NORME E REAL ESTATE Al via la nuova rubrica de ilQI 93 21 febbraio 2015 IL SETTIMANALE de il Quotidiano Immobiliare CANTIERI E FINANZIAMENTI C’è ottimismo al convegno de ilQI e NCTM al servizio del re Davide Viganò, il tecnico dell’immobiliare sommario articoli rubriche pagina 10 una società a prova di... arco editoriale deals pagina 16 apriti... cantiere! agenda nomisma outlook flash pagina 19 l’effetto della clausola marciana nel sale & lease back qitv pagina 22 un fondo per sfruttare le opportunità delle rinnovabili pagina 24 servizi immobiliari: perché essere internazionali TORNA ALLA copertina S 2 il Quotidiano Immobiliare ® presenta il nuovo numero della rivista FOCUSQI 2015: l'anno della casa prenota uno spazio pubblicitario Contattaci: [email protected] 035-211356 Diffusione Tiratura Deadline Distribuita in occasione del convegno del 20 Marzo e spedita agli abbonati ilQI Plus+ Sarà stampata in 2.000 copie. Prenota uno spazio pubblicitario entro il 28 Febbraio 2015. Il tema La ripresa dell’economia nazionale è legata storicamente a quella dell’industria immobiliare e, di questa, la componente prevalente è quella di tipo residenziale. Solo attuando delle politiche di sviluppo sul patrimonio residenziale si potranno attivare processi virtuosi di rigenerazione delle città e delle periferie. L’obiettivo di questa pubblicazione è fornire agli operatori un quadro il più esaustivo possibile delle problematiche e delle soluzioni inerenti i nuovi modelli di abitare. S Fuori dalla crisi, ma con giudizio Come ha evidenziato il nostro direttore Marco Luraschi nell’editoriale di giovedì scorso vi sono diversi indizi che conducono a concludere che il periodo nero della crisi sia alle spalle. Se a confermarlo è poi uno come Antonio Gennari, vice direttore generale dell’ANCE, significa che bisogna crederci davvero. Era da parecchi anni che l’associazione nazionale dei costruttori non era così positiva sull’andamento del mercato immobiliare. Parlando al nostro convegno “I cantieri italiani e i finanziamenti”, tenutosi a Roma lo scorso mercoledì presso lo studio legale NCTM, il rappresentante dell’ANCE ha snocciolato una serie di dati per dimostrare che siamo in presenza dell’inversione del ciclo. Mettendo però giustamente in guardia dal pensare che siamo in fase di ripresa. Ora bisognerà rimboccarsi le maniche e cominciare a fare progetti, a ragionare sul mercato che è cambiato, a comprendere i nuovi bisogni delle famiglie in materia di case. Servirà che anche lo Stato riprenda a ‘dare il la’ a progetti sul territorio, a metterlo in sicurezza, a verificare scuole e ospedali contro il rischio sismico, a costruire nuove infrastrutture. E, ha aggiunto Gennari, occorrerà che anche le banche riprendano a dare fiducia alle imprese come da un anno circa hanno iniziato a fare con le famiglie. Questi segnali incoraggianti devono essere letti come l’inizio di una lunga strada da percorrere alla quale siamo chiamati tutti a partecipare con responsabilità. Ma ne riparleremo in diverse occasioni a partire dal prossimo Mipim di Cannes e dal nostro convegno 2015: anno della casa, in collaborazione con UniCredit, che si terrà il 20 marzo presso l’Auditorium della banca in Piazza Gae Aulenti. EDITORIALE Guglielmo Pelliccioli fondatore ed editorialista de il Quotidiano Immobiliare S 4 il Quotidiano Immobiliare ® CONVEGNO 2015: l'anno della casa Come attivare la ripresa dell'economia attraverso il mercato residenziale venerdì 20 marzo, milano scopri di più Relatori Guglielmo Pelliccioli Mario Breglia il Quotidiano Immobiliare Scenari Immobiliari Gabriele Piccini Gabriella Alemanno Carola Giuseppetti Gianni Verga Roberto Busso Vincenzo Albanese Daniele Mancini Alida Catella Davide Albertini Petroni Alessandro Pasquarelli UniCredit Agenzia delle Entrate Sidief Ingegnere Gabetti PS SIGEST Casa.it COIMA Image EuroMilano RISANAMENTO Massimo Caputi PRELIOS sponsor bologna 62,8 milioni Interporto di Bologna ha ceduto un pacchetto d’immobili al gruppo statunitense quotato Prologis, per un controvalore di 62,8 milioni di euro. Interporto di Bologna è stata assistita da Gnudi e Associati. Prologis è stata assistita per gli aspetti legali da Dla Piper. deals deals Scarica la TABELLA DEALS COMPLETA in excel Vai alla TABELLA DEALS 2015 S 6 AgendA 23 lunedì milano Il futuro di Milano come città del terziario 24 Organizza ANCE MI-LO-MB e BNP Paribas RE Presso sede di Assimpredil ANCE, Via San Maurilio, 21, a partire dalle ore 9,30 martedì milano Il mercato delle locazioni agenda Organizza Agidi Presso Hotel Milano Scala, Via dell’Orso, 7, a partire dalle ore 8,30 S 7 25 mercoledì milano Terra: quali usi? 26 RICS Presso Studio Legale GOGC & P, via Belgioioso, 2, a partire dalle ore 16,45 giovedì roma Turismo e ricettività alberghiera alle porte di Expo 26 Organizza Organizza Confindustria Alberghi Presso Viale dell’Astronomia, 30, a partire dalle ore 14,30 giovedì BOLOGNA D.lgs. 102/2014: obblighi e opportunità agenda Organizzano Green Energy Plus e Iris Presso sede Consorzio Iris, Via Barberia, 13, a partire dalle ore 10,00 S 8 NOMISMA OUTLOOK FLASH Segnali di ripresa dalla manifattura italiana Produzione potenziale manifatturiera (variazioni %) 2007 - 2014 2010 - 2014 italia -17,7 -13,2 spagna -24 -13,9 portogallo -6,4 -2,4 grecia -19,9 -5,7 francia -10,9 -5,7 germania 7,7 4,9 olanda 3,1 1 austria 7,3 5,6 belgio 16,3 5,8 finalndia -12 -9 area euro -5,5 -3,4 Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Eurostat nomisma outlook flash Con un anno di ritardo rispetto alle previsioni, per la manifattura italiana si affaccia una ripresa. Nelle prime stime è di intensità modesta (il PIL aumenterebbe nel 2015 dello 0,6% per la Commissione europea, marginalmente di più per gli istituti italiani). Le due recessioni lasciano in eredità danni strutturali. Si è avuta una forte caduta del potenziale (solo in Spagna e Grecia è andata peggio) che si è tradotta nel ridimensionamento del numero dei produttori e nell’intensità produttiva per impresa. La contrazione nel numero dei produttori non ha riguardato in modo proporzionalmente maggiore gli operatori più piccoli, né si è fermata al perimetro delle imprese meno produttive orientate al solo mercato interno. Essa ha riguardato anche il numero degli esportatori manifatturieri, che ha continuato a ridursi risentendo degli spillover negativi derivanti dalla compressione del mercato domestico. Tale erosione è stata, tuttavia, più che compensata dall’aumento dell’intensità di esportazione delle imprese rimaste sui mercati esteri. Nell’insieme, l’effetto di distruzione (o pulizia) indotto dalle due recessioni sulla capacità produttiva sembra avere sopravanzato quello di creazione, conducendo a un ridimensionamento eccessivo per quantità e qualità delle produzioni eliminate. S 9 intervista Intervista esclusiva a Davide Viganò Una società a prova di… arco a cura di Guglielmo Pelliccioli una società a prova di... arco S 10 Davide Viganò rappresenta nel panorama delle società che operano a supporto del real estate una figura di notevole spessore professionale. In 35 anni di attività ha saputo affinare quel prodotto delicato che si chiama consulenza tecnica portandolo a livelli di assoluto valore. Il suo gruppo Arcotecnica è un insieme di diverse professionalità in grado di coprire gran parte della domanda di servizi provenienti dal mondo immobiliare. Lo abbiamo incontrato nei nuovi uffici di Piazza Missori a Milano, a due passi dal Duomo, approfittando di un suo momento di presenza in sede, visto che la società è attiva in molti Paesi, soprattutto asiatici, Cina in primis. persona Davide Viganò, quale ruolo svolge Arcotecnica nel settore immobiliare italiano? Mi pare abbia una funzione atipica, molto diversa da altri modelli di società di servizi. ArcotecnicaGroup SpA (come indica il suo nome stesso, Arco completo nella tecnica) ha un obiettivo che si è prefissato fin dalle sue origini, ormai 35 anni fa, e che, dopo un lungo percorso di implementazione e affinamento di strutture e risorse professionali fra loro continuamente interagenti, può dire di aver raggiunto con soddisfazione. Il real estate è certamente una disciplina composta da molteplici contributi disciplinari: ma come non considerare che – a fianco di quelli improntati dalla finanza – la natura stessa dell’oggetto di cui il real estate tratta è essenzialmente di natura tecnica? Ovviamente una natura tecnica specialistica e applicata, che però sottende una capacità di analisi prima, e di sintesi poi, su basi essenzialmente accademiche. Ecco perché le strutture e le risorse professionali (in gran parte Senior con lunga esperienza) impiegate una società a prova di... arco davide viganò società arcotecnica group S 11 da ArcotecnicaGroup sono idonee a esercitare funzioni specialistiche nei diversi settori della Tecnica (ArcoEngineering, Europrogetti & Finanza) per poi concretamente applicarle nei diversi settori del real estate classicamente considerati come unitari (Arcotecnica Real Estate e Arcoretail). Infatti, uno degli aspetti che caratterizzano il real estate oggi, soprattutto in un Paese con legislazione di stampo romanistico e improntato da cultura classica e artistica come il nostro, è la multidisciplinarietà. È ormai imprescindibile, per fornire al cliente un prodotto vincente, la conoscenza della legislazione tecnica, di elementi finanziari, di sociologia (capire cosa il mercato oggi vuole, in una società complessa e dai bisogni mutevoli qual è quella attuale), di tecnica ingegneristica e, soprattutto, di creatività architettonica. Così, la continua interrelazione pratica fra professioni di diversa natura genera autoapprendimento sinergico negli addetti del Gruppo, che possono fornire un valido e completo supporto alla clientela. Arcotecnica e ciascuna sua componente operano in completa e perfetta indipendenza (e totale assenza di conflitti di interessi) in contraddittorio con soggetti economici, commerciali e finanziari con i quali si interfacciano in rapporti trasparenti e professionali nell’esclusivo interesse del cliente, con una visione d’insieme, globale, dei temi sottoposti. Questa attitudine manifesta la sua importanza nei molti casi in cui Arcotecnica svolge le sue funzioni: • Due Diligence preacquisitive non solo di edifici ma anche di operazioni di sviluppo; • mansioni di alta sorveglianza e collaudo di processi di costruzione; una società a prova di... arco tv Guarda su QiTV l’intervista a davide viganò S 12 Il modello di Arcotecnica prevede una diversificazione di attività operative suddivise in più aree. C’è una ragione perché non avete pensato a un soggetto unico? Arcotecnica si è sviluppata in un’epoca in cui perfino termini ora comuni, quali quelli “real estate” e “Due Diligence” erano assenti in Italia. Le mansioni alle quali era chiamata a offrire il suo contributo erano essenzialmente basilari nel mondo delle costruzioni e delle valutazioni (le “perizie di stima”). Non potevamo far intendere a lungo che il real estate era ed è in realtà una disciplina complessa, ma integrata ed unitaria: le varie “anime” componen- una società a prova di... arco " • valutazioni indipendenti e studi di fattibilità, studi H&B use; • Project Management; • conduzione (Property e Facility Management) di investimenti immobiliari (compresi shopping centre e retail in genere) con una particolare propensione alla preservazione del valore; • sviluppo di nuovi format immobiliari. Le qualifiche ormai ben conosciute dal mercato permettono al Gruppo di essere propositivo e credibile nel presentare ai clienti proposte e idee per lo sviluppo di iniziative immobiliari originali ed innovative per impieghi che soddisfino esigenze di uso e funzioni latenti o inespresse: questo è quanto Arcotecnica sta attuando non solo in Italia ma anche nei grandi Paesi in passato via di sviluppo ed ora sviluppati, mettendo a frutto lo stile ed il gusto di cui la cultura di Arcotecnica è naturalmente portatrice, lo stile italiano nell’urbanistica, nell’architettura, nell’interior design, ecc. Arcotecnica si è sviluppata in un’epoca in cui termini come “real estate” e “due diligence” erano assenti in Italia S 13 ti dovevano rappresentarsi con le Arcotecnica è presente con loro effettive, comprensibili spestrutture fisse in Germania, cializzazioni di impiego. Regno Unito, Cina, Vi sono poi attività di impresa da Emirati Arabi Uniti e noi svolte che, per loro natura, devono essere, per legge, eserArabia Saudita citate da veicoli societari indipendenti e distinti: tra queste, le attività di agency nonché le attività di valutazione di fondi immobiliari quotati. Ormai però, soprattutto grazie alla completezza delle funzioni che esprimiamo essenzialmente con le nostre proposte di sviluppo innovative, di iniziative immobiliari complesse, per le quali ci offriamo come partner a tutto campo in tutte le fasi dell’investimento (dallo studio di fattibilità, al marketing, al lease, alla consulenza d’appalto e Project Management ed infine alla gestione) possiamo ben rappresentarci come un unico soggetto, in grado di fornire non solo tutti i servizi fondamentali tecnici nel real estate, ma anche in quelli più complessi di promozione e sviluppo. Questo modello, come l’avete definito, avrà quindi un’evoluzione? Se ormai è maturo il momento di presentarci al mercato europeo dei servizi immobiliari per quello che siamo (già da almeno due decenni) e che siamo più recentemente diventati con la nostra presenza anche altrove nel mondo, è orientamento del Gruppo attuare la fusione anche statutaria (funzionalmente e amministrativamente lo sono sempre state) delle varie componenti: naturalmente mantenendo separate le società controllate o partecipate con partner una società a prova di... arco S 14 locali che Arcotecnica ha creato e creerà in altri continenti per portare in quei mercati le sue specializzazioni e l’Italian way of life & style. In quali Paesi esteri operate e su quali iniziative in particolare siete impegnati? Siamo già presenti con nostre strutture fisse, come WT Partnership in UK e Germania; come Arcotecnica in Cina (dove stiamo sviluppando ben 35 Destination Centre) in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti, Abu Dhabi e Dubai in particolare in free zone (dove operiamo anche per il trading di materiali per l’edilizia e per il contract). Particolare impegno è volto ad avviare operazioni di sviluppo in naturale collaborazione con i nostri partner emiratini, anche nei Paesi asiatici, non solo mediorientali, India compresa, e al Facility Management, dove ci è stato chiesto di esportare la nostra esperienza gestionale lungamente maturata in ambito europeo. Infine, Arcotecnica detiene partecipazioni in joint venture anche in Russia (San Pietroburgo) e in Turchia. link Il Portello Village, un progetto che fa capo ad Arcotecnica, è attualmente in gara per il recupero urbano e infrastrutturale dell’ex area industriale dell’Alfa Romeo e dell’ex Fiera Campionaria a Milano Di cosa avrebbe bisogno il real estate per offrire maggiore affidabilità all’investitore? Penso che il real estate in Italia soffra di carenza di imprenditorialità e stimolo all’innovazione in una logica di inadeguata durata dell’investimento in portafoglio, che necessariamente non può essere limitato nel tempo al pari di quello mobiliare. E ciò non accadrà, forse, perché ancora oggi l’immobiliare non è riconosciuto capace di esprimere adeguatamente l’effettiva dignità di autonoma disciplina ed è pertanto governato spesso dalla caducità e improvvisazione di gestori non adeguati? una società a prova di... arco S 15 iIQI eventi Apriti… cantiere! La ripresa è alle porte e servono nuovi progetti immobiliari di Guglielmo Pelliccioli Il convegno organizzato da il Quotidiano Immobiliare il 18 febbraio a Roma, presso lo Studio Legale NCTM, ha avuto come focus il cantiere e come obiettivo l’analisi dei finanziamenti possibili per i progetti immobiliari. Se è vero, come sostengono tutti i più importanti istituti di ricerca, che la crisi è definitivamente alle spalle, bisognerà ora attivarsi affinché si avvii anche la ripresa giacché non è pensabile che un nuovo ciclo inizi senza la partecipazione e l’intervento produttivo delle forze imprenditoriali. Cosa devono fare gli operatori perché ciò accada? Ma soprattutto, con quali risorse? È stato questo in pratica il tema dell’incontro che ha visto speaker di riguardo in rappresentanza dell’ANCE, del Ministero dello Sviluppo, di UniCredit, delle imprese di costruzioni e del mondo della consulenza. La nota positiva di esordio è stata portata da Anto- apriti... cantierE! tv Guarda su QiTV il servizio e gli interventi del convegno “I cantieri italiani e i finanziamenti” GUARDA I VIDEO S 16 nio Gennari, vice direttore generale dell’ANCE, che nel suo intervento molto approfondito e corredato di dati ha sostanzialmente rimarcato come l’industria del mattone, anche per merito dell’ANCE, si stia incamminando sulla strada della ripresa. “Ma attenzione – ha ammonito il dirigente dell’associazione dei costruttori – a non pensare che tutto sia facile e in discesa”. In realtà occorrerà sviluppare nuove idee e nuove metodologie di approccio al mercato che in questi ultimi anni è profondamente cambiato. Bisognerà ricorrere anche a una finanza alternativa a quella del classico prestito bancario, perché le banche da sole non possono sostenere il peso di nuove iniziative immobiliari. Il Governo ha recentemente approvato strumenti come i mini bond che possono sostituirsi, o meglio integrarsi, al credito bancario. Ne ha parlato Francesco Pacifici del Mise che ha evidenziato come il sistema bancario sia ancora alle prese con grandi difficoltà visto l’enorme contenzioso (almeno 180 miliardi) e quindi abbia provveduto con il Decreto Sviluppo a liberalizzare il finanziamento alle imprese. I primi risultati, ha detto Pacifici, hanno permesso di emettere 20 miliardi di cover bond a quasi 100 PMI, a tassi in linea con quelli applicati dal sistema bancario e rimborsi a 3-5 anni. Pacifici ha apriti... cantierE! S 17 anche sottolineato come il Ministero dello Sviluppo abbia collaborato nella modifica delle SIIQ recentemente approvata proprio per rilanciare queste società di investimento. Ma è stato il tema dei mini bond a interessare di più la platea che è intervenuta in un ampio dibattito che ha coinvolto, tra gli altri, il prof. Claudio Cacciamani dell’Università di Parma, Angelo Vibi consigliere d’amministrazione di Gewiss e Jacopo Palermo direttore generale di Immobiliare Percassi, ognuno interessato a precisare i dettagli delle operazioni finanziarie con i mini bond e a stigmatizzare il fatto che essi possano essere interpretati come soluzioni di ripiego per chi si vede negar un prestito dalla banca. Dopo gli interventi ‘tecnici’ degli specialisti dello studio legale NCTM, Corrado Verna e Guido Martinelli, con precisazioni puntuali in materia di mini bond, cartolarizzazioni e project bond, è toccato all’esponente di UniCredit, Mario Recalcati, precisare con dovizia di particolari la nuova vision della banca in materia di finanziamenti al real estate. Recalcati ha ribadito che la banca è disponibile e aperta a nuove operazioni di finanziamento purché esse non siano una semplice ristrutturazione del debito e si riferiscano a operazioni molto trasparenti e con la partecipazione di equity da parte del proponente. Il manager ha inoltre ragguagliato la platea sulla recente operazione della banca denominata ‘Subito Casa’ che ha come obiettivo l’intermediazione immobiliare presso gli sportelli bancari. Una scelta che va nella direzione di assistere sempre più gli oltre 9 milioni di clienti della banca in Italia. apriti... cantierE! S 18 Con questo articolo sul contratto di sale and lease back a firma di Alessandro Matteini, dello Studio Legale Baker & McKenzie, parte una nuova iniziativa a cura de ilQI: la rubrica Norme dedicata all’aggiornamento e all’approfondimento di tutte le novità in materia legislativa, con uno sguardo a 360° sul mondo immobiliare. Un contributo secondo noi fondamentale per tutti gli operatori del real estate, imprescindibile per chi abbia necessità di tenersi informato su tutte le novità di tipo fiscale, urbanistico, contrattuale, penale, amministrativo, societario. La rubrica è già online e quindi consultabile su il Quotidiano Immobiliare. La Redazione L’effetto della clausola marciana nel sale & lease back di Alessandro Matteini L’effetto della clausola marciana nel sale & lease back S 19 Con sentenza n. 1625 del 28 gennaio 2015, la Cassazione chiarisce il suo orientamento in materia di requisiti per la validità (i) del contratto di sale and lease back e (ii) del patto marciano nello stesso usualmente incluso a garanzia della società finanziaria. Il patto marciano è simile al patto commissorio, in quanto consente al creditore di appropriarsi del bene in caso di inadempimento del debitore ma se ne distingue poiché presuppone che: persona (i) si proceda a una previa stima indipendente e imparziale del bene stesso; (ii) il creditore sia tenuto al pagamento in favore del debitore dell’importo eccedente l’entità del credito. alessandro matteini Sono queste previsioni a fare la differenza tra un patto commissorio nullo e un patto marciano valido. Ai fini della validità del patto marciano, secondo la Cassazione, è necessario che, nel contratto stesso, “siano stati previsti dei meccanismi oggettivi e procedimentalizzati” che permettano la verifica della congruenza tra (i) valore del bene oggetto di garanzia (che verrebbe definitivamente acquisito dal creditore) ed (ii) entità del credito. società Tuttavia – affermano i giudici di legittimità – non avrebbe tale effetto salvifico la verifica del “giusto prezzo” effettuata al momento della conclusione del contratto: l’accertamento deve essere effettuato in occasione dell’inadempimento da parte del debitore mediante un procedimento avente tempi certi e modalità definite. Inoltre, la valutazione dovrà esse- L’effetto della clausola marciana nel sale & lease back baker & mckenzie S 20 re imparziale tramite l’impiego di parametri oggettivi automatici oppure dovrà essere affidata a persona indipendente ed esperta la quale a detti parametri faccia riferimento. Quanto precede nell’ottica di assicurare una corretta determinazione del quantum dell’eventuale differenza da corrispondersi all’utilizzatore. Le parti potranno poi prevedere diverse modalità concrete di stima, purché – precisano i giudici di legittimità – siano rispettati i requisiti sopra indicati. L’essenziale è che risulti, dalla struttura del patto, che le parti abbiano in anticipo previsto che, nella sostanza dell’operazione economica, il debitore perderà eventualmente la proprietà del suo bene per un prezzo giusto, determinato al tempo dell’inadempimento, perché il surplus gli sarà restituito. iIQI I giudici di legittimità sembrano inoltre affermare che non sia necessario che la clausola marciana subordini, altresì, alla condizione del pagamento della differenza, l’acquisizione della disponibilità del bene da parte del creditore: infatti, al fine di non ricadere nel divieto ex art. 2744 c.c., la clausola marciana può essere articolata prevedendo che all’inadempimento il bene passi al creditore, ma che l’effetto traslativo della proprietà si verifichi solo ove sia corrisposta l’eventuale differenza. Clicca qui per sfogliare su ilQI la nuova rubrica “Norme” Alla luce di quanto precede, la sentenza n. 1625/2015 afferma quindi che il patto marciano, se impostato nel rispetto delle previsioni sopra delineate, tutela sufficientemente il debitore e consente di superare profili di possibile illiceità del sale and lease back per violazione dell’art. 2744 c.c. L’effetto della clausola marciana nel sale & lease back S 21 Un fondo per sfruttare le opportunità delle rinnovabili REIF Advisory lancia Re-Newables gestito da Serenissima SGR di Marco Luraschi società REIF Advisory è una nuova boutique di consulenza di alto profilo dedicata all’investimento nei settori dell’energia rinnovabile e delle infrastrutture. La società ha istituito il Fondo Immobiliare Re-Newables che è gestito da Serenissima SGR. Il fondo, creato anche con il supporto di Banca IMI, ha un target dimensionale pari a 200 milioni di euro in due anni, per investimenti fino a 600 mln di euro, e si pone l’obiettivo di consolidare 200MWp di impianti fotovoltaici, oltre che quello di assestarsi tra i primi 5 player del mercato. Abbiamo avuto nostri ospiti in studio, per parlare di questo fondo e dell’investimento in questo comparto, i rappresentanti delle due società che si sono unite per creare REIF Advisor: Guillermo Calonje Macaya e Enrico Edoardo Nava di Astra e David Armanini di Prothea. Il veicolo punta ad attrarre gli investimenti degli istituzionali italiani (Casse di Previdenza in primis) e internazionali, interessati a puntare un settore che, secondo i nostri ospiti, per le un fondo per sfruttare le opportunità delle rinnovabili reif advisor società serenissima sgr S 22 tv vai alla puntata del forum con guillermo calonje macaya, enrico edoardo nava e david armanini persona GUARDA IL VIDEO Guillermo Calonje Macaya particolari condizioni del mercato in questo momento può offrire rendimenti superiori alle altre asset class. La durata del fondo è di 9 anni: il primo closing è atteso per il secondo trimestre del 2015, essendo già in pipeline una potenza installata complessiva di 100MWp. In cantiere da parte dell’advisory altri tre veicoli di grandi dimensioni dedicati all’eolico, all’idroelettrico e alle infrastrutture. Uno degli aspetti che rende interessante l’investimento nel settore fotovoltaico in questo periodo storico è la stabilizzazione del quadro normativo, rispetto ai primi anni di sviluppo in cui si potevano sfruttare gli incentivi fiscali: la “cristallizzazione” della norma permette la strutturazione di business plan certi e profittevoli. Il rendimento target del veicolo (investimento minimo 500.000 euro per quota) è indicato in doppia cifra. Il fondo immobiliare Re-Newables si rivolge ad investitori istituzionali, italiani e internazionali: il 90% degli investimenti del fondo sarà dedicato ad impianti fotovoltaici già in esercizio per almeno 18 mesi, il 10% verrà utilizzato per fare investimenti nel settore dell’efficienza energetica. Il vantaggio che offre il veicolo è la capacità degli attori coinvolti di operare professionalmente nel campo della gestione delle strutture esistenti, e di costruire delle operazioni di investimento con un’expertise specifica nel settore dell’energia e, in futuro, delle infrastrutture. un fondo per sfruttare le opportunità delle rinnovabili persona ENRICO EDOARDO NAVA persona DAVID ARMANINI S 23 intervista Servizi immobiliari: perché essere internazionali Andrea Faini illustra i capisaldi dell’attività di World Capital a cura di Pietro Zara servizi immobiliari: perché essere internazionali S 24 Evoluzione delle competenze e professionalizzazione. Questo il binomio a cui il settore italiano della consulenza immobiliare ha dovuto rendere conto per sopravvivere agli anni di crisi e adattarsi agli standard internazionali del real estate. S e, infatti, per il comparto immobiliare vogliamo individuare un risvolto positivo derivante dalla caduta nel baratro, esso è proprio l’incremento di professionalità e l’apertura a un mondo, quello del mercato internazionale, che adotta regole e competenze diverse da quelle, per così dire, “homemade”. Per meglio capire questo importante passaggio, abbiamo intervistato Andrea Faini, CEO di World Capital, una società che sull’internazionalizzazione ha basato la propria crescita. persona andrea faini World Capital è una realtà che afferma di puntare molto sull’innovazione nel mondo della consulenza immobiliare. Ma, prima di proiettarci nel futuro, facciamo un passo indietro: quando nasce World Capital e come si sono evoluti nel tempo i suoi servizi? World Capital nasce nel 2006 sotto la guida e la collaborazione di esperti manager del settore real estate, specializzandosi nel comparto logistico e impegnandosi a soddisfare le più alte aspettative di clientela business. Presto accresce la propria attività, includendo i segmenti commerciale, terziario, residenziale e alberghiero, e insieme sviluppa servizi immobiliari specifici per rispondere in modo adeguato a utilizzatori, proprietari e investitori. Nel 2010, avvia un programma di sviluppo all’estero, insediando uffici diretti in Cina, Russia e India e stringendo service partner in Europa e America, attività finalizzata a promuovere gli investimenti esteri in Italia. Oggi sia- servizi immobiliari: perché essere internazionali società world capital S 25 mo una realtà particolarmente strutturata, con soluzioni immobiliari globali sia per i servizi che per le categorie di immobili, partner e interlocutori di ogni tipologia di clientela. Possediamo al nostro interno un dipartimento specifico per ogni comparto commerciale, ciascuno con alte competenze e approfondita conoscenza del mercato, e uno internazionale per il residenziale; consulenti in grado di riservare un’assistenza completa e su misura durante l’intero processo, dalla ricerca di mercato alla promozione dell’immobile, dalla commercializzazione alla negoziazione, qualificati da tempismo, esperienza ed efficienza, professionalità e know-how. Accanto annoveriamo, altresì, un ufficio ricerche interne, impegnato in un’attività quotidiana di analisi di mercato, uno dedito alla comunicazione e all’attività marketing e una sezione editoria. alcune immagini della sede di world capital in via restelli a milano World Capital si presenta come una società che fornisce “soluzioni immobiliari a 360 gradi”. Cos’è che eleva la semplice consulenza trasformandola in attività “a tutto tondo”? Penso che “a tutto tondo” sia la definizione più appropriata a delineare la nostra attività. Un’attività che abbraccia l’intero comparto immobiliare sia per quanto concerne i servizi offerti che le categorie di immobili trattate. Forniamo assistenza a privati, imprese, fondi e istituzioni, siano questi investitori, utilizzatori o proprietari, assistenza specifica e di alto profilo a seconda del tipo di business. Come realtà servizi immobiliari: perché essere internazionali S 26 globale, garantiamo servizi immobiliari a 360 gradi operando nelle aree di agency, consulting, investment e property, ma altresì di rating, space planning, corporate solution, asset e facility management. Accanto, gestiamo soluzioni immobiliari in ogni settore, dal logistico/industriale al retail, all’office, dall’hotel al residenziale. servizi immobiliari: perché essere internazionali " La “professionalità” è un altro dei capisaldi a cui la società fa dichiaratamente riferimento. Molti affermano che, tra i “doni” che la crisi ha lasciato al mondo dell’immobiliare, vi sia proprio un incremento della professionalità. Come è evoluta la vostra attività per superare questi anni difficili? Formazione, innovazione, ricerca e specializzazione. Direi in questo si possa racchiudere il nostro investimento negli anni, un investimento orientato a una qualificazione sempre maggiore, a una crescita professionale continua, a un vivere la crisi come opportunità. Siamo regolarmente impegnati nella formazione e nel costante approfondimento delle dinamiche di mercato, così come nell’istruzione dei nostri consulenti al miglior approccio al cliente e alla più professionale gestione della commercializzazione e della trattativa. Ci siamo innovati, sviluppando una maggiore identità digitale, rinnovando il sito web e sbarcando sui social, ma anche instaurando partnership con enti, istituzioni e associazioni d’interesse e aprendo la nostra attività a mercati emergenti, quali Cina, India e Russia, dove si sono avviati uffici diretti con Formazione, innovazione, ricerca e specializzazione. In questo si racchiude il nostro investimento negli anni S 27 il team di world capital a pechino link A gennaio del 2014 World Capital ha avviato una collaborazione con la China Commercial Real Estate Association per assistere i brand interessati a entrare nel mercato cinese. personale multilingue. Abbiamo creato una divisione ricerca interna che da anni si occupa di analizzare quotidianamente l’immobiliare italiano e di elaborare report periodici su retail, office, logistico e hotel, al fine di fornire dati di primaria importanza ai nostri clienti e ai potenziali investitori. In ultimo, ci siamo sempre più specializzati nei servizi offerti e nelle tipologie di immobili proposti, divenendo globali ma anche settorizzati, fornitori di assistenza su misura e soluzioni immobiliari a 360 gradi; inoltre, abbiamo altresì ideato per il residenziale luxury un brand esclusivo, “Personal RE”, impegnato a soddisfare la clientela estera. Il terzo cardine di World Capital è individuabile nell’internazionalità, come risulta evidente dal vostro operato all’estero e dal carattere eterogeneo del vostro team. Quali sono le competenze che dall’estero avete importato in Italia? Quali, invece, le capacità italiane che siete riusciti a esportare? Senso del sacrificio e una profonda dedizione al lavoro, affermerei nel primo caso. Il popolo cinese, in particolare, manifesta un impegno straordinario nelle attività e una singolare propensione al raggiungimento degli obiettivi. Direi dinamicità, flessibilità e innovazione, invece, le nostre capacità esportate all’estero. Una visione del lavoro meno rigida, un’apertura e un’adattabilità maggiore a cambiamenti e a novità e un desiderio costante di crescita. servizi immobiliari: perché essere internazionali S 28 iIQI Seguici su Twitter! (@QITV) qitv Oggi i temi di cost saving, facility management, riqualificazione, recupero e manutenzione sono diventati di primo piano sul panorama immobiliare italiano. In questo Forum, Luigi Novazzi di REAG illustra l’importanza dei servizi di cost saving sul mercato odierno, Pierfrancesco Pozzetto di CEG Facility sottolinea come il settore del facility management stia avendo oggi in Italia uno sviluppo accelerato rispetto al passato, mentre Paolo Fugazza di Tubus System spiega l’importanza di intervenire sugli impianti degli immobili datati (rinnovando il sistema delle tubature con una tecnica innovativa) senza però interrompere l’attività in corso al loro interno. roma Sentiment immobiliare: fuori dalla crisi Sono stati pubblicati i risultati del Sentiment/Fiups del settore immobiliare, relativo al terzo quadrimestre 2014, l’indagine qualitativa elaborata dall’Università degli Studi di Parma in collaborazione con Sorgente Group e Federimmobiliare, che condensa le aspettative di circa duecento operatori del mercato immobiliare sull’economia, sul real estate e sui temi di più stretta attualità. Uno dei risultati più interessanti di questa edizione è che per la prima volta dopo tanti mesi di cautela emerge un forte ottimismo. qitv S copernico milano 40 Cost saving,facility management e riqualificazione 29 www.ilqi.it www.ilqi.it Contattaci per prenotare uno spazio pubblicitario a [email protected] [email protected] - www.ilqi.it il settimanale de il quotidiano immobiliare Testata Giornalistica Registrata presso il Tribunale di Arezzo. Registrazione nr. 1/13 del 03/01/2013 Direttore responsabile Marco Luraschi Editore Foto e immagini di Shutterstock ad eccezione di quelle fornite dagli autori. DAILY REAL ESTATE S.R.L. Via Pascoli 7, 24121 Bergamo P IVA 03276200163 Iscrizione ROC N.22163 Contatti Tel.: +39 035/211356 Fax: +39 035/4131217 S 30
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