Aeromobili a pilotaggio remoto

21/02/2014
Aeromobili a pilotaggio remoto:
l'ambito legislativo, lo spazio
aereo, la formazione.
Quali problematiche, quali
applicazioni e prospettive.
R. Alberto BERNABEO
[email protected]
[email protected]
1
Sommario
INTRODUZIONE
L’ambito Legislativo
La Regolamentazione Nazionale in sintesi
Lo Spazio Aereo e il contesto operativo
EFFICACIA del PRODOTTO (Reliability
(Reliability,, Safety,
Safety, Mantainability
e Testability
Testability))
Aeronavigabilità Continua
La Formazione
CONCLUSIONI/ Considerazioni
1
Sommario
INTRODUZIONE
L’ambito Legislativo
La Regolamentazione Nazionale in sintesi
Lo Spazio Aereo e il contesto operativo
EFFICACIA del PRODOTTO (Reliability
(Reliability,, Safety,
Safety, Mantainability
e Testability
Testability))
Aeronavigabilità Continua
La Formazione
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Introduzione I
La storia
• 1960-80’s - Remote Piloted Vehicle (RPV)
– Pilot in the loop, had near-real time control of aircraft and
flight surfaces
• 1990’s - Unmanned Aerial Vehicle (UAV)
– Pilot on the loop, beginning of automation, pilot can take
over if necessary
• Beginning in 2005 - Unmanned Aircraft System
(UAS)
– Most flight profiles pre-programmed, pilot can modify
or take over in emergencies
4
Introduzione II
Il mercato degli UAV civili in Europa
120
100
80
60
40
20
0
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
5
Sommario
INTRODUZIONE
L’ambito Legislativo
La Regolamentazione Nazionale in sintesi
Lo Spazio Aereo e il contesto operativo
EFFICACIA del PRODOTTO (Reliability
(Reliability,, Safety,
Safety, Mantainability
e Testability
Testability))
Aeronavigabilità Continua
La Formazione
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UAV:
EASA
(European Aviation Safety Agency)
and
ICAO
(International Civil Aviation
Organisation)
activities
http://easa.europa.eu/home.php
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EASA activities
• The policy
– Scope:
 UAV systems with a maximum take-off mass of 150 kg
or more which are not excluded by Article 1(2) or Article
4(2) and Annex II of EC Regulation 1592/2002.
– Objectives:
• Airworthiness (protection of people and property on the
ground); environmental protection (ICAO annex 16)
– Definitions:
• insist on UAV system
8
Unmanned Aircraft Systems (UAS) and Remotely Piloted Aircraft Systems (RPAS)
Regulation (EC) No 216/2008 mandates the Agency to regulate Unmanned
Aircraft Systems (UAS) and in particular Remotely Piloted Aircraft Systems
(RPAS), when used for civil applications and with an operating mass of 150
Kg or more.
Experimental or amateur build RPAS, military and non-military governmental
RPAS flights, civil RPAS below 150 Kg as well as model aircraft are
regulated by individual Member States of the European Union.
Toys,
y , even if capable
p
of flying
y g but not equipped
q pp
with internal combustion
engine, are subject to Directive 2009/48/EC.
Agency is supporting the European Commission to progress the ‘roadmap’
presented by the European RPAS Steering Group (ERSG) on 20 June 2013
and covering the development and integration into non-segregated
airspace of civil RPAS in the next 15 years.
The roadmap is articulated in three pillars: research and development; safety
regulation and technical standardisation; and complementary measures
including privacy and data protection, insurance and liability.
http://www.easa.europa.eu/rulemaking/Unmanned-Aircraft-Systems-(UAS)-and-Remotely-Piloted-Aircraft-Systems-(RPAS).php
9
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21/02/2014
EASA
Unmanned Aircraft Systems (UAS) and Remotely Piloted Aircraft Systems (RPAS)
Agency also supports the work of the ICAO UAS Study
Group. So far ICAO has published Circular 328 (2011)
on UAS and amended Annexes 2, 7 and 13 to the
Chicago Convention to accommodate RPAS intended to
be used by
y international civil aviation.
The Study Group is now developing an RPAS Manual, whose
publication is expected in 2014.
Agency is member of the Joint Authorities for
Rulemaking on Unmanned Systems (JARUS) which has
published: Certification Specification for Light
Unmanned Rotorcraft Systems (CS-LURS) Version
1.0 del 30-10-2013
http://www.easa.europa.eu/rulemaking/Unmanned-Aircraft-Systems-(UAS)-and-Remotely-Piloted-Aircraft-Systems-(RPAS).php
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JARUS activities in RPAS Roadmap
–Remote pilot licence
(2013)
–RPAS operator (2013)
–CS-LURS (2013)
–Draft Safety objectives
(2013)
–Target level of safety D&A
(2013)
–Target level of safety C2
(2013)
–VLOS operations, incl. C2
(2014)
–CS-LUAS (2014)
–Process for airworthiness
approvals (2014)
–Approved Training
Organisation (2014)
–Design
Design and Production
Organisations (2014)
–Equipment for BVLOS/VLL
(2014)
–RPAS Observers (2015)
–Extended VLOS operations,
incl. C2 (2015)
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UAV within the
Airtraffic System- Road Map
Market Entry Point State UAVs
Non Type Certificated UAVs
Experimental UAVs
Market Entry Point Civil UAVs
Type Certificated UAVs
State UAVs
Civil/State UAVs
Step 1
Segregated
Ai
Airspace
Step 2
Non Segregated
Ai
Airspace
Step 3
Non Segregated
Ai
Airspace
Step 4
Non Segregated
Ai
Airspace
Achieved
2008
2010
2012
Fly within National Borders
2007 Study
~ 500k€ (EDA OB)
2008 – 11
various Projects
Step 5
Non Segregated
Ai
Airspace
2015
Worldwide
ICAO
2011 – 14
various Projects
2014+
TBA
*Note: Figures are first rough max. attempt prior to any discussion/negotiation of WP details and without insertion of already available technologies
12
12
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21/02/2014
Sommario
L’ambito Legislativo
La Regolamentazione
Regolamentazione Nazionale
Nazionale in
in sintesi
sintesi
La
Lo Spazio Aereo e il contesto operativo
EFFICACIA del PRODOTTO ((Reliability
Reliability,
y, Safety,
Safety
y, Mantainability
y
e Testability
Testability))
Aeronavigabilità Continua
La Formazione
1
Regolamentazione Italiana
• Il Regolamento ENAC "Mezzi Aereio a Pilotaggio Remoto" è
stato emesso per venire incontro alle esigenze espresse da
costruttori e operatori del settore per avere un quadro
regolamentare di riferimento in grado di garantire uno
sviluppo ordinato e in sicurezza di questa nuova realtà.
• L'ENAC è ad oggi una delle prime autorità ad aver pubblicato
una normativa per le operazioni con questa tipologia di mezzi
volanti.
Non esiste ancora, infatti, un unico standard di riferimento
europeo e l'ICAO (International Civil Aviation Organization) ha
emesso la Circolare 328 AN/190 del 2011 per ricomprendere
anche questi mezzi.
Rif: Il Regolamento ENAC "Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto“
Edizione n° 1 del 16.12.2013
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Art. 2
Applicabilità
Ai sensi del Regolamento del Parlamento Europeo e
del Consiglio (CE) n. 216/2008, sono di competenza
ENAC:
1) i SAPR di massa massima al decollo NON
superiore a 150 kg
2) e tutti quelli progettati o modificati per scopi di
ricerca, sperimentazione o scientifici.
Rif: Il Regolamento ENAC "Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto“
Edizione n° 1 del 16.12.2013
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21/02/2014
Art. 2
Applicabilità
3. Non sono altresì assoggettati alle previsioni del
Regolamento:
a) i SAPR di Stato di cui agli articoli 744, 746 e 748 del
Codice della Navigazione;
b) i SAPR che hanno caratteristiche di progetto tali per cui
il p
pilota non ha la p
possibilità di intervenire nel controllo
del volo;
c) i SAPR che svolgono attività in spazio chiuso (spazio
indoor);
d) i SAPR costituiti da palloni utilizzati per osservazioni
scientifiche o da palloni frenati.
Rif: Il Regolamento ENAC "Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto“
Edizione n° 1 del 16.12.2013
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Il Regolamento ENAC "Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto"
Il Regolamento Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto entrerà in
vigore a decorrere dal sessantesimo giorno successivo
alla data di pubblicazione nel sito internet dell'Ente avvenuta
il 17 dicembre 2013, e a breve verrà seguito da una Circolare
applicativa.
Al fine di determinare i requisiti da soddisfare per operare e
le diverse modalità di accesso allo spazio aereo, il
Regolamento suddivide i Sistemi Aerei a Pilotaggio Remoto
in due categorie di peso:
Art. 7
- inferiore a 25 kg
Classificazione dei SAPR
- uguale o maggiore a 25 kg
17
Anni fa un pilota americano in vacanza in
Italia ha scritto ad AOPA Italia:
Cosa preferisce la vostra CAA:
che si voli in sicurezza …. o
o, che si voli
rispettando le regole …
perché le due cose, insieme, non sono
possibili !
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Il Regolamento ENAC "Mezzi Aerei a
Pilotaggio Remoto“ Edizione n° 1 del 16.12.2013
Il Codice della Navigazione, all'articolo 743 come emendato dal decreto
legislativo 9 maggio 2005 n. 96, prevede nella definizione di aeromobile i
mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto (APR):
"Per aeromobile si intende ogni macchina destinata al trasporto per aria
di persone o cose. Sono altresì considerati aeromobili i mezzi aerei a
pilotaggio remoto, definiti come tali dalle leggi speciali, dai regolamenti
dell'ENAC e, per quelli militari, dai decreti del Ministero della difesa. Le
distinzioni degli aeromobili,
aeromobili secondo le loro caratteristiche tecniche e
secondo il loro impiego, sono stabilite dall'ENAC con propri regolamenti
e, comunque, dalla normativa speciale in materia".
Il Regolamento, distingue due tipologie di Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto:
Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR), mezzi impiegati o
destinati all'impiego in operazioni specializzate (lavoro aereo).
Aeromodelli, mezzi impiegati esclusivamente per scopi ricreazionali e
sportivi e che non sono considerati aeromobili ai fini del loro
assoggettamento alle previsioni del Codice della Navigazione.
19
I mezzi aerei a pilotaggio remoto impiegati o destinati
all’impiego in operazioni specializzate o in attività
sperimentali, costituiscono i Sistemi Aeromobili a Pilotaggio
Remoto (SAPR) e ad essi si applicano le previsioni del Codice
della Navigazione secondo quanto previsto dal Regolamento.
Art. 2
Applicabilità
Operazioni Specializzate: per lo scopo del
Regolamento ENAC si intendono le attività che
prevedono l’effettuazione, con un SAPR, di un
servizio a titolo oneroso o meno, quale ad
esempio:
- sorveglianza del territorio o di impianti,
- monitoraggio ambientale,
- impieghi agricoli,
- fotogrammetria, pubblicità, ecc..
Rif: Il Regolamento ENAC "Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto“
20
Edizione n° 1 del 16.12.2013
Il Regolamento ENAC
"Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto"
Sistemi con APR di massa al decollo massima < 25 kg
Per quanto attiene i mezzi del segmento inferiore, utilizzati in operazioni di volo non
critiche, è stato introdotto il concetto di "autocertificazione". Per tale tipo di
operazioni, la responsabilità è lasciata all'operatore che valuta la criticità e l'idoneità del
sistema. Le operazioni critiche, invece, sono autorizzate dall'ENAC, sulla base di
accertamenti, che tengono conto della complessità del sistema e della criticità degli
scenari operativi. Le operazioni di volo non critiche sono tipicamente quelle condotte
in uno scenario operativo nel quale, in caso di malfunzionamenti, non si prevedono
sorvolo
l di aree congestionate
ti
t o di
infrastrutture industriali costituiscono, invece, operazioni
critiche.
ragionevolmente danni a terzi. Il
Art. 5
Definizioni e Acronimi
Aree congestionate: aree o agglomerati
usati come zone residenziali, industriali,
commerciali, sportive,
e in generale aree dove si possono avere
assembramenti, anche temporanei di persone.
23
7
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Il Regolamento ENAC "Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto"
Sistemi con APR di massa al decollo massima maggiore
o uguale a 25 kg
Per i Sistemi Aeromobili Pilotaggio Remoto di peso superiore
ai 25 kg, invece, è sempre prevista una certificazione del
mezzo aereo e una autorizzazione all'operatore aereo,
indipendentemente dalla criticità delle operazioni di volo.
Per tali mezzi, infatti, si mantiene la stessa tipologia di
regolamentazione in uso per gli aeromobili tradizionali,
certificazioni di aeronavigabilità e autorizzazione all'impiego.
24
V70: volume di spazio di 70 m (230 ft) di altezza massima dal
terreno e di raggio di 200 m.
Le regole dell’aria applicabili per le operazioni in “V70” sono
quelle standard dello spazio aereo interessato, inclusa la
capacità di “see and avoid” per il pilota e ad eccezione del
rispetto del principio del “to be seen” da parte degli altri
aeromobili
aeromobili.
V150: volume di spazio di 150 m (500 ft) di altezza massima dal
terreno e di raggio di 500 m.
Il soddisfacimento del Regolamento “Regole dell’Aria” implica la
capacità di “see and avoid” per il pilota e il rispetto del concetto
di “to be seen” dell’APR da parte degli altri aeromobili.
Rif: Il Regolamento ENAC "Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto“
Edizione n° 1 del 16.12.2013
25
Art. 6
Impiego dei SAPR
1. L’impiego dei SAPR è soggetto al possesso di appropriate
autorizzazioni rilasciate dall’ENAC all’operatore o alla
presentazione da parte dell’operatore di dichiarazione
all’ENAC nei termini indicati nelle Sezioni II e III del
Regolamento.
g
2. I SAPR possono essere impiegati per:
a. operazioni specializzate
b. attività sperimentale.
Rif: Il Regolamento ENAC "Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto“
Edizione n° 1 del 16.12.2013
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Art. 6
Impiego dei SAPR
3. Fatto salvo quanto previsto al comma 1, nel caso di operazioni
specializzate per conto terzi, deve essere stipulato un accordo tra
l’operatore del SAPR e il committente nel quale le parti
definiscono le rispettive responsabilità e concordano sull’idoneità
del SAPR per la specifica operazione di volo e sulle eventuali
limitazioni e condizioni connesse, anche con riguardo alle
disposizioni in materia di protezione dati di cui all’Art. 22 del
Regolamento ENAC.
4. Le operazioni si distinguono in operazioni VLOS e
operazioni BLOS.
5. Nell’ambito dell’impiego dei SAPR è vietato il
trasporto di merci pericolose.
Rif: Il Regolamento ENAC "Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto“
Edizione n° 1 del 16.12.2013
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Art. 8
Requisiti per l’impiego dei SAPR
4. Per i SAPR che ricadono nelle previsioni di questa sezione, possono
essere rilasciate certificazioni di tipo ristretto solo se è prevista la
costruzione in serie. In tali casi è applicabile la stessa disciplina
prevista per quelli con massa al decollo massima uguale o superiore a
25 kg. (Sezione III); la conformità di ciascuna unità prodotta viene
attestata dal costruttore mediante rilascio di una dichiarazione di
conformità al tipo
p certificato.
5. I SAPR che ricadono nelle previsioni di questa sezione, possono
essere impiegati in operazioni specializzate non critiche o critiche.
a. Per operazioni specializzate non critiche si intendono quelle
operazioni che non prevedono il sorvolo, anche in caso di avarie e
malfunzionamenti, di:
i. aree congestionate, assembramenti di persone, agglomerati
urbani e infrastrutture;
ii. aree riservate ai fini della sicurezza dello Stato;
28
iii. linee e stazioni ferroviarie, autostrade e impianti industriali.
Esse sono condotte nel volume di spazio “V70” e nell’ambito delle
seguenti condizioni:
‐ ad una distanza orizzontale di sicurezza adeguata dalle aree
congestionate, ma non inferiore a 150 m, e ad una distanza di
almeno 50 m da persone e cose, che non siano sotto il diretto
controllo dell’operatore;
‐ in condizioni di luce diurna;
‐ in spazi aerei non controllati;
‐ fuori
f i dalle
d ll ATZ e comunque ad
d almeno
l
8 km
k dal
d l perimetro
i t di
un aeroporto e dai sentieri di avvicinamento/decollo di/da un
aeroporto.
b. Per operazioni specializzate critiche, si intendono quelle
operazioni condotte in VLOS, nell’ambito di limitazioni/condizioni
che non rispettano, anche solo parzialmente, quanto al
precedente comma 5a.
Rif: Il Regolamento ENAC "Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto“
Edizione n° 1 del 16.12.2013
29
9
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Art. 8
Requisiti per l’impiego dei SAPR
6. Nel caso in cui le attività non possono essere condotte
- nel volume di spazio aereo “V70”,
- in spazi aerei non controllati
- o all’interno di ATZ e comunque ad almeno 8 km dal
perimetro di un aeroporto e dai sentieri di
avvicinamento/decollo di/da un aeroporto,
il richiedente deve presentare, in accordo alle disposizioni
ENAC, richiesta di utilizzo dello spazio aereo (NOTAM).
Rif: Il Regolamento ENAC "Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto“
Edizione n° 1 del 16.12.2013
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Operazioni Critiche
11. Nel caso di operazioni critiche,
l’operatore presenta all’ENAC la domanda di
autorizzazione nella quale attesta la rispondenza al
Regolamento
e indica le condizioni e i limiti applicabili
alle operazioni di volo previste,
inclusa, eventualmente, la necessità di operare in spazi
aerei segregati.
Rif: Il Regolamento ENAC "Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto“
Edizione n° 1 del 16.12.2013
31
La normativa
Riprese aeree
Deve ritenersi tuttora vigente l'art. 72 del regolamento per la
navigazione aerea approvato con r.d. 11 gennaio 1925 n. 356, che
attribuisce al ministero dei trasporti e dell'aviazione civile il potere
di autorizzare riprese fotografiche e cinematografiche da bordo di
aerei. Pertanto è illegittimo il diniego dell'autorizzazione a
compiere rilievi fotografici da mezzi volanti motivato dal mancato
possesso di licenza per svolgere attività di lavoro aereo, in quanto l'art. 72 non
pone alcuna limitazione in questo senso.
Consiglio Stato sez.IV, 20 maggio 1980 n. 560, Vita not. 1981, 267.
DECRETO del PRESIDENTE della REPUBBLICA 9 luglio 2010, n. 133
Nuovo regolamento di attuazione della legge 25 marzo 1985, n. 106, concernente la disciplina del volo da diporto o sportivo. (10G0149) (GU n. 193 del 19‐8‐2010 ‐ Suppl. Ordinario n.197)
IN VIGORE dal: 17‐11‐2010
32
10
21/02/2014
Sommario
L’ambito Legislativo
La Regolamentazione Nazionale in sintesi
Lo Spazio Aereo e il contesto operativo
EFFICACIA del PRODOTTO
(Reliability,
Reliability, Safety,
Safety, Mantainability e Testability
Testability))
Aeronavigabilità Continua
La Formazione
1
CLASSIFICAZIONE
degli
SPAZI AEREI
34
Eurocontrol area of operations
Ref- https://www.public.cfmu.eurocontrol.int/PUBPORTAL/gateway/spec/index.html
35
11
21/02/2014
Processo di definizione degli Spazi Aerei
36
CTA CONTROL AREA - REGIONE DI CONTROLLO
37
ATZ -
AERODROME TRAFFIC ZONE
Zona di Traffico Aeroportuale
STRUTTURA: in genere cerchio di 5NM dall’ARP.
LIMITI VERTICALI: dal suolo ad una specifica altezza
SEGNO GRAFICO: linea punteggiata
ENTI: TWR, AFIS, sprovvisto di ente ATS
38
12
21/02/2014
CLASSIFICAZIONE
DEGLI
SPAZI AEREI
L’ICAO definisce 7 classi di spazio aereo:
A-B-C-D-E-F-G
Obiettivi:
– determinare il tipo di traffico presente
– determinare il servizio ATS fornito
39
40
The three italian
FIRs
13
21/02/2014
Flight Information Region
Spazio aereo non controllato o assistito.
• La FIR costituisce lo spazio aereo “base”.
• Al suo interno sono eventualmente ricavate le
altre tipologie di spazio aereo “specializzato”.
• Tutto lo spazio aereo compreso entro i limiti
laterali e verticali di una FIR che non sia
altrimenti classificato appartiene ad essa.
42
Classi e Servizi negli Spazi Aerei
Nazionali
43
L’Italia ha gli spazi aerei di classe “A” più estesi
e bassi al mondo (1.000/2.000 ft), i CTR più
grandi al mondo e, per di più, con la
classificazione più restrittiva al mondo.
Un pilota
U
il t d
desideroso
id
di rispettare
i
tt
lle regole
l è
è,
spesso, costretto a fare lo slalom fra i CTR
(tanto verticale quanto orizzontale)
44
14
21/02/2014
TIPI di REGOLE
REGOLE DELL'ARIA
REGOLE GENERALI
DI VOLO
REGOLE DEL
VOLO A VISTA
REGOLE DEL
VOLO STRUMENTALE
VFR
IFR
In Italia sono riportate nel regolamento ENAC
“Regole dell’Aria”, pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n.258 del 6 novembre 2006, ed
entrato in vigore il 15 marzo 2007.
45
Art. 16
Regole dell’Aria
1. L’ammissione allo spazio aereo nazionale è soggetta alla
capacità di rispettare le regole dell’aria, nonché gli altri
Regolamenti emanati dall'ENAC applicabili agli spazi aerei
impegnati.
2. Le operazioni in spazio aereo non controllato devono
essere condotte in condizioni di VLOS e in accordo
alle regole dell’aria applicabili al volume di spazio
aereo interessato, se non diversamente autorizzato
dall’ENAC.
3. Le operazioni sono condotte nel volume di spazio “V70” o
“V150” e nell’ambito delle condizioni indicate nel
Regolamento ENAC.
Rif: Il Regolamento ENAC "Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto“
Edizione n° 1 del 16.12.2013
46
REGOLE dell’ARIA
4.6
Eccetto quando necessario per il decollo o l’atterraggio, o per riconosciute
necessità operative degli elicotteri, o su specifica autorizzazione dell’ENAC,
un volo VFR non deve essere effettuato:
a) su zone intensamente popolate di città, su paesi, insediamenti o
assembramenti all’aperto di persone ad altezze inferiori ai 1000 ft al di
sopra del più alto ostacolo situato entro un raggio di 600 m dalla
posizione dell’aeromobile o ad altezza maggiore che dovesse risultare
d ll’
dall’applicazione
li
i
d l paragrafo
del
f 3.1.2;
312
b) in ogni altro luogo diverso da quelli specificati in 4.6 a), ad un’altezza
inferiore ai 500 ft al di sopra del suolo o dell’acqua.
4.6 bis
Eccetto quando necessario per il decollo e l’atterraggio su aeroporti costieri,
dal 1° giugno al 30 settembre compresi non e’ consentito il sorvolo delle
spiagge nel tratto compreso entro 100 m da entrambi i lati della linea di costa
ad un’altezza inferiore ai 1000 ft. Tale prescrizione non si applica agli
aeromobili di Stato e di soccorso.
47
15
21/02/2014
La situazione in ITALIA
83 Aeroporti
13 Militari
70 aeroporti civili
6 Grandi aeroporti
64 aeroporti minori
60% Nord
10% Sud
30% Centro
48
La situazione attuale
Francia : 475 aeroporti civili
Regno Unito: 440 aeroporti civili
Germania : 297 aeroporti civili
Italia : 70 aeroporti civili
49
In Italia ci sono circa 400 aviosuperfici ma solo il 41% con rifornimento
Aviosuperfici
Aeroporti
“Ogni località, su terra o su acqua, istituita dallo Stato, destinata, anche in via temporanea, alla partenza, all'approdo ed allo stazionamento degli aeromobili”
“
Area idonea alla partenza ed all'approdo d'aeromobili, che non appartenga al demanio aeronautico e su cui non insista un aeroporto privato”
Totale Aeroporti
101
Con rifornimento
Con rifornimento
77% Nord 39%
Nord 39%
Nord 52%
Centro 27%
Centro 26%
Sud 21%
Sud 35%
Area
Densità aeroporti
per 10.000km²
Nord 1,6
Centro 2,1
Sud
1,4
Totale Aviosuperfici
400
Con rifornimento
Con rifornimento
41%
Area
Densità aviosuperfici
ciDensità rifornimento
o
per 10.000km²
per 10.000km²
Nord 17,19
Centro 17,36
Sud
6,82
Infrastruttura con rifornimento carburante
6,3
6
3,3
Infrastruttura senza rifornimento carburante
Fonte: Analisi Booz Allen Hamilton
16
21/02/2014
La situazione attuale
Aeromobili di A.G.
Francia :
Francia :
12 142
12.142
Germania :
20.450
Gran Bretagna:
15.942
Italia: 1.150
51
NORME per il TRAFFICO AEREO
( AVIAZIONE CIVILE INTERNAZIONALE “ ICAO ” e AUTORITÀ ITALIANE )
Il servizio del traffico aereo (ATS) sul territorio nazionale è gestito dall’Aeronautica
Militare tramite :
‐ ISPETTORATO PER LE TELECOMUNICAZIONI e ASSISTENZA AL VOLO (ITAV) che
disciplina e sovrintende mediante :
1) SERVIZIO DELLA CIRCOLAZIONE AEREA
‐ servizio di controllo (CS) : esteso a tutti i velivoli che operano in IFR nell’ambito degli
spazi controllati e a tutto il traffico entro i circuiti aeroportuali.
‐ servizio informazioni volo (FIS) : fornisce agli aeromobili in volo informazioni sulle
condizioni, meteorologiche, ll’efficienza
efficienza dei servizi e dei mezzi di assistenza e sul
traffico.
‐servizio di allarme (Al.S) : riceve la chiamata di emergenza e la trasmette al centro di
coordinamento soccorso. Viene assicurato a tutti i velivoli che abbiano compilato un
piano di volo o che costituiscano spazio conosciuto.
‐servizio consultivo (Ad.S) : assiste i voli effettuati nelle rotte assistite degli aeromobili
che operano con piano di volo IFR.
2) SERVIZIO METEO
3) SERVIZIO DELLE TELECOMUNICAZIONI .
52
SPAZIO AEREO (1)
 INFERIORE
 SUPERIORE
- INFERIORE :
dal livello del suolo o dell’acqua fino al livello di volo
250 (25
25..000 piedi) escluso.
escluso.
REGIONI INFORMAZIONI VOLO (FIR o RIV) : 3 spazi aerei assistiti ( sedi MI
– Roma – BR ) di definite dimensioni entro cui vengono assicurati i servizi di
informazioni volo e allarme per
voli VFR (voli a vista) e IFR (voli
strumentali)..
strumentali)
REGIONI TERMINALI DI CONTROLLO (TMA) : spazi aerei controllati, il cui
Ente corrispondente è il Centro di Controllo Regionale (ACC),
(ACC) di definite
dimensioni che si estendono da una specificata altezza dal suolo sino ad un
determinato livello di volo.
volo. Situati alla confluenza di aerovie in vicinanza di
aeroporti ad alto volume di traffico.
traffico. Viene assicurato il servizio di controllo
solo per voli IFR.
IFR.
AEROVIE (AWY) : spazi aerei controllati, il cui Ente corrispondente è il
Centro di Controllo di Aerovia (ACC), a forma di corridoio forniti di radioradioassistenze per la navigazione.
navigazione. Viene assicurato il servizio di controllo per gli
aeromobili in IFR.
IFR. Si estendono da una determinata quota minima a livello di
volo 250 escluso
escluso;; ampie circa 10 miglia nautiche (18 Km).
Km).
53
17
21/02/2014
Lo Spazio Aereo Italiano
54
55
CTR Nord Italia
56
18
21/02/2014
57
Un pilota VFR in Italia è sottoposto a continue richieste di riporto, indicazioni di limitazioni, e segnalazioni varie … sufficienti a disorientarlo.
l i i i
ffi i ti di i t l
58
Le incursioni indesiderate nello spazio aereo ?
Il risultato di:
- stress da superlavoro
- norme poco chiare (soprattutto per gli stranieri)
- spazio
i aereo sovra classificato
l
ifi t
Quanto sopra da spazio all’italica abitudine di
trasgredire le regole :
“tanto non succede nulla!”
59
19
21/02/2014
Lo spazio aereo italiano: i CTR del nord
In neretto la TMA di Milano – spazio aereo in classe A da 2.500 ft
ft..
fino a FL 195
60
Lo spazio aereo italiano:
i CTR del centro
In neretto la TMA di Roma – spazio aereo in classe A da 1.000 – 2.000 –
3.000 ft secondo le zone … fino a FL 195
61
Lo spazio aereo italiano: i CTR del sud
In neretto la TMA di Roma – spazio aereo in classe A da 1.000 – 2.000 – 3.000 ft secondo le zone …
fino a FL 195. Più a Est .. La TMA di Brindisi
- spazio in classe E da 1.500 ft
ft.. a FL 115
62
20
21/02/2014
Lo spazio aereo italiano: i CTR delle isole 1
63
63
Military Air Traffic Control Areas
64
64
S.A classe D
65
65
21
21/02/2014
ROMAGNA CTR
CERVIA
21/02/2014
66
66
Il DM 16 Gen 2013 assegna alla Direzione degli Armamenti
Aeronautici (ARMAEREO) il compito di:
• Provvedere all'ammissione alla navigazione aerea degli
aeromobili militari mediante la certificazione di tipo aeromobile e
la loro immatricolazione nel Registro degli Aeromobili Militari
(RAM)
• Emanare la normativa tecnica relativa all'aeronavigabilità
• Sovraintendere alle attività di studio, progettazione, sviluppo
tecnico,
costruzione,
produzione,
trasformazione,
ammodernamento e alle indagini tecniche sui materiali di
competenza.
• Sono stati identificati in Italia dei corridoi, che interessano una
limitata densità di popolazione, in cui i SAPR possono operare in
sicurezza. In attesa degli sviluppi normativi avviati a livello
nazionale, al momento permane comunque la necessità di
segregare gli spazi aerei tramite NOTAM e sotto copertura radar.
67
SAPR e Normativa per aeromobili militari
68
22
21/02/2014
Emissione di un NOTAM esempio di NOTAM
• Tali informazioni, per l'Italia, vengono accentrate e gestite dall'Enav (Ente
Nazionale per l'Assistenza al Volo) attraverso l'Ufficio Notam (NOF) che
si occupa e preoccupa di reperire, dagli enti preposti per competenza
((Aeronautica Militare Italiana per tutte le informazioni di carattere militare,
Società di gestione ed ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) per quanto
riguarda informazioni sugli aeroporti e tutti gli utenti certificati alla
informazione di pertinenza aeronautica, secondo quanto stabilito dalle
pubblicazioni aeronautiche (Annesso 15 ICAO, Manuale AIS (Aeronautical
Infomation Service), ICAO DOC 8126, ENAC "Regolamento AIS")), tutte le
informazioni aeronautiche che poi verranno smistate e distribuite, secondo
delle "liste di distribuzione", a tutti gli enti interessati. Il NOTAM, quindi,
comunica tutte le informazioni,
informazioni segnalazioni,
segnalazioni divieti e procedure in uso
TEMPORANEAMENTE DIFFORMI da quanto pubblicato in AIP o che
subiranno un cambiamento permanente (PERM). Come per tutte le
comunicazioni tecniche di carattere internazionale, il NOTAM segue un
particolare standard per la fraseologia ed è scritto in Inglese. I NOTAM
possono essere pubblicati per diversi ragioni, tra cui:
– rischi dovuti a show aerei in corso o lancio paracadutisti;
– piste di atterraggio chiuse;
– aiuti alla navigazione (ad esempio i VOR) guasti;
– esercitazioni militari con conseguente restrizione dello spazio aereo;
– luci della pista non funzionanti;
– ostacoli temporanei nei pressi della pista.
Emissione di un NOTAM esempio di NOTAM
Ogni NOTAM emesso contiene l'informazione e la validità (data di inizio e data di fine) della
notizia. Un esempio di NOTAM reale è questo (scritto tutto in maiuscolo):
• A0870/14 NOTAMN Q) LIMM/QSPLT/IV/BO/A/000/999/4431N01117E005 A) LIPE B) 1402251100 C) 1402251500 E) BOLOGNA CTR. ATS SURVEILLANCE SER AVBL WITH LIMITATIONS DUE TO VECTORING FOR FINAL APPROACH PROCEDURES NOT PROVIDED. REF AIP AD 2 LIPE 1‐7 • A0833/14 NOTAMR A7849/13 Q) LIMM/QICAS/I/NBO/A/000/999/4431N01117E005 A) LIPE B) 1402181447 C) 1405172359 EST E) INSTRUMENT LANDING SYSTEM RWY30 UNSERVICEABLE. REF AIP AD 2 LIPE 1‐9 • A0832/14 NOTAMR A7845/13 Q) LIMM/QPIXX/I/NBO/A/000/999/4431N01117E005 A) LIPE B) 1402181447 C) 1405172359 EST E) INSTRUMENT APPROACH PROCEDURE 'ILS OR LOC RWY30' SUSPENDED DUE TO ILS RWY30 'IBBP' UNSERVICEABLE. REF AIP AD 2 LIPE 5‐15 • A0831/14 NOTAMR A7850/13 Q) LIMM/QIDAS/I/NBO/A/000/999/4431N01117E005 A) LIPE B) 1402181446 C) 1405172359 EST E) DME 'IBBP' ASSOCIATED WITH ILS RWY30 UNSERVICEABLE. REF AIP AD 2 LIPE 1‐9
Quanto presente nella riga Q) definisce i "qualifiers" del NOTAM che qualificano, appunto, la
notizia dal punto di vista tecnico definendo il codice da assegnare (NOTAM CODE), la sua
distribuzione (traffico interessato, se IFR o VFR, categoria della notizia, rintracciabilità della
notizia attraverso i canali disponibili, livelli di volo interessati
Anni fa un pilota americano in vacanza in
Italia ha scritto ad AOPA Italia:
Cosa preferisce la vostra CAA:
che si voli in sicurezza …. o
o, che si voli
rispettando le regole …
perché le due cose, insieme, non sono
possibili !
71
23
21/02/2014
Sommario
INTRODUZIONE
L’ambito Legislativo
La Regolamentazione Nazionale in sintesi
Lo Spazio Aereo
EFFICACIA del
del PRODOTTO
PRODOTTO (Reliability
(Reliability,
Reliability,,, Safety,
Safety,
Safety,, Mantainability
Mantainability
EFFICACIA
((Reliability
Safety
e Testability
Testability
Testability)
e
Testability)
))
Aeronavigabilità Continua
La Formazione
CONCLUSIONI/ Considerazioni
1
RPAS SAFETY
SAFETY TARGET REQs
RPAS Classes
(Mass of RPAS)
DEFINITION
AIRCRAFT
REGISTRATION
GCS
OPERATORS
REGISTER
AS A TYPE
GROUND
OPERATOR
CUMULATIVE
PROBABILITY OF
CATASTROPHIC
EVENT
CUMULATIVE
RATE FOR
SYSTEM LOSS
W < 2 kg
MICRO
2 <W< 25 kg
MINI
25 <W <150 kg
LIGHT
10E--6
10E
10E10E-5
150 <W <500 kg
TUAV
10E
10E--6
10E10E-5
10E--6
10E
10E10E-5
500 <W <2720 kg
REGISTER
INDIVIDUAL
AIRCRAFT
PILOT
10E--5
10E
10E10E-3
10E--6
10E
10E--4
10E
SUAV
W > 2720 kg
10E--7
10E
10E--6
10E
<<
5*E10E--6
5*E10E
TUAV=Tactical Unmanned Aerial Vehicle
SUAV=Small Unmanned Air Vehicle 73
The “larger picture”
Aviation safety
Aeronavigabilità
“is the system safe to fly”
Aeronavigabilità
continua
ATM
Interaction OPS MAINT TRG
with other air traffic
Quality control and independent auditing
74
7
24
21/02/2014
Regolamento ENAC
Sezione III - Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto con
mezzi aerei di massa massima
al decollo maggiore o uguale a 25 kg
Art. 10
Aeronavigabilità
1 L’
1.
L’abilitazione
bili i
alla
ll navigazione
i
i
è attestata dal
d l
rilascio di un Permesso di Volo al SAPR
2. o da
un Certificato di Navigabilità Ristretto nel
caso di SAPR in possesso di un Certificato di
Tipo Ristretto.
75
Regolamento ENAC
Sezione III - Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto con
mezzi aerei di massa massima
al decollo maggiore o uguale a 25 kg
Art. 10
Aeronavigabilità
2. il Permesso di Volo può essere rilasciato
a. per effettuare la sperimentazione allo scopo di ricerca e sviluppo o di dimostrazione di
rispondenza alla base di certificazione nel caso di SAPR per i quali è stato richiesto un
certificato di tipo ristretto;
b per operazioni specializzate nel caso di SAPR non costruiti in serie e quindi non in
b.
possesso di certificazione di tipo ristretto.
3. Il Permesso di Volo specifica le condizioni e/o limitazioni, nell’ambito delle quali
devono essere condotte le operazioni, esse includono anche le applicabili limitazioni
riguardanti le aree di operazioni e all’utilizzo dello spazio aereo.
4. Per ottenere il Permesso di Volo per l’attività sperimentale di cui al comma 2a, il
richiedente deve presentare domanda all’ENAC fornendo la documentazione necessaria
per sostanziare la capacità del sistema di svolgere l’attività sperimentale in sicurezza.
L’attività sperimentale deve essere condotta in aree non popolate e spazi aerei
segregati da piloti in possesso di autorizzazione rilasciata dall’ENAC.
76
Sommario
INTRODUZIONE
L’ambito Legislativo
La Regolamentazione Nazionale in sintesi
Lo Spazio Aereo
EFFICACIA del PRODOTTO (Reliability
(Reliability,, Safety,
Safety, Mantainability
e Testability
Testability))
Aeronavigabilità Continua
La Formazione
CONCLUSIONI/ Considerazioni
1
25
21/02/2014
Sezione IV - Disposizioni Generali per i
Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto
Art. 17
Pilota
Per i SAPR di massa massima al decollo < a 25 kg e utilizzati
in operazioni non critiche, l’operatore deve attestare nella
presentare all’ENAC che il p
pilota è
dichiarazione da p
qualificato al pilotaggio del sistema, in quanto ha:
- le necessarie conoscenze delle Regole dell’Aria,
- le competenze per condurre il sistema
- ed idoneità psicofisica.
Rif: Il Regolamento ENAC "Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto“
Edizione n° 1 del 16.12.2013
78
THEORETICAL TRAINING
FLIGHT TRAINING
Air law and ATC procedures
xxhrs
Aircraft gen. knowledge
xx hrs
Flight performance & planning
xx hrs
Basics of controls
Module 1
Flight simulator:
UAV familiarisation
Flight Basics
Human performance
xx hrs
Meteorology
xx hrs
Navigation DC
Navigation
xxhrs
Progress check
Operational procedures
xx hrs
Module 2
First solo take-off
Solo flights
Module 3
Principles of flight
xx hrs
Communications
Xx hrs
TOTAL
3 hrs
Night rating (if requested)
N/A
Navigation Solo
Progress check
Pre-skill test
Total hrs.
---------------------
04:00
79
Sommario
INTRODUZIONE
L’ambito Legislativo
La Regolamentazione Nazionale in sintesi
Lo Spazio Aereo
EFFICACIA del PRODOTTO (Reliability
(Reliability,, Safety,
Safety, Mantainability
e Testability
Testability))
Aeronavigabilità Continua
La Formazione
CONCLUSIONI/
Considerazioni
CONCLUSIONI/
Considerazioni
1
26
21/02/2014
Conclusioni
81
I controlli prevolo iniziano ben prima di iniziare una missione
Domande???
82
Presentation by:
R. Alberto Bernabeo ([email protected])
[email protected]
http://www.salengineering.it/public/it/1/index.asp
83
27