Capitolato speciale - Comune di Susegana

Comune di Susegana
Provincia di Treviso
Piazza Martiri della Libertà, 11 31058 Susegana TV · codice fiscale: 82002750261 · partita iva: 00471640268 · www.comune.susegana.tv.it
CAPITOLATO SPECIALE PER LA FORNITURA
DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA E PASTI A DOMICILIO AGLI ADULTI
ART. 1 OGGETTO DEL CAPITOLATO
Il presente capitolato speciale regola il servizio di preparazione, consegna e distribuzione
(scodellamento) di pasti, destinati al servizio di refezione scolastica delle sotto elencate scuole (A),
nonché la fornitura e consegna a domicilio di pasti per adulti (B).
Il valore presunto del presente appalto è stimato in € 139.050,00 (euro centotrentanove/50), oltre ad
IVA nella misura di legge, ed è ripartito come segue:
A) refezione scolastica € 105.800,00 per l’anno scolastico 2014/2015 per presunti 23.000 pasti
annui
B) pasti a domicilio € 33.250 dal 1/9/2014 al 31/8/2015, per presunti 3.500 pasti annui.
Il servizio di ristorazione è caratterizzato dalla preparazione, cottura, confezionamento e trasporto
con mezzi idonei, dotati del sistema con legame “fresco-caldo”, il quale preveda il mantenimento
della temperatura a oltre 65°C al cuore del pasto, oppure della temperatura refrigerata, per gli
alimenti che lo richiedano, fino all’atto della loro consegna alle scuole interessate.
Il servizio si completerà con la distribuzione (scodellamento), a cura della ditta, dei pasti agli alunni
presso i plessi scolastici interessati nonché con il prelavaggio delle stoviglie utilizzate, per quanto
attiene la refezione scolastica.
Il servizio dovrà assicurare l’utilizzo di adeguate attrezzature atte a garantire il mantenimento dei
pasti a temperatura superiore a 65° C in modo da assicurare in ogni circostanza la completa
funzionalità ed il mantenimento dell’idonea temperatura dei cibi stessi.
Tutte le attrezzature utilizzate devono essere corrispondenti alle normative di sicurezza specifiche e
settoriali.
Limitatamente al servizio di ristorazione scolastica dovranno essere utilizzate stoviglie lavabili in
materiale atossico e antiurto adatto al lavaggio in lavastoviglie industriale.
Per il servizio di fornitura pasti adulti a domicilio si completa con la consegna a domicilio del pasto
giornaliero, secondo le modalità di cui al successivo art. 3.
ART. 2 REFEZIONE SCOLASTICA
Il servizio di ristorazione, come sopra descritto, è destinato alle scuole presenti nel territorio del
Comune di Susegana, mediante la somministrazione dei pasti presso:
SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Scuola primaria “A. Manzoni” di Susegana
circa 14.200 pasti annui (da lunedì a venerdì)
Scuola Primaria “M. Polo” di Colfosco
Scuola Primaria “Don Milani” di Ponte della Priula
Scuola Secondaria “D. Manin” di Susegana
circa 2.000 pasti (da lunedì a venerdì)
circa 2.500 pasti (da lunedì a venerdì)
circa 4.300 pasti (2 gg settimanali)
Il pranzo ha luogo normalmente dalle 12.30 alle 13.30 per le scuole primarie, dalle 13.05 alle 14.05
per la scuola secondaria di primo grado.
Il numero dei pasti come pure la loro distribuzione giornaliera e le fasce orarie di
consumazione nelle varie scuole hanno valore puramente indicativo e non costituiscono
impegno per la stazione appaltante.
ART. 3 PASTI ADULTI A DOMICILIO
Dovranno essere forniti secondo la tipologia pasto completo, così composto: primo piatto, secondo
piatto, un contorno cotto e uno crudo, pane, dessert (frutta fresca o budino o yogurt o torta o gelato).
N° pasti previsti
n. pasti (indicativo)
n. 3500
Pasti per adulti a domicilio
(per un numero
presunto medio di 16
pasti giornalieri)
giorni funzionamento
servizio
da lunedì a venerdì (esclusi
festivi) dal 1/9/2014 al
31/8/2015
Il costo unitario di ciascun pasto comprende la fornitura, la preparazione, il trasporto e la consegna
al domicilio dell’utente alle condizioni del presente capitolato. Qualora allo stesso nucleo
familiare vengano consegnati più pasti, su quelli aggiuntivi dovrà essere imputato solo il costo
del pasto al netto delle spese di consegna a domicilio.
La ditta aggiudicataria dovrà raccogliere settimanalmente, sempre nel medesimo giorno, le
prenotazioni dei pasti per la settimana successiva che verranno effettuate dagli utenti sulla lista
menù, scritta con caratteri ben leggibili, predisposta dalla ristorazione stessa, prevedendo
giornalmente almeno tre scelte per ogni piatto.
I pasti preparati per la consegna a domicilio, devono essere sigillati in appositi contenitori, conformi
per caratteristiche costruttive e funzionali alle prescrizioni normative di settore, in modo da
assicurare durante il trasporto e sino alla consegna, la salvaguardia delle sostanze alimentari dal
contatto, anche soltanto fortuito, con agenti inquinanti di qualunque specie, ivi compresi quelli
batterici e virali.
Le attrezzature per la veicolazione, il trasporto e la conservazione degli alimenti devono essere
conformi alle normative di settore vigenti. In particolare, per il trasporto dei cibi che vanno serviti
caldi e/o freddi, i contenitori devono garantire la tenuta delle temperature previste dalle normative
in vigore.
Per tutte le diete speciali vanno utilizzati adeguati contenitori monoporzione nominativi che devono
risultare perfettamente identificabili da parte del personale addetto alla distribuzione del pasto.
I trasporti vanno eseguiti con appositi mezzi adibiti esclusivamente al trasporto pasti, muniti di
autorizzazione sanitaria, in numero sufficiente a garantire le consegne nel rispetto dei tempi
previsti.
Il trasporto e la relativa consegna dei pasti devono essere eseguiti nel minor tempo possibile dalla
conclusione delle operazioni di cottura del cibo, per garantire la qualità e la gradibilità dei cibi
trasportati.
I pasti devono essere consegnati ai singoli utenti tra le ore 11.00 e non oltre le ore 13.30 di ogni
giorno agli indirizzi e secondo la modalità indicate dai referenti del Servizio Sociale Comunale sulla
base delle esigenze dell’utenza. Non sono in alcun caso ammesse consegne anticipate.
Considerata la peculiarità del servizio erogato nel contesto dei servizi socio-assistenziali, dovrà
essere assicurata nei confronti dell’utenza particolare attenzione da parte degli operatori addetti alla
consegna a domicilio, che dovranno possedere, tra l’altro, una buona conoscenza della lingua
italiana atta a consentire un adeguato livello di comunicazione, mantenere un comportamento
corretto rispettando la riservatezza degli utenti e non accettando mance, compensi o regali di alcun
genere.
Gli operatori stessi, direttamente o per il tramite di un referente della Ditta, sono tenuti a segnalare
immediatamente ai referenti del Servizio Sociale Comunale l’eventuale assenza di un utente dal
proprio domicilio o particolari situazioni di malessere e/o disagio rilevate al momento della
consegna per consentire agli operatori comunali di consultare/attivare la rete di sostegno ovvero se
necessario segnalare la situazione agli operatori del pronto intervento.
Per particolari tipologie di utenza eventuali diverse modalità di consegna dei pasti saranno di volta
in volta concordate con i referenti del Servizio Sociale Comunale, restando invariati i tempi delle
consegne.
Prima dell’inizio del servizio dovrà essere presentato lo schema operativo relativo alla distribuzione
dei pasti sul territorio che sarà oggetto di valutazione e approvazione da parte dell’ufficio servizi
sociali. Tali prospetti dovranno essere inviati dopo ogni variazione per la valutazione in merito da
parte dei servizi sociali.
Nei primi giorni di decorrenza dell’appalto verrà effettuato il passaggio delle consegne con
accompagnamento degli operatori che attualmente operano sul territorio nella gestione del servizio.
Qualora si verificassero situazioni complesse o problematiche, i Servizi Sociali del Comune e un
referente della Ditta potranno richiedere specifiche riunioni coinvolgendo, se del caso, anche gli
operatori direttamente impiegati nell’erogazione del servizio di consegna pasti.
La Ditta aggiudicataria dovrà garantire la reperibilità di un referente della stessa almeno dalle 9.00
fino alle 14.30 di ogni giorno per eventuali segnalazioni da parte dell’ufficio Servizi Sociali e si
impegna, previa segnalazione dei servizi stessi (tramite mail o telefono) entro le ore 9.30 ad
adeguare in giornata eventuali variazioni numeriche dei pasti.
ART. 4 FINALITA’ DEL SERVIZIO
Il servizio, oggetto del presente appalto, deve essere svolto a regola d'arte, allo scopo di raggiungere
i seguenti fini:
♦ fornire agli utenti un’alimentazione sana, genuina, di facile digeribilità e sempre di ottima
qualità, facilitando l’adozione di abitudini alimentari corrette;
♦ costituire un valido e qualificato apporto nutrizionale, gradevole e gustoso;
♦ assicurare la più scrupolosa igienicità degli alimenti, delle stoviglie, dei materiali ed
attrezzature impiegati, nonché di tutti i locali utilizzati per l’espletamento del servizio;
♦ rispettare le più appropriate norme dietologiche e dietetiche previste per la particolare
categoria di utenti cui è destinato.
ART. 5 DURATA DEL CONTRATTO
La fornitura oggetto del presente contratto decorre dalla comunicazione di affidamento del
Responsabile del Servizio e terminerà con la fine dell’anno scolastico 2015, per quanto attiene il
servizio di ristorazione scolastica, il 31 agosto 2015 per quanto attiene alla fornitura di pasti a
domicilio degli adulti.
La ditta aggiudicataria ha comunque l’obbligo di continuare il servizio alle condizioni
convenute sino a quando il Comune non abbia provveduto a definire un nuovo contratto e
comunque per un periodo non superiore a mesi sei.
Qualora l’organizzazione scolastica non dovesse prevedere più il servizio mensa o per mancanza di
risorse, il Comune si riserva la facoltà di interrompere il servizio stesso (parziale o totale), senza
nessun onere a carico dello stesso senza che la ditta appaltatrice possa avanzare diritti e pretese di
natura economica.
ART. 6 CONTINUITÀ DEL SERVIZIO
L’erogazione dei pasti nelle scuole sarà subordinata al calendario scolastico, da lunedì al venerdì,
esclusi i giorni festivi infrasettimanali ed esclusi altresì quei giorni che pur previsti dal calendario
scolastico vedranno le lezioni sospese per una qualsiasi ragione.
La consegna dei pasti adulti a domicilio deve essere effettuata con le modalità di cui al precedente
articolo 3.
Il servizio oggetto del presente appalto è da considerarsi di pubblico interesse e, come tale,
non potrà essere sospeso, interrotto o abbandonato. Nello svolgimento del servizio, pertanto, la
Ditta appaltatrice è tenuta al rispetto dei principi contenuti nel D.P.C.M. 27 gennaio 1994
“Principi sull’erogazione dei servizi pubblici” (s.m.i.). Il servizio è da considerarsi servizio
pubblico essenziale, anche ai sensi dell’art. 1 della Legge 12.06.1990, n. 146 “Norme dell’esercizio
del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali” (s.m.i.).
In caso di eventuale interruzione del servizio l’Amministrazione potrà, sostituirsi senza formalità
di sorta all’appaltatore per l’esecuzione d’ufficio del servizio, con rivalsa delle spese a carico
dell’appaltatore inadempiente e ciò indipendentemente dalle sanzioni a questo applicabili e
l’eventuale richiesta di risarcimento successivo di danni.
ART. 7 CORRISPETTIVO DEL SERVIZIO
Il servizio oggetto della presente gara è costituito come segue:
A) servizio di ristorazione scolastica presso i 4 plessi di cui all’art. 1 € 105.800, oltre ad iva, per
complessivi pasti previsti in n. 23.000 (€ 4,60 al pasto)
B) servizio di fornitura pasti a domicilio anziani e persone in difficoltà, € 33.250,00 oltre ad iva,
per complessivi pasti previsti in n. 3.500 (€ 9,50 al pasto)
Tale importo è stato determinato considerando che i costi per la sicurezza, previsti ai sensi
dell’art. 26 del D. Lgs. 81/2008, sono pari ad zero.
La stazione appaltante, tuttavia, avrà la facoltà di aumentare o ridurre il servizio di
ristorazione scolastica ed il servizio di pasti adulti a domicilio, nel corso del periodo contrattuale, in
base all’aumento o diminuzione della popolazione in età scolare, alla diversa programmazione
del calendario scolastico annuale, a variazioni degli adulti servizi, o per altra causa imprevista o
non prevedibile, senza che ciò dia luogo ad alcuna variazione del prezzo pasto oggetto offerto, fino
alla concorrenza del 30% compreso, in più o in meno.
Il costo di ogni singolo pasto (IVA esclusa) è da ritenersi comprensivo, oltre che del
prezzo per l’acquisto delle materie prime, della sua successiva preparazione, cottura e
confezionamento, del costo della manodopera nonché della fornitura e lavaggio delle stoviglie, del
trasporto dal centro di cottura alle singole scuole servite, della distribuzione dei pasti agli alunni,
della fornitura a domicilio per gli adulti (vedi art. 3) nonché di tutti gli altri oneri, a carico
dell’appaltatore.
ART. 8 - AGGIORNAMENTO PREZZI
Il prezzo di aggiudicazione, come risultante dal verbale di gara, si intende unico, a prescindere dalla
modalità con cui il servizio viene erogato, valido ed immutabile per tutta la durata del contratto;
In caso di eccessiva onerosità, sopravvenuta per il verificarsi di avvenimenti straordinari ed
imprevedibili, la ditta potrà domandare la risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 1467 e con gli
effetti stabiliti dall’art. 1458 del C. C. La risoluzione non può essere domandata se la sopravvenuta
onerosità rientra nell’alea normale del contratto.
La ditta appaltatrice qualora richieda la risoluzione del contratto per eccessiva onerosità
sopravvenuta dovrà dimostrare tale situazione alla stazione appaltante con dati inconfutabili.
L’amministrazione appaltante si riserva la facoltà di accettare la domanda di risoluzione del
contratto o di offrire modifiche eque alle condizioni del contratto.
L’amministrazione appaltante è tenuta alla rescissione dal contratto qualora nel Mercato Elettronico
della Pubblica Amministrazione, il servizio venga offerto a condizioni migliori.
ART. 9 MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO
L’ordine con l’esatta indicazione del numero dei pasti giornalieri legato all’effettiva presenza degli
alunni, dovrà pervenire all’Azienda entro le ore 9.30 del giorno di fornitura. La
comunicazione verrà effettuata a cura dell’Istituto Comprensivo di Susegana, in base alle
presenze degli alunni presso le singole scuole, salvo eventuali diverse modalità operative
eventualmente proposte dalla ditta ed accettate dall’ente.
Per la prenotazione dei pasti degli adulti servizi a domicilio, si rinvia al precedente articolo 3.
La ditta aggiudicataria dovrà dotarsi di un sistema informatico finalizzato alla gestione
automatizzata della prenotazione giornaliera dei pasti consumati dai singoli alunni e dei pasti forniti
a domicilio agli adulti.
La rendicontazione dovrà essere effettuata mensilmente secondo tracciati forniti dal Comune di
Susegana per la successiva importazione nel software gestionale dell’Ente.
CONFEZIONAMENTO
Il confezionamento dei pasti prodotti nelle quantità richieste dalle singole scuole deve essere
del tipo “a legame fresco – caldo” e dovrà essere immediatamente successivo alla cottura, salvo
le eccezioni in cui è previsto l’uso di “abbattitori di temperatura”.
I pasti dovranno essere confezionati nella stessa mattinata del consumo, tenendo conto anche del
tempo necessario per il loro trasporto presso le singole scuole.
Nella fornitura dei pasti multiporzione i singoli componenti di ogni pasto dovranno essere
confezionati in contenitori diversi (per le paste, per il sugo, per le pietanze, per i contorni ecc) in
acciaio inox chiusi ermeticamente. L'abbinamento deve avvenire al momento del consumo
del pasto. Per il trasporto dei brodi dovranno essere utilizzate vaschette dotate di coperchio
sigillabile a tenuta ermetica. I contenitori chiusi dovranno essere a loro volta inseriti in contenitori
termici in polipropilene oppure dotati di valvola per iniezione a vapore adatti alla
conservazione della temperatura, od altri prodotti di maggior pregio.
I pasti in monoporzione per gli adulti serviti a domicilio, o per particolari casi in cui ciò si
rendesse necessario anche per il servizio di ristorazione scolastica, dovranno essere confezionati a
parte in vaschette termosigillate e termosaldate.
Per il pane, il grana grattugiato e la frutta fresca, questi dovranno essere confezionati a
parte, in contenitori separati igienicamente idonei al contatto con gli alimenti secondo la normativa
vigente.
La ditta si impegna ad utilizzare solo contenitori idonei alla pulizia: pertanto la stessa si impegna ad
effettuare regolare manutenzione degli stessi, al fine di proteggere gli alimenti da fonti di
contaminazione e infezione. Devono essere utilizzati sistemi di imballo, o altri accorgimenti idonei,
atti ad evitare qualsiasi contaminazione reciproca di sostanze alimentari di natura diversa,
potenzialmente idonee a modificare le caratteristiche dei singoli prodotti o possibile fonte di
inquinamento degli stessi.
TRASPORTO
Il trasporto dei pasti dal centro cottura alle varie sedi scolastiche deve essere effettuato con
il metodo e i criteri del legame fresco-caldo e del legame fresco-freddo. Le teglie destinate
alla multiporzione e le confezioni monoporzione devono collocate in appositi contenitori
termici in grado di mantenere la temperatura per pasti caldi al momento dell’effettuazione
del servizio non inferiore a 65°C, e per pasti freddi, a seconda degli alimenti, compresa tra +4°C e
+10° C. Il pasto dovrà giungere al momento della somministrazione presentando buone
caratteristiche organolettiche e di appetibilità. I mezzi di trasporto dovranno essere chiusi,
rivestiti in materiale liscio e lavabili, adibiti esclusivamente al trasporto degli alimenti ed essere
muniti di idonea attestazione sanitaria.
Dovranno, inoltre, assicurare un’adeguata protezione dei cibi trasportati, riparandoli da
contaminazioni o altri danni che possano essere causati da fattori esterni. E’ vietata la promiscuità
di carico fra sostanze alimentari e fra sostanze alimentari e non alimentari che possano
inquinare i prodotti o alterarne le caratteristiche, salvo impiego di confezioni o imballaggi atti ad
evitare tali rischi. La pulizia interna degli automezzi dovrà avvenire giornalmente;
settimanalmente dovrà essere effettuata una disinfezione di tutte le parti interne del cassone
con prodotto disinfettante.
I mezzi utilizzati dalla ditta dovranno essere in numero sufficiente per consentire le consegne
dei pasti, alle varie scuole del Comune di Susegana, secondo i tempi e le modalità stabilite nel
presente appalto.
I mezzi di trasporto dovranno essere muniti di registrazione sanitaria ex DGRV 3710 del 20.11.07,
come modificata dal DDRV 140 del 5.03.08
Per quanto attienea al servizio di consegna pasti adulti a domicilio si rinvia all’art. 3
CONSEGNA
Il quantitativo dei pasti, fornito ad ogni singola scuola, deve essere accompagnato dal
relativo documento di trasporto, il quale deve indicare, oltre a quanto previsto dalla normativa
vigente, il numero dei pasti distinti per alunni ed eventuali diete speciali. Il numero dei pasti
indicato in ogni singolo documento di trasporto deve corrispondere al numero dei pasti
ordinati dall’Istituto Comprensivo di Susegana.
I pasti dovranno essere consegnati entro l’orario stabilito dall’Istituto comprensivo per ogni scuola,
e comunque in tempo utile per la loro distribuzione negli orari dedicati alla pausa mensa e
l’effettuazione di tutte le operazioni necessarie (controllo pasti consegnati, smistamento ed
allestimento presso i diversi punti di distribuzione, verifica diete speciali, ecc.) per la
successiva distribuzione agli alunni.
DISTRIBUZIONE (SCODELLAMENTO)
La ditta dovrà garantire con proprio personale, in possesso dei prescritti requisiti sanitari ed in
numero adeguato per lo svolgimento del servizio in tempi celeri, la distribuzione dei pasti agli
alunni nei singoli plessi scolastici.
La distribuzione potrà avvenire solo in presenza degli alunni nel locale adibito a mensa ed il tempo
di distribuzione non potrà superare i 30 minuti.
A ciascuna scuola servita dovranno essere forniti i generi necessari per il condimento delle verdure,
il quale dovrà avvenire solo al momento del consumo.
STOVIGLIE ED ACCESSORI
La fornitura delle stoviglie (piatti, bicchieri, posate, caraffe per l’acqua, ecc.) lavabili e in materiali
atossito e antiurto ed il loro lavaggio sono a carico della ditta e devono essere inclusi nel prezzo
offerto.
Devono essere altresì forniti tovaglioli di carta, a tinta unita, di colore bianco ed a doppio velo,
nonché tovagliette di carta, tutti prodotti con materiale atossico.
Tre sedi scolastiche su quattro (Scuola Media, Scuola Elementare di Susegana, Scuola Elementare
di Ponte della Priula) dispongono di lavelli e scarichi per eventuale installazione, a carico della ditta
aggiudicataria di lavastoviglie per il prelavaggio di piatti, bicchieri e posate.
I contenittori e tutte le stoviglie utilizzate dovranno comunque essere riportare presso i centri
cottura o altre sedi della ditta per la completa igienizzazione e fornite giornalmente insieme ai pasti.
Per il servizio di fornitura di pasti a domicilio sono da preferire contenitori monouso a perdere.
ART. 10 MENÙ
In tutti i menù dovranno essere presenti :
Primo
Secondo
contorno (verdura cotta e cruda)
frutta fresca di stagione (la frutta può essere sostituita con yogurt o dessert)
pane
Oppure:
Piatto unico nutrizionalmente corretto
Pane
Contorno
frutta di stagione /dessert
I menù per la ristorazione scolastica, redatti dal dietista o da un esperto in Scienze
dell’Alimentazione della ditta appaltatrice, dovranno essere strutturati e diversificati su
almeno 4 settimane e dovranno essere caratterizzati in base alla stagionalità dei prodotti e secondo
la tipologia dell’utenza.
Il menù giornaliero deve assicurare un corretto apporto di vitamine e sali minerali e
garantire l’apporto dei fabbisogni energetici e dei macronutrienti secondo le quote, distinte per fasce
di età, rispettando quanto previsto dai L.A.R.N. (Livelli di Assunzione Raccomandata di
Nutrienti) dell’Istituto Nazionale per la Nutrizione e secondo quanto stabilito dalle “Linee guida in
materia di miglioramento della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica” recepite con
D.G.R. 517 del 30/12/03 e successiva modifica DDRV n. 475 del 25.10.2008. La ditta
aggiudicataria dovrà formulare il proprio menù presentando la grammatura dei singoli
alimenti e la relativa composizione bromatologica in nutrienti a dimostrazione del rispetto
delle quote di cui sopra.
Il menù proposto dalla ditta sarà sottoposto a parere di conformità dell’ULSS n° 7 per gli aspetti
nutrizionali. La vidimazione sarà successiva all’esito della gara e varrà solo per la ditta
aggiudicataria. Innovazioni e modifiche ai menù e/o tabelle dietetiche potranno essere apportate nel
corso dell’anno scolastico sulla base delle indicazioni concordate tra la Ditta, il Servizio Igiene
Alimenti e Nutrizione dell’Azienda ULSS competente, l’Ente appaltante. La Ditta dovrà proporre
dei piatti unici (massimo n. 1 volta alla settimana, da concordarsi con l’Amministrazione
Comunale) assicurando la fornitura della zuppa/minestra e delle lasagne 1 volta a settimana, purché
siano rispettati gli equilibri in nutrienti previsti dai L.A.R.N.
Nel menù la ditta dovrà indicare sempre: la composizione degli alimenti proposti (indicando TUTTI
gli ingredienti, anche in tracce) e la tipologia specifica dell’alimento (per esempio per la svizzera ai
ferri andrà indicato il tipo di carne che la compone, per esempio manzo; non indicherà in
modo generico verdura cruda o cotta ma specificherà se si tratta di zucchine o carote, ecc.).
Per quanto concerne l’acqua sarà servita agli alunni acqua potabile dell’acquedotto.
La ditta aggiudicataria dovrà inoltre:
- utilizzare nella preparazione dei piatti, contenenti carne bovina, solo carne di animali, allevati per
almeno dieci mesi in Italia ed ivi macellati;
- fornire alimenti già pronti per la somministrazione: la frutta verrà quindi sempre lavata e sanificata
e sarà pronta al consumo con la buccia (se commestibile come nel caso di mele, albicocche, ciliegie,
prugne, pesche, fragole, etc.);
- non utilizzare cibi precotti
La ditta aggiudicataria dovrà soddisfare le richieste formulate dall’Amministrazione
appaltante, anche attinenti a variazioni del menù.
Le caratteristiche merceologiche delle materie prime devono corrispondere a quanto contenuto nelle
SCHEDE PRODOTTO delle principali sostanze alimentari contenute nell’allegato 3 delle
“linee guida in materia di miglioramento della qualità nutrizionale nella ristorazione
scolastica della Regione Veneto di cui al Decreto del Dirigente Regionale n° 475 del 25.10.2008.
Dovrà essere data comunicazione sulla provenienza degli alimenti somministrati per
comunicarli successivamente all'utenza.
DIETE SPECIALI
La ditta aggiudicataria, inoltre, su motivata richiesta di chi esercita la potestà genitoriale,
dovrà garantire la preparazione di diete speciali personalizzate adeguate agli utenti, affetti da
particolari allergie, intolleranze alimentari o malattie metaboliche, che necessitino a scopo
terapeutico di particolari alimenti sempre documentate da adeguata certificazione sanitaria. La
formulazione della dieta speciale dovrà essere effettuata da personale competente (es. dietista). A
questo proposito si richiede che le preparazioni sostitutive siano il più possibile simili al
menù giornaliero. La ditta dovrà altresì promuovere varietà, alternanza e consumo di alimenti
protettivi, quali frutta e verdura, per quanto è possibile, anche all’interno della dieta speciale.
Una volta formulata la ditta consegnerà la dieta speciale ai seguenti soggetti:
• ai genitori/tutori del bambino;
• al proprio personale incaricato della distribuzione (scodellamento) dei pasti
• alla segreteria dell’Istituto comprensivo, che trasmetterà l’informazione ai soggetti coinvolti
in ambito scolastico (insegnanti, eventuale personale ausiliario);
• al SIAN dell’ASL competente;
Stante la complessità di gestione degli alimenti allergenici, il personale della ditta incaricato della
preparazione della dieta speciale deve essere adeguatamente formato, addestrato e consapevole.
Le pietanze riferite a diete speciali dovranno essere contenute in vaschette monoporzione,
debitamente sigillate e perfettamente identificabili da parte del personale scolastico addetto
alla distribuzione finale. L’aggiudicatario dovrà altresì assicurare anche la fornitura di pasti, ove
richiesto, nel rispetto delle esigenze etiche ed etnico-religiose, su formale richiesta scritta da parte
delle famiglie degli utenti.
Per quanto attiene il servizio di fornitura pasti adulti a domicilio, la presenza di utenti assoggettati a
diete speciali verrà comunicata alla ditta dai servizi sociali dell’ente.
ART. 11 CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI UTILIZZATI
Le materie prime da impiegarsi nella preparazione dei pasti dovranno essere di qualità
ottima o extra, nel pieno rispetto delle loro caratteristiche di genuinità e freschezza nonché
delle loro componenti organolettiche e merceologiche. La ditta dovrà in generale preferire i
prodotti con caratteristiche igienico-sanitarie migliorative (con minor utilizzo possibile di additivi o
assenza di sostanze indesiderabili), i prodotti provenienti da agricoltura biologica in
conformità al Regolamento CEE 834/2007, i prodotti di provenienza nazionale e regionale,
chilometro zero/filiera corta, i prodotti DOP (denominazione di origine protetta), IGP
(indicazione geografica protetta), STG (specialità tradizionali garantite) e i prodotti non
derivanti da OGM o che non contengano OGM (Legge Regionale del Veneto n. 6 del
01.03.2002).
Per quanto riguarda in particolare l’utilizzo delle carni, dovranno essere somministrati prodotti in
conformità alla L.R. 01.03.2002, n. 6 e successive modificazioni.
FONTI PROTEICHE: la quota proteica giornaliera va scelta tra gli alimenti di seguito indicati. E’
consigliabile alternare l’utilizzo delle diverse fonti proteiche in modo che ciascuna venga
rappresentata mediamente una volta a settimana.
Carni: vanno alternate le parti magre di carni di pollo, vitellone, tacchino, suino. Qualora
necessario utilizzare carni macinate al momento (ragù, hamburger, polpette)
Pesce: va data la preferenza ai pesci surgelati o freschissimi, deliscati filetti o tranci,
surgelati individualmente o interfogliati (filetti di merluzzo o nasello, filetti di platessa, filetti
di persico, pesce spada in tranci, seppie. I bastoncini di pesce, ottenuti da filetti di merluzzo, non
devono essere ricostituiti.).
Tonno: al naturale o all’olio d’oliva (frequenza consigliata: non più di una volta ogni 15 giorni).
Formaggio: utilizzare formaggi esenti da polifosfati aggiunti e conservanti, evitare l’uso di
formaggi fusi, preferire i formaggi D.O.P.
Uova: per le preparazioni alimentari si raccomanda l’uso di prodotti pastorizzati in
confezioni originali. Nel caso si utilizzino uova fresche in guscio, optare per quelle di categoria “A
extra” di produzione nazionale, provenienti da allevamenti a terra (tipologia 2) in confezioni
originali conformi alle norme vigenti.
Assoluto divieto del consumo di uova crude o di preparazioni a base di uova crude.
Prosciutto: va utilizzato prosciutto crudo o prosciutto cotto di prima qualità, senza polifosfati,
senza glutine, ottenuto dalla coscia (frequenza consigliata: non superiore a quindicinale).
Legumi: oltre ai legumi freschi possono essere utilizzati legumi surgelati e legumi secchi.
PASTA: deve essere di semola, di grano duro e/o integrale, o pasta secca all’uovo o pasta fresca
speciale (ripiena). E’ raccomandabile variare i formati di pasta per garantire l’alternanza quotidiana.
RISO: il ricorso al riso parboiled deve essere limitato preferibilmente a ricette o situazioni che ne
richiedano l’uso particolare, mentre nel comune impiego è da favorire l’uso di qualità di
riso nazionale.
ALTRI CEREALI: da proporre gradualmente nei menù l’introduzione di altri cerali (orzo, farro,
miglio, ecc.)
GNOCCHI: di norma utilizzare gnocchi di patate fresche o surgelati.
VERDURE ED ORTAGGI: la frequenza deve essere giornaliera, con utilizzo di verdure di
stagione opportunamente variate, crude e cotte, o verdure surgelate. Per salvaguardarne i
nutrienti vanno cotte a vapore o in poca acqua. La scelta degli ortaggi avverrà nell’ambito di quelli
appartenenti alla prima categoria di classificazione, di norma di provenienza nazionale.
È da evitare l’uso di primizie e di produzioni tardive.
PURÈ DI PATATE: preferibilmente preparato con patate fresche.
FRUTTA: la frequenza deve essere giornaliera, con utilizzo preferenziale di quella di stagione. La
scelta dei prodotti avverrà nell’ambito di quelli appartenenti alla prima categoria di classificazione,
preferibilmente di provenienza nazionale. La macedonia va preparata preferibilmente con frutta di
stagione e poco tempo prima della somministrazione. E’ da evitare l’uso di primizie e di produzioni
tardive.
PANE E PRODOTTI DA FORNO: utilizzare pane fresco di giornata, è vietato l’utilizzo di pane
riscaldato o surgelato.
LATTE: utilizzare preferibilmente latte fresco pastorizzato intero o parzialmente scremato.
YOGURT: utilizzare preferibilmente yogurt intero o parzialmente scremato, alla frutta, ai cereali,
variando i gusti.
DOLCI: orientare la scelta su dolci semplici, quali ad esempio le crostate di frutta o di confettura di
frutta, torte di mele o altri prodotti da forno quali biscotti secchi. Limitare il consumo di dolci ed
evitare preferibilmente quelli preconfezionati
Budino: confezionato in giornata e correttamente conservato.
Gelato: deve essere preconfezionato in vaschette "multiporzione" o in confezioni singole
"monoporzione". E' auspicabile una preferenza per le formulazioni semplici.
AROMI: utilizzare aromi freschi quali: basilico, prezzemolo, salvia, rosmarino alloro, cipolla,
aglio, ecc. Non devono essere utilizzati pepe, peperoncino e salse piccanti.
SALE ED ESTRATTI PER BRODO: utilizzare in quantità moderata il sale alimentare,
preferibilmente iodurato/iodato. Sono da escludere gli estratti per brodo a base di glutammato
monosodico.
CONSERVE E SEMICONSERVE ALIMENTARI: sono consigliati i pomodori pelati
senza aggiunta di concentrato.
CONDIMENTI: sono da utilizzare: olio extra vergine d’oliva (usualmente da preferire); burro,
solo in piccole quantità per le preparazioni che lo richiedano espressamente in ricetta ed
esclusivamente a crudo o scaldato a basse temperature; olio monosemi e di arachide, mais o di
girasole.
SPECIFICHE GENERALI PER LE DERRATE ALIMENTARI
I criteri generali a cui fare riferimento nell'approvvigionamento delle materie prime impiegate nella
ristorazione scolastica da parte della ditta appaltatrice sono:
regolarità delle forniture;
completa ed esplicita compilazione di bolle di consegna e di fatture;
precisa denominazione di vendita del prodotto secondo quanto stabilito dalle norme vigenti;
corrispondenza delle derrate alimentari fornite a quanto richiesto nel capitolato d'appalto;
etichettatura con indicazioni il più possibile esaurienti, secondo quanto previsto dal D.Lgs. n° 109
del 27.01.1992 e successive modifiche e integrazioni e dalle norme specifiche per ciascuna classe
merceologica;
termine minimo di conservazione o di scadenza ben visibile sulle confezioni; si raccomanda che
la “vita residua” del prodotto, al momento dell’acquisto, abbia una durata ragionevole rispetto al
termine minimo di conservazione o di scadenza.
imballaggi integri senza alterazioni manifeste (es.: lattine non bombate, non arrugginite né
ammaccate, cartoni non lacerati, ecc.);
integrità del prodotto consegnato (es.: confezioni chiuse all'origine, assenza di muffe, di
parassiti, di difetti merceologici, di odori e di sapori sgradevoli, ecc.);
presenza dei caratteri organolettici specifici dell'alimento (aspetto, colore, odore, sapore,
consistenza, ecc.);
mezzi di trasporto impiegati, igienicamente e tecnologicamente idonei, in perfetto stato di
manutenzione ed a norma;
provenienza, preferibilmente, da filiere produttive certificate, secondo le vigenti normative in
materia, e come indicato dal Regolamento CE n°178 del 28/01/02 che rende obbligatoria a partire
dal 1° gennaio 2005 la rintracciabilità agroalimentare definita come la possibilità di ricostruire e
seguire il percorso di un alimento attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e
della distribuzione.
Nel caso in cui la normativa nazionale o comunitaria, relativa ai prodotti alimentari e/o alle materie
prime impiegate, preveda l’origine del prodotto (es. ortofrutta, carne bovina), si devono preferire
produzioni locali, secondo il criterio dell’accorciamento della filiera e nel rispetto delle specifiche
di qualità individuate per tali prodotti o materie prime.
L’appaltatore deve comunque fare riferimento a tutto ciò che è previsto dalla normativa comunitaria
attualmente in vigore circa l’etichettatura dei prodotti alimentari (anche di quelli allergenici)
e rispettare quanto previsto dalla Regione del Veneto che con la Legge Regionale n. 6 del
01.03.2002, art. 3, punto 1, lettera a, prevede che devono essere somministrati prodotti non derivati
da O.G.M. o che non contengano O.G.M., nelle mense delle strutture prescolastiche e scolastiche,
degli ospedali e delle case di cura e di riposo.
Dovrà essere strettamente osservata la normativa che prevede la rintracciabilità di filiera
delle forniture alimentari ai fini della ristorazione, tanto più se di natura sociale quale quella
scolastica.
Per tutto quanto non espressamente previsto si fa riferimento alle “Linee guida in materia
di miglioramento della sicurezza e della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica” di cui
sopra.
E’ vietato l’utilizzo di alimenti e cibi transgenici. In tal senso l'appaltatore è responsabile per i
propri fornitori.
La ditta si obbliga a garantire, in modo permanente, il rispetto di quanto stabilito dalla normativa
vigente ed a miglioramenti continui in merito a:
presenza di residui e pesticidi
parametri merceologici
parametri microbiologici.
In conclusione, per quanto non espressamente evidenziato nel presente appalto, ciascuna
ditta, nell’acquisto delle principali derrate alimentari e per la successiva preparazione dei
menù, si dovrà tassativamente attenere in linea generale alle “Linee Guida in materia di
miglioramento …” ed in particolare a quanto disposto dagli Allegati 3 e 4 di cui al Decreto
Dirigente Regione Veneto n. 475 del 25/10/2008; .
ART. 12 FILIERA CONTROLLATA – TRACCIABILITÀ
Per rintracciabilità di filiera (RFP – Rintracciabilità di Filiera di Prodotto) si intende
l’identificazione documentata delle aziende che hanno contribuito alla produzione e
commercializzazione di una unità di prodotto.
L’Azienda deve rispettare quanto previsto dal Regolamento CE 178/2002 in tema di rintracciabilità
degli alimenti e tutte le successive modifiche ed integrazioni.
ART. 13 NORME E MODALITÀ DI PREPARAZIONE DEI PASTI
Nell’approntamento del servizio la ditta aggiudicataria dovrà attenersi alle seguenti norme
principali. In particolare, si richiede:
cuocere le verdure al vapore o al forno;
cuocere i secondi piatti preferibilmente al forno, dopo aver eliminato dalla carne i grassi
visibili;
realizzare ogni cottura analoga alla frittura in forni a termoconvezione (frittate, cotolette,
polpette, ecc.);
aggiungere i condimenti possibilmente a crudo;
le verdure da consumare crude dovranno essere perfettamente lavate, pronte all’uso e
condite al momento della distribuzione;
consegnare la frutta lavata e a temperatura ambiente;
evitare la precottura e la eccessiva cottura (minestre, minestroni, verdura, pasta);
limitare la quantità d’acqua utilizzata in cottura e contenere i tempi di cottura, preferire in
generale la cottura a vapore o al forno;
eseguire le porzionature di salumi e formaggi nelle ore immediatamente antecedenti la
distribuzione.
Nella preparazione non devono essere utilizzati:
le carni al sangue;
cibi fritti;
il dado da brodo contenente glutammato;
i residui dei pasti dei giorni precedenti;
alimenti o materie contenenti grassi idrogenati;
conservanti e additivi chimici;
verdure, carni e pesci semilavorati e precotti;
I pasti devono essere prodotti e confezionati nella stessa mattinata del consumo e il tempo
che intercorre tra il termine della cottura e l’inizio del consumo non deve superare i 120
minuti. Le lavorazioni consentite il giorno antecedente la distribuzione e solo in presenza di
“abbattitore di temperatura”, sono la preparazione e la cottura di arrosti, bolliti, brasati di carne
bovina, pasta al forno, sughi e ragù.
Per impedire che la pasta si impacchi durante il trasporto ed in attesa del consumo è necessario che
la ditta adotti opportuni e corretti accorgimenti.
I sughi di condimento vanno posti sulla pasta solo al momento di servirla.
La pasta in brodo dovrà essere fornita separatamente dal brodo, in modo da interrompere il processo
di cottura della pasta. Per i condimenti a crudo delle pietanze, delle verdure e dei sughi, pietanze
cotte e preparazioni di salse, si dovrà utilizzare esclusivamente olio extravergine di oliva, avente le
caratteristiche prescritte dalla normativa vigente, e sale iodato.
In sintesi, per tutti gli alimenti utilizzati nella preparazione del menù, si richiede merce di prima
qualità, in ottimo stato di conservazione, prodotta secondo le vigenti specifiche disposizioni
di legge e rispondente ai requisiti richiesti dalle norme igieniche e sanitarie in vigore. Tutte le
derrate porzionate a cura dell'azienda devono essere opportunamente protette con materiale
idoneo per alimenti.
I pasti preparati devono comunque rispondere alla normativa vigente per quanto riguarda lo stato
degli alimenti impiegati, e per quanto concerne il rispetto delle temperature per gli alimenti
deperibili cotti da consumarsi freddi o caldi ed il mantenimento della catena del freddo.
Gli alimenti dovranno possedere requisiti caratteristici ed essere privi di qualsiasi anomalia
per quanto riguarda l'odore, il gusto e lo stato fisico.
Clausola generale, valida per tutti gli alimenti, dovrà essere la non rilevabilità analitica o la
presenza entro i limiti naturali o minimi, quando previsti, di quelle sostanze generalmente
considerate indesiderabili (metalli pesanti, alftossine, sulfamidici, antibiotici, ormoni, pesticidi,
additivi, ecc.).
Per quanto attiene ai parametri microbiologici si farà riferimento al regolamento CE 2073
del 15.11.2005 e Determinazione Conferenza Permanente Stato Regioni 10.05.2007, circolari e
normative ministeriali o regionali di riferimento".
ART. 14 DISPOSIZIONI DI NATURA IGIENICO SANITARIA/AUTOCONTROLLO
Il Centro di Cottura dovrà essere dotato di un piano di autocontrollo secondo il sistema HACCP
(Hazard Analysis Critical Control Point) e dovrà, inderogabilmente, rispettare le normative
in materia di igiene delle produzioni alimentari, applicando le procedure previste dal suddetto
sistema, in conformità con il Reg. CE 852/2004 e successive modifiche e integrazioni.
Deve essere individuata ogni fase di lavorazione che potrebbe rilevarsi critica per la sicurezza degli
alimenti e garantire che siano applicate e mantenute aggiornate tutte le opportune procedure
di sicurezza, avvalendosi dei principi su cui è basato il sistema HACCP.
I dati relativi ai controlli effettuati dovranno essere registrati, aggiornati e tenuti presso il Centro di
Cottura a disposizione dell'autorità sanitaria incaricata dell'effettuazione dei controlli o degli altri
soggetti incaricati dall'Amministrazione.
La ditta dovrà fornire, a richiesta, con cadenza annuale, al Comune copia dei Piani di Autocontrollo
e relativi aggiornamenti, redatti ai sensi del Reg. CE 852/2004 relativi alle fasi di preparazione dei
pasti. La ditta utilizzatrice dovrà essere in possesso delle prescritte autorizzazioni sanitarie di cui
all’art. 25, 2° comma lettera c) del D.P.R. 26 marzo 1980 n. 327 (s.m.i.), contenente il Regolamento
di esecuzione della legge 30 aprile 1962 n. 283 sulla disciplina igienica della produzione e della
vendita di sostanze alimentari e delle bevande o registrazione sanitaria ai sensi del Reg. CE
852/2004 e D.G.R.V. 3710 del 20.11.2007 e s.m.i..
ART. 15 CONTROLLI DI QUALITA’ DELLA PRODUZIONE
A garanzia della qualità della produzione la ditta appaltatrice dovrà effettuare nello svolgimento del
servizio i seguenti interventi:
- regolari indagini analitiche (con frequenza almeno mensile per quanto riguarda i semilavorati ed i
prodotti pronti al consumo, e con frequenza almeno bimestrale per le materie prime) sui prodotti
alimentari utilizzati per la preparazione dei pasti;
- a tutte le fasi operative del servizio, compreso il trasporto, dovrà essere applicato il
sistema di identificazione, valutazione e controllo del rischio HACCP (Reg. CE 852/2004).
La ditta si impegna a fornire, su eventuale richiesta del Comune, all’atto della stipula del contratto,
la documentazione, redatta dalle singole aziende fornitrici, attestante che tali aziende operano
conformemente a quanto stabilito dal Reg. CE 852/2004, in materia di autocontrollo e di igiene dei
prodotti alimentari.
ART. 16 VIGILANZA SUL SERVIZIO
Fatto salvo che i controlli igienico-sanitari sono di competenza del Servizio Igiene Alimenti e
Nutrizione dell’ULSS e saranno esercitati nei modi previsti dalla normativa vigente, la vigilanza sul
servizio compete all’Amministrazione Comunale per tutto il periodo dell’appalto con la più ampia
facoltà e nei modi ritenuti più idonei, senza che ciò costituisca pregiudizio alcuno per i poteri
spettanti per legge o regolamento in materia di igiene e sanità.
L’ente appaltante si riserva la facoltà, prima e durante lo svolgimento del servizio, di visitare i locali
adibiti alla produzione dei pasti e di controllare i mezzi e le modalità di trasporto, anche
avvalendosi dei membri del Comitato mensa.
La ditta è tenuta a fornire al personale degli uffici tutta la collaborazione necessaria consentendo, in
ogni momento, il libero accesso ai locali di produzione ed al magazzino, fornendo tutti i chiarimenti
necessari e le relativa documentazione.
Qualora le verifiche evidenzino carenze che, a giudizio dell’ente, siano rimediabili senza
pregiudizio alcuno per l’intero servizio, la ditta verrà informata per iscritto delle modifiche e degli
interventi da eseguire, che andranno immediatamente effettuati senza onere aggiuntivo per l’ente
appaltante. Se, al contrario, le carenze fossero gravi e irrimediabili, in quanto incidenti sul servizio
in modo pregiudizievole, l’ente si riserverà la facoltà di risolvere il contratto.
Per il controllo sul funzionamento del servizio l’Amministrazione Comunale potrà avvalersi anche
di una Commissione mensa nominata dalle competenti autorità scolastiche.
I membri della Commissione Mensa potranno effettuare, anche individualmente, nel plesso
scolastico e nell’orario della refezione scolastica, il controllo sull’appetibilità del cibo e del suo
gradimento, sulla qualità degli alimenti, sulla conformità al menù e, in generale, sul corretto
funzionamento della refezione. Il controllo dovrà avvenire secondo le modalità di accesso
concordate con l’ufficio scolastico del Comune.
La ditta appaltatrice è tenuta a fornire agli incaricati sopra elencati tutta la collaborazione
necessaria.
ART. 17 CAMPIONATURA RAPPRESENTATIVA DEL PASTO
La ditta appaltatrice è tenuta a conservare un campione rappresentativo del pasto completo
del giorno, così come del pasto sostitutivo del menù di base, qualora fossero intervenute
delle variazioni, presso il Centro Cottura.
Tali campioni vanno posti singolarmente in idonei contenitori chiusi, muniti dell’etichetta recante la
data del prelievo, il nome del cuoco responsabile della preparazione e conservati in
frigorifero a temperatura di 0°C, + 4°C per 72 ore, con un cartello riportante la dizione
“campionatura rappresentativa del pasto per eventuale verifica – data di produzione”.
I campioni prelevati al venerdì devono essere conservati, secondo le modalità sopraindicate, sino al
martedì della settimana successiva.
ART. 18 PERSONALE
Tutto il personale adibito alla preparazione, trasporto e distribuzione dei pasti oggetto del presente
capitolato, deve essere formato professionalmente ed aggiornato dalla ditta appaltatrice sui vari
aspetti della refezione collettiva ed in particolare:
- igiene degli alimenti;
- merceologia degli alimenti;
- tecnologia della cottura e conservazione degli alimenti e loro effetti sul valore nutrizionale degli
alimenti;
- controllo di qualità;
- aspetti nutrizionali e dietetica della ristorazione collettiva;
- sicurezza ed antinfortunistica all'interno della struttura.
Qualora qualche addetto al servizio fosse ritenuto dal Comune inadeguato o comunque non
rispondente alle esigenze del servizio, la ditta appaltatrice, a semplice richiesta del Comune, sarà
tenuta a sostituirlo con sollecitudine, e comunque non oltre trenta giorni dal ricevimento della
richiesta del Comune.
La ditta si obbliga ad individuare un coordinatore del servizio cui affidare il coordinamento e il
controllo di tutte le operazioni ed attività connesse al servizio, nonché la responsabilità e la
gestione dei rapporti con il Comune.
La ditta appaltatrice assicurerà, al proprio personale dipendente, i diritti previsti nel contratto
di categoria e nello Statuto dei Lavoratori (Legge n. 300 del 20/05/1970).
La ditta appaltatrice sarà tenuta al rispetto delle norme in materia di cessazione previste dal
C.C.N.L. del comparto Pubblici Esercizi "Ristorazione collettiva".
L'organico del personale dovrà essere idoneo quantitativamente e qualitativamente per assicurare il
servizio.
Il Comune si riserva, in ogni momento ed a proprio insindacabile giudizio, la facoltà di controllo
del rispetto della composizione dello staff, delle qualifiche dello stesso, dell’orario di servizio
espletato.
Eventuali carenze quantitative e qualitative segnalate e/o rilevate in sede di controllo,
dovranno essere tempestivamente risolte dalla ditta appaltatrice.
La ditta è obbligata a sollevare e tenere indenne il Comune da qualsiasi responsabilità derivante da
eventuali azioni proposte direttamente nei confronti dell’Amministrazione medesima, ai sensi
dell’art. 1676 del Codice Civile.
Tutto il personale deve essere in regola con la vigente normativa in merito ai requisiti di idoneità
sanitaria. Esso dovrà essere periodicamente sottoposto a tutti i controlli medici previsti dalla
normativa vigente. Le disposizioni impartite dalle autorità sanitarie in merito alla profilassi e
le prestazioni dettate per evitare la diffusione delle malattie infettive e tossinfezioni dovranno essere
recepite dalla ditta appaltatrice.
Il personale, in servizio nel Centro Cottura, addetto alla manipolazione, preparazione,
confezionamento e trasporto dei pasti nonché il personale addetto alla distribuizione dei pasti nei
singoli plessi scolastici dovrà scrupolosamente curare l’igiene personale, secondo le prescrizioni
contenute nel manuale di autocontrollo proprio del centro di cottura.
Deve curare l’igiene personale e indossare gli indumenti idonei, previsti dalla legislazione vigente,
tra i quali camice di color chiaro, copricapo per contenere la capigliatura, mascherina,
guanti monouso, calzature a norma antinfortunistica.
Il personale incaricato del trasporto, consegna e distribuzione dei pasti deve essere munito di
cartellino completo di fotografia personale, riportante il nome dell’azienda e l’identificazione del
personale addetto al servizio, ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs. N. 81/2008.
La ditta è tenuta all'osservanza di tutte le disposizioni legislative e contrattuali riguardanti le
maestranze addette ai lavori relative alla prevenzione infortuni, igiene del lavoro, infortuni
sul lavoro, assicurazioni, tutela sociale e previdenziale, prevenzione malattie professionali.
Il Comune non ha alcuna responsabilità diretta o indiretta in cause di lavoro o di qualsiasi altro tipo
conseguenti a vertenze con il personale della Ditta o per attività inerenti ai servizi da esso svolti,
restando totalmente estranea al rapporto d'impiego costituito tra la ditta ed il personale dipendente e
sollevata da ogni responsabilità per eventuali inadempienze della ditta nei confronti del personale
stesso.
La ditta si impegna ad applicare nei confronti dei suddetti lavoratori tutte le norme vigenti per le
assicurazioni sugli infortuni, la previdenza e ogni altra forma assicurativa prevista dalle
vigenti disposizioni di legge, dai contratti collettivi ed accordi integrativi previsti per le
imprese della categoria. La violazione alla normativa previdenziale, assistenziale ed
assicurativa in genere, a tutela dei lavoratori impiegati nel servizio, dà titolo al Comune di
dichiarare la risoluzione del contratto.
La ditta risponderà direttamente dei danni alle persone ed alle cose comunque provocati
nello svolgimento del servizio, restando a suo completo ed esclusivo carico qualsiasi risarcimento
senza diritto di rivalsa o di compensi da parte del Comune, salvi gli interventi in favore
della ditta appaltatrice da parte di società assicuratrici.
Obblighi in materia di sicurezza sul lavoro.
- Nell'esecuzione del lavoro la Ditta dovrà adottare di sua iniziativa tutte le cautele e
provvedimenti necessari, compreso il controllo sull'osservanza da parte dei singoli
operatori delle norme di sicurezza di cui al D. Lgs. 81/2008 (s.m.i.) nonché di quelle
antinfortunistiche, assumendosi, in caso di infortunio, ogni responsabilità civile o penale
da cui rende sollevato e indenne il Comune.
ART. 19 – RESPONSABILITA’
L’Appaltatore dovrà osservare scrupolosamente tutte le norme in materia igienico-sanitaria attinenti
la produzione, preparazione, conservazione, trasporto dei pasti da somministrare ed essere in
possesso dell’autorizzazione sanitaria prevista dalle vigenti norme (L. 283/1962; DPR
327/1980; D.G.R.V. 3710/2007).
Ogni responsabilità per danni che, in relazione all’espletamento del servizio o cause ad esso
connesse, derivassero al Comune o a terzi, cose o persone, si intenderà senza riserve od eccezioni a
totale carico della ditta.
La ditta si obbliga a ritenere sollevato il Comune da qualsiasi responsabilità per fatti e
danni di qualsiasi entità e natura, dolosi o colposi, che si verificassero a danno di terzi, ivi
compreso il committente medesimo e il personale di cui al presente capitolato.
E’ direttamente responsabile della qualità dei pasti e si assume esplicitamente ogni responsabilità
per danni o inconvenienti riconducibili direttamente o indirettamente ai pasti forniti, compresi casi
di intossicazione alimentare, derivanti da eventuali tossinfezioni conseguenti all’ingerimento di cibi
contaminati, avariati o inidonei distribuiti nell’ambito del servizio oggetto del presente capitolato.
E’ sempre responsabile verso il Comune o verso terzi per i fatti derivanti dall'operato e dal contegno
dei suoi dipendenti e di quanti operano anche in via contingente ed estemporanea nel suo interesse.
ART. 20 ASSICURAZIONI
La ditta dovrà essere assicurata anche verso terzi e per qualsiasi causa, agli effetti della
responsabilità civile per danni provocati direttamente, indirettamente, inconsapevolmente o in
qualsiasi altro modo dalle sue maestranze o dai suoi mezzi di trasporto .
L'obbligatorietà delle assicurazioni speciali non richiede, volta per volta, un ordine o una
prescrizione particolare (scritta o verbale) del committente ma è conseguenza diretta e rientra a tutti
gli effetti nel genere di servizio affidato.
L’aggiudicatario sarà tenuto a produrre, prima della stipula del contratto, pena la decadenza
dell’appalto ed incameramento della cauzione definitiva, una polizza di assicurazione per la
responsabilità civile verso terzi e verso prestatori di lavoro (RCT/O) con massimali di importo non
inferiore ad € 5.000.000,00 per sinistro, per danni a persona e per danni a cose. La suddetta polizza
dovrà avere durata pari alla durata del contratto d’appalto.
Detta polizza dovrà prevedere, oltre alle garanzie normalmente prestate, anche quelle di
responsabilità sul prodotto utilizzato; pertanto dovranno essere compresi i danni cagionati dai generi
somministrati durante il periodo di validità della garanzia, ad esclusione dei danni derivanti da vizio
di origine del prodotto.
L’assicurazione vale per i danni verificatisi durante il periodo di validità della polizza e denunciati
non oltre sei mesi dalla data della sua scadenza.
Nella polizza dovrà anche essere espressamente prevista la copertura per eventuali danni, invalidità
permanente, morte, lesioni, spese mediche e/o ricovero sopravvenute agli utenti della mensa
in conseguenza della consumazione dei pasti e prevedere l'espressa rinuncia da parte della
compagnia assicuratrice ad ogni azione di rivalsa nei confronti del Comune
L’esistenza di tale polizza non libera l’aggiudicatario dalle proprie responsabilità avendo essa solo
lo scopo di ulteriore garanzia. Copia della polizza verrà presentata al Comune in sede di
stipulazione del contratto, e comunque prima dell’inizio del servizio.
Il Comune si riserva in qualsiasi momento di richiedere la prova dell’avvenuto pagamento
del premio e l’eventuale aggiornamento dei massimali, se giudicati insufficienti. Per le
responsabilità dell’appaltatore si richiama l’art. 1681 del Codice Civile.
ART. 21 - SOPRALLUOGO
Nell’interesse delle ditte, i soggetti che intendono partecipare alla gara possono effettuare un
sopralluogo presso i plessi scolastici indicati al precedente art. 2).
Per l’effettuazione del sopralluogo le ditte interessate sono tenute a prenotarsi, telefonando nei
giorni feriali, escluso il sabato, dalle h. 9.00 alle h. 12.00, all’Ufficio Pubblica Istruzione (tel.
0438/437460).
Si precisa che al sopralluogo saranno ammessi esclusivamente il legale rappresentante della Ditta
ovvero il direttore tecnico o un dipendente della Ditta stessa con idonea qualifica, in possesso di
specifica delega, muniti di idoneo documento di riconoscimento.
Qualora la Ditta non effettui il sopralluogo, i locali si danno per conosciuti ed accettati e nessuna
eccezione potrà essere sollevata in corso di gara o successivamente all’aggiudicazione.
ART. 22. PENALITÀ
Nell’esecuzione del servizio la ditta appaltatrice ha l’obbligo di rispettare le disposizioni di legge ed
i regolamenti vigenti nonchè il presente Capitolato. In caso di inadempienze, ritardi, omissioni
ovvero imperfetta esecuzione dei servizi affidati, la ditta appaltatrice incorrerà in sanzioni
pecuniarie (da un minimo di € 200,00 ad un massimo di € 1.000,00) commisurate alla gravità delle
inadempienze commesse, fermo restando l’obbligo di recuperare i servizi non resi o eseguiti in
modo insoddisfacente.
A titolo esemplificativo e non esaustivo si segnalano le seguenti infrazioni cui consegue
l’applicazione della sanzione pecuniaria:
In particolare verrà applicata una penale di 200,00 euro in caso di:
- mancato rispetto per almeno 3 volte in qualsiasi plesso delle temperature di sicurezza, così
come indicate nel presente capitolato.
- mancata corrispondenza per almeno 3 volte del numero dei pasti consegnati al numero dei
pasti ordinati;
In particolare verrà applicata una penale di 500,00 euro in caso di:
- mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie da parte del personale addetto al trasporto
dei pasti;
- confezionamento non conforme alla vigente normativa in materia;
- etichettatura non conforme alla vigente normativa;
- mancata consegna di pasti destinati agli utenti che usufruiscono di diete personalizzate;
- mancata consegna di materiale a perdere;
- mancato rispetto delle grammature verificato su 10 pesate;
- mancato rispetto, senza preavviso, del menù previsto;
- inadeguata igiene degli automezzi;
- mancato rispetto degli orari di consegna dei pasti per un ritardo superiore a 20’ rispetto
all’orario previsto.
In particolare verrà applicata una penale di 1.000,00 euro in caso di:
- rinvenimento di corpi estranei organici ed inorganici nelle derrate e/o pietanze;
- rinvenimento di prodotti alimentari scaduti;
- inadeguata igiene dell’attrezzatura e degli utensili;
- mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie da parte del personale operante presso il
centro produzione pasti;
- mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie da parte del personale addetto alla
distribuzione, scodellamento e rigoverno dei refettori;
- totale mancata consegna dei pasti ordinati c/o ogni singolo plesso scolastico;
- totale mancata consegna di una portata c/o ogni singolo plesso scolastico;
Dopo il quinto inadempimento il Comune potrà richiedere la risoluzione del contratto in ogni
momento, ovvero, in alternativa, applicare la penale aumentata del 100% del valore della
prestazione giornaliera.
Il Comune, ove lo riterrà necessario, comunicherà le penalità ed ogni altro provvedimento di
contestazione.
Le inadempienze saranno contestate alla ditta per iscritto con raccomandata A.R.; la Ditta nel
termine di 15 giorni potrà presentare le proprie controdeduzioni.
Esaurita l’istruttoria, verrà irrogata la sanzione e comunicato l’ammontare della penale che sarà
trattenuta sul primo rateo in scadenza. L’applicazione della penalità di cui sopra è indipendente dai
diritti spettanti al Comune per altre violazioni contrattuali.
L'Amministrazione, oltre alla applicazione della penale, ha la facoltà di esperire ogni azione per il
risarcimento dell'eventuale maggior danno subito e delle maggiori spese sostenute in conseguenza
dell'inadempimento contrattuale.
ART. 23 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
L’applicazione delle penali non impedisce la risoluzione contrattuale. Nel caso di
inadempienze gravi, ovvero ripetute, il Comune ha facoltà di risolvere il contratto per
inadempimento, ai sensi dell’art. 1456 del Codice Civile, con effetto immediato, con tutte le
conseguenza di legge che la risoluzione comporta (ivi compresa la facoltà di affidare l’appalto a
terzi in danno alla ditta), salva l’applicazione delle penali per ogni singola irregolarità, come
previsto dall’art. 20, e senza pregiudizio di ogni altra azione per rivalsa di danni.
In particolare, l’Amministrazione comunale potrà promuovere la risoluzione del contratto nei
seguenti casi:
♦ recidiva delle inadempienze, nell’arco della vigenza contrattuale;
♦ gravissime e/o reiterate violazioni degli obblighi contrattuali tali da compromettere la
qualità dei servizi e/o la funzionalità dell'esercizio stesso e arrecare pregiudizio
all'immagine dell'Amministrazione;
♦ casi di intossicazioni alimentari accertati, determinate da condotta colposa e/o dolosa da
parte dell’Impresa aggiudicataria, salvo ogni ulteriore responsabilità civile o penale;
♦ uso di prodotti scaduti;
♦ utilizzo ripetuto di derrate alimentari in violazione delle norme previste dal contratto e dagli
allegati tecnici relativi alle condizioni igieniche e alle caratteristiche merceologiche;
♦ utilizzo di derrate alimentari in violazione di norme di legge relative a produzione,
etichettatura, confezionamento e trasporto;
♦ gravi inosservanze delle norme di legge relative al personale dipendente e mancata
applicazione dei contratti collettivi;
♦ mancata osservanza delle norme relative al divieto di impiego di personale non dipendente del
prestatore di servizi;
♦ impiego di personale inadeguato o insufficiente a garantire il livello di efficienza del
servizio;
♦ contegno abituale scorretto da parte del personale dell’appaltatore durante l’espletamento
del servizio;
♦ violazione ripetuta per due volte delle norme di sicurezza e prevenzione, verbalizzata
durante i controlli e non regolarizzata;
♦ inosservanza delle norme di legge in materia di previdenza, prevenzione infortuni,
sicurezza, mancato rispetto dei contratti di lavoro;
♦ reiterate e gravi violazioni ed inosservanze di norme di legge e di regolamenti in materia di
igiene e di sanità a seguito di accertamenti effettuati dall’ASL, NAS o altri enti di vigilanza: a tal
fine, la ditta aggiudicatrice ha l’obbligo di presentare, entro 72 ore dal ricevimento o dalla notifica,
tutti gli atti ed i verbali di accertamento, di ispezione o di contestazione;
♦ mancata osservanza del sistema di autocontrollo ex Reg. CE 852/2004 e successive
modifiche e integrazioni;
♦ mancata osservanza delle norme relative al divieto di subappalto totale o parziale della
gestione del servizio;
♦ apertura di una procedura concorsuale a carico del prestatore del servizio o a carico della ditta
capogruppo nel caso di raggruppamento di imprese;
♦ messa in liquidazione o cessione dell’attività del prestatore del servizio;
♦ quando la Ditta Appaltatrice si renda colpevole di frode e in caso di apertura di procedura
fallimentare;
♦ sussistenza di una o più cause interdittive ai sensi del D.L.vo 8 agosto 1994, n.490
(normativa antimafia);
♦ perdita dei requisiti di ordine generale e professionale previsti per l’aggiudicazione del
servizio;
♦ mancata reintegrazione del deposito cauzionale;
♦ mancato rispetto della data di inizio del servizio nei termini previsti;
♦ abbandono del servizio, salvo che per causa di forza maggiore;
♦ ogni altra inadempienza, non contemplata nel presente capitolato d’appalto, o fatto che
renda impossibile la prosecuzione dell'appalto, a termini dell'articolo 1453 del Codice Civile.
La risoluzione viene disposta con determinazione del Responsabile del Servizio e ne viene
data comunicazione alla ditta a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento.
Qualora si verifichi la risoluzione contrattuale per i motivi sopraindicati o per altri gravi motivi da
imputarsi al prestatore di servizio, il Comune non pagherà le prestazioni non eseguite, ovvero non
eseguite esattamente e si riserverà il diritto di richiedere maggiori danni conseguenti.
Dopo la formale contestazione scritta (diffida ad adempiere), cui ha conseguito il rigetto
delle giustificazioni, presentate dalla ditta entro i 10 giorni dalla ricezione della diffida, per il
mancato rispetto delle disposizioni contenute nel presente capitolato, il Comune potrà risolvere il
contratto incamerando la cauzione previo preavviso di 15 giorni da comunicare con lettera A. R.,
fatta salva ogni ulteriore azione per il risarcimento di danni maggiori, anche in conseguenza
dell’anticipata risoluzione del contratto e in relazione all’esigenza di proseguire comunque
l’erogazione dei servizio di ristorazione.
Con la risoluzione del contratto sorge per il Comune, oltre al risarcimento del danno il diritto di
affidare a terzi la prestazione di servizio o la parte rimanente di questa in danno alla ditta
inadempiente.
L’affidamento a terzi viene notificato alla ditta inadempiente nelle forme prescritte, con
l’indicazione dei nuovi termini di esecuzione dei servizi affidati e degli importi relativi.
Alla ditta inadempiente sono addebitate le spese sostenute in più dall’Amministrazione rispetto a
quelle previste dal contratto risolto. Esse sono prelevate dal deposito cauzionale e, ove questo non
sia sufficiente, da eventuali crediti dell’Impresa aggiudicataria senza pregiudizio dei diritti
dell’Amministrazione sui beni dell’Impresa aggiudicataria medesima. In caso di minore spesa nulla
compete all’Impresa aggiudicataria inadempiente. L’esecuzione in danno non esime l’Impresa
aggiudicataria dalle norme di legge per i fatti che hanno motivato la risoluzione.
ART. 24 SCIOGLIMENTO DEL CONTRATTO
E’ facoltà del Comune , in virtù di quanto previsto dall’art. 1671 “Recesso unilaterale dal contratto”
del Codice civile, recedere in tutto o in parte da contratto di appalto con un preavviso da
comunicarsi alla ditta appaltatrice con lettera raccomandata a/r almeno 120 (centoventi) giorni:
• in qualunque momento durante l’esecuzione del contratto e/o al verificarsi di situazioni
operative od ambientali che rendano non correttamente eseguibile il servizio;
• qualora venisse modificato il tipo di gestione del servizio o venissero meno, in tutto o in
parte le esigenze dell’appalto per gravi motivi;
• in caso di sopravvenute esigenze di interesse pubblico in relazione alla tipologia del servizio
svolto.
Dalla data di efficacia del recesso, la ditta aggiudicataria dovrà cessare tutte le prestazioni
contrattuali oggetto di recesso, assicurando che tale cessazione non comporti danno alcuno
al committente. In caso di recesso la ditta aggiudicataria ha diritto al pagamento delle prestazioni
già eseguite, purché correttamente ed a regola d’arte, secondo il corrispettivo e le condizioni
contrattuali, rinunciando, ora per allora, a qualsiasi pretesa risarcitoria, ad ogni ulteriore compenso
o indennizzo e/o rimborso delle spese.
E’ attribuita alla ditta appaltatrice la facoltà di recedere dal contratto per giusta causa. Il
recesso dovrà comunque essere esercitato in modo da evitare ogni pregiudizio al Comune e
comunque con un preavviso minimo di 120 (centoventi) giorni consecutivi.
ART. 25 - CESSIONE DEL CONTRATTO
E’ vietata la cessione totale o parziale a favore di terzi del contratto, salve le ipotesi di cui all’art.
116 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.
ART. 26 - DIVIETO DI SUBAPPALTO
Data la particolarità del servizio, rivolto a fasce di età meritevoli della massima attenzione, è vietato
il subappalto, anche parziale del contratto, allo scopo di garantire al Comune il rapporto diretto con
il contraente, scelto in fase di aggiudicazione, pena la risoluzione di diritto del contratto e
l’incameramento della cauzione definitiva.
ART. 27 - FATTURAZIONE
La fatturazione dovrà essere distinta per il servizio di refezione scolastica ed il servizio di fornitura
pasti adulti a domicilio.
La Ditta appaltatrice, alla fine di ogni mese, dovrà emettere fattura indirizzata al Comune di
Susegna che provvederà alla liquidazione entro 30 gg dalla data della sua presentazione al
protocollo, con mandato di pagamento estinguibile presso la tesoreria comunale tramite accredito in
conto corrente bancario.
Per quanto attiene il servizio di refezione scolastica, ciascuna fattura dovrà fare riferimento ai
documenti di trasporto, specificando altresì il numero di pasti destinato agli studenti ed il numero di
pasti destinati agli insegnanti per ciascun plesso scolastico.
A loro volta i documenti di trasporto quotidianamente consegnati ad ogni plesso scolastico
dovranno fare riferimento come numero pasti consegnati, agli ordini inviati giornalmente da ogni
plesso scolastico tramite l’Istituto Comprensivo.
In caso di difformità tra il totale dei pasti come risultante dai documenti di trasporto e/o dalle fatture
e quanto rilevato in sede di prenotazione dei pasti, farà fede ai fini del pagamento del corrispettivo
alla Ditta il dato risultante dall’ordinazione del plesso scolastico.
Per quanto attiene il servizio di fornitura pasti a domicilio, ai fini della verifica della consegna e dei
riscontri obbligatori a carico del comune, dovrà essere predisposta, per ogni singolo utente, una
scheda utente (o nucleo familiare) nominativa a sviluppo mensile con indicazione di ogni pasto
consegnato, ora e data e data di consegna, siglata dall'operatore giornalmente e controfirmata
dall’utente alla fine del mese.
Tali schede mensili, controfirmate dagli utenti, dovranno essere allegate alle fatture, per
l’obbligatorio riscontro di regolarità delle fatture da liquidare alla Ditta nei termini di Legge.
In assenza di schede utente allegate, complete e siglate, la fattura non potrà essere liquidata, e
nessun ritardo sarà imputabile all’amministrazione in quanto carente di un elemento
fondamentale ai fini dell’esigibilità.
La liquidazione delle fatture verrà sospesa qualora siano contestati alla ditta appaltatrice addebiti
per i quali sia prevista l’applicazione di penalità, fino all’emissione del provvedimento definitivo;
dai seguenti pagamenti verrà detratto l’importo delle eventuali penalità a carico dell’Impresa
aggiudicataria e quant‘altro dalla stessa dovuto.
Il pagamento dei corrispettivi è subordinato all’acquisizione del DURC (documento unico di
regolarità contributiva). In caso di inadempienza contributiva dell’esecutore dell’appalto si
applica l’art. 4 del D.P.R. n. 207/2010.
In caso di inadempienza retributiva dell’esecutore dell’appalto si applica l’art. 5 del D.P.R.
n. 207/2010.
ART. 28 - STIPULAZIONE DEL CONTRATTO ED OBBLIGHI CONTRATTUALI
Dopo l’aggiudicazione, l’Impresa aggiudicataria sarà invitata a presentarsi per la stipulazione
del contratto, previo espletamento degli adempimenti previsti dall’art. 38 del D.Lgs.
163/2006 e s.m.i. e nei termini previsti dall’art. 11 dello stesso decreto.
Nel termine che verrà fissato dalla stazione appaltante, all’atto della stipula del contratto, il soggetto
risultato aggiudicatario, pena la decadenza del contratto e conseguente incameramento della
cauzione provvisoria, dovrà presentare la documentazione richiesta dalla stazione appaltante:
Ove il termine fissato dal Comune non venga rispettato senza giustificati motivi, l'Ente può
unilateralmente dichiarare, senza bisogno di messa in mora, la decadenza dell'aggiudicazione,
dando inizio altresì alla procedura in danno con rivalsa delle spese e con facoltà della
stessa di procedere all’aggiudicazione del secondo in graduatoria.
ART. 29 - ONERI E SPESE CONTRATTUALI
Tutte le spese, compresi gli oneri fiscali, inerenti e conseguenti alla stipulazione del
contratto, nessuna eccettuata od esclusa, sono a carico esclusivo dell’aggiudicatario, senza diritto di
rivalsa nei confronti del Comune.
ART. 30 - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO IN PENDENZA DI CONTRATTO
Essendo i serivizi oggetto del presente capitolato servizi essenziale, di interesse pubblico,
l’Amministrazione procedente si riserva la facoltà di procedere all’affidamento del servizio
in pendenza della stipula del relativo contratto.
ART. 31 - ATTESTAZIONE FINALE DI REGOLARE ESECUZIONE
Il responsabile del servizio provvederà alla verifica degli adempimenti contrattuali mediante
redazione dell’attestazione di regolare esecuzione prevista dall’art. 325 del D.P.R. n.
207/2010. Tale attestazione sarà necessaria ai fini della liquidazione finale del servizio e
dello svincolo della cauzione definitiva.
ART. 32 – TRACCIABILITÀ
La ditta si impegna ad assumere tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari disposti dalla
legge 13 agosto 2010, n. 136, art. 3 e, in particolare, dovrà impegnarsi:
- ad utilizzare il conto dedicato, di cui a separata e successiva comunicazione, per tutti i
movimenti finanziari di cui all’affidamento in questione, che dovranno avvenire tramite
lo strumento del bonifico bancario o postale ovvero degli altri strumenti idonei a
consentire la piena tracciabilità delle operazioni;
-
ad inserire il codice C.I.G. in tutte le comunicazioni relative alla gestione contrattuale
comprese le fatture che verranno emesse;
La ditta dovrà dichiarare di essere a conoscenza che il mancato rispetto degli obblighi di
tracciabilità dei flussi finanziari, oltre alle sanzioni specifiche previste dall’articolo 6 della Legge n.
136/2010, comporta la nullità del contratto, nonché determina la risoluzione di diritto del contratto
nel caso di mancato utilizzo del bonifico bancario o postale ovvero degli altri strumenti idonei a
consentire la piena tracciabilità delle operazioni.
ART. 33 TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. n. 196/2003, si informa che tutti i dati forniti dalla ditta saranno
raccolti, registrati, organizzati e conservati, per le finalità di gestione della gara e saranno trattati sia
mediante supporto cartaceo che informatico anche successivamente all’instaurazione dell’eventuale
rapporto contrattuale per le finalità del rapporto medesimo. Il conferimento dei dati richiesti è un
onere a pena di esclusione dalla gara. L’interessato gode dei diritti di cui all’art. 7 del citato decreto
legislativo, diritti che possono essere fatti valere nei confronti dell’ente appaltante.
ART. 34 DISPOSIZIONI FINALI
L’Impresa appaltatrice è tenuta all’osservanza di tutte le disposizioni normative in materia di
ristorazione collettiva scolastica. L’Impresa è altresì tenuta al rispetto di eventuali norme
che dovessero intervenire successivamente all’aggiudicazione e durante il rapporto contrattuale.
Nulla potrà essere richiesto o preteso per eventuali oneri aggiuntivi derivanti
dall’introduzione e dall’applicazione delle nuove normative di cui al precedentemente comma
ART. 35 RINVIO A NORMATIVA VIGENTE
Per quanto non precisato nel presente capitolato speciale e dagli atti e documenti da esso richiamati
si rimanda alle leggi e regolamenti nazionali e regionali, nonché alle disposizioni comunali
in materia, che, ad ogni effetto, vengono richiamati come facenti parte integrante del
presente capitolato.