COMUNItà NOStRA - Parrocchia Salzano

COMUNItà
NOSTRA
Parrocchia
di San Bartolomeo Apostolo
in Salzano - VE
www.parrocchiasalzano.org
n.25 APRILE 2014
IN CAMMINO
VERSO LA
PASQUA PER
RINASCERE A
VITA NUOVA
SOMMARIO
Editoriale .......................................................... 2
Famiglia e valori ............................................... 3
Tra i ragazzi di Addis Abeba.............................. 4
Accogliere le famiglie ferite.................................. 5
La comunità riscopre il battesimo...................6-7
Nel Sud del mondo con il Gruppone................. 8
Serming: un arsenale di pace............................ 9
Eventi Centenario Pio X.................................. 13
Scuola dell’infanzia: l’impegno dei volontari.... 10
La Settimana Santa......................................... 11
Pio X, la santità nel quotidiano...................12-13
Essere vescovo in Ecuador ............................ 14
Parte il restauro di villa Combi ........................ 15
Scout: verso la Route Nazionale..................... 16
Il perdono: una bella festa............................... 17
Il GrEst fa U.A.U.............................................. 17
Destinazione Sarajevo.................................... 18
Lo scaffale delle parole.................................... 19
L’angolo della Spiritualità................................. 20
Comunità Nostra 1
In cammino verso la Pasqua…
riscoprendo il nostro battesimo
F
ra qualche giorno, come ogni
anno, celebreremo insieme la
grande festa della Pasqua, Pasqua di Gesù e al tempo stesso nostra
Pasqua. La Pasqua, centro di tutta la
vita cristiana e della vita della Chiesa,
è la glorificazione di Gesù e di quanti, radicati in Gesù, discepoli suoi,
accogliamo la sua testimonianza e il
suo vangelo. La buona e bella notizia
che Gesù è venuto a portarci e a testimoniarci è che siamo ognuno di noi,
ed ogni uomo e donna insieme a noi,
oggetto della cura, della benevolenza,
della bontà di Dio che è nostro Padre,
Lui che è origine e al tempo stesso
mèta per ogni vita.
La gloria, che Gesù ha manifestato a
Pasqua, non è solo quella della resurrezione, della vita che supera e vince la morte ed ogni morte, ma anche
quella della croce, lì dove la sua vita
diventa servizio a tutti indistintamente, fino a darsi oltre ogni misura per
gli altri. Ogni vita donata, ogni vita di
servizio è allora partecipazione alla
gloria di Gesù. Tutto questo è iniziato in noi quando, portati dai nostri
genitori e padrini, abbiamo ricevuto
il dono del battesimo. Dono che è stato deposto in noi come un seme perché potesse crescere costantemente.
Siamo stati battezzati per diventare
cristiani: un’avventura che dura tutta la vita. Il battesimo è “l’inizio di un
cammino”1, scrive il nostro vescovo
sulla lettera pastorale che ci è stata
consegnata all’inizio di quest’anno
pastorale. E citando uno scritto di un
liturgista continua: “Il battesimo non
è la grazia di un momento ma ha la
funzione di spinta, di stimolo, di esigenza fino alla completa maturazione,
alla trasformazione finale che si attuerà nei battezzati come in Cristo il mattino di Pasqua. Esso crea una tensio-
ne, una continua espansione che sarà
raggiunta nella Pasqua eterna, con la
glorificazione del corpo mortale. Allora si avrà la partecipazione totale al
mistero pasquale”2. Per questo la possibilità di celebrare di anno in anno
la solennità della Pasqua diventa occasione per approfondire di tappa in
tappa la nostra appartenenza a Cristo,
il Servo che è stato glorificato. Desideriamo rafforzare i nostri legami come
comunità di battezzati proponendo
anche quest’anno per la domenica 25
maggio la “Festa della comunità”.
In quest’anno stiamo celebrando anche il centenario della morte di colui
che è stato pastore della nostra comunità parrocchiale, don Giuseppe
Sarto, che è stato poi chiamato ad accompagnare come vescovo di Roma,
con il nome di Pio X, tutta la chiesa
universale. Un battezzato che ha vissuto il dono del battesimo, e della fede
che ne è scaturita, mettendo tutta
la sua vita a servizio come pastore e
come vescovo nelle diverse realtà in
cui il Signore l’ha chiamato. E la Chiesa ha riconosciuto l’esemplarità della
sua risposta di credente dichiarandolo
Santo. Motivo di incoraggiamento per
il nostro cammino di credenti, e certezza di un intercessore a nostro favore. Per questo vogliamo pellegrinare
come comunità parrocchiale fino alla
sua tomba che si trova in S. Pietro nel
mese di luglio.
Al termine desidero augurare a tutti e
a ciascuno un autentico e profondo incontro con Gesù, il Servo Risorto, perché possa essere per ciascuno luce che
illumina, in particolare nei momenti
di fatica, di buio, di scoraggiamento…
sorgente di vera ed autentica pace.
Buona Pasqua!
1- G.A. Gardin, Se tu conoscessi il dono di Dio, ed. San Liberale, n. 44
2- R. Falsini, Battezzati per diventare cristiani, ed. Paoline, pag. 71
2 Comunità
02
Comunità
Nostra
Nostra
mons. Paolo Cargnin
Resoconto del numero
precedente (n° 24, dicembre 2013)
Di numero in numero “Comunità
Nostra” continua a giungere nelle
famiglie della nostra parrocchia
condividendo, con quanti si sentono
parte di essa, il camminare di questa
nostra comunità. Il desiderio è che
questa pubblicazione diventi sempre
più strumento per crescere insieme,
per conoscere la vita della nostra
chiesa, i sogni e gli sforzi di altre
persone… occasione d’informazione
e di formazione come discepoli di
Gesù. Un grazie particolare a quanti
donano la loro testimonianza di vita
direttamente o indirettamente.
collaboriamo con
1 euro!
Per la pubblicazione del mese di
dicembre scorso (copie stampate ca.
3.300) la spesa è stata di € 1.591,00.
Il contributo raccolto di € 1.455,00:
con gratitudine per quanti hanno
contribuito e continueranno a farlo, sia
per prepararlo che per farlo arrivare
nelle case.
Anche questa volta siamo andati in
rosso in quanto il contributo raccolto
non ha coperto l’importo delle spese
(anche se per poco). Basterebbe che
ogni famiglia che riceve “Comunità
Nostra” collaborasse con € 1,00
(un euro!). L’invito è di consegnare
quanto ciascuno decide di donare
all’incaricato che passa per le case a
portare il giornale.
Grazie di cuore!
Siamo disponibili ad accogliere
suggerimenti o contributi che possano
arricchire lo scambio all’interno
della nostra comunità, che possano
aiutare la crescita nella fede e dei
legami fraterni fra tutti. Un grazie
particolare va pure ai diversi incaricati
che generosamente e gratuitamente
raggiungono le vostre case. Un grazie
di cuore infine a quanti lavorano nella
redazione e ai vari collaboratori.
Hanno collaborato per la
realizzazione di questo
numero:
Direttore responsabile: Claudio
Pasqualetto.
Editore: mons. Paolo Cargnin.
In redazione: mons. Paolo Cargnin,
don Mario Da Ros, Alessandra
Cecchin, Maria Zambon, Claudio
Pasqualetto, Franco Minto, Jacopo
Masiero.
Registrazione al Tribunale di Venezia
- Registro Stampa - n° 23 del
19/11/2009 (Num. R.G. 2807/2009)
Stampato nel mese di aprile 2014 da:
Tipografia Eurooffset: via Rialto, 108 Martellago (VE) - 041.5030384 per la
Parrocchia di Salzano.
famiglia e valori
Serve il coraggio di una resurrezione anche morale
C’
è una gran voglia di resurrezione in questa Pasqua, sì
anche di quella con la ‘r’ minuscola perché viviamo un momento
particolarmente difficile. Ci sono la
crisi economica, i problemi del lavoro ma c’è anche una ‘crisi’ morale
dalle proporzioni sempre più vaste.
Gli esempi li abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, dal tunnel in cui si
è cacciata la politica alle mille forme
di egoismo della società contemporanea, ma senza andare troppo lontano basta guardare alla famiglia, ai
rapporti tra genitori e figli, al dialogo
sempre più assente, alle tante forme
di solitudine che portano troppe volte alla disperazione. Sembra che oggi
i problemi della famiglia siano solo
quelli di riconoscere il suo ‘fisiologico’ allargamento, confondendo quelli
che sono innegabili diritti privati con
diritti ‘istituzionali’ e buttando nel
calderone polemiche sull’omofobia,
sul sessismo, giusto per fare molto
fumo e contrabbandare come modernismo ciò che invece rischia di essere
solo faziosità, egoismo, mancanza di
rispetto. Il solito gioco di una minoranza fracassona ma ben orchestrata
che punta ad avere la meglio su una
maggioranza silenziosa e troppo spesso ignava. La nostra resurrezione con
la ‘r’ minuscola potrebbe partire molto semplicemente dal recuperare i valori veri della famiglia, dal riportarla
al centro della società perché quello è,
anche storicamente, il suo posto. “La
famiglia oggi è disprezzata, maltrattata – dice Papa Francesco – e dobbiamo
invece ribadire quanto sia bello, vero
e buono formare una famiglia, essere
famiglia oggi, quanto è indispensabile
questo per la vita per mondo, per il futuro dell’umanità.” Non servono molte altre parole, basta solo riflettere in
maniera onesta e senza pregiudizi per
capire quanto questo sia veramente
un ‘valore non negoziabile’ e quanto ci
sia bisogno oggi di una autentica ‘resurrezione’. Nelle pagine che seguono
cerchiamo di raccontare da vari punti di vista questo percorso, partendo
dalla testimonianza di padre Angelo
Regazzo che nelle periferie di Addis
Abeba da anni sta contribuendo alla
‘resurrezione’ di giovani che sembravano predestinati a finire tra gli ultimi
della terra. Buona Pasqua di Resurrezione a tutti.
C.P.
Comunità Nostra 3
Risorgere a nuova vita
L’esperienza di padre Angelo Regazzo
nelle periferie di Addis Abeba
B
uona Pasqua a tutti i lettori
di “Comunità Nostra” a nome
pure dei miei confratelli e insegnanti, con i quali aiutiamo centinaia
di ragazzi di strada a ‘risorgere’ a vita
Nuova. Pensando all’uovo di Pasqua,
simbolo del Cristo che, quale pulcino,
rompe “dal di dentro” il guscio della
materia e risorge…
E’ ciò che spesso questi ragazzi di strada di cui ci occupiamo ad Addis Abeba, pur avendo l’opportunità e tutti i
mezzi a disposizione, non riescono a
fare, perché il “guscio” dei vizi e delle
varie dipendenze che hanno acquisito
sulla strada è troppo duro da infrangere. Noi cerchiamo di aiutarli in tutti
i modi ma purtroppo tale guscio deve
essere rotto solo “dall’interno” con la
convinzione personale affinché avvenga la trasformazione e la risurrezione
a vita nuova.
I centri per raccogliere i ragazzi di
strada che abbiamo realizzato sono
due: il Bosco Uno o di orientamento,
dove i ragazzi vengono qualche giorno alla settimana per sei mesi ma alla
sera devono far ritorno sulla strada.
E questo per staccarsi gradualmente
dalla droga, dal sesso irresponsabile e
dal furto. Il Bosco Due, dove i ragazzi
4 Comunità Nostra
stanno per tre anni come interni, imparano un mestiere o vanno a scuola
fuori. Da qui poi vengono re-integrati
nella famiglia. Da quando sei anni fa
abbiamo inaugurato questa struttura
che ospita 150 ragazzi al Bosco Due e
altri 70 al Bosco Uno, abbiamo potuto riportare alla normale vita sociale
396 ragazzi dal Bosco Due e 23 ragazze dal Bosco Uno. Le ragazze di strada
sono in attesa che si apra un centro
solo per loro e siamo già in procinto
di farlo con l’aiuto di alcune coppie di
Amici del Sidamo in Missione e delle
Suore Salesiane. In questo contesto
abbiamo aperto anche il “ Don Bosco
Coffee Shop & Expo” e a mandarlo
avanti, guarda un po’, sono proprio
due ragazzi di strada a cui abbiamo
dato piena fiducia, anche se uno di
loro era appena uscito dalla prigione
e proprio lui deve aiutare l’altro, moralmente ‘zoppicante’, a filare diritto.
Il grande evento di quest’anno, poi, è
stata l’apertura di un nuovo reparto
nel nostro centro tecnico Tvet, l’officina auto meccanica con l’aiuto dell’Iveco di Torino. Ma voglio parlarvi anche
della “fase più importante” nel processo di recupero dei ragazzi di strada: il riallacciamento dei rapporti con
la loro famiglia. Prima della reintegrazione finale ci vuole la riconciliazione
con la famiglia. Scappando da casa
hanno creato una ‘rottura’ di affetti
e di relazioni e bisogna riallacciare,
suturare e guarire le ferite prima di
reintegrare. Gli incontri con madri e
padri non sono certo facili. Una volta
“reintegrato” il ragazzo non lo si può
abbandonare a se stesso: scapperebbe
di nuovo sulla strada, ma bisogna aiutare la sua famiglia a tirarsi fuori dalla
miseria attraverso un programma di
“sponsorship”, cioè un tanto al mese
per evitare che anche i fratellini o sorelline scappino da casa. E’ un impegno faticoso ma tutto è niente quando
si riesce a far “rinascere” a vita nuova
anche un solo ragazzo che si sarebbe
“fallito” se fosse rimasto sulla strada.
Tutto ciò lo riusciamo a fare grazie
pure alla generosità di tanti benefattori, come voi, amici di Salzano, che
ci date una mano con “gocce” preziose
nell’oceano dei bisogni di questo meraviglioso progetto di Bosco Children.
Rimaniamo in cordata di solidarietà
verso la vetta, la Casa del Padre.
P. Angelo Regazzo
Addis Abeba
Dal dolore della separazione
alla grazia del perdono
Quando la vicinanza e il sostegno
possono “guarire” una famiglia ferita
N
el 2011 le separazioni in Italia sono state 88.797 e i divorzi 53.806. Nello stesso anno sono stati celebrati 204.830 matrimoni. Sono gli ultimi
dati disponibili elaborati dall’Istat. I tassi di separazione e di divorzio
totale sono in continua crescita. Una situazione preoccupante, soprattutto perché dietro i numeri ci sono persone, famiglie, coppie, figli che spesso vivono
situazioni di grande sofferenza.
Anche le nostre comunità sono segnate da queste vicende, che sempre più spesso toccano coppie che hanno celebrato il proprio matrimonio come un sacramento. Da qualche anno la nostra diocesi ha avviato un percorso di vicinanza e
di sostegno umano e spirituale alle persone che stanno vivendo una separazione, un divorzio o una nuova unione, per interpretare e scoprire, alla luce della
Parola, il senso e la recuperabilità di un’esperienza di fallimento. Una vicinanza
che papa Francesco ricorda spesso: “I pastori della Chiesa «sono chiamati a interrogarsi su come assistere» i divorziati o i separati, «affinché non si sentano
esclusi dalla misericordia di Dio, dall’amore fraterno di altri cristiani e dalla
sollecitudine della Chiesa per la loro salvezza” ha detto recentemente ai Vescovi polacchi. E papa Benedetto, alla Festa mondiale delle famiglie a Milano nel
2012, aveva detto: “A queste persone dobbiamo dire che la Chiesa le ama. Mi
sembra un grande compito di una parrocchia, di una comunità cattolica, di fare
realmente il possibile perché esse sentano di essere amate, accettate, che non
sono «fuori» anche se non possono ricevere l’assoluzione e l’Eucaristia: anche
così vivono pienamente nella Chiesa”.
“Per i primi vent’anni il nostro progetto comune di famiglia è stato sostenuto
dall’amore che ci ha permesso di superare diversità di carattere, differenza di
vedute superando le difficoltà – ha raccontato recentemente Giulia, separata,
durante una veglia di preghiera che l’ufficio diocesano di Pastorale della famiglia promuove nei vicariati -. La nostra unione ha cominciato a incrinarsi negli
ultimi otto anni, quando la prevaricazione e le accuse reciproche sono diventate sempre più frequenti. Muri di silenzio, orgoglio e situazioni di non perdono,
ci impedivano di trovare un punto di unione dal quale ripartire insieme”. Giulia
racconta le sofferenze, le incomprensioni, il giudizio degli altri, la solitudine,
anche se stava facendo un cammino di fede che l’aiutava. Poi, la scoperta del
percorso diocesano: “Nel sentire gli altri parlare di amore e di perdono mi pareva di essere capitata in un altro mondo. Per me era solo il mio ex e pensavo
già al divorzio per eliminarlo dalla mia vita. Questa grazia del perdono ci ha
messo due anni ad entrarmi nel cuore! Benedico la mia separazione perché ha
concesso a Dio di trovare la strada per avvicinarsi a me nel modo assurdo della
sofferenza, ma la benedico anche perché mi ha mostrato come sia necessario
far entrare Dio nella propria famiglia molto prima... E benedico Dio perché
oggi, dopo tutto questo, io voglio molto più bene a mio marito e anche lui mi
vuole bene”.
Sono cammini di rinascita che, se testimoniati, possono aiutare anche altre
persone, altre famiglie. E le famiglie, tutte le famiglie, anche quelle fragili e
sofferenti, saranno al centro della riflessione della prossima assemblea straordinaria del Sinodo dei Vescovi a ottobre 2014 e del Sinodo ordinario del 2015.
Due appuntamenti voluti per riflettere sulle sfide che circondano oggi la famiglia ma anche per valorizzarne tutte le risorse, per la società e per la Chiesa.
A.C.
I tassi di
separazione e di
divorzio totale sono
in continua crescita.
Una situazione
preoccupante,
soprattutto perché
dietro i numeri ci sono
persone, famiglie,
coppie, figli che spesso
vivono situazioni di
grande sofferenza.
Info: Ufficio Diocesano di
Pastorale della famiglia,
tel.: 0422.576910
e-mail: [email protected]
www.diocesitv.it/famiglia
Comunità Nostra 5
LA COMUNITà RIUNITA RISCOPRE
IL DONO DEL BATTESIMO
Prosegue il cammino pastorale parrocchiale
verso una vita cristiana adulta, a partire dalla
valorizzazione dei sacramenti
“S
e tu conoscessi il dono di
Dio…”; è così che Gesù stimola alla riflessione ed al
dialogo la Samaritana alla quale aveva appena chiesto dell’acqua presso il
pozzo di Giacobbe.
2000 anni dopo, questo invito risuona nelle orecchie di ciascuno di noi e
ci chiama alla riflessione sul significato di essere Figli di Dio. Seguendo la
Lettera pastorale del nostro Vescovo,
la comunità di Salzano si è ritrovata riunita a riflettere su questo tema
domenica 12 gennaio, giornata in cui
la Chiesa ha celebrato il battesimo di
Gesù.
Il brano del Vangelo di Giovanni che
riporta il lungo e profondo dialogo tra
Gesù e la Samaritana è stato il punto
di partenza della riflessione, che si è
poi articolata attraverso due testimonianze parallele di battezzati adulti,
proposte una ai giovani e l’altra agli
adulti.
Chi, come la quasi totalità di noi, ha
ricevuto il battesimo a pochi giorni
o mesi dalla nascita ed ha iniziato il
cammino da credente per volontà e
sotto la guida di genitori e padrini,
ha dato per scontati tanti passaggi
che invece un neocatecumeno adulto
ha vissuto con attesa e trepidazione.
Come Abramo, egli è stato messo alla
ricerca di quel Signore che, direttamente o attraverso qualche persona
cara, gli ha parlato nell’anima e lo ha
spinto ad abbandonare le sue apparenti sicurezze per mettersi in cammino alla ricerca della Verità.
Ha dovuto sudare e soffrire ogni passaggio verso il Creatore, lottando
spesso contro la tentazione di ritorna6 Comunità Nostra
re indietro e combattendo la diffidenza di molti che gli stavano accanto. Infine, nella notte della Veglia Pasquale,
ha provato la dolcezza dell’abbraccio
con il Signore risorto ed ha capito di
aver compiuto solamente un primo
ma significativo passo nel cammino
che lo porterà alla salvezza eterna!
Le parole dei neocatecumeni, ispirati
dallo Spirito Santo, ci hanno trasmesso emozioni forti ed hanno invitato
ciascuno di noi a riscoprire questo
meraviglioso dono di Dio che ci ha
fatti suoi figli e fratelli tra di noi!
Il Consiglio pastorale parrocchiale
ha proposto una seconda giornata di
riflessione sul tema del battesimo domenica 30 marzo. Il simbolo dell’acqua è ancora una volta al centro della
scena, poiché viene utilizzata da Gesù
come mezzo per manifestare la sua
potenza divina di guaritore dei mali
fisici dell’uomo. Ma quanto maggiore
è il miracolo del perdono del peccato e
della purezza ridonata all’anima!
Il tema della riscoperta del dono del
battesimo si inserisce pienamente nel cammino più articolato che il
Consiglio pastorale ha proposto alla
comunità di Salzano e che ha come
obiettivo finale quello di porre Gesù
al centro della nostra vita personale e
comunitaria, facendo crescere la nostra fede da un puro retaggio di tradizione, al risultato di una scelta adulta
e consapevole.
L’anno pastorale che stiamo vivendo
ci invita ad una partecipazione più
viva ed attiva ai sacramenti, cominciando proprio dal battesimo, che
apre la strada che ci porta a scoprire
via via gli altri doni che il Signore ci
offre, fino a quello estremo della sua
vita, immolata per noi sulla croce.
Il periodo pasquale che ci apprestiamo a vivere ci aiuti a consolidare la
nostra fede nella gioia del Signore risorto, aprendo il nostro animo all’incontro con Gesù e all’abbraccio con i
fratelli, specialmente i più bisognosi,
facendoci testimoni di una Chiesa
nuova ed aperta verso il mondo.
“Siate unite, o moltitudini, in un abbraccio che accolga tutto il mondo;
sopra il firmamento ci aspetta un Padre misericordioso!”. Tocca a noi, con
la nostra vita, rendere concreto questo augurio che Schiller e Beethoven
hanno regalato al mondo.
Buona Pasqua a tutta la nostra comunità di Salzano!
Il Consiglio pastorale
5xmille
per
l’oratorio
di san pio x
circolo noi - salzano
Devolvi il 5x1000 all’associazione
NOI SALZANO, a te non costa nulla!
Nella compilazione del 730, o del
modello unico o del CUD, firma nella
casella “Associazioni di promozione
sociale”, il nostro codice fiscale è:
02186420275. Grazie!
Itinerario di preparazione
al battesimo
“Vuoi dunque che tuo figlio venga battezzato nella fede della Chiesa che ora,
tutti insieme, abbiamo professato?” (dal Rito del Battesimo)
L
a preparazione al battesimo è seguita da un gruppo di coppie che, assieme ad un sacerdote, propongono tre incontri serali (il sabato sera, alle
ore 20.30) ogni due mesi. Genitori e padrini partecipano a tre momenti
di preparazione comunitaria al Battesimo, occasione unica per condividere la
propria esperienza e l’impegno di responsabilità per ciò che si chiede per i propri figli.
Gli incontri si svolgono presso la nuova Scuola materna parrocchiale – via
Mameli , 24. Le iscrizioni si realizzano di domenica mattina, presso la Casa
della comunità, secondo il calendario sotto riportato. In questo cammino di
prepazione, la domenica successiva al primo incontro, ci sarà la presentazione
dei battezzandi alla comunità, normalmente alla Messa delle ore 11.00. La celebrazione del battesimo è proposta una domenica al mese, un mese al mattino
e un mese al pomeriggio, con il seguente calendario:
TERZO CICLO
- Domenica 27 aprile 2014, ore 10.30-12.00 iscrizioni in canonica
- 1° INCONTRO: sabato 10 maggio, 20.30 - La nascita: dono della vita
- Presentazione dei bambini: 11 maggio - S. Messa ore 11.00
- 2° INCONTRO: sabato 17 maggio, 20.30 - La fede: scelta di vita
- 3° INCONTRO: sabato 24 maggio, 20.30 - Il dono del Battesimo
- Battesimo: domenica 15 giugno S. Messa, ore 11.00
domenica 13 luglio - pomeriggio
QUARTO CICLO
- Domenica 31 agosto 2014, ore 10.30-12.00 iscrizioni in canonica
- 1° INCONTRO: sabato 13 settembre, 20.30 - La nascita: dono della vita
- Presentazione dei bambini: 14 settembre - S. Messa ore 11.00
- 2° INCONTRO: sabato 20 settembre, 20.30 - La fede: scelta di vita
- 3° INCONTRO: sabato 27 settembre, 20.30 - Il dono del Battesimo
- Battesimo: domenica 12 ottobre S. Messa, ore 11.00
domenica 9 novembre - pomeriggio
QUINTO CICLO
- Domenica 26 ottobre 2014, ore 10.30-12.00 iscrizioni in canonica
- 1° INCONTRO: sabato 8 novembre, 20.30 - La nascita: dono della vita
- Presentazione dei bambini: 9 novembre - S. Messa ore 11.00
- 2° INCONTRO: sabato 15 novembre, 20.30 - La fede: scelta di vita
- 3° INCONTRO: sabato 22 novembre, 20.30 - Il dono del Battesimo
- Battesimo: domenica 14 dicembre S. Messa, ore 11.00
domenica 11 gennaio - pomeriggio
SI SONO ADDORMENTATI
NEL SIGNORE
2013
65 - Pellizzon Speranza di anni 98
66 - Bottacin Maria di anni 89
67 - Pizzato Umberto di anni 88
68 - Gomirato Mario di anni 88
2014
01 - Baiano Giuseppina di anni 80
02 - Lugato Elide di anni 82
03 - Miele Dino (Ninetto) di anni 56
04 - Milan Maria di anni 81
05 - Boato Elena di anni 40
06 - Zabeo Antonio di anni 90
07 - Ranghetto Mirella di anni 86
08 - Stevanato Mirella di anni 76
09 - Corazza Amelia di anni 93
10 - Masiero Eugenio (Ciccio) di anni 80
11 - Coi Giuseppe di anni 88
12 - Dori Maria (Ornella) di anni 67
13 - Muffato Elio di anni 80
14 - De Marchi Imeldina di anni 84
15 - Tegon Rina di anni 99
16 - Di Marco Emilio di anni 66
I NUOVI FIGLI DI DIO
01 - Bianchin Laura
di Guido e di Stellon Raffaella
02 - Preo Marta
di Denis e di Firino Elena Maria Rita
03 - Sorato Leonardo, Angelo
di Andrea e di Vedovato Manuela
04 - Zamengo Maria
di Mauro e di Stevanato Sonia
05 - Benetti Pietro
di Fabio e di Plafoni Federica
06 - Rachel Santos Sierra
di Luis Alberto Santos e di Raquel
Sierra de La Rosa
07 - De Zorzi Alex
di Diego e di Preo Barbara
08 - Caccin Riccardo
di Osvaldo e di Franceschin Nensi
09 - Gallo Nico
di Franco e di Vendramin Rose
Saumya
Comunità Nostra 7
Nel sud del mondo
per scoprire l’essenziale
Grande partecipazione alla serata di testimonianze
missionarie promossa da parrocchia e Gruppone
D
avvero una bella serata, con
una sala strapiena di ragazzi e giovani, sia dalla parte di
chi raccontava che da quella di chi
si poneva in ascolto. Martedì 11 febbraio, presso l’Oratorio di Salzano, la
parrocchia e il Gruppone missionario
hanno organizzato una serata di testimonianze, dal titolo “Mani e cuore
giovani per il mondo”, moderata da
Jacopo Masiero. L’obiettivo era far
conoscere l’esperienza dei giovani di
Salzano (di cui abbiamo parlato nello
scorso numero di “Comunità Nostra”),
e non solo, che erano stati in Ecuador
durante l’estate con il Gruppone. Un
periodo in cui Martina, Arianna, Ste-
fano, Riccardo, Teresa, Elisa, Silvia,
Sara e Serena hanno “vissuto accanto” agli abitanti di Amaguana, Salinas,
Apahua, condividendo con loro spazi,
tempi, cibo, lavoro, gioco, “gustando
ogni giorno”, come hanno sottolineato, e “godendo di un affetto semplice,
immotivato”, a cominciare dai bambini, scoprendo “una vita diversa, con
ritmi a misura d’uomo, dove il bene
più grande sono le persone, tutte le
persone, e dove gli ospiti sono accolti
con generosità, anche sacrificando il
poco che ogni famiglia ha a disposizione”. Ragazzi che a vent’anni sono
partiti con l’idea che “vivere accanto a
queste persone una vita semplice mi
avrebbe aiutato a ‘pulire’ la mia vita da
ciò che non è essenziale” e sono tornati “ricchi di tutto l’amore ricevuto” ma
anche consapevoli che qui, in questo
nostro mondo “abbiamo troppo, forse
a scapito di chi ha poco o nulla”.
Insieme a loro ha portato la propria
testimonianza anche Daniele Masiero che ha trascorso un mese e mezzo
in Ciad e che ai genitori presenti ha
detto: “Offrite ai vostri figli questa opportunità, se hanno questo desiderio,
pagate loro il viaggio volentieri, è un
regalo per la loro crescita di cui vi saranno grati per sempre”.
A.C.
A sinistra alcune immagini della serata;
a destra l’immagine grafica dell’evento.
8 Comunità Nostra
Sermig, un’esperienza
per crescere
Un gruppo di giovani salzanesi ha trascorso
una settimana nell’arsenale della pace di Torino
Q
uest’anno abbiamo fatto
un’esperienza diversa dagli
altri anni.. Noi che eravamo
abituati al verde e alla tranquillità
della montagna, ci siamo trovati in
uno dei quartieri più disagiati di Torino, dove la povertà e la miseria affollavano le strade. Ma non prendete
paura, non abbiamo dormito sui marciapiedi, passavamo il nostro tempo
in un’oasi speciale... un ex arsenale
di armi trasformato in un arsenale di
Pace e di speranza, il Sermig (Servizio
Missionario Giovani).
Durante la settimana, insieme ad altri
trecento ragazzi provenienti da tutta
Italia, abbiamo dato il nostro contributo nei servizi da loro proposti:
abbiamo pulito i dormitori dei senzatetto, abbiamo smistato vestiti per
le famiglie bisognose, abbiamo fatto
vari laboratori tra cui falegnameria;
ma la cosa più soddisfacente (e anche
più faticosa) è stato caricare un container di aiuti umanitari con destinazione Romania.
Come detto prima, tutto ciò lo abbiamo vissuto insieme a nostri coetanei
provenienti da tutta la penisola con
cui abbiamo stretto legami d’amicizia
grazie anche ai laboratori dove ci siamo messi a confronto su argomenti
vari.
Quella settimana non è stata speciale
solo per noi, ma anche per il Sermig…
infatti il 2 agosto abbiamo festeggiato con loro il trentesimo anniversario
dell’ingresso all’arsenale con una veglia itinerante notturna per le strade
e le piazze di Torino.
Quest’esperienza ci è servita per conoscere meglio quello che succede al
di fuori nella nostra vita e ci ha fatto
capire che non dobbiamo lamentarci
più per delle sciocchezze (pretendere
l’ultimo modello del telefonino o la
maglia di marca) perché i valori più
importanti si trovano nelle piccole
cose e noi, nel nostro piccolo, sappiamo di aver aiutato delle persone che
ne avevano bisogno...
Marco, Silvia, Cristian, Luca, Claudia, Matteo
5xmille
alla casa
di riposo
DON vittorio
allegri
Con il 5 per mille alla Casa di Riposo
contribuirai a profondere il suo
impegno nel migliorare la qualità di
vita degli ospiti. Con la tua donazione
ci aiuterai a promuovere corsi per
operatori, volontari e gruppi di
sostegno per familiari per creare
una rete di solidarietà che offra un
assistenza adeguata e professionale
alle persone che per problemi relativi
alla loro condizione di invecchiamento,
di solitudine e di malattia necessitano
di maggiore attenzione e protezione.
Nella compilazione del 730, o del
modello unico o del CUD, firma
nella casella Organizzazioni non
lucrative (ONLUS), riportando il
codice fiscale della casa di Riposo, cioè
82004450274.
Il 5 per mille non sostituisce l’8 per mille
e non è un costo aggiuntivo per
il contribuente. E’ una quota di imposta
a cui lo Stato rinuncia per destinarla
alle organizzazioni senza scopo di
lucro per sostenere la loro attività.
Comunità Nostra 9
Scuola dell’infanzia: genitori
impegnati a costruire comunità
Le iniziative e lo “spirito” del gruppo volontari
D
icono che la testimonianza
sia più importante della rendicontazione, anche se nella
società di oggi siamo più portati alla
seconda. E se invece il segreto fosse
solamente quello di condividere, di testimoniare? È molto facile snocciolare
numeri, elencare attività, ma risulta
più entusiasmante condividere lo spirito che anima il gruppo di noi Genitori Volontari: mamme e papà insieme,
impegnati nel vivere l’esperienza alla
Scuola dell’infanzia parrocchiale dei
propri figli, con loro e per loro. Un
gruppo compatto, eterogeneo fatto di
tante storie di vita e problemi quotidiani che, durante gli incontri, a volte
trovano essi stessi ascolto e soluzioni
condivise.
Con questo spirito il Gruppo Genitori
Volontari si è messo alla prova, nelle
già rodate attività di raccolta fondi
grazie ai quali le maestre hanno potuto
proporre ai nostri figli attività, uscite,
laboratori sempre più stimolanti, oppure nella partecipazione agli incontri formativi per genitori che si sono
conclusi nel mese di gennaio (“Mai
senza l’altro: essere famiglia nelle
relazioni e nella chiesa”) e in quelli
che sono iniziati dal mese di marzo,
pensati con la finalità di recuperare le
memorie affettive della coppia e della
genitorialità per imparare ad attingere alle risorse interne alla famiglia nei
momenti di difficoltà e che ci vedono
coinvolti in 4 nuove serate sulle “stagioni della coppia”. Il tutto culminerà
con la festa della famiglia del 25 maggio, una giornata in cui tutta la comunità parrocchiale avrà occasione di
riunirsi iniziando alla mattina con la
messa e trascorrendo poi assieme piacevoli momenti di condivisione.
Ci siamo poi messi in gioco anche
quest’anno recitando per i nostri figli
a carnevale ed allietando gli ospiti della casa di riposo V. Allegri. Momenti
intensi, fatti di gioia e conoscenza, di
accoglienza e soprattutto di comunità. Ed è in questo che continuamente
accettiamo più volentieri la sfida: nel
fare comunità, concretamente, condividendo pensieri, sogni e paure del
nostro essere genitori; trovandoci
alla domenica a Messa, organizzando
qualche uscita o pranzando insieme,
imparando così ad essere ospiti e ad
ospitare, ad accoglierci prima di tutto
fra adulti, per essere davvero nei fatti
un esempio per i nostri figli, affinché
gli insegnamenti del Signore non rimangano solamente delle parole su
cui riflettere ma ciò su cui costruire la
nostra comunità. Quindi non smetteremo mai di estendere l’invito a tutti
voi genitori per continuare a crescere
nello spirito e nell’entusiasmo che ci
ha portati fino a qui.
Gruppo Genitori Volontari
LE STAGIONI DELLA COPPIA
Gli incontri hanno la finalità di recuperare le memorie affettive
della coppia e della genitorialità per imparare ad attingere alle
risorse interne alla famiglia nei momenti di difficoltà. Sono
previsti quattro appuntamenti presso la Scuola dell’Infanzia
Mons. G. Menegazzi con inizio alle ore 20.30:
Venerdì 9 Maggio 2014
COMUNICARE E CONTEMPLARE. L’AUTUNNO
L’autunno ci introdurrà nell’importante tema della comunicazione
nella coppia, gli ostacoli nella relazione dialogica, le condizioni e
gli atteggiamenti che agevolano gli scambi.
Venerdì 28 Marzo 2014
GUARDARE E STUPIRSI. LA PRIMAVERA
La primavera inizierà la scoperta del “ciclo della coppia”
andando a recuperare le memorie importanti partendo dalla fase
dell’innamoramento e recuperando i concetti della mascolinità e
della femminilità. (Relatrice dott.ssa Rita Scantamburlo)
Domenica 25 Maggio 2014
PENSARE AMANDO E PENSARSI AMATI. L’ESTATE
Quest’ultima data è stata fissata di Domenica perché coinciderà
con la festa della famiglia di fine anno.
Venerdì 11 Aprile 2014
GENERARE E AMMIRARSI. L’INVERNO
Attenzione sul “ciclo della famiglia”, la costruzione della
genitorialità e la relazione educativa. (Relatrice dott.ssa
Annamaria Fardin)
10 Comunità Nostra
Gli incontri daranno spunti teorici frontali che si alterneranno a
momenti di discussione in coppia, in piccoli gruppi di coppie e in
grande gruppo. Verrà offerto il servizio di babysitteraggio.
Info: 041 437043
www.scuolainfanziasalzano.it
PROGRAMMA della SETTimana SANTa
DOMENICA DELLE PALME / 13 aprile
VENERDÌ SANTO / 18 aprile
In questa festa la Chiesa ci mette in mano un ramoscello di ulivo e ci
invita a seguire Cristo sulla strada della sua donazione, sulla strada
della croce, che è la strada della vita, come uomini portatori di un messaggio di fraternità, capaci di prendere tutto ciò che porta pace. L’ulivo
lo porteremo nelle nostre case… sarà segno che ci impegniamo ad
essere uomini e donne di pace. Che la pace di Cristo regni davvero
nei nostri cuori.
Giorno di astinenza e digiuno.
Orario delle celebrazioni:
SS. Messe: alle ore 7.00 – 8.15 – 9.30 – 11.00 – 18.30.
Ore 9.15: Benedizione delle Palme nel cortile della canonica e processione verso la chiesa. Segue la Messa.
Ore 11.00: Santa Messa Solenne con lettura della Passione di Gesù secondo Matteo.
Ore 15.30: Apertura delle 40 ore – Vespero – Adorazione
fino alla Messa delle 18.30.
LUNEDÌ - MARTEDÌ - MERCOLEDÌ SANTO
14 – 15 – 16 aprile
La chiesa resta aperta tutto il giorno per la preghiera.
Ci sarà l’adorazione eucaristica per offrire a tutti la possibilità di trovare
modo e tempo per la preghiera personale e comunitaria.
Orario delle celebrazioni:
Ore 7.00: S. Messa. Segue l’Adorazione Eucaristica fino
alla Messa delle ore 19.00.
Ore 15.00 - 17.00: Momento di preghiera per i ragazzi delle
elementari e delle medie secondo gli orari del catechismo
(coloro che hanno catechismo il venerdì, 2a e 5a elementare, anticiperanno al lunedì).
Ore 19.00: S. Messa.
Orario delle celebrazioni:
Ore 7.00: Preghiera dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi.
Ore 15.00: Solenne azione liturgica.
Ascolto della Passione di Gesù secondo Giovanni, adorazione della Croce, bacio del Crocifisso e S. Comunione.
Ore 20.30: Funzione in chiesa, Processione con Via Crucis
per le strade del paese (via Via Roma, Piemonte, Torino,
Calabria, Toscana, Rimembranza, Chiesa) e bacio del Crocifisso.
SABATO SANTO / 19 aprile
Orario delle celebrazioni:
Ore 7.00: Preghiera dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi.
Ore 21.00: SOLENNE VEGLIA PASQUALE.
Liturgia della Luce; Liturgia della Parola; Liturgia Battesimale: benedizione dell’acqua, rinnovo delle promesse battesimali e celebrazione dei battesimi; Liturgia Eucaristica
pasquale.
Sono invitati in particolare i ragazzi che si stanno preparando a ricevere il sacramento della Confermazione.
PASQUA DI RISURREZIONE / 20 marzo
Come nella notte celebriamo Cristo, la sua e la nostra Pasqua! La vita
è più forte della morte ed è l’Amore ad avere l’ultima parola. Tutto quello che pensiamo ingoiato dalle tenebre è rinato a vita nuova: portiamo
a tutti l’annuncio dell’evento che ha trasformato la storia dell’umanità.
Orario delle celebrazioni:
SS. Messe: alle ore 7.00 – 8.15 – 9.30 – 11.00 – 18.30.
Vespri: alle ore 15.30.
GIOVEDÌ SANTO / 17 aprile
Orario delle celebrazioni:
Ore 7.00: Preghiera dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi.
Ore 17.00: S. Messa della “Cena del Signore”, per ragazzi,
anziani e tutti coloro che non possono partecipare alla sera.
Ore 20.30: S. Messa Solenne della “Cena del Signore”,
con il rito della lavanda dei piedi e presentazione dei bambini della Prima Comunione, assieme ai loro genitori.
Ore 22.00: Veglia di preghiera con Adorazione al Santissimo Sacramento.
LUNEDÌ DELL’ANGELO / 21 aprile
Orario delle celebrazioni:
SS. Messe: alle ore 8.00 – 9.30 – 11.00.
confessioni
Lunedì 14 aprile, ore 20.30: confessioni per i giovanissimi delle superiori / Martedì 15 aprile, ore 15.30: confessioni per ragazzi della 1a media
Mercoledì 26 marzo ore 20.30: celebrazione penitenziale per giovani ed adulti
Tutti i giorni della Settimana Santa: al mattino dalle 8.00 alle 12.00 (escluso il giovedì santo); al pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00
Dalla Domenica delle Palme per tutta la Settimana Santa, oltre ai sacerdoti della parrocchia,
sarà presente anche un confessore straordinario (p. Mario Ozorio).
Nota bene: non si celebra il sacramento della confessione durante le celebrazioni del Triduo Pasquale.
Comunità Nostra 11
Pio X, maestro di santità
nel quotidiano
Parrocchia, Comune e associazioni insieme per ricordare la figura
di Giuseppe Sarto nel centenario della morte e riscoprire oggi il senso
di un impegno civile, sociale, religioso, educativo all’insegna dell’apertura
e dell’accoglienza
C’
è stata una bella partecipazione di fedeli, provenienti
da tre vicariati della nostra
diocesi (Mirano, Noale e Mogliano
Veneto), al pellegrinaggio nella nostra
chiesa parrocchiale domenica 23 marzo, in occasione del centenario della
morte di Pio X. Dopo la parrocchia di
Riese, dove Giuseppe Sarto nacque e
maturò la propria vocazione, e dopo
Tombolo, dove mosse i primi passi
da prete come cappellano, è toccato
a Salzano, dove Sarto fu parroco dal
1867 al 1875, ospitare il terzo dei pellegrinaggi intervicariali con la reliquia
del santo. Alla preghiera del vespro è
seguita la meditazione di mons. Stefano Chioatto, docente di Storia della
Chiesa, sulla figura di papa Pio X, cui
è seguito l’atto di venerazione della
reliquia. In occasione di questi pellegrinaggi c’è stato anche uno speciale
dono di papa Francesco alla nostra
diocesi: la concessione dell’Indulgenza plenaria ai partecipanti.
“La vicenda di Pio X, un santo della
nostra terra, è unica nella storia pontificia - ha spiegato mons. Chioatto per l’impegno pastorale a tutto campo
che l’ha contraddistinta, la dedizione
12 Comunità Nostra
incondizionata e l’attenzione concreta
alla vita della Chiesa, visibile nell’opera riformatrice che ha caratterizzato il
suo ministero”. Un pastore semplice,
umile, laborioso, fedele alla cura della vita spirituale; un Papa riformatore, con un chiaro progetto pastorale:
“Instaurare omnia in Cristo”, edificare cioè tutte le cose in Cristo. I pellegrini hanno avuto anche la possibilità
di visitare il museo di san Pio X, che
raccoglie oggetti liturgici, suppellettili, paramenti e messali, documenti e
molte altre testimonianze della vita e
dell’attività pastorale di Sarto.
Sono molte e diverse le iniziative in
calendario fino al prossimo autunno
per ricordare la figura di san Pio X,
sia a livello diocesano che locale. La
Parrocchia e l’Amministrazione comunale hanno lavorato insieme, anche con gruppi e associazioni locali,
in particolare l’associazione “Tempo
e memoria”, e il Comitato diocesano
per il Centenario, per proporre un interessante programma.
L’operato del parroco Sarto ha lasciato un segno profondo nella storia
locale prima di tutto dal punto di vista religioso, ma senza dubbio anche
in ambito civile e sociale: dalla lotta
all’analfabetismo tra i ragazzi e gli
adulti, senza dimenticare il suo ruolo
nella realizzazione della Filanda e il
rapporto di amicizia e di dialogo con
la famiglia ebrea dei Romanin-Jacur,
e poi la collaborazione con l’Amministrazione comunale durante l’epidemia di colera del 1873, il suo instancabile impegno a favore dei poveri e
degli ultimi costituiscono un’eredità
di cui è doveroso fare memoria. Non
una memoria fine a se stessa, però,
ma “un’occasione, soprattutto pensando alle giovani generazioni, per
riflettere e progettare un futuro all’insegna dell’accoglienza, del confronto,
dell’apertura religiosa, sociale, politica, a partire dalla testimonianza di Pio
X”, come hanno sottolineato il parroco mons. Paolo Cargnin e il sindaco
Alessandro Quaresimin presentando
il calendario delle iniziative.
Con questo numero di “Comunità
Nostra” è allegata la brochure degli
eventi sul centenario di Pio X. Altre
informazioni potranno essere consultate sul sito web della Parrocchia e del
Comune di Salzano.
(A.C.)
concorso di pittura
S
ottolineiamo in particolare il Concorso di pittura ispirato a san Pio X:
l’opera vincitrice sarà collocata nella chiesa di Salzano e il ricavato della vendita delle varie opere sarà destinato ad un’iniziativa di solidarietà
curata dalla nostra Caritas parrocchiale. Il 31 maggio, in villa Jacur, nell’ambito della festa della filatura, ci sarà l’inaugurazione della mostra documentaria
sulla vita di Giuseppe Melchiorre Sarto, a cura di Angelo Pavanello. Nel corso
della mattinata, inaugurazione della mostra di pittura con le opere del concorso e incontro sul tema “Giuseppe Sarto e il sodalizio con il pittore Pietro Nardi”,
a cura di Francesco Stevanato. In serata rappresentazione teatrale “Giuseppe
Sarto e la filanda”, con la compagnia La Formigheta, su testo di Quirino Bortolato.
Incontri culturali in filanda
D
al 6 giugno al 3 luglio, nella cornice della filanda e della villa Jacur, alle
21, saranno inoltre proposte cinque serate di grande spessore culturale,
spirituale e politico, in cui la carità, il lavoro pastorale e civile di Sarto saranno un patrimonio da approfondire per riflettere su che cosa significhi
essere cittadini e cristiani oggi: “Pio X: il parroco che è diventato papa” (6 giugno), con Quirino Bortolato, ricercatore di storia locale, e Gianpaolo Romanato, docente di Storia della Chiesa; “Fratello, amico o nemico?”, percorsi dalla
diffidenza all’accoglienza (13 giugno), con Enzo Pace, docente di Sociologia
delle Religioni; “La politica come servizio alla collettività - oggi è ancora possibile?” (20 giugno), con Rosy Bindi, deputato e presidente della Commissione
parlamentare Antimafia; “I cittadini e le povertà - Nuovi orizzonti di coscienza civica e di impegno”, con Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di
Sant’Egidio e docente di Storia contemporanea; “Trasmettere la fede ai giovani
- una sfida per la Chiesa, tra insegnamento e testimonianza” (3 luglio) con don
Flavio Dalla Vecchia, docente di Sacra Scrittura.
Pellegrini a Roma e a Cima Grappa
Alcune immagini del pellegrinaggio
intervicariale del 23 marzo nella chiesa di
Salzano con la reliquia di san Pio X (foto
Michele Zecchin)
M
olti altri gli appuntamenti fino ad agosto: il 15 giugno, nella corte della filanda, concerto del Coro La Filanda. Dal 4 al 6 luglio, pellegrinaggio parrocchiale a Roma, e il 4 agosto a Cima Grappa. Il 23 agosto, in
Casa della Comunità, inaugurazione della mostra “Pio X, dal papato alla santità”, a cura di Stefano Bolgan. Il 24 agosto, festa del patrono, San Bartolomeo,
dalle 9 alle 13, annullo speciale delle Poste italiane, solenne celebrazione eucaristica con il vescovo Gardin, cui seguirà l’inaugurazione, in chiesa, dell’opera
vincitrice del concorso di pittura.
Per ulteriori informazioni:
www.parrocchiasalzano.org
www.salzano.provincia.venezia.it
Comunità Nostra 13
Sono felice di aver camminato
con il popolo e con i poveri
E’ stato ospite per qualche giorno a Salzano
mons. Gonzalo LÓpez MaraN�Ón, vescovo emerito
di Sucumbìos (Ecuador)
L
o scorso febbraio è stato ospite dei cristiani. “Abbiamo fatto un grana Salzano il vescovo emerito di de lavoro – spiega -, scavato la terra e
Sucumbìos, in Ecuador, mons. costruito fondamenta solide su cui le
Gonzalo López Marañón, che è inter- comunità sono cresciute. Sappiamo,
venuto durante le messe. Una zona come chiesa latinoamericana, di aver
particolare, quella della diocesi di costruito sulla roccia, non sulla sabSan Miguel di Sucumbìos, nel nordest bia, e questo ci conforta per il futuro”.
dell’Ecuador, al confine con la Colom“Non è stato facile – racconta mons.
bia, terra di immigrazione di rifugiati Gonzalo -, ci sono state anche incolombiani, che sono
comprensioni per
accolti dalla chiesa
come le nostre
locale e dagli abitanti,
chiese cercano di
Abbiamo fatto
tra i quali ci sono anvivere la radicaun grande lavoro
che indigeni dell’Alità del Vangelo e
– spiega -, scavato
mazzonia e persone
una fede incarnadi origine africana.
ta nella vita delle
la terra e costruito
Spagnolo di origine,
persone, una fede
fondamenta solide su
carmelitano, mons.
che si interessa di
cui le comunità sono
López
Marañón,
tutto ciò che ricresciute. Sappiamo,
quando è arrivato
guarda il popolo,
come chiesa
in Ecuador si è ime che poi si tralatinoamericana, di
merso
pienamente
sforma in testinella realtà latinoamonianza, a volte
aver costruito sulla
mericana, cercando
in denuncia delle
roccia, non sulla
di camminare con il
ingiustizie. Non è
sabbia, e questo ci
popolo, con i poveri,
stato facile ma io
conforta per il futuro
e cercando di trovasono felice, perre, insieme a loro, le
ché la mia vita di
risposte ai bisogni e
prete, di Vescovo,
alle domande di verità e di giustizia. deve essere come quella di Gesù che
A Sucumbios è arrivato come prefetto ha amato la sua Chiesa. E se ci sono
apostolico e dopo 12 anni ne è diven- state delle sofferenze, le ho vissute
tato Vescovo: 40 anni di vita intera- volentieri e le ho offerte per i poveri.
mente spesa per il Vangelo e per i po- Ancora oggi, a 80 anni, desidero fare
veri, avendo come “guida” il Concilio una vita missionaria, desidero tornaVaticano II e le Conferenze Episcopali re fra la gente”.
Latinoamericane (Medellin, Puebla, Mons. Gonzalo, durante la sua perAparecida in particolare). Mons. Gon- manenza in Italia ha incontrato papa
zalo racconta di una Chiesa di comu- Francesco, com’era suo desiderio, e
nione e di partecipazione, nella quale ha voluto fare visita anche al nostro
le comunità di base sono molto forti, Vescovo, a Treviso.
dove i laici sono impegnati nell’evangelizzazione, e i problemi sociali sono
Alessandra Cecchin
occasione per testimoniare l’impegno
14 Comunità Nostra
Il nostro Vescovo Gianfranco Agostino Gardin
con mons. Gonzalo López Marañón
CASA DELLA COMUNITà PARROCCHIALE:
PARTE IL RESTAURO
Due anni di lavori previsti per ristrutturare Villa Combi
I
l cantiere aprirà a fine aprile:
tempo due anni ( ma si spera anche qualche mese prima ) e Salzano avrà una rinnovata Casa della
Comunità. La prima novità è proprio
questa: non più la vecchia canonica
intesa solo come abitazione ed ufficio
dei sacerdoti ma un luogo di incontro
al servizio della comunità parrocchiale. Avremo modo nei prossimi numeri
di “Comunità nostra” di raccontare
il progetto e le sue varie fasi realizzative, le opzioni tecniche e quelle
operative, per il momento è importante sottolineare che le scelte fatte
sono improntate al rigore (e in questi
tempi di crisi non poteva certo essere altrimenti) ma anche alla conservazione e valorizzazione di una villa
che è patrimonio storico e culturale
di Salzano. Fabio Zecchin e Francesca Zambon, i due progettisti, hanno
dovuto avere un occhio alla salvaguardia dell’esistente, che è un bene
sottoposto a tutela, ma anche grande
attenzione alla fruibilità ed alla accessibilità dell’edificio. Prima ancora di
cominciare, comunque, si è dovuto
pensare a come limitare l’impatto dei
lavori sulla piazza. Si è scelto di aprire
un cancello nel lato sud ovest dell’area
su cui insistono gli edifici parrocchiali, affacciato quindi su Via della Rimembranza. Un cancello carraio che
nei due anni di lavori servirà per accedere al cantiere senza transitare per
la piazza e che alla fine dell’intervento
resterà come ingresso alla casa della
Comunità, liberando così almeno parzialmente la piazza principale. L’affidamento dei lavori è stato fatto nella
massima trasparenza, ma il Consiglio
parrocchiale per gli affari economici
ha alla fine scelto una sorta di linea
mediana puntando a privilegiare più
che il massimo ribasso del prezzo la
professionalità delle offerte ed anche
la presenza di ditte di Salzano. A lavorare in questa importante operazione
di restauro saranno la CBC di Salzano per le opere murarie, la Sirecon
di Pianiga specializzata nel recupero
di beni sottoposti a vincolo culturale
(non va dimenticato che a villa Combi
ci sono pavimenti antichi e fregi pittorici di grande pregio), la Elettrosystem di Salzano per gli impianti elettrici ed infine ancora una impresa di
Salzano, quella di Stefano Scavezzon,
per la componente idraulica.
Resta da dire della parte finanziaria dell’operazione. Il costo – tutto
compreso – sarà di circa 1,2 milioni
di euro, con un buon risparmio sul-
la prima proiezione. A fianco trovate
uno schema del piano finanziario per
sostenere la spesa. Come si può notare restano da coprire circa 350.000
euro e per questo si pensa ad una sorta di finanziamento popolare. Banca
Prossima, la costola “etica” del gruppo Intesa, si è detta disponibile ad intervenire con la sua formula chiamata
“Terzo valore”, una sorta di prestito
aperto al contributo di tutti che sarà
remunerato in misura “accettabile”
da chi ne usufruisce, in questo caso la
Parrocchia, e che sarà garantito dalla
Banca stessa. Una sorta di “buon investimento”, quindi, in un “bene” che
fa parte del patrimonio dell’intera nostra comunità. Ma anche di questo ci
sarà modo di parlare diffusamente nei
prossimi mesi. Per adesso via ad impalcature e cantiere.
C.P.
RESTAURO DELLA CASA PARROCCHIALE
COSTO COMPLESSIVO DELL’ OPERAZIONE
€ 1,2 milioni
DISPONIBILITÀ DELLA PARROCCHIA CON IL SOSTEGNO DELLA DIOCESI
€ 600.000
MUTUO A TASSO AGEVOLATO DELL’ ASSOCIAZIONE VILLE VENETE
€ 200.000
FINANZIAMENTO A FONDO PERDUTO DELL’ASSOCIAZIONE VILLE VENETE
€ 45.000
FONDI REGIONALI FINALIZZATI
da chiedere ed al momento non stimabili
PRESTITO POPOLARE “TERZO VALORE” A SALDO DELL’ INTERVENTO
€ 350.000
Comunità Nostra 15
I ROVER E LE SCOLTE NON
VIVONO LA CRISI MA VIVONO UN
SOGNO: LA ROUTE NAZIONALE
I
n vista della Route Nazionale,
l’appuntamento che quest’estate
coinvolgerà 34 mila scout, ogni
regione ha organizzato un forum
come tappa intermedia del percorso.
La Branca R/S di Salzano domenica
16 febbraio ha dunque partecipato,
insieme ad atri 5 mila scout, al Forum
Regionale dedicato ai rover e alle scolte del Veneto presso il Pala Arrex di
Jesolo Lido.
La giornata ha assunto i toni di un
incontro motivazionale fin dal nostro
arrivo. Canti balli e testimonianze più
o meno forti hanno animato tutto lo
svolgimento dell’incontro. Grazie
alla bravura della compagnia teatrale “Oltre il Sipario” la giornata è stata
tanto leggera e appassionante quanto
entusiasmante e decisiva. Fin dall’inizio con la testimonianza di Don
Luigi Ciotti, sacerdote molto attivo
nel sociale, ci siamo sentiti una parte
positiva e indispensabile della società
contemporanea. Ci ha esortati a “trasformare i no in noi” ed ad accogliere
le “gentili pedate del Signore”. Don
Ciotti ha risvegliato i nostri pensieri
dal tepore della normalità, offrendoci
spunti di riflessione molto originali.
Nel pomeriggio l’ospite era Alex Zanardi, campione di automobilismo
rimasto coinvolto in un grave inciden-
te che gli è costato l’uso delle gambe,
oggi campione olimpico di hand-biking (il corrispettivo paraolimpico del
ciclismo). Con un tono ironico Zanardi ci ha invitati a non mollare mai, ad
avere sempre il coraggio di essere forti anche quando tutto sembra essere
perso, perché la felicità non sta tanto
nella meta, ma nel percorso fatto per
raggiungerla. Ci ha esortati dunque a
fare ciò che più ci piace impegnandoci
con tutti noi stessi, a questo proposito ha detto: “Non ho iniziato l’handbiking perché volevo vincere, ho vinto
perché mi piaceva l’hand-biking” e
ripensandoci in effetti... Quante volte
facciamo qualcosa solo in vista del risultato?
Il forum si è concluso con il concerto
di Luca Bassanese, artista molto attivo nel sociale e nello sforzo di impegno civile.
Il tema della giornata, e in generale
della Route Nazionale, era il “coraggio”, bisogna dire che al termine di
questo entusiasmante incontro tutti
ne siamo usciti carichi... pronti a vivere un sogno: La Route Nazionale!
One way, one bravers.
DON LUIGI CIOTTI
Il coraggio di lottare per quello in cui senti
giusto, il coraggio di non aver paura
ALEX ZANARDI
Il coraggio di crederci,
il coraggio di non arrendersi, mai
Clan "Oltre l'Arcobaleno" e Noviziato
Agesci Salzano 1
BRANCA R/S SALZANO 1
Il coraggio di farsi ultimi
LUCA BASSANESE
Il coraggio di essere e di cantare
fuori dagli schemi
www.salzano1.stradedicoraggio.it
www.agescisalzano.org
16 Comunità Nostra
D
Il perdono: una bella festa…
per una grande tappa!
omenica 16 marzo circa 70
bambini della nostra comunità hanno ricevuto per la prima
volta il sa-cramento del Perdono, ed è
stata una vera festa! Tutti insieme, famiglie, bambini e catechiste ab-biamo
festeggiato il ritrovamento dell’armonia. Durante i mesi di preparazione,
infatti, avevamo scoperto come quella parola così difficile da pronuncia-
re… “peccato” sia causa della perdita dell’armonia con gli altri, con noi
stessi e con Dio e ci faccia divenire
un po’ alla volta delle note stonate…
Ma per fortuna, come ci ricorda papa
Francesco, Dio non si stanca di perdonare se noi non ci stanchiamo di
chiedergli perdono ed attraverso la
grazia del sacramento ci ridona pace,
gioia e armonia, come in un secondo
Battesimo.
E così ciascun bimbo si è accostato al
Sacramento portando con sé una nota
musicale di colore nero con scritte
all’interno le proprie “stonature”, le
proprie piccole mancanze. Ricevuto
il perdono il sacerdote ha consegnato
a ciascuno una nota colorata, simbolo
della gioia e dell’armonia ritrovata e
un grande pentagramma sull’altare si
è riempito di festose note colorate.
Un abbraccio di mamma e papà accoglieva ciascun bambino subito dopo
la confessione, riempendo la chiesa di
calore e forse anche di un po’ di commozione.
Grande entusiasmo quando tutti insieme si è potuto reintonare il canto
“Tu sei” e quando don Paolo sul piazzale della chiesa ha bruciato tutte le
note nere… sì perché il Signore non
scherza e i peccati li cancella davvero,
mettendo in noi un cuore nuovo!
Genitori e catechiste dei bambini
della Terza Tappa
“DA MIHI ANIMAS”, QUANDO GLI
ANIMATORI CI METTONO L’ANIMA!
“D
a Mihi Animas” è stato il tema dell’uscita di due giorni che a Jesolo
ha coinvolto gli animatori del GrEst di Salzano. Un’esperienza insolita che ha visto i ragazzi impegnarsi nella progettazione dell’Estate
Ragazzi 2014. Il wee-kend si è concluso con la Festa dei Giovani insieme ad
altri 6 mila animatori del Triveneto. L’inno “Da Mihi Animas” sarà la colonna
sonora del nuovo GrEst “U.A.U. – Un’Avventura Unica”.
«E piano scopri che l’educazione è cosa profonda che riguarda il cuore».
Comunità Nostra 17
PASSI GIOVANI SU TRACCE
DI MEMORIA:
DESTINAZIONE SARAJEVO
CRESIMA PER 55 RAGAZZI
Il campo giovani diocesano nella città simbolo della guerra
nella ex Jugoslavia
S
iamo partiti giovedì 18 luglio
da Treviso con tre furgoncini,
trenta giovani da tutta la diocesi, ricchi di curiosità verso una realtà
di cui tanto avevano sentito parlare.
La vedevamo in televisione la guerra
nella ex Jugoslavia. La possiamo vedere oggi nei video di Youtube. È stata una guerra vicina perché a poche
miglia di mare, lontana perché resta
nello schermo del pc o della tv…
Immergersi in questo paese è stata
prima di tutto una esperienza profondamente umana, una conoscenza
dell’essere umano nella sua piena fragilità, il male che può fare, ma anche
nella sua grande ricchezza: abbiamo
visto segni concreti di speranza, di
solidarietà, di coraggio, a Zagabria, a
Banja Luka, a Sarajevo, attuale capitale della Federazione croato musulmana di Bosnia, città simbolo delle
guerre della Ex-Jugoslava. Gli abitanti di Sarajevo, croati cattolici, bosniaci musulmani e serbi ortodossi,
hanno coraggiosamente resistito alle
forze armate serbe che per tre anni,
dal 5 aprile 1992 al 29 febbraio 1996,
hanno assediato la città simbolo dello
spirito multietnico, solidale e rispettoso tipico del popolo bosniaco. Per le
strade la stragrande maggioranza della popolazione è costituita da giovani.
E i giovani non vogliono sentir parlare
di guerra, ma ovunque ti giri ci sono
evidenti segni di ciò che è accaduto.
Questo è lo spirito della città di oggi:
voler ricominciare rivolti non al passato, ma al futuro. Il nostro viaggio
in questi luoghi ancora visibilmente
segnati da una lunga guerra che ha
distrutto non solo edifici e cose, ma
soprattutto relazioni, ci ha riservato
anche la gioia di scoprire e conoscere
segni di solidarietà ancora oggi ben
presenti, come l’Orfanotrofio gestito
da alcune suore, che continua ad accudire bambini di qualunque etnia o
religione, senza distinzioni, o la scuola multietnica nella quale abbiamo alloggiato e che accoglie studenti e giovani provenienti da tutta la Bosnia,
ma anche da tutto il mondo, non importa quale sia il loro credo religioso
o il colore della loro pelle. Sono stati
giorni molto pieni, di esperienze e di
relazioni. Abbiamo fatto esperienza
di Dio, questo è ciò che ha dato Pienezza a questi giorni di campo.
Una partecipante
Mons. Paolo Magnani, Vescovo emerito
della nostra Chiesa di Treviso, invocherà
il dono dello Spirito Santo per 55
ragazzi di seconda media, conferendo
loro il sacramento della Cresima. La
celebrazione è prevista per domenica 11
maggio (nel pomeriggio alle ore 17.00).
PRIMA COMUNIONE
Ottantadue bambini quest’anno
riceveranno il dono di Gesù Eucaristia. La
prima celebrazione la vivranno assieme
alle loro famiglie mercoledì 14 maggio
alle ore 20.30.
Condivideranno poi la loro gioia assieme
a tutta la Comunità parrocchiale
domenica 18 maggio alle ore 9.30.
Accompagniamo questi bambini e le
loro famiglie con la nostra preghiera,
ringraziando il Signore per il grande dono
dell’Eucaristia che ogni domenica ci viene
rinnovato e che accompagna i nostri
giorni.
FESTA DEI GIUBILEI
MATRIMONIALI
Anche quest’anno vogliamo ringraziare
il Signore in modo particolare assieme a
quelle coppie che celebrano i giubilei (25°
e 50°) matrimoniali e festeggiare con loro
il dono dell’amore e della famiglia. Sarà
domenica 1 giugno alla Messa delle
ore 11.00. Chi desiderasse partecipare
è pregato di far pervenire la propria
adesione all’ufficio parrocchiale.
Nell’immagine:
i giovani del campo diocesano
a Sarajevo
18 Comunità Nostra
Lo scaffale
delle parole
consigli di lettura
a cura di Francesca Rigo
Pierdomenico
Baccalario
Nella Bibbia ho incontrato
San Paolo Edizioni
2013, 454 p., rilegato
19,90 Euro
Yuichi Kimura;
Simona Mulazzani
In una notte di temporale
Salani
2013, 64 p., ill., rilegato
10,00 Euro
Giovanni Nucci
Francesco
Rizzoli
2013, 89 p., ill., rilegato
13,00 Euro
Francesco (Jorge Mario
Bergoglio)
La Chiesa della
misericordia
San Paolo Edizioni
2014, 192 p., rilegato
9,90 Euro
Il libro è un viaggio all’interno della
Sacra Scrittura nella sua completezza, in cui l’autore fa parlare i protagonisti in prima persona. Gli episodi
più celebri, ma anche quelli meno
conosciuti, vengono presentati con
voce personale ma autentica e offrono un racconto moderno, essenziale
e fortemente evocativo: da leggere
come un romanzo. Consigliato anche
per i ragazzi più giovani, che stanno
iniziando a scoprire le Storie della
Bibbia.
In una notte di temporale, un lupo e
una capretta si rifugiano in una capanna abbandonata alle pendici di
una collina. Il temporale infuria, la
pioggia scroscia e nella capanna il
buio è totale... Una piccola storia illustrata, per i bambini ma anche per
i grandi. Una delicata e profonda
parabola sulla diversità e l’amicizia,
vincitrice di numerosi premi in Giappone. L’autore scrive: “In una notte di temporale, da soli, in un luogo
sconosciuto, se incontrate qualcuno,
che sollievo, non è vero? Ma se questo qualcuno fosse pericoloso, lettori
miei, cosa fareste?”.
Francesco d’Assisi: il Santo per eccellenza, il Santo di tutti i tempi. Lo
conosciamo e ritroviamo protagonista del grande schermo, di storie a
fumetti e di racconti per bambini. Ma
chi era veramente Francesco? Giovanni Nucci ci restituisce un’immagine asciutta dell’uomo Francesco senza indugiare in stereotipi. Ne esce un
ritratto secco, laico, senza sfumature.
E ci racconta dell’idea di bellezza di
Francesco, della sua meraviglia bambina di fronte alla grandezza della
creazione. È questo un libro adatto
a tutte le età, adatto a chi di questo
Santo ha già letto tanto e fa memoria,
a chi sta crescendo e desidera scoprire la sua storia, a chi è in ricerca.
Arriva in libreria ancora uno scritto
di Papa Francesco, e questa volta
al centro della riflessione è la Chiesa come, casa della misericordia. Nel
dialogo tra la debolezza degli uomini
e la misericordia di Dio, essa è chiamata ad accogliere, accompagnare,
aiutare tutti a trovare la “buona notizia” della speranza cristiana. Per
questo, secondo Papa Francesco, la
Chiesa non può restare chiusa in se
stessa, ma deve uscire e andare verso le periferie dell’esistenza, là dove
sono i poveri, gli ultimi, gli emarginati,
per portare l’abbraccio della misericordia di Dio. Da qui il suo pressante
invito ai credenti ad essere “cristiani
a tempo pieno” e non “cristiani da salotto o da pasticceria”; ai vescovi e ai
sacerdoti ad essere “pastori con l’odore delle pecore”.
Comunità Nostra 19
L’Angolo della Spiritualità
Gesù, un incontro che cambia
il colore della vita
Dall’Esortazione Apostolica “Evangelii gaudium” (La gioia del Vangelo) di papa Francesco
desideriamo proporre ai lettori alcune righe iniziali di questo bel testo che varrebbe la
pena per tutti di conoscere.
I
l grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice ed opprimente offerta di consumo, è una tristezza
individualista che scaturisce dal cuore comodo e avaro,
dalla ricerca malata di piaceri superficiali, dalla coscienza
isolata. Quando la vita interiore si chiude nei propri interessi non vi è più spazio per gli altri, non entrano più i
poveri, non si ascolta più la voce di Dio, non si gode più
della dolce gioia del suo amore, non palpita l’entusiasmo di
fare il bene. Anche i credenti corrono questo rischio, certo
e permanente. Molti vi cadono e si trasformano in persone
risentite, scontente, senza vita. Questa non è la scelta di
una vita degna e piena, questo non è il desiderio di Dio per
noi, questa non è la vita nello Spirito che sgorga dal cuore
di Cristo risorto.
Invito ogni cristiano, in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con
Gesù Cristo o, almeno, a prendere la decisione di lasciarsi
incontrare da Lui, di cercarlo ogni giorno senza sosta. Non
c’è motivo per cui qualcuno possa pensare che questo invito non è per lui, perché «nessuno è escluso dalla gioia
portata dal Signore» 1. Chi rischia, il Signore non lo delude,
e quando qualcuno fa un piccolo passo verso Gesù, scopre
che Lui già aspettava il suo arrivo a braccia aperte…
Il Vangelo, dove risplende gloriosa la Croce di Cristo, invita
con insistenza alla gioia…
Ci sono cristiani che sembrano avere uno stile di Quaresima senza Pasqua. Però riconosco che la gioia non si vive
allo stesso modo in tutte la tappe e circostanze della vita, a
volte molto dure. Si adatta e si trasforma, e sempre rimane
almeno come uno spiraglio di luce che nasce dalla certezza
personale di essere infinitamente amato, al di là di tutto.
Capisco le persone che inclinano alla tristezza per le gravi
difficoltà che devono patire, però poco alla volta bisogna
permettere che la gioia della fede cominci a destarsi, come
una segreta ma ferma fiducia, anche in mezzo alle peggiori
angustie…
In varie maniere, queste gioie attingono alla fonte dell’amore sempre più grande di Dio che si è manifestato in Gesù
Cristo. Non mi stancherò di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo: «All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una
grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una
Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e, con ciò, la
direzione decisiva» 2 .
Solo grazie a quest’incontro – o reincontro – con l’amore di Dio, che si tramuta in felice amicizia, siamo riscattati dalla nostra coscienza isolata e dall’autoreferenzialità.
Giungiamo ad essere pienamente umani quando siamo più
che umani, quando permettiamo a Dio di condurci al di là
di noi stessi perché raggiungiamo il nostro essere più vero.
Lì sta la sorgente dell’azione evangelizzatrice. Perché, se
qualcuno ha accolto questo amore che gli ridona il senso
della vita, come può contenere il desiderio di comunicarlo
agli altri?
1- Paolo VI, Esort. ap. Gaudete in Domino (9 maggio 1975)
2- Lett. enc. Deus caritas est (25 dicembre 2005)
FESTA DELLA COMUNITà
Riprendiamo quest’anno quella che per alcuni anni è stata una “bella festa”: la FESTA DELLA COMUNITÀ.
Ci stiamo preparando a viverla assieme tutti: chi è associato e chi non lo è per niente, il bambino e il giovane,
l’adulto e l’anziano, chi è solo e tutti insieme in famiglia… sarà domenica 25 maggio in mattinata a partire
dalle 9.30 per celebrare insieme la grande eucaristia e sperimentare in questo modo la nostra unità, radicati tutti
nel Cristo morto e Risorto, scoprendo una volta ancora il grande dono del Battesimo come dono che fa di noi la
grande famiglia, invitata a partecipare dell’unico pane che è Gesù Eucaristia.
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