download - ITI Copernico

I.I.S. - Copernico-Carpeggiani
Ferrara
DOCUMENTO
15 MAGGIO
VA
Spec. Chimica
2013-2014
INDICE:
1
-
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
2
– OBIETTIVO GENERALE DELL’INDIRIZZO DI STUDI
3
-
OBIETTIVI TRASVERSALI
CHIMICO INDUSTRIALE”
DELL’INDIRIZZO
DI
STUDI
“PERITO
-
OBIETTIVI SPECIFICI DELL’INDIRIZZO DI STUDI “PERITO CHIMICO
INDUSTRIALE”
4
5
-
METODOLOGIE UTILIZZATE
-
MEZZI E STRUMENTI
-
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA
-
PERIODICITÀ DELLE PROVE DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE
-
ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO
6
7
8
9
10
-
ATTIVITA’ INTEGRATIVE CONFERENZE, TEATRO, CINEMA E VIAGGI
DI ISTRUZIONE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL QUINTO ANNO
11
–
STAGE
12
- CRITERI SEGUITI PER LA PROGRAMMAZIONE DELLE PROVE DI
SIMULAZIONE DELL’ESAME DI STATO
Date delle simulazioni di esame
Allegato 1: Schede individuali per materia
1-PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Dati relativi agli studenti del corso di chimica
All'inizio del triennio la classe contava 17 studenti.
I promossi alla quarta classe sono stati 16 (1 ritirato).
I promossi alla classe quinta sono stati 15 (1 non ammesso).
Al quinto si è inserito uno studente non ammesso all’esame l’anno
precedente e quindi al quinto anno gli studenti di chimica sono risultati
essere 16.
Nelle materie comuni non di indirizzo (italiano, storia, inglese, matematica,
religione) la classe e sempre stata articolata con gli studenti del corso D
di elettronica. Al quinto anno il numero complessivo è stato di 26 studenti.
Permanenza del corpo insegnante
Gli studenti hanno potuto contare su una sostanziale continuità didattica
del corpo docente. Le poche variazioni non hanno comportato nessuna
discontinuità didattica nei programmi o la necessità di recuperi di nessun
genere.
Osservazioni generali sull'evoluzione della classe
Il gruppo iniziale iscritto alla classe terza è dotato, in generale, di buone
capacità, ed è in grado, se presta adeguata attenzione al lavoro di classe
e allo studio individuale, di raggiungere buoni risultati. Anche la
disponibilità all’ascolto e l’apertura a problematiche di carattere culturale
generale sono significative. Queste doti e potenzialità si sono tradotte in
una qualità mediamente discreta del processo formativo, soprattutto
nella prima parte del triennio.
Fino alla quarta, la classe ha manifestato, oltre all’impegno necessario per
conseguire un adeguato profitto scolastico, una significativa apertura
culturale e un atteggiamento di proficua curiosità per il lavoro proposto in
aula.
Nell’ultimo anno profitto e interesse sono diminuiti, ed è stato necessario
richiamare con determinazione gli studenti ai loro compiti, recuperando in
questo modo, almeno parzialmente, attenzione e impegno nell’ultima parte
dell’anno.
Numerosi studenti, sono in grado di affrontare l’esame di stato con
maturità, mettendo a frutto le proprie qualità intellettuali per ottenere
risultati di buona qualità.
Profitto
Per quanto riguarda l'anno in corso, la classe ha ottenuto un profitto
mediamente sufficiente. Si segnalano alcune posizioni di eccellenza.
2 – OBIETTIVO GENERALE DELL’INDIRIZZO DI STUDI
Acquisire le capacità di inserirsi in realtà produttive diversificate e
caratterizzate da rapide evoluzioni sia dal punto di vista tecnologico che
da quello dell’organizzazione del lavoro.
3-OBIETTIVI TRASVERSALI DELL’INDIRIZZO DI STUDI “PERITO
CHIMICO INDUSTRIALE”
Sapere raccogliere, selezionare e organizzare materiale riguardante uno
o più argomenti.
Rielaborare in modo autonomo conoscenze apprese in ambiti e discipline
diverse per risolvere problemi anche complessi e redigere relazioni
riguardanti le esperienze fatte.
Saper collaborare con altri all’interno di gruppi di lavoro con efficaci
interscambi di conoscenze e informazioni e sapere confrontare i risultati
acquisiti.
4-OBIETTIVI SPECIFICI DELL’INDIRIZZO DI STUDI “PERITO
CHIMICO INDUSTRIALE”
Potersi inserire con adeguate competenze nell’industria chimica e
operare con diversi gradi di responsabilità nell’ambito della produzione
fornendo corretti elementi di valutazione relativamente agli aspetti
chimici, chimico-fisici, ecologici e impiantistici di un processo chimico.
Svolgere le mansioni di tecnico di laboratorio analisi adibito a compiti di
controllo nei settori chimico, merceologico, biotecnologico, chimico-clinico
e ambientale presso aziende pubbliche e private.
5-METODOLOGIE UTILIZZATE
Lezione frontale.
Studio e soluzione di problemi.
Lavoro di gruppo.
Discussione ed esposizione delle attività svolte.
6-MEZZI E STRUMENTI
Uso dei libri di testo.
Utilizzo di strumentazione specifica di laboratorio
Uso di materiali integrativi (fotocopie, lucidi ecc…).
Uso di tecniche audiovisive e multimediali. (Word, Excel, Power Point).
7-TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA
Scritte

Elaborazione di una traccia (testo argomentativo, testo espositivo,
risoluzione di problemi, progettazioni di massima di semplici
apparati).

Prove strutturate (risposte chiuse, trattazione sintetica di
argomenti, problemi a risoluzione rapida).

Relazioni su esperienze di carattere tecnico o letterario.

Prove grafiche (schemi di impianto).
Orali

Partendo da un argomento determinato scelto dall’insegnante, si
punta alla verifica di conoscenze più ampie e si valuta la capacità di
collegamento tra i vari temi e il possesso di strumenti linguistici
adeguati.
8-PERIODICITÀ
VALUTAZIONE
DELLE
PROVE
DI
VERIFICA
E
CRITERI
DI
Il numero delle prove di verifica, compatibilmente con il monte ore a
disposizione delle diverse discipline, è stato commisurato agli obiettivi
prefissati e agli argomento trattati.
Le prove sono state finalizzate a verificare il possesso dei prerequisiti e
l’acquisizione dei contenuti fondanti le discipline e inoltre a consentire di
strutturare eventuali interventi di recupero.
I criteri di valutazione sono stati fissati facendo riferimento, in generale,
agli obiettivi comuni del consiglio di classe (ad esempio l’uso di un ampio
spettro di valutazione) e, in particolare, agli obiettivi specifici delle
singole discipline con attenzione anche alla coerenza e la chiarezza
espositiva.
9-ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO, FORMATIVO E
GIUDIZIO DI AMMISSIONE
Il Consiglio di Classe, tenendo conto delle disposizioni per
l’applicazione della nuova disciplina sull’esame di Stato stabilisce che per
gli esami relativi all’anno scolastico 2013-2014 terrà conto per
l’attribuzione del credito scolastico delle tabelle allegate al D.M. n.99 del
16 dicembre 2009
L’attribuzione del punteggio, in numeri interi, nell’ambito della banda
di oscillazione, tiene conto del complesso dei seguenti elementi valutativi
(art. 11, comma 2, del D.P.R. n.323 del 23/7/1998):
assiduità alle lezioni (verrà attribuito il minimo della fascia quando la
media delle assenze saltuarie per ciascuna materia risulterà superiore al
15% del totale)
l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo.
la partecipazione costruttiva ad eventuali attività complementari ed
integrative organizzate dalla scuola.
eventuali crediti formativi documentati riconosciuti sulla base della
coerenza con l'indirizzo di studio, della ricaduta positiva sullo sviluppo
della personalità dello studente e sull'effettivo rendimento scolastico.
Per ciò che riguarda l’attribuzione del credito formativo (inteso
come specificato nell'articolo 12 del DPR n. 323 del 23/07/1998) si farà
riferimento al D.M. 24/2/2000 n°49 e quindi verranno eventualmente
valutate esperienze formative documentate che l’alunno può avere
maturato al di fuori della scuola compresi gli stage.
Giudizio di ammissione
Ai sensi della Ordinanza Ministeriale n°30 del 10/3/2008 in sede di
scrutinio finale del corrente anno scolastico, il Consiglio di Classe
procederà ad una valutazione complessiva dello studente nell’ultimo anno
del corso di studi che tenga conto delle conoscenze e competenze
acquisite, delle sue capacità critiche ed espressive e degli sforzi compiuti
per colmare eventuali lacune e permettergli di raggiungere una
preparazione idonea ad affrontare l’esame. Per l’ammissione o la non
ammissione sarà predisposto un giudizio per fornire utili indicazioni alla
commissione di esame.
10 - ATTIVITA’ INTEGRATIVE CONFERENZE, TEATRO, CINEMA
E VIAGGI DI ISTRUZIONE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO
AL QUINTO ANNO.
 visita guidata a Venezia il 6 marzo 2014: MEIS, ghetto, cattedrale,
isola armeni
 visita guidata a Trieste il 1 aprile 2014 : città, Risiera di San Sabba,
Castello di Miramare
 partecipazione al progetto FIXO di ricerca attiva del lavoro degli
studenti Calo’ e Padovani
 conferenza prof. Zingales sulle prospettive occupazionali nel
settore della chimica il 6 dicembre 2014
 conferenza sul terremoto e sui rischi e comportamenti connessi “Il
terremoto in Emilia: cause e scenari futuri” 11 Novembre 2014
 conferenza “Imparare a convivere con gli eventi naturali” nell’ambito
del Green Social Festival il 21 marzo 2014
 partecipazione ad uno spettacolo teatrale sulle bonifiche nel
territorio ferrarese presso la Sala Estense il 17 Novembre 2013
 partecipazione alla fiera dell’orientamento a Verona il 22 Novembre
2014
 partecipazione individuale di alcuni studenti
dell’orientamento a Bologna il 3/4 Marzo 2014
alla
fiera
 partecipazione a conferenze dell’AVIS e dell’ADMO
 partecipazione ad attività di orientamento in uscita all’Università e
al mondo del lavoro organizzate all’interno dell’istituto con la
partecipazione di esperti esterni nel mese di febbraio e marzo 2014
 conseguimento patente europea ECDL dello studente Furini
 partecipazione alla Coppa Copernico e ai Campionati studenteschi di
alcuni studenti della classe
 conferenza con il Prof. Pugiotto
Costituzione e l’attuale società civile”
dell’UNIFE
sul
tema
“La
 attività di educazione stradale:
3anno: visita all’ospedale riabilitativo S.Giorgio
4anno: partecipazione al concorso “La strada per andare lontano” con
produzione di video, cartelloni pubblicitari. Progetto ICARO in
collaborazione con Polizia Stradale
5anno: visione del film “Young Europe”
11 – STAGE
Alcuni studenti della classe hanno svolto di stage applicativi presso
Enti pubblici e privati della durata media di sei settimane nel periodo
Giugno – Luglio 2013. Detta esperienza ha costituito un arricchimento
personale per gli studenti sia perché inseriti in attività produttive o di
ricerca altamente qualificate, sia perché hanno potuto conoscere ed
utilizzare
tecniche
analitiche,
strumentazioni,
metodi
di
caratterizzazione e finalità di ricerca che la Scuola non è in grado di
offrire. Inoltre, per alcuni, l’esperienza maturata ha costituito un
momento di riflessione per una scelta futura in relazione al
proseguimento degli studi o all’inserimento nel mondo del lavoro.
Studente
Ente o impresa
Periodo
Padovani Stefano
Stage Università di Ferrara (Dip. Di
Chimica)
Dal 10/6/2013 al
23/6/2013
Marini Rudy
Stage Università di Ferrara (Dip. Di
Chimica)
Dal 10/6/2013 al
23/6/2013
Calò Valeria
Gavioli Giovanni
Stage Azienda RENNER (prod. Ver nici) Dal 10/6/2013 al
Minerbio (Bo)
13/7/2014
Alternanza scuola – lavoro presso
Università di Ferrara (Dip. Di Chimica)
Febbraio 2013
(1 settimana)
12-CRITERI SEGUITI PER LA PROGRAMMAZIONE DELLE PROVE DI
SIMULAZIONE DELL’ESAME DI STATO
Il Consiglio di classe, tenuto conto del curricolo di studi e degli
obiettivi generali e cognitivi della propria programmazione didattica, ha
deciso di realizzare una serie di simulazioni delle prove scritte .
Le date sono riportate alla fine del paragrafo in tabella.
Simulazione della prima prova di esame
Nell’arco del triennio, oltre al tema tradizionale di carattere
storico, letterario e di attualità, agli allievi sono state proposte quelle
prove scritte le cui tipologie di scrittura sono previste dalla riforma
dell’esame di Stato: l’articolo di giornale, il saggio breve, a risposta
multipla. Gli argomenti proposti hanno riguardato la storia, l’economia, il
pensiero politico e gli aspetti culturalmente più rilevanti del ‘900. Agli
allievi è stato chiesto di evidenziare il possesso delle necessarie
conoscenze ed informazioni richieste dalla traccia o dal documento, si
saperle argomentare ed esporre con mezzi linguistici adeguati, nonché di
dimostrare capacità autonome nell’organizzarle e rielaborarle.
La griglia di valutazione è allegata al documento
Simulazione della seconda prova di esame
La simulazione della seconda prova verrà tenendo conto delle
modifiche apportate alla struttura dell’elaborato introdotte con l’anno
scolastico 2000/2001. Infatti in tale occasione la prova non è stata
strutturata su un unico argomento (esercizio, disegno e eventuale
domanda teorica) ma su un elaborato grafico (obbligatorio) e tre quesiti
che prevedevano rispettivamente la risoluzione di un esercizio e due
domande teoriche a risposta aperta senza limiti di lunghezza su argomenti
diversi. Va inoltre osservato che era richiesta la risoluzione di almeno due
dei tre quesiti. Ovviamente al momento della stesura di queste note non è
possibile sapere se tale impostazione verrà mantenuta anche quest’anno.
CRITERI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI:
1 – Realizzare uno schema di impianto funzionale utilizzando
correttamente la simbologia UNICHIM.
2 – Dimostrare di possedere una tecnica di esecuzione del disegno
adeguata
con
particolare
riferimento
all’uso
corretto
della
strumentazione.
3 – Impostare correttamente una procedura di risoluzione di un esercizio
sulla base della tipologia e del tipo di dati disponibili.
4 . Eseguire correttamente i calcoli richiesti con particolare riferimento
allo sviluppo di bilanci di materia e di energia.
5 – Riuscire ad individuare relativamente a domande teoriche gli aspetti
fondamentali riuscendo ad esplicitarli in modo chiaro ed esauriente con un
adeguato linguaggio tecnico della disciplina.
La griglia di valutazione è allegata al documento.
Simulazione della terza prova di esame
Viene individuata la tipologia che prevede quattro discipline del quinto
anno con due o tre quesiti a risposta aperta ( il totale dei quesiti sarà
almeno 10). La simulazione viene fatte con 10 quesiti (due discipline con 3
quesiti e due discipline con 2 quesiti in base alla specificità delle
discipline). Durata 3 ore di 60 minuti.
Per la valutazione si è utilizzata una griglia separata per ognuna della
quattro materie della prova con voto in quindicesimi. Dei risultati nelle
quattro materie si è fatta poi la media aritmetica per ottenere il
risultato finale in quindicesimi.
Nella valutazione delle discipline si è tenuto conto della completezza delle
risposte intesa come:
 individuazione della problematica,
 sviluppo dei contenuti,
 linguaggio specifico.
Per la valutazione si è utilizzata la griglia di seguito riportata.
Griglia di correz. e valutaz. per la 2° prova scritta: Tecnologie chimiche
Alunno _____________________________________
Elaborato grafico
Indicatore
Punti
Conoscenze
Funzionalità impianto
0-4
Competenze
Elaborazione
Capacità di analisi e
di sintesi
Tecnica di esecuzione
0-2
Scelta di soluzioni personali corrette
0-1
Totale
Quesito
_____
Indicatori
Conoscenze
Livello di approfondimento in relazione alla
complessità del quesito oppure conoscenza delle
procedure di risoluzione degli esercizi e dei metodi di
risoluzione grafica e/o analitica
Linguaggio tecnico utilizzato oppure precisione di
calcolo, di elaborazione grafica e nell’uso delle unità di
misura
Capacità di esprimere in modo analitico, esauriente e
sintetico argomenti tecnici anche complessi oppure
avere una correttezza formale nell’esporre la tecnica di
risoluzione utilizzata
Competenze
Elaborazione
Capacità di analisi e
di sintesi
________
Punti
Indicatori
Competenze
Elaborazione
Capacità di analisi e
di sintesi
0-1
0-1
________
Punti
Livello di approfondimento in relazione alla
complessità del quesito oppure conoscenza delle
procedure di risoluzione degli esercizi e dei metodi di
risoluzione grafica e/o analitica
Linguaggio tecnico utilizzato oppure precisione di
calcolo, di elaborazione grafica e nell’uso delle unità di
misura
Capacità di esprimere in modo analitico, esauriente e
sintetico argomenti tecnici anche complessi oppure
avere una correttezza formale nell’esporre la tecnica di
risoluzione utilizzata
0-1
0-1
________
___/15
Giudizio sintetico corrispodente
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
Punteggio
attribuito
0-2
Totale
Totale punteggio
(somma dei tre totali)
Punteggio
attribuito
0-2
Totale
Quesito
_____
Conoscenze
Punteggio attribuito
<5
5-9
10
11-13
14-15
Griglia di valutazione III prova scritta
CANDIDATO: ………………………………………………………………………
Materia ……………………………………
VALUTAZIONE
_______/ 15
FINALE
Quesito n°1
Indicatore
Individuazione della problematica
Sviluppo dei contenuti
Linguaggio specifico
Punteggio
massimo
0–3
0 – 10
0–2
Punteggio
assegnato
Punteggio
massimo
0–3
0 – 10
0–2
Punteggio
assegnato
Punteggio
massimo
0–3
0 – 10
0–2
Punteggio
assegnato
Quesito n°2
Indicatore
Individuazione della problematica
Sviluppo dei contenuti
Linguaggio specifico
Quesito n°3
Indicatore
Individuazione della problematica
Sviluppo dei contenuti
Linguaggio specifico
Calendario simulazioni
Tipo di simulazione
Prima prova di esame 1° simulazione
Prima prova di esame 2° simulazione
Seconda prova di esame
Terza prova di esame
Data
7 aprile 2014 (durata 6 ore)
7 maggio 2014(durata 6 ore)
29 maggio 2014(durata 6 ore)
15 maggio 2014 (durata 3 ore)
Allegato 1
Schede individuali per materia
****
Materie dell’ultimo anno di corso











Religione
Italiano
Storia
Tecnologie chimiche. Principi di automazione e organiz. ind.
Analisi chimica strumentale ed elaborazione dati
Chimica Organica, Biorganica, delle fermentazioni e lab.
Chimica-Fisica
Economia industriale ed elementi di diritto
Matematica
Inglese
Educazione Fisica
RELAZIONE FINALE ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Classe 5^ A
MATERIA: Religione
DOCENTE: Laura Boccafogli
1. OBIETTIVI DISCIPLINARI E LIVELLO DI APPRENDIMENTO DA
PARTE DEGLI ALUNNI
Gli studenti avvalentesi dell’insegnamento della religione cattolica sono nove: Angusti, Benfenati,
Bettini, Bolognesi, Mari, Marini, Padovani, Rossi, Soriani.
Al termine dell’anno scolastico sono stati raggiunti i seguenti obiettivi disciplinari:
 Conoscenza generale dei contenuti degli argomenti trattati, delle loro implicazioni, della
loro articolazione.
 Capacità di correlare tra loro le diverse tematiche giungendo a specifiche conclusioni.
 Capacità di orientarsi nelle parti affrontate.
Nel complesso gli alunni - seppur con sfumature differenti legate alle diverse modalità caratteriali
di relazione ed ai diversificati gradi di competenze raggiunti - hanno conseguito gli obiettivi sopra
esposti a livelli complessivamente buoni . La classe, nel suo insieme, al termine del percorso
disciplinare, presenta un bagaglio di conoscenze e strumenti operativi buoni. Si è riscontrata
omogeneità tra i singoli studenti per ciò che riguarda impegno e costanza nell’approfondimento.
2. AZIONI DI SUPPORTO PER IL RECUPERO E/O LA DIDATTICA
INDIVIDUALIZZATA
Nel corso dell’anno non si è presentata la necessità di attivare azioni di supporto per il recupero e/o
la didattica individualizzata. Non si sono resi necessari corsi di recupero.
3. MODALITA’ DI MISURAZIONE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Premesso che la conoscenza è intesa come capacità da parte dell’allievo di rapportarsi al
programma e di presentarne i contenuti, la valutazione ha tenuto conto dell’impegno, della
partecipazione al dialogo educativo, degli approfondimenti personali, all’interno del quadro di
riferimento dei livelli di partenza di ciascuno studente e dei progressi compiuti. Nella misurazione
delle prove orali sono stati considerati i seguenti indicatori: aderenza alle richieste, comprensione
globale del significato di un testo, possesso del lessico specifico della disciplina, conoscenza dei
contenuti, conoscenza di regole e principi.
E’ stata utilizzata la seguente griglia di misurazione:
Non Sufficiente
Quando lo studente riferisce in modo frammentario e generico l’argomento proposto, non coglie il
senso del testo, produce comunicazioni poco chiare e si avvale di un lessico povero e/o improprio.
Sufficiente (voto 6)
Quando lo studente individua gli elementi essenziali del programma (argomento, tema,
problema…), espone con semplicità, con sufficiente proprietà e correttezza, si avvale soprattutto di
capacità mnemoniche.
Discreto (voto 7)
Quando lo studente è in grado di orientarsi in modo autonomo nel programma, espone con discreta
proprietà di linguaggio e utilizza un lessico corretto.
Buono (voto 8)
Quando lo studente coglie la complessità del programma, sviluppa analisi corrette, espone con
lessico appropriato.
Distinto (voto 9)
Quando lo studente dopo aver colto la complessità del programma è in grado di compiere analisi e
sintesi corrette, usando una terminologia specifica.
Ottimo (voto 10)
Quando lo studente definisce e discute con competenza i termini della problematica, sviluppa sintesi
concettuali, organiche ed anche personalizzate, mostra proprietà, ricchezza e controllo dei mezzi
espressivi.
4. STRUMENTI DIDATTICI E METODI UTILIZZATI PER FAVORIRE
L’APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI
Premesso che le linee di fondo che hanno guidato l’attività sono state la didattica attenta alle
modalità di sviluppo del percorso di apprendimento in relazione ai prerequisiti, alle esigenze e alle
richieste emerse durante il percorso stesso, la valorizzazione sia della dimensione cognitiva sia
dell’aspetto educativo legato alla sfera socio-relazionale; le metodologie utilizzate sono state le
seguenti:

Presentazione dei contenuti in maniera problematica

Lezione dialogata

Dibattito in classe

Lezioni frontali
Gli strumenti utilizzati sono stati i seguenti:
 Il manuale in uso: Sergio Bocchino, Religione e religioni, EDB Scuola
 Strumenti informatico – multimediali, visione di film e documentari
 Dispense, fotocopie, quotidiani
 Alcune sezioni dei seguenti testi: A. Bibiani, M.P. Cocchi, Per il mondo che vogliamo. Percorsi
per l’IRC, Sei (Sezione relativa alle Manipolazioni genetiche); E. Bianchi, Tutto il mondo è
Betlemme; Helga Schneider, Lasciami andare, madre.
5. EVENTUALI CONNESSIONI INTERDISCIPLINARI
La disciplina, in una prospettiva interdisciplinare, ha contribuito nel secondo periodo ad analizzare
la vicenda storica, politica e sociale della Chiesa durante il totalitarismo nazista e fascista.
6. MACROARGOMENTI









La dimensione spirituale e religiosa nella vita dell’uomo: le domande di senso.
La bioetica: gli ambiti d’intervento e la ricerca del limite. Problematiche di Bioetica: la
clonazione - le manipolazioni genetiche
Visione del film Gattaca. La porta dell’universo (A. Niccol, 1997) sulle manipolazioni
genetiche.
Lettura di E. Bianchi, Tutto il mondo è Betlemme, riflessione sul Natale.
Giornata della Memoria: Lettura di alcuni pagine tratte da Helga Schneider, Lasciami
andare, madre- commento in classe.
Progetto Scuola e Volontariato: incontro con i responsabili della Pastorale Giovanile
Diocesana in merito alla tematica del significato della vita umana: “Dio non produce scarti”.
La Chiesa, i cattolici e le guerre mondiali. La figura di Papa Pio XII. La Chiesa e il nazismo;
la Chiesa e il fascismo.
Viaggio di istruzione a Venezia: visita al Ghetto ebraico, alla Basilica di San Marco,
all’Isola di San Lazzaro degli Armeni.
Visione del film La Rosa Bianca, di M. Rothemund (2005) in merito alla vicenda di un
gruppo di studenti pacifisti tedeschi durante la II Guerra Mondiale.
Italiano e storia
Obiettivi raggiunti
Italiano
Analisi e contestualizzazione dei testi:
La classe ha complessivamente conseguito una discreta (e in alcuni casi buona) capacità di lettura e
analisi dei testi letterari; abilità orientata ad approfondire e cogliere sia un’organica dimensione
storica della letteratura e della cultura, sia gli aspetti di natura universale.
Discreta è la capacità di cogliere il significato dei saggi di contenuto teorico e scientifico.
La lettura diretta delle opere è stata finalizzata allo sviluppo della capacità di mettere in rapporto
con i testi le proprie esperienze, la propria sensibilità e le conoscenze storico-leterarie, nonché di
formulare un motivato giudizio critico. Particolare attenzione è stata posta al rapporto fra testo
letterario, conoscenze scientifiche e implicazioni etico-sociali. Obiettivo complessivamente
raggiunto.
Riflessione sulla letteratura e sua prospettiva storica:
La maggior parte della classe sa riconoscere i caratteri specifici di base del testo letterario e sa
utilizzare i metodi e gli strumenti fondamentali per l’interpretazione delle opere letterarie. Discreta
( a volte buona) è la capacità di cogliere la pluralità dei legami che esistono tra storia letteraria e le
diverse esperienze dell’umanità e i problemi del presente. Discreta anche la capacità di cogliere il
rapporto fra le poetiche e la dimensione problematica dei contenuti dei singoli autori e della
corrente letteraria o culturale
Competenze e conoscenze linguistiche:
La maggior parte degli studenti sa esprimersi in un discorso orale grammaticalmente corretto e
chiaro nei contenuti. Alcuni studenti sono, inoltre, capaci di argomentare in maniera efficace
opinioni personali originali e sintesi di argomenti complessi. La produzione scritta è in genere
accettabile, quasi tutti gli studenti sono in grado di produrre testi scritti di diverso tipo, rispondenti a
diverse funzioni e sanno utilizzare linguaggi specifici mantenendo una chiara articolazione logica e
una sufficiente correttezza grammaticale
Storia
Capacità critica:
Lo studio delle discipline storiche è stato finalizzato alla formazione di un atteggiamento aperto
all’indagine sul passato, per meglio comprendere e valutare criticamente le rapide trasformazioni
della società contemporanea e partecipare responsabilmente alla vita collettiva. Si è potuto
riscontrare in molti studenti interesse e partecipazione nell’affrontare le tematiche storiche, in modo
particolare i grandi avvenimenti del nostro tempo, raggiungendo gli obiettivi didattici e formativi
previsti. Notevole e diffuso interesse è stato riscontrato per i temi più vicini alla sensibilità degli
studenti (fra questi, quelli legati al rapporto fra scienze ed etica, alle trasformazioni dell’ambiente e
ai problemi del mondo globalizzato).
Verifica e valutazione
Gli studenti hanno affrontato tutte le tipologie di prove scritte introdotte dalla riforma dell’esame di
stato.
In particolare, per l’elaborazione del testo in formato di saggio (particolarmente importante in un
istituto tecnico) si è preteso che venissero rispettate in maniera rigorosa le modalità di
elaborazione di questo tipo di testo: 1) utilizzo esplicito dei materiali documentali forniti, 2)
titolazione del saggio e suddivisione dello scritto in paragrafi titolati singolarmente; 3) assenza
di commenti personali; 4) eventuale inserimento di ulteriori elementi conoscitivi (non opinioni)
posseduti dal candidato relativi all’argomento
La valutazione di tali prove ha tenuto conto della conoscenza dei dati, della comprensione del testo,
della competenza nell’argomentazione e rielaborazione personale e del controllo della forma
linguistica.
La capacità di esprimere oralmente in modo corretto conoscenze e competenze acquisite nonché
propri giudizi critici è stata valutata sia nella partecipazione al dialogo-lezione sia in momenti di
interrogazione tradizionale.
Contenuti
Italiano
ROMANTICISMO
 Caratteri generali e situazione italiana
 Il romanzo storico
 Letteratura e altre arti
G. LEOPARDI:
 Zibaldone: la poetica del vago e dell’indefinito
 Operette morali: Dialogo della natura e di un islandese; Dialogo di un folletto e di uno gnomo;
Dialogo di un passeggere e di un venditore di almanacchi
 L’infinito
 La rimembranza
 Alla luna
 A Slvia
 La quiete dopo la tempesta
 Il sabato del villaggio
 La ginestra o il fiore del deserto (versi scelti)
A.MANZONI
 I Promessi Sposi
 Marzo 1821
 Primo coro dell’Adelchi
NATURALISMO E VERISMO
 Caratteri generali e situazione italiana
 Positivismo, scienza e letteratura
G. VERGA,
 I prìncipi della poetica
 I Malavoglia (Lettura integrale)
 Fantasticheria
L. PIRANDELLO
 Il fu Mattia Pascal (lettura integrale)
 Sei personaggi in cerca d’autore (visione integrale)
I. SVEVO
 La coscienza di Zeno (lettura integrale)
DECADENTISMO
 Caratteri generali e situazione italiana
 Poesia e simbolismo
 La nuova condizione dell’ “io”
BOUDELAIRE
 Albatro
 Corrispondenze
 Spleen
 La carogna
G. PASCOLI
 X agosto
 Lavandare
 Il tuono
 Il lampo
 L’assiuolo
 Temporale
 La poetica del fanciullino
G. D’ANNUNZIO
 Stabat nuda aestas
 La pioggia nel pineto
FUTURISMO E F.T. MARINETTI
 Zang tumb tumb
 All’automobile da corsa
 Manifesto del Futurismo (estratti)
G.UNGARETTI
 Veglia
 Fratelli
 Sono una creatura
 S .Martino del Carso
 Porto sepolto
E. MONTALE
 Non chiederci la parola
 Spesso il male di vivere
Storia
La Restaurazione e il Risorgimento
Ritorno dell’assolutismo
Moti liberali
Destra e Sinistra
Il ’48 in Italia a Europa
Guerre d’indipendenza e unificazione territoriale
Unità d’ Italia
Processo di unificazione in Germania
Società borghese e movimento operaio tra la I e la II metà dell'800
Cultura positivista
Sviluppo economico, rivoluzione dei trasporti e dei mezzi di comunicazione
La città moderna
Nascita del proletariato moderno
Il movimento operaio dopo il ’48: Marx
L’unificazione dell’Italia
Questione meridionale
Stato accentrato, il Mezzogiorno, il brigantaggio e l’emigrazione
Classe dirigente: Destra e Sinistra
Sviluppo economico e sociale
Gli ultimi decenni dell’800 e l’inizio del ‘900
Germania e Italia
Le nuove alleanze
La sinistra al potere: riforme e colonialismo
 Crispi e la crisi di fine secolo
L’Europa della «belle époque»
La scienza e le sue applicazioni tecnologiche
L’Italia liberale: Giolitti.
La svolta liberale
La questione meridionale e il colonialismo
Ampliamento della partecipazione politica
I cattolici nella politica
La crisi dell'egemonia giolittiana
La prima guerra mondiale






Il diffondersi del nazionalismo
Le cause del conflitto
Guerra di trincea e nuove armi
La svolta del'17
La rivoluzione russa
I nuovi equilibri e i problemi irrisolti
L’intervallo tra le due guerre
Crisi dello stato liberale
Il mito della rivoluzione bolscevica e il movimento operaio
Fascismo
Leninismo e stalinismo
Dalla repubblica di Weimar all’avvento del Nazismo
La seconda guerra mondiale e il dopoguerra
 La guerra di Spagna
Invasione della Polonia; offensiva al Nord; caduta della Francia
Caduta del Fascismo e Resistenza italiana
Conseguenze della guerra
Divisione dell'Europa
Il mondo contemporaneo
Particolare attenzione è stata dedicata ad affrontare in una chiara prospettiva storica i temi che
emergono dalla cronaca e della storia presente: la globalizzazione, la caduta di fiducia nella scienza
e il ruolo delle tecnologie nella vita quotidiana, il problema ecologico, ecc.
L’obiettivo principale, tanto nella ricostruzione storica del passato che nell’analisi del presente, è
sempre stato fornire i quadri di riferimento, le nozioni, i modelli interpretativi e le capacità critiche
per formulare giudizi coerenti e informati e per essere in grado di scegliere il proprio
comportamento come individui e cittadini maturi e responsabili.
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE
“COPERNICO - CARPEGGIANI”
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
PROGRAMMA Svolto - CLASSE QUINTA SEZ. A
del Prof. PIRANI ALFREDO
ITP Proff.ssa Fogli Lea
insegnante di TECNOLOGIE CHIMICHE
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA IN ACCORDO CON GLI OBIETTIVI
FISSATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE:




Saper esporre i concetti secondo uno sviluppo coerente dal punto di vista logico ed
utilizzando un linguaggio specifico della disciplina Tecnologie Chimiche.
Acquisizione del metodo che va inteso come raccolta , il più possibile autonoma, di
informazioni, individuazione ed applicazione di criteri classificativi, raccolta ed ordinamento
dei relativi dati ( tabulazioni, costruzione di grafici e schemi di impianto ).
Uso degli strumenti specifici della disciplina.
Saper applicare i concetti appresi per risolvere problemi anche non numerici.
MODALITA’ DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
 Lezione frontale
 Lavoro di gruppo
 Lavoro individuale domestico
 Discussione collettiva in classe
 Uso del laboratorio
CRITERI DI VALUTAZIONE:
1. Raggiungimento degli obiettivi disciplinari inteso come:
- progressione nell’apprendimento
- potenziamento o affinamento di capacità e abilità cognitive espressive ed operative
- acquisizione di autonomia
2. qualità della partecipazione, interesse ed impegno
STRUMENTI DI VERIFICA:
1. questionari a risposta chiusa e aperta
2. colloqui orali
3. brevi elaborati per organizzare e proporre argomenti trattati
4. esercizi di applicazione
5. elaborati grafici
6. nelle attività di laboratorio, osservazione diretta dell’insegnante delle capacità
operative organizzative e del grado di autonomia raggiunti.
OSSERVAZIONI SUL PROGRAMMA SVOLTO:
A causa della contrazione delle ore di lezione (da 7 ore settimanali a 5) alcuni argomenti sono stati
sviluppati parzialmente. In particolare si segnalano:
 Dimostrazioni matematiche per ricavare le rette di lavoro dei tronchi di arricchimento,
esaurimento e alimentazione nella distillazione continua.
 Estrazione liquido-liquido con parziale miscibiltà tra solvente e diluente
 Controlli automatici con metodo proporzionale, integrale e derivativo
Programma:
1° QUADRIMESTRE
1 - Distillazione:
1a - Equilibrio liquido-vapore:
Studio delle soluzioni ideali: caratteristiche, leggi Raoult e Dalton, curva di equilibrio, influenza della
pressione, diagrammi di stato, regola della leva, studio della distillazione con diagrammi di stato. Studio
delle soluzioni non ideali: azeotropi, diagrammi di stato, problematiche create dalla presenza di azeotropi.
1b - Distillazione a stadi multipli:
Distillazione continua: principio di funzionamento di una colonna. Importanza del riflusso. Bilanci di materia
ed energia. Ribollitore Kettle. Condensatore totale. Deflemmatore. Caratteristiche costruttive piatti.
Campanelle. Rendimento di un piatto.
Scambi di materia e energia in un piatto. Retta di lavoro tronchi di arricchimento, esaurimento.
Condizioni termiche alimentazione. Retta di lavoro dell’alimentazione. Calcolo grafico del numero di stadi
con le ipotesi di Mc.Cabe e Thiele. Criteri di scelta rapporto di riflusso. Determinazione R minimo e numero
minimo di piatti.
1c - Tecniche particolari di distillazione:
Distillazione continua a singolo stadio (flash): campo di applicazione e schema.
Distillazione sotto vuoto ed in corrente di vapore: basi teoriche. Calcolo della quantità di vapore diretto.
Colonne a riempimento. Confronto tra colonne a piatti e a riempimento.
2 - Processi di raffineria:
Impianti topping, vacuum. Caratteristiche principali tagli petroliferi. . Idrodesolforazione
Diagramma di Francis. Steamcracking. Cracking catalitico. Reforming.
Biocarburanti: Biodiesel. Materie prime. Processi semplificati. Campi di impiego.
3 - Polimeri:
Tipi di strutture. Grado di polimerizzazione. Cristallinità.
Comportamento con la temperatura. Polimeri termoplastici e termoindurenti.
Sistemi industriali di polimerizzazione.
Reazioni di produzione del monomero stirene. Polistirene standard ed espanso. Cenni ai copolimeri
dello stirene.
Polietilene.
Polipropilene: processo tradizionale e cenni al processo Spheripol.
2° QUADRIMESTRE
4 - Assorbimento e stripping:
Solubilità di un gas in un liquido, legge di Henry, curva di equilibrio, rapporti molari.
Bilancio di materia, retta di lavoro, calcolo del numero di stadi teorici.
5 - Estrazione con solvente:
5-a Estrazione solido-liquido:
Generalità e scopi dell’operazione. Campi di applicazione. Modalità di conduzione dell’estrazione
solido-liquido. Legge di Fick. Influenza variabili operative. Criteri di scelta del solvente.
Bilanci di materia. Diagrammi triangolari.
L’equilibrio nell’estrazione liquido-liquido. Curve di equilibrio del residuo.
Estrazione a singolo stadio. Estrazione a correnti incrociate ed in controcorrente. Determinazione
grafica del numero di stadi. Apparati: estrattori discontinui, estrattore continuo a tazze, diffusore
industria saccarifera
5-b Estrazione liquido-liquido:
Generalità e scopi dell’operazione. Campi di applicazione. Modalità di conduzione dell’estrazione
liquido-liquido. Il coefficiente di ripartizione e la legge di Nerst. Criteri di scelta del solvente.
Apparati continui e discontinui. Schemi di processi.
Estrazione liquido-liquido con completa immiscibilità tra solvente e diluente:
Estrazione a singolo stadio. Estrazione a correnti incrociate ed in controcorrente. Determinazione
grafica del numero di stadi. Condizioni limite.
.
6 - Microbiologia industriale:
Tecnologia dei bio-reattori: materiali, tipologie.
Sterilizzazione degli apparati, del substrato, dei flussi di materia e dell’aria.
6-a Processi anaerobici:
Fermentazione alcoolica.
Materie prime e tipologie dei prodotti. Processo produttivo sia da materie prime già saccarificate
che amidacee. Schema del processo.
Fermentazione metanica.
Materie prime e biogas. Digestori. Schema del processo.
6-b Processi aerobici:
Processo per la depurazione
confronto con il filtro percolatore
Ferrara 15 MAGGIO 2014
L’insegnante Pirani Alfredo
Insegnate tecnico pratico Fogli Lea
biologica
a
fanghi
attivi.
Schema
di
impianto
e
Materia:
Analisi chimica ed elaborazione dati
Insegnante:
Federica Zamboni
Insegnante tecnico-pratico: Patrizia Piva
Classe VA Chimica Industriale
EVOLUZIONE DELL’INSEGNAMENTO DI ANALISI CHIMICA
L’insegnamento di Analisi chimica si articola nei tre anni del corso di Specializzazione di chimica,
in particolare la parte di analisi strumentale viene sviluppata nelle classi quarta e quinta.
Proprio in questi ultimi anni tutte le discipline chimiche, così come altre materie, hanno subito una
diminuzione delle ore di insegnamento, come previsto dalle disposizioni ministeriali. Le ore
dell’insegnamento di Analisi chimica sono passate da 6 a 5 nella classe quarta e da 8 a 6 nella
classe quinta. Questo ha comportato da una parte una evidente riduzione, nel confronto con i
programmi svolti negli anni precedenti, dei contenuti trattati e delle attività pratiche svolte e
dall’altra anche un grado di approfondimento minore anche per gli argomenti trattati.
OBIETTIVI
Con l’insegnamento di Analisi chimica ed elaborazione dati, come materia professionalizzante e
caratterizzante il corso di studi per perito industriale nel settore chimico, si è cercato di portare i
ragazzi al raggiungimento di alcuni obiettivi cognitivi e formativi essenziali alla figura professionale
in questione. Tali obiettivi, definiti ad inizio anno scolastico, sono:
1) Acquisizione di conoscenze aggiornate e significative relative alle principali tecniche analitiche
strumentali
2) Capacità di analizzare le diverse fasi del processo analitico, scegliere la tecnica analitica in
funzione dei risultati richiesti, trattare il campione in funzione della tecnica analitica scelta e
delle interferenze previste
3) Capacità di valutare i risultati, elaborare i dati raccolti e loro discussione nel contesto analitico
4) Capacità di valutare il rischio chimico per gli operatori e per l’ambiente
CRITERI DI SCELTA E SVOLGIMENTO DEI CONTENUTI
La maggior parte degli argomenti trattati ha visto uno sviluppo teorico affiancato dalla puntuale
verifica nella pratica di laboratorio.
Sono state considerate importanti l’acquisizione dei fondamenti dei metodi di analisi nuovi, la
padronanza di quelli già visti negli anni precedenti e la loro applicazione nell’analisi di prodotti
tecnici e commerciali in modo che la materia assumesse la sua fisionomia professionale.
Tenendo conto dei tempi di lavoro, le analisi applicative, divise per settori merceologici, sono state
scelte in base sia della loro significatività ai fini della caratterizzazione del prodotto sia dei
particolari pretrattamenti richiesti dal campione. I dati ottenuti dalle analisi sono poi stati elaborati in
schede di lavoro. Non sono mancati riferimenti ai limiti di accettabilità stabiliti dalle vigenti
normative. Lo studio delle procedure di lavoro ha visto attenzione nell’individuazione dei prodotti
impiegati ai fini del corretto smaltimento e della tutela delle norme di sicurezza nei laboratori
chimici.
PROGRAMMA SVOLTO nell’anno scolastico 2013-2014
1- CROMATOGRAFIA
Introduzione alle tecniche cromatografiche strumentali
Considerazioni generali sulle tecniche cromatografiche - Tempi e volumi di ritenzione - Fattore di
capacità - Selettività - Efficienza - Risoluzione - Capacità – Asimmetria dei picchi
Gascromatografia
Considerazioni generali sulla tecnica - Fasi mobili - Sistema di iniezione - Colonne - Rivelatori
(FID, ECD) - Analisi gascromatografica qualitativa e quantitativa - Analisi in isoterma e in
programmata di temperatura.
Cromatografia in fase liquida ad elevate prestazioni HPLC
Considerazioni generali sulla tecnica - Il processo cromatografico - Le fasi di riempimento delle
colonne– Fase mobile e forza eluotropa - Tecniche di separazione in HPLC: separazione in
isocratica e a gradiente di concentrazione – Strumentazione: pompe, iniettori, colonne, rivelatori Analisi in HPLC: aspetto quantitativo.
Cromatografia di scambio ionico: DIONEX
Considerazioni generali sulla tecnica - Il processo cromatografico di separazione degli ioni
inorganici Sistemi a doppia colonna, il sopressore - DIONEX: strumento e funzionamento - Analisi
in IC: aspetto quantitativo.
Metodi di lavoro in cromatografia strumentale: taratura diretta, standard esterno, standard interno.
2- ELABORAZIONE STATISTICA DEI DATI
Esattezza, accuratezza e precisione – Errore assoluto, relativo e relativo percentuale – Range,
varianza, devianza, deviazione standard, coefficiente di variazione, deviazione standard del valore
medio – Media aritmetica, mediana, moda – Test di Dixon – Distribuzione gaussiana – t di Student
– intervallo di fiducia e limiti di fiducia.
3- ANALISI CHIMICA APPLICATA
 ACQUA
Il ruolo dell'acqua - Classificazione delle acque: idrologica, chimica e di utenza - Inquinamento dei
corpi idrici - Campionamento delle acque.
Determinazioni quantitative eseguite:
Parametri aspecifici associati a processi redox: OD, BOD5, IOD.
Parametri aspecifici associati a equilibri acido-base: pH e alcalinità.
Parametri aspecifici relativi a sostanze in soluzione: conducibilità e durezza.
Parametri specifici relativi a composti ordinari: metalli alcalini e alcalino-terrosi, solfati e cloruri.
Parametri specifici relativi a composti indesiderabili e tossici: ammoniaca, nitrati, fosfati.
Acque minerali e acque superficiali Cromatografia ionica Dionex di floruri, cloruri, nitrati, solfati
e fosfati.
 FERTILIZZANTI
Fertilità ed elementi biogeni della fertilità - Fertilizzanti azotati, fosfatici, potassici e organici .
Analisi dei fertilizzanti azotati Determinazione dell’azoto ammoniacale, nitrico e organico –
Determinazione del biureto nell'urea.
Analisi dei fertilizzanti fosfatici Determinazione di P2O5
Analisi dei fertilizzanti potassici Determinazione di K2O
 FITOFARMACI
Generalità sui fitofarmaci – Composizione dei fitofarmaci – Principali tipi di fitofarmaci : fungicidi,
insetticidi, erbicidi. Ricerca di fitofarmaci negli alimenti.
Analisi di fitofarmaci
Determinazione di simazina, atrazina e propazina in HPLC –
Determinazione di Propham e Chlorpropham in prodotti ortofrutticoli, in HPLC – Determinazione di
difenile e ortofenilfenolo in agrumi
 VINO
Analisi dei vini Determinazione dell’estratto secco e delle ceneri – Acidità totale dei vini –
Determinazione del rame in AA – Determinazione del grado alcolico ebulliometrico –
Determinazione dell’anidride solforosa.
 ZUCCHERI
Analisi di zuccheri commerciali
Tipo di colore e colore in soluzione – Perdita di massa
all’essicazione – Determinazione del potere rotatorio
STRUMENTI DI LAVORO
1- Libri di testo: "ANALISI CHIMICA MODERNI METODI STRUMENTALI"
R. COZZI, P. PROTTI, T. RUARO; Ed. ZANICHELLI
2- Fotocopie o dispense relative a:
 Parametri analitici delle acque
 Fertilizzanti e fitofarmaci
 Schede di lavoro per le attività pratiche
METODOLOGIE E TECNICHE DIDATTICHE
1- Esplicitazione del percorso didattico
2- Approccio di tipo problematico alla disciplina
3- Impostazione della attività per livelli di complessità
4- Lezione frontale
5- Lavoro individuale e di gruppo in classe per lo svolgimento delle attività pratiche
La proposta didattica per la disciplina ha visto per la gran parte degli argomenti trattati la verifica
sperimentale affiancata al discorso teorico con un completamento di carattere numerico, grafico o
interpretativo di un tracciato strumentale.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA
1- Prove scritte a risposta aperta
2- Risoluzione di problemi analitici
CRITERI DI VALUTAZIONE
1- Grado di raggiungimento degli obiettivi specifici della disciplina
2- Progressione dell’apprendimento
3- Qualità di partecipazione , interesse e impegno
La disciplina richiede una valutazione della parte teorica ed una valutazione della pratica di
laboratorio; per tali valutazioni sono necessarie osservazioni diversificate in relazione al
raggiungimento degli obiettivi teorici e del lavoro sperimentale.
Per la valutazione teorica si sono considerati
- Conoscenza dei principi fondamentali dell’analisi quantitativa
- Conoscenza dei principi fondamentali dell’analisi strumentale
- Conoscenza degli ambiti di applicazione delle analisi.
- Capacità di analizzare gli aspetti più significativi delle problematiche analitiche
- Capacità di individuare e collegare i concetti chiave
- Capacità di elaborare i concetti in modo personale.
- Capacità di eseguire calcoli e risolvere esercizi stechiometrici
- Capacità di relazionare con proprietà di linguaggio scientifico.
Per la valutazione pratica si sono considerati
- Conoscenza delle procedure d’analisi
- Capacità di motivare le procedure d’analisi
- Capacità di organizzare il percorso operativo dal campionamento all’analisi.
- Capacità di preparare soluzioni, eseguire operazioni analitiche
- Conoscenza degli schemi degli apparecchi ed il loro impiego
- Capacità di utilizzare gli apparecchi e gestire correttamente le analisi
- Capacità di valutare se i risultati ottenuti sono significativi o meno
- Capacità di individuare eventuali errori o problemi insorti durante l’analisi
- Capacità di rapportarsi in modo corretto e di collaborare con i compagni
- Capacità di ben comportarsi nell’ambito del laboratorio lavorando con attenzione, ordine,
responsabilità e precauzione per sé, per gli altri e per le attrezzature.
CHIMICA ORGANICA, BIO-ORGANICA, DELLE FERMENTAZIONI E
LABORATORIO
classe: V A
prof. Bruno Veronesi
i.t.p. Paola Bettin
A. S. 2013/2014
Libro di testo:
Fornasari, Gando e Evangelisti “Microbiologia e chimica delle fermentazioni con laboratorio” –
editore Masson Scuola.
PROGRAMMA SVOLTO
le biotecnologie.
Il significato del termine ed il carattere interdisciplinare - Il terreno applicativo - Le speranze
economiche, produttive, ecologiche - Le prospettive dell’ingegneria genetica - Il coinvolgimento
socio politico.
I microorganismi
La classificazione dei microrganismi – I microrganismi all’interno del mondo vivente - La cellula
procariota - La cellula eucariota – I virus – Come si nutrono e si riproducono i microorganismi – Le
diverse suddivisioni dei microrganismi – I Procarioti – I Protisti – I Protozoi – Protisti algali –
Eterotrofi plurinucleari e pluricellulari – I Funghi .
Gli enzimi
La struttura degli enzimi - La classificazione degli enzimi - La specificità degli enzimi - La cinetica
enzimatica ed i meccanismi di reazione - L’equazione di Michaelis/Menten - Le unità di misura
dell’attività enzimatica - La regolazione dell’attività enzimatica - I meccanismi di inibizione L’isolamento degli enzimi - L’immobilizzazione degli enzimi- Le tecniche di immobilizzazione.
Il metabolismo
Gli aspetti generali - Le vie metaboliche - Il catabolismo e l’anabolismo - L’individuazione delle
vie metaboliche - Il trasporto di energia nei processi metabolici - Il trasporto di idrogeno.
La bioenergia
L’energia nei processi biochimici - La variazione di energia libera - Le convenzioni relative ai
processi bioenergetici - Calcoli applicativi - Il ruolo energetico dell’ATP.
Il metabolismo dei glucidi
Il catabolismo del glucosio - La glicolisi - La regolazione della glicolisi - L’utilizzazione dell’acido
piruvico - Ciclo dell’acido piruvico - Ciclo dell’acido citrico - Il riepilogo del ciclo - La regolazione
del ciclo di Krebs - La catena respiratoria - La biosintesi dei carboidrati.
Il metabolismo dei lipidi
Il catabolismo dei lipidi - La biosintesi dei lipidi.
Il metabolismo dei protidi
Il catabolismo dei protidi - La biosintesi degli amminoacidi - Esempi di regolazione.
Il codice genetico e le tecniche di manipolazione
Il DNA, la spirale della vita - La sintesi proteica - La mutazione - La ricombinazione - La
trasformazione - La fusione dei protoplasti - I plasmidi e il DNA ricombinante - Le tecniche di
isolamento.
Il lavoro dei microorganismi
Le esigenze di lavoro - La curva di crescita microbica - I terreni culturali - Le fonti del carbonio Le fonti dell’azoto - Le fonti del fosforo - I fattori di crescita - La fonte ed il consumo di ossigeno.
Microorganismi e utilizzazioni industriali
I ceppi - I terreni di cultura - La sterilizzazione - Le tecniche di conduzione dei bioprocessi - I
fermentatori – Lieviti – Produzione di lieviti ad uso alimentare – Muffe .
LABORATORIO:
Il microscopio
Caratteristiche - L’utilizzazione – Le tecniche (goccia schiacciata e pendente) -Osservazione delle
cellule vegetali - Osservazione dell’epidermide della cipolla - Osservazione delle cellule animali Osservazione delle cellule del lievito - Osservazione dello yogurt.
La fissazione e la colorazione dei preparati
La colorazione semplice - La colorazione secondo il metodo di Gram - L’osservazione dei parameci
- L’osservazione delle muffe alimentari.
La sterilizzazione
Tecniche e controlli.
Gli enzimi
Selettività nei confronti del gruppo funzionale - Selettività nei confronti degli isomeri ottici.
L’immobilizzazione degli enzimi
L’incapsulamento.
I terreni
Allestimento dei terreni (solidi, liquidi, slant e piastra di Petri) – Semina - La carica microbica totale
- La carica microbica nelle acque superficiali - La carica microbica nelle superfici –Conta dei
microrganismi (totale, vitale/metodo M.P.N.).
Obiettivi specifici della materia e contenuti:
 Acquisire ed utilizzare in modo appropriato la terminologia specifica della disciplina, sviluppare
le capacità di progetto e verifica (sintesi e analisi) evidenziando soprattutto gli aspetti
applicativi.
A tal fine il criterio seguito nella scelta degli argomenti svolti nel programma è stato quello di
privilegiare una preparazione di base piuttosto che l'approfondimento di uno specifico
argomento.
 Il lavoro e l’insegnamento della materia sono stati orientati ad una visione complessiva degli
aspetti teorici della materia ed una applicazione equilibrata di tutti i principi operativi dei metodi
analitici biochimici.
L’insegnamento, quindi, è stato impostato in modo da privilegiare i principi generali della materia rispetto l’aspetto
dettagliato dei meccanismi di reazione delle numerose vie metaboliche sviluppate.
Metodi, mezzi e strumenti:
Lezione frontale, libri di testo, esperienze di laboratorio, materiali integrativi ( fotocopie di
appunti).
Verifica e valutazione:
 Tests in cui si sono privilegiate le prove strutturate nelle varie forme: a risposte chiuse,
trattazione sintetica di argomenti, problemi a risoluzione rapida.
Le verifiche orali si sono svolte per accertare l'acquisizione dei contenuti di base per gli allievi
con più difficoltà nel seguire la materia e per ampliare ed approfondire gli argomenti per gli
allievi con meno difficoltà.
Le verifiche, di varia tipologia (tests, orale, esperienze di laboratorio), si sono succedute con
cadenza all'incirca mensile.
 La valutazione dei tests è sta fatta attribuendo ai vari quesiti un punteggio crescente in funzione
della difficoltà; calcolato poi, il punteggio grezzo, si è distribuito linearmente da 3/10 a 9/10.
 La valutazione delle prove orali è stata assegnata come segue:
2/10 lo studente che rifiuta la verifica;
3/10 lo studente non comprende le domande poste e anche se aiutato non si orienta per nulla
negli argomenti richiesti;
4/10 lo studente, nonostante gli aiuti, comprende con difficoltà le domande e molto
stentatamente tratta gli argomenti;
5/10 lo studente ha qualche difficoltà ad esporre gli argomenti richiesti e non usa sempre
correttamente il linguaggio specifico della materia;
6/10 lo studente, con piccoli aiuti, espone gli argomenti richiesti in modo comprensibile,
7/10 lo studente espone gli argomenti richiesti in modo autonomo e puntuale;
8/10 lo studente ,senza aiuto, espone gli argomenti richiesti in modo autonomo, puntuale, con
linguaggio tecnico sempre corretto;
9/10 lo studente, senza aiuto, espone gli argomenti richiesti in modo autonomo, puntuale, con
linguaggio tecnico sempre corretto e inoltre dimostra spiccate capacità di elaborazione.
Laboratorio:
Nel laboratorio le prove sono state finalizzate alla verifica sperimentale dei principi teorici per una
maggiore comprensione degli stessi. La risposta della classe è stata mediamente positiva.
Prosecuzione dell'attività didattica dopo il 15 maggio:
Completamento e/o approfondimento di argomenti del programma, ulteriori verifiche finalizzate
alla valutazione finale, verifiche e simulazioni finalizzate alla prova d'esame, assegnazione di una
prova di laboratorio per gruppi di allievi.
Ferrara
15/05/2014
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE "COPERNICO - CARPEGGIANI"
Via Pontegradella, 25 Ferrara
ANNO SCOLASTICO: 2013/2014
PROGRAMMA SVOLTO NELLA CLASSE: 5A
MATERIA: Chimica Fisica
INSEGNANTE: Prof. Antonio Testoni
ENERGIA LIBERA ED EQUILIBRIO CHIMICO
Funzione di Gibbs come indicatore di spontaneità ed equilibrio nei sistemi chiusi a temperatura e
pressione costanti. Stati standard ed uso dei valori tabulati. Bioenergetica: reazioni accoppiate negli
organismi viventi. Dipendenza dell'Energia Libera dal numero di moli: il potenziale chimico.
Dipendenza del potenziale chimico di un gas ideale dalla pressione. Potenziale chimico e pressione
parziale di un gas ideale, dipendenza del potenziale chimico dalla composizione, isoterma di Van't
Hoff. Quoziente di reazione e costante d'equilibrio: ∆Gr e ∆G°r. Contributo dell'energia libera di
mescolamento al decorso spontaneo di una reazione in fase gassosa: ∆Gr=(δG/δr)t,p. Dipendenza di
Keq dalla temperatura. Reazioni accoppiate e bioenergetica. Dai sistemi ideali ai sistemi reali:cenni
al concetto di attività.
ELETTROCHIMICA
Dalla conduzione dell'elettricità alla produzione di lavoro elettrico: la cella elettrochimica. La
superficie di contatto elettrodo/soluzione e il potenziale elettrico. Lavoro elettrico e funzione di
Gibbs: i fondamenti termodinamici dell'equazione di Nernst. Elettrodo ad idrogeno e potenziali
standard. Gli elettrodi di riferimento secondari: elettrodo ad argento/cloruro d'argento; elettrodo a
calomelano. Il concetto di pH: definizione operativa. Interfacce selettive ed elettrodi a membrana:
elettrodo a vetro e sua taratura. Elettrolisi. Pile a secco, accumulatori e fenomeni di corrosione
(origine e prevenzione).
CINETICA CHIMICA
La velocità di reazione. Le equazioni cinetiche differenziali ed integrate: reazioni del
primo/secondo ordine. Molecolarità e meccanismo di reazione: reazioni elementari e reazioni
complesse. Datazione reperti archeologici. Velocità di reazione e temperatura; legge di
distribuzione di Boltzmann; equazione di Arrhenius. Interpretazione dell'equazione di Arrhenius:
teoria degli urti. Superfici di energia potenziale per semplici sistemi reagenti: complesso attivato,
energia di attivazione e coordinata di reazione. Cenni alle reazioni catalizzate: marmitte catalitiche.
Ferrara li: 15/05/2014
L'insegnante
(Prof. Antonio Testoni)
I. T . I . “COPERNICO - CARPEGGIANI“ - FE ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO
ANNO SCOLASTICO 2013/2014 CLASSE V A - CHIMICA
LIBRO DI TESTO: ORABONA PIETRO, “DIRITTO, ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE
AZIENDALE”
ED. SIMONE
Percorsi svolti: 1) Attività economica e azienda;
2) Il processo organizzativo delle aziende;
3) La gestione ed il risultato economico della gestione;
Percorso n. 1 ATTIVITA’ ECONOMICA E AZIENDA
Contenuti
 Le fasi e i soggetti dell’attività economica. I sistemi economici;
 L’azienda, definizione giuridica e definizione economica;
 Gli elementi essenziali dell’azienda. Il sistema azienda e i suoi caratteri. Aziende di consumo e
di produzione;
 La classificazione delle aziende di produzione: le imprese individuali e le società. Imprese
commerciali e agricole:caratteri generali
 Soggetto giuridico e soggetto economico dell’azienda. I gruppi aziendali e le relative strategie ;
 L’oggetto dell’economia aziendale;
Obiettivi generali
1. Collegare la specificità degli argomenti ad un più ampio contesto giuridico ed economico;
2. Individuare l’interdipendenza degli elementi che costituiscono il sistema aziendale;
3. Sviluppare capacità di rielaborazione critica degli argomenti;
Obiettivi minimi
1. Conoscenza degli elementi di base della nuova disciplina;
2. Sviluppo di adeguate competenze espressive;
Metodi
 Lezione frontale ed esercizi di gruppo;
Strumenti
 Libro di testo;
 Codice Civile;
Verifiche
 Prove orali;

Percorso n. 2 IL PROCESSO ORGANIZZATIVO DELLE AZIENDE
Contenuti
 L’organizzazione e le variabili organizzative;
 La struttura organizzativa e la divisione del lavoro;
 Evoluzione degli studi sulla produttività del lavoro: il taylorismo, la scuola delle relazioni umane,
le teorie motivazionali;
 La macrostruttura: l’articolazione verticale e orizzontale degli organi dell’azienda;
 Organi di line e di staff;
 Definizione di organigramma verticale;
 Caratteri generali delle principali strutture organizzative: plurifunzionale, multidivisionale, a
matrice;
 I meccanismi operativi: il sistema informativo aziendale, sistema di pianificazione e
programmazione;
 Lo stile di direzione;
Obiettivi generali
1. Riconoscere i modelli di organizzazione delle aziende descrivendone le caratteristiche e le
problematiche;
2. Adozione di uno specifico linguaggio tecnico;
Obiettivi minimi
1. Acquisizione degli strumenti per comprendere come si struttura un’unità produttiva;
2. Sviluppo di sufficienti competenze logico – espressive;
Metodi
 Lezione frontale;
 Lezione partecipata;
Strumenti
 Libro di testo;
Verifiche
 Prove orali;
Percorso n. 3 LA GESTIONE ED IL RISULTATO ECONOMICO DELLA GESTIONE
Contenuti
 La gestione come complesso di operazioni;
 Le fasi della gestione. Fatti esterni e fatti interni;
 Il patrimonio aziendale: analisi qualitativa e quantitativa;
 Attività, passività e patrimonio netto;
 Equilibrio finanziario: rapporto tra impieghi e finanziamenti. I margini di composizione;
 Aspetto finanziario - monetario e relative variazioni;
 Equilibrio economico e monetario;
 Il reddito d’impresa
 I costi e principali classificazioni : consuntivi e preventivi, fissi e variabili, diretti e indiretti,
effettivi e figurativi;
 Configurazioni di costo;
 Determinazione grafica del punto di pareggio;
.
Obiettivi generali
1. Comprendere la globalità delle problematiche gestionali;
2. Individuare le fondamentali condizioni dell’equilibrio aziendale;
Obiettivi minimi
1. Conoscenza delle principali operazioni di gestione;
2. Comprensione del principio di economicità della gestione;
Strumenti
1. Libro di testo;
Verifiche
 Prove orali – Prova scritta
Prof.ssa Carla Brandi
RELAZIONE CLASSE 5^ A/d
a.s. 2013/14
MATEMATICA
Insegnante: Prof.ssa Barbara Soffritti
Situazione della classe
Ho conosciuto gli alunni a partire dalla quarta classe e quindi quasi al termine del loro percorso
scolastico. La classe è articolata ed è formata da 16 alunni di 5A e da 10 alunni di 5D. La maggior
parte degli studenti ha seguito le lezioni con sufficiente attenzione e partecipazione, non per tutti
puntuale è stato invece l’impegno domestico. Il comportamento è stato corretto .
Metodi dell’attività didattica
Ho cercato di limitare per quanto possibile la lezione frontale a favore di una lezione dialogata,
affiancando momenti di esposizione a momenti di discussione, cercando di coinvolgere gli alunni.
Nella presentazione dei contenuti ho operato con gradualità, seguendo linee di concettualizzazione
non eccessivamente formalizzate, ma che fossero al contempo rigorose, focalizzando l’attenzione
anche sull’acquisizione di un’efficace metodologia di studio. La trattazione è stata accompagnata da
esempi ed esercizi scelti in modo tale che la loro risoluzione non rappresentasse una semplice
applicazione di formule e procedure apprese, ma costituisse una parte integrante del processo di
apprendimento. Per le difficoltà incontrate , è stato necessario rallentare i ritmi di lavoro ed insistere
oltre i tempi stabiliti e talora recuperare argomenti svolti in precedenza e spesso dimenticati o non
compresi compiutamente.
In considerazione di quanto detto precedentemente, ho pensato di limitare, per quanto possibile, la
trattazione dei contenuti evitando dimostrazioni di teoremi e svolgendo esercizi appropriati per una
migliore coordinazione degli elementi teorici con le fasi operative della materia. Rispetto a quanto
concordati in sede di dipartimento di matematica non sono state trattate le funzioni in due variabili,
mentre lo svolgimento delle equazioni differenziali è stata limitato ai casi più semplici.
Criteri di verifica e valutazione
Le verifiche si sono articolate in prove individuali scritte ed orali ed hanno saggiato attraverso
esercizi di tipo tradizionale, domande a risposta aperta, questionari l’acquisizione dei contenuti
proposti, il grado di applicazione e la proprietà terminologica. La valutazione complessiva ha tenuto
conto di quanto prodotto dall’alunno, dell’atteggiamento mostrato, dell’impegno e dei progressi
compiuti.
Conoscenze, competenze e capacità disciplinari. Livelli di acquisizione.
Gli obiettivi programmati ad inizio anno sono stati raggiunti in maniera differenziata: le conoscenze
acquisite risultano per la maggioranza degli alunni accettabili e per pochi buone. Difficili, come
sempre, da perseguire sono stati gli obiettivi dell’uso appropriato della terminologia specifica e
dell’assimilazione dei contenuti teorici.
I livelli di acquisizione risultano : per pochi buoni, per la maggior parte sufficienti , mentre alcuni
alunni, pur impegnandosi, mostrano carenze e difficoltà operative.
PROSPETTO RIASSUNTIVO DELLA DISCIPLINA
Materia:
MATEMATICA
Insegnante:
Soffritti Barbara
Ore settimanali: 3
Testo in adozione: CORSO BASE VERDE DI MATEMATICA vol. 5 (seconda edizione)
M.Bergamini, A.Trifone, G. Barozzi – Ed. Zanichelli
MODULO
CONTENUTI
OBIETTIVI
1. RIPASSO (studio di
funzione)
- Derivata di una
funzione, regole di
derivazione.
- Studio di funzioni:
funzioni razionali intere,
funzioni razionali fratte.
- Saper utilizzare gli strumenti matematici per lo
studio di una funzione e il tracciamento del relativo
grafico.
- Saper leggere il grafico di una funzione.
L’integrale - Conoscere il significato di primitiva di una
funzione
indefinito e
- Conoscere il significato di integrale indefinito e le
le sue proprietà
relative proprietà
- Gli integrali indefiniti
immediati
- Regole di integrazione
2. INTEGRALI
- Calcolare l’integrale indefiniti immediati
- Calcolare integrali la cui primitiva è una funzione
composta
- Calcolare un integrale indefinito per sostituzione
- Applicare la formula di integrazione per parti
- Calcolare l’integrale di funzioni razionali fratte.
- Conoscere il significato di trapezoide
- Conoscere la definizione di integrale definito e le
- L’integrale definito e
relative proprietà
le sue proprietà
- Conoscere ed applicare il teorema della media
- Teorema della media
- Conoscere il significato di funzione integrale
- Teorema fondamentale - Conoscere il teorema fondamentale del calcolo
del calcolo integrale
integrale
(senza dimostrazione) - Calcolare il valore di un integrale definito
- Le applicazioni
dell’integrale definito
- Determinare l’area di una figura piana.
- Calcolare l’area della superficie delimitata da due
funzioni
- Calcolare integrali impropri
- Integrali impropri
3. EQUAZIONI
DIFFERENZIALI
Equazioni
differenziali
del primo ordine
Equazioni
differenziali
del tipo y '  f ( x) .
Equazioni
differenziali
a
variabili
separabili.
Equazioni
differenziali
lineari del primo
ordine.
Equazioni
differenziali
del
secondo ordine.(*)
(* Al momento della
stesura
del
Documento del 15
maggio ancora da
svolgere)
- Conoscere i concetti generali sulle equazioni
differenziali
- Risolvere equazioni differenziali del primo ordine.
- Determinare soluzioni particolari di equazioni
differenziali del primo ordine.
- Risolvere equazioni differenziali del secondo
ordine.
- Determinare soluzioni particolari di equazioni
differenziali del secondo ordine.
IIS “COPERNICO-CARPEGGIANI”
Via Pontegradella, 25 – Ferrara
PROGRAMMA SVOLTO
Anno scolastico 2013-2014
Prof. Riccardo Rimondi
Materia: INGLESE
Classe 5^
Sez. A
COMPETENZE E CONTENUTI
1. Competenze e contenuti suddivisi per abilità
Sulla base del modello didattico suggerito dai descrittori linguistici del Consiglio d’Europa, si sono esercitate, le seguenti abilità:
Pronuncia
Si richiede una pronuncia accurata, che in nessun modo ingeneri difficoltà di comprensione in chi ascolta. Si richiede soprattutto la conoscenza e il
rispetto delle regole di pronuncia relative a:
i suoni / i: / e / I /
la finale ing / Iŋ /
la pronuncia dei passati regolari, con distinzione delle finali / d / / t / e / Id /
l’aspirazione della lettera h con l’eccezione di hour
la distinzione (assai problematica per gli emiliani) fra / s / e / š /
la non pronuncia delle r finali, sostituite dal prolungamento dell’ultima vocale
l’accento delle parole
le intonazioni fondamentali di domande e affermazioni
Abilità di espressione orale
Sa sostenere una semplice conversazione, sia di registro pratico che su facili argomenti teorico-tecnici (di specializzazione), con una certa
proprietà, usando forme di cortesia e inserendo espressioni di commento.
Sa relazionare brevemente su diversi argomenti, personali e non, oppure su un argomento di cui ha letto, con una certa proprietà,
sufficiente al fluido passaggio delle informazioni.
Sa relazionare brevemente su facili argomenti teorico-tecnici (di specializzazione), con una certa proprietà, sufficiente al fluido passaggio
delle informazioni.
Abilità di lettura
Sa leggere un testo anche complesso ed estrarne informazioni.
Sa leggere un testo abbastanza complesso e comprenderne il significato generale.
Sa leggere un testo tecnico (di specializzazione), comprenderne il significato generale ed estrarne informazioni.
Abilità di comprensione orale
Sa comprendere istruzioni date in inglese, a velocità normale.
Sa comprendere un discorso a velocità normale ed estrarne informazioni.
Sa comprendere un monologo a velocità normale ed estrarne informazioni.
Abilità di espressione scritta
Sa scrivere relazioni su fatti presenti, passati e futuri, su esperienze scientifiche.
Sa scrivere messaggi su istruzione o in risposta a messaggi ricevuti.
Il livello finale nelle diverse abilità si deve attestare su B1, con l’aggiunta di alcune abilità del livello B2:
Livello
comune di
riferimento
Comprensione Comprensione
orale
scritta
È in grado di
È in grado di
Interazione
orale
[...]
Produzione
orale
[...]
Interazione /
produzione
scritta
[...]
B2
B1
capire discorsi
di una certa
lunghezza e
conferenze, e
a seguire
argomentazioni
anche
complesse
purché il tema
gli sia
relativamente
familiare.
[...]
leggere articoli
e relazioni su
questioni
d’attualità in
cui l’autore
prende
posizione ed
esprime un
punto di vista
determinato.
[...]
È in grado di
capire gli
elementi
principali in un
discorso chiaro
in lingua
standard su
argomenti
familiari, che
affronta
frequentemente
al lavoro, a
scuola, nel
tempo libero
ecc.
Riesce a capire
l'essenziale di
molte
trasmissioni
radiofoniche e
televisive su
argomenti di
attualità o temi
di suo interesse
personale o
professionale,
purché il
discorso sia
relativamente
lento e chiaro.
È in grado di
capire testi
scritti di uso
corrente legati
alla sfera
quotidiana o al
lavoro.
Riesce a capire
la descrizione
di avvenimenti,
di sentimenti e
di desideri
contenuti in
lettere
personali.
È in grado di
affrontare
molte delle
situazioni che
si possono
presentare
viaggiando in
una zona dove
si parla la
lingua.
Riesce a
partecipare,
senza essersi
preparato, a
conversazioni
su argomenti
familiari, di
interesse
personale o
riguardanti la
vita quotidiana
(per esempio la
famiglia, gli
hobby, il
lavoro, i viaggi
e i fatti
d'attualità).
È in grado di
descrivere,
collegando
semplici
espressioni,
esperienze e
avvenimenti,
i suoi sogni,
le sue
speranze e le
sue
ambizioni.
Riesce a
motivare e
spiegare
brevemente
opinioni e
progetti.
Riesce a
narrare una
storia e la
trama di un
libro o di un
film e a
descrivere le
sue
impressioni.
È in grado di
scrivere testi
semplici e
coerenti su
argomenti a lei
noti o di suo
interesse.
Riesce a scrivere
lettere personali
esponendo
esperienze e
impressioni.
2. Suddivisi per competenze, tenuto conto della struttura del testo in dotazione e del programma svolto negli anni precedenti:
Contenuti principali
Competenze
1.
Esprimere e descrivere speranze, progetti, aspettative, intenzioni, piani futuri, fatti
futuri; nonché fare promesse, previsioni.
want / hope to do
enjoy / like doing
looking forward to doing
‘d like to do
‘going to’ future
‘will’ future
‘present continuous for future’
2.
Sa riconoscere/utilizzare gli aggettivi in senso attivo e passivo.
aggettivi terminanti in –ing e in -ed
3.
Sa descrivere stati d’animo e le situazioni che li hanno causati
aggettivi relativi agli stati d’animo
4.
Sa confrontare persone, cose e situazioni, esprimendo il proprio parere
comparativi di maggioranza
less
comparativi di uguaglianza
superlativi relativi
the least
5.
Sa prendere informazioni su una stanza d’albergo, prenotarla. consultare materiale
relativo alle sistemazioni alberghiere ed extra-alberghiere
vocabolario inerente la competenza
6.
Sa esprimere azioni avvenute in un tempo passato non specificato, con relazione
alla loro durata ed eventuali conseguenze presenti.
present perfect simple
how long?
for and since
7.
Sa comprendere/esprimere doveri, istruzioni, consigli
8.
Sa parlare delle condizioni di lavoro.
l’imperativo
have to
should
must
vocabolario inerente la competenza
9.
10.
Sa parlare di malattie e cure.
vocabolario inerente la competenza
Sa fare ipotesi reali e irreali
first conditional
second conditional
vocabolario inerente la competenza
Sa chiedere/dare indicazioni sulla direzione
11.
3. Letture.
Le seguenti letture sono state studiate partendo dall’ascolto orale con raccolta di note, passando poi alle domande-risposte e gradualmente al
riassunto. Con annotazione e studio del nuovo vocabolario.
-
Social networks
How to save petrol and environment
Cycling in the countryside
Dolphin Trip
The Young Achiever of the Year
Winter Driving
Being al older student
Rock Band
Ferrara, lì 15/05/2014
L’INSEGNANTE
PROF. RICCARDO RIMONDI
RELAZIONE FINALE DELLA CLASSE V A
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
MATERIA: ED. FISICA
DOCENTE: SUSANNA BENETTI
LA CLASSE, COMPOSTA DA 11 ALUNNI E DA 5 ALUNNE,RISULTA ARTICOLATA CON LA
5D.
ALL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO PRESENTAVA UNA PREPARAZIONE
OMOGENEA E PIUTTOSTO BUONA SIA A LIVELLO INDIVIDUALE CHE DI SQUADRA.
LA FREQUENZA E’ STATA REGOLARE PER QUASI TUTTI E LA PARTECIPAZIONE
ENTUSIASTA MA SOLO SE GLI ARGOMENTI PROPOSTI ERANO DI LORO
GRADIMENTO,ALTRIMENTI LA LEZIONE SI SVOLGEVA CON DIFFICOLTA’ E TRA MOLTE
POLEMICHE. L’IMPEGNO PROFUSO È STATO OTTIMALE PER ALCUNI,BUONO PER ALTRI E I
RISULTATI OTTENUTI SONO OTTIMI PER LA MAGGIOR PARTE DELLA CLASSE.
SE POSTI DI FRONTE AD ATTIVITÀ DA ORGANIZZARE, GLI STUDENTI HANNO SAPUTO
GESTIRE IL LAVORO IN MODO AUTONOMO ED IL LORO COMPORTAMENTO E’ SEMPRE
STATO SEMPRE CORRETTO ANCHE SE A VOLTE UN PO’ PASSIVO.
PROGRAMMA SVOLTO
PARTE PRATICA: SONO STATI SVOLTI MODULI DI ALTA COORDINAZIONE, DI
ACROBATICA
(VERTICALE,VOLTEGGI AL CAVALLO E CAVALLINA) E DI
ACROGYM(PIRAMIDI A PIÙ ELEMENTI); DI VARI GIOCHI SPORTIVI (PALLAVOLO, BASKET,
CALCETTO )
PARTE TEORICA: IN VISTA DELL’ESAME DI STATO SONO STATI TRATTATI I SEGUENTI
ARGOMENTI : L’ALIMENTAZIONE E LO SPORT.
PER QUANTO RIGUARDA L’ED.STRADALE SI E’ PROPOSTA LA VISIONE DEL FILM “YOUNG
EUROPE” CON DISCUSSIONE FINALE.
METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO USATI
IL METODO É STATO PIUTTOSTO VARIO: SONO STATE ATTUATE LEZIONI
TRADIZIONALI ALTERNATE A LEZIONI STIMOLO E LAVORI DI GRUPPO, SIA GUIDATI
DALL’INSEGNANTE CHE ORGANIZZATI DAI RAGAZZI IN MANIERA AUTONOMA. IL METODO
INDIVIDUALIZZATO E STATO POCO USATO E NON SI É RESO NECESSARIO ALCUN
INTERVENTO DI RECUPERO.
I MEZZI SONO STATI PIUTTOSTO NUMEROSI E COMPRENDONO SIA GRANDI ATTREZZI
(MATERASSI, CAVALLINA…… ) CHE PICCOLI (FUNICELLE, PALLONI, BACCHETTE, CONI,
ECC.).
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
GLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE SONO RISULTATI I SEGUENTI : ATTUAZIONE
PRATICA DEGLI SPORTS SVOLTI E DEGLI ARGOMENTI PRATICI, GARE E PERCORSI
CRONOMETRATI, RUOLI DI ARBITRAGGIO E SEGNAPUNTI,PER L’ARGOMENTO TEORICO SI E’
PREFERITO UNA VERIFICA SCRITTA CON DUE DOMANDE APERTE.
PER QUANTO RIGUARDA IL CRITERIO DI VALUTAZIONE , MI SONO ATTENUTA ALLA
MIA PROGRAMMAZIONE INIZIALE CHE PREVEDEVA LA VALUTAZIONE DELLE CAPACITà
MOTORIE DEI RAGAZZI, DELLA LORO PROGRESSIONE DELL’APPRENDIMENTO NEGLI ANNI,
DELL’ IMPEGNO , DELL’INTERESSE , DELLA PARTECIPAZIONE ATTIVA O PASSIVA E DELLA
FREQUENZA .
OBBIETTIVI RAGGIUNTI
RELATIVAMENTE ALLA DISCIPLINA TUTTA LA CLASSE HA RAGGIUNTO GLI
OBBIETTIVI EDUCATIVI, MOTORI E PSICO-FISICI PREFISSATI PARTECIPANDO ALLE LEZIONI
CON ENTUSIAMO E CON UN DISCRETO IMPEGNO .