lunedì 28 luglio 2014 INDICE RASSEGNA STAMPA lunedì 28 luglio 2014 26/07/2014 Economia e imprese locali Nazione Lucca p. 8 Camera di Commercio. «A rischio manifestazioni e investimenti per le imprese» 1 Tirreno Lucca p. IV Diritti camerali, a rischio i contributi per eventi e aziende 2 Nazione Lucca p. 8 Tavolo di lavoro per le ex Lenzi Tirreno Lucca p. IV Cultura ed economia a confronto sulle ex Lenzi Nazione Lucca p. 11 Snai. 'Una rete parallela raccoglie scommesse senza le concessioni' Nazione Lucca p. 4 Gli infortuni sono diminuiti ma ci sono ancora troppi decessi Tirreno Lucca p. IV Giù gli infortuni sul lavoro ma risalgono quelli mortali Nazione Lucca p. 8 Imt. Duemila richieste E' un record Nazione Viareggio p. 15 Stasera si assegna il premio Henraux Il galà esclusivo con gli artisti selezionati 11 Nazione Viareggio p. 15 Seravezza. Legge regionale sulle attività di cava Da settembre i lavori sui piani di bacino 12 Tirreno Viareggio p. XIII Cave, il sindaco Neri: «A breve via ai lavori sui piani di bacino» 13 Nazione Lucca p. 6 Danni accertati per 6,5 milioni di euro Ma la stima reale arriverà almeno a dieci 14 Nazione Lucca p. 7 Tambellini alza la voce «Il Consorzio deve lavorare meglio Tirreno Lucca p. V «Ridateci la strada, così non si vive» Luciano Nottoli 4 5 Massimo Stefanini 6 8 9 Cristiano Consorti 10 Edilizia & Territorio 16 Nadia Davini 17 Luccaindiretta.It Nubifragio, allarme di Ance: "Basta disastri annunciati" 19 Lagazzettadilucca. It Danni causati dall'alluvione. Ance: "Non c'è prevenzione, è una vergogna" 20 Loschermo.It Alluvione a Lucca: l' Associazione Costruttori Edili punta il dito...... 21 Nazione Lucca p. 7 Brennero interrotta: emergenza grave Si teme cedimento di lunghissimo tratto Paolo Mandoli 22 Nazione Lucca p. 1-4 Ospedale, la Regione pretende i soldi Fabrizio Vincenti 23 Tirreno Lucca p. II A settembre i piani sul Campo di Marte Luca Tronchetti 25 Tirreno Lucca p. III Casermette, la gara è lontana 26 Nazione Lucca p. 11 Capannori. Lavori alle scuole Ecco la mappa degli interventi zona per zona 27 Tirreno Lucca p. X Lavori nelle scuole rimasti al palo per la nuova legge Nicola Nucci 28 Nazione Lucca p. 13 Barga, a Villa Gherardi un ostello della gioventù Luca Galeotti 29 Tirreno Lucca p. XIII Lavori sulla regionale a Pian di Coreglia 30 Nazione Lucca p. 13 Bagni di Lucca. Nuova vita per le Terme: il progetto 31 27/07/2014 Economia e imprese locali Nazione Viareggio p. 7 Ricapitalizzazione della Porto Spa «Giannerini va contro la normativa Tirreno Viareggio p. I È stangata anche per i diportisti Indice Rassegna Stampa 32 Donatella Francesconi 33 Pagina I INDICE RASSEGNA STAMPA lunedì 28 luglio 2014 Tirreno Viareggio p. I Frosini: Triangolino inutilizzato 34 Tirreno Viareggio p. I Scontro Baldini-Favilla legalità o quadratura dei conti a ogni costo? 35 Nazione Lucca p. 2 Freddana sale 40 centimetri: torna la grande paura Paolo Mandoli 36 Tirreno Lucca p. III Pescaglia, la Regione muove il Genio civile Luca Meconi 38 Tirreno Lucca p. III Opere e senso di responsabilità contro il rischio alluvioni Marco Innocenti 39 Nazione Lucca p. 2 I costruttori edili rilanciano: «Lavoriamo nella prevenzione superando le divisioni fra enti» Tirreno Lucca p. III «Nessuna risposta sul Progetto Serchio» Nazione Lucca p. 3 Brennero: il summit in settimana Code e caos al ponte di Calavorno Tirreno Lucca p. III SS 12, esplode la rabbia Due assemblee di cittadini 43 Tirreno Lucca p. III Betti chiede un tavolo in prefettura 44 Tirreno Lucca p. I Ex ospedale, sì a investimenti «ma niente speculazioni» Luca Cinotti 45 Tirreno Lucca p. I Un parcheggio nella ex Manifattura Marco Innocenti 46 Tirreno Lucca p. I Ok a Palatucci e Cavallerizza, addio a Piazzale Verdi Nazione Lucca p. 13 Assunti gli ex operai della Cipriano Nazione Viareggio p. 3 Viareggio. Torna a risplendere il gioiello Liberty della città Quasi completato il restauro fatto dalla Provincia 49 Tirreno Viareggio p. I Villa Argentina sarà inaugurata il 2 novembre con una mostra 51 Nazione Viareggio p. 11 Pineta di Ponente, tre anni per rinascere Parte la staffetta per riqualificare il parco 52 Tirreno Viareggio p. IV Lavori in pineta di Ponente: da domani i primi due lotti 54 Nazione Viareggio p. 17 Seravezza. La nuova vita di Palazzo Rossetti. A ottobre il restauro Tirreno Viareggio p. XIV A Seravezza proroga di 5 anni sulla possibilità di edificare Edilizia & Territorio 40 41 Marco Nicoli 42 47 Marco Nicoli 48 Eleonora Luisi 55 56 28/07/2014 Economia e imprese locali Tirreno p. 9 L'azienda etica non è un'utopia: io l'ho realizzata Paola Taddeucci 57 Nazione Lucca p. 1 Rogo nel capannone di un'azienda nautica: danni ingenti Tirreno Lucca p. 14 Incendio devasta fabbrica di gommoni Nazione Viareggio p. 6 Al varo nuova motovedetta 61 Nazione Viareggio p. 7 'Henraux' a Mikayel Ohanjanyan 62 Tirreno Estate p. 21 Ohanjanyan vince il Premio Henraux 63 Nazione Lucca p. 2 Brennero, si teme una chiusura lunghissima Paolo Mandoli 64 Nazione Lucca p. 3 Piazzale Verdi, ecco i motivi dello stop Ora si profila una lunga battaglia legale Fabrizio Vincenti 65 Tirreno Viareggio p. 14 Versilia. Case, i prezzi scendono: È il momento di comprare 59 Luca Tronchetti 60 Edilizia & Territorio Indice Rassegna Stampa 66 Pagina II L'ALLARME DEL PRESI D ENTE BARTOLI SUGLI ACCORPAMENTI . . . . . nù per le únprese » e SONO preoccupati, e temono per eventuali ricadute negative sul territorio lucchese. Il presidente Giorgio Bartoli (nella foto) e la giunta Camerale esprimono infatti la propria preoccupazione per gli sviluppi delle proposte legislative sulle Camere di Commercio. Al presidente e la giunta camerale ritengono che le misure del Governo Renzi mettano in serio pericolo il ruolo, le competenze e la stessa sopravvivenza dell'intero sistema camerale e della stessa Camera di Commercio di Lucca - affermano - . Il Decreto Legge 90 in fase di conversione riduce del 50% il diritto annuale versato dalle imprese e, anche qualora questa previsione venisse rimodulata, l'impatto sulle risorse disponibili pregiudicherà il sostegno finanziario alla promozione, alla formazione, agli eventi e ai servizi resi alle imprese in materia di internazionalizzazione, di accesso al credito, di innovazione e proprietà in- Economia e imprese locali dustriale, di qualificazione delle filiere, di sostegno alla formazione per la sicurezza e quella per la nuova imprenditorialità». «IN CONCRETO - aggiungono - : una manifestazione come `Il Desco' è oggi in serio pericolo. La misura diretta a favorire l'accesso al credito, di cui hanno goduto 2.000 imprese, attivando investimenti per 40 milioni di euro negli ultimi quattro anni, non potrà essere ripetuta. Le agevolazioni finanziarie per la partecipazione alle fiere all'estero, che hanno sostenuto gli sforzi di 300 imprese per trovare nuovi mercati, spariranno. I contributi per eventi organizzati sul territorio, che producono un diffuso indotto per alberghi, ristoranti, esercizi commerciali e servizi, per oltre 600mila giuro ogni anno verranno meno. Le 23 iniziative di promozione internazionale del turismo non potranno essere in futuro ripetute. Il sostegno alla formazione postuniversitaria rivolta ad Imt, Fondazione Campus e Celsius rischia di essere azzerato. La Camera di Commercio condivide le necessità di riforma del sistema camerale indirizzata verso una maggiore integrazione territoriale e funzionale ad una logica di risparmio e efficienza, ma sarebbe paradossale tagliare l'unico ramo della pubblica amministrazione gestito dalle imprese per le imprese». Pagina 1 Diritti camerali, a rischio i contributi per eventi e aziende L'allarme del presidente della Camera Giorgio Bartoli «Con i tagli previsti, l'edizione del Desco e in serio pericolo» / LUCCA Allarme del presidente Giorgio Bartoli e della giunta della Camera di Commercio per gli sviluppi delle proposte legislative sulle istituzioni camerali. Presidente e giunta ritengono che le misure del Governo Renzi mettano in serio pericolo il ruolo, le competenze e la stessa sopravvivenza dell'intero sistema camerale e della stessa Camera di Commercio di Lucca. Il Decreto Legge 90 in fase di conversione riduce del 50% il diritto annuale versato dalle imprese e, anche qualora questa previsione venisse rimodulata, l'impatto sulle risorse disponibili pregiudicherà il sostegno finanziario alla promozione, alla formazione, agli eventi e ai servizi resi alle imprese in materia di internazionalizzazione, di accesso al credito, di innovazione e proprietà industriale, di qualificazione delle filiere, di sostegno alla formazione per la sicurezza e quella per la nuova imprenditorialità. In concreto: una manifestazione come Il Desco è oggi in serio peri colo. La misura diretta a favorire l'accesso al credito, di cui hanno goduto 2000 imprese, attivando investimenti per 40.000.000 di giuro negli ultimi quattro anni, non potrà essere ripetuta. Le agevolazioni finanziarie per la partecipazione alle fiere all'estero, che hanno sostenuto gli sforzi di 300 imprese per trovare nuovi mercati, spariranno. I contributi per eventi organizzati sul territorio, che producono un diffuso indotto per alberghi, ristoranti, esercizi commerciali e servizi, per oltre 600.000 euro ogni anno verranno meno. Le 23 iniziative di pro- Economia e imprese locali mozione internazionale del turismo che hanno presentato Lucca, la Versilia e la Valle del Serchio dalla Russia agli Stati Uniti, dalla Cina agli Emirati Arabi, dalla Germania alla Gran Bretagna, dalla Spagna alla Scandinavia, dall'Austria all' Olanda con la presenza di 199 tour operator negli ultimi tre anni, non potranno essere in futuro ripetute. Il sostegno alla formazione postuniversitaria rivolta ad IMT, Fondazione Campus e Celsius rischia di essere azzerato. di risparmio e efficienza, ma sarebbe paradossale tagliare l'unico ramo della pubblica amministrazione gestito dalle imprese per le imprese. Il rinnovo della govemance, dei perimetri terri toriali, l'integrazione e la specializzazione di funzioni sempre più coerenti con le effettive necessità delle imprese e dello sviluppo economico sono obiettivi che devono essere perseguiti senza che necessariamente il sistema camerale rischi di essere cancellato. Il presidente e la giunta stimano che la riduzione totale prevista delle risorse disponibili per le imprese e per il territorio ammonterà a 3.200.000 eure. Questa riduzione inoltre si proietterà anche sui fornitori di beni e servizi della Camera, che ad oggi è bene sottolinearlo, sono pagati in media entro 22 giorni dal ricevimento della fattura. I pericoli recessivi per la competitività del territorio lucchese sono ben maggiori del risparmio per ogni singola impresa. Il Presidente e la Giunta ribadiscono che l'applicazione del decreto comporta un esiguo risparmio per le imprese. 1 dati forniti da Unioncamere quantificano l'economia in 63 euro circa, pari a poco più di 5 euro al mese. Per le imprese individuali, che rappresentano il 60% del tessuto economico italiano, e il 51,21% di quello lucchese, il risparmio effettivo non supererà i 32 euro l'anno, ovvero 2,6 euro al mese. La Camera di Commercio di Lucca condivide le necessità di riforma del sistema camerale indirizzata verso una maggiore integrazione territoriale e funzionale ad una logica Pagina 2 La folla all 'edizione 2013 dei Desco all 'ex Real Collegio Economia e imprese locali Pagina 3 I SUMM IT DI ASSOCIAZIONI E PRIVATI PER IL RECUPERO DELL'AREA 9, 101 4 /e"2i/ i. i // Confronto nella sede degli Industriali per studiare nuove proposte DOPO anni di silenzio, due mondi concettuali della città, culturale e economico e turistico, si incontrano, e si mettono insieme per disegnare il futuro delle ex Officine Lenzi. E quello che è accaduto a Palazzo Bernardini, sede dell'Associazione industriali, quando la Seven Spa, rappresentata dalla famiglia Severini, proprietaria della vecchia fabbrica di San Concordio, ha chiamato a raccolta operatori culturali e rappresentanti dell'economia e turismo lucchese, per confrontarsi su mancanze e prospettive e avanzare idee e soluzioni per l'immensa area che sorge alle porte della città. Nella mattina c'è stato spazio per associazioni, laboratori culturali, appassionati di arte, realtà storiche in campo musicale, enogastronomico, ambientale e naturalistico. E ancora librerie, festival, organizzazioni impegnate nel cinema, nella fotografia, nella danza e nel teatro. Industriali, commercianti, liberi professionisti, promotori di iniziative culturali, sportive, rappresentanti di palestre e centri benessere, ristoratori, albergatori e produttori di vino hanno dato il proprio contributo nei dialoghi pomeridiani. A mo- Economia e imprese locali cinque per quello economico e turistico, `welfare o sviluppo, eco- 1 ATTESA D i RILANCIO Le ex Officine Lenzi a San Concordo aspettano da anni un recupero e una nuova destinazione ROMITI (ASSINDUSTRIA) Per ft presidente, soluzioni potrebbero arrivare da una cordata di imprenditori derare gli incontri due docenti della Cattolica di Milano, Paolo Dalla Sega e Maurizio Frittelli, esperti da anni in processi partecipativi e tavoli di concertazione pubblico-privato per la realizza- zione di nuovi spazi polivalenti. «DOPO una serie di incontri che abbiamo tenuto nei mesi scorsi con vari soggetti - spiega Dalla Sega - abbiamo ritenuto che il passaggio più significativo del nostro lavoro potesse essere un momento di ascolto verso la città. Così abbiamo formulato delle domande, cinque per il mondo culturale, sintetizzate in `essere e fare cultura a Lucca', e nomia, cultura, turismo'. Il nostro lavoro, adesso, sarà quello di effettuare una sintesi per individuare le suggestioni più interessanti: una sorta di documento che verrà poi presentato alla città». Non a caso era presente anche il sindaco, Alessandro Tambellini, che vede nelle ex Officine Lenzi una possibilità interessante, ricordando però come ogni progetto debba essere sostenibile dal punto di vista economico. Per Claudio Romiti, direttore di Assindustria, una soluzione potrebbe venire dalla creazione di una cordata di imprenditori, per dare il via al processo di recupero. «Il problema più diffuso è quello del rapporto tra pubblico e privato - conclude Frittelli - e il sindaco ha detto che i progetti per essere realizzati devono essere sostenibili. Dunque, l'amministrazione c'è, appoggia l'iniziativa, ma economicamente non potrà fare molto. L'elemento più interessante è la creazione di un tavolo in cui i privati, che dovranno reperire le risorse, possano contare sul sostegno del comune di Lucca anche per ottenere gli idonei provvedimenti autorizzativi». Luciano Nottoli Pagina 4 Cultura ed e c onomia a c onfronto sulle e / LUCCA Due mondi concettuali della città, quello culturale e quello economico e turistico, si incontrano, si conoscono e si mettono insieme per disegnare il futuro delle ex Officine Lenzi. Ë quello che, idealmente, è accaduto giovedì scorso a Palazzo Bernardini, nella sede dell'Associazione degli Industriali di Lucca, quando la Severa Spa, rappresentata dalla famiglia Severini, proprietaria della vecchia fabbrica di San Concordio, ha chiamato a raccolta gli operatori culturali e i rappresentanti dell'economia e del turismo lucchese, per confrontarsi su mancanze e prospettive del sistema culturale cittadino e avanzare idee e soluzioni per l'immensa area che sorge alle porte del centro stori- Economia e imprese locali 1 co. Ne è venuta fuori una giornata di dialoghi intorno alla cultura - così, del resto, si chiamava l'iniziativa - che ha visto la partecipazione di tante e variegate realtà, desiderose di conoscere e farsi conoscere . Durante la mattina c'è stato spazio per le associazioni, i laboratori culturali, appassionati di arte, realtà storiche in campo musicale, enogastronomico , ambientale. E ancora librerie, festival, organizzazioni impegnate nel cinema, nella fotografia, nella danza e nel teatro. Industriali, commercianti, liberi professionisti, promotori di importanti iniziative culturali (come i Comics), sportive , rappresentanti di palestre e centri benessere , ristoratori, albergatori e produttori di vino hanno dato il proprio contributo nei dialoghi pomeridiani. Pagina 5 UGH I (S I SERVIZI) SCRIVE I: «SOTTRAE AL FISCO 500 M ILION I Di EURO» `Una rete parallela raccoglie scommesse senza le concessioni' di MASSIMO STEFANINI «SE IN ITALIA si può effettuare la raccolta di scommesse anche senza essere titolari di concessione, al- lora vuol farlo anche Snai Servizi. Altrimenti saremo di fronte a una evidente discriminazione di cui lo Stato italiano dovrà rispondere». E' chiara la posizione di Maurizio I I « si non versano le tasse sul gioco, in barba alle regole che noi invece rispetti amo» Ughi da noi interpellato telefonicamente sulla situazione attuale del settore, regolamentato da una giungla di normative da rispettare per alcuni, totalmente «anarchica» per altri. Due pesi e due misure dunque. Ughi, alla guida di Snai servizi ma fino al 2011 ex amministratore dell'attuale Snai spa (fondata nel 1990, leader nella gestione di scom- messe e concorsi a pronostici, quotata in Borsa a Milano nel segmento Standard con sede legale in via Boccherini a Porcari, dal 2011 socio di maggioranza Global Games, quindi due entità diverse), ha scritto una lettera con alcuni pungenti interrogativi al premier Matteo Renzi, la missiva è stata anche pubblicata sul nostro quotidiano: «Nel 2016 avremo una sorta di azzeramento e ricostruzione della rete di vendita delle scommesse di cui lo Stato detiene il monopolio - commenta - con la rete autorizzata. ALLORA con questo avviso sui giornali ho voluto informare il Presidente del Consiglio, sicuramente affaccendato in altri pensieri come la riforma del Senato, che in Italia esiste una rete «parallela», presente da oltre 10 anni sul territorio, con più negozi rispetto a quella dello Stato, che non rispetta i regolamenti, che agisce priva di autorizzazioni che non versa alcuna imposta sul gioco, sottraendo un introito fiscale di 500 milioni di euro. Abbiamo elevato le nostre istanze all'Adm, Agenzia dei Monopoli e nei tribunali amministrativi. Ora ci rivolgiamo alla parte politica. Speriamo - conclude Ughi - che Renzi raccolga il nostro appello, ponendo fine a questa discriminazione, aiutandoci a continuare a lavorare per lo Stato, garantendo i consumatori. Perché quando uno scommettitore riceve il ticket con il numero cronologico, è lo Stato che vigila e controlla. Nel privato le regole si cambino dalla sera alla mattina». Un j'accuse chiaro da parte di Ughi ma non solo. Le società che agiscono secondo le norme del nostro ordinamento, hanno centinaia di dipendenti da tutelare. Economia e imprese locali Pagina 6 PO LEM ICA «Speriamo l'appello venga accolto. Così continueremo a lavorare per lo Stato tutelando i clienti». Nel tondo Maurizio Ughi Economia e imprese locali Pagina 7 i i Lb' i sono d ì m i nuitì ma c i sono ancora tropp í decess ì TRE MORTI sul lavoro nel 2013, a fronte dell'unica tragedia del 2012. Un dato sicuramente molto negativo ma che rientra in un quadro complessivo che, negli ultimi anni, registra nel territorio dell'Azienda Usl di Lucca una costante diminuzione del numero di infortuni sul lavoro, fenomeno legato solo in parte al calo dell'occupazione. A diminuire costante- mente è anche il tasso degli infortuni, vale a dire un valore che tiene conto anche del numero di lavoratori occupati. Questo grazie anche ad sempre più mirata attività di prevenzione e di controllo da parte degli organi preposti. E' quanto evidenziato dal responsabile dell'unità funzionale prevenzione e igiene nei luoghi di lavoro Franco Becarelli e dalla responsabile della struttura complessa di medicina del lavoro Maria Grazia Roselli. «IN ALTA' il fenomeno è più complesso - hanno detto Becarelli e Roselli - e deve tenere conto anche della probabile sottonotifica dovuta al proliferare di forme di lavoro precario. La gravità degli infortuni avvenuti nel no- cupante nel nostro territorio è la recrudescenza del numero di infortuni mortali sul lavoro, che avevano raggiunto un minimo nel 2010 quando non ci furono morti. Se analizziamo tuttavia le loro cause - proseguono i due medici - ci accorgiamo che que- ste sono profondamente cambiate negli anni. Dalla prevalenza di infortuni mortali causati da zone di imbocco e mezzi meccanici in cartiera degli anni novanta, siamo passati a un elevato numero in edilizia e, negli ultimi anni, a un 'assoluta prevalenza in selvicoltura. Questi fenomeni vanno di pari passo da un lato con un effettivo miglioramento delle condizioni di sicurezza in alcuni comparti, particolarmente evidente ad esempio nel mondo cartario, dall'altro con una polverizzazione delle aziende in micro realtà spesso con il solo titolare o con l'utilizzo di manodopera irregolare o precaria in altri comparti». «E' IMPORTANTE analizzare le circostanze in cui si ve- rificano gli infortuni più gravi - concludono i due dirigenti della prevenzione per cogliere i campanelli d'alstro territorio, tende a mante- larme che possono far modifinersi vicina ai valori regiona- care le situazioni ed i comporli. Certo un elemento preoc- tamenti a rischio». Economia e imprese locali Pagina 8 I DATI DELL'ASL 11 *e 1% ®S gil . laid lavoro. ma risalgono queni 1` o Negli ultimi anni si è assistito sul territorio dell'Asl 2 ad una costante diminuzione del numero di infortuni sul lavoro, che è legata solo in parte al calo dell'occupazione. Infatti a diminuire costantemente è anche il tasso degli infortuni, vale a dire un valore che tiene conto anche del numero di lavoratori occupati. Questo grazie anche ad sempre più mirata attività di prevenzione e di controllo da parte degli organi preposti. Lo evidenziano il responsabile dell' unità funzionale Prevenzione e Igiene nei Luoghi di Lavoro Franco Becarelli e la responsabile della struttura complessa di Medicina del Lavoro Maria Grazia Roselli, che fanno il punto della situazione. Un elemento preoccupante è la recrudescenza del numero Economia e imprese locali di infortuni mortali, che avevano raggiunto lo zero nel 2010 e sono risaliti a 3 nel 2013. Se analizziamo tuttavia le loro cause, ci accorgiamo che queste sono profondamente. Dalla prevalenza di infortuni mortali causati dazone di imbocco e mezzi meccanici in cartiera degli anni '90, siamo passati ad un elevato numero in edilizia e, negli ultimi anni, ad una assoluta prevalenza in selvicoltura: due nel 2013 (il terzo è il vigile del fuoco annegato nell'esercitazione sulla Lima). «È importante analizzare le circostanze in cui si verificano gli infortuni più gravi - continuano i due dirigenti della prevenzione - per cogliere i campanelli d'allarme che possono far modificare le situazioni ed i comportamenti a rischio. Per questo la nostra Azienda analizza periodicamente queste modalità di accadimento». Pagina 9 IMT- LTI STUDI Duemila richieste E' un record SE NON E' un record, poco ci manca. I numeri, di certo, sono impressionanti. Sono quelli di Imt: sono arrivate infatti ben 2.182 domande per il dottorato agli Alti Studi di Lucca, e oltre 1.800 arrivano dall'estero. Rispetto all'anno scorso si registra un incremento del 15%. In totale sono 32 le borse disponibili per l'anno accademico 2014-15. Se spulciamo i dati però, si nota come le richieste arrivano praticamente da tutto il mondo. Nel totale complessivo spiccano le 1.853 domande dall'estero, di cui 1.583 provenienti da Paesi extraeuropei, toccando davvero tutti i continenti: più di 850 candidature da Asia e Medio Oriente, oltre 500 dall'Africa, quasi 150 dai Paesi dell'Europa dell'Est, 66 dal continente americano, compresi Stati Uniti, Caraibi e America Latina, e un candidato dall'Oceania. Nel 2013 la proporzione tra domande e borse disponibili era di 59 a 1, mentre per il nuovo anno accademico saranno valutate 68 domande per ogni singolo posto. I NUOVI allievi saranno tutti iscritti a un programma unico, dal titolo «Institutions, Markets and Technologies», articolato per quattro macroaree scientifiche: Informatica; Ingegneria dei Sistemi; Economia, Management e Siste- mi Complessi; Analisi e Management dei beni culturali. «L'originalità del modello di dottorato in Imt - spiega il direttore Alberto Bemporad - costituisce il suo principale elemento di attrattività anche dall'estero: noi offriamo un patrimonio di conoscenza unico e caratterizzante nell'ambito dell'analisi dei sistemi economici, tecnologici, sociali e culturali, e contestualmente siamo in grado di fornire all'allievo un curriculum solidamente specialistico». Cristiano Consorti TEAM Una foto di gruppo della community di Imt - Scuola d'Alti Studi Economia e imprese locali Pagina 10 ALLE 1 8 ANTEPRIMA ALLA VERSILIANA CO L PRESI DENTE D i G I URIA 0 , . . ,. , u/pµ % ,/ UN,. M, ,. ,/ % / "/4/% /Q W /ryy/ / / „ l'/.•.✓/'.////.. Whµ"' , , /+/ i//'T•.. r, rtisti seieionati IL MARMO è un'eccellenza della Versilia e la Fondazione Henraux con il suo premio è al centro oggi di uno degli appuntamenti culturali più attesi dell 'estate della Versilia . Un premio, quello in memoria di Erminio Cidonio che è l'unico di scultura in marmo del mondo. E già alla sua seconda edizione è un evento artistico di notevole richiamo nazionale e internazionale. artisti giunti in finale: Filippo Ciavoli, Mikayel Ohanjanyan, Francesca Pasquali e Massimiliano Pelletti, presenteranno agli ospiti il Premio e le opere realizzate. Alle 21 di stasera, esclusivamente su invito, si terrà la cerimonia di conferimento del Premio nella sede della Henraux nella exsegheria completamente restaurata e che sarà inaugurata proprio con questo evento. OGGI, come si diceva, è il grande giorno. In collaborazione con il Festival della Versiliana alle 18 nel tradizionale salotto del Gaffe a Marina di Pietrasanta, il presidente della Giuria, Philippe Daverio, il presidente della Fondazione Henraux, Paolo Carli, e i quattro DURANTE la serata sarà annunciato il vincitore della seconda edizione del Premio e si potranno vedere in anteprima le opere realizzate dagli artisti : "Corallo" di Filippo Ciavoli, "Materialità dell'invisibile" di Mikayel Ohanjanyan, "Frappa" di Francesca Pasquali e "Back To Basic " di Massimiliano Pelletti . La mostra "Premio Fondazione Henraux ", a cura di Enrico Mattei, critico d'arte e curatore del Premio e in collaborazione LA MOSTRA Le quattro opere finaliste resteranno in esposizione per tutto il mese di agosto con Costantino Paolicchi, sarà ospitata nel parco della Versiliana durante tutto il mese di agosto. Il percorso espositivo sarà composto dalle quattro sculture monumentali dell'edizione in corso, cui si aggiungono le tre sculture vincitrici del Premio 2012: "Arrivederci e grazie" di Fabio Viale, vincitore della prima edizione del Premio, "Bue Tractor " di Mattia Bosco e " Samarà" di Alex Bombardieri . La Henarux già in questo mese di luglio alla "Fabbrica dei pinoli" illustra ai visitatori le principali attività della Fondazione e di Luce di Carrara . Gli artisti hanno realizzato le loro opere in statuario dell'Altissimo proveniente dalle cave di Henraux. «Ogni opera realizzata dagli artisti anche con l'aiuto delle maestranze è di strabiliante bellezza -- dice Paolo Carli presidente della Fondazione Henraux - e sono davvero orgoglioso di mostrarle al pubblico». y-;,äé, ù;ro 11 Economia e imprese locali i;è [zJtie o m çIi anMi v lui uiV Pagina 11 Icgge cJ sulle attìvíta dì cava Da settembre i lavorì suí pìanì dì bacìno DA SETTEMBRE gli uffici comunali di Seravezza inizieranno a raccogliere il materiale per formare i quadri conoscitivi dei due piani di bacino individuate dalla nuova legge regionale. I due bacini sono quelli uno del monte Pelato, retro Altissimo e canale delle Gobbie; l'altro bacino è la Tacca Bianca, la Mossa e monte Altissimo est . «In tali bacini - ha detto il sindaco di Seravezza Ettore Neri - sarà possibile predisporre piani urbanistici di dettaglio in grado di garantire la continuazione dell'attività estrattiva in coerenza con gli obiettivi di qualità paesaggistica». Le savaguardie fissate dal piano paesaggistico rendono posibile, fin dal momento dell'adozione dell'atto, la formazione da parte dei comuni dei piani attuativi del bacino estrattivo. «Da tempo - commenta Ettore Neri - auspicavamo che anche la pianificazione delle cave entrasse a far parte del governo del territorio a scala comunale. Fino ad oggi i comuni erano chiamati a recepire le norme degli strum enti sovraordinati senza poter far partecipare i cittadini alle scelte». Da settembre dunque gli uffici si metteranno al lavoro. «Il percorso di formazione degli atti di governo del territorio sarà l'occasione - prosegue Ettore Neri - per estendere l'esperienza partecipativa del piano strutturale nel campo delle attività estrattive . Si tratta di siti di grandissimo valore da un punto di vista paesaggistico, giacimentologico e storico». Economia e imprese locali Pagina 12 SERAVEZZA Cave, il sindaco Neri: «A breve via ai lavori sui piani di bacino» ® SERAVEZZA «Finalmente la legge sul Paesaggio della Regione riporta in mano alle amministrazioni locali la possibilità di pianificare sulle cave». Il riferimento del sindaco di Seravezza, Ettore Neri, è al Piano paesaggistico che è andato a incidere sulle attività estrattive delle Apuane. «Il piano - continua Neri individua due bacini interni al territorio di Seravezza, il primo relativo al Monte Pelato, al retro Altissimo e al Canale delle Gobbie, il secondo alla Tacca Bianca, alla Mossa e al Monte Altissimo Est. Bacini nei quali è possibile predisporre piani urbanistici di dettaglio in grado di garantire la continuazione dell'attività estrattiva in coerenza con gli obiettivi di qualità paesaggistica. Da settembre - conclude il sindaco - i nostri uffici inizieranno a raccogliere il materiale per formare i quadri conoscitivi dei due piani di bacino». Economia e imprese locali Pagina 13 IL TORRENTE FREOOANA A MUTIOLIANO E°SALITO TRE METRI IN DUE ORE Danni accertati per 6,5 milioni di euro Ma la stima reale arriverà. almeno a dieci Conclusa l'emergenza, si guarda con timore alla pioggia di oggi I DANNI? Ammontano sicuramente a oltre dieci milioni di euro in tutta la Lucchesia per le sole strutture pubbliche. La prima, inevitabilmente provvisoria, stima indica danni per un milione e mezzo di euro nel territorio comunale di Lucca, 4 milioni a Pescaglia, 800 mila euro per le strade della Provincia. Il caso della statale del Brennero resta ancora da valutare. Certo esiste la stima dell'Autorità di bacino del Serchio che due anni fa, nel luglio 2012, nella variante al Piano di bacino, primo aggiornamento dello stralcio «assetto idrogeologico», indicava interventi puntuali per la messa in sicurezza di tratti di viabilità della statale 12 dell'Abetone e del Brennero, della provinciale Lodovica e della statale SS445 della Garfagnana per un importo di 15.200.000 euro. SUL FRONTE del Comune di Lucca la prima stima dei danni alle opere pubbliche, soprattutto le strade, è stata fatta dall'assessore Celestino Marchini dopo aver raccolto il report della Protezione civile comunale. Le riparazioni, escluse le frane ancora in essere che vanno monitorate successivamente, arrivano a un milione e mezzo di euro. Edilizia & Territorio In particolare ci sono stati fenomeni di frana, dissesto o erosione sulla via di Formentale con temporanea interruzione della strada comunale; in via di Matteo con frana lato monte con interessamento della carreggiata e della scarpata di valle e chiusura della strada; in via di G COMPLETA Ecco le strade comunali del capoluogo che sono state lesionate da frane e cedi menti Greco a Pieve Santo Stefano con frana sulla viabilità e interruzione della stessa; in via di Gugliano a Mastiano con interruzione della strada; in via di Mastiano a Mastiano con interruzione della strada; in via della Stazione a Nozzano con strada interrotta a causa dell'esondazione del rio Castiglioncello; in via Onacrog a Mutigliano con due frane a monte della scuola che hanno interessato la viabillità; in via del Mulino a Farneta con smottamento del ciglio stradale di valle; la strada di Castagnori è stata chiusa per frana ; in località Lombarso a Pieve Santo Stefano la frana ha interessato una porzione di carreggiata della viabilità privata che porta a 5 abitazioni rimaste isolate; la strada per Torre coinvolta da materiale franato. LE ATTIVITA' di gestione degli allagamenti e delle numerose frane verificatesi nella notte tra lunedì e martedì hanno impegnato Vigili del fuoco, Comuni, Provincia, Associazioni di volontariato ma anche privati cittadini interessati. L'attività d'emergenza è da consi- derarsi in via di conclusione, ma restano i timori per eventuali altre piogge che potrebbero velocemente determinare il riaggravarsi di tutte le criticità in considerazione del fatto che tutto il reticolo idraulico e i versanti richiedono pesanti e lunghi interventi di sistemazione. Da oggi il meteo indica il possibile ritorno della pioggia con precipitazioni sparse a prevalente carattere di rovescio o temporale, soprattutto questa mattina i fenomeni ipotranno registrare quantità di pioggia mediamente di 10-15 millimetri ma con punte fino a 40-50 millimetri. Ciò significa possibili allagamenti localizzati ad opera del reticolo idraulico secondario o fenomeni di rigurgito del sistema di smaltimento delle acque piovane con coinvolgimento delle aree urbane più depresse e possibilità di allagamenti e danni ai locali interrati. SOM M ERSI Fango e ce t., i G sono ancora un problema in v ;,.rie zone Pagina 14 QUI PESCAGLIA Jno TRE FRANE in tre località detta frazione: Canal di Menicone, Adolfo e Carbonaia, si sono appoggiate su abitazioni rendendo necessario evacuare le famiglie PALI ENEL pericolanti, danni alle autovetture parcheggiate , strade invase dal materiale franato e isolamento di una ventina di persone netta zona Edilizia & Territorio Pagina 15 Tam 12effi n i \1 alza la voce Consor o deve A n,?,, Io DOPO LE proteste anche il sindaco Alessandro Tambellini ha inviato una lettera al presidente del Consorzio di bonifica Toscana nord. «Gli eventi di straordinaria intensità che si sono abbattuti sul Comune di Lucca - dice il sindaco hanno ancora una volta messo in evidenza quanto sia precario il sistema idrogeologico del nostro territorio. Permangono criticità che dobbiamo affrontare tutti insieme: istituzioni, cittadini e mondo dell'associazionismo. Ritengo pertanto necessario incontrarci con i nostri tecnici quanto prima. Occorre infatti valutare puntualmente le situazioni più urgenti da risolvere, ad esempio la permanenza delle acque alte nei fossi maggiori di diverse località, e individuare le attività da potenziare, assumendo come priorità, laddove è necessario, l'effettuazione di due sfalci annuali invece che uno, come avviene oggi. Tutto ciò al fine di rispondere con più efficacia alle legittime esigenze dei cittadini». Edilizia & Territorio Pagina 16 lo 41 «Ridateci la strada, così non si vive» Esasperati i residenti di Torre Alta: chiedono interventi urgenti e concreti per ripristinare la viabilità di accesso di Nadia Davini / LUCCA «Fate presto e rendeteci la vita più facile. Se possibile». L l'appello delle famiglie di Torre Alta, località Cerreto, Querce e Sorbo, che i danni del nubifragio dei giorni scorsi non hanno ancora finito di contarli. Oltre alla strada, quella nuova, come la chiamano in paese, che è stata risucchiata dalla terrae da un certo tratto in poi non esiste più, ci sono i problemi delle case che sorgono proprio là dove la collina è venuta giù. A questi si sommano le difficoltà, denunciate dagli abitanti, nel raggiungere le abitazioni. Come soluzione temporanea è stata decisa la riapertura della strada vecchia sterrata che però, a causa delle condizioni meteorologiche che alternano sprazzi di sole a violenti acquazzoni, è diventata in poche ore una poltiglia di fango. «Quella strada non è praticabile - sbotta Rosella Sorbi - con un'utilitaria si rischia di rimanere impantanati, è successoa anche a me l'altra sera. Per arrivare alle case ci sono 2,5 chilometri, impossibile farli a piedi per un anziano o se si trasportano sacchi della spesa. O per chi ha un'invalidità come mne. Si presenta come un'enorme distesa di fango, le ruote slittano sulle curve e una macchina normale non può non grattare sotto. Come facciamo a percorrerla, di minimo, quattro volte al giorno?». Il percorso non è dei più facili, una strada di montagna in mezzo al bosco: il fango si mescola con la ghiaia e soprattutto in salita le gomme restano intrappolate nei solchi di melma che si sono creati vicino alle curve. Gli operai sono a lavoro per pareggiare il selciato, già nei giorni scorsi i tecnici del Comune avevano autorizzato la stesura dello stabilizzante. Un materiale che, una volta seccato, diventa liscio e compatto come l'asfalto. Unica condizione: che il sole sia a picco, per accelerare il processo di solidificazione. La pioggia, invece, non sta dando tregua e dopo il sole di ieri altri temporali sono previsti per oggi. «Il risultato è una strada inagibile - continua la signora di Torre alta - ieri sera (ieri l'altro Edilizia & Territorio sera, ndr) abbiamo rischiato di rimanere impantanati. Siamo rimasti bloccati un paio di volte sulle curve, alla fine ce l'abbiamo fatta ad arrivare a casa. La macchina, una normale utilitaria, era ricoperta di fango e tutta grattata sulla coppa dell'olio. Sono portavoce di una situazione che coinvolge anche altre persone: i miei vicini di casa, ad esempio, sono molto anziani e non se la sentono di guidare su un percorso simile. Così non sono potuti scendere a Lucca per andare a fare dei controlli medici; altre famiglie che lavorano stanno cercando una sistemazione a valle, perché tutti i giorni e più volte al giorno diventa veramente difficile spostarsi». Per non parlare delle attività turistiche: «Ci sono famiglie di tedeschi e di olandesi - continua Rosella - che non hanno i mezzi adatti per spostarsi su strade di questo tipo e anche i due agriturismo in zona stanno subendo gravi danni da tutta questa situazione». «E' vero che la strada non è messa molto bene - spiegano altri abitanti di Cerreto - però non è mai franata, a differenza di quella nuova che ha già ceduto due volte. Nei giorni scorsi è piovuto ancora e il trattamento che avevano distribuito si è mischiato con la terra ed è diventato inelina. Meglio così che senza strada: se ci chiudono anche la strada vecchia, noi restiamo isolati». Qualcuno però non si fida e non vuole rischiare: in diversi hanno fatto la valigia e si sono sistemati a casa di amici. Così la signora Sorbi, che si è trasferita a San Vito e una coppia di Cerreto, andata dai suoceri a Viareggio. «La condizione in cui ci troviamo ha e responsabilità precise conclude Rosella - tre anni fa la strada nuova aveva avuto un cedimento mai sistemato». Una casa in mezzo a due frane a Cerreto «Nessuno ha fatto alcun sopralluogo» Una casa in mezzo alla frana , una visione da film catastrofico. La coilina che cede a destra e a sinistra e al centro l 'abitazione, a Cerreto. E tanta paura per quello che potrebbe accadere. Parla a fatica il proprietario, ammette di trovarsi a metà tra il disperato , l'angosciato e l'arrabbiato espera che qualcuno gli dica qualcosa. Continua a vivere là con la moglie e il loro bambino piccole, ma come comincerà nuovamente a piovere (e i rischi ci sono, potrebbe accadere secondo le previsioni proprio oggi) probabilmente si trasferirà a casa di amici . Perché la paura ora è troppo grande. «Non sappiamo ancora se la casa sia agibileo meno - spiega l'uomo visibilmente provato da quanto è accaduto negli ultimi giorni • stiamo chiamando i vari tecnici per fare dei controlli. L'altra sera mia moglie non se la sentiva di restare, poi abbiamo visto che non pioveva e quindi non siamo andati via. Ma per domani (oggi, ndr) mette di nuovo pioggia». «Ci hanno detto che la casa è solida • continua il residente • perché poggia sulla pietra e non sulla terra , però il terreno tutt'intorno è mobile. Vorrei - sottolinea - che qualcuno venisse a fare un sopralluogo e mi spiegasse con esattezza cosa dobbiamo fare: preferisco perdere la casa che la vita», sono le sue ultime parole. (n.d.) GRI ✓ R00'JZIOP' E R SER'JATA Pagina 17 LA CONTA DEI DANNI 011 un milione e mezzo solo per il Comune di Lucca . Oltre cinque, complessivamente , per tutti i Comuni - Lucca , Pescaglia, Bagni di Lucca, Camaiore messi in ginocchio dalla bomba d'acquacaduta nella notte di di lunedì. giorni avremo un incontro con la Regione per chiedere un aiuto economico . Il Comune da solo non può far fronte a un disastro del genere . Lavoreremo per priorità: per ogni paese cominceremo col ripristinare una strada». Sono i soldi necessari per ripristinare strade ed effetti di frane dopo il nubifragio . «Senza considerare le frane in corso sottolinea l'assessore ai lavori pubblici Celestino Marchini -. Abbiamo già avuto contatti con la Provincia e nei prossimi intanto il sindaco Alessandro Tambellini rincara sulla volontà di convocare tutti a un tavolo gli enti interessati alla cura del territorio. Scrive infatti al consorzio di bonifica (Consorzio i Toscana Nord). «Gli eventi di straordinaria . intensità che si sono abbattuti su Lucca hanno ancora una volta messo in evidenza quanto sia precario il sistema idrogeologico del nostro territorio - scrive -. Nonostante gli interventi che abbiamo attuato in questi anni in stretta collaborazione, permangono pur sempre criticità che dobbiamo affrontare tutti insieme : istituzioni , cittadini e mondo dell'associazionismo. Ritengo pertanto necessario incontrarci con i nostri tecnici quanto prima. Occorre infatti itor1*0 ferito valutare puntualmente le situazioni più urgenti da risolvere (ad esempio la permanenza delle acque alte nei fossi maggiori di diverse località) e individuare le attività da potenziare, assumendo come priorità, laddove é necessario, l'effettuazione di due sfalci annuali invece che uno, come avviene oggi». Tutto ciò, conclude l'assessore Marchini , «al fine di rispondere con più efficacia alle legittime esigenze dei cittadini». EM& I danni causati in Valfreddana dall'alluvione . Sotto , la strada per Torre Edilizia & Territorio Pagina 18 Nljbifra o, allarme di Ance: "Basta disastri annunciati" '@' una vergognai Non possiamo più restare a guardare impotenti, ne come cittadini ne come aziende, di fronte allo scempio che puntuale come un orologio si ripresenta a danno del nostro territorio, delle nostre realtà Amaro lo sfogo di Renato Galli, presidente di Ance Lucca, che dà voce alla frustrazione delle tante aziende lucchesi costrette a farei conti con l'ennesimo disastro annunciato legato al maltempo di lunedì notte. "Ci sta franando letteralmente il terreno sotto i piedi, senza che nessuno si occupi i salvaguardare in modo strutturale attività, abitazioni, persone, con una programmazione seria; spettacolo indegno - continua Galli assistere allo sterile rimpallo di responsabilità quando in questi anni sl è pensato più a salvare poltrone che a investire sul erritorio. L'unico colpevole è, a nostro avviso, l'incapacità di decidere da parte di chi dovrebbe farlo per mestiere". Ance Lucca ribadisce che l'adozione sistematica di misure di prevenzione, attraverso una manutenzione programmata del lume con il monitoraggio periodico degli argini e dell'alveo è l'unica soluzione. Si tratta del famoso Progetto Serchio che rappresenta la mission della struttura creata ad hoc da 10 imprese lucchesi, in seno ad Assindustria Lucca, agli inizi degli anni `90: il Consorzio Serchio 2000. "II Consorzio Serchio 2000 - spiegano da Assinidustria - in oltre 20 anni, nonostante le numerose porte sbattute in faccia, non si d arreso: recentemente ha presentato, ovviamente a proprie spese, un nuovo progetto per la messa in sicurezza dell'area industriale di Decimo alla confluenza del torrente Pedogna, una zona che registra le grandi preoccupazioni delle aziende che vi lavorano e che, a questo punto, temono per l'incolumità dei centinaia di addetti". "fon abbiamo avuto neanche la soddisfazione di una risposta dagli enti - tuona Renato Galli - ne come noi, il prefetto che si è interessato della vicenda. In questa materia le imprese e ï professionisti si scontrano con una selva di competenze e di prerogative rimbalzando come palline da un ufficio all'altro: da un lato quelli dell'Autorità di bacino, a cui in questi anni abbiamo sollecitato quasi ossessivamente l'assoluta necessità di interventi di manutenzione urgenti, ma che continuano a ripetere che non esistono situazioni di criticità o sovralluvionamenti, che non ci sono interventi da fare e, producendo una marea di rilevazioni, studi, carte, disegni, fanno capire, comunque, che il fiume non si tocca; dall'altro quelli della Provincia che, purtroppo, non ha mai imposto le proprie competenze istituzionali per condividere con l'Autorità di bacino interventi di manutenzione programmata in alveo. Ma quando si capirà che la chiave d intervenire prima, non dopo? Le aziende sono pronte a metterci la faccia, la loro reputazione, e avviare un percorso i collaborazione serio tra operatori privati e enti pubblici che sia reale, innovativo e soprattutto efficace nel quale le risorse programmate siano impiegate per prevenire i disastri e non siano invece ramazzate alla bisogna per fare interventi tampone, che costano dieci volte tanto e che non risolvono in modo strutturale il problema". "Chiediamo quindi con forza propone Galli - che sia avviato subito un tavolo tra operatori del settore e tecnici dell'amministrazione provinciale per definire e programmare interventi che vadano nella direzione sopra indicata. Ance Lucca ricorda che in questi mesi Ance, architetti, geologi e Legambiente si sono uniti nella grande iniziativa nazionale Dissesto Italia viaggio nel Paese che crolla, la prima web inchiesta, sfociata nella presentazione, a giugno, dl una petizione ufficiale al governo, nella quale sono documentati i disastri idrogeologici italiani negli ultimi decenni. Vedere per credere". Edilizia & Territorio Pagina 19 ECONOMIA E LAVORO Danni causati dall'alluvione. Ance: "Non c"e prevenzione, e una vergogna"" sabato, 26 luglio 2014,12:08 "E' una vergogna! Non possiamo più restare a guardare impotenti, nè come cittadini ne come aziende, di fronte allo scempio che puntuale come un orologio si ripresenta a danno del nostro territorio, delle nostre realtà." Amaro lo sfogo di Renato Galli, Presidente di Ance Lucca, che dà voce alla frustrazione delle tante aziende lucchesi costrette a fare i conti con l'ennesimo disastro annunciato e a quelle che questi disastri, da anni, avrebbero voluto avere la possibilità di prevenirli. "Ci sta franando letteralmente il terreno sotto i piedi, senza che nessuno si occupi di salvaguardare in modo strutturate attività, abitazioni, persone, con una programmazione seria; spettacolo indegno - continua Galli - assistere allo sterile rimpallo di responsabilità quando in questi anni si è pensato più a salvare poltrone che a investire sul territorio. L'unico colpevole è, e nostro avviso, l'incapacità di decidere da parte di chi dovrebbe farlo per mestiere. " Ance Lucca ribadisce che l'adozione sistematica di misure di prevenzione, attraverso una manutenzione programmata dei fiume con il monitoraggio periodico degli argini e dell'alveo è l'unica soluzione: il famoso "Progetto Serchio" che rappresenta la mission della struttura creata ad hoc da 10 imprese lucchesi, in seno ad Assindustria Lucca, agli inizi degli anni '90: il Consorzio Serchio 2000. Il Consorzio Serchio 2000 in oltre 20 anni, nonostante le numerose porte sbattute in faccia, non si è arreso: recentemente ha presentato, ovviamente a proprie spese, un nuovo progetto per la messa in sicurezza dell'area industriale di Diecimo alla confluenza dei torrente Pedogna, una zona che registra le grandi preoccupazioni delle aziende che vi lavorano e che, a questo punto, temono per l'incolumità dei centinaia di addetti. "Non abbiamo avuto neanche la soddisfazione di una risposta dagli Enti - tuona Renato Galli ne come noi, il Prefetto che si è interessato della vicenda. In questa materia le imprese e i professionisti si scontrano con una selva di competenze e di prerogative rimbalzando come palline da un ufficio all'altro: da un lato quelli dell'Autorità di bacino, a cui in questi anni abbiamo sollecitato quasi ossessivamente l'assoluta necessità di interventi di manutenzione urgenti, ma che continuano a ripetere che non esistono situazioni di criticità o sovralluvionamenti, che non ci sono interventi da fare e, producendo una marea di rilevazioni, studi, carte, disegni, fanno capire, comunque, che il fiume non si tocca; dall'altro quelli della Provincia che, purtroppo, non ha mai imposto le proprie competenze istituzionali per condividere con l'Autorità di bacino interventi di manutenzione programmata in alveo. Ma quando si capirà che la chiave è intervenire prima, non dopo ...? Le aziende sono pronte a metterci la faccia, la loro reputazione, e avviare un percorso di collaborazione serio tra operatori privati e enti pubblici che sia reale, innovativo e soprattutto efficace nel quale le risorse programmate siano impiegate per prevenire i disastri e non siano invece `ramazzate "alla bisogna per fare interventi tampone, che costano dieci volte tanto e che non risolvono in modo strutturale il problema. Chiediamo quindi con forza - propone Galli - che sia avviato subito un tavolo tra operatori del settore e tecnici del/ Amministrazione provinciale per definire e programmare interventi che vadano nella direzione sopra indicata. Ance Lucca ricorda che in questi mesi Ance, Architetti, Geologi e Legambiente si sono uniti nella grande iniziativa nazionale "Dissesto Italia - viaggio nel Paese che crolla", la prima web inchiesta, sfociata nella presentazione, a giugno, di una petizione ufficiale al Governo, nella quale sono documentati i disastri idrogeologici italiani negli ultimi decenni. Vedere per credere. Edilizia & Territorio Pagina 20 26-07-2014 I INTERVENTI 1 LA REDAZIONE LUCCA, 26 luglio - Il presidente di Ance Lucca, Renato Galli, sfoga la sua rabbia per quanto accaduto negli scorsi giorni alle tante aziende lucchesi colpite dall'alluvione, costrette a fare i conti con l'ennesimo disastro annunciato, ma che da anni avrebbero voluto avere la possibilità di prevenirli. "E' una vergogna! Non possiamo più restare a guardare impotenti, ne come cittadini ne come aziende, di fronte allo scempio che puntuale come un orologio si ripresenta a danno dei nostro territorio, delle nostre realtà. Ci sta franando letteralmente il terreno sotto i piedi, senza che nessuno si occupi di salvaguardare in modo strutturate attività, abitazioni, persone, con una programmazione seria; spettacolo indegno - commenta Galli -assistere allo sterile rimpallo di responsabilità quando in questi anni si è pensato più a salvare poltrone che a investire sul territorio. L'unico colpevole è, a nostro avviso, l'incapacità di decidere da parte di chi dovrebbe farlo per mestiere". Ance Lucca ribadisce che l'adozione sistematica di misure di prevenzione, attraverso una manutenzione programmata del fiume con il monitoraggio periodico degli argini e dell'alveo è l'unica soluzione: il famoso "Progetto Serchio" che rappresenta la mission della struttura creata ad hoc da 10 imprese lucchesi, in seno ad Assindustria Lucca, agli inizi degli anni '90: il Consorzio Serchio 2000. II Consorzio Serchio 2000 in oltre 20 anni, nonostante le numerose porte sbattute in faccia, non si è arreso: recentemente ha presentato, ovviamente a proprie spese, un nuovo progetto per la messa in sicurezza dell'area industriale di Diecimo alla confluenza del torrente Pedogna, una zona che registra le grandi preoccupazioni delle aziende che vi lavorano e che, a questo punto, temono per l'incolumità dei centinaia di addetti. "Non abbiamo avuto neanche la soddisfazione di una risposta dagli Enti - tuona Renato Galli - nè come noi, il Prefetto che si è interessato della vicenda. In questa materia le imprese e i professionisti si scontrano con una selva di competenze e di prerogative rimbalzando come palline da un ufficio all'altro: da un lato quelli dell'Autorità di Bacino, a cui in questi anni abbiamo sollecitato quasi ossessivamente l'assoluta necessità di interventi di manutenzione urgenti, ma che continuano a ripetere che non esistono situazioni di criticità o sovralluvionamenti, che non ci sono interventi da fare e, producendo una marea di rilevazioni, studi, carte, disegni, fanno capire, comunque, che il fiume non si tocca; dall'altro quelli della Provincia che, purtroppo, non ha mai imposto le proprie competenze istituzionali per condividere con l'Autorità di Bacino interventi di manutenzione programmata in alveo. Ma quando si capirà che la chiave è Intervenire prima, non dopo ...? Le aziende sono pronte a metterci la faccia, la loro reputazione, e avviare un percorso di collaborazione serio tra operatori privati e enti pubblici che sia reale, innovativo e soprattutto efficace nel quale le risorse programmate siano impiegate per prevenire i disastri e non siano invece "ramazzate " alla bisogna per fare interventi tampone, che costano dieci volte tanto e che non risolvono in modo strutturale il problema. Chiediamo quindi con forza - propone Galli - che sia avviato subito un tavolo tra operatori del settore e tecnici dell'Amministrazione provinciale per definire e programmare interventi che vadano nella direzione sopra indicata". Renato Galli , presidente di Ance Lucca @loschermo Edilizia & Territorio Pagina 21 Il fenomeno appare esteso e ha avuto un precedente già 32 anni fa LA CHIUSURA della strada del Brennero fra il Ponte Pari di Borgo a Mozzano e Chifenti di Bagni di Lucca ripropone un rischio che era conosciuto da tempo. Non occorre risalire al novembre 1982, quando il Serchio si mangiò letteralmente un lungo tratto della stessa strada del Brennero a valle del Ponte Pari, costringendo a improvvisare una strada alternativa che saliva verso Corsagna. Fu necessa- L ' APPELLO BETTI Il sindaco i Bagni di Lucca rilancia temendo effetti pesanti per tutta la zona ricostruire il sostegno piantando «palancole» nel terreno fino a una profondità idonea per formare la parete verticale verso il fiume, quindi riempire il «buco» fra la montagna e il fiume per ricostruire l'intero tratto che aveva ceduto. ANCHE QUESTA volta si rischia una chiusura prolungata per molto tempo. Tutta la zona lungo il Serchio si trova in una condizione potenzialmente franosa o quantomeno soggetta a cedimenti che possono essere accentuati dai vari episodi di piena del Serchio o comunque da piogge intense. PROPRIO PER questo il sindaco di Bagni di Lucca, Massimo Betti, ha chiesto la convocazione urgente di un tavolo di concertazione con Prefettura, Provincia, Regione, Anas, Enel e Autorità di bacino del Serchio. Il sindaco betti è stato chiaro: «Il fiume sta erodendo un ampio tratto sotto la strada ed è indispensabile intervenire in maniera complessiva e preventiva perché ci sono rischi di una chiusura prolungata della strada del Brennero che avrebbero effetti di tipo sociale, sanitario, economico e occupazionale sia nella zona fra Borgo a Mozzano e Bagni di Lucca sia verso l'Abetone». L'Autorità di bacino del Serchio ha indicato già una serie di interventi puntuali per la messa in sicurezza di tratti di viabilità anche della strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero che è inserita fra le viabilità definite critiche e che richiedono una spesa di 15.200.000 curo alle cifre del 2012. La «carta della franosità» indica effettivamente in questa zona lungo il fiume sia tratti «soggetti a franotià in terreni detritici acclivi» sia tratti con situazioni «potenzialmente franose per caratteristiche litologiche». Paolo Mandoli ;3n - ú, [U 9 h TnGin irnlo itl Im ll)4m0 ¢`,' tu DEJAA VU Sopra il Brennero chiuso da giovedì mattina e a fianco nel 1982 Edilizia & Territorio Pagina 22 Un o studio limita le Kl ®te Sl pubbliche», m a so ttose gretario M anzío ne ap re Alte pagine 4 e 5 ITpMalrv.;o CeL nnr. P" ;W, I-oW Edilizia & Territorio Pagina 23 a Reg one conto Lo studio smonta ipotesi tutto pubblico tsx s ., ', ® ï Firenze vuole 23 milioni e richiama all'accordo del 2012 CAMPO DI Marte a vocazione pubblica con Questura, uffici Arpat, Agenzia delle entrate e magari scuole oltre ai Vigili urbani? Un sogno che unisce, sia pure tra molte frizioni, il presidente della Provincia Baccelli e il sindaco Tambellini ma che rischia, appunto, di rimanere nel libro dei sogni. A svegliare i due ci starebbe pensando, e seriamente, la Regione, per nulla intenzionata a rinunciare a quei 23 milioni (sia pure trattabili) che richiede per la vendita dell'area dell'ex nosocomio. La Nazione è in grado di fornire in esclusiva le risultanze del documento finale che la Regione ha commissionato all'Agenzia del demanio. Lo studio è datato giugno 2014 e non lascia spazio ai voli pindarici. Dopo aver ricostruito la vicenda del Campo di Marte, a partire dall'accordo di programma Il documento non lascia spazio a soluzioni fantasiose e intreccia i dati dell'Agenzia del demanio del 2005 sul quale Firenze continua a fare leva per battere cassa, si indicano i tempi in cui saranno disponibili i vari edifici contenuti nell'area e si dà per scontato, a differenza di quanto auspicato dal direttore della Usl 2 Polimeni, che le attività sanitarie destinate a rimanere nel Campo di Marte, una volta compiuti gli adeguamenti di legge, resteranno in alcuni padiglioni già esistenti. Ma il nocciolo del documento sono le sette ipotesi di valorizzazione dell'area. In quattro di esse non si pren- Edilizia & Territorio de nemmeno in considerazione la possibilità che parte degli edifici rimanga a vocazione pubblica. In esse ci sarebbe spazio solo per un mix funzionale di direzionale, commerciale e residenziale, funzione non prevista nemmeno dalla contestata variante straordinaria del 2012 voluta dall'ex sindaco Favilla. OPZIONI aggiuntive? Hotel e residenze per anziani. E con la possibilità di far crescere le volumetrie sino al 25 per cento dell'attuale. In altre tre ipotesi, invece, si prende in considerazione di miscelare le funzioni citate con quelle pubbliche, che occuperebbero dal 40 al 60 per cento dei volumi. Al massimo poco più di metà del Campo di Marte sarebbe destinato al pubblico. E con un'incognita non da poco. Perché i valori immobiliari delle simulazioni stroncano molte delle opzioni dov'è prevista la funzione pubblica. Si va dagli 8,3 milioni di euro, nel caso del 60 per cento destinato al pubblico e con identici volumi, ai 22,3 milioni nel caso di un aumento dei volumi del 55 per cento dell'esistente e con le funzioni pubbliche contratte al 40 per cento del totale. A Firenze si respira un'aria di impazienza, anche perché risulterebbe che l'Agenzia del demanio non avrebbe in previsione trasferimenti, chiamati «operazioni di razionalizzazione» nell'area di Campo di Marte. E, soprattutto, visto che il Campo di Marte pare essere dei quattro presidi da vendere, quello più arretrato nell'iter, si cercherà di mettere all'angolo il sindaco. Oppure, se preferite, spezzargli i sogni in nome dell'accordo di programma del 2005. Passando all'incasso. Di 23 milioni. Trattabili, s'intende. Fabrizio Vincenti PREI ";A PR ? %s' 5 ti A II presidente della Provinci., uccelli ha presentato la sua idea nel dicembre scorgi P Pagina 24 di Luca Tronchett! 1 LUCCA L'ipotesi della «Cittadella della sicurezza» resta in piedi, ma dovrà fare i conti con la scure della spending review. All'incontro del sottosegretario all'Interno, Domenico Manzione, con i vertici locali delle forze di polizia avvenuto ieri mattina in Prefettura per esaminare la questione della realizzazione di alloggi di edilizia residenziale per le forze dell'ordine ha partecipato anche il sindaco Alessandro Tambellini. Che ha anticipato all'esponente di governo di aver pronto entro fine settembre una serie di progetti per la riconversione dell'ex ospedale Campo di Marte. Ci sarebbero più soluzioni, più possibilità per il recupero della maxi struttura «da condividere - dice Tambellini - conAsl e Regione». Ad un patto, una sorta di mantra per il primo cittadino: «Non vogliamo speculazioni di sorta su quell'area. Non solo. Non devono esserci competizioni improprie con il centro storico». Quindi niente doppioni o abbandoni ingiustificati del cuore della città. La conferma che la «nave va» arriva direttamente dal sottosegretario all'Interno, attualmente super impegnato nei tragici sbarchi di immigrati in fuga dalla guerra sulle coste della Sicilia: «Sì. - dice l'ex procuratore di Alba e storico sostituto della procura di Lucca - Tambellini mi ha anticipato che alla riprese dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva mi invierà i progetti sulla destinazione del Campo di Marte che prevedono anche la cosiddetta Citta- Edilizia & Territorio Quale sarà il destino del complesso dell'ex ospedale Campo di Marte? (Vip) A settembre ipi sul Campo di Marte Resta in piedi l'ipotesi della «Cittadella della sicurezza» II sottosegretario: «Progetti in linea con la spending review» della della giustizia. Non abbiamo preclusioni a patto che i lavori siano in linea con la spending review. Appena gli uffici avranno visionato le carte sarà mio dovere riconvocare un tavolo nazionale con tutti i soggetti interessati per prendere le decisioni del caso. Se è sufficiente la volumetria esistente? Semmai dovremmo sottrarre qualcosa. La posizione dell'Asl? In questa vicenda mi è sembrata sempre estremamente ragionevole. Il sindaco mi sembra comunque orientato a un piano concreto di fattibilità. La questione è aperta, vedremo». Sempre in ambito locale e vista l'escalation dei furti specie nel periodo estivo la richiesta, almeno per il mese di agosto, di alcune decine di agenti in più per il controllo del territorio ad oggi non può essere evasa: «Dobbiamo fare una valutazione complessiva. E comunque per quanto riguarda il territorio della Lucchesia confido sulle capacità organizzative del questore». ©RIPRORUZIONE RISERVATA Pagina 25 L'AUDIZIONE DI UTANCALANA Case ette, la gara è lontana Prima bisogna sciogliere il nodo del regolamento d'uso delle Mura me di comunicazione efficaci per un evento di grande portata come le celebrazioni per i 500 anni. «Se Stevie Wonder ha detto Monticelli - avesse detto "buon compleanno mura" durante il suo concerto al Summer l'evento sarebbe stato lanciato nel mondo». Nella riunione sono stati evidenziati anche punti del monumento da valorizzare ulteri ormente. 1 LUCCA Regolamento dell'Opera delle Mura e modi di gestire gli eventi sul monumento. Sono questi i temi principali toccati durante l'ultima riunione della commissione cultura. L'incontro, in sostanza, è stato un question time al presidente dell'OperaAlessandro Biancalana. «La questione del regolamento - ha detto Enrica Picchi, presidente della commissione - è ancora un nodo da sciogliere. Finché non si scioglie non si risolve la questione dell'affidamento delle casermette. Il regolamento deve passare dal consiglio comunale». Dunque la soluzione per una questione dibattuta da molto tempo, ossia una regolamentazione per l'affidamento delle casermette, appare ancora lontana. Biancalana ha poi spiegato che i lavori perla sistemazione di alcuni sotterranei vanno avanti. «Stiamo la- Alessandro Blancalana vorando - ha detto - ai sotterranei San Martino, Santa Croce e San Paolino. Per quanto riguarda i festeggiamenti per i 500 anni devo dire che la pecca è stata la comunicazione. Avremmo voluto fare eventi con artisti di risonanza mondiale, ma i costi erano troppo elevati». Occorre trovare for- Maria Laura Chiara Giorgi ha detto che nella zona della fornace dei cantini potrebbe essere organizzata una rievocazione con persone in costume. L'evento potrebbe essere riproposto per uno o due periodi ogni anno. D'altra parte questa è una città che ha ancora moltissime potenzialità nascoste. Da questo spunto è nata l'idea di una visita della commissione sia alla fornace sia al teatrino di Corso Garibaldi, altro gioiello per molti sconosciuto. (f.) 0e RIPRODUZIONE RISERVATA C" H, , I •lefonieaccomandate 5 fi,ìil iiiiii il irnln -, ,Ah 1, Edilizia & Territorio ' Pagina 26 Lavori alle scuole Ecco la mappa deinterventi zona per zona NUOVO look per le scuole di Capannori . Approfittando della pausa estiva, il Comune ha investito 200mila curo per sistemare gli edifici e renderli funzionali e accoglienti alla ripresa dell'attività didattica, a settembre. Accanto a questi lavori l'amministrazione comunale ne ha già finanziati altri per 70mila, però non possono ancora essere messi in cantiere a causa dell'incertezza normativa a livello nazionale in materia di appalti di servizi che penalizzano i Comuni non capoluogo. Una situazione da chiarire attraverso Anci ma che per il momento ha prodotto uno stallo . Tra le opere che saranno effettuate in estate, quella più rilevante riguarda la ristrutturazione della gronda del tetto della scuola primaria di Marlia. Saranno eliminate le barriere architettoniche alla elementare di Capannori. Sono sempre previsti nel mese di agosto gli interventi di incremento della sicurezza anta-incendio a Lammari. E' prevista anche la realizzazione di pareti di cartongesso, la ripresa delle murature delle spallette, degli intonaci e della tinteggiatura. Alla scuola dell'infanzia di Lammari, oltre al nuovo impianto antincendio , si amplierà l'esistente marciapiede sagomato in gomma. E' già conclusa, invece, la posa in opera di pellicole solari termoriflettenti che attenuano l'ingresso della luce del sole, e del caldo, in alcune zone dell'edificio. ALLA STRUTTURA di Pieve San Paolo sono in programma la ridistribuzione degli spazi interni e l'imbiancatura delle aule. Per le secondarie di primo grado, a Laminari a giorni inizieranno i lavori di ripristino degli elementi del solaio di piano. Sono inoltre stati installati pannelli antisfondamento a San Leonardo in Treponzio e a Capannori. A San Leonardo in Treponzio sono anche stati ripristinati tre pilastri in cemento armato . In alcune scuole, tra cui la secondaria di Capannori, sono previsti interventi per eliminare le infiltrazioni d'acqua. In molti plessi nuovi arredi. Edilizia & Territorio Pagina 27 Lavori nelle scuole asti al palo per la nuova legge il vicesindaco Pizza: la normativa sugli appalti di servizi ci ha bloccato stanziamenti già decisi per 70mila euro 1 CAPANNORI cendio alla scuola primaria di Lunata. Ë un grido d'allarme quello lanciato dal vicesindaco Lara Pizza al governo Renzi in merito alle incognite sulla legge per gli appalti di servizi che di fatto blocca alcune opere già cantierabili da parte dei comuni non capoluogo. Oltre a 200mila euro di investimenti per migliorare la sicurezza scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado, lavori che stanno partendo in questi giorni, altri 70 mila euro sono stati stanziati, ma "congelati". «Questa incertezza ha messo al palo alcuni dei nostri interventi già cantierabili - afferma Pizza - ci sembra inopportuno lasciare gli enti locali in una condizione di reale immobilità proprio durante l'estate quando si fanno la maggior parte dei lavori nelle scuole. E vero che il governo ha annunciato di porre rimedio, ma mentre attendiamo i passaggi burocratici affinché la situazione si sblocchi i lavori non possono partire e la ripresa dell'anno scolastico si avvicina». E non finisce qui. Una mazzata è arrivata dal taglio dei trasferimenti statali. «A bilancio preventivo già approvato lo Stato ha ridotto di circa due milioni di euro i trasferimenti previsti per il nostro comune, si capisce come le conseguenze delle azioni del governo non vadano a vantaggio della comunità« evidenzia il vice sindaco, assicurando comunque che Tra i lavori pronti a partire rna fermi a causa delle nuove norme c'è la realizzazione delle nuove condotte delle fognature alla primaria di Massa Macinaia, la sostituzione del controsoffitto alla scuola primaria di Lammari, la sostituzione di infissi alla scuola dell'infanzia di Lammari, l'insonorizzazione della mensa della scuola media di Camigliano e il miglioramento della opere antin- Edilizia & Territorio ò'amministrazione comunale continua a realizzare «opere concrete per la comunità con periodici interventi nei plessi scolastici». Tra le opere in programma che saranno effettuate in estate la più attesa e rilevante riguarda la ristrutturazione della gronda del tetto della scuola primaria di Marlia. Importanti anche i lavori per togliere le barriere architettoniche alla scuola primaria di Capannori. Ad agosto a Lammari sarà incrementata la sicurezza anti-incendio, mentre alla scuola dell'infanzia si amplierà l'esistente marciapiede sagomato in gomma. Alla secondaria della frazione a giorni inizieranno i lavori di ripristino del solaio di piano. Alla primaria di Pieve San Paolo ridistribuzione degli spazi interni ed imbiancatura delle aule. In alcune scuole, come la secondaria di Capannori, saranno eliminate le infiltrazioni d'acqua. Nicola Nucci Pagina 28 Barga e , o tello s • gio ent T`¡7 ù v NUOVI lavori per il completo recupero della storica Villa Gherardi, sede attuale della biblioteca comunale, ma presto anche destinata a divenire il primo ostello della gioventù della Valle del Serchio. Affidati alla ditta Tiziano Pandolfo di Fornaci, partiranno presto interventi per circa 200mila euro per la messa in sicurezza del versante del rio Fontanamaggio su cui poggia la storica villa barghigiana. L'intervento, come spiegato dall'assessore alla protezione civile Pietro Onesti e dal sindaco di Barga, Marco Bonini, servirà per il consolidamento della costa sottostante a Villa Gherardi, con la ristrutturazione e il potenziamento del muro esistente e la posa in opera di una speciale palificata. L'intervento sarà completato con la creazione di un grande belvedere. L'area si affaccia infatti sull'antico Castello di Barga. Grazie all'abbattimento di alcune piante che minano la stabilità del versante, il belvedere permetterà di ammirare anche il sottostante acquedotto barghigiano. I lavori sono gli ultimi di una serie di interventi partiti alcuni anni orsono (con investimenti che hanno superato il milione e 400mila euro); prossimamente proseguiranno anche con il recupero della grande limonaia attigua all'edificio che sarà trasformata in uno spazio a disposizione delle attività manuali della scuola alberghiera. A proposito di Villa Gherardi è in dirittura di arrivo anche il progetto Ostello della Gioventù. I piani superiori sono stati appunto trasformati in un ostello con una trentina di posti letto. A giorni l'affidamento in gestione dell'ostello che offrirà per la cittadina una proposta ricettiva per il turismo giovanile. Luca Galeotti Edilizia & Territorio Pagina 29 SARANNO RIFATTI TOMBINI E ASFALTO LaV ® stffla regionale Grazie ad un lavoro in piena sinergia tra Comune di Coreglia Antelminelli, Provincia di Lucca e Gaia, si sta lavorando per cercare di migliorare le strade della zona con interventi importan ti. Sulla strada regionale 445, e più precisamente a Piano di Coreglia, si sta lavorando al rifacimento dei tombini, lavori che sono ormai giun- Edilizia & Territorio 1 ® Coreglía ti al termine. Gli stessi lavori partiranno la prossima settimana sulla strada regionale che attraversa la frazione di Ghivizzano. Sarà poi completamente rifatto il manto stradale sulla strada in questione da Piano di Coreglia fino all'abitato di Ghivizzan o. Un intervento quindi che porterà grande beneficio alla viabilità ed ai cittadini sia del Comune di Coreglia che dei paesi limitrofi, ma anche a chiunque transiti sul nostro territorio. (n. b.) Pagina 30 N va • /„ „ r. uo „r„ / Tenne . Wv Bagn i di Lucca, sfida imprenditoriale ' pe r rilevare la gestione NUOVA vita per le Terme di Bagni di Lucca. Sì, perché il fondatore e azionista della Waste Recycling di Santa Croce, azienda toscana leader nello smaltimento e nel trattamento dei rifiuti industriali, Vittorio Lapolla affronta oggi anche una nuova sfida imprenditoriale: ha rilevato le storiche Terme e ha intenzione di restaurare molti di quegli spazi. Senza influenzare la normale attività quotidiana dell'Hotel & Terme Bagni di Lucca che sono aperte ogni giorno con orario continuato, il piano degli interventi prevede anche la riapertura dell'ottocentesca galleria napoleonica dello stabilimento Varraud, ora in abbandono. Lapolla è subentrato nella gestione delle terme, acquisendo contemporaneamente la proprietà dell'albergo. Il suo team, capitanato dall'architetto Tiziano Pucci, noto professionista empolese, è pronto. Il progetto preliminare c'è, e l'obiettivo è partire con i lavori entro la fine dell'anno. Ci sono molte aspettative, anche da parte del Comune, per l'operazione lanciata da Lapolla. Prima, però, dovrà arrivare un atto del Comune: il nuovo bando per la concessione degli stabilimenti termali. A Bagni di Lucca le Terme sono il fiore all'occhiello e l'orgoglio del territorio. Qui infatti la storia ha radici profonde: le prime notizie si datano al Primo Triunvirato nel 56 a.C., quando Cesare, Pompeo e Crasso si divisero il mondo e poi vennero a 44passare le acque" a Bagni di Lucca. Questo è quando narra la leggeri- Edilizia & Territorio LAV(DIFU Per tutti e tre gli edifici oggi adibiti a stabilimenti (Foto Borghesi) IL TEAM no - parcheggi, luci, segnaletica, viabilità - una vera e propria spina Subentra l'i prenditore Vittorio Lapolla , con lui l'architetto Tiziano Puccì nel fianco dei vecchi gestori e delle stesse amministrazioni comunali. Vittorio Lapolla sottolinea: «Le terme diventeranno un centro d'avanguardia. da, ma è comunque certo che all'epoca della Roma repubblicana le terme fossero già conosciute. Al Comune il progetto presentato da Lapolla piace. Anche perché, l'intervento sulle strutture non pregiudicherà l'apertura degli stabilimenti che sarà infatti mantenuta costante. Il nuovo gestore, inoltre, intende occuparsi, in collaborazione con lo stesso Comune, pure dell'ester- IL PROGETTO prevede i lavori in tutti e tre gli edifici attualmente adibiti a stabilimenti: il più antico - Varraud -, la costruzione centrale e Casa Boccella. In essi verranno risistemati alcuni ambienti finora inutilizzati, come il quarto piano di Casa Boccella e la galleria napoleonica del Varraud. Ma saranno recuperati anche costruzioni più piccole». Pagina 31 PER IL CONSIGLIO SUL CONSU NTIVO Si ASPETTA IL RITORNO I MADRIGALI? 0 •."/H/%H ./ / /yJ/// L i' ÑnU n N Ì 1#' % E IL DAY AFTER del disavanzo a 53 milioni (più qualche decina di passività potenziale)? A diritto come la banda, con la ricapitalizzazionedellaPorto Spa - negata alla Congressi Srl - su cui grava il parere contrario del ragioniere capo e dei revisori dei conti. Visto che la Porto Spa, causa Imu, ha un buco di circa 800 mila euro che ha portato il capitale sotto zero. CONTRO questa linea, emersa durante un sopralluogo ieri al porto, si scaglia Massimiliano Baldini: «Il presidente della Viareggio Porto Frosini e l'assessore al porto Giannerini l'hanno detto chiaro questa mattina in commissione, non hanno la minima intenzione di tenere in considerazione i richiami dei revisori dei conti sugli aspetti legali della patrimonializzazione della società. E' inutile che i revisori si sforzino di sollecitare la politica al massimo rispetto della legge, è inutile che segnalino modalità amministrative molto lacunose sotto il profilo del rispetto delle normative: anche questa amministrazione è sorda, non V C l'ineleggibilità, di un voto imposto per cieca obbedienza di partito, non sarà un nostro problema». «INTANTO - conclude Baldini - nessun atto del bilancio è giunto ai consiglieri comunali malgrado il richiamo del prefetto. Anzi, a proposito di rispetto di legalità, si vocifera in comune che per la convocazione del Consiglio Comunale sul bilancio si voglia aspettare il ritorno dal Perù di Madrigali (è in viaggio di nozze). Siamo matti ? Si provveda, senza indugio, a norma di legge eventualmente attraverso l'affissione della notifica presso la casa comunale. E' l'ora di finirla di fare le cose alla carlona perchè a fare così abbiamo fatto più di 53 milioni di buco, più di mille euro per ogni elettore». Tranquillo Baldini: il risanamento sarà ben più di mille euro a cittadino, altro che elettore. ...r___..._ I «A rischio i consiglieri di maggioranza: conseguenze economiche e giuridiche» ci sente e non ci vuole sentire. Invece noi del Movimento dei Cittadini intendiamo portare avanti la battaglia per il rispetto della legalità. Se poi i consiglieri comunali di maggioranza vorranno farsi carico delle conseguenze economiche e giuridiche, compresa LA QUESTIONE sollevata dal consigliere Baldini relativamente alla Porto Spa è complessa. Da una parte, seguendo la linea dei revisori e del raginiere capo, la giunta ha detto no alla ricapitalizzazione della Congressi Srl, anche questa col capitale negativo: però, nel frattempo, passano le settimane dal voto consiliare, ma prosegue l'amministrazione perché il sindaco e suo delegato non danno via libera all'assemblea dei soci. Dall'altra, contro questa linea, l'assessore Giannerini vuole assolutamente ricapitalizzare la Porto Spa per varare la nuova vendita delle azioni. Basandosi sull'inserimento dell'operazione all'interno del piano di risanamento: ma non si capisce come la norma può essere interpretata con due significati diversi a seconda delle società interessate. 0? bAí, JÍ . -äi -LA li destino della Porto Spa è legato al piano di risanamento dei maxi disavanzo áh Pomo S1,9 «Ci unmini "a mimn In nonnallm,,> Economia e imprese locali Pagina 32 È stangata anche per i dip ortisti La Viareggio porto (in liquidazione) annuncia l'aumento delle tariffe per gli approdi di Donatella Francesconi Ché sulle tariffe ha taciuto. 1 VIAREGGIO La vicenda dell'Iniu non pagato per il quale la Viareggio Patrimonio ha presentato il conto alla società che gestisce una serie di approdi turistici è stata così riassunta da Frosini: «Nel 2OO9la guardia di finanza ha segnalato che non pagavamo l'Ici sugli specchi acquei. A quel punto l'Agenzia ha stabilito il valore catastale pari a 1 milione, peraltro senza tenere conto degli specchi acquei destinata alla manovra delle imbarcazioni. La società ha presentato ricorso». E ha perso. Così in bilancio è finita una perdita dovuta all'accertamento 2004 pari a 1,3 milioni. Ecco da dove nasce lo stato di liquidazione in cui si trova attualmente la Viareggio porto destinata a ben altri sogni di gloria. Uno stato che l'assessore Giannerini ieri mattina ha dovuto Il consiglio di amministrazione dellaMareggio porto, società oggi in liquidazione, «proporrà al Comune di essere messo in grado di assorbire l'Imu sugli specchi acquei dalle tariffe degli approdi». Sempre più vicini, insomma, gli aumenti per i diportisti. Che oggi vanno da 561 euro per una barca da 5,50 metri ad un massimo di 13mila euro per un'imbarcazione da 18,5 metri: tariffe relative all'ultimo dato disponibile, visto che la Viareggio porto ha un sito non a norma con le leggi sulla trasparenze e da mesi l'ex presidente oggi assessore, Giovanni Giannerini, va raccontando che «è saltato il server» . L lo stesso Giannerini che ieri mattina, nelle vesti di assessore al porto, ha annunciato di star pensando agli aumenti. Presente - alla riunione della commissione ambiente e territorio del consiglio comunale anche il presidente della Viareggio porto, Fabiano Frosini. ammettere, incalzato da Massimiliano Baldini (Movimento cittadini). Dopo aver cercato di convincere i presenti che spetterà ai consiglieri comunali, chiamati a votare l'atto di indirizzo che Giannerini vorreb- be portare in consiglio comunale già mercoledì, «a decidere se vogliono o meno liquidare la società». Un atto di indirizzo che l'assessore ha presentato, pochi giorni fa alla maggioranza del sindaco Betti, come passaggio necessario per la «valorizzazione» della società. Ieri il presidente Fabiano Frosini è stato ben più preciso: «La Viareggio porto - ha detto - deve essere valorizzata con il conferimento dei beni». Ed il sinonimo è facile: patrimonializzazione. Ma se in consiglio si porta un documento ben più vago, in cui si parli unicamente di «valorizzazione», allora ha ragione Giannerini quando dichiara: «Come faccio ad aver bisogno di un parere dei revisori quando non c'è un atto?». Nella riunione della commissione consiliare, convoca- ta dal presidente Emiliano Favilla (Federazione della sinistra), i revisori dei conti del Co- mune (presidente Limberti con i colleghi Pucci e Suriano) sono stati più volte evocati: «I nostri referenti - ha dichiarato Frosini con grande sicurezza non sono i revisori dei conti del Comune». Con buona pace di quanto si legge perfino della relazione di "check" che l'ex presidente della Viareggio porto, Giannerini, ha commissionato al Centro studi Enti locali: la Viareggio porto, se vuole avere in gestione diretta dall'Ente pubblico il servizio che esercita (concessioni comprese, che sono bene pubblico), deve "arrendersi" al controllo analogo dell' Ente. Ma Giannerini non ci sente: la vendita della Viareggio porto (con molta probabilità per intero) «è strategica al fine del ripianamento del bilancio del Comune», e dunque «sull'atto di indirizzo non serve il parere dei revisori dei conti del Comune. Basta quello di ragioniere capo e segretario generale». Atti nulli senza il passaggio al modello "in house" Cinquantasei pagine di normativa spiegata e argomentata: è il check up sulla società com missionato dall'ex presidente Giannerini (oggi assessore) al centro studi Enti locali. un lavoro che si è trasformato, come da titolo, in un "Check up del quadro normativo adem pimentale "speciale" di riferimento applicabile alla società". Poca sostanza e molto diritto. utili, però, ad apprendere che il venir meno dei socio privato «com portava l'obbligo, a carico del Comune, di adeguare la governance al modello "in house providing"». Non averlo fatto «comporta la decadenza della società oltre che la nullità di tutti gli atti posti in essere dopo il 31 dicembre 2013». (d.f.) Economia e imprese locali Pagina 33 IL CASO Frosini : Ma invece della revoca della concessione la società ha avutolo sconto VIAREGGIO Per Il Triangolino che non si è mai trasformato in approdo la Viareggio porto «paga dal 2007 la concessione e non ci possiamo fare nemmeno un campo di patate». A dichiararlo è il presidente Fabiano Frosini, nel corso della riunione della commissione ambiente e territorio che ieri mattina ha fatto visita alla Madonnina. Dunque, ai sensi dell'articolo 47 del Codice della navigazione la concessione andrebbe revocata, in quanto ricorre la fattispecie della «mancata esecuzione delle opere prescritte nell'atto di concessione» o del «mancato inizio della gestione, nei termini assegnati». E poco importa se Comune, Regione e ministero dell'ambiente sono riusciti ad "incartarsi" in un giro per cui se non si dà il via al terzo lotto dell'asse di pene- Economia e imprese locali L'area del Triangolino inutilizzata da sempre trazione, col Triangolino ci si può fare... la birra. «Per il 2012 - continuaFrosini - fu tentata la strada di non pagare la concessione». All'epoca era presidente della società ancora pubblico-privata, Alessandro Volpe. Al quale l'assessore Giovanni Giannerini imputa «una gestione dissennata». La cifra dovuta, prima al Comune e poi all 'Autorità portuale - informa Frosini - « era 120mila euro. Ma Giannerini ha ottenuto dal'Autorità portuale uno sconto. Per cui oggi paghiamo 66mila euro ...». Anche l'Authority, insomma, s'è data ai "saldi ". (d. f ) Pagina 34 BOTTA & RISPOSTA Scontro Bali Favilla legalità o quadratura dei conti a ogni costo? Da destra: Baldini, Favilla, Frosini ì VIAREGGIO «Il Presidente della Viareggio porto, Frosini, e l'assessore Giannerini l'hanno detto chiaro: non hanno la minima intenzione di tenere in considerazione i richiami dei revisori dei conti del Comune sugli aspetti legali legati alla patrimonializzazione della società. Pertanto è inutile che i revisori si sforzino di sollecitare la politica al massimo rispetto di ogni implicazione di legge; ed è inutile che, come hanno scritto nei verbali mille volte, provvedano a segnalare modalità amministrative molto lacunose sotto il profilo del rispetto delle normative in vigore. Anche questa amministrazione comunale è sorda, non ci sente e non ci vuole sentire!». Torna a porre la questione della legalità Massimiliano Baldini, capogruppo del Movimento cittadini, membro della commissione ambiente e territorio. Il Movimento - assicura Baldini - «porrà in essere ogni iniziativa possibile, in ogni sede, affinchè la legge sia rispettata e la politica impari a tenere in considerazione prima le regole e solo dopo la cassetta elettorale». Sulla riunione di ieri dice la sua anche il presidente della commissione, Emiliano Favilla (Federazione della sinistra): «L' aspetto più significativo che è emerso, sentito anche l'assessore Giannerini, è che la Viareggio porto può essere uno degli elementi importante per il rilancio economico della città, per alleviare la grave situazione finanziaria del Comune stesso». (d.f) Economia e imprese locali Pagina 35 PRATICAMENTE RADDOPPIATO IL PRECEDENTE RECORD DELLE PRECIPITAZIONI SULLA CITTA' CHE RISALIVA ALL 'ORMAI LONTANO ANNO 1932 IERI IN ZONA IL PRESIDENTE UNCEM; DOMANI CI SARA' IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA A SAN MARTINO, MONSAGRATI E TORCIGLIANO Fred&na "e 9 .TI GIOVANNA CAGLIOSTRO HA SUBITO ACCOLTO L'INVITO DEL SINDACO DI BAGNI DI LUCCA E HA CONVOCATO IL VERTICE PER LA STRADA -40 4 mie DATO HA FAT-. LA STAZIONE IDROMETRICA SUL TORRENTE LIMA A CHIFENTI HA REGISTRATO UN'AUMENTO DEL LIVELLO DI BEN 5 METRI, MA E' STATO UN ERRORE a grande pa Il m.d)dííagïca del páiio pomeriggio è passato sema aggiungere troppi damiï. Ma l'erreergenza resta aperta di PAOLO MANDOLI TREGUA. Ora è sole, almeno per un paio di giorni. Ma, purtroppo, non è escluso che il mese di luglio riservi ancora un po' di pioggia fra martedì e mercoledì prima di lasciarci giovedì prossimo. Nel frattempo, a ieri sera alle ore 20, il pluviometro del centro storico era salito a quota 269,6 millimetri, incrementando il precedente primato. Dal 1916, da quando esiste un pluviometro a Lucca, questo mese di luglio ha superato ogni precedente primato di pioggia. La media del mese di luglio era di 31,8 millimetri, scesa a 26 millimetri prendendo come riferimento il periodo dal 2000 allo scorso anno, che qualcuno voleva segnato da siccità irreversibile. Il luglio più piovoso della storia a Lucca era quello del 1932 con 166 millimetri, quest'anno si è superato tale record di ben 100 millimetri. ANCHE IERI a preoccupare sono state le piogge intense in alcune località periferiche. Gombitelli di Camaiore che aveva, a ieri, 380,6 millimetri, di cui 150 in quattro ore e 120 in due ore nella serata fra lunedì e martedì scorsi, proprio ieri ha registrato altri 46,4 millimetri arrivando così a quota 427 millimetri in questo mese, facendo nuovamente salire il livello della Freddana di circa 35-40 centimetri, comunque 280 centimetri meno del picco di lunedì sera alle ore 23,45. Intanto prosegue la stima dei danni. Quelli pubblici destinati sicuramente a salure oltre quota 10 milioni di euro, ma soprattutto quelli privati alle case, alle attività agricole, commerciali, artigianali e industriali. vadano a incidere pesantemente sui bilanci comunali che già sono in notevole sofferenza. Il sindaco di Pescaglia Andrea Bonfanti ha inviato una lettera al presidente della giunra regionale Rossi. Evidenzia i vari danni relativi alle frane che hanno martoriato il territorio e che tutt'ora impediscono l'accesso ad interi centri abitati e che minacciano, se le piogge dovessero continuare, di creare ulteriori pericoli e con- _ ' IA I Il sindaca Bonfanti ha invitato il presidente della Regione Com uni senza fondi sufficienti seguenti disagi alla vita delle persone. «Le frazioni di San Martino in Freddana, Monsagrati e Torcigliano - scrive Bonfanti - hanno visto la maggior parte delle case invasa da fango ed acqua provenienti sia dal torrente Freddana che dal reticolo minore che, trascurato da anni, non ha retto l'impatto dell'enorme quantità di acqua, fan- go e detriti arrivata dai monti. Gli argini di molti affluenti della Freddanti hanno ceduto trascinandosi dietro le auto che vi erano parcheggiate. Solo il caso ha evitato la tragedia». BONFANTI HA invitato Rossi ad andare nella zona come presidente della Regione e come responsabile regionale della Protezione civile, per sincerarsi personalmente della situazione. Proprio ieri c'è stato un sopralluogo di Oreste Giurlani, presidente dell'Uncem, a San Martino in Freddana per vistare i luoghi delle frane dei giorni scorsi e fare il punto della situazione con il sindaco Bonfanti. «Uncem Toscana - ha detto Giurlani - vista la gravità della situazione ha garantito pieno supporto tecnico fin da subito e la possibilità di accedere al Fondo di riserva regionale». Si parla di 250 mila curo. Intanto il Comune apre alle associazioni per collaborare alla ricostruzione con i propri volontari, in cambio di un piccolo contributo e di un'assicurazione. Obiettivo gestire la manutenzione. SUL FRONTE pubblico è avidente il timore che i costi aggiuntivi di questa ultima ondata di maltempo Edilizia & Territorio Pagina 36 . .. _ ... ._. . Edilizia & Territorio . . : . . Ji i . .. . -- . _ . . . ' , f .. . F"4t"l// Pagina 37 Pe scaglia, la Regione muove il Genio civile La promessa dell'assessore regionale Bramerini dopo la lettera del sindaco Bonfanti a Rossi ì PESCAGLIA L'arrivato anche Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana, sul territorio della Val Freddava per vedere da vicino i danni, quantificabili in diversi milioni di euro, provocati dal maltempo degli ultimi giorni. Ad accompagnarlo (sotto la pioggia), il sindaco di Pescaglia Andrea Bonfanti che spera di poter accompagnare nei prossimi giorni anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e i suoi assessori per rendersi conto della reale emergenza in cui verte il territorio di Pescaglia. L'assessore regionale Bramerini intanto ha già dichiarato Rami caduti sulla via per Camaiore che la Protezione Civile regionale insieme al Genio Civile arriverà sul territorio per la verifica delle frane. Proprio a questo proposito Bonfanti ha inviato una lettera a Rossi, dove scrive: «Dalla mattinata del 22 fino ad oggi 5 famiglie sono state sgombrate dalle proprie case per pericoli imminenti e non siamo in grado di determinare un orizzonte temporale certo entro il quale potranno rientrare nelle propri e case. Il territorio è stato fortemente martoriato da frane che tutt'ora impediscono l'accesso ad interi centri abitati e che minacciano, se le piogge dovessero continuare, di creare ulteriori pericoli e conseguenti disagi alla vita delle per- sone. Le frazioni di San Martino in Freddana, Monsagrati e Torcigliano hanno visto la maggior parte delle case invasa da fango ed acqua provenienti sia dal torrente Freddana che dal reticolo minore che, trascurato da anni, non ha retto l'impatto dell'enorme quantità di acqua, fango e detriti arrivata dai monti. Gli argini di molti affluenti della Freddana hanno ceduto trascinandosi dietro le auto che vi erano parcheggiate. Per questo - continua Bonfanti contando sulla sua disponibilità e sulla sensibilità che Le è riconosciuta come amministratore già stato Sindaco, La invito a venire sul territorio del Comune di Pescaglia, come Presiden- te della Regione e come Responsabile Regionale della Protezione Civile, per sincerarsi personalmente della situazione o quantomeno ad essere disponibile ad un incontro per essere messo a conoscenza della situazione di emergenza ancora in corso sul mio Comune». Anche ieri sono continuati i sopralluoghi sul territorio e nelle scuole: i danni maggiori sono stati riscontrati nella palestra di Monsagrati dove sono state inavvertitamente lasciate le finestre aperte e quindi adesso la palestra è completamente allagata. E ieri è arrivato l'assessore provinciale alla Protezione Civile Diego Santi che ha visitato le zone colpite assieme a Bonfanti, soprattutto per gli effetti della nuova ondata di maltempo che ha interessato il Comune durante il pomeriggio di ieri, visto che anche nei giorni scorsi i due amministratori si erano già incontrati per valutare la situazione. L'attuale sindaco di Pescia Oreste Giurlani è invece giunto nella Val Freddana su richiesta dell'amministrazione per poter fornire «un supporto tecnico immediato per poter gestire al meglio possibile le operazioni di messa in sicurezza del territorio e contestualmente di farsi carico presso la Regione delle richieste del territorio». Giurlani ha confermato la disponibilità dell'Uncem sia dal punto di vista tecnico che politico, impegnandosi anche a valutare ogni possibilità di reperire risorse economiche per la messa in sicurezza del territorio. E domani mattina arriverà il presidente della Provincia Stefano Baccelli. Luca Meconi S9 ' raplode larnbbia Ilu u.,Ji,innJini Edilizia & Territorio Pagina 38 OPERE E SENSO DI RESPONSABILITÀ CONTRO IL RISCHIO ALLUVIONI di MARCO INNOCENTI iamo seri: non è un tantino eccessivo sostenere x che la cassa di espansione suiia Freddana lia funzionato facendo il suo dovere? Non è un po' azzardato sostenere che, sotto la Freddana, meglio sarebbe stato non sistemare derrate ali inentari? A meno che non si dimostri che qualcuno sia ricorso alla corruzione o altri reati per ottenere permessi a costruire e licenze per attività commerciali, agricole, artigianali e industriali, quale colpa può avere se si ritrova alluvionato chi vive e lavora sulla riva sinistra del torrente, nei pressi della Cappella? E non sarebbe meglio affrontare subito (senza lo stucchevole scaricabarile del Comune contro la Provincia, della Provincia contro l'Autorità di Bacino, dell'Autorità contro il Genio civile e via dicendo) la questione se ci sia necessità di un urgente sbassamento dell'argine all'altezza della cassa di esondazione, in nodo che quello che è accaduto lunedì notte non debba più ripetersi? E tutti gli enti interessati non farebbero meglio ad attuare le direttive vanamente riproposte dall'Autorità di Bacino non solo per evitare che lungo i corsi d'acqua si continui a cernentificare, ma anche per rimuovere gli ostacoli (manufatti) che impediscono il deflusso delle acque in caso di piena? Che fine hanno fatto le dichiarazioni di intenti rilasciate in questo senso, ad esempio, dal Comune di Lucca sollecitato (insieme a tutti gli altri Comune) dall'Autorità di Bacino? Più in generale: non sarebbe utile che gli enti si dotassero di personale qualificato e necessario, cancellando magari figure meno indispensabili, per tomare a puntuali e severe verifiche sulla regimazione delle acque e sulla manutenzione di fossi e canali, oltre che sulla cura con cui si fa il taglio nei boschi e, soprattutto, si rimuovono poi tronchi, rami e foglie? Non si potrebbe chiedere qualche aiuto al personale della protezione civile il cui operato sarebbe assai più utile in queste mansioni, piuttosto che nelle esercitazioni-parata che sembrano a volte uscite dalla fervida fantasia di uno sceneggiatore? E, salendo verso la Valle del Serchio, potrebbero gli enti e i loro amministratori, insieme all'Anas, spiegare cosa hanno fatto dall'invemo ad oggi non solo per sanare le frane sulla SS12 ed eliminare i semafori, ma anche per redigere e attuare un piano complessivo di interventi per evitare che la corrente del Serchio scavi sotto la strada per tutta la lunghezza del bacino idroelettrico al Ponte del Diavolo? La nuova interruzione tra Borgo a Mozzano e Chifenti non solo reca gravi disagi a tutti i pendolari, ma assesta un colpo mortale alle attività, ai commerci, al turismo dell'intera Valle e anche della Montagna Pistoiese. Nessuno si sente addosso un po' di responsabilità? S9 L'. -piode la rabbia Edilizia & Territorio Pagina 39 _ , PARLA GALLI . edili rilanciano : Lavoriamo superando le divisioni fra . « E' AMARO lo sfogo di Renato Galli, presidente dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance) di Lucca. «E' una vergogna. Non possiamo più restare a guardare impotenti, né come cittadini né come aziende, di fronte allo scempio che puntuale come un orologio si ripresenta a danno del nostro territorio, delle nostre realtà». Uno sfogo che si lega alla frustrazione delle tante aziende lucchesi costrette a fare i conti con l'ennesimo disastro annunciato e a quelle che questi disastri, da anni, avrebbero voluto avere la possibilità di prevenirli. «Ci sta franando letteralmente il terreno sotto i piedi, senza che nessuno si occupi di salvaguarda- I 1 consorzio «Serchio 2000» rilancia il proprio i mpegno per la messa in sicurezza re in modo strutturale attività, abitazioni, persone, con una programmazione seria; spettacolo indegno - aggiunge Galli - assistere allo sterile rimpallo di responsabilità quando in questi anni si è pensato più a salvare poltrone che a investire sul territorio. L'unico colpevole è, a nostro avviso, l'incapacità di decidere da parte di chi dovrebbe farlo per mestiere». AN CE LUCCA ribadisce che d i misure di prevenzione, attraverso una manutenzione programmata del fiume con il monitoraggio periodico degli argini e dell'alveo è l'adozione sistematica .» l'unica soluzione. Il famoso «Progetto Serchio» rappresenta la mission della struttura creata ad hoc da 10 imprese lucchesi, in seno ad Assindustria Lucca, agli inizi degli anni novanta: il Consorzio Serchio 2000. In oltre 20 anni il Consorzio non si è arreso e recentemente ha presentato, a proprie spese, un nuovo progetto per la messa in sicurezza dell'area industriale di Diecimo alla confluenza del torrente Pedogna, una zona che registra le grandi preoccupazioni delle aziende che vi lavorano e che, a questo punto, temono per l'incolumità dei centinaia di addetti. «NON ABBIAMO avuto neanche la soddisfazione di una risposta dagli Enti - tuona Renato Galli - nè come noi, il prefetto che si è interessato della vicenda. In questa materia le imprese e i professionisti si scontrano con una selva di competenze e di prerogative rimbalzando come palline da un ufficio all'altro: da un lato quelli dell'Autorità di bacino, a cui in questi anni abbiamo sollecitato quasi ossessivamente l'assoluta necessità di interventi di manutenzione urgen- ti, ma che continuano a ripetere che non esistono situazioni di criticità o sovralluvionamenti, che non ci sono interventi da fare e, producendo una marea di rilevazioni, studi, carte, disegni, fanno capire, comunque, che il fiume non si tocca; dall'altro quelli della Provincia che, purtroppo, non ha mai imposto le proprie competenze istituzionali per condividere con l'Autorità di bacino interventi di manutenzione programmata in alveo». r ::__ : n• n„ Edilizia & Territorio Pagina 40 FURIBONDI INDUSTRIALI E COSTRUTTORI I®SP osta sul Progetto Serchío» / LUCCA Rabbia anche nel mondo dell'imprenditoria. In una note l'Associazione dei costruttori di Assindustria, Ance. «Ci sta franando letteralmente il terreno sotto i piedi, senza che nessuno si occupi di salvaguardare in modo strutturale attività, abitazioni, persone, con una programmazione seria. Spettacolo indegno - dice il presidente Renato Galli - assistere allo sterile rimpallo di responsabilità quando in questi anni si è pensato più a salvare poltrone che a investire sul territorio. L'unico colpevole è l'incapacità di decidere da parte di chi dovrebbe farlo per mestiere». Ance Lucca ribadisce che l'adozione sistematica di misure di prevenzione, attraverso una manutenzione programmata del fiume con il monitoraggio periodico degli argini e dell'alveo è l'unica soluzione: «il famoso Progetto Serchio che rappresenta la mission della struttura creata ad hoc da 10 imprese lucchesi, in seno adAssindustria Lucca, agli inizi degli anni '90. II Consorzio Serchio 2000 in oltre 20 anni, nonostante le numerose porte sbattute in faccia, non si è arreso: recentemente ha presentato, ovviamente a proprie spese, un nuovo progetto perla messa in sicurezza dell'area industriale di Dieci- mo alla confluenza del torrente Pedogna, una zona che registra le grandi preoccupazioni. Non abbiamo avuto neanche la soddisfazione di una risposta dagli enti, nè come noi il prefetto che si è interessato della vicenda. In questa materia le imprese e i professionisti si scontrano con una selva di competenze e di prerogative rimbalzando come palline da un ufficio all'altro: da un lato quelli dell'Autorità di bacino che continuano a ripetere che non esistono situazioni di criticità o sovralluvionamenti, che non ci sono interventi da fare e fanno capire che il fiume non si tocca; dall'altro quelli della Provincia che non ha mai im- Renato Galll posto le proprie competenze istituzionali per la manutenzione programmata in alveo. Chiediamo quindi che sia avviato un tavolo tra operatori e tecnici della Provincia provinciale per definire interventi». S9 ' raplode larnbbia Ilu u.,Ji,innJini Edilizia & Territorio Pagina 41 4p 0 Brennero: il summit in settimana Code e caos al ponte di Calavorno °, LO SMOTTAMENTO SULLA STATALE PREOCCUPA T UTTI CODE interminabili, formate da autovetture, camion e mezzi pubblici, all'altezza del Ponte di Calavorno, divenuto, dopo il crollo di una parte della statale del Brennero, snodo nevralgico del traffico in tutta la Media Valle del Serchio . Soprattutto in certe ore di punta, in concomitanza con l'entrata e l'uscita dalle fabbriche, il traffico va letteralmente in tilt, con lunghissime file che rallentano il transito anche per quasi un'ora, come accaduto venerdì nel tardo pomeriggio in Val Fegana . L'emergenza viabilità, dovuta all 'erosione del fiume che di fatto ha inghiottito gran parte della carreggiata della statale 12 al chilometro 48, fra il ponte pari di Borgo a Mozzano e la frazione di Chifenti, preoccupa abitanti, commercianti e artigiani, perché, al Edilizia & Territorio di là del naturale disagio, i tempi di intervento per il ripristino del collegamento viario si prospettano molto lunghi e i danni che ne deriverebbero incalcolabili per l'economia di tutta la Valle. DOMANI sera, lunedì , alle ore 21 cittadini e gestori di esercizi commerciali di Chifenti hanno deciso di organizzare una riunione presso la stazione di servizio Agip del paese per studiare eventuali iniziative di protesta e per chiedere con forza un intervento urgente da parte degli enti competenti . Tutti si domandano, considerandolo inammissibile, perché dopo parecchi mesi dal primo smottamento, che già aveva eroso parte della strada, non si sia andati oltre alla messa in opera di due semafori, per la regolazione del traffico a senso alternato. Il sindaco di Borgo a Mozzano, dal canto suo, a nome dell'amministrazione comunale, ha avvisato la popolazione che martedì sera sarà ai locali del comitato paesano di Chifenti per un incontro pubblico. Ieri mattina, intanto, il prefetto Giovanna Cagliostro ha risposto al sindaco di Bagni di Lucca, Massimo Betti, il quale, paventando i rischi di una chiusura prolungata della strada statale, aveva sollecitato, tempestivamente la convocazione di un tavolo di concertazione, coordinato, appunto, dalla Prefettura con Anas, Regione, Provincia, Enel ed Autorità di bacino . Il prefetto si è impegnato a convocare l'incontro istituzionale entro la settimana entrante. Marco Nicoli Pagina 42 SS 12, esplode la rabbia Due assemblee di cilla Disagi crescenti per pendolari e attività che chiedono interventi perla riapertura della strada e la messa in sicurezza. «Almeno un vigile al ponte di Calavorno» 1 BORGOA MOZZANO Monta la rabbia tra la popolazione per la chiusura della statale del Brennero dopo che nei giorni scorsi un pezzo di strada è franata nelle acque del fiume Sercliio nel tratto tra il Capoluogo e il paese di Chifenti, nei pressi del Ponte del Diavolo. Adesso si prospettano settimane, se non mesi, di interruzione, visto che sarà necessario un grosso lavoro di bonifica di tutta l'area per impedire nuovamente all'azione erosiva dell'acqua di far crollare la strada in un nuovo punto. E così gli abitanti sono costretti a fare un giro molto più lungo per poter raggiungere i luoghi di lavoro e le proprie abitazioni. Per chi già doveva alzarsi di buon'ora per essere a Lucca (a scuola o al lavoro) alle 8 la levataccia è anticipata di mezz'ora, se viene da Bagni di Lucca o altre zone a nord della frana lungo la SS 12. Ma questa volta hanno deciso di non rimanere con le mani in mano e di attivarsi in prima persona e unirsi con l'obbiettivo di far sentire la loro vo- La frana sulla statale 12 tra Borgo a Mozzano e Chifenti ce. Proprio per questo motivo è stata indetta per domani sera, alle 20,45 al bar Agip di Chifenti un'assemblea aperta agli abitanti di Chifenti, Fornoli e Anchiano e ai titolari di attività commerciali per «trovare una linea comune e farsi sentire. Il Brennero è nostro e i soldi per il lavoro lo stesso quindi diamoci da fare», come si legge nell'apposita pagina-evento creata su Facebook dove c'è già qualcuno che lancia l'idea di una raccolta firme. Nemmeno il sindaco di Borgo a Mozzano Patrizio Andreuccetti rimane con le mani in mano. Fin dalle prime ore del nuovo smottamento è rimasto in contatto con l'Anas, ente competente sulla strada statale, e in seguito ha concordato con la Provincia un incontro in cui sono coinvolti anche consiglieri regionali e parlamentari. «Sappiamo che la situazione è complicata, ma dobbiamo fare tutto il possibile» afferma primo cittadino sulla sua pagina Facebook, su cui pubblica tutti gli aggiornanienti riguardo la situazione, come quello di venerdì pomeriggio in cui ha scritto che «grazie all'interessamento dell'on. Mariani sappiamo che l'Anas ha dato rassicurazioni di un pronto intervento sulla strada franata». Intanto Andreuccetti sarà a Chifenti per parlare con la popolazione martedì sera alle 21 nei locali del Comitato paesano. Ma non sarà facile placare l'ira della popolazione, che esplode con particolare virulenza su Fb, dove tanti chiedono le diunissioni di sindaci, amministratori e dirigenti dell'Anas. E, soprattutto, almeno un vigile urbano che disciplini il traffico caotico al ponte di Calavorno. (L m.) ss:1"V,ok1.-A,nia Uue x, Kmblre di rilmdüri Edilizia & Territorio Pagina 43 m d tavolo e 1C * e e ' re e 1 LUCCA Entro la prossima settimana ci sarà un incontro in Prefettura sulla situazione del Brennero, dopo la lettera inviata dal sindaco di Bagni di Lucca Massimo Betti al prefetto, all'Anas, agli enti, all'Autorità di Bacino, ai Vigili del fuoco e all'Enel. Una lettera nel quale Betti fa presente «l'enorme disagio di una notevole quantità di cittadini, di imprese e di afflusso turistico in altissima stagione» per un comprensorio vasto come quello della valle del Secchio e del lima, che coinvolge diversi Comuni e due province. Betti ricorda che «già da mesi la strada è oggetto di grossi disagi a causa di transito a senso unico alternato in due tratti». E che l'Anas di Firenze ha spiegato che c'è «una situazione assai preoccupante e di dubbia risoluzione definitiva, in quanto il cedimento potrebbe essere il primo di una lunga serie di interruzioni nel tratto della statale del Brennero compreso fra la località Fontanone e il ponte del Diavolo». Per questo, continua il primo cittadino di Bagni, si deve «presupporre fondatamente un periodo dove possibili e costanti interruzioni della viabilità della statale 12 potrebbero diventare sempre più usuali e costanti, con una insostenibile situazione sociale, enormi danni all'economia e preoccupanti disagi in situazioni sanitarie». Vista questa situazione, Betti ha chiesto al convocazione di un tavolo in prefettura che, come detto, si terrà nel giro di qualche giorno. S9 ' raplode larnbbia Ilu u.,Ji,innJini Edilizia & Territorio Pagina 44 IL CAMPO DI MARTE Ex ospedale , Sl a investimenti « niente speculazioni» di Luca Cinotti 1 LUCCA alcune funzioni di "sicurezza" nell'ex ospedale: «Ci potrà essere la questura - esemplifica Tanibellini - nel quadro di un investimento remunerativo. Mi spiego: un soggetto privato può decidere di acquistare e recuperare un edificio, magari investendo 15 milioni, con la prospettiva di affittarlo al ministero e ottenere un ritorno nell'ordine del 4% annuo, cioè 600mila euro». Tanti nodi da sciogliere, ma un punto fermo: «Sul Campo di Marte non accetterà mai destinazioni e funzioni che siano speculative». Il sindaco Alessandro Tambellini sa che quella dell'ex ospedale è una delle partite cruciali per il futuro di tutta la città. Che si giocherà, in primo luogo, sulle alternative di progetto che sta prepaNel Campo di Marte potran rando la Sinloc: «Avremo la no trovar posto anche altre possibilità di valutare diverse funzioni, come negozi di viciopzioni, comnato e houpresi i costi», sing sociale. Sarà decisivo spiega TamMa il tutto dolo studio bellini. vrà essere leI soldi sono gato, spiega stilato dalla Sinioc un fattore Tambellini «a con le varie opzioni decisivi. Coun progetto «Ma tutto deve partire me i 23 milioarchitettonini che l'accorco preciso, da un progetto do di proche dica cosa architettonico gramma del vogliamo fare 2005 prevedecon ogni edifiche sia ben definito» va arrivassecio, quali ro alla Regiomantenere, ne dalla vendita del complesquali modificare e quali abbatso. Cifra ora "implicitamente" tere». ridimensionata a 18-20 milioSu tutto aleggia la possibilini, ma che comunque rimane tà, ritornata alla ribalta negli ancora un miraggio. «Non mi ultimi giorni, della costruziorisulta - ragiona il primo cittane di un nuovo edificio. dino - che ci siano pressioni Un'ipotesi che non dispiaceva dalla Regione per ottenere all'ex direttore generale Antoquesti soldi. Anche perché si nio D'Urso e che non dispiace tratta di cifre contenute in un all'attuale dg Joseph Polimeni. accordo del 2005 e da allora i E che anche Tambellini guartempi sono molto cambiati». da con interesse: «Se l'azienda Insomma, sarebbe difficile volesse costruire l'edificio nelottenere queste cifre anche la zona dell'obitorio, noi davendendo parte del comples- remmo le autorizzazioni e poso alle grosse catene che pure tremmo abbattere tutti quei si erano fatte avanti. Ciò non volumi inutili che ci sono toglie che un investitore po- nell'area. Ma questa - conclutrebbe comunque trovare al- de il sindaco - è una decisione tre ragioni (economiche) che spetta all'Asl e alla Regionell'acquisto di alcuni edifici. ne». Anche nell'ipotesi di portare ORIPROD'JZIONE RISERVATA Edilizia & Territorio Pagina 45 Un parcheggio nella ex M II sindaco: «Non perderemo i fondi Piuss e saneremo gli errori di valutazione sulle reali necessità dei quartiere» di Marco Innocenti LUCCA Un rimpianto e un mea culpa: non aver detto subito, a inizio mandato, che parte dei progetti del Piuss non convincevano affatto e che si riteneva assurdo non aver previsto, nell'area della Manifattura, il parcheggio-approdo lì indicato da decenni da tutti gli urbanisti. Ma per il resto il sindaco, Alessandro Tambellini, ritiene di aver fatto di tutto per salvare il salvabile anche se, ammette, non tutte le informazioni arrivate dagli uffici sulla tempistica e sulle procedure si sono poi rivelate attendibili. «Quando ci siamo insediati spiega il sindaco - ci siamo trovati i progetti del Piuss "chiavi in mano", contratti compresi. Di fronte al rischio di penali non ce la siamo sentita, forse sbagliando, di rimettere in discussione ciò che non ci convinceva e siamo andati avanti con eccessivo senso di responsabilità mirato a mantenere l'intero finanziamento per il Piuss, pensando di operare comunque per non far perdere alla città interventi utili. Lavorare e non polemizzare, è stata la nostra scelta. Io mi attribuisco il torto di aver creduto che fossero fondate le affermazioni che ricevevo sul fatto che tutto era pronto e stava per partire. Poi, nel febbraio di quest'anno, c'è statala decisione del dirigente responsabile delle procedure Piuss, Mauro Di Bugno, di rimettere l'incarico che non si sentiva più di portare avanti. Il sostituto, l'ing. Antonella Giannini, ha poi rilevato una situazione diversa da quella che ritenevamo e tutto è diventato ancora più complicato, nell'ambito di una procedura molto rigida e con tempi strettissimi che poco o punto si addicono alla burocrazia non di Lucca, ma dell'Italia intera». possibile, trapoche settimane. Il progetto fa parte del disegno più complessivo per il recupero dell'area di piazzale Verdi che sarà luogo di afflusso turistico davanti al centro di accoglienza, in arrivo nella ex Cavallerizza, e sarà dotato di nuovi posti per la sosta di fronte alla biglietteria Ctt. La sosta dei bus per liberare piazzale Boccherini tornerà solo in via transitoria, fino a quando non sarà pronto il terminal allo scalo merci realizzato con fondi comunali e regionali, riteniamo entro la fine del 2015». Non saranno persi, assicura Tambellini, nemmeno i fondi per il Giglio, che però non andranno più all'intervento per rialzare il tetto (1,2 milioni di euro): «Daremo risposte ad altre criticità come l'accesso per i disabili, il rifacimento degli im- ALESSANDRO TAMBELLINI Avanti con i lavori avviati perla riqualifcazione di piazzale Verdi Terminal allo scalo merci entro la fine del 2015 pianti e la biglietteria unica nell'attuale "Casa della città" che sarà peraltro a servizio del Summer Festival nei periodi in cui ne avrà necessità». Restano i recuperi delle aree della Manifattura e della Lorenzini. «L'intero progetto per l'ex opificio del tabacco - sostiene il sin- daco - rimane in piedi, ma accanto a uffici, abitazioni e servizi per la città dovrà esserci un parcheggio-approdo o in un piazzale o, in silos, in un immobile. Per la realizzazione contiamo sull'interesse dell'imprenditoria privata, che ritengo sarà interessata anche all'area che sarà alienata, se ci sarà possibilità di ricavare reddito. La vendita però nonpotràpartire prima del 2016 e i 18 milioni di incasso previsti nel mandato Favilla andranno rivalutati alla luce della situazione attuale di mercato». Assai più problematica la situazione della Lorenzini, per la quale esiste un progetto solo peril primo piano, mentre è da sanare l'intero complesso. Il caso è sotto esame e presto si dovrebbero conoscere le scelte possibili. Per il sindaco tuttavia non tutto è perduto: «Il terminal per i bus turistici al Palatucci è pressoché ultimato. Mancano gli stalli dei pullman che realizzeremo appena la spesa inserita in bilancio sarà Auto alla Manifattura : tornerà il parcheggio nel complesso Edilizia & Territorio Pagina 46 I PROGETTI NEL DETTAGLIO Il Piuss (cioè Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile) "Lucca Dentro", licenziato dal consiglio comunale nel 2009 durante l'amministrazione Favilla, si compone di 11 progetti che hanno un importo complessivo di 37.150.00 euro (dei quali 21.600.000 finanziati dalla Regione e 15.550.000 euro a carico del Comune con mutui da contrarre presso la Cassa depositi e prestiti). Ecco, nel dettaglio, la situazione attuale degli undici progetti Piuss, dopo l'incontro in Regione di giovedì scorso. Terminal bus turistici al Pa- Edilizia & Territorio latucci: ci sono le condizioni per portare a termine l'opera nei tempi stabiliti dal bando regionale. Centro di accoglienza turistica all'ex Cavallerizza : anche in questo caso ci sono i tempi utili per portare a compimento l'opera nei tempi previsti dal bando. Nuovo anfiteatro a piazzale Verdi: la giunta ha stabilito con delibera del 18 luglio di recedere dal contratto con la ditta appaltatrice. La richiesta alla Regione da parte dell'amministrazione comunale è di potere finanziare il Terminal bus alla stazione la cui progettazione è ormai in fase avanzata. Sul Teatro dei Giglio la richie- sta alla Regione è di procedere ad interventi utili e necessari. Per l'ex Manifattura Tabacchi (il più corposo) è previsto lo spostamento del quarto lotto, quello per la realizzazione di un Centro per le attività di contrasto al disagio, su fondi regionali, spostamento che era già avvenuto nell'aprile 2013 per gli altri tre lotti: una mossa necessaria perché non si sarebbe riusciti a rientrare nei tempi del Piuss (rendicontazione entro il 2015). Per l'ex Caserma Lorenzini, che prevede tre lotti d'intervento, l'amministrazione comunale ha ancora in corso una serie di verifiche prima di arrivare a decisioni definitive. Pagina 47 A E L' I A Di F R LI ANNUNCIA: «PRESTO ALTRI INVESTI TI» sunti gli ex operai della Cipiiano «e v» offre lavoro diversi dípendentí. L 'ok del LA «GEONOVA» di Fornoli sta per assumere alcuni dipendenti provenienti dalla Cipriano Costruzioni, la ditta di Diecimo sottoposta a concordato. In tal senso dalla ditta di Fornoli, azienda leader in provincia riguardo al settore del noleggio e sollevamento, sono state avviate le procedure necessarie presso il Tribunale, in accordo con la Fillea-Cgil e la stessa Cipriano, che dovrebbero concretizzarsi a breve. L'assunzione di validi ex dipendenti della «Cipriano Costruzioni» andrà ad integrare e fortificare il già valido organico aziendale, che negli anni ha saputo fare di questa professione: il sollevamento, un mestiere di vera «chirurgia industriale». Ma la ditta di Fornoli, che sta affrontando il 2014 con entusiasmo, voglia di crescita e miglioramento, si prefigge, oltre a questo, altri due obbiettivi da portare a compimento nel breve periodo. IN PRIMO luogo, un progetto di investimenti mirati, per circa 3 milioni di euro, in parte realizzabili attraverso la nuova «Sabatini ® e bis», che andrà ad implementare tutti i settori toccati da «Geonova», la quale, grazie alla tempestività e puntualità con cui ha saputo prestare la propria opera in questi ultimi anni, ha visto accrescere quelle commesse, pubbliche e private, che richiedono, appunto, una costante reperibilità. IN SECONDO luogo, ma altrettanto importante e significativo, la «Geonova» persegue il conseguimento della certificazione «Bs Ohsass 18001», per la gestione della salute e della sicurezza sul lavoro, che darà quel marchio di qualità all'opera quotidiana, che l'azienda intende svolgere con sempre maggior cura ed attenzione verso la politica della sicurezza. Sulla situazione di crisi della Cipriano Costruzioni erano intervenuti nei giorni scorsi il segretario della Fillea-Cgil Ferrari ed il sindaco di Borgo a Mozzano Andreuccetti, per le preoccupazioni legate ai livelli occupazionali, con la messa a rischio di oltre ottanta posti di lavoro. Marco Nicoli E DILIZI A La Cipriano Costruzioni con i suoi 83 dipendenti sta attraversando un difficile momento. La Geonova è corsa in aiuto Edilizia & Territorio Pagina 48 Torna a risplendere il gioiello Liberty della città. Quasi completato il restauro fatto dalla Provincia Baccelli lancia il protocollo per la cultura: il via a novembre con la mostra sulla Gra a Guerra GLI STUCCHI monumentali sotto le balconate esterne, precursori dei decori di Gaudì. Gli stucchi floreali a foglia d'oro del soffitto del salone. La vetrata con lo stemma e il monogramma dei Conti di Sant'Elia. Il pavimento dell'ingresso all'area nobile col rarissimo marmo nero del Belgio che sarà lucidato a specchio (in parte le lastre orginali sopravvissute alle infiltrazioni della falda, in parte nuovo). La conservazione dei pavimenti di prezioso seminato alla veneziana, a pian terreno e al primo piano, con un disegno diverso per ogni stanza: raggi, intrecci, frecce, cornici. Le celebri maioliche di San Lorenzo disegnate da Galileo Chini. Il recu- GAL I LEO II Il seg no del genio nel m ix dei decori e nelle maioliche perfetta mente preservate Edilizia & Territorio pero dell'argento invecchiato quale colore originario della ringhiera delle scale, che spicca contro le pareti riportate al rosso pompeiano. E gli alberi dei coralli nel giardino, gli Erytthrina crista-galli portati all'epoca dall'Argentina, donde il nome della magione: sì, ormai ci siamo, tra pochi mesi Villa Argentina sarà tornata all'antico splendore. E lo si deve principalmente all'insistenza di due persone, il presidente della Provincia Stefano Baccelli, e il presidente del consiglio provinciale Andrea Palestina, incaricato di seguire i alvori. Incaponiti a superare due decenni di perdite di tempo della politica e della burocrazia. IERI Baccelli ha guidato la visita al cantiere finale della villa, dove lavorano sotto la supervisione dell'architetto Borella delle Belle Arti le ditte Cmsa di Montecatini e Piacenti Spa di Prato. C'erano i senatori Marcucci e Granaiola, il sindaco Betti, il presidente della Fondazione Carilu Lattanzi, il critico d'arte Dei che cura la grande mostra sulla I Guerra Mondiale con cui il prossimo 2 novembre sarà ufficialmente inaugurata la villa. Che Baccelli spera «possa diventare il centro della cultura e del turismo della Versilia». IL RESTAURO di questo complesso che ha una superficie totale di 1.650 mq, e nel tempo è stato anche un albergo, è stato particolarmente complesso sia per i danni provocati dalle falde acquifere; sia perché la costruzione, in realtà, è il frutto di tre fasi di espansione tra il 1920 e gli anni '40, e quindi assomma sui due piani, il cortile e la torretta, tre stili diversi: Liberty, Art Déco, e perfino il razionalismo dei primordi, ben visibile nella struttura della sala da pranzo: collegata alle cucine in cui sono stati recuperati i lavabi originali da corridoi «segreti», che all'epoca rendevano la servitù invisibile agli ospiti. In futuro la cucina, che affaccia sul cortile, potrà essere usata per il catering di servizio delle esposizioni. b.n. Pagina 49 VILLA ARb1E Tli°i!'>, li pr, dente Stefano Baccelli ha guidato la visita nei vari ambienti : a destra alcuni esempi dei cantiere ancora aperto e delle formidabili decorazioni già tornate a nuova vita Edilizia & Territorio Pagina 50 Villa Argentina sarà inaugurata fl 2 novembre con una mostra 1 VIAREGGIO Dopo tanto tempo si torna a varcare la soglia di Vill a Argentina, gioiello liberty, riportato a nuova vita con un restauro che troppe vicissitudini ha avuto. Lo si fa - ironia della sorte - in una città da 53 milioni di disavanzo (partecipate escluse) in bilico sul burrone del dissesto. «Questavilla - ha voluto sottolineare Andrea Marcucci, presidente della commissione cultura della Camera - è oggi una grande opportunità di rilancio e rinascita». All'amministrazione che questa situazione dovrà i gestire, l'immobile passerà nel marzo del prossimo anno. Come ha annunciato il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, orgoglioso della "creatura" che sta per venire al mondo. Al suo fianco il presidente del consiglio provinciale, Andrea Palestini, che negli ultimi mesi ha seguito passo passo il cantiere e i relativi interventi. La villa restaurata - della quale il "Tirreno" qualche mese fa ha mostrato l'anteprima - sarà aperta ufficialmente al pubblico il 2 novembre. Quando la struttura accoglierà la mostra "Viareggio-Parigi-il Carso, pittura e fotografia della Grande Guerra in Lorenzo Viani e Guido Zeppini" curata da Enrico Dei e che avrà il patrocinio del Senato. «Da quel momento in poi - ha annunciato il presidente della Provincia - il mio desi- derio è che la Villa sia aperta alla città, alle scolaresche e torni, dunque fruibile a pieno». Risanando così la "ferita" che i tempi lunghissimi del recupero hanno prodotto nei tanti che amano Villa Argentina. Come simbolo della città, ma anche dei suoi abitanti, in un certo senso. Come racconta l'architetto Glauco Borrella per la Soprintendenza: «Le case costruite dai viareggini per chi arrivava da fuori, per i turisti, hanno la caratteristica per cui tutto ciò che si vede è di pregio ... ma quello che non è bene in evidenza lascia molto a desiderare». Insomma - continua Borrella - «case ricche ma non solide». Così, quando l'intervento di recupero è arrivato al tetto «abbiamo scoperto che la struttura era tutta realizzata con materiale di recupero dalle demolizioni delle barche...». Di «grande emozione» ha parlato la senatrice Manuela Granaiola, mentre il sindaco Leonardo Betti ha voluto «ringraziare ogni singolo operaio che a realizzare l'intervento ha lavorato». L'ultimo sprint verso il recupero è stato affidato alla Cmsa di Montecatini e al Centro restauro "Piacenti" di Prato. f 21wc- • L'esterno di Villa Argentina in via Fratti (foto Paglianti) Edilizia & Territorio Pagina 51 eta dï Ponente, tre anni per rinascere arte la staffetta per riqualificare il parco Si va per tappe: niessa in sicurezza, CI SIAMO davvero. Grazie ad un finanziamento del valore di un milione e cinquecentomila curo - stanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per la Pineta di Ponente è arrivato il tempo di tornare a nuova vita. DA DOMANI cominceranno i lavori per il recupero del parco cittadino, e per velocizzare le operazioni ed evitare la sovrapposizione di L'area è stata divisa in 4 lotti per non far sovappore i lavori e procedere veloce ente più imprese sullo stesso cantiere, l'intera area è stata suddivisa in quattro lotti. Due quelli interessati dai primi interventi: il `lotto tre', compreso tra via Vespucci, via Marco Polo e via Zara per un'estensione di 1430 metri, affidato alla Cooperativa Pozzuolo; e il lotto quattro, in via Capponi, per circa 1540 metri, eseguito dalla società cooperativa agricola La Versiliana. «In entrambe le zone - spiega l'assessore al verde Giorgio Fruzza - verranno effettuati lavori preliminari necessari per una preventiva messa in sicurezza del parco» Dunque la sfoltitura delle chiome degli alberi che sconfinano sulle piste ciclo pedonali, rimondatura ed eliminazione dei rami pericolanti dei pini, abbattimento degli alberi infestanti a ri- Edilizia & Territorio d dosso dei marciapiedi, rimozione delle ceppaie di alberi già abbattuti, rimozione dei fusti degli alberi caduti e delle staccionate fatiscenti, ripulitura generale dei rami spezzati, laterizi, rifiuti, rastrelliere delle biciclette e, infine, potatura delle siepi. «Interventi `leggeri' - assicura Fruzza - nel rispetto della stagione balneare, che anticipano quelli cosiddetti 'strutturali', decisamente più invasivi». A seguire, quindi, sarà la volta del lotto uno (via Buonarroti: 1540 metri), e del lotto due (via Fratti: 1540 metri). L'obiettivo è quello di riportare la Pineta, entro il 2016, alla sua originale bellezza. /Un bi;°111,V!t;;i!'`/,n%d o i, ,iií/ tra en ,i li'l .i ií „ ïiiG° W "roic i9.i :Ul,rl1,r .;h`, , íi pie'$e £'l,'/.'r.`• ;!.2'a.i 44i!4 è 3.é!4 i°%é ,;,.i ti%s. ,'•6í3. "t !'r;.::ï;7"<i 44 pS'ci 'ol S.iüf,-;:6í :P3.$:. ;10f::26J., 3:lá24 3.'tYá3.7 S:'í'l'4i; 4 C4.E ,;i!➢ 4.líí!''r4i2'S.2ïl.;5.i';2::' ,,•,i34• :Cí'l.•ï;.i.'4'::' LS. ,:•,,r,ç'rS•,'/,.:: S.',i%.!I pulizia e infine i decori LUOGO simbolo, il parco urbano per eccellenza incastonato tra la Passeggiata a mare e il centro storico della città, amato e respirato fin dalla nascita da generazioni di viareggini, che dalle finestre del "Tabarracci" scorgevano i viali alberati e le chiome profumate dei pini secolari. Molti di quegli alberi oggi hanno bisogno di essere ripuliti, sfrondati, sistemati e curati. Così come i cespugli sporchi e scomposti, i percorsi dissestati, l'illuminazione che stenta a filtrare, i fossi incapaci di drenare l'acqua piovana, le panchine divelte o pericolanti. Ecco perché il recupero, il mantenimento e la valorizzazione della pineta rientrano tra i progetti strategici (di durata triennale, 2014-2016) della Fondazione Crl. «I lavori - spiega il responsabile tecnico della Fondazione, Franco Mungai - non riguarderanno solo la riqualificazione ambientale del parco, ma anche delle sue funzioni culturali, sportive e ludico-ricreative. Verrà infatti implementata la rete pubblica di illuminazione e dei servizi; sarà installato un impianti di sorveglianza; sistemati gli accessi, gli attraversamenti e i percorsi interni di mobilità». Tutto ciò che sarà necessario per restituire ai viareggini e ai turisti un luogo storico e di aggregazione sociale. Un luogo che, purtroppo, nel corso degli ultimi dieci anni ha subito un progressivo deterioramento, diventando teatro di degrado e di insicurezza. Pagina 52 GRJ,, ? 1 &AAI 4 V/i, Cominciano domani i lavori di messa in sicurezza della Pineta, e andranno avanti fino al 2016 L 'I NTERVENTO q I ONE CASSA D i LUCCA q} La Fondazione Crl ha stanziato complessivamente per i lavori di riqualificazione 1mitione e 500mila euro. Divisi in 250mita euro per il 2014 e 2015 e un milione nel 2016 _,- — . : . Le cc Come progettista e direttore dei lavori e stato incaricato l'agronomo Francesco Lunardi . La parte tecnico scientifica sarà seguita da Fabrizio Cinetli dell'Università di Pisa .+_ . ., Dopo la messa a nuovo il parco urbano, grazie a quelle caratteristiche che lo rendono unico, dovrà tornare ad essere un volano di crescita per la città Edilizia & Territorio Pagina 53 Lavori" pineta di Ponente : '1 primi due lott i 1 VIAREGGIO Da domani la pineta di Ponente vedrà l'inizio dei lavori finanziati dalla Fondazione Cassa di risparmio di Lucca. Per velocizzare le operazioni ed evitare la sovrapposizione di più imprese sullo stesso cantiere, l'intera area è stata suddivisa in quattro lotti. Due quelli interessati dai primi interventi: il tre, compreso tra via Vespucci, via Marco Polo e via Zara per un'estensione di 1.430 metri, affidato alla Cooperativa Pozzuolo; il quattro, in viale Capponi, per circa 1.540 metri, eseguito dalla Società cooperativa agricola "La Versiliana". 1 primi interventi saranno di sfoltitura delle chiome degli alberi che interferiscono con le piste ciclo pedonali, rimondatura ed eliminazione dei rami pericolanti dei pini, abbattimento degli alberi infestanti a ridosso dei marciapiedi, rimozione delle ceppaie di alberi già abbattuti, rimozione dei fusti degli alberi caduti e delle staccionate fatiscenti, ripulitura generale dei rami spezzati, laterizi, rifiuti, rastrelliere delle biciclette e, infine, potatura delle siepi. A seguire, sarà la volta del lotto uno (via Buonarroti,1.540 metri), e del lotto due (via Fratti, 1.540 metri). «Si tratta di un'operazione spiega il presidente della Foridazione, Arturo Lattanzi - che vede pubblico e privato fare si- Edilizia & Territorio stema. In questo senso, il nostro non è un ruolo di supplenza a compiti propri degli Enti locali, ma rappresenta una forma di collaborazione ad alto livello per fornire risposte adeguate alle attese della comunità». Il costo degli interventi che prendono il via domani è di 250mila euro. Il recupero, il mantenimento e la valorizzazione della pineta rientrano trai progetti strategici (di durata triennale, 2014-2016) della Fondazione, concordati con l'amministrazione comunale, che vedono nella messa a nuovo del parco una delle priorità per lo sviluppo di tutto il territorio. In seguito alla stipula del protocollo d'intesa è stato incaricato come progettista e direttore dei lavori l'agronomo Francesco Lunardini. L'amministrazione comunale ha richiesto anche il conferimento dell'incarico al dipartimento di ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni dell'università di Pisa per lo studio e la supervisione delle fasi progettuali previste per la riqualificazione vegetale e paesaggisti co-architettonica della pineta. Gli aspetti tecnico-scientifici del progetto saranno curati, per il Dipartimento, da Fabrizio Cinelli. Il tutto con la collaborazione dell'Ufficio tecnico del verde pubblico comunale (Riccardo Raffaelli e Giovanni Mugnani). ©RIPRORUZIONE RISERVATA Pagina 54 DIVENTE ' SEDE DI RAPPRESENTANZA DEL COMUNE. I LAVORI TERMINE RANNO NELLA PRIMAVERA 2015 La i-íj,-ova vita di Palam Rossetti. A ottobre il restauro PALAZZO Rossetti, storico edificio del Cinquecento nel cuore di Seravezza, sarà riqualificato entro la primavera del prossimo anno. «E' stato avviato il bando di gara per il restauro in linea con nostro programma elettorale che aveva come obiettivi il recupero del patrimonio architettonico del centro storico. Infatti - dichiara il sindaco Ettore Neri - l'edifico in prossimità del duomo, risale al Cinquecento e con il nostro secondo mandato ci siamo prefissati di procedere al recupero. In passato era abitato da alcune famiglie, ma date le precarie condizioni della struttura sono state alloggiate in altri immobili di proprietà comunale». Parte del palazzo era stato venduto al Parco delle Alpi Apuane per creare la sede delle guardie forestali e il centro delle visite. «Con le risorse che abbiamo ottenuto dalla vendita - prosegue Neri - abbiamo ricavato 320 mila euro per il primo lotto di interventi, di cui 200 mila euro sono stati stanziati dal comune e 120 mila dal Parco e dai millesimi ricavati dalle proprietà dei privati. Inoltre, il comune ha ottenuto per il lotto successivo altri 200 mila euro dalla Cr di Lucca». I primi interventi riguarderanno la facciata, il tetto e gli infissi, mentre il Parco provvederà al recupero degli interni per trasferire gli uffici. La funzione di Palazzo Rossetti sarà quella di diventare il polo di rappresentanza del comune con al suo interno la sala del consiglio, l'ufficio del sindaco e la giunta comunale e servirà da collegamento con le attività culturali di Villa Medicea. La gara scadrà il 29 agosto, mentre i lavori iniziaranno a metà ottobre e riguarderanno in primis la facciata dell'edificio - dice l'assessore ai lavori pubblici Giuliano Bartelletti -per garantire entro l'estate un migliore decoro estetico del centro". Eleonora Luisi Edilizia & Territorio Pagina 55 ,£Y,,,w5eravez,za proroga al -3 stMa 1mossibRita di edificare D SERAVEZZA L'amministrazione comunale proroga di altri 5 anni le possibilità edificatorie dei lotti sui quali è prevista, secondo il Regolamento Urbanistico, una nuova costruzione. L'atto di governo del territorio, approvato nel dicembre 2009, fissa infatti in cinque anni la validità delle previsioni di nuova costruzione e, con il raggiungimento di tale limite, le possibilità edificatorie assegnate anche a questi lotti decadono, salvo, appunto, ulteriori proroghe. «Per quanto riguarda i lotti liberi - spiega l'assessore all'ur- banisti ca, Valentina Salvatori per l'edificazione classificati come "Bl", ovvero le aree libere di completamento edilizio, in considerazione anche del loro limitato impatto edificatorio, è nostra volontà procedere alla realizzazione, già nei prossimi mesi, in anticipo sulla scadenza, di un'apposita variante generale che consentirà di prolungare di altri cinque anni l'efficacia della edificabilità». Anche in questo caso, il metodo scelto dall'amministrazione è quello del confronto con i cittadini e della partecipazione. Al fine di informare di questa opportunità i cittadini proprietari dei terreni inte- ressati e consentire un confronto partecipativo , infatti, prima della presentazione in consiglio comunale dell'apposita variante , è stata inviata una lettera da parte del Comune di Seravezza , per invitare gli stessi a manifestare il proprio interesse al prolungamento della possibilità di edificare, oppure, per chi non avesse più interesse a intervenire, a comunicarne l'intenzione, al fine di lasciar cadere l'efficacia della previsione urbanistica. In tal caso verranno meno tutti gli obblighi, anche di carattere tributario , che interessano le aree edificabili. «Una volta terminato il lavoro di confronto - conclude Salvatori - sarà predisposta una variante per tutte le "BI" che seguirà poi il consueto iter in consiglio». (t.b.g.) Uall'I, o ni mwma: .. Edilizia & Territorio Pagina 56 L'azienda etica non è un'utopia: io l'ho realizzata "Love and business", la rivoluzione dell'imprenditore che si ispira a Olivetti di PAOLA TADDEUCCI nvece di licenziare i dipendenti, si è ridotto per primo lo stipendio per tenerli tutti e ne ha assunti altri. Ha voluto che ognuno di loro fosse apprezzato, rispettato, libero di dare il meglio di sé e che a casa, dopo il lavoro, tornasse sereno e appagato di quello che aveva fatto in fabbrica. E nel giro di pochi anni ha portato quella fabbrica, dall'orlo del fallimento, a triplicare il fatturato, aumentare gli occupati e avere uno stabilimento in più. Non è la trama di un sogno né il ricordo di un grande idealista e industriale come Adriano Olivetti, ma la storia vera di un manager di oggi: Sergio Casella, 50 anni, di Borgo a Mozzano, da nove a capo della Paper Converting di Diecimo, azienda di macchinari per cartiere e cartotecniche del tissue che fa parte della Barry-Wehmiller Company, gruppo statunitense con 7.000 dipendenti in tutto il mondo e dal fatturato annuo di oltre 1 miliardo e 600 milioni di dollari. Nel 2005, quando Casella è diventato presidente della Paper e dell'intera divisione internazionale del gruppo, lo stabilimento di Diecimo - nel comune di Borgo a Mozzano - fatturava 15 milioni di euro l'anno; nel 2013 ha toccato la cifra record di 42, con un utile superiore ai S. Oggi le prospettive sono di ulteriore crescita. Economia e imprese locali Dai 100 dipendenti di nove anni fa, inoltre, è passata a 110 dopo aver rischiato, nel 2009-2010, di perdeme quaranta. In quello stesso anno è stato aggiunto un capannone allo stabilimento principale. Tutto questo è stato possibile - come confermano lavoratori e Fiom, il sindacato di riferimento del 95% di loro - non con tagli di stipendi, riduzioni di personale, delocalizzazioni o ritmi incessanti di lavoro, ma grazie a valori finora quasi totalmente estranei al mondo dell'economia e del business: amore, condivisione, fiducia, disponibilità, accoglienza, cura per gli altri. Valori e principi morali. «Sono principi morali - dice Casella che tutti noi abbiamo sempre davanti in trattati religiosi, filosofici ed etici. Basterebbe riconsiderarli con occhi diversi per capirne gli insegnamenti, scoprendo che possono stare alla base di un modello di leadership di sicuro successo, incentrata non sul massimo profitto, ma sulla cura degli altri e sulla realizzazione della persona sul luogo di lavoro». Il risultato? Un ambiente e un clima di lavoro invidiabili, fatto di fiducia e di condivisione, salari più alti, fatturato in continua crescita, solidità e tranquillità nel futuro, assenza di conflitti. Dati e fatti alla mano, il sindacato non esita a definire quello che si è creato a Diecimo come unico e all'avanguardia in Italia. «C'è molto del sogno e delle idee di Olivetti - dice Massimo Braccini, segretario regionale della Fiom - e decisamente niente di Marchionne». L'esperienza in un libro. Di questa esperienza Casella parla nel libro "La morale aziendale. Un modello basato sull'etica per avere successo nel business" (edito da Tecniche nuove), che in pochi giorni ha raggiunto la vetta dei più venduti in Italia, in compagnia di Camilleri e Coelho. Sull'onda del boom editoriale, il manager sta presentando il volume in diverse zone della provincia: ieri, domenica, nella sua Borgo a Mozzano, giovedì 7 agosto al Gran Caffè Margherita di Viareggio. Ma come ha fatto a creare quel clima di fiducia e condivisione? «Ho agito - risponde il manager- e ho dato l'esempio». Il più significativo, tra i tanti che racconta anche nel libro, è la riduzione, nel 2010, dello stipendio suo e degli altri dirigenti del 10%, il doppio rispetto a quella praticata per i lavoratori: fu questa una delle sue risposte alla crisi, fu così che impedì il licenziamento di 40 persone. «Dimostrai - racconta - che eravamo tutti sullo stesso piano, ci si sporcava tutti le mani per salvare l'azienda. Anzi, chi più aveva, più doveva dare. Nel giro di otto mesi eravamo già in utile e con ordini doppi rispetto all'anno prima». i pacchi di Natale divisi con i dipendenti. Un altro esempio riguarda il primo Natale a Diecimo, con i pacchi che erano a lui destinati e che invece divise tra tutti i dipendenti. Il manager della Paper parla di toccare la vita delle persone. Di rispettarle, dar loro fiducia, riconoscere il valore di quello che fanno. «Un dipendente - spiega - si deve sentire protetto dal posto di lavoro, deve essere stimolaI 'azienda etica nonè oñ utopia: io i'ho rcdiz_inta Pagina 57 É stato il primo a ridursi lo stipendio nel momento di difficoltà, poi il rilancio basato su amore, fiducia e condivisione, come spiega in un best seller: "La morale aziendale" «Per evitare i licenziamenti dimostrai che eravamo tutti sullo stesso piano, ci si sporcava tutti le mani per salvare la società anzi, chi più aveva più doveva dare. E... ripartimmo» Sergio Casella presidente della PaperConvertingdi Diecimo (Lucca) W-A Manager, docente fra poco sarà pad re Sergio casella , 5o anni , è nato a Borgo a mozzano ( Lucca) e vive a Lucca. Sposato con Lara, per agosto attendono la nascita del loro primo figlio. Laureato in chimica e tecnologie farmaceutiche , è stato manager di un'importante industria farmaceutica e di un 'azienda cartaria prima di diventare, nel 2005, presidente della divisione internazionale della Barry- wehmiller , che ha la sede nel Missouri (usa) e stabilimenti in tutto il mondo , tra cui quello della Paper Converting a Diecimo. Dal 2005 Casella insegna anche sistemi di qualità e certificazione di qualità al master su " Produzione della carta e gestione del processo produttivo" promosso dall'università di Pisa. Economia e imprese locali to a fare, in alcuni casi anche a osare in base alle sue capacità, sempre in un clima di libertà. Perché più fai crescere, più cresci. Se vinci, non vinci mai da solo. Un leader morale deve crescere facendo crescere. E dare l' esempio». Il suo modello appare davvero dirompente e rivoluzionario nel clima attuale di ferocia, buio e pessimismo e perenne conflitto. Casella ha ribaltato quelle regole che sembrano intoccabili nel mondo del business, trasformando la fabbrica «in un luogo di lavoro - sottolinea con orgoglio - che augureresti di trovare a chi amni di più, dove le persone sono felici di contribuire a un progetto di azienda conosciuto e condiviso». Regole che Casella conosce bene e dalle quali ha volutamente preso le distanze. «La mia prima esperienza dopo la laurea - racconta - fu con un manager "tagliatore di teste" in una grande industria farmnaceutica, dove ero responsabile della pianificazione aziendale. Cacciò 200 dei 650 dipendenti. Non me, ma me ne andai lo stesso. Già maturavo l'idea che la strada non era quella». Dignità del lavoro e delle persone. Ad indicargliela con chiarezza fu Robert Chapman, proprietario-presidente della Barry Company, già allora e ancora oggi all'avanguardia nell'applicazione della morale aziendale. «Chapman è un grandissimo - dice Casella -. Nella pratica operativa ha voluto coniugare la dignità delle persone con il dare dignità al loro lavoro». Non a caso ha dedicato il libro a lui, oltreché alla moglie. Ottimi, giocoforza con questo clima, i rapporti con la Fiom. Braccini considera Casella «lungimirante e coraggioso» e anche lui crede che la leadership se la sia conquistata con i fatti. «Ha avuto coraggio da vendere, autonomia e lungimiranza - dice il segretario Fiom Per la prima volta in Italia ha fatto capire che il superamento della crisi non passa dalla riduzione di salari e dipendenti né dall'aumento dei ritmi di lavoro, rna dagli investimenti e dalla creazione di un clima di fiducia, che include, non esclude. Ha dimostrato che c'è un'altra strada ed è vincente: e passa dall'idea che i lavoratori nomi sono un costo, ma una risorsa per uscire dalla crisi, che la qualità del prodotto si sposa con la qualità dei diritti e dei salari». Sopra, Sergio casella (a destra della toto)con il sindacalista della rlom Massimo Braccini Asinistra la sede dell'aziendaa Diecimo di Borgo a Mozzano e a destra il suo libro bestseller Pagina 58 ALL' RIGINE DELL'I C DI PROBABILMENTE U N CORTO CIRCUITO. IL PIANTO DEI PROPRIETARI T-% lo iKo"o nel capannone dí un'azienda nautíca: danní ffigenti UN FUMO denso e minaccioso si è alzato ieri pomeriggio intorno alle 17.30 nella zona industriale di Guamo facendo scattare l'allarme. A prendere fuoco è stato un capannone dell'azienda «Raimar» che si trova in via San Pieretto. Gravi i danni alla ditta che si occupa principalmente di componenti in plastica e in gomma destinati alle imbarcazioni e alle zattere di salvataggio. Impossibile al momento stabilire con esattezza le cause del rogo anche se le squadre dei vigili del fuoco arrivate sul posto parlavano di un probabile corto circuito Economia e imprese locali all'impianto elettrico. La cosa certa è che le fiamme si sono sviluppate rapidamente bruciando il materiale del magazzino. In pochi minuti sul posto sono arrivati anche i titolari dell'azienda visibilmente provati. Secondo una prima stima i danni sono di diverse decine di migliaia di euro. I vigili del fuoco (nella foto a fianco) per domare le fiamme hanno impiegato diverse ore e - addirittura - si è temuto che perfino il tetto rischiasse di cedere. Per fortuna, però, non si registrano feriti o intossicati. Pagina 59 «0 Incendio devasta fabbriOD ca di go • 0M Un corto circuito causa il rogo alla Raimar Seajet a Guamo. Paura tra gli abitanti e danni per centinaia di migliaia di euro di LucaTronchetti ® LUCCA Remi, selle di fissaggio, vernici, valvole, sacche e altro materiale per piccola nautica sono andati completamente distrutti in un incendio causato molto probabilmente da un corto circuito che ha devastato il capannone della Raimar Seajet in via San Pieretto a Guamo. I danni ammontano ad alcune centinaia di migliaia di euro e le tre squadre di vigili del fuoco intervenuti dal comando di via Barbantini e da Viareggio sono riusciti a circoscrivere le fiamme prima che le lingue di fuoco potessero propagarsi ad aziende o abitazioni vicine. Sul posto - oltre ai carabinieri della stazione di Pieve di Compito - sono andati i fratelli Bartoli, dal 2001 titolari della fabbrica che dal 1980 produce zattere ed autogonfiabili di salvataggio oltre a componenti plastiche per barche e diportisti, per rendersi conto dell'entità del danno. Qualche anno fa la Raimar Seajet era ubicata a Verciano prima della decisione di ampliare gli spazi e trovare la collocazione ideale nella zona industriale di Guamo. Fiamme all'improvviso. L'allarme è scattato alle 17,30 quando alcuni abitanti della zona hanno visto un denso fumo nero dall'odore acre e nauseabondo uscire dal capannone industriale. Ben presto l'alta colonna di fumo è stata notata anche dagli automobilisti in transito e la telefonata alla centrale operativa del comando dei vigili del fuoco è stata inimediata. Dai primi accerta- menti eseguiti dai pompieri probabilmente il rogo si è verificato a causa di un cortocircuito all'impianto elettrico del capannone al cui interno, al momento in cui si sono sprigionate le fiamme, non c'era nessuno. Il materiale plastico contenuto nel magazzino ha contribuito ulteriormente ad estendere il fuoco che ha fatto esplodere i vetri arrivando sino a lambire la copertura dell'edificio che adesso rischia di crollare. Locali inagibili . Adesso i locali dell'azienda sono inagibili, mentre i carabinieri, arrivati sul posto con una pattuglia, stanno effettuando le opportune verifiche per escludere ipotesi di natura dolosa. La Raimar produce zattere di salvataggio sino a 12 posti per nautica da diporto e tender e gommoni da 1,85 sino a 7 metri e mezzo in diverse dimensioni. UC RIPRODUZIONE RISERVATA L'interno della tahbi ito VeeastOta dai Vi ncentl io (Foto Vip) i vigili del fuoco in azione per spegnere l'incendio Economia e imprese locali Pagina 60 U N GI O IELLO D ELLA C LASSE 300 . -v ara VIENE INAUGURATA stamani alle 11 al cantiere Codecasadue in via Trieste 3 in Darsena la nuova motovedetta della classe 300 «Ammiraglio Francese». Si tratta di altro piccolo gioiello della marineria locale creato dalle maestranze viareggine del cantiere Codecasadue che una volta operativo verrà impiegato nella zone più importanti del territorio nazionale, i n particolar modo nello stretto di Sicilia. Le caratteristiche tecniche della motovedetta - all'avanguardia a livello internazionale garantiscono non solo la massima affidabilità ma anche una grande sicurezza. Economia e imprese locali Pagina 61 E' SECONDA ED IZION E DELLE SCULTURE I N MARMO I N MEMORIA D i ERM I N IO CI DON IO 1 Per Paolo Carli, presidente M1KAYEL Ohanjanyan ha vinto la seconda edizione del Premio Fondazione Henraux per la scultura in marmo, in memoria di Erminio Cidonio. Sua l'opera dal titolo "Materialità dell'invisibile" raffinatissima esecuzione in statuario dell'Altissimo. «Appena finita è già un capolavoro» ha dichiarato Paolo Carli, Presidente della Fondazione che ha visto all'opera in questi mesi Mikayel Ohanjanyan nello stabilimento Henraux. «Un'esaltazione pura della pietra per eccellenza ha proseguito Carli - quello statuario delle nostre cave la cui preziosità e bellezza non hanno pari». L'opera nasce dalla volontà di di materializzare l'invisibile e di evidenziarne alcuni aspetti concettuali ed estetici. Fondazíone «l'opera ®'® miati Filippo Ciavoli Cortelli e Massimiliano Pelletti, rispettivamente con le opere "Corallo" che unisce i dualismi "mare-monti" e "manualità-evoluzione tecnologica", tipici di una natura e di una cultura caratterizzanti il territorio apuo-versiliese e "Back To Basic", una testa di matrice classica lavorata dall'artista con un intervento contemporaneo di crivellazione e trattata con alcuni acidi. Le quattro opere dall'1 al 31 agosto saranno esposte al pubblico alla Versiliana, in un percorso espositivo che vede anche la presenza delle tre opere dell'edizione precedente. capolavoro» LA PREMIAZIONE sabato sera nel corso di una splendida serata con oltre 400 invitati nello stabilimento Henraux di Querceta attrezzato in modo scintillante per accogliere una platea esclusiva di ospiti: il critico d'arte e componente della giuria Philippe Daverio ha ricevuto molti applausi. Come i ballerini del Cirque du Soleil che hanno interpretato alcune performance. Nel salone tutta l'imprenditoria del lapideo apuo versiliese e il campione internazionale di tennis e ora commentatore tv Paolo Bertolucci. e.sa. NELLA sua lettura, il progetto proposto, è poliedrico: da un lato raffigura lo spazio vuoto come forma e la materia, dall'altro, contemporaneamente, interroga la materia stessa. Al secondo posto si è classificata Francesca Pasquali con "Frappa", opera che coniuga, come una grande sfida, la rigidità del marmo, pietra nobile, e la voluttuosità delle frappe plastiche. Al terzo posto, ex aequo, sono pre- ®®a.ieiie opere pr~errwiate e 9ne9exione dei vincitori con Philippe Daverio e il presidente Henraux PaUn Cna°ii (Foro hdico(a Gncsi) 9Ii aui aUhuulOhuiac,m Economia e imprese locali Pagina 62 Ohanjanyan vince il Premio Henraux Mikayel ohanjanyan ha vinto la seconda edizione del Premio Fondazione Henraux perla scultura in marmo, in memoria di Erminio Cidonio, con l'opera «Materialità dell'invisibile» raffinata esecuzione in statuario dell'Altissimo. Al secondo posto Francesca Pasquali con «Frappa», ali terzo posto, ex aequo, premiati Filippo Ciavoli Cartelli e Massimiliano Pelletti con le opere «Corallo» e «Back To Basic». Le quattro opere dall'1 al 31 agosto saranno esposte al pubblico nei giardini della Versilianadi marina di Pietrasanta. Economia e imprese locali Pagina 63 SCENDERE DA BAGNI DI LUCCA AL CAPOLU OGO ORA RICHIEDE CIRCA U N'ORA I N PIU' Cresce l'attesa per i sopralluoghi tecnici dell'A di PAOLO NDOLI L'EMERGENZA statale del Brennero prosegue. Si apre oggi una settimana decisiva per capire modalità e tempi di un intervento di risanamento che appare urgentissimo. Per chi da Bagni di Lucca deve venire verso Lucca, passando dal percorso oggi normale, ovvero dal ponte di Calavorno, la distanza si è ampliata, in termini di tempo, di circa un'ora. Una situazione insostenibile nelle giornate feriali, quando il transito è costituito anche da chi deve spostarsi per lavoro. Ieri nel centro di Bagni di Lucca si è registrato un sensibile aumento del traffico dei turisti diretti all'Abetone. ENTRO LA fine della settimana, forse giovedì, ci sarà il summit chiesto dal sindaco di Bagni di Lucca, Massimo Betti, sostenuto anche dal sindaco di Borgo a Mozzano, Patrizio Andreuccetti, e subito accolto dal prefetto Giovanna Cagliostro. I responsabili di Prefettura, Anas, Regione, Provincia, Enel ed Autorità di bacino dovranno mettere a punto la road map dell'intervento. Dai primi sopralluoghi appare evidente che il fiume, nel corso del tempo, ha scavato sotto il muro che sostiene la strada statale, che passa proprio accanto al letto del Serchio. Avvallamenti e crepe sull'asfalto sono soltanto il segno ultimo di un indebolimento del terrapieno. Il fenomeno potrebbe interessare un tratto lungo circa un chi- lometro a valle della confluenza del torrente Lima nel Serchio. Una zona che la cartografia dell'Autorità di bacino del Serchio ha sempre indicato come «area soggetta a franosità» con condizioni «potenzialmente franose per caratteristiche litologiche». INSOMMA IL problema non è soltanto la limitata voragine che si è aperta proprio sul bordo della strada verso il fiume, ma l'intera struttura di sostegno della stessa strada statale dell'Abetone e del Brennero, già interessata da proble- e per il vertice ín Prefettura tà di creare una massicciata nel letto del Serchio, una sorta di isolotto, adiacente al muro dalla strada statale, a protezione dei fenomeni di erosione che sono favoriti dal continuo scorrere dell'acqua anche per effetto delle periodiche piene. Nel frattempo resta una limitata alternativa, forse sconosciuta ai più, che consente di muoversi fra Chifenti e Borgo a Mozzano, passando dalla strada di Corsagna. Un percorso di montagna, certamente non adatto ai mezzi pesanti e con una carreggiata che rende difficoltoso anche lo scambio tra due autovetture. mi che hanno imposto tratti a senso unico alternato con semafori temporanei. I TEMPI DI messa in sicurezza, per aprire almeno una carreggiata a senso unico alternato, possono essere ragionevolmente brevi, ma resta il problema più complessivo che richiederà sicuramente tempi lunghi. Il ripristino generale rende infatti necessario intervenire alla base del muro di sostegno quindi verificare lo stato del riempimento di terra e sassi sotto la carreggiata. Poi si dovrà anche valutare l'opportuni- STOP I blocchi di cemento che chiudono la strada statale dll'AAbetone e dei Brennero lungo il Serchio 1 Edilizia & Territorio Pagina 64 'PER IL COMUNE, L'AZI ENDA ISS di piazzale Verdi, rese note le motivazioni che hanno condotto l'amministrazione comunale a revocare l'esecuzione di un progetto che lo stesso sindaco Tambellini aveva difeso a spada tratta per oltre un anno dal suo insediamento. Secondo quanto riportato dalla delibera di giunta, molto complessa dal punto di vista legale e che è stata più volte rinviata, l'azienda che ha vinto l'appalto, il Consorzio Cooperative Costruzioni, avrebbe presentato un progetto esecutivo profondamente difforme da quello definitivo posto a base di gara, stravolgendone l'impostazione stessa. In pratica, il Comune, nel ten- I Edilizia & Territorio MODIFI CATO RAD I CALMENTE IL PIANO tativo di limitare i danni, prova a far passare una ricostruzione in base alla quale, la stessa azienda, autonomamente, avrebbe modificato il progetto una volta vinto l'appalto. PALAZZO Orsetti si appella al fatto che l'unico progetto definitivo esistente, approvato in epoca Favilla, contemplava un anfiteatro nell'area di piazzale Verdi. Il progetto, bocciato dalla Soprintendenza, venne poi modificato direttamente dall'attuale amministrazione comunale senza però che si procedesse a dare vita a una nuova delibera di giunta o di Consiglio. Una scelta duramente contestata dall'opposizione e dalle associazioni che si sono opposte al progetto Piuss. ORA, A DISTANZA di poco più di un anno, il Comune forte proprio della scelta per lungo tempo difesa di non dare vita a nuove delibere, procede a far decadere il Piuss sostenendo che l'azienda ha modificato profondamente quanto stabilito senza un nuovo progetto definitivo. Che, particolare non secondario, proprio il Comune avrebbe dovuto però predisporre. La guerra legale pare solo agli inizi. Fabrizio Vincenti COG N I TA Piazzale Verdi prima dell 'avio del Piuss. Restano i dubbi sul futuro Pagina 65 Case, i prezzi scendono: È il momento di comprare Dall'inizio del 2012 a oggi valori di mercato a picco in tutta la Versilia: ecco i dati Nella zona vip di Forte dei Marmi il calo e di 2mila euro al metro quadro ® VIAREGGIO Comprare casa in Versilia? Forse questo è il momento buono per fare un affare. I prezzi degli immobili residenziali nel secondo semestre del 2013 hanno subito un ulteriore ribasso. La tendenza riguarda un po' tutta la Versilia, con qualche sporadica eccezione (ad esempio Torre del Lago). E se siete in cerca di un'abitazione (magari una seconda casa) in una zona di mare, forse vi conviene dare un'occhiata agli annunci delle agenzie: rispetto a un paio di anni fa potrete ottenere sconti a quattro (o cinque) zeri. Parlano i numeri. I dati dell'Omi, l'osservatorio del mercato immobiliare, parlano chiaro. All'inizio del 2012 una casa di 100 metri quadri sulla Passeggiata di Viareggio costava tra i 530 e i 680mila euro. Ora le cifre si sono decisamente abbassate: da 480 a 630mila euro. In media: si sono persi 50mila euro. Stesso discorso per il Marco Polo, il quartiere della "Viareggio bene": dal range 380-440mila si è passati i a 340-390mila. Spostando lo sguardo su altre località di pregio della Versilia, si scopre che le cose non cambiano granché. Anzi... A Forte dei Marmi, nella zona vip di Roma Imperiale, i ribassi sono ancora più consistenti: fra i 100 e i 200mila giuro per un appartamento di medie dimensioni. Se, invece, si guarda a ville e villini, il vero piatto forte della località, si scopre che il picco negativo è più o meno identico: dai 17.700 euro al metro quadro di fine 2011 si è passati agli attuali 13.600-16.700. Segno che anche i super ricchi in teoria i meno toccati dalla crisi - ultimamente tengono d'occhio il portafoglio. Male, per non dire malissimo, anche la zona di Lido di Camaiore che perde circa 200 euro Edilizia & Territorio al metro quadro. Anche a Pietrasanta domina il segno meno: un brutto andazzo per la Piccola Atene che in passato molti operatori avevano additato come nuova capitale versilese del mercato immobiliare. i motivi dei ribasso. Il dato ovviamente non rappresenta un bel segnale per il business del mattone. Soprattutto dopo che nel primo semestre del 2012 i prezzi erano timidamente tornati a salire. A determinare il nuovo picco negativo hanno concorso vari fattori: da una parte "l'effetto crisi", che ha colpito indistintamente un po' tutti i settori bio nelle abitudini di investimento dei risparmiatori. Da qualche tempo, infatti, la casa ha smesso di essere un "bene rifugio", un investimento sicuro e remunerativo al di là di ogni raffreddore del mercato o delle borse. Colpa di una tassazione troppo pu(ma quello dell'edilizia in par- nitiva con i possessori degli ticolare); dall'altra un cam- immobili e di un mercato fermo. C'è chi dice per colpa delle banche che non concedono mutui, e chi - al contra- rio - sostiene che sono gli stessi cittadini a non volersi accollare impegni economici a così lungo termine. Ovviamente, L'eccezione. non poteva mancare l'eccezione che conferma la regola. Parliamo di Torre del Lago, località viareggina che sembra aver assorbito i colpi da ko inferti dalla crisi meglio di altre zone. Qui i prezzi delle case rimangono sostanzialmente invariati: pressoché identici nella zona nord, mentre la parte centrale accusa ribassi maggiori. (g.p.) Pagina 66 ir rd R11?t Al_YviET4 U ( EtA9Rt I 1alm e t0`?ß i semestre 2012 p;15-, M3 2 semestre 2012 I. '.4ar[2Psda ). n= i,90C1 Lidi_tei(,ei 'q'n3 h, -.. at_r'.r:i.i _. :_()0 3.-diï 1 semestre 2013 rl,,, i SÉnlestre 2o1z i seniestre 2 semestre 2013 2013 ;tfldl Ina li Pietf ? 58nfay ;.o0ll-g1L10 I I -t , nilian aR .'"00;700 5 : I p} 5,4 0G.:C-0 :'1ILt1 -1,. Fnrrt-e Ceo.r0 e ul{_r. ta ;eliat9r ..-,eía .;t -1.300 .;b) 3-iCp 50!-.ZI1 G rr .- Ilnprnlle 0C-1 J:'ip ï.;(IY _-JU0 , 22C0 1. ,0 20 72.ar0 u1i)SaJV w t_dri Ma, mi litcoriane CIr1 ï r,-,n T:n ,-ç?Iltl lFl Itlclilrlalulr T9r-e f i ia-;o n P.1 ri:a trçtl l Lagn. evarce, L ne Ten .BerbeC.F PRE 77.O IN E tl n O AL L, ETRO QUADRO ( .Al t: E r15,', ZONA 2 semestre 2013 =no ,,"_nm irnerPetrc ctClí - 260'1-3.20r 2607 32.600-3,200 Nb: i prezzi si riferiscono ad abitazioni civili a destinazione residenziale FONTE: Agenzia delle Entra te Pianore, sreair,. 2 . 500°3.-00 I 2.200- 3.100 __ ili e i-,naa:t, laïtazdonlcivili adestinTzioneresiden3iale FOhdTF olgN i !elleEntTate ma il mercato degli affitti schizza In alto C'è chi sale e chi scende. 5e da un lato il valore degli immobili è crollato, dall'altro il mercato degli affitti registra il segno più. Un andamento inverso che probabilmente è figlio della stessa situazione. Di una casa, infatti, c'è sempre bisogno e se non ci sono soldi per comprarla allora tanto vale affittarla. Dando un'occhiata ai dati riportati sul sito dell'Osservatorio del mercato immobiliare si scopre che dall 'inizio del 2012 alla fine del 2013 il prezzo di un appartamento in affitto sulla Passeggiata di Viareggio è passato dalla forbice 12,9.16 ,4 euro a metro quadro a quella 13,7-17 ,5 euro. Discorso identico per Forte dei Marmi dove per l'affitto di una casa in zona Roma Imperiale si è passati da 19,4-29 euro a metro quadro a 21,4 -31 euro. Un affitto a Lido di Camaiore, invece, è passato dalla forbice 12,1-14,2 euro a quella 13,9-16,1. In pratica, per un appartamento di 100 metri quadri che prima costava tra i 1.210 e i 1.420 euro al mese adesso ci vogliono tra i 1.390 e i 1.610 euro. Ovviamente si parla di contratti d i affitto tradizionali, non di quelli estivi che hanno prezzi assai più elevati. (g.p.) Edilizia & Territorio Pagina 67
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