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Investimenti Q2 2014
a quota 719,42 mln
12 luglio 2014
IL SETTIMANALE
Ai fratelli Mutti
il tricolore
del football
de il Quotidiano Immobiliare
Il real estate
ha bisogno
di promuoversi
meglio
+ marketing
+ mercato
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editoriale
Buone vacanze
e mille grazie
Il Settimanale, l’unico giornale scritto dai lettori
Con questo numero 70, Il Settimanale va in vacanza e si prende una pausa. Per la verità sarebbe più corretto dire che vi dà
una pausa. Perché è un giornale che facciamo insieme e che
tutte le settimane, a turno, vi coinvolge chiamandovi a darci un
commento, scriverci un parere, rispondere a nostre domande.
Adesso, quindi, vi lasciamo in pace fino al rientro di fine agosto. Se vado indietro a guardare le copertine dei numeri passati
debbo dire che di lavoro ne abbiamo realizzato sempre a quattro mani: noi e voi. Questa è veramente la rivista del real estate
italiano perché, oltre ad abbracciare tutti i settori della filiera
immobiliare, ha ospitato centinaia di voi per quegli approfondimenti su temi e argomenti che solo voi potevate fornirci. Contrariamente a tutti i giornali dove c’è una redazione di giornalisti,
noi abbiamo rovesciato gli schemi facendo diventare voi i cronisti della comunità. Voi che avete mille cose da fare, che siete
superimpegnati, che siete in giro per il mondo, ebbene, sempre
avete trovato il tempo e il modo per risponderci e per esserci.
Permettetemi di ringraziarvi a nome di tutti i miei collaboratori
verso i quali siete stati estremamente gentili e disponibili. In
queste settimane di chiusura cercheremo di trovare nuovi stimoli e nuovi argomenti per la ripartenza, sperando - anzi, augurandovi di tutto cuore - che essa sottintenda anche un'altra
ripartenza. Non c'è bisogno che vi spieghi di cosa si tratta.
A presto,
Guglielmo
Guglielmo Pelliccioli
fondatore ed editorialista de
il Quotidiano Immobiliare
il Quotidiano Immobiliare
®
presenta il nuovo numero della rivista
FocusQI
I Servizi per il Real Estate
PRENOTA UNO
SPAZIO PUBBLICITARIO
Contattaci: [email protected] | 035-211356
Diffusione
Tiratura
Deadline
Verrà distribuita in
occasione del convegno
“I Servizi per il Real
Estate” e sarà spedita
a tutti i lettori
abbonati de ilQI.
Sarà stampata in
2.000 copie.
Prenota uno spazio
pubblicitario entro il
25 Luglio 2014.
Il tema
FocusQI I SERVIZI per il Real Estate raccoglierà la visione sul mercato da parte dei più importanti operatori dei
servizi immobiliari: il loro contributo innovativo e le best practice in un settore che negli ultimi anni è diventato
il vero cuore del real estate faranno da filo conduttore agli articoli della rivista che, oltre a essere spedita a tutti
i lettori abbonati, sarà presentata ufficialmente in occasione del convegno organizzato da ilQI il 9 settembre
nell'auditorium del World Join Center di Milano.
All’interno del numero FocusQI I SERVIZI per il Real Estate verrano inoltre ripresi i contributi di tutte le relazioni
presentate ai tre convegni tenutisi durante l’anno, che si integreranno agli altri articoli inerenti le presentazioni
di nuovi modelli di business e di nuovi servizi per il mercato, oltre a commenti e riflessioni dei top player.
NOMISMA OUTLOOK FLASH
Metà delle famiglie italiane detiene il 90% della ricchezza e l’altra solo il 10%
Classificazione delle famiglie italiane in base al profilo reddito-ricchezza
e alla capacità effettiva di investimento reale
ricchezza
no
investe (3,7%)
no
RISPARMIO
sì
12,00 %
39,30 %
sì
9,60 %
18,10 %
investe
(14,9 %)
Fonte: Indagine
Nomisma 2014
L’indagine Nomisma 2014 sulle famiglie italiane ha rilevato
indicazioni di un aumento della fiducia, ma una vera
ripartenza stenta ad avviarsi. L’incertezza sulle prospettive
occupazionali e reddituali continuerà a gravare su consumi
(a fine 2013 distanti di un 8% dal 2007) e investimenti (-26%
dal pre-crisi).
L’indagine restituisce una fotografia del Paese che risente di
una distribuzione eccessivamente diseguale della ricchezza,
secondo cui la metà delle famiglie italiane detiene il 90%
della ricchezza e l’altra il 10%. Tale distribuzione non solo ha
bloccato nell’ultimo decennio il cosiddetto ascensore sociale,
ma costituisce oggi uno dei principali ostacoli al potenziale di
crescita del Paese. Del 54,2% di famiglie con un profilo adeguato
a manifestare una domanda di investimento, il 39,3% “blinda”
le proprie risorse e non contribuisce all’iniezione di risorse
nell’economia, inoltre più di una famiglia su cinque (21,6%) non
può esprimere una domanda di investimento reale (nel 9,6%
dei casi anche potendo contare su un flusso di risparmio), a
testimonianza del fatto che la vera diseguaglianza in Italia
si sta spostando sull’asse della ricchezza e l’assenza di una
“dotazione iniziale” comprime le capacità di investimento.
MARTEDì 9 SETTEMBRE
ORE 9:30 - WJC MILANO
RELATORI
Leo Civelli
Alessandro Mazzanti
CBRE Italia
Innovation RE
Riccardo Serrini
Roberto Busso
Nicola Martinelli
Enzo Albanese
Gianfranco Navone
Marina Concilio
Massimo Chieregato
Piercarlo Rolando
Luigi Croce
Giampaolo Corsini
Stephen Coticoni
Francesco Ambrosino
Jacopo Palermo
Immobiliare Percassi
Luciano Manfredi
REAG
Prelios Credit Servicing
Paolo Orlando
EFM
Abaco Team
Sigest
Innovation RE
Yard Group
Cogito System
Prelios
Prelios Valuations & e-Services
NCTM Studio Legale
BNP Paribas RE PM
Beni Stabili Property
Service
Assoimmobiliare
TAVOLA ROTONDA
Aldo Mazzocco
Assoimmobiliare
Beni Stabili SIIQ
Ezio Bigotti
EXITone
CON IL PATROCINIO DI
Emanuele Caniggia
IDeA FIMIT SGR
Massimo Caputi
Prelios
PARTNER SCIENTIFICO
Marketing immobiliare: prima le idee, solo dopo il cemento
Marketing immobiliare:
prima le idee,
solo dopo il cemento
Numerosi i vantaggi che il real estate trarrebbe
da un approccio corretto
di Piero Almiento
In Italia c’è una scarsa cultura di marketing; spesso non si
sa neppure bene cosa sia e, se va bene, si identifica il marketing con la ‘comunicazione’, confondendo il tutto con una
parte. Eppure dovrebbe ormai essere evidente che qualunque
business ha scarse probabilità di successo, senza un piano
di marketing che porti a creare la propria offerta come risposta a un’esigenza emersa dal mercato. Occorre identificare
un target significativo cui rivolgersi e prendere decisioni operative sostenibili e coerenti rispetto alla strategia decisa in
merito a prezzo, prodotto, comunicazione e rete di vendita.
Quello immobiliare è uno dei settori che trarrebbe maggior
giovamento dall’adozione di un approccio di marketing management fin dalle prime fasi dello sviluppo di un’operazione
immobiliare: questo, per l’onerosità contenuta in una strategia sbagliata, che produce errori di cemento armato difficilmente rimediabili.
PERSONA
piero
almiento
SOCIETà
sda
bocconi
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Marketing immobiliare: prima le idee, solo dopo il cemento
Per esempio, sapere dal mercato che cosa realizzare e per
quali clienti potenziali, consentirà al progettista di esprimere
al meglio la propria creatività, mettendola al servizio del successo commerciale dell’operazione. Poi si può intervenire sugli aspetti commerciali, con un approccio finalmente manageriale, e su quelli legati alla comunicazione: l’obiettivo è far
sì che la percezione del cliente del prodotto immobiliare non
sia inferiore al suo valore reale. Inoltre, un piano di marketing
ben impostato e oggettivo può essere decisivo per ottenere
un finanziamento.
Con tutti questi possibili vantaggi, per quale motivo il real
estate è così in ritardo sul marketing immobiliare? Probabilmente perché imprenditori e manager italiani guidano le
società e le operazioni immobiliari privilegiando una visione
“romantica” e, proprio per questo, poco professionale, perché
si basa sull’intuito personale e sull’esperienza passata. Forse
la lunga e profonda crisi del settore immobiliare creerà un
management più umile, basato su analisi oggettiva, metodo
e acquisizione di competenze di marketing che permettano
una conduzione più orientata al mercato.
corso sda bocconi
A ottobre, SDA Bocconi
organizza il corso Mar-
keting
immobiliare
che fa parte del Percorso
Real Estate.
I temi saranno:
• i modelli per comprendere le dinamiche
dei diversi comparti
dell’immobiliare;
• gli strumenti di marketing più avanzati a sostegno delle fasi di sviluppo di un’operazione
immobiliare;
• casi relativi a vari comparti del settore.
Ricerca e marketing: l’industria immobiliare ne ha bisogno
Ricerca e marketing:
l’industria immobiliare
ne ha bisogno
I requisiti per un posizionamento di successo
di Davide Albertini Petroni
Dai manuali di marketing la definizione di posizionamento di
un prodotto sul mercato è la seguente: “il posizionamento di
un prodotto è l’insieme delle decisioni e delle attività che
hanno lo scopo di creare e mantenere un certo concetto del
prodotto nella mente dei clienti/consumatori”.
I requisiti di un posizionamento di successo sono definiti dagli esperti in 4 voci:
• chiarezza - nella comunicazione di quali sono i vantaggi
offerti del prodotto;
• coerenza - intesa come mantenimento delle aspettative
proposte;
• credibilità - del produttore e della sua esperienza;
• competitività - il posizionamento di un prodotto ha successo se è basato su un sicuro vantaggio rispetto alla
concorrenza.
Un’operazione di trasformazione urbana o di rigenerazione
edilizia è un’operazione complessa che deve essere gestita
e organizzata come una qualsiasi attività industriale, con le
diverse fasi, dallo studio del mercato e della domanda, alla
progettazione con un’attenta analisi dei materiali impiegati,
da una corretta costruzione/produzione, alla commercializzazione sul mercato basata su una attività di marketing adeguata. È importante che l’operatore e tutti i portatori di interessi (dall’inglese ‘stakeholder’) , abbiano ben chiaro quali
sono gli obiettivi da perseguire, le esigenze da soddisfare i
risultati da raggiungere.
PERSONA
davide
albertini
petroni
SOCIETà
risanamento
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Ricerca e marketing: l’industria immobiliare ne ha bisogno
Applicando i quattro requisiti su esposti all’industria immobiliare, possiamo affermare che per un corretto posizionamento di un progetto immobiliare dobbiamo:
• fare chiarezza - nel comunicare quali sono i vantaggi dell’iniziativa immobiliare o dell’unità edilizia proposta, identificare il ‘perché’ scegliere questo intervento e non un altro.
Tali vantaggi devono essere facili da capire e da ricordare;
• avere coerenza - coerenza intesa come mantenimento
delle promesse, specie se inizia la prevendita sulla carta
o in corso di costruzione, sbandierando fantastici parchi,
scuole e servizi ma poi nell’esecuzione le promesse non
vengono mantenute o non si mantengono le date di consegna;
• avere credibilità - in quest’ultimi anni abbiamo visto come
sia importante l’affidabilità e la credibilità del nome dell’operatore, ma anche come la capacità di stare sul mercato
sia un elemento vincente in un operazione immobiliare;
• essere competitivi - il posizionamento di un prodotto ha
successo se è basato su un sicuro vantaggio rispetto alla
concorrenza, vantaggio fatto di qualità del prodotto edilizio, che deve essere innovativo nei concetti e tecnologico
nei contenuti e nei materiali, e qualità dei servizi al contorno che oggi sono un requisito molto importante nella
scelta degli spazi offerti e quindi risposte adeguate all’evoluzione della domanda.
A mio avviso, gli elementi fondamentali dove l’operatore deve
concentrare i suoi sforzi al fine di perseguire i 4 requisiti precedentemente elencati sono i seguenti:
A) un attento studio della domanda, del mercato, dell’evoluzione della domanda stessa e dei trend futuri per capire
il prodotto vincente e indirizzare l’iniziativa sin dalla fase di
progettazione;
È rilevante evidenziare
quanto la creazione
del consenso sia la
base del successo di un
operazione di sviluppo
e di rigenerazione urbana e che tale consenso
sia mantenuto durante i
diversi livelli di avanzamento e non si perda nel
lungo periodo di gestazione e realizzazione del
progetto.
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Ricerca e marketing: l’industria immobiliare ne ha bisogno
B) una strategia di comunicazione e attività di marketing
volta a costruire e sviluppare una relazione di fiducia con gli
stakeholder.
Analizziamo nello specifico:
A) Studio della domanda, possiamo sintetizzarlo in due elementi chiave:
• l’analisi del contesto socio economico, evidenziando le
dinamiche demografiche indagando sulla struttura della
popolazione limitrofa all’intervento, l’età media, il livello
di istruzione, la tipologia dei nuclei familiari, la capacità di
spesa; le dinamiche sociali con un particolare focus sui
servizi di welfare, servizi del tempo libero e anche in chiave
previsionale sui trend in termini di stili di vita, di consumo
di comportamento, identificando i fattori sensibili che possono orientare l’evoluzione delle dinamiche demografiche
e sociali e magari individuare degli indicatori che possano essere monitorati nel corso dello sviluppo del progetto
per verificare le ipotesi formulate in fase di ideazione del
progetto permettendo una conferma o una modifica degli
scenari futuri;
• l’ascolto sociale e del territorio, che assume un’importanza rilevante, perché è volto a monitorare l’opinione dei principali stakeholder, capire l’eterogeneità delle loro istanze rispetto al nuovo sviluppo immobiliare
aiuta a individuare e anticipare le nuove tendenze così
da poter indirizzare il progetto e le nuove realizzazioni.
Un altro esempio di evoluzione della domanda è
rappresentato dall’arredamento: fino a poco
tempo fa non si vendevano le case arredate,
perché la casa doveva
essere arredate con i mobili di famiglia, proprio
perché doveva esprimere
le nostre radici e la nostra
identità.
Oggi il minimo è vendere le unità immobiliari
con la cucina, ma ci sono
esempi di iniziative che
propongono due/tre stili
di arredamento chiavi in
mano, come in molti Paesi stranieri.
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Ricerca e marketing: l’industria immobiliare ne ha bisogno
Alcuni esempi: a) una volta la scelta di acquistare un’abitazione era legata ai vecchi parametri quali l’indirizzo e la
qualità dell’immobile, poi veniva il costo, perché in Italia c’è
tuttora la cultura dell’appartenenza. Ultimamente le cose
stanno cambiando, il costo assume un’importanza maggiore ma è soprattutto il rapporto costi/benefici il driver
importante per l’acquisto. Abbiamo iniziato a capire che
la casa è un qualcosa di temporaneo che deve soddisfare
un’esigenza in quel preciso periodo temporale della nostra esistenza ma che può cambiare nel tempo. b) Altro
esempio è l’evoluzione del retail degli ultimi anni: l’avvento
dell’e-commerce, l’evoluzione demografica, la sostenibilità ambientale, il diverso approccio del consumatore hanno modificato il luogo dell’acquisto commerciale, non solo
luogo dove comprare ma deve essere integrato ad altri
servizi, culturali o di intrattenimento, ma soprattutto non
più in periferia ma inserito nel contesto urbano e accessibile con i trasporti urbani.
Quindi un attento studio della domanda permette all’operatore di essere competitivo rispetto alla concorrenza.
B) Strategie di comunicazione e marketing. Il settore immobiliare è caratterizzato da un’offerta non standardizzata soprattutto dove la promozione e vendita inizia in gran parte
prima o almeno durante la fase di realizzazione del prodotto.
In tale contesto è fondamentale una strategia di comunicazione volta a sviluppare relazioni di fiducia con gli stakeholder e costruire una solida ‘marca’ del progetto immobiliare,
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Ricerca e marketing: l’industria immobiliare ne ha bisogno
da condividere con la comunità e l’amministrazione pubblica per ottenere il consenso e sviluppare un elevato livello di
credibilità dell’iniziativa. Bisogna creare un brand. Perché alla
fine l’obiettivo principale nel posizionamento di un progetto è
quello di trovare ‘l’anima del progetto’ strettamente correlata alla visione che ha ispirato il developer, la missione che il
progetto si pone, così da definire le potenzialità di creazione
di valore per tutti gli stakeholder. La comunicazione ha come
obiettivo di individuare e divulgare l’anima del progetto basandosi su due tipologie di principi:
• i principi di identificazione del progetto, volti a caratterizzare l’iniziativa (perché questo progetto invece che un
altro) così da soddisfare due dei 4 requisiti di un corretto
posizionamento chiarezza e competitività;
• i principi di qualificazione, volti a identificare la cultura
aziendale, la filosofia gestionale del developer intesa come
abilità nella ricerca dei vantaggi competitivi, ma anche capacità di una pianificazione immobiliare fondata sulla flessibilità nei confronti dei possibili mutamenti e a soddisfare
gli altri due requisiti di coerenza e credibilità.
Certamente questo non basta per portare a compimento con
successo un intervento immobiliare, ma sicuramente rappresenta un approccio corretto che riduce i rischi di un’operazione.
tre modalità di marketing per i fondi
Tre modalità di marketing
per i fondi
Obiettivo: vendere, accrescere il valore del marchio
e il numero degli investitori
di Emanuele Caniggia
La relazione del marketing con il real estate è un tema particolarmente complesso da analizzare. Proverò ad affrontarlo
partendo da una semplice constatazione. Se guardiamo gli
organigrammi delle principali SGR immobiliari italiane, non
troviamo quasi mai la casella del responsabile marketing.
Questo, non perché il marketing non sia rilevante, ma, al contrario, perché nell'industria dei fondi immobiliari italiani non
credo si possa parlare genericamente di un solo marketing.
Credo si possano individuare almeno tre differenti modalità
di marketing, rivolte ad altrettante specificità del nostro settore.
C'è un marketing dedicato alla vendita di prodotti immobiliari, pensiamo a tutto il mondo delle agenzie immobiliari, con
un prodotto ben identificato da commercializzare, la casa.
C'è una seconda modalità di marketing, concentrata sul valore del marchio delle varie realtà presenti sul mercato. Penso
alle strutture di comunicazione e investor relation delle società che hanno appunto l'obiettivo di accrescere la credibilità
e la reputazione delle loro rispettive aziende.
E c'è infine una terza modalità di marketing, che definirei più
istituzionale e che è quella che quotidianamente mettono in
pratica i top manager delle società che operano nel nostro
settore, con l'obiettivo di accrescere il numero di investitori
interessati ai nostri fondi, alle nostre quote, ai nostri prodotti
di investimento immobiliare.
Anche questa semplice esercitazione sul ruolo del marketing
applicato al nostro settore, ci consegna un mercato complesso fatto di attività molto distanti tra di loro e popolato da interlocutori istituzionali di primissimo profilo. Un settore con
un'estrema necessità di semplificazioni normative e certezze
fiscali. Tutto il contrario di ciò con cui ci confrontiamo tutti i
giorni.
PERSONA
emanuele
caniggia
SOCIETà
idea fimit
sgr
è fondamentale conoscere la domanda
È fondamentale
conoscere la domanda
Il marketing nel mercato immobiliare residenziale,
direzionale, pubblico e alberghiero
a cura della redazione
PUBBLICO
Agire sul territorio
Stefano Scalera dell’Agenzia del Demanio afferma che
“Nell’ambito del real estate pubblico il marketing si fa soprattutto a livello di territorio e urbanistica e ogni azione in tal senso contribuisce a promuovere non solo i beni immobili, ma
soprattutto il sistema che gira loro attorno. L’Agenzia del Demanio così promuove strategie e progetti per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, attraverso forme di
marketing del territorio e di mercato nella cornice di regole ben
precise per effettuare valorizzazioni, dismissioni e sviluppo dei
beni patrimoniali. Nel corso di questi ultimi anni per definire
tali strategie è stato individuato un percorso di comunicazione
meno istituzionale e più di mercato denominato Valore Paese.
L’obiettivo è accrescere il valore economico e sociale dei beni
e dei territori in cui sono inseriti, contribuendo così ad aumen-
PERSONA
STEFANO
SCALERA
SOCIETà
agenzia
del demanio
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è fondamentale conoscere la domanda
tare la competitività dell’intero sistema-Paese. In questo quadro è stato inserito anche il programma Valore Paese/Dimore
un piano che raggruppa immobili dello Stato e di altri enti che
hanno come destinazione finale quella del turistico ricettivo
di charme con promozione di turismo dei territori italiani. Tale
programma, con il supporto delle azioni di Invitalia, sta immettendo progressivamente sul mercato una serie di beni. Castelli,
Fari, dimore storiche di pregio, piccoli borghi, perlopiù abbandonati o in disuso, che oggi trovano nuova vita grazie a politiche di riuso e di marketing con un occhio sempre attento al
made in Italy e al buono dell’Italia, così conosciuto nel mondo.
Accanto alla comunicazione di territorio e con i ‘metodi classici’, c’è oggi un’azione comunicativa attraverso piattaforme
social e una App, DEMANIO MAGAZINE, dedicata ai progetti
dell’agenzia e che gira su sistemi Apple e tra poco anche Android”.
residenziale
Puntare su trasparenza e qualità
dell’informazione
“L’esperienza ci indica due ambiti applicativi del marketing –
attività cruciale in tutte le operazioni residenziali – di prodotto e di vendita. In entrambi, il fattore comune è la conoscenza della domanda: il marketing di vendita (l’attività che cerca
di unire domanda e offerta) sta subendo una trasformazione
epocale per l’esubero dell’offerta e la ‘maturità’ della domanda, oggi molto evoluta e competente”. È quanto dichiara Enzo
Albanese di Sigest. “Questo cambiamento è determinato dal
nuovo focus attorno a cui ruota la commercializzazione, dal
PERSONA
enzo
albanese
SOCIETà
sigest
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è fondamentale conoscere la domanda
prodotto al cliente, oggetto di studio e analisi, con macroindagini e con l’esperienza sul campo. Il marketing di prodotto
interpreta le esigenze della domanda nelle fasi iniziali del progetto: un servizio poco diffuso in Italia, in grado però di garantire il successo di un’iniziativa. A mio avviso, il contributo che
gli agenti immobiliari ‘evoluti’ possono dare è assolutamente
rilevante: a noi la sfida da cogliere nell’implementare l’attività
con strumenti capaci di cogliere informazioni sul campo, metterle a sistema e studiare le dinamiche”.
Che il marketing nel real estate italiano sia ancora molto poco
sviluppato, è confermato da Daniele Mancini di REA Group e
Casa.it: “Nel nostro Paese la cultura del marketing immobiliare
è ancorata ancora a vecchi stereotipi difficili da rimuovere. Il
vero cambiamento è giunto con l’avvento della tecnologia digitale. Con Internet, a partire dagli anni ’90, abbiamo assistito
a rivoluzione nel mondo dell’informazione e il mondo in cui si
muovevano costruttori e intermediari è stato stravolto”, dichiara. “Oggi per l’intermediario è prioritario fare del marketing efficace su sé stesso: credibilità e trasparenza sono la base di una
buona strategia di ‘marketing relazionale’, una metodologia
che in altri settori ha già preso piede da tempo; nell’immobiliare, invece, la maggior parte è convinta che aprire un account
su Facebook o su Twitter sia sufficiente. Le informazioni sul
prodotto devono essere il più accurate possibile: l’acquirente
oggi è molto informato. Ma in Italia buona parte dei professionisti del settore non ha ancora compreso le potenzialità della
PERSONA
daniele
mancini
SOCIETà
casa.it
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è fondamentale conoscere la domanda
tecnologia digitale. Nel web vincono la trasparenza, la qualità
dell’informazione. Il portale immobiliare mette in contatto domanda e offerta, è una piazza virtuale in cui bisogna adottare
nuove strategie di marketing. La rete ‘drammatizza’ gli effetti
concorrenziali fra gli operatori, permettendo al cliente di giudicare chi lavora nel settore, quali sono le azioni di promozione,
che genere di prodotti tratta e che politiche del prezzo applica. Chi oggi vuole avere successo deve essere aggiornato sul
marketing digitale”.
“Fare marketing immobiliare vuol dire ragionare anche nel real
estate così come avviene da sempre negli altri settori – afferma Antonio Rainò di Boraso.com Real Estate - osservando
il mercato e orientando tutta l’attività dell’impresa sulla base
delle indicazioni che bisogna saper decriptare. La crisi l’ha dimostrato: non si vende più con uno striscione su una gru. Non
si vende neanche inondando il web di annunci, se quegli annunci comunicano un messaggio errato a un target sbagliato.
Prima il lavoro degli operatori finiva quando partiva un nuovo cantiere. La strada era tutta in discesa. Forse siamo scesi troppo! Risalire con gli strumenti che si usavano quando le
condizioni erano opposte a quelle attuali è come indossare lo
stesso abito tutto l’anno. Il real estate è in una stagione tutta
nuova. Abbiamo adeguato il guardaroba?”.
PERSONA
antonio
rainò
SOCIETà
boraso.com
real estate
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è fondamentale conoscere la domanda
uffici
Passione verso la dinamicità
e le sfide di cambiamento
“Mi ha subito colpito la battuta di Aldo Mazzocco all’EIRE
‘Quanti di voi hanno in azienda una persona di marketing?'.
Mi ha colpito perché noi abbiamo un piccolo dipartimento
di Marketing che lavora per noi e da qualche tempo cerca di
lavorare anche per i nostri clienti” esordisce Franco Guidi di
Lombardini22. “Lo facciamo perché esiste effettivamente una
grande opportunità: il comparto immobiliare investe da sempre sul prodotto e poco sulla comunicazione del prodotto. Fino
ad oggi c’è stato poco bisogno di differenziare il prodotto, di
segmentare la clientela. La location per molti conta ancora
più di ogni altra cosa, ma l'attrattività di una zona dipende anche dall’attività di marketing in grado di renderla competitiva
rispetto ad altri luoghi, come avviene grazie al marketing territoriale. Decidere di investire di più nel marketing può portare
benefici importanti, perché obbliga a ragionare sui bisogni dei
clienti, quelli di oggi e quelli futuri. Obbliga a interrogarsi sulla concorrenza, sull’impatto delle tecnologie, sulla demografia, sull’evoluzione sociale... Il tutto per mettere insieme una
strategia che dia un vantaggio competitivo. Nel mercato degli
edifici a uso ufficio - continua Guidi - abbiamo la fortuna di
lavorare ‘sul lato tenant’ con DEGW e così conoscere a fondo
le loro esigenze, attuali e future. È un vantaggio per noi quando
parliamo con i nostri clienti ‘sul lato developer’, perché non c’è
niente di meglio che sapere quali sono i bisogni ‘del cliente del
cliente’. È un doppio livello di conoscenza che aggiunge valore,
ed è anche questa una forma di marketing. Le dinamiche del
nostro comparto sono uniche, ma il marketing è una scienza
PERSONA
franco
guidi
SOCIETà
lombardini22
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è fondamentale conoscere la domanda
e i fondamenti del marketing possono, e devono, essere applicati anche al nostro mercato. Sono certo che il marketing sia
un’opportunità: bisogna essere pronti a creare un’organizzazione marketing, ma soprattutto, chi la guida deve avere una
passione verso la dinamicità e le sfide di cambiamento che
comporta. Con il vantaggio di poter imparare molto dai mercati
più avanzati del nostro”.
alberghiero
Da ruolo di sostegno
ad altamente strategico
"Il nostro marketing goal a Starwood Italia è principalmente quello di influenzare l'esperienza degli ospiti con contenuti significativi per tutta la durata del soggiorno del cliente” ci
dice Robert Koren di Starwood Hotels & Resorts. “Le colonne
portanti della nostra strategia di marketing sono riconducibili
ai canali web e social, dove rendiamo vivi i nostri hotel, bar e
ristoranti tramite l’upload di foto e video accattivanti. Marketing per noi significa qualcosa di più che puntare sulla giusta
strategia promozionale, si tratta anche e soprattutto di elevare
il posizionamento dei nostri hotel tramite esperienze altamente personalizzate e studiate appositamente per i nostri ospiti:
per esempio ‘Art Unveiled Program’, un programma esclusivo
dedicato ai clienti degli Hotel St. Regis di Roma e Firenze e
pensato per garantire agli ospiti appassionati di arte e cultura l’accesso in via del tutto privilegiata a musei, collezioni e
gallerie private nelle città di Roma e Firenze. Attraverso questi
programmi miriamo ad arricchire il soggiorno dei nostri ospiti
con un'offerta speciale e unica. Per concludere, all'interno di
Starwood, la funzione del marketing si sta trasformando ed
evolvendo: da un semplice ruolo di sostegno è arrivata a ricoprire un ruolo altamente strategico e sempre più significativo
nel modo con cui ci relazioniamo coi nostri clienti”.
PERSONA
robert
koren
SOCIETà
starwood
hotels &
resorts
advisor: più sinergia con gli operatori
Advisor:
più sinergia con
gli operatori
Il marketing va studiato
a monte dell’iniziativa immobiliare
di Marco Luraschi
La crescita del marketing nel real estate coinvolge in primo
luogo gli operatori che affiancano i clienti nelle loro strategie
di sviluppo, vendita, commercializzazione e promozione delle
iniziative immobiliari. I consulenti che hanno vocazione internazionale hanno la capacità di elaborare nuovi driver di successo di un’operazione mutuando le best practice estere su
un mercato, quello italiano, che ancora deve migliorare sotto
questo aspetto. In Italia il grande lavoro sul marketing è fatto spesso proprio dai consulenti, mentre all’estero esistono
anche società specializzate nel marketing in ambito immobiliare ma solo perché parliamo di mercati di dimensioni molto
più ampie.
“La forma più evoluta di real estate marketing - ci dice Ofer
Arbib di Colliers International Italia - è quella che partecipa
a tutte le fasi della costruzione di un progetto insieme all’advisor e agli operatori immobiliari coinvolti, sia nel caso dello
sviluppo di un nuovo asset nuovo, sia che si tratti di valorizzazione di un asset esistente. A partire dalla fase di scelta della
location, passando per il design, fino ad arrivare alla promozione del progetto presso eventuali investitori o utilizzatori finali. Grazie alla costante sinergia con le attività di ricerca che
devono guidare il progetto attraverso la mappatura di dati e
tendenze di mercato, il marketing può diventare fondamentale driver di successo in ogni nuova iniziativa immobiliare.”
PERSONA
ofer
arbib
SOCIETà
colliers
international
italia
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advisor: più sinergia con gli operatori
Secondo Alessandro Mazzanti di CBRE: “Più che il mercato
sono gli stessi operatori che dovrebbero impegnarsi su questo fronte. Sicuramente molto può essere migliorato e credo
che l'aspetto su cui puntare sia quello della ricerca. Intendo
dire che approfondire diversi aspetti dell'analisi economica
applicata al Real Estate può contribuire a meglio apprezzare la bontà dell'investimento immobiliare e delle sue ricadute
complessive sull'economia in generale. Molto poi può essere
fatto per migliorare gli aspetti formali di presentazioni, convegni, ecc., per rendere i messaggi più accattivanti e moderni”.
PERSONA
alessandro
mazzanti
SOCIETà
cbre
Pierre Marin di JLL Italia afferma che è “fondamentale nel
marketing immobiliare portare risposte in termini rapidi se
non immediati a chi deve decidere se investire e valutare le
strategie di marketing a monte, puntando sui punti di forza
di un’operazione immobiliare. Tendenzialmente - chiarisce
Marin - quando si parla di marketing nel settore immobiliare
bisogna dividere due filoni: il marketing territoriale perché è
importante prima di vendere il prodotto promuovere soprattutto con gli investitori internazionali i vantaggi della location
(e appunto del territorio) e il marketing più legato al prodotto
che viene in gran parte gestito dai consulenti. Il segreto? Trasparenza e chiarezza nei messaggi da condividere con i vari
soggetti, offrire dati chiave che servono a chi deve prendere
le decisioni, soprattutto quando queste vengono prese all'estero dove non si conosce la realtà locale”.
PERSONA
pierre
marin
SOCIETà
jll italia
Investimenti Q2 2014: il peso di Porta Nuova
Investimenti Q2 2014:
il peso di Porta Nuova
Dati in forte calo rispetto a un anno prima,
ma attenzione all’inganno dei numeri
di Pietro Zara
A guardare solo i numeri, il secondo trimestre del 2014 sembrerebbe un disastro sul piano degli investimenti immobiliari in Italia. Dai dati raccolti nella Tabella Deals de ilQI risulta
che tra aprile e giugno di quest’anno i volumi investiti nel real
estate italiano ammontano a 719,42 milioni di euro, con uno
spaventoso calo del 43% rispetto ai quasi 1,3 miliardi dello
stesso periodo dell’anno scorso. A cosa è dovuta questa contrazione che sfiora il dimezzamento? Principalmente a un’unica transazione conclusa a maggio del 2013 che fa schizzare
in alto i valori del periodo: stiamo parlando dell’acquisizione da
parte della Qatar Holding del 40% del progetto milanese di Porta Nuova da Hines Italia SGR, un’operazione del valore stimato
di 800 milioni di euro. Un deal che da solo rappresenta il 63%
del volume registrato nel secondo trimestre 2013.
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Investimenti Q2 2014: il peso di Porta Nuova
Al di là dell’incidenza in termini di volumi, infatti, tra aprile e giugno di quest’anno si sono contate in tutto 15 grandi operazioni
sul real estate italiano, soltanto una in meno rispetto alle 16
di un anno prima. La vicinanza tra numero di deal combinata
all’ampio gap tra i volumi genera, sempre in termini numerici, una forte contrazione anche nel valore medio della singola
operazione che in un anno è passato da 106,1 milioni di euro a
55,34 milioni, con un crollo del 48%. Ma, lo ripetiamo, si tratta
di valori su cui incide pesantemente la singola operazione di
Porta Nuova.
Spostandoci dal campo dei volumi a quello dei settori, come
sono cambiati gli orientamenti degli investitori rispetto a un
anno fa? Quello che possiamo segnalare è un deciso spostamento dal segmento uffici a quello commerciale: nel secondo trimestre 2013 gli immobili direzionali rappresentavano il
50% degli asset scambiati sul territorio italiano, mentre nello
stesso periodo di quest’anno tale quota è caduta al 27%; guadagna terreno, di contro, il retail, passato da una fetta del 25%
dello secondo trimestre 2013 al 40% di quello di quest’anno.
Rimangono pressoché invariate, invece, le quote dirette negli
altri comparti immobiliari, tra i quali si segnala soltanto un timido ritorno del settore turistico, praticamente non scambiato
nel Q2 2013 e presente con una sola operazione (pari al 6%
del totale) nel Q2 2014. Rimane ferma al 27%, infine, la fetta di
immobili “alternativi”, costituiti da sviluppi particolari (come il
data center Il Castelletto di Settimo Milanese o la conversione
in chiave residenziale di via Aurelia a Roma) o da immobili a
uso misto commerciale/uffici; si ferma, quindi, quella piccola
“corsa” agli asset alternativi che si era registrata nel primo trimestre di quest’anno (quando costituivano il 41% delle operazioni).
investimenti
immobiliari
in italia
Q2 2014
€ 719,42 mln
(-43% a/a)
Q2 2013
€ 1.273,25 mln
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Investimenti Q2 2014: il peso di Porta Nuova
In chiusura, un’analisi sui soggetti coinvolti nelle operazioni
dello scorso trimestre. Che ruolo hanno avuto i fondi immobiliari, considerato anche il particolare periodo di scadenze per
il settore? E gli esteri continuano a rastrellare il mattone del
Bel Paese? Per rispondere alla prima domanda, rispetto a un
anno fa si registra un deciso aumento di attività da parte dei
fondi immobiliari: sale al 67% (dal 50% del secondo trimestre
2013) la quota di operazioni che vede coinvolto, nei panni di
acquirente o venditore, almeno un fondo immobiliare. E se a
questo si aggiunge che tra aprile e giugno del 2014 era coinvolto nell’80% delle volte almeno un fondo italiano (contro il
50% di un anno prima), si può capire quanto il comparto sia in
fermento.
Quanto agli investitori esteri, non si è ancora spento l’interesse per il mattone nostrano. Anzi, cresce ancora. Sono state in
tutto 6 nel periodo le acquisizioni sul territorio italiano da parte
di soggetti esteri, in crescita del 20% rispetto alle 5 di un anno
prima. Un incremento che si riflette anche nella quota di mercato: nel Q2 2013 gli investimenti da parte degli stranieri costituivano il 31% del totale di operazioni; nello stesso periodo di
quest’anno, la fetta sale al 40%.
Una nota positiva, infine, sul lato della trasparenza. Nel secondo trimestre di quest’anno si è notevolmente ridotto il numero
dei deal di cui non si conosce l’identità dell’acquirente: se tra
aprile e giugno 2013 tali operazioni poco trasparenti erano state 3 (pari al 19% del totale), nell’analogo periodo del 2014 se ne
registra soltanto una così incompleta (pari al 7% del totale). Un
risultato importante (e si spera duraturo) per il mercato italiano, cronicamente afflitto da scarsa trasparenza.
quote di mercato
per comparto
(q2 2014)
uffici
27%
commerciale
40%
logistica
0%
turistico
6%
altro
27%
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L’innovazione del re a servizio dei crediti in sofferenza
L’innovazione del re
a servizio dei crediti
in sofferenza
Dopo anni entusiasmanti,
ancora molto lavoro da fare
Estratto dall'approfondimento
di Giuseppe Gabriele Mazzetta
Dieci anni fa è partito un percorso di analisi sulla potenziale partecipazione alle aste giudiziarie che aveva sostanzialmente due obiettivi:
• Spingere gli stessi debitori , tramite collaterali, stante il
divieto di partecipazione all’asta per il debitore, a rilevare gli immobili alle aste;
• Riacquistare immobili frutto di operazioni immobiliari errate e riallocarli sul
mercato una volta resi più appetibili sia
nella sostanza sia sotto il profilo urbanistico;
Il progetto ha permesso di capire i tre fattori
più importanti:
• Il mercato delle aste immobiliari nei vari tribunali (sono 157 ad oggi);
• L’orientamento alla partecipazione dei debitori;
• Il marketing da adottare successivamente
all’acquisto.
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L’innovazione del re a servizio dei crediti in sofferenza
Con la costituzione di Italfondiario RE (20 risorse ad oggi) abbiamo colmato un gap che prima un gruppo bancario non
riusciva a coprire, a meno di non volersi rivolgere a società
orientate a fornire solo alcuni dei nostri servizi e dovendo inevitabilmente poi ri-assemblare un processo necessario all’ottenimento di risultati efficienti.
Abbiamo passato anni davvero entusiasmanti in cui davvero
bastava solo andare ad ispezionare un immobile all’interno
per vederlo aggiudicato all’asta pubblicizzata con un rilancio
sul prezzo base maggiorato del 30%, fondamentale, ovviamente, il deposito della cauzione per dare il segnale della partecipazione all’asta da parte della Reoco, cosa che dava la
certezza all’esecutato che il limbo su cui viaggiava l’immobile
da molti anni era terminato.
Adesso, in tali condizioni di mercato, la partecipazione deve
essere davvero molto oculata, soprattutto perché i costi di
condono (che appaiono come per incanto nel 70% dei casi)
possono far sballare il BP che non ha più ampi margini sul valore di rivendita (che tendelziamente punta al ribasso) e potrebbe rendere una partecipazione a prima vista conveniente
la peggior scelta indicata dal Top Management, senza contare anche gli oneri condominiali (laddove ci sia un condominio
costituito) che, se tenuti sotto gamba, possono creare dei veri
e propri disastri finanziari.
È stato possibile creare cultura aziendale e una stretta cooperazione tra Asset Manager e Real Estate Manager, creando
aree alternative su cui sviluppare la collaborazione con professionisti immobiliari con sedi sul territorio, poco abituati a
orientare il loro lavoro su qualcosa di difficilmente comprensibile.
PERSONA
giuseppe
gabriele
mazzetta
SOCIETà
italfondiario
re
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L’innovazione del re a servizio dei crediti in sofferenza
Anche il servizio di Auction Facilitation
(facilitazione alle aste), che abbiamo
lanciato lo scorso anno con 3.000
aste seguite e oltre 1.000 aggiudicate si è orientato in tal senso seguendo la collaborazione dei nostri 200
broker convenzionati e appartenenti
a i più variegati gruppi sul mercato,
ha dimostrato che la vision cambia il
mondo delle cose.
Citando Albert Einsten, la logica ti porta da A a B… l’immaginazione ti porta
ovunque.
AUCTION MANAGEMENT
L’Auction Bid Management (ABM - Auction Bid Management;
Gestione del Rilancio in asta con particolare attenzione agli
economics dell’operazione dal punto di vista finanziario) ha
cercato di sviluppare un’attività soprattutto di property surveillance, cercando di effettuare visite interne ai cespiti con
la finalità di:
• Verificare le condizioni degli immobili;
• Aggiornare quanto più è possibile le valutazioni immobiliari presenti nel database;
• Monitorare l’attività delle custodie giudiziarie, evidenziando prontamente all’Asset Management eventuali inadempienze pubblicitarie o scarsa disponibilità a far visionare
gli immobili a potenziali acquirenti;
• “Movimentare” l’interesse agli immobili, cercando di mandarne aggiudicati a terzi quanti più immobili possibile.
Questa attività ha consentito inoltre di effettuare revisioni sulle posizioni, supportando il nostro Asset Management nella
risoluzione di problematiche immobiliari, nella verifica delle
esatte consistenze, o rilevando e risolvendo problematiche
ipotecarie e catastali emerse proprio a seguito della richiesta
di compilazione del case per la partecipazione all’asta.
Nel primo trimestre 2013
sono state valutate 112
aste per Reoco, limitatamente ai portafogli Fortress, per un valore complessivo di prezzi base
d’asta pari a circa 13,5
mln, e sono state accettate 54 aste per un importo
complessivo di circa 7,2
mln euro. Le posizioni risultano distribuite su tutto il territorio nazionale,
anche se la maggior parte sono localizzate al sud.
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L’innovazione del re a servizio dei crediti in sofferenza
Italfondiario RE riesce a redigere Business Plans preliminari,
completi di valutazione drive by ed osservazioni alla CTU in
meno di 15 giorni lavorativi, perfettamente in linea coi tempi
richiesti dalle varie mandanti o dai CDA dei vari portafogli di
investimento.
In considerazione delle analisi preliminari svolte, contiamo
di pervenire entro il primo semestre di quest’anno alle prime
aggiudicazioni di Vesta Real Estate, il veicolo predisposto per
l’acquisto di questi immobili all’asta da parte dei Deutsche
Bank.
Ben 160, e solo nel primo trimestre, sono invece le CTU analizzate, redatte sia per i portafogli cartolarizzati che gestiti,
con un incremento del 26% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Italfondiario RE ha supportato inoltre l’Asset
Management in numerose questioni delicate dal punto di vista urbanistico e catastale, supportando l’area legale di Italfondiario Spa con pareri tecnici formalmente inviati ai legali
esterni con lo scopo di risolvere dubbi e perplessità eventualmente sorte in sede di redazione di CTU, riducendo il più
possibile i tempi delle procedure, dal deposito della CTU alla
prima vendita.
Delle CTU visionate oltre il 26% è risultato non congruo rispetto ai valori dell’attuale mercato con una sostanziale impreparazione all’approccio valutativo (discrepante di oltre il
50% sul reale valore del cespite in asta) mentre una grande
percentuale rileva una differenza rispetto al reale valore di
mercato di oltre il 30%.
VALUATION
Il primo trimestre vede già all’attivo circa 1.000 valutazioni
per Italfondiario RE, di cui 760 drive-by, 60 internal site ed il
resto in modalità desktop.
La nostra attività di supporto al team Due Diligence (DD) si è
aperta subito con la Due Diligence Intesa SEC - che ha riguardato circa 300 posizioni valutate quasi tutte in modalità dri-
Attività di Repossessing
(l’attività propria nella
gestione di una Reoco)
BNL, col veicolo EUTIMM,
ha inviato in lavorazione posizioni per circa 2,5
mln di prezzo base.
2
29
L’innovazione del re a servizio dei crediti in sofferenza
ve-by (valutazioni con modalità visita immobile dall’esterno,
senza ispezione interna) - e la DD per BCC che ha riguardato
180 posizioni. A ciò si aggiungono anche 240 posizioni dei
portafogli del gruppo Credit Agricole, interessati da attività di
rivalutazione.
Gli stretti tempi sono stati rispettati nonostante il continuo
susseguirsi delle richieste, cercando di non trascurare il lavoro ordinario che riguarda soprattutto la redazione dei Business Plan (con l’aggiornamento costante dei valori e l’attività
di property surveillance, ovvero monitoraggio degli immobili
posti a garanzia del credito).
È stato implementato il servizio Real Estate Assistance Desk
(READ) già attivo e sempre più usato dall’Asset Mamangement col servizio di “Assistenza RE”, attivabile direttamente
dal nostro sistema gestionale “IFAMS” (Italfondiario Asset
Management Sistem) con un solo click, e che ha consentito
di snellire e di velocizzare tutte le richieste diverse dall’ordinario (soprattutto di aggiornamento dati immobiliari presenti
in “IFAMS”).
Proprio per effetto di questa diversità di portafogli (a carattere fortemente regionale), gli immobili valutati risultano distribuiti su tutto il territorio nazionale: ciò consente di rilevare
differenze soprattutto di natura economica.
In particolare al centro-nord si rileva una maggiore rispondenza dei dati relativi alla documentazione ipocatastale ma
appare macroscopico il divario dei valori proposti sia nelle CTU che nelle perizie originarie (soprattutto per le tipologie produttive, per cui si riscontrano valori immobiliari molto
sbilanciati rispetto alle reali dinamiche di mercato). Al sud,
invece, si riscontrano valori maggiormente prudenziali, ma i
dati (riferimenti catastali e i documenti che attestano la destinazione urbanistica del bene) sono spesso del tutto inattendibili, cosa che rende laboriosa anche la sola individuazione
fisica dei beni.
Deutsche Bank Mutui ha
sottoposto alla nostra
attenzione, solo per l’attività di Repossessing, ben
100 posizioni per circa
50mln di controvalore
CTU (Consulenza Tecnica
d’Ufficio)
30
L’innovazione del re a servizio dei crediti in sofferenza
Sono stati applicati ovviamente per le varie destinazioni degli
immobili gli standard RICS e seguite le linee di riferimento
dell’ABI (maggio 2011).
Si denota ancora una volta una sensibile impreparazione delle
CTU ad eseguire valutazioni vicine alle logiche di mercato su
immobili complessi (terreni edificabili; immobili a destinazione industriali, comparti alberghieri) tale discrepanza diventa
davvero molto evidente quando gli immobili vengono valutati
oltre il milione e mezzo di euro.
AUCTION FACILITATION & SALES
In questo primo trimestre è proseguita anche l’attività di facilitazione alle aste. Risultati incoraggianti sul servizio sono
arrivati dalla Lombardia (con l’incremento sostanziale delle aggiudicazioni passate da 1,6mln del 2013 ai 2,8mln del
2014) e dal Lazio (che ha incrementato le aggiudicazioni da
68k a 1,9mln di euro).
statistiche n° aste
statistiche importi
regione
%
regione
%
LEGENDA:
LIGURIA
40
TOSCANA
34
EMILIA ROMAGNA
31
EMILIA ROMAGNA
22
FRIULI VENEZIA GIULIA
28
FRIULI VENEZIA GIULIA
22
A sinistra (statistiche n° aste)
l'evidenza delle percentuali di
aggiudicazioni per numero di
aste.
TOSCANA
25
LIGURIA
21
PUGLIA
24
SICILIA
19
SICILIA
23
PUGLIA
18
CAMPANIA
22
LAZIO
15
VENETO
17
LOMBARDIA
15
LAZIO
16
CAMPANIA
16
LOMBARDIA
16
SARDEGNA
15
SARDEGNA
15
PIEMONTE
11
PIEMONTE
11
VENETO
9
MARCHE
9
MARCHE
3
CALABRIA
5
CALABRIA
5
Total count of Pid
16
Total count of Pid
16
Total Sum of Prezzo Base
13
Total Sum of Prezzo Base
13
A destra (statistiche importi)
l’evidenza delle percentuali di
aggiudicazioni per importo su
prezzo base.
3
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L’innovazione del re a servizio dei crediti in sofferenza
Anche Emilia Romagna, Friuli e Puglia (che varcano assieme
la soglia del milione di euro nel primo trimeste) si distinguono
nell’insieme delle regioni.
Vi è ancora molto da lavorare nella continua gestione dei
broker.
In tal senso stiamo riscrivendo un piano di espansione nelle
regioni dell’Abruzzo, del Veneto, delle Marche, del Molise, della Calabria e dello stesso Piemonte, che non sembra tenere lo
stesso passo dell’anno scorso.
In ambito Reoco continua la commercializzazione degli asset
di proprietà dei vari portafogli (2 sono stati rogitati nel mese
di febbraio e marzo e altri 3 sono stati promessi in vendita
con accettazione di proposte vincolanti). Siamo arrivati anche ormai alla definizione del mandato di commercializzazione del complesso di San Nicola Arcella (CS) denominato “Hotel Bridge”, i 120 villini inizieranno ad essere commercializzati
dal prossimo mese di maggio dando un’ottima possibilità ad
investitori che sono orientati ad acquisire, con poco capitale,
una casa vacanza a prezzi vicini a 700 euro al mq.
Il piano Marketing discusso con Gabetti Spa partirà con la
presenza assicurata in loco già nel mese di giugno.
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3
Mutti&Mutti:
i Campioni siamo noi!
Paolo e Marco portano i Seamen del Football al titolo italiano
a cura di Marco Luraschi
Chi conosce bene i fratelli Marco Mutti, MD di Foruminvest,
e Paolo Mutti, COO di Arcoretail dopo una lunga esperienza
in Grosvenor, sa bene del loro importante passato nel mondo
del football americano, anche con esperienze in terra statunitense, la patria di questa dura disciplina sportiva. Il football è il classico sport che, sotto una patina molto violenta
di scontro fisico, trasmette grandi insegnamenti di vita e di
correttezza. Un po’ quello che in questo momento manca ad
altre discipline sportive che occupano le prime pagine dei
giornali. Dopo aver ripreso in mano la storica formazione dei
Seamen Milano (Marco come Presidente e Paolo come Head
Coach, ossia allenatore) domenica scorsa hanno, a sorpresa,
conquistato il titolo italiano battendo 33 a 3 i favoriti Panthers Parma in una partita secca, il famoso Superbowl. Un
risultato eccezionale per i Seamen e Milano che speriamo
PERSONA
paolo
mutti
PERSONA
marco
mutti
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Mutti&Mutti: i Campioni siamo noi!
possa aiutare la società a raccogliere nuovi sostegni finanziari per proseguire l’attività che ormai ha una forte ricaduta
sul territorio.
Paolo Mutti, a caldo, cosa si prova ad aver portato a Milano
lo scudetto del Football americano, peraltro in un match in
cui non partivate come favoriti?
Una grandissima gioia. Chi mi conosce sa quanto impegno
metto in questa mia passione, il poco tempo libero lo uso per
preparare gli allenamenti e le partite studiando gli avversari. In effetti non eravamo favoriti anche perché alla prima di
campionato contro Parma avevamo subito una sconfitta, ma
nel corso della stagione la squadra è cresciuta molto sia a
livello di testa che di gioco. Milano è la mia città e sono fiero
di essere uno degli artefici dello scudetto.
L’avventura tua e di tuo fratello Marco con i Seamen è veramente una questione di cuore. Quando avete deciso di rituffarvi in questo sport che in Italia ha vissuto momenti difficili
dopo aver avuto invece una grande espansione negli anni
‘90 e 2000? Riuscite a mantenere il bilancio in pareggio?
Marco mi ha sempre trascinato essendo il maggiore, mi ha
aperto molte strade e io l'ho sempre seguito, questo sia come
giocatore negli anni ’80-90 che poi come allenatore, quando, dopo esserci trovati una sera di cinque anni fa con tanti ex giocatori, abbiamo deciso di riformare il team. Marco è
una persona che rischia e vede prima di tutti le potenzialità
e quando disse che in pochi anni saremmo tornati al vertice
nessuno gli credeva, ma la programmazione, l'aver deciso di
puntare sui giovani ci ha permesso di arrivare addirittura al
successo. Il bilancio non lo conosco ma so che gli sponsor
sono pochi e se vogliamo andare in Europa il prossimo anno
sicuramente abbiamo bisogno di fare Fund Rising e magari
il mondo immobiliare ci può aiutare. JLL ci dà un contributo
e sono contento che l'amico Pierre Marin abbia da sempre
creduto nel nostro progetto. Tra l'altro suo figlio Victor fa parte del team e domenica si è reso protagonista di una grande
azione alla fine del primo tempo.
SOCIETà
seamen
milano
34
Mutti&Mutti: i Campioni siamo noi!
La cosa più importante (oltre al titolo) è forse la ricaduta
sociale di questa vostra attività. Quanti ragazzi sono coinvolti nel vostro progetto?
Abbiamo tanti giovani, se non sbaglio più di 200 dagli otto
anni in su, che affrontano campionati diversi; il settore giovanile è importante per noi. Siamo campioni d'Italia U16 e vice
campioni U19. Il nostro è lo sport di squadra per eccellenza ha dei valori che difficilmente si ritrovano in altri magari
più famosi. È una scuola di vita, personalmente mi ha aiutato
molto quando ero giovane a crescere a credere in me stesso
a rispettare i ruoli. Oltretutto siamo molto attenti alla frequenza scolastica e facciamo in modo che i nostri ragazzi imparino a organizzarsi la giornata e far coincidere scuola e sport. Parliamo del Vigorelli, dove voi giocate. Esiste un bel progetto di riqualificazione che è ancora fermo. Cosa ne pensi
da esperto operatore immobiliare?
Il Vigorelli è magico per la sua storia, personalmente penso
che basti solo un restyling non bisogna stravolgerlo. È situato
in una location incredibile e ha grandissime potenzialità. Mi
sembra di capire che la direzione ultima dell'amministrazione
sia questa, i tempi però non sono molto chiari. Tra l'altro è
notizia di ieri che ospiterà il Superbowl del 2015.
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DONDI: necessario un giusto repricing e più credito dalle
banche
Il corretto ridimensionamento dei prezzi
degli immobili, un intervento più incisivo
delle banche e una ripresa dell’economia,
sono gli aspetti fondamentali per poter far
ripartire il mercato delle compravendite immobiliari. È quanto afferma Luca Dondi, direttore generale di Nomisma, alla luce della
presentazione 2° Rapporto sul mercato immobiliare 2014, che ha visto affievolirsi i segnali positivi registrati alla fine del
2013.
Cervone:
pubblico e privato insieme nelle dismissioni
Il ruolo degli operatori privati nelle dismissioni pubbliche è al centro dell'intervista
a Stefano Cervone, direttore di Sorgente
Group. Quando entrano risorse private è
basilare avere prospettive di un rendimento economico e certezza dei tempi; gli attori del pubblico sembrano intenzionati ad
ascoltare queste richieste e attivare una
cabina di regia a riguardo. Cervone fa anche il punto sui progetti futuri di Sorgente, tra cui il prossimo sbarco in Borsa.
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Prof. Cacciamani:
fase di assestamento per indice Fiups
Paolo Cacciamani dell'Università di Parma
spiega i fattori rilevati dall’indice Fiups della
fiducia degli operatori immobiliari italiani. Si
evidenzia una fase di assestamento dell'indice, che potrebbe indicare il 2014 come
anno di transizione verso la ripartenza, gli
operatori si aspettano effetti sul medio-lungo termine dalle politiche messe in atto dalla Bce. Si è riscontrato anche un ritorno dell'attenzione degli operatori anche
verso il comparto commerciale e degli uffici.
Viganò: importante sviluppare collaborazioni sui
mercati internazionali
Con Davide Viganò di Arcotecnica, dopo
aver percorso la strada del suo gruppo, abbiamo voluto analizzare l’attuale fase del
mercato italiano, soprattutto nell’ambito
della fornitura di servizi specialistici al real
estate, parlando anche della nuova avventura sul mercato cinese, del futuro del mattone e della voglia di investire sul nostro territorio dove c’è tantissimo da recuperare.
web tv
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FACCIA A FACCIA:
Marin, JLL: il mercato riparte
Marin nel Faccia a Faccia.
Il mercato sta ripartendo, pur tra segnali
contrastanti, e il mondo del real estate deve
pensare adesso a modelli innovativi di business e di integrazione del servizio per riuscire a soddisfare le richieste di investitori e
utilizzatori di spazi. Bisogna lavorare molto
sul prodotto, che scarseggia. Questi alcuni
concetti espressi dall’AD di JLL Italia Pierre
QI TV:
Arcoretail e Jihua Group presentano Jihua Park
La società Arcoretail e i partners cinesi
Jihua Group e XinXing Cathay International
hanno presentato lo sviluppo del progetto
Jihua Park, destination center che vedranno la luce in Cina nei prossimi anni (già 3 a
partire dal 2015). In totale nei prossimi 10
anni l'obiettivo è di realizzare 35 progetti di
questo tipo, che puntano su sport, food, design, fashion, con hotel e spa, per il travel retail cinese.
www.ilqi.it
www.ilqi.it
il settimanale de il quotidiano immobiliare
Testata Giornalistica Registrata
presso il Tribunale di Arezzo.
Registrazione nr.1/13 del 03/01/2013
Direttore responsabile
Marco Luraschi
Editore
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Via Pascoli 7, 24121 Bergamo
P IVA 03276200163 - Iscrizione ROC
N.22163
Foto e immagini di Shutterstock ad
eccezione di quelle fornite dagli autori.
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