MARIA BIZZANTINI, CRISTINA COMMISSO, MARIAROSARIA RUSSO, KATIA AIELLO, MARIA SIMONE Sono trascorsi quindici giorni dal terribile incidente della SGC Jonio-Tirreno, che ha tolto la vita a sei persone e cambiato l'esistenza di molte altre. continua a pagina 12 CONTROCOPERTINA www.rivieraweb.it Laprovocazione JACOPO GIUCA S abato 22 novembre Gioiosa Jonica è stata teatro di una singolarissima lezione all'aperto che ha coinvolto gli studenti del Liceo Scientifico. La manifestazione, indetta dalla combattiva preside Mariarosaria Russo, voleva focalizzare l'attenzione sul problema dell'edilizia e denunciare un disagio di cui tutti gli studenti del comune locrideo sono vittime. Nei pressi di via Diaz, infatti, si trova un terreno inutilizzato, che da molti anni sarebbe destinato all'edificazione di un liceo con annesso palazzetto dello sport in grado di garantire agli studenti di trovare ricollocazione e, soprattutto, soluzione all'affollamento delle classi. Per vincoli di tipo burocratico non meglio identificati, però, i lavori si sono improvvisamente fermati e, a oggi, non ancora una pietra è stata posata sul terreno in questione. Giunti sul posto abbiamo notato l'ottima orga- nizzazione della preside, che si è premurata di collocare sul prato cattedre, lavagne e banchi occupati non solo da numerosi studenti, ma persino da cinque sindaci e amministratori della cosa pubblica. «Quando sono stata nominata preside di questo istituto e del Liceo Scientifico di Roccella Jonica, - diceva la Russo - il primo problema al quale ho dovuto fare fronte è stato quello della riqualificazione degli edifici, per i quali erano stati stanziati 100.000 euro, inutili però a sbloccare una situazione congelata da anni. «Nonostante siano giunti finanziamenti europei che hanno permesso l'avvio dei lavori nel 2007, la vittoria dell’appalto non ha comunque consentito di posare la prima pietra. Quando ho compreso quanto inconcepibile fosse la paralisi dei lavori, ho interpellato l'architetto Mezzatesta e, assieme a una delegazione di studenti, che hanno dimostrato grande sensibilità nei confronti della problematica, e alla dottoressa Rinaldo, mia collaboratrice, ci siamo recati presso gli organi delegati per avere risposte. Per quanto l'amministra- DOMENICA 30 NOVEMBRE 3 Una singolare lezione all'aperto denuncia i problemi dell'edilizia scolastica finanziata e mai realizzata zione locale abbia dimostrato di voler soddisfare le nostre richieste, tuttavia, lo Stato non ha dato alcuna risposta, motivo per il quale continuiamo ad avere aule totalmente sprovviste di adeguamenti che garantiscano agli studenti con disabilità di fruire di un diritto riconosciuto dalla costituzione e in comodato d'uso dal Comune. «Nell'invitare il Presidente della Regione a partecipare alla prossima lezione, sabato prossimo, voglio porre una domanda alle rappresentanze statali: perché questo progetto è totalmente fermo da così tanti anni? Dobbiamo pensare che questo terreno sia di interesse per qualcuno? E, se sì, di chi?» Questa domanda così diretta dimostra tutta la determinazione della signora Russo, già in altre occasioni impegnata su tematiche di questo tipo, come dimostra la sua partecipazione a un noto programma televisivo di due anni fa, in cui, in qualità di direttrice del Liceo di Rosarno, denunciò la marginalizzazione di alcuni suoi studenti per l'apparente coinvolgimento delle famiglie in affari di 'ndrangheta. «Ricordate sempre - disse in quell'occasione - che non è la parentela che fa l'uomo, ma il suo cammino.» «Ci tengo a sottolineare - ha invece ripreso sabato mattina - che questa non vuole essere una manifestazione di protesta, ma una lezione di riflessione che invogli le amministrazioni qui rappresentate a non limitarsi più a far rimbalzare le responsabilità da un organo all'altro, ma a dare risposte concrete e immediate a questi ragazzi. «Nel giorno in cui si celebra la giornata internazionale dell'albero, - ha concluso la preside dobbiamo piantare in questo campo il seme dell'istruzione cittadina, perché solo una cittadinanza istruita può divenire domani una cittadinanza responsabile!» Adesso non resta che lanciare un appello al neopresidente Oliverio: non lasciamo inascoltate le parole di questa donna straordinaria e, soprattutto, non lasciamo questi scolari senza scuola, perché la regione potrà ripartire solamente con il contributo fondamentale di quella cittadinanza responsabile invocata dalla preside Russo. Nelche liceo non c’è Gioiosa Jonica:una provocazione civile per dare dignità agli studenti RIVIERA La Svizzera cerca interpreti di dialetto calabrese: la notizia ha spopolato sul web Notizia flash e un po' confusa quella rimbalzata nella rete riguardo a un ipotetico bando della Fedpol che cercherebbe interpreti calabresi "per proteggersi da infiltrazioni mafiose". Intanto, sul sito Fedpol, di questo bando non c'è nemmeno l'ombra, e sembrerebbe che l'avviso sia stato rivolto solo alla facoltà di Lettere di una cittadina di un cantone Romando. Chissà in quanti abbiamo pen- PRIMO PIANO GIUDIZIARIA Appello del processo “Il Crimine” Nei giorni scorsi è approdato davanti ai giudici della Corte d'appello di Reggio Calabria il processo “Il Crimine”, che riguarda 27 imputati giudicati dal tribunale di Locri nel luglio del 2013, nel filone del rito ordinario. La Procura ha appellato quattro assoluzioni, tra cui quella del sidernese Francesco Marzano, per il quale in I grado sono stati chiesti 12 anni di reclusione. I magistrati inquirenti hanno aggiunto in sede di appello anche la richiesta di aggravamento della pena per altri imputati, preceduta dall'eventuale riconoscimento dell'aggravante di “capi promotori dell'associazione per delinquere di stampo mafioso” contestata in rubrica nei confronti degli imputati Vittorio Barranca, Francesco Bonarrigo, Mario Giuseppe Stelitano, Antonio Cuppari, Antonio Figliomeni, (cl. 49), detto “topo”. Altri imputati contro i quali la pubblica accusa ha chiesto una maggiore pena riguarda le posizioni dei sidernesi Antonio Commisso (cl. 25) e Roberto Commisso (cl. 72), nonché per Domenico Rocco Cento, Giuseppe Antonio Primerano, Michele Fiorillo, Giuseppe Giampaolo e Rocco Bruno Tassone. Per questi e per gli altri imputati sono pronti a contrastare la Procura una folta formazione di legali che hanno presentato, ognuno per il rispettivo assistito, contestuali motivi di appello chiedendo la riforma della sentenza di condanna del I grado di Locri in favore di un'assoluzione. Il processo, che riprende a fine gennaio, segna un momento importante per comprendere la consistenza dell'impianto accusatorio rispetto alle conclusioni investigative della procura distrettuale antimafia reggina. L'indagine “Il Crimine”, infatti, ha segnato un'evoluzione delle inchieste antindrangheta, un punto saldo di “non ritorno” al passato costellato di “locali” sparpagliate nei territori provinciali reggini ed extraregionali calabri che sembravano “autonomi” l'una dall'altra. L'operazione “Il Crimine” supera, a livello investigativo, l'autonomismo e ne certifica l'unitarietà della 'ndrangheta intorno ad un cupola, definita “La Provincia” o “Crimine”, con presunta “sede legale” a Polsi, presso il santuario della madonna della montagna, tanto venerata che nel 2009 sotto la statua che posta su una colonnina che campeggia nel cortile, il presunto “capo crimine” don Mico Oppedisano viene abbracciato dai presunti sodali dopo la “nomina” ricevuta nel corso di un banchetto di nozze che si è svolto in due ristoranti della Locride, che si è contraddistinto per l'alto numero di invitati e commensali. Il giudizio d'appello è un altro passo importante per comprendere se la legislazione corrente può sorreggere o meno l'ipotesi investigativa, che segue un filo logico nuovo e diverso dai precedenti processi di mafia, dove risultavano fondamentali per determinare la penale responsabilità dell'imputato il suo collegamento ai cd “ reati fine”, quali estorsioni, armi etc, che nell'inchiesta corrente non sono stati cristallizzati o posti a fondamento del quadro accusatorio come lo è stato in precedenti procedimenti penali. Sarà quindi interessante seguire il processo per scoprire quale sarà l'orientamento dei giudici dell'appello, fermo restando che tutto si deciderà in Cassazione. sato di porporci? E già, perchè la paga sarebbe stata di circa 60 euro l'ora. Niente male, anche se si fatica a raggiungere gli onorari di psichiatri e reumatologi. Così ha commentato su «Il Corriere del Ticino» Daniélle Bersier, portavoce della Fedpol: "Il dialetto calabrese è ritenuto uno dei più ostici dagli stessi italofoni, per questo dobbiamo ricorrere a esperti esterni". Si vede che non hanno mai sentito parlare il veneto, verrebbe da aggiungere. Tutto questo per escludere infiltrazioni mafiose all'interno della pulitissima Svizzera. Così recitano i comunicati stampa. Sarà, ma io se imparo una lingua, è perchè voglio chiedere qualcosa in quella lingua. Ci siamo capiti? Lidia Zitara Lanzetta, Pittari, Pirruccio e la febbre del sabato sera www.rivieraweb.it Lanzetta e Pittari a Fantastico 7 Guido Quaranta, titolare di una rubrica su l'Espresso, l'aveva lavata, pelata e tagliata così sottilmente fino a ridurla alla stregua di un ectoplasma vagante all'interno del governo Renzi. Anche il Corriere si era chiesto perché non parla, non dichiara, non va in tivù. Ma cosa fa, di preciso, Maria Carmela Lanzetta? L'Espresso è tornato alla carica venerdì 21 novembre: “Lanzetta chi?” C'è un passaggio nel primo piano di Emiliano Fittipaldi che dovrebbe far riflettere gli opinionisti Giovanni Pittari e Vito Pirruccio, che stanno a Telemia rispettivamente come John Travolta a “La febbre del sabato sera” e Pippo Baudo a “Fantastico 7”. Analizzano il tutto con piglio sicuro, con gesti coordinati di tipo nostrano e parlano de l'Espresso come del Corriere di Bitonto. «Al Dipartimento degli Affari regionali - scrive Fittipaldi - per tradizione ministero di compensazione per i piccoli partiti o politico da sistemare, [la Lanzetta c'è] solo per uno sgarbo che Renzi ha voluto fare al rivale Pippo Civati». Chiaro, Pittari e Pirruccio, perché la Lanzetta è ministro? Oppure un dirigente scolastico non si nutre e non nutre più le nuove generazioni di meritocrazia? Non ripudia, al fine di tramandare al futuro uomini migliori, quei successi figli dell'appartenenza, dei comparaggi e degli amici degli DOMENICA 30 NOVEMBRE 4 amici? O ancora, come può una certa Locride, Pittari e Pirruccio, vantarsi di uno scorfano clonato merluzzo? Pronta conferma su quest'ultimo punto: «… in ufficio non gli fanno toccare palla - scrive tra le righe Fittipaldi riportando il pensiero diffuso nel Palazzo … è una bravissima donna, ma un corpo estraneo. Qualche volta si dimenticano di convocarla perfino alle riunioni di sua competenza». Se la Locride, abituata a esportare professionisti di primo livello in tutto il mondo, si ritrova, dove si appare di più e tra i più sapienti, con una figura per niente all'altezza, allora il ministro diventa un boomerang per il nostro territorio. «La Lanzetta - continua l'Espresso - preferisce viaggiare verso sud… nelle ultime settimane ha inaugurato il “Palio del Ciuccio” nel Cilento, ha premiato gli studenti di Villafiorita vicino Catanzaro, è stata a Cassano dello Jonio, Botricello, Aprigliano, Bagaladi e Vibo Valentia, passando dalla direzione marittima di Reggio Calabria, da Gioiosa Jonica e Rende, dove ha incontrato la minoranza linguistica albanese». La Lanzetta ci sta rimpicciolendo, ma Pittari e Pirruccio? Contenti e contenti. EM Lavoro: le compagnie aeree chiedono hostess, steward e assistenti alla Locride Si terrà febbraio nella scuola “Edward Lear” di Locri un corso a numero chiuso per hostess, steward, assistente di volo e personale di terra per le compagnie aeree a Locri. Si preferiscono canditati con conoscenza della lingua inglese, di età dai 18 in su, e successivamente, se ritenuti idonei, potranno sostenere un colloquio durante i tanti open days organizzati in tutta Italia da Ryanair e da altre compagnie aeree. È un corso IATA ufficiale e gli istruttori provengono dall'Aeroporto Internazionale di Dublino (Irlanda). Info. Email: [email protected] . Tel: 3287212173 PRIMO PIANO Pessima p Nessun consigliere alla Regione: alla Loc ILARIO AMMENDOLIA “C’era una volta…la Locride…. un terra che s’è battuta con tenacia per rialzare la testa! …” L’abbiamo vista reagire come un solo uomo a Platì ferita dalla criminalizzazione di massa. A Monasterace quando qualcuno ha messo fuoco alla farmacia del sindaco. L’abbiamo vista in piedi dinanzi al ministro dell’interno o al capo della polizia, senza abbassare gli occhi dinanzi ad alcuno. L’abbiamo vista a Polsi all’indomani di Duisburg. L’abbiamo vista aggregarsi intorno a un progetto di sviluppo e a una Idea alta di se stessa. Una Locride capace di rialzare la schiena dinanzi agli oltraggi alla Costituzione; ai consigli comunali arbitrariamente sciolti per mafia o all’esercizio della giustizia sommaria senza alcun rispetto verso la sacralità della persona umana. L’abbiamo vista contestare Scopelliti quando veniva osannato e, successivamente, reagire con fierezza alle offese. Quella Locride non esiste più e oggi è ritornata ad essere una mera “espressione di carta geografica.” Le elezioni regionali sono state il canto del De Profundis! Una terra che conta il 10% della popolazione della Calabria non sarà presente nel consiglio regionale. “Vuolsi così, colà dove si puote ciò che si vuole... e più non dimandare”. Non domandiamo, ma ragioniamo. Nessun eletto! E se anche ci fosse stato qualcuno? Molti hanno tentato l’avventura con lo stesso spirito con cui si acquista un biglietto al superenalotto. Non si va in consiglio regionale (né in Parlamento, né in consiglio provinciale) a rappresentare solo se stessi! Non serve! Non è servito in passato, non servirebbe oggi! Perdonerete questa intrusione di carattere personale. Quando i dirigenti del Pd, nella primavera scorsa, mi hanno contattato per una candidatura alle regionali non ho esitato un solo attimo a rispondere: “... mi sentirei onorato e gratificato da una candidatura che va ben oltre i miei meriti, ma potrei accettare solo dopo un confronto capace di coinvolgere i democratici, e non solo, dell’intera zona Jonica.” Qualcuno mi ha guardato come un marziano. E ha avuto ragione. Ormai non si cerca un’idea, una storia, un progetto, un movimento ma semplicemente un candidato! Tra gli eletti in provincia di Reggio c’è un eletto, persona rispettabilissima, ma che è stato consigliere provinciale con la maggioranza di sinistra che ha sostenuto Morabito, si è successivamente candidato con una lista civica di centro, al ballottaggio ha invitato a votare a destra. Oggi è eletto consigliere regionale a sinistra. Questo modo di far politica ha scavato un baratro con la gente che, infatti, non è andata a votare. I partiti hanno chiuso i battenti: al loro posto ci sono delle informi aggregazioni che contengono tanti comitati elettorali quanti sono i candidati “forti”. Piccoli scambi di favori che hanno ucciso e uccidono la politica. Così oggi la Locride appare ripiegata su se stessa, il popolo sdegnato e sfiduciato, il risultato è catastrofico: la maggioranza assoluta dei cittadini non è andata a votare! Se aggiungiamo le schede bianche e nulle, si scoprirà che nella Locride ha votato solo una piccola minoranza. Eppure recarsi alle urne non avrebbe avuto alcun costo! Questo, solo apparentemente, perché, in realtà, votare senza convinzione equivale a svendere la propria dignità, a trasformare se stessi in merce di scambio. In questi casi, il voto costa così tanto che la maggioranza assoluta dei cittadini calabresi ha voluto che si sapesse della loro scelta di non recarsi alle urne. Avrebbero potuto annullare la scheda o deporla bianca. Invece no! Chi si è astenuto non ha voluto coprirsi dietro l’anonimato. Ha SIDERNO PANETTA PERDE EVINCE. LA FRAGOMENI GRATTA LOCRI, IL PIÙ GRANDE FALLIMENTO DOPO ILWEEK END Domenico Panetta riesce a conquistare 1.869 voti a Siderno, stracciando i 438 voti racimolati dal concorrente Seby Romeo, portato dalla ex delfina di Panetta Maria Teresa Fragomeni e dal gruppo dell'ex consigliere regionale Cosimo Cherubino. Ma non è stato eletto. La Fragomeni senza Panetta gratta., Panetta senza un partito perde. Locri caput disastri. C'erano più candidati alle regionali che pastori nei presepi cittadini lo scorso Natale. Tutti inseguivano la cometa, ma era una bufala. Tra Sainato, Passafaro, Cautela e Marando ha prevalso il primo, staccando di pochi voti l'ex assessore all'ambiente, principale rivale nel governo Calabrese. Cautela non ha spiccato il volo sperato, Marando non è stato capito. #Ilpiùgrandefallimentodopoilweekend www.rivieraweb.it DOMENICA 30 NOVEMBRE 7 EDITORIALE ANTONIO TASSONE Siderno impalpabile: per un pugno di voti N prova cride non resta che piangere preteso di firmare la propria rabbia e la propria sfiducia verso una “casta” che considera responsabile dei disastri che ci circondano. La “casta” dei vitalizi, degli stipendi stratosferici dei dirigenti regionali, dei grandi e piccoli interessi che intorno alla regione ruotano e di finanze regionali vivono ha accompagnato il precorso. La campagna elettorale, come abbiamo più volte rilevato, è stata fredda, distaccata, senza un Progetto, senza un’Idea né della Calabria, né della Locride! L’unico circuito che s’è messo in moto è stato quello delle promesse personali, l’unico canale aperto è stato quello clientelare. Una “dirigenza indigena” con un’aspirazione di essere coloni altrui e con comportamenti mercenari ha subito abboccato all’amo. La gente comune ha dimostrato più dignità! Quelli che non sono andati a votare sicuramente hanno sbagliato ma i partiti non hanno lasciato loro altra scelta. A dire il vero parlare di partiti nella Locride è un eufemismo in quanto tutti, o quasi, hanno dimostrato la loro assoluta inconsistenza. Che fare? Verrebbe da rispondere con il titolo di un bel film di Troisi: “Non ci resta che piangere”. Invece dobbiamo tenere gli occhi asciutti e la schiena dritta, consapevoli che come diceva il nostro grande Edoardo “a ddà passà a nuttata”. Magari molti di noi non vedranno l’alba, ma siamo un popolo forte che ha superato prove ben più difficili e la nottata passerà! essun candidato della Locride a Palazzo Campanella. Le elezioni regionali calabresi del 2014 passeranno in rassegna come le più scontate dai tempi del regionalismo. Alcune riflessioni vanno fatte sezionando i territori dove le elezioni si sono svolte in prospettiva delle prossime amministrative del 2015. Il caso che più incuriosisce i cultori delle statistiche e della lettura dei dati elettorali si è verificato a Siderno. La prima considerazione da fare riguarda, appunto, il dato elettorale ottenuto dai partiti nazionali proprio nella nostra città. A Siderno, infatti, si è registrata le debacle di tutti i partiti di centrodestra e il dato numerico che maggiormente balza agli occhi è rappresentato dai soli 18 voti raccolti dall’UDC. Due le ipotesi: o i vertici dell’UDC hanno glissato queste elezioni oppure i responsabili dello scudo crociato locale hanno dirottato i propri voti verso altre liste o candidati in odore di santità. In entrambi i casi (politicamente parlando e non facendo discorsi personali) ci sarebbero le condizioni per una seria riflessione interna all’UDC. Forza Italia e Nuovo Centro Destra sembrano delle automobili senza conducente e nessuno ancora è uscito allo scoperto per rivendicare i pochi voti raccolti. La statistica dice che il centro-destra oggi a Siderno vale il 25 per cento del 40 per cento dei votanti. Una percentuale irrisoria se si pensa che fino a poco tempo fa la stessa coalizione governava la città. Ma se la destra piange anche il centro sinistra ha poco per cui stare allegro. L’unico candidato della città, Domenico Panetta, grazie alla forte voglia di astensionismo ed al poco appeal dei dirigenti locali di partito, ha raccolto oltre milleottocento preferenze, solo il 26 % dei votanti in città, invogliando “strumentalmente” i cittadini a votarlo, chiedendo il voto “porta a porta”, e ribadendo a chiunque gli capitasse a tiro di essere il solo candidato della città capace di poter raccogliere le istanze di una popolazione da molti anni inascoltata. Tra i sostenitori di Panetta ci sono stati anche verosimilmente molti iscritti al Partito Democratico locale, suoi fedelissimi, che di sicuro non hanno lasciato contenta la segretaria del PD , Maria Teresa Fragomeni. La prova di forza di Panetta, per chi ancora non lo avesse capito (così come noi avevamo scritto prima delle elezioni) era finalizzata a raccogliere il maggior consenso possibile in questa tornata elettorale per poter eventualmente rivendicare una candidatura alle prossime comunali. Nonostante le smentite di quest’ultimo su una ipotetica candidatura, ormai tutti hanno capito che il vero obiettivo dell’ex sindaco era ed è proprio quello di mettersi in gioco per le prossime comunali. Lo scarso impegno oltre il Novito e il Torbido ne sono la dimostrazione più evidente. Nonostante la vittoria di Mario Oliverio e la prevedibile elezione del segretario Provinciale del PD, Seby Romeo, bisogna registrare come a Siderno il PD ed il suo coordinamento non abbiano ottenuto grandi risultati. Poco più di 400 voti raccolti da Sebastiano Romeo rispetto ai 12000 racimolati dal segretario provinciale in tutta la provincia. Se si considera che Siderno è il comune più grande del comprensorio e che per giunta la segretaria Maria Teresa Fragomeni ricopre attualmente l’incarico di vice segretaria provinciale del PD (grazie all’intercessione di Panetta quando ancora stava nel PD), ci si aspettava di ricevere ben altri consensi. Se aggiungiamo poi che il neo eletto consigliere regionale Romeo è stato sostenuto anche dal gruppo Socialista, che alle scorse elezioni regionali, racimolarono a Cosimo Cherubino qualcosa come 2200 preferenze, si può allora toccare con mano l’impalpabilità del PD sidernese. Il giornalista Pino Albanese del Quotidiano che al mattino accompagna Panetta alla degustazione della miscela arabica ed il pomeriggio apre la segreteria politica di Piero Fuda, però sapeva già tutto, ed ha anticipato ai lettori del suo giornale che “la parte più a sinistra del Pd, forte del consenso elettorale, avanzerà la proposta “Panetta Sindaco”. Previsione tutt’altro che lungimirante. Delusione anche per il risultato ottenuto in città dal Centro Democratico del sen. Pietro Fuda che da più parti viene ancora indicato come potenziale candidato a Sindaco ma che ha raccolto solo 300 preferenze ripartite tra Pasquale Tripodi e Dario Marando. Per non parlare poi della piccola “Caporetto” elettorale locale dei Crinò. Prossimo esame elettorale fissato per la sessione di maggio 2015. E ne vedremo delle belle. BOVALINO IL RE DELLA CITTÀ È UN GIOIOSANO Quando la redazione ha preparato i confronti tra i candidati locali, nelle ore immediatamente precedenti alle elezioni regionali, nessuno avrebbe mai potuto immaginare che Bovalino sarebbe stata teatro della sorprendente presenza di un quarto incomodo. Tra Zappavigna, Crinò e Serranò, infatti, emerge vittorioso nientemeno che il gioiosano Mazza, incuneatosi nella competizione con cotanta maestria da carpire i voti di 350 bovalinesi. Bombardieri bocciato Vincenzo Bombardieri, l'uomo della miglior raccolta differenziata della Calabria, è stata clamorosamente battuto in quel di Roccella da Gabriele Alvaro. Per la prima volta un top player dello Zito Group viene sconfitto in casa propria. Il derby del centrosinistra se l'è giudicato Gabriele Alvaro con 866 voti, distaccando i nemici dichiarati di oltre 150 voti. Nemo profeta in patria? La bocciatura di Vincenzo Bombardieri ci ha dato l'ennesima conferma. RIVIERA POLITICA www.rivieraweb.it 8 “ “ Maria Simone: Cristina Commisso: «Abbiamo instillato in tutte le fasce sociali il dubbio che il voto non cambi nulla, svilendo la democrazia. Oliverio compenserà alla mancanza di un consigliere della Locride facendosi coadiuvare da collaboratori competenti.» I DOMENICA 30 NOVEMBRE «Oliverio ha lavorato senza sosta, non concentrandosi solamente sulle settimane pre-elettorali. Wanda Ferro è una donna“con gli attributi”. Purtroppo ho sentito battute sulla Ferro abbastanza spinte, del tipo:“Troviamole qualcosa da fare la notte così si calma!”» I Quello che le donne dicono n campagna elettorale Mario Olivero e Wanda Ferro, con programmi pressoché identici, hanno parlato di ritardo nello sviluppo, occupazione e snellimento della burocrazia. Come mai Olivero vince sulla Ferro col 38% di distacco? Oliverio ha grandi qualità e si è circondato di un’ottima squadra. La somiglianza dei programmi deriva da criticità oggettive, ma c’è differenza nel modo di affrontarle. Dobbiamo poi tener conto dell’involontario aiuto di Scopelliti, che ha sfiduciato così tanto l’elettorato di destra da spingerlo all’assenteismo. Ventuno candidati nella Locride ma nessun eletto. Perché? Come compenserà questa assenza il presidente? Non dimentichiamo che il dovere di un consigliere è rispondere di tutto il territorio. La fiducia dimostrata dalla popolazione deve spronare i consiglieri a mantenere alta l’attenzione sulla nostra territorialità. L’alto numero di candidati, inoltre, è stato controproducente, perché ha creato dispersione di voti. Sarebbe più logico mettere da parte il campanilismo e pensare al bene di tutti. Per Oliverio, comunque, compensare alla mancanza di un consigliere della Locride significherà farsi coadiuvare da collaboratori competenti. Le riforme vengono declamate con enfasi durante la campagna elettorale, ma non si realizza quasi mai nulla. Cosa può spingere fuori dall’immobilismo? I tempi limitati della campagna elettorale impongono di concentrare le criticità in promesse. L’immobilismo può essere risolto attraverso l’operato di un Consiglio Regionale trasparente e competente, che attui in tempi brevi politiche che realizzino queste promesse. Guardando agli ultimi due governatori, c’è qualcosa da riprendere e imitare o non c’è nulla da salvare? Possiamo prendere esempio dalle amministrazioni Loiero e Scopelliti solo per comprendere cosa non fare. L’assenteismo è stato la scelta della maggioranza dei cittadini. Perché? È colpa di Scopelliti e Loiero? La colpa si può attribuire alle amministrazioni precedenti, ma non sarebbe onesto perché anche noi abbiamo delle colpe. Abbiamo instillato in tutte le fasce sociali il dubbio che il voto non cambi nulla, svilendo la democrazia. Quali sono gli assi di sviluppo attraverso i quali intraprendere nei prossimi cento giorni un’azione dirompente dal punto di vista economico e sociale? È necessario “entrare a gamba tesa” sulle criticità e trovare soluzioni urgenti, perché avere delle linee guida permetterà di amministrare nel modo giusto. Perché poche donne tra i candidati alle regionali? Una sola donna eletta dimostra che si è ancora convinti che l’uomo sia più portato della donna a ricoprire certi ruoli. La politica deve premiare di più le donne. Come vede la sua Marina di Gioiosa e che sogno ha per la sua terra? La politica deve ritrovare l’equilibrio che le faccia avere il sostegno della società civile. Solo dando le giuste motivazioni a ogni cittadino potrà produrre qualcosa. Vorrei che Marina di Gioiosa sia lo specchio di un territorio in crescita, del quale gli abitanti vadano orgogliosi. Jacopo Giuca n campagna elettorale Mario Olivero e Wanda Ferro, con programmi pressoché identici, hanno parlato di ritardo nello sviluppo, occupazione e snellimento della burocrazia. Come mai Olivero vince sulla Ferro col 38% di distacco? Perchè Oliverio ha lavorato senza sosta e bene in tutti questi anni, non solo qualche tempo prima della campagna elettorale. A capo della provincia di Cosenza, ha dato ottimi risultati, mantenendo sempre le distanze da ambienti poco “puliti”. Wanda Ferro ha delle qualità politiche notevoli e se fosse emersa in un altro contesto avrebbe dato molto filo da torcere al centrosinistra. 21 candidati nella Locride ma nessun eletto. Perché? Come compenserà questa assenza il presidente? Perché noi della Locride siamo l’espressione massima dei pecoroni. Riusciamo, poi, a litigare per qualcosa che non esiste e quindi è impossibile che vi sia un candidato unitario. Il problema si estende anche a Reggio, non riguarda solo la Locride: non so chi tra i candidati eletti alla provincia di Reggio Calabria, la rappresenti in toto. Probabilmente solo Sebi Romeo potrebbe essere il punto di partenza per un raccordo tra Reggio centro, jonica e tirrenica, sebbene la sua candidatura sia nata nel giro di poche ore: è stato il parto di una notte. Le riforme vengono declamate con enfasi durante la campagna elettorale, ma non si realizza quasi mai nulla. Cosa può spingere fuori dall’immobilismo? Una riforma deve essere fatta su un’idea comune. Chi si trova all’opposizione deve appoggiare un’idea che ha IN REDAZIONE come obiettivo il bene comune. Guardando agli ultimi due governatori, c’è qualcosa da riprendere e imitare o non c’è nulla da salvare? Io metterei non un velo ma un telo pietoso. Perché se Scopelliti è stato il punto definitivo, Loiero ci ha messo parecchie virgole prima del punto. Spero che Oliverio non sia espressione di quella sinistra vista anni fa. L’assenteismo è stato la scelta della maggioranza dei cittadini. Perché? È colpa di Scopelliti e Loiero? No, è una “malattia” comune. È un cancro italiano. Se in Calabria siamo riusciti a portare alle urne una piccola percentuale in più, questo è dovuto all’assistenza di tantissimi intrecci personali molto radicati da noi. Quali sono gli assi di sviluppo attraverso i quali intraprendere nei prossimi cento giorni un’azione dirompente dal punto di vista economico e sociale? Abbiamo un patrimonio boschivo e un patrimonio turistico affatto valorizzati su cui potremmo puntare in tempi strettissimi. Bisogna, poi, affrontare il problema idrogeologico, la cui risoluzione diventerebbe anche una prospettiva lavorativa futura per la Calabria. Perché poche donne tra i candidati alle regionali? Le donne si tengono più alla larga dai partiti e fanno politica lontano dai palazzi, perché spesso non amano comparire e sono come intimorite dagli uomini. C'è anche da dire, però, che in molti casi le donne, passato l'entusiasmo iniziale, non prendono la politica seriamente. Fare politica è un lavoro massacrante e di grande responsabilità. É una vocazione. Nella corsa alla Regione, piuttosto che dagli uomini, le donne non sono forse state intimorite da una donna forte e poderosa come Wanda Ferro? Wanda Ferro è una donna “con gli attributi”. Ho assistito a un suo intervento e mi è capitato di sentire alcuni commenti degli uomini su di lei. Battute anche abbastanza spinte, del tipo: “Troviamole qualcosa da fare la notte così si calma!”. Nel momento in cui una donna sente una considerazione del genere su un'altra donna - per altro una donna molto capace che li ha messi in riga - è ovvio che si intimorisca. E così, anziché prendere esempio, scatta un meccanismo di difesa: scappo e mi salvo prima che sia troppo tardi. Come vede e che sogno ha per la sua Sant'Ilario? Io amo il mio paese ma purtroppo vi è nei miei compaesani radicata l'idea di voler cambiare attraverso gli altri: “Vai avanti tu che poi arrivo”. Un sogno per la mia terra? Vedere lo stabilimento di Bricà a Bovalino all'opera, dopo 45 anni dalla sua chiusura. Maria G. Cogliandro TERRITORIO www.larivieraonline.com DOMENICA 30 NOVEMBRE 10 AIL: pensiamo alla ricerca AIL: Una giornata di sensibilizzazione, informazione e riflessione. La Giornata Nazionale è uno degli appuntamenti più attesi dell'AIL. Dopo le molte iniziative che l'associazione promuove in tutta Italia nel corso dell'anno, la “Giornata” è una sorta di pausa di riflessione dalla frenetica attività che vede impegnate la Sede Nazionale e le Sezioni per la raccolta di fondi. L' associazione di Reggio Calabria è stata una delle prime in Italia, creata nel 1977 su impulso del Professor Alberto Neri, allora primario, per affiancare e sostenere il reparto di ematologia costituito nell'ospedale cittadino. Una giornata per entrare in contatto e per conoscere meglio la preziosa attività di ricerca, solidarietà e supporto che svolge nell'interesse della comunità. Quella di venerdì 5 dicembre, sarà pertanto una giornata importantissima per sottolineare l'importanza che la ricerca scientifica riveste per combattere le malattie del sangue e per ribadire la necessità e l'urgenza del sostegno da parte di tutti. La sezione AIL di Gioiosa Ionica, dalle ore 8.00 in collaborazione con la scuola “Io Canto”, presso il teatro Gioiosa si propone di organizzare una giornata di beneficienza per sensibilizzare i cittadini. L'iniziativa vuole essere sia un momento di riflessione sulla malattia che un invito alla vita e alla salute. Per questo motivo è giusto che tutti noi ci avviciniamo al concetto di prevenzione. C. K. Palizzi come ... “Hollywood” Mammola: l’attore Nick Mancuso torna a casa Annarosa Macrì vince il Premio Moncalieri Annarosa Macrì stravince il XXXV Premio Moncalieri con "Da che parte sta il mare" (Rubbettino, 2013). Con lei nella foto, Wanda Sorbilli, Alessandra Comazzi e il giovane Sindaco di Moncalieri Grande successo per la Festa dell'Albero di Agnana Le scolaresche hanno celebrato come ogni anno la natura e il ciclo della vita Mancano gli studios, ma ci sono i catoii, dove il nerello arriva sapido al cuore e nell’anima prima di Via col vento; Walter Scerbo, il sindaco, non è stato protagonista di Pretty Woman né di America Gigolò, ma per sexy appeal è nettamente superiore a Richard Gere. E poi in fondo c’è l’Etna, appeso a onde che scivolano sulle secche, dalle cale di Verga all’oceano del Titanic. Palizzi, frontiera d’eccellenza tra la Locride e il Reggino, con i suoi 25 gradi tutto l’anno, immersa in quel promontorio dove cambia il vento, non vale solo una scritta sul monte che la sovrasta... Palizzi vale l’oscar per la “più bella di tutte”.(em) Si è tenuta nella mattinata di venerdì 21 novembre, la Festa dell'Albero di Agnana. Di tradizione quasi centennale (pare, infatti, che la prima edizione risalirebbe niente meno che al 1926), lo scopo della manifestazione è quello di sensibilizzare e rendere partecipe la popolazione minorile alle tematiche della salvaguardia della natura e del ciclo della vita. La festa, alla quale hanno partecipato con entusiasmo tutti gli istituti scolastici infantili e di scuola media inferiore di Agnana, ha visto un'ottima partecipazione attiva da parte di moltissimi bambini, che ci hanno deliziato con poesie e riflessioni sul ciclo della natura. Al termine della manifestazione si è tenuto Mondolio: i bambini scoprono l’olio extravergine d’oliva Più sicurezza per gli operatori degli spettacoli live Nick Mancuso, all'anagrafe Nicodemo Antonio Massimo Mancuso, 67 anni il prossimo 29 maggio, nasce a Mammola sotto il segno dei Gemelli. Stimatissimo attore canadese, è attivo in campo cinematografico, televisivo e teatrale. Ha vissuto gran parte dell'infanzia e della giovinezza in Canada prima di trasferirsi negli Stati Uniti, dove vive attualmente. Dalla metà degli anni '70 a oggi ha lavorato in oltre centoventi produzioni cinematografiche o televisive e in dieci differenti Paesi. Tra i film celebri in cui Nick Mancuso ha recitato ricordiamo: The Resurrection of Tony Gitone (2013), Trappola in alto mare (1992), Una storia a Los Angeles (1984), Mother Lode (1983), La nave fantasma (1980) e Le ali della notte (1979). A quanto pare questo straordinario attore di fama mondiale in questi giorni ha fatto ritorno alla sua terra natia. Si è, infatti, concesso un tour in Europa, un po' per lavoro un po' per rilassarsi. E Mammola è stata naturalmente una tappa obbligata, anzi, addirittura la prima. Ad aspettarlo c'erano i suoi parenti e gli amici di una vita. Nella foto Nick è a pranzo presso “Casa della Divina Misericordia”, una struttura che ospita anziani. “Una persona molto sensibile e umanamente eccezionale” lo ha definito l'amico Filippo Zavaglia, che ha voluto condividere con noi i momenti trascorsi insieme inviandoci le sue foto. un breve rinfresco ed è stato consegnato a ogni bambino un alberello da piantare nel giardino di casa. «Sono veramente soddisfatta del successo della manifestazione e del grande entusiasmo con il quale hanno partecipato le scuole. - Ha detto il sindaco Caterina Furfaro, raggiunta dalla nostra Redazione Ci tengo a precisare, tuttavia, che questo successo non è assolutamente da ascriversi all'amministrazione, ma alla sensibilizzazione operata e all'impegno dimostrato dagli insegnanti e dai presidi dell'istituto, ai quali voglio rivolgere il mio più sincero ringraziamento e che non nominerò solo per paura di dimenticare qualcuno.» Sabato 24 novembre si è svolta a Locri la II Edizione di “Mondolio”, manifestazione dedicata ai bambini per far loro scoprire il processo produttivo dell’olio. L’evento, organizzato dall’Oleificio Capogreco presso la tenuta del titolare, ha permesso agli organizzatori di svolgere il programma all’aria aperta, dimostrando ai bambini come avviene la fase della raccolta e la trasformazione delle olive in olio presso il frantoio. La manifestazione è proseguita con la degustazione di specialità agroalimentari tradizionali: un menù genuino, che richiama i sapori, i profumi antichi e la tradizione di un tempo. Una giornata speciale, durante la quale Giuseppe Capogreco ha aperto con disponibilità le porte dell’azienda, entusiasta di far conoscere ai bambini la propria realtà imprenditoriale, in un viaggio alla scoperta del processo produttivo, per mostrare la passione e la dedizione necessari a dare vita all’olio extravergine d’oliva. Pescato pesce misterioso nel mare di Locri Nel mare di Locri è stato pescato lunedì 24 novembre uno strano esemplare di pesce. Il pescatore, Cosimo Aglioti, è ancora incredulo davanti alla sua preda, che sembrerebbe appartenere alla categoria dei pesci flauto, specie molto rara che, a causa del clima impazzito nel Mediterraneo, si è spostata dalle acque del Mar Rosso alle nostre. SIDERNO In funzione il semaforo di via delle Magnolie Dopo diverse settimane dalla sua acclamata comparsa, entra finalmente in funzione il semaforo all'incrocio di via delle Magnolie con Corso Garibaldi. Come non ricordare che il semaforo era stato sollecitato dalla cittadinanza e da questa testata, e che la sua attivazione arriva all'indomani di una tragedia automobilistica che ha ferito l'intera comunità? Come non ricordare che a quell'incrocio hanno perso la vita molte persone e molte altre si sono ferite gravemente? Il semaforo per ora funziona, e speriamo continuerà a farlo doverosamente per gli anni a venire, anche se da diligenti osservatori, annotiamo che la chiamata pedonale su via delle Magnolie non è attiva, per tal motivo il pedone “teoricamente” sarebbe impossibilitato al passaggio. Attendiamo la bitumazione delle strade, data per conclusa a primavera 2014 e non ancora avviata. Lidia Zitara Grazie anche ad una petizione lanciata su Change.org da Paola Armellini, la madre di Matteo, morto il 5 marzo 2012 a Reggio Calabria durante le operazioni di montaggio della struttura del palco per un concerto di Laura Pausini, il contratto nazionale di lavoro è stato esteso alla categoria dei tecnici e alle cooperative. Sarà valido a partire dal 2015. L'udienza preliminare sulla morte di Armellini si terrà a Reggio Calabria il 9 dicembre. Al momento ci sono sette indagati e due società annotate. www.larivieraonline.com LA TRAGEDIA DELLA LIMINA DOMENICA 30 NOVEMBRE 12 Il valore delle vite spezzate Siderno e Platì, con il loro ricordo, scrivono una meravigliosa pagina di giornalismo S ono trascorsi quindici giorni dal terribile incidente della SGC JonioTirreno, che ha tolto la vita a sei persone e cambiato l'esistenza di molte altre. In questi giorni di dolore abbiamo ascoltato numerose testimonianze di affetto e di amicizia, commenti e ancora denunce circa la pericolosità di questa strada, fuori da ogni norma di moderna sicurezza. La Riviera, nel sito web e nell'edizione cartacea, ha riportato la sofferenza che in questi giorni è stata vissuta nelle famiglie e nella comunità: ritengo che per la delicatezza, per il rispetto e il coinvolgimento dimostrati abbia scritto, così come è avvenuto anche per altri mezzi di informazione, una bella pagina di giornalismo e di umanità. Credo sia giusto dare questo riconoscimento, che forse non ha sorpreso, ma che è denso di significato ed esprime il "sentire" della nostra gente, a Siderno come a Platì. Ho vissuto, anche per ragioni personali, quanto avvenuto a Siderno in questi giorni di dolore: dalla mia esperienza diretta nascono queste riflessioni che, pertanto, riguardano solo una parte del dramma vissuto nella Locride. Innanzitutto, voglio ricordare la grande partecipazione delle persone: una presenza non formale, ma espressione di condivisione e affetto. La commozione che tantissime persone hanno vissuto e voluto esprimere, visitando i familiari e partecipando ai funerali, non è stata la conseguenza dello sconvolgimento che provoca la morte "innaturale" e improvvisa o, solo, della semplice conoscenza dei quattro giovani e dei loro familiari, peraltro ampiamente noti e stimati, ma è stata dovuta, innanzitutto, all'affetto e alla stima che hanno sempre circondato Leo, Gabriele, Luigi e Giuseppe. Questi giovani erano gli amici di tutti, avevano saputo dare amicizia e la loro capacità di volere bene è tornata, a seguito di un evento assurdo, manifestandosi con le lacrime e gli abbracci ai familiari. Nell'imminenza dell'incidente, appena vi è stata certezza, la notizia si è diffusa attraverso i social network, raggiungendo anche i sidernesi che vivono lontani. Molti genitori, a Siderno, sono stati informati dai figli che vivono lontano per motivi di studio o di lavoro. Ecco l'evento imprevisto, violento, che spazza la coscienza, eliminando orpelli e illusioni, che mette a nudo il nostro essere e ci riporta all'essenziale con le domande di sempre circa il senso della vita e della morte. E la domanda si impone con forza: perché? mentre il pensiero va alle cose belle vissute assieme, alla fragilità della nostra esistenza. Esistenze brevi, le loro, ma già dense di impegno, serietà, voglia di fare e di vivere da giovani seri e innamorati della vita: lo avevano imparato nelle loro famiglie dalla parole e dall'esempio dei genitori, innan- “ Gli uomini e le donne delle due comunità locridee, con la loro speranza che la morte non sia l’ultima parola, hanno impedito che il dolore diventi disperazione, che lo smarrimento diventi indifferenza e che il cuore ferito si corazzi di disumanità zitutto, ma anche dall'esperienza di vita dei nonni e di altri familiari. Anche per questo lo sconcerto è stato grande e bene ha fatto la Chiesa a organizzare la veglia di preghiera. Un momento importante per non lasciare che il dolore diventi disperazione, che lo smarrimento diventi fredda indifferenza, che il cuore ferito si corazzi di disumanità. La risposta non è mancata: giovani, uomini e donne uniti nel dolore, ma anche dalla speranza che la morte non è l'ultima parola: la preghiera, quindi, per riannodare un filo, un rapporto, ritrovare le persone perse e il senso stesso del vivere in una dimensione superiore e misteriosa, ma vera: forse in tanti si erano allontanati dalla pratica religiosa e forse non pregavano da tanto, ma a seguito di questa esperienza hanno deciso di aprirsi, magari c'è chi si è confessato per meglio fare la comunione in occasione dei funerali e ritrovare, nella Messa che unisce il tempo all'eternità, la presenza delle giovani vite spezzate e il senso stesso della vita. E' questa la via, è questa esperienza esistenziale, che non rende inutile quanto avvenuto, permettendo che le ferite, come ci ha insegnato Mons. Bregantini, si trasformino in feritoie: la luce è già lì pronta a entrare! Giuseppe Giarmoleo ERRATA CORRIGE Una delle macchine coinvolte nel tragico incidente verificatosi domenica 16 novembre non era una Mini Cooper S, come abbiamo erroneamente riportato nel numero di Riviera di venerdì 21 novembre, ma una Mini Cooper 1.600 che presenta sia prestazioni che un numero di cavalli inferiori alla Mini Cooper S. Ce ne scusiamo con Nicodemo Angì, autore della scheda tecnica, per avergli fornito un'indicazione sbagliata. IL RICORDO Non possimo lasciali andare - Non possiamo lasciarli andare Li abbiamo tenuti in braccio appena nati - non possiamo lasciarli andare Li abbiamo visti crescere - non possiamo lasciarli andare Li abbiamo seguiti nei primi percorsi di vita, li abbiamo rimproverati, spronati, applauditi al compimento degli studi, ammirati per la dedizione al lavoro -non possiamo lasciarli andare Abbiamo riso con loro, mangiato con loro, talvolta sofferto con loro - non possiamo lasciarli andare Fanno parte della nostra vita e del nostro cuore - non possiamo lasciarli andare Abbiamo ancora tante cose da fare per loro, dobbiamo seguirli nelle tappe naturali della vita, il matrimonio, i figli........... -No, No, non possiamo lasciarli andare. Aiutaci, Signore, a trovare una ragione. Forse avevi bisogno di angeli nuovi, moderni, operativi, allegri, pieni di entusiasmo e li hai voluti con te in Paradiso. -Li hai scelti. Se è così, è meno amaro il calice. Allora, Signore, tienili vicino a te. Rendili partecipi della tua gioia e della tua luce. Ti rallegreranno i nostri ragazzi. A noi dai la forza di andare avanti, infondi nei nostri cuori la certezza di ritrovarli in cielo. Sarà meno amaro il calice. Allora chiniamo il capo, lasciamoli andare e diciamo insieme "fiat voluntas tua, domine". La cugina Franca GERENZA Registrata al Tribunale di Locri (RC) N° 1/14 Le COLLABORAZIONI non precedute dalla sottoscrizione di preventivi accordi tra l’editore e gli autori sono da intendersi gratuite. FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati alla redazione, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. I SERVIZI sono coperti da copyright diritto esclusivo per tutto il territorio nazionale ed estero. GLI AUTORI delle rubriche in cui si esprimono giudizi o riflessioni personali, sono da ritenersi direttamente responsabili. Direttore responsabile: ANTONIO TASSONE Editorialista: ILARIO AMMENDOLIA COLLABORATORI: Ercole Macrì, Eleonora Aragona, Franco Parrello, , Lidia Zitara, Patrizia Pellegrini, Domenico Spanò, Sara Leone, Sara Jacopetta, Francesca Barranca.. PRIMO PIANO La carcassa del cane sulla 106 www.rivieraweb.it A JACOPO GIUCA seguito di una denuncia dove si evidenziano presunte irregolarità nella procedura di selezione di due candidati per ricoprire il ruolo di agenti di polizia municipale a Marina di Gioiosa, abbiamo voluto approfondire l'argomento, constatando che il concorso, in atto in questi giorni, sarebbe stato oggetto di alcune modifiche regolamentari in fase di svolgimento che, secondo i denuncianti, potrebbero essere state introdotte per favorire alcuni dei numerosi candidati presentatisi per partecipare. Se la commissione d'esame aveva fissato il punteggio di 21/30 come minimo per il superamento della prova preselettiva, che ha avuto luogo il 6 ottobre scorso, avrà sicuramente fatto specie a moltissimi candidati vedere ammessi colleghi che avevano conseguito un punteggio di gran Vincent Bruzzese, *biologo e dottore in veterinaria Innanzitutto mi presento. Mi chiamo Mazza Oreste, vivo a Gioiosa Jonica, in Via Maratà n.44. Sono titolare di una piccola impresa individuale con tre dipendenti e risulto iscritto alla CCIAA e al Registro delle Imprese di Reggio Calabria sin dal 14 maggio 1974. Sì, sì, avete letto bene: 38 anni di sana attività in un'azienda specializzata nella distribuzione di prodotti agricoli, concime e mangime, fitofarmaci, e quant'altro necessario all'agricoltura di base con un'esposizione di 1000 metri di magazzino. L'azienda è, inoltre, specializzata nella fornitura di un elevato servizio di consulenza, attraverso un aggiornamento costante e continuo del proprio personale su tutte le innovazioni tecnologiche. Or bene, chi legge in modo critico capisce che questa è un'attività che risente dell'andamento delle stagioni, con alti e bassi nella commercializzazione di prodotti specifici; capirà anche che è una vera “impresa” tenersi aggiornati e avere un magazzino che sia in condizione di far fronte a tutte le esigenze e richieste degli agricoltori. Ne discende che il ricorso al credito bancario è - da sempre - una componente imprescindibile del bilancio di esercizio della mia azienda. All'apparire dei primi sintomi della crisi che sta strangolando l'Italia (e il meridione in particolare) precisamente nel mese di novembre del 2011, su suggerimento e d'accordo con specialisti del settore, ho pensato che fosse giunta l'ora di procedere a una ristrutturazione dei debiti aziendali, e in particolare ai debiti di finanziamento provenienti dalla principale banca di riferimento: Unicredit spa. Dicevamo era il lontano 2011. Mi sono preoccupato per tempo chiedendo un colloquio con l'allora dirigente della filiale di riferimento; quando questi ha pensato di potermi finalmente ricevere, ho esposto le mie considerazioni chiedendo una ristrutturazione del mio credito per una normale attività, così da avere una minore incidenza di interessi passivi da pagare sui debiti a breve e ridurre l'esposizione debitoria della mia azienda in un tempo medio-lungo. Il tutto, ovviamente, senza ledere in alcun modo le garanzie offerte all'importante istituto di credito. La mia proposta è stata positivamente valutata - almeno in apparenza -con tanto di stretta di mano e un bel “ci sentiremo presto e le faremo sapere”. Intanto il tempo scorre e gli interessi continuano per la loro strada. Da allora, nonostante i solleciti avanzati, nessun effettivo riscontro. Sul finire del decorso anno ricevo una visita inaspettata di un consulente-gestore dell'istituto di Credito in questione: di nuovo belle parole e strette di mano con l'impegno personale di affrontare e addivenire a una soluzione procedendonell'immediato con la riduzione dell'esorbitante tasso d'interesse: dal 13,60 % con capitalizzazione trimestrale al 12,00 %. Cosa che è avvenuta ma solo e soltanto per un trimestre… un contentino per il periodo dall' 01.01.2014 al 31.03.2014, una vera presa in giro! Un tasso trimestrale di quest'entità rasenta la soglia di usura stabilita periodicamente dalla Banca d'Italia (riscontrabile dai siti ufficiali). E a questo punto una richiesta di risarcimento per anatocismo è stata d'obbligo! Così le banche italiane e gli operatori bancari del meridione trattano gli imprenditori onesti. Oreste Mazza STAMPA: Master Printing S.r.l. Modugno (BA) EDITORE - No così srl - via D.Correale, 5 - 89048 Siderno DOMENICA 26 OTTOBRE 14 Concorsi viziati a Marina di Gioiosa? A distanza di 100 giorni dalla mia segnalazione, la povera carcassa del cane di cui “Riviera” ha pubblicato recentemente una fotografia, è ancora lì: ai bordi della galleria “Calipea I” della strada 106 bis, direzione nord. A chi tocca, secondo la legge, rimuovere la carcassa? Alla Polizia Stradale? Agli operai che effettuano la manutenzione? Certo è che il Servizio Veterinario dell'Asp di Locri dovrebbe perlomeno controllare se il cane era dotato di microchip, per risalire ad un eventuale proprietario. Purtroppo la realtà che viviamo quotidianamente è che la maggior parte dei veterinari ha una doppia vita: di giorno lavorano al Servizio Veterinario, per lo Stato, insomma; e di pomeriggio in ambulatori privati. Se un cane o un gatto sta male durante la mattina, i veterinari sono introvabili, tranne i pochi ambulatori che effettuano servizio esclusivamente privato (nell'areale dell'Asp di Locri sono solo tre o quattro). Una persona non può occupare due spazi nello stesso tempo, ma pare che i veterinari possano avere due stipendi: uno dallo Stato, e uno che viene dalle visite private. Poveri cani, poveri noi! Il sud dell’Italia non potrà mai decollare Per richieste di pubblicità rivolgersi a: PI GRECO Comunication srl Via Gramsci, 72/A info 0964383251 GLI INSERZIONISTI sono responsabili dei marchi e dei loghi pubblicitari nei loro spazi, l’Editore non risponde per eventuali dichiarazioni, violazioni di diritti, malintesi, ecc... Tutti i marchi riportati sono registrati dai legittimi proprietari. Presunte irregolarità nel concorso della polizia municipale: in attesa di prove certe auspichiamo un'indagine da parte degli organi competenti A Siderno e Platì bandiere abbassate lunga inferiore. La giustificazione degli organi adibiti alla valutazione, stando a ciò che ci è stato riferito, sarebbe stata comunicata in un verbale che rettifica il criterio di superamento della prima prova, sostenendo che, per un errore del sistema informatico, la selezione era stata allargata ai venti candidati che avevano conseguito il punteggio più elevato. Eppure, qualche smaliziato ha approfondito la questione, facendo sui nomi delle persone ammesse una breve indagine che ha portato a risultati forse non troppo sorprendenti. Sembrerebbe infatti che la commissione, in fase di elaborazione dei dati, avrebbe violato il criterio di anonimato concedendosi l'accesso ai nominativi dei candidati e, resasi conto che le persone per le quali avevano interesse non avevano superato la prova, avrebbe allargato la selezione a un numero sufficiente di candidati. Mentre la questione è già stata sottoposta anche agli organi giudiziari, ci è stato chiesto di scrivere queste righe per dare risonanza alla presunta macchinazione, sulla quale preghiamo di fare luce in tempi brevi anche al sindaco Vestito, perché il 4 dicembre, data della seconda prova, si sta avvicinando molto rapidamente. L’ANGOLO DI PARRELLO andiere non abbrunate ma abbassate, perché il dramma vissuto dalle famiglie e da due intere comunità è immenso. Domani “il sole sorgerà ancora”, ma per genitori, parenti, amici, esso sarà pallido, perdendo il calore di un tempo. La primavera B sarà sempre meno primavera, l'autunno sempre più cupo, l'inverno sempre più freddo. Ma bisogna vivere nel loro ricordo e fare quelle cose che a Loro piacevano tanto. Glielo dobbiamo: per Amore e per Rispetto. Franco Parrello La Mediterranea omaggia LauraThermes con“110 su 110 Archidettati Capitelli” Uno dei problemi più interessanti della storia dell'arte e, in special modo, dell'architettura, è filtrare la maestosità dell'antichità attraverso la lente, severa, della modernità. Questa è una vera e propria sfida che nel mondo dell'architettura in particolar modo fa sì strada sempre più, offrendo soluzioni artistiche che spaziano dal concettualismo più minimale ad una tenera nostalgia del classico, passando per l'innovazione della geometria verticale, la regina delle forme del XXI secolo. Questa sfida è stata raccolta nel mondo dell'architettura e testimonianza di ciò è la splendida mostra, attualmente installata presso la sede dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, nel polo delle facoltà di Ingegneria ed Architettura, dedicata alla grande Laura Thermes, architetto di comprovata fama internazionale che, recentemente, ha lasciato la carriera accademica dopo un lungo percorso fatto di successi e riconoscimenti: “110 su 110 Archidettati Capitelli a Laura Thermes”. Il frutto di questa sinergia tra classico e moderno è la rivisitazione di uno dei componenti architettonici più importanti della storia dell'arte nel bacino del Mediterraneo ma non solo, il capitello. Le opere, che nella fattispecie sono tavole rappresentanti diverse “versioni” di capitello, a firma di alcuni dei più importanti protagonisti dell'Architettura italiana - Franco Purini e Richard England su tutti - costituiscono un corpus unitario che va a costruire un "Grande Fregio" su cui si collocano le medesime interpretazioni rivisti alla luce del contemporaneo. 110 su 11, che è la cifra per eccellenza che si dà agli studenti brillanti, in tal caso viene attribuita alla carriera di una docente e a uno dei protagonisti della scena architettonica italiana, meridionalista convinta, che ha fatto di una terra d'adozione come la Calabria, anche la sua terra. Antonio Cormaci ANNUNCIO: RICERCA PERSONALE Locale ben avviato nel campo della ristorazione cerca una figura professionale da inserire in organico. Se interessati e con esperienza nel settore culinario rivolgersi al numero 329.3786863. …E bravi i vicini lucani! Sì, bravi davvero! Per essere stati nominati capitale europea della cultura. È un evento che, non lo nascondo, anche se da calabrese, mi fa immensamente piacere. Perché ho avuto modo di apprezzare da vicino, in qualche situazione passeggera, l'entusiasmo e la passione che i materani hanno sempre profuso nelle cose per cui alla fine hanno raggiunto questo grandioso traguardo. Mi piace pensare, però, che a questo obiettivo hanno partecipato, anche se minimamente, pezzettini di Calabria. Intellettuali, impresari e artigiani calabresi che, in qualche modo, in quel pezzo di mondo, hanno lasciato tracce culturali di sé che si sono intessute e anche integrate. È vero, come dice il prof. Teti che Matera può essere la via di riscatto per tutto il sud, a condizione però che la si smetta di stare in attesa di una risoluzione dei nostri problemi dall'alto. Certo, Basilicata e Calabria sono due facce della stessa medaglia: l'una capitale della cultura, l'altra capitale della 'ndrangheta. L'una che corre spedita e unita per la valorizzazione delle proprie risorse e la ricerca del proprio bene comune, l'altra che corre follemente verso il baratro guidata da una classe politica miope connivente col malaffare che non si vergogna di essere fallita, ma che anzi si ricandida per completare lo svilimento e la demolizione della nostra amata terra. Ai calabresi onesti che faticano quotidianamente per il proprio riscatto, dunque, rimane allora l'esempio dei nostri vicini di casa, quello che un altro sud è possibile, sperando che un giorno anche in Calabria si possa avverare un grande sogno, qualunque sia, per cui vale la pena di gridare al mondo intero “ci siamo pure noi”. Pasquale Aiello PRIMO PIANO Violenza sulle donne: dato statistico ma anche segnale che il“sesso debole”che alza la testa è scomodo per tanti vigliacchi. Nella settimana in cui si è celebrata la giornata contro la violenza sulle donne proponiamo non solo due riflessioni sull'argomento ma, soprattutto, le storie di due donne locridee che, con la loro determinazione, stanno facendo tantissimo per il nostro territorio. Violenza sulle SARA JACOPETTA donne C'è una mamma che un giorno scopre di essere in attesa. Cresce la pancia e il sogno di avere una creatura tra le braccia. Questo semino è una bambina, una bambina che sarà come una piccola principessa, a cui verranno comprate bambole, set da cucina in plastica e delle scarpette col fiocchetto. Forse rosse. Questa bambina si allungherà, di statura e di orizzonti. Desidererà il rossetto sulle labbra e un ragazzetto che si innamori di lei. Desidererà qualcuno che la guardi come una dea, prendendo esempio dal telefilm pomeridiano che la fa sognare e che le dà la conferma che l'amore esiste. E lo incontrerà. Forse sarà un amore passionale, aggettivo dato in prestito anche a quel tipo particolare di delitto. Già, perché in questi casi non si uccide per difesa, per resoconti di mafia o che. Si uccide per amore. Uomini che amano troppo. O donne che amano troppo, come l'ha scritto e raccontato nel suo libro Robin Norwood. È pane quotidiano ormai, servito al Tg come un pasto caldo che siamo abituati a mangiare. Uccisa un'altra donna, accoltellata, strangolata, bruciata, gettata in un fiume. È il teatro dell'orrore. Le più macabre strategie vengono rivolte al proprio oggetto d'amore, da un tizio che di noi sapeva tutto: posizione di nei, cicatrici, punti deboli. Quello che spaventa di più è che questo fenomeno sta diventando così comune al punto che si è dovuto inventare un termine (che prima non esisteva) per definirlo: femminicidio. Parola che un elaboratore di scrittura come Microsoft Word riconosce ancora come errore, con una stringhetta rossa sotto. Mi piacerebbe pensare che questa linea rossa non scompaia mai. Ogni tre giorni viene uccisa una donna. Nello stesso identico frangente di tempo che una donna impiega tra un lavaggio e l'altro dei capelli, una sua simile viene uccisa. Ma la storia parte da molto lontano. 25 novembre 1960, Repubblica Dominicana. Le sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, note per la lotta alla dittatura di Trujillo, vennero messe a tacere, per sempre. Prese a bastonate in una piantagione di canna da zucchero, vennero caricate sulla macchina in cui stavano viaggiando e gettate con essa giù per un dirupo, per simulare un incidente. Il simbolo delle scarpe rosse è stato lanciato dall'artista Elina Chauved in Messico, luogo in cui è nato il termine femminicidio, proprio laddove migliaia di donne vengono rapite, stuprate e uccise con totale impunità per gli assassini. Il 25 novembre centinaia sono state le manifestazioni in tutta Italia e oltre. Anche la Locride si è unita in un flashmob che ha visto protagonisti le diverse scuole di danza presenti sul territorio e chiunque altro abbia voluto partecipare all'iniziativa. Ballerine, bambini, mamme si sono piazzati all'incrocio di Marina di Gioiosa Jonica, SS 106, bloccando il traffico sulle note di Break the chain. La coreografia ha preso forma sotto il suono dei clacson impazienti e seccati, ignari di cosa stesse succedendo. Dopo questo momento di dinamico impatto, le riflessioni sono proseguite all'interno della Sala comunale, adornata dagli scatti di Cinzia Lombardo. Petali e scarpe rosse sotto le stampe fotografiche hanno fatto da cornice alle riflessioni della Dott.ssa D. Diano, psicologa e psicoterapeuta, che ha approfondito in che modo si sviluppa una relazione a rischio di femminicidio. Le società tipicamente patriarcali, le ripetizioni dei transfert materni e l'ergersi di una personalità narcisistica sono solo alcuni dei tasselli di un quadro molto più complesso. “La gelosia è un mostro dagli occhi verdi che dileggia la carne di cui si nutre”, così scriveva Shakespeare in Otello, che uccide l'amata Desdemona travolto da gelosia. Che di tragedie del genere si possa leggere solo sui grandi classici, e non più sui giornali. L'amore è un'altra cosa www.larivieraonline.com DOMENICA 30 NOVEMBRE 17 Maria Bizzantini, una madrina morale per il Banco Alimentare MariaBizzantiniècapodellaProtezioneCivilediSiderno e Presidente dell'associazione ArciPesca Fisa, impegnata nella disposizione di un servizio ittico e ambientale che si accompagna a interventi di beneficienza. L a signora entra in redazione con fare deciso, determinata a spiegare che cosa sta costruendo, assieme ai suoi collaboratori, per Siderno e la provincia tutta. «Con l'aiuto dell'ArciPesca provinciale, - esordisce - che collabora con la Protezione Civile delegandone l'operato, abbiamo avviato nel 2013 un Banco Alimentare che aiuti le famiglie bisognose. Oggi serviamo quasi settecento persone e, grazie a una convenzione che l'Italia ha siglato con l'UE, possiamo distribuire i beni di prima necessità quattro volte al mese. Vista la portata crescente di persone che possono usufruire del servizio, presto i rifornimenti giungeranno con gli autoarticolati da Cosenza. «Il servizio si rivolge a famiglie che non superino gli 8.000 euro di reddito annuo. Possono entrare in contatto col Banco dopo aver depositato il modello ISEE, la carta di identità e il codice fiscale del capofamiglia, vagliati dalla ONLUS della Calabria. Il 20% del prodotto viene poi distribuito a persone non registrate o provenienti da fuori città. Si tratta di un aiuto che offriamo per smaltire prodotto in eccesso anche a case di riposo e ospedali. A tale proposito voglio smentire le voci infamanti che sostengono la distribuzione dei prodotti sulla base di criteri arbitrari da parte di coloro che organizzano il Banco Alimentare. Se si presenta una persona al volante di un'auto da 50.000 euro, ma regolarmente iscritta nelle liste perché ha dichiarato di rientrare nel reddito per il quale avrebbe il diritto di ricevere l'ausilio, non possiamo condurre una verifica fiscale e ci troviamo dinanzi a un fatto singolare che viene contraddetto da una IN REDAZIONE ne documentazione oggettiva. Qualora venissero fatte affermazioni diverse da quelle da me dichiarate in questa sede, chi le pronuncerà sarà oggetto di querela, perché tutto ciò che dico e che il Banco fa viene registrato e documentato attraverso ricevute fiscali rilasciate a chi usufruisce del servizio. «La presenza del Banco Alimentare a Siderno, infine, è a discrezione della dottoressa Alessia Leonetti, sua titolare. In caso dovesse cambiare sede lo farà anche il Banco. Il fatto che oggi si trovi in questa città a seguito di numerosi sforzi, ritengo costituisca per il comune un valore aggiunto che sarebbe utile mantenere. Per questo abbiamo chiesto la collaborazione del Comune, che garantirebbe di proseguire con un'iniziativa sopravvissuta solo grazie al contributo dei suoi volontari. Nonostante il Comune ci abbia chiesto tempo per valutare la richiesta, siamo fiduciosi a seguito delle parole di sostegno del Commissario, dimostratosi disponibile». Aggiungere altro sarebbe inutile. Limitiamoci a unirci alla speranza che i commissari comprendano il valore delle iniziative qui esposte e dimostrino anch'essi interesse a farle restare su suolo cittadino. Katia Aiello e le arance del Parco Argheologico Architetto di professione, la signora Aiello ci racconta la sua passione per la storia e la cultura e come questa si sia trasformata in iniziative che valorizzano il nostro territorio. L a signora Aiello entra in redazione con il passo sicuro di chi si sente forte di ciò che ha realizzato nella propria vita. È un architetto di professione, interior designer per passione e, nel tempo libero, può vantare di promuovere attività culturali di vario tipo grazie alla collaborazione con amministrazioni e associazioni locali interessate alla salvaguardia del territorio di appartenenza. «La mia passione per la tutela dei beni culturali nasce venti anni fa, quando ho promosso con una manifestazione i “Tesori di Nazca”, in Perù, che conoscevo bene grazie all'amicizia con una persona coinvolta negli scavi» - ci racconta Katia. «Il mio matrimonio e il conseguente trasloco a Marina di Gioiosa, - prosegue - mi ha obbligato a frenare un po' i miei progetti ma, nel biennio 2007-2009, divenuta presidente Fidapa a Roccella Jonica, ho potuto riprendere con la mia attività di promozione culturale senza più riuscire a smettere. Nel 2009 ho avuto modo di entrare nel Sidus Club, un'associazione che nasce trentuno anni fa a Siderno, composta totalmente da donne determinate a promuovere le discipline e beni culturali con ogni mezzo a propria disposizione, vera e propria “creatura” di Albarosa Dolfin, oggi sua presidente. Senza essere legate ad alcun tipo di ideale politico o femminista, ci dividiamo equamente i compiti base delle diverse competenze messe a disposizione dell'associazione. Il nostro obiettivo era e resta quello di far nascere una vera e propria sensibilità per la cultura e possiamo affermare con orgoglio di aver raggiunto tutti i nostri obiettivi e di avere anche importanti progetti per il futuro, dei quali, però, è ancora prematuro parlare. Una delle nostre belle iniziative, ad esempio, è quella dei “Borghi in fiore” che, da molti anni, prevede un vero e proprio tour dei paesi più belli della Locride da parte di un capannello di nostri collaboratori, col fine di valutare quale sia quello che si impone sugli altri per tutela del patrimonio e accoglienza. Il Sidus, inoltre, ha raccolto molti pezzi che testimonino la nostra storia in questi campi, oggi riuniti al museo dell'associazione a Siderno Superiore. «Un progetto che invece curo personalmente in ogni suo aspetto è “SOS Archestoria Locride”. Anch'esso nasce nel 2009, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Calabria, e punta alla sensibilizzazione dei giovanissimi alla storia del nostro territorio. I bambini hanno reagito molto bene a que- sta iniziativa, che ha permesso loro di ripercorrere il passato attraverso l'esposizione di reperti archeologici che li hanno spinti a trasmettere un grande entusiasmo persino ai genitori. Nello stesso ambito si iscrive il progetto “Le arance del Parco Archeologico di Locri Epizefiri” che, nata l'anno scorso, prevede la vendita a scopo benefico di arance novellino. Questo frutto cresce proprio sulle piante del parco, cosa che unisce la valorizzazione di un prodotto della terra alla meravigliosa storia che rende la Calabria un museo a cielo aperto. L'iniziativa è stata un successo e il ricavato, modesto, ci ha comunque permesso di restaurare e rivalutare il “Piccolo Marte”, bronzetto ritrovato in località Petrara dalla professoressa Lucia Lepore dell'Università di Firenze, che ha voluto presenziare al ricollocamento della statuetta, oggi visitabile presso Casino Macrì. Visto il successo, ripetere l'esperienza era d'obbligo. Come l'anno scorso abbiamo coinvolto le scuole e raccolto la partecipazione di ben sette associazioni. Non so cosa faremo quest'anno con il ricavato, ma posso confermare che contribuiremo nuovamente al recupero di un reperto archeologico e che lo stesso verrà fatto, visto il successo dell'iniziativa, in tutti gli anni a venire». Aggiungere altro alle parole della signora Aiello sarebbe assolutamente inutile. L'unica cosa che possiamo fare è augurarle (e augurarci) davvero che il progetto abbia lunga vita e che, almeno una volta l'anno, potremo ricordare la nostra storia anche solo mangiando un'arancia RIVIERA www.larivieraonline.com DOMENICA 30 NOVEMBRE 18 “Te lo do io il libro”: la nuova iniziativa dell’associazione Amici del libro e del bibblioteca Pellegrino: “Ci ritroveremo in piazza a Siderno ogni primo del mese. Basta un libro e un numero di telefono così da potersi ritrovare per un nuovo scambio” S iderno ha vissuto per troppo tempo un vuoto di socialità: un esercito di presenze-assenze si aggirava senza alcun vincolo di comunità e appartenenza, come una somma d'individualità atomizzate e di anonimati senza storie e senza storia. Senza cultura. Un'esistenza tenuta troppo a lungo lontana da quel mondo fantastico che è la cultura è un'esistenza che rischia di impoverirsi piano piano, fino a svuotarsi completamente. Il cuore pulsante della cultura di un territorio è la biblioteca e quella di Siderno è stata, in maniera irriverente e sfrontata, trasferita nei locali della scuola elementare “Carlo Lorenzini” di Siderno Superiore. Qui i libri languono tra l'umidità e la polvere. Qui il silenzio mistico della biblioteca si fa triste. «È per questo che l'Associazione “Amici del Libro e della Biblioteca” (ALB) si batte affinché la biblioteca torni a essere un salotto vivace e pieno di spunti - dichiara il presidente Cosimo Pellegrino Occorre costruire un'identità. Creare un pubblico cosciente. Offrire qualità e spessore a un territorio segnato da decenni di isolamento e di difficoltà sociali. Abbiamo intenzione di far carico la nuova Giunta regionale della situazione che si è venuta a creare con la biblioteca di Siderno. Chiederemo che vengano messi a disposi- zione quegli spazi che non sono utilizzati o addirittura che risultano sottoutilizzati». I membri dell'ALB hanno stimato che a Siderno il 40% degli immobili di proprietà dell'amministrazione pubblica è non utilizzato, in particolare gli spazi destinati originariamente a plessi scolastici e allo stato attuale chiusi e abbandonati in seguito alle procedure di accorpamento. «L'istituto tecnico per geometri “Marconi” ha il 50% delle aule non utilizzate. Interi spazi vuoti e noi non riusciamo a trovarne uno per allo- tamento sarà posticipato al 7 cosicché i nostri ragazzi che studiano fuori possano rientrare e magari suggerirci delle letture anche loro». Un'iniziativa straordinaria nella sua semplicità: basta un libro e un numero di telefono per potersi ritrovare per un nuovo scambio. «Se la nostra iniziativa verrà apprezzata dalle comunità vicine, la esporteremo con immenso piacere, così da creare un circuito di socializzazione che interessi tutta la zona». Il sogno di Pellegrino è IlsognodelpresidentePellegrinoèquellodirealizzare unaCasadellaCulturaper offrirequalitàespessore aunterritoriosegnatodadecennidiisolamento care la nostra biblioteca» - continua Pellegrino determinato a chiedere alla nuova Giunta regionale che venga anche prestata maggiore attenzione a tutte le iniziative che hanno a cuore la cultura. Dopo la manifestazione estiva “Sette libri per sette sere” che ha registrato numerosi consensi, l'associazione ha in programma una nuova iniziativa: “Te lo do io il libro”. «Un appuntamento a cadenza mensile: ci ritroveremo in piazza a Siderno ogni primo del mese. Per il mese di dicembre l'appun- quello di realizzare una Casa della Cultura che ospiti, oltre la biblioteca - dove poter sentire ancora l'allegro cicaleggio delle pagine sfogliate e i sussurri dei lettori che si scambiano opinioni - una scuola di recitazione, una di musica, e uno spazio in cui scambiare una tesi, ascoltare un dibattito. Un luogo, dunque, in cui la cultura sia veicolo di trasformazione e di accompagnamento alla crescita sociale. Per non diventare grigi, cera sciolta, informi. Maria Giovanna Cogliandro Pillole Naturopatiche A cura di: Patrizia Pellegrini Naturopata Bioterapia Nutrizionale® Presidente Associazione Culturale Tone Il sale rosa dell’Himalaya: il re dei sali Il sale fossile dell’Himalaya, come l’oceano primigenio da cui si è originato, offre quanto necessario e prezioso alla vita Prendere in mano un cristallo del sale rosa dell’Himalaya è un po’ tenere fra le dita un pezzo di storia della Terra: un minerale vecchio 250 milioni di anni, un tempo che è praticamente impossibile immaginare. Che ha visto il tempo in cui sulla terra c’era Pangea, un unico grande continente e lui, il mare primordiale, che conteneva in se tutta la promessa della vita. Dopo è andata come più o meno sappiamo: separazioni di continenti, oceani, mari, vulcani e grandiose catene montuose. Ne Giurassico, in una zona che si trova nell’odierno Punjab pakistano, il sole ed il vento fecero evaporare quelle acque marine lasciando dei sedimenti salini che poi subirono pressioni straordinarie con l’innalzamento della catena himalayana. Sono questi fenomeni che hanno dato vita al sale fossile ritenuto il re dei sali, un “unicum” in natura cui vengono riconosciute da centinaia di anni, nella medicina indiana e tibetana, proprietà terapeutiche. Un sale che, come l’oceano primigenio da cui si è originato, è puro e incontaminato e conserva rac- chiusi in una solida struttura cristallina quanto necessario e prezioso alla vita, 84 elementi fra minerali ed oligoelementi. Sale e miniere E’ sale marino divenuto roccia, halite per la geologia, i cui elementi principali sono calcio, magnesio, potassio, rame e il ferro, che regala le sfumature rosa ai cristalli. Khewra, Mayo o Kelabagh : le miniere dei contrafforti della catena himalayana da cui si estrae, molte conosciute da centinaia di anni, hanno nomi per noi esotici. Luoghi dove i grandi cristalli vengono estratti praticamente a mano per non contaminarne la purezza, selezionati, lavati ed asciugati al sole, macinati. L’ayurveda conta numerosi tipi di sale ma Saindhava lavana, questo il nome sanscrito del sale fossile, è per la naturopatia indiana quello con le migliori caratteristiche biochimiche e bioenergetiche, il riflesso della interezza, ricchezza e purezza della sua origine. Possiede la forza e l’energia accumulate per milioni di anni di irraggiamento solare, la ricchezza di elementi del mare primigenio, l’ordine impartito dalla pressione che ha fatto sorgere dalla crosta terrestre le vette più alte della Terra. Seguiteci e ne scopriremo usi e virtù! Salviamo Kaulonia dalla furia del mare È l’appello che la gente e il buon senso rivolgono alle autorità competenti che continuano a latitare nonostante la disponibilità di fondi destinati al sito. Per dare speranza alla cittadina di Monasterace pubblichiamo la poesia “Sud” di Giuseppe Gangemi SUD Ora che resta solo qualche rudere della tua passata grandezza, volgi lo sguardo a oriente e aggiungi ogni giorno una pietra. Con fatica, piano piano, risorgeranno le cattedrali e scorreranno impetuosi i fiumi. Divideremo il pane caldo e profumato e riempiremo i calici per salutare il nuovo giorno. Torneremo sulle colline per coltivare la vite e l'ulivo, intrecceremo ghirlande di fiori e spargeremo sui nostri corpi odorosi unguenti. La sera, briganti vittoriosi, parleremo intorno al fuoco delle nostre conquiste innalzando al cielo una preghiera. Giuseppe Gangemi IlManhattan un locale giovane, ideale per tutti! D Dopo una lunga gita in barca o un'intensa giornata di sole, ma anche nelle fredde giornate invernali, rigenerati al Ristorante-pizzeria Manhattan. La nostra specialità è essere unici 12 mesi l'anno! Cosa aspetti? Tuffati nel piacere della buona cucina e godrai gratis dell'azzurro frizzante del mare! irettamente sul lungomare Delle Palme di Siderno, in una cornice mozzafiato da cui è possibile ammirare le acque cristalline dello Jonio, sorge il Ristorante-Pizzeria Manhattan. Ad accoglierti e coccolarti il calore di un ambiente raffinato e rilassante, inondato di luce naturale. L'ambiente perfetto per una colazione in riva al mare, un pranzo sano e leggero o un aperitivo al tramonto. Il locale, su due piani e dotato di un'ampia terrazza, è specializzato in pizzeria e cucina locale. Qui potrete degustare deliziosi e succulenti primi piatti o pizze golose e prelibate cotte al forno a legna, ricche di ingredienti tipici calabresi, come la 'nduja, che potete ordinare anche a pranzo. La scelta sapiente delle ricette della tradizione gastronomica Calabrese e Mediterranea, la passione per una cucina di qualità in grado di soddisfare anche i palati più esigenti, la vocazione a una selezione degli ingredienti più genuini, sono gli elementi distintivi della nostra “filosofia del cibo”. Nel nostro locale è possibile organizzare cene di gruppo e aziendali, con eventuali menù personalizzati, e ogni genere di feste ed eventi, tutti allietati da coinvolgenti sottofondi musicali. Ultimissima novità è il New Aperimanhattan con cui sarete sorpresi dalle 11.30 alle 13.30 e dalle 18.30 alle 20.30 con tantissime cose sfiziose da stuzzicare. Il Manhattan è un locale giovane, gestito da giovani ma ideale per tutti! Dopo una lunga gita in barca o un'intensa giornata di sole, ma anche nelle fredde giornate invernali, rigenerati al Ristorante-pizzeria Manhattan. La nostra specialità è essere unici 12 mesi l'anno! Cosa aspetti? Tuffati nel piacere della buona cucina e godrai gratis dell'azzurro frizzante del mare! SAN LUCA No alla pena di morte La dottoressa Rosaria Giuffrè, commissario di San Luca già nota alle cronache per i suoi sforzi volti alla rivalutazione e al recupero del proprio paese, ha indetto un'importante manifestazione che si è tenuta domenica 30 novembre. In occasione della giornata mondiale contro la pena di morte, infatti, tutti i cittadini di San Luca e della Locride sono stati invitati a partecipare, dalle ore 10.30, all'incontro tenutosi presso il centro aggregazionale “Padre Stefano de Fiores”, dove la tematica è stata trattata in modo anticon- venzionale. «Il nostro obiettivo - ha spiegato la dottoressa Giuffrè - non è soltanto manifestare contro l'applicazione di una legge severa e non adeguata ai tempi che stiamo vivendo, ma condurre piuttosto una vera e propria riflessione relativa a come la pena di morte sia diventata uno strumento intimidatorio, come i recenti atti criminali perpetrati dall'ISIS dimostrano.» All'incontro hanno partecipato l'ingegnere Domenico Richichi, appartenen- te alla comunità Sant'Egidio di Reggio Calabria, don Pino Strangio, che ha fatto le veci del vescovo, impossibilitato a partecipare, l'ex consigliere provinciale Alessandra Polimeno e la giornalista Samantha Viva, inviata catanese dall'Afghanistan. I temi trattati hanno sottolineato tutti la santità della vita e riportato le riflessioni e le esperienze personali di ogni relatore. La dottoressa Giuffrè, organizzatrice e moderatrice dell'incontro, ha potuto constatare con grande soddisfazione il successo dell'evento. (J.G.) CULTURA MARTEDÌ 2 DICEMBRE A SAN LUCA SARÀ PRESENTATO IL LIBRO “LA MALEDIZIONE DELLA COMETA ROSSA” La Calabria medievale Fortunato Nocera ci racconta il suo libro M artedì 2 dicembre la Biblioteca “Corrado Alvaro” della Scuola Primaria di San Luca ospiterà Fortunato Nocera, autore di un affascinante romanzo sul medioevo calabrese: “La maledizione della cometa rossa”. Noi abbiamo avuto la fortuna di accogliere in redazione l'autore, che ci ha spiegato in anteprima come è nato il romanzo e di quale messaggio vorrebbe farsi portatore. «Questo romanzo - ha esordito Nocera - nasce dall'intento di realizzare una serie di racconti sull'Aspromonte che abbracciassero dieci secoli di storia ma, lavorando su questo progetto, ho scoperto che il materiale era così tanto da farmi optare per la stesura di un singolo romanzo. «Si tratta di un romanzo storico, in cui tutti i personaggi sono inventati, così come le vicende di cui sono protagonisti, eppure calati in un momento peculiare del nostro passato, quello del regno di Federico II di Svevia. «Andrea, il protagonista, intraprende un viaggiopellegrinaggio partendo da Noto, dove il padre era notaio, per andare prima a Ceuta, in Marocco, quindi in Spagna, con l'intento di fuggire dal sanguinario Guglielmo I “Il Malo” dopo che questi aveva riconquistato il regno che gli era stato sottratto. Gli innumerevoli episodi che coinvolgeranno Andrea sono metafora dell'esistenza, che ho amato descrivere indagando sullo stile di vita derivante dalla clausura nei monasteri. «Non è un caso se il periodo da me scelto è quello in cui la Calabria veniva definita “Santa”, perché sul nostro territorio si trovavano almeno quattrocento monasteri basiliani, chiamati così perché i monaci lì presenti rispettavano la regola di San Basilio. Ho voluto compiere una rivisitazione del mondo medievale calabrese perché, contrariamente a quanto si pensa, vi era grande fervore culturale e intellettuale. È grazie a questi monaci se possiamo leggere straordinari scritti della cultura greca e orientale e vantare grande livello intellettuale in tutta la nazione. Il monastero dove ho ambientato il romanzo, presso Pietra Cappa, è La nuova biblioteca accende una luce nella scuola di San Luca stato il luogo in cui sono stati trascritti documenti giunti in tutto il mondo. È indubbiamente questo il vero incipit della storia della nostra cultura. «Il titolo, “La maledizione della cometa rossa”, deriva da un fatto storico: l'apparizione di una cometa di colore purpureo, rimasta in cielo per circa sei mesi e portatrice di eventi catastrofici, come un terremoto devastante che colpì proprio la nostra terra. Ciò che la vicenda narrata vuole dimostrare è infatti la potenza indiscussa della natura, che l'uomo può soltanto subire indipendentemente da quanto lotti per la propria esistenza. «La ricerca delle fonti è stata condotta attraverso le biblioteche e il reperimento dei pochi documenti risalenti ai tempi. Ho consultato sessantadue libri che mi hanno permesso di comprendere la mentalità e la cultura araba; ho compreso le logiche di vita dei villaggi schiavizzati dai feudatari e immaginato atti di ribellione che, a causa dello squilibrio di forze, non sarebbero volti a favore della classe povera. «Non ho voluto scrivere con l'intento di rimandare all'attualità, ma esaltare la spiritualità in luogo della materialità, intento trasmesso attraverso uno stile di scrittura che ritengo “elementare” e che spero renda semplice la comprensione di una vicenda che riconosco complessa». La manifestazione di San Luca terminerà con la donazione di libri sequestrati dalla Guardia di Finanza di Catanzaro, iniziativa che speriamo possa diffondere il culto della lettura tra i nostri conterranei. Jacopo Giuca Mercoledì 19 novembre Sua Eminenza Monsignor Francesco Oliva, in compagnia del Professor Mario Caligiuri, ha inaugurato, presso la Scuola Primaria di San Luca, la Biblioteca "Corrado Alvaro". Il messaggio lanciato con questa bella iniziativa è “Leggere per sognare la Ri-Nascita di San Luca”, prontamente colto dagli organizzatori, che già per questa settimana hanno preparato i primi incontri da tenersi presso l’istituto. SALUTE & MEDICINA Pillole “Al centro Raymat si ripete la giornata gratuita di prevenzione del melanoma, tumore maligno della pelle da degenerazione dei nei, con relativa mappatura” LE LESIONI MENISCALI menischi sono due strutture fibrocartilaginee a forma di “C” presenti all'interno del ginocchio. Il menisco interno viene detto mediale e quello esterno, laterale. Fungono da cuscinetti ammortizzatori tra femore e tibia. Le lesioni meniscali possono essere traumatiche,dovute a distorsioni o traumi diretti al ginocchio, degenerative,legate all' usura.Nel giovane sportivo la lesione è sempre traumatica.Esistono diversi tipi di lesione meniscale: longitudinale, radiale,orizzontale, con flap meniscale,a manico di secchio. Le lesioni possono riguardare il menisco in toto o in una sola parte,ad es. il corno posteriore o anteriore. La rottura del menisco a volte si associa a lesioni legamentose. I sintomi di lesione meniscale sono: gonfiore,dolore,ginocchio bloccato.La diagnosi si avvale di tests clinici e della Risonanza Magnetica del ginocchio.La terapia varia a seconda del tipo di lesione: in quelle longitudinali l'intervento è necessario sia per alleviare il dolore che per evitare il blocco articolare. L'intervento chirurgico si effettua in artroscopia:attraverso due piccoli buchi si inserisce una telecamera dentro il ginocchio e si asporta soltanto la porzione di menisco rotta.In alcuni tipi di lesioni in pazienti giovani si può effettuare la sutura meniscale.Per le lesioni meniscali isolate i tempi di recupero si aggirano di solito attorno ai 20-30 giorni.La riabilitazione post intervento indicata dallo specialista ortopedico è importante per recuperare il tono muscolare e riprendere l'attività agonistica in modo graduale,perché un ginocchio debole è fortemente a rischio. I L’esperto “ Allergia. . . ma a cosa? AMBULATORIO POLIFUNZIONALE DI DERMATOLOGIA, VIA SARDEGNA 25/27 GIOIA TAURO. INFO 0966/506776. CELL 334/1880192. TUDIO MEDICO POLISPECIALISTICO RAYMAT, VIA CALVARIO 15/A MARINA DI GIOIOSA JONICA, INFO. 0964/416856; A.G.I: MEDICA VIALE TOSELLI, 94 SIENA INFO 0577/222224 Oggi identificare la sostanza responsabile dell'allergia è diventata una corsa ad ostacoli non priva di rischi. E' inutile e dannoso sottoporsi ad esami a tappeto, va capito caso per caso quali possono davvero servire. I sintomi che possono far pensare ad un'allergia sono diversi: dal rossore al gonfiore, comparsa di bollicine, disturbi gastrointestinali, lacrimazione e naso che cola. Ma come capire a che cosa? Prima di tutto bisogna diffidare dal fai da te e recarsi dal medico non quando i sintomi sono diventati insopportabili. Con un'accurata amamnesi clinica, lo specialista arriva ad ipotizzare quali possono essere le sostanze incriminate. Le allergie respiratorie sono le più facili da individuare infatti quelle ai pollini danno sintomi respiratori associa- L’intervista a Antonio Cassone IL DOTT. VINCENZO CALAFIORE RICEVE PREVIO APPUNTAMENTO PRESSO: STUDIO MEDICO PRIVATO, VIA DEL TORRIONE 24, REGGIO CALABRIA, TEL 0965/21079; CELL 329/4255444 STUDIO MEDICO POLISPECIALISTICO RAYMAT, VIA CALVARIO 15/A MARINA DI GIOIOSA JONICA, TEL. 0964/416856; - l Consigli dell’ Endocrinologo L’ ipotiroidismo “ A cura di: Drssa Anna Perri Dr Rocco Valeriano [email protected] Specialisti in Endocrinologia Università degli Studi di Pisa DOMENICA 30 NOVEMBRE 21 www.larivieraonline.com ISTITUTO ORTOPEDICO DEL MEZZOGIORNO D'ITALIA , DI REGGIO CALABRIA TEL 0965/361221 (IN REGIME DI CONVENZIONE COL SSN). L'ipotiroidismo è una condizione morbosa caratterizzata da un rallentamento generale delle funzioni metaboliche per insufficiente azione degli ormoni tiroidei sui tessuti. Nella maggior parte dei casi è dovuto a deficit di produzione ormonale da parte della tiroide. Le cause più frequenti di ipotiroidismo sono: tiroidite cronica autoimmune, post-tiroidectomia totale e postradioiodio. Le manifestazioni cliniche legate all'ipotiroidismo sono: astenia, difficoltà di concentrazione, intolleranza al freddo, parestesie, perdita capelli, voce roca e riflessi osteotendinei ritardati. Le indagini di laboratorio utili per una corretta diagnosi sono: FT3, FT4, TSH anticorpi anti-Tg, anti-TPO ed ecografia tiroidea. La terapia dell'ipotiroidismo si basa sulla somministrazione continuativa di ormone tiroideo. Il farmaco di scelta è il sale sodico della L-tiroxina, un preparato sintetico che costituisce la fonte continua di T3 per i tessuti periferici riproducendo fedelmente la situazione fisiologica. La L-T4 deve essere assunta a digiuno 20 min prima della colazione. Dopo l'inizio del trattamento sostitutivo i livelli sierici del TSH devono essere controllati periodicamente per verificare l'adeguatezza della terapia sostitutiva. Drssa A Perri Dr R Valeriano ti talvolta a dermatite atopica. Per arrivare a diagnosi bastano il Prick test per inalanti e il RAST test per la ricerca delle IgE. Nel caso dell'orticaria il percorso invece può essere più lungo perchè sintomi e segni possono essere diversi: da manifestazioni cutanee a disturbi gastrointestinali escludendo malattie importanti che danno sintomi simili come patologie autoimmuni o infiammatorie, tumori, malattie del fegato e del sangue. In questo caso si devono fare il PATCH TEST, il RAST TEST e anche il test per l'orticaria fisica. Per le allergie alimentari è difficile stabilire quale sia l'alimento incriminato anche perché pur effettuando test specifici quali PRICK test e ricerca di IgE molte volte questi risultano negativi, ciò non esclude comunque un'allergia al cibo per cui in caso di esami negativi si passa al PATCH test e al test di provocazione. Nessuno dei test diversi da quelli allergologici codificati può dare risposte attendibili quindi diffidare da quelli senza alcuna validità scientifica come i test per le intolleranze. Perciò si consiglia di rivolgersi allo specialista allergologo o dermatologo per arrivare nel minor tempo possibile ad una diagnosi corretta. Rosa Maria Strangi “Solo una visita otorinolaringoiatrica consente di fare una corretta diagnosi: l’esame obiettivo del cavo orale permetterà di individuare possibili cause di ostruzione” Roncopatiaeapneenelsonno La patologia interessa il 40-45% della popolazione, soprattutto maschile Il russare è sempre stato oggetto di irrisione e scherno oltre che fonte di disturbo per il partner e, non di rado, origine di conflitti familiari. Ma questa particolare forma di emissione sonora può provocare anche serie conseguenze per la salute e costituisce il segnale d’allarme di due patologie: la roncopatia cronica e la più grave sindrome da Apnee del Sonno. Abbiamo discusso di roncopatia con il dott. Antonio Cassone, specialista in Otorinolaringoiatria. Dott. Cassone, in che cosa consiste la roncopatia? La roncopatia o russamento cronico consiste in una respirazione rumorosa e difficoltosa durante il sonno. Si tratta di una patologia molto comune che interessa circa il 40-45 % della popolazione con una discreta prevalenza per il sesso maschile. Quali sono le cause? Le deviazioni settali, i polipi nasali, l’ipertrofia dei turbinati, delle adenoidi, delle tonsille o anche della base linguale rendono il flusso aereo turbolento, quest’ultimo mette in vibrazione il palato molle e l’ipofaringe, derivando da ciò il rumore caratteristico del russamento. Quali sono i sintomi più evidenti e quali i rischi? Il sonno del paziente affetto da roncopatia è caratterizzato da frequenti risvegli, da agitazione, da continui cambiamenti di posizione, da violento russamento interrotto da fasi di silenzio in cui il soggetto non riesce a respirare, avvertendo una sensazione di soffocamento. Il frequente ripetersi di queste pause configura il quadro delle apnee ostruttive del sonno (OSAS, Obstructive Sleep Apnea Syndrome), da cui è affetto il 5% della popolazione. I soggetti presentano grave sonnolenza diurna, riduzione dell’ossigenazione, facile irritabilità, difficoltà nella concentrazione e riduzione della libido. La probabilità che i medesimi si ammalino di ipertensione arteriosa, infarto o ictus aumenta notevolmente. Come diagnosticare le apnee ostruttive del sonno? Solo una visita otorinolaringoiatrica consente di fare una corretta diagnosi: l’esame obiettivo del cavo orale permetterà di individuare possibili cause di ostruzione quali il prolasso del palato molle, l’ipertrofia tonsillare e la macroglossia; successivamente, con un esame endoscopico a fibre ottiche flessibili (rinofaringolaringoscopia) si ricercheranno eventuali ostacoli alla respirazione presenti nel naso, nel faringe o nel laringe (deviazione settale, ipertrofia dei turbinati o delle adenoidi, polipi rinosinusali, tumori). Durante quest’ultimo esame sarà possibile eseguire la manovra di Muller che ha lo scopo di simulare ciò che in realtà accade al paziente durante il sonno: facendo com- “ Dott. Antonio Cassone Specialista in Otorinolaringoiatria Responsabile dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria della Casa di Cura “Cappellani-Giomi”. Messina Responsabile del DS di Otorinolaringoiatria della Casa di Cura “Carmona”. Messina Riceve: Studio Raymat, Via Calvario 15 A Marina di Gioiosa Jonica Tel 0964 /416856; Via Riviera 13 Villa San Giovanni tel 0965/794842 339/1459340 Via Torrione 6 Reggio Calabria tel 0965/794842 – 339/1459340 piere al paziente alcuni atti inspiratori forzati a bocca e naso chiuso si osserverà la sede esatta dell’ostruzione. La visita ORL dovrà essere completata dall’esame polisonnografico che consente di monitorare durante il sonno la regolarità del respiro e il battito cardiaco, mettendo in evidenza la frequenza e la durata delle apnee. Quale terapia consiglia? Al paziente affetto da OSAS, oltre che essere forniti consigli igienico-sanitari (riduzione dell’alcool, fumo di sigarette, dimagrimento) dovrà essere prescritta un’adeguata terapia medica, tesa al miglioramento della respirazione nasale. A coloro i quali non possono eseguire l’intervento chirurgico potrà essere consigliato l’uso della maschera a pressione positiva (CPAP), che insufflando aria sotto pressione durante il sonno riduce sensibilmente l’insorgere delle apnee. Nei casi in cui vi è indicazione alla terapia chirurgica, specificamente adenoidectomia e/o tonsillectomia, settoplastica, turbinoplastica in anestesia locale o generale con laser, radiofrequenze o con tecnica tradizionale, polipectomia con svuotamento sinusale per via endoscopica (FESS), la stessa offre una soluzione definitiva al problema, consentendo altresì il miglioramento della respirazione diurna. Altro intervento è l’uvulopalatoplastica con cui si risolve l’eccessivo prolasso del palato molle attraverso la tecnica delle “tende a pacchetto”, con speciali fili di sutura autobloccanti (Barbed). Si tratta di un vero e proprio “lifting del palato” non gravato da rischi e complicanze con recupero veloce. RIVIERA Attaccanti di razza Francesco Sculli del Gambero Rosso di Marina di Gioiosa assieme al celebre calciatore calabrese del Sassuolo, Sergio Floccari. Tra insalata di mare cotta a bassa temperatura e le delizie preparate dallo chef Riccardo, il calciatore vibonese ha ritrovato lo smalto dei bei tempi. A volte lo Jonio è figlio di una maga incantatrice, che porta tra i capelli onde salmastre ricche d'invisibile vita. Si presenta al giorno placido come dopo una notte d'amore, e colma pensieri ed emozioni degli uomini di bellezze ataviche, le stesse dei sogni misteriosi. Bova Marina, alba di fine Novembre. Che coppia vincente! Selfie di Maggio a Novembre Popeye braccio di ferro e Pepe del Bar Royal di Locri. Io sono simpatico sono aromatico amo gli smak e spuff. Però se mi schiacciano sono irascibile picchio con scrash e sbumm. E se sono debole mando giù spinaci a quintali: glup glup. Il mago del “non finito” calabrese si conncede un selfie. L'estetica parla la lingua del bello e del brutto, del gradevole e dello sgradevole. Nizzardo ok Il cantante gioiosano Vincenzo Nizzardo è pronto per la prima di Les Conte d'Hoffmann”. Il canto è da sempre la sua più grande passione e lo studia dall'età di sei anni. Speriamo che possa ottenere il medesimo successo ottenuto con il musical “Notre Dame de Paris” scritto dal celebre cantautore italo-vietnamita Riccardo Cocciante. Pietro il creativo Damocle “ciclista di sinistra” Pietro senz’altro Naso. Se il fiuto è buono non ci resta allora che avallare la celebre frase di Edward De Bono, scrittore e studioso dei processi cognitivi che recita: La creatività è senza dubbio la risorsa umana più importante. Senza creatività non ci sarebbe progresso e ripeteremmo sempre gli stessi schemi. Un politico di lungo corso con un passato da ottimo corridore. Stiamo parlando di Damocle Argirò, ideologo della sinistra radicale sidernese beccato mentre dialoga con Ercole Macrì ed alcuni nostri amici in vista delle elezioni regionali. "È proprio vero che la libertà è preziosa; così preziosa che dovrebbe essere razionata" (Lenin) Vu cumprà, vu pagà? “Vu comprà?”, ormai dalla metà degli anni Ottanta, i venditori ambulanti di origine africana, sono chiamati così, nomignolo a prim’acchito simpatico ma che ha la sua valenza discriminante, poiché fa riferimento a una presunta incapacità degli immigrati, d’imparare correttamente la lingua italiana. Il termine rievoca un’immagine stereotipata dei migranti e senza andare per le lunghe, è sinonimo di: venditore abusivo, senza arte né parte, clandestino, pataccaro, marocchino, fratellastro dell’ambulante D.O.C.Sorvolando sulle provocazioni dei vari: Salvini, Borghezio, e Casapound, la fobia dell’africano portatore d’Ebola, rimane che, forse inconsapevolmente, i “vu cumprà” tanto quanto i rom, sono associati a marciapiedi e spiagge invase, campi sporchi, usurpatori di lavoro. Chi sono realmente questi stranieri che, in una situazione economica fragile come la nostra, spesso accettano paghe più basse, situazioni di lavoro massacranti, Oggi, in allegato al Corriere della Sas, "L'Europei" dedica la copertina al nostro minitour estero, con una grafica accattivante che ricorda le pagine di cronaca della gazzetta del sud o meglio i celebri confronti all'americana. Con questi visi, alla stregua di commercianti punici, ci toccherà prendere sentieri di montagna per evitare i doganieri. Siamo vicini alla meta Manifesti sui bidoni della spazzatura, della carta, della plastica, degli indumenti e del vetro. L'affissione selvaggia della campagna elettorale. E meno male che nessuno avrebbe dovuto imbrattare le cittadine di manifesti elettorali negli spazi vietati". "Ora chi pulirà quei bidoni? Testo & Foto di Caterina Niutta vivendo in condizione di clandestinità non pagano le tasse e qualche posto di lavoro, finisce che lo rubano? Arrivano ormai dall’Europa dell’Est, dall’Africa, Pakistan, India, Cina, Filippine e pur avendo dimora abituale nei nostri centri, la diffidenza nei loro confronti non è del tutto scemata. Ci siamo evoluti linguisticamente, oggi li chiamiamo: migranti, extracomunitari, immigrati, clandestini, però il pregiudizio rimane. A tal proposito, mi ha fatto molto riflettere un episodio avvenuto tempo fa in un paese della Locride. “Ci rubano il lavoro, non pagano le tasse e quindi possono mantenere i prezzi più bassi, fate pagare prima loro”. I venditori ambulanti di Bova Marina, sostenevano a spada tratta questa tesi, quando si son trovati a dover disciplinare la loro posizione riguardo alla tassa comunale per l’occupazione del suolo pubblico, la Tosap, dovuta al Comune per l’utilizzo della piazza in occasione del mercatino settimanale. A onor del vero, c’è da puntualizzare che l’inadempienza non era da attribuire agli ambulanti, ma al Comune che non aveva provveduto, vuoi per problemi tecnici, o per cattiva gestione, a riscuotere la tassa ma non divaghiamo e ritorniamo ai nostri “vu cumprà”, che superata la diffiden- za iniziale, nei confronti dell’ente incaricato alla riscossione del tributo, invece, hanno accolto di buon grado la possibilità di rateare l’importo dovuto, e pare che paghino regolarmente. Allora mi dico che, se mettessimo da parte i luoghi comuni e prendessimo atto del fatto che il volto della Calabria sta cambiando, diventando sempre più multietnico, potremmo capire che la popolazione residente è in crescita grazie a questi “nuovi italiani”, figli d’immigrati che vivono e lavorano in Calabria ormai da tanto tempo da essere perfettamente integrati, tanto da parlare correttamente non solo l’italiano ma anche il nostro dialetto. Non voglio scrivere di numeri, o statistiche, perché non è di questo che si tratta, ma di un cambiamento culturale che è in atto, in una regione che è stata sempre territorio di frontiera, di transito, un punto d’approdo per gente in fuga da problematiche, spesso molto sopra la nostra comprensione. Oggi, la Calabria è divenuta terra d’accoglienza, d’incontro e confronto, è tempo che ce ne rendiamo conto. Se a differenza di quel che si pensa, anche i “vu cumprà” si adeguano e pagano, una presa di coscienza da parte nostra è necessaria. SETTIMANALE www.larivieraonline.com DOMENICA 30 NOVEMBRE 23 Auguri a Lory, una donna sempre al Top Ogni anno è come un libro con 365 pagine vuote. Fa di ogni giorno il tuo capolavoro, usa tutti i colori della vita e mentre scrivi sorridi. Auguri da tutti noi! Il giovane sidernese Giacomo Barbaro accanto alla stella calcistica olandese, ex attaccante del Milan, Klaas-Jan Huntelaar, attuale attaccante dello Schalke 04 e della Nazionale olandese nonchè capocannoniere della Bundesliga. Il suo ultimo stipendio medio è stato di 5 milioni di euro. Divideranno? Delusione Bombardieri Il trio delle meraviglie Ci domandiamo, tra noi e noi, che ci azzecca la giovane Annarita Leonardi sul palco a Rc insieme al “trombato” Nino De Gaetano ed al neo consigliere regionale Seby Romeo. Il Presidente Il Presidente di seggio sidernese Girolamo Stalteri, integerrimo esecutore della norme elettorali. A lui la palma del migliore. E’ stato uno dei primi a chiudere il seggio Risultato deludente per il candidato di punta del partito democratico roccellese Vincenzo Bombardieri. Le facce dei “fedelissimi” Vittorio Zito, Luca Marrapodi e Lorenzo Surace testimoniano la delusione del gruppo di riferimento del senatore Sisinio Zito che riponeva grande fiducia sulle potenzialità elettorali di Bombardieri. Flop Imperitura-Curciarello Abbracciamose come ai vecchi tempi. L’eterno Giorgio Imperitura ed il segretario del comune di Roccella Jonica, Pino Curciarello. Pietro Crinò cercava un solo voto a Martone ma ancora lo sta cercando. Chissà a chi ha dato la preferenza Imperitura? Christopher The Conquered Pino Albanese al voto Il giornalista del Quotidiano della Calabria,Pino Albanese è convinto di arrivare sempre prima degli altri sulla notizia giornalistica anche quando si tratta di andare al voto per esprimere la preferenza. Valico Passafaro-Sainato Le frontiere poste al valico della città di Locri non hanno sortito gli effetti sperati nonostante il buon risultato elettorale ottenuto nella loro città dai due candidati. Dopo la battaglia, bisognerà vedere in quale area politica si collocherà l’attuale assessore al bilancio del comune, Raffaele Sainato. Passafaro, invece, continuerà a fare la sua parte in consiglio comunale. Nino Tarzia a 6 stelle Nonostante tutto Nino non perde la sua fiducia nel movimento grillino: cosa accadrebbe se Batman fosse in Italia? I Gazzusa Lotta in famiglia tra i “Gazzusa” per lo scudetto!!! Totti contro Pirlo. Oggi in Italia ci sono due squadre più forti rispetto alle altre e da qui alla fine sarà un duello tra Juve e Roma per la conquista dello scudetto. Ci saranno altri scontri dialettici, ma è importante che i protagonisti lancino messaggi positivi. I due però sembrano disposti a giocarsi la partita senza alcun timore riverenziale ed alla fine, sportivamente parlando, non possiamo che augurarci che possa vincere il migliore. Sarà la Roma di Garcia o la Juventus di Allegri? Lo vedremo... Rosso: per amore solo per amore La Presidente Avv. Antonella Sotira insieme alla madrina della gara IUSgustando Matilde Brandi, alla giornalista enogastronomica Camilla Nata. Coltelli alla mano solo per affettare pomodori, peperoni, peperoncini e lamponi “per Amore, solo per Amore” si sono ritrovati per dipingere di rosso la tavola nella Giornata Mondiale contro la Violenza sulle donna. Christopher the Conquered (Chris Ford), cantautore eclettico e dagli approcci istrionici, è in questi giorni in tour in Italia. Insieme al resto del trio, giovedì 4 dicembre, sarà all'Ombligo de la Luna a Roccella Jonica, per l'imperdibile serata live. Con piano, corista e sax, Christopher The Conquered proporrà una serie di brani incalzanti, tra cui il singolo “What's The Name Of The Town”, tratto dall'album “A Passing Memory”, uscito martedì 11 novembre. Questo trio straordinario capace di fondere mainstream rock, folk e soul, e che tanto ricorda i maestri del genere Billy Joel e Randy Newman, vi trasporterà nell'America che conta, in un live fatto di musica fantasiosa e mai scontata.
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