BRESCIA ESPOSIZIONI APRILE 2014 Infopoint Turismo Bresciatourism MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE MOSTRE NEI MUSEI CIVICI & NEGLI SPAZI ESPOSITIVI DI BRESCIA MUSEO SANTA GIULIA L’ospite eccellente, le opere della Pinacoteca Tosio Martinengo in Santa Giulia L’esposizione “L’ospite eccellente” presenta una ricca selezione di dipinti appartenenti alle raccolte della Pinacoteca, temporaneamente ospitati presso il Museo della Città al fine di garantirne la visione ai bresciani e ai visitatori provenienti da altre città attraverso un criterio espositivo che valorizza le opere, ponendo in luce gli autori più significativi – tra i quali Raffaello, Moretto, Romanino, Savoldo e Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto – e importanti artisti di interconnessione sulla via maestra dell’intenso realismo che ha caratterizzato la pittura bresciana ed il collezionismo locale. La mostra allestita a Santa Giulia consente di compiere un percorso virtuale attraverso la storia della pittura bresciana – o eseguita a Brescia e per Brescia da importanti artisti italiani – a cominciare dal Tardogotico e fino al pieno Settecento. Non mancano, naturalmente, i più noti capolavori ai quali è legata la fama della raccolta cittadina: dal Cristo Redentore e dall’Angelo di Raffaello allo Stendardo di Orzinuovi di Vincenzo Foppa, dal Cristo e l’Angelo di Moretto all’Adorazione dei Pastori di Lorenzo Lotto, dal Flautista del Savoldo allo straordinario nucleo dei dipinti di Giacomo Ceruti, tra i quali spiccano tre tele appartenenti al cosiddetto Ciclo di Padernello. Parallelamente, trovano posto nell’esposizione anche i Profeti del Moretto, il ciclo dipinto da Giulio e Antonio Campi per palazzo della Loggia, e notevoli opere di genere del Seicento e del Settecento (paesaggi, marine e nature morte). Accanto al taglio cronologico, particolare attenzione viene prestata all’approfondimento di alcuni temi specifici, quali il ritratto (sia di grande che di piccolo formato, con belle miniature di scuola nord-europea e italiana provenienti in gran parte dalla collezione di Paolo Tosio), la pittura devozionale e quella destinata a ornare gli edifici ecclesiastici, con le grandi pale d’altare provenienti dalle chiese di San Barnaba (il polittico di Vincenzo Civerchio e Francesco Napoletano) e di Sant’Eufemia (l’imponente Sacra conversazione dipinta da Moretto) e con le due Natività di Moretto e Romanino. Le cento opere esposte a Santa Giulia trovano posto accanto ad alcuni ambienti del complesso monastico che – sempre in connessione ai lavori di palazzo Martinengo – sono stati destinati a deposito. “D’importanza grande e d’eccezionale rarità…” Collezioni d’arte applicata dei Civici Musei di Brescia Il percorso espositivo consente di ammirare esemplari di rara bellezza provenienti dalla civiche raccolte di arti applicate, la cui formazione si deve ai generosi lasciti di illuminati collezionisti e mecenati come Gabriele Scovolo, Paolo Tosio, Camillo Brozzoni e Leopardo Martinengo da Barco. Avori medievali, oreficerie sacre del Quattrocento, bronzetti rinascimentali, cammei di età neoclassica, il prezioso medagliere sono espressione di creatività artistica e di sapienza tecnica, oltre che testimonianze di storia del gusto. Per rarità, qualità e quantità degli esemplari, meritano particolare attenzione la serie delle maioliche “istoriate”, in grado di documentare l’attività dei maggiori centri ceramici italiani del Cinquecento, e il gruppo dei vetri di produzione muranese, straordinaria esemplificazione delle tecniche e delle tipologie dal XV al XVIII secolo. Gli “oggetti d’arte” selezionati per questa occasione, insieme ai molti altri conservati da alcuni anni nei depositi, costituiscono un patrimonio di straordinaria importanza che trova pochi confronti nei musei italiani. Orari: da martedì a sabato: 9.30-17.30 (chiusura biglietteria ore 16.30). Chiuso tutti i lunedì non festivi. Ingresso: Intero € 10,00 - Ridotto € 7,50 (gruppi da 10 a 30 persone e convenzioni) - Ridotto € 5,50 (da 14 a 18 anni e sopra i 65 anni) - Scuole € 3,00 - Scuole con didattica € 4,50 MUSEO SANTA GIULIA, Via Musei 81/B, tel. 030 2977833/834, [email protected], www.bresciamusei.com 2 MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE CAPITOLIUM Il Capitolium riapre le porte del tempo Impossibile perdere una emozione assolutamente unica: assistere al ritorno degli antichi Dei all’interno del loro Capitolium, duemila anni dopo il loro primo ingresso. Accadrà a Brescia dove riapre il Capitolium, uno degli edifici di età imperiale meglio conservati in Italia settentrionale. A rendere eccezionale questa riapertura è non solo la bellezza, l’imponenza e l’importanza intrinseca del monumento simbolo di Brescia ma il nuovo percorso museale che Francesca Morandini, curatore per l’archeologia dei Civici Musei e Paola Faroni responsabile per l’edilizia monumentale del Comune di Brescia, in team con Filli Rossi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, hanno ideato. Ad accompagnare il visitatore all’interno dell’antico Tempio, al cospetto di Giove, Giunone e Minerva saranno luci, suoni e atmosfere ricreate da Studio Azzurro. Varcati i nuovi portali in bronzo, il visitatore sarà accolto nella Cella Orientale del Tempio, da una installazione di profonda suggestione evocativa, un vero e proprio racconto, fatto di voci, suoni e immagini. L’installazione multimediale permetterà ai visitatori di conoscere ed esplorare il sito così come doveva presentarsi in origine, valorizzando l’ambiente e consentendo di comprendere meglio il significato del tempio e rendendo la visita indimenticabile. Ma a stupire ancora di più saranno gli ambienti restaurati e soprattutto ciò che durante i restauri qui è emerso. Le novità sono infatti numerose e rilevanti; dai pavimenti originali in marmi colorati del I secolo d. C., agli arredi dell’antico tempio, alla dettagliata sequenza stratigrafica, alla cronologia del tempio stesso. Il Capitolium era il tempio principale di ogni città romana ed era il simbolo stesso della cultura di Roma; in esso era attribuito il culto alla “triade capitolina” e cioè le principali divinità del pantheon latino: i già citati Giove, Giunone e Minerva. Nello spazio antistante il tempio si radunavano i fedeli per le principali cerimonie e venivano compiuti i sacrifici. I pavimenti originali in pregiati marmi policromi, le statue e gli arredi di culto – che rientrano dopo un lungo periodo nella loro antica sede - godranno di nuove visuali e nello stesso tempo saranno protetti e conservati. Nuovi portali in bronzo infatti, altamente tecnologici, permetteranno di rivivere l‘atmosfera sacrale e solenne delle antiche aule di culto, garantendo anche un’ottimale situazione microclimatica per la conservazione delle parti originarie del tempio. I resti archeologici di questo straordinario complesso vennero portati in luce tra il 1823 e il 1826 quando i membri dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti, grazie a una sottoscrizione pubblica, poterono affrontare scavi estensivi nell’area, partendo da un capitello che affiorava in un giardino privato. La campagna di indagini fu di tale successo da indurre l’amministrazione ad aprire all’interno del tempio, parzialmente ricostruito, il primo museo civico di Brescia, il Museo Patrio. Aveva, in particolare, creato un’immensa emozione la scopertura di un tesoro occultato da una parete del tempio. Un deposito di opere bronzee magnifiche qui nascoste forse per salvarle da scempi o per sottrarle alla fusione per battere moneta. Erano i cosiddetti “grandi bronzi” di Brescia, esposti oggi in Santa Giulia: un insieme unico di statue ed elementi di arredo in bronzo dell’edificio. Tra essi, oltre a ritratti di imperatori, cornici decorate, frammenti di statue, emerge per bellezza e rarità la statua della Vittoria alata, capolavoro della bronzistica del primo secolo dopo Cristo. Questa apertura costituisce la prima tappa di un intervento complessivo di recupero dell’area, che includerà anche con successive aperture i recenti scavi archeologici e il santuario di età repubblicana. L’intervento si pone in continuità con il recupero delle domus dell’Ortaglia e l’inserimento di questo contesto nei percorsi di visita del Museo della città del marzo 2003, nel solco della tradizione archeologica bresciana che, a partire dai provvedimenti del 1480 - per i quali vennero murate negli edifici rinascimentali in piazza della Loggia le “lapidi iscritte” di età romana trovate in città-, dimostra la precoce sensibilità della città nei confronti del suo antico passato. Orari: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso ore 16.00) Modalità di accesso: per fasce orarie, si consiglia la prenotazione. Ingresso: Intero € 4,00 - Ridotto € 3,00 (dai 14 ai 18 anni e sopra i 65 anni; gruppi da 10 a 25 persone) Area archeologica del Capitolium, Via Musei 57, tel. 030 2977833/834, [email protected], www.bresciamusei.com 3 MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE PALAZZO MARTINENGO CESARESCO Dal 1 marzo al 1 giugno 2014 Moretto, Savoldo, Romanino, Ceruti: 100 Capolavori dalle collezioni private bresciane La gloriosa stagione dell’arte italiana tra XV e XVIII secolo ha avuto come protagonisti tre distinti soggetti legati tra di loro dal comune denominatore del “gusto per il bello”. Gli artisti che con estro creativo e perizia tecnica diedero alla luce straordinarie opere d’arte che ancor oggi sono in grado di far vibrare le corde del cuore; i committenti, appartenenti alle gerarchie ecclesiastiche, alla nobiltà o alle classi medie arricchitesi col fiorire dei commerci, che investirono parte dei loro capitali nell’arte commissionando ai maestri dipinti, sculture e arredi destinati ad abbellire chiese e palazzi, ville e castelli; i collezionisti, fini esteti dotati di grande sensibilità, che costituirono dei veri e propri “musei privati”, talvolta donati alle proprie città sulla spinta di un forte senso civico. Brescia è stata ed è tutt’oggi patria di un colto e raffinato collezionismo d’arte, silenzioso e riservato, che può essere suddiviso in due categorie: quello di estrazione nobiliare (basti citare, ad esempio, le famiglie Martinengo, Avogadro e Lechi) e quello frutto dell’intuito e della passione per l’arte di grandi industriali, professionisti e notabili che, opera dopo opera, hanno formato raccolte in alcuni casi uniche nel loro genere per varietà e qualità. Sia che si tratti di “antico” o di “nuovo” collezionismo, questi tesori nascosti sono sostanzialmente inaccessibili al pubblico perché custoditi gelosamente nelle dimore private. La mostra, unica nel suo genere, riunisce per la prima volta nella splendida sede espositiva di Palazzo Martinengo una prestigiosa selezione di 100 dipinti antichi di altissima qualità - di cui ben trenta inediti provenienti dalle più importanti raccolte private della città e della provincia di Brescia, ed offre ai visitatori l’irripetibile opportunità di entrare a contatto con il mondo segreto delle collezioni private, scrigni di capolavori di inestimabile valore. L’attenzione è focalizzata sui maestri che hanno rappresentato la gloria della scuola pittorica bresciana dal ‘400 al ‘700: Foppa, Moretto, Savoldo, Romanino, Bocchi, Bellotti, Celesti, Cifrondi e naturalmente Ceruti, di cui sono esposte opere già note alla critica quali alcune celeberrime tele appartenenti al “Ciclo di Padernello”, affiancate ad altre scoperte di recente dal curatore Davide Dotti. Il percorso espositivo, suddiviso in sette sezioni tematiche (Il ‘400 a Brescia; Il ‘500 a Brescia; La pittura barocca e rococò; Il trionfo della natura morta; Nani e pigmei: Bocchi e Albrici; La Pittura di genere: paesaggi, vedute e interni; I pittori della realtà), è arricchito anche da pezzi museali dei più importanti pittori italiani del '600 e '700 quali Crespi, Giordano, Pittoni, Cantarini, Carpioni, Guardi e Bellotto. La ricchezza e la varietà delle opere selezione permettono così al visitatore di compiere un appassionante viaggio attraverso secoli di storia dell’arte esplorando le differenti correnti pittoriche dal rinascimento al manierismo, dal barocco al rococò, e di apprezzare al contempo le varie iconografie affrontate con estro e originalità dagli artisti, veri ed indiscussi artefici del “bello senza tempo”. Orari: mercoledì-giovedì 9.00-19.00, venerdì 9.00-20.00, sabato, domenica e festivi 10.00-20.00 Ingresso: Intero € 7.00, ridotto € 5.00, scuole € 3.00, audio guida € 3.00 Palazzo Martinengo Cesaresco, Via Musei 30, tel. 030 2906403, [email protected] www.mostra100capolavori.it MUSEO NAZIONALE DELLA FOTOGRAFIA Dall’8 marzo al 3 aprile 2014. Sandro Zubani: “Sguardi…di vita” "Difficile è scorgere Sandro in azione, prima di scattare le sue preziose immagini si aggira mescolandosi quasi timidamente in affollati luoghi comuni, con apparente calma ed abile maestria, studia con pazienza, luce, spazi e angolature ideali, di seguito con l'eccitazione di un bambino..attende il sublime istante e cristallizza palpitanti evocazioni. Quasi allo stesso modo, preferibilmente da solo, si avventura alla ricerca di luoghi remoti, cogliendone sempre l'aspetto più profondo e vitale. Come pochi, lui racchiude e racconta in un solo fotogramma vivide e seducenti storie. Poi con certosina pazienza, Sandro ripassa i suoi scatti al computer, aggiungendo policromie sfumature e misurate sfocature, che 4 MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE non ne mutano l'essenza, ma conducono tra sfavillanti dettagli nel vortice irresistibile che abbraccia il gioco enfatico degli sguardi..di vita" (Armando Ferrari) Sandro Zubani ha iniziato a fotografare nel 1981 stimolato dagli amici del gruppo fotografico FIAT-OM, dove negli anni ha ricoperto poi la carica di vice presidente. Ha partecipato a numerosi concorso nazionali e internazionali ricevendo significativi riconoscimenti, numerose sono state le sue mostre personali e collettive. Ha iniziato con passione ed entusiasmo con lo sviluppo e la stampa del bianco e nero, passando nel 2000 al digitale, impegnandosi nell'elaborazione e nei contenuti. Dall’8 marzo al 3 aprile 2014. Eugenio Bresciani: “Il pittore fotografo” Questa mostra vuole essere un omaggio ad un fotografo che con la sua unanimità, semplicità e schiettezza ha arricchito il panorama fotografico bresciano. Eugenio Bresciani, membro del Cinefotoclub di Brescia dal 1972, ci ha lasciato un’ampissima produzione, che spazia dal paesaggio al ritratto, alla figura ambientata. E’ stato oltre che fotografo anche pittore, e questo gli è servito a scegliere la propria tela davanti alla realtà, riuscendo a conferire una visione assolutamente personale del mondo. Cantore del bianco e nero, ha sperimentato il colore, sfruttandone le sue infinite possibilità. Attraverso questa esposizione vogliamo ricordare un personaggio importante per l'arte bresciana, venuto purtroppo a mancare, che ci ha raccontato con il proprio estro e la propria creatività il suo mondo e la nostra storia. Dal 5 aprile al 6 maggio 2014. Inaugurazione sabato 5 aprile alle ore 17. “Lucio Vecchi: tra pittura e fotografia” La mostra vuole essere un omaggio ad un fotografo, Lucio Vecchi, che ha fatto parte per molti anni del Cinefotoclub di Brescia. Un fotografo con la passione della pittura, che ha scattato e usato la tavolozza dei colori sempre e solo per se stesso, per appagare il proprio spirito e il proprio occhio. Lontano dai concorsi nazionali e internazionali a cui tutti i fotografi hanno sempre mirato, si perdeva nella vastità e nella luce dei suoi amati paesaggi, nella campagna che ha sempre amato e dove en plein air, proprio come gli impressionisti, metteva alla prova il proprio estro creativo. Legato al Cinefotoclub dagli anni '70, in maniera sempre umile e modesta, è stato fautore del colore; la moglie custodisce oggi le centinaia di diapositive,negative e stampe scattate dal marito, che da sempre si muoveva accompagnato dalla sua macchina fotografica. Appassionato di pittura, aveva seguito corsi di arte, trasmettendo questa passione anche alla moglie e chi lo circondava. In fotografia è rimasto per tutta la sua attività legato all'analogico; aveva iniziato negli anni '30 con la Kodak a soffietto della madre, non abbandonando mai la pellicola negli anni successivi. Ha sempre vissuto la fotografia come momento di condivisione con gli altri, amava la tranquillità e l'armonia, la meditazione e la riflessione dello scatto, usava la macchina fotografica nello stesso modo in cui usava il cavalletto per dipingere le sue tele. La mostra raccoglie una trentine di immagini che spaziano nei generi che lui ha più amato: il paesaggio prima di tutto, quello della nostra città, delle campagne cremonesi e mantovane, oppure toscane, i paesaggi color ocra dei suoi viaggi, il candore e la purezza della neve, l'infrarosso e i cani. Scatti semplici e ricercati nello stesso tempo, dove la pittura, con la sua ricerca della composizione, dell'armonia cromatica, fa sentire la propria influenza. Dal 5 aprile al 6 maggio 2014. Inaugurazione sabato 5 aprile alle ore 17. 41° Concorso San Faustino Patrono della Città 2014. Giunto quest'anno alla sua 41esima edizione, il Concorso Fotografico San Faustino ogni anno attira moltissimi appassionati fotografi. La Giuria di quest'anno, composta da esperti fotografici, ha premiato, oltre alle prime tre 5 MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE posizioni, il miglior giovane Under 35 e ha conferito il premio dal tema "Sobrietà", in linea con la scelta della Confraternita dei Santi Faustino e Giovita per le celebrazione dei Patroni. Due sono state le segnalazioni. Al concorso hanno potuto partecipare tutti coloro che hanno immortalato attimi delle manifestazioni legate ai festeggiamenti dei Patroni, non solo a Brescia ma anche in provincia: non sono mancati infatti scatti dedicati alla festa che si svolge a Sarezzo. Ogni fotografo ha cercato di rendere personale la propria visione della festa: chi ha cercato un taglio particolare, chi un dettaglio inusuale, chi ha modificato poi in postproduzione i propri scatti, chi ha cercato uno sguardo meravigliato, chi ha scelto il colore o ha preferito il bianco e nero. Mille modi di vedere la fiera e i suoi protagonisti. La mostra raccoglie tutte le fotografie ammesse e premiate dalla giuria. Durante l'inaugurazione, verrà effettuata anche la premiazione dei vincitori. Orari: martedì-mercoledì-giovedì dalle 9.00 alle 12.00 / sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00 Ingresso: gratuito Sala Mostre e Conferenze del Museo Nazionale della Fotografia, Via S. Faustino 11D, tel. 03049137, [email protected] - www.museobrescia.net MUSEO DIOCESANO La maniera grande – Dipinti del XVI secolo dalla Pinacoteca Tosio Martinengo In occasione della chiusura per restauri della Pinacoteca Tosio Martinengo sono stati depositati presso il Museo Diocesano diciassette dipinti di grandi dimensioni, per lo più destinati alle chiese della città e rappresentanti della grande stagione della pittura bresciana del Cinquecento. Un percorso che dall’ultima maniera di Vincenzo Foppa conduce alle prime prove di Moretto e Romanino, fino ai risultati della maturità dei due artisti, segnati dall’incontro con i grandi del Rinascimento italiano, da Raffaello a Tiziano. Dal 29 marzo al 31 luglio 2014 “Hiroshige, Hokusai e i grandi maestri dell’Ukiyo-e nelle stampe giapponesi.” Per la prima volta saranno esposti al pubblico tutte le stampe giapponesi collezione della Fondazione Mazzocchi in collaborazione con il Comune di Coccaglio. I maestri dell’Ukiyo-e sono gli artisti che maggiormente hanno influenzati i pittori impressionisti francesi. Le splendide stampe di Hiroshige, gli allievi della scuola Utagawa, i famosi quaderni di Hokusai vengono esposte in una mostra inedita. Spesso artisti dell’Ukiyo-e amavano produrre stampe facenti parte di una raccolta (serie dei 12 mesi, 36 vedute del monte Fuji, beltà femminili e i 7 fiori splendenti, 36 bellezze benigne e maligne ecc). Nella collezione Mazzocchi ritroviamo alcune stampe di queste raccolte si credevano perdute per sempre. In questo prezioso scrigno ritroviamo un’eredità culturale che arricchisce, approfondisce e mostra nuovi aspetti del Mondo Fluttuante. Orario: tutti i giorni, escluso mercoledì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Ingresso: intero € 5, ridotto € 3, rid. over 60 € 2. Ingresso gratuito per scolaresche. Laboratori didattici € 3.50 Museo Diocesano, Via Gasparo da Salò 13, tel. 03040233 www.diocesi.brescia.it/museodiocesano - [email protected] 6 MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE BIBLIOTECA QUERINIANA Dal 3 marzo al 10 aprile 2014 Alessandro Alghisi: SKETCHBOOKS – carta, matita, taccuini Nell’Atrio Storico della biblioteca saranno esposti i disegni e i carnet di viaggio di Alessandro Alghisi: viene proposta la produzione della fase di esercitazione e di studio per realizzazione delle opere, in un diario del percorso creativo. La mostra illustra come lavora un disegnatore che, matita alla mano, è pronto a fermare sulla carta ogni suggestione immaginata e ogni panorama osservato. I soggetti esposti riproducono i luoghi visitati durante i viaggi e i modelli ritratti dal vivo nelle sedute in studio, oltre alle pubblicazioni tratte da questi lavori. Alessandro Alghisi ritrae il nudo dal vero. Coltiva anche la tradizione del taccuino di viaggio e i suoi lavori sono apparsi su diverse pubblicazioni. Attualmente è in libreria con il volume “Brescia Capricciosa – La città raccontata con una matita“, una raccolta di disegni con cui ha reso omaggio alla sua città. Dal 15 aprile al 15 maggio Già e non ancora… Nell’Atrio Storico della biblioteca saranno esposte Opere su carta e Libri d’Artista di Laura Pitscheider, poesie di Guido Da Montefiore e Nelly Sachs. Orari: da martedì a venerdì dalle 8.45 alle 18.00; sabato dalle 8.30 alle 12.30 Biblioteca Civica Queriniana, Via Mazzini 1, tel. 0302978200/1 MUSEO CIVICO DI SCIENZE NATURALI Dal 07 marzo al 17 aprile 2014. Schialvino e Verna, “Bestiae” La rassegna è promossa dal settore Cultura, Turismo e Biblioteche del Comune, in collaborazione con la Biblioteca del museo e l’associazione Nuova Xilografia. Schialvino e Verna sono due artisti di levatura internazionale, le cui opere sono conservate nei più importanti musei di tutto il mondo, come il Moma di New York e la Bibliothèque Nationale di Parigi. Si tratta di “artisti artigiani”, condividono la passione per l’antica tecnica della xilografia e si confrontano da anni sugli stessi temi, rivelando diverse sensibilità e differenti visioni. Traggono la loro ispirazione dagli animali, reali o fantastici, che trasformano in immagini liriche sorprendenti. Il titolo della mostra, “Bestiae”, rivendica sia le suggestioni letterarie, dalla favolistica alla mitologia, sia dalla minuta osservazione della natura e del mondo animale, che costituiscono il sostrato delle opere esposte. Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19 e domenica dalle 14.30 alle 17.30. Ingresso libero e gratuito. Museo Civico di Scienze Naturali, Via Ozanam, 4, tel. 030 2978664, [email protected] 7 MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE SPAZIO “LA SCUOLA IN MOSTRA” Dal 1 al 30 aprile 2014 " La materia diventa forma. Studi figurativi tramite colore " Espongono gli studenti della terza del liceo artistico “V. Foppa” che presentano le loro opere raccolte nell’esposizione: “La materia diventa forma. Studi figurativi tramite colore” Orari: lunedì, martedì e giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 15.45, mercoledì dalle 9 alle 15.45 e venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 15.30. Spazio “LA SCUOLA IN MOSTRA”, Piazzale Repubblica, 1, tel. 030 2978923 – 030 2978913. AMBIENTE PARCO MateFitness - La palestra della matematica Sabato e domenica dalle 15.00 alle 18.00 Hai mai pensato di allenare la mente in modo divertente come si fa con i muscoli quando si va in palestra? Con MateFitness si può! MateFitness è un progetto del CNR-PSC di Genova, che ha l’obiettivo di promuovere la matematica attraverso il gioco e l’approccio interdisciplinare. Nella Palestra della matematica trovi uno speciale “personal trainer” che ti suggerirà giochi e problemi e ti aiuterà a capire come risolverli da solo. Il protagonista sarai tu! E potrai decidere cosa fare scegliendo tra esperimenti, indovinelli, giochi di magia, enigmistica, logica e tanto altro... Perchè è l'azione nello spazio e nel tempo che valorizza la matematica che c'è in noi. Natur.acqua Sabato e domenica dalle 16.30 alle 17.30 Percorso guidato: l'acqua in tutte le sue forme, l'uso consapevole dell'acqua, uso l'acqua risparmiando, il trasporto dell'acqua... e al interno c’è anche la sala gioco.lab "gioca con l'acqua e il sapone" per i più piccoli! Casa Eco.logica – Abitare Smart Sabato e domenica dalle 15.15 alle 16.15 Abitare Smart/la casa Eco.logica è un progetto educativo che vuole sensibilizzare i cittadini sul tema dell’abitare sostenibile, in edifici a misura d’uomo e d’ambiente, intelligenti nella struttura, negli impianti e nei comportamenti d’uso, progettati e realizzati per ridurre il nostro impatto sull’ambiente e aumentare il comfort di chi li abita. Il percorso si apre con il Villaggio degli Eco.cubi, un luogo dove scoprire come la corretta costruzione dell’involucro di un edificio possa contribuire sensibilmente non solo al risparmio energetico, ma anche ad aumentare il benessere abitativo. Cinque casette colorate, prototipi di abitazioni poste in sequenza tra la meno e la più attenta ai consumi e tra la meno e la più confortevole per l’uomo. TARIFFE DI INGRESSO VALIDE PER TUTTE LE ESPOSIZIONI: Intera: € 7 Ridotta: € 5 per convenzioni, minori di 25 anni e maggiori di 65 anni e convenzioni Famiglia con due genitori con bambini: €14 due genitori con figli (max. 14 anni) Famiglia con un genitore con bambini: € 7 un genitore con figli (max 14 anni) Ambiente Parco, Largo Torrelunga, 7, Tel. 030 361347, www.ambienteparco.it 8 MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE MOSTRE NELLE GALLERIE DI BRESCIA MOSTRE INAUGURATE A OTTOBRE 2013 GALLERIA AGNELLINI ARTE MODERNA Dal 21 ottobre 2013 al 5 aprile 2014 Cinque: Jacques Villeglé/Agnellini Arte Moderna 5 anni L’esposizione, a cura di Dominique Stella, propone una retrospettiva del lavoro dell'artista dal periodo dei primi décollages dell'inizio degli anni '60 fino alle ultime opere sociopolitiche e ripercorre, attraverso 40 opere, cinque anni di collaborazione tra la Galleria Agnellini e Jacques Villeglé. Il legame tra la Galleria e Villeglé nasce, infatti, cinque anni fa: nel 2008 la galleria inaugura gli spazi con una grande retrospettiva dedicata all’artista francese. Da allora la complicità tra Villeglé e la Galleria si è rafforzata attraverso una serie di eventi: produzioni interne (2008), partecipazioni a fiere (MiArt, 2010), presentazione nelle mostre collettive della Galleria, (I Cinquantanni del Nouveau Réalisme, 2009-2010, Opere Grandi, Grandi Opere nel 2010-2011) o produzioni in collaborazione con istituzioni esterne, come nel 2009 quando il Centre Culturel Saint-Louis-de-France al Vaticano invitò Villeglé a realizzare un affresco sociopolitico per la sua inaugurazione. Allora fu programmata congiuntamente un'esposizione alla galleria Massimiliano Mucciaccia a Roma. Nel 2011, invece, a Vicenza con Yvonne Arte contemporanea, a Chiari alla Galleria l'Incontro, altri momenti intensi, altri incontri rafforzano la reputazione di Villeglé sulla scena italiana, per arrivare al 2012, quando il Museo San Gaetano di Padova gli dedica un'importante retrospettiva, Jacques Villeglé, Lettere e frammenti, in cui la carriera dell'artista è ripercorsa attraverso un centinaio di opere, décollages, segni sociopolitici, sculture, due opere in bronzo, Star e Art, disegnate da Villeglé nel 2010 e prodotte nel 2011 negli ateliers di Walter Vaghi a Garbagnate Milanese. Altrettante occasioni e ricordi arrivano da Saint-Malo, città che vide nascere le prime opere spaziali di Villeglé, primi segni di un'identità artistica rivoluzionaria che ispireranno in seguito i décollages, a Parigi, dove nel dicembre del 1949 Villeglé decide di trasferirsi definitivamente, limitando "intenzionalmente" la propria pratica appropriativa ai soli affiches lacerati ed effettuando da allora un lavoro di archeologia urbana, di classificazione delle immagini prelevate secondo tematiche che gli permettono di elaborare una vera e propria opera creativa selettiva. È ancora a Parigi che ritroviamo Villeglé per celebrare l'artista in occasione della sua mostra La Comédie Urbaine, al Centre Pompidou. La mostra non solo vuole ripercorrere i cinque anni di attività insieme della Galleria e l’artista ma anticipare gli sviluppi di una storia che arriverà molto presto ad Arezzo. Orari: da martedì a sabato, 10.00-12.30 e 15.30-19.30. Galleria Agnellini Arte Moderna, Via Soldini 6/A, tel. 0302944181 www.agnelliniartemoderna.it - [email protected] MOSTRE INAUGURATE INAUGURATE A MARZO 2014 CHIESA SAN GIOVANNI EVANGELISTA Dal 5 marzo al 27 aprile 2014 Davide Balossi e Davide Maggioni: “Uno di voi” L’Associazione per l’arte Le Stelle, in collaborazione con il Centro Culturale Il Chiostro e la parrocchia di San Giovanni Evangelista rinnova, nel periodo quaresimale, la proposta di arte contemporanea come stimolo alla riflessione sui temi della passione di Cristo. 9 MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE Sul tema del tradimento di Giuda e del rinnegamento di Pietro, due storie che drammaticamente prendono opposte direzioni e soluzioni, si sviluppa la proposta di pittura e scultura che due giovani artisti lombardi, già presenti a Brescia in San Zenone in occasione di precedenti collettive, sviluppano nella suggestiva cappella di Santa Maria nella chiesa di San Giovanni Evangelista a Brescia. Nei corpi scolpiti in legno di Davide Balossi, coinvolgenti e sfuggenti allo stesso tempo, si ritrova il pensiero dolente e vitale sull’umanità. La lacrima, baricentro delle sue ieratiche figure, diventa simbolo di fragilità, ma anche punto di ripartenza consapevole per vivere, in quanto solo con le sue ferite l’uomo è uomo. “…un uomo o una donna senza fragilità non sarebbero altro che delle macchine capaci di svolgere diligentemente ed impeccabilmente il proprio compito, probabilmente quello che la società richiede loro. Presi dalla logica del fare e dell’apparire però, sarebbero insensibili verso se stessi e nei confronti degli altri. Allora non è forse il pianto a renderci davvero unici, a renderci davvero uomini?” Con suggestivi giochi di ombre cariche di dolore, di silhouette ritrovate per sottrazione da superfici catramate Davide Maggioni ritrova la figura del Cristo, il tradito, che va a contrapporsi con il suo silenzio a chi non vuole comprenderlo: “ la sua immagine nella storia è simbolo di concordia per alcuni, ma al tempo stesso di discordia; così come il bianco è opposto al nero, il positivo al negativo. E’ il mistero di Gesù che si riaffaccia ad ogni generazione, che percorre i tempi e le mode, che porta pace e calma in chi si abbandona al “fenomeno religioso” e inquietudine eterna in chi si affida alla ragione”. Davide Balossi nasce nel 1979 a Merate (LC). Lavora e vive tra Brivio (LC) e Pontida (BG). Davide Maggioni nasce a Lecco nel 1973. Svolge la propria attività tra Merate e Milano. Orari: 9.30-11.30 / 15.30-18.30 (da lunedì a sabato), 11.00-12.00 / 15.30-17.00 (domenica e festivi) Info: Associazione per l’Arte le Stelle Tel. 335.13.70.696, e-mail [email protected], www.artelestelle.it Cappella Santa Maria - Chiesa Parrocchiale San Giovanni Evangelista, Contrada San Giovanni, 12 CENTRO MATER DIVINAE GRATIAE Dal 5 marzo al 27 aprile 2014 Dolores Previtali: “Il cammino della croce” Da diversi anni l’Associazione per l’arte Le Stelle collabora con Il Centro di spiritualità Mater Divinae Gratiae di Brescia offrendo un supporto per la riflessione sui tempi forti dell’anno liturgico attraverso la presenza di artisti che con le loro opere hanno inteso ed intendono dare un personale contributo di pensiero artistico e spirituale. Nello spazio antistante la cappella del Centro ritorna a Brescia la suggestiva istallazione della Via Crucis di Dolores Previtali, l’artista di Robbiate che con Polvere di speranza aveva accompagnato la Settimana Montiniana a Concesio e Brescia nel 2012. Il Cammino della Croce di Gesù, nelle sue quattordici tappe raccontate da altrettanti gruppi in terracotta, introdotto dalla Barca, prezioso riferimento alla Chiesa, trova nel Centro di Spiritualità Mater Divinae Gratiae una congeniale collocazione. Il percorso si snoda sommesso, protetto da velature che contemporaneamente celano e rinsaldano l’unità narrativa, già serrata da un linguaggio figurativo mosso e morbido. Nella verticalità, cifra stilistica dell’artista, resta libero il movimento delle figure che danno vita alle diverse scene, giocando sulla intuitiva riconoscibilità con brevi accenni, per evidenziare anche qui il senso più profondo del viaggio, di un partire verso una meta di salvezza in Dio, ma nel doloroso e necessario incontro con la morte. La croce sovrasta e domina, ricorrente, il percorso in cui le cadute, con il groviglio degli arti ripiegati, danno sostanza ad un infinito sfinimento che cadenza il susseguirsi delle stazioni. Orari: 9.00-12.00 / 14.00-18.00 Info: Associazione per l’Arte le Stelle Tel. 335.13.70.696, e-mail [email protected], www.artelestelle.it Centro Mater Divinae Gratiae, Via S. Emiliano, 30 10 MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE CHIESA DI SAN GIUSEPPE Dal 14 marzo all’8 giugno 2014. Raul Gabriel, “La Via Crucis” A partire da venerdì 14 marzo 2014, in occasione della Quaresima, e poi del tempo di Pasqua, la chiesa di San Giuseppe nel centro storico di Brescia, capolavoro architettonico cinquecentesco a pochi metri da Piazza della Loggia, scrigno di importanti opere di Ferramola, Moretto, Mombello, Rama, Paglia, Scalvini e Avogadro, accoglie un inedito ciclo di opere dell’artista Raul Gabriel (Buenos Aires, 1966), tra i più intensi interpreti di una pittura innervata di una forte carica spirituale, resa attraverso un linguaggio denso di pathos e partecipazione. Si tratta dei quattordici pannelli di una Via Crucis realizzata nel 2013, pensata in un dialogo ideale con quelle di Lucio Fontana, di un grande monocromo di tre metri per due eseguito a Londra nel 2007, intitolato “Big Black”, e di una Deposizione del 2013, collocata nella cripta. L’operazione, a cura di don Giuseppe Fusari, responsabile della chiesa di San Giuseppe e direttore del Museo Diocesano di Brescia, con la collaborazione di Paolo Bolpagni, direttore della Collezione Paolo VI - arte contemporanea, prelude a una mostra personale dello stesso Raul Gabriel, che si terrà in autunno al Museo Diocesano di Brescia, e si pone un intento preciso e ambizioso: inserire l’opera d’arte contemporanea in un contesto storico e caratterizzato, ma non certo come presenza esornativa o mera aggiunta, bensì con lo scopo di attivare un meccanismo percettivo inusuale, di proporre uno spunto di riflessione e di meditazione, di suscitare domande e di testimoniare un rovello spirituale, una ricerca di senso e di verità. È la sfida della modernità: comunicare un messaggio sempre valido e vivo con forme e modalità pienamente calate nel presente. Le opere di Raul Gabriel collocate nella chiesa di San Giuseppe, in equilibrio costante tra figurazione e nonfigurazione, tra segno e materia, adottano una sostanziale bicromia: l’uso preponderante del bianco e del nero, oltre a rivelare una determinata scelta cromatica e formale, vuole suggerire concettualmente una sorta di ‘coincidentia oppositorum’. Peraltro, nella percezione dei bianchi e neri, che di primo acchito posso apparire assoluti, e invece si rivelano venati di molteplici sfumature, tali da definire un “universo” bianco (più che un bianco assoluto) e un “universo” nero (più che un nero assoluto), l’artista vive la manifestazione paradossale di una presenza che all’apparenza si nega, ma in realtà, mentre sembra negarsi, si rivela. Biografia: Raul Gabriel è nato in un sobborgo di Buenos Aires nel 1966. Arriva in Italia molto giovane. Dopo un periodo dedicato alla sperimentazione in musica, e un lungo viaggio a Santa Fé di Bogotà, alla fine del 1998 le arti visive diventano il fulcro della sua ricerca, e lo portano prima a Milano, quindi a Londra, dove in pochi anni realizza molte mostre in gallerie private e spazi pubblici, delineando un percorso che, avendo come nucleo centrale i temi del corpo, della spiritualità, dell’identità biologica della realtà e dei suoi processi di mutazione, si declina in varie e differenti strutture estetiche e forme artistiche, dalla pittura al video, dall’installazione all’architettura. Orari: dal lunedì alla domenica dalle 7 alle 11.30 e dalle 15 alle 17.30. Chiesa di San Giuseppe, Vicolo San Giuseppe, 5, [email protected] PACI CONTEMPORARY Dal 15 marzo al 13 maggio 2014 Phil Borges, “TIBET – Culture on the edge” La mostra presenterà in anteprima europea oltre 30 fotografie del ciclo “Tibet”, frutto di un lavoro di oltre 4 anni che riassume l’esperienza, la grande conoscenza e l’amore di Phil Borges per questo Paese: con immagini mozzafiato Phil Borges ci porta faccia a faccia con le persone che abitano questa terra straordinaria, con le loro tradizioni e la loro cultura. I lavori di questo ciclo sono stati pubblicati anche in un volume edito da Rizzoli (2011). 11 MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE Da oltre 25 anni, Phil Borges documenta con passione la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del “ritratto ambientale”, per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza. Mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita, che lo portano a spingersi negli angoli più remoti del mondo, Borges dà voce, attraverso la sua fotografia, a realtà straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. Pluripremiato per il suo impegno umanitario, nel 2008 ha collaborato con Amnesty International; le sue raccolte fotografiche sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. Orari: da martedì a sabato, ore 10.00-13.00 e 15.30-19.30. Paci Contemporary, Via Trieste 48, tel. 030.290635, www.pacicontemporary.com, [email protected] ab/arTE GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Dal 15 marzo al 19 aprile 2014. Giovanni Steduto, “Dall’astrazione alla materia” (…) “Forza e impegno, insieme, il senso profondo di una pittura che al favore antepone la possibilità di interagire per giungere dentro di sé, nell’opportunità di trovare una funzione mnemonica là dove non si crede possa esserci, per riconoscerne l’intensità, per dare valore all’esistenza, oltre quei “luoghi da sospirar riposti e fidi”, come scriveva Petrarca. La forma, dunque, per Steduto non è solo un elemento che costituisce una caratteristica, ma accentuazione cromatica nell’atto del gesto in macchie di colore, nella scelta di condivisione tra materie diverse in cui svelare l’energia creativa. Con la pittura, infatti, provoca momenti di nostalgia, la speranza segreta per avere un riscontro, o almeno per cercarlo, e manifesta l’umiltà dell’irraggiungibile nel “quanta arte c’è già nella natura”, s’affanna a precisare. Così, le considerazioni pittoriche di Steduto si spogliano dei tanti presuntuosi io che riproducono la decadenza di certa arte, e consolida il concetto razionale ma culturale di chi s’apre all’ascolto ma soprattutto di chi vede e non guarda soltanto, di chi non fa altro che descrivere la “natura” nel mantenere un linguaggio che lo traghetta in un inizio, come per Baudelaire nel cercare l’istante nella bellezza creativa, dell’eterno che la modernità non riesce a dare perché “è il transitorio, il fuggitivo, il contingente, la metà dell’arte”. (…) Sarà presentata anche la monografia d’arte a cura di Andrea Barretta, ed. ab/arte, pp. 84. Orari: da giovedì a sabato: 9.30-12.30 e 15.30-19.30. Galleria d’arte moderna e contemporanea ab/arTE, Vicolo San Nicola 6, tel. 0303759779, cell. 338 4429564 [email protected], www.abarte.it GALLERIA AplusB Dal 15 marzo al 24 aprile 2014. Silvia Hell, VRS (piano focale a soggetto mobile) La seconda mostra personale di Silvia Hell (Bolzano, 1983) da AplusB ha come titolo l'acronimo di veglia, ricordo e sogno (VRS). Si tratta infatti di una indagine all'interno di tre stati di coscienza che si traducono in un paesaggio fatto di tempo e spazio che si esprime attraverso vari mezzi espressivi quali disegni digitali, sculture, ed una macchina per la visione a “piano focale a soggetto mobile”. Lavorando sull'idea di coinvolgere il fruitore all'interno del processo Silvia Hell allestisce una rigorosa esperienza performativa. Sguardo, gesto e memoria ne sono gli elementi fondanti. La frammentarietà della memoria di ognuno diviene racconto personale del paesaggio VRS (veglia, ricordo, sogno) all'interno del quale l'artista fisicamente ci colloca. 12 MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE Il progetto espositivo si svelerà in modo ambivalente: nella sua prima parte in maniera del tutto individuale ed intima, nella sua seconda in modo del tutto condiviso con il pubblico. Orari: da giovedì a sabato, dalle ore 15.00 alle 19.00 o su appuntamento gli altri giorni. AplusB Contemporary Art, Via Gabriele Rosa 22/a, tel. 3381324177 / 0305031203 aplusbcontemporaryart.wordpress.com - [email protected] GALLERIA DELL’INCISIONE Dal 15 marzo al 4 maggio 2014 Alberto Savinio, “Il sogno di un poeta” Artista poliedrico e sorprendente, Savinio ha spinto la sua ricerca oltre i confini della musica, suo approdo iniziale, a coinvolgere la scrittura e ancora, più avanti, la pittura, in un lungo percorso che lo vedrà fondamentale protagonista del fermento avanguardista di primo novecento. In mostra saranno esposte opere grafiche, disegni a matita ma anche alcune litografie, rare nell’esperienza saviniana, e dipinti compresi nell’arco temporale tra la fine degli anni venti e la metà del secolo. Una panoramica articolata all’interno della quale sono accostate una quindicina di opere diverse per tecnica esecutiva e destinazione; una selezione che ben riflette lo spirito dinamico dell’artista, e in cui dominano concetti emblematici e tematiche ricorrenti nella sua riflessione. Savinio dà forma ad un mondo magico, dove classicismo e ironia si fondono in una dimensione spaesante, misteriosa e fantastica. Uomini-animali, come nel foglio “Promenade” del 1947, i cui personaggi sono una coppia di centauri, ma anche in “Penelope”, una tempera su carta inedita, del 1940 circa, che ritrae la donnauccello protagonista di molti lavori di Savinio. Dell’anno seguente i due ritratti di Andrea Emo, filosofo di spicco e amico dell’artista, e della moglie Giuseppina alle cui spalle si apre la residenza di proprietà, la magnifica villa cinquecentesca di Battaglia Terme. La piccola e preziosa tela “Les graces insulaires” presente in mostra si riferisce al periodo parigino dell’artista che insieme al fratello Giorgio De Chirico sarà parte del gruppo de Les Italiens a Paris. A completare la rassegna una decina di disegni su carta tra i quali la china da cui sarà ricavata una delle due litografie che accompagnano il racconto “La nostra anima”, dello stesso Savinio, ma anche l’interessante bozzetto per la scenografia dello spettacolo teatrale dell’Edipo del 1948, e ancora uno studio del 1950, metaforico ritratto della madre, in cui la figura umana è inglobata nelle fattezze di una poltrona. Particolarmente suggestivo infine l’arazzo che chiude la mostra; si tratta della trasposizione di un’opera saviniana realizzata dalla moglie Maria Morino. Orari: da martedì a domenica, dalle ore 17.00 alle 20.00. Galleria dell’Incisione, Via Bezzecca 4, tel. 03030469, www.incisione.com - [email protected] ASSOCIAZIONE ARTISTI BRESCIANI AAB Dal 15 marzo al 9 aprile 2014. Gli artisti bresciani e il disegno. Parte III L’AAB ha avviato nel 2012 un’esplorazione sugli artisti bresciani e il disegno che interroga la concezione, il manifestarsi e la visione dell’opera d’arte nella natura metamorfica del segno grafico, esile appiglio d’uno stato nascente e transeunte, o viceversa lucida, analitica e razionale griglia progettuale. Un gesto espressivo, che però può fissarsi nel tempo e attestarsi nel campo delle idee e delle teorie. Di certo, per qualsiasi serio artista il disegno è campo di sperimentazione e verifica del proprio operare. Nel 2012 Ilaria Bignotti aveva selezionato una decina di artisti delle ultime generazioni, giovanissimi e giovani (comunque sotto la soglia dei 40 anni). Nel 2013 Fausto Lorenzi, curatore anche della selezione attuale, propose una campionatura di esperienze di artisti delle generazioni di mezzo, dai quaranta ai sessant’anni e oltre. All’AAB si propone ora la terza tappa annuale di 13 MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE questa rassegna Gli artisti bresciani e il disegno, che già nelle tappe precedenti si è mossa a ritroso ed approda ora alla rivisitazione di una generazione di decani, che hanno saggiato e configurato la propria cifra espressiva già tra gli anni ’50, ’60 e ’70, anche se i più sono stati poi molto attivi, con sempre nuovi esiti, anche nei decenni successivi e taluni ancora oggi. Saranno esposte opere di Vittorio Botticini, Luciano Cottini, Attilio Forgioli, Giuseppe Gallizioli, Franca Ghitti, Iros Marpicati, Leonardo Martinazzi, Giovanni Repossi, Antonio Stagnoli, Enrico Schinetti. Il catalogo contiene le schede di presentazione e una breve nota biografica di ciascuno degli artisti, un interessante e approfondito saggio del curatore, dal titolo «Tutto ciò che è disegnato è bello», e la riproduzione delle opere esposte. Orari: da martedì a domenica, dalle ore 16.00 alle 19.30 Associazione Artisti Bresciani AAB, Vicolo delle Stelle 4, tel. 03045222, www.aab.bs.it - [email protected] INLIMBO Dal 21 marzo al 12 aprile 2014. Identità [sonore], sotto cieli increspati. Si tratta di una mostra in cui ogni spettatore potrà godersi, intimamente isolato dal resto dei visitatori, grazie alle proprie cuffie (che troverà all'ingresso), una visione che si completa attraverso la musica. Dopo tre anni di silenzio fotografico, Lionel Abrial torna con una nuova mostra in cui espone il suo ultimo lavoro realizzato con la generosità e la complicità di persone che secondo lui hanno saputo rappresentare il concetto di Identità [sonore], insieme a immagini estratte da un calderone infinito di possibilità intitolato Sotto cieli increspati. Di fronte ad IDENTITÀ [SONORE] ci si sente trasportati in una dimensione parallela. Lionel sembra offrirci cartoline di un viaggio metafisico nelle quali lo spettatore si immerge immediatamente, quasi per rubare le sensazioni del soggetto ritratto, spettatore anch'esso, sospeso in un'estasi di fronte al proprio panorama. Questi personaggi sembrano essersi presi una pausa, impressionati davanti ad una visione fisica, ma soprattutto di fronte ad un infinito panorama interiore, come se fatalmente si fossero accorti di averne un estremo bisogno, noncuranti di quello che stavano facendo fino ad un attimo prima. Come spettatori vittime di uno straniamento siamo trascinati a guardare quello spettacolo senza percepire la distanza, che si assottiglia fino a diventare inesistente, tra noi e la persona che realmente è stata ritratta. Siamo penetrati nell'opera e anche se non indossavamo quegl'abiti, possiamo dire con certezza di aver subìto, anche solo per un attimo, un'illuminazione. Biografia: Nato a Lione (Francia) nel 1972 Lionel vive e lavora a Brescia, sua città d'adozione. Il suo rapporto con la fotografia inizia nel 2006 quando riceve in regalo un libro di Arno Rafael Minkinnen. Rimane folgorato dalla bellezza compositiva delle sue fotografie e intravede quello di cui non si era mai accorto finora: il sottile confine tra immagine e immaginario. Durante tutti questi anni Lionel non ha smesso di perseguire questa stessa ricerca, aggiungere dell'extra all'ordinario. Orari: dal mercoledì al sabato 16:30 - 19:30 / o su appuntamento. Studio InLimbo, Via Porta Pile 27, Brescia, tel.030 503 6037, www.inlimbolab.it - [email protected] LA GALLERIA DELL’OMBRA Dal 23 marzo all’11 aprile 2014. Giulia Pasini, “W.Woman” Le donne sono l'essenza della natura, portano in grembo la vita sono la combinazione di quanto c'e' di peggio e quanto c'e' di meglio al mondo. Creano la vita, l'amore, la gelosia, la compassione, la sopportazione. Ogni loro stato d'animo rappresenta una "perla" che completa la "collana della vita". 14 MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE La storia ha tentato di snaturarle; ma la donna, quando entra in simbiosi con la natura, ritorna all'origine. Noi donne, non dimentichiamo mai da dove veniamo! "Tengo y lo que tengo lo mantengo a base de amor y fe. ...El secreto no esta en la tumba sino en el vivir!" In questa esposizione le fotografie sono create da un carosello di pittura, fotografia, performance. Gli scatti sono stati improvvisati in giorni e luoghi non stabiliti ...in vari momenti quotidiani di vita. Il rapporto tra la donna e lo spazio infinito che la circonda e' il focus di questo momento. Orari: da martedì a domenica, dalle ore 16.00 alle 19.30 La Galleria dell’Ombra, Via Nino Bixio, 14, tel. 339 8563716, [email protected] SALA SS. FILIPPO E GIACOMO Dal 24 marzo al 6 aprile 2014. Giuseppe Cartolano, “Surreal” “Surreal”, ovvero immagini ispirate all’arte surrealista, create a partire da scatti fotografici ed elaborate al computer lasciandosi guidare dalla fantasia e dall’intuizione. Giuseppe Cartolano, nato a Lauria ma da tempo residente a Brescia, ha iniziato a fotografare in bianco e nero una quarantina di anni fa, dedicandosi a vari generi (dal ritratt al paesaggio, dallo spettacolo allo sport), passando al colore e sperimentando anche la tecnica digitale. Orari: da venerdì a domenica dalle ore 15.30 alle 19.00. Sala SS. Filippo e Giacomo, Via delle Battaglie 61/A, tel. 030 43018 GALLERIA MININI Dal 25 marzo Haris Epaminonda, Vol. XIV Le opere di Epaminonda sono concettuali, proprio per quell'alea di indefinito che lasciano, per quell'aura di bellezza minima che porgono, per quella fragilità di corpi fatti di niente eppure così presenti nello spazio dato. Corpi semplici, parallelepipedi di minimo spessore, con foglia oro, cera, colori tenui, con un tributo ai modi di Carlo Scarpa per la bellezza dei dettagli, la geometria della costruzione, la poetica del risultato. Un omaggio mediterraneo, di un'artista nata a Cipro, come Venere, vissuta a Berlino come tanti artisti d'oggi, con la sua prima mostra in Italia, grande paese dell'arte da sempre. In occasione della mostra sarà presentato il nuovo libro 'Chapters' pubblicato da Humboldt Books, Milano. Orari: da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle 19.30; sabato dalle ore 15.30 alle 19.30. Galleria Minini, Via Apollonio 68, tel. 030383034, www.galleriaminini.it - [email protected] 15 MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE SPAZIO AREF Dal 29 marzo al 27 aprile 2014 Andrea Sciola-König, “Narben” (“Cicatrici”) La maggior parte dei lavori sono a pannelli doppi disposti, generalmente, in senso verticale e su carta. La scelta di lavorare con questa struttura a Dyptichon è da collegarsi direttamente all’analisi e all’ascolto della musica barocca (Bach, Händel, Scarlatti..) nonché alla personale pratica esecutiva di Suites strumentali di questo periodo. Qui, le danze successive al Preludio, sono sempre Bipartite e Monotematiche: tensioni e distensioni sono da ricercarsi nel percorso armonico al quale l’unico tema viene adattato. Analogamente nelle opere in mostra, alcune forme si ripropongono collegate o inquadrate, non di rado, da dei sottili tratti di grafite. La divisione/interruzione tra i due pannelli non crea alcun problema, come del resto non ne creano, all’ascolto, le brevi pause tra un tempo e l’altro durante l’esecuzione. La maggior parte dei lavori sono su carta e lavorati, principalmente, a spatola. Generalmente si tratta di manifesti sui quali vengono stesi numerosi strati di colore sintetico che poi, una volta asciutto, vengono asportati con acqua. Nonostante questo procedimento, tuttavia, tracce di pigmento, nonché della stampa originaria, rimangono comunque visibili e, indipendentemente dai passaggi successivi, tali tracce traspaiono sulla superficie ultima dei lavori come memoria di esperienze passate. Assolutamente impossibile però è il prevederne tanto la disposizione quanto la frequenza. La “distribuzione” accidentale di queste tracce, talvolta suggerisce l’organizzazione di aree e spazi all’interno della composizione. La carta sottoposta a questo trattamento, non di rado, si logora, “cede”, si lacera. In una parola “lavora”, reagisce, partecipando essa stessa al processo creativo. Rappezzature fatte sul retro con carta, cartoncino, garza o altri materiali, però, non solamente non scompaiono con il procedere della lavorazione, ma, al contrario, rivelano la loro presenza sul “positivo”, la parte per così dire fruibile del quadro, che si correda pertanto di ondulazioni e di rilievi se non addirittura di veri e propri strappi e ferite: “cicatrici” appunto. Biografia: Andrea Sciola-König interrompe gli studi di Ingegneria intrapresi dopo la maturità per dedicarsi interamente a quelli musicali conclusisi, presso il Conservatorio di Alessandria, con il diploma di Chitarra. Vive e lavora in Germania come strumentista e come docente di Chitarra presso il Liceo Musicale di Ettlingen. Egli vive di musica ed è pertanto un musicista. Non per questo, tuttavia, la sua pittura può venir etichettata come attività dilettantistica o dopolavoristica. Non c’è priorità da parte di una disciplina rispetto all’altra, al contrario, numerosi sono i punti di contatto tra le due. Orari: da giovedì a domenica, dalle ore 16.00 alle 19.30. Aref – Associazione Artistica e Culturale Emilio Rizzi e Giobatta Ferrari, Vicolo del Sole 4, tel. 0303752369, www.aref-brescia.it - [email protected] WAVE PHOTOGALLERY Dal 29 marzo al 30 aprile 2014. “Dentro” le carceri italiane nelle fotografie di Gianni Berengo Gardin, Renato Corsini, Mauro D’Agati, Davide Ferrario, Rosi Giua e Uliano Lucas. Renato Corsini, Gianni Berengo Gardin, Mauro D'Agati, Davide Ferrario, Rosi Giua e Uliano Lucas: sei fotografi e sei parallele ricerche fotografiche indagano la vita all'interno delle case circondariali italiane, ma soprattutto, con occhio attento e cuore aperto, si mettono al servizio dei detenuti, abitanti oltre che prigionieri. In un preciso momento nel quale l’argomento carceri con gli annessi problemi di sovraffollamento, reinserimento e ricerca di soluzioni necessita di un’approfondita riflessione che coinvolge l’intera società civile, i quattro fotografi hanno lavorato in diversi istituti di pena indagando dal di “dentro”. Il loro approccio è stato quello di entrare fisicamente nelle celle per stabilire con i detenuti un rapporto che doveva necessariamente essere di reciproca fiducia, di unanime comprensione dei problemi e di autentico rispetto per le singole personalità. Ne è scaturita una mostra ricca di umanità, lontana dal quel “sbatti il mostro in 16 MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE prima pagina” che l’argomento potrebbe suggerire; una serie di immagini nelle quali traspare l’autenticità di quello che i carcerati vogliono venga visto “fuori”. Un esempio di fotogiornalismo “etico” che pare non appartenere più alle esigenze dell’editoria contemporanea. Orari: da martedì a venerdì, 10.00-12.00 e 15.00-19.30; sabato 15.00-19.30 Wave Photogallery, Via Trieste 32, tel. 0302943711, www.wavephotogallery.it, [email protected] QOELET Dal 30 marzo al 18 aprile 2014. “Cosi che cavalcano cose” Esposizione d’illustrazioni di Marco Bonatti. Il progetto visivo che allieta lo sguardo, ideato dall’illustratore desenzanese Marco Bonatti sbarca a Brescia. Orari: mercoledì e giovedì dalle 15.30 alle 22.00, venerdì e sabato dalle 15.30 alle 24.00, domenica dalle 15.30 alle 22.00. Qoelet, Via Cavour 25b, www.qoelet.it. MOSTRE IN PROGRAMMA AD APRILE 2014 OFFICINA 9 Dal 3 al 17 aprile 2014 Inaugurazione giovedì 3 aprile, ore 20.00 “Luoghi del vento” Mostra-ricerca sui luoghi abbandonati di Brescia. Camminando in luoghi abbandonati ed in rovina l'unico rumore udibile è quello delle suole delle scarpe che sbriciolano detriti o che spezzano sterpaglie. Fermandoci avvertiamo l'opprimente pesantezza della solitudine, della desolazione assoluta, dovuta alla totale assenza dell'uomo. Solo il vento continua ad abitare questi luoghi passando attraverso finestre senza vetri, attraverso stipiti senza porte e pareti ormai crollate. Solo il vento ci porta il lontano ricordo degli uomini che in un tempo più o meno lontano li abitavano. Luoghi del Vento, analisi e approfondimento del concetto di abbandono delle strutture architettoniche, spesso sconosciute, site nel cuore di Brescia. Rovine contemporanee sulle quali puntare i riflettori e da cui trarre riflessioni attraverso un'indagine tanto fotografica architettonica quanto storico-sociologica. Tale lavoro viene progressivamente documentato da un blog e una volta concluso sarà esposto presso officina9. Con Luoghi del Vento officina9 vuole comunicare la sua identità di contenitore aperto, rivolto alla città, di attento osservatore riguardo al consumo di suolo della stessa, interessato a sensibilizzare e a costruire una consapevolezza maggiore dell'importanza - non solo architettonica - di Brescia agli occhi degli stessi Bresciani e di chiunque altro sia interessato al tema della valorizzazione urbana. Pittura: Stefano Tinti, Massimo Zecchini Fotografia: Luca Broglia, Francesco Ferlinga, Piercarlo Quecchia, Matteo Romellini, Giuseppe Vilardi. Fotografia e architettura: Nicolò Galeazzi, Stefano Di Corato Ricerca: Patrick Dolci, Michele Papa, Alessandro Rizzi Orari: dalle 19.00 alle 22.00. Ingresso € 5.00 Officina 9, Via Padova, 9 – [email protected], www.officina9.com 17 MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE A PALAZZO GALLERY Dal 12 aprile Inaugurazione sabato 12 aprile, ore 18.30 Marta Pierobon, Keposhartus Alla sua seconda mostra personale per A Palazzo Gallery, Marta Pierobon crea un percorso per lo spettatore ispirandosi al giardino all’italiana. Il titolo della mostra, Keposhartus, è l’acronimo dei nomi antichi latino, greco e tedesco della parola “giardino”. Anche per il titolo di questa mostra quindi Marta Pierobon sceglie una via tipica del suo percorso: la stratificazione. Di volta in volta nel suo lavoro ricorre infatti la sovrapposizione, che sia di stili, estetiche e tradizioni, che porta l’artista verso la creazione di una realtà in parte inattesa, sì fondata su tutti gli strati coinvolti ma che ha una vita del tutto autonoma e nuova. Il giardino all’italiana trova le sue fondamenta nel classicismo e si sviluppa attraverso suggestioni architettoniche e geometriche che contengono un mondo nuovo costituito da materiali e forme estetiche diverse. Elementi materici familiari alla ricerca dell’artista come la creta, il legno e il tessuto dialogano in mostra con imponenti lavori su alluminio specchiato ispirati alla tradizione pittorica degli impressionisti. Le forme e le dimensioni all’interno dello spazio espositivo sono rivolte a condurre lo spettatore in un luogo creato sulla traccia e sugli studi delle planimetrie del giardino all’italiana. Restando fedele alla sua ricerca e alla sua identità, seppure in divenire, Marta Pierobon espone in questa mostra una serie di opere nate dal contrasto tra fantasia e rigore, tra fiaba e imponenza geometrica, tra caos e regola. Il pensiero si frantuma sulla grandezza intesa come energia meccanica sprigionata dalla materia in divenire. Spensieratezza e rabbia. Tra l’apparente leggerezza del tessuto e geometrie optical, lo spettatore sarà condotto in un nuovo mondo e, come in qualunque altro posto in cui deve vivere, la sua realtà diventerà il suo riflesso, che siano la fiaba o il rigore a trionfare. In questo scontro di visioni umane e di materiali, si manifestano personaggi, di un libro o di una piece teatrale, nelle quinte del giardino. L’animazione scultorea di personaggi richiama un precedente punto focale della ricerca dell’artista che non è stato messo da parte : l’amore per il teatro e per le sue scenografie. Orari: martedì – sabato dalle 11.00 alle 19.00 Galleria Bersi Serlini Migliorati Rusconi Srl, Piazza Tebaldo Brusato 35, tel. 030 3758554 www.apalazzo.net [email protected] GALLERIA AGNELLINI ARTE MODERNA Dal 12 aprile al 27 settembre 2014 Inaugurazione sabato 12 aprile ore 18.30 Giuseppe Rivadossi, “Il genio abita qui” La mostra “Giuseppe Rivadossi. Il Genio abita qui”, a cura di Dominique Stella, raccoglie circa 50 opere che ripercorreranno il percorso artistico del famoso scultore. Giuseppe Rivadossi ha accumulato nel corso della sua adolescenza l'esperienza di una pratica manuale che gli ha forgiato l'animo e lo spirito al contatto con la materia e la sua manipolazione. La sua arte nasce da questo apprendistato lento e luminoso, da cui deriva la padronanza di un savoir faire che egli ha saputo esaltare in realizzazioni testimonianti una conoscenza profonda dei meccanismi segreti delle cose, combinando senso della materia, vitalità primordiale e sensibilità acuta verso le forme artistiche più diverse. La sua arte nasce da un sapere, acquisito nell'osservazione e nella comprensione degli amalgami che dalla modellatura o dall'assemblaggio fanno nascere forme essenziali, quasi primitive. Il suo campo di azione si estende al disegno, alla scultura e all'architettura di oggetti, che oggi definiremmo design, ma che nel caso di Giuseppe Rivadossi è ebanisteria contemporanea. La sua curiosità manuale non poteva limitarsi a nessuno di questi ambiti, ognuno di essi costituisce una chiave di esplorazione destinata ad arricchire una pratica artistica estremamente complessa e versatile. Il suo lavoro di scultura esplora archetipi che legano l'essere umano alle sensazioni carnali e primordiali della vita, attraverso temi ricorrenti come il corpo 18 MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE femminile, l'immagine materna, la casa... tematiche che si affermano nello sviluppo delle forme femminili, concave o convesse, che l'artista simboleggia nell'opulenza dei corpi o nella voluttà delle curve incavate, rappresentazione della matrice originale che costituisce il riparo, la casa, il rifugio dalle nostre angosce e dalle nostre paure. Archetipo, maternità, madre, casa, concavità, organicità, razionalità sono tutte parole suggerite dalla scultura di Rivadossi, che tuttavia intende sottolineare come, al di là delle forme e dell'immagine, il linguaggio della scultura trasmetta l'interpretazione sensibile e poetica dell'interiorità profonda degli esseri. Le realizzazioni d'ebanisteria dell'artista sono attualmente le più diffuse tra la sua produzione. La tecnicità che egli ha acquisito nella pratica delle arti più diverse gli ha permesso di trasporre il suo genio creativo nella costruzione di mobili e oggetti d'arredo, di cui egli ha saputo rinnovare interamente il genere. Rivadossi è un rappresentante della tecnica manuale contemporanea nella quale il direttore dei lavori garantisce le diverse tappe di fabbricazione: disegno del modello, scelta del legno, segatura e sgrossatura, realizzazione dell'assemblaggio, della decorazione e del montaggio. Egli privilegia i montaggi strutturali, il legno pieno, lavorato nella massa della materia. I suoi mobili sono realizzati come sculture, spesso intagliati in un unico pezzo di legno, sagomato, scavato e «rifinito con lo scalpello». Le materie così create fluttuano al tatto, catturano la luce e vibrano come scorze animate da sussulti di vita. Talvolta il mobile è elaborato a partire da strutture primarie assemblate; ogni elemento di questo assemblaggio viene dapprima intagliato e incollato per costituire il frammento di una maglia costruttiva che definisce, in incavo e in rilievo, l'aspetto del mobile la cui forma nasce dal montaggio di questa infinità di elementi prefabbricati che si annodano tra loro. Gli oggetti elaborati in questo modo sono pensati per favorire un dialogo con lo spazio, anche nella loro funzionalità, ma soprattutto nell'intenzione di privilegiare la plasticità della materia vibrante e irregolare che cattura la luce e disegna giochi d'ombra. Il lavoro di Rivadossi, degno di nota per la sua originalità, è riconosciuto a livello internazionale. È stato oggetto di esposizioni alla Triennale di Milano (1974), alla Biennale di Mentone (1976), alla Rotonda della Besana (1980), al Palazzo del Ridotto di Cesena (1996) e alla Galleria d'arte moderna Palazzo Forti di Verona (2005). I suoi mobili sono presenti in rinomate collezioni internazionali. Orari: da martedì a sabato, 10.00-12.30 e 15.30-19.30. Galleria Agnellini Arte Moderna, Via Soldini 6/A, tel. 0302944181, [email protected] www.agnelliniartemoderna.it L’Infopoint Turismo Comune di Brescia non si assume alcuna responsabilità per quanto riguarda eventuali variazioni di programma. Per segnalazioni di mostre da inserire nel Calendario, Vi preghiamo di contattarci entro il 12 e il 28 del mese. 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