Aprile - Associazione Vecchia Alassio

ANNO LIV - N. 4
Lunedì 14 Aprile 2014
 2,00
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Socio Effettivo  25,00 - Socio Aderente  22,00 - Socio Aderente estero  27,00
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Alassio, la grande bellezza
In questo periodo circolano
sul portale Facebook numerose
fotografie che illustrano in modo
inequivocabile l’evoluzione del
paesaggio alassino umanizzato.
Si parte da riprese di fine
Ottocento in cui, sulla spiaggia
di levante, una giovane pascola
il suo gregge sulla sabbia ancora
proprio in questo settore il turismo deve porre le sue basi. Si
segnala in particolare il gruppo
“Alassio in cornice”, nato sotto
l’egida della Vecchia Alassio,
che riunisce tutte le Associazioni
che operano sulla collina, con
pulizia e riordino dei sentieri e
delle mulattiere, cercando di av-
giovinezza di colori e di profumi:
era una presentazione inconfondibile, una garanzia di creatività.
Dispiace che l’erba, quando non
erbaccia, ora sia l’unica soluzione. La zona centrale, almeno, ha
bisogno di una lustratina, di interventi di gusto per dimostrare
quanto sia elegante il nostro gol-
I giardini di Via Cavour - Ieri, in primo piano, e oggi, in secondo piano.
inondata da pini e da arbusti, si
giunge ai primi del Novecento
con la documentazione degli interventi edilizi degli Inglesi che
hanno creato preziosi edifici in
stile liberty e si conclude molto
spesso la sfilata visiva con la presentazione dell’Alassio odierna
dove domina incontrastato il cemento, la “nuova trovata” forse
di forte richiamo turistico.
Esistono localmente associazioni, che spesso intervengono
per salvaguardare una realtà che
la natura ha creato splendida,
invidiata dai turisti e perfettamente vivibile e molto spesso
faticano a diffondere l’idea che
vicinare le persone alla conoscenza e l’amore per l’ambiente
collinare, come il CAI, gli Alpini,
le SOMS di Moglio e di Solva, i
Volontari boschivi, Alassio bike,
Moto club Alassio, l’Associazione Padre Hermann, la Protezione
Civile, il WWF, Italia Nostra. I
giardini curati a dovere, gli spazi
verdi con alberi caratteristici, le
ville circondate da ricca vegetazione e gli edifici pubblici impreziositi da un elegante ambiente
circostante sono la carta d’identità di un paese che pretende un
turismo d’élite. I giardini anche
solo pochi anni fa davano alla
città un tono speciale, una fresca
ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO
Floreat Alaxium
Il giorno mercoledì 30 aprile 2014 presso
la Sede sociale di Via XX Settembre 7, Alassio
è convocata
L’ASSEmbLEA OrdINArIA dEI SOCI
alle ore 20.30 in prima convocazione e
alle ore 21.00 in seconda convocazione
con il seguente
OrdINE dEL GIOrNO
1) Relazione del Presidente;
2) Varie ed eventuali.
Per i Soci è un dovere morale partecipare all’Assemblea
Il Presidente A.V.A.
Caterina Maggi
Auguri di
Buona Pasqua
a tutti
fo, quanto stia a cuore a tutti anche l’aspetto esterno.
È stato inaugurato quasi a
suon di trombe e con pomposi
comunicati stampa il vivaio comunale, che avrebbe dovuto garantire alla città una presenza
floreale di tutto rispetto e una
cura attenta del patrimonio arboricolo. Attendiamo con ansia
e con curiosità che questa grande bellezza di Alassio ritorni almeno in parte agli splendori passati e che soprattutto alla base
degli interventi si noti un progetto globale, sostenuto da una
mente ricca di idee e di proposte. È ritornato ad uno splendore sui generis il Grand Hotel, un
tempo frequentato da personalità di spicco del mondo artistico,
industriale ed intellettuale. Era
collegato al Casinò, luogo solitamente preferito dall’alta società
e dotato di un teatro di tutto rispetto. Oggi una piazza sostituisce la casa da gioco e l’albergo è
collegato ad una piscina talassoterapica, che dovrebbe richiamare un certo tipo di turisti. Ma
sappiamo, purtroppo, che molti
centri termali in Italia stanno ridimensionando le loro proposte. Basti pensare alla celebre
stazione termale di Salsomaggiore, che non è più sede del concorso Miss Italia per mancanza
di un ritorno efficace e che sta
chiudendo l’antico e celebre palazzo di balneazione. È certo, in
ogni caso, che il nostro complesso comporta un dispendio di risorse enorme forse senza entrate corrispondenti e rischia di
scivolare in gravi difficoltà finanziarie in breve tempo se non diventa la meta di un turismo diverso e se non offre proposte
vincenti.
La collina è senza dubbio il
settore che piange per la mancanza di progetti validi in ogni
settore, da quello paesaggistico
a quello culturale ed economico.
In primo luogo la mancanza di
vie di comunicazione adeguate
determina un quasi totale isolamento di luoghi ricchi di fascino,
di punti panoramici mozzafiato,
di ambienti adatti alla pratica di
alcuni sport di forte richiamo. In
passato l’attenzione degli amministratori era concentrata sulla
incontrollata e libera occupazione degli spazi urbani, adibiti ad
orti e giardini, e non sul problema della viabilità collinare, fondamentale per mettere in evidenza gli splendori del nostro
golfo. Sappiamo che molte attività delle frazioni, quali Moglio e
Solva, hanno chiuso e che ormai
questi centri ricchi di storia e
anche di arte stanno diventano
solo zone residenziali.
La spiaggia, la nostra vera e
per ora quasi unica grande bellezza, è il risultato di un lenta
attività della natura, un suo capolavoro. È, quindi, contro natura progettare interventi dell’uomo su questo delicatissimo
equilibrio, pensare che basti
qualche sorbonatura per aumentare la consistenza della
spiaggia. È sufficiente una burrasca a fine maggio o, molto peggio, ai primi di giugno per cancellare le tracce di qualsiasi lavoro
artificiale. Forse la natura ha bisogno di essere lasciata in pace:
provvederà lei, anche se a volte
un po’ in ritardo, a trascinare a
riva i cosiddetti “castelletti” di
sabbia, il nostro oro.
Il paesaggio, infine, così ricco
ancora di verde e di colori, così
luminoso nelle giornate estive,
così pittoresco nei mesi invernali chiede solo interventi di manutenzione e di salvaguardia e non
occupazione selvaggia.
Anni fa, purtroppo molti, gli
stranieri in particolare tedeschi
che sui pullman di linea, superata Santa Croce, si trovavano di
fronte all’inconfondibile panorama della città esclamavano a
gran voce: “Schöne Alassio”, la
grande bellezza.
Ricordo de “l'Avucattu”
Presidente A.V.A. dal 1967 al 1971
Ci ha lasciato Claudio Bottelli,
avvocato, uno degli ultimi alassini doc. Molte cose mi legavano a
lui, più vecchio di me per pochi
anni. La comune appartenenza
allo stesso rione cittadino (da
Barusso alla “Ciassetta”), la stessa trafila di studi, l’identica radice popolare (entrambi avevamo
un padre calzolaio, io in via
Dante, lui in via Alessandro
Battaglia al pianterreno della casa di Pré Sibilla). Per seguire gli
studi universitari, in un’epoca
difficile, alla vigilia e durante la
seconda guerra mondiale, si era
impegnato in vari lavori, come
quello di pescatore.
Parlare di Claudio significa ripercorrere la vita e la storia della
nostra città, di cui egli fu protagonista guidato da una passione
politica e da un impegno civile
non comune. È stato uomo dal
carattere un po’ difficile (all’apparenza) con aspetti, magari, tipici di un certo giacobinismo;
però nella realtà profonda era un
uomo generoso, disponibile, dominato da valori e da ideali. Per
questo aveva, senza esitazione,
aderito alla Resistenza con spirito battagliero per la difesa della
libertà, della giustizia sociale,
dell’uguaglianza tra cittadini,
principi che visse e difese fino
alla fine dei suoi giorni. Si poteva
non essere d’accordo con i presupposti ideologici del suo pensiero, ma gli obiettivi finali del
suo impegno erano assolutamente condivisibili e incontestabili. La personalità e l’azione di
Claudio Bottelli si presta ad alcune riflessioni per la pluralità dei
sui interessi.
Noi dell’A.V.A. lo abbiamo apprezzato come socio attento e
collaboratore responsabile.
Durante la mia presidenza ricopriva la carica di Proboviro.
Come tale non ebbe mai l’occasione di intervenire. Però, eravamo negli anni 70, c’era fermento
in Italia: contestazioni, attentati
come quello di Savona, speculazioni e fermenti. Alassio pullulava di associazioni di ogni tendenza. Anche l’A.V.A. non si sottrasse all’impegno “politico”
(educativo in senso greco) e non
partitico. Bottelli ci consigliò, ci
aiutò e collaborò con il Direttivo
nella pubblicazione di un libretto sul contributo degli Alassini
alla Resistenza.
Inoltre era un innamorato della sua città; ne conosceva il dialetto e, con i suoi ricordi e le sue
relazioni umane, ne interpretava
l’anima popolare.
Non ricoprì mai alcuna carica
di amministratore pubblico, per
scelta motivata. Aveva capito
che il suo ruolo sociale era quello di formatore della coscienza
civica e che il suo compito era
quello di agire per la maturazione di una responsabilità civile
degli Alassini. In questo senso si
distinse per proposte, iniziative
importanti, recuperi storici incontrando la collaborazione sincera di chi non aderiva alla sua
ideologia. La verità è verità: non
ha ideologie.
Nel suo lavoro professionale
difese il Comune per la salvezza
del patrimonio dell’ex ospedale
di Alassio frutto dei lasciti dei
cittadini; come Presidente
dell’ANPI contribuì all’apertura
dell’“Armadio delle vergogne”
(dove giacevano insabbiati gli
incartamenti sui crimini nazi-fascisti) e rappresentò la parte civile nel processo contro il capitano della Wehrmacht Dosse. A
lui è dovuta anche l’iniziativa
collaborativa per una degna celebrazione del 25 Aprile. Molti
altri sono i suoi meriti. Noi lo
piangiamo come amici sodales,
e ci uniamo al cordoglio dei familiari.
Francesco Gallea
Seirone tra de nui
Torniamo
a parlare in dialetto
e in più...
Lunedì 5 Maggio
Andrea Elena racconta...
LA TRAVIATA
Lunedì 26 Maggio
G.P./A.V.A.
Mostre sala Carletti - sede A.V.A.
dal 16 aprile al 30 aprile 2014
BUZHURINA coN ARtIstI dellA RUssIA
“l'ARcoBAleNo mAgIco”
dal 2 maggio all'8 maggio 2014
mostRA UNItRe
®
2
«L’ALASSINO»
Per chi suona la campanella
È di questi giorni la notizia che
dai primi di maggio i bambini
alassini potranno fare ritorno a
Villa Guyot, poiché verranno
completati entro fine aprile, i lavori all’asilo nido “Piccolo
Principe” di Alassio.
Contemporaneamente si apprende che la giunta comunale,
nella seduta del 20 marzo u.s., ha
deliberato di richiedere un parere legale esterno, stanziando
l’importo di  4.500,00 oltre oneri, onde assumere un “indirizzo
definitivo .. a tutela degli interessi pubblici inerenti la funzionalità del servizio di asilo nido”.
Senza entrare nei tecnicismi
che la materia impone, appare
evidente la volontà dell’amministrazione di perseguire un fine
ritenuto primario, mettendo a
tacere il dissenso espresso in tre
distinti esposti, sottoposti al vaglio degli organi di controllo.
Personalmente ritengo che la
questione dovrebbe risolversi,
più che sul piano dello scontro o
dell’imposizione, attraverso
l’equo contemperamento degli
interessi in gioco.
Provo ad analizzare i termini
del problema: da un lato si pone
la necessità di garantire il rispetto del termine stabilito al
30/4/2014 dalla Regione Liguria,
per la presentazione della “documentazione tecnica e finanziaria” dell’intervento di ampliamento, al fine di mantenere il
contributo economico già concesso al Comune nel 2004 e pari
a  174.000,00.
D’altro canto si rende necessario dare attuazione alla scrittura
privata transattiva, con la quale
il Comune, nel febbraio del 2012,
si è impegnato nei confronti dei
proprietari dell’immobile limitrofo a modificare il progetto di
ampliamento e quindi a demolire una parte del nuovo manufatto. Oltre a ciò e soprattutto, si
pone la funzionalità del servizio
che il Comune deve garantire alla cittadinanza, attraverso una
politica attenta alle esigenze
A.N.P.I.
COMUNE di AlAssiO
sEZiONE
AlAssiO-lAiGUEGliA
psico-pedagogiche dei piccoli
utenti, che non possono subire
continui disagi legati a reiterati
traslochi e cambi di ambiente.
Credo che nessun rilievo possano assumere le considerazioni critiche dell’attuale giunta
sulle valutazioni di opportunità
operate dalla precedente amministrazione in detta transazione,
così come ritengo irrilevante la
circostanza che non sia indicato
un termine per l’esecuzione della demolizione.
Penso che la soluzione debba
essere ricercata nel dialogo costruttivo da parte dell’attuale
amministrazione con i soggetti
contro-interessati, al fine di integrare “la documentazione tecnica e finanziaria” da presentare
entro il termine in Regione, inglobando l’attuazione di un progetto di ridimensionamento del
nuovo manufatto che soddisfi le
legittime richieste dei proprietari limitrofi, le volontà politiche
dell’attuale maggioranza, ma soprattutto le esigenze dei piccoli
fruitori e degli operatori.
A mio avviso tale soluzione si
impone onde scongiurare il pericolo che il servizio, nuovamente
attivato presso la sede di Villa
Guyot, debba essere sospeso
per procedere alle demolizioni,
con conseguente grave disagio
per le famiglie.
Peraltro, affinché tale soluzione possa essere perseguita, occorre che gli amministratori lascino da parte i personalismi,
rinuncino ai proclami, abbandonino la protervia che troppo
spesso caratterizza la loro azione.
Da ultimo mi sia concessa una
provocazione dietrologica e populista: il bailamme cui abbiamo
assistito in questi anni e i disagi
che il servizio ha subito, si giustificano con il pur cospicuo finanziamento regionale e con
l’aumento di alcuni bambini potenziali frequentanti?
Avv. Giovanni Parascosso
FIVL
COMUNE di lAiGUEGliA
25 aprile 2014
FeSTa Della liBeraZiONe
A un secolo di distanza dall'inizio di una guerra che lasciò l'Europa lacerata e preda
di nazionalismi e fascismi, e a quasi settant'anni dalla fine di una seconda guerra
che vide il fascismo vinto con le armi e con la resistenza anche morale di cittadini di
molti paesi europei, festeggiamo l'affermarsi della democrazia in Italia, con l'impegno comune perché essa non venga mai meno.
prOgramma Delle maNiFeSTaZiONi
laigUeglia -
ore 9.00
• Raduno in Piazza della Libertà.
• Deposizione delle corone al Monumento e alle Lapidi dei Caduti.
alaSSiO - ore 10.00
• Piazza della Libertà. Santa Messa officiata da mons. Giorgio Brancaleoni Vicario Generale.
ore 10.45
•
•
•
•
Saluto del Sindaco, saluti FIVL e di altre associazioni combattentistiche.
Orazione ufficiale del Pres. Prov. ANPI Samuele Rago.
Premiazione degli studenti vincitori del concorso sul tema della Costituzione.
La cerimonia verrà intervallata dall'esecuzione di brani musicali da parte del coro
e dell'orchestra della Scuola di Musica Morteo Ollandini.
• Deposizione di corone alla lapide in Comune, al Monumento ai Caduti e alle lapidi sul
Pontile Bestoso, dove si concluderà la manifestazione.
TIPOLITOGRAFIA F.LLI STALLA - ALBENGA
ore 15.00
• Concerto dell'Associazione
ArCi Brixton in Piazza Partigiani.
COMUNE DI ALASSIO
PIAGGIO
C.D. ANPI
COMUNE DI LAIGUEGLIA
LETTERA
APERTA
Gentile Signor
Sindaco di Alassio,
Le segnalo nuovamente l'infestazione di Ambrosia presente
sulle strade comunali e nei terreni soprattutto incolti. La grande
quantità di polline prodotta da
questa specie può causare gravi
crisi asmatiche.
In Svizzera è obbligatorio
estirparla dal 2007 e in Regione
Lombardia con ordinanza n.
25522 sono state impartite disposizioni contro la diffusione di
questa pianta, al fine di prevenire la patologia allergica ad essa
correlata.
Ho chiesto informazioni alla
Regione Liguria e mi hanno consigliato di rivolgermi alla ASL
locale. La ASL di Albenga mi ha
detto di rivolgermi al Sindaco in
qualità di autorità sanitaria locale.
Ritengo che il problema vada
urgentemente affrontato in
quanto la pollinosi dell'Ambrosia inizia al mese di giugno e si
protrae fino a settembre.
Sperando di avere un riscontro alla mia segnalazione, Le invio cordiali saluti.
Alassio, 20 marzo 2014
Anna Fedi
Lunedì 14 Aprile 2014
IN BREVE, AI NOSTRI
AMMINISTRATORI
SEGNALIAMO CHE…
Contraltare dei molti ponteggi atti a ripristinare varie
facciate... molte, troppe fatiscenti e tristemente
trascurate.
Dopo la solita domenica “ingorda” cestini raccogli
immondizia rigettano su strada e marciapiede
maleducazione e ogni genere di rifiuti.
A detta di molti Alassini
VIGILI e ASSENTI sono
aggettivi indentificativi... ma
di una condizione davvero
poco apprezzabile.
Sottopasso... lavori in corso?
RACCOLTA FIRME
PROGETTO ALASSIO, ha presentato attraverso i propri
Consiglieri comunali, una mozione con relativo ordine del
giorno, discussa nell'ultimo
Consiglio Comunale del 12
Marzo 2014 – delibera Consiglio
comunale n. 39 del 12/3/2014 – in
merito all'espressa volontà mini-
...ponteggi senza tempo.
F.S. - comunicazione di
servizio: “benvenuti ad
Alassio”.
steriale di chiusura degli uffici
del Commissariato di Alassio
della Polizia di Stato e quella del
Distaccamento Nautico di
Alassio. Mozione bocciata dalla
maggioranza (Forza Italia e Lega
Nord) che governa la città.
Nell'occasione il Sindaco aveva,
però, assicurato che avrebbe
por tato all'attenzione del
Consiglio un nuovo ordine del
giorno, ma – a distanza di quasi
...la vergogna infinita.
un mese! – nulla è ancora avvenuto, nonostante una nuova richiesta del nostro gruppo.
Su questa delicata questione
PROGETTO ALASSIO ha deciso
di attuare, da sabato 5 Aprile
2014 una RACCOLTA FIRME per
dare voce alla Cittadinanza ed
esprimere il totale dissenso alla
minacciata chiusura degli uffici
della Polizia di Stato di Alassio.
CHIUSURA COMMISSARIATO DI POLIZIA DI ALASSIO
LE CONTRADDIZIONI DI LEGA NORD E FORZA ITALIA
I Politici regionali si attivano, quelli locali bocciano le proposte
Nella giornata di mercoledì 26
marzo u.s. gli organi di stampa
hanno dato notizia che i consiglieri regionali della Lega Nord,
Francesco Bruzzone e Maurizio
Torterolo – il primo addirittura
genovese, si sono schierati contro la chiusura del Commissariato di Polizia di Alassio, presentando un’apposita interrogazione al presidente della Giunta
Regionale Claudio Burlando.
In precedenza il capogruppo
regionale di Forza Italia, Marco
Melgrati – ex sindaco per 10 anni
della città del muretto, aveva
anch’egli presentato un’analoga
iniziativa.
Ci rallegriamo dell’intervento
delle forze politiche regionali
che ancora una volta sottolineano l’incapacità dell’Amministrazione Comunale Alassina di fronte all’importantissimo argomento. Non si parla in questo caso
della supremazia di Genova ma
si evidenzia solo l’immobilismo
della Giunta Comunale guidata
dal sindaco Enzo Canepa, che
sino ad oggi poco o nulla ha fatto
in merito!!!
Spiace dover evidenziare a
tutti i consiglieri regionali, promotori delle suindicate iniziative, che mentre loro si battono
contro la chiusura di un importante presidio di Polizia, utile
non solo ad Alassio ma a tutto il
ponente Savonese, a livello locale i loro partiti, i consiglieri comunali e gli assessori della
Giunta di Alassio – dichiarata lista civica ma manifestamente
politica perché i suoi componen-
ti sono quasi tutti iscritti a Forza
Italia e Lega Nord, hanno
BOCCIATO una MOZIONE - ordine del giorno specifico presentato dal gruppo consiliare di minoranza di Progetto Alassio (questa si una vera lista civica), nel
consiglio comunale del 12 marzo
2014.
Sappiano Bruzzone e Torterolo, così come ben sa Melgrati
che è di Alassio, che Sindaco,
Vice Sindaco, assessori e consiglieri iscritti ai loro stessi partiti
che rappresentano a livello locale, non hanno ritenuto opportuno approvare quel testo che i
promotori erano disponibili a
modificare, integrare e perfezionare pur di assumere una posizione in merito ed evitare la
scomparsa della Polizia di Stato
da Alassio così come è già avvenuto in passato, con molti se non
tutti i servizi essenziali e indispensabili per la tutela e salvaguardia di territorio e popolazione: dall’Ospedale alla Stazione,
dalla Capitaneria di Porto agli
uffici ENEL, dal collocamento alla Guardia di Finanza, alla R.S.A.,
sino quell’efficiente ed importante presidio non solo sanitario
ma anche turistico che era la
DIALISI, e via dicendo.
Neppure l’assessore Piero
Rocca, più volte membro delle
passate giunte comunali ed ex
presidente del Consiglio comunale, esponente da sempre di
spicco della Lega Nord di
Alassio, ha preso posizione e
non si è neanche assentato
dall’aula. Si proprio lui che di for-
ze dell’ordine dovrebbe intendersene visto che gli è stata assegnata la delega alla Polizia
Municipale. Quale scusa adotterà per giustificare tale comportamento?
In quel Consiglio il Sindaco
aveva affermato che avrebbero
portato un apposito ordine del
giorno non appena in possesso
del documento unitario stilato
dalle organizzazioni sindacali di
categoria.
Dalle notizie in nostro possesso nei giorni scorsi tale documento è stato redatto e consegnato all’Amministrazione
Comunale e la stessa, da lei presieduta non solo a tutt’oggi non
ha ne informato le forze politiche di minoranza e neppure ne
ha trasmesso copia ma addirittura non lo ha ancora portato
all’approvazione del Consiglio,
quando sarebbe stato necessario la convocazione dello stesso
in tempi brevissimi. In questi casi come si suole dire “il tempo è
denaro”!!!!
Cosa ne pensano i politici regionali dei loro rappresentanti
locali?
Si deve anche discutere ed
analizzare il possibile e ventilato
ridimensionamento della
Compagnia dei Carabinieri di
Alassio. Ridimensionamento
che priverebbe, ulteriormente,
la nostra cittadina (che nonostante tutto continua a vivere di
turismo) e l’intero comprensorio di un presidio di legalità della
massima importanza tenuto anche conto che durante i fine set-
timana e nel periodo estivo la
nostra zona vede aumentare
esponenzialmente i traffici di automezzi e persone, con una attività molto intensa che ha indotto, grazie all’interessamento del
Cons. regionale Marco Melgrati,
lo stesso Ministro a trasferire ed
assegnare nell’estate 2013 del
personale al Commissariato di
P.S.
Progetto Alassio si preoccupa
ed infatti ha richiesto nuovamente ieri con nota trasmessa al
Sindaco un incontro urgente tra
i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e la minoranza consiliare in modo da redigere un ordine del giorno forte e
condiviso da tutto il Consiglio
Comunale a nome della Città ed
attivare e concordare tutte le
possibili azioni a favore del mantenimento di questi importati
presidi di legalità, onde evitare
che diminuisca il livello di efficienza nel combattere la microcriminalità.
Se domani il progetto ministeriale di chiusura degli uffici di
Polizia dovesse trovare attuazione qualcuno dovrà farsi un
bell’esame di coscienza per le
loro indecenti decisioni politiche che rischiano di privare un
ampio comprensorio dell’unico
Commissariato di P.S. che a
quanto risulta nei giorni scorsi
ha anche ricevuto i mezzi necessari per il rilascio dei passaporti.
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Lunedì 14 Aprile 2014
3
«L'ALASSINO»
L’affondamento della “Andrea Doria” (2 parte)
a
25 luglio 1956 - In una tragica
notte di nebbia fitta sul Nord
Atlantico, alle ore 23.11, in prossimità del battello faro dell’isola
di Nantuchet a 180 miglia dal
porto di New York, la turbonave
Italiana “Andrea Doria” entrava
in collisione con la motonave
Svedese “Stockolm” ed affondava dopo undici ore di agonia alle
ore 10.08 del 26 luglio 1956 su un
fondale di circa 86 m.
L’“Andrea Doria” era partita
da Genova il 17/7/1956 al Comando del Capitano Superiore
di Lungo Corso Piero Calamai. Il
Comandante Calamai, genovese, già in precedenza Comandante di navi passeggeri della
Società Italia, partecipò alla 2^
guerra mondiale in qualità di
Ufficiale di rotta sulla corazzata
“Caio Duilio.” Alla fine del con-
to di stazioni radio. Alle 22.20 la
nave è al traverso ad 1 miglio di
distanza dal battello faro dell’isola di Nantuchet e tutto procede
regolarmente. Sugli schermi radar sono battute tre navi che
non destano nessuna preoccupazione.
Alle 22.45 l’Ufficiale addetto al
radar rileva ad una distanza di
17 mg. una nave con rotta opposta all’“Andrea Doria” 4 gradi
sulla dritta in aumento. È lo
“Stockolm” che, partito da New
York, procede alla massima velocità senza emettere i segnali sonori regolamentari. In questo
caso cinematico la manovra prevista dalle regole del testo internazione per evitare gli abbordi
in mare è la seguente: se due navi, con rotte opposte, si rilevano
reciprocamente sulla propria
“Andrea Doria”.
flitto congedato con il grado di
Capitano di Corvetta, decorato
con Medaglia al valore, ritornò
nella marina mercantile e divenne uno dei più apprezzati e stimati Comandanti di navi passeggeri. Famoso nell’ambiente per
la serietà, rettitudine e alto senso del dovere.
Dopo aver toccato i porti di
Cannes – Napoli – Gibilterra la
nave prese rotta ortodromica
per New York con a bordo 1134
passeggeri e 572 persone di
equipaggio. Il tempo era ottimo
ed i passeggeri potevano godere
di una bellissima vacanza. Il giorno 22 Luglio la nave è al traverso
delle isole Azzorre. Il giorno dopo 23 luglio il tempo cambia e la
nave deve affrontare anche per
tutto il 24 una forte burrasca, eccezionale per quel periodo
dell’anno, tanto da dover ridurre
di poco la velocità. La sera del 24
la tempesta tende a calmarsi e la
navigazione riprende normalmente. Il giorno 25 il tempo migliora decisamente. Il mare nelle
prime ore del mattino si calma e
si rivede un bel cielo sereno.
Tuttavia nel primo pomeriggio
l’atmosfera non è più limpida come al mattino. L’orizzonte appare sfumato, evanescente, lontano. Sono i primi sintomi di foschia che in quella porzione di
Atlantico precede sovente una
fitta nebbia. Alle 1500 il
Comandante Calamai sale sul
ponte di Comando ed ordina
l’“Attenzione per nebbia” che
viene immediatamente trasmessa al locale macchina. A bordo si
allertano tutti i sistemi di sicurezza necessari alla navigazione
in caso di scarsa visibilità. Si rinforzano i servizi di guardia. A
proravia estrema si rinforza il
servizio ottico con l’aggiunta di
una vedetta. Si diminuisce la velocità a 21 nodi. Si chiudono tutte le porte stagne. Sono in funzione i due radar di scoperta navale. Alle 20.00 la nave sta navigando nella nebbia più fitta. Si
emettono i regolari segnali acustici previsti. Sul ponte di
Comando vi è, assistito da due
Ufficiali ed un Allievo, il
Comandante Calamai. La posizione della nave è controllata dal
“Loran” un’apparecchiatura
all’avanguardia di cui è dotata la
nave che dà in continuazione il
punto nave tramite il rilevamen-
dritta, ambedue le navi devono
correggere la propria rotta accostando opportunamente a sinistra in modo da aumentare la
distanza tra esse al momento in
cui si trovano al reciproco traverso. Il Com.te Calamai fa accostare la nave quattro gradi a sinistra. La distanza diminuisce rapidamente. Il Com.te e gli Ufficiali
sono tesi nel cercare invano di
udire i suoni che dovrebbe emettere l’altra nave. Quando il radar
batte la nave ad una distanza di
due mg. e si intravvedono le luci
dello Stockolm, la situazione è
sempre in sicurezza. Alla distanza di mezzo miglio il Com.te
soccorso che, fortunatamente,
viene captato da numerose navi
in zona. In particolare la nave
passeggeri Francese “Ile de
France”, la nave da carico “Cap
Ann”, la nave da carico “William
Thomas” ed altre unità minori si
prodigano con successo per salvare i passeggeri e l’equipaggio
della nave Italiana in procinto di
affondare. L’operazione di soccorso riesce perfettamente e tutte le persone a bordo della nave
vengono salvate. L’” Andrea
Doria ”affonda alle ore 10.08 del
26 luglio 1956 su un fondale di
circa 86 m. Da rimarcare che Il
Com.te Calamai rimane a bordo
della nave assieme a suoi dieci
Ufficiali, e la abbandona per ultimo solo quando ormai la nave
sta per rovesciarsi definitivamente ed affondare.
Un fulgido esempio per i futuri
Capitani di mare. L’inchiesta che
ne seguì lasciò l’amaro in bocca
a molti Comandanti ed Ufficiali
della Marina Mercantile Italiana.
Per motivi politici ed economici
le due Società Armatrici vennero
sollecitate a trovare una soluzione in cui dividersi in pratica le
colpe del naufragio e si addivenne ad un accordo per poter usufruire del denaro offerto dalle
Società Assicuratrici.
Il Comandante dello Stockolm
Com.te G. Nordensen fu messo a
capo della flotta di navi passeggeri da parte della sua Compagnia di Navigazione.
Il Comandante Piero Calami,
benché gli rimanesse ancora un
anno per arrivare alla pensione,
fu messo a terra da parte della
sua Compagnia di Navigazione.
In pratica un atto di accusa ingiusto che rovinò la vita ad una
persona onesta, Comandante
stimato ed ammirato da tutti.
La giustizia trionfò alcuni anni
dopo quando nelle scuole marinare degli Stati Uniti si accertò
che l’“Andrea Doria” manovrò
perfettamente secondo le regole
nautiche ed a sbagliare fu il gio-
MESE DI MArzO 2014
E DOPO PASQUA?
Cari lettori, ancora una volta
mi sono accorto che i politici e
gli amministratori pubblici continuano a parlare a se stessi o a
un gruppo limitato di specialisti
e sembra loro poco importante
farsi capire dal “popolo”.
Esempio recente: in un suo discorso il Governatore della
Banca d’Italia, ripetendo una frase detta da un suo illustre predecessore, ha affermato: “Dobbiamo liberarci di lacci e lacciuoli
che rallentano lo sviluppo
dell’economia italiana”.
Ora, la gente normale, quella
che poi vota e decide, dalla casalinga di Voghera all’anziano pensionato, al giovane precario incavolato a metà dei deputati in
carica, cosa vuoi che abbia capito di lacci e lacciuoli (fra l’altro
quest’ultima parola scritta con
uno stile arcaico, mentre tutti i
vocabolari riportano ormai solo
“laccioli”)? Non era più semplice
dire: “Dato che lo Stato Italiano
non si fida dei cittadini e pensa
che vogliano sempre fregarlo, ha
inventato un mucchio di leggi e
regole difficili da seguire. Perciò
se un cittadino qualsiasi vuole
aprire un’attività, un negozio,
una partita IVA, lo sotterrano di
pratiche e di difficoltà, soprattutto rispetto agli altri stati europei”. Ma così era troppo facile e
chiaro, e questa è una caratteristica che tanti, compresi gli organi di stampa, odiano. E quan-
do ti danno le informazioni cercano sempre di dire e non dire,
perché così si sentono più importanti. Alla fine di Marzo un
paio di quotidiani locali ha sparato una notizia dal titolo: “Ad
Andate perse trentamila presenze turistiche in dieci anni”. Il dato, se non ben spiegato è difficile
da comprendere, perché, facendo una semplice divisione la casalinga, il pensionato pensano
che Andate abbia perso meno
dieci persone al giorno (già confondono le “persone” con le
“presenze”). Ma l’articolo che
non specifica chiaramente di riferirsi solo alle presenze, non ci
dice che in città una volta c’erano 160 alberghi e pensioni, oggi
ne sono rimaste solo 70 e allora
è chiaro che oltre alle presenze è
diminuita anche la capienza alberghiera. Se abbiamo avuto
amministratori che hanno permesso, o tollerato, o dovuto tollerare (cerco di essere equilibrato nelle mie riflessioni) che la
nostra città chiudesse gli alberghi e diventasse il regno delle
seconde case, allora dobbiamo
cercare diversamente il turista
(o “la presenza”). Da fonti bene
informate mi risulta che ad
Andate le seconde case siano
ben superiori al cinquanta per
cento degli appartamenti esistenti. E soprattutto siano abitate solo in qualche fine settimana
invernale, in tutti i week end di
luglio e, si spera totalmente, nel
mese di agosto. Una buona politica turistica dovrebbe essere
quella di rendere più frequentate le seconde case, per esempio
spingendo i proprietari a mandare a svernare, nell’aria pura di
Andate, i “nonni” di famiglia, e
d’estate convincere i loro figli
giovani a rimanere di più qui da
noi. Ma oltre allo spirito di accoglienza, non sviluppato in tutti
gli andatini, bisognerebbe riflettere che per avere gli anziani ci
vogliono strutture come cinema
e teatro in città e locali adatti per
i pomeriggi. Poi si dovrebbero
convincere i giovani che Andate
è ritornata la regina della movida come lo era molto tempo prima di Formentera. E anche lì
darci da fare allo scopo. Non è
facile? E allora lasciamo le cose
come sono. Passeggiando lungo
la spiaggia nei giorni feriali di
giugno e luglio osservate il pieno
di turisti presenti.
Se vi va bene così cari operatori turistici e pubblici amministratori, io sono il primo a brindare con voi al successo della
nostra unica e sola industria. Sì,
lo so che pochi giorni dopo
l’uscita di questo numero del
mensile arriverà la Pasqua con
la grande invasione.
Ma vi basta per mangiare decentemente fino a Ferragosto?
Luca Caravella
GIORNATA DELLA MEMORIA:
LA REGIONE LIGURIA PREMIA UN ALASSINO
“Stockolm”.
Calamai e gli Ufficiali vedono
con terrore l’altra nave accostare sulla dritta in perfetta rotta di
collisione con la “Andrea Doria.”
Il Com.te Calamai ordina il tutto
a sinistra ma ormai il destino è
segnato. Lo “Stockolm” con la
sua prora a rompighiaccio colpisce la parte destra dell’Andrea
Doria proprio sotto il ponte di
Comando penetrando nello scafo per 12 m per una lunghezza di
20 m. Una falla in cui irrompono
ingenti quantità di acqua di mare. Nel tragico impatto perdono
la vita 46 passeggeri dell’“Andrea Doria” e 5 persone dell’equipaggio dello “Stockolm”. La nave
Italiana comincia subito a sbandare sulla dritta ed il Com.te
Calamai, conscio che la nave è
perduta fa lanciare nell’etere “
SOS “con le coordinate del punto nave e la richiesta di urgente
vane Ufficiale in servizio di guardia sullo “Stockolm”, in quel momento solo sul ponte di
Comando.
Le manovre eseguite dall’“Andrea Doria” in quelle circostanze
sono ancora oggi materia di studio ed insegnamento per i futuri
Capitani di Lungo Corso nelle
scuole nautiche degli Stati Uniti.
Un omaggio postumo alla memoria del Comandante Piero
Calamai.
Quella descritta in queste pagine è una breve e scarna storia
dell’affondamento dell’“Andrea
Doria” la più bella e grande nave
passeggeri della flotta Italiana, a
ragione definita da tutto lo
Shipping Internazionale: “La
grande Signora del mare”.
GianCarlo Cerutti
Giovedì 23 gennaio u. sc.,
nell’aula del Consiglio Regionale,
è stata celebrata la seduta solenne dedicata al “Giorno della
Memoria”, per ricordare le vittime della persecuzione nazifascista durante la seconda guerra
mondiale. La seduta è stata
aperta dal presidente dell’Assemblea Michele Boffa che ha
chiesto qualche istante di raccoglimento in ricordo dell’Olocausto del popolo ebraico, di tutti i
deportati nei campi di concentramento per ragioni militari,
razziali, religiose e politiche. Il
Presidente Boffa ha rivolto un
saluto particolare ai giovani studenti presenti in aula spiegando
loro il significato della ricorrenza, rendendo onore a milioni di
persone che furono mortificati
nello spirito e nella carne vittime
inconsapevoli della “Shoah”. Il
Presidente Boffa ha quindi presentato l’oratore della seduta
Ugo Foà esponente della
Genova 23 Gennaio 2014
Aula Consiliare
Celebrazione
del Giorno
della Memoria
Comunità ebraica di Roma,
scampato alla deportazione, ma
non alle leggi razziali, anni trascorsi nella paura, privati di tutti
i diritti, “mi sono stati rubati 1000
giorni di vita scolastica e che sto
recuperando giorno dopo giorno
quando incontro voi giovani e vi
parlo”. Al termine della testimonianza di Ugo Foà il Presidente
Boffa ha presentato gli studenti
vincitori della settima edizione
del concorso “27 gennaio:
Giorno della Memoria” indirizzato agli allievi degli istituti di
scuola media superiore della
Liguria e finanziato attraverso la
legge 9 del 16/04/2004 del
Consiglio Regionale. E’ stato premiato l’alassino Gabriele
Meynet, figlio della nostra concittadina dott.ssa Ambra De
Capitani, che frequentava il liceo
classico Giordano Bruno di
Albenga, con il componimento/
poesia di seguito riportato:
Ventimila nomi
sulla pietra fredda,
ricordano le gesta
di eroi nascosti.
Ventimila vite,
sconosciute o quasi,
di chi, nel silenzio,
ha redento l’uomo.
Ventimila tronchi dritti
contro il cielo,
nell’infrangere la legge
secondo giustizia.
Nello Yad Vashem alberi
come “grazie”
per chi ha messo l’altro
prima di se stesso.
Mille radici nere
come l’angoscia
affondano nella terra,
ricordi nella memoria;
una per ogni istante
con il cuore in gola
una per ogni sera incerta
sull’alba.
Centomila foglie
scampate all’inverno
per chi ha rifiutato
di piegarsi al vento,
centomila canti
di smeraldo e argento
per chi ha scelto
un gesto luminoso, eterno.
Fal/. Per l’A.V.A.
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4
«L’ALASSINO»
Lettere del pubblico
LA NATURA CREA
E L'UOMO DISTRUGGE
Lato A.
Nel mese di febbraio u. sc.,
una ditta specializzata nel giardinaggio ha provveduto a ripulire
e migliorare la scarpata della ferrovia nel tratto adiacente e iniziale di via Neghelli. A lavoro ultimato spiccavano gli oleandri
potati e alcune piccole palme
disseminate in ordine sparso.
Ma il fatto sorprendente è dovuto alla presenza di queste palme
che non sono state messe a dimora dalla Ditta che ha provveduto alla pulizia né da altre: ha
provveduto la natura stessa,
probabilmente per la vicinanza
di altre palme che oggi non ci sono più a causa del malefico
“Punteruolo rosso”. Viceversa
nell’altro lato della scarpata, sono state tagliate alla base alcune
grosse piante di susino selvatico
e la rete di recinzione posta come confine con la stradina funziona da raccoglitore, perché
non protegge e tanto meno scoraggia “i lanci” dei sacchetti di
immondizia e altro da parte delle persone che se ne liberano
per la pigrizia di utilizzare gli appositi contenitori. Lato A e lato
B, natura che impiega anni a far
crescere le sue piante e l’uomo
impiega meno di un’ora a farle
sparire con l’aiuto pure degli insetti. Viviamo tutti nello stesso
ambiente, un invito a tutti noi ad
essere più attenti e responsabili
ne godremmo sicuramente.
Fal/. Per l’A.V.A.
Lato B.
È stata riaperta la strada Panoramica
di San Bernardo
Dopo le abbondanti piogge invernali e le conseguenti frane
che hanno interessato il nostro
territorio, la strada Panoramica
di San Bernardo il 28 marzo è stata riaperta al traffico veicolare e
pedonale, dopo che in data 17
gennaio u. sc. una frana di grosse
proporzioni aveva completamente aspor tato di metà
dell'asfalto, occupando la strada
sttostante e, pertanto, si era resa necessaria la totale chiusura
isolando tutta la zona. In tempi
veramente brevi è stata rimossa
la frana e messo in sicurezza la
strada. Un intervento fondamentale per la mobilità che consente
di raggiungere ai residenti le loro
case e le località collinari lavorate a orto dagli alassini e turisti
per le loro gite. La strada
Panoramica di San Bernardo è
un’alternativa indispensabile alla fin troppo trafficata carrozzabile che porta alla fraz. Moglio e
prosegue per la Crocetta, il santuario della Madonna della
Guardia, fraz. Caso e poi San
Damiano, Testico. Lunga circa 6
km, “la Panoramica” consente di
raggiungere tutte le citate località e offre passeggiate con vista
golfo da cartolina illustrata, è
con le zona di Luvarì, Vegliasco,
Cavia, per citarne alcune, forma
una cornice panoramica senza
eguali.
I residenti, gli alassini tutti, si
complimentano con il Sindaco
prof. Enzo Canepa e la sua
Amministrazione per l’immediato interessamento che ha permesso in tempi brevi la riapertura della strada e un apprezzamento alla Ditta Edile di Mainetto
Orazio per il lavoro eseguito ad
arte e sicuramente non privo di
difficoltà.
Fal/. Per l’A.V.A.
Lunedì 14 Aprile 2014
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà
dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
OCCHIO ALLE TENDE DA SOLE Un piacevolissimo problema
Non lo sapevo (ignorantia legis
non excusat) ma ci ha pensato un
solerte vicino di casa a ricordarmelo – e non ricorrendo al giudice
di pace, ma presentando un esposto, ovviamente anonimo, al comune: se rientrano in zona paesaggistica, le tende da sole, quelle che
a centinaia ombreggiano terrazzi,
balconi e vetrine della nostra amata cittadina, devono essere preventivamente autorizzate, prima
dalla commissione locale del paesaggio e poi dalla direzione regionale dei beni architettonici.
Altrimenti si deve chiedere la sanatoria e pagare la relativa sanzione o rimuoverle, perché l’installazione non autorizzata è reato.
Insomma, siamo tutti, o quasi,
fuorilegge. Soprattutto i titolari
degli esercizi commerciali, che sarebbero tenuti (in base all’art. 32
del PUC) a esporre tende omogenee per colore.
Fino a ieri, per quanto ne so, i
nostri sagaci amministratori hanno preferito (saggiamente a mio
avviso) ignorare il problema, la-
sciando che gli alassini, i proprietari di seconde case e i commercianti si riparassero dal calore del
sole mediterraneo come meglio
credevano, senza pretendere il c.d
accertamento di compatibilità paesaggistica. E se i vicini non erano
d’accordo, si rivolgessero pure al
giudice di pace.
Tranne nel mio caso, dove la denuncia anonima (che in base
all’art. 240 codice di procedura penale, norma imperativa in materia,
non può essere “acquisita e utilizzata in nessun modo”) è stata invece acquisita e utilizzata, pretendendo la regolarizzazione e il pagamento della sanzione (costo totale oltre mille euro).
Dura lex sed lex (qui siamo andati addirittura praeter et contra
legem), ma perché solo nel mio
caso?
OCCHIO ALLE TENDE DA SOLE,
dunque. E occhio ai potenti amici
dei vicini di casa!
Lettera Firmata
Roberto Merlini
Alassio: un posto fisso
dentro al cuore
Povera signora Giuseppina!
Come farà a spendere 10.000,00
euro in un giorno!
in ogni caso è un piacevolissimo problema... Questo “problema” gli è stato causato imbucando una piccola cartolina rossa
che le ha permesso di partecipare, vincendo, al concorso “ LO
SHOPPING DEI SOGNI” organizzato dal Consorzio Alassio un
Mare di Shopping, quest’anno
giunto alla 2a edizione.
Sono state più di 6000 le cartoline imbucate in 1 mese, dal 7
Dicembre al 7 Gennaio, facendo
sognare migliaia di persone provenienti da tutto il mondo che
durante il periodo di Natale hanno scelto Alassio per fare e farsi
i regali natalizi. Le regole per vincere erano molto facili: con una
spesa minima di 100 euro ognuno riceveva una cartolina rossa
da compilare correttamente e
poi, allegando lo scontrino fiscale, la stessa andava imbucata in
una delle tante urne poste in varie zone della città. 100 euro di
spesa minima in un solo negozio
possono sembrare tanti ma si
aveva la possibilità di accumulare gli scontrini fino ad arrivare
alla soglia richiesta (anche 100
scontrini da 1 euro); però le spe-
se dovevano essere effettuate
solo ed esclusivamente nelle 207
attività commerciali consorziate e aderenti allo shopping dei
sogni. Il giorno 8 Gennaio nella
sala consigliare del comune è
avvenuta l’estrazione dei premi.
Non voleva crederci la signora
Bertelli Giuseppina di Codogno
in provincia di Lodi vincitrice
del primo premio di 10.000,00
euro ma un applauso va anche
alla nostra concittadina Vivarelli
Monica vincitrice del secondo
premio che sarà ospite, un fine
settimana, del Grand Hotel di
Alassio (ironia della sorte).
Povera signora Giuseppina!
Ora che il suo sogno è diventato
realtà chi sa quanti mal di testa...
10.000,00 euro da spendere in un
solo giorno, con così tante attività! Sì, perché la signora dovrà
utilizzare la sua vincita per fare
acquisti in tutti i borghi alassini
e non potrà spendere più di
1.000,00 euro per ogni attività.
Se venerdì 28 marzo 2014 vedrete una signora distinta correre per la bellissima città di
Alassio con decine di sacchetti
in mano, non preoccupatevi, è la
signora Giuseppina... Quel giorno il suo sogno è diventato realtà.
di Micaela Zitti
Alassio. “Arasce” nel dialetto ligure. Un paese. Una storia. Un comune italiano di 11.004 abitanti.
Un posto di mare per giovani, anziani, grandi e piccini.
La sua fondazione risale al X secolo, quando, i primi nuclei di persone si stanziarono nel luogo che
oggi viene chiamato Madonna delle Grazie.
Un luogo di mare per i turisti
che, annoiati dalla loro “routine”
cittadina, viaggiano fino alle nostre coste per prendersi una pausa.
Un luogo di tranquillità e monotonia per chi ci abita, accompagnati dal rumore delle onde che si
infrangono sulla spiaggia e dai
gabbiani che volano in alto nel cielo.
Come si fa a non amare questo
paese? Un luogo pieno di posti conosciuti per chi ci è cresciuto, per
chi ha passato qui la sua infanzia,
per chi ha visto aprire e crescere
locali diventati celebri come il famosissimo “Caffè Roma” dei fratelli Berrino, frequentato negli anni ‘70 da personaggi famosi e non,
con la sua musica dal vivo e la sua
terrazza ormai andata perduta.
La città del muretto, creato dallo stimato pittore Mario Berrino,
considerato il monumento che
rappresenta nel migliore dei modi
questo posto, conosciuto sia a livello artistico che turistico.
Proprio lì, negli anni del “boom”
economico, sono stati impressi i
nomi dei personaggi, diventati illustri negli anni a seguire, o già di
grande rilevanza; nomi di coloro
che frequentavano il portentoso
locale situato di fronte alla struttura.
Alassio. Quella della passeggiata. Quella che quando arrivi i primi tempi fai contrasto con la gente
che è già abbronzata.
La città dell’amore. Dove tutti si
sono presi una cotta per la prima
volta. Si sono dati il primo bacio in
qualche “vicoletto” nascosta o in
punta al molo o alla Cappelletta.
Dove per colazione mangi la focaccia col cappuccino e nel frattempo ascolti i pettegolezzi delle
anziane sedute al tavolo accanto.
Alassio: il posto dove chiunque,
quando viene, ci lascia un pezzo di
cuore.
Per quale motivo, non si sa.
Forse è un paese magico. Forse
no. Con i suoi negozi lungo il “budello” che d’estate rimangono
aperti fino a tarda sera; con i famosi baci al cioccolato, i dolci tipici
che lasciano una dolcezza nell’anima di ogni persona; con i suoi locali, che danno un colore nuovo alla
vita mondana giovanile.
Gli anziani del posto guardano
con aria sprezzante la nuova generazione, le loro pazzie, i loro troppi
tatuaggi esposti; odiano la musica
troppo alta che entra nelle loro case silenziose; disprezzano ciò che
un tempo loro amavano. Ma
Alassio è anche questa.
È la vista che si ha dalla Chiesa
di Santa Croce, dove ti senti “il re
del Mondo” e ti perdi in quel golfo
infinito; è l’odore del sale sulla pelle dopo il primo bagno; è il “guardiaspiaggia” che ti dice di non giocare sul bagnasciuga per paura di
dar fastidio ai clienti; è quell’orchestra che, nel periodo natalizio,
girando per il “budello”, con la sua
musica, riempiva gli occhi della
folla di felicità; è l’abbraccio di coloro che non si vedono da anni, ma
che torneranno sempre prima o
poi. Lì. Perché potrai girare il globo in lungo e in largo ma come Lei
non ce n’è. Perché come
dice il grande cantautore alassino Franco Fasano: “Con il tempo
hai trovato un posto fisso dentro
al cuore mio e anche se sono andato via resti sempre casa mia”.
La città perfetta anche con le
sue imperfezioni. La città del turismo, della musica, dell’amore, del
mare, del sole, della vita, del sorriso, nella quale uomini, donne e
bambini trovano un angolo di
Mondo dove appartarsi per respirare il sapore della serenità. Una
località incantata per chi la scopre
la prima volta; unica per chi la conosce da anni.
Un borgo che di notte rinasce
mentre le finestre dei più grandi si
spengono. Dai ristoranti lungo la
passeggiata arrivano profumi prelibati di “mercanzia” catturata la
mattina stessa.
Aromi di un centro abitato basato da secoli sull’arte della pesca.
Bambini, con la bocca ancora
sporca di gelato, corrono senza
che nessuno gli dica di stare attenti: non c’è nessun pericolo.
Alassio è tutto questo. Alassio è
la nonna che racconta su una sedia a dondolo le sue vicende. È la
dimora dove tutti vorrebbero nascere. Perché Alassio è sempre
Alassio.
Festa degli alberi
Quest’anno la festa degli alberi è coincisa con il primo
giorno di primavera, studenti
in erba e natura a contatto di
gomito hanno così festeggiato
nel migliore dei modi una giornata a favore delle piante e
dell’amore che l’uomo dovrebbe avere sempre curandole, difendendole, proteggendole. Da
qui l’iniziativa delle scuole per
i più piccoli e delle istituzioni di
ritrovarsi insieme collaborando per il bene comune, perché
per il nostro vivere è vitale e
indispensabile la presenza delle piante.
Luogo di incontro, quest’anno, è stato scelto Loreto, al
mattino alle ore 10, i nostri ragazzi più grandi hanno messo a
dimora piante di pino e quelli
più piccoli piante aromatiche
quali rosmarino, timo, maggiorana, sotto lo sguardo attento e
divertito delle loro maestre,
agenti della Forestale, volontari.
Per la manifestazione sono
intervenuti: il Primo Cittadino
prof. Enzo Canepa e l’Assessore
Monica Zioni delle Politiche
Scolastiche del Comune di
Alassio; il Corpo Forestale sezione di Andora comandato
dall’Isp. Capo Cataldo; WWF sezione di Alassio; Don Stefano
Caprile vice parroco della
Sant’Ambrogio; i giardinieri comunali che hanno preparato il
terreno; la Protezione Civile e
gli addetti ai lavori e nostro futuro: gli alunni delle scuole primarie e infanzia di via Neghelli e
dell’Istituto Maria Ausiliatrice
di via Diaz accompagnati dalle
loro maestre.
Un arrivederci al prossimo
anno, ma le piante non possono
aspettare tanto, anche se provvedono da sole, ognuno di noi
potrebbe tentare di “adottarne
una” così facendo diamo una
mano alla natura così tanto impegnata a risolvere altre situazioni ben più gravi.
Fal/. Per l’A.V.A.
LAUREA
MOIRANO ALESSANDRO
Lavori in corso.
Nipote del nostro socio Vincenzo Moirano.
Il giorno 19 marzo si è brillantemente Laureato
in “Economia e Commercio” presso l'Università
“La Sapienza di Roma”. Complimenti e auguri.
Via Brennero, 35
17021 Alassio (SV)
Tel. 0182 646052
Tel e fax 0182 645916
Cell. 347 3474600
Lunedì 14 Aprile 2014
Un anno di cronaca
È bello pensare che in un momento di particolare crisi
dell’editoria vi siano giovani che
hanno la voglia e l’entusiasmo
per raccontare una notizia che li
ha particolarmente colpiti durante l’anno.
Eccoci ad una nuova edizione
di “Un Articolo di Cronaca” nato nel lontano 1995 da un’idea
dell’allora
Presidente
dell’Associazione “ Amici del
Borgo Coscia” Emanuele
“Nello” Aicardi di concerto con
i Cronisti Liguri e riservato agli
allievi delle Scuole Medie.
Per il secondo anno per volere del Presidente uscente della
Associazione “ Amici del Borgo
Coscia e del Borgo Passo”, dott.
Rocco Invernizzi, e del nuovo
Presidente Domenico Bogliolo,
la selezione è stata aperta anche
agli alunni della quinta elementare; l’intuizione si era già rivelata una splendida idea e questi
ragazzini hanno confermato la
loro grande capacità ed attenzione nei confronti dei fatti di
cronaca.
Anche l’attuale edizione si avvale del patrocinio del Comune
di Alassio e della collaborazione
del Lions Club Alassio Baia del
Sole, della Associazione Bagni
Marini, della Associazione Vecchia Alassio e dell’importante e
fattiva collaborazione del
5
«L'ALASSINO»
Gruppo dei Cronisti Liguri.
Difficile il compito della
Giuria, dei Cronisti Liguri, che
tra i numerosissimi elaborati
pervenuti ha scelto i dieci finalisti cui si sono aggiunti il premio
speciale dedicato a “Milla e
Nello Aicardi”offerto dalle
Nipoti Piera e Antonella ed il
premio speciale esordienti in ricordo del Dott. Alfredo Provenzali, che quest’anno vede due
premi ex aequo perché a modo
di vedere della giuria rappresentativi di espressioni diverse,
ma altrettanto genuine, della
sensibilità dei ragazzi di quinta
elementare.
Al concorso hanno partecipato gli allievi della scuola
Secondaria di Primo Grado della
città di Alassio e le classi quinte
delle scuole Primarie. L’obbiettivo dell’iniziativa è di avvicinare
i ragazzi alla scrittura giornalistica e all’osservazione critica degli eventi che accadono quotidianamente. Gli alunni delle
scuole Media Ollandini e
dell’istituto Maria Ausiliatrice
hanno scritto articoli ispirandosi agli eventi di cronaca a loro
più vicini.
Giovedì 10 aprile 2014 alle ore
17,00 presso la Biblioteca “
Renzo Deaglio” ad Alassio si
terrà la premiazione del Concorso.
Rubrichetta mensile Un
ricordo per...
Ecco l’elenco dei vincitori:
1° Carlotta Bolla
2° Andrea Bologna
3° Luana Garelli
4° Valentina Starita
5° Gloria Tacchi
6° Lisa Arduini
7° Lorenzo Villani
8° Marta Schimmenti
9° Giada Di Salvo
10° Gabriele Repetto
3 A Ollandini
2 A Ollandini
1 C Ollandini
2 A Ollandini
1 C Ollandini
1 B Ollandini
3 B Ollandini
2 C Ollandini
2 A Ollandini
3 D Ollandini
“Prima o poi tocca a tutti”
“Festa della Liberazione”
“Calcio giovanile rovinato”
“Eppure c’è scritto…”
“Municipio all’avanguardia”
“Il mercatino del riciclo”
“Banda di paese”
“L’arcobaleno di Alassio”
“Danza…”
“Le spugne della Gallinara”
Premio speciale Milla e Nello Aicardi offerto dalle nipoti Piera ed
Antonella
Camilla Calandri
3 A Ollandini “La marcia silenziosa”
Premio speciale esordienti ex aequo in ricordo del Dott. Alfredo
Provenzali offerto dal Lions Club Alassio
Paolo Calcagno
5 C via Neghelli “La colletta alimentare”
Valeria Laguardia
5 A via Neghelli “La cursa dei Matetti”
Il presidente dell’Associazione
Domenico Bogliolo
Mí e sun d’Araxe
Mí e ho vistu a lüxe in te l’uspeò d’Araxe,
quellu ch’u l’era in ta ciassa du mercàu:
de davanti i ghe vendevan e demurette,
e sciure e a früta i l’eran de deré.
Me nonnu a pe cugette u me purtova
da-a Galleria a-e Sére pe-a marina.
De pigernò cun me nonna da-a Tavina
de stai e levomu e punte ai faxiurin
e au giüstu tempu e faxemu i parmuréi.
In ti scôggi du Turrîun a pe scavene
cun me pare e se bagnomu au lümecàn
pe pescò a-a dumenega in ta vara
zunzelline, scùrpine e baccài,
tròxine, murmure e öggi sballai
dunde u fundu du mò u l’è d’arena.
A mazzu cun i blugin e dui panetti
a-a Madonna da Guòrdia u se muntòva
pe assende ina candèra pe i esammi.
A Fèragustu u gh’era a Gran Cagnara
e i fòghi i-i s-ciupovan a mezzanôtte.
Quanti regordi da me bella Araxe!
A vitta a m’ha purtau in po’ ciù in là,
ma quande e pensu…
… mi e pensu in Araxin.
Mariella Pezzuolo
Traduzione
Sono di Alassio
Sono nata nell’ospedale di Alassio,/ quello che era in piazza del
mercato:/davanti all’ospedale vendevano i giocattoli,/dietro fiori e frutta./Mio nonno mi portava a raccogliere conchiglie/ in
spiaggia fra la Galleria e le Serre./ Nel pomeriggio con mia nonna dalla Tavina /d’estate spuntavamo i fagiolini/ e al momento
opportuno intrecciavamo le palme./ Fra gli scogli davanti al
Torrione per cercare scavene/con mio padre facevamo il bagno
al tramonto/ per pescare di domenica nell’alga di posidonie/
donzelle,scorfani e sciarrani;/pesci ragno, mormore e passere/dove il fondale è sabbioso./ A maggio con i jeans e due panini/ alla Madonna della Guardia si saliva/per accendere una candela per gli esami./A Ferragosto c’era la Gran Cagnarra/ e i fuochi artificiali a mezzanotte./ Quanti ricordi della mia bella
Alassio!/ La vita mi ha portato un po’ più in là,/ ma quando penso…/…io penso in Alassino.
UNA SCAMPAGNATA ALLA “MADONNA”
Si riconoscono: Lina Morassi – Rosita Testa – Olga Guaita – Valente Bogliolo – Santin Berruti... e altri.
STAGE AZIENDALE
Come da tradizione nell’indirizzo economico
del liceo Don
Bosco di Alassio,
anche quest’anno si è svolto lo
stage aziendale. Grazie alla disponibilità del proprietario
dell’azienda F.lli Merano S.p.A.
di Chiusavecchia (IM), abbiamo
avuto la possibilità di vivere
un’esperienza veramente unica:
trascorrere tre giornate in una
tra le più importanti aziende
produttrici di olio e olive taggiasche della Riviera Ligure di
Ponente.
Il primo giorno, un collaboratore del signor Merano, esperto
in controllo e qualità, ci ha accompagnato in un “tour” dell’azienda alla scoperta dei processi produttivi, dalle olive appena
raccolte fino alla bottiglia di olio
confezionato. Abbiamo visitato
il frantoio, l’impianto di produzione delle olive in salamoia, lo
stoccaggio degli oli (con l’incredibile capacità di 2 milioni e
mezzo di kg), l’impianto di imbottigliamento, etichettatura e
confezionamento. Nel laboratorio dell’azienda ci hanno fatto
assaggiare alcuni oli da loro prodotti spiegandoci la differenza
tra le varie tipologie presenti sul
mercato.
ni esperti del settore. Il secondo
giorno è stato ospite il Dott.
Massimo Baldi, dirigente del
gruppo Sogegross, uno dei mag-
Nelle giornate successive abbiamo svolto una parte più teorica relativa a ciò che si trova
dietro alla produzione, come si
studia il mercato e come il prodotto deve essere collocato. A
tal fine abbiamo incontrato alcu-
giori gruppi italiani nella moderna distribuzione, che ci ha presentato la figura del “category
manager”, colui che si occupa di
gestire gli spazi e quindi i prodotti all’interno dei punti vendita della grande distribuzione.
Il terzo giorno abbiamo incontrato il Dott. Franco Scrinzi e il
Dott. Sandro Franceschini, responsabili rispettivamente per
l’industria e per la grande distribuzione, che ci hanno illustrato
la difficile collaborazione tra
queste due realtà coinvolgendoci direttamente. Dopo una presentazione iniziale ci hanno diviso in due gruppi per simulare
una trattativa di vendita
dell’olio extravergine Merano,
tra l’industria produttrice e la
catena distributiva Conad di cui
il dott. Franceschini è il responsabile di zona.
È stata per noi un’esperienza
davvero interessante che ci ha
permesso di sperimentare praticamente ciò che nel corso di
questi cinque anni abbiamo appreso teoricamente, di vedere
come funziona un’azienda
dall’interno e quali sono le problematiche del mercato. È stata
un’ulteriore opportunità che ci
ha offerto la nostra scuola per
avvicinarci al mondo del lavoro
nel quale presto ci troveremo inseriti.
La classe 5a del
Linguistico Aziendale
Se si fabbricano armi, viene voglia di fare la guerra
Nell’ambito delle attività di
Educazione alla Cittadinanza, di
formazione della coscienza civile e di conoscenza delle principali problematiche del mondo
contemporaneo, il Liceo don
Bosco ha ospitato nel corso dei
mesi di gennaio e febbraio due
interessantissimi interventi che
hanno aiutato gli studenti a far
luce sulla intricatissima situazione relativa alla guerra civile
in corso in Siria. Il primo intervento si è sviluppato attraverso
un incontro tra gli studenti del
Liceo e una studentessa siriana,
la quale ha incentrato la sua conversazione sulla situazione attuale nel suo Paese dal punto di
vista umanitario. È stato alquanto forte sentire dalle sue parole
e vedere attraverso i filmati da
lei preparati i bambini siriani
che si divertono già all’età di tre
o quattro anni con i resti dei missili esplosi; sapere, per esempio,
che il frastuono degli spari o
dell’esplosione delle bombe è
così normale che se, per caso,
per un intero giorno non si avvertono, ai bambini sembra di
essere finiti in un mondo irreale;
sentir dire che per intere settimane e a volte anche mesi non si
riesce a comunicare a distanza
perché salta la corrente o vengono abbattuti i tralicci del telefono.
Le città di Homs, Aleppo,
Damasco sono ridotte a cumuli
di macerie, come hanno documentato i filmati che sono stati
spiegati dalla ragazza che è intervenuta.
In un secondo tempo, la scuola ha poi ospitato l’intervento di
un sacerdote siriano, che ha affrontato la questione della guerra civile nel suo Paese in un’ottica più globale, inquadrandola
all’interno degli equilibri internazionali e nel difficile gioco di
relazioni tra le grandi potenze
militari ed economiche mondiali. Ci siamo quindi confrontati direttamente con le problemati-
che poste nel Paese dall’esercito
siriano di liberazione, composto
da ribelli islamici sunniti, che uccidono indiscriminatamente i
cristiani e gli alauiti (minoranza,
quest’ultima, alla quale appartiene il sovrano Assad). Abbiamo riflettuto con il suo aiuto sul terrorismo internazionale di Al Qaeda, dall’attacco alle torri gemelle
del 2001 sino al recente episodio
terroristico di poco precedente
all’apertura dei giochi olimpici
invernali di Sochi. Abbiamo posto la nostra attenzione sul rifiuto da parte del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite di
aiutare la Siria, perché Russia e
Cina hanno interessi segreti col
sovrano e la Russia, inoltre, arma l’esercito di Assad.
Abbiamo visto quali conseguenze a livello mondiale potrebbe comportare un intervento americano (già più volte minacciato) in Siria, intervento che
potrebbe avere tutti i “numeri”
per portare persino ad uno
scoppio di un terzo conflitto su
scala mondiale.
Conforta almeno il fatto che
da poche settimane sia stato riaperto l’aeroporto di Aleppo, dal
quale donne e bambini possono,
se lo vogliono, lasciare lo Stato.
Parole, pensieri, confronti, riflessioni, contributi filmati hanno aiutato a comprendere con
chiarezza ed immediatezza la
reale situazione in Siria, un
Paese non molto distante dal
nostro, uno dei nodi più intricati e delicati della politica mondiale. A volte le informazioni ricavate da giornali, internet e televisione non aiutano a capire i
problemi con altrettanta evidenza come le testimonianze dirette. È stata un’occasione di conoscenza e confronto molto importante. La scuola deve essere
anche questo.
Vanessa Oddino,
Aurora Tavilla,
Amedeo Ottonello
6
«L'ALASSINO»
8 MARZO 2014
SOLO DONNE
Alassio, Refettorio del Don Bosco, 8.3.2014. Cena di Beneficenza per solo
donne, intervenute numerosissime. Nella foto il servizio di cucina assieme
a Padre Hermann. Da destra: Antonello, Mauro, Teresa, Padre Hermann,
Simone (mascotte), Fabrizio, Franco, Giancarlo, Anito, Paolo, Guido, Vittorio
e Angelo Boccolo (presidente).
Lunedì 14 Aprile 2014
LE NOSTRE “SEIRONE”
Il fascino dell'opera
Lunedì 24 scorso in casa
A.V.A. siamo rimasti affascinati dalle note scintillanti de La
Bohème di Giacomo Puccini.
Una guida all'ascolto la definisce Andrea Elena che ci ha
condotto con efficacia nella
trama dell'opera pucciniana,
recitandone i testi e facendoci
ascoltare i punti musicali più
significativi. Dopo un'efficace
presentazione del professor
Gallea abbiamo apprezzato le
Voci illustri di Pavarotti, di
Mirella Freni, della Callas, di
Giuseppe Di Stefano e dello
stesso Andrea Elena. La no-
della nostra bella Italia. Lì c'è
davvero la Grande Bellezza
unita al Genio che pur appartenendo al passato non deve e
non può tramontare.
L'Opera, se offerta in modo
adeguato e comprensibile, riesce sempre a toccare quelle
corde che ognuno di noi possiede nel proprio animo, quelle corde che dovrebbero suonare più spesso permettendoci di allontanare lo squallore
di una vita che privilegia solo
la mediocrità, il sensazionalismo, la povertà di spirito.
Giacomo Puccini e la sua
Festa di Carnevale
Centro diurno per anziani“sole d'autunno”
e r.P. “dottor Giacomo natale”
Anche quest’anno, i raggi del
“Sole d’Autunno” hanno baciato
la Festa di Carnevale e riscaldato
i cuori in allegria e con il profumo del vin brulé gentilmente offerto dal Gruppo Alpini di
Alassio.
Il loro prezioso supporto è stato anche utile nell’organizzazione della classica “pentolaccia”
che ha dispensato delizie a tutti
i presenti.
La festa è stata animata da
canti e balli e coronata infine da
un divertente spettacolo coreografico organizzato dalle operatrici del Centro Diurno.
Gli ospiti del Centro Diurno e
della R.P., gli utenti del Servizio
di Assistenza Domiciliare, parenti ed amici hanno molto gradito il clima di serenità ed allegria!
L’equipe del Centro Diurno
per Anziani
Per informazioni:
• Centro Diurno “Sole d’Autun­
no” Via Petrarca 14, Alassio,
Tel. 0182 019018
• Comune di Alassio – Servizio
Politiche Sociali – Sportello
di Cittadinanza Piazza
Libertà 3 Alassio, Tel. 0182
602228
Per informazioni, supporto ed
orientamento ai familiari di malati di Alzheimer si segnala l’Associazione Famiglie Malati
Alzheimer Ponente Savonese
www.afmaponentesavonese.org
e-mail:
[email protected]
- Punto di Ascolto: Centro
U.V.A. - S.C. Neurologia Ospeda le Santa Corona, Pietra
Ligure (SV)
- Alzheimer Caffè c/o Istituto
Trincheri, Viale Liguria,
Albenga (SV)
Nella foto il servizio dei camerieri composto da solo uomini professionisti, artigiani, medici, commercianti. Da destra in alto: Francesco, Massimo,
Aldo, Gianni, Ezio, Alberto, Mauro, Pietro, Giovanni, Ermes, Padre Hermann, Fabrizio, Paolo, Alberto (dentista di Como), Giovanni e Angelo Boccolo (presidente).
ALASSIO IN FIORE
Passeggiata Ciccione.
stra sala che, ospitante una
mostra di pittura, era particolarmente variopinta per le numerose tele alle pareti, era
piena zeppa di appassionati e
non, che con calore ed anche
un po' di commozione hanno
alla fine applaudito, grati di
una serata alternativa alla solita TV e, soprattutto, di un
ascolto o riascolto di quella
Musica immortale che riesce
sempre a vincere sulle banalità quotidiane così troppo presenti nelle nostre giornate. La
Bohème è un capolavoro che
onora il genio artistico italiano in tutto il mondo, in compagnia del grande patrimonio
operistico che è peculiarità
primaria dello scibile artistico
Bohème ci hanno fatto dimenticare per un paio d'ore quelle
miserie, Mimì e Rodolfo ci
hanno fatto godere di poesia e
melodia seppur intrecciate
con l'inevitabile tragica conclusione, una fine, sottolineata dagli accordi orchestrali
sofferti e complessi di una tragedia semplice, come semplice è amare, come semplice è
morire.
Grazie di cuore ai tanti presenti, grazie delle numerose
richieste di ulteriori presentazioni musicali, grazie, come
sempre, a chi arricchisce le
nostre serate con le tante "leccarie" oltremodo ben gradite.
A.V.A.
presentato a Genova:
“POSTE: LO SAPEVI CHE...?”
Il nuovo libretto che informa
i cittadini su tutti i servizi
Distribuito nei principali uffici postali della Liguria
Realizzato in collaborazione con le Associazioni dei Consumatori
“Poste: lo sapevi che…?” è disponibile nei principali Uffici Postali
ed è scaricabile online in formato elettronico dal sito www.poste.it.
Nella foto, da sinistra: Lorenza Giusto (Cittadinanza Attiva), Patrizia Monferrino
(Adusbef), Renata Michelis (Poste Italiane), Enzo Sponchia (Poste Italiane),
Maurizio Ilari (Assoutenti), Giulia Parodi (Adusbef), Maurizio Curri (Assoutenti).
IL MERCANTE DI VENEZIA
di William Shakespeare
conclude la rassegna teatrale
all'Anglicana
con Giorgio Albertazzi
Il grande Vecchio del teatro
di prosa italiano ha saputo
offrirci uno spettacolo degno
del suo nome. Giorgio
Albertazzi, novantunenne,
regge il palcoscenico con una
padronanza davvero sbalorditiva. Il suo Shylock ne “Il
mercante di Venezia” di
Shakespeare è sottile ed insinuante, cattivo quanto basta
senza ricorrere ai beceri gigionismi che alle volte il non
facile personaggio propone
ad altri attori meno intelligenti. Ovviamente la performance di Albertazzi si assoggetta all’età dell’Attore che
abbiamo applaudito in prestazioni più fresche nel passato, comunque la classe ed
il carisma non si discutono.
Il testo shakespeariano ridotto e curato dallo stesso
Alber tazzi vedeva la soppressione di alcuni personaggi che troviamo nell’Opera
originale, ma lo spettacolo,
ben diretto da Giancarlo
Marinelli, non ne ha subito
danno. Accanto al Grande ci
sono piaciuti la Porzia di
Stefania Masala, l’Antonio di
Sergio Basile e, soprattutto, il
Lancillotto di Cristina
Chinaglia che ha recitato in
vernacolo veneziano, non
previsto dal Bardo, ma con
risultato efficacemente caratteriale. Bravi anche tutti
gli altri. L’allestimento gravitava attorno ad un ponte sovrastante il palcoscenico con
u n ’ o t t i m a re s a v i s i v a .
Puntuali le musiche originali
che, ad un certo punto, hanno lasciato spazio ad uno
struggente momento mahleriano con il sontuoso e malinconico “Adagietto” dalla
quinta sinfonia. Le luci accurate e gli ottimi effetti ottici ci
permettevano di godere di
un’atmosfera particolare fatta di riflessi della laguna veneta. I pregevoli costumi arricchivano la scena, anche se
RIVIVE... IL VIVAIO!
Come è bello ritornare a fotografare l'arrivo della primavera nel vivaio di
Alassio... Speriamo in questa continuazione... Ringraziamo i vivaisti, il geometra e le due consigliere.
M.A.
Due vecchie glorie Gianni Motta e il velocipide AVA.
profumeria • centro benessere
via v. veneto, 35 • 17021 alassio (sv)
tel. 0182 640436 • www.joan.it • [email protected]
si sono notati dei non proprio
canonici jeans indossati da
alcuni attori, ma non cerchiamo il proverbiale pelo nell’uovo…una bella serata, un ottimo spettacolo, l’ultimo purtroppo di una rassegna davvero interessante, per cui
ringraziamo ancora una volta il buon gusto e la competenza del direttore artistico
Giorgio Caprile.
A.E.
Lunedì 14 Aprile 2014
7
«L'ALASSINO»
mostre d’arte
SALA CARLETTI (Sede A.V.A.)
a cura di G. Puerari
Impressionismo nell’arte di Gramignano
e surrealismo nelle tele di Scaccabarozzi
Dal 19 al 26 marzo 2014, su iniziativa di Margherita Vitaloni e
delle Associazioni Alassio Donna e Vecchia Alassio, hanno
esposto le loro opere due artisti
di fama internazionale: Vincenzo Gramignano e Gerry Scaccabarozzi.
dall’uso sistematico della spatola, costituiscono il tema centrale della sua produzione.
Lo stile di Scaccabarozzi è conosciuto e apprezzato in tutta
Europa, specialmente in Francia
e recentemente in Russia. Il
grande artista ha avuto l’onore
di consegnare personalmente
nel luglio del 2000 nelle mani di
Giovanni Paolo II, in Piazza San
Pietro a Roma, un quadro raffigurante Sua Santità e la Madonna nello sfondo. L’arte di Gerry
si può definire metafisica. Ritrae
paradisi artificiali, spazi incontaminati, mondi meravigliosi,
ricchi di luce e di sogno, in cui la
freschezza dei colori e l’apertura di chiari orizzonti danno
un’emozione sempre positiva,
rasserenatrice. La sua è una pittura poetica: vede la realtà con
grande sensibilità umana. Ogni
oggetto trasmette dolcezza e
purezza d’animo.
Particolare. Gramignano.
Le opere di Gramignano, che
in questi giorni hanno donato
luminosità e colore alle pareti
della sala Carletti, si collocano
nell’ambito impressionista, reso celebre dalle opere di Monet
e di Van Gogh. Lo studio della
combinazione cromatica in un
determinato momento della
giornata caratterizza i luminosi
e vivaci scorci paesaggistici che
lasciano una immediata e forte
emozione. Sono anche i colori
della Liguria quelli che affascinano e catturano lo spirito creativo del pittore. La natura nei
suoi angoli più suggestivi, come
gli specchi d’acqua, le dolci colline e le distese di fiori, esaltati
DIRETTIVO ALPINI
Nei giorni 28 febbraio e 1° marzo si sono svolte le votazioni per il
rinnovo del Direttivo della Associazione Nazionale Alpini – Gruppo
di Alassio. Molto buona la partecipazione, pertanto il nuovo Consiglio
Direttivo risulta cosi composto:
Enzo Porcella
Luigi Tinelli
Maurizio Ingravallo
Paolo Pezzolo
Aldo Guerra
Giovanni Bergese
Clemente Muroni
Roberto Valdora
Giovanni Casella
E LUCE FU!
Capogruppo
Vice capogruppo e Tesoriere
Consigliere
Consigliere e Revisore Conti
Consigliere – Segretario
Consigliere e Revisore Conti
Consigliere – Logistica
Delegato
Delegato
L’A.V.A. augura al Presidente ed al nuovo Direttivo un futuro proficuo lavoro. E’ una benemerita Associazione che svolge un servizio
utilissimo per la nostra città.
A.V.A.
• LAIGUEGLIA •
Restauri dell’organo
fra arte e storia
AQUARIUS ALASSIO
Particolare. Scassabarozzi.
Gerry può essere definito un
grande maestro nel mondo della pittura contemporanea per
quella sua capacità di rendere
tangibile e percettibile la parte
surreale e a volte fiabesca della
sua arte.
ALASSIO: “NUOVA ROTONDA”
A seguito delle molte domande che ricevo da conoscenti e
non, con la presente sono a confermare che l’allevamento di pesce presente nel golfo di Alassio
non è mai stato chiuso, non è fallito e non è neanche stato distrutto o portato via dalle mareggiate.
Più semplicemente, negli ultimi anni abbiamo dovuto anche
noi fare i conti con la crisi e, con
grande sofferenza, abbiamo dovuto prendere la difficile decisione di interrompere temporaneamente la produzione, al fine di
poter progettare un rilancio.
Questa sosta è infatti servita a
due scopi: da un lato, ad effettuare importanti lavori di manutenzione alle strutture (che non potevano essere fatti in presenza di
pesce nelle gabbie); dall’altro, a
ricercare e far convergere in una
nuova società delle diverse
energie, attratte dal progetto di
sviluppare nel nostro mare una
“maricoltura sostenibile”, profondamente integrata con il territorio.
Con la semina di avannotti
(ossia con l’immissione dei cuccioli di pesce nelle gabbie) compiuta lo scorso anno abbiamo
dato inizio a questa nuova fase e
inaugurato l’attività della
Aquarius Alassio srl.
La nuova compagine parte
con un rinnovato entusiasmo;
suo investimento sarà sempre
tutelato dal rispetto di moderni
valori di mercato, che premiano
le produzioni che sanno coniugare qualità e responsabilità. Il
passo successivo infatti sarà
l’ampliamento della produzione
- mediante la costruzione di un
nuovo impianto (già autorizzato) nelle acque di Imperia.
Purtroppo il prodotto non sarà pronto alla vendita prima di
un anno, ma questa è una condizione inderogabile per ottenere
un pesce con le caratteristiche
di sapore, consistenza e genuinità pari al pesce selvatico. Il nostro allevamento infatti utilizza
mangimi composti esclusivamente da farina di pesce, farina
di soia non geneticamente modificata e olio di pesce - certificati
dal produttore, e periodicamente verificati da ASL e NAS. In questo modo il pesce - oltre al fatto
di vivere in mare aperto e con
spazi adeguati - si nutre delle
stesse sostanze che troverebbe
in natura, facendo sì che il risultato finale sia assolutamente indistinguibile da quello pescato
e, cosa assolutamente importante, non necessiti della somministrazione dei tanto temuti antibiotici.
Prima di concludere, qualche
informazione sul fronte della
qualità dell’acqua: dal 2001 ad
oggi l’area in concessione occu-
A Laigueglia proseguono con
successo e con primi risultati
visibili e incoraggianti i lavori
per il restauro dell’organo presente nello storico oratorio di
Santa Maria Maddalena, anch’esso recentemente riportato
all’antica bellezza dopo un attento restauro.
Lo strumento sta lentamente
riprendendo vita e tornando allo
splendore originale grazie ad accurati interventi degli esperti
della bottega artigiana “Nicola
Puccini” di Pisa. Tutto il materiale costitutivo dell’organo (somiere, canne, mantici, pedaliera...) è infatti originale, ma purtroppo devastato da anni di incuria. Le notizie sullo strumento
permettevano di datarlo come
settecentesco, di sicura scuola
ligure, L’operazione è diretta dalla Sovrintendenza per i beni artistici e paesaggistici della Liguria
e dall’ufficio beni culturali della
Diocesi di Albgenga-Imperia e ha
potuto prendere vita grazie ai
contributi della Conferenza
Episcopale Italiana, della
Fondazione Agostino De Mari
(Savona) e della Confraternita di
santa Maria Maddalena
(Laigueglia). Molti benefattori
hanno inoltre e stanno tutt’ora
partecipando attivamente per
contribuire a far sì che il prezioso organo possa essere riparato
e tomi così a funzionare.
Pullmann in difficoltà all’inizio della cosiddetta rotonda.
ZAZA BLUES
Annunciamo l’apertura, in nuova
veste, dello storico locale di Laigueglia noto come Zazà con il nuovo nome di Zazà Blues.
Questa entusiasmante avventura nasce dall’iniziativa di Attilio L.
De Alberi, giornalista, copywriter e
scrittore, residente a Laigueglia,
orgogliosamente ‘terrone’ e reduce
da una decennale esperienza a New
York e Los Angeles, insieme al suo
partner in crime, il figlio August, statunitense, pendolare tra Manhattan
e la Riviera Ligure.
Situato in P.zza Marconi, a pochi
metri dal mare, e dal molo, Zazà
Blues si presenta innanzitutto con
un nuovo look, grazie al prezioso
apporto dell’artista e Image Coordi­
nator Rudy Mascheretti e la realizzazione grafica e di Gianluca della
CreaLab.
nei programmi sono previsti - oltre al classico allevamento di
branzini, orate e saraghi di qualità pari ai selvatici, ormai nota
da 15 anni - anche la sperimentazione di allevamento di nuove
specie (tra cui anche le ostriche), la possibilità di effettuare il
pescaturismo all’interno dell’impianto (ossia visite guidate sopra e sotto il mare, pesca a bolentino e traina con degustazione sul posto del prodotto pescato ecc.), le immersioni guidate
nelle gabbie e tra le strutture
sommerse, la collaborazione
con le scuole per creare dei mini
corsi didattici allo scopo di fornire ai ragazzi una nuova consapevolezza del mondo marino, la
ripresa delle manifestazioni, delle cene a tema e dei corsi organizzati da Slow Food e molte altre cose ancora.
L’intera attività sarà regolata
dal rispetto di un capitolato qualitativo di produzione molto severo, a tutela del consumatore e
della marca, la cui accettazione
è richiesta ad ogni componente
della società: è un messaggio importante, che peraltro lanciamo
a chi fosse interessato ad unirsi
a noi, entrando nel capitale sociale della nuova compagine,
perché avrà la sicurezza che il
pata dalle gabbie e la zona circostante il nostro impianto, è stata
periodicamente oggetto di analisi delle acque e dei sedimenti
sottostanti, effettuata dalla ASL.
Ebbene, per quanto concerne
l’acqua teniamo a chiarire che
nulla è mutato dalla posa delle
gabbie ad oggi, mentre per il fondale, le analisi dimostrano che la
situazione ad oggi è addirittura
migliorata, in quanto la zona originariamente fangosa e pressoché priva di vita - presenta
numerose colonie bentoniche e
grandi concentrazioni di vita,
aiutate, da un lato, dalle strutture di ormeggio che assicurano
rifugio e cibo, dall’altro, dall’interdizione alla p’esca a strascico
abusiva che da sempre veniva
praticata in questa zona. A conferma di quanto sopra, al seguente link: https://www.facebook.comjphoto.php?v=82046030
1301402&set=vb.2922575941216
78&type=2&theater è possibile
vedere il video dei delfini che
nuotano tra le gabbie dell’impianto.
Alassio, 25 marzo 2014
Gian Marco Sanfilippo
Aquarius Alassio srl
Il Sepolcro istoriato
torna a Laigueglia dopo 100 anni dall'ultima esposizione completa. Il grande “teatro dei cartelami” dopo la recente mostra
al Palazzo Ducale di
Genova è ora innalzato nella chiesa parro c c h i a l e d i s a n
Matteo. Una opera
d'arte unica che è
possibile ammirare
dal Giovedì Santo.
SCULTORE CARLO FAIT
dal 28 Aprile al 4 Maggio
Mostra dedicata allo scultore Carlo Fait (Rovereto
1877 - Torino 1968), autore
del Monumento ai Marinai
laiguegliesi caduti nella prima guerra mondiale, situato
in Piazza della Libertà. La mostra consisterà in una ampia
documentazione dell'opera
di questo importante artista
al quale la città di Rovereto
dedicò una mostra (Carlo
Fait, il sogno di uno scultore
passatista) nel 2009. La prof.
ssa Paola Pizzamano, direttrice del Museo Civico di
Rovereto, terrà una conferenza.
8
«L'ALASSINO»
Lunedì 14 Aprile 2014
Don Bosco e i Salesiani ad Alassio
(QUARTA PUNTATA)
La Congregazione Salesiana è
cresciuta:
nascono le Ispettorie
È l’anno 1879. Negli anni precedenti Don Bosco è stato ad
Alassio innumerevoli volte: talora di passaggio in viaggio verso
Nizza e Marsiglia, talora per riposare qualche giorno dopo la fatica di tali viaggi. Alassio, insieme
con Varazze, sono le case adatte
a questo scopo.
Da Alassio nel frattempo sono
partite le prime spedizioni per
l’America Latina: Don Bosco aveva caldeggiato tantissimo la nascita e lo sviluppo di un’attività
missionaria. Ricordiamo alcuni
nomi: don Lasagna, don
Costamagna, mons. Cagliero, don
Beauvoir. E in un secondo momento toccherà anche alle Suore
Salesiane.
Ma l’avvenimento storico eccezionale si ha il 2 gennaio, quando
don Bosco convoca ad Alassio la
Conferenza di San Francesco di
Sales: ci sono i Superiori della Pia
Società, alcuni direttori di
Francia, Piemonte, Liguria e
Lazio.
Si radunano in un camera del
Palazzo del Vescovo. Ormai la
congregazione si è estesa notevolmente; bisogna organizzarla
in maniera agile e funzionale.
Ascoltiamo le parole con cui lo
stesso Don Bosco dà notizia a tutti confratelli il 14 marzo 1879:
“Con grande consolazione vediamo come l’umile nostra Congregazione… prenda ogni giorno
maggior incremento e vada dilatandosi. La onde per corrispondere
alla Divina Bontà niente dobbiamo risparmiare di quanto può contribuire ad un suo consolidamento.
A tal fine il Capitolo Superiore con
parecchi Direttori di nostre case si
raccolsero nel Collegio di Alassio il
6 febbraio dell’anno corrente, e
stabilirono le Ispettorie di cui do
comunicazione a tutti i Direttori
delle nostre Case”.
E a questo punto l’elenco delle
Ispettorie:
1. Ispettoria Piemontese; sede a
Torino;
Ispettore
don
Francesia direttore a Varazze
2. Ispettoria Ligure: sede ad
Alassio; Ispettore don Cerruti;
comprende le Case da Lucca a
Marsiglia.
3. Ispettoria Romana: Ispettore
provvisorio
4. Ispettoria Americana: sede a
Buenos Ayres; Ispettore don
Bodrato (primo prefetto della
Casa di Alassio) Curato della
Parrocchia della Bocca di
Buenos Ayres.
Intanto gli anni trascorrevano:
la scuola aumentava il suo prestigio sul territorio e parecchio anche in Italia, i convittori non erano ormai solo delle zone vicine,
ma arrivavano anche da zone lontane richiamati dalla mitezza del
clima, dalle rette decisamente
modeste rispetto ad altri collegi e
soprattutto dal valido insegna-
mento e dall’ottima educazione.
Periodicamente giungeva ad
Alassio anche Don Bosco: a volte
si fermava alcuni giorni, di ritorno dalla Francia, per riprendersi
dalla fatica del viaggio e delle
sempre maggiori incombenze.
Appena in città si spargeva la
voce del suo arrivo, erano molti
gli Alassini che andavano da lui:
chi per un consiglio e una parola
di conforto, chi per ascoltare in
chiesa i suoi sermoni, chi per confessarsi (passava ore ed ore sul
suo seggiolone a confessare i giovani della scuola).
Nasce proprio nel 1879 la figura
del vicedirettore o vicario con
compiti di aiuto al Direttore, ma
soprattutto responsabile della
condotta morale, disciplinare, religiosa degli alunni; dell’andamento scolastico degli alunni e
del loro profitto.
Primo vicario fu don Luigi
Rocca. Don Cerruti, nella sua veste di Ispettore viaggia tantissi-
Tempesta emotiva
Nell’ambito di “Dino Campana e i Canti Orfici: un centenario” a cura della Fondazione
Mario Novaro in collaborazione
con il Teatro Stabile e l’Università di Genova
Il ciclo su Dino Campana dedicato al centenario dei Canti
Orfici giovedì 27 marzo 2014 alle
ore 17,30 con la conferenza di
Marco Ercolani dal titolo
“Tempesta emotiva”, arricchita
dalle letture di Lucetta Frisa.
Scrittore e psichiatra, Ercolani rilegge alcuni brani di Campana collegando l’atto creativo
alla tempesta emotiva, che spinge il poeta oltre i confini del conscio e lo conduce verso mondi
ignoti, febbrili, persino pericolosi. Si salda così intimamente la
biografia con l’arte, il rifiuto del
vivere comune, i viaggi, il vagare, con la reclusione negli ospedali psichiatrici dove il tentativo
di fuga viene compresso dalle
cure.
Il relatore, nella sua indagine
sullo stato di alterazione come
motore dell’arte, accosta Campana a Vincent Van Gogh, Charles Baudelaire, Friedrich Nietzsche. Offre anche uno scatto ulteriore, psicanalitico, per la
comprensione delle liriche oniriche scritte proprio a Genova,
composte nello sforzo di trattenere i confini degli oggetti e
del mondo, mentre tutto nella
testa si disgrega. In quel momento l’arte raggiunge il suo
culmine espressivo, entrando
in una dimensione esplorata da
pochi.
Contestualmente, nel foyer
del teatro della Corte si può visitare la mostra d’arte contemporanea “Dino Campana: segni e
parole”, che comprende opere
di Francesca Biasetton, Piergiorgio Colombara, Brunetto De
Battè, Walter Di Giusto, Giuliano
Menegon, Plinio Mesciulam e
Patrizia Traverso.
mo, ma è sempre in contatto epistolare con don Rocca. Nello stesso anno conclude il suo
Dizionario: ampio risalto della
stampa e del mondo culturale italiano. È un grande successo non
solo per l’autore, ma per tutta la
congregazione.
È proprio in questi anni che,
sfogliando l’archivio dell’Istituto,
compare la figura di don Michele
Rua, che si appresta a diventare
l’erede di Don Bosco alla guida
della Congregazione: don Cerruti
scrive a don Bosco per questioni
tecniche o amministrative e la risposta è firmata da don Rua.
Gestire un convitto e una scuola con 350 studenti non è mai facile: si vive un periodo nel quale
massoneria e anticlericalismo regnano un po’ ovunque. Non se ne
scampa neanche Alassio: calunnie, pubblicate su giornali e riviste anticlericali, vengono prontamente rintuzzate da don Cerruti,
vero guardiano della Casa
Salesiana di Alassio!
Il 4 aprile 1881, Don Bosco è ad
Alassio; arriva da Sanremo, dove
è stato da alcuni suoi benefattori
per la raccolta di fondi per la
Basilica del Sacro Cuore in costruzione a Roma.
Don Della Valle, che aveva una
particolare ammirazione per Don
Bosco, lo invita subito a tenere
una conferenza in S. Ambrogio: la
parrocchia è gremita, la pubblicità data dal parroco all’evento è
stata efficace. Al termine, don
Cerruti Direttore e don Della Valle
parroco passano in giro per la
questua senza vergognarsi, per-
ALASSIO 2014
Il 28 marzo ad Alassio si è
svolta un’impegnativa esercitazione di Protezione Civile, organizzata dall’Assessore alla Protezione Civile Angelo Vinai, con
il patrocinio dell’Associazione
Nazionale Disaster Manager,
che ha visto impegnate tutte le
componenti locali di Protezione
Civile (Comune, Polizia Municipale, Carabinieri, Polizia di
(C.O.C.) di vico Chiusetta, in
qualità di autorità comunale di
protezione civile ha assunto la
direzione dei servizi di emergenza che insistono sul territorio comunale, nonché il coordinamento dei servizi di soccorso
e di assistenza alla popolazione.
L’ing. Michele Molinari,
dell’Ufficio Piani di Bacino della
Provincia di Savona, ha suppor-
Stato, Corpo Forestale dello
Stato, Provincia di Savona, 15°
Nucleo Elicotteristi Carabinieri,
Gruppo Comunale Volontari di
Protezione Civile, Croce Bianca,
Croce Rossa, AVIS, Alassio
Salute, Associazione Nazionale
Alpini, Soc. Nazionale Salvamento, Circolo Nautico Al Mare,
Associazione Nazionale Carabinieri, A.R.E.S., Associazione
Vecchia Alassio e GESCO) per
un totale di circa 80 partecipanti, oltre al parziale coinvolgimento della popolazione e delle
scuole alassine, che hanno attivato i rispettivi piani di emergenza scolastici.
tato il C.O.C. in merito alle problematiche idrauliche dei corsi
d’acqua.
Il Gruppo Comunale di Protezione Civile, coordinato da
Cesare Caviglia, ha effettuato i
Presidi Territoriali Idrogeologici, posizionando squadre di
volontari agli imbocchi delle
tombinature dei corsi d’acqua.
Il Comandante della Polizia
Municipale Francesco Parrella
ha coordinato l’emergenza viabilità ed ha gestito, in concorso
con le forze dell’Ordine ed il
Corpo Forestale dello Stato,
l’emergenza al Palazzetto dello
Sport dove è stata ipotizzata es-
L’esercitazione si è sviluppata nell’imminenza dell’esondazione del rio Caudi Gonghe, in
una fase di allarme idrogeologico immediato all’interno di un
contesto di Allerta Idrogeologico di livello 2, alla quale corrisponde uno scenario di criticità
elevata, con innalzamenti significativi dei livelli idrici negli alvei tali da provocare la fuoriuscita delle acque e la conseguente inondazione del centro
abitato.
Le zone interessate dall’esercitazione sono state quelle aree
perimetrate inondabili dal
Piano di Bacino con tempo di ritorno di 50 e 200 anni.
L’esercitazione ha consentito
di testare la tempestività di attivazione delle procedure di allertamento per il rischio idrogeologico previste dal Piano
Comunale di Protezione Civile,
nonché i tempi di allertamento
“porta a porta” dei residenti/esercenti in area inondabile.
Ulteriore obiettivo dell’esercitazione è stato la sensibilizzazione della cittadinanza sui temi
di protezione civile e sui comportamenti da adottare in caso
di urgenza e necessità derivante
da una emergenza in corso.
Il Sindaco di Alassio Enzo
Canepa che, insieme al
Segretario Comunale dott.ssa
Anna Sacco Botto ed ai dirigenti, è stato presente per tutta la
durata dell’esercitazione nel
Centro Operativo Comunale
sere in corso una manifestazione con circa 1500 spettatori.
Il dott. Gianpaolo Merello, responsabile della funzione sanitaria del C.O.C., ha gestito, insieme a Croce Bianca e Croce
Rossa, l’assistenza alle persone
non autosufficienti.
Per il Comune di Alassio il
dott. Alfredo Silvestri, Piera
Pelissetto e Sara Blengeri hanno
gestito le problematiche di avvisi alle scuole e di assistenza alla
popolazione evacuata, mentre
la struttura tecnica del Comune,
con il dott. Valdisserra, Tezel,
Rosetta, Maglietti e Briatore, i
cantonieri comunali e Alassio
Ambiente, hanno gestito tutte le
problematiche sul territorio.
Una parte importante è stata
dedicata alla comunicazione e
ha visto il coinvolgimento, nei
giorni precedenti l’esercitazione, delle studentesse dell’Istituto Alberghiero “Giancardi” di
Alassio in veste di Steward
dell’Ambiente con allestimento
di Info Point per informare la popolazione sui rischi presenti nel
territorio.
Tutte le attività effettuate durante l’esercitazione e i relativi
tempi di risposta saranno oggetto di analisi e di discussione
delle prossime sedute del
Comitato Comunale di Protezione Civile, ed andranno ad integrare le procedure di intervento del Piano di Emergenza
Comunale.
Prof. Antonio Tassara
Serata ANFASS - CTDA
al teatro “Don Pelle” di S. Giorgio
Esiste nel nostro compartimento una benemerita Associazione
(ANFFAS - ONLUS) che tutela i diritti delle persone con disabilità intellettive e relazionali nonché delle loro famiglie svìluppando la sua
attività nel Centro Diurno Riabilitativo “Emilio Somoni” di Albenga.
In questo centro vengono svolti interventi mirati all’acquisizione
dell’autonomia individuale nelle
attività quotidiane, al mantenimento e al potenziamento delle
abilità residue e all’integrazione
sociale dell’ospite attraverso
ATTIVITÀ RIABILITATIVE (psicomotricità acquatica, fisioterapia,
musico terapia e drammatizzazione, laboratori cognitivi, laboratori
di autonomie) e ATTIVITÀ OCCUPAZIONALI (ceramica, cucina,
giardinaggio e orticoltura, uscite
sul territorio ecc...). Atte al miglioramento di tali attività sono in fase
di ristrutturazione specifici locali
in quella che sarà la nuova sede al
piano terra dell’Istituto D. Tricheri
di Albenga per cui e al fine di reperire ulteriori fondi per il completa-
LAUREA
L’ingresso alla mostra e all’incontro è libero.
Per informazioni:
Fondazione Mario Novaro
corso Aurelio Saffi 9/11
tel: 010/5530319
• fondazione.novaro@fastweb
net.it
• relazioni.esterne@teatrostabi
legenova.it
• www.segnieparole.eu
ché la finalità è buona.
Ma sul finire di quell’anno impressionò molto il discorso che
don Cerruti fa in occasione della
premiazione: “L’esaltazione dei
meriti scientifici e letterari di
Alassio”.
Che il Direttore fosse un uomo
di cultura e di grandi capacità
oratorie era risaputo, ma gli
alassini rimasero impressionati
dalla conoscenza che dimostrò
della storia della piccola città
che ormai da 11 anni lo ha adottato e gli ha dimostrato tutta la
sua benevolenza. Poi passa a ricordare i Moltedo, gli Scofferi, i
Freghetti e i Bogliolo che valenti
capitani si distinsero nella Battaglia di Lepanto nel 1571, meritando il pubblico elogio del supremo Ammiraglio, don Giovanni d’Austria.
Ma don Cerruti non vuole parlare di guerra e allora eccolo affrontare il tema nautico con i capitani Pietro Brea e Gian Lorenzo
Rossetti, per non dimenticare
Antonio Noli che nel 1440 insieme
al fratello e al nipote aveva navigato fino alle isole di Capo Verde.
Ma Alassio poteva vantare illustri scrittori e poeti come Giacomo e Cristoforo Alciati, come il
Bonorino che ogni anno nella
Chiesa parrocchiale incantava i
presenti; e poi ancora Pasquale
Gaibisso e Antonio Mela. E i pittori quali Brusco e Gismondi, emuli
dell’immortale Ludovico Brea.
Concluderà con un invito rivolto ai giovani della città: “Specchiatevi nei vostri maggiori, ispiratevi ai loro sentimenti… la religione e la patria, questi due amori sublimi dei vostri padri, siano ancora quelli che illuminano le vostre
menti della loro luce e scaldino del
loro fuoco i vostri petti”.
Don Cerruti parla con naturalezza, solletica l’orgoglio degli
alassini, li istruisce e li educa nello stesso tempo, proponendogli
l’esempio degli avi, di laboriosità,
di serietà morale, di amore all’audacia e alla intrepidezza, allo studio, al bello, al santo.
L’invito di don Cerruti è rivolto
anche ai giovani d’oggi dalla
scuola salesiana: non si disdegni
mai la cultura e la conoscenza,
l’amore per la propria terra e la
continua sete di novità.
Esercitazione di Protezione Civile
Testo: Il giorno 24 Febbraio 2014
presso l’Università degli Studi di
Genova, dipartimento di Giurisprudenza, si è brillantemente
laureata FRANCESCA FRACCHIA.
Alla neo dottoressa congratulazioni e un grosso in bocca al lupo
per un meraviglioso futuro da tutta la famiglia, gli amici e l’Associazione Vecchia Alassio.
mento di tale opera, tra le varie iniziative è stata pure invitata a collaborare la Compagnia Dialettale
Teatrale Alassina, che nella serata
del 22 febbraio u.s. e presso il Teatro “Don Pelle” di S. Giorgio di Albenga – ormai celebre quale “Mecca” del Teatro Dialettale Ligure –
ha presentato ad un numeroso
quanto appassionato pubblico
(tra cui non pochi Alassini…) un
divertente, piacevole e articolato
spettacolo il cui ricavato per tale
scopo è stato interamente devoluto. Alla Compagnia non sono mancati i ringraziamenti ufficiali
dell’ANFFAS e un lusinghiero articolo sulle pagine de “L’ECO”, il giornale online di Savona e Provincia.
Per la Compagnia Teatrale Dialettale Alassina, che del presente
articolo si fa promotrice, tale partecipazione non solo è stata un piacere ma anche un doveroso contributo di solidarietà verso chi, con
impegno e sacrificio, si adopera alla realizzazione delle succitate attività. L’augurio è di poterci ancora
ritrovare.
Alessandro Scarpati
Lunedì 14 Aprile 2014
INTERVISTA
Proponiamo l’intervista all’avv. Claudio Bottelli,
già apparsa anni fa su questo giornale in forma ridotta,
sia per rendere omaggio ad una figura che ha onorato
Alassio in alcuni momenti difficili del dopoguerra
sia per recuperare un documento significativo
nella storia dei crimini bellici
Intervista sul processo Dosse
all’avvocato Claudio Bottelli
del 25 maggio 2007
L’avvocato Bottelli è uno degli
avvocati che hanno rappresentato i comuni dell’albenganese costituiti parte civile nel processo
“Dosse”.
Nato ad Alassio nel 1925, è entrato giovanissimo nelle file
dell’antifascismo militante, prima nella clandestinità e poi nella
Resistenza, ai cui ideali è rimasto
fedele tutta la vita. Recente il suo
impegno per la difesa della
Costituzione e celebrazione per
la ricorrenza dell’eccidio di
Testico.
La sua partecipazione al processo “Dosse” non è stata quindi
solo professionale ma ha rappresentato, per lui, il proseguimento
del suo impegno di sempre in difesa della democrazia e ha risposto ad una profonda domanda di
giustizia che non ha perduto valore con il trascorrere degli anni.
Un ruolo importante ha avuto
poi l’avvocato Bottelli nella riapertura stessa del processo, ruolo legato al suo incontro con il
Procuratore Pier Paolo Rivello.
L’Intervista che segue non è la
classica intervista “a domanda risponde” ma, visto il ruolo del
personaggio, è costituita da una
serie di “titoli”, sui quali liberamente l’avvocato ci comunica
non solo le sue informazioni e le
sue conoscenze ma anche pareri, sentimenti e interpretazioni
che rendono il vero significato
della vicenda.
L’incontro con Rivello,
le indagini, l’apertura
del processo.
“Ho conosciuto il dottor Pier
Paolo Rivello seduto accanto a
me in un ristorante di Alassio.
Sente che parlo della Resistenza
e, dopo essersi presentato, si inserisce nella conversazione. Il discorso cade sul suo libro “Quale
giustizia per le vittime degli eccidi nazifascisti?” In questo volume, molto profondo e documentato, si parla di quattro eccidi:
Turchino, Benedicta, Cervasco e
Portofino. In una successiva occasione di incontro, gli esprimo
apprezzamento per il suo scritto
ma gli chiedo come mai eccidi
importanti come quello di
Albenga o di Testico non sono citati. Allora io lo metto al corrente
in particolare dei fatti della foce
di Albenga. Rivello mi dice di non
essere a conoscenza di queste vicende. Gli faccio un breve racconto e gli metto a disposizione
la mia documentazione anche
dell’eccidio al cimitero di Leca, le
testimonianze sulla famiglia arsa
viva a Vendone e altro. Così il
processo Dosse, che era stato già
archiviato nel 2000 a Torino per
mancanza di prove e di indizi e
anche perchè tutti erano convinti che Dosse fosse stato ucciso
nel 1945, viene riaperto. Il dottor
Rivello da incarico all’Interpol ed
in particolare al maresciallo dei
Carabinieri di Albenga, Marco
Chiarlone di svolgere indagini
sul Dosse. L’imputato rimane impossibile da trovare anche per la
scarsa collaborazione delle autorità tedesche. Fino a che, il maresciallo Chiarlone, con l’intelligente espediente di dover consegnare un documento a nome di
Gherard Dosse, riesce a scoprire
che non solo Dosse è ancora vivo
ma anche il suo indirizzo.
Chiarlone lo raggiunge per interrogarlo ma non ottiene risposte
(il Dosse finge di non ricordare
neppure il nome di Albenga). Le
indagini però sono ora ufficialmente aperte anche in Germania
e l’ex capitano, dopo un interrogatorio, tenta anche il suicidio.
Nel 2003, acquisiti nuovi dati e
vecchie testimonianze, il processo prende il via, su iniziativa di
Rivello e grazie alle indagini di
Chiarlone. Questo processo
però è riferito esclusivamente ad
un eccidio, un episodio del 12
gennaio 1945 ed a 12 vittime, 6 di
Villanova, 2 di Arnasco e 4 di
9
«L'ALASSINO»
Albenga. E questa è l’imputazione del processo su cui sono stati
trovati argomenti e prove sufficienti per l’incriminazione, anche se io sono convinto che ci
possa essere la possibilità di procedere per tutta la mole delle efferatezze compiute ad Albenga
dal tribunale Dosse.”
“Il processo Dosse era dunque
già cominciato nel 2000 e poi subito archiviato. Si è arrivati fino a
questa data poiché il fascicolo
Dosse fa parte di una serie di
pratiche che erano state nascoste nel cosiddetto “armadio della
vergogna” così da portare per
quasi 60 anni a dimenticare la
possibilità di quella giustizia di
cui proprio Rivello parla nel suo
libro.
C’è da sapere che oltre 2400 fascicoli pronti per essere mandati
alle procure italiane di competenza sono stati collocati in questo armadio con un atto che io ritengo illegittimo poiché è stato
creato un procedimento di “archiviazione provvisoria” che il
nostro ordinamento legale non
contempla.
Nel 1995 durante la ristrutturazione del palazzo in cui era ospitato “l’armadio della vergogna”
sono venuti fuori tutti questi documenti. Le pratiche sono state
allora smistate alle varie procure, anche se la stragrande parte
degli imputati risultava ormai deceduta.
Tra gli altri, il dossier su Dosse
viene trasferito a Torino. Il tribunale di Torino, sulla base di una
dichiarazione falsa che dava come morto il Dosse, ha archiviato
nel 2000 il procedimento.
Arriviamo così al mio incontro
con il dott. Rivello ed alla riapertura del processo.
Il processo ha visto la costituzione di parte civile dei Comuni
di Albenga, Villanova d’Albenga
ed Arnasco, rispettivamente rappresentati in giudizio dagli avvocati Giancarlo Salomone, Claudio
Bottelli e Nazzareno Siccardi, oltre a quella di due parenti di una
delle vittime rappresentati
dall’avv. C. Manti. In quella prima
udienza sono sfilati alcuni testimoni, che hanno ribadito la responsabilità del Dosse, quale
presidente del preteso tribunale
che pronunciava solo sentenze
di morte senza neppure comunicarle ai condannati, i quali, trasferiti sotto sorveglianza dal carcere tedesco alla foce del Centa,
venivano trucidati. È evidente
che se emergessero nuove prove, tali da far riaprire le indagini
per l’accertamento della responsabilità della morte di tutti gli altri trucidati (si pensi che solo alla foce del Centa furono esumati
ben 59 corpi), si instaurerebbe
un altro procedimento. Si rifletta
su queste atrocità. Si pensi che il
17/3/1945, di notte, un gruppo di
cinque persone furono prelevate
dalle celle della feldgendarmerie
di via Trieste in Albenga. Queste
povere vittime, a piedi, con le
mani legate dietro la schiena,
vennero scortate da tedeschi e
fascisti sino al Cimitero di Leca,
poste davanti a cinque fosse già
scavate e, illuminate con una torcia elettrica le cinque nuche, uccise con un colpo di pistola.
Ciò risulta inequivocabilmente dagli atti processuali e non da
supposizioni! Così come l’eccidio di Vendone, ove una intera famiglia, con bambini, rinchiusa in
una stalla cui venne appiccato il
fuoco, venne arsa viva. Anche di
questa strage orrenda parlano
gli atti!
Il 21 febbraio u.s. davanti al
Tribunale Militare di Torino,
competente territorialmente, ha
avuto inizio il processo a carico
del nazista Gerhard Dosse, imputato del “reato continuato di violenza con omicidio da parte di militari nemici contro privati italiani
[…] per avere, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, cagionato, quale capitano delle Forze Armate tedesche,
nemiche dello Stato Italiano, sen-
ALASSIO IN SALUTE
LA MALATTIA DI DE QUERVAIN
È un’infiammazione della guaina che avvolge i
tendini dei muscoli abduttore lungo ed estensore breve del pollice, che hanno la funzione di
estendere e di allontanare il pollice dalla mano.
Questi muscoli, che provengono dall’avambraccio, arrivati al polso scorrono all’interno di
un canale fibroso nella parte esterna del polso,
a contatto con il radio ed alla base del pollice.
È una malattia molto dolorosa, colpisce soprattutto le donne e può insorgere lentamente
o in forma acuta.
IL DOLORE:
È avvertito in corrispondenza dello stiloide radiale, specie
alla pressione, nei casi
più avanzati
sale verso
l’avambraccio. Le attività quotidiane lo esacerbano, come
ad esempio
girare una chiave, strizzare i panni o aprire un
barattolo.
A volte può essere presente anche una sensazione di formicolio nel dorso del pollice.
SINTOMI:
DOLORE, sia spontaneo sia evocato dalla
pressione e dalla mobilizzazione attiva e passiva, spesso anche notturno.
LIMITAZIONE FUNZIONALE, aumenta fino alla netta diminuzione della presa con il pollice.
TUMEFAZIONE, nel distretto del polso interessato, a volte molto appariscente e può essere
palpata la guaina inspessita con consistenza
duro – elastica della cute.
LE CAUSE:
Malformazioni della struttura
Malattia reumatica
Microtraumi
Movimenti ripetuti del pollice
Per ciò che riguarda questi due ultimi punti, la
malattia si manifesta spesso per ripetizione di
movimenti combinati in flesso – estensione del
polso, infatti è tipica di coloro che usano molto il mouse, la tastiera del PC e delle persone
che cuciono o suonano molto.
za necessità e comunque senza giustificato motivo, ed agendo con crudeltà
ed efferatezza verso le persone e con
premeditazione, in concorso con altri
soggetti successivamente deceduti, la
morte di 12 persone:
1. Abbo Germana, di anni 28;
2. Alessandri Luigi, di anni 43;
3. Ferrari Alessandro di anni 74
4. Ferrari Erminia, di anni 40;
5. Lionelli Alice, di anni 18
6. Moresco Giuseppe, di anni 27
7. Navone Gerolamo, di anni 33
8. Rossella Leandro, di anni 18
9. Scrigna Bartolomeo, di anni 43
10. Tomatis Adolfo, di anni 31
11. Vasile Pietro, di anni 27
12.Viaggio Iginio, di anni 22
il 12 Gennaio 1945 in Albenga, località Foce del Centa”.
Così testualmente recita il decreto
che dispone il giudizio. Purtroppo
questo processo si celebra a distanza
di oltre 60 anni dagli eccidi perpetrati
dai nazifascisti, perché le prove raccolte allora furono occultate nel famigerato “armadio della vergogna”.
È opportuno precisare che in questo processo il Tribunale Militare di
Torino procede contro il comandante
della Feldgendarmerie tedesca di
Albenga solo per i delitti commessi
nei confronti delle 12 persone indicate nel capo di imputazione sopra trascritto, A leggere le dichiarazioni rese
da due sacerdoti come Don Bonavia e
Don Baratta, rispettivamente parroci
di Villanova e di Leca, che hanno assistito alle sevizie ed alle esecuzioni, c’è
da rimanere allibiti!
Perché queste barbarie non si dimentichino, questi atti processuali,
compresi quelli relativi a processi archiviati a seguito del decesso dei vari criminali (non si tratta, quindi, di
presunzioni di parte, ma di prove
schiaccianti dell’efferatezza bestiale
del nazismo e dei suoi fiancheggiatori fascisti) verranno raccolti e dati alle stampe.
Abbiamo sentito al processo come
testimone alla seconda udienza
Claudio Gandolfo, che ora vive a
Borghetto. A Claudio Gandolfo sono
stati prelevati ed ammazzati il padre e
la zio: “Io ero un bambino- riferisce il
Gandolfo- si presentano in casa fascisti e tedeschi.” E continua: “Io dalla finestra o visto passare mio padre e
mio zio legati, mentre li portavano via
verso Albenga e verso la morte.” Una
vera e propria rapina e due assassinii.
È stato Gandolfo che ha detto che
gli risultano emesse 111 sentenze di
morte.
Poi abbiamo sentito come testimone una signora di Albenga che prima
era amante del Boia, e poi la moglie, la
quale è venuta al processo a Torino e
ha negato tutto. Poi il pm gli ha tirato
fuori una sua lettera in cui diceva
“amore mio, mi manchi, nei nostri
brevi incontri non abbiamo la possi-
DIAGNOSI: è prevalentemente clinica sulla base dei sintomi. Viene ricercata con il SEGNO DI
FINKELSTEIN, che aiuta anche a fare una diagnosi differenziale dalla rizoartrosi. Questo piccolo test consiste nel fare flettere il polso tenendo il pollice all’interno del palmo della mano. Se
si evoca dolore allora il test è positivo.
Solo per confermare la diagnosi ed evidenziare una ipertrofia della guaina si può effettuare
una ecografia.
bilità e il tempo per parlare. Mi permetto di dirti che devi guardarti alle
spalle perché non tutti nella
Feldgendarmeria sono tuoi amici, stai
attento. Ti amo, la tua mogliettina”.
Perché di una sentenza
dopo 62 anni
“Infine è arrivata la sentenza che tutti auspicavamo: condanna all’ergastolo per Dosse con forti motivazioni anche sul piano della giustizia storica e
della morale. Ora mi si chiede che senso ha a distanza di 62 anni condannare un uomo di 98 anni. Ha un importanza storica, perché nessuno di noi avvocati è talmente ingenuo o sprovveduto da poter ritenere che questa sentenza abbia una esecuzione pratica e
che costui, a 98 anni, possa scontare un
secondo di carcere o pagare un solo
centesimo di risarcimento. Ma il pericolo quale era per noi, avvocati di parte civile? Il pericolo era che questo delinquente potesse essere giudicato, non
per i fatti compiuti quando aveva 36 anni, ma fosse giudicato come un uomo di
97. Nel qual caso il rischio quale era? Il
rischio erano le attenuanti generiche
che avrebbero eliminato l’ergastolo e
fatto scendere la pena sotto i 22 anni e
quindi la prescrizione del reato. Invece,
la gravità dei fatti, ha portato ad una
sentenza di ergastolo con una sentenza
esemplare che si dilunga moltissimo
sulle motivazioni storico-morali che
dovrebbero essere conosciute e fare riflettere, sopratutto i giovani. Dosse,
che, tornato in Germania, ha fatto per
anni il maestro elementare, morirà nel
suo letto.
Noi abbiamo voluto questa sentenza
anche perché possa essere stampata dagli Istituti storici, fatta girare nelle scuole
e sia una pietra miliare nel cammino difficile della democrazia. E infine per un
senso di rispetto di tutti martiri, che non
sono solo 12, ma che soltanto nell’albenganese sembra siano stati 111.”
Una riflessione finale
“Ricordiamoci tutti che, quando noi
parliamo di questi avvenimenti, di questi eccidi, ci riferiamo a fatti che sono la
conseguenza di determinate cause politiche. L’Europa ha conosciuto il primo
fascismo nel 1922 in Italia, 11 anni dopo Hitler lo ha copiato poi Franco e
molti altri. Queste sono le cause: le tirannidi. Ed io non escludo neanche la
tirannide comunista, tutto ciò che è tirannide è tirannide e basta. Queste sono le vere cause che producono quegli
orribili effetti. I giovani queste cose le
devono considerare, devono riflettere:
la peggiore delle democrazie, e la nostra credo che lo sia, è sempre da preferire a qualsiasi tirannide che per noi
italiani è stata e resta quella fascista.”
Brani dall’intervista all’avvocato
Claudio Bottelli scelti e proposti da
Riccardo Aicardi
TERAPIA: si utilizzano FANS ed infiltrazioni locali accompagnate da fisioterapia (laser, ultrasuoni e ionoforesi) unite a tutori di contenzioni
da mettere di notte. Il tutto unito al riposo dai
movimenti che provocano dolore.
Spesso il sollievo è transitorio ed è necessario
ricorrere ad intervento chirurgico. Tale intervento se condotto correttamente porta alla
scomparsa dei sintomi nel giro di alcuni giorni.
Sia l’intervento che il post-operatorio non sono dolorosi.
Il Team di FKT e Palestra di AlassioSalute
La responsabile Dott.ssa Angela Gatta
Famiglie in cammino
Domenica 23 marzo u.s.
si è svolto presso l’Istituto
Maria Ausiliatrice il terzo
incontro del progetto “Famiglia: alla ricerca del
ben-Essere”, organizzato
dall’Unione Exallieve/i
delle Figlie di Maria Ausiliatrice con il patrocinio
di tutte le Parrocchie del
Vicariato, della Famiglia
Salesiana e dell’Amministrazione Comunale
Nello specifico la giornata era dedicata alla
Festa della Famiglia con la
partecipazione del prof.
Ezio Aceti, psicologo
dell’età evolutiva che ha
relazionato sul tema:
“Educare alla reciprocità”.
Al di là delle dovute citazioni a proposito dei
contenuti del lavoro fin
qui svolto, mi volevo soffermare sulla meravigliosa partecipazione da parte delle famiglie alassine
nei confronti di un progetto ambizioso e impegnativo sia sul piano fisico sia
su quello psicologico.
Domenica era una giornata fredda e in parte piovosa ma, nonostante ciò,
hanno partecipato ben 76
famiglie con 44 bambini!
Sicuramente il prof. Aceti, psicologo di chiara
fama, con la sua energia
ha caricato di entusiasmo
tutti i partecipanti, dando
stoccate a noi genitori
sempre un po’ “pasticcioni” con i nostri figli, ma
trasmettendoci anche il
messaggio che tutto si
può educare e che si può
cadere mille volte ma l’importante è rialzarsi sempre.
Vorrei tributare un
plauso particolare ai giovani animatori della giornata che, a ogni incontro,
si prendono veramente
cura con amorevole dedizione dei nostri figli, facendoli giocare ma anche
prendere coscienza dell’argomento trattato con piccoli progetti alla loro portata.
Tutta questa macchina
è messa in moto oltre che
dagli Exallieve/i delle
FMA, anche da un nutrito
gruppo di volontari che si
prodigano affinché le giornate siano impeccabili.
Inoltre non si può non
accennare ai succulenti
Apericena o, come domenica, Aperipranzo, offerti
da tanti albergatori ed
esercenti della nostra
città, sensibili sostenitori
del progetto.
Alla fine di questa giornata, come di tutti gli incontri fin qui svolti, si torna a casa arricchiti e, nel
mio caso, anche un po’
più felici, perché non è
“roba di suore e preti” ma
sono tappe di un percorso
che offre spunti di riflessione profonda sia spirituale sia psicologica e che
può veramente, se vogliamo, darci la possibilità di
crescere e di sentirci migliori con noi stessi, i nostri figli e gli altri.
Sabrina Livani Parascosso
Prossimi appuntamenti:
SABATO 10 MAGGIO
alle ore 16,30
presso le Opere
Parrocchiali di San
Giovanni – Via Neghelli.
Il tema:
“Io e te:
educatori educati”
con Sr Graziella Boscato giornalista
SABATO 7 GIUGNO
alle ore 16,30
presso il Salone
Parrocchiale di
Sant’Ambrogio.
Il tema:
“Il nuovo aiuto per la
famiglia: i nonni”
la conversazione sarà
con Don Gabriele Quinzi,
docente di Pedagogia Familiare all’Università Pontificia Salesiana.
Durante gli incontri è
garantita l’assistenza e
l’animazione dei bambini/ragazzi. Al termine è offerto a tutti i partecipanti
l’Apericena.
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«L'ALASSINO»
Lunedì 14 Aprile 2014
CRUCIALASSINO
CICLISMO
SOFT-AIR
Milano-Sanremo 2014
Il Softair di serie “A” sceglie
Alassio come location per un
evento di livello nazionale
La pioggia e la temperatura, un po’ freddina al dire il vero, non hanno tenuto distante dalla via
Aurelia gli appassionati e
curiosi delle due ruote.
Domenica 23 marzo intorno alle 15,30 la corsa ciclistica di primavera per antonomasia è transitata in
Alassio con tutta la sua
corte al seguito, polizia
stradale in testa e poi moto, macchine, fotografi,
ammiraglie, giornalisti, televisioni. Un giorno festiLa corsa transita nell’abitato di Alassio.
vo che ha riportato alla
mente quando un tempo quasi marzo segnato in rosso sul caremoto la corsa si svolgeva il 19 lendario. Povero San Giuseppe.
BOCCE
Dopo 60 anni la Targa d’oro torna in Francia.
Applausi per i giovani della gara junior
Dopo sessant’anni la Targa
d’oro Città di Alassio torna in
Francia. L’edizione 2014, la 61esima della serie, si è conclusa ieri al
Palaravizza, gremito di pubblico,
con il (meritato) trionfo del St.
Vulbas di Laurent Touraine, Thierry Dubuis, Sebastien Mourgues e
Patrice Besson, i quali in finale hanno prevalso 13-5 sui sorprendenti
torinesi del Pontemasino Brignolo.
L’edizione 2014 passerà però alla
per la “prima volta” della Targa
I vincitori.
d’oro Junior Nutella Cup, gara
Under 18 la cui fase finale si è disputata in contemporanea con la
competizione senior. I protagonisti
hanno dimostrato un’inattesa bravura, meritandosi a più riprese gli
applausi degli spettatori. Primi ad
entrare nell’albo d’oro (considerato il successo, l’iniziativa sicuramente continuerà) sono Marco
Pizzol (classe 1998) e Giulio Zanette (1999) della Florida Treviso, che
con una strepitosa rimonta hanno
superato 13-11 il duo del Bra composto da Anes Alekic (1999) ed il
bravissimo Emanuele Soggetti, 14
anni e classe da vendere.
Per il secondo anno di fila, ap-
prezzata madrina della manifestazione è stata Beatrice Bertolino,
Miss Muretto 2012, la quale ha anche lanciato i due pallini di apertura delle due finali.
Oltre che per il gran finale di domenica al Palaravizza, tantissimi
appassionati hanno seguito la gara nel corso dell’intero weekend.
Promossa a pieni voti la location
dell’Istituto Don Bosco, dove nonostante la pioggia di venerdì, si è
giocato senza problemi per l’intea
giornata di sabato
su 16 campi, e la
“concentrazione”
di incontri del sabato sera in tre impianti (Palalassio,
Palasport Albenga
e Bocciodromo
Loano), tutti affollati di pubblico e
ribollenti di entusiasmo. Migliaia
sono stati i contatti sul web per la diretta streaming
(con più telecamere e commento tecnico) di Bocce-involo.it, il portale specializzato grazie al quale la Targa d’oro è stata
seguita da 5.600 utenti, anche in
Francia, Slovenia, Inghilterra e
Belgio. Tra i vari premi in natura,
oltre alla sempre apprezzatissima
Nutella, anche alcune pregiate
bottiglie di vino della riviera di
ponente dell’azienda Deperi, in
versione “limited edition” per la
Targa d’oro, e alcune piantine
aromatiche della Piana di
Albenga, a dimostrare la volontà
di promuovere, attraverso l’evento, il territorio e la sua produzione più tipica.
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social network molto utilizzati in
questo ambiente… (facebook, tweeter, ecc..) significa che… potere
della tecnologia… oltre un milione
di persone in Italia e nel Mondo vedranno in video/foto la nostra stupenda Alassio, inoltre le due riviste
del settore a tiratura nazionale,
Softair Dinamycs e Softair Mag, faranno un articolo sull’evento.
Ovvero come fare pubblicità alla
città di Alassio, e fare turismo con lo
sport.
All’evento, che si svolgerà nei boschi del territorio Alassino/ Ingauno, oltre agli organizzatori e coordinatori dei giochi, ossia le forze della
“contro interdizione” parteciperanno 13 squadre, ma non squadre
qualsiasi… stiamo parlando della
TOP TEN dei migliori Team sportivi
nazionali provenienti da tutta l’Italia
(isole comprese).
Il nome dell’evento giunto ormai
alla sesta edizione è “WHO DARES
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Come ogni sport, anche nelle MILSIM (Military Simulation) specialità
sportiva del Softair (giochi tattici
d’azione) in base alla Federazione a
cui si è iscritti, e ovviamente al livello a cui si arriva come categoria, ne
consegue una differente “professionalità”, per fare un confronto con il
calcio, anche in questi giochi tattici
si può arrivare alla serie “A”.
Per fare un’ulteriore confronto,
forse più appropriato, diciamo che
la differenza è come fare una “sgambata” o arrivare ad una “iron man”
estrema es: la durissima “marathon
the sable” che si corre nel deserto.
Lo CSEN (Centro Sportivo
Educativo Nazionale) comitato federale, leder per la promozione
sportiva affiliato al CONI, promuoverà proprio qui nei boschi della nostra stupenda Alassio, dalle 07:00 di
sabato 26 Aprile alle 07:00 di
Domenica 27 Aprile un’evento di
MIL-SIM di Hard Softair h24.
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CruciAlassino – A.V.A. Da un’idea di G.C. & L.F. – Aprile 2014
Orizzontali
1. Strumento di bronzo a percussione – 6. E così sia – 10. Malattia... sportiva
– 11. Antonio, compianto storico alassino – 14. Popolare “domenica” televisiva – 15. Tutore di una “Lirica Rosina” – 16. Spinge a forza di braccia il natante – 18. In biro – 19. Fu istituito a Salò – 20. Il budino... delle nostre nonne – 23. Non vi è giorno che non cresca – 24. È il santo patrono della nostra
città – 27. Le consonanti di una provincia sarda - 28. Sindacato dei metalmeccanici (sigla) - 29. Sempre... ai primi di agosto – 30. Caserta... in targa –
31. Giuseppe detto in altra lingua - 33. L’antico “Do” – 35. È per lunghezza il
terzo fiume d’Europa – 37. Il servo fedele di Don Giovanni – 41. Ne fa parte il
Tirolo – 43. Differente, diverso – 44. Monte ricco di minerali sul confine senese – 45. A volte si da per... fritta – 46. Preposizione che vuole... compagnia –
47. Gli alassini lo chiamerebbero “Tavin” – 48. Articolo femminile
L’appellativo “Hard” è dato a questi eventi sportivi estremi, dove i
concorrenti percorrono decine e
decine di km (tra i 50 e i 90 km ) su
terreni impervi e pendii.. con addosso un peso che può superare i 40
kg tra zaino acqua cibo attrezzature e materiali necessari alla “missione” e alla propria sopravvivenza
per tutta la durata della stessa.
Negli zaini, oltre al materiale da
sopravvivenza relativamente breve
per “sole” 24h ma con ogni condizione meteo… i partecipanti potranno avere anche attrezzature altamente tecnologiche quali : bussola, gps satellitare, altimetro digitale,
tablet, mini pannello solare , scanner,cannocchiale con telemetro, visore notturno ad infrarossi, ecc.. tra
cui l’ immancabile foto/video/camera .. la quale oltre alle foto degli OBJ
(obiettivi) richieste dalla missione,
qui ad Alassio, sarà sicuramente utilizzata anche per immortalare/riprendere i panorami mozzafiato
che la nostra “baia del sole” offre!!
soprattutto all’alba quando dalle
nostre alture si può ammirare la costa fino alla Versilia.
Considerando la proiezione di
circa 200 atleti moltiplicata per le
migliaia di contatti di ciascuno sui
WINS” (chi osa vince) il nome in codice della missione 2014 è “Operazione Oberon”.
L’importante evento è stato fortemente voluto qui in Alassio da un
“veterano” del Softair nazionale,
nonché referente CSEN di zona, il
nostro Alassino Mario “Digimon”
Palumbo (nel volontariato alassino
conosciuto come “Attila”) Fondatore e Presidente dell’ARES SOFTAIR CLUB ALASSIO.
I creatori nonché organizzatori
della “WDW”, sono gli atleti del blasonatissimo Softair Team: 17a RANGERS SAT di Badalucco IM.
I RANGERS con gli altrettanto
prestigiosi: ZARRUELE SAT di
Saronno VA, e gli alassini ARES SAC
sono gemellati da oltre un decennio,
e da questo binomio di tre club e
dalle loro sinergie consolidate sono
scaturite sempre manifestazioni
sportive di alto livello, (Sarrabus
dixit) il tutto, sotto il tetto della “casa madre” CSEN, ergo anche l’evento ad Alassio sarà impeccabilmente
organizzato.
ARES Softair Club Alassio
Nella foto (scattata in occasione di un
evento simile a Madesimo SO) gli organizzatori.
Verticali
1. Passo sulle nostre alture che porta nelle vallate di Albenga e Imperia
– 2. Il “di” londinese – 3. Per molti è indissolubile quello matrimoniale – 4.
Personaggio burlesco ideato da Antonio Ricci – 5. Via alassina è città
piemontese – 6. Divinità scandinava – 7. Città calabra patria di Talete – 8.
Prefisso per cantine – 9. Negazione secca – 10. Antico nome dell’Etruria –
11. La provincia “Granda” in targa – 13. Noi la chiamiamo “Bazüra”, ma è
anche un rinomato liquore – 17. Nè tua, nè sua – 21. Termine dialettale
per “Olmo” – 22. Ridente insenatura del levante ligure – 24. Sentimento
d’amore – 25. Nella scala segue il Re – 26. Arruola Nemorino e corteggia
Adina “nell’Elisir d’Amore” – 30. Casa in... Alassio – 32. Nella spada protegge la mano – 34. La bevanda delle cinque - 36. Nino, musicista contemporaneo caro a Fellini - 38. Arturo, eroe del mare, cileno – 39. Le pari dei tori – 40. Divinità romane della famiglia – 41. Lo cela l’esca – 42. Sigla di
Sindacato – 44. Cuore di “Baco” – 45. Associazione Volontari
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SOLUZIONE MARZO 2014
Associazione Bocciofila Alassina
ATLETICA
LAUREE
Mezza della Baia del Sole
Il 28 marzo 2014 presso l’Università degli studi di Milano ha brillantemente conseguito la laurea magistrale in lingue e letterature con
110/lode Camilla Milani figlia del
nostro concittadino e socio Bruno
Milani (da tempo residente con la
famiglia a Milano) con la tesi:
The snail under the leaf: i racconti
di Katherine Mansfield.
Relatore il prof. Carlo Pagetti,
correlatrice prof. Nicoletta Brazzelli.
Alla neo dottoressa i complimenti e gli auguri più affettuosi dagli zii
Lino e Laura Calvo e da tutta la famiglia. Anche l’AVA si felicita per la
neo laureata.
Mara Ghiringhelli
Già dott.ssa in lettere, il giorno
19 marzo 2014, ha ottenuto la
Laurea Magistrale in Scienze
Linguistiche presso l’Università
degli Studi di Torino - Dipartimento di Studi Umanistici, conseguendo il voto di 110 con lode.
Titolo della tesi. “La tradizione
evangelica nell’Inghilterra Anglosassone. La versione del Vangelo
di Giovanni (I-V): analisi e commento filologico-linguistico.
L’Associazione Vecchia Alassio, si congratula e partecipa alla
gioia della famiglia della Dott.ssa
Mara augurandole un futuro ricco
di soddisfazioni.
EDIZIONE 2014
Inizia il conto alla rovescia della
maratonina “La Mezza della Baia del
Sole Edizione DUE/ 2014” Confermato il percorso dell’anno scorso con
partenza dalla piazza Partigiani di
Alassio e arrivo a Laigueglia. L’orario di partenza è fissato alle ore 20.00
di sabato 10 maggio da Alassio.
Le novità:
1) la gara è passata FIDAL NAZIONALE e ci siamo quindi attrezzati
per fornire ai partecipanti il
“REAL TIME”.
2) Attraverso MySdam che curerà il
crono sarà possibile scaricare il
Diploma di partecipazione con
tempo etc.
3) Una bellissima medaglia FINISHER
4) Quest’anno la maglia tecnica New
Balance sarà BLU come i colori
del nostro mare...
Questo per quello che riguarda la
GARA.... ma altre novità aspettano
te ed i tuoi amici e familiari. Nordic
Walking sul percorso de La Mezza
con partenza un’ora prima del VIA.
La Baby de La Mezza del Sole
Edizione ZERO per i ragazzi da 5 a
13anni. Anche per loro una MEDAGLIA FINISHER (iscrizione gratuita).
Venerdì 09 concerti, musica e balli; Sabato 10 musica, feste ad Alassio
e Laigueglia (Festa della Birra a
Laigueglia); Domenica 11 La Baby
della Baia del Sole - Animazione dedicata ai più piccoli.
Sei pronto per una TRE GIORNI
DA RUNNERS nella Baia del Sole?
ISCRIVITI ORA:
http://lacorsa.us3.list-man
ge1.com/track/click?u=0ceb96
Nella Baia del sole...
SI CORRE!
E ci si diverte!
Gli organizzatori
Laigueglia
Sci di fondo on the beach 2014
Lunedì 14 Aprile 2014
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«L'ALASSINO»
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI
CLAUDIO BOTTELLI
1925 - 2014
nosciuto, retto ed onesto e perciò
talvolta duro e polemico, amante di
Alassio ma anche del resto del
mondo che con curiosità avevi cercato di conoscere.
Buon ultimo viaggio, dunque, e
arrivederci.
LIBRI-VHS-CD
MADDALENA SALARIS ANNIVERSARI
“LENA”
MARIA CAPPATO
VED. GROLLERO
1979 - 2014
I tuoi famigliari
A.I.R.C.
È scomparso oggi l’avvocato
Claudio Bottelli, decano degli avvocati del foro di Albenga (quando
esisteva), presidente dell’Ampi di
Alassio, esponente di spicco del
Partito Comunista alassino, pur
avendo sempre cura di rifiutare
ruoli attivi nella politica locale. Si
unisce al cordoglio della Città di
Alassio il Capogruppo di Forza
Italia in Regione Liguria Marco
Melgrati che dichiara: “l’avvocato
Claudio Bottelli ha guidato a titolo
gratuito una cordata di avvocati autoctoni al fine di recuperare parzialmente, promuovendo un contenzioso legale con l’Asl, al
Comune di Alassio parte dei lasciti
che munifici cittadini avevano deciso di lasciare in testamento
all’Ospedale di Alassio, in allora
proprietà della municipalità.
Insieme a me, come Sindaco di
Alassio, aveva partecipato alla
transazione con l’Asl, che aveva ed
ha di fatto riconosciuto al comune
di Alassio proprietà pari al 35% del
totale dei lasciti, transazione che io
avevo firmato con l’Asl, unico caso
in Italia, e che ha ottenuto i magazzini e negozi di via Robutti, oggi dedicati al centro per anziani, alla sede degli Alpini e all’Arci Brixton, oltre che ad un alloggio nello stesso
palazzo”.
Ricorda Melgrati che conclude:
“tanti gli scontri verbali tra me e
Claudio… soprattutto durante la
commemorazione dei caduti del IV
Novembre, quando Lui non tollerava che nella mia prolusione indicassi la contrapposizione fra partigiani e repubblichini come una
guerra civile fratricida. Abbiamo
sempre avuto comunque un
profondo rispetto reciproco, se
non un’amicizia, nella contrapposizione ideologica evidente. Mi mancheranno le discussioni accese,
sempre improntate al rispetto dei
ruoli e della saggezza data dall’età.
Alassio perde una figura di spicco e
un grande innamorato della Sua
città. Sono vicino alla moglie nel
dolore della scomparsa”.
Genova, 31.03.2014
CARLO CARBONE
DI ANNI 91
Associazione Volontari Baia del Sole
IVO BRANCALEONI
Dopo una lunga malattia sei volata in cielo fra le braccia di nostro
Signore, del tuo amato Neguccio e di
tutti i tuoi cari.
Cara mamma riposa in pace.
Una preghiera.
Marco Melgrati, capogruppo
di Forza Italia in Consiglio
Regionale: “da Sindaco lo avevo
insignito della più alta
onorificenza cittadina,
l’Alassino d’Oro, nel 2008”.
Daniela e Luciana
L’AVA si unisce al dolore dei familiari per la scomparsa di un’Alassina molto conosciuta e stimata.
EBE MENDOLA
La famiglia di Ivo Brancaleoni
commossa ringrazia tutti quanti
hanno reso un affettuoso e sincero
omaggio al loro Caro, ricordandone la sua semplicità, la sua modestia e l’amore per il calcio e soprattutto la dedizione e l’affetto che ha
sempre avuto per i giovani e per i
suoi ragazzi di ieri, non ultimi i ragazzi di quell’Auxilium che lui aveva sempre nel cuore. Amava il buon
calcio, quello vero e riteneva giusto fra rispettare le sue regole. Ivo
voleva insegnare ai giovani, oltre
che giocare al pallone, i veri valori
della vita: “L’educazione, l’onestà,
il sacrificio, l’amicizia, la lealtà, il rispetto per se stessi e per gli altri. A
volte, forse, era troppo esigente; i
suoi allenamenti erano duri e faticosi, i portieri se lo ricordano bene.
Per lui il calcio era una cosa seria,
era un insegnamento di vita.
Malgrado la sua apparente serenità
i suoi allievi lo ammiravano e lo rispettavano e gli volevano bene, accettavano il suo modo d’essere
perchè capivano che in quello che
faceva ci metteva il cuore e molto
di più.
La sua famiglia lo ricorda con affetto e con orgoglio per come ha
vissuto la sua vita di uomo lavoratore e instancabile, di sportivo e di
alassino. Per lui la vittoria più bella
è stata quando è diventato nonno
di Lorenzo e di Greta, ha accolto
l’arrivo dei nipotini dicendo “Ora
ho vinto tutto, peccato che sono quasi vecchio e non potrò più giocare
con loro”.
Peccato! Ciao Nonno, ciao Pignuin; ciau Ursu.
Il 22 febbraio u.sc. ci ha lasciato
all’età di anni 88, la nostra concittadini Ebe Mendola, alassina doc.
La piangono tutti coloro che ne
apprezzarono la bontà d’animo e le
qualità dimostrate nel lungo cammino della sua vita terrena. La ricordano con affetto i nipoti con le famiglie.
Anche l’Associazione Vecchia
Alassio partecipa al cordoglio di tutti con le più sentite condoglianze.
CARLO NATTERO
Ciao mamma,
ormai sono passati tanti anni da
quando sei volata via, in una mattina grigia di marzo ... te ne sei andata
in punta di piedi come era tuo costume vivere, con la consapevolezza di aver lottato con tutte le tue forze per rimanere vicino a me ... il tuo
bene più prezioso, forse l'unico.
Si mamma, è passato tanto tempo, ero un bambino che non capiva
cosa stava succedendo; ora ho la
barba e i capelli bianchi, ma certe
cose ancora non le so, l'unica mia
certezza, acquisita crescendo, è che
non volevi lasciarmi solo, visto che
papà era già "andato via", ma i miracoli non stavano di casa da noi purtroppo! Non passa giorno in cui non
mi ponga la stessa domanda, come
sarebbe stata la mia vita con una
madre e un padre, ma non ci sono risposte, rimangono solo i ricordi di
quei pochi anni trascorsi insieme.
Sai mamma, mi sono sposato e ho
un bel bimbo, tuo nipote Sebastian,
arrivato tra noi proprio in un giorno
di marzo ... 34 anni dopo la tua
scomparsa .. ma di certo tu queste
cose le sai, vero mamma?
In tutti questi anni avrei voluto
una seconda chance, non fosse altro
per dirti tutte quelle cose che non
sono mai riuscito a fare uscire dalla
mia bocca, prima su tutte che ti voglio tanto bene mamma ... e molte altre cose che un figlio dice alla sua
mamma ...
Mamma mi manchi, mi sei mancata ieri e mi mancherai anche domani e per dirtela tutta mi mancherai sempre!
Ti saluto mamma .... veglia sulla
mia preziosa famiglia e sii serena
perché nonostante questa tristezza
che porto dentro, la mia vita ora è
completa.
Antonio
1938 - 2014
In memoria di Maria Cappato, Casanova
Lerrone 25.03.1943-26.03.1979
CARLO CIGNA
15/4/2011 - 15/4/2014
La tua famiglia
L’Associazione Vecchia Alassio,
condivide appieno quanto espresso dai famigliari di Ivo, ricordandolo come maestro di vita e di sport.
NELLA DANIO IN
FIORONI
DI ANNI 87
L’A.V.A. partecipa al dolore del
fratello e della famiglia per la perdita
del Socio, persona sempre molto disponibile e amante del proprio paese. Rimarrà sempre nel nostro cuore
con rispetto, simpatia ed amicia.
Gli “Amici di San Bernardo” lo ricordano con grande affetto e riconoscenza.
LUIGIA ZERBONE (GINA)
VED. ZERBONE
Nel terzo anniversario della Sua
dipartita lo piangono con immutato
affetto, la Moglie, il figlio GianPiero
con le nipotine Anya e Nicole.
LUTTI CITTADINI
A cura dell’Assoc.Vecchia Alassio
MARZO 2014
Alla fine ce l’hai fatta!
In questi ultimi e ormai lunghi
anni di solitudine avevi frequentemente espresso la speranza di addormentarti definitivamente per il
lungo sonno.
Dicevi che non c’erano più capitoli da aggiungere al libro della tua
vita dopo una gioventù spensierata, benché costellata dalle difficoltà ed anche dai drammi dell’epoca, una lunga vita di lavoro costruendo nel contempo una sana e
salda famiglia, una serena vecchiaia turbata solo dalla partenza
anticipata dell’amata Mariuccia.
Non ti dimenticheremo, come penso non ti dimenticheranno i tanti
alassini e “foresti” che ti hanno co-
Ciao Nella
Te ne sei andata serenamente,
troppo presto con tutti noi attorno.
Nella tua vita hai sempre pensato
alla famiglia, ai tuoi cari con amore
e tanta generosità. Cercheremo di
seguire i tuoi insegnamenti e non ti
scorderemo mai. Il tuo Mimo ti
manda un bacio insieme a tua cognata Luisa, ai tuoi figli Enrica e
Nino con Carmen, Gigi, i nipoti:
Giacomo, Caterina, Maura, Bruna e
la piccola Gaia.
Gigi
L’Associazione Vecchia Alassio
porge ai famigliari le più sentite condoglianze.
Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.
Che fare?
Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.
Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore
dell’
Recuperi spazio, procuri piacere ad altri
e aiuti la ricerca sul cancro.
L’Associazione Vecchia Alassio
partecipa al dolore della famiglia e
porge le più sentite condoglianze al
figlio Ernesto, nostro socio; ricorda
con affetto il buon Carlo già nostro
socio e valido collaboratore dell’Associazione.
Scomparso l’avv.to
Claudio Bottelli… onore
ad un avversario politico
che amava la città di Alassio
NO LIBRI SCOLASTICI/ENCICLOPEDIE
È mancata il giorno 25 u.sc. all’età
di anni 87, Zerbone Gina ved.
Zerbone, conosciuta per la sua dedizione alla famiglia e per la sobrietà
con cui ha impostato la sua vita. La
piangono i figli: Fausta, Paola,
Eliana, Adolfo e Francesco, le nuore,
i generi, nipoti e pronipoti.
L’Associazione Vecchia Alassio
ricordandola agli Alassini che l’hanno conosciuta ed apprezzatas porge le più sentite condoglianze.
Avv. BOTTELLI Claudio
anni 88
BARBERA Maria Maddalena
“Lenita” in Casati
anni 71
BARBERA Teresa ved. Schivo anni 81
CARBONE Carlo
anni 91
DANIO Nella in Fioroni
anni 87
DELLEPIANE Olga Rosa
ved. Rebora
anni 100
DETTORI Giovanni “Antonio” anni 87
IUSO Vito
anni 68
LANGELOTTO Carmine
anni 53
MANTICA Gianfranco
anni 69
MONTERO Catalina Luxoria
in Pelle
anni 84
NATTERO Carlo
anni 75
REPELLINI Maria Josè
ved. Quilici
anni 81
ROSSI Luigi “Gianni”
anni 79
ZERBONE Luigia “Gina”
ved. Zerbone
anni 87
L’A.V.A., per mezzo del suo giornale
“L’Alassino”, esprime le più sentite
condoglianze a tutti i famigliari.
12
«L'ALASSINO»
Fiocchi Rosa
Sonia Bruzzo e Gigi
Bergoin annunciano con
gioia la nascita della loro
piccola Viola, avvenuta il
1/2/2014 a Imperia. Anche
le nonne Maria Elisa Cic­
chetti, Nanda For­men­tin
e il nonno Giacomo Bruz­
z­o partecipano con im­
mensa felicità al lieto
evento.
Il 31/01/2014 è nata Gaia
Dotta. Si uniscono alla gioia di
mamma Bruna Fioroni e di papà
Silvio Dotta, i Nonni, i Bisnonni,
Zii e Zie, augurando una lunga
Meteorologia
Alassina
RèFOLO
Come un veloce rèfolo di vento
sopra una muta polla
d'acqua oscura
così fu il nostro incontro:
ti riconobbi,
mi riconoscesti,
la superficie poi si ricompose...
Questo fu tutto
e l'acqua tornò quieta.
Antonio Boscione
vita serena.
L’Associazione Vecchia Alas­
sio, partecipa alla gioia di tutti i
famigliari, augurando ogni bene
alle piccole.
Compleanni
Ecco questo è Davide Palum­
bo, il mio adorato nipotino
“Davidino”! È con immensa gio­
ia che gli faccio gli auguri per il
suo 1° compleanno; già cammi­
na e si sta appassionando a car­
riole, rastrelli ecc. beh, buon
sangue non mente, in men che
non si dica mi seguirà a bonifica­
re i sentieri!
Lunedì 14 Aprile 2014
Società Operaia di Mutuo
Soccorso Alassio
Domenica 6 aprile ha avuto luo­
go l’annuale pranzo sociale con
l’Assemblea Generale Ordinaria,
presso l’“Hotel Toscana”.
Il Tesoriere Carlo Cavedini ha
letto, in sostituzione del segre­
tario Paolo Pezzolo assente, il
verbale della Assemblea prece­
Dopo il saluto del sindaco
Dott. Enzo Canepa sono seguiti
i saluti e ringraziamenti del pre­
sidente Claudio Gavaldo ai gra­
diti ospiti, soci e simpatizzanti,
con l’illustrazione delle varie at­
tività svolte nell’ultimo anno.
dente e lo stato patrimoniale
della Società.
È seguita la premiazione dei
soci benemeriti, con la conse­
gna di medaglia d’oro: Renzo
Casanova, Sandra Patrone,
Angela Pastorino in Gallo.
Il 18 marzo 2013 è nato
Sebastian Cappato e abbiamo
festeggiato il suo primo anno
abbracciato con infinito amore
da mamma e papà.
L’ A s s o c i a z i o n e Ve c c h i a
Alassio si unisce alla felicità di
tutta la sua famiglia con sinceri
auguri.
Mario “Attila” Palumbo
marzo 2014
La nostra sintesi meteorologica ci aiuterà
a decidere se questo mese di Marzo sia sta­
to, come lo etichetta il popolo, pazzerello,
ora brutto ora bello.
Ma vi sono due eventi periodici ed esclusivi per il nostro
mese e che ci coinvolgono: l’EQUINOZIO e l’ORA LEGALE.
Ore 16,57 del 20 Marzo: il sole allo zenit sull’EQUATORE
(parte nord del Brasile); il circolo di illuminazione passa per
i Poli; al Polo Nord il sole esce dall’orrizonte, si affaccia dopo
una notte durata sei mesi; al Polo Sud il sole scompare dietro
l’orizzonte e ci resterà per sei mesi. Nel nostro emisfero il di’
inizia a prevalere sulla notte e lo farà fino al solstizio estivo:
approffitiamone! risparmiamo energia! abbiamo un’ora di
sonno in meno nella notte tra il sabato e l’ultima domenica di
Marzo: è l’ora legale, iniziata quest’anno il 30 Marzo, dieci
giorni dopo l’inizio della primavera astronomica
Ecco ora la nostra sintesi.
Pressione media mensile: 758,5 mmHg; medie decada­
li: 754,6 mmhg nella prima; 764,4 mmhg nella seconda; 756,7
mmhg nell’ultima. La massima depressione (zona ciclonica)
è in data 4 Marzo alle ore 5 con 739,4 mmhg.
Temperatura media mensile: 14,8 C°; le medie deca­
dali: 14,0 C° nella prima; 15,9 C° nella seconda; 14,5 C° nell’ul­
tima. Significativi i valori medi delle temperature minime
nelle tre decadi; eccoli nell’ordine: 11,8 C°; 13,8 C°; 12,4 C°. La
temperatura minima assoluta del mese è 6,8 C° delle ore 5 del
4 Marzo.
Umidità media mensile: 53%; le medie decadali sono:
44% nella prima; 60% nella seconda; 55% nell’ultima.
Precipitazioni: totale 74,0 millimetri, distribuita in due
blocchi; il primo di 56,6 millimetri è dei primi giorni della
prima decade; il secondo di 17,4 millimetri è dei primi giorni
della terza decade.
Giorni sereni: 17; giorni coperti: 9.
Eliofania totale: 185,4 ore di sole limpido. Medie de­
cadali: 6,4 ore nella prima; 6,9 ore nella seconda; 4,8 ore
nell’ultima. La media mensile ci offre 6,0 ore di limpido sole
al giorno.
Ora lascio ai lettori decidere se etichettare questo mese
come pazzerello, oppure…
Il Direttore dell’Osservatorio
Prof. Don Natale Tedoldi
Sagra
delle Biscette
Auguri nonna Emma
a
7 Festa della Collina
gambe in spalla a-a “cua da vùrpe”
17 Maggio 2014 - Solva
Alassio, Sala del Consiglio Comunale, 10/3/2014 - Festeggiati i 103 anni
portati meravigliosamente da nonna Emma Invernizzi, capostipite della famiglia Invernizzi, emigrata col marito nel 1939 per aprire una succursale ad
Alassio della Galbani. Il sindaco e la famiglia si sono raccolti attorno a lei per
un brindisi: Auguri, nonna Emma!
a cura dell’Osservatorio Don Bosco
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ore 9
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