parassitenemiche muschi,'i licheni,le borracine, ecc., sulla |ili^cono sostanza. La [liè dovuta ed in corteccia produzione air umidità Bti ,- sia per la qualità del muschi della dei e si che parte vivono dei che vanno li- in alcuni abbonda terreno , sia per la ventilazione. è liberare le piante da questi parassiti, raschiarli una con spatola di legno bene Br , , spennellare la parte in giornata d' inverno e infetta * af- latte di con fredda non me- e non posa. condannano la Jlcuni (licheni, perchè credono issiti molto [do;senza paragone distruzione dei muschi il rivestimento e di^questi difendendolo dal giovevole all'olivo, che il giovamento è meschipensare del danno lenimento deir umidità restano agli insetti. Aloi, Op. cit.,pag. 101-104. che e per il il ricovero che arrecano per , e "m -128 Danni — '4 dipendenti da fatti meteorici. Sono nemici ancora deirolivo il gelo ed il veÉi forte. Il gelo in tempo asciutto non danneggia r olivo quanto un rapido disgelo, od un leggljj freddo che segua ad una pioggia.Il danno ch^ all'olivo si può.conoscere solamente i gelo arreca è od in ed che Aprile, Maggio dopo quel tempo in modo qualche può riparare. Se le sole fogliefurono danneggiate dal gelB basta diradare un po'più del solito i giovani raia si avrà in queir anno si prodotto, ma poco alla pianta di rimettersi F anodi entro campo cosi nelFanno stessa, e poter seguente con una fruttificazione compensare il prodotto bondante duto. j lafoglieanche i rami di un anno rono rovinati,è mestieri accorciare anche i prten cipali rami per metterli in grado di sviluppare nuovi ramicelli. Infine se il freddo fu cosi intefisai da danneggiare perfinole grosse ramificazioni/ sii grossi r$sfsà lora bisogna assolutamente abbattere un poco al disotto della parte offesa ; e M appena è i detti rami fin presso 1 si costretti a troncare tronco , è d* uopo ancora toglieretutti i getti dÉ che esistono alla base della piante « o sorgessero alle gemme ddli lungo il tronco , per dar campo coi qcmll parte superioredi svilupparenuovi getti, Pratìdie' rifare la pianta novellamente. dovrassi il gelo abbia arrecate rassi nella stessa maniera se tale da dovere recidere m^ danno alle piante un benanco ma solo le grosse ramificazioni, porziòa» del tronco. -Alle volte accade che per T intensità del firèidci Se • % oltre alle 130 — luce e dal innalzarsi e di sottile troppo il vento , mente. Pare del calore che - sole,ma e le essendo crescere abbatterà col costrette ft4 ' tronco molto gradte più fa"# per ben dei venti beri alil vento si possa , V unico mezzo le piante di olivo dair impeto , ove riparare sia il piantare dalla parte dove spira siepi robuste. L' albero da preferire nella è Telmo, sia perchè richiede poca cura coltivazione sia perchè fornisce sua una foglia molto appetita dagli animali bovini e pecorini,e sia perchè il legno che dà è assai utile e richiesto nel commercio (1). di alto fusto e , (1) Aloi, Op. cit.,pag. 104-105 PARTE SECONDA FABBRICAZIONE DELL' OLIO INTRODUZIONE Bell'oleificio, suo e L'Italia ulivo — si può come dire possono I Stante tale Poche da di cultura della patria un capo le province sono coltura difetti (1). coltivato è la diffusione Italia, suoi la seconda essere paese. vantare non in ovviarli quest' albero del nostro ? attuale stato mezzi l' dell'altro al- che questa pianta. dell'olivo in Ita- j Uà si dovrebbero ! produrre, oltre all'abbondante tità quandi olii,delle ottime qualità, essendo queste oggi richieste ciò non dal commercio. Malauguratamente un avviene, e non accade, perchè si segue pessimo indirizzo manifatturazione nella estrazione e degli olii. Sbagliando l'indirizzo tecnico, si sbaglia ancora r indirizzo economico; ed a dimostrare quanto sia ciò faremo delle condìuna rapida rassegna vero, dell' oleificio nelle varie d' Italia province ; zioni ! tanto delle insulari di terraferma , i valideremo il nostro quanto asserto, unendo e , ai nostri dalle Esposizioni Italiane ; dizii quelli avuti i straniere, ove figurano i prodotti di questa i giudalle italiana industria. di (1) Eiassunto ! eàV Associazione I e di via CavaUerizza, una conferenza Proprietari 60. ed tenuta dal Prof. Agricoltori^con E. sede Minoioli in , con- Napoli 132 — — esposizionedei giudiziiesamineremo Nella priatìi com'è condotta nette questa industria, torno ^varieprovince, e poscia diremo quanto fu detto indi lo stato varii dai medesima alla giuri delle giudiziirileveremo tali zioni. Neiresaminaro indirizzo i difetti dell'attuale ed che vedere che a esposi-*' rori gli erpriori fare a sbagliato,per poi per migliorarlo. nel Barese, ove Nell'Italia meridionale, tranne negli ultimi tempi si è a;Ccentuato un certo progresso, si può dire che si è troppo indietro in questa diciamo resta industria. * specialmente, in generale, non, a olii grassi e rancidi; e ciò,non producono se non se ne perchè non potessero ottenere dei miglioripel alcuni pretendono clima ma come perchè non si sanno gli olii fini e mangiabili che, preparare Sicilia Nella » « , , dimostreremo come , trovano smercio asserisce Secondo a Sciacca e ed i soli sono sono attualmente richiesti sui mercati. 1'InÌenga,pare Caltanissetta a che ci sia che a stato un Ribera, glio risve- migliorare questa industria;e negli indicali luoghi negli ultimi anni è alquanto progredita,e ciò a è dovuto dato nella all'attività del sua ai meccanismi Ciò posto, cade che è il clima Barone officina olearia , un scegliendolifra l'asserzione infausto Pasciuta, che ha maggiore sviluppo*' i più perfezionati. di coloro che dicono, alla produzione dei buoni sotto qualunque olii;e possiamo dimostrare, come il più caldo, si possono olii ottenere clima, anco finissimi. Tutto ciò dipende dal grado di maturazione far giungere prima si debbono a cui le olive di coglierle, e dalle altre pratiche razionali di e- strazione. ' " Nelle Calabrie,Basilicata,Leccese, Salernitano e buona la manifattura parte del Barese degli olfi È a Terlizzi,Bitonto lascia ancora desiderare. a Molfetta e Barletta, lo stato dell'oleificio si pti4 ove , 133 — alle onare tale — Toscane province è progresso delle dovuto , raccolte, "po al alita ma pure macchinario del al e all'aver ed alle si continua Barese più progreair epoca solo non , olive raccolta le modo dato quivi come svi- maggiore officine. Nelle altre cogliere le «Ève con nelle fosse, a la pertica, a conservarle ffltrare gli olii a conservarli nelle piscine ed a , di più irrazionale. jaraticare quanto vi può essere ancora a , Nelle Calabrie nel Salernitano abbacchiano e lasciano cadere le olive spontaneamente, e. mezzo ? le Iiafracidate, nelle conservano fosse sino o Giugno a olio. Ma Luglio per poi estrarne qual olio? Nella Capi1"anata,nei Principatie negli Abbruzzi, Ji pjjòdire che sia nello stato F estrazione primiin qualche pro"ttvo,tranne qualche fattoria,ove ha di allontanarsi dal volgare e cercato '.prietario ,^^ : r 4nll'ordinario Dico per quanto l^bbero , buona avuto avesse quanto ha potuto staccarsene!... che ha se potuto staccarsene per le mancate l^iorare la propria Nelle AHI Romagne sono ^elli , industria. lo stato da tanto progredire gli samiadeguate come , conoscenze stati riconosciuti Sardi di volontà deplorevolissimo; gli è detestabili insieme paragonarli agli con olii della Kabilia. Nel Bla Perugino molto resta si è a veduto un di progresso. per la cultura lampo desiderare^ tanto deir olivo deiquanto per la manifatturazione , Folio. Per la Liguria, sebbene alquanto progredita, la ^fifflaa dei suoi olii è abbastanza diè la qualità è ihferiore I soli olii alla contestabile, poiloro fama. e Toscani, del Lucchese \ #Ofio i migliori che oggi V Italia può anche certa l^prcati con una fama; ma tetìbbero ancora perfezionarsi,essendo tìtóU di miglioramento. del Pisano, mettere questi sui po- essi suscet- 134 — Nel usasi Benaco V infossamento ad acqua le olive, , olive sopra estra-mature scottando e V ads e V estrazione usandosi torcoletto — olio possono estrarre; quale pretensione Benacesi i tranno avere per difiFonderlo sui qual cati ?... ad olii preparano molto microscopica: tagliarlicogli scadenti, e di r abitudine si ritorna Benacese misura in tissirai,ma ha del officine Poche avere inaccettabili masse pei qi dal mercio. e Liguria, riviera producono olii si dei luppo abbiamo non meccanismi e di ponente liti ad che alta fama, si dovrebbero mente Nella Valle Sarca del nelFestraziòne,da qualità del frutto metodi dei tenere olii cesso Gli feriori di cavar Simo alla presta Trentino è la macchinario stato con un pto* e quella parte deB*fr. { fit^ sono dell'olivo, Dalmati preferisco^» di I fermentate metodi della con ristret^ ? troppo adamitici industria olearia in Itft-. giudiziiche gli olii Italiani haÙS^ varie esposizioni. dalle dato giudizio esposizioni,quantunque usi i : faot-^ non di mancanza cultura olive e^ che èfl nell'estrazione. gli olii italiani. da Non nell'estrazione. nel Dalmazia, 1' olio buona , olii della tutti tanta tó-l cea^i olii razionali buoni, quanto Esposto tale lia,esaminiamo riportato nelle Il si tecnico a V indole per , fini,quantunque Ìl.| prestasse perchè mancaà^ j meccanismi si v^®*j sebbeffli] , ottenere razionale stria che sa*l difettìi loro Trentino nel sviluppata questa industria usano clima, pure i Trentini non difetto siano considerevoli poco usare gli olii correggere per nonl^^tuttora alto il immeritata* , neir allo è far in tenere hanno pure il V« presso dovuto svtj alla raccolta] delle officine, razionali nell'estrazione;mft.j fini. Ciò ai modi e più mano, anche nel Nizzardo, quantunque a il Nizzar che , Talta ove Toscana la Dopo 135 • r — f — V ifùpapreè dal perchè gli espositoriordinadei saggi estratti con inviano TOtaiente ogni cura ?"iNlin piccola quantità alle mostre che sui tanto esatto , , vendibili trovano se ne Ip"rcati non delle qualità esposte ; anzi dirò,non « o se » nelle farmacie nemmeno invocheremo pure non cojne raramente ne medicinali vano tro! . . . guratamente questo giudizio,il quale malauè tropj)o favorevole,ad onta delle Tutto ciò ci rivela dagli espositori!... piaga, che cioè gliespositoriignorano quali avute ^ire un'altra i veri caratteri olii , o debbono dei buoni essere l'indirizzo da dare alla loro manifattura, quando Tediamo che essi espongono Giudizio delle Esposizionidi Parigi del 1878 Le è progresso al 1880, Nel e esposizionihanno due ma 1878 avvenuto perfetti!... prodottinon in 1880, dimostrato che quest'industria che molto ancora gli olii furono restava da un dal gran 1860 fare!.,. trovati eccessivamente di aroma. quindi insipidie mancanti purificati, mente Ed la praticg,di purificare eccessivain vero gli olii costituisce una pratica antirazionale. Il Giuri di Parigi riconobbe che, per migliorare la nostra ficine manifattura,bisognava moltiplicarele ofdi estrazione,per lavorare ed i meccanismi in più breve tempo la materia. prima. fra gli Le esposizionidi Parigi mostrarono che olii italiani i Toscani, e propriamente i Lucchesi, furono i migliori.Un si notò negli olii progresso Baresi. ammaestrato esposizioni di Parigi ci hanno di un fatto importantissimo,ed è:.Che tutti i paesi della regione degli olivi tendono a migliorare questa che industria olii e presentatida agraria, gli tutti i paesi oleicoli del mondo nel 1880 furono tutte le nazioni che vi concorsero erano più perLe — — I DigitizedbyCnOOQlC 136 — fetti di tutte esposizioniprecedenti. In le esposizionifu ancora durre a olii fini - preferenza, che sarebbero comprati e pagati ad mentre gli olii di qualità scadente sti e del Giuri potè sono cihnente commercio è richiesti molto dall'ultima favorevole meno prezzo} richie^ sono CommissioaS' " gli olii fini, quan-" fa*-* difettano olii francesi; acidi\il che più grassi erano certamente torna non manifatture nostre Esposizione nei- di Vienna ai nostri olii, trovati inferiori per Gli olii italiani furono delle non !... giudiziodato agli sui altissimo perchè e di si venderebbero elevatissimo, perchè , messi La prezzo. : Che conchiudere di prezzo tunque Il bassissimo a pr^' merc^ necessità la notata quesjìi^ perciò pia. e punto E olearie. sapore- ad onore liani gli olii ita- se furono premiati, devesi piuttostoad una gentilezza del giuri e ad un incoraggiamento pel Bai* glioramento di questa industria,anziché air averte: sinceramente ben Vediamo meritato !... noi quale giudizio abbiamo poco stessi,nelle nostre esposizioniitaliane: nel 1864; A date un Pisa Milano a nel 1881 ed olii meridionali gli a Torino furono a Piift nel 1884U trovati denti, sca- Lucchesi, i Pisani ed un poi Liguri; essera però da non superati dai Nizzardi. A Milano, il primato fu sempre della Toscana, sa* guirono le Puglie, eccetto la Capitanata. Un cenB» di progresso nella Terra d'Otranto, nelle Calabrlt. e e solo i '^- nell'Umbria. E nella province quasi non macchine!... da Sicilia?... olio l'onore ebbero di Le essere altee nomi* nate!... E nel zione ha 1884 a fatto esclamare preferitigli Oh! Torino!... olii di semi De a a quest'ultima espo^ Cesare, che sono stati quelli d'oliva!... 138 — sappiamo non — profittaredi abbastanza ancora st'industria!... Esaminiamo quali ora dell'attuale manifattura; cazione, accanto rimedio opportuno giungere cui Gli li errori I. Errori i ed la loro ci indicheremà errore razionale,necessario e del vero possiamo per economico indirizzo oggi deve industria questa fare nel e ciascuno a la meta gli errori sono mirare. seguenti^] nei riassumere culturali; n. Errori tecnici; ni. Errori economici; IV. Mancanza di cognizioni adeguate Tindu^ per stria estruttiva. I. Gli errori comprendono: alla pianta; a) Lavori degli ingrassie quantità b) La natura somministrano all'oliveta; culturali • e) Modo di eseguire d) Impianto Esaminiamo delle la potatura; olivete. di ognuno questi fatti: A,) Spesso r ulivo si lascia gli si prodigano gliopportuni di sogno reno per una moderata e prosperare, che in e lavori. L'ulivo umidità ciò si abbandono ìà^ ha nel costante aon.: tm- coi lavort il sollevando raggiunge sia V oliveta e vangando, sia arando suolo alla profondità di 12 a 15 centimetri. Tali W vori debbono essere ripetutinella stagione estiT% è più ai^^i del terreno specialmente se la natura calcarea. Iosa anziché Molti non prodigano tali *te* vori, altri fanno dei lavori profondi ; gli uni e ^ ] altri sono in errore, poiché l'oliveta ha bisognai la flfrtlavori superficiali e ripetuti, per assicurare tificazione dell' olivo. B.) Natura alV oliveta, terreno la cipiitanto — e quantitàda degl'ingrassi L'ulivo,vegetando, spossa potassa il fosforo e somministrare e V azoto. sottrae Tali , importanti alla natura deir olivo dal prlrir prei^ 139 — — sauriscono nel terreno e bisogna restituirli afè l'olivo possa prosperare. :olti concimano Tolivo, e molti altri no. Alcuni ed al^Éfcclmano Tulivo a salti,altri scarsamente abbondantemente. 'Sfef Taluni, oltre all'abbondanza, burniscono all'olivo concimi freschi e molto grassi. Sa tutti questi eccessi vi sono deglierrori. L'ulivo ha bisogno di ?flconcime non non .daaite; ogni anno. non j dev' dev'essere Il concime fresco , né natura. sua concimato essere Iporzionata un né essere dato per molto a per ed fruttificare, né scarso , abbon- normalmente ma salti, tito smal- l'ulivo dev'essere grasso, ma adatto alla dev'essere protenere alla potatura fatta all' ulivo , per mansucchi o giusto equilibrionegli umori La quantità di concime della pianta. I concimi adatti in tre ordini: l.o 2.0 ' 1'ulivo per li possiamo care classifi- Minerali; Vegetali; 3.0 Animali. f'ra i minerali calcari,ma questi nel suolo in vece a sono sufficienza; bisogna sonrniisempre nistrare i concimi vegetali,quellianimali,ed i vegeto-animali. sono i I sovesci di fave e di lupinisono ottimi. Fra i animali concimi il prodotto dei cessi e lo stabio da prescrivere; ma il primo molto pecorino sono tutti analtito,ridotto quasi a terriccio. Finalmente i residui dell' estrazione dell' olio , in cui la parte i migliorifra tutti i consono cimi. grassa fu distrutta, Si usino tali mezzi, e la fruttificazione sarà tima più normale, abbondante, ed il prodotto sarà di ot- qualità. di eseguire relazione fra il modo la potatura dell' ulivo ed il suo potere fruttifero. Ebbene, abbiamo questo scandalo ! Taluni non tano pol'ulivo che raramente ed a salti; altri spesso, CO .^^- Esiste una -p-N — 140 — E spogliano. tanto nell'uno quanto nell' ! L' ulivo, vi è che un caso grave errore fruttificarenormalmente,ha bisognodi un equuil costante fra i succhi che può elaborare e la chioàii che possiede; tale equilibrio si ottiene con la pò? tatura all'olivo « ogni anno e non a salti»; si devebadare di dirigere distribuire gli umori alla pH e affinchè o^i' costante,ugualee giustadistribuzione, fruttificazione media si una anno possa ottenere.! grandi taglisi faranno quando si deve determinare la forma definitiva da darsi all'ulivo; e questa otr e lo non tenuta le grandi amputazioninon si useranno d% nei casi estremi;sarà la rimondatura che sarà Sono un grandi fatta ogni anno immancabilmente! le sentenze : Fammi errore povero di rami , che ti ricco vecchi Gli olivi vanno d'olio; farò potatialVimpazzata; Leva da capo e non da pie; Spogliamiche , non io ti ! i oltre rimondatura, e vestirò, Nella altri ancora gliare succhioni, bisognatache aduggiano,onde dare un aesufficiente alla pianta.Si badi cK reamento e luce non tagliarei rami annutoli,che son 'quellicha, dar frutto!...oh!...quanti l'anno seguente debbono tolti e poi si dice che l'anno di questi rametti sono né deve fruttificare, dopo l'ulivo non fruttifica, tale la natura!... è sua perchè Un altro delle olivesta nell'impianto te. errore D,) e la distanza Ara, Importa molto la disposizione tura la colgliulivi nell'oliveta per potere fruttificare; quei rami ma cosi detta a bosco rende 1'olivo poco fruttìfero, fruttificanortenuto l'olivo in luogo solatio, malmente. condizione di talune culture, specialmenteje la 'normale fruttificazione, e erbacee , disturbano mancando la giustaquantitàd'umori,l'ulivo poco dei fioripochirestano allegati, e delle olive fiorisce, diventano : ne se allegatepoche sviluppano zose, grinsi disseccano e cadono dalla pianta. La .-!a-_. 141 — ^uUvo bene per .jpossìbile Gli l.o Metodo 2.0 Durata 3.0 Grado 4.0 isolata la consociazione tollerare errori essere fruttificare dev'essere in cultura messo Simo — tecnici per quan- speciale,e e con la vite!... sono: di raccolta. della raccolta. di maturazione in cui le olive deb- raccolte. Sul trasporto delle olive; Sulla loro conservazione; Dal non usarsi la selezione ed il prosciudelle olive prima di essere fcittaent'o frante; si procede alFinfrangimento come K\' lo Dal modo j|i31eolive. 8.0 Dal modo si fanno le espressioni; come dell'olio. 9.0 Dal modo com'è fatta la raccolta Esaminiamo di questi fatti: ognuno cólte sane ed atte ad esA.) Le olive,per essere jH^re serbate per un certo tempo, e dare buon olio, colte a mano; è. molto iébbono essere oggi in vece ^Sliaune l' abbacchiamento la caduta e spontanea. ultimi alla due nocivi jnodi sono =Q^iesti pianta,al ét^sgcto attuale ed alla fruttificazione futura. Si racche molti mali e molti guaa il frutto a mano, col bacchio non spariranno. Il /rutto staccato è serbevole, s'irrancidisce subito;il frutto a caduta alla futura frut spontanea dà pessimo olio e nuoce ' 5.0 6.0 * " ' * ' tiiéazione. B.) La durata Tduò della ed raccolta aprile,e gmì... ebbene, qual olio si può a marzo da taluni si talvolta a avere protrae maggio e giuda olive mature stra- riseccate ed esposte a tutte le disseccate, !...Come i'ulivo può nutrire le nuove 'iné"mperie ?^Htìne? La raccolta al più tardi si deve protrarre ^Ubh»^ pierla far di tutto per comfine di gennaio; si deve nel '€*)Per decembre. ottenere buon ei^ere stramature, né ^r^ii olio le ulive molto acerbe non , ma debbono a giusto 142 — — le raccolte tardive Con grado di maturazione. Le olive a giusto g] si raggiunge tale intento. di maturazione danno, oltre air ottima qualità.." olio anche quantità possiblte quasi la massima , vi' dico qua.si poiché oltre il decembre appena ri ^Iq di aumento, e forse più fittizio che reale, il disseccamento ed aggrinzimento delle olive. si trasportano pi D,) Le olive ordinariamente , in sacchi nei o no; le olive serbevoli. È ste carri necessità in modo sarebbero rebbero da E.) La parte ; pessimo olio e mare] non s sieno trasportate in oW subire ammaccamenti ; che non serbevoli buon trappeto danno marce ed solo al per certo un tempo e ' d4^ olio. conservazione delle olive è uno dei fa^ più tristi neir attuale manifattura!... In quasi tutti i luoghi sono infossate: lift fermentano, diventano olio si vuole estrarre letame., e da questo letame dopo 3, 4 e talvolta 5 mesi d' infossamento!... FiM che a mai sarà non di conservaziooij questo modo possibileportare sui mercati olii .ma% si abuserà di giabili. Le olive e per un mese circa,seoM luoghi aereati, stratificate sopra razionalmente riscaldarsi. Anche alterarsi,in ticci serbevoli sono senza gr»r stìfr^ si alterano. esse mese, omesse sono F.) Neir attuale manifattura compte^'i ii delle olive adtamente due operazioni:la selezione loro prosciugamento. Nel lo. caso si portano le olive buone miste alle pessime ed a corpi estranei^ bate, passato nel frantoio;e un nel 2». caso le olive molto umide cA queste presentano difficoltà neir infrdlh gimento ed alla preparazione del pastone da osi acquose; deesi — estrarre Folio. ..,? G.) L'infrangimento attualmente si procede direttamente duale,ma to. Coir infragimento graduale si qualitàfine di olii e non è fatto giif allo stritolamtìftpossono ottenni» separate fra loro;con Tinfimar ? 143 — to unico olii scadenti. si hanno Llnfrangimente non già sulle olive l'reschee fatto sopra essere — re. Le espressioninell'attuale manifattura !^) torchi deboli o potentissimi; si fanno volta in o acqua fatte B due soltanto;spesso Le calda. si fanno in una accompagnate espressioniin vece debbono multiple,ed ogni espressione e corrispondere ad un grado d'infrangimento.Alle si devono fare corrispondere i di l.a frantura più deboli,per le compressioni molto modedi 2^. rifrantura debbono da usarsi;alle sanse spendere torchi e compressioni di maggior fordi 3o. rinfrangimento o finalmente alle sanse e a freddo e ' bucchiette ndere dei si debbono lavamenti compressioni e torchi della fare cor- massima a. Fatta pestano Fespressione molto coi soli torchi oleose; fatta coi deboli,le sanse soli torchi potentis- sola qualità di olio e scadente, itoi,si estrae una ad come |tóchè è noto in tecnica ogni grado di qualità di olio,e le compressione corrisponde una Ijoalitàmigliori corrispondono alle più deboli comrazionale delle l^ssioni. Ora, seguendo il metodo le diverse espressionigraduali,non solo si separano bensi si otqualità di olio e le più pregevoli ma fieoela massima quantità nelF insieme delle varie compressiuni. L) La raccolta delFolio,com'è fatta attualmente, è.uno dei modi come confondere le diverse qualità di ,olii: le ottime colle peggiori.La raccolta do dell'ofacendola frazionata facendola e procedere paJCaUelamente alle graduali estrazioni sotto le dilSfetentì compressioni, si avrebbero tutti quei vantaggi , , ^ha» dalla tecnica finalmente ctt decantazione soao punto razionale diciamo, che e razionali si desiderano. i metodi di conservazione nella di purificazione, dell' olio maggior parte dei non casi: 144 — — corrispondono ai bisogni tecnkfe sia per costruzione e materi^^j disposizione, le officine non per renti vi che occorrono. La purificazionedegli olii è perfettamente la famosa la^quale non fatta;si usa filtrazione, che ad esporre gliolii all'aria per rancidifica: degli olii in vaste presto. La conservazione non ne corrisponde alle condizioni di chiarific; e purificazionedegli olii mangiabili;questi deW in recipientidi moderata conservati essere e ed atti alle manipolazioni di chiarificazi tà di decantazione degli olii. III. Errori economici, Questi dipendono dai guenti fatti: l.o Non si hanno locali adatti e proporzi air industria; 2.0 Non si usano meccanismi proporzionanti ' , — adatti alFuso; 3.0 Non dustria si di dispone estrattiva; 4.0 Non si dà 1^ capitalispecialiper quello sviluppo che 6 Toffìcina ria industrialmente 5.0 meriterebbe; È sbagliato l'indirizzo dell'estrazione; il personale tecnico 6.0 Manca 7.0 Si pretende di fare economia sia nipolazioni, di fatto 9.0 sono o di mezzi dei è Preparati Un residui le mecc incompleto^", abbandonato; diffusibili sui lO.o in tutte personale, sia 8.0 II trattamento mal adatto; ultimo agli oliveti!... A.) In generale impiantati in modo piccole frazioni,gli olii in mercati; è errore i locali da non di sostituire sono né corrispondere i vigfiQil' \;A costruita all' 9ft indirailìl delle immonde Sono di estrazione. razionale stiMQi deve a'^^m' si fa tutto. Tutt'altro! Quest'officina ove tutte le altre iiiix tutte le proprietà possedute da cine industriali a razionale impianto!... 146 — ; i soli mente piccola blemi a preferenza trappeti sociali media industria,potranno risolvere o in , e 1 esame. i olii fini ed , si che prefereig più gli olii inftpa a invece estrarranno residui dei utilizzazione estrarre mangiabili; non titolo di basso ad mirare E.) Oggi si deve gli — e non principaù come , copi vige la consQi di estrarre la massima tudine parte degli olii d la adeguata collocai trovano basso titolo,che non zione sui mercati, e poi si grida alla crisi oleariala La crisi olearia vi è perchè si vuole ; ma quai^ si produrranno gli olii fini a preferenza, vedrafiaM i falsi economisti, che vi sarà non più crisi!. il personale adaitE manca F,) Ordinariamente indirizzo ra quest'industria nel vero per avviare la diffusione delle txi zionale, o ciò perchè manca in quest'arte,tanto tecniche noscenze pei propri© quando tali con(^ tarli, quanto pei fattoiani. Ma delle più potenti saranno una scenze avremo diffuse, leve per. sollevare la crisi olearia nel nostro paese!^ Non estrazione. tuttavia tanto per . ...« G,) Trovandosi estrattiva culturale,il proprietario cerca di personale e di numerario alla mia mezzi di l'industria meccanici mezzi dei sima e tetto tutte mal il e fare econo: perciò andN Dal le conseguenze lavorazione che , condotta finale di lavorazione. nella nascono accumulata difetta della ha j^ft per e^ collocabQtì pessimo prodotto non non corrispondente agli attuali tot , sui mercati e , sogni industriali. H.) Vi è sidui. Alcuni un e caso, vi è quando, tutta altre la industrie materia ; dei aitri li trattano re-: completa in- nell'uno, quanto nell'alto] oleosa. TSui perdita di materia tanto sempre. officina estrattiva da sul trattamento errore grave li abbandonano allora da sé presenterà il completo sola ed naconto, tor- indipendentem^tfl estrarre completam^M potrà oleosa possibile dalle olive e ési , 147 — — lui , utilizzando per quanto è possibiletutti i morti. presentatisui mercati,debf.)Gli olii, per essere in grandi masse costanti essere omogenee , costituisce il tipo.Ma ?enr determinate; ciò che shè gli olii saranno preparati frazionatamente le piccole officine, e dipendenti da case ema jisivamente commerciali,benché ottimi, permai in piccola massa, diffusi sui non saranno reati. L) Finalmente un non grave ed ultimo errore si sta e si è di sostituire oggi dagliolivicoltori, compiere iplQtamente i oggi vigneti agli oliveti ; errore dalla Francia Si badi meridionale. lesso a non ttare si triste esempio , e si pensi che per fare to vigneto bastano pochi anni,ma per fare un olibasta un non quarto di secolo!... diciamo , che ffconchiudendo la crisi olearia non risolve cangiando indirizzo ai capitali, ma perV industria , senza Bionando ! ... distruggerla che landò si porteranno sui mercati dei prodottipervi ti,non ritalia il nido né né vi sarà concorrenza crisi, degli olii fini poiché le fatto del nostro nel idoni locali lere sarà monopolio , tali da potere sono paese degli olii fini per tutto il ! CAPITOLO - .'Itaccolta delle ulive; tempo ?'J con- Trattamento delle ulive I. e di eseguirla. modo dopo la raccolta. ?*? nelle ulive fresche quantità di olio contenuta varia, e ciò dipende sia dalla varietà delle ulive (1? stesse, sia dalla stagione che ha accompagnato la delF uliva. Ragguagliaf^ttificazione e maturazione lia I 148 — però si ritiene tamente sche medianamente e — che 100 parti contengano: mature 51 Acqua Fibra della 16 polpa Olio 10 Olio del il 9 tenere per ulive di sotto e solida sostanza benché acido un Gli due sostanze acidi sono: rico; quindi V oleina pura; (5 grar in part bassa solido di composte una V acido è un V altra sostanza oleico e composto scorrere è è la detta acido una oleina^ mai^ ciascuna V acido di ulivi di ciò che rimane La prima è V sono particolare e vegetale di cioè: spremuto, si vedrebbe cristallina. oi ad grassa^ diventa esso assolutamente non garina. Queste che liquida,mentre sostanza una sostanza una temperatura una inoltre venisse se è olio. Si arriva due esposto ad zero), si vede viene difficilmente perfezionata principiiimmediati, margarina. In fatti,se V olio di e anche per % di ^/^ soltanto. composta oleina 22 il 10 delle L' olio 1 » r industria ottenere può nocciuolo del Legno Ma EMI ulive di (H rina. glice- margch oleic© di glicerina;la margarina, di acido margarico e glicerina. alla lor volta sono Queste sostanze composte di in predominanza. ossigeno^idrogeno^ e carbonio La materia entro oleosa,nelle olive,è contenuta la spremitura Fabbandocellule,le quali mediante e facilmente. nano la vinificazione,cosi si deve per dire per la estrazione delFolio,cioè che la raccolta delle ulive è Tultima operazione della olivicultura Come e la si dice prima deir oleificio-; quindi la raccolta deUe 149 — , re ire è l'anello e V arte Raccolta usi ul^e novembre Mionali invece la ^rnó.- si e chi A — là,momento. Fin dal ìi alberi dare ' si vedono color un bca le ulive fcippoil , nocciuolo iando, cominci^ ad ad province misura me- che le si comincia lentamente per in V in- tutto su per , ,*che conservano di òlio. Neil' agosto è l'eal loro completo sviarrivano s' indurisce e arricchirsi di nei mesi ulive. Si sa aumentare Maturazione ac- niente quasi cui ciò in tutto il V estate accrescimento attraverso Durante questo periodo le frutta ^ntengono in e maggio, epoca in cui,sfiorendo le frutta comparire formate verde fempo del loro bo ad agosto. d'Italia ragione? Ragioniamoci di mese , amio oltre va a sicché naturalmente rac- Liguria racquando hanno buccia Nelle si fa raccolta , iovembre le nella e dicembre. della olivetate contrade Toscana e produrre tempo mature, appena vinoso-scura sulla tinta cadono al cioè fede tra Jive Quanto — Nella — l'arte di utilizzazione. le ulive la reso loro delle varie differenti. »dgono congiunge della delle f^lta; gli ino che — delle la polpa, ingrosolio. Questo contìnua successivi che durante la queste dal colore verde al giallo-chiaro quindi al violettopassano , Questa però Scuro,che caratterizza la maturazione. può dire completa quando, schiacciato fi frutto colto dall'albero, lor presenta la polpa di covioletto la pelle esterna. come Dopo questa , aumenta epoca l'olio non più in quantità anzi si e va guasta dunque scapitando in qualità.Ecco Bon si se non , che,se di si vuole ottenere frutto,converrà siano arrivate compresa Quando nei a olio fino e che senta odor che raccogliere le ulive prima perfetta maturità; questa epoca due la raccolta mesi si di novembre e è dicembre. protrae più oltre,come mol- 150 — — è di qu^ditis V olio che se ne cava fanno'', e comune più tardi sì fa, peggiore sarà rolio. un Qui fa d'uopo sventare per quanto comjxnissimo grossolano pregiudizio. la raccolta, fid dicono Moltissimi che, ritardando tissimi dà olio , più di arricchirsi alle frutta tempo è tanto olio si che vero da cava più ha ha in poi non che massimo si fa la in raccolta^ di ulive. tomolo un Ciò è falso assolutamente. il frutto tardi del Ripeto che, allorquando dicata, colorazione raggiunta la sua sopra ingià finito di arricchirsi di olio. D'allora fa che evaporare l'acqua di vegetazione contiene e diminuire di Cosicché volume. se noi,per esempio, raccogliamo le ulive di una pianta in dicembre e poniamo fossero tante da empirne un tomolo, aspettando per raccoglierlein febbraio, di*frutta ci sarà imposcon quello stesso numero sibile il lo tomolo colmare stesso empire più per , certa quale dovremo quantità di aggiungere una dal frutti di altra piaùta. É logico quindi che se , 8 chili di olio,dal secondo primo tomolo si cavano se ne cavino non al maggior 9 o si deve numero 10. Ma alla è chiaro raccolta di frutta che che questo mento au- ritardata,sibbene nella vanno sura. mi- ragione i sostenitori della col raccolta tardiva, quando potessero dimostrare fatto che in un olivete,supponiamo di 1000 piante di frutta, raccolte cariche in autunno nel tardo o di ulive; ma inverno,se ne ottenga uguale volume ciò è impossibile per le ragione addotte; quindi la credenza di cavare maggior prodotto ritardando la raccolta,è,più che un fatto,una illusione, vera senza essere compensata da alcun vantaggio. Anzi diversi gli svantaggi che l'accompagnano. E sono di fatti l' la qualità delposticipando si deteriora olio,si soffrono perdite cagionate dagli uccelli, dai ladri e dalle acque di pioggia, che nei terreni Allora avrebbero , , , tp." 151 - #eeUvi trascinano ^ le frutta cadute. E gFinsetti spantodannò non arrecano? Le ulive adunque si tìtìbbono raccoglierefra novembre e dicembre e per qualche varietà tardiva in gennaio. tano Quanto al modo di fare la raccolta,alcuni aspetda che le frutta cadano sé, e con ciò V operazione le dura parecchi mesi , imperocché ulive, anche maturissime, persistonosui rami per lungo tempo, ta volta fino airappassimento.Questo sistema è condannevole e poi preperchè antieconomico , ^nta avanti citati colta più gì'incovenienti per la racle piante di abbacchiare tardiva. Altri usano con una pertica per farne cadere le frutta. Ciò è riprovevolissimo, imperciocché il bacchio o pertica, i ramuscoli le oltre a staccare le ulive , spezza e destinate a giovani messe dell'anno,le quali sono glie, portare il frutto dell'anno appresso; infrange le foseco qualicosi guaste seccano, privando la pianta di organi importantissimialla sua nutrizione;produce contusioni sulla corteccia dei rametti più grossi, di rado periscono;e le frutta stesse in che non dai colpi della ammaccate gr^an numero vengono pertica e con ciò facili a guastarsied a fermentare nel caso si dovesse aspettare del tempo pria di le piante In somma alla macina. mandarle abbacchiar è tale pratica dannosa, che, oltre a menomare la attuale qualità del raccolto compromette quello futuro prossimo. La maniera cogliere più adatta e più ragionevoledi racle le ulive é quella di staccare mano a frutta dalla pianta.E per fare ciò é necessario di essere scala a tre gambe (1a cosi provvistidi una detta scala a forbice) con la quale si può girare attorno alla chioma della pianta, e di panieri ove le , , riporrele frutta mano mano che si distaccano dai rami. Sembra prima giunta lunga quando fosse pratica,ma a fatta dispendiosasifaffidata ad operai e 152 — di buoua svelti e pò. E dì fatti volontà, — col sistema se perderà gran ìem- si non deirabbacchiatura per pianta ci vogliono 3 operai, poniamo la 10 raccelta un con a mano minuti, per operaio raccoglierà la stessa pianta in poco più di di di ora. E poi quel po' di più di mano terzo un dal migliore procertamente e compensato opera dotto che si ottiene e dal danno risparmiato alle piante. raccogliere una — Trattamento del tempo e del uliv-e,vogliamo le ulive Detto dopo la raccolta. delle modo di eseguire la raccolta dire qualche parola del come ora trattate immediatamente dopo la delle ulive vanno — raccolta. Generalmente le cominciare la prietariidi oliveti hanno di degli estrazione non o hanno trappeto, e delle per conseguenza dopo, debbono lungo meno o di qualcuno tali stabilimenti tutti ad olive è che le olive trap- tre volta, mencontemporanea. Ne una coloro , tenere o in serbo che per nel turno un tempo raccolte. si tengono queste ulive ? quali cure si ben si amconservarle? monticchiano .Generalmente come per in angusti si lasciano ove che sbrigar raccolta vengono Ma tutti i prodebbono virsi ser- Non tare divena olearii,che cominciano in parecchie delle nostre ridionali. province me- possono la più delFolio. pria stabilimenti S'intende bene viene male quello del proprietariovicino comuni peti di si trattano ulive e poco in abbandono ni, pulitilocali terreper più settimane talfìata per mesi. Quello che avviene delle ulive si durante questo tempo è noto a tutti. La massa e riscalda, una superiori premono rende muffa si estende liquido bruno sviluppa, gli strati porazione l'evaschiacciano e gl'inferiori, bianca l'aria del locale,una umida ed un sulla superficiedel mucchio fermentazione e nauseoso si cola sul pavimento, prò- 154 — debbono che andar che inferiore,ma magazzini dovrebbero ha esse olio un depositano le pavimento fatto il centimetri sollevate sjtf^ di valore un sempre si ove avere alcuni stiano si dovrebbero perdute, ma separatamente, dando mere I — qualilt ciale. commer- raccolte olive di tavole suolo dal che mente fina- e bucherellate, sicché V aria vi passi per alle ulive che i pertugi permettano sotto,senza Se cadervi. il pavimento dispongano frutta. Queste più spesso di 15 le conviene almeno A ottuse. chi rivoltarle obbietta con che si stendano formare centimetri 20 a cui su debbono non ; , dei cannicci almeno di vi si- fatto sia cosi non ctt giorni punte due rastrello un tutte ogni e strato uno a queste cautele sono impossibilia praticarsiperchè dispendiose io ri* si produce Folio migliore, spondo che nei paesi ove in Toscana, gliagricoltoritrovano il loro come osservando tornaconto cotesto diligenze; Y olio di , ? fatti in commercio in Lucca ben meritata agli olii del che passa e olive paesi e nelle dell'olio Estrazione si possono olive la sola raccolta nella diligenze che (1). CAPITOLO Dalle una rinomanza • lunga superiori gran d'Italia, per fra i due estrazione di prezzi mezzodì delle nella fa di gode differenza e vazione conser- si hann^ li. dell'olio. 4 cavare qualità di olio:— in cert6 quello della pelle,il quale è contenuto forma dei punti distinti,' vescichette globose ove e analogo a quello ddla quest'olio quantunque polpa, contiene olio essenziale, che lo rende rerfin è contenuto che noso ; 2.0 quello della polpa 1.0 * , , , (1) K. Arcuri, in Agr. meriti.^1879, n. 21 e 24. 15o — — cora ;^tile irregolaridistinguibili quando l'oliva è anGli spazii intracellulari immatura. contengoun' acqua di vegetazione pria aspra, in seguito m dd e contenuta della ; 3.o V olio si dee dare riguar- fecola abbondante, che densa mucilagine scipita, nocchiolo,poco piuttosto una irrancidire ad un è in cui amara, diventando , di un odore e cile fadi pore 4.o Volio della mandorla^ di sagusto detestabili; deposito quantunque dolce, e che forma acre, irrancidisce ma limpido. presto, di color giallastro, verse di queste 4 qualità diDallo esame dei caratteri di olio è facile dedurre la di convenienza con quello del nocciuolo e della mandorla l'olio della polpa. E per dimostrare quanto ciò sia mi pface di riferire V esperienza di Sieuve, vero la quale, benché di essere un po' antica,non cessa abbastanza importante tanto più che dopo di lui mescolare — , , io conosca, ha fatto esperienze , di maggiore attendibilità dal punto di vista pratico. ben maSieuve adunque prese delle ulive sane ture e e le fece spolpare. Dalla polpa cavò un olio altro nessun che di color citrino,dolce e gustoso. Rotti i nocciuoli, olio pestò e spremette le mandorle, da cui estrasse chiaro quasi quanto quello della polpa,ma di sapore aspro é di odor forte. Il legno dei nocciuoli fu triturato grato. ine ca venne olio alquanto torbidettp e di -odore 5 Ciò fatto,l'egregio sperimentatore prese dalla nella l.a mise l'olio estratto bottiglie: polpa; nella 2.» quello proveniente dalle mandorle; nella 3.a quello cavato dal legno del nocciuolo; nella 4.» una mescolanza delle tre precedenti qualità e nella glie o.a bottigliadel le bottibuon olio ordinario. Turò esattamente alla luce e ed a le lasciò sopra una tutte le vicende finestra,esposte del caldo e del freddo. A capo trovò che l'olio di 3 anni, Sieuve della l.a bottiglianon avea cangiato di colore e di in odore e conservava il saper grato del momento — cui era stato messo nella bottiglia;che quello della 156 — — bottigliaavea perduto della sua primitiva lim-, pidezzH, era diventato giallo e di gusto piccante, quasi corrosivo; che quello della 3.» era diventato bido, tore fetido; che quello della 4.» era nero, denso di odore mato fore scuro forte,rancido, ed avea ufi gran e \ deposito nel fondo della bottiglia; che quello della 5.a poco differiva da quello della ad evidenza che quarta. Questa esperienza prova alla mandorla Folio di olive deve ed al legno del i suoi frequenti difetti. nocciuolo Sarebbe quindi conveniente, se ciò si potesse fare nella comodamente pratica ordinaria ,'di estrarre ciuolo. separatamente Tolio della polpa da quello del noctarsi Ma il compito è diffìcile e bisognerà contenciò di ciò che si può, non potendosi ottenere 2.a ^ — — si dovrebbe che si come vorrebbe. e può raggiungere tutta volta Pur parte lo scopo. in almeno vediamo SiEUVE lino imaginò e fece costruire un muo pa, frantoiospeciale,che triturava la sola polintatti i nocciuoli, i quali poi prano lasciando menò macinati separatamente. L'egregio inventore Lo gran stesso dalla rumore si vendevano che né SiEUVE la altrove,e pare se imitatori macchina sua il fatto ma né in Francia, isolata rimase s^a a zionare fun- suoi che i ci schiacci in una senza è i frantoi Generalmente le ulive esattamente però qualche ripiegomercè in buona parte lo scopo. nocciuoli,ci raggiunge consistono vantaggio a dissero bene; avuto finisolii simi Parigi e molti ; i suoi trappeti soltanto. È perciò che non tanto di ragionarne più a lungo. Inconveniente buona fino ad non ora possediamo una macchina rompere cui si ne ha non nei mi con scrittori autorevoli macchina sua macina piccolitrappeti pietra dura adattata dei nostri di cilindrico alto orizzontalmente sopra un muricciuolo sulla quale si aggira un' altra macina metro e un in posizione verticale nel centro della e fissata ad prima: albero un e albero niato imper- macina mossi' 157 — : da- un mulo della macina ^perficie curva è liscia,di guisa che sotto ne tondi fossero mente ordinaria- le avverrebbe se trasversalmente fosse se verticale ulive, che le capitano schiacciate e polverizzate vengono Ciò non , minutamente. delFacqua. La forza dalla cavallo,o o — stessa scanalata i tondini tanto la perficie su- meglio e prominenti,quanto soicheggiature.A tale uopo la macina ture del più duro dovrebbe essere granito e le scanalapiù del diametro profonde qualche millimetro le incavate fornito la prima macinatura, o I nocciuoli nei scivolando olive. Un suol come delle frantoio servire siffatta dovrebbe di macina passata. delle nocciuoli dei trasversale ulive solo per dirsi per la prima ad della solchi concavi ste, sottopo- esso macina, steranno re- maggior parte interi ed i rotti non mai saranno che, sottoposta polverizzati,di maniera solo allo strettoio, olio la massa se ne spremerà minima della polpa, con una quantità delle poche nella mandorle schiacciate. questa prima operazione,si deve Dopo la estratta pasta in un dalle frantoio liscia,la curva sottilissimi ed brusche fornito ad una sottoporre seconda di macina riduce il tutto quale in pasta omogenea, a in da cinazione ma- superficie tumi francui si qualità inferiore. In Francia si usano macchine frantoi che, in luogo o delle nostre macine di pietra,hanno dei cilindri di le olive ferro scanalati, tra i quali si fanno passare La distanza che posdei cilindri si regola in modo sano i la intatti nocciuoli,mentre polpa ne passare premerà un è schiacciata Spesso nei pito di •mente peso 0 ho nostri olio ordinario e rotta osservato di per bene. che la macinatura delle olive trappeti riesce imperfetta con iscatempo e di prodotto.Ciò dipende principal-perano dalla soverchia quantità di olive che si adoin proporzione del in ciascuna macinatura della grossézza della macina, dalla velocità 158 — del movimento circolare — di questa, e dalla ligenza deglioperai addetti al servizio del fr| La che ignoranza fa credere più velocei la macina corra e più presto si compia la me ciò è falso per una zione. Ma semplicissima fìsica. Lo delle olive è dovui schiacciamento il peso peso della macina; maggiore essendo di esso, più pronto ej lunga la durata deirazione sarà l'effetto contraria l'azione completo trazione ne veloce utile. Intanto del la Tor: di peso, guisa sarà U macina, meno azione schiacciante. L' esperienza ha dimost che, per aversi il maggior effetto utile,una fare più di 8 giri al minuto. deve na non Qu| alla grandezza ordinariamente le pietre sua, più se la correrà — — gliono da avere centimetri di centimetri. Oggidì toi due, a centimetri 90 diametro tre a si ed in il fatti metro un e dai grossezza facendo vanno 20 comuni i quattro pietre e le caseJ a struttrici li fabbricano gere la e ad a prezzi moderati: catalogo della casa f basta Pattisoij L' aumento del ni Napoli per convincersene. delle pietre o macine di sui significa aumento fìcie di schiacciamento, quindi risparmio di te| nel compimento Per mettere forza vita del lavoro. in movimento animale; quindi di gran momento, questi frantoi bast senza sostituirsi, possono ai vecchi frantoi ad una macina. L'abilità tra condizione ho della detto , fatti,il per mino compito regolare la , di tale operaio uniformità dell'animale, che muove ligentemente ed incessantemente la voltolare toio,badando zione delle massa che macine. delle alcuna Pria di è la riuscita] doppio: deve nel macchina, rimuovere ulive di buona la velocità e è ud al servizio dell'operaioaddetto sottoposte al esse non levare sfugga la fij al pasta f ; 159 _ o pittato sia pB^fk" fondo della macinato ben pila — assicurarsi dee , ridotto in e che massa una il omo- Stmea. Appo noi si non osserva gran fatto la migliore il sudiciume nei frantoi. Quanto nuoca alla (qualità delFolio è facile ad intendere. Il marciume alla pasta delle olive e la lordura ^he si mescola aettezza i germi di una macinate contiene fermentazione, che si comunica alla parie morchiosa, che intorbida Tolio appena estratto e questo acquista qualità spregevoli e nauseose e irrancidisce ben di lavare sarebbe di oleificio,come presto. Uopo tutti gli attrezzi scrupolosamente torchio,frantoi,recipienti, pale, si finisce o sospende brusche; ecc., ogni volta che il lavoro ed anco per qualsivogliamotivo per breve si dovrebbero tempo; e pria che s'incominci a lavorare e risciacquature generali. ripetere le lavature E affinchè la puliziasia perfetta,si deve adoperare bollente nella acqua quale sia stata sciolta della hanno la proprietà potassa o soda, le quali sostanze di combinarsi l'olio e formare con do sapone, che, essengio. solubile,è trasportato via dall'acqua di lavagCosi tutti ben In alcuni gli attrezzi cui tra , nettati da il frantoio , ogni untuosità e rebbero sa- sudicimiie. di alla massa di mescolare ulive sottoposto al frantoio ramuscoli verdi e foglie della stessa- pianta,a fine di dare, come suol dirsi, paesi all'olio il sapore si facesse usano Ma delle frutta fresche. in tempo e le olive se la fossero colta rac- rate lavo- di ricorrere immediatamente, non occorrerebbe un espediente cosi riprovevole come, l'aggiunta delle foglie. Io qui non mi sono toi occupato che dei piccolifranche mossi i più codalla forza animale sono muni e maggior bisogno di perquelli che hanno fezionamen Nei grandi stabilimenti olearii le cose di solito per bene, sono ordinate diversamente e imperciocché allo impianto di siffatti stabilimenti ad , 160 — — ed all'eseVcizio di essi presiedono sempre persfoiie tecniche. adibiti motori a Quivi sono quasi sempre idraulici e macchine o perfezionate (!)• vapore Allorché le olive frante, si sono acqua i quali devono fiscoli, fresca,e per mantenerli ranno nella iruscole qualche parte, ma della pasta piattaforma I torchi morbidi si come COE si teiv di praticare ìb usa non riemfiscoli piti sopra Faltro sulla nell'acqua pulita.I messi vanno del che . , nelle lavati essere o morchia passano Funo torchio. si riscontrano in molti trappeti sono di legno e mal fatti,in modo che la maggior parte della forza impiegata nello stringere va perduta. Ora però la meccanica agraria ce ne offre dei perfetti i mediante , quella impiegata effetta maggiore. quali nei , con torchi forza una comuni, v'ha a Di strettoi in ferro ve leva multipla. Di quelli a leva di varia a L. 2000; e la grandezza pressione ch6 e minore si ottiene leva semplice semplice se ne del prezzo esercitano di un e a struiscono co- di L. 350 varia dai ai 120000 chilogrammi. strettoio a leva multipla e a movimento Lo tinuo, conpur presentando la semplicità e la solidità dello strettoio a leva semplice, esercita una sione presmolto maggiore. dLva sol uomo, Un con un semplice moviìnento vieni che imprime alla leva e può. esercitare la pressione fino a 100000 chilogrammi. Oltre a ciò, tinua, conla pressione di tali strettoi è eguale, lenta e 50000 , condizione Folio dalle olive favorevole per la estrazione dei- (2). (1) K. Arcuri, in Agr. merid.,1879, n."» 24 e 1880, n.® 1. non"^è eh' ebbe il commercio, (2) L'esito favorevole presso presso vinacce torchio il nuovo M.xmB'p^ gli agricoltorie vinicultori, leva multipla differenziale, vanni il a signor Gioincoraggiò Maria ne'suoi Mure studii ed esperimenti, diretti ad applicare "? lo stesso sistema ad un n' ebbe torchio e olio, per 162 — - (fig.26, modello plice pompa bene Ogni trappeto, per essere di pressa idraulica). ordinato, dovrebbe 26. Fig. l'olio di prima quelli semplici per ottenere premitura, quelliidraulici per ottenere ilsecondo olio. tenere in due suUe fisso tenere le materie a comprimere, parti, destinate a racchiudere disco formante in ferro un coperchio pure quali poggia onde della d'un all'estremità il vite, quale gira su perno, delle scoperta la superficiedella gabbia per il carico materie. si distingue per la felice sua disposizione e Questo sistema o debole semplicità e per la soppressione di qualsiasi pezzo lievi inconvenienti. di non causa dubbioso, che potrebbe essere Si raccomanda eleganza, il per grandissima, poi per la sua solidità,comodità namento, funzionel suo pochissimo spazio che occupa nonché Tale dimensioni del n.*» suo moderato. prezzo costruirsi può Altezza il per torchio di diverse Ecco le 1. totale Diametro dimensioni. della M. vite Dimensioni del Dimensioni della volatnte differenziale 1.55 » 0.09 » 0.80 » 0.87x0.32 . Peso gabbia .... K. 610 circa da K. 60.000. a 60.000 totale Pressione Prezzo Lire Per altre le il peso, 980. dimensioni la pressione maggiori ed crescono, il prezzo. com'è ben rale, natu- 163 — Ai jBscoli si te gabbie si hanno no di da sostituite sono ferro o forate utilità piccola (fig. 27).I vantaggi che con sostituzione questa lavoro un — diversi sono migliore, sono non più economiche, P^on pregiudicano l'olio. In fatti,essendo posta entro le gabbie di ferro,divise da di lamina esse : la e pasta tanti frammi dia- perforata,la pressione riesce più energica e più uniforme, e con queste fa bisogno di cambiar non posto ai Ascoli,cioè quelli collocati sopra porlisotto,pratica che impiega assai metallica Fig. tempo. Il prezzo elevato, ma poco ha più Infine di queste fatta una bisogno il ferro 27. forate volta per moltissimi avendo nessun non è vero la anni che è un vi spesa, non di rinnovarla. potere assorbente camente franrispettoalFolio,queste gabbie si possono usare nelFestrazione ordinario tanto che all'olio, fino. E poi si sa che i Ascoli quando son nuovi, danno un gusto improprio all'olio. Nel caso sempre si sia costretti ad adoperare Ascoli nuovi, si abbia , prima poscia La che di e con con lisciva di cenere, fresca. acqua pressione che sì esercita coi torchi bisogna mittente. sia forte sul principio^ma progressiva ed interDopo la prima spremitura, la pasta vien portata nuovo spremuta. unire di lavarli l'accortezza alla In pasta al frantoio questa seconda acqua per essere rimacinata pressione calda, oppure si usa di la si fa fer- 164 — odori e le sono sapori disgustosi. calda deir acqua L' abuso ed un verdastro rigettate dal commercio. dalla L'olio che esce colore della e cui principaliper cause olii cosi trattati prendono si riscaldi. Gli acciò meritare — l'olio di sapore acquista un grasso , qualità dei colonna fermentazione Ascoli o dalle gabbie di ferro per la pressione si raccoglie sul piatto o piattaforma del torchio e da questo viene un praticato,entro solco,in esso guidato mediante un recipiente di legno o di terra cotta. Spesso si clie le pareti di questi recipientisono riscontra vi fossero sporche e coperte di muffa; ora, se non altre basterebbero cause, queste per dare un tivo cat- olio privo di ogni gusto air olio. Se si vuole cipienti lavare cattivo gusto, ò necessario questirespesso ò bene sostituire quellidi può metallo a preferenza, giacché molti difetti,che si appalesano dopo 3 o 4 mesi dalFestrazione, hanno , e , si se , Dunque si tengano ben origine dalla poca nettezza. sere pulitipiatto,liscoli,bigonci e tutto ciò che dev'escontatto messo a dell'olio,imperocché Folio cattive quaè assai delicato ed acquista facilmente lità durante la sua conservazione. CAPITOLO Conservasione I. Conservazione e III. purificazione dell'olio. delV olio. L'olio — si ottiene di sostanze che inquinato spremitura é sempre estranee come mucilaggine acqua , sostanze pa, l'olio renchimatose, terra, ecc., ecc. La separazionedelposo si ottiene col semplicerida queste sostanze colla , e La pone oleosa coi travasamenti. sgocciola dal torchio si in larghi bigonci, affinché si separi la parte dall'acqua e dalla morchia; dopo cinque o sostanza oleosa che — t^^ giorni si leva 165 V olio — galleggiante e si colloca Bèi In questi recipienti destinati a conservarlo. di va^i, detti in alcune località orci, ì quali sono terra cotta meno alverniciata, l'olio si deve travasare due volte per separarlo dalla fondata. In un locale ben ventilato,buio, a temperatura costante tigradi), (al più oscillante fra i 12 e 15 gradi cenlontano da ogni sorgente di cattivo odore, l'olio di oliva trova tutte le condizioni miglioriper la buona sua conservazione. I travasamenti affine di limitare si devono fare o sifoni, pompe dell'aria quanto più è il contatto con possibile. I essere recipienti che contengono olio debbono mantenuti gna pieni e chiusi perfettamente. Non bisomai usare gnano coperchi di legno, perchè s'impredi olio,il quale s'irrancidisce facilmente facilmente e comunica il malore all'olio contenuto nel recipiente. n. e PurificazionedelV travasamenti coi limpido olio. non si Col — ha semplice riposo sempre olio tutto privo di ogni sostanza estranea, la quale, mettere trascolle sue alterazioni restando nell'olio, possa cattive qualità all'olio stesso. In tal caso è necessario alla purificazione. La ricorrere cazione purifiottenere colla semplice filtrazione, si può o coi mezzi oppure La filtrazione di cotone. chimici. dell' olio si fa attraverso la bambagia Il filtro può essere tino od una un da parecchi piccoli doppio fondo, attraversato imbuti ripienidi cotone. Per impedire poi che il filtro s'intasi, specialmente quando lo si usa per olii torbidi assai, si copre strato il fondo uno con di sabbia animale grossolana lavata o di carbone iu grana. Con si viene tre inolquest'ultima sostanza scolorare a gli olii troppo intensi di colore. Per rendere la filtrazione ancora più sollecita,prima cassa a ^y^ — di con assoggettareTolio 166 - all'azione del sì filtro, sbatte acqua. F apparecchio di filtrazione dell'olio, consiste in una scrisse il professoreBruni come , di legno lunga un metro cassa circa,larga la metà di due terzi di metro e della profondità circa,con quattro piedidi sostegno di legno,foderata di latta sotto il fondo della tanto all'interno che all'esterno; medesima pendono sei ad otto vasi pure di latta nei quali si pone del cotone cardato forati, per lo di tre vi dita si circa, e per sovrappone spessore disco di latta forato. Dispol'intiero diametro un sto di olio, si riempie la cassa cosi l'apparecchio, il quale dopo poco tempo passa a poco a poco per i diversi filtrie cola limpido e chiaro;un recipiente di latta sottopostoserve per raccoglieree condurre l'olio nei vasi destinati a contenerlo. si Se il liquidoimpiega molto tempo a filtrare, i filtri con cambiano altro cotone ; se poi passa si aumenta allora del lo spessore troppo presto, contenuto cotone negli imbuti. Nel Barese delV olio per mezzo forico. delV acido solPurificazione consiste nell' aggiungere Questo metodo all'olio 3 o 4 ^/odi acido solforico del commercio, litro agitare bene ed aggiungere inoltre per ogni etto— 30 litri di acqua, alla temperatura di 35 40 gradi , e chi può disporre di una caldaia a a faccia una di vapóre di corrente passare vapore dell'olio dopo di avere nella massa aggiunto acqua di fredda. Il stessa la quantità acqua liquidocosì trattato si esporta entro larghirecipienti,e dopo due strati bene cinque o sei giorni si troveranno è limpido e depurato; distinti. Il più superficiale di olio torbido, tare l'altro sarà formato che, per divenbisogno di una semplice pure limpido, avrà filtrazione. è stato sostituito un A questo processo altro ad 25 o 167 — ' ? ed acido solforico «Impiega da e olio solforico di acido mezzo e uno ogni quintaledi Per alcool. ad nino — è lo stesso. quantità di alcool. Il metodo Questi processi chimici di purificazioneservono la stessa per T utilizzazione A ciò fare , basta pure della morchia e delle date. fon- raccogliere questi residui recipienti versarvi 8 a 10 per ^/^di acido forte agitazione di un' ora solforico e dopo una entro , , si circa vi temp. di 50o z'ora. Abbandonata trova r olio si torna 60"",e a la ha che limpido , 8iQ)erìoredella massa CAPITOLO Alterazioni caldo*,oppure contenuto agitare per mezper 5 o 6 giorni, si guadagnato la parte IV. adtQterazioni e Se — ad stessa. massa I. Alterazioni, alla litri di acqua 50 ancora versano l'olio dell'olio. fu^conservato in esposto troppo all'aria se fu in vasi luogo troppo netti,spesso non cattivo fa dà nome Oltre si deve questa alla ancora è curare buon dovrà si si conservazione, la purificazione poiché, se brattano imche eseguita le materie Tirquelle che ne favoriscono , in cui tutte V le agricoltore intelligente regole indicate per parte si mo"trasse olio,e pure una assoggettarla ad affinchè e e , malamente Folio sono osservato di seconda fabbricazione buona rancidimento. Ma nel caso avesse quista ac- ed odore, cambia colore sapore più denso. A tutte queste alterazioni di irVancidimento. ancora il fine in- od lo possa almeno uno dei seguenti utilizzare come nere otte- sta, guaprocèssi, olio qualità. terato ogni 100 parti di olio al10 con agitare il tutto per mezz'ora, e ripetere questa operazione 2 o 3 volte. l.o Processo. Trattare di, alcool , 168 — 2.0 Trattare ogni sia calcinata ; si di 5 a 6 giorni , — di olio 100 agiti diverse dopo e ad intervalli di giorni si volte* ventina una dimagier 3 con filtri. E prudenza che si è V olio subito è facile la ricomparsa del di sempre curato, perchè consumare malore. Adulterazioni, n. alimentari Come — quasi soggette vanno tutte le sostanze cosi adulterazioni ad , Tolio di oliva va tagliato soggetto ad essere si olio di seme. Gli olii che più comunemente con air olio di oliva sono V olio di Sesamo uniscono , la è Cotone, Colza j Arachide scolanza mee Quest'ultimo poi anche è di granriscontrarsi. Ora a più comune dissimo utile,§ia per il bene delle popolazioniche che si abbiano per il vantaggio del commercio mezzi abbastanza noscere precisi e semplici atti a far co, quando olio di con Il Maumené consiste ha nel all'olio dalla miscela. e dà non è adulterato gliato ta- ovvero seme. suggerito mescolare solforico semplice, olio un data una misurare Ma ì\ metodo un , quantità questo metodo di acido sviluppa quantunque che il calore quale , si risultati attendibili. (di Napoli) ha fatto costruire uno strumento, chiamato DiagometrOy fondato sulla proprietà che hanno gli olii di oliva di trasmettere Il Prof. Palmieri le. correnti lentamente olii di seme, che elettriche,a le trasmettono questo apparecchio si attendibili, per quanto è necessario Con La differenza gli de- mente. più sollecitahanno al risultati commercio. SeifensiderZeitung raccomanda di Merz quando si tratta processo il Neue di guente sepere sa- , se Tolio con cubi di olio uliva puro e di uliva è stato senza falsificato, cercare ri- quale sostanza. Si prendono 5 centim. da saggiare ed altrettanti di olio di si riscaldano rapidamente in due ca- 170 — - trettanto semplice. Si aggiunge ad un pezzo di dell' acido cloridrico 23 gradi e vi si chero a giunge quindi Sbattendo me. di tracce olio di Col quido sottostante riposo deir olio in eguale fortemente rosso. « volume un il sesamo miscuglio, c"lór. persiste nel fr tale colorazione all'olio. , L' olio di cotone si riconosce , «àa- le miiiiijtta' da svelate sono %-i un l'olio al- aggiungendo saggio un volume eguale di acido azotico 40 gradi. Dopo l'agitazione, il miscuglio assuma a colore di caffè più o meno intenso. un Per l'olio di arachide l'operazione è alquanto con più complicata. Si tratta 1' olio in esame una; di « soluzione alcoolica in che grasso arachidico, che col Il sapone là potassa. da saturare si porta alla superficieè acido quantità Il corpo caustica. potassa si scalda per quanto è possibile, acido V alcool si riprende con o si separa volatilizzare formato per cloridrico di tale raccolto,sciolto raffreddamento precipita in nell'alcool forma bollente^; un sito depo- sulla sità den- di bianco. « Le ricerche quantitative si fanno ». APPENDICE I L' industria quando si è Col confezionare come (1) casearia attuata sussidio sociali Trappoti ha avuto l' istituzione di tale (1). il delle istituzione sviluppo suo si Latterie sono potuti formaggi regionali a tipo uniforme, nel commercio. riconosciuti tali,essere il tipo uniforme, la diffusione della merce e, tosi Avu- Mingigli, in Agricoltura Meridionale^ a. IX, 1886, 8, 11, 20 e 22. E. ciali. so- sui meri nu- ^ ' 171 _ - arcati — è stata rato, facile,e lo spaccio è stato assicuL' accesso è stato fadel prodotto sui mercati (M/B^ perchè il prodotto si è trovato nelle mani di i quali hanno ed industriali, ^erti manifatturieri crando saputo dare forte impulso air industria,sia consado distraenalla medesima sia non ogni cura, né i capitaliné V attenzione altrimenti dicandoli dee dei propri all'unico lavoro ed alla meta cioè per T industria casearia. Isforzi, , Gli effetti tecnici Inon si sarebbero potuti giammai i coli produttori ed Ipitalee i lavoro r indirizzo al si aspettava da scopò unico, casearia,sia diffondendo a delle sociali. Con r istituzione il lavoro di e dinate coor- portare da eccitò anche in di si vida provle Cantine di creare applicazione V idea preso sociali si é intra- cantine delle tipi,tanto forzo tante sociali latterie questi, affidati nelle uno ciazione, asso- migliorando T industria formi. sui mercati prodotti uni- — e sola sia altre industrie agricole V istituzione. Nacque r enotecnica La in- forze queir impulso che di vini altre con — hanno esempio azienda. ca- riunite,V unicità di scopo e sogno lavoro con capitalisufficienti al bipotuto dare all'industria in parola le sole L' pic- limitata,se stati suddivisi fossero lavoro dai ottenere molto in cerchia dustrie agricole neir istessa r- di simile economici ed se grandi maspasto, quanto da taglio; sui mani mercati esperte neltono commerciali, promet- di persone nelle faccende sviluppo importante alla industria enolo- Anche rimuneratrice. gica,darenderla sommamente in quest'industria, ma se le forze disponibili sotto fordi capitale e *lavoro dal solo fossero emesse uno agricoltore^ sviluppo equabile e rimuneratore voro non sarebbe Suddividendosi capitalee lapossibile. fra la vigna e la cantina per quanto siasi forte capitalistae facoltoso proprietario un' indu, — — — — 172 — stria simile dal r potrebbe non — commercio agricoltoreTunica ed al manifattiere Affidandosi di cura Tunica quello slancio,cl^J avere si richiede. invece' buone produrre UTO, dì confezionare cura ^ ofe timi vini, lo sviluppo diviene fattibile. DistribueUr dosi capitale e lavoro fra T agricoltoreed il maiiì*^ fatturiere,e questi specializzandosinelle faccemte, che curano col perfezionarsi possono c^'dare timi prodotti,e tali da non temere concorrenza, Una cantina sociale può avere personale e mezz^ di cui una cantina privata non può disporre che raramente, e solo dietro grandi sagrifizii. Alla cantina privata ordinariamente tuttì mancano quei mezzi propiziied opportuni per la diffusione del prodotto sui mercati. Una cantina sociale,disponendo di manifatturieri e d' industriali tecnici,rag-i lo molto facilmente e giunge completamente. scopo benefica si mostra l'istituzione tanto se deHe Ora, — — ficace sociali per T industria casearia ; se tanto efT istituzione delle cantine sociali per diviene T industria vinicola,è da credere , che T attuazione latterie di analogo provvedimento un per T istituzione dei : proficua per Tin-, dustria olearia; per cui, nelT invocarla, cerchete-' di mostrare mo anticipatamente i benefici effetti die TRAPPETi questa SOCIALI cssorc possa istituzione arrecherebbe di cui alT industria , tecnico, quanto dal lato economico venisse qualora essa ospitata, zione associaquinci innanzi, sotto la protezione di una di mira lo svilupfK) cooperativa, che avesse ed il perfezionamento delT industria olearia,come ci occupiamo tanto — dal lato — la vinicola; si è fatto per la casearia e dettate nelNelle nostre lezioni libere di oleificio, la R. Scuola T anno 1885 presso Superiore d'Agrlcoltuea in Portici, fu dato un cenno sommario questa istituzione economico-olearia,indicandone sua importanza tecnica' ed economica. più manifèsta, pubblicando Ora le di la la rendiamo nòstre ve- - i$à"; ièteere adattata ^^ ne faremo |dusÉriali. — bisogno H «ione si sente |m, essendovi - dovrebbe schema come tale istituzione per l'industria olearilevare i vantaggi tecnici ed in- proponendo e 173 uno — applicazione dell'indicata maggiormente per la industria deir la necessità di dovere di prima qualità e mangiabili jflni se vuoisi che questa deir attuale branca deirarte oleaolii estrarre quale dev' — Isere il principalescopo istitu- manifattura es— agricola fosse rimuneratrice. La preparazione e V estrazione degli olii fini riIchiedono cure molto più assidue dei formaggi e dei più delicati ed alterabili vini,perchè gli olii sono dei prodotti testé citati;in modo che il trappeto sodale, oltre ad assicurare un prodottopiù facile allo ed alla diffusione sui mercati,assicurerebbe smercio altresì le miglioricondizioni per essere fezionato meglio consotto ed in grande massa, a tipo uniforme la direzione di forti case dlntellicommerciali e i loro capigenti industriali ; i quali, consacrando tali irendibile ed e i loro sforzi alFunico lavoro potranno oleario, disporre-di tecnici e mezzi, di cui tanto il trappeto feudaleod a cottimo,quanto il trappeto della piccola azienda,non possono disporre;per cui attualmente, il prodotto o è pessimo, o non trova collocarsi a sui mercati in piccolepartite. I trappetisociali,istituendosi, potranno incettare le piccole partite di olive, che ora sono portate ad solo poinfrangerenei trappetia cottimo, e non tranno la immensamente agevolare piccola produzione delle incremento notare aziende limitate,ma all'industria in darebbero altro faremo generale.In fatti, : 1.0 L' infrangimento a piccole frazioni apporta che da ogni partita si ha una rente qualità d' olio diffemal curato. Fino a che se ; peggio ancora nulla domestico e locale, questo resta pel consumo L j:^; 174 — di male ; il male ma diffondendole quando mostra, gli tatori, incet- le raccogliendo e si — piccolepartite,le mescolano; sui mercati, arrecano grande tali sulla bontà della merce discapito nel credito il valore e la richiesta. quindi ne scema Ora il trappeto sociale, raccogliendo sotto forma di materia zionate prima le piccole partite,e queste, sele— — razionali tutti i metodi preparate con scuglio, elajotecniciconosciuti, formeranno, non più un mie ma quel credito che i mercati 2.0 Si eviterebbe cottimo trappeti a uniforme prodotto un tale da rendergli richiedono. la ruberia e dei l'immoralità sistema feudale. trappetia cottimo per infrangere le proprie olive,lascia air impresario la dalle promaggior quantità d'olio che ricaverebbe prie Ricorrendo F per per lasciare a a agricoltore ai olive; vuoi vuoi o la forte (come la minore tassa che ad bligato ob- dell'estrazione), prezzo resa in olio ch'è arte gli avidi trap- affinchè le sanse speculatori procurano di loro proprietà siano più ricche in che restano dell'olio olio, poiché essi estraggono ulteriormente per proprio conto. rore, L'infrangere le olive a cottimo è un grande ere va segnalato il seguente: Colui che porta ad infrangere le olive al fatè Tinfrantoiano crede che quanto più abbondante tanto macinata toiata o più risparmia nel petari e , -^ — , prezzo resta olive una cottimo. del L'errore è nelle di tant' olio più nella abbondanti sono gran questi a di , in vece, più le avviene, che e nei lavati, quanto pila; ed passa proprietàdel conduttore del trappeto cottimo. 3.0 Nel sistema di lavorazione macinate vengono insieme alle cattive e , succede cottimo, le a rinfusa le buoDe un' infrantoiata di olive alla' olive guaste sanse parte dell'olio buono restano sommo! ad quella -con olive — sane e buone, sic- 175 — — gliolii cosi preparati risultano sempre scadenti; le coi trappeti sociali,ove accadrebbe non condotte sarebbero ntoiate uniformi^e le olive altrattate con separatamente laaste verrebbero fcpomacchinario. à.o Le oleose residuali sanse eoftimo e di limitato sviluppo nel — nei macchinario trattate immediatamente vengono della materia estrazione jrioìre oleosa,ma Bon !tempo.Trattenute trappeti a — per l'ulte- dopo molto in- qualche tempo le sanse Mppate d'olio ed ammassate, sj sviluppa in esse la fermentazione Folio si altera; e perciò si prepae detto sistema irano col degli olii rancidi in maggioranza. Nei' trappeti sociali ciò sarebbe evitato per , si curerebbe V apposito macchinario 35trazione degli olii dalle sanse immediatamente; poiché con Tolìo di 2.a estrazione,in luogo di eoa quelli d'infima qualitàe Irebbeseparatamente i con si avrebbe e ee confuso essere rancidi,si estrar- di ottima lità qua- Il mangiabile. trappeto sociale,adunque, sa[?ebbeperfettamente adatto ad estrarre principalla maggior quantità di olio possibiledi ottirmente si ima non qualità e mangiabile, il che attualmente coi mezzi di cui si dispone nei trappeti [può ottenere e ordinarli. 5.0 Le la ma ^possibile,. della a nel sanse massima quantità in ofBcina questa materia tale scopo un oleosa apposito private officine capitalida adibire allo e f — Attualmente solo trappeto sociale,non d' olio derebbero ren- mangiabile renderebbero tale il to- che usandosi posseggono, che le picmacchinario cole , di mezzi e mancanza per sporre. dinon scopo possono — officine che estragalcune gono al solfuro di carTolio dalle sanse col metodo bonio; vorazione lala loro dalla funzione ma indipendente che vi sono ordinaria non arreca da essa si aspetta. mica quelFutilitàecono- 176 — a) Pagandosi le in le b) alcune molto regioni, alle dette sanse officine molto numero basso a e — cialmente spe- province economica di dere ven- a carbonio ìd sono limitato,e poche regioni oleifere usufruire, per versarvi possono dell'ordinaria lavorazione; e) Spesso da ste que- officine; solfuro al e prezzo oleose nelle come v'è convenienza non — Le sanse ordinariamente essendo meridionali — lavorare, manca di e frequente delle discrezione queste a le residuali sanse officine il materiale restano eventualità ne per ed inoperose a V acquisto della materia prima. Ora, collegando quest'officina si ove es gli traggono medesimi dipendeutedai quella agricola; estrazione,e solo si non manifatturieriy olii di l.a avrebbe nell'officina al solfuro funzione nel lavoro , di materia oleosa di chicchessia,e sarebbe forma — non e il potrà la partita di , olive me e ad potrà azione, capitale sotto — pito disca- a totalmente ricuperato varie officine. cooperativo con V olivicoltore pronti contanti air officina cooperativa direttamente: essere olive,senza frodato,senza per-* capitali e vendere dite normale andrebbe nelle deir estrazione dall' insieme Istituendosi un trappeto sociale forti 2.» di carbonio dippiù ma a con , patto un meno accolta essere azionista se il derisorio. La partita dii dalF officina sociale co-i venditore; o, come ven^^ dita, comprandosi. calcolato ad un patto generale,! Il prezzo sarebbe dei mercati' che T esigenza delle annate e secondo da taluni in luogo dell' olio r indica. Volendosi dal trappeto sociale si otterrebbe della moneta — — discapiti al prezzo calcolato,come l'indica. delle grandi piazze nel momento fatta ad una dita delle partite frazionate costituisce una cooperativa e solvibile del prodotto per garanzia al collocamento « senza » — — la voce La ven-' società: grande V olivi- 178 — e nell'istesso tempo — insieme — frode alla nerebbero si elimi- — quistionie litigi. Col sistema deirofficina cooperativa, la raccolta vicoltore al proprietariooliaffidata olive resterebbe delle tutti quei danni che si eviterebbero e accadono quando si lascia eseguire la raccolta dalTacquiiente; e peggio ancora, quelliche derivano a frutto pendente quando usasi di fare la vendita , — — che, fa come alla avidi ad Il più olive le o affidata viene Massa, di sedicente un dinariamente or- stimatore^e compratori. sociale trappeto a accurato migliorerebbe delle trattamento olive che an- sporto nel tra- frantoio;e nello stesso tempo delle assicurata la rigorosa selezione dalFoliveta sarebbe stima immorali e sistema il il osservare pure buone dalle al alterate mi otti- confezionare (onde olii);perchè Fofficina sociale potrebbe rifiutare olive guaste, contjise,ammaccate e via dicendo; teriale macome accettandole, si accetterebbero pure, distinta di scarto Il gli per trappeto metodi con frangerle — di locali e sociale curerebbe di razionali che con meglio ciale spe- prima — di rurale, perchè dispone sufficienti al indirizzo e le olive conservazione Tazienda personale con 7.0 II lavorazione per una olii inferiori. bisogno della vorazione la- determinato. trappeto sociale,creandolo come officina e dalF agricoltore, può indipendente dall'agricoltura alle adatto avere personale più manipolazioni del lavoro essere oleario,senza questo distratto da aitri lavori campestri, sia per l'uliveto come per le altre culture. del fatti,il fattoiano,circoscritto nel campo re tutte le cusuo lavoro,prodigherebbe alFestrazione sarebbe esattezza e con diligenza il che non nei pritanto mi possibile airulivicoltore-estrattore ulteriori le lavori di estrazione, quanto per fanno manipolazioni, che successivamente bisogno In « » per una razionale ed accurata estrazione. 179 - 8.0 L'istituzione in ~ recherebbe esame tagrgio importante all'industria la per Volendo l'olivicoltore numerario nello fare avere a suddividerlo: e ed van- all'olivicoltura considerazione: seguente estrattore, dovrà olearia un stesso disposizioneun sua da forte tempo la cultura parte per del- parte da ed impiegare pei meccanismi di estrazione. i mezzi è molto ficile difOra, questo caso i capitali in mano Ordinariamente raro. e deii'ulivicoltore sono e questi bisogna che li limitati, suddivida fra l'oliveto ed il trappeto. Questa divisione di forze fa si che, nelle annate d'infortunii, i mezzi coltivare onde promancano l'oliveta, per digare le che tutte cure a non maggiori questa vita ed attività negli anni ordinarii,per ridonare le piante dai mali sofferti, e agli olivi,rinfrancare rdiveto, e ristabilire in un'attività esse fruttificazione. Nelle annate non frutta solamente non richiede ria per l'ordinad' infortunii , l'oliveta normale quant' è ma , , che più larghe spese; le une le altre diventano nel e deficienti ed insufficienti, che l'olivicoltore caso possiede agricoltore non forti capitaliproporzionatialla e profito numerario azienda ed a disposizionedegl'infortunii onde sua scongiurarli. L'officina sociale potrebbe in questo caso salvare maggiori cure e - l'olivicoltore dalla crisi: funesta A) L'officina sociale, mediante azionisti, potrà raccogliere intorno a sé capitali provenienti da ed avendo che non sono pronto agricoltori; persone in ansomministrato ticipo numerario,questo potrà essere onde all'olivicoltore eseguire i lavori nelFoliveta la società cooperativa, come ritenendo — — garenzia dalla della somma erogata, l'istessa quale col prossimo di materia la esecuzione L'anticipoche per B) prima, e futuro la incasserà dei lavori. l'officina oliveta; frutto,sotto somma cooperativa ma for- pata anticifa al- 180 — Fovicoltore proviene da — capitaliindipendenti Tagricoltura,quindi il sussidio l'intralcia non e agricole. C) Dair stessa altra parte materia la all'olivicoltore a tempo T oflRcina sue vevole, gio- operazioni assicura sé a — si — altre è terrotto innon e prima ed il costante dall'industriale prestitoperciò Il lavoro. nelle all'olivicoltore dal- potrà fare senza , mite e soccorrerlo prezzo costringerlo a ricorrere a l' agricoltorequando è soprafagli strozzini ; che fatto viene la sua in cui momento un dall'usuraio, crisi è tale che non può più prodigare i lavori vandola, coltiopportuni all'oliveta e l'abbandona; oppure, concimi e gli fornisce scarsi lavori,cure deficienti e via dicendo; e la deficienza dei mezzi , , diventerebbe in crisi economica se la sciagura potrebbe questo caso , indirettamente , per l'ofiBcina sociale si allarga e prende venire il momento che una olearia;poiché vaste zioni, propor- mancherebbe la materia ciò avvenendo, cae pitali, prima all'officina; locali e meccanismi infruttiferi resterebbero col pericolo di una crisi generale queir anno il sussidio, che l'ofiBcina sociale olearia. Adunque darebbe all' agricoltore mirerebbe principalmente sé medesima ad assicurare il massimo a prodotto la maggior quantità di materia e male prima per la norlavorazione ed normale un e all'oliveta, più ; andamento tanto nello sviluppo dei lavori, costante piegati. imquanto nel fare fruttare i capitali per essa in , , L' istituzione del trappeto sociale sarebbe una grande risorsa per le provincie meridionali,ove ogni piccolo proprietariopossiede la sua ristretta oliveta, e questa, essendo estesa, riceve dal poco possibili. proprietariole maggiori cure ci possiamo lamentare dello stato In vero, non nali, generale dell' olivicoltura nelle provincie meridioed in specialmente nella Puglia , nel Barese 181 — — parte della Basilicata,e propriamente in quella zona che è Si nota più limitrofa però questo fatto, cioè: sebbene nello stato attuale vantaggioso, pure è dovuto ciò e ; Puglie. le con sia in T olivicoltura stato alquanto non de corrisponseguenti ragioni che qui il reddito alle uno oleario riassumiamo. Esse sono: l.o Si ad obbligati estrattore un 2.0 air è Nei a ordinariamente ricorrere a cottimo. casi diversi olivicultori sono d'infortunio, obbligati a ricorrere all'usuraio,e a prodigare oliveta scarsi lavori cendo. pochi concimi , e via di, 3.0 i quali, Acquistano Folio avidi incettatori, i bisogni urgenti delFolivicultore conoscendo o piccolo lo basso a proprietario, pagano prezzo. 4.0 L'incettatore da varie proraccoglie gli olii venienze diversamente li e preparati ed estratti mescola insieme, spesso li sofìstica per giunta, e li vende tali e quali sui mercati; e discreditandoli, la , richiesta Ciò diminuisce il prezzo le mescolanze così posto costituendo giammai un essere olio-tipood ficina formate rancidificabili , ed adulterati,donde di scopo possono sui mercati, apprezzate ordinariamente operazioni a lo sviluppo ed olearia certamente due il olii da deriva cidi ran- il loro quanto proponiamo direzioni distinte miglioramento non , potranno e dell' industria mancare. tuzione sulla istivantaggi generali ed economici daremo dei trappeti sociali un cenno ora vantaggi particolari di essa, e presenteremo, schema sul quale potrebbe tempo stesso, uno i , nel non , il separare le operazioni dell'ofdi estrazione dai lavori fidando culturali;e cosi,af- tecniche sui non necessità le Detti obbrobriose uniforme riconosciute maggiore discredito. A raggiungere lo diventa ribassa. , essendo o ed 182 — essere costituita finché questa, funzioni col ed società- una quali economicamente ordine da espresse da consegnare di soci il colloca : un per all'officina determinata una prima. sarebbero verso, dividendo un verso, si assicurerebbe quando l'officina per tutti i soci — frutti al termine unione Questa per dei di prezzi per un altro giusto titolo a presenterebbe olearia. campagna ciazione ordini di socii , nelF asso- due gio vantag- fattrice d'un e , — la materia migliori condizioni prima più perfetta i e ciò,perchè possibili; dello l'industria impiego dei loro due fruttato al cointeressati capitalicumulativi dini or- fi pei' olearia. piccoli agricoltori, posseggono nell'officina nelle e , di socii sarebbero I a di un' utilità economica importante l'officina. In fatti: i soci capitalisti col concorso l'officin alsocii olivicoltori, insieme assicurerebbero — naie non della cooperativa, sarebbe tecnico le olive vendute conveniente a prezzo e dall'agricoltore accade derisorii,come attualmente; e, suoi avrebbe si prodotto dell'oliveta; di materia cui — immediatamente Si assicurerebbe quantità rario nume- doppio vantaggio: un assicurerebbe Si del Per »' « — in azioni socii olivicoltori rappresentato da air officina sociale. Con questo secondo hj nisti, capitalisti-azio- socii le loro di socii? ordini quali potrebbero essere le olive prodotto del mento due dei azioni aj Tofficina,i capitali fra accogliere verserebbero ; 2.0 L'altro valore — rappresentato da l.o Uno le per — coordinato succeda il suolo olivetato. L'istituzione potrà i cooperativa-olearia^afì quanto è possibile e tecnico; e l'insviluppo economico massimo cromento — la loro sociale non limitata \m azionisti oliveta — — , che pui' troverebbero luogo adatto, e più sicuro, 183 — olive le loro vendere per — direttamente senza , in tutte d' incorrere frodi quelle in ricolo pe- cui attualmente capitano. Toffìcina Possedendo 1' e vendere agricoltore potendo risolverebbe desso — pronto numerario sociale quando aspettare attualmente accade come partite da fanno r che , sia nel sarebbe non il obbligato sarebbe per pagato essoro delle pagamento le calende nelF atto L'officina della , cole pic- dinario, quali,d'or- greche...; ma, olivicoltore, dalF officina sociale, sarebbe prontamente bligato ob- trappcto sociale, degrincettatori,i parte aspettare in — non , desima me- gerla niente, né ad infrancorno gravi perdite con olive le alla e per poco — e , presente. Istituendosi al venderebbe ad merce proprio conto per avviene sua venderla a chi la contanti olive immediatamente , effetti le — pagato vendita. sociale,inoltre, accettando le piccole so medesima pia a una partite, assicurerebbe più amnel trappeto. Sicché lavorazione dunque Tofflcina dovrebbe sociale accogliere tanto le grandi partite dagli estesi oliveti de' ricchi proprietarii — che e diventerebbero piccole azionisti quanto le mediocri agricoltori, con partite dei più modesti diretto. pagamento Data la custodia in esame, affidata esclusivamente l'istituzione resterebbe dell' tutte poiché olivicoltore, quelle trattare Dato — la cure che , pianta ed desso solo della tutta colta raca rico ca- potrc\usare beiìe necessarie per il frutto durante la raccolta. questo indirizzo sono alla specializzazionedel versi lavoro, e suddiviso il lavoro della raccolta fra i dila deficienza apparente fornitori,sarà meno del personale si lamenta tanto in queche ora sta stante nell'istessa che, operazione epoca, un di operai si trova rilevante numero occupato ad eseguire un identico lavoro. — — 184 — n lavoro di — raccolta,in questo caso, potrà essere dalle più pricominciando maticcie terminando alle più tardive della regioe ne sarebbero ove impiantatii trappeti sociali ; ficina cosi la materia prima sarebbe portata nella of- eseguito per contrade : — — e maltrattata. di Quingradi, più fresca e meno i grandi locali per la conservaeviterebbero zione, a si e bontà le facili alterazioni frutto;si otterrebbe nel attenscopo precipuo di tutte le zioni, che per la manifatturazione degli olii fini si fastidio nella inoltre meno consigliano;si avrebbe mano d'opera neir officina, specialmente nelle operazioni conservazione la si che e usano cure per del frutto prima di sottoporloal frantoio. negli olii — Anche fra la pronto suddiviso— sarebbe si farebbe V officina e e più campagna vicoltore e facilmente;poiché si obbligherebbe T oliil lavoro di selezione — lezionate, portare neir officina le olive bene seda semplificarequesto difficoltoso in modo nel trappeto. a lavoro L'officina di e finalmente dicendo,che in ve le oli- cooperativa acquisterebbe,tanto prima scelta^quanto quelle di seconda scelta, prenderebbero comquelle di scarto ; queste ultime le bacate, e via le guaste, le macere, andrebbero trattate separatamente — agli preparazione degli olii per in messi inferiori;e questi,finalmente,sarebbero conmaercio uniti agli altri olii di ultima estrazione, che si otterrebbero dai residui della primaria lavorazione degli olii fini. officina L' officina sociale,diventando una vera industriale e non tali più agricola,e possedendo capiil massimo disponibili indipendenti,potrà avere Da tutta la materia prima quella sviluppopossibile. oleosa» estratta non essere completamente potrà solo si potranno usare tutti i metodi ma più peruna sezione altri residui specialedella di scarto officina — insieme la « — — 186 — combuste dei fabbricazione la per — ordi- saponi narii (1). le ceneri dalle sanse, se Non potendosi ottenere ne procurerebbero d'altra origine per confezionare i saponi ordinarli, ed utilizzare gli olii d'infima qualità; i quali, trasformati in saponi, sarebbero più facilmente sui mercati. smaltiti che, nelesposizionetesté fatta,si osserva: r officina sociale un cooperativa si avrebbe nella ordine sistematico manipolazione continua e successiva della materia prima nella rotazione del nel tempo la completa stesso lavoro; si otterrebbe estrazione della materia oleosa, e la separazione cri delle diverse dalle medioqualità di olii : le buone Dall' — — , , e dalle queste scadenti. Tale derebbe racchiu- lavoro fatto che formola del tornaconto si può compiere in un non trappeto ordinario,ma solo si potrebbe ottenere in un'olEcina sociale bene biamo istituita,e che avesse quello sviluppo a cui abvoro Sarà accennato. precisamente quando il lasi potranno estrarre sarà cosi disposto che olii fini, al completo ricupero della materia insieme la vera , , oleosa. Nelle è facilissimo ottenere piccole officine attuali, olii fini coi mezzi più volgari posseduti nei trappeti ordinarli ; anzi in esse, si può prodigare per che necessita, tutta quella cura questa lavorazione oltre a potersi eseguire in più breve tempo. Per la fabbricazione olii fini,la pressione degli si deve V innon spingere tropp'oltre ; come pure — — (1) L' utilizzazione sociale trasportarle che restino delle saia nelle sanse fatta e solo olivete nel come e come cenere per la che caso concime sociale come utilizzandole quest'ultimo caso, ricaverebbe un doppio vantaggio: motore, combustibile nell' officina In ne come nello riesca come fabbricazione dioso dispense ; oppure, capo-morto come bilimento sta- cada, ac- zato. inutiliz- combustibile, se -sorgente calorifeia dei saponi narli. ordi- 187 — frangimento dev'essere necessitano non né ì più deboli ma estrarli. — debole volta sua a perciò toi, potenti fran- potenti torchi,né meccanismi sarebbero ; sufficienti rli, degli attuali trappeti ordinao pìccole officine,sta principalmente nel non rettamen potere V istessa officina e l' istesso impresario diper Il difetto ed utilizzare intieramente i residui principale lavorazione,i quali si possono nelle complete e grandi officine, per rendere Le la le ultime residuali sanse degli olii fini data prima resa alla che ; e ciò pastone dev' essere si al che oleosa loro seggono. pos- zione lavora- in olio ; e è povera, mente relativa- torchio la fare ricchissime oleifera per tare solo trat- ottengono dalla restano ricchezza macinate di materia tracce della dalle posseduta debole pressione a olive cui il sottoposto. Ora, ad estrarre successivamente fa quest' ultime quantità di olii, completamente bisogno un apposito è officina agricola non e mezzi, che V alla portata di disporre. E per questa ragione, che attualmente da alcuni si ritiene l' estrazione degli olii fini non conveniente e né rendibile sebbene pagato a più caro prezzo sui mercati; perchè convinti rinunziare di dovere molta a oleosa per raggiungere parte di materia macchinario, e — r intento ; materia nelle sanse, e dalle oleosa la più resa fini. Credono abbondante ufo estrazione, e dalle" sanse inefficaci ed agricola; quindi il riscaldane di può completamente deficienti mezzi degli olii provocare facilitare il lavoro abbandonata resta si quali non dei estrarre, a causa posseduti dair azienda alFestrazione che rinunziano veniente più connelle olive,per perciò ottenere mezzi con più invece deboli. Il fatto solamente economico adunque dair istituzione dei questi disporrebbero di sarebbe compiuto, o come trappeti sociali. Sicun completo macchi- 188 — nario, suddiviso in — ofiBcine si potrà sezionali, in ognuna di esse eseguire un lavoro speciale; e ciò facendo, si giungerebbe ad estrarre gliolii fini della migliore qualità,insieme alla massima resa, senza il menomo oleosa danno a discapito di materia tante — di chicchessia. A tale perfezionamento,un' officina privata qualunque, 0 trappeto ordinario, non potrà giammai luppata. svifosse bene arrivare, per quanto la medesima 3.a officina La del la materia separare di più basso titolo trappeto sociale oleosa dalle sanse e mediante i solventi destinata a dagli scarti sarebbe della economico « » il problema quella che risolverebbe intiera officina,senza fare disperdere la minima quantità di materia grassa, che potrebbe sfuggire coi mezzi ordinarli altre meccanici nelF estrazione usati trappetisociali si potranno ed in più breve estrai:re olii a varie pressioni olii di qualità differenti. ed avere tempo bene stabilimento Uno fornito,e che dispone di anche esteso e completo macchinario, faciliterebbe la buona giabili. di ottenere il modo qualità di olii mandalle officine. Nei « » guire cooperativa esedelle olive in più breve la lavorazione tempo, le olive,e Tolio che iion nei trappeti ordinari, si ricaverebbe, si troverebbero meno esse sti espoche contribuiscono air aria ed a tutte quelle altre cause Potendosi che da « neir favorire a officina gioverebbe solo non abbreviata nelF ottenere la massima ché, ; cosic- irrancidimento il loro la lavorazione ad » della materia estrazione quantità,ma i prima degli olii, ed più perfetti, alla ranci dificazione. divise dalle soprafLe fine qualità fine si avrebbero che verrebbero dalle più ordinarie,in modo e presentate costanti nei loro caratteri sui mercati, i e più resistenti perciò pregevoli. In fatti,la materia prima — nelle diverse manipo- 189 — lazioni oleosa e senza passando successivamente da un'operazione ad un'altra, la — V azione assicurerebbe abbreviato la Ond' potrà non bontà maggiore e che aver alla resistenza ruzione intermateria subirebbe non — degli agenti V alterazione perciò e facile ad alterarsi ch'è tanto — sufficienza a — V alterano, voro Il la- luogo. materia tiva estratalle alterazioni. Y pleta opificiosociale,insieme alla comestrazione o oleosa, si ricupero della materia la qualità e la bontà assicurerebbe della materia estratta, eh' è il complemento di quanto si desidera, il è, vero che con scopo economia del tornaconto la mira e dell' odierna L' impiantare adunque un'ofiBcina sociale con questo indirizzo sarebbe l'impiantopiù desiderabile razionale e possibile. lora Dando tale impianto all'officina olearia,solo aldi mira di estrarre si potrà avere a preferenza e principalmente gli olii fini e mangiabili senza dite perdi sorta; che, altrimenti,ciò sarebbe impossibile si potrebbe giammai ricuperare nello stesso e non olearia. insieme oleosa alle varie tempo tutta la materia qualità di olii,e queste separate fra loro in ordine di pregio di valore e — e discapitia senza danno di alcuno. potrebbe spingere economicamente il proprio lavoro, solo quando è seguita e coadiuvata La l.a officina dalle altre due sezioni successive quali, oltre ad essere lavoro della 1.» officina, saranno da sé r intiero problema ; le La l.a sezione risolverebbe economico, che la sicurezza di potere fini e mangiabili, e la cate indi- testé di complemento al ranno quelle che risolve- economico. solo una stema parte del si- importantissima, cioè la qualitàdegli olii ottenere é pur facile loro sui collocazione mercati. solo non trappetiordinarli, I scolano gli scarti alle olive buone, e se ne sola estrazione ; ma, quant'é , che le sanse, Attualmente nei si fa o meuna ven- 190 - - vendute a basso gonp prezzo materia oleosa in o vengono mentre — — distruggere l'olio che ancora ricche sono fatte fermentare per contengono, per terle po- concimi come agli ulivi. poi somministrare Ora, neir officina sociale le sanse provenienti daessendo olii fini, gU infrangimentiper manifatturare oleosa ricche in materia (piùdi qualsiasialtra sansa) questa officina,renderebbero che contengono , che sarebbe in ricuperato — come Le essere poi, sarebbero combustibile. ; e all' potranno concimi, e come somministrare alle proprie privare quest'ultime non ai olivete di bisogni naturali grasso in- un e tritivi nu- ulivo. deir nostro a trappeti sociali quelle officine che risolverebbero I — finora dei tori, gli olivicol- officina;e ritirandole interessante tanto I o bero degli ultimi trattamenti, che consterebdi cellulosa materie e minerali, potrebbero ed i coltivatori distribuite fra i socii agricoltori di olive di olivi,nella proporzione delle masse le uso concime, come sanse somministrate r zione fermenta- la con usate valore un sempre distruggerlo senza — V olio tutto prima restati insoluti credere — sarebbero parecchi altri problemi nelFarte olearia,stante trappeti ordinarli. trappeti sociali potrebbero dei lavori chimico un tecnico avere ed un alla direzione ingegnere canico, mec- completo andamento delle manipolazioni e del macchinario, fatto che non si potrebbe assolutamente compiere da un privato. Il trappeto sociale, avendo a sé elajotecnici provetti, se ne potrebbe servire per fare visitare e dirigere tanto le olivete dei socii, quanto quelledei privaticontrìbutori gratuitamente e nelle epoche opportune. Si avrebbe cosi un doppio vantaggio economico: l.« Da una parte si migliorerebbe V andamento culturale delle olivete,senza e r indirizzo ciali spese speche ne guiderebbero il — e con mezzi efficacissimi: 191 — Dall'altra 2o — il banda, assicurerebbe trappeto maggiore quantità e migliore qualità di prima air officina per la lavorazione. sempre del istituzione L' tal fatto risorsa vera una trappeto sociale teria ma- diverrebbe delF economia per olearia. trappeti sociali se ne potrebbero stabilire uno V importanza della due o per provincia, secondo estensione degli oliveti locali,sempre nando proporzioil macchinario, e gli altri mezzi, ai bisogni Dei del luogo si stabilirebbe ove la lavorazione delle olive. istituzione L' onde fonte una » oggi dei anche trappetisociali diverrebbe i capitali che cesi diriservare come « esuberanti sono Molti timorosi Oh!... invece e trovano non dubitano facile collocazione d'impiegarli negli scrignie nelle di tenerli ancora meglio che fruttassero ? ! Un trappeto sociale non potrebbe divenire forse tuiscono dipendente dalle Banche agricole,che oggi si istiin ogni regione d' Italia,ed in parecchi casse comuni Non sarebbe forti,non ? sarebbe forse questo un mezzo, istituti di funzionare credito questi meglio rendendole direttrici ed assicuratrici » fare come « le Banche cine delle offi- agdcole?... Sicché, col collocare i risparmii sulle banche cole, agrie dirigendoli noJ l'impiego a migliorare le solo il miglior modo officine agricole,sarebbe, non sociali « come collocarli direttamente rebbe il loro che se » farli fruttare ; ma bero risulterebper benefici all' agricoltura,e riesci- indirizzo ne efflcaco alle industrie cole, agri- avvantaggerebbero. I trappeti sociali potranno essere promossi dai Comizii Agrarii e dalle Camere di Commercio, o di Agricoltura, Industria dall' On. Ministero mercio. e ComSi potrà fondare come Elajotecnici, una società si è fondata di Olivicoltori quella di ed Viticoltura 192 — ed Enotecnica per lo Tistesso Potrebbe — dell' industria sviluppo coadiuvare Ministero cola. vinii Co- le Banche di Commercio e cole Agrimizii,le Camere Società stabilitasi la Elajotenell'impresa; e, la medesima delle cnica in Italia, potrà promuovere associazioni agricole,che potrebbero intraprendere V istituzione dei trappeti sociali ; i quali e curare reali coltà avutesi che sistematiche dell' industria Tale e si si fanno su da scala ; a prevenire dell'olio di oliva, che e perciò nell'avvenire smaltire agevolmente potranno danno benefica anco commerciali larga taluni,a olearia. dell' economia molto mercati per le diflSle contrarietà finora, quanto per sarà problemi insoluti,tanto vi si oppongono istituzione le sofisticazioni oggi restati sinora economici i diversi risolveranno i soli che saranno con rezza sicu- genuini e garentiti,ciò che anzi impossibilecol sistema ora riesce molto difficile, speculatori. d'incetta,fatta da immorali bero Avutisi sociali,glispacciatoridovrebgli opificii i quali certamente essere gì'istessi estrattori, interesse di accreditare avranno mente maggiorsempre mare afferil proprio prodotto sui mercati per , la riuscita della propria specued assicurare lazione. sui Il sistema olii sociale tre cooperativo,mendella diffusione il problema commerciale trappeto a — — risolverebbe ed interesse, ogni cura agevolerebbe e migliorerebbe nel tempo stesso lo sarebbe eretto stato della olivicoltura regionale,ove della il merce, stabilimento nuovo con oleario. Il trappeto sociale risolverebbe problema tecnico ed economico 'massima olive e e finalmente cioè ilgrande di ottenere la , possibiledalle quantità dJ olio alimentare locare da poterlo coldella migliore qualità,tanto facilmente sui mercati a prezzi convenienti rimuneratori. 194 — 3.a si debbono e) Nella timo da quali la materia Nella si debbono 2.» questa lavorazione in debbono d) in mod« oflBcina, qualità dalle sanse, lo gli olii d'infima ottenere le olive di ut lavorare della i residui ed scarto — rendere pletamente com- che oleosa posseggono. la Saponeria 4.* ed ultima sezione utilizzare gli olii di qualità inferiori p^ « la fabbricazione dei saponi ordinarli. Tutti i residui della lavorazione Art. 3.0 cipale, prin- — capi-mortiydebbono o materiali attivi Del sarà 4.0 Il — valore Art. 5.0 sborsate che di Lire — dai i socii Capitale sociale. socii di N.^ da .... prima fondazione azioni, ciascuna .... azioni Le II. capitalesociale rappresentato del in commerciabili. e CAPITOLO Art. trasformati essere saranno in numerario capitalisti »; olivicoltori ed in consegneranno quelle (olitej^ « frutto allo mento stabili- sociale. Art. per Il sarà destinato capitale in numerario utensili, l'acquistodei locali,macchinario, attrezzi, 6.0 ecc. — e ; deve costituire il fondo l'acquisto delle per dare di per servire cassa pìccole partite di olive, e le caparre da e probabili sovvenzioni per agli olivicoltori socii ed agli olivicoltori non le socii. CAPITOLO Belle Art. 7.0 — Nel momento m. Asioni. società olearia-cooperativaogni sarà pitalisti del valore istituzione della azione dei sodica della di Lire 195 — Art. 8.0 in Le — ... scadenza, Consiglio azioni numerario rate; i versamenti . le e in — epoche Generale dovranno saranno gate pafatti a saranno stabilite dal essere d'Amministrazione. È data facoltà air Assemblea 9.0 Generale Socii di emettere serie di azioni,nel caso nuove il capitale raccolto colle serie precedenti non Art. dei che — fosse sufficiente ai bisogni allo ed l' del- sviluppo officina. Art. lO.o È — titolare delF azione colui cui a zione ra- è intestata. Art. 11. o Ogni socio,prima di cedere ad altri,deve farne avvertita del per provvedere al cambio azione titolare possessore. 12.0 Per Art. olive quotata valore Art. un in neir tità quansarà anno azioni, a quante corrisponde il in esercizio, nell'anno cui sarà poi calcolato su e rutile netto nell'anno al rendiconto generale. 13.0 I socii capitalisti potranno acquistare — limitato di azioni ; il dall' Assemblea Generale il massimo accumulare possa tutte. o Art. 14.0 azioni sarà — di materia Dei Art. 15.0 ninno di azioni numero prima, — L'istituzione cioè il delle numero il loro « olive valore ». IV. Socii. cooperativa olearia ordini di socii: i quali devono a) Socii capitalisti-azionisti, fornire i azioni in numerario e con , per rimpianto delle terminat de- affinchè , illimitato, purché espresso forma sarà numero socii olivicoltori Pei CAPITOLO due del nome la olivicoltore, air officina consegnate pria pro- T amministrazione tante numero sotto socio ogni — di la — officine; avrà correre con- tali capi- 196 — dal Art. alle dei Saranno — Trappeti Art. 17.0 Società lo Statuto Associazione Art. 18.0 che volte — vi sarà 20.O socii azioni, sia in socii due socii Società il i socii — capitale venissero o non socii già esistenti. non pre sem- manda; la dii socii classi: ordinarli. Socii straordinarii. ordinarli quelli che posseggono numerario, che in olive. sia azioni somministrando le coloro che acquistate tre posseggono sia in contanti , olive. I diritti ed — due Socii straordinarii le tutte capitalisti quanto divisi in — pitalisti ca- illimitato. sarà , 21.0 zione fonda- la nuovi accrescere dai acquistate saranno 2.a Classe. Art. di serie numero l.a Classe. 0 dopo completamente l' dalRegolamenti prestabiliti i nuove Tanto — olivicoltori Sono di riconoscere bisogno le il loro Sono Regolamenti I socii olivicoltori possono essere che ne facessero tutte le volte — ricevuti Art. dei Si possono ammettere della la fondazione sociale, quando potessero essere 19.0 sottopongono socii ammessi devono ed e Art. e capitalisti si olearia. dopo e che stabiliti in Sociali I nuovi — olivete,«le socii come Provincia della una ricevuti di Comune delle prodotto socii olivicoltori coloro prescrizioni dello Statuto come o 16.0 e- saranno , del valore azioni cui le b) Socii-olivicoltori spresse olive ». — i doveri dei socii ordinarii cati indied olivicoltori, sono straordinarii, capitalisti da appositi regolamenti. pieghi 1 socii ordinarii sono Art. 22.0 preferitinegl'im— deir officina ed hanno voto deliberativo nel- r Assemblea. Art. 23.0 deliberativo — I socii straordinarii neir Assemblea , Negli impieghi sono ma non hanno possono voto nirvi. interve- preferitiagli estranei, 197 — purché che atti si vuole a - V ufficio della disimpegnare coprire. , CAPITOLO Socii Dei Art. 24.0 portare V. olivicoltori. socio olivicoltore è air officina tutta Ogni — e obbligato di la quantità vete, nelle proprie olianno dipendenti dairofficina consegnare di olive che raccoglie neir dichiarate che furono sociale. Art. 25.0 Non essere possono ricevuti — coloro, che olive eguale al olivicoltori quantità Art. di 26.0 Chi — è di come dare possono valore di un'azione. non come ammesso potrà negarsi non carica portare cii souna socio olivicoltore air officina olearia che raccoglie nelFannata; ad una multa di rifiuto sarà condannato nel caso e della partita che si era corrispondente al valore quella quantità di somministrare. obbligato Se posteriormente al l.o anno e del suo esercizio, perderà il diritto del valore nistrate delle prime azioni sommi1.0 anno di materia sotto forma prima, il rifiuto succede di ammissione al « di olive rimborso nel di olive ». CAPITOLO Degrinteressi Art. 27.0 alla la maggior sui mercati. Art. 28.0— _ e VI. dei Pagamenti. partiti riutili per tutti i socii saranno fine della campagna olearia,e quando stati collocati parte dei prodotti sono Gli che L'interesse, alla fine della scuoteran i socii straordinarii riolearia per campagna 198 — — le loro azioni, sarà uguale a quello che nel bilancio pei socii ordinarli. CAPITOLO risulterà vn. Prestiti. Bei L'amministrazione 29.0 cooperativaolearia nei casi d'infortunio dovrà sovvenire gliolivicoltori Art. — socii,in ragione deir prodotto che il socio estensione dell' oliveta ordinariamente del e consegna l' al- fatto anche ad oflBcina. Art. 30.O Il — olivicoltori Art. 31.0 prestitopotrà socii. non La — somma dall'avere del bilancio del Art. dare a sul frutto Società. Art. sulle sarà e ; pagamento 32.0 Gli — essere anticipataai socii sarà olive somministrate, alla ritenuta pei non socii al della partita. olivicoltori socii non 33.0 Gli — olivicoltori non fine mento mo- gati obbli- sono pel prestitoaltra garenzia,che pendente e le azioni che hanno tratta de- il diritto la presso socii gare oltre a ledella Società , penHente il frutto cooperativa, devono mallevadore che , a beneficio presentare garentisse la ne alla Società un data doman- somma in prestito. Il prestitosarà subordinato mite, che sarà eguale pei socii e per Art. 34.0 tassa — socii non dei generale da socii. , determinarsi e CAPITOLO Del Art. 35.0 — Ogni tantista,si può ritirare una vicoltori glioliblea assem- vm. ritiro socio dall' ad dei socii. sia olivicoltore, sia dalla Società. , con- 199 — ? Art. 36.0 Ogni socio, prima — 37.0 dovranno I — socii,che vendere vendute Art. 38.0 ad Le — della le loro rifiutasse, potranno le r azioni nel della momento del corrente vendita valore del il mercato da cui dipende alla Borsa Provincia, in cui è stabilito il trappeto Art. 39.0 da Art. Il ritiro dei — socii olivicoltori sarà CAPITOLO II. Dell' anuninistranone della 40.O Provincia La — Società golato re- società. cooperativa Comune di amministrata: di amministrazione; CAPITOLO Vi d'amministrazione 42.0 dev' Il — essere dev^ essere e riconosciuti X. Dell' amministraBione — dente resi- di consigliogenerale 2.0 Da tre ispettoratistabilitiall'Assemblea generale dei socii. 41. o olearia è 1.0 Dal Art. ciale. so- appositiregolamenti. in Art. sere es- estranei. numerario della cietà. So- azioni in numerario, azioni alla Società medesima, quotate al prezzo saranno Generale ne far- hanno qualora questa e deve ritirarsi^ di l'Amministrazione avvertita Art. — generale. un Consiglio generale fra i socii. zione Consiglio generale di amministradi vigilanza. costituito da tre ispettorati 43.0 sere Ogni ispettoratodi vigilanza dev' escostituito da 3 a 5 socii ordinarii,ed ognuno Art. deve — avere un compito speciale. 200 - Art. - Un puramente ispettoratodev'essere amministrativo, e deve ispezionare le entrate e le uscite della gestione sociale. Vi dev' essere Art. 45.0 un ispettoratotecnico, che della lavorazione deve guidare V andamento dell' elajotecnico. sotto la direzione dirizzo inArt. 46.0 Un terzo ispettoratodeve avere un 44.0 — — — tuito costipuramente commerciale ; dev' essere di commercio, dai più provetti nelle faccende i la quali cureranno prodotti del trappeto 47.0 Art. La — fatta vendita dall'Assemblea diffusione dei sui mercati. sociale scelta la e sere ispettoratidovrà esgenerale dei socii ordinasiglio ispettoraticostituirà il Con- dei 3 dei tre rii;e Tinsieme generale di amministrazione. Art. 48.0 Il — d' zione Amministranei varii occupare Consiglio generale dovrà scegliere i socii da e nello stesso officii, tempo rendersi garante r Associazione cooperativa del loro operato. Art. 49.0 verso Il solo dair Assemblea dovrà eletto cassiere essere Generale dei Socii ordinarli, e questo, oltre aggiungere — alle azioni,dovrà raggiungere una per Art. in 50.O d'amministrazione ed anche anno, rinnovato potrà essere ogni tempo straordinario, qualora si verificassero infrazioni Art. decaduto di — sua Art. al 51.0 — dovere. L'assemblea generale consiglioGenerale, e maggior fiducia. Stando — delle proprio un 52.0 rario, nume- guata cifra sufficiente ed ade- cauzione. Il Consiglio Generale come altro in funzione potrà dichiarare crearne un un altro Consigliogenerale arbitro nelle proamministrativo, dovrà essere prie del m a attribuzioni, proprio operesponsabile rato all' assemblea innanzi Art. 53.0 — Il d' Amministrazione dei tre Generale. presidente dovrà ispettorati. del essere Consiglio Generale scelto fra i bri mem- 202 — — XI. CAPITOLO generale. Dell'Assemblea Art. 64.0 discute to e sviluppo e delibera nella tornata nerale ge- suirandamen- il bimestre. durante dello stabilimento i socii ordinarii intervenire Possono Art. 65.0 straordinarii. — e ogni bimestre,l'Assemblea Riunita — Art. 66.0 — In ogni all'Assemblea Art. 67.0 — Alla presentare dei bimestre generale fine dell' il bilancio indicandone socii, gestione dell' anno. il dovrà essere il bilancio anno tato presenbimestrale. industriale generale vrà si do- all' Assemblea dimdendoj che risulta dalla REGOLAMENTO DI PROGETTO le officinedei Trappeti Sociali per CAPITOLO Diritti Art. 1.0 Ogni — registridell' durante e di doveri socio I. ha tutti i socii. d'ispezionare i il diritto Amministrazione e di presente, stare la partite e durante vendita dei prodotti deir officina sociale; ed osservare i regolamenti e lo statuto se sono applicati rigorosamente dagli impiegati. E nel caso che si osservino delle infrazioni, ogni socio delle due all'ammireclamare categorie può nistrazione ed al Consiglio Generale dei socii,quando credesse V attenzione ministrator utile di richiamare degli Amil ricevimento delle , Art. 2.0 Tutti — già emesse, come socii in però che sempre acquistato azioni hanno considerati sono possessore, tali nel luogo del fossero chio vec- riconosciuti deir acquisto e designati cessionario, il quale perde tutti i dritti, favore di chi ha acquistato le azioni a dal socio che coloro, che vanno momento da lui vendute. CAPITOLO Diritti Art. 3.0 quota e Ogni Socio degli utili netti — di olive somministrate il valore delle dei doveri olive II. socii olivicoltore olivicoltori. ha il dritto ad una proporzionale alla quantità al trappeto sociale,quotando e in tante azioni corrispondenti. 204 - - del 4.0 di esercizio o di entrata Art Nel 1.0 anno socio olivicoltore nella Società cooperativa olearia, del valore immediato si ha dritto al rimborso non — della di olive immediatamente quantità anni Art. 5.0 successivi. altresì dall' Amministrazione valore effettivo olearia corrente, neir olive consegnate al prezzo estimato dalla annata CQmmis- tale tecnica adibita a scopo. Art. 6.0 Se un socio olivicoltore si — dalla società valore volta, come 7.0 prima delle olive base delle Un — società dalla rimborsato somministrate azioni; ed sue che le olive la per il prezzo prima sarà neirepoca avevano air oflBcina. volendosi olivicoltore, somministrate furono Art. voglia ritirare cooperativa olearia,sarà sul valore calcolato che del il prezzo delle sione del gli ne- il socio olivicoltore, Negli anni successivi, scuoterà quota proporzionale sugli utili netti,ri- — alla oltre solo somministrate, ma socio avvertirne cooperativa,deve V Amministrazione solo e ; due la dopo ritirare 3.» anni pagna cam- olearia,dall'epocache avverti TAmministrazione, sarà sciolto dalla società, e da qualunque del valore obbligo contratto ; e sarà quindi rimborsato azioni in deposito presso la società. delle sue che vuole ritirarsi Art. 8.0 Quel socio olivicoltore, dritto a può avere prima deir indicata epoca, non — rimborso di sorta. Art. 9.0 Ogni socio olivicoltore — e air officina le olive ben divise in tre categorie, scelta,le di 2.a scelta, le contuse, di 3.a scelta,le Art. suo lO.o alle Art. — di bacate e le secche, che — Tutti saranno di scarto. olivicoltore qualitàpoco preparazioni in conserva. 11.0 selezionate sane, materia Il socio le olive uso atte come obbligato a portare colte,bene di l.a considerate è potrà serbare oleifere i socii olivicoltori sono e che per sono obbligati 205 — ralellepipeda Art. 12.0 lavori, e trappeto officina olive debbono Le — essere l' al- consegnate IH. Olivicoltori 14.0 Saranno — socii non socii. non in vendita accettate le olive, purché dagli vicoltori oli- i venditori si regolamenti dell' officina cooperativa. di 3 ettolitri non Le quantità minori ranno sa- conformino ai 15.0 Art. elajologo del sociale. CAPITOLO Art. deir sociale. 13.0 Art. guire se- l'indirizzo razionale la direzione sotto obbligati a sono dell'oliveta coltura padair officina. riconosciuto del modello e di forma trappeto in cesti I socii olivicoltori — nella dei al olive le portare a — — dall' Amministrazione. ricevute Art. 16.0 Gli — all' officina le socii consegneranno è prescritto selezionate,come olivicoltori olive non pei socii. Art. 17.0 — Gli olivicoltori non socii riceveranno gratuitamentee dietro loro richiesta dalla Direzione dei trappeti sociali dei consigli, per meglio dirigere delle loro olivete la coltura 18.0 Gli olivicoltori Art. — dei olearia, sono indirizzo ed di con non socii , prestitidall'Amministrazione obbligati di sottomettersi razionale cultura nella razionale. sistema della eseguire 'la raccolta del frutto sotto tecnico un delegato dell'ispettorato che dessero pretenSociale seguire lo loro oliveta, a la direzione dell'opificio sociale. CAPITOLO Degli Art. 19.0—1 e conforme socii la loro IV. impieghi. ordinarli, per quanto è possibile, capacità,saranno preferiti negli 206 — stabilimento dello impieghi — officine sia doppiamente del lavoro. cointeressato nelF andamento fra i socii ordinarli e 20. Non essendovi al lavoro addetto Art. delle varie — individuo straordinarii un data sarà carica, tutti i Art. socio nella straordinario impiego ordinario, 22.^ la — Art. 23.0 Nel — messo a concorso i ed uno fra i più idonei ; dal metà da da socio mandare potrà dodone sé, aven- L' officina e la commissione ConsiglioGenerale sezione , da sarà presentata rap- da socii dal dente presi- cui T impiego V. di fnnsionare socii,a non per tecnici,e per metà sarà presieduta CAPITOLO — non esaminatrice sorteggiati; e dell'ispettoratodella dipende. 25.0 un cupare oc- dinarii più socii ordinarli o straorstesso impiego, il posto sarà essere Art. potrà che — Xodo abbia requisiti. sarà nominata esaminatrice d' Amministrazione. La commissione Art. 24.0 per una proposta. caso desiderino si succederà vi Un capacità che non di azioni possessore se non impiego nelle officine, Art. coprire estraneo un un — di capace proposto requisititecnici. 21.0 Qualora in un da il personale oleario,affinchè dell'officina. tite può acquistare piccolepar- prezzo da determinarsi secondo le annate. Art. 26.0 Il pagamento fatto a pronto con sarà sul valore tante delle olive e per ettolitro. Art. 27.0— -Potrebbe le olive V officina scambiare olio già estratto, computando il valore di esso, con — secondo il prezzo della piazza. corrente Art. 28.0 ricevendo le olive dei socii. L'officina, deve le quantità su appositiregistri. segnare — 207 — Art. 29.0 Saranno — accettate dai quelle presentate tanto — le olive Art. ed a neir officina. Art. 31 .o Le olive — di l.a scelta stribuit di- saranno — in scarto, socii,quanto quelle dei da convenirsi. prezzo 30.O Le olive appena accettate nel proprio riparto,facendosi venditori di previa zione sele- tenute saranno apposito scompartimento da quelle di 2.0 scarto da quelle di ultima selezione. e Selezionate Art. 32.0 le olive,saranno depositate nei luoghi e modi appropriatiper la conservazione. Art. 33.0 Nel luogo di conservazione chettate etisaranno le varie partite in ordine cronologico dì neir officina e per provenienze arrivo per essere razione. riprese nello istesso ordine per la successiva lavo- separate un — , Art. 34.0 r officina olive lavorazione appositi macchinarli da si devono neldi ogni qualità per di 1.'^ macchinario per lavorare le olive macchinario per lavorare le olive di 2.-'^ ; h) Un scelta ; e) Un macchinario di scarto. Art. 35.0 per la lavorazione Le olive bacate saranno olive di ultimo scarto. come Saranno Art. 36.0 rifiutate le olive — — sacchi avere lavorare: a) Un scelta Nella — ; accettate o scarto, secondo delle olive considerate consegnate in olive di 2.o o di ultimo della materia mento prima nel mo- come lo stato della consegna. Il prezzo delle olive di 2.o scarto calcolato di quello delle essere Vs di meno di l.a scelta. Art. 37.0 — Art. 38.0 Il prezzo delle stabilito tutte le volte sarà — olive di ultimo dalla commissione deve olive scarto cnica. te- 208 — — CAPITOLO IMremione Art. air 39.0 La — VI. delle direzione Ispettorato tecnico officine. delle officiDe sarà la direzione sotto affidata dell' elajo- tecnico. Art. 40. Ai lavori — chimico un Art. ed 4Lo — o del in base la dovrà varie delle si accettano che officine;determinare varie partite che si istabilire il prezzo per le dirigeretutte proprio potere oleifero,e materia addetti saranno meccanico. un Il chimico nelle oleifero delle officine nelle grassa nipolazioni ma- il potere acquistano, delle olive per nare determi- sanse. Spetterà dirigerei lavori di servazione espressione,di estrazione,di purificazionee di condegli olii. I lavori nella sezione Art. 43.0 ranno «saponeria» saArt. 42.0 al chimico — — affidati alla Art. sanse 44.0 La — dipenderà Art. 45.0 — meccanismi sezione dalla di estrazione immediata sua degli olii dalle direzione. affidati tutti i meccanico saranno ed il modo di usarli. Deve il meccanico dirigeregli operai Al Art. 46.0 nei varii usi dei — direzione. sua diversi meccanismi Fine. di tutte ficine. le of- 210 — — 4.** Screpolo 5.° Mal po,g. nero ITI. Piante IV. Danni " parassite dipendenti da fatti meteorici . . ivi ivi * 127 » 128 » 131 SECONDA PARTE dell'olio. Fabbricazione / Intbodczione. suoi difetti Gap. suo Dell'oleificio, I. Raccolta e mezzi delle ulive;tempo Trattamento delle Gap. II. iE^strazione dell'olio Gap. in. Gonservazione Gap. IV. Alterazioni Appendice. I stato e e Italia, ulive e modo dopo di la eseguirla. raccolta purificazionedell'olio. adulterazioni sociali Trappeti Progetto di Statuto Progetto di Regolamento «^ in attuale ovviarli come dell'olio. ... . . . » 147 » 154 » 164 » 167 » 170 » 193 » 203
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