programma saspv

Dipartimento di Sanità Pubblica
Programma di Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria
Documento di programmazione delle attività 2014
Premessa
Prevenzione della Collettività e cura del singolo individuo appartengono alla
medesima Azienda Sanitaria, ma richiedono scelte di programmazione e
pianificazione completamente diverse.
Entrambe le attività sono regolate dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) che si
traducono in una serie di interventi specialistici assegnati per competenza ad
Unità Organizzative complesse sulle quali è fondata l’Azienda.
Le Unità Organizzative che compongono il Dipartimento di Sanità Pubblica
esercitano una serie di attività di vigilanza e controllo che si traducono in azioni di
prevenzione (prescrizioni alle imprese ispezionate) ovvero in azioni repressive
(denunce alla Autorità Giudiziaria e sanzioni amministrative) che hanno lo scopo
di concorrere al raggiungimento di una sicurezza socialmente accettabile.
Già a partire dall’anno 2004 è stato avviato nell’area della Sicurezza Alimentare,
ora denominata Programma di Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica
Veterinaria, un percorso di programmazione annuale delle attività basato sulla
valutazione e caratterizzazione del rischio delle attività oggetto di controllo
ufficiale, sulla dettagliata elencazione delle attività di ispezione, verifica e
campionamento previste dai LEA nazionali (Decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri (DPCM) del 29 novembre 2001) e regionali, sulla definizione delle
tempistiche e delle frequenze di tali attività.
Cosa sono i LEA ? Sono gli impegni minimi del Servizio Sanitario che lo Stato e le
Regioni assumono nei confronti dei Cittadini. In altre parole è quello che lo Stato o
le Regioni sono obbligate a garantire al Cittadino.
Le attività di vigilanza e controllo, svolte presso le sedi delle imprese addette alla
produzione, trasformazione, deposito, commercializzazione e somministrazione
degli alimenti per l’uomo e per gli animali sono svolte da personale Medico,
Veterinario e Tecnico dipendente della Azienda Sanitaria Locale di Piacenza.
Il Personale è suddiviso per competenza specialistica in quattro unità
organizzative complesse, delle quali tre unità organizzative Veterinarie (hanno
competenza su tutti gli alimenti di origine animale a partire dagli allevamenti sino
alla commercializzazione) ed una Medica (si occupa degli alimenti di origine
vegetale, delle acque potabili e delle bevande a partire dalle aziende agricole sino
alla ristorazione).
Il responsabile del procedimento
File:OC/ (01/04/2014) - 09_progsaspv2014.docx
Programma di Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria
il Direttore : Dr. Marco Delledonne
Piazzale Milano 2 – 29100 Piacenza
T. +39.0523.317926 – F. +39.0523.317927
e.mail : [email protected] – www.ausl.pc.it
Azienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza
Sede legale: Via Antonio Anguissola, 15 – 29121 Piacenza
T. +39.0523.3011 11 – F. +39.0523.301111
Codice fiscale 91002500337
Criteri di programmazione
I criteri di programmazione sono ispirati ai seguenti valori :
1. Equità nei confronti delle imprese sottoposte a controllo ufficiale : le attività
di controllo ufficiale se eseguite in modo non omogeneo e standardizzato
sul territorio provinciale possono determinare differenti livelli di sicurezza
nei Consumatori di alimenti e distorsioni di mercato che si ripercuotono
negativamente sulle imprese sottoposte a tali controlli. Il raggiungimento di
un buon livello di equità viene garantito applicando alcuni criteri che
coinvolgono:
 la formazione
e l’addestramento permanente del Personale
impiegato nelle attività di vigilanza e controllo
 l’adozione di procedure standardizzate e l’utilizzo di manuali e check
list che garantiscono l’omogenea verifica dei requisiti da parte del
Personale impiegato nelle diverse attività.
2. Trasparenza nei confronti delle imprese sottoposte a controllo ufficiale e
nei confronti della Collettività. Il raggiungimento della trasparenza
amministrativa è ottenuto:
 mediante la immediata registrazione delle attività svolte e delle
tempistiche impiegate su di un verbale (denominato scheda di
controllo ufficiale o SCU) che viene rilasciato in copia, al termine
dell’attività ispettiva, alla Impresa che è stata sottoposta al controllo
e tenuto agli atti d’ufficio a disposizione di chiunque interessato ai
sensi della Legge 241/1990,
 con la compilazione di apposita check list di riscontro dei requisiti
previsti dalla normativa vigente,
 con l’inserimento di tutti i dati inerenti il controllo nel sistema
informativo aziendale.
3. Efficienza nei confronti della Direzione della Azienda e nei confronti del
Contribuente. Un buon livello di efficienza è ottenuto con l’assegnazione al
Personale impiegato nei controlli ufficiali di carichi di lavoro individuali
basati su precise tempistiche di attività e su frequenze di controllo dettate
da obblighi di legge e dalla valutazione del rischio (rischio alto = più
controlli). Nei carichi di lavoro individuali sono altresì identificate
nominalmente le imprese da sottoporre a vigilanza e controllo nel corso
dell’anno.
4. Efficacia nei confronti della prevenzione dei danni alla salute della
Collettività. Questo è il valore del quale è più difficile dare riscontro di
soddisfazione in attività di prevenzione della salute collettiva. Sicuramente
è riscontrabile il dato epidemiologico di assenza o presenza di patologie
acute di origine microbiologica dovute al consumo di alimenti in un dato
2
territorio, ma scarse sono ad esempio le informazioni riguardanti il risultato
delle attività di prevenzione sulle patologie croniche dovute ad ingestione
per via alimentare di contaminanti di origine chimica. La grande
movimentazione di merci a livello mondiale e le nuove abitudini alimentari
a rischio (consumo di alimenti di origine animale crudi) rendono
difficilmente valutabile l’efficacia di un Servizio Sanitario di Prevenzione
locale rispetto alla globalità degli eventi ed a comportamenti alimentari a
rischio. Tuttavia di facile riscontro locale sono:
 Il rilevamento delle non conformità igieniche e strutturali nelle
imprese sottoposte a controllo ufficiale ed il loro decremento negli
anni,
 il riscontro delle denunce penali ovvero delle sanzioni amministrative
erogate a seguito delle attività di controllo che esprimono anche la
capacità del Personale di evidenziare, mediante l’utilizzo di tecniche
di indagine raffinata, le violazioni alla normativa vigente.
Attività
La Direzione del Programma agisce in qualità di Autorità Competente per la
Sicurezza Alimentare ai sensi del Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 193 e
come tale esercita i poteri di restrizione e sospensione delle attività del settore
alimentare, a seguito di gravi irregolarità riscontrate dagli Organi di Controllo.
Il Programma garantisce inoltre, alla Direzione Generale dell’Azienda, il
raggiungimento degli obiettivi strategici annualmente assegnati alla Direzione
dall’Assessorato alla Sanità della Regione Emilia Romagna.
Il Programma agisce, per il tramite di propri uffici multidisciplinari di
coordinamento, sulle emergenze alimentari, epidemiche e non epidemiche, sulle
segnalazioni di malattie trasmesse da alimenti, sulla programmazione e
pianificazione degli audit, sulla ristorazione delle utenze sensibili, sulla ricezione e
valutazione delle notifiche per registrazione e per riconoscimento presentate dagli
OSA (Operatori del settore alimentare).
3
1. Ufficio allerta alimentari (UAA)
L’ufficio è collegato, via internet e posta elettronica, al sistema europeo di allarme
rapido per gli alimenti ed i mangimi (RASSF). Se in uno dei paesi dell'UE, viene
individuato un prodotto pericoloso le relative informazioni vengono diffuse
rapidamente tra i Punti di contatto delle Autorità competenti dei vari Paesi
attraverso un sistema di allarme chiamato "Sistema di Allerta Rapido per Alimenti
e Mangimi" . Il sistema facilita la cooperazione tra le autorità nazionali e quelle
europee, al fine di individuare i prodotti pericolosi e ritirarli immediatamente dal
mercato. L’ufficio garantisce la presa in carico e la gestione delle allerta
pervenute.
1. Aggiornamento continuo degli Operatori.
Azioni previste
per raggiungere
l’obiettivo
2. Presa in carico entro i termini stabiliti a seconda della tipologia di allerta
e corretta archiviazione delle documentazione ufficiale nel computer
dedicato.
Indicatori di
risultato
Garantire la corretta presa in carico entro i termini stabiliti e la corretta
applicazione della procedura.
PRODOTTO
OBIETTIVO SPECIFICO
(Fattore di qualità)
Gestione
sistema di
allerta rapido
alimenti e
mangimi
Garantire,la presa in
carico della Notifica
di allerta e della
Segnalazione per
Informazione entro 3
(tre) ore dal
ricevimento.
Gestione
sistema di
allerta rapido
alimenti e
mangimi
Garantire la corretta
applicazione
della
procedura di allerta
nel 90% dei casi
INDICATORE
n.° di allerta
/Segnalazioni
prese in carico
nei tempi
previsti
------------------N.° totale allerta
pervenute
n. di procedure
conformi
------------------N.° totale allerta
pervenute
STANDARD
SISTEMA DI
MISURAZIONE
TIPO
INDICATORE:
Esito/
Processo
90%
Archivio
allerta in
entrata
processo
90%
Archivio
allerta in
entrata
esito
4
2. Ufficio programmazione e pianificazione audit (UPPA)
Il Programma e le Unità Organizzative che lo compongono sono inserite in un
sistema di assicurazione della qualità riconosciuto dalla Regione Emilia Romagna
che sottopone periodicamente la struttura ad audit di verifica dei requisiti stabiliti
dalla medesima Regione con DGR. n. 1488/2012. L’ufficio si occupa di
programmare e pianificare gli audit previsti dalla normativa regionale e di
pianificare gli audit interni di verifica della conformità ai requisiti del manuale della
qualità delle Unità organizzative che lo compongono. L’ufficio pianifica e
programma anche il numero di supervisioni interne alle UU.OO.
Azioni previste per
raggiungere
l’obiettivo
Indicatori di
risultato
PRODOTTO
1.
programmazione e pianificazione audit
2.
calendarizzazione audit
3.
assegnazione audit
1.
calendario audit
2.
assegnazione audit
3.
realizzazione audit
4.
mantenimento qualifica di auditor
OBIETTIVO
SPECIFICO
(Fattore di
qualità)
Procedura
audit su
OSA
Garantire la
realizzazione
del 90% del
programma
audit
Procedura
audit su
OSA
Garantire il
corretto
utilizzo della
documentazio
ne nell’ 80%
degli audit
INDICATORE
N.° audit
realizzati
------------------- N.° totale
audit
programmati
N.° audit
realizzati con
documentazi
one completa
------------------- N.° totale
audit
programmati
STANDARD
SISTEMA DI
MISURAZIONE
TIPO INDICATORE: Esito/
Processo
90%
Calendario
audit –
documenti
audit prodotti
E
80%
Calendario
audit –
documenti
audit prodotti
E
5
3. Ufficio ristorazione utenze sensibili (URUS)
La vigilanza ed il controllo sulla ristorazione sono di competenza della U.O. Igiene
alimenti e nutrizione e della U.O. Igiene degli alimenti di origine animale che
svolgono le attività di controllo ufficiale in base alla loro programmazione annuale.
Tuttavia per particolari utenze sensibili quali quelle scolastiche, quelle delle Case
di cura e delle Cliniche private, degli Ospedali pubblici e della Case di riposo per
anziani, il Programma ha istituito un ufficio di coordinamento per la valutazione
delle tabelle dietetiche e per la standardizzazione dei controlli che si avvale di un
apposito team multidisciplinare composto da medici igienisti, medici pediatri,
veterinari, dietiste e rappresentanti comunali addetti alla ristorazione scolastica.
Azioni previste per
raggiungere
l’obiettivo
1.
Predisposizione di tabelle dietetiche.
2.
Predisposizione e attuazione piano di lavoro dei controlli ufficiali
3.
Formazione del personale addetto alle mense sensibili
4.
Valutazione delle check list con non conformità da parte del team
multidisciplinare
Indicatori di
risultato
PRODOTTO
1. Valutazione, approvazione e formulazione dei menù, verifica e controllo
sulle tabelle dietetiche, indagini sulla qualità nutrizionale e controllo sulle
diete speciali, consulenza sui capitolati delle mense pubbliche nonché
azioni informative e formative in team nutrizionale sul personale della
ristorazione utenze sensibili.
2. Compilazione della check list regionale per ogni utenza sensibile.
3. Numero di valutazioni del team multidisciplinare / n° totale check list con
non conformità rilevate.
OBIETTIVO
SPECIFICO
(Fattore di qualità)
Uniformità delle
valutazioni
Valutazione
utenze
sensibili
Uniformità delle
valutazioni
INDICATORE
N ° check
compilate
---------------N° controlli
N ° check
valutate
---------------N° check con
nc
STANDARD
SISTEMA DI
MISURAZIONE
TIPO INDICATORE: Esito/
Processo
90%
Archivio
informatico
dei controlli
E
80%
Archivio
informatico
dei controlli
E
6
5. Ufficio malattie trasmesse da alimenti (UMTA)
La problematica della gestione della malattie trasmesse da alimenti coinvolge diverse
strutture ospedaliere (Pronto Soccorso, Pediatria, Medicina Generale) e del
Dipartimento di Sanità Pubblica (U.O. Malattie infettive, U.O. Igiene degli alimenti e
nutrizione, U.O. Igiene degli alimenti di origine animale). Le cause di dette malattie
sono per lo più di origine batterica e virale, più raramente di origine parassitaria. La
maggior parte di queste malattie che evolvono con sintomatologia gastrointestinale
non vengono segnalate alla Autorità Sanitaria. Quelle con sintomatologia più grave,
che spesso coinvolgono prima infanzia e adulti immunocompromessi, vengono
segnalate alle Unità Organizzative coinvolte. Al fine di coordinare l’attività di ricerca
epidemiologica e di evidenziazione delle cause primarie di contaminazione (quale
alimento, di quale ditta produttrice ?) e di mettere in atto azioni di campionamento di
alimenti sospetti, sequestro e blocco della commercializzazione degli alimenti
contaminati l’ufficio di coordinamento di Programma provvede a valutare la situazione
epidemiologica ed a coordinare le azioni di controllo, garantendo l’appropriatezza dei
sopralluoghi tramite l’uso di linee guida e la valutazione finale integrata dei
provvedimenti conformi alla procedura.
1. Comunicazione via mail da parte di Malattie infettive della notifica di
sospetta tossinfezione con anamnesi alimentare del paziente
Azioni previste
per raggiungere
l’obiettivo
2. Applicazione procedure operative con modulistica
3. Valutazione epidemiologica multidisciplinare IAN / IAOA
4. Attività di indagine e di campionamento di alimenti
Indicatori di
risultato
1.
Modulistica compilata correttamente / n° totale tossinfezioni
2.
N° SCU compilate / N° di indagini effettuate
PRODOTTO
OBIETTIVO
SPECIFICO
(Fattore di
qualità)
INDICATORE
STANDARD
Procedura
tossinfezioni
alimentari
Garantire la
valutazione
finale
integrata dei
provvedimen
ti adottati
N.° valutazioni
congiunte dei
provvedimenti
adottati
------------------- N.° totale
tossinfezioni
segnalate
95%
SISTEMA DI
MISURAZIONE
TIPO INDICATORE: Esito/
Processo
E
7
5. Ufficio emergenze epidemiche e non epidemiche (UEE-NE) :
L’azienda USL di Piacenza ha deliberato una apposita Unità di Crisi per le Emergenze
epidemiche veterinarie. L’Unità di Crisi coinvolge due Unità Organizzative facenti
parte del Programma : l’U.O. Sanità Animale e l’U.O. Igiene degli allevamenti e delle
produzioni zootecniche.
Per quanto riguarda le emergenze non epidemiche di origine naturale (alluvioni,
terremoti) e di origine antropica (incidenti industriali con fuoruscita di sostanze
tossiche e/o inquinanti) il Programma, in quanto struttura complessa del Dipartimento
di Sanità Pubblica, è coinvolto, insieme con le altre strutture Dipartimentali ed
Aziendali, nelle attività di soccorso alla popolazione ed agli allevamenti zootecnici
presenti sul territorio provinciale. L’attività dell’Ufficio UEE-NE consiste quindi nella
pianificazione e gestione di piani di intervento specifici e nella organizzazione di
simulazioni ed esercitazioni che garantiscano una adeguata formazione al Personale
destinato agli interventi in emergenza.
1. Revisione delle procedure di intervento sulle emergenze epidemiche
veterinarie sulla base delle indicazioni regionali.
2. Attivazione interfacce con Prefettura, VV.FF., Protezione Civile
3. Predisposizione di apposita check list per rilevare la presenza negli
allevamenti di aspetti importanti per la gestione delle emergenze.
4. Utilizzo della check list negli allevamenti avicoli con più di 1000 capi e
in quelli suini con più di 1000 capi.
5. Georeferenziazione degli allevamenti.
Azioni previste
per raggiungere
l’obiettivo
Indicatori
risultato
di
1. Presenza di procedure per la gestione delle emergenze epidemiche
veterinarie adeguate alle indicazioni delle linee guida regionali.
2. Presenza delle interfacce con Perfettura, VV.FF, Protezione Civile.
3. Presenza di apposita check list e utilizzo della stessa nel 100% degli
allevamenti avicoli con più di 1000 capi e in quelli suini con più di 1000
capi.
8
OBIETTIVO
SPECIFICO
(Fattore di qualità)
INDICATORE
Gestione
emergenze
epidemiche
Adeguare le
procedure per la
gestione delle
emergenze
epidemiche alle
linee guida
regionali
n° procedure per
la gestione delle
emergenze
epidemiche
adeguate
-----------------n.° totale
procedure per la
gestione delle
emergenze
epidemiche
Gestione
emergenze
epidemiche
e non
Utilizzare la check list
negli allevamenti
avicoli con più di
1000 capi e suini con
più di 1000 capi per
rilevare aspetti
importanti nella
gestione delle
emergenze
PRODOTTO
n.° di rilevazioni in
effettuate
-----------------n.° di rilevazioni da
effettuare
STANDARD
SISTEMA DI
MISURAZIONE
TIPO
INDICATORE:
Esito/
Processo
90%
Archivio
(unità di rete
condivisa T)
processo
90%
Archivio
(AVELCO)
esito
9
6. Ufficio notifiche OSA (UNO)
Chiunque intende attivare una attività del settore alimentare (produzione, trasformazione,
distribuzione, commercio, somministrazione) è soggetto all’obbligo sancito dal
Regolamento CE 852/2004 della presentazione di apposita notifica alla Autorità
Competente. La legislazione Italiana ha previsto come modalità di comunicazione
semplificata la presentazione della notifica sotto forma di Segnalazione Certificata di
Inizio Attività (SCIA) per il tramite degli Sportelli Unici per le attività produttive (SUAP)
presenti in ogni Comune o consorzio di Comuni. Le SCIA vengono trasmesse per via
telematica (posta elettronica certificata) al protocollo generale della Azienda USL di
Piacenza e da questo trasmesse all’ufficio notifiche OSA (UNO) ove un equipe
multidisciplinare, composta da personale amministrativo, tecnico, medico e veterinario
valuta, per la parte di propria competenza, la correttezza formale della documentazione
presentata dall’OSA. Successivamente le Unità Organizzative interessate per
competenza predispongono le ispezioni di verifica dei requisiti.
Azioni previste
per raggiungere
l’obiettivo
Indicatori di
risultato
PRODOTTO
I.O. UNO
1. Valutazione della correttezza formale (secondo legge) della
documentazione presentata.
2. Valutazione della congruità della relazione tecnica allegata.
3. Identificazione dell’attività mediante attribuzione di codice regionale ed
inserimento nel sistema informativo aziendale.
4. Attribuzione della notifica alla U.O. di competenza per la programmazione
della ispezione di verifica dei requisiti.
5. In caso di non conformità nella documentazione attivazione della
procedura di respingimento della notifica e di divieto di proseguimento
della attività di OSA o di integrazione della documentazione.
6. Assegnazione della pratica alla Direzione amministrativa per la gestione
della comunicazione all’OSA.
1. N° notifiche valutate dal team / N° di notifiche pervenute
2. N° di notifiche registrate nel sistema informativo / N° di notifiche
accettate
OBIETTIVO
SPECIFICO
(Fattore di qualità)
INDICATORE
STANDARD
Integrazione
Professionale
N di notifiche
valutate dal
team
---------------n di notifiche
pervenute
90%
SISTEMA DI
MISURAZIONE
TIPO INDICATORE: Esito/
Processo
E
10