DOMENICA 30 NOVEMBRE 2014 Terra straniera Orizzonti Visual data Orbita terreste di Alessandra Coppola { CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 9 La Somalia dietro lo sguardo «La gente si fa un sacco di idee quando mi vede (...) Ma, dico io, una storia non si può cogliere al primo sguardo, bisogna armarsi di pazienza e mettersi in ascolto»: 18 anni e poca voglia di studiare, Yabar all’apparenza è un ragazzino come tanti. Nel suo mondo chiuso, però, c’è molto altro: Somalia, guerra, un padre che l’ha abbandonato. Di nuovo tra Africa ed Europa, l’ultimo romanzo di Ubah Cristina Ali Farah, Il comandante del fiume (66thand2nd, pp. 204, e 16). Il cielo sopra di noi pullula di detriti: 166 milioni di oggetti Frammenti di razzi e satelliti, scaglie di vernici e altre scorie Un pulviscolo di scarti che abbiamo sparso dal 1957 a oggi / DEFINIZIONE / CATALOGAZIONE I d e t r i t i s p az i a l i s o n o t u t t i q u e g l i o g ge t t i i n a t t i v i p ro d o t t i d a l l ’u o m o , a n c h e p i cco l i ss i m i f r a m m e n t i , c h e o r b i t a n o a t to r n o a l l a te r r a o c h e s t a n n o r i e n t r a n d o n e l l ’a t m os fe r a / RISCHI i l 2 0 % d e i d e t r i t i s p az i a l i ca t a l o g a t i s o n o s a te l l i t i (di cui meno di 1/3 sono operativi) i l 1 7 % s o n o co r p i d i r az z i s p e n t i e a l t r i o g ge t t i d e r i v a n t i d a l l e m i ss i o n i s p az i a l i i l re s to è co m p os to da frammenti di d e t r i t i a t to r n o a l ce n t i m e t ro CO L L I S I O N I qu est g i og s t a to c a t a l o g a to etti è e d a s co r i e e p o l v e r i d i d i m e n s i o n i i n to r n o a l m i l l i m e t ro A OGGI 1 - L ow Ea r t h O r b i t ( t r a 1 6 0 e 2 . 0 0 0 k m d a l l a te r r a ) RUSSIA: 135 orbita te r re s t re b ass a / L ow Ea r t h O r b i t (tra 160 e 2.000 km d a l l a te r r a ) v e l o c i t à m ass i m a d e t r i t i s p az i a l i 7,6 6 k m / s velocità media ISS ( St az i o n e S p az i a l e I n te r n az i o n a l e ) S AT E L L I T I O P E R AT I V I / N O N P I Ù O P E R AT I V I DA N N EG G I AT I DISTRUTTI R E S T I D I S AT E L L I T I RESTI DI RAZZI 10 cm danni 1 cm 750.000 DETRITI D I Q U E S TA DIMENSIONE 166.000.000 1 mm DETRITI DI QUESTE detriti d i q u e s te dimensioni p oss o n o e ss e re t r a cc i a t i d a l l a te r r a le attuali te c n o l o g i e non sono a n co r a i n grado di t r a cc i a re o g ge t t i d i q u e s te dimensioni g l i o g ge t t i p i ù p i cco l i n o n p oss o n o e ss e re t r a cc i a t i 1998 458 E PIÙ PICCOLE C’ è qualcuno là fuori? Nessuno ha risposto ancora, nondimeno lo spazio è un luogo ingombro. Il cielo sopra le nostre teste pullula di detriti: 166 milioni di oggetti, stando alle stime. Frammenti di razzi e satelliti, scaglie di vernici, sostanze espulse dai motori di propulsione e altre scorie. Un pulviscolo di scarti che abbiamo sparso nello spazio dal 1957 a oggi. In gran parte si tratta di particelle minuscole. Veloci come proiettili però. Fanno in poco più di ottanta mi- nuti quello che il vecchio Phileas Fogg di Jules Verne fece in ottanta giorni: il giro del mondo. Il che li rende una minaccia per gli altri oggetti in orbita: i satelliti attivi e, in teoria, anche la Stazione spaziale internazionale che da qualche giorno ospita l’italiana Samantha Cristoforetti. Nel ’91 un consulente della Nasa ipotizzò che la densità di detriti possa diventare a tal punto elevata da rendere frequenti le collisioni e produrre un effetto domino, la cosiddetta sindrome di Kessler. Se un simile scenario si traducesse in realtà, la coltre di detriti impedirebbe a qualunque razzo di varcare il livello del- l’orbita bassa. Sarebbe la fine di qualunque epopea spaziale. Il sogno di esplorare il cosmo, di colonizzare nuovi pianeti verrebbe stroncato sul nascere. E cosa mai importerà, a quel punto, sapere se siamo davvero soli? Saremo comunque isolati dal resto dell’universo, prigionieri dei nostri stessi rifiuti. Del resto, i detriti spaziali non sono che l’estrema propaggine di una questione antica. In un certo senso la storia della civiltà non è che un’immensa sindrome di Kessler. Più aumenta la capacità di produrre cose, più crescono i rifiuti. Molti di essi sono già rifiuti all’origine: il cibo spazzatura, gli utensili usa e getta. Sono così onnipresenti, i rifiuti, che il trash è ormai uno stile, un’idea di bellezza seppure perversa. In un romanzo di qualche anno fa immaginai che lo spazio attorno alla Terra Gli autori La visualizzazione è a cura di Federica Bardelli, information designer di Milano; la raccolta dei dati è a cura di FormicaBlu S.r.l. e firmata da Marco Boscolo. L’autore del testo, Tommaso Pincio, ha pubblicato, tra gli altri, Lo spazio sfinito (Minimum fax, 2010) CZ-2C DEB #2 CZ-2C DEB #1 MASAT 1 TIANGONG 1 ATLAS 5 CENTAUR R/B JB-3 2 (ZY 2B) 2002 ‘07 ‘11 ‘12 S a te l l i t i c h e n o n s o n o più in funzione e che n e i p ross i m i 1 2 0 g i o r n i r i e n t re r a n n o s u l l a te r r a , venendo distrutti. Si t r a t t a d i v e cc h i s a te l l i t i i n u n 'o r b i t a b ass a , re s t i d i r az z i o s a te l l i t i che si sono s co n t r a t i DIMENSIONI di TOMMASO PINCIO 4 37 655 FLOCK 1B-7 FLOCK 1B-24 FLOCK 1B-17 FLOCK 1B-2 FLOCK 1B-23 FLOCK 1B-15 FLOCK 1B-25 FLOCK 1B-18 CHASQUI-1 DATA D I L A N C I O 10 cm EFFETTIVA FLOCK 1B-1 e s i s to n o s i s te m i d i schermatura e f fi ca ce D I Q U E S TA d a n n i g r av i o distruzione co m p l e t a 3 <1cm 30.000 DETRITI 1 cm P E R T I P O D I O R B I TA 2 85 FLOCK 1B-26 n o n e s i s te s c h e r m a t u r a e f fi ca ce d i p ro te z i o n e NOSTRA TERRA 4 - O r b i te e l l i t t i c h e 1 FLOCK 1B-16 1-10 cm C ATA LO G AT I distruzione co m p l e t a 3 - O r b i t a G e os i n c ro n a A LT R I : 472 P E R PA E S E 8 km/s >10 cm AT TO R N O A L L A 2 - M e d i u m Ea r t h O r b i t ( t r a 2 . 0 0 0 e 3 5.7 8 6 k m ) USA: 512 R I S C H I P OT E N Z I A L I D I U N A CO L L I S I O N E D I P I CCO L I F R A M M E N T I CO N U N S AT E L L I T E O U N A LT R O O G G E T TO S PA Z I A L E EFFETTIVA DIMENSIONE CINA: 116 KUAIZHOU 2 (KZ-2) DA L L’ I N I Z I O D E L L’ E R A S PA Z I A L E (1957, Sputnik) FLOCK 1B-8 D I S I N T EG R A Z I O N I I N O R B I TA S O N O S TAT I RIENTRO DEI DETRITI I N AT M O S F E R A il 6 5% di CO L L I S I O N I I N O R B I TA FO N T I / CAUSE E S P LO S I O N I U n i o n o f Co n ce r n e d S c i e n t i s t S a te l l i te Da t a b as e ; DETRITI SPAZIALI S a t v i e w. o rg ; Eu ro p ea n S p a ce A ge n c y, 2 0 1 3 « S p a ce o p e r a t i o n s , E s a a n d S p a ce D e b r i s » . Là fuori non siamo soli. Ci sono i rifiuti DATA DI RIENTRO P R E V I S TA 2014 30/03/15 23/03/15 22/03/15 18/03/15 09/03/15 05/03/15 04/03/15 24/02/15 03/02/15 23/01/15 20/01/15 14/01/15 13/01/15 06/01/15 28/12/14 21/12/14 18/12/14 14/12/14 13/12/14 venga dato in concessione alle multinazionali perché vi smaltiscano i loro rifiuti. Col senno di poi mi resta il rimpianto di non avere avuto un’altra idea, quella di una legge in base alla quale sia possibile abbandonare spazzatura nello spazio a una condizione: rendere quella spazzatura luminosa, in modo che la si possa almeno contemplare come si fa con le stelle. Guardando i rifiuti risplendere in cielo, esprimeremmo nuovi desideri. Individueremmo nuovi segni zodiacali. E ci porremmo le domande di sempre sul senso della vita e delle cose. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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