Reg. Tribunale di Palermo n° 22/2007 - Anno X numero 3-4 Marzo-Aprile 2014 C APACI - C ARINI - C INISI - I SOLA DELLE F EMMINE - T ERRASINI - T ORRETTA Il 16 aprile il TAR sulla TARSU Rari Nantes Capinera Altavilla Milicia pag. 43 pag. 32 pag. 36 pag. 6 www.ilvespro.it MAR-APR 2014 ilvespro | 3 SOMMARIO 08 26 Direttore Responsabile Ambrogio Conigliaro [email protected] cell. 3389763840 in Redazione Fabio Zerillo 32 [email protected] 41 Rubriche Flavia Fontana, Giovanni Armetta, Francesco Caracausi, Pino Maranzano, Pino Randazzo, Giampiero Finocchiaro, Marcella Ruffino, Antonio Oliveri. Pubblicità [email protected] cell. 3389763840 fax 0918660056 05 Editoriale CARINI 06 Fissata l’udienza per il ricorso al TAR contro la TARSU 08 M5S a caccia di scarichi fognari 10 Tornano le Uova dell’AIL 12 2° Meeting Grundtvig 14 Nobile riconoscimento... 19 Senso del bello e innovazione 22 Non è primavera 26 Viaggio tra i popoli 27 Il femminicidio 28 Stile di vita 29 A scuola di Protezione Civile 30 Un grande Punto Rosso 33 Dio perdona... ed i Vigili Urbani pure RUBRICHE Le interviste di Flavia 18 Francesco Benigno Natura intorno a noi 32 La Capinera Editore Icaro s.c.a.r.l. via S. D’acquisto, 23 - Carini Stampa Tipografia Priulla - Palermo Chiuso in Redazione il 3/04/2014 Ars et Ratio 34 Il battesimo di Cristo CINISI 22 Suggerimenti a senso unico L’Erbolario 35 Aglio TERRASINI 43 Rari Nantes Terrasini: la pallanuoto Il Paese del mese 36 Altavilla Milicia VARIE 15 Teatro Sui Generis 16 La mia Africa 20 L’Affare Kubinski 33 Vlassof 200: Campioni in crescita 38 La denuncia di Habib 41 Giorgia Russo, una baby campionessa 46 Orario Treni Le ricette di Marcella 42 Marzo pazzerello... Lo abbiamo letto per voi 44 Brutti, sporchi e cattivi La fiaba del mese 45 Il pipistrello, il rovo e il gabbiano REDAZIONE A Carini fioriscono i rifiuti... 4 | ilvespro FEB2014 MAR-APR 2014 ilvespro | 5 EDITORIALE Questo mese Il Vespro esce in formato bimestrale, per i mesi Marzo-Aprile, a causa di una serie di problemi organizzativi che si sono sovrapposti e, non ultima, la poca serietà di taluni inserzionisti che, come si suole dire, stanno cercando di “tappiarci” dopo aver firmato contratti. Magari un giorno di questi troverete i loro nomi in qualche nostro reportage sulle aziende poco serie, per evitare che incappino in loro i nostri lettori. Ma andiamo a noi. Siamo nuovamente sepolti da tonnellate di rifiuti per l'ennesima crisi economica dell'ATO PA1, e come sempre la colpa viene rimpallata dai bravi politici che hanno creato il danno. A Carini siamo arrivati all'accusa estrema: il nostro Sindaco ha comunicato all'Italia intera, grazie all'intervento annuale di “Striscia la Notizia”, che è tutta colpa dei cittadini che non pagano i tributi. Ha però scordato di dire che dal 2008 ad oggi, quindi in 6 anni considerato l'anno fiscale, la TARSU a Carini ha subito un incremento del 250%, ovvero chi nel 2007 pagava 100 euro l'anno di tassa per la raccolta dei rifiuti (ed il sistema tutto sommato funzionava con pochi disservizi durante l'anno) oggi ne paga 300 e le strade sono stracolme di montagne di immondizia. Qual è il compito di un Sindaco: garantire i servizi a chi paga le tasse o abbandonare il paese alla deriva giustificandosi che molti non pagano? E per questi ultimi di chi è la colpa se non vengono cercati, dei cittadini che pagano o di una amministrazione che evidentemente ha qualche problema a funzionare come di dovere? Ai nostri lettori la risposta. Intanto Mondoconsumatori Carini ha comunicato la data dell'udienza di Camera di Consiglio del TAR per il ricorso contro la TARSU presentato insieme a circa 300 cittadini di Carini. Ne sapremo di più nel prossimo numero. Ma tutto il territorio, e non solo quello di Carini, patiscono un serio abbandono. Oltre alle montagne di rifiuti non raccolti e lasciati macerare al sole, con il relativo percolato che si infiltra nelle falde acquifere o va a finire lungo le coste ad ogni acquazzone, ampie aree sono ormai discariche incontrollate di amianto e rifiuti speciali, decine di scarichi fognari vanno a finire direttamente a mare, senza alcun trattamento e continuano ad aumentare i casi di patologie molto gravi su soggetti giovani o giovanissimi. A Carini i casi di leucemie su bambini stanno diventando troppi, così come elevati sono i casi di tumore nella fascia di età prossima ai 50 anni. Che relazione c'è tra questi e lo stato di degrado del territorio? Quali sono i numeri reali? Come testata giornalistica ci stiamo attivando per organizzare un incontro tra tutti i medici curanti del territorio, pediatri, laboratori analisi e farmacisti per fare il punto della situazione, per verificare se effettivamente i numeri di Carini e del suo comprensorio rientrano nella casistica nazionale o siamo oltre. Per questo e molto altro vi terremo aggiornati. (a.c.) 6 | ilvespro MAR-APR 2014 E’ prevista per il 16 aprile l’udienza in Camera di Consiglio del TAR di Palermo sul ricorso presentato contro la reintroduzione della TARSU ed il suo aumento stabiliti dall’Amministrazione Comunale di Carini Promosso da Mondoconsumatori Carini, è stato presentato al TAR di Palermo un ricorso collettivo sottoscritto da 58 cittadini di Carini e supportato da altri 250 (anche se ancora oggi continuano a presentarsi cittadini alla sede di Mondoconsumatori che vogliono partecipare anche economicamente all'iniziativa) contro le due delibere, una di Consiglio Comunale ed una di Giunta con le quali l'Amministrazione Comunale è tornata ad applicare la TARSU in sostituzione della TARES ed ha aumentato la stessa del 32,6% più addizionali Comunali e Provinciali, aggiungendo una ulteriore rata alle 3 già inviate ai cittadini nel corso del 2013. Tutto prende vita nel mese di settembre scorso, quando Mondoconsumatori Carini si fece promotrice di una iniziativa che chiedeva il rispetto di quanto previsto nella norma che istituisce la TARES, ovvero la riduzione di almeno l'80% della tariffa sui rifiuti nel caso in cui ci siano stati disservizi documentati, nello specifico attestati da contestazioni mosse all'ATO dall'Ufficiale Sanitario, dalla Polizia Municipale e dal Sindaco di Carini stesso. Alla proposta di Mondoconsumatori hanno risposto circa 1.200 cittadini (famiglie) che hanno sottoscritto l'iniziativa, alla quale è seguita una nota inoltrata all'Amministrazione Comunale (Giunta e Consiglio) il 19/11/2013 e nella quale si chiedeva che venisse applicato il comma 20 dell'art. 14 del D.L. 201/2011 (riduzione dell'80%). Nessuna risposta (ad oggi) da parte degli organi comunali, anzi, con delibera di Consiglio Comunale n° 165 del 29/11/2013 l'Amministrazione Comunale decideva di reintrodurre la TARSU, soppressa dal 1/01/2013, interpretando quanto previsto dal comma 4 quater dell'art. 5 della L. 124/2013: “per l'anno 2013 il comune, con provvedimento da adottate entro il termine fissato all'articolo 8 del presente decreto per l'approvazione del bilancio di previsione, può determinare i costi del servizio e le relative tariffe sulla base dei criteri previsti e applicati nel 2012 con riferimento al regime di prelievo in vigore in tale anno. In tale caso, sono fatti comunque salvi la maggiorazione prevista dal citato articolo 14, comma 13, del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, nonché la predisposizione e l'invio ai contribuenti del relativo modello di pagamento. Nel caso in cui il comune continui ad applicare, per l'anno 2013, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU) in vigore nell'anno 2012, la copertura della percentuale dei costi eventualmente non coperti dal gettito del tributo è assicurata attraverso il ricorso a risorse diverse dai proventi della tassa, derivanti dalla fiscalità generale del comune stesso”. Nelle intenzioni dell'Amministrazione la sostituzione della TARES con la TARSU rende inefficace la richiesta di riduzione dell'80% della tariffa, in quanto questa possibilità non è prevista nella TARSU ed aiuta la stessa a coprire i vuoti di bilancio per circa 2 milioni di euro fino a quel momento mancanti nelle previsioni di cassa del Comune. Tra le altre cose la Giunta Comunale, riapplicando la TARSU ha pensato bene però di utilizzare uno dei parametri della tassa che ha soppresso, ovvero la copertura del 100% dei costi del servizio a carico dei cittadini, mentre negli anni passati in cui si è applicata la percentuale era di circa il 70%. Si è pure spedita ai cittadini una letterina di accompagnamento dell'ultimo bollettino ricca di inesattezze ed interpretazioni personali di norme dello Stato, come pure le varie interviste rilasciate dal Sindaco che accusa i cittadini di Carini di essere i colpevoli della situazione di degrado in riferimento ai rifiuti, perché non pagano le tasse, anzi evadono proprio, e non rispettano i luoghi di conferimento. Già… vorremmo però porre alcune domande all'Amministrazione Comunale tutta: ma è lecito aumentare del 250% la tassa dei rifiuti in 8 anni, quando il servizio di raccolta è diventato intermittente o quasi inesistente? E' un diritto dei cittadini difendersi da queste “angherie” di sapere medievale, ricorrendo a quanto consente la legge? Noi siamo pronti a dare battaglia fino alla fine. MAR2014 ilvespro | 7 8 | ilvespro MAR-APR 2014 Anche quest’anno gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Carini siamo andati a caccia di scarichi lungo le coste carinesi. Pensavamo di trovare una situazione migliore dello scorso anno, quando a seguito delle nostre continue denunce pubbliche alcuni scarichi a mare erano stati eliminati e, finalmente dirottati verso il depuratore di Contrada Ciachea. Con nostra grande sorpresa invece, abbiamo potuto riscontrare che soltanto uno scarico non era più presente, mentre tutti gli altri sono nuovamente in piena attività e sversano a mare liquami puzzolenti ed inquinanti, compresi i 3 eliminati lo scorso anno: Torrente Noce-Vernagallo, Predicatore, Lido Azzurro. Abbiamo effettuato le analisi sul campo con dei kit, che ci hanno confermato alte percentuali di Ammoniaca, Nitriti e Nitrati, evidente segno di scarichi organici (cacca e ppipì), ma non solo nei 3 scarichi di cui sopra, ma anche in tutti gli altri. La cosa ridicola, in tutto questo, è che il Comune di Carini ha appena pubblicato un bando per l’assegnazione di tratti di spiaggia da affidare in gestione per la fruizione del mare... tra scarichi fognari, discariche di amianto, resti di demolizioni e rifiuti vari. Per questo il Movimento 5 Stelle di Carini sta preparando un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica per chiedere di individuare i responsabili di tutto questo degrado e quantificare il danno erariale a loro carico. Movimento 5 Stelle Carini Orari delle funzioni della Settimana Santa a Carini Chiesa giovedì - venerdì Chiesa Madre Rosario San Giuseppe Cappuccini Carmine Santa Caterina San Lorenzo San Vincenzo 19:30 18:00 17:00 16:30 16:00 17:45 17:00 16:30 - 16:00 15:00 15:30 16:30 15:45 16:30 17:00 16:30 Gli Altari della Reposizione FEB2014 ilvespro | 9 10 | ilvespro MAR-APR 2014 Cosa fanno i Volontari AIL? Anche quest'anno nei giorni 05 e 06 aprile 2014 i volontari AIL di Carini saranno presenti nella Piazza Duomo di Carini e negli spazi antistanti le chiese Sacro Cuore di Piano Agliastrelli e San Giuseppe alla Stazione, per sostenere la ricerca contro le leucemie, linfomi e mielomi attraverso la campagna della vendita delle uova di Pasqua. A Palermo dal 1994 l'AILsupporta il Centro di Ematologia dell'ospedale “Vincenzo Cervello” per sostenere la ricerca e migliorare la qualità della cura e dell'assistenza ai pazienti emopatici e ai loro familiari. Si ringraziano vivamente tutti coloro che dimostrano sensibilità e con il loro contributo partecipano alla ricerca. Siamo grati a nome di tutti quanti potranno usufruire dei servizi che l'AIL, a livello nazionale e a Palermo pressol'ospedale “V. Cervello”,garantisce a favore dei pazienti affetti da leucemia, linfomi e mielomi. Attività svolta dall'AIL a Palermo presso l'ospedale “V.Cervello” 1) ha acquistato la “Residenza AIL La Coccinella”, ubicata nelle vicinanze dell'ospedale ed ospita i pazienti emopatici che non risiedono a Palermo e i loro familiari, alleviando i disagi. Gli ospiti di Casa AIL usufruiscono di supporto e assistenza gratuita; 2) ha contribuito a realizzare l'Unità Trapianti Midollo Osseo dell'Ospedale “V. Cervello” e ha allestito un Centro di Accoglienza per i pazienti e per i loro familiari; 3) ha finanziato l'informatizzazione della Divisione di Ematologia e ha realizzato la cartella computerizzata; 4) acquista nuove e più moderne attrezzature per la diagnosi e la terapia delle emopatie maligne e ulteriori arredi per rendere più funzionali le strutture ospedaliere; 5) finanzia diverse borse di studio destinate ai giovani medici, biologi e psicologi e numerosi progetti di ricerca in collaborazione con i più qualificati centri nazionali e stranieri; 6) finanzia il Servizio di Assistenza Domiciliare che fornisce ai malati onco-ematologici le cure di personale specializzato direttamente nelle loro abitazioni; 7) mantiene attivi i Centri di Accoglienza, infatti nell'ospedale “V. Cervello”circa 100 Volontari si alternano in turni per offrire informazioni, sostegno e calore ai pazienti e ai loro familiari e migliorare la qualità dell'assistenza al malato e per supportare l'azione del personale ospedaliero in tutti i luoghi della cura ematologica: Reparto, Ambulatorio, Day Hospital, Centro Trapianti di Midollo Osseo, Medicina Trasfusionale, sede AIL; 8) provvede alla formazione permanente di tutti suoi volontari attraverso periodici stage condotti dai medici e psicologi specialisti del settore; 9) offre il servizio di psicologia, infatti una psicologa segue gratuitamente i pazienti e i loro familiari; offre il Servizio informazioni socio-sanitarie 10) assicura un servizio navetta da e per l'ospedale ai pazienti più bisognosi; Per informazioni e contatti: DR GIUSEPPE SANSONE DIC2013 ilvespro | 11 12 | ilvespro MAR-APR 2014 Si è svolto a Carini dal 6 al 9 marzo 2014,presso i locali dell'I.C. Laura Lanza ,il 2°meeting relativo al progetto Grundtvig “Empowerment of Families at Risk to Practice Active Citizenship” a titolarità del nuovo network Grundtvig Forward coordinato dal prof.re Giampiero Finocchiaro . Il progetto nasce dalla cooperazione di ben 12 nazioni europee Italia, Romania, Croazia, Rep.Ceca Lettonia, Spagna, Portogallo, Germania, Polonia, Irlanda, Turchia, Svezia al fine di diffondere, scambiare e promuovere, buone pratiche di cittadinanza attiva, soprattutto tra le famiglie a rischio di esclusione sociale. I partners europei sono stati accolti dagli alunni dell'I.C. L a u r a L a n z a coordinati dalle tutor del network Prof.sse C.Surdi e E.Leto, con un coinvolgente flash mob sulle note del brano “Happy”, nonchè da alcuni alunni, che per l'occasione hanno assunto il ruolo di abili e professionali hostess e stuart cimentandosi con successo nelle lingue inglese, rumeno, tedesco e polacco. Tutte le attività si sono svolte presso l'attrezzatissimo laboratorio di intercultura dell'istituto dove i partners italiani hanno illustrato ai colleghi i risultati del questionario somministrato ai vari gruppi di progetto al fine di verificare le conoscenze sull'argomento. I risultati emersi serviranno per programmare numerosi workshops atti a sensibilizzare all'argomento i protagonisti dell'azione progettuale. Durante il meeting ogni nazione coinvolta ha mostrato attraverso video esplicativi, le metodologie adottate per la promozione della cittadinanza attiva. Si è quindi definito e condiviso il logo del progetto nonchè la pagina web, dove ciascun parters inserirà i materiali prodotti. Non sono mancati momenti conviviali e culturali come la visita guidata al Castello di Carini e alle principali attrazioni turistiche della città di Palermo. Un pranzo tipico in un locale tradizionale ha concluso le attività. Il prossimo meeting si terrà in Svezia dal 14 al 17 maggio 2014. Continuano le attività relative al progetto europeo Grundtvig 3MFG,finanziato all'associazione di volontariato “Speranza” in collaborazione con l'I.C. Laura Lanza di Carini. Il progetto che si avvia a conclusione ,coinvolge circa 100 genitori del territorio e cinque Nazioni europee. OTT2013 ilvespro | 13 14 | ilvespro MAR-APR 2014 di Salvatore Armetta In tutta l’Italia, a giugno p.v., si celebrerà doverosamente il bicentenario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, i quali sono stati e sono un indispensabile baluardo per la tutela dei cittadini, della legge e dell’ordine, come agenti in servizio permanente di polizia; e per la difesa della nazione in caso di guerra. Per tale ricorrenza, l’associazione nazionale Carabinieri di Carini farà pure la sua parte: il Direttivo locale ANC, presieduto dal luogotenente Pino Buzzetta, ha deliberato, su segnalazione del consigliere Vito Carollo, di avanzare la proposta all’Amministrazione Comunale di intitolare il piazzale antistante il campo sportivo “Pasqualino” all’ “eroe carinese Carabiniere”, Vito Russo. Infatti il brigadiere Russo, pluridecorato, ha avuto due medaglie di bronzo al valor militare e un Encomio Solenne; è deceduto all’età di 28 anni per le ferite riportate in una delle tante azioni di servizio meritevoli di menzione e messe in atto durante la Prima Guerra Mondiale. Oggi riposa a Cefalù, dove prestava servizio al rientro dalla guerra. Egli ha avuto la prima decorazione per vari motivi: al comando di brigata ha dimostrato alto senso del dovere e coraggio nello svolgimento delle sue attribuzioni; sotto intenso bombardamento portava ordini ai comandi avanzati; riconduceva sulla linea di combattimento i soldati rimasti senza ufficiali; accettava imprese rischiose. “Nella sua vita militare fu esempio di modestia, di elevato spirito di disciplina e di attaccamento ai propri ufficiali”. Ha avuto la seconda decorazione non solo per le motivazioni sopradette, ma anche per aver riportato ferite in combattimento. Si legge, a tale proposito, che “a Dosso Faiti (Lombardia), ferito di scheggia di granata, si lasciava trasportare all’ospedale dopo reiterata insistenza di un suo superiore”. La Giunta Comunale, nella seduta dell’8 ottobre 2012, condividendo le motivazioni espresse per le decorazioni da lui ricevute, ha deliberato con voto favorevole che il piazzale, antistante lo stadio comunale “Pasqualino” di Carini, sarà denominato “PIAZZALE BRIGADIERE DEI CARABINIERI VITO RUSSO”. Pertanto l’ANC, avuto il via libera dal Comune, a maggio organizzerà una cerimonia pubblica per la scopertura della lapide su cui si leggeranno: l’intitolazione del piazzale e le motivazioni per le decorazioni avute. Ciò sicuramente sarà un fatto etico positivo importante per la nostra città perché, come dice Cicerone nel suo scritto “De oratione”, “Historia magistra vitae” (=La storia è maestra di vita). Infatti Carini, paese natio di Vito Russo, fino ad ora sconosciuto alla maggioranza dei carinesi, potrà avere l’opportunità di ammirare la figura di un suo giovane “eroe”, componente dell’Arma dei carabinieri. Ed anche i numerosi giovani, frequentanti lo stadio comunale, potranno venire a conoscenza dell’eroica figura del loro singolare compaesano, apprezzarlo ed eternarlo nella mente e nel cuore di sé, ma anche degli altri. MAR-APR 2014 ilvespro | 15 Ambiguità di genere, libertà sessuale, diritti umani Al via il progetto “Teatro Sui Generis. Ambiguità di genere, libertà sessuale, diritti umani”, azione 1.2 del programma Gioventù in Azione, promosso dall'associazione à Strùmmula e finanziato dall'Agenzia Nazionale Giovani, incentrato sulla promozione dei diritti degli omosessuali e sulla parità di genere. L'associazione à Strùmmula, da anni attiva sul fronte della promozione dei diritti, continua il suo percorso di valorizzazione delle competenze giovanili e di valorizzazione dell'arte. Un percorso incentrato sulle potenzialità del linguaggio teatrale in ambito educativo e sociale, che porterà alla realizzazione di uno spettacolo attraverso il quale sensibilizzare i giovani alla trasversalità dei generi, alla valorizzazione della diversità, alla parità e al rispetto dei diritti e delle libertà altrui, nell'ottica della dimensione europea e dei diritti sanciti e riconosciuti dalla Commissione Europea, nonché nell'ottica della prevenzione e del contrasto al razzismo e all'omofobia che conducono all'esclusione e alla marginalità sociale. Il progetto prevede, inoltre, il coinvolgimento di giovani studenti ai quali sarà offerta la possibilità di sperimentare le loro competenze artistiche. Un percorso che vuole promuovere lo spirito critico e la cultura del diritto, creando, contemporaneamente, possibilità di cooperazione e di auto-formazione fra giovani, al fine di evidenziare quei disagi che sono alla base di ogni discriminazione, come l'assenza di riferimenti culturali, la mancata conoscenza del prossimo, l'isolamento e la paura delle differenze. Un'occasione per mettere in gioco le proprie capacità e lavorare in gruppo, riconsiderando le potenzialità educative e sociali dell'arte. Nei prossimi mesi sarà possibile assistere alle rappresentazioni nell’interland palermitano. Rosa Conigliaro Lo scorso 16 febbraio ci ha lasciati la signora Rosa, conosciuta da tantissimi carinesi per l’edicola-cartolibreria che gestiva a Piano Agliastrelli accanto la chiesa del Sacro Cuore. Una istituzione per molti miei coetanei, che lì praticamente sono cresciuti, essendo stati la chiesa e l’adiacente edicola gli unici 2 luoghi di aggregazione di quella zona di Carini per oltre 2 decenni. Ricordo che passavamo interi pomeriggi seduti nel gradino di una delle vetrine, sempre sotto l’occhio vigile della signora Rosa che per noi tutti era come una “zia” che vegliava su di noi. Non abitando più nel quartiere da anni, era per me un piacere ogni mese intrattenermi a parlare con lei quando andavo a consegnarle Il Vespro e discutevamo di quanto accaduto in quei giorni o di quanto fossero cambiate le cose rispetto a quando io ero ragazzino. Buon viaggio, ci mancherai. (a.c.) 16 | ilvespro MAR-APR 2014 7/02/2014 Destinazione Malindi, Kenya. Partenza da Roma, io e il mio compagno, 2 valige di 20 kg l’uno piene di materiale scolastico e vestiti da donare ai bambini dell’orfanotrofio. 6 ore di aereo più 2 ore di taxi per arrivare a destinazione! Questo non è stato un viaggio come tutti gli altri ,abbiamo visitato diversi villaggi, la povertà li è assoluta, non hanno nulla, sono scalzi, le loro case, se così si possono chiamare, sono rettangoli costruiti con il fango, vuote all’interno,dormono nella polvere, senza pavimenti e quando piove tutto il villaggio si trasforma in un mare di fango, ma nonostante questo sorridono e sono allegri, tutti tranne le donne, i loro sguardi trasmettono tristezza infinita; sono giovani, hanno in media 6 o 7 figli che per lo più crescono da sole, lavorano piegate sui campi, pescano con le reti nei fiumi e molto spesso si prostituiscono. Il Kenya vive di turismo, per lo più italiano, però il 30/40% dei casi è un “TURISMO SESSUALE” e mi vergogno di essere Italiana!!! E’ orrendo vedere questi uomini e aimè anche donne, ultra sessantenni, pagare ragazzini di neanche 20 anni per trascorrere insieme le loro vacanze! La povertà porta a questo! Ho parlato con Jason, amico di chi si stava prostituendo da circa un mese con una donna italiana, le sue parole: “a lui fa schifo…ma lei paga!!! ”Mi vengono i brividi! Ma fortunatamente esistono anche italiani che fanno del bene, che hanno lasciato l’Italia per dedicarsi ai bambini , per dar loro un futuro migliore. Lei si chiama Liliana, è di Milano e 40 anni fa si è trasferita in Kenya e insieme al marito ospitano 120 bambini in un orfanotrofio, chiamato MAMA ANAKUJA (MAMMA VIENE), ben curato, dove i più piccoli trovano amore e i più grandi hanno la possibilità di studiare, uno si è perfino laureato! Vivono di donazioni, di adozioni a distanza ed è dura! Ma mamma Liliana è una donna forte, il suo sguardo mi ha commosso, vive per i bambini, per cercare di dar loro un futuro migliore, ma sola non può farcela e ha bisogno di aiuti. Nel mio piccolo, grazie alle mamme della Fitness Club Carini e al titolare di Crosshop di Palermo, ho potuto contribuire. Non ci siamo fermati solo all’orfanotrofio, abbiamo comprato la farina e i biscotti e attraversando il villaggio i bambini mi correvano incontro, allungavano le manine nella speranza di prendere qualcosa, di poter mangiare! Bambini piccoli, senza neanche le mutandine, buttati nel fango, con le mosche negli occhi. Come si può restare indifferenti a tutto questo??? Certo il popolo africano è particolare, vivono alla giorna- ta, non hanno voglia di lavorare, il loro motto è: ”meglio poco che niente!”. Spesso li trovi a dormire per strada o si ubriacano per poi non andare a lavoro e la Giustizia poi è inesistente, la corruzione la fa da padrona! Basta pagare per uscire di galera anche se commetti gravi reati, i poliziotti locali chiedono mazzette per qualsiasi infrazione ai loro Fratelli, lo Stato poi non investe, e quindi mancano strade e ospedali. Ma i ragazzi sono meravigliosi! Abbiamo conosciuto Baraka, Gemello, Segno, Capra Capra, Sabato, Poco Poco, Banedetto, Marco Polo e Fagiolino, dividono tutto con il loro villaggio e anche se affamati, prima pensano ai più piccoli e ai bisognosi. Tra di loro c’è Davide, un ragazzo di non più di 25 anni, dall’anno scorso ad oggi si è trasformato in un’altra persona, si è ammalato di malaria, ha una figlia di 5 anni con la polmonite, non ha i soldi per i medicinali, si è avvicinato a noi chiedendo aiuto. Come si fa a girare le spalle e andare via??? eppure ho visto tanta gente indifferente, erano in vacanza, senza neanche rendersi conto di ciò che li circondava. E’ stata dura, ma sono Felice, quella confusione di colori, i loro occhi e loro sorrisi non li scorderò mai!!! Questa è l’Africa!!! NOV2013 ilvespro | 17 18 | ilvespro MAR-APR 2014 Di Francesco Benigno abbiamo il ricordo di un attore ai suoi esordi nei films “Ragazzi Fuori”, “Mery per Sempre”... un attore che negli anni è cresciuto e che ha continuato la sua strada... Ma oggi di Francesco Benigno che immagine dobbiamo avere? L'immagine di una persona semplice, vera, umile. Io sono il dodicesimo di ben tredici figli. Provengo da una famiglia numerosa e povera. Sono una persona schietta e genuina e tale voglio rimanere!!! Non rinuncio alla mia personalità. Anche se non nascondo che avrei voluto essere più furbo. Per chi viene da un'infanzia non facile come la tua, da una famiglia povera e di umili origini, trovarsi poi ad emergere a crearsi un nome solo con l'ausilio delle proprie forze... come ti fà sentire? Sicuramente il mio primo film “Mery per Sempre” mi ha aiutato molto. Poi ho deciso di trasferirmi a Roma e poi da li' pian piano ho seguito il mio percorso e la mia strada che mi hanno portato a oggi fin qui. Hai partecipato a numerosi film, qual'è quello dove tu pensi di avere dato il meglio e soprattutto che rifaresti altre dieci, cento e mille volte? Ma sicuramente il mio primo film, che come il primo amore non si scorda mai! “Mery per Sempre” è un film che non posso dimenticare ma non solo io anche il pubblico lo ricorda. Il regista Marco Risi mi ha lanciato e poi da li ho cercato di andare sempre avanti. Mi diceva tu sei un talento nato! In quanto pur non avendo studiato mai recitazione ero riuscito a stare davanti alla cinepresa senza alcun problema. E' lì che si evince se qualcuno ha stoffa o meno. E io credo di averlo dimostrato. Ma Francesco Benigno nella vita è così come spesso lo si vede nei film? Una persona dura, forte e rude? Io sono cresciuto in strada. Qualche cicatrice è normale che io ce l'abbia e che la porti con me. Con gli anni ho cercato comunque di migliorarmi, di perfezionarmi per poter star meglio al contatto con la gente ma soprattutto con me stesso. La tua partecipazione non è stata solo vista nei film ma anche in alcune trasmissioni televisive molto conosciute come il reality “La Fattoria” condotto da Barbara D'Urso e nella trasmissione il “Senso della Vita” con Bonolis. Dove ti sei trovato meglio, in quale veste, quella dell'attore e dunque nei film oppure nella veste di te stesso, quindi nelle trasmissioni? Per quanto concerne il reality “La Fattoria” devo dirti che io non ero d'accordo a partecipare. Mi avevano chiamato già nella prima edizione e io rifiutai. Ad essere sincero poi ho accettato perché in quel periodo non lavoravo, non ho avuto richieste di lavoro e allora per un fattore esclusivamente economico ci sono andato. Avevo addosso ansia e tensione, perché ero a 13 km da casa, dalla mia famiglia, i bambini che mi aspettavano e io non vedevo l'ora di vederli e stare con loro. Tanto alla fine la cifra che mi davano non cambiava a prescindere della mia durata in quella Fattoria ed è cosi che decisi di andarmene. Tanto solo il vincitore, e quindi colui che sarebbe rimasto fino alla fine, si sarebbe assicurato un compenso superiore agli altri partecipanti. Ed io non volevo rimanere così a lungo, la mia famiglia mi mancava tanto!!!! Francesco Benigno non è solo attore, ma adesso anche regista. Il colore del dolore...un film. Qual'è il messaggio che Benigno vuole dare? E soprattutto sotto gli occhi di Benigno come sarà la città di Palermo? Intanto il titolo l'ho scelto proprio perché io riesco a trovare sempre una chiave di lettura positiva anche nella situazione più negativa. Ecco perché il mio film si chiamerà “Il Colore del Dolore”. Il messaggio che voglio dare a tutti è quello per l'appunto della mia storia. Racconterò la mia storia. Un messaggio positivo, quello di un ragazzo di umili origini che conduce una vita mesta e che comunque ha saputo riscattarsi. Voglio dare inoltre attraverso questo film una possibilità così come ai tempi è stata data a me, a qualcuno che come me dalla vita all'inizio ha avuto pochissimo e che poi è riuscito a salire su anche con mille difficoltà ma ce l'ha fatta! Poi per quel che concerne la città di Palermo, io punterò su una città diversa come in genere non si fà vedere. Risalterò i suoi colori, i suoi paesaggi, le sue bellezze naturalistiche. Palermo non sarà vista come la solita città-mafia... per me Palermo è cambiata, è diversa da quegli anni del 76. E' una città che cresce, che forse vuole cambiare. Le riprese del mio film partiranno da luglio, sarà per me emozionante in quanto racconterò la mia storia e soprattutto perché sono il regista di questa mia storia. MAR-APR 2014 ilvespro | 19 l’I.C. Laura Lanza fa scuola in Europa Trenta esponenti del mondo delle scuole e delle associazioni di alcuni paesi europei, sono stati ospiti della scuola Laura Lanza nell’ambito delle attività del nuovo progetto Grundtvig per l’educazione degli adulti finanziato alla rete Grundtvig Forward fondata dal preside Giampiero Finocchiaro. La rete riunisce mondo scolastico e mondo dell’associazionismo e ha sede presso l’istituto del quartiere PEEP rendendo concreta la centralità della scuola nell’ottica della partecipazione condivisa di tutti gli attori sociali al progetto di crescita civile di una comunità quale quella che ruota nel quartiere. Grazie infatti al progetto che la scuola Laura Lanza conduce da ormai sette anni, basato sulle intuizioni pedagogiche del dirigente prof. Giampiero Finocchiaro e sintetizzate nei principi del Senso del Bello e dell’Innovazione, abbiamo assistito ad una crescita civile della comunità del PEEP. Ne è testimonianza concreta la marcia spontanea degli alunni della scuola media Laura Lanza che nel mese di dicembre hanno chiesto un incontro diretto con l’assessore alla pubblica Istruzione per ottenere l’immediata accensione dei riscaldamenti salvaguardando così il proprio diritto ad un clima sereno per le attività didattiche. Durante le attività della rete Grundtvig Forward e durante la visita della scuola che ne è seguita, i rappresentanti del partenariato che, oltre all’Italia, coinvolge Irlanda, Romania, Germania, Polonia, Spagna, Portogallo, Lettonia, Lituania, Svezia, Repubblica Ceca hanno ammirato la modernità della nostra scuola e l’elevato livello qualitativo dell’offerta pedagogica sintetizzata nel POF d’istituto. Non poco se si considera l’eccezionalità dei servizi sociali normalmente riscontrabile in paesi come la Svezia, la Germania, l’Irlanda. Da sottolineare la presenza di numerosi alunni della scuola in qualità di tutor linguistici degli ospiti stranieri grazie alla presenza di ragazzi bilingue ma anche frutto dell’intenso studio delle lingue straniere agevolata dai laboratori linguistici di intercultura e alla certificazione delle competenze in convenzione col British center di Palermo. 20 | ilvespro MAR-APR 2014 L’A.FO.CA. (ASSOCIAZIONE FOLKLORISTICA CARINESE) COMPIE TRENT’ANNIIl 6 Marzo del 1984 veniva registrato all’Ufficio Registro atti pubblici di Palermo, l’Atto costitutivo dell’Associazione Folkloristica Carinese. Il primo Consiglio Direttivo era formato da: Rosolino Randazzo Presidente, Don Rosario Armetta V.Presidente, Giuseppina Genova cassiere, Angela Armetta segretario e Rosa Mosca responsabile attività culturali. In questi 30 anni di intensa attività l’A.FO.CA si è distinta e contraddistinta per le numerose attività culturali messe in essere nel nostro territorio, basti pensare all’intensa attività teatrale portata avanti all’interno del salone parrocchiale del S.Cuore e alle 19 edizioni del Premio di poesia “Baronessa di Carini”, bruscamente interrotto, nel 2012, per mancanza di contributi adeguati, nel momento in cui era riuscito ad avere un “respiro” nazionale. Mi corre l’obbligo ringraziare quanti si sono adoperati in questi anni per portare avanti il nome dell’Associazione a partire dai soci fondatori e da tutti i collaboratori che si sono susseguiti nel tempo. Un ricordo particolare per chi ci ha lasciati ma non dimenticheremo mai: Totuccio Aiello, Totò Vivona e Filippo Mannino.Non mi dilungo più di tanto perché voglio dare “spazio” ad un post di Roberto Mangalaviti pubblicato su Facebook e che ritengo sia la migliore sintesi di un lavoro trentennale che ci ha visto sempre di più “crescere” non solo a livello teatrale, ma soprattutto umano. GRAZIE DI CUORE! Rosolino Randazzo Sarà il pomeriggio uggioso o che prima o poi dovevo farlo, mi accingo a scrivere quella che molti si aspettano come una recensione ma che, in verità, altro non vuole essere che l'esternazione pubblica dei miei sentimenti, di quello che ho provato, e continuo ancora a provare, per l'indimenticabile esperienza vissuta con la messa in scena, l'8 e 9 marzo scorsi, della commedia "L'Affare Kubinski", all'interno della IV Rassegna del Teatro Amatoriale che si svolge al teatro "Totuccio Aiello" a Carini.Si, ritengo che l'A.FO.CA. abbia fatto un affare con la produzione di questa commedia, ovviamente non dal punto di vista economico ma dal punto di vista del risultato raggiunto, dell'immagine dell'Associazione, che proprio in questo mese festeggia trent'anni di attività, e della prova di impegno professionale dimostrato dalla Compagnia appositamente costituita per la messa in scena.Io, che alle spalle ho più di quarant'anni di attività teatrale (da attore e da regista) e che da qualche anno collaboro con l'A.FO.CA. assumendo la regia di alcuni lavori teatrali, so cosa significa avere il coraggio di "osare", il coraggio di scegliere un testo difficile da realizzare a livello amatoriale, un testo strutturato secondo i classici canoni della scrittura teatrale e di presentarlo al pubblico la cui reazione, più o meno positiva, rappresentava un'incognita, essendo abituato alla visione di lavori più semplici e dall'esito già ampiamente collaudato. Già l'A.FO.CA. nello scorso mese di febbraio aveva tentato un esperimento innovativo presentando al pubblico "La mia miglior nemica", una commedia tutta al femminile la cui tematica, quella dell'omosessualità, viene trattata con ironia ma anche con serietà e rispetto. Ebbene, il pubblico ha gradito questa innovazione. Bisogna dire, infatti, che il pubblico di oggi non è il pubblico di qualche decennio addietro al quale era impossibile presentare lavori teatrali dalle tematiche ardite, ma è un pubblico esigente ed attento, forse mentalmente più aperto a nuove sperimentazioni. Ma torniamo a "L'affare Kubinski", che tratta un tema di stretta attualità, quello della mancanza di lavoro e dell'audacia e dell'intraprendenza del protagonista che se ne inventa uno prendendo spunto dal grido di incitamento MAR-APR 2014 ilvespro | 21 che i facchini lanciano allorquando sono impegnati a sollevare dei pesi: "oh, issa!". Questo è il grido che dà slancio e vigore, ed è questo il grido che il protagonista della commedia, il dott. Wiesinger, ribalta sul tavolo del Consiglio di Amministrazione della Banca Mitropa esortando i rappresentanti politici ed economici -"vecchie cariatidi", come li definisce Herta, figlia del Presidente della Banca- ad aprirsi ad un nuovo modo di affrontare l'economia, investendo in favore delle imprese (in questo caso il recupero della fallita fabbrica Kubinski), la cui produzione costituisce il motore economico per il benessere di un Paese. Dunque la commedia, ancorché inframezzata da tratti comici o leggeri e da preludi di vicende romantiche, trattate con garbo, affronta una tematica abbastanza attuale e importante. Questa volta la commedia presentata non ha garantito la risata facile ma ha fatto di più, ha coinvolto il pubblico, cioè lo ha "avvolto" insieme agli attori in una sfera di intima partecipazione alla vicenda rendendolo, alla fine della commedia "soddisfatto" e "consapevole" non di avere visto una commedia ma di avervi partecipato estraniandosi per circa due ore dalle proprie vicende quotidiane. Tutto questo è stato possibile grazie alla commistione di un bel testo e della bravura degli attori e di tutti coloro che dal cosiddetto "dietro le quinte" hanno contribuito alla messa in scena della commedia. Non voglio qui dilungarmi sugli aspetti artistici e di tecnica teatrale che riguardano strettamente tutto il cast e di cui avrò modo di parlare in sede opportuna, però qualcosa voglio dirla circa l'affiatamento che si è creato nella Compagnia nell'affrontare un lavoro così difficile dal punto di vista interpretativo, e in appena trentotto prove.Voglio, quindi, pubblicamente esternare il mio plauso e il mio ringraziamento a tutto il cast: Luca Tantino, Gabriele Namio, Enzo Tranchina, Antonio Oliveri, Silvia Picone, Eleonora Censoplano, Enzo Leggio, Fabio Failla, Antonio Di Stefano, Rosario Mannino, Peppuccio Pecoraro e Giuseppe Lo Piccolo, ma un grazie particolare lo rivolgo a Marika Galici e a Milena Censoplano per la preziosa e fattiva collaborazione. Un grazie, infine, all'A.FO.CA. ed al suo Presidente in primis, Rosolino Randazzo per la fiducia accordatami affidandomi la regia di questa commedia alla quale tenevo particolarmente e che avrei voluto mettere in scena già trent'anni or sono. Dopo la realizzazione di questo lavoro quasi tutti sentiamo ancora il bisogno di ricordarlo come la prova affrontata a dimostrazione che il livello teatrale raggiunto, anche se amatoriale, serve da stimolo per "osare" di più, non soltanto per dimostrare a se stessi a al pubblico le proprie capacità artistiche ma anche, anzi direi soprattutto, per contribuire allo sviluppo culturale della nostra Carini, che ormai langue da troppo tempo in una rassegnazione all'immobilismo e all'apatia socio-culturale tanto insidiosa quanto pericolosa per il futuro dei Carinesi. Alla Compagnia e all'A.FO.CA. dico: si alla nostalgia per un'esperienza unica vissuta insieme, ma no alla rassegnazione, in favore di un'affermazione sempre maggiore del teatro nella nostra Comunità. Il proposito dei carinesi che credono nel Teatro sia "lavorare", "costruire", "intraprendere", i tre punti che il protagonista della commedia affida alle "vecchie cariatidi" di cui parlavo prima come base per un nuovo futuro. Facciamoli nostri questi tre punti e ribaltiamoli innanzitutto su noi stessi ma anche sulle "vecchie cariatidi" dei nostri giorni: che al grido di "oh, issa!" si rimbocchino le maniche e sollevino il peso opprimente dell'immobilismo che domina il nostro paese! Forse mi sono lasciato prendere un po' la mano, ma volevo dirlo e l'ho detto. 22 | ilvespro MAR-APR 2014 Corso Umberto I° è il fulcro delle attività cinisensi. Non importa cosa dev'essere fatto ma almeno una volta al giorno chiunque viva a Cinisi probabilmente farà un passaggio sulla strada principale del paese. Tradizione involontaria ma rende l'idea dell'importanza di quella strada nello schedario stradale di Cinisi. I nostri suggerimenti qui non servono. Vorremmo porgerli invece al momento di impegnare la serie di strade più piccole che conducono tutte al Corso. Sono quasi tutte a doppio senso di circolazione. Quasi nessuna meriterebbe di esserlo. Semplicemente strette. Loro non hanno potuto allargarsi al pari degli autoveicoli. I costruttori d'auto in nome della sicurezza hanno aumentato carreggiate, pesi e listini dei loro prodotti. Le strade di Cinisi invece sono sempre quelle. Ecco il nostro suggerimento è di porle tutte a senso unico e approdare almeno sul traffico alla realtà dei fatti. Parliamo di numeri. E' un suggerimento che costringe a ripensare tutto il traffico e in tempo di campagna elettorale potrebbe essere considerato buono, inutile, superfluo, magari qualcuno urlerà inveirà contro il rischio di essere privato di andare ovunque con l'automobile. E' un suggerimento di mobilità sostenibile che dovrebbe essere caro ad amministratori, ecologisti, automobilisti e cittadini. Pensateci. Non è Primavera. Il calendario ci spiega che dovremo attendere. Portando il naso all'insù il cielo ci spiega che dovremo attendere. Volgendo lo sguardo verso il basso la strada che percorriamo ci spiega che se non arriverà presto la Primavera ne avremo a male. Il tessuto di strade malconce che attraversa Carini è un ginepraio di maledizioni. Una distesa carsica simile allo scenario che questo aggettivo riesce ad evocare nelle menti degli italiani che non si vergognano. Resta il mistero di come non siano così diffuse le voragini che l'acqua ha aperto in alcune zone, insieme all'incuria, su tutto il territorio. Un territorio di cui vorremmo che prima o poi qualcuno di autorevole ci dicesse se sia davvero a rischio idrogeologico giacché la condizione delle nostre strade dipende anche da questo. Speriamo non sia questione di tempo allorché i danni vengano stilati meno dal meccanico e più dai medici. Ad onor del vero è stato tentato un recupero a colpi d'asfalto, però poco efficace. Su alcune strade durante l'ultimo mese si sono potuti ammirare spalmature esagerate di prezioso bitume. Poco importa per chi ha a disposizione veicoli da guerra in abiti civili. Tutti gli altri han potuto provare l'ebrietudine dei rialzi che il deposito d'asfalto ha provocato; un mosaico fatto da chiazze nere, orribile a vedersi e insicuro per ciclisti e motociclisti, soprattutto invisibile di notte (no, in alcune zone non c'è l'illuminazione pubblica). Non risulta che usare più roba di quanto serva sia effettivamente la scelta migliore. Al contempo le asperità dell'asfalto provocano agli automobilisti il desiderio di nuovi percorsi turistici tra le corsie col risultato di trovarsi spesso veicoli di fronte in situazioni critiche. Ormai né destra né sinistra. Si cammina al centro anche per strada. Uno dei settori più bistrattati dalle normative italiane potrebbe essere quello dell'informatica. A seconda di come lo si veda potrebbe essere il volano della rimonta economica oppure la palla al piede di governi e ministeri. Nell'ultima frase il plurale è strano ma dovuto. Francamente sembra che la politica non sappia dove mettere le mani. O meglio il portafogli sa dove trovarlo; il resto no. La possibilità di creare aziende e lavoro in Italia, in Sicilia usando però come specchietto per le allodole i ricavi miliardari delle aziende a stelle e strisce è a rigor di logica assurdo. Non abbiamo uomini e competenze per inseguire e battere questi colossi mondiali però si sbandiera la volontà di provarci; inutile quando le tasse per l'avvio d'impresa restano alte. Pochi specializzati, che costano tanto e poche amministrazioni lungimiranti. Chi c'è vuole andar via e viene trattenuto coi soldi pubblici creando aziende malate e destinate a chiudere. Dove potrebbe stare l'errore? Forse nelle nostre capacità di gestire le uniche vere risorse: uomini e donne meno che trentenni, fin qui avvelenati nell'animo e sviliti nel merito. La cronaca italiana racconta di titoli di studio fasulli, inutili periodi formativi e poche possibilità di trovare fondi per studiare, in particolare l'informatica. Non abbiamo predisposizione si dice. Magari il nostro attuale sistema selettivo è fallace. Magari un tono morale diverso aiuterebbe a recuperare almeno la prossima generazione. Magari coltivare l'iniziativa imprenditoriale con programmi realizzabili e non follie faraoniche darebbe fiducia. MAR-APR 2014 ilvespro | 23 Carini, oltre ad essere una città che ha le caratteristiche e le potenzialità per un rilancio economico del comprensorio ha i requisiti per diventare uno dei centri Via Torretta,127 Carini (Pa) culturali della Regione Sicilia. Non a caso a breve sarà realizzato uno dei centri di ricerca di risonanza mondiale della Fondazione Ri.MED la quale offrirà un'opportunità concreta ai tanti 'cervelli' italiani, aprendo prospettive inedite sul fronte delle nuove terapie, dai vaccini alle tecniche di medicina rigenerative. A questi eventi i giovani del comprensorio devono essere pronti con un' adeguata formazione finalizzata a rispondere alle richieste di lavoro. L'Istituto Blaise Pascal In collaborazione con L'Euroformazione Polo Universitario accreditato Ente di alta formazione propone uno dei tanti corsi che potrebbe dare una risposta alle richieste del mercato del lavoro Operatore Socio Sanitario. L'operatore socio sanitario svolge la sua attività sia nel settore sociale che in quello sanitario in servizi di tipo socio - assistenziale e socio - sanitario, residenziali o semiresidenziali, in ambiente ospedaliero e al domicilio dell'utente. Le materie di insegnamento, relative ai moduli didattici , sono articolate nelle seguenti aree disciplinari: a) area socio culturale, istituzionale e legislativa; b) area psicologica e sociale; c) area igienico sanitaria; d) area tecnico operativa. Tel.0918668358- mail: [email protected] 24 | ilvespro SETT2013 SETT2013 ilvespro | 25 26 | ilvespro MAR-APR 2014 a cura della III G Il carnevale dell'IC "Carini Calderone Torretta" esibizioni, i giudici hanno premiato la 3°I e la 3°A dell'IC "Calderone", rispettivamente arrivate terza e seconda, e la 4°C della DD "G. Falcone", arrivata prima. "Mettersi in gioco" è stato coinvolgente ed emozionante e ci ha fatto comprendere ancor di più ciò che la scuola deve anche essere: promotrice attiva della riscoperta delle nostre tradizioni nell'apertura e nel dialogo con gli altri popoli. Il carnevale è un evento unico nell'anno, portatore di spensieratezza, gioia, scherzi, musica; è il momento in cui ci si può spogliare delle vesti e delle sembianze quotidiane per assumerne altre più originali, divertenti, addirittura grottesche. Esso affonda le sue radici nella storia popolare, occasione in cui tutto era permesso, persino il sovvertimento delle convenzioni sociali in cui il servo poteva beffarsi del padrone. Questa tradizione purtroppo nel nostro territorio ha perso nel corso degli anni il suo colore e la sua forza di dirompente vitalià che la nostra scuola cerca di far rivivere insieme a varie associazioni. Ed è così che giorno 3 marzo l'IC "Carini Calderone Torretta" ha organizzato una sfilata in maschera che ha gioiosamente colorato le vie della nostra città. L'entusiasmo dei preparativi ha superato le iniziali perplessità in un crescendo di aspettative che sono state ricompensate da un tiepido e timido sole che ha accompagnato la nostra manifestazione. Il tema scelto quest'anno è stato "Viaggio tra i popoli", per sottolineare l'importanza dell'integrazione e del dialogo tra le nazioni ed evidenziare la bellezza della diversità. Così spagnoli, cinesi, arabi, messicani, indiani, polinesiani, ecc., hanno invaso piazza Duomo regalando gioia alla gente divertita e incuriosita. Nella mescolanza dei popoli, anche un gruppo di "Siciliani", per affermare l'originalità delle nostre radici. Anche qualche classe di più piccoli, proveniente dalla DD Falcone, si è unita a noi esibendosi in balli scatenati. A rendere tutto più bello è stato il coinvolgimento dei nostri professori, alcuni dei quali, travestendosi, hanno ballato e animato tutta la scolaresca non esitando a salire sul palco insieme a noi per incitarci e incoraggiarci. Sul palco si sono esibite diverse classi, ballando o semplimente mostrando i costumi. Alla fine delle MAR-APR 2014 ilvespro | 27 Enza D’Assaro, Roberta Perez, Simona Volo, classe 2a I Quante donne uccise all’interno della coppia! Una ogni due giorni. Donne cui è stata tolta la vita perchè hanno cercato di lasciare il partner o perchè hanno detto no alle violenze, ai soprusi, piuttosto che a una vita da recluse. La cronaca ci dà cifre abbastanza alte e, purtroppo sempre in crescita: le vittime sono passate da centouno nel 2006 a centoventisette nel 2010; nel 2011 sono state novantasette. Una situazione molto drammatica. - Ma come si fa a uccidere una ragazza per un litigio? - si è chiesto il padre di Vanessa Scialfa, la ventenne di Enna uccisa qualche anno fa dal fidanzato con un cavo elettrico, soffocata con un fazzoletto imbevuto di candeggina e poi gettata da un cavalcavia. E la domanda nasce spontanea e sottolinea l’incredulità di fronte al ripetersi quasi quotidiano di una violenza che inspiegabilmente esplode all’interno dei legami di coppia e nelle relazioni familiari. Cosa si può fare per contrastare questo terribile e crescente fenomeno radicato nella nostra cultura? Qualcosa è stato compiuto, in particolare negli ultimi tempi: oltre alla nascita dei centri antiviolenza, dotati spesso anche di casa-rifugio, in Italia sono stati istituiti corsi di formazione dei carabinieri, mentre in tutto l’Occidente è stato introdotto il reato di “femminicidio”, attraverso il quale si condanna chi ha disatteso una legge e soprattutto si tenta di far passare il messaggio che uccidere una persona perchè ci si ritiene proprietari del suo corpo, della sua vita, della sua libertà, costituisce un’aggravante giuridica, non più un’attenuante. Come smuovere perciò la coscienza dei più? Come fermare questo massacro dilagante? La legge italiana condanna a un massimo di vent’anni di carcere per omicidio, all’ergastolo per casi particolari ... Potrebbe essa essere modificata per abbracciare eccezioni come omicidio d’odio verso le donne? Potrebbero essere introdotte delle aggravanti più severe alla pena? Potrebbero esserci i processi per direttissima anche per questi casi? La minaccia di una pena più severa sarebbe un deterrente sufficiente? Lo speriamo. Sperare in un futuro migliore, però, non è tutto ciò che possiamo fare. Dobbiamo rimboccarci le maniche e darci da fare. Nelle nostre famiglie, a scuola, tra gli amici, ovunque ci troviamo, il rispetto per l’altro deve essere il principio da osservare a ogni costo. SCUOLA DELL’INFANZIA I.C. “Carini - Calderone - Torretta” Si avvisano le famiglie interessate che, per l'anno scolastico 2014-15, presso la sede di Carini dell'Istituto Comprensivo "Carini - Calderone-Torretta saranno attivate sezioni di scuola dell'infanzia. Si invitano i genitori, con figli nella fascia d'età compresa dai tre ai cinque anni, a presentare istanza d'iscrizione presso la segreteria sita in via Emilia n. 1. 28 | ilvespro MAR-APR 2014 a cura della Classe II E Durante quest’anno scolastico 2013/14 noi alunni di 2°E dell’I.C. Carini - Calderone, con la nostra insegnante di scienze Gisella Cristiano, abbiamo affrontato diversi argomenti di scienze che ci hanno interessato. All’inizio abbiamo fatto delle indagini statistiche sulle nostre abitudini alimentari per esempio su cosa mangiamo durante la colazione, lo spuntino, se le merendine che consumiamo contengono grassi idrogenati, realizzando di seguito i rispettivi grafici. Poi abbiamo fatto dei test per valutare se la nostra alimentazione era bilanciata, quindi abbiamo trattato l’argomento che poi abbiamo discusso con dei dibattiti in cui ognuno ha confrontato le proprie abitudini cioè il proprio stile di vita. Avere uno stile di vita salutare significa che per mantenerci sani dobbiamo (prevenzione primaria): 1 seguire una corretta alimentazione, 2 praticare un’attività fisica, 3 non dobbiamo fumare, 4 non dobbiamo bere alcol, 5 non dobbiamo usare nessun tipo di droga. Altrettanto importante è la prevenzione secondaria, che consente di scoprire la presenza di alcune malattie allo stato iniziale attraverso dei test di screening, per questo motivo oggi vincere i tumori è possibile . Un altro argomento che ci ha coinvolto durante le varie indagini statistiche è stata la lettura delle etichette per sapere gli ingredienti, le chilocalorie e il paese di provenienza degli alimenti che privilegiamo durante lo spuntino. Abbiamo scoperto, per esempio, che la Nutella non contiene grassi idrogenati ma purtroppo utilizza “olio vegetale”, cioè grassi generici di cui non si sa la provenienza (la legge non impone di indicarla), potrebbero essere costituiti, per esempio, da olio di cocco, olio di palma e contenere dunque una percentuale di grassi saturi piuttosto elevata. Il grasso delle nocciole (naturale e benefico, poiché contiene grassi mono e polinsaturi e svariati micronutrienti benefici), è sostituito dagli “oli vegetali” che costano decine di volte meno delle nocciole (in etichetta le nocciole sono il 13 %). Il burro di cacao è un altro ingrediente piuttosto costoso assente nella Nutella che è troppo calorica, 100 g equivalgono a 530 kcal. Inoltre l'avere lo zucchero al primo posto non è il massimo, come pure utilizzare latte scremato in polvere (solo il 5%) o siero di latte in polvere e la parola aromi è troppo generica, dovrebbe essere scritto: “aromi naturali”. Lo spuntino deve dare un apporto del 5% del fabbisogno giornaliero. Lo spuntino ideale è costituito dalla frutta o da uno yogurt alla frutta. Per garantire un’alimentazione variata e non monotona, a metà mattina o pomeriggio, possono- a rotazione- intervenire anche alimenti quali: un frullato di frutta fresca senza zucchero, una spremuta di agrumi senza zucchero, 2 fette biscottate, un piccolo panino dolce o salato (con marmellata o formaggio magro o prosciutto), una merendina non farcita, 4 frollini, una porzione di crackers, è preferibile bere acqua naturale non gassata. Anche i nostri genitori sono stati coinvolti perché sono stati sensibilizzati da noi a leggere le etichette prima di acquistare un prodotto, ora ci sentiamo più consapevoli e critici nei confronti della pubblicità. Lo studio di questi argomenti insieme a tanti altri che abbiamo trattato in classe, ci ha fatto comprendere che alla base del benessere ci sono i nostri comportamenti che solo se rivolti verso la prevenzione sono la chiave di una vita lunga e sana. MAR-APR 2014 ilvespro | 29 Nell’ambito del progetto “A SCUOLA DI PROTEZIONE CIVILE” organizzato dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile a cui l’Associazione Nazionale VVFC di Villagrazia di Carini ha partecipato, sono stati svolti diversi incontri tra volontari di Protezione Civile e Studenti della Scuola Statale Giovanni Falcone di Carini. Lo scopo degli incontri è stato quello di insegnare ai ragazzi, cosa fosse la Protezione Civile , di cosa si occupasse, quali fossero i rischi insistenti sul territorio Carinese, e quali fossero i metodi comportamentali da adottare in caso di Terremoto ed Allagamenti. VIVA è stata la partecipazione di tutti gli studenti, che dalle classi prime alle quinte hanno sommerso di domande i due Volontari Crivello Vincenzo e Fabio lo Iacono. Così tanta è stata l’attenzione e la partecipazione di Studenti e Docenti, che durante gli incontri si è parlato anche di altri rischi (oltre quelli in programma) nonché di semplici comportamenti civili da seguire anche e soprattutto in tempi di “Non Emergenza”, al fine di salvaguardare l’integrità della Vita dei Beni e dell ‘Ambiente Piccolo Inciso che non so dove infilare… Il giorno prima dell’inizio del Progetto, la Scuola ha simulato una evacuazione per Incendio a cui ha partecipato ANVVFC Vill.Carini ed il tutto si è svolto in modo ordinato e con tempi di evacuazione eccellenti, grazie ad un ottimo lavoro sinergico tra insegnanti, collaboratori scolastici e ragazzi. A progetto concluso, studenti ed insegnanti hanno deciso di voler ricambiare l’operato dei volontari e di tutti gli organizzatori e promotori del progetto, con una scenetta dal titolo “A SCUOLA DI PROTEZIONE CIVILE” (invitando anche rappresentanti delle istituzioni locali e del Dipartimento di Protezione civile Regionale)… Dopo quasi un mese di duro lavoro da parte dei ragazzi e degli insegnanti, giorno 04 Marzo 2014 (giorno della scenetta) erano presenti solo: l’associazione Nazionale VVFC di Vill. Carini, il Responsabile dell’Ufficio Comunale di protezione Civile Geom. Lombardo, e la testata Giornalistica locale de Il Vespro. Nessun rappresentante delle istituzioni locali ne tanto meno del Dipartimento di Protezione Civile Regionale si è fatto vivo, lasciando tanta delusione nei volti degli insegnanti ma soprattutto dei ragazzi, ai quali invece va un grosso ringraziamento, soprattutto alla Maestra Pitti ed al Dirigente Scolastico Prof. Amato, e un “OTTIMO LAVORO”. 30 | ilvespro MAR-APR 2014 Lo scorso 14 febbraio i Consiglieri del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Carini, Commissione “Calderone”, hanno voluto celebrare il “V day”. “V” non sta solo per “Valentino” ma, purtroppo, anche per “violenza”, quella che tante donne subiscono all’interno delle mura domestiche. Pertanto da qualche anno il giorno di San Valentino non a caso coincide con il flash mob della Giornata mondiale contro il femminicidio. In pochissimo tempo, ottenuto il consenso del Dirigente Scolastico e l’apporto dei docenti, entrambe le parti sempre pronte ad accogliere le istanze dei ragazzi purché finalizzate ad una crescita culturale e ad un arricchimento interiore; e soprattutto la collaborazione di tutti gli alunni dell’Istituto della sede di Carini, essi hanno dato vita ad una iniziativa che puntava a far riflettere sul fenomeno antico quanto l’uomo, ma che da un po’ di tempo fa registrare un triste incremento. Il tam tam per le classi organizzato dai sei consiglieri qualche giorno prima dell’evento sembra essere funzionato se le aule dell’Istituto “Calderone” la giornata del quattordici febbraio si sono trasformate in aule di tribunali all’interno delle quali, attraverso letture, filmati, immagini, ascolto di brani musicali, si è celebrato il processo alla violenza posta in essere contro la donna in quanto tale; se gli alunni dell’istituto hanno organizzato gruppi di lavoro per realizzare cartelloni, locandine da affiggere presso esercizi pubblici che in quella giornata sarebbero stati frequentati per la scelta del regalo per la persona amata; se gli alunni della scuola hanno formulato pensieri e appelli per sensibilizzare all’accusa di episodi di violenza contro le donne, a farsi avanti e aiutarle a denunciare l’accaduto; se gli alunni hanno indossato una maglia rossa e i docenti un abbigliamento nero con qualche accessorio rosso; se tutti, infine, abbiamo fatto il punto della situazione, meglio … un GRANDE PUNTO ROSSO! Una manifestazione davvero insolita per la nostra scuola ma che, da quanto è intenzione dei ragazzi, è un appuntamento che si vuole ripetere nel futuro. Vita Russo FEB2014 ilvespro | 31 32 | ilvespro MAR-APR 2014 Sylvia atricapilla, L. 1758 Capinera femmina (foto Pino Maranzano) per il suo canto famoso come quello dell'usignolo. E' un uccello timido e diffidente e per ciò si muove quasi sempre tra il fogliame per non farsi notare, ma è molto vivace e sempre in continuo movimento alla ricerca del suo cibo preferito, che è costituito prevalentemente da insetti, ma non disdegna le bacche selvatiche e la frutta. Le capinere iniziano a formare le coppie per la riproduzione già ai primi di febbraio, a marzo iniziano a costruire il nido ben nascosto tra le foglie degli alberi bassi o sui rovi, che viene costruito dalla coppia con degli steli secchi, crini e l'interno foderato di piumino e fili di lana; dopo la copula, quasi sempre verso i primi di aprile, la femmina inizia la deposizione delle uova che in genere sono 4 o 5 di colore beige chiaro e macchiate di scuro. Dopo aver completato la deposizione la femmina inizia la cova, alternandosi con il maschio, fino alla schiusa delle uova che avviene dopo circa 13 giorni, dopo di che entrambi ed a turno iniziano a imbeccare i nidiacei per circa due settimane; anche dopo che i piccoli abbandonano il nido entrambi i genitori continuano ad alimentare i figli per quasi altre due settimane, dopo le piccole capinere vanno per conto loro mentre i genitori spesso alla nostre latitudini iniziano una seconda covata. La capinera è un passeriforme appartenente alla famiglia dei Silvidi, è la specie tipo di questa famiglia di uccelli insettivori, specie atricapilla per via della calotta con le piume nere; in siciliano chiamata “testa nivura”. Questa specie è presente in Europa, in tutto il bacino del Mediterraneo e su tutta la costa del Nord Africa, presente anche in tutta Italia e su tutto il nostro territorio. In Italia è una specie stanziale, diffusa e nidificante, in inverno arrivano da noi e in tutto il bacino del Mediterraneo anche gli esemplari del nord Europa per svernare. Questa specie è poco conosciuta ma molto famosa soprattutto per il suo canto, infatti a questo uccello è stato dedicato dal più grande scrittore siciliano Giovanni Verga nel 1869 un romanzo quasi autobiografico: “Storia di una capinera”, ed anche una Nota - Anche la capinera, come tutti i piccoli insettivori famosa canzone “Il tango delle capinere” scritta da Bixio molto utili, è una specie protetta. nel 1928 e cantata fino ai primi anni 80. La capinera è un piccolo uccellino dalle dimensioni e dalle forme simili ad un canarino, misura infatti circa 15 cm, il suo colore è uniforme ed è grigio chiaro, tranne la testa che al di sopra degli occhi è nera, mentre nella femmina la testa è di colore marroncino; entrambi hanno il becco e le zampe nere. La capinera vive in quasi tutti gli ambienti purché nelle vicinanze vi sia la presenza di alberi, arbusti o di macchia, infatti frequenta boschi, giardini, frutteti ed anche i parchi cittadini, escluso Carini che grazie ai nostri amministratori tutti, fino ad oggi è l'unico paese al mondo a non avere un parco cittadino. Il suo canto è apprezzato perché vario e molto melodioso, a primavera quando inizia il periodo degli amori il suo repertorio si sente ancora più frequente Capinera maschio (foto Pino Maranzano) e più forte. Anni fa era tenuta nelle gabbie appunto MAR-APR 2014 ilvespro | 33 PREMIAZIONE ATLETI DELL'ANNO Il Comitato Regionale FIPE Sicilia ha premiato 22 atleti in tutta la Sicilia per aver vinto il titolo italiano o per aver rappresentato l'Italia in campo Internazionale nell'anno 2013. Tre gli atleti della Vlassof 200 premiati: Farina Natalia Camp.It. Under17 e detentrice Coppa Italia cat.58 kg, Camp. It. Juniores e Assoluta cat. kg 53, argento agli Europei Under 17 , 5° posto conquistato ai Camp.Europei Juniores e 15°posto ai Camp. Mondiali Under 17; Conigliaro Anthony, Campione Italiano Esordiente e detentore Coppa Italia nella cat.56 kg; Failla Gianluca detentore Coppa Italia Esordiente nella cat. kg 62. Farina Natalia vince anche il premio come migliore atleta femminile siciliana 2013. La cerimonia si è tenuta presso lo Sporting Village di Palermo. QUALIFICAZIONI CAMPIONATI ITALIANI SENIORES Si sono tenute a S. Cataldo (CL) il 26 gennaio. Atleti: Farina Natalia 1° classificato cat. Kg 53, Candela Gabriel 3° classificato cat. Kg. 85, Cristofalo Vincenzo 3° classificato cat. kg 105, Cristofalo Giuseppe 1° classificato cat. kg +105 La Vlassof 200 si classifica al 3° posto per le squadre maschili QUALIFICAZIONI CAMPIONATI ITALIANI UNDER 17 Si sono disputate a Carini lo scorso 2 febbraio presso il palazzetto dello Sport Ciro Genova di Villagrazia Competizione riservata agli atleti anni nati dal 1997 al 2000. Per la Vlassof 200 sono saliti in pedana 15 atleti: podio per Anthony Conigliaro cat. Kg 50, Gianluca Failla cat. Kg 62 e Farina Giovanni cat. Kg69 arrivati al 1° posto, 2° posto per Antonino Indoviglia cat. Kg 56 e Vincenzo Gambino nella cat. +94, 3°posto per Vincenzo Conigliaro sempre nella cat. Kg +94. 4° posto Simone Buscemi e 5° per Davide Marino nella cat. Kg 56, 5° Rosario Cracchiolo nella cat. Kg 62 e 4° Giovanni Marchiano nella cat. Kg 77. Per la finale del 14 marzo a Ostia si qualificano in 5: Conigliaro, Indoviglia, Failla, Farina e Gambino. Contemporaneamente si sono svolte le QUALIFICAZIONI CAMPIONATI ITALIANI ESORDIENTI riservata agli atleti nati nel 2000 Podio regionale cat. Kg 50 tutto Vlassof 200 Federico Puccio 1° classificato, Salvatore Basile 2° e Andrea Mineo 3°. Sciarrino Alessio 1° nella cat. Kg77 e Marco Bonadonna 1° nella cat. Kg85. Gli atleti partecipano anche alla qualificazione Under 17 dove Bonadonna Marco arriva al 2°posto, Federico Puccio al 3° posto, Basile Salvatore 4°, 5° Mineo Andrea 5° e Alessio Sciarrino. Puccio, Sciarrino e Bonadonna si qualificano per la finale del Campionato Italiano Esordienti che si terrà a Ostia il 3 maggio. La Vlassof 200 conquista il 1° gradino del podio delle Società maschili Esordienti e Under 17. Nel 1996, dopo oltre 500 anni di onorato servizio, chiudeva l’Ospedale di Carini. Quest’anno ricorre il 18° anno dalla chiusura e diventeranno maggiorenni gli ultimi carinesi. Mandateci le vostre foto e la data di nascita che le pubblichiamo. Intanto AUGURI a... Giosuè Catania 29 marzo 34 | ilvespro MAR-APR 2014 Giovanni riconosce il Figlio di Dio La chiesa Maria SS. Assunta di Carini contiene al suo interno un'opera che la storiografia locale ha trascurato: una tela ad olio (cm.280x178) che è collocata sul primo altare laterale a destra entrando, non ben visibile a causa della non adeguata illuminazione. Un fonte battesimale connota lo spazio sottostante. La velatura ad olio di lino ha alterato la policromia del dipinto, non permettendone la giusta lettura. Distinguiamo le figure di san Giovanni a destra e Gesù sulla sinistra. Il Battista ha la sua consueta iconografia, vestito di pelle di cammello. Ha un enorme drappo che si attorciglia al corpo sotto al quale s'intravede la pelle di cammello, la barba lunga con il bastone dell'eremita fatto di canne sul quale è posto il cartiglio con la scritta Agnus Dei. Una ciotola nelle mani in atto di versare sul capo di Gesù Cristo l'acqua del fiume Giordano, quest'ultimo non è visibile quasi che l'evento si svolga nel cielo, in un luogo indefinito, solo le nuvole e la coltre di cherubini scandiscono lo spazio, i quali creano un legame tra cielo e terra, tra dimensione divina e quella terrena. Il Giordano rappresenta il Paradiso terrestre e l'artista lo rappresenta come una dimensione celeste. Lo Spirito Santo sotto forma di colomba irrompe sopra il capo del Cristo. La raffigurazione la troviamo narrata nei vangeli sinottici di Marco, Luca e Matteo. Il Salvatore umilmente piega il ginocchio sinistro, affinché Giovanni faccia ciò che era stato detto nelle scritture. L'artista ha voluto verosimilmente narrare anche il vangelo di Giovanni, che non parla di battesimo ma di discesa dello Spirito Santo sotto forma di colomba. In quell'istante Giovanni l'avrebbe riconosciuto come figlio di Dio. In effetti, era solo un riconoscimento il battesimo, poiché Gesù era senza peccato, non poteva sottoporsi a un atto di purificazione. La torsione del Cristo è innaturale; inclinando il corpo verso destra crea un artifizio anatomico di precario equilibrio. La mano al petto ingentilisce il movimento connotandolo più che eleganza di azione, come eleganza dello spirito; è allo stesso tempo un'auto celebrarsi, un'auto riconoscersi. La Luce divina sembra illuminare solo il petto ed il viso. Lo sguardo basso rivela la sottomissione alla Luce, suo Padre. I colori sfalsati da questa velatura non permettono di attribuire il quadro al suo creatore che ipotizzo sia Giuseppe Testa. Il Battista è senz'altro il santo più raffigurato nell'arte, sia pittorica che scultoria, per l'importanza che ha assunto nella vita di Cristo, considerato da lui stesso il più grande tra i nati da donna. Figlio di Zaccaria e di Elisabetta, cugina di Maria, nasce sei mesi prima di Cristo. Visse eremita nel deserto. La composizione è rigorosamente elegante e di raccoglimento che ci richiama al profondo significato teologico dell'evento. L'artista riesce a raccontare l'episodio con estrema chiarezza, proiettando i protagonisti in primissimo piano, a bordo del quadro. Nessuna connotazione paesaggistica, come avveniva nei secoli XV-XVII; solo un focalizzare l'evento. Infatti, lo schema iconografico del quadro è di tipo settecentesco. Il fulcro è la testa del Salvatore. Il dipinto nella sua semplicità, rappresenta con profondità, il significato del battesimo, che l'artista Giuseppe Testa ha saputo magistralmente mettere in scena. Inequivocabili sono i suoi angeli, uno dei quali ci indica la Colomba-Spirito-Santo (vi è un quadro nella chiesa di san Matteo a Palermo di una Sacra Famiglia dove l'angelo sembra fatto a spolvero con il nostro). Per non parlare della dolcezza dei volti che riecheggiano verosimilmente quelli dei suoi numerosi personaggi. Il Cristo della Trinità, Madonna e Santi di Caccamo nella chiesa di san Domenico, ha lo stesso volto e lo stesso gesto della mano al petto con le due dita divaricate. Giuseppe Testa nasce a Palermo intorno al 1750. Allievo di Vito D'Anna, lavora ad affresco. Nel 1795 si trova a Carini ad affrescare la volta della chiesa Madre; la volta della chiesa di s. Caterina ed anche la pala dell'altare maggiore con l'Addolorata firmandola: Joseph Testa Panorm. 1795. Anche nella chiesa degli Agonizzanti firma una tela: Joseph Testa pinxit. L'opera non si presenta in cattivo stato di conservazione. La tela andrebbe rifoderata e intelaiata, dopo una preventiva velinatura; per essere successivamente ripulita dalla spessa coltre di vernice e ridare una corretta interpretazione e leggibilità degli originali valori cromatici. MAR-APR 2014 ilvespro | 35 Alium sativum (fam. Liliaceae) Con questa nuova rubrica dedicata alle piante medicinali fitoterapiche e in parte omeopatiche, vorrei far conoscere a tutti come le piante, da sempre, hanno cercato di essere rimedio per l'uomo contro malesseri e dolori, attraverso le proprietà benefiche del principio attivo che esse contengono, o del fito-complesso legate ad altre. Inizieremo con l'aglio. Questa radice che contiene: vari bulbi o spicchi, ricoperti da una pellicola, ovvero foglie che si sono mutate in organ i di immagazzinam ento, lo stelo, le foglie, i fiori e i semi. La parte usata è lo spicchio. È una pianta originaria dell'Asia, usato già a partire dai Sumeri, circa 5.000 anni fa. Gli operai che, sotto la quarta dinastia egizia, costruivano le piramidi ne facevano largo uso. Il padre della medicina, Ippocrate, consigliava questa pianta per le sue qualità medicinali. Anche Plinio il Vecchio nel suo famoso libro Historia Naturalis lo cita per le sue proprietà terapeutiche, così come l'Erbario d'Urbino. Viene utilizzato tradizionalmente in gastronomia donando agli alimenti quell'aroma caratteristico e quel sapore molto forte. Possiede delle qualità terapeutiche incredibili: è un ottimo antisettico ed ha la capacità di curare la stitichezza, perché ha delle sostanze che irritano le pareti intestinali; è un valido diuretico ed espettorante; coadiuvante nel trattamento di bronchiti e catarro, poiché stimola il sistema immunitario. La sua azione principale è quella di essere antiaggregante piastrinica, riduzione del colesterolo e ipotensiva. Viene utilizzato anche per prevenire l'arterosclerosi. Per uso esterno e uso cosmetico l'aglio ha un'efficace azione disinfettante cutanea, antivirale e antifungina: per queste proprietà viene usato per applicazioni locali. Per informazioni e suggerimenti contattatemi: cell.3339416984 email: [email protected] 36 | ilvespro MAR-APR 2014 fortificato cui era annesso il mulino della cannamela. 'a Mìlicia in siciliano, è un comune italiano di 8.000 abitanti distante da Palermo 24 Km. Il territorio sorge su una lussureggiante collina, posta a 70 metri sopra il livello del mare, in posizione panoramica, paragonabile ad una terrazza sul Mar Tirreno. Il centro urbano è ubicato fra i fiumi "Milicia" e "San Michele", a confine tra le aree pedemontane coltivate ad uliveto agrumi e vite. Stupendo il paesaggio che si ammira: da Capo Zafferano alla Rocca di Cefalù, sino ad arrivare alle isole Eolie. In un gioco quasi a rincorrersi di monti, il visitatore è attratto dalla varietà dei colori, dall'azzurro del mare al verde degli alberi, dalla brezza di zefiro alle luci delle molte case sparse, dall'odore della zagara ai flutti del mare cristallino che si infrangono fra le rocce! Altavilla ha tutti gli elementi per essere un centro turistico di notevole interesse. Storia La nascita di Altavilla, avvenuta il 15 settembre 1621 come riporta testualmente l'atto di costituzione del comune, si deve alla famiglia Beccadelli di Bologna i quali, proprietari di diversi feudi, all'inizio del Seicento acquistarono anche i feudi della Milicia, ricostruendo le cadenti case del preesistente baglio del '400 trasformando in chiesa l'annessa Cappella. Fra il 1620 e il 1623 Francesco Maria avviò la richiesta e ottenne la licentia populandi, cioè l'autorizzazione dal Re di Spagna Filippo III a fondare la terra di Alta Villa. Il primo impianto urbano fu curato da Mariano Smiriglio, architetto e scultore autore dell'urna di Santa Rosalia e dell'apparato scultoreo dei Quattro Canti di Palermo, secondo un progetto urbanistico a scacchiera, che rispettava i canoni urbanistici dettati dal sovrano spagnolo partendo dal preesistente baglio Etimologia diverse sono le ipotesi dell'origine del nome: - La prima parte mostra una derivazione normanna per la collocazione dell'aggettivo prima del nome, una villa alta ossia un paese posto su un'altura; - La seconda parte ha origine incerta, potrebbe derivare dal greco melon, ossia "pometo", anche se questa ipotesi è poco condivisa; - La terza in onore della più potente famiglia normanna, che ebbe come capo il Gran Conte Ruggero e il fratello Roberto il Guiscardo, i quali attorno al 1060 cominciarono la conquista della Sicilia, liberandola dalla dominazione araba; - Il nome Milicia invece potrebbe derivare dalla statua di Zeus Melichios (in greco melichia neutro plurale, significa "beni") rinvenuta nella vicina città di Solunto in contrapposizione alla maligna statua del crudele Dio Baal; - Infine l'aggettivo Melichios (dolce) potrebbe riferirsi alla coltura della canna da zucchero praticata per diversi secoli, ma entrata in crisi all'inizio del XVII secolo; Monumenti All'interno del centro abitato sono pochi i monumenti apprezzabili. Il Belvedere e il Santuario mariano costituiscono le attrattive principali del paese. - Il Belvedere è costituito da due piazze contigue poste all'estremità settentrionale dell'altura su cui sorge il centro abitato, proprio di fronte al mare. - Il Santuario Mariano Diocesano, fondato nel XVII secolo, ospita il Quadro della Madonna di Loreto, opera di un artista di cultura toscana, attento alle tematiche giottesche e la cui attività è da porre entro la seconda metà del XIV secolo. La pittura, realizzata con la tecnica della tempera all'uovo, raffigura una Madonna incoronata in trono con Gesù Bambino in piedi sulle sue ginocchia, che tiene nella mano sinistra un plico. Ai piedi della Madonna San Francesco, inginocchiato in atteggiamento di preghiera. Nella prima metà del XIX secolo la figura della Madonna è stata ricoperta da una rizza d'argento. Il Santuario è arricchito da pregiate tele del Bagnasco, da affreschi del Bonanno e da numerose statue. La porta monumentale in bronzo, MAR-APR 2014 ilvespro | 37 presenta una tematica molto articolata, è stata realizzata dallo scultore Vincenzo Gennaro. La faccia esterna della porta del Santuario s'ispira, pertanto, ai temi dell'annunciazione e della Natività, che sono simboli della speranza e della gioia. La parte interna s'ispira, invece, al Calvario, alla Deposizione dalla Croce ed alla Sepoltura di Cristo, espressioni di dolore e pietà. Una porta della vita, quindi, come la vita di ogni essere umano nella quale ogni uomo potrà riconoscersi. All'interno il museo conserva una notevole quantità di ex-voto dipinti su vetro, latta o legno. Il santuario è meta di pellegrinaggio, soprattutto durante la festa patronale dei giorni 6, 7 e 8 settembre. - A sud-est della città, su di un colle che guarda le terre attraversate dalle acque di un piccolo fiume, si ergono gli imponenti ruderi della Chiesa di San Michele, edificata nel 1077 sui resti di un casale arabo "Ayliel" ed annessa ad un monastero di monaci Basiliani, detta anche Santa Maria di Campogrosso, chiamata dagli abitanti la Chiesazza (chiesaccia per l'aspetto in rovina) posti su un'altura affacciata sul mare. Della suggestiva chiesa, un modello della rinnovata architettura romanica, rimangono oggi parte delle mura perimetrali sorrette dai contrafforti e una piccola cappella sotterranea; - Più a valle, non molto distante dalla Chiesazza, si trova il cosiddetto Ponte Saraceno, detto così perché costruito dai Saraceni per guadare il fiume San Michele con il tipico arco a sesto acuto; - Tipiche del paesaggio sono anche le tre torri costiere di guardia impropriamente considerate normanne: le fortificazioni di questo tipo in realtà risalgono a periodi più tardi, aragonese le due della Milicia e del Capo Grosso mentre Torre Colonna al periodo viceregio. Le torri avevano la funzione di rispondere alle necessità di difesa dagli attacchi dei corsari e pirati maghrebini che sempre più frequentemente saccheggiavano i territori costieri siciliani fra XV e XVII secolo. Cucina Locale Tonno bianco Ingredienti: Un tocco da kg. 1 circa di tonno, ½ kg di cipolle, un bicchiere di vino bianco, olio, sale, pepe. Preparazione: Legate il tonno a rollò e rosolatelo nell'olio finché sarà ben dorato da ogni lato. Toglietelo dal tegame e nell'olio rimasto soffriggete le cipolle tagliate a fette bagnando di tanto in tanto con un sorso d'acqua. Rimettete il tonno in tegame, regolate la fiamma molto bassa e lasciate cuocere per circa un'ora e mezza coperto, girandolo di continuo. A mezza cottura versate il vino. Se necessario bagnate, anche ad inizio cottura con qualche altro goccio di vino. Lasciate raffreddare, tagliate a fette e servite poi col sugo caldo versato sopra. Curiosità: La leggenda del ritrovamento del quadro della Madonna Le tradizioni locali sono legate soprattutto agli avvenimenti che portarono gli Altavillesi al ritrovamento del quadro della Madonna. Una leggenda narra che "il mare fu sconvolto da una furiosa tempesta rendendo estremamente difficoltoso ad una nave di pirati turchi di mantenere la rotta. Sulla nave tenevano una “giara” come contenitore di acqua potabile, coperto con un quadro della Madonna e San Francesco, rubato in una delle loro scorribande. Qualcuno dei corsari, preso dal terrore, attribuì la tempesta al volere delle figure dipinte nel quadro e tentò di distruggerlo, ma non vi riuscì. Mentre la nave rischiava il naufragio, il quadro fu buttato fra le onde spumeggianti". Il mare improvvisamente si calmò e "addivintò na favula", divenne piatto come una tavola, depositando sulla spiaggia il dipinto. Un gruppo di contadini che si trovò a passare, lo prese e lo caricò su un carro trainato dai buoi, seguendolo come in processione fino a quando gli animali non si fermarono. "Ivi fu eretta una cappella ed ivi si trova il Santuario". A questi eventi è legato l'avvenimento più importante di Altavilla, la solenne festa della Madonna della Milicia che si svolge ogni anno dal sei all'otto settembre e che ha il suo momento più significativo nella rievocazione del trasporto del quadro mediante un carro trionfale trainato dai buoi. Gli avvenimenti legati al culto della Madonna hanno originato nei secoli una singolare testimonianza di fede nelle popolazioni campestri e marinare, costituita da una collezione di ex voto. Circa 400 quadretti, la maggior parte dei quali sono dipinti su latta ricavata dai contenitori del pesce, provenienti dalle vicine tonnare di Solanto e di Trabia, che ripercorrono circa tre secoli di eventi miracolosi attribuiti alla Madonna. La collezione è oggi esposta nel museo degli ex voto all'interno del Santuario. L'intensa attività culturale, la dimensione storica e le valenze paesaggistiche del mare e della montagna, nonché i prodotti gastronomici locali in particolare la salsiccia di maiale e l'olio d'oliva, sono alla base dell'attività turistica in continua crescita grazie alla progressiva dotazione di strutture che permettono di fruire i luoghi più significativi di questo piccolo centro siciliano, che con i suoi panorami, l'intensità dei colori della natura, i resti di un passato glorioso e leggendario esprime la reale essenza della nostra terra. 38 | ilvespro MAR-APR 2014 -Comandante un nivuro l'addesidera qua fuori e sta li' aspettando! - Caputo, venga. - Comadi - Avvicini l'orecchio...non ho capito una minchia....si spieghi meglio!! - Un uomo di colore nero l'aspetta in sala di aspetto....ehm...di attesa... - Ok. Lo facciamo accomodare? - Non lo so lei mi deve comandare... - Ma certo lo faccia accomodare..!..Era una domanda retorica.... - Ah non lo sapevo..... - Prego si sieda...lei è? - Habib N'sahra..sono nigeriano... - Capisco…..mi dica pure... - Io denuncio mia morte adesso perchè io solo qui e mia moglie lontana, io.... - No aspetti, aspetti... non ho capito bene....Lei vuole denunciare la sua morte???? - Si, capito bene... - Aspetti! Mi dica... lei ha il permesso di soggiorno? - Si - Un attimo. Caputooo! - Comandi ,eccomi! - Controlli queste generalità... Habib... - Habib N'sahra - Ecco... ha sentito? - Si ma non ho accapito come si scrive... - Ha un documento... il passaporto? - No - Per favore può scrivermi il suo nome in stampatello?…prego... - Ecco Caputo vada... vada... - Allora mi spieghi bene ed in modo chiaro.... - Io lavora in Carini a statale dove c'è spaccio machine... - In nero? - Si - Bene, bene... continui... - Io pochi soldi e spendere poco perchè mandare casa che serve tanto. Pititto... Io vive Capaci con 10 pirsone in casa di centro, ogni mattina alzare 5 e fare strada a piedi. Lavora tanto e io stanco la sera torna a Capaci piedi.... - Sempre... anche con la pioggia? - Si, sempre.... - Mii camminare fa bene alla salute... ci sta assai di tempo?? - Caputo!! Ma che chiede... non siamo qui per ascoltare la storia della sua vita ma per capire che vuole... ma poi lei che si intromette? Ha controllato? - Sissi, regolare da 4 anni... - Vada per favore... - Prego Habib continui... - Io fare sempre strada di statale piedi... - Ecco, scusi, un attimo... volevo chiederle questo prima che venisse... vabbe. Perchè non usa una bicicletta? - Io fatto ma ora tutta scassata. Machina preso me e fatto volare. - Un auto l'ha tamponata? Ha visto la targa... l'autista si è fermato? - Io visto auto ferma in buio... io grida e corruto all'auto... ma loro via... - Vuole denunciare quindi l'incidente... ok... Caputo! - No incidente! Io denuncia ora mia morte... - Comandi! Le serve il supporto? - Si un attaccapanni mi serve! - Subito, arrivo... - Caputo, ma che ha capito! Era in tono sarcastico! - Ah non è in magazzino? - Vada non serve più... vada... - Allora Habib... che significa la sua morte? - Io cammina ogni sera in statale buia di Carini e auto preso bicicletta... altra auto preso braccio con specchietto e fatto male tanto... non lavorato due jorna. Io bisogno soldi per casa, pititto... - Capito, continui... - Io quindi lavora per forza in spaccio machine e qualche sera auto ammazza me! Strada tutta buia, niente luce e io paura morire.... - Quindi lei ha paura di morire sulla statale poichè è al buio... non è illuminata… - Si - Non capisco il senso della denuncia. di Luca Russo Vorrei capire, visto che non credo lei sia qui per scherzare o prendermi in giro. - No, no... serio... importante... - La statale purtroppo non ha luminarie ed è al buio… - Si, si, lampioni c’è ma spente… non capisce. - Si ,concordo…vero è, non sono addumate…… - Caputo, per favore…vada! - Insomma… non può... non può usare il bus? - No soldi... casa... pititto... - Ok pititto... ho capito... - Io paura muore e mia famiglia sola non sa e mia giustizia muore pure... Io adesso ancora vivo e quindi io denuncia prima e mia morte “elle sera la responsabiltè des politiciens” che lasciato strada cosi.... - Non capisco… il francese... - Commandante disse che "sarà la responsabilità dei politici"... - Caputo... lei...???...era dietro la porta? Grazie... - Si, responsabili di mia morte... Io cammina di lato ma machina non vede strada, troppo buio e io troppo nero. Auto non vede strada, non vede me e io poco spazio cammina... Io qualche sera muore strada e poi trova me morto domani mattina... Io allora chiedo ora giustizia per mia morte... io dico... “je l'ai dèjà dènoncè!!!” - Caputo... lo so che è là dietro... - Io l'ho gia' denunciato... - Resto sconvolto... Comunque io non posso... non credo sia possibile... - Io diritto, mia famiglia diritto... io muore per... minnifutto amministrazione! - Vuole dire in italiano... inadempienze dell'amministrazione... - Si nessuno futti nenti...qui. Europa ma peggio di mio paese... Perchè auto cammina in strada buia buia? Perchè auto corre in strada buia? Perchè luce spenta? Io muore per questo?? Io muore perchè povero e lascia come cane di MAR-APR 2014 ilvespro | 39 fianco strada... - Mi dispiace... io, sia da uomo che da pubblico ufficiale, non so che dire... - Comandanti lei lavora per stato che frega di te, di me e di cittadino... io per questo denuncia... io denuncia mia morte ora... io voglia giustizia... - Capisco... io non so che dire... posso fare una segnalazione... - No prego, per favore, per mia famiglia tu fa me denuncia per mia morte... prego...! - Caputo, venga... si sieda al computer e scriva... - Habib sono addispiacciuto per tutto e puru si mori..... - Caputo, facciamo un verbale... - In data odierna 25/12/2013 si presenta in questa stazione dei Carabinieri di Capaci il sig. Habib N'sahra... tenga il foglio di prima... - Grazi - denunciando una grave carenza di sicurezza sulla statale 113 ed incuria delle luminarie nel tragitto della stessa che attraversa il Comune di Carini nella zona Bivio Foresta e poi nel tragitto nel Comune di Capaci fino all'arrivo al centro abitato. Il sopracitato infatti dovendosi spostare sulla statale a piedi, percorrendo il bordo stradale, per motivi di lavoro... imprecisati... - Io denuncia anche questo ma io voglio foglio di denuncia di mia morte... così polizia trova documento di giustizia per mia morte... colpa di loro che frega di cittadino onesto che lavora... Lavora nero perché voi detto, perché voi volere! Voi italiani abituati tutto questo ma io pensava “que c’ètait mieux que dans mon pays... qu’il y avait la une civilisation”... io sbagliato! - Comandante... - Non ce bisogno, ho capito lo stesso... Scriva Caputo… - Hhabib N'sahra denunciando quanto sopra, fin da oggi si dice certo che vi siano altissime probabilità che in una di queste sere lui possa morire a causa di un incidente stradale, di un auto che non vedendo bene la carreggiata buia possa investirlo al bordo strada... - Comandante... ma ...si può scrivere accussi' ?? - No, però me ne assumo io la responsabilità... a volte bisogna andare al di là del consentito per capire cosa stiamo sbagliando e cosa non abbiamo capito davvero... - Come vuole lei... purtroppo non accapiscio... - quindi fin da ora denuncia che a causare la sua morte sono tutti quei politici ed amministratori che non hanno adempiuto al loro dovere, responsabilità e compito di controllo a tutela ed incolumità del cittadino. Il giorno stesso della sua morte tutta questa gente risponderà di quanto accaduto. - ...accaduto, punto. Altro? - Aggiunga le generalità nei campi appositi... - Dove? - Generalità!... I dati anagrafici... - Io porta con me sempre questa denuncia, per giustizia di me e di mia famiglia... - Mi dia la denuncia Caputo così la firmo... alla presenza dell'appuntato Caputo? Si è aggiunto come testimone nella denuncia? - Si, non ho accapito bene quello che mi disse sulle cose giuste che abbisognano al di là... ma saccio che Habib avi arraggioni... chista non è civiltà! - Grazie, tu capo buono e saggio... tu buono capo per Italia... tu capisci gente... - Ecco prenda... ecco la sua denuncia... - Grazie, io voglio vivere onesto e se muoio, io volere giustizia di uomo onesto... - Tutti vorremmo onestà e giustizia ma non siamo capaci di mantenerla... - Comandanti ma perchè la statali è al buio e non si avvede niente, non ci fossero le luci accapissi ma ci sono!!! - Questo è il mistero del nostro paese! I disagi, gli scandali, le inadempienze esistono dove vi è la possibilità, ma non la si attua regolarmente. Sono i simboli del nostro insuccesso, devono esistere per noi poterci sentire italiani e quindi vittime giustificate della nostra incapacità. - Io potere andare? - Si Habib... e grazie per quello che ha fatto... - Comandante, perchè lo arringraziò? - Perchè lui credeva nel nostro paese e nella civiltà che vanta di possedere e ne è rimasto deluso. Ma ama la vita, una vita onesta e per questo importante e se lui muore così allora pretende giustizia, pretende civiltà dove non ve ne è. Noi cosa amiamo? Noi cosa pretendiamo? Solo un ipocrita vita civile ed un abituale lamentela che poi dimentichiamo per assuefazione sociale. - Non accapì ma lei ha la mente allitrata... - Tranquillo non sei l'unico... io adesso grazie ad Habib vorrò la mente libera... - Tutti dovessero denunciari... - Si, denunciare a noi stessi la giustizia che non capiamo e non sappiamo amare. Giovanna Sciacca A distanza di un anno sei e rimarrai nei nostri cuori, perché poterti dimenticare è impossibile. Tu, mamma perfetta e nonna sempre presente, dolce con tutti quelli che ti circondavano. Ti vogliamo un mondo di bene e te ne vorremo sempre. Tuo marito Giuseppe, i tuoi figli, le tue nuore ed i tuoi nipoti. MAR-APR 2014 ilvespro | 41 Una baby campionessa “made in Carini” Come di consuetudine Il Vespro si occupa quasi esclusivamente di tutti quegli sport definiti “minori” dal popolo italiano, così preso com'è dal dio calcio. Oggi ci occupiamo di Kick Boxing e della giovanissima campionessa cariGiorgia ed il suo allenatore Andrea nese Giorgia Russo, che abbiamo incontrato nei giorni scorsi. Ciao Giorgia, parlaci di te. “Ciao a tutti, mi chiamo Giorgia Russo ed ho 10 anni. Oggi vi voglio parlare del mio sport, il Kick Boxing, che ho iniziato per caso quasi 2 anni fa con mio padre. Il mio allenatore è Andrea Lucchese, pluri Campione del Mondo e Medaglia d'Oro alle Olimpiadi di Pechino nonché fondatore del Team Vicor di cui faccio parte.” In così breve tempo, però, sei già diventata una campionessa... “A gennaio del 2013 ho partecipato alle Regionali di Sant'Agata di Militello e mi sono classificata al primo posto, stesso posto conquistato a fine febbraio nella Coppa Italia che si è tenuta a Vibo Valentia. Nei primi giorni di aprile si sono svolti i Campionati Italiani a Jesolo e lì sono arrivata seconda, come a maggio a Ceprano in occasione della Coppa del Presidente.” Una carriera fulminante e di tutto rispetto per una ragazzina della tua età. “Avendo vinto tutte queste gare in così breve tempo, ho potuto partecipare ai Collegiali che si sono tenuti lo scorso luglio a Caserta per la selezione degli atleti che avrebbero fatto parte della Nazionale Italiana. Sono stata selezionata come Campionessa Italiana della Categoria -32, ed i virtù di ciò ho partecipato con la Nazionale ai Campionati Europei 2013 che si sono svolti in Polonia a Krynika Zdroj dal 14 al 22 settembre scorsi. Purtroppo ho trovato un'avversaria con una esperienza maggiore della mia (era al suo terzo europeo) ma anche di 2 anni più grande e non sono riuscita a batterla.” La nuova stagione agonistica come procede? “Quest'anno sono passata alla categoria superiore, alla -37, nella quale ho gareggiato a Giarre nel mese di novembre nelle prime gare del Campionato 2014 e dove mi sono classificata al primo posto con 2 KO nei due incontri disputati: nel primo 10 a 0 prima dello scadere del tempo e nel secondo 13 a 3. A fine gennaio ho partecipato al Golden Glove che si è tenuto a Dolo (VE), una manifestazione dove partecipano tutti i migliori atleti europei di questa disciplina, e dove mi sono classificata al primo posto in una categoria superiore alla mia, la -42, in quanto nella -37 non avevo avversari. Il 9 febbraio di nuovo a Giarre c'è stata la seconda fase dei Campionati Regionali, anche questa volta un primo posto. Una settimana dopo ad Ariano Irpino (AV) si è svolta una gara interregionale dove hanno partecipato tutti gli atleti del Sud Italia, comprese le attuali Campionesse Italiane in carica (per ogni categoria ci sono 2 titolari in squadra). Mi sono piazzata al primo posto con la prima gara conclusa 3 a 0 ai supplementari e la seconda 4 a 0.” Gare serrate come tempi. Quali saranno i tuoi prossimi impegni? “Dal 27 febbraio al 3 marzo ho partcipato all'Irish Open a Dublino, evento a cui partecipano tutti i migliori atleti di livello mondiale. Ho conquistato 2 medaglie d'argento in 2 categorie differenti, la prima dove milita l'attuale Campionessa Europea ed è composta da 11 atleti, la seconda da 10 atleti. La mia amica e compagna di squadra del Team Vicor, Alessia Costanzo, ha invece ottenuto la medaglia di bronzo nella Categoria Junior. Il 15 e 16 marzo ad Aversa si volgerà la Coppa Italia, il 12 e 13 aprile a Bergamo la Coppa del Presidente ed il 17 e 18 maggio a Catania i Campionati Italiani. Queste 3 gare sono valevoli per gli “azzurrabili” 2014, ovvero l'ingresso in Nazionale per quest'anno. Se tutto andrà bene come lo scorso anno, parteciperò di nuovo ai Collegiali per entrare in Nazionale e così sarà a settembre parteciperò ai Mondiali che si terranno a Rimini.” Per la tua età sei molto determinata, complimenti. “Volevo dire un'ultima cosa, questo sport è entrato a far parte della mia vita e mi impegnerò sempre con tenacia e tanta forza di volontà, non trascurando lo studio. Ma è anche vero che se sono riuscita in tutto questo, fino ad oggi, è anche grazie all'aiuto ed al sostegno dei miei genitori.” 42 | ilvespro MAR-APR 2014 Nel mese di marzo la natura si và risvegliando, anche noi ci sentiamo coinvolti positivamente in questo risveglio, le giornate si allungano a vista d'occhio, già la primavera è alle porte… e noi siamo pronti ad accoglierla. Non è forse cosi? Carissimi lettori, questo mese vi propongo un piatto che si può definire sfizioso… adatto a tutte le età, veloce veloce per chi non ha tempo da perdere e vuole fare come si suol dire “figura”. Ingredienti per 5 hamburger: 500g di patate 1 o 2 uova 50 g di grana 50 g di farina 200 g di ricotta 1 spicchio d aglio Prezzemolo q.b Sale, pepe Per il ripieno: prosciutto a dadini 1 mozzarella Procedimento: Lessate le patate in abbondante acqua salata, appena cotte le schiacciate grossolanamente e lasciate freddare in una bolle. In un altro contenitore invece assembliamo tutti gli altri ingredienti, iniziamo con la ricotta, l'uovo (2 uova se la ricotta ha qualche giorno), l'aglio (facoltativo), prezzemolo, farina, grana (se si preferisce un gusto più deciso si può utilizzare il pecorino) e infine sale e pepe. Uniamo il composto alle patate e mescoliamo energicamente il tutto. Prendiamo una teglia, la rivestiamo di carta forno e la spennelliamo con un filo d olio evo. Nel frattempo abbiamo preso anche il coppa pasta, mettiamo uno strato di patate (come nella prima foto), farciamo con una fetta di mozzarella e prosciutto (foto2) e infine copriamo con un altro strato di patate. Alziamo delicatamente il coppa pasta e ripetiamo lo stesso procedimento per gli altri hamburger. Inforniamo per circa 15 minuti a 200 gradi e per altri 5 minuti solo grill. E l'hamburger “alternativo” è pronto! Alla prossima. MAR-APR 2014 ilvespro | 43 a cura della Redazione Sportiva della Rari Nantes La Società della Rari Nantes Terrasini del Presidente Rosuccio Giliberti, nell'attuale stagione agonistica 2013/2014, sta disputando i campionati in tutte le attività giovanili della pallanuoto Regionale che vedono in vasca i più piccoli della categoria Under 11 fino ai ragazzi dell'Under 17. Da qualche anno, la storica Società locale che milita dal 1972, ha intrapreso un percorso di crescita giovanile convogliando, attorno alla struttura della piscina Comunale di Terrasini, parecchi giovani provenienti dalle realtà limitrofe di Terrasini e Cinisi, facendosi apprezzare oltre che per i risultati, anche per l'importante ed arricchente contributo di crescita psico - corporea e relazionale che questo sport offre a chi vi si accosta con costanza ed impegno. Un impegno che oramai, di anno in anno, si fa sempre più gravoso e allo stesso tempo ambizioso, alzando, naturalmente, l'asticella degli obiettivi e delle aspettative. Questa stagione, iniziata nel gennaio 2014, con le qualificazioni provinciali Under 11, 13, e 17, giunta oggi, al primo giro di boa, vede le formazioni della Rari Nantes Terrasini assestate al secondo posto nei rispettivi campionati; in classifica, dunque, soltanto dietro alle formazioni del Telimar Palermo, società che capitalizza il movimento pallanuotistico palermitano e che comunque vanta una prima squadra in serie “A2”. Volendo fare un bilancio è possibile affermare che, al momento, la società R.N. Terrasini è in linea con gli obiettivi prefissati e che lo sforzo attuale è finalizzato alle qualificazioni alle fasi Regionali per tutte e tre le categorie. Discorso a parte va fatto per la formazione Under 15 che, da quest'anno, partecipa con onore al Campionato Under 15 “A” riservato alle migliori otto formazioni Regionali, formazioni queste, che vantano Prime squadre, militanti in “A2”. La formazione Terrasinese ha vinto domenica scorsa, di misura, contro il Circolo Canottieri Ortigia, storica società Aretusea, conquistando il terzo posto in classifica al giro di boa del Campionato Under 15 "A". Soltanto una grande prova di orgoglio ha regalato la vittoria alla formazione Terrasinese; una partita al cardio palma per gli atleti e per i Tecnici, avvincente per il pubblico presente che ha avuto modo, prima di incitare i propri favoriti e alla fine di applaudire entrambe le squadre, che hanno profuso il massimo impegno per portare a casa la vittoria. I parziali dei quattro tempi danno l'idea dell'equilibrio in campo 1-2; 4-1; 3-4; e 3-3, soltanto nel parziale del secondo tempo si è visto uno scarto di tre gol in favore della formazione Terrasinese, grazie ad una difesa attenta e propositiva in fase di ripartenza. Il Terrasini in questo frangente è stato capace di imbastire controfughe vincenti che hanno prodotto il primo breck alla partita. Gli aretusei, nonostante il distacco di due gol, hanno iniziato una rimonta che a fine terzo tempo li ha portati ad una sola lunghezza di distacco, grazie anche ad una serie di svarioni difensivi da parte della Rari Nantes Terrasini. L'appannamento da parte dei ragazzi della R.N. Terrasini si è prolungato sino a quattro minuti dalla fine quando la formazione dell'Ortigia si è portata sul punteggio di 8 a 10 in suo favore. L'espulsione per somma di falli del Capitano, il distacco di due gol e l'irrisorio tempo a disposizione sembrava chiudere la partita in favore della formazione Aretusea, ma la prova di orgoglio dei ragazzi della Rari Nantes Terrasini non si faceva attendere e dapprima si riportava in parità, anche grazie ad una dose di fortuna, ed a 50 secondi dalla fine trovava il gol della vittoria in superiorità numerica. Restava un ultimo affondo all'Ortigia per ristabilire la parità ma la difesa del Terrasini neutralizzava e dava il via al conto alla rovescia che sanciva una vittoria sofferta. Adesso, tra due settimane, si parte con il girone di ritorno per tentare di migliorare la posizione attuale, anche se gli scontri più impegnativi saranno fuori dalle mura di casa, ma la crescita di alcuni elementi che sin qui non hanno espresso al meglio le loro potenzialità e la ritrovata grinta danno ottimismo all'ambiente Terrasinese. 44 | ilvespro MAR-APR 2014 Giovanni Valentini - Longanesi, 2012 Giovanni Valentini è giornalista ed è meridionale della Puglia. Così, quando nel sottotitolo si domanda se “I meridionali sono italiani?”, può farlo senza offendere nessuno poiché parla anche di se stesso. E questo mi dispone bene, perché anche io, come lui, parlo spesso duramente della mia gente e della mia terra ma lo faccio non solo da originario come Valentini lo è della Puglia, lo faccio anche alla luce del sacrificio di restare qui e spendere la mia vita per il cambiamento. Questo mi dà diritto di parlare come a Valentini la sua penna di giornalista senza frontiere. Il testo offre una lettura lucida, documentata, seria, priva di ipocrisia e di piagnistei, della realtà meridionale. E cosa c’è n questo sud che da 150 anni fa da palla al piede di un’Italia che si pensa a due velocità lasciando sottinteso che la parte di sotto affligge e assolve i ritardi della parte di sopra? C’è anzitutto il colosso inquantificabile dello spreco che in sé contiene la cordigliera del furto e della truffa con cui gli apocalittici fondi per il sud hanno invece arricchito una piccola parte di mafiosi, politici lestofanti, persone per bene in realtà conniventi del sistema illegale. Leggendo il libro di Valentini si ha netta la sensazione che se ad agire sulla scena pubblica ci fossero stati Uomini veri, con gli attributi e con in testa il bene comune, l’Italia avrebbe fatto del meridione la sua California e siccome i fondi pubblici erano costituiti da fantastiliardi di stile paperoniano, avremmo potuto attrarre nella crescita l’intero Maghreb, evitando la piaga dell’immigrazione clandestina, offrendo al mondo un esempio di altruismo virtuoso, creando un modello di sviluppo sostenibile che avrebbe garantito a tutti il benessere, compresi i nostri figli condannati alla disoccupazione e al servilismo internazionale. Le considerazioni dell’autore sono di un buon senso disarmante, tale che dai fatti e dagli episodi riferiti nasce una sola domanda: ma l’Itala è un paese di minchioni? Se d’istinto pensate di no, resta solo un’alternativa: è un paese di imbroglioni. E a giudicare dalle cronache degli ultimi trentacinque anni, dall’impegno dei giudici e dal declino di qualsiasi politico che dal fasto scade sempre al pubblico ludibrio, c’è da rispondere sì, seppure con tristezza profonda. Ma leggere questo libro aiuta forse a sollecitare l’orgoglio sano, quello che magari ci fa dire no quando la proposta è illegale, che ci fa parlare quando ci chiedono di tacere, che ci fa scegliere quando ci spingono a seguire il branco. «Il Mezzogiorno, da area giovane e ricca di menti e di braccia, nel coro del prossimo quarantennio rischia di trasformarsi in un ospizio virtuale». MAR-APR 2014 ilvespro | 45 IL PIPISTRELLO, IL ROVO E IL GABBIANO Molto tempo fa, un pipistrello, un rovo e un gabbiano si riunirono in un isolotto per formare una strana società commerciale fondata sulla vendita di stoffe e di rame. Il rovo possedeva una buona quantità di lana, seta e cotone procurate grazie al duro lavoro dei suoi antenati. Egli aveva conservato i suo averi nell'attesa di una buona occasione per poterli rivendere. Il pipistrello, essendo il più abile dei tre negli affari, si prodigò per procurare il denaro necessario per l'acquisto di una buona imbarcazione sulla quale trasportare i. materiale fino al continente. Per riuscirvi fece parecchi debiti con degli strozzini ai quali avrebbe dovuto restituire il doppio dei soldi prestati. Comunque, con il discreto gruzzoletto che ebbe a disposizione egli comprò una piccola barca a remi. Il gabbiano invece aveva adocchiato un buon quantitativo di rame abbandonato da qualche mercante. Munitosi di pazienza recuperò tutto quel tesoro che sarebbe servito per la loro società. Giunse infine il gran giorno. I tre avevano caricato ogni cosa sulla barchette ed erano ormai pronti per partire. "Speriamo che questa barca sia abbastanza robusta!" Disse il gabbiano preoccupato. "Se il tempo si manterrà calmo andrà tutto benissimo". Rispose il pipistrello. Finalmente gli amici si imbarcarono e partirono. Ma durante la sera, un terribile temporale fece ribollire le acque del mare le cui onde gigantesche inghiottirono senza pietà la piccola barca. I tre compagni fortunatamente si salvarono perdendo però ogni cosa. Da quel giorno il pipistrello incapace di ripagare i debiti uscì solo di notte per evitare di incontrare gli strozzini che volevano indietro il loro denaro; il gabbiano imparò a rimanere appollaiato sopra scogli marini nella speranza che le acque gli restituissero il suo rame; infine, il rovo aguzzò le sue spine strappando i vestiti dei passanti nell'attesa di ricostruire, con i brandelli procurati, il suo prezioso patrimonio di stoffe ormai perdute. Questa è una antichissima leggenda con la quale viene spiegata l'origine delle abitudini dei tre protagonisti. Esopo Portare le mani alla bocca è un piacere sempre disponibile che forse ricorda nel nostro inconscio il periodo della vita prenatale. Il feto, infatti, succhia già il pollice. Quali sono i più bei verbi in are? Sono: giocare, amare, passeggiare, studiare, dare, inquinare... ALT. Qui bisogna ricominciare e attenzione a non sbagliare. Giocare, amare, passeggiare, studiare, viaggiare, pagare, solo pagare... “Adesso”, disse la maestra all’alunno, “non posso darti torto. E’ il solo verbo di noi poveri italiani” DEPASSE’ Superare, sorpassare, oltrepassare. Si dice del coma irreversibile in cui il paziente respira grazie all’aiuto della macchina. ECG piatto non ha riflessi. La lamina unguale è una spia della salute, la superficie fragile può indicare anemia o artrite. Unghia bicolore invece può essere segno di insufficienza renale cronica. La lamina può anche staccarsi per problemi dermatologici (eczema) o micosi dell’unghia. A volte rosicchiare le unghie può essere segno di insoddisfazione sessuale. COSTUMI E NO BIDDIZZI FANNU AMARI!!! 46 | ilvespro MAR-APR 2014
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