ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Giovanni Cena ISTITUTO TECNICO • AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING • TURISMO • COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO ISTITUTO PROFESSIONALE • SERVIZI COMMERCIALI Via Dora Baltea, 3 e 7 - 10015 IVREA (TO) - telefono 0125 641570 - fax 0125 634029 sito: www.iiscena.it - cod. fiscale: 93026410014 - cod.meccanografico:TOIS024004 e-mail: [email protected] - [email protected] - [email protected] PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Il Piano dell'offerta formativa è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività. DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Giovanni Ruggiero 1 1 - L’ISTITUTO 1.1 - STORIA DELL’ISTITUTO Il 1° ottobre 1963, a Ivrea, nasceva L’Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri, sostituendosi al ben avviato istituto privato della signorina Angiola Bollo, grazie all’impegno del Comune che si assunse tutti quegli oneri che, per legge, avrebbero dovuto competere alla Provincia. Il forte sviluppo della Olivetti, delle sue collegate e dell’indotto in quegli anni, richiedeva numerose giovani figure professionali, ma queste non potevano formarsi a causa dei costi della scuola privata e all’impossibilità di frequentare scuole pubbliche a Torino. Nello stesso periodo, furono aperte in città anche le sezioni staccate di Istituti torinesi per periti e per la formazione professionale dei meccanici. Anche lo Jervis, Istituto professionale per il Commercio, nacque allora, in conseguenza della soppressione dell’Avviamento, avvenuto con la costituzione della scuola media unificata. L’Istituto “ Giovanni Cena” – il nome fu assunto qualche anno più tardi – fu subito frequentatissimo e i locali del vecchio Bollo, in via San Giovanni Bosco, si dimostrarono immediatamente insufficienti, per cui, per la sezione geometri, furono approntate alcune aule all’ultimo piano di una delle due caserme Valcalcino, in via Dora Baltea. Due anni più tardi, tutto l’Istituto si trasferì alla Valcalcino, occupandone interamente un edificio e parte dell’altro. Altri due anni dopo, la sezione geometri si trasferì in via Varmondo Arborio, altra ex caserma, dove tutto l’Istituto si ricompattò nel 1972. Nel frattempo, l’Istituto aveva tenuto a battesimo la sezione staccata di Cuorgnè, quella che in seguito divenne l’Istituto XXV Aprile. Il 1972 fu un anno importante, perché segnò il passaggio del personale amministrativo ad ausiliario dal Comune alla Provincia, anche se i locali continuavano ad essere forniti dal Comune che talvolta ne era proprietario e talaltra prendeva in affitto o in comodato proprio per le scuole. Nei primi anni settanta, la mappa delle aule delle scuole superiori di Ivrea disegnava un mosaico che coinvolgeva tutta la città. L’Istituto continuava a crescere e l’edificio presentava seri problemi di struttura: fu necessario far migrare alcune classi a Palazzo Giusiana, altre all’ex fabbrica Diatto a Porta Aosta ed altre ancora nell’ex Seminario minore. Quest’ultimo edificio venne interamente ristrutturato e, quando nel 1976 la sezione geometri divenne autonoma – l’Istituto Capitini – ne divenne la sede fino al 1998. Più tardi, alcune classi furono sistemate in un prefabbricato in via Dora Baltea, nell’area su cui fu poi costruita, con una lunga e travagliata vicenda, la nuova sede dell’Istituto per ragionieri, ampliata con un nuovo plesso dopo la riunificazione con la sezione geometri avvenuta nel 1994. Finalmente, nel periodo natalizio del 1998, anche la sezione Geometri si trasferì nei nuovi locali di via Dora Baltea. Le strategie di accorpamento delle scuole superiori volute a livello ministeriale e attivate dal provveditorato negli anni ’90 portarono all’unione dell’Istituto con il professionale Jervis nell’autunno del 2000. Quindi, oggi, il più che quarantenne Cena si chiama Istituto di Istruzione Superiore “Giovanni Cena”. 2 1.2. - GIOVANNI CENA Giovanni Cena (Montanaro, 12 gennaio 1870 – Roma, 7 dicembre 1917) è stato uno scrittore italiano. BIOGRAFIA Nato nella poverissima e numerosa famiglia di un tessitore poté studiare dal 1881 a Torino e poi nel Seminario di Ivrea dal 1886 dal quale fu espulso tre anni dopo per aver detenuto dei libri non consentiti. Riuscì a proseguire gli studi nell’Università di Torino, allievo di Arturo Graf; nel 1902 fu assunto, a Roma - dove per alcuni anni ebbe una relazione con la scrittrice Sibilla Aleramo - come capo redattore della prestigiosa rivista «Nuova Antologia», e si dedicò a una intensa opera di assistenza e promozione sociale verso le popolazioni della campagna romana. Nel 1904 nacque il sodalizio con il dottor Angelo Celli, il fondatore della "Società per gli studi contro la malaria". Da quel momento in poi, Giovanni Cena iniziò a battersi per il risanamento e l'alfabetizzazione dell'Agro Romano e delle paludi pontine, insieme ad un piccolo gruppo di studiosi fra cui Angelo Celli, Anna Celli, Alessandro Marcucci e, in modo discontinuo, Sibilla Aleramo. Giovanni Cena testimonia la triste visione della vita nelle paludi in alcuni articoli, da lui redatti, nel volume “Come vive il campagnolo dell’Agro Romano”. Iniziò ad aprire scuole in capanne, chiese abbandonate, granai, vagoni ferroviari in disuso, ma ben presto incontrò l'ostilità dei latifondisti romani, i quali iniziarono ad impedire ai maestri l'accesso alle loro proprietà. Alcuni di loro fecero sloggiare le scuole, consci del fatto che l'alfabetizzazione avrebbe ridotto progressivamente la loro capacità di soggiogare il popolo. La diffusione della cultura, comunque, proseguì, grazie anche ai fondi stanziati dal Comune e dalla Provincia di Roma e all'appoggio della duchessa Caetani, che nel 1913 mise a disposizione di Giovanni Cena un locale per organizzarvi la prima vera scuola dell’Agro Pontino. In questa zona le scuole erano organizzate in funzione delle esigenze della popolazione, delle loro abitudini, dell’età e condizioni degli scolari; avevano inoltre programmi e calendari particolari: prima dei grandi lavori del fieno del frumento, chiudevano. Il programma di Giovanni Cena era moderno e rivoluzionario: andare tra la gente, cercare e non attendere gli alunni. Le scuole dell’Agro nacquero sicuramente dalla passione civile e culturale del piccolo gruppo che gravitava attorno ad Angelo Celli, apostolo e maestro. Tuttavia è difficile pensare al loro funzionamento e al loro sviluppo senza la figura determinante di Giovanni Cena. Eppure, sulle scuole dell’Agro Pontino egli divise sempre il merito con i suoi colleghi. Il 17 maggio 1915, una settimana prima dell’entrata in guerra dell’Italia, Giovanni Cena entrò a far parte del "Comitato di preparazione civile". Percorse l’Agro Pontino e le paludi e andò spesso in Abruzzo, testimone del dramma del terremoto. Lì creò asili e rafforzò il suo legame con la popolazione aiutando la povera gente a rivendicare i propri diritti. Nell’estate del 1915 è al fronte per la sua rivista: ottiene di stare qualche settimana in trincea per capire fino in fondo cos’è la guerra; negli ospedali di Roma organizza la scuola per i feriti analfabeti; fonda e dirige “Il Piccolissimo”, un giornalino di propaganda per gli alunni e i loro parenti. Morì di polmonite a Roma nel 1917. Nel 1921 fu eretta la scuola in muratura a Casal delle Palme in onore di Giovanni Cena, “poeta del cuore, buon cittadino della patria, amico fervente della scuola e dei lavoratori dell’Agro Romano”. Oltre alle poesie, di lui resta soprattutto il romanzo sociale Gli ammonitori, uscito nel 1903. Tutte le sue opere, raccolte in cinque volumi, furono pubblicate a Torino nel 1928. 3 1.3 - STORIA SOCIO-ECONOMICA DI IVREA All’inizio del XX secolo fiorirono a Ivrea numerose attività imprenditoriali, favorite dalla nuova politica di incentivazione industriale inaugurata dall’amministrazione comunale eletta dopo le elezioni del 1906, legata all’Associazione Commercianti e Industriali. Molti imprenditori forestieri scelsero Ivrea per impiantare nuove fabbriche, mentre nella borghesia eporediese vi era una bassissima vocazione a investire capitali in settori non "tradizionali". Tra le principali, la Società Anonima Rossari e Varzi di Galliate rilevò l’ex cotonificio Ceretto & Meynardi, dando lavoro a 100 operai. Negli anni ’60 entrò in crisi e chiuse all’inizio degli anni ’70. La ditta Paul Zhan e figli di Milano, produttrice di catenelle d’argento, acquistò nel 1908 l’altura sopra Porta Aosta, costruendovi un edificio imponente che nel dopoguerra prese il nome di Argenterie Diatto. La sua chiusura risale agli anni ’60. Nel 1922 viene impiantata la Soie de Chatillon, già presente in Valle d’Aosta dal 1920, e dal 1923 inizia la produzione. Per far fronte alla richiesta di manodopera della nuova fabbrica si assiste ad un fenomeno di immigrazione dal Veneto e dal Friuli, anche di donne molto giovani che vengono ospitate in convitti di suore. Dal 1934 al ‘42 la fabbrica passa all’IRI e dal ’42 al ’55 a un consorzio di industriali lanieri, per poi finire sotto il controllo della Edison nel 1955 e iniziare la produzione di fibre sintetiche (nylon). Alla fine degli anni ’60 lo stabilimento di Ivrea è entrato a far parte del gruppo Montedison, con il nome di Montefibre. Entrato in crisi all’inizio degli anni ’70, la fabbrica conclude la sua attività intorno alla metà degli anni ’80. L’industria più importante per la storia del Canavese è stata la Olivetti, la prima fabbrica di macchine da scrivere fondata nel 1908 da Camillo Olivetti, che già nel 1896 aveva fondato la CGS, fabbrica di apparecchiature elettriche trasferita poi a Milano. Lo sviluppo urbanistico e architettonico di Ivrea nel ‘900 è strettamente legato alla storia della Olivetti. La prima fabbrica in mattoni rossi viene edificata in una zona rurale, non lontano dall’abitazione di Camillo Olivetti, l’ex convento di San Bernardino. Nel 1933 a Camillo si affianca, nella guida della fabbrica, il figlio Adriano, straordinaria figura di industriale-intellettuale. Egli chiamerà a Ivrea architetti e intellettuali per progettare insieme a loro lo sviluppo della Olivetti, consapevole delle responsabilità sociali dell’industria e del peso che essa ha, e non può non avere, sulla configurazione e modificazione di un territorio, delle sue possibilità di qualificazione o di degrado delle aree scelte per i suoi insediamenti. Nella metà degli anni ’30 inizia lo sviluppo dell’asse di via Jervis che porterà nell’arco di venticinque anni alla creazione di una vera e propria città nuova Olivettiana. I principali protagonisti sono gli architetti milanesi Figini e Pollini, che progetteranno gli ampliamenti della fabbrica, la fascia dei servizi sociali, l’asilo nido e alcune abitazioni per impiegati. Il loro lavoro, insieme a quello di altri architetti di fama internazionale, porterà alla creazione di un esempio unico all’interno del panorama architettonico italiano di età contemporanea. Con la crisi della Olivetti a partire dall'inizio degli anni '90, Ivrea ha vissuto una sofferta riconversione della sua struttura economica ed occupazionale, che ha visto una crescita della piccola e media industria e l'aumento delle attività terziarie. Attualmente nei dintorni di Ivrea vi sono numerose ditte di piccole dimensioni, ma di notevole contenuto tecnologico. 4 1.4 - IL BACINO DI UTENZA COMUNI E NUMERO ALUNNI Agliè Albiano d’Ivrea Alice Superiore Andrate Azeglio Banchette Barone C.se Bollengo Borgo d’Ale Borgofranco d’Ivrea Borgomasino Brosso Burolo Caluso Candia C.se Caravino Carema Cascinette d’Ivrea Castellamonte Cavaglià Chiaverano Chivasso Ciconio 5 16 4 1 8 28 1 21 2 38 7 4 12 15 3 4 8 19 7 1 6 1 1 Cigliano Colleretto Giacosa Cossano C.se Cuceglio Donnas Favria Feletto Fiorano C.se Foglizzo Fontainemore Issiglio Issime Ivrea Lessolo Lillianes Loranzè Lugnacco Lusigliè Maglione Magnano Mazzè Mercenasco Meugliano 4 11 4 6 3 1 1 9 3 1 1 1 174 8 1 11 5 3 4 2 8 10 2 5 Moncrivello Montalenghe Montalto Dora Montanaro Nomaglio Palazzo C.se Pavone C.se Pecco Perosa C.se Piverone Pont-Saint-Martin Quagliuzzo Quassolo Quincinetto Rivara Rivarolo C.se Romano C.se Rossano Rueglio Salerano C.se Samone San Giorgio San Giusto C.se 4 3 47 9 3 9 36 3 7 8 4 1 2 6 1 2 18 1 10 4 13 6 15 San Martino C.se Scarmagno Scicli Settimo Rottaro Settimo Vittone Strambinello Strambino Tavagnasco Torino Torrazza P. Trausella Traversella Verres Vestignè Vialfrè Vico C.se Vidracco Vische Vistrorio Viverone Volpiano Zimone Altro 4 8 1 6 10 1 36 11 1 1 1 2 1 8 1 2 2 8 2 1 1 3 6 1.5 - L’ISTITUTO OGGI L’Istituto di Istruzione Superiore “Giovanni Cena” di Ivrea si propone di formare cittadini autonomi, critici, responsabili futuri professionisti in grado sia di affrontare le sfide di una realtà economica in continua trasformazione, sia di proseguire gli studi. In un contesto socio-economico caratterizzato da forti processi innovativi, l'Istituto presenta un’offerta formativa diversificata e al passo con i tempi indirizzata prevalentemente al settore terziario e riferita a servizi amministrativi, commerciali, turistici, dell'edilizia e del territorio, articolata in: percorsi che consentono di conseguire i diplomi nell’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing – indirizzo generale – e articolazione Sistemi Informativi Aziendali dal terzo anno Turismo Costruzioni, Ambiente e Territorio per la sezione tecnica, e i diplomi nell’indirizzo Servizi Commerciali per la sezione professionale. Il numero e la varietà degli indirizzi di studio, la capacità progettuale nel campo dell’innovazione didattica, l’impegno sia nel settore dell’integrazione e della prevenzione del disagio sia in quello della dispersione scolastica, l’esperienza maturata in campo informatico e multimediale, sostenuta dal complesso di laboratori e dotazioni, nonché l’offerta di percorsi formativi integrati con la formazione professionale, collocano l’Istituto “Cena” tra i primi poli scolastici in Canavese, richiamando una popolazione scolastica da circa un centinaio di Comuni del Canavese, del Biellese e del Vercellese. 1.6 – DOPO IL DIPLOMA Studenti diplomati nell’anno scolastico 2012-2013 6 2 – L’OFFERTA FORMATIVA L’Offerta Formativa dell’Istituto di Istruzione Superiore “Cena” persegue come linea strategica di fondo “l’orientamento al servizio” che si concretizza in scelte didattiche e organizzative caratterizzate da: • attenzione all'utenza • apertura al territorio 2.1- ATTENZIONE ALL’UTENZA Gli studenti e i loro bisogni, nonché la qualità del servizio offerto, sono il punto di riferimento principale, fin dall’accoglienza in Istituto, per tutte le decisioni didattiche e organizzative. L'Istituto è impegnato a creare un ambiente formativo stimolante che si estrinsechi in un miglioramento dei risultati attraverso linee di azione mirate a: successo scolastico mediante : - metodologie didattiche induttive e partecipative - organizzazione modulare e flessibile della didattica - forte azione di sostegno e di recupero a partire da un impianto progettuale annuale - attività mirate all’ampliamento dell’offerta formativa, quali la Patente Europea del Computer (ECDL), la Certificazione Esterna Europea delle Lingue Straniere, Stage Linguistici all’estero, specifiche Aree di Progetto - esperienze di alternanza scuola-lavoro - approfondimenti tematici delle discipline di indirizzo tenuti da esperti in forma di conferenze, seminari e corsi - attività sportive promosse dal Centro Sportivo Scolastico - uscite e visite didattiche, viaggi d’istruzione - utilizzo sistematico e mirato di proiezioni, spettacoli, Internet e risorse multimediali - l’utilizzo del laboratorio come metodologia didattica di apprendimento che facilita la personalizzazione del processo di insegnamento/apprendimento e consente agli studenti di acquisire il “sapere” attraverso il “fare” dando forza all’idea che la scuola è il luogo in cui si “impara ad imparare” per tutta la vita orientamento mediante: - progetti di proposte formative che, a partire dalla conoscenza di sé, stimolino negli studenti delle differenti classi interessi e svelino attitudini personali in funzione dell’eventuale riorientamento interno e/o esterno e in appoggio all’orientamento in uscita per le classi terminali - attività didattiche che motivino gli studenti a costruire il proprio progetto di vita e di lavoro - “alleanze formative” con il mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca - appropriati tirocini formativi aziendali o in studi professionali per gli alunni del triennio e i neo-diplomati - scambi culturali in Italia e all’estero - esperienze dirette nella realizzazione di servizi congressuali ed eventi per gli alunni della sezione tecnica indirizzo turismo integrazione mediante: - interventi didattici individualizzati e personalizzati attraverso la redazione di un Piano didattico personalizzato per studenti con diagnosi di Bisogni Educativi Speciali secondo la normativa in vigore ( D.M. 27/12/2012 e C.M. 6/3/2013) 7 - progetti personalizzati destinati agli allievi in situazione di disagio o affetti da gravi patologie - iniziative volte al recupero dello svantaggio e della dispersione scolastica ( l’Istituto Cena, in rete con il Liceo Scientifico “Gramsci” di Ivrea, realizza un progetto per iniziative didattiche di prevenzione e di contrasto della dispersione scolastica con la collaborazione della Fondazione Ruffini, dell’Associazione “Tutto sotto il cielo” e dell’Associazione ACMOS). - iniziative di inserimento di allievi stranieri che partecipano a scambi culturali ( con associazioni quali Intercultura ) - iniziative di inserimento di ragazzi provenienti da altre scuole superiori o scuole professionali con appositi “progetti passerella” - formazione “ragionata” delle classi prime prevenzione del disagio mediante: - un ambiente formativo accogliente e motivante - una relazione educativa improntata al dialogo e alla trasparenza caratterizzata da un contratto formativo-comportamentale di classe stipulato fra il Consiglio e il gruppo-classe e dalla presenza di figure di supporto quali il docente coordinatore - attività sportive in curricolo ed extracurricolo, compresi i campionati studenteschi - attività di educazione alla legalità, alla cittadinanza e alla Costituzione, alla pace, alla solidarietà ed all’ interculturalità collaborazione con le famiglie mediante: - la stipulazione, al momento dell’iscrizione, di un Patto Educativo di Corresponsabilità che le coinvolga nella fase di definizione e di attuazione del progetto educativo - un’attività integrativa dell’azione educativa familiare costituita da momenti di informazione e riflessione e attività di prevenzione su: tabagismo, tossicodipendenze, sessualità, alimentazione, educazione stradale ecc. condotta attraverso interventi di esperti del settore, medici specialisti, affinché gli alunni vivano il difficile periodo adolescenziale in modo più sereno e cosciente - incontri collegiali e individuali con le famiglie. 2.2 – APERTURA AL TERRITORIO L’Istituto "Cena" segue con attenzione l’evoluzione e le trasformazioni dell’attività economica e produttiva del territorio per adeguare la propria offerta ai nuovi bisogni formativi e per garantire, alle imprese, le risorse umane con le competenze necessarie, e, ai diplomati di tutti gli indirizzi, una preparazione professionale e trasversale adeguata ad un efficace ed efficiente inserimento nel mondo del lavoro. Interlocutori privilegiati e costanti per conoscere e rispondere ai bisogni formativi del territorio sono: le aziende, le istituzioni, le associazioni di settore e di categoria, gli Albi e i Collegi professionali e le rappresentanze sindacali gli studi professionali per la realizzazione dei progetti di alternanza scuola-lavoro le Agenzie Formative per la progettazione e realizzazione di percorsi formativi di innovazione curriculare, integrati e post diploma l’università e le altre scuole, sia medie inferiori per facilitare le scelte degli studenti, sia superiori per progettare percorsi per il passaggio ad altro indirizzo e per la realizzazione di iniziative in rete gli Enti Locali, amministrazioni pubbliche (Tribunale, Agenzia delle Entrate, Centri Servizi per l’impiego, A.S.L. ecc.), associazioni culturali (Intercultura, ecc.) L’Istituto si propone anche come motore culturale verso il territorio con l’organizzazione di conferenze, seminari ed incontri su temi di interesse generale e settoriale.. 8 3- PERCORSI FORMATIVI L’offerta formativa dell’I.I.S. “Giovanni CENA” è articolata in percorsi di istituto tecnico e percorsi di istituto professionale entrambi finalizzati al conseguimento di un diploma quinquennale di istruzione secondaria superiore. Percorsi di istituto tecnico : Amministrazione Finanza e Marketing - indirizzo generale e articolazione Sistemi Informativi Aziendali dal terzo anno Turismo Costruzioni Ambiente e Territorio Percorso di istituto professionale : Servizi Commerciali 3.1 – PERCORSI DI ISTITUTO TECNICO Il percorso degli istituti tecnici è connotato da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea. Tale base è costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico. I percorsi degli istituti tecnici si articolano in un'area di istruzione generale comune e in aree di indirizzo. L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico e storico-sociale. Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue e assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti. I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale consentono agli studenti di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, di accedere all’università, al sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore, nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. A conclusione dei percorsi degli istituti tecnici, gli studenti - attraverso lo studio, le esperienze operative di laboratorio e in contesti reali, la disponibilità al confronto e al lavoro cooperativo, la valorizzazione della loro creatività ed autonomia – sono in grado di: agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, 9 tecnologici; riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento sopratutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico; riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione; individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo; collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico- culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi; utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali; riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono; padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica; possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate; collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo della storia delle idee, della cultura, delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza; cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale;saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo;analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale. 10 PERCORSO DI ISTITUTO TECNICO INDIRIZZO: AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Il Diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”: ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale. Attraverso il percorso generale, è in grado di: rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; gestire adempimenti di natura fiscale; collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda; svolgere attività di marketing; collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing. Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, dal terzo anno, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: riconoscere e interpretare le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto; i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda; i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse; individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali; 11 interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese; riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date; individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane; gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata; applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati; inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato; orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose; utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti; analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa. Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate con la peculiarità del profilo. QUADRO ORARIO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Indirizzo ANNO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING 1° 2° 3° 4° 5° 1 4 2 3 3 2 4 2 2 3 2 2 2 1 4 2 3 3 2 4 2 2 3 2 2 2 1 4 2 3 3 3 2 3 3 6 2 1 4 2 3 3 3 2 3 2 7 2 1 4 2 3 3 3 3 3 8 2 32 32 32 32 32 DISCIPLINE Religione cattolica o attività alternative Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese Seconda lingua comunitaria - Lingua francese Diritto ed economia Matematica Chimica Scienze integrate Fisica Scienza della terra e biologia Geografia Informatica Diritto Economia politica Economia aziendale Scienze motorie e sportive Totale ore settimanali 12 QUADRO ORARIO SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI Articolazione ANNO SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI 3° 4° 5° Religione cattolica o attività alternative Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese Seconda lingua comunitaria - Lingua francese Diritto ed economia Matematica Geografia Informatica Diritto Economia politica Economia aziendale Ore in compresenza * Scienze motorie e sportive 1 4 2 3 3 3 4 3 3 4 1 4 2 3 3 5 2 3 7 2 1 4 2 3 3 5 3 2 7 9 2 Totale ore settimanali 32 32 32 DISCIPLINE 13 2 PERCORSO DI ISTITUTO TECNICO INDIRIZZO: TURISMO Il Diplomato nell’indirizzo “Turismo”: ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico e competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa turistica inserita nel contesto internazionale. E’ in grado di: gestire servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico del territorio; collaborare a definire con i soggetti pubblici e privati l’immagine turistica del territorio e i piani di qualificazione per lo sviluppo dell’offerta integrata; utilizzare i sistemi informativi, disponibili a livello nazionale e internazionale, per proporre servizi turistici anche innovativi; promuovere il turismo integrato avvalendosi delle tecniche di comunicazione multimediale; intervenire nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi, contabili e commerciali. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Turismo” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: riconoscere e interpretare le tendenze dei mercati locali, nazionali, globali anche per coglierne le ripercussioni nel contesto turistico; i macrofenomeni socio-economici globali in termini generali e specifici dell’impresa turistica; i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali diverse; individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica, fiscale con particolare riferimento a quella del settore turistico; interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi di gestione e flussi informativi; 14 riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a cercare soluzioni funzionali alle diverse tipologie; gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata specifici per le aziende del settore Turistico; analizzare l’immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo patrimonio culturale sia per individuare strategie di sviluppo del turismo integrato e sostenibile; contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie di imprese o prodotti turistici; progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici; individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione del personale dell’impresa turistica; utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche. QUADRO ORARIO INDIRIZZO TURISMO Indirizzo ANNO TURISMO 1° 2° 3° 4° 5° 1 4 2 3 3 2 4 2 2 3 2 2 2 1 4 2 3 3 2 4 2 2 3 2 2 2 1 4 2 3 3 3 3 2 4 3 2 2 1 4 2 3 3 3 3 2 4 3 2 2 1 4 2 3 3 3 3 2 4 3 2 2 32 32 32 32 32 DISCIPLINE Religione cattolica o attività alternative Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese Seconda lingua comunitaria - Lingua francese Terza lingua straniera – Lingua spagnola Diritto ed economia Matematica Chimica Scienze integrate Fisica Scienza della terra e biologia Geografia Geografia turistica Informatica Economia aziendale Discipline turistiche e aziendali Diritto e legislazione turistica Arte e territorio Scienze motorie e sportive Totale ore settimanali 15 PERCORSO DI ISTITUTO TECNICO INDIRIZZO: COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”: ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell'impiego degli strumenti per il rilievo, nell'uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali; possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico; ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali; ha competenze relative all’amministrazione di immobili. È in grado di: collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità; intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati; prevedere nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, redigere la valutazione di impatto ambientale; pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro; collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di lavorazione; rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti; applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle 16 problematiche connesse al risparmio energetico nell’edilizia; utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi; tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell'ambiente; compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e al territorio; gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi; organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza. QUADRO ORARIO COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO Indirizzo ANNO COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO 1° 2° 3° 4° 5° 1 4 2 3 2 1 4 3 1 4 2 3 2 4 3 1 4 2 3 3 1 6 4 4 2 2 1 4 2 3 3 7 4 4 2 2 32 32 DISCIPLINE Religione cattolica o attività alternative Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese Diritto ed economia Geografia economica Matematica Complementi di matematica Chimica di cui compresenza* Scienze integrate Fisica di cui compresenza* Scienza della terra e biologia Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica di cui compresenza* Tecnologie informatiche di cui compresenza* Scienze e tecnologie applicate** Progettazione, Costruzioni e Impianti Geopedologia, economia ed estimo Topografia Gestione del cantiere e Sicurezza dell’ambiente di lavoro Scienze motorie e sportive Totale ore settimanali 17 3 2 2 3 2 1 4 2 3 3 1 7 3 4 2 2 33 32 32 2 3 3 2 2 3 2 3 2 3.1 – PERCORSI DI ISTITUTO PROFESSIONALE L’identità degli istituti professionali è connotata dall’integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica. I percorsi degli istituti professionali si articolano in un’area di istruzione generale e in un’area di indirizzo. L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico e storico- sociale. Gli studenti degli istituti professionali conseguono la propria preparazione di base con l’uso sistematico di metodi che, attraverso la personalizzazione dei percorsi, valorizzano l’apprendimento in contesti formali, non formali e informali. Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi. I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentono agli studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore, nei percorsi universitari, nonché nei percorsi di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. I percorsi degli istituti professionali hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti competenze basate sull’integrazione tra i saperi tecnico-professionali e i saperi linguistici e storicosociali, da esercitare nei diversi contesti operativi di riferimento. A conclusione dei percorsi degli istituti professionali, gli studenti sono in grado di: agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e professionali; riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, a partire dalle componenti di natura tecnico-professionale correlate ai settori di riferimento; riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali; individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; 18 riconoscere i principali aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo; comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all’economia, all’organizzazione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi; utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprendere la realtà ed operare in campi applicativi; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri; utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale; compiere scelte autonome in relazione ai propri percorsi di studio e di lavoro lungo tutto l’arco della vita nella prospettiva dell’apprendimento permanente; partecipare attivamente alla vita sociale e culturale a livello locale, nazionale e comunitario. PERCORSO DI ISTITUTO PROFESSIONALE INDIRIZZO: SERVIZI COMMERCIALI Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi Commerciali“ ha competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari. Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali. E’ in grado di: ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali; contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa connessi; contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo - contabile; contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing; collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale; utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore; 19 organizzare eventi promozionali; utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni; comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore; collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi Commerciali“ consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali; interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative aziendali; svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di strumenti tecnologici e software applicativi di settore; contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con riferimento alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti previsti dalla normativa vigente; interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino con particolare attenzione alla relativa contabilità; interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction; partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari; realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di servizi per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi; applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati. QUADRO ORARIO SERVIZI COMMERCIALI Indirizzo ANNO SERVIZI COMMERCIALI 1° 2° 3° 4° 5° 1 4 2 3 3 2 1 4 2 2 2 5 1 4 2 3 3 2 4 2 2 2 5 1 4 2 3 3 4 3 8 1 4 2 3 3 4 3 8 2 2 2 2 2 2 1 4 2 3 3 4 3 8 2 2 2 33 32 32 32 32 DISCIPLINE Religione cattolica o attività alternative Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese Seconda lingua comunitaria - Lingua francese Diritto ed economia Geografia economica Matematica Chimica Scienze Fisica integrate Scienza della terra e biologia Informatica Tecniche professionali dei servizi commerciali Di cui compresenza* Tecniche di comunicazione Scienze motorie e sportive Totale ore settimanali 20 2 4 4 - LA DIDATTICA La progettazione didattica, realizzata dalla collegialità dei docenti mediante le riunioni per assi culturali e dei Consigli di Classe, tende a far conseguire agli alunni le competenze proprie degli assi culturali e le competenze chiave di cittadinanza e per l’apprendimento permanente in modo tale che essi possano affrontare una realtà economico sociale caratterizzata da continua innovazione e rapida evoluzione e/o proseguire proficuamente gli studi a livello post-diploma o universitario. COMPETENZE PROPRIE DEGLI ASSI CULTURALI ASSE DEI LINGUAGGI ASSE MATEMATICO ASSE STORICO SOCIALE ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO COMPETENZE DELL’ASSE DEI LINGUAGGI Padronanza della lingua italiana Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo Produrre testi di vario tipo in relazione ai diversi scopi comunicativi Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario Utilizzare e produrre testi multimediali COMPETENZE DELL’ASSE MATEMATICO Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi, anche con l’ausilio di interpretazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni di tipo informatico 21 COMPETENZE DELL’ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni, appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate COMPETENZE DELL’ASSE STORICO SOCIALE Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti della Costituzione, della persona, della collettività e dell’ambiente Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE Raccomandazioni del Parlamento Europeo Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Competenza digitale Imparare a imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale Obiettivi dell'azione formativa sono quindi: - la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani che consenta di trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario - lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio - l’esercizio della responsabilità personale e sociale - il conseguimento di competenze che consentano ai ragazzi di orientarsi in una realtà in continua trasformazione e di attivare processi di auto apprendimento - l’acquisizione di stili di vita sani e sicuri mediante approfondimenti disciplinari sulla sicurezza e sulla salvaguardia dell’ambiente 22 4.1 – CRITERI DELL’AZIONE DIDATTICA L'azione didattica è improntata a criteri di flessibilità, interdisciplinarietà e trasparenza. flessibilità. Le proposte didattiche tengono conto dei diversi stili e ritmi di apprendimento degli allievi e, oltre allo sviluppo delle competenze e delle abilità e all'acquisizione delle conoscenze, mirano a potenziare in ogni studente l'adozione di un adeguato metodo di studio, la riflessione sul proprio processo di apprendimento e sui propri atteggiamenti. Le proposte didattiche si avvalgono di : - metodi induttivi, metodologie partecipative, un’intensa e diffusa didattica di laboratorio - progetti didattici che inducano gli studenti a lavorare su di un compito condiviso la cui rilevanza non sia limitata all’ambito scolastico - didattica modulare per numerose discipline, strategia che consente l’acquisizione di crediti certificabili, cumulabili e spendibili in altri percorsi formativi e nel mondo del lavoro - flessibilità del gruppo classe o interclasse attraverso la formazione di gruppi sia di interesse disciplinare o multidisciplinare, sia in base a livelli di apprendimento e si attuano mediante: - distribuzione oraria delle lezioni che tenga conto delle esigenze della didattica - interventi didattici mirati lungo l’intero anno scolastico - attività di compensazione per consentire a tutti il possesso dei prerequisiti necessari allo svolgimento del programma - monitoraggio dei risultati - interventi di sostegno e di recupero - progettazione di percorsi integrati interdisciplinarietà. L’attività di insegnamento viene affrontata dai docenti con un approccio interdisciplinare al fine di trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario e tendendo a sviluppare negli studenti competenze trasversali trasparenza. Al fine di motivare e rendere lo studente partecipe del processo di insegnamento/apprendimento, i docenti comunicano alle classi il contratto formativo per competenze che precisa: - obiettivi generali, obiettivi essenziali, contenuti, metodologia e organizzazione della proposta didattica - criteri e griglie di valutazione adottati per le verifiche orali e per le correzioni delle prove scritte, al fine di consentire all’alunno di comprendere errori e lacune e di potersi attivare per il recupero con il supporto del docente 23 4.2 – I CRITERI DI VALUTAZIONE E IL SISTEMA DEI CREDITI Per l’importanza del momento valutativo-informativo considerato nella sua funzione diagnostica e non punitiva, per la chiarezza e l’omogeneità dei criteri di valutazione, i docenti adottano una stessa griglia di voti da 1 a 10 relativa agli esiti in termini di conoscenze, abilità e livelli di competenza: VOTO 1-2 3 4 5 ABILITA’ CONOSCENZE LIVELLO DI COMPETENZA Commette numerosi e gravi Non possiede alcuna errori non evidenziando alcuna conoscenza abilità oppure rifiuta il compito significativa assegnato Ha una conoscenza non corretta e Non sa applicare le sue frammentaria dei lacunose conoscenze contenuti Possiede conoscenze Applica in modo incerto frammentarie e molto conoscenze frammentarie superficiali Ha appreso i contenuti Applica le conoscenze solo se in modo superficiale e costantemente guidato non li collega tra loro 6 Ha acquisito i contenuti essenziali della disciplina 7 Ha acquisito una conoscenza sicura dei contenuti proposti 8 Possiede conoscenze ampie e adeguatamente approfondite 9 Possiede conoscenze complete ed approfondite 10 Ha acquisito piena padronanza delle problematiche proposte con approfondimento personale Punti in quindicesimi Voti in decimi Riesce ad applicare i contenuti acquisiti in modo corretto, ma semplice Con linguaggio adeguato, opera alcuni collegamenti tra gli argomenti in modo parzialmente autonomo Sa operare collegamenti e connessioni tra gli argomenti in modo sicuro, autonomo e con proprietà espressive esaurienti Sa operare collegamenti e connessioni tra gli argomenti in modo originale con proprietà di linguaggio Sa operare collegamenti e connessioni tra le conoscenze acquisite in modo autonomo e critico e con rigore logicoconcettuale ed argomentativo NON ACQUISITA BASE Lo studente svolge compiti in situazioni semplici e note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali INTERMEDIA Lo studente svolge compiti e risolve problemi in situazioni complesse e note mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite INTERMEDIA Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite e compiendo scelte consapevoli AVANZATA Lo studente svolge compiti e risolve problemi in situazioni complesse, anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. AVANZATA Lo studente svolge compiti e risolve problemi in situazioni complesse, anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni ed assumere autonomamente decisioni consapevoli 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 10 9 8 7½ 6/7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1 L’alunno viene sempre immediatamente informato dell’esito delle prove orali e nel più breve tempo possibile per quelle scritte. Le famiglie sono periodicamente informate sull’andamento didattico-disciplinare attraverso: - colloqui con tutti i docenti in occasione dei consigli di classe di metà quadrimestre - colloqui individuali settimanali con docenti in orario prefissato - comunicazione dell’esito delle verifiche sul libretto scolastico personale - pagella del primo quadrimestre e scheda informativa di metà primo e secondo quadrimestre - voti e annotazioni inseriti nel registro elettronico e consultabili sul sito dell’Istituto 24 Nella valutazione di fine quadrimestre i Consigli di Classe tengono conto dei seguenti elementi: livelli di competenza acquisiti progressi registrati (e non soltanto la media matematica dei voti) impegno esiti delle attività di recupero partecipazione al dialogo educativo comportamento potenzialità di recupero in possesso dell’allievo In particolare, per eventuali non promozioni valutano: il numero delle insufficienze la gravità delle insufficienze la distribuzione delle insufficienze fra le diverse aree disciplinari le carenze nell’area di indirizzo la scarsa partecipazione al dialogo educativo e alle attività di recupero comportamento la frequenza Nel caso in cui lo studente in sede di scrutinio finale presenti insufficienze in una o più discipline, il Consiglio di Classe può sospendere il giudizio se ritiene che l’alunno abbia la possibilità di colmare le lacune entro il termine dell’anno scolastico , in tal caso egli è tenuto a: svolgere le consegne estive assegnate frequentare le attività di recupero attivate dall’Istituto o, nel caso in cui i responsabili del minore non si avvalgano di dette attività, comunicare la loro decisione alla scuola sostenere la prova di verifica volta ad accertare il superamento del debito il cui esito positivo è condizione necessaria per essere ammessi alla classe successiva. Al fine di valutare le competenze sviluppate, che si manifestano nella capacità di affrontare un compito o realizzare un prodotto mettendo in gioco le risorse personali e quelle esterne utili o necessarie, si tiene conto dell’insieme delle manifestazioni di competenza e della loro evoluzione. La raccolta sistematica delle informazioni, nonché la loro lettura e interpretazione permettono di desumere se lo studente abbia raggiunto un certo livello di competenza in un ambito di attività specifico e di disporre quindi delle evidenze utili ai fini della valutazione finale ivi compresa quella relativa alla certificazione delle competenze per l’adempimento dell’obbligo di istruzione. Nella valutazione del comportamento i Consigli di Classe tengono conto dei seguenti elementi: l’osservanza del Patto educativo di corresponsabilità e delle norme di comportamento la frequenza la disponibilità all’interrelazione e la partecipazione alla vita scolastica l’atteggiamento metacognitivo. Il voto non sufficiente di condotta è assegnato nei casi di gravi violazioni dei doveri degli studenti definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti a condizione che allo studente sia già stata comminata una sanzione disciplinare. Il credito scolastico è la somma dei punteggi ricavati dalle valutazioni finali che l’allievo consegue nell’arco del triennio. 25 Nell’attribuzione del punteggio da parte del Consiglio di classe, relativamente alla banda di oscillazione (punteggio minimo-massimo), si tiene presente quanto segue: 1. Si attribuisce per eccesso il punteggio più alto della banda di appartenenza se la media dei voti risulta pari o superiore al decimale 0,51; viceversa, si attribuisce per difetto il punteggio più basso; 2. Pur in presenza del punteggio minimo previsto dalla banda di appartenenza, si può accedere al punteggio massimo se si verificano 3 delle seguenti condizioni: acquisizione di un credito formativo; voto di comportamento non inferiore a 8/10; partecipazione attiva al dialogo educativo e alle attività complementari e integrative previste dal POF; assenze totali inferiori al 10%. Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza lavorativa e culturale, certificata, acquisita al di fuori dell’Istituto di appartenenza o nell’Istituto di appartenenza. Elementi che concorrono alla valutazione del credito formativo sono: esperienze lavorative e culturali acquisite, dalle quali derivino competenze, abilità e conoscenze, coerenti con l’indirizzo scelto. I crediti saranno registrati in appositi documenti scolastici e i punteggi verranno assegnati secondo le indicazioni della normativa relativa all’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione. 4.3 – L’ATTIVITA’ DI SOSTEGNO E DI RECUPERO Le attività di sostegno e recupero, parti integranti della programmazione del Consiglio di Classe e dell’attività del singolo docente, si propongono di: omogeneizzare il livello delle competenze nelle classi prime e in quelle di nuova formazione per accorpamento di classi precedenti promuovere l’integrazione degli alunni ripetenti o provenienti da altri corsi o scuole consentire il raggiungimento degli obiettivi essenziali prefissati contenere il fenomeno della dispersione scolastica migliorare i metodi di studio colmare le carenze disciplinari 26 Tali attività si articolano secondo le seguenti modalità mirate: classi classi prime, nuove discipline inizio anno scolastico - settembre In base ai prerequisiti per la nuova disciplina: breve “corso” propedeutico atto a fornirli a tutto il gruppo classe in modo omogeneo Attività di impostazione/rafforzamento di metodi di classi prime, studio discipline già Accertamento di abilità, conoscenze e competenze già della scuola possedute media Eventuale test di ingresso tutte le classi seconde, terze, quarte e quinte in corso d’anno • Corsi di recupero • Recupero in itinere Revisione dei contenuti essenziali disciplinari dell’anno precedente • Corsi di recupero Correzione dei lavori estivi assegnati • Recupero in itinere durante la pausa estiva • Corsi di recupero Tali attività si concludono con una verifica di superamento del debito formativo che avrà luogo prima dell’inizio del nuovo anno scolastico • Corsi di recupero Tali attività si concludono con una verifica di superamento del debito formativo che avrà luogo prima dell’inizio del nuovo anno scolastico Le attività di recupero si attivano ogniqualvolta si riscontrino: • difficoltà di comprensione e di applicazione • risultati negativi e sistematicamente al termine dello scrutinio intermedio e dello scrutinio finale. Si articolano in: • spiegazioni • esercitazioni di applicazione • attività di rinforzo Le attività che consistono corsi di recupero sono portate a conoscenza delle famiglie e si concludono con una verifica il cui esito è comunicato all’alunno e ai suoi responsabili. Per le classi prime, terze e per quelle per le quali se ne ravvisa la necessità è istituita la figura del docente tutor, designato dal Consiglio di Classe, con il compito di: seguire e sostenere sul piano cognitivo, emotivo e motivazionale il percorso formativo degli allievi in difficoltà progettare e coordinare il progetto di recupero ed eventualmente quello di riorientamento rendere partecipi i genitori e i docenti del Consiglio di Classe del percorso dello studente, delle strategie adottate e dei risultati conseguiti. 4.4 – IL CLIL L’acronimo CLIL (Content and Language Integrated Learning) è uno dei nomi con cui viene indicata l’educazione bilingue o plurilingue, cioè l’insegnamento di discipline non linguistiche in lingua straniera. La diffusione di questo tipo di didattica nel panorama della scuola italiana è basata su una molteplicità di ragioni che hanno alla base uno dei cinque obiettivi generali individuati nel 1995 27 dalla Commissione Europea nel Libro bianco su Istruzione e Formazione. Insegnare e apprendere: verso la società conoscitiva, e cioè promuovere “la conoscenza effettiva di tre lingue comunitarie”. FINALITA’ E OBIETTIVI DEI MODULI CLIL Alcune finalità basilari dell’insegnamento veicolare possono essere così sintetizzate: 1. fare acquisire i contenuti disciplinari; 2. migliorare la competenza comunicativa nella L2 (lingua seconda o lingua veicolare); 3. utilizzare la L2 come strumento per apprendere, sviluppando così le abilità cognitive ad essa sottese. Per realizzare queste finalità l’insegnante CLIL non solo utilizza la L2 per veicolare i contenuti della sua materia ma attua una serie di strategie che sono essenziali per l’apprendimento integrato - non per nulla CLIL significa Content and Language Integrated Learning. La lezione viene quindi focalizzata non solamente sui contenuti ma anche sulla lingua, di cui bisogna favorire la comprensione e l’accrescimento. Per questo motivo vengono attuate le strategie CLIL (ad esempio: brainstorming, input comprensibile e compreso, lezioni interattive, attività mirate ad aumentare la produzione autonoma etc.). I moduli CLIL promuovono il miglioramento linguistico con un apprendimento esperienziale, cioè imparare facendo anziché solo guardando o memorizzando. Questa modalità, secondo le ultime ricerche, elabora gli input a livelli più profondi, dando luogo ad un’effettiva acquisizione “automatizzata” ed inoltre, insieme all’autenticità del contesto - uno dei principi base dell’insegnamento veicolare - aiuta gli studenti a comprendere che la lingua è uno strumento di comunicazione e di acquisizione e trasmissione del sapere e non un’astratta entità regolata da grammatica e sintassi. Viene così favorita anche la motivazione in quanto aumenta la consapevolezza dell’utilità di saper padroneggiare una lingua straniera, che unita al piacere di riuscire ad utilizzare la lingua come strumento operativo, aumenta nell’allievo la fiducia nelle proprie possibilità. INSEGNAMENTO DI DISCIPLINE NON LINGUISTICHE ( DNL) IN LINGUA STRANIERA SECONDO LA METODOLOGIA CLIL Per gli Istituti tecnici il DPR 15 marzo 2010, n.88, all’art.8, comma2 lettera b), prevede che: “ Con successivi decreti del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono definiti: (…) b) i criteri generali per l’insegnamento, in lingua inglese, di una disciplina non linguistica compresa nell’area di indirizzo del quinto anno, da attivare in ogni caso nei limiti degli organici determinati a legislazione vigente.” Per il corrente anno scolastico, il Collegio dei docenti ha stabilito l’attivazione nelle classi quinte, preferibilmente per il 50% del monte ore, delle seguenti discipline (DNL) veicolate in lingua inglese: quinte CAT : Gestione del cantiere e Sicurezza dell’ambiente di lavoro quinte AFM e quinta SIA: Diritto quinte PROFESSIONALI: Diritto quinta TURISMO: Geografia turistica 28 5 - STRUMENTI PER L’ATTUAZIONE DEL POF L’Istituto di Istruzione Superiore “Cena” , sotto la guida della Direzione, finalizza gli sforzi di tutto il personale a migliorare costantemente i processi scolastici, l’organizzazione, la gestione, la comunicazione, i processi di insegnamento- apprendimento mediante il sistema di qualità del “ Marchio SAPERI”. Il “ Marchio SAPERI per la Qualità e l’Eccellenza della scuola”, di proprietà dell’ USR Piemonte, è propedeutico e nello stesso tempo complementare rispetto agli standard ISO 9001: 2008 e ai modelli di autovalutazione per l’ eccellenza EFQM e CAF. I requisiti del “Marchio” sono coerenti con quelli dell’accreditamento delle strutture formative e con i recenti criteri di valutazione proposti. 5.1 – LE RISORSE UMANE Il corpo docente dell’Istituto è composto da un centinaio di insegnanti, la maggior parte dei quali è di ruolo e quindi, oltre a garantire la continuità, offre provate esperienza e competenza, garantendo una progettazione didattica stabile, in costante miglioramento. La struttura organizzativa, al cui vertice si colloca il Dirigente scolastico, coadiuvato, per le proprie competenze, dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, è articolata nel modo seguente: 29 Collaboratori del Con responsabilità e deleghe del Dirigente Scolastico in materia di: Gestione organizzativa di sezione o plesso - Sicurezza ed handicap Dirigente Scolastico - Comunicazione - Accoglienza nuovi docenti - Rapporti con le famiglie - Eventuali altre attività di competenza del Dirigente Scolastico Giunta esecutiva Consiglio di Istituto Consigli di Classe Dipartimenti per Assi Culturali Collegio dei Docenti Commissioni Progettazione, organizzazione e realizzazione in materia di: Formazione classi –Handicap – Per allievi BES –Orario - Qualità – Tecnica -Uscite didattiche- Revisione POF- Elettorale- Didattica- Accoglienza- Orientamento-Dispersione ed integrazione-Aggiornamento e progettazione Comitato di Valutazione dei Docenti Organo di Garanzia Funzioni Strumentali Organi di staff Organi di natura collegiale Area 1 Gestione del POF con funzioni di raccordo tra Collegio Docenti, Dirigente Scolastico e Consiglio d'Istituto per consentire la realizzazione delle attività progettate Area 2 Orientamento e scambi culturali PROGETTAZIONE – con compiti di : Analisi dei bisogni del territorio; Progettazione del curriculum e di percorsi formativi aggiuntivi Coordinamento, monitoraggio e valutazione dei progetti d’Istituto; Conservazione della documentazione relativa all’attività di progetto; Promozione dell’educazione alla salute. Referente alla DIDATTICA – con compiti di: Coordinamento e monitoraggio dell’attività didattica dei Consigli di Classe e dei Dipartimenti; Coordinamento, monitoraggio e valutazione attività di recupero. ORIENTAMENTO IN INGRESSO – con compiti di : Progettazione e gestione del piano di orientamento in entrata; Organizzazione e gestione dei rapporti con le scuole medie: docenti, famiglie e studenti; Accoglienza classi prime: organizzazione, gestione, valutazione test d’ingresso trasversali e disciplinari; Raccolta e gestione dei dati relativi alle iscrizioni alle classi prime; Produzione di materiale informativo e promozionale. ORIENTAMENTO IN USCITA, STAGE e SCAMBI CULTURALI– con compiti di : Progettazione e gestione del piano di orientamento in uscita; Organizzazione delle attività di informazione e consulenza agli studenti sulla prosecuzione agli studi e sull’inserimento lavorativo; Raccolta e gestione dei dati relativi alle scelte degli studenti diplomati; Progettazione, coordinamento, monitoraggio e valutazione dell’attività di stage; Raccolta dati relativi alle aziende e gestione attività di intermediazione per il collocamento lavorativo dei diplomati; Raccolta e gestione dei dati relativi agli stage; Progettazione e coordinamento degli scambi culturali. SERVIZI AGLI STUDENTI – con compiti di: Analisi dei bisogni degli studenti; Organizzazione, gestione e valutazione delle attività richieste dagli studenti; Progettazione, organizzazione, gestione. Referente DSA– con compiti di: Coordinamento e monitoraggio dell’inserimento di alunni DSA; Supporto ai colleghi insegnanti e alle famiglie ; Predisposizione modello PDP del MIUR; Organizzazione, gestione e valutazione delle attività. Referente HC– con compiti di: Coordinamento e monitoraggio dell’inserimento di alunni diversamente abili; Organizzazione, gestione e valutazione delle attività Referente per L’INTEGRAZIONE E LA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA – con compiti di: Coordinamento e monitoraggio dell’inserimento di alunni provenienti da altri percorsi; Coordinamento e monitoraggio dell’attività di tutoraggio; Inserimento e monitoraggio di alunni stranieri; riorientamento. Referente SERVIZI WEB– con compiti di: Potenziamento, coordinamento e monitoraggio del processo di comunicazione interna; Ideazione e predisposizione di materiale funzionale all’attività scolastica; Raccolta e distribuzione di informazioni; Implementazione e aggiornamento del sito web della scuola. Coordinatori di Consigli di classe con compiti di: presiedere il Consiglio di Classe per delega del Dirigente Scolastico; svolgere attività di collegamento e coordinamento tra il Dirigente e lo staff e i colleghi del Consiglio di Classe nonché la classe stessa; curare i rapporti con le famiglie, a nome di tutto il Consiglio di Classe; controllare la frequenza degli alunni monitorando le giustificazioni, avvertendo tempestivamente il Dirigente delle eventuali anomalie, contattando le famiglie per le opportune verifiche; seguire in qualità di tutor gli stage del quarto anno della sezione tecnica raccogliere le istanze degli alunni rappresentanti di classe e farsene portavoce presso il Consiglio di Classe; vigilare sull’applicazione da parte di tutto il Consiglio di Classe dei criteri di valutazione esplicitati dal POF; farsi portavoce nella classe delle istanze annunciate dal Dirigente e dallo staff; rapportarsi con le F.S. competenti per segnalazioni, ecc. Coordinatori di Dipartimento per assi culturali con compiti di: conferire con il Dirigente Scolastico, da cui sono coordinati, e con la F. S. area 1per la gestione dell’intervento disciplinare (progettazione, definizione ed attuazione degli obiettivi disciplinari per la classe e/o sezione e valutazione dei risultati conseguiti); monitoraggio dell’attività disciplinare e la sua applicazione onde assicurare, come prevede il POF, pari opportunità nella gestione del curricolo e della sua integrazione Referente di Progetto con compiti di: gestire la realizzazione dei progetti allegati al POF redigere e gestire con cura e tempestività il quaderno/verbale delle attività Segreteria didattica Segreterie amministrative Dirigente Scolastico e Organi dell’area Ufficio contabilità amministrativa, tecnica e ausiliaria Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Personale tecnico Personale ausiliario di coordinamento Figure di supporto Area 3 Servizi Per la realizzazione di alcuni obiettivi e progetti, l'Istituto ricorre anche a qualificate risorse umane esterne, quali esperti aziendali, professionisti, personale qualificato dell'ASL e uno psicologo. L’Istituto si adopera perché tutto il personale, docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario, possa essere costantemente aggiornato in tutti gli aspetti inerenti le specifiche professionalità. Infatti, la formazione e l'aggiornamento del personale sono gli strumenti adottati per lo sviluppo armonico, coerente e finalizzato delle risorse della scuola, perciò è obiettivo primario dell’Istituto l'apprendimento continuo come mezzo per affrontare il cambiamento, migliorare la professionalità docente e la qualità del servizio. 30 La scuola stimola forme di autoaggiornamento nei dipartimenti per assi culturali e, la produzione e diffusione di materiali e di esperienze innovative e promuove corsi di aggiornamento, anche in collaborazione con altre scuole su tematiche privilegiate quali tecniche multimediali, metodologie didattiche e strategie per il conseguimento di obiettivi trasversali. 5.2 – L’UFFICIO TECNICO L’Ufficio Tecnico opera al fine di migliorare l’organizzazione e la funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente. Esso assume un ruolo rilevante in una scuola che considera la didattica di laboratorio uno strumento fondamentale per l’acquisizione delle competenze da parte degli studenti. 5.3 – IL CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO IL Centro Sportivo Scolastico tende al conseguimento dei seguenti obiettivi: sviluppare negli studenti una cultura sportiva contribuire ad aumentarne il senso civico migliorare l’integrazione delle fasce più deboli e disagiate favorendone la piena crescita umana ridurre le distanze che ancora esistono fra sport maschile e sport femminile Le discipline sportive attraverso le quali il Centro Sportivo Scolastico si prefigge di realizzare gli obiettivi sopra indicati sono: la pallacanestro, la pallavolo, l’atletica, il tennis, la pallamano, il nuoto, l’arrampicata, il calcio, il calcetto e lo sci ( ed eventualmente altre discipline sportive). 5.4 – IL GRUPPO DI LAVORO PER L’HANDICAP OPERATIVO ( GHLO ) ( Decreto del Presidente della Repubblica del 24 febbraio 1994 e legge del 5 febbraio 1992 numero 104 ) Per ogni alunno svantaggiato, all’inizio dell’anno scolastico, viene costituita un’equipe di lavoro composta: dal Dirigente scolastico da almeno un rappresentante dei docenti di classe dal docente specializzato sul sostegno dall’assistente educatore eventualmente presente dagli operatori dell’ASL che si occupano del caso ( l’Unità multidisciplinare di cui all’articolo 3 del Decreto del Presidente della Repubblica 24 febbraio 1994 ) dai genitori o dai facenti funzione da qualunque altra figura significativa che operi nei confronti dell’alunno. Per esercitare le sue funzioni di competenza, il gruppo: elabora il Profilo Dinamico Funzionale elabora il Piano Educativo Individualizzato o almeno individua e coordina le “linee di fondo” del PEI verifica in itinere i risultati e, se necessario, modifica il PEI e/o il PDF. Il Dirigente scolastico: nomina e presiede il gruppo di lavoro individua il coordinatore ( di norma il docente specializzato sul sostegno ) che ha il compito di redigere il verbale delle riunioni, predisporre e tenere aggiornata la documentazione. Il GLH operativo si riunisce almeno due volte l’anno. La Direttiva del 27 dicembre 2012 (e successiva circolare) trasformano il GLH di Istituto in Gruppo di lavoro per l’inclusione, estendendo le competenze di questo organo a tutte le tipologie di BES (Bisogni Educativi Speciali) e non solo a quelli che rientrano nell’ambito della L.104/1992 . 31 5.5 – IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Il Comitato Tecnico Scientifico é l'organismo propositivo e di consulenza tecnica dell'Istituto. Esso è costituito in base a quanto previsto dall’ art. 5, comma 3 del “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” che recita: “Gli Istituti Tecnici […] costituiscono un comitato tecnico-scientifico, senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica, con una composizione paritetica di docenti e di esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica, con funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità.” Esso ha il compito di individuare un efficace raccordo tra gli obiettivi educativi e formativi dell’istituto e le esigenze professionali del territorio relativamente ai fabbisogni produttivi nonché un raccordo tra le diverse professionalità e la ricerca scientifica e tecnologica. Ha natura giuridica obbligatoria non vincolante in merito a quanto indicato all’art.3. Esso agisce in stretta collaborazione con gli altri organismi dell’istituto e opera secondo le regole della P.A. Il C.T.S. è presieduto dal Dirigente Scolastico ed è formato, in composizione paritetica, da docenti interni, imprenditori, rappresentativi del mondo del lavoro e delle professioni, docenti universitari, docenti qualificati nella Ricerca Scientifica e Tecnologica, rappresentanti degli Enti Locali. 5.6 – GLI AMBIENTI, LE STRUTTURE E LE ATTREZZATURE L’Istituto di Istruzione Superiore “Cena” opera in una struttura composta da due plessi in via Dora Baltea n.°3 e n.°7 ad Ivrea. Di recente realizzazione, è dotato di aule, laboratori, locali luminosi e un bar interno, pienamente rispondenti alle norme igienico-sanitarie e di sicurezza richieste dalla normativa vigente, è immerso nel verde, dotato di parcheggio proprio e prossimo alle fermate dei mezzi di trasporto urbani ed extraurbani (treni, pullman e autobus). L’Istituto dedica costante attenzione alla dotazione di supporto alla didattica, sia per le strumentazioni di uso collettivo, sia per quelle di uso individuale, garantendo a ciascuno studente la conoscenza e l’utilizzo delle apparecchiature più consone all’acquisizione delle abilità poste fra gli obiettivi del proprio percorso formativo. Notevoli sono le risorse economiche che vengono impiegate ogni anno per il rinnovo dei materiali obsoleti con altri rispondenti alle più recenti tecnologie. La competenza e la disponibilità del personale tecnico, oltre a mantenere l’efficienza delle dotazioni, costituiscono un valido supporto alla didattica ed un prezioso ausilio per la formazione degli studenti. Nel rispetto di alcune clausole di sicurezza, l’Istituto offre agli studenti la possibilità di utilizzare spazi ed attrezzature anche in orario extra-scolastico per consentire attività di studio in gruppo e per permettere il completo espletamento delle esercitazioni pratiche anche a coloro che non possiedono costose dotazioni personali. Il complesso delle dotazioni è organizzato in numerose aule speciali e laboratori: 1 biblioteca 1 aula magna 1 aula video 1 palestra con tribune per il pubblico impianti sportivi all’aperto 1 aula speciale per diversamente abili 2 laboratori di informatica 3 laboratori di informatica multimediali 1 laboratorio di chimica, fisica e scienze naturali 32 1 laboratorio di topografia centri di riproduzione e stampa 1 bar interno spazi per riunioni e attività integrative 5.7 – COMUNICAZIONE E WEB L'ascolto, il dialogo e la collaborazione con l’utenza e con l’esterno sono considerati elementi importanti per il buon funzionamento della struttura organizzativa, per la qualità del servizio e la soddisfazione dei bisogni del territorio. L’Istituto è impegnato nello sviluppo di un piano articolato e coordinato della comunicazione che utilizza una pluralità di strumenti: incontri di natura collegiale di accoglienza e di tipo informativo sulle attività dell'Istituto e sull'orientamento, per genitori e studenti incontri collegiali tra docenti, genitori e studenti di informazione sull’attività didattica e sull’andamento della classe colloqui individuali tra genitori e docenti colloqui degli studenti con il coordinatore del Consiglio di Classe e il docente tutor colloqui con il Dirigente Scolastico su appuntamento accesso agli uffici di segreteria tutti i giorni nell’orario di apertura al pubblico distribuzione di materiale informativo interventi su stampa quotidiana o periodica conferenze su tematiche di interesse per il territorio sito web della scuola Dall’anno scolastico 2013-2014 è inoltre in uso, come previsto dalla normativa, il registro elettronico, consultabile sul sito dell’Istituto. Al suo interno la scuola, oltre a ricercare la costruzione di un clima aperto al confronto, alla disponibilità e alla collaborazione, punta sul sistema della comunicazione per motivare, coinvolgere, responsabilizzare le risorse umane attraverso: comunicati del Dirigente Scolastico o dei responsabili delle funzioni strumentali distribuzione di materiale preparatorio sugli argomenti in discussione nel Collegio Docenti bacheche produzione di materiali ad uso didattico su supporti informatici incontri con i coordinatori e i capi dipartimento da parte del Dirigente Scolastico o di figure da lui delegate 5.8 – I CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME Al fine di favorire l’omogeneità dei diversi gruppi classe, la formazione delle classi prime avviene tenendo conto dei seguenti elementi: residenza risultati dell’esame di licenza media iscrizione di allievi ripetenti e di allievi diversamente abili eventuali richieste motivate degli allievi 5.9 – I CRITERI PER LA PREDISPOSIZIONE DELL’ORARIO SCOLASTICO SETTIMANALE Nella predisposizione dell’orario scolastico settimanale delle lezioni si tiene conto, quando possibile, di: distribuzione equilibrata delle ore di ciascuna disciplina nell’arco della settimana distribuzione diversificata delle ore di una stessa disciplina, soprattutto per quelle con un forte carico orario, nell’arco della giornata 33 Il presente PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ha validità annuale e quindi è in vigore per l’anno scolastico 2014/2015 gli ALLEGATI che seguono ne costituiscono parte integrante. Il presente PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA è stato approvato dal Collegio Docenti in data 4 novembre 2014 ed è in attesa di approvazione del Consiglio di Istituto 34 ALLEGATI La sezione allegati è suscettibile di essere incrementata durante l’anno con eventuali altri progetti ritenuti realizzabili e finanziabili dal Collegio Docenti e dal Consiglio di Istituto (ciascuno per le proprie competenze). CALENDARIO ED ORARIO: L'anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri, mentre l'orario quotidiano delle lezioni varia in funzione di quello curricolare dei corsi. CALENDARIO Inizio lezioni Vacanze natalizie Termine primo quadrimestre Vacanze di Carnevale ORARIO 10.09.2014 le classi prime 11.09.2014 tutte le altre classi dal 24.12.2014 al 06.01.2015 25.01.2015 Ponte festività del primo maggio dal al dal al dal al 12.02.2015 17.02.2015 02.04.2015 07.04.2015 01.05.2015 03.05.2015 Ponte festa della Repubblica dal al 01.06.2015 02.06.2015 Vacanze di Pasqua Termine anno scolastico 11.06.2015 Dal lunedì al venerdì, le unità orarie di lezione sono così scandite: prima ora dalle 8,10 alle seconda ora dalle 9,05 alle 10,00 dalle 10,00 alle 10,10 terza ora dalle 10,10 alle 11,05 quarta ora dalle 11,05 alle 12,00 dalle 12,00 alle 12,10 dalle 12,10 alle 13,05 dalle dalle dalle dalle 13,05 14,00 14,10 15,05 intervallo intervallo quinta ora sesta ora intervallo settima ore ottava ora alle alle alle alle 9,05 14,00 14,10 15,05 16,00 Al pomeriggio, la scuola è aperta per consentire lo svolgimento di attività extra-curricolari, per corsi di recupero, per la realizzazione di progetti e per altre necessità degli studenti. 35 PROGETTI PRESENTATI E APPROVATI DAL COLLEGIO DOCENTI IN DATA 04/11/2014. TALI PROGETTI DOVRANNO ANCORA ESSERE VALUTATI DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO NELLA SEDUTA PROSSIMA VENTURA. PROGETTI DI SOSTEGNO E POTENZIAMENTO DELLE CONOSCENZE E DELLE COMPETENZE DENOMINAZIONE REFERENTE/I DESTINATARI prof. o proff. EDUCAZIONE FINANZIARIA E ALLA LEGALITA' D.S. Il Progetto di Educazione alla Legalità nasce come premessa socio-culturale indispensabile per sviluppare ed avviare negli studenti la conoscenza e la funzione delle regole nella vita sociale; a far comprendere loro come l’organizzazione della vita personale e sociale si fondi su un sistema di relazioni giuridiche nella consapevolezza che valori, quali ad esempio la dignità, la libertà, la solidarietà, la sicurezza vanno perseguiti e protetti ponendosi in contrasto contro ogni forma e fenomeno di illegalità. TUTTE LE CLASSI DELL’ISTITUTO IL CENA VERSO L’EXPO 2015: CONOSCERE E PROMUOVERE PRIME T TUR E U TUR NESPOLO L’ANFITEATRO MORENICO DI IVREA (AMI) Obiettivi del progetto sono la conoscenza dell’offerta culturale del nostro territorio, l’integrazione del nostro Istituto con altri settori, la formazione dei nostri studenti finalizzata a nuove opportunità economiche ed occupazionali, lo sviluppo negli allievi del senso di appartenenza alla comunità attraverso lezioni, lavori di gruppo e uscite didattiche sul territorio. POTENZIAMENTO DELLA LINGUA INGLESE BORATTO Paola Obiettivo del progetto è migliorare le competenze linguistiche in inglese mediante dei corsi extracurriculari con docenti madrelingua . Gli studenti che ne fanno richiesta possono sostenere gli esami per il PET presso gli enti di certificazione. TUTTE LE CLASSI DELL'ISTITUTO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BIELLA ROMOLI Scopo del progetto è ottenere informazioni sui corsi di Economia, Scienze Politiche e Ingegneria e sul funzionamento generale dell’Università (in Italia) con orientamento presso il nostro Istituto da parte degli orientatori dell’Università di Biella per le classi quinte e possibilmente per le quarte di tutti gli indirizzi. TUTTE LE CLASSI QUINTE E QUARTE DELL'ISTITUTO PROGETTO CENTRO SPORTIVO DOCENTI DI ED. FISICA Il progetto prevede attività fisico-sportive che concorrono allo sviluppo armonico della persona attraverso il potenziamento fisiologico, la rielaborazione degli schemi motori, il consolidamento del carattere e dello sviluppo del senso civico, la conoscenza e la pratica delle attività sportive, le informazioni fondamentali sulla tutela della salute e la prevenzione degli infortuni. Il progetto prevede la partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi. TUTTE LE CLASSI DELL'ISTITUTO 36 CORSI DI POTENZIAMENTO E CERTIFICAZIONE LINGUA CIOCIOLA FRANCESE Obiettivo del progetto è migliorare le competenze linguistiche in francese mediante dei corsi extracurriculari con docenti madrelingua. Gli studenti che ne fanno richiesta possono sostenere gli esami per il DELF (livello A2) presso l’Istituto e per il DELF (livello B1) presso l’Alliance française. SECONDE ,TERZE, QUARTE E QUINTE STAGE LINGUISTICO LINGUA FRANCESE CIOCIOLA Il progetto prevede l’organizzazione e il coordinamento di corsi di lingua all’estero con l’obiettivo di migliorare la conoscenza delle lingue studiate nell’Istituto e di far conoscere patrimonio, usi, costumi e tradizioni dei Paesi europei a noi più vicini e interessanti. Gli stage sono aperti a tutte le classi, anche se si cerca di creare gruppi omogenei per età e interessi. Le scuole straniere selezionate sono ottime e forniscono attestati validi ai fini del CV e riferibili ai quadri europei di certificazione linguistica. LE CLASSI AFM, TUR E PSC STAGE LINGUISTICO LINGUA INGLESE CIOCIOLA Il progetto prevede l’organizzazione e il coordinamento di corsi di lingua all’estero con l’obiettivo di migliorare la conoscenza delle lingue studiate nell’Istituto e di far conoscere patrimonio, usi, costumi e tradizioni dei Paesi europei a noi più vicini e interessanti. Gli stage sono aperti a tutte le classi, anche se si cerca di creare gruppi omogenei per età e interessi. Le scuole straniere selezionate sono ottime e forniscono attestati validi ai fini del CV e riferibili ai quadri europei di certificazione linguistica. TUTTE LE CLASSI DELL'ISTITUTO STAGE LINGUISTICO LINGUA SPAGNOLA CIOCIOLA Il progetto prevede l’organizzazione e il coordinamento di corsi di lingua all’estero con l’obiettivo di migliorare la conoscenza delle lingue studiate nell’Istituto e di far conoscere patrimonio, usi, costumi e tradizioni dei Paesi europei a noi più vicini e interessanti. Gli stage sono aperti a tutte le classi, anche se si cerca di creare gruppi omogenei per età e interessi. Le scuole straniere selezionate sono ottime e forniscono attestati validi ai fini del CV e riferibili ai quadri europei di certificazione linguistica. TRIENNIO DEL TURISTICO ECDL MIGLIORINO Il progetto si pone come obiettivo quello di permettere , agli alunni che ne fanno richiesta, di sostenere gli esami per conseguire la patente europea ECDL. TUTTE LE CLASSI DELL'ISTITUTO INSEGNANTI E CULTURA D’IMPRESA TALLARICO, TORNIERO , DOCENTI E TUTTE LE CLASSI Interlocutore privilegiato e costante del progetto è MINELLONO DELL'ISTITUTO Confindustria Canavese . L’Istituto "Cena" segue con attenzione l’evoluzione e le trasformazioni dell’attività economica e produttiva del territorio per adeguare la propria offerta ai nuovi bisogni formativi e per garantire, alle imprese, le risorse umane con le competenze necessarie, e, ai diplomati, una preparazione professionale e trasversale adeguata ad un efficace ed efficiente inserimento nel mondo del lavoro. 37 CORSO DI CINESE DIRIGENTE SCOLASTICO TUTTE LE CLASSI DELL'ISTITUTO Il corso ha come obiettivo la conoscenza della lingua e della cultura cinese attraverso lezioni pomeridiane di lingua e di lettorato con insegnante di madrelingua. Al termine del corso è possibile sostenere l’esame di livello HSK. BIBLIOTECA BERTOLDO Il progetto ha come scopo la sistemazione, già iniziata lo scorso anno scolastico, dei circa 11000 libri dell’Istituto. TUTTE LE CLASSI DELL'ISTITUTO GIORNO DELLA MEMORIA MARTINET, PESCA Il progetto si pone come obiettivi il recupero e la valorizzazione della memoria storica, la riflessione sulla “banalità del male” e sul senso del perdono come forma di riconciliazione, la promozione della consapevolezza della necessità di difendere i diritti umani attraverso un laboratorio che prenderà le mosse dalla lettura di due testi in cui viene narrata l’esperienza personale e drammatica della sopraffazione e della violazione dei più elementari diritti umani, in due momenti storici e luoghi diversi: “Il Girasole” di Simon Wiesenthal e “Fuga dal Campo 14” di Blaine Harden. COLANGELO Altri appuntamenti: - Incontro con “Il Testimone” - Uscita didattica a Milano, Palazzo Reale - Marc Chagall L’Ebreo Errante - retrospettiva. MARTINET, PESCA - Visita d’istruzione ad Auschwitz-Cracovia e/o Berlino. IV A AFM, IV U TUR, 4 A PSC, METTI UNA SERA AL LINGOTTO CIOCIOLA Scopo del progetto è la sensibilizzazione all’ascolto della musica classica con il sostegno dell’Associazione Lingotto Musica che mette a disposizione degli allievi interessati dei biglietti gratuiti in numero variabile. I biglietti sono a disposizione anche dei genitori che accompagnano i ragazzi. Il progetto si svolge in ore serali e l’Istituto non organizza il trasporto a Torino. TUTTE LE CLASSI DELL'ISTITUTO CLASSI IV E V DELL’ISTITUTO PROGETTI DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA, ALLA PREVENZIONE DEL ALL'INTEGRAZIONE E ALLA LOTTA AI COMPORTAMENTI A RISCHIO DENOMINAZIONE REFERENTE /I DESTINATARI prof. o proff. PROGETTO PER INIZIATIVE DIDATTICHE DI PREVENZIONE GARETTO E DI CONTRASTO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA Il progetto, in rete con il Liceo scientifico “ Gramsci” di Ivrea, ha come finalità la prevenzione del disagio, causa di ripetenze e di abbandoni scolastici, e il rafforzamento delle competenze di base, soprattutto nelle discipline italiano e matematica. Si avvale della collaborazione della Fondazione Ruffini, dell’Associazione Tutto Sotto Il Cielo e dell’ACMOS. INSERIMENTO ALUNNI STRANIERI GARETTO Il progetto si pone come obiettivo quello di inserire ed integrare gli studenti stranieri. Vengono organizzate da parte dei docenti interni delle attività che mirano a facilitare l’apprendimento della lingua italiana e a favorire il loro inserimento nel contesto sociale. 38 PRIME E SECONDE VARIE DISAGIO, MISSIONE SALUTE RUSSO Il progetto consiste in una serie di attività mirate a sensibilizzare gli studenti sui comportamenti a rischio per la salute psico-fisica con l’obiettivo di aiutarli a vivere serenamente la vita di relazione con se stessi e con gli altri (prevenzione delle tossico-dipendenze, dell'alcolismo, dei disturbi alimentari, informazione sessuale, ascolto psicologico, informazione sulla donazione di sangue e organi). PROGETTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE DENOMINAZIONE TUTTE REFERENTE prof. SCAMBIO CULTURALE CON CREST (RHONE-ALPES) – LYCÉE CIOCIOLA ARMORIN Il Progetto prevede la creazione di un sito web dedicato alle eccellenze del Piemonte in generale e del Canavese in particolare. I contatti tra gli allievi prevedono scambi di email, filmati e foto che si concretizzeranno il 23 marzo con l’accoglienza dei francesi nelle famiglie dell’Istituto per una settimana. Durante la visita italiana, cui seguirà una in Francia nell’a.s. 2015/2016, gli allievi visiteranno molte aziende sul territorio e conosceranno le eccellenze che hanno trovato spazio nel sito web creato. PROGETTI PER DIVERSAMENTE ABILI DENOMINAZIONE REFERENTE prof. LABORATORIO MANUALE FRANZETTI il progetto è rivolto agli studenti diversamente abili e ha come obiettivo il potenziamento della motricità fine, della socializzazione e della percezione cromatica. IO ME LA CAVO DA SOLO PRESTIA Il progetto prevede che gli studenti diversamente abili simulino la creazione e la gestione di un supermercato in modo tale da recuperare e potenziare le loro abilità di base funzionali ad un loro proficuo inserimento nel contesto sociale. 39 DESTINATARI IV A AFM INDICE PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA…………………………………………………………………. Pagina 1 1 – L’ISTITUTO………………………………………………………………………………………………… Pagina 2 - STORIA DELL’ISTITUTO……………………………………………………………………. - GIOVANNI CENA…………………………………………………………………………….. - STORIA SOCIO-ECONOMICA DI IVREA…………………………………………………. - IL BACINO DI UTENZA……………………………………………………………………… - L’ISTITUTO OGGI……………………………………………………………………………… - DOPO IL DIPLOMA……..……………………………………………………………………… pagina pagina pagina pagina pagina pagina 2 3 4 5 6 6 2 - L’OFFERTA FORMATIVA ………………………………………………………………………………. pagina 7 2.1 - ATTENZIONE ALL’UTENZA….………………………………………………………………. 2.2 - APERTURA AL TERRITORIO……………………………………………………………….. pagina pagina 7 8 3 - PERCORSI FORMATIVI ………………………………………………………………………………. pagina 9 3.1- PERCORSI DI ISTITUTO TECNICO.. ………………………………………………………... 3.2- PERCORSI DI ISTITUTO PROFESSIONALE………..……………………………... pagina pagina 9 18 4 - LA DIDATTICA …………………………………………………………………………………………… pagina 21 4.1 – CRITERI DELL’AZIONE DIDATTICA………………………………………………………… 4.2 - I CRITERI DI VALUTAZIONE E IL SISTEMA DEI CREDITI ………………………………. 4.3 - L’ATTIVITÀ DI SOSTEGNO E DI RECUPERO ………………………………………………. 4.4 – IL CLIL…………………………………………………………………………………………… pagina pagina pagina pagina 23 24 26 27 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 pagina 5 - STRUMENTI PER L’ATTUAZIONE DEL POF ……………………………………………………… 29 5.1 - LE RISORSE UMANE …………………………………………………………………………... 5.2 – L’UFFICIO TECNICO…………………………………………………………………………… 5.3 - IL CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO…………………………...……………………………. 5.4 - IL GRUPPO DI LAVORO PER L’HANDICAP OPERATIVO.………………………………….. 5.5 - IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO………………………………………………………. 5.6 - GLI AMBIENTI, LE STRUTTURE E LE ATTREZZATURE ………………………………….. 5.7 - COMUNICAZIONE E WEB ……………………………………………………………………. 5.8 - I CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME .……………………………….. 5.9 - I CRITERI PER LA PREDISPOSIZIONE DELL’ORARIO SCOLASTICO SETTIMANALE… pagina pagina pagina pagina pagina pagina pagina pagina pagina 29 31 31 31 32 32 33 33 33 ALLEGATI ………………………………………………………………………………………………… pagina 3539 40
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