www.etribuna.com ...dal 1986 SETTIMANALE g 1,00 - ESTERO g 2,00 The main finding of the March 2014 qualitative survey on credit terms and conditions in euro-denominated securities financing and over-the-counter (OTC) derivatives markets (SESFOD) is that there has been a widespread easing in securities financing terms. More precisely: across the entire range of securities financing and OTC derivatives transactions, offered price terms (such as financing rates/spreads) have eased, on balance, for nearly all types of counterparty covered in the survey over the three-month reference period ending in February 2014. Furthermore, offered nonprice credit terms (including, for example, the maximum amount of funding, haircuts and cure periods, as well as covenants and triggers) are also reported to have eased for almost all counterparty types. In addition, survey respondents indicated an increased use of financial leverage by hedge funds, an increased intensity of efforts to negotiate more favourable terms, and a decrease in the volume, persistence and duration of valuation dis- STROng FOCuS On InnOvaTIOn EIB continues support for European SMEs putes with counterparties. Credit terms offered to provide funding to clients that is collateralised by euro-denominated securities have eased for almost all types of collateral over the reference period from December 2013 to February 2014. Respondents to the March 2014 survey, on balance, reported an increase in the maximum amount and the maximum maturity of funding for many types of euro-denominated securities. In addition, respondents indicated, on net, a decrease in haircuts and reported lower financing rates/spreads at which securities are funded for nearly all types of euro-denominated collateral covered in the survey. Furthermore, the results of the March 2014 survey also suggest that demand has increased for the Abi: “In lieve recupero la dinamica dei prestiti bancari” a marzo 2014 l’ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.850 miliardi di euro è nettamente superiore all’ammontare complessivo della raccolta da clientela, 1.724 miliardi di euro. a seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, la rischiosità dei prestiti in Italia è ulteriormente cresciuta, le sofferenze lorde sono risultate a febbraio 2014 pari a 162mld, da 160,4mld di gennaio. Il rapporto sofferenze lorde su impieghi è dell’8,5% a febbraio 2014 (6,5% un anno prima; 2,8% a fine 2007), valore che raggiunge il 14,4% per i piccoli operatori economici (12,1% a febbraio 2013; 7,1% a fine 2007), il 13,7% per le imprese (9,9% un anno prima: 3,6% a fi- ne 2007) ed il 6,4% per le famiglie consumatrici (5,8% a febbraio 2013; 2,9% a fine 2007). Se si considerano le sofferenze nette, si registra una riduzione dai 79,2 miliardi di euro di gennaio ai 78,2 miliardi di febbraio, a seguito di operazioni di cessione di prestiti in sofferenza. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è quindi in diminuzione: 4,27% a febbraio dal 4,31% di gennaio 2014 (3,23% a febbraio 2013; 0,86%, prima dell’inizio della crisi). a marzo 2014 in lieve recupero la dinamica dei prestiti bancari. Il complesso dei finanziamenti registra un’ulteriore attenuazione della variazione negativa su base annua (-3,2% dal (continua a pag. 16) ANNO XXVIII - N. 17 - 2014 funding of nearly all types of euro-denominated collateral included in the survey. Credit terms for OTC derivatives that are not cleared through a CCP are reported to have either tightened or remained basically unchanged on most aspects covered by the survey. Responses to the March survey show very little change in initial margin requirements and a small net percentage of respondents reported that the maximum amount of exposure and the maximum maturity of derivatives trades have decreased over the three-month reference period. While a large share of survey respondents indicated basically unchanged liquidity and trading for all types of non-centrally cleared derivatives, a limited number of respondents indicated a deterioration of liquidity conditions in non-cleared OTC derivatives markets. Looking at developments of credit terms by counterparty type over a longer horizon, the March 2014 survey results suggest that price terms have eased, LuNEdI 28 APRILE 2014 Nostra intervista a pag. 6 Alessandra Schiavo Console Generale d’Italia a Hong Kong e Macao Nostra intervista a pag. 5 Gianluca Mirante Direttore Italia di Hong Kong Trade Development Council (continues to page 12) Secondo un nuovo rapporto dell’OCSE, l’Italia ha aumentato i contributi e innalzato il livello dei futuri obiettivi di aiuto allo sviluppo, facendo registrare un’inversione della tendenza al ribasso negli stanziamenti a favore della cooperazione allo sviluppo. Il Paese deve ora adottare misure che consentano di attuare le raccomandazioni volte a migliorare la propria gestione dei programmi di aiuti. L’ultima Peer Review dell’Italia condotta dal Comitato di aiuto allo Sviluppo dell’OCSE (Development assistance Committee – DaC) rileva che il contributo italiano per la cooperazione internazionale allo sviluppo potrebbe essere più efficace con una strategia generale più chiara e un più stretto coordinamento tra i vari ministeri. Lo studio raccomanda cambiamenti istituzionali per migliorare la gestione, la realizzazione e la valutazione dei programmi di sviluppo e per assicurare la coerenza degli interventi. Tali misure potrebbero prevedere regole destinate a definire i termini della collaborazione dei vari ministeri nei Paesi beneficiari. L’Italia dovrebbe anche far miglior uso delle valutazioni dei programmi al fine di migliorare i metodi di lavoro. alcune delle suddette questioni potrebbero essere trattate dal progetto di legge di riforma in corso di esame al Parlamento che prevede la creazione di un’agenzia di cooperazione allo sviluppo. “La leadership italiana in fatto di sicurezza alimentare è un buon esempio dei risultati che il Paese può ottenere quando definisce OCSE L’Italia aumenta i contributi allo sviluppo ma potrebbe migliorarne la gestione obiettivi chiari,” ha detto il Presidente del DaC, Erik Solheim. Inoltre, ha dichiarato che “la contribuzione dell’Italia per lo sviluppo internazionale potrebbe aumentare con degli scopi più chiari.” L’aiuto Pubblico allo Sviluppo (aPS) fornito dall’Italia ha registrato un calo continuo tra il 2008 e il 2012, in parte a causa di pressioni dovute alla crisi economica, per poi aumentare nel 2013. anche se si è ancora lontani dall’obiettivo di lunga data delle nazioni unite di un aPS pari allo 0,7% del Reddito nazionale Lordo (RnL), l’Italia si è impegnata ad aumentare il rapporto aPS/RnL dallo 0,14% nel 2012 allo 0,28-0,31% nel 2017. Il Paese ha anche adottato misure per migliorare il modo con il quale comunica i flussi italiani di aPS al Comitato di aiuto allo Sviluppo. Delle 17 raccomandazioni contenute in una precedente Peer Review del 2009, l’Italia ne ha pienamente attuate tre. altre dieci sono state attuate parzialmente e le restanti quattro non lo sono state affatto, tra cui una raccomandazione che suggeriva di rivedere il quadro normativo della cooperazione allo sviluppo. Il rapporto 2014 raccomanda inoltre che l’Italia si concentri su un numero più ristretto di partner strategici multilaterali poiché la sua azione mira ad un numero inferiore di Paesi beneficiari. G.L. RAPPORTI AMBASCIATE Hong Kong a cura di Adriana Caccia pag. 2 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII SCIEnza Sempre più vicina la nascita della Città sino-italiana E in Brasile va di scena la Missione per espandere la collaborazione nei giorni scorsi si e’ tenuta una conferenza bilaterale sulla Luoyang Sino-Italian Science City, la cui costruzione si trova oggi in fase avanzata, con la partecipazione di rappresentanti dell’ambasciata italiana a Pechino, del Politecnico di Torino e di imprese provenienti dal Piemonte. Durante l’evento e’ stata discussa la collaborazione sino-italiana a Luoyang, che presenta le caratteristiche per essere uno degli esempi di successo della cooperazione bilaterale, frutto dell’attenzione alle aree emergenti della Cina, e che offre concrete opportunita’ al nostro Paese. Cinque edifici a impatto zero. Il progetto prevede la realizzazione di cinque grandi edifici a impatto zero; le strutture sono dotate di una copertura fotovoltaica che produce l’energia per il funzionamento delle pompe geotermiche per il riscaldamento; l’isolamento e la ventilazione garantiscono che gli edifici siano ad energia zero. Il complesso si trova al centro della zona di espansione di Luoyang - che avra’, a regime, 600.000 abitanti - ed e’ situato nelle vicinanze della universita’ normale di Luoyang. numerose imprese italiane hanno gia’ sottoscritto accordi d’insediamento nel centro all’interno del quale saranno installati i laboratori di ricerca congiunti. Sviluppo comunicazione universita’- ricerca - impresa dei due Paesi. nel Centro saranno sviluppate le opportunita’ di cooperazione tra imprese dei due Paesi e la comunicazione diretta universita’ricerca-impresa. Il progetto e’ il piu’ grande che l’Italia ha in corso di realizzazione in Cina. In esso sono coinvolte universita’ e centri di ricerca con la possibilita’ di realizzare un hub della ricerca italiana, coinvolgendo molte imprese del settore. Il primo degli edifici previsti dovrebbe essere completato entro settembre. Missione di Sistema per l’Italia nello Stato del Rio Grande do Sul in Brasile. L’iniziativa, che si e’ tenuta nei giorni scorsi ed e’ stata organizzata dall’ambasciata italiana a Brasilia in collaborazione con il Consolato generale a Porto alegre e la Camera di Commercio italo-brasiliana, ha visto partecipare una delegazione composta dal direttore per la promozione turistica di Expo Milano 2015, alessandro Mancini, dalla vice direttrice dell’ufficio Ice di San Paolo, Loriana Ceccarelli, e dal direttore dell’Enit per l’america Latina, Salvatore Costanzo.vi hanno partecipato anche rappresentanti di Promos Milano e del desk del ministero dell’ambiente attivo presso l’ICE di San Paolo, nonche’ undici imprese italiane dei settori delle energie rinnovabili, dell’O&g e dell’agrobusiness. Focus su collaborazione bilaterale in ambito scientifico. La missione, analoga a quelle svolte di recente negli Stati di Bahia e Parana’ e che fa seguito alla visita effettuata nello Stato lo scorso ottobre da parte dell’ambasciatore italiano in Brasile Raffaele Trombetta, ha visto incontri presso la Federazione del commercio, il parco tecnologico Tecnopuc, le segreterie per lo Sviluppo economico e per l’Infrastruttura e la Logistica dello Stato. Si e’ tenuto anche un seminario sulle opportunita’ di business nella regione, organizzato dalla nostra ambasciata insieme alla Federazione degli Industriali. nel corso della missione, inoltre, e’ stata data particolare attenzione all’approfondimento delle collaborazioni scientifiche bilaterali. In questo contesto, la visita al parco tecnologico ha consentito alle imprese italiane di poter conoscere le opportunita’ di intese con l’istituto di ricerca locale. L.R. www.etribuna.com Direttore Responsabile Francesco Bartolini Caccia Il giornale pubblica in esclusiva i servizi “Rapporti Ambasciate” [email protected] Pubblicità Commerciale € 295,00 a modulo Direttore Pubbliche Relazioni Abbonamenti Annuale € 50,00 Estero € 100,00 Adriana Caccia [email protected] Grafica e impaginazione Manuele Pollina [email protected] Editore Editoriale Tribuna Economica Registrazione Tribunale di Roma n.16/86 del 10/01/86 Iscrizione Roc N. 17324 Iscrizione AGCI N. 15343 Invii postali Via Sistina, 121 - 00187 Roma Società Cooperativa Amministratore Unico e-mail [email protected] [email protected] Invio comunicati stampa [email protected] Stampa Sito internet www.etribuna.com Pietro Capuano AF officina digitale Vicolo del divino Amore, 16 00186 Roma economia interna Lunedì 28 aprile 2014 Questa testata ha usufruito del contributo statale art. 3 comma 3 legge 7 agosto 1990 nr. 250 Lo sviluppo della cooperazione tra l’Italia e la Polonia nel settore energetico e in particolare del gas, ma anche l’impulso al dialogo che adotterà la Presidenza italiana dell’uE sulle politiche climatiche ed energetiche dal 2020 al 2030 e i temi della competitività dell’industria europea, sono stati gli argomenti al centro del bilaterale tra il Ministro dello Sviluppo Economico Federica guidi e il Ministro del Tesoro polacco Wlodzimierz Karpinski. nel corso dell’incontro, che si è svolto negli scorsi giorni a Roma presso il Dicastero di via veneto, il Ministro guidi ha messo ITaLIa-POLOnIa Collaborazione bilaterale nei settori gas, competitività dell’industria europea e politiche comunitarie su clima ed energia in risalto come il Progetto Terminale di rigassificazione di Swinoujscie rappresenti l’esempio dell’importante collaborazione italo-polacca e quanto il completamento di esso, nel più breve tempo possibile, sia strategico ai fini della diversificazione dell’approvvigionamento energetico non Intesa tra Enea e Cooperazione italiana Obiettivo: rafforzare le sinergie nel campo dell’efficienza energetica, fonti rinnovabili, ambiente e clima Il Direttore generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli affari Esteri, giampaolo Cantini e l’Ing. giovanni Lelli, Commissario dell’EnEa, hanno sottoscritto a Roma, presso il Ministero degli affari Esteri, un Protocollo d’Intesa per rafforzare e strutturare la collaborazione già avviata per attività di cooperazione allo sviluppo nel campo dell’efficienza energetica, fonti rinnovabili, ambiente e clima, sviluppo sostenibile, innovazione del sistema agro-industriale e formazione tecnico-scientifica. Sostegno politiche Paesi partner. Il Protocollo d’Intesa contribuirà al sostegno delle politiche dei Paesi partner della Coo- perazione Italiana nell’ambito dello sviluppo economico sostenibile e della green economy, attraverso la definizione ed esecuzione di programmi e progetti, incluso il trasferimento tecnologico e la formazione specialistica. definizione proposte nel campo dell’energia e dello sviluppo economico. Inoltre EnEa collaborerà con la DgCS nella definizione delle posizioni e proposte della Cooperazione Italiana nel campo dell’energia e dello sviluppo economico sostenibile nel quadro dell’agenda internazionale post-2015 e nell’ottica della partecipazione della Cooperazione Italiana a EXPO 2015. nel quadro di una presenza in afghanistan che nel post 2014 vedrà l’Italia sempre più impegnata a sostenere un percorso di crescita economica, componente fondamentale per il consolidamento della transizione politica e di sicurezza, si è svolta oggi alla Farnesina una riunione di coordinamento con rappresentanti del Ministero degli Esteri, del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’agenzia ICE, di Confindustria e di associazioni di settore (Marmomacchine, Istituto Internazionale del Marmo, uCIMa e aCIMIT). Ponendosi nel solco del Memorandum sulla Cooperazione Economica tra Italia e afghanistan firmato a Roma nell’aprile 2011, la riunione ha avuto l’obiettivo di definire una road map che dia concreta attuazione al “Programma di Promozione Straordinaria del Made in Italy per i Centri tecnologici in afghanistan” stipulato di recente tra il MiSE e l’ICE. I settori in cui si concentreranno gli interventi previsti dal “Programma” riguardano in particolare Afghanistan: “Programma di Promozione Straordinaria del Made in Italy per i Centri tecnologici” quelli del marmo, del packaging agroalimentare e del meccanotessile. Si tratta di comparti tra i più dinamici e con le maggiori prospettive di crescita dell’economia afghana e nei quali l’Italia vanta una consolidata e tradizionale eccellenza. Con la riunione di stamane si è aperta dunque una fase operativa che vedrà nei prossimi mesi l’organizzazione di missioni tecniche - coordinate in loco dall’ambasciata d’Italia a Kabul – che porteranno nel giro di qualche mese all’avvio di un articolato programma di iniziative e di attività produttive nei tre settori interessati (trasferimento di tecnologia e di know how, apertura soltanto della Polonia ma dell’Europa intera. Il ministro guidi ha altresì ribadito che l’Italia deve agganciarsi ai grandi mutamenti dei mercati globali del gas e alle politiche di diversificazione delle fonti, sia ai fini della sicurezza degli approvvigionamenti, sia per contenere i prezzi del gas, e proprio per questo guardare con attenzione ai risultati delle attività che sono state realizzate negli altri Paesi europei e specialmente in Polonia. I rapporti economico-commerciali tra l’Italia e la Polonia, due Paesi che hanno sviluppato nell’ultimo periodo un vero partenariato strategico, sono buoni: l’Italia occupa il 5° posto come Paese fornitore (con una quota di mercato del 5,1%) ed il 6° posto come Paese Cliente (con una quota di mercato del 4,3%). L’interscambio italo-polacco nel decennio 2004-2013 ha avuto un andamento dinamico registrando una crescita dell’83%, il valore dell’interscambio è passato da 8,7mld di euro del 2004 a quasi 16mld di euro del 2013, le nostre esportazioni in Polonia sono cresciute dell’82%, passando da 5,1mld di euro del 2004 a 9,3mld di euro del 2013 e le nostre importazioni sono aumentate dell’85%, registrando un valore di 3,5mld di euro nel 2004 e di 6,6mld di euro nel 2013. Anna Casini Leri di un centro tecnologico di eccellenza nella lavorazione lapidea e nella formazione professionale, varo di specifiche attività settoriali volte ad incentivare il lavoro femminile, scambio di missioni imprenditoriali, ecc.). grazie all’impulso e al lavoro di raccordo e di coordinamento svolto dalla Farnesina, con la road map concordata questa mattina in attuazione del Piano promozionale di sviluppo del Made in Italy, il governo italiano conferma il suo ruolo volto a favorire lo sviluppo di un modello di crescita sostenibile per l’afghanistan, fornendo un’utile cornice di riferimento per favorire gli investimenti in un Paese la cui economia dipende ancora fortemente dal sostegno internazionale e ponendo, allo stesso tempo, le basi per rafforzare la presenza commerciale italiana. attraverso simili iniziative l’Italia traduce in concreto l’impegno a rimanere in afghanistan anche nel dopo 2014. E. de La. Terza pagina In occasione del centenario della nascita dello scrittore Romain gary, la casa editrice neri Pozzi pubblicherà per la prima volta ‘una pagina di storia’ e si prepara a festeggiare cento mila copie vendute di ‘La vita davanti a sé’. Il nuovo titolo, per lungo tempo attributo al nipote di Romain gary, riassume per certi versi la sua intera poetica. a tutti è dato a un certo punto di dover fare i conti con le proprie ambizioni, i propri sogni e le proprie realizzazioni. a coloro, tuttavia, per i quali sogni, ambizioni e realizzazioni hanno, in realtà, il compito di tenere a bada o celare una natura fragile, una sensibilità eccessiva o un’origine sconveniente, questi momenti critici si danno spesso sotto forma di naufragi definitivi, catastrofi ineludibili, vergogne inappellabili. In queste storie, contenute in Les oiseaux vont mourir au Pérou, un’opera più ampia scritta nel 1960, subito dopo aver lasciato la diplomazia, Romain gary tratta con ironia e tono scanzonato di queste catastrofi e di queste inappellabili, sublimi vergogne. C’è, ad esempio, il conte di n. , ambasciatore di stanza a Istanbul, la città in cui le civiltà vengono a morire in bellezza. alto, sottile, con un’eleganza che ben si accompagna a mani lunghe e delicate, il conte vagheggia di La fiera a ottobre sarà a Singapore Milan Image Art Fair, in mostra le fotografie Dal 23 al 25 maggio in via Tortona MIa - Milan Image art Fair, la fiera internazionale d’arte dedicata alla fotografia nata in Italia si appresta a sbarcare nel 2014 nel continente asiatico con lo scopo di diventare un punto di riferimento imprescindibile per chi ama e colleziona fotografia e arte. Infatti, dopo l’appuntamento a Milano (Superstudio Più, via Tortona 27) dal 23 al 25 maggio 2014, MIa Fair raddoppierà la propria presenza nel panorama espositivo internazionale con l’apertura - dal 24 al 26 ottobre 2014 - di MIa FaIR SIngaPORE. giunta alla sua quarta edizione, sempre sotto la direzione di Fabio Castelli, MIa Fair ospita il meglio della fotografia, attraverso la sua caratteristica proposta, unica nel panorama fieristico italiano, che presenta uno stand per ogni artista – ad ogni artista il suo catalogo, che da quest’anno sarà in un formato innovativo passando dal tradizionale catalogo cartaceo al formato e-book. La manifestazione, col patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano, del Comune di Milano, può contare sulla riconferma dei partner BnL gruppo BnP Paribas, Lavazza, BMW i, Eberhard & Co. e nikon. TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII Lunedì 28 aprile 2014 Per anni l’opera era stata attribuita al nipote Romain Gary, libro inedito per festeggiare il centenario della nascita Neri Pozza ha raggiunto cento mila copie vendute per “La vita davanti a sé’ essere nominato a Roma. In realtà, un segreto struggimento lo rode, una fragilità che le buone maniere non sempre bastano a proteggere, e che lui attribuisce a un temperamento artistico inappagato. Dopo l’incontro con il nipote di ahmed, lo scaltro venditore del bazar di Istanbul, e dopo essere stato introdotto alla magia dell’oûd, il liuto arabo, il conte di n. scopre ben altra sensuale vocazione. C’è Kopfff, soldato del Führer che vorrebbe ridurre in cenere Pletsvi, un paesino grazioso, dall’aria placida e innocente, nel folto della foresta dei Carpazi. Monocolo sull’occhio, stivali lucidati con cura, i bottoni e il cinturone che brillano nella notte, l’uniforme di gala, Kopfff crede di avere un appuntamento con la bella Morte in nome della Causa. In realtà è solo lo strumento di Michel Christianu, un vecchio smanioso di regolare i conti con Fédor, il viLo scorso anno aderirono una cinquantina di compagnie teatrali. Oggi sono diventate oltre cento. Sono i numeri di IT Festival, ovvero Independent Theatre, una vera maratona che si terrà da venerdì due a domenica quattro maggio, presso la Fabbrica del vapore di via Procaccini 4, centro di produzione culturale della città di Milano. Realizzato in compartecipazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Milano, IT Festival, è il primo progetto di associazione IT che riunisce oltre cento soci, artisti e compagnie teatrali indipendenti della città. Incoraggiati dal successo dell’edizione zero, nata nel giro di poche settimane, sulla spinta dell’entusiasmo e della partecipazione di molti operatori, di un pubblico subito attento e sollecito, gli artisti hanno saputo strutturare il loro lavoro riunendosi in forma associativa e hanno deciso di bandire una chiamata pubblica rivolta al mondo del teatro indipendente della città; l’esito di questa chiamata è IT festival, un evento auto organizzato che riunisce le compagnie teatrali della scena underground cittadina. IT intende creare uno spazio inedito, che permetta di portare alla luce una realtà, a volte realizzata sotto traccia eppure sovente di vitalità sorprendente, una vitalità che lo scorso anno ha inter- cino che ha messo incinta sua figlia. C’è S., ricchissimo collezionista d’arte che si contende i Rembrandt con i musei americani, ha l’unico vermeer autentico scoperto dopo i falsi di van Meegeren, due castelli in Francia, le dimore più sontuose a new York e a Londra, un gusto impeccabile, le onorificenze più lusinghiere, un passaporto britannico, una bella e giovane moglie siciliana di nobile lignaggio e, tuttavia, viene sconfitto, e tristemente ricondotto alle sue origini di piccolo straccione di Smirne, in una feroce disputa con un suo pari di napoli, un collezionista partito da una piccola drogheria per ritrovarsi poi a capo del più grande trust alimentare d’Italia. Il tono scanzonato con cui gary tratta di questi destini non deve ingannare. Come lui stesso ebbe modo di dichiarare, al centro di questi racconti è «le phé- nomène humain», qualcosa che non cessava di sconcertarlo al punto da «farlo esitare tra la speranza di una qualche rivoluzione biologica o di una rivoluzione in quanto tale». Romain gary (pseudonimo di Romain Kacev) nacque nel 1914 in Lituania, figlio naturale di un’attrice, ebrea russa fuggita dalla rivoluzione, e di Ivan Mosjoukine, la più celebre vedette, insieme a Rodolfo valentino, del cinema muto. a trent’anni, gary è un eroe di guerra (gli viene conferita la Legion d’honneur), scrive un romanzo, Educazione europea (neri Pozza 2006), che Sartre giudica il miglior testo sulla resistenza, gli si aprono le porte della diplomazia. nel 1956, vince il goncourt con Les racines du ciel. nel 1960 pubblica uno dei suoi capolavori La promessa dell’alba (neri Pozza 2006). nel ‘62 sposa Jean Seberg, l’attrice americana di Bonjour tristesse, l’interprete di a bout de souffle. nel 1975 pubblica, con lo pseudonimo di Emile ajar (identificato all’inizio come Paul Pavlovitch, nipote reale di Romain gary), La vita davanti a sé (neri Pozza 2005) che, nello stesso anno, vince il Prix goncourt. Il pomeriggio del 3 dicembre 1980, gary si uccide, nella sua casa di place vendôme a Parigi. Saranno presenti anche Piero Colaprico e Isabella Ragonese It Festival, a Milano maratona del teatro indipendente Oltre cento compagnie in scena alla Fabbrica del Vapore cettato duemila presenze agli spettacoli e che quest’anno si prevede di raddoppiare. una maratona di teatro che abiterà i luoghi della Fabbrica del vapore, grande laboratorio di idee ed esperienze creative della città: Sala Colonne, Il Fischio, Dagad Studio, via Farini, Care of, Studio azzurro, Maschere nere, Macchinazioni teatrali sono i luoghi nei quali saranno allestiti gli otto palcoscenici. Il programma delle iniziative è variegato: IT YOung: tra le 15.30 e le 18 di sabato 3 e domenica 4 maggio il festival dedica una parte importante della propria programmazione agli spettatori di domani (0-14 anni). I bambini sono invitati a partecipare a IT e ad esprimere il loro giudizio tramite un disegno o un pensiero. Il migliore farà vincere alla propria scuola ingresso gratuito ad uno spettacolo. IT’S LaTE: a mezzanotte, al termine della maratona, ci si ritrova per un incontro di meno di un’ora tra gli artisti e gli spettatori. alcune di queste ri- flessioni saranno espresso in BLOg IT, spazio virtuale in cui un gruppo di giovani critici è chiamato ad osservare e commentare gli spettacoli di IT. TaLK IT: un modo creativo, produttivo, libero, l’occasione di partecipare in modo attivo al festival. Operatori del settore e non, sono invitati a discutere e a confrontarsi sull’esperienza di IT. Questo incontro informale si svolgerà tra le 10 e le 14 di sabato e domenica. Domenica pomeriggio dalle 15 alle 17 si elaboreranno le conclusioni dei lavori. MEnTOR IT: ciascun gruppo che presenta il suo lavoro a IT ha scelto di far seguire il proprio lavoro da un mentore, una persona che ha ne ha seguito le fasi di costruzione. Hanno aderito al progetto numerosi artisti e non solo: tra gli altri, Serena Sinigaglia, Edoardo Erba, alina Marazzi, Isabella Ragonese, Danio Manfredini, César Brie, Piero Colaprico, Leo Muscato. pag. 3 artisti sul palco in Piazza San giovanni Concerto del Primo Maggio, la tradizione si rinnova Più contenuti e meno sfarzo E’ di certo uno degli appuntamenti che più fa discutere, ma che non può mancare in calendario. a Roma è quasi tutto pronto per il tradizionale Concerto del Primo Maggio, che si terrà a Piazza San giovanni: la manifestazione organizzata dai sindacati CgIL, CISL e uIL, che verrà trasmessa in diretta televisiva come in occasione delle passate edizioni da RaI Tre, avrà come protagonisti, quest’anno, Clementino, Rocco Hunt (vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo nella categoria giovani), Bandabardò, Piero Pelù, Tiromancino, Modena City Ramblers, Stefano Di Battista e 50 sax del Conservatorio Santa Cecilia, Francesco Di Bella, Taranproject con Daniele Ronda, Perturbazione, Brunori Sas, Enrico Capuano, PFunking Band, Levante, alberto Bertoli, i vincitori della passata edizione dell’1MFestival Crifiu e altri artisti che verranno annunciati nei prossimi giorni, oltre che ai tre vincitori dell’annuale edizione del contest associato al concertone, che quest’anno avrà per tema "Le nostre storie - accordi e disaccordi delle nostre radici, della nostra memoria e del nostro domani". Più contenuti e meno sfarzo, anche se resterà in programma il momento tradizionalmente dedicato all’esecuzione dell’inno nazionale - solitamente piazzato in apertura - durante il quale non mancherà una sorpresa, così come annunciato dagli organizzatori. Tra gli ospiti che saliranno sul palco si segnalano i giornalisti aldo Cazzullo e Federica Sciarelli, il fondatore di Slow Food Carlo Petrini, e i comici nino Frassica e Max Paiella, ndr), che porteranno sul palco in maniera riflessiva argomenti della nostra storia e di grande attualità: Frassica, ad esempio, oltre che ai suoi numeri offrirà al pubblico anche la lettura di una poesia di Ignazio Buttitta sulla strage di Portella della ginestra. La conduzione è stata affidata a Edoardo Leo, Francesca Barra e Mario vergassola. pagina a cura di Barbara Sala pag. 4 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII EuROPa Anti-dumping: misure più severe contro le importazioni irregolari Il Parlamento europeo, confermando la sua posizione sugli strumenti di difesa commerciale, ha ribadito che l’uE dovrebbe aumentare le tariffe dei dazi antidumping contro le importazioni oggetto di dumping o sovvenzioni da parte di paesi terzi e attivarsi maggiormente per aiutare le piccole imprese a usufruire delle misure comunitarie contro tali importazioni. I deputati europei chiedono anche tariffe più severe contro il dumping sociale e ambientale e contro quello provocato da sussidi all’esportazione di paesi terzi. I Deputati hanno adottato la sua relazione per 535 voti a favore, 85 contrari e 24 astensioni. Le piccole imprese dovrebbero beneficiare degli strumenti di difesa commerciale dell’uE. I deputati sottolineano che la complessità e le spese di avvio di inchieste antidumping e anti-sovvenzioni tendono a confinare tali prassi alle grandi aziende del settore. Le piccole e le medie imprese (PMI), al contrario, sono svantaggiate nell’accesso agli strumenti di difesa commerciale dell’uE. I deputati suggeriscono la creazione di un servizio di assistenza per le PMI, per aiutarle a presentare reclami e fornire una guida nei processi investigativi. Il servizio di assistenza potrebbe anche aiutare i settori d’attività costituiti in gran parte da PMI a raccogliere gli elementi iniziali di prova necessari per lancio di un’inchiesta antidumping. Per i settori costituiti in prevalenza da piccole e medie imprese, inoltre, dovrebbe essere possibile imporre dazi più elevati sulle importazioni di beni soggetti a dumping o a sovvenzioni. Indagini senza preavviso. I deputati non hanno sottoscritto la proposta in base alla quale gli importatori comunitari e gli esportatori di paesi terzi debbano ricevere un preavviso di due settimane prima dell’imposizione da parte dell’uE di dazi provvisori antidumping. La Commissione aveva proposto questo preavviso per assicurare che le importazioni già spedite non fossero colpite, ma i deputati hanno ritenuto che ciò avrebbe potuto incoraggiare lo stoccaggio di merci soggette al dumping e politicizzare le relazioni commerciali. Prendere in considerazione il dumping sociale e ambientale. I deputati chiedono all’uE di imporre dazi più severi sulle merci importate soggette al dumping o a sovvenzioni qualora il paese terzo esportatore “dispon- economia estera Lunedì 28 aprile 2014 ga di un livello insufficiente di norme sociali e ambientali”, giudicato sulla base delle convenzioni sui diritti ambientali e del lavoro. allo stesso modo, l’uE dovrebbe imporre dazi più moderati (applicando la “regola del dazio inferiore”) quando le importazioni soggette a sovvenzioni provengono da un paese meno sviluppato, che intenda perseguiMartedì sono state approvate nuove norme uE in materia di informazioni che i piccoli investitori, ossia quelli non professionisti, dovrebbero ricevere prima di firmare un contratto. Queste informazioni saranno fornite obbligatoriamente in un documento informativo, in formato a4 lungo non più di tre pagine (Key Information Document KID). Facile lettura del KId. Prima di firmare un contratto, a tutti gli investitori non professionisti dovrebbero essere consegnate le tre pagine, in formato a4, del KID così da aiutarli a capire e a confrontare prodotti di investimento preassemblati e basati sulle assicurazioni (i PRIIPs, packaged retail and insurancebased investment products), a stimare il costo totale del loro investimento, nonché a essere consapevole del rapporto di rischiorendimento. Il KID dovrebbe essere chiaramente separato dalla documentazione commerciale e preparato dall’entità, che deve essere chiaramente identificabile, che ha creato il prodotto. I negoziatori del Parlamento hanno ottenuto che, quando possibile, gli investitori saranno informati se il loro investimento contribuirà a progetti con finalità ambientali o sociali. re i suoi “legittimi obiettivi di sviluppo”. Contesto: riforma delle difese del commercio. L’attuale legge di difesa commerciale dell’unione europea risale al 1995. Da allora, le relazioni commerciali dell’uE con i paesi terzi si sono modificate in modo sostanziale e la catena è diventata maggiormente globalizzata. La proposta di revisione mira a rendere il diritto di difesa commerciale dell’uE più efficacie, adeguandolo alle sfide odierne commerciali e aumentandone anche la trasparenza e la prevedibilità. La maggior parte dei casi di dazi antidumping e antisovvenzioni avviate dall’uE sono rivolti contro la Cina. Nuove norme ue in materia di informazioni per i piccoli investitori I deputati hanno constatato che, sebbene i PRIIPs possono aiutare i piccoli investitori a diversificare i rischi in molti settori economici, sono tuttavia “non semplici” e, quindi, posso trarre in inganno. I deputati hanno quindi assicurato che, se possibile, agli investitori sarà consegnato anche una “avvertenza di complessità” per avvertire che “il presente prodotto è considerato alquanto complesso e potrebbe non essere idoneo per tutti gli investitori al dettaglio”. Prodotti d’investimento contemplati. Le nuove norme si applicano a tutti i prodotti d’investimento destinati ai piccoli investitori. Le norme, tuttavia non si applicano a: prodotti di assicurazione non sulla vita, contratti di assicurazione sulla vita nel caso in cui i beneficiari sotto contratto possano essere pagati solo in caso di morte o per incapacità a causa di infortunio, malattia o infermità, o depositi diversi da depositi strutturali e titoli. Saranno anche esentati dal campo di applicazione della le- gislazione i regimi pensionistici ufficialmente riconosciuti, i prodotti previdenziali che, ai sensi del diritto nazionale, sono riconosciuti come aventi lo scopo primario di fornire all’investitore un reddito in pensione e prodotti pensionistici individuali per i quali è richiesto un contributo finanziario dal datore di lavoro. Responsabilità per le perdite. I KID non devono essere fuorvianti. Se un piccolo investitore è in grado di dimostrare che la perdita finanziaria è stata causata dalle informazioni imprecise o incoerenti del KID rispetto a tutti i documenti contrattuali vincolanti, allora, il produttore del prodotto di investimento potrebbe essere responsabile, ai sensi del diritto nazionale. Prossime tappe. La relazione è stata approvata con 637 voti a favore, 26 contrari e 16 astensioni. Le nuove norme devono ancora essere formalmente approvate dagli Stati membri, che avranno poi due anni per renderle applicabili. Laura Rinaldi RAPPORTI AMBASCIATE Lunedì 28 aprile 2014 Le imprese di Hong Kong tre 60mila società che impiegano hanno contribuito alla crescita oltre 10 milioni di persone. alle delle principali aree dell’asia aziende di dimensioni più conte- con apporti di capitali, approvvi- nute, la partnership con una so- gionamenti, servizi logistici, ca- cietà di Hong Kong fornisce un pacità gestionali e sistemi di cer- accesso più semplice e veloce ai tificazione della qualità. Il settore mercati del continente grazie finanziario di Hong Kong, che all’accordo di libero scambio. In- raggruppa gli uffici di quasi i tre fine, ogni anno, più di 60 fiere quarti delle 100 banche più im- commerciali internazionali ri- portanti al mondo, fornisce assi- chiamano a Hong Kong centinaia stenza alle società multinazionali di migliaia di espositori e com- o alle Pmi che intendono intra- pratori provenienti da tutto il prendere affari in Cina e nell’a- mondo. sia-Pacifico. Quasi il 45% degli Tribuna Economia ha incon- investimenti esteri nelle principa- trato gianluca Mirante, Direttore li città della Cina (tra cui Pechi- Italia Hong Kong Trade Deve- no, Shanghai e guangzhou) sono lopment Council per approfondi- effettuati da società di Hong re alcune tematiche riguardanti Kong. business, integrazione, infrastrut- nella regione meridionale cinese del Pearl River Delta, le so- ture e modo di vivere e fare impresa: cietà di Hong Kong sono, da quasi 25 anni, i principali “moto- dott. Mirante, concreta- ri” della crescita economica; ol- mente, per una societa’, che co- “Think Asia, Think Hong Kong”, un’occasione unica per le aziende italiane L’asia continua a guidare la ripresa e la crescita dell’economia globale. Le aziende europee, interessate ad esplorare nuove opportunità commerciali in Oriente, possono guardare a Hong Kong, centro finanziario e commerciale internazionale dell’asia, come al partner ideale per la ricerca del proprio successo. Dopo l’ottima accoglienza ottenuta in occasione delle campagne “Think asia, Think Hong Kong” nel Regno unito, in giappone e negli Stati uniti, le prossime destinazioni saranno Francia. Hong Kong Trade Development Council, grazie al sostegno di varie organizzazioni, istituzioni e associazioni, organizzerà la nuova edizione il prossimo ottobre, che farà tappa a Milano, a Palazzo Mezzanotte, il 30 ottobre 2014. Con l’obiettivo di promuovere Hong Kong quale hub commerciale principale dell’asia, nonché la prima tappa per le società estere che fanno il loro ingresso sul mercato asiatico e via d’accesso privilegiata per la Cina, “Think asia, Think Hong Kong” evidenzierà i vantaggi dei servizi offerti da Hong Kong, quale centro finanziario e commerciale internazionale del continente asiatico e le nuove opportunità commerciali in Oriente, coprendo un’ampia gamma di temi e settori. I tre eventi (Regno unito, giappone e Stati uniti) hanno evidenziato: investimenti cinesi all’estero; industria creativa (design, intrattenimento digitale, co n ten u ti) ; film; finanza (business e raccolta di capitali in RMB); collaborazione con Hong Kong e la regione del Pearl River Delta; sviluppo delle infrastrutture e dei servizi per il settore immobiliare; servizi logistici e marittimi; servizi professionali (contabilità, legale, consulenza, ecc.); collaborazione tecnologica (incluse tecnologie manifatturiere, bio e verdi) e vendere in Cina e in asia. La campagna “Think asia, Think Hong Kong”, per la prima volta a Milano, sarà l’occasione per le aziende italiane di entrare in contatto con i protagonisti del mondo imprenditoriale di Hong Kong e coinvolgerà dirigenti d’azienda, piccole e medie imprese, fornitori di servizi e intermediari, economisti, accademici e opinion leader. Milano, Palazzo Mezzanotte, 30 ottobre 2014 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII Hong Kong, Regione Amministrativa avanzata per crescere e fare business Tribuna Economica intervista Gianluca Mirante, Direttore Italia di Hong Kong Trade Development Council pag. 5 greater Pearl River Delta sono significativamente più alti rispetto alle altre regioni del Cina continentale, incluse la regione del delta del fiume Yangtze nei dintorni di Shanghai e la regione del Bohai nei dintorni di Pechino. Questa favorevole combina- sa significa operare nell’econo- Per Hong Kong, essere co- mia che per il 19esimo anno smopolita significa aver in atto consecutivo (2013) è stata con- tutta una serie facilitazioni e di siderata la più libera al mon- opportunita’ che sono rivolte a società internazionali che sono do dal Rapporto Heritage tutti e non solo a pochi o a chi è alla ricerca di una via di accesso Foundation? del posto. Questo da solo la dice al mercato cinese particolarmen- Significa avere la consapevo- lunga sul perché Hong Kong è te strategica e a basso rischio. lezza di essere in uno Stato avan- una delle principali piazze in cui zato che mette a disposizione tut- si insediano le multinazionali Hong Kong vanta una rete to il meglio di sé affinché il com- occidentali che vedono nel Paese di infrastrutture tra le più ef- mercio sia il più fluido e sempli- il proprio headquarter per con- ficienti del mondo. Quanto in- ce possibile. trollare le operazioni in asia. cide sull’economia e nel tessu- zione di fattori, fa del Pearl River Delta l’area prediletta per le to sociale del Paese? uno dei vantaggi di Hong Quindi, se non ci fossero i Kong e dei cittadini che la popo- presupposti oltre agli insedia- Le infrastrutture hanno un lano, è quello di essere abituati a menti facili e a tutto l’iter snello ruolo prioritario, un impatto for- convivere con una forte presenza e semplice che ne consegue, per te sull’economia e sulla societa’ internazionale; da sempre, infatti, Hong Kong sarebbe difficile ri- di Hong Kong in quanto la fan- Hong Kong è un crocevia di raz- manere una delle principali no essere un hub logistico inter- ze, culture, religioni. a chiunque piazze economiche mondiali. nazionale anche grazie alla faci- è data la stessa possibilita’, quel- Se per esempio, un manager lita’ di spostamento di merci e lo che conta è il merito. nel mo- di qualunque nazione, un im- individui. Da un punto di vista mento in cui si può contare sui prenditore o qualunque persona interno ad esempio, nel momen- principi fondamentali il risultato che per vari motivi deve trasfe- to in cui si affida un pacco ad è che da questo diverso modo di rirsi a Hong Kong e deve o vuo- uno spedizioniere, si è in grado agire, da questa diversa cultura si le portare al seguito la propria di far recapitare lo stesso in me- è influenzati positivamente, ci si famiglia, ha sicuramente l’op- no di 30 minuti da un capo al- “esalta” ulteriormente; si è anco- portunità di vivere in una socie- l’altro della citta’. Da un punto ra più ispirati e si respira un’aria ta’ moderna che offre tutti servi- di vista esterno, possiamo dire in cui è più facile avere spunti zi per tutti i diversi stili di vita che Hong Kong è l’hub per l’a- per far crescere la propria attivi- dai più modesti a quelli più pri- sia in quanto è il primo passo da ta’. vilegiati e, non in ultimo, iscri- compiere per poi poter accedere vere i propri figli a scuole inter- all’intero mercato. La facilità con cui si conducono affari è anche data da un nazionali di medio-alto livello. A livello esecutivo, come governo che ha messo e mette in atto una serie di servizi (normati- Perché concentrarsi sulla HKTdC affianca le societa’ ve e attivita’ da svolgere per regione del Greater Pearl Riv- nell’approccio al mercato e aprire o condurre aziende gia’ er delta? nella consulenza operativa? implementate favorendone quin- Iniziamo con lo spiegare che Ricerchiamo e verifichiamo di i vari processi produttivi) la regione del greater Pearl Riv- la qualità di potenziali partner puntuali ed efficienti affinché er Delta comprende nove città commerciali per l’import, anche l’impresa possa esprimere il me- della provincia meridionale per quantità limitate. Organiz- glio di sé. cinese del guangdong, più ziamo missioni operative per Macao e Hong Kong, e rappre- guidare, accompagnare e rende- senta la regione economica più re accessibile questo avvicina- forte della Cina. mento al mercato; proponiamo Quali sono i punti deboli di Hong Kong? Possiamo riassumerli in al- Questa regione offre tutti i partecipazione a fiere come pri- cuni punti chiave: forte concor- vantaggi dei servizi internazio- mo, e in molti casi fondamenta- renza di altri Paesi europei (in nali e delle opportunità d’affari le, approccio al mercato, per primis, Francia e germania); di Hong Kong, abbinati alla monitorare settore, trend e anda- potenziali partner e distributori qualità, ai bassi costi di produ- menti, e attivare i primi contatti a Hong Kong subissati da ri- zione e al mercato dei beni di con importatori. Supportiamo in chieste, in tutti i settori; risposte consumo in crescita che attual- loco con servizi, per agevolare non sempre positive al primo mente contraddistinguono l’area le relazioni di business e ci ri- approccio e relazioni a distanza del PRD. serviamo di verificare la fattibi- nella regione del Pearl River lità /potenzialità per le piccole e Delta si concentra anche la mag- media aziende interessate ad en- Essere una citta’ cosmopo- gior parte dei consumatori più trare nel mercato cinese via lita significa integrare, inte- ricchi e con il più alto livello di Hong Kong. grarsi. Ad Hong Kong, come spesa. Il Pil pro capite e i prezzi avviene questo processo? al dettaglio nella regione del non più accettate. Tribuna Economica pag. 6 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII “Le relazioni economiche tra Italia e Hong Kong sono molto solide e in costante crescita, arricchite da scambi commerciali intensi e da una fitta rete di società e professionisti che scelgono Hong Kong come base per la loro attività” ad affermarlo durante la nostra intervista, alessandra Schiavo Console generale d’Italia a Hong Kong e Macao: Console Generale Schiavo, negli ultimi anni, come si sono sviluppate le relazioni tra Italia e Hong Kong? La comunità italiana ufficialmente registrata alla nostra anagrafe conta ormai quasi 3.000 persone, con un tasso di espansione che dall’aprile 2010 (data del mio arrivo qui) ad oggi ha superato il 55%. E’ cambiata anche nella sua composizione: se fino a pochi anni fa era rappresentata in maggioranza da professionisti tra i 40 e i 50 anni, da qualche anno ho potuto constatare che sempre più giovani, spesso all’inizio della loro carriera o appena laureati, hanno avviato una loro attività a Hong Kong o sono venuti a lavorare qui. nel 2013 l’interscambio commerciale tra Italia e Hong Kong ha raggiunto i 10,8 miliardi di dollari uSa, con un saldo attivo in favore del nostro Paese pari a 4,6 miliardi di dollari (+18% rispetto allo scorso anno). Hong Kong si conferma il terzo partner commerciale dell’Italia in asia, dopo Cina e giappone, prima di Paesi come India e Corea del Sud (rispettivamente, con circa 1 e 2 miliardi di uSD di differenza nel volume di scambi), e molto prima di tutti gli altri paesi asiatici. Le nostre esportazioni confermano il trend positivo degli ultimi anni, con un aumento dell’8,15% rispetto al 2012, per un valore di beni pari a ben 7,7 miliardi di uSD (rispetto ai 7,15 nonostante la debolezza dei mercati occidentali dovuta alle crisi dei debiti sovrani ed alla stagnazione complessiva dell’economia uE, nel 2013 l’interscambio con l’estero di Hong Kong e’ comunque in crescita rispetto al 2012, anche se gli incrementi non sono piu’ a due cifre cosi’ come era stato per gran parte del 2011. Le esportazioni di Hong Kong nel 2013 sono cresciute dell’8,5%, per un ammontare complessivo di 535,55mld di uSD, mentre le importazioni sono aumentate del12,3% con un valore di 622,28mld di uSD. I principali paesi clienti di Hong Kong sono stati, per va- del 2012): una cifra davvero ragguardevole - soprattutto se si considera che questa Regione amministrativa Speciale ha solo 7,2 milioni di abitanti – che conferma la posizione e il ruolo strategici di Hong Kong come terreno per la ri-esportazione di prodotti italiani verso la Cina ed altri paesi, soprattutto del Sud-Est asiatico. Ad oggi si contano circa 400 aziende italiane operative nel Paese e oltre 700 partecipano alle varie fiere. Qual è il ruolo dell’Italia a Hong Kong? Come ho anticipato, Hong Kong rappresenta inoltre un importantissimo polo di attrazione per investitori e aziende di tutto il mondo. Le circa 400 società italiane o con interessi italiani (incluse ben 156 società che a Hong Kong hanno il loro quartier generale asiatico o gli uffici regionali) rappresentato un insieme dinamico e diversificato che opera in molteplici settori: dalla finanza, alla moda/abbigliamento, al lusso, ai servizi legali o di consulenza, al design, alla ristorazione e alle infrastrutture. alle societa’ italiane stabilmente installate a Hong Kong, si aggiungono le oltre 10.000 (ma si tratta di una stima per difetto) che ogni anno intrattengono rapporti di affari con imprese locali. L’accordo per evitare le Doppie Imposizioni fiscali tra Italia e Hong Kong, la cui positiva conclusione e’ stata a lungo un obiettivo del nostro Consolato generale e che e’ stato firmato nel gennaio 2013 in occasione della visita dell’allora Ministro delle Finanze grilli, contribuirà sicuramente a rafforzare ulteriormente (una volta ratificato anche da parte del nostro paese) i rapporti economici bilaterali e gli investimenti di Hong Kong - e cinesi via Hong Kong - verso l’Italia. Lunedì 28 aprile 2014 1.600 società quotate e 83,9mld di dollari di flussi Ide in uscita Alessandra Schiavo, Console Generale d’Italia a Hong Kong e Macao, nella nostra intervista, parla dei numeri significativi della Città Italia e nel mondo? Per le caratteristiche che ho esposto, Hong Kong è non solo un importante centro di attrazione di investimenti stranieri, ma anche una straordinaria piattaforma per gli investitori, sia locali che della Cina Popolare, che da Hong Kong intendono espandersi in asia o in Europa. La Borsa di Hong Kong e’ la seconda più grande in asia e la sesta al mondo per capitalizzazione. a fine 2013 risultavano quotate circa 1.600 società, di cui 776 della Cina continentale, quasi altrettante di Hong Kong, e il rimanente centinaio di Paesi terzi (Prada resta al momento l’unica società italiana qui quotata). Il flusso di Investimenti Diretti Esteri in uscita da Hong Kong verso tutto il mondo nel 2012 è stato pari a 83,9 miliardi di dollari uSa, posizionando Hong Kong al terzo posto in asia dopo il giappone e la Cina continentale. gli investitori che da Hong Kong guardano all’Italia sono attratti non solo dai settori tradizionali del lusso e della moda, ma anche da settori legati all’innovazione tecnologica, alle biotecnologie e farmaceutica, alla meccanica e all’immobiliare di pregio. uno dei più grandi investimenti esteri mai effettuati in Italia e’ stato quello nel gestore di telefonia mobile 3g, per un valore di quasi 7 miliardi di euro, effettuato dall’imprenditore di Hong Kong, Li Ka-shing, che ha anche investito nel porto di Taranto. Come Hong Kong investe in +8,15% per l’export italiano nel 2013 lore (tra parentesi la variazione RAPPORTI AMBASCIATE esportato da Hong Kong. rispetto al 2012 e quanto ogni Per quanto riguarda le impor- paese incide sul totale esportato tazioni, in valore, i primi 5 paesi da Hong Kong): Cina (+12,8% fornitori sono stati, per variazio- / 60%), Stati uniti (-2,24% / ne e quota del mercato di Hong 8%), giappone (-5,85% / Kong: Cina (+4,64% / 41,5%), 3,26%), India (0,7% / 0,2%) e Svizzera (+210,7% / 8,1%), Taiwan (-1,53% / 2%) . L’u- giappone (-9,13% / 6,5%), nione Europea, che figura al se- Taiwan (+6,2% / 6,4%), Stati condo posto dopo la Cina per uniti (+21% / 5,9%). Le fornitu- area di destinazione delle mer- re dall’unione Europea (27 pae- ci, ha mantenuto i valori regi- si),che si posiziona al 3º posto strati nel 2012 (432,8mld uSD) dopo Cina e Svizzera,hanno regi- ed incide per l’8,1% sul totale strato un +13,6%, e incidono per dopo quattro anni di permanenza in Sede, quali sono gli obiettivi raggiunti? Sotto il profilo economico, il piu’ rilevante e’ stato senz’altro la conclusione dell’accordo per evitare le Doppie Imposizioni, i cui negoziati si trascinavano da anni e che senz’altro contribuira’ ad incrementare gli scambi e gli investimenti reciproci, alleggerendo tra l’altro gli oneri amministrativi per le nostre piccole imprese. abbiamo portato a termine nuovi accordi in materia di cooperazione giudiziaria e rimosso il bando all’importazione di carne italiana, anch’esso esistente da tempo. abbiamo organizzato tanti eventi di public economic diplomacy e per l’attrazione degli investimenti, associando le altre Istituzioni italiane qui presenti e delegazioni dall’Italia (anche della Banca d’Italia), e sostenuto e cooperato allo svolgimento di numerosissimi eventi di promozione commerciale, del Made in Italy e dell’immagine del nostro paese. Sul piano culturale, ho potuto avere un paio d’anni fa la gioia di aprire l’Istituto Italiano di Cultura, con cui realizziamo un fittissimo programma di eventi che stanno riscuotendo grandissimo interesse da parte della stampa locale. Convinta che la cultura sia un grande asset dell’Italia e che pronuovere all’estero il nostro enorme, unico e ricco patrimonio artistico sia il modo piu’ efficace per fare “branding” del nostro Paese, ho ideato e reperito i fondi per realizzare, a Hong Kong e a Macao, due grandi Mostre di arte il 7,6% sul totale degli acquisti dall’estero di Hong Kong. L’interscambio con l’Italia. nel 2013, l’Italia si posiziona sempre al 16º posto in assoluto tra i fornitori di Hong Kong e al terzo tra i paesi europei (dopo Regno unito e germania) con un valore di beni esportati pari a 7,74 miliardi di uSD, in aumento dell’ 8,15% rispetto al 2012, e una quota mercato dell’1,24%. Il valore delle esportazioni (riesportazioni*+prodotti nazionali) di Hong Kong verso l’Italia e’ stato pari a 3,12 miliardi di uSD (- 3% sul 2012) e una quota dello 0,6%. L’Italia nel 2013 perde una posizione e, scende ora al italiana, portando grandi capolavori sia di Botticelli che di Caravaggio. In quest’ultimo caso, abbiamo scelto “Cena a Emmaus”, proveniente da un Museo di Milano (la Pinacoteca di Brera), per iniziare a dare la massima pubblicita’ possibile all’Expo 2015. Infine, ho assunto l’iniziativa di realizzare – grazie alla collaborazione di storici e giornalisti italiani e di oltre 140 cittadini – il primo libro che sia mai stato scritto sulla storia (piu’ antica di quanto comunemente si pensi, perche’ cinquecentenaria) della collettivita’ italiana a Hong Kong e Macao, che e’ stato pubblicato gia’ in due lingue (in inglese e italiano, “Cinque secoli di italiani a Hong Kong e Macao”, Ed. Brioschi), e che presto sara’ tradotto anche in cinese. Come vive una donna a Hong Kong? Molto bene. Questo e’ un posto dove il ruolo delle donne viene riconosciuto e apprezzato. Sono molte le imprenditrici locali di successo e le figure femminili integrate a pieno titolo nel governo della Regione e delle piu’ importanti societa’ economiche, nel tessuto educativo e culturale e nei maggiori centri decisionali. E’ inoltre una metropoli molto sicura e ordinata, dove la percentuale di crimini o violenze contro le donne appare contenuta. Questi fattori contribuiscono ad attrarre anche un numero sempre maggiore di nostre connazionali: se prima si trattava soprattutto di mamme e mogli al seguito dei loro mariti (che animano in ogni caso molto efficacemente la splendida associazione Donne Italiane), e’ considerevolmente aumentato negli ultimi anni il numero di donne italiane molto in gamba e qualificate che sceglie di trasferirsi qui per svolgere la propria attivita’ professionale. Tribuna Economica 20˚ posto fra i paesi clienti di Hong Kong. I settori di punta dell’export italiano. In ordine di valore, le prime 10 categorie merceologiche esportate a Hong Kong dall’Italia sono state nel periodo: abbigliamento in pelle +7,6%, abbigliamento +8,76%, artigianato +14,8%, gioielleria +20,87%, pelli e pellami +16,3%, macchinari e macchinari elettrici +4,4%, calzature +13,6%, tessuti e filati -2,9%, prodotti alimentari e vini +19,05%, prodotti chimici e materie grezze -3,33%. Fonte: Ice Hong Kong RAPPORTI AMBASCIATE Lunedì 28 aprile 2014 Il Chief Executive CY Leung ha presentato la sua agenda politica per il 2014 Il Chief Executive del governo di Hong Kong CY Leung ha presentato al Consiglio Legislativo il suo programma di governo per il 2014, prevalentemente incentrato sulla lotta alla povertà, sul consolidamento dello sviluppo economico e sugli investimenti per le nuove generazioni (con un focus particolare sull’istruzione). Per quanto riguarda il welfare, circa 3 miliardi di HKD saranno destinati ad assegni familiari per i nuclei a basso reddito (circa 200.000 famiglie per 710.000 beneficiari in totale), l’aumento dei fondi per l’istruzione pre-scolastica, il potenziamento dei sussidi per le spese immobiliari e le forme di sostegno per anziani e disoccupati. notevoli saranno anche le risorse stanziate in favore dell’educazione, soprattutto universitaria, con la costituzione di un fondo di 100 milioni di HKD per studenti di università e istituti di formazione, l’istituzione di un programma di borse di studio per 100 studenti ultra-meritevoli l’anno per compiere studi o ricerche presso “rinomate università straniere” (con borse a disposizione pari a 25.000 euro l’anno a studente, cui potrebbe aggiunger- si un assegno per altri 20.000 euro) e l’istituzione di un altro progetto teso a coinvolgere altri 9.800 studenti locali e bisognosi di aiuti per partecipare a programmi di scambio con l’estero. Fortissima, come sempre, l’attenzione alle misure volte a rafforzarne il ruolo di hub economico e finanziario strategico nell’asia sud-orientale, puntando in particolare su servizi finanziari (con un focus speciale sul mercato offshore in valuta cinese), i servizi legali internazionali, la logistica e i trasporti (nuova linea metropolitana, porto e aeroporto), i settori collegati al “turismo economico” (convegni e fori internazionali, esposizioni e fiere), tecnologia, IT e industrie creative. Sono questi i settori che possono coincidere con aree di potenziale interesse in cui potrebbero inserirsi con profitto imprese e attori italiani, oltre alle opportunità offerte dallo sviluppo infrastrutturale della metropolitana locale (MTR), dell’aeroporto e dell’isola di Lantau (che verrà a trovarsi in posizione strategica in vista della costruzione del “mega-ponte” che collegherà Hong Kong, zhuhai e Macao. Hong Kong rafforza il proprio ruolo come centro di attrazione turistica Il flusso di turisti in arrivo potrebbe raggiungere i 70 milioni entro tre anni Hong Kong rafforzerà ulteriormente il proprio ruolo come uno dei principali centri di attrazione turistica della Regione asiatica. Le previsioni fornite da gregory So, Ministro del Commercio e dello Sviluppo Economico, prevedono un ulteriore aumento dei flussi verso Hong Kong - già pari a 54,3 milioni nel 2013, di cui 40,8 provenienti dalla Mainland – fino a a 70 milioni di visitatori l’anno entro il 2017, suscettibili di salire fino a 100 milioni entro il prossimo decennio. Il turismo (che già oggi contribuisce per il 4,5% al PIL di questa SaR, fornendo circa 230.000 posti di lavoro) si conferma dunque, anche in prospettiva, come uno dei pilastri di questa economia. Hong Kong dovrà pertanto sviluppare nuove infrastrutture al fine di evitare che il crescente numero di turisti possa creare difficoltà agli abitanti di questa città. Il Ministro So ha sollecitato in particolare la costruzione di nuove strutture alberghiere, oltre al potenziamento dei poli fieristici dedicati al “business tourism” (asia World Expo e Exhibition Center). Inoltre, come annunciato dal Chief Executive CY Leung alla presentazione della sua agenda politica 2014, è previsto un forte sviluppo urbano dell’isola di Lantau, dove le autorità locali intendono incanalare parte di questa crescente domanda, anche tramite la creazione di nuovi poli commerciali. Infine, il Ministro So ha preannunciato uno studio di fattibilità sul potenziale di sviluppo dei nuovi Territori settentrionali, tra cui la zona di Lok Ma Chau. E’ notizia di questi giorni, riportata dai media locali, che tre deputati del Consiglio Legislativo hanno presentato una proposta per introdurre una tassa d’ingresso (fino a 100 HKD) per tutti i non residenti di Hong Kong che arrivano via terra, con l’obiettivo ultimo di limitare i flussi di turisti provenienti dalla Cina continentale che vengono a Hong Kong e si fermano una sola giornata (circa 20 milioni all’anno). La proposta è stata fortemente criticata e ritenuta lesiva dell’immagine della città, controproducente e inapplicabile dallo stesso Chief Executive e dai rappresentanti del settore turistico. Fonte: Consolato Generale d’Italia a Hong Kong La crisi economica e finanziaria che ha colpito uSa ed Europa per poi estendersi al resto del mondo ha toccato solo di riflesso Hong Kong, il cui PIL (cresciuto nel 2011 ad un tasso del 5%) e’ aumentato nel 2012 dell’1,4%: un risultato non trascurabile per un’economica estremamente avanzata, che ha segnato un ulteriore miglioramento nel 2013, quando si e’ registrata una crescita di poco inferiore al 3% (+2,9%, per l’esattezza). In misura ancora maggiore rispetto a due anni fa, Hong Kong si conferma come uno dei modelli di riferimento per la regione asiatica, oltre che uno dei principali centri finanziari e commerciali a livello mondiale, grazie alla sua capacità di rapido adattamento alle mutevoli condizioni dei mercati internazionali, alla sua vicinanza geografica al “gigante cinese”, e al pressochè unico complesso di condizioni favorevoli che la rendono un efficace polo di attrazione per gli investitori stranieri e per le società di tutto il mondo italiane incluse - che scelgono questa moderna metropoli come quartier generale per le loro attività in asia e come porta di accesso al vasto mercato della Cina Popolare. Oltre al particolare legame con la RPC (di cui costituisce una Regione amministrativa Speciale, sulla base del principio “un Paese, due sistemi”), queste condizioni includono un ordinamento giuridico trasparente e di stampo britannico, una magistratura completamente indipendente che agisce in modo imparziale anche a tutela degli investimenti stranieri, la libertà ed apertura “Responsabilità” è un impegno costante che definisce e guida la Compagnia aerea di Hong Kong: la “Responsabilità” verso i passeggeri, i dipendenti, le risorse naturali e il patrimonio artistico è il principio ispiratore di Cathay Pacific, oltre che un impegno che avvicina e unisce Oriente e Occidente. “Responsabilità” è una scelta quotidiana e al tempo stesso un obiettivo a cui tendere costantemente. Cathay City, il simbolico headquarter della Compagnia presso l’aeroporto di Hong Kong, è una città “a dimensione Cathay” in cui gli ambienti di lavoro e per il tempo libero si coniugano all’interno di una struttura tecnologicamente evoluta e all’avanguardia dove tutti i livelli di staff convivono, lavorano, creano e realizzano. anche per la sua sede milanese, inaugurata ad aprile 2012, Cathay Pacific ha operato una scelta responsabile nei confronti dei propri dipendenti: Palazzo Montedoria, in via Pergolesi 25, TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII pag. 7 La maggiore piattaforma offshore per il commercio del Renminbi del suo sistema economico, l’efficienza della pubblica amministrazione e un livello di tolleranza della corruzione prossimo allo zero, un settore privato particolarmente sviluppato, l’alto livello di istruzione e la mentalitá occidentale del capitale umano, un sistema infrastrutturale capillare ed efficiente (con un porto e un aeroporto ai primi posti nel mondo), l’uso dell’inglese tra le lingue ufficiali, un sistema finanziario ben regolato e ad alta capitalizzazione. nonostante la crescente concorrenza di altre piazze finanziarie asiatiche e non, Hong Kong conferma la sua funzione di maggiore piattaforma offshore per il commercio del Renminbi (con oltre mille miliardi di RMB di depositi a fine 2013). Sarà molto interessante verificare quanto e come questo ruolo crescerà di importanza, una volta che l’accordo di connessione diretta tra la Borsa di Hong Kong e quella di Shanghai da poco annunciato sarà effettivamente realizzato. Tale intesa (che per essere finalizzata dovrebbe impiegare circa 6 mesi) prevede lo sviluppo di un programma pilota per permettere ad investitori di Hong Kong e della RPC di operare su titoli selezionati contrattati sull’altra piazza, ed è considerato un importante traguardo per l’ulteriore apertura della Cina al mercato dei capitali e all’internazionalizzazione del Renminbi, oltre a una misura di rafforzamento del ruolo di Hong Kong come hub finanziario internazionale e come porta di accesso da e verso la Cina Popolare. L’ammontare complessivo delle transazioni finanziarie tra le due Borse sarebbe pari a 550 miliardi di yuan all’anno (circa 68 miliardi di Euro) e dovrebbe coinvolgere 826 società (di cui 266 quotate a Hong Kong e 560 a Shanghai). Oltre ad essere un centro economico di prima grandezza, Hong Kong sta rafforzando la propria capacità di attrazione turistica: nel 2013 ha accolto 54,3 milioni di visitatori, di cui 40,7 milioni provenienti dalla sola Cina continentale; secondo le proiezioni del governo tali numeri dovrebbero salire fino a raggiungere 70 milioni di visitatori nel 2017 e 100 nel 2023. Per prepararsi a soddisfare la “pressione” turistica in aumento, l’Esecutivo ha preannunciato un piano che prevede la costruzione di 99 nuovi alberghi (in aggiunta agli attuali 217): prospettiva questa che potrebbe riservare interessanti opportunita’ anche per una maggiore affermazione della ristorazione italiana, della nostra gastronomia e del nostro eccellente patrimonio enologico. Alessandra Schiavo Console Generale d’Italia a Hong Kong e Macao Cathay Pacific una Compagnia aerea “socially and environmentally responsible” è un edificio che unisce pregio architettonico e una ispirazione feng shui nell’organizzazione degli spazi interni. Con i suoi oltre 180 aeromobili di linea, tra passeggeri e cargo, Cathay Pacific vanta una delle flotte più giovani dei cieli. a terra come in volo Cathay Pacific garantisce elevati standard di qualità e sicurezza nel pieno rispetto della responsabilità ambientale. Il programma FLY greener, a cui aderisce anche la consorella Dragonair, è il primo programma ad essere aperto da un vettore asiatico allo scopo di compensare l’emissione di CO2 nell’aria generata da ogni volo. a conferma dell’impegno dimostrato, Cathay Pacific airways è stata quotata per la prima volta nel Dow Jones Sustainability Indices (DJSI), il principale indice di riferimento globale della sostenibilità. nel 2014 Cathay Pacific airways ha aderito all’iniziativa Chic Goes Wild, organizzata da Fidenza village Chic Outlet Shopping. Oltre alle numerose iniziative organizzate nell’esclusivo outlet romagnolo, la Campagna prevede una charity partnership con Botanic gardens Conservation International per la preservazione dei giardini botanici. pag. 8 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII Hong Kong has a significant pool of experienced fine wine merchants with good wine knowledge and international wine trade experience. amid the growing demand for wine in asia, the Hong Kong government removed all duty-related customs and administrative controls for wine in February 2008 to facilitate the development of Hong Kong as a wine trading and distribution centre for the region, particularly the Chinese mainland. Besides wine trading and distribution, wine-related business includes auction, retailing, warehousing, catering and transportation. Following the deregulation, development of the wine industry has accelerated. Wine imports surged some 80% in the first year. according to an ad hoc survey carried out by the Commerce and Economic Development Bureau to evaluate the economic benefits of wine duty exemption, about 850 new wine-related companies were set up in Hong Kong in 2008 and 2009, bringing the total to 3,550; the wine sector as a whole gained HK$5.5 billion worth of wine-related business receipts in 2009, representing an increase of over 30% as compared with 2007; and the number of employees engaged in wine-related business increased by more than 5,000 as compared with 2007, reaching 40,000 by the end of 2009. This increase in employment was equivalent to about 1,000 full time jobs, 60% of which were for front-line staff; and the number of wine-related manpower and professional courses (including sommelier training as well as wine business/management courses) grew from 21 in 2007 to 86 in 2009. The number of participants in these courses reached over 8,500 in 2009, representing an increase of more than two times as compared with about 2,400 participants in 2007. Hong Kong is the only place in the world that has entered into an agreement with the mainland Chinese government, allowing wine imports to go into China under CEPa and enhanced cus- Wine Industry toms facilitation measures. This makes the city an unrivalled gateway to China, attracting industry players from around the world to launch or expand their business in Hong Kong. Hong Kong, being a duty-free port with good air connectivity and storage facilities, is regarded by asian investors as the most costeffective and convenient distribution hub to store their investment-grade wines for delivery to their markets on-demand. Since the weather in Hong Kong is not suitable for growing grapes, there is only very little wine production in Hong Kong, and therefore insignificant domestic exports. virtually all exports are re-exports of imported wines with asia being the major market. Chinese mainland and Macau, taking up some 84% of the total in 2012, are the major wine exporting destinations of Hong Kong. On the other hand, Hong Kong’s wine imports have expanded fast since the elimination of import duties in February 2008. In 2012, imports of wine amounted to HK$8.1 billion, a four-fold increase from 2007. after years of strong growth, the value of wine imports saw a drop of 17.7% in 2012 and 1.4% yearon-year in the first 10 months of 2013. Most of the imported wines originated from European countries such as France and the united Kingdom, but there has also been a significant share coming from australia. In volume terms, Hong Kong imported some 50 million litres of wine in 2012, up 4.9% from 2011. During the first 10 months of 2013, wine imports in volume terms dropped slightly by 1.6% year-on-year. about 37% of the imported wines were re-exported in 2012. The rest – about 63% of wine imports were brought away from Hong Kong by individuals or retained in Hong Kong, for storage or immediate consumption. RMB deposits up 3% Renminbi deposits in Hong Kong climbed 3% to RMB920.3 billion in February while overall foreign-currency deposits dropped 0.4%, the Monetary authority said. Total deposits with authorised institutions increased 1.6%, while Hong Kong-dollar deposits rose 3.7%. The total remittance of renminbi for cross-border trade settlement was RMB394.1 billion, compared with RMB492.3 billion in January. Total loans and advances grew 3.2% in February. Loans for use in Hong Kong, including trade finance, rose 3.9%, while loans for use outside Hong Kong expanded 1.4%. as Hong Kongdollar loans increased at a slower rate than deposits, the Hong Kong-dollar loan-todeposit ratio edged down to 84.3% at the end of February from 84.4% a month earlier. Seasonally adjusted Hong Kong-dollar M1 grew 2.2% in February and expanded 5.8% year-on-year. unadjusted Hong Kong-dollar M3 increased 3.2% during the month, and grew 8.6% from a year earlier. Lunedì 28 aprile 2014 according to the 12th FiveYear Development Plan for urbanisation in guangdong Province announced by the guangdong provincial government earlier, one of its objectives is to raise the urbanisation rate by 0.8 percentage point a year to reach 70% by 2015. guangdong began its first round of urbanisation drive as early as 10 years ago. at that time, the urbanisation rate of the province was only 36.2%, but this rate rose to 66.5% by 2011. During the 12th five-year plan period (2011-2015), guangdong is pushing forward a new round of urbanisation drive giving emphasis to new concepts such as coordinated regional development, low-carbon green development, and economical and intensive development. It can be expected that related industries will stand to benefit from this new round of urbanisation drive. Infrastructure and environmental protection see development opportunities. unbalanced regional development in guangdong, as China’s largest provincial economy, has become an adverse factor tethering the economic growth of the province. In particular, as guangdong is currently going through a critical moment ushering in a new development mode to replace the old, coordinated development of its eastern, western and northern regions will be an important task of the province in the days to come. Hence, accelerating the progress of urbanisation can help narrow the development gap between the Pearl River Delta (PRD) region and the eastern, EMBASSIES REPORT Guangdong sets forth objectives for new round of urbanisation western and northern regions of guangdong. The development plan states that efforts will be made to expedite the pace of urbanisation in the eastern, western and northern regions of guangdong where the urbanisation rate will be raised by about 1 percentage point a year, higher than the provincial target of 0.2 percentage point. according to figures released by the guangdong statistics bureau, in 2011 the urbanisation rate of guangdong province was 66.5%, markedly lower than that of the PRD region, which was over 80%. according to the development plan, action will be taken to increase the capacity and enhance the quality of the urban areas at prefectural-level cities in guangdong’s eastern, western and northern regions, and to foster regional development growth poles. Steps will be taken to integrate the urban areas of Shantou, Chaozhou and Jieyang; accelerate the development of an economic circle in the ports of zhanjiang, Maoming and Yangjiang; and promote green development in the mountainous areas in northern guangdong. as for the PRD region, efforts are to be made to expedite the advancement of unification. In quickening the pace of urbanisation, construction of transport infrastructure takes the lead. according to the development plan, efforts will be made to achieve the following by the year 2015: the length of rail transport in guangdong will reach 5,000 km, and the main frame of the inter-city rail transport network in PRD with guangzhou and Shenzhen as the major nodes linking nine PRD cities at above prefectural-level and urban Qingyuan will be built; the total length of trunk roads will reach 204,000 km, of which, the total length of expressways will reach 6,800 km, basically meeting the target of having expressways in every county. guangdong plans to adopt the TOD (Transit Oriented Development) mode in advancing comprehensive development of land resources along the lines of the inter-city (urban) mass transit. under this mode, a number of “urban complexes” would be built, forming a virtuous cycle of interactive promotion between inter-city (urban) rail transport and city (township) planning and construction. Low-carbon and green concepts facilitate environmental protection industry. In its latest round of urbanisation planning, guangdong places emphasis on the promotion of low-carbon and green concepts as well as on the integrated control of urban and rural environments. according to the development plan, by 2015 the urban domestic sewage treatment rate in Leggi VAI SUL N www.etr e clicca su EMBASSIES REPORT the whole province will reach over 85%, domestic garbage innocuous treatment rate will reach over 85%, forest coverage rate in the whole province will reach over 58%, and green coverage rate of urban built-up areas will reach over 42%. The provincial energy consumption per Rmb10,000 of gDP and major pollutant discharge volume would be put under control within the indices stipulated by the state. The water reusing rate of key industrial enterprises will reach over 65%. The development plan proposes that requirements for lowcarbon ecological urban planning and construction be introduced into the urban planning and construction management system to design a land utilisation model and spatial layout compatible with the construction of a lowcarbon ecological city. Steps will be taken to create an ecologically livable urban low-carbon green development environment; encourage the use of new energy cars using electricity and fuel battery as power; actively promote the energy management contract model; popularise energy and resources recycling, expedite the development of clean energy such as wind power, solar power, hydropower and nuclear power; and raise the application rate of clean energy. Moreover, great efforts will be devoted to advancing the construction of low-carbon green residential areas. Where economical and intensive development is concerned, guangdong plans to control the total scale of urban built-up land to under 1,473,800 hectares, while the percentage of industrial land in the province’s total urban built-up land will be controlled at around 20%. Building multiple financing platforms. To meet the financing demand arising from the new round of urbanisation, guangdong plans to build a new urban construction investment and financing system led by the government with social participation and market oriented operation. attracting the participation of private and social capital is another important issue. guangdong will encourage private capital to participate in the construction and operation of such sectors as urban public services and municipal public utilities by means of direct investment, joint investment with the government, purchasing government services, as well as purchasing local government bonds, investment in funds and stocks. Multiple formats including BT (build-transfer), BOT (build-operatetransfer), TOT (transfer-operatetransfer) and PPP (public private partnership) will be employed to accelerate the pace of urban construction projects. With regard to fiscal policies, such measures as subsidy, discount interest or incentives will be granted to lend key support to new industries, public infrastructural facilities, ecological and environmental protection, and public project construction. Meanwhile, action will be taken to build a support mechanism offering compensation and competitive financial capital. NOSTRO ONLINE ribuna.com u pdf edizione cartacea CI TROVI ANCHE SU Lunedì 28 aprile 2014 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII Insurance premiums up 13.9% Hong Kong insurance industry total gross premiums in 2013 amounted to $290.7 billion, up 13.9% over 2012, the Office of the Commissioner of Insurance announced. Long-term in-force business revenue premiums amounted to $248.6 billion in 2013, up 15.2% over 2012. Individual Life & annuity (non-Linked) business increased 18.4% to $173.3 billion, and Individual Life & annuity (Linked) business rose 9.5% to $54.7 billion. Retirement Scheme business contributions rose 2.3% to $17.1 billion. Long-term business new office premiums for 2013, excluding Retirement Scheme business, rose 18.9% to $92.6 billion compared with 2012. Individual Life & annuity (non-Linked) business recorded 21% premium growth to $73 billion, while Individual Life & annuity (Linked) business recorded 11.7% growth to $19.1 billion. Mainland visitors’ new office premiums amounted to $14.9 billion, representing 16.1% of the total new office premiums ($92.3 billion) for individual business in 2013. In 2013, gross and net premiums of general insurance business recorded a growth of 7.1% to $42.1 billion and 8% to $29.2 billion respectively compared with 2012. Overall underwriting profit also recorded an increase from $2.2 billion in 2012 to $3 billion in 2013. Direct business gross premiums increased 7.4% to $31.2 billion, while net premiums were up 7.6% to $23 billion in 2013 compared with 2012. This was mainly driven by general Liability business, comprising Employees’ Compensation business, and accident & Health business, comprising Medical business. general Liability business recorded $9.6 billion in gross premiums, and $7.4 billion in net The International Monetary Fund endorsed Hong Kong’s policies to reinforce the economy and financial system’s resilience, and supported the Linked Exchange Rate System as the best arrangement, according to a report. The fund made these observations in its preliminary conclusions report on Hong Kong, after visiting the city in March and speaking with government officials and private-sector representatives. Hong Kong Financial Secretary John Tsang welcomed the fund’s commendations. "The government will continue taking proactive policies to enhance the strengths of our economy and financial system, managing any external risks that may arise, while capturing new opportunities, par- IMF endorses HK finance policies The clothing industry is a major manufacturing sector of Hong Kong. It is the third largest manufacturing employer in Hong Kong, with 1,012 establishments hiring 10,071 workers as of September 2012. Hong Kong’s geographic boundary has never constrained the development of the forwardlooking clothing industry. The majority of clothing manufacturers have set up offshore production facilities in an attempt to reduce operation costs. Relocation of production facilities offshore has, however, resulted in a largely steady decline in the number of clothing manufacturers in Hong Kong. Hong Kong is not only a leading production centre but also a hub for clothing sourcing globally. Companies doing garment trade in Hong Kong are experienced in fabrics procurement, sales and marketing, quality control, logistic arrangements, clothing designs and international and national rules and regulations. The professionalism that they command and the combined services offered are not easily matched elsewhere. They altogether form one of the largest groups involved in import-export ticularly from increasing integration with the mainland," he said. Monetary authority Chief Executive norman Chan welcomed the fund’s continued support of the Linked Exchange Rate System and its endorsement of the authority’s banking supervision work and counter-cyclical prudential measures. The IMF Staff Mission considered the linked rate system transparent, effective and credible, and noted that it has helped Hong Kong to weather changing and volatile global conditions, according to the report. pag. 9 premiums. accident & Health business recorded $10.3 billion in gross premiums and $8.4 billion in net premiums. underwriting profits rise Direct business underwriting profit rose to $2.2 billion in 2013 from $1.6 billion in 2012. general Liability underwriting business showed a turnaround from a loss of $132 million to a profit of $125 million. The Property Damage underwriting profit also increased from $429 million to $562 million, while that of the accident & Health business rose from $675 million to $709 million. Reinsurance inward business gross premiums rose from $10.3 billion to $11 billion, and net premiums from $5.7 billion to $6.2 billion in 2013 compared with 2012. This was primarily due to premium growth in Property Damage, general Liability and Motor vehicle businesses. Such premium growth also drove the underwriting profit up from $590 million to $820 million. The mission expected Hong Kong’s real economic growth to rise to 3.75 percent in 2014, due to an improving global economy and solid domestic demand. The mission cautioned against volatility in capital flows and financial markets associated with stimulus tapering in the united States, and disorderly correction in local property prices, the report said. The mission supported the government’s effort to cast fiscal policy in a long-term framework, and considered the budget’s fiscal stimulus unwinding appropriate and in line with the nearterm improved economic outlook. The mission recommended the authorities press ahead with plans to establish a financial-institution resolution regime and strengthen insurance-sector regu- Clothing Industry trade in Hong Kong. Performance of Hong Kong’s Exports of Clothing. In recent years, traditional markets, such as the uS, the Eu and Japan, have rendered clothing exporters from developing countries, including aSEan and Bangladesh, more preferential market access, which has in turn impaired the competitiveness of Hong Kong and mainland manufacturers. along with rising labour costs, RMB appreciation and stricter environmental regulations on the Chinese mainland, an increasing number of Hong Kong and mainland clothing manufacturers have relocated their production of lower-end and mass products to Southeast asian countries like Bangladesh, vietnam and Indonesia. Their manufacturing operations on the mainland are now focused on more sophisticated and higher value-added items or urgent orders. Hong Kong’s total exports of clothing fell by 17% year-on-year in the first month of 2013 after a decrease of 8% in 2012. In January 2013, Hong Kong’s domestic exports of clothing saw a decline of 51%, while re-exports fell by 17%. among the chief export destinations, Hong Kong’s clothing exports to the uS decreased by 21% in the first month of 2013, while those to the Eu declined by 26%. Clothing exports to major Eu markets including germany, the uK, France, the netherlands and Italy fell by 19-38%. Taken together, sales to the uS and the Eu accounted for more than 63% of Hong Kong’s total clothing exports. Meanwhile, sales to Japan dropped by 6%, but Chinese mainland market gained 14% in January 2013. Product wise, Hong Kong’s exports of woven wear fell by 19% year-on-year in the first month of 2013, with woven wear for men/boys and women/girls decreasing by 20% and 19%, respectively. Meanwhile, exports of knitted wear decreased by 18%, clothing accessories fell by 5% and other apparel articles slid by 17%. pag. 10 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII da capitale di sé stessa a capitale del vasto territorio cinese del sud Nostra intervista a Mario Boselli, Presidente dell’Associazione Italia Hong Kong Dopo il suo ritorno alla Cina nel 1997, Hong Kong ha mantenuto uno stato di Regione amministrativa Speciale, riconosciutole dalla propria Legge Fondamentale. nel 2004, tra la Cina e Hong Kong è stato avviato un processo di liberalizzazione, chiamato CEPa (Closer Economic Parternship arrangement), giunto al decimo protocollo nel 2013, che comporta la progressiva esenzione dei dazi per una gamma di prodotti e la liberalizzazione in numerosi settori di attività. Hong Kong si conferma inoltre come principale piattaforma offshore per il commercio internazionale dello yuan. Eccellente è il livello di servizi (sia pubblici che privati) di cui puo’ beneficiare una società straniera o un singolo operatore economico interessato ad effettuare un investimento ad Hong Kong. La certezza del diritto, assicurata da un sistema di leggi e un sistema giudiziario di stampo anglosassone (common law), il bassissimo livello di corruzione, congiuntamente ad un’ampia disponibilità di servizi nei settori finanziario, legale e della logistica, sono solo alcuni dei principali motivi che rendono Hong Kong un luogo ideale nel quale sviluppare un’attività economica o imprenditoriale. Hong Kong, inoltre, vanta una rete di infrastrutture tra le più efficienti del mondo. Il suo porto mercantile è al terzo posto in termini di traffico di container. Il suo aeroporto (che permette di raggiungere entro le cinque ore di volo oltre la metà della popolazione mondiale) è uno dei principali hub della regione, terzo aeroporto più trafficato al mondo in termini di passeggeri e al primo posto per volume di cargo smistato. Mario Boselli, Presidente dell’associazione Italia Hong Kong, spiega a Tribuna Economica la realta’ della Regione: Secondo dati dell’Hong Kong Stock Exchange, nel 2013 la Borsa di Hong Kong ha raggiunto il secondo posto nella graduatoria mondiale per fondi raccolti dalle nuove quotazioni, con 166,5 miliardi di HKD (circa 16 miliardi di euro), un incremento dell’85% rispetto al 2012, quando a causa della crisi finanziaria globale la Borsa di Hong Kong era scesa al quarto posto raccogliendo “solo” 9 mi- Presidente Boselli, che cosa ha modificato e quali nuove opportunità ha generato, nel Paese (Hong Kong), l’attuale situazione internazionale? L’attuale situazione internazionale è una conseguenza della globalizzazione dei mercati e delle economie. Il mondo è diventato più aperto, più veloce, più complesso e questo ha avuto ovviamente ripercussioni anche su Hong Kong come sull’Italia. anzi si può certamente dire che per quanto riguarda Hong Kong questi fenomeni sono stati ancora più rilevanti poiché Hong Kong raccoglie in sé caratteristiche e stimoli provenienti sia da oriente che da occidente, essendo di fatto uno snodo di prima grandezza nel contesto internazionale. A suo giudizio come si posiziona e che possibilità successo ha Hong Kong come piazza finanziaria, anche nella sfida con le altre due città dell’area importanti, Shanghai e Singapore? Io penso che Hong Kong sia posizionata molto bene come piazza finanziaria poiché rappresenta una realtà importante con la sua borsa e la sede di importanti società ed in quanto “ponte” fra il mondo occidentale e la greater China, mentre Shanghai è una realtà più cinese e Singapore che è una potenza ma senza avere alle spalle una realtà economico produttiva importante. Il suo interesse per HK e per la Cina risale a molti anni fa... quando è nato il suo interesse? Sono stato per la prima volta a Hong Kong nel 1978, ci sono andato per interessi imprenditoriali e come vice presidente della International Silk association della quale poi sono diventato Presidente. Da allora ho fatto molteplici viaggi e sono sempre stato lieto di tornare a Hong Kong. Tribuna Economica La struttura economica di Hong Kong si basa principalmente sul settore dei servizi che contribuisce a oltre il 90% del Pil e all’88,5% dell’occupazione totale. una società profondamente moderna?... Si certamente ciò è un evidente effetto dell’evoluzione strutturale da una realtà produttiva ad una situazione post industriale, in un certo senso questo è ciò che è avvenuto anche da noi. Milano è diventata capitale del prêt-à-porter di alta gamma, nel senso che è il centro decisionale del fenomeno, anche se poi le produzioni vengono realizzate altrove. Hong Kong da capitale di se stessa è diventata capitale del vasto territorio cinese del sud a cominciare dal Pearl River Delta. … con quali pregi e difetti? I pregi e i difetti sono quelli classici dell’evoluzione da una situazione produttiva ad una più terziarizzata e quindi la conseguenza è che si hanno meno operai ed invece più impiegati e manager. BORSa Nel 2013 fondi raccolti per 16 miliardi di euro liardi di euro da nuove quotazioni. Secondo dati della World Federation of Exchanges, il listino di borsa hongkonghino risulta il RAPPORTI AMBASCIATE Lunedì 28 aprile 2014 Possibile realizzazione di una nuova isola artificiale Il governo di Hong Kong intende esplorare la possibilità di costruire un’isola artificiale nella zona di mare centrale tra l’isola di Lantau. a questo scopo è all’esame del Consiglio Legislativo la proposta di commissionare uno studio di fattibilità della durata di tre anni, con un finanziamento pubblico di 227 milioni di dollari di Hong Kong (equivalenti a circa 23 milioni di euro). Secondo le prime indicazioni disponibili, l’opinione pubblica sarebbe a favore di tali sviluppi urbanistici, che consentirebbero di costruire nuove aree residenziali (con capacità di accogliere centinaia di migliaia di persone), in grado di avere un impatto positivo sulla congestione della parte centrale di Hong Kong e un effetto calmierante sui prezzi immobiliari, fortemente influenzati dalla scarsità dell’offerta. secondo più grande in asia e il sesto al mondo per capitalizzazione (il valore complessivo delle azioni emesse) con 1643 società quotate al 31 dicembre 2013 (di cui 110 nuove quotazioni rispetto al 2012) per un valore di 24 trilioni di dollari di Hong Kong (2.400 miliardi di euro circa); le società della Cina continentale quotate presso la Borsa di Hong Kong a fine luglio 2013 sono state 710. Alcuni punti del programma di bilancio 2014-2015 Infrastrutture La spesa per i progetti infrastrutturali gia’ avviati o di prossima realizzazione ammonta a 340 miliardi di HKD. Sono inclusi progetti strategici quali la terza pista dell’aeroporto internazionale (prevista entro il 2023, e’ attualmente in elaborazione lo studio di impatto ambientale); il programma di investimenti nell’ambito delle infrastrutture ferroviarie, l’avvio di uno studio per lo sviluppo dell’isola di Lantau, che potra’ diventare uno strategico snodo di collegamento con il Pearl River Delta una volta completato nel 2016 il ponte Hong Kong-zhuhai-Macao; 55 miliardi di HKD per l’edilizia ospedaliera; la possibile istituzione di un Fondo Futuro che comprenda sia il fondo che raccoglie le entrate della vendita dei terreni edificabili, sia quote di futuri surplus fiscali; Sostegno all’innovazione tecnologica e all’internazionalizazione delle PMI E’ previsto il raddoppiamento entro la fine del 2014 degli attuali 10.000 punti Wi-FI; l’aumento del processo di smaterializzazione della Pubblica amministrazione; la destinazione di 24 milioni di HKD all’anno al Fondo per progetti di ricerca e sviluppo delle universita’; il lancio degli assegni elettronici entro il 2015 e l’ulteriore diffusione di mezzi di pagamento tramite tecnologia di prossimita’ (nFC); lo sviluppo del concetto di “citta’ intelligente” e “Internet delle cose”; l’istituzione dell’“Enterprise Support Scheme” per finanziare progetti nel privato fino a 10 milioni di HKD; lo sviluppo di un portale per facilitare l’incontro tra investitori e startup; l’estensione di agevolazioni a favore delle imprese, tra cui la riduzione del 75% delle tasse sui profitti fino a 10.000 HKD, particolarmente gradita alle PMI. Sostegno ai settori chiave dell’economia locale (turismo, commercio e logistica, servizi finanziari e industrie creative) Per rafforzare il ruolo finanziario di Hong Kong e’ prevista l’abolizione della tassa sulle transazioni dei fondi ETF (Exchange-traded funds), il lancio di una nuova emissione di “Ibonds” titoli obbligazionari legati all’inflazione per 10 miliardi di HKD, la collaborazione con le autorita’ cinesi per l’ulteriore sviluppo degli strumenti finanziari offshore in RMB. Protezione ambientale ed economia verde Sono previste sovvenzioni, per oltre 11 miliardi di HKD, per la rottamazione dei veicoli commerciali diesel pre-Euro Iv entro il 2020, agevolazioni fiscali per le auto elettriche, finanziamenti per 30 miliardi di HKD per il trattamento e il riciclo dei rifiuti solidi ed elettronici, il completamento entro il 2015 dello studio per un impianto di desalinizzazione a Tseung Kwan O. Scarsita’ di spazi edificabili Per alleviare questo limite saranno banditi 34 lotti per edilizia residenziale per 15.000 abitazioni e 7 lotti per uso commerciale, di cui uno esclusivamente dedicato all’edilizia alberghiera con una capacita’ di 1.100 camere. Sono stati inoltre identificati 150 ulteriori lotti per l’edilizia ad uso residenziale, che entro 5 anni potranno garantire oltre 210.000 abitazioni. Formazione Sul fronte della formazione professionale, e piu’ in generale del lavoro, sono previsti programmi per l’inserimento dei giovani nei settori a piu’ alta richiesta di impiego, finanziamenti per scuole d’eccellenza nelle telecomunicazioni e l’avvio di una consultazione tra governo e imprenditori per per l’attrazione di talenti dall’estero in settori strategici quali le costruzioni, a maggiore rischio di penuria di manodopera locale. Fonte: InfoMercatiEsteri RAPPORTI AMBASCIATE L’economia di Hong Kong è ad alto reddito, basata su commercio e servizi, con un settore privato sviluppato e dinamico, un sistema finanziario ben regolato, un’alta capitalizzazione, una sana gestione della cosa pubblica e una severa disciplina fiscale. Le politiche fiscali sono volte ad agevolare l’attrazione di investimenti e di società straniere. La struttura economica di Hong Kong si basa sui servizi contribuiscono per oltre il 90% del Pil e per l’88,5% dell’occupazione totale; le attività maggiormente sviluppate sono quelle legate al settore finanziario, assicurativo e immobiliare che nel loro insieme incidono per circa 26,5% del Pil; seguono il commercio, con l’estero e al dettaglio, Pubblica amministrazione e welfare e servizi logistici. Tradizionale esempio di economia basata sul libero scambio di beni e servizi e posizionata strategicamente alle porte della Cina, Hong Kong ha storicamente svolto la funzione di punto di collegamento tra la Cina ed il resto del mondo, diventando un centro mondiale per il commercio, le transazioni finanziarie e i sistemi di comunicazione. Per quanto riguarda la politica monetaria, Hong Kong segue quella statunitense essendo il dollaro di Hong Kong ancorato in maniera fissa al dollaro usa dal peg. Con Fabio De Rosa, Presidente della Camera di Commer- Lunedì 28 aprile 2014 cio italiana a Hong Kong, abbiamo parlato di finanza, investimenti e commercio: dott. de Rosa, da pochi giorni è il primo italiano ad aver ricevuto la nomina, che cosa significa essere Ambasciatore Finanziario della Città di Hong Kong? E’ ovviamente una grande soddisfazione, non solo a livello personale. Significa che il governo di Hong Kong riconosce l’importanza delle relazioni con il nostro paese. A proposito di finanza, Hong Kong ospita la più grande comunità bancaria dell’Asia. Come si muove il settore e quali sono i vantaggi per gli investitori? Hong Kong e’ negli ultimi anni divenuta uno dei grandi centri finanziari mondiali, ormai ad un livello comparabile a new York e Londra. La certezza del diritto, con una base di “common law” non dissimile da quella inglese, e la rapidita’ ed efficienza della macchina burocratica, ne fanno senz’altro un luogo ideale per gli investitori che abbiano interesse ad essere esposti al rischio Cina, in particolare, ed a quello asiatico piu’ in generale. Rimanendo in tema investimenti: esistono agevolazioni per gli investitori esteri? Se parliamo di “agevolazioni”, queste non fanno parte della Premiato HKTdC per la “Migliore Azione di marketing del 2013” Riconoscimento a cura dell’Associazione Internazionale per l’Industria Fieristica LInEE DI CREDITO aLLE PMI Governo e banche garanti del debito: rispettivamente al 75 e 25% Nostro approfondimento con Fabio De Rosa, Presidente della Camera di Commercio italiana a Hong Kong mentalita’ del paese. E’ evidente che la assoluta semplicita’ del sistema fiscale, la possibilita’ di reperire personale qualificato, la qualita’ dei servizi, e una tassazione ragionevole, hanno costituito la base dello sviluppo. E’ pero’ interessante notare il trattamento in qualche modo privilegiato riconosciuto alle piccole e medie imprese. Da alcuni anni, infatti, il governo di Hong Kong e le Banche locali collaborano nel mettere a disposizione delle piccole e medie imprese nuove linee di credito. Queste, seppur deliberate dalle Banche in piena autonomia, godono della garanzia (per il 75%) emessa dal governo stesso. Se il debitore non e’ in grado di ripagare il debito, quindi, le banche assorbono solo il 25% della perdita, ed il resto grava sulla finanza pubblica. Importante segnalare che il tasso di default (mancato ripagamento del debito) in questo tipo di operazioni e’ stato sinora inferiore allo 0.8%. Insomma, una idea innovativa, ed un buon affare per tutti. L’Hong Kong Financial Services Development Council è il nuovo organo governativo costituito ufficialmente lo scorso gennaio per supportare il settore finanziario della città, una delle Lo scorso 2 ottobre 2013, l’uFI, l’associazione Internazionale per l’Industria Fieristica, ha assegnato a HKTDC l’uFI Marketing award per la “Migliore azione di marketing del 2013”, premiando il concetto innovativo applicato all’iniziativa Small Order zone (SOz), un servizio lanciato nel 2012 e introdotto in 13 fiere con lo scopo di facilitare il commercio internazionale. Si tratta di un servizio che continua a riscuotere grande successo tra i visitatori e gli esposiHong Kong rafforza ulteriormente il proprio ruolo come uno dei principali centri di attrazione turistica della Regione asiatica. nel periodo gennaio-novembre 2013 oltre 49 milioni di visitatori, di cui ben 36,8 milioni provenienti dalla Mainland, hanno visitato questa Regione amministrativa Speciale. Si tratta di un aumento totale su base annua del 12%, che sale al 17,3% se riferito ai flussi turistici provenienti dalla Cina continentale. tori delle manifestazioni fieristiche organizzate da HKTDC. L’area dedicata all’esposizione e alla vendita di prodotti selezionati e di qualità, disponibili per ordini di quantitativi flessibili e a prezzi facilmente consultabili. Con oltre 73.000 prodotti, il servizio Small Order zone è disponibile in fiera ma anche sul sito di HKTDC (www.hktdc.com) e risponde alle necessità concrete del mercato che richiedono maggiore dinamicità ed elasticità per l’approvvigionamento dei prodotti. Turismo, una risorsa che genera il 4,4% del Pil Il soggiorno medio è stato di 3,5 notti, mentre la spesa media per visitatore corrisponde a circa 700 euro (+4,9% rispetto all’anno precedente). Il turismo si conferma dunque uno dei pilastri dell’economia di Hong Kong, con un contributo al PIL del TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII colonne portanti della sua economia, e sostenerla a competere globalmente con altri centri finanziari in asia. Sulla base dei recenti svilup- L’Italia crede in Hong Kong, Hong Kong crede nell’Italia? L’Italia e’ uno dei principali partners commerciali di Hong Kong, ed il bilancio tra esportazioni ed importazioni e’ nettamente a nostro favore. Il problema e’ che l’Italia non sempre ha dimostrato di comprendere appieno il valore di una proficua relazione con Hong Kong In particolare, l’Italia ha firmato con Hong Kong il 14 gennaio 2013 un accordo per evitare la “doppia imposizione” fiscale. La ratifica deve essere effettuata dal parlamento, e non si comprende se e quando la procedura verrà completata. E’ un passo fondamentale per poter facilitare l’uscita di Hong Kong dalla lista dei paesi “a fiscalita’ privilegiata”, condizione che impone alle aziende italiane che operano con controparti di Hong Kong una serie di adempimenti burocratici che pongono le nostre aziende in posizione di svantaggio rispetto agli altri concorrenti europei. L’Italia infatti è l’unica importante nazione in Europa che tiene pag. 11 Hong Kong nella cd. “black list”. Scopo della Camera è anche “stabilire una piattaforma comune per la comunità italiana di Hong Kong e i suoi membri”; in quale modo? La Camera di Commercio, soprattutto negli ultimi anni, e’ divenuta di fatto la piu’ importante porta di ingresso per le piccolo e medie imprese che vogliano affacciarsi sul nostro mercato. Si impiegano 6 persone, tutte sotto i 33 anni, che parlano molte lingue ed hanno incredibile capacita’ di comprendere le esigenze delle aziende italiane e di quelle di Hong Kong e macao che abbiano interesse ad iniziare o approfondire il rapporto con il mercato Italiano. Organizzazione di “B2B”, credit reports, supporto di marketing, eventi di networking, seminari di informazione, sono solo alcuni dei servizi prestati. Per fare chiarezza, la Camera di Commercio riceve un minimo contributo dal Ministero dello Sviluppo Economico, pari per il 2012 a circa l’8% del fatturato. Per il resto si finanzia con i proventi dalle quote associative, servizi, e sponsorships. Infine, da notare il ruolo della ICC nella ricerca di lavoro per giovani Italiani laureati. La Camera e’ ormai considerato il miglior “head hunter” di personale italiano ad Hong Kong alla ricerca di primo impiego, e cio’ ha fortemente supportato la reputazione dell’organizzazione stessa. Tribuna Economica HOng KOng FInanCIaL SERvICES DEvELOPMEnT COunCIL Nuovo organo governativo per supportare il settore finanziario della Città in cui la Cina e l’asia sono oggi ra approcciate. focus prioritario - rispetto a po- In particolare, il Financial tenziali concorrenti quali Shan- Services Development, costitui- ghai e Singapore. to prevalentemente da professio- La forza di Hong Kong è co- nisti del settore, avrà l’obiettivo stituita dalla sua esperienza plu- di preservare i vantaggi compe- finanziari a Hong Kong stanno ridecennale nel settore finanzia- titivi di Hong Kong attraverso la riscuotendo grande successo e rio e la sua posizione di privile- ricerca di opportunità in Cina ne riconfermano il ruolo sempre gio rispetto alla Cina, che oggi continentale, la promozione dei più importante nello scenario costituisce la principale risorsa servizi finanziari della regione dell’economia internazionale - di capitali e investimenti. all’estero, la formazione di pi discussi in occasione del 6° asia Financial Forum, i servizi 4,4% e oltre 190.000 impiegati. Si stima che ogni anno visitino Hong Kong circa 100.000 connazionali. Hong Kong ospita una delle principali fiere internazionali sul turismo, la International Travel Expo (ITE), che attira ogni anno nel mese di giugno espositori e visitatori da tutto il mondo. Merita segnalare anche l’International Tourism and World Heritage Travel Expo, che si svolge ogni anno a Macao nel mese di ottobre. Laura Chan, Chairman del- esperti, lo sviluppo del settore e l’ente, nonché membro dell’Exe- l’incoraggiamento all’avvia- cutive Council, ha spiegato come mento di imprese nuove ed in- l’ente sia stato creato per rispon- novative. dere alle esigenze del mercato, Pur trattandosi di un’attività alla luce dell’internazionalizza- parzialmente già svolte dal zione dell’RMB e del numero TDC, la presenza di un ente spe- crescente di aziende locali e in- cializzato formato da professio- ternazionali quotate in borsa a nisti del settore ha lo scopo di Hong Kong, per proseguire nella garantire la centralizzazione de- promozione dei servizi, migliora- gli sforzi e la gestione da parte re la qualità di quanto esistente e di esperti di un settore così prio- sviluppare nuove aree non anco- ritario. pag. 12 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII (from page 1) and in some cases considerably, compared with the levels of one year ago for nearly all types of counterparty. Similarly, nonprice terms have, on balance, eased compared with one year ago for banks and dealers, hedge funds, and sovereigns, but not for investment funds and non-financial corporations. The easing of price and non-price terms is most evident for banks and dealers, as well as for hedge funds. Over this longer reference period, credit terms for secured funding have eased for all types of collateral with the exception of convertible securities. By contrast, non-price credit terms applied to OTC derivatives counterparties have tightened for nearly all types of derivatives compared with one year ago. STROng FOCuS On InnOvaTIOn EIB continues support for European SMEs The SESFOD survey is conducted four times a year and covers changes in credit terms and conditions over the threemonth reference periods ending in February, May, august and november. The March 2014 survey collected qualitative information on changes between December 2013 and February 2014. The results are based on responses from a panel of 28 large banks, comprising 13 euro area banks and 15 banks with head offices outside the euro area. Harper Government Highlights Benefits to British Columbia of Canada-Korea Free Trade Agreement The Honourable Ed Fast, Minister of International Trade, and the Honourable John Duncan, Member of Parliament for vancouver Island north, Minister of State and Chief government Whip, today met with representatives of the fish and seafood industry in Campbell River, British Columbia, to highlight the many benefits the Canada-Korea Free Trade agreement will bring to businesses and workers in this industry. Last month, Prime Minister Stephen Harper and President Park geunhye of South Korea announced the conclusion of negotiations on this new free trade agreement. The Canada-Korea Free Trade agreement will make British Columbia exports more competitive in the Korean market by levelling the playing field for workers and businesses competing against exporters in countries that already have preferential access. South Korea is British Columbia’s fourthlargest trading partner and export destination—in fact, 50 percent of all Canadian exports to South Korea are from British Columbia. The agreement will create significant market access opportunities for British Columbia’s fish and seafood sector by eliminating South Korea’s high tariffs on all fish and seafood products. Canadian fish and seafood exports to South Korea face tariffs of up to 47 percent. The Canada-Korea Free Trade agreement is a landmark achievement: it is Canada’s first free trade agreement in the asiaPacific region, one of the fastestgrowing and most dynamic regions in the world. South Korea is not only a major economic player and a key market for Canada; it also serves as a gateway for Canadian businesses into the region. Minister Fast also took the opportunity to announce a $9,750 contribution to support the Campbell River Economic Development Corporation. The contribution is from the Invest Canada-Community Initiatives (ICCI) program, which helps local communities attract, retain and expand job-creating foreign direct investment. Quick Facts. British Columbia’s average fish and seafood exports to South Korea were worth $8.1 million annually between 2010 and 2012. nearly 70 percent of fish and seafood product tariff lines will be duty free within five years, and all remaining duties will be eliminated within 12 years. B.C.’s total exports to South Korea between 2010 and 2012 were worth an average of $2.18 billion annually. South Korea is an important economic partner for Canada, with an economy of $1.1 trillion and a population of 50 million. The Canada-Korea Free Trade agreement is projected to boost Canada’s economy by $1.7 billion and increase Canadian exports to South Korea by 32 percent. Canadian businesses will benefit from the same access to the South Korean market as their competitors, notably those from the united States and the European union. australia’s Minister for Foreign affairs Julie Bishop and the European Commissioner for Development andris Piebalgs have signed a declaration which will enhance and broaden our international development partnership. The declaration marks the commencement of delegated development programs in Fiji and in South Sudan where the European union and australia will administer aid on each other’s behalf. These arrangements – world news Lunedì 28 aprile 2014 The European Investment Bank group (EIB), the European Bank for Reconstruction and Development (EBRD) and the World Bank group, including its private sector arm, the International Finance Corporation (IFC), and the Multilateral Investment guarantee agency (MIga), have continued to deliver strong financial support for central and south-eastern Europe in a joint programme to stimulate economic growth. The three international financial institutions (IFIs) launched their Joint IFI action Plan for growth for the region in late 2012, pledging to invest a total of €30 billion over a two-year period. according to their Second Report on the Joint IFI action Plan (325KB - PDF), launched during the World Bank/International Monetary Fund Spring Meetings in Washington today, each of the IFIs is well on the way to meeting its target and may substantially exceed it. Total financing under the initiative had reached €24.8 billion by the end of 2013. The funding is aimed at rekindling growth in the region by supporting private and public sector initiatives in infrastructure and energy, as well as in the corporate and financial sectors. The financing constitutes a very significant part of the capital flows into the region; an important factor at a time when such flows appear to have turned negative in the course of 2013. The report said that growth Ireland has been recognised as a leader in making development aid more effective at the first meeting of the global Partnership for Effective Development Cooperation, held in Mexico on 15 and 16 april. The Minister for Trade and Development, Joe Costello TD, is leading the Irish delegation to the conference, which also includes the Chairman of the Oireachtas Joint Committee on Foreign affairs and Trade, Pat Breen TD. The Conference was opened by the Secretary general of the united nations, Ban ki Moon and the President of Mexico, Enrique Pena nieto. Australia and the Eu sign declaration to strengthen development cooperation International financial institutions boost investment in central and south-eastern Europe Action Plan and is open to powould remain anaemic in the retentially overshooting its targets gion, with only a modest by the end of 2014. The continustrengthening this year after a ously challenging economic envigradual recovery in 2013. Conronment calls for the strong insiderable downside risks revolvement of IFIs to support conmained, it said, adding that “astinuation of the convergence sistance under the initiative reprocess, access to finance for mains vital to restoring durable SMEs, competitiveness and energrowth.” gy efficiency and security.” LauTo date, under the 2013-14 ra Tuck, a c t i o n World Bank Plan, the vice Presihas EIB Nearly €25 billion dent for Euprovided rope and €17.2 bilprovided under Joint Central lion out of a Action Plan of EIB, asia, added: total com“ T h e mitment of World Bank Group geopolitical €20 billion, and EBRD uncertainty the World and weak Bank group growth in has providand around central and southed €3.4 billion from its total of eastern Europe makes this coop€6 billion and the EBRD has deeration even more urgent and livered €4.2 billion, against a important. Our contribution to commitment of €4.0 billion. the Joint IFI Action Plan focuses EBRD President Sir Suma on supporting reforms that proChakrabarti said: “The fragility mote competitiveness and foster of the recovery underscores the social inclusion. For example, need for our continued collective the Competitiveness Developsupport. Our investments are ment Policy Loans in FYR Macenow twinned with our cooperadonia have helped improve the tion on driving forward the recountry’s policies in industrial form process which will pave the development, export promotion, way for more robust economic land management and labour growth in the future.” EIB vice markets, and have resulted in President Wilhelm Molterer stepped up foreign direct investadded: “The EIB will deliver on ment.” its commitment under the Joint Speaking in Mexico Minister Costello stressed that in times of scarce resources at home and enormous need in poor countries, it is essential to strengthen the international focus on the quality of development assistance. The Minister launched a new initiative at the meeting through which Ireland, Mozambique, Finland and Switzerland will work together to strengthen the quality and coordination of development cooperation in Mozambique and to bring new donors, such as China and Brazil, and Civil Society Organisations into aid coordination and planning. During the meeting of the global Partnership the Minister met with Ministers from Ireland’s key partner countries including Mozambique, Malawi and Ethiopia and with the Head of the united nations Development Programme, Helen Clarke to discuss Ireland’s bilateral and multilateral cooperation programmes. the European union’s first with a non-European donor – bring australia and the Eu closer on development matters and will ensure our aid programmes are delivered more efficiently and effectively. australia will delegate a$2.5 million (€1.7 million) over three years to an Eu food security initiative to support the government of South Sudan to strengthen the quality and use of food, livestock and nutrition informa- tion in decision-making. The Eu will delegate €4 million (a$5.9 million) over three years to provide formal training and job placements through the australian-Pacific Technical College for those affected by changes in the sugar industry in Fiji; this will benefit up to 1,500 people. Delegated cooperation agreements allow donors to leverage one another’s expertise and provide administrative efficiencies and greater value for money. MInISTER FOR TRaDE anD DEvELOPMEnT Ireland a leader in Aid Effectiveness world news Lunedì 28 aprile 2014 Nok 150 million allocated to business projects in the north “Promoting economic activity and providing jobs in the north are important objectives of Norway’s High North policy. Our High North efforts have so far focused on increasing knowledge, but now we need to translate this into concrete value creation. We have therefore allocated NOK 150 million to strengthening the business dimension of our High North efforts in the coming years,” said Minister of Foreign affairs Børge Brende. The Ministry of Foreign affairs has allocated nOK 150 million to business projects under norway’s High north efforts for the period 2014–19. The funds will be managed by Innovation norway in the county of Finnmark. Minister of Foreign affairs Børge Brende launched the agreement with Innovation norway during his visited to Tromsø. Companies and organisations that have established operations in norway and that wish to carry out business-related projects can apply for funds, irrespective of where they are based, their size, and the sector in which they operate. The purpose of the projects should be commercial. They can be carried out in norway or in cooperation with partners in other countries, including our nordic neighbours, Russia, other arctic countries and other international actors with an interest in the High north. One of the forms of project that will be given priority by the new support scheme is cooperation between public, private and international partners. Projects in the areas of energy, marine resources, minerals, transport and logistics, health, the environment and cultural industries also have high priority. “The High North has enormous potential. We have succeeded in building up significant expertise and knowledge on High North issues in Norway, particularly in North Norway. We now need to manage to take the next step, by supporting entrepreneurship and innovation, so that we can realise this potential,” said Mr Brende. The aim is that the agreement will help to trigger private investments in research and innovation in the business sector, and support efforts to promote entrepreneurship and innovation among young people – in the priority areas of travel and tourism and arctic technology. “The agreement with Innovation Norway is an important concretisation of the Government’s High North efforts, and it places greater emphasis on value creation, the business sector and public–private partnerships. The projects will help to strengthen business cooperation in the north between public, private and international actors. I hope the Norwegian business sector will grasp this opportunity to grow and develop in the north,” said Mr Brende. The Ministry of Foreign affairs will follow the projects closely, in cooperation with Innovation norway. More information about the various programmes and the deadlines and procedures that apply will be made available on the Innovation norway website. TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII The People’s Republic of China and the netherlands are to step up their bilateral cooperation. The decision is outlined in a joint declaration following the State visit to the netherlands by the Chinese president, Xi Jinping. The Joint Statement on the Establishment of a Partnership for Comprehensive Cooperation confirms the intention of both countries to work together in a broad framework, focusing on political and economic issues, international developments and security, culture and science, and exchange visits. China and the netherlands have also agreed to strengthen their existing dialogue on human rights, including through regular bilateral consultations. The Joint Statement also reaffirms the two countries’ mutual commitment to promote and protect human rights. at the State banquet, President Xi underlined the importance of good relations with the Eu and said that the netherlands was China’s gateway to Europe. During the visit, contracts worth hundreds of millions of euros were signed with Dutch businesses, including KLM and the dairy sector. The Chinese president also attended an economic forum in noordwijk, along with representatives from over 500 Chinese and Dutch companies. pag. 13 China and the Netherlands strengthen bilateral relations On Sunday, Prime Minister Mark Rutte received the Chinese president at the Catshuis, where they discussed a range of topics, including global security, the economic situation and relations between the two countries. also present were foreign minister Frans Timmermans, foreign trade and development cooperation minister Lilianne Ploumen, economic affairs minister Henk Kamp and education minister Jet Bussemaker. The meeting concluded with the signing of agreements on cooperation in the fields of energy and dairy production and on setting up a Chinese cultural centre in the netherlands at Keukenhof Castle, President Xi attended a presentation of Dutch agricultural innovations, including LED lighting for growing cheaper tomatoes, an ultra-modern manure processor and a milking robot. The event also featured technology for improving food security. pag. 14 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII BELgIuM The Great Lakes region, joint efforts towards stability and development The seventh Stakeholders Meeting of Belgian Development Cooperation will take place at the Egmont Palace in Brussels on 6 May 2014. The theme of this year’s meeting is the Belgian Development Cooperation and the great Lakes region in africa. Since more than 20 years, the region has been plagued by political instability and armed conflicts, porous borders and humanitarian crisis, along with tensions over natural resources and other potentially destabilizing factors. This challenging, riskprone and difficult context has not withheld the Belgian Development Cooperation and many of its partner organizations from concentrating a large part of their means and efforts onto the countries of the region, with the aim of alleviating poverty and achieving stability and security for its people. Last year, the international community has brokered in addis ababa the Peace, Security and Cooperation Framework for DRC and the great Lakes (PSCF) among the countries of the region. The agreement was signed by the DRC, angola, Republic of Congo, South africa, Tanzania, uganda, Central african Republic (CaR), Burundi, Rwanda, South Sudan and zambia. Together with recent evolutions on the ground, it brings concrete hope for achieving peace and stability. Joint efforts are being undertaken, amongst others by the united nations, the World Bank and the European union, to consolidate this process and to ensure fast the necessary peace dividends for the afflicted population. Belgium - loyal to its longstanding commitment in the region - plays an active role in this process, with the firm conviction of supporting regional stability, security and development. However, it is clear that the region will remain fragile for some time. It is therefore necessary to take a deeper look at some of the root causes of the instability of the region, and to examine how the Belgian Development Cooperation - together with its partner organisations - can contribute effectively to the advancement of the region. world news Lunedì 28 aprile 2014 SWISS EXPORT RISK InSuRanCE The Federal Council approved the 2013 annual report of Increasing demand in the 2013 financial year the Swiss Export Risk Insurance agency (SERv) on 9 april 2014. The total of issued insur- in 2013. In the previous year, SERv thereby achieved the long-term commercial viability prescribed by law. For the calendar year ending 31 December, ance policies and insurance com- by region came from Eastern Eu- porters allowing them to offer 2013, SERv disclosed its level mitments in principle amounted rope and Central asia. competitive bids. of insurance obligations amount- to around CHF 6.4b and was In 2013, the new business The net paid losses came to ed to CHF 8.9b, which was 6 per therefore 32 per cent higher than grew by 32 per cent amounting CHF 127m for the calendar year cent more compared to the end last year. The strongest growth in to a total of around CHF 6.4b. ending 31 December, 2013 of 2012. The maximum frame- demand for coverage came from The strong de- (compared to work of obligations set at CHF the SMEs. mand from CHF 111m the 12m by the Federal Council was Swiss ex- previous year). exhausted by 74 per cent. SERv Compensation will be able to continue to meet for transactions the demand of the export indus- involving buy- try for insurance solutions. Compared to previous years, SERv once again noted an in- porters for in- crease in demand with 854 com- surance com- pleted transactions in 2013. By mitments industry, the chemical and phar- principle in In 2013, the new business grew by 32 per cent amounting to a total of ers in Iran, in In order to secure export risk greece and in insurance as an integral part of Spain account- Swiss location factors in the long ed for the bulk term, the Federal Council maceutical industry accounts for amounting to the highest share of new business CHF 2.8b was with CHF 1.7b. The demand of particular from the power generation and significance. of the claims launched a consultation on a par- distribution industry, the me- These insur- payments. af- tial revision of the Export Risk around CHF 6.4b. chanical engineering, electrical ance commitments in principle ter taking into account personnel Insurance act (SERIa) on 9 Oc- and metalworking industry and are requested at the bidding and material costs, financial in- tober 2013. The Federal Council the rail vehicle and rail technolo- stage, which is before tenders are come and interest income from is expected to submit the dis- gy sector each amounted to CHF awarded to buyers. They are an financial investments, SERv had patch to parliament in the second 1.3b. The highest commitments important instrument for ex- an operating profit of CHF 0.2m quarter of 2014. The pledge was made by vietnamese Prime Minister nguyen Tan Dung and his visit- Viet Nam, Malaysia eye greater cooperation ing Malaysian counterpart, najib Tun Razak, during talks held in Ha noi on april 4. In 2013, the two countries enjoyed a year-onyear increase of 67 percent in trade. Malaysia ranks eighth among foreign investors in viet nam, with 451 projects and over 10 billion uSD in registered capital. The two leaders expressed pleasure with rice trading in recent years, with 60 percent of Malaysia ‘s rice import coming from viet nam. They agreed to sign a Memorandum of understanding (Mou) on rice trading soon, while accelerating cooperation in other fields such as labour, agriculture, oil and gas, education and law. The vietnamese leader hailed Malaysia as one of viet nam’s leading partners in terms of labour, as over 80,000 vietnamese workers are working in the country. They agreed to assign relevant agencies to revise the 2003 Mou on the recruitment of vietnamese workers to reduce labour disputes and ensure that workers’ legitimate rights are protected. During their talks, PM Dung one again conveyed his deep condolences to PM najib, the Malaysian government and people and, most importantly, the families of passengers who were on the ill-fated Malaysia airlines flight MH370. For his part, najib expressed to bring bilateral relations to a new height - a Strategic Partnership for the benefit of their peoples, and peace, stability, cooper- sincere gratitude and apprecia- and a vision beyond 2015. Retion for viet nam’s effort in garding the East Sea, the leaders searching for the missing plane. stressed the importance of mainat the talks, the two leaders taining peace, stability, freedom, praised the connection between security and safety of navigation viet nam and Malaysia in de- and aviation in the East Sea. fence and security, and agreed to They said they support accelerate the signing of docu- aSEan’s stance manifested in ments establishing joint patrols, a the organisation’s six-principle hotline between their navies, and declaration on the East Sea, setan Mou on cooperation in trans- tling disputes by peaceful meanational crime fighting. The sures, respecting international law, Malaysian particularly leader afthe 1982 un firmed that Convention The two countries his country on the Law will settle of the Sea, have vowed to raise the fate of fully and their trade turnover to vietnamese strictly im11 billion USD by 2015 fishermen plementing being dethe Declaraby encouraging and tained in tion on the facilitating businesses Malaysia as Conduct of to enhance mutual trade early as Parties in the possible. East Sea and investment. Both lead(DOC) and ers were looking tounanimous ward the about holding the fifth session of early conclusion of a Code of the viet nam-Malaysia Joint Conduct in the East Sea (COC). Committee on economics and They also pledged further science and technology in partnership to promote the orMalaysia to realise signed agree- ganisation’s central role in issues ments.In addition, they discussed on regional peace and security, international and regional issues including the East Sea issue. of common concern, pledging to Mentioning the Trans-Pacific continue close collaboration at Partnership (TPP) agreement, forums, as well as cooperation they vowed to closely work and with other aSEan countries for support each other to speed up building a strong and united the finalisation of negotiation. aSEan Community by 2015 The two PMs agreed to work ation and development in the asia-Pacific region and the world. They said they will assign their foreign ministries in collaboration with other relevant ministries to discuss the detailed content of the strategic partnership to submit to the government leaders in the coming time. PM najib invited PM Dung to visit Malaysia, and the later accepted the invitation with pleasure and assigned the Foreign Ministry to arrange an appropriate time for the visit. The two sides issued a Joint Statement on the visit after the talks. They witnessed the signing of an Mou on agricultural cooperation between the vietnamese Ministry of agriculture and Rural Development and the Malaysian Ministry of agriculture and Food Industry. at a joint press briefing after the talks, PM Dung said they discussed a number of bilateral and multilateral cooperation fields of common concern. Once again, PM najib expressed his gratitude and appreciation to the vietnamese government and people and PM Dung for their active and timely help for Malaysia in the search for the lost aircraft. He affirmed that viet nam’s help was useful, reflecting the fine friendship and cooperation between viet nam and Malaysia. motori La sfida tra le giapponesi è una partita che si gioca non solo sul mercato italiano, ma anche su quello mondiale. In Italia la concorrenza è agguerrita, purtroppo non sempre efficace soprattutto in alcuni segmenti, dove le orientali hanno saputo ritagliarsi larghe fette di consensi tra gli automobilisti. In particolare sul terreno delle crossover, alcune ascrivibili anche alla categoria di piccole Suv, il nostro prodotto non è ancora in grado, almeno numericamente, di offrire una vasta scelta. Le cose potrebbero cambiare con l’arrivo delle piccole Jeep, marcate Fiat, ma è ancora presto per fare previsioni e bilanci. Per quanto detto è stato facile individuare, tra le tante offerte disponibili, due veicoli da confrontare, l’imbarazzo è stato veramente della scelta. Come sempre cerchiamo di esaminare prodotti che abbiano più similitudini possibili, a partire dal prezzo di listino, ma prevalentemente simili per prestazioni, potenze, consumi, capienza, rifiniture e dotazioni. In Lunedì 28 aprile 2014 questo numero le auto a confronto sono la Nissan Qashqai 1.5 dCi e la Suzuki S-Cross 1.6 Ddis, due vetture, diciamo, nuove per diversi motivi, recentemente messe sul mercato. La Qashqai è sicuramente la più conosciuta, essendo la seconda edizione di un modello di grande successo, che nella continuità della sua riuscita formula si è rinnovata guadagnando punti, oltre che in estetica, soprattutto in comfort e in economia di esercizio. L’obbiettivo della Nissan è mantenere il suo ruolo di mezzo di riferimento del settore. Proprio per questi motivi il compito della Suzuki è ancor più arduo e battere una simile concorrente non sarà facile. Nella S-Cross la casa di Hamamatsu ha investito molto, consapevole delle concorrenti con cui andava a confrontarsi e la prima impressione è sicuramente positiva. La Suzuki è una vera e propria crossover che convince per dimensioni versatilità e economia di esercizio, è ideale per la città, nell’extraurbano e a dispet- Auto a confronto NiSSaN QaShQai Modello Cilindrata cm3/alimentazione N° cilindri Potenza max KW-CV/giri Coppia max Nm/giri Accellerazione da 0 a 100 km Velocità max Distribuzione N° rapporti del cambio Trazione Freni anteriori/posteriori Peso in ordine di marcia Kg Lunghezza cm. Larghezza cm. Altezza cm. Pneumatici di serie Emissione in città medio Capacità bagagliaio Prezzo versione base da € 1.5dCi 110 Acenta 1461 / gasolio 4 in linea 81/110/4000 260/1750-2500 11,9 sec. km/h 182 2 valvole per cilindro 6 + RM anteriore dischi autovent/dischi 1365 438 181 159 215/60-R17 23,8 26,3 430/1533 24.100 (euro5) I L Entrambe le vetture analizzate sono comode e capienti, sicuramente per famiglia e adatte agli spostamenti extraurbani, ma le loro dimensioni giuste e i consumi contenuti le rendono maneggevoli e indicate anche per la città. La Qashqai, rinnovata nel 2013, ha una doppia personalità, da berlina e da Suv allo stesso tempo, ruoli interpretati entrambi al meglio. Con questo restyling si è allungata di 5 centimetri, abbassata di uno e allargata di due, ma la posizione di guida è rimasta rialzata e con un abbondante spazio sopra la testa. Pur restando una spaziosa auto da famiglia, conserva uno stile sportivo non esasperato e prosegue nella stessa formula che ha reso vincente commercialmente il modello precedente, ma è tecnicamente tutta nuova. Risalta subito il frontale, più aggressivo di quello vecchio, la linea di base dei finestrini che sale con decisione verso la parte posteriore e i fanali più grandi. Questa Acenta, considerata una versione intermedia per prezzo e dotazioni, dispone dei massimi livelli di sicurezza, confermati dalle 5 stelle, ottenute nelle prove d’urto dell’Euro NCAP, oltre naturalmente all’ESP e ai 6 airbag di serie. Rispetto al vecchio modello il passo in avanti è evidente e non solo per TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII il livello di assemblaggio dei materiali, già buono, ma anche per le forme più personali e avvolgenti. La differenza è evidente anche per gli interni a cominciare dalla plancia, ora raccordata da una fascia nera laccata che la collega ai pannelli delle porte anteriori. Il tunnel centrale e i pannelli posteriori sono realizzati in plastica rigida. I comandi sono intuitivi e pratici i piccoli tasti intorno allo schermo centrale, numerosi i portaoggetti. Il cruscotto è tradizionale con due grandi strumenti a binocolo, di semplice e immediata lettura, lo schermo multifunzione a colori, ripete anche le indicazioni del navigatore, che non è di serie (900 euro). I sedili anteriori sono accoglienti e comodi, quasi anatomici, senza però essere troppo avvolgenti, con altezza, supporto lombare e inclinazione dello schienale, regolabili con delle leve. Grande accessibilità nella parte posteriore e un divano che può ospitare anche tre persone senza che siano disturbate dal tunnel centrale, poco invadente, al centro c’è anche un porta bibite. Il bagagliaio, con ampia apertura di accesso, molto sfruttabile come piano di carico, non è tra i più capienti della categoria, ma lo diventa con lo schienale giù. Originale il ripiano della pag. 15 to della sua configurazione, gli sterrati non la spaventano. Come già accennato il terreno dove si muovono le auto a confronto di cui parliamo è veramente minato e le rivali non mancano. Fanno infatti parte della stessa categoria, tanto per fare alcuni esempi, altre due orientali di tutto rispetto come la Kia Sportage e la Hyundai ix35 e due europee come la Peugeot 3008 e la Skoda Yeti, quattro esemplari simili per cilindrata, potenza e prezzi. Suzuki S - CroSS 1.6 DDiS Style 2wd 1598 / gasolio 4 in linea 89/120/3750 320/1750 9,6 sec. km/h 180 4 valvole per cilindro 6 + RM anteriore dischi autovent/dischi 1315 430 177 157 205/50-R17 18,5 19,8 430/875 23.750 (euro5) C O M M E N T O cappelliera, che può essere tenuto alzato a metà per dividere il carico. Il motore turbodiesel common-rail, quattro cilindri con basamento in ghisa e otto valvole, su strada non delude, ma non dispone di una ripresa fulminante, rispetta però quello che ci si aspetta da una auto del genere, che raggiunge comunque i 180 km orari. Il consumo medio è molto basso e a 130 km/h, in sesta marcia, il propulsore lavora ad appena 2400 giri, con un apprezzabile comfort, appena disturbato da piccoli fruscii in autostrada, che non influiscono nei lunghi viaggi. Lo sterzo non è molto diretto, ma grazie all’innovativo sistema ARC (Active Ride Control) sui fondi irregolari, vengono contrastati i movimenti verticali della carrozzeria, agendo sui freni anteriori, che portano il frontale ad affondare; è un aiuto elettronico contro il beccheggio. La Suzuki S-Cross, perfettamente inquadrata nella filosofia della Casa, è curata esteticamente ma non rivoluzionaria e se non procura particolari emozioni estetiche, suggerisce sicurezza e consistenza. Questa versione Style, nell’allestimento intermedio, appare più interessante per il nostro mercato, offrendo un compromesso tra la versatilità di impiego di una Suv e i costi di acquisto e di gestione di una normale berlina. La crossover giapponese ha una linea filante e moderna, ispirata al classico e da impressione di concretezza e durata anche in condizioni di impiego piuttosto severe. Con le due ruote motrici ( esiste anche la versione 4X4), non si raggiungono grandi prestazioni nell’off road, ma grazie al buon tiro del motore si ottengono risultati soddisfacenti. Con le grandi superfici vetrate, l’interno è luminoso e l’abitacolo ampio, assemblato con cura, ergonomicamente ben studiato. I sedili posteriori con schienale frazionabile 40/60 sono di serie e il vano di carico è spazioso e regolare, ampio e ben rifinito. Tanto nella zona anteriore, quanto per quella posteriore, lo spazio per le gambe è generoso e tutto è razionalmente distribuito, con un design della plancia non banale, di facile impatto conoscitivo e una piacevole strumentazione caratterizzata da due grandi strumenti circolari bordati di azzurro, comprendente anche il display del computer di bordo. Nella progettazione della scocca è stata impiegata la tecnologia Tect (Total effective control tecnology) che prevede l’impiego di acciai speciali a elevata resistenza, differenti nei vari componenti della struttura, in modo da ridurre il peso e aumenta- re la rigidità. Questa Suzuki è equipaggiata con un turbodiesel da 120 cv, di origine Fiat Powertrain, che produce poche vibrazioni e tira bene sin dai 1500 giri, allungando con energia, un po rumorosamente, con temperamento brioso, ma sempre in notevole economia di esercizio. Adottando uno stile di guida “parsimonioso” si possono raggiungere addirittura i 30 km/litro di consumo, a livello di una utilitaria, permettendo di percorrere, grazie al serbatoio di 47 litri, più di 800 km di strada. Buona la frenata, affidata a quattro dischi generosamente dimensionati, ottimale la taratura delle sospensioni, piuttosto sportiva, con doti dinamiche insospettabili, che rendono la Suzuki reattiva e divertente da guidare. Buono lo sterzo, leggero da azionare, ma non particolarmente diretto, comunque capace di assorbire senza danni buche e dossi di una certa importanza. Completa la dotazione, sia sotto il profilo degli accessori destinati al comfort, che per quello della sicurezza. Come sempre lasciamo trarre le conclusioni ai lettori potenziali acquirenti, che dovranno riflettere molto per decidere dove orientare la scelta: verso la comoda e più conosciuta Qashqai o verso la nuova e classica S- Cross? pagina a cura di Stefano Piermaria pag. 16 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXVIII finanza etica (dalla prima pagina) La capacità globale delle centrali a energia fotovoltaica ha superato i 135 gW di potenza installata nel 2013 grazie soprattutto agli impianti europei e alle nuove centrali dell’area asia Pacifico. Lo evidenzia uno studio di Reportlinker, che sottolinea che i prezzi in calo hanno portato all’espansione del fotovoltaico in nuovi mercati che spaziano dall’africa al Medioriente fino all’america Latina. L’anno scorso hanno registrato importanti tassi di crescita le installazioni di impianti in piccole comunità o familiari. La forte competizione e i prezzi e margini in calo hanno però messo spesso in condizioni difficili i produttori di cellule e moduli fotovoltaici. Secondo “SolarBuzz”, alla fine del 2013 i primi dieci mercati mondiali dell’energia fotovoltaica coprivano ancora più dell’80% della domanda finale, ma significativi cambiamenti si erano registrati durante l’anno. nel 2013, infatti, i tre mercati a più elevato tasso di crescita nel settore dell’energia solare sono stati il giappone, la Cina e la Thailandia, ciascuno dei quali ha più che raddoppiato la pro- Il continente asiatico sempre più proiettato verso il fotovoltaico pria domanda. al contrario tre dei maggiori mercati europei del fotovoltaico – la germania, l’Italia e la Francia – hanno ridotto la propria domanda. Il trend dello spostamento della domanda di energia solare dai mercati occidentali a quelli asiatici sembra destinato a continuare anche nel 2014, grazie a un rafforzamento della domanda indiana e di quella thailandese. Sale al 14% nel 2012 l’energia consumata proveniente da fonti rinnovabili in Europa, rispetto all’8,3% del 2004. Tra i Paesi più virtuosi Svezia, Lettonia, Finlandia e austria, mentre la maglia nera è stata vinta da Malta e Lussemburgo. Secondo i dati diffusi dall’Eurostat, il consumo di energia prodotta da fonti green in Italia si è attestato al 13,5%, lievemente al di sotto della media europea. In alcuni Paesi dell’unione è stato inoltre raggiunto e superato il traguardo del 20% fissato nel piano 20-20-20 elaborato da Bruxelles. a fine 2008 il Parlamento europeo ha stilato un piano che prevede che l’ue, entro il 2020, riduca le emissioni di gas serra rispetto al 1990, incrementi del 20% l’efficienza energetica e porti la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili al 20%. MOnDO Nel 2013 superati i 135 GW di energia fotovoltaica Spagna, fotovoltaico in fermento In Spagna la legislazione sta rallentando lo sviluppo del settore fotovoltaico, bloccando lo sviluppo dell’autoconsumo. E’ la denuncia presentata dal Direttore generale dell’unione Spagnola per il Fotovoltaico Josè Donoso al Parlamento Europeo insieme alla Plataforma por un nuevo Modelo Energetico. L’intento è quello di difende- re un settore che attualmente coinvolge più di 60 mila investitori, comprese parecchie famiglie che hanno deciso di investire i loro risparmi affidandosi alle norme emanate dall’agencia Estatal Boletin Oficial del Estado, che però pare non le tuteli più. Sale così a quattro il numero delle denunce presentate fino ad oggi a Bruxelles, nelle quali si Entrate tributarie gennaio-febbraio 2014: -2,1% su anno Le entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-febbraio 2014 mostrano nel complesso una contrazione del 2,1% (-2.151 milioni di euro), rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La variazione registrata è la risultante della crescita del gettito tributario pari al 2% (+1.284 milioni di euro), e della flessione, in termini di cassa, nel comparto delle entrate contributive pari a 8,3% (-3.435 milioni di euro). Il dato sulle entrate tributarie comprende anche i principali tributi degli enti territoriali e le poste correttive, quindi integra quello già diffuso con la nota del 7 aprile scorso. La diminu- zione delle entrate contributive invece è attribuibile allo slittamento dei termini per il pagamento dei premi InaIL al mese di maggio. finanza Lunedì 28 aprile 2014 ue, più energia prodotta da fonti green Sale al 14% l’energia consumata proveniente da fonti rinnovabili segnalano violazioni del diritto comunitario nel settore energetico. Le accuse mosse dall’unEF e dal BOE sono rivolte ai tagli delle quote corrisposte in caso di produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili, al regime di tassazione del 7% approvato da Madrid, alla mancanza di tutela giurisdizionale e al diritto della concorrenza e del mercato interno. REK Il MEF (Ministero Economia e Finanze) ha comunicato i risultati della sesta emissione del BTP Italia, il titolo indicizzato all’inflazione italiana con la nuova scadenza a 6 anni. Per il nuovo titolo, che ha godimento 23 aprile 2014 e scadenza 23 aprile 2020, è fissato il tasso cedolare (reale) annuo definitivo, pari a 1,65%, pagato in due cedole semestrali. Il regolamento Abi: “In lieve recupero la dinamica dei prestiti bancari” 3,4% del mese precedente). anche i finanziamenti a famiglie e imprese si posizionano sul -1,9% come variazione annua a marzo 2014, era -2,6% il mese precedente e -4,5% a novembre 2013. Su base mensile l’ammontare del complesso dei finanziamenti aumenta di oltre 2 miliardi di euro. a questi primi segnali di recupero contribuiscono sia i finanziamenti per l’acquisto di abitazione sia i finanziamenti erogati alle piccole imprese. La quota di nuove prestiti erogati alle imprese di importo fino a 1mln di euro è stata pari al 43% a febbraio 2014, era del 39% un anno prima ed era del 32% a fine 2011. Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, ad oggi i prestiti all’economia sono passati da 1.673 a 1.850 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da 1.279 a 1.434 miliardi di euro. In Italia diminuisce fortemente, su base annua, la raccolta a medio e lungo termine cioè tramite obbligazioni, (a marzo 2014: -8,3%, segnando una diminuzione su base annua in valore assoluto di quasi 46 miliardi di euro) il che penalizza l’erogazione dei prestiti a medio e lungo termine. Mentre i depositi aumentano – sempre a marzo 2014 - di circa 12mld di euro rispetto all’anno precedente (su base annua, +1% contro +1,5% di gennaio 2014). L’andamento della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) registra a marzo 2014 un aumento di 6,5mld rispetto al mese precedente e una diminuzione di circa 34 mld di euro rispetto ad un anno prima, manifestando una variazione su base annua di -1,9% (2,2% a febbraio), risentendo della dinamica negativa della raccolta a medio e lungo termine. Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, ad oggi la rac- colta da clientela è passata da 1.513 a 1.724 miliardi di euro, segnando un aumento – in valore assoluto - di oltre 211 miliardi. a marzo 2014, i tassi di interesse sui prestiti si sono assestati in Italia su livelli storicamente molto bassi. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è posizionato al 3,31% in sensibile diminuzione rispetto al 3,48% di febbraio 2014 (5,48% a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è posizionato al 3,43% (lo stesso valore del mese precedente e segnando il valore più basso da settembre 2011; 5,72% a fine 2007);. Il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,86% (3,89% il mese precedente; 6,18% a fine 2007). a marzo 2014 il tasso medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) in Italia si è collocato all’1,82% (1,84% a febbraio 2014; 2,89% a fine 2007). Il tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito) è rimasto stabile collocandosi allo 0,94% (0,94% anche a febbraio 2014), mentre in lieve diminuzione quello sulle obbligazioni al 3,37% (3,39% a febbraio 2014). Il rendimento dei PCT è sceso dall’1,97% all’1,91%. Lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane in Italia su livelli particolarmente bassi, a marzo 2014 è risultato pari a 204 punti base (205 punti base a febbraio 2014). Prima dell’inizio della crisi finanziaria tale spread superava i 300 punti (329 punti % a fine 2007). BTP Italia, chiusura anticipata con 20,565mld di euro di titoli emessi dell’operazione è fissato lo stesso giorno del godimento del titolo. L’importo emesso è stato pari a 20.564,569 milioni di euro e coincide con il controvalore complessivo dei contratti di acquisto validamente conclusi alla pari sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso Banca IMI S.p.a. e uniCredit S.p.a. durante il periodo di collocamento, che è iniziato il giorno 14 aprile 2014 e si è concluso alle ore 9.40 della giornata odierna. In particolare, nel corso della Prima Fase del periodo di collocamento (dedicata a investitori retail), dal 14 aprile 2014 al 16 aprile 2014 (ore 14), sono stati conclusi 170.217 contratti per un controvalore pari a 10.068,101 milioni di euro, mentre nella Seconda Fase del periodo di collocamento (dedicata a investitori istituzionali), che si è aperta e conclusa nella giornata odierna, il numero di contratti conclusi è stato pari a 1.054 per un controvalore pari a 10.496,468 milioni di euro. Raffaele Frassone
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