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CONAPO
SINDACATO AUTONOMO VIGILI DEL FUOCO
"nella nostra autonomia la Vostra sicurezza" Segreteria Generale Vico del Fiore, 21/23 ‐ 54011 ‐ Aulla (MS) Tel. 0187‐421814 ‐ Fax 06‐98380115 Cell. 329‐0692863 e‐mail: [email protected] sito internet www.conapo.it uuu
Roma, 13 giugno 2014 Al Presidente della Repubblica Italiana Prof. Giorgio NAPOLITANO Al Presidente del Senato della Repubblica Sen. Pietro GRASSO Al Presidente della Camera dei Deputati On. Laura BOLDRINI Prot. n. 158/14 Al Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri Dott. Matteo RENZI Al Ministro dell’ Interno On. Angelino ALFANO Al Vice Ministro dell’Interno On. Filippo BUBBICO Al Sottosegretario di Stato con delega ai Vigili del Fuoco On. Gianpiero BOCCI Al Capo Dipartimento della Pubblica Sicurezza Prefetto Alessandro PANSA Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Prefetto Alberto DI PACE e,p.c. A tutti i Parlamentari della Repubblica Al Seg. Generale SAP Dott. Gianni TONELLI Al Seg. Generale SAPPE Dott. Donato CAPECE Al Seg. Generale SAPAF Dott. Marco MORONI Oggetto: DISEGNO DI LEGGE “REPUBBLICA SEMPLICE” – PROPOSTA DI ACCORPAMENTO DEL DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO SOCCORSO PUBBLICO E DIFESA CIVILE E CON IL DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA PRESSO IL MINISTERO DELL’INTERNO. SOLLECITO EQUIPARAZIONE RETRIBUTIVO‐PENSIONISTICA DEI VIGILI DEL FUOCO AGLI ALTRI CORPI. Abbiamo appreso dagli organi di stampa che nell’ambito del pacchetto di riforma della P.A. che sarà varato dal Consiglio dei Ministri odierno, il Governo intenderebbe riordinare i Corpi di Polizia con “assorbimento del Corpo Forestale dello Stato e del Corpo di Polizia Penitenziaria negli altri Corpi”. Tuttavia non siamo a conoscenza di come questa riorganizzazione interesserà il Ministero dell’Interno e quali riflessi avrà sul Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, visti anche i compiti di “antincendio boschivo” che fanno capo al Corpo Forestale. A questo proposito rammentiamo che il CONAPO, con nota prot. n. 072/14 del 11/03/2014 (che si allega) ha già chiesto di accorpare il Dipartimento dei Vigili del Fuoco e del soccorso Pubblico con quello della Pubblica Sicurezza, creando un unico Dipartimento al fine di riorganizzare e razionalizzare concretamente questo settore vitale della pubblica amministrazione e, nel contempo, di produrre risparmi veri e strutturali alla spesa pubblica. Come anche si rende necessario affidare tutte le competenze antincendi ai vigili del fuoco evitando sovrapposizioni e duplicazioni foriere di sperpero di denari pubblico e inefficienze, nonché rivedere l’assurdità di un volontariato retribuito. Anche in questa ottica i Vigili del Fuoco, da sempre incardinati nel Ministero dell’Interno, potrebbero finalmente raggiungere quella equiparazione di trattamenti agli altri Corpi dello Stato che ingiustamente viene loro negata da decenni. I Vigili del Fuoco sono stanchi di sentire promesse, stanchi di ricevere stipendi da fame bloccati dal 2009 e stanchi di subire l’umiliazione per la disparità degli stipendi e dei trattamenti pensionistici enormemente inferiori rispetto a quelli dei loro colleghi della Polizia di Stato (solito ministero dell’Interno), stanchi di vedere ridotte le loro sedi operative, stanchi di sopportare il crescente carico di lavoro con organici talmente ridotti da essere oramai largamente insufficienti persino a garantire il soccorso ordinario!. Questo è il momento di dire basta. Il CONAPO chiede che i Vigili del Fuoco facciano parte di questa riforma epocale e questa volta non accetteranno di essere venduti e dimenticati ! Questa deve essere l’occasione per accorpare i Dipartimenti ma anche di garantire ai Vigili del Fuoco quello che spetta loro di diritto, con l’equiparazione retributiva, pensionistica e di carriera agli altri corpi mediante inserimento nell’art. 16, comma 2 della Legge 121/81. I Vigili del Fuoco non assisteranno in silenzio a questo passaggio importante di riforma dello Stato. questa deve essere una opportunità per restituire forza e dignità ai Vigili del Fuoco e al soccorso pubblico in Italia ! In mancanza di risposte certe e di assicurazioni il CONAPO promuoverà azioni di protesta dure e incisive in tutto il paese, a cominciare dallo sciopero della fame del Segretario Generale in caso di mancanza di idonee risposte. Nell’occasione si chiede un’incontro con il Presidente della Repubblica e del Consiglio o con un loro delegato. Distinti saluti Il Segretario Generale
CONAPO Sindacato Autonomo VVF C.S.E. Antonio Brizzi Si allega la precedente nota. CONAPO
SINDACATO AUTONOMO VIGILI DEL FUOCO
"nella nostra autonomia la Vostra sicurezza" Segreteria Generale Vico del Fiore, 21/23 ‐ 54011 ‐ Aulla (MS) Tel. 0187‐421814 ‐ Fax 06‐98380115 Cell. 329‐0692863 e‐mail: [email protected] sito internet www.conapo.it Prot. n. 072/14 uuu
Roma, 11 marzo 2014 Al Presidente del Senato della Repubblica Sen. Pietro GRASSO Al Presidente della Camera dei Deputati On. Laura BOLDRINI Al Presidente del Consiglio dei Ministri Dott. Matteo RENZI Al Ministro dell’ Economia e delle Finanze Prof. Pier Carlo PADOAN Al Ministro dell’ Interno On. Angelino ALFANO Al Vice Ministro dell’Interno Sen. Filippo BUBBICO Al Sottosegretario di Stato per l’Interno On. Gianpiero BOCCI Al Capo Dipartimento della Pubblica Sicurezza Prefetto Alessandro PANSA Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Prefetto Alberto DI PACE Al Commissario Straordinario per la Spending Review Dott. Carlo COTTARELLI e, p.c. A S.E. il Presidente della Repubblica Prof. Giorgio NAPOLITANO Oggetto: PROPOSTA DI SPENDING REVIEW – ACCORPAMENTO DEI DIPARTIMENTI DELLA PUBBLICA SICUREZZA E DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE MANTENENDO INALTERATA L’AUTONOMIA FUNZIONALE DEI 2 CORPI DIPENDENTI (POLIZIA DI STATO E VIGILI DEL FUOCO). La presente a seguito dei recenti annunci del Dipartimento dei Vigili del Fuoco di voler depotenziare (o chiudere) varie sedi operative del Corpo, sia terrestri, sia specialistiche, come anche a seguito di quanto si apprende dai mass‐media relativamente all’ annuncio del Dipartimento di Pubblica Sicurezza di voler depotenziare (o chiudere) numerose sedi della Polizia di Stato. Quali rappresentanti dei Vigili del Fuoco, ma ancor prima quali cittadini, ci sentiamo in dovere di rappresentare la necessità che, prima di chiudere sedi operative dei vigili del fuoco (ma anche della Polizia), si debba procedere a razionalizzare/accorpare/dismettere inutili duplicati di alta burocrazia e cosi dismettere gli affitti di costosi uffici ministeriali in posizioni Pag. 1/4
centrali. Cosi facendo si realizzeranno i risparmi voluti ma non si pregiudicherà la sicurezza dei cittadini. I tagli vanno fatti sugli sprechi e sui duplicati e non sulla pelle dei cittadini ! E’ in questa ottica che il CONAPO Sindacato Autonomo Vigili del Fuoco ripropone la questione già rappresentata in alcune precedenti riunioni presso il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, di valutare la fattibilità dell’ accorpamento/fusione dello stesso Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa civile con quello della Pubblica Sicurezza, riforma che bene si inquadra in un contesto caratterizzato dalla necessità di diminuire la spesa pubblica e riorganizzare/razionalizzare la pubblica amministrazione. Se correttamente gestita, l’unificazione in un unico dipartimento delle due risorse fondamentali del ministero dell’interno attraverso le quali lo Stato garantisce la sicurezza dei cittadini, potrebbe rivelarsi strategica non solo per il conseguimento di importanti obiettivi di riduzione della spesa pubblica, ma anche al fine di una maggiore efficienza dei servizi di ordine e sicurezza pubblica, ivi compreso il soccorso pubblico che, come è noto è una species della pubblica sicurezza. Il tutto in piena coerenza con l’ art. 1 comma 1 del Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773 (Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza) che prevede che «L'autorità di pubblica sicurezza veglia al mantenimento dell'ordine pubblico, alla sicurezza dei cittadini, alla loro incolumità e alla tutela della proprietà; cura l'osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e speciali dello Stato, delle province e dei comuni, nonché delle ordinanze delle autorità; presta soccorso nel caso di pubblici e privati infortuni». Ma anche in coerenza con l’art. 8. Comma 1 della legge Legge 27 dicembre 1941, n.1570 (norma mantenuta in vigore dall’art. 35, lett d) del D.Lgs 8 marzo 2006, n. 139 ) che attribuisce ai vigili del fuoco la qualifica di agenti di pubblica sicurezza . Il Consiglio di Stato, (IV sez. ordinanza n. 245/99 del 4 marzo 1999) ha affermato che «il Corpo nazionale dei vigili del fuoco è stato, sin dall'istituzione, (L. 27 dicembre 1941, n. 1570) investito dei compiti propri delle forze di polizia cui era stata demandata la tutela della pubblica sicurezza così come definita dall'articolo 1 del regio decreto 6 maggio 1940, n. 635 (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza). Tali compiti sono stati confermati dalla L. 13 maggio 1961 n. 469 che, all'art. 9, ha sottolineato il carattere civile del Corpo senza, tuttavia, mutarne i compiti e le funzioni istituzionali, che sono di polizia di sicurezza ed, in generale, di tutela dell'incolumità delle persone nell'ambito della c.d. attività di pubblica sicurezza». Quanto sopra in coerenza con il precedente parere del Consiglio di Stato (I sez. parere n. 1571/78 del 12 gennaio 1979 portato a conoscenza di tutti i prefetti con circolare n. 19/MI.SA. (79) 11 del 09/08/1979 e ribadito con circolare del Dipartimento VVF prot. 5238/4122/32Q1 del 24/10/2011), in cui l’ organo consultivo ha affermato che «l'attività di prevenzione ed estinzione degli incendi nonché quella, più in generale, di tutela della incolumità delle persone, rientrano nell'ambito della cosiddetta “attività di pubblica sicurezza”, di cui i vigili del fuoco costituiscono una specificazione ratione materiae. Ciò in quanto (continua sempre il consiglio di stato ‐ ndr), come si evince dalla lettura dell’ art. 1 del R.D. 18 giugno 1931 (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza) costituisce compito naturale ed indefettibile dell’autorità della P.S., tra gli altri, il vegliare sulla pubblica e privata incolumità, il curare l’osservanza delle leggi e dei regolamenti, nonché il portare soccorso nel caso di pubblici e privati infortuni ». Ma vale la pena anche rammentare che il Consiglio di Stato (IV sez. ordinanza n. 245/99 del 4 marzo 1999) ha affermato che « i vigili del fuoco sono soggetti ai poteri di direzione e vigilanza da parte del prefetto e svolgono istituzionalmente e non solo occasionalmente attività finalizzata alla tutela della pubblica sicurezza come gli appartenenti alle altre forze di polizia di cui all'articolo 16 della legge n. 121 del 1981 ». Pag. 2/4
Peraltro, è lo stesso Ministero dell’Interno, con Circolare prot. n. 47234/21.01A del 10 marzo 2006 emanata dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa civile ad affermare che «Per i suoi contenuti e finalità, il soccorso pubblico presenta – è nozione di comune esperienza – riflessi immediati sul terreno del mantenimento dell'ordine pubblico. Ciò vale anche per la prevenzione incendi, funzionale alla tutela della incolumità della vita e della sicurezza dei cittadini, anch'essa diretta anche a prevenire possibili reati, dolosi o colposi …. ». Pertanto, alla luce del quadro normativo vigente è possibile ipotizzare un intervento legislativo di accorpamento/unificazione dei 2 dipartimenti del ministero dell’interno, con la dovuta attenzione a salvaguardare l’autonomia funzionale dei 2 corpi (Polizia di Stato e Vigili del Fuoco) e senza mutazione alcuna dei compiti istituzionali, ma con grande vantaggio per i cittadini e per la spesa pubblica. È infatti possibile, durante il processo di unificazione, fare in modo che i soggetti interessati (Prefetti – PS – VVF) conferiscano al nascente Dipartimento le loro risorse migliori, ponendole a beneficio comune relativamente ad ogni ambito per il quale questo sia attuabile, anche in funzione delle specificità relative a particolari compiti istituzionali di entrambe i soggetti preposti alla sicurezza pubblica. Sia la Polizia di Stato, sia il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, conserverebbero intatti i loro compiti istituzionali, la loro autonomia e tutte le loro specificità, ma opererebbero in un quadro di gestione integrata della spesa (specialmente a livello burocratico centrale) che garantirebbe la massima efficienza gestionale e la possibile liberazione di costosi canoni di affitto ministeriale. Una prima sommaria analisi dell’attuale assetto organizzativo dei due dipartimenti, permette di supporre la possibile soppressione di alcuni posti funzione di livello apicale e l’accorpamento di almeno 5 Direzioni Centrali, con molteplici aree ed uffici sottoposti. Il risparmio di spesa sarebbe immediato, strutturale e destinato a crescere considerevolmente nel medio‐lungo periodo (3‐10 anni), anche in funzione di una conseguente riduzione del personale, da attuarsi esclusivamente attraverso il mancato reintegro delle unità lavorative che vanno in pensione, ivi compresi livelli dirigenziali prefettizi. A mero titolo di esempio, si illustra di seguito uno dei possibili quadri derivanti dall’unificazione. - Cessa di esistere uno dei 2 posti da Capo Dipartimento. - A garanzia dell’ autonomia della Polizia di Stato e del Corpo dei Vigili del Fuoco, verrebbero istituiti n. 2 posti da Vice Capo Dipartimento con correlate funzioni di Capo del relativo Corpo, quali prefetti provenienti dalle rispettive carriere dirigenziali e contestuale riduzione di figure apicali dipartimentali dei 2 corpi, e cosi risolvendo la annosa questione relativa all’attuale doppio vertice dei vigili del fuoco. Verrebbero accorpate ed integrate le seguenti Direzioni Centrali con notevole riduzione di aree ed uffici sottoposti, facendo attenzione a garantire le specifiche necessità attraverso personale e dirigenti provenienti dai relativi corpi : - Direzione Centrale per le Risorse Umane (VVF) e Direzione Centrale Risorse Umane (PS) - Direzione Centrale Risorse Finanziarie (VVF) e Direzione Centrale Servizi di Ragioneria (PS) - Direzione Generale per gli Affari Generali (VVF) e Direzione Generale Affari Generali (PS) - Direzione Generale per le Risorse Logistiche e Strumentali (VVF) e Direzione Centrale per i Servizi Tecnico‐Logistici e della Gestione Patrimoniale (PS) - Ufficio Centrale Ispettivo (VVF) ed Ufficio Centrale Ispettivo (PS) Pag. 3/4
Ulteriori possibilità di accorpamento/unificazione, da valutare con gli addetti ai lavori: -
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Le scuole della Polizia e quelle dei Vigili del Fuoco potrebbero unificare gli sforzi formativi nelle materie comuni a tutto il personale dei due Corpi. Ulteriori risparmi di spesa potrebbero derivare dall’unificazione, l’interoperabilità o la condivisione di servizi da parte di Polizia di Stato e Vigili del Fuoco, da valutare con gradualità, nel tempo, e di concerto con le amministrazioni interessate. Sempre solo a titolo di esempio, sarebbe possibile nel tempo pensare di operare sui servizi aerei delle due amministrazioni talune importanti gestioni secondo due livelli di profondità (da valutare con gli addetti ai lavori): 1. Unificazione graduale della tipologia di aeromobili e del servizio di manutenzione. Se le due amministrazioni unificassero la tipologia di aeromobili in dotazione (cosa assolutamente possibile), si potrebbe creare un unico servizio di acquisto/manutenzione con il dimezzamento dei costi fissi di gestione. 2. Interoperabilità dei due servizi aerei nei casi di necessità. Questo potrebbe avvenire su due fronti. Quello operativo, nel quale oggi, purtroppo frequentemente, uno dei servizi aerei non vola perché i velivoli sono sottoposti a manutenzione e non ci sono elicotteri sostitutivi, nonostante nello stesso aeroporto esistano diversi velivoli idonei ed operativi appartenenti ad altre amministrazioni statali efficienti e fermi al suolo per mancanza di richieste di intervento. Una situazione assurda! E quello della manutenzione di tutti i velivoli che potrebbe essere gestito in comune fra i due servizi aerei, con enorme risparmio di spesa. Un altro importante ambito di risparmio ed implementazione dell’efficienza potrebbe essere quello relativo all’unificazione dei servizi sanitari delle due amministrazioni, peraltro in coerenza con le ultime norme già esistenti che già prevedono la creazione di commissioni sanitarie PS‐VVF. Inoltre la unificazione dei servizi sanitari permetterebbe di mettere in comune molte risorse mediche/infermieristiche che limiterebbero in modo importante l’attuale ricorso a strutture e medici incaricati esterni che comporta spese ingenti per il Corpo dei Vigili del Fuoco, peraltro oggetto di recenti articoli sui mass media. Pertanto, alla luce dei chiari segnali governativi di voler chiudere sedi periferiche e quindi allungare i tempi per portare sicurezza e legalità ai cittadini, oggi più che mai occorre uno sforzo comune per evitare obiezioni ideologiche o posizioni di mantenimento di eventuali privilegi, e tagliare le spese ove meno espongono al venir meno della erogazione dei servizi di sicurezza ai cittadini. Gli ingenti risparmi di spesa devono poi essere destinati alla rimozione delle limitazioni del turn‐over per le assunzioni dei Vigili del Fuoco e della Polizia di Stato, corpi oggi in grave carenza di personale. Peraltro, recentemente, anche il Ministero della Salute è andato in questa direzione, accorpando tre dipartimenti. In conclusione si invitano le SS. LL. in indirizzo, e quanti leggeranno, ad effettuare una approfondita analisi della questione rappresentata, al fine di non cedere alle pressioni ideologiche o lobbistiche contrarie all’ipotesi del dipartimento unico non supportate da adeguate argomentazioni e prove certe. Certi di una attenta valutazione di risparmio e miglioramento dei servizi di sicurezza e soccorso al Cittadino, si porgono distinti saluti. Roma, 11 Marzo 2014 Il Segretario Generale
CONAPO Sindacato Autonomo VVF C.S.E. Antonio Brizzi Pag. 4/4