COMUNItà NOSTRA Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo in Salzano - VE www.parrocchiasalzano.org n.25 APRILE 2014 IN CAMMINO VERSO LA PASQUA PER RINASCERE A VITA NUOVA SOMMARIO Editoriale .......................................................... 2 Famiglia e valori ............................................... 3 Tra i ragazzi di Addis Abeba.............................. 4 Accogliere le famiglie ferite.................................. 5 La comunità riscopre il battesimo...................6-7 Nel Sud del mondo con il Gruppone................. 8 Serming: un arsenale di pace............................ 9 Eventi Centenario Pio X.................................. 13 Scuola dell’infanzia: l’impegno dei volontari.... 10 La Settimana Santa......................................... 11 Pio X, la santità nel quotidiano...................12-13 Essere vescovo in Ecuador ............................ 14 Parte il restauro di villa Combi ........................ 15 Scout: verso la Route Nazionale..................... 16 Il perdono: una bella festa............................... 17 Il GrEst fa U.A.U.............................................. 17 Destinazione Sarajevo.................................... 18 Lo scaffale delle parole.................................... 19 L’angolo della Spiritualità................................. 20 Comunità Nostra 1 In cammino verso la Pasqua… riscoprendo il nostro battesimo F ra qualche giorno, come ogni anno, celebreremo insieme la grande festa della Pasqua, Pasqua di Gesù e al tempo stesso nostra Pasqua. La Pasqua, centro di tutta la vita cristiana e della vita della Chiesa, è la glorificazione di Gesù e di quanti, radicati in Gesù, discepoli suoi, accogliamo la sua testimonianza e il suo vangelo. La buona e bella notizia che Gesù è venuto a portarci e a testimoniarci è che siamo ognuno di noi, ed ogni uomo e donna insieme a noi, oggetto della cura, della benevolenza, della bontà di Dio che è nostro Padre, Lui che è origine e al tempo stesso mèta per ogni vita. La gloria, che Gesù ha manifestato a Pasqua, non è solo quella della resurrezione, della vita che supera e vince la morte ed ogni morte, ma anche quella della croce, lì dove la sua vita diventa servizio a tutti indistintamente, fino a darsi oltre ogni misura per gli altri. Ogni vita donata, ogni vita di servizio è allora partecipazione alla gloria di Gesù. Tutto questo è iniziato in noi quando, portati dai nostri genitori e padrini, abbiamo ricevuto il dono del battesimo. Dono che è stato deposto in noi come un seme perché potesse crescere costantemente. Siamo stati battezzati per diventare cristiani: un’avventura che dura tutta la vita. Il battesimo è “l’inizio di un cammino”1, scrive il nostro vescovo sulla lettera pastorale che ci è stata consegnata all’inizio di quest’anno pastorale. E citando uno scritto di un liturgista continua: “Il battesimo non è la grazia di un momento ma ha la funzione di spinta, di stimolo, di esigenza fino alla completa maturazione, alla trasformazione finale che si attuerà nei battezzati come in Cristo il mattino di Pasqua. Esso crea una tensio- ne, una continua espansione che sarà raggiunta nella Pasqua eterna, con la glorificazione del corpo mortale. Allora si avrà la partecipazione totale al mistero pasquale”2. Per questo la possibilità di celebrare di anno in anno la solennità della Pasqua diventa occasione per approfondire di tappa in tappa la nostra appartenenza a Cristo, il Servo che è stato glorificato. Desideriamo rafforzare i nostri legami come comunità di battezzati proponendo anche quest’anno per la domenica 25 maggio la “Festa della comunità”. In quest’anno stiamo celebrando anche il centenario della morte di colui che è stato pastore della nostra comunità parrocchiale, don Giuseppe Sarto, che è stato poi chiamato ad accompagnare come vescovo di Roma, con il nome di Pio X, tutta la chiesa universale. Un battezzato che ha vissuto il dono del battesimo, e della fede che ne è scaturita, mettendo tutta la sua vita a servizio come pastore e come vescovo nelle diverse realtà in cui il Signore l’ha chiamato. E la Chiesa ha riconosciuto l’esemplarità della sua risposta di credente dichiarandolo Santo. Motivo di incoraggiamento per il nostro cammino di credenti, e certezza di un intercessore a nostro favore. Per questo vogliamo pellegrinare come comunità parrocchiale fino alla sua tomba che si trova in S. Pietro nel mese di luglio. Al termine desidero augurare a tutti e a ciascuno un autentico e profondo incontro con Gesù, il Servo Risorto, perché possa essere per ciascuno luce che illumina, in particolare nei momenti di fatica, di buio, di scoraggiamento… sorgente di vera ed autentica pace. Buona Pasqua! 1- G.A. Gardin, Se tu conoscessi il dono di Dio, ed. San Liberale, n. 44 2- R. Falsini, Battezzati per diventare cristiani, ed. Paoline, pag. 71 2 Comunità 02 Comunità Nostra Nostra mons. Paolo Cargnin Resoconto del numero precedente (n° 24, dicembre 2013) Di numero in numero “Comunità Nostra” continua a giungere nelle famiglie della nostra parrocchia condividendo, con quanti si sentono parte di essa, il camminare di questa nostra comunità. Il desiderio è che questa pubblicazione diventi sempre più strumento per crescere insieme, per conoscere la vita della nostra chiesa, i sogni e gli sforzi di altre persone… occasione d’informazione e di formazione come discepoli di Gesù. Un grazie particolare a quanti donano la loro testimonianza di vita direttamente o indirettamente. collaboriamo con 1 euro! Per la pubblicazione del mese di dicembre scorso (copie stampate ca. 3.300) la spesa è stata di € 1.591,00. Il contributo raccolto di € 1.455,00: con gratitudine per quanti hanno contribuito e continueranno a farlo, sia per prepararlo che per farlo arrivare nelle case. Anche questa volta siamo andati in rosso in quanto il contributo raccolto non ha coperto l’importo delle spese (anche se per poco). Basterebbe che ogni famiglia che riceve “Comunità Nostra” collaborasse con € 1,00 (un euro!). L’invito è di consegnare quanto ciascuno decide di donare all’incaricato che passa per le case a portare il giornale. Grazie di cuore! Siamo disponibili ad accogliere suggerimenti o contributi che possano arricchire lo scambio all’interno della nostra comunità, che possano aiutare la crescita nella fede e dei legami fraterni fra tutti. Un grazie particolare va pure ai diversi incaricati che generosamente e gratuitamente raggiungono le vostre case. Un grazie di cuore infine a quanti lavorano nella redazione e ai vari collaboratori. Hanno collaborato per la realizzazione di questo numero: Direttore responsabile: Claudio Pasqualetto. Editore: mons. Paolo Cargnin. In redazione: mons. Paolo Cargnin, don Mario Da Ros, Alessandra Cecchin, Maria Zambon, Claudio Pasqualetto, Franco Minto, Jacopo Masiero. Registrazione al Tribunale di Venezia - Registro Stampa - n° 23 del 19/11/2009 (Num. R.G. 2807/2009) Stampato nel mese di aprile 2014 da: Tipografia Eurooffset: via Rialto, 108 Martellago (VE) - 041.5030384 per la Parrocchia di Salzano. famiglia e valori Serve il coraggio di una resurrezione anche morale C’ è una gran voglia di resurrezione in questa Pasqua, sì anche di quella con la ‘r’ minuscola perché viviamo un momento particolarmente difficile. Ci sono la crisi economica, i problemi del lavoro ma c’è anche una ‘crisi’ morale dalle proporzioni sempre più vaste. Gli esempi li abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, dal tunnel in cui si è cacciata la politica alle mille forme di egoismo della società contemporanea, ma senza andare troppo lontano basta guardare alla famiglia, ai rapporti tra genitori e figli, al dialogo sempre più assente, alle tante forme di solitudine che portano troppe volte alla disperazione. Sembra che oggi i problemi della famiglia siano solo quelli di riconoscere il suo ‘fisiologico’ allargamento, confondendo quelli che sono innegabili diritti privati con diritti ‘istituzionali’ e buttando nel calderone polemiche sull’omofobia, sul sessismo, giusto per fare molto fumo e contrabbandare come modernismo ciò che invece rischia di essere solo faziosità, egoismo, mancanza di rispetto. Il solito gioco di una minoranza fracassona ma ben orchestrata che punta ad avere la meglio su una maggioranza silenziosa e troppo spesso ignava. La nostra resurrezione con la ‘r’ minuscola potrebbe partire molto semplicemente dal recuperare i valori veri della famiglia, dal riportarla al centro della società perché quello è, anche storicamente, il suo posto. “La famiglia oggi è disprezzata, maltrattata – dice Papa Francesco – e dobbiamo invece ribadire quanto sia bello, vero e buono formare una famiglia, essere famiglia oggi, quanto è indispensabile questo per la vita per mondo, per il futuro dell’umanità.” Non servono molte altre parole, basta solo riflettere in maniera onesta e senza pregiudizi per capire quanto questo sia veramente un ‘valore non negoziabile’ e quanto ci sia bisogno oggi di una autentica ‘resurrezione’. Nelle pagine che seguono cerchiamo di raccontare da vari punti di vista questo percorso, partendo dalla testimonianza di padre Angelo Regazzo che nelle periferie di Addis Abeba da anni sta contribuendo alla ‘resurrezione’ di giovani che sembravano predestinati a finire tra gli ultimi della terra. Buona Pasqua di Resurrezione a tutti. C.P. Comunità Nostra 3 Risorgere a nuova vita L’esperienza di padre Angelo Regazzo nelle periferie di Addis Abeba B uona Pasqua a tutti i lettori di “Comunità Nostra” a nome pure dei miei confratelli e insegnanti, con i quali aiutiamo centinaia di ragazzi di strada a ‘risorgere’ a vita Nuova. Pensando all’uovo di Pasqua, simbolo del Cristo che, quale pulcino, rompe “dal di dentro” il guscio della materia e risorge… E’ ciò che spesso questi ragazzi di strada di cui ci occupiamo ad Addis Abeba, pur avendo l’opportunità e tutti i mezzi a disposizione, non riescono a fare, perché il “guscio” dei vizi e delle varie dipendenze che hanno acquisito sulla strada è troppo duro da infrangere. Noi cerchiamo di aiutarli in tutti i modi ma purtroppo tale guscio deve essere rotto solo “dall’interno” con la convinzione personale affinché avvenga la trasformazione e la risurrezione a vita nuova. I centri per raccogliere i ragazzi di strada che abbiamo realizzato sono due: il Bosco Uno o di orientamento, dove i ragazzi vengono qualche giorno alla settimana per sei mesi ma alla sera devono far ritorno sulla strada. E questo per staccarsi gradualmente dalla droga, dal sesso irresponsabile e dal furto. Il Bosco Due, dove i ragazzi 4 Comunità Nostra stanno per tre anni come interni, imparano un mestiere o vanno a scuola fuori. Da qui poi vengono re-integrati nella famiglia. Da quando sei anni fa abbiamo inaugurato questa struttura che ospita 150 ragazzi al Bosco Due e altri 70 al Bosco Uno, abbiamo potuto riportare alla normale vita sociale 396 ragazzi dal Bosco Due e 23 ragazze dal Bosco Uno. Le ragazze di strada sono in attesa che si apra un centro solo per loro e siamo già in procinto di farlo con l’aiuto di alcune coppie di Amici del Sidamo in Missione e delle Suore Salesiane. In questo contesto abbiamo aperto anche il “ Don Bosco Coffee Shop & Expo” e a mandarlo avanti, guarda un po’, sono proprio due ragazzi di strada a cui abbiamo dato piena fiducia, anche se uno di loro era appena uscito dalla prigione e proprio lui deve aiutare l’altro, moralmente ‘zoppicante’, a filare diritto. Il grande evento di quest’anno, poi, è stata l’apertura di un nuovo reparto nel nostro centro tecnico Tvet, l’officina auto meccanica con l’aiuto dell’Iveco di Torino. Ma voglio parlarvi anche della “fase più importante” nel processo di recupero dei ragazzi di strada: il riallacciamento dei rapporti con la loro famiglia. Prima della reintegrazione finale ci vuole la riconciliazione con la famiglia. Scappando da casa hanno creato una ‘rottura’ di affetti e di relazioni e bisogna riallacciare, suturare e guarire le ferite prima di reintegrare. Gli incontri con madri e padri non sono certo facili. Una volta “reintegrato” il ragazzo non lo si può abbandonare a se stesso: scapperebbe di nuovo sulla strada, ma bisogna aiutare la sua famiglia a tirarsi fuori dalla miseria attraverso un programma di “sponsorship”, cioè un tanto al mese per evitare che anche i fratellini o sorelline scappino da casa. E’ un impegno faticoso ma tutto è niente quando si riesce a far “rinascere” a vita nuova anche un solo ragazzo che si sarebbe “fallito” se fosse rimasto sulla strada. Tutto ciò lo riusciamo a fare grazie pure alla generosità di tanti benefattori, come voi, amici di Salzano, che ci date una mano con “gocce” preziose nell’oceano dei bisogni di questo meraviglioso progetto di Bosco Children. Rimaniamo in cordata di solidarietà verso la vetta, la Casa del Padre. P. Angelo Regazzo Addis Abeba Dal dolore della separazione alla grazia del perdono Quando la vicinanza e il sostegno possono “guarire” una famiglia ferita N el 2011 le separazioni in Italia sono state 88.797 e i divorzi 53.806. Nello stesso anno sono stati celebrati 204.830 matrimoni. Sono gli ultimi dati disponibili elaborati dall’Istat. I tassi di separazione e di divorzio totale sono in continua crescita. Una situazione preoccupante, soprattutto perché dietro i numeri ci sono persone, famiglie, coppie, figli che spesso vivono situazioni di grande sofferenza. Anche le nostre comunità sono segnate da queste vicende, che sempre più spesso toccano coppie che hanno celebrato il proprio matrimonio come un sacramento. Da qualche anno la nostra diocesi ha avviato un percorso di vicinanza e di sostegno umano e spirituale alle persone che stanno vivendo una separazione, un divorzio o una nuova unione, per interpretare e scoprire, alla luce della Parola, il senso e la recuperabilità di un’esperienza di fallimento. Una vicinanza che papa Francesco ricorda spesso: “I pastori della Chiesa «sono chiamati a interrogarsi su come assistere» i divorziati o i separati, «affinché non si sentano esclusi dalla misericordia di Dio, dall’amore fraterno di altri cristiani e dalla sollecitudine della Chiesa per la loro salvezza” ha detto recentemente ai Vescovi polacchi. E papa Benedetto, alla Festa mondiale delle famiglie a Milano nel 2012, aveva detto: “A queste persone dobbiamo dire che la Chiesa le ama. Mi sembra un grande compito di una parrocchia, di una comunità cattolica, di fare realmente il possibile perché esse sentano di essere amate, accettate, che non sono «fuori» anche se non possono ricevere l’assoluzione e l’Eucaristia: anche così vivono pienamente nella Chiesa”. “Per i primi vent’anni il nostro progetto comune di famiglia è stato sostenuto dall’amore che ci ha permesso di superare diversità di carattere, differenza di vedute superando le difficoltà – ha raccontato recentemente Giulia, separata, durante una veglia di preghiera che l’ufficio diocesano di Pastorale della famiglia promuove nei vicariati -. La nostra unione ha cominciato a incrinarsi negli ultimi otto anni, quando la prevaricazione e le accuse reciproche sono diventate sempre più frequenti. Muri di silenzio, orgoglio e situazioni di non perdono, ci impedivano di trovare un punto di unione dal quale ripartire insieme”. Giulia racconta le sofferenze, le incomprensioni, il giudizio degli altri, la solitudine, anche se stava facendo un cammino di fede che l’aiutava. Poi, la scoperta del percorso diocesano: “Nel sentire gli altri parlare di amore e di perdono mi pareva di essere capitata in un altro mondo. Per me era solo il mio ex e pensavo già al divorzio per eliminarlo dalla mia vita. Questa grazia del perdono ci ha messo due anni ad entrarmi nel cuore! Benedico la mia separazione perché ha concesso a Dio di trovare la strada per avvicinarsi a me nel modo assurdo della sofferenza, ma la benedico anche perché mi ha mostrato come sia necessario far entrare Dio nella propria famiglia molto prima... E benedico Dio perché oggi, dopo tutto questo, io voglio molto più bene a mio marito e anche lui mi vuole bene”. Sono cammini di rinascita che, se testimoniati, possono aiutare anche altre persone, altre famiglie. E le famiglie, tutte le famiglie, anche quelle fragili e sofferenti, saranno al centro della riflessione della prossima assemblea straordinaria del Sinodo dei Vescovi a ottobre 2014 e del Sinodo ordinario del 2015. Due appuntamenti voluti per riflettere sulle sfide che circondano oggi la famiglia ma anche per valorizzarne tutte le risorse, per la società e per la Chiesa. A.C. I tassi di separazione e di divorzio totale sono in continua crescita. Una situazione preoccupante, soprattutto perché dietro i numeri ci sono persone, famiglie, coppie, figli che spesso vivono situazioni di grande sofferenza. Info: Ufficio Diocesano di Pastorale della famiglia, tel.: 0422.576910 e-mail: [email protected] www.diocesitv.it/famiglia Comunità Nostra 5 LA COMUNITà RIUNITA RISCOPRE IL DONO DEL BATTESIMO Prosegue il cammino pastorale parrocchiale verso una vita cristiana adulta, a partire dalla valorizzazione dei sacramenti “S e tu conoscessi il dono di Dio…”; è così che Gesù stimola alla riflessione ed al dialogo la Samaritana alla quale aveva appena chiesto dell’acqua presso il pozzo di Giacobbe. 2000 anni dopo, questo invito risuona nelle orecchie di ciascuno di noi e ci chiama alla riflessione sul significato di essere Figli di Dio. Seguendo la Lettera pastorale del nostro Vescovo, la comunità di Salzano si è ritrovata riunita a riflettere su questo tema domenica 12 gennaio, giornata in cui la Chiesa ha celebrato il battesimo di Gesù. Il brano del Vangelo di Giovanni che riporta il lungo e profondo dialogo tra Gesù e la Samaritana è stato il punto di partenza della riflessione, che si è poi articolata attraverso due testimonianze parallele di battezzati adulti, proposte una ai giovani e l’altra agli adulti. Chi, come la quasi totalità di noi, ha ricevuto il battesimo a pochi giorni o mesi dalla nascita ed ha iniziato il cammino da credente per volontà e sotto la guida di genitori e padrini, ha dato per scontati tanti passaggi che invece un neocatecumeno adulto ha vissuto con attesa e trepidazione. Come Abramo, egli è stato messo alla ricerca di quel Signore che, direttamente o attraverso qualche persona cara, gli ha parlato nell’anima e lo ha spinto ad abbandonare le sue apparenti sicurezze per mettersi in cammino alla ricerca della Verità. Ha dovuto sudare e soffrire ogni passaggio verso il Creatore, lottando spesso contro la tentazione di ritorna6 Comunità Nostra re indietro e combattendo la diffidenza di molti che gli stavano accanto. Infine, nella notte della Veglia Pasquale, ha provato la dolcezza dell’abbraccio con il Signore risorto ed ha capito di aver compiuto solamente un primo ma significativo passo nel cammino che lo porterà alla salvezza eterna! Le parole dei neocatecumeni, ispirati dallo Spirito Santo, ci hanno trasmesso emozioni forti ed hanno invitato ciascuno di noi a riscoprire questo meraviglioso dono di Dio che ci ha fatti suoi figli e fratelli tra di noi! Il Consiglio pastorale parrocchiale ha proposto una seconda giornata di riflessione sul tema del battesimo domenica 30 marzo. Il simbolo dell’acqua è ancora una volta al centro della scena, poiché viene utilizzata da Gesù come mezzo per manifestare la sua potenza divina di guaritore dei mali fisici dell’uomo. Ma quanto maggiore è il miracolo del perdono del peccato e della purezza ridonata all’anima! Il tema della riscoperta del dono del battesimo si inserisce pienamente nel cammino più articolato che il Consiglio pastorale ha proposto alla comunità di Salzano e che ha come obiettivo finale quello di porre Gesù al centro della nostra vita personale e comunitaria, facendo crescere la nostra fede da un puro retaggio di tradizione, al risultato di una scelta adulta e consapevole. L’anno pastorale che stiamo vivendo ci invita ad una partecipazione più viva ed attiva ai sacramenti, cominciando proprio dal battesimo, che apre la strada che ci porta a scoprire via via gli altri doni che il Signore ci offre, fino a quello estremo della sua vita, immolata per noi sulla croce. Il periodo pasquale che ci apprestiamo a vivere ci aiuti a consolidare la nostra fede nella gioia del Signore risorto, aprendo il nostro animo all’incontro con Gesù e all’abbraccio con i fratelli, specialmente i più bisognosi, facendoci testimoni di una Chiesa nuova ed aperta verso il mondo. “Siate unite, o moltitudini, in un abbraccio che accolga tutto il mondo; sopra il firmamento ci aspetta un Padre misericordioso!”. Tocca a noi, con la nostra vita, rendere concreto questo augurio che Schiller e Beethoven hanno regalato al mondo. Buona Pasqua a tutta la nostra comunità di Salzano! Il Consiglio pastorale 5xmille per l’oratorio di san pio x circolo noi - salzano Devolvi il 5x1000 all’associazione NOI SALZANO, a te non costa nulla! Nella compilazione del 730, o del modello unico o del CUD, firma nella casella “Associazioni di promozione sociale”, il nostro codice fiscale è: 02186420275. Grazie! Itinerario di preparazione al battesimo “Vuoi dunque che tuo figlio venga battezzato nella fede della Chiesa che ora, tutti insieme, abbiamo professato?” (dal Rito del Battesimo) L a preparazione al battesimo è seguita da un gruppo di coppie che, assieme ad un sacerdote, propongono tre incontri serali (il sabato sera, alle ore 20.30) ogni due mesi. Genitori e padrini partecipano a tre momenti di preparazione comunitaria al Battesimo, occasione unica per condividere la propria esperienza e l’impegno di responsabilità per ciò che si chiede per i propri figli. Gli incontri si svolgono presso la nuova Scuola materna parrocchiale – via Mameli , 24. Le iscrizioni si realizzano di domenica mattina, presso la Casa della comunità, secondo il calendario sotto riportato. In questo cammino di prepazione, la domenica successiva al primo incontro, ci sarà la presentazione dei battezzandi alla comunità, normalmente alla Messa delle ore 11.00. La celebrazione del battesimo è proposta una domenica al mese, un mese al mattino e un mese al pomeriggio, con il seguente calendario: TERZO CICLO - Domenica 27 aprile 2014, ore 10.30-12.00 iscrizioni in canonica - 1° INCONTRO: sabato 10 maggio, 20.30 - La nascita: dono della vita - Presentazione dei bambini: 11 maggio - S. Messa ore 11.00 - 2° INCONTRO: sabato 17 maggio, 20.30 - La fede: scelta di vita - 3° INCONTRO: sabato 24 maggio, 20.30 - Il dono del Battesimo - Battesimo: domenica 15 giugno S. Messa, ore 11.00 domenica 13 luglio - pomeriggio QUARTO CICLO - Domenica 31 agosto 2014, ore 10.30-12.00 iscrizioni in canonica - 1° INCONTRO: sabato 13 settembre, 20.30 - La nascita: dono della vita - Presentazione dei bambini: 14 settembre - S. Messa ore 11.00 - 2° INCONTRO: sabato 20 settembre, 20.30 - La fede: scelta di vita - 3° INCONTRO: sabato 27 settembre, 20.30 - Il dono del Battesimo - Battesimo: domenica 12 ottobre S. Messa, ore 11.00 domenica 9 novembre - pomeriggio QUINTO CICLO - Domenica 26 ottobre 2014, ore 10.30-12.00 iscrizioni in canonica - 1° INCONTRO: sabato 8 novembre, 20.30 - La nascita: dono della vita - Presentazione dei bambini: 9 novembre - S. Messa ore 11.00 - 2° INCONTRO: sabato 15 novembre, 20.30 - La fede: scelta di vita - 3° INCONTRO: sabato 22 novembre, 20.30 - Il dono del Battesimo - Battesimo: domenica 14 dicembre S. Messa, ore 11.00 domenica 11 gennaio - pomeriggio SI SONO ADDORMENTATI NEL SIGNORE 2013 65 - Pellizzon Speranza di anni 98 66 - Bottacin Maria di anni 89 67 - Pizzato Umberto di anni 88 68 - Gomirato Mario di anni 88 2014 01 - Baiano Giuseppina di anni 80 02 - Lugato Elide di anni 82 03 - Miele Dino (Ninetto) di anni 56 04 - Milan Maria di anni 81 05 - Boato Elena di anni 40 06 - Zabeo Antonio di anni 90 07 - Ranghetto Mirella di anni 86 08 - Stevanato Mirella di anni 76 09 - Corazza Amelia di anni 93 10 - Masiero Eugenio (Ciccio) di anni 80 11 - Coi Giuseppe di anni 88 12 - Dori Maria (Ornella) di anni 67 13 - Muffato Elio di anni 80 14 - De Marchi Imeldina di anni 84 15 - Tegon Rina di anni 99 16 - Di Marco Emilio di anni 66 I NUOVI FIGLI DI DIO 01 - Bianchin Laura di Guido e di Stellon Raffaella 02 - Preo Marta di Denis e di Firino Elena Maria Rita 03 - Sorato Leonardo, Angelo di Andrea e di Vedovato Manuela 04 - Zamengo Maria di Mauro e di Stevanato Sonia 05 - Benetti Pietro di Fabio e di Plafoni Federica 06 - Rachel Santos Sierra di Luis Alberto Santos e di Raquel Sierra de La Rosa 07 - De Zorzi Alex di Diego e di Preo Barbara 08 - Caccin Riccardo di Osvaldo e di Franceschin Nensi 09 - Gallo Nico di Franco e di Vendramin Rose Saumya Comunità Nostra 7 Nel sud del mondo per scoprire l’essenziale Grande partecipazione alla serata di testimonianze missionarie promossa da parrocchia e Gruppone D avvero una bella serata, con una sala strapiena di ragazzi e giovani, sia dalla parte di chi raccontava che da quella di chi si poneva in ascolto. Martedì 11 febbraio, presso l’Oratorio di Salzano, la parrocchia e il Gruppone missionario hanno organizzato una serata di testimonianze, dal titolo “Mani e cuore giovani per il mondo”, moderata da Jacopo Masiero. L’obiettivo era far conoscere l’esperienza dei giovani di Salzano (di cui abbiamo parlato nello scorso numero di “Comunità Nostra”), e non solo, che erano stati in Ecuador durante l’estate con il Gruppone. Un periodo in cui Martina, Arianna, Ste- fano, Riccardo, Teresa, Elisa, Silvia, Sara e Serena hanno “vissuto accanto” agli abitanti di Amaguana, Salinas, Apahua, condividendo con loro spazi, tempi, cibo, lavoro, gioco, “gustando ogni giorno”, come hanno sottolineato, e “godendo di un affetto semplice, immotivato”, a cominciare dai bambini, scoprendo “una vita diversa, con ritmi a misura d’uomo, dove il bene più grande sono le persone, tutte le persone, e dove gli ospiti sono accolti con generosità, anche sacrificando il poco che ogni famiglia ha a disposizione”. Ragazzi che a vent’anni sono partiti con l’idea che “vivere accanto a queste persone una vita semplice mi avrebbe aiutato a ‘pulire’ la mia vita da ciò che non è essenziale” e sono tornati “ricchi di tutto l’amore ricevuto” ma anche consapevoli che qui, in questo nostro mondo “abbiamo troppo, forse a scapito di chi ha poco o nulla”. Insieme a loro ha portato la propria testimonianza anche Daniele Masiero che ha trascorso un mese e mezzo in Ciad e che ai genitori presenti ha detto: “Offrite ai vostri figli questa opportunità, se hanno questo desiderio, pagate loro il viaggio volentieri, è un regalo per la loro crescita di cui vi saranno grati per sempre”. A.C. A sinistra alcune immagini della serata; a destra l’immagine grafica dell’evento. 8 Comunità Nostra Sermig, un’esperienza per crescere Un gruppo di giovani salzanesi ha trascorso una settimana nell’arsenale della pace di Torino Q uest’anno abbiamo fatto un’esperienza diversa dagli altri anni.. Noi che eravamo abituati al verde e alla tranquillità della montagna, ci siamo trovati in uno dei quartieri più disagiati di Torino, dove la povertà e la miseria affollavano le strade. Ma non prendete paura, non abbiamo dormito sui marciapiedi, passavamo il nostro tempo in un’oasi speciale... un ex arsenale di armi trasformato in un arsenale di Pace e di speranza, il Sermig (Servizio Missionario Giovani). Durante la settimana, insieme ad altri trecento ragazzi provenienti da tutta Italia, abbiamo dato il nostro contributo nei servizi da loro proposti: abbiamo pulito i dormitori dei senzatetto, abbiamo smistato vestiti per le famiglie bisognose, abbiamo fatto vari laboratori tra cui falegnameria; ma la cosa più soddisfacente (e anche più faticosa) è stato caricare un container di aiuti umanitari con destinazione Romania. Come detto prima, tutto ciò lo abbiamo vissuto insieme a nostri coetanei provenienti da tutta la penisola con cui abbiamo stretto legami d’amicizia grazie anche ai laboratori dove ci siamo messi a confronto su argomenti vari. Quella settimana non è stata speciale solo per noi, ma anche per il Sermig… infatti il 2 agosto abbiamo festeggiato con loro il trentesimo anniversario dell’ingresso all’arsenale con una veglia itinerante notturna per le strade e le piazze di Torino. Quest’esperienza ci è servita per conoscere meglio quello che succede al di fuori nella nostra vita e ci ha fatto capire che non dobbiamo lamentarci più per delle sciocchezze (pretendere l’ultimo modello del telefonino o la maglia di marca) perché i valori più importanti si trovano nelle piccole cose e noi, nel nostro piccolo, sappiamo di aver aiutato delle persone che ne avevano bisogno... Marco, Silvia, Cristian, Luca, Claudia, Matteo 5xmille alla casa di riposo DON vittorio allegri Con il 5 per mille alla Casa di Riposo contribuirai a profondere il suo impegno nel migliorare la qualità di vita degli ospiti. Con la tua donazione ci aiuterai a promuovere corsi per operatori, volontari e gruppi di sostegno per familiari per creare una rete di solidarietà che offra un assistenza adeguata e professionale alle persone che per problemi relativi alla loro condizione di invecchiamento, di solitudine e di malattia necessitano di maggiore attenzione e protezione. Nella compilazione del 730, o del modello unico o del CUD, firma nella casella Organizzazioni non lucrative (ONLUS), riportando il codice fiscale della casa di Riposo, cioè 82004450274. Il 5 per mille non sostituisce l’8 per mille e non è un costo aggiuntivo per il contribuente. E’ una quota di imposta a cui lo Stato rinuncia per destinarla alle organizzazioni senza scopo di lucro per sostenere la loro attività. Comunità Nostra 9 Scuola dell’infanzia: genitori impegnati a costruire comunità Le iniziative e lo “spirito” del gruppo volontari D icono che la testimonianza sia più importante della rendicontazione, anche se nella società di oggi siamo più portati alla seconda. E se invece il segreto fosse solamente quello di condividere, di testimoniare? È molto facile snocciolare numeri, elencare attività, ma risulta più entusiasmante condividere lo spirito che anima il gruppo di noi Genitori Volontari: mamme e papà insieme, impegnati nel vivere l’esperienza alla Scuola dell’infanzia parrocchiale dei propri figli, con loro e per loro. Un gruppo compatto, eterogeneo fatto di tante storie di vita e problemi quotidiani che, durante gli incontri, a volte trovano essi stessi ascolto e soluzioni condivise. Con questo spirito il Gruppo Genitori Volontari si è messo alla prova, nelle già rodate attività di raccolta fondi grazie ai quali le maestre hanno potuto proporre ai nostri figli attività, uscite, laboratori sempre più stimolanti, oppure nella partecipazione agli incontri formativi per genitori che si sono conclusi nel mese di gennaio (“Mai senza l’altro: essere famiglia nelle relazioni e nella chiesa”) e in quelli che sono iniziati dal mese di marzo, pensati con la finalità di recuperare le memorie affettive della coppia e della genitorialità per imparare ad attingere alle risorse interne alla famiglia nei momenti di difficoltà e che ci vedono coinvolti in 4 nuove serate sulle “stagioni della coppia”. Il tutto culminerà con la festa della famiglia del 25 maggio, una giornata in cui tutta la comunità parrocchiale avrà occasione di riunirsi iniziando alla mattina con la messa e trascorrendo poi assieme piacevoli momenti di condivisione. Ci siamo poi messi in gioco anche quest’anno recitando per i nostri figli a carnevale ed allietando gli ospiti della casa di riposo V. Allegri. Momenti intensi, fatti di gioia e conoscenza, di accoglienza e soprattutto di comunità. Ed è in questo che continuamente accettiamo più volentieri la sfida: nel fare comunità, concretamente, condividendo pensieri, sogni e paure del nostro essere genitori; trovandoci alla domenica a Messa, organizzando qualche uscita o pranzando insieme, imparando così ad essere ospiti e ad ospitare, ad accoglierci prima di tutto fra adulti, per essere davvero nei fatti un esempio per i nostri figli, affinché gli insegnamenti del Signore non rimangano solamente delle parole su cui riflettere ma ciò su cui costruire la nostra comunità. Quindi non smetteremo mai di estendere l’invito a tutti voi genitori per continuare a crescere nello spirito e nell’entusiasmo che ci ha portati fino a qui. Gruppo Genitori Volontari LE STAGIONI DELLA COPPIA Gli incontri hanno la finalità di recuperare le memorie affettive della coppia e della genitorialità per imparare ad attingere alle risorse interne alla famiglia nei momenti di difficoltà. Sono previsti quattro appuntamenti presso la Scuola dell’Infanzia Mons. G. Menegazzi con inizio alle ore 20.30: Venerdì 9 Maggio 2014 COMUNICARE E CONTEMPLARE. L’AUTUNNO L’autunno ci introdurrà nell’importante tema della comunicazione nella coppia, gli ostacoli nella relazione dialogica, le condizioni e gli atteggiamenti che agevolano gli scambi. Venerdì 28 Marzo 2014 GUARDARE E STUPIRSI. LA PRIMAVERA La primavera inizierà la scoperta del “ciclo della coppia” andando a recuperare le memorie importanti partendo dalla fase dell’innamoramento e recuperando i concetti della mascolinità e della femminilità. (Relatrice dott.ssa Rita Scantamburlo) Domenica 25 Maggio 2014 PENSARE AMANDO E PENSARSI AMATI. L’ESTATE Quest’ultima data è stata fissata di Domenica perché coinciderà con la festa della famiglia di fine anno. Venerdì 11 Aprile 2014 GENERARE E AMMIRARSI. L’INVERNO Attenzione sul “ciclo della famiglia”, la costruzione della genitorialità e la relazione educativa. (Relatrice dott.ssa Annamaria Fardin) 10 Comunità Nostra Gli incontri daranno spunti teorici frontali che si alterneranno a momenti di discussione in coppia, in piccoli gruppi di coppie e in grande gruppo. Verrà offerto il servizio di babysitteraggio. Info: 041 437043 www.scuolainfanziasalzano.it PROGRAMMA della SETTimana SANTa DOMENICA DELLE PALME / 13 aprile VENERDÌ SANTO / 18 aprile In questa festa la Chiesa ci mette in mano un ramoscello di ulivo e ci invita a seguire Cristo sulla strada della sua donazione, sulla strada della croce, che è la strada della vita, come uomini portatori di un messaggio di fraternità, capaci di prendere tutto ciò che porta pace. L’ulivo lo porteremo nelle nostre case… sarà segno che ci impegniamo ad essere uomini e donne di pace. Che la pace di Cristo regni davvero nei nostri cuori. Giorno di astinenza e digiuno. Orario delle celebrazioni: SS. Messe: alle ore 7.00 – 8.15 – 9.30 – 11.00 – 18.30. Ore 9.15: Benedizione delle Palme nel cortile della canonica e processione verso la chiesa. Segue la Messa. Ore 11.00: Santa Messa Solenne con lettura della Passione di Gesù secondo Matteo. Ore 15.30: Apertura delle 40 ore – Vespero – Adorazione fino alla Messa delle 18.30. LUNEDÌ - MARTEDÌ - MERCOLEDÌ SANTO 14 – 15 – 16 aprile La chiesa resta aperta tutto il giorno per la preghiera. Ci sarà l’adorazione eucaristica per offrire a tutti la possibilità di trovare modo e tempo per la preghiera personale e comunitaria. Orario delle celebrazioni: Ore 7.00: S. Messa. Segue l’Adorazione Eucaristica fino alla Messa delle ore 19.00. Ore 15.00 - 17.00: Momento di preghiera per i ragazzi delle elementari e delle medie secondo gli orari del catechismo (coloro che hanno catechismo il venerdì, 2a e 5a elementare, anticiperanno al lunedì). Ore 19.00: S. Messa. Orario delle celebrazioni: Ore 7.00: Preghiera dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi. Ore 15.00: Solenne azione liturgica. Ascolto della Passione di Gesù secondo Giovanni, adorazione della Croce, bacio del Crocifisso e S. Comunione. Ore 20.30: Funzione in chiesa, Processione con Via Crucis per le strade del paese (via Via Roma, Piemonte, Torino, Calabria, Toscana, Rimembranza, Chiesa) e bacio del Crocifisso. SABATO SANTO / 19 aprile Orario delle celebrazioni: Ore 7.00: Preghiera dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi. Ore 21.00: SOLENNE VEGLIA PASQUALE. Liturgia della Luce; Liturgia della Parola; Liturgia Battesimale: benedizione dell’acqua, rinnovo delle promesse battesimali e celebrazione dei battesimi; Liturgia Eucaristica pasquale. Sono invitati in particolare i ragazzi che si stanno preparando a ricevere il sacramento della Confermazione. PASQUA DI RISURREZIONE / 20 marzo Come nella notte celebriamo Cristo, la sua e la nostra Pasqua! La vita è più forte della morte ed è l’Amore ad avere l’ultima parola. Tutto quello che pensiamo ingoiato dalle tenebre è rinato a vita nuova: portiamo a tutti l’annuncio dell’evento che ha trasformato la storia dell’umanità. Orario delle celebrazioni: SS. Messe: alle ore 7.00 – 8.15 – 9.30 – 11.00 – 18.30. Vespri: alle ore 15.30. GIOVEDÌ SANTO / 17 aprile Orario delle celebrazioni: Ore 7.00: Preghiera dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi. Ore 17.00: S. Messa della “Cena del Signore”, per ragazzi, anziani e tutti coloro che non possono partecipare alla sera. Ore 20.30: S. Messa Solenne della “Cena del Signore”, con il rito della lavanda dei piedi e presentazione dei bambini della Prima Comunione, assieme ai loro genitori. Ore 22.00: Veglia di preghiera con Adorazione al Santissimo Sacramento. LUNEDÌ DELL’ANGELO / 21 aprile Orario delle celebrazioni: SS. Messe: alle ore 8.00 – 9.30 – 11.00. confessioni Lunedì 14 aprile, ore 20.30: confessioni per i giovanissimi delle superiori / Martedì 15 aprile, ore 15.30: confessioni per ragazzi della 1a media Mercoledì 26 marzo ore 20.30: celebrazione penitenziale per giovani ed adulti Tutti i giorni della Settimana Santa: al mattino dalle 8.00 alle 12.00 (escluso il giovedì santo); al pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00 Dalla Domenica delle Palme per tutta la Settimana Santa, oltre ai sacerdoti della parrocchia, sarà presente anche un confessore straordinario (p. Mario Ozorio). Nota bene: non si celebra il sacramento della confessione durante le celebrazioni del Triduo Pasquale. Comunità Nostra 11 Pio X, maestro di santità nel quotidiano Parrocchia, Comune e associazioni insieme per ricordare la figura di Giuseppe Sarto nel centenario della morte e riscoprire oggi il senso di un impegno civile, sociale, religioso, educativo all’insegna dell’apertura e dell’accoglienza C’ è stata una bella partecipazione di fedeli, provenienti da tre vicariati della nostra diocesi (Mirano, Noale e Mogliano Veneto), al pellegrinaggio nella nostra chiesa parrocchiale domenica 23 marzo, in occasione del centenario della morte di Pio X. Dopo la parrocchia di Riese, dove Giuseppe Sarto nacque e maturò la propria vocazione, e dopo Tombolo, dove mosse i primi passi da prete come cappellano, è toccato a Salzano, dove Sarto fu parroco dal 1867 al 1875, ospitare il terzo dei pellegrinaggi intervicariali con la reliquia del santo. Alla preghiera del vespro è seguita la meditazione di mons. Stefano Chioatto, docente di Storia della Chiesa, sulla figura di papa Pio X, cui è seguito l’atto di venerazione della reliquia. In occasione di questi pellegrinaggi c’è stato anche uno speciale dono di papa Francesco alla nostra diocesi: la concessione dell’Indulgenza plenaria ai partecipanti. “La vicenda di Pio X, un santo della nostra terra, è unica nella storia pontificia - ha spiegato mons. Chioatto per l’impegno pastorale a tutto campo che l’ha contraddistinta, la dedizione 12 Comunità Nostra incondizionata e l’attenzione concreta alla vita della Chiesa, visibile nell’opera riformatrice che ha caratterizzato il suo ministero”. Un pastore semplice, umile, laborioso, fedele alla cura della vita spirituale; un Papa riformatore, con un chiaro progetto pastorale: “Instaurare omnia in Cristo”, edificare cioè tutte le cose in Cristo. I pellegrini hanno avuto anche la possibilità di visitare il museo di san Pio X, che raccoglie oggetti liturgici, suppellettili, paramenti e messali, documenti e molte altre testimonianze della vita e dell’attività pastorale di Sarto. Sono molte e diverse le iniziative in calendario fino al prossimo autunno per ricordare la figura di san Pio X, sia a livello diocesano che locale. La Parrocchia e l’Amministrazione comunale hanno lavorato insieme, anche con gruppi e associazioni locali, in particolare l’associazione “Tempo e memoria”, e il Comitato diocesano per il Centenario, per proporre un interessante programma. L’operato del parroco Sarto ha lasciato un segno profondo nella storia locale prima di tutto dal punto di vista religioso, ma senza dubbio anche in ambito civile e sociale: dalla lotta all’analfabetismo tra i ragazzi e gli adulti, senza dimenticare il suo ruolo nella realizzazione della Filanda e il rapporto di amicizia e di dialogo con la famiglia ebrea dei Romanin-Jacur, e poi la collaborazione con l’Amministrazione comunale durante l’epidemia di colera del 1873, il suo instancabile impegno a favore dei poveri e degli ultimi costituiscono un’eredità di cui è doveroso fare memoria. Non una memoria fine a se stessa, però, ma “un’occasione, soprattutto pensando alle giovani generazioni, per riflettere e progettare un futuro all’insegna dell’accoglienza, del confronto, dell’apertura religiosa, sociale, politica, a partire dalla testimonianza di Pio X”, come hanno sottolineato il parroco mons. Paolo Cargnin e il sindaco Alessandro Quaresimin presentando il calendario delle iniziative. Con questo numero di “Comunità Nostra” è allegata la brochure degli eventi sul centenario di Pio X. Altre informazioni potranno essere consultate sul sito web della Parrocchia e del Comune di Salzano. (A.C.) concorso di pittura S ottolineiamo in particolare il Concorso di pittura ispirato a san Pio X: l’opera vincitrice sarà collocata nella chiesa di Salzano e il ricavato della vendita delle varie opere sarà destinato ad un’iniziativa di solidarietà curata dalla nostra Caritas parrocchiale. Il 31 maggio, in villa Jacur, nell’ambito della festa della filatura, ci sarà l’inaugurazione della mostra documentaria sulla vita di Giuseppe Melchiorre Sarto, a cura di Angelo Pavanello. Nel corso della mattinata, inaugurazione della mostra di pittura con le opere del concorso e incontro sul tema “Giuseppe Sarto e il sodalizio con il pittore Pietro Nardi”, a cura di Francesco Stevanato. In serata rappresentazione teatrale “Giuseppe Sarto e la filanda”, con la compagnia La Formigheta, su testo di Quirino Bortolato. Incontri culturali in filanda D al 6 giugno al 3 luglio, nella cornice della filanda e della villa Jacur, alle 21, saranno inoltre proposte cinque serate di grande spessore culturale, spirituale e politico, in cui la carità, il lavoro pastorale e civile di Sarto saranno un patrimonio da approfondire per riflettere su che cosa significhi essere cittadini e cristiani oggi: “Pio X: il parroco che è diventato papa” (6 giugno), con Quirino Bortolato, ricercatore di storia locale, e Gianpaolo Romanato, docente di Storia della Chiesa; “Fratello, amico o nemico?”, percorsi dalla diffidenza all’accoglienza (13 giugno), con Enzo Pace, docente di Sociologia delle Religioni; “La politica come servizio alla collettività - oggi è ancora possibile?” (20 giugno), con Rosy Bindi, deputato e presidente della Commissione parlamentare Antimafia; “I cittadini e le povertà - Nuovi orizzonti di coscienza civica e di impegno”, con Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio e docente di Storia contemporanea; “Trasmettere la fede ai giovani - una sfida per la Chiesa, tra insegnamento e testimonianza” (3 luglio) con don Flavio Dalla Vecchia, docente di Sacra Scrittura. Pellegrini a Roma e a Cima Grappa Alcune immagini del pellegrinaggio intervicariale del 23 marzo nella chiesa di Salzano con la reliquia di san Pio X (foto Michele Zecchin) M olti altri gli appuntamenti fino ad agosto: il 15 giugno, nella corte della filanda, concerto del Coro La Filanda. Dal 4 al 6 luglio, pellegrinaggio parrocchiale a Roma, e il 4 agosto a Cima Grappa. Il 23 agosto, in Casa della Comunità, inaugurazione della mostra “Pio X, dal papato alla santità”, a cura di Stefano Bolgan. Il 24 agosto, festa del patrono, San Bartolomeo, dalle 9 alle 13, annullo speciale delle Poste italiane, solenne celebrazione eucaristica con il vescovo Gardin, cui seguirà l’inaugurazione, in chiesa, dell’opera vincitrice del concorso di pittura. Per ulteriori informazioni: www.parrocchiasalzano.org www.salzano.provincia.venezia.it Comunità Nostra 13 Sono felice di aver camminato con il popolo e con i poveri E’ stato ospite per qualche giorno a Salzano mons. Gonzalo LÓpez MaraN�Ón, vescovo emerito di Sucumbìos (Ecuador) L o scorso febbraio è stato ospite dei cristiani. “Abbiamo fatto un grana Salzano il vescovo emerito di de lavoro – spiega -, scavato la terra e Sucumbìos, in Ecuador, mons. costruito fondamenta solide su cui le Gonzalo López Marañón, che è inter- comunità sono cresciute. Sappiamo, venuto durante le messe. Una zona come chiesa latinoamericana, di aver particolare, quella della diocesi di costruito sulla roccia, non sulla sabSan Miguel di Sucumbìos, nel nordest bia, e questo ci conforta per il futuro”. dell’Ecuador, al confine con la Colom“Non è stato facile – racconta mons. bia, terra di immigrazione di rifugiati Gonzalo -, ci sono state anche incolombiani, che sono comprensioni per accolti dalla chiesa come le nostre locale e dagli abitanti, chiese cercano di Abbiamo fatto tra i quali ci sono anvivere la radicaun grande lavoro che indigeni dell’Alità del Vangelo e – spiega -, scavato mazzonia e persone una fede incarnadi origine africana. ta nella vita delle la terra e costruito Spagnolo di origine, persone, una fede fondamenta solide su carmelitano, mons. che si interessa di cui le comunità sono López Marañón, tutto ciò che ricresciute. Sappiamo, quando è arrivato guarda il popolo, come chiesa in Ecuador si è ime che poi si tralatinoamericana, di merso pienamente sforma in testinella realtà latinoamonianza, a volte aver costruito sulla mericana, cercando in denuncia delle roccia, non sulla di camminare con il ingiustizie. Non è sabbia, e questo ci popolo, con i poveri, stato facile ma io conforta per il futuro e cercando di trovasono felice, perre, insieme a loro, le ché la mia vita di risposte ai bisogni e prete, di Vescovo, alle domande di verità e di giustizia. deve essere come quella di Gesù che A Sucumbios è arrivato come prefetto ha amato la sua Chiesa. E se ci sono apostolico e dopo 12 anni ne è diven- state delle sofferenze, le ho vissute tato Vescovo: 40 anni di vita intera- volentieri e le ho offerte per i poveri. mente spesa per il Vangelo e per i po- Ancora oggi, a 80 anni, desidero fare veri, avendo come “guida” il Concilio una vita missionaria, desidero tornaVaticano II e le Conferenze Episcopali re fra la gente”. Latinoamericane (Medellin, Puebla, Mons. Gonzalo, durante la sua perAparecida in particolare). Mons. Gon- manenza in Italia ha incontrato papa zalo racconta di una Chiesa di comu- Francesco, com’era suo desiderio, e nione e di partecipazione, nella quale ha voluto fare visita anche al nostro le comunità di base sono molto forti, Vescovo, a Treviso. dove i laici sono impegnati nell’evangelizzazione, e i problemi sociali sono Alessandra Cecchin occasione per testimoniare l’impegno 14 Comunità Nostra Il nostro Vescovo Gianfranco Agostino Gardin con mons. Gonzalo López Marañón CASA DELLA COMUNITà PARROCCHIALE: PARTE IL RESTAURO Due anni di lavori previsti per ristrutturare Villa Combi I l cantiere aprirà a fine aprile: tempo due anni ( ma si spera anche qualche mese prima ) e Salzano avrà una rinnovata Casa della Comunità. La prima novità è proprio questa: non più la vecchia canonica intesa solo come abitazione ed ufficio dei sacerdoti ma un luogo di incontro al servizio della comunità parrocchiale. Avremo modo nei prossimi numeri di “Comunità nostra” di raccontare il progetto e le sue varie fasi realizzative, le opzioni tecniche e quelle operative, per il momento è importante sottolineare che le scelte fatte sono improntate al rigore (e in questi tempi di crisi non poteva certo essere altrimenti) ma anche alla conservazione e valorizzazione di una villa che è patrimonio storico e culturale di Salzano. Fabio Zecchin e Francesca Zambon, i due progettisti, hanno dovuto avere un occhio alla salvaguardia dell’esistente, che è un bene sottoposto a tutela, ma anche grande attenzione alla fruibilità ed alla accessibilità dell’edificio. Prima ancora di cominciare, comunque, si è dovuto pensare a come limitare l’impatto dei lavori sulla piazza. Si è scelto di aprire un cancello nel lato sud ovest dell’area su cui insistono gli edifici parrocchiali, affacciato quindi su Via della Rimembranza. Un cancello carraio che nei due anni di lavori servirà per accedere al cantiere senza transitare per la piazza e che alla fine dell’intervento resterà come ingresso alla casa della Comunità, liberando così almeno parzialmente la piazza principale. L’affidamento dei lavori è stato fatto nella massima trasparenza, ma il Consiglio parrocchiale per gli affari economici ha alla fine scelto una sorta di linea mediana puntando a privilegiare più che il massimo ribasso del prezzo la professionalità delle offerte ed anche la presenza di ditte di Salzano. A lavorare in questa importante operazione di restauro saranno la CBC di Salzano per le opere murarie, la Sirecon di Pianiga specializzata nel recupero di beni sottoposti a vincolo culturale (non va dimenticato che a villa Combi ci sono pavimenti antichi e fregi pittorici di grande pregio), la Elettrosystem di Salzano per gli impianti elettrici ed infine ancora una impresa di Salzano, quella di Stefano Scavezzon, per la componente idraulica. Resta da dire della parte finanziaria dell’operazione. Il costo – tutto compreso – sarà di circa 1,2 milioni di euro, con un buon risparmio sul- la prima proiezione. A fianco trovate uno schema del piano finanziario per sostenere la spesa. Come si può notare restano da coprire circa 350.000 euro e per questo si pensa ad una sorta di finanziamento popolare. Banca Prossima, la costola “etica” del gruppo Intesa, si è detta disponibile ad intervenire con la sua formula chiamata “Terzo valore”, una sorta di prestito aperto al contributo di tutti che sarà remunerato in misura “accettabile” da chi ne usufruisce, in questo caso la Parrocchia, e che sarà garantito dalla Banca stessa. Una sorta di “buon investimento”, quindi, in un “bene” che fa parte del patrimonio dell’intera nostra comunità. Ma anche di questo ci sarà modo di parlare diffusamente nei prossimi mesi. Per adesso via ad impalcature e cantiere. C.P. RESTAURO DELLA CASA PARROCCHIALE COSTO COMPLESSIVO DELL’ OPERAZIONE € 1,2 milioni DISPONIBILITÀ DELLA PARROCCHIA CON IL SOSTEGNO DELLA DIOCESI € 600.000 MUTUO A TASSO AGEVOLATO DELL’ ASSOCIAZIONE VILLE VENETE € 200.000 FINANZIAMENTO A FONDO PERDUTO DELL’ASSOCIAZIONE VILLE VENETE € 45.000 FONDI REGIONALI FINALIZZATI da chiedere ed al momento non stimabili PRESTITO POPOLARE “TERZO VALORE” A SALDO DELL’ INTERVENTO € 350.000 Comunità Nostra 15 I ROVER E LE SCOLTE NON VIVONO LA CRISI MA VIVONO UN SOGNO: LA ROUTE NAZIONALE I n vista della Route Nazionale, l’appuntamento che quest’estate coinvolgerà 34 mila scout, ogni regione ha organizzato un forum come tappa intermedia del percorso. La Branca R/S di Salzano domenica 16 febbraio ha dunque partecipato, insieme ad atri 5 mila scout, al Forum Regionale dedicato ai rover e alle scolte del Veneto presso il Pala Arrex di Jesolo Lido. La giornata ha assunto i toni di un incontro motivazionale fin dal nostro arrivo. Canti balli e testimonianze più o meno forti hanno animato tutto lo svolgimento dell’incontro. Grazie alla bravura della compagnia teatrale “Oltre il Sipario” la giornata è stata tanto leggera e appassionante quanto entusiasmante e decisiva. Fin dall’inizio con la testimonianza di Don Luigi Ciotti, sacerdote molto attivo nel sociale, ci siamo sentiti una parte positiva e indispensabile della società contemporanea. Ci ha esortati a “trasformare i no in noi” ed ad accogliere le “gentili pedate del Signore”. Don Ciotti ha risvegliato i nostri pensieri dal tepore della normalità, offrendoci spunti di riflessione molto originali. Nel pomeriggio l’ospite era Alex Zanardi, campione di automobilismo rimasto coinvolto in un grave inciden- te che gli è costato l’uso delle gambe, oggi campione olimpico di hand-biking (il corrispettivo paraolimpico del ciclismo). Con un tono ironico Zanardi ci ha invitati a non mollare mai, ad avere sempre il coraggio di essere forti anche quando tutto sembra essere perso, perché la felicità non sta tanto nella meta, ma nel percorso fatto per raggiungerla. Ci ha esortati dunque a fare ciò che più ci piace impegnandoci con tutti noi stessi, a questo proposito ha detto: “Non ho iniziato l’handbiking perché volevo vincere, ho vinto perché mi piaceva l’hand-biking” e ripensandoci in effetti... Quante volte facciamo qualcosa solo in vista del risultato? Il forum si è concluso con il concerto di Luca Bassanese, artista molto attivo nel sociale e nello sforzo di impegno civile. Il tema della giornata, e in generale della Route Nazionale, era il “coraggio”, bisogna dire che al termine di questo entusiasmante incontro tutti ne siamo usciti carichi... pronti a vivere un sogno: La Route Nazionale! One way, one bravers. DON LUIGI CIOTTI Il coraggio di lottare per quello in cui senti giusto, il coraggio di non aver paura ALEX ZANARDI Il coraggio di crederci, il coraggio di non arrendersi, mai Clan "Oltre l'Arcobaleno" e Noviziato Agesci Salzano 1 BRANCA R/S SALZANO 1 Il coraggio di farsi ultimi LUCA BASSANESE Il coraggio di essere e di cantare fuori dagli schemi www.salzano1.stradedicoraggio.it www.agescisalzano.org 16 Comunità Nostra D Il perdono: una bella festa… per una grande tappa! omenica 16 marzo circa 70 bambini della nostra comunità hanno ricevuto per la prima volta il sa-cramento del Perdono, ed è stata una vera festa! Tutti insieme, famiglie, bambini e catechiste ab-biamo festeggiato il ritrovamento dell’armonia. Durante i mesi di preparazione, infatti, avevamo scoperto come quella parola così difficile da pronuncia- re… “peccato” sia causa della perdita dell’armonia con gli altri, con noi stessi e con Dio e ci faccia divenire un po’ alla volta delle note stonate… Ma per fortuna, come ci ricorda papa Francesco, Dio non si stanca di perdonare se noi non ci stanchiamo di chiedergli perdono ed attraverso la grazia del sacramento ci ridona pace, gioia e armonia, come in un secondo Battesimo. E così ciascun bimbo si è accostato al Sacramento portando con sé una nota musicale di colore nero con scritte all’interno le proprie “stonature”, le proprie piccole mancanze. Ricevuto il perdono il sacerdote ha consegnato a ciascuno una nota colorata, simbolo della gioia e dell’armonia ritrovata e un grande pentagramma sull’altare si è riempito di festose note colorate. Un abbraccio di mamma e papà accoglieva ciascun bambino subito dopo la confessione, riempendo la chiesa di calore e forse anche di un po’ di commozione. Grande entusiasmo quando tutti insieme si è potuto reintonare il canto “Tu sei” e quando don Paolo sul piazzale della chiesa ha bruciato tutte le note nere… sì perché il Signore non scherza e i peccati li cancella davvero, mettendo in noi un cuore nuovo! Genitori e catechiste dei bambini della Terza Tappa “DA MIHI ANIMAS”, QUANDO GLI ANIMATORI CI METTONO L’ANIMA! “D a Mihi Animas” è stato il tema dell’uscita di due giorni che a Jesolo ha coinvolto gli animatori del GrEst di Salzano. Un’esperienza insolita che ha visto i ragazzi impegnarsi nella progettazione dell’Estate Ragazzi 2014. Il wee-kend si è concluso con la Festa dei Giovani insieme ad altri 6 mila animatori del Triveneto. L’inno “Da Mihi Animas” sarà la colonna sonora del nuovo GrEst “U.A.U. – Un’Avventura Unica”. «E piano scopri che l’educazione è cosa profonda che riguarda il cuore». Comunità Nostra 17 PASSI GIOVANI SU TRACCE DI MEMORIA: DESTINAZIONE SARAJEVO CRESIMA PER 55 RAGAZZI Il campo giovani diocesano nella città simbolo della guerra nella ex Jugoslavia S iamo partiti giovedì 18 luglio da Treviso con tre furgoncini, trenta giovani da tutta la diocesi, ricchi di curiosità verso una realtà di cui tanto avevano sentito parlare. La vedevamo in televisione la guerra nella ex Jugoslavia. La possiamo vedere oggi nei video di Youtube. È stata una guerra vicina perché a poche miglia di mare, lontana perché resta nello schermo del pc o della tv… Immergersi in questo paese è stata prima di tutto una esperienza profondamente umana, una conoscenza dell’essere umano nella sua piena fragilità, il male che può fare, ma anche nella sua grande ricchezza: abbiamo visto segni concreti di speranza, di solidarietà, di coraggio, a Zagabria, a Banja Luka, a Sarajevo, attuale capitale della Federazione croato musulmana di Bosnia, città simbolo delle guerre della Ex-Jugoslava. Gli abitanti di Sarajevo, croati cattolici, bosniaci musulmani e serbi ortodossi, hanno coraggiosamente resistito alle forze armate serbe che per tre anni, dal 5 aprile 1992 al 29 febbraio 1996, hanno assediato la città simbolo dello spirito multietnico, solidale e rispettoso tipico del popolo bosniaco. Per le strade la stragrande maggioranza della popolazione è costituita da giovani. E i giovani non vogliono sentir parlare di guerra, ma ovunque ti giri ci sono evidenti segni di ciò che è accaduto. Questo è lo spirito della città di oggi: voler ricominciare rivolti non al passato, ma al futuro. Il nostro viaggio in questi luoghi ancora visibilmente segnati da una lunga guerra che ha distrutto non solo edifici e cose, ma soprattutto relazioni, ci ha riservato anche la gioia di scoprire e conoscere segni di solidarietà ancora oggi ben presenti, come l’Orfanotrofio gestito da alcune suore, che continua ad accudire bambini di qualunque etnia o religione, senza distinzioni, o la scuola multietnica nella quale abbiamo alloggiato e che accoglie studenti e giovani provenienti da tutta la Bosnia, ma anche da tutto il mondo, non importa quale sia il loro credo religioso o il colore della loro pelle. Sono stati giorni molto pieni, di esperienze e di relazioni. Abbiamo fatto esperienza di Dio, questo è ciò che ha dato Pienezza a questi giorni di campo. Una partecipante Mons. Paolo Magnani, Vescovo emerito della nostra Chiesa di Treviso, invocherà il dono dello Spirito Santo per 55 ragazzi di seconda media, conferendo loro il sacramento della Cresima. La celebrazione è prevista per domenica 11 maggio (nel pomeriggio alle ore 17.00). PRIMA COMUNIONE Ottantadue bambini quest’anno riceveranno il dono di Gesù Eucaristia. La prima celebrazione la vivranno assieme alle loro famiglie mercoledì 14 maggio alle ore 20.30. Condivideranno poi la loro gioia assieme a tutta la Comunità parrocchiale domenica 18 maggio alle ore 9.30. Accompagniamo questi bambini e le loro famiglie con la nostra preghiera, ringraziando il Signore per il grande dono dell’Eucaristia che ogni domenica ci viene rinnovato e che accompagna i nostri giorni. FESTA DEI GIUBILEI MATRIMONIALI Anche quest’anno vogliamo ringraziare il Signore in modo particolare assieme a quelle coppie che celebrano i giubilei (25° e 50°) matrimoniali e festeggiare con loro il dono dell’amore e della famiglia. Sarà domenica 1 giugno alla Messa delle ore 11.00. Chi desiderasse partecipare è pregato di far pervenire la propria adesione all’ufficio parrocchiale. Nell’immagine: i giovani del campo diocesano a Sarajevo 18 Comunità Nostra Lo scaffale delle parole consigli di lettura a cura di Francesca Rigo Pierdomenico Baccalario Nella Bibbia ho incontrato San Paolo Edizioni 2013, 454 p., rilegato 19,90 Euro Yuichi Kimura; Simona Mulazzani In una notte di temporale Salani 2013, 64 p., ill., rilegato 10,00 Euro Giovanni Nucci Francesco Rizzoli 2013, 89 p., ill., rilegato 13,00 Euro Francesco (Jorge Mario Bergoglio) La Chiesa della misericordia San Paolo Edizioni 2014, 192 p., rilegato 9,90 Euro Il libro è un viaggio all’interno della Sacra Scrittura nella sua completezza, in cui l’autore fa parlare i protagonisti in prima persona. Gli episodi più celebri, ma anche quelli meno conosciuti, vengono presentati con voce personale ma autentica e offrono un racconto moderno, essenziale e fortemente evocativo: da leggere come un romanzo. Consigliato anche per i ragazzi più giovani, che stanno iniziando a scoprire le Storie della Bibbia. In una notte di temporale, un lupo e una capretta si rifugiano in una capanna abbandonata alle pendici di una collina. Il temporale infuria, la pioggia scroscia e nella capanna il buio è totale... Una piccola storia illustrata, per i bambini ma anche per i grandi. Una delicata e profonda parabola sulla diversità e l’amicizia, vincitrice di numerosi premi in Giappone. L’autore scrive: “In una notte di temporale, da soli, in un luogo sconosciuto, se incontrate qualcuno, che sollievo, non è vero? Ma se questo qualcuno fosse pericoloso, lettori miei, cosa fareste?”. Francesco d’Assisi: il Santo per eccellenza, il Santo di tutti i tempi. Lo conosciamo e ritroviamo protagonista del grande schermo, di storie a fumetti e di racconti per bambini. Ma chi era veramente Francesco? Giovanni Nucci ci restituisce un’immagine asciutta dell’uomo Francesco senza indugiare in stereotipi. Ne esce un ritratto secco, laico, senza sfumature. E ci racconta dell’idea di bellezza di Francesco, della sua meraviglia bambina di fronte alla grandezza della creazione. È questo un libro adatto a tutte le età, adatto a chi di questo Santo ha già letto tanto e fa memoria, a chi sta crescendo e desidera scoprire la sua storia, a chi è in ricerca. Arriva in libreria ancora uno scritto di Papa Francesco, e questa volta al centro della riflessione è la Chiesa come, casa della misericordia. Nel dialogo tra la debolezza degli uomini e la misericordia di Dio, essa è chiamata ad accogliere, accompagnare, aiutare tutti a trovare la “buona notizia” della speranza cristiana. Per questo, secondo Papa Francesco, la Chiesa non può restare chiusa in se stessa, ma deve uscire e andare verso le periferie dell’esistenza, là dove sono i poveri, gli ultimi, gli emarginati, per portare l’abbraccio della misericordia di Dio. Da qui il suo pressante invito ai credenti ad essere “cristiani a tempo pieno” e non “cristiani da salotto o da pasticceria”; ai vescovi e ai sacerdoti ad essere “pastori con l’odore delle pecore”. Comunità Nostra 19 L’Angolo della Spiritualità Gesù, un incontro che cambia il colore della vita Dall’Esortazione Apostolica “Evangelii gaudium” (La gioia del Vangelo) di papa Francesco desideriamo proporre ai lettori alcune righe iniziali di questo bel testo che varrebbe la pena per tutti di conoscere. I l grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice ed opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di piaceri superficiali, dalla coscienza isolata. Quando la vita interiore si chiude nei propri interessi non vi è più spazio per gli altri, non entrano più i poveri, non si ascolta più la voce di Dio, non si gode più della dolce gioia del suo amore, non palpita l’entusiasmo di fare il bene. Anche i credenti corrono questo rischio, certo e permanente. Molti vi cadono e si trasformano in persone risentite, scontente, senza vita. Questa non è la scelta di una vita degna e piena, questo non è il desiderio di Dio per noi, questa non è la vita nello Spirito che sgorga dal cuore di Cristo risorto. Invito ogni cristiano, in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con Gesù Cristo o, almeno, a prendere la decisione di lasciarsi incontrare da Lui, di cercarlo ogni giorno senza sosta. Non c’è motivo per cui qualcuno possa pensare che questo invito non è per lui, perché «nessuno è escluso dalla gioia portata dal Signore» 1. Chi rischia, il Signore non lo delude, e quando qualcuno fa un piccolo passo verso Gesù, scopre che Lui già aspettava il suo arrivo a braccia aperte… Il Vangelo, dove risplende gloriosa la Croce di Cristo, invita con insistenza alla gioia… Ci sono cristiani che sembrano avere uno stile di Quaresima senza Pasqua. Però riconosco che la gioia non si vive allo stesso modo in tutte la tappe e circostanze della vita, a volte molto dure. Si adatta e si trasforma, e sempre rimane almeno come uno spiraglio di luce che nasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato, al di là di tutto. Capisco le persone che inclinano alla tristezza per le gravi difficoltà che devono patire, però poco alla volta bisogna permettere che la gioia della fede cominci a destarsi, come una segreta ma ferma fiducia, anche in mezzo alle peggiori angustie… In varie maniere, queste gioie attingono alla fonte dell’amore sempre più grande di Dio che si è manifestato in Gesù Cristo. Non mi stancherò di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo: «All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e, con ciò, la direzione decisiva» 2 . Solo grazie a quest’incontro – o reincontro – con l’amore di Dio, che si tramuta in felice amicizia, siamo riscattati dalla nostra coscienza isolata e dall’autoreferenzialità. Giungiamo ad essere pienamente umani quando siamo più che umani, quando permettiamo a Dio di condurci al di là di noi stessi perché raggiungiamo il nostro essere più vero. Lì sta la sorgente dell’azione evangelizzatrice. Perché, se qualcuno ha accolto questo amore che gli ridona il senso della vita, come può contenere il desiderio di comunicarlo agli altri? 1- Paolo VI, Esort. ap. Gaudete in Domino (9 maggio 1975) 2- Lett. enc. Deus caritas est (25 dicembre 2005) FESTA DELLA COMUNITà Riprendiamo quest’anno quella che per alcuni anni è stata una “bella festa”: la FESTA DELLA COMUNITÀ. Ci stiamo preparando a viverla assieme tutti: chi è associato e chi non lo è per niente, il bambino e il giovane, l’adulto e l’anziano, chi è solo e tutti insieme in famiglia… sarà domenica 25 maggio in mattinata a partire dalle 9.30 per celebrare insieme la grande eucaristia e sperimentare in questo modo la nostra unità, radicati tutti nel Cristo morto e Risorto, scoprendo una volta ancora il grande dono del Battesimo come dono che fa di noi la grande famiglia, invitata a partecipare dell’unico pane che è Gesù Eucaristia. Seguici sulle pagine Facebook “Parrocchia Salzano” e “GrEst Salzano” 20 Comunità Nostra www.parrocchiasalzano.org [email protected] Questa pubblicazione è stampata su carta riciclata. Comunità Nostra 20
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