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Parafrasando Bertolt Brecht
Dopo che si è lavorato
tanti anni noi siamo ora in
una condizione più difficile
di quando si era appena
cominciato
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L'inchiesta ­ 3
NEL 25MO ANNIVERSARIO DI SACERDOZIO IL PARROCO DELLA CHIESA DI SANTO STEFANO A QUALIANO CI HA RILASCIATO UNA IMPORTANTE INTERVISTA
25 anni di sacerdozio è un
percorso importante: c’è un
momento che ricorda in particolare?
«Posso dire che ogni giorno dei
25 anni è stato importante. Ho
trascorso 10 anni a Caivano e 15
a Qualiano, due realtà diverse,
due mondi diversi. Un aspetto
particolare che mi sovviene
subito è il rapporto con la comunità. Ciò che accomuna le due
realtà di Qualiano e di Caivano è
il mancato legame con la Diocesi. Entrambe, infatti, vivevano
una sorta di distacco dal centro di
essa. A volerla rappresentare
idealmente sembrava una Chiesa
acefala. Oggi non è più così
anche grazie all’impegno che ricopro personalmente in Diocesi»
Come è cambiata la comunità
qualianese dal suo arrivo?
«Il nuovo che avanza talvolta è
peggio del vecchio. Ciò che è
difficile è far comprendere ai
giovani che non è possibile chiedere il "favore di un certificato".
Quindi, in ultima analisi, far
capire loro il diritto. Qualiano è
un paese che, tra censiti e non,
sfiora circa 30mila abitanti ma si
respira l'aria di una realtà di 2000
abitanti. Quando ho accettato di
venire qui, l'ho fatto a condizione
che venisse costruita una nuova
parrocchia. Questo al fine di lasciare sul territorio delle strutture»
Da quando è arrivato lei la
Don Lello Marino: «Futuro? Camminare con le
proprie gambe nei solchi della Chiesa cercando di
far crescere la comunità nella Chiesa Universale»
Servizio a cura di Vincenzo Perfetto e Carmine Sgariglia
Sopra: L'organo di Santo Stefano
chiesa è cambiata.
«Abbiamo iniziato da capo.
Quando sono arrivato qui mi sono trovato in disagio per la
struttura che era ridotta ai minimi
termini. Pensi che da febbraio
1999 a gennaio 2002 abbiamo
speso un miliardo e mezzo delle
vecchie lire per rimettere a nuovo
la chiesa.
Vi sono stati anche progetti temerari, come gli ultimi in ordine
L'ALLARME LANCIATO DA UNO STUDIO DELLA CGIA DI MESTRE
Usura, la Campania
indicata a rischio "molto alto"
Abbiamo aiutato, quali contribuenti, le banche ma la nostra capacità di accedere
al credito è di fatto crollata rispetto agli anni prima della crisi
Il comunicato. Negli ultimi 2
anni le banche hanno erogato a
famiglie e imprese quasi 100
miliardi di euro in meno. Con
meno soldi a disposizione e la
disoccupazione in aumento, il
rischio usura assume dimensioni sempre più preoccupanti al Sud: soprattutto in
Campania, Calabria e
Abruzzo.
A lanciare l’allarme è il segretario della CGIA, Giuseppe
Bortolussi:
“A seguito della forte contrazione dei prestiti praticata dalle
banche alle famiglie e alle
imprese, c’è il pericolo che
l’usura, soprattutto nel
Mezzogiorno, assuma dimensioni preoccupanti”.
Tra la fine del 2011 e lo stesso
periodo del 2013, fa sapere
l’Ufficio studi della CGIA, la
diminuzione degli impieghi
bancari alle famiglie e alle
imprese è stata di quasi 100
miliardi di euro: precisamente
97,2 miliardi.
Se le prime hanno subito una
contrazione di 9,6 miliardi (1,9%), le seconde hanno regi- Sopra: Banconote "sporche"
strato una flessione pari a ben
87,6 miliardi di euro (-8,8%).
Fonte: www.cgiamestre.com
municato stesso alla crisi in cui
Le banche che fanno? Prati- gli istituti di credito sono caducamente emerge che le banche ti.
non rilasciano più credito Help me. Lo Stato (ovvero le
bloccando di fatto l’economia nostre tasche di contribuenti)
ed esponendo le famiglie ai ri- non si sono fatte mica pregare
schi legati all’usura. Questo è e specie con il governo del
dovuto come si legge dal co- prof. Monti ma anche con altri
più o meno nettamente abbiamo aiutato e non poco questo
però a patto di evitare le condizioni allarmanti di cui stiamo
parlando senza contare che
l’atra faccia della medaglia vede l’economia non risollevarsi
a causa dello scarso flusso di
denaro.
Che facciamo allora? Il governo è veramente capace di
convertire questo circolo vizioso in uno virtuoso? Non
avremo altra risposta se non la
nostra … parafrasando Brecht.
Carmine Sgariglia
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cronologico: il restauro delle tele
a destra e sinistra dell’altare e
l’installazione dell'organo che per
tecnologia è uno strumento di
prim'ordine, che ha bisogno di
esperti per essere suonato senza
provocare danni. Tra l'altro, vi
anticipo che in prossimità
dell’arrivo delle reliquie di San
Giovanni Paolo II, nel mese di
ottobre, vi sarà il concerto inaugurale»
Lei è stato più volte in Africa e
conserva un rapporto particolare con questa realtà
«La comunità parrocchiale mi ha
sempre aiutato senza chiedermi
nulla. Non ho voluto alcun regalo
per la festa dei 25 anni di sacerdozio, ma con quanto raccolto
costruiremo una scuola intera!»
Quanto è difficile trovare una
fede genuina nel nostro territorio?
«Esiste la fede genuina. C’è
gente che la vive quotidiana-
mente senza ostentarla, per questa ragione sono ancora qui»
Festa patronale: in futuro ci
potrebbero essere le condizioni
per rifarla?
«Sarà impossibile ripristinarla
come prima perché non ci sono
più i presupposti. La curia, ad
esempio, non mi darebbe il
permesso per far uscire la Madonna insieme a Santo Stefano,
perché essendo la festa in onore
di Santo Stefano è giusto che
escano le sue effigi. Del resto
quando sono arrivato la festa non
si organizzava da quattro anni.
Perché?»
Per il futuro quali sono i progetti o gli obiettivi che ha in
mente?
«Camminare con le proprie
gambe nei solchi della Chiesa
cercando di far crescere la comunità nella Chiesa Universale.
Sarà difficile e ci vorrà tempo ma
prima o poi ci riusciremo»
LA RIFLESSIONE POLITICA
3° Repubblica o
Banana Republic?
La gente chiede risposte concrete
che possano darle nuova speranza
LPD – M5S, nasce la Terza
Repubblica? Dopo la prima,
quella dello scudo crociato e
della falce e martello seguita,
poi, dalla seconda che, raccogliendo il mal fatto della prima non ha riparato bensì ha
finito di raccogliere le briciole
(chiamiamole briciole) rimaste. E tra Presidente, prosciutto e professore eccoci
qui. Dopo il trionfante Renzi,
l'istrione Grillo ha capito (o è
stato costretto a capire) che
l'isolamento politico, il fronte
del no su tutto e tutti e del
“vaffaday” non porta
all'orizzonte perché il popolo
è stufo, ribollente, pronto ad
aggrapparsi al primo carro di
rivolta sociale. Tanto siamo
italiani nessuno ha il coraggio
di scagliare la prima pietra
come in Francia ai tempi della
presa della Bastiglia, ma
aspettiamo sempre che lo
faccia quello al nostro fianco.
Dopo il primo successo
elettorale, Grillo ha visto
affievolire il consenso di un
popolo vigliacco ma bramoso, poiché allo stremo, di risposte concrete. E così, dietro
la spinta di Casaleggio e del
vice alla Camera Di Maio il
M5S si apre finalmente al
confronto ed alla proposta
con i dieci punti inerenti la ri-
forma elettorale con il si al
ballottaggio, alla riduzione
dei collegi ove è possibile,
alla trasformazione del Titolo
V della Costituzione che ridà
i poteri delle Regioni al Governo Centrale e poi la riduzione (e veramente era ora!)
dell'indennità dei Sindaci e
dei Consiglieri, l'abolizione
dei Senatori a tempo pieno e
ad un si limitato all'immunità
parlamentare oltre al premio
di maggioranza solo al primo
partito e non alla coalizione.
Un primo, timido passetto a
cui, però, alla gente forse poco importa. Quella, la gente,
non ha bisogno di immunità,
riduzioni di collegi e premi di
maggioranza, bensì di premi
per aver sopportato governi
così, quella ha bisogno di pane e lavoro... a quando queste
risposte, bambin toscano venuto dal cielo ed ingolfato
grillo affogato da quella cravatta che lo soffoca
rendendolo più incazzato di
prima? Speriamo al più presto
anche perché il numero 3
sembra porti bene, dobbiamo
aspettare la quarta, la quinta e
la sesta Repubblica sino a
giungere alla mitica Repubblica delle banane.
Antonio Vastarella
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4 ­ Ambiente
Anno IV n° 1 0 del 201 4 www.puntomagazine.it - freepress
MULTISERVIZI VS S.A.P.NA.
Multiservizi, Nicola Sgariglia:
«I Comuni non in regola con
i pagamenti restano in attesa anche
se non c'è nessuna fila all'impianto»
Ecco ripresentarsi il problema dei rifiuti in strada
che porta con sè il terrore che le stesse possano tornare
ad essere tristemente sporche e stracolme di rifiuti
«A fornire la spiegazione di ciò
che è accaduto questa mattina in
citta è stato l'Amministratore
della Multiservizi Sgariglia che,
seccato del modo di agire della
SAPNA che gestisce il conferimento dell'indifferenziato ci ha
lasciato la seguente dichiarazione: «Nonostante la disponibilità degli operatori della
SAPNA, società che opera in
regime di monopolio per il
conferimento
dell'indifferenziata, su indicazione dei
vertici aziendali i comuni non in
regola con i pagamenti, restano
in attesa anche se non c'è fila
all'impianto. non potendo scaricare i camion non è stato possibile completare il servizio. Il
Sindaco si sta già adoperando
per cercare di trovare una soluzione con la società».
Aquesto punto l'unica soluzione
e fare meno indifferenziato
possibile quindi la direzione che
deve essere intrapresa è senza
dubbio quella della maggiore
differenziazione del rifiuto. La
risoluzione del problema potrebbe avvenire anche politicamente se il Sindaco avesse già
una soluzione, tuttavia questa
Incubo di una
notte di mezza estate.
Lettera al ministro Galletti
La "Terra dei fuochi" continua a bruciare nell’indifferenza totale. L’emergenza ambientale in Campania è
passata dalle prime pagine nazionali al dimenticatoio con
una velocità incredibile, a far rimbalzare nuovamente la
questione in primo piano le ultime dichiarazioni del Ministro Galletti che si dice pronto a portare a termine il
piano, presentato alla Ue lo scorso anno, che prevede la
costruzione di un nuovo termovalorizzatore in Campania.
La voglia di mettere, finalmente, in moto qualcosa di
concreto espressa da Galletti sarebbe lodevole se non
andasse ad intaccare ulterioremente la salute dei cittadini
Sopra: Il Dott. Nicola Sgariglia
non è immediatamente disponi- quest'ultima difficile, quindi
bile perché bisognerebbe reperi- questo tipo di disagio, per forza
re i fondi necessari per mettersi di cose, capiterà anche in futuro.
in regola con i pagamenti, cosa
Vincenzo Perfetto
LA RISPOSTA DELLA S.A.P.NA.
«Qualiano non ci paga»
Inviate alla nostra redazione a mezzo mail anche una copia
della diffida al pagamento e copia delle fatture relative al solo 2013
Il Comune di Qualiano risulta
essere inadempiente come diceva il Dott. Sgariglia nella sua
dichiarazione nell'articolo di cui
sopra, ma la S.A.P.NA., attraverso la Dott.ssa Angela Carnicella, referente Comunicazione
della Società, ci fa sapere che:
«I mezzi della Multiservizi di
Qualiano che conferiscono i rifiuti raccolti negli impianti gestiti da SAPNA sono in coda ai
mezzi dei Comuni paganti
perché il Comune di Qualiano
non paga.
Il Comune di Qualiano ha un
debito nei confronti di
S.A.P.NA. di oltre 561.000 euro
per servizi già resi relativamente
al 2013 come si evince
dall'allegato Atto di messa in
mora e diffida al pagamento».
«Le attese - continua la dottoressa - sono legate al ciclo di
gestione dell'impianto non certo
a rivalse sospette».
Con queste affermazioni la Società smentisce, di fatto, il dott.
Sgariglia che lascerebbe
intendere, nella sua dichiarazione, evidentemente qualche sorta
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di rivalsa ulteriore aldilà della
precedenza data ai comuni che
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Vincenzo Perfetto
Sopra: Il Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti /Un rogo della "Terra dei fuochi"
L’intervista rilasciata dal Ministro Gian Luca Galletti al
quotidiano “Avvenire” mi ha
lasciata sgomenta. Il totale
distacco della classe politica
dalla realtà si materializza in
alcune frasi del Ministro che
ha annunciato un piano di
100 giorni che porterà, in
mancanza di altre soluzioni,
alla costruzione dei un nuovi
inceneritori di Giugliano e
Salerno:
«Cento giorni. Per troppo
tempo abbiamo ascoltato
tutti, ma non abbiamo fatto
nulla. Ora basta. Senza soluzione entro il 2014 andiamo
avanti noi con i termovalorizzatori. Abbiamo un’infrazione Ue alle porte: è
questione di mesi, non di
anni. E dunque abbiamo il
dovere di muoverci e di dare
risposte. Non mi voglio
impiccare a zone o a soluzioni, ma sono terribilmente
stanco di soli no. E allora
faccio una proposta: sono
pronto a dire sì a dei comitati
di controllo sul funzionamento dei termovalorizzatori.
Comitati con rappresentanti
degli enti locali e della popolazione[…] Le grandi questioni ambientali vanno
affrontate con la scienza, con
la ricerca. Non con irrazionalità. Vuole un esempio?
Abbiamo Regioni come la
mia Emilia Romagna con
otto termovalorizzatori e altre
dove non si possono fare. In
Emilia lei ha mai visto gente
scendere in piazza? Ecco il
punto: ci sono realtà che pro-
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risanamento dei luoghi. Ministro, qui ci stanno ammazando, da anni i cittadini si
chiedono : “Lo Stato
dov’è?”. La prego non mi
dica che lo Stato manifesta la
propria presenza tramite i
nuovi militari che il Ministro
Alfano ha intenzione di
inviare che dovranno fare i
conti con gravi limiti operativi dettati dalla spendingreview con cui si confrontano già le Forze
dell’Ordine operative da
tempo sul territorio. Non mi
venga a dire nemmeno che lo
Stato c’è perché il Premier
ogni tanto si concede una
breve passerella istituzionale
qui in Campania, sappiamo
benissimo entrambi che non
basta.
Ministro, insomma, invece di
dirci che questi inceneritori
s’hanno da fare perché c’è
alle porte una sanzione dell'
Unione Europea venga qui e
parli con chi ha visto morire
un amico, un parente, parli
con chi è costretto a vivere in
un incubo. Qualche giorno fa
anche il Dottor Antonio
Marfella le ha scritto dal suo
blog de “Il Fatto Quotidiano”, almeno la sua di missiva
la legga, la faccia leggere
anche ai suoi colleghi ministri e allo stesso Renzi se lo
ritiene opportuno e poi dateci
le risposte che meritiamo
perché qui oramai non
sappiamo più da cosa e da chi
tocca difenderci.
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vano a capire mettendosi
nelle mani della scienza e
altre dove prevale un’illogica
emotività.».
Caro Ministro, qui la percentuale di mortalità per tumori è già da tempo più alta
degli standard nazionali.
L’inceneritore di Giugliano,costruito tra le discariche
abusive e i punti in cui lo
sversamente dei rifiuti tossici
si è concentrato per anni,
contribuirebbe ad un ulteriore
aumento dell’indice di mortalità per cause tumorali. Ciò
che succederebbe qui si
identifica esattamente con ciò
che sta già accadendo nella
piana di Gioia Tauro dove
sono presenti ben due impianti di termovalorizzazione,
numerose discriche abusive (
non è possibile sapere se vi
sono interrati anche rifiuti pericolosi visto che non sono
stati svolti i dovuti accertamenti) e un’ampia area industriale. Tutti fattori che
sommati hanno innalzato la
percentuale di cittadini affetti
da tumore, di cui non è possibile tenere il conto perché
non esiste un registro tumori.
Davvero non è possibile evitare di esporre i cittadini della
“Terra dei fuochi” ad un ulteriore rischio? Perdoni la mia
“illogica emotività” ma questi posti hanno già visto morire troppe persone, nessun
cittadino qui è disposto a tramutare quei “No”, di cui lei
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INCHIESTA SU CRISI ED IMPRENDITORIA
Biagio Giocondo:
«Ritengo che l'operato dell'attuale
Sindaco sia in perfetta continuità
con l'Amministrazione Onofaro»
Ad un anno dall'ultima intervista nessun cambiamento, anzi
Sopra: Biagio Giocondo
È trascorso circa un anno dall'ultima intervista a
Biagio Giocondo, noto imprenditore della zona,
molto attento alle dinamiche di Qualiano sua città
natale. Ci lasciammo l'anno scorso con un interrogativo sul Sindaco De Luca. Giocondo, da uomo
di esperienza quale è, ci disse che i tempi non erano maturi per poter esprimere giudizi, visto che si
era insediato da qualche mese. Oggi a distanza di
un anno arriva un pesante giudizio. La città,
quanto a strutture e dispositivi dedicati
all'imprenditoria, è deficitaria. Vaste zone del Comune che potrebbero essere sfuttate anche
commercialmente, come Via Circumvallazione
Esterna, sono abbandonate a loro stesse e alla
buona volonta dei cittadini.
L'ultima volta che ci siamo visti per un intervista era stato appena eletto Sindaco De Luca,
oggi ad un anno di distanza qual è la lettura
della situazione qualianese attuale?
«Qualiano, oltre a vivere la situazione di crisi nazionale, è immersa in un aggravio ulteriore perché
è manchevole di ogni strumento e procedura che
potrebbe iniziare il percorso di produzione. Ciò in
ambito economico: Piano Urbano Comunale, Piano di Commercio e organizzazione in generale. A
mio avviso il Piano Urbano Comunale è uno strumento indispensabile perché, per sua natura, deve
indica aree commerciali, aree artigianali, aree destinate ai servizi ed aree sportive. Senza questo un
comune non può assolutamente sperare di attivare
un sistema produttivo. La mancanza di tale strumento indispensabile è generata da una profonda
crisi politica. Ritengo che l'ultimo Sindaco che ha
lavorato per la comunità sia stato l'avv. Stefano
Morgera. Successivamente si sono avvicendati
Sindaci concentrati su singole problematiche di
natura egoistica».
Come giudica quindi l'operato di De Luca?
«Ritengo che l'operato dell'attuale Sindaco sia in
perfetta continuità con l'Amministrazione Onofaro, con qualche aggravante che individuo
nell'operato di alcuni amministratori».
Visto che lei è così critico e duro quali potrebbero essere i giusti interventi per risollevare le sorti della città?
«La prima operazione da portare a termine è far
tornare a circolare in città un senso di entusiasmo
per tirare fuori la comunità qualianese dalla sensazione di depressione in cui è immersa. Ciò, a mio
avviso, può avvenire facendo partecipare i cittadini nelle varie fasi della vita sociale a partire dallo
sport, rimediando immediatamente alla vergogna
che è caduta su tutta la comunità, non permettendo
di disputare il Campionato di Promozione alla Società “A.S.D. Ardor Qualiano”, unica vera realtà
che rappresenta la città di Qualiano fuori dai suoi
confini ed unica squadra di proprietà dei cittadini a
cui tutti possono partecipare con contributi. A causa di questa vicenda va tutto il mio disappunto
verso il Sindaco De Luca e gli Amministratori che
nulla hanno fatto per fornire aiuti concreti, bensì
sono riusciti a far chiudere l'unico impianto sportivo comunale di cui poteva usufruire la Società e la
comunità».
Bene lo sport come viatico per combattere il
senso di depressione, ma lei poc'anzi ha parlato
di uno strumento importante: il PUC. In che
modo dovrebbe funzionare per lei che fa
impresa da moltissimi anni?
«Il PUC deve avere la funzione di spingere in
avanti l'economia, non puntando semplicemente
sulla costruzione di nuove case perché Qualiano,
negli ultimi anni, ha subito una diminuzione di
abitanti per cui, inevitabilmente, un numero notevole di appartamenti risultano sfitti con sicure ricadute negative sul commercio. Ritengo, pertanto,
che si debba puntare in modo immediato sul
commercio locale attraverso una centralizzazione
delle attività commerciali che costituiscono filiere
insieme con piccole realtà commerciali e centri di
servizi, utilizzando le professionalità attive sul
territorio. Di questo ho ben conservato nel cassetto
un progetto che in un'occasione più specifica ed
aperta a tutti ne potremmo parlare con dovizia di
particolari».
A Qualiano però, a soffrire non è solo il
commercio, bensì l'artigianato qual è la ricetta
per questo settore?
«L'artigianato è in ginocchio perché ha subito i
duri colpi della crisi generale. A Qualiano, in modo particolare, si sente maggiormente tant'è che
diverse aziende hanno chiuso i battenti perché non
hanno trovato alcun organizzazione territoriale che
consentisse loro di unirsi in comparti di filiere, ove
gli utenti potessero rivolgersi e trovare i giusti
spazi e le giuste risposte, così da trovare in tali siti
tutto ciò che rende unificati i processi produttivi.
Questo porterebbe migliorie anche in ambito igienico e di sicurezza negli ambienti di lavoro.
Ritengo che il Consiglio comunale e gli Amministratori debbano cominciare a dedicare più tempo
a queste problematiche vere e meno tempo ai social networks. È vergognoso che via Circumvallazione esterna sia abbandonata a se stessa e al buon
senso degli abitanti che, in modo del tutto privato
ed arbitrario, si preoccupano della pulizia e del taglio delle erbacce ed altro, spendendo soldi e
mettendo a rischio la propria incolumità. Non dimentichiamo che ogni anno questo tratto di strada
conta diversi morti. Sarebbe il caso che il Comune
si rendesse conto che tale strada è centro abitato
qualianese e non aspettare altri morti».
Vincenzo Perfetto
UN'ALTRA STRUTTURA PER I CITTADINI PERSA PER FUTILI MOTIVI
Chiuso per l'ennesima volta
il Campo sportivo "S. Stefano"
Carabinieri e Polizia Municipale intervenuti per un alterco
tra i familiari dei giovani della squadra ospite
ed il Vice Sindaco Antonio Castaldo
Ancora una volta chiuso il Campo Sportivo “S.
Stefano” di Qualiano. Lo stadio, da sempre
chiuso al pubblico per un vecchio problema di
inagibilità legato ai soli spalti, questa mattina è
stato vittima di un nuovo episodio non gestito
nel migliore dei modi.
Quando si gioca al S. Stefano lo si deve fare necessariamente a porte chiuse senza pubblico;
oggi, forse per una disattenzione, sono entrati
all'interno della struttura oltre i dodicenni che
dovevano disputare un'amichevole, anche i genitori che, tra l'altro, assolutamente non potevano entrare perché erano in atto i lavori per
permettere al pubblico di guardare le partite in
sicurezza.
Presente nella struttura anche il Vicesindaco
Antonio Castaldo che, accortosi della situazione
di pericolo venutasi a creare, ha pensato di
intervenire forse con un po' di veemenza in più
per scongiurare incidenti e salvaguardare l'incolumità dei presenti.
Raggiunto al telefono Castaldo ci ha spiegato
l'accaduto: «Ho notato la situazione di potenziale pericolo e sono intervenuto, purtroppo la mia
preoccupazione è stata scambiata per altro tanto
che, per pronta risposta, sono stato aggredito da
alcuni genitori della squadra ospite con insulti
verbali e con minacce che non mi va di ripetere,
forse perché infastiditi dal mio invito a lasciare
la struttura. Ho dovuto chiamare i Carabinieri
per garantire la sicurezza. La partita poteva essere giocata dato che non vi erano problemi relativi al campo di gioco, ma i genitori hanno
preferito, uscendo dal campo, portare con se
anche i loro ragazzi. La partita non è stata giocata e il campo sportivo è stato chiuso».
L'Assessore allo Sport Bonaventura Cerqua,
accorso sul posto solo più tardi, ancora preoccupato per la situazione ci ha dichiarato: «Sono
ancora amareggiato e sconcertato per quanto
accaduto questa mattina; non ero presente sono
arrivato sul posto in seguito ed ho trovato uno
schieramento di auto delle Forze dell'Ordine che
mi hanno fatto pensare al peggio. Sono episodi
che non dovrebbero accadere mai, probabilmente è stata una disattenzione. Ci siamo attivati subito per ristabilire la situazione nel più
breve tempo possibile»
Ancora una volta per questioni futili, per poca
attenzione e per il poco controllo a rimetterci è
stata l'intera comunità qualianese che, purtroppo,
vede di nuovo negarsi l'accesso all'unico centro
sportivo fruibile della Città.
Vincenzo Perfetto
VOCI PARLAVANO DI UN IMMINENTE PASSAGGIO IN MAGGIORANZA
LoveStory?Fioccanolesmentite
Il Sindaco: «Apostoli è un consigliere di opposizione,
ma non ci sono né grandi né piccole manovre»
Sopra: A Sinistra, il Cons. Salvatore Apostoli. A Destra, il Sindaco Ludovico De Luca
Tutto l'inghippo probabilmente nasce dalla fuoriuscita di Salvatore Apostoli dal progetto politico di "Camminiamo Insieme" e dalla
fibrillazione in vista dell'approvazione del Bilancio, nodo molto importante perché su di esso
potrebbero giocarsi le sorti dell'amministrazione,
ma questa è un'altra storia. Il dato invece che ha
fatto andare in crisi lo scenario politico qualianese è stata la notizia di accordi tra il Sindaco De
Luca e Salvatore Apostoli, consigliere di opposizione. Il primo, raggiunto al telefono, ha
smentito categoricamente le voci che raccontavano di un avvicinamento attraverso "grandi
manovre" tra i due protagonisti della vicenda,
qualcuno diceva addirittura un assessorato (forse
quello cui aspirerebbe Zara?), con la seguente
dichiarazione: «Non ci sono né grandi né piccole
manovre. Salvatore Apostoli è un consigliere di
opposizione; lo rispetto perché fa opposizione
costruttiva. Ha assunto una posizione autonoma
perché ha lasciato il progetto di Camminiamo
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Insieme, ma tra di noi non ci sono accordi».
Il secondo, invece, abbiamo provato a
contattarlo fino a sera; purtroppo, non ha risposto alle telefonate per dover di cronaca gli
abbiamo mandato anche un sms per chiarire che
avrebbe potuto lasciare le sue dichiarazione in
un messaggio privato facebook. Le nostre richieste di dichiarazioni riguardavano: una
conferma o una smentita riguardo un suo passaggio in maggioranza, i termini del presunto
accordo con il Sindaco e una conferma o una
smentita riguardo le voci che raccontano che gli
sia stato offerto addirittura un assessorato. In serata il Consigliere Apostoli smentisce categoricamente le voci che lo vedrebbero vicino ad un
passaggio in maggioranza attraverso un messaggio pervenutoci in maniera privata su facebook, classificando come chiacchiericcio da
marciapiede il polverone sollevatosi in giornata
e dichiarando di restare in opposizione.
Vincenzo Perfetto
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6 ­ Villaricca Mugnano
Anno IV n° 1 0 del 201 4 www.puntomagazine.it - freepress
GLI ATTIVISTI E LE STRUTTURE
EPISODI REITERATI DI VANDALISMO E DI RAZZISMO
Degrado e incuria
Mugnano: raid continui contro
Villa San Lorenzo dedicata a Miriam Makeba agliMugnano,
il M5S chiede l'accesso
atti per la Villa Miriam Makeba
Distrutta (e riparata) la targa in memoria della donna simbolo della lotta
all'apartheid ed oggetto di incendio da parte di ignoti. Dove sono i controlli?
Sembrano averci preso gusto i
vandali ad accanirsi contro la
Villetta intitolata a “Mama
Afrika”, Miriam Makeba una
donna simbolo della lotta contro
l'apartheid costretta all'esilio per
la sua “Pata Pata” che spaventò
il governo del Sud Africa, e
morta a Castelvolturno in Italia.
Sembra che questa donna coraggiosa debba subire oltraggi
anche dopo la sua morte. A
Mugnano, infatti, la lapide in
suo onore che abbelliva la Villa
comunale a lei dedicata è stata
oggetto di un raid vandalico che
la ha ridotta in Pezzi. Che sia
stato un gesto razzista o un raid
senza senso, non basta a spiegare l'ignoranza e la stupidità di
taluni individui che non hanno
alcun amore per il luogo in cui
vivono. Qualora si fosse trattato
di un gesto razzista sicuramente
questi mezzucci beceri messi in
atto da gente buzurra non affievoliscono l'enorme simbolo di
Miriam Makeba, bensì rendono
maggiormente degradata la
villetta che, il sei agosto scorso,
è stata oggetto di un incendio e i
responsabili, nonostante il sistema di video sorveglianza non
sono stati ancora scovati. La
targa, ripristinata in tempi re-
Sopra: Villa Makeba
kord dall'Ass. “Impeto Giovanile”, ha restituito un briciolo di
dignità alla struttura, ma la
sorveglianza a che punto è? Il
Movimento 5 Stelle locale ha
richiesto l'accesso agli atti per
capire se i responsabili sono
stati punito o quanto meno scovati dalle videocamere. Ma tutto
ciò può bastare, molto spesso i
sistemi di video sorveglianza
non sono in grado di fornire una
visione notturna ottimale, quindi
coloro che sono deputati a visionare le registrazioni hanno
difficoltà nelle identificazioni.
Appare chiaro, pertanto, che vi
è bisogno di strategie diverse
per evitare che quanto di bello
c'è nelle nostre zone vada
sempre più distrutto ed emerga
sempre quel senso di desolazione che accompagna da sempre i
nostri centri urbani, dove il degrado prende sistematicamente
il posto del decoro.
Vincenzo Perfetto
LA RIFLESSIONE SULLO STATO DELLA CITTADINA
Villaricca, cittadini e commercianti
chiedono un risveglio della politica
Da troppo tempo il fermento politico degli ultimi anni sembra essersi sopito
L’apertura del Palazzetto dello
Sport ed altri piccoli-grandi
passaggi di queste settimane di
calura estiva possono far sperare
in bene ma ciò che appare anche
dai colloqui che abbiamo avuto
con cittadini e commercianti è
l’idea che la macchina comunale in questo momento sia
piuttosto ferma al palo.
Le strutture prima di tutto, questa la via maestra indicata dai
cittadini che vogliono una
maggiore attenzione nella cura
delle strade, del verde pubblico
ed in generale della manutenzione minima per poter
rendere il paese presentabile.
Non si può essere, ad esempio,
ancora alle prese con allagamenti per i temporali estivi (cosa che a dirla tutta ha interessato
la stragrande maggioranza dei
Comuni, ma questa non è di
certo una giustificazione)
mentre il nodo Villaricca 2 è
tutto da sciogliere con gli abitanti che sentono ancora troppa
lontananza dal centro del paese.
L’ambiente da parte sua crea
preoccupazione perché le voci
incontrollate e non si sa quanto
fondate che vorrebbero una riapertura di Cava Riconta certamente non rendono tranquille le
notti non solo dei villaricchesi
I.T.G.
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Per molto tempo che la villa
Miriam Makeba di Mugnano
è stata in uno stato di degrado
anche se negli ultimi giorni è
stata oggetto di pulizie. Spesso trattiamo da queste pagine
di questo argomento.
Il Commissario Claudio Vaccaro a pochi giorni dal suo
insediamento cercò di porre
fine alla questione proponendo un bando di affidamento che, purtroppo, dai più
fu giudicato troppo caro.
A mesi di distanza e di atti
prodotti, ecco la presa di posizione del gruppo politico
M5S (Movimento 5 Stelle) di
Mugnano di Napoli volto a
richiedere l'accesso agli atti
riguardo la gestione di tale vicenda. Tutto ciò per fare chiarezza in merito a soldi spesi
negli anni al fine di contrastare il degrado. Gli esponenti
locali del Movimento 5 Stelle,
chiedono inoltre al Dott.
Vaccaro perché non non sia
stato possibile risalire ai responsabili
dell'incendio
appiccato il 6 agosto scorso
attraverso i filmati di sorveglianza. La Villetta, dotata di
un dispendioso sistema di
sorveglianza, è stata più volte
vandalizzata, ma in alcun caso
i responsabili sono stati assicurati alla giustizia e alla loro
sacrosanta punizione. Essi
intendono conoscere anche
cosa sia compresa nella delibera di affidamento degli
immobili alla Romeo SpA.
Questa è quanto richiesto in
sintesi nel documento redatto
dal gruppo e spedito al
Commissario. Lo stato della
Villa, in ogni caso, resta precario nonostante l'affidamento, ecco perché intedono
saperse se la Romeo spa deve
anche provvedere alla sorveglianza e riparazione dei
danni.
Vincenzo Perfetto
RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO
A.A.A. Cercasi
nuova casa per
cagnolina trovata
nei pressi di San
Pasquale Baylon
Nel pezzo i riferimenti ed i contatti
Sopra: Il Comune di Villaricca
ma di tutti gli abitanti della triste
Terra dei Fuochi.
Da scenario a tutto questo c’è la
crisi economica con i
commercianti che vorrebbero
delle scelte forti, una amministrazione che possa indicare la
via maestra in modo chiaro e
netto, perché i Comuni come
spesso auspicato da queste pa-
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gine possono e devono trovare
soluzioni che non siano legate
esclusivamente alle decisioni
(non sempre felici) di Roma.
Il periodo di crisi può non giovare ma al di là della palese crisi
economica questa impasse politica deve terminare il prima
possibile e la questione va ben
oltre il colore partitico, della
maggioranza o dell’opposizione. Qui in gioco ci sono le sorti
di una cittadina che si era
affacciata in modo prorompente
nello scenario provinciale e regionale ma che rischia una brusca frenata di arresto se non
addirittura un pesante passo
indietro.
Carmine Sgariglia
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Anno IV n° 1 0 del 201 4 www.puntomagazine.it - freepress
Marano Calvizzano ­ 7
IMPORTANTE INIZIATIVA DA PARTE DELLA GIUNTA COMUNALE
Marano: nuovo iter per le vertenze stradali
Il Sindaco Angelo Liccardo: «Un atto di indirizzo che limiterà i debiti fuori bilancio»
Con una delibera di Giunta,
l'Amministrazione comunale
intende porre un freno agli
innumerevoli atti di citazione
per il rimborso dei danni provocati da insidie stradali.
Molto frequentemente le
vertenze si concludono in
condanne per il Comune di
Marano e conseguente riconoscimento di legittimità di
debito fuori bilancio, argomenti che congestionano
l'ordine del giorno delle sedute consiliari e procurano
esborsi economici rilevanti
per le casse comunali. Nella
maggioranza dei casi si tratta
di citazioni di importo esiguo,
il più delle volte ricompreso
nell'ordine di poche centinaia
di euro che, fra sorta capitale,
interessi e spese legali, superano di gran lunga le migliaia
di euro.
Per affrontare tale problematica, è stato avviato un
processo di gestione delle richieste di risarcimento per
insidie stradali con il
coinvolgimento dell'Ufficio
Tecnico, dell'Area Vigilanza e
dell'Avvocatura comunale. "E'
opportuno che, nei casi acclarati in cui vi è responsabilità
dell'Ente, il Dirigente
dell'Area Tecnica, competente
in materia di manutenzioni,
sia autorizzato ad avviare il
procedimento teso alla definizione bonaria della
vertenza", afferma l'Assessore
all'Avvocatura Teresa Giaccio.
" Anche a seguito di un
confronto con il Segretario
Generale Brunella Asfaldo continua- la risoluzione appare particolarmente conveniente per il Comune, in
quanto, anche qualora si dovesse addivenire all'accordo
stragiudiziale,
comunque
verrebbero risparmiati gli
importi per spese legali".
L'iter prevede il protocollo
della domanda risarcitoria, la
successiva relazione della
Polizia Municipale, la presa in
carico dell'Ufficio Tecnico
che, in base agli accertamenti,
si esprime sull'ammissibilità o
meno della richiesta risarcito-
PRESENTATO IL REGOLAMENTO
Marano: impianti
di telefonia mobile
Il Sindaco Angelo Liccardo:
«Ci vogliamo dotare di
una commissione permanente»
ria tentando, quando l'entità del
danno è inferiore a mille euro, la
composizione amichevole della
vertenza. Esaurita l'istruttoria,
l'Area Tecnica trasferisce il relativo fascicolo al Servizio
Avvocatura per la conclusione
finale definitiva.
"Un atto di indirizzo che limiterà i debiti fuori bilancio commenta il Sindaco Angelo
Liccardo - Le richieste di risarcimento negli anni lievitano a
causa di tanti fattori, quali ad
esempio interessi e spese legali.
Un vero spreco per le nostre
casse comunali. Stiamo lavorando attivamente al fine
cambiare la rotta e porre solide
basi per cambiare i processi e
rendere più efficiente la
macchina
amministrativa,
accelerando e semplificando le
procedure burocratiche".
Nota Stampa
LA PROTESTA HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DI ALCUNI ATTIVISTI DEMOCRATICI MARANESI
Sit-in Marano: «Riprendiamoci la piazza»
Il Cons. Coppola si dice pronto a dare battaglia in Consiglio Comunale
fuori il dibattito sulla questione sicurezza si riapre e i toni cambiano
Di piazzale San Escrivà de Balaguer ci eravamo occupati
qualche tempo fa a seguito di
alcuni danneggiamenti subiti
dalla vicina struttura che ospita
la sede distaccata del Tribunale.
Gli atti vandalici subiti avevano
riaperto il dibattito sulla sicurezza cittadina e tutto sembrava
essersi concluso con l’installazione di alcune telecamere al fine di garantire un maggiore
controllo.
A riportare l’attenzione sulla
questione, considerata dai più
oramai archiviata, il consigliere
Coppola e alcuni esponenti democratici locali nel corso del sitin “Riprendiamoci la Piazza”.
Iniziativa apprezzata da una
parte della cittadinanza ma
fortemente criticata dai giovani
maranesi. Dopo essere cresciuti
negli anni della “Politica del
proprio orticello” impossibile
fidarsi, soprattutto se ogni sabato si è costretti a macinare
chilometri verso il centro di
Napoli alla ricerca di
un’alternativa alla monotonia
cittadina.
La mancanza di offerta non
giustifica gli atti vandalici ma,
di certo, non contribuisce a
renderli un fenomeno sporadico
e arginabile. Per poter riportare i
luoghi pubblici ad un degno
stato è necessaria la collaborazione di tutte le parti e a
qualcuno tocca farsi avanti per
primo.
Rendere i luoghi fino ad ora
oggetti di atti vandalici spazi di
aggregazione funzionanti e curati sarebbe il primo passo nella
direzione giusta. Per far si che i
ragazzi tornino a fidarsi delle
Istituzioni locali è necessario dimostrarsi attiva e accorti,
insomma, da qualche parte è
necessario iniziare. Perché non
cogliere l’occasione e tentare di
mediare, di incontrarsi a metà
strada?
Dopotutto anche il viaggio più
lungo comincia con il primo
passo.
Imma Pepino
LA NOTIZIA HA DESTATO UN ENORME CLAMORE
SindacoSalatiello: «Nessunavvisodigaranzia.
Horicevutounsempliceattodielezionedidomicilio»
La vicenda di Giuseppe Salatiello ha fatto il giro del web
non solo e rischia di non esaurirsi così semplicemente, visti i
risvolti spiacevoli avvenuti tra la
stampa e il Sindaco.
I fatti dai quali è scaturita tutta la
polemica di questi giorni, come
lo stesso Primo cittadino
calvizzanese ci ha spiegato al
telefono, partono dal Consorzio
Cimiteriale con il Comune di
Mugnano di Napoli, nell'ambito
del quale il Comune di
Calvizzano paga le quote per i
servizi espletati. L'accusa però
riguarda la cifra appostata per il
bilancio di previsione 2013.
Per avere notizie in merito
abbiamo contattato telefonicamente Salatiello, che ha smentito circa la ricezione dell'avviso
di garanzia: «Ho ricevuto un
semplice atto di elezione di domicilio che può essere tutto
tranne che un avviso di garanzia. L'avviso di garanzia
consiste in una comunicazione
scritta che arriva a mezzo
raccomandata dal pubblico ministero alla persona interessata,
all'interno della quale sono
indicati fatti e reati».
«Dovrei essere accusato –
continua il Sindaco al telefono –
perché nel bilancio di previsione
del 2013 ho appostato una cifra
inferiore. Naturalmente ciò non
è vero».
Coloro che in esclusiva hanno
pubblicato la notizia, attraverso
un giusto lavoro di inchiesta,
sono certi dei documenti in loro
possesso e delle loro fonti difendendo, in maniera del tutto
legittima, il loro operato.
Salatiello, d'altro canto, ha fatto
affiggere manifesti in tutta la
città per portare a conoscenza
che la notizia apparsa su tale
vicenda è priva di fondamento:
«Non avrei fatto affiggere manifesti se non fossi stato sicuro
del contenuto». «Ho dato incarico ai miei legali – continua al
telefono – di intraprendere ogni
azione a tutela della mia persona
e dell'Ente che rappresento».
Questo l'ultimo atto di una storia
che speriamo non si concluda
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l
i
m
con tristi epiloghi. Qualora Salatiello, effettivamente, abbia
responsabilità in questa vicenda,
partita dalla denuncia di Biagio
Sequino per la quale il Primo
Cittadino ha ricevuto la comunicazione di elezione di domicilio, sarà l'autorità giudiziaria
ad accertarlo.
Vincenzo Perfetto
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Sopra: Un momento della conferenza
Impianti di telefonia mobile.
Si è tenuta stamani (4
settembre ndr) la Conferenza
dei Servizi ai sensi dell'art. 14
Legge 241/90, alla quale
hanno partecipato le compagnie telefoniche, l'ARPAC e
le associazioni dei consumatori di tutela dei diritti alla
salute.
Presenti il Sindaco Angelo
Liccardo, il dirigente
dell’Ufficio Tecnico Comunale Agostino Di Lorenzo, la
funzionaria UTC Paola Cerotto, il tecnico comunale
Franco Pellecchia, l’Assessore all’Ambiente Gaetano
Orlando,
l’Assessore
all’Urbanistica Giuseppina
Pennino, il funzionario
dell’ARPAC Giovanni Improta, l’oncologo dell’associazione
“Medici
per
l’Ambiente” Antonio Marfella, e i rappresentanti delle
compagnie Vodafone, Wind,
e dei comitati cittadini.
E’ stato illustrato il regolamento per le installazioni
delle antenne di telefonia mobile predisposto dall’Ufficio
Tecnico Comunale che tiene
conto delle esigenze dei cittadini manifestate durante le
scorse settimane.
Durante l’incontro è stata
annunciata la volontà di istituire una commissione
permanente al fine di avviare
un monitoraggio costante sul
territorio. “La commissione
permanente sarà una garanzia
per la cittadinanza – afferma il
Sindaco Angelo Liccardo –
non solo assicurerà una
corretta programmazione territoriale in merito alle richieste di nuove installazioni, ma
sarà una sentinella attiva
pronta a monitorare anche
quelle già esistenti.
L’incontro di oggi è stato caratterizzato da un sereno spirito collaborativo, ed è stato
chiaro anche ai rappresentanti
dei comitati cittadini la ferma
volontà di questa amministrazione di garantire prima di
tutto la sicurezza e la salute
dei residenti.
Il regolamento comunale per
le antenne e l’istituzione di
una commissione permanente
garantiranno assoluta trasparenza, un modello organizzativo che potremmo
esportare e che potrebbe essere d’esempio per altri governi cittadini, in particolare
anche per la futura Città Metropolitana”.
“Abbiamo concesso dieci
giorni a tutti gli interlocutori
interessati, compresi comitati
cittadini e associazioni, per
visionare il regolamento comunale e per presentare
eventuali osservazioni –
commenta il dirigente
dell’Ufficio Tecnico Agostino
Di Lorenzo – Il regolamento
garantirà la efficiente copertura di rete nell’interesse
dell’utenza, sempre nel rispetto della minima esposizione
ai
campi
elettromagnetici,
tenendo
conto di tutte delle situazioni
paesaggistiche e ambientali
che dovranno essere rispettate
da parte dei singoli gestori.
Con particolare attenzione
sono identificate le aree più
sensibili e di divieto per la localizzazione degli impianti,
come scuole, luoghi di culto,
parchi divertimento e zone di
pregio storico e ambientale”.
Pina Greco
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10 ­ Giugliano Melito
Anno IV n° 1 0 del 201 4 www.puntomagazine.it - freepress
IL 4 SETTEMBRE LA BELLISSIMA CERIMONIA
MELITO: DISAGI NELLA RACCOLTA
Cambio del Comando
Protesta Multiservizi
al 22° Gruppo Radardell'AeronauticaMilitare Effettuati i mandati di pagamento
Il T.Col. Capasso subentra al T.Col. Cannas al comando del gruppo
Il 4 settembre scorso presso il
22° Gruppo Radar A.M. di Licola si è svolta alla presenza di
numero autorità la cerimonia di
passaggio di consegne tra il Tenente Colonnello Sergio Cannas, comandante da 2011 del
22° GRAM e il Tenente Colonnello Gianluca Capasso,
proveniente dallo Stato Maggiore dove ricopriva l'incarico di
Capo Sezione Armamento del
2° Ufficio del 4° Reparto.
A presiedere la cerimonia il
Colonnello Arturo Cattel, comandante del Centro Coordinamento Gruppi Radar
dell'Aeronautica Militare. Presenti, oltre le autorità civili e
militari, anche le rappresentanze
delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma.
Nel corso della cerimonia il
Comandante Cattel ha rigraziato
il T.Col. Cannas per la professionalità e la dedizione profusa
nel periodo di comando, sottolineando la delicatezza di alcuni
incarichi portati a termine sotto
il suo Comando come la Difesa
Aerea Nazionale portata a
termine con l'implementazione
tecnologica del Bunker Operativo, non trascurando le
mansioni di ordine pubblico
come "Strade Pulite" e "Strade
sicure".
Cattel ha, inoltre, dato il benve-
nuto al nuovo Comandante del
22° GRAM T.Col. Gianluca
Capasso al quale ha augurato un
proficuo periodo di comando.
La cerimonia, toccante in alcuni
momenti, per gli accorati
discorsi dei due ufficiali avvicendatisi, è durata circa 40 mi-
nuti al termine della abbiamo
potuto porgere qualche domanda ai protagonisti. Circa i
loro incarichi e le loro sensazioni delle quali abbiamo dei
contributi audio e video.
Vincenzo Perfetto
CONOSCIAMO DA VICINO L'IMPORTANTE RIFERIMENTO DI LICOLA
AeronauticaMilitarelasuamissione
Una struttura che vanta tecnologie all'avanguardia
Il 22° Gruppo Radar dell’Aeronautica Militare è un Organismo
costantemente deputato alla
sorveglianza ed alla difesa dello
spazio aereo nazionale e a
quello dell’Alleanza Atlantica.
Nell’assolvimento della sua
funzione, è contestualmente
inserito sia nel sistema di comando e controllo nazionale
(alle dipendenze del Comando
Operazioni Aeree di Ferrara),
che in quello della NATO, dove
opera come C.R.C. (Control
Reporting Centre, la massima
entità NATO nella gestione
tattica delle crisi aeree, operante
alle dirette dipendenze del
CAOC, Combined Air Operation Center di Torrejon in
Spagna).In entrambi i contesti,
opera con funzioni di scoperta
di qualsiasi vettore che attraversa lo spazio aereo di compe-
tenza e, nel contempo, di gestione dei velivoli intercettori
eventualmente chiamati ad
intervenire in caso di mancata
identificazione. Il 22° Gruppo
Radar impiega come sistema
d’arma un Radar di ultima generazione capace di agire a
lungo raggio ed a bassissime
frequenza e potenza. Sin dal
2003 il Gruppo utilizza come
strumento di comando e
controllo il MASE (Multi Aegis
Site Emulator), un complesso
sistema di gestione che, attraverso il collegamento a molteplici e differenti fonti dati,
permette la fusione delle varie
ed eterogenee informazioni ricevute, identificando con precisione e dettaglio la situazione
aerea e formulando, al
contempo, un ampio spettro di
soluzioni e gestione degli
LA DICHIARAZIONE DELL'ASSESSORE
eventuali intercettori pilotati
allertati ed eventualmente
impiegati. Questo sistema
consente ad una sola sala operativa di gestire simultaneamente più testate radar,
ottimizzando tempi e risorse, ed
al contempo, di raffigurare
entità aeree, navali e terrestri
presenti nella propria area di
interesse. La capacità di integrare diversi sensori radar, di
coniugarne in modo intelligente
e standardizzato le informazioni
a quelle tratte da tutte le diverse
fonti dati collegate al sistema di
comando e controllo MASE, e
quella di comunicare con diversi interlocutori in modo sicuro, veloce ed alternato,
consentono al 22° Gruppo Radar di gestire in maniera autonoma qualunque scenario di
crisi aerea interessi lo spazio
aereo di pertinenza.
Vincenzo Perfetto
UNA ECCELLENZA NEL NOSTRO TERRITORIO
22° Gruppo RadarAeronauticaMilitare
Un po' di storia della base a partire dall'8 settembre 1956
Il 22° Gruppo Radar dell’Aeronautica Militare viene costituito
a Licola (NA) l’8 Settembre del
1956, quale Reporting Post
operante sia a livello nazionale
che NATO, con funzione di
sorveglianza dello spazio aereo
sovrastante il medio e basso
Tirreno. Nel 1968 il Sito assume
la funzione di CRP (Control
Reporting Post, successivamente denominato CRC,
Control Reporting Center,
1972) con possibilità di
aggiungere alle sue funzioni
originarie il controllo tattico degli intercettori pilotati eventualmente chiamati ad intervenire. Negli anni successivi il 22°
Gruppo Radar raggiunge l’autonomia decisionale per disporre un eventuale decollo dei
velivoli intercettori in caso di
allarme (scramble). Dal 1983 il
Gruppo avvia la sua trasformazione dalla fase fonetico manuale utilizzata fino ad allora a
quella semi-automatica. Ciò
consente l’ingresso del Sito
nella rete della difesa Aerea
Nato denominata NADGE che
si conclude favorevolmente nel
dicembre 1984. Dal 1990 il 22°
Gruppo Radar diventa
l’alternato del SOC (Sector
Operation Center) di Martina
Franca da cui allora dipendeva
gerarchicamente con funzioni,
all’occorrenza, di coordinamento e controllo dei vari CRC
dipendenti. Nel 1995 viene
avviato un ulteriore programma
di ammodernamento con
l’installazione del Sistema RIS
(Radar Integration System)
attraverso il quale vengono gestite 8 testate radar remote. Nel
1997 con la dismissione dei
SOC, il Sito torna ad essere un
CRP e nel 2001 assume la
funzione di Centro Operativo
Aereo alternato. Nel 2003 viene
introdotto il sistema MASE
(Multi Aegis Site Emulator) e
successivamente le interfacce
CSI (CRC System Interface) e
SSSB (Ship, Shore, Ship
Buffer) capace di integrare in
parte le informazioni trasmesse
dalle unità terrestri e navali. Nel
2010 il 22° Gruppo Radar avvia
un ulteriore ed innovativo programma di ammodernamento
attraverso il sistema RIS 2
capace di integrare fino a 24 testate radar remote in un’unica
sala operativa.
Vincenzo Perfetto
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Informazioni & Contatti 081.818.37.96
VIA DANTE ALIGHIERI,10-80019QUALIANO (NA)
Nonostante le rassicurazioni ricevute durante la seduta di ieri del
consiglio comunale, quest'oggi gli impiegati della Multiservizi
non hanno effettuato la raccolta rifiuti sul territorio melitese protestando per il mancato accredito degli stipendi relativi al mese di
agosto appena trascorso.
Malgrado, infatti, nel pomeriggio di ieri (6 settembre ndr) gli assessori Piccirillo e Mastropasqua abbiano comunicato ad una
delegazione della Società mista che il Comune ha già provveduto
ad emettere il mandato di pagamento in data 3 settembre 2014 e
che quindi solo per una questione bancaria ancora non viene visualizzato l'accredito, questa mattina l'intera città si e' svegliata
completamente invasa dai rifiuti a causa della ingiustificata
interruzione delle attività da parte degli addetti preposti al servizio. Per questo motivo, l'Assessore all'ambiente nonchè vicesindaco, Marina Mastropasqua, ha provveduto a presentare
formale denuncia per interruzione di pubblico servizio presso la
Tenenza dei Carabinieri di Melito, specificando che non si tratterà dell'unico provvedimento:
"Non è assolutamente giustificabile il comportamento degli
impiegati della Società che attualmente si occupa dello spazzamento e della raccolta rifiuti sul territorio melitese - tuona l'Assessore Mastropasqua. Lasciare l'interà città invasa
dall'immondizia è una gravissima azione che sta comportando
enormi disagi alla cittadinanza, motivo per cui la Società dovrà
immediatamente rendere conto alle istituzioni di tale condotta e
verra' presto raggiunta da una elevata sanzione in ragione della
immotivata interruzione di un servizio fondamentale."
Nota Stampa
Artisti nella qualità,
maestri nella convenienza
VIA CAMPANA 9/13 - QUALIANO (NA) 081.818.18.81
Melito, Mastropasqua:
«Solo un incidente
di percorso»
Quando la città si è svegliata sabato mattina si è trovata davanti
uno scenario che non si riscontrava da un bel po' di tempo, rifiuti
ovunque ad ogni angolo.
Dopo qualche ora si è stato diramato un comunicato stampa
dell'Assessore Mastropasqua spiegava le motivazioni del disservizio con un mero problema bancario che si sarebbe risolto in
poco tempo.
Oggi (8 settembre) purtroppo di nuovo lo stesso scenario: rifiuti
ad ogni angolo, in tarda mattinata hanno raccolto i sacchetti con
la carta, ma hanno lasciato in terra quelli dell'umido che, come
tutti sanno, causano il tipico cattivo odore da imputridimento.
Alle ore 14:40 ancora i rifiuti organici non erano stati raccolti
nonostante le rassicurazioni degli operai stessi ad alcuni cittadini
che domandavano spiegazioni.
Per far luce sulla vicenda e per capire come mai tale emergenza
non è ancora rientrata abbiamo chiesto delucidazioni in merito
direttamente alla Vice Sindaco che ha così commentato: «La situazione sta lentamente tornando alla normalità, i lavoratori
hanno ripreso il loro normale servizio.
Ovviamente l'interruzione della raccolta per una giornata ha provocato un accumulo di rifiuti che richiederà ancora qualche
giorno per essere smaltito, ma confido che in settimana tutto
tornerà come prima.
Siamo alla vigilia dell'ultimo importante step della differenziata
con il quale il territorio di Melito potrà considerarsi coperto al
100% dal servizio. I risultati sinora raggiunti, in termini di
percentuali di differenziata, lasciano ben sperare; considero l'episodio di sabato un incidente di percorso e esorto i melitesi a
continuare nel percorso virtuoso intrapreso per condurre Melito
nel novero dei Comuni civili ed esemplari».
L'Assessore all'Ambiente fa bene ad esortare i cittadini a proseguire nella raccolta differenziata per raggiungere percentuali
sempre più alte, tuttavia episodi come quello che riscontriamo
ancora oggi tendono insediare nei melitesi il dubbio che la
raccolta differenziata funzioni sul serio, pertanto, l'Amministrazione deve essere attenta a tali fenomeni e tentare con ogni
mezzo di scongiurarli, altrimenti si ritorna con la monnezza che
arriva ai primi piani dei palazzi.
Per dovere di cronaca soltanto il giorno 9 settembre le strada
della città sono tornate alla normalità.
Vincenzo Perfetto
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Anno IV n° 1 0 del 201 4 www.puntomagazine.it - freepress
UNA CHANCE SENZA PRECENDENTI
Navi da crociera attraccheranno
nel porto di Pozzuoli,
via libera dalla Regione
Potrebbe essere la svolta per l'intera area flegrea
Sopra: L'MC Preziosa
Svolta positiva per il Porto di
Pozzuoli, che potrà finalmente
ospitare navi da crociera a beneficio del turismo e dello
sviluppo del territorio puteolano. L’arrivo della prima nave, in via sperimentale, è
previsto per martedì 16
settembre: si tratta di una
imbarcazione della compagnia
triestina Cosulich che porterà
circa 400 visitatori.
Il via libera è giunto dopo una
riunione che si è tenuta ieri
presso l’assessorato ai Trasporti della Regione Campania. «Siamo soddisfatti del
risultato ottenuto – ha dichiarato il sindaco di Pozzuoli
Vincenzo Figliolia – Non è
stato semplice perché le problematiche erano complesse e
molteplici, ma quel che conta
è che finalmente a Pozzuoli
potranno arrivare navi da crociera, un evento che è in linea
con la trasformazione che
stiamo imprimendo al nostro
territorio.
La Cultura e il Turismo sono
al centro del nostro progetto
amministrativo e possono
rappresentare senza dubbio un
motivo di sviluppo per
Pozzuoli e l’area flegrea.
Ringrazio l’assessore Vetrella
– ha aggiunto il sindaco – per
la disponibilità dimostrata e
per la tempestività con la quale
ha risposto alla richiesta di
convocazione del tavolo di
concertazione».
La stessa soddisfazione è stata
manifestata dall’assessore ai
Trasporti della Regione
Campania: «Mi compiaccio
per lo spirito di sinergica collaborazione che si è registrato
nel corso della riunione, grazie
al quale – ha dichiarato Sergio
Vetrella – si è potuto, in tempi
brevi, trovare l’accordo e le
necessarie soluzioni ai vari
problemi tecnico-amministrativi derivanti da tale iniziativa. In un momento di crisi
economica ed occupazionale,
la volontà comune è stata di
cogliere al volo occasioni come queste, che si connotano
come volano di sviluppo per il
territorio puteolano e flegreo,
ricco di tesori archeologici e
paesaggistici».
Nel corso della riunione – alla
quale hanno partecipato anche
rappresentanti dell’Agenzia
del Demanio, dell’Agenzia
delle Dogane, della Capitaneria di Porto di Napoli, della
Capitaneria di Porto di
Pozzuoli e della Direzione Re-
gionale della Mobilità – le
parti si sono impegnate a garantire le più ampie forme di
collaborazione per la redazione del nuovo piano di utilizzo
delle aree portuali e, in particolare, per rendere il Porto di
Pozzuoli più rispondente alle
modificate esigenze del territorio.
Questo il comunicato che ha
inviato l’ufficio stampa del
Comune di Pozzuoli per
mettere a conoscenza
dell’importante decisione da
parte della Regione Campania.
Importante per l’economia
della città puteolana che sicuramente vede aprire un’occasione d’oro per un lancio
storico in Campania. Oltretutto
da subito potrebbero aprirsi
delle nuove opportunità di lavoro visto che il porto dovrà
inevitabilmente avere delle
variazioni sotto svariati punti
di vista per adattarsi ad una richiesta che sarà diversa in tanti
aspetti. La parola adesso passa
alla politica ed all’amministrazione che dovrà saper
sfruttare al meglio la situazione per tutta l’area flegrea, come giustamente sottolinea
Vetrella nel suo intervento.
Carmine sgariglia
SPESSO I CITTADINI SI ERANO LAMENTATI
Lavori alla condotta
della zona alta diArcofelice
Migliora la pressione idrica: contenti gli abitanti
Migliora la fornitura idrica
nella zona alta di Arcolfelice
tra via Montenuovo Licola
Patria e via Virgilio. Il miglioramento, che consiste in una
maggiore portata e pressione
idrostatica, si avrà in seguito ai
lavori eseguiti dal Comune di
Pozzuoli in via Virgilio col
potenziamento della rete idrica
e in particolare con la realizzazione di un nuovo tratto
di condotta da 100 millimteri
lungo la direttrice della I Traversa Virgilio.
Il Servizio Ciclo Integrato
delle Acque fa sapere che gli
effetti dell'intervento si
avranno in due momenti
differenti: a partire da lunedì 8
settembre a beneficiare della
maggiore portata e pressione
idrostatica saranno soprattutto
gli abitanti della IV Traversa
Montenuovo Licola Patria;
mentre dal 22 settembre in poi,
anche a seguito di lavori su saracinesche di linea, i benefici
saranno avvertiti dai cittadini
dell'intera zona di via Virgilio
e traverse limitrofe.
Nota Stampa
Pozzuoli ­ 11
IN VISTA DEI TEMPORALI DI INIZIO AUTUNNO
L'amministrazione
comunale dispone lapulizia
dellarete fognariae delle caditoie
Importante opera di manutenzione per il bene collettivo
Il sindaco di Pozzuoli Vincenzo
Figliolia e l'assessore all'Ambiente Franco Cammino hanno
disposto la pulizia della rete fognaria e delle caditoie a servizio
delle strade cittadine in tutta
l'area del centro storico e nei
quartieri di Arcofelice e Lucrino. L'intervento, concentrato
nelle zone ad alta densità abitativa e a maggior rischio allagamenti in caso di piogge
abbondanti, è iniziato il 2
settembre scorso in via Cosenza
e proseguirà fino al 30 ottobre.
Per alcune delle strade interessate sarà neccessario istituire il
divieto di sosta, e per tale motivo l'amministrazione ha varato
una disposizione con l'elenco
dei giorni e delle strade dove
vigerà il divieto di sosta dalle
ore 7 alle ore 17. La cittadinanza sarà informata con
l'affissione di manifesti e con un
avviso pubblicato sul sito istitu-
zionale del Comune, dove è
possibile trovare l'elenco
completo dei divieti (questo il
link: http://bit.ly/1lEKlE8). In
tre casi, oltre alla sosta, nello
stesso lasso di tempo, sarà vie-
tato anche il transito veicolare:
si tratta di Via Miliscola (20
ottobre), via Campi Flegrei (22
ottobre) e via Miseno (29 ottobre)..
Nota Stampa
AGENTI DELLA POLIZIA MUNICIPALE INTEGERRIMI
Multato per sosta vietata
il Comandante della Polizia Municipale
La notizia ha destato non poca curiosità
Durante un regolare servizio, in
Piazza della Repubblica a
Pozzuoli, gli agenti di Polizia
Municipale provvedevano al
controllo della sosta sollecitato
dal Comandante Pubblico, elevando
numerose
contravvenzioni.
All'interno di queste è incappata
anche l'auto del dott. Carlo
Pubblico che si sarebbe allontanato dalla vettura per espletare
controlli di servizio. Al suo ritorno l'auto era al suo posto
abbellita però dal verbale e dal
bollettino con gli estremi del
pagamento.
Appena rientrato Comandante
ha provveduto al pagamento risparmiando così circa il 50%
dell'ammontare. Complimenti
agli agenti della Polizia Munici-
pale di Pozzuoli per il loro zelo
e anche al loro Capo che ha
mostrato ancora una volta la sua
onestà.
Redazione
OCCHIO ALLE DATE
L'Ufficio postale di Licola
chiuso dal 15 al 27settembre
per lavori di adeguamento
Il restyling renderà la struttura confacente alle nuove esigenze
La direzione della Filiale Napoli
2 Ovest di Poste Italiane rende
noto che per dodici giorni, dal
15 al 27 settembre, resterà chiuso per lavori l'ufficio postale di
Licola in piazza San Massimo.
Edito dall'associazione PuntoGiovani Qualiano
Anno 4° numero 10 - Chiuso il 10/09/2014
Reg. Tribunale di Napoli n° 31 del 30 marzo 2011
[email protected] tiratura 6.000 copie
Realizzato con sofware Open Source
Foto e Immagini Fonte: wikipedia.com
La decisione è stata presa per
consentire un intervento di adeguamento all'interno dell'ufficio
che lo renderà «più efficiente e
vicino alle esigenze della cittadinanza». Durante il periodo di
Direttore Editoriale
Vincenzo Perfetto
Direttore Responsabile
Carmine Sgariglia
Graphic Designer
Mario Mazza
Hanno Collaborato
Rosario Albano
Vincenzo Caruso
Antonella Cerqua
Davide Cipolletta
Giovanni Esposito
Annalisa Ferraro
Imma Pepino
Aniello Picascia
chiusura, gli utenti potranno rivolgersi all'ufficio postale di via
Miliscola ad Arcofelice aperto
dalle ore 8,20 alle ore 19,05.
Comunicato Stampa
Alessandro Saldi
Raffaello Scudellaro
Stefano Sgariglia
Stampa
Rotostampa Srl
Lioni - Avellino
12 ­ Napoli
Anno IV n° 1 0 del 201 4 www.puntomagazine.it - freepress
INTERVENTO DELLA POLIZIA MUNICIPALE
Sequestrato gioco
delle "3 campanelle"
a Piazza Garibaldi
Operazione resa possibile grazie
ad un lavoro di appostamento
in borghese da parte di alcuni agenti
Sopra: Il "gioco delle 3 campane"
Nell’ambito delle attività di
prevenzione e controllo territorio predisposte dalla Polizia
Municipale per il contrasto
delle attività illegali, gli agenti
della U.O. Polizia Investigativa Centrale sono intervenuti
in Piazza Garibaldi, sul
marciapiede antistante l’Hotel
“Cavour”, ed a seguito di
servizio di appostamento e
osservazione in abiti civili,
hanno sorpreso un gruppo di
6 persone dedite al gioco
delle tre campanelle.
All’atto dell’intervento i sei
soggetti erano intenti a esercitare vari ruoli, come in un co-
pione di un film, per portare a
compimento la truffa: G.E. di
anni 45, nel ruolo di manovratore delle tre campanelle;
C.A. di anni 44, nel ruolo di
vedetta; L.A. di anni 65 – S.G.
di anni 58 – A.G. di anni 39 e
A.L di anni 32, nel ruolo di
finti giocatori.
Tutti i soggetti coinvolti
sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per concorso
aggravato in esercizio abusivo di attività di giuoco o di
scommessa, con sequestro
penale dell’attrezzatura di
gioco.
Comunicato stampa
MANIFESTAZIONE ANTICAMORRA
LiberainGoal
secondaedizione
Il calcio dell'Assessore Clemente e
della presidentessaAngela Cortese
TRAGEDIA AL RIONE TRAIANO
Non si fermano all'Alt,
un giovane muore per un colpo
partito dalla pistola di un Carabiniere
L'esame autoptico sembra smentire i testimoni che raccontavano di un colpo alla schiena
Normale posto di controllo dei
Carabinieri tra viale Traiano e
via Cinthia, sopraggiungono a
bordo di uno scooter tre giovani
senza casco. I Carabinieri come
di prassi intimano l'alt, ma loro
proseguono. A questo punto secondo la ricostruzione dei Militari dell'Arma riportata anche
dall'ANSA, sarebbe partito
l'inseguimento; proprio durante
questo momento concitato, in
prossimità dell'arresto, a quanto
sembra è partito un colpo accidentale dalla pistola di ordinanza di un Carabiniere che ha
colpito uno dei giovani Davide
Bifolco di 17 anni. Ad un certo
punto il mezzo dei giovani
rallenta e viene urtato dalla
gazzella. I tre cadono in terra
come avviene di solito e uno di
loro scappa. Ciò che avrebbe
fatto insospettire i militari sarebbe stato il riconoscimento di
un 23enne che si era reso irreperibile violando gli arresti domiciliari a febbraio scorso, cioè
colui che si è dileguato a piedi
mentre si consumava la tragedia. L'altro giovane il 18enne
Salvatore Triunfo già noto alle
Forze dell'Ordine è stato
fermato.
Per Davide Bifolco, trasportato
all'ospedale "San Paolo", non
c'è stato nulla da fare. Appena si
è diffusa la notizia della tragedia
nel quartiere è scoppiata una rivolta, seguita da una sassaiola
tanto che sei mezzi dei Carabinieri e due della Polizia sono
stati danneggiati contusi anche
due Militari. La famiglia del
giovane Davide Bifolco
distrutta dal dolore non crede
alla ricostruzione fornita e grida
all'omicidio. I racconti dei testimoni vedono, tuttavia, una
versione diversa: secondo alcuni
il Carabiniere avrebbe preso la
mira; altri dicono che non c'è
stato nessun inseguimento ma lo
scooter è stato speronato e Davide ucciso.
Il Magistrato incaricato del caso
sta vagliando tutte le testimonianze per comprendere l'esatta
dinamica e per arrivare in tempi
brevi ad accertare le responsabilità di quanto è avvenuto. Il
commento del Sindaco: «Il
pensiero è adesso rivolto alla
sua famiglia, scossa da questo
drammatico lutto, che ferisce
anche tutta la nostra città e le
istituzioni». Il Carabiniere
indagato anch'egli giovanissimo
circa 22 anni è in servizio al
nucleo Radio Mobile; gli inquirenti prospettano una rapida
indagine data la collaborazione
dell'Arma dei Carabinieri.
Dall'esame autoptico risulta che
il giovane sia stato colpito al
petto e il proiettile abbia seguito
un percorso trasversale uscendo
dalla schiena.
Tutto ciò sembrerebbe confermare la versione del Carabiniere
che afferma di essere inciampato su un cordolo e gli sia partito un colpo.
Vincenzo Perfetto
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA
Ragazzo ucciso:
Stefano Caldoro: «Undrammaumano
mastimae rispetto perle forze dell'ordine»
Il Governatore: «Ci sono grandi difficoltà nelle aree periferiche»
"La morte di un ragazzo, di un
diciassettenne, è un dramma per
la famiglia, per gli amici.
Comprendo il dolore. Si
accerteranno le responsabilità e
sarà necessario verificare tutti
gli aspetti sull'episodio, cosa che
sta facendo la magistratura; per
questo ci vuole prudenza nei
giudizi."
Così il presidente della Regione
Campania Stefano Caldoro
sulla morte di Davide Bifolco.
“E’ anche il momento –
aggiunge il presidente - per
confermare la stima ed il rispetto per il lavoro che fanno
tanti ragazzi nell'arma dei cara-
binieri, nella polizia, nelle forze
dell'ordine.
"C'è l'impegno di questi giovani tutti i giorni per difendere
lo Stato e la nostra sicurezza
con dedizione e sacrificio.
"Ci sono grandi difficoltà nelle
aree periferiche delle grandi
città, a Napoli ed in tutto il Paese. Con questa crisi aumenta il
disagio sociale. Bisogna mettere
in campo sempre maggiore
impegno, lo devono fare le Istituzioni tutte insieme. In
Campania lo stiamo facendo",
conclude Caldoro.
Comunicato Stampa
Sopra: Il Governatore della Campania Stefano Caldoro
GLI AGENTI ALLERTANO IL 118. TRASPORTATO AL LORETO MARE
Uomo senza fissa dimora ritrovato
privo di sensi in via Marina
Ad intervenire gli uomini dell'unità operativa tutela sociale della P.M.
Inaugurata il 5 settembre
scorso in mattinata la seconda
edizione di "Libera in Goal",
torneo di calcio organizzato in
collaborazione con Libera
presso l'ArciScampia per ricordare Antonio Landieri,
giovane innocente caduto
sotto i colpi della Camorra.
A dare il calcio di inizio a tale
manifestazione anticamorra è
stata l'Assessore ai Giovani,
Alessandra Clemente insieme
con Angela Cortese, Presidente della commissione anti-
mafia della Regione
Campania.
Il giorno successivo, il sei
settembre, alle ore 12:00
presso la sede della VIII Municipalità, nelle vicinanze
dello sportello anticamorra
sempre alla presenza dell'Assessore Clemente, è stata scoperta una targa in ricordo del
giovane Antonio a cui, nel
2004, è stata strappata la vita
atrocemente dalla criminalità
organizzata.
Vincenzo Perfetto
Nell’ambito delle attività di
controllo del territorio, gli agenti
della Unità Operativa Tutela
Emergenze Sociali, su segnalazione dei cittadini sono intervenuti in Via Nuova Marina
altezza Corso Garibaldi dove
era stata segnalata la presenza di
un uomo privo di sensi. L’uomo, di circa 55 anni senza fissa
dimora, è stato rinvenuto privo
di sensi, ferito in molte parti del
corpo – da ratti e da punture di
insetti –, seminascosto dalle
erbacce e in preoccupanti
condizioni di salute nonché in
pessimo stato igienico-sanitario.
Gli agenti della polizia municipale hanno tempestivamente
allertato il 118 che giunto sul
posto ne constatava la gravità e
lo conduceva presso il Presidio
Ospedaliero Loreto Mare per le
cure del caso. Risulta frequentatore abituale della zona e
in continuo stato di ebbrezza.
Al momento sono in corso
indagini per raccogliere ulteriori
informazioni e completare la
sua identificazione nonché
accertare l’esistenza di
eventuali familiari. Contestualmente sono stati allertati i
Servizi Sociali Territoriali per
l’attivazione dell’assistenza necessaria.
Nota Stampa
Anno IV n° 1 0 del 201 4 www.puntomagazine.it - freepress
ANAPOLI LA CULTURA NON HA PREZZO
"Libri liberi...in movimento"
La libreria gratuita itinerante
approda alla Mostra d'Oltremare
Cultura e Attualità ­ 13
UN GRANDE DELLA POESIA NAPOLETANA E NON SOLO
Salvatore Di Giacomo
Alui la dedica di questo numero con "Pianefforte 'e notte"
LuigiA. Tufano, racconta il progetto comune
di "Movimento ContaminArte" e "I Ragazzi della Barca di Carta"
C’è ancora qualcuno che crede
nel valore della cultura,
nell’importanza della lettura
come momento di crescita
individuale e sociale. Luigi A.
Tufano, presidente di “Movimento ContaminArte”, e
Francesco Baldi, presidente di
“I Ragazzi della Barca di
Carta”, credendo fortemente in
questi valori, hanno dato vita
all’iniziativa “Libri liberi…in
movimento”, una libreria itinerante in cui la cultura non ha
prezzo e il principio fondamentale è la libertà, la libertà di
donare libri, la libertà di
scambiarli, la libertà di
consultarli o prenderli gratuitamente.
Il Cubo d’Oro, nella Mostra
d’Oltremare, ospita momentaneamente la libreria, garantendole così uno spazio in
cui accogliere le donazioni.
Ogni libro regalato, ogni fumetto o rivista, consente alle
due associazioni di portare
avanti il progetto e garantire
un’ampia scelta a un nuovo potenziale lettore.
“Libri liberi…in movimento”
diventa anche motivo di aggregazione e condivisione, attraverso gli eventi organizzati da
Luigi e Francesco. Sabato 6
settembre, infatti, la Mostra
d’Oltremare ha ospitato nel
Cubo d’Oro la presentazione del
libro “Delitti e condannati nel
Regno di Napoli (1734/1862)”,
di Antonella Orefice, e l’inaugurazione della mostra “AmaZone” di Rita Esposito, a cura
di Daniele Galdiero, che resterà
visitabile per tutti i week-end di
settembre, dalle 18.00 alle
22.00.
In quest’occasione Luigi A.
Tufano racconta l’iniziativa,
illustrandone i propositi, le finalità e gli eventi in programma.
Puoi spiegarmi com'è nata
l'iniziativa “Libri liberi…in
movimento”?
«Nasce da un comune sentire
tra me e il presidente dell'associazione “I Ragazzi della Barca
di Carta”, il sig. Francesco
Baldi. L'idea di fondo è quella
di far avvicinare soprattutto chi
non frequenta normalmente le
librerie, quindi giovani emarginati,ragazzi considerati a rischio
Sopra: Un momento dell'evento al Cubo d'Oro
o economicamente disagiati,
portare la cultura a domicilio
con la nostra libreria itinerante,
momentaneamente collocatanella mostra d'oltremare, far trovare i libri dove meno te lo
aspetti, in maniera informale,
gioiosa.»
L’iniziativa è nata anche per
coprire i vuoti lasciati dalle
tante librerie che hanno
abbassato le saracinesche recentemente?
«Francamente no, perché chi è
abituato a leggere, a comprare
libri, trova sempre il modo. A
noi interessano le persone che
vedono ancora il libro come un
oggetto difficile, misterioso,
polveroso, chi non ha mezzi
economici e non può
permettersi di spendere soldi in
libri. Vogliamo far avvicinare
queste persone, convinti che, se
si lavora bene, i ragazzi si
appassionano alla lettura, diventeranno adulti critici, che ragionano, che lottano per una
società più giusta.»
Quali sono i quartieri in cui si
muove la Libreria e quali sono le zone in cui sono stati
ottenuti i migliori risultati finora?
«noi vorremmo coprire tutti i
quartieri di Napoli; per ora siamo stati a Bagnoli, Fuorigrotta,
Soccavo, quartieri dormitorio
tagliati fuori da qualsiasi itinerario turistico. Ecco noi saremo lì!
I risultati migliori sono
ovunque, perché la gente è
incuriosita, si avvicina, chiede,
legge soprattutto. Inoltre, con la
circoscrizione di Soccavo-Pianura abbiamo stipulato un
accordo che ci consentirà di
installare le cosiddette “little
free library” nei quartieri di
Soccavo e Pianura nel mese di
ottobre.»
La location della Mostra
d'Oltremare vi consente poi di
associare alla Libreria anche
altri eventi culturali, come
quelli che hanno inaugurato
sabato scorso, 6 settembre,
presso il Cubo d’Oro…
«Infatti! è una location perfetta,
speriamo di restarvi più a lungo
possibile. Ci sono altri eventi in
programma e offriremo tè,
cioccolata, biscotti, insieme ai
libri ovviamente, tutto gratuitamente.»
Cosa vi ha spinto a presentare
Rita Esposito, con la mostra
“AmaZone”, e Antonella
Orefice, con il suo libro “Delitti e condannati nel Regno di
Napoli (1734/1862)”? Che significato hanno questi due
eventi?
«Il comun denominatore è la
qualità e la giovane età degli
artisti; vogliamo proporre cose
di qualità e far avvicinare
quante più persone è possibile. I
nostri eventi saranno trasversali,
ossia toccheranno tutte le arti e i
tutte le forme d’espressione.»
Annalisa Ferraro
Sopra: Salvatore Di Giacomo
Salvatore Di Giacomo (Napoli
13 marzo 1860 – Napoli 4
aprile 1934), occupa sicuramente uno dei posti più
importanti tra i poeti della nostra Patria. In giovane età,
venne indirizzato dal padre
agli studi di medicina, ma egli,
non aveva alcun interesse per
questa disciplina e presto
abbandonò gli studi, rivolgendo il suo impegno verso
ciò per cui nutriva vera passione: la letteratura. Cominciò a
collaborare col “Corriere del
mattino” per il quale scrisse
alcune novelle. Nel 1884, subì
la perdita del padre durante
l’epidemia di colera. In quello
stesso anno, venne pubblicata
la sua raccolta di poesie dal titolo “Sonetti”, alla quale seguirono poi “O funnaco
verde”, “Zi ‘ munacella”e
“Canzoni naoletane”. Nel
1892 assieme ad altri
intellettuali, tra i quali Benedetto Croce e Vittorio Spi-
nazzola fu fondatore della
rivista “napoli nobilissima”,
costituita allo scopo di descrivere la storia artistica e topografica di Napoli ed al fine di
valorizzare, l’antico ed
immenso patrimonio della
città. Ad essa collaborarono
anche numerosi illustri esponenti della cultura meridionale,
tra cui Bartolomeo Capasso e
Giustino Fortunato. “Napoli
nobilissima” vive ancora oggi
nonostante vicende alterne, per
la sua sopravvivenza si sono
battuti personaggi come Roberto e Giulio Pane, Raffaele
Mormone, Ferdinando Bologna, Giuseppe Galasso e Pasquale Villari. Salvatore di
Giacomo è stato un poeta
innamorato della sua città. Egli
nelle sue liriche, riesce a trasmettere la passione, le malinconie e le speranze del
popolo napoletano. Tra i suoi
numerosi successi occorre sicuramente ricordare “Mare-
chiaro”, “Era de maggio”, “E
spingule francese” nonché
l’opera teatrale “Assunta Spina”. Di seguito riporto una
delle sue poesie più toccanti:
Pianefforte ‘e notte
Nu pianefforte ‘e notte
sona luntanamente,
e ‘a museca se sente
pe ll’aria suspirà.
E’ ll’una: dorme ‘ovico
ncopp ‘a nonna nonna
‘e nu mutivo antico
‘e tanto tiempo fa.
Dio, quanta stelle ‘n cielo!
Che luna! E c’aria doce!
Quanto na bella voce
Vurria sentì cantà!
Ma sulitario e lento
More ‘o mutivo antico;
se fa cchiù cupo ‘o vico
dint’a ll’oscurità…
Ll’anema mia surtanto
Rummane a sta fenesta.
Aspetta ancora. E resta,
ncantannese, a pensà.
Aniello Picascia
OCCHIO ALLE OCCASIONI DA COGLIERE AL VOLO
Expo 2015 a Napoli
In scadenza per il 30 settembre 2014
i termini per la presentazione di progetti sul territorio
SENTENZE DA TENERE BEN PRESENTE IN MENTE
Il datore di lavoro deve vigilare
sul rispetto delle misure adottate
Egli è interamente responsabile di eventuali infortuni
Con sentenza n. 27127 del 4 dicembre 2013 la Cassazione Civile ha ribadito il principio per il
quale il datore di lavoro è interamente
responsabile
dell’infortunio occorso al lavoratore anche quando ometta di
controllare e vigilare che delle
misure di sicurezza adottate si
sia effettivamente fatto uso da
parte
del
dipendente
danneggiato.
Il fatto. Un lavoratore si è
infortunato mentre sostituiva la
lampada di emergenza di un
mezzo compattatore ad una
altezza di circa 3-4 metri, con
una scala inidonea all’uso, senza
che sui lati aperti verso il vuoto
fossero installati parapetti
normali con arresto al piede o
mezzi di protezione equivalenti,
idonei ad impedire la caduta di
persone e, per di più, senza che
sull’esecuzione di tale prestazione vi fosse alcuna vigilanza.
La condotta del dipendente, ha
osservato la Corte, si è configurata, “nell’eziologia dell’evento
dannoso, come una mera modalità dell’iter produttivo del
danno, e proprio perché “imposta” in ragione della situazione
di subordinazione in cui il lavoratore versa, va addebitata al
datore di lavoro”. A quest’ultimo, si deve imputare la violazione di specifiche norme
antinfortunistiche (o di regole di
comune prudenza) e nell’ordine
di eseguire incombenze lavorative pericolose, comportamento che “funge da unico
efficiente fattore causale
dell’evento dannoso”*.
Nel respingere l’ipotesi di
coinvolgimento del dipendente
per concorso in colpa, la Cassazione ha richiamato sulla necessità di uniformarsi al seguente
principio di diritto: ”Il datore di
lavoro, in caso di violazione
delle norme poste a tutela
dell’integrità fisica del lavorato-
re, è esonerato da responsabilità
solo quando il comportamento
del dipendente presenti i caratteri di:
• abnormità;
• inopinabilità (imprevedibilità);
• esorbitanza;
rispetto al procedimento lavorativo ed alle direttive ricevute.
Ne consegue che, una volta
esclusa
tale
condotta,
l’imprenditore è interamente
responsabile dell’infortunio che
ne sia conseguito fungendo la
violazione dell’obbligo di sicurezza quale unico fattore causale dell’evento, e non può
invocare il concorso di colpa del
danneggiato, avendo egli il dovere di proteggere l’incolumità
di quest’ultimo, nonostante la
sua imprudenza e negligenza“.
*Cass. 5024/02; Cass. 3213/04;
Cass. 1994/12.
Eng. & Safety Manager
Dott. G. Esposito
"20milioni di visitatori sono
attesi a Milano per Expo2015.
Il Comune di Napoli intende
portarne tanti anche a Napoli
offrendo una fortissima proposta culturale e mettendo a
disposizione tante occasioni di
incontri fra investitori e produttori, proposte gastronomiche, tradizioni, modernità
produttiva per valorizzare la
straordinaria storia e cultura
della città in materia di cibo.
Per questa ragione abbiamo
prorogato al 30 settembre la
Chiamata di idee Napoli per
Expo 2015, un invito a presentare proposte da raccogliere
in un Programma di azioni sui
temi di Expo2015 da svolgersi
nella città di Napoli".
Lo ha dichiarato l'assessore al
Lavoro e alle Attività produttive Enrico Panini. I tanti pro-
getti nel frattempo presentati
secondo le precedenti scadenze non sono, ovviamente,
da ripresentare. Expo 2015,
spiega il bando, è un evento
internazionale, volto ad assicurare visibilità alla tradizione,
alla creatività e all'innovazione
nel settore dell'alimentazione,
considerando i nuovi scenari
globali e il tema del diritto ad
una alimentazione sana, sicura
e sufficiente per tutto il pianeta.
“Il capoluogo partenopeo - ha
continuato Panini - si candida
ad accogliere tantissimi investitori, produttori, turisti nel
suo territorio. A tal fine le idee,
intese come proposte di iniziative, dovranno essere caratterizzate da qualità ed
attrattività per convogliare
l'attenzione di un vasto pubbli-
co sulla città di Napoli”.
La 'Chiamata di idee' è indirizzata ad acquisire progetti per
interventi innovativi nei seguenti settori: a) definizione
del logo e del claimNapolixExpo; b) iniziative che possano
integrare e valorizzare il programma degli interventi
adottati dall'amministrazione
comunale; c) pacchetti promozionali in grado di integrare
e innovare l'offerta turistica
tradizionale, commerciale e
occasioni di incontro e di visita
delle principali realtà produttive in città; d) predisposizione
di un catalogo multimediale
delle iniziative che a vario titolo saranno promosse sui temi
di Expo. Il testo dell'avviso
pubblico si può consultare su
www.comune.napoli.it.
Nota Stampa
14 ­ Rubriche
Anno IV n° 1 0 del 201 4 www.puntomagazine.it - freepress
MadnessofNetzkabel
Piccolenozionidiunfollenerdsucomeesserenerd
Assassiniamo il professore! Un Manga che regge bene il confronto con quelli storici
I videogiochi non sono l’unica
forma di intrattenimento per un
nerd… ce ne sono molte altre,
come ad esempio i giochi di
ruolo, tipo Dungeons and Dragons, oppure i fumetti ed è proprio sui questi ultimi che vorrei
soffermarmi particolarmente.
Esistono fumetti provenienti da
ogni parte del mondo: Francia,
Belgio, America, Corea,
Giappone… ognuno con uno
stile diverso ereditato principalmente dalla sua nazione di
provenienza. Per distinguerli
siamo abituati a dividerli in
"sottoclassi", ad esempio, i fumetti di stampo statunitense li
chiamiamo comic, quelli europei li chiamiamo semplicemente fumetti (perché più vicini
a noi italiani) e quelli giapponesi
li chiamiamo manga. Personalmente, tra tutti questi “tipi”
di fumetti, io preferisco di gran
lunga i manga per via di caratteristiche uniche che hanno
solo loro, come i disegni, le
ambientazioni e, soprattutto, la
trama. I manga degli anni 50,
fino ad arrivare a quelli degli
anni 90 erano dei capolavori
assoluti, basta pensare ai fumetti
di Osamu Tezuka, autore di
Astro Boy (1951) e di La Storia
dei tre Adolf (1983), oppure al
leggendario Reiji Matsumoto,
autore di Capitan Harlock
(1976) e di Galaxy Expres 999
(1977); tutti fumetti che hanno
segnato una generazione, soprattutto grazie alla loro versione animata che oggi pomeriggio
i ragazzi italiani guardavano alla
televisione. Negli ultimi, però, i
fumetti hanno subito la stessa
sorte che è toccata ai videogiochi… mentre in passato erano
un prodotto di nicchia, destinato
solo a pochi, veri appassionati,
ora il fumetto è praticamente
una moda; basta andare in un
negozio di fumetti per vedere
ragazzini che acquistano manga
dove si danno solo mazzate di
santa ragione, ma alla fine si
tratta di un prodotto scadente,
che non ha una buona trama di
fondo e non lascia una morale al
lettore (ci credo che poi escono
articoli dove si parla della violenza nei fumetti o nei cartoni
animati… ma questa è un’altra
storia). I fumetti di oggi, quelli
successivi al 2000, per
intenderci, sono per la maggior
parte insulsi, banali e scontati,
fatti solo di disegni bestiali, ragazze prosperose per far
contenti i ragazzini durante la
pubertà e fan service a non finire. I giapponesi, sono riusciti a
rovinare la loro stessa creazione,
il manga è un fumetto unico nel
suo genere e i giapponesi non
stati capaci a farlo rimanere un
prodotto di qualità, ma a rovinarlo completamente. Per
fortuna, un briciolo di salvezza
c’è sempre… anche se sono
pochi, ci sono manga pubblicati
in seguito al 2000 che meritano
veramente di essere letti. Uno di
questi, a mio modesto parere, è
Assassination Classroom; la
pubblicazione è iniziata nel
2012 e, dopo 10 volumi, è
ancora in corso. Assassination
Classroom è unico nel suo genere, basti pensare alla trama:
«Nella classe 3-E della scuola
media Kunugigaoka vi è una
strana usanza: gli alunni, tutti,
danno il buongiorno al proprio
insegnante cercando in massa di
piazzargli un proiettile in fronte.
Non stiamo però parlando di un
insegnate qualunque, ma di un
individuo a dir poco strano, una
via di mezzo tra un alieno e un
polpo, e in grado di muoversi
alla velocità di mach-20. Si
scoprirà che questo "insegnante" è stato il responsabile
della distruzione della luna, di
cui ora resta solo uno spicchio,
nonché colui che ha annunciato
la fine del mondo tra un anno...
Ma adesso è solo un professore
in una normale scuola, di una
materia un po' insolita... ASSASSINIO!!!». Dove la trovi
una trama del genere se non in
un manga? Potrebbe sembrare
banale, ma questo fumetto
racchiude in sé molto di più:
l’insegnate ha il compito di
istruire i suoi alluni ad assassinarlo, proprio perché, se ciò non
dovesse accadere, la Terra verrà
distrutta. Tutto ciò permette
all’autore, Yuusei Matsui, di dar
vita ad un fumetto comico, che
riesce effettivamente ad
intrattenere il lettore senza bisogno di mazzate e cazzotti,
dove i tratti psicologi di ogni
alunno della classe sono
perfettamente delineati a messi
a dura prova dalle lezioni del
insegnante; un manga che insegna il valore dell’amicizia, della
lealtà e soprattutto dell’amore e
lo fa sempre con un tocco di
comicità… alunni che inizialmente se ne fregano della
scuola e dei loro insegnanti, con
il tempo iniziano ad affezionarsi
proprio all’insegnante che ha
minacciato di distruggere il loro
pianeta. Insomma, Assassination Classroom è un fumetto
diverso da tutti gli altri è merita
indubbiamente di essere letto al
posto di tanti altri mediocri
manga. Come per i videogiochi,
anche per i manga un briciolo di
speranza c’è sempre… non lasciamoci condizionare dalla
moda e intratteniamo la nostra
mente con opere di qualità, non
con cavolate macina-soldi.
Madness of Netzkabel
Pernondimenticare: 70annifal'eccidiodiSant'Anna
Lo sterminio da parte delle S.S. avvenuto il 12 agosto del 1944 nella cittadina in provincia di Lucca
12 agosto 1944 – 12 agosto
2014. Sono trascorsi settant’anni
dall’eccidio di Sant’Anna di
Stazzema, piccola cittadina in
provincia di Lucca e il nostro
compito è quello di non dimenticare. Il paese, in quel momento, durante la seconda
guerra mondiale era contrassegnato come "zona bianca"
ovvero zona in cui accogliere
sfollati, gente fuggita in cerca di
riparo, dai luoghi ove il conflitto
imperversava. Proprio per questo motivo la popolazione, da un
nucleo originario di qualche
centinaia di persone, accrebbe il
proprio numero di abitanti in
circa 1500. La gente si sentiva
tranquilla a Sant’Anna e
aspettava la fine della guerra.
Quella mattina, di quel giorno,
alcuni reparti di SS raggiunsero
il paese catturando nel loro tragitto anche altre persone di altri
borghi, situati più a valle.
Quando la notizia giunse in città,
si pensò ad un rastrellamento di
braccia valide da mandare al
fronte o in Germania nei campi
di lavoro, pertanto molti uomini
fuggirono nascondendosi nei
boschi. La missione delle SS tedesche guidati da alcuni collaborazionisti italiani del luogo,
però non era quella. Intorno alle
sette del mattino il paese risultava circondato. Le case vennero
invase e gli abitanti portati via
con la forza, si trattava, nella
stragrande maggioranza di
donne, anziani e bambini. Circa
centoquaranta persone vennero
ammassate nella piazza del
paese e falciati dal fuoco delle
mitragliatrici. I loro corpi venero
poi ricoperti dai banchi della vicina chiesa e incendiati coi
lanciafiamme. Due sacerdoti:
Don Fiore Menguzzo e Don
Innocenzo Lazzeri, tentarono di
convincere gli assassini ad evitare quell’inutile strage o a risparmiare perlomeno i bambini,
ma le loro preghiere caddero nel
vuoto e anche loro furono passati per le armi. Intanto in altre
case, le persone venivano radunate nelle cucine o nelle stalle e
fucilate, dopodiché tutto veniva
ricoperto dalle fiamme. Circa a
mezzogiorno quasi tutte le case
erano state distrutte. Le vittime
furono complessivamente circa
cinquecentosessanta. Tra loro
tanti bambini, molti non
raggiungevano i dieci anni di
età. La più piccina, Anna Pardini, aveva solo venti giorni. Dopo
la guerra, l’eccidio di Sant’Anna
di Stazzema, così come tanti
crimini commessi dai nazi fascisti non vennero perseguiti
così come ci si aspetta che uno
Stato debba perseguirli. Le vicende rientrano anche in quello
che è stato definito “armadio
della vergogna”. Solo nel 2007 i
tribunali italiani hanno
condannato, in via definitiva,
alcuni degli ufficiali che ordinarono l’immane crimine. Grazie
alla Legge 381/2000 sui luoghi
della tragedia è stato istituito il
“Parco nazionale della pace”
con l’obiettivo di mantenere viva la memoria storica ed educare le nuove generazioni ai valori
della pace, della giustizia, della
collaborazione e del rispetto fra i
popoli e gli individui. Ricade
quest’anno anche il centenario
dello scoppio di un’altra
immensa sciagura per l’essere
umano: la prima guerra
mondiale. Credo sia doveroso,
nonostante l’apatia sociale e
storica in cui siamo naufragati, o
forse proprio per sollevarsi da
questa squallida palude in cui
viviamo come smemorati ippopotami, ricordare con onore e
rispetto, le centinaia di migliaia
di ragazzi vittime di quel
conflitto per mai dimenticare di
quanti orrori siano madri tutte le
guerre.
Aniello Picascia
Sudoku
Anno IV n° 1 0 del 201 4 www.puntomagazine.it - freepress
di DOTT. STEFANO SGARIGLIA
Naturopata
Master in Esperto
nell’elaborazione di diete
"Questo mese vogliamo porre la
nostra attenzione sui capelli.
Mai come in settembre essi
hanno bisogno di cure e di
attenzioni. A differenza degli
animali, il cui pelo serve per ripararsi dal freddo, i capelli e la
peluria nell'uomo hanno perso
questa finalità per assumere un
altro significato di tipo simbolico e ornamentale. Pensiamo alla
grande forza di seduzione di una
chioma folta e fluente. Oppure
al Sansone biblico che nascondeva il segreto della sua
forza nella lunghezza dei
capelli, o alle fanciulle innamorate in epoca romantica che lasciavano cadere i loro lunghi
capelli per far arrampicare
amanti innamorati. In alcune
tribù indiane gli uomini hanno i
capelli lunghi per sottolineare la
loro saggezza. Nelle donne i
capelli lunghi alludono ad una
intensa attrattiva sessuale. Secondo gli antropologi, capelli
fluenti e chiome folte, sono armi
che il sesso femminile usa per
sedurre, poiché significano una
femminilità giovane e forte. Nel
nostro tempo anche nel sesso
maschile hanno lo stesso significato.
Purtroppo, può capitare che i
capelli possono diventare opadi DOTT. GIOVANNI E SPOSITO
Membro UNAE - ANFOS
Docente accreditato
CEI- ISPESL - UNAE
Gent.li Lettori e Lettrici, continuiamo il ns. percorso informativo sulla Sicurezza sul
Lavoro, affrontando un settore
spesso sottovalutato e/o ignorato anche dagli organi di vigilanza (che lo fanno a volte solo
a seguito di eventi); sono
Le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD), indipendentemente dalla sua
specificità (es. calcio, pallacanestro, pallavolo, etc.) dalla sua
struttura gerarchica e organizzativa, nonché dalla sua dimensione,
è
soggetta
all’applicazione del D.Lgs.
81/08 s.m.a. e quindi deve individuare e valutare i rischi
connessi ai processi di supporto
all’attività sportiva, equiparabili
alle attività di tipo occupazionale (es. attività di segreteria, di
movimentazione materiali, di
preparazione degli attrezzi
sportivi, di trasporto atleti, di
manutenzione locali, attrezzature e impianti sportivi,
etc.) negli specifici luoghi di lavoro, sede dell’Associazione
Sportiva e/o altri luoghi di
svolgimento delle attività (es.
piste da sci gestite da altri, palestre gestite da scuole, etc.).
Si tratta quindi di individuare e
valutare i rischi complementari
all’evento agonistico, alle sedute
di preparazione o di allenamento.
Le principali norme cogenti che
impattano sulla sicurezza nei
luoghi di lavoro in cui si praticano attività sportive sono essenzialmente due:
1) Norme di sicurezza per la
costruzione e l’esercizio degli
impianti sportivi (D.M. Interno
18.30.1996 integrato dal D.M.
6.6.2005)
2) Tutela della salute e sicurezza
nei luoghi di lavoro (D.Lgs
81/08 del 9.04.2008 integrato e
corretto dal D.Lgs 106/09 del 3
La cura dei capelli
Rubriche ­ 15
Scopriamo come la natura ci può aiutare
chi, spenti e diradati. E questo,
talvolta, diventa un problema
per l'uomo. Il fenomeno colpisce più gli individui di sesso
maschile che quello femminile.
La causa principale della caduta
dei capelli negli uomini è determinata dall'alopecia androgenetica o calvizie ereditaria.
Colpisce circa l'80% della popolazione maschile attorno ai
sessant'anni, ma inizia a manifestarsi molto tempo prima.
Molto spesso vediamo ragazzi
ventenni affetti da questo
disturbo di caduta e nemmeno
le femmine ne sono risparmiate.
Circa il 35% delle femmine in
età fertile ne sono interessate e
la percentuale aumenta nel periodo post-menopausa.
Nell'alopecia androgenetica, i
capelli di fronte, tempie e
sommità della testa iniziano a
perdere tono, vigore e forza, in
modo lento e progressivo. È risparmiata la nuca. I bulbi piliferi si atrofizzano lentamente e,
anno dopo anno, non riescono
più a generare capelli sani e
forti. Altre cause della caduta
dei capelli sono: l'alopecia
areata, una patologia su base
autoimmune, caratterizzata dalla
improvvisa comparsa di chiazze
tondeggianti prive di capelli; il
telogen effluvium, caratterizzato
da un indebolimento generale
dei capelli, spesso conseguente
a stress prolungato, come una
malattia, il parto, l'allattamento,
un lutto, una dieta sbagliata. Se
il problema riguarda le donne
potrebbe essere anche il sintomo di un disturbo ormonale o di
ovaie policistiche. Naturalmente
in tutti questi casi è consigliabile
recarsi dal medico specialista.
In mancanza di patologie particolari, è noto che la perdita di
capelli si intensifica soprattutto
nella stagione autunnale. Questo
è coerente coi ritmi della natura.
L’autunno è infatti la stagione in
cui, di fronte all’irrigidirsi delle
condizioni climatiche, gli
organismi animali e vegetali rispondo con forme di adattamento analoghe: gli alberi
rilasciano le foglie, gli animali
cambiano il pelo e gli uomini
perdono i capelli.
In effetti, i capelli hanno un loro
ciclo di ricrescita che può durare
fra i due e i sei anni rinnovandosi una ventina di volte
nell’arco dell’esistenza di ogni
individuo. Questo significa che
ogni capello cade e ricresce
venti volte prima di morire definitivamente per atrofizzazione
del follicolo pilifero. La primavera e l’autunno non fanno altro
che accelerare, con il cambio
climatico, il ciclo vitale dei
capelli, il loro rinnovamento.
Bisogna anche considerare che
si arriva alla stagione autunnale
dopo un periodo, quello estivo,
in cui abbiamo maltrattato i nostri capelli.Fattori come raggi
ultravioletti, salsedine o cloro
della piscina, umidità e caldo,
cattiva idratazione, shampi frequenti, alimentazione scorretta,
determinano indebolimento e
caduta dei capelli che si manifestano tra settembre ed ottobre.
Quindi in estate i capelli vanno
protetti e curati con impacchi a
base di olio di oliva, limone,
aceto, miele, jojoba ed altri.
I rimedi naturali per contrastare la caduta di capelli
Tra i rimedi naturali, uno dei più
efficaci per la salute dei capelli è
il rosmarino, una delle piante
officinali ed aromatiche più conosciute ed utilizzate, in cucina
La sicurezza & leA.s.d.
e in termini terapeutici. Il rosmarino può essere utilizzato sia
come decotto che come olio essenziale.
La soluzione del decotto è utile
per fare degli impacchi prolungati che, dopo un breve
massaggio, consentano ai
principi attivi del rosmarino di
penetrare a fondo nei capelli, di
nutrirli. La soluzione dell’olio
essenziale è invece utile proprio
per massaggiare il cuoio
capelluto, sollecitandolo in modo delicato ma deciso.
Il miglio dorato, il rusco, la
salvia, il ginkgo biloba, il
ginseng sono sostanze che
intervengono sulla microcircolazione del cuoio capelluto, il
che in parole povere significa
che i bulbi ricevono nutrimento
e ossigeno, e ovviamente ne
traggono nuova linfa vitale. Ci
sono poi il tè verde e i semi di
uva che, in qualità di antiossidanti, vanno ad agire direttamente
sui
follicoli,
rallentandone l’invecchiamento
e stimolandone invece la vitalità. E ancora, le proteine della
soia e l’aceto di riso, agiscono
sulla luminosità del capello, che
risulta più sano, naturale e vitale, nonché più morbido.
In caso di problemi di caduta, è
bene utilizzare anche degli
integratori a base di minerali,
vitamine e aminoacidi. In particolare zinco, selenio e rame; le
vitamine antiossidanti A,C ed E;
le vitamine del gruppo B
rinforzanti; mietionina e cistina,
aminoacidi che rinforzano la
cheratina dei capelli, donando
loro consistenza ed elasticità.
comma 12 bis.
L’articolo prevede che “ove il
volontario svolga la propria
prestazione
nell’ambito
dell’organizzazione di un datore
di lavoro, questi è tenuto a
fornire al volontario dettagliate
informazioni sui rischi specifici
esistenti negli ambienti in cui è
chiamato ad operare e sulle misure di prevenzione e di
emergenza adottate in relazione
alla propria attività”.
Egli è altresì tenuto ad adottare
le misure utili ad eliminare o,
ove ciò non sia possibile, ridurre
al minimo i rischi da interferenze tra la prestazione del volontario e altre attività che si
svolgano nell’ambito della medesima organizzazione.
Elezione interna del “Rappresentante dei Lavoratori per la
Sicurezza” (RLS)
o individuazione a livello territoriale o “comparto sportivo”
secondo gli artt. 57 e 48 del
D.Lgs. 81/08 s.m.i.
Eventuale nomina del “Medico
Competente”
in funzione della “tipologia di
rischio” presente nell’ambito
dell’attività svolta
Individuazione dei soggetti con
compiti speciali:
“primo soccorso”, “gestione
emergenze”, “addetti antincendio”
Valutazione dei Rischi e redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
Ai sensi dell’art. 29 comma 1
“…il Datore di Lavoro (DL)
effettua la valutazione ed elabora il documento …” (DVR) .
Allegando TUTTA la documentazione atta a dimostrare
quanto dichiarato. Alla luce
della particolarità delle Associazioni Sportive e in considerazione dell’art. 28 comma 2 nel
quale si specifica che “la scelta
dei criteri di redazione del documento è rimessa al datore di
lavoro, che vi provvede con
criteri di semplicità, brevità e
comprensibilità, in modo da
garantire la completezza e
l’idoneità quale strumento operativo di pianificazione degli
interventi aziendali e di prevenzione”, riteniamo che il
DVR debba essere REDATTO
IN MODO SEMPLICE MA
COMPLETO.
Messa in sicurezza dei “luoghi
di lavoro”
(attrezzature, impiantistica, arredi, dotazioni antincendio, ecc.)
Informazione, formazione e
addestramento degli operatori
addetti alle attività sportive.
Al prossimo numero il
prosiegui di prevenzione in
queste attività.
Le associazioni sportive dilettantistiche e la normativa
agosto 2009)
La prima norma è competenza
del “proprietario” dell’impianto
sportivo che deve comunque
garantire al “Gestore” dello
stesso (nel caso in cui si tratta di
figure giuridiche diverse) la
tracciabilità di tutta la documentazione relativa alla
conformità legislativa della
struttura e degli annessi impianti
(es. agibilità, dichiarazione di
conformità degli impianti, denunce e verifica degli impianti
di messa a terra e scariche
atmosferiche,…) Tale documentazione deve essere inoltre
resa disponibile in fase di “audit” iniziale e periodico della
sicurezza da parte del gestore.
La seconda norma cogente
(D.Lgs. 81/08 s.m.i.) è di
competenza del Gestore e/o
dell’Associazione Sportiva che
deve garantire il rispetto della
salute e sicurezza nei luoghi di
lavoro. L’art. 3 del D.Lgs. 81/08
s.m.i. al paragrafo 1 così recita:
“Il presente decreto legislativo
si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte
le tipologie di rischio”. Lo stesso art. 3 nel prosieguo individua
attività specifiche che, sulla base
di “… particolari esigenze
connesse al servizio espletato o
alla peculiarità organizzativa
…”, richiedono una applicazione nel rispetto anche di altre
leggi e/o decreti.
Poiché in questo articolo non
vengono citate le attività sportive ad esse si applicano unicamente gli articoli del D.Lgs.
81/08 s.m.i.
OBBLIGHI
In ORDINE CRONOLOGICO
questi sono gli obblighi che devono essere assolti dalle Associazioni Sportive nell’ambito
del D.Lgs. 81/08 s.m.i. 2.1
Individuazione del “Datore di
Lavoro”
nella figura del Presidente o del
Delegato nominato dal Consiglio Direttivo, o dal Socio nominato dall’Assemblea del Soci,
e comunque in funzione della
specifica organizzazione. Con il
termine DATORE DI LAVORO l’art. 2 comma b del D.Lgs.
81/08 s.m.i. così recita: “datore
di lavoro”: il soggetto titolare
del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il
soggetto che, secondo il tipo e
l’assetto dell’organizzazione nel
cui ambito il lavoratore presta la
propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa
o dell’unità produttiva in quanto
esercita i poteri decisionali e di
spesa.
Designazione del “Responsabile
del Servizio di Prevenzione e
Protezione” (RSPP) che può
identificarsi anche con il
“Datore di Lavoro”. L’art. 2
comma fdel D.Lgs. 81/08 s.m.i.
così recita: “Responsabile del
Servizio di Prevenzione e Protezione”: persona in possesso
delle capacità e dei requisiti
professionali di cui all’articolo
32 designata dal Datore di Lavoro, a cui risponde, per
coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi.
Individuazione dei Preposti
nelle persone che sovrintendono
all’attività lavorativa e ne
controllano la corretta esecuzione. Ad esempio l’allenatore
e/o l’istruttore è un preposto.
Individuazione dei “lavoratori”
delle “attività sportive” delle
Associazioni Sportive
ai sensi dell’art. 2 e art. 3 del
D.Lgs. 81/08 s.m.i. L’art. 2
comma a del D.Lgs. 81/08 così
recita: “lavoratore”: persona
che, indipendentemente dalla
tipologia contrattuale, svolge
un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un
datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione
anche al solo fine di apprendere
un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai
servizi domestici e familiari…
I Lavoratori possono essere dipendenti, (istruttori/allenatori,…), ovvero lavoratori
subordinati, atleti dilettanti
(subordinati di fatto) e volontari.
Nell’ambito delle società
sportive esiste anche il lavoratore che opera come “attività
di volontariato”. L’attività di
volontariato è disciplinata dalla
legge 266/91 (legge quadro sul
volontario) la quale prevede
all’art. 2 che “..per attività di
volontariato deve intendersi
quella prestata in modo personale spontaneo e gratuito, tramite l’organizzazione di cui il
volontario fa parte, senza fini di
lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà”.
Il comma successivo così recita:
“l’attività di volontariato non
può essere retribuita in alcun
modo nemmeno dal beneficiario. Al volontario possono essere
soltanto
rimborsate
dall’organizzazione di appartenenza le spese effettivamente
sostenute per l’attività prestata,
entro i limiti preventivamente
stabiliti dalle organizzazioni
stesse”.
Pertanto il Volontario di una
Associazione Sportiva è un
SOGGETTO OBBLIGATO (ai
sensi dell’art. 21 del D.Lgs.
81/08 s.m.i.) e quindi non
SOGGETTO A TUTELA.
L’unica “tutela” è data dall’art. 3
SocietàSncconduesocisottolalentediingrandimento
Facciamo attenzione: è obbligatoria la nomina del datore di lavoro e di alcune figure a volte tralasciate
Una società di persone Snc con
due soci lavoratori deve soddisfare tutti gli obblighi della
normativa sulla sicurezza. Primo adempimento, quello della
individuazione/nomina
del
datore di lavoro* mediante un
atto pubblico con data certa, da
esibire all’Organo di vigilanza o
al giudice in caso di necessità.
Il socio individuato è quindi
datore di lavoro dell’altro socio
e gli spettano tutti gli obblighi
del TU 81/08 (valutazione dei
rischi, nomina del RSPP, nomina del MC, ecc.).
Nello specifico il datore di lavoro:
• può nominare un Rspp
esterno ;
• può svolgere i compiti di
addetto al primo soccorso e di
addetto alla prevenzione incendi
ed evacuazione, dandone pre-
ventiva informazione al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (in caso contrario, il
datore deve fare ricorso a professionisti esterni alla società, in
possesso dei voluti requisiti).
L’altro socio-lavoratore deve
autoeleggersi Rls a meno che la
società non decida di farne
svolgere la funzione al Rls
territoriale
Quanto alla redazione della Vdr,
rinvio ad altro approfondimento.
* In caso di omessa individuazione/nomina del datore di lavoro, i due soci rispondono
entrambi per la responsabilità
conseguente ad infortunio
mortale (responsabilità penale è
personale, omicidio colposo, art.
589 cod. penale);
Eng. & Safety Manager
Dott. G. Esposito
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