IL PROCESSO. Prosegue il dibattimento, ieri è statala volta delle controdeduzioni sulle perizie dell'accusa Agec, dubbi su FondoIN Frugole «Il Comune poteva bloccarl'0 o» Ombre su Palazzo Barbieri, uno dei consulenti del Pm: «La difformità dal bando originale era stata segnalata, l'a inistrazione poteva agire in autotutela e rigettare» elementi che aveva permesso a Co Ve.Sper. di aggiudicarsi la gara per Fondo Frugose, quello che aveva fatto lievitare il punteggio visto che la voce «impianti tecnologici» (ovvero il sistema geotermico e i sistemi costruttivi) aveva ottenuto l'ottimo. La srl proprio su questo aveva sottoscritto la convenzione con il Comune nell'ottobre 2007, solo che nel luglio 2008 la Seeste Bau, subentrata alla vincitrice, comunicò che non avrebbe realizzato il geotermico e in novembre presentò la variante. Il criterio del «risparmio energetico» era venuto meno e se da una parte Sandro Tartaglia «espresse valutazioni che non erano di sua competenza» e insistette con il cda di Agec affinchè «invitasse il Comune a rivedere i pareri negativi sulla variante che avrebbe apportato la modifica sostanziale all'impianto», dall'altra l'amministrazione comunale «avrebbe potuto rigettare e agire in autotela perchè la difformità dal bando di gara originario era stata segnalata». A sostenerlo ieri, di fronte al col- Ottaviano: « Un documento dei 2012 dice che la geotermia esiste mentre invece non c'è» Si parla di noi legio presieduto da paola Vacca, è stato uno dei consulenti del pm Gennaro Ottaviano rispondendo alle domande dell'avvocato Fabrizio Francia. Subentrarono pareri legali sulla legittimità della variante (che però non riguardava aspetti urbanistici ma tecnici) e in fase di gara mancava il progetto esecutivo. «Anche se viene presentata la Dia (che è un atto assentivo)», ha proseguito, «il Comune poteva bloccare il procedimento, invece la dichiarazione di inizio attività è passata e gli uffici competenti non si sono espressi non solo sulle caratteristiche degli impianti ma anche sugli elementi del bando di gara». Che era cambiato nella parte essenziale. Definisce così, Michele Bertucco. capogruppo dei Pd in Comune il bando per la selezione del direttore di Agec . E precisa: «Dal punto di vista formate la dottoressa Maria Cristina Molta era stata chiamata in Agec per gestire la fase di emergenza dell'azienda nel periodo più nero detta sua storia, ma sappiamo benissimo tutti che dietro Un'udienza lunga e tecnicamente impegnativa, per oltre cinque ore la difesa di Martin Klapfer, legale rappresentante della srl che realizzò gli immobili a Fondo Frugose, ha controinterrogato gli esperti autori della relazione che rappresenta il perno dell'accusa di corruzione per l'imprenditore e di concussione per l'ex dg di Agec. Perchè nonostante tutti i pareri negativi (emessi nel corso del 2009 da Agsm e dai vari Cdr competenti) alla fine Tartaglia si impegnò a portare a termine la procedura. A lui venne affidata la responsabilità del procedimento e ricevette l'incarico di sorvegliare sia il progetto sia la sua realizzazione. «Nel 2012 in un documento ufficiale si da atto che la geotermia esiste», è intervenuto ad un certo punto il pm Ottaviano, «mentre non c'è». Un'assenza che, a cascata, ha comportato per la Seeste Bau un vantaggio stimato in un milione e mezzo di giuro: ovvero la somma di quanto risparmiò per la mancata realizzazione del geotermico (tre volte più caro del gas) e della centrale termica di quartiere per il teleriscaldamento. Sempre ieri, ma a Venezia, è stato respinto il ricorso contro il primo provvedimento del tribunale che aveva negato la libertà a Stefano Campedelli. Che resta ai domiciliari. e F.M. cera anche dell'altra Matta arrivava da una precedente nomina in un altro ente pubblico non andata a buon fine. L'eventuale conferma nello stesso ruolo cozzerebbe a mio avviso contro l'assoluto bisogno da parte dell'azienda di girare pagina». E conclude: «Nessun rilievo legatesi può muovere all'ex magistrato, ma motto ci sarebbe da dire sui altari politici che l'hanno portata fin lì». Pagina 3 «Il giudizio di Galli Righi? Inattendibile» «È una dichiarazione sorprendente quella del presidente Agec Massimo Galli Righi riguardo ai dipendenti dell'Azienda catalogati come "abituati a lavorare poco". Faccia i nomi dei dipendenti "abituati a lavorare poco" così scoprirà che o ha detto falsità o ignora la dedizione dei dipendenti o magari scoprirà un vergognoso nepotismo che costringe anche lui a chiudere gli occhi». Lo dice il segretario della Cisl veronese Massimo Castellani, facendo riferimento alla replica del presidente Agec alle accuse sindacali di cattiva gestione dell'azienda. «Da Galli Righi», prosegue Castellani, «è un giudizio attendibile pari alla sua coerenza politica e all'impegno profuso in questa azienda che ha avuto nei tempi scorsi ben migliori presidenze. Presidenze che l'amministrazione comunale rispettava e considerava perla capacità di programmazione, di competenza e di corretta gestione sia delle risorse finanziarie e delle risorse umane. Al contrario assistiamo a una penosa prostrazione al potere e alla rinuncia al proprio ruolo, senza progetti né idee, che aveva reso onore al precedente CdA e alla direzione generale» Castellani invita Galli Righi a «raccontare alla città come è stata riorganizzata l'azienda, con quali persone, con quali professionalità, quali consulenti esterni amici di amici e a quali costi. Quali sono i suoi progetti per l'azienda e i frutti del prezioso tempo che vi ha dedicato». E conclude: «Lasci, presidente, lasci». Si parla di noi ,7uuumnv m , i II complesso residenziale di Fondo Frugose , a San Michele Extra Pagina 4
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