Reg. Tribunale di Cuneo n. 513 del 16-11-98 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/CN filiale di Cuneo. - direttore responsabile: Silvia Campanella - numero 2 - giugno 2014 Sommario Editoriale 3 Ricerca Ticchiolatura del melo: considerazioni sulla campagna 2014 4 Un caso di erwinia su melo anche nel cuneese 6 Batteriosi del kiwi: attenzione ai prodotti consigliati! 7 Attualità Approvato il bilancio 2013 Europech: le previsioni nazionali ed europee 8 10 Eventi Fruttinfiore, un successo che dura da 12 anni 13 La Mela Rossa igp incanta il “CIBUS” di Parma 14 Comunicazioni Memorandum per la compilazione dei ddt 15 numero 2 - giugno 2014 Periodico trimestrale editore: PIEMONTE ASPROFRUT Via Praetta, 2 - Lagnasco (CN) tel. 0175.282311 www.asprofrut.com direttore editoriale: Domenico Sacchetto direttore responsabile: Silvia CampanellaDomenico Sacchetto coordinamento editoriale: Alessandra Sacchetto impaginazione e stampa: Nuova Stampa - Revello (CN) www.nuova-stampa.net Reg. Tribunale di Cuneo n. 513 del 16-11-98 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/CN filiale di Cuneo. 2 editoriale Cresce e chiude con un + 10 milioni di euro il bilancio 2013 approvato nelle scorse settimane dal nostro Consiglio di Amministrazione: questo risultato è frutto di una annata che, nell’insieme, può essere considerata valida, nonostante la campagna estiva sia stata caratterizzata da prezzi di vendita non certo eccezionali per la nostra frutta, e in particolare per le pesche. D’altro canto, però, il buon andamento sul mercato di susine, mele estive e dei kiwi “risparmiati” dalla batteriosi, cui si aggiunge un incremento del numero dei nostri soci che ha superato quota 500, non può che essere motivo di grande soddisfazione per la nostra associazione. Sempre a proposito di bilancio, e nell’ottica del potenziamento dei servizi che Aspforut offre ai soci, tra le voci di spesa è stato inserito l’acquisto di 2.000 cassoni (bins) per agevolare le operazioni di ritiro da parte dell’industria e del fresco. E proprio in questi giorni stiamo lavorando, in primis con Coldiretti e con le altre organizzazioni sindacali, per cercare di agevolare tutti i soci nella fase dei controlli dei programmi operativi (fatture originali, etc…): l’obiettivo è quello di instaurare una collaborazione costante con queste organizzazioni per alleggerire il carico burocratico e agevolare i nostri associati, cui potranno essere risparmiate code e corse da un ufficio all’altro per l’adempimento di tutte le pratiche necessarie. Nel frattempo continua l’iter di crescita del consorzio Mela Rossa Cuneo Igp: vorrei ringraziare i molti produttori e i dieci magazzini che hanno già aderito e invitare tutti gli altri “colleghi” a certificare al più presto i propri impianti di produzione di mela rossa. Il 2013 è stato un anno importante, ma transitorio, è necessario continuare a crescere e promuovere questo nostro prodotto, con il fine di incrementarne la vendita. Nell’ottica della valorizzazione, ricordo che durante il “Machfrut” in programma a Cesena il prossimo settembre sarà organizzata una presentazione ufficiale del prodotto di fronte agli addetti ai lavori, potenziali e grandi acquirenti. Per la campagna che sta per iniziare si prospetta, infine, una grande produzione e una buona qualità di tutte le specie frutticole: anche se le previsioni danno un aumento della produzione in tutta Europa, infatti, l’anticipo di primavera cui abbiamo assistito rappresenta per noi un importante vantaggio che speriamo di poter “sfruttare” per ottenere prezzi di mercato remunerativi per tutta la nostra frutta. Una prospettiva rosea, dunque, seppur dobbiamo continuare a “lottare” contro malattie (batteriosi, sharka, ervinia, ecc..) che stanno rovinando i nostri splendidi impianti realizzati negli ultimi anni. Buona campagna a tutti! Domenico Sacchetto 3 ricerca di G. Vittone e L. Nari - CReSO Ticchiolatura del melo: considerazioni sulla campagna 2014 Infezione secondaria su frutto. Bilancio positivo, ma si deve mantenere alta l’attenzione nei meleti infetti 4 La primavera 2014 è stata caratterizzata da molteplici precipitazioni che hanno mantenuto alto il rischio di infezione per numerosi giorni in tutto l’areale melicolo. Anche quest’anno è stato un bel banco di prova per i melicoltori e per l’assistenza tecnica coordinata dal CReSO. Le condizioni predisponenti alla diffusione del patogeno hanno costretto sia i tecnici, sia i produttori a essere completamente operativi anche nella giornata pasquale in occasione della festività. Si proveniva, infatti, da una stagione difficile, il 2013, sicuramente la più impegnativa degli ultimi 10 anni, dalla quale si è ereditata la massa d’inoculo che a inizio marzo, in alcune situazioni, era davvero importante. L’inverno è stato mite e l’inizio della primavera caldo, condizioni ambientali che hanno anticipato la maturazione delle ascospore le quali, già a partire dalle prime fasi sensibili del melo (punte verdi – orecchiette di topo), erano pronte a infettare. Come noto, la strategia di difesa contro la ticchiolatura è definita a tavolino con dati alla mano utilizzando il modello matematico Rim_pro, validato da più anni sul nostro areale. Innanzitutto sono in attività, tra le province di Cuneo e Torino, oltre 20 stazioni meteo che forniscono in tempo reale i dati relativi a pioggia, temperatura, bagnatura fogliare, vento e umidità: si può, pertanto, affermare che l’area melicola è quasi completamente coperta dalla rete agrometeorologica regionale. Oltre al dato meteo i tecnici valutano l’accrescimento fogliare delle diverse varietà e presso il centro sperimentale di Manta è attivo un captaspore che, in occasione di ogni pioggia, rileva il numero di spore presenti. Nel 2014 l’ideatore del Rim_pro, l’olandese Marc Trapman, ha realizzato un importante aggiornamento al modello matematico in uso al CReSO consentendo di prevedere in anticipo le infezioni primarie attraverso un collegamento diretto a un sito di previsione meteo. Si parla ovviamente di una previsione, e quindi di un evento probabile e non certo, ma comunque sempre di grossa utilità per comunicare tempestivamente agli agricoltori la difesa da attuare. Per quanto riguarda la strategia di difesa consigliata nel 2014 e negli ultimi anni, i trattamenti preventivi risultano essere sempre più fondamentali per contrastare la Infezione primaria su foglia. ricerca Riepilogo infezioni 2014 DATA PIOGGIA mm Infezioni Valore RIM SPORE rilevate 26 - 27 marzo 18.8 Prima infezione < 100 - 4 - 5 aprile 15.4 Seconda infezione > 900 - 19 - 20 aprile 24.6 Terza infezione > 1200 > 500 21 aprile 4.2 Quarta infezione 220 - 26 - 27 aprile 25.8 Quinta infezione > 1200 > 500 Infezione secondaria su foglia. 28 aprile 0.4 Sesta infezione < 100 - malattia, a condizione, però, che questo venga eseguito possibilmente il giorno precedente l’infezione. Negli ultimi 2 anni è stato, inoltre, osservato un altro fatto molto importante: interrompere le bagnature fogliari prolungate, anche a distanza di pochi giorni da un trattamento all’altro, anche su pianta umida e con un prodotto di copertura, risulta essenziale per non beccarsi la ticchiolatura. È successo l’anno scorso in occasione dell’infezione di fine aprile – inizio maggio ed è successo nuovamente nel 2014, in occasione dell’infezione pasquale. Nel 2014 il modello Rim_pro ha segnalato ben 11 infezioni di cui 3 – 4 gravi con un elevato livello di rischio: Rim > 600 (vedi nella tabella le parti evidenziate in rosso). Come è possibile osservare dalla tabella, da fine marzo a fine maggio il rischio di infezione è stato presente anche se l’entità delle piogge rilevate non è stata così elevata. Nel 2014 le piogge accumulate tra marzo e maggio sono state di 258 mm a Manta contro i 433 dell’anno scorso, tuttavia, la bagnatura fogliare prolungata rilevata nel corso dell’infezione pasquale e di fine aprile – inizio maggio ha aggravato la situazione e elevato il livello di rischio in tutto l’areale. 30 aprile 6 Settima infezione 600 < 50 2 maggio 3 maggio 47 Ottava infezione 400 - 4 maggio 1.6 Nona infezione < 100 - 8 maggio 6.2 Decima infezione < 100 - 22 maggio 20.6 Undicesima infezione < 100 - In questa fase di fine infezione primaria è possibile tracciare un primo bilancio delle infezioni primaverili appena concluse. Dal confronto avvenuto in settimana al coordinamento tecnico del CReSO sono emersi alcuni casi in cui la strategia di difesa non è stata conclusa con successo. Tutte situazioni spiegabili con la maggior sensibilità varietale o la presenza di una massa d’inoculo significativa ad inizio stagione, che hanno fatto la differenza. In alcuni casi si sono rilevate regolazioni errate dell’atomizzatore e in altri il mancato rispetto dei consigli trasmessi nei bollettini tecnici. Il primo bilancio, dunque, pare essere positivo e a oggi si avverte un fondato ottimismo sia tra i tecnici, sia tra gli agricoltori a dimostrazione che gli sforzi messi in campo hanno dato buoni frutti. Tuttavia, rimane la presenza di alcuni meleti con macchie all’interno dei quali si dovrà, purtroppo, continuare con la difesa preventiva onde evitare future infezioni secondarie responsabili di macchie sui frutti. 5 ricerca di G. Vittone – CReSO Un caso di erwinia su melo anche nel cuneese Germoglio colpito. I batteri non danno tregua ai frutteti piemontesi che sino a pochi anni fa erano praticamente estranei alla presenza di questi patogeni. Dopo la relativamente recente comparsa tuttora inarrestabile di Pseudomonas syringae pv. actinidiae (PSA) su actinidia, è notizia di questi giorni che in un meleto impiantato questa primavera è stata rilevata la presenza dell’agente del colpo di fuoco batterico. Questo batterio, presente ormai da un ventennio in alcune regioni italiane (Emilia Romagna, Veneto, Alto Adige), presenta un elevato grado di pericolosità tanto da essere sottoposto a precise norme per combattere la sua diffusione sul territorio. Poiché anche in questo caso la comparsa del patogeno nel nostro areale è quasi sicuramente opera dell’introduzione di materiale vivaistico da regioni già infette e nelle quali evidentemente è mancato un controllo 6 sufficientemente capillare, si invitano tutti i produttori a prestare la massima attenzione nei riguardi degli impianti messi a dimora quest’anno e l’anno scorso per verificare l’eventuale presenza di piante sospette. I sintomi osservati in campo consistono principalmente nel disseccamento apicale dei giovani germogli (vedi foto) e nella presenza di cancri sui rami o sul tronco, con in genere una fuoriuscita dell’essudato batterico: se presenti, significa che il batterio ha già raggiunto il portainnesto. In caso di dubbio si deve consultare immediatamente il proprio tecnico per verificare l’effettiva presenza del patogeno e nel caso di conferma si deve provvedere all’immediato estirpo delle piante infette se l’impianto è dell’anno o se comunque vi sono già cancri del legno; nel caso d’impianti di più anni bisogna provvedere iniziando una Pianta infetta. Ramo completamente disseccato. profilassi basata su una ripulitura delle parti infette e su interventi preventivi contenitivi nei periodi più critici. Come è avvenuto per l’actinidia, anche la sola presenza di un focolaio batterico può rapidamente colonizzare un’intera zona melicola o pericola e quindi sarebbe folle trascurare le raccomandazioni sopra citate. Si tenga presente che, proprio perché la maggior parte del materiale vivaistico proviene da aree in cui è presente il batterio, si deve sempre pretendere che le piante acquistate siano accompagnate oltre che dal documento di commercializzazione, dal passaporto delle piante con la sigla ZP (zona protetta) in quanto il Piemonte è tutt’ora zona protetta per l’organismo nocivo Erwinia amylovora. ricerca Batteriosi del kiwi: attenzione ai prodotti consigliati! Poiché continua la pressione mediatica sugli interventi fitosanitari da effettuare contro la batteriosi a opera di soggetti sovente senza alcun titolo di competenza in merito, si ricorda ancora una volta che: • Non esistono, da nessuna parte al mondo, prodotti curativi nel caso il batterio abbia già colonizzato la pianta. In soggetti adulti, può succedere che in concomitanza di condizioni meno favorevoli allo sviluppo del batterio (come è avvenuto nell’inverno ed a inizio primavera scorsi) vi sia un’attenuazione della virulenza del patogeno e consenta la sopravvivenza della pianta. • E’ invece possibile programmare una profilassi in situazioni non ancora compromesse utilizzando i prodotti disponibili autorizzati che i centri di ricerca (compreso il CReSO) hanno saggiato • Si deve sfatare il mito secondo il quale i prodotti non registrati siano i migliori: anzi non di rado proprio perché sfuggono a qualsiasi controllo per la loro autorizzazione possono presentare un’azione fitotossica nei confronti della pianta. • Fra le notizie curiose, ultimamente serpeggia quella relativa all’impiego di fungicidi efficaci contro il batterio: anche in questo caso non esistono prove di carattere scientifico e di conseguenza il loro impiego a tale scopo non fornisce alcuna efficacia quindi non rappresenta alcuna validità. • A tale proposito, non va sottovalutato un aspetto fondamentale che è quello legato ai residui nei frutti! Infatti un impiego incauto di prodotti non autorizzati può evidenziare alla raccolta una presenza residuale di principi attivi non ammessi che rendono incommerciabile la produzione! A titolo cautelativo, intendiamo riportare ancora una volta i soli prodotti autorizzati che la ricerca ha evidenziato come affidabili nella prevenzione della batteriosi. Materia Attiva Formulato Commerciale Dose g – ml/ha Epoca Rame vari 500 - 2000 In bruno tutti i formulati autorizzati secondo etichetta. In vegetazione solo quelli con deroga a 120gg (vedi tabella) Acibenzolar-S-metile Bion 50 wg 100 - 200 Ammesso con deroga 120 gg, con 90gg di carenza, 3-4 interventi da germogliamento ad allegazione. Bacillus Amyloliquefaciens Amilo - X 1500 Inizio fioritura. Di seguito si elencano i prodotti rameici utilizzabili in vegetazione (120 giorni dal 23 maggio 2014) compresi nel decreto emanato il 23 maggio 2014: Nome prodotto % di s.a Coprantol hi bio Copernico Duke Duke Idrossido Cupravit bio evolution Poltiglia bordolese disperss Selecta disperss Poltiglia disperss Cupracaffaro micro Iperion Airone più Cuprantol duo Grifon più Bordoflow new Cobre nordox super 75 wg Zetaram new tech Raider hi tech Proram hi tech Curex 25 (sotto forma di idrossido) 20 (sotto forma di idrossido) 35 (sotto forma di ossicloruro) 22 (sotto forma di idrossido) 30 (sotto forma di solfato tribasico) 20 (s. f. di rame solfato neutralizzato con calce) 37.5 (sotto forma di ossicloruro tetraramico) 28 (sotto forma di ossicloruro + idrossido) 10 (s. f. di rame solfato neutralizzato con calce) 75 (sotto forma di ossido) 20 (sotto forma di idrossido) 22 (sotto forma di idrossido) 25 (sotto forma di ossicloruro) 60.5 (sotto forma di solfato di rame tribasico) N° registrazione 9802 10671 10199 11711 14809 9627 13741 12096 9012 10296 12737 15250 12748 14102 10632 14123 13929 13900 11271 Dosaggio massimo consentito Limitazioni per il cancro batterico dell’actinidia 6 kg/ha/anno di sostanza attiva 3 trattamenti al bruno e 3 in vegetazione - 3 interventi max in vegetazione 6 kg/ha/anno di sostanza attiva 1 trattamento al bruno e 3 trattamenti in vegetazione 3 trattamenti al bruno e 3 in vegetazione 6 kg/ha/anno di sostanza attiva - 3 trattamenti per stagione 3 trattamenti al bruno e 3 in vegetazione 3 trattamenti per stagione NOTA: dalla tabella riportata si desume che non tutti i formulati presentano le stesse limitazioni: si raccomanda di seguire scrupolosamente le indicazioni in etichetta. 7 attualità di Leonardo Spaccavento Approvato il bilancio 2013 Il volume d’affari cresce di oltre il 16% rispetto all’anno precedente 8 L’Assemblea dell’Asprofrut ha approvato, nella riunione di lunedì 26 maggio, il bilancio consuntivo 2013. Il 2013 ha visto la diffusione della batteriosi sulle piante di actinidia, evento che ha segnato il raccolto nell’autunno; la copiosità delle piogge primaverili, inoltre, ha ritardato la fioritura e pertanto la campagna estiva è cominciata in ritardo di almeno 20 giorni rispetto al 2012. Il primo semestre del 2013 ha fatto segnare una riduzione di fatturato, per lo più dovuto a quanto detto sopra, del 2% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Per quanto riguarda, invece, la campagna estiva, l’incremento sia nelle quantità, sia nei prezzi di vendita ha permesso alla società di incrementare il proprio volume d’affari di oltre il 16% rispetto al 2012, attestandosi complessivamente oltre i 79,6 milioni di euro. Nel corso del 2013 l’Asprofrut ha destinato parte della produzione ai ritiri dal mercato, consegnando poco meno di mille tons di prodotti quali pere, kiwi, mele e pesche alla distribuzione gratuita a favore degli indigenti. Tutto nell’ambito dei programmi operativi comunitari. La cooperativa ha operato anche sui mercati esteri per una quota pari al 13% del fatturato, due punti in più rispetto all’anno precedente. Il 2013 è stato, inoltre, il quinto anno di applicazione del progetto quinquennale 2009-2013 ai sensi dei regolamenti OCM n. 1234/07 e n. 543/11 e il terzo con la collaborazione della società partecipata AOP PIEMONTE Scarl. L’ammontare complessivo degli investimenti realizzati nel corso del quinquennio è stato di circa 39,7 milioni di euro, a dimostrazione di un comparto che cerca ogni anno di crescere e rinnovarsi per meglio affrontare le difficoltà dei mercati internazionali. Il rinnovamento varietale è in continua evoluzione, soprattutto per quanto riguarda mele, nettarine e susine. Il fatturato di riferimento, ai fini OCM, si è ormai consolidato sui 100 milioni di euro all’anno. In tale contesto Asprofrut ha proseguito la campagna di fidelizzazione della base sociale, che ha avuto un significativo aumento, superando i 500 soci diretti (basti pensare che all’inizio del progetto i soci erano 437). L’attività promozionale della nostra cooperativa si è concentrata sostanzialmente nella partecipazione a eventi di carattere fieristico. L’anno 2013 ha visto confermati gli appuntamenti ormai tradizionali di Fruit Logistica (Berlino), Fruttinfiore (Lagnasco) e Macfrut (Cesena) oltre alla partecipazione a eventi minori dove la presenza della nostra organizzazione é andata consolidandosi nel corso degli anni. Asprofrut ha cercato di contrastare l’oscillazione dei mercati con politiche rivolte soprattutto alla qualificazione del prodotto da un punto di vista salutistico e ambientale. Ogni anno sempre più aziende associate aderiscono ai protocolli di certificazione di qualità, da quella Biologica e IGP (per la Mela) a GlobalGap – TNC – BRC – IFS etc…, oltre all’adesione alle linee di produzione a lotta integrata o sostenibile. attualità 2009 2010 2011 2012 2013 Variazione % 2009-2013 MELE 1.869,36 1.917,96 1.887,75 1.952,00 2.017,50 7,92% KIWI 2.137,63 2.192,47 2.079,84 2.101,00 2.104,54 -1,55% NETTARINE 1.727,51 1.809,61 1.818,04 1.892,00 1.932,41 11,86% PRUGNE/SUSINE 365,70 389,66 398,34 416,00 405,66 10,93% PERE 302,88 301,09 289,48 290,00 307,90 1,66% PESCHE 665,87 648,76 611,18 615,00 603,02 -9,44% ORTAGGI 182,98 7,10 8,80 245,00 220,83 20,69% ALBICOCCHE 147,10 145,50 122,26 83,00 111,31 -24,33% PICCOLI FRUTTI 16,11 18,63 20,83 29,00 25,53 58,40% ALTRA FRUTTA 81,73 41,51 40,83 75,00 82,39 0,81% Totale ETTARI 7.496,85 7.472,27 7.277,34 7.698,00 7.811,09 4,91% SPECIE NUOVA STAMPA - REVELLO Tabella evoluzione delle superfici in ETTARI a ortofrutta dal 2009 al 2013. 9 attualità di Alessandra Sacchetto EUROPECH: le previsioni nazionali ed europee Cresce l’offerta di pesche e nettarine e albicocche Le prime stime Europech sulla produzione europea 2014 di pesche e nettarine (comprese le percoche) presentate a Perpignan indicano rispetto al 2013 – quando, ricordiamo, la produzione si era posizionata notevolmente al di sotto della media – un'offerta superiore dell'11%, con oltre 3 milioni di tonnellate e una crescita pari al 9% nel confronto, forse più veritiero, con la media 2008-2012. In Spagna la produzione prevista segna un +15% rispetto al 2013 (quando era stata pari a 907.299 ton), posizionandosi sul livello più elevato delle ultime annate, complice l'entrata in produzione di nuovi impianti. Incremento del 15% previsto anche per la Francia (che l'anno scorso si era fermata a 226.885 ton), che rimane comunque largamente al di sotto del periodo 2008-2012. In Italia si attende un volume di pesche e nettarine in linea rispetto allo scorso anno (il 2013 era stato coerente con la media a 5 anni e con prodotto di buona qualità: 1.404.480 ton in totale, di cui oltre la metà raccolte nel sud Italia). L'aumento maggiore è registrato in Grecia, con un +44% rispetto al 2013, annata che venne compromessa da grandine e gelate, con sole 232.000 ton di produzione. EUROPA 4 000 000 Quantità in tonnellate 3 500 000 3 000 000 2 500 000 2 000 000 1 500 000 1 000 000 500 000 0 Media 2008/2012 Percoche Produzione 2013 Nettarine Previsione 2014 Pesche Andamento dei volumi (in tonnellate) nel confronto con la stagione 2013 e con la media 2008-2012. L'offerta di pesche da consumo fresco (azzurro) dovrebbe attestarsi su 1.509.000 ton, le nettarine (viola) su 1.564.000 ton. 10 attualità SPAGNA 1 400 000 1 600 000 Quantità in tonnellate Quantità in tonnellate 1 200 000 1 000 000 800 000 600 000 400 000 200 000 1 400 000 1 200 000 1 000 000 800 000 600 000 400 000 200 000 0 0 Media 2008/2012 Percoche Produzione 2013 Pesche plate Media 2008/2012 Previsione 2014 Nettarine Percoche Pesche Produzione 2013 Nettarine Previsione 2014 Pesche GRECIA 800 000 FRANCIA 400 000 700 000 Quantità in tonnellate 350 000 Quantità in tonnellate ITALIA 1 800 000 300 000 250 000 200 000 150 000 100 000 600 000 500 000 400 000 300 000 200 000 100 000 50 000 0 0 Media 2008/2012 Percoche Produzione 2013 Nettarine Media 2008/2012 Previsione 2014 Percoche Pesche Produzione 2013 Nettarine Previsione 2014 Pesche Unità: tonnellate Pesche TOTALE Pesche - Nettarine Italia 606.542 821.128 77.427 1.427.670 Grecia 248.000 86.200 403.000 334.200 Spagna 516.841 533.833 291.725 1.050.674 Francia 137.959 122.790 4.158 260.749 1.509.342 1.563.951 776.310 3.073.293 VARIAZIONE 2014/2013 + 163.413 + 139.716 + 168.951 +10% +28% +12% + 303.129 +11% VARIAZIONE 2014 /Media 2008-2012 + 247.199 +9% TOTALE EUROPA 2014 Andamento dei volumi (in tonnellate) per paese, prodotto e variazione stagionale. Nettarine Percoche + 114.583 + 132.616 +9% +8% - 148.101 -16% 11 attualità EUROPA 700 000 600 000 Quantità in tonnellate Secondo le stime attuali, la produzione europea di albicocche nel 2014 dovrebbe attestarsi sulle 520.000 tonnellate, con un incremento del 13% rispetto all'anno scorso, quando si erano raggiunte 460.750 ton, e un 2% di meno rispetto alla media 20082012. Le stime per la Spagna parlano di una raccolta di albicocche di 88.000 ton, cioè il 10% in meno rispetto all'anno scorso, ma l'8% in più rispetto alla media; sul totale spagnolo, ben 60.000 tonnellate arriveranno dalla regione Murcia. Per la Francia si prevedono 160.000 ton di albicocche (+22% rispetto all'anno scorso e 3% sopra la media 2008-2012); in questo caso, le principali aree produttive saranno le regioni Rodano-Alpi (95.340 ton), Linguadoca Rossiglione (41.540 ton) e PACA (Provence-Alpes-Côte d'Azur, con 23.573 ton). Anche la produzione greca di albicocche dovrebbe recuperare i cali del 2013 e crescere quest'anno del 47% (a 62.000 tonnellate rispetto alle 42.200 dell'anno scorso), rimettendosi in pari con la media degli ultimi 5 anni. Per quanto riguarda l'Italia, primo 500 000 400 000 300 000 200 000 100 000 0 Media 2008/2012 Produzione 2013 Previsione 2014 Albicocche Produzioni europee di albicocche. Paese produttore di albicocco a livello europeo, le indicazioni vedono una produzione di circa 210.000 ton, pari a un +11%. É importante sottolineare che anche in questo caso arriviamo alla campagna 2014 dopo un'annata caratterizzata da una produzione 2013 molto bassa. Per una corretta interpretazione dei dati su medio termine, il confronto con gli ultimi quattro anni indica un -8%. Unità: tonnellate Produzione TOTALE Albicocche Andamento dei volumi (in tonnellate) per paese, prodotto e variazione stagionale. 12 Italia 210.263 Grecia 62.100 Spagna 87.939 Francia 160.453 TOTALE EUROPA 2013 520.755 VARIAZIONE 2014/2013 + 60.004 +13% VARIAZIONE 2014 Media 2008-2012 - 9.877 -2% eventi di Silvia Campanella Fruttinfiore, un successo che dura da 12 anni Meteo favorevole e 40.000 visitatori per l’eccellenza ortofrutticola 200 gli espositori presenti allo S.T.A.O (Salone delle Tecnologie Applicate all’Ortofrutticoltura) provenienti da numerose regioni di tutta Italia 20 i consorzi di tutela e valorizzazione dei prodotti agricoli della Provincia di Cuneo presenti in piazza Umberto I negli stands istituzionali allestiti per l’occasione 4.000 le degustazioni servite nell’ambito di “Fruttintavola”, iniziativa cui hanno collaborato le associazioni di categoria (Coldiretti, Confartigianato, Confagricoltura e Confcooperative) 40.000 i visitatori giunti a Lagnasco nei tre giorni di manifestazione 13 eventi di Silvia Campanella La mela rossa IGP incanta il “CIBUS” di Parma Piemonte protagonista lo scorso mese di maggio a “Cibus”, 17° salone internazionale dell’alimentazione ospitato presso il quartiere fieristico di Parma: una grande vetrina di visibilità internazionale, un evento di riferimento per il settore agroalimentare italiano cui non potevano mancare le eccellenze piemontesi. Presso lo stand collettivo di “Assopiemonte” il presidente del Consorzio di Valorizzazione e Tutela della Mela Rossa Cuneo Igp Domenico Sacchetto ha tenuto un incontro dal 14 titolo “La Mela Rossa Cuneo: la nuova Igp del Piemonte”; mentre nell’area incontri gestita dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione i visitatori hanno potuto conoscere meglio e degustare anche le altre eccellenze piemontesi, tra cui il Castelmagno, la carne della razza bovina piemontese, il Gorgonzola, il Raschera, il Prosciutto Crudo di Cuneo, il Bra, la Robiola di Roccaverano, il Murazzano, il Riso di Baraggia, la Nocciola Piemonte e la Toma Piemontese. comunicazioni Memorandum per la compilazione dei ddt Con l’inizio della campagna vogliamo ricordare ai soci produttori alcuni accorgimenti nella compilazione dei DDT per evitare errori formali che possono sfociare in sanzioni amministrative. Una serie di adempimenti e diciture sono già prestampate sui moduli che Asprofrut fornisce ai soci, e ci riferiamo all’origine (es. Merce Origine Italia) e alle diciture in vigore con l’applicazione dell’Art.62. Particolare attenzione deve essere seguita nella compilazione del DDT quando vengono consegnati prodotti ortofrutticoli a clienti quali i magazzini di confezionamento. La specie e la categoria devono essere sempre indicate. Ogni specie ha le sue eccezioni che qui sotto riportiamo. PESCHE e PESCHE NOCI (no Nettarine) Oltre alla specie indicare sempre il colore della polpa, facoltativa la varietà e sempre la categoria. Ad esempio: PESCHE NOCI POLPA GIALLA BIG TOP CATEGORIA I MELE Oltre alla specie indicare sempre il gruppo varietale (ad esempio Gala – Red Delicious, Fuji – Braeburn), facoltativa la varietà e sempre la categoria. Ad esempio: MELE GALA GALAVAL CATEGORIA I MELE RED DELICIOUS RED CHIEF CATEGORIA I Solo nel caso di Golden, Granny e Ambrosia va indicata la varietà per esteso. Ad esempio: MELE GOLDEN DELICIOUS CATEGORIA I MELE GRANNY SMITH CATEGORIA I MELE AMBROSIA CATEGORIA I KIWI Obbligatorie sono la specie e categoria, facoltativa la varietà. Ad esempio: KIWI HAYWARD CATEGORIA I SUSINE Non essendoci norme di commercializzazione definite valgono le regole generali ossia, specie e categoria obbligatorie e varietà facoltativa. Ad esempio: SUSINE ANGELENO CATEGORIA I CERTIFICAZIONI: Ricordiamo ai soci di inviare copia del certificato di prodotto. Il produttore certificato Globap gap deve sempre indicare la dicitura GLOBAL GAP, il relativo numero GGN ed il numero di lotto quando previsto. Il produttore certificato biologico deve sempre indicare la dicitura BIOLOGICO e il relativo numero di iscrizione, inoltre è necessario fornire agli uffici copia del documento di transazione se emesso. Per i produttori iscritti al piano di controllo della Mela Rossa Cuneo IGP. Si ricorda che per il prodotto raccolto da campi registrati alla Mela Rossa Cuneo IGP, i relativi DDT devono riportare anche la dicitura “POTENZIALMENTE IDONEA A MELA ROSSA CUNEO” indipendentemente dal commerciante a cui viene consegnato il prodotto. Solo il prodotto da INDUSTRIA non deve avere tale dicitura. Per i Soci confezionatori ed Intermediari. É sufficiente indicare sui DDT la dicitura “MELA ROSSA CUNEO IGP”, per il prodotto confezionato secondo le specifiche del disciplinare e redigere mensilmente il registro di carico e scarico ed inoltrarlo all’INOQ di Moretta (via e-mail [email protected]). Inoltre, per permettere ad Asprofrut di redigere i propri registri di carico e scarico, essendo intermediario, i DDT vanno consegnati (anche via fax allo 0175 282 320 o e-mail [email protected]) entro la fine del mese di emissione. 15
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