12 LA STAMPA GIOVEDÌ 26 MARZO 2015 . Cuneo e provincia .41 SANITÀ “S. Croce e Carle” promosso dai pazienti Indagine fra i ricoverati: il 99% consiglierebbe ad altri l’ospedale di Cuneo per farsi curare Convegni econferenze aSavigliano eAlba 1 «Il sintomo» è il titolo della conferenza in programma sabato dalle 9,30 alle 13 a Palazzo Taffini di Savigliano. Interverrà Jean Paul Hiltenbrand, psichiatra e psicanalista a Grenoble, fondatore dell’Ecole Rhone-Alpes d’Etudes Freudiennes. L’incontro è organizzato dall’associazione Opificina di Savigliano 1 Per il ciclo delle conferenze mediche della Fondazione Ferrero al Alba, stasera alle 21, il dottor Antonio Dellavalle, direttore del reparto di Cardiologia dell’ospedale «San Lazzaro» di Alba, parlerà della gestione dell’infarto, dai suoi segnali premonitori alla prevenzione. Ingresso libero. Info: 0173/295259. CAMILLA PALLAVICINO CUNEO Asl Cn1 «Abbiamorimesso icontiinordine» «S iamo riusciti a ridurre i costi mantenendo alta la qualità del servizio ai cittadini; è stato un lavoro enorme sotto tutti i punti di vista, ma al ’’S. Croce’’ abbiamo dimostrato che la qualità costa meno della non qualità». Con queste parole la direttrice generale Giovanna Baraldi ha presentato gli ultimi dati dell’indagine di soddisfazione dei servizi ospedalieri secondo la prospettiva del cittadino. Il giudizio espresso dai 1127 pazienti che hanno compilato e riconsegnato il modulo, arriva quest’anno in concomitanza con la scadenza del mandato triennale della Baraldi, e quei numeri potrebbero essere anche il «voto» al lavoro svolto. Giovanna Baraldi La direttrice generale dell’Azienda ospedaliera cuneese è in carica da tre anni A fianco l’ospedale «Santa Croce» Giudizio lusinghiero Un giudizio lusinghiero dal momento che per il 91% degli intervistati il servizio offerto è buono, e il 99% consiglierebbe il «S. Croce» per farsi curare. I pazienti chiedono più silenzio e meno riscaldamento di notte, orari di visita più ampi (orari che dal 27 marzo si amplieranno di un’ora e trenta); chiedono anche più velocità nelle prenotazioni telefoniche e tempi più rapidi tra la prenotazione e la visita, ma il 98% apprezza disponibilità, umanità e professionalità di medici e infermieri e non lamenta tempi di attesa per l’assegnazione del letto al ricovero. Altri suggerimenti riguardano l’organizzazione del call center, il trasporto fra i due presidi, e i parcheggi al Carle (presto ce ne saranno altri 50). Day Service Oltre all’indagine sulla soddisfazione dei cittadini, l’azienda ha anche fornito i dati sull’attività del Day Service per le visite pre operatorie e del Pronto Soccorso, dove a luglio verranno attivati 11 posti letto per l’Osservazione Breve Intensiva. «La media è di 220 passaggi al giorno – spiega Bruno Tartaglino, responsabile del Dea - di cui però circa l’83% è di codici verdi, rossi e gialli sono circa il 17%. Troppe persone si rivolgono al Pronto soccorso perché non trovano risposte altrove. Ciò nonostante i nostri tempi di attesa restano molto bassi». «San Lazzaro» di Alba “Emodinamica non chiuderà” Impegno del direttore regionale ISOTTA CAROSSO ALBA «Non è prevista alcuna chiusura per l’emodinamica dell’ospedale di Alba». Questa volta lo ha scritto nero su bianco il direttore della Sanità piemontese, Fulvio Moirano, mettendo così fine alle polemiche che davano il servizio in chiusura a fine anno. «Le delibere della Giunta regionale 1-600 2014 e 1-924 2015 non prevedono alcuna chiusura di attività; anzi - ribadisce Moirano - il servizio di emodinamica viene assegnato all’ospedale di Verduno in sostituzione dell’attività attualmente svolta presso l’ospedale di Savigliano, al momento dell’apertura del nuovo nosocomio. In sintesi nessun cambiamento è previsto per l’anno 2015-2016 per il quadrante di Cuneo». La lettera è stata recapitata al sindaco di Alba, Maurizio Marello, che nelle scorse settimane aveva già Fulvio Moirano È il direttore regionale della Sanità A lato, il S. Lazzaro chiesto e ricevuto rassicurazioni verbali. «Il direttore generale si era impegnato a farci avere anche una risposta scritta» conferma il primo cittadino albese. Allarme rientrato «Essendo un’attività di emergenza, la notizia di una chiusura definitiva entro il 31 dicembre 2015 aveva allarmato tutti noi. E’ fondamentale sapere di po- ter contare su questo servizio fino all’entrata in funzione di Verduno» dicono dal Tavolo delle Autonomie (che si costituirà ufficialmente oggi alle 17). Precisa il consigliere di opposizione Carlo Bo: «Non so se la lettera del dottor Moirano abbia una valenza giuridica, avremmo preferito vederlo scritto all’interno di una delibera di Giunta. Ci auguriamo che sia davvero così». 1 Nella sala conve- gni dell’università di Cuneo è stato presentato ieri il bilancio sociale e di mandato dell’Asl Cn1, nei tre anni della direzione di Gianni Bonelli, il cui mandato scadrà fra poche settimane. Un mandato che è cominciato nel pieno della crisi economica della sanità piemontese. «E’ stata la mia preoccupazione più grande – dice Bonelli -, perché avevamo tempi di pagamento di 15 mesi, eravamo quasi al collasso. La soddisfazione è stata di riuscire a chiudere già il 2013 con i conti in regola». Poi c’è stata la razionalizzazione dei servizi degli ospedali, eliminando i doppioni e creando percorsi integrati di cura Gianni del paBonelli ziente fra nosocomi e territorio. «Il nostro obiettivo - prosegue Bonelli - è mettere il paziente al centro di una rete di servizi adeguati alle sue necessità; è stato così con la telemedicina, la domiciliarità e gli ambulatori per la cronicità che apriranno ad aprile a Saluzzo». Razionalizzare ha significato anche uniformare le convenzioni con i Consorzi, rafforzare le collaborazioni con le associazioni e realizzare sinergie con le associazioni di categoria, come lo ’’sportello in salute’’ per le pratiche amministrative. [C. P.] 1 23 56 71 28 LA STAMPA GIOVEDÌ 26 MARZO 2015 Metropoli .55 . ETROPOLI M Orbassano, morto il militante 5 Stelle Dopo una lunga malattia è morto ieri Paolo Basile, 40 anni (in foto), uno dei fondatori del Movimento 5 Stelle di Orbassano e candidato consigliere alle elezioni amministrative del 2013. I funerali si svolgeranno venerdì pomeriggio presso il tempio crematorio di Piscina. [M. MAS.] Per le vostre segnalazioni [email protected] Diario Leini Traffico di anabolizzanti comprati all’estero via web Coinvolte palestre, farmacie e anche un medico del servizio pubblico GIANNI GIACOMINO Dieci persone sono state indagate dai carabinieri per traffico di anabolizzanti in strutture sportive. All’alba di ieri gli investigatori hanno anche effettuato 17 perquisizioni in farmacie, palestre, in uno studio medico e a casa di diversi body-builder che abitano a Leinì, Chivasso, Ciriè, Lanzo, Borgaro e nella zona nord di Torino. I militari, coordinati dal pm della Procura di Ivrea Giuseppe Drammis, hanno sequestrato materiale informatico, false ricette della mutua, alcuni medicinali e altri elementi considerati molto importanti. «Per un’inchiesta che non è affatto conclusa», spiega Giuseppe Ferrando, capo della Procura eporediese. Le dieci persone sono finite nei guai per aver violato la legge del 2000 che «disciplina la tutela sanitaria delle attività sportive e la lotta contro il doping», falso ideologico e truffa ai danni del servizio sanitario nazionale. Alcuni recidivi. Le indagini Gli accertamenti sono partiti qualche mese fa, innescati da una serie di controlli effettuati dai carabinieri di Leinì, intorno ad una palestra della zona, dove era stato individuato un massiccio traffico di anabolizzanti. I carabinieri, comandati dal capitano Roberto Capriolo, avevano sequestrato ad un muratore quasi 4 mila euro in contanti e poi flaconi di Nandrolone, Sustanon 400, Humatrope, 13 fiale di Uinstroll Stanozolol, uno steroide anabolizzante orale di origine sintetica. Poi ancora nove falconi di Testovis, del testosterone propionato. Sostanze che, normalmente, si Chieri Poste, congelata la chiusura dell’ufficio di Pessione Lo sportello di Pessione si salva: le Poste hanno congelato il piano dei tagli che prevedeva la soppressione di 40 uffici in tutto il Piemonte. Per evitare la chiusura dell’ufficio in via San Domenico Savio 1, nella frazione alle porte di Chieri, prevista per il prossimo 13 aprile a causa della scarsità dei conti correnti, si erano mobilitati Lo sportello di Pessione in duemila cittadini: tante erano le firme raccolte in appena un mese tra gli abitanti anche dei Comuni vicini. Anche l’amministrazione comunale di Chieri si era fatta promotrice della richiesta e aveva incontrato i dirigenti delle Poste di Piemonte e Valle d’Aosta sottolineando l’utilità di mantenere il servizio per i residenti della frazione. [A. TOR.] 1 Collegno Bilancio, per Tasi e Tari aumentano le aliquote Il bilancio 2015, che sarà votato stasera, vede aumentare l’aliquota della Tasi, dal 2,5 ad un secco 3 per mille. Anche la Tari sale di un 3%. Una manovra che, con risparmi e razionalizzazioni, dovrà coprire un taglio di trasferimenti di 2,6 milioni. «Oltre a mantenere invariati i servizi e le tariffe - spiega il vicesindaco Garruto -, continua il nostro impegno per politiche sociali, educative e del lavoro. Abbiamo investito 500 mila euro, come fondo di solidarietà, per i tributi come Tasi e Tari, per le famiglie con reddito Isee fino a 16 mila euro». Un bilancio che ha avuto l’approvazione dei sindacati. «Il nostro Comune - aggiunge il sindaco Casciano -, è il primo in Piemonte a farlo con una contrattazione sociale». [P.R.] 1 È un pregiudicato di Nichelino Body building I farmaci proibiti erano destinati ad atleti dilettanti e semplici appassionati del culturismo delle zone di Leini, Chivasso, Ciriè, Borgaro, Lanzo e dell’area nord di Torino 10 indagati Sono tutti accusati di doping, falso ideologico e truffa ai danni dello Stato sono essere molto pericolosi, fino alla morte per infarto. E, da lì, passo dopo passo le indagini si sono allargate con pedinamenti e intercettazioni ambientali. Gli inquirenti sono riusciti così a disegnare un quadro chiaro di quello che avveniva in due palestre e altrettante farmacie. Il giro di soldi inietta chi pratica il body building a certi livelli per essere al top in vista delle competizioni. Gli effetti collaterali, però, pos- Orbassano Un gruppo di persone, operai e impiegati per lo più, rivendeva le sostanze dopanti acquistate all’estero via internet a dei culturisti. Oppure andavano dal medico compiacente che, fino all’ultimo, ha pensato di farla franca. Il professionista, che adesso rischia la radiazione dall’albo professionale, prescriveva a dei suoi anziani mutuati, esenti dal pagamento ticket, sostanze a base di cortisone. Questi medicinali, però, venivano invece ritirati dai culturisti e assunti per migliorare le prestazioni. Alcuni dei denunciati avevano trovato il modo davvero efficace di arrotondare lo stipendio, arrivando a guadagnare anche 500 euro in appena tre giorni. Dieci truffe in 3 mesi a Bologna Arrestato il ladro in trasferta Si fingeva tecnico del gas, amministratore di condominio e - con la scusa di controllare i termosifoni - entrava nelle case delle vittime. Dieci volte l’ha fatta franca: furti su furti. La squadra Mobile di Bologna ha arrestato Andrea Cena, 46 anni, nomade sinti che vive in un accampamento di Nichelino. Le vittime degli episodi Andrea Cena, 46 anni contestati al ladro hanno tutte tra i 73 e i 91 anni e sono state prese di mira tra gennaio e marzo 2014. Cena sarebbe riuscito a derubare anche più persone nello stesso condominio racimolando un bottino di tutto rispetto: 300 mila euro circa tra soldi e gioielli. Era già stato arrestato a maggio per un tentativo di furto con raggiro. Appena scarcerato è tornato alle vecchie abitudini. [G.LEG] 1 Nessun ferito Pino Torinese Saitta: “Talassemia, Il pullman della scuola il centro non si sposta” finisce contro un palo MASSIMO MASSENZIO MASSIMO MASSENZIO «Il Centro delle Microcitemie del San Luigi è un’eccellenza». Dopo l’incontro di ieri mattina fra l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, e l’Associazione Talassemici Torino, sono arrivate rassicurazioni sulla permanenza presso l’ospedale orbassanese di una struttura di riferimento regionale. Rimangono le perplessità sul futuro di altri reparti e specialità che rischiano di essere trasferiti al Mauriziano. Oggi si riunirà il Comitato per la valorizzazione del San Luigi e non sono escluse nuove proteste. Per il momento il direttore del Cen- Un cedimento dell’asfalto, o, più probabilmente, una manovra sbagliata dell’autista. Sono queste le ipotesi al vaglio della polizia municipale che sta indagando sull’incidente che ieri pomeriggio ha coinvolto un pullman che trasportava 50 studenti in gita scolastica da Bari sulla collina di Pino Torinese. L’autobus è finito fuori strada in borgata Valle Ceppi e si è adagiato con il fianco destro contro il palo di sostegno dell’illuminazione pubblica. Fortunatamente nessuno dei passeggeri è rimasto ferito e L’ospedale San Luigi REPORTERS tro regionale per le talassemie, Antonio Piga, e il presidente dell’Associazione, Patrizia Renga, hanno incassato una promessa da Saitta: «Appena nominati i nuovi direttori, siamo disponibili a intervenire con le modifiche necessarie a valorizzare questa importante realtà». la scolaresca è stata tratta in salvo dai residenti e dai vigili del fuoco. «Erano spaventati, ma stavano tutti bene», raccontano i primi soccorritori, che hanno ospitato gli studenti baresi in casa fino all’arrivo di un mezzo sostitutivo. Resta da capire che cosa ci facesse quel pullman in uno stretto viottolo di campagna. Con ogni probabilità il conducente si era perso e quando si è reso conto di aver sbagliato strada ha tentato di tornare indietro. Una manovra difficile in strada Tetti Civera, dove a stento possono passare due auto. In base alle prime ricostruzioni pare che dopo i primi, inu- I vigili urbani e i vigili del fuoco sono riusciti a mettere in salvo tutti gli occupanti del mezzo: il pullman è stato rimosso in un secondo tempo REPORTERS tili tentativi le ruote del camion siano finite nello sterrato e abbiano cominciato a slittare. Sul bus è calato il silenzio e la paura ha preso il posto degli scherzi e delle grida scanzonate. L’ultima accelerata è stata decisiva. Il mezzo ha cominciato ad inclinarsi lentamente, ma per fortuna non si è ribaltato e si è adagiato mollemente contro un traliccio della luce. Gli studenti hanno tirato un sospi- ro di sollievo e, guidati dalle maestre, sono scesi dal pullman mentre arrivava la prima squadra dei vigili del fuoco di Chieri. Gli abitanti della borgata li hanno invitati a mangiare qualcosa nelle loro case fino all’arrivo di un secondo autobus che li ha riportati in albergo a Torino. Per recuperare il mezzo è stato necessario l’intervento di due autogrù e le operazioni di soccorso si sono concluse dopo le 22. 12 45 67 18 LA STAMPA GIOVEDÌ 26 MARZO 2015 . Cronaca di Torino .43 Dopo tre giorni di carcere ha il divieto di avvicinarsi alla casa della donna Lo stalker è già libero a un chilometro dalla vittima L’ex convivente: “Nessuno avrà più il coraggio di denunciare” Il camper FEDERICO GENTA SEGUE DA PAGINA 39 Ieri mattina, però, era di nuovo lì. Davanti alla palazzina dove Maria vive insieme alla madre e i due figli, uno non ancora maggiorenne. Lo controllavano a vista i carabinieri: ha chiesto e ottenuto di poter spostare il suo camper. Quello che, da mesi, usava come postazione di controllo per seguire tutte le mosse dell’ex convivente. Dove i militari, durante la perquisizione successiva all’arresto, hanno trovato un pistola scacciacani, altre lettere deliranti e regali pronti per essere consegnati nei giorni successivi. Adesso il suo alloggio si trova accanto al garage di sua proprietà, quello dove nascondeva una pistola vera e 40 proiettili. Il paradosso è che il box si trova sempre alla Falchera, lo stesso quartiere dove abita la donna. Uscito dal carcere Angelo Colucci ha chiesto e ottenuto di poterlo spostare accanto ad un box di sua proprietà Lo stesso dove i militari hanno trovato una pistola e 40 proiettili REPORTERS Sulla «Stampa» La vittima è stata convinta a denunciare l’uomo da una donna maresciallo Lo stalker viveva in camper sotto casa dell’ex convivente I carabinieri arrestano un ex imprenditore di 55 anni il caso FEDERICO GENTA «Meglio il silenzio» Maria, all’ora di cena, non era ancora rientrata a casa. Troppi pensieri per la testa. Tanta rabbia e tanta paura. «Sono sconcertata - dice Giuro che, a saperlo prima, non avrei detto niente. Avrei lasciato perdere, continuando a vivere in questo incubo. Adesso, invece, ho solo peg- «S e ti vedo con un altro uomo uccido prima te, poi l’altro e mi tolgo la vita anche io. Non ti lascerò mai. Ti amerò fino alla morte». Era questo il tenore delle lettere d’amore che Angelo Colucci recapitava all’ex convivente. Telefonate, sms, fogli di carta pizzicati nella portiera dell’auto sotto casa. Un incubo andato avanti per mesi. Da quando, lo scorso Natale, la loro burrascosa relazione si era interrotta. E questa volta, in maniera definitiva. Lui è un ex imprenditore di 55 anni, oggi ufficialmente disoccupato, originario di Taranto ma domiciliato da tempo a Torino. Lei è Maria, 40enne che abita nel quartiere Falchera. I due si conoscono nel 2011 e sin dall’ini- Sotto sequestro Dentro la «casa» di Angelo Colucci, parcheggiata a pochi metri dall’alloggio della vittima, i carabinieri hanno trovato nuove lettere di minacce, peluches e regali già pronti per continuare a molestare la donna D T L a 1 S pr le te gi si l’a la ch te pa si tu st n «p ni to L’ U 7 1 la so an dell’ pa elettricista. ta più dio n Olimpic il av str va altr no Martedì la storia di Maria, la donna che dopo mesi di minacce aveva trovato il coraggio di denunciare l’ex 1 giorato le cose. Ho reso quell’uomo ancora più cattivo. Ancora più arrabbiato». Nessuna critica alle forze dell’ordine che l’hanno convinta a denunciare Colucci. Anche il tono della voce cambia, quasi commossa. «Loro sì che si sono preoccupati di me. I carabinieri mi hanno ascoltata e convinta a farmi coraggio per risolvere questa situazione. Mi hanno scortata al lavoro e lo hanno preso prima che potesse farmi del male. Non posso davvero accettare l’idea che anche la loro fatica si sia dimostrata totalmente inutile». L’udienza di convalida È andata così. Martedì il gip Alessandra Pfiffner ha convalidato l’arresto di Angelo Colucci. E come misura cautelare ha disposto proprio il divieto di avvicinarsi alla residenza della donna. «Il mio cliente è incensurato - spiega l’avvocato Benedetta Donzella - Ha raccontato di attraversare un momento di fragilità sentimentale ma di non aver mai avuto intenzione di fare del male alla sua ex compagna». E la pistola? «La deteneva regolarmente in Puglia. Semplicemente si era dimenticato di segnalarne in questura il trasferimento a Torino». Per Maria, invece, il rischio è che tante altre donne, dopo la sua storia, non avranno più il coraggio di denunciare. «Questa legge sullo stalking non serve a niente. Lui era armato, continua a riempire tutti di bugie, eppure è libero di fare ciò che vuole. Ha avuto pure il coraggio di restare qui, ad appena un chilometro da casa mia. Lo dovessi incontrare da queste parti, e succederà ne sono sicura, potrà sempre difendersi dicendo che è stato un caso». Aggiunge: «Per vederlo tornare in cella dovrò aspettare una nuova aggressione. Mi chiedo se sia giusto condannare una persona a questo sacrificio». Sciopero nei servizi Sanità, la rabbia dei lavoratori “Paghe da fame” Esposito: «Le Asl risparmiano così» Saitta: «Appalti da rivedere» ELISA BARBERIS ALESSANDRO MONDO Oggi, e per il resto della settimana, gli addetti alle pulizie incroceranno le braccia al Maria Vittoria, al San Giovanni Bosco, all’Amedeo di Savoia e in tutti i presidi territoriali dell’Asl To2. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Trasporti hanno indetto uno stato d’agitazione a seguito del mancato accordo con le quattro ditte (Eporlux, La Lucente, Cooperativa PDP e cooperativa Barbara B) che subentreranno nella gestione del servizio. La protesta Il nodo, denunciano i sindacati, è il previsto taglio del monte ore contrattuale – nei tre ospedali varia tra il 28 e il 44% – a fronte di un maggior numero di servizi richiesti. «Come si potranno garantire livelli di pulizia adeguati nei reparti di degenza e uffici?», chiedono gli operatori, che dal 1° aprile saranno riassorbiti dalle nuove Aifa Morgagni tienelapoltrona 1 Questione di op- portunità. E’ quella che secondo Saitta - designatodalMinisteroacapo della task-force nazionale contro i casi di malasanità - dovrebbe spingere Sergio Morgagni, ex-direttore dell’assessorato durante la giunta-Cota, a dimettersi dalla commissione tecnica dell’Aifa competenteperleautorizzazioni al commercio dei nuovi medicinali e la rimborsabilità da parte delle Regioni. «Morgagni continua a rappresentare un Piemonte che non sapevadiaverlotraisuoi nominati», polemizza Saitta su Facebook. imprese. «Ci avevano garantito il mantenimento delle stesse condizioni contrattuali, salariali e lavorative – racconta una di loro, Anche nella Sanità gli appalti al massimo ribasso sono la regola invece ci troveremo a svolgere mansioni aggiuntive, molte delle quali non erano di nostra competenza, in un tempo uguale o addirittura minore. Il tutto, pagate 50 centesimi al metro quadro”. fino a fine 2013. «La nuova società proponeva di assumerci a patto di firmare come soci, la riduzione della paga oraria è passata da 8 a 5 euro lordi spiega uno dei ricorrenti -. Notturni e festivi sono pagati 80 centesimi l’ora». Le pulizie In sede di trattativa non si è ancora giunti a un accordo con le imprese di pulizia. «Abbiamo rispettato le norme europee sulla libera concorrenza, le ditte hanno dimostrato di poter vincere la gara d’appalto e ora sarà compito loro riorganizzare il servizio nel migliore dei modi», spiega Angelo Pescarmona, direttore amministrativo To2. -. Portineria e vigilanza Malumori anche su un altro fronte, il servizio del portierato al San Giovanni Bosco e al Maria Vittoria, con riferimento all’avvicendamento tra ditte: proprio oggi si discuterà davanti al giudice il ricorso presentato da 23 lavoratori che hanno lavorato in portineria Nuove regole «Le Asl risparmiano non tagliando sugli sprechi ma sulla paga oraria», commenta il senatore Pd Stefano Esposito. Ieri, in qualità di relatore del Codice degli appalti, ha chiesto di abolire quelli al massimo ribasso per i servizi ad alta intensità di manodopera: «In attesa dell’entrata in vigore del nuovo Codice, prevista nel 2016, chiedo all’assessore Saitta di intervenire per frenare questa deriva». Compito che l’assessore intende demandare ai prossimi direttori generali delle Asl attraverso atti di indirizzo per rendere più vincolati i capitolati: «L’obiettivo è mantenere la qualità del servizio senza sfruttare il personale». 12 45 LA STAMPA GIOVEDÌ 26 MARZO 2015 In breve A VOGOGNA INCONTRO CON I CITTADINI IN VISTA DEI LAVORI AL LETTO DEL TOCE Primi passi di una bonifica attesa da quasi vent’anni Pieve Vergonte, parte il cantiere per il trattamento delle acque Ex Enichem FILIPPO RUBERTÀ PIEVE VERGONTE Dureranno dieci anni i lavori per la bonifica della zona inquinata di Pieve Vergonte Al via l’operazione numero due dell’attività di bonifica del sito ex Enichem di Pieve Vergonte. Dopo l’avvio del cantiere per il trattamento delle acque di falda - costo 16 milioni di euro - è scattato il programma che dovrà portare alla realizzazione dell’arginatura lungo la sponda sinistra del fiume Toce nel Comune di Vogogna e su quella destra nel Comune di Pieve Vergonte dove è previsto anche lo spostamento del torrente Marmazza. Nel primo caso si tratta di due chilometri di opere, dal confine con Pallanzeno fino alla confluenza col rio Chiesa, costo previsto 10 milioni di euro. E’ per questo che il sindaco Enrico Borghi insieme ai responsabili della Syndial (l’azienda del gruppo Enichem che conduce l’intervento) ha incontrato i proprietari delle terre coinvolte e la cittadinanza. «Una riunione - spiega il primo cittadino di Vogogna - per mettere tutti al corrente di quelli che saranno i lavori nei prossimi mesi ma anche le difficoltà che dovremo superare. Per realizzare le opere senza coinvolgere la viabilità ordinaria, andranno fatti anche collegamenti alternativi tra il fiume e la strada provinciale per far circolare i camion. Non dimentichiamo che per l’intera bonifica verranno investiti 150 milioni di euro e avremo i cantieri aperti per una decina di anni. E’ naturale che i disagi ci saranno anche se cercheremo di ridurli al minimo. In compenso avremo ricadute positive sul nostro territorio». Per l’arginatura sulla sponda vogognese i lavori dovrebbero partire il prossimo anno: «Credo - spiega Borghi - che nel corso del 2015 verranno realizzati i progetti esecutivi e si partiranno i cantieri nel 2016». Molto più complicati gli interventi nel Comune di Pieve Vergonte Poste e sindaci Si lavora per un piano condiviso Villadossola Studente morto Oggi il funerale 1 Sarà celebrato oggi pomeriggio alle 15 nella chiesa di Cristo Risorto a Villadossola il funerale di Cristiano Conti, il ragazzo di 18 anni morto nella notte tra lunedì 16 e martedì 17 nella sua abitazione nella zona del Peep per cause ancora al vaglio della magistratura. [F. ZA.] Dopo la decisione di Poste Italiane di congelare il piano di ridimensionamento degli uffici postali, è partita la fase di discussione e di condivisone delle scelte con le comunità locali piemontesi. Questo lo scopo dell’incontro che si è svolto ieri a Torino tra i vertici del Nord Ovest dell’azienda e una delegazione di amministratori guidati dal vice presidente della Regione, Aldo Reschigna. A rappresentare il Vco il presidente della Provincia Stefano Costa, il consigliere delegato Silvia Tipaldi e il sindaco di Verbania, Silvia Marchionini. Poste italiane aveva posto l’accento sulla necessità di chiudere anche gli uffici di Pella e Carciano (Stresa) e ridimensionare l’orario d’apertura in altre piccole realtà . Dopo l’incontro Reschigna ha invitato le province a formare «un tavolo di confronto, sotto il coordinamento della Regione, per ridiscutere il piano in modo da giungere a una soluzione che non penalizzi le zone già disagiate». L’invito è stato subito raccolto dal presidente della Provincia, Costa, che nel pomeriggio ha riunito i sindaci interessati e ha concordato la formazione del tavolo tecnico. «Nell’incontro di Torino - spiega Costa - si sono evidenziate le difficoltà di coniugare la difficile realtà montana con le scelte organizzative dell’azienda che prevede una forte informatizzazione e digitalizzazione». Giudizio positivo arriva anche dal sindaco di Verbania Marchionini: «L’azienda vuole informatizzare, ma la nostra idea propende per il postino polivalente e l’istituzione di centri multi servizi in montagna». Beura Cardezza Cambia il vice sindaco Sarà Angelo Rossi 1 Cambia il vice sindaco di Beura Cardezza. Il primo cittadino Davide Carigi ha infatti accolto le dimissioni di Giuseppe Saele, ufficialmente presentate per motivi di salute. Il suo posto in giunta viene preso da Angelo Rossi; Saele resta comunque in Consiglio comunale. [F. ZA.] Scritti di don Bertamini presentati al Galletti 1 Verrà presentato questa dove accanto all’arginatura ci sarà lo spostamento del Marmazza nel suo alveo naturale. Il torrente «da spostare» Opere di alta ingegneria per le quali c’è un impegno di spesa di 26 milioni di euro. E più complicati sono anche gli accordi tra le parti per quanto riguarda la conduzione dei lavori. «Abbiamo già avviato gli in- contri - dice il sindaco Maria Grazia Medali - con aziende e associazioni per trovare le soluzioni che possano conciliare le esigenze di Syndial con quelle delle degli agricoltori. Spero che i lavori inizino in autunno quando la stagione delle colture sarà finita». Il passaggio successivo sarà poi quello dell’inertizzazione della terra inquinata (separazione dei me- talli pesanti con processi d’avanguardia) e il suo accumulo formerà una collinetta simile a quella realizzata a Villadossola con i fanghi di carburo. «Il piano di bonifica - sottolinea Borghi - verrà condotto col monitoraggio continuo di una cabina di regia capace di intervenire su qualunque problema senza dover passare dal ministero dell’Ambiente». sera alle 17, al teatro Galletti, «Scritti sull’Ossola», il libro edito da Grossi Editore che raccoglie alcuni interventi inediti di don Tullio Bertamini. L’opera è stata voluta dal Lions Club di Domodossola per festeggiare il 50° di fondazione. La presentazione del libro dà pure il via al convegno sulla figura del sacerdote rosminiano. Interverranno, introdotti da Antonio Pagani presidente Lions, don Vito Nardin, Enrico Rizzi, Maria Teresa Mazzilli Savini e Carlo Carena. [F. RU.] Antrona Coda del processo «Motel Vogogna» Inaulaparlailfunzionariodibancaimputatopertruffa 1 Truffa aggravata per il conseguimento di erogazione pubblica: le indagini che portarono alla condanna dei titolari della Motel Vogogna srl, vedono coinvolti anche Ermanno Moroni (responsabile nel 2002 della direzione credito di quella che era la Banca popolare di Intra) e Renato Callegari, responsabile dei crediti ordinari. Quest’ultimo (difeso dall’avvocato Antonio Perazzi) ieri in aula si è avvalso della facoltà di non sottoporsi all’esame del pm Bianca Maria Baj Macario. Moroni (difeso dall’avvocato Giuseppe Russo) ha risposto alle domande e ha ribadito come la pratica di concessione del mutuo ai fratelli Antonella e Franco Biondo (con i quali ha dichiarato di non avere mai avuto contatti diretti) fosse passata tra le sue mani, come altre decine, per- ché ne valutasse solo il rischio, come previsto dalle sue mansioni. «Non sapevo - ha dichiarato Moroni - che vi fosse la richiesta di un contributo ministeriale, ne venni a conoscenza solo anni dopo con gli atti della procura. Essendo il mutuo a favore di una start-up, senza la capacità di un sufficiente rimborso ipotecario, chiesi garanzie aggiuntive». Grazie all’erogazione del mutuo di 6,5 milioni, coperto per 4,5 milioni (e qui sta il punto su cui batte l’accusa) di obbligazioni emesse dallo stesso istituto di credito, i titolari della Motel Vogogna srl diedero il via a un investimento che - gonfiato nella rendicontazione con false fatturazioni - fu alla base della richiesta e ottenimento di un contributo dal ministero 1,4 milioni (già restituiti). Il 7 maggio prossima udienza. [C.P.] VCO .47 VERBANIA Domodossola Popolazione coinvolta . Impianti di Cheggio Si scia nel weekend 1 Saranno aperti nel fine settimana gli impianti di risalita di Cheggio, ad Antrona. Tempo permettendo, la struttura dovrebbe essere a disposizione degli amanti dello sci anche nel weekend di Pasqua. [F. ZA.] La protesta di Cossogno Martedì il tema Poste è arrivato anche in Consiglio a Cossogno, dove si è discussa la possibilità che vengano ridotti gli orari degli uffici in paese. «La posta più vicina sarebbe Trobaso a 5 km, oltre i 3 km fissati come limite per la chiusura - dice il sindaco Doriano Camossi -. Inoltre l’ufficio di Cossogno serve il 90% della popolazione e non deve chiudere». [F. RU.] Verbania «Imprese e sociale» Stasera incontro a Intra 1 «La responsabilità sociale dell’impresa», è questo il tema che verrà affrontato questa sera dal corso di formazione etico politica del Centro Natale Menotti. L’appuntamento è alle 21 alla Società operaia in via De Bonis 36 a Intra. [F. RU.] CAUSA DI UNA DONNA OSSOLANA LA SENTENZA A VERBANIA Maxi risarcimento dall’Asl per le “cure non adeguate” Ricettazione, falegname condannato a dieci mesi CRISTINA PASTORE DOMODOSSOLA Un mese e mezzo di degenza in rianimazione, prima a Domodossola poi al Cto di Torino, da dove venne dimessa dopo altri 76 giorni di ricovero in chirurgia. All’ospedale torinese, nel corso del 2008, Flora Dina Morelli di Domodossola dovette ricorrere inoltre numerose altre volte per visite e sedute mediche (in particolare di ricostruzione plastica) per rimuovere il tessuto cicatriziale che si era formato quale conseguenza di cure post-chirurgiche inadeguate, che le erano state somministratele all’ospedale San Biagio. Come emerso dal dibattimento processuale - in primo grado a Verbania la vicenda si era chiusa in ottobre con l’assoluzione dei medici chirurghi che avevano operato la donna per un volvolo intestinale ma la condanna dell’Asl Vco a un risarcimento di 325 mila euro la donna, oggi 63 anni, non era stata trattata con sufficiente copertura antibiotica. Rimborso di 325 mila euro Una carenza nel protocollo di cura che le era stato applicato, dopo un intervento di rimozione di un’ostruzione all’intestino eseguito in day surgery, all’origine di una sepsi che la ridusse in fin di vita. Per ripren- La donna era stata operata all’ospedale di Domodossola dersi le furono necessarie sei settimane di ricovero in rianimazione e il trasferimento alla struttura ospedaliera torinese. Riscontrando negligenza nella presa in carico della paziente, difesa dall’avvocato Stefano Gallarato del foro di Torino e a cui è stata riconosciuta un’invalidità permanen- te del 40%, il giudice Maria Cristina Persico aveva condannato l’Asl Vco al pagamento dei danni quantificati nella cifra di 325 mila euro. Sentenza a cui l’azienda sanitaria si è opposta con un ricorso alla corte di Appello di Torino, che ora però è stato respinto e dichiarato inammissibile. Condannato dal giudice Luigi Montefusco - con rito abbreviato e attenuanti generiche - a dieci mesi e venti giorni, 400 euro di multa e pagamento delle spese processuali. Francesco Ficara, titolare di una falegnameria a Vogogna, non seppe giustificare la provenienza di ingenti quantitativi di merci estranee alla sua attività artigianale che vennero rinvenuti all’interno della sua ditta con un sopralluogo effettuato dai carabinieri nell’aprile del 2010. L’attività di verifica da parte degli uomini dell’Arma era stata effettuata in esecuzione al coinvolgimento dell’artigiano di Vogogna in un procedimento fallimentare che si era aperto presso il tribunale di Milano. Da qui il rinvio a giudizio con l’imputazione di ricettazione. Il pm Anna Maria Rossi aveva chiesto una condanna a due anni e tre mesi. Il legale di Ficara, l’avvocato Mauro Sgotto del foro di Torino, nell’udienza di ieri al tribunale di Verbania ha risposto con l’istanza di derubricazione del reato ad appropriazione indebita o truffa: non accolta dal giudice, evidentemente, di fronte all’incapacità di produrre documentazione che attestasse la lecita provenienza dei numerosi articoli sequestrati. [C.P.]
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