Basta catene ai cani Agec, 5 patteggiamenti

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.VENETO
... Sabato 29
Marzo 2014
La Voce
Pre-allerta rischio valanghe
VENEZIA - Su tutta la montagna veneta è stato di preallarme
per rischio valanghe, da mezzogiorno di oggi: lo ha dichiarato il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile
del Veneto. Almeno fino a martedì 1 sono previste condizioni di tempo buono e soleggiato con temperature in progressivo aumento. Lo zero termico si innalzerà fino ad
avvicinarsi ai 3000 metri dalla giornata di domenica. Si
instaureranno quindi condizioni di tipo quasi – primaverile,
con rigelo notturno e aumento del pericolo di valanghe fino
a marcato (grado 3) nel corso della giornata. Si potranno
verificare, specie nelle ore pomeridiane e serali, distacchi
spontanei di valanghe di medie dimensioni che potranno
interessare anche zone abitate.
Venezia, 39 taxi “truccati”
VENEZIA - Un'operazione della Capitaneria di Porto ha portato alla luce a Venezia la diffusione della pratica illegale del
potenziamento oltre limite dei motori dei motoscafi usati
per il servizio taxi. Sono già state poste sotto sequestro
una quarantina di imbarcazioni, risultate con i motori
modificati. La trasformazione dei motori, per consentire
una potenza superiore, è una pratica vietata perchè i
motoscafi che svolgono trasporto pubblico non di linea
devono rispettare i 150 cavalli. Nel corso delle indagini i
militari della Guardia Costiera si sono avvalsi anche di
esperti nel settore dell’ingegneria elettronica applicata ai
motori. I controlli nelle acque veneziane sono ancora in
corso.
Allarme bomba in Tribunale
TREVISO - Allarme ieri mattina a Treviso dopo una
telefonata anonima arrivata al 112nella quale una persona annunciava la presenza di una bomba nella sede
del Tribunale in via Verdi. In via precauzionale la sede è
stata fatta immediatamente sgomberare, ed è iniziato
il controllo degli artificieri e delle forze dell'ordine. La
verifica non ha portato però a nulla di concreto.
Probabile si sia trattato solo dell’azione di un mitomane, ma c’è anche l’ipotesi che il falso allarme sia
partito da qualcuno che sperava di rallentare o far
saltare alcune udienze. Poco dopo il personale degli
uffici e gli utenti hanno potuto far rientro nel Tribunale e le attività sono riprese regolarmente.
LEGNAGO Il piccolo di soli 2 anni era scappato da un campo nomadi attraverso un buco nella rete
Bimbo muore travolto dal treno
Il macchinista l’ha visto solo all’ultimo momento: inutile attivare il freno d’emergenza
LEGNAGO (Verona) - Forse stava soltando giocando vicino ai binari, incuriosito dalle rotaio. Un gioco che si
è trasformato in tragedia per Dominic Poli, che ad appena 2 anni ieri
mattina ha trovato la morte sotto un
treno lungo la linea Rovigo-Verona,
tra Cerea e Legnano.
Il bambino si era allontanato dal
campo nomadi dove vive la sua famiglia verso le 8.30. Pare che la madre,
una 20enne, lo abbia perso d’occhio
per pochi secondi, non riuscendo poi
più a vederlo. Il piccolo Dominic ha
superato la recinzione che divide il
campo nomadi dalla ferrovia passando attraverso un buco e si è diretto
verso i binari. Li si è accovacciato
vicino a una semicurva, e proprio in
quel mentre è sopraggiunto il treno
regionale: tremendo l’impatto. Il
corpicino è stato ritrovato ad alcuni
metri dal punto dell’incidente, sbalzato via dalla velocità del treno. I
medici di Legnago, intervenuti tempestivamente, si sono dovuti arrendere dopo circa un’ora di tentativi di
rianimarlo. La polizia ferroviaria ora
sta indagando sulla dinamica esatta.
Il macchinista del convoglio avrebbe
visto il piccolo solo all’ultimo momento, non riuscendo ad azionare il
freno di emergenza in tempo per
fermarsi: la motrice si è fermata
dopo 300 metri. Avrebbe anche suonato più volte la sirena, inutilmente.
“Hanno portato via la mia vita. E'
bastato un attimo” ha detto, disperato, il papà Davide Poli.
In breve
Una 37enne rinchiusa dai ladri
Rapina con sequestro
nella sala scommesse
■ VICENZA - Le hanno intimato di consegnare il
denaro contenuto nella cassaforte e poi l'hanno chiusa
in bagno, per garantirsi la fuga. E' la paurosa esperienza
vissuta da una dipendente della Gap Games, a Vicenza. La rapina è avvenuta mercoledì, intorno alla
mezzanotte. La donna, una 37enne vicentina, è stata
liberata poco dopo, grazie all'arrivo di un cliente, che ha
sentito le sue urla. Sul posto è arrivata la squadra
mobile, che sta indagando.
Emergenza spaccate a Padova
La tragedia Ilpiccolo si era accovacciato sui binari
CONEGLIANO Per fortuna nessun danno
Lanciano sassi sui convogli in corsa
segnalati alla Procura 4 ragazzini
CONEGLIANO (Treviso) - Quattro ragazzini tra i 14 e i 17 anni, tre itaiani e
uno straniero, sono stati segnalati alla
Procura dei minori: si divertivano a
lanciare sassi per colpire i treni. Gli
agenti della polizia ferroviaria li hanno scoperti e bloccati mercoledì scorso
a Conegliano. A lanciare l’allarme è
stato il capotreno di uno dei convogli
passati poco prima per la cittadina
trevigiani. Notando la loro posizione e
vedendoli lanciare sassi, ha avvisato la
Polfer. I ragazzi si sarebbero giustificati sostenendo di non voler fare nulla di
male. Fortunatamente non ci sono
stati danni, ma questo non ha fermato
la segnalazione alla Procura, che deciderà se aprire un fascicolo sul caso.
PROGETTO DI LEGGE Padrin: “Segno di civiltà”
Il prefetto ai negozianti:
“Installate telecamere”
■ PADOVA - Vertice in prefettura ieri a Padova sull’emergenza delle spaccate in continuo aumento. Il
prefetto di Padova Patrizia Impresa ha sollecitato le
categorie dei commercianti ha far installare sistemi di
videosorveglianza a e allarmi all’interno dei negozi.
“Sono disponibile a venire incontro alla necessità di
maggiore sicurezza dei commercianti di Padova - ha
annunciato il sindaco reggente Ivo Rossi dopo il vertice
- e insieme con la Camera di commercio metteremo a
bilancio del Comune e dell’Ente camerale un fondo di
almeno 100mila euro per aiutare i titolari di negozi nel
dotarsi di sistemi di protezione passiva dei punti vendita”.
VERONA Processo ai dirigenti dell’ente comunale
Basta catene ai cani Agec, 5 patteggiamenti
VENEZIA - Mai più cani a corda o a catena:
la commissione Sanità ha approvato il
progetto di legge presentato dal presidente Leonardo Padrin “Tutela degli animali
d’affezione e prevenzione del randagirmo” e sottoscritto da tutti i consiglieri del
gruppo Forza Italia.
Unico voto in dissenso quello del consigliere Cristiano Corazzari (Lega), che si è
astenuto. “Il codice penale – ha spiegato –
punisce già il maltrattamento di animali.
Inutile aggiungere una nuova norma regionale”. Per Padrin, invece, la nuova
norma (due articoli) rappresenta “una
legge di civiltà”, destinata a superare
vecchie mentalità e a creare una cultura di
rispetto del benessere animale. Cani e
animali di affezione non potranno più
essere sottoposti a strumenti di costrizione, se non per specifiche e accertate esigenze di sicurezza o veterinarie, ma dovranno usufruire di appositi recinti di
adeguate dimensioni.
In sede di approvazione definitiva in aula
(dove il relatore sarà lo stesso Padrin,
controrelatore Corazzari) verrànno dettagliate le indicazioni per consentire la realizzazione di recinti da parte dei proprietari, anche in deroga ai regolamenti urbanistici.
VERONA - . Arrestati a ottobre, rientrati al
lavoro a febbraio “demansionati” e ora usciti
dal processo. Ai cinque dipendenti Agec coinvolti nell’inchiesta sui presunti appalti pilotati è stato concesso il patteggiamento. Un
via libera su cui ha posto il nulla osta il gup
Laura Donati, sulla base dell’accordo che gli
indagati avevano stretto con il pm Gennaro
Ottaviano. Così per loro sono scattate pene
tra i 18 e i 22 mesi. Giovanni Bianchi (1 anno e
11 mesi), Giorgia Cona e Alessia Confente (1
anno e 10 mesi), Davide Dusi e Luisa Fasoli
(rispettivamente 1 anno e 6 mesi e 1 anno e 7
mesi). Il giudice ha decisoanche per l’accordo
di “riparazione” formulato dalle parti: 8500
euro in tutto che saranno donati all’associazione Abeo, associazione che si occupa della
ricerca e dell’assistenza ai bambini affetti da
malattie emopatiche.
I cinque dipendenti Agec, azienda comunale
che si occupa delle farmacie, dei servizi cimiteriali, delle mense scolastiche e del patrimonio immobiliare, erano stati arrestati dalla guardia di finanza di Verona il 24 ottobre
scorso. Al centro dell’indagine la procedura
di assegnazione degli appalti per i servizi di
ristorazione nelle mense scolastiche nel
triennio 2010-2013. Altri quattro imputati
hanno deciso di non patteggiare: per loro il
processo riprende ad aprile.