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Reg. Tribunale di Palermo n° 22/2007 - Anno X numero 3-4 Marzo-Aprile 2014
C APACI - C ARINI - C INISI - I SOLA DELLE F EMMINE - T ERRASINI - T ORRETTA
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Il 16 aprile il
TAR sulla TARSU
Rari Nantes
Capinera
Altavilla Milicia
pag. 43
pag. 32
pag. 36
pag. 6
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www.ilvespro.it
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MAR-APR 2014 ilvespro | 3
SOMMARIO
08
26
Direttore Responsabile
Ambrogio Conigliaro
[email protected]
cell. 3389763840
in Redazione
Fabio Zerillo
32
[email protected]
41
Rubriche
Flavia Fontana, Giovanni Armetta,
Francesco Caracausi, Pino
Maranzano, Pino Randazzo,
Giampiero Finocchiaro, Marcella
Ruffino, Antonio Oliveri.
Pubblicità
[email protected]
cell. 3389763840
fax 0918660056
05 Editoriale
CARINI
06 Fissata l’udienza per il ricorso al TAR
contro la TARSU
08 M5S a caccia di scarichi fognari
10 Tornano le Uova dell’AIL
12 2° Meeting Grundtvig
14 Nobile riconoscimento...
19 Senso del bello e innovazione
22 Non è primavera
26 Viaggio tra i popoli
27 Il femminicidio
28 Stile di vita
29 A scuola di Protezione Civile
30 Un grande Punto Rosso
33 Dio perdona... ed i Vigili Urbani pure
RUBRICHE
Le interviste di Flavia
18 Francesco Benigno
Natura intorno a noi
32 La Capinera
Editore
Icaro s.c.a.r.l.
via S. D’acquisto, 23 - Carini
Stampa
Tipografia Priulla - Palermo
Chiuso in Redazione il 3/04/2014
Ars et Ratio
34 Il battesimo di Cristo
CINISI
22 Suggerimenti a senso unico
L’Erbolario
35 Aglio
TERRASINI
43 Rari Nantes Terrasini: la pallanuoto
Il Paese del mese
36 Altavilla Milicia
VARIE
15 Teatro Sui Generis
16 La mia Africa
20 L’Affare Kubinski
33 Vlassof 200: Campioni in crescita
38 La denuncia di Habib
41 Giorgia Russo, una baby campionessa
46 Orario Treni
Le ricette di Marcella
42 Marzo pazzerello...
Lo abbiamo letto per voi
44 Brutti, sporchi e cattivi
La fiaba del mese
45 Il pipistrello, il rovo e il gabbiano
REDAZIONE
A Carini fioriscono
i rifiuti...
4 | ilvespro FEB2014
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EDITORIALE
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Questo mese Il Vespro esce in formato bimestrale, per i mesi Marzo-Aprile, a causa di
una serie di problemi organizzativi che si sono sovrapposti e, non ultima, la poca
serietà di taluni inserzionisti che, come si suole dire, stanno cercando di “tappiarci”
dopo aver firmato contratti. Magari un giorno di questi troverete i loro nomi in
qualche nostro reportage sulle aziende poco serie, per evitare che incappino in loro i
nostri lettori.
Ma andiamo a noi.
Siamo nuovamente sepolti da tonnellate di rifiuti per l'ennesima crisi economica
dell'ATO PA1, e come sempre la colpa viene rimpallata dai bravi politici che hanno
creato il danno. A Carini siamo arrivati all'accusa estrema: il nostro Sindaco ha
comunicato all'Italia intera, grazie all'intervento annuale di “Striscia la Notizia”, che è
tutta colpa dei cittadini che non pagano i tributi. Ha però scordato di dire che dal 2008
ad oggi, quindi in 6 anni considerato l'anno fiscale, la TARSU a Carini ha subito un
incremento del 250%, ovvero chi nel 2007 pagava 100 euro l'anno di tassa per la
raccolta dei rifiuti (ed il sistema tutto sommato funzionava con pochi disservizi
durante l'anno) oggi ne paga 300 e le strade sono stracolme di montagne di
immondizia. Qual è il compito di un Sindaco: garantire i servizi a chi paga le tasse o
abbandonare il paese alla deriva giustificandosi che molti non pagano? E per questi
ultimi di chi è la colpa se non vengono cercati, dei cittadini che pagano o di una
amministrazione che evidentemente ha qualche problema a funzionare come di
dovere? Ai nostri lettori la risposta. Intanto Mondoconsumatori Carini ha comunicato
la data dell'udienza di Camera di Consiglio del TAR per il ricorso contro la TARSU
presentato insieme a circa 300 cittadini di Carini. Ne sapremo di più nel prossimo
numero.
Ma tutto il territorio, e non solo quello di Carini, patiscono un serio abbandono. Oltre
alle montagne di rifiuti non raccolti e lasciati macerare al sole, con il relativo percolato
che si infiltra nelle falde acquifere o va a finire lungo le coste ad ogni acquazzone,
ampie aree sono ormai discariche incontrollate di amianto e rifiuti speciali, decine di
scarichi fognari vanno a finire direttamente a mare, senza alcun trattamento e
continuano ad aumentare i casi di patologie molto gravi su soggetti giovani o
giovanissimi. A Carini i casi di leucemie su bambini stanno diventando troppi, così
come elevati sono i casi di tumore nella fascia di età prossima ai 50 anni. Che relazione
c'è tra questi e lo stato di degrado del territorio? Quali sono i numeri reali?
Come testata giornalistica ci stiamo attivando per organizzare un incontro tra tutti i
medici curanti del territorio, pediatri, laboratori analisi e farmacisti per fare il punto
della situazione, per verificare se effettivamente i numeri di Carini e del suo
comprensorio rientrano nella casistica nazionale o siamo oltre.
Per questo e molto altro vi terremo aggiornati. (a.c.)
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E’ prevista per il 16 aprile l’udienza in Camera di Consiglio del TAR di
Palermo sul ricorso presentato contro la reintroduzione della TARSU ed il
suo aumento stabiliti dall’Amministrazione Comunale di Carini
Promosso da Mondoconsumatori Carini, è stato
presentato al TAR di Palermo un ricorso collettivo
sottoscritto da 58 cittadini di Carini e supportato da
altri 250 (anche se ancora oggi continuano a
presentarsi cittadini alla sede di Mondoconsumatori
che vogliono partecipare anche economicamente
all'iniziativa) contro le due delibere, una di Consiglio
Comunale ed una di Giunta con le quali
l'Amministrazione Comunale è tornata ad applicare
la TARSU in sostituzione della TARES ed ha
aumentato la stessa del 32,6% più addizionali
Comunali e Provinciali, aggiungendo una ulteriore
rata alle 3 già inviate ai cittadini nel corso del 2013.
Tutto prende vita nel mese di settembre scorso,
quando Mondoconsumatori Carini si fece
promotrice di una iniziativa che chiedeva il rispetto
di quanto previsto nella norma che istituisce la
TARES, ovvero la riduzione di almeno l'80% della
tariffa sui rifiuti nel caso in cui ci siano stati disservizi
documentati, nello specifico attestati da
contestazioni mosse all'ATO dall'Ufficiale Sanitario,
dalla Polizia Municipale e dal Sindaco di Carini
stesso. Alla proposta di Mondoconsumatori hanno
risposto circa 1.200 cittadini (famiglie) che hanno
sottoscritto l'iniziativa, alla quale è seguita una nota
inoltrata all'Amministrazione Comunale (Giunta e
Consiglio) il 19/11/2013 e nella quale si chiedeva che
venisse applicato il comma 20 dell'art. 14 del D.L.
201/2011 (riduzione dell'80%). Nessuna risposta (ad
oggi) da parte degli organi comunali, anzi, con
delibera di Consiglio Comunale n° 165 del 29/11/2013
l'Amministrazione Comunale decideva di
reintrodurre la TARSU, soppressa dal 1/01/2013,
interpretando quanto previsto dal comma 4 quater
dell'art. 5 della L. 124/2013: “per l'anno 2013 il
comune, con provvedimento da adottate entro il
termine fissato all'articolo 8 del presente decreto per
l'approvazione del bilancio di previsione, può
determinare i costi del servizio e le relative tariffe
sulla base dei criteri previsti e applicati nel 2012 con
riferimento al regime di prelievo in vigore in tale
anno. In tale caso, sono fatti comunque salvi la
maggiorazione prevista dal citato articolo 14, comma
13, del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con
modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, nonché la
predisposizione e l'invio ai contribuenti del relativo
modello di pagamento. Nel caso in cui il comune
continui ad applicare, per l'anno 2013, la tassa per lo
smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU) in vigore
nell'anno 2012, la copertura della percentuale dei
costi eventualmente non coperti dal gettito del
tributo è assicurata attraverso il ricorso a risorse
diverse dai proventi della tassa, derivanti dalla
fiscalità generale del comune stesso”.
Nelle intenzioni dell'Amministrazione la
sostituzione della TARES con la TARSU rende
inefficace la richiesta di riduzione dell'80% della
tariffa, in quanto questa possibilità non è prevista
nella TARSU ed aiuta la stessa a coprire i vuoti di
bilancio per circa 2 milioni di euro fino a quel
momento mancanti nelle previsioni di cassa del
Comune. Tra le altre cose la Giunta Comunale,
riapplicando la TARSU ha pensato bene però di
utilizzare uno dei parametri della tassa che ha
soppresso, ovvero la copertura del 100% dei costi
del servizio a carico dei cittadini, mentre negli anni
passati in cui si è applicata la percentuale era di circa
il 70%.
Si è pure spedita ai cittadini una letterina di
accompagnamento dell'ultimo bollettino ricca di
inesattezze ed interpretazioni personali di norme
dello Stato, come pure le varie interviste rilasciate
dal Sindaco che accusa i cittadini di Carini di essere i
colpevoli della situazione di degrado in riferimento
ai rifiuti, perché non pagano le tasse, anzi evadono
proprio, e non rispettano i luoghi di conferimento.
Già… vorremmo però porre alcune domande
all'Amministrazione Comunale tutta: ma è lecito
aumentare del 250% la tassa dei rifiuti in 8 anni,
quando il servizio di raccolta è diventato
intermittente o quasi inesistente? E' un diritto dei
cittadini difendersi da queste “angherie” di sapere
medievale, ricorrendo a quanto consente la legge?
Noi siamo pronti a dare battaglia fino alla fine.
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Anche quest’anno gli attivisti del Movimento 5 Stelle di
Carini siamo andati a caccia di scarichi lungo le coste
carinesi. Pensavamo di trovare una situazione migliore
dello scorso anno, quando a seguito delle nostre
continue denunce pubbliche alcuni scarichi a mare
erano stati eliminati e, finalmente dirottati verso il
depuratore di Contrada Ciachea.
Con nostra grande sorpresa invece, abbiamo potuto
riscontrare che soltanto uno scarico non era più
presente, mentre tutti gli altri sono nuovamente in
piena attività e sversano a mare liquami puzzolenti ed
inquinanti, compresi i 3 eliminati lo scorso anno: Torrente
Noce-Vernagallo, Predicatore, Lido Azzurro.
Abbiamo effettuato le analisi sul campo con dei kit, che ci
hanno confermato alte percentuali di Ammoniaca, Nitriti e
Nitrati, evidente segno di scarichi organici (cacca e ppipì), ma
non solo nei 3 scarichi di cui sopra, ma anche in tutti gli altri.
La cosa ridicola, in tutto questo, è che il Comune di Carini ha
appena pubblicato un bando per l’assegnazione di tratti di
spiaggia da affidare in gestione per la fruizione del mare... tra
scarichi fognari, discariche di amianto, resti di demolizioni e
rifiuti vari.
Per questo il Movimento 5 Stelle di Carini sta preparando un
dettagliato esposto alla Procura della Repubblica per
chiedere di individuare i responsabili di tutto questo degrado
e quantificare il danno erariale a loro carico.
Movimento 5 Stelle Carini
Orari delle funzioni della
Settimana Santa a Carini
Chiesa
giovedì - venerdì
Chiesa Madre
Rosario
San Giuseppe
Cappuccini
Carmine
Santa Caterina
San Lorenzo
San Vincenzo
19:30
18:00
17:00
16:30
16:00
17:45
17:00
16:30
-
16:00
15:00
15:30
16:30
15:45
16:30
17:00
16:30
Gli Altari della Reposizione
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Cosa fanno i Volontari AIL?
Anche quest'anno nei giorni 05 e 06 aprile 2014 i
volontari AIL di Carini saranno presenti nella Piazza
Duomo di Carini e negli spazi antistanti le chiese
Sacro Cuore di Piano Agliastrelli e San Giuseppe alla
Stazione, per sostenere la ricerca contro le
leucemie, linfomi e mielomi attraverso la campagna
della vendita delle uova di Pasqua.
A Palermo dal 1994 l'AILsupporta il Centro di
Ematologia dell'ospedale “Vincenzo Cervello” per
sostenere la ricerca e migliorare la qualità della cura
e dell'assistenza ai pazienti emopatici e ai loro
familiari.
Si ringraziano vivamente tutti coloro che
dimostrano sensibilità e con il loro contributo
partecipano alla ricerca.
Siamo grati a nome di tutti quanti potranno
usufruire dei servizi che l'AIL, a livello nazionale e a
Palermo pressol'ospedale “V. Cervello”,garantisce a
favore dei pazienti affetti da leucemia, linfomi e
mielomi.
Attività svolta dall'AIL a Palermo presso l'ospedale
“V.Cervello”
1) ha acquistato la “Residenza AIL La Coccinella”,
ubicata nelle vicinanze dell'ospedale ed ospita i
pazienti emopatici che non risiedono a Palermo e i
loro familiari, alleviando i disagi. Gli ospiti di Casa
AIL usufruiscono di supporto e assistenza gratuita;
2) ha contribuito a realizzare l'Unità Trapianti
Midollo Osseo dell'Ospedale “V. Cervello” e ha
allestito un Centro di Accoglienza per i pazienti e per
i loro familiari;
3) ha finanziato l'informatizzazione della Divisione
di Ematologia e ha realizzato la
cartella computerizzata;
4) acquista nuove e più moderne
attrezzature per la diagnosi e la
terapia delle emopatie maligne e
ulteriori arredi per rendere più
funzionali le strutture
ospedaliere;
5) finanzia diverse borse di studio
destinate ai giovani medici,
biologi e psicologi e numerosi
progetti di ricerca in
collaborazione con i più qualificati
centri nazionali e stranieri;
6) finanzia il Servizio di Assistenza
Domiciliare che fornisce ai malati
onco-ematologici le cure di
personale specializzato
direttamente nelle loro
abitazioni;
7) mantiene attivi i Centri di Accoglienza, infatti
nell'ospedale “V. Cervello”circa 100 Volontari si
alternano in turni per offrire informazioni, sostegno
e calore ai pazienti e ai loro familiari e migliorare la
qualità dell'assistenza al malato e per supportare
l'azione del personale ospedaliero in tutti i luoghi
della cura ematologica: Reparto, Ambulatorio, Day
Hospital, Centro Trapianti di Midollo Osseo,
Medicina Trasfusionale, sede AIL;
8) provvede alla formazione permanente di tutti
suoi volontari attraverso periodici stage condotti
dai medici e psicologi specialisti del settore;
9) offre il servizio di psicologia, infatti una psicologa
segue gratuitamente i pazienti e i loro familiari;
offre il Servizio informazioni socio-sanitarie
10) assicura un servizio navetta da e per l'ospedale ai
pazienti più bisognosi;
Per informazioni e contatti:
DR GIUSEPPE SANSONE
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Si è svolto a Carini dal 6 al 9 marzo 2014,presso i locali
dell'I.C. Laura Lanza ,il 2°meeting relativo al progetto
Grundtvig “Empowerment of Families at Risk to Practice
Active Citizenship” a titolarità del nuovo network
Grundtvig Forward coordinato dal prof.re Giampiero
Finocchiaro .
Il progetto nasce dalla cooperazione di ben 12 nazioni
europee Italia, Romania, Croazia, Rep.Ceca Lettonia,
Spagna, Portogallo, Germania, Polonia, Irlanda, Turchia,
Svezia al fine di diffondere, scambiare e promuovere,
buone pratiche di cittadinanza attiva, soprattutto tra le
famiglie a rischio di esclusione sociale.
I partners europei sono stati accolti dagli alunni dell'I.C.
L a u r a
L a n z a
coordinati
dalle tutor del network Prof.sse C.Surdi e E.Leto, con un coinvolgente
flash mob sulle note del brano “Happy”, nonchè da alcuni alunni, che per
l'occasione hanno assunto il ruolo di abili e professionali hostess e stuart
cimentandosi con successo nelle lingue inglese, rumeno, tedesco e
polacco.
Tutte le attività si sono svolte presso l'attrezzatissimo laboratorio di
intercultura dell'istituto dove i partners italiani hanno illustrato ai
colleghi i risultati del questionario somministrato ai vari gruppi di
progetto al fine di verificare le conoscenze sull'argomento.
I risultati emersi serviranno per programmare numerosi workshops atti a
sensibilizzare all'argomento i protagonisti dell'azione progettuale.
Durante il meeting ogni nazione coinvolta ha mostrato attraverso video esplicativi, le metodologie adottate per la
promozione della cittadinanza
attiva.
Si è quindi definito e condiviso il logo
del progetto nonchè la pagina web,
dove ciascun parters inserirà i
materiali prodotti.
Non sono mancati momenti
conviviali e culturali come la visita
guidata al Castello di Carini e alle
principali attrazioni turistiche della
città di Palermo.
Un pranzo tipico in un locale
tradizionale ha concluso le attività. Il
prossimo meeting si terrà in Svezia
dal 14 al 17 maggio 2014.
Continuano le attività relative al progetto europeo Grundtvig 3MFG,finanziato
all'associazione di volontariato “Speranza” in collaborazione con l'I.C. Laura
Lanza di Carini. Il progetto che si avvia a conclusione ,coinvolge circa 100
genitori del territorio e cinque Nazioni europee.
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di Salvatore Armetta
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
In tutta l’Italia, a giugno p.v., si celebrerà doverosamente il bicentenario
della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, i quali sono stati e sono un
indispensabile baluardo per la tutela dei cittadini, della legge e dell’ordine,
come agenti in servizio permanente di polizia; e per la difesa della nazione
in caso di guerra.
Per tale ricorrenza, l’associazione nazionale Carabinieri di Carini farà pure la
sua parte: il Direttivo locale ANC, presieduto dal luogotenente Pino
Buzzetta, ha deliberato, su segnalazione del consigliere Vito Carollo, di
avanzare la proposta all’Amministrazione Comunale di intitolare il piazzale
antistante il campo sportivo “Pasqualino” all’ “eroe carinese Carabiniere”, Vito Russo.
Infatti il brigadiere Russo, pluridecorato, ha avuto due medaglie di bronzo al valor militare e un Encomio Solenne; è
deceduto all’età di 28 anni per le ferite riportate in una delle tante azioni di servizio meritevoli di menzione e messe in
atto durante la Prima Guerra Mondiale. Oggi riposa a Cefalù, dove prestava servizio al rientro dalla guerra.
Egli ha avuto la prima decorazione per vari motivi: al comando di brigata ha dimostrato alto senso del dovere e coraggio
nello svolgimento delle sue attribuzioni; sotto intenso bombardamento portava ordini ai comandi avanzati;
riconduceva sulla linea di combattimento i soldati rimasti senza ufficiali; accettava imprese rischiose. “Nella sua vita
militare fu esempio di modestia, di elevato spirito di disciplina e di attaccamento ai propri ufficiali”.
Ha avuto la seconda decorazione non solo per le motivazioni sopradette, ma anche per aver riportato ferite in
combattimento. Si legge, a tale proposito, che “a Dosso Faiti (Lombardia), ferito di scheggia di granata, si lasciava
trasportare all’ospedale dopo reiterata insistenza di un suo superiore”.
La Giunta Comunale, nella seduta dell’8 ottobre 2012, condividendo le motivazioni espresse per le decorazioni da lui
ricevute, ha deliberato con voto favorevole che il piazzale, antistante lo stadio comunale “Pasqualino” di Carini, sarà
denominato “PIAZZALE BRIGADIERE DEI CARABINIERI VITO RUSSO”.
Pertanto l’ANC, avuto il via libera dal Comune, a maggio organizzerà una cerimonia pubblica per la scopertura della
lapide su cui si leggeranno: l’intitolazione del piazzale e le motivazioni per le decorazioni avute.
Ciò sicuramente sarà un fatto etico positivo importante per la nostra città perché, come dice Cicerone nel suo scritto
“De oratione”, “Historia magistra vitae” (=La storia è maestra di vita). Infatti Carini, paese natio di Vito Russo, fino ad ora
sconosciuto alla maggioranza dei carinesi, potrà avere l’opportunità di ammirare la figura di un suo giovane “eroe”,
componente dell’Arma dei carabinieri. Ed anche i numerosi giovani, frequentanti lo stadio comunale, potranno venire
a conoscenza dell’eroica figura del loro singolare compaesano, apprezzarlo ed eternarlo nella mente e nel cuore di sé,
ma anche degli altri.
MAR-APR 2014 ilvespro | 15

Ambiguità di genere,
libertà sessuale, diritti umani
Al via il progetto “Teatro Sui Generis.
Ambiguità di genere, libertà sessuale,
diritti umani”, azione 1.2 del programma
Gioventù
in
Azione,
promosso
dall'associazione à Strùmmula e finanziato dall'Agenzia Nazionale Giovani,
incentrato sulla promozione dei diritti degli omosessuali e sulla parità di genere.
L'associazione à Strùmmula, da anni attiva sul fronte della promozione dei diritti,
continua il suo percorso di valorizzazione delle competenze giovanili e di
valorizzazione dell'arte. Un percorso incentrato sulle potenzialità del linguaggio
teatrale in ambito educativo e sociale, che porterà alla realizzazione di uno
spettacolo attraverso il quale sensibilizzare i giovani alla trasversalità dei
generi, alla valorizzazione della diversità, alla parità e al rispetto dei diritti e
delle libertà altrui, nell'ottica della dimensione europea e dei diritti sanciti e
riconosciuti dalla Commissione Europea, nonché nell'ottica della prevenzione e del
contrasto al razzismo e all'omofobia che conducono all'esclusione e alla marginalità
sociale.
Il progetto prevede, inoltre, il coinvolgimento di giovani studenti ai quali sarà
offerta la possibilità di sperimentare le loro competenze artistiche. Un percorso
che vuole promuovere lo spirito critico e la cultura del diritto, creando,
contemporaneamente, possibilità di cooperazione e di auto-formazione fra giovani, al
fine di evidenziare quei disagi che sono alla base di ogni discriminazione, come
l'assenza di riferimenti culturali, la mancata conoscenza del prossimo, l'isolamento
e la paura delle differenze. Un'occasione per mettere in gioco le proprie capacità e
lavorare in gruppo, riconsiderando le potenzialità educative e sociali dell'arte.
Nei prossimi mesi sarà possibile assistere alle rappresentazioni nell’interland
palermitano.
Rosa Conigliaro
Lo scorso 16 febbraio ci ha lasciati la signora Rosa, conosciuta da tantissimi carinesi per
l’edicola-cartolibreria che gestiva a Piano Agliastrelli accanto la chiesa del Sacro Cuore. Una
istituzione per molti miei coetanei, che lì praticamente sono cresciuti, essendo stati la
chiesa e l’adiacente edicola gli unici 2 luoghi di aggregazione di quella zona di Carini per
oltre 2 decenni. Ricordo che passavamo interi pomeriggi seduti nel gradino di una delle
vetrine, sempre sotto l’occhio vigile della signora Rosa che per noi tutti era come una “zia”
che vegliava su di noi.
Non abitando più nel quartiere da anni, era per me un piacere ogni mese intrattenermi a
parlare con lei quando andavo a consegnarle Il Vespro e discutevamo di quanto accaduto in
quei giorni o di quanto fossero cambiate le cose rispetto a quando io ero ragazzino. Buon
viaggio, ci mancherai. (a.c.)
16 | ilvespro MAR-APR 2014
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7/02/2014
Destinazione Malindi, Kenya.
Partenza da Roma, io e il mio compagno, 2 valige di 20 kg
l’uno piene di materiale scolastico e vestiti da donare ai
bambini dell’orfanotrofio.
6 ore di aereo più 2 ore di taxi per arrivare a destinazione!
Questo non è stato un viaggio come tutti gli altri ,abbiamo visitato diversi villaggi, la povertà li è assoluta, non
hanno nulla, sono scalzi, le loro case, se così si possono
chiamare, sono rettangoli costruiti con il fango, vuote
all’interno,dormono nella polvere, senza pavimenti e
quando piove tutto il villaggio si trasforma in un mare di
fango, ma nonostante questo sorridono e sono allegri,
tutti tranne le donne, i loro sguardi trasmettono tristezza
infinita; sono giovani, hanno in media 6 o 7 figli che per lo
più crescono da sole, lavorano piegate sui campi, pescano con le reti nei fiumi e molto spesso si prostituiscono.
Il Kenya vive di turismo, per lo più italiano, però il 30/40%
dei casi è un “TURISMO SESSUALE” e mi vergogno di
essere Italiana!!! E’ orrendo vedere questi uomini e aimè
anche donne, ultra sessantenni, pagare ragazzini di neanche 20 anni per trascorrere insieme le loro
vacanze! La povertà
porta a questo! Ho parlato con Jason, amico di
chi si stava prostituendo
da circa un mese con una
donna italiana, le sue
parole: “a lui fa schifo…ma lei paga!!! ”Mi
vengono i brividi!
Ma fortunatamente
esistono anche italiani
che fanno del bene, che
hanno lasciato l’Italia per dedicarsi ai bambini , per dar
loro un futuro migliore. Lei si chiama Liliana, è di Milano
e 40 anni fa si è trasferita in Kenya e insieme al marito
ospitano 120 bambini in un orfanotrofio, chiamato
MAMA ANAKUJA (MAMMA VIENE), ben curato, dove i
più piccoli trovano amore e i più grandi hanno la possibilità di studiare, uno si è perfino laureato! Vivono di donazioni, di adozioni a distanza ed è dura! Ma mamma
Liliana è una donna forte, il suo sguardo mi ha commosso, vive per i bambini, per cercare di dar loro un futuro
migliore, ma sola non può farcela e ha bisogno di aiuti.
Nel mio piccolo, grazie alle mamme della Fitness Club
Carini e al titolare di Crosshop di Palermo, ho potuto
contribuire.
Non ci siamo fermati solo all’orfanotrofio, abbiamo comprato la farina e i biscotti e attraversando il villaggio i
bambini mi correvano incontro, allungavano le manine
nella speranza di prendere qualcosa, di poter mangiare!
Bambini piccoli, senza neanche le mutandine, buttati nel
fango, con le mosche negli occhi. Come si può restare
indifferenti a tutto questo???
Certo il popolo africano è particolare, vivono alla giorna-
ta, non hanno voglia di lavorare, il loro motto è: ”meglio
poco che niente!”. Spesso li trovi a dormire per strada o si
ubriacano per poi non andare a lavoro e la Giustizia poi è
inesistente, la corruzione la fa da padrona! Basta pagare
per uscire di galera anche se commetti gravi reati, i poliziotti locali chiedono mazzette per qualsiasi infrazione ai
loro Fratelli, lo Stato poi non investe, e quindi mancano
strade e ospedali.
Ma i ragazzi sono meravigliosi!
Abbiamo conosciuto Baraka,
Gemello, Segno, Capra Capra,
Sabato, Poco Poco, Banedetto,
Marco Polo e Fagiolino, dividono
tutto con il loro villaggio e anche se
affamati, prima pensano ai più piccoli
e ai bisognosi.
Tra di loro c’è Davide, un ragazzo di
non più di 25 anni, dall’anno scorso ad
oggi si è trasformato in un’altra persona, si è ammalato di malaria, ha
una figlia di 5 anni con la polmonite, non ha i soldi per i
medicinali, si è avvicinato a noi chiedendo aiuto. Come si
fa a girare le spalle e andare via??? eppure ho visto tanta
gente indifferente, erano in vacanza, senza neanche
rendersi conto di ciò che li circondava.
E’ stata dura, ma sono Felice, quella confusione di colori,
i loro occhi e loro sorrisi non li scorderò mai!!!
Questa è l’Africa!!!
NOV2013
ilvespro | 17
18 | ilvespro MAR-APR 2014
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Di Francesco Benigno abbiamo il ricordo di un attore ai
suoi esordi nei films “Ragazzi Fuori”, “Mery per Sempre”... un attore che negli anni è cresciuto e che ha
continuato la sua strada... Ma oggi di Francesco Benigno che immagine dobbiamo avere?
L'immagine di una persona semplice, vera, umile. Io sono
il dodicesimo di ben tredici figli. Provengo da una famiglia numerosa e povera. Sono una persona schietta e
genuina e tale voglio rimanere!!! Non rinuncio alla mia
personalità. Anche se non nascondo che avrei voluto
essere più furbo.
Per chi viene da un'infanzia non facile come la tua, da
una famiglia povera e di umili origini, trovarsi poi ad
emergere a crearsi un nome solo con l'ausilio delle
proprie forze... come ti fà sentire?
Sicuramente il mio primo film “Mery per Sempre” mi ha
aiutato molto. Poi ho deciso di trasferirmi a Roma e poi
da li' pian piano ho seguito il mio percorso e la mia strada
che mi hanno portato a oggi
fin qui.
Hai partecipato a numerosi film, qual'è quello dove tu
pensi di avere dato il meglio e soprattutto che rifaresti
altre dieci, cento e mille volte?
Ma sicuramente il mio primo film, che come il primo
amore non si scorda mai! “Mery per Sempre” è un film
che non posso dimenticare ma non solo io anche il pubblico lo ricorda. Il regista Marco Risi mi ha lanciato e poi
da li ho cercato di andare sempre avanti. Mi diceva tu sei
un talento nato! In quanto pur non avendo studiato mai
recitazione ero riuscito a stare davanti alla cinepresa
senza alcun problema. E' lì che si evince se qualcuno ha
stoffa o meno. E io credo di averlo dimostrato.
Ma Francesco Benigno nella vita è così come spesso lo
si vede nei film? Una persona dura, forte e rude?
Io sono cresciuto in strada. Qualche cicatrice è normale
che io ce l'abbia e che la porti con me. Con gli anni ho
cercato comunque di migliorarmi, di perfezionarmi per
poter star meglio al contatto con la gente ma soprattutto
con me stesso.
La tua partecipazione non è stata solo vista nei film ma
anche in alcune trasmissioni televisive molto conosciute come il reality “La Fattoria” condotto da Barbara D'Urso e nella trasmissione il “Senso della Vita” con
Bonolis. Dove ti sei trovato meglio, in quale veste,
quella dell'attore e dunque nei film oppure nella veste
di te stesso, quindi nelle trasmissioni?
Per quanto concerne il reality “La Fattoria” devo dirti che
io non ero d'accordo a partecipare. Mi avevano chiamato
già nella prima edizione e io rifiutai. Ad essere sincero poi
ho accettato perché in quel periodo non lavoravo, non ho
avuto richieste di lavoro e allora per un fattore esclusivamente economico ci sono andato. Avevo addosso ansia e
tensione, perché ero a 13 km da casa, dalla mia famiglia, i
bambini che mi aspettavano e io non vedevo l'ora di
vederli e stare con loro. Tanto alla fine la cifra che mi
davano non cambiava a prescindere della mia durata in
quella Fattoria ed è cosi che decisi di andarmene. Tanto
solo il vincitore, e quindi colui che sarebbe rimasto fino
alla fine, si sarebbe assicurato un compenso superiore
agli altri partecipanti. Ed io non volevo rimanere così a
lungo, la mia famiglia mi mancava tanto!!!!
Francesco Benigno non è solo attore, ma adesso
anche regista. Il colore del dolore...un film. Qual'è il
messaggio che Benigno vuole dare? E soprattutto
sotto gli occhi di Benigno come sarà la città di Palermo?
Intanto il titolo l'ho scelto proprio perché io riesco a trovare sempre una chiave di lettura positiva anche nella
situazione più negativa. Ecco perché il mio film si chiamerà “Il Colore del Dolore”. Il messaggio che voglio dare
a tutti è quello per l'appunto della mia storia. Racconterò
la mia storia. Un messaggio positivo, quello di un ragazzo
di umili origini che conduce una vita mesta e che comunque ha saputo riscattarsi. Voglio dare inoltre attraverso
questo film una possibilità così come ai tempi è stata
data a me, a qualcuno che come me dalla vita all'inizio ha
avuto pochissimo e che poi è riuscito a salire su anche con
mille difficoltà ma ce l'ha fatta! Poi per quel che concerne
la città di Palermo, io punterò su una città diversa come
in genere non si fà vedere. Risalterò i suoi colori, i suoi
paesaggi, le sue bellezze naturalistiche. Palermo non
sarà vista come la solita città-mafia... per me Palermo è
cambiata, è diversa da quegli anni del 76. E' una città che
cresce, che forse vuole cambiare. Le riprese del mio film
partiranno da luglio, sarà per me emozionante in quanto
racconterò la mia storia e soprattutto perché sono il regista di questa mia storia.
MAR-APR 2014 ilvespro | 19

l’I.C. Laura Lanza fa scuola in Europa
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Trenta esponenti del mondo delle scuole e delle associazioni di alcuni paesi europei, sono stati ospiti della
scuola Laura Lanza nell’ambito delle attività del nuovo progetto Grundtvig per l’educazione degli adulti
finanziato alla rete Grundtvig Forward fondata dal preside Giampiero Finocchiaro. La rete riunisce mondo
scolastico e mondo dell’associazionismo e ha sede presso l’istituto del quartiere PEEP rendendo concreta la
centralità della scuola nell’ottica della partecipazione condivisa di tutti gli attori sociali al progetto di crescita
civile di una comunità quale quella che ruota nel quartiere. Grazie infatti al progetto che la scuola Laura Lanza
conduce da ormai sette anni, basato sulle intuizioni pedagogiche del dirigente prof. Giampiero Finocchiaro e
sintetizzate nei principi del Senso del Bello e dell’Innovazione, abbiamo assistito ad una crescita civile della
comunità del PEEP. Ne è testimonianza concreta la marcia spontanea degli alunni della scuola media Laura
Lanza che nel mese di dicembre hanno chiesto un incontro diretto con l’assessore alla pubblica Istruzione per
ottenere l’immediata accensione dei riscaldamenti salvaguardando così il proprio diritto ad un clima sereno
per le attività didattiche.
Durante le attività della rete Grundtvig Forward e durante la visita della scuola che ne è seguita, i
rappresentanti del partenariato che, oltre all’Italia, coinvolge Irlanda, Romania, Germania, Polonia, Spagna,
Portogallo, Lettonia, Lituania, Svezia, Repubblica Ceca hanno ammirato la modernità della nostra scuola e
l’elevato livello qualitativo dell’offerta pedagogica sintetizzata nel POF d’istituto. Non poco se si considera
l’eccezionalità dei servizi sociali normalmente riscontrabile in paesi come la Svezia, la Germania, l’Irlanda. Da
sottolineare la presenza di numerosi alunni della scuola in qualità di tutor linguistici degli ospiti stranieri grazie
alla presenza di ragazzi bilingue ma anche frutto dell’intenso studio delle lingue straniere agevolata dai
laboratori linguistici di intercultura e alla certificazione delle competenze in convenzione col British center di
Palermo.
20 | ilvespro MAR-APR 2014
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L’A.FO.CA. (ASSOCIAZIONE FOLKLORISTICA CARINESE) COMPIE TRENT’ANNIIl 6 Marzo del 1984 veniva registrato all’Ufficio Registro atti pubblici di Palermo, l’Atto costitutivo dell’Associazione
Folkloristica Carinese. Il primo Consiglio Direttivo era formato da: Rosolino Randazzo Presidente, Don Rosario Armetta
V.Presidente, Giuseppina Genova cassiere, Angela Armetta segretario e Rosa Mosca responsabile attività culturali.
In questi 30 anni di intensa attività l’A.FO.CA si è distinta e contraddistinta per le numerose attività culturali messe in
essere nel nostro territorio, basti pensare all’intensa attività teatrale portata avanti all’interno del salone parrocchiale
del S.Cuore e alle 19 edizioni del Premio di poesia “Baronessa di Carini”, bruscamente interrotto, nel 2012, per
mancanza di contributi adeguati, nel momento in cui era riuscito ad avere un “respiro” nazionale. Mi corre l’obbligo
ringraziare quanti si sono adoperati in questi anni per portare avanti il nome dell’Associazione a partire dai soci
fondatori e da tutti i collaboratori che si sono susseguiti nel tempo. Un ricordo particolare per chi ci ha lasciati ma non
dimenticheremo mai: Totuccio Aiello, Totò Vivona e Filippo Mannino.Non mi dilungo più di tanto perché voglio dare
“spazio” ad un post di Roberto Mangalaviti pubblicato su Facebook e che ritengo sia la migliore sintesi di un lavoro
trentennale che ci ha visto sempre di più “crescere” non solo a livello teatrale, ma soprattutto umano.
GRAZIE DI CUORE!
Rosolino Randazzo
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Sarà il pomeriggio uggioso o che prima o poi dovevo farlo,
mi accingo a scrivere quella che molti si aspettano come
una recensione ma che, in verità, altro non vuole essere
che l'esternazione pubblica dei miei sentimenti, di quello
che ho provato, e continuo ancora a provare, per
l'indimenticabile esperienza vissuta con la messa in scena,
l'8 e 9 marzo scorsi, della commedia "L'Affare Kubinski",
all'interno della IV Rassegna del Teatro Amatoriale che si
svolge al teatro "Totuccio Aiello" a Carini.Si, ritengo che
l'A.FO.CA. abbia fatto un affare con la produzione di
questa commedia, ovviamente non dal punto di vista
economico ma dal punto di vista del risultato raggiunto,
dell'immagine dell'Associazione, che proprio in questo
mese festeggia trent'anni di attività, e della prova di
impegno professionale dimostrato dalla Compagnia
appositamente costituita per la messa in scena.Io, che alle
spalle ho più di quarant'anni di attività teatrale (da attore e
da regista) e che da qualche anno collaboro con l'A.FO.CA.
assumendo la regia di alcuni lavori teatrali, so cosa
significa avere il coraggio di "osare", il coraggio di scegliere
un testo difficile da realizzare a livello amatoriale, un testo
strutturato secondo i classici canoni della scrittura teatrale
e di presentarlo al pubblico la cui reazione, più o meno
positiva, rappresentava un'incognita, essendo abituato
alla visione di lavori più semplici e dall'esito già ampiamente collaudato. Già l'A.FO.CA. nello scorso mese di febbraio
aveva tentato un esperimento innovativo presentando al
pubblico "La mia miglior nemica", una commedia tutta al
femminile la cui tematica, quella dell'omosessualità, viene
trattata con ironia ma anche con serietà e rispetto.
Ebbene, il pubblico ha gradito questa innovazione.
Bisogna dire, infatti, che il pubblico di oggi non è il
pubblico di qualche decennio addietro al quale era
impossibile presentare lavori teatrali dalle tematiche
ardite, ma è un pubblico esigente ed attento, forse
mentalmente più aperto a nuove sperimentazioni. Ma
torniamo a "L'affare Kubinski", che tratta un tema di
stretta attualità, quello della mancanza di lavoro e
dell'audacia e dell'intraprendenza del protagonista che se
ne inventa uno prendendo spunto dal grido di incitamento
MAR-APR 2014 ilvespro | 21
che i facchini lanciano allorquando sono impegnati a
sollevare dei pesi: "oh, issa!". Questo è il grido che dà slancio
e vigore, ed è questo il grido che il protagonista della
commedia, il dott. Wiesinger, ribalta sul tavolo del
Consiglio di Amministrazione della Banca Mitropa
esortando i rappresentanti politici ed economici -"vecchie
cariatidi", come li definisce Herta, figlia del Presidente della
Banca- ad aprirsi ad un nuovo modo di affrontare
l'economia, investendo in favore delle imprese (in questo
caso il recupero della fallita fabbrica Kubinski), la cui
produzione costituisce il motore economico per il
benessere di un Paese. Dunque la commedia, ancorché
inframezzata da tratti comici o leggeri e da preludi di
vicende romantiche, trattate con garbo, affronta una
tematica abbastanza attuale e importante. Questa volta la
commedia presentata non ha garantito la risata facile ma
ha fatto di più, ha coinvolto il pubblico, cioè lo ha "avvolto"
insieme agli attori in una sfera di intima partecipazione alla
vicenda rendendolo, alla fine della commedia "soddisfatto"
e "consapevole" non di avere visto una commedia ma di
avervi partecipato estraniandosi per circa due ore dalle
proprie vicende quotidiane. Tutto questo è stato possibile
grazie alla commistione di un bel testo e della bravura degli
attori e di tutti coloro che dal cosiddetto "dietro le quinte"
hanno contribuito alla messa in scena della commedia. Non
voglio qui dilungarmi sugli aspetti artistici e di tecnica
teatrale che riguardano strettamente tutto il cast e di cui
avrò modo di parlare in sede opportuna, però qualcosa
voglio dirla circa l'affiatamento che si è creato nella
Compagnia nell'affrontare un lavoro così difficile dal punto
di vista interpretativo, e in appena trentotto prove.Voglio,
quindi, pubblicamente esternare il mio plauso e il mio
ringraziamento a tutto il cast: Luca Tantino, Gabriele
Namio, Enzo Tranchina, Antonio Oliveri, Silvia Picone,
Eleonora Censoplano, Enzo Leggio, Fabio Failla, Antonio Di
Stefano, Rosario Mannino, Peppuccio Pecoraro e Giuseppe
Lo Piccolo, ma un grazie particolare lo rivolgo a Marika
Galici e a Milena Censoplano per la preziosa e fattiva
collaborazione.
Un grazie, infine, all'A.FO.CA. ed al suo Presidente in
primis, Rosolino Randazzo per la fiducia accordatami
affidandomi la regia di questa commedia alla quale tenevo
particolarmente e che avrei voluto mettere in scena già
trent'anni or sono. Dopo la realizzazione di questo lavoro
quasi tutti sentiamo ancora il bisogno di ricordarlo come la
prova affrontata a dimostrazione che il livello teatrale
raggiunto, anche se amatoriale, serve da stimolo per
"osare" di più, non soltanto per dimostrare a se stessi a al
pubblico le proprie capacità artistiche ma anche, anzi direi
soprattutto, per contribuire allo sviluppo culturale della
nostra Carini, che ormai langue da troppo tempo in una
rassegnazione all'immobilismo e all'apatia socio-culturale
tanto insidiosa quanto pericolosa per il futuro dei Carinesi.
Alla Compagnia e all'A.FO.CA. dico: si alla nostalgia per
un'esperienza unica vissuta insieme, ma no alla rassegnazione, in favore di un'affermazione sempre maggiore del
teatro nella nostra Comunità. Il proposito dei carinesi che
credono nel Teatro sia "lavorare", "costruire", "intraprendere", i tre punti che il protagonista della commedia affida alle
"vecchie cariatidi" di cui parlavo prima come base per un
nuovo futuro. Facciamoli nostri questi tre punti e
ribaltiamoli innanzitutto su noi stessi ma anche sulle
"vecchie cariatidi" dei nostri giorni: che al grido di "oh, issa!"
si rimbocchino le maniche e sollevino il peso opprimente
dell'immobilismo che domina il nostro paese!
Forse mi sono lasciato prendere un po' la mano, ma volevo
dirlo e l'ho detto.
22 | ilvespro MAR-APR 2014
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

Corso Umberto I° è il fulcro delle attività cinisensi. Non importa cosa dev'essere fatto ma almeno una volta al giorno
chiunque viva a Cinisi probabilmente farà un passaggio sulla strada principale del paese. Tradizione involontaria ma
rende l'idea dell'importanza di quella strada nello schedario stradale di Cinisi.
I nostri suggerimenti qui non servono. Vorremmo porgerli invece al momento di impegnare la serie di strade più piccole
che conducono tutte al Corso. Sono quasi tutte a doppio senso di circolazione. Quasi nessuna meriterebbe di esserlo.
Semplicemente strette. Loro non hanno potuto allargarsi al pari degli autoveicoli. I costruttori d'auto in nome della
sicurezza hanno aumentato carreggiate, pesi e listini dei loro prodotti. Le strade di Cinisi invece sono sempre quelle.
Ecco il nostro suggerimento è di porle tutte a senso unico e approdare almeno sul traffico alla realtà dei fatti.
Parliamo di numeri. E' un suggerimento che costringe a ripensare tutto il traffico e in tempo di campagna elettorale
potrebbe essere considerato buono, inutile, superfluo, magari qualcuno urlerà inveirà contro il rischio di essere privato
di andare ovunque con l'automobile.
E' un suggerimento di mobilità sostenibile che dovrebbe essere caro ad amministratori, ecologisti, automobilisti e
cittadini.
Pensateci.
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
Non è Primavera. Il calendario ci spiega che dovremo attendere. Portando il naso all'insù il cielo ci spiega che dovremo
attendere. Volgendo lo sguardo verso il basso la strada che percorriamo ci spiega che se non arriverà presto la
Primavera ne avremo a male.
Il tessuto di strade malconce che attraversa Carini è un ginepraio di maledizioni. Una distesa carsica simile allo scenario
che questo aggettivo riesce ad evocare nelle menti degli italiani che non si vergognano. Resta il mistero di come non
siano così diffuse le voragini che l'acqua ha aperto in alcune zone, insieme all'incuria, su tutto il territorio. Un territorio di
cui vorremmo che prima o poi qualcuno di autorevole ci dicesse se sia davvero a rischio idrogeologico giacché la
condizione delle nostre strade dipende anche da questo. Speriamo non sia questione di tempo allorché i danni vengano
stilati meno dal meccanico e più dai medici.
Ad onor del vero è stato tentato un recupero a colpi d'asfalto, però poco efficace. Su alcune strade durante l'ultimo
mese si sono potuti ammirare spalmature esagerate di prezioso bitume. Poco importa per chi ha a disposizione veicoli
da guerra in abiti civili. Tutti gli altri han potuto provare l'ebrietudine dei rialzi che il deposito d'asfalto ha provocato; un
mosaico fatto da chiazze nere, orribile a vedersi e insicuro per ciclisti e motociclisti, soprattutto invisibile di notte (no, in
alcune zone non c'è l'illuminazione pubblica). Non risulta che usare più roba di quanto serva sia effettivamente la scelta
migliore. Al contempo le asperità dell'asfalto provocano agli automobilisti il desiderio di nuovi percorsi turistici tra le
corsie col risultato di trovarsi spesso veicoli di fronte in situazioni critiche.
Ormai né destra né sinistra. Si cammina al centro anche per strada.

Uno dei settori più bistrattati dalle normative italiane potrebbe essere quello dell'informatica. A seconda di come lo
si veda potrebbe essere il volano della rimonta economica oppure la palla al piede di governi e ministeri. Nell'ultima
frase il plurale è strano ma dovuto. Francamente sembra che la politica non sappia dove mettere le mani. O meglio il
portafogli sa dove trovarlo; il resto no. La possibilità di creare aziende e lavoro in Italia, in Sicilia usando però come
specchietto per le allodole i ricavi miliardari delle aziende a stelle e strisce è a rigor di logica assurdo. Non abbiamo
uomini e competenze per inseguire e battere questi colossi mondiali però si sbandiera la volontà di provarci; inutile
quando le tasse per l'avvio d'impresa restano alte. Pochi specializzati, che costano tanto e poche amministrazioni
lungimiranti. Chi c'è vuole andar via e viene trattenuto coi soldi pubblici creando aziende malate e destinate a
chiudere. Dove potrebbe stare l'errore? Forse nelle nostre capacità di gestire le uniche vere risorse: uomini e donne
meno che trentenni, fin qui avvelenati nell'animo e sviliti nel merito. La cronaca italiana racconta di titoli di studio
fasulli, inutili periodi formativi e poche possibilità di trovare fondi per studiare, in particolare l'informatica. Non
abbiamo predisposizione si dice. Magari il nostro attuale sistema selettivo è fallace. Magari un tono morale diverso
aiuterebbe a recuperare almeno la prossima generazione. Magari coltivare l'iniziativa imprenditoriale con
programmi realizzabili e non follie faraoniche darebbe fiducia.
MAR-APR 2014 ilvespro | 23
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

Carini, oltre ad essere una città che ha le caratteristiche
e le potenzialità per un rilancio economico del
comprensorio ha i requisiti per diventare uno dei centri
Via Torretta,127 Carini (Pa)
culturali della Regione Sicilia. Non a caso a breve sarà
realizzato uno dei centri di ricerca di risonanza mondiale della Fondazione
Ri.MED la quale offrirà un'opportunità concreta ai tanti 'cervelli' italiani, aprendo
prospettive inedite sul fronte delle nuove terapie, dai vaccini alle tecniche di
medicina rigenerative.
A questi eventi i giovani del comprensorio devono essere pronti con un' adeguata
formazione finalizzata a rispondere alle richieste di lavoro.
L'Istituto Blaise Pascal In collaborazione con L'Euroformazione Polo Universitario
accreditato Ente di alta formazione propone uno dei tanti corsi che potrebbe dare
una risposta alle richieste del mercato del lavoro Operatore Socio Sanitario.
L'operatore socio sanitario svolge la sua attività sia nel settore sociale che in
quello sanitario in servizi di tipo socio - assistenziale e socio - sanitario,
residenziali o semiresidenziali, in ambiente ospedaliero e al domicilio dell'utente.
Le materie di insegnamento, relative ai moduli didattici , sono articolate nelle seguenti aree disciplinari:
a) area socio culturale, istituzionale e legislativa;
b) area psicologica e sociale;
c) area igienico sanitaria;
d) area tecnico operativa.
Tel.0918668358- mail: [email protected]
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26 | ilvespro MAR-APR 2014


a cura della III G

Il carnevale dell'IC "Carini Calderone Torretta"
esibizioni, i giudici hanno premiato la 3°I e la 3°A dell'IC
"Calderone", rispettivamente arrivate terza e seconda, e
la 4°C della DD "G. Falcone", arrivata prima.
"Mettersi in gioco" è stato coinvolgente ed emozionante
e ci ha fatto comprendere ancor di più ciò che la scuola
deve anche essere: promotrice attiva della riscoperta
delle nostre tradizioni nell'apertura e nel dialogo con gli
altri popoli.
Il carnevale è un evento unico nell'anno, portatore di
spensieratezza, gioia, scherzi, musica; è il momento in
cui ci si può spogliare delle vesti e delle sembianze
quotidiane per assumerne altre più originali, divertenti,
addirittura grottesche.
Esso affonda le sue radici nella storia popolare,
occasione in cui tutto era permesso, persino il
sovvertimento delle convenzioni sociali in cui il servo
poteva beffarsi del padrone.
Questa tradizione purtroppo nel nostro territorio ha
perso nel corso degli anni il suo colore e la sua forza di
dirompente vitalià che la nostra scuola cerca di far
rivivere insieme a varie associazioni.
Ed è così che giorno 3 marzo l'IC "Carini Calderone
Torretta" ha organizzato una sfilata in maschera che ha
gioiosamente colorato le vie della nostra città.
L'entusiasmo dei preparativi ha superato le iniziali
perplessità in un crescendo di aspettative che sono state
ricompensate da un tiepido e timido sole che ha
accompagnato la nostra manifestazione.
Il tema scelto quest'anno è stato "Viaggio tra i popoli",
per sottolineare l'importanza dell'integrazione e del
dialogo tra le nazioni ed evidenziare la bellezza della
diversità.
Così spagnoli, cinesi, arabi, messicani, indiani,
polinesiani, ecc., hanno invaso piazza Duomo regalando
gioia alla gente divertita e incuriosita.
Nella mescolanza dei popoli, anche un gruppo di
"Siciliani", per affermare l'originalità delle nostre radici.
Anche qualche classe di più piccoli, proveniente dalla DD
Falcone, si è unita a noi esibendosi in balli scatenati.
A rendere tutto più bello è stato il coinvolgimento dei
nostri professori, alcuni dei quali, travestendosi, hanno
ballato e animato tutta la scolaresca non esitando a salire
sul palco insieme a noi per incitarci e incoraggiarci.
Sul palco si sono esibite diverse classi, ballando o
semplimente mostrando i costumi. Alla fine delle
MAR-APR 2014 ilvespro | 27

Enza D’Assaro, Roberta Perez,
Simona Volo, classe 2a I
Quante donne uccise all’interno della coppia! Una ogni due giorni. Donne cui è stata tolta la vita perchè hanno cercato di
lasciare il partner o perchè hanno detto no alle violenze, ai soprusi, piuttosto che a una vita da recluse. La cronaca ci dà
cifre abbastanza alte e, purtroppo sempre in crescita: le vittime sono passate da centouno nel 2006 a centoventisette nel
2010; nel 2011 sono state novantasette. Una situazione molto drammatica.
- Ma come si fa a uccidere una ragazza per un litigio? - si è chiesto il padre di Vanessa Scialfa, la ventenne di Enna uccisa
qualche anno fa dal fidanzato con un cavo elettrico, soffocata con un fazzoletto imbevuto di candeggina e poi gettata da
un cavalcavia.
E la domanda nasce spontanea e sottolinea l’incredulità di fronte al ripetersi quasi quotidiano di una violenza che
inspiegabilmente esplode all’interno dei legami di coppia e nelle relazioni familiari.
Cosa si può fare per contrastare questo terribile e crescente fenomeno radicato nella nostra cultura? Qualcosa è stato
compiuto, in particolare negli ultimi tempi: oltre alla nascita dei centri antiviolenza, dotati spesso anche di casa-rifugio, in
Italia sono stati istituiti corsi di formazione dei carabinieri, mentre in tutto l’Occidente è stato introdotto il reato di
“femminicidio”, attraverso il quale si condanna chi ha disatteso una legge e soprattutto si tenta di far passare il
messaggio che uccidere una persona perchè ci si ritiene proprietari del suo corpo, della sua vita, della sua libertà,
costituisce un’aggravante giuridica, non più un’attenuante.
Come smuovere perciò la coscienza dei più? Come fermare questo massacro dilagante? La legge italiana condanna a un
massimo di vent’anni di carcere per omicidio, all’ergastolo per casi particolari ... Potrebbe essa essere modificata per
abbracciare eccezioni come omicidio d’odio verso le donne? Potrebbero essere introdotte delle aggravanti più severe alla
pena? Potrebbero esserci i processi per direttissima anche per questi casi? La minaccia di una pena più severa sarebbe un
deterrente sufficiente? Lo speriamo. Sperare in un futuro migliore, però, non è tutto ciò che possiamo fare. Dobbiamo
rimboccarci le maniche e darci da fare. Nelle nostre famiglie, a scuola, tra gli amici, ovunque ci troviamo, il rispetto per
l’altro deve essere il principio da osservare a ogni costo.
SCUOLA DELL’INFANZIA I.C. “Carini - Calderone - Torretta”
Si avvisano le famiglie interessate che, per l'anno scolastico 2014-15, presso la sede di Carini
dell'Istituto Comprensivo "Carini - Calderone-Torretta saranno attivate sezioni di scuola
dell'infanzia.
Si invitano i genitori, con figli nella fascia d'età compresa dai tre ai cinque anni, a presentare
istanza d'iscrizione presso la segreteria sita in via Emilia n. 1.
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


a cura della Classe II E
Durante quest’anno scolastico 2013/14 noi alunni di 2°E
dell’I.C. Carini - Calderone, con la nostra insegnante di
scienze Gisella Cristiano, abbiamo affrontato diversi
argomenti di scienze che ci hanno interessato. All’inizio
abbiamo fatto delle indagini statistiche sulle nostre
abitudini alimentari per esempio su cosa mangiamo
durante la colazione, lo spuntino, se le merendine che
consumiamo contengono grassi idrogenati, realizzando
di seguito i rispettivi grafici. Poi abbiamo fatto dei test
per valutare se la nostra alimentazione era bilanciata,
quindi abbiamo trattato l’argomento che poi abbiamo
discusso con dei dibattiti in cui ognuno ha confrontato le
proprie abitudini cioè il proprio stile di vita.
Avere uno stile di vita salutare significa che per
mantenerci sani dobbiamo (prevenzione primaria):
1 seguire una corretta alimentazione,
2 praticare un’attività fisica,
3 non dobbiamo fumare,
4 non dobbiamo bere alcol,
5 non dobbiamo usare nessun tipo di droga.
Altrettanto importante è la prevenzione secondaria, che
consente di scoprire la presenza di alcune malattie allo
stato iniziale attraverso dei test di screening, per questo
motivo oggi vincere i tumori è possibile .
Un altro argomento che ci ha coinvolto durante le varie
indagini statistiche è stata la lettura delle etichette per
sapere gli ingredienti, le chilocalorie e il paese di
provenienza degli alimenti che privilegiamo durante lo
spuntino.
Abbiamo scoperto, per esempio, che la Nutella non
contiene grassi idrogenati ma purtroppo utilizza “olio
vegetale”, cioè grassi generici di cui non si sa la
provenienza (la legge non impone di indicarla),
potrebbero essere costituiti, per esempio, da olio di
cocco, olio di palma e contenere dunque una
percentuale di grassi saturi piuttosto elevata. Il grasso
delle nocciole (naturale e benefico, poiché contiene
grassi mono e polinsaturi e svariati micronutrienti
benefici), è sostituito dagli “oli vegetali” che costano
decine di volte meno delle nocciole (in etichetta le
nocciole sono il 13 %). Il burro di cacao è un altro
ingrediente piuttosto costoso assente nella Nutella che è
troppo calorica, 100 g equivalgono a 530 kcal. Inoltre
l'avere lo zucchero al primo posto non è il massimo,
come pure utilizzare latte scremato in polvere (solo il 5%)
o siero di latte in polvere e la parola aromi è troppo
generica, dovrebbe essere scritto: “aromi naturali”.
Lo spuntino deve dare un apporto del 5% del fabbisogno
giornaliero. Lo spuntino ideale è costituito dalla frutta o
da uno yogurt alla frutta. Per garantire un’alimentazione
variata e non monotona, a metà mattina o pomeriggio,
possono- a rotazione- intervenire anche alimenti quali:
 un frullato di frutta fresca senza zucchero,
 una spremuta di agrumi senza zucchero,
 2 fette biscottate,
 un piccolo panino dolce o salato (con marmellata o
formaggio magro o prosciutto),
 una merendina non farcita,
 4 frollini,
 una porzione di crackers,
 è preferibile bere acqua naturale non gassata.
Anche i nostri genitori sono stati coinvolti perché sono
stati sensibilizzati da noi a leggere le etichette prima di
acquistare un prodotto, ora ci sentiamo più consapevoli
e critici nei confronti della pubblicità.
Lo studio di questi argomenti insieme a tanti altri che
abbiamo trattato in classe, ci ha fatto comprendere che
alla base del benessere ci sono i nostri comportamenti
che solo se rivolti verso la prevenzione sono la chiave di
una vita lunga e sana.
MAR-APR 2014 ilvespro | 29

Nell’ambito del progetto “A SCUOLA DI PROTEZIONE CIVILE”
organizzato dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile a cui
l’Associazione Nazionale VVFC di Villagrazia di Carini ha
partecipato, sono stati svolti diversi incontri tra volontari di
Protezione Civile e Studenti della Scuola Statale Giovanni Falcone
di Carini. Lo scopo degli incontri è stato quello di insegnare ai
ragazzi, cosa fosse la Protezione Civile , di cosa si occupasse, quali
fossero i rischi insistenti sul territorio Carinese, e quali fossero i
metodi comportamentali da adottare in caso di Terremoto ed
Allagamenti. VIVA è stata la partecipazione di tutti gli studenti,
che dalle classi prime alle quinte hanno sommerso di domande i
due Volontari Crivello Vincenzo e Fabio lo Iacono. Così tanta è stata
l’attenzione e la partecipazione di Studenti e Docenti, che durante
gli incontri si è parlato anche di altri rischi (oltre quelli in
programma) nonché di semplici comportamenti civili da seguire
anche e soprattutto in tempi di “Non Emergenza”, al fine di
salvaguardare l’integrità della Vita dei Beni e dell ‘Ambiente
Piccolo Inciso che non so dove infilare…
Il giorno prima dell’inizio del Progetto, la Scuola ha simulato una
evacuazione per Incendio a cui ha partecipato ANVVFC Vill.Carini
ed il tutto si è svolto in modo ordinato e con tempi di evacuazione
eccellenti, grazie ad un ottimo lavoro sinergico tra insegnanti,
collaboratori scolastici e ragazzi.
A progetto concluso, studenti ed insegnanti hanno deciso di voler
ricambiare l’operato dei volontari e di tutti gli organizzatori e
promotori del progetto, con una scenetta dal titolo “A SCUOLA DI
PROTEZIONE CIVILE” (invitando anche rappresentanti delle
istituzioni locali e del Dipartimento di Protezione civile
Regionale)… Dopo quasi un mese di duro lavoro da parte dei
ragazzi e degli insegnanti, giorno 04 Marzo 2014 (giorno della
scenetta) erano presenti solo: l’associazione Nazionale VVFC di
Vill. Carini, il Responsabile dell’Ufficio Comunale di protezione
Civile Geom. Lombardo, e la testata Giornalistica locale de Il
Vespro.
Nessun rappresentante delle istituzioni locali ne tanto meno del
Dipartimento di Protezione Civile Regionale si è fatto vivo,
lasciando tanta delusione nei volti degli insegnanti ma soprattutto
dei ragazzi, ai quali invece va un grosso ringraziamento,
soprattutto alla Maestra Pitti ed al Dirigente Scolastico Prof.
Amato, e un “OTTIMO LAVORO”.
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30 | ilvespro MAR-APR 2014
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Lo scorso 14 febbraio i Consiglieri del Consiglio Comunale dei Ragazzi
di Carini, Commissione “Calderone”, hanno voluto celebrare il “V
day”. “V” non sta solo per “Valentino” ma, purtroppo, anche per
“violenza”, quella che tante donne subiscono all’interno delle mura
domestiche. Pertanto da qualche anno il giorno di San Valentino non
a caso coincide con il flash mob della Giornata mondiale contro il
femminicidio.
In pochissimo tempo, ottenuto il consenso del Dirigente Scolastico e
l’apporto dei docenti, entrambe le parti sempre pronte ad accogliere
le istanze dei ragazzi purché finalizzate ad una crescita culturale e ad
un arricchimento interiore; e soprattutto la collaborazione di tutti gli
alunni dell’Istituto della sede di Carini, essi hanno dato vita ad una
iniziativa che puntava a far riflettere
sul fenomeno antico quanto l’uomo,
ma che da un po’ di tempo fa registrare
un triste incremento.
Il tam tam per le classi organizzato dai
sei consiglieri qualche giorno prima
dell’evento sembra essere funzionato
se le aule dell’Istituto “Calderone” la
giornata del quattordici febbraio si
sono trasformate in aule di tribunali
all’interno delle quali, attraverso
letture, filmati, immagini, ascolto di
brani musicali, si è celebrato il
processo alla violenza posta in essere
contro la donna in quanto tale; se gli
alunni dell’istituto hanno organizzato
gruppi di lavoro per realizzare
cartelloni, locandine da affiggere
presso esercizi pubblici che in quella
giornata sarebbero stati frequentati
per la scelta del regalo per la persona
amata; se gli alunni della scuola hanno
formulato pensieri e appelli per
sensibilizzare all’accusa di episodi di
violenza contro le donne, a farsi avanti
e aiutarle a denunciare l’accaduto; se
gli alunni hanno indossato una maglia
rossa e i docenti un abbigliamento
nero con qualche accessorio rosso; se
tutti, infine, abbiamo fatto il punto
della situazione, meglio … un GRANDE
PUNTO ROSSO!
Una manifestazione davvero insolita
per la nostra scuola ma che, da quanto
è intenzione dei ragazzi, è un
appuntamento che si vuole ripetere
nel futuro.
Vita Russo
FEB2014
ilvespro | 31
32 | ilvespro MAR-APR 2014
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Sylvia atricapilla, L. 1758
Capinera femmina (foto Pino Maranzano)
per il suo canto famoso come quello
dell'usignolo. E' un uccello timido e
diffidente e per ciò si muove quasi sempre
tra il fogliame per non farsi notare, ma è
molto vivace e sempre in continuo
movimento alla ricerca del suo cibo
preferito, che è costituito prevalentemente
da insetti, ma non disdegna le bacche
selvatiche e la frutta.
Le capinere iniziano a formare le coppie per
la riproduzione già ai primi di febbraio, a
marzo iniziano a costruire il nido ben
nascosto tra le foglie degli alberi bassi o sui
rovi, che viene costruito dalla coppia con
degli steli secchi, crini e l'interno foderato di piumino e fili
di lana; dopo la copula, quasi sempre verso i primi di
aprile, la femmina inizia la deposizione delle uova che in
genere sono 4 o 5 di colore beige chiaro e macchiate di
scuro. Dopo aver completato la deposizione la femmina
inizia la cova, alternandosi con il maschio, fino alla
schiusa delle uova che avviene dopo circa 13 giorni, dopo
di che entrambi ed a turno iniziano a imbeccare i nidiacei
per circa due settimane; anche dopo che i piccoli
abbandonano il nido entrambi i genitori continuano ad
alimentare i figli per quasi altre due settimane, dopo le
piccole capinere vanno per conto loro mentre i genitori
spesso alla nostre latitudini iniziano una seconda covata.
La capinera è un passeriforme appartenente alla
famiglia dei Silvidi, è la specie tipo di questa famiglia di
uccelli insettivori, specie atricapilla per via della calotta
con le piume nere; in siciliano chiamata “testa nivura”.
Questa specie è presente in Europa, in tutto il bacino del
Mediterraneo e su tutta la costa del Nord Africa,
presente anche in tutta Italia e su tutto il nostro
territorio. In Italia è una specie stanziale, diffusa e
nidificante, in inverno arrivano da noi e in tutto il bacino
del Mediterraneo anche gli esemplari del nord Europa
per svernare. Questa specie è poco conosciuta ma molto
famosa soprattutto per il suo canto, infatti a questo
uccello è stato dedicato dal più grande scrittore siciliano
Giovanni Verga nel 1869 un romanzo quasi
autobiografico: “Storia di una capinera”, ed anche una
Nota - Anche la capinera, come tutti i piccoli insettivori
famosa canzone “Il tango delle capinere” scritta da Bixio
molto
utili, è una specie protetta.
nel 1928 e cantata fino ai primi anni 80.
La capinera è un piccolo uccellino dalle dimensioni e
dalle forme simili ad un canarino, misura infatti circa
15 cm, il suo colore è uniforme ed è grigio chiaro,
tranne la testa che al di sopra degli occhi è nera,
mentre nella femmina la testa è di colore
marroncino; entrambi hanno il becco e le zampe
nere. La capinera vive in quasi tutti gli ambienti
purché nelle vicinanze vi sia la presenza di alberi,
arbusti o di macchia, infatti frequenta boschi,
giardini, frutteti ed anche i parchi cittadini, escluso
Carini che grazie ai nostri amministratori tutti, fino
ad oggi è l'unico paese al mondo a non avere un
parco cittadino.
Il suo canto è apprezzato perché vario e molto
melodioso, a primavera quando inizia il periodo degli
amori il suo repertorio si sente ancora più frequente
Capinera maschio (foto Pino Maranzano)
e più forte. Anni fa era tenuta nelle gabbie appunto
MAR-APR 2014 ilvespro | 33
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PREMIAZIONE ATLETI DELL'ANNO
Il Comitato Regionale FIPE Sicilia ha
premiato 22 atleti in tutta la Sicilia per
aver vinto il titolo italiano o per aver
rappresentato l'Italia in campo
Internazionale nell'anno 2013.
Tre gli atleti della Vlassof 200
premiati:
Farina Natalia Camp.It. Under17 e
detentrice Coppa Italia cat.58 kg,
Camp. It. Juniores e Assoluta cat. kg
53, argento agli Europei Under 17 , 5°
posto conquistato ai Camp.Europei
Juniores e 15°posto ai Camp. Mondiali
Under 17;
Conigliaro Anthony, Campione Italiano Esordiente e
detentore Coppa Italia nella cat.56 kg;
Failla Gianluca detentore Coppa Italia Esordiente nella cat. kg
62.
Farina Natalia vince anche il premio come migliore atleta
femminile siciliana 2013.
La cerimonia si è tenuta presso lo Sporting Village di Palermo.
QUALIFICAZIONI CAMPIONATI ITALIANI SENIORES
Si sono tenute a S. Cataldo (CL) il 26 gennaio.
Atleti: Farina Natalia 1° classificato cat. Kg 53, Candela
Gabriel 3° classificato cat. Kg. 85, Cristofalo Vincenzo 3°
classificato cat. kg 105, Cristofalo Giuseppe 1° classificato cat.
kg +105
La Vlassof 200 si classifica al 3° posto per le squadre maschili
QUALIFICAZIONI CAMPIONATI ITALIANI UNDER 17
Si sono disputate a Carini lo scorso 2 febbraio presso il
palazzetto dello Sport Ciro Genova di Villagrazia
Competizione riservata agli atleti anni nati dal 1997 al 2000.
Per la Vlassof 200 sono saliti in pedana 15 atleti: podio per
Anthony Conigliaro cat. Kg 50, Gianluca Failla cat. Kg 62 e
Farina Giovanni cat. Kg69 arrivati al 1° posto, 2° posto per
Antonino Indoviglia cat. Kg 56 e Vincenzo Gambino nella cat.
+94, 3°posto per Vincenzo Conigliaro sempre nella cat. Kg
+94. 4° posto Simone Buscemi e 5° per Davide Marino nella
cat. Kg 56, 5° Rosario Cracchiolo nella cat. Kg 62 e 4° Giovanni
Marchiano nella cat. Kg 77.
Per la finale del 14 marzo a Ostia si qualificano in 5:
Conigliaro, Indoviglia, Failla, Farina e Gambino.
Contemporaneamente si sono svolte le QUALIFICAZIONI
CAMPIONATI ITALIANI ESORDIENTI riservata agli atleti nati
nel 2000
Podio regionale cat. Kg 50 tutto Vlassof 200 Federico Puccio
1° classificato, Salvatore Basile 2° e Andrea Mineo 3°.
Sciarrino Alessio 1° nella cat. Kg77 e Marco Bonadonna 1°
nella cat. Kg85.
Gli atleti partecipano anche alla qualificazione Under 17
dove Bonadonna Marco arriva al 2°posto, Federico Puccio al
3° posto, Basile Salvatore 4°, 5° Mineo Andrea 5° e Alessio
Sciarrino.
Puccio, Sciarrino e Bonadonna si qualificano per la finale del
Campionato Italiano Esordienti che si terrà a Ostia il 3
maggio.
La Vlassof 200 conquista il 1° gradino del podio delle Società
maschili Esordienti e Under 17.
  
Nel 1996, dopo oltre 500 anni di onorato servizio, chiudeva l’Ospedale di
Carini. Quest’anno ricorre il 18° anno dalla chiusura e diventeranno
maggiorenni gli ultimi carinesi. Mandateci le vostre foto e la data di nascita
che le pubblichiamo. Intanto AUGURI a...
Giosuè Catania
29 marzo
34 | ilvespro MAR-APR 2014
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Giovanni riconosce il Figlio di Dio
La chiesa Maria SS. Assunta di Carini contiene al suo
interno un'opera che la storiografia locale ha trascurato:
una tela ad olio (cm.280x178) che è collocata sul primo
altare laterale a destra entrando, non ben visibile a causa
della non adeguata illuminazione. Un fonte battesimale
connota lo spazio sottostante. La velatura ad olio di lino
ha alterato la policromia del dipinto, non permettendone la giusta lettura. Distinguiamo le figure di san
Giovanni a destra e Gesù sulla sinistra. Il Battista ha la sua
consueta iconografia, vestito di pelle di cammello. Ha un
enorme drappo che si attorciglia al corpo sotto al quale
s'intravede la pelle di cammello, la barba lunga con il
bastone dell'eremita fatto di canne sul quale è posto il
cartiglio con la scritta Agnus Dei. Una ciotola nelle mani
in atto di versare sul capo di Gesù Cristo l'acqua del fiume
Giordano, quest'ultimo non è visibile quasi che l'evento si
svolga nel cielo, in un luogo indefinito, solo le nuvole e la
coltre di cherubini scandiscono lo spazio, i quali creano
un legame tra cielo e terra, tra dimensione divina e quella
terrena. Il Giordano rappresenta il Paradiso terrestre e
l'artista lo rappresenta come una dimensione celeste.
Lo Spirito Santo sotto forma di colomba irrompe sopra il
capo del Cristo. La raffigurazione la troviamo narrata nei
vangeli sinottici di Marco, Luca e Matteo. Il Salvatore
umilmente piega il ginocchio sinistro, affinché Giovanni
faccia ciò che era stato detto nelle scritture. L'artista ha
voluto verosimilmente narrare anche il vangelo di
Giovanni, che non parla di battesimo ma di discesa dello
Spirito Santo sotto forma di colomba. In quell'istante
Giovanni l'avrebbe riconosciuto come figlio di Dio. In
effetti, era solo un riconoscimento il battesimo, poiché
Gesù era senza peccato, non poteva sottoporsi a un atto
di purificazione. La torsione del Cristo è innaturale;
inclinando il corpo verso destra crea un artifizio
anatomico di precario equilibrio. La mano al petto
ingentilisce il movimento connotandolo più che
eleganza di azione, come eleganza dello spirito; è allo
stesso tempo un'auto celebrarsi, un'auto riconoscersi. La
Luce divina sembra illuminare solo il petto ed il viso. Lo
sguardo basso rivela la sottomissione alla Luce, suo
Padre.
I colori sfalsati da questa velatura non permettono di
attribuire il quadro al suo creatore che ipotizzo sia
Giuseppe Testa.
Il Battista è senz'altro il santo più raffigurato nell'arte, sia
pittorica che scultoria, per l'importanza che ha assunto
nella vita di Cristo, considerato da lui stesso il più grande
tra i nati da donna.
Figlio di Zaccaria e di Elisabetta, cugina di Maria, nasce
sei mesi prima di Cristo. Visse eremita nel deserto. La
composizione è rigorosamente elegante e di raccoglimento che ci richiama al profondo significato teologico
dell'evento. L'artista riesce a raccontare l'episodio con
estrema chiarezza, proiettando i protagonisti in
primissimo piano, a bordo del quadro. Nessuna
connotazione paesaggistica, come avveniva nei secoli
XV-XVII; solo un focalizzare l'evento. Infatti, lo schema
iconografico del quadro è di tipo settecentesco. Il fulcro è
la testa del Salvatore. Il dipinto nella sua semplicità,
rappresenta con profondità, il significato del battesimo,
che l'artista Giuseppe Testa ha saputo magistralmente
mettere in scena. Inequivocabili sono i suoi angeli, uno
dei quali ci indica la Colomba-Spirito-Santo (vi è un
quadro nella chiesa di san Matteo a Palermo di una Sacra
Famiglia dove l'angelo sembra fatto a spolvero con il
nostro). Per non parlare della dolcezza dei volti che
riecheggiano verosimilmente quelli dei suoi numerosi
personaggi. Il Cristo della Trinità, Madonna e Santi di
Caccamo nella chiesa di san Domenico, ha lo stesso volto
e lo stesso gesto della mano al petto con le due dita
divaricate.
Giuseppe Testa nasce a Palermo intorno al 1750. Allievo
di Vito D'Anna, lavora ad affresco. Nel 1795 si trova a
Carini ad affrescare la volta della chiesa Madre; la volta
della chiesa di s. Caterina ed anche la pala dell'altare
maggiore con l'Addolorata firmandola: Joseph Testa
Panorm. 1795. Anche nella chiesa degli Agonizzanti
firma una tela: Joseph Testa pinxit.
L'opera non si presenta in cattivo stato di conservazione.
La tela andrebbe rifoderata e intelaiata, dopo una
preventiva velinatura; per essere successivamente
ripulita dalla spessa coltre di vernice e ridare una corretta
interpretazione e leggibilità degli originali valori
cromatici.
MAR-APR 2014 ilvespro | 35
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

Alium sativum (fam. Liliaceae)
Con questa nuova rubrica dedicata alle piante medicinali fitoterapiche e in
parte omeopatiche, vorrei far conoscere a tutti come le piante, da sempre,
hanno cercato di essere rimedio per l'uomo contro malesseri e dolori,
attraverso le proprietà benefiche del principio attivo che esse contengono, o
del fito-complesso legate ad altre. Inizieremo con l'aglio.
Questa radice
che contiene:
vari bulbi o
spicchi, ricoperti
da una pellicola,
ovvero foglie
che si sono
mutate in
organ i di
immagazzinam
ento, lo stelo, le
foglie, i fiori e i
semi. La parte
usata è lo
spicchio. È una
pianta originaria
dell'Asia, usato già a partire dai Sumeri, circa 5.000 anni
fa. Gli operai che, sotto la quarta dinastia egizia,
costruivano le piramidi ne facevano largo uso. Il padre
della medicina, Ippocrate, consigliava questa pianta per
le sue qualità medicinali. Anche Plinio il Vecchio nel suo
famoso libro Historia Naturalis lo cita per le sue proprietà
terapeutiche, così come l'Erbario d'Urbino. Viene
utilizzato tradizionalmente in gastronomia donando agli
alimenti quell'aroma caratteristico e quel sapore molto
forte. Possiede delle qualità terapeutiche incredibili: è un
ottimo antisettico ed ha la capacità di curare la
stitichezza, perché ha delle sostanze che irritano le pareti
intestinali; è un valido diuretico ed espettorante;
coadiuvante nel trattamento di bronchiti e catarro,
poiché stimola il sistema immunitario. La sua azione
principale è quella di essere antiaggregante piastrinica,
riduzione del colesterolo e ipotensiva. Viene utilizzato
anche per prevenire l'arterosclerosi. Per uso esterno e uso
cosmetico l'aglio ha un'efficace azione disinfettante
cutanea, antivirale e antifungina: per queste proprietà
viene usato per applicazioni locali.
Per informazioni e suggerimenti contattatemi:
cell.3339416984
email: [email protected]
36 | ilvespro MAR-APR 2014
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fortificato cui era annesso il mulino della cannamela.
'a Mìlicia in siciliano, è un comune italiano di 8.000
abitanti distante da Palermo 24 Km. Il territorio sorge su
una lussureggiante collina, posta a 70 metri sopra il
livello del mare, in posizione panoramica, paragonabile
ad una terrazza sul Mar Tirreno. Il centro urbano è
ubicato fra i fiumi "Milicia" e "San Michele", a confine tra
le aree pedemontane coltivate ad uliveto agrumi e vite.
Stupendo il paesaggio che si ammira: da Capo Zafferano
alla Rocca di Cefalù, sino ad arrivare alle isole Eolie. In un
gioco quasi a rincorrersi di monti, il visitatore è attratto
dalla varietà dei colori, dall'azzurro del mare al verde
degli alberi, dalla brezza di zefiro alle luci delle molte
case sparse, dall'odore della
zagara ai flutti del mare
cristallino che si infrangono fra le
rocce! Altavilla ha tutti gli
elementi per essere un centro
turistico di notevole interesse.
Storia
La nascita di Altavilla, avvenuta il
15 settembre 1621 come riporta
testualmente l'atto di
costituzione del comune, si deve
alla famiglia Beccadelli di
Bologna i quali, proprietari di
diversi feudi, all'inizio del
Seicento acquistarono anche i
feudi della Milicia, ricostruendo le cadenti case del
preesistente baglio del '400 trasformando in chiesa
l'annessa Cappella. Fra il 1620 e il 1623 Francesco Maria
avviò la richiesta e ottenne la licentia populandi, cioè
l'autorizzazione dal Re di Spagna Filippo III a fondare la
terra di Alta Villa. Il primo impianto urbano fu curato da
Mariano Smiriglio, architetto e scultore autore dell'urna
di Santa Rosalia e dell'apparato scultoreo dei Quattro
Canti di Palermo, secondo un progetto urbanistico a
scacchiera, che rispettava i canoni urbanistici dettati dal
sovrano spagnolo partendo dal preesistente baglio
Etimologia
diverse sono le ipotesi dell'origine del nome:
- La prima parte mostra una derivazione normanna per
la collocazione dell'aggettivo prima del
nome, una villa alta ossia un paese posto su un'altura;
- La seconda parte ha origine incerta, potrebbe derivare
dal greco melon, ossia "pometo", anche se
questa ipotesi è poco condivisa;
- La terza in onore della più potente famiglia normanna,
che ebbe come capo il Gran Conte Ruggero e il fratello
Roberto il Guiscardo, i quali attorno al 1060
cominciarono la conquista della Sicilia, liberandola dalla
dominazione araba;
- Il nome Milicia invece potrebbe derivare dalla statua di
Zeus Melichios (in greco melichia neutro
plurale, significa "beni") rinvenuta nella vicina città di
Solunto in contrapposizione alla maligna
statua del crudele Dio Baal;
- Infine l'aggettivo Melichios (dolce) potrebbe riferirsi
alla coltura della canna da zucchero praticata per diversi
secoli, ma entrata in crisi all'inizio del XVII secolo;
Monumenti
All'interno del centro abitato sono pochi i monumenti
apprezzabili. Il Belvedere e il
Santuario mariano
costituiscono le attrattive
principali del paese.
- Il Belvedere è costituito da
due piazze contigue poste
all'estremità settentrionale
dell'altura su
cui sorge il centro abitato,
proprio di fronte al mare.
- Il Santuario Mariano
Diocesano, fondato nel XVII
secolo, ospita il Quadro della
Madonna di Loreto, opera di
un artista di cultura toscana,
attento alle tematiche
giottesche e la cui attività è da porre entro la seconda
metà del XIV secolo. La pittura, realizzata con la tecnica
della tempera all'uovo, raffigura una Madonna
incoronata in trono con Gesù Bambino in piedi sulle sue
ginocchia, che tiene nella mano sinistra un plico. Ai piedi
della Madonna San Francesco, inginocchiato in
atteggiamento di preghiera. Nella prima metà del XIX
secolo la figura della Madonna è stata ricoperta da una
rizza d'argento. Il Santuario è arricchito da pregiate
tele del Bagnasco, da affreschi del Bonanno e da
numerose statue. La porta monumentale in bronzo,
MAR-APR 2014 ilvespro | 37
presenta una tematica molto articolata, è stata
realizzata dallo scultore Vincenzo Gennaro. La faccia
esterna della porta del Santuario s'ispira, pertanto, ai
temi dell'annunciazione e della Natività, che sono simboli
della speranza e della gioia. La parte interna s'ispira,
invece, al Calvario, alla Deposizione dalla Croce ed alla
Sepoltura di Cristo, espressioni di dolore e pietà. Una
porta della vita, quindi, come la vita di ogni essere
umano nella quale ogni uomo potrà riconoscersi.
All'interno il museo conserva una notevole quantità di
ex-voto dipinti su vetro, latta o legno. Il santuario è
meta di pellegrinaggio,
soprattutto durante la
festa patronale dei giorni
6, 7 e 8 settembre.
- A sud-est della città, su
di un colle che guarda le
terre attraversate dalle
acque di un piccolo fiume,
si ergono gli imponenti
ruderi della Chiesa di
San Michele, edificata
nel 1077 sui resti di un
casale arabo "Ayliel" ed
annessa ad un monastero
di monaci Basiliani, detta
anche Santa Maria di
Campogrosso, chiamata
dagli abitanti la Chiesazza
(chiesaccia per l'aspetto
in rovina) posti su
un'altura affacciata sul mare. Della suggestiva chiesa,
un modello della rinnovata architettura romanica,
rimangono oggi parte delle mura perimetrali sorrette
dai contrafforti e una piccola cappella sotterranea;
- Più a valle, non molto distante dalla Chiesazza, si trova
il cosiddetto Ponte Saraceno, detto così perché costruito
dai Saraceni per guadare il fiume San Michele con il tipico
arco a sesto acuto;
- Tipiche del paesaggio sono anche le tre torri costiere
di guardia impropriamente considerate normanne: le
fortificazioni di questo tipo in realtà risalgono a periodi
più tardi, aragonese le due della Milicia e del Capo Grosso
mentre Torre Colonna al periodo viceregio. Le torri
avevano la funzione di rispondere alle necessità di difesa
dagli attacchi dei corsari e pirati maghrebini che
sempre più frequentemente saccheggiavano i territori
costieri siciliani fra XV e XVII secolo.
Cucina Locale
Tonno bianco
Ingredienti:
Un tocco da kg. 1 circa di tonno, ½ kg di
cipolle, un bicchiere di vino bianco, olio, sale, pepe.
Preparazione: Legate il tonno a rollò e rosolatelo
nell'olio finché sarà ben dorato da ogni lato. Toglietelo
dal tegame e nell'olio rimasto soffriggete le cipolle
tagliate a fette bagnando di tanto in tanto con un sorso
d'acqua. Rimettete il tonno in tegame, regolate la
fiamma molto bassa e lasciate cuocere per circa un'ora
e mezza coperto, girandolo di continuo. A mezza cottura
versate il vino. Se necessario bagnate, anche ad inizio
cottura con qualche altro goccio di vino. Lasciate
raffreddare, tagliate a fette e servite poi col sugo caldo
versato sopra.
Curiosità:
La leggenda del ritrovamento del quadro della Madonna
Le tradizioni locali sono legate soprattutto agli
avvenimenti che
portarono
gli
Altavillesi al
ritrovamento del quadro della Madonna. Una leggenda
narra che "il mare fu sconvolto da una furiosa tempesta
rendendo estremamente difficoltoso ad una nave di
pirati turchi di mantenere la rotta. Sulla nave tenevano
una “giara” come
contenitore di acqua
potabile, coperto con un
quadro della Madonna e
San Francesco, rubato in
una delle loro
scorribande. Qualcuno
dei corsari, preso dal
terrore, attribuì la
tempesta al volere delle
figure dipinte nel
quadro e tentò di
distruggerlo, ma non vi
riuscì. Mentre la nave
rischiava il naufragio, il
quadro fu buttato fra le
onde spumeggianti". Il
mare improvvisamente si
calmò e "addivintò na
favula", divenne piatto
come una tavola, depositando sulla spiaggia il dipinto.
Un gruppo di contadini che si trovò a passare, lo prese e
lo caricò su un carro trainato dai buoi, seguendolo come in
processione fino a quando gli animali non si fermarono.
"Ivi fu eretta una cappella ed ivi si trova il Santuario". A
questi eventi è legato l'avvenimento più importante di
Altavilla, la solenne festa della Madonna della Milicia che
si svolge ogni anno dal sei all'otto settembre e che ha
il suo momento più significativo nella rievocazione del
trasporto del quadro mediante un carro trionfale
trainato dai buoi. Gli avvenimenti legati al culto della
Madonna hanno originato nei secoli una singolare
testimonianza di fede nelle popolazioni campestri e
marinare, costituita da una collezione di ex voto. Circa
400 quadretti, la maggior parte dei quali sono dipinti su
latta ricavata dai contenitori del pesce, provenienti dalle
vicine tonnare di Solanto e di Trabia, che ripercorrono
circa tre secoli di eventi miracolosi attribuiti alla
Madonna. La collezione è oggi esposta nel museo
degli ex voto all'interno del Santuario. L'intensa
attività culturale, la dimensione storica e le valenze
paesaggistiche del mare e della montagna, nonché i
prodotti gastronomici locali in particolare la salsiccia di
maiale e l'olio d'oliva, sono alla base dell'attività turistica
in continua crescita grazie alla progressiva dotazione di
strutture che permettono di fruire i luoghi più
significativi di questo piccolo centro siciliano, che con i
suoi panorami, l'intensità dei colori della natura, i resti di
un passato glorioso e leggendario esprime la reale
essenza della nostra terra.
38 | ilvespro MAR-APR 2014
  

-Comandante un nivuro l'addesidera
qua fuori e sta li' aspettando!
- Caputo, venga.
- Comadi
- Avvicini l'orecchio...non ho capito
una minchia....si spieghi meglio!!
- Un uomo di colore nero l'aspetta in
sala di aspetto....ehm...di attesa...
- Ok. Lo facciamo accomodare?
- Non lo so lei mi deve comandare...
- Ma certo lo faccia accomodare..!..Era una domanda retorica....
- Ah non lo sapevo.....
- Prego si sieda...lei è?
- Habib N'sahra..sono nigeriano...
- Capisco…..mi dica pure...
- Io denuncio mia morte adesso
perchè io solo qui e mia moglie
lontana, io....
- No aspetti, aspetti... non ho capito
bene....Lei vuole denunciare la sua
morte????
- Si, capito bene...
- Aspetti! Mi dica... lei ha il permesso
di soggiorno?
- Si
- Un attimo. Caputooo!
- Comandi ,eccomi!
- Controlli queste generalità...
Habib...
- Habib N'sahra
- Ecco... ha sentito?
- Si ma non ho accapito come si
scrive...
- Ha un documento... il passaporto?
- No
- Per favore può scrivermi il suo nome
in stampatello?…prego...
- Ecco Caputo vada... vada...
- Allora mi spieghi bene ed in modo
chiaro....
- Io lavora in Carini a statale dove c'è
spaccio machine...
- In nero?
- Si
- Bene, bene... continui...
- Io pochi soldi e spendere poco
perchè mandare casa che serve
tanto. Pititto... Io vive Capaci con 10
pirsone in casa di centro, ogni
mattina alzare 5 e fare strada a piedi.
Lavora tanto e io stanco la sera torna
a Capaci piedi....
- Sempre... anche con la pioggia?
- Si, sempre....
- Mii camminare fa bene alla salute...
ci sta assai di tempo??
- Caputo!! Ma che chiede... non
siamo qui per ascoltare la storia della
sua vita ma per capire che vuole... ma
poi lei che si intromette? Ha
controllato?
- Sissi, regolare da 4 anni...
- Vada per favore...
- Prego Habib continui...
- Io fare sempre strada di statale
piedi...
- Ecco, scusi, un attimo... volevo
chiederle questo prima che venisse...
vabbe. Perchè non usa una bicicletta?
- Io fatto ma ora tutta scassata.
Machina preso me e fatto volare.
- Un auto l'ha tamponata? Ha visto la
targa... l'autista si è fermato?
- Io visto auto ferma in buio... io grida
e corruto all'auto... ma loro via...
- Vuole denunciare quindi
l'incidente... ok... Caputo!
- No incidente! Io denuncia ora mia
morte...
- Comandi! Le serve il supporto?
- Si un attaccapanni mi serve!
- Subito, arrivo...
- Caputo, ma che ha capito! Era in
tono sarcastico!
- Ah non è in magazzino?
- Vada non serve più... vada...
- Allora Habib... che significa la sua
morte?
- Io cammina ogni sera in statale buia
di Carini e auto preso bicicletta...
altra auto preso braccio con
specchietto e fatto male tanto... non
lavorato due jorna. Io bisogno soldi
per casa, pititto...
- Capito, continui...
- Io quindi lavora per forza in spaccio
machine e qualche sera auto
ammazza me! Strada tutta buia,
niente luce e io paura morire....
- Quindi lei ha paura di morire sulla
statale poichè è al buio... non è
illuminata…
- Si
- Non capisco il senso della denuncia.
di Luca Russo
Vorrei capire, visto che non credo lei
sia qui per scherzare o prendermi in
giro.
- No, no... serio... importante...
- La statale purtroppo non ha
luminarie ed è al buio…
- Si, si, lampioni c’è ma spente… non
capisce.
- Si ,concordo…vero è, non sono
addumate……
- Caputo, per favore…vada!
- Insomma… non può... non può
usare il bus?
- No soldi... casa... pititto...
- Ok pititto... ho capito...
- Io paura muore e mia famiglia sola
non sa e mia giustizia muore pure...
Io adesso ancora vivo e quindi io
denuncia prima e mia morte “elle
sera la responsabiltè des politiciens”
che lasciato strada cosi....
- Non capisco… il francese...
- Commandante disse che "sarà la
responsabilità dei politici"...
- Caputo... lei...???...era dietro la
porta? Grazie...
- Si, responsabili di mia morte... Io
cammina di lato ma machina non
vede strada, troppo buio e io troppo
nero. Auto non vede strada, non
vede me e io poco spazio cammina...
Io qualche sera muore strada e poi
trova me morto domani mattina... Io
allora chiedo ora giustizia per mia
morte... io dico... “je l'ai dèjà
dènoncè!!!”
- Caputo... lo so che è là dietro...
- Io l'ho gia' denunciato...
- Resto sconvolto... Comunque io
non posso... non credo sia possibile...
- Io diritto, mia famiglia diritto... io
muore per... minnifutto amministrazione!
- Vuole dire in italiano... inadempienze dell'amministrazione...
- Si nessuno futti nenti...qui. Europa
ma peggio di mio paese... Perchè
auto cammina in strada buia buia?
Perchè auto corre in strada buia?
Perchè luce spenta?
Io muore per questo?? Io muore
perchè povero e lascia come cane di
MAR-APR 2014 ilvespro | 39
fianco strada...
- Mi dispiace... io, sia da uomo che da
pubblico ufficiale, non so che dire...
- Comandanti lei lavora per stato che
frega di te, di me e di cittadino... io per
questo denuncia... io denuncia mia
morte ora... io voglia giustizia...
- Capisco... io non so che dire... posso
fare una segnalazione...
- No prego, per favore, per mia
famiglia tu fa me denuncia per mia
morte... prego...!
- Caputo, venga... si sieda al computer e scriva...
- Habib sono addispiacciuto per tutto
e puru si mori.....
- Caputo, facciamo un verbale...
- In data odierna 25/12/2013 si
presenta in questa stazione dei
Carabinieri di Capaci il sig. Habib
N'sahra... tenga il foglio di prima...
- Grazi
- denunciando una grave carenza di
sicurezza sulla statale 113 ed incuria
delle luminarie nel tragitto della
stessa che attraversa il Comune di
Carini nella zona Bivio Foresta e poi
nel tragitto nel Comune di Capaci fino
all'arrivo al centro abitato. Il sopracitato infatti dovendosi spostare sulla
statale a piedi, percorrendo il bordo
stradale, per motivi di lavoro...
imprecisati...
- Io denuncia anche questo ma io
voglio foglio di denuncia di mia
morte... così polizia trova documento
di giustizia per mia morte... colpa di
loro che frega di cittadino onesto che
lavora... Lavora nero perché voi
detto, perché voi volere!
Voi italiani abituati tutto questo ma io
pensava “que c’ètait mieux que dans
mon pays... qu’il y avait la une
civilisation”... io sbagliato!
- Comandante...
- Non ce bisogno, ho capito lo
stesso... Scriva Caputo…
- Hhabib N'sahra denunciando
quanto sopra, fin da oggi si dice certo
che vi siano altissime probabilità che
in una di queste sere lui possa morire
a causa di un incidente stradale, di un
auto che non vedendo bene la
carreggiata buia possa investirlo al
bordo strada...
- Comandante... ma ...si può scrivere
accussi' ??
- No, però me ne assumo io la
responsabilità... a volte bisogna
andare al di là del consentito per
capire cosa stiamo sbagliando e cosa
non abbiamo capito davvero...
- Come vuole lei... purtroppo non
accapiscio...
- quindi fin da ora denuncia che a
causare la sua morte sono tutti quei
politici ed amministratori che non
hanno adempiuto al loro dovere,
responsabilità e compito di controllo
a tutela ed incolumità del cittadino. Il
giorno stesso della sua morte tutta
questa gente risponderà di quanto
accaduto.
- ...accaduto, punto. Altro?
- Aggiunga le generalità nei campi
appositi...
- Dove?
- Generalità!... I dati anagrafici...
- Io porta con me sempre questa
denuncia, per giustizia di me e di mia
famiglia...
- Mi dia la denuncia Caputo così la
firmo... alla presenza dell'appuntato
Caputo? Si è aggiunto come testimone nella denuncia?
- Si, non ho accapito bene quello che
mi disse sulle cose giuste che
abbisognano al di là... ma saccio che
Habib avi arraggioni... chista non è
civiltà!
- Grazie, tu capo buono e saggio... tu
buono capo per Italia... tu capisci
gente...
- Ecco prenda... ecco la sua denuncia...
- Grazie, io voglio vivere onesto e se
muoio, io volere giustizia di uomo
onesto...
- Tutti vorremmo onestà e giustizia
ma non siamo capaci di mantenerla...
- Comandanti ma perchè la statali è al
buio e non si avvede niente, non ci
fossero le luci accapissi ma ci sono!!!
- Questo è il mistero del nostro paese!
I disagi, gli scandali, le inadempienze
esistono dove vi è la possibilità, ma
non la si attua regolarmente. Sono i
simboli del nostro insuccesso,
devono esistere per noi poterci
sentire italiani e quindi vittime
giustificate della nostra incapacità.
- Io potere andare?
- Si Habib... e grazie per quello che ha
fatto...
- Comandante, perchè lo arringraziò?
- Perchè lui credeva nel nostro paese e
nella civiltà che vanta di possedere e
ne è rimasto deluso. Ma ama la vita,
una vita onesta e per questo importante e se lui muore così allora
pretende giustizia, pretende civiltà
dove non ve ne è. Noi cosa amiamo?
Noi cosa pretendiamo? Solo un
ipocrita vita civile ed un abituale
lamentela che poi dimentichiamo per
assuefazione sociale.
- Non accapì ma lei ha la mente
allitrata...
- Tranquillo non sei l'unico... io adesso
grazie ad Habib vorrò la mente
libera...
- Tutti dovessero denunciari...
- Si, denunciare a noi stessi la giustizia
che non capiamo e non sappiamo
amare.
Giovanna Sciacca
A distanza di un anno sei e rimarrai nei nostri cuori, perché poterti
dimenticare è impossibile.
Tu, mamma perfetta e nonna sempre presente, dolce con tutti quelli
che ti circondavano.
Ti vogliamo un mondo di bene e te ne vorremo sempre.
Tuo marito Giuseppe, i tuoi figli, le tue nuore ed i tuoi nipoti.
MAR-APR 2014 ilvespro | 41

Una baby campionessa “made in Carini”
Come di consuetudine Il Vespro si
occupa quasi esclusivamente di tutti
quegli sport definiti
“minori” dal popolo
italiano, così preso
com'è dal dio
calcio.
Oggi ci occupiamo
di Kick Boxing e
della giovanissima
campionessa cariGiorgia ed il suo allenatore Andrea
nese Giorgia
Russo, che abbiamo incontrato nei giorni scorsi.
Ciao Giorgia, parlaci di te.
“Ciao a tutti, mi chiamo Giorgia
Russo ed ho 10 anni. Oggi vi voglio
parlare del mio sport, il Kick Boxing,
che ho iniziato per caso quasi 2 anni
fa con mio padre. Il mio allenatore è
Andrea Lucchese, pluri Campione
del Mondo e Medaglia d'Oro alle
Olimpiadi di Pechino nonché fondatore del Team Vicor di cui faccio
parte.”
In così breve tempo, però, sei già
diventata una campionessa...
“A gennaio del 2013 ho partecipato
alle Regionali di Sant'Agata di
Militello e mi sono classificata al primo posto, stesso posto
conquistato a fine febbraio nella Coppa Italia che si è tenuta
a Vibo Valentia. Nei primi giorni di aprile si sono svolti i
Campionati Italiani a Jesolo e lì sono arrivata seconda, come
a maggio a Ceprano in occasione della Coppa del
Presidente.”
Una carriera fulminante e di tutto rispetto per una ragazzina della tua età.
“Avendo vinto tutte queste gare in così breve tempo, ho
potuto partecipare ai Collegiali che si sono tenuti lo scorso
luglio a Caserta per la selezione degli atleti che avrebbero
fatto parte della Nazionale Italiana. Sono stata selezionata
come Campionessa Italiana della Categoria -32, ed i virtù di
ciò ho partecipato con la Nazionale ai Campionati Europei
2013 che si sono svolti in Polonia a Krynika Zdroj dal 14 al 22
settembre scorsi. Purtroppo ho trovato un'avversaria con
una esperienza maggiore della mia (era al suo terzo europeo) ma anche di 2 anni più grande e non sono riuscita a
batterla.”
La nuova stagione agonistica come procede?
“Quest'anno sono passata alla categoria superiore, alla -37,
nella quale ho gareggiato a Giarre nel mese di novembre
nelle prime gare del Campionato 2014 e dove mi sono
classificata al primo posto con 2 KO nei due incontri disputati: nel primo 10 a 0 prima dello scadere del tempo e nel

secondo 13 a 3.
A fine gennaio ho partecipato al Golden Glove che si è
tenuto a Dolo (VE), una manifestazione dove partecipano
tutti i migliori atleti europei di questa disciplina, e dove mi
sono classificata al primo posto in una categoria superiore
alla mia, la -42, in quanto nella -37 non avevo avversari.
Il 9 febbraio di nuovo a Giarre c'è stata la seconda fase dei
Campionati Regionali, anche questa volta un primo posto.
Una settimana dopo ad Ariano Irpino (AV) si è svolta una
gara interregionale dove hanno partecipato tutti gli atleti
del Sud Italia, comprese le attuali Campionesse Italiane in
carica (per ogni categoria ci sono 2 titolari in squadra). Mi
sono piazzata al primo posto con la prima gara conclusa 3 a
0 ai supplementari e la seconda 4 a 0.”
Gare serrate come tempi. Quali saranno i tuoi prossimi
impegni?
“Dal 27 febbraio al 3 marzo ho
partcipato all'Irish Open a Dublino,
evento a cui partecipano tutti i
migliori atleti di livello mondiale.
Ho conquistato 2 medaglie
d'argento in 2 categorie differenti,
la prima dove milita l'attuale
Campionessa Europea ed è composta da 11 atleti, la seconda da 10
atleti. La mia amica e compagna di
squadra del Team Vicor, Alessia
Costanzo, ha invece ottenuto la
medaglia di bronzo nella Categoria
Junior.
Il 15 e 16 marzo ad Aversa si volgerà la Coppa Italia, il 12 e 13
aprile a Bergamo la Coppa del Presidente ed il 17 e 18
maggio a Catania i Campionati Italiani.
Queste 3 gare sono valevoli per gli “azzurrabili” 2014,
ovvero l'ingresso in Nazionale per quest'anno. Se tutto
andrà bene come lo scorso anno, parteciperò di nuovo ai
Collegiali per entrare in Nazionale e così sarà a settembre
parteciperò ai Mondiali che si terranno a Rimini.”
Per la tua età sei molto determinata, complimenti.
“Volevo dire un'ultima cosa, questo sport è entrato a far
parte della mia vita e mi impegnerò sempre con tenacia e
tanta forza di volontà, non trascurando lo studio. Ma è
anche vero che se sono riuscita in tutto questo, fino ad oggi,
è anche grazie all'aiuto ed al sostegno dei miei genitori.”
42 | ilvespro MAR-APR 2014



 

Nel mese di marzo la natura si và risvegliando, anche noi ci sentiamo coinvolti positivamente in questo risveglio, le
giornate si allungano a vista d'occhio, già la primavera è alle porte… e noi siamo pronti ad accoglierla. Non è forse
cosi? Carissimi lettori, questo mese vi propongo un piatto che si
può definire sfizioso… adatto a tutte le età, veloce
veloce per chi non ha tempo da perdere e vuole fare
come si suol dire “figura”.


Ingredienti per 5 hamburger:
500g di patate
1 o 2 uova
50 g di grana
50 g di farina
200 g di ricotta
1 spicchio d aglio
Prezzemolo q.b
Sale, pepe
Per il ripieno:
prosciutto a dadini
1 mozzarella
Procedimento:
Lessate le patate in abbondante acqua salata, appena
cotte le schiacciate grossolanamente e lasciate
freddare in una bolle.
In un altro contenitore invece assembliamo tutti gli
altri ingredienti, iniziamo con la ricotta, l'uovo (2 uova
se la ricotta ha qualche giorno), l'aglio (facoltativo),
prezzemolo, farina, grana (se si preferisce un gusto più
deciso si può utilizzare il pecorino) e infine sale e pepe.
Uniamo il composto alle patate e mescoliamo
energicamente il tutto.
Prendiamo una teglia, la rivestiamo di carta forno e la
spennelliamo con un filo d olio evo.
Nel frattempo abbiamo preso anche il coppa pasta,
mettiamo uno strato di patate (come nella prima foto),
farciamo con una fetta di mozzarella e prosciutto
(foto2) e infine copriamo con un altro strato di patate.
Alziamo delicatamente il coppa pasta e ripetiamo lo
stesso procedimento per gli altri hamburger.
Inforniamo per circa 15 minuti a 200 gradi e per altri 5
minuti solo grill.
E l'hamburger “alternativo” è pronto!
Alla prossima.
MAR-APR 2014 ilvespro | 43



a cura della
Redazione Sportiva
della Rari Nantes
La Società della Rari Nantes Terrasini del
Presidente Rosuccio Giliberti, nell'attuale
stagione agonistica 2013/2014, sta disputando i
campionati in tutte le attività giovanili della
pallanuoto Regionale che vedono in vasca i più
piccoli della categoria Under 11 fino ai ragazzi
dell'Under 17. Da qualche anno, la storica Società
locale che milita dal 1972, ha intrapreso un
percorso di crescita giovanile convogliando,
attorno alla struttura della piscina Comunale di
Terrasini, parecchi giovani provenienti dalle realtà
limitrofe di Terrasini e Cinisi, facendosi apprezzare oltre che per i risultati, anche per l'importante ed arricchente
contributo di crescita psico - corporea e relazionale che questo sport offre a chi vi si accosta con costanza ed impegno.
Un impegno che oramai, di anno in anno, si fa sempre più gravoso e allo stesso tempo ambizioso, alzando, naturalmente, l'asticella degli obiettivi e delle aspettative. Questa stagione, iniziata nel gennaio 2014, con le qualificazioni
provinciali Under 11, 13, e 17, giunta oggi, al primo giro di boa, vede le formazioni della Rari Nantes Terrasini assestate al
secondo posto nei rispettivi campionati; in classifica, dunque, soltanto dietro alle formazioni del Telimar Palermo,
società che capitalizza il movimento pallanuotistico palermitano e che comunque vanta una prima squadra in serie “A2”.
Volendo fare un bilancio è possibile affermare che, al momento, la società R.N. Terrasini è in linea con gli obiettivi
prefissati e che lo sforzo attuale è finalizzato alle qualificazioni alle fasi Regionali per tutte e tre le categorie.
Discorso a parte va fatto per la formazione Under 15 che, da quest'anno, partecipa con onore al Campionato Under 15 “A”
riservato alle migliori otto formazioni Regionali, formazioni queste, che vantano Prime squadre, militanti in “A2”.
La formazione Terrasinese ha vinto domenica scorsa, di misura, contro il Circolo Canottieri Ortigia, storica società
Aretusea, conquistando il terzo posto in classifica al giro di boa del Campionato Under 15 "A". Soltanto una grande prova
di orgoglio ha regalato la vittoria alla formazione Terrasinese; una partita al cardio palma per gli atleti e per i Tecnici,
avvincente per il pubblico presente che ha avuto modo, prima di incitare i
propri favoriti e alla fine di applaudire entrambe le squadre, che hanno
profuso il massimo impegno per portare a casa la vittoria. I parziali dei
quattro tempi danno l'idea dell'equilibrio in campo 1-2; 4-1; 3-4; e 3-3,
soltanto nel parziale del secondo tempo si è visto uno scarto di tre gol in
favore della formazione Terrasinese, grazie ad una difesa attenta e
propositiva in fase di ripartenza. Il Terrasini in questo frangente è stato
capace di imbastire controfughe vincenti che hanno prodotto il primo
breck alla partita. Gli aretusei, nonostante il distacco di due gol, hanno
iniziato una rimonta che a fine terzo tempo li ha portati ad una sola
lunghezza di distacco, grazie anche ad una serie di svarioni difensivi da
parte della Rari Nantes Terrasini. L'appannamento da parte dei ragazzi
della R.N. Terrasini si è prolungato sino a quattro minuti dalla fine quando
la formazione dell'Ortigia si è portata sul punteggio di 8 a 10 in suo favore.
L'espulsione per somma di falli del Capitano, il distacco di due gol e
l'irrisorio tempo a disposizione sembrava chiudere la partita in favore
della formazione Aretusea, ma la prova di orgoglio dei ragazzi della Rari
Nantes Terrasini non si faceva attendere e dapprima si riportava in parità,
anche grazie ad una dose di fortuna, ed a 50 secondi dalla fine trovava il
gol della vittoria in superiorità numerica. Restava un ultimo affondo
all'Ortigia per ristabilire la parità ma la difesa del Terrasini neutralizzava e
dava il via al conto alla rovescia che sanciva una vittoria sofferta. Adesso,
tra due settimane, si parte con il girone di ritorno per tentare di
migliorare la posizione attuale, anche se gli scontri più impegnativi
saranno fuori dalle mura di casa, ma la crescita di alcuni elementi che sin
qui non hanno espresso al meglio le loro potenzialità e la ritrovata grinta
danno ottimismo all'ambiente Terrasinese.
44 | ilvespro MAR-APR 2014




Giovanni Valentini - Longanesi, 2012
Giovanni Valentini è giornalista ed è meridionale della Puglia. Così, quando
nel sottotitolo si domanda se “I meridionali sono italiani?”, può farlo senza
offendere nessuno poiché parla anche di se stesso. E questo mi dispone
bene, perché anche io, come lui, parlo spesso duramente della mia gente e
della mia terra ma lo faccio non solo da originario come Valentini lo è della
Puglia, lo faccio anche alla luce del sacrificio di restare qui e spendere la mia
vita per il cambiamento. Questo mi dà diritto di parlare come a Valentini la
sua penna di giornalista senza frontiere.
Il testo offre una lettura lucida, documentata, seria, priva di ipocrisia e di
piagnistei, della realtà meridionale. E cosa c’è n questo sud che da 150 anni fa
da palla al piede di un’Italia che si pensa a due velocità lasciando sottinteso
che la parte di sotto affligge e assolve i ritardi della parte di sopra? C’è
anzitutto il colosso inquantificabile dello spreco che in sé contiene la
cordigliera del furto e della truffa con cui gli apocalittici fondi per il sud hanno
invece arricchito una piccola parte di mafiosi, politici lestofanti, persone per
bene in realtà conniventi del sistema illegale. Leggendo il libro di Valentini si ha netta la sensazione che se ad agire sulla
scena pubblica ci fossero stati Uomini veri, con gli attributi e con in testa il bene comune, l’Italia avrebbe fatto del
meridione la sua California e siccome i fondi pubblici erano costituiti da fantastiliardi di stile paperoniano, avremmo
potuto attrarre nella crescita l’intero Maghreb, evitando la piaga dell’immigrazione clandestina, offrendo al mondo un
esempio di altruismo virtuoso, creando un modello di sviluppo sostenibile che avrebbe garantito a tutti il benessere,
compresi i nostri figli condannati alla disoccupazione e al servilismo internazionale.
Le considerazioni dell’autore sono di un buon senso disarmante, tale che dai fatti e dagli episodi riferiti nasce una sola
domanda: ma l’Itala è un paese di minchioni? Se d’istinto pensate di no, resta solo un’alternativa: è un paese di
imbroglioni. E a giudicare dalle cronache degli ultimi trentacinque anni, dall’impegno dei giudici e dal declino di qualsiasi
politico che dal fasto scade sempre al pubblico ludibrio, c’è da rispondere sì, seppure con tristezza profonda. Ma leggere
questo libro aiuta forse a sollecitare l’orgoglio sano, quello che magari ci fa dire no quando la proposta è illegale, che ci fa
parlare quando ci chiedono di tacere, che ci fa scegliere quando ci spingono a seguire il branco.
«Il Mezzogiorno, da area giovane e ricca di menti e di braccia, nel coro del prossimo quarantennio rischia di trasformarsi
in un ospizio virtuale».
MAR-APR 2014 ilvespro | 45


IL PIPISTRELLO, IL ROVO E IL GABBIANO
Molto tempo fa, un pipistrello, un rovo e un gabbiano si riunirono in un isolotto per formare una strana
società commerciale fondata sulla vendita di stoffe e di rame.
Il rovo possedeva una buona quantità di lana, seta e cotone procurate grazie al duro lavoro dei suoi antenati.
Egli aveva conservato i suo averi nell'attesa di una buona occasione per poterli rivendere.
Il pipistrello, essendo il più abile dei tre negli affari, si prodigò per procurare il denaro necessario per
l'acquisto di una buona imbarcazione sulla quale trasportare i. materiale fino al continente. Per riuscirvi
fece parecchi debiti con degli strozzini ai quali avrebbe dovuto restituire il doppio dei soldi prestati.
Comunque, con il discreto gruzzoletto che ebbe a disposizione egli comprò una piccola barca a remi.
Il gabbiano invece aveva adocchiato un buon quantitativo di rame abbandonato da qualche mercante.
Munitosi di pazienza recuperò tutto quel tesoro che sarebbe servito per la loro società. Giunse infine il gran
giorno. I tre avevano caricato ogni cosa sulla barchette ed erano ormai pronti per partire. "Speriamo che
questa barca sia abbastanza robusta!" Disse il gabbiano preoccupato. "Se il tempo si manterrà calmo andrà
tutto benissimo". Rispose il pipistrello. Finalmente gli amici si imbarcarono e partirono. Ma durante la sera,
un terribile temporale fece ribollire le acque del mare le cui onde gigantesche inghiottirono senza pietà la
piccola barca. I tre compagni fortunatamente si salvarono perdendo però ogni cosa. Da quel giorno il
pipistrello incapace di ripagare i debiti uscì solo di notte per evitare di incontrare gli strozzini che volevano
indietro il loro denaro; il gabbiano imparò a rimanere appollaiato sopra scogli marini nella speranza che le
acque gli restituissero il suo rame; infine, il rovo aguzzò le sue spine strappando i vestiti dei passanti
nell'attesa di ricostruire, con i brandelli procurati, il suo prezioso patrimonio di stoffe ormai perdute.
Questa è una antichissima leggenda con la quale viene spiegata l'origine delle abitudini dei tre protagonisti.
Esopo


Portare le mani alla bocca è un piacere sempre
disponibile che forse ricorda nel nostro inconscio il
periodo della vita prenatale. Il feto, infatti, succhia già il
pollice.

Quali sono i più bei verbi in are?
Sono: giocare, amare, passeggiare, studiare, dare,
inquinare... ALT. Qui bisogna ricominciare e
attenzione a non sbagliare.
Giocare, amare, passeggiare, studiare, viaggiare,
pagare, solo pagare...
“Adesso”, disse la maestra all’alunno, “non posso
darti torto. E’ il solo verbo di noi poveri italiani”
DEPASSE’
Superare, sorpassare, oltrepassare. Si dice del
coma irreversibile in cui il paziente respira grazie
all’aiuto della macchina. ECG piatto non ha riflessi.
La lamina unguale è una spia della salute, la
superficie fragile può indicare anemia o artrite.
Unghia bicolore invece può essere segno di
insufficienza renale cronica. La lamina può anche
staccarsi per problemi dermatologici (eczema) o
micosi dell’unghia. A volte rosicchiare le unghie
può essere segno di insoddisfazione sessuale.
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COSTUMI E NO BIDDIZZI FANNU AMARI!!!
46 | ilvespro MAR-APR 2014