STRUTTURA DEL PENSIERO E RUOLO DELL’ALGORITMO CEREBRALE NELLA GERARCHIA DELLA CONOSCENZA FISICA. Un algoritmo è soprattutto una procedura e in questo caso si tratta di una procedura evolutiva del nostro pensiero simbolico. Questo ci differenzia dai primati, il simbolico, che dall’origine greca del significato ci fa risalire alla sua natura simmetrica bilaterale o di altra specie. La struttura che sta alla base di questa procedura, con la quale noi decifriamo il mondo esterno, è la struttura matematica, questa struttura poggia su fattori evolutivi e storici, si regge su un dualismo intrinseco, frutto della divisione emisferica simmetrica su cui si è installato un dualismo psichico. Questo dualismo poteva anche non esserci ed è quindi da considerarsi derivato da una dissociazione emisferica evolutiva intrinseca e anomala1 Durante i primi sei anni del secondo millennio, con l’aiuto di un progetto speciale, presso la scuola di Cavaglià sezione di Cerrione (BI), ho costruito la struttura del pensiero logico-simbolico, alla base della struttura matematica, lavorando e sperimentando indirettamente, con l’aiuto di un “Progetto ministeriale speciale” sugli alunni di prima elementare, e in particolare sulla struttura insiemistica quale base essenziale della struttura matematica, giungendo alla conclusione che tale Struttura è un rispecchiamento dell’allineamento degli Oggetti Mentali alla base della struttura del pensiero. Da qui si ricava l’algoritmo di base simmetrico e deterministico da cui deriva la presunta “invarianza” delle leggi fisiche e ciò avviene attraverso un processo psicoanalitico di “riconciliazione” di soggetto-oggetto2. 1 Roberto Ettore Bertagnolio, “Limiti neuropsicologici del pensiero occidentale in rapporto alle moderne concezioni fisiche e astrofisiche”, Ed. MJM Meda, 2011 pagg. 383 - 387. 2 Ibidem, pagg. 1 - 47 SVILUPPO DELLA STRUTTURA DEL PESIERO FINO ALL’ALGORITMO CEREBRALE SIMMETRICA. . Schema sulla Struttura gerarchica della conoscenza fisica (integrato dal mio schema neuropsicologico sulla struttura del pensiero logico-simbolico). 3 ALGORITMO CEREBRALE SIMMETRICO (PROCEDURA CHE DETERMINA L’INVARIANZA DELLE LEGGI FISICHE) LA CORRISPONDENZA BIUNIVOCA ALLA BASE DELLA STRUTTURA 3 Dal n.2 al n. 4 la dicitura gerarchica degli schemi è ricavata dagli studi sulla simmetria e ripresa dagli studi del professor Vincenzo Barone (vedi “l’ordine del mondo”- Bollati – Boringhieri Prima edizione 2013 pag. 124) dicitura che in seguito ha elaborato secondo i principi base del concetto di ALGORITMO CEREBRALE SIMMETRICO, intrinseco alla STRUTTURA DELL’INVARIANZA DELLE LEGGI. Invarianza garantita dall’Algoritmo. (Rif. ai miei studi su: limiti neuropsicologici del pensiero occidentale in rapporto alle moderne fisiche astrofisiche). MATEMATICA SPERIMENTATA PER SEI ANNI A VERGNASCO DI CERRIONE (BI) (ANOMALIA EMISFERICA INTRINSECA ALLA STRUTTURA MATEMATICA). CorrisCorrispondenza biunivoca pondenza biunivoca La sublimazione freudiana è un momento di “riconciliazione” della dicotomia soggetto-oggetto, alla base dell’allineamento degli OGGETTI MENTALI che hanno nella struttura l’assunzione dell’anomalia in positivo. IL CONCETTO DI INFINITO Per gli studi neuropsicologici riguardo al concetto di infinito vedere quelli recenti in riferimento al nervo Vago e all’epilessia oppure il rapporto epistolare sulla Sincronicità (Pauli-Jung.- entaglement) o i miei presenti nel trattato citato. L’INCROCIO INTERATTIVO. (Concetto tendente al superamento del dualismo Onda-Particella ) LEGENDA: Si intuisce soltanto oltre il limite neuropsichico e della forma sferica e del concetto di infinito. -Incrocio adimensionale in una realtà infinita in tutte le direzioni. -nucleo transitorio di massa-materia -Si trasforma, pilotato dalle leggi della termodinamica. -ubbidisce alle tavole periodiche concepite dialetticamente con corsie preferenziali pregnanti per ogni segmento dell’Universo unico ed infinito. -Si concepisce dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, un segmento stesso dell’universo è un incrocio e come tale sta sotto le leggi della termodinamica. -Il concetto che pone come un algoritmo da superare è quello di energia spezzettata della quantistica, in nome dell’energia infinita che unifichi le quattro forze fondamentali della natura. -Le costanti fondamentali sono tutte sotto l’egida dei limiti neuropsicologicipercettivi legati alla disfunzione emisferica –percettiva che determina la logica dello stesso ALGORITMO CEREBRALE SIMMETRICO su cui si bilancia la misura del valore percettivo di base (numeri magici), ovvero il valore percettivo più basso rispetto all’INFINITO. LA SIMMETRIA La simmetria è un’anomalia di base emisferica, già rilevata nell’ottocento 4 che teorizzò la sua origine neuroanatomica, ma egli pensava soprattutto all’apparato visivo. Mancavano ancora cento anni di neuroscienza di studi attorno alla psiche, alla genetica e in particolare le modifiche della percezione riferite al 3D in rapporto alle leggi gravitazionali, mancavano gli studi sulla sincronizzazione dei sensi e sulla struttura neurologica della coscienza, oltre a quelli psicoanalitici sulla Sincronicità. 4 Ernst Mach On Symmetry, in Popular Scientific Lectures, Open Court, Chicago, 1895,pp.89-106) IN MATEMATICA E FISICA La simmetria di Gauge applicata alla fisica delle particelle, impostata su un’equazione della teoria elettromagnetica e in quanto tale fondata su una procedura simmetrica anomala, decreta l’assoluta necessità della massa nulla del Fotone per mantenere in vita la simmetria stessa. Tale procedura simmetrico-matematica impone la sua assoluta necessità anche nei confronti del meccanismo stesso di Higgs. Dalla struttura della coscienza nasce la struttura del pensiero simbolico. Dalla disposizione degli oggetti mentali nasce la struttura simmetrica alla base della visione matematico – fisica del Reale originata da una disconnessione emisferica di base. La simmetria di Gauge è alla base della formulazione della domanda di Higgs: perché i Bosoni W e Z non erano privi di massa come il Fotone? Risposta: doveva esistere una particella che aveva il compito di dare massa. Schema di origine delle simmetrie (risultato anomalo alla base del pensiero matematico - fisico) NB: Sulle discussioni odierne, sul concetto di Indeterminazione e su quello di NON- LOCALITÀ (che poi si concretizza nel fenomeno dell’entanglement) La tendenza dei fisici, dall’Ottocento in avanti, è stato quello di reprimere, anche coi processi matematici come “la rinormalizzazione”, tutto quello che l’esperimentazione conduceva verso il concetto di INFINITO. La fisica quantistica è nata su questo limite psichico, limite che deriva dalla dissociazione legata al dualismo emisferico e dalla successiva istallazione del dualismo psichico. Tutti gli esperimenti eseguiti, dalla teoria dei forni all’effetto fotoelettrico o a quello inerente all’elettrodinamica quantistica concernente interazione dell’elettrone con la luce, tendono all’Infinito. In riferimento a questa interazione, sperimentalmente la teoria di Dirac prevede che l’elettrone si comporti come un piccolo magnete. Questo momento magnetico, che dovrebbe avere il valore effettivo di un'unità, s’è scoperto che necessita di una piccola correzione intorno a 1,00118. Invece il valore si rivelò INFINITO, e questo sperimentalmente è ritenuto un errore. Ma la linea sperimentale tradizionale, se viene interpretata secondo il nuovo Algoritmo, non coincide con la “realtà” effettiva. Gli inventori dell’elettrodinamica quantistica (Q E D) si inventarono una procedura per eliminare ciò che per loro era una “patologia”, inventarono la RINORMALIZZAZIONE, processo matematico che porta a valori finiti, ovvero determinati. Le quantità “non fisiche” vanno moltiplicate per certi coefficienti che cancellano i valori Infiniti e riducono le quantità in modo fisico (vale a dire misurabili). Ma in questo senso avevamo già uno strumento “riduttore”: L’ALGORITMO CEREBRALE SIMMETRICO, l’anomalia patologica vera che giustifica gli “spezzatini” di energia alla base della quantistica. L’Algoritmo simmetrico esprime la risoluzione apparente del dualismo in Riconciliazione della dissociazione emisferica, sintesi anomala alla base della riconciliazione presente anche nell’interpretazione di Copenaghen, sotto l’egida del principio base di COMPLEMENTARITÁ. In pratica questo principio è l’apparente risoluzione del dualismo presente nel pensiero occidentale dai fisici presocratici ai fisici contemporanei degli esperimenti legati alla DOPPIA FENDITURA. Questo Schema ripropone il dualismo iniziale, cioè le particelle si comportano come onde. Le particelle, prese anche una alla volta, formavano sullo schermo un’ interferenza. Ma che cosa stavano interferendo queste ultime?5 Il mistero era svelato dal fatto che le particelle non passavano alternativamente nelle fessure, ma nello stesso tempo attraverso entrambe le fenditure, semplicemente accadeva che la particella interferiva con se stessa. Ecco svelato secondo i fisici la dinamica strutturale che sta alla base del Principio “quantistico” di sovrapposizione di stati. Questo principio racchiuderebbe in se stesso l’essenza dell’ENTANGLEMENT. Tale fenomenologia ha una relazione con i risultati dati dall’esperimento delle doppie fenditure in relazione alla sovrapposizione della traiettoria misurata delle due particelle. Allora possiamo supporre che vi sia una SOVRAPPOSIZIONE di due possibilità: da un lato che la particella di destra segua la traiettoria superiore e la sinistra quella inferiore, dall’altro che la particela di destra prenda la traiettoria inferiore e la sinistra quella superiore. La spiegazione di questa sovrapposizione (Entanglement) la si comincia intravvedere dopo molti decenni di neuroscienze e di fine delle dottrine positiviste legate ad una presuntuosa Oggettività. Adesso l’interpretazione dei fenomeni è molto diversa. Il mio studio sul concetto di ALGORITMO CELEBRALE SIMMETRICO, collocato alla SORGENTE dell’esperimento di Thomas Young, non contesta il fenomeno ma la sua 5 Per Richard Feynman (Le leggi fisiche, ed. Bollati Boringhieri, To, ristampa 2010, in particolare cap. 6) interpretazione. Il fenomeno dell’Entanglement è innegabile ma nello stesso tempo paradossale, ovvero il principio che qualifica la quantistica è lo stesso che la nega. FACCIAMO IL PUNTO. Definiamo il concetto di Entanglement come ai primordi (correlazionesovrapposizione ecc) fra due particelle separate, anche distanti miliardi di chilometri, qualunque cosa accada all’una accade anche all’altra. Qualsiasi cambiamento ricade immediatamente anche sull’altra. Questo contraddice il Principio di indeterminazione di Hesenberg. Due particelle gemelle possono permettere di misurare ciò che mega il principio, ovvero posizione e quantità di moto. Questo è ciò che notò Einstein assieme ad altri due colleghi (E.P.R). Eppure il fenomeno rimane reale, nonostante il paradosso formulato da Einstein-Podolsky-Rosen. A questo punto la questione da risolvere non è il fenomeno, bensì l’interpretazione del fenomeno. Sin dalla preistoria della quantistica (Max Planck), le fondamenta di quest’ultima si reggono sul blocco neurologico verso il concetto di Infinito, nonostante gli esperimenti tendessero a dimostrare il contrario. È su questa conseguenza che si è fondato la quantistica, sui “blocchetti” di energia, i “quanti”. Il paradosso a cui si va incontro è questo: DELL’ENTANGLEMENT per svelare BISOGNA IL FENOMENO NEGARE QUANTISTICO PROPRIO IL SUO FONDAMENTO QUANTISTICO. Da questa prospettiva la divergenza è già a partire dalla concezione delle particelle nella struttura dell’atomo di Bohr. E se non fossero mai state due le particelle? La contraddizione comincia con la negazione del concetto di INFINITO nonostante molti esperimenti conducano a quest’ultimo*. *Il discorso sul concetto di Sincronicità non deve essere interpretato come un quaternio( junghianamente), ovvero un concetto che si aggiunge alla triade –Spazio-Tenpo-Causalità-(Sincronicità). Così ostacola la grande via verso l’Infinito che sta alla sua base. Il suggerimento di W.Pauli, di sostituire alla contrapposizione Spazio-tempo quella conservazione dell’energia –continuum spazio-tempo, non risolve il problema base, che quello del superamento della triade ed del 3D, perché non si alcuna coscienza dell’Algoritmo cerebrale simmetrico di base. Il concetto rivoluzionario rimane inibito così come il suo parallelo “Quantistico” dell’Entanglement . Se si parte dalla struttura della Atomo quantistico, dai due fotoni o particelle vincolate in tal modo in passato, rimangono sempre legati,ovunque nel’Universo attraverso un’interpretazione DUALE , in cui sembra che la reazione di una particella sia istantanea all’altra, questo è in linea coi salti energetici di Bohr e col blocco nei confronti dell’Infinito, ma riconoscere quest’ultimo si tratta di riconoscere l’istantaneità di una struttura nuova, formato non più sulla DUALE paticella-onda, ma su un entità nuova quale l’INCROCIO INTERATTIVO. PS, altri libri consigliati. Wolfgang Pauli, Psiche e Natura,ed. Adelphi, prima edizione 2006. Carl Gustav Jung, La sincronicità ed altri saggi, Bollati-Boringhieri ,prima edizione grandi pensatori 2011.
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