ROMi\ C,APITALE Dlparllll1el1to ServiZI EducallVI e Scola sticI , Giovani e Pafl Opporlunlta U O Pregi ammazlo ne e momtoraggio del sis lema pedagogiCo del serv izI 0/6 almi e !ormazlon e del personale edu Uva e scolasllco Ai Direttori di tutti i Municipi Ai Dirigenti delle UOSECS di tutti i Municipi Ai Funzionari/e dei Servizi Educativi e Scolastici RO M A C A P ITALE DIPARTI I ,~E N TO SERVIZI EDUCATIVI E SCOLASTICI Ai Collegi Docenti delle Scuole ( ell 'lnfanzia 1ONOV 2014 PROT orvl 35 ~ t; 3 Ai Gruppi Educativi dei Nidi DA CITARE NELLA RISPOSTA Agli Uffici municipali Scuola e Nidi Epc AI Dipartimento Innovazione Te~nologica U O, Gestione e svillJppo dei servizi informativi e del portale istituzionale Alle OOSS Oggetto Piano di Aggiornamento 2014/2015 - Percorsi di aggi()rnamento complementare rivolti alle Educatrici dei Nidi e alle Insegnanti delle Scuole dell'Infanzia di Re ma Capitale Ad integrazione della circolare avente per oggetto Piano di aggiorna n ento 2014,15 (pro!. n, 27331 del 109,2014) SI propone il Piano di aggiornamento complementare che, attrav rso le adesioni ai singoli percorsi , consentirà al personale educativo e scolastico il completame to del monte ore dedicato all'aggiornamento dipartimentale L'obiettivo specifico dei percorsi di aggiornamento complementare è quello di offrire opportunità pedagogiche, culturali e metodologiche , di rafforzare il bagaglio di conoscenz professionali e di sviluppare nuove competenze legate al consolidamento del ruole educativo ed all'utilizzo di specifiche attività didattiche Le numerose proposte tendono a promuovere l'apprendimento formati vo e la disposizione ad "apprendere ad apprendere" , caratterizzando la conoscenza indiViduale come esperienza da cui si esce tras-formati, cambiati, ovvero formati al di là di ciò che si era in onglne In particolare , quest'anno Il Dipartimento avrà cura di seguire e monitorare l';: ndamento di tutti i corsI di aggiornamento nonché di sostenere le educatrici e le insegnanti nell'attivazione di buone prassi e nuove progettualità a sostegno dei percorsi formativi Inoltre durante lo svolgimento dei corsi, verrà raccolta tutta la documentazione relativa a ciascun corso (contributi clocente , bibliografia di nferimento, contributi di insegnanti ed educatrici , ecc,), la quale sarà messa a disposizione del personale con accesso attraverso la propria pagina personale del portale dei d pendenti del sito di Roma Ca pi tale individuai, la quale avviene valutando la varietà delle proposte promosse dall'Amministrazione permettend , così, di sostenere Tutti i percorsi indicati nella presente circolare sono a scelta Roma Capitale Via Capltan Bav3stro 94 , 0015 4 Roma www çOl1'lune rom~çuola prot ocollo servl2.ISCOl aSl lcl@pec comu ne rom a il R.OMA CAP1TALE la moti vazione personale e la soddisfazione dei bisogni formativi espressi da ciasc ma educatrice ed insegnante Si ricorda . altresi, che con la predetta circolare prot. n. 27331 del 10.9.2:)14 era sta o proposto , In via prelim inare, il percorso di aggiornamento Ricerca didattica rivolto agli interi Colleg Docenti / Gruppi Educati vi relativo al potenziamento del percorso di base . A tale proposito , i servizi interessati hanno già inoltrato la scheda di adesione cartacea allo scrivente Dipartimento entro i termini previsti (6 ottobre 2014 ) Tutto il personale educativo e scolastico che ha optato per tale percorso non dovrà effettuare alcuna iscrizione ai percorsi complementari indicati nella pr~sente circolare . Inoltre , non dovranno effettuare l'iscrizione le insegnanti che stanno frequentando il corso biennale "Educazione interculturale e pluralismo religioso" Infine , a rettifica di quanto ind icato nella circolare prot. n. 27331 del 10.9.2014 , si informa che, per moti vi organizzativi imputabili al Dipartimento Politiche del Lavoro, il quale nei recedenti anni ha gestito i progetti ED A. i corsi triennali di informatica, per il corrente a.e.s ., sono sospesi . Pertanto il personale che si era già iscritto nell'anno passato a dettJ corso triE!nnale , dovrà , per questo anno scolastico , Individuare un altro corso da frequentare tra quelli indicati nella presente circolare AI contrario, nel caso in cui l'insegnante/educatrice già iscritta al c orso di Informatica appa rtenga ad un Collegio Docente/Gruppo Educativo che ha opta to per il pf;rcorso di Ricerca Didattica . la stessa frequenterà insieme alle colleghe il percorso di gru ppo. Ricapitolando, non dovranno fare alcuna iscrizione ai corsi compl ementari s tto indicati: • i Collegi Docenti / Gruppi Educativi che hanno già inviato la scheda per il corso di gruppo Ricerca Didattica, le insegnanti che stanno frequentando il corso biennale "Educaziore interculturale e plu ralismo religiOSO", • le insegnanti / educatrici che erano già iscritte dallo scorso anno a corsi triennali di informatica inserite in un Collegio Docente / Gruppo Educativo che ha optato per il corso Ricerca Didattica , in quanto parteciperanno al corso di gruppo , • tutte le educatrici e le insegnanti in part time al 50 % le quali frequentera no il solo percorso di base (quota parte ) e quelle al 75% le quali frequenteranno il solo percorso di base Incrementando la quota oraria del pacchetto di ore individuali per attività di studio e selezione del documenti Tutto il restante personale educativo e scolastico dovrà effettuare l'iscrizione informatica ad uno dei corsi sotto indicati attraverso il Portale dei Dipendenti nel sito di Roma Capitale . PERCORSI DI AGGIORNAMENTO COMPLEMENTARE J Tutti i corsi sono aperti sia alle educatrici che alle insegnanti nell'ottica della con nuità educati va 0/6 anni 2 ~ ROMA CAPITALE CORSI TEORICO-PRATICI 11 Il L'accoglienza con le famiglie nell'ottica interculturale Percorso permette di approfondire modelli interculturali in re lazione ali accoglienza, alla costruzione di un rapporto di fiducia, alla cura nella comunicazionE~ tra scuola e famiglia e In particolare offre spunti di riflessione per approfondire, in chiave edu:;ativa, "l'in ,ontro con l'altro". Parlare d i incontro In chiave interculturale, rimanda a un incontro con l'altro, con chi sono i bambinile stranieri che accogliamo nei servizi educativi e scolastici di Roma Capitale, quale !itoria li ha condotti nel nostro Paese e quale storia li accompagna nell'incontro con la nostra storia. La riflessione punterà quindi sul significato che assume il nostro intervento educativo, perché e come educare affinché il nostro agire sia frutto di una consapevolezza qualificata nU superamento di stereotipi e pregiudizi, partendo dall 'attuale dimensione della società globale, caratterizzata da un alto grado di complessità di sistema Ci si soffermerà su quale spazio di espressione e di riconoscimento offnamo ad ogni essere umano, unico ed irripetibile per definizione , dove le differenze non solo vanno rispettate, ma valorizzate e promosse, nonché quali siano le differenze da cui partire e le differenze verso cui dirigere l'impegno formativo , differenze viste come valore in un contesto educativo in cui l'educatore accompagna, predisJ one , sostiene , offre spazi d'espressione e di confronto , promotore di una ricchezza che si orig na nell'inc1 ntro tra le diverse storie e culture di CU I ognuno é portatore . Inoltre ci si soffermerà sui modelli familiari dei nuclei stranieri e sulla modalità (1i accoglienza e di relazione con queste famiglie, come occasione per conoscere le loro abitu ini e consuetudini familiari ed educative, nel rispetto delle diverse tradizioni culturali. Il corso si articolerà in momenti teorici da svolgersi in plenaria con modalità se rrj inariale e momenti di attività esperienziale da svolgersi in piccoli gruppi attraverso giochi E' simulazio i Il Il modello di ricerca Montessoriano Il percorso offre un'opportunità per conoscere il pensiero di Maria Montessor , la creatrice della pedagogia scientifica, che presenta ancora oggi spunti , idee, proposte didatti he significative. E' emblematico, in tal senso , il concetto dell 'attivismo del bambinola graduato secor do le fasi evolutive della psicologia infantile, condotto in serenità e nella sicurezza. Montessori é tutta riassumibile in "segui il bambino ", e ciò non vuoi (jire lasciare fare al bambino/a quello che vuole, ma che il bambino/a deve essere lasciato libero di scegliEire in un ambiente opportunamente preparato dall 'insegnante I educatrice . Tutto ciò si rende neces~ario al bamblno/a di trovare. nello spazio della sezione, creare per i bambini/e u per permettere ambiente adatto, preparato apposta per permettere alle guide interiori, stimoli e motivazioni che lo portino a distinguere le sue propensioni interiori Bisogna rispettare i tempi e i ritmi di apprendimento dei bambinile, avere fiduci nella loro iniziativa con una presenza vigile ma non invadente da parte degli adulti, occorre , quindi , iutare il bambino/a ad agire per proprio conto ~. ROMA CAPITA LE Il percorso vuole promu overe , pertanto, una riflessione e una ricerca dei suggeri enti metodologlci proposti da Maria Montessori , praticabili ed efficaci ancora oggi " progetto formativo , tenuto da docenti della LUMSA, prevede la realizzazione di ,l incontri di 3 ore ciascuno cosi articolati 1 0 e 2° incontro finalizzati a porre le basi teoriche dei presupposti educativi e didat ici del pensiero e della pedagogia di Maria Montessori I successIvI incontri (3 0 e 4°) saranno a carattere più operativo Saranno afflOntate le quattro specificll e tematiche sotto indicate e i partecipanti ne potranno scegliere una alla qllale iscriversi. a) Attivo s in dalla nascita . percorso di conoscenza e approfoldimento elio sviluppo del bambinola nei primi 2 anni di vita , finalizzato alla preparazione dell'ambie'nte degli arredi e de l materiali da parte di un'educatrice attenta e rispettosa dei bisogni indivi uali; b) La pratica educatIVa come abitus dell'educatrice consape vole rappresenta non una modalità episodica , ma lo strumento prin cipe , indispensabile per l'educatrice I insegnante per conoscere il gruppo di bambinil e e guidare in maniera efficace il proprio inte rvento; c) Gli aiuti al/o s viluppo del linguaggio nel bambino/a . si tratterà lo sviluppo del linguaggio del bambinol a e le modalità di comunicazione dell'adulto in rapporto all'età e ai diversi contesti (indiViduale . di gruppo ecc.); la costruzione dell'angolo del linguaggio libri, narrazione, filastrocche, giochi lingUistici; d) 1/ Sign ificato e il valore delle attività di "vita pratica ". percorso laboratoriale volto a soddisfare la necessità del bambinaIa di fare con le mani , definite dalla Montessori "organo psichico" , che avviano il processo di concentrazione , momento fondamentale per la crescita interiore . Per ciascuno dei quattro percorsi , in aggiunta alle ore di aggiornamento comple nje ntare , la LUMSA mette a disposizione alcuni laboratori di approfondimento per le stes~e 4 tematic;he a cui potranno partecipare le insegnanti e le educatrici più interessate e motivate , le quali , per la frequenza a detti laboratori . potranno utilizzare il pacchetto delle ore flessibili (ulteriori 20 ore). II L 'alfabeto teatrale " percorso permetterà alle Insegnanti I educatrici di percepire ed accogliere l'i dea di teatro come st rumento espressivo. Verranno proposti strumenti operativi che con'5entiranno alle partecipanti di essere in grado di sviluppare e condurre percorsi espressivi e teatrali con i ba(11 bini/e , nonché di acquisire e rafforzare risorse espressive, capacità narrative, potenzialità creative da mettere al servizio de i bambini/e nella didattica e nel laboratorio teatrale . Obiettivo del percorso è il superamento della classica modalità rappresentativa teatrale attra verso la proposta di uno "Spaz io Teatro G ioco " dove il bambinola sarà libero di provare, s ~lagliare, mettersi in gioco, usando il proprio corpo e sperimentandone le potenzialità creative . Nella parte seminaria le si analizzerà il teatro come strumento di espressio le , focalizzando il concetto del teatro come pedagogia e sottolineando la sua valenza educativa Pé)rtendo dalle origini del teatro nato dal rito , considerando il forte legame espressivo fra teatro e narrazione e ripercorrendo brevemente la storia dell'animazione teatrale, si evidenzierà un concetto di teatro dal quale emergerà chiaramen te la sua valenza pedagogica . Da qui SI potrà iniziare a costruire un alfabeto teatrale a misura di bambinola , spostando lo sguardo e cambiando la prospettiva per perce pire il teatro come strumento e non come finalità , e accogliere la propostEj di un teatro come ~';ç;-' .• ~ ROMA CAPIT/\LE risorsa espressiva da mettere a disposizione dei bambim/e in opposizione all'idea di un teatro-recita che possa mettere In difficoltà l'emotività degli stessi . Gli Incontri laboratoriall saranno incentrati su un apprendimento esperienziale e si articoleranno soprattutto attraverso una serie di proposte operative e pratiche per permettere alle educatrici / insegnanti di confrontarSI e di sperimentare direttamente strumenti e modal tà operative . Per costruire un alfabeto teatrale è necessario sperimentare e fare confrontarsi con la proposta. sperimentarla, provare e sbagliare , costruire, far proprio uno strumento. Ogni tematica verrà introdotta , analizzata , spiegata e poi sperimentata direttamente dalle partecipanti 11 I bisogni educativi speciali (BES) dei bambini/e diversamente abili e la qualità dell'intervento educativo bisogni educativi speciali (BES) rappresentano le diverse difficoltà evolutive chl~ il bambino/a può manifestare nel periodo di frequenza nei servizi educativi e scolastici e, in Questo contesto, è richiesto alla scuola/nido di modulare gli interventi attraverso strategie metodol )gico - didattiche, partendo dalle potenzialità del bambino/a e dal contesto della sezione in cui lo stesso è inserito La nuova normativa sulla disabilità prevede percorsi individualizzati e personalizLati sollecitando la scuola/nido ad integrare gli interventi educativi, a coordinare le proprie azioni .::on la famiglia e i servizi socio-san itari territoriali e a qualificare la formazione degli educatori/insegn nti. Il percorso formativo intende perseguire e sviluppare i seguenti principali obiettivi • La conoscenza del significato e delle tipologie dei BES, del modello sociale della disabilità, dell'I CF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabildà e della Salute) e delle metodologle didattiche inclusive; La conoscenza personal izzate e l'uso delle metodologie didattiche inclusive, individualizzate e La conoscenza della normativa sui GLI (Gruppi di Lavoro Interdiscipli ari) Scuola/Nido e saper formulare ipotesi di funzionamento; La conoscenza delle progettualità innovative apprendimento cooperativo, didattica laboratoriale, lavorare per progetti e per problemi reali; • La conoscenza e le capacità per costruire strumenti di rilevazione e di intervento; La capacità di saper formulare il PEI (Piano Educativo Indiviclualizzato), secondo il modello ICF Il corso si articolerà in momenti teorici da svolgersi in plenaria con modali à seminariale volti all'inquadramento generale della tematica e momenti di attività esperienziale da svolgersi in piccoli gruppi comprendente laboratori e momenti di discussione . ~ La didattica delle scienze e della matematica L'alfabetizzazione scientifica inizia fin dai primi anni di vita, quando la curiosit~1 dei bambini/e e il desiderio di conoscere sono ampi; una disposizione naturale che se sostenuta potrà arricchirsi nei livelli successivi di studio. In quest'ottica, i servizi dell 'infanzia devono porre I ~ basi del percorso formativo - nella consapevolezza che esso prosegUirà in tutte le fasi della vita - e fornire le chiavi per apprendere ad apprendere. Educare alla scienza , nel nido e nella scuola dell'infanzia, vuoi dire RO/\I1l\ CAPITA LE predisporre i bambini/e all'osservazione attenta degli eventi, mediante i cinque se si , nonché all'uso dei linguaggi - orale, iconico, musicale e cinestetico I percorsi educativi e did ttici si dovranno articolare in attivita concrete, sperimentali, che nascono anche dalla curiosita e dalla richiesta spontanea dei "perché" che esprime il bambino/a Un valore pa rticolare Sé ra riservato alla conoscenza del mondo degli oggetti, dei fenomeni, degli esseri viventi, dei numeri dello spazio. Il corso ha lo scopo di presentare la didattica della scienza in modo riqoroso e attivo, allo scopo di permettere alle partecipanti di rafforzare le proprie conoscenze e competenze rigU j rdO • alla modalita di sostenere la curiosita dei bambini/e ; ai modi di procedere tipici delle scienze per facilitare lo svillppo delle competenze dei bambini/e ; • al concetti base appartenenti a tutte le discipline sCientifiche; • alla progettazione dei percorsi educativi diversificati ; • alle metodologie e tecnologie didattiche innovative Il corso si articolera in momenti teorici da svolgersi in plenaria con modalit21 seminariale volti all 'i nquadramento generale della tematica e momenti di attivita esperienziale da !;volgersi in piccoli gruppi comprendente laboratori didattici su attivita scientifiche hl Step by step: storie del magico mondo delle fiabe infanzia per È molto importante che i bambini/e si avvicinino al libro e alla fiaba fin dalia iniziare. con questi strumenti , un percorso formativo che sia anche fonte di divert mento e stimoli la creatlvita A tale proposito si propone il percorso laboratoriale , Siep by slep, basat su una tecnica di scrittura creativa, che permette di imparare a comunicare le proprie emozie ni e a far fluire liberamente le proprie idee Attraverso questo metodo, semplice ma efficace, le Insegnanti I ed ucatrici pa .ecipanti potranno cimentarsi nella stesura di racconti attivando tutte quelle idee e fantasie che vermnno stimolate nel corso degli incontn ; i laboratori di scrittura creativa sulla fiaba sono, Infatti, un ttimo sistema per imparare a comunicare le proprie emozioni, permettendo alle idee di flu ire liberam .nte inserendosi in un contesto ludico e spensierato Cimentarsi nello scrivere fiabe, rappresenta il m todo narrativo più corretto da adottare quando si vuole proporre la scrittura creativa ai bambini/e perché l'elemento magico permette di superare ogni ostacolo creativo Il metodo prevede sia I ideazione e la scrittura di storie che la raffigurazione delle -tesse con disegni delle scene plLI salienti cosi attraverso le immagini si riuscira a cogliere tutte que le emozioni che si esprimono con più dlfficolta attraverso le parole. In pa rticolare Il laboratono permettera alle partecipanti di conoscere sperimentare e acquisire la tecnica attraverso momenti di approfondimento teorico ed attivlta pratich per favorire il consolidamento delle conoscenze acquisite, riutilizzabili con i bambini/e in classe. Il corso si sviluppera in quattro incontri con il metodo del "Circle time". che, secondo i principi della bibliolettura interattiva, diventa un Cerchio Magico, in cui l'unica re~lola da ris~\ ettare é quella di esprimere liberamente le idee e le emozioni in un clima di serenita e li condivisi ne, dove anche il linguaggio corporeo ha una grande importanza 6 ROMA C,APITA LE In questo modo le insegnanti / educatrici impareranno a gestire , ~,enza repri nerlo , il momento creativo che si genera all 'interno del Cerchio Magico e proprio da qu.esto nasceranno le storie piu interessanti , piu curiose e piu originali. Il Cultura e arte dei popoli " percorso laboratoriale. rivolto ad educatrici ed insegnanti, affronter~l la tematica multiculturale da diversI punti di vista e prevalentemente in chiave metaforica . La proposta di ~ attica è quella di stimolare una ricerca espressiva adottando come filo conduttore la dimen~ione interculturale all 'interno della quale sperimentare le tematiche del colore , del segno, della sensorialità e dei linguaggi visivi attraverso le tecniche e i materiali della comunicazione visi a e artistica, per promuovere l'espressione creativa del bambino/a , la relazione collaborativa e unél personale visione del mondo Percorsi d i lettura e narrazioni tra la fiaba e il racconto , l'arte e la natura , ac compagneranno le partecipanti tra mondi reali e fantastici . Cosi oggetti , elementi naturali, colori, animali , volti. esperienze acquisteranno la dimensione della conoscenza e del rispetto della d versità veicolati da un filo rosso che corre sotterraneo ma sempre presente a collegare l'intero peroorso: la narrazione di storie . di immagini e di mondi e il fare creativo che parlano di idEntità, valom della differenza e dello scambio " percorso si articola in piu fasi inizialmente si avvierà un percorso d osseNazione , esplorazione e scoperta attraverso una dimensione plurisensoriale che muovendo dall'esperienza delle 'cose ' note , muove verso l'ignoto . In seguito si passerà alla fase della ricerca e della sperimentazione personale in contrando differenze , imprevisti , errori, accogliendo 'il caso' come compagno d viaggio che indica nuove suggestioni e si imparerà a guardare la differenza delle cose con curiosi .à e stupore, come ricchezza e tesoro. Infine si giungerà alla fase della invenzione e della creazionE di elaborati , opere e composIzioni, sia operando nella dimensione individuale che collettiva . In questo viaggio esplorativo ci si avvarrà di racconti, storie e filastrocche, immagini dell'arte e dell'illustrazione contemporanea, della conoscenza di tecniche e materiali , attraverso linguaggi visivi ed artistici, al fine di aiutare il bambino/a a sviluppare uno sguardo critico e non conformistico slll mondo Tra gli obiettivi generali ci si propone di affrontare , oltre al tema dell'i tercultura ome contenitore e filo conduttore. • l'organizzazione peculiare degli spazi come ambienti di apprendimento di/ersificato, • l'approccio alla dimensione della scoperta e della ricerca personale) come terreno di conoscenza , • l'in dividuazione e la all'esperienza raccolta di materiali diversi come preparazi one e motivazione l'introduzione di strumenti inconsueti e la loro esplorazione, • la stimolazione di una personale visone del mondo attraverso progettazione , "perimentazione e • l'educazione alla regia educativa come promozione dell'autonomia progettuale delle insegnanti / educatrici. ROMA CA PITALE ID Identità e differenze di genere al di là degli stereotipi, con particolare riferimento alle nuove configurazioni familiari Il percorso ha l'obiettivo di aggiornare il personale dei nidi e delle s:::uole dell'infanzia sulle pari opportunità , le differenze di genere e la valorizzazione delle differenze Attraverso I corso si intende promuovere un 'educazione attenta a non reiterare stereotipi di genere e atteggiamenti discriminatori , valOrizzando le differenze nella pratica educativa e didattica e tenendo presente che la valorizzazione delle differenze consente di restituire valore ad ogni individuo di considerarne l'unicità e l'irripetibilità al di là di ogni modello precostituito. Il corso offre, quindi, un 'occasione per riflettere sulle differenze di genere senza penalizzare un genere a vantaggio d Il'altro rendendo evidenti gli stereotipi ed i pregiudizi che hanno influito sulla costruzi()ne delle i entità di genere imponendo a uomini e donne modelli, atteggiamenti, ruoli, attività in ba~,e al generE' più che alle reali inclinazioni e capacità Sarà , infine . presa in considerazione anche l'accoglienza delle nuove ipologie familiari e su modi, tempi e spazi per costruire insieme un'efficace collaborazione , considerando che è compito del Nido e della Scuola accompagnare ed integrare l'opera educativa delle farn glie in un apporto costante con esse Il corso si articolerà in momenti teorici da svolgersi in plenaria con modalità semi ariale e momenti di attività esperienziale da svolgersi in piccoli gruppi attraverso giochi e simulazioni. Il percorso prevede una prima annualità riservata a nuovi iscritti e un percorso di approfondimento solo a chi ha frequentato lo scorso anno il corso "Educazione al enere e alle differenze ". ~~rvato oppure a chi ha già una formazione in materia Il programma di dall 'esigenza di proseguire la trattazione di alcune tematiche affrontate durant _ lo scorso anno scolastico e re lative soprattutto al Gender Mainstreaming (strate';Jie di ge ere) e alla sua rea lizzazione pratica sia nel lavoro che nella vita quotidiana LABORATORI A CURA DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE NIDI I . FANZIA Il Dipartimento mette a disposizione di tutto il personale educativo e scolastico il Centro di Documentazione Nidi - Infanzia, offrendo uno spazio e un tempo per approfC)ndire strumenti e metodi Inerenti la pratica educativa e didattica, al fine di supportare l'acquisizione i riferimenti teorici alla base delle scelte educative. Gli utenti del Centro possono effettuare attività di consultazione e ricerca bibliograf ca e, in proposito, vengono sensibillzzati e sostenuti nella lettura della quotidianità nel servizio, attrélverso il confronto con altre esperienze e tutti I materiali disponibili. Vengono , altresi, supportati nell'{lttività relativa alla documentazione dei percorsi educativi realizzati nel propri servizi . Il Centro di Documentazione Nidi e Infanzia, si trova nella sede del Dipartimento l(" ervizi Educativi e Scolastici, Giovani e Pari Opportunità, Via Capita n Bavastro 94. Per l'a e s. il Centro propone i sotto indicati percorsi laboratoriali di aggiornamento complementare. 8 ROMA CAPITALE ~ La fotografia educativa come strumento di buona documentazione nidi e le scuole dell'infanzia da anni sono impegnati a comunicare la loro esp0rienza attraverso linguaggi grafico-visivi la fotografia è uno di questi . Lo scopo di questo corso, e di conseguenza la ricaduta, è quello di familiarizzare on la fotografia e migliorare la qualita della documentazione fotografica prodotta dalle insegnanti / educatrici L'obiettivo del corso è quello di favorire tramite le immagini la cultura dell'educ zione e l'idea del bambino/a , rendere visibili gli aspetti relazionali dello stesso in rapporto ai coetanei, alle figure educative e ai genitori Il percorso sollecitera a riflettere sul tema dell'immagine , intesa come ~mumento educativo. Rendere visibili i momenti della vita del bambino/a , rappresenta un elemen(:l importan e per avviare un itinerario finalizzato a condividere le esperienze di crescita e di sviluppo dei ba Tlbini/e e disporre della fotografia, significa ridurre il margine di interpretabilità dei fenomeni comples~ i i che riguardano il delicato compito dell'educatrice e dell'insegnante. La fotografia , :Iunque, viene intesa come strumento grazie al quale si promuove la comunicazione e la condivisio le. Frequentemente emergono dubbi sul perchè fotografare, sul quando e con qu.'lle frequenza Ma soprattutto si è propensi a porsi la seguente domanda come realizzare immagini efficaci in grado di raccontare? Il corso consente prima di tutto di acquisire le competenze di b se per iniziare a familiarizzare con la fotografia e a "fermare" i diversi momenti della vita al n do e nella scuola dell 'infanzia . Fotografare non è un gesto meccanico, ma richiede un "senso Inte zionale". Il rischio che si corre comunemente è quello di scattare una quantità spropositata di foto Per tali ragioni, attraverso Il corso si acquisiranno le conoscenze relative all'in ividuazione e alla selezione del materiale fotografico , secondo i criteri di significativita delle im magini in ambito educativo-scolastico Inoltre , si forniranno utili indicazioni circa l'introD uzione di semplici programmi di post-produzione Il corso è organizzato in momenti seminariali e attivita laboratoriali applicative delltl tecnica 1Ql O.R.M.E (Organizzazione in Rete Migliori Esperienze) Il progetto/percorso O R. M E consiste soprattutto nella valorizzazione del le buone pratiche educative realizzate nei nidi, nelle scuole dell'infanzia e nei servizi in convenzione , raccontate attraverso la documentazione educativa prodotta. Le suddette esperienz , opportunamente selezionate, saranno presentate direttamente dalle autrici funzionarie , ed ~ catrici , insegnanti, utilizzando alcuni filmati appositamente realizzati dal personale del Centro di Dol:umentazione Tale video-documentazione rappresenta lo strumento privileg iato per favorire una proficua riflessione inerente le procedure didattiche proposte e lo scambio professionale tra i partecipanti al corso . Attraverso tale percorso si promuove la documentazione in ambito educativo , int,)sa come forma di riflessione , scolastico comunicazione efficace e come strumento identitario di un contesto educativo e/o Come è noto, l'attivita di documentazione è andata configurandosi nel tempo co le variabile cruciale della qualità dei processi e dei prodotti formativi scolastici ed educativi Ogg gli educatori e gli insegnanti si trovano ad operare in situazioni sempre più complesse e in con inuo cambiamento, pertanto, essi sono chiamati ad assumere di volta in volta decisioni pertinenti, I~fficaci ed efficienti , 9 ~OMA ( ,APITALE tali da mostrarsI adeguate alle necessità contestuali, in coerenza con gli obiettivi erseguiti e capaci di produrre gli effetti desiderati . Per compiere tali operazioni, bisogna disporre di un flusso continuo di informazioni affidabili sull'andamento dei processi educativi e forrnativi, alla uce di una nuova pista di ricerca , quella della documentazione Nello specifico, il corso prevede la visione dei video, realizzati dal Cen-ro di Docurnentazione, relativi alle buone pratiche realizzate nei nidi o nelle Scuole dell'Infanzia J\ visione u timata, seguirà un dibattito strutturato/animato, previa compilazione di una scheda in cui si riporteranno le osservazioni / suggestioni su quanto visto. Obiettivo generale del percorso è ottenere un signifi:ativo momento di incontro e di confronto tra il personale educativo e scolastico teso a favorire lo scambio esperienziale delle attività didattico-educative. 111 "Fatto a mano" Costruzione di materiali di gioco Il percorso "Fatto a mano" Costruzione di materiali di gioco intende valorizzare tutto quello che in tanti anni è stato prodotto dalle "mani sapienti" delle educatrici e delle insegnar ti. Il percorso, che rappresenta un passaggio pratico dei saperi, offre la possibilità, attraverso attività laboratoriali di realizzare "materiali di gioco" con la partecipazione attiva di educatrici e insegnanti che proporranno ai partecipanti al corso i prodotti "fatti a mano" , sperimentati e utilizzati nei loro rispettivi servizi in un 'ottica di confronto tra le partecipanti . Si tratta di un laboratorio che permette la circolazione delle idee, dello scambio d Ile buone pratiche e del saper rendere esplicite le competenze e le conoscenze di ciascuna . Il tutto finalizzato a consolidare e a rinnovare la cosiddetta "cultura educativa" Il passaggio dei saperi, quindi, in questo percorso, costituisce un fattore di qualità , in quanto consente la valorizzazione delle esperienze prodotte nel territorio romano La costruzione dei "materiali di gioco", rappresenta una valida risposta agli oggetti ludici realizzati industnalmente . Ciò favorisce una interessante riflessione sul tema dei "sensi"1 delle consistenze materlche. dell'individuazione delle grandezze e delle affinazioni dei movimenti per la costruzione degli oggetti Inoltre, permette la trasformazione tra il pensiero e l'oggetto . Altro elemento fondamentale è rappresentato dall'attività di osservazione del ba nbino/a, attraverso la quale, l'educatrice / l'insegnante potrà produrre oggetti specifici a seconda de le singole attitudini e/o esigenze dei bambini /e Le riflessioni successive all'attività laboratoriale ser iranno per chiarire cosa è più adatto ad un bambino/a piuttosto che ad un altro e considerando ch ' l'età anagrafica è molto importante per declinare le proposte educative, è bene tenere conto anche dell'esigenza dello stesso. Pertanto l'osservazione e la documentazione saranno tappe indispensab li alla realizzazione del laboratorio 111 Giochiamo con la Musica- laboratorio di sensibilizzazione all'educa~ione musicale Attraverso questo percorso, si intende sensibilizzare, fornire strumenti e conosc vnze alle educatrici e alle Insegnanti per un'educazione musicale in età 0/6 anni che si basi su u1a sperimentazione corporea , sull'acquisizione del senso del ritmo, sulla capacità di concentrazione e di ascolto e sul riconoscimento dei primi concetti musicali Le attività basilari del percorso prevedono la sperimentazione corporea, l'acquisi ?ione del senso del ritmo . la capacità di concentrazione e di ascolto, nonché l'acquisizione primi ooncetti musicali . Si 10 .,,::/',5 " ~ R.OMA CAPJTALE tratta di un'attività laboratoriale che avvicina l'insegnante / educatrice alla musica j el suo insieme. Il percorso. infatti , si basa sulla presentazione dei primi concetti musicali e dei c ntrasti mUSicali a loro abbinati . L'utilizzo dei "contrasti musicali" è una prerogativa del metodo a cui questo percorso fa riferimento il metodo Oalcroze . Per un bambino/a, la comprensione del concetto musical!! di base è più comprenSibile se abbinato al suo contrario. (esempio lento - veloce) . Si tratta , quindi, di un laboratorio di formazione che prevede una prima parte teo ica seminariale e successivamente una parte pratica . La parte teorica affronterà i seguer .i temi l'init io dell'ascolto, la scoperta del suono , la relazione tra musica e movimento, la voce come strLmento, il canto , l'improvvisazione musicale , I giochi di movimento e la musica La parte oratica , inv~!ce, permetterà di imparare I van giochi e le piccole coreografie legate ai concetti e ai contrasti musiJali di base. 1ll Dal Materiale all'Astratto: esperienze sensoriali e grafich_~ Questo percorso , pensato come laboratorio di approfondimento della "Bottega del fare e del pensa re offre in maniera rinnovata uno spazio di azione e di riflessiole in piccoll gruppi, composti da educa trici e insegnanti Il percorso permette di sperimentare , verificare e comprendere le moltepl ci possibilità di assemblaggio di materiali di recupero e naturali e dell'uso del colore 2 del segnc sviluppando una visione ampia e trasversale del pensiero progettuale e, nel contempo , permett di sperimentare l'originalità dell 'esperienza pittorica a partire dal segno grafico astratto . Qu indi ogni partecipante farà prima un 'esperienza tattile nel laboratorio dei m2\teriali di risulta e natura li e successivamente avrà a disposizione tele e colori, fogli e matite per la vorare sul segno grafico Questa unione tra reale e astratto, risulta di grande importanza per l'esplosio e della creatività l'attività tattile influenzerà il tratto, il segno e il progetto grafico e viceversa Il pe corso permette di avvicinarsi all'uso dei materiali, alla scelta e alla selezione dei colori e le sp rimentazioni tattili consentono di produrre interessanti riflessioni fondamentali per il "saper fare ". Grazie a tali attività :si acquisis cono competenze Il laboratorio cosi pensato diventa strumento privilegiato che consente all'individuo di comprendere e apprendere attraverso l'azione concreta e attraverso il miglioramento della capacità creative . Un percorso , qu indi , dove le educatrici e le insegnanti potranno es plicare le proprie attitudini relativamente al campo artistico-espressivo 11ì La Documentazione come Narrazione: comunicazione e narrazione , ome strumenti di documentazione Il corso , organizzato in laboratori, si propone di attivare processi di documentazione attraverso uno stile narrativo per valorizzare la ricchezza del patrimonio di esperienze che educatrici e insegnanti hanno capitalizzato in lunghi anni di formazione . Vuole inoltre sperimentare Il ruolo del racconto professionale nella formazione e autoformazione di chi opera nei servizi educativi e di come ci si racconta agli altri attraverso un documentazione chiara ed efficace : questa può rendere evidenti i processi attivati e le relazioni tra le informazioni acqui site anche nei precedenti corsi sulla narrazione Il senso del documentar, non si esaurisce 11 R.OM,A CAPI /L\L E nell'elencare fatti, ma nel ragionare su questi e nel trovare collegam':!nti tra loro. Per l'educatrice / Insegnante documentare significa tenere traccia della propria conservare memOria esperiE~nza, ricordarla , non perderla, delle proprie pratiche e conoscenze , delle strategie u ilizzate in diverse situazioni . per condividerle con i colleghi , con i genitori e con se stes;3i , anche a ldistanza di tempo, significa consapevolezza e crescita professionale , quindi riflessione , comunicazione e condivisione , perfezionamento della pratica pedagogica Attraverso il corso , le educatrici e le insegnanti potranno quindi acquisire con apevolezza che la documentazione, come le storie narrate, rappresenta la cultura di ur gruppo e ne racconta storia , valori ed esperienze ma , a sua volta, ne influenza e ne modifica stile, proce:>si e patrimonio di conoscenza . Il corso propone attività di approfondimento e rilettura di precedenti percorsi di aggiornamento legi3 ti alla narrazione attraverso riflessioni , incontn e scambi di esperienze, • analisi • gruppo). acquisizione , esercizio e perfezionamento di tecniche di documentazione (fotografia, poster, ed elaborazione personale del concetto di documentazione come narrazione del l'esperienza professionale (autobiografia, passaggio dei sapen, identità e appartenenza a un pannelli, PowerPoint. album, osservazioni , racconti , relazioni, pubblicazioni , .tc.), esposizione, discussione e confronto di riflessione sulle documentazioni prodotte ed elaborate nel servizi 12l Osservare per Documentare - sguardi curiosi su spazi insoliti. .. Una buona capacità di osservare è alla base di una buona documentazione e una documentazione chiara ed efficace racconta i processi attivati e le relazioni tra le informazioni acquisite, rende leggibili le esperienze i progetti realizzati e ne restituisce i contenuti, i messaggi pedagogicI. l'interesse . le conquiste raggiunte e le capacità acquisite dai bambini/e . È importante saper osservare per cogliere particolari momenti ed esperienze, progett(~te o spontanee, e avere gli strumenti per distinguere cosa documentare. L'approccio laboratoriale vuole favorire la ricerca personale sulla pratica della documentazione educativa attraverso giochi ed esercizi di osservazione. Gli obiettivi di questo laboratorio sono implementare cultura, competenze e consapevolezza rispetto alla documentazione ; pratic ~ osservativa e alla • affrontare contesti spesso sottovalutati perché troppo abituali , saper oss \~rvare con sguardo diverso la quotldlanità per scoprire linguaggi , relazioni, potenzialità e disag , tempi e bisogni di cura : • produrre documentazioni che restituiscano in maniera chiara e decodificabile processi , spazi relazioni , aree trattate e campi d'esperienza e che , attraverso l'analisi dei materiali e riflessioni , ne facilitino l'individuazione e la rilettura ; osservare per documentare e documentare per modificare strategie e metodologie 12 R.OM l\ CAPITALE Il corso vuole proporre un laboratorio di documentazione, di esercizi e giochi d'.Jsservazione per ascoltare , comunicare , riflettere e confrontarsi , sperimentando il punto di vista e il significato dell 'osservare Dall 'esperienza laboratoriale diretta si innescheranno processi di curiosità e ricerca, di ri-scoperta e conoscenza. attivando incontri di confronto e riflessione sulle attivit è svolte al Nido o a Scuola Il primo incontro si svolge in esterna (Stazione, Centro commerciale , Museo, piazze o Rioni del centro storico di Roma) dove, attraverso storia, giochi ed esercitazioni pratiche, poter osservare il contesto ed iniziare a documentarne gli spazi, il movimento, gli interessi e I relazioni che si stabiliscono La successiva documentazione potrà rendere leggibile il luogo o la situazione osservati Negli incontri seguenti si svolgeranno le attività laboratoriali di documentazione ohe si tradurranno nella pratica al Nido e nella Scuola dell'Infanzia Si proporranno attivi dl di esercizio e perfezionamento di tecniche di Documentazione (fotografia , poster, f)owerPoint album , racconti , relazioni , etc.) e poi di esposizione , confronto e riflessione sulle documenta;[ioni prodotte ed elaborate nei servizi al fine di rendere queste ultime chiare, leggibili e rappres:mtative di buone pratiche I POLI Presso alcuni nidi e scuole dell'infanzia verranno attivati i "poli" come centri di dlf usione culturale e di ricerca, nonché come luoghi promotori e divulgatori di buone pratiche in relazione alle seguenti tematlche L Organ izzaZione degli spazi come contesti educativi Leggendo s impara .. ... un polo per leggere • Bruno Munari mettere in scena ... le variabili a sostegno della creatività Essi , dislocati in diversi luoghi della città, interesseranno i servizi che nel corso degli anni hanno lavorato in via prioritaria su dette tematiche attivando progetti e attività che hanno coinvolto anche le famig lie e il territorio e rappresenteranno per tutte le insegnanti e le educatrici p nto di riferimento per la divulgazione delle proprie pratiche, il confronto e lo scambio. I "poli" saranno testimonianza di un approccio metodologico di una scuola I f idO attivi centrati sull'azione del bambinola , che sostengano lo sviluppo di un pensiero creativo nell - prima infanzia Si vuole In questo modo stimolare un rinnovamento del modo di vivere la scuola ~ il nido; investire, rinforzare offrire maggiori strumenti ad alcune strutture che hanno promosso la propria crescita e che SI sono riconosciute in un approccio innovativo di "fare scuola" . Alle insegnanti e alle educatrici dei "poli " verrà chiesto di mettere in comune tutta la progettualità e le documentazioni prodotte in questi anni , al fine di rielaborarla, producendo testimonianza dei passi evolutivI messi in atto e dei risultati raggiunti Sarà un lavoro di rete e confronto t~a i servizi stessi e con il Dipartimento con l'obiettivo ultimo di strutturare servizi del racconto e della (~ ivulgazione, quale posslbi llta di contamin azione con gli altri servizi 13 R.OMA CAPITA LE A chiusura dell'anno e.s. 2014/2015, verrà effettuato un incontro assembleare in ui ciascun servizio "polo" si presenterà alla città e proporrà la propria esperienza aprendosi alla discussione e sollecitando visite e confronti . Con successiva comunicazione verrà d3ta indicazione specifica circa la data e Il luogo dell'incontro . INDICAZIONI GENERALI PER L'ISCRIZIONE L'iscrizione ai corsi è individuale e, al fine di offrire a tutte le scuole e i nidi le me esime opportunità di partecipazione per non creare disservizi all 'utenza, è necessario che le e jucatrici/insegnanti distribUiscano le richieste di iscrizione equamente tra i diversi corsi in modo da garantire la regolarità del servizio . Si potranno iscrivere a ciascun corso, al massimo 4 persolle per scucia 1 nido. Come è noto, da guest'anno le modalità di iscrizione sono esch~ sivamentE) informatizzate e avverranno attraverso il portale dei dipendenti del sito di Roma Cap tale . I semplicissimi passaggi per effettuare l'Iscrizione sono indicati nelle schermate esplicative dell'ALLEGATO A. LE ISCRIZIONI AVRANNO AVVIO IL 24 NOVEMBRE E SI CONCLUDERANNO IL 24 DICEMBRE. AI momento dell 'iscrizione verranno visualizzati i diversi corsi, le sedi ,:Iove quest verranno svolti ed il numero di posti disponibili Una volta avvenuta l'iscrizione il dipendente riceverà conferma via mai/. Durante Il periodo di apertura delle iscrizioni sarà, comunque , possibile modificare la stessa in caso di errore Tutte le Informazioni circa le date degli incontri potranno essere v sualizzate sempre attraverso la pagina personale del portale, in questo modo il personale sara tempestivamente informato sui propri impegni formativi Tramite il medesimo portale, sj potrà anche scaricare tutto il materiale del corso che verrà messo a disposizione dal docente e dal Dipartimen Jo, con l'obiettivo di diffondere e promuovere la cultura dell'infanzia nonché le migliori pratiche dei se ~ izi sulle tematiche affrontate nei diversi corsi di aggiornamento Si ricorda che l'attività di aggiornamento , nell'ambito delle attività intE't)rative alla funzione docente, previste nella normativa contrattuale, rientra nell'orario di servizio del persl)nale educativo e scolastico ed è, pertanto, obbligatoria sia per le educatricil insegnanti di ru( lo che per quelle incaricate . Ogni documentata assenza all 'aggiornamento, quindi, deve essere sempre adeguatamente Con il presente anno, si avvia anche la registrazione informatizzata delle presenze ai corsi di aggiornamento, pertanto le stesse, dovranno essere formalizzate con le seg enti modalità: i percorsi , tenuti presso sedi dell'Amministrazione provviste di badge, devono essere timbrati , digitando il codice del monte ore aggiornamento: sarà cura del DiPartime 1to provvedere alla parallela verifica delle presenze tramite fogli firma: i percors I, tenuti presso sedi sprovviste di badge . dovranno essere docum ntati attraverso la registrazione tramite foglio firma. 14 ~.x";.':, ~ R.OM .A CfAPITALE Tutti i corsi svolti fuori dalla propria sede di servizio, dovranno necessélriamente essere autorizzati . di volta in volta , dal Funzionario Educativo. o in alternativa, ( al Dirigente della UOSECS . tramite la richiesta di servizio esterno. Per le informazioni relative ai corsi da 1 a 9 è pOSSibile chiamare le Funziona ie Educative del Coordinamento centrale ai numeri 06/6710 70124 - 70127 - 70128 - 70129 - 70130 - 70132 - 70134 - 70135 - 70136 - 70137 Per le informazioni relative ai corsi da 10 a 15 è possibile chiamare il Centro di Dooumentazione Nidi Infanzia ai numeri 06/6710 70046 - 70047 - 70050 Inoltre per le informazioni relative alle modalità di iscrizione. oltre ai numeri già ~ ndicati, ci si può rivolgere all'ufficio aggiornamento 06/6710 70125 - 70142 Si Invitano I Dirigenti delle UOSECS di tutti i Municipi a dare le necessarie inform tive ai Funzionari dei Servizi EducativI e Scolastici e ai Gruppi Educativi dei Nidi e Collegi Docenti delle Scuole dell'Infanzia Ringraziando per la collaborazione, si coglie l'occasione per inviare cordiali saluti . Patrizia Piomboni irigente UO Marr illtfJl:ch Oirettort~rV1ento J 15 ALLEGATO A Seguire le indicazioni riportate nelle 9 schermate esplicative: 1° entrare nell'area riservata cliccando in alto a sinistra r digitare i dati di accesso: identificativo e password r entrare nel Portale Dipendenti cliccando nella colonna a sinistra 4° cliccare Accesso al portale dei Dipendenti 5° cliccare Iscrizione Corsi in fondo alla colonna a sinistra 6° selezionale il corso desiderato, cliccando sulle freccette a destra, tra tutti i corsi d sponibili r scegliere la sede del corso cliccando sulla matitina a destra. N.b. verificare lo disponibilità per istituto (scuola o nido) che è al massimo per 4 persone, e che ci siano posti disponibili (colonna iscritti) go confermare iscrizione go l'iscrizione è conclusa, la schermata riepiloga i dati PRIMA SCHERMATA ù Entra nel sito istituzIonale ROMA CAPITA E .A ~ Mobilità Qiiiiiiii ~ Turismo ra{) , Cultura . CIJ SECONDA SCHERMATA Area rfservata Accesso utente ri 111 111 1' dali di ti 'e.... o il /lome ognorne ••••••••••• Per effeltllME' l' ilccesso rralllite Srnilrt CMd CNS clicca QU i. :'1 Inlp o l'" o n te.: ce' et "e : :.J 3! I!! 13C":~~S-C 311 ar~a ns-en... 3t a ot:_Drre e ~ ~e ( ::: I oc~ ::;e~ ~c 'jl u n u t en tE::: j , .lna : a $s Vr'v r d valida Se non t e !i-e i in p () ~~ ess.o puoi :~~n t l ·- _ .3~ I'w .:h ,= .; ~ 'iI ~ 11.1 "';'''3 d, TERZA SCHERMATA Mappa Guida alla navlgazlo Servi 7; n li n egu. Ro m a U t~t@ conne~.sa ; X EIeneo 'i C' rVl Primo Piano onl , n I n f orrna z 0 111 p r eli nlin .. rl Id e nti f lC pit al e anc he ;;u' sOClal ne wo rk X X Fori Imperiali pedonalizzati fino al 31 dicembre lone .. 1 Porlal e Roma.3 t I obre · Fino al pro sslrno 3 1 dlcem b r y'a dei Fon I mpenal, Il tu o pr ofilo E,.cl d"lI'dr.. A.ss-e nlble4 "in dire tta rn er> re sta inte ramente ch.usa al trar 'co, I, dunque completan'en e pedon'l.Ile d .. piazza VenezJ a l Co l o ~s " o, n ell e Il Cam pidog li o Sin d a c o I Giunt a C ' p lt o la na , giornate dI sabato e domenIca , Viene Ass emblea Capl t o lr na QU lnd, Re l az.o ni l nt e rnano n al i prorO<;le te la v,,, b,hta, 101 dlse.pl ll1lS dI tlpr I,na lo S CD~"<: POS,tlVI Appunl'a m e n tl I s tll u zlonall ott.. 111 vIa ~pen m ",nta l " dalla G, untl! I",.no che ,n questa pnma fase ha dato es,t l Al la QUARTA SCHERMATA Mappa GuIda alla navlgaZ10fl Portale Dipendenti Servizi 0 11 line Utente c: o n ~: xx.x-xxxx )("}(:-()(XX f lenr-,..., Portale DlpendenU , rVI7.1 onlln l POtl 31è1 di! Dl pe: "èNI ":") I 1S~ n te a o~r~.o a ie d i Rom" '- Q Oft a l ~ eh C!lcced e r e ":l1 d ~ t l pro la POSI O" =: là . oraL v a e. a lle p"=se nz.e/ aSs.enZè . Inforillazìon i pre.Ullunarl h,oh ~ Il tuo profflo Es... . 41.-111' r:l r ~ d ~o"hc l ne di QlJ nto p re ..... '!". o d.ttUe v i emaleri~lrz.:z~.iÒ one dlspo S-t zJ.Onf In tem a di el1 tl la dell -um = rl ;;.: o.n i! am n1 I" I.:itr~tl V ~ , con articola r e n ff! ""lm!l!o o al d .lgs . 82)'0 5 cd . " Cocflce dt!t ..\mmln,~tr-ez on e dl9 1 ~Ie " a.1 ~U CCess'Vl provved Ime nt i ~ttu~ Iv i , nonche di uanto pr~V1std rj ~ll'-rt . 7 del ccor dal la! lO/ US", si dii avvio .. I p'oce:;so di o,,,duale elomine::one del forma i, ... rtaceo dei cedolino P"~", car l'attivazione dei !>" p/aio ""<lolo",, o nline.. con, qua l" il d ,P<' . ertte può scancare Il ~dQI,no ::>80 " ,o ormato pel i. Identiri a: i o n e di Po r lll le Portale Dipend en tn ~~tiv t ·- I .'1 l r l Il Campidoglio .ur c j ol ir'll QII!r1l1!f... j ..... Ie: rlè ap oo~ t() un Tim b ro iç;Jltale cb ... cc.nsente di m ~(\ et"W!: (~ lè v~hdfL~ de l jc.. "... ~ n {) ò n che Ll n ..., 'lalr a -:;t a n Pol t o Su r1...:!! . le9:11~ Sindaco Giun t a Cd plt o h n a __---'<. Il rrlbro, n eU - :;.e 4'l(In.e A s s e l11b le à C"'nilo h nn ~ Appuntamell ti Islllu.iona li _ Relazioni I nte.rna zl o tla(1 rr.ct Onwnlo itd j el PGrt~1 e d lSoc n lblle ti wttwa f'! 5Carlc:.a~ jl e . ~ _ I; QUINTA SCHERMATA (,\ 1'1 [ ;\ 11 5 rviLi IJ r Dio mlt!utl ' \V '/I.:5 1 AVVISI ~ l r .. n r r h') ;I " " v ll' .. II " ..... '. ~ o!:-~Ss.o .. ~ .. cwr - ~ .. 'tI'\'lI'''~"'~I, 'II 't r1lh, ' r ' 0""I 't 1" - 'I i JI.r. d ." ",. .. .. nllll\n-r~'Lh .... ' ~ ~(";;;e.dJ: r5c.,.-d,.,,;I\r 1 c: fTl cuo .. lt,.. , ..,,...... ~roç.' c ~ r ulb ~ CI t rCct1"'O ~i:II. vot"o: t..1,:r~I!::rt1l!!l C::;O;4!C!C St.' ~ orilr.'I:J) ... .:. ~h nlh "".1 ftlrfIll'lOri.... II · I) I ''I ~ ,ti' ,-,., rJr'aò .r;tr, tl n, ) 1 Der e.ot"l.· cr~ I . yu, l ll 7 1'1 ' I . -:: 11I11f1"" j TU I d ~ ,: -:IJI C!"I,. ' . ",,1"1 I:..jpllo Ifl o ·utç I.,:...· ·.. t r.. t .:j., .: tt1f"l111:! l' r .. ,II"'4:lo:!1""Ii r.". r n ,:·tl~··lt" o.J~ l"! .I 1'". f" O' tV. f'?"l.t 1- l" -;'.0"1'" ('"do!: r' 1l1li-' 1 , • • 'l tllUlu', n i II!I ~(J I i • .cOl lr 'cl . ,. l' COlnpn,., o f1 l'1l a ,"'''1 . . r-ttn' Oc(" u r' ." . v n, ,"u . t .rt ./ 1 ll:J/:2008 L iii . ttIe .... 'Tt.. j • • ,;dt!.H'. ~"Lt '. ~L~ r! .... a.11.1" ' .vl " I \lMi .l'zl f1 Da ti [t, ~"l Corsi COlli ICIfH.:.rH.! r i f""1<l LI •• 11 t l~ d o n l ,·, ,e · 1~ · .nt.., I.~ ." " '1~ ~ J, ., r~ ,r loftpgr %IQI\".-t. .;kt.r".l t..,~;l, C"Q"""C'111~<!tI1 ca è ncs..~ ~<O "(:onqt!"1lIIIe" I .;:h.' Ili!: ",1, ... 1", \,l '1t. lp;:tOhd ...r '-1::1-0 .. 00-;' d~ltr C-!:ftl,iJO \ CC. !:;+pend ..... l, ~Qnle~Qo.a;: .::.11. c: r.: r...I".j '\QI'1 I)Crn l.etterrte I J · "tr....... nlln 'lll,. 11111110 11 .,1. 1 :, ,n " .. "!l.(l / U II"H' Il',,,. t ,. ~-::n""1' ~ ~_ """! . ; ; ' (nm di ll ••1 Tn Ar~ ' .s':!! :.oql"d·r ..a ·1 P ;II"lU I 'l'AI /)tt "::;3r.ene:C$& I tJ..1 ~ r ..." i. ~~II : O OI ..! . .e If.epan C pel'" 1,1 . f w ' t tls.~t'Y oCl *«! '"nz"f> dllteÌ 1Qd-:.!lo .s.tper..dK:l to,Jft 1,>1 nUC"'A SESTA SCHERMATA Servizi Iler Oipench.'nri I El[NCO COIlS1 CONPLENENTAIU Ferie ...... ! ... r 'z..on e: O . 1.U.Jlu~temaQ.J1 n Cl 12= doli u!lel.'!-o03h.:un.::ors-od3If'ollencFJdl;€!OUI r-N!:U.~pa Qfn.ildl .. -b,1- .I-S-I. 1::310;<Io2'3~dt~ll?'t'}ZH)["l.3meundP~ ·~i u.,).. ~ 1 r" Ii:.. O("E-"';Id:~nlb".tadi:IOO 1. L~ oan:-::':J. iiZ-lon~ ~I ("jf'" CI1 fnrm.3:'rcne r"'s t E'rd .=pert a ~no al w,'t'I'M, \..\;\.11 , O~("= tal! d~t.J "on~.a: .3 cm1 c.Qt'tSe~ ':: 3 scrrZlon~ ?il!'tp': -:..:04"-' olJot.i"lr~~ .....\t f c sllvlta Slr aord , ll l,..·. rtl"'n~lr .. ,· ~. I , BrHlI,i P ils lO _;; . ~t: Tì mbr ;::\tur' t - !-f 0-: 41:~. c uO Cl ~,:,,"~ ..... il, f11.:-3 .. "'or . . ( r. -1,~:~· ~ D!I D6.t.'..11 r .~V!fJltf;-sO~"o..:ll ..:: :..' .. 3 1~ntdf~ . ~t1l1.ar dr (\,1((031 :S:U 5D3l1 HO~ 1 rnJ:cltr n Rinu rl d n Cun ·..! u F "H.•, I,' F , 1 .... , . - , lnfurnlè:lzioHi dQg iun t ive O~C"urll:l lI OIlI c. 0 . 1 [Hl 7 1 [ 13311006 VflriCtzione Dati CO rs i C Olllpl c.m ~n t l"Jrl I scnzlone CorSI SETTIMA SCHERMATA ROM/\ !iDnte Mllpp.. ,\1'11,\11 Guld• • 11. ".V'OliVO" Servizi per Dipe.ndeuti AvviS i Ferte Co rso: C . ,.i.!; (Ct\lantXZ.3l.l101,e 111 Re ~ t·hghort Espenen!€! j P e r mes ~1 Festivit a Straordinari ~ Il PrG<;Jetto O.RM.E. conSiste nella va lOrlnaZlone deDe buon;> pratJeh .. dULatlve reahzzat e n i!1 nid., nelle scuole d~llOral'ZJa ~ nel $et 121 !O conv nz.onE raccantato? attral,o'!2I'$O la documen~aZloni! educ.atlva proda 3:. L..: : suddett ·"::! eipe:n n~~ $-3'Anno P(~SI.:: te dlrett me-f e daUe. 3utrlCi . fUIl..llonan-=. edu t no. Incegnantl, ubbl.z.;ttdo alami filma aDrH:~stt.:lm,,::nlt: rp.~hu.al, 1131 oer 50n le JeJ Cen rO dj Documont!lzione. Tale 'II1dEo·d'lcu menlazione r PDresentera kI r ecup 'ro ': f' prof' Tilllb r';;lture Ce: dolil1l c uo To t a l 10,., ' ,., run ,1'='OldrCJ PPI ton",lt:' t ra J\:Q('tr ~ un~ nrOr,Cl1.2 tfles-.,one- rnN-=fìtE le I istitutod S>13 DI,,)() T.-rT3 13 3/2008 Turna zioni Variazione Dl1 ti lb a n COf'si Complenlt:ont,ui d.o t t e propost,;a e lo scambi'" ~ ',>ti DecurtaZi on i co. l J t"i 7 1 L. prù.(~dut 2 l. I<j uitti: ": Oi sj}O n ilJ il ittl pt.! r Rinun Cl h Clln l.:n F I c a l ! I p.art~.rpdn 'u - Eduwtr,a Via d el Qua ~ra( Muduli 102 l!.C1'illl Orolrio 3 di 50 5 00/1300 I d. 160 500/1900 O di 90 500 1 1800 OTTAVA SCHERMATA ilI T I r ....... ... v • • , l li p. iI CONFERMA ISCRIZIONE f t:r H:' J)re'~ o 1. 1 ~. I·d(' : Str'èlo r d,n .. "i ' ''onf'''tt .. ..t .~ 1 1 I lh lonl ()r . ! r ;u. . P ll~ t o Tt nwro lurc. ·,ml.1 [ ) / ,r n ' ~,, 'and.JJ " SPezl~ 1 J 18 O] ui Il "oll""d .l L.. (I.,) ;I tl.e <f3t.~ --If a dc',,",to r------..., "U('Co;?o~5,v3ment~ @!,,,t'fSiZJ.i,'. cu" lnfurtU"'7ìoni .Jg. giu nti v e ( O f Ul.1o rt o l'l ..,I . , tI , lt O-e u rl az; o lli co_ l .lrt.7 J l. 1 3':'/ 1 0 0 8 Tu rn .t", O/!. lbilr1 Co r si Co mpl e lll Qflt ll r i NONA SCHERMATA PII II A vv i i I IUEPILOCO UiClUZIONE F e .. c INI UHMAZIONI : L'lscrlzlon.e al corso è a vv en ll OdI.; l ~ c rizio lH~: 31/10;:'01 CO lI successo i St r ,:, o rdill.H"ì .ì rèCUP~ I'" O Suon i P"'~ I (J TllllbrPl t, I", ' r- 1-1 E . c(}n:i..:-I t~ rtl;:'!1,.:1 v ICltl..l L.nJ"tonp 1fltJ- b ul...n..- nral11ht?- educ.l rlV fè.ah =lfèl1 I nIdi neJ.I" st::Ltolt! '"' t ~1 .... , Ili ,,. l,r.l,,·,eOlIOn" . l':U onlatfZ ,9tLfa\! t"f~O la doc:ume'llaz.on'" edu tfVd p r oOOtt et s udd Qft t ,' . p ~ rl""nl ~ r Jntl(I pr-::S-:flra' ,= dII e t ': .lJllen{A ab~ !)~Jtf1n f\lnZ lnn ane. educarno . In. ano, I.J hzzand illrunr fI'ma ..1r\tH'I"t ·,m4tnt- ,~ ~h. ~ • 11,. \ f"'t"~ "' O r' <llf!o. r. I l..e.ntro ru Oo(umflt"lr :...,onH T a ~ "'ldf' ("I · 'J (\Cl.r. m ~ntil Z IQn p r::t Ol:f J2S~ ~ :- ~ Jro rJ pro .... . " . ~Illti:l Cc-d olln l eUD U' unl.::.!" ro pn','1 -'J,ato f)l'Of f~\lorlrp Plote:t.su:.oaf€ - tr), P.3fteQP.3t""1ll ul,a o-roh ·\.Ht ,JIç.sSJona tnçr@ntc. I,:;. (1 roco:;du f'" dJd 3rt.:me proposte e , r;c.aomblo lnf ormitz ioni ltogi , :n fi ve CO Illf}l)r to "la l."\ t~ J.' f),'t l i'i : Oe<: u r lo.cIO ' l! <.0. I .H t 7l L. t JJ!2 0 0 6 O r"rio ' l 1"'0 IO? C · Tu r n~zionl COMUNlCAZJONI E OOCUMENll V.'I no ziont!' D l1 li lban Corsi Cornplertlt~ll l 1'r i I Sc.r lzlO Il I..! Co rS I rr~ I D D,nka JO I 1 20 l ~ 'OIll ;..mtC zlon~ ( II DI CI','d l » »
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