I.I.S. - Copernico-Carpeggiani Ferrara DOCUMENTO 15 MAGGIO VA Spec. Chimica 2013-2014 INDICE: 1 - PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 2 – OBIETTIVO GENERALE DELL’INDIRIZZO DI STUDI 3 - OBIETTIVI TRASVERSALI CHIMICO INDUSTRIALE” DELL’INDIRIZZO DI STUDI “PERITO - OBIETTIVI SPECIFICI DELL’INDIRIZZO DI STUDI “PERITO CHIMICO INDUSTRIALE” 4 5 - METODOLOGIE UTILIZZATE - MEZZI E STRUMENTI - TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA - PERIODICITÀ DELLE PROVE DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE - ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO 6 7 8 9 10 - ATTIVITA’ INTEGRATIVE CONFERENZE, TEATRO, CINEMA E VIAGGI DI ISTRUZIONE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL QUINTO ANNO 11 – STAGE 12 - CRITERI SEGUITI PER LA PROGRAMMAZIONE DELLE PROVE DI SIMULAZIONE DELL’ESAME DI STATO Date delle simulazioni di esame Allegato 1: Schede individuali per materia 1-PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Dati relativi agli studenti del corso di chimica All'inizio del triennio la classe contava 17 studenti. I promossi alla quarta classe sono stati 16 (1 ritirato). I promossi alla classe quinta sono stati 15 (1 non ammesso). Al quinto si è inserito uno studente non ammesso all’esame l’anno precedente e quindi al quinto anno gli studenti di chimica sono risultati essere 16. Nelle materie comuni non di indirizzo (italiano, storia, inglese, matematica, religione) la classe e sempre stata articolata con gli studenti del corso D di elettronica. Al quinto anno il numero complessivo è stato di 26 studenti. Permanenza del corpo insegnante Gli studenti hanno potuto contare su una sostanziale continuità didattica del corpo docente. Le poche variazioni non hanno comportato nessuna discontinuità didattica nei programmi o la necessità di recuperi di nessun genere. Osservazioni generali sull'evoluzione della classe Il gruppo iniziale iscritto alla classe terza è dotato, in generale, di buone capacità, ed è in grado, se presta adeguata attenzione al lavoro di classe e allo studio individuale, di raggiungere buoni risultati. Anche la disponibilità all’ascolto e l’apertura a problematiche di carattere culturale generale sono significative. Queste doti e potenzialità si sono tradotte in una qualità mediamente discreta del processo formativo, soprattutto nella prima parte del triennio. Fino alla quarta, la classe ha manifestato, oltre all’impegno necessario per conseguire un adeguato profitto scolastico, una significativa apertura culturale e un atteggiamento di proficua curiosità per il lavoro proposto in aula. Nell’ultimo anno profitto e interesse sono diminuiti, ed è stato necessario richiamare con determinazione gli studenti ai loro compiti, recuperando in questo modo, almeno parzialmente, attenzione e impegno nell’ultima parte dell’anno. Numerosi studenti, sono in grado di affrontare l’esame di stato con maturità, mettendo a frutto le proprie qualità intellettuali per ottenere risultati di buona qualità. Profitto Per quanto riguarda l'anno in corso, la classe ha ottenuto un profitto mediamente sufficiente. Si segnalano alcune posizioni di eccellenza. 2 – OBIETTIVO GENERALE DELL’INDIRIZZO DI STUDI Acquisire le capacità di inserirsi in realtà produttive diversificate e caratterizzate da rapide evoluzioni sia dal punto di vista tecnologico che da quello dell’organizzazione del lavoro. 3-OBIETTIVI TRASVERSALI DELL’INDIRIZZO DI STUDI “PERITO CHIMICO INDUSTRIALE” Sapere raccogliere, selezionare e organizzare materiale riguardante uno o più argomenti. Rielaborare in modo autonomo conoscenze apprese in ambiti e discipline diverse per risolvere problemi anche complessi e redigere relazioni riguardanti le esperienze fatte. Saper collaborare con altri all’interno di gruppi di lavoro con efficaci interscambi di conoscenze e informazioni e sapere confrontare i risultati acquisiti. 4-OBIETTIVI SPECIFICI DELL’INDIRIZZO DI STUDI “PERITO CHIMICO INDUSTRIALE” Potersi inserire con adeguate competenze nell’industria chimica e operare con diversi gradi di responsabilità nell’ambito della produzione fornendo corretti elementi di valutazione relativamente agli aspetti chimici, chimico-fisici, ecologici e impiantistici di un processo chimico. Svolgere le mansioni di tecnico di laboratorio analisi adibito a compiti di controllo nei settori chimico, merceologico, biotecnologico, chimico-clinico e ambientale presso aziende pubbliche e private. 5-METODOLOGIE UTILIZZATE Lezione frontale. Studio e soluzione di problemi. Lavoro di gruppo. Discussione ed esposizione delle attività svolte. 6-MEZZI E STRUMENTI Uso dei libri di testo. Utilizzo di strumentazione specifica di laboratorio Uso di materiali integrativi (fotocopie, lucidi ecc…). Uso di tecniche audiovisive e multimediali. (Word, Excel, Power Point). 7-TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA Scritte Elaborazione di una traccia (testo argomentativo, testo espositivo, risoluzione di problemi, progettazioni di massima di semplici apparati). Prove strutturate (risposte chiuse, trattazione sintetica di argomenti, problemi a risoluzione rapida). Relazioni su esperienze di carattere tecnico o letterario. Prove grafiche (schemi di impianto). Orali Partendo da un argomento determinato scelto dall’insegnante, si punta alla verifica di conoscenze più ampie e si valuta la capacità di collegamento tra i vari temi e il possesso di strumenti linguistici adeguati. 8-PERIODICITÀ VALUTAZIONE DELLE PROVE DI VERIFICA E CRITERI DI Il numero delle prove di verifica, compatibilmente con il monte ore a disposizione delle diverse discipline, è stato commisurato agli obiettivi prefissati e agli argomento trattati. Le prove sono state finalizzate a verificare il possesso dei prerequisiti e l’acquisizione dei contenuti fondanti le discipline e inoltre a consentire di strutturare eventuali interventi di recupero. I criteri di valutazione sono stati fissati facendo riferimento, in generale, agli obiettivi comuni del consiglio di classe (ad esempio l’uso di un ampio spettro di valutazione) e, in particolare, agli obiettivi specifici delle singole discipline con attenzione anche alla coerenza e la chiarezza espositiva. 9-ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO, FORMATIVO E GIUDIZIO DI AMMISSIONE Il Consiglio di Classe, tenendo conto delle disposizioni per l’applicazione della nuova disciplina sull’esame di Stato stabilisce che per gli esami relativi all’anno scolastico 2013-2014 terrà conto per l’attribuzione del credito scolastico delle tabelle allegate al D.M. n.99 del 16 dicembre 2009 L’attribuzione del punteggio, in numeri interi, nell’ambito della banda di oscillazione, tiene conto del complesso dei seguenti elementi valutativi (art. 11, comma 2, del D.P.R. n.323 del 23/7/1998): assiduità alle lezioni (verrà attribuito il minimo della fascia quando la media delle assenze saltuarie per ciascuna materia risulterà superiore al 15% del totale) l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo. la partecipazione costruttiva ad eventuali attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola. eventuali crediti formativi documentati riconosciuti sulla base della coerenza con l'indirizzo di studio, della ricaduta positiva sullo sviluppo della personalità dello studente e sull'effettivo rendimento scolastico. Per ciò che riguarda l’attribuzione del credito formativo (inteso come specificato nell'articolo 12 del DPR n. 323 del 23/07/1998) si farà riferimento al D.M. 24/2/2000 n°49 e quindi verranno eventualmente valutate esperienze formative documentate che l’alunno può avere maturato al di fuori della scuola compresi gli stage. Giudizio di ammissione Ai sensi della Ordinanza Ministeriale n°30 del 10/3/2008 in sede di scrutinio finale del corrente anno scolastico, il Consiglio di Classe procederà ad una valutazione complessiva dello studente nell’ultimo anno del corso di studi che tenga conto delle conoscenze e competenze acquisite, delle sue capacità critiche ed espressive e degli sforzi compiuti per colmare eventuali lacune e permettergli di raggiungere una preparazione idonea ad affrontare l’esame. Per l’ammissione o la non ammissione sarà predisposto un giudizio per fornire utili indicazioni alla commissione di esame. 10 - ATTIVITA’ INTEGRATIVE CONFERENZE, TEATRO, CINEMA E VIAGGI DI ISTRUZIONE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL QUINTO ANNO. visita guidata a Venezia il 6 marzo 2014: MEIS, ghetto, cattedrale, isola armeni visita guidata a Trieste il 1 aprile 2014 : città, Risiera di San Sabba, Castello di Miramare partecipazione al progetto FIXO di ricerca attiva del lavoro degli studenti Calo’ e Padovani conferenza prof. Zingales sulle prospettive occupazionali nel settore della chimica il 6 dicembre 2014 conferenza sul terremoto e sui rischi e comportamenti connessi “Il terremoto in Emilia: cause e scenari futuri” 11 Novembre 2014 conferenza “Imparare a convivere con gli eventi naturali” nell’ambito del Green Social Festival il 21 marzo 2014 partecipazione ad uno spettacolo teatrale sulle bonifiche nel territorio ferrarese presso la Sala Estense il 17 Novembre 2013 partecipazione alla fiera dell’orientamento a Verona il 22 Novembre 2014 partecipazione individuale di alcuni studenti dell’orientamento a Bologna il 3/4 Marzo 2014 alla fiera partecipazione a conferenze dell’AVIS e dell’ADMO partecipazione ad attività di orientamento in uscita all’Università e al mondo del lavoro organizzate all’interno dell’istituto con la partecipazione di esperti esterni nel mese di febbraio e marzo 2014 conseguimento patente europea ECDL dello studente Furini partecipazione alla Coppa Copernico e ai Campionati studenteschi di alcuni studenti della classe conferenza con il Prof. Pugiotto Costituzione e l’attuale società civile” dell’UNIFE sul tema “La attività di educazione stradale: 3anno: visita all’ospedale riabilitativo S.Giorgio 4anno: partecipazione al concorso “La strada per andare lontano” con produzione di video, cartelloni pubblicitari. Progetto ICARO in collaborazione con Polizia Stradale 5anno: visione del film “Young Europe” 11 – STAGE Alcuni studenti della classe hanno svolto di stage applicativi presso Enti pubblici e privati della durata media di sei settimane nel periodo Giugno – Luglio 2013. Detta esperienza ha costituito un arricchimento personale per gli studenti sia perché inseriti in attività produttive o di ricerca altamente qualificate, sia perché hanno potuto conoscere ed utilizzare tecniche analitiche, strumentazioni, metodi di caratterizzazione e finalità di ricerca che la Scuola non è in grado di offrire. Inoltre, per alcuni, l’esperienza maturata ha costituito un momento di riflessione per una scelta futura in relazione al proseguimento degli studi o all’inserimento nel mondo del lavoro. Studente Ente o impresa Periodo Padovani Stefano Stage Università di Ferrara (Dip. Di Chimica) Dal 10/6/2013 al 23/6/2013 Marini Rudy Stage Università di Ferrara (Dip. Di Chimica) Dal 10/6/2013 al 23/6/2013 Calò Valeria Gavioli Giovanni Stage Azienda RENNER (prod. Ver nici) Dal 10/6/2013 al Minerbio (Bo) 13/7/2014 Alternanza scuola – lavoro presso Università di Ferrara (Dip. Di Chimica) Febbraio 2013 (1 settimana) 12-CRITERI SEGUITI PER LA PROGRAMMAZIONE DELLE PROVE DI SIMULAZIONE DELL’ESAME DI STATO Il Consiglio di classe, tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi generali e cognitivi della propria programmazione didattica, ha deciso di realizzare una serie di simulazioni delle prove scritte . Le date sono riportate alla fine del paragrafo in tabella. Simulazione della prima prova di esame Nell’arco del triennio, oltre al tema tradizionale di carattere storico, letterario e di attualità, agli allievi sono state proposte quelle prove scritte le cui tipologie di scrittura sono previste dalla riforma dell’esame di Stato: l’articolo di giornale, il saggio breve, a risposta multipla. Gli argomenti proposti hanno riguardato la storia, l’economia, il pensiero politico e gli aspetti culturalmente più rilevanti del ‘900. Agli allievi è stato chiesto di evidenziare il possesso delle necessarie conoscenze ed informazioni richieste dalla traccia o dal documento, si saperle argomentare ed esporre con mezzi linguistici adeguati, nonché di dimostrare capacità autonome nell’organizzarle e rielaborarle. La griglia di valutazione è allegata al documento Simulazione della seconda prova di esame La simulazione della seconda prova verrà tenendo conto delle modifiche apportate alla struttura dell’elaborato introdotte con l’anno scolastico 2000/2001. Infatti in tale occasione la prova non è stata strutturata su un unico argomento (esercizio, disegno e eventuale domanda teorica) ma su un elaborato grafico (obbligatorio) e tre quesiti che prevedevano rispettivamente la risoluzione di un esercizio e due domande teoriche a risposta aperta senza limiti di lunghezza su argomenti diversi. Va inoltre osservato che era richiesta la risoluzione di almeno due dei tre quesiti. Ovviamente al momento della stesura di queste note non è possibile sapere se tale impostazione verrà mantenuta anche quest’anno. CRITERI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: 1 – Realizzare uno schema di impianto funzionale utilizzando correttamente la simbologia UNICHIM. 2 – Dimostrare di possedere una tecnica di esecuzione del disegno adeguata con particolare riferimento all’uso corretto della strumentazione. 3 – Impostare correttamente una procedura di risoluzione di un esercizio sulla base della tipologia e del tipo di dati disponibili. 4 . Eseguire correttamente i calcoli richiesti con particolare riferimento allo sviluppo di bilanci di materia e di energia. 5 – Riuscire ad individuare relativamente a domande teoriche gli aspetti fondamentali riuscendo ad esplicitarli in modo chiaro ed esauriente con un adeguato linguaggio tecnico della disciplina. La griglia di valutazione è allegata al documento. Simulazione della terza prova di esame Viene individuata la tipologia che prevede quattro discipline del quinto anno con due o tre quesiti a risposta aperta ( il totale dei quesiti sarà almeno 10). La simulazione viene fatte con 10 quesiti (due discipline con 3 quesiti e due discipline con 2 quesiti in base alla specificità delle discipline). Durata 3 ore di 60 minuti. Per la valutazione si è utilizzata una griglia separata per ognuna della quattro materie della prova con voto in quindicesimi. Dei risultati nelle quattro materie si è fatta poi la media aritmetica per ottenere il risultato finale in quindicesimi. Nella valutazione delle discipline si è tenuto conto della completezza delle risposte intesa come: individuazione della problematica, sviluppo dei contenuti, linguaggio specifico. Per la valutazione si è utilizzata la griglia di seguito riportata. Griglia di correz. e valutaz. per la 2° prova scritta: Tecnologie chimiche Alunno _____________________________________ Elaborato grafico Indicatore Punti Conoscenze Funzionalità impianto 0-4 Competenze Elaborazione Capacità di analisi e di sintesi Tecnica di esecuzione 0-2 Scelta di soluzioni personali corrette 0-1 Totale Quesito _____ Indicatori Conoscenze Livello di approfondimento in relazione alla complessità del quesito oppure conoscenza delle procedure di risoluzione degli esercizi e dei metodi di risoluzione grafica e/o analitica Linguaggio tecnico utilizzato oppure precisione di calcolo, di elaborazione grafica e nell’uso delle unità di misura Capacità di esprimere in modo analitico, esauriente e sintetico argomenti tecnici anche complessi oppure avere una correttezza formale nell’esporre la tecnica di risoluzione utilizzata Competenze Elaborazione Capacità di analisi e di sintesi ________ Punti Indicatori Competenze Elaborazione Capacità di analisi e di sintesi 0-1 0-1 ________ Punti Livello di approfondimento in relazione alla complessità del quesito oppure conoscenza delle procedure di risoluzione degli esercizi e dei metodi di risoluzione grafica e/o analitica Linguaggio tecnico utilizzato oppure precisione di calcolo, di elaborazione grafica e nell’uso delle unità di misura Capacità di esprimere in modo analitico, esauriente e sintetico argomenti tecnici anche complessi oppure avere una correttezza formale nell’esporre la tecnica di risoluzione utilizzata 0-1 0-1 ________ ___/15 Giudizio sintetico corrispodente Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo Punteggio attribuito 0-2 Totale Totale punteggio (somma dei tre totali) Punteggio attribuito 0-2 Totale Quesito _____ Conoscenze Punteggio attribuito <5 5-9 10 11-13 14-15 Griglia di valutazione III prova scritta CANDIDATO: ……………………………………………………………………… Materia …………………………………… VALUTAZIONE _______/ 15 FINALE Quesito n°1 Indicatore Individuazione della problematica Sviluppo dei contenuti Linguaggio specifico Punteggio massimo 0–3 0 – 10 0–2 Punteggio assegnato Punteggio massimo 0–3 0 – 10 0–2 Punteggio assegnato Punteggio massimo 0–3 0 – 10 0–2 Punteggio assegnato Quesito n°2 Indicatore Individuazione della problematica Sviluppo dei contenuti Linguaggio specifico Quesito n°3 Indicatore Individuazione della problematica Sviluppo dei contenuti Linguaggio specifico Calendario simulazioni Tipo di simulazione Prima prova di esame 1° simulazione Prima prova di esame 2° simulazione Seconda prova di esame Terza prova di esame Data 7 aprile 2014 (durata 6 ore) 7 maggio 2014(durata 6 ore) 29 maggio 2014(durata 6 ore) 15 maggio 2014 (durata 3 ore) Allegato 1 Schede individuali per materia **** Materie dell’ultimo anno di corso Religione Italiano Storia Tecnologie chimiche. Principi di automazione e organiz. ind. Analisi chimica strumentale ed elaborazione dati Chimica Organica, Biorganica, delle fermentazioni e lab. Chimica-Fisica Economia industriale ed elementi di diritto Matematica Inglese Educazione Fisica RELAZIONE FINALE ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Classe 5^ A MATERIA: Religione DOCENTE: Laura Boccafogli 1. OBIETTIVI DISCIPLINARI E LIVELLO DI APPRENDIMENTO DA PARTE DEGLI ALUNNI Gli studenti avvalentesi dell’insegnamento della religione cattolica sono nove: Angusti, Benfenati, Bettini, Bolognesi, Mari, Marini, Padovani, Rossi, Soriani. Al termine dell’anno scolastico sono stati raggiunti i seguenti obiettivi disciplinari: Conoscenza generale dei contenuti degli argomenti trattati, delle loro implicazioni, della loro articolazione. Capacità di correlare tra loro le diverse tematiche giungendo a specifiche conclusioni. Capacità di orientarsi nelle parti affrontate. Nel complesso gli alunni - seppur con sfumature differenti legate alle diverse modalità caratteriali di relazione ed ai diversificati gradi di competenze raggiunti - hanno conseguito gli obiettivi sopra esposti a livelli complessivamente buoni . La classe, nel suo insieme, al termine del percorso disciplinare, presenta un bagaglio di conoscenze e strumenti operativi buoni. Si è riscontrata omogeneità tra i singoli studenti per ciò che riguarda impegno e costanza nell’approfondimento. 2. AZIONI DI SUPPORTO PER IL RECUPERO E/O LA DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA Nel corso dell’anno non si è presentata la necessità di attivare azioni di supporto per il recupero e/o la didattica individualizzata. Non si sono resi necessari corsi di recupero. 3. MODALITA’ DI MISURAZIONE E CRITERI DI VALUTAZIONE Premesso che la conoscenza è intesa come capacità da parte dell’allievo di rapportarsi al programma e di presentarne i contenuti, la valutazione ha tenuto conto dell’impegno, della partecipazione al dialogo educativo, degli approfondimenti personali, all’interno del quadro di riferimento dei livelli di partenza di ciascuno studente e dei progressi compiuti. Nella misurazione delle prove orali sono stati considerati i seguenti indicatori: aderenza alle richieste, comprensione globale del significato di un testo, possesso del lessico specifico della disciplina, conoscenza dei contenuti, conoscenza di regole e principi. E’ stata utilizzata la seguente griglia di misurazione: Non Sufficiente Quando lo studente riferisce in modo frammentario e generico l’argomento proposto, non coglie il senso del testo, produce comunicazioni poco chiare e si avvale di un lessico povero e/o improprio. Sufficiente (voto 6) Quando lo studente individua gli elementi essenziali del programma (argomento, tema, problema…), espone con semplicità, con sufficiente proprietà e correttezza, si avvale soprattutto di capacità mnemoniche. Discreto (voto 7) Quando lo studente è in grado di orientarsi in modo autonomo nel programma, espone con discreta proprietà di linguaggio e utilizza un lessico corretto. Buono (voto 8) Quando lo studente coglie la complessità del programma, sviluppa analisi corrette, espone con lessico appropriato. Distinto (voto 9) Quando lo studente dopo aver colto la complessità del programma è in grado di compiere analisi e sintesi corrette, usando una terminologia specifica. Ottimo (voto 10) Quando lo studente definisce e discute con competenza i termini della problematica, sviluppa sintesi concettuali, organiche ed anche personalizzate, mostra proprietà, ricchezza e controllo dei mezzi espressivi. 4. STRUMENTI DIDATTICI E METODI UTILIZZATI PER FAVORIRE L’APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI Premesso che le linee di fondo che hanno guidato l’attività sono state la didattica attenta alle modalità di sviluppo del percorso di apprendimento in relazione ai prerequisiti, alle esigenze e alle richieste emerse durante il percorso stesso, la valorizzazione sia della dimensione cognitiva sia dell’aspetto educativo legato alla sfera socio-relazionale; le metodologie utilizzate sono state le seguenti: Presentazione dei contenuti in maniera problematica Lezione dialogata Dibattito in classe Lezioni frontali Gli strumenti utilizzati sono stati i seguenti: Il manuale in uso: Sergio Bocchino, Religione e religioni, EDB Scuola Strumenti informatico – multimediali, visione di film e documentari Dispense, fotocopie, quotidiani Alcune sezioni dei seguenti testi: A. Bibiani, M.P. Cocchi, Per il mondo che vogliamo. Percorsi per l’IRC, Sei (Sezione relativa alle Manipolazioni genetiche); E. Bianchi, Tutto il mondo è Betlemme; Helga Schneider, Lasciami andare, madre. 5. EVENTUALI CONNESSIONI INTERDISCIPLINARI La disciplina, in una prospettiva interdisciplinare, ha contribuito nel secondo periodo ad analizzare la vicenda storica, politica e sociale della Chiesa durante il totalitarismo nazista e fascista. 6. MACROARGOMENTI La dimensione spirituale e religiosa nella vita dell’uomo: le domande di senso. La bioetica: gli ambiti d’intervento e la ricerca del limite. Problematiche di Bioetica: la clonazione - le manipolazioni genetiche Visione del film Gattaca. La porta dell’universo (A. Niccol, 1997) sulle manipolazioni genetiche. Lettura di E. Bianchi, Tutto il mondo è Betlemme, riflessione sul Natale. Giornata della Memoria: Lettura di alcuni pagine tratte da Helga Schneider, Lasciami andare, madre- commento in classe. Progetto Scuola e Volontariato: incontro con i responsabili della Pastorale Giovanile Diocesana in merito alla tematica del significato della vita umana: “Dio non produce scarti”. La Chiesa, i cattolici e le guerre mondiali. La figura di Papa Pio XII. La Chiesa e il nazismo; la Chiesa e il fascismo. Viaggio di istruzione a Venezia: visita al Ghetto ebraico, alla Basilica di San Marco, all’Isola di San Lazzaro degli Armeni. Visione del film La Rosa Bianca, di M. Rothemund (2005) in merito alla vicenda di un gruppo di studenti pacifisti tedeschi durante la II Guerra Mondiale. Italiano e storia Obiettivi raggiunti Italiano Analisi e contestualizzazione dei testi: La classe ha complessivamente conseguito una discreta (e in alcuni casi buona) capacità di lettura e analisi dei testi letterari; abilità orientata ad approfondire e cogliere sia un’organica dimensione storica della letteratura e della cultura, sia gli aspetti di natura universale. Discreta è la capacità di cogliere il significato dei saggi di contenuto teorico e scientifico. La lettura diretta delle opere è stata finalizzata allo sviluppo della capacità di mettere in rapporto con i testi le proprie esperienze, la propria sensibilità e le conoscenze storico-leterarie, nonché di formulare un motivato giudizio critico. Particolare attenzione è stata posta al rapporto fra testo letterario, conoscenze scientifiche e implicazioni etico-sociali. Obiettivo complessivamente raggiunto. Riflessione sulla letteratura e sua prospettiva storica: La maggior parte della classe sa riconoscere i caratteri specifici di base del testo letterario e sa utilizzare i metodi e gli strumenti fondamentali per l’interpretazione delle opere letterarie. Discreta ( a volte buona) è la capacità di cogliere la pluralità dei legami che esistono tra storia letteraria e le diverse esperienze dell’umanità e i problemi del presente. Discreta anche la capacità di cogliere il rapporto fra le poetiche e la dimensione problematica dei contenuti dei singoli autori e della corrente letteraria o culturale Competenze e conoscenze linguistiche: La maggior parte degli studenti sa esprimersi in un discorso orale grammaticalmente corretto e chiaro nei contenuti. Alcuni studenti sono, inoltre, capaci di argomentare in maniera efficace opinioni personali originali e sintesi di argomenti complessi. La produzione scritta è in genere accettabile, quasi tutti gli studenti sono in grado di produrre testi scritti di diverso tipo, rispondenti a diverse funzioni e sanno utilizzare linguaggi specifici mantenendo una chiara articolazione logica e una sufficiente correttezza grammaticale Storia Capacità critica: Lo studio delle discipline storiche è stato finalizzato alla formazione di un atteggiamento aperto all’indagine sul passato, per meglio comprendere e valutare criticamente le rapide trasformazioni della società contemporanea e partecipare responsabilmente alla vita collettiva. Si è potuto riscontrare in molti studenti interesse e partecipazione nell’affrontare le tematiche storiche, in modo particolare i grandi avvenimenti del nostro tempo, raggiungendo gli obiettivi didattici e formativi previsti. Notevole e diffuso interesse è stato riscontrato per i temi più vicini alla sensibilità degli studenti (fra questi, quelli legati al rapporto fra scienze ed etica, alle trasformazioni dell’ambiente e ai problemi del mondo globalizzato). Verifica e valutazione Gli studenti hanno affrontato tutte le tipologie di prove scritte introdotte dalla riforma dell’esame di stato. In particolare, per l’elaborazione del testo in formato di saggio (particolarmente importante in un istituto tecnico) si è preteso che venissero rispettate in maniera rigorosa le modalità di elaborazione di questo tipo di testo: 1) utilizzo esplicito dei materiali documentali forniti, 2) titolazione del saggio e suddivisione dello scritto in paragrafi titolati singolarmente; 3) assenza di commenti personali; 4) eventuale inserimento di ulteriori elementi conoscitivi (non opinioni) posseduti dal candidato relativi all’argomento La valutazione di tali prove ha tenuto conto della conoscenza dei dati, della comprensione del testo, della competenza nell’argomentazione e rielaborazione personale e del controllo della forma linguistica. La capacità di esprimere oralmente in modo corretto conoscenze e competenze acquisite nonché propri giudizi critici è stata valutata sia nella partecipazione al dialogo-lezione sia in momenti di interrogazione tradizionale. Contenuti Italiano ROMANTICISMO Caratteri generali e situazione italiana Il romanzo storico Letteratura e altre arti G. LEOPARDI: Zibaldone: la poetica del vago e dell’indefinito Operette morali: Dialogo della natura e di un islandese; Dialogo di un folletto e di uno gnomo; Dialogo di un passeggere e di un venditore di almanacchi L’infinito La rimembranza Alla luna A Slvia La quiete dopo la tempesta Il sabato del villaggio La ginestra o il fiore del deserto (versi scelti) A.MANZONI I Promessi Sposi Marzo 1821 Primo coro dell’Adelchi NATURALISMO E VERISMO Caratteri generali e situazione italiana Positivismo, scienza e letteratura G. VERGA, I prìncipi della poetica I Malavoglia (Lettura integrale) Fantasticheria L. PIRANDELLO Il fu Mattia Pascal (lettura integrale) Sei personaggi in cerca d’autore (visione integrale) I. SVEVO La coscienza di Zeno (lettura integrale) DECADENTISMO Caratteri generali e situazione italiana Poesia e simbolismo La nuova condizione dell’ “io” BOUDELAIRE Albatro Corrispondenze Spleen La carogna G. PASCOLI X agosto Lavandare Il tuono Il lampo L’assiuolo Temporale La poetica del fanciullino G. D’ANNUNZIO Stabat nuda aestas La pioggia nel pineto FUTURISMO E F.T. MARINETTI Zang tumb tumb All’automobile da corsa Manifesto del Futurismo (estratti) G.UNGARETTI Veglia Fratelli Sono una creatura S .Martino del Carso Porto sepolto E. MONTALE Non chiederci la parola Spesso il male di vivere Storia La Restaurazione e il Risorgimento Ritorno dell’assolutismo Moti liberali Destra e Sinistra Il ’48 in Italia a Europa Guerre d’indipendenza e unificazione territoriale Unità d’ Italia Processo di unificazione in Germania Società borghese e movimento operaio tra la I e la II metà dell'800 Cultura positivista Sviluppo economico, rivoluzione dei trasporti e dei mezzi di comunicazione La città moderna Nascita del proletariato moderno Il movimento operaio dopo il ’48: Marx L’unificazione dell’Italia Questione meridionale Stato accentrato, il Mezzogiorno, il brigantaggio e l’emigrazione Classe dirigente: Destra e Sinistra Sviluppo economico e sociale Gli ultimi decenni dell’800 e l’inizio del ‘900 Germania e Italia Le nuove alleanze La sinistra al potere: riforme e colonialismo Crispi e la crisi di fine secolo L’Europa della «belle époque» La scienza e le sue applicazioni tecnologiche L’Italia liberale: Giolitti. La svolta liberale La questione meridionale e il colonialismo Ampliamento della partecipazione politica I cattolici nella politica La crisi dell'egemonia giolittiana La prima guerra mondiale Il diffondersi del nazionalismo Le cause del conflitto Guerra di trincea e nuove armi La svolta del'17 La rivoluzione russa I nuovi equilibri e i problemi irrisolti L’intervallo tra le due guerre Crisi dello stato liberale Il mito della rivoluzione bolscevica e il movimento operaio Fascismo Leninismo e stalinismo Dalla repubblica di Weimar all’avvento del Nazismo La seconda guerra mondiale e il dopoguerra La guerra di Spagna Invasione della Polonia; offensiva al Nord; caduta della Francia Caduta del Fascismo e Resistenza italiana Conseguenze della guerra Divisione dell'Europa Il mondo contemporaneo Particolare attenzione è stata dedicata ad affrontare in una chiara prospettiva storica i temi che emergono dalla cronaca e della storia presente: la globalizzazione, la caduta di fiducia nella scienza e il ruolo delle tecnologie nella vita quotidiana, il problema ecologico, ecc. L’obiettivo principale, tanto nella ricostruzione storica del passato che nell’analisi del presente, è sempre stato fornire i quadri di riferimento, le nozioni, i modelli interpretativi e le capacità critiche per formulare giudizi coerenti e informati e per essere in grado di scegliere il proprio comportamento come individui e cittadini maturi e responsabili. ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “COPERNICO - CARPEGGIANI” ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014 PROGRAMMA Svolto - CLASSE QUINTA SEZ. A del Prof. PIRANI ALFREDO ITP Proff.ssa Fogli Lea insegnante di TECNOLOGIE CHIMICHE OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA IN ACCORDO CON GLI OBIETTIVI FISSATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE: Saper esporre i concetti secondo uno sviluppo coerente dal punto di vista logico ed utilizzando un linguaggio specifico della disciplina Tecnologie Chimiche. Acquisizione del metodo che va inteso come raccolta , il più possibile autonoma, di informazioni, individuazione ed applicazione di criteri classificativi, raccolta ed ordinamento dei relativi dati ( tabulazioni, costruzione di grafici e schemi di impianto ). Uso degli strumenti specifici della disciplina. Saper applicare i concetti appresi per risolvere problemi anche non numerici. MODALITA’ DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI Lezione frontale Lavoro di gruppo Lavoro individuale domestico Discussione collettiva in classe Uso del laboratorio CRITERI DI VALUTAZIONE: 1. Raggiungimento degli obiettivi disciplinari inteso come: - progressione nell’apprendimento - potenziamento o affinamento di capacità e abilità cognitive espressive ed operative - acquisizione di autonomia 2. qualità della partecipazione, interesse ed impegno STRUMENTI DI VERIFICA: 1. questionari a risposta chiusa e aperta 2. colloqui orali 3. brevi elaborati per organizzare e proporre argomenti trattati 4. esercizi di applicazione 5. elaborati grafici 6. nelle attività di laboratorio, osservazione diretta dell’insegnante delle capacità operative organizzative e del grado di autonomia raggiunti. OSSERVAZIONI SUL PROGRAMMA SVOLTO: A causa della contrazione delle ore di lezione (da 7 ore settimanali a 5) alcuni argomenti sono stati sviluppati parzialmente. In particolare si segnalano: Dimostrazioni matematiche per ricavare le rette di lavoro dei tronchi di arricchimento, esaurimento e alimentazione nella distillazione continua. Estrazione liquido-liquido con parziale miscibiltà tra solvente e diluente Controlli automatici con metodo proporzionale, integrale e derivativo Programma: 1° QUADRIMESTRE 1 - Distillazione: 1a - Equilibrio liquido-vapore: Studio delle soluzioni ideali: caratteristiche, leggi Raoult e Dalton, curva di equilibrio, influenza della pressione, diagrammi di stato, regola della leva, studio della distillazione con diagrammi di stato. Studio delle soluzioni non ideali: azeotropi, diagrammi di stato, problematiche create dalla presenza di azeotropi. 1b - Distillazione a stadi multipli: Distillazione continua: principio di funzionamento di una colonna. Importanza del riflusso. Bilanci di materia ed energia. Ribollitore Kettle. Condensatore totale. Deflemmatore. Caratteristiche costruttive piatti. Campanelle. Rendimento di un piatto. Scambi di materia e energia in un piatto. Retta di lavoro tronchi di arricchimento, esaurimento. Condizioni termiche alimentazione. Retta di lavoro dell’alimentazione. Calcolo grafico del numero di stadi con le ipotesi di Mc.Cabe e Thiele. Criteri di scelta rapporto di riflusso. Determinazione R minimo e numero minimo di piatti. 1c - Tecniche particolari di distillazione: Distillazione continua a singolo stadio (flash): campo di applicazione e schema. Distillazione sotto vuoto ed in corrente di vapore: basi teoriche. Calcolo della quantità di vapore diretto. Colonne a riempimento. Confronto tra colonne a piatti e a riempimento. 2 - Processi di raffineria: Impianti topping, vacuum. Caratteristiche principali tagli petroliferi. . Idrodesolforazione Diagramma di Francis. Steamcracking. Cracking catalitico. Reforming. Biocarburanti: Biodiesel. Materie prime. Processi semplificati. Campi di impiego. 3 - Polimeri: Tipi di strutture. Grado di polimerizzazione. Cristallinità. Comportamento con la temperatura. Polimeri termoplastici e termoindurenti. Sistemi industriali di polimerizzazione. Reazioni di produzione del monomero stirene. Polistirene standard ed espanso. Cenni ai copolimeri dello stirene. Polietilene. Polipropilene: processo tradizionale e cenni al processo Spheripol. 2° QUADRIMESTRE 4 - Assorbimento e stripping: Solubilità di un gas in un liquido, legge di Henry, curva di equilibrio, rapporti molari. Bilancio di materia, retta di lavoro, calcolo del numero di stadi teorici. 5 - Estrazione con solvente: 5-a Estrazione solido-liquido: Generalità e scopi dell’operazione. Campi di applicazione. Modalità di conduzione dell’estrazione solido-liquido. Legge di Fick. Influenza variabili operative. Criteri di scelta del solvente. Bilanci di materia. Diagrammi triangolari. L’equilibrio nell’estrazione liquido-liquido. Curve di equilibrio del residuo. Estrazione a singolo stadio. Estrazione a correnti incrociate ed in controcorrente. Determinazione grafica del numero di stadi. Apparati: estrattori discontinui, estrattore continuo a tazze, diffusore industria saccarifera 5-b Estrazione liquido-liquido: Generalità e scopi dell’operazione. Campi di applicazione. Modalità di conduzione dell’estrazione liquido-liquido. Il coefficiente di ripartizione e la legge di Nerst. Criteri di scelta del solvente. Apparati continui e discontinui. Schemi di processi. Estrazione liquido-liquido con completa immiscibilità tra solvente e diluente: Estrazione a singolo stadio. Estrazione a correnti incrociate ed in controcorrente. Determinazione grafica del numero di stadi. Condizioni limite. . 6 - Microbiologia industriale: Tecnologia dei bio-reattori: materiali, tipologie. Sterilizzazione degli apparati, del substrato, dei flussi di materia e dell’aria. 6-a Processi anaerobici: Fermentazione alcoolica. Materie prime e tipologie dei prodotti. Processo produttivo sia da materie prime già saccarificate che amidacee. Schema del processo. Fermentazione metanica. Materie prime e biogas. Digestori. Schema del processo. 6-b Processi aerobici: Processo per la depurazione confronto con il filtro percolatore Ferrara 15 MAGGIO 2014 L’insegnante Pirani Alfredo Insegnate tecnico pratico Fogli Lea biologica a fanghi attivi. Schema di impianto e Materia: Analisi chimica ed elaborazione dati Insegnante: Federica Zamboni Insegnante tecnico-pratico: Patrizia Piva Classe VA Chimica Industriale EVOLUZIONE DELL’INSEGNAMENTO DI ANALISI CHIMICA L’insegnamento di Analisi chimica si articola nei tre anni del corso di Specializzazione di chimica, in particolare la parte di analisi strumentale viene sviluppata nelle classi quarta e quinta. Proprio in questi ultimi anni tutte le discipline chimiche, così come altre materie, hanno subito una diminuzione delle ore di insegnamento, come previsto dalle disposizioni ministeriali. Le ore dell’insegnamento di Analisi chimica sono passate da 6 a 5 nella classe quarta e da 8 a 6 nella classe quinta. Questo ha comportato da una parte una evidente riduzione, nel confronto con i programmi svolti negli anni precedenti, dei contenuti trattati e delle attività pratiche svolte e dall’altra anche un grado di approfondimento minore anche per gli argomenti trattati. OBIETTIVI Con l’insegnamento di Analisi chimica ed elaborazione dati, come materia professionalizzante e caratterizzante il corso di studi per perito industriale nel settore chimico, si è cercato di portare i ragazzi al raggiungimento di alcuni obiettivi cognitivi e formativi essenziali alla figura professionale in questione. Tali obiettivi, definiti ad inizio anno scolastico, sono: 1) Acquisizione di conoscenze aggiornate e significative relative alle principali tecniche analitiche strumentali 2) Capacità di analizzare le diverse fasi del processo analitico, scegliere la tecnica analitica in funzione dei risultati richiesti, trattare il campione in funzione della tecnica analitica scelta e delle interferenze previste 3) Capacità di valutare i risultati, elaborare i dati raccolti e loro discussione nel contesto analitico 4) Capacità di valutare il rischio chimico per gli operatori e per l’ambiente CRITERI DI SCELTA E SVOLGIMENTO DEI CONTENUTI La maggior parte degli argomenti trattati ha visto uno sviluppo teorico affiancato dalla puntuale verifica nella pratica di laboratorio. Sono state considerate importanti l’acquisizione dei fondamenti dei metodi di analisi nuovi, la padronanza di quelli già visti negli anni precedenti e la loro applicazione nell’analisi di prodotti tecnici e commerciali in modo che la materia assumesse la sua fisionomia professionale. Tenendo conto dei tempi di lavoro, le analisi applicative, divise per settori merceologici, sono state scelte in base sia della loro significatività ai fini della caratterizzazione del prodotto sia dei particolari pretrattamenti richiesti dal campione. I dati ottenuti dalle analisi sono poi stati elaborati in schede di lavoro. Non sono mancati riferimenti ai limiti di accettabilità stabiliti dalle vigenti normative. Lo studio delle procedure di lavoro ha visto attenzione nell’individuazione dei prodotti impiegati ai fini del corretto smaltimento e della tutela delle norme di sicurezza nei laboratori chimici. PROGRAMMA SVOLTO nell’anno scolastico 2013-2014 1- CROMATOGRAFIA Introduzione alle tecniche cromatografiche strumentali Considerazioni generali sulle tecniche cromatografiche - Tempi e volumi di ritenzione - Fattore di capacità - Selettività - Efficienza - Risoluzione - Capacità – Asimmetria dei picchi Gascromatografia Considerazioni generali sulla tecnica - Fasi mobili - Sistema di iniezione - Colonne - Rivelatori (FID, ECD) - Analisi gascromatografica qualitativa e quantitativa - Analisi in isoterma e in programmata di temperatura. Cromatografia in fase liquida ad elevate prestazioni HPLC Considerazioni generali sulla tecnica - Il processo cromatografico - Le fasi di riempimento delle colonne– Fase mobile e forza eluotropa - Tecniche di separazione in HPLC: separazione in isocratica e a gradiente di concentrazione – Strumentazione: pompe, iniettori, colonne, rivelatori Analisi in HPLC: aspetto quantitativo. Cromatografia di scambio ionico: DIONEX Considerazioni generali sulla tecnica - Il processo cromatografico di separazione degli ioni inorganici Sistemi a doppia colonna, il sopressore - DIONEX: strumento e funzionamento - Analisi in IC: aspetto quantitativo. Metodi di lavoro in cromatografia strumentale: taratura diretta, standard esterno, standard interno. 2- ELABORAZIONE STATISTICA DEI DATI Esattezza, accuratezza e precisione – Errore assoluto, relativo e relativo percentuale – Range, varianza, devianza, deviazione standard, coefficiente di variazione, deviazione standard del valore medio – Media aritmetica, mediana, moda – Test di Dixon – Distribuzione gaussiana – t di Student – intervallo di fiducia e limiti di fiducia. 3- ANALISI CHIMICA APPLICATA ACQUA Il ruolo dell'acqua - Classificazione delle acque: idrologica, chimica e di utenza - Inquinamento dei corpi idrici - Campionamento delle acque. Determinazioni quantitative eseguite: Parametri aspecifici associati a processi redox: OD, BOD5, IOD. Parametri aspecifici associati a equilibri acido-base: pH e alcalinità. Parametri aspecifici relativi a sostanze in soluzione: conducibilità e durezza. Parametri specifici relativi a composti ordinari: metalli alcalini e alcalino-terrosi, solfati e cloruri. Parametri specifici relativi a composti indesiderabili e tossici: ammoniaca, nitrati, fosfati. Acque minerali e acque superficiali Cromatografia ionica Dionex di floruri, cloruri, nitrati, solfati e fosfati. FERTILIZZANTI Fertilità ed elementi biogeni della fertilità - Fertilizzanti azotati, fosfatici, potassici e organici . Analisi dei fertilizzanti azotati Determinazione dell’azoto ammoniacale, nitrico e organico – Determinazione del biureto nell'urea. Analisi dei fertilizzanti fosfatici Determinazione di P2O5 Analisi dei fertilizzanti potassici Determinazione di K2O FITOFARMACI Generalità sui fitofarmaci – Composizione dei fitofarmaci – Principali tipi di fitofarmaci : fungicidi, insetticidi, erbicidi. Ricerca di fitofarmaci negli alimenti. Analisi di fitofarmaci Determinazione di simazina, atrazina e propazina in HPLC – Determinazione di Propham e Chlorpropham in prodotti ortofrutticoli, in HPLC – Determinazione di difenile e ortofenilfenolo in agrumi VINO Analisi dei vini Determinazione dell’estratto secco e delle ceneri – Acidità totale dei vini – Determinazione del rame in AA – Determinazione del grado alcolico ebulliometrico – Determinazione dell’anidride solforosa. ZUCCHERI Analisi di zuccheri commerciali Tipo di colore e colore in soluzione – Perdita di massa all’essicazione – Determinazione del potere rotatorio STRUMENTI DI LAVORO 1- Libri di testo: "ANALISI CHIMICA MODERNI METODI STRUMENTALI" R. COZZI, P. PROTTI, T. RUARO; Ed. ZANICHELLI 2- Fotocopie o dispense relative a: Parametri analitici delle acque Fertilizzanti e fitofarmaci Schede di lavoro per le attività pratiche METODOLOGIE E TECNICHE DIDATTICHE 1- Esplicitazione del percorso didattico 2- Approccio di tipo problematico alla disciplina 3- Impostazione della attività per livelli di complessità 4- Lezione frontale 5- Lavoro individuale e di gruppo in classe per lo svolgimento delle attività pratiche La proposta didattica per la disciplina ha visto per la gran parte degli argomenti trattati la verifica sperimentale affiancata al discorso teorico con un completamento di carattere numerico, grafico o interpretativo di un tracciato strumentale. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA 1- Prove scritte a risposta aperta 2- Risoluzione di problemi analitici CRITERI DI VALUTAZIONE 1- Grado di raggiungimento degli obiettivi specifici della disciplina 2- Progressione dell’apprendimento 3- Qualità di partecipazione , interesse e impegno La disciplina richiede una valutazione della parte teorica ed una valutazione della pratica di laboratorio; per tali valutazioni sono necessarie osservazioni diversificate in relazione al raggiungimento degli obiettivi teorici e del lavoro sperimentale. Per la valutazione teorica si sono considerati - Conoscenza dei principi fondamentali dell’analisi quantitativa - Conoscenza dei principi fondamentali dell’analisi strumentale - Conoscenza degli ambiti di applicazione delle analisi. - Capacità di analizzare gli aspetti più significativi delle problematiche analitiche - Capacità di individuare e collegare i concetti chiave - Capacità di elaborare i concetti in modo personale. - Capacità di eseguire calcoli e risolvere esercizi stechiometrici - Capacità di relazionare con proprietà di linguaggio scientifico. Per la valutazione pratica si sono considerati - Conoscenza delle procedure d’analisi - Capacità di motivare le procedure d’analisi - Capacità di organizzare il percorso operativo dal campionamento all’analisi. - Capacità di preparare soluzioni, eseguire operazioni analitiche - Conoscenza degli schemi degli apparecchi ed il loro impiego - Capacità di utilizzare gli apparecchi e gestire correttamente le analisi - Capacità di valutare se i risultati ottenuti sono significativi o meno - Capacità di individuare eventuali errori o problemi insorti durante l’analisi - Capacità di rapportarsi in modo corretto e di collaborare con i compagni - Capacità di ben comportarsi nell’ambito del laboratorio lavorando con attenzione, ordine, responsabilità e precauzione per sé, per gli altri e per le attrezzature. CHIMICA ORGANICA, BIO-ORGANICA, DELLE FERMENTAZIONI E LABORATORIO classe: V A prof. Bruno Veronesi i.t.p. Paola Bettin A. S. 2013/2014 Libro di testo: Fornasari, Gando e Evangelisti “Microbiologia e chimica delle fermentazioni con laboratorio” – editore Masson Scuola. PROGRAMMA SVOLTO le biotecnologie. Il significato del termine ed il carattere interdisciplinare - Il terreno applicativo - Le speranze economiche, produttive, ecologiche - Le prospettive dell’ingegneria genetica - Il coinvolgimento socio politico. I microorganismi La classificazione dei microrganismi – I microrganismi all’interno del mondo vivente - La cellula procariota - La cellula eucariota – I virus – Come si nutrono e si riproducono i microorganismi – Le diverse suddivisioni dei microrganismi – I Procarioti – I Protisti – I Protozoi – Protisti algali – Eterotrofi plurinucleari e pluricellulari – I Funghi . Gli enzimi La struttura degli enzimi - La classificazione degli enzimi - La specificità degli enzimi - La cinetica enzimatica ed i meccanismi di reazione - L’equazione di Michaelis/Menten - Le unità di misura dell’attività enzimatica - La regolazione dell’attività enzimatica - I meccanismi di inibizione L’isolamento degli enzimi - L’immobilizzazione degli enzimi- Le tecniche di immobilizzazione. Il metabolismo Gli aspetti generali - Le vie metaboliche - Il catabolismo e l’anabolismo - L’individuazione delle vie metaboliche - Il trasporto di energia nei processi metabolici - Il trasporto di idrogeno. La bioenergia L’energia nei processi biochimici - La variazione di energia libera - Le convenzioni relative ai processi bioenergetici - Calcoli applicativi - Il ruolo energetico dell’ATP. Il metabolismo dei glucidi Il catabolismo del glucosio - La glicolisi - La regolazione della glicolisi - L’utilizzazione dell’acido piruvico - Ciclo dell’acido piruvico - Ciclo dell’acido citrico - Il riepilogo del ciclo - La regolazione del ciclo di Krebs - La catena respiratoria - La biosintesi dei carboidrati. Il metabolismo dei lipidi Il catabolismo dei lipidi - La biosintesi dei lipidi. Il metabolismo dei protidi Il catabolismo dei protidi - La biosintesi degli amminoacidi - Esempi di regolazione. Il codice genetico e le tecniche di manipolazione Il DNA, la spirale della vita - La sintesi proteica - La mutazione - La ricombinazione - La trasformazione - La fusione dei protoplasti - I plasmidi e il DNA ricombinante - Le tecniche di isolamento. Il lavoro dei microorganismi Le esigenze di lavoro - La curva di crescita microbica - I terreni culturali - Le fonti del carbonio Le fonti dell’azoto - Le fonti del fosforo - I fattori di crescita - La fonte ed il consumo di ossigeno. Microorganismi e utilizzazioni industriali I ceppi - I terreni di cultura - La sterilizzazione - Le tecniche di conduzione dei bioprocessi - I fermentatori – Lieviti – Produzione di lieviti ad uso alimentare – Muffe . LABORATORIO: Il microscopio Caratteristiche - L’utilizzazione – Le tecniche (goccia schiacciata e pendente) -Osservazione delle cellule vegetali - Osservazione dell’epidermide della cipolla - Osservazione delle cellule animali Osservazione delle cellule del lievito - Osservazione dello yogurt. La fissazione e la colorazione dei preparati La colorazione semplice - La colorazione secondo il metodo di Gram - L’osservazione dei parameci - L’osservazione delle muffe alimentari. La sterilizzazione Tecniche e controlli. Gli enzimi Selettività nei confronti del gruppo funzionale - Selettività nei confronti degli isomeri ottici. L’immobilizzazione degli enzimi L’incapsulamento. I terreni Allestimento dei terreni (solidi, liquidi, slant e piastra di Petri) – Semina - La carica microbica totale - La carica microbica nelle acque superficiali - La carica microbica nelle superfici –Conta dei microrganismi (totale, vitale/metodo M.P.N.). Obiettivi specifici della materia e contenuti: Acquisire ed utilizzare in modo appropriato la terminologia specifica della disciplina, sviluppare le capacità di progetto e verifica (sintesi e analisi) evidenziando soprattutto gli aspetti applicativi. A tal fine il criterio seguito nella scelta degli argomenti svolti nel programma è stato quello di privilegiare una preparazione di base piuttosto che l'approfondimento di uno specifico argomento. Il lavoro e l’insegnamento della materia sono stati orientati ad una visione complessiva degli aspetti teorici della materia ed una applicazione equilibrata di tutti i principi operativi dei metodi analitici biochimici. L’insegnamento, quindi, è stato impostato in modo da privilegiare i principi generali della materia rispetto l’aspetto dettagliato dei meccanismi di reazione delle numerose vie metaboliche sviluppate. Metodi, mezzi e strumenti: Lezione frontale, libri di testo, esperienze di laboratorio, materiali integrativi ( fotocopie di appunti). Verifica e valutazione: Tests in cui si sono privilegiate le prove strutturate nelle varie forme: a risposte chiuse, trattazione sintetica di argomenti, problemi a risoluzione rapida. Le verifiche orali si sono svolte per accertare l'acquisizione dei contenuti di base per gli allievi con più difficoltà nel seguire la materia e per ampliare ed approfondire gli argomenti per gli allievi con meno difficoltà. Le verifiche, di varia tipologia (tests, orale, esperienze di laboratorio), si sono succedute con cadenza all'incirca mensile. La valutazione dei tests è sta fatta attribuendo ai vari quesiti un punteggio crescente in funzione della difficoltà; calcolato poi, il punteggio grezzo, si è distribuito linearmente da 3/10 a 9/10. La valutazione delle prove orali è stata assegnata come segue: 2/10 lo studente che rifiuta la verifica; 3/10 lo studente non comprende le domande poste e anche se aiutato non si orienta per nulla negli argomenti richiesti; 4/10 lo studente, nonostante gli aiuti, comprende con difficoltà le domande e molto stentatamente tratta gli argomenti; 5/10 lo studente ha qualche difficoltà ad esporre gli argomenti richiesti e non usa sempre correttamente il linguaggio specifico della materia; 6/10 lo studente, con piccoli aiuti, espone gli argomenti richiesti in modo comprensibile, 7/10 lo studente espone gli argomenti richiesti in modo autonomo e puntuale; 8/10 lo studente ,senza aiuto, espone gli argomenti richiesti in modo autonomo, puntuale, con linguaggio tecnico sempre corretto; 9/10 lo studente, senza aiuto, espone gli argomenti richiesti in modo autonomo, puntuale, con linguaggio tecnico sempre corretto e inoltre dimostra spiccate capacità di elaborazione. Laboratorio: Nel laboratorio le prove sono state finalizzate alla verifica sperimentale dei principi teorici per una maggiore comprensione degli stessi. La risposta della classe è stata mediamente positiva. Prosecuzione dell'attività didattica dopo il 15 maggio: Completamento e/o approfondimento di argomenti del programma, ulteriori verifiche finalizzate alla valutazione finale, verifiche e simulazioni finalizzate alla prova d'esame, assegnazione di una prova di laboratorio per gruppi di allievi. Ferrara 15/05/2014 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE "COPERNICO - CARPEGGIANI" Via Pontegradella, 25 Ferrara ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 PROGRAMMA SVOLTO NELLA CLASSE: 5A MATERIA: Chimica Fisica INSEGNANTE: Prof. Antonio Testoni ENERGIA LIBERA ED EQUILIBRIO CHIMICO Funzione di Gibbs come indicatore di spontaneità ed equilibrio nei sistemi chiusi a temperatura e pressione costanti. Stati standard ed uso dei valori tabulati. Bioenergetica: reazioni accoppiate negli organismi viventi. Dipendenza dell'Energia Libera dal numero di moli: il potenziale chimico. Dipendenza del potenziale chimico di un gas ideale dalla pressione. Potenziale chimico e pressione parziale di un gas ideale, dipendenza del potenziale chimico dalla composizione, isoterma di Van't Hoff. Quoziente di reazione e costante d'equilibrio: ∆Gr e ∆G°r. Contributo dell'energia libera di mescolamento al decorso spontaneo di una reazione in fase gassosa: ∆Gr=(δG/δr)t,p. Dipendenza di Keq dalla temperatura. Reazioni accoppiate e bioenergetica. Dai sistemi ideali ai sistemi reali:cenni al concetto di attività. ELETTROCHIMICA Dalla conduzione dell'elettricità alla produzione di lavoro elettrico: la cella elettrochimica. La superficie di contatto elettrodo/soluzione e il potenziale elettrico. Lavoro elettrico e funzione di Gibbs: i fondamenti termodinamici dell'equazione di Nernst. Elettrodo ad idrogeno e potenziali standard. Gli elettrodi di riferimento secondari: elettrodo ad argento/cloruro d'argento; elettrodo a calomelano. Il concetto di pH: definizione operativa. Interfacce selettive ed elettrodi a membrana: elettrodo a vetro e sua taratura. Elettrolisi. Pile a secco, accumulatori e fenomeni di corrosione (origine e prevenzione). CINETICA CHIMICA La velocità di reazione. Le equazioni cinetiche differenziali ed integrate: reazioni del primo/secondo ordine. Molecolarità e meccanismo di reazione: reazioni elementari e reazioni complesse. Datazione reperti archeologici. Velocità di reazione e temperatura; legge di distribuzione di Boltzmann; equazione di Arrhenius. Interpretazione dell'equazione di Arrhenius: teoria degli urti. Superfici di energia potenziale per semplici sistemi reagenti: complesso attivato, energia di attivazione e coordinata di reazione. Cenni alle reazioni catalizzate: marmitte catalitiche. Ferrara li: 15/05/2014 L'insegnante (Prof. Antonio Testoni) I. T . I . “COPERNICO - CARPEGGIANI“ - FE ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 CLASSE V A - CHIMICA LIBRO DI TESTO: ORABONA PIETRO, “DIRITTO, ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE” ED. SIMONE Percorsi svolti: 1) Attività economica e azienda; 2) Il processo organizzativo delle aziende; 3) La gestione ed il risultato economico della gestione; Percorso n. 1 ATTIVITA’ ECONOMICA E AZIENDA Contenuti Le fasi e i soggetti dell’attività economica. I sistemi economici; L’azienda, definizione giuridica e definizione economica; Gli elementi essenziali dell’azienda. Il sistema azienda e i suoi caratteri. Aziende di consumo e di produzione; La classificazione delle aziende di produzione: le imprese individuali e le società. Imprese commerciali e agricole:caratteri generali Soggetto giuridico e soggetto economico dell’azienda. I gruppi aziendali e le relative strategie ; L’oggetto dell’economia aziendale; Obiettivi generali 1. Collegare la specificità degli argomenti ad un più ampio contesto giuridico ed economico; 2. Individuare l’interdipendenza degli elementi che costituiscono il sistema aziendale; 3. Sviluppare capacità di rielaborazione critica degli argomenti; Obiettivi minimi 1. Conoscenza degli elementi di base della nuova disciplina; 2. Sviluppo di adeguate competenze espressive; Metodi Lezione frontale ed esercizi di gruppo; Strumenti Libro di testo; Codice Civile; Verifiche Prove orali; Percorso n. 2 IL PROCESSO ORGANIZZATIVO DELLE AZIENDE Contenuti L’organizzazione e le variabili organizzative; La struttura organizzativa e la divisione del lavoro; Evoluzione degli studi sulla produttività del lavoro: il taylorismo, la scuola delle relazioni umane, le teorie motivazionali; La macrostruttura: l’articolazione verticale e orizzontale degli organi dell’azienda; Organi di line e di staff; Definizione di organigramma verticale; Caratteri generali delle principali strutture organizzative: plurifunzionale, multidivisionale, a matrice; I meccanismi operativi: il sistema informativo aziendale, sistema di pianificazione e programmazione; Lo stile di direzione; Obiettivi generali 1. Riconoscere i modelli di organizzazione delle aziende descrivendone le caratteristiche e le problematiche; 2. Adozione di uno specifico linguaggio tecnico; Obiettivi minimi 1. Acquisizione degli strumenti per comprendere come si struttura un’unità produttiva; 2. Sviluppo di sufficienti competenze logico – espressive; Metodi Lezione frontale; Lezione partecipata; Strumenti Libro di testo; Verifiche Prove orali; Percorso n. 3 LA GESTIONE ED IL RISULTATO ECONOMICO DELLA GESTIONE Contenuti La gestione come complesso di operazioni; Le fasi della gestione. Fatti esterni e fatti interni; Il patrimonio aziendale: analisi qualitativa e quantitativa; Attività, passività e patrimonio netto; Equilibrio finanziario: rapporto tra impieghi e finanziamenti. I margini di composizione; Aspetto finanziario - monetario e relative variazioni; Equilibrio economico e monetario; Il reddito d’impresa I costi e principali classificazioni : consuntivi e preventivi, fissi e variabili, diretti e indiretti, effettivi e figurativi; Configurazioni di costo; Determinazione grafica del punto di pareggio; . Obiettivi generali 1. Comprendere la globalità delle problematiche gestionali; 2. Individuare le fondamentali condizioni dell’equilibrio aziendale; Obiettivi minimi 1. Conoscenza delle principali operazioni di gestione; 2. Comprensione del principio di economicità della gestione; Strumenti 1. Libro di testo; Verifiche Prove orali – Prova scritta Prof.ssa Carla Brandi RELAZIONE CLASSE 5^ A/d a.s. 2013/14 MATEMATICA Insegnante: Prof.ssa Barbara Soffritti Situazione della classe Ho conosciuto gli alunni a partire dalla quarta classe e quindi quasi al termine del loro percorso scolastico. La classe è articolata ed è formata da 16 alunni di 5A e da 10 alunni di 5D. La maggior parte degli studenti ha seguito le lezioni con sufficiente attenzione e partecipazione, non per tutti puntuale è stato invece l’impegno domestico. Il comportamento è stato corretto . Metodi dell’attività didattica Ho cercato di limitare per quanto possibile la lezione frontale a favore di una lezione dialogata, affiancando momenti di esposizione a momenti di discussione, cercando di coinvolgere gli alunni. Nella presentazione dei contenuti ho operato con gradualità, seguendo linee di concettualizzazione non eccessivamente formalizzate, ma che fossero al contempo rigorose, focalizzando l’attenzione anche sull’acquisizione di un’efficace metodologia di studio. La trattazione è stata accompagnata da esempi ed esercizi scelti in modo tale che la loro risoluzione non rappresentasse una semplice applicazione di formule e procedure apprese, ma costituisse una parte integrante del processo di apprendimento. Per le difficoltà incontrate , è stato necessario rallentare i ritmi di lavoro ed insistere oltre i tempi stabiliti e talora recuperare argomenti svolti in precedenza e spesso dimenticati o non compresi compiutamente. In considerazione di quanto detto precedentemente, ho pensato di limitare, per quanto possibile, la trattazione dei contenuti evitando dimostrazioni di teoremi e svolgendo esercizi appropriati per una migliore coordinazione degli elementi teorici con le fasi operative della materia. Rispetto a quanto concordati in sede di dipartimento di matematica non sono state trattate le funzioni in due variabili, mentre lo svolgimento delle equazioni differenziali è stata limitato ai casi più semplici. Criteri di verifica e valutazione Le verifiche si sono articolate in prove individuali scritte ed orali ed hanno saggiato attraverso esercizi di tipo tradizionale, domande a risposta aperta, questionari l’acquisizione dei contenuti proposti, il grado di applicazione e la proprietà terminologica. La valutazione complessiva ha tenuto conto di quanto prodotto dall’alunno, dell’atteggiamento mostrato, dell’impegno e dei progressi compiuti. Conoscenze, competenze e capacità disciplinari. Livelli di acquisizione. Gli obiettivi programmati ad inizio anno sono stati raggiunti in maniera differenziata: le conoscenze acquisite risultano per la maggioranza degli alunni accettabili e per pochi buone. Difficili, come sempre, da perseguire sono stati gli obiettivi dell’uso appropriato della terminologia specifica e dell’assimilazione dei contenuti teorici. I livelli di acquisizione risultano : per pochi buoni, per la maggior parte sufficienti , mentre alcuni alunni, pur impegnandosi, mostrano carenze e difficoltà operative. PROSPETTO RIASSUNTIVO DELLA DISCIPLINA Materia: MATEMATICA Insegnante: Soffritti Barbara Ore settimanali: 3 Testo in adozione: CORSO BASE VERDE DI MATEMATICA vol. 5 (seconda edizione) M.Bergamini, A.Trifone, G. Barozzi – Ed. Zanichelli MODULO CONTENUTI OBIETTIVI 1. RIPASSO (studio di funzione) - Derivata di una funzione, regole di derivazione. - Studio di funzioni: funzioni razionali intere, funzioni razionali fratte. - Saper utilizzare gli strumenti matematici per lo studio di una funzione e il tracciamento del relativo grafico. - Saper leggere il grafico di una funzione. L’integrale - Conoscere il significato di primitiva di una funzione indefinito e - Conoscere il significato di integrale indefinito e le le sue proprietà relative proprietà - Gli integrali indefiniti immediati - Regole di integrazione 2. INTEGRALI - Calcolare l’integrale indefiniti immediati - Calcolare integrali la cui primitiva è una funzione composta - Calcolare un integrale indefinito per sostituzione - Applicare la formula di integrazione per parti - Calcolare l’integrale di funzioni razionali fratte. - Conoscere il significato di trapezoide - Conoscere la definizione di integrale definito e le - L’integrale definito e relative proprietà le sue proprietà - Conoscere ed applicare il teorema della media - Teorema della media - Conoscere il significato di funzione integrale - Teorema fondamentale - Conoscere il teorema fondamentale del calcolo del calcolo integrale integrale (senza dimostrazione) - Calcolare il valore di un integrale definito - Le applicazioni dell’integrale definito - Determinare l’area di una figura piana. - Calcolare l’area della superficie delimitata da due funzioni - Calcolare integrali impropri - Integrali impropri 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI Equazioni differenziali del primo ordine Equazioni differenziali del tipo y ' f ( x) . Equazioni differenziali a variabili separabili. Equazioni differenziali lineari del primo ordine. Equazioni differenziali del secondo ordine.(*) (* Al momento della stesura del Documento del 15 maggio ancora da svolgere) - Conoscere i concetti generali sulle equazioni differenziali - Risolvere equazioni differenziali del primo ordine. - Determinare soluzioni particolari di equazioni differenziali del primo ordine. - Risolvere equazioni differenziali del secondo ordine. - Determinare soluzioni particolari di equazioni differenziali del secondo ordine. IIS “COPERNICO-CARPEGGIANI” Via Pontegradella, 25 – Ferrara PROGRAMMA SVOLTO Anno scolastico 2013-2014 Prof. Riccardo Rimondi Materia: INGLESE Classe 5^ Sez. A COMPETENZE E CONTENUTI 1. Competenze e contenuti suddivisi per abilità Sulla base del modello didattico suggerito dai descrittori linguistici del Consiglio d’Europa, si sono esercitate, le seguenti abilità: Pronuncia Si richiede una pronuncia accurata, che in nessun modo ingeneri difficoltà di comprensione in chi ascolta. Si richiede soprattutto la conoscenza e il rispetto delle regole di pronuncia relative a: i suoni / i: / e / I / la finale ing / Iŋ / la pronuncia dei passati regolari, con distinzione delle finali / d / / t / e / Id / l’aspirazione della lettera h con l’eccezione di hour la distinzione (assai problematica per gli emiliani) fra / s / e / š / la non pronuncia delle r finali, sostituite dal prolungamento dell’ultima vocale l’accento delle parole le intonazioni fondamentali di domande e affermazioni Abilità di espressione orale Sa sostenere una semplice conversazione, sia di registro pratico che su facili argomenti teorico-tecnici (di specializzazione), con una certa proprietà, usando forme di cortesia e inserendo espressioni di commento. Sa relazionare brevemente su diversi argomenti, personali e non, oppure su un argomento di cui ha letto, con una certa proprietà, sufficiente al fluido passaggio delle informazioni. Sa relazionare brevemente su facili argomenti teorico-tecnici (di specializzazione), con una certa proprietà, sufficiente al fluido passaggio delle informazioni. Abilità di lettura Sa leggere un testo anche complesso ed estrarne informazioni. Sa leggere un testo abbastanza complesso e comprenderne il significato generale. Sa leggere un testo tecnico (di specializzazione), comprenderne il significato generale ed estrarne informazioni. Abilità di comprensione orale Sa comprendere istruzioni date in inglese, a velocità normale. Sa comprendere un discorso a velocità normale ed estrarne informazioni. Sa comprendere un monologo a velocità normale ed estrarne informazioni. Abilità di espressione scritta Sa scrivere relazioni su fatti presenti, passati e futuri, su esperienze scientifiche. Sa scrivere messaggi su istruzione o in risposta a messaggi ricevuti. Il livello finale nelle diverse abilità si deve attestare su B1, con l’aggiunta di alcune abilità del livello B2: Livello comune di riferimento Comprensione Comprensione orale scritta È in grado di È in grado di Interazione orale [...] Produzione orale [...] Interazione / produzione scritta [...] B2 B1 capire discorsi di una certa lunghezza e conferenze, e a seguire argomentazioni anche complesse purché il tema gli sia relativamente familiare. [...] leggere articoli e relazioni su questioni d’attualità in cui l’autore prende posizione ed esprime un punto di vista determinato. [...] È in grado di capire gli elementi principali in un discorso chiaro in lingua standard su argomenti familiari, che affronta frequentemente al lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc. Riesce a capire l'essenziale di molte trasmissioni radiofoniche e televisive su argomenti di attualità o temi di suo interesse personale o professionale, purché il discorso sia relativamente lento e chiaro. È in grado di capire testi scritti di uso corrente legati alla sfera quotidiana o al lavoro. Riesce a capire la descrizione di avvenimenti, di sentimenti e di desideri contenuti in lettere personali. È in grado di affrontare molte delle situazioni che si possono presentare viaggiando in una zona dove si parla la lingua. Riesce a partecipare, senza essersi preparato, a conversazioni su argomenti familiari, di interesse personale o riguardanti la vita quotidiana (per esempio la famiglia, gli hobby, il lavoro, i viaggi e i fatti d'attualità). È in grado di descrivere, collegando semplici espressioni, esperienze e avvenimenti, i suoi sogni, le sue speranze e le sue ambizioni. Riesce a motivare e spiegare brevemente opinioni e progetti. Riesce a narrare una storia e la trama di un libro o di un film e a descrivere le sue impressioni. È in grado di scrivere testi semplici e coerenti su argomenti a lei noti o di suo interesse. Riesce a scrivere lettere personali esponendo esperienze e impressioni. 2. Suddivisi per competenze, tenuto conto della struttura del testo in dotazione e del programma svolto negli anni precedenti: Contenuti principali Competenze 1. Esprimere e descrivere speranze, progetti, aspettative, intenzioni, piani futuri, fatti futuri; nonché fare promesse, previsioni. want / hope to do enjoy / like doing looking forward to doing ‘d like to do ‘going to’ future ‘will’ future ‘present continuous for future’ 2. Sa riconoscere/utilizzare gli aggettivi in senso attivo e passivo. aggettivi terminanti in –ing e in -ed 3. Sa descrivere stati d’animo e le situazioni che li hanno causati aggettivi relativi agli stati d’animo 4. Sa confrontare persone, cose e situazioni, esprimendo il proprio parere comparativi di maggioranza less comparativi di uguaglianza superlativi relativi the least 5. Sa prendere informazioni su una stanza d’albergo, prenotarla. consultare materiale relativo alle sistemazioni alberghiere ed extra-alberghiere vocabolario inerente la competenza 6. Sa esprimere azioni avvenute in un tempo passato non specificato, con relazione alla loro durata ed eventuali conseguenze presenti. present perfect simple how long? for and since 7. Sa comprendere/esprimere doveri, istruzioni, consigli 8. Sa parlare delle condizioni di lavoro. l’imperativo have to should must vocabolario inerente la competenza 9. 10. Sa parlare di malattie e cure. vocabolario inerente la competenza Sa fare ipotesi reali e irreali first conditional second conditional vocabolario inerente la competenza Sa chiedere/dare indicazioni sulla direzione 11. 3. Letture. Le seguenti letture sono state studiate partendo dall’ascolto orale con raccolta di note, passando poi alle domande-risposte e gradualmente al riassunto. Con annotazione e studio del nuovo vocabolario. - Social networks How to save petrol and environment Cycling in the countryside Dolphin Trip The Young Achiever of the Year Winter Driving Being al older student Rock Band Ferrara, lì 15/05/2014 L’INSEGNANTE PROF. RICCARDO RIMONDI RELAZIONE FINALE DELLA CLASSE V A ANNO SCOLASTICO 2013/2014 MATERIA: ED. FISICA DOCENTE: SUSANNA BENETTI LA CLASSE, COMPOSTA DA 11 ALUNNI E DA 5 ALUNNE,RISULTA ARTICOLATA CON LA 5D. ALL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO PRESENTAVA UNA PREPARAZIONE OMOGENEA E PIUTTOSTO BUONA SIA A LIVELLO INDIVIDUALE CHE DI SQUADRA. LA FREQUENZA E’ STATA REGOLARE PER QUASI TUTTI E LA PARTECIPAZIONE ENTUSIASTA MA SOLO SE GLI ARGOMENTI PROPOSTI ERANO DI LORO GRADIMENTO,ALTRIMENTI LA LEZIONE SI SVOLGEVA CON DIFFICOLTA’ E TRA MOLTE POLEMICHE. L’IMPEGNO PROFUSO È STATO OTTIMALE PER ALCUNI,BUONO PER ALTRI E I RISULTATI OTTENUTI SONO OTTIMI PER LA MAGGIOR PARTE DELLA CLASSE. SE POSTI DI FRONTE AD ATTIVITÀ DA ORGANIZZARE, GLI STUDENTI HANNO SAPUTO GESTIRE IL LAVORO IN MODO AUTONOMO ED IL LORO COMPORTAMENTO E’ SEMPRE STATO SEMPRE CORRETTO ANCHE SE A VOLTE UN PO’ PASSIVO. PROGRAMMA SVOLTO PARTE PRATICA: SONO STATI SVOLTI MODULI DI ALTA COORDINAZIONE, DI ACROBATICA (VERTICALE,VOLTEGGI AL CAVALLO E CAVALLINA) E DI ACROGYM(PIRAMIDI A PIÙ ELEMENTI); DI VARI GIOCHI SPORTIVI (PALLAVOLO, BASKET, CALCETTO ) PARTE TEORICA: IN VISTA DELL’ESAME DI STATO SONO STATI TRATTATI I SEGUENTI ARGOMENTI : L’ALIMENTAZIONE E LO SPORT. PER QUANTO RIGUARDA L’ED.STRADALE SI E’ PROPOSTA LA VISIONE DEL FILM “YOUNG EUROPE” CON DISCUSSIONE FINALE. METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO USATI IL METODO É STATO PIUTTOSTO VARIO: SONO STATE ATTUATE LEZIONI TRADIZIONALI ALTERNATE A LEZIONI STIMOLO E LAVORI DI GRUPPO, SIA GUIDATI DALL’INSEGNANTE CHE ORGANIZZATI DAI RAGAZZI IN MANIERA AUTONOMA. IL METODO INDIVIDUALIZZATO E STATO POCO USATO E NON SI É RESO NECESSARIO ALCUN INTERVENTO DI RECUPERO. I MEZZI SONO STATI PIUTTOSTO NUMEROSI E COMPRENDONO SIA GRANDI ATTREZZI (MATERASSI, CAVALLINA…… ) CHE PICCOLI (FUNICELLE, PALLONI, BACCHETTE, CONI, ECC.). CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE GLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE SONO RISULTATI I SEGUENTI : ATTUAZIONE PRATICA DEGLI SPORTS SVOLTI E DEGLI ARGOMENTI PRATICI, GARE E PERCORSI CRONOMETRATI, RUOLI DI ARBITRAGGIO E SEGNAPUNTI,PER L’ARGOMENTO TEORICO SI E’ PREFERITO UNA VERIFICA SCRITTA CON DUE DOMANDE APERTE. PER QUANTO RIGUARDA IL CRITERIO DI VALUTAZIONE , MI SONO ATTENUTA ALLA MIA PROGRAMMAZIONE INIZIALE CHE PREVEDEVA LA VALUTAZIONE DELLE CAPACITà MOTORIE DEI RAGAZZI, DELLA LORO PROGRESSIONE DELL’APPRENDIMENTO NEGLI ANNI, DELL’ IMPEGNO , DELL’INTERESSE , DELLA PARTECIPAZIONE ATTIVA O PASSIVA E DELLA FREQUENZA . OBBIETTIVI RAGGIUNTI RELATIVAMENTE ALLA DISCIPLINA TUTTA LA CLASSE HA RAGGIUNTO GLI OBBIETTIVI EDUCATIVI, MOTORI E PSICO-FISICI PREFISSATI PARTECIPANDO ALLE LEZIONI CON ENTUSIAMO E CON UN DISCRETO IMPEGNO .
© Copyright 2024 Paperzz