Rassegna Stampa 28 luglio 2014 - Associazione degli Industriali

lunedì 28 luglio 2014
INDICE RASSEGNA STAMPA
lunedì 28 luglio 2014
26/07/2014
Economia e imprese locali
Nazione Lucca
p. 8
Camera di Commercio. «A rischio manifestazioni e investimenti per le
imprese»
1
Tirreno Lucca
p. IV
Diritti camerali, a rischio i contributi per eventi e aziende
2
Nazione Lucca
p. 8
Tavolo di lavoro per le ex Lenzi
Tirreno Lucca
p. IV
Cultura ed economia a confronto sulle ex Lenzi
Nazione Lucca
p. 11
Snai. 'Una rete parallela raccoglie scommesse senza le concessioni'
Nazione Lucca
p. 4
Gli infortuni sono diminuiti ma ci sono ancora troppi decessi
Tirreno Lucca
p. IV
Giù gli infortuni sul lavoro ma risalgono quelli mortali
Nazione Lucca
p. 8
Imt. Duemila richieste E' un record
Nazione Viareggio
p. 15
Stasera si assegna il premio Henraux Il galà esclusivo con gli artisti
selezionati
11
Nazione Viareggio
p. 15
Seravezza. Legge regionale sulle attività di cava Da settembre i lavori sui
piani di bacino
12
Tirreno Viareggio
p. XIII
Cave, il sindaco Neri: «A breve via ai lavori sui piani di bacino»
13
Nazione Lucca
p. 6
Danni accertati per 6,5 milioni di euro Ma la stima reale arriverà almeno a
dieci
14
Nazione Lucca
p. 7
Tambellini alza la voce «Il Consorzio deve lavorare meglio
Tirreno Lucca
p. V
«Ridateci la strada, così non si vive»
Luciano Nottoli
4
5
Massimo
Stefanini
6
8
9
Cristiano
Consorti
10
Edilizia & Territorio
16
Nadia Davini
17
Luccaindiretta.It
Nubifragio, allarme di Ance: "Basta disastri annunciati"
19
Lagazzettadilucca.
It
Danni causati dall'alluvione. Ance: "Non c'è prevenzione, è una vergogna"
20
Loschermo.It
Alluvione a Lucca: l' Associazione Costruttori Edili punta il dito......
21
Nazione Lucca
p. 7
Brennero interrotta: emergenza grave Si teme cedimento di lunghissimo
tratto
Paolo Mandoli
22
Nazione Lucca
p. 1-4
Ospedale, la Regione pretende i soldi
Fabrizio Vincenti
23
Tirreno Lucca
p. II
A settembre i piani sul Campo di Marte
Luca Tronchetti
25
Tirreno Lucca
p. III
Casermette, la gara è lontana
26
Nazione Lucca
p. 11
Capannori. Lavori alle scuole Ecco la mappa degli interventi zona per zona
27
Tirreno Lucca
p. X
Lavori nelle scuole rimasti al palo per la nuova legge
Nicola Nucci
28
Nazione Lucca
p. 13
Barga, a Villa Gherardi un ostello della gioventù
Luca Galeotti
29
Tirreno Lucca
p. XIII
Lavori sulla regionale a Pian di Coreglia
30
Nazione Lucca
p. 13
Bagni di Lucca. Nuova vita per le Terme: il progetto
31
27/07/2014
Economia e imprese locali
Nazione Viareggio
p. 7
Ricapitalizzazione della Porto Spa «Giannerini va contro la normativa
Tirreno Viareggio
p. I
È stangata anche per i diportisti
Indice Rassegna Stampa
32
Donatella
Francesconi
33
Pagina I
INDICE RASSEGNA STAMPA
lunedì 28 luglio 2014
Tirreno Viareggio
p. I
Frosini: Triangolino inutilizzato
34
Tirreno Viareggio
p. I
Scontro Baldini-Favilla legalità o quadratura dei conti a ogni costo?
35
Nazione Lucca
p. 2
Freddana sale 40 centimetri: torna la grande paura
Paolo Mandoli
36
Tirreno Lucca
p. III
Pescaglia, la Regione muove il Genio civile
Luca Meconi
38
Tirreno Lucca
p. III
Opere e senso di responsabilità contro il rischio alluvioni
Marco Innocenti
39
Nazione Lucca
p. 2
I costruttori edili rilanciano: «Lavoriamo nella prevenzione superando le
divisioni fra enti»
Tirreno Lucca
p. III
«Nessuna risposta sul Progetto Serchio»
Nazione Lucca
p. 3
Brennero: il summit in settimana Code e caos al ponte di Calavorno
Tirreno Lucca
p. III
SS 12, esplode la rabbia Due assemblee di cittadini
43
Tirreno Lucca
p. III
Betti chiede un tavolo in prefettura
44
Tirreno Lucca
p. I
Ex ospedale, sì a investimenti «ma niente speculazioni»
Luca Cinotti
45
Tirreno Lucca
p. I
Un parcheggio nella ex Manifattura
Marco Innocenti
46
Tirreno Lucca
p. I
Ok a Palatucci e Cavallerizza, addio a Piazzale Verdi
Nazione Lucca
p. 13
Assunti gli ex operai della Cipriano
Nazione Viareggio
p. 3
Viareggio. Torna a risplendere il gioiello Liberty della città Quasi completato il
restauro fatto dalla Provincia
49
Tirreno Viareggio
p. I
Villa Argentina sarà inaugurata il 2 novembre con una mostra
51
Nazione Viareggio
p. 11
Pineta di Ponente, tre anni per rinascere Parte la staffetta per riqualificare il
parco
52
Tirreno Viareggio
p. IV
Lavori in pineta di Ponente: da domani i primi due lotti
54
Nazione Viareggio
p. 17
Seravezza. La nuova vita di Palazzo Rossetti. A ottobre il restauro
Tirreno Viareggio
p. XIV
A Seravezza proroga di 5 anni sulla possibilità di edificare
Edilizia & Territorio
40
41
Marco Nicoli
42
47
Marco Nicoli
48
Eleonora Luisi
55
56
28/07/2014
Economia e imprese locali
Tirreno
p. 9
L'azienda etica non è un'utopia: io l'ho realizzata
Paola Taddeucci
57
Nazione Lucca
p. 1
Rogo nel capannone di un'azienda nautica: danni ingenti
Tirreno Lucca
p. 14
Incendio devasta fabbrica di gommoni
Nazione Viareggio
p. 6
Al varo nuova motovedetta
61
Nazione Viareggio
p. 7
'Henraux' a Mikayel Ohanjanyan
62
Tirreno Estate
p. 21
Ohanjanyan vince il Premio Henraux
63
Nazione Lucca
p. 2
Brennero, si teme una chiusura lunghissima
Paolo Mandoli
64
Nazione Lucca
p. 3
Piazzale Verdi, ecco i motivi dello stop Ora si profila una lunga battaglia
legale
Fabrizio Vincenti
65
Tirreno Viareggio
p. 14
Versilia. Case, i prezzi scendono: È il momento di comprare
59
Luca Tronchetti
60
Edilizia & Territorio
Indice Rassegna Stampa
66
Pagina II
L'ALLARME DEL PRESI D ENTE BARTOLI SUGLI ACCORPAMENTI
.
.
.
.
.
nù per le únprese »
e
SONO preoccupati, e temono per eventuali ricadute negative sul territorio lucchese.
Il presidente Giorgio Bartoli (nella foto) e
la giunta Camerale esprimono infatti la propria preoccupazione per gli sviluppi delle
proposte legislative sulle Camere di Commercio. Al presidente e la giunta camerale
ritengono che le misure del Governo Renzi
mettano in serio pericolo il ruolo, le competenze e la stessa sopravvivenza dell'intero
sistema camerale e della stessa Camera di
Commercio di Lucca - affermano - . Il Decreto Legge 90 in fase di conversione riduce del 50% il diritto annuale versato dalle
imprese e, anche qualora questa previsione
venisse rimodulata, l'impatto sulle risorse
disponibili pregiudicherà il sostegno finanziario alla promozione, alla formazione,
agli eventi e ai servizi resi alle imprese in
materia di internazionalizzazione, di accesso al credito, di innovazione e proprietà in-
Economia e imprese locali
dustriale, di qualificazione delle filiere, di
sostegno alla formazione per la sicurezza e
quella per la nuova imprenditorialità».
«IN CONCRETO - aggiungono - : una
manifestazione come `Il Desco' è oggi in serio pericolo. La misura diretta a favorire
l'accesso al credito, di cui hanno goduto
2.000 imprese, attivando investimenti per
40 milioni di euro negli ultimi quattro anni, non potrà essere ripetuta. Le agevolazioni finanziarie per la partecipazione alle fiere all'estero, che hanno sostenuto gli sforzi
di 300 imprese per trovare nuovi mercati,
spariranno. I contributi per eventi organizzati sul territorio, che producono un diffuso indotto per alberghi, ristoranti, esercizi
commerciali e servizi, per oltre 600mila giuro ogni anno verranno meno. Le 23 iniziative di promozione internazionale del turismo non potranno essere in futuro ripetute. Il sostegno alla formazione postuniversitaria rivolta ad Imt, Fondazione Campus e
Celsius rischia di essere azzerato. La Camera di Commercio condivide le necessità di
riforma del sistema camerale indirizzata
verso una maggiore integrazione territoriale e funzionale ad una logica di risparmio e
efficienza, ma sarebbe paradossale tagliare
l'unico ramo della pubblica amministrazione gestito dalle imprese per le imprese».
Pagina 1
Diritti camerali,
a rischio i contributi
per eventi e aziende
L'allarme del presidente della Camera Giorgio Bartoli
«Con i tagli previsti, l'edizione del Desco e in serio pericolo»
/ LUCCA
Allarme del presidente Giorgio
Bartoli e della giunta della Camera di Commercio per gli sviluppi delle proposte legislative
sulle istituzioni camerali. Presidente e giunta ritengono che le
misure del Governo Renzi mettano in serio pericolo il ruolo, le
competenze e la stessa sopravvivenza dell'intero sistema camerale e della stessa Camera di
Commercio di Lucca.
Il Decreto Legge 90 in fase di
conversione riduce del 50% il
diritto annuale versato dalle imprese e, anche qualora questa
previsione venisse rimodulata,
l'impatto sulle risorse disponibili pregiudicherà il sostegno finanziario alla promozione, alla
formazione, agli eventi e ai servizi resi alle imprese in materia
di internazionalizzazione, di accesso al credito, di innovazione
e proprietà industriale, di qualificazione delle filiere, di sostegno alla formazione per la sicurezza e quella per la nuova imprenditorialità.
In concreto: una manifestazione come Il Desco è oggi in serio peri colo. La misura diretta a
favorire l'accesso al credito, di
cui hanno goduto 2000 imprese, attivando investimenti per
40.000.000 di giuro negli ultimi
quattro anni, non potrà essere
ripetuta. Le agevolazioni finanziarie per la partecipazione alle
fiere all'estero, che hanno sostenuto gli sforzi di 300 imprese
per trovare nuovi mercati, spariranno. I contributi per eventi
organizzati sul territorio, che
producono un diffuso indotto
per alberghi, ristoranti, esercizi
commerciali e servizi, per oltre
600.000 euro ogni anno verranno meno. Le 23 iniziative di pro-
Economia e imprese locali
mozione internazionale del turismo che hanno presentato
Lucca, la Versilia e la Valle del
Serchio dalla Russia agli Stati
Uniti, dalla Cina agli Emirati
Arabi, dalla Germania alla Gran
Bretagna, dalla Spagna alla
Scandinavia, dall'Austria all'
Olanda con la presenza di 199
tour operator negli ultimi tre
anni, non potranno essere in futuro ripetute. Il sostegno alla
formazione postuniversitaria rivolta ad IMT, Fondazione Campus e Celsius rischia di essere
azzerato.
di risparmio e efficienza, ma sarebbe paradossale tagliare l'unico ramo della pubblica amministrazione gestito dalle imprese
per le imprese. Il rinnovo della
govemance, dei perimetri terri toriali, l'integrazione e la specializzazione di funzioni sempre più coerenti con le effettive
necessità delle imprese e dello
sviluppo economico sono
obiettivi che devono essere perseguiti senza che necessariamente il sistema camerale rischi di essere cancellato.
Il presidente e la giunta stimano che la riduzione totale
prevista delle risorse disponibili per le imprese e per il territorio ammonterà a 3.200.000 eure. Questa riduzione inoltre si
proietterà anche sui fornitori di
beni e servizi della Camera, che
ad oggi è bene sottolinearlo, sono pagati in media entro 22
giorni dal ricevimento della fattura. I pericoli recessivi per la
competitività del territorio lucchese sono ben maggiori del risparmio per ogni singola impresa. Il Presidente e la Giunta ribadiscono che l'applicazione del
decreto comporta un esiguo risparmio per le imprese. 1 dati
forniti da Unioncamere quantificano l'economia in 63 euro circa, pari a poco più di 5 euro al
mese. Per le imprese individuali, che rappresentano il 60% del
tessuto economico italiano, e il
51,21% di quello lucchese, il risparmio effettivo non supererà
i 32 euro l'anno, ovvero 2,6 euro
al mese. La Camera di Commercio di Lucca condivide le necessità di riforma del sistema camerale indirizzata verso una
maggiore integrazione territoriale e funzionale ad una logica
Pagina 2
La folla all 'edizione 2013 dei Desco all 'ex Real Collegio
Economia e imprese locali
Pagina 3
I SUMM IT DI ASSOCIAZIONI E PRIVATI PER IL RECUPERO DELL'AREA
9, 101 4
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Confronto nella sede degli Industriali per studiare nuove proposte
DOPO anni di silenzio, due
mondi concettuali della città,
culturale e economico e turistico, si incontrano, e si mettono insieme per disegnare il futuro delle ex Officine Lenzi. E quello
che è accaduto a Palazzo Bernardini, sede dell'Associazione industriali, quando la Seven Spa,
rappresentata dalla famiglia Severini, proprietaria della vecchia
fabbrica di San Concordio, ha
chiamato a raccolta operatori culturali e rappresentanti dell'economia e turismo lucchese, per
confrontarsi su mancanze e prospettive e avanzare idee e soluzioni per l'immensa area che sorge
alle porte della città. Nella mattina c'è stato spazio per associazioni, laboratori culturali, appassionati di arte, realtà storiche in
campo musicale, enogastronomico, ambientale e naturalistico. E
ancora librerie, festival, organizzazioni impegnate nel cinema,
nella fotografia, nella danza e nel
teatro. Industriali, commercianti, liberi professionisti, promotori di iniziative culturali, sportive, rappresentanti di palestre e
centri benessere, ristoratori, albergatori e produttori di vino
hanno dato il proprio contributo
nei dialoghi pomeridiani. A mo-
Economia e imprese locali
cinque per quello economico e
turistico, `welfare o sviluppo, eco-
1 ATTESA D i RILANCIO Le ex Officine Lenzi a San Concordo
aspettano da anni un recupero e una nuova destinazione
ROMITI (ASSINDUSTRIA)
Per ft presidente, soluzioni
potrebbero arrivare da
una cordata di imprenditori
derare gli incontri due docenti
della Cattolica di Milano, Paolo
Dalla Sega e Maurizio Frittelli,
esperti da anni in processi partecipativi e tavoli di concertazione
pubblico-privato per la realizza-
zione di nuovi spazi polivalenti.
«DOPO una serie di incontri
che abbiamo tenuto nei mesi
scorsi con vari soggetti - spiega
Dalla Sega - abbiamo ritenuto
che il passaggio più significativo
del nostro lavoro potesse essere
un momento di ascolto verso la
città. Così abbiamo formulato
delle domande, cinque per il
mondo culturale, sintetizzate in
`essere e fare cultura a Lucca', e
nomia, cultura, turismo'. Il nostro lavoro, adesso, sarà quello di
effettuare una sintesi per individuare le suggestioni più interessanti: una sorta di documento
che verrà poi presentato alla città». Non a caso era presente anche il sindaco, Alessandro Tambellini, che vede nelle ex Officine Lenzi una possibilità interessante, ricordando però come
ogni progetto debba essere sostenibile dal punto di vista economico. Per Claudio Romiti, direttore di Assindustria, una soluzione potrebbe venire dalla creazione di una cordata di imprenditori, per dare il via al processo di
recupero. «Il problema più diffuso è quello del rapporto tra pubblico e privato - conclude Frittelli - e il sindaco ha detto che i progetti per essere realizzati devono
essere sostenibili. Dunque, l'amministrazione c'è, appoggia l'iniziativa, ma economicamente
non potrà fare molto. L'elemento più interessante è la creazione
di un tavolo in cui i privati, che
dovranno reperire le risorse, possano contare sul sostegno del comune di Lucca anche per ottenere gli idonei provvedimenti autorizzativi».
Luciano Nottoli
Pagina 4
Cultura ed e c onomia
a c onfronto sulle
e
/ LUCCA
Due mondi concettuali della città, quello culturale e quello economico e turistico, si incontrano, si conoscono e si mettono
insieme per disegnare il futuro
delle ex Officine Lenzi. Ë quello
che, idealmente, è accaduto giovedì scorso a Palazzo Bernardini, nella sede dell'Associazione
degli Industriali di Lucca, quando la Severa Spa, rappresentata
dalla famiglia Severini, proprietaria della vecchia fabbrica di
San Concordio, ha chiamato a
raccolta gli operatori culturali e
i rappresentanti dell'economia
e del turismo lucchese, per confrontarsi su mancanze e prospettive del sistema culturale
cittadino e avanzare idee e soluzioni per l'immensa area che
sorge alle porte del centro stori-
Economia e imprese locali
1
co. Ne è venuta fuori una giornata di dialoghi intorno alla cultura - così, del resto, si chiamava
l'iniziativa - che ha visto la partecipazione di tante e variegate
realtà, desiderose di conoscere
e farsi conoscere . Durante la
mattina c'è stato spazio per le
associazioni, i laboratori culturali, appassionati di arte, realtà
storiche in campo musicale,
enogastronomico , ambientale.
E ancora librerie, festival, organizzazioni impegnate nel cinema, nella fotografia, nella danza
e nel teatro. Industriali, commercianti, liberi professionisti,
promotori di importanti iniziative culturali (come i Comics),
sportive , rappresentanti di palestre e centri benessere , ristoratori, albergatori e produttori di vino hanno dato il proprio contributo nei dialoghi pomeridiani.
Pagina 5
UGH I (S
I SERVIZI) SCRIVE
I: «SOTTRAE AL FISCO 500 M ILION I Di EURO»
`Una rete parallela
raccoglie scommesse
senza le concessioni'
di MASSIMO STEFANINI
«SE IN ITALIA si può effettuare
la raccolta di scommesse anche senza essere titolari di concessione, al-
lora vuol farlo anche Snai Servizi.
Altrimenti saremo di fronte a una
evidente discriminazione di cui lo
Stato italiano dovrà rispondere». E'
chiara la posizione di Maurizio
I I
« si non versano le tasse
sul gioco, in barba alle regole
che noi invece rispetti amo»
Ughi da noi interpellato telefonicamente sulla situazione attuale del
settore, regolamentato da una giungla di normative da rispettare per
alcuni, totalmente «anarchica» per
altri. Due pesi e due misure dunque. Ughi, alla guida di Snai servizi ma fino al 2011 ex amministratore dell'attuale Snai spa (fondata nel
1990, leader nella gestione di scom-
messe e concorsi a pronostici, quotata in Borsa a Milano nel segmento Standard con sede legale in via
Boccherini a Porcari, dal 2011 socio di maggioranza Global Games,
quindi due entità diverse), ha scritto una lettera con alcuni pungenti
interrogativi al premier Matteo
Renzi, la missiva è stata anche pubblicata sul nostro quotidiano: «Nel
2016 avremo una sorta di azzeramento e ricostruzione della rete di
vendita delle scommesse di cui lo
Stato detiene il monopolio - commenta - con la rete autorizzata.
ALLORA con questo avviso sui
giornali ho voluto informare il Presidente del Consiglio, sicuramente
affaccendato in altri pensieri come
la riforma del Senato, che in Italia
esiste una rete «parallela», presente
da oltre 10 anni sul territorio, con
più negozi rispetto a quella dello
Stato, che non rispetta i regolamenti, che agisce priva di autorizzazioni che non versa alcuna imposta
sul gioco, sottraendo un introito fiscale di 500 milioni di euro. Abbiamo elevato le nostre istanze
all'Adm, Agenzia dei Monopoli e
nei tribunali amministrativi. Ora
ci rivolgiamo alla parte politica.
Speriamo - conclude Ughi - che
Renzi raccolga il nostro appello, ponendo fine a questa discriminazione, aiutandoci a continuare a lavorare per lo Stato, garantendo i consumatori. Perché quando uno
scommettitore riceve il ticket con
il numero cronologico, è lo Stato
che vigila e controlla. Nel privato
le regole si cambino dalla sera alla
mattina». Un j'accuse chiaro da parte di Ughi ma non solo. Le società
che agiscono secondo le norme del
nostro ordinamento, hanno centinaia di dipendenti da tutelare.
Economia e imprese locali
Pagina 6
PO LEM ICA «Speriamo l'appello venga accolto. Così continueremo
a lavorare per lo Stato tutelando i clienti». Nel tondo Maurizio Ughi
Economia e imprese locali
Pagina 7
i i Lb'
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sono d ì m i nuitì
ma c i sono ancora
tropp í decess ì
TRE MORTI sul lavoro nel
2013, a fronte dell'unica tragedia del 2012. Un dato sicuramente molto negativo ma
che rientra in un quadro complessivo che, negli ultimi anni, registra nel territorio
dell'Azienda Usl di Lucca
una costante diminuzione
del numero di infortuni sul
lavoro, fenomeno legato solo
in parte al calo dell'occupazione. A diminuire costante-
mente è anche il tasso degli
infortuni, vale a dire un valore che tiene conto anche del
numero di lavoratori occupati. Questo grazie anche ad
sempre più mirata attività di
prevenzione e di controllo da
parte degli organi preposti.
E' quanto evidenziato dal responsabile dell'unità funzionale prevenzione e igiene nei
luoghi di lavoro Franco Becarelli e dalla responsabile della struttura complessa di medicina del lavoro Maria Grazia Roselli.
«IN
ALTA' il fenomeno
è più complesso - hanno
detto Becarelli e Roselli - e
deve tenere conto anche della probabile sottonotifica dovuta al proliferare di forme di
lavoro precario. La gravità degli infortuni avvenuti nel no-
cupante nel nostro territorio
è la recrudescenza del numero di infortuni mortali sul lavoro, che avevano raggiunto
un minimo nel 2010 quando
non ci furono morti. Se analizziamo tuttavia le loro cause - proseguono i due medici - ci accorgiamo che que-
ste sono profondamente cambiate negli anni. Dalla prevalenza di infortuni mortali
causati da zone di imbocco e
mezzi meccanici in cartiera
degli anni novanta, siamo
passati a un elevato numero
in edilizia e, negli ultimi anni, a un 'assoluta prevalenza
in selvicoltura. Questi fenomeni vanno di pari passo da
un lato con un effettivo miglioramento delle condizioni
di sicurezza in alcuni comparti, particolarmente evidente
ad esempio nel mondo cartario, dall'altro con una polverizzazione delle aziende in
micro realtà spesso con il solo titolare o con l'utilizzo di
manodopera irregolare o precaria in altri comparti».
«E' IMPORTANTE analizzare le circostanze in cui si ve-
rificano gli infortuni più gravi - concludono i due dirigenti della prevenzione per cogliere i campanelli d'alstro territorio, tende a mante- larme che possono far modifinersi vicina ai valori regiona- care le situazioni ed i comporli. Certo un elemento preoc- tamenti a rischio».
Economia e imprese locali
Pagina 8
I DATI DELL'ASL
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Negli ultimi anni si è assistito
sul territorio dell'Asl 2 ad una
costante diminuzione del numero di infortuni sul lavoro,
che è legata solo in parte al calo dell'occupazione. Infatti a
diminuire costantemente è anche il tasso degli infortuni, vale
a dire un valore che tiene conto anche del numero di lavoratori occupati.
Questo grazie anche ad sempre più mirata attività di prevenzione e di controllo da parte degli organi preposti. Lo evidenziano il responsabile dell'
unità funzionale Prevenzione
e Igiene nei Luoghi di Lavoro
Franco Becarelli e la responsabile della struttura complessa
di Medicina del Lavoro Maria
Grazia Roselli, che fanno il
punto della situazione.
Un elemento preoccupante
è la recrudescenza del numero
Economia e imprese locali
di infortuni mortali, che avevano raggiunto lo zero nel
2010 e sono risaliti a 3 nel 2013.
Se analizziamo tuttavia le loro
cause, ci accorgiamo che queste sono profondamente. Dalla prevalenza di infortuni mortali causati dazone di imbocco
e mezzi meccanici in cartiera
degli anni '90, siamo passati
ad un elevato numero in edilizia e, negli ultimi anni, ad una
assoluta prevalenza in selvicoltura: due nel 2013 (il terzo è il
vigile del fuoco annegato
nell'esercitazione sulla Lima).
«È importante analizzare le circostanze in cui si verificano gli
infortuni più gravi - continuano i due dirigenti della prevenzione - per cogliere i campanelli d'allarme che possono far
modificare le situazioni ed i
comportamenti a rischio. Per
questo la nostra Azienda analizza periodicamente queste
modalità di accadimento».
Pagina 9
IMT- LTI STUDI
Duemila richieste
E' un record
SE NON E' un record, poco ci manca.
I numeri, di certo, sono impressionanti. Sono quelli di Imt: sono arrivate infatti ben 2.182 domande per il dottorato agli Alti Studi di Lucca, e oltre 1.800
arrivano dall'estero. Rispetto all'anno
scorso si registra un incremento del
15%. In totale sono 32 le borse disponibili per l'anno accademico 2014-15. Se
spulciamo i dati però, si nota come le
richieste arrivano praticamente da tutto il mondo. Nel totale complessivo
spiccano le 1.853 domande dall'estero,
di cui 1.583 provenienti da Paesi extraeuropei, toccando davvero tutti i continenti: più di 850 candidature da Asia e
Medio Oriente, oltre 500 dall'Africa,
quasi 150 dai Paesi dell'Europa
dell'Est, 66 dal continente americano,
compresi Stati Uniti, Caraibi e America Latina, e un candidato dall'Oceania.
Nel 2013 la proporzione tra domande e
borse disponibili era di 59 a 1, mentre
per il nuovo anno accademico saranno
valutate 68 domande per ogni singolo
posto.
I NUOVI allievi saranno tutti iscritti a
un programma unico, dal titolo «Institutions, Markets and Technologies»,
articolato per quattro macroaree scientifiche: Informatica; Ingegneria dei Sistemi; Economia, Management e Siste-
mi Complessi; Analisi e Management
dei beni culturali. «L'originalità del
modello di dottorato in Imt - spiega il
direttore Alberto Bemporad - costituisce il suo principale elemento di
attrattività anche dall'estero: noi offriamo un patrimonio di conoscenza unico e caratterizzante nell'ambito
dell'analisi dei sistemi economici, tecnologici, sociali e culturali, e contestualmente siamo in grado di fornire
all'allievo un curriculum solidamente
specialistico».
Cristiano Consorti
TEAM Una foto di gruppo della
community di Imt - Scuola d'Alti Studi
Economia e imprese locali
Pagina 10
ALLE 1 8 ANTEPRIMA ALLA VERSILIANA CO L PRESI DENTE D i G I URIA
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IL MARMO è un'eccellenza della Versilia e la Fondazione Henraux con il suo premio è al centro
oggi di uno degli appuntamenti
culturali più attesi dell 'estate della Versilia . Un premio, quello in
memoria di Erminio Cidonio che
è l'unico di scultura in marmo del
mondo. E già alla sua seconda edizione è un evento artistico di notevole richiamo nazionale e internazionale.
artisti giunti in finale: Filippo
Ciavoli, Mikayel Ohanjanyan,
Francesca Pasquali e Massimiliano Pelletti, presenteranno agli
ospiti il Premio e le opere realizzate. Alle 21 di stasera, esclusivamente su invito, si terrà la cerimonia di conferimento del Premio
nella sede della Henraux nella exsegheria completamente restaurata e che sarà inaugurata proprio
con questo evento.
OGGI, come si diceva, è il grande
giorno. In collaborazione con il
Festival della Versiliana alle 18
nel tradizionale salotto del Gaffe a
Marina di Pietrasanta, il presidente della Giuria, Philippe Daverio,
il presidente della Fondazione
Henraux, Paolo Carli, e i quattro
DURANTE la serata sarà annunciato il vincitore della seconda edizione del Premio e si potranno vedere in anteprima le opere realizzate dagli artisti : "Corallo" di Filippo Ciavoli, "Materialità dell'invisibile" di Mikayel Ohanjanyan,
"Frappa" di Francesca Pasquali e
"Back To Basic " di Massimiliano
Pelletti . La mostra "Premio Fondazione Henraux ", a cura di Enrico Mattei, critico d'arte e curatore
del Premio e in collaborazione
LA MOSTRA
Le quattro opere finaliste
resteranno in esposizione
per tutto il mese di agosto
con Costantino Paolicchi, sarà
ospitata nel parco della Versiliana
durante tutto il mese di agosto. Il
percorso espositivo sarà composto dalle quattro sculture monumentali dell'edizione in corso, cui
si aggiungono le tre sculture vincitrici del Premio 2012: "Arrivederci e grazie" di Fabio Viale, vincitore della prima edizione del Premio, "Bue Tractor " di Mattia Bosco e " Samarà" di Alex Bombardieri . La Henarux già in questo
mese di luglio alla "Fabbrica dei
pinoli" illustra ai visitatori le principali attività della Fondazione e
di Luce di Carrara . Gli artisti hanno realizzato le loro opere in statuario dell'Altissimo proveniente
dalle cave di Henraux.
«Ogni opera realizzata dagli artisti anche con l'aiuto delle maestranze è di strabiliante bellezza
-- dice Paolo Carli presidente
della Fondazione Henraux - e
sono davvero orgoglioso di mostrarle al pubblico».
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11
Economia e imprese locali
i;è [zJtie o m çIi anMi v lui uiV
Pagina 11
Icgge cJ
sulle attìvíta dì cava
Da settembre i lavorì
suí pìanì dì bacìno
DA SETTEMBRE gli uffici
comunali di Seravezza
inizieranno a raccogliere il
materiale per formare i quadri
conoscitivi dei due piani di
bacino individuate dalla nuova
legge regionale. I due bacini
sono quelli uno del monte
Pelato, retro Altissimo e canale
delle Gobbie; l'altro bacino è la
Tacca Bianca, la Mossa e
monte Altissimo est . «In tali
bacini - ha detto il sindaco di
Seravezza Ettore Neri - sarà
possibile predisporre piani
urbanistici di dettaglio in grado
di garantire la continuazione
dell'attività estrattiva in
coerenza con gli obiettivi di
qualità paesaggistica». Le
savaguardie fissate dal piano
paesaggistico rendono posibile,
fin dal momento dell'adozione
dell'atto, la formazione da parte
dei comuni dei piani attuativi
del bacino estrattivo. «Da
tempo - commenta Ettore
Neri - auspicavamo che anche
la pianificazione delle cave
entrasse a far parte del governo
del territorio a scala comunale.
Fino ad oggi i comuni erano
chiamati a recepire le norme
degli strum enti sovraordinati
senza poter far partecipare i
cittadini alle scelte». Da
settembre dunque gli uffici si
metteranno al lavoro. «Il
percorso di formazione degli
atti di governo del territorio
sarà l'occasione - prosegue
Ettore Neri - per estendere
l'esperienza partecipativa del
piano strutturale nel campo
delle attività estrattive . Si tratta
di siti di grandissimo valore da
un punto di vista paesaggistico,
giacimentologico e storico».
Economia e imprese locali
Pagina 12
SERAVEZZA
Cave, il sindaco Neri:
«A breve via ai lavori
sui piani di bacino»
® SERAVEZZA
«Finalmente la legge sul Paesaggio della Regione riporta in
mano alle amministrazioni locali la possibilità di pianificare
sulle cave». Il riferimento del
sindaco di Seravezza, Ettore
Neri, è al Piano paesaggistico
che è andato a incidere sulle
attività estrattive delle Apuane. «Il piano - continua Neri individua due bacini interni al
territorio di Seravezza, il primo relativo al Monte Pelato, al
retro Altissimo e al Canale delle Gobbie, il secondo alla Tacca Bianca, alla Mossa e al Monte Altissimo Est. Bacini nei
quali è possibile predisporre
piani urbanistici di dettaglio in
grado di garantire la continuazione dell'attività estrattiva in
coerenza con gli obiettivi di
qualità paesaggistica. Da settembre - conclude il sindaco - i
nostri uffici inizieranno a raccogliere il materiale per formare i quadri conoscitivi dei due
piani di bacino».
Economia e imprese locali
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IL TORRENTE FREOOANA
A MUTIOLIANO E°SALITO
TRE METRI IN DUE ORE
Danni accertati per 6,5 milioni di euro
Ma la stima reale arriverà. almeno a dieci
Conclusa l'emergenza, si guarda con timore alla pioggia di oggi
I DANNI? Ammontano sicuramente a oltre dieci milioni di euro
in tutta la Lucchesia per le sole
strutture pubbliche. La prima, inevitabilmente provvisoria, stima indica danni per un milione e mezzo
di euro nel territorio comunale di
Lucca, 4 milioni a Pescaglia, 800
mila euro per le strade della Provincia. Il caso della statale del Brennero resta ancora da valutare. Certo
esiste la stima dell'Autorità di bacino del Serchio che due anni fa, nel
luglio 2012, nella variante al Piano
di bacino, primo aggiornamento
dello stralcio «assetto idrogeologico», indicava interventi puntuali
per la messa in sicurezza di tratti di
viabilità della statale 12 dell'Abetone e del Brennero, della provinciale Lodovica e della statale SS445
della Garfagnana per un importo
di 15.200.000 euro.
SUL FRONTE del Comune di
Lucca la prima stima dei danni alle
opere pubbliche, soprattutto le strade, è stata fatta dall'assessore Celestino Marchini dopo aver raccolto
il report della Protezione civile comunale. Le riparazioni, escluse le
frane ancora in essere che vanno
monitorate successivamente, arrivano a un milione e mezzo di euro.
Edilizia & Territorio
In particolare ci sono stati fenomeni di frana, dissesto o erosione sulla
via di Formentale con temporanea
interruzione della strada comunale; in via di Matteo con frana lato
monte con interessamento della
carreggiata e della scarpata di valle
e chiusura della strada; in via di
G COMPLETA
Ecco le strade comunali
del capoluogo che sono state
lesionate da frane e cedi menti
Greco a Pieve Santo Stefano con
frana sulla viabilità e interruzione
della stessa; in via di Gugliano a
Mastiano con interruzione della
strada; in via di Mastiano a Mastiano con interruzione della strada; in
via della Stazione a Nozzano con
strada interrotta a causa dell'esondazione del rio Castiglioncello; in
via Onacrog a Mutigliano con due
frane a monte della scuola che hanno interessato la viabillità; in via
del Mulino a Farneta con smottamento del ciglio stradale di valle;
la strada di Castagnori è stata chiusa per frana ; in località Lombarso a
Pieve Santo Stefano la frana ha interessato una porzione di carreggiata della viabilità privata che porta a
5 abitazioni rimaste isolate; la strada per Torre coinvolta da materiale
franato.
LE ATTIVITA' di gestione degli
allagamenti e delle numerose frane
verificatesi nella notte tra lunedì e
martedì hanno impegnato Vigili
del fuoco, Comuni, Provincia, Associazioni di volontariato ma anche privati cittadini interessati.
L'attività d'emergenza è da consi-
derarsi in via di conclusione, ma restano i timori per eventuali altre
piogge che potrebbero velocemente determinare il riaggravarsi di tutte le criticità in considerazione del
fatto che tutto il reticolo idraulico e
i versanti richiedono pesanti e lunghi interventi di sistemazione. Da
oggi il meteo indica il possibile ritorno della pioggia con precipitazioni sparse a prevalente carattere
di rovescio o temporale, soprattutto questa mattina i fenomeni ipotranno registrare quantità di pioggia mediamente di 10-15 millimetri ma con punte fino a 40-50 millimetri. Ciò significa possibili allagamenti localizzati ad opera del reticolo idraulico secondario o fenomeni di rigurgito del sistema di smaltimento delle acque piovane con
coinvolgimento delle aree urbane
più depresse e possibilità di allagamenti e danni ai locali interrati.
SOM M ERSI Fango e ce t., i G sono
ancora un problema in v ;,.rie zone
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QUI PESCAGLIA
Jno
TRE FRANE in tre località
detta frazione: Canal di
Menicone, Adolfo
e Carbonaia, si sono
appoggiate su abitazioni
rendendo necessario
evacuare le famiglie
PALI ENEL pericolanti,
danni alle autovetture
parcheggiate , strade
invase dal materiale
franato e isolamento di
una ventina di persone
netta zona
Edilizia & Territorio
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alza la voce
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DOPO LE proteste anche
il sindaco Alessandro Tambellini ha inviato una lettera al presidente del Consorzio di bonifica Toscana
nord. «Gli eventi di straordinaria intensità che si sono
abbattuti sul Comune di
Lucca - dice il sindaco hanno ancora una volta
messo in evidenza quanto
sia precario il sistema idrogeologico del nostro territorio. Permangono criticità
che dobbiamo affrontare
tutti insieme: istituzioni,
cittadini e mondo dell'associazionismo. Ritengo pertanto necessario incontrarci
con i nostri tecnici quanto
prima. Occorre infatti valutare puntualmente le situazioni più urgenti da risolvere, ad esempio la permanenza delle acque alte nei fossi
maggiori di diverse località,
e individuare le attività da
potenziare, assumendo come priorità, laddove è necessario, l'effettuazione di due
sfalci annuali invece che
uno, come avviene oggi.
Tutto ciò al fine di rispondere con più efficacia alle legittime esigenze dei cittadini».
Edilizia & Territorio
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lo 41
«Ridateci la strada, così non si vive»
Esasperati i residenti di Torre Alta: chiedono interventi urgenti e concreti per ripristinare la viabilità di accesso
di Nadia Davini
/ LUCCA
«Fate presto e rendeteci la vita
più facile. Se possibile». L l'appello delle famiglie di Torre Alta, località Cerreto, Querce e
Sorbo, che i danni del nubifragio dei giorni scorsi non hanno
ancora finito di contarli.
Oltre alla strada, quella nuova, come la chiamano in paese,
che è stata risucchiata dalla terrae da un certo tratto in poi non
esiste più, ci sono i problemi
delle case che sorgono proprio
là dove la collina è venuta giù. A
questi si sommano le difficoltà,
denunciate dagli abitanti, nel
raggiungere le abitazioni. Come soluzione temporanea è stata decisa la riapertura della strada vecchia sterrata che però, a
causa delle condizioni meteorologiche che alternano sprazzi di
sole a violenti acquazzoni, è diventata in poche ore una poltiglia di fango.
«Quella strada non è praticabile - sbotta Rosella Sorbi - con
un'utilitaria si rischia di rimanere impantanati, è successoa anche a me l'altra sera. Per arrivare alle case ci sono 2,5 chilometri, impossibile farli a piedi per
un anziano o se si trasportano
sacchi della spesa. O per chi ha
un'invalidità come mne. Si presenta come un'enorme distesa
di fango, le ruote slittano sulle
curve e una macchina normale
non può non grattare sotto. Come facciamo a percorrerla, di
minimo, quattro volte al giorno?».
Il percorso non è dei più facili, una strada di montagna in
mezzo al bosco: il fango si mescola con la ghiaia e soprattutto
in salita le gomme restano intrappolate nei solchi di melma
che si sono creati vicino alle curve. Gli operai sono a lavoro per
pareggiare il selciato, già nei
giorni scorsi i tecnici del Comune avevano autorizzato la stesura dello stabilizzante. Un materiale che, una volta seccato, diventa liscio e compatto come
l'asfalto. Unica condizione: che
il sole sia a picco, per accelerare
il processo di solidificazione. La
pioggia, invece, non sta dando
tregua e dopo il sole di ieri altri
temporali sono previsti per oggi.
«Il risultato è una strada inagibile - continua la signora di
Torre alta - ieri sera (ieri l'altro
Edilizia & Territorio
sera, ndr) abbiamo rischiato di
rimanere impantanati. Siamo
rimasti bloccati un paio di volte
sulle curve, alla fine ce l'abbiamo fatta ad arrivare a casa. La
macchina, una normale utilitaria, era ricoperta di fango e tutta
grattata sulla coppa dell'olio.
Sono portavoce di una situazione che coinvolge anche altre
persone: i miei vicini di casa, ad
esempio, sono molto anziani e
non se la sentono di guidare su
un percorso simile. Così non sono potuti scendere a Lucca per
andare a fare dei controlli medici; altre famiglie che lavorano
stanno cercando una sistemazione a valle, perché tutti i giorni e più volte al giorno diventa
veramente difficile spostarsi».
Per non parlare delle attività
turistiche: «Ci sono famiglie di
tedeschi e di olandesi - continua Rosella - che non hanno i
mezzi adatti per spostarsi su
strade di questo tipo e anche i
due agriturismo in zona stanno
subendo gravi danni da tutta
questa situazione». «E' vero che
la strada non è messa molto bene - spiegano altri abitanti di
Cerreto - però non è mai franata, a differenza di quella nuova
che ha già ceduto due volte. Nei
giorni scorsi è piovuto ancora e
il trattamento che avevano distribuito si è mischiato con la
terra ed è diventato inelina. Meglio così che senza strada: se ci
chiudono anche la strada vecchia, noi restiamo isolati». Qualcuno però non si fida e non vuole rischiare: in diversi hanno fatto la valigia e si sono sistemati a
casa di amici. Così la signora
Sorbi, che si è trasferita a San Vito e una coppia di Cerreto, andata dai suoceri a Viareggio. «La
condizione in cui ci troviamo
ha e responsabilità precise conclude Rosella - tre anni fa la
strada nuova aveva avuto un cedimento mai sistemato».
Una casa in mezzo a due frane a Cerreto
«Nessuno ha fatto alcun sopralluogo»
Una casa in mezzo alla frana , una visione da film catastrofico. La
coilina che cede a destra e a sinistra e al centro l 'abitazione, a
Cerreto. E tanta paura per quello che potrebbe accadere.
Parla a fatica il proprietario, ammette di trovarsi a metà tra il
disperato , l'angosciato e l'arrabbiato espera che qualcuno gli
dica qualcosa.
Continua a vivere là con la moglie e il loro bambino piccole, ma
come comincerà nuovamente a piovere (e i rischi ci sono,
potrebbe accadere secondo le previsioni proprio oggi)
probabilmente si trasferirà a casa di amici . Perché la paura ora è
troppo grande.
«Non sappiamo ancora se la casa sia agibileo meno - spiega
l'uomo visibilmente provato da quanto è accaduto negli ultimi
giorni • stiamo chiamando i vari tecnici per fare dei controlli.
L'altra sera mia moglie non se la sentiva di restare, poi abbiamo
visto che non pioveva e quindi non siamo andati via. Ma per
domani (oggi, ndr) mette di nuovo pioggia».
«Ci hanno detto che la casa è solida • continua il residente • perché
poggia sulla pietra e non sulla terra , però il terreno tutt'intorno è
mobile. Vorrei - sottolinea - che qualcuno venisse a fare un
sopralluogo e mi spiegasse con esattezza cosa dobbiamo fare:
preferisco perdere la casa che la vita», sono le sue ultime parole.
(n.d.)
GRI ✓ R00'JZIOP' E R SER'JATA
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LA CONTA DEI DANNI
011
un milione e mezzo solo per il
Comune di Lucca . Oltre cinque,
complessivamente , per tutti i
Comuni - Lucca , Pescaglia,
Bagni di Lucca, Camaiore messi in ginocchio dalla bomba
d'acquacaduta nella notte di di
lunedì.
giorni avremo un incontro con
la Regione per chiedere un aiuto
economico . Il Comune da solo
non può far fronte a un disastro
del genere . Lavoreremo per
priorità: per ogni paese
cominceremo col ripristinare
una strada».
Sono i soldi necessari per
ripristinare strade ed effetti di
frane dopo il nubifragio . «Senza
considerare le frane in corso sottolinea l'assessore ai lavori
pubblici Celestino Marchini -.
Abbiamo già avuto contatti con
la Provincia e nei prossimi
intanto il sindaco Alessandro
Tambellini rincara sulla volontà
di convocare tutti a un tavolo gli
enti interessati alla cura del
territorio. Scrive infatti al
consorzio di bonifica (Consorzio
i Toscana Nord).
«Gli eventi di straordinaria
.
intensità che si sono abbattuti
su Lucca hanno ancora una
volta messo in evidenza quanto
sia precario il sistema
idrogeologico del nostro
territorio - scrive -. Nonostante
gli interventi che abbiamo
attuato in questi anni in stretta
collaborazione, permangono
pur sempre criticità che
dobbiamo affrontare tutti
insieme : istituzioni , cittadini e
mondo dell'associazionismo.
Ritengo pertanto necessario
incontrarci con i nostri tecnici
quanto prima. Occorre infatti
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ferito
valutare puntualmente le
situazioni più urgenti da
risolvere (ad esempio la
permanenza delle acque alte
nei fossi maggiori di diverse
località) e individuare le
attività da potenziare,
assumendo come priorità,
laddove é necessario,
l'effettuazione di due sfalci
annuali invece che uno, come
avviene oggi».
Tutto ciò, conclude l'assessore
Marchini , «al fine di rispondere
con più efficacia alle legittime
esigenze dei cittadini».
EM&
I danni causati in Valfreddana dall'alluvione . Sotto , la strada per Torre
Edilizia & Territorio
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Nljbifra o, allarme di Ance: "Basta disastri annunciati"
'@' una vergognai Non possiamo più restare a guardare
impotenti, ne come cittadini ne come aziende, di fronte allo
scempio che puntuale come un orologio si ripresenta a danno
del nostro territorio, delle nostre realtà Amaro lo sfogo di
Renato Galli, presidente di Ance Lucca, che dà voce alla
frustrazione delle tante aziende lucchesi costrette a farei conti
con l'ennesimo disastro annunciato legato al maltempo di
lunedì notte. "Ci sta franando letteralmente il terreno sotto i
piedi, senza che nessuno si occupi i salvaguardare in modo
strutturale attività, abitazioni, persone, con una
programmazione seria; spettacolo indegno - continua Galli assistere allo sterile rimpallo di responsabilità quando in questi
anni sl è pensato più a salvare poltrone che a investire sul
erritorio. L'unico colpevole è, a nostro avviso, l'incapacità di
decidere da parte di chi dovrebbe farlo per mestiere".
Ance Lucca ribadisce che l'adozione sistematica di misure di
prevenzione, attraverso una manutenzione programmata del
lume con il monitoraggio periodico degli argini e dell'alveo è
l'unica soluzione. Si tratta del famoso Progetto Serchio che rappresenta la mission della struttura creata ad hoc
da 10 imprese lucchesi, in seno ad Assindustria Lucca, agli inizi degli anni `90: il Consorzio Serchio 2000. "II
Consorzio Serchio 2000 - spiegano da Assinidustria - in oltre 20 anni, nonostante le numerose porte sbattute in
faccia, non si d arreso: recentemente ha presentato, ovviamente a proprie spese, un nuovo progetto per la
messa in sicurezza dell'area industriale di Decimo alla confluenza del torrente Pedogna, una zona che registra
le grandi preoccupazioni delle aziende che vi lavorano e che, a questo punto, temono per l'incolumità dei
centinaia di addetti". "fon abbiamo avuto neanche la soddisfazione di una risposta dagli enti - tuona Renato
Galli - ne come noi, il prefetto che si è interessato della vicenda. In questa materia le imprese e ï professionisti si
scontrano con una selva di competenze e di prerogative rimbalzando come palline da un ufficio all'altro: da un
lato quelli dell'Autorità di bacino, a cui in questi anni abbiamo sollecitato quasi ossessivamente l'assoluta
necessità di interventi di manutenzione urgenti, ma che continuano a ripetere che non esistono situazioni di
criticità o sovralluvionamenti, che non ci sono interventi da fare e, producendo una marea di rilevazioni, studi,
carte, disegni, fanno capire, comunque, che il fiume non si tocca; dall'altro quelli della Provincia che, purtroppo,
non ha mai imposto le proprie competenze istituzionali per condividere con l'Autorità di bacino interventi di
manutenzione programmata in alveo. Ma quando si capirà che la chiave d intervenire prima, non dopo? Le
aziende sono pronte a metterci la faccia, la loro reputazione, e avviare un percorso i collaborazione serio tra
operatori privati e enti pubblici che sia reale, innovativo e soprattutto efficace nel quale le risorse programmate
siano impiegate per prevenire i disastri e non siano invece ramazzate alla bisogna per fare interventi tampone,
che costano dieci volte tanto e che non risolvono in modo strutturale il problema". "Chiediamo quindi con forza propone Galli - che sia avviato subito un tavolo tra operatori del settore e tecnici dell'amministrazione provinciale
per definire e programmare interventi che vadano nella direzione sopra indicata. Ance Lucca ricorda che in
questi mesi Ance, architetti, geologi e Legambiente si sono uniti nella grande iniziativa nazionale Dissesto Italia viaggio nel Paese che crolla, la prima web inchiesta, sfociata nella presentazione, a giugno, dl una petizione
ufficiale al governo, nella quale sono documentati i disastri idrogeologici italiani negli ultimi decenni. Vedere per
credere".
Edilizia & Territorio
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ECONOMIA E LAVORO
Danni causati dall'alluvione. Ance: "Non c"e
prevenzione, e una vergogna""
sabato, 26 luglio 2014,12:08
"E' una vergogna! Non possiamo più restare a
guardare impotenti, nè come cittadini ne come
aziende, di fronte allo scempio che puntuale
come un orologio si ripresenta a danno del
nostro territorio, delle nostre realtà."
Amaro lo sfogo di Renato Galli, Presidente di
Ance Lucca, che dà voce alla frustrazione delle
tante aziende lucchesi costrette a fare i conti
con l'ennesimo disastro annunciato e a quelle
che questi disastri, da anni, avrebbero voluto
avere la possibilità di prevenirli.
"Ci sta franando letteralmente il terreno sotto i piedi, senza che nessuno si occupi di
salvaguardare in modo strutturate attività, abitazioni, persone, con una programmazione
seria; spettacolo indegno - continua Galli - assistere allo sterile rimpallo di responsabilità
quando in questi anni si è pensato più a salvare poltrone che a investire sul territorio.
L'unico colpevole è, e nostro avviso, l'incapacità di decidere da parte di chi dovrebbe farlo
per mestiere. "
Ance Lucca ribadisce che l'adozione sistematica di misure di prevenzione, attraverso una
manutenzione programmata dei fiume con il monitoraggio periodico degli argini e
dell'alveo è l'unica soluzione: il famoso "Progetto Serchio" che rappresenta la mission
della struttura creata ad hoc da 10 imprese lucchesi, in seno ad Assindustria Lucca, agli
inizi degli anni '90: il Consorzio Serchio 2000.
Il Consorzio Serchio 2000 in oltre 20 anni, nonostante le numerose porte sbattute in
faccia, non si è arreso: recentemente ha presentato, ovviamente a proprie spese, un
nuovo progetto per la messa in sicurezza dell'area industriale di Diecimo alla confluenza
dei torrente Pedogna, una zona che registra le grandi preoccupazioni delle aziende che vi
lavorano e che, a questo punto, temono per l'incolumità dei centinaia di addetti. "Non
abbiamo avuto neanche la soddisfazione di una risposta dagli Enti - tuona Renato Galli ne come noi, il Prefetto che si è interessato della vicenda. In questa materia le imprese e i
professionisti si scontrano con una selva di competenze e di prerogative rimbalzando
come palline da un ufficio all'altro: da un lato quelli dell'Autorità di bacino, a cui in questi
anni abbiamo sollecitato quasi ossessivamente l'assoluta necessità di interventi di
manutenzione urgenti, ma che continuano a ripetere che non esistono situazioni di criticità
o sovralluvionamenti, che non ci sono interventi da fare e, producendo una marea di
rilevazioni, studi, carte, disegni, fanno capire, comunque, che il fiume non si tocca;
dall'altro quelli della Provincia che, purtroppo, non ha mai imposto le proprie competenze
istituzionali per condividere con l'Autorità di bacino interventi di manutenzione
programmata in alveo.
Ma quando si capirà che la chiave è intervenire prima, non dopo ...? Le aziende sono
pronte a metterci la faccia, la loro reputazione, e avviare un percorso di collaborazione
serio tra operatori privati e enti pubblici che sia reale, innovativo e soprattutto efficace nel
quale le risorse programmate siano impiegate per prevenire i disastri e non siano invece
`ramazzate "alla bisogna per fare interventi tampone, che costano dieci volte tanto e che
non risolvono in modo strutturale il problema. Chiediamo quindi con forza - propone Galli
- che sia avviato subito un tavolo tra operatori del settore e tecnici del/ Amministrazione
provinciale per definire e programmare interventi che vadano nella direzione sopra
indicata.
Ance Lucca ricorda che in questi mesi Ance, Architetti, Geologi e Legambiente si sono
uniti nella grande iniziativa nazionale "Dissesto Italia - viaggio nel Paese che crolla", la
prima web inchiesta, sfociata nella presentazione, a giugno, di una petizione ufficiale al
Governo, nella quale sono documentati i disastri idrogeologici italiani negli ultimi decenni.
Vedere per credere.
Edilizia & Territorio
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26-07-2014 I INTERVENTI 1 LA REDAZIONE
LUCCA, 26 luglio - Il presidente di Ance Lucca, Renato
Galli, sfoga la sua rabbia per quanto accaduto negli
scorsi giorni alle tante aziende lucchesi colpite
dall'alluvione, costrette a fare i conti con l'ennesimo
disastro annunciato, ma che da anni avrebbero voluto
avere la possibilità di prevenirli.
"E' una vergogna! Non possiamo più restare a guardare
impotenti, ne come cittadini ne come aziende, di fronte
allo scempio che puntuale come un orologio si ripresenta a danno dei nostro territorio,
delle nostre realtà. Ci sta franando letteralmente il terreno sotto i piedi, senza che
nessuno si occupi di salvaguardare in modo strutturate attività, abitazioni, persone,
con una programmazione seria; spettacolo indegno - commenta Galli -assistere allo
sterile rimpallo di responsabilità quando in questi anni si è pensato più a salvare
poltrone che a investire sul territorio. L'unico colpevole è, a nostro avviso, l'incapacità
di decidere da parte di chi dovrebbe farlo per mestiere".
Ance Lucca ribadisce che l'adozione sistematica di misure di prevenzione, attraverso
una manutenzione programmata del fiume con il monitoraggio periodico degli argini e
dell'alveo è l'unica soluzione: il famoso "Progetto Serchio" che rappresenta
la mission della struttura creata ad hoc da 10 imprese lucchesi, in seno ad
Assindustria Lucca, agli inizi degli anni '90: il Consorzio Serchio 2000.
II Consorzio Serchio 2000 in oltre 20 anni, nonostante le numerose porte sbattute in
faccia, non si è arreso: recentemente ha presentato, ovviamente a proprie spese, un
nuovo progetto per la messa in sicurezza dell'area industriale di Diecimo alla
confluenza del torrente Pedogna, una zona che registra le grandi preoccupazioni delle
aziende che vi lavorano e che, a questo punto, temono per l'incolumità dei centinaia di
addetti.
"Non abbiamo avuto neanche la soddisfazione di una risposta dagli Enti - tuona
Renato Galli - nè come noi, il Prefetto che si è interessato della vicenda. In questa
materia le imprese e i professionisti si scontrano con una selva di competenze e di
prerogative rimbalzando come palline da un ufficio all'altro: da un lato quelli
dell'Autorità di Bacino, a cui in questi anni abbiamo sollecitato quasi ossessivamente
l'assoluta necessità di interventi di manutenzione urgenti, ma che continuano a
ripetere che non esistono situazioni di criticità o sovralluvionamenti, che non ci sono
interventi da fare e, producendo una marea di rilevazioni, studi, carte, disegni, fanno
capire, comunque, che il fiume non si tocca; dall'altro quelli della Provincia che,
purtroppo, non ha mai imposto le proprie competenze istituzionali per condividere con
l'Autorità di Bacino interventi di manutenzione programmata in alveo.
Ma quando si capirà che la chiave è Intervenire prima, non dopo ...? Le aziende sono
pronte a metterci la faccia, la loro reputazione, e avviare un percorso di collaborazione
serio tra operatori privati e enti pubblici che sia reale, innovativo e soprattutto efficace
nel quale le risorse programmate siano impiegate per prevenire i disastri e non siano
invece "ramazzate " alla bisogna per fare interventi tampone, che costano dieci volte
tanto e che non risolvono in modo strutturale il problema. Chiediamo quindi con
forza - propone Galli - che sia avviato subito un tavolo tra operatori del settore e
tecnici dell'Amministrazione provinciale per definire e programmare interventi che
vadano nella direzione sopra indicata".
Renato Galli , presidente di Ance Lucca
@loschermo
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Il fenomeno appare esteso e ha avuto un precedente già 32 anni fa
LA CHIUSURA della strada del
Brennero fra il Ponte Pari di Borgo a Mozzano e Chifenti di Bagni
di Lucca ripropone un rischio che
era conosciuto da tempo. Non occorre risalire al novembre 1982,
quando il Serchio si mangiò letteralmente un lungo tratto della stessa strada del Brennero a valle del
Ponte Pari, costringendo a improvvisare una strada alternativa che
saliva verso Corsagna. Fu necessa-
L ' APPELLO
BETTI
Il sindaco i Bagni di Lucca
rilancia temendo effetti
pesanti per tutta la zona
ricostruire il sostegno piantando
«palancole» nel terreno fino a una
profondità idonea per formare la
parete verticale verso il fiume,
quindi riempire il «buco» fra la
montagna e il fiume per ricostruire l'intero tratto che aveva ceduto.
ANCHE QUESTA volta si rischia una chiusura prolungata per
molto tempo. Tutta la zona lungo
il Serchio si trova in una condizione potenzialmente franosa o quantomeno soggetta a cedimenti che
possono essere accentuati dai vari
episodi di piena del Serchio o comunque da piogge intense.
PROPRIO PER questo il sindaco
di Bagni di Lucca, Massimo Betti,
ha chiesto la convocazione urgente di un tavolo di concertazione
con Prefettura, Provincia, Regione, Anas, Enel e Autorità di bacino del Serchio. Il sindaco betti è
stato chiaro: «Il fiume sta erodendo un ampio tratto sotto la strada
ed è indispensabile intervenire in
maniera complessiva e preventiva
perché ci sono rischi di una chiusura prolungata della strada del
Brennero che avrebbero effetti di
tipo sociale, sanitario, economico
e occupazionale sia nella zona fra
Borgo a Mozzano e Bagni di Lucca sia verso l'Abetone». L'Autorità di bacino del Serchio ha indicato già una serie di interventi puntuali per la messa in sicurezza di
tratti di viabilità anche della strada statale 12 dell'Abetone e del
Brennero che è inserita fra le viabilità definite critiche e che richiedono una spesa di 15.200.000 curo alle cifre del 2012. La «carta della
franosità» indica effettivamente in
questa zona lungo il fiume sia tratti «soggetti a franotià in terreni detritici acclivi» sia tratti con situazioni «potenzialmente franose per
caratteristiche litologiche».
Paolo Mandoli
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Edilizia & Territorio
Pagina 22
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Lo studio smonta ipotesi tutto pubblico
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Firenze vuole 23 milioni e richiama all'accordo del 2012
CAMPO DI Marte a vocazione pubblica con Questura, uffici Arpat, Agenzia delle entrate e magari scuole oltre
ai Vigili urbani? Un sogno che unisce,
sia pure tra molte frizioni, il presidente della Provincia Baccelli e il sindaco
Tambellini ma che rischia, appunto,
di rimanere nel libro dei sogni. A svegliare i due ci starebbe pensando, e seriamente, la Regione, per nulla intenzionata a rinunciare a quei 23 milioni
(sia pure trattabili) che richiede per la
vendita dell'area dell'ex nosocomio.
La Nazione è in grado di fornire in
esclusiva le risultanze del documento
finale che la Regione ha commissionato all'Agenzia del demanio. Lo studio
è datato giugno 2014 e non lascia spazio ai voli pindarici. Dopo aver ricostruito la vicenda del Campo di Marte,
a partire dall'accordo di programma
Il documento non lascia spazio
a soluzioni fantasiose e intreccia
i dati dell'Agenzia del demanio
del 2005 sul quale Firenze continua a
fare leva per battere cassa, si indicano i
tempi in cui saranno disponibili i vari
edifici contenuti nell'area e si dà per
scontato, a differenza di quanto auspicato dal direttore della Usl 2 Polimeni,
che le attività sanitarie destinate a rimanere nel Campo di Marte, una volta
compiuti gli adeguamenti di legge, resteranno in alcuni padiglioni già esistenti. Ma il nocciolo del documento
sono le sette ipotesi di valorizzazione
dell'area. In quattro di esse non si pren-
Edilizia & Territorio
de nemmeno in considerazione la possibilità che parte degli edifici rimanga
a vocazione pubblica. In esse ci sarebbe spazio solo per un mix funzionale
di direzionale, commerciale e residenziale, funzione non prevista nemmeno
dalla contestata variante straordinaria
del 2012 voluta dall'ex sindaco Favilla.
OPZIONI aggiuntive? Hotel e residenze per anziani. E con la possibilità
di far crescere le volumetrie sino al 25
per cento dell'attuale. In altre tre ipotesi, invece, si prende in considerazione
di miscelare le funzioni citate con quelle pubbliche, che occuperebbero dal
40 al 60 per cento dei volumi. Al massimo poco più di metà del Campo di
Marte sarebbe destinato al pubblico. E
con un'incognita non da poco. Perché
i valori immobiliari delle simulazioni
stroncano molte delle opzioni dov'è
prevista la funzione pubblica. Si va dagli 8,3 milioni di euro, nel caso del 60
per cento destinato al pubblico e con
identici volumi, ai 22,3 milioni nel caso di un aumento dei volumi del 55
per cento dell'esistente e con le funzioni pubbliche contratte al 40 per cento
del totale. A Firenze si respira un'aria
di impazienza, anche perché risulterebbe che l'Agenzia del demanio non
avrebbe in previsione trasferimenti,
chiamati «operazioni di razionalizzazione» nell'area di Campo di Marte. E,
soprattutto, visto che il Campo di Marte pare essere dei quattro presidi da
vendere, quello più arretrato nell'iter,
si cercherà di mettere all'angolo il sindaco. Oppure, se preferite, spezzargli i
sogni in nome dell'accordo di programma del 2005. Passando all'incasso. Di 23 milioni. Trattabili, s'intende.
Fabrizio Vincenti
PREI ";A PR ? %s' 5 ti A II presidente della Provinci.,
uccelli ha presentato la sua idea nel dicembre scorgi P
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di Luca Tronchett!
1 LUCCA
L'ipotesi della «Cittadella della
sicurezza» resta in piedi, ma
dovrà fare i conti con la scure
della spending review. All'incontro del sottosegretario
all'Interno, Domenico Manzione, con i vertici locali delle
forze di polizia avvenuto ieri
mattina in Prefettura per esaminare la questione della realizzazione di alloggi di edilizia
residenziale per le forze
dell'ordine ha partecipato anche il sindaco Alessandro Tambellini. Che ha anticipato
all'esponente di governo di
aver pronto entro fine settembre una serie di progetti per la
riconversione dell'ex ospedale
Campo di Marte. Ci sarebbero
più soluzioni, più possibilità
per il recupero della maxi
struttura «da condividere - dice Tambellini - conAsl e Regione». Ad un patto, una sorta di
mantra per il primo cittadino:
«Non vogliamo speculazioni
di sorta su quell'area. Non solo. Non devono esserci competizioni improprie con il centro
storico». Quindi niente doppioni o abbandoni ingiustificati del cuore della città. La conferma che la «nave va» arriva
direttamente dal sottosegretario all'Interno, attualmente super impegnato nei tragici sbarchi di immigrati in fuga dalla
guerra sulle coste della Sicilia:
«Sì. - dice l'ex procuratore di
Alba e storico sostituto della
procura di Lucca - Tambellini
mi ha anticipato che alla riprese dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva mi invierà i
progetti sulla destinazione del
Campo di Marte che prevedono anche la cosiddetta Citta-
Edilizia & Territorio
Quale sarà il destino del complesso dell'ex ospedale Campo di Marte? (Vip)
A settembre ipi
sul Campo di Marte
Resta in piedi l'ipotesi della «Cittadella della sicurezza»
II sottosegretario: «Progetti in linea con la spending review»
della della giustizia. Non abbiamo preclusioni a patto che
i lavori siano in linea con la
spending review. Appena gli
uffici avranno visionato le carte sarà mio dovere riconvocare un tavolo nazionale con tutti i soggetti interessati per
prendere le decisioni del caso.
Se è sufficiente la volumetria
esistente? Semmai dovremmo
sottrarre qualcosa. La posizione dell'Asl? In questa vicenda
mi è sembrata sempre estremamente ragionevole. Il sindaco mi sembra comunque
orientato a un piano concreto
di fattibilità. La questione è
aperta, vedremo». Sempre in
ambito locale e vista l'escalation dei furti specie nel periodo estivo la richiesta, almeno
per il mese di agosto, di alcune
decine di agenti in più per il
controllo del territorio ad oggi
non può essere evasa: «Dobbiamo fare una valutazione
complessiva. E comunque per
quanto riguarda il territorio
della Lucchesia confido sulle
capacità organizzative del questore».
©RIPRORUZIONE RISERVATA
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L'AUDIZIONE DI UTANCALANA
Case
ette, la gara è lontana
Prima bisogna sciogliere il nodo del regolamento d'uso delle Mura
me di comunicazione efficaci
per un evento di grande portata come le celebrazioni per i
500 anni. «Se Stevie Wonder ha detto Monticelli - avesse
detto "buon compleanno mura" durante il suo concerto al
Summer l'evento sarebbe stato lanciato nel mondo». Nella
riunione sono stati evidenziati anche punti del monumento da valorizzare ulteri ormente.
1 LUCCA
Regolamento dell'Opera delle
Mura e modi di gestire gli
eventi sul monumento. Sono
questi i temi principali toccati
durante l'ultima riunione della commissione cultura. L'incontro, in sostanza, è stato un
question time al presidente
dell'OperaAlessandro Biancalana. «La questione del regolamento - ha detto Enrica Picchi, presidente della commissione - è ancora un nodo da
sciogliere. Finché non si scioglie non si risolve la questione
dell'affidamento delle casermette. Il regolamento deve
passare dal consiglio comunale».
Dunque la soluzione per
una questione dibattuta da
molto tempo, ossia una regolamentazione per l'affidamento delle casermette, appare ancora lontana. Biancalana ha
poi spiegato che i lavori perla
sistemazione di alcuni sotterranei vanno avanti. «Stiamo la-
Alessandro Blancalana
vorando - ha detto - ai sotterranei San Martino, Santa Croce e San Paolino. Per quanto
riguarda i festeggiamenti per i
500 anni devo dire che la pecca è stata la comunicazione.
Avremmo voluto fare eventi
con artisti di risonanza mondiale, ma i costi erano troppo
elevati». Occorre trovare for-
Maria Laura Chiara Giorgi
ha detto che nella zona della
fornace dei cantini potrebbe
essere organizzata una rievocazione con persone in costume. L'evento potrebbe essere
riproposto per uno o due periodi ogni anno. D'altra parte
questa è una città che ha ancora moltissime potenzialità nascoste. Da questo spunto è nata l'idea di una visita della
commissione sia alla fornace
sia al teatrino di Corso Garibaldi, altro gioiello per molti sconosciuto.
(f.)
0e RIPRODUZIONE RISERVATA
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Edilizia & Territorio
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Lavori alle scuole
Ecco la mappa
deinterventi
zona per zona
NUOVO look per le scuole di Capannori . Approfittando della pausa
estiva, il Comune ha investito
200mila curo per sistemare gli edifici e renderli funzionali e accoglienti alla ripresa dell'attività didattica,
a settembre. Accanto a questi lavori l'amministrazione comunale ne
ha già finanziati altri per 70mila,
però non possono ancora essere
messi in cantiere a causa dell'incertezza normativa a livello nazionale
in materia di appalti di servizi che
penalizzano i Comuni non capoluogo. Una situazione da chiarire attraverso Anci ma che per il momento
ha prodotto uno stallo . Tra le opere
che saranno effettuate in estate,
quella più rilevante riguarda la ristrutturazione della gronda del tetto della scuola primaria di Marlia.
Saranno eliminate le barriere architettoniche alla elementare di Capannori. Sono sempre previsti nel
mese di agosto gli interventi di incremento della sicurezza anta-incendio a Lammari. E' prevista anche la realizzazione di pareti di cartongesso, la ripresa delle murature
delle spallette, degli intonaci e della tinteggiatura. Alla scuola dell'infanzia di Lammari, oltre al nuovo
impianto antincendio , si amplierà
l'esistente marciapiede sagomato
in gomma. E' già conclusa, invece,
la posa in opera di pellicole solari
termoriflettenti che attenuano l'ingresso della luce del sole, e del caldo, in alcune zone dell'edificio.
ALLA STRUTTURA di Pieve
San Paolo sono in programma la ridistribuzione degli spazi interni e
l'imbiancatura delle aule. Per le secondarie di primo grado, a Laminari a giorni inizieranno i lavori di ripristino degli elementi del solaio
di piano. Sono inoltre stati installati pannelli antisfondamento a San
Leonardo in Treponzio e a Capannori. A San Leonardo in Treponzio sono anche stati ripristinati tre
pilastri in cemento armato . In alcune scuole, tra cui la secondaria di
Capannori, sono previsti interventi per eliminare le infiltrazioni d'acqua. In molti plessi nuovi arredi.
Edilizia & Territorio
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Lavori nelle scuole
asti al palo
per la nuova legge
il vicesindaco Pizza: la normativa sugli appalti di servizi
ci ha bloccato stanziamenti già decisi per 70mila euro
1 CAPANNORI
cendio alla scuola primaria di
Lunata.
Ë un grido d'allarme quello lanciato dal vicesindaco Lara Pizza al governo Renzi in merito
alle incognite sulla legge per gli
appalti di servizi che di fatto
blocca alcune opere già cantierabili da parte dei comuni non
capoluogo. Oltre a 200mila euro di investimenti per migliorare la sicurezza scuole dell'infanzia, primarie e secondarie
di primo grado, lavori che stanno partendo in questi giorni, altri 70 mila euro sono stati stanziati, ma "congelati".
«Questa incertezza ha messo al palo alcuni dei nostri interventi già cantierabili - afferma Pizza - ci sembra inopportuno lasciare gli enti locali in
una condizione di reale immobilità proprio durante l'estate
quando si fanno la maggior
parte dei lavori nelle scuole. E
vero che il governo ha annunciato di porre rimedio, ma
mentre attendiamo i passaggi
burocratici affinché la situazione si sblocchi i lavori non possono partire e la ripresa dell'anno scolastico si avvicina».
E non finisce qui. Una mazzata è arrivata dal taglio dei trasferimenti statali. «A bilancio
preventivo già approvato lo
Stato ha ridotto di circa due milioni di euro i trasferimenti previsti per il nostro comune, si capisce come le conseguenze delle azioni del governo non vadano a vantaggio della comunità« evidenzia il vice sindaco, assicurando comunque che
Tra i lavori pronti a partire
rna fermi a causa delle nuove
norme c'è la realizzazione delle nuove condotte delle fognature alla primaria di Massa Macinaia, la sostituzione del controsoffitto alla scuola primaria
di Lammari, la sostituzione di
infissi alla scuola dell'infanzia
di Lammari, l'insonorizzazione della mensa della scuola
media di Camigliano e il miglioramento della opere antin-
Edilizia & Territorio
ò'amministrazione comunale
continua a realizzare «opere
concrete per la comunità con
periodici interventi nei plessi
scolastici».
Tra le opere in programma
che saranno effettuate in estate la più attesa e rilevante riguarda la ristrutturazione della
gronda del tetto della scuola
primaria di Marlia. Importanti
anche i lavori per togliere le
barriere architettoniche alla
scuola primaria di Capannori.
Ad agosto a Lammari sarà incrementata la sicurezza anti-incendio, mentre alla scuola
dell'infanzia si amplierà l'esistente marciapiede sagomato
in gomma. Alla secondaria della frazione a giorni inizieranno
i lavori di ripristino del solaio
di piano. Alla primaria di Pieve
San Paolo ridistribuzione degli spazi interni ed imbiancatura delle aule. In alcune scuole,
come la secondaria di Capannori, saranno eliminate le infiltrazioni d'acqua.
Nicola Nucci
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Barga
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NUOVI lavori per il completo recupero della storica Villa Gherardi, sede attuale della biblioteca comunale, ma presto anche destinata a divenire il primo ostello della
gioventù della Valle del Serchio.
Affidati alla ditta Tiziano Pandolfo di Fornaci, partiranno presto interventi per circa 200mila euro
per la messa in sicurezza del versante del rio Fontanamaggio su
cui poggia la storica villa barghigiana. L'intervento, come spiegato dall'assessore alla protezione civile Pietro Onesti e dal sindaco di
Barga, Marco Bonini, servirà per
il consolidamento della costa sottostante a Villa Gherardi, con la ristrutturazione e il potenziamento
del muro esistente e la posa in opera di una speciale palificata. L'intervento sarà completato con la
creazione di un grande belvedere.
L'area si affaccia infatti sull'antico Castello di Barga. Grazie all'abbattimento di alcune piante che
minano la stabilità del versante, il
belvedere permetterà di ammirare
anche il sottostante acquedotto
barghigiano. I lavori sono gli ultimi di una serie di interventi partiti alcuni anni orsono (con investimenti che hanno superato il milione e 400mila euro); prossimamente proseguiranno anche con il recupero della grande limonaia attigua all'edificio che sarà trasformata in uno spazio a disposizione delle attività manuali della scuola alberghiera. A proposito di Villa
Gherardi è in dirittura di arrivo
anche il progetto Ostello della Gioventù. I piani superiori sono stati
appunto trasformati in un ostello
con una trentina di posti letto. A
giorni l'affidamento in gestione
dell'ostello che offrirà per la cittadina una proposta ricettiva per il
turismo giovanile.
Luca Galeotti
Edilizia & Territorio
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SARANNO RIFATTI TOMBINI E ASFALTO
LaV ® stffla regionale
Grazie ad un lavoro in piena sinergia tra Comune di Coreglia Antelminelli, Provincia di Lucca
e Gaia, si sta lavorando per cercare di migliorare le strade della zona con interventi importan ti.
Sulla strada regionale 445, e più precisamente a Piano di Coreglia, si sta lavorando al rifacimento dei tombini, lavori che sono ormai giun-
Edilizia & Territorio
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Coreglía
ti al termine. Gli stessi lavori partiranno la prossima settimana sulla strada regionale che attraversa la frazione di Ghivizzano. Sarà poi completamente rifatto il manto stradale sulla strada
in questione da Piano di Coreglia fino all'abitato di Ghivizzan o. Un intervento quindi che porterà grande beneficio alla viabilità ed ai cittadini sia del Comune di Coreglia che dei paesi limitrofi, ma anche a chiunque transiti sul nostro
territorio.
(n. b.)
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Bagn i di Lucca, sfida imprenditoriale
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pe r rilevare la gestione
NUOVA vita per le Terme di Bagni di Lucca. Sì, perché il fondatore e azionista della Waste Recycling di Santa Croce, azienda toscana leader nello smaltimento e
nel trattamento dei rifiuti industriali, Vittorio Lapolla affronta oggi anche una nuova sfida imprenditoriale: ha rilevato le storiche Terme e ha intenzione di restaurare
molti di quegli spazi. Senza influenzare la normale attività quotidiana
dell'Hotel & Terme Bagni di Lucca che sono aperte ogni giorno con
orario continuato, il piano degli interventi prevede anche la riapertura dell'ottocentesca galleria napoleonica dello stabilimento Varraud,
ora in abbandono. Lapolla è subentrato nella gestione delle terme, acquisendo contemporaneamente la
proprietà dell'albergo. Il suo team,
capitanato dall'architetto Tiziano
Pucci, noto professionista empolese, è pronto. Il progetto preliminare c'è, e l'obiettivo è partire con i lavori entro la fine dell'anno. Ci sono
molte aspettative, anche da parte
del Comune, per l'operazione lanciata da Lapolla. Prima, però, dovrà arrivare un atto del Comune: il
nuovo bando per la concessione degli stabilimenti termali. A Bagni di
Lucca le Terme sono il fiore all'occhiello e l'orgoglio del territorio.
Qui infatti la storia ha radici profonde: le prime notizie si datano al
Primo Triunvirato nel 56 a.C.,
quando Cesare, Pompeo e Crasso si
divisero il mondo e poi vennero a
44passare le acque" a Bagni di Lucca. Questo è quando narra la leggeri-
Edilizia & Territorio
LAV(DIFU Per tutti e tre gli edifici oggi adibiti a stabilimenti (Foto Borghesi)
IL TEAM
no - parcheggi, luci, segnaletica,
viabilità - una vera e propria spina
Subentra l'i prenditore
Vittorio Lapolla , con lui
l'architetto Tiziano Puccì
nel fianco dei vecchi gestori e delle
stesse amministrazioni comunali.
Vittorio Lapolla sottolinea: «Le terme diventeranno un centro d'avanguardia.
da, ma è comunque certo che
all'epoca della Roma repubblicana
le terme fossero già conosciute. Al
Comune il progetto presentato da
Lapolla piace. Anche perché, l'intervento sulle strutture non pregiudicherà l'apertura degli stabilimenti che sarà infatti mantenuta costante. Il nuovo gestore, inoltre, intende occuparsi, in collaborazione con
lo stesso Comune, pure dell'ester-
IL PROGETTO prevede i lavori
in tutti e tre gli edifici attualmente
adibiti a stabilimenti: il più antico
- Varraud -, la costruzione centrale
e Casa Boccella. In essi verranno risistemati alcuni ambienti finora
inutilizzati, come il quarto piano
di Casa Boccella e la galleria napoleonica del Varraud. Ma saranno recuperati anche costruzioni più piccole».
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PER IL CONSIGLIO SUL CONSU NTIVO Si ASPETTA IL RITORNO I MADRIGALI?
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E IL DAY AFTER del disavanzo a 53 milioni (più qualche decina di passività potenziale)? A diritto come la banda, con la ricapitalizzazionedellaPorto Spa - negata alla Congressi Srl - su cui
grava il parere contrario del ragioniere capo e dei revisori dei conti.
Visto che la Porto Spa, causa Imu,
ha un buco di circa 800 mila euro
che ha portato il capitale sotto zero.
CONTRO questa linea, emersa
durante un sopralluogo ieri al porto, si scaglia Massimiliano Baldini: «Il presidente della Viareggio
Porto Frosini e l'assessore al porto Giannerini l'hanno detto chiaro questa mattina in commissione, non hanno la minima intenzione di tenere in considerazione
i richiami dei revisori dei conti sugli aspetti legali della patrimonializzazione della società. E' inutile
che i revisori si sforzino di sollecitare la politica al massimo rispetto della legge, è inutile che segnalino modalità amministrative molto lacunose sotto il profilo del rispetto delle normative: anche questa amministrazione è sorda, non
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l'ineleggibilità, di un voto imposto per cieca obbedienza di partito, non sarà un nostro problema».
«INTANTO - conclude Baldini - nessun atto del bilancio è
giunto ai consiglieri comunali
malgrado il richiamo del prefetto.
Anzi, a proposito di rispetto di legalità, si vocifera in comune che
per la convocazione del Consiglio
Comunale sul bilancio si voglia
aspettare il ritorno dal Perù di Madrigali (è in viaggio di nozze). Siamo matti ? Si provveda, senza indugio, a norma di legge eventualmente attraverso l'affissione della
notifica presso la casa comunale.
E' l'ora di finirla di fare le cose alla carlona perchè a fare così abbiamo fatto più di 53 milioni di buco, più di mille euro per ogni elettore». Tranquillo Baldini: il risanamento sarà ben più di mille euro a cittadino, altro che elettore.
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«A rischio i consiglieri
di maggioranza: conseguenze
economiche e giuridiche»
ci sente e non ci vuole sentire. Invece noi del Movimento dei Cittadini intendiamo portare avanti la
battaglia per il rispetto della legalità. Se poi i consiglieri comunali
di maggioranza vorranno farsi carico delle conseguenze economiche e giuridiche, compresa
LA QUESTIONE sollevata dal
consigliere Baldini relativamente
alla Porto Spa è complessa. Da
una parte, seguendo la linea dei revisori e del raginiere capo, la giunta ha detto no alla ricapitalizzazione della Congressi Srl, anche questa col capitale negativo: però, nel
frattempo, passano le settimane
dal voto consiliare, ma prosegue
l'amministrazione perché il sindaco e suo delegato non danno via
libera all'assemblea dei soci.
Dall'altra, contro questa linea,
l'assessore Giannerini vuole assolutamente ricapitalizzare la Porto
Spa per varare la nuova vendita
delle azioni. Basandosi sull'inserimento dell'operazione all'interno
del piano di risanamento: ma non
si capisce come la norma può essere interpretata con due significati
diversi a seconda delle società interessate.
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Porto Spa è
legato al piano di
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Economia e imprese locali
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È stangata anche per i dip ortisti
La Viareggio porto (in liquidazione) annuncia l'aumento delle tariffe per gli approdi
di Donatella Francesconi
Ché sulle tariffe ha taciuto.
1 VIAREGGIO
La vicenda dell'Iniu non pagato per il quale la Viareggio
Patrimonio ha presentato il
conto alla società che gestisce
una serie di approdi turistici è
stata così riassunta da Frosini:
«Nel 2OO9la guardia di finanza
ha segnalato che non pagavamo l'Ici sugli specchi acquei. A
quel punto l'Agenzia ha stabilito il valore catastale pari a 1
milione, peraltro senza tenere
conto degli specchi acquei destinata alla manovra delle imbarcazioni. La società ha presentato ricorso». E ha perso.
Così in bilancio è finita una
perdita dovuta all'accertamento 2004 pari a 1,3 milioni. Ecco
da dove nasce lo stato di liquidazione in cui si trova attualmente la Viareggio porto destinata a ben altri sogni di gloria.
Uno stato che l'assessore Giannerini ieri mattina ha dovuto
Il consiglio di amministrazione dellaMareggio porto, società oggi in liquidazione, «proporrà al Comune di essere
messo in grado di assorbire
l'Imu sugli specchi acquei dalle tariffe degli approdi». Sempre più vicini, insomma, gli aumenti per i diportisti. Che oggi
vanno da 561 euro per una barca da 5,50 metri ad un massimo di 13mila euro per un'imbarcazione da 18,5 metri: tariffe relative all'ultimo dato disponibile, visto che la Viareggio porto ha un sito non a norma con le leggi sulla trasparenze e da mesi l'ex presidente oggi assessore, Giovanni Giannerini, va raccontando che «è saltato il server» .
L lo stesso Giannerini che ieri mattina, nelle vesti di assessore al porto, ha annunciato di
star pensando agli aumenti.
Presente - alla riunione della
commissione ambiente e territorio del consiglio comunale anche il presidente della Viareggio porto, Fabiano Frosini.
ammettere, incalzato da Massimiliano Baldini (Movimento
cittadini). Dopo aver cercato
di convincere i presenti che
spetterà ai consiglieri comunali, chiamati a votare l'atto di indirizzo che Giannerini vorreb-
be portare in consiglio comunale già mercoledì, «a decidere se vogliono o meno liquidare la società».
Un atto di indirizzo che l'assessore ha presentato, pochi
giorni fa alla maggioranza del
sindaco Betti, come passaggio
necessario per la «valorizzazione» della società. Ieri il presidente Fabiano Frosini è stato
ben più preciso: «La Viareggio
porto - ha detto - deve essere
valorizzata con il conferimento dei beni». Ed il sinonimo è
facile: patrimonializzazione.
Ma se in consiglio si porta
un documento ben più vago,
in cui si parli unicamente di
«valorizzazione», allora ha ragione Giannerini quando dichiara: «Come faccio ad aver
bisogno di un parere dei revisori quando non c'è un atto?».
Nella riunione della commissione consiliare, convoca-
ta dal presidente Emiliano Favilla (Federazione della sinistra), i revisori dei conti del Co-
mune (presidente Limberti
con i colleghi Pucci e Suriano)
sono stati più volte evocati: «I
nostri referenti - ha dichiarato
Frosini con grande sicurezza non sono i revisori dei conti
del Comune». Con buona pace di quanto si legge perfino
della relazione di "check" che
l'ex presidente della Viareggio
porto, Giannerini, ha commissionato al Centro studi Enti locali: la Viareggio porto, se vuole avere in gestione diretta
dall'Ente pubblico il servizio
che esercita (concessioni comprese, che sono bene pubblico), deve "arrendersi" al controllo analogo dell' Ente.
Ma Giannerini non ci sente:
la vendita della Viareggio porto (con molta probabilità per
intero) «è strategica al fine del
ripianamento del bilancio del
Comune», e dunque «sull'atto
di indirizzo non serve il parere
dei revisori dei conti del Comune. Basta quello di ragioniere capo e segretario generale».
Atti nulli senza
il passaggio al
modello "in house"
Cinquantasei pagine di
normativa spiegata e
argomentata: è il check up
sulla società com missionato
dall'ex presidente Giannerini
(oggi assessore) al centro
studi Enti locali. un lavoro che
si è trasformato, come da
titolo, in un "Check up del
quadro normativo
adem pimentale "speciale" di
riferimento applicabile alla
società". Poca sostanza e
molto diritto. utili, però, ad
apprendere che il venir meno
dei socio privato «com portava
l'obbligo, a carico del Comune,
di adeguare la governance al
modello "in house
providing"».
Non averlo fatto «comporta la
decadenza della società oltre
che la nullità di tutti gli atti
posti in essere dopo il 31
dicembre 2013». (d.f.)
Economia e imprese locali
Pagina 33
IL CASO
Frosini
:
Ma invece della revoca della concessione la società ha avutolo sconto
VIAREGGIO
Per Il Triangolino che non si è
mai trasformato in approdo la
Viareggio porto «paga dal 2007
la concessione e non ci possiamo fare nemmeno un campo di
patate». A dichiararlo è il presidente Fabiano Frosini, nel corso della riunione della commissione ambiente e territorio che
ieri mattina ha fatto visita alla
Madonnina. Dunque, ai sensi
dell'articolo 47 del Codice della
navigazione la concessione andrebbe revocata, in quanto ricorre la fattispecie della «mancata esecuzione delle opere prescritte nell'atto di concessione»
o del «mancato inizio della gestione, nei termini assegnati». E
poco importa se Comune, Regione e ministero dell'ambiente
sono riusciti ad "incartarsi" in
un giro per cui se non si dà il via
al terzo lotto dell'asse di pene-
Economia e imprese locali
L'area del Triangolino inutilizzata da sempre
trazione, col Triangolino ci si
può fare... la birra.
«Per il 2012 - continuaFrosini
- fu tentata la strada di non pagare la concessione». All'epoca
era presidente della società ancora pubblico-privata, Alessandro Volpe. Al quale l'assessore
Giovanni Giannerini imputa
«una gestione dissennata». La cifra dovuta, prima al Comune e
poi all 'Autorità portuale - informa Frosini - « era 120mila euro.
Ma Giannerini ha ottenuto
dal'Autorità portuale uno sconto. Per cui oggi paghiamo 66mila euro ...». Anche l'Authority, insomma, s'è data ai "saldi ". (d. f )
Pagina 34
BOTTA & RISPOSTA
Scontro Bali Favilla
legalità o quadratura
dei conti a ogni costo?
Da destra: Baldini, Favilla, Frosini
ì VIAREGGIO
«Il Presidente della Viareggio
porto, Frosini, e l'assessore
Giannerini l'hanno detto chiaro: non hanno la minima intenzione di tenere in considerazione i richiami dei revisori dei conti del Comune sugli aspetti legali legati alla patrimonializzazione della società. Pertanto è inutile che i revisori si sforzino di
sollecitare la politica al massimo rispetto di ogni implicazione di legge; ed è inutile che, come hanno scritto nei verbali mille volte, provvedano a segnalare
modalità amministrative molto
lacunose sotto il profilo del rispetto delle normative in vigore.
Anche questa amministrazione
comunale è sorda, non ci sente
e non ci vuole sentire!». Torna a
porre la questione della legalità
Massimiliano Baldini, capogruppo del Movimento cittadini, membro della commissione
ambiente e territorio. Il Movimento - assicura Baldini - «porrà in essere ogni iniziativa possibile, in ogni sede, affinchè la legge sia rispettata e la politica impari a tenere in considerazione
prima le regole e solo dopo la
cassetta elettorale».
Sulla riunione di ieri dice la
sua anche il presidente della
commissione, Emiliano Favilla
(Federazione della sinistra): «L'
aspetto più significativo che è
emerso, sentito anche l'assessore Giannerini, è che la Viareggio
porto può essere uno degli elementi importante per il rilancio
economico della città, per alleviare la grave situazione finanziaria del Comune stesso». (d.f)
Economia e imprese locali
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PRATICAMENTE RADDOPPIATO IL PRECEDENTE
RECORD DELLE PRECIPITAZIONI SULLA CITTA'
CHE RISALIVA ALL 'ORMAI LONTANO ANNO 1932
IERI IN ZONA IL PRESIDENTE UNCEM; DOMANI
CI SARA' IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
A SAN MARTINO, MONSAGRATI E TORCIGLIANO
Fred&na "e
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GIOVANNA CAGLIOSTRO HA SUBITO ACCOLTO
L'INVITO DEL SINDACO DI BAGNI DI LUCCA
E HA CONVOCATO IL VERTICE PER LA STRADA
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DATO
HA FAT-.
LA STAZIONE IDROMETRICA SUL TORRENTE LIMA
A CHIFENTI HA REGISTRATO UN'AUMENTO DEL
LIVELLO DI BEN 5 METRI, MA E' STATO UN ERRORE
a grande pa
Il m.d)dííagïca del páiio pomeriggio è passato sema aggiungere troppi damiï. Ma l'erreergenza resta aperta
di PAOLO MANDOLI
TREGUA. Ora è sole, almeno per
un paio di giorni. Ma, purtroppo,
non è escluso che il mese di luglio
riservi ancora un po' di pioggia fra
martedì e mercoledì prima di lasciarci giovedì prossimo. Nel frattempo, a ieri sera alle ore 20, il pluviometro del centro storico era salito a quota 269,6 millimetri, incrementando il precedente primato.
Dal 1916, da quando esiste un pluviometro a Lucca, questo mese di
luglio ha superato ogni precedente
primato di pioggia. La media del
mese di luglio era di 31,8 millimetri, scesa a 26 millimetri prendendo come riferimento il periodo dal
2000 allo scorso anno, che qualcuno voleva segnato da siccità irreversibile. Il luglio più piovoso della
storia a Lucca era quello del 1932
con 166 millimetri, quest'anno si è
superato tale record di ben 100 millimetri.
ANCHE IERI a preoccupare sono
state le piogge intense in alcune località periferiche. Gombitelli di Camaiore che aveva, a ieri, 380,6 millimetri, di cui 150 in quattro ore e
120 in due ore nella serata fra lunedì e martedì scorsi, proprio ieri ha
registrato altri 46,4 millimetri arrivando così a quota 427 millimetri
in questo mese, facendo nuovamente salire il livello della Freddana di
circa 35-40 centimetri, comunque
280 centimetri meno del picco di
lunedì sera alle ore 23,45. Intanto
prosegue la stima dei danni. Quelli
pubblici destinati sicuramente a salure oltre quota 10 milioni di euro,
ma soprattutto quelli privati alle case, alle attività agricole, commerciali, artigianali e industriali.
vadano a incidere pesantemente
sui bilanci comunali che già sono
in notevole sofferenza. Il sindaco
di Pescaglia Andrea Bonfanti ha inviato una lettera al presidente della
giunra regionale Rossi. Evidenzia i
vari danni relativi alle frane che
hanno martoriato il territorio e che
tutt'ora impediscono l'accesso ad
interi centri abitati e che minacciano, se le piogge dovessero continuare, di creare ulteriori pericoli e con-
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Il sindaca Bonfanti ha invitato
il presidente della Regione
Com uni senza fondi sufficienti
seguenti disagi alla vita delle persone. «Le frazioni di San Martino in
Freddana, Monsagrati e Torcigliano - scrive Bonfanti - hanno visto la maggior parte delle case invasa da fango ed acqua provenienti
sia dal torrente Freddana che dal
reticolo minore che, trascurato da
anni, non ha retto l'impatto
dell'enorme quantità di acqua, fan-
go e detriti arrivata dai monti. Gli
argini di molti affluenti della Freddanti hanno ceduto trascinandosi
dietro le auto che vi erano parcheggiate. Solo il caso ha evitato la tragedia».
BONFANTI HA invitato Rossi
ad andare nella zona come presidente della Regione e come responsabile regionale della Protezione civile, per sincerarsi personalmente
della situazione. Proprio ieri c'è stato un sopralluogo di Oreste Giurlani, presidente dell'Uncem, a San
Martino in Freddana per vistare i
luoghi delle frane dei giorni scorsi
e fare il punto della situazione con
il sindaco Bonfanti. «Uncem Toscana - ha detto Giurlani - vista
la gravità della situazione ha garantito pieno supporto tecnico fin da
subito e la possibilità di accedere al
Fondo di riserva regionale». Si parla di 250 mila curo. Intanto il Comune apre alle associazioni per collaborare alla ricostruzione con i
propri volontari, in cambio di un
piccolo contributo e di un'assicurazione. Obiettivo gestire la manutenzione.
SUL FRONTE pubblico è avidente il timore che i costi aggiuntivi di
questa ultima ondata di maltempo
Edilizia & Territorio
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Edilizia & Territorio
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Pe scaglia, la Regione muove il Genio civile
La promessa dell'assessore regionale Bramerini dopo la lettera del sindaco Bonfanti a Rossi
ì PESCAGLIA
L'arrivato anche Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana, sul territorio della Val Freddava per vedere da vicino i danni, quantificabili in diversi milioni di euro, provocati dal maltempo degli ultimi giorni. Ad
accompagnarlo (sotto la pioggia), il sindaco di Pescaglia Andrea Bonfanti che spera di poter accompagnare nei prossimi
giorni anche il presidente della
Regione Toscana Enrico Rossi
e i suoi assessori per rendersi
conto della reale emergenza in
cui verte il territorio di Pescaglia.
L'assessore regionale Bramerini intanto ha già dichiarato
Rami caduti sulla via per Camaiore
che la Protezione Civile regionale insieme al Genio Civile arriverà sul territorio per la verifica delle frane. Proprio a questo
proposito Bonfanti ha inviato
una lettera a Rossi, dove scrive:
«Dalla mattinata del 22 fino ad
oggi 5 famiglie sono state sgombrate dalle proprie case per pericoli imminenti e non siamo in
grado di determinare un orizzonte temporale certo entro il
quale potranno rientrare nelle
propri e case. Il territorio è stato
fortemente martoriato da frane
che tutt'ora impediscono l'accesso ad interi centri abitati e
che minacciano, se le piogge
dovessero continuare, di creare ulteriori pericoli e conseguenti disagi alla vita delle per-
sone. Le frazioni di San Martino in Freddana, Monsagrati e
Torcigliano hanno visto la maggior parte delle case invasa da
fango ed acqua provenienti sia
dal torrente Freddana che dal
reticolo minore che, trascurato
da anni, non ha retto l'impatto
dell'enorme quantità di acqua,
fango e detriti arrivata dai monti. Gli argini di molti affluenti
della Freddana hanno ceduto
trascinandosi dietro le auto
che vi erano parcheggiate. Per
questo - continua Bonfanti contando sulla sua disponibilità e sulla sensibilità che Le è riconosciuta come amministratore già stato Sindaco, La invito
a venire sul territorio del Comune di Pescaglia, come Presiden-
te della Regione e come Responsabile Regionale della Protezione Civile, per sincerarsi
personalmente della situazione o quantomeno ad essere disponibile ad un incontro per essere messo a conoscenza della
situazione di emergenza ancora in corso sul mio Comune».
Anche ieri sono continuati i
sopralluoghi sul territorio e nelle scuole: i danni maggiori sono stati riscontrati nella palestra di Monsagrati dove sono
state inavvertitamente lasciate
le finestre aperte e quindi adesso la palestra è completamente
allagata. E ieri è arrivato l'assessore provinciale alla Protezione Civile Diego Santi che ha visitato le zone colpite assieme a
Bonfanti, soprattutto per gli effetti della nuova ondata di maltempo che ha interessato il Comune durante il pomeriggio di
ieri, visto che anche nei giorni
scorsi i due amministratori si
erano già incontrati per valutare la situazione. L'attuale sindaco di Pescia Oreste Giurlani è
invece giunto nella Val Freddana su richiesta dell'amministrazione per poter fornire «un supporto tecnico immediato per
poter gestire al meglio possibile le operazioni di messa in sicurezza del territorio e contestualmente di farsi carico presso la Regione delle richieste del
territorio». Giurlani ha confermato la disponibilità dell'Uncem sia dal punto di vista tecnico che politico, impegnandosi
anche a valutare ogni possibilità di reperire risorse economiche per la messa in sicurezza
del territorio. E domani mattina arriverà il presidente della
Provincia Stefano Baccelli.
Luca Meconi
S9 ' raplode larnbbia
Ilu u.,Ji,innJini
Edilizia & Territorio
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OPERE E SENSO DI RESPONSABILITÀ
CONTRO IL RISCHIO ALLUVIONI
di MARCO INNOCENTI
iamo seri: non è un tantino eccessivo sostenere
x che la cassa di espansione
suiia Freddana lia funzionato facendo il suo dovere? Non è un
po' azzardato sostenere che, sotto la Freddana, meglio sarebbe
stato non sistemare derrate ali inentari? A meno che non si dimostri che qualcuno sia ricorso
alla corruzione o altri reati per
ottenere permessi a costruire e
licenze per attività commerciali, agricole, artigianali e industriali, quale colpa può avere se
si ritrova alluvionato chi vive e
lavora sulla riva sinistra del torrente, nei pressi della Cappella?
E non sarebbe meglio affrontare subito (senza lo stucchevole scaricabarile del Comune
contro la Provincia, della Provincia contro l'Autorità di Bacino,
dell'Autorità contro il Genio civile e via dicendo) la questione se
ci sia necessità di un urgente
sbassamento dell'argine all'altezza della cassa di esondazione, in nodo che quello che è accaduto lunedì notte non debba
più ripetersi?
E tutti gli enti interessati non
farebbero meglio ad attuare le
direttive vanamente riproposte
dall'Autorità di Bacino non solo
per evitare che lungo i corsi d'acqua si continui a cernentificare,
ma anche per rimuovere gli
ostacoli (manufatti) che impediscono il deflusso delle acque in
caso di piena? Che fine hanno
fatto le dichiarazioni di intenti
rilasciate in questo senso, ad
esempio, dal Comune di Lucca
sollecitato (insieme a tutti gli altri Comune) dall'Autorità di Bacino?
Più in generale: non sarebbe
utile che gli enti si dotassero di
personale qualificato e necessario, cancellando magari figure
meno indispensabili, per tomare a puntuali e severe verifiche
sulla regimazione delle acque e
sulla manutenzione di fossi e canali, oltre che sulla cura con cui
si fa il taglio nei boschi e, soprattutto, si rimuovono poi tronchi,
rami e foglie? Non si potrebbe
chiedere qualche aiuto al personale della protezione civile il cui
operato sarebbe assai più utile
in queste mansioni, piuttosto
che nelle esercitazioni-parata
che sembrano a volte uscite dalla fervida fantasia di uno sceneggiatore?
E, salendo verso la Valle del
Serchio, potrebbero gli enti e i
loro amministratori, insieme
all'Anas, spiegare cosa hanno
fatto dall'invemo ad oggi non
solo per sanare le frane sulla
SS12 ed eliminare i semafori,
ma anche per redigere e attuare
un piano complessivo di interventi per evitare che la corrente
del Serchio scavi sotto la strada
per tutta la lunghezza del bacino idroelettrico al Ponte del Diavolo?
La nuova interruzione tra Borgo a Mozzano e Chifenti non solo reca gravi disagi a tutti i pendolari, ma assesta un colpo mortale alle attività, ai commerci, al
turismo dell'intera Valle e anche della Montagna Pistoiese.
Nessuno si sente addosso un
po' di responsabilità?
S9 L'. -piode la rabbia
Edilizia & Territorio
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_ , PARLA GALLI
.
edili rilanciano :
Lavoriamo
superando le divisioni fra
.
«
E' AMARO lo sfogo di Renato
Galli, presidente dell'Associazione nazionale costruttori edili
(Ance) di Lucca. «E' una vergogna. Non possiamo più restare a
guardare impotenti, né come cittadini né come aziende, di fronte allo scempio che puntuale come un orologio si ripresenta a
danno del nostro territorio, delle
nostre realtà». Uno sfogo che si
lega alla frustrazione delle tante
aziende lucchesi costrette a fare i
conti con l'ennesimo disastro annunciato e a quelle che questi disastri, da anni, avrebbero voluto
avere la possibilità di prevenirli.
«Ci sta franando letteralmente il
terreno sotto i piedi, senza che
nessuno si occupi di salvaguarda-
I 1 consorzio «Serchio 2000»
rilancia il proprio i mpegno
per la messa in sicurezza
re in modo strutturale attività,
abitazioni, persone, con una programmazione seria; spettacolo
indegno - aggiunge Galli - assistere allo sterile rimpallo di responsabilità quando in questi anni si è pensato più a salvare poltrone che a investire sul territorio. L'unico colpevole è, a nostro
avviso, l'incapacità di decidere
da parte di chi dovrebbe farlo
per mestiere».
AN CE LUCCA ribadisce che
d i misure
di prevenzione, attraverso una
manutenzione programmata del
fiume con il monitoraggio periodico degli argini e dell'alveo è
l'adozione sistematica
.»
l'unica soluzione. Il famoso «Progetto Serchio» rappresenta la
mission della struttura creata ad
hoc da 10 imprese lucchesi, in seno ad Assindustria Lucca, agli
inizi degli anni novanta: il Consorzio Serchio 2000. In oltre 20
anni il Consorzio non si è arreso
e recentemente ha presentato, a
proprie spese, un nuovo progetto per la messa in sicurezza
dell'area industriale di Diecimo
alla confluenza del torrente Pedogna, una zona che registra le
grandi preoccupazioni delle
aziende che vi lavorano e che, a
questo punto, temono per
l'incolumità dei centinaia di addetti.
«NON ABBIAMO avuto neanche la soddisfazione di una risposta dagli Enti - tuona Renato
Galli - nè come noi, il prefetto
che si è interessato della vicenda. In questa materia le imprese
e i professionisti si scontrano
con una selva di competenze e di
prerogative rimbalzando come
palline da un ufficio all'altro: da
un lato quelli dell'Autorità di bacino, a cui in questi anni abbiamo sollecitato quasi ossessivamente l'assoluta necessità di interventi di manutenzione urgen-
ti, ma che continuano a ripetere
che non esistono situazioni di
criticità o sovralluvionamenti,
che non ci sono interventi da fare e, producendo una marea di rilevazioni, studi, carte, disegni,
fanno capire, comunque, che il
fiume non si tocca; dall'altro
quelli della Provincia che, purtroppo, non ha mai imposto le
proprie competenze istituzionali per condividere con l'Autorità
di bacino interventi di manutenzione programmata in alveo».
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Edilizia & Territorio
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FURIBONDI INDUSTRIALI E COSTRUTTORI
I®SP osta sul Progetto Serchío»
/ LUCCA
Rabbia anche nel mondo
dell'imprenditoria. In una note
l'Associazione dei costruttori di
Assindustria, Ance. «Ci sta franando letteralmente il terreno
sotto i piedi, senza che nessuno
si occupi di salvaguardare in
modo strutturale attività, abitazioni, persone, con una programmazione seria. Spettacolo
indegno - dice il presidente Renato Galli - assistere allo sterile
rimpallo di responsabilità quando in questi anni si è pensato
più a salvare poltrone che a investire sul territorio. L'unico colpevole è l'incapacità di decidere
da parte di chi dovrebbe farlo
per mestiere». Ance Lucca ribadisce che l'adozione sistematica di misure di prevenzione, attraverso una manutenzione programmata del fiume con il monitoraggio periodico degli argini e dell'alveo è l'unica soluzione: «il famoso Progetto Serchio
che rappresenta la mission della struttura creata ad hoc da 10
imprese lucchesi, in seno adAssindustria Lucca, agli inizi degli
anni '90. II Consorzio Serchio
2000 in oltre 20 anni, nonostante le numerose porte sbattute in
faccia, non si è arreso: recentemente ha presentato, ovviamente a proprie spese, un nuovo
progetto perla messa in sicurezza dell'area industriale di Dieci-
mo alla confluenza del torrente
Pedogna, una zona che registra
le grandi preoccupazioni. Non
abbiamo avuto neanche la soddisfazione di una risposta dagli
enti, nè come noi il prefetto che
si è interessato della vicenda. In
questa materia le imprese e i
professionisti si scontrano con
una selva di competenze e di
prerogative rimbalzando come
palline da un ufficio all'altro: da
un lato quelli dell'Autorità di bacino che continuano a ripetere
che non esistono situazioni di
criticità o sovralluvionamenti,
che non ci sono interventi da fare e fanno capire che il fiume
non si tocca; dall'altro quelli della Provincia che non ha mai im-
Renato Galll
posto le proprie competenze
istituzionali per la manutenzione programmata in alveo. Chiediamo quindi che sia avviato un
tavolo tra operatori e tecnici della Provincia provinciale per definire interventi».
S9 ' raplode larnbbia
Ilu u.,Ji,innJini
Edilizia & Territorio
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Brennero: il summit in settimana
Code e caos al ponte di Calavorno
°, LO SMOTTAMENTO SULLA STATALE PREOCCUPA T UTTI
CODE interminabili, formate
da autovetture, camion e mezzi
pubblici, all'altezza del Ponte di
Calavorno, divenuto, dopo il
crollo di una parte della statale
del Brennero, snodo nevralgico
del traffico in tutta la Media Valle del Serchio . Soprattutto in
certe ore di punta, in concomitanza con l'entrata e l'uscita dalle fabbriche, il traffico va letteralmente in tilt, con lunghissime file che rallentano il transito
anche per quasi un'ora, come accaduto venerdì nel tardo pomeriggio in Val Fegana . L'emergenza viabilità, dovuta all 'erosione del fiume che di fatto ha inghiottito gran parte della carreggiata della statale 12 al chilometro 48, fra il ponte pari di Borgo
a Mozzano e la frazione di Chifenti, preoccupa abitanti, commercianti e artigiani, perché, al
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di là del naturale disagio, i tempi di intervento per il ripristino
del collegamento viario si prospettano molto lunghi e i danni
che ne deriverebbero incalcolabili per l'economia di tutta la
Valle.
DOMANI sera, lunedì , alle ore
21 cittadini e gestori di esercizi
commerciali di Chifenti hanno
deciso di organizzare una riunione presso la stazione di servizio
Agip del paese per studiare eventuali iniziative di protesta e per
chiedere con forza un intervento urgente da parte degli enti
competenti . Tutti si domandano, considerandolo inammissibile, perché dopo parecchi mesi
dal primo smottamento, che già
aveva eroso parte della strada,
non si sia andati oltre alla messa
in opera di due semafori, per la
regolazione del traffico a senso
alternato. Il sindaco di Borgo a
Mozzano, dal canto suo, a nome
dell'amministrazione comunale, ha avvisato la popolazione
che martedì sera sarà ai locali
del comitato paesano di Chifenti per un incontro pubblico. Ieri
mattina, intanto, il prefetto Giovanna Cagliostro ha risposto al
sindaco di Bagni di Lucca, Massimo Betti, il quale, paventando
i rischi di una chiusura prolungata della strada statale, aveva
sollecitato, tempestivamente la
convocazione di un tavolo di
concertazione, coordinato, appunto, dalla Prefettura con
Anas, Regione, Provincia, Enel
ed Autorità di bacino . Il prefetto si è impegnato a convocare
l'incontro istituzionale entro la
settimana entrante.
Marco Nicoli
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SS 12, esplode la rabbia
Due assemblee di cilla
Disagi crescenti per pendolari e attività che chiedono interventi perla riapertura
della strada e la messa in sicurezza. «Almeno un vigile al ponte di Calavorno»
1 BORGOA MOZZANO
Monta la rabbia tra la popolazione per la chiusura della statale del Brennero dopo che nei
giorni scorsi un pezzo di strada è franata nelle acque del fiume Sercliio nel tratto tra il Capoluogo e il paese di Chifenti,
nei pressi del Ponte del Diavolo. Adesso si prospettano settimane, se non mesi, di interruzione, visto che sarà necessario un grosso lavoro di bonifica di tutta l'area per impedire
nuovamente all'azione erosiva dell'acqua di far crollare la
strada in un nuovo punto.
E così gli abitanti sono costretti a fare un giro molto più
lungo per poter raggiungere i
luoghi di lavoro e le proprie
abitazioni. Per chi già doveva
alzarsi di buon'ora per essere a
Lucca (a scuola o al lavoro) alle
8 la levataccia è anticipata di
mezz'ora, se viene da Bagni di
Lucca o altre zone a nord della
frana lungo la SS 12.
Ma questa volta hanno deciso di non rimanere con le mani in mano e di attivarsi in prima persona e unirsi con l'obbiettivo di far sentire la loro vo-
La frana sulla statale 12 tra Borgo a Mozzano e Chifenti
ce.
Proprio per questo motivo è
stata indetta per domani sera,
alle 20,45 al bar Agip di Chifenti un'assemblea aperta agli abitanti di Chifenti, Fornoli e Anchiano e ai titolari di attività
commerciali per «trovare una
linea comune e farsi sentire. Il
Brennero è nostro e i soldi per
il lavoro lo stesso quindi diamoci da fare», come si legge
nell'apposita pagina-evento
creata su Facebook dove c'è
già qualcuno che lancia l'idea
di una raccolta firme. Nemmeno il sindaco di Borgo a Mozzano Patrizio Andreuccetti rimane con le mani in mano. Fin
dalle prime ore del nuovo
smottamento è rimasto in contatto con l'Anas, ente competente sulla strada statale, e in
seguito ha concordato con la
Provincia un incontro in cui
sono coinvolti anche consiglieri regionali e parlamentari.
«Sappiamo che la situazione è
complicata, ma dobbiamo fare tutto il possibile» afferma
primo cittadino sulla sua pagina Facebook, su cui pubblica
tutti gli aggiornanienti riguardo la situazione, come quello
di venerdì pomeriggio in cui
ha scritto che «grazie all'interessamento dell'on. Mariani
sappiamo che l'Anas ha dato
rassicurazioni di un pronto intervento sulla strada franata».
Intanto Andreuccetti sarà a
Chifenti per parlare con la popolazione martedì sera alle 21
nei locali del Comitato paesano. Ma non sarà facile placare
l'ira della popolazione, che
esplode con particolare virulenza su Fb, dove tanti chiedono le diunissioni di sindaci, amministratori
e
dirigenti
dell'Anas. E, soprattutto, almeno un vigile urbano che disciplini il traffico caotico al ponte
di Calavorno.
(L m.)
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Edilizia & Territorio
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1 LUCCA
Entro la prossima settimana ci
sarà un incontro in Prefettura
sulla situazione del Brennero,
dopo la lettera inviata dal sindaco di Bagni di Lucca Massimo Betti al prefetto, all'Anas,
agli enti, all'Autorità di Bacino,
ai Vigili del fuoco e all'Enel.
Una lettera nel quale Betti fa
presente «l'enorme disagio di
una notevole quantità di cittadini, di imprese e di afflusso turistico in altissima stagione»
per un comprensorio vasto come quello della valle del Secchio e del lima, che coinvolge
diversi Comuni e due province.
Betti ricorda che «già da mesi la strada è oggetto di grossi
disagi a causa di transito a senso unico alternato in due tratti». E che l'Anas di Firenze ha
spiegato che c'è «una situazione assai preoccupante e di
dubbia risoluzione definitiva,
in quanto il cedimento potrebbe essere il primo di una lunga
serie di interruzioni nel tratto
della statale del Brennero compreso fra la località Fontanone
e il ponte del Diavolo».
Per questo, continua il primo cittadino di Bagni, si deve
«presupporre fondatamente
un periodo dove possibili e costanti interruzioni della viabilità della statale 12 potrebbero
diventare sempre più usuali e
costanti, con una insostenibile
situazione sociale, enormi
danni all'economia e preoccupanti disagi in situazioni sanitarie». Vista questa situazione,
Betti ha chiesto al convocazione di un tavolo in prefettura
che, come detto, si terrà nel giro di qualche giorno.
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Ilu u.,Ji,innJini
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IL CAMPO DI MARTE
Ex ospedale , Sl a investimenti
«
niente speculazioni»
di Luca Cinotti
1 LUCCA
alcune funzioni di "sicurezza"
nell'ex ospedale: «Ci potrà essere la questura - esemplifica
Tanibellini - nel quadro di un
investimento remunerativo.
Mi spiego: un soggetto privato
può decidere di acquistare e
recuperare un edificio, magari
investendo 15 milioni, con la
prospettiva di affittarlo al ministero e ottenere un ritorno
nell'ordine del 4% annuo, cioè
600mila euro».
Tanti nodi da sciogliere, ma
un punto fermo: «Sul Campo
di Marte non accetterà mai destinazioni e funzioni che siano
speculative». Il sindaco Alessandro Tambellini sa che quella dell'ex ospedale è una delle
partite cruciali per il futuro di
tutta la città. Che si giocherà,
in primo luogo, sulle alternative di progetto che sta prepaNel Campo di Marte potran rando la Sinloc: «Avremo la no trovar posto anche altre
possibilità di valutare diverse funzioni, come negozi di viciopzioni, comnato e houpresi i costi»,
sing sociale.
Sarà
decisivo
spiega TamMa il tutto dolo studio
bellini.
vrà essere leI soldi sono
gato, spiega
stilato dalla Sinioc
un
fattore
Tambellini «a
con le varie opzioni
decisivi. Coun progetto
«Ma tutto deve partire
me i 23 milioarchitettonini che l'accorco preciso,
da un progetto
do di proche dica cosa
architettonico
gramma del
vogliamo fare
2005 prevedecon ogni edifiche sia ben definito»
va arrivassecio,
quali
ro alla Regiomantenere,
ne dalla vendita del complesquali modificare e quali abbatso. Cifra ora "implicitamente"
tere».
ridimensionata a 18-20 milioSu tutto aleggia la possibilini, ma che comunque rimane
tà, ritornata alla ribalta negli
ancora un miraggio. «Non mi
ultimi giorni, della costruziorisulta - ragiona il primo cittane di un nuovo edificio.
dino - che ci siano pressioni
Un'ipotesi che non dispiaceva
dalla Regione per ottenere
all'ex direttore generale Antoquesti soldi. Anche perché si
nio D'Urso e che non dispiace
tratta di cifre contenute in un
all'attuale dg Joseph Polimeni.
accordo del 2005 e da allora i
E che anche Tambellini guartempi sono molto cambiati».
da con interesse: «Se l'azienda
Insomma, sarebbe difficile volesse costruire l'edificio nelottenere queste cifre anche la zona dell'obitorio, noi davendendo parte del comples- remmo le autorizzazioni e poso alle grosse catene che pure
tremmo abbattere tutti quei
si erano fatte avanti. Ciò non volumi inutili che ci sono
toglie che un investitore po- nell'area. Ma questa - conclutrebbe comunque trovare al- de il sindaco - è una decisione
tre ragioni (economiche)
che spetta all'Asl e alla Regionell'acquisto di alcuni edifici.
ne».
Anche nell'ipotesi di portare
ORIPROD'JZIONE RISERVATA
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Pagina 45
Un parcheggio nella ex M
II sindaco: «Non perderemo i fondi Piuss e saneremo gli errori di valutazione sulle reali necessità dei quartiere»
di Marco Innocenti
LUCCA
Un rimpianto e un mea culpa:
non aver detto subito, a inizio
mandato, che parte dei progetti
del Piuss non convincevano affatto e che si riteneva assurdo
non aver previsto, nell'area della
Manifattura, il parcheggio-approdo lì indicato da decenni da
tutti gli urbanisti. Ma per il resto
il sindaco, Alessandro Tambellini, ritiene di aver fatto di tutto
per salvare il salvabile anche se,
ammette, non tutte le informazioni arrivate dagli uffici sulla
tempistica e sulle procedure si
sono poi rivelate attendibili.
«Quando ci siamo insediati spiega il sindaco - ci siamo trovati i progetti del Piuss "chiavi in
mano", contratti compresi. Di
fronte al rischio di penali non ce
la siamo sentita, forse sbagliando, di rimettere in discussione
ciò che non ci convinceva e siamo andati avanti con eccessivo
senso di responsabilità mirato a
mantenere l'intero finanziamento per il Piuss, pensando di operare comunque per non far perdere alla città interventi utili. Lavorare e non polemizzare, è stata la nostra scelta. Io mi attribuisco il torto di aver creduto che
fossero fondate le affermazioni
che ricevevo sul fatto che tutto
era pronto e stava per partire.
Poi, nel febbraio di quest'anno,
c'è statala decisione del dirigente responsabile delle procedure
Piuss, Mauro Di Bugno, di rimettere l'incarico che non si sentiva
più di portare avanti. Il sostituto,
l'ing. Antonella Giannini, ha poi
rilevato una situazione diversa
da quella che ritenevamo e tutto
è diventato ancora più complicato, nell'ambito di una procedura
molto rigida e con tempi strettissimi che poco o punto si addicono alla burocrazia non di Lucca,
ma dell'Italia intera».
possibile, trapoche settimane. Il
progetto fa parte del disegno più
complessivo per il recupero
dell'area di piazzale Verdi che sarà luogo di afflusso turistico davanti al centro di accoglienza, in
arrivo nella ex Cavallerizza, e sarà dotato di nuovi posti per la sosta di fronte alla biglietteria Ctt.
La sosta dei bus per liberare
piazzale Boccherini tornerà solo
in via transitoria, fino a quando
non sarà pronto il terminal allo
scalo merci realizzato con fondi
comunali e regionali, riteniamo
entro la fine del 2015».
Non saranno persi, assicura
Tambellini, nemmeno i fondi
per il Giglio, che però non andranno più all'intervento per
rialzare il tetto (1,2 milioni di euro): «Daremo risposte ad altre
criticità come l'accesso per i disabili, il rifacimento degli im-
ALESSANDRO
TAMBELLINI
Avanti
con i lavori avviati
perla riqualifcazione
di piazzale Verdi
Terminal allo scalo merci
entro la fine del 2015
pianti e la biglietteria unica
nell'attuale "Casa della città"
che sarà peraltro a servizio del
Summer Festival nei periodi in
cui ne avrà necessità».
Restano i recuperi delle aree
della Manifattura e della Lorenzini.
«L'intero progetto per l'ex opificio del tabacco - sostiene il sin-
daco - rimane in piedi, ma accanto a uffici, abitazioni e servizi
per la città dovrà esserci un parcheggio-approdo o in un piazzale o, in silos, in un immobile. Per
la realizzazione
contiamo
sull'interesse dell'imprenditoria
privata, che ritengo sarà interessata anche all'area che sarà alienata, se ci sarà possibilità di ricavare reddito. La vendita però
nonpotràpartire prima del 2016
e i 18 milioni di incasso previsti
nel mandato Favilla andranno rivalutati alla luce della situazione
attuale di mercato». Assai più
problematica la situazione della
Lorenzini, per la quale esiste un
progetto solo peril primo piano,
mentre è da sanare l'intero complesso. Il caso è sotto esame e
presto si dovrebbero conoscere
le scelte possibili.
Per il sindaco tuttavia non tutto è perduto:
«Il terminal per i bus turistici
al Palatucci è pressoché ultimato. Mancano gli stalli dei pullman che realizzeremo appena la
spesa inserita in bilancio sarà
Auto alla Manifattura : tornerà il parcheggio nel complesso
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Pagina 46
I PROGETTI NEL DETTAGLIO
Il Piuss (cioè Piano integrato di
sviluppo urbano sostenibile)
"Lucca Dentro", licenziato dal
consiglio comunale nel 2009 durante l'amministrazione Favilla,
si compone di 11 progetti che
hanno un importo complessivo
di 37.150.00 euro (dei quali
21.600.000 finanziati dalla Regione e 15.550.000 euro a carico del
Comune con mutui da contrarre
presso la Cassa depositi e prestiti).
Ecco, nel dettaglio, la situazione attuale degli undici progetti
Piuss, dopo l'incontro in Regione di giovedì scorso.
Terminal bus turistici al Pa-
Edilizia & Territorio
latucci: ci sono le condizioni per
portare a termine l'opera nei
tempi stabiliti dal bando regionale.
Centro di accoglienza turistica all'ex Cavallerizza : anche in
questo caso ci sono i tempi utili
per portare a compimento l'opera nei tempi previsti dal bando.
Nuovo anfiteatro a piazzale
Verdi: la giunta ha stabilito con
delibera del 18 luglio di recedere
dal contratto con la ditta appaltatrice. La richiesta alla Regione
da parte dell'amministrazione
comunale è di potere finanziare
il Terminal bus alla stazione la
cui progettazione è ormai in fase
avanzata.
Sul Teatro dei Giglio la richie-
sta alla Regione è di procedere
ad interventi utili e necessari.
Per l'ex Manifattura Tabacchi (il più corposo) è previsto lo
spostamento del quarto lotto,
quello per la realizzazione di un
Centro per le attività di contrasto al disagio, su fondi regionali,
spostamento che era già avvenuto nell'aprile 2013 per gli altri tre
lotti: una mossa necessaria perché non si sarebbe riusciti a rientrare nei tempi del Piuss (rendicontazione entro il 2015).
Per l'ex Caserma Lorenzini,
che prevede tre lotti d'intervento, l'amministrazione comunale
ha ancora in corso una serie di
verifiche prima di arrivare a decisioni definitive.
Pagina 47
A E L'
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LI ANNUNCIA: «PRESTO ALTRI INVESTI
TI»
sunti gli ex operai della Cipiiano
«e v» offre lavoro diversi dípendentí. L 'ok del
LA «GEONOVA» di Fornoli sta
per assumere alcuni dipendenti
provenienti dalla Cipriano Costruzioni, la ditta di Diecimo sottoposta a concordato. In tal senso
dalla ditta di Fornoli, azienda leader in provincia riguardo al settore del noleggio e sollevamento, sono state avviate le procedure necessarie presso il Tribunale, in accordo con la Fillea-Cgil e la stessa
Cipriano, che dovrebbero concretizzarsi a breve. L'assunzione di
validi ex dipendenti della «Cipriano Costruzioni» andrà ad integrare e fortificare il già valido organico aziendale, che negli anni ha saputo fare di questa professione: il
sollevamento, un mestiere di vera «chirurgia industriale». Ma la
ditta di Fornoli, che sta affrontando il 2014 con entusiasmo, voglia
di crescita e miglioramento, si
prefigge, oltre a questo, altri due
obbiettivi da portare a compimento nel breve periodo.
IN PRIMO luogo, un progetto di
investimenti mirati, per circa 3
milioni di euro, in parte realizzabili attraverso la nuova «Sabatini
®
e
bis», che andrà ad implementare
tutti i settori toccati da «Geonova», la quale, grazie alla tempestività e puntualità con cui ha saputo prestare la propria opera in
questi ultimi anni, ha visto accrescere quelle commesse, pubbliche e private, che richiedono, appunto, una costante reperibilità.
IN SECONDO luogo, ma altrettanto importante e significativo,
la «Geonova» persegue il conseguimento della certificazione «Bs
Ohsass 18001», per la gestione della salute e della sicurezza sul lavoro, che darà quel marchio di qualità all'opera quotidiana, che
l'azienda intende svolgere con
sempre maggior cura ed attenzione verso la politica della sicurezza. Sulla situazione di crisi della
Cipriano Costruzioni erano intervenuti nei giorni scorsi il segretario della Fillea-Cgil Ferrari ed il
sindaco di Borgo a Mozzano Andreuccetti, per le preoccupazioni
legate ai livelli occupazionali,
con la messa a rischio di oltre ottanta posti di lavoro.
Marco Nicoli
E DILIZI A La Cipriano Costruzioni con i suoi 83 dipendenti sta
attraversando un difficile momento. La Geonova è corsa in aiuto
Edilizia & Territorio
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Torna a risplendere il gioiello Liberty della città.
Quasi completato il restauro fatto dalla Provincia
Baccelli lancia il protocollo per la cultura: il via a novembre con la mostra sulla Gra a Guerra
GLI STUCCHI monumentali
sotto le balconate esterne, precursori dei decori di Gaudì. Gli stucchi floreali a foglia d'oro del soffitto del salone. La vetrata con lo
stemma e il monogramma dei
Conti di Sant'Elia. Il pavimento
dell'ingresso all'area nobile col rarissimo marmo nero del Belgio
che sarà lucidato a specchio (in
parte le lastre orginali sopravvissute alle infiltrazioni della falda,
in parte nuovo). La conservazione dei pavimenti di prezioso seminato alla veneziana, a pian terreno e al primo piano, con un disegno diverso per ogni stanza: raggi, intrecci, frecce, cornici. Le celebri maioliche di San Lorenzo disegnate da Galileo Chini. Il recu-
GAL I LEO
II
Il seg no del genio nel m ix
dei decori e nelle maioliche
perfetta mente preservate
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pero dell'argento invecchiato quale colore originario della ringhiera delle scale, che spicca contro le
pareti riportate al rosso pompeiano. E gli alberi dei coralli nel giardino, gli Erytthrina crista-galli portati all'epoca dall'Argentina, donde il nome della magione: sì, ormai ci siamo, tra pochi mesi Villa
Argentina sarà tornata all'antico
splendore. E lo si deve principalmente all'insistenza di due persone, il presidente della Provincia
Stefano Baccelli, e il presidente
del consiglio provinciale Andrea
Palestina, incaricato di seguire i alvori. Incaponiti a superare due decenni di perdite di tempo della politica e della burocrazia.
IERI Baccelli ha guidato la visita
al cantiere finale della villa, dove
lavorano sotto la supervisione
dell'architetto Borella delle Belle
Arti le ditte Cmsa di Montecatini
e Piacenti Spa di Prato. C'erano i
senatori Marcucci e Granaiola, il
sindaco Betti, il presidente della
Fondazione Carilu Lattanzi, il critico d'arte Dei che cura la grande
mostra sulla I Guerra Mondiale
con cui il prossimo 2 novembre sarà ufficialmente inaugurata la villa. Che Baccelli spera «possa diventare il centro della cultura e
del turismo della Versilia».
IL RESTAURO di questo complesso che ha una superficie totale
di 1.650 mq, e nel tempo è stato
anche un albergo, è stato particolarmente complesso sia per i danni provocati dalle falde acquifere;
sia perché la costruzione, in realtà, è il frutto di tre fasi di espansione tra il 1920 e gli anni '40, e quindi assomma sui due piani, il cortile e la torretta, tre stili diversi: Liberty, Art Déco, e perfino il razionalismo dei primordi, ben visibile nella struttura della sala da
pranzo: collegata alle cucine in
cui sono stati recuperati i lavabi
originali da corridoi «segreti»,
che all'epoca rendevano la servitù
invisibile agli ospiti. In futuro la
cucina, che affaccia sul cortile, potrà essere usata per il catering di
servizio delle esposizioni.
b.n.
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VILLA ARb1E Tli°i!'>, li pr, dente Stefano Baccelli ha guidato la
visita nei vari ambienti : a destra alcuni esempi dei cantiere ancora
aperto e delle formidabili decorazioni già tornate a nuova vita
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Villa Argentina sarà inaugurata
fl 2 novembre con una mostra
1 VIAREGGIO
Dopo tanto tempo si torna a
varcare la soglia di Vill a Argentina, gioiello liberty, riportato a
nuova vita con un restauro che
troppe vicissitudini ha avuto.
Lo si fa - ironia della sorte - in
una città da 53 milioni di disavanzo (partecipate escluse) in
bilico sul burrone del dissesto.
«Questavilla - ha voluto sottolineare Andrea Marcucci, presidente della commissione cultura della Camera - è oggi una
grande opportunità di rilancio
e rinascita». All'amministrazione che questa situazione dovrà
i
gestire, l'immobile passerà nel
marzo del prossimo anno. Come ha annunciato il presidente
della Provincia, Stefano Baccelli, orgoglioso della "creatura"
che sta per venire al mondo. Al
suo fianco il presidente del consiglio provinciale, Andrea Palestini, che negli ultimi mesi ha
seguito passo passo il cantiere
e i relativi interventi.
La villa restaurata - della quale il "Tirreno" qualche mese fa
ha mostrato l'anteprima - sarà
aperta ufficialmente al pubblico il 2 novembre. Quando la
struttura accoglierà la mostra
"Viareggio-Parigi-il Carso, pittura e fotografia della Grande
Guerra in Lorenzo Viani e Guido Zeppini" curata da Enrico
Dei e che avrà il patrocinio del
Senato. «Da quel momento in
poi - ha annunciato il presidente della Provincia - il mio desi-
derio è che la Villa sia aperta alla città, alle scolaresche e torni,
dunque fruibile a pieno». Risanando così la "ferita" che i tempi lunghissimi del recupero
hanno prodotto nei tanti che
amano Villa Argentina. Come
simbolo della città, ma anche
dei suoi abitanti, in un certo
senso. Come racconta l'architetto Glauco Borrella per la Soprintendenza: «Le case costruite dai viareggini per chi arrivava da fuori, per i turisti, hanno
la caratteristica per cui tutto
ciò che si vede è di pregio ... ma
quello che non è bene in evidenza lascia molto a desiderare». Insomma - continua Borrella - «case ricche ma non solide». Così, quando l'intervento
di recupero è arrivato al tetto
«abbiamo scoperto che la struttura era tutta realizzata con materiale di recupero dalle demolizioni delle barche...».
Di «grande emozione» ha
parlato la senatrice Manuela
Granaiola, mentre il sindaco
Leonardo Betti ha voluto «ringraziare ogni singolo operaio
che a realizzare l'intervento ha
lavorato». L'ultimo sprint verso
il recupero è stato affidato alla
Cmsa di Montecatini e al Centro restauro "Piacenti" di Prato.
f
21wc- •
L'esterno di Villa Argentina in via Fratti (foto Paglianti)
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eta dï Ponente, tre anni per rinascere
arte la staffetta per riqualificare il parco
Si va per tappe:
niessa in sicurezza,
CI SIAMO davvero. Grazie ad
un finanziamento del valore di
un milione e cinquecentomila curo - stanziati dalla Fondazione
Cassa di Risparmio di Lucca per la Pineta di Ponente è arrivato il tempo di tornare a nuova vita.
DA DOMANI cominceranno i lavori per il recupero del parco cittadino, e per velocizzare le operazioni ed evitare la sovrapposizione di
L'area è stata divisa in 4 lotti
per non far sovappore i lavori
e procedere veloce ente
più imprese sullo stesso cantiere,
l'intera area è stata suddivisa in
quattro lotti. Due quelli interessati dai primi interventi: il `lotto
tre', compreso tra via Vespucci,
via Marco Polo e via Zara per
un'estensione di 1430 metri, affidato alla Cooperativa Pozzuolo; e
il lotto quattro, in via Capponi,
per circa 1540 metri, eseguito dalla società cooperativa agricola La
Versiliana. «In entrambe le zone
- spiega l'assessore al verde Giorgio Fruzza - verranno effettuati
lavori preliminari necessari per
una preventiva messa in sicurezza
del parco» Dunque la sfoltitura
delle chiome degli alberi che sconfinano sulle piste ciclo pedonali,
rimondatura ed eliminazione dei
rami pericolanti dei pini, abbattimento degli alberi infestanti a ri-
Edilizia & Territorio
d
dosso dei marciapiedi, rimozione
delle ceppaie di alberi già abbattuti, rimozione dei fusti degli alberi
caduti e delle staccionate fatiscenti, ripulitura generale dei rami
spezzati, laterizi, rifiuti, rastrelliere delle biciclette e, infine, potatura delle siepi. «Interventi `leggeri'
- assicura Fruzza - nel rispetto
della stagione balneare, che anticipano quelli cosiddetti 'strutturali', decisamente più invasivi». A
seguire, quindi, sarà la volta del
lotto uno (via Buonarroti: 1540
metri), e del lotto due (via Fratti:
1540 metri). L'obiettivo è quello
di riportare la Pineta, entro il
2016, alla sua originale bellezza.
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pulizia e infine i decori
LUOGO simbolo, il parco urbano per eccellenza incastonato tra
la Passeggiata a mare e il centro
storico della città, amato e respirato fin dalla nascita da generazioni
di viareggini, che dalle finestre
del "Tabarracci" scorgevano i viali alberati e le chiome profumate
dei pini secolari. Molti di quegli
alberi oggi hanno bisogno di essere ripuliti, sfrondati, sistemati e
curati. Così come i cespugli sporchi e scomposti, i percorsi dissestati, l'illuminazione che stenta a
filtrare, i fossi incapaci di drenare
l'acqua piovana, le panchine divelte o pericolanti. Ecco perché il recupero, il mantenimento e la valorizzazione della pineta rientrano
tra i progetti strategici (di durata
triennale, 2014-2016) della Fondazione Crl. «I lavori - spiega il responsabile tecnico della Fondazione, Franco Mungai - non riguarderanno solo la riqualificazione ambientale del parco, ma anche delle sue funzioni culturali,
sportive e ludico-ricreative. Verrà
infatti implementata la rete pubblica di illuminazione e dei servizi; sarà installato un impianti di
sorveglianza; sistemati gli accessi, gli attraversamenti e i percorsi
interni di mobilità». Tutto ciò
che sarà necessario per restituire
ai viareggini e ai turisti un luogo
storico e di aggregazione sociale.
Un luogo che, purtroppo, nel corso degli ultimi dieci anni ha subito un progressivo deterioramento, diventando teatro di degrado e
di insicurezza.
Pagina 52
GRJ,, ? 1 &AAI 4 V/i, Cominciano domani i lavori di messa in
sicurezza della Pineta, e andranno avanti fino al 2016
L 'I NTERVENTO
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ONE CASSA D i LUCCA
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La Fondazione Crl ha stanziato
complessivamente per i lavori di
riqualificazione 1mitione e 500mila
euro. Divisi in 250mita euro per il
2014 e 2015 e un milione nel 2016
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Le cc
Come progettista e direttore dei
lavori e stato incaricato l'agronomo
Francesco Lunardi . La parte tecnico
scientifica sarà seguita da Fabrizio
Cinetli dell'Università di Pisa
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Dopo la messa a nuovo il parco
urbano, grazie a quelle
caratteristiche che lo rendono
unico, dovrà tornare ad essere un
volano di crescita per la città
Edilizia & Territorio
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Lavori" pineta di Ponente :
'1 primi due lott i
1 VIAREGGIO
Da domani la pineta di Ponente vedrà l'inizio dei lavori finanziati dalla Fondazione Cassa di risparmio di Lucca. Per
velocizzare le operazioni ed
evitare la sovrapposizione di
più imprese sullo stesso cantiere, l'intera area è stata suddivisa in quattro lotti. Due
quelli interessati dai primi interventi: il tre, compreso tra
via Vespucci, via Marco Polo e
via Zara per un'estensione di
1.430 metri, affidato alla Cooperativa Pozzuolo; il quattro,
in viale Capponi, per circa
1.540 metri, eseguito dalla Società cooperativa agricola "La
Versiliana". 1 primi interventi
saranno di sfoltitura delle chiome degli alberi che interferiscono con le piste ciclo pedonali, rimondatura ed eliminazione dei rami pericolanti dei
pini, abbattimento degli alberi
infestanti a ridosso dei marciapiedi, rimozione delle ceppaie
di alberi già abbattuti, rimozione dei fusti degli alberi caduti e
delle staccionate fatiscenti, ripulitura generale dei rami
spezzati, laterizi, rifiuti, rastrelliere delle biciclette e, infine,
potatura delle siepi. A seguire,
sarà la volta del lotto uno (via
Buonarroti,1.540 metri), e del
lotto due (via Fratti, 1.540 metri).
«Si tratta di un'operazione spiega il presidente della Foridazione, Arturo Lattanzi - che
vede pubblico e privato fare si-
Edilizia & Territorio
stema. In questo senso, il nostro non è un ruolo di supplenza a compiti propri degli Enti
locali, ma rappresenta una forma di collaborazione ad alto livello per fornire risposte adeguate alle attese della comunità». Il costo degli interventi
che prendono il via domani è
di 250mila euro. Il recupero, il
mantenimento e la valorizzazione della pineta rientrano
trai progetti strategici (di durata triennale, 2014-2016) della
Fondazione, concordati con
l'amministrazione comunale,
che vedono nella messa a nuovo del parco una delle priorità
per lo sviluppo di tutto il territorio.
In seguito alla stipula del
protocollo d'intesa è stato incaricato come progettista e direttore dei lavori l'agronomo
Francesco Lunardini. L'amministrazione comunale ha richiesto anche il conferimento
dell'incarico al dipartimento
di ingegneria dell'energia, dei
sistemi, del territorio e delle
costruzioni dell'università di
Pisa per lo studio e la supervisione delle fasi progettuali previste per la riqualificazione vegetale e paesaggisti co-architettonica della pineta. Gli aspetti
tecnico-scientifici del progetto saranno curati, per il Dipartimento, da Fabrizio Cinelli. Il
tutto con la collaborazione
dell'Ufficio tecnico del verde
pubblico comunale (Riccardo
Raffaelli e Giovanni Mugnani).
©RIPRORUZIONE RISERVATA
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DIVENTE ' SEDE DI RAPPRESENTANZA DEL COMUNE. I LAVORI TERMINE RANNO NELLA PRIMAVERA 2015
La i-íj,-ova vita di Palam Rossetti. A ottobre il restauro
PALAZZO Rossetti, storico edificio del
Cinquecento nel cuore di Seravezza, sarà
riqualificato entro la primavera del prossimo anno. «E' stato avviato il bando di gara per il restauro in linea con nostro programma elettorale che aveva come obiettivi il recupero del patrimonio architettonico del centro storico. Infatti - dichiara il
sindaco Ettore Neri - l'edifico in prossimità del duomo, risale al Cinquecento e
con il nostro secondo mandato ci siamo
prefissati di procedere al recupero. In passato era abitato da alcune famiglie, ma date le precarie condizioni della struttura sono state alloggiate in altri immobili di proprietà comunale». Parte del palazzo era
stato venduto al Parco delle Alpi Apuane
per creare la sede delle guardie forestali e
il centro delle visite. «Con le risorse che
abbiamo ottenuto dalla vendita - prosegue Neri - abbiamo ricavato 320 mila euro per il primo lotto di interventi, di cui
200 mila euro sono stati stanziati dal comune e 120 mila dal Parco e dai millesimi
ricavati dalle proprietà dei privati. Inoltre, il comune ha ottenuto per il lotto successivo altri 200 mila euro dalla Cr di Lucca». I primi interventi riguarderanno la
facciata, il tetto e gli infissi, mentre il Parco provvederà al recupero degli interni
per trasferire gli uffici. La funzione di Palazzo Rossetti sarà quella di diventare il
polo di rappresentanza del comune con al
suo interno la sala del consiglio, l'ufficio
del sindaco e la giunta comunale e servirà
da collegamento con le attività culturali
di Villa Medicea. La gara scadrà il 29 agosto, mentre i lavori iniziaranno a metà ottobre e riguarderanno in primis la facciata dell'edificio - dice l'assessore ai lavori
pubblici Giuliano Bartelletti -per garantire entro l'estate un migliore decoro estetico del centro".
Eleonora Luisi
Edilizia & Territorio
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,£Y,,,w5eravez,za proroga al -3
stMa 1mossibRita di edificare
D SERAVEZZA
L'amministrazione comunale
proroga di altri 5 anni le possibilità edificatorie dei lotti sui
quali è prevista, secondo il Regolamento Urbanistico, una
nuova costruzione.
L'atto di governo del territorio, approvato nel dicembre
2009, fissa infatti in cinque anni la validità delle previsioni di
nuova costruzione e, con il raggiungimento di tale limite, le
possibilità edificatorie assegnate anche a questi lotti decadono, salvo, appunto, ulteriori
proroghe.
«Per quanto riguarda i lotti
liberi - spiega l'assessore all'ur-
banisti ca, Valentina Salvatori per l'edificazione classificati
come "Bl", ovvero le aree libere di completamento edilizio,
in considerazione anche del loro limitato impatto edificatorio, è nostra volontà procedere
alla realizzazione, già nei prossimi mesi, in anticipo sulla scadenza, di un'apposita variante
generale che consentirà di prolungare di altri cinque anni
l'efficacia della edificabilità».
Anche in questo caso, il metodo scelto dall'amministrazione è quello del confronto
con i cittadini e della partecipazione. Al fine di informare
di questa opportunità i cittadini proprietari dei terreni inte-
ressati e consentire un confronto partecipativo , infatti,
prima della presentazione in
consiglio comunale dell'apposita variante , è stata inviata
una lettera da parte del Comune di Seravezza , per invitare gli
stessi a manifestare il proprio
interesse al prolungamento
della possibilità di edificare,
oppure, per chi non avesse più
interesse a intervenire, a comunicarne l'intenzione, al fine di lasciar cadere l'efficacia
della previsione urbanistica.
In tal caso verranno meno tutti gli obblighi, anche di carattere tributario , che interessano
le aree edificabili.
«Una volta terminato il lavoro di confronto - conclude Salvatori - sarà predisposta una
variante per tutte le "BI" che
seguirà poi il consueto iter in
consiglio».
(t.b.g.)
Uall'I, o ni mwma: ..
Edilizia & Territorio
Pagina 56
L'azienda etica
non è un'utopia:
io l'ho realizzata
"Love and business", la rivoluzione
dell'imprenditore che si ispira a Olivetti
di PAOLA TADDEUCCI
nvece di licenziare i dipendenti, si è ridotto per primo lo stipendio per tenerli
tutti e ne ha assunti altri. Ha voluto che ognuno di loro fosse
apprezzato, rispettato, libero
di dare il meglio di sé e che a casa, dopo il lavoro, tornasse sereno e appagato di quello che
aveva fatto in fabbrica. E nel giro di pochi anni ha portato
quella fabbrica, dall'orlo del
fallimento, a triplicare il fatturato, aumentare gli occupati e
avere uno stabilimento in più.
Non è la trama di un sogno
né il ricordo di un grande idealista e industriale come Adriano Olivetti, ma la storia vera di
un manager di oggi: Sergio Casella, 50 anni, di Borgo a Mozzano, da nove a capo della Paper Converting di Diecimo,
azienda di macchinari per cartiere e cartotecniche del tissue
che fa parte della Barry-Wehmiller Company, gruppo statunitense con 7.000 dipendenti
in tutto il mondo e dal fatturato annuo di oltre 1 miliardo e
600 milioni di dollari.
Nel 2005, quando Casella è
diventato presidente della Paper e dell'intera divisione internazionale del gruppo, lo stabilimento di Diecimo - nel comune di Borgo a Mozzano - fatturava 15 milioni di euro l'anno;
nel 2013 ha toccato la cifra record di 42, con un utile superiore ai S. Oggi le prospettive sono
di ulteriore crescita.
Economia e imprese locali
Dai 100 dipendenti di nove
anni fa, inoltre, è passata a 110
dopo aver rischiato,
nel
2009-2010, di perdeme quaranta. In quello stesso anno è stato
aggiunto un capannone allo
stabilimento principale.
Tutto questo è stato possibile - come confermano lavoratori e Fiom, il sindacato di riferimento del 95% di loro - non
con tagli di stipendi, riduzioni
di personale, delocalizzazioni
o ritmi incessanti di lavoro, ma
grazie a valori finora quasi totalmente estranei al mondo
dell'economia e del business:
amore, condivisione, fiducia,
disponibilità, accoglienza, cura per gli altri.
Valori e principi morali. «Sono
principi morali - dice Casella che tutti noi abbiamo sempre
davanti in trattati religiosi, filosofici ed etici. Basterebbe riconsiderarli con occhi diversi
per capirne gli insegnamenti,
scoprendo che possono stare
alla base di un modello di leadership di sicuro successo, incentrata non sul massimo profitto, ma sulla cura degli altri e
sulla realizzazione della persona sul luogo di lavoro».
Il risultato? Un ambiente e
un clima di lavoro invidiabili,
fatto di fiducia e di condivisione, salari più alti, fatturato in
continua crescita, solidità e
tranquillità nel futuro, assenza
di conflitti. Dati e fatti alla mano, il sindacato non esita a definire quello che si è creato a Diecimo come unico e all'avanguardia in Italia.
«C'è molto del sogno e delle
idee di Olivetti - dice Massimo
Braccini, segretario regionale
della Fiom - e decisamente
niente di Marchionne».
L'esperienza in un libro. Di questa esperienza Casella parla
nel libro "La morale aziendale.
Un modello basato sull'etica
per avere successo nel business" (edito da Tecniche nuove), che in pochi giorni ha raggiunto la vetta dei più venduti
in Italia, in compagnia di Camilleri e Coelho.
Sull'onda del boom editoriale, il manager sta presentando
il volume in diverse zone della
provincia: ieri, domenica, nella sua Borgo a Mozzano, giovedì 7 agosto al Gran Caffè Margherita di Viareggio.
Ma come ha fatto a creare
quel clima di fiducia e condivisione?
«Ho agito - risponde il manager- e ho dato l'esempio».
Il più significativo, tra i tanti
che racconta anche nel libro, è
la riduzione, nel 2010, dello stipendio suo e degli altri dirigenti del 10%, il doppio rispetto a
quella praticata per i lavoratori: fu questa una delle sue risposte alla crisi, fu così che impedì il licenziamento di 40 persone.
«Dimostrai - racconta - che
eravamo tutti sullo stesso piano, ci si sporcava tutti le mani
per salvare l'azienda. Anzi, chi
più aveva, più doveva dare. Nel
giro di otto mesi eravamo già
in utile e con ordini doppi rispetto all'anno prima».
i pacchi di Natale divisi con i dipendenti. Un altro esempio riguarda il primo Natale a Diecimo, con i pacchi che erano a
lui destinati e che invece divise
tra tutti i dipendenti.
Il manager della Paper parla
di toccare la vita delle persone.
Di rispettarle, dar loro fiducia,
riconoscere il valore di quello
che fanno.
«Un dipendente - spiega - si
deve sentire protetto dal posto
di lavoro, deve essere stimolaI 'azienda etica
nonè oñ utopia:
io i'ho rcdiz_inta
Pagina 57
É stato il primo
a ridursi lo stipendio
nel momento di difficoltà,
poi il rilancio basato
su amore, fiducia
e condivisione, come
spiega in un best seller:
"La morale aziendale"
«Per evitare
i licenziamenti
dimostrai che eravamo
tutti sullo stesso piano,
ci si sporcava tutti le mani
per salvare la società anzi,
chi più aveva più doveva
dare. E... ripartimmo»
Sergio Casella presidente della
PaperConvertingdi Diecimo (Lucca)
W-A
Manager, docente
fra poco sarà pad re
Sergio casella , 5o anni , è nato a
Borgo a mozzano ( Lucca) e vive a
Lucca. Sposato con Lara, per
agosto attendono la nascita del
loro primo figlio. Laureato in
chimica e tecnologie
farmaceutiche , è stato manager
di un'importante industria
farmaceutica e di un 'azienda
cartaria prima di diventare, nel
2005, presidente della divisione
internazionale della
Barry- wehmiller , che ha la sede
nel Missouri (usa) e stabilimenti
in tutto il mondo , tra cui quello
della Paper Converting a
Diecimo. Dal 2005 Casella
insegna anche sistemi di qualità
e certificazione di qualità al
master su " Produzione della
carta e gestione del processo
produttivo" promosso
dall'università di Pisa.
Economia e imprese locali
to a fare, in alcuni casi anche a
osare in base alle sue capacità,
sempre in un clima di libertà.
Perché più fai crescere, più cresci. Se vinci, non vinci mai da
solo. Un leader morale deve
crescere facendo crescere. E
dare l' esempio».
Il suo modello appare davvero dirompente e rivoluzionario
nel clima attuale di ferocia, buio e pessimismo e perenne conflitto. Casella ha ribaltato quelle regole che sembrano intoccabili nel mondo del business,
trasformando la fabbrica «in
un luogo di lavoro - sottolinea
con orgoglio - che augureresti
di trovare a chi amni di più, dove
le persone sono felici di contribuire a un progetto di azienda
conosciuto e condiviso».
Regole che Casella conosce
bene e dalle quali ha volutamente preso le distanze. «La
mia prima esperienza dopo la
laurea - racconta - fu con un
manager "tagliatore di teste"
in una grande industria farmnaceutica, dove ero responsabile
della pianificazione aziendale.
Cacciò 200 dei 650 dipendenti.
Non me, ma me ne andai lo
stesso. Già maturavo l'idea che
la strada non era quella».
Dignità del lavoro e delle persone. Ad indicargliela con chiarezza fu Robert Chapman, proprietario-presidente della Barry Company, già allora e ancora oggi all'avanguardia nell'applicazione della morale aziendale.
«Chapman è un grandissimo - dice Casella -. Nella pratica operativa ha voluto coniugare la dignità delle persone con
il dare dignità al loro lavoro».
Non a caso ha dedicato il libro a lui, oltreché alla moglie.
Ottimi, giocoforza con questo
clima, i rapporti con la Fiom.
Braccini considera Casella
«lungimirante e coraggioso» e
anche lui crede che la leadership se la sia conquistata con i
fatti. «Ha avuto coraggio da
vendere, autonomia e lungimiranza - dice il segretario Fiom Per la prima volta in Italia ha
fatto capire che il superamento della crisi non passa dalla riduzione di salari e dipendenti
né dall'aumento dei ritmi di lavoro, rna dagli investimenti e
dalla creazione di un clima di
fiducia, che include, non esclude. Ha dimostrato che c'è
un'altra strada ed è vincente: e
passa dall'idea che i lavoratori
nomi sono un costo, ma una risorsa per uscire dalla crisi, che
la qualità del prodotto si sposa
con la qualità dei diritti e dei salari».
Sopra, Sergio
casella
(a destra della
toto)con
il sindacalista
della rlom
Massimo
Braccini
Asinistra
la sede
dell'aziendaa
Diecimo di Borgo
a Mozzano e a
destra il suo
libro bestseller
Pagina 58
ALL' RIGINE DELL'I C
DI
PROBABILMENTE U N CORTO CIRCUITO. IL PIANTO DEI PROPRIETARI
T-%
lo
iKo"o nel capannone dí un'azienda nautíca: danní ffigenti
UN FUMO denso e minaccioso si è alzato ieri
pomeriggio intorno alle 17.30 nella zona industriale di Guamo facendo scattare l'allarme. A
prendere fuoco è stato un capannone
dell'azienda «Raimar» che si trova in via San
Pieretto. Gravi i danni alla ditta che si occupa
principalmente di componenti in plastica e in
gomma destinati alle imbarcazioni e alle zattere di salvataggio. Impossibile al momento stabilire con esattezza le cause del rogo anche se
le squadre dei vigili del fuoco arrivate sul posto parlavano di un probabile corto circuito
Economia e imprese locali
all'impianto elettrico. La cosa certa è che le
fiamme si sono sviluppate rapidamente bruciando il materiale del magazzino. In pochi
minuti sul posto sono arrivati anche i titolari
dell'azienda visibilmente provati. Secondo
una prima stima i danni sono di diverse decine di migliaia di euro. I vigili del fuoco (nella
foto a fianco) per domare le fiamme hanno impiegato diverse ore e - addirittura - si è temuto che perfino il tetto rischiasse di cedere.
Per fortuna, però, non si registrano feriti o intossicati.
Pagina 59
«0
Incendio devasta fabbriOD ca di go
•
0M
Un corto circuito causa il rogo alla Raimar Seajet a Guamo. Paura tra gli abitanti e danni per centinaia di migliaia di euro
di LucaTronchetti
® LUCCA
Remi, selle di fissaggio, vernici, valvole, sacche e altro materiale per piccola nautica sono
andati completamente distrutti in un incendio causato molto probabilmente da un corto
circuito che ha devastato il capannone della Raimar Seajet
in via San Pieretto a Guamo. I
danni ammontano ad alcune
centinaia di migliaia di euro e
le tre squadre di vigili del fuoco intervenuti dal comando di
via Barbantini e da Viareggio
sono riusciti a circoscrivere le
fiamme prima che le lingue di
fuoco potessero propagarsi ad
aziende o abitazioni vicine.
Sul posto - oltre ai carabinieri
della stazione di Pieve di Compito - sono andati i fratelli Bartoli, dal 2001 titolari della fabbrica che dal 1980 produce zattere ed autogonfiabili di salvataggio oltre a componenti plastiche per barche e diportisti,
per rendersi conto dell'entità
del danno. Qualche anno fa la
Raimar Seajet era ubicata a
Verciano prima della decisione di ampliare gli spazi e trovare la collocazione ideale nella
zona industriale di Guamo.
Fiamme all'improvviso. L'allarme è scattato alle 17,30 quando alcuni abitanti della zona
hanno visto un denso fumo nero dall'odore acre e nauseabondo uscire dal capannone
industriale. Ben presto l'alta
colonna di fumo è stata notata
anche dagli automobilisti in
transito e la telefonata alla centrale operativa del comando
dei vigili del fuoco è stata inimediata. Dai primi accerta-
menti eseguiti dai pompieri
probabilmente il rogo si è verificato a causa di un cortocircuito all'impianto elettrico del
capannone al cui interno, al
momento in cui si sono sprigionate le fiamme, non c'era
nessuno. Il materiale plastico
contenuto nel magazzino ha
contribuito ulteriormente ad
estendere il fuoco che ha fatto
esplodere i vetri arrivando sino a lambire la copertura
dell'edificio che adesso rischia
di crollare.
Locali inagibili . Adesso i locali
dell'azienda sono inagibili,
mentre i carabinieri, arrivati
sul posto con una pattuglia,
stanno effettuando le opportune verifiche per escludere ipotesi di natura dolosa. La Raimar produce zattere di salvataggio sino a 12 posti per nautica da diporto e tender e gommoni da 1,85 sino a 7 metri e
mezzo in diverse dimensioni.
UC RIPRODUZIONE RISERVATA
L'interno della tahbi ito VeeastOta dai Vi ncentl io (Foto Vip)
i vigili del fuoco in azione per spegnere l'incendio
Economia e imprese locali
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U N GI O IELLO D ELLA C LASSE 300
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VIENE INAUGURATA stamani alle 11 al cantiere
Codecasadue in via Trieste 3 in Darsena la nuova
motovedetta della classe 300 «Ammiraglio Francese». Si
tratta di
altro piccolo gioiello della marineria locale
creato dalle maestranze viareggine del cantiere Codecasadue
che una volta operativo verrà impiegato nella zone più
importanti del territorio nazionale, i n particolar modo nello
stretto di Sicilia. Le caratteristiche tecniche della
motovedetta - all'avanguardia a livello internazionale garantiscono non solo la massima affidabilità ma anche una
grande sicurezza.
Economia e imprese locali
Pagina 61
E'
SECONDA ED IZION E DELLE SCULTURE I N MARMO I N MEMORIA D i ERM I N IO CI DON IO
1
Per Paolo Carli, presidente
M1KAYEL Ohanjanyan ha vinto
la seconda edizione del Premio
Fondazione Henraux per la scultura in marmo, in memoria di Erminio Cidonio. Sua l'opera dal titolo
"Materialità dell'invisibile" raffinatissima esecuzione in statuario
dell'Altissimo.
«Appena finita è già un capolavoro» ha dichiarato Paolo Carli, Presidente della Fondazione che ha visto all'opera in questi mesi
Mikayel Ohanjanyan nello stabilimento Henraux. «Un'esaltazione
pura della pietra per eccellenza ha proseguito Carli - quello statuario delle nostre cave la cui preziosità e bellezza non hanno pari».
L'opera nasce dalla volontà di di
materializzare l'invisibile e di evidenziarne alcuni aspetti concettuali ed estetici.
Fondazíone «l'opera ®'®
miati Filippo Ciavoli Cortelli e
Massimiliano Pelletti, rispettivamente con le opere "Corallo" che
unisce i dualismi "mare-monti" e
"manualità-evoluzione tecnologica", tipici di una natura e di una
cultura caratterizzanti il territorio
apuo-versiliese e "Back To Basic",
una testa di matrice classica lavorata dall'artista con un intervento
contemporaneo di crivellazione e
trattata con alcuni acidi.
Le quattro opere dall'1 al 31 agosto
saranno esposte al pubblico alla
Versiliana, in un percorso espositivo che vede anche la presenza delle
tre opere dell'edizione precedente.
capolavoro»
LA PREMIAZIONE sabato sera
nel corso di una splendida serata
con oltre 400 invitati nello stabilimento Henraux di Querceta attrezzato in modo scintillante per accogliere una platea esclusiva di ospiti: il critico d'arte e componente
della giuria Philippe Daverio ha ricevuto molti applausi. Come i ballerini del Cirque du Soleil che hanno
interpretato alcune performance.
Nel salone tutta l'imprenditoria
del lapideo apuo versiliese e il campione internazionale di tennis e
ora commentatore tv Paolo Bertolucci.
e.sa.
NELLA sua lettura, il progetto
proposto, è poliedrico: da un lato
raffigura lo spazio vuoto come forma e la materia, dall'altro, contemporaneamente, interroga la materia
stessa. Al secondo posto si è classificata Francesca Pasquali con "Frappa", opera che coniuga, come una
grande sfida, la rigidità del marmo,
pietra nobile, e la voluttuosità delle
frappe plastiche.
Al terzo posto, ex aequo, sono pre-
®®a.ieiie opere pr~errwiate e 9ne9exione dei vincitori con Philippe Daverio e il presidente Henraux PaUn Cna°ii (Foro hdico(a Gncsi)
9Ii aui aUhuulOhuiac,m
Economia e imprese locali
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Ohanjanyan vince il Premio Henraux
Mikayel ohanjanyan ha vinto la seconda edizione del Premio
Fondazione Henraux perla scultura in marmo, in memoria di Erminio Cidonio, con l'opera «Materialità dell'invisibile» raffinata esecuzione in statuario dell'Altissimo. Al secondo posto Francesca Pasquali con «Frappa», ali terzo posto, ex aequo, premiati Filippo Ciavoli Cartelli e Massimiliano Pelletti con le opere «Corallo» e «Back
To Basic». Le quattro opere dall'1 al 31 agosto saranno esposte al
pubblico nei giardini della Versilianadi marina di Pietrasanta.
Economia e imprese locali
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SCENDERE DA BAGNI DI LUCCA AL CAPOLU OGO ORA RICHIEDE CIRCA U N'ORA I N PIU'
Cresce l'attesa per i sopralluoghi tecnici dell'A
di PAOLO
NDOLI
L'EMERGENZA statale del
Brennero prosegue. Si apre oggi
una settimana decisiva per capire
modalità e tempi di un intervento
di risanamento che appare urgentissimo. Per chi da Bagni di Lucca deve venire verso Lucca, passando
dal percorso oggi normale, ovvero
dal ponte di Calavorno, la distanza
si è ampliata, in termini di tempo,
di circa un'ora. Una situazione insostenibile nelle giornate feriali,
quando il transito è costituito anche da chi deve spostarsi per lavoro. Ieri nel centro di Bagni di Lucca si è registrato un sensibile aumento del traffico dei turisti diretti
all'Abetone.
ENTRO LA fine della settimana,
forse giovedì, ci sarà il summit chiesto dal sindaco di Bagni di Lucca,
Massimo Betti, sostenuto anche
dal sindaco di Borgo a Mozzano,
Patrizio Andreuccetti, e subito accolto dal prefetto Giovanna Cagliostro. I responsabili di Prefettura,
Anas, Regione, Provincia, Enel ed
Autorità di bacino dovranno mettere a punto la road map dell'intervento. Dai primi sopralluoghi appare evidente che il fiume, nel corso
del tempo, ha scavato sotto il muro
che sostiene la strada statale, che
passa proprio accanto al letto del
Serchio. Avvallamenti e crepe
sull'asfalto sono soltanto il segno
ultimo di un indebolimento del terrapieno. Il fenomeno potrebbe interessare un tratto lungo circa un chi-
lometro a valle della confluenza del
torrente Lima nel Serchio. Una zona che la cartografia dell'Autorità
di bacino del Serchio ha sempre indicato come «area soggetta a franosità» con condizioni «potenzialmente franose per caratteristiche litologiche».
INSOMMA IL problema non è
soltanto la limitata voragine che si
è aperta proprio sul bordo della
strada verso il fiume, ma l'intera
struttura di sostegno della stessa
strada statale dell'Abetone e del
Brennero, già interessata da proble-
e per il vertice ín Prefettura
tà di creare una massicciata nel letto del Serchio, una sorta di isolotto,
adiacente al muro dalla strada statale, a protezione dei fenomeni di erosione che sono favoriti dal continuo scorrere dell'acqua anche per
effetto delle periodiche piene. Nel
frattempo resta una limitata alternativa, forse sconosciuta ai più, che
consente di muoversi fra Chifenti e
Borgo a Mozzano, passando dalla
strada di Corsagna. Un percorso di
montagna, certamente non adatto
ai mezzi pesanti e con una carreggiata che rende difficoltoso anche
lo scambio tra due autovetture.
mi che hanno imposto tratti a senso unico alternato con semafori
temporanei.
I TEMPI DI messa in sicurezza,
per aprire almeno una carreggiata a
senso unico alternato, possono essere ragionevolmente brevi, ma resta
il problema più complessivo che richiederà sicuramente tempi lunghi. Il ripristino generale rende infatti necessario intervenire alla base del muro di sostegno quindi verificare lo stato del riempimento di
terra e sassi sotto la carreggiata. Poi
si dovrà anche valutare l'opportuni-
STOP I blocchi di cemento che chiudono la strada statale dll'AAbetone e dei Brennero lungo il Serchio
1
Edilizia & Territorio
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'PER IL COMUNE, L'AZI ENDA
ISS di piazzale Verdi, rese note le motivazioni che hanno condotto l'amministrazione comunale a revocare l'esecuzione di un
progetto che lo stesso sindaco
Tambellini aveva difeso a spada
tratta per oltre un anno dal suo
insediamento. Secondo quanto riportato dalla delibera di giunta,
molto complessa dal punto di vista legale e che è stata più volte
rinviata, l'azienda che ha vinto
l'appalto, il Consorzio Cooperative Costruzioni, avrebbe presentato un progetto esecutivo profondamente difforme da quello definitivo posto a base di gara, stravolgendone l'impostazione stessa. In pratica, il Comune, nel ten-
I
Edilizia & Territorio
MODIFI CATO RAD I CALMENTE IL PIANO
tativo di limitare i danni, prova a
far passare una ricostruzione in
base alla quale, la stessa azienda,
autonomamente, avrebbe modificato il progetto una volta vinto
l'appalto.
PALAZZO Orsetti si appella al
fatto che l'unico progetto definitivo esistente, approvato in epoca
Favilla, contemplava un anfiteatro nell'area di piazzale Verdi. Il
progetto, bocciato dalla Soprintendenza, venne poi modificato
direttamente dall'attuale amministrazione comunale senza però
che si procedesse a dare vita a
una nuova delibera di giunta o di
Consiglio. Una scelta duramente
contestata dall'opposizione e dalle associazioni che si sono opposte al progetto Piuss.
ORA, A DISTANZA di poco
più di un anno, il Comune forte
proprio della scelta per lungo
tempo difesa di non dare vita a
nuove delibere, procede a far decadere il Piuss sostenendo che
l'azienda ha modificato profondamente quanto stabilito senza un
nuovo progetto definitivo. Che,
particolare non secondario, proprio il Comune avrebbe dovuto
però predisporre. La guerra legale pare solo agli inizi.
Fabrizio Vincenti
COG N I TA Piazzale Verdi prima dell 'avio del Piuss. Restano i dubbi sul futuro
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Case, i prezzi scendono:
È il momento di comprare
Dall'inizio del 2012 a oggi valori di mercato a picco in tutta la Versilia: ecco i dati
Nella zona vip di Forte dei Marmi il calo e di 2mila euro al metro quadro
® VIAREGGIO
Comprare casa in Versilia?
Forse questo è il momento
buono per fare un affare. I
prezzi degli immobili residenziali nel secondo semestre del 2013 hanno subito un
ulteriore ribasso. La tendenza riguarda un po' tutta la
Versilia, con qualche sporadica eccezione (ad esempio
Torre del Lago). E se siete in
cerca di un'abitazione (magari una seconda casa) in una
zona di mare, forse vi conviene dare un'occhiata agli annunci delle agenzie: rispetto
a un paio di anni fa potrete
ottenere sconti a quattro (o
cinque) zeri.
Parlano i numeri. I dati
dell'Omi, l'osservatorio del
mercato immobiliare, parlano chiaro. All'inizio del 2012
una casa di 100 metri quadri
sulla Passeggiata di Viareggio
costava tra i 530 e i 680mila
euro. Ora le cifre si sono decisamente abbassate: da 480 a
630mila euro. In media: si sono persi 50mila euro. Stesso
discorso per il Marco Polo, il
quartiere della "Viareggio bene": dal range 380-440mila si
è passati i a 340-390mila. Spostando lo sguardo su altre località di pregio della Versilia,
si scopre che le cose non
cambiano granché. Anzi...
A Forte dei Marmi, nella zona vip di Roma Imperiale, i ribassi sono ancora più consistenti: fra i 100 e i 200mila giuro per un appartamento di
medie dimensioni. Se, invece, si guarda a ville e villini, il
vero piatto forte della località, si scopre che il picco negativo è più o meno identico:
dai 17.700 euro al metro quadro di fine 2011 si è passati
agli attuali 13.600-16.700. Segno che anche i super ricchi in teoria i meno toccati dalla
crisi - ultimamente tengono
d'occhio il portafoglio. Male,
per non dire malissimo, anche la zona di Lido di Camaiore che perde circa 200 euro
Edilizia & Territorio
al metro quadro. Anche a Pietrasanta domina il segno meno: un brutto andazzo per la
Piccola Atene che in passato
molti operatori avevano additato come nuova capitale versilese del mercato immobiliare.
i motivi dei ribasso. Il dato ovviamente non rappresenta
un bel segnale per il business
del mattone. Soprattutto dopo che nel primo semestre
del 2012 i prezzi erano timidamente tornati a salire. A determinare il nuovo picco negativo hanno concorso vari
fattori: da una parte "l'effetto
crisi", che ha colpito indistintamente un po' tutti i settori
bio nelle abitudini di investimento dei risparmiatori. Da
qualche tempo, infatti, la casa ha smesso di essere un
"bene rifugio", un investimento sicuro e remunerativo
al di là di ogni raffreddore del
mercato o delle borse. Colpa
di una tassazione troppo pu(ma quello dell'edilizia in par- nitiva con i possessori degli
ticolare); dall'altra un cam- immobili e di un mercato fermo. C'è chi dice per colpa
delle banche che non concedono mutui, e chi - al contra-
rio - sostiene che sono gli
stessi cittadini a non volersi
accollare impegni economici
a così lungo termine.
Ovviamente,
L'eccezione.
non poteva mancare l'eccezione che conferma la regola.
Parliamo di Torre del Lago,
località viareggina che sembra aver assorbito i colpi da
ko inferti dalla crisi meglio di
altre zone. Qui i prezzi delle
case rimangono sostanzialmente invariati: pressoché
identici nella zona nord,
mentre la parte centrale accusa ribassi maggiori.
(g.p.)
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Nb: i prezzi si riferiscono ad abitazioni civili a destinazione residenziale
FONTE: Agenzia delle Entra te
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ma il mercato
degli affitti
schizza In alto
C'è chi sale e chi scende. 5e da
un lato il valore degli immobili
è crollato, dall'altro il mercato
degli affitti registra il segno
più. Un andamento inverso
che probabilmente è figlio
della stessa situazione. Di una
casa, infatti, c'è sempre
bisogno e se non ci sono soldi
per comprarla allora tanto
vale affittarla. Dando
un'occhiata ai dati riportati
sul sito dell'Osservatorio del
mercato immobiliare si scopre
che dall 'inizio del 2012 alla
fine del 2013 il prezzo di un
appartamento in affitto sulla
Passeggiata di Viareggio è
passato dalla forbice
12,9.16 ,4 euro a metro quadro
a quella 13,7-17 ,5 euro.
Discorso identico per Forte dei
Marmi dove per l'affitto di una
casa in zona Roma Imperiale si
è passati da 19,4-29 euro a
metro quadro a 21,4 -31 euro.
Un affitto a Lido di Camaiore,
invece, è passato dalla forbice
12,1-14,2 euro a quella
13,9-16,1. In pratica, per un
appartamento di 100 metri
quadri che prima costava tra i
1.210 e i 1.420 euro al mese
adesso ci vogliono tra i 1.390 e
i 1.610 euro. Ovviamente si
parla di contratti d i affitto
tradizionali, non di quelli
estivi che hanno prezzi assai
più elevati. (g.p.)
Edilizia & Territorio
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