Piano attuativo annuale 2014 - Ambito Territoriale Sociale XXII

Piano attuativo annuale
del Piano di Ambito Sociale
Anno 2014
Ambito Territoriale Sociale XXII – Ascol Piceno
Comuni di: Ascoli Piceno (capofila), Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Folignano, Maltignano,
Montegallo, Palmiano, Roccafluvione, Venarotta
1
1. Il Piano attuativo annuale 2014
Il Piano attuativo annuale 2014 continua a far riferimento all’ultimo Piano sociale triennale
dell’ATS XXII, sebbene il triennio di riferimento dello stesso sia stato superato.
Il suddetto Piano aveva assunto tre principali linee di lavoro, che vengono qui richiamate:
a) Continuare l’opera di riorientamento dell’offerta dei servizi e degli interventi per il sostegno alla
struttura sociale primaria della “famiglia”, valorizzando il suo ruolo nella formazione e cura
della persona, nella promozione del benessere e nel perseguimento della coesione sociale.
Nell’ambito delle politiche sociali, tradizionalmente si è abituati a pensare la famiglia più come
destinatario di interventi che non come luogo di risorse e soggetto attivo; le ricerche effettuate in
questi anni ne hanno invece evidenziato il ruolo fondamentale nella cura e nella promozione del
benessere. La salute, prima di essere un attributo e una risorsa dell’individuo, è una qualità delle
relazioni sociali in cui l’individuo è inserito. La salute dell’individuo dipende molto strettamente
dall’adeguatezza dell’organizzazione familiare, dal tipo di famiglia in cui ha vissuto e vive,
dunque dalla qualità delle relazioni interne ed esterne alla vita familiare.
La famiglia svolge un ruolo fondamentale in tre principali direzioni:
1. in termini di relazioni che si sviluppano al suo interno e producono benessere o
incrementano la sua capacità di fronteggiare eventi critici, a mobilitare adeguate risorse;
2. come capacità di mantenimento, sviluppo e promozione di relazioni di sostegno sociale
nell'ambito della parentela allargata, del vicinato, dei rapporti amicali, dell'associazionismo
di mutuo aiuto;
3. in termini di mediazione verso il sistema dei servizi, specialmente nel caso di
particolari categorie di persone (es. anziani o disabili), per quel che riguarda la conoscenza
delle opportunità, il disbrigo di pratiche, l’attivazione e la personalizzazione delle
prestazioni.
b) Attivare azioni di “rafforzamento della comunità (community empowerment)”, attraverso la
promozione del volontariato, il coinvolgimento di risorse non-professionali nelle risposte ai
cittadini in situazione di bisogno, la promozione dell’auto-aiuto e delle reti di famiglie, il
coinvolgimento delle nuove generazioni.
c) Perseguire la realizzazione di una “rete locale di servizi essenziali”, cioè la realizzazione di
prestazioni e di interventi basilari da assicurare alla totalità dei cittadini dell’ATS XXII,
superando le disomogeneità tra aree territoriali diverse. Sono detti essenziali perché appropriati e
necessari per rispondere ai bisogni fondamentali di promozione, mantenimento e recupero delle
condizioni di benessere della popolazione.
La realizzazione di tale rete va intesa come un obiettivo a cui tendere nel lungo periodo, da porre
in relazione costantemente con i bisogni espressi, con le risorse disponibili e con l’evoluzione del
sistema regionale e nazionale.
2
A partire da queste tre scelte di rotta, erano stati delineati gli obiettivi generali e le scelte strategiche
per il triennio e conseguentemente declinati gli obiettivi specifici.
Per il 2014, si è ritenuta opportuna la riproposizione di alcuni dei suddetti obiettivi.
1.1. Obiettivi complessivi e scelte operative
Garantire la continuità dell’offerta di interventi e prestazioni attualmente erogati dall’ATS
22 sul territorio.
Mantenere un’ottica di miglioramento continuo della qualità, attraverso l’applicazione
sistematica di metodologie di analisi dei processi di erogazione delle prestazioni, attraverso
azioni di formazione nei confronti del personale impegnato e attraverso il coinvolgimento
sistematico dei “portatori di interessi (stakeholders)” nelle scelte operative.
Procedere alla manutenzione della governance del sistema, attraverso il rinnovo degli
organismi di partecipazione nei principali settore d’intervento e prevedendone il sistematico
coinvolgimento nella programmazione, nell’attuazione e nella valutazione dei servizi e degli
interventi.
Predisposizione di un documento generale contenente le enunciazioni di principio a cui si
intende far riferimento nell’erogazione dei servizi (mission, partecipazione e valutazione),
condiviso con gli attori sociali, funzionale alla redazione della Carta dei servizi.
Definire una nuova convenzione tra i Comuni dell’Ambito per la programmazione degli
interventi sociali di interesse comune, per il funzionamento dell’Ufficio di coordinamento e
dell’Ufficio di Promozione Sociale, adeguata agli assetti assunti dal territorio in tema di
gestione associata della funzione sociale.
Predisporre di concerto con gli attori sociali un nuovo Regolamento relativo all’accesso e al
funzionamento degli interventi e delle attività dell’ATS in gestione associata, specificando
le relative procedure.
Provvedere al riesame ed alla eventuale revisione del protocollo d’intesa per il
funzionamento del Coordinamento territoriale dei servizi per i minori e delle equipes
integrate per l’affido e le adozioni, sulla base del recente Regolamento adottato.
Ripetere azioni di promozione comunitaria, finalizzate ad individuare e formare un ampio
gruppo di soggetti disponibili a collaborare con i servizi sociali nel sostegno di nuclei
familiari in difficoltà, in particolare nell’affidamento familiare di minori.
Avviare il funzionamento sperimentale del Punto Unico d’Accesso territoriale di concerto
con il Distretto sanitario, secondo le linee guida regionali e le indicazioni del Comitato dei
Sindaci.
Attuare gli obiettivi di programmazione delle politiche di settore per il 2014, secondo le
linee già espresse nell’ultimo Piano triennale.
3
Tab. 1 Quadro delle risorse per servizi e interventi dell'ATS XXII (Interventi relativi a normativa di settore e progetti vari)
Tipologia
intervento
Dettaglio degli
interventi/servizi
finanziati
Servizi
infanzia
adolescenza e Servizio di sostegno alle
sostegno alla funzioni genitoriali
famiglia
(Centro d'Ascolto)
Centri per le
famiglie
Realizzazione di Centri
per la famiglia comunali
Riferimenti
normativi
LR 9/2003 DGR
521/2014 DD
n.65/SPO del
19/05/2014
LR 30/98
Progetto “PARLIAMOCI
CHIARO!”. Piano annuale
del Dipartimento delle
Dipendenze Patologiche
Interventi
mirati al
per l’utilizzo della quota
contrasto delle sociale del budget
DGR 747/04
dipendenze
dipartimentale Anno
DGR 1646 del
patologiche
2012.
07/12/2011
Programma del
Dipartimento delle
Interventi
Dipendenze Patologiche
mirati al
per l’utilizzo della quota
contrasto delle sociale del budget
dipendenze
dipartimentale Anni 2013patologiche
14.
“CAMBIAMO LE CARTE
IN TAVOLA!”.
Progettazione relativa ad
interventi di prevenzione
della dipendenza da
Interventi di
prevenzione
gioco d'azzardo nelle
del Gioco
scuole e con le
d'Azzardo
associazioni di
Patologico
volontariato
DGR 747/04
DGR n. 1463
DEL 15/10/2012
DGR 1506/2013
DD n.18/IGR del
12/03/14
Risorse
Regione
Marche
63.414,74
5.000,00
17.216,02
12.000,00
9.059,22
Risorse
enti
diversi
dalla
Regione
Marche
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Percentu
ale di
comparte Costo
cipazione complessivo
richiesta intervento
0
0
0
0
20
85000,00
5.000,00
17.216,02
12.000,00
11324,02
4
Copartecipazion
e richiesta
all'Ambito
Presentazion
e piano
Incluso nel
21.585,26 Piano attuativo
0,00
2.264,80
Note
Il Programma di attuazione
dei servizi per l'infanzia e
l'adolescenza è incluso nel
Piano attuativo annuale
(Art.3 L.R.9/2003; DGR
30/03/15 642/04; DGR 1276/09)
Scheda di
approfond
imento
Riferimento
Delib.
Comitato dei
Sindaci n.9
del
Scheda 1 11/09/2013
18/12/12
Lo scorso anno sono stati
finanziati due Centri per la
famiglia già esistenti nei
comuni di Ascoli Piceno e
Folignano
Il programma include 1
progetto degli ATS dell'AV 5
per la prevenzione
dell'abuso di alcool e della
dipendenza da gioco online. Tra le varie azioni
anche il Progetto SIL proroga Servizio Inserimento
31/12/2014 Lavorativo
01/01/14
Il programma include 2
progetti dell'ATS 22 per la
prevenzione dell'abuso di
alcool e della dipendenza
da gioco on-line. Tra le
varie azioni anche il
Progetto SIL -Servizio
31/12/14 Inserimento Lavorativo
Delib.
Comitato dei
Sindaci n. 9
Scheda 4 del 11/09/13
28/02/14
Il progetto complessivo di
cui l'ATS 22 è capofila
prevede la realizzazione di
moduli progettuali anche da
parte degli ATS 23,24 e 21.
Le risorse riportate in
tabella si riferiscono al solo
28/02/15 ATS 22
Delib.
Comitato dei
Sindaci n. 3
Scheda 5 del 28/01/14
0,00
0,00
Termine per
la
realizzazione
Delib.
Comitato dei
Sindaci n. del
Scheda 2 11/09/13
Delib.
Comitato dei
Sindaci n.17
Scheda 3 del 04/04/12
Tab. 1 (segue)
Tipologia
intervento
Programma
annuale degli
interventi in
materia di
politiche
giovanili 2013
Interventi in
favore della
popolazione
immigrata
Dettaglio degli
interventi/servizi
finanziati
Progettazione di Ambito per
la promozione delle attività
dei giovani e dei Centri di
Aggregazione Giovanile
(progetto "Giovani in Interazione")
Interventi proposti degli
ATS. Accoglienza e
supporto all’inserimento
scolastico, servizio di
mediazione culturale;
Centro servizi per immigrati.
Riferimenti
normativi
L:R 24/2011
art.5 DGR
698/2012 DGR
666/2013
LR13/09 DGR
1705/2013 DD
27/SPO del
13/03/14
Interventi in
favore della
popolazione
immigrata
LR13/09 DGR
1705/2013 DD
Interventi proposti dalle
27/SPO del
associazioni di immigrati
13/03/14
DGR n. 6 del
Interventi in
09.01.2012 DD
favore della
Assegni di cura e Servizio
n.36/PSI del
popolazione
di Assistenza Domiciliare
14/12/12 DD n.
anziana non(SAD) + Personale per PUA 15/APS del
autosufficiente e UVI
10/04/14
Interventi in
favore dei
religiosi
anziani nonautosufficienti
DGR n. 6 del
09.01.2012
DGR 797/2014
DD32/APS del
14/06/13
Assegni di cura religiosi
anziani
Per l’intervento in favore di
soggetti NON autosufficienti
e fragili Utenti dell’INPS Gestione Ex Inpdap nonché
azioni di prevenzione della
Home Care
non auto sufficienza e del
Bando INPS
Premium 2012 decadimento cognitivo
HCP 2012
Risorse
enti
diversi
dalla
Regione
Marche
Risorse
Regione
Marche
13.188,07
0,00
Percentu
ale di
comparte Costo
cipazione complessivo
richiesta intervento
30
18.840,10
Copartecipazione
richiesta
all'Ambito
5.652,03
Termine per
Presentazio la
ne piano
realizzazione
31/07/13
La compartecipazione
prevista riguarda costi
figurativi del personale
13/10/14 dei Comuni e dell'ATS
7.387,30
0,00
0
7.387,30
0,00
01/04/14
30/03/2015
552,68
0,00
0
552,68
0,00
01/04/14
30/03/2015
442.500,27
0,00
0
442.500,27
0,00
01/01/14
31/12/14
4800,00
0,00
0
4.800,00
0,00
01/07/14
30/06/15
0 200000,00
0
200.000,00
5
0,00
14/12/12
Note
30/11/14
L'ATS dispone di ulteriori
4062,27 euro residui di
precedenti annualità con
cui viene finanziata
attività di doposcuola.
E' in corso di
elaborazione un progetto
di associazioni che ricade
su più AATTSS per la
costruzione di un portale
web sull'immigrazione.
Nell'anno 2014 è stata
prevista l'erogazione di
129 assegni. Il 30% del
fondo è riservato al SAD
per una cifra di euro
112.666,74 .
Nell'anno 2014 sono in
corso di erogazione 2
assegni da parte della
Regione Marche per
tramite dell'ATS in favore
di religiosi anziani
Scheda di
approfon
dimento
Riferimento
Delib.
Comitato dei
Sindaci n. 2
Scheda 6 del 23/07/13
Scheda 7
- interv. 1
e2
Scheda 7
- interv. 3
Delib.
Comitato dei
Sindaci n.9 e
n.13 del
Scheda 8 06/05/14
Delib.
Comitato dei
Sindaci n. 30
Scheda 9 del 11/12/12
Tab. 1 (segue)
Tipologia
intervento
Vita
indipendente
Dettaglio degli
interventi/servizi
finanziati
Progetto ministeriale di
sperimentazione del
modello di intervento in
materia di vita
indipendente e inclusione
nella società delle
persone con disabilità
Sportello informativo,
attività domiciliari e
presso strutture, attività
Servizi di
sollievo per
laboratoriali, ricreative e
di socializzazione,
persone con
disagio
iniziativa per la riduzione
mentale e le
dello stigma della malattia
loro famiglie
mentale
Progetto "Oltre le parole"
in favore di soggetti
Interventi in
detenuti nel carcere e
materia
Progetto "Oltre le regole"
penitenziaria e in favore di minori con
postprocedimenti penali in
penitenziaria
corso
Interventi in
materia
penitenziaria e
postpenitenziaria
Interventi di inclusione
socio-lavorativa di ex
detenuti e detenuti in
esecuzione penale
esterna
Intervento finanziato
Interventi in
dall’Ombudsman
regionale per il
materia
penitenziaria e miglioramento delle
condizioni di vita dei
postpenitenziaria
detenuti
Riferimenti
normativi
Bando MLPS DD
46/SPO del
01/04/14 e DD
89/SPO del
17/06/14
DGR 114/06
DGR 866/2012
DGR 286/2014
LR 28/08 DGR
1753 del
27/12/2013 DD
39/IGR del
14/04/2014
LR 28/08 DGR
1453 del
15.10.2012 DD
39/IGR del
14/04/2014
Risorse
Regione
Marche
15600
46.524,65
43.201,85
13.000,00
2180
Risorse
enti
diversi
dalla
Regione
Marche
Percentu
ale di
comparte Costo
cipazione complessivo
richiesta intervento
78000,00
23.800,00
0,00
0,00
0
0
50
0
0
0
93.600,00
93.049,30
43.201,85
13.000,00
2180
6
Copartecipazion
e richiesta
all'Ambito
0,00
22.724,65
0,00
0,00
0
Presentazion
e piano
Termine per
la
realizzazione
Scheda di
approfon
dimento
Riferimento
01/04/14
Note
Progetto aggiuntivo della
durata di un anno rispetto
all'iniziativa regionale,
consistente nel
potenziamento dei progetti
esistenti già sostenuti con
31/01/15 finanziamento regionale.
Scheda 10
Il cofinanziamento del
progetto è in gran parte
coperto con risorse
indirette. Il cofinanziamento cash
richiesto ai comuni è pari a
Euro 4.224,65. Per l'anno in
corso la cifra è già stata
31/03/15 coperta con fondi di ATS
Scheda 11
01/01/14
L'intervento Oltre le parole
per gli adulti detenuti è di
31/01/15 euro 32106,24.
01/01/14
Sono stati finanziati 2
progetti individuali in favore
di due residenti di Ascoli
31/01/15 Piceno
01/02/14
Delib.
Comitato dei
Sindaci n. 06
del 28/01/14
Delib.
Comitato dei
Sindaci n. 9
del 11/09/13
Delib.
Comitato dei
Sindaci n.04
Scheda 12 del 28/01/14
Delib.
Comitato dei
Sindaci n.04
del 28/01/14
Delib.
Comitato dei
Sindaci n.05
del 28/01/14
Tab. 1 (segue)
Dettaglio degli
Tipologia
interventi/servizi
intervento
finanziati
Prosecuzione del
Interventi
progetto "Povertà oltre
mirati al
rete" per la promozione di
contrasto
una rete tra i vari soggetti
dell'esclusione sul territorio e per la
sociale e della costituzione di un fondo
povertà
per gli interventi di
estrema
emergenza
Contributi per Progetti presentati dalle
incentivare le associazioni di
attività di
volontariato in favore
volontariato
delle famiglie e dei minori
nel campo
sociale
Riferimenti
normativi
DGR 1424/2006
DGR 1151/2013
DD n. 175/SPO
del 12/08/2013
LR 48/95 DGR
1481/07 DD n.
36/PS1_05 del
30/11/2009
LR 48/95 DGR
463 del 4/4/2011
LR 48/95 DGR
463 del 4/4/2011
DD n.35/PSI del
11/12/2012
Servizio Civile
Regionale
Servizio Civile Regionale
DGR 522/2014
DD n.17/ISS del
22/04/14
Risorse
Regione
Marche
Risorse
enti
diversi
dalla
Regione
Marche
Percentu
ale di
comparte Costo
cipazione complessivo
richiesta intervento
Copartecipazion
e richiesta
all'Ambito
50.000,00
0,00
20
62.500,00
12.500,00
5.528,86
276,44
0
5.805,30
0,00
5.433,87
271,69
0
5.705,56
0,00
5.382,72
269,14
0
5.651,86
0,00
59.720,00
0,00
0
84.800,00
7
25.080,00
Presentazion
e piano
15/09/13
Termine per
la
realizzazione
Note
Progetto a cui partecipano
anche gli ATS 21 e 23. Il
cofinanziamento viene
ripartito tra i 3 ATS in
proporzione alla
31/03/14 popolazione
Bandi in corso di
pubblicazione
01/09/14
Saranno impiegati 16
31/08/15 volontari
Scheda di
approfon
dimento
Riferimento
Delib.
Comitato dei
Sindaci n.08
del
Scheda 13 11/09/2013
Delib.
Comitato dei
Sindaci n.26
del 13/04/11
Delib.
Comitato dei
Sindaci n.10
Scheda 14 del 11/09/13
Tab. 2 Altre risorse attribuite all'ATS per servizi ed interventi
Tipologia intervento
Dettaglio degli interventi/servizi
finanziati
Residui dell'ATS antecedenti al
2013
Fondo unico regionale 2013
Fondo unico regionale 2014
Riferimenti normativi
Risorse Regione Marche
Vari
Interventi socio-assistenziali
Interventi socio-assistenziali
DGR 1373 del 01/10/12 DD 40/SPO del
21/03/2013
DGR 1373 del 01/10/12 DD 24/SPO del
07/03/2014
Note
14172,25
Vedi dettaglio della
programmazione nella
tabella specifica
(Tab.2.1)
335.007,58
Vedi dettaglio della
programmazione nella
tabella specifica
(Tab.2.2)
527664,44
Vedi dettaglio della
programmazione nella
tabella specifica
(Tab.2.3)
Tab.2.1 Programmazione dei residui antecedenti al 2013
Voce
Residui dell'ATS antecedenti al
2013
Risorse
Costi dei singoli
interventi programmati
Dettaglio interventi
14172,25
Risorse attualmente
vincolate nel bilancio del
Comune capofila che si
prevede di riutilizzare per la
compartecipazione al SCR
2.872,37
Risorse attualmente
vincolate nel bilancio del
Comune capofila che si
prevede di riutilizzare per la
compartecipazione al SCR
Note
Derivanti da residui della
compartecipazione dei
Comuni al Servizio Civile
11.299,88 Residui vari
8
Tab. 2.2 Ri-programmazione delle risorse relative al Fondo regionale per gli interventi socio-assistenziali 2013 per il 2014
Voce
Fondo unico
regionale . 2013
(Riprogrammazione
2014)
Risorse
Dettaglio interventi
335.007,58 Coordinatore Ambito
Staff
Ufficio di promozione sociale/Servizio
sociale
Compartecipazione dei Comuni ai Servizi
di sollievo
Compartecipazione dei Comuni per il
Servizio Civile Regionale
Fondo per affido familiare
Progetto Ricomincio da te (continuità)
Compartecipazione dell'ATS agli interventi
di prevenzione del Gioco d'Azzardo
Patologico Compartecipazione dell'ATS agli interventi
Politiche giovanili 2015
Compartecipazione dei Comuni al
progetto Centro d'Ascolto
Costi dei singoli
interventi
programmati
Scheda di
approfondimento
Note
75.347,80 Costo lordo del Coordinatore. Periodo da genn. 2014 fino a giu. 2015
Costo lordo dell'operatore di staff con compiti di segreteria, supporto alla
progettazione e Osservatorio politiche sociali. Periodo da genn. 2014 fino a giu.
51.550,00 2015
Anno solare 2014 - Il costo include anche l'incremento orario annualmente richiesto Scheda n.15
88.189,48 da alcuni comuni.
4.224,65 Periodo aprile 2014-marzo 2015
24.857,00 Per la richiesta annuale di 16 volontari. Progetto 2014-15
Da ottobre 2014 l’ATS assume la gestione degli interventi, provvedendo
20.000,00 all’erogazione dei contributi agli affidatari, in virtù del Regolamento approvato.
Progetto per l'informazione, la promozione, la formazione, la consulenza, il mutuo
10.000,00 aiuto sul tema dell'affido familiare. Periodo novembre 2014-ottobre 2015
2.264,00 Progetto "Cambiamo le carte in tavola"
Progetto "Tocca a noi". Il progetto prevede azioni per promuovere l’aggregazione e
il protagonismo giovanile. Si è in attesa di comunicazione di eventuale co4.000,00 finanziamento da parte della Regione Marche
21.585,26 Anno scolastico 2014-15
Progetto Bullismo
6000 Anno scolastico 2014-15
Compartecipazione dei Comuni al
progetto in favore dei soggetti in estrema
povertà
Piano regionale non ancora pubblicato. La spesa è stata prevista sulla base dello
7100 storico
Fondo per assistenza a famiglie indigenti
Spese varie ATS
14889,39 Disciplina da redigere in coerenza con l'imminente programmazione regionale
5000 Spese per attività di comunicazione, attrezzature e servizi
9
Scheda n.16
Tab. 2.3 Programmazione delle risorse relative al Fondo regionale per gli interventi socio-assistenziali 2014 per il 2015
Voce
Fondo unico regionale
2014 per il 2015
Risorse
Dettaglio interventi
Costi dei singoli
interventi
programmati
527.664,44 Coordinatore Ambito
Note
55.057,36 Costo lordo del Coordinatore. Anno 2015-16
Costo lordo dell'operatore di staff con compiti di segreteria, supporto alla progettazione e
36.600,00 Osservatorio politiche sociali. Anno 2015-16
Anno solare 2015 - Il costo include anche l'incremento orario annualmente richiesto da
110.400,00 alcuni comuni.
Staff
Ufficio di promozione sociale/Servizio sociale
Compartecipazione dei Comuni ai Servizi di
sollievo
4.224,65 Anno 2015-16
Compartecipazione dei Comuni per il Servizio
Civile Regionale
Fondo per affido familiare
24.875,00 Per la richiesta annuale di 16 volontari
Attraverso il fondo si prevede di rimborsare i Comuni per interventi di affido predisposti ed
20.000,00 attuati per la quota di loro competenza
Compartecipazione dei Comuni al progetto Centro
d'Ascolto
25.000,00 Anno 2015-16
Compartecipazione dei Comuni al progetto in
favore dei soggetti in estrema povertà
Fondo per compartecipazione altri progetti
dell'ATS: politiche giovanili, GAP, bullismo,
progetti finanziati dalla Fondazione Carisap,
promozione affido, altri eventuali
8.000,00 Somma presunta Anno 2015
38.000,00 Somma complessiva presunta Anno 2015
Fondo per servizi ed interventi programmati nel
Piano sociale d'Ambito 2015 da gestire in forma
associata
Da pianificare e gestire con Ufficio Comune previa approvazione della convenzione di
200.507,43 gestione associata
Spese varie ATS
5.000,00 Spese per attività di comunicazione, attrezzature e servizi
10
Tab.3 Altre risorse attribuite ai comuni per servizi ed interventi
Tipologia intervento
Ripartizione fondo
regionale L.R. 18/98.
Acconto + saldo per i
servizi propri dell'Ente
Locale 2013
Ripartizione fondo
regionale L.R. 18/98.
Acconto per i servizi
propri dell'Ente Locale
2014
Dettaglio degli
interventi/servizi finanziati
Ass. domiciliare, Ass. ed. ,
Centro sociale e di
aggregazione, Centro socio-ed.,
Integ. lav., Integ. scol.,
Interpretariato, Trasporto
Ass. domiciliare, Ass. ed. ,
Centro sociale e di
aggregazione, Centro socio-ed.,
Integ. lav., Integ. scol.,
Interpretariato, Trasporto
Riferimenti
normativi
Interventi a favore della
famiglia. Anno 2014
Concessione di contributi
economici
L.R. 18/96 DD
104/SPO del
21/07/2014
L.R.30/98; DGR
1758/2010; (lettera
del Dirigente reg.
marzo 2014 con
riparto delle
risorse.)
Minori in comunità
Contributi regionali alle spese
per minori in situazioni
multiproblematiche e minori
stranieri non accompagnati
L.R.7/94 DD n.
92/SPO del
20/06/2014
Minori in affido
Contributi regionali alle spese
per minori in situazioni
multiproblematiche e minori
stranieri non accompagnati
Nidi d'infanzia
Nidi d'infanzia singoli (da 3m a
3a)
Vita indipendente
Iniziativa regionale in favore di
disabili con grave disabilità
motoria che intendono gestire
autonomamente la propria
assistenza (annualità 2013-14)
L.R. 18/96 DD
96/SPO del
03/07/2014
L.R.7/94 DD n.
92/SPO del
20/06/2015
L.R.9/2003 DD
34/SPO del
18.03.2014
DGR 496/2012 DD
42/POL del
17/04/12; DD 74
del 31/05/12; DD
99/POL del
13/07/12; DD
131/SPO del
06/06/13
Note
ACQUASANTA
TERME
13587,67
ARQUATA DEL
TRONTO
2476,54
2430,88
ASCOLI PICENO
FOLIGNANO
MALTIGNANO
MONTEGALLO
PALMIANO
ROCCAFLUVIONE
567162,92
77925,03
31181,28
4257,69
191547,25
24901,36
7568,18
1121,52
4.645,47
16.739,78
9.314,59
71.669,79
12.378,85
248,16
3.896,60
151.986,76
14.608,75
5.577,77
29.127,83
117.994,49
37.964,47
58.890,00
11
4.618,39
1.350,40
9.129,21
3.942,72
VENAROTTA
Acconto liquidato con DD
n.156 del 16/07/13. Saldo da
3652,16 liquidare
Richiesta compartecipazione
7.331,72 comunale del 20%
Contributo attribuito all'ATS
(175280,27) successivamente
ripartito tra i singoli Comuni in
proporzione alle spese
4.540,00 sostenute
Contributo attribuito all'ATS
(38648,31) successivamente
ripartito tra i singoli Comuni in
proporzione alle spese
sostenute
6.950,43
19.500,00
Periodo 01/05/13 - 30/04/14.
Cofinanziamento del Comune
di Ascoli del 15%. Per gli altri
Comuni la compartecipazione
non è richiesta
Scheda di approfondimento n.1
PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DEI SERVIZI PER L’INFANZIA, ADOLESCENZA E DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA (ex L.R. 9/03, art, 3
comma 1 lettera a)
Intervento 1
Obiettivo
Centro d’Ascolto – Servizio di sostegno alle funzioni genitoriali
Obiettivi rispetto all’utenza (alunni, genitori ed insegnanti):
•
•
•
•
•
agire sul contesto scolastico, favorendo la predisposizione di contesti di crescita sani e positivi, onde contribuire a far
vivere ai minori l’esperienza scolastica in modo positivo;
organizzare, in accordo con le scuole e con i servizi, azioni informative e formative su particolari tematiche
concernenti la promozione di stili di vita corretti;
rafforzare le competenze educative di genitori ed insegnanti allo scopo di prevenire comportamenti devianti da parte
dei minori;
fornire un punto di riferimento facilmente identificabile e fruibile per l’espressione ed il fronteggiamento delle situazioni
di disagio;
contribuire alla presa in carico di nuclei familiari in situazione di difficoltà temporanea.
Obiettivi rispetto al sistema dei servizi:
•
•
Azione/
Intervento
realizzare un sistema di identificazione e di segnalazione precoce del disagio minorile;
realizzare all’interno della scuola organizzazioni permanenti per la prevenzione, l’osservazione ed il contrasto dei
fenomeni di devianza, con il coinvolgimento delle famiglie e del personale scolastico;
• collaborare alla realizzazione di campagne di prevenzione, promosse dall’Ambito Sociale e dalla Zona Territoriale o
dai singoli istituti scolastici;
• collaborare ad iniziative per l’orientamento scolastico;
• collaborare alla realizzazione di indagini e ricerche sociali nel contesto scolastico su fenomeni di disagio giovanile;
• compiere osservazioni ed approfondimenti per conto dei servizi sociali su situazioni individuali particolarmente
problematiche.
Con i fondi della LR 9/03 è finanziato il servizio di sostegno alle funzioni genitoriali denominato “Centro di Ascolto” presso le
Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado che insistono sul territorio dell’ATS 22
Il Centro di Ascolto opera nel contesto scolastico per la promozione del benessere e la prevenzione del disagio, in rete con i
servizi territoriali.
Il servizio è concepito come:
•
•
•
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse
/Strumenti
Indicatori/
Valutazione
antenna sensibile per il disagio, in un contesto di vita particolarmente significativo per il minore e per la sua famiglia;
un “luogo” dove dare spazio all’espressione dell’interiorità profonda aperto ad alunni, genitori ed insegnanti;
terminale del sistema dei servizi territoriali dei comuni, per la realizzazione di interventi di promozione del benessere e
prevenzione del disagio e per il monitoraggio e l’osservazione di situazione di rischio.
Attraverso il Centro d’Ascolto vengono veicolate a scuola anche iniziative specifiche di prevenzione che riguardano le tematiche
del bullismo e la prevenzione dell’abuso di sostanze alcoliche, attraverso la metodologia della peer education, in
collaborazione con UO PEAS -Dipartimento di Prevenzione dell’ASUR AV 5
Il Centro d’Ascolto è al centro di un vasto sistema integrato di servizi finalizzato alla prevenzione, intercettazione e presa in
carico del disagio minorile. Di tale sistema fanno parte: l’Ufficio di Promozione Sociale, i Servizi Sociali dei Comuni dell’ATS 22, il
Consultorio familiare, i Servizi di sostegno alle funzioni genitoriali, l’Ufficio Servizio Sociale Minorenni di Ancona. La costituzione,
mediante protocollo d’intesa del Coordinamento ed il funzionamento delle Equipes Locali Integrate per l’adozione e per
l’Affidamento Familiare, sotto la diretta conduzione del Coordinamento d’Ambito, consente che venga garantito in modo
sistematico il raccordo operativo tra i servizi.
Il Centro di Ascolto psicologico nel contesto scolastico ha come destinatari:
1. genitori e minori che frequentano asili nido, scuole materne, elementari e medie che insistono sul territorio dell’ATS 22
2. personale scolastico, corpo docente ed operatori degli asili comunali.
Il servizio è presente negli asili comunali e in tutte le scuole dell’infanzia, elementari e medie del territorio dell’ATS n. 22,
servendo circa 9.500 minori e le relative famiglie.
Ambienti di lavoro ed attrezzature di servizio messe a disposizione dai singoli istituti scolastici
Indicatori di realizzazione e raggiungimento degli obiettivi sono i seguenti:
a) indicatori di prestazione
• Colloqui individuale con alunno
• Prestazioni collettive con alunni
• Prestazione con la classe
• Colloqui individuale con genitore o coppia
12
•
•
•
•
•
•
•
•
Prestazione collettiva con genitori
Colloquio individuale con docente
Prestazione collettiva con più docenti
Colloquio con Preside
Colloquio con personale ATA
Colloquio individuale con operatore di servizi sociali o socio-sanitari
Incontro con più operatori
Osservazione
b) indicatori di soddisfazione
Misurazione dei livelli di soddisfazione riscontrati sia tra i Dirigenti scolastici, sia tra gli Amministratori dei Comuni, sia tra gli utenti
(genitori, alunni e docenti).
Il Coordinatore verifica anche l’adeguatezza qualitativa e quantitativa delle risorse umane messe in campo, in ordine al
conseguimento degli obiettivi del servizio e al suo buon funzionamento. La valutazione degli operatori è attuata con metodologie
di vario tipo, facendo riferimento principalmente alle seguenti dimensioni:
collaboratività;
rispetto degli orari e delle consegne;
corretta applicazione delle procedure contenute nella apposita disciplina del servizio.
Scheda di approfondimento n.2
CENTRI PER LE FAMIGLIE
Intervento
Obiettivo
Centri per le famiglie
Fornire alle famiglie luoghi fisici dedicati, per garantire loro un’offerta di informazioni ed orientamento, di sperimentazione e
progettazione di situazioni significative.
Azione/
Intervento
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
Finanziamento dei due centri attivi nel territorio nel comune di Ascoli Piceno e di Folignano
ATS/Comuni di Ascoli Piceno e Folignano
Beneficiari degli interventi regionali sono gli ATS che realizzeranno nei Comuni del proprio territorio i Centri per le famiglie
5000 euro per 2 centri
13
Scheda di approfondimento n.3
PIANO ANNUALE DEGLI INTERVENTI DEL DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHE PER L’UTILIZZO DELLA QUOTA
SOCIALE DEL BUDGET DIPARTIMENTALE 2012
Intervento
Obiettivo
Azione/
Intervento
Progetto “Parliamoci chiaro!”
Gli obiettivi del progetto sono così declinati:
• aumentare tra i giovani adolescenti le conoscenze relative ad alcol, droghe, nonché la loro consapevolezza dei rischi
derivanti dall’uso di tali sostanze e dal non adottare stili di vita salutari;
• accrescere le informazioni (su alcol, sostanze, gioco d’azzardo, alimentazione) e rafforzare le competenze educative
di genitori, insegnanti e operatori allo scopo di prevenire comportamenti devianti da parte dei minori;
• agire nel contesto scolastico e nei principali contesti di aggregazione giovanile, favorendo la predisposizione di
condizioni di crescita sani e positivi, onde contribuire a far vivere ai minori esperienze di interazione positive;
• realizzare all’interno della scuola organizzazioni permanenti per l’identificazione e di segnalazione precoce del
disagio, la prevenzione, l’osservazione ed il contrasto dei fenomeni di devianza, con il coinvolgimento delle famiglie e
del personale scolastico;
• fornire punti di riferimento e spazi facilmente identificabili e fruibili per l’informazione, l’osservazione, l’espressione ed
il fronteggiamento delle situazioni di disagio;
• esercitare un’azione di sensibilizzazione rivolta alle istituzioni locali, alle famiglie, agli operatori sociali, al mondo del
volontariato, ai gestori dei locali e dei luoghi del divertimento, affinché si attivino per politiche di sicurezza e di
promozione della salute;
•
promuovere una cultura del benessere e della sicurezza attraverso interventi di osservazione, comunicazione e
interscambio con i giovani assicurando la presenza di operatori esperti nei luoghi di frequentazione giovanile;
•
analizzare il fenomeno delle dipendenze patologiche in specifiche aree territoriali e divulgare i risultati tra la
cittadinanza.
Il progetto persegue la finalità generale di realizzare un complesso integrato di interventi di promozione della salute e di
prevenzione rivolto a soggetti nella fascia d’età 10-18 anni e alle loro famiglie, nell’intero territorio dell’Area Vasta 5. Gli interventi
sono diversificati nelle diverse aree territoriali, in relazione ai bisogni specifici, alla configurazione locale della rete dei servizi
sociali, socio-sanitari ed educativi, agli interventi già in corso ed alle risorse disponibili ed attivabili. Conseguentemente, il
progetto risulta organizzato in moduli relativamente indipendenti, che tuttavia condividono, oltre che i medesimi obiettivi, anche
alcune attività e, soprattutto, un piano comune di coordinamento, monitoraggio e valutazione, diretto dal Dipartimento di
Prevenzione U.O. Peas, che è chiamato a garantire supporto metodologico agli interventi e a valutare processi e risultati.
Il modulo progettuale dell’ATS 22 riguarda prevalentemente la continuità ed il potenziamento di servizi ed interventi già
sperimentati e consolidati negli anni, condotti in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione UO Peas e le scuole del
territorio.
Nello specifico le tipologie di azione che si intende portare avanti sono le seguenti:
• potenziamento del Centro di Ascolto presso le strutture scolastiche che insistono sul territorio dell’ATS
• prosecuzione degli interventi educativi di prevenzione di comportamenti a rischio nel consumo di alcool, mediante la
metodologia della peer education
• sportello virtuale di ascolto, informazione, consulenza ed orientamento ai servizi territoriali: psicologo on-line
• interventi di informazione sui rischi connessi all’utilizzo della rete web e del gioco on-line
• ricerca sociale sugli atteggiamenti e sui comportamenti di consumo delle sostanze alcoliche
• attività di divulgazione e pubblicizzazione anche mediante la predisposizione di uno spazio web di auto informazione
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
Ambito Territoriale Sociale XXII – Comune di Ascoli Piceno
In collaborazione con ATS 21, 23, 24 e Dipartimento di Prevenzione U.O. Peas
Prevenzione dell’uso precoce e dell’abuso di alcool e droghe, rivolto ad un target di soggetti pre-adolescenti, adolescenti e
giovani, nella fascia d’età dai 10 ai 18 anni e le loro famiglie.
Il progetto vedrà la costituzione di un apposito “Gruppo di pilotaggio”, di cui faranno parte i Referenti del Dipartimento di
prevenzione UO Peas e degli ATS 21,22,23 e 24. L’intento è quello di costituire un luogo di raccordo e di confronto, nonché di
coinvolgere tutti i soggetti partner nelle attività di monitoraggio, di verifica in itinere e finale, prevedendo una rilevazione
articolata sulle dimensioni del progetto, prestando particolare attenzione all’esperienza del giovani e al raggiungimento degli
14
obiettivi dichiarati in sede di progettazione.
Scheda di approfondimento n.4
PIANO ANNUALE DEGLI INTERVENTI DEL DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHE PER L’UTILIZZO DELLA QUOTA
SOCIALE DEL BUDGET DIPARTIMENTALE 2013-14
Intervento
Obiettivo
Azione/
Intervento
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
Attività di prevenzione nelle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanile negli ATS 22 e 23
Obiettivi specifici del progetto:
• potenziare le attività svolte dal Centro di Ascolto presso le strutture scolastiche che insistono sul territorio dell’ATS. (Il
Centro d’Ascolto è definibile come “servizio di sostegno alle funzioni genitoriali”, che opera nel contesto scolastico
per la promozione del benessere e la prevenzione del disagio, in rete con i servizi territoriali);
• dare prosecuzione agli interventi educativi di prevenzione di comportamenti a rischio nel consumo di alcool, mediante
la metodologia della peer education, nelle scuole in cui è presente il Centro d’Ascolto;
• realizzare interventi di informazione sui rischi connessi all’utilizzo della rete web, dei social network e del gioco online, nei Comuni afferenti all’ATS 22;
• svolgere attività di divulgazione e pubblicizzazione anche mediante la predisposizione di uno spazio web di auto
informazione circa i rischi connessi all’abuso di alcool ed altri comportamenti a rischio.
• potenziamento del Centro di Ascolto
• prosecuzione degli interventi educativi di prevenzione del consumo di alcool mediante peer education
• interventi di informazione sui rischi connessi all’utilizzo della rete web, dei social network e del gioco on-line
• attività di divulgazione e pubblicizzazione anche mediante la predisposizione di uno spazio web di auto informazione
ATS 22- 23
DDP
Dipartimento di prevenzione - UO PEAS
Destinatari sono gli alunni delle scuole secondarie che aderiscono all’iniziativa.
Si prevede di poter svolgere l’intervento in circa 30 classi.
Il progetto vedrà la costituzione di un apposito “Gruppo di pilotaggio”, di cui faranno parte i Referenti del Dipartimento di
prevenzione UO Peas e degli ATS 22 e 23.
Scheda di approfondimento n.5
INTERVENTI DI PREVENZIONE DEL GIOCO D'AZZARDO PATOLOGICO 2013-14
Intervento
Obiettivo
Azione/
Intervento
Progetto “Cambiamo le carte in tavola”
La prevenzione dei comportamenti di dipendenza prevede di accrescere i fattori di resilienza e ridurre i fattori di vulnerabilità ed è
stato dimostrato che un intervento precoce ha spesso un impatto maggiore che non un intervento operato successivamente.
L’obiettivo generale è prevenire la dipendenza da gioco d’azzardo lavorando su livelli distinti:
-formare le Organizzazioni di Volontariato per creare una rete di rilevamento precoce delle situazioni problematiche;
-formare gli insegnanti degli ISC e delle scuole secondarie favorendo il loro coinvolgimento attraverso programmi
condivisi di educazione al gioco senza azzardo, al fine di ostacolare lo sviluppo di attitudini rischiose e credenze
erronee riguardo al caso;
-sensibilizzare gli studenti degli Istituti Secondari di II grado con interventi di partecipazione diretta sull’argomento
GAP, anche con l’ausilio della metodologia della peer education.
Gli obiettivi specifici e le attività correlate si articolano intorno a tre aree distinte.
Area di Intervento 1 – Formazione delle organizzazioni di volontariato socio-sanitario attive nel settore
Obiettivi specifici:
• -Definizione di buone prassi condivisibili ed applicabili ai differenti contesti operativi per una maggiore unitarietà e
coerenza in ambito preventivo
• -Formazione specifica sul GAP e proposte operative
• -Definizione di linee guida per le organizzazioni di volontariato che operano in ambiti indirettamente legati al gioco
d’azzardo patologico (povertà, disagio sociale…).
Attività:
• -Raccordo con il Csv e le OdV per definire i partecipanti alla formazione
• -Incontri formativi che consentano di chiarire gli stili operativi efficaci e coordinare i diversi settori
15
•
-Creazione, da parte delle OdV coinvolte, di materiale informativo condiviso sul GAP.
Area di intervento 2 – Formazione degli insegnanti (ISC e Istituti Secondari di II grado)
Obiettivi specifici:
• - Sensibilizzazione ed informazione sul gioco d’azzardo patologico
• - Promozione di stili educativi efficaci in un’ottica preventiva
• - Promozione di una sana cultura ludica.
Attività:
• -Raccordo con i Dirigenti scolastici per definire i partecipanti alla formazione
• -Incontri informativi e formativi da realizzarsi con modalità interattive, che conducano ad una costruzione attiva e
partecipata dei significati. Si avrà cura di descrivere: segni e sintomi “sentinella” del problema, modalità per intervenire
precocemente, distorsioni cognitive e credenze errate sul gioco d’azzardo.
• -Proposta di spunti didattici per gli studenti nell’intento di promuovere stili ludici sani e credenze corrette rispetto al
gioco.
• -Selezione di sezioni del triennio (Istituti Secondari di II grado) da coinvolgere in attività informative e di
sensibilizzazione.
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
Area di intervento 3 – Sensibilizzazione per gli studenti degli Istituti Secondari di II grado.
Obiettivi specifici:
• -Informare sui reali meccanismi del gioco d’azzardo e sulle false credenze esistenti.
• -Presentare il progetto ed introdurre le attività successive.
Attività:
• -Incontri con rappresentanti delle classi selezionate. Si offriranno informazioni e spunti di riflessione al fine di
modificare conoscenze ed attitudini riguardo al gioco d’azzardo, principalmente lavorando sulle loro percezioni
erronee sul caso. Sarà chiesto di organizzare incontri informativi con gli altri studenti, concludendo con la
realizzazione di lavori a tema.
• Questo per veicolare piacevolmente i messaggi, favorire la motivazione ed educare alla creatività (in opposizione alla
casualità dei giochi d’Alea).
• -Somministrazione di questionari incentrati sulla presenza o assenza di cognizioni erronee relativamente al gioco
d’azzardo, stante che tale fattore in letteratura è correlato all’insorgenza e strutturazione di un problema di
discontrollo. I questionari saranno somministrati in fase di avvio ed al termine delle attività previste, confrontando poi
le variazioni con i punteggi ottenuti da gruppi di controllo.
Il progetto complessivo di cui l'ATS 22 è capofila prevede la realizzazione di moduli progettuali anche da parte degli ATS 23, 24
e 21.
Per il modulo dell’Ambito Territoriale Sociale i soggetti coinvolti sono:
• Associazione Antidroga Picena
• ASUR Marche AV 5 DDP
• ASUR Marche AV 5 U.O. PEAS,
• Ufficio V – Ambito territoriale per le province di Ascoli Piceno e Fermo,
• ISC e Istituti Secondari di II grado presenti nell’ATS 22
• CSV Marche,
• Altre Organizzazioni di volontariato.
Giovani
•
•
•
Tutte le attività saranno monitorate costantemente e valutate mediante questionari conoscitivi e di gradimento.
L’ analisi e la valutazione dei risultati saranno svolte con il coinvolgimento l’equipe del STDP di Ascoli.
Alla conclusione delle attività verrà organizzato un evento divulgativo aperto alla cittadinanza per presentare i lavori
eseguiti e promuovere i contenuti emersi.
Titolo attività
Realizzazione del materiale per la formazione
Raccordo con gli Istituti Scolastici
Raccordo con le OdV
Indicatori di output/outcome
Qualità ed efficacia del materiale
Numero di soggetti aderenti
Numero di soggetti aderenti
-Gradimento per le attività
-Aumento di conoscenze e competenze
-Gradimento per le attività
-Aumento di conoscenze e competenze
-Gradimento per le attività
-Aumento di conoscenze e riduzione di credenze
erronee
-Gradimento da parte dei fruitori
Formazione per le OdV
Formazione per i docenti
Sensibilizzazione ed informazione per studenti
Monitoraggio
16
Scheda di approfondimento n.6
PROGRAMMA ANNUALE DEGLI INTERVENTI IN MATERIA DI POLITICHE GIOVANILI 2013
Intervento
Obiettivo
Azione/
Intervento
Soggetti/
Gioventù in InterAzione
- promuovere l’aggregazione giovanile, in forme organizzate, autogestite o spontanee, che favorisca la costruzione dell’identità
personale dei giovani e della loro coscienza civica, la formazione di competenze e forme di comunicazione efficaci tra e con i
giovani;
- implementare i servizi di informazione e di orientamento, con particolare riferimento alla formazione e al lavoro, alla vita
culturale e ricreativa sul territorio, che permettano il dispiegamento delle competenze dei giovani;
- promuovere la partecipazione e il protagonismo dei giovani, finalizzati ad affermare, a diffondere e a consolidare la cultura della
cittadinanza e lo sviluppo di comunità, attraverso iniziative dirette a favorire forme di cittadinanza attiva, lo sviluppo del senso di
appartenenza, il sostegno all’associazionismo giovanile;
Azioni da realizzare:
•
Azione 1. Promuovere la libera aggregazione e l’autorganizzazione:
nei CAG e nei principali luoghi di aggregazione i giovani avranno l'opportunità di relazionarsi in maniera costruttiva e positiva.
Propedeutico a ciò sarà la predisposizione di contesti stimolanti e adeguatamente attrezzati, nonché l’interazione con operatori e
volontari esperti.
•
Azione 2. Realizzare in collaborazione con le Associazione e i volontari coinvolti attività creative/formative:
corsi di teatro, corsi di dizione, corsi di chitarra, corsi di meditazione, corsi di fotografia, eventi musicali con esibizione di Band
Giovanili emergenti (Piceno Open Stage), favorire attività di cittadinanza attiva attraverso la partecipazione dei giovani come
volontari a giornate anti-degrado e di valorizzazione delle risorse artistiche/culturali presenti sul territorio ecc.
•
Azione 3. Visite, gite, escursioni e tornei sportivi:
escursioni in natura, gite presso oasi naturalistiche e centri di recupero animali feriti, visite culturali a musei o mostre, tornei
sportivi tra i giovani dei vari Centri. Per favorire l'integrazione con persone con diverse abilità si organizzeranno, in occasioni di
particolari festività (Natale, Pasqua ecc) incontri e momenti ludici presso i centri diurni del territorio.
•
Azione 4. Attivare uno sportello di ascolto, informazione e consulenza:
lo sportello sarà rivolto ai giovani (dai 16 ai 25 anni) ed avrà lo specifico intento di individuare e contrastare i fattori di rischio e
potenziare i fattori protettivi. Per gli adolescenti minori di 18 anni verrà richiesto un consenso firmato da parte dei genitori.
In collaborazione con i diversi Centri di Aggregazione Giovanile e con le Associazioni partner, verrà realizzato anche un spazio
di confronto comunitario sui temi del disagio giovanile.
•
Azione 5. Orientare alle scelte scolastiche e professionali:
l'obiettivo è prevenire situazioni di abbandono e dispersione scolastica, offrendo al giovane una consulenza per orientarsi nel
proprio percorso, individuare i propri obiettivi e costruire una solida motivazione. E’ prevista la collaborazione con gli Istituti
Scolastici di secondo grado del territorio e il coinvolgimento degli psicologi operanti nei Cic.
Inoltre, si intende realizzare azioni informative dirette ai giovani circa le diverse opportunità formative e professionali esperibili,
coinvolgendo gli Agenti formativi presenti sul territorio, le Associazioni del Settore e in particolare il Centro per l'Impiego di Ascoli
Piceno.
In autunno verrà realizzato, in collaborazione con la Cna, un "Percorso di Orientamento alla Scelta Universitaria e Lavorativa"
con la partecipazione di professionisti (avvocati, medici, ingegneri, educatori, insegnanti, architetti, giornalisti, laureati in Scienze
Sociali ecc.) ed imprenditori (artigiani, commercianti, giovani imprenditori), che spiegheranno ai giovani aspetti teorico-pratici del
loro mestiere. Parallelamente sarà effettuato, con i ragazzi, un intervento di orientamento formativo e una riflessione condivisa
sulle attitudini e competenze personali tramite colloqui individuali, per valutare il tipo di percorso più adeguato e affine alle loro
potenzialità.
I colloqui individuali di orientamento verranno realizzati nei diversi Comuni coinvolti all'interno dei centri di aggregazione ove
presenti o in altre sedi concordate con i referenti comunali (Ascoli Piceno, Folignano, Maltignano, Acquasanta e Roccafluvione).
•
Azione 6. Effettuare attività di prevenzione:
saranno effettuate delle attività di informazione, differenziate in base all'età dei soggetti destinatari, atte a prevenire
comportamenti a rischio (alcool, abuso di sostanze, comportamenti devianti, dipendenza online ecc). Si cercherà di coinvolgere
gli adolescenti nella proposta di tematiche di loro interesse sulle quali desiderano avere informazioni e condividere le loro
opinioni con l'esperto. Si preferirà una modalità di dibattito in piccoli gruppi per favorire la comunicazione e il confronto tra pari.
Verrà realizzato un cineforum tematico con discussione finale guidata su temi di interesse sociale e adolescenziale, particolare
attenzione verrà dedicata all'educazione all'intercultura e al rispetto tra sessi per prevenire situazioni di intolleranza e violenza.
•
Azione 7. Promuovere la creazione di una rete:
si intende promuovere la costituzione di un tavolo di lavoro tra le varie Associazioni giovanili, artistiche, culturali, sportive,
artigianali presenti sul territorio, che possono collaborare all’ideazione e alla realizzazione di attività di giovani per i giovani.
Associazione "Formamentis"
17
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
Associazione Culturale "Ascoli da Vivere"
Associazione Culturale "FlyCommunications"
Associazione Sottosopra
Associazione di Volontariato Asterix
AVM – CSV Ascoli Piceno
Associazione Datoriale CNA
I destinatari del presente progetto sono prevalentemente i giovani dai 16 ai 25 anni residenti nell'Ambito Territoriale Sociale XXII
di Ascoli Piceno, attualmente presenti nel numero di 7200 circa.
Previsti nel progetto per le singole azioni
18
Scheda di approfondimento n.7
PIANO DEGLI INTERVENTI A SOSTEGNO DEI DIRITTI DEGLI IMMIGRATI
Intervento 1
Obiettivo
Azione/
Intervento
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
Intervento 2
Obiettivo
Azione/
Intervento
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
Intervento 3
Obiettivo
Azione/
Intervento
Mediazione culturale
facilitare l’inserimento del bambino/ragazzo immigrato nella scuola;
facilitare ed accompagnare il processo di integrazione degli immigrati;
facilitare una corretta fruizione dei servizi.
È un tipo di intervento a chiamata che può essere attivato dalle scuole di ogni ordine e grado, ma anche dai comuni presenti nel
territorio, laddove si ravvisi la necessità di un intervento breve di mediazione per facilitare il rapporto degli stranieri con l’ente e
la corretta fruizione dei servizi. Gli interventi sono gratuiti e possono consistere in:
mediazione linguistica;
mediazione culturale;
attività di interpretariato e mediazione presso uffici pubblici;
traduzioni di testi, documenti, guide.
Prevista una presenza fissa di mediatori delle principali etnie presso l’anagrafe del Comune di Ascoli Piceno
Ambito Territoriale Sociale n. 22,
UPS e Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito,
Scuole di ogni ordine e grado residenti nel territorio dell’ATS n. 22,
Associazione ANOLF
Minori immigrati e loro famiglie
Mediatori culturali
Numero beneficiari
Livello di soddisfazione relativo al servizio
Centro servizi per immigrati
Lo sportello del Centro Servizi favorisce:
•
l’accesso alla rete dei servizi delle varie istituzioni, delle associazioni, delle organizzazioni sindacali del terzo settore
•
l’orientamento lavorativo e la formazione professionale
•
i rapporti con i comuni di residenza o dimora per il rilascio di documenti e per l’accesso ai servizi di residenza o dimora per
il rilascio di documenti o per l’accesso ai servizi sociali, sanitari e scolastici, per la richiesta di alloggi di edilizia popolare
•
l’accesso alle informazioni sui diritti dei minori e della famiglia
Sportello di accoglienza, orientamento e informazione per facilitare l’integrazione degli immigrati. Lo sportello fornisce sostegno
informativo sulle seguenti tematiche: ricerca lavoro, rinnovo permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari, consulenza per
ingressi in Italia, richiesta visti ecc. Lo sportello si propone come punto di riferimento per la promozione di una cultura
dell’integrazione
Ambito Territoriale Sociale n. 22,
Ass. ANOLF
Immigrati
----Migliore integrazione sul piano quali quantitativo; maggiore diffusione di informazioni circa il godimento dei diritti e doveri da
parte degli immigrati, maggiore conoscenza della lingua italiana; facilitazione al disbrigo di pratiche.
Interventi progettati dalle Associazioni di immigrati. Progetto “La Rete”
Creare una mezzo di relazione tra associazioni di immigrati ed Istituzioni Locali per favorire la conoscenza reciproca,
interscambiare esperienze, mettere in rete le competenze, migliorare il sostegno ai cittadini immigrati evitando
sovrapposizioni e duplicazioni di interventi, favorire l’informazione su opportunità e servizi diretti e indiretti ai cittadini
immigrati.
Creazione di un sito multimediale e di un forum interattivo.
19
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
Ambiti territoriali Sociali 21,22 e 23
ANOLF
Altre associazioni di immigrati
Immigrati e famiglie, associazioni di immigrati, Istituzioni Locali
Web designer ed esperti in comunicazione
Creare nuove opportunità di conoscenza reciproca tra Associazioni di settore e tra esse e le Istituzioni Locali
20
Scheda di approfondimento n.8
PIANO ANNUALE DEGLI INTERVENTI RELATIVI AL FONDO PER LE NON AUTOSUFFICIENZE E DEL FONDO FINALIZZATO ALLA
PERMANENZA O RITORNO IN FAMIGLIA DI PERSONE PARZIALMENTE O TOTALMENTE NON AUTOSUFFICIENTI
Intervento 1
Obiettivo
Azione/
Intervento
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
Intervento 2
Obiettivo
Azione/
Intervento
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Assegno di cura
Favorire la permanenza o il ritorno in famiglia degli anziani non-autosufficienti attraverso interventi di supporto assistenziale
gestiti direttamente da familiari o attraverso assistenti familiari private
Erogazione di 137 Assegni di cura (graduatoria stilata sulla base del reddito ISEE).
Ciascun assegno è di 200 euro per 12 mesi.
Allestimento Punto Unico Accesso
Rafforzamento del Servizio Sociale Prof. di Ambito
Comuni dell’ATS XXII
Ufficio di Promozione Sociale
Servizio Sociale Professionale
Distretto sanitario -Cure domiciliari
Sono destinatari dell’assegno di cura le famiglie che, nel territorio dei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale XXII (di seguito
ATS 22), mantengono la persona anziana non autosufficiente nel proprio contesto di vita e di relazioni attraverso interventi di
supporto assistenziale gestiti direttamente o attraverso assistenti familiari private in possesso di regolare contratto di lavoro,
nell’ambito di un programma complessivo di assistenza domiciliare predisposto dal Servizio Sociale di residenza, in accordo con
le Unità Valutative Integrate.
La persona anziana assistita deve:
a)
aver compiuto i 65 anni di età alla data di scadenza dell’avviso pubblico,
b)
essere dichiarata non autosufficiente con certificazione di invalidità pari al 100% e usufruire di indennità di
accompagnamento.
c)
essere residente, nei termini di legge, in uno dei Comuni dell’ATS 22 di Ascoli Piceno ed usufruire di una adeguata
assistenza presso il proprio domicilio o presso altro domicilio privato nelle modalità verificate dall’assistente sociale di riferimento
in collaborazione con l’Unità Valutativa Integrata
d)
avere i seguenti limiti di reddito risultante da certificazione ISEE, riferita al periodo di imposta dell’anno precedente
a)
valore massimo di € 11.000,00 in caso di anziano non autosufficiente residente da solo.
b)
valore massimo di € 25.000,00 in caso di anziano non autosufficiente facente parte di un nucleo familiare
pluricomposto.
Assistenti sociali dell’ATS XXII per l’effettuazione delle visite domiciliari per la valutazione della situazione assistenziale ed il
monitoraggio
Da definire in accordo con le OO.SS. ed il Distretto sanitario
Servizio di Assistenza Domiciliare - Anziani
Migliorare la qualità della vita dell’anziano e della famiglia di appartenenza attraverso il potenziamento del sistema delle cure
domiciliari gestito dai Comuni/ATS in collegamento con quello gestito dal SSR. L’intervento è finalizzato altresì ad evitare rischi
di ricoveri impropri in strutture sanitarie o in Case di riposo e Residenze Protette
Potenziamento del Servizio di Assistenza Domiciliare rivolto unicamente agli anziani non-autosufficienti
Per quanto concerne il fondo relativo alla popolazione anziana non autosufficiente per la quota relativa al servizio di assistenza
domiciliare, l’ATS 22 ha così deliberato:
il contributo aggiuntivo sarà ripartito solo tra i Comuni che avranno effettuato il SAD nell’anno precedente
ciascuno dei Comuni interessati usufruirà di una quota del contributo in proporzione alla spesa sostenuta per il SAD nel
periodo indicato calcolata rispetto all’ammontare della spesa complessiva dell’ATS per il suddetto servizio. Trattandosi di
fondi destinati agli anziani non-autosufficienti, una buona percentuale dei fondi (almeno la metà) sarà ripartita sulla base
degli anziani non-autosufficienti assistiti
Comuni dell’ATS XXII
Ufficio di Promozione Sociale
Servizio Sociale Professionale
SAD
Distretto sanitario -Cure domiciliari
Anziani ultrasessantacinquenni in condizioni di parziale o totale non autosufficienza
Assistenti familiari
21
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
Intervento 3
Obiettivo
Azione/
Intervento
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
Da definire in accordo con le OO.SS. ed il Distretto sanitario
Punto Unico di Accesso (PUA)
Il progetto mira a riorganizzare in modo nuovo e più evoluto le funzioni tipiche del Segretariato Sociale concentrandosi sul primo
livello di accesso al sistema territoriale dei servizi, con l’istituzione di un presidio pubblico dove generare e sostenere percorsi di
cittadinanza inclusiva, supporto sociale e piani di cura personalizzati.
La costituzione del Punto Unico di Accesso (PUA) mira in sintesi a:
- semplificare l’informazione e l’accesso ai servizi;
- promuovere l’integrazione tra attività sanitaria e attività socio-assistenziale;
- realizzare la presa in carico dei paziente attraverso l'affido diretto alle unità valutative e agli altri servizi da cui dipende la
definizione e l’attuazione dei percorso assistenziale individuale.
Il PUA si configura come servizio e/o modalità organizzativa facilitante l’accesso garantito ed unificato al percorso assistenziale
allo scopo di abbattere le barriere informative, ridurre il disorientamento, promuovere la semplificazione e sostenere il processo
di empowerment dei cittadini nel campo delle prestazioni sanitarie, sociosanitarie e sociali non comprese nell’emergenza.
Nella sperimentazione che si vuole attuare si tiene conto di entrambi i modelli. Si prevede la realizzazione di un progetto
“incrementale”, in cui gli obiettivi vengono riprogrammati a partire dai risultati ottenuti e in cui le scelte operative di partenza sono
le seguenti:
avvio dell’operatività di uno sportello “fisico”, collocato presso un luogo facilmente identificabile e frequentato;
co-presenza di operatori sociali e sanitari per l’analisi dei bisogni;
sportello dedicato alle aree di intervento “Anziani” e “Disabili”;
svolgimento prevalente di attività di informazione, orientamento e accompagnamento alla rete dei servizi, costruzione
e monitoraggio di percorsi;
sportello “specializzato” tra gli altri sportelli sociali e sanitari sul territorio, che, almeno inizialmente, non intende
sostituire i punti di accesso presenti, ma intende essere uno sportello in cui il cittadino anziano o disabile trova
qualcosa in più;
sportello in cui possono concorrere allo svolgimento della funzione informativa anche soggetti del terzo settore;
attività supportata da strumenti informatici specifici.
Ambito Territoriale Sociale 22
Distretto Sanitario di Ascoli Piceno
Anziani e disabili
I locali e le attrezzature per il funzionamento del PUA sono messi a disposizione dall’ASUR AV n.5.
L’Ambito Territoriale Sociale n.22 si impegna a mettere a disposizione la figura dell’assistente sociale per un numero
complessivo di 30 ore settimanali.
Il Distretto Sanitario di Ascoli Piceno si impegna a garantire la co-presenza continuativa di personale sanitario (medico e
infermieri) per un numero analogo di ore.
Ambito e Distretto doteranno il servizio del necessario supporto software.
La responsabilità del PUA è attribuita al Direttore del Distretto Sanitario di Ascoli Piceno dell’Area Vasta n. 5 dell’ASUR, per il
personale, servizi e funzioni sanitarie, e al Coordinatore di Ambito dell’ATS n. 22, per il personale, servizi e funzioni sociali.
Un importante ruolo nella valutazione sarà rivestito dal “Gruppo di pilotaggio” che si andrà a costituire all’avvio del progetto con
l’intento di coinvolgere tutti gli attori nelle attività di monitoraggio, di verifica in itinere e finale, prestando particolare attenzione al
raggiungimento degli obiettivi dichiarati in sede di programmazione.
Del Gruppo fanno parte:
il Direttore del Distretto Sanitario di Ascoli Piceno
il Coordinatore dell’ATS n.22
i Referenti dei servizi UMEA, UMEE, Cure domiciliari;
i Responsabili dei servizi sociali dei Comuni dell’ATS.
Alle attività del Gruppo possono partecipare anche i referenti di enti del terzo settore eventualmente coinvolti nel funzionamento
del PUA.
Scheda di approfondimento n.9
HOME CARE PREMIUM 2012
Intervento
HOME CARE PREMIUM 2012 assistenza domiciliare e azioni di prevenzione della non auto sufficienza e del
22
Obiettivo
Azione/
Intervento
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
decadimento cognitivo
Home Care Premium 2012 si pone l’obiettivo di attuare e sostenere finanziariamente, nel corso del 2013, percorsi sostenibili che
tengano conto del contesto nazionale attuale: risorse finanziarie limitate, crescita del bisogno a seguito dell’innalzamento di età
della popolazione, evoluzione delle strutture familiari e sociali di base. Il progetto ha lo scopo non solo di sostenere e definire
interventi diretti assistenziali in denaro o natura ma anche di supportare la comunità degli utenti nell’affrontare, risolvere e gestire
le difficoltà connesse allo status di non auto sufficienza proprio o dei propri familiari. Per questo, ampio spazio di intervento viene
dedicato alle attività di informazione, consulenza e formazione dei familiari e dei care givers.
Il progetto prevede 2 tipologie di prestazioni: le prestazioni prevalenti, che consistono essenzialmente in un contributo
economico, e le prestazioni integrative, che possono essere di vario tipo a seconda delle necessità della persona da assistere
(pasti a domicilio, trasporto, centro diurno, etc.). L’entità delle prestazioni è definita in base al reddito del nucleo familiare e alle
necessità assistenziali. Qualora ammessi al beneficio, la possibilità di usufruire di aiuto da parte dell’INPS dura 1 anno.
Fin dall’avvio del progetto, l’Ambito ha attivato uno sportello dedicato, aperto tutte le mattine dal lunedì al venerdì presso la sede
dei Servizi Sociali del Comune di Ascoli (Via Giusti 1), dove svolge una serie di azioni volte a supportare la comunità degli utenti
nell’affrontare, risolvere e gestire le difficoltà connesse allo status di non auto sufficienza proprio o dei propri familiari: quali
attività di informazione, consulenza e formazione dei familiari e dei care givers.
L’Ambito ha istituito un Registro degli assistenti familiari e degli educatori domiciliari, a cui i beneficiari possono attingere per
fruire delle prestazioni assistenziali. Avranno così la garanzia di essere assistiti da personale in possesso di requisiti minimi per
svolgere le mansioni di cura ed assistenza.
Ai fini della gestione del suddetto Registro l’Ambito svolge apposite azioni di formazione e riqualifica nei confronti del personale
iscritto.
L’Ambito sta valutando infine l’ipotesi di aderire ad un’iniziativa aggiuntiva in collaborazione con altri Ambiti Territoriali Sociali,
che riguarderà la domotica
Comuni dell’ATS 22
Direzione Regionale INPS Gestione ex INPDAP
I beneficiari sono:
• i dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione ex INPDAP;
• i loro coniugi CONVIVENTI (anche se separati legalmente) ma Non i loro vedovi, se non percettori di pensione
indiretta (di reversibilità) – in caso di reversibilità risulteranno genericamente pensionati e quindi beneficiari;
• i loro familiari (NON gli affini) di primo grado, genitori o figli, anche se non conviventi; nel caso dei figli minorenni, la
prestazione è estesa anche agli orfani di dipendente o di pensionato pubblico.
In ogni caso, i beneficiari devono essere residenti nell’Ambito territoriale.
Soddisfazione utenti
Raggiungimento del numero obiettivo di beneficiari
23
Scheda di approfondimento n.10
VITA INDIPENDENTE
Intervento
Vita indipendente (progetto ministeriale)
Obiettivo
La finalità dell’intervento è quella di sostenere la piena capacità di autodeterminazione delle persone disabili con gravi limitazioni
nell’autonomia personale, permettendo loro di autogestirsi l’assistenza personale.
Obiettivi specifici del progetto:
eliminare la carcerazione domestica ed il ricorso improprio alle strutture residenziali;
sgravare la famiglia da impegni assistenziali obbligatori e continuativi;
rispettare la privacy della persona con disabilità che può scegliere come, da chi e quando farsi aiutare;
permettere alla persona con disabilità di essere presente nel tessuto sociale, di studiare e di lavorare, aumentando il
livello di formazione e di produttività;
permettere ai familiari un eventuale ingresso o rientro nel mondo del lavoro;
offrire posti di lavoro per gli assistenti, in regola, variabili per qualità, età, nazionalità, abilità o competenze, in un
settore che oggi impiega prevalentemente lavoro nero;
aprire spazi di libertà e di vita sociale alle persone disabili ed alle loro famiglie migliorandone la qualità della vita
Il progetto sperimentale del MLPS si pone quale potenziamento (per un anno) del progetto regionale già attivo da qualche anno
Gli interventi di aiuto sono personalizzati e finalizzati alle necessità individuali: essi comprendono la cura della persona, le attività
domestiche, la mobilità e tutte quelle azioni atte a garantire l’indipendenza e l’integrazione.
Nell’ATS n. 22 sono stati attivati 9 progetti individuali, che hanno permesso un notevole incremento dell’autonomia nelle attività
lavorative e di relazione sociale delle tre persone coinvolte.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Regione Marche – Servizi Sociali
Ambito Territoriale Sociale n. 22
UMEA
9 disabili motori con capacità di autodeterminazione residenti in uno dei Comuni dell’ATS
Azione/
Intervento
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
Da definire
Scheda di approfondimento n.11
SERVIZI DI SOLLIEVO PER LE PERSONE CON DISAGIO MENTALE E LE LORO FAMIGLIE
Intervento
Progetto Servizi di sollievo
Obiettivo
Il progetto si pone come scopo quello di migliorare la qualità della vita e l’autonomia dei nuclei familiari di soggetti affetti da
disturbi mentali.
In particolare gli obiettivi riguardano:
1. IL MALATO per
- favorirne il recupero umano e sociale
- promuoverne il benessere
2. LA FAMIGLIA
- offrire un punto di ascolto e d’informazione
- offrire momenti di sollievo e libertà
- offrire la possibilità di aumentare la comprensione del proprio malato
- migliorare la qualità delle relazioni interne al nucleo familiare
- contrastare l’isolamento e la tendenza alla chiusura delle famiglie
3. LA COMUNITA’
- promuovere l’auto mutuo aiuto
- promuovere la cultura della solidarietà
- contrastare il pregiudizio e lo stigma presso le nuove generazioni
24
Azione/
Intervento
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
- stimolare il volontariato e la partecipazione sociale attiva
4. LA RETE DEI SERVIZI
- creare rapporti di rete tra i servizi finalizzata ad una presa in carico integrata.
Le attività previste per il Servizio Sollievo sono:
Servizio di ascolto e informazione: il Servizio di Sollievo opera in stretta connessione con l’Ufficio di Promozione Sociale,
presente in ciascun Comune dell’Ambito, per lo svolgimento delle funzioni di ascolto, informazione e consulenza. Presso la sede
del Servizio Sollievo è presente personale specializzato il cui ruolo è quello di elaborare “con” l’utenza progetti personalizzati
finalizzati al sollievo, che possono comprendere attività di vario tipo: di socializzazione, ricreative, di compagnia ecc. Tali Progetti
possono essere redatti in collaborazione con il DSM della ZT n. 13 per la parte sanitaria.
Sostegno educativo e compagnia a domicilio: il servizio è attivabile su richiesta della famiglia al fine di usufruire di momenti di
pausa e di sollievo, oppure per accompagnare la persona con disagio mentale ad attività ricreative e di socializzazione o per
sostenerla nell’organizzazione della propria vita quotidiana. Funzionale è l’utilizzo di un apposito numero verde.
Attività ricreative, sociali e socializzanti: si tratta di organizzazione di attività ricreative di vario tipo in collaborazione con il
centro di aggregazione giovanile, le associazioni di volontariato, le società sportive, i centri di educazione ambientali, volte a
favorire l’autonomia delle persone nell’utilizzare le risorse del territorio. Inoltre presso la sede del Servizio Sollievo sono allestiti
spazi per attività di vario tipo (es. cineforum, giochi di società, laboratori, gruppi di discussione..) scelte in base alle preferenze
dell’utenza e finalizzate a favorire la socialità, l’incontro e la ricreatività.
Auto mutuo aiuto: il Servizio Sollievo invia al DSM soggetti da coinvolgere nei gruppi già attivi; propone l’attivazione di nuovi
gruppi sulla base delle domande raccolte; svolge attività informative presso la cittadinanza; cura l’organizzazione di attività
formative per volontari e operatori.
Formazione: gli operatori del Servizio Sollievo curano la predisposizione di brevi percorsi formativi per i soggetti che
frequentano il servizio (es. uso del computer), perseguendo obiettivi di socializzazione e di impiego del tempo libero. Attività di
Sensibilizzazione alle tematiche riguardanti la malattia mentale: annualmente, sono attuati interventi allo scopo di
promuovere una diversa cultura nel territorio e per la lotta allo stigma della malattia mentale, con il coinvolgimento degli istituti
scolastici.
Attività finalizzata all’inserimento lavorativo: il Servizio di Sollievo prevede il coinvolgimento dei servizi sociali comunali per
l’attivazione di tutti i percorsi finalizzati all’integrazione socio-lavorativa delle persone con disturbi psichici, ivi compresi i
laboratori di ceramica e legatoria della cooperativa sociale di tipo B “Tipori 2000”, convenzionata con il Comune di Ascoli Piceno.
Strutture residenziali: continua il supporto del servizio di sollievo al funzionamento della struttura “Comunità alloggio”. Tale
tipologia di soluzione abitativa ha una notevole importanza sia per la finalizzazione di percorsi di recupero delle persone con
disturbi mentali sia per il sollievo delle loro famiglie. Il Comune di Ascoli Piceno si fa carico degli oneri che riguardano la parte
sociale, mentre la Zona Territoriale 13 garantisce il supporto tecnico sanitario. Il Servizio di Sollievo, in accordo con il DSM, si
attiva per il coinvolgimento degli utenti dei gruppi appartamento nelle attività previste dal progetto, inoltre, garantisce una visita
periodica degli operatori presso i nuclei abitativi. E’ in previsione la prossima apertura di una seconda comunità alloggio e di un
gruppo appartamento; tali strutture consentono di avere una costante disponibilità sul territorio di posti per la residenzialità breve
finalizzata al sollievo per le famiglie.
Attività sperimentali: in previsione dell’apertura di un Centro diurno dedicato a soggetti colpiti da demenza ed Alzheimer,
l’Ambito Territoriale Sociale n. 22 ritiene opportuno continuare la sperimentazione di alcune forme di sollievo per le famiglie
interessate da tale problematica in collaborazione con il volontariato e i servizi sanitari preposti. Continuerà il servizio di
compagnia e di accompagnamento e si collaborerà con la locale Associazione Alzheimer per la realizzazione del progetto
finanziato loro dal Centro Servizio Volontariato per la realizzazione di un punto di ascolto.
Ambito Territoriale Sociale n. 22,
UPS e Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito,
ASUR ZT 13 – Dipartimento Salute Mentale e Distretto sanitario di Ascoli Piceno,
Provincia di Ascoli Piceno,
AVM- Centro Servizi Volontariato,
Soggetti affetti da disturbi mentali e loro famiglie
Complesso “F. Ferrucci” che comprende: Centro di Aggregazione Giovanile, Informagiovani, Biblioteca comunale, sede della
Circoscrizione di Borgo Solestà, Casa albergo per anziani.
Ufficio di Promozione Sociale presso i comuni dell’Ambito.
Associazione Volontariato Marche con il proprio Centro Servizio in grado di attivare le diverse associazioni del territorio.
Risorse del DSM, Centro Diurno “Il sentiero”, Inserimento lavorativo in collaborazione con la Cooperativa Sociale di tipo B “Tipori
2000”.
Lo sviluppo del sistema valutativo è curato dal personale referente del servizio sollievo, in particolare dalla figura del
Coordinatore, in collaborazione con il Coordinatore dell’Ambito territoriale sociale. A partire dagli obiettivi operativi del progetto,
viene sviluppato il sistema di indicatori e prodotti gli strumenti di rilevazione. Per mezzo di essi vengono effettuate le misurazioni
e redatti periodici rapporti, che successivamente vengono trasmessi al coordinatore d’ambito e al Dipartimento di Salute
Mentale. Il Coordinatore d’ Ambito raccorda il processo di valutazione del progetto al più ampio lavoro di monitoraggio relativo al
piano di zona e ha il compito di riportare le risultanze in sede di comitato dei sindaci, nonché di sviluppare i processi di
25
condivisione con i vari stakeholders interessati al buon esito del progetto.
Scheda di approfondimento n.12
PIANO PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI IN MATERIA PENITENZIARIA E POST PENITENZIARIA
Intervento 1
Obiettivo
Azione/
Intervento
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Progetto Oltre le parole
Il progetto intende continuare la positiva esperienza relativa all’iniziativa “Oltre le Parole” presentata negli anni precedenti.
Il progetto mira principalmente:
1. a realizzare un servizio di orientamento, di mediazione culturale e linguistica che consenta ai detenuti, in particolare per i
nuovi arrivati, specie se stranieri, di conoscere le regole ed il funzionamento della vita carceraria e di progettare la propria
integrazione nella società;
2. ad innalzare, per quanto possibile, il livello di qualità della vita dei detenuti e ridurre il disagio sociale e individuale, latente o
espresso, che i carcerati immigrati spesso vivono;
3. a realizzare esperienze di formazione di competenze lavorative spendibili ai fini del reinserimento sociale;
4. ad ottenere l’alleggerimento delle attività di contenimento e di gestione dei detenuti per gli agenti penitenziari;
5. a favorire il coordinamento tra i diversi soggetti, pubblici e del volontariato, che operano in favore dei detenuti e delle loro
famiglie;
6. a diffondere nel territorio una cultura di maggiore accettazione e disponibilità all’integrazione per coloro che stanno
scontando o hanno scontato pene detentive.
L’intervento si sostanzia nella realizzazione di quattro attività:
1) Attività di mediazione linguistica-culturale: l’attività è rivolta ai detenuti immigrati presenti nell’Istituto penitenziario e
alle loro famiglie. I mediatori, principalmente di madre-lingua araba e albanese, sono attivati dai servizi educativi interni alla
struttura carceraria in relazione alle specifiche richieste di volta in volta formulate dai detenuti o dalle loro famiglie. L’attività
mira a realizzare una politica d’integrazione che prevenga situazioni di emarginazione e promuova modelli relazionali di tipo
interculturale. Tutto ciò è particolarmente utile in un ambiente sociale chiuso quale quello di un Istituto Penitenziario.
La presenza dei mediatori allo sportello è prevista per almeno 12 ore/sett. per 40 settimane.
2) Attività atte a facilitare il contenimento e l’impiego del tempo: la programmazione sarà articolata su iniziative già
sperimentate che si sono rilevate molto utili nella gestione delle tensioni interne e nella promozione culturale verso il
territorio.
Pertanto per la presente annualità si intende proporre:
•
Laboratorio musicale (in collaborazione con l’Associazione Rondeaux) che prevede l’ascolto di musica,
l’apprendimento di nozioni di base, attività di espressione corporea, il coinvolgimento in attività corali e
concertistiche;
•
Attività di cineforum e di educazione al linguaggio cinematografico (in collaborazione con l’Associazione Blowup) che prevede videoproiezioni e analisi delle sequenze filmiche, esercizi di analisi ed interpretazione e la
realizzazione di un cortometraggio
•
Laboratorio radiofonico (in collaborazione con l’Ass. culturale “Radio incredibile”), in cui i partecipanti detenuti
verranno guidati attraverso la narrazione e il racconto del proprio vissuto, delle tradizioni e culture di
provenienza, ad esprimere contenuti da mettere in onda su radio e web
•
Redazione, stampa e diffusione di un giornalino dal titolo “Io e Caino” prodotto dai detenuti (in collaborazione
con l’Ass. Papa Giovanni XXIII)
•
Pet-terapy condotta da un’operatrice esperta che formerà un piccolo gruppo di detenuti ed introdurrà animali
all’interno del carcere
•
Concorso letterario. In stretto collegamento con il laboratorio di lettura e scrittura tenuto da personale volontario
della biblioteca del Comune di Ascoli, è prevista la realizzazione di un concorso letterario riservato ai detenuti. Il
concorso prevede il coinvolgimento di una giuria popolare, per lo più composta da studenti delle scuole superiori
della zona, ed una premiazione finale.
3) Attività di promozione culturale verso il territorio: L’attività consiste in 4 azioni:
Giornata di sensibilizzazione diretta alla cittadinanza per la discussione di tematiche relative al carcere e alla esecuzione
penale esterna.
Continuazione e diffusione (anche attraverso il sito web dell’ATS 22) del giornalino interno redatto dai detenuti.
Realizzazione rappresentazioni teatrali in occasione di specifiche ricorrenze
Concerto natalizio
Premiazione finale del concorso letterario
3) Attività formativa per l’apprendimento di abilità e competenze funzionali alla risocializzazione del detenuto
Corso per pizzaiolo. L’intervento prevede l’acquisto di un forno, degli ingredienti base per lo svolgimento delle esercitazioni
e di un compenso forfettario per l’insegnante.
ATS n. 22 (capofila), 21 e 23
Casa Circondariale di Ascoli Piceno – Area Educativa,
Coop.Sociale “Koinema” di San Benedetto del Tr., Comune di Ascoli Piceno, Associazione Rondeaux, Associazione
Blow-up di Grottammare, Caritas diocesana di Ascoli Piceno, Ass. culturale Radio incredibile di Grottammare, Ass.
Papa Giovanni XXIII.
26
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
Detenuti del Supercarcere di Ascoli Piceno
Educatori
Mediatori culturali
Volontari di associazioni
Personale del carcere
Attività
Mediazione culturale e linguistica
Laboratorio di musica
Educazione al linguaggio
cinematografico/cineforum
Laboratorio radiofonico
Redazione giornalino
Pet terapy
Corso per pizzaiolo
Laboratorio di scrittura
Concorso letterario
Intervento 2
Obiettivo
Azione/
Intervento
Indicatori
n. interventi di mediazione linguistica per tipo di lingua nel mese
n. di soggetti che partecipano alle attività
livello di soddisfazione espresso dai detenuti
livello di soddisfazione espresso dagli operatori
prodotti/eventi realizzati
n. di soggetti che partecipano alle attività
livello di soddisfazione espresso dai detenuti
livello di soddisfazione espresso dagli operatori
prodotti/eventi realizzati
n. di soggetti che partecipano alle attività
livello di soddisfazione espresso dai detenuti
livello di soddisfazione espresso dagli operatori
prodotti/eventi realizzati
n. di soggetti che partecipano alle attività
livello di soddisfazione espresso dai detenuti
livello di soddisfazione espresso dagli operatori
prodotti/eventi realizzati
n. di soggetti che partecipano alle attività
livello di soddisfazione espresso dai detenuti
livello di soddisfazione espresso dagli operatori
n. di soggetti che partecipano alle attività
livello di soddisfazione espresso dai detenuti
livello di soddisfazione espresso dagli insegnanti
- n. di soggetti partecipanti
n. scuole coinvolte per la Giuria
presenze alla manifestazione finale di premiazione
Progetto Oltre le regole
L’intervento si propone di realizzare i seguenti obiettivi:
- promuovere benessere e sviluppo dell’adolescente;
- sviluppare le abilità personali, la consapevolezza e la cura di sé;
- tutelare la salute psicofisica del minore e l’accompagnamento verso la fuoriuscita del circuito penale;
- sviluppare nei minori abilità decisionali per costruire un progetto di scelte operative e di vita;
- superare le difficoltà legate all’inserimento e all’integrazione sociale e culturale;
- continuare il percorso di formazione degli operatori dell’Ambito Territoriale Sociale n. 22 attraverso attività di supervisione;
- attivare azioni di promozione nei contesti scolastici attraverso azioni di peer education;
- intervenire in favore dei minorenni sottoposti a procedimento penale al fine di ottenere una rapida e definitiva uscita dal
circuito penale;
- sostenere e rafforzare la genitorialità nelle famiglie in cui sono presenti minorenni sottoposti a procedimento penale.
Attività di uno psicologo professionista, selezionato ed incaricato dall’ATS 22, comprendenti sinteticamente:
• un percorso di gruppo con i minori incentrato sul tema della legalità;
• un percorso di sostegno psicologico individuale al minore;
• una consulenza alla famiglia
• il supporto ai servizi sociali per la progettazione di attività di volontariato, di formazione o di orientamento lavorativo ad
hoc per il minore;
In tutte le attività programmate per il minore è sempre presente uno stretto rapporto di interfaccia tra lo psicologo incaricato, gli
assistenti sociali del Comune di residenza e gli assistenti sociali dell’USSM di Ancona, per far in modo che qualsiasi intervento
attuato nei confronti dell’utenza sia concordato e delineato congiuntamente.
Le attività previste per lo psicologo individuato dall’ATS 22 nel dettaglio sono:
•
•
•
•
valutazione della personalità del minore sottoposto a procedimento penale per la conoscenza approfondita del minore,
al fine del corretto inserimento nel gruppo di lavoro sul tema della legalità ;
valutazione delle dinamiche familiari e delle risorse in essa presenti da potenziare per un riequilibrio del sistema
familiare al fine di permettere un migliore adattamento del minore;
individuazione di un progetto di crescita personalizzato, in collaborazione con l’USSM e il Servizio sociale locale di
riferimento, nel rispetto delle peculiarità adolescenziali e del vissuto personale;
intervento di gruppo indirizzato ai minori con l’obiettivo di crescita e maturazione individuale, utilizzando come strumento
di lavoro le life-skills dell’OMS e un approccio gestaltico basato sul contatto e sulle modalità di resistenza al contatto
tramite giochi esperenziali. Tale gruppo rappresenta un laboratorio in cui i minori possano crescere ed imparare a
27
•
•
•
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
relazionarsi tra loro nel rispetto delle regole e dei valori;
consulenza ai genitori dei minori colpiti da procedimenti penali al fine di promuovere una genitorialità più responsabile
ed attenta ai bisogni degli adolescenti;
attuazione di un approccio di rete orientato a concordare, aggiornare e verificare tramite incontri periodici con i diversi
agenti responsabili del caso l’intervento attuato al fine di tendere ad una reale efficacia dello stesso (USSM di
Ancona,DDP, DSM dell’Asur territoriale, Servizi Sociali Territoriali, Associazioni di volontariato, Scuole, Cooperative
Sociali);
attività di follow up per verificare a distanza di tempo l’andamento del percorso attuato dal minore.
Le attività sopra elencate sono da intendersi estese a tutti gli Ambiti Territoriali Sociali della Provincia di Ascoli Piceno.
Ambiti Territoriali Sociali n. 22 (capofila), 21 e 23
Dipartimento di Giustizia Minorile – Ufficio Servizi Sociali Minorenni – Ancona
Associazioni di volontariato del territorio
Minori sottoposti a provvedimenti penali e loro famiglie
Psicologo individuato dall’ATS n. 22
Le attività previste saranno documentate con:
- report periodici delle attività realizzati dal personale coinvolto nella realizzazione delle azioni progettuali;
- registri presenze delle attività laboratoriali;
- strumenti di rilevazione del livello di soddisfazione delle attività svolte proposti ai soggetti coinvolti;
- verbali delle riunioni del “gruppo di coordinamento” costituito dai rappresentanti di tutti i soggetti coinvolti.
28
Scheda di approfondimento n.13
PIANO DEGLI INTERVENTI MIRATI AL CONTRASTO DELL’ESCLUSIONE SOCIALE E DELLA POVERTÀ ESTREMA
Obiettivo
Azione/
Intervento
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
Povertà nella rete - Povertà oltre la rete
L’iniziativa è mirata principalmente ad avviare un percorso di messa in rete dei soggetti pubblici e degli organismi del terzo
settore che operano nell’ambito dell’esclusione sociale conseguente a condizioni di estrema povertà. I principali obiettivi
riguardano:
•
facilitare il coordinamento, la collaborazione e le sinergie tra i soggetti pubblici e privati
•
sostenere ed ampliare attività svolte sul territorio dalle organizzazioni del terzo settore
•
sperimentare modalità di progettazione condivisa di percorsi individualizzati di uscita dall’emergenza e di
recupero umano e sociale
•
sviluppare percorsi di accompagnamento personalizzati e di graduale inserimento sociale e lavorativo, che
colleghino il superamento dell’emergenza con l’avvio di processi di reinserimento e recupero di capacità
delle persone interessate
L’intervento prevede due azioni strettamente collegate:
a) l’individuazione di personale competente per lo svolgimento delle seguenti funzioni:
•
costruire un mappatura a livello provinciale dei soggetti che operano nel settore delle povertà, evidenziando l’attuale
struttura di rete (network analysis)
•
svolgere attività di informazione ed orientamento nei confronti degli attori sociali presenti sul territorio, sia associazioni
che soggetti istituzionali
•
individuare e sperimentare modalità condivise di progettazione personalizzata, monitoraggio in itinere e valutazione
con i servizi sociali dei Comuni
•
facilitare la comunicazione tra servizi pubblici e provati per il reperimento di alloggi di emergenza
•
individuare e sperimentare percorsi di aiuto che mettano in sequenza i contributi di più enti pubblici e privati
•
sostenere le associazioni nell’individuazione di soluzioni per la rapida uscita dall’emergenza e di percorsi di
reinserimento sociale e lavorativo
•
attuare percorsi di accompagnamento e recupero personalizzati, con l’eventuale ricorso a risorse relative al fondo di
cui al successivo punto b).
b) la costituzione di un fondo di solidarietà per:
•
la gestione di interventi emergenziali
•
la predisposizione ed il supporto di progetti personalizzati di reinserimento socio-lavorativo
•
il sostegno di piccoli progetti di potenziamento e riqualificazione di servizi già erogati dalle associazioni
•
la produzione di materiale informativo re di supporto alle attività
Progetto interambito: ATS 21, ATS 22, ATS 23
Caritas Diocesana di San Benedetto del Tronto
Centro Servizi per il volontariato
Associazione Betania
Banco di Solidarietà Arca ONLUS
Associazione di Volontariato SUPERFAC
Casa di Accoglienza I”IRENE” – Suore Oblate del SS.mo Redentore
Associazione Zarepta
Associazione On The Road
Caritas Diocesana di Ascoli Piceno
Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno
Persone e nuclei familiari in situazioni di povertà estrema o in stato di bisogno primario e alle persone senza fissa dimora
3 case manager
Per il coordinamento, il monitoraggio e la valutazione periodica dell’andamento del progetto sarà costituito un Gruppo di
pilotaggio coordinato dal Coordinatore dell’ATS 22 (capofila del progetto). Di tale gruppo faranno parte i soggetti pubblici e privati
che hanno espresso la propria adesione al progetto. Il gruppo di pilotaggio provvederà all’individuazione di indicatori condivisi di
valutazione, in relazione ai quali verrà sviluppato il sistema di rilevazione.
La valutazione dei risultati delle attività progettuali prenderà in considerazione il rapporto dinamico tra 4 elementi: attività
progettate, attività effettivamente svolte, attività attese in base al progetto e attività percepite dai destinatari e dagli stakeholders.
29
Scheda di approfondimento n.14
SERVIZIO CIVILE REGIONALE
Titolo del progetto: Tata
Matilda
Settore del progetto: EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE
Area: Lotta all’evasione scolastica e all’abbandono scolastico - Attività di tutoraggio scolastico –Centri di
aggregazione
PROPOSTA Sedi di attuazione del progetto e volontari richiesti per ciascuna sede
TOTALE VOLONTARI PER IL PROGETTO
16
Numero di ore di servizio a settimana dei volontari: 1400 ore annue (monte ore minimo settimanale
12 ore)
Giorni di servizio a settimana dei volontari : 6 giorni
Formazione prevista: generale 44 ore specifica 76 ore
Complesso delle attività previste per la realizzazione del progetto:
Il progetto prevede la realizzazione di attività atte a ridurre il disagio e a promuove l'agio della popolazione
minorile del territorio, nei vari contesti di vita: a scuola, in famiglia, nei vari luoghi di aggregazione
informale.
Le attività sono complementari e di supporto ai servizi ricreativi, educativi e di assistenza già erogali dai
Comuni dell’ Ambito sociale. Essi non rappresentano una replica o un semplice potenziamento dei servizi
esistenti, ma. al contrario l'intento del progetto è quello di realizzare attività innovative che, collegale ai
servizi esistenti e con la supervisione degli operatori sul campo, consentano di rendere il sistema dei servizi
più ampio, flessibile, modulabile rispetto ai bisogni e, soprattutto, più partecipato.
Molto importante sarà l'opera di coinvolgimento da parte dei volontari di altri giovani e di altri volontari di
associazioni presenti sul territorio
In sintesi, le attività potranno essere di diverso tipo e saranno contemplate nelle seguenti tipologie:
attività atte a promuovere presso i minori la socializzazione e la ricreatività
attività atte a promuovere presso i minori forme di espressione creativa
attività atte a promuovere presso i minori la conoscenza e la comprensione delle diversità
attività alle a promuovere presso i minori i valori della pace, della non-violenza e della difesa della
Patria non-armata
attività atte a sostenere il minore per il superamento dei disagi connessi con l'esperienza scolastica
attività atte a favorire la conoscenza dei problemi connessi a comportamenti di uso
ed abuso di alcool e droghe e a stili di vita scorretti
attività atte a promuovere gli scambi intergenerazionali
attività atte a sviluppare interventi che sostengano a valorizzino il lavoro di cura della famiglia
attività atte a promuovere la conoscenza dei diritti dei minori
In tutte le tipologie di attività è previsto l’affiancamento e la supervisione di operatori esperti dell’ente ed i
incoraggiato il coinvolgimento dei genitori
Ruolo e attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Le attività in cui il volontario sarà prevalentemente impegnato saranno:
30
attività con piccoli gruppi: allestire ed animare spazi educativi e ricreativi (giochi, lettura animata,
disegni e graffiti, etc.), supportando gli operatori degli enti nella realizzazione delle attività dei servizi e
sviluppando attività complementari ad essi;
attività domiciliari con singoli minori, in particolare disabili ed immigrati: stabilire un rapporto
comunicativo con il minore e la famiglia, utilizzando in modo strumentale il gioco, la lettura animata, la
creazione artistica, il disbrigo dei compiti scolastici, le azioni inerenti all'autonomia personale, etc.,
coadiuvando gli operatori nella presa in carico globale dei soggetti in difficoltà nell'ambito di un progetto
individualizzato;
campagne promozionali a scuola ed in altri contesti di aggregazione formale ed informale su diverse
tematiche: i valori della pace, della non-violenza e della difesa della Patria non-armata, etc.; i problemi
connessi a comportamenti di uso ed abuso di alcool e droghe e a stili di vita scorretti; gli scambi
intergenerazionali; gli scambi interculturali; la conoscenza dei diritti dei minori; la comprensione della
diversità. I volontari parteciperanno anche alla produzione dei materiali informativi.
31
Scheda di approfondimento n.15
PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI A VALERE SULLA QUOTA DEL FONDO UNICO DESTINATA AGLI AMBITI TERRITORIALI SOCIALI
Intervento 1
Obiettivo
Azione/
Intervento
Ufficio di Promozione Sociale (UPS)
L’Ufficio di Promozione Sociale (UPS) è un servizio di informazione e consulenza rivolto alle persone e alle famiglie, per favorire
la fruizione dei servizi e per promuovere le iniziative di auto-organizzazione (Art.22 L.328/2000). L’obiettivo primario è quello di
aiutare i cittadini ad organizzarsi per far fronte alle situazioni di difficoltà transitorie o permanenti con il supporto professionale di
operatori del sociale, evitando di procedere per tentativi ed errori alla ricerca di risposte adeguate ai propri bisogni.
L’Ufficio di Promozione Sociale risponde ad un numero elevato di obiettivi che riguardano i singoli cittadini, le famiglie, la
comunità nel suo complesso, la rete dei servizi, il sistema informativo locale:
- i singoli cittadini:
informare e accompagnare i cittadini alla rete dei servizi;
fornire opportunità di ascolto, di lettura professionale del bisogno;
realizzare progetti personalizzati e interventi integrati;
consentire ai cittadini di partecipare alla strutturazione delle risposte ai propri bisogni;
aumentare il senso di soddisfazione e di sicurezza dell’utenza in rapporto al sistema di protezione sociale.
- Le famiglie:
superare la settorialità degli interventi assumendo la famiglia come destinatario dei servizi;
promuovere l’auto-organizzazione e l’associazionismo.
- La comunità nel suo complesso:
realizzare un welfare “dal basso” e calibrato sulle esigenze locali;
ridurre la distanza delle istituzioni;
valorizzare le risorse esistenti;
attivare le risorse della comunità (di solidarietà, di relazione, di autorganizzazione);
- La rete dei servizi:
creare punti di accesso alla rete dei servizi e degli interventi, facilmente identificabili e adeguatamente diffusi sul
territorio dell’Ambito;
migliorare l’integrazione del sistema con l’apporto anche di soggetti non istituzionali;
ampliare quantitativamente e qualitativamente le risorse impegnate nel processo di inclusione sociale, rendendolo più
sostenibile;
consentire il pieno utilizzo della rete dei servizi;
rilevare le disfunzioni del sistema in relazione alle segnalazioni dei cittadini;
avviare un processo di qualificazione dei servizi esistenti sia istituzionali che del terzo settore.
- Il sistema informativo locale:
monitorare il territorio e permettere la lettura dei processi in atto nel tessuto sociale;
riordinare ed integrare le fonti informative presenti sul territorio;
garantire l’articolazione del Sistema Informativo Locale.
L’UPS assicura la lettura ed osservazione dei bisogni, il monitoraggio e la promozione delle risorse del territorio, l’ascolto,
l’orientamento, l’informazione sui diritti, le prestazioni e le modalità d’accesso si servizi pubblici e provati, la trasparenza nei
rapporti tra cittadini e servizi, la possibilità di presentare reclami ( Piano Sociale Regionale 2008/10)
L’Ufficio di Promozione Sociale è organizzato come:
• Luogo di accoglienza e “ascolto” dei problemi del cittadino
• Servizio di informazione sulle prestazioni sociali disponibili e/o accessibili sul territorio, con il massimo di capillarità
possibile. (L’UPS mira ad integrare i diversi sportelli informativi presenti sul territorio, riducendo la loro proliferazione).
• Luogo di verifica dell’adeguatezza della rete dei servizi in rapporto alle trasformazioni sociali e alle priorità di
intervento
• Sede di prima presa in carico da parte del sistema integrato dei servizi sociali e socio-sanitari (Orientamento e
Accompagnamento)
• Luogo di accesso alla valutazione multidimensionale dei problemi delle persone e delle famiglie e di predisposizione
di progetti personalizzati (da concordare con l’interessato)
• Servizi disbrigo pratiche collegati all’accesso alle prestazioni
• Erogazione di alcune prestazioni di base (pronto intervento)
• Spazio per l’autorganizzazione delle risorse della comunità (si offrono ai cittadini spazi per assumere responsabilità e
per esprimere loro iniziative all’interno della rete dei servizi – mutuo aiuto, vicinato, reciprocità)
32
Le attività di sportello sono le seguenti:
• accoglienza - ascolto
• informazione
• orientamento e accompagnamento (presa in carico)
• servizio disbrigo pratiche
• erogazione di alcune prestazioni di base
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
L’attività di promozione sociale dell’Ufficio va intesa in tre direzioni:
• promozione, sviluppo e coordinamento di servizi e risorse istituzionali e comunitarie;
• partecipazione sociale tendente a creare un rapporto ottimale tra bisogni e risorse, in relazione ad un determinato
territorio;
• lavoro con i gruppi della comunità al fine di promuovere la partecipazione, il coinvolgimento, l’autogestione dei servizi
e delle risorse da parte della stessa popolazione e creare o ricercare legami di solidarietà sociale.
Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale n. 22
Cittadini, famiglie, la comunità territoriale nel suo complesso
Locali e attrezzature messi a disposizione dalle Amministrazioni Comunali, Risorse Umane (n. 4 Assistenti Sociali), Coordinatore
d’Ambito
Nel territorio dell’Ambito n. 22 gli UPS sono così articolati:
Punti informativi fissi
Comune di Acquasanta T.
Comune di Ascoli Piceno
Comune di Folignano
Comune di Maltignano
Comune di Roccafluvione
Punti informativi mobili (a chiamata)
Comune di Venarotta
Comune di Arquata del Tr.
Comune di Montegallo
Comune di Palmiano
Sede centrale di riferimento per lo svolgimento
Comune di Ascoli Piceno - Monticelli
delle attività connesse alla presa in carico
Il Coordinatore monitora costantemente le attività svolte al fine di verificarne l’efficienza., l’efficacia e l’economicità, inoltre
informa periodicamente il Comitato dei Sindaci sull’andamento del servizio.
Il Monitoraggio riguarda:
CATEGORIE
il funzionamento del servizio
gli accessi al servizio
le prestazioni erogate
gli esiti delle prese in carico
Intervento 2
Obiettivo
INDICATORI PRINCIPALI
Ore di apertura degli sportelli erogate per comune
Rispetto delle consegne da parte degli operatori
Rispetto delle procedure adottate da parte degli operatori
Livelli di soddisfazione registrati (committenza, utenza)
Numero di soggetti in carico per tipologia (immigrati, minori, disabili, etc.)
Numero di nuovi accessi per tipologia
Numero di prestazioni dirette per tipologia (informazione, orientamento, etc.)
Numero di servizi attivati per tipologia (II livello)
Numero di invii a servizi di altri enti
Presa in carico di Servizio Sociale
L’Ambito Territoriale Sociale XXII, composto da nove comuni, vede la presenza del servizio sociale professionale nei soli comuni
di Ascoli Piceno e Folignano.
L’implementazione dello sportello UPS in tutti i comuni dell’ATS XXII ha fatto rilevare la necessità di rispondere alle esigenze del
territorio, dei cittadini e dei singoli comuni ampliando l’attività di semplice informazione integrandola con funzioni di presa in
carico, capace di offrire all’utenza un intervento più approfondito e completo capace di rispondere alle richieste esplicitate
attraverso una professionalità necessaria e all’attuale non adeguatamente rappresentata nella maggioranza dei comuni
appartenenti all’ATS XXII.
Gli obiettivi sono:
•
sopperire alla mancanza di un Servizio Sociale professionale nei Comuni più piccoli dell’ATS
33
•
•
Azione/
Intervento
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
potenziare i Servizi Sociali dei Comuni dell’ATS in cui già esistono
svolgere funzioni di presa in carico dei bisogni dei cittadini più deboli, strettamente collegate alle funzioni di accesso,
informazione ed accompagnamento dell’Ufficio di Promozione Sociale
•
rimuovere le cause del bisogno e ricercare la soluzione tramite un rapporto interrelazionale e l'uso delle risorse personali e
sociali indirizzate a promuovere la piena e autonoma realizzazione delle persone;
•
facilitare il rapporto cittadino - istituzioni;
•
collegare il bisogno dei singoli al sistema dei servizi e viceversa;
•
contribuire ai processi di modifica delle istituzioni prevalentemente considerate nell'ambito dei servizi sociali.
La presa in carico si può realizzare in 4 Aree:
Area Adulti: Predisposizione di progetti di sostegno economico per nuclei famigliari o singoli, finalizzati al soddisfacimento di
bisogni fondamentali. - Predisposizione di progetti di avvicinamento e/o reinserimento lavorativo di persone a rischio di
esclusione sociale. - Predisposizione di indagine conseguente ad una segnalazione.
Area Anziani: Predisposizione di progetti di sostegno domiciliare per anziani al fine di favorire l’autonomia della persona e la
permanenza nel proprio ambiente familiare e sociale - Predisposizione di indagine conseguente ad una segnalazione.
Area Disabili: Predisposizione di progetti di sostegno per adulti diversamente abili a rischio di emarginazione,
istituzionalizzazione, isolamento, conseguente a problematiche relazionali, sociali ed economiche - Predisposizione di interventi
per l’erogazione del Contributo Regionale a favore di soggetti disabili in situazione di “Particolare Gravità” - Predisposizione di
progetti di sostegno domiciliare per minori diversamente abili in riferimento alle problematiche connesse alla disabilità in
collaborazione con il servizio sanitario UMEE. - Collaborazione con i Servizi Sanitari (UMEA e DSM) per la predisposizione di
progetti di avvicinamento e/o reinserimento lavorativo di persone a rischio di esclusione sociale.
Area Minori: Interventi su mandato dell’Autorità Giudiziaria - Collaborazione con servizio giudiziario USSM per interventi a
favore di minori autori di reato - Predisposizione di indagine conseguente ad una segnalazione - Segnalazione all’Autorità
Giudiziaria - Predisposizione di progetti di sostegno per minori a rischio di emarginazione o devianza conseguenti a
problematiche relazionali, sociali ed economiche - Intervento in via diretta in situazioni di pregiudizio immediato - Collaborazione
con l’“équipe affido” e “équipe adozioni” - Collaborazione nella realizzazione di interventi di promozione comunitaria - Collaborare
con i diversi servizi del territorio per la costituzione di una rete afferente l’area minori.
Ambito Territoriale Sociale n. 22,
Servizi Sociali del Comune di Folignano e Ascoli Piceno
Cittadini, Comunità territoriale nel suo complesso
Gli operatori incaricati saranno assistenti sociali e psicologi.
La contiguità delle funzioni dell’Ufficio di Promozione Sociale con gli interventi di cui al presente progetto suggeriscono l’impiego
di personale già coinvolto nell’UPS.
Il Coordinatore di Ambito provvede ad effettuare controlli periodici da sottoporre al Comitato dei Sindaci, sull’andamento del
servizio in oggetto, al fine di verificarne l’efficienza e l’efficacia
La valutazione riguarda tre ‘distanze’:
1) la distanza fra servizio programmato e servizio effettivamente erogato: ciò ha a che fare principalmente con l’efficienza e con
l’efficacia interna;
2) la distanza fra servizio atteso dal cliente e servizio realmente percepito: questo ha a che fare il problema di comunicazione
esterna;
3) la distanza fra servizio effettivamente erogato e servizio percepito: ciò ha a che fare con l’efficacia esterna, almeno per quella
parte rappresentata dalla soddisfazione espressa dai beneficiari
34
Scheda di approfondimento n.16
Obiettivo
Azione/
Intervento
Progetto “Ricomincio da te” (continuità)
L’obiettivo primario del progetto è quello di rendere più diffuso l’utilizzo dell’affidamento familiare, quale risorsa a disposizione dei
servizi sociali e socio-sanitari per la tutela di minori che patiscono la mancanza parziale o totale di supporto familiare. Il
raggiungimento di tale obiettivo passa necessariamente attraverso una forte campagna di animazione della comunità, che faccia
emergere dai cittadini le risorse necessarie per dare risposte alle diverse esigenze di disagio socio-familiare che molti minori si
trovano spesso a vivere. Inoltre, si rende necessaria una riorganizzazione della rete dei servizi sociali e socio-sanitari presenti
sul territorio, al fine di garantire il funzionamento dell’equipe integrata per l’affido familiare.
Gli obiettivi specifici del progetto possono così essere riassunti:
• promuovere presso la cittadinanza la conoscenza dell’istituto dell’affido familiare;
• sollecitare l’impegno attivo di soggetto disponibili ad intraprendere esperienze di affido;
• supportare l’auto-organizzazione dei cittadini e la collaborazione con i servizi;
• sostenere percorsi di formazione e di valutazione per le famiglie affidatarie;
• definire un nuovo accordo formale tra comuni dell’ATS 22 e Azienda sanitaria per la costituzione di un’equipe
integrata, in cui siano definite le figure professionali coinvolte, gli ambiti di intervento le procedure e gli strumenti di
lavoro;
• potenziare la rete dei servizi esistenti con l’introduzione della figura dello psicologo, per la conduzione di esperienze
formative degli aspiranti affidatari, per la valutazione di idoneità, per la conduzione di gruppi di mutuo aiuto sul tema
dell’affido;
• facilitare l’apertura al territorio delle strutture residenziali per minori, affinchè ci sia collaborazione con famiglie di
appoggio, ci sia confronto tra le diverse strutture sulle metodologie educative, ci sia “formazione” nei confronti di
quanti vogliono avvicinarsi in modo volontaristico al mondo del disagio minorile e infine ci sia un collegamento sempre
più stretto con i servizi sociali territoriali;
• stilare un regolamento di riferimento per i comuni dell’Ambito per la determinazione dei rimborsi economici, le
agevolazioni, gli sgravi, etc. a cui possono accedere le famiglie affidatarie.
Il programma delle azioni da realizzare prevede:
a) azioni che riguardano per la predisposizione, la conduzione, il monitoraggio e la valutazione del progetto;
• Azione: elaborazione del progetto
• Azione: gestione della condivisione
• Azione: monitoraggio e documentazione
• Azione: valutazione
• Azione: pubblicizzazione dei risultati (gestione del piano di comunicazione)
b)
Soggetti/
Servizi
coinvolti
Destinatari
Risorse /
Strumenti
Indicatori/
Valutazione
azioni che riguardano la realizzazione di un servizio territoriale integrato per l’affido familiare;
• Azione: sensibilizzazione del territorio
• Azione: formazione delle famiglie
• Azione: valutazione delle famiglie
• Azione: costituzione di un elenco di famiglie idonee
• Azione: costituzione dell’equipe affido
• Azione: definizione degli ambiti di intervento e delle procedure operative dell'equipe affido
• Azione: regolamentazione dell’affido
• Azione: messa a regime del funzionamento dell’equipe affido
ATS 22
Consultorio familiare
Associazioni e reti di famiglie
Comunità educative
Famiglie disponibili all’affido
Il progetto sarà in gran parte realizzato con l’impiego delle risorse umane dell’Ambito Territoriale Sociale 22, in collaborazione
con i Servizi sociali dei singoli comuni e con il Consultorio familiare.
A seguito della realizzazione del progetto ci si aspetta che:
•
i cittadini dei Comuni dell’ATS 22 siano più informati sul tema dell'affido familiare e siano più disponibili ad impegnarsi in
prima persona
•
i cittadini sappiano dove rivolgersi per collaborare attivamente con i servizi sociali e con il consultorio familiare
35
•
•
•
•
•
•
•
•
•
un ampio gruppo di cittadini (almeno 30) sia adeguatamente formato e valutato ai fini dell'affidamento di minori e si
costituisca un apposito elenco
sia redatta una disciplina che definisca con precisione gli ambiti di intervento, le procedure e gli strumenti operativi
dell'equipe affido prevista dalla normativa regionale
i Comuni e l'Azienda sanitaria identifichino chiaramente gli operatori di riferimento per l'affido familiare e si costituisca
mediante accordo formale l'"equipe affido"
l'equipe affido inizi a svolgere i propri compiti in relazione ai diversi destinatari:
territorio
rete dei servizi (servizi sociali, servizi socio-sanitari, servizi residenziali, servizi educativi)
famiglie (famiglie locali disponibili, famiglie affidatarie, famiglie d'origine del minore)
minori in carico
il comitato dei Sindaci dell'ATS 22 approvi apposite linee guida per i comuni per l'inserimento nei regolamenti comunali di
omogenei criteri tariffari, sgravi, agevolazioni, etc., in favore di coloro che praticano l'affido
le locali strutture residenziali per l'accoglienza di minori privi di validi riferimenti familiari si aprano al territorio consentendo
la realizzazione di progetti individuali per i minori ospiti, in cui siano previste forme di appoggio da parte delle famiglie
le locali strutture residenziali collaborino attivamente alla realizzazione di esperienze formative di volontariato di cittadini
interessati all'affido
si sia ricostituito il Comitato Territoriale dei servizi per i minori di cui alla LR 9/2003
si costituiscano sul territorio gruppi di famiglie auto-organizzati in forma di associazione, in costante rapporto con i servizi
istituzionali
36
ACCORDI DI PROGRAMMA E ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA GIA’ IN ESSERE O ATTIVATI NEL 2013
Oggetto: ACCORDO DI PROGRAMMA AMBITO TERRITORIALE XXII DI ATTUAZIONE DEL PIANO REGIONALE SOCIO-ASSISTENZIALE.
Altri soggetti partecipanti: Comuni di Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Folignano, Maltignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione,
Venarotta.
Impegni di mezzi finanziari: previsti nel piano
Durata: indeterminata.
Oggetto: ACCORDI DI PARTENARIATO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE.
Altri soggetti partecipanti: Comuni di Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Folignano, Maltignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione,
Venarotta, Comunità Montana del Tronto, Ente Quintana.
Impegni di mezzi finanziari: gli oneri finanziari sono quelli derivanti dall’attuazione dei progetti di servizio civile nazionale, previsti annualmente nel
bilancio.
Data di sottoscrizione: 29 gennaio 2004 e 3 marzo 2006 (con l’Ente Quintana).
Durata: fino alla conclusione dei progetti approvati dall’Ufficio Regionale del Servizio Civile Nazionale.
Oggetto: PROTOCOLLO DI INTESA PER L’ISTITUZIONE DEL COORDINAMENTO TERRITORIALE DEI SERVIZI PER LA TUTELA DEI MINORI
E PER LA COSTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLE EQUIPES LOCALI INTEGRATE PER L’ADOZIONE E PER L’AFFIDAMENTO
FAMILIARE – AMBITO TERRITORIALE SOCIALE XXII.
Altri soggetti partecipanti: Comuni di Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Folignano, Maltignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione,
Venarotta, ASUR – Area Vasta n. 5.
Impegni di mezzi finanziari: gli oneri finanziari sono quelli derivanti dal funzionamento delle équipes integrate per le adozioni nazionali e
internazionali e per gli affidi familiari, previsti annualmente nel bilancio.
Data di sottoscrizione: 29 ottobre 2007.
Durata: indeterminata, a partire dalla data di stipula.
Oggetto: ACCORDO DI PROGRAMMA PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI NELLE SCUOLE DELLA PROVINCIA DI ASCOLI
PICENO.
Altri soggetti partecipanti: Provincia di Ascoli Piceno, Ufficio Scolastico Provinciale di Ascoli Piceno, Istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni
ordine e grado della Provincia di Ascoli Piceno, Comuni capofila degli Ambiti territoriali sociali della Provincia di Ascoli Piceno, Aree Vaste della
Provincia di Ascoli Piceno.
Impegni di mezzi finanziari: gli oneri finanziari sono quelli derivanti dall’erogazione del servizio di assistenza per l’autonomia e la comunicazione
secondo quanto previsto dalla vigente normativa in materia e nei limiti delle relative risorse di bilancio.
Data di sottoscrizione: 23 febbraio 2011.
Durata: triennale.
Oggetto: PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI PER FAVORIRE L’INCLUSIONE SOCIALE DEI SOGGETTI
AFFETTI DA DISTURBI MENTALI E PER IL SOSTEGNO DELLE LORO FAMIGLIE – SERVIZI DI SOLLIEVO DELLA PROVINCIA DI ASCOLI
PICENO.
Altri soggetti partecipanti: Provincia di Ascoli Piceno, Comune di San Benedetto del Tronto (Ente capofila dell’Ambito territoriale sociale XXI),
Unione dei Comuni Vallata del Tronto (Ente capofila dell’Ambito territoriale sociale XXIII), Comunità Montana dei Sibillini (Ente capofila dell’Ambito
territoriale sociale XXIV), ASUR – Area Vasta n. 5.
Impegni di mezzi finanziari: gli oneri finanziari sono quelli derivanti dal funzionamento del Servizio di Sollievo dell’Ambito territoriale sociale XXII e
dall’attuazione degli interventi previsti nel progetto di che trattasi, previsti annualmente nel bilancio, di cui il 50% è a carico della Regione Marche.
Data di sottoscrizione: 6 maggio 2011.
Durata: rinnovato per il 2013-14. In corso di rinnovo
Oggetto: CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DI ESPERIENZE FORMATIVE DI VOLONTARIATO ALL’INTERNO DI STRUTTURE
RESIDENZIALI EDUCATIVE PER MINORI DA PARTE DI CITTADINI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE XXII INTERESSATI ALL’AFFIDO
FAMILIARE.
Altri soggetti partecipanti: Comunità educativa per minori “De Oviedo”, comunità educativa per minori “La Navicella”, comunità educativa per minori
37
“La Casa di Gigi”, Casa famiglia “Nain”.
Impegni di mezzi finanziari: l’Ambito territoriale sociale XXII si impegna a rimborsare le spese eventuali sostenute dal soggetto ospitante per le
coperture assicurative ai volontari fino a un importo massimo di € 250,00 per ciascuna delle suindicate comunità educative.
Data di sottoscrizione: 1 ottobre 2011.
Durata: rinnovata per il 2013-14
Oggetto: PROTOCOLLO D’INTESA PER IL COORDINAMENTO E LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO REGIONALE SPERIMENTALE DI
PROMOZIONE E DI FRUIZIONE DELLE BIBLIOTECHE INTERNE AGLI ISTITUTI PENITENZIARI.
Altri soggetti partecipanti: Ambiti territoriali sociali di Camerino (ATS 18), Ancona (ATS 11), Ascoli Piceno (ATS 22), Fermo (ATS 19), Fossombrone
(ATS 7), Montefeltro (ATS 5), Pesaro (ATS 1); Casa di Reclusione Ancona “Barcaglione”, Casa Circondariale/di Reclusione Ancona “Monteacuto”,
Casa Circondariale di Camerino, Casa Circondariale/di Reclusione di Ascoli Piceno, Casa Circondariale di Fermo, Casa di Reclusione di
Fossombrone, Casa Circondariale di Pesaro, Casa Mandamentale di Macerata Feltria; Provveditorato Regionale dell’Amministrazione
Penitenziaria Marche, Associazione Italiana Biblioteche Sezione Marche, Cooperativa “Pierreci Codess coopcultura” soc. coop. a r.l..
Impegni di mezzi finanziari: il progetto sperimentale di promozione e fruizione delle biblioteche interne agli istituti penitenziari è interamente
finanziato dalla Regione Marche.
Data di sottoscrizione: 21 dicembre 2011.
Durata: fino all’avvenuta ultimazione del progetto, che ha carattere biennale.
Oggetto: PROTOCOLLO D’INTESA PER IL COORDINAMENTO E LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO REGIONALE DI ATTIVITA’ TEATRALI
IN CARCERE.
Altri soggetti partecipanti:As.
Impegni di mezzi finanziari: il progetto di attività teatrali in carcere è interamente finanziato dalla Regione Marche.
Data di sottoscrizione: 21 dicembre 2011.
Durata: fino all’avvenuta ultimazione del progetto, che ha carattere biennale.
Oggetto: CONVENZIONI PER LA REALIZZAZIONE DI CORSI PER OPERATORE SOCIO-SANITARIO.
Altri soggetti partecipanti: Ambito territoriale sociale di Ascoli Piceno, ASUR – Area Vasta n. 5, Enti di formazione accreditati
Impegni di mezzi finanziari: i corsi sono finanziati dalla Regione Marche.
Data di sottoscrizione:
Durata: fino all’avvenuta ultimazione dei singoli corsi
Oggetto: PROTOCOLLO D’INTESA PER UNA RETE TERRITORIALE FINALIZZATA AL CONTRASTO DELL’ESCLUSIONE SOCIALE E DELLE
POVERTÀ ESTREME
Altri soggetti partecipanti: AMBITO TERRITORIALE SOCIALE XXII
ASSOCIAZIONE “BETANIA” Onlus - CARITAS DELLA DIOCESI DI ASCOLI PICENO,
ASSOCIAZIONE “ZAREPTA” Onlus,
BANCO DI SOLIDARIETA’ “ARCA” Onlus.
Impegni di mezzi finanziari: nessuno
Data di sottoscrizione: settembre 2013
Durata: fino all’avvenuta ultimazione del progetto, che ha carattere biennale.
Oggetto: PROTOCOLLO D’INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA DIPARTIMENTALE DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHE
Altri soggetti partecipanti: DDP ATS 21,22,23,24
Impegni di mezzi finanziari:
Data di sottoscrizione: 11 settembre 2013
Durata: fino all’avvenuta ultimazione del progetto, che ha carattere biennale.
Oggetto: ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DELL’INIZIATIVA HOME CARE PREMIUM 2012 per la gestione di progetti
innovativi e sperimentali di assistenza domiciliare
Altri soggetti partecipanti: ATS 22, INPS gestione ex INPDAP Direzione Regionale per le Marche
Impegni di mezzi finanziari:
Data di sottoscrizione: 28.01.2013
38
Durata: fino all’avvenuta ultimazione del progetto, che ha carattere biennale.
Oggetto: ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DELL’INIZIATIVA HOME CARE PREMIUM 2012 per la gestione di progetti
innovativi e sperimentali di assistenza domiciliare
Altri soggetti partecipanti: ATS 22, INPS gestione ex INPDAP Direzione Regionale per le Marche
Impegni di mezzi finanziari:
Data di sottoscrizione: 28.01.2013
Durata: fino all’avvenuta ultimazione del progetto, che ha carattere biennale.
Oggetto: “Proposta dell’Ombudsman Regionale di protocollo d’intesa e di collaborazione in materia di interventi a favore di soggetti adulti e
minorenni sottoposti a provvedimenti restrittivi della libertà personale”
Altri soggetti partecipanti: l’Ombudsman della Regione Marche – Autorità di Garanzia per la tutela dei diritti degli adulti e bambini, il Provveditorato
dell’Amministrazione Penitenziaria delle Marche e gli Ambiti Territoriali nel cui territorio insistono Istituti di Pena
Impegni di mezzi finanziari: 2,180
Data di sottoscrizione: 28.01.2014
Durata: fino all’avvenuta ultimazione del progetto
39
AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO
Composizione della Commissione tecnico-consultiva del’Ambito
Cesare Rapagnani (Presidente della Commissione)
Coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale 22
Anna Maria Galanti
Istruttore direttivo Servizio politiche sociali del Comune di Ascoli Piceno
Riccardo Amadio
Direttore del Dipartimento di Prevenzione ASUR – Area Vasta 5
Ugo Galanti
Dirigente Settore edilizia e attività produttive
STRUTTURE SOCIALI A CICLO RESIDENZIALE E SEMI-RESIDENZIALE AUTORIZZATE
L.R. 20/2002 – Disciplina in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e semi-residenziale”
L.R. 9/2003 – Disciplina per la realizzazione e gestione dei servizi per l'infanzia, per l'adolescenza e per il sostegno alle funzioni genitoriali e alle
famiglie e modifica della Legge regionale 12 aprile 1995, n.46 concernente: "Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore dei
giovani e degli adolescenti".
AREA
INTERVENTO
MINORI
TIPOLOGIA
STRUTTURA
Asilo nido
DENOMINAZIONE
ENTE
POSTI
DATA
NOTE
La cometa
Coop. Soc. a r.l.
“Preziosissimo Sangue”
24
2011
MINORI
Asilo nido
Pollicino
Comune di Folignano
57
2010
MINORI
Asilo nido
Lo scoiattolo
Comune di Ascoli Piceno
53
2011
MINORI
Asilo nido
Zerotre
Comune di Ascoli Piceno
35
2011
MINORI
Asilo nido
Lo scarabocchio
Comune di Ascoli Piceno
48
2011
MINORI
Centro per l’infanzia
Comune di Montegallo
20
2004
MINORI
Centro per l’infanzia
Pio Istituto del Sacro Cuore
di Gesù
40
2005
MINORI
Centro per l’infanzia
Filesi Elena
30
2012
MINORI
MINORI
MINORI
Centro per l’infanzia
Centro per l’infanzia
Centro per l’infanzia
Centro educativoricreativo per
l'infanzia
Asilo nido del Pio
Istituto del Sacro
Cuore di Gesù
Il Nido dei
Picchiolotti
La Cicogna
Maga Magò
Facciamo Centro
Autorizzato senza
parere Commissione
ATS
Servizio accreditato
Autorizzato senza
parere Commissione
ATS
Autorizzato senza
parere Commissione
ATS
Autorizzato senza
parere Commissione
ATS
Autorizzato senza
parere Commissione
ATS
Autorizzato senza
parere Commissione
ATS
Autorizzazione rivista
nel 2012 con parere
Commissione ATS
30 posti di cui 18 per
bambini divezzi
18
19
28
2012
2014
2013
MINORI
Spazio per bambini,
bambine e famiglie
Comunità educativa
Centro di Aggregazione
Giovanile
Comune di Roccafluvione
Ditta Maga Magò
SANITAS Impresa Sociale
srl
Provincia di Ascoli Piceno
6
2012
MINORI
MINORI
MINORI
Centro di Aggregazione
Giovanile
ANZIANI
Casa-albergo
Navicella
Navicella
Centro
d'aggregazione per
bambini e
adolescenti
Marinella Angelini
Provincia di Ascoli Piceno
Comune di Venarotta
9
20
2009
2007
Comune di Maltignano
30
2007
Santa Marta
Chiesa di Santa Marta
16
2008
40
28 posti di cui 24 per
bambini divezzi
Autorizzato senza
parere Commissione
ATS
Autorizzato senza
parere Commissione
ATS
ANZIANI
Casa albergo
ANZIANI
Casa di riposo
ANZIANI
Casa di riposo
ANZIANI
Casa di riposo
Albachiara –
Vitalogy
ANZIANI
Centro diurno per anziani
Albachiara –
Vitalogy
ANZIANI
ANZIANI
Residenza protetta
Residenza protetta
Acquasanta
Santa Marta
ANZIANI
Residenza protetta
Ancelle del Signore
ANZIANI
Residenza protetta
Albachiara –
Vitalogy
ANZIANI
Residenza protetta
DISABILI
Centro socio-educativoriabilitativo diurno
(C.S.E.R.)
Preziosissimo
Sangue
ANFFAS
DISABILI
Centro socio-educativoriabilitativo diurno
(C.S.E.R.)
Comunità socio educativa
riabilitativa (CO.S.E.R)
DISABILI
PPS
PPS
PPS
PPS
PPS
MINORI
Casa albergo per
anziani
autosufficienti
Preziosissimo
Sangue
Santa Marta
Comune di Venarotta
8
2010
Coop. Soc. a r.l.
“Preziosissimo Sangue”
Chiesa di Santa Marta
16
2008
34
2010
3
2012
16
2012
20
30
2009
2011
19
2011
20
2012
30
2008
20
2008
L’orto di Paolo
Congregazione religiosa
delle “Ancelle del Signore”
Cooperativa soc. G.L.A. Giovani Lavoratori
Associati di Ascoli Piceno
Coop. Soc. a r.l.
“Preziosissimo Sangue”
Associazione Nazionale
Famiglie di Disabili
Intellettivi e Relazionali
(Anffas) Onlus di Ascoli
Piceno
PAGEFHA Soc. Coop. a r.l.
16
2013
La mia casa
Comune di Ascoli Piceno
9
2008
Casa di accoglienza per
donne vittime di violenza o
vittime della tratta a fine di
sfruttamento sessuale
Alloggio sociale per adulti
in difficoltà
Casa Antonia
Casa di Procura dell’Istituto
delle Suore Oblate del
Santissimo Redentore
10
2014
Casa Anita
4
2011
Centro di pronta
accoglienza adulti
Comunità alloggio per
gestanti e madri con figli a
carico
Centro di pronta
accoglienza per adulti
Santa Marta
Casa di Procura dell’Istituto
delle Suore Oblate del
Santissimo Redentore
Chiesa di Santa Marta
10
2008
Casa Accoglienza
Maria Ausiliatrice
Chiesa di Santa Marta
5
2007
Casa della Carità
Associazione BetaniaCaritas diocesana
16
2010
Cooperativa soc. G.L.A. Giovani Lavoratori
Associati di Ascoli Piceno
Cooperativa soc. G.L.A. Giovani Lavoratori
Associati di Ascoli Piceno
ASUR AV 5
Chiesa di Santa Marta
ANZIANI
Centro di Aggregazione
Giovanile
Casa albergo
Comune di Folignano
F.Ferrucci
Comune di Ascoli Piceno
ANZIANI
Residenza protetta
Luciani
ASUR AV 5
DISABILI
Centro socio-educativoriabilitativo diurno
(C.S.E.R.)
Colibrì
Comune di Ascoli Piceno
41
20
Successivi
ampliamenti. L’ultimo
nel 2011
Attività attualmente
sospesa
Attività attualmente
sospesa
20 posti
convenzionati
12 posti
convenzionati
Attività attualmente
sospesa
30 posti
convenzionati
“I Cirenei”
Cooperativa Sociale,
nuovo soggetto
gestore in
concessione dal 2013
Rilasciato parere
positivo
all’autorizzazione
Non autorizzato, ma
funzionante
Non autorizzato, ma
funzionante
Non autorizzato, ma
funzionante
Non autorizzato, ma
funzionante
Strutture
ANZIANI
Strutture
DISABILI
Strutture
PROBLEMATICHE
PSICO-SOCIALI
TOTALE
Strutture MINORI
Strutture autorizzate
15
11
3
5
34
Strutture non
autorizzate
1
2
1
0
Strutture LR 9/2003
14
0
0
0
14
Strutture LR 20/2002
1
11
3
5
20
42
4