rapporti ambasciate - Italian Chamber of Commerce in Hong Kong

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...dal 1986
SETTIMANALE g 1,00 - ESTERO g 2,00
The main finding of the
March 2014 qualitative survey
on credit terms and conditions in
euro-denominated securities financing and over-the-counter
(OTC) derivatives markets
(SESFOD) is that there has been
a widespread easing in securities
financing terms. More precisely:
across the entire range of securities financing and OTC derivatives transactions, offered price
terms (such as financing
rates/spreads) have eased, on
balance, for nearly all types of
counterparty covered in the survey over the three-month reference period ending in February
2014. Furthermore, offered nonprice credit terms (including, for
example, the maximum amount
of funding, haircuts and cure periods, as well as covenants and
triggers) are also reported to
have eased for almost all counterparty types. In addition, survey respondents indicated an increased use of financial leverage
by hedge funds, an increased intensity of efforts to negotiate
more favourable terms, and a decrease in the volume, persistence
and duration of valuation dis-
STROng FOCuS
On InnOvaTIOn
EIB continues
support for
European SMEs
putes with counterparties.
Credit terms offered to provide funding to clients that is
collateralised by euro-denominated securities have eased for
almost all types of collateral
over the reference period from
December 2013 to February
2014. Respondents to the March
2014 survey, on balance, reported an increase in the maximum
amount and the maximum maturity of funding for many types of
euro-denominated securities. In
addition, respondents indicated,
on net, a decrease in haircuts and
reported lower financing
rates/spreads at which securities
are funded for nearly all types of
euro-denominated collateral
covered in the survey. Furthermore, the results of the March
2014 survey also suggest that
demand has increased for the
Abi: “In lieve recupero
la dinamica dei prestiti bancari”
a marzo 2014 l’ammontare
dei prestiti alla clientela erogati
dalle banche operanti in Italia,
1.850 miliardi di euro è nettamente superiore all’ammontare
complessivo della raccolta da
clientela, 1.724 miliardi di euro.
a seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, la rischiosità
dei prestiti in Italia è ulteriormente cresciuta, le sofferenze
lorde sono risultate a febbraio
2014 pari a 162mld, da 160,4mld
di gennaio. Il rapporto sofferenze
lorde su impieghi è dell’8,5% a
febbraio 2014 (6,5% un anno prima; 2,8% a fine 2007), valore
che raggiunge il 14,4% per i piccoli operatori economici (12,1%
a febbraio 2013; 7,1% a fine
2007), il 13,7% per le imprese
(9,9% un anno prima: 3,6% a fi-
ne 2007) ed il 6,4% per le famiglie consumatrici (5,8% a febbraio 2013; 2,9% a fine 2007).
Se si considerano le sofferenze
nette, si registra una riduzione
dai 79,2 miliardi di euro di gennaio ai 78,2 miliardi di febbraio,
a seguito di operazioni di cessione di prestiti in sofferenza. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è quindi in diminuzione: 4,27% a febbraio dal 4,31%
di gennaio 2014 (3,23% a febbraio 2013; 0,86%, prima dell’inizio della crisi).
a marzo 2014 in lieve recupero la dinamica dei prestiti bancari. Il complesso dei finanziamenti registra un’ulteriore attenuazione della variazione negativa su base annua (-3,2% dal (continua a pag. 16)
ANNO XXVIII - N. 17 - 2014
funding of nearly all types of euro-denominated collateral included in the survey.
Credit terms for OTC derivatives that are not cleared through
a CCP are reported to have either tightened or remained basically unchanged on most aspects
covered by the survey. Responses to the March survey show
very little change in initial margin requirements and a small net
percentage of respondents reported that the maximum
amount of exposure and the
maximum maturity of derivatives trades have decreased over
the three-month reference period. While a large share of survey
respondents indicated basically
unchanged liquidity and trading
for all types of non-centrally
cleared derivatives, a limited
number of respondents indicated
a deterioration of liquidity conditions in non-cleared OTC derivatives markets.
Looking at developments of
credit terms by counterparty
type over a longer horizon, the
March 2014 survey results suggest that price terms have eased,
LuNEdI 28 APRILE 2014
Nostra
intervista
a pag. 6
Alessandra Schiavo
Console Generale d’Italia
a Hong Kong e Macao
Nostra
intervista
a pag. 5
Gianluca Mirante
Direttore Italia di Hong Kong
Trade Development Council
(continues to page 12)
Secondo un nuovo rapporto
dell’OCSE, l’Italia ha aumentato i
contributi e innalzato il livello dei
futuri obiettivi di aiuto allo sviluppo, facendo registrare un’inversione della tendenza al ribasso negli
stanziamenti a favore della cooperazione allo sviluppo. Il Paese deve
ora adottare misure che consentano
di attuare le raccomandazioni volte
a migliorare la propria gestione dei
programmi di aiuti.
L’ultima Peer Review dell’Italia condotta dal Comitato di
aiuto allo Sviluppo dell’OCSE
(Development assistance Committee – DaC) rileva che il contributo italiano per la cooperazione internazionale allo sviluppo
potrebbe essere più efficace con
una strategia generale più chiara
e un più stretto coordinamento tra
i vari ministeri.
Lo studio raccomanda cambiamenti istituzionali per migliorare la gestione, la realizzazione e
la valutazione dei programmi di
sviluppo e per assicurare la coerenza degli interventi. Tali misure
potrebbero prevedere regole destinate a definire i termini della collaborazione dei vari ministeri nei
Paesi beneficiari. L’Italia dovrebbe anche far miglior uso delle valutazioni dei programmi al fine di
migliorare i metodi di lavoro.
alcune delle suddette questioni
potrebbero essere trattate dal progetto di legge di riforma in corso di
esame al Parlamento che prevede
la creazione di un’agenzia di cooperazione allo sviluppo.
“La leadership italiana in fatto
di sicurezza alimentare è un buon
esempio dei risultati che il Paese
può ottenere quando definisce
OCSE
L’Italia aumenta i contributi
allo sviluppo ma potrebbe
migliorarne la gestione
obiettivi chiari,” ha detto il Presidente del DaC, Erik Solheim. Inoltre, ha dichiarato che “la contribuzione dell’Italia per lo sviluppo internazionale potrebbe aumentare
con degli scopi più chiari.”
L’aiuto Pubblico allo Sviluppo
(aPS) fornito dall’Italia ha registrato un calo continuo tra il 2008 e
il 2012, in parte a causa di pressioni dovute alla crisi economica, per
poi aumentare nel 2013. anche se
si è ancora lontani dall’obiettivo di
lunga data delle nazioni unite di
un aPS pari allo 0,7% del Reddito
nazionale Lordo (RnL), l’Italia si
è impegnata ad aumentare il rapporto aPS/RnL dallo 0,14% nel
2012 allo 0,28-0,31% nel 2017. Il
Paese ha anche adottato misure per
migliorare il modo con il quale comunica i flussi italiani di aPS al
Comitato di aiuto allo Sviluppo.
Delle 17 raccomandazioni contenute in una precedente Peer Review del 2009, l’Italia ne ha pienamente attuate tre. altre dieci sono
state attuate parzialmente e le restanti quattro non lo sono state affatto, tra cui una raccomandazione
che suggeriva di rivedere il quadro
normativo della cooperazione allo
sviluppo.
Il rapporto 2014 raccomanda
inoltre che l’Italia si concentri su
un numero più ristretto di partner
strategici multilaterali poiché la sua
azione mira ad un numero inferiore
di Paesi beneficiari.
G.L.
RAPPORTI AMBASCIATE
Hong Kong
a cura di Adriana Caccia
pag. 2
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII
SCIEnza
Sempre più vicina la nascita
della Città sino-italiana
E in Brasile va di scena la Missione
per espandere la collaborazione
nei giorni scorsi si e’ tenuta
una conferenza bilaterale sulla
Luoyang Sino-Italian Science City,
la cui costruzione si trova oggi in
fase avanzata, con la partecipazione di rappresentanti dell’ambasciata italiana a Pechino, del Politecnico di Torino e di imprese provenienti dal Piemonte. Durante l’evento e’ stata discussa la collaborazione sino-italiana a Luoyang, che
presenta le caratteristiche per essere uno degli esempi di successo
della cooperazione bilaterale, frutto
dell’attenzione alle aree emergenti
della Cina, e che offre concrete opportunita’ al nostro Paese.
Cinque edifici a impatto zero.
Il progetto prevede la realizzazione
di cinque grandi edifici a impatto
zero; le strutture sono dotate di una
copertura fotovoltaica che produce
l’energia per il funzionamento delle pompe geotermiche per il riscaldamento; l’isolamento e la ventilazione garantiscono che gli edifici
siano ad energia zero. Il complesso
si trova al centro della zona di
espansione di Luoyang - che avra’,
a regime, 600.000 abitanti - ed e’
situato nelle vicinanze della universita’ normale di Luoyang. numerose imprese italiane hanno gia’
sottoscritto accordi d’insediamento
nel centro all’interno del quale saranno installati i laboratori di ricerca congiunti.
Sviluppo comunicazione universita’- ricerca - impresa dei due
Paesi. nel Centro saranno sviluppate le opportunita’ di cooperazione tra imprese dei due Paesi e la
comunicazione diretta universita’ricerca-impresa. Il progetto e’ il
piu’ grande che l’Italia ha in corso
di realizzazione in Cina. In esso
sono coinvolte universita’ e centri
di ricerca con la possibilita’ di realizzare un hub della ricerca italiana, coinvolgendo molte imprese
del settore. Il primo degli edifici
previsti dovrebbe essere completato entro settembre.
Missione di Sistema per l’Italia nello Stato del Rio Grande
do Sul in Brasile. L’iniziativa,
che si e’ tenuta nei giorni scorsi ed
e’ stata organizzata dall’ambasciata italiana a Brasilia in collaborazione con il Consolato generale a
Porto alegre e la Camera di Commercio italo-brasiliana, ha visto
partecipare una delegazione composta dal direttore per la promozione turistica di Expo Milano
2015, alessandro Mancini, dalla
vice direttrice dell’ufficio Ice di
San Paolo, Loriana Ceccarelli, e
dal direttore dell’Enit per l’america Latina, Salvatore Costanzo.vi
hanno partecipato anche rappresentanti di Promos Milano e del
desk del ministero dell’ambiente
attivo presso l’ICE di San Paolo,
nonche’ undici imprese italiane
dei settori delle energie rinnovabili, dell’O&g e dell’agrobusiness.
Focus su collaborazione bilaterale in ambito scientifico. La
missione, analoga a quelle svolte
di recente negli Stati di Bahia e
Parana’ e che fa seguito alla visita
effettuata nello Stato lo scorso ottobre da parte dell’ambasciatore
italiano in Brasile Raffaele Trombetta, ha visto incontri presso la
Federazione del commercio, il
parco tecnologico Tecnopuc, le segreterie per lo Sviluppo economico e per l’Infrastruttura e la Logistica dello Stato. Si e’ tenuto anche un seminario sulle opportunita’ di business nella regione, organizzato dalla nostra ambasciata insieme alla Federazione degli Industriali. nel corso della missione,
inoltre, e’ stata data particolare attenzione all’approfondimento delle collaborazioni scientifiche bilaterali. In questo contesto, la visita
al parco tecnologico ha consentito
alle imprese italiane di poter conoscere le opportunita’ di intese con
l’istituto di ricerca locale.
L.R.
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economia interna
Lunedì 28 aprile 2014
Questa testata ha usufruito
del contributo statale art. 3 comma 3
legge 7 agosto 1990 nr. 250
Lo sviluppo della cooperazione tra l’Italia e la Polonia nel settore energetico e in particolare del
gas, ma anche l’impulso al dialogo che adotterà la Presidenza italiana dell’uE sulle politiche climatiche ed energetiche dal 2020
al 2030 e i temi della competitività dell’industria europea, sono
stati gli argomenti al centro del
bilaterale tra il Ministro dello Sviluppo Economico Federica guidi
e il Ministro del Tesoro polacco
Wlodzimierz Karpinski.
nel corso dell’incontro, che si
è svolto negli scorsi giorni a Roma presso il Dicastero di via veneto, il Ministro guidi ha messo
ITaLIa-POLOnIa
Collaborazione bilaterale
nei settori gas, competitività
dell’industria europea e politiche
comunitarie su clima ed energia
in risalto come il Progetto Terminale di rigassificazione di Swinoujscie rappresenti l’esempio
dell’importante collaborazione
italo-polacca e quanto il completamento di esso, nel più breve
tempo possibile, sia strategico ai
fini della diversificazione dell’approvvigionamento energetico non
Intesa tra Enea
e Cooperazione italiana
Obiettivo: rafforzare le sinergie
nel campo dell’efficienza energetica,
fonti rinnovabili, ambiente e clima
Il Direttore generale per la
Cooperazione allo Sviluppo del
Ministero degli affari Esteri,
giampaolo Cantini e l’Ing. giovanni Lelli, Commissario dell’EnEa, hanno sottoscritto a Roma,
presso il Ministero degli affari
Esteri, un Protocollo d’Intesa per
rafforzare e strutturare la collaborazione già avviata per attività
di cooperazione allo sviluppo nel
campo dell’efficienza energetica,
fonti rinnovabili, ambiente e clima, sviluppo sostenibile, innovazione del sistema agro-industriale e formazione tecnico-scientifica.
Sostegno politiche Paesi
partner. Il Protocollo d’Intesa
contribuirà al sostegno delle politiche dei Paesi partner della Coo-
perazione Italiana nell’ambito
dello sviluppo economico sostenibile e della green economy, attraverso la definizione ed esecuzione di programmi e progetti, incluso il trasferimento tecnologico
e la formazione specialistica.
definizione proposte nel
campo dell’energia e dello
sviluppo economico. Inoltre
EnEa collaborerà con la DgCS
nella definizione delle posizioni
e proposte della Cooperazione
Italiana nel campo dell’energia e
dello sviluppo economico sostenibile nel quadro dell’agenda internazionale post-2015 e nell’ottica della partecipazione della
Cooperazione Italiana a EXPO
2015.
nel quadro di una presenza
in afghanistan che nel post
2014 vedrà l’Italia sempre più
impegnata a sostenere un percorso di crescita economica,
componente fondamentale per il
consolidamento della transizione politica e di sicurezza, si è
svolta oggi alla Farnesina una
riunione di coordinamento con
rappresentanti del Ministero degli Esteri, del Ministero dello
Sviluppo Economico, dell’agenzia ICE, di Confindustria e
di associazioni di settore (Marmomacchine, Istituto Internazionale del Marmo, uCIMa e
aCIMIT). Ponendosi nel solco
del Memorandum sulla Cooperazione Economica tra Italia e
afghanistan firmato a Roma
nell’aprile 2011, la riunione ha
avuto l’obiettivo di definire una
road map che dia concreta attuazione al “Programma di Promozione Straordinaria del Made in
Italy per i Centri tecnologici in
afghanistan” stipulato di recente tra il MiSE e l’ICE. I settori
in cui si concentreranno gli interventi previsti dal “Programma” riguardano in particolare
Afghanistan:
“Programma
di Promozione
Straordinaria
del Made in Italy
per i Centri
tecnologici”
quelli del marmo, del packaging
agroalimentare e del meccanotessile. Si tratta di comparti tra i
più dinamici e con le maggiori
prospettive di crescita dell’economia afghana e nei quali l’Italia vanta una consolidata e tradizionale eccellenza.
Con la riunione di stamane si
è aperta dunque una fase operativa che vedrà nei prossimi mesi
l’organizzazione di missioni tecniche - coordinate in loco dall’ambasciata d’Italia a Kabul –
che porteranno nel giro di qualche mese all’avvio di un articolato programma di iniziative e di
attività produttive nei tre settori
interessati (trasferimento di tecnologia e di know how, apertura
soltanto della Polonia ma dell’Europa intera.
Il ministro guidi ha altresì ribadito che l’Italia deve agganciarsi ai grandi mutamenti dei mercati
globali del gas e alle politiche di
diversificazione delle fonti, sia ai
fini della sicurezza degli approvvigionamenti, sia per contenere i
prezzi del gas, e proprio per questo guardare con attenzione ai risultati delle attività che sono state
realizzate negli altri Paesi europei
e specialmente in Polonia.
I rapporti economico-commerciali tra l’Italia e la Polonia,
due Paesi che hanno sviluppato
nell’ultimo periodo un vero partenariato strategico, sono buoni: l’Italia occupa il 5° posto come Paese fornitore (con una quota di
mercato del 5,1%) ed il 6° posto
come Paese Cliente (con una quota di mercato del 4,3%). L’interscambio italo-polacco nel decennio 2004-2013 ha avuto un andamento dinamico registrando una
crescita dell’83%, il valore dell’interscambio è passato da
8,7mld di euro del 2004 a quasi
16mld di euro del 2013, le nostre
esportazioni in Polonia sono cresciute dell’82%, passando da
5,1mld di euro del 2004 a 9,3mld
di euro del 2013 e le nostre importazioni sono aumentate
dell’85%, registrando un valore di
3,5mld di euro nel 2004 e di
6,6mld di euro nel 2013.
Anna Casini Leri
di un centro tecnologico di eccellenza nella lavorazione lapidea e nella formazione professionale, varo di specifiche attività settoriali volte ad incentivare il lavoro femminile, scambio
di missioni imprenditoriali,
ecc.).
grazie all’impulso e al lavoro di raccordo e di coordinamento svolto dalla Farnesina,
con la road map concordata questa mattina in attuazione del Piano promozionale di sviluppo del
Made in Italy, il governo italiano conferma il suo ruolo volto a
favorire lo sviluppo di un modello di crescita sostenibile per
l’afghanistan, fornendo un’utile
cornice di riferimento per favorire gli investimenti in un Paese
la cui economia dipende ancora
fortemente dal sostegno internazionale e ponendo, allo stesso
tempo, le basi per rafforzare la
presenza commerciale italiana.
attraverso simili iniziative l’Italia traduce in concreto l’impegno a rimanere in afghanistan
anche nel dopo 2014.
E. de La.
Terza pagina
In occasione del centenario
della nascita dello scrittore Romain gary, la casa editrice neri
Pozzi pubblicherà per la prima
volta ‘una pagina di storia’ e si
prepara a festeggiare cento mila
copie vendute di ‘La vita davanti
a sé’. Il nuovo titolo, per lungo
tempo attributo al nipote di Romain gary, riassume per certi
versi la sua intera poetica. a tutti
è dato a un certo punto di dover
fare i conti con le proprie ambizioni, i propri sogni e le proprie
realizzazioni. a coloro, tuttavia,
per i quali sogni, ambizioni e
realizzazioni hanno, in realtà, il
compito di tenere a bada o celare
una natura fragile, una sensibilità
eccessiva o un’origine sconveniente, questi momenti critici si
danno spesso sotto forma di naufragi definitivi, catastrofi ineludibili, vergogne inappellabili. In
queste storie, contenute in Les
oiseaux vont mourir au Pérou,
un’opera più ampia scritta nel
1960, subito dopo aver lasciato
la diplomazia, Romain gary tratta con ironia e tono scanzonato
di queste catastrofi e di queste
inappellabili, sublimi vergogne.
C’è, ad esempio, il conte di n. ,
ambasciatore di stanza a Istanbul, la città in cui le civiltà vengono a morire in bellezza. alto,
sottile, con un’eleganza che ben
si accompagna a mani lunghe e
delicate, il conte vagheggia di
La fiera a ottobre
sarà a Singapore
Milan Image
Art Fair, in mostra
le fotografie
Dal 23 al 25 maggio
in via Tortona
MIa - Milan Image art Fair,
la fiera internazionale d’arte dedicata alla fotografia nata in Italia
si appresta a sbarcare nel 2014
nel continente asiatico con lo scopo di diventare un punto di riferimento imprescindibile per chi
ama e colleziona fotografia e arte. Infatti, dopo l’appuntamento a
Milano (Superstudio Più, via Tortona 27) dal 23 al 25 maggio
2014, MIa Fair raddoppierà la
propria presenza nel panorama
espositivo internazionale con l’apertura - dal 24 al 26 ottobre
2014 - di MIa FaIR SIngaPORE. giunta alla sua quarta edizione, sempre sotto la direzione di
Fabio Castelli, MIa Fair ospita il
meglio della fotografia, attraverso la sua caratteristica proposta,
unica nel panorama fieristico italiano, che presenta uno stand per
ogni artista – ad ogni artista il suo
catalogo, che da quest’anno sarà
in un formato innovativo passando dal tradizionale catalogo cartaceo al formato e-book. La manifestazione, col patrocinio della
Regione Lombardia, della Provincia di Milano, del Comune di
Milano, può contare sulla riconferma dei partner BnL gruppo
BnP Paribas, Lavazza, BMW i,
Eberhard & Co. e nikon.
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII
Lunedì 28 aprile 2014
Per anni l’opera era stata attribuita al nipote
Romain Gary, libro inedito
per festeggiare il centenario
della nascita
Neri Pozza ha raggiunto cento mila copie
vendute per “La vita davanti a sé’
essere nominato a Roma. In
realtà, un segreto struggimento
lo rode, una fragilità che le buone maniere non sempre bastano a
proteggere, e che lui attribuisce a
un temperamento artistico inappagato. Dopo l’incontro con il
nipote di ahmed, lo scaltro venditore del bazar di Istanbul, e dopo essere stato introdotto alla
magia dell’oûd, il liuto arabo, il
conte di n. scopre ben altra sensuale vocazione. C’è Kopfff, soldato del Führer che vorrebbe ridurre in cenere Pletsvi, un paesino grazioso, dall’aria placida e
innocente, nel folto della foresta
dei Carpazi. Monocolo sull’occhio, stivali lucidati con cura, i
bottoni e il cinturone che brillano nella notte, l’uniforme di gala, Kopfff crede di avere un appuntamento con la bella Morte in
nome della Causa. In realtà è solo lo strumento di Michel Christianu, un vecchio smanioso di
regolare i conti con Fédor, il viLo scorso anno aderirono
una cinquantina di compagnie
teatrali. Oggi sono diventate oltre cento. Sono i numeri di IT
Festival, ovvero Independent
Theatre, una vera maratona che
si terrà da venerdì due a domenica quattro maggio, presso la
Fabbrica del vapore di via Procaccini 4, centro di produzione
culturale della città di Milano.
Realizzato in compartecipazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Milano, IT
Festival, è il primo progetto di
associazione IT che riunisce
oltre cento soci, artisti e compagnie teatrali indipendenti della
città.
Incoraggiati dal successo
dell’edizione zero, nata nel giro
di poche settimane, sulla spinta
dell’entusiasmo e della partecipazione di molti operatori, di
un pubblico subito attento e
sollecito, gli artisti hanno saputo strutturare il loro lavoro
riunendosi in forma associativa
e hanno deciso di bandire una
chiamata pubblica rivolta al
mondo del teatro indipendente
della città; l’esito di questa
chiamata è IT festival, un evento auto organizzato che riunisce
le compagnie teatrali della scena underground cittadina. IT intende creare uno spazio inedito,
che permetta di portare alla luce una realtà, a volte realizzata
sotto traccia eppure sovente di
vitalità sorprendente, una vitalità che lo scorso anno ha inter-
cino che ha messo incinta sua figlia. C’è S., ricchissimo collezionista d’arte che si contende i
Rembrandt con i musei americani, ha l’unico vermeer autentico
scoperto dopo i falsi di van
Meegeren, due castelli in Francia, le dimore più sontuose a
new York e a Londra, un gusto
impeccabile, le onorificenze più
lusinghiere, un passaporto britannico, una bella e giovane moglie siciliana di nobile lignaggio
e, tuttavia, viene sconfitto, e tristemente ricondotto alle sue origini di piccolo straccione di
Smirne, in una feroce disputa
con un suo pari di napoli, un
collezionista partito da una piccola drogheria per ritrovarsi poi
a capo del più grande trust alimentare d’Italia.
Il tono scanzonato con cui
gary tratta di questi destini non
deve ingannare. Come lui stesso
ebbe modo di dichiarare, al centro di questi racconti è «le phé-
nomène humain», qualcosa che
non cessava di sconcertarlo al
punto da «farlo esitare tra la speranza di una qualche rivoluzione
biologica o di una rivoluzione in
quanto tale». Romain gary
(pseudonimo di Romain Kacev)
nacque nel 1914 in Lituania, figlio naturale di un’attrice, ebrea
russa fuggita dalla rivoluzione, e
di Ivan Mosjoukine, la più celebre vedette, insieme a Rodolfo
valentino, del cinema muto. a
trent’anni, gary è un eroe di
guerra (gli viene conferita la Legion d’honneur), scrive un romanzo, Educazione europea (neri Pozza 2006), che Sartre giudica il miglior testo sulla resistenza, gli si aprono le porte della diplomazia. nel 1956, vince il
goncourt con Les racines du
ciel. nel 1960 pubblica uno dei
suoi capolavori La promessa dell’alba (neri Pozza 2006). nel
‘62 sposa Jean Seberg, l’attrice
americana di Bonjour tristesse,
l’interprete di a bout de souffle.
nel 1975 pubblica, con lo pseudonimo di Emile ajar (identificato all’inizio come Paul Pavlovitch, nipote reale di Romain
gary), La vita davanti a sé (neri
Pozza 2005) che, nello stesso anno, vince il Prix goncourt. Il pomeriggio del 3 dicembre 1980,
gary si uccide, nella sua casa di
place vendôme a Parigi.
Saranno presenti anche Piero Colaprico
e Isabella Ragonese
It Festival, a Milano
maratona del teatro
indipendente
Oltre cento compagnie in scena
alla Fabbrica del Vapore
cettato duemila presenze agli
spettacoli e che quest’anno si
prevede di raddoppiare. una
maratona di teatro che abiterà i
luoghi della Fabbrica del vapore, grande laboratorio di idee ed
esperienze creative della città:
Sala Colonne, Il Fischio, Dagad
Studio, via Farini, Care of, Studio azzurro, Maschere nere,
Macchinazioni teatrali sono i
luoghi nei quali saranno allestiti
gli otto palcoscenici.
Il programma delle iniziative è variegato: IT YOung:
tra le 15.30 e le 18 di sabato 3 e
domenica 4 maggio il festival
dedica una parte importante
della propria programmazione
agli spettatori di domani (0-14
anni). I bambini sono invitati a
partecipare a IT e ad esprimere
il loro giudizio tramite un disegno o un pensiero. Il migliore
farà vincere alla propria scuola
ingresso gratuito ad uno spettacolo. IT’S LaTE: a mezzanotte,
al termine della maratona, ci si
ritrova per un incontro di meno
di un’ora tra gli artisti e gli
spettatori. alcune di queste ri-
flessioni saranno espresso in
BLOg IT, spazio virtuale in cui
un gruppo di giovani critici è
chiamato ad osservare e commentare gli spettacoli di IT.
TaLK IT: un modo creativo,
produttivo, libero, l’occasione
di partecipare in modo attivo al
festival. Operatori del settore e
non, sono invitati a discutere e
a confrontarsi sull’esperienza di
IT. Questo incontro informale
si svolgerà tra le 10 e le 14 di
sabato e domenica. Domenica
pomeriggio dalle 15 alle 17 si
elaboreranno le conclusioni dei
lavori. MEnTOR IT: ciascun
gruppo che presenta il suo lavoro a IT ha scelto di far seguire
il proprio lavoro da un mentore,
una persona che ha ne ha seguito le fasi di costruzione. Hanno
aderito al progetto numerosi artisti e non solo: tra gli altri, Serena Sinigaglia, Edoardo Erba,
alina Marazzi, Isabella Ragonese, Danio Manfredini, César
Brie, Piero Colaprico, Leo Muscato.
pag. 3
artisti sul palco
in Piazza San giovanni
Concerto del
Primo Maggio,
la tradizione
si rinnova
Più contenuti
e meno sfarzo
E’ di certo uno degli appuntamenti che più fa discutere, ma
che non può mancare in calendario. a Roma è quasi tutto
pronto per il tradizionale Concerto del Primo Maggio, che si
terrà a Piazza San giovanni: la
manifestazione organizzata dai
sindacati CgIL, CISL e uIL,
che verrà trasmessa in diretta televisiva come in occasione delle
passate edizioni da RaI Tre,
avrà come protagonisti, quest’anno, Clementino, Rocco
Hunt (vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo nella categoria giovani), Bandabardò, Piero
Pelù, Tiromancino, Modena
City Ramblers, Stefano Di Battista e 50 sax del Conservatorio
Santa Cecilia, Francesco Di
Bella, Taranproject con Daniele
Ronda, Perturbazione, Brunori
Sas, Enrico Capuano, PFunking Band, Levante, alberto
Bertoli, i vincitori della passata
edizione dell’1MFestival Crifiu
e altri artisti che verranno annunciati nei prossimi giorni, oltre che ai tre vincitori dell’annuale edizione del contest associato al concertone, che quest’anno avrà per tema "Le nostre storie - accordi e disaccordi delle nostre radici, della nostra memoria e del nostro domani".
Più contenuti e meno sfarzo,
anche se resterà in programma
il momento tradizionalmente
dedicato all’esecuzione dell’inno nazionale - solitamente piazzato in apertura - durante il quale non mancherà una sorpresa,
così come annunciato dagli organizzatori. Tra gli ospiti che
saliranno sul palco si segnalano
i giornalisti aldo Cazzullo e Federica Sciarelli, il fondatore di
Slow Food Carlo Petrini, e i comici nino Frassica e Max Paiella, ndr), che porteranno sul palco in maniera riflessiva argomenti della nostra storia e di
grande attualità: Frassica, ad
esempio, oltre che ai suoi numeri offrirà al pubblico anche la
lettura di una poesia di Ignazio
Buttitta sulla strage di Portella
della ginestra. La conduzione è
stata affidata a Edoardo Leo,
Francesca Barra e Mario vergassola.
pagina a cura di Barbara Sala
pag. 4
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII
EuROPa
Anti-dumping:
misure più severe contro
le importazioni irregolari
Il Parlamento europeo, confermando la sua posizione sugli
strumenti di difesa commerciale,
ha ribadito che l’uE dovrebbe
aumentare le tariffe dei dazi antidumping contro le importazioni
oggetto di dumping o sovvenzioni da parte di paesi terzi e attivarsi maggiormente per aiutare
le piccole imprese a usufruire
delle misure comunitarie contro
tali importazioni. I deputati europei chiedono anche tariffe più
severe contro il dumping sociale
e ambientale e contro quello provocato da sussidi all’esportazione di paesi terzi. I Deputati hanno adottato la sua relazione per
535 voti a favore, 85 contrari e
24 astensioni.
Le piccole imprese dovrebbero beneficiare degli strumenti di difesa commerciale
dell’uE. I deputati sottolineano
che la complessità e le spese di
avvio di inchieste antidumping e
anti-sovvenzioni tendono a confinare tali prassi alle grandi
aziende del settore. Le piccole e
le medie imprese (PMI), al contrario, sono svantaggiate nell’accesso agli strumenti di difesa
commerciale dell’uE.
I deputati suggeriscono la
creazione di un servizio di assistenza per le PMI, per aiutarle a
presentare reclami e fornire una
guida nei processi investigativi.
Il servizio di assistenza potrebbe
anche aiutare i settori d’attività
costituiti in gran parte da PMI a
raccogliere gli elementi iniziali
di prova necessari per lancio di
un’inchiesta antidumping.
Per i settori costituiti in prevalenza da piccole e medie imprese, inoltre, dovrebbe essere
possibile imporre dazi più elevati
sulle importazioni di beni soggetti a dumping o a sovvenzioni.
Indagini senza preavviso. I
deputati non hanno sottoscritto la
proposta in base alla quale gli
importatori comunitari e gli
esportatori di paesi terzi debbano
ricevere un preavviso di due settimane prima dell’imposizione da
parte dell’uE di dazi provvisori
antidumping. La Commissione
aveva proposto questo preavviso
per assicurare che le importazioni
già spedite non fossero colpite,
ma i deputati hanno ritenuto che
ciò avrebbe potuto incoraggiare
lo stoccaggio di merci soggette al
dumping e politicizzare le relazioni commerciali.
Prendere in considerazione
il dumping sociale e ambientale. I deputati chiedono all’uE di
imporre dazi più severi sulle
merci importate soggette al dumping o a sovvenzioni qualora il
paese terzo esportatore “dispon-
economia estera
Lunedì 28 aprile 2014
ga di un livello insufficiente di
norme sociali e ambientali”, giudicato sulla base delle convenzioni sui diritti ambientali e del
lavoro. allo stesso modo, l’uE
dovrebbe imporre dazi più moderati (applicando la “regola del
dazio inferiore”) quando le importazioni soggette a sovvenzioni provengono da un paese meno
sviluppato, che intenda perseguiMartedì sono state approvate
nuove norme uE in materia di
informazioni che i piccoli investitori, ossia quelli non professionisti, dovrebbero ricevere prima di firmare un contratto. Queste informazioni saranno fornite
obbligatoriamente in un documento informativo, in formato
a4 lungo non più di tre pagine
(Key Information Document KID).
Facile lettura del KId. Prima di firmare un contratto, a tutti
gli investitori non professionisti
dovrebbero essere consegnate le
tre pagine, in formato a4, del
KID così da aiutarli a capire e a
confrontare prodotti di investimento preassemblati e basati sulle assicurazioni (i PRIIPs,
packaged retail and insurancebased investment products), a
stimare il costo totale del loro investimento, nonché a essere consapevole del rapporto di rischiorendimento.
Il KID dovrebbe essere chiaramente separato dalla documentazione commerciale e preparato
dall’entità, che deve essere chiaramente identificabile, che ha
creato il prodotto. I negoziatori
del Parlamento hanno ottenuto
che, quando possibile, gli investitori saranno informati se il loro investimento contribuirà a
progetti con finalità ambientali o
sociali.
re i suoi “legittimi obiettivi di
sviluppo”.
Contesto: riforma delle difese del commercio. L’attuale
legge di difesa commerciale
dell’unione europea risale al
1995. Da allora, le relazioni
commerciali dell’uE con i paesi
terzi si sono modificate in modo
sostanziale e la catena è diventata maggiormente globalizzata.
La proposta di revisione mira a
rendere il diritto di difesa commerciale dell’uE più efficacie,
adeguandolo alle sfide odierne
commerciali e aumentandone anche la trasparenza e la prevedibilità.
La maggior parte dei casi di
dazi antidumping e antisovvenzioni avviate dall’uE sono rivolti contro la Cina.
Nuove norme ue
in materia di informazioni
per i piccoli investitori
I deputati hanno constatato
che, sebbene i PRIIPs possono
aiutare i piccoli investitori a diversificare i rischi in molti settori economici, sono tuttavia
“non semplici” e, quindi, posso
trarre in inganno. I deputati
hanno quindi assicurato che, se
possibile, agli investitori sarà
consegnato anche una “avvertenza di complessità” per avvertire che “il presente prodotto è considerato alquanto complesso e potrebbe non essere
idoneo per tutti gli investitori al
dettaglio”.
Prodotti d’investimento
contemplati. Le nuove norme
si applicano a tutti i prodotti
d’investimento destinati ai piccoli investitori. Le norme, tuttavia non si applicano a: prodotti
di assicurazione non sulla vita,
contratti di assicurazione sulla
vita nel caso in cui i beneficiari
sotto contratto possano essere
pagati solo in caso di morte o
per incapacità a causa di infortunio, malattia o infermità, o depositi diversi da depositi strutturali e titoli.
Saranno anche esentati dal
campo di applicazione della le-
gislazione i regimi pensionistici
ufficialmente riconosciuti, i
prodotti previdenziali che, ai
sensi del diritto nazionale, sono
riconosciuti come aventi lo scopo primario di fornire all’investitore un reddito in pensione e
prodotti pensionistici individuali per i quali è richiesto un contributo finanziario dal datore di
lavoro.
Responsabilità per le perdite. I KID non devono essere
fuorvianti. Se un piccolo investitore è in grado di dimostrare che
la perdita finanziaria è stata causata dalle informazioni imprecise
o incoerenti del KID rispetto a
tutti i documenti contrattuali vincolanti, allora, il produttore del
prodotto di investimento potrebbe essere responsabile, ai sensi
del diritto nazionale.
Prossime tappe. La relazione
è stata approvata con 637 voti a
favore, 26 contrari e 16 astensioni. Le nuove norme devono ancora essere formalmente approvate dagli Stati membri, che
avranno poi due anni per renderle applicabili.
Laura Rinaldi
RAPPORTI AMBASCIATE
Lunedì 28 aprile 2014
Le imprese di Hong Kong
tre 60mila società che impiegano
hanno contribuito alla crescita
oltre 10 milioni di persone. alle
delle principali aree dell’asia
aziende di dimensioni più conte-
con apporti di capitali, approvvi-
nute, la partnership con una so-
gionamenti, servizi logistici, ca-
cietà di Hong Kong fornisce un
pacità gestionali e sistemi di cer-
accesso più semplice e veloce ai
tificazione della qualità. Il settore
mercati del continente grazie
finanziario di Hong Kong, che
all’accordo di libero scambio. In-
raggruppa gli uffici di quasi i tre
fine, ogni anno, più di 60 fiere
quarti delle 100 banche più im-
commerciali internazionali ri-
portanti al mondo, fornisce assi-
chiamano a Hong Kong centinaia
stenza alle società multinazionali
di migliaia di espositori e com-
o alle Pmi che intendono intra-
pratori provenienti da tutto il
prendere affari in Cina e nell’a-
mondo.
sia-Pacifico. Quasi il 45% degli
Tribuna Economia ha incon-
investimenti esteri nelle principa-
trato gianluca Mirante, Direttore
li città della Cina (tra cui Pechi-
Italia Hong Kong Trade Deve-
no, Shanghai e guangzhou) sono
lopment Council per approfondi-
effettuati da società di Hong
re alcune tematiche riguardanti
Kong.
business, integrazione, infrastrut-
nella regione meridionale cinese del Pearl River Delta, le so-
ture e modo di vivere e fare impresa:
cietà di Hong Kong sono, da
quasi 25 anni, i principali “moto-
dott. Mirante, concreta-
ri” della crescita economica; ol-
mente, per una societa’, che co-
“Think Asia,
Think Hong Kong”,
un’occasione unica
per le aziende italiane
L’asia continua a guidare la
ripresa e la crescita dell’economia globale. Le aziende europee,
interessate ad esplorare nuove
opportunità commerciali in
Oriente, possono guardare a
Hong Kong, centro finanziario e
commerciale internazionale
dell’asia, come al partner ideale
per la ricerca del proprio successo. Dopo l’ottima accoglienza
ottenuta in
occasione
delle campagne “Think
asia, Think
Hong Kong”
nel Regno
unito,
in
giappone e
negli Stati
uniti, le prossime destinazioni
saranno Francia.
Hong Kong Trade Development Council, grazie al sostegno
di varie organizzazioni, istituzioni e associazioni, organizzerà la
nuova edizione il prossimo ottobre, che farà tappa a Milano, a
Palazzo Mezzanotte, il 30 ottobre 2014.
Con l’obiettivo di promuovere Hong Kong quale hub commerciale principale dell’asia,
nonché la prima tappa per le società estere che fanno il loro ingresso sul mercato asiatico e via
d’accesso privilegiata per la Cina, “Think asia, Think Hong
Kong” evidenzierà i vantaggi dei
servizi offerti da Hong Kong,
quale centro finanziario e commerciale internazionale del continente asiatico e le nuove opportunità commerciali in Oriente, coprendo un’ampia gamma di
temi e settori.
I tre eventi (Regno unito,
giappone e Stati uniti) hanno
evidenziato: investimenti cinesi
all’estero; industria creativa (design, intrattenimento digitale,
co n ten u ti) ;
film; finanza
(business e
raccolta di
capitali in
RMB); collaborazione
con Hong
Kong e la regione del
Pearl River Delta; sviluppo delle
infrastrutture e dei servizi per il
settore immobiliare; servizi logistici e marittimi; servizi professionali (contabilità, legale, consulenza, ecc.); collaborazione
tecnologica (incluse tecnologie
manifatturiere, bio e verdi) e
vendere in Cina e in asia.
La campagna “Think asia,
Think Hong Kong”, per la prima
volta a Milano, sarà l’occasione
per le aziende italiane di entrare
in contatto con i protagonisti del
mondo imprenditoriale di Hong
Kong e coinvolgerà dirigenti
d’azienda, piccole e medie imprese, fornitori di servizi e intermediari, economisti, accademici
e opinion leader.
Milano,
Palazzo Mezzanotte,
30 ottobre 2014
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII
Hong Kong, Regione
Amministrativa avanzata
per crescere e fare business
Tribuna Economica intervista
Gianluca Mirante, Direttore Italia di Hong Kong
Trade Development Council
pag. 5
greater Pearl River Delta sono
significativamente più alti rispetto alle altre regioni del Cina
continentale, incluse la regione
del delta del fiume Yangtze nei
dintorni di Shanghai e la regione
del Bohai nei dintorni di Pechino.
Questa favorevole combina-
sa significa operare nell’econo-
Per Hong Kong, essere co-
mia che per il 19esimo anno
smopolita significa aver in atto
consecutivo (2013) è stata con-
tutta una serie facilitazioni e di
siderata la più libera al mon-
opportunita’ che sono rivolte a
società internazionali che sono
do dal Rapporto Heritage
tutti e non solo a pochi o a chi è
alla ricerca di una via di accesso
Foundation?
del posto. Questo da solo la dice
al mercato cinese particolarmen-
Significa avere la consapevo-
lunga sul perché Hong Kong è
te strategica e a basso rischio.
lezza di essere in uno Stato avan-
una delle principali piazze in cui
zato che mette a disposizione tut-
si insediano le multinazionali
Hong Kong vanta una rete
to il meglio di sé affinché il com-
occidentali che vedono nel Paese
di infrastrutture tra le più ef-
mercio sia il più fluido e sempli-
il proprio headquarter per con-
ficienti del mondo. Quanto in-
ce possibile.
trollare le operazioni in asia.
cide sull’economia e nel tessu-
zione di fattori, fa del Pearl River Delta l’area prediletta per le
to sociale del Paese?
uno dei vantaggi di Hong
Quindi, se non ci fossero i
Kong e dei cittadini che la popo-
presupposti oltre agli insedia-
Le infrastrutture hanno un
lano, è quello di essere abituati a
menti facili e a tutto l’iter snello
ruolo prioritario, un impatto for-
convivere con una forte presenza
e semplice che ne consegue, per
te sull’economia e sulla societa’
internazionale; da sempre, infatti,
Hong Kong sarebbe difficile ri-
di Hong Kong in quanto la fan-
Hong Kong è un crocevia di raz-
manere una delle principali
no essere un hub logistico inter-
ze, culture, religioni. a chiunque
piazze economiche mondiali.
nazionale anche grazie alla faci-
è data la stessa possibilita’, quel-
Se per esempio, un manager
lita’ di spostamento di merci e
lo che conta è il merito. nel mo-
di qualunque nazione, un im-
individui. Da un punto di vista
mento in cui si può contare sui
prenditore o qualunque persona
interno ad esempio, nel momen-
principi fondamentali il risultato
che per vari motivi deve trasfe-
to in cui si affida un pacco ad
è che da questo diverso modo di
rirsi a Hong Kong e deve o vuo-
uno spedizioniere, si è in grado
agire, da questa diversa cultura si
le portare al seguito la propria
di far recapitare lo stesso in me-
è influenzati positivamente, ci si
famiglia, ha sicuramente l’op-
no di 30 minuti da un capo al-
“esalta” ulteriormente; si è anco-
portunità di vivere in una socie-
l’altro della citta’. Da un punto
ra più ispirati e si respira un’aria
ta’ moderna che offre tutti servi-
di vista esterno, possiamo dire
in cui è più facile avere spunti
zi per tutti i diversi stili di vita
che Hong Kong è l’hub per l’a-
per far crescere la propria attivi-
dai più modesti a quelli più pri-
sia in quanto è il primo passo da
ta’.
vilegiati e, non in ultimo, iscri-
compiere per poi poter accedere
vere i propri figli a scuole inter-
all’intero mercato.
La facilità con cui si conducono affari è anche data da un
nazionali di medio-alto livello.
A livello esecutivo, come
governo che ha messo e mette in
atto una serie di servizi (normati-
Perché concentrarsi sulla
HKTdC affianca le societa’
ve e attivita’ da svolgere per
regione del Greater Pearl Riv-
nell’approccio al mercato e
aprire o condurre aziende gia’
er delta?
nella consulenza operativa?
implementate favorendone quin-
Iniziamo con lo spiegare che
Ricerchiamo e verifichiamo
di i vari processi produttivi)
la regione del greater Pearl Riv-
la qualità di potenziali partner
puntuali ed efficienti affinché
er Delta comprende nove città
commerciali per l’import, anche
l’impresa possa esprimere il me-
della provincia meridionale
per quantità limitate. Organiz-
glio di sé.
cinese del guangdong, più
ziamo missioni operative per
Macao e Hong Kong, e rappre-
guidare, accompagnare e rende-
senta la regione economica più
re accessibile questo avvicina-
forte della Cina.
mento al mercato; proponiamo
Quali sono i punti deboli di
Hong Kong?
Possiamo riassumerli in al-
Questa regione offre tutti i
partecipazione a fiere come pri-
cuni punti chiave: forte concor-
vantaggi dei servizi internazio-
mo, e in molti casi fondamenta-
renza di altri Paesi europei (in
nali e delle opportunità d’affari
le, approccio al mercato, per
primis, Francia e germania);
di Hong Kong, abbinati alla
monitorare settore, trend e anda-
potenziali partner e distributori
qualità, ai bassi costi di produ-
menti, e attivare i primi contatti
a Hong Kong subissati da ri-
zione e al mercato dei beni di
con importatori. Supportiamo in
chieste, in tutti i settori; risposte
consumo in crescita che attual-
loco con servizi, per agevolare
non sempre positive al primo
mente contraddistinguono l’area
le relazioni di business e ci ri-
approccio e relazioni a distanza
del PRD.
serviamo di verificare la fattibi-
nella regione del Pearl River
lità /potenzialità per le piccole e
Delta si concentra anche la mag-
media aziende interessate ad en-
Essere una citta’ cosmopo-
gior parte dei consumatori più
trare nel mercato cinese via
lita significa integrare, inte-
ricchi e con il più alto livello di
Hong Kong.
grarsi. Ad Hong Kong, come
spesa. Il Pil pro capite e i prezzi
avviene questo processo?
al dettaglio nella regione del
non più accettate.
Tribuna Economica
pag. 6
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII
“Le relazioni economiche tra
Italia e Hong Kong sono molto
solide e in costante crescita, arricchite da scambi commerciali
intensi e da una fitta rete di società e professionisti che scelgono Hong Kong come base per la
loro attività” ad affermarlo durante la nostra intervista, alessandra Schiavo Console generale d’Italia a Hong Kong e Macao:
Console Generale Schiavo,
negli ultimi anni, come si sono
sviluppate le relazioni tra Italia
e Hong Kong?
La comunità italiana ufficialmente registrata alla nostra anagrafe conta ormai quasi 3.000
persone, con un tasso di espansione che dall’aprile 2010 (data
del mio arrivo qui) ad oggi ha superato il 55%. E’ cambiata anche
nella sua composizione: se fino a
pochi anni fa era rappresentata in
maggioranza da professionisti tra
i 40 e i 50 anni, da qualche anno
ho potuto constatare che sempre
più giovani, spesso all’inizio della loro carriera o appena laureati,
hanno avviato una loro attività a
Hong Kong o sono venuti a lavorare qui.
nel 2013 l’interscambio
commerciale tra Italia e Hong
Kong ha raggiunto i 10,8 miliardi di dollari uSa, con un saldo
attivo in favore del nostro Paese
pari a 4,6 miliardi di dollari
(+18% rispetto allo scorso anno).
Hong Kong si conferma il terzo
partner commerciale dell’Italia in
asia, dopo Cina e giappone, prima di Paesi come India e Corea
del Sud (rispettivamente, con circa 1 e 2 miliardi di uSD di differenza nel volume di scambi), e
molto prima di tutti gli altri paesi
asiatici.
Le nostre esportazioni confermano il trend positivo degli
ultimi anni, con un aumento
dell’8,15% rispetto al 2012, per
un valore di beni pari a ben 7,7
miliardi di uSD (rispetto ai 7,15
nonostante la debolezza dei
mercati occidentali dovuta alle
crisi dei debiti sovrani ed alla
stagnazione complessiva dell’economia uE, nel 2013 l’interscambio con l’estero di Hong
Kong e’ comunque in crescita rispetto al 2012, anche se gli incrementi non sono piu’ a due cifre
cosi’ come era stato per gran parte del 2011. Le esportazioni di
Hong Kong nel 2013 sono cresciute dell’8,5%, per un ammontare complessivo di 535,55mld di
uSD, mentre le importazioni sono aumentate del12,3% con un
valore di 622,28mld di uSD.
I principali paesi clienti di
Hong Kong sono stati, per va-
del 2012): una cifra davvero ragguardevole - soprattutto se si
considera che questa Regione
amministrativa Speciale ha solo
7,2 milioni di abitanti – che conferma la posizione e il ruolo strategici di Hong Kong come terreno per la ri-esportazione di prodotti italiani verso la Cina ed altri paesi, soprattutto del Sud-Est
asiatico.
Ad oggi si contano circa 400
aziende italiane operative nel
Paese e oltre 700 partecipano
alle varie fiere. Qual è il ruolo
dell’Italia a Hong Kong?
Come ho anticipato, Hong
Kong rappresenta inoltre un importantissimo polo di attrazione
per investitori e aziende di tutto
il mondo. Le circa 400 società
italiane o con interessi italiani
(incluse ben 156 società che a
Hong Kong hanno il loro quartier
generale asiatico o gli uffici regionali) rappresentato un insieme
dinamico e diversificato che opera in molteplici settori: dalla finanza, alla moda/abbigliamento,
al lusso, ai servizi legali o di
consulenza, al design, alla ristorazione e alle infrastrutture. alle
societa’ italiane stabilmente installate a Hong Kong, si aggiungono le oltre 10.000 (ma si tratta
di una stima per difetto) che ogni
anno intrattengono rapporti di affari con imprese locali.
L’accordo per evitare le
Doppie Imposizioni fiscali tra
Italia e Hong Kong, la cui positiva conclusione e’ stata a lungo
un obiettivo del nostro Consolato
generale e che e’ stato firmato
nel gennaio 2013 in occasione
della visita dell’allora Ministro
delle Finanze grilli, contribuirà
sicuramente a rafforzare ulteriormente (una volta ratificato anche
da parte del nostro paese) i rapporti economici bilaterali e gli
investimenti di Hong Kong - e
cinesi via Hong Kong - verso l’Italia.
Lunedì 28 aprile 2014
1.600 società quotate
e 83,9mld di dollari di flussi
Ide in uscita
Alessandra Schiavo, Console Generale d’Italia
a Hong Kong e Macao, nella nostra intervista,
parla dei numeri significativi della Città
Italia e nel mondo?
Per le caratteristiche che ho
esposto, Hong Kong è non solo
un importante centro di attrazione di investimenti stranieri, ma
anche una straordinaria piattaforma per gli investitori, sia locali
che della Cina Popolare, che da
Hong Kong intendono espandersi
in asia o in Europa.
La Borsa di Hong Kong e’ la
seconda più grande in asia e la
sesta al mondo per capitalizzazione.
a fine 2013 risultavano quotate circa 1.600 società, di cui
776 della Cina continentale, quasi altrettante di Hong Kong, e il
rimanente centinaio di Paesi terzi
(Prada resta al momento l’unica
società italiana qui quotata). Il
flusso di Investimenti Diretti
Esteri in uscita da Hong Kong
verso tutto il mondo nel 2012 è
stato pari a 83,9 miliardi di dollari uSa, posizionando Hong
Kong al terzo posto in asia dopo
il giappone e la Cina continentale.
gli investitori che da Hong
Kong guardano all’Italia sono attratti non solo dai settori tradizionali del lusso e della moda, ma
anche da settori legati all’innovazione tecnologica, alle biotecnologie e farmaceutica, alla meccanica e all’immobiliare di pregio.
uno dei più grandi investimenti esteri mai effettuati in Italia e’ stato quello nel gestore di
telefonia mobile 3g, per un valore di quasi 7 miliardi di euro, effettuato dall’imprenditore di
Hong Kong, Li Ka-shing, che ha
anche investito nel porto di Taranto.
Come Hong Kong investe in
+8,15% per l’export
italiano nel 2013
lore (tra parentesi la variazione
RAPPORTI AMBASCIATE
esportato da Hong Kong.
rispetto al 2012 e quanto ogni
Per quanto riguarda le impor-
paese incide sul totale esportato
tazioni, in valore, i primi 5 paesi
da Hong Kong): Cina (+12,8%
fornitori sono stati, per variazio-
/ 60%), Stati uniti (-2,24% /
ne e quota del mercato di Hong
8%), giappone (-5,85% /
Kong: Cina (+4,64% / 41,5%),
3,26%), India (0,7% / 0,2%) e
Svizzera (+210,7% / 8,1%),
Taiwan (-1,53% / 2%) . L’u-
giappone (-9,13% / 6,5%),
nione Europea, che figura al se-
Taiwan (+6,2% / 6,4%), Stati
condo posto dopo la Cina per
uniti (+21% / 5,9%). Le fornitu-
area di destinazione delle mer-
re dall’unione Europea (27 pae-
ci, ha mantenuto i valori regi-
si),che si posiziona al 3º posto
strati nel 2012 (432,8mld uSD)
dopo Cina e Svizzera,hanno regi-
ed incide per l’8,1% sul totale
strato un +13,6%, e incidono per
dopo quattro anni di permanenza in Sede, quali sono gli
obiettivi raggiunti?
Sotto il profilo economico, il
piu’ rilevante e’ stato senz’altro
la conclusione dell’accordo per
evitare le Doppie Imposizioni, i
cui negoziati si trascinavano da
anni e che senz’altro contribuira’
ad incrementare gli scambi e gli
investimenti reciproci, alleggerendo tra l’altro gli oneri amministrativi per le nostre piccole
imprese. abbiamo portato a termine nuovi accordi in materia di
cooperazione giudiziaria e rimosso il bando all’importazione di
carne italiana, anch’esso esistente da tempo. abbiamo organizzato tanti eventi di public economic
diplomacy e per l’attrazione degli investimenti, associando le altre Istituzioni italiane qui presenti e delegazioni dall’Italia (anche
della Banca d’Italia), e sostenuto
e cooperato allo svolgimento di
numerosissimi eventi di promozione commerciale, del Made in
Italy e dell’immagine del nostro
paese.
Sul piano culturale, ho potuto
avere un paio d’anni fa la gioia
di aprire l’Istituto Italiano di Cultura, con cui realizziamo un fittissimo programma di eventi che
stanno riscuotendo grandissimo
interesse da parte della stampa
locale.
Convinta che la cultura sia un
grande asset dell’Italia e che pronuovere all’estero il nostro enorme, unico e ricco patrimonio artistico sia il modo piu’ efficace
per fare “branding” del nostro
Paese, ho ideato e reperito i fondi
per realizzare, a Hong Kong e a
Macao, due grandi Mostre di arte
il 7,6% sul totale degli acquisti
dall’estero di Hong Kong.
L’interscambio con l’Italia.
nel 2013, l’Italia si posiziona
sempre al 16º posto in assoluto
tra i fornitori di Hong Kong e al
terzo tra i paesi europei (dopo
Regno unito e germania) con un
valore di beni esportati pari a
7,74 miliardi di uSD, in aumento
dell’ 8,15% rispetto al 2012, e
una quota mercato dell’1,24%. Il
valore delle esportazioni (riesportazioni*+prodotti nazionali)
di Hong Kong verso l’Italia e’
stato pari a 3,12 miliardi di uSD
(- 3% sul 2012) e una quota dello
0,6%. L’Italia nel 2013 perde
una posizione e, scende ora al
italiana, portando grandi capolavori sia di Botticelli che di Caravaggio. In quest’ultimo caso, abbiamo scelto “Cena a Emmaus”,
proveniente da un Museo di Milano (la Pinacoteca di Brera), per
iniziare a dare la massima pubblicita’ possibile all’Expo 2015.
Infine, ho assunto l’iniziativa
di realizzare – grazie alla collaborazione di storici e giornalisti
italiani e di oltre 140 cittadini – il
primo libro che sia mai stato
scritto sulla storia (piu’ antica di
quanto comunemente si pensi,
perche’ cinquecentenaria) della
collettivita’ italiana a Hong
Kong e Macao, che e’ stato pubblicato gia’ in due lingue (in inglese e italiano, “Cinque secoli
di italiani a Hong Kong e Macao”, Ed. Brioschi), e che presto
sara’ tradotto anche in cinese.
Come vive una donna a
Hong Kong?
Molto bene. Questo e’ un posto dove il ruolo delle donne viene riconosciuto e apprezzato. Sono molte le imprenditrici locali
di successo e le figure femminili
integrate a pieno titolo nel governo della Regione e delle piu’ importanti societa’ economiche, nel
tessuto educativo e culturale e
nei maggiori centri decisionali.
E’ inoltre una metropoli molto
sicura e ordinata, dove la percentuale di crimini o violenze contro
le donne appare contenuta. Questi fattori contribuiscono ad attrarre anche un numero sempre
maggiore di nostre connazionali:
se prima si trattava soprattutto di
mamme e mogli al seguito dei
loro mariti (che animano in ogni
caso molto efficacemente la
splendida associazione Donne
Italiane), e’ considerevolmente
aumentato negli ultimi anni il numero di donne italiane molto in
gamba e qualificate che sceglie
di trasferirsi qui per svolgere la
propria attivita’ professionale.
Tribuna Economica
20˚ posto fra i paesi clienti di
Hong Kong.
I settori di punta dell’export italiano. In ordine di valore, le prime 10 categorie merceologiche esportate a Hong Kong
dall’Italia sono state nel periodo:
abbigliamento in pelle +7,6%,
abbigliamento +8,76%, artigianato +14,8%, gioielleria
+20,87%, pelli e pellami
+16,3%, macchinari e macchinari elettrici +4,4%, calzature
+13,6%, tessuti e filati -2,9%,
prodotti alimentari e vini
+19,05%, prodotti chimici e materie grezze -3,33%.
Fonte: Ice Hong Kong
RAPPORTI AMBASCIATE
Lunedì 28 aprile 2014
Il Chief Executive CY Leung
ha presentato la sua agenda
politica per il 2014
Il Chief Executive del governo di Hong Kong CY Leung ha
presentato al Consiglio Legislativo il suo programma di governo
per il 2014, prevalentemente incentrato sulla lotta alla povertà,
sul consolidamento dello sviluppo economico e sugli investimenti per le nuove generazioni (con
un focus particolare sull’istruzione). Per quanto riguarda il welfare, circa 3 miliardi di HKD saranno destinati ad assegni familiari
per i nuclei a basso reddito (circa
200.000 famiglie per 710.000 beneficiari in totale), l’aumento dei
fondi per l’istruzione pre-scolastica, il potenziamento dei sussidi
per le spese immobiliari e le forme di sostegno per anziani e disoccupati.
notevoli saranno anche le risorse stanziate in favore dell’educazione, soprattutto universitaria,
con la costituzione di un fondo di
100 milioni di HKD per studenti
di università e istituti di formazione, l’istituzione di un programma di borse di studio per
100 studenti ultra-meritevoli
l’anno per compiere studi o ricerche presso “rinomate università
straniere” (con borse a disposizione pari a 25.000 euro l’anno a
studente, cui potrebbe aggiunger-
si un assegno per altri 20.000 euro) e l’istituzione di un altro progetto teso a coinvolgere altri
9.800 studenti locali e bisognosi
di aiuti per partecipare a programmi di scambio con l’estero.
Fortissima, come sempre,
l’attenzione alle misure volte a
rafforzarne il ruolo di hub economico e finanziario strategico
nell’asia sud-orientale, puntando
in particolare su servizi finanziari
(con un focus speciale sul mercato offshore in valuta cinese), i
servizi legali internazionali, la logistica e i trasporti (nuova linea
metropolitana, porto e aeroporto),
i settori collegati al “turismo economico” (convegni e fori internazionali, esposizioni e fiere), tecnologia, IT e industrie creative.
Sono questi i settori che
possono coincidere con aree di
potenziale interesse in cui potrebbero inserirsi con profitto
imprese e attori italiani, oltre alle opportunità offerte dallo sviluppo infrastrutturale della metropolitana locale (MTR), dell’aeroporto e dell’isola di Lantau (che verrà a trovarsi in posizione strategica in vista della
costruzione del “mega-ponte”
che collegherà Hong Kong,
zhuhai e Macao.
Hong Kong rafforza
il proprio ruolo come centro
di attrazione turistica
Il flusso di turisti in arrivo
potrebbe raggiungere i 70 milioni entro tre anni
Hong Kong rafforzerà ulteriormente il proprio ruolo come
uno dei principali centri di attrazione turistica della Regione asiatica. Le previsioni fornite da gregory So, Ministro del Commercio e dello Sviluppo Economico,
prevedono un ulteriore aumento
dei flussi verso Hong Kong - già
pari a 54,3 milioni nel 2013, di
cui 40,8 provenienti dalla Mainland – fino a a 70 milioni di visitatori l’anno entro il 2017, suscettibili di salire fino a 100 milioni
entro il prossimo decennio.
Il turismo (che già oggi contribuisce per il 4,5% al PIL di
questa SaR, fornendo circa
230.000 posti di lavoro) si conferma dunque, anche in prospettiva, come uno dei pilastri di questa economia.
Hong Kong dovrà pertanto
sviluppare nuove infrastrutture al
fine di evitare che il crescente numero di turisti possa creare difficoltà agli abitanti di questa città.
Il Ministro So ha sollecitato
in particolare la costruzione di
nuove strutture alberghiere, oltre
al potenziamento dei poli fieristici dedicati al “business tourism”
(asia World Expo e Exhibition
Center).
Inoltre, come annunciato dal
Chief Executive CY Leung alla
presentazione della sua agenda
politica 2014, è previsto un forte
sviluppo urbano dell’isola di
Lantau, dove le autorità locali
intendono incanalare parte di
questa crescente domanda, anche
tramite la creazione di nuovi poli
commerciali.
Infine, il Ministro So ha
preannunciato uno studio di fattibilità sul potenziale di sviluppo
dei nuovi Territori settentrionali,
tra cui la zona di Lok Ma Chau.
E’ notizia di questi giorni, riportata dai media locali, che tre
deputati del Consiglio Legislativo hanno presentato una proposta
per introdurre una tassa d’ingresso (fino a 100 HKD) per tutti i
non residenti di Hong Kong che
arrivano via terra, con l’obiettivo
ultimo di limitare i flussi di turisti
provenienti dalla Cina continentale che vengono a Hong Kong e
si fermano una sola giornata (circa 20 milioni all’anno). La proposta è stata fortemente criticata
e ritenuta lesiva dell’immagine
della città, controproducente e
inapplicabile dallo stesso Chief
Executive e dai rappresentanti del
settore turistico.
Fonte: Consolato Generale d’Italia a Hong Kong
La crisi economica e finanziaria che ha colpito uSa ed Europa
per poi estendersi al resto del
mondo ha toccato solo di riflesso
Hong Kong, il cui PIL (cresciuto
nel 2011 ad un tasso del 5%) e’
aumentato nel 2012 dell’1,4%: un
risultato non trascurabile per
un’economica estremamente
avanzata, che ha segnato un ulteriore miglioramento nel 2013,
quando si e’ registrata una crescita di poco inferiore al 3%
(+2,9%, per l’esattezza).
In misura ancora maggiore rispetto a due anni fa, Hong Kong
si conferma come uno dei modelli
di riferimento per la regione asiatica, oltre che uno dei principali
centri finanziari e commerciali a
livello mondiale, grazie alla sua
capacità di rapido adattamento alle mutevoli condizioni dei mercati internazionali, alla sua vicinanza geografica al “gigante cinese”,
e al pressochè unico complesso di
condizioni favorevoli che la rendono un efficace polo di attrazione per gli investitori stranieri e
per le società di tutto il mondo italiane incluse - che scelgono
questa moderna metropoli come
quartier generale per le loro attività in asia e come porta di accesso al vasto mercato della Cina
Popolare.
Oltre al particolare legame
con la RPC (di cui costituisce
una Regione amministrativa
Speciale, sulla base del principio
“un Paese, due sistemi”), queste
condizioni includono un ordinamento giuridico trasparente e di
stampo britannico, una magistratura completamente indipendente
che agisce in modo imparziale
anche a tutela degli investimenti
stranieri, la libertà ed apertura
“Responsabilità” è un impegno costante che definisce e
guida la Compagnia aerea di
Hong Kong: la “Responsabilità”
verso i passeggeri, i dipendenti, le risorse naturali e il patrimonio artistico è il principio
ispiratore di Cathay Pacific, oltre che un impegno che avvicina e unisce Oriente e Occidente. “Responsabilità” è una scelta quotidiana e al tempo stesso
un obiettivo a cui tendere costantemente.
Cathay
City, il simbolico headquarter della Compagnia presso
l’aeroporto di
Hong Kong, è
una città “a dimensione
Cathay” in cui
gli ambienti di
lavoro e per il tempo libero si
coniugano all’interno di una
struttura tecnologicamente evoluta e all’avanguardia dove tutti
i livelli di staff convivono, lavorano, creano e realizzano.
anche per la sua sede milanese, inaugurata ad aprile 2012,
Cathay Pacific ha operato una
scelta responsabile nei confronti
dei propri dipendenti: Palazzo
Montedoria, in via Pergolesi 25,
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII
pag. 7
La maggiore piattaforma
offshore per il commercio
del Renminbi
del suo sistema economico, l’efficienza della pubblica amministrazione e un livello di tolleranza della corruzione prossimo allo
zero, un settore privato particolarmente sviluppato, l’alto livello di istruzione e la mentalitá occidentale del capitale umano, un
sistema infrastrutturale capillare
ed efficiente (con un porto e un
aeroporto ai primi posti nel mondo), l’uso dell’inglese tra le lingue ufficiali, un sistema finanziario ben regolato e ad alta capitalizzazione.
nonostante la crescente concorrenza di altre piazze finanziarie asiatiche e non, Hong Kong
conferma la sua funzione di
maggiore piattaforma offshore
per il commercio del Renminbi
(con oltre mille miliardi di RMB
di depositi a fine 2013). Sarà
molto interessante verificare
quanto e come questo ruolo crescerà di importanza, una volta
che l’accordo di connessione diretta tra la Borsa di Hong Kong e
quella di Shanghai da poco annunciato sarà effettivamente realizzato.
Tale intesa (che per essere finalizzata dovrebbe impiegare circa 6 mesi) prevede lo sviluppo di
un programma pilota per permettere ad investitori di Hong Kong
e della RPC di operare su titoli
selezionati contrattati sull’altra
piazza, ed è considerato un importante traguardo per l’ulteriore
apertura della Cina al mercato dei
capitali e all’internazionalizzazione del Renminbi, oltre a una misura di rafforzamento del ruolo di
Hong Kong come hub finanziario
internazionale e come porta di accesso da e verso la Cina Popolare.
L’ammontare complessivo delle
transazioni finanziarie tra le due
Borse sarebbe pari a 550 miliardi
di yuan all’anno (circa 68 miliardi di Euro) e dovrebbe coinvolgere 826 società (di cui 266 quotate
a Hong Kong e 560 a Shanghai).
Oltre ad essere un centro economico di prima grandezza,
Hong Kong sta rafforzando la
propria capacità di attrazione turistica: nel 2013 ha accolto 54,3
milioni di visitatori, di cui 40,7
milioni provenienti dalla sola Cina continentale; secondo le proiezioni del governo tali numeri dovrebbero salire fino a raggiungere 70 milioni di visitatori nel
2017 e 100 nel 2023. Per prepararsi a soddisfare la “pressione”
turistica in aumento, l’Esecutivo
ha preannunciato un piano che
prevede la costruzione di 99 nuovi alberghi (in aggiunta agli attuali 217): prospettiva questa che
potrebbe riservare interessanti
opportunita’ anche per una maggiore affermazione della ristorazione italiana, della nostra gastronomia e del nostro eccellente
patrimonio enologico.
Alessandra Schiavo
Console Generale d’Italia
a Hong Kong e Macao
Cathay Pacific
una Compagnia aerea
“socially and environmentally
responsible”
è un edificio che unisce pregio
architettonico e una ispirazione
feng shui nell’organizzazione
degli spazi interni.
Con i suoi oltre 180 aeromobili di linea, tra passeggeri e
cargo, Cathay
Pacific vanta
una delle flotte più giovani
dei cieli. a
terra come in
volo Cathay Pacific garantisce
elevati standard di qualità e sicurezza nel pieno rispetto della
responsabilità ambientale. Il
programma FLY greener, a cui
aderisce anche la consorella
Dragonair, è il primo programma ad essere aperto da un vettore asiatico allo scopo di compensare l’emissione di CO2 nell’aria generata da ogni volo.
a conferma dell’impegno
dimostrato, Cathay Pacific
airways è stata quotata per la
prima volta nel Dow Jones Sustainability Indices (DJSI), il
principale indice di riferimento
globale della sostenibilità.
nel 2014 Cathay Pacific
airways ha aderito all’iniziativa Chic Goes
Wild, organizzata da Fidenza village
Chic Outlet
Shopping. Oltre alle numerose iniziative
organizzate
nell’esclusivo outlet romagnolo,
la Campagna prevede una charity partnership con Botanic
gardens Conservation International per la preservazione dei
giardini botanici.
pag. 8
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII
Hong Kong has a significant
pool of experienced fine wine
merchants with good wine
knowledge and international
wine trade experience. amid the
growing demand for wine in
asia, the Hong Kong government removed all duty-related
customs and administrative controls for wine in February 2008
to facilitate the development of
Hong Kong as a wine trading
and distribution centre for the region, particularly the Chinese
mainland. Besides wine trading
and distribution, wine-related
business includes auction, retailing, warehousing, catering and
transportation.
Following the deregulation,
development of the wine industry has accelerated. Wine imports
surged some 80% in the first
year. according to an ad hoc survey carried out by the Commerce
and Economic Development Bureau to evaluate the economic
benefits of wine duty exemption,
about 850 new wine-related
companies were set up in Hong
Kong in 2008 and 2009, bringing
the total to 3,550; the wine sector
as a whole gained HK$5.5 billion worth of wine-related business receipts in 2009, representing an increase of over 30% as
compared with 2007; and the
number of employees engaged in
wine-related business increased
by more than 5,000 as compared
with 2007, reaching 40,000 by
the end of 2009. This increase in
employment was equivalent to
about 1,000 full time jobs, 60%
of which were for front-line
staff; and the number of wine-related manpower and professional
courses (including sommelier
training as well as wine business/management courses) grew
from 21 in 2007 to 86 in 2009.
The number of participants in
these courses reached over 8,500
in 2009, representing an increase
of more than two times as compared with about 2,400 participants in 2007.
Hong Kong is the only place
in the world that has entered into
an agreement with the mainland
Chinese government, allowing
wine imports to go into China
under CEPa and enhanced cus-
Wine Industry
toms facilitation measures. This
makes the city an unrivalled
gateway to China, attracting industry players from around the
world to launch or expand their
business in Hong Kong. Hong
Kong, being a duty-free port
with good air connectivity and
storage facilities, is regarded by
asian investors as the most costeffective and convenient distribution hub to store their investment-grade wines for delivery to
their markets on-demand.
Since the weather in Hong
Kong is not suitable for growing
grapes, there is only very little
wine production in Hong Kong,
and therefore insignificant domestic exports. virtually all exports are re-exports of imported
wines with asia being the major
market. Chinese mainland and
Macau, taking up some 84% of
the total in 2012, are the major
wine exporting destinations of
Hong Kong.
On the other hand, Hong
Kong’s wine imports have expanded fast since the elimination
of import duties in February
2008. In 2012, imports of wine
amounted to HK$8.1 billion, a
four-fold increase from 2007.
after years of strong growth, the
value of wine imports saw a drop
of 17.7% in 2012 and 1.4% yearon-year in the first 10 months of
2013.
Most of the imported wines
originated from European countries such as France and the united Kingdom, but there has also
been a significant share coming
from australia.
In volume terms, Hong Kong
imported some 50 million litres
of wine in 2012, up 4.9% from
2011. During the first 10 months
of 2013, wine imports in volume
terms dropped slightly by 1.6%
year-on-year. about 37% of the
imported wines were re-exported
in 2012. The rest – about 63% of
wine imports were brought away
from Hong Kong by individuals
or retained in Hong Kong, for
storage or immediate consumption.
RMB deposits up 3%
Renminbi deposits in Hong
Kong climbed 3% to RMB920.3
billion in February while overall
foreign-currency deposits dropped 0.4%, the Monetary authority said.
Total deposits with authorised institutions increased 1.6%,
while Hong Kong-dollar deposits rose 3.7%. The total remittance of renminbi for cross-border trade settlement was
RMB394.1 billion, compared
with RMB492.3 billion in January.
Total loans and advances
grew 3.2% in February. Loans
for use in Hong Kong, including
trade finance, rose 3.9%, while
loans for use outside Hong Kong
expanded 1.4%. as Hong Kongdollar loans increased at a
slower rate than deposits, the
Hong Kong-dollar loan-todeposit ratio edged down to
84.3% at the end of February
from 84.4% a month earlier.
Seasonally adjusted Hong
Kong-dollar M1 grew 2.2% in
February and expanded 5.8%
year-on-year. unadjusted Hong
Kong-dollar M3 increased 3.2%
during the month, and grew
8.6% from a year earlier.
Lunedì 28 aprile 2014
according to the 12th FiveYear Development Plan for urbanisation in guangdong
Province announced by the
guangdong provincial government earlier, one of its objectives
is to raise the urbanisation rate
by 0.8 percentage point a year to
reach 70% by 2015.
guangdong began its first
round of urbanisation drive as
early as 10 years ago. at that
time, the urbanisation rate of the
province was only 36.2%, but
this rate rose to 66.5% by 2011.
During the 12th five-year plan
period (2011-2015), guangdong
is pushing forward a new round
of urbanisation drive giving emphasis to new concepts such as
coordinated regional development, low-carbon green development, and economical and intensive development. It can be expected that related industries will
stand to benefit from this new
round of urbanisation drive.
Infrastructure and environmental protection see development opportunities. unbalanced
regional development in guangdong, as China’s largest provincial economy, has become an adverse factor tethering the economic growth of the province. In
particular, as guangdong is currently going through a critical
moment ushering in a new development mode to replace the old,
coordinated development of its
eastern, western and northern regions will be an important task
of the province in the days to
come. Hence, accelerating the
progress of urbanisation can help
narrow the development gap between the Pearl River Delta
(PRD) region and the eastern,
EMBASSIES REPORT
Guangdong sets forth
objectives for new round
of urbanisation
western and northern regions of
guangdong.
The development plan states
that efforts will be made to expedite the pace of urbanisation in
the eastern, western and northern
regions of guangdong where the
urbanisation rate will be raised
by about 1 percentage point a
year, higher than the provincial
target of 0.2 percentage point.
according to figures released by
the guangdong statistics bureau,
in 2011 the urbanisation rate of
guangdong province was 66.5%,
markedly lower than that of the
PRD region, which was over
80%.
according to the development plan, action will be taken to
increase the capacity and enhance the quality of the urban areas at prefectural-level cities in
guangdong’s eastern, western
and northern regions, and to foster regional development growth
poles. Steps will be taken to integrate the urban areas of Shantou,
Chaozhou and Jieyang; accelerate the development of an economic circle in the ports of
zhanjiang, Maoming and
Yangjiang; and promote green
development in the mountainous
areas in northern guangdong. as
for the PRD region, efforts are to
be made to expedite the advancement of unification.
In quickening the pace of urbanisation, construction of transport infrastructure takes the lead.
according to the development
plan, efforts will be made to
achieve the following by the year
2015: the length of rail transport
in guangdong will reach 5,000
km, and the main frame of the
inter-city rail transport network
in PRD with guangzhou and
Shenzhen as the major nodes
linking nine PRD cities at above
prefectural-level and urban
Qingyuan will be built; the total
length of trunk roads will reach
204,000 km, of which, the total
length of expressways will reach
6,800 km, basically meeting the
target of having expressways in
every county.
guangdong plans to adopt the
TOD (Transit Oriented Development) mode in advancing comprehensive development of land
resources along the lines of the
inter-city (urban) mass transit.
under this mode, a number of
“urban complexes” would be
built, forming a virtuous cycle of
interactive promotion between
inter-city (urban) rail transport
and city (township) planning and
construction.
Low-carbon and green concepts facilitate environmental
protection industry. In its latest
round of urbanisation planning,
guangdong places emphasis on
the promotion of low-carbon and
green concepts as well as on the
integrated control of urban and
rural environments.
according to the development plan, by 2015 the urban domestic sewage treatment rate in
Leggi
VAI SUL N
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EMBASSIES REPORT
the whole province will reach
over 85%, domestic garbage innocuous treatment rate will reach
over 85%, forest coverage rate in
the whole province will reach
over 58%, and green coverage
rate of urban built-up areas will
reach over 42%. The provincial
energy consumption per
Rmb10,000 of gDP and major
pollutant discharge volume
would be put under control within the indices stipulated by the
state. The water reusing rate of
key industrial enterprises will
reach over 65%.
The development plan proposes that requirements for lowcarbon ecological urban planning
and construction be introduced
into the urban planning and construction management system to
design a land utilisation model
and spatial layout compatible
with the construction of a lowcarbon ecological city. Steps will
be taken to create an ecologically
livable urban low-carbon green
development environment; encourage the use of new energy
cars using electricity and fuel
battery as power; actively promote the energy management
contract model; popularise energy and resources recycling, expedite the development of clean energy such as wind power, solar
power, hydropower and nuclear
power; and raise the application
rate of clean energy. Moreover,
great efforts will be devoted to
advancing the construction of
low-carbon green residential areas.
Where economical and intensive development is concerned,
guangdong plans to control the
total scale of urban built-up land
to under 1,473,800 hectares,
while the percentage of industrial
land in the province’s total urban
built-up land will be controlled at
around 20%.
Building multiple financing
platforms. To meet the financing demand arising from the new
round of urbanisation, guangdong plans to build a new urban
construction investment and financing system led by the government with social participation
and market oriented operation.
attracting the participation of
private and social capital is another important issue. guangdong will encourage private capital to participate in the construction and operation of such sectors as urban public services and
municipal public utilities by
means of direct investment, joint
investment with the government,
purchasing government services,
as well as purchasing local government bonds, investment in
funds and stocks. Multiple formats including BT (build-transfer), BOT (build-operatetransfer), TOT (transfer-operatetransfer) and PPP (public private
partnership) will be employed to
accelerate the pace of urban construction projects.
With regard to fiscal policies,
such measures as subsidy, discount interest or incentives will
be granted to lend key support to
new industries, public infrastructural facilities, ecological and environmental protection, and public project construction. Meanwhile, action will be taken to
build a support mechanism offering compensation and competitive financial capital.
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Lunedì 28 aprile 2014
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII
Insurance premiums up 13.9%
Hong Kong insurance industry total gross premiums in 2013
amounted to $290.7 billion, up
13.9% over 2012, the Office of
the Commissioner of Insurance
announced. Long-term in-force
business revenue premiums
amounted to $248.6 billion in
2013, up 15.2% over 2012.
Individual Life & annuity
(non-Linked) business increased
18.4% to $173.3 billion, and Individual Life & annuity
(Linked) business rose 9.5% to
$54.7 billion. Retirement Scheme business contributions rose
2.3% to $17.1 billion.
Long-term business new office premiums for 2013, excluding
Retirement Scheme business, rose 18.9% to $92.6 billion compared with 2012. Individual Life &
annuity (non-Linked) business
recorded 21% premium growth
to $73 billion, while Individual
Life & annuity (Linked) business recorded 11.7% growth to
$19.1 billion.
Mainland visitors’ new office
premiums amounted to $14.9 billion, representing 16.1% of the
total new office premiums ($92.3
billion) for individual business in
2013.
In 2013, gross and net premiums of general insurance business recorded a growth of 7.1% to
$42.1 billion and 8% to $29.2 billion respectively compared with
2012. Overall underwriting profit
also recorded an increase from
$2.2 billion in 2012 to $3 billion
in 2013. Direct business gross premiums increased 7.4% to $31.2
billion, while net premiums were
up 7.6% to $23 billion in 2013
compared with 2012. This was
mainly driven by general Liability business, comprising Employees’ Compensation business,
and accident & Health business,
comprising Medical business.
general Liability business recorded $9.6 billion in gross premiums, and $7.4 billion in net
The International Monetary
Fund endorsed Hong Kong’s policies to reinforce the economy
and financial system’s resilience,
and supported the Linked Exchange Rate System as the best
arrangement, according to a report.
The fund made these observations in its preliminary conclusions report on Hong Kong, after
visiting the city in March and
speaking with government officials and private-sector representatives.
Hong Kong Financial Secretary John Tsang welcomed the
fund’s commendations. "The government will continue taking
proactive policies to enhance the
strengths of our economy and financial system, managing any external risks that may arise, while
capturing new opportunities, par-
IMF endorses
HK finance
policies
The clothing industry is a major manufacturing sector of Hong
Kong. It is the third largest manufacturing employer in Hong
Kong, with 1,012 establishments
hiring 10,071 workers as of September 2012. Hong Kong’s geographic boundary has never constrained the development of the
forwardlooking clothing industry.
The majority of clothing manufacturers have set up offshore
production facilities in an attempt
to reduce operation costs. Relocation of production facilities offshore has, however, resulted in a
largely steady decline in the number of clothing manufacturers in
Hong Kong. Hong Kong is not
only a leading production centre
but also a hub for clothing sourcing globally. Companies doing
garment trade in Hong Kong are
experienced in fabrics procurement, sales and marketing, quality control, logistic arrangements,
clothing designs and international
and national rules and regulations. The professionalism that
they command and the combined
services offered are not easily
matched elsewhere. They altogether form one of the largest
groups involved in import-export
ticularly from increasing integration with the mainland," he said.
Monetary authority Chief
Executive norman Chan welcomed the fund’s continued support of the Linked Exchange Rate System and its endorsement of
the authority’s banking supervision work and counter-cyclical
prudential measures.
The IMF Staff Mission considered the linked rate system transparent, effective and credible,
and noted that it has helped
Hong Kong to weather changing
and volatile global conditions,
according to the report.
pag. 9
premiums. accident & Health
business recorded $10.3 billion
in gross premiums and $8.4 billion in net premiums.
underwriting profits rise
Direct business underwriting
profit rose to $2.2 billion in 2013
from $1.6 billion in 2012. general Liability underwriting business showed a turnaround from a
loss of $132 million to a profit of
$125 million. The Property Damage underwriting profit also increased from $429 million to
$562 million, while that of the
accident & Health business rose
from $675 million to $709 million.
Reinsurance inward business
gross premiums rose from $10.3
billion to $11 billion, and net
premiums from $5.7 billion to
$6.2 billion in 2013 compared
with 2012. This was primarily
due to premium growth in Property Damage, general Liability
and Motor vehicle businesses.
Such premium growth also drove
the underwriting profit up from
$590 million to $820 million.
The mission expected Hong
Kong’s real economic growth to
rise to 3.75 percent in 2014, due
to an improving global economy
and solid domestic demand. The
mission cautioned against volatility in capital flows and financial
markets associated with stimulus
tapering in the united States, and
disorderly correction in local
property prices, the report said.
The mission supported the
government’s effort to cast fiscal
policy in a long-term framework,
and considered the budget’s fiscal stimulus unwinding appropriate and in line with the nearterm improved economic outlook.
The mission recommended
the authorities press ahead with
plans to establish a financial-institution resolution regime and
strengthen insurance-sector regu-
Clothing Industry
trade in Hong Kong.
Performance of Hong
Kong’s Exports of Clothing. In
recent years, traditional markets,
such as the uS, the Eu and Japan,
have rendered clothing exporters
from developing countries, including aSEan and Bangladesh,
more preferential market access,
which has in turn impaired the
competitiveness of Hong Kong
and mainland manufacturers.
along with rising labour costs,
RMB appreciation and stricter environmental regulations on the
Chinese mainland, an increasing
number of Hong Kong and mainland clothing manufacturers have
relocated their production of lower-end and mass products to
Southeast asian countries like
Bangladesh, vietnam and Indonesia. Their manufacturing operations on the mainland are now focused on more sophisticated and
higher value-added items or urgent orders. Hong Kong’s total
exports of clothing fell by 17%
year-on-year in the first month of
2013 after a decrease of 8% in
2012. In January 2013, Hong
Kong’s domestic exports of clothing saw a decline of 51%, while
re-exports fell by 17%.
among the chief export destinations, Hong Kong’s clothing
exports to the uS decreased by
21% in the first month of 2013,
while those to the Eu declined by
26%. Clothing exports to major
Eu markets including germany,
the uK, France, the netherlands
and Italy fell by 19-38%. Taken
together, sales to the uS and the
Eu accounted for more than 63%
of Hong Kong’s total clothing exports. Meanwhile, sales to Japan
dropped by 6%, but Chinese
mainland market gained 14% in
January 2013.
Product wise, Hong Kong’s
exports of woven wear fell by
19% year-on-year in the first
month of 2013, with woven wear
for men/boys and women/girls
decreasing by 20% and 19%, respectively. Meanwhile, exports of
knitted wear decreased by 18%,
clothing accessories fell by 5%
and other apparel articles slid by
17%.
pag. 10
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII
da capitale di sé stessa
a capitale del vasto territorio
cinese del sud
Nostra intervista a Mario Boselli,
Presidente dell’Associazione Italia Hong Kong
Dopo il suo ritorno alla Cina
nel 1997, Hong Kong ha mantenuto uno stato di Regione amministrativa Speciale, riconosciutole dalla propria Legge
Fondamentale. nel 2004, tra la
Cina e Hong Kong è stato avviato un processo di liberalizzazione, chiamato CEPa (Closer
Economic Parternship arrangement), giunto al decimo protocollo nel 2013, che comporta la
progressiva esenzione dei dazi
per una gamma di prodotti e la
liberalizzazione in numerosi
settori di attività. Hong Kong si
conferma inoltre come principale piattaforma offshore per il
commercio internazionale dello
yuan.
Eccellente è il livello di servizi (sia pubblici che privati) di
cui puo’ beneficiare una società
straniera o un singolo operatore
economico interessato ad effettuare un investimento ad Hong
Kong. La certezza del diritto, assicurata da un sistema di leggi e
un sistema giudiziario di stampo
anglosassone (common law), il
bassissimo livello di corruzione,
congiuntamente ad un’ampia disponibilità di servizi nei settori
finanziario, legale e della logistica, sono solo alcuni dei principali motivi che rendono Hong
Kong un luogo ideale nel quale
sviluppare un’attività economica
o imprenditoriale.
Hong Kong, inoltre, vanta
una rete di infrastrutture tra le
più efficienti del mondo. Il suo
porto mercantile è al terzo posto
in termini di traffico di container.
Il suo aeroporto (che permette di
raggiungere entro le cinque ore
di volo oltre la metà della popolazione mondiale) è uno dei principali hub della regione, terzo aeroporto più trafficato al mondo in
termini di passeggeri e al primo
posto per volume di cargo smistato.
Mario Boselli, Presidente dell’associazione Italia Hong
Kong, spiega a Tribuna Economica la realta’ della Regione:
Secondo dati dell’Hong
Kong Stock Exchange, nel 2013
la Borsa di Hong Kong ha raggiunto il secondo posto nella
graduatoria mondiale per fondi
raccolti dalle nuove quotazioni,
con 166,5 miliardi di HKD (circa 16 miliardi di euro), un incremento dell’85% rispetto al
2012, quando a causa della crisi
finanziaria globale la Borsa di
Hong Kong era scesa al quarto
posto raccogliendo “solo” 9 mi-
Presidente Boselli, che cosa ha modificato e quali nuove
opportunità ha generato, nel
Paese (Hong Kong), l’attuale
situazione internazionale?
L’attuale situazione internazionale è una conseguenza della globalizzazione dei mercati
e delle economie. Il mondo è
diventato più aperto, più veloce, più complesso e questo ha
avuto ovviamente ripercussioni
anche su Hong Kong come sull’Italia.
anzi si può certamente dire
che per quanto riguarda Hong
Kong questi fenomeni sono stati
ancora più rilevanti poiché
Hong Kong raccoglie in sé caratteristiche e stimoli provenienti sia da oriente che da occidente, essendo di fatto uno
snodo di prima grandezza nel
contesto internazionale.
A suo giudizio come si posiziona e che possibilità successo
ha Hong Kong come piazza finanziaria, anche nella sfida con
le altre due città dell’area importanti, Shanghai e Singapore?
Io penso che Hong Kong sia
posizionata molto bene come
piazza finanziaria poiché rappresenta una realtà importante con
la sua borsa e la sede di importanti società ed in quanto “ponte”
fra il mondo occidentale e la
greater China, mentre Shanghai
è una realtà più cinese e Singapore che è una potenza ma senza
avere alle spalle una realtà economico produttiva importante.
Il suo interesse per HK e
per la Cina risale a molti anni
fa... quando è nato il suo interesse?
Sono stato per la prima volta a
Hong Kong nel 1978, ci sono andato per interessi imprenditoriali e
come vice presidente della International Silk association della
quale poi sono diventato Presidente. Da allora ho fatto molteplici viaggi e sono sempre stato lieto
di tornare a Hong Kong.
Tribuna Economica
La struttura economica di
Hong Kong si basa principalmente sul settore dei servizi
che contribuisce a oltre il 90%
del Pil e all’88,5% dell’occupazione totale. una società
profondamente moderna?... Si certamente ciò è un evidente effetto dell’evoluzione
strutturale da una realtà produttiva ad una situazione post industriale, in un certo senso questo è ciò che è avvenuto anche
da noi. Milano è diventata capitale del prêt-à-porter di alta
gamma, nel senso che è il centro decisionale del fenomeno,
anche se poi le produzioni vengono realizzate altrove. Hong
Kong da capitale di se stessa è
diventata capitale del vasto territorio cinese del sud a cominciare dal Pearl River Delta.
… con quali pregi e difetti?
I pregi e i difetti sono quelli
classici dell’evoluzione da una
situazione produttiva ad una più
terziarizzata e quindi la conseguenza è che si hanno meno
operai ed invece più impiegati e
manager.
BORSa
Nel 2013 fondi
raccolti
per 16 miliardi
di euro
liardi di euro da nuove quotazioni.
Secondo dati della World Federation of Exchanges, il listino
di borsa hongkonghino risulta il
RAPPORTI AMBASCIATE
Lunedì 28 aprile 2014
Possibile
realizzazione
di una nuova
isola artificiale
Il governo di Hong Kong intende esplorare la possibilità di
costruire un’isola artificiale nella
zona di mare centrale tra l’isola
di Lantau. a questo scopo è all’esame del Consiglio Legislativo la
proposta di commissionare uno
studio di fattibilità della durata di
tre anni, con un finanziamento
pubblico di 227 milioni di dollari
di Hong Kong (equivalenti a circa 23 milioni di euro).
Secondo le prime indicazioni
disponibili, l’opinione pubblica
sarebbe a favore di tali sviluppi
urbanistici, che consentirebbero
di costruire nuove aree residenziali (con capacità di accogliere
centinaia di migliaia di persone),
in grado di avere un impatto positivo sulla congestione della parte
centrale di Hong Kong e un effetto calmierante sui prezzi immobiliari, fortemente influenzati dalla
scarsità dell’offerta.
secondo più grande in asia e il
sesto al mondo per capitalizzazione (il valore complessivo delle azioni emesse) con 1643 società quotate al 31 dicembre
2013 (di cui 110 nuove quotazioni rispetto al 2012) per un valore
di 24 trilioni di dollari di Hong
Kong (2.400 miliardi di euro circa); le società della Cina continentale quotate presso la Borsa
di Hong Kong a fine luglio 2013
sono state 710.
Alcuni punti del programma
di bilancio 2014-2015
Infrastrutture
La spesa per i progetti infrastrutturali gia’ avviati o di prossima realizzazione ammonta a 340 miliardi di HKD. Sono inclusi progetti strategici quali la terza pista dell’aeroporto internazionale (prevista entro il 2023, e’ attualmente in elaborazione
lo studio di impatto ambientale); il programma di investimenti
nell’ambito delle infrastrutture ferroviarie, l’avvio di uno studio
per lo sviluppo dell’isola di Lantau, che potra’ diventare uno
strategico snodo di collegamento con il Pearl River Delta una
volta completato nel 2016 il ponte Hong Kong-zhuhai-Macao;
55 miliardi di HKD per l’edilizia ospedaliera; la possibile istituzione di un Fondo Futuro che comprenda sia il fondo che raccoglie le entrate della vendita dei terreni edificabili, sia quote di
futuri surplus fiscali;
Sostegno all’innovazione tecnologica
e all’internazionalizazione delle PMI
E’ previsto il raddoppiamento entro la fine del 2014 degli
attuali 10.000 punti Wi-FI; l’aumento del processo di smaterializzazione della Pubblica amministrazione; la destinazione di
24 milioni di HKD all’anno al Fondo per progetti di ricerca e
sviluppo delle universita’; il lancio degli assegni elettronici entro il 2015 e l’ulteriore diffusione di mezzi di pagamento tramite tecnologia di prossimita’ (nFC); lo sviluppo del concetto di
“citta’ intelligente” e “Internet delle cose”; l’istituzione
dell’“Enterprise Support Scheme” per finanziare progetti nel
privato fino a 10 milioni di HKD; lo sviluppo di un portale per
facilitare l’incontro tra investitori e startup; l’estensione di agevolazioni a favore delle imprese, tra cui la riduzione del 75%
delle tasse sui profitti fino a 10.000 HKD, particolarmente gradita alle PMI.
Sostegno ai settori chiave dell’economia locale (turismo,
commercio e logistica, servizi finanziari e industrie creative)
Per rafforzare il ruolo finanziario di Hong Kong e’ prevista
l’abolizione della tassa sulle transazioni dei fondi ETF (Exchange-traded funds), il lancio di una nuova emissione di
“Ibonds” titoli obbligazionari legati all’inflazione per 10 miliardi di HKD, la collaborazione con le autorita’ cinesi per l’ulteriore sviluppo degli strumenti finanziari offshore in RMB.
Protezione ambientale ed economia verde
Sono previste sovvenzioni, per oltre 11 miliardi di HKD,
per la rottamazione dei veicoli commerciali diesel pre-Euro Iv
entro il 2020, agevolazioni fiscali per le auto elettriche, finanziamenti per 30 miliardi di HKD per il trattamento e il riciclo
dei rifiuti solidi ed elettronici, il completamento entro il 2015
dello studio per un impianto di desalinizzazione a Tseung
Kwan O.
Scarsita’ di spazi edificabili
Per alleviare questo limite saranno banditi 34 lotti per edilizia residenziale per 15.000 abitazioni e 7 lotti per uso commerciale, di cui uno esclusivamente dedicato all’edilizia alberghiera con una capacita’ di 1.100 camere. Sono stati inoltre identificati 150 ulteriori lotti per l’edilizia ad uso residenziale, che entro 5 anni potranno garantire oltre 210.000 abitazioni.
Formazione
Sul fronte della formazione professionale, e piu’ in generale
del lavoro, sono previsti programmi per l’inserimento dei giovani nei settori a piu’ alta richiesta di impiego, finanziamenti
per scuole d’eccellenza nelle telecomunicazioni e l’avvio di una
consultazione tra governo e imprenditori per per l’attrazione di
talenti dall’estero in settori strategici quali le costruzioni, a
maggiore rischio di penuria di manodopera locale.
Fonte: InfoMercatiEsteri
RAPPORTI AMBASCIATE
L’economia di Hong Kong è
ad alto reddito, basata su commercio e servizi, con un settore
privato sviluppato e dinamico, un
sistema finanziario ben regolato,
un’alta capitalizzazione, una sana gestione della cosa pubblica e
una severa disciplina fiscale. Le
politiche fiscali sono volte ad
agevolare l’attrazione di investimenti e di società straniere.
La struttura economica di
Hong Kong si basa sui servizi
contribuiscono per oltre il 90%
del Pil e per l’88,5% dell’occupazione totale; le attività maggiormente sviluppate sono quelle
legate al settore finanziario, assicurativo e immobiliare che nel
loro insieme incidono per circa
26,5% del Pil; seguono il commercio, con l’estero e al dettaglio, Pubblica amministrazione
e welfare e servizi logistici.
Tradizionale esempio di economia basata sul libero scambio
di beni e servizi e posizionata
strategicamente alle porte della
Cina, Hong Kong ha storicamente svolto la funzione di punto di
collegamento tra la Cina ed il resto del mondo, diventando un
centro mondiale per il commercio, le transazioni finanziarie e i
sistemi di comunicazione.
Per quanto riguarda la politica monetaria, Hong Kong segue
quella statunitense essendo il
dollaro di Hong Kong ancorato
in maniera fissa al dollaro usa
dal peg.
Con Fabio De Rosa, Presidente della Camera di Commer-
Lunedì 28 aprile 2014
cio italiana a Hong Kong, abbiamo parlato di finanza, investimenti e commercio:
dott. de Rosa, da pochi
giorni è il primo italiano ad
aver ricevuto la nomina, che
cosa significa essere Ambasciatore Finanziario della Città di
Hong Kong?
E’ ovviamente una grande
soddisfazione, non solo a livello
personale. Significa che il governo di Hong Kong riconosce
l’importanza delle relazioni con
il nostro paese.
A proposito di finanza,
Hong Kong ospita la più grande comunità bancaria dell’Asia. Come si muove il settore e
quali sono i vantaggi per gli
investitori?
Hong Kong e’ negli ultimi
anni divenuta uno dei grandi centri finanziari mondiali, ormai ad
un livello comparabile a new
York e Londra. La certezza del
diritto, con una base di “common
law” non dissimile da quella inglese, e la rapidita’ ed efficienza
della macchina burocratica, ne
fanno senz’altro un luogo ideale
per gli investitori che abbiano interesse ad essere esposti al rischio Cina, in particolare, ed a
quello asiatico piu’ in generale.
Rimanendo in tema investimenti: esistono agevolazioni
per gli investitori esteri?
Se parliamo di “agevolazioni”, queste non fanno parte della
Premiato HKTdC per la
“Migliore Azione di marketing del 2013”
Riconoscimento a cura dell’Associazione
Internazionale per l’Industria Fieristica
LInEE DI CREDITO aLLE PMI
Governo e banche garanti
del debito: rispettivamente
al 75 e 25%
Nostro approfondimento con Fabio De Rosa,
Presidente della Camera di Commercio italiana
a Hong Kong
mentalita’ del paese. E’ evidente
che la assoluta semplicita’ del sistema fiscale, la possibilita’ di reperire personale qualificato, la
qualita’ dei servizi, e una tassazione ragionevole, hanno costituito la base dello sviluppo. E’
pero’ interessante notare il trattamento in qualche modo privilegiato riconosciuto alle piccole e
medie imprese. Da alcuni anni,
infatti, il governo di Hong Kong
e le Banche locali collaborano nel
mettere a disposizione delle piccole e medie imprese nuove linee
di credito. Queste, seppur deliberate dalle Banche in piena autonomia, godono della garanzia
(per il 75%) emessa dal governo
stesso. Se il debitore non e’ in
grado di ripagare il debito, quindi, le banche assorbono solo il
25% della perdita, ed il resto grava sulla finanza pubblica. Importante segnalare che il tasso di default (mancato ripagamento del
debito) in questo tipo di operazioni e’ stato sinora inferiore allo
0.8%. Insomma, una idea innovativa, ed un buon affare per tutti.
L’Hong Kong Financial Services Development Council è il
nuovo organo governativo costituito ufficialmente lo scorso
gennaio per supportare il settore
finanziario della città, una delle
Lo scorso 2 ottobre 2013,
l’uFI, l’associazione Internazionale per l’Industria Fieristica, ha
assegnato a HKTDC l’uFI
Marketing award per la “Migliore azione di marketing del
2013”, premiando il concetto innovativo applicato all’iniziativa
Small Order zone (SOz), un servizio lanciato nel 2012 e introdotto in 13 fiere con lo scopo di
facilitare il commercio internazionale.
Si tratta di un servizio che
continua a riscuotere grande successo tra i visitatori e gli esposiHong Kong rafforza ulteriormente il proprio ruolo come uno
dei principali centri di attrazione
turistica della Regione asiatica.
nel periodo gennaio-novembre
2013 oltre 49 milioni di visitatori, di cui ben 36,8 milioni provenienti dalla Mainland, hanno visitato questa Regione amministrativa Speciale. Si tratta di un
aumento totale su base annua del
12%, che sale al 17,3% se riferito ai flussi turistici provenienti
dalla Cina continentale.
tori delle manifestazioni fieristiche organizzate da HKTDC. L’area dedicata all’esposizione e alla vendita di prodotti selezionati
e di qualità, disponibili per ordini
di quantitativi flessibili e a prezzi
facilmente consultabili.
Con oltre 73.000 prodotti, il
servizio Small Order zone è disponibile in fiera ma anche sul sito di
HKTDC (www.hktdc.com) e risponde alle necessità concrete del
mercato che richiedono maggiore
dinamicità ed elasticità per l’approvvigionamento dei prodotti.
Turismo,
una risorsa
che genera
il 4,4% del Pil
Il soggiorno medio è stato di
3,5 notti, mentre la spesa media
per visitatore corrisponde a circa
700 euro (+4,9% rispetto all’anno precedente). Il turismo si conferma dunque uno dei pilastri
dell’economia di Hong Kong,
con un contributo al PIL del
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII
colonne portanti della sua economia, e sostenerla a competere
globalmente con altri centri finanziari in asia.
Sulla base dei recenti svilup-
L’Italia crede in Hong Kong,
Hong Kong crede nell’Italia?
L’Italia e’ uno dei principali
partners commerciali di Hong
Kong, ed il bilancio tra esportazioni ed importazioni e’ nettamente a nostro favore. Il problema e’ che l’Italia non sempre ha
dimostrato di comprendere appieno il valore di una proficua
relazione con Hong Kong
In particolare, l’Italia ha firmato con Hong Kong il 14 gennaio
2013 un accordo per evitare la
“doppia imposizione” fiscale. La
ratifica deve essere effettuata dal
parlamento, e non si comprende se
e quando la procedura verrà completata. E’ un passo fondamentale
per poter facilitare l’uscita di Hong
Kong dalla lista dei paesi “a fiscalita’ privilegiata”, condizione che
impone alle aziende italiane che
operano con controparti di Hong
Kong una serie di adempimenti burocratici che pongono le nostre
aziende in posizione di svantaggio
rispetto agli altri concorrenti europei. L’Italia infatti è l’unica importante nazione in Europa che tiene
pag. 11
Hong Kong nella cd. “black list”.
Scopo della Camera è anche
“stabilire una piattaforma comune per la comunità italiana di
Hong Kong e i suoi membri”; in
quale modo?
La Camera di Commercio, soprattutto negli ultimi anni, e’ divenuta di fatto la piu’ importante porta di ingresso per le piccolo e medie imprese che vogliano affacciarsi sul nostro mercato. Si impiegano
6 persone, tutte sotto i 33 anni, che
parlano molte lingue ed hanno incredibile capacita’ di comprendere
le esigenze delle aziende italiane e
di quelle di Hong Kong e macao
che abbiano interesse ad iniziare o
approfondire il rapporto con il mercato Italiano. Organizzazione di
“B2B”, credit reports, supporto di
marketing, eventi di networking,
seminari di informazione, sono solo alcuni dei servizi prestati. Per fare chiarezza, la Camera di Commercio riceve un minimo contributo dal Ministero dello Sviluppo
Economico, pari per il 2012 a circa
l’8% del fatturato. Per il resto si finanzia con i proventi dalle quote
associative, servizi, e sponsorships.
Infine, da notare il ruolo della ICC
nella ricerca di lavoro per giovani
Italiani laureati. La Camera e’ ormai considerato il miglior “head
hunter” di personale italiano ad
Hong Kong alla ricerca di primo
impiego, e cio’ ha fortemente supportato la reputazione dell’organizzazione stessa.
Tribuna Economica
HOng KOng FInanCIaL SERvICES
DEvELOPMEnT COunCIL Nuovo organo governativo
per supportare il settore
finanziario della Città
in cui la Cina e l’asia sono oggi
ra approcciate.
focus prioritario - rispetto a po-
In particolare, il Financial
tenziali concorrenti quali Shan-
Services Development, costitui-
ghai e Singapore.
to prevalentemente da professio-
La forza di Hong Kong è co-
nisti del settore, avrà l’obiettivo
stituita dalla sua esperienza plu-
di preservare i vantaggi compe-
finanziari a Hong Kong stanno
ridecennale nel settore finanzia-
titivi di Hong Kong attraverso la
riscuotendo grande successo e
rio e la sua posizione di privile-
ricerca di opportunità in Cina
ne riconfermano il ruolo sempre
gio rispetto alla Cina, che oggi
continentale, la promozione dei
più importante nello scenario
costituisce la principale risorsa
servizi finanziari della regione
dell’economia internazionale -
di capitali e investimenti.
all’estero, la formazione di
pi discussi in occasione del 6°
asia Financial Forum, i servizi
4,4% e oltre 190.000 impiegati.
Si stima che ogni anno visitino Hong Kong circa 100.000
connazionali. Hong Kong ospita
una delle principali fiere internazionali sul turismo, la International Travel Expo (ITE), che attira
ogni anno nel mese di giugno
espositori e visitatori da tutto il
mondo. Merita segnalare anche
l’International Tourism and
World Heritage Travel Expo, che
si svolge ogni anno a Macao nel
mese di ottobre.
Laura Chan, Chairman del-
esperti, lo sviluppo del settore e
l’ente, nonché membro dell’Exe-
l’incoraggiamento all’avvia-
cutive Council, ha spiegato come
mento di imprese nuove ed in-
l’ente sia stato creato per rispon-
novative.
dere alle esigenze del mercato,
Pur trattandosi di un’attività
alla luce dell’internazionalizza-
parzialmente già svolte dal
zione dell’RMB e del numero
TDC, la presenza di un ente spe-
crescente di aziende locali e in-
cializzato formato da professio-
ternazionali quotate in borsa a
nisti del settore ha lo scopo di
Hong Kong, per proseguire nella
garantire la centralizzazione de-
promozione dei servizi, migliora-
gli sforzi e la gestione da parte
re la qualità di quanto esistente e
di esperti di un settore così prio-
sviluppare nuove aree non anco-
ritario.
pag. 12
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII
(from page 1)
and in some cases considerably,
compared with the levels of one
year ago for nearly all types of
counterparty. Similarly, nonprice terms have, on balance,
eased compared with one year
ago for banks and dealers, hedge
funds, and sovereigns, but not
for investment funds and non-financial corporations. The easing
of price and non-price terms is
most evident for banks and dealers, as well as for hedge funds.
Over this longer reference period, credit terms for secured
funding have eased for all types
of collateral with the exception
of convertible securities. By
contrast, non-price credit terms
applied to OTC derivatives
counterparties have tightened for
nearly all types of derivatives
compared with one year ago.
STROng FOCuS
On InnOvaTIOn
EIB continues
support for
European SMEs
The SESFOD survey is conducted four times a year and
covers changes in credit terms
and conditions over the threemonth reference periods ending
in February, May, august and
november. The March 2014 survey collected qualitative information on changes between December 2013 and February 2014.
The results are based on responses from a panel of 28 large
banks, comprising 13 euro area
banks and 15 banks with head
offices outside the euro area.
Harper Government Highlights
Benefits to British Columbia
of Canada-Korea Free Trade
Agreement
The Honourable Ed Fast,
Minister of International Trade,
and the Honourable John Duncan, Member of Parliament for
vancouver Island north, Minister of State and Chief government Whip, today met with representatives of the fish and
seafood industry in Campbell
River, British Columbia, to highlight the many benefits the Canada-Korea Free Trade agreement
will bring to businesses and
workers in this industry. Last
month, Prime Minister Stephen
Harper and President Park geunhye of South Korea announced
the conclusion of negotiations on
this new free trade agreement.
The Canada-Korea Free
Trade agreement will make
British Columbia exports more
competitive in the Korean market by levelling the playing field
for workers and businesses competing against exporters in countries that already have preferential access. South Korea is
British Columbia’s fourthlargest trading partner and export
destination—in fact, 50 percent
of all Canadian exports to South
Korea are from British Columbia.
The agreement will create
significant market access opportunities for British Columbia’s
fish and seafood sector by eliminating South Korea’s high tariffs
on all fish and seafood products.
Canadian fish and seafood exports to South Korea face tariffs
of up to 47 percent.
The Canada-Korea Free
Trade agreement is a landmark
achievement: it is Canada’s first
free trade agreement in the asiaPacific region, one of the fastestgrowing and most dynamic regions in the world. South Korea
is not only a major economic
player and a key market for
Canada; it also serves as a gateway for Canadian businesses into the region.
Minister Fast also took the
opportunity to announce a
$9,750 contribution to support
the Campbell River Economic
Development Corporation. The
contribution is from the Invest
Canada-Community Initiatives
(ICCI) program, which helps local communities attract, retain
and expand job-creating foreign
direct investment.
Quick Facts. British Columbia’s average fish and seafood
exports to South Korea were
worth $8.1 million annually between 2010 and 2012.
nearly 70 percent of fish and
seafood product tariff lines will
be duty free within five years,
and all remaining duties will be
eliminated within 12 years.
B.C.’s total exports to South
Korea between 2010 and 2012
were worth an average of
$2.18 billion annually.
South Korea is an important
economic partner for Canada,
with an economy of $1.1 trillion
and a population of 50 million.
The Canada-Korea Free
Trade agreement is projected to
boost Canada’s economy by
$1.7 billion and increase Canadian exports to South Korea by
32 percent.
Canadian businesses will
benefit from the same access to
the South Korean market as their
competitors, notably those from
the united States and the European union.
australia’s Minister for Foreign affairs Julie Bishop and the
European Commissioner for Development andris Piebalgs have
signed a declaration which will
enhance and broaden our international development partnership.
The declaration marks the
commencement of delegated development programs in Fiji and
in South Sudan where the European union and australia will
administer aid on each other’s
behalf. These arrangements –
world news
Lunedì 28 aprile 2014
The European Investment
Bank group (EIB), the European
Bank for Reconstruction and Development (EBRD) and the
World Bank group, including its
private sector arm, the International Finance Corporation
(IFC), and the Multilateral Investment guarantee agency
(MIga), have continued to deliver strong financial support for
central and south-eastern Europe
in a joint programme to stimulate economic growth.
The three international financial institutions (IFIs) launched
their Joint IFI action Plan for
growth for the region in late
2012, pledging to invest a total
of €30 billion over a two-year
period.
according to their Second
Report on the Joint IFI action
Plan (325KB - PDF), launched
during the World Bank/International Monetary Fund Spring
Meetings in Washington today,
each of the IFIs is well on the
way to meeting its target and
may substantially exceed it. Total financing under the initiative
had reached €24.8 billion by the
end of 2013.
The funding is aimed at
rekindling growth in the region
by supporting private and public
sector initiatives in infrastructure
and energy, as well as in the corporate and financial sectors.
The financing constitutes a
very significant part of the capital flows into the region; an important factor at a time when
such flows appear to have turned
negative in the course of 2013.
The report said that growth
Ireland has been recognised
as a leader in making development aid more effective at the
first meeting of the global Partnership for Effective Development Cooperation, held in Mexico on 15 and 16 april. The Minister for Trade and Development,
Joe Costello TD, is leading the
Irish delegation to the conference, which also includes the
Chairman of the Oireachtas Joint
Committee on Foreign affairs
and Trade, Pat Breen TD. The
Conference was opened by the
Secretary general of the united
nations, Ban ki Moon and the
President of Mexico, Enrique Pena nieto.
Australia
and the Eu
sign declaration
to strengthen
development
cooperation
International financial
institutions boost investment
in central and south-eastern
Europe
Action Plan and is open to powould remain anaemic in the retentially overshooting its targets
gion, with only a modest
by the end of 2014. The continustrengthening this year after a
ously challenging economic envigradual recovery in 2013. Conronment calls for the strong insiderable downside risks revolvement of IFIs to support conmained, it said, adding that “astinuation of the convergence
sistance under the initiative reprocess, access to finance for
mains vital to restoring durable
SMEs, competitiveness and energrowth.”
gy efficiency and security.” LauTo date, under the 2013-14
ra
Tuck,
a c t i o n
World Bank
Plan, the
vice Presihas
EIB
Nearly €25 billion
dent for Euprovided
rope and
€17.2 bilprovided under Joint
Central
lion out of a
Action Plan of EIB,
asia, added:
total com“ T h e
mitment of
World Bank Group
geopolitical
€20 billion,
and EBRD
uncertainty
the World
and weak
Bank group
growth in
has providand around central and southed €3.4 billion from its total of
eastern Europe makes this coop€6 billion and the EBRD has deeration even more urgent and
livered €4.2 billion, against a
important. Our contribution to
commitment of €4.0 billion.
the Joint IFI Action Plan focuses
EBRD President Sir Suma
on supporting reforms that proChakrabarti said: “The fragility
mote competitiveness and foster
of the recovery underscores the
social inclusion. For example,
need for our continued collective
the Competitiveness Developsupport. Our investments are
ment Policy Loans in FYR Macenow twinned with our cooperadonia have helped improve the
tion on driving forward the recountry’s policies in industrial
form process which will pave the
development, export promotion,
way for more robust economic
land management and labour
growth in the future.” EIB vice
markets, and have resulted in
President Wilhelm Molterer
stepped up foreign direct investadded: “The EIB will deliver on
ment.”
its commitment under the Joint
Speaking in Mexico Minister
Costello stressed that in times of
scarce resources at home and
enormous need in poor countries,
it is essential to strengthen the
international focus on the quality
of development assistance.
The Minister launched a new
initiative at the meeting through
which Ireland, Mozambique,
Finland and Switzerland will
work together to strengthen the
quality and coordination of development cooperation in
Mozambique and to bring new
donors, such as China and Brazil,
and Civil Society Organisations
into aid coordination and planning.
During the meeting of the
global Partnership the Minister
met with Ministers from Ireland’s key partner countries including Mozambique, Malawi
and Ethiopia and with the Head
of the united nations Development Programme, Helen Clarke
to discuss Ireland’s bilateral and
multilateral cooperation programmes.
the European union’s first with a
non-European donor – bring
australia and the Eu closer on
development matters and will ensure our aid programmes are delivered more efficiently and effectively.
australia will delegate a$2.5
million (€1.7 million) over three
years to an Eu food security initiative to support the government of South Sudan to strengthen the quality and use of food,
livestock and nutrition informa-
tion in decision-making. The Eu
will delegate €4 million (a$5.9
million) over three years to provide formal training and job
placements through the australian-Pacific Technical College
for those affected by changes in
the sugar industry in Fiji; this
will benefit up to 1,500 people.
Delegated cooperation agreements allow donors to leverage
one another’s expertise and provide administrative efficiencies
and greater value for money. MInISTER
FOR TRaDE anD
DEvELOPMEnT
Ireland
a leader in Aid
Effectiveness
world news
Lunedì 28 aprile 2014
Nok 150 million
allocated to business projects
in the north
“Promoting economic activity and providing jobs in the
north are important objectives
of Norway’s High North policy.
Our High North efforts have so
far focused on increasing
knowledge, but now we need to
translate this into concrete value creation. We have therefore
allocated NOK 150 million to
strengthening the business dimension of our High North efforts in the coming years,” said
Minister of Foreign affairs
Børge Brende. The Ministry of Foreign affairs has allocated nOK 150
million to business projects under norway’s High north efforts for the period 2014–19.
The funds will be managed by
Innovation norway in the county of Finnmark. Minister of Foreign affairs Børge Brende
launched the agreement with Innovation norway during his visited to Tromsø.
Companies and organisations that have established operations in norway and that wish
to carry out business-related
projects can apply for funds, irrespective of where they are
based, their size, and the sector
in which they operate. The purpose of the projects should be
commercial. They can be carried out in norway or in cooperation with partners in other
countries, including our nordic
neighbours, Russia, other arctic
countries and other international
actors with an interest in the
High north.
One of the forms of project
that will be given priority by the
new support scheme is cooperation between public, private and
international partners. Projects
in the areas of energy, marine
resources, minerals, transport
and logistics, health, the environment and cultural industries
also have high priority.
“The High North has enormous potential. We have succeeded in building up significant expertise and knowledge
on High North issues in Norway, particularly in North Norway. We now need to manage to
take the next step, by supporting
entrepreneurship and innovation, so that we can realise this
potential,” said Mr Brende. The
aim is that the agreement will
help to trigger private investments in research and innovation in the business sector, and
support efforts to promote entrepreneurship and innovation
among young people – in the
priority areas of travel and
tourism and arctic technology.
“The agreement with Innovation
Norway is an important concretisation of the Government’s
High North efforts, and it places
greater emphasis on value creation, the business sector and
public–private partnerships.
The projects will help to
strengthen business cooperation
in the north between public, private and international actors. I
hope the Norwegian business
sector will grasp this opportunity to grow and develop in the
north,” said Mr Brende.
The Ministry of Foreign affairs will follow the projects
closely, in cooperation with Innovation norway. More information about the various programmes and the deadlines and
procedures that apply will be
made available on the Innovation norway website.
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII
The People’s Republic of
China and the netherlands are to
step up their bilateral cooperation. The decision is outlined in
a joint declaration following the
State visit to the netherlands by
the Chinese president, Xi Jinping. The Joint Statement on the
Establishment of a Partnership
for Comprehensive Cooperation
confirms the intention of both
countries to work together in a
broad framework, focusing on
political and economic issues, international developments and security, culture and science, and
exchange visits. China and the
netherlands have also agreed to
strengthen their existing dialogue
on human rights, including
through regular bilateral consultations. The Joint Statement also
reaffirms the two countries’ mutual commitment to promote and
protect human rights.
at the State banquet, President Xi underlined the importance of good relations with the
Eu and said that the netherlands
was China’s gateway to Europe.
During the visit, contracts worth
hundreds of millions of euros
were signed with Dutch businesses, including KLM and the
dairy sector. The Chinese president also attended an economic
forum in noordwijk, along with
representatives from over 500
Chinese and Dutch companies.
pag. 13
China and
the Netherlands
strengthen
bilateral
relations
On Sunday, Prime Minister
Mark Rutte received the Chinese
president at the Catshuis, where
they discussed a range of topics,
including global security, the
economic situation and relations
between the two countries. also
present were foreign minister
Frans Timmermans, foreign
trade and development cooperation minister Lilianne Ploumen,
economic affairs minister Henk
Kamp and education minister Jet
Bussemaker. The meeting concluded with the signing of agreements on cooperation in the
fields of energy and dairy production and on setting up a Chinese cultural centre in the
netherlands
at Keukenhof Castle, President Xi attended a presentation
of Dutch agricultural innovations, including LED lighting for
growing cheaper tomatoes, an ultra-modern manure processor
and a milking robot. The event
also featured technology for improving food security.
pag. 14
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII
BELgIuM
The Great Lakes
region, joint
efforts towards
stability and
development
The seventh Stakeholders
Meeting of Belgian Development
Cooperation will take place at
the Egmont Palace in Brussels on
6 May 2014. The theme of this
year’s meeting is the Belgian Development Cooperation and the
great Lakes region in africa.
Since more than 20 years, the
region has been plagued by political instability and armed conflicts, porous borders and humanitarian crisis, along with tensions over natural resources and
other potentially destabilizing
factors. This challenging, riskprone and difficult context has
not withheld the Belgian Development Cooperation and many
of its partner organizations from
concentrating a large part of their
means and efforts onto the countries of the region, with the aim
of alleviating poverty and
achieving stability and security
for its people.
Last year, the international
community has brokered in addis ababa the Peace, Security
and Cooperation Framework for
DRC and the great Lakes
(PSCF) among the countries of
the region. The agreement was
signed by the DRC, angola, Republic of Congo, South africa,
Tanzania, uganda, Central
african Republic (CaR), Burundi, Rwanda, South Sudan and
zambia. Together with recent
evolutions on the ground, it
brings concrete hope for achieving peace and stability. Joint efforts are being undertaken,
amongst others by the united
nations, the World Bank and the
European union, to consolidate
this process and to ensure fast
the necessary peace dividends
for the afflicted population.
Belgium - loyal to its longstanding commitment in the region - plays an active role in this
process, with the firm conviction
of supporting regional stability,
security and development.
However, it is clear that the
region will remain fragile for
some time. It is therefore necessary to take a deeper look at
some of the root causes of the instability of the region, and to examine how the Belgian Development Cooperation - together with
its partner organisations - can
contribute effectively to the advancement of the region.
world news
Lunedì 28 aprile 2014
SWISS EXPORT RISK InSuRanCE
The Federal Council approved the 2013 annual report of
Increasing demand
in the 2013 financial year
the Swiss Export Risk Insurance
agency (SERv) on 9 april
2014. The total of issued insur-
in 2013. In the previous year,
SERv thereby achieved the
long-term commercial viability
prescribed by law. For the calendar year ending 31 December,
ance policies and insurance com-
by region came from Eastern Eu-
porters allowing them to offer
2013, SERv disclosed its level
mitments in principle amounted
rope and Central asia.
competitive bids.
of insurance obligations amount-
to around CHF 6.4b and was
In 2013, the new business
The net paid losses came to
ed to CHF 8.9b, which was 6 per
therefore 32 per cent higher than
grew by 32 per cent amounting
CHF 127m for the calendar year
cent more compared to the end
last year. The strongest growth in
to a total of around CHF 6.4b.
ending 31 December, 2013
of 2012. The maximum frame-
demand for coverage came from
The strong de-
(compared to
work of obligations set at CHF
the SMEs.
mand
from
CHF 111m the
12m by the Federal Council was
Swiss
ex-
previous year).
exhausted by 74 per cent. SERv
Compensation
will be able to continue to meet
for transactions
the demand of the export indus-
involving buy-
try for insurance solutions.
Compared to previous years,
SERv once again noted an in-
porters for in-
crease in demand with 854 com-
surance com-
pleted transactions in 2013. By
mitments
industry, the chemical and phar-
principle
in
In 2013,
the new business
grew by 32
per cent amounting
to a total of
ers in Iran, in
In order to secure export risk
greece and in
insurance as an integral part of
Spain account-
Swiss location factors in the long
ed for the bulk
term, the Federal Council
maceutical industry accounts for
amounting to
the highest share of new business
CHF 2.8b was
with CHF 1.7b. The demand
of particular
from the power generation and
significance.
of the claims
launched a consultation on a par-
distribution industry, the me-
These insur-
payments. af-
tial revision of the Export Risk
around CHF 6.4b.
chanical engineering, electrical
ance commitments in principle
ter taking into account personnel
Insurance act (SERIa) on 9 Oc-
and metalworking industry and
are requested at the bidding
and material costs, financial in-
tober 2013. The Federal Council
the rail vehicle and rail technolo-
stage, which is before tenders are
come and interest income from
is expected to submit the dis-
gy sector each amounted to CHF
awarded to buyers. They are an
financial investments, SERv had
patch to parliament in the second
1.3b. The highest commitments
important instrument for ex-
an operating profit of CHF 0.2m
quarter of 2014.
The pledge was made by
vietnamese Prime Minister
nguyen Tan Dung and his visit-
Viet Nam, Malaysia eye
greater cooperation
ing Malaysian counterpart, najib
Tun Razak, during talks held in
Ha noi on april 4. In 2013, the
two countries enjoyed a year-onyear increase of 67 percent in
trade. Malaysia ranks eighth
among foreign investors in viet
nam, with 451 projects and over
10 billion uSD in registered capital.
The two leaders expressed
pleasure with rice trading in recent years, with 60 percent of
Malaysia ‘s rice import coming
from viet nam. They agreed to
sign a Memorandum of understanding (Mou) on rice trading
soon, while accelerating cooperation in other fields such as
labour, agriculture, oil and gas,
education and law. The vietnamese leader hailed Malaysia as
one of viet nam’s leading partners in terms of labour, as over
80,000 vietnamese workers are
working in the country. They
agreed to assign relevant agencies to revise the 2003 Mou on
the recruitment of vietnamese
workers to reduce labour disputes and ensure that workers’
legitimate rights are protected. During their talks, PM Dung
one again conveyed his deep
condolences to PM najib, the
Malaysian government and people and, most importantly, the
families of passengers who were
on the ill-fated Malaysia airlines
flight MH370.
For his part, najib expressed
to bring bilateral relations to a
new height - a Strategic Partnership for the benefit of their peoples, and peace, stability, cooper-
sincere gratitude and apprecia- and a vision beyond 2015. Retion for viet nam’s effort in garding the East Sea, the leaders
searching for the missing plane.
stressed the importance of mainat the talks, the two leaders taining peace, stability, freedom,
praised the connection between security and safety of navigation
viet nam and Malaysia in de- and aviation in the East Sea.
fence and security, and agreed to
They said they support
accelerate the signing of docu- aSEan’s stance manifested in
ments establishing joint patrols, a the organisation’s six-principle
hotline between their navies, and declaration on the East Sea, setan Mou on cooperation in trans- tling disputes by peaceful meanational crime fighting. The sures, respecting international law,
Malaysian
particularly
leader afthe 1982 un
firmed that
Convention
The two countries
his country
on the Law
will settle
of the Sea,
have vowed to raise
the fate of
fully and
their trade turnover to
vietnamese
strictly im11
billion
USD
by
2015
fishermen
plementing
being dethe Declaraby encouraging and
tained in
tion on the
facilitating businesses
Malaysia as
Conduct of
to
enhance
mutual
trade
early
as
Parties in the
possible.
East
Sea
and investment.
Both lead(DOC) and
ers were
looking tounanimous
ward
the
about holding the fifth session of early conclusion of a Code of
the viet nam-Malaysia Joint Conduct in the East Sea (COC).
Committee on economics and
They also pledged further
science and technology in partnership to promote the orMalaysia to realise signed agree- ganisation’s central role in issues
ments.In addition, they discussed on regional peace and security,
international and regional issues including the East Sea issue.
of common concern, pledging to Mentioning the Trans-Pacific
continue close collaboration at Partnership (TPP) agreement,
forums, as well as cooperation they vowed to closely work and
with other aSEan countries for support each other to speed up
building a strong and united the finalisation of negotiation.
aSEan Community by 2015
The two PMs agreed to work
ation and development in the
asia-Pacific region and the
world.
They said they will assign
their foreign ministries in collaboration with other relevant ministries to discuss the detailed
content of the strategic partnership to submit to the government
leaders in the coming time.
PM najib invited PM Dung
to visit Malaysia, and the later
accepted the invitation with pleasure and assigned the Foreign
Ministry to arrange an appropriate time for the visit. The two
sides issued a Joint Statement on
the visit after the talks. They witnessed the signing of an Mou on
agricultural cooperation between
the vietnamese Ministry of agriculture and Rural Development
and the Malaysian Ministry of
agriculture and Food Industry.
at a joint press briefing after
the talks, PM Dung said they discussed a number of bilateral and
multilateral cooperation fields of
common concern. Once again, PM najib expressed his gratitude and appreciation to the vietnamese government and people and PM
Dung for their active and timely
help for Malaysia in the search
for the lost aircraft. He affirmed
that viet nam’s help was useful,
reflecting the fine friendship and
cooperation between viet nam
and Malaysia.
motori
La sfida tra le giapponesi è
una partita che si gioca non solo
sul mercato italiano, ma anche su
quello mondiale. In Italia la concorrenza è agguerrita, purtroppo
non sempre efficace soprattutto
in alcuni segmenti, dove le orientali hanno saputo ritagliarsi larghe fette di consensi tra gli automobilisti. In particolare sul terreno
delle crossover, alcune ascrivibili
anche alla categoria di piccole
Suv, il nostro prodotto non è ancora in grado, almeno numericamente, di offrire una vasta scelta.
Le cose potrebbero cambiare
con l’arrivo delle piccole Jeep,
marcate Fiat, ma è ancora presto
per fare previsioni e bilanci. Per
quanto detto è stato facile individuare, tra le tante offerte disponibili, due veicoli da confrontare,
l’imbarazzo è stato veramente
della scelta. Come sempre cerchiamo di esaminare prodotti che
abbiano più similitudini possibili,
a partire dal prezzo di listino, ma
prevalentemente simili per prestazioni, potenze, consumi, capienza, rifiniture e dotazioni. In
Lunedì 28 aprile 2014
questo numero le auto a confronto sono la Nissan Qashqai 1.5
dCi e la Suzuki S-Cross 1.6 Ddis,
due vetture, diciamo, nuove per
diversi motivi, recentemente messe sul mercato. La Qashqai è sicuramente la più conosciuta, essendo la seconda edizione di un
modello di grande successo, che
nella continuità della sua riuscita
formula si è rinnovata guadagnando punti, oltre che in estetica, soprattutto in comfort e in
economia di esercizio. L’obbiettivo della Nissan è mantenere il
suo ruolo di mezzo di riferimento
del settore. Proprio per questi
motivi il compito della Suzuki è
ancor più arduo e battere una simile concorrente non sarà facile.
Nella S-Cross la casa di Hamamatsu ha investito molto, consapevole delle concorrenti con cui
andava a confrontarsi e la prima
impressione è sicuramente positiva. La Suzuki è una vera e propria crossover che convince per
dimensioni versatilità e economia di esercizio, è ideale per la
città, nell’extraurbano e a dispet-
Auto a confronto
NiSSaN QaShQai
Modello
Cilindrata cm3/alimentazione
N° cilindri
Potenza max KW-CV/giri
Coppia max Nm/giri
Accellerazione da 0 a 100 km
Velocità max
Distribuzione
N° rapporti del cambio
Trazione
Freni anteriori/posteriori
Peso in ordine di marcia Kg
Lunghezza cm.
Larghezza cm.
Altezza cm.
Pneumatici di serie
Emissione
in città
medio
Capacità bagagliaio
Prezzo versione base da €
1.5dCi 110 Acenta
1461 / gasolio
4 in linea
81/110/4000
260/1750-2500
11,9 sec.
km/h 182
2 valvole per cilindro
6 + RM
anteriore
dischi autovent/dischi
1365
438
181
159
215/60-R17
23,8
26,3
430/1533
24.100 (euro5)
I L
Entrambe le vetture analizzate
sono comode e capienti, sicuramente per famiglia e adatte agli
spostamenti extraurbani, ma le loro dimensioni giuste e i consumi
contenuti le rendono maneggevoli
e indicate anche per la città. La Qashqai, rinnovata nel 2013, ha una
doppia personalità, da berlina e da
Suv allo stesso tempo, ruoli interpretati entrambi al meglio. Con
questo restyling si è allungata di 5
centimetri, abbassata di uno e allargata di due, ma la posizione di
guida è rimasta rialzata e con un
abbondante spazio sopra la testa.
Pur restando una spaziosa auto da
famiglia, conserva uno stile sportivo non esasperato e prosegue nella stessa formula che ha reso vincente commercialmente il modello
precedente, ma è tecnicamente
tutta nuova. Risalta subito il frontale, più aggressivo di quello vecchio, la linea di base dei finestrini
che sale con decisione verso la
parte posteriore e i fanali più grandi. Questa Acenta, considerata una
versione intermedia per prezzo e
dotazioni, dispone dei massimi livelli di sicurezza, confermati dalle
5 stelle, ottenute nelle prove d’urto
dell’Euro NCAP, oltre naturalmente
all’ESP e ai 6 airbag di serie. Rispetto al vecchio modello il passo
in avanti è evidente e non solo per
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII
il livello di assemblaggio dei materiali, già buono, ma anche per le
forme più personali e avvolgenti.
La differenza è evidente anche per
gli interni a cominciare dalla plancia, ora raccordata da una fascia
nera laccata che la collega ai pannelli delle porte anteriori. Il tunnel
centrale e i pannelli posteriori sono
realizzati in plastica rigida. I comandi sono intuitivi e pratici i piccoli tasti intorno allo schermo centrale, numerosi i portaoggetti. Il
cruscotto è tradizionale con due
grandi strumenti a binocolo, di
semplice e immediata lettura, lo
schermo multifunzione a colori, ripete anche le indicazioni del navigatore, che non è di serie (900 euro). I sedili anteriori sono accoglienti e comodi, quasi anatomici,
senza però essere troppo avvolgenti, con altezza, supporto lombare e inclinazione dello schienale,
regolabili con delle leve. Grande
accessibilità nella parte posteriore
e un divano che può ospitare anche tre persone senza che siano
disturbate dal tunnel centrale, poco invadente, al centro c’è anche
un porta bibite. Il bagagliaio, con
ampia apertura di accesso, molto
sfruttabile come piano di carico,
non è tra i più capienti della categoria, ma lo diventa con lo schienale giù. Originale il ripiano della
pag. 15
to della sua configurazione, gli
sterrati non la spaventano. Come
già accennato il terreno dove si
muovono le auto a confronto di
cui parliamo è veramente minato
e le rivali non mancano. Fanno infatti parte della stessa categoria,
tanto per fare alcuni esempi, altre
due orientali di tutto rispetto come la Kia Sportage e la Hyundai
ix35 e due europee come la Peugeot 3008 e la Skoda Yeti, quattro esemplari simili per cilindrata,
potenza e prezzi.
Suzuki S - CroSS
1.6 DDiS Style 2wd
1598 / gasolio
4 in linea
89/120/3750
320/1750
9,6 sec.
km/h 180
4 valvole per cilindro
6 + RM
anteriore
dischi autovent/dischi
1315
430
177
157
205/50-R17
18,5
19,8
430/875
23.750 (euro5)
C O M M E N T O
cappelliera, che può essere tenuto
alzato a metà per dividere il carico.
Il motore turbodiesel common-rail,
quattro cilindri con basamento in
ghisa e otto valvole, su strada non
delude, ma non dispone di una ripresa fulminante, rispetta però
quello che ci si aspetta da una auto
del genere, che raggiunge comunque i 180 km orari. Il consumo medio è molto basso e a 130 km/h, in
sesta marcia, il propulsore lavora
ad appena 2400 giri, con un apprezzabile comfort, appena disturbato da piccoli fruscii in autostrada, che non influiscono nei lunghi
viaggi. Lo sterzo non è molto diretto, ma grazie all’innovativo sistema
ARC (Active Ride Control) sui fondi irregolari, vengono contrastati i
movimenti verticali della carrozzeria, agendo sui freni anteriori, che
portano il frontale ad affondare; è
un aiuto elettronico contro il beccheggio. La Suzuki S-Cross, perfettamente inquadrata nella filosofia della Casa, è curata esteticamente ma non rivoluzionaria e se
non procura particolari emozioni
estetiche, suggerisce sicurezza e
consistenza. Questa versione Style, nell’allestimento intermedio, appare più interessante per il nostro
mercato, offrendo un compromesso tra la versatilità di impiego di
una Suv e i costi di acquisto e di
gestione di una normale berlina. La
crossover giapponese ha una linea
filante e moderna, ispirata al classico e da impressione di concretezza
e durata anche in condizioni di impiego piuttosto severe. Con le due
ruote motrici ( esiste anche la versione 4X4), non si raggiungono
grandi prestazioni nell’off road, ma
grazie al buon tiro del motore si ottengono risultati soddisfacenti.
Con le grandi superfici vetrate, l’interno è luminoso e l’abitacolo ampio, assemblato con cura, ergonomicamente ben studiato. I sedili
posteriori con schienale frazionabile 40/60 sono di serie e il vano di
carico è spazioso e regolare, ampio e ben rifinito. Tanto nella zona
anteriore, quanto per quella posteriore, lo spazio per le gambe è generoso e tutto è razionalmente distribuito, con un design della plancia non banale, di facile impatto
conoscitivo e una piacevole strumentazione caratterizzata da due
grandi strumenti circolari bordati
di azzurro, comprendente anche il
display del computer di bordo. Nella progettazione della scocca è stata impiegata la tecnologia Tect (Total effective control tecnology) che
prevede l’impiego di acciai speciali
a elevata resistenza, differenti nei
vari componenti della struttura, in
modo da ridurre il peso e aumenta-
re la rigidità. Questa Suzuki è equipaggiata con un turbodiesel da 120
cv, di origine Fiat Powertrain, che
produce poche vibrazioni e tira bene sin dai 1500 giri, allungando
con energia, un po rumorosamente, con temperamento brioso, ma
sempre in notevole economia di
esercizio. Adottando uno stile di
guida “parsimonioso” si possono
raggiungere addirittura i 30 km/litro
di consumo, a livello di una utilitaria, permettendo di percorrere, grazie al serbatoio di 47 litri, più di 800
km di strada. Buona la frenata, affidata a quattro dischi generosamente dimensionati, ottimale la taratura delle sospensioni, piuttosto
sportiva, con doti dinamiche insospettabili, che rendono la Suzuki
reattiva e divertente da guidare.
Buono lo sterzo, leggero da azionare, ma non particolarmente diretto, comunque capace di assorbire
senza danni buche e dossi di una
certa importanza. Completa la dotazione, sia sotto il profilo degli accessori destinati al comfort, che
per quello della sicurezza. Come
sempre lasciamo trarre le conclusioni ai lettori potenziali acquirenti,
che dovranno riflettere molto per
decidere dove orientare la scelta:
verso la comoda e più conosciuta
Qashqai o verso la nuova e classica S- Cross?
pagina a cura di Stefano Piermaria
pag. 16
TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII
finanza etica
(dalla prima pagina)
La capacità globale delle
centrali a energia fotovoltaica
ha superato i 135 gW di potenza installata nel 2013 grazie soprattutto agli impianti europei e
alle nuove centrali dell’area
asia Pacifico. Lo evidenzia uno
studio di Reportlinker, che sottolinea che i prezzi in calo hanno portato all’espansione del
fotovoltaico in nuovi mercati
che spaziano dall’africa al Medioriente fino all’america Latina. L’anno scorso hanno registrato importanti tassi di crescita le installazioni di impianti in
piccole comunità o familiari. La
forte competizione e i prezzi e
margini in calo hanno però
messo spesso in condizioni difficili i produttori di cellule e
moduli fotovoltaici.
Secondo “SolarBuzz”, alla
fine del 2013 i primi dieci mercati mondiali dell’energia fotovoltaica coprivano ancora più
dell’80% della domanda finale,
ma significativi cambiamenti si
erano registrati durante l’anno.
nel 2013, infatti, i tre mercati a
più elevato tasso di crescita nel
settore dell’energia solare sono
stati il giappone, la Cina e la
Thailandia, ciascuno dei quali
ha più che raddoppiato la pro-
Il continente
asiatico sempre
più proiettato
verso
il fotovoltaico
pria domanda.
al contrario tre dei maggiori mercati europei del fotovoltaico – la germania, l’Italia e la
Francia – hanno ridotto la propria domanda. Il trend dello
spostamento della domanda di
energia solare dai mercati occidentali a quelli asiatici sembra
destinato a continuare anche nel
2014, grazie a un rafforzamento
della domanda indiana e di
quella thailandese.
Sale al 14% nel 2012 l’energia consumata proveniente da
fonti rinnovabili in Europa, rispetto all’8,3% del 2004. Tra i
Paesi più virtuosi Svezia, Lettonia, Finlandia e austria, mentre
la maglia nera è stata vinta da
Malta e Lussemburgo. Secondo
i dati diffusi dall’Eurostat, il
consumo di energia prodotta da
fonti green in Italia si è attestato
al 13,5%, lievemente al di sotto
della media europea.
In alcuni Paesi dell’unione è
stato inoltre raggiunto e superato il traguardo del 20% fissato
nel piano 20-20-20 elaborato da
Bruxelles. a fine 2008 il Parlamento europeo ha stilato un piano che prevede che l’ue, entro il
2020, riduca le emissioni di gas
serra rispetto al 1990, incrementi
del 20% l’efficienza energetica e
porti la quota di energia prodotta
da fonti rinnovabili al 20%.
MOnDO
Nel 2013 superati
i 135 GW
di energia
fotovoltaica
Spagna, fotovoltaico in fermento
In Spagna la legislazione sta
rallentando lo sviluppo del settore fotovoltaico, bloccando lo
sviluppo dell’autoconsumo. E’
la denuncia presentata dal Direttore generale dell’unione Spagnola per il Fotovoltaico Josè
Donoso al Parlamento Europeo
insieme alla Plataforma por un
nuevo Modelo Energetico.
L’intento è quello di difende-
re un settore che attualmente
coinvolge più di 60 mila investitori, comprese parecchie famiglie
che hanno deciso di investire i loro risparmi affidandosi alle norme emanate dall’agencia Estatal
Boletin Oficial del Estado, che
però pare non le tuteli più.
Sale così a quattro il numero
delle denunce presentate fino ad
oggi a Bruxelles, nelle quali si
Entrate tributarie
gennaio-febbraio 2014:
-2,1% su anno
Le entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-febbraio 2014 mostrano nel complesso una contrazione del 2,1%
(-2.151 milioni di euro), rispetto all’analogo periodo dell’anno
precedente. La variazione registrata è la risultante della crescita del gettito tributario pari al
2% (+1.284 milioni di euro), e
della flessione, in termini di
cassa, nel comparto delle entrate contributive pari a 8,3%
(-3.435 milioni di euro). Il
dato sulle entrate tributarie
comprende anche i principali
tributi degli enti territoriali e le
poste correttive, quindi integra
quello già diffuso con la nota
del 7 aprile scorso. La diminu-
zione delle entrate contributive
invece è attribuibile allo slittamento dei termini per il pagamento dei premi InaIL al mese
di maggio.
finanza
Lunedì 28 aprile 2014
ue, più
energia prodotta
da fonti green
Sale al 14%
l’energia consumata
proveniente
da fonti rinnovabili
segnalano violazioni del diritto
comunitario nel settore energetico. Le accuse mosse dall’unEF
e dal BOE sono rivolte ai tagli
delle quote corrisposte in caso
di produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili, al regime di tassazione del 7% approvato da Madrid, alla mancanza di tutela giurisdizionale e
al diritto della concorrenza e del
mercato interno.
REK
Il MEF (Ministero Economia e
Finanze) ha comunicato i risultati
della sesta emissione del BTP Italia, il titolo indicizzato all’inflazione italiana con la nuova scadenza a
6 anni. Per il nuovo titolo, che ha
godimento 23 aprile 2014 e scadenza 23 aprile 2020, è fissato il
tasso cedolare (reale) annuo definitivo, pari a 1,65%, pagato in due
cedole semestrali. Il regolamento
Abi: “In lieve recupero
la dinamica dei prestiti bancari”
3,4% del mese precedente). anche i finanziamenti a famiglie e
imprese si posizionano sul -1,9%
come variazione annua a marzo
2014, era -2,6% il mese precedente e -4,5% a novembre 2013.
Su base mensile l’ammontare del
complesso dei finanziamenti aumenta di oltre 2 miliardi di euro.
a questi primi segnali di recupero contribuiscono sia i finanziamenti per l’acquisto di abitazione
sia i finanziamenti erogati alle
piccole imprese. La quota di
nuove prestiti erogati alle imprese di importo fino a 1mln di euro
è stata pari al 43% a febbraio
2014, era del 39% un anno prima
ed era del 32% a fine 2011. Dalla
fine del 2007, prima dell’inizio
della crisi, ad oggi i prestiti all’economia sono passati da 1.673 a
1.850 miliardi di euro, quelli a
famiglie e imprese da 1.279 a
1.434 miliardi di euro.
In Italia diminuisce fortemente, su base annua, la raccolta a
medio e lungo termine cioè tramite obbligazioni, (a marzo
2014: -8,3%, segnando una diminuzione su base annua in valore
assoluto di quasi 46 miliardi di
euro) il che penalizza l’erogazione dei prestiti a medio e lungo
termine. Mentre i depositi aumentano – sempre a marzo 2014
- di circa 12mld di euro rispetto
all’anno precedente (su base annua, +1% contro +1,5% di gennaio 2014).
L’andamento della raccolta
complessiva (depositi da clientela
residente + obbligazioni) registra a
marzo 2014 un aumento di 6,5mld
rispetto al mese precedente e una
diminuzione di circa 34 mld
di euro rispetto ad un anno
prima, manifestando una variazione su base annua di -1,9% (2,2% a febbraio), risentendo della dinamica negativa della raccolta a medio e lungo termine.
Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, ad oggi la rac-
colta da clientela è passata da
1.513 a 1.724 miliardi di euro,
segnando un aumento – in valore
assoluto - di oltre 211 miliardi.
a marzo 2014, i tassi di interesse sui prestiti si sono assestati
in Italia su livelli storicamente
molto bassi. Il tasso medio sulle
nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è posizionato al 3,31% in sensibile diminuzione rispetto al 3,48% di febbraio 2014 (5,48% a fine 2007).
Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si
è posizionato al 3,43% (lo stesso
valore del mese precedente e segnando il valore più basso da settembre 2011; 5,72% a fine
2007);. Il tasso medio sul totale
dei prestiti è risultato pari al
3,86% (3,89% il mese precedente; 6,18% a fine 2007).
a marzo 2014 il tasso medio
sul totale della raccolta bancaria
da clientela (somma di depositi,
obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società
non finanziarie) in Italia si è collocato all’1,82% (1,84% a febbraio 2014; 2,89% a fine 2007).
Il tasso praticato sui depositi
(conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito) è rimasto stabile collocandosi allo
0,94% (0,94% anche a febbraio
2014), mentre in lieve diminuzione quello sulle obbligazioni al
3,37% (3,39% a febbraio 2014).
Il rendimento dei PCT è sceso
dall’1,97% all’1,91%.
Lo spread fra il tasso medio
sui prestiti e quello medio sulla
raccolta a famiglie e società non
finanziarie permane in Italia su
livelli particolarmente bassi, a
marzo 2014 è risultato pari a 204
punti base (205 punti base a febbraio 2014). Prima dell’inizio
della crisi finanziaria tale spread
superava i 300 punti (329 punti
% a fine 2007).
BTP Italia,
chiusura
anticipata
con 20,565mld
di euro di titoli
emessi
dell’operazione è fissato lo stesso
giorno del godimento del titolo.
L’importo emesso è stato pari
a 20.564,569 milioni di euro e
coincide con il controvalore complessivo dei contratti di acquisto
validamente conclusi alla pari sul
MOT (il Mercato Telematico delle
Obbligazioni e Titoli di Stato di
Borsa Italiana) attraverso Banca
IMI S.p.a. e uniCredit S.p.a. durante il periodo di collocamento,
che è iniziato il giorno 14 aprile
2014 e si è concluso alle ore 9.40
della giornata odierna. In particolare, nel corso della Prima Fase del
periodo di collocamento (dedicata
a investitori retail), dal 14 aprile
2014 al 16 aprile 2014 (ore 14),
sono stati conclusi 170.217 contratti per un controvalore pari a
10.068,101 milioni di euro, mentre
nella Seconda Fase del periodo di
collocamento (dedicata a investitori istituzionali), che si è aperta e
conclusa nella giornata odierna, il
numero di contratti conclusi è stato
pari a 1.054 per un controvalore
pari a 10.496,468 milioni di euro.
Raffaele Frassone