La radioterapia - Krebsliga Schweiz

La radioterapia
Una guida della Lega contro il cancro
per pazienti e familiari
Impressum
_Editore
Lega svizzera contro il cancro
Effingerstrasse 40
Casella postale 8219
3001 Berna
Tel. 031 389 91 00
Fax 031 389 91 60
[email protected]
www.legacancro.ch
_Responsabile del progetto
Susanne Lanz, Lega svizzera contro il cancro, Berna
_Supervisione specialistica
(in ordine alfabetico)
Dr. med. Roger Kann, capoclinica, radio-oncologia,
ospedale universitario di Basilea
Béa Trächslin Silbernagel, TRM, radio-oncologia,
ospedale universitario di Basilea
Prof. Dr. med. Frank Zimmermann, medico primario,
radio-oncologia, ospedale universitario di Basilea
_Redazione
Susanne Lanz, Ernst Schlumpf, Lega svizzera contro
il cancro, Berna
_Traduzione
Cornelia Orelli, infermiera specialista in cure
­oncologiche e traduttrice DOZ, Lega svizzera contro
il cancro
_Lettorato
Francesca Pedrocchi, laureata in traduzione ETI
UNIGE, Solduno
_Immagini
Copertina: Dirk Neugebauer, ImagePoint AG, Zurigo
p. 4: Kay Hofmeister, ImagePoint AG, Zurigo
p. 14, 20, 23, 24, 27: Urs Flury, ospedale universitario
di Basilea
p. 34: Aletia, shutterstock
p. 40: Béa Trächslin Silbernagel, Basilea
_Design
Typopress Bern AG, Berna
_Stampa
Ast & Fischer AG, Wabern
Il testo originale è in tedesco. L’opuscolo è dispo­
nibile anche in francese.
© 2014, 2010, 1998
Lega svizzera contro il cancro, Berna
7a edizione riveduta
LSC / 5.2014 / 4000 I / 3010
Indice
Cara lettrice, caro lettore
5
Tumori e loro cura
Che cos’è il cancro? Terapie standard contro il cancro
6
6
8
Radioterapia10
Attuazione della r­ adioterapia 10
Tipi di radioterapia e apparecchiature 13
Radioterapia esterna
13
Radioterapia interna
18
Sedute di radioterapia
Colloquio informativo
Pianificazione della radioterapia
Svolgimento della r­ adioterapia
Controlli medici
20
20
22
26
28
Effetti voluti ed effetti indesiderati ­
della radioterapia
29
Radioattività29
Conseguenze dell’esposizione alle r­ adiazioni
30
Condizioni generali
30
Reazioni cutanee
31
Caduta dei capelli
32
Difficoltà di alimenta­zione, problemi digestivi 33
Sequele della radio­terapia alla gola,
al naso e alle orecchie 35
Sequele della radio­terapia al torace
e all’addome
36
Sequele della radio­terapia al basso ventre
37
Convivere con il cancro
39
Appendice41
La radioterapia
3
4
La radioterapia
Cara lettrice, caro lettore
Per agevolare la
lettura, nel testo
ci si riferisce a
entrambi i sessi
usando la sola
forma femminile
o maschile.
La radioterapia fa parte delle tera­
pie di base contro il cancro. All’in­
circa la metà dei pazienti oncolo­
gici dovrà sottoporsi, prima o poi,
a un trattamento radioterapico.
È probabile che il Suo medico Le
abbia proposto un trattamento
­radioterapico, spiegandoLe ­perché
è indicato nel Suo caso e come si
svolgerà. Il presente opuscolo Le
fornisce ulteriori informazioni sul­
la radioterapia, in generale, sulla
preparazione e lo svolgimento del
trattamento radioterapico, sui suoi
potenziali effetti secondari e sulla
loro gestione.
Le informazioni contenute in
quest’opuscolo e quelle prove­
nienti da altre fonti come, per
esempio, quelle reperite in Inter­
net, completano, ma non sostitui­
scono in alcun modo le informa­
zioni fornite dagli operatori del
centro di radioterapia (medico
radio-oncologo, personale infer­
­
mieristico, tecnico di radiologia
medica).
La terapia radiante in campo onco­
logico è personalizzata. Il decorso
della malattia varia da una per­
sona all’altra. Altrettanto variabile
è la risposta individuale alle tera­
pie.
Ponga tutte le domande che vuole:
un’informazione più completa pos­
sibile sulla Sua malattia e sulla
­radioterapia Le consentirà di av­
vicinarsi in modo consapevole al
trattamento radioterapico e ciò può
avere un effetto rassicurante.
Esprima le Sue preoccupazioni, le
Sue paure e le Sue incertezze: vi
sono persone pronte ad ascoltar­
La e ad aiutarLa. Negli opuscoli
della Lega contro il cancro (vedi
appendice) troverà varie proposte
di sostegno concepite per facilitar­
Le la convivenza con la malattia.
Lega contro il cancro
La radioterapia
5
Tumori e loro cura
Che cos’è il cancro?
Un tumore è un insieme di cellule
anomale riunite in una massa di
tessuto che può essere di natura
benigna o maligna. Vi sono quindi
tumori benigni e tumori maligni,
mentre con la parola «cancro» ci
si riferisce comunemente a un tu­
more maligno.
Vi sono numerosi tipi di tumori
­benigni ed esistono oltre cento tipi
diversi di cancro.
I tumori maligni che originano dai
tessuti epiteliali (di rivestimento)
come la pelle e le mucose sono
chiamati «carcinomi». Il cancro
dello stomaco o carcinoma ga­
strico ne è un esempio. I tumori
maligni dei tessuti ghiandolari
sono chiamati «adenocarcinomi».
6
Benigno o maligno?
I tumori benigni, crescendo, si
limitano a comprimere i tessuti
­
sani.
I tumori maligni, invece, hanno la
capacità d’infiltrarsi nei tessuti
adiacenti e di distruggerli. Inoltre,
le cellule cancerose, per via san­
guigna e/o linfatica, possono rag­
giungere i linfonodi regionali e,
con il progredire della malattia,
anche organi distanti dal luogo
d’insorgenza del tumore e formare
nuovi focolai maligni (metastasi).
I tumori maligni propri dei tessuti
connettivi (ossa, muscoli, cartila­
gine, tessuto adiposo ecc.) sono
detti «sarcomi».
In generale, è possibile stabilire
l’origine delle metastasi. Le meta­
stasi epatiche del carcinoma pol­
monare, per esempio, sono di­
verse dal cancro del fegato. La
distinzione avviene mediante un
esame microscopico delle caratte­
ristiche morfologiche di un fram­
mento di tessuto e delle cellule
che lo compongono (esame isto­
logico; dal greco histos = tessuto
e logos = studio).
Inoltre vi sono i tumori cerebrali, le
leucemie e i linfomi. Le leucemie e
i linfomi sono malattie oncologi­
che caratterizzate da una prolifera­
zione incontrollata delle cellule
immature – dette anche «cellule
staminali» o «blasti» – che si trova­
no nel midollo osseo, il luogo di
produzione delle cellule sangui­
gne (globuli rossi, globuli bianchi
e piastrine).
Tutto comincia dalla cellula
I tessuti e gli organi che formano
il nostro corpo sono costituiti da
milioni di cellule. Le cellule sono
i mattoni di cui è fatto il corpo
umano. Il nucleo cellulare racchiu­
de il «piano di costruzione» dell’es­
sere vivente: il patrimonio geneti­
co (genoma) con i suoi cromosomi
e geni; esso è composto dal DNA
(acido desossiribonucleico), il ma­
La radioterapia
teriale portatore del messaggio
genetico.
La divisione cellulare dà origine a
nuove cellule, assicurando così il
ricambio cellulare. Il processo di
riproduzione cellulare è codificato
nel patrimonio genetico. Le cellule
sane si dividono correttamente,
mentre le cellule che hanno subìto
un danno nel DNA (mutazione)
presentano una divisione cellulare
anomala.
Normalmente il corpo è in grado
di riparare i danni cellulari. Tutta­
via, può accadere che i suoi mec­
canismi di riparazione cellulare
falliscano e che le cellule mutate
comincino a proliferare in modo
incontrollato fino a formare un
­tumore, una neoplasia.
Dimensioni inimmaginabili
Un tumore con un diametro di un
centimetro è costituito da milioni
di cellule. Gli sono occorsi presu­
mibilmente diversi anni per rag­
giungere tale grandezza. In altre
parole: un tumore non insorge
dall’oggi al domani. La sua velo­
cità di crescita può variare a se­
conda del tipo di cancro.
Diverse cause possibili
In generale, la causa dell’insor­
genza di una malattia oncologica
resta sconosciuta. La duplicazione
della cellula può subire un’altera­
zione patologica.
Anche l’invecchiamento naturale,
fattori esterni come l’alimentazio­
ne, i virus, le radiazioni, le sostan­
ze tossiche, l’ambiente e lo stile di
vita nonché fattori congeniti e ge­
netici giocano un ruolo importante
nell’insorgenza del cancro.
Rischio di ammalarsi di cancro
È possibile ridurre il proprio ri­
schio di contrarre taluni tipi di
­cancro seguendo uno stile di vita
sano, ossia, per esempio, astenen­
dosi dal fumo, mangiando in
modo equilibrato e muovendosi a
sufficienza. Per tal altri tipi di can­
cro non sono note possibili misure
preventive.
Non si può prevedere se una per­
sona si ammalerà di cancro oppu­
re no. Si ammalano di cancro sia
ottimisti sia pessimisti, sia salutisti
sia goderecci. Nessuno può tute­
larsi al cento per cento dal cancro.
Non vi è, quindi, alcun motivo per
sentirsi in colpa se ci si ammala di
cancro.
Vi sono famiglie nelle quali alcuni
tipi di cancro ricorrono con mag­
giore frequenza che in altre. Chi
volesse approfondire l’argomen­
to, può leggere l’opuscolo della
Lega contro il cancro intitolato
­«Rischio di cancro ereditario» (vedi
p. 43).
La radioterapia
7
Terapie standard contro
il cancro
Esistono tanti tipi diversi di can­
cro, con diverse caratteristiche,
ciascuna delle quali richiede un
diverso approccio terapeutico.
I principali procedimenti terapeu­
tici sono i seguenti:
>> chirurgia (resezione del
­tumore),
>> terapie farmacologiche
(chemioterapia, terapia anti­
ormonale, immunoterapia),
>> radioterapia.
In oncologia, per «immunotera­
pia» s’intende ogni trattamento
che, attraverso la stimolazione o
modulazione del sistema immuni­
tario del paziente o comunque
l’impiego di prodotti immunologi­
ci (anticorpi, citochine), mira al
controllo della crescita tumorale.
Consulti a tale proposito l’opusco­
lo intitolato «Terapie farmacologi­
che dei tumori» (vedi p. 43).
La chemioterapia, la terapia anti­
ormonale, l’immunoterapia e la
radioterapia possono essere at­
tuate singolarmente (monotera­
pia) oppure combinate fra loro
(terapia combinata). Quando sono
combinate fra loro, le terapie far­
8
La radioterapia
macologiche e la radioterapia pos­
sono essere somministrate simul­
taneamente (terapie concomitanti)
oppure una dopo l’altra, in succes­
sione.
Studi clinici
La ricerca terapeutica continua.
Alla fase preclinica, che si svolge
in laboratorio, segue la fase clini­
ca, con i pazienti. Nell’ambito di
studi clinici si verifica se i nuovi
farmaci antitumorali si dimostra­
no più efficaci e sono meglio
tollerati delle terapie standard.
­
­L’obiettivo che si persegue è che
i pazienti possano trarre vantaggio
dalla terapia sperimentale, per
esempio, in termini di sopravvi­
venza, di rallentamento della ma­
lattia e di controllo dei dolori.
È possibile che anche a Lei sia pro­
posto di partecipare a uno studio
clinico. Oppure può informarsi Lei
stesso sugli studi clinici attual­
mente in corso per la Sua patolo­
gia.
È di esclusiva competenza del Suo
medico oncologo informarLa sui
possibili vantaggi e svantaggi che
potrebbe comportare per Lei la
partecipazione a uno specifico stu­
dio clinico.
Naturalmente è libero di accettare
di partecipare a uno studio clinico
oppure di rifiutare una tale propo­
sta terapeutica. Anzi, anche una
volta che ha accettato di parteci­
pare a uno studio clinico, ha la
possibilità di uscirne in qualsiasi
momento.
Vi sono invece pazienti oncologici
che rifiutano di sottoporsi a una
terapia convenzionale e optano, in
sua vece, per una terapia alternati­
va. Una tale scelta è sconsigliata.
Legga a questo proposito l’opu­
scolo intitolato «Alternativi? Com­
plementari?» (vedi p. 43).
L’opuscolo intitolato «Terapia on­
cologica nell’ambito di uno studio
clinico» del Gruppo Svizzero di
Ricerca Clinica sul Cancro SAKK
­
(vedi p. 44, Internet) spiega in che
cosa consiste uno studio clinico e
che cosa potrebbe implicare per
Lei la partecipazione a uno studio
clinico in generale.
Informi il Suo medico circa la Sua
intenzione di ricorrere alla medici­
na complementare in modo che
possiate scegliere insieme il meto­
do che fa per Lei.
Medicina complementare
Non pochi pazienti oncologici si
affidano a metodi di medicina
complementare, in concomitanza
con le terapie convenzionali. Come
lo dice la parola stessa, la medi­
cina complementare integra la
medicina convenzionale, non la
sostituisce.
Metta al corrente il medico anche
di eventuali rimedi che prende già
o di terapie che sta seguendo per
accertarsi che siano compatibili
con la terapia oncologica conven­
zionale.
I metodi di medicina complemen­
tare possono influire positiva­
mente sulle condizioni generali e
sulla qualità di vita dei pazienti
durante e dopo le terapie. In gene­
rale, non sono però efficaci contro
il tumore.
La radioterapia
9
Radioterapia
La radioterapia consiste nell’uso
di radiazioni ad alta energia per
distruggere le cellule tumorali.
In generale, la branca della medi­
cina che adotta la radioterapia per
la cura dei tumori è la radio-onco­
logia. In casi particolari e a dipen­
denza della modalità di applica­
zione delle radiazioni a scopo
terapeutico, la radioterapia può
essere attuata anche in un reparto
di medicina nucleare (p. es. cancro
alla tiroide).
La radioterapia danneggia le cel­
lule tumorali presenti nell’area
irradiata al punto da impedirne
­
la divisione e la moltiplicazione.
Contemporaneamente può dan­
neggiare le cellule normali dei
­tessuti sani circostanti e compor­
tare, di conseguenza, degli effetti
secondari. Contrariamente alle
cellule tumorali, che muoiono in
seguito alla radioterapia, le cellule
sane, in generale, riescono a ripa­
rare il danno provocato dalle ra­
diazioni.
Attuazione della
­radioterapia
La metà, circa, dei pazienti oncolo­
gici si sottopone alla radioterapia.
Il piano terapeutico personalizzato
che sarà proposto al paziente, di
solito, è elaborato, in maniera
collegiale, da un’équipe multidi­
­
sciplinare di medici specialisti in
radio-oncologia, medicina oncolo­
gica, chirurgia oncologica, patolo­
gia, radiologia, medicina nucleare
ecc.
Combattere il cancro con i raggi
La radio-oncologia si avvale delle radiazioni ionizzanti; esse sono
in grado di modificare la struttura della materia, cioè di ionizzare
gli atomi che incontrano sul loro percorso. La luce e il calore, al
contrario, sono radiazioni non ionizzanti.
L’azione biologica delle radiazioni ionizzanti fa sì che le cellule
­cancerose siano danneggiate e non si possano più dividere né
­moltiplicare e, quindi, muoiano.
Le radiazioni ionizzanti si presentano come particelle corpuscolate
(elettroni, protoni, neutroni, ioni pesanti ecc.) oppure come onde
elettromagnetiche (raggi X, raggi gamma).
10
La radioterapia
Il tipo di tumore e lo stadio della
malattia determinano la scelta te­
rapeutica e lo scopo che si perse­
gue con la terapia. Ciò vale anche
per la radioterapia.
Intenti terapeutici
Radioterapia a scopo curativo
(dal lat. curare = guarire, curare)
L’obiettivo che ci si prefigge, in
questo caso, è di curare la malat­
tia. La probabilità di ottenere una
remissione, ossia la scomparsa
completa e duratura della malat­
tia, è tanto più alta quanto più ra­
dicale è la distruzione del tumore
o delle cellule maligne isolate. La
radioterapia ha spesso un intento
curativo, ma non sempre: a volte,
a seconda di quanto grande è il tu­
more e di dove si trova, per preser­
vare i tessuti sani vicini, bisogna
applicare una dose di radiazioni
inferiore a quella che occorrereb­
be per eliminare completamente
le cellule cancerose.
In alcuni casi, la radioterapia sosti­
tuisce l’intervento chirurgico, per
esempio, nei tumori del cavo ora­
le, della faringe e della laringe, in
alcuni tipi di cancro della pelle, nel
cancro della prostata, in tumori
del canale anale ecc.
In molti altri casi, la radioterapia
precede o segue l’intervento chi­
rurgico oppure è attuata in combi­
nazione con una terapia farmaco­
logica, come spesso avviene nel
cancro del seno, della prostata e
del retto.
Radioterapia a scopo palliativo
(o sintomatico)
(dal lat. palliare = avvolgere in un
mantello, proteggere)
Se una remissione è considerata
improbabile, l’obiettivo della ra­
dioterapia è di impedire che la ma­
lattia progredisca e di controllarne
i sintomi. Con la radioterapia si
può, per esempio, rimpicciolire un
tumore non operabile che compri­
me un organo adiacente causando
dolori.
Con la radioterapia si possono an­
che trattare le metastasi ossee per
ridurre i dolori e il rischio di frattu­
re. La radioterapia può servire an­
che ad arrestare emorragie dovute
a tumori, a trattare le metastasi
cerebrali, ad alleviare la dispnea
e i disturbi della deglutizione o a
liberare le vie urinarie.
La radioterapia
11
Consentendo un trattamento in re­
gime ambulatoriale, la radiotera­
pia può evitare al paziente di dover
essere ricoverato o può ridurre la
durata della degenza ospedaliera
e, quindi, migliorare la qualità di
vita del paziente. Inoltre, le cure
palliative integrano la presa a cari­
co del paziente con terapie e inter­
venti infermieristici di supporto
nonché con il sostegno psicologi­
co e spirituale.
Tempo della somministrazione
del trattamento radioterapico
Radioterapia adiuvante/
postoperatoria
(dal lat. adiuvare = sostenere,
aiutare)
La radioterapia è chiamata «adiu­
vante» allorché è effettuata dopo
l’intervento chirurgico al fine di
eliminare eventuali cellule tumo­
rali residue e ridurre il rischio di
una recidiva, ossia per impedire
alla malattia di ripresentarsi o di
Potrebbe voler chiarire i seguenti aspetti:
>> Quale intento ha la terapia che mi è stata proposta? Curativo
o palliativo (vedi p. 11)? Prolungherà la mia vita? Migliorerà la
mia qualità di vita?
>> Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della terapia (anche in
­termini di qualità di vita e/o di sopravvivenza)?
>> Ho altre opzioni terapeutiche?
>> Quali sono i possibili effetti secondari e le potenziali conseguen­
ze? Le conseguenze sono temporanee o permanenti? Vi sono
misure lenitive efficaci?
>> Potrò ancora concepire figli e avere una vita sessuale normale
dopo la terapia?
>> Che ripercussioni prevedibili avranno la malattia e la terapia
sulla mia vita di tutti i giorni, sul mio contesto familiare e sociale,
sulle mie condizioni psicofisiche?
>> Che cosa succederebbe se evitassi queste terapie? Quanto mi
resterebbe da vivere? Che influsso avrebbe la mia scelta sulla
mia qualità di vita?
12
La radioterapia
progredire. La radioterapia adiu­
vante che segue, per esempio,
­l’intervento chirurgico conservati­
vo di escissione di un tumore al
seno (quadrantectomia) aumenta
in modo significativo le probabi­
lità di ottenere una remissione
completa e duratura.
Radioterapia neoadiuvante/
preoperatoria
(dal gr. néos = nuovo)
La radioterapia è chiamata «neo­
adiuvante» allorché è effettuata pri­
ma dell’intervento chirurgico allo
scopo di rimpicciolire il tumore.
La radioterapia neoadiuvante con­
sente un intervento più conserva­
tivo, ossia di preservare l’organo
interessato dalla malattia.
Domande sulla terapia
Chieda che Le sia dedicato il tem­
po necessario per discutere delle
terapie e per porre domande.
Tipi di radioterapia
e apparecchiature
Il trattamento radioterapico è per­
sonalizzato e quindi adattato a cia­
scun paziente, a seconda del tipo
di tumore, delle sue dimensioni,
della sua localizzazione e delle
condizioni del paziente stesso. La
radioterapia può essere sommini­
strata all’esterno o all’interno del
corpo e ciò può avvenire in vari
modi.
L’obiettivo principale è di ottenere
la massima efficacia del tratta­
mento con il minimo di effetti se­
condari. Non vi sono modalità di
applicazione delle radiazioni e ap­
parecchiature per la radioterapia
migliori o peggiori. La scelta tera­
peutica si basa sui criteri summen­
zionati.
Beneficerà del trattamento radio­
terapico più adatto a Lei e al Suo
tipo di tumore. Il Suo medico e gli
operatori del centro di radiotera­
pia Le spiegheranno in che cosa
consiste e come si svolgerà il tipo
di trattamento che seguirà.
Le radiazioni sono impercettibili
per il paziente: sono invisibili, ino­
dori e non provocano suoni né
sensazioni fisiche. Alcune appa­
recchiature per la radioterapia, in­
vece, producono rumori durante
l’erogazione dei raggi.
Radioterapia esterna
Nella radioterapia esterna, i raggi
sono erogati da una testata che
si trova all’esterno del corpo del
paziente, attraversano la cute
e rilasciano la dose prestabilita
all’interno dell’area da irradiare.
La radioterapia
13
Acceleratore lineare: testata, lettino, presidi d’immobilizzazione (in rosso).
La radioterapia esterna è attuata
molto più spesso della radiotera­
pia interna. Nel capitolo «Sedute
di radioterapia» ci riferiamo, quin­
di, in primo luogo alla pianifica­
zione e allo svolgimento della ra­
dioterapia esterna.
Al giorno d’oggi, la radioterapia
esterna, di solito, si avvale di un
acceleratore lineare, un’apparec­
chiatura costituita da un lettino at­
torno al quale ruota la testata che
eroga i raggi. L’energia e il potere
di penetrazione delle radiazioni
variano a seconda del piano di
cura personalizzato.
14
La radioterapia
Elettroni, fotoni
Le radiazioni sono costituite da
elettroni (particelle microscopiche
dotate di carica elettrica) o da
fotoni (onde elettromagnetiche).
­
I raggi sono accelerati artificial­
mente mediante campi magnetici
all’interno di un tubo per dotarli
dell’energia voluta. Dopo il tratta­
mento, i pazienti non sono radio­
attivi, ossia non emettono radia­
zioni. Essi non rappresentano
pertanto alcun pericolo per le per­
sone che entrano in contatto con
loro.
La radioterapia con elettroni è in­
dicata soprattutto per il trattamen­
to di tumori superficiali (p. es. tu­
mori della pelle) e di cicatrici o
infiammazioni, poiché il potere di
penetrazione degli elettroni è limi­
tato.
Convogliando gli elettroni verso
una lastra di metallo (bersaglio)
che li frena, si generano fotoni
altamente energetici in grado di
­
penetrare più in profondità nei
­tessuti.
Di norma, la pianificazione della
radioterapia con fotoni avviene
in base alle immagini ottenute da
una tomografia computerizzata
(TAC).
Radioterapia a modulazione
d’intensità (IMRT)
Questa modalità di attuazione del­
la radioterapia esterna prevede la
possibilità di modulare l’intensità del fascio di radiazioni diretto
all’area da irradiare. Ciò consente
di ottimizzare la distribuzione della
dose somministrata entro la zona
bersaglio.
In altre parole, le radiazioni colpi­
scono il tumore con intensità ete­
rogenea e da diverse angolazioni.
In questo modo si distruggono le
cellule tumorali, preservando al
tempo stesso il più possibile quel­
le sane, così da contenere al mas­
simo gli effetti secondari.
Radioterapia guidata
dalle immagini (IGRT)
L’acronimo deriva dall’inglese
Image-Guided Radiation Therapy.
Tale modalità di attuazione della
radioterapia esterna consente di
monitorare il volume bersaglio,
prima dell’erogazione delle radia­
zioni, con l’ausilio di tecniche
­diagnostiche come la tomografia
computerizzata (TAC), la tomogra­
fia a risonanza magnetica (TRM)
o la tomografia a emissione di
­positroni (PET).
Le immagini diagnostiche di con­
trollo sono prodotte dalla stessa
apparecchiatura che somministra
la radioterapia. Ciò consente di
colpire in modo mirato il tumore e
di «aggiustare il tiro» in base ai
movimenti del respiro o a quelli
involontari prodotti dagli organi
cavi, come per esempio il riempi­
mento della vescica urinaria e la
peristalsi intestinale, oppure dal
battito cardiaco.
Radioterapia e radiochirurgia
­stereotassica
La radioterapia stereotassica è
una tecnica che consente di diri­
gere in modo altamente mirato il
fascio di radiazioni verso il bersa­
glio. La parola «stereo tassia» de­
riva dal greco: stereós = spaziale,
tridimensionale; táxis = disposi­
zione, collocazione.
La radioterapia
15
Tale tecnica radioterapica si avvale
della combinazione tra la ricostru­
zione tridimensionale del tumore,
sulla base di apposite indagini
­diagnostiche, e il posizionamento
del paziente con una precisione
millimetrica.
La dose totale da somministrare
può essere suddivisa in più sedu­
te, dette anche «frazioni». In que­
sto caso, si parla di «radioterapia
stereotassica frazionata». Si parla
invece di «radiochirurgia stereo­
tassica» quando la dose totale è
somministrata in un’unica seduta.
Tale tecnica radioterapica richiede
una stretta collaborazione inter­
disciplinare (p. es. tra medici spe­
cialisti in radiologia, radioterapia,
medicina nucleare e neurochirur­
gia).
Inizialmente la radiochirurgia ste­
reotassica si adottava soltanto per
il trattamento dei tumori cerebrali.
Il primo strumento sviluppato a
tale scopo è stato il Gamma Knife,
anche se non si tratta di un coltello
vero e proprio.
La testa del paziente è immobiliz­
zata mediante un casco stereotas­
sico o un anello che è fissato a sua
volta al lettino. La posizione del
paziente rimane invariata fino al
termine del trattamento.
16
La radioterapia
Per la terapia stereotassica ci si
­avvale attualmente in prevalenza
di acceleratori lineari di diverse
ditte. Le apparecchiature dell’ulti­
ma generazione hanno nomi di­
versi a seconda della ditta pro­
duttrice. A differenza del Gamma
Knife, possono essere utilizzate
per trattare con la radioterapia ste­
reotassica anche tumori localizzati
in altri organi come, per esempio,
il fegato e i polmoni.
Il paziente dev’essere posizionato
con la massima precisione (vedi
pp. 22 sg.).
Per immobilizzare il paziente du­
rante l’irradiazione della testa si
utilizza una maschera confezio­
nata su misura e, a volte, anche
un morso. Questo sistema garan­
tisce un fissaggio più preciso del
cranio.
Durante l’irradiazione dell’addo­
me, il corpo del paziente è adagia­
to su un cuscino vacuum.
La posizione del paziente è con­
trollata prima e durante il tratta­
mento radioterapico tramite im­
magini TAC o radiografie.
I numerosi campi d’irradiazione
sono molto piccoli. Per questo mo­
tivo i preparativi richiedono molto
tempo e anche la seduta di radio­
terapia stereotassica in sé dura
molto più a lungo di una seduta di
radioterapia convenzionale. S’in­
formi sulla durata del trattamento.
Lo scopo della radioterapia stereo­
tassica è di somministrare un’alta
dose ripartita nel minor numero
possibile di sedute. L’esperienza
dello staff di radioterapia è di fon­
damentale importanza.
Protoni
In casi altamente selezionati (spe­
cialmente nel caso di tumori pro­
fondi localizzati in prossimità di
organi sensibili), si può ricorrere
alla radioterapia con protoni.
I protoni sono particelle elementa­
ri (nucleo dell’atomo di idrogeno)
accelerate ad alta energia. Si «fer­
mano» quando giungono all’inter­
no del tumore e in quel punto libe­
rano la maggior parte della loro
energia. Questa loro proprietà
consente di salvaguardare i tessu­
ti circostanti e gli organi adiacenti.
Per ora, l’Istituto Paul Scherrer di
Villigen AG è il solo centro in Sviz­
zera a offrire la radioterapia con
protoni.
La radioterapia con protoni rien­
tra nelle prestazioni obbligatorie
dell’assicurazione malattia di base
soltanto in presenza di precise
­indicazioni mediche (p. es. tumori
del cranio/encefalo, dell’occhio,
della colonna vertebrale, in parti­
colare, nei bambini e negli adole­
scenti). La garanzia di copertura
costituisce un presupposto per la
terapia.
La Lega contro il cancro e la fon­
dazione Ricerca svizzera contro il
cancro promuovono lo sviluppo di
tale tecnica radioterapica affinché,
in futuro, sia attuata anche in altri
centri.
Radioprotezione
Tutte le apparecchiature per la radioterapia sottostanno alla legisla­
zione sulla radio­protezione e sono sottoposte a periodici controlli
secondo le direttive e le raccomanda­zioni della Società Svizzera di
Radiobiologia e Fisica Medica (SSRFM) e dell’Ufficio ­federale della
sanità pubblica (UFSP) (vedi p. 44, Internet).
La radioterapia
17
Radioterapia interna
Il trattamento è effettuato tramite
sorgenti radioattive introdotte
all’interno dell’organismo. La ra­
dioterapia interna si definisce
«brachiterapia» (dal greco brachýs
= corto) quando il materiale radio­
attivo è collocato direttamente
all’interno del tumore o molto
­vicino a esso. La brachiterapia è
somministrata da sola o in combi­
nazione con la radioterapia ester­
na ed è praticata soltanto in alcuni
centri.
A sua volta, la brachiterapia può
essere distinta in due forme:
Brachiterapia endocavitaria
(dal lat. intra = dentro e
cavus = cavo)
Un’apposita sonda, chiamata «ap­
plicatore», è posizionata all’inter­
no di una cavità naturale del corpo
come, per esempio, l’utero, l’eso­
fago, i polmoni/bronchi, in modo
da trovarsi nell’area interessata
dal tumore. Poi, attraverso l’appli­
catore, è immessa la sorgente ra­
dioattiva. Alla fine del trattamento,
l’applicatore è rimosso.
Tale tecnica è chiamata «carica­
mento differito» (in inglese after­
loading). Il trattamento radiotera­
pico in sé è chiamato «brachiterapia
endocavitaria».
18
La radioterapia
Brachiterapia interstiziale
>> con caricamento differito
Piccoli tubicini in materiale sinteti­
co sono impiantati all’interno del
tumore; dopo il loro posiziona­
mento, sono caricati con materiale
radioattivo (caricamento differito;
in inglese afterloading). Alla fine
del trattamento, le minuscole sor­
genti radioattive sono rimosse.
>> con impianto di semi
­radioattivi
Sorgenti radioattive millimetriche
(in inglese seeds = semi) sono
­introdotte nel tessuto tumorale at­
traverso cateteri. Tali sorgenti ra­
dioattive emettono radiazioni per
diverse settimane. L’intensità della
radioattività emessa diminuisce
gradualmente. I semi rimangono
per sempre nel corpo del paziente,
ossia non devono essere aspor­
tati.
La brachiterapia interstiziale (dal
lat. interstare = stare tra) trova ap­
plicazione soprattutto nel tratta­
mento del cancro della prostata.
Radioterapia intraoperatoria
(IORT)
Una singola, alta dose di radia­
zioni è somministrata nel corso
dell’intervento chirurgico, quando
il paziente è ancora sotto aneste­
sia, permettendo l’irradiazione del
letto tumorale subito dopo l’aspor­
tazione del tumore (p. es. del seno
o del retto). Vi sono acceleratori
lineari, apparecchi a emissione di
raggi X e sistemi di caricamento
differito dedicati ai trattamenti di
radioterapia intraoperatoria.
Radioterapia sistemica
o metabolica
Al paziente viene fatta assumere
una sostanza radioattiva, o la si
inietta direttamente nel circolo
sanguigno, in modo che sia assor­
bita e raggiunga il tumore; il mate­
riale radioattivo si lega selettiva­
mente al tessuto tumorale.
Con la radioterapia sistemica o
metabolica si trattano soprattutto
alcuni tipi di tumore della tiroide
e metastasi diffuse alle ossa che
provocano dolori, tumori neuro­
endocrini (NET) e alcuni tipi di
linfoma (terapia radioimmunolo­
­
gica). La radioterapia sistemica o
metabolica è attuata in centri di
medicina nucleare.
Terapie combinate
La radioterapia è spesso combinata con una terapia farmacologica
oncologica (radiochemioterapia) affinché si potenzino vicende­vol­
mente.
L’opuscolo sulle «Terapie farmacologiche dei tumori» (vedi p. 43)
fornisce ulteriori informazioni in merito.
La radioterapia
19
Sedute di radioterapia
Colloquio informativo
Pur sapendo che la radioterapia
per Lei è importante, il fatto di
­trovarsi in un ambiente insolito e
l’idea di sottoporsi a un trattamen­
to con radiazioni potrebbero susci­
tare involontariamente in Lei qual­
che resistenza, incertezza e paura.
Ciò è comprensibile, specialmente
considerando che si appresta a
sottoporsi a un trattamento senza
sapere esattamente quali effetti
avrà sul Suo organismo.
Primo appuntamento
La prima volta che visiterà il centro
di radioterapia riceverà tutte le
informazioni necessarie affinché
­
possa familiarizzarsi con la struttu­
ra e con il trattamento radioterapi­
co. Potrà senz’altro farsi accompa­
gnare da una persona a Lei cara.
Il radio-oncologo (medico specia­
lista nel trattamento dei tumori
con le radiazioni ad alta energia)
raccoglierà da Lei direttamente
informazioni sulla Sua malattia
­
e sulle terapie che avrà seguito
fino a quel momento. In seguito La
visiterà.
Tale visita specialistica completa
le informazioni sulla Sua storia
­clinica di cui lo staff medico dispo­
ne già, affinché il radio-oncologo
e i suoi collaboratori possano farsi
un quadro delle Sue attuali condi­
zioni di salute. Ciò è importante
per poter pianificare con la massi­
ma precisione la radioterapia.
Al primo appuntamento non sarà
sottoposto a radioterapia. Occor­
rono ulteriori preparativi. Sarà
­informato in dettaglio sul piano di
cura.
Attraverso un’informazione il più
possibile completa potrà avvici­
narsi in modo consapevole al trat­
tamento radioterapico previsto.
Il radio-oncologo spiega al paziente in che
cosa consiste il trattamento radioterapico
previsto per lui, servendosi delle immagini
diagnostiche.
20
La radioterapia
Osi porre domande e chieda preci­
sazioni, se qualcosa non Le doves­
se essere chiaro. S’informi sul tipo
di radioterapia e sul numero di
sedute che Le saranno prescritte
e chieda quali sono gli effetti se­
condari più comuni.
Questioni organizzative
Poiché, di solito, una radioterapia dura diverse settimane, sorgono
anche domande organizzative e personali:
>> Quanto dura il trattamento di radioterapia? Quante sedute sono
previste? Quando e dove si svolgono le sedute?
>> Quanto durano le singole sedute? Quanto durano i preparativi
e quanto dura la fase d’irradiazione vera e propria?
>> Con quale mezzo si recherà al centro di radioterapia? Come
­rientrerà a casa?
>> Deve andare dal dentista per un controllo prima di sottoporsi alla
radioterapia al fine di prevenire complicanze (vedi p. 35)?
>> Quali spese rimborsa la Sua cassa malati (trasporti, cure a domi­
cilio, metodi di medicina complementare, dentista ecc.)?
>> Come concilierà la radioterapia con il Suo lavoro (assenze ecc.)?
>> Come concilierà la radioterapia con i Suoi impegni familiari?
Ha bisogno di qualcuno che L’aiuti nelle faccende domestiche,
che accudisca i Suoi figli?
>> Che cosa potrebbe e vorrebbe fare per sentirsi meglio?
Informi il Suo radio-oncologo su
tutti i farmaci che sta assumendo
(anche farmaci che non hanno nul­
la a che vedere con il cancro). Vi
sono farmaci che sono controin­
dicati in pazienti che stanno se­
guendo una radioterapia.
Lo staff di radioterapia farà di tutto
per farLa sentire a Suo agio.
Se ha domande, non esiti a rivol­
gersi al Suo medico, all’équipe
curante, al tecnico di radiologia
­
medica (TRM), al Servizio sociale
dell’ospedale o alla Lega contro il
cancro.
La radioterapia
21
Le operatrici specializzate della
Linea cancro (vedi appendice)
­
sono a Sua disposizione qualora
avesse bisogno di farsi rispiegare
un’informazione che Le è stata
data dallo staff di radioterapia.
Non avendo dubbi, è più probabile
che affronti con sicurezza e fiducia
il trattamento.
Pianificazione
della radioterapia
Specialisti dedicati alla radiotera­
pia collaborano per garantirLe il
miglior trattamento possibile e per
assisterLa al meglio. L’équipe di
radioterapia è composta di ra­
dio-oncologi, fisici specializzati in
fisica sanitaria, tecnici di radiolo­
gia medica (TRM) e infermieri.
Alcuni centri di radioterapia con­
segnano in anticipo ai loro pa­
zienti la lista completa degli ap­
puntamenti, mentre altri fissano la
data e l’ora delle sedute di volta in
volta.
Una precisa pianificazione è fon­
damentale per qualsiasi tratta­
mento radioterapico. Nella fase di
pianificazione del trattamento si
stabiliscono, fra l’altro,
>> la dose di radiazioni di cui Lei
necessita,
>> il tipo di frazionamento della
dose prescritta, ossia in quante
sedute e a quali intervalli di
tempo sia da somministrare la
dose complessiva,
>> ev. misure precauzionali.
La dose di radiazioni è espressa in
«gray» (simbolo Gy). Vedrà o sen­
tirà spesso tale unità di misura,
chiamata così in onore del fisico
inglese L.H. Gray.
Ausili per il posizionamento
del paziente
Durante il trattamento radioterapi­
co giacerà sulla schiena, su un let­
tino regolabile in diverse posizio­
ni, integrato nell’apparecchio con
cui si esegue la radioterapia.
Per la brachiterapia (vedi p. 18), il
posizionamento avviene in un’ap­
posita sala di trattamento.
Si ricorre spesso a sistemi d’im­
mobilizzazione e di contenimento,
affinché il paziente sia irradiato
a ogni seduta nell’identica posi­
zione.
22
La radioterapia
Posizionamento preciso del paziente sul lettino della macchina con cui si esegue la radio­
terapia (acceleratore lineare).
Per immobilizzare il paziente nella
stessa posizione a ogni seduta di
radioterapia, ci si serve di dispo­
sitivi adattabili individualmente
(p. es. mammaboard per l’irradia­
zione del seno e bellyboard per
l’irradiazione dell’addome).
Se necessario, inoltre, ci si serve
di dispositivi di contenimento
(p. es. cuscini vacuum per il ­busto),
anch’essi modellabili su misura,
nei quali prende posto il paziente
in modo che la sua posizione sul
­lettino sia esattamente la stessa a
ogni seduta di radioterapia.
Per l’irradiazione della testa e del
collo si confeziona, per ogni pa­
ziente, una speciale maschera per­
sonale.
TAC di centraggio, pianificazione
del trattamento e simulazione
La tomografia computerizzata
(TAC) consente di delimitare con
precisione la zona da irradiare,
chiamata anche volume bersaglio
(tumore con margine di sicurezza
circostante), di misurare la densità
dei tessuti e degli organi e di rile­
vare i contorni anatomici.
Tali dati sono necessari per piani­
ficare con la massima precisione
la distribuzione della dose e per
definire i campi d’irradiazione. A
seconda dei casi, il volume bersa­
glio è irradiato da una o più dire­
zioni (campi d’irradiazione).
La radioterapia
23
A dipendenza del tipo di tumore
e della sua localizzazione, ci si av­
vale di ulteriori indagini diagnosti­
che per immagini come la risonan­
za magnetica, l’ecografia e la PET
(Tomografia a Emissione di Posi­
troni) allo scopo di raccogliere
­ulteriori informazioni.
Il radio-oncologo ha bisogno delle
immagini diagnostiche e dell’esa­
me che è stato effettuato al fine di
stabilire il volume da irradiare per
eseguire la contornazione su ogni
slice (= fetta) della TAC di centrag­
gio.
Soltanto a questo punto il fisico
sanitario e/o il TRM possono pro­
cedere alla pianificazione della
­radioterapia. Al computer prefigu­
rano gli angoli d’incidenza dei
­fasci, la grandezza e la forma dei
campi d’irradiazione e la tecnica
radioterapica.
Le curve di isodose (linee che riu­
niscono i punti che ricevono la
stessa dose di radiazioni) sono
modellate in modo che il tumore o
il volume bersaglio predefinito dal
medico sia irradiato con la dose
necessaria. Ne risulta un piano di
trattamento strettamente perso­
nalizzato in funzione della Sua
diagnosi e della Sua conforma­
­
zione anatomica.
La paziente è messa in posizione per
la TAC di centratura.
In base al piano di trattamento, si proietta­
no sul corpo del paziente dei raggi luminosi
che formano un sistema di coordinate
e si segnano sulla sua pelle i primi punti
di riferimento.
Pianificazione del trattamento di radio­
terapia al computer.
24
La radioterapia
Il trattamento vero e proprio è pre­
ceduto a volte da una simulazione,
una specie di prova generale che
consente di perfezionare, se ne­
cessario, il piano di trattamento. Si
punta alla massima precisione con
l’intento di colpire con precisione
millimetrica il volume bersaglio
definito nella pianificazione, senza
arrecare danno ai tessuti sani.
L’apparecchiatura usata per la si­
mulazione può essere un tomo­
grafo computerizzato (TAC), l’ap­
parecchiatura stessa con la quale
si esegue la radioterapia o un
­simulatore (apparecchio dedicato,
a emissione di raggi X).
Se tutto coincide, nella fase di
­simulazione si praticano sulla cute
dei tatuaggi puntiformi perma­
nenti di riferimento (coordinate),
ev. si contornano i campi d’irradia­
zione con un inchiostro speciale e
si copre la zona con una pellicola
adesiva trasparente.
Di regola, per salvaguardare or­
gani e tessuti sensibili vicini al tu­
more, si adottano dei dispositivi di
protezione dalle radiazioni chia­
mati «collimatori multi lamellari»
che sono integrati nella testata
dell’apparecchio. Le lamelle sono
programmate singolarmente in
modo da conformare la confluen­
za del fascio di radiazioni all’area
da irradiare.
Non cancellare i segni tracciati con il pennarello sulla pelle
Non cancelli i punti di riferimento che Le sono stati segnati sulla
pelle prima del trattamento (vedi p. 31, «Reazioni cutanee»).
Essi servono per riprodurre la stessa posizione a ogni seduta di
­radioterapia. Dopo la conclusione del trattamento, si possono
­cancellare. I tatuaggi effettuati nel punto di riferimento del campo
d’irradiazione, invece, normal­mente sono permanenti.
La radioterapia
25
Svolgimento della
­radioterapia
Di solito, la dose totale da sommi­
nistrare non è erogata tutta in una
volta sola, ma è suddivisa in diver­
se sedute, dette anche «frazioni».
Il frazionamento più convenzio­
nale della dose da somministrare
prevede una seduta al giorno, ma
è possibile somministrare anche
due dosi giornaliere meno elevate
(trattamento iperfrazionato). Fra
una seduta e l’altra, le cellule sane,
presenti nell’area irradiata, posso­
no ripararsi.
Diversi tipi di frazionamento
Il numero di sedute varia a secon­
da del tipo di tumore e del piano
di cura. Il tipo di frazionamento e
la dose totale da somministrare
dipendono da vari fattori come
l’intento terapeutico, la radiosen­
sibilità del tumore e la tolleranza
dei tessuti sani.
Nella maggior parte dei casi, la
radioterapia si svolge in regime
­
ambulatoriale. È molto probabile,
quindi, che Lei possa seguire la
­terapia senza essere ricoverato.
26
La radioterapia
Di solito, i trattamenti radiotera­
pici ambulatoriali prevedono una
seduta al giorno per cinque giorni
a settimana, con una pausa nel
weekend. Una seduta dura fino a
20 minuti, ma l’irradiazione vera e
propria solo alcuni minuti. Soltan­
to la prima seduta dura di più per­
ché prevede la simulazione.
Nel caso di speciali modalità di at­
tuazione della radioterapia, come
la radioterapia stereotassica o la
radioterapia con fasci a intensità
modulata (IMRT), le singole se­
dute possono durare più a lungo
(anche fino a un’ora).
Se la radioterapia si svolge in regi­
me di degenza, dovrà rimanere in
ospedale per una parte del tratta­
mento o per tutta la sua durata.
Durata complessiva variabile
del trattamento radioterapico
In casi particolari di trattamento,
è possibile somministrare più di
una dose giornaliera (iperfraziona­
mento).
La radiochirurgia stereotassica
prevede la somministrazione di
una dose elevata in un’unica sedu­
ta di trattamento. La fase di prepa­
razione può durare diverse ore.
Le brachiterapie con caricamento
differito, invece, prevedono la
somministrazione di una o due
dosi alla settimana (ipofraziona­
mento) e, di norma, si svolgono in
regime ambulatoriale.
Controlli tecnici periodici
Alla prima seduta di radioterapia,
gli operatori del centro di radio­
terapia verificano ogni singola im­
postazione e, nella maggior parte
dei casi, effettuano immagini di
controllo.
Nel corso della terapia, la Sua
­posizione è monitorata continua­
mente mediante immagini di con­
trollo. L’importante è che Lei stia
fermo per tutto il tempo che è di­
steso sul lettino di trattamento e
che tenti di rilassarsi.
Assistenza garantita
Il tecnico di radiologia medica
(TRM) l’assisterà durante la seduta
di radioterapia. Nella sala di tratta­
mento sarà lasciato solo, ma il
TRM La sorveglierà con una tele­
camera e comunicherà con Lei at­
traverso un interfono.
Prima dell’irradiazione: la paziente è posizionata correttamente, i segni sulla pelle
­coincidono con i raggi luminosi.
La radioterapia
27
I tecnici di radiologia medica sono
le Sue persone di riferimento du­
rante la radioterapia. Insieme ai
medici, sono a Sua disposizione
per qualsiasi domanda pertinente
alla radioterapia. Esprima le Sue
paure e le Sue incertezze al riguar­
do del trattamento previsto, senza
reticenze, e non esiti a chiedere
spiegazioni.
Controlli medici
Per tutta la durata del trattamento
radioterapico, sarà visitato rego­
larmente dal medico e sottoposto
a esami periodici delle Sue condi­
zioni generali. In occasione di tali
controlli, potrà parlare con il medi­
co e con i suoi collaboratori.
Uno svolgimento ottimale della
radioterapia presuppone che Lei
collabori con i medici e i tecnici di
radiologia medica: riferisca loro
come sta tollerando la radiotera­
pia, li avverta in caso di disturbi e
non esiti a porre loro domande.
28
La radioterapia
In caso di comparsa di reazioni
acute alla radioterapia, sarà visto
al più presto e seguito con con­
trolli ravvicinati.
L’ultimo controllo medico e il col­
loquio conclusivo si svolgono al
termine del trattamento radiotera­
pico.
I controlli periodici dopo la radio­
terapia sono effettuati, a seconda
dei casi, dal medico curante, dal
medico di famiglia e/o dal radio-­
oncologo.
Effetti voluti ed effetti indesiderati
­della radioterapia
La radioterapia consiste nell’uso
di radiazioni ad alta energia per
distruggere le cellule tumorali e,
al tempo stesso, preservare il più
possibile le cellule normali. Avva­
lendosi di tecniche diagnostiche
per immagini, dell’informatica e
delle più recenti conoscenze sulle
caratteristiche dei tumori, la radio­
terapia danneggia sempre meno
i tessuti sani.
Tuttavia, la radioterapia, oltre agli
effetti curativi voluti, può provo­
care anche effetti indesiderati, a
seconda dell’area irradiata.
Grazie ai progressi conseguiti in
campo tecnico e medico, gli effetti
secondari della radioterapia sono
meno frequenti e meno gravi di
una volta e, di solito, regrediscono
spontaneamente nel breve perio­
do.
È possibile adottare varie misure
terapeutiche profilattiche e di sup­
porto per evitare l’insorgenza di
effetti secondari o per alleviarne
i sintomi.
Non esiti a condividere le Sue in­
certezze, i Suoi problemi e le Sue
esigenze con il Suo radio-oncolo­
go o con il tecnico di radiologia
medica di riferimento per Lei. Essi
ascolteranno le Sue preoccupazio­
ni e L’aiuteranno, nei limiti delle
loro possibilità. Il personale infer­
mieristico del centro di radio­
terapia, inoltre, Le saprà dare utili
consigli pratici.
Radioattività
Sottoponendosi alla radioterapia
esterna, non diventa radioattivo,
non nuoce ad altri e, quindi,
non deve limitare i Suoi contatti
sociali.
Nel caso della brachiterapia con
caricamento differito, le sorgenti
delle radiazioni rimangono nel
corpo soltanto per breve tempo.
Una volta rimosse, Lei non emette
più radiazioni.
Nel caso della brachiterapia inter­
stiziale con semi, invece, le sor­
genti radioattive rimarranno per
sempre nel Suo corpo, anche una
volta concluso il trattamento. Tut­
tavia, tali sorgenti emettono ra­
diazioni molto deboli che non rap­
presentano un pericolo per chi La
circonda. Il Suo medico Le dirà
come Lei e i Suoi familiari dovrete
comportarvi.
La radioterapia
29
Conseguenze
dell’esposizione alle
­radiazioni
La dose complessiva di radiazioni
somministrata e la parte del corpo
irradiata determinano gli effetti
­indesiderati della radioterapia. Vi
sono organi più sensibili alle ra­
diazioni di altri.
L’azione delle radiazioni è localiz­
zata, ossia circoscritta alla zona
alla quale sono dirette. Ciò le
­contraddistingue dalle terapie far­
macologiche che, invece, hanno
un’azione sistemica, vale a dire
raggiungono parti del corpo di­
stanti dal punto di somministra­
zione, attraverso il tratto gastro­
intestinale oppure per altre vie,
come per esempio quella endove­
nosa.
Le reazioni acute che insorgono
durante il trattamento radiotera­
pico, come arrossamenti cutanei,
difficoltà di deglutizione o diarrea,
regrediscono completamente en­
tro pochi giorni o poche settimane
dalla fine della radioterapia.
A seconda dell’organo che è stato
irradiato, diverse settimane o di­
versi mesi dopo la radioterapia
possono manifestarsi conseguen­
ze tardive che richiedono adegua­
te misure terapeutiche. Il Suo me­
dico La informerà al riguardo.
30
La radioterapia
Condizioni generali
È auspicabile che Lei possa con­
durre la Sua vita abituale durante
la radioterapia. In molti, ma non in
tutti i casi ciò è possibile.
Durante la radioterapia, il Suo or­
ganismo è sottoposto a una solle­
citazione straordinaria e, di conse­
guenza, presenta una maggiore
suscettibilità alle infezioni. Nei
limiti del possibile, si protegga,
­
quindi, da malattie contagiose (in­
fluenza, raffreddore ecc.).
Sintomi non specifici come nau­
sea, stanchezza e disturbi del trat­
to gastrointestinale quali la diar­
rea, il meteorismo e i crampi sono
rari e si manifestano specialmente
quando a essere irradiate sono
ampie zone nella regione addomi­
nale.
Se accusasse disturbi di questo o
di altro tipo, non esiti a chiedere
subito consiglio al Suo medico.
In ogni caso, deve considerare che
il Suo corpo necessita di molte
energie in questo periodo oltre­
modo impegnativo sia sul piano
fisico che psichico. La radioterapia
può essere paragonata a un in­
tervento chirurgico in più tappe.
È quindi possibile che si senta più
stanco del solito.
>> Conduca una vita sana, si
­ritagli momenti di riposo e di
svago, si conceda il più possi­
bile cose che Le procurano
gioia e benessere.
>> Inoltre, può provare a rilassarsi
prima, durante e dopo la radio­
terapia con esercizi di rilassa­
mento, training autogeno ecc.
>> Gli opuscoli «Senza forze» e
«Attività fisica e cancro» (vedi
p. 43) Le forniranno suggeri­
menti utili per sentirsi meglio.
>>
>>
>>
Reazioni cutanee
Grazie alle odierne tecniche radio­
terapiche, le reazioni cutanee (si­
mili a ustioni solari) sono diventa­
te meno frequenti. Esse possono
tuttavia ancora manifestarsi quan­
do il volume bersaglio è situato
immediatamente sotto la pelle. In
questi casi, la pelle è inclusa nel
campo da irradiare e volutamente
irradiata.
>>
>>
>>
Cura del corpo
Può prevenire, in parte, le reazioni
cutanee adottando i seguenti con­
sigli per la cura della parte del cor­
po che è sottoposta alle radiazioni:
>> Lavarsi solo con acqua
o usando un sapone con pH
neutro. Per la doccia usare
­acqua tiepida.
>> Non cancellare i segni tracciati
con il pennarello e non stacca­
>>
>>
re eventuali cerotti trasparenti
che li ricoprono.
Asciugare la pelle tamponan­
dola con un asciugamano
­morbido (evitare di strofinarla
perché si irriterebbe) o con
l’asciugacapelli, però, con aria
fredda.
Non applicare lozioni per il
corpo sulla zona irradiata.
Al massimo, usare prodotti che
Le saranno espressamente
prescritti dal medico.
Radersi a secco: la rasatura
elettrica normalmente irrita
meno la pelle della rasatura
umida con lametta.
Non grattarsi in caso di prurito.
Evitare qualsiasi fattore che
irriterebbe ancora di più la pel­
le come il sole, il solarium,
il bagno turco, la borsa dell’ac­
qua calda, la borsa del ghiac­
cio, cosmetici e deodoranti,
biancheria intima molto ade­
rente (p. es. reggiseno con
il ferretto) e vestiti stretti ecc.
Indossare indumenti ben
­tollerati dalla pelle: il cotone
e la seta sono più piacevoli da
sentire sulla pelle delle stoffe
sintetiche.
Lasciare scoperta il più possi­
bile la zona di pelle irradiata
(proteggerla però dal sole).
Non fare il bagno in piscina.
La pelle non deve venire a
­contatto con il cloro e con altre
sostanze chimiche.
La radioterapia
31
In alcuni casi, la pelle che è stata
irradiata rimane più sensibile an­
che una volta terminato il tratta­
mento radioterapico. In futuro,
dovrà quindi proteggere partico­
larmente bene dal sole questa
zona. Chieda consiglio a un der­
matologo.
Caduta dei capelli
La radioterapia può provocare la
caduta dei capelli solo nei limiti
dell’area interessata dalle radia­
zioni. A seconda della dose di
­radiazioni somministrata, i capelli
possono ricrescere. Nella maggior
parte dei casi, i capelli ricrescono
nel giro di due-tre mesi dalla con­
clusione del trattamento.
Qualora perdesse i capelli durante
la radioterapia, può temporanea­
mente utilizzare una parrucca, un
foulard o un altro copricapo. Può
continuare a lavare la testa con
uno shampoo delicato anche du­
rante il trattamento.
Idee e consigli
L’opuscolo «La terapia antitumorale ha cam­
biato il mio aspetto – Consigli e suggerimenti
da capo a piedi» (vedi p. 43) spiega come
­rimediare alla perdita dei capelli.
32
La radioterapia
>> Se desidera una parrucca
che si avvicini il più possibile al
Suo aspetto abituale, è utile
sceglierla prima di sottoporsi
al trattamento radioterapico.
Il parrucchiere può così adatta­
re la parrucca ai Suoi capelli
naturali. Se non ha un parruc­
chiere di fiducia, chieda alla
lega cantonale contro il cancro
di fornirLe indirizzi di saloni
che vendono parrucche.
>> Chieda al Suo medico una pre­
scrizione o un certificato per
una parrucca nel caso in cui la
terapia alla quale si sottoporrà
dovesse provocare la caduta
dei capelli. Tale attestazione
medica serve per far valere il
diritto al risarcimento dei costi
della parrucca. Per le persone
in età lavorativa, l’assicurazio­
ne invalidità (AI) copre i costi
per un ammontare massimo di
1500 franchi per anno civile.
Per le persone in età di pensio­
namento, l’assicurazione vec­
chiaia e superstiti (AVS) copre
i costi per un ammontare
­massimo di 1000 franchi per
anno civile.
>> I moduli per la richiesta di rim­
borso sono ottenibili presso
i servizi sociali degli ospedali,
le agenzie AVS comunali e
le leghe cantonali contro il can­
cro. S’informi presso il Suo
assicuratore malattia se parte­
cipa ai costi della parrucca.
Difficoltà di alimenta­
zione, problemi digestivi
migliorano già con un adegua­
mento delle abitudini alimentari.
A seconda di quale parte del corpo
è irradiata, la radioterapia può pro­
vocare difficoltà di masticazione
e di deglutizione, bruciore gastrico
ed esofageo e disturbi del tratto
intestinale come diarrea, crampi,
meteorismo o costipazione.
>> Un’alimentazione equilibrata
Le fornisce sostanze nutritive
vitali e rafforza il Suo orga­
nismo, provato dalla malattia
e dalla radioterapia. Cibi
­saporiti e ben presentati stimo­
lano l’appetito.
>> Per facilitare la digestione,
si consiglia di consumare tanti
piccoli pasti (a intervalli di
­due-tre ore) invece di un unico
pasto principale, di masticare
bene e di bere il più possibile.
>> Assuma i farmaci con tanta
acqua per irritare il meno pos­
sibile la muscosa gastrica.
>> Se facesse fatica a mangiare
o se soffrisse d’inappetenza,
si rivolga al Suo medico e
a una dietista (vedi riquadro).
Un insufficiente apporto nutri­
tivo e un calo ponderale La
indebolirebbero ulteriormente.
Pertanto occorre prendere
per tempo le necessarie con­
tromisure.
Infiammazioni del tratto gastro­
intestinale e un’irritazione del cen­
tro cerebrale del vomito possono
manifestarsi attraverso sintomi
come la nausea e il vomito.
L’alcol e la nicotina irritano le mu­
cose e possono peggiorare gli
effetti secondari della radiotera­
­
pia. Limiti quindi il Suo consumo
di alcol e si astenga dal fumo, se
possibile. Un consumo moderato
di alcolici è consentito a seconda
della regione irradiata e del tipo di
trattamento.
Alcuni sintomi possono essere
trattati farmacologicamente, altri
Chieda consiglio
In generale, i disturbi si risolvono a poco a poco, una volta concluso
il trattamento. Si rivolga al Suo medico o al servizio dietetico della
struttura sanitaria per qualsiasi domanda o problema pertinente
all’alimentazione. Otterrà una risposta alle Sue domande e un piano
alimentare che tenga conto delle Sue esigenze e preferenze per­
sonali. L’opuscolo «Difficoltà di alimentazione e cancro» (vedi p. 43)
Le fornisce ulteriori spunti e suggerimenti.
La radioterapia
33
34
La radioterapia
Sequele della radio­
terapia alla gola, al naso
e alle orecchie
Legga anche le osservazioni gene­
rali sugli effetti collaterali a partire
da pagina 29.
L’irradiazione della bocca, del
naso, della faringe e della laringe
conduce temporaneamente ad al­
terazioni del gusto e a infiamma­
zioni più o meno invalidanti delle
mucose oro-faringee. Tali effetti
collaterali indesiderati si manife­
stano sotto forma di secchezza del
cavo orale, stomatiti, disturbi della
deglutizione, alterazione del gu­
sto, lingua patinata e infiammazio­
ni gengivali.
Danni ai denti
L’irradiazione delle ghiandole sali­
vari provoca una diminuzione del
flusso salivare e un addensamen­
to della saliva. Ciò favorisce la
­carie (processo che porta alla di­
struzione dello smalto dentale),
la gengivite (infiammazione delle
gengive) e la parodontite (visibile
come un allungamento apparente
del dente a causa di una retrazione
gengivale).
Se le ghiandole salivari sono in­
cluse nell’area da irradiare, sussi­
ste il rischio che la percezione dei
sapori rimanga alterata per sem­
pre e che la secchezza del cavo
orale permanga.
Tali malattie dei denti possono
­richiedere complessi e costosi trat­
tamenti odontoiatrici (vedi riqua­
dro).
Importante: controllo preliminare dello stato dei denti
È importante recarsi dal dentista prima di sottoporsi alla radio­
terapia per un controllo dello stato dei denti e delle gengive,
­documentato per iscritto.
La cassa malati rimborsa le fatture del dentista emesse dopo la ra­
dioterapia solo a condizione che si certifichi che i danni ai denti che
hanno richiesto trattamenti odontoiatrici non sussistevano prima
dell’inizio della radioterapia. I lavori di bonifica dentaria eseguiti in
previsione di un trattamento radioterapico sono presi a carico
dall’assicurazione malattie obbligatoria di base (LAMal).
La radioterapia
35
Nel seguente modo può attenuare
alcuni effetti collaterali della radio­
terapia:
>> Osservi una scrupolosa ma
blanda igiene orale, attenendo­
si preferibilmente alle indica­
zioni del dentista o dell’équipe
curante (sciacqui, fluorizzazio­
ne quotidiana dei denti ecc.).
>> Sciacqui con tè di salvia non
troppo concentrato o con
­acqua possono contrastare il
cattivo gusto in bocca.
>> In caso di secchezza orale,
beva tisane o acqua, preferibil­
mente non gassata, onde
­prevenire ulteriori irritazioni.
È consigliabile avere sempre
con sé una bottiglietta d’acqua
in modo da poter inumidire la
bocca anche quando si è fuori
casa.
>> Eviti di irritare ulteriormente
le mucose orali facendo uso di
collutori aggressivi o del filo
interdentale oppure bevendo
alcolici o fumando.
>> Legga anche le osservazioni
generali in merito agli effetti
collaterali a partire da pagina
29.
>> Nell’opuscolo «Difficoltà di
alimentazione e cancro» (vedi
p. 43) trova un ampio capitolo
dedicato alla gestione di di­
sturbi che possono interessare
la bocca e la gola.
36
La radioterapia
Sequele della radio­
terapia al torace e
all’addome
A volte, l’irradiazione della zona
toracica e addominale provoca
nausea e vomito.
Le infiammazioni del rivestimento
interno dell’esofago e dell’inte­
stino possono causare disturbi
legati all’alimentazione e all’eva­
­
cuazione.
Le infiammazioni addominali pos­
sono manifestarsi con meteori­
smo e diarrea. In questi casi, può
essere utile adeguare tempora­
neamente le proprie abitudini ali­
mentari (vedi p. 33 sg.).
L’irradiazione del seno non com­
porta questo tipo di effetti collate­
rali perché le radiazioni non rag­
giungono gli organi interni. La
radioterapia che segue l’interven­
to chirurgico conservativo per un
tumore del seno può favorire la
comparsa di un linfedema.
Sequele della radio­
terapia al basso ventre
L’irradiazione del basso ventre può
irritare temporaneamente le vie
urinarie e provocare bruciori alla
minzione. Sono possibili anche
irritazioni del retto, dell’intestino
­
crasso e (più raramente) dell’inte­
stino tenue, a seconda di quale
zona è esposta alle radiazioni.
I tumori pelvici, ossia i tumori lo­
calizzati nella regione del bacino,
richiedono spesso una terapia
combinata (la radioterapia è asso­
ciata alla chemioterapia) che può
provocare meteorismo, crampi e
diarrea. Si rivolga al Suo medico
o all’équipe curante fin dai primi
sintomi.
Legga anche le osservazioni gene­
rali sugli effetti collaterali a partire
da pagina 29.
Sessualità, fertilità, gravidanza
A seconda del tipo di tumore e del­
la zona irradiata, le sequele della
radioterapia sono diverse. Negli
uomini, può essere necessario, in
alcuni casi, irradiare il tessuto te­
sticolare o le vescicole seminali
con conseguente danno agli sper­
matozoi e compromissione della
fertilità. Può esserci un interessa­
mento anche dei vasi sanguigni
implicati nell’erezione.
Di solito, però, la radioterapia non
diminuisce la potenza sessuale
preesistente al trattamento.
Nelle donne possono essere espo­
ste parzialmente alle radiazioni
anche le ovaie con conseguente
danno agli ovuli e compromis­
sione della fertilità.
Anche le mucose (p. es. vaginali)
possono subire delle lesioni in
seguito alla radioterapia, che si
­
manifestano con infiammazioni e
rapporti sessuali dolorosi per la
donna (dispareunia).
Non sempre è possibile prevedere
con quale probabilità e gravità tali
sequele si verificheranno né se sa­
ranno passeggere o permanenti.
Ognuno reagisce in modo diverso
alla radioterapia e molteplici sono
i fattori che determinano la rispo­
sta individuale al trattamento.
La radioterapia
37
>> Richieda prima di sottoporsi
alla radioterapia una consulen­
za medica specialistica nel
campo della salute sessuale
e riproduttiva.
>> A dipendenza dell’area irradia­
ta, può essere necessario adot­
tare un metodo contraccettivo
o astenersi da rapporti sessuali
durante il trattamento radio­
terapico e per alcune settimane
dopo la sua conclusione,
al fine di impedire la procrea­
zione risp. la gravidanza in
questo lasso di tempo. Il Suo
medico e l’équipe curante
La consiglieranno volentieri
al riguardo.
>> Per Lei e per il Suo partner è
importante sapere che il cancro
non può essere trasmesso
né sessualmente né in altro
modo.
Per saperne di più …
… Gli opuscoli «Il cancro e la sessualità f­ emminile» e «Il cancro e la
sessualità ­maschile» (vedi p. 43) trattano aspetti della sessualità,
della fertilità e della gravidanza. Dia un’occhiata anche alla rubrica
Internet a pagina 44.
38
La radioterapia
Convivere con il cancro
Oggigiorno le persone con una
diagnosi di cancro in generale
­vivono più a lungo e godono di
una qualità di vita migliore di un
tempo. Spesso, tuttavia, le terapie
sono lunghe e pesanti. Alcuni
­riescono a conciliare le terapie con
la loro abituale routine quotidiana.
Per altri, invece, ciò non è possi­
bile.
Ascoltare se stessi
Si prenda tempo per adattarsi alle
mutate circostanze. Cerchi di capi­
re cosa contribuisce a migliorare
la Sua qualità di vita. Questi inter­
rogativi potrebbero aiutarLa a fare
più chiarezza:
>> Che cosa conta di più per me
in questo momento?
>> Di che cosa ho bisogno?
>> Come posso ottenere ciò di cui
ho bisogno?
>> Chi potrebbe aiutarmi?
Una volta concluse le terapie, non
è sempre facile tornare alla pro­
pria vita di tutti i giorni. Per orien­
tarsi, è importante rendersi conto
di quali sono le proprie esigenze.
A tale proposito trova utili infor­
mazioni in quest’opuscolo e spe­
cialmente nella sua appendice.
Comunicare con gli altri
Così come ognuno affronta a
modo suo le questioni esistenziali,
ogni paziente ha il proprio modo
di vivere la malattia. Gli atteggia­
menti possono essere i più dispa­
rati e spaziare da «Andrà tutto
bene» a «Basta che tutto vada
bene» fino a «Ormai non c’è più
niente da fare», «Sento che devo
morire».
Il cancro incute paura, indipenden­
temente dalla prognosi.
Alcuni non vogliono o non osano
parlare delle proprie angosce, in­
quietudini e preoccupazioni. Altri
invece sentono il bisogno di confi­
darsi con qualcuno. Altri ancora si
aspettano che sia il loro entourage
a rompere il ghiaccio e sono delusi
se ciò non accade. Non ci sono re­
gole valide per tutti. Ciò che una
data persona considera utile, agli
occhi di un’altra può apparire del
tutto sconveniente.
Chiedere aiuto
Non esiti a usufruire delle molte­
plici offerte di sostegno. Chieda con­
siglio al Suo medico o all’équipe
curante. Le saranno proposte e
prescritte misure di sostegno rico­
nosciute dalla cassa malati.
La lega cantonale contro il cancro
e il Servizio sociale dell’ospedale
sono al Suo servizio per questioni
psicosociali e per domande riguar­
danti la riabilitazione oncologica.
La radioterapia
39
40
La radioterapia
Appendice
Chieda consiglio
Equipe curante
L’équipe curante può consigliare
cosa fare in caso di disturbi legati
alla malattia e alle terapie. Rifletta
anche Lei su possibili misure in gra­
do di migliorare la Sua qualità di vita
e di favorire la Sua riabilitazione.
Se lo ritiene opportuno, chieda di
poter usufruire di una consulenza
psico­
oncologica. Uno psicooncolo­
go è una ­figura professionale appo­
sitamente formata per poter offrire
sostegno psicologico ai malati di
cancro e ai loro familiari.
Lega cantonale contro il cancro
Le leghe cantonali consigliano, ac­
compagnano e sostengono i malati
e i loro familiari in tutte le fasi della
malattia. Offrono aiuto pratico per
risolvere problemi organizzativi, aiu­
ti finanziari in situazioni di disagio
economico legato alla malattia non­
ché consulenza assicurativa e orien­
tamento in ambito giuridico. Forniscono materiale informa­tivo. Orga­
nizzano gruppi di autoaiuto e corsi.
Indirizzano agli specialisti (dietiste,
logopediste ecc.).
Linea cancro 0800 11 88 11
Le operatrici specializzate della Li­
nea cancro sono pronte ad ascoltar­
La, rispondono a qualsiasi domanda
sul cancro e sulle terapie e, all’occor­
renza, La indirizzano a centri d’eccel­
lenza, associazioni di categoria ecc.
Le chiamate e le consulenze sono
gratuite.
Guida cancro
La «Guida cancro» della Lega contro
il cancro è un albo virtuale per la di­
vulgazione di servizi psicosociali of­
ferti in Svizzera: www.legacancro.ch/
guidacancro. Il sito informa su corsi,
servizi di consulenza ecc. volti a sal­
vaguardare la qualità di vita dei pa­
zienti e dei loro familiari e a facilitare
loro la convivenza con il cancro nella
quotidianità.
Seminari di riabilitazione
Sotto il motto «Scoprire nuovi oriz­
zonti» la Lega contro il cancro tiene
seminari di riabilitazione in diverse
località della Svizzera: www.lega­
cancro.ch/­riabilitazione
Altri malati di cancro
Piattaforme virtuali di scambio
Chi sente l’esigenza di condividere
le proprie esperienze legate alla ma­
lattia può usufruire della piattaforma
virtuale di scambio, moderata dalle
opera­trici della Linea cancro www.
forum­cancro.ch. Anche l’Associazio­
ne Italia­na Malati di Cancro, parenti
e amici (AIMaC) ha aperto un forum
di discus­sione per i pazienti e i loro
familiari: forum­tumore.aimac.it
Intrattenersi con persone accomu­
nate da uno stesso vissuto, può in­
fondere coraggio e aiutare a sentirsi
meno soli. Può essere utile confron­
tare il proprio modo di far fronte a
La radioterapia
41
determinate situazioni con le moda­
lità di gestione della malattia o del
lutto adottate da altri. Ognuno deve
comunque fare le proprie esperienze
e scegliere le strategie più consone
alla propria personalità. Non c’è, in
effetti, un modo giusto o sbagliato di
vivere la malattia.
Gruppi di autoaiuto
Partecipando agli incontri dei gruppi
di autoaiuto (vedi p. 45), si ha l’opportu­
nità di parlare con persone
che hanno vissuto o stanno vivendo
un’esperienza analoga alla propria e
di scambiarsi informazioni di vario
tipo.
Consulenza dietetica
Molti ospedali dispongono di un ser­
vizio di dietologia. Inoltre, sul terri­
torio vi sono dietiste diplomate che
lavo­rano come libere professioniste,
in stretta collaborazione con i medici.
La loro associazione di categoria è la:
SVDE/ASDD Associazione Svizzera
Dietiste-i diplomate-i SSS/SUP
Altenbergstrasse 29
Casella postale 686
3000 Berna 8
Tel. 031 313 88 70
[email protected]
www.svde-asdd.ch
Indirizzi di dietiste independenti per
Cantone: www.svde-asdd.ch 
➞ für
Ärztinnen und Ärzte  ➞ Freizeitprakti­
zierende Ernährungsbe­rater/-innen.
42
La radioterapia
Prestazioni assicurative
Le spese di cura in caso di cancro
sono rimborsate dall’assicurazione
malattie obbligatoria di base (LA­
Mal), a condizione che risultino da
modalità terapeutiche riconosciute
risp. che il farmaco figuri nel cosid­
detto Elenco delle specialità dell’Uf­
ficio federale della sanità pubblica
(UFSP). Chieda al Suo medico cu­
rante di informarLa compiutamente
a tale proposito.
Sono coperte altresì le spese di cura
derivanti dalla partecipazione a uno
studio clinico (vedi pp. 8 sg.) che pre­
vede la somministrazione di sostan­
ze riconosciute. Le nuove terapie in
generale sono invece soggette a re­
strizioni.
L’assicurazione malattie obbligatoria
di base (LAMal) e le assicurazioni in­
tegrative non garantiscono la coper­
tura delle spese dovute a consulti o
a trattamenti aggiuntivi non medici
nonché a lungodegenze. Verifichi la
Sua copertura assicurativa prima di
sottoporsi a qualsiasi terapia oppure
chieda alla Sua équipe curante o alla
Lega contro il cancro del Suo Can­
tone di residenza di farlo per Lei.
Legga a tale proposito anche l’opu­
scolo «Cancro – le prestazioni delle
assicurazioni sociali».
Opuscoli della Lega
contro il cancro
>> Terapie farmacologiche
dei tumori
Chemioterapia, terapia anti­
ormonale, immunoterapia
>> Senza forze
Cause e gestione della stanchez­
za associata al cancro
>> Difficoltà di alimentazione
e cancro
>> Il cancro e la sessualità
­femminile
>> Il cancro e la sessualità ­maschile
>> Il linfedema e il cancro
>> Dolori da cancro e loro cura
>> Attività fisica e cancro
Riacquistare fiducia nel proprio
corpo
>> La terapia antitumorale ha
­cambiato il mio aspetto
Consigli e suggerimenti da capo
a piedi
>> Alternativi? Complementari?
Rischi e benefici di metodi non
provati in oncologia
>> Accompagnare un malato
di cancro
Una guida per familiari e amici
>> Se un genitore si ammala
di cancro
Come parlarne con i figli?
>> Cancro – le prestazioni delle
­assicurazioni sociali
>> Scoprire nuovi orizzonti –
Seminari di riabilitazione
Programma corsi della Lega
­contro il cancro
>> Rischio di cancro ereditario
Una guida per le famiglie
in cui le malattie tumorali
sono frequenti
>> Cancro – quando le speranze
di guarigione svaniscono
Guida alle offerte di sostegno
nell’ambito delle cure palliative
>> Direttive anticipate della Lega
­contro il cancro
Fr. 15.– o download gratuito da
www.legacancro.ch/direttive­
anticipate
Modalità di ordinazione
>> Lega cantonale o regionale
­contro il cancro
>> Telefono 0844 85 00 00
>> [email protected]
>> www.legacancro.ch/opuscoli
Sul sito www.legacancro.ch/opusco­
li trova tutte le pubblicazioni dispo­
nibili presso la Lega contro il cancro.
La maggior parte delle pubblicazioni sono gratuite e sono fornite per
posta o possono essere scaricate
La radioterapia
43
da Internet. Sono offerte dalla Lega
svizzera contro il cancro e dalla lega
del Suo Cantone di residenza. Ciò è
possibile soltanto grazie ai generosi
donatori.
Ci interessa conoscere il Suo punto
di vista
Può esprimere il Suo parere in meri­
to al nostro opuscolo nel sito www.
forum­
cancro.ch. La compilazione
dell’apposito questionario richiede
qualche minuto. La ringraziamo vi­
vamente!
Opuscoli di altre
­organizzazioni
In generale, ogni centro di radio­
terapia dispone di materiale infor­
mativo specifico per la struttura sa­
nitaria che lo ospita.
La radioterapia 2012, libretto della
Collana del Girasole a cura dell’As­
sociazione italiana malati di cancro,
parenti e amici (AIMaC).
Internet
Radioterapia
www.sgsmp.ch
Società Svizzera di Radiobiologia e
­Fisica Medica SSRFM.
44
La radioterapia
Cancro in generale
www.forumcancro.ch
Piattaforma virtuale di scambio della
Lega contro il cancro.
forumtumore.aimac.it
Forum sul tumore AIMaC (Asso­cia­
zione italiana malati di cancro, pa­
renti e amici).
www.legacancro.ch
Offerte di sostegno della Lega sviz­
zera contro il cancro e collegamenti
ai siti delle leghe cantonali.
www.legacancro.ch/guidacancro
Albo virtuale per offerte psicosociali
e corsi a cura della Lega contro il
cancro.
www.airc.it
Guida alle terapie, scheda Radio­
terapia.
sakk.ch/it
Gruppo Svizzero di Ricerca Clinica
sul Cancro: informazioni su studi in
corso e opuscolo «Terapia oncologi­
ca nell’ambito di uno studio clinico».
Fonti
La Lega contro il cancro attinge alle
pubblicazioni e ai siti Internet men­
zionati in questo opuscolo quali
fonti d’informazione. I siti indicati
­
corrispondono a grandi linee ai crite­
ri di qualità della Health On the Net
Foundation e sono p
­ ertanto confor­
mi al cosiddetto standard HONcode
(www.hon.ch/HONcode/Italian).
Associazioni di auto­
aiuto per malati
di cancro e i loro cari
Associazione ilco-Ticino
Gruppo regionale delle persone
con stomia
Contatto:
Patrizia Belotti
Via Cantonale 20, 6618 Arcegno
Tel. 091 791 46 78
[email protected]
www.ilco.ch
Fondazione Elisa
per il sostegno alle famiglie
con un bambino malato
Contatto:
Via della Posta 18A, 6600 Locarno
Tel. 091 796 30 01
[email protected]
www.fondazione-elisa.ch
Gruppo sostegno pazienti
per donne con una diagnosi
di ­cancro al seno in Ticino
Contatto:
Tel. 079 605 12 60
[email protected]
Laringectomizzati Svizzera i­taliana
Gruppo di autoaiuto per larin­
gectomizzati
Contatto:
Lega ticinese contro il cancro
Piazza Nosetto 3
Casella postale 1717
6500 Bellinzona
Tel. 091 820 64 40
Fax 091 820 64 60
[email protected]
www.laringectomizzati.ch
Organizzazione di autoaiuto
per bambini malati di cancro e
i loro genitori
Kinderkrebshilfe Schweiz
Brigitte Holderegger Müller
Florastrasse 14
4600 Olten
Tel. 062 297 00 11
Fax 062 297 00 12
[email protected]
www.kinderkrebshilfe.ch
Si informi presso la Lega contro il
cancro del Suo Cantone o della Sua
zona se vi sono gruppi di autoaiuto
e gruppi parola per malati di cancro
e i loro ­familiari.
ho/noho Svizzera italiana
Organizzazione svizzera
per ­pazienti colpiti da linfoma
e per i loro familiari
Contatto:
Nicoletta Toga
Tel. 078 636 32 11
[email protected]
www.linfomi.ch
La radioterapia
45
La Lega contro il cancro offre aiuto
e consulenza
10
12
2
1
11
17
16
8
9
18
7
3
19
9
6
4
14
5
1
Krebsliga Aargau
Milchgasse 41
5000 Aarau
Tel. 062 834 75 75
Fax 062 834 75 76
[email protected]
www.krebsliga-aargau.ch
PK 50-12121-7
2
Krebsliga beider Basel
Mittlere Strasse 35
4056 Basel
Tel. 061 319 99 88
Fax 061 319 99 89
[email protected]
www.klbb.ch
PK 40-28150-6
3
46
Bernische Krebsliga
Ligue bernoise contre le cancer
Marktgasse 55
Postfach 184
3000 Bern 7
Tel. 031 313 24 24
Fax 031 313 24 20
[email protected]
www.bernischekrebsliga.ch
PK 30-22695-4
La radioterapia
15
4
5
13
Ligue fribourgeoise
contre le cancer
Krebsliga Freiburg
route St-Nicolas-de-Flüe 2
case postale 96
1705 Fribourg
tél. 026 426 02 90
fax 026 426 02 88
[email protected]
www.liguecancer-fr.ch
CP 17-6131-3
Ligue genevoise
contre le cancer
11, rue Leschot
1205 Genève
tél. 022 322 13 33
fax 022 322 13 39
[email protected]
www.lgc.ch
CP 12-380-8
6
Krebsliga Graubünden
Alexanderstrasse 38
Postfach 368
7000 Chur
Tel. 081 252 50 90
Fax 081 253 76 08
[email protected]
www.krebsliga-gr.ch
PK 70-1442-0
7
Ligue jurassienne
contre le cancer
rue des Moulins 12
2800 Delémont
tél. 032 422 20 30
fax 032 422 26 10
[email protected]
www.liguecancer-ju.ch
CP 25-7881-3
8
Ligue neuchâteloise
contre le cancer
faubourg du Lac 17
case postale
2001 Neuchâtel
tél. 032 721 23 25
[email protected]
www.liguecancer-ne.ch
CP 20-6717-9
9
Krebsliga Ostschweiz
SG, AR, AI, GL
Flurhofstrasse 7
9000 St. Gallen
Tel. 071 242 70 00
Fax 071 242 70 30
[email protected]
www.krebsliga-ostschweiz.ch
PK 90-15390-1
10 Krebsliga Schaffhausen
Rheinstrasse 17
8200 Schaffhausen
Tel. 052 741 45 45
Fax 052 741 45 57
[email protected]
www.krebsliga-sh.ch
PK 82-3096-2
11 Krebsliga Solothurn
Hauptbahnhofstrasse 12
4500 Solothurn
Tel. 032 628 68 10
Fax 032 628 68 11
[email protected]
www.krebsliga-so.ch
PK 45-1044-7
12 Thurgauische Krebsliga
Bahnhofstrasse 5
8570 Weinfelden
Tel. 071 626 70 00
Fax 071 626 70 01
[email protected]
www.tgkl.ch
PK 85-4796-4
13 Lega ticinese
contro il cancro
Piazza Nosetto 3
6500 Bellinzona
tel. 091 820 64 20
fax 091 820 64 60
[email protected]
www.legacancro-ti.ch
CP 65-126-6
14 Ligue vaudoise
contre le cancer
place Pépinet 1
1003 Lausanne
tél. 021 623 11 11
fax 021 623 11 10
[email protected]
www.lvc.ch
CP 10-22260-0
15 Ligue valaisanne contre le cancer
Krebsliga Wallis
Siège central:
rue de la Dixence 19
1950 Sion
tél. 027 322 99 74
fax 027 322 99 75
[email protected]
www.lvcc.ch
Beratungsbüro:
Spitalzentrum Oberwallis
Überlandstrasse 14
3900 Brig
Tel. 027 970 35 41
Mobile 079 644 80 18
Fax 027 970 33 34
[email protected]
www.krebsliga-wallis.ch
CP/PK 19-340-2
16 Krebsliga Zentralschweiz
LU, OW, NW, SZ, UR
Hirschmattstrasse 29
6003 Luzern
Tel. 041 210 25 50
Fax 041 210 26 50
[email protected]
www.krebsliga.info
PK 60-13232-5
17 Krebsliga Zug
Alpenstrasse 14
6300 Zug
Tel. 041 720 20 45
Fax 041 720 20 46
[email protected]
www.krebsliga-zug.ch
PK 80-56342-6
18 Krebsliga Zürich
Freiestrasse 71
8032 Zürich
Tel. 044 388 55 00
Fax 044 388 55 11
[email protected]
www.krebsligazuerich.ch
PK 80-868-5
19 Krebshilfe Liechtenstein
Im Malarsch 4
FL-9494 Schaan
Tel. 00423 233 18 45
Fax 00423 233 18 55
[email protected]
www.krebshilfe.li
PK 90-3253-1
Uniti contro il cancro
Lega svizzera
contro il cancro
Effingerstrasse 40
Casella postale 8219
3001 Berna
Tel. 031 389 91 00
Fax 031 389 91 60
[email protected]
www.legacancro.ch
CP 30-4843-9
Opuscoli
Tel. 0844 85 00 00
[email protected]
www.legacancro.ch/opuscoli
Forum
www.forumcancro.ch,
piattaforma virtuale della Lega
contro il cancro
Guida cancro
www.legacancro.ch/guida­
cancro, albo virtuale della Lega
contro il cancro per la pub­
blicazione di offerte psico­
sociali di sostegno (corsi, con­
sulenze ecc.) in Svizzera
Linea stop tabacco
Tel. 0848 000 181
massimo 8 cts. min. (rete fissa)
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sostegno.
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