Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. Sede sociale in Brescia Via G. B. Cacciamali, 71 - 25125 C.F./P.IVA n. 02235770241 R.E.A. BS 458947 COMUNICATO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI SCREEN SERVICE BROADCASTING TECHNOLOGIES S.P.A. AI SENSI DELL’ART. 114, QUINTO COMMA, DEL D.LGS. 24 FEBBRAIO 1998 N. 58, COME SUCCESSIVAMENTE INTEGRATO E MODIFICATO (IL “TUF”), IN RELAZIONE AL PROGETTO DI BILANCIO AL 30 SETTEMBRE 2013 E RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PREDISPOSTA AI SENSI DELL’ART. 2446 E 2447 DEL C.C. E DELL’ART. 74 DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB NR. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 (“REGOLAMENTO EMITTENTI”) *** Il Consiglio di Amministrazione (“CdA”) di Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. (di seguito “SSBT”, la “Società” ovvero l’“Emittente”) si è riunito in data 1 settembre 2014 per approvare il presente documento integrativo, emesso ai sensi dell’art. 114 comma 5 del TUF, su richiesta inviata da Consob alla Società via PEC in data 27 agosto 2014, La comunicazione di Consob fa riferimento ai seguenti documenti: • Progetto di bilancio relativo all’esercizio chiuso al 30.9.2013approvato dal CdA in data 4 agosto u.s.; • Relazione redatta dagli amministratori ai sensi dell’art.2447 del c.c., pubblicata in data 6 agosto u.s.; • Relazione del Collegio Sindacale all’assemblea degli azionisti sul bilancio d’esercizio e consolidato al 30.9.2013; • Relazioni della Società di Revisione predisposte sul bilancio d’esercizio e consolidato al 30.9.2013. • Comunicato stampa del 30 giugno 2014 con il quale è stato reso noto che il CdA “valutato il preminente interesse per la Società e per il Gruppo SSBT di preservare l’operatività aziendale della controllata strategica Screen Service do Brasil (“SSdB”) che allo stato rappresenta un asset di rilevante strategicità per la Società - … ha deliberato di rinunciare parzialmente al rimborso dei propri crediti verso la controllata SSdB…”. • Comunicati stampa relativi alla vendita del ramo aziendale di Tivuitalia S.p.A. in concordato preventivo, diffusi nelle date del 12 giugno, 17 luglio e 6 agosto u.s., con i quali è stato reso noto, rispettivamente, che: (i) la cessione dell’asset sarebbe avvenuta mediante asta indetta presso l’intermediario Studio La Croce, entro i termini prestabiliti dall’avviso di vendita pubblicato sul sito internet del medesimo studio; (ii) “nessuno dei tre soggetti che hanno regolarmente manifestato il loro interesse all’acquisto del menzionato ramo aziendale ha inviato un’offerta vincolante entro i termini previsti dall’avviso”; (iii) in data 5 agosto 2014 “la controllata Tivuitalia S.p.A. ha ricevuto dal Tribunale di Brescia l’autorizzazione ex art. 167 L.F. alla stipula del contratto di gestione interinale con il terzo offerente Canale Italia Srl e all’accettazione dell’offerta irrevocabile di acquisto del proprio ramo d’azienda formulata da quest’ultima” Con riferimento ai documenti sopra citati, la Società, al fine dei fornire una più completa informazione in vista dell’assemblea dei soci convocata per il 2 settembre p.v. è stata invitata ad integrare le informazioni rese nel Progetto di Bilancio relativo all’esercizio chiuso al 30 settembre 2013 e della Relazione Illustrativa ex art. 2447 del c.c. con le seguenti informazioni -1- Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. Sede sociale in Brescia Via G. B. Cacciamali, 71 - 25125 C.F./P.IVA n. 02235770241 R.E.A. BS 458947 1. Aggiornamenti in merito “alle trattative intraprese” in ordine ad un ipotetico percorso concordatario con assuntore “nell’ambito del quale potrebbe configurarsi la continuazione dell’impresa eventualmente in capo ad un soggetto terzo, con conservazione del complesso aziendale in funzionamento …”, anche alla luce delle avviate operazioni aventi ad oggetto la cessione degli assets SSdB e Tivuitalia S.p.A. [di cui ai successivi punti 2. e 3.] e 3. Con riferimento all’ “esistenza di una offerta vincolante sottoscritta da un terzo e datata 5 agosto 2014 … [relativa] tra l’altro, al 100% della partecipazione in Screen Service do Brasil (“SSdB”) e ai crediti commerciali e finanziari … vantati da Screen Service nei confronti della controllata brasiliana” riportata nelle relazioni della Società di Revisione, indicare: (i) motivazione della cessione della partecipazione in SSdB, anche tenuto conto di quanto riportato nel sopra citato comunicato stampa del 30 giugno 2014 in ordine alla sua rilevanza strategica; (ii) dettagli relativi all’offerente e gli eventuali rapporti di correlazione dello stesso con codesta Società, ai sensi della disciplina prevista dal Reg. OPC; (iii) valutazioni effettuate sulla congruità del prezzo di cessione della controllata, indicando altresì gli elementi documentali a supporto delle valutazioni effettuate; (iv) eventuali impatti della cessione sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di codesta società e del gruppo In data 5 agosto 2014, a seguito di numerosi incontri tenutisi nelle settimane precedenti, e di un percorso di due diligence svolto con l’ausilio dei propri consulenti, un operatore del settore (il Potenziale Acquirente) ha formulato un’offerta (l’Offerta) per l’acquisto del ramo d’azienda di proprietà della Società e, più in particolare, i marchi, i brevetti e le licenze, i contratti in corso e le rimanenze di magazzino necessarie per dare esecuzione a detti contratti (il Ramo d’Azienda). L’Offerta prevede anche l’acquisto della partecipazione nella controllata brasiliana Screen Service do Brasil (SSdB) a condizioni tali per cui, oltre a corrispondere il prezzo per l’acquisto della partecipazione, il Potenziale Acquirente si impegnerebbe anche a garantire alla Società il pagamento (nell’arco di un periodo di tempo specificato) di parte dei crediti vantati dalla Società nei confronti di SSdB. Nel corso del mese di agosto sono proseguite le trattative con il Potenziale Acquirente, così come con altri terzi interessati, al fine approfondire e definire il perimetro del Ramo d’Azienda con particolare riferimento ai dipendenti da trasferirsi e, inter alia, valutare la possibilità e l’opportunità di un affitto dell’azienda anteriormente all’acquisto. In ogni caso, la proposta formulata dal Potenziale Acquirente, non è stata accettata dalla Società, in quanto tuttora oggetto di ulteriori negoziazioni. La Società comunque persegue al contempo anche alternative negoziali diverse da quelle rappresentate dal Potenziale Acquirente. Con riguardo all’Offerta si precisa che: (i) Il Potenziale Acquirente ha rappresentato che il proprio interesse all’acquisto del Ramo d’Azienda e della partecipazione in SSdB deve considerarsi unitariamente, in quanto assume rilevanza strategica ai fini della definizione di una proposta concordataria che si basi suun’Offerta che valorizzi le possibili sinergie del Gruppo. Per queste ragioni, come già precisato nel comunicato stampa del 30 giugno 2014, la Società ha deliberato la parziale rinuncia dei proprio crediti nei confronti di SSdB. (ii) -2- Il Potenziale Acquirente non è parte correlata rispetto alla Società. Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. Sede sociale in Brescia Via G. B. Cacciamali, 71 - 25125 C.F./P.IVA n. 02235770241 R.E.A. BS 458947 (iii) La valorizzazione di SSdB da parte di SSBT formulata dal Potenziale Acquirente non è ancora stata oggetto di specifiche valutazioni predisposte con l’ausilio di soggetti terzi. Tali valutazioni verranno effettuate in forma compiuta solo all’esito delle ulteriori trattative (anche con altri soggetti) tuttora pendenti in merito alla cessione sia del Ramo d’Azienda che di SSdB. (iv) L’accettazione dell’Offerta come attualmente formulata comporterebbe un ulteriore significativo incremento del deficit patrimoniale. Gli effetti di un’eventuale cessione, anche dal punto di vista finanziario, dovranno essere valutati dall’organo amministrativo alla luce dello strumento che verrà scelto per risolvere la situazione di crisi aziendale. 2. Con riferimento alla vendita dell’asset Tivuitalia S.p.A. specificare: (i) la modalità di selezione del terzo offerente Canale Italia Srl, anche tenuto conto dell’andamento della procedura di asta rappresentato nei comunicati del 12 giugno e 17 luglio u.s.; (ii) gli eventuali rapporti di correlazione della controparte con codesta Società, ai sensi della disciplina prevista dal Regolamento Consob n. 17221/2010 (“Reg. OPC”); (iii) le considerazioni effettuate sulla congruità del prezzo di cessione dell’asset, indicando altresì gli elementi documentali a supporto delle valutazioni effettuate; (iv) eventuali impatti della cessione sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di codesta società e del gruppo E’ necessario preliminarmente ripercorrere i principali fatti relativi all’acquisizione della partecipazione di Tivuitalia S.p.A, (“Tivuitalia”). Tivuitalia è stata acquistata da SSBT nell’ambito della complessa operazione di acquisto della società RRD Srl, conclusasi a gennaio 2009, che, a seguito degli approfondimenti condotti dal Comitato di Controllo e Rischi nominato dal nuovo CdA di SSBT, è risultata riconducibile ad una parte correlata sotto il profilo dell’interesse economico. Dell’operazione di acquisto di R.R.D. S.r.l. e dell’azione di responsabilità promossa dal Cda è stata data ampia informativa in occasione dell’Assemblea di SSBT tenutasi in data 31 ottobre 2013. Dalle valutazioni della partecipazione di Tivuitalia Spa nel bilancio della conferitaria R.R.D. S.r.l. ne era conseguita una contabilizzazione nel bilancio consolidato del Gruppo Screen pari a Euro 8 milioni Anche come conseguenza di tale operazione, il CdA di SSBT di allora decise di diversificare la propria attività, concentrando i futuri investimenti nell’attività di “Network Operator” (ovvero di gestore di una rete televisiva), il cui business principale è riconducibile all’affitto di banda di trasmissione ai “fornitori di contenuti” (ovvero agli editori televisivi). Presupposto per l’investimento era l’ottenimento di una copertura pari almeno al 50% della popolazione, che – secondo la convinzione dell’allora CdA di SSBT - avrebbe consentito, ai sensi dell’art. 23, c.7 della “Legge Gasparri”, l’ottenimento dell’ambita qualifica di “operatore di rete nazionale”. A giugno 2011 il Ministero dell’Industria , smentendo l’opinione dell’allora Cda, negò lo “status” di Operatore di Rete Nazionale. Malgrado i numerosi contenziosi legali proposti dalla Società, l’opinione del Ministero dell’Industria non si è mai modificata nel tempo e l’obiettivo di diventare un Operatore di Rete Nazionale, presupposto sulla base del quale era stato ottenuto il finanziamento di 26 milioni euro a luglio 20101, non è stato mai raggiunto. Sempre sulla base del citato presupposto, il Cda di Tivuitalia ha acquistato, a partire dal 2010 e 1 In data 28 luglio la società ha ricevuto un finanziamento pari ad 26 milioni di Euro da parte di un Pool di banche (BNL, Unicredit, Intesa) -3- Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. Sede sociale in Brescia Via G. B. Cacciamali, 71 - 25125 C.F./P.IVA n. 02235770241 R.E.A. BS 458947 fino al 2012, impianti per la diffusione del segnale digitale e relative frequenze televisive in tutte le regioni italiane, previo ottenimento di finanziamenti da parte della controllante SSBT. L’investimento complessivo di SSBT in Tivuitalia è stato pari, fino a marzo 20122, ad Euro 52.590 migliaia. A partire dal 2010, quando Tivuitalia è divenuta operativa come Network operator, e fino a marzo 2014, quando è stata presentata la domanda di concordato, il fatturato cumulato di Tivuitalia di quasi cinque anni è stato pari a circa Euro 15 milioni, ma gli effettivi incassi, (al netto delle cessioni di credito necessarie agli investimenti per il Multiplex, delle rilevantissime perdite di crediti rilevate sul cliente Interactive S.p.A., pari ad Euro 7.521 migliaia e su altri clienti, contabilizzate nell’esercizio 2013 per Euro 1.274 migliaia, sono stati globalmente non superiori a circa 1 milione di Euro. Si ricorda che il Cda di Tivuitalia, nominato dal precedente Cda di Screen e composto da Cara Goldenberg, Fausto Bernabei e Franco Ferri è rimasto in carica fino a gennaio 2013. Da aprile 2013 SSBT si è inoltre attivata per individuare potenziali interlocutori interessati all’acquisto o all’ingresso nel capitale di Tivuitalia, facendosi assistere da due advisor finanziari (Banca Profilo e N+1 Syz), con una remunerazione esclusivamente definita su base success fees) e procedendo parallelamente ad incontri a livello apicale con i principali operatori del settore. L’attività, condotta per tutto il 2013 è stata oggetto di un ulteriore approfondimento anche in occasione del Cda del 6 agosto 2014 Gli interlocutori contattati, che potevano essere interessati all’acquisizione di Tivuitalia per motivazioni di carattere industriale o per interesse ad un investimento finanziario, sono stati circa 20. Non più di cinque hanno manifestato interesse generico senza procedere ad un’offerta per carenza di fondi e/o di garanzie. Negli ultimi mesi la difficile crisi finanziaria ha determinato la scelta di intraprendere un percorso di ristrutturazione anche per la controllata Tivuitalia. Quest’ultima, dopo aver iniziato un percorso di risanamento il cui primo passo è stato il deposito (presso il Tribunale di Brescia), in data 28 gennaio 2014, di un ricorso ex art.161 6° comma l.fall. per la concessione di un termine per la presentazione di una domanda di omologazione di accordi di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell’art.182bis l.fall. ovvero, in via subordinata, di una proposta di concordato preventivo (accolta dal Tribunale di Brescia con provvedimento del 3 febbraio 2014 ed assegnazione di un primo termine sino al 29 marzo 2014, successivamente prorogato, in data 4 aprile 2014, sino al 28 maggio 2014 e contestuale nomina del commissario giudiziale, dott. Valter Seddio), ha presentato in data 28 maggio u.s. una domanda “piena” di concordato ex art. 160 l. fall. che prevede la cessione dell’azienda secondo le previsioni dell’offerta irrevocabile d’acquisto del ramo aziendale composto, inter alia, dalle frequenze radio televisive, dalla rete di trasmissione e diffusione, dalle autorizzazioni, concessioni, certificazioni, licenze, diritti d’uso e permessi relativi all’attività dell’azienda, (nel seguito per brevità, rispettivamente, “Ramo Aziendale” e “Offerta”) presentata da Canale Italia Srl (operatore del settore). I contatti con Canale Italia, attivati inizialmente dall’amministratore delegato di SSBT sono stati poi gestiti dal dr. Marco Sabatini, amministratore unico di Tivuitalia. E’ stata presentata inoltre una proposta di soddisfacimento dei creditori, sostanzialmente basata sulla stessa Offerta, così sintetizzabile: - pagamento integrale dei costi in prededuzione maturati oltre che delle spese di giustizia; - soddisfacimento integrale dei creditori privilegiati e dei relativi interessi; 2 In data 29 marzo 2012 l’assemblea dei soci di SSBT ha nominato un nuovo CdA, di nove Consiglieri, di cui otto espressione della lista Screen Group S.p.A, facente capo ad Opera Sgr, subentrata nella gestione di fondo CNEPF a luglio 2011. -4- Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. Sede sociale in Brescia Via G. B. Cacciamali, 71 - 25125 C.F./P.IVA n. 02235770241 R.E.A. BS 458947 - soddisfazione dei creditori chirografari nella percentuale garantita dell’8% cui potrà aggiungersi un eventuale earn-out sino alla percentuale prevista del 10,39%. L’Offerta, irrevocabile per 60 giorni dal 26 maggio u.s. e successivamente prorogata fino al 12 settembre p.v. per effetto della proroga concessa il 25 luglio u.s., prevedeva l’impegno a stipulare un contratto di gestione temporanea del Ramo Aziendale ed un contestuale contratto preliminare di acquisto del medesimo Ramo Aziendale per il prezzo di Euro 4,5 milioni al termine del periodo di gestione interinale della rete (con corresponsione di una prima tranche del prezzo pari a Euro 1 milione all’atto della stipula del contratto definitivo di acquisto e di una seconda tranche del prezzo pari al residuo importo di Euro 3,5 milioni entro 10 mesi dalla stessa). L’efficacia del contratto preliminare di cessione sarà sospensivamente condizionata (i) all’omologazione del concordato preventivo di Tivuitalia e (ii) al rilascio, da parte delle competenti autorità, della preventiva autorizzazione al trasferimento delle frequenze in capo al terzo offerente/acquirente. In sintesi, il contratto di gestione prevede la gestione temporanea dei rapporti afferenti il Ramo Aziendale, con, inter alia, assunzione in proprio da parte del terzo acquirente di tutti i costi di gestione (ivi compresi quelli relativi al personale dipendente oltre che ai contratti relativi alla rete di diffusione) a fronte di un corrispettivo mensile pari ad Euro 10 migliaia. Successivamente alla ricezione dell’Offerta, Tivuitalia ha verificato l’eventuale presenza sul mercato di altri soggetti interessati all’acquisizione del Ramo Aziendale, svolgendo – sotto la supervisione del Commissario Giudiziale, al quale è stata data costante e completa informativa al riguardo – una procedura competitiva, pubblicando in data 5 giugno 2014 e 9 giugno 2014 sui quotidiani a diffusione nazionale (Sole 24 Ore e Corriere della Sera – così come ripresi dai Comunicati Stampa della Società in data 12 giugno 2014) gli annunci pubblicitari riportanti l’invito a presentare manifestazioni di interesse non vincolanti entro il 20 giugno 2014 ed a formulare un’offerta vincolante entro il successivo termine del 30 giugno 2014; alla scadenza di tale secondo termine, tuttavia, nessuno dei tre soggetti che avevano preliminarmente manifestato il proprio interesse ha formalizzato una proposta vincolante di acquisto, confermando quindi che l’Offerta rappresenta la effettiva e miglior valutazione che il mercato attribuisce al Ramo Aziendale. A scioglimento della riserva assunta all’udienza del 18 luglio u.s., il Tribunale di Brescia, con provvedimento depositato in data 21 luglio 2014, ha ammesso la Società alla procedura di concordato preventivo ex art. 160 e ss. L.F., nominando Giudice Delegato il Dott. Gustavo Nanni, confermando il Dott. Valter Seddio Commissario Giudiziale e convocando per il 17 ottobre 2014 l’adunanza dei creditori. In seguito alla finalizzazione delle bozze di contratto di gestione e di cessione preliminare con Canale Italia, ed al deposito di apposita istanza da parte di Tivuitalia, il Tribunale, in data 5 agosto 2014, assunto il parere favorevole del Commissario Giudiziale, ha autorizzato la stipula del contratto di gestione interinale e del contratto preliminare di cessione subordinando la stessa autorizzazione al mantenimento della condizione sospensiva di omologazione del concordato e, nella stessa data, Tivuitalia ha conseguentemente provveduto alla stipula dei contratti stessi con Canale Italia. La selezione dell’acquirente, come descritto in precedenza, è avvenuta in seguito alla ricezione dell’Offerta da parte di Canale Italia Srl (sulla base della quale è stata strutturata la proposta di concordato preventivo) attraverso l’attivazione di una procedura competitiva – sotto la supervisione del Commissario Giudiziale – che ha previsto la pubblicazione in data 5 giugno 2014 e 9 giugno 2014 sui quotidiani a diffusione nazionale (Sole 24 Ore e Corriere della Sera) di annunci pubblicitari riportanti l’invito a presentare manifestazioni di interesse non vincolanti entro il 20 giugno 2014 (con conseguente ammissione dei soggetti interessati, -5- Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. Sede sociale in Brescia Via G. B. Cacciamali, 71 - 25125 C.F./P.IVA n. 02235770241 R.E.A. BS 458947 nel lasso temporale 21 giugno 2014 – 29 giugno 2014, ad una data room virtuale per l’esecuzione di una due diligence industriale e legale) ed a formulare un’offerta vincolante entro il successivo termine del 30 giugno 2014; alla scadenza di tale secondo termine, come precisato in precedenza, nessuno dei tre soggetti che avevano preliminarmente manifestato il proprio interesse ha tuttavia formalizzato una proposta vincolante di acquisto, confermando quindi l’unicità dell’Offerta e la circostanza che i valori previsti nella stessa riflettano la valutazione attribuita dal mercato al Ramo Aziendale. In merito alla valutazione del Multiplex, può essere utile ricordare le recenti notizie di mercato. Il 12 febbraio u.s. è stato pubblicato il bando e il disciplinare di gara per l’assegnazione di nuovi diritti d’uso per frequenze televisive nazionali del digitale terrestre che prevedeva un’asta con offerte economiche con rilanci competitivi: i canali erano divisi in tre lotti (L1, copertura all’89,5%, L2, copertura al 91,1%, L3, copertura 96,6%), con una base d’asta pari a 30 milioni. Il 15 aprile 2014 è stato reso noto il risultato del bando di gara: una sola domanda presentata, quella del gruppo Cairo Communication e quindi per gli altri due lotti non è stata presentata un’offerta, ad ulteriore conferma del difficile momento di mercato per i Brodcaster italiani. Con riferimento quindi ai quesiti posti da Consob: (i) Le modalità di selezione dell’acquirente sono quelle previste nella prassi in presenza di procedure concorsuali (asta competitiva) di cui si è data ampia informativa nel presente paragrafo; (ii) Canale Italia srl non ha alcun rapporto di correlazione con SSBT, ai sensi della disciplina prevista dal Regolamento Consob nr. 17221/2010; (iii) La congruità del prezzo è confermato dall’esito dell’asta, regolarmente indetta ai sensi di quanto riportato al precedente paragrafo; (iv) Gli effetti economici, e patrimoniali e finanziari della procedura di concordato preventivo cui è stata ammessa Tivuitalia sono già stati rilevati nel bilancio approvato il 4 agosto 2014. La valorizzazione dell’assett a 4, 5 milioni di Euro, che saranno destinati al pagamento del debito privilegiato e, per una percentuale stimata di circa l’ 8% del valore nominale del debito chirografario, non consentirà alcun rimborso dei finanziamenti versati da SSBT a Tivuitalia né alcuna valorizzazione della partecipazione a vantaggio del socio SSBT. Per quanto attiene il bilancio civilistico al 30 settembre 2013 di Screen: è stata svalutata interamente la partecipazione, per un valore residuo pari ad Euro 44.087 migliaia (si ricorda che nel bilancio al 30 settembre 2012 la partecipazione era stata già svalutata per Euro 8.503 migliaia);Per quanto attiene il bilancio consolidato al 30 settembre 2013 del gruppo Screen: pari ad Euro 41.089 migliaia (di cui 31.284 migliaia già contabilizzate nel bilancio approvato, il 23 aprile 2014, dal Cda di SSBT in continuità aziendale). 4. Considerazioni in merito ai rilievi mossi dal revisore (“PWC”) nelle relazioni di revisione ai bilanci d’esercizio e consolidato, relativi: (i) alle modalità di valutazione delle attività materiali e immateriali iscritte in bilancio nonché alle modalità di svolgimento del test di impairment delle partecipazioni; (ii) alla mancata consegna della documentazione societaria inerente i verbali delle riunioni consiliari del 16 luglio, 30 -6- Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. Sede sociale in Brescia Via G. B. Cacciamali, 71 - 25125 C.F./P.IVA n. 02235770241 R.E.A. BS 458947 luglio, 4 agosto e 6 agosto u.s.; (iii) alla non pervenuta risposta dal legale incaricato circa le informazioni concernenti l’azione di responsabilità per l’operazione di acquisizione del Gruppo R.R.D., deliberata dall’assemblea del 31 ottobre 2013; di cui al punto (i) Come riportato nella Premessa alla Relazione al Bilancio al 30 settembre 2014, (“Relazione del 4 agosto”), il Bilancio approvato il 4 agosto 2014 dal CdA è stato redatto in mancanza del presupposto della continuità aziendale, circostanza questa che ha comportato la contabilizzazione di ulteriori svalutazioni e accantonamenti (pari ad Euro 38.306) oltre a quelli già stanziati nel bilancio approvato in data 23 aprile 2014. Preliminarmente si precisa che il Bilancio approvato dal CdA non è un bilancio di liquidazione, essendo la società, alla data del 4 agosto, ancora attiva, ma un bilancio che viene redatto in assenza di concreti presupposti di continuità aziendale diretta ed in presenza di possibili scenari futuri di continuità indiretta degli assets aziendali. In merito ai rilievi mossi dal revisore PwC nelle relazioni di revisione ai bilanci di esercizio e consolidato, relativi alla valutazione delle immobilizzazioni delle attività materiali e immateriali, si richiama a quanto riportato a pagina 81 della relazione finanziaria annuale “Si precisa che l’assenza di documenti IFRS in grado di chiarire le difficoltà valutative esistenti nella situazione di perdita del requisito della continuità aziendale e la necessità di applicare integralmente i principi IAS/IFRS, hanno reso particolarmente complesso il processo di predisposizione del Progetto di bilancio al 30 settembre 2013, essendo necessaria la valutazione di ogni singolo principio IAS/IFRS applicabile, alla luce della specifica situazione che contraddistingue le circostanze ed i fatti che caratterizzano la fase di vita della Società. In tale situazione gli Amministratori hanno cercato di fornire una rappresentazione contabile sostanzialmente conforme agli IFRS, tenendo anche conto del contenuto della Guida Operativa 5 dell’Organismo Italiano di Contabilità (“I bilanci di liquidazione delle imprese IAS compliant) nei limiti in cui la stessa sia stata ritenuta applicabile alla fattispecie e non in contrasto con altre disposizioni degli IFRS.” Si rimanda in particolare modo per quanto attiene alle modalità utilizzate per la valutazione delle immobilizzazioni materiali (ammontanti ad Euro 729 migliaia) ed immateriali (ammontanti ad Euro 596 migliaia) a quanto riportato a pag. 90 della Relazione Finanziaria Annuale. L’effetto rilevato a bilancio per la mancanza del presupposto della continuità aziendale è stato pari ad Euro 692 migliaia, quali svalutazioni dell’attivo3. Le immobilizzazioni immateriali si riferiscono principalmente a progetti relativi allo sviluppo di prodotti o brevetti/marchi, mentre le immobilizzazioni materiali, si riferiscono prevalentemente ad attrezzature di laboratorio o impianti, che potrebbero essere ceduti singolarmente e/o complessivamente. Il CdA ha ritenuto pertanto che globalmente i valori espressi in bilancio alla voce immobilizzazioni materiali e immateriali, constata la difficoltà a reperire dati rinvenienti da transazioni di mercato, possano ragionevolmente esprimere un fair value dei beni stessi. Per quanto attiene la valutazione delle partecipazioni il CdA ha effettuato svalutazioni per un 3 Vedasi pag. 182 della Relazione del 4 agosto -7- Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. Sede sociale in Brescia Via G. B. Cacciamali, 71 - 25125 C.F./P.IVA n. 02235770241 R.E.A. BS 458947 totale di Euro 45.143 migliaia, di cui Euro 37.618 migliaia già previste nella Relazione approvato il 23 aprile 2014 (“Relazione del 23 aprile”). In particolare sono state interamente svalutate le partecipazioni detenute in Tivuitalia, per Euro 44.087 migliaia, in Skylink per Euro 1.047 migliaia e RRD USA per Euro 9 migliaia per le motivazioni illustrate nella Relazione del 4 agosto, a pag. 114. Il valore della partecipazione detenuta in Screen Service do Brasile (“SSdB”), pari al 100% del capitale sociale ammonta, nel bilancio al 30 settembre 2013, ad Euro 4.101 migliaia, ai quali si sommano Euro 5.918 migliaia a titolo di crediti commerciali e finanziari4. Così come riferisce la stessa Relazione dei Revisori i principi contabili internazionali di riferimento, con riferimento all’impairment test, non escludono la possibilità di determinare il Fair Value della Partecipazione attraverso il ricorso a modelli valutativi tra cui il DCF. Ai fini della definizione del valore recuperabile della partecipazione nella Relazione del 23 aprile, basata sul valore d’uso della partecipazione, l’analisi dell’impairment test sulla partecipata SSdB è stata affidata a un professionista indipendente, utilizzando la metodologia del discounted cash flow. Le previsioni dei flussi di cassa operativi derivavano dal piano economico finanziario 2014 – 2018, incluso nel piano di Gruppo approvato il 28 ottobre 2013. Le ipotesi principali con riferimento alla determinazione del valore in uso della partecipazione erano i flussi di cassa operativi nel periodo di cinque anni coperto dalle proiezioni, il tasso di sconto e il tasso di crescita utilizzato per la determinazione del valore terminale. Nella Relazione del 4 agosto, in mancanza del presupposto della continuità aziendale di SSBT, il valore di recuperabilità della partecipazione si è basato, con i medesimi modelli valutativi, su un nuovo piano redatto dal management della società brasiliana e predisposto con criteri più conservativi rispetto al precedente, da cui si evince (i) una minore crescita dei ricavi (ii) una marginalità di primo livello inferiore rispetto a quella attuale: il management di SSdB ritiene infatti che la mancanza di continuità sulla capogruppo potrebbe comportare per la società brasiliana la necessità di ricorrere a terzi per gli approvvigionamenti relativi ai componenti attualmente prodotti da Screen e per il supporto nelle attività di ricerca e sviluppo. Nel settore esistono infatti operatori e /o competitor in grado di garantire un analogo supporto tecnologico. Anche in ipotesi più conservative, in termini di crescita di ricavi e marginalità, il valore di recuperabilità della partecipazione risulta superiore al valore di iscrizione della stessa in bilancio. Come indicato nella Relazione dei Revisori “Il premio aggiuntivo da applicare al WACC per riflettere la mancanza di continuità aziendale risulta opinabile per la mancanza di validi elementi di supporto”: stante appunto la difficoltà di individuare un premio di rischio aggiuntivo nel WACC, il management ha ritenuto validi i presupposti valutati ivi adottati, che hanno comportato un duplice effetto (minori ricavi e minore marginalità) sul valore di recupero della partecipazione, confermando il valore attualmente espresso in bilancio. 4 In data 30 giugno il Cda di SSBT, al fine di preservare l’operatività aziendale della controllata strategica SSdB. Al fine di consentire alla controllata di continuare a partecipare alle gare pubbliche, ha deliberato di rinunciare parzialmente al rimborso dei propri crediti verso la controllata SSdB per un importo pari a circa 2,34 milioni di Euro con conversione in capitale sociale, al fine di ripristinare in SSdB un patrimonio netto positivo. -8- Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. Sede sociale in Brescia Via G. B. Cacciamali, 71 - 25125 C.F./P.IVA n. 02235770241 R.E.A. BS 458947 Inoltre le considerazioni espresse da PwC, nel valutare la possibilità di determinare un Fair Value attraverso la metodologia dei multipli espressi dai mercati azionari per società comparabili, ovvero: 1) specificità del business di SSdb e dell’attuale situazione di non continuità del gruppo, come limite all’individuazione di società pienamente comparabili 2) risultati negativi nell’esercizio 2013 e stime sui risultati futuri considerati ancora incerti, non risultano condivisibili dal CdA per i seguenti motivi: (i) Al 30 giugno 2014 SSdB ha realizzato un EBITDA positivo di circa Euro 624 migliaia, pari al 13,9% del fatturato, (ii) a seguito degli accordi transattivi con alcuni debitori (ex soci e manager e un istituto di credito) formalizzati in data 21 agosto, 25 agosto e 28 agosto SSdB beneficerà di plusvalenze, nell’esercizio corrente e nel prossimo, di circa 1,4 milioni di Euro (al lordo delle imposte di legge), iii) la partecipazione SSdB è risultata assets strategico e fondamentale ai fini delle trattative in corso di cui al punto 1. di cui al punto (ii) A causa della complessità della situazione aziendale e delle conseguenti verbalizzazioni delle delibere consiliari, della numerosità delle riunioni, dello stretto termine imposto dalle tempistiche (in particolare modo per i verbali del 4 e 6 agosto u.s.), i verbali del Consiglio, alla data di emissione delle relazioni di PwC e Collegio sindacale, erano ancora in corso di redazione e non disponibili. Si precisa che le riunioni dal 1 gennaio 2014 ad oggi sono state ventidue, con un durata generalmente superiore alle tre ore per ogni riunione di cui al punto (iii) La mancata ricezione da parte di PwC della risposta del legale della società, incaricato per dell’azione di responsabilità, parrebbe essere un mero disguido di ricezione di posta ordinaria. Nella lettera reinviata alla società e a PwC in data 16 agosto u.s. il legale ha confermato il contenuto di quanto già riportato in Relazione del 4 agosto a pagina 28. 5. Indicazione delle cause alla base delle perdite relative all’esercizio 2013 e al periodo 1 ottobre 2013 - 30 giugno 2014, tali da integrare la fattispecie prevista dall’art. 2447 del c.c., alla luce della circostanza che “in data 23 aprile 2014, in sede di approvazione del progetto di bilancio e del primo resoconto intermedio di gestione al 31 dicembre 2013”, da un lato “… veniva evidenziato un andamento del fatturato in linea con le attese del piano industriale e finanziario, con un fatturato consolidato pari ad 6,3 milioni di Euro”, dall’altro i dati preliminari delle vendite al 31 marzo e al 30 aprile 2014, “smentivano in maniera significativa quanto era emerso in sede di approvazione”, imponendo “l’esigenza di una rivisitazione critica delle previsioni di breve periodo contenute nel piano … [e comportando altresì] ... la necessità per il Consiglio di Amministrazione della Società di procedere alla rinuncia alla procedura di omologazione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis L. F.” Le perdite operative e le perdite di valore di alcune attività patrimoniali sono state indicate ed illustrate nella Relazione del 23 aprile 2014: tale Relazione era stata predisposta sulla base del presupposto della continuità aziendale, che appariva confermata dai dati di bilancio -9- Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. Sede sociale in Brescia Via G. B. Cacciamali, 71 - 25125 C.F./P.IVA n. 02235770241 R.E.A. BS 458947 del primo trimestre, in linea con le previsioni piano. Gli Amministratori, sia nella Relazione sulla Gestione che nelle Note al Bilancio, avevano illustrato diffusamente le motivazioni, i fattori di incertezza e le condizioni che gravavano sul presupposto di continuità aziendale. Nelle settimane successive all'approvazione della Relazione del 23 aprile, il CdA ha preso atto di una serie di circostanze negative, ed in particolare modo delle basse performance di fatturato rispetto al piano, che, modificando le prospettive finanziarie dei mesi successivi, rendevano impraticabile il percorso di ristrutturazione intrapreso, che prevedeva il pagamento di tutti i fornitori scaduti entro 120 giorni dall’omologa del provvedimento ex art. 182 bis, c.6.non aderenti all’accordo di ristrutturazione. Conseguentemente, in data 28 maggio u.s., preso atto della mutata situazione il CdA ha ritirato la Relazione del 23 aprile già approvata e ha provveduto a ritirare l'Accordo di Ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182 bis della L.F. presentato al Tribunale di Brescia e in attesa di omologa.5 In data 4 agosto 2014 il Cda ha nuovamente approvato la Relazione Finanziaria Annuale al 30 settembre 2013, provvedendo alla svalutazione delle poste patrimoniali attive che - per effetto della mancanza del requisito della continuità aziendale - non potevano rimanere iscritte al valore di funzionamento. La tabella riassuntiva delle maggiori svalutazioni sul bilancio civilistico derivanti dalla mancanza del requisito della continuità aziendale è contenuta a pagina 9 della Relazione del 4 agosto 2014: le maggiori svalutazioni sul bilancio di SSBT, apportate a seguito della mancanza del presupposto della continuità aziendale, sono pari ad Euro 38.306 migliaia. Le cause del mancato raggiungimento degli obiettivi del piano, riportate a pagina 12 della stessa Relazione, sono principalmente le seguenti: a) ritardo nell’erogazione della nuova finanza, che ha subito diversi rinvii nel corso dei 18 mesi di trattativa; b) perdita di capacità di approvvigionamento di componentistica, che ha determinato l’impossibilità per la Società di consegne tempestive dei prodotti finiti, perdendo la flessibilità per cui in passato è sempre stata in grado di aggiudicarsi commesse; c) perdita di affidabilità presso i clienti, che temendo la perdita di continuità hanno preferito orientare le proprie scelte di investimento (nonostante il riconosciuto standing del prodotto Screen) verso i competitors; d) la necessità della Società di ottimizzare le condizioni di incassi dai clienti, al fine di preservare la tesoreria aziendale, selezionando clienti che fossero in grado di pagare anche in modo anticipato le forniture; e) ulteriore slittamento dei tempi di switch off, i cui effetti sono stati rilevanti soprattutto in Brasile e Turchia; f) mancato riconoscimento di provvigioni agli agenti, per carenza di liquidità, che ha determinato la perdita del business in alcuni mercati (in particolare in Africa); g) inserimento di un nuovo team di forza vendita in sostituzione del precedente, dimessosi nel corso dei primi mesi dell’esercizio. 5 Vedasi il Comunicato Stampa della società del 29 maggio 2014. - 10 - Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. Sede sociale in Brescia Via G. B. Cacciamali, 71 - 25125 C.F./P.IVA n. 02235770241 R.E.A. BS 458947 6. Motivazione del voto contrario espresso in sede di approvazione della Relazione finanziaria annuale al 30.9.2013 “dal consigliere [Barbara Adami Lami] che rivestiva la carica di amministratore delegato sino al 2 luglio scorso. Il Consigliere Barbara Adami Lami, che ha rivestito la carica di Amministratore Delegato fino al 2 luglio u.s., nella riunione del 4 agosto u.s., ha espresso voto contrario all’approvazione della Relazione finanziaria annuale al 30 settembre 2013, senza fornire motivazione al proprio voto. Nella successiva riunione del 6 agosto u.s. ha confermato il proprio voto contrario, precisando che: (i) non contestava i numeri riportati nel progetto di bilancio d’esercizio e nel bilancio consolidato; (ii) a proprio avviso la relazione sulla gestione contiene alcune informazioni non coerenti con i fatti; (iii) non potendo esprimere un voto disgiunto, ha votato contro l’approvazione dell’intera Relazione finanziaria annuale al 30 settembre 2013. 7. Considerazioni sulla necessità e relativa tempistica per il ripristino della funzione di Internal Audit, a seguito della cessazione, nel maggio 2014, dell’attività da parte della società di consulenza all’uopo incaricata; La Società PKF Italia S.p.A. (“PKF”) è stata incaricata della funzione di Internal Audit il 22 settembre 2010 e ha svolto regolarmente la sua attività a partire dall’esercizio chiuso il 30 settembre 2011. L’aggravarsi della situazione di tensione finanziaria ha costretto la Società a non erogare i compensi ai Consiglieri e ai componenti del Collegio Sindacale, ed interrompere i pagamenti di numerosi consulenti. La società PKF ha quindi comunicato, prima informalmente e poi ufficialmente in data 5 agosto 2014, l’impossibilità a proseguire l’attività professionale svolta per adempiere alla funzione di internal auditor di SSBT, a causa del mancato pagamento del proprio compenso. Il Comitato di Controllo e Rischi ha sottoposto il tema all’attenzione del CdA nella riunione del 30 luglio 2014, nel corso della quale è stata prontamente valutata anche la possibilità di internalizzare la funzione di Internal Audit, soluzione però verificatesi al momento non percorribile per mancanza di risorse interne disponibili che siano in possesso dei requisiti richiesti dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate. Il CdA ha conseguentemente rinviato la discussione dell’argomento alla prima riunione utile, procedendo – preso atto delle dimissioni dalla carica di Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rassegnate in data 29 luglio 2014 dal Consigliere esecutivo Barbara Adami Lami – a nominare il Presidente e Amministratore Delegato Angelo Rodolfi alla carica di Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, con i compiti indicati dal Codice di Autodisciplina. Si precisa che l’ultima Relazione di Internal Audit redatta da PKF, datata 21 maggio 2014, documenta i controlli e le verifiche espletate in relazione a varie procedure aziendali e - 11 - Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. Sede sociale in Brescia Via G. B. Cacciamali, 71 - 25125 C.F./P.IVA n. 02235770241 R.E.A. BS 458947 riporta nelle conclusioni una sostanziale soddisfazione degli obiettivi delle procedure rispetto all’operatività delle funzioni aziendali e l’assenza di criticità di rilievo. 8. Aggiornamenti in merito allo stato di implementazione, da parte della società di consulenza esterna all’uopo incaricata, dell’attività di predisposizione del risk assessment e dell’integrazione del modello di organizzazione e gestione ex L. 231/2001; La società Value Manager è stata incaricata, dall’amministratore delegato Barbara Adami Lami, a giugno 2013, di procedere alla revisione del Modello Organizzativo e alla predisposizione del risk assesment. L’amministratore delegato ha poi riferito, su richiesta del Collegio Sindacale, che la società incaricata non ha consegnato la relazione definitiva sul lavoro svolto e non ha concluso l’attività di risk assesment perché il compenso pattuito è stato pagato solo in parte (Euro 6 migliaia su un totale di Euro 12 migliaia). 9. Considerazioni della Società in ordine al rilievo espresso nella Relazione del Collegio Sindacale in relazione “all’adeguatezza del sistema dei controlli interni a livello di controllata brasiliana, alla luce del manifestarsi di potenziali motivi di addebito ai cessati amministratori di SSdB e 10. Aggiornamenti in merito alla duplice richiesta di fallimento promossa dagli ex manager della controllata brasiliana SSdB (“fratelli Prado Rocha”) sia verso la stessa SSdB, attuale principale debitore, che verso la Società, nonché aggiornamenti sulle eventuali iniziative intraprese o da intraprendere da parte di codesta medesima Società sulla vicenda; In data 16 aprile 2014 i legali della controllata SSdB, approfondendo, su richiesta del CdA di SSBT, lo stato delle iniziative giudiziarie promosse dagli ex manager della controllata (“fratelli Prado Rocha“), confermavano che, presso il Tribunale di Minas Gerais, risultava depositata una duplice richiesta di fallimento da parte degli stessi. La richiesta di fallimento, unitamente ad ulteriori azioni esecutive su beni della controllata, era stata promossa sia verso SSdB, che verso SSBT, in conseguenza del mancato pagamento del prezzo dovuto da parte della società ai fratelli Prado Rocha per l’acquisto della quota di SSdB, pari al 25% del relativo capitale sociale. Il CdA di SSBT aveva dato prontamente comunicazione agli istituti di credito dell’approfondimento ricevuto dai legali di SSdB. In data 23 aprile 2014 il CdA ha provveduto ad integrare l’informativa riportata nella Relazione finanziaria annuale al 30 settembre 2013, per recepire l’evento successivo alla data di approvazione della medesima, avvenuta in data 8 aprile 2014. In data 30 aprile 2014 la Società ha comunicato al mercato che: “I legali, nella propria relazione, hanno evidenziato vizi formali nella presentazione delle richieste di fallimento, alla data odierna non ancora legalmente notificate. Contestualmente gli avvocati stanno esaminando i fatti gestori attinenti l’operatività dei Prado Rocha fino all’agosto 2013 che ha determinato, tra l’altro, anche l’inadempimento contrattuale verso gli stessi Prado Rocha. E’ tuttavia all’esame la formulazione di una possibile transazione con le controparti”. - 12 - Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. Sede sociale in Brescia Via G. B. Cacciamali, 71 - 25125 C.F./P.IVA n. 02235770241 R.E.A. BS 458947 In relazione all’adeguatezza del sistema di controllo, l’emersione di fatti gestori censurabili e attribuibili ai fratelli Prado Rocha è stata rilevante nel determinare il loro allontanamento dall’azienda nell’agosto 2013, e nella delibera del CdA di SSBT di nomina di un nuovo comitato consultivo, composto dall’Amministratore delegato (Barbara Adami Lami) e da un dirigente della società (Country Manager Brasile). Sia il Comitato di Controllo e Rischi e il Collegio Sindacale hanno evidenziato, più volte, la necessità di implementare un maggiore presidio sulla sistema di controllo di SSdB. Per quanto attiene la mancanza di riscontro informativo, lamentata nella Relazione del Collegio Sindacale, l’ing. Rodolfi, recentemente nominato quale membro del Comitato Consultivo di SSdB e Amministratore incaricato del sistema di controllo interno, ha riferito, in data 29 agosto 2014 sia al Comitato Controllo e Rischi che al Collegio Sindacale, in merito ai fatti gestori imputabili agli ex manager a seguito di una sua preventivata visita in loco. Tali fatti si concretizzerebbero principalmente in comportamenti messi in atto eludendo le procedure di controllo interno della società e del revisore contabile, aventi ad oggetto l’utilizzo improprio del marchio Screen e delle risorse aziendali di SSdB. L’eventuale azione di responsabilità e la stima del danno, valutata preliminarmente dagli avvocati brasiliani, e la conseguente attività di richiesta di risarcimento del danno sono state interrotte per la sopravvenuta transazione firmata in data 21 agosto 2014 con i fratelli Daniel, Julio e Lucas Prado Rocha che prevede: (i) L’estinzione di tutti i procedimenti giudiziali di recupero del credito, che avevano dato luogo alla richiesta, da parte degli ex manager e soci, di un’istanza di fallimento su SSbB e SSBT e a reiterate azioni esecutive sui beni della società brasiliana; (ii) La conseguente desistenza dalle istanze di fallimento presentate, a danno di SSBT e di SSdB, già depositata presso il competente tribunale in data 25 agosto 2014; (iii) La definizione di un importo transattivo, per (a) 1,8 milioni di Reais, pari a circa Euro 578 migliaia, a saldo e stralcio del debito derivante dalla vendita a SSBT delle quote possedute dagli ex manager in SSdB. Si ricorda che il debito per l’acquisto delle quote del 25% della società brasiliana era pari a 4,6 milioni di Reais, (pari circa Euro 1.463 migliaia); (b) 200 migliaia di Reais (pari a circa ad Euro 64 migliaia), per un contenzioso giuslavoristico promosso dagli stessi Prado Rocha. L’accordo transattivo con i Prado Rocha prevede altresì la sospensione delle altre azioni giudiziarie (atti di pignoramento sui conti correnti e decreti ingiuntivi), e la manleva a favore degli ex manager (fatto salvo gli atti compiuti in contrasto con le clausole statutarie ed in particolare la sottoscrizione da parte di Daniel Prado Rocha di un contratto di consulenza legale per il valore di Reais 700 migliaia, pari a circa Euro 225 migliaia), per gli atti gestori compiuti in costanza del loro mandato di amministratori di SSdB. L’accordo è garantito mediante iscrizione di ipoteca di secondo grado sull’immobile presso il quale si trova la sede della società (di proprietà di SSdB) per il valore di 1,8 milioni di Reais (pari a circa 578 migliaia di Euro). Il pagamento è previsto mediante cessione di un credito di un cliente, di pari importo, assistito da titoli di credito con scadenza ultima 30 ottobre 2014. La definizione transattiva nei termini che precedono rappresenta per la società la migliore soluzione possibile in considerazione del beneficio netto che ne consegue. - 13 - Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. Sede sociale in Brescia Via G. B. Cacciamali, 71 - 25125 C.F./P.IVA n. 02235770241 R.E.A. BS 458947 11. Dettagli sulle modalità di utilizzo della liquidità messa a disposizione della Società dalle banche, ad esito della stipula della Convenzione del 10 marzo u.s. ed allo stato oggetto di attività di verifica da parte del Collegio Sindacale Come riportato alla pag. 17 delle Relazione finanziaria approvata in data 23 aprile u.s., la Convenzione sottoscritta con gli Istituti di Credito in data 10 marzo 2014 prevedeva: “La concessione da parte degli istituti di credito, di nuove linee di credito prededucibili per uso anche promiscuo ‘cassa’ e/o ‘autoliquidante’ a breve termine complessivamente pari ad Euro 4.000 migliaia (mediante trasformazione di parte delle linee di credito di natura ‘autoliquidante’ accordate da ciascun Istituto di Credito alla Data di Riferimento o mediante nuove erogazioni), a sostegno delle esigenze legate al fabbisogno di capitale circolante”6 La concessione delle nuove linee di credito, (“Nuova finanza”) rientrava in uno dei punti del piano di ristrutturazione, confluito poi nella sottoscrizione dell’Accordo con le banche creditrici. L’accordo prevedeva inoltre il riscadenziamento del debito con il Pool di Banche a medio lungo periodo e il mantenimento delle linee di autoliquidante. Le modalità di utilizzo della nuova finanza sono altresì riscontrabili nella “Relazione in ordine all’attuabilità dell’accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell’art. 182 bis”, redatto dal prof. Perrini, paragrafo “Esame dei flussi finanziari per il soddisfacimento dei creditori estranei all’accordo del Piano”, dove di prevedono, fra le fonti di finanziamento per la gestione dell’attività aziendale, 4 milioni di finanziamento da parte degli Istituti di Credito. Con comunicazione del 3 aprile u.s., la società richiedeva a tutte le Banche aderenti alla Convenzione di modificare con un addendum l’Accordo, chiedendo che l’art. 5 delle “Condizioni sospensive” prevedesse come condizione risolutiva la mancata ammissione di Tivuitalia alla procedura di concordato preventivo anziché l’omologa del 182 bis, come scritto in Convenzione, visto il mutato scenario comunicando altresì che alla data non era stato utilizzato alcun importo di Nuova finanza, fatto salvo le spese riconosciute ai professionisti incaricati degli accordi di ristrutturazione. Come riportato alla pagina 21 della Relazione finanziaria approvata il 4 agosto u.s., la Società, a decorrere dalla data del 10 marzo 2014, ha utilizzato gli importi messi a disposizione dagli Istituti di credito a titolo di Nuova Finanza come segue: - per Euro 572 migliaia per il pagamento delle spese ( dei professionisti incaricati dalla società per gli Accordi di ristrutturazione, cosi come previsto dall’art. 8.19 della Convenzione, - per Euro 889 migliaia, per il pagamento di spese indispensabili il prosieguo dell’attività aziendale. A partire dal 28 maggio 2014, conseguentemente al ritiro dall’accordo di Ristrutturazione ai sensi dell’art. 182 bis, la Società non ha più potuto usufruire degli importi messi a disposizione dagli Istituti di Credito. Successivamente a tale data gli istituti di credito hanno provveduto ad 6 Vedasi il capitolo “La crisi e le misure adottate dal Consiglio” pag. 11 della Relazione finanziaria annuale approvata il 23 aprile 2014 - 14 - Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. Sede sociale in Brescia Via G. B. Cacciamali, 71 - 25125 C.F./P.IVA n. 02235770241 R.E.A. BS 458947 addebitare sui conti correnti accesi per la Nuova Finanza gli interessi maturati e l’importo di Euro 80,4 migliaia per una lettera di credito a favore di un fornitore. Milano - Brescia, 1 settembre 2014 Il Consiglio di Amministrazione di Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. - 15 -
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