ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ETTORE MAJORANA” Via Caselle 26 – 40068 San Lazzaro di Savena BO Anno Scolastico 2013/2014 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5^A1 Specializzazione: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI Il Coordinatore di Classe (Prof.ssa Donvito Elena) ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 Indice • ELENCO CANDIDATI INTERNI ED ESTERNI • ELENCO DOCENTI • NOTE INFORMATIVE SULLA CLASSE • OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI • CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA' • ATTIVITA' EXTRA-CURRICOLARI • ATTIVITA' DI RECUPERO • CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE • TIPOLOGIA SCELTA PER LA TERZA PROVA • ESERCITAZIONI SVOLTE IN PREPARAZIONE ALL'ESAME DI STATO • ALLEGATO A: PROGRAMMI SVOLTI FINO AL 15/5/2014 LETTERE ITALIANE STORIA LINGUA INGLESE DIRITTO ED ECONOMIA MATEMATICA ELETTRONICA E TECNOLOGIA, DISEGNO, PROGETTAZIONE SISTEMI AUTOMATICI TELECOMUNICAZIONI EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE • ALLEGATO B SIMULAZIONI DI TERZA PROVA EFFETTUATE ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 ELENCO CANDIDATI INTERNI N ° Cognome e nome dello studente 1 ANSALONI ALESSANDRO BELLOTTI ANDREA CASTAGNINI ALESSANDRO CASTAGNINI LORENZO CONSOLINI ANDREA DAVANZO LUCA FINI LUCA GNUDI KEVIN IERARDI MATTIA GIUSEPPE LA PARA LUCA LEONARDI ANDREA MAFFEI JACOPO MANZAN FRANCESCO MORINI MARCO MUNTEANU COSMIN DORU RUSSO RICCARDO SABBIONI FEDERICO TEDESCHI NICCOLO’ TINTI FILIPPO TORCOLETTI MATTEO 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Lingua straniera INGLESE INGLESE INGLESE INGLESE INGLESE INGLESE INGLESE INGLESE INGLESE INGLESE INGLESE INGLESE INGLESE INGLESE INGLESE INGLESE INGLESE INGLESE INGLESE INGLESE ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 ELENCO DOCENTI Disciplina Lingua e Lettere Italiane Docente Del Fabro Eva Storia Del Fabro Eva Lingua Inglese Viccica Adelia Matematica Rulli Marco Economia Industriale ed Elementi di Diritto Superina Tilde Anna Elettronica Donvito Elena Pignataro Antonio Sistemi Elettronici Automatici Caruso Valter Pignataro Antonio Telecomunicazioni Donvito Elena Tecnologie Elettroniche, Disegno e Progettazione Donvito Elena Pignataro Antonio Educazione fisica Della Godenza Manuela Religione Sobacchi Paolo NOTE INFORMATIVE SULLA CLASSE 5a A1 La classe è costituita da 20 alunni, provenienti dall’accorpamento di 2 classi terze avvenuto nell’a.s. 2012/2013. Durante il triennio di specializzazione gli alunni hanno perciò avuto docenti diversi su tutte le discipline nel terz’anno, successivamente la classe ha mantenuto continuità didattica tra il quarto e il quint’anno per tutti gli insegnamenti, tranne che per Elettrotecnica, Elettronica, T. D. P., Lettere italiane e storia OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI Il Consiglio di classe si è posto i seguenti obiettivi per gli studenti, al termine della classe quinta: a) aver partecipato al lavoro scolastico con continuità rispettando le regole. a) avere arricchito le proprie capacità espositive nei diversi registri linguistici, utilizzando con sicurezza una terminologia appropriata. a) aver acquisito la capacità di comprendere, analizzare e sintetizzare testi diversi e di saper organizzare una attività di ricerca. a) avere acquisito autonomia nel metodo di lavoro in modo da saper approfondire in modo critico alcune conoscenze, operando confronti tra discipline affini del corso di studi. a) saper motivare le scelte, analizzare i contenuti e sintetizzarli. a) aver acquisito autonomia e senso di responsabilità nel lavoro individuale , anche per operare responsabilmente nelle attività progettuali di laboratorio. Per quanto riguarda gli obiettivi educativi specifici, sono stati formulati, tenuto conto dei sopraindicati obiettivi educativi generali e di quanto emerso nel corso delle riunioni per materia. ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 CONOSCENZE, COMPETENZE e CAPACITÀ Alla conclusione dell’attività didattica la classe ha conseguito gli obiettivi secondo i livelli che si evincono dalle valutazioni attribuite in sede di scrutinio finale: a) nell'ambito delle singole discipline, secondo quanto risulta dagli allegati A. b) in ambito pluridisciplinare secondo quanto risulta dall’allegato B, relativo all’Area di Progetto. ATTIVITÀ EXTRA- CURRICOLARI (previste dal POF e deliberate dal Consiglio di classe, finalizzate al conseguimento degli obiettivi formativi) a) Attività ed esperienze comuni alla classe Si sono svolte le seguenti attività, rivolte all'intera classe: a) Ciclo di 3 incontri di orientamento post-diploma anche universitario con Università di Trento b) Iscrizione all’Alma Diploma c) Ciclo di 2 incontri di 2 ore ciascuno con personale esperto dello Sportello Orientamento Lavoro e università della Fondazione Aldini Valeriani d) Visita aziendale presso la ditta IMA di Ozzano in data 23 marzo 2012 accompagnatore prof. Donvito e) Incontro di orientamento universitario con il prof. Lipparini dell’Università di Bologna – DEI – Ingegneria elettronica in data 21 marzo 2012 f) Incontro di orientamento post-diploma con ditta Marchesini presso l’Istituto Majorana g) Incontro di orientamento post-diploma presso la Fondazione Aldini Valeriani per la presentazione dei corsi ITS e IFTS, in collaborazione con l’Istituto Majorana h) Lezioni con lettore di lingua inglese i) Gare matematiche: hanno partecipato tutti gli alunni della classe. • Visite di istruzione: a) Visita di istruzione a Praga dal 25 marzo 2014 al 30 marzo 2014 , con docente accompagnatore la prof.ssa Superina b) Attività a partecipazione individuale 1. Progetto Attività sportive - parte in orario curricolare parte in orario pomeridiano 2. Partecipazione di alcuni alunni alle attività di orientamento verso le scuole medie nelle 2 giornate di open-day dell'istituto e nei laboratori pomeridiani rivolti ai ragazzi di terza media degli istituti del territorio. 3. Corso in preparazione alle certificazioni di Lingua Inglese PET 4. Corso in preparazione alla certificazione informatica europea ECDL START e esame ATTIVITÀ DI RECUPERO svolte durante l’anno scolastico Il Consiglio di classe ha privilegiato le seguenti modalità di recupero: a) Sportello didattico pomeridiano b) Recupero in itinere c) Recupero con studio autonomo ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 Schema degli interventi DISCIPLINA TIPOLOGIA RECUPERO ITALIANO e STORIA RECUPERO IN ITINERE + STUDIO AUTONOMO MATEMATICA RECUPERO IN ITINERE + SPORTELLO + STUDIO AUTONOMO LINGUA INGLESE RECUPERO IN ITINERE + STUDIO AUTONOMO ELETTRONICA RECUPERO IN ITINERE + STUDIO AUTONOMO + SPORTELLO TELECOMUNICAZIONI RECUPERO IN ITINERE + STUDIO AUTONOMO SISTEMI AUTOMATICI RECUPERO IN ITINERE + STUDIO AUTONOMO TECNOLOGIA DISEGNO PROGETTAZIONE RECUPERO IN ITINERE + STUDIO AUTONOMO DIRITTO ED ECONOMIA RECUPERO IN ITINERE + STUDIO AUTONOMO CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE Il Consiglio di Classe, nella sua globalità, ritiene che nella valutazione finale si debba tenere conto del raggiungimento dei livelli minimi di competenze specifiche stabilite nel coordinamento per materie, con riferimento anche ai livelli di partenza. In particolare, concorrono alla valutazione: • Il raggiungimento o meno degli obiettivi trasversali • Il raggiungimento dei livelli minimi disciplinari sia per il sapere sia per il saper fare • La partecipazione all’attività didattica • L'impegno nello studio e la frequenza regolare • Il progresso rispetto ai livelli di partenza TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA E ABILITA' Il Consiglio di classe ritiene che si debba tenere conto sia dei livelli di partenza che dei livelli minimi di competenze specifiche stabilite nel coordinamento per materia e nelle programmazioni individuali dei docenti di ciascuna disciplina. Ai fini dell'attribuzione dei voti nello scrutinio finale, verrà utilizza l'intera scala decimale di valutazione, secondo la seguente griglia di valutazione: giudizio Voto nullo o quasi nullo 1-2 molto scarso 3 Obiettivi minimi non raggiunti in nessun caso scarso 4 Obiettivi minimi non raggiunti nella maggior parte dei casi insufficiente 5 Obiettivi minimi solo parzialmente raggiunti sufficiente 6 Obiettivi minimi raggiunti discreto 7 Obiettivi raggiunti e ben assimilati buono 8 Obiettivi raggiunti, ben assimilati e approfonditi Significato Dichiarata e/o evidente indisponibilità alla verifica ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 ottimo 9 Obiettivi raggiunti, approfonditi, con rielaborazione dei contenuti Eccellente 10 Obiettivi raggiunti con rielaborazione originale dei contenuti CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO Per l’attribuzione del credito scolastico si è utilizzata la tabella con le corrispondenze fascia di voto-credito fornita dal Ministero. All'interno della banda di oscillazione del punteggio del credito scolastico, individuata in base alla media dei voti dello scrutinio finale, il C. di classe tiene conto delle seguenti voci: • • • • • Profitto Regolare frequenza scolastica Interesse ed impegno personali compresa l’Area di Progetto Partecipazione alle attività complementari ed integrative e agli stage Scuola – Lavoro (frequenza almeno 75%) Crediti formativi riconosciuti STRUMENTI DI VERIFICA TIPOLOGIA MATERIE Interrogazioni Italiano - Storia - Inglese - Matematica - Elettronica – Sistemi Telecomunicazioni – Diritto – TDP - Educazione Fisica Prove semistrutturate Italiano – Storia - Inglese – Matematica – Elettronica – Telecomunicazioni – TDP – Sistemi –Educazione Fisica Relazioni, saggi brevi, articoli di giornale, temi Italiano –Storia – Elettronica - TDP Risoluzione di esercizi e problemi Elettronica - Sistemi - Telecomunicazioni – Matematica - TDP Prove di laboratorio Elettronica - Sistemi - TDP TIPOLOGIA SCELTA PER LA TERZA PROVA La tipologia scelta dal Consiglio di Classe per la terza prova dell’Esame di Stato è la seguente: 3 quesiti tipologia “B” per le 4 materie scelte tra le materie oggetto della Commissione d’Esame non coinvolte già nelle altre prove scritte, con un tempo di svolgimento complessivo di 3,5 ore. Per la disciplina Lingua Straniera è stato consentito l’utilizzo del Vocabolario Bilingue durante la simulazione della terza prova. Per la disciplina Sistemi Automatici è stato consentito l’utilizzo del manuale del componente microcontrollore 8051 (comprensivo del set delle istruzioni) durante la simulazione della terza prova. ESERCITAZIONI SVOLTE IN PREPARAZIONE ALL'ESAME DI STATO Soprattutto durante la seconda parte dell’anno scolastico, sono state svolte esercitazioni scritte in preparazione all’Esame di Stato, in cui ciascun docente ha fornito chiarimenti concernenti la propria disciplina di insegnamento e ciascun alunno ha potuto confrontarsi sulle modalità dell’esame e sulla propria preparazione. Si riporta lo schema riassuntivo delle simulazioni delle prove d’esame svolte, o ancora da svolgersi alla data di stesura ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 di questo documento, durante l’anno scolastico 2013/2014: Data di svolgimento Tempo assegnato Tipologia di verifica Materie coinvolte 10 aprile 2014 Prima simulazione III prova 3,5 ore 3 quesiti tipologia B per ogni materia Sistemi automatici, Matematica, Inglese e Educazione Fisica 22 maggio2014 Seconda simulazione III prova 3,5 ore 3 quesiti tipologia B per ogni materia Sistemi automatici, Matematica, Inglese e Educazione Fisica 24 Maggio 2014 Simulazione I prova 6 ore Prova scritta disciplinare Italiano 23 Maggio 2014 Simulazione II prova 6 ore Prova scritta disciplinare Elettronica TABELLA DI CONVERSIONE VOTI adottata per l’assegnazione dei punteggi alle prove simulate Voti in decimi 2 Voti in quindicesimi 2 2+ 2 2,5 3 33 4 3+ 3,5 5 44 6 4+ 4,5 7 4/5, 5- 7 5 8 5+ 5,5 9 5/6, 66 6+ 6,5 6/7, 7- 10 ITIS E. Majorana 7 a.s. 2013/2014 Classe 5A1 12 7+ 7,5 13 7/8, 8- S. Lazzaro di Savena, 9 maggio 2014 9 14 >9 15 ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 FIRME DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA 5^ A1 Donvito Elena Rulli Marco Del Fabro Eva Caruso Valter Pignataro Antonio Viccica Adelia Della Godenza Manuela Superina Tilde Anna Sobacchi Paolo Santi George (docente di sostegno) Il Dirigente Scolastico Dott. Domenico Altamura San Lazzaro di Savena, 8 maggio 2014 ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 ALLEGATO A ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE 5 AL PROGRAMMA DI ITALIANO Testo: M. Santagata- L. Carotti- A. Casadei-M.Tavoni, I tre libri di letteratura, voll.2-3, ed. Laterza. L’insegnamento dell’Italiano è volto a fornire agli studenti una capacità di lettura scorrevole ed espressiva, con relativa comprensione dei testi letti; strumenti lessicali, grammaticali e sintattici maggiormente efficaci; abilità di scrittura finalizzate alla produzione di testi corretti; competenze atte a individuare le strutture peculiari di testi narrativi, poetici e teatrali; conoscenze relative alle esperienze più significative della storia della letteratura; un linguaggio tecnico utile e operare analisi e interpretazioni testuali. POSITIVISMO E LETTERATURA Caratteri principali della filosofia positivista. L’idea di progresso tra seconda rivoluzione industriale e darwinismo. Il Naturalismo in Francia. Emile Zola: il romanzo sperimentale. Il ciclo dei Rougon Macquart. LA POESIA OLTRE IL ROMANTICISMO Charles Baudelaire. La poesia simbolista de I Fiori del male Il Decadentismo in Francia: caratteristiche del movimento. I poeti maledetti: Arthur Rimbaud, Stéphane Mallarmé, Paul Verlaine. Il Simbolismo in Italia. Giovanni Pascoli: vita, profilo intellettuale e letterario. La poetica del Fanciullino Gabriele D’Annunzio: vita, profilo intellettuale e letterario. La produzione poetica. Le Laudi LA NARRATIVA DECADENTE Estetismo ed edonismo. L’antieroe dei romanzi decadenti: da Des Esseintes a Dorian Gray ad Andrea Sperelli. Gabriele D’Annunzio: Il Piacere LE AVANGUARDIE DEL PRIMO NOVECENTO I cambiamenti culturali della società di massa del primo Novecento. La crisi delle certezze tra scienza, filosofia e arti figurative. Freud e la psicanalisi. Bergson e la nuova concezione del tempo. Il Futurismo. Il Dadaismo. L’Espressionismo. Il Surrealismo. Caratteristiche principali ed espressioni artistiche e letterarie. I Crepuscolari. L’ironia di Guido Gozzano ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 LA POESIA ITALIANA DEL NOVECENTO Giuseppe Ungaretti: vita, opere, profilo intellettuale e letterario. L’esperienza della guerra. Veglia Sono una creatura I fiumi San Martino del Carso Fratelli La madre Eugenio Montale: vita, formazione culturale, profilo intellettuale e poetico. Il male di vivere e la ricerca del senso della vita. I limoni Meriggiare pallido e assorto Spesso il male di vivere Non chiederci la parola La casa dei doganieri LA NARRATIVA ITALIANA TRA LE DUE GUERRE Italo Svevo: vita, opere, profilo letterario e intellettuale. La letteratura come malattia. I rapporti tra letteratura e psicanalisi. Una vita Senilità La coscienza di Zeno Luigi Pirandello: vita, opere, profilo letterario e intellettuale. Le novelle, i romanzi, il teatro. La vita e la forma. La relatività della conoscenza. La frantumazione dell’individuo. Il saggio su L’umorismo Il fu Mattia Pascal Uno, nessuno e centomila La carriola Sei personaggi in cerca d’autore Enrico IV LETTERATURA E INDUSTRIA Emile Zola: L’Assommoir Germinale Simone Weil: La condizione operaia Louis- Ferdinand Céline: Viaggio al termine della notte Ottiero Ottieri: Tempi stretti Da ciascuno di questi romanzi sono stati scelti brani riguardanti il lavoro in fabbrica e la condizione degli operai. ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 Anno scolastico 2013-2014 Classe 5 A1 PROGRAMMA DI STORIA Prof. Eva Del Fabro Testo: Gianni GENTILE - Luigi RONGA, Storia e geostoria, ed. La Scuola, voll. 5A - 5B L’insegnamento della Storia è volto all’acquisizione della consapevolezza che lo studio del passato è un sussidio fondamentale per vivere in modo responsabile il presente; al riconoscimento della complessità di ogni avvenimento storico; all’individuazione delle relazioni delle cause e delle conseguenze a breve e a lungo termine dei principali eventi e fenomeni trattati; alla maturazione di un atteggiamento di rispetto nei confronti di tutte le culture. Gli studenti dovranno tematizzare in modo coerente i fatti storici, collegarli con i contesti sociali in cui si sono verificati, individuare nel presente i riferimenti agli eventi passati. LA SPARTIZIONE DEL MONDO ALLA FINE DEL XIX SECOLO L’imperialismo: ideologie e conquiste. La spartizione dell’Africa e dell’Asia. La crisi delle relazioni internazionali: le crisi marocchine, la questione balcanica, l’espansionismo americano. LA SOCIETA’ DI MASSA Le conseguenze della seconda rivoluzione industriale: partiti di massa, sindacati, stampa e istruzione. Il dibattito politico e sociale. Nazionalismo, razzismo, irrazionalismo. L’ETA’ GIOLITTIANA Caratteri generali dell’età giolittiana. Il nuovo corso della politica interna italiana. La guerra di Libia. Il doppio volto di Giolitti e la crisi del Meridione. LA PRIMA GUERRA MONDIALE Cause delle tensioni internazionali e sistema delle alleanze. L’attentato di Sarajevo e lo scoppio della guerra. L’intervento dell’Italia. La polemica tra neutralisti e interventisti. Lo svolgimento delle guerra e i trattati di pace. Conseguenze internazionali della guerra. ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 LA RIVOLUZIONE IN RUSSIA L’impero russo nel XIX secolo: difficoltà di sviluppo e autoritarismo. Il populismo, il nichilismo e l’opposizione marxista. La rivoluzione del 1905. Le rivoluzioni del 1917. La leadership di Lenin. La guerra civile e la nascita dell’URSS. Comunismo di guerra e NEP. L’URSS di Stalin: totalitarismo e industrializzazione forzata. I piani quinquennali. IL PRIMO DOPOGUERRA I problemi del dopoguerra: i limiti dei trattati di pace. Problemi economici e demografici, sfiducia nella democrazia liberale. Il biennio rosso. L’Internazionale comunista. La tendenza autoritaria e la difesa della democrazia. La Turchia tra autoritarismo e modernizzazione. Il massacro degli Armeni. I movimenti nazionalisti nelle colonie e la nascita del Commonwealth. L’ITALIA TRA LE DUE GUERRE: IL FASCISMO La crisi del dopoguerra. Il biennio rosso in Italia. Le squadre fasciste e il capitalismo. La marcia su Roma. Il fascismo dalla fase legalitaria alla dittatura. L’Italia fascista: istituzioni, propaganda e consenso. I Patti lateranensi e i rapporti con la Chiesa. La politica economica: dal liberismo all’autarchia. Il corporativismo. La guerra d’Etiopia e la proclamazione dell’Impero. L’alleanza con la Germania. LA CRISI DEL 1929 Gli “anni ruggenti” negli USA. Isolazionismo, xenofobia e proibizionismo. Il “Big Crash”. Ripercussioni negli USA e in Europa. Roosevelt e il New Deal. Dibattito politico e risultati concreti. LA GERMANIA TRA LE DUE GUERRE: IL NAZISMO La Repubblica di Weimar. La crisi economica e il fallimento della repubblica. Origine e fondamenti ideologici del nazismo. La nascita del Terzo Reich e la costruzione dello Stato totalitario. Rapporti con la Chiesa, antisemitismo e sterminio. La politica concentrazionistica. La propaganda e il consenso. Economia e società: agricoltura, industria e organizzazione del lavoro. L’espansione dei movimenti filonazisti in Europa. ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 VERSO LA GUERRA Crisi e tensioni in Europa. Il riarmo della Germania e la conquista dello “spazio vitale”. L’Asse Roma- Berlino e la partecipazione del Giappone. La svolta del Comintern e i fronti popolari. La politica dell’appeasement di Gran Bretagna e Francia. La guerra civile in Spagna. Il Patto d’Acciaio e il patto von Ribbentrop-Molotov . LA SECONDA GUERRA MONDIALE La “guerra lampo” : aggressione alla Polonia e crollo della Francia. L’intervento dell’Italia. La battaglia d’Inghilterra e la guerra d’Africa. L’invasione dell’URSS. L’attacco giapponese agli USA e la fine dell’isolazionismo americano. Il dominio nazista in Europa. Lo sterminio degli ebrei. Collaborazionismo e resistenza al nazismo. La svolta del 1942-43: El Alamein e Stalingrado. Lo sbarco alleato in Italia. La caduta del fascismo e l’armistizio. L’occupazione nazista in Italia e la formazione della Repubblica Sociale. La vittoria degli Alleati: lo sbarco in Normandia e la resa della Germania. La sconfitta del Giappone. Dalla guerra totale ai progetti di pace: la Carta Atlantica e le Conferenze degli Alleati per decidere i nuovi equilibri. La guerra e la Resistenza in Italia dal 1943 al 1945. Il dramma dell’Istria e le foibe. IL SECONDO DOPOGUERRA Le origini della guerra fredda. Il maccartismo negli USA. Le organizzazioni internazionali:ONU, NATO, Cominform, Patto di Varsavia. La divisione del mondo tra aree di influenza. La decolonizzazione: Medio Oriente, Asia, Africa. L’ITALIA NEL DOPOGUERRA L’urgenza della ricostruzione. Il piano Marshall: conseguenze per la politica italiana. Dalla monarchia alla repubblica: i cambiamenti istituzionali. La Costituzione. Dai governi di coalizione al centrismo. Dal “miracolo economico” agli anni di piombo. ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 INGLESE DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI in termini di CONOSCENZE Conoscenza delle principali strutture morfosintattiche (obiettivo individuato soprattutto come prerequisito, poiché la disciplina prevede uno svolgimento quinquennale); Conoscenza lessicale e relativa appropriatezza d’uso, in relazione alle varie situazioni comunicative, tipologie testuali e tematiche affrontate; Conoscenza di alcuni aspetti culturali, sociali e politici del mondo anglofono; Conoscenza della terminologia tecnica di base relativa agli argomenti trattati. DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI in termini di COMPETENZE Competenza comunicativa tale da consentire un’adeguata interazione tra i parlanti nell’ambito di situazioni di vita quotidiana (pre-requisito) e in riferimento agli argomenti trattati; Competenza testuale (comprensione di testi autentici e non; nel primo caso con l’ausilio del dizionario bilingue). DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI in termini di CAPACITA’ Capacità di dialogare su argomenti di vita quotidiana; Capacità di leggere e comprendere il significato globale e le informazioni esplicite dei testi trattanti argomenti vari e con tipologie testuali differenziate; Capacità di effettuare inferenze in base a informazioni già note o contenute nel testo; Capacità di trovare sinonimi o definizioni di vocaboli; Capacità di semplificare il discorso di un testo scritto; Capacità di riassumere testi precedentemente analizzati, sia come rielaborazione autonoma del testo d’origine, sia come riduzione del testo esaminato; Capacità di riferire semplici discorsi; Capacità di tradurre testi autentici d’argomento tecnico con l’uso del dizionario MODULO 1 BRITISH INSTITUTIONS TEMPI: 5 lezioni CONTENUTI The Monarch Parliament: House of Lords, House of Commons Government and Opposition Political Parties: Conservative Party, Labour Party, Liberal Democrats, Green Party General Elections The Legal System: Common Law, Legislation ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 MODULO 2 AMERICAN INSTITUTIONS TEMPI: 5 lezioni CONTENUTI The American constitution The Executive power: the President Presidential Elections Legislative power: the Congress The Senate The House of Representatives Political Parties: Republican and Democratic Parties Federal Law Local Laws MODULO 3 MASS MEDIA TEMPI: 5 lezioni CONTENUTI Newspapers and magazines in Great Britain and the USA The Press in Britain: Quality papers and popular papers Television and Radio in Great Britain and in the USA MODULO 4 EDUCATION IN GREAT BRITAIN AND THE USA TEMPI: 6 lezioni CONTENUTI Big changes in British state education system The Basic Structure Public Schools Special Features Exams Leaving home Between Six and Eighteen in the USA Universities of excellence MODULO 5 BRITISH AND AMERICAN ECONOMY TEMPI: 5 lezioni CONTENUTI British Economists A problematic country ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 The three sectors Agriculture Industry Services MODULO 6 American People Tempi: 8 lezioni Contenuti: Ethnic diversity. Ethnic groups in American society: WASPs, American Indians, African Americans, Hispanics, Asian Americans. African Americans Slavery in the Southern States North and South: the American Civil War, reconstruction in the post-slavery South; segregation The Civil Rights Movement: Martin Luther King, Malcolm X and the Black Panther Party Modulo 7 The Industrial Revolution Contenuti: The birth of industry Factory work The industrial town The Tolpuddle Martyrs Modulo 8 Conventional and Integrated Circuits Contenuti: How an electronic system works Analogue and digital Digital recording Modulo 9 Contenuti: What is a microprocessor The microprocessor Logic gates Digital kitchen scales METODOLOGIA ( in riferimento all’intero programma svolto) Sono state privilegiate le abilità orali e la comprensione scritta; infatti, la produzione scritta è stata esercitata finalizzandola alla prova dell’esame di stato. Per quanto riguarda le abilità di lettura e produzione orale sono state sovente utilizzate attività di tipo integrato, in quanto ci si è avvalsi dell’argomento e dell’analisi del testo per esercitare abilità orali. La produzione orale e la comprensione scritta sono state favorite da attività guidate, sollecitando la ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 partecipazione degli allievi. Partendo dall’analisi del testo, utilizzando tecniche di lettura rapida e intensiva, ci si è soffermati sull’importanza degli elementi di coesione delle diverse parti del discorso, del riconoscimento delle parole chiave e delle “topic sentences”. I testi presi in esame erano spesso finalizzati ad esercitare la capacità ad esprimere opinioni personali. Inoltre la varietà delle diverse tipologie testuali ha permesso agli studenti di familiarizzare con codici linguistici diversificati. La attività realizzate hanno favorito, inoltre, la semplificazione del testo, sia a livello lessicale che strutturale, al fine di raggiungere una rielaborazione il più possibile personale. Anche per questo si è insistito sull’importanza della ricerca di sinonimi, contrari, definizioni, sull’utilizzo di domande a risposta aperta e attività di completamento. Il lavoro svolto con il lettore di madre lingua ha consentito di incrementare le occasioni di potenziamento delle abilità orali. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA Sono state assegnate nel corso dell’anno prove scritte di comprensione del testo riguardanti argomenti generali e utilizzando la tipologia che prevede domande a risposta aperta. Gli allievi hanno dimostrato, in generale, una sufficiente competenza di comprensione scritta, ma modeste capacità di rielaborazione personale. Nelle prove orali sono state poste domande relative al programma svolto, al fine di verificare la conoscenza degli argomenti e la competenza linguistica acquisita. La maggioranza della classe ha mostrato impegno anche se con un lavoro troppo mnemonico e troppo spesso finalizzato alla valutazione. STRUMENTI DIDATTICI: testi tratti da articoli di giornali, riviste e libri scolastici. A gli studenti è concesso, durante le prove scritte, l’uso del dizionario bilingue Per la prova d’esame, come per le simulazioni effettuate nel corso dell’anno, è consentito l’uso del dizionario bilingue ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO. DIRITTO ed ECONOMIA. PROF.ssa SUPERINA TILDE ANNA A.S. 2013/2014 CLASSE 5° A ELETTRONICA. IIS MAJORANA SAN LAZZARO DI SAVENA . TESTO ADOTTATO: DIRITTO ED ECONOMIA INDUSTRIALE. AUTORI G.BACCELLI-C. ROBECCHI. ……………………………………………………………………. L’IMPRESA. ART.2082 C.C.L’IMPRENDITORE.CONCETTO DI PROFESSIONALMENTE, ATTIVITA’ ECONOMICA, ORGANIZZAZIONE, PRODUZIONE E SCAMBIO DI BENI E SERVIZI.ART. 2195 C.C. ATTIVITA INDUSTRIALI SVOLTE DALL’IMPRENDITORE COMMERCIALE. GLI OBBLIGHI DELL’IMPRENDITORE COMMERCIALE : 1) ISCRIZIONE NEL REGISTRO DELLE IMPRESE ;2)TENUTA DELLE SCRITTURE CONTABILI :LIBRO GIORNALE, LIBRO DEGLI INVENTARI, LIBRO MAGAZZINO, LIBRO MASTRO; 3) LE PROCEDURE CONCORSUALI: IL FALLIMENTO. L’IMPRENDITORE PERSONA FISICA, IMPRENDITORE PERSONA GIURIDICA. L’INTERDIZIONE , INTERDIZIONE LEGALE, INTERDIZIONE GIUDIZIALE. I COLLABORATORI DELL’IMPRENDITORE:INSTITORE, PROCURATORE, COMMESSO. ART.2555C.C. L’AZIENDA. I SEGNI DISTINTIVI DELL’AZIENDA: DITTA, INSEGNA E MARCHIO. IL TRASFERIMENTO DELL’AZIENDA. ART.2083 C.C. IL PICCOLO IMPRENDITORE. IL COLTIVATORE DIRETTO DEL FONDO. L’ARTIGIANO. IL PICCOLO COMMERCIANTE. L’IMPRESA FAMILIARE. ART.2135C.C. L’IMPRENDITORE AGRICOLO. LE ATTIVITA’ AGRICOLE PER CONNESSIONE. L’IMPRESA COLLETTIVA. ART.2247 C.C . IL CONTRATTO DI SOCIETA’. ART.2249 C.C. TIPI DI SOCIETA’: 1) SOCIETA’ NON COMMERCIALI;2) SOCIETA’ COMMERCIALI; 3)SOCIETA’ DI PERSONE; 4)SOCIETA’ DI CAPITALI. DIFFERENZE FRA SOCIETA’ DI PERSONE E SOCIETA’ DI CAPITALI. LA SCELTA DELLA FORMA GIURIDICA DELLE SOCIETA’.LE SOCIETA’ DI PERSONE :1)SOCIETA’ SEMPLICE ( S.S.); 2) SOCIETA’ IN NOME COLLETTIVO(S.N.C.); 3)SOCIETA’ IN ACCOMANDITA SAMPLICE ( S.A.S.). L’AUTONOMIA PATRIMONIALE IMPERFETTA DELLE SOCIETA’ DI PERSONE. LA SOCIETA’ SEMPLICE ART.2249 C.C. COSTITUZIONE E CONFERIMENTI ; CAPITALE E PATRIMONIO SOCIALE. LA RESPONSABILITA’ DEI SOCI. I DEBITI PERSONALI DEL SOCIO. L’AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETA’. GLI AMMINISTRATORI. LO SCIOGLIMENTO DEL SINGOLO RAPPORTO SOCIALE. LO SCIOGLIMENTO DELLA SOCIETA’. LA LIQUIDAZIONE. LA SOCIETA’ IN NOME COLLETTIVO. LA COSTITUZIONE. L’ATTO COSTITUTIVO IRREGOLARE. LA RESONSABILITA’ DEI SOCI. LA LIQUIDAZIONE DELLA QUOTA DEL SOCIO. ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 ESTINZIONE DELLA SOCIETA’. LA SOCIETA’ IN ACCOMANDITA SEMPLICE. SOCI ACCOMANDATARI E SOCI ACCOMANDANTI. LO SCIOGLIMENTO DELLA SOCIETA’. LA SOCIETA’ PER AZIONI. CARATTERI DELLA S.P.A. AUTONOMIA PATRIMONIALE PERFETTA E PERSONALITA’ GIURIDICA. LA RIFORMA DEL DIRITTO SOCIETARIO DEL 2004, IL MERCATO DEL CAPITALE DI RISCHIO: SOCIETA’ CHE NON FANNO RICORSO AL MERCATO DI CAPITALE DI RISCHIO; SOCIETA’ CHE FANNO RICORSO AL MERCATO DEL CAPITALE DI RISCHIO. AZIONISTI DI COMANDO, PICCOLI AZIONISTI. LA S.P.A. UNIPERSONALE. LA LIMITAZIONE DELLA RESPONSABILITA’ DEI SOCI. IL VALORE DELLA QUOTA DEL SOCIO, CAPITALE SOTTOSCRITTO E CAPITALE VERSATO..LA COSTITUZIONE DELLA S.P.A. STATUTO E ATTO COSTITUTIVO,FORMA DELL’ATTO COSTITUTIVO. CAPITALE SOCIALE. ISCRIZIONE NEL REGISTRO DELLE IMPRESE. LE AZIONI.IL VALORE DELLE AZIONI. LE OBBLIGAZIONI. GLI ORGANI DELLA S.P.A. 1)ASSEMBLEA DEI SOCI,2)CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE,3) COLLEGIO SINDACALE. LA SOCIETA’ IN ACCOMANDITA PER AZIONI. LA SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ LIMITATA. LA S.R.L. UNIPERSONALE.LE QUOTE SOCIALI.LA PROCEDURA DI COSTITUZIONE.LE DECISIONI.L’AMMINISTRAZIONE . I POTERI DI RAPPRESENTANZA.IL CONTROLLO. I TITOLI DI CREDITO. TIPICI E ATIPICI. CARATTERISTICHE , LETTERALITA’, ASTRATTEZZA, AUTONOMIA. LA CAMBIALE. ASSEGNO BANCARIO. ECONOMIA. ATTIVITA’ ECONOMICA. I BISOGNI. I BENI . LE FASI DELL’ATTIVITA’ ECONOMICA: PRODUZIONE, SCAMBIO, CONSUMO, RISPARMIO. I SOGGETTI ECONOMICI: LA FAMIGLIA, LO STATO, L’IMPRESA. I SISTEMI ECONOM. CAPITALISTICO, COLLETTIVISTICO E MISTO. L’ AZIENDA E I SUOI ELEMENTI COSTITUTIVI. I SETTORI DELLA AZIENDA: PRIMARIO, SECONDARIO E TERZIARIO. I SOGGETTI AZIENDALI: PERSONE FISICHE E PERSONE GIURIDICHE. LE ATTIVITA’ FINANZIARIE DEL MERCATO MONETARIO. BOT,CD,CCT,BPT,AZIONI,OBBLIGAZIONI. Metodi di insegnamento: < Lezioni frontali con attivita’ di studio autonomo; < Esercitazioni scolastiche ed extra scolastiche. Srtumenti di lavoro: < Libro di testo; < Codice Civile. ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Verifiche: < Colloquio orale; < Test; < Questionari. Obiettivi minimi: < Conoscenza degli aspetti piu’ significativi della materia; < Conoscenza di un buon linguaggio tecnico-giuridico; < Esposizione chiara della disciplina. Classe 5A1 ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA Prof. M. Rulli classe 5^ A1 INTEGRALI DEFINITI, INDEFINITI E IMPROPRI Percorso N.1 Integrali definiti Percorso N.2 Integrali indefiniti Percorso N.3 Integrali generalizzati Percorso N.4 Integrazione numerica CONOSCENZE - SAPERE • • • • • • • • • • Concetto di integrale definito Proprietà degli integrali definiti Teorema della media Teorema fondamentale e formula fondamentale Concetti di primitiva e integrale indefinito Proprietà degli integrali indefiniti Integrali fondamentali Regole d’integrazione per parti e per sostituzione Concetto di integrale improprio Metodo dei rettangoli per integrazione numerica ABILITA' - SAPER FARE • • • • • • • • • Usare le regole d’integrazione e la conoscenza di integrali fondamentali per determinare le primitive di una funzione data Integrare una funzione razionale frazionaria con denominatore di 2° grado Integrare una funzione mediante l’integrazione per parti o per sostituzione Calcolare la lunghezza di una curva Calcolare l’area di una porzione limitata di piano Calcolare il volume di un solido finito di rotazione Risolvere problemi di fisica che coinvolgano il calcolo di integrali definiti Calcolare integrali impropri Calcolare integrali in modo approssimato con il metodo dei rettangoli e valutarne l’errore Standard minimi di apprendimento - Conoscere la definizione di funzione primitiva e saper calcolare semplici integrali indefiniti - Conoscere la definizione di integrale definito e saperla utilizzare nel calcolo di aree in semplici casi - Saper calcolare semplici integrali generalizzati - Conoscere il metodo dei rettangoli per l’integrazione e stimarne l’errore FUNZIONI DI DUE VARIABILI Percorso N.1 Funzioni di due variabili Percorso N.2 Derivate parziali Percorso N.3 Differenziale totale ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 CONOSCENZE - SAPERE • • • Concetti di limiti, continuità e derivabilità di funzioni di due variabili Concetto di derivata parziale Concetto di differenziale totale ABILITA' - SAPER FARE • • • • • Rappresentare graficamente una funzione di due variabili per linee di livello Determinare il campo di esistenza di una funzione di due variabili Determinare graficamente e analiticamente l'intersezione di semipiani Calcolare derivate parziali Calcolare differenziali totali Standard minimi di apprendimento - Saper interpretare il grafico di semplici funzioni in due variabili - Calcolare differenziali totali di semplici funzioni in due variabili EQUAZIONI DIFFERENZIALI Percorso N.1 Equazioni differenziali del primo ordine Percorso N.2 Equazioni differenziali del secondo ordine CONOSCENZE - SAPERE • • • • • • Concetti di problema di Cauchy, di integrale generale e integrale particolare Integrazione di equazioni del tipo y’ = f(x) Integrazione per variabili separabili Integrazione di equazioni lineari del primo ordine Integrazione di equazioni a coefficienti costanti del 2° ordine omogenee o non con termini noti polinomi o prodotto di funzioni esponenziale e sinusoidale Esempi di fisica che coinvolgano equazioni differenziali del 1° o del 2° ordine ABILITA' - SAPER FARE • • • Risolvere problemi differenziali del 1° ordine a variabili separabili o lineari Risolvere problemi differenziali del 2° ordine a coefficienti costanti Risolvere equazioni differenziali del 2° ordine a coefficienti costanti omogenee o non omogenee con termine noto di particolare tipo Standard minimi di apprendimento • Saper risolvere equazioni differenziali del prim’ordine (a variabili separabili o lineari) e del second’ordine a coefficienti costanti omogenee ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 TRASFORMATA DI LAPLACE Percorso La trasformata di Laplace CONOSCENZE - SAPERE Definizione della trasformata di Laplace Teorema di esistenza Proprietà e teoremi sulla trasformata di Laplace: linearità, cambio di scala, traslazione di origine o immagine, derivazione o integrazione di origine o immagine. Applicazioni ABILITA' - SAPER FARE • • Calcolare la trasformata di Laplace di funzioni notevoli Calcolare la trasformata di Laplace di funzioni utilizzando i teoremi introdotti Standard minimi di apprendimento • Calcolare la trasformata di Laplace di funzioni notevoli ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 DOCENTI: ELENA DONVITO, PIGNATARO ANTONIO DISCIPLINE: ELETTRONICA e T.D.P. PROGRAMMA SVOLTO NELL’A.S. 2013/2014 LIBRI DI TESTO: • CUNIBERTI-DE LUCCHI - “ELETTRONICA ANALOGICA” VOLL. A e B PETRINI EDITORE • CUNIBERTI – DE LUCCHI – “TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE” VOL. 3 – PETRINI EDITORE Gli obiettivi della disciplina sono divisibili in conoscenze, capacità e competenze, intendendo per conoscenze l’avvenuto apprendimento delle leggi che regolano il funzionamento dei principali componenti in uso e dei principali circuiti dell’elettronica analogica e delle conversioni che genera, elabora e distribuisce segnali, per capacità il saper individuare e applicare le leggi studiate in un processo di analisi delle reti principali dell’elettronica e per competenze il saper utilizzare tali leggi in un processo di sintesi e progetto delle reti principali dell’elettronica. Gli obiettivi minimi vanno intesi come semplice "conoscenza" della maggior parte degli argomenti svolti, con applicazione delle formule di minor complessità algebrica, e “capacità” generale di analisi dei più semplici circuiti studiati. Il raggiungimento di tali obiettivi minimi alla fine dell’anno scolastico comporta una valutazione complessiva sufficiente. Si riportano di seguito i moduli in cui è stata suddivisa l’attività svolta. AMPLIFICATORI OPERAZIONALI E APPLICAZIONI LINEARI L’amplificatore operazionale: simbolo e modello dell’a.o., parametri ideali dell’a.o.. Funzionamento ad anello aperto: transcaratteristica e dinamica di ingresso e uscita, utilizzo come comparatore Funzionamento ad anello chiuso: amplificatore invertente e non invertente; sommatore invertente e non invertente; inseguitore di tensione; amplificatore differenziale a 1 stadio; convertitori I/V e V/I con carico flottante e con carico riferito a massa (con transcaratteristica e principali forme d’onda) Caratteristiche degli operazionali reali: risposta in frequenza, GBW, slew rate. Circuito integratore ideale e reale con relativi diagrammi di Bode della risposta in frequenza (modulo e fase) Circuito derivatore ideale e reale con relativi diagrammi di Bode della risposta in frequenza (modulo e fase) Cenni sui data-sheet degli amplificatori operazionali reali. AMPLIFICATORI OPERAZIONALI: APPLICAZIONI NON LINEARI Circuito raddrizzatore di precisione ad una semionda (saturante e non saturante) : transcaratteristica e forme d’onda correlate di ingresso e d’uscita. Comparatori: caratteristiche dei comparatori ad un livello; rivelatore di zero; comparatore a finestra; comparatori a due livelli o con isteresi (trigger di Schmitt); transcaratteristiche e principali forme d’onda; dinamica di uscita dei comparatori. I FILTRI ATTIVI • Concetti fondamentali sui filtri (f.d.t., poli e zeri, diagrammi di Bode, risposta in frequenza, banda passante, banda oscura, frequenze di taglio, tipo di risposta) Funzioni di trasferimento del 1° e 2° ordine (A0, ω0, ξ) Tecniche di approssimazione: risposte alla Butterworth, alla Bessel e alla Chebyshev ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 Analisi e progetto di filtri passa-basso e passa-alto del 1° e 2° ordine con topologia VCVS e topologia a reazione negativa multipla e approssimazione Butterworth Progetto di filtri di ordine superiore al 2°, ponendo in cascata filtri del 1° e del 2° ordine Determinazione di massima dell’ordine del filtro in base all’attenuazione desiderata ad una certa frequenza e alla banda passante. Cenni all’analisi e al progetto di filtri passa-banda ed elimina-banda GENERATORI DI SEGNALI SINUSOIDALI Oscillatore sinusoidale: principio di funzionamento (retroazione positiva e condizioni di Barkausen); schema a blocchi completo di un oscillatore; condizioni di innesco, mantenimento e smorzamento dell’oscillazione Oscillatori per basse frequenze: oscillatore a sfasamento, oscillatore di Wien, oscillatore seno-coseno o in quadratura. Oscillatori per frequenze elevate: struttura circuitale a tre punti; oscillatore Hartley e oscillatore Colpitts. Stabilità in frequenza GENERATORI DI FORME D’ONDA Tecniche circuitali: elementi di temporizzazione; multivibratori (astabile, monostabile, bistabile e trigger di Schmitt); generatori di rampa. Formatori d’onda ad operazionali: il comparatore, il trigger di Schmitt; generatore di onda quadra (astabile) anche con duty-cycle diverso dal 50%; generatore di rampa; generatore d’onda triangolare, anche con pendenza diversa nella rampa di salita e di discesa. Il temporizzatore integrato 555: struttura interna e principio di funzionamento; astabile e monostabile con 555 Formatori d’onda con porte logiche: astabile con porta NOT CMOS con ingresso a Trigger di Schmitt ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DEI SEGNALI Sistema di acquisizione, elaborazione e distribuzione dati: funzionalità e schemi a blocchi di base. Trasduttori: caratteristiche e parametri (richiami); circuiti a ponte. Condizionamento del segnale: amplificatore di tensione, amplificatori differenziali a 1 stadio, amplificatore da strumentazione, convertitori I/V, circuiti a ponte passivo e attivo, filtri. Conversione A/D e D/A: quantizzazione; errore di quantizzazione; risoluzione; campionamento; teorema di Shannon; cenni al formato dei dati digitali e ai livelli elettrici. Scelta delle prestazioni di un convertitore A/D in base alle specifiche di progetto riguardo frequenza di campionamento ed errore massimo sulla misura. Sample and hold: necessità di tale operazione; circuiti principali; cenni ai parametri (tempo di acquisizione; tempo di apertura, decadimento, dinamica di ingresso, segnale di controllo) Multiplazione analogica e digitale: necessità e convenienza di tale operazione e schemi a blocchi. Convertitori digitale/analogici: principio di funzionamento e definizioni generali; convertitore a resistori pesati, convertitore a scala R-2R e a scala R-2R invertita. Convertitori analogico/digitali: flash o parallelo e half-flash o subrange, ad approssimazioni successive, a conteggio ( a scala digitale e track-converter), ad integrazione (a una rampa, a doppia rampa); specifiche dei convertitori A/D (tempo di conversione, risoluzione, precisione, errore di linearità, errore di offset, errore di guadagno, dinamica della tensione di ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 ingresso). Interfacciamento di convertitori e unità di elaborazione: conversione e lettura controllate da programma; ciclo di ritardo; polling di EOC; lettura su interruzione. Esercizi di analisi e sintesi di sistemi di acquisizione, elaborazione e distribuzione dati, anche interdisciplinari con Telecomunicazioni e Sistemi Automatici. SENSORI E TRASDUTTORI • Definizione, possibile classificazione e ambiti applicativi • Caratteristiche e prestazioni: caratteristiche statiche (input range, sensibilità,accuratezza, ripetibilità, precisione, risoluzione, isteresi, linearità, deriva di zero e di sensibilità); caratteristiche dinamiche (errore dinamico, velocità di risposta) • Trasduttori di spostamento e di posizione: potenziometrici, capacitivi, induttivi, induttivi senza contatto, LVDT, resolver, syncro e inductosyn, ottici a riflessione, encoder incrementale e assoluto, a ultrasuoni, interruttori di prossimità induttivi – capacitivi – a effetto Hall – ottici o fotoelettrici • Trasduttori di livello • Trasduttori di velocità: elettromagnetico e LVT per velocità lineare; tachimetro in c. c., tachimetro in corrente a.c. e tachimetri ottici per velocità angolare; accelerometro • Trasduttori di forza :estensimetri; trasduttori piezoelettrici • Trasduttori di pressione: sensori (diaframmi, capsule, soffietti), trasduttori capacitivi, induttivi, a estensimetri, monolitici al silicio • Sensori di temperatura: a resistenza, termistori, a semiconduttore, termocoppie • Trasduttori di energia radiante (fotorivelatori o celle fotoelettriche): rivelatori di fotoni a effetto fotoemittente, fotoconduttivo e fotovoltaico; rivelatori per effetto termico o piroelettrici • Sensori chimici: sensori di gas, per ioni nei liquidi, di umidità. • Principali circuiti di condizionamento di diverse tipologie di trasduttori e trasduttori (ponte resistivo, convertitore I/V, amplificatore differenziale o da strumentazione, convertitore f/V o V/f…): analisi e progetto PROGETTO, REALIZZAZIONE, COLLAUDO E DOCUMENTAZIONE DI DISPOSITIVI ELETTRONICI Ogni alunno è stato chiamato a progettare, realizzare, collaudare e documentare un dispositivo elettronico a propria scelta, che utilizzi componenti discreti e/o integrati anche intelligenti studiati nell’arco del triennio. L’iter realizzativo del dispositivo elettronico è stato documentato anche durante le fasi iniziali di ideazione e fattibilità; la scelta del progetto è stata opera degli alunni. Gli alunni sono stati tenuti a rispondere periodicamente ai docenti delle loro scelte operative ed ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 eventualmente a cambiarle in base ai suggerimenti degli stessi; sono stati monitorati continuamente nelle attività di laboratorio per il corretto utilizzo in sicurezza delle apparecchiature; hanno prodotto relazione tecnica con schema a blocchi e funzionale del dispositivo, struttura e caratteristiche tecniche operative, schemi elettrici, lay-out dei circuiti stampati, disposizione dei componenti, data-sheet principali, procedura di collaudo, eventuale software (codice corredato da commenti). I dispositivi elettronici realizzati anche in gruppo sono: ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 Macchina automatica distributrice di merendine Modello di serra automatizzata con Arduino Tabellone luminoso per punteggi e tempi per partite di basket Lux- metro a LED con interruttore crepuscolare Termometro a display LCD con interruttore termico Gioco di luci legato al segnale audio e amplificatore audio ATTIVITA’ DEL LABORATORIO DI ELETTRONICA Si sono svolte le seguenti attività di laboratorio: rilievo e verifica sperimentale della funzionalità e delle principali forme d’onda dei seguenti circuiti: Amplificatore operazionale ad anello aperto Configurazioni base con o.a. ad anello chiuso Integratore reale ad o.a. Comparatore a un livello e a finestra Trigger di Schmitt con soglie simmetriche non invertente Circuito raddrizzatore di precisione con 1 diodo e 2 diodi Generatore di onda quadra e triangolare ad operazionale Circuito sample and hold integrato LM34 ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 DISCIPLINA: TELECOMUNICAZIONI DOCENTE: DONVITO ELENA Testo di riferimento: O. Bertazioli – Telecomunicazioni – vol. B – Ed. Zanichelli PROGRAMMA SVOLTO NELL’A.S. 2013/2014 • • • • • • • • • MODULO DI RIPASSO DEL PROGRAMMA DI QUARTA Calcolo di livelli assoluti di tensione e potenza Calcolo inverso dei valori di tensione e potenza a partire dai corrispondenti livelli Bilanci di potenza e tensione in linee di trasmissione generiche Richiami sul progetto di un sistema di telecomunicazioni su fibra ottica, con riferimento al bilancio di potenza e al calcolo della capacità trasmissiva dell’intero sistema e della conseguente massima velocità di trasmissione in bit/s MODULO 1: ANALISI DEI SEGNALI Analisi nel dominio della frequenza di segnali periodici e non periodici Banda di un segnale Spettro dei segnali sinusoidale e quadro (con e senza componente continua) Spettro del segnale dati con Tbit = 1/fck (lobo principale e lobi secondari) Banda base per segnali fonico, telefonico, audio, video MODULO 2: CARATTERISTICHE DEI SISTEMI LINEARI • Funzione di trasferimento e banda di un quadripolo • Condizioni di non distorsione • Distorsioni (ampiezza, fase, da non linearità) • • • • • • • • • • • • MODULO 3: SISTEMI DI TRASMISSIONE ANALOGICI Classificazione dei sistemi di trasmissione analogici Trasmissione di un segnale analogico in banda base Trasmissione di un segnale analogico in alta frequenza Modulazioni analogiche Modulazione AM Modulazione FM Confronto tra AM e FM in termini di immunità al rumore Ricevitori super-eterodina: schema a blocchi per AM con indicazione delle gamme di frequenze e della frequenza intermedia Demodulatore per AM: rivelatore di inviluppo Cenni al PLL e suoi principali utilizzi nelle telecomunicazioni Demodulazione di un segnale FM con PLL Principio della multiplazione FDM MODULO 5 : CARATTERISTICHE GENERALI DEI SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONI DIGITALI • Vantaggi offerti dalle tecniche digitali • Cenni ad elementi di teoria dell’informazione: misura dell’informazione (definizione del bit), informazione associata ad un simbolo di una sorgente digitale, entropia della sorgente, ridondanza della sorgente, compressione. • Codifica di sorgente, codifica di canale, capacità trasmissiva di un canale con banda assegnata, codifica multilivello per aumentare la capacità di canale con banda assegnata, ITIS E. Majorana • a.s. 2013/2014 Classe 5A1 capacità di canale in presenza di rumore e teorema di Shannon; relazione fondamentale tra bit rate o velocità di trasmissione in bit/s e baud rate o velocità di modulazione in caratteri/s. Modalità di correzione degli errori (ARQ di tipo Stop & Wait, Go Back “n” e Selective Retransmission; FEC); definizione di BER; cenni alla codifica convoluzionale o Trellis Code MODULO 6: SISTEMI DI TRASMISSIONE DIGITALE SU CANALE PASSABASSO • Trasmissione di segnali digitali su canale passabasso direttamente in banda base: necessità della codifica di linea e schema a blocchi di un sistema di trasmissione digitale su canale passa-basso • Codici di linea e loro funzione (NRZ, RZ, Manchester o bifase, bifase differenziale, AMI, HDB-3, codici multilivello es. 2B-1Q) • Vantaggi e problematiche della trasmissione digitale su canale passabasso ( rigenerazione, jitter, interferenza di intersimbolo, diagramma ad occhio) • • • • • • • • • • • • • • • • MODULO 7: SISTEMI DI TRASMISSIONE DIGITALE SU CANALE PASSABANDA Trasmissione di segnali digitali su canale passabanda: necessità della modulazione digitale e schema a blocchi di un sistema di trasmissione digitale su canale passa-banda Modulazioni digitali e differenti ambiti applicativi Parametri tipici: resistenza al rumore ed efficienza spettrale; scelta della modulazione più adatta ai differenti ambiti applicativi Classificazione delle modulazioni digitali Modulazioni di ampiezza M-ASK e OOK Modulazioni di fase: 2-PSK, DPSK, 4-PSK e 8-PSK Modulazioni miste: QAM Cenni alla modulazione TCM Modulazioni di frequenza: FSK, CPFSK, MSK Esempi di trasmissione digitale su canale passabanda: cenni ai ponti radio digitali e alle trasmissioni satellitari (richiamo alla progettazione di un collegamento radio in termini di potenza trasmessa e sensibilità del ricevitore oltre che in termini di capacità trasmissiva e banda a disposizione) Cenni a tecniche di trasmissione digitale SPREAD-SPECTRUM per sistemi non canalizzati e loro applicazione nel WI-FI e nel Blue-Tooth MODULO 8: TRASMISSIONE DATI Tipi di canale per trasmissione dati (commutato o dedicato) Tipo di collegamento (simplex, half-duplex e full-duplex) Tipo di trasmissione (parallela o seriale asincrona e sincrona) Interfaccia DTE-DCE Esercizi di calcolo sui tempi di trasmissione di blocchi di dati e sulla quantità di dati trasmessi, sia per la trasmissione seriale asincrona sia per la trasmissione seriale sincrona, anche in presenza di ritrasmissione per canale rumoroso. MODULO 9: TRASMISSIONE IN FORMA DIGITALE DI SEGNALI ANALOGICI La codifica dei segnali analogici (teorema del campionamento, numero di bit in funzione dell’errore massimo richiesto) • Codifica PCM • ITIS E. Majorana • • • • a.s. 2013/2014 Classe 5A1 Campionamento e ricostruzione del segnale analogico Codifica A/D e D/A Commutazione di segnali codificati in PCM: concetto di multiplazione TDM e di struttura di trama di un sistema TDM-PCM Esercizi riguardo il calcolo del bit rate necessario per trasmettere un segnale PCM di cui siano noti dinamica, banda di frequenza e errore di quantizzazione massimo; esercizi su segnali PCM-TDM sulla falsariga dello standard europeo; valutazione della possibilità di trasmettere digitalmente un segnale analogico di banda nota su un canale, anche affetto da rumore, di banda passante nota, conoscendo il numero di livelli di quantizzazione. ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 PROGRAMMAZIONE DI SISTEMI PER LA CLASSE 5^A1 ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Docenti: Caruso Valter, Pignataro Antonio; Materia: Sistemi; Classe: 5^A1 ITS 1° Modulo: Funzione di Trasferimento OBIETTIVI MINIMI: • Conoscere e saper ricavare una Funzione di Trasferimento; • Saper lavorare con le funzioni di trasferimento di un blocco funzionale. CONTENUTI F.d.T. e algebra degli schemi a blocchi; Calcolo di zeri e poli; Risposta di un sistema lineare in funzione della sollecitazione e della sua F.d.T. 2° Modulo: Stabilità di un sistema OBIETTIVI MINIMI: • Saper determinare la stabilità di un sistema. • Conoscere i sistemi retroazionati; CONTENUTI Sistemi diretti e retroazionati: studio della stabilità dedotta dalla posizione dei poli della F.d.T. nel piano complesso; Comportamento a regime ed errore per i sistemi retroazionati; Diagrammi di Bode; Margine di fase e margine di Ampiezza; ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 3° Modulo: Periferiche interne del microcontrollore 8051 OBIETTIVI MINIMI: • Conoscere le periferiche interne dell’8051; • Sapere redigere semplici programmi per l’uso delle periferiche interne dll’8051. CONTENUTI Interrupt interni 8051; Timer interni 8051; Interfaccia seriale 8051; Gestione della memoria esterna dell’8051. 4° Modulo: Interfaccia parallela 8255 OBIETTIVI MINIMI: • Conoscere l’interfaccia parallela 8255; • Sapere redigere semplici programmi in assembler per gestire la periferica. CONTENUTI Struttura interna dell’8255 e piedinatura; Programmazione dell’8255; Interfacciamento con il microcontrollore 8051 e realizzazione di semplici programmi assembler; 5° Modulo: Dispositivi esterni di Output OBIETTIVI MINIMI: • Conoscere e sapere pilotare un display lcd; CONTENUTI Display LCD; ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 EDUCAZIONE FISICA DOCENTE: Prof.ssa Della Godenza Manuela Classe 5 A1 Anno Scolastico: 2013-2014 MODULO n. 1: “La forma fisica” Unità Didattica 1: “la Mobilità Articolare” Unità Didattica 2: “La forza muscolare” Unità Didattica 3: “La resistenza” Unità didattica 4 : “La velocità” Unità didattica 5 :” L'allenamento e il concetto di salute dinamica” Tempi: 26 ore Unità didattica n.1 : “ La mobilità articolare” Obiettivi: • conoscere gli scopi degli esercizi di mobilità articolare, in funzione di età, preparazione fisica, condizioni di vita, momento della giornata (prevenzione infortuni, allentamento tensioni psicofisiche, miglioramento tecnico...) • conoscere i principali esercizi di mobilità articolare, sia in forma statica che dinamica • conoscere i principali metodi di allungamento muscolare e mobilità articolare, in particolare lo “stretching” e la relativa metodologia di applicazione • saper riconoscere negli esercizi svolti le componenti di m.a. • saper eseguire correttamente i principali esercizi di m.a, in particolare attraverso lo “stretching” • saper indicare corretti esercizi di m.a. per i principali gruppi muscolari • saper adattare gli esercizi di m.a. alle fasi di riscaldamento, allungamento vero e proprio o defaticamento • conoscere criteri relativi al “riscaldamento” organico e muscolare • saper scegliere idonei esercizi di stretching, in funzione di una disciplina sportiva, da svolgersi in fase di riscaldamento e defaticamento Contenuti • struttura e caratteristiche del muscolo scheletrico con particolare riferimento ai meccanismi della contrazione muscolare . • principali muscoli e gruppi muscolari degli arti inferiori, superiori, busto. • Ruolo agonista-antagonista del muscolo • rapporto tono muscolare/mobilità articolare • Test “della cassetta” (flessione del busto) • esercizi a corpo libero e con piccoli attrezzi sia in forma statica che dinamica Metodologia e Strumenti Interazione di metodi, con prevalenza di metodologie a stampo deduttivo nelle fasi di spiegazione e ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 induttivo nelle fasi di applicazione e sperimentazione individuale degli esercizi. Si è cercato in particolare di rendere evidenti i “saperi” attraverso esercizi o attività “pratiche”, collegate sia a momenti della vita quotidiana, sia di attività motoria e sportiva. Si sono ad esempio analizzate posture tipiche della vita quotidiana o sportiva di un individuo, evidenziando il ruolo della muscolatura dal punto di vista della m.a, quali modificazioni possono verificarsi e quali esercizi preventivi o di compenso possono essere svolti. Obiettivi Minimi Conoscere scopi e metodo di applicazione degli esercizi di stretching Saper eseguire correttamente esercizi di stretching per i principali gruppi muscolari Conoscere i principali elementi di teoria dell'allenamento riguardanti la mobilità articolare. • • • ATTIVITA’ SCOLASTICHE SVOLTE A SUPPORTO DELLA PREPARAZIONE DEGLI STUDENTI Esercitazioni pratiche Unità Didattica 2: “La forza muscolare” Obiettivi: • conoscere gli scopi degli esercizi di potenziamento muscolare, in funzione di età, preparazione fisica, attività sportiva svolta, condizioni di vita, ecc. • conoscere i principali esercizi di potenziamento muscolare • saper distinguere tra forza “statica” (isometrica) e “dinamica” (isotonica a contrazione concentrica ed eccentrica) • saper riconoscere negli esercizi svolti le componenti di forza richiesta • saper eseguire correttamente i principali esercizi di forza, a corpo libero ed ai grandi e piccoli attrezzi • saper indicare corretti esercizi di potenziamento per i principali gruppi muscolari • saper scegliere ed eseguire idonei esercizi di potenziamento muscolare, in funzione del distretto muscolare richiesto • conoscere per sommi capi i criteri metodologici per lo sviluppo della forza Contenuti ruolo agonista-antagonista dei muscoli scheletrici principali muscoli e gruppi muscolari degli arti inferiori, superiori, busto. ruolo e metodo di allenamento della muscolatura addominale, con riferimento agli aspetti posturali • esercizi di potenziamento muscolare per il tronco, gli arti superiori ed inferiori; pratica di esercizi e giochi appartenenti a discipline sportive praticate nell’Istituto • rapporto tono muscolare/mobilità articolare • • • Metodologia e Strumenti Interazione di metodi, con prevalenza di metodologie di stampo deduttivo nelle fasi di spiegazione e induttivo nelle fasi di applicazione e sperimentazione individuale degli esercizi. Si è cercato in particolare di rendere evidenti i “saperi” attraverso esercizi o attività “pratiche”, collegate sia a ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 momenti della vita quotidiana, sia di attività motoria e sportiva. Si sono ad esempio analizzate le forme di movimento tipiche della vita quotidiana o sportiva di un individuo, analizzando il grado di impegno della muscolatura dal punto di vista della forza, quali modificazioni possono verificarsi e alcuni esercizi preventivi o di compenso che possono essere svolti. Obiettivi Minimi • Conoscere i principali gruppi muscolari e gli effetti della loro contrazione • Conoscere scopi e metodo di applicazione dei principali esercizi di potenziamento, sia a carico naturale che con sovraccarichi • Saper eseguire correttamente esercizi di rafforzamento per i principali gruppi muscolari • Conoscere i principali elementi di teoria dell'allenamento riguardanti la forza ATTIVITA’ SCOLASTICHE SVOLTE A SUPPORTO DELLA PREPARAZIONE DEGLI STUDENTI Esercitazioni pratiche Unità Didattica 3: “ La Resistenza” Obiettivi: • conoscere per sommi capi i meccanismi di risintesi dell’ATP: aerobico, anaerobico alattacido e lattacido, sapendone indicare i prodotti di rifiuto e definire intensità e tempi di lavoro • saper classificare le attività sportive da un punto di vista energetico • conoscere il test di Cooper • conoscere la definizione di “frequenza cardiaca utile” e “soglia anaerobica” • saper definire i criteri per stabilire la frequenza cardiaca utile di un individuo, nella corsa • saper definire come si può cercare di raggiungere e mantenere una buona forma fisica Contenuti esercizi a corpo libero, ai piccoli e grandi attrezzi, esercizi di resistenza anaerobica alattacida, lattacida (di solito non oltre i 25” negli sforzi a max intensità), aerobica (saltelli e corse) • pratica di esercizi e giochi appartenenti a discipline sportive praticate nell’Istituto • Metodologia e Strumenti Interazione di metodi, con prevalenza di metodologie di stampo deduttivo nelle fasi di spiegazione e induttivo nelle fasi di applicazione e sperimentazione individuale degli esercizi. Si è cercato in particolare di rendere evidenti i “saperi” attraverso esercizi o attività “pratiche”, collegate sia a momenti della vita quotidiana, sia di attività motoria e sportiva. Lezioni frontali; esercitazioni collettive, a gruppi, per squadre. Obiettivi Minimi • Conoscere le varie forme di resistenza • Conoscere e saper definire la correlazione esistente fra resistenza aerobica e salute • Saper scegliere il ritmo di corsa indicato per un allenamento iniziale di tipo aerobico (criterio di scelta della velocità di corsa e durata della stessa) • Conoscere i principali elementi di teoria dell'allenamento riguardanti la resistenza. ATTIVITA’ SCOLASTICHE SVOLTE A SUPPORTO DELLA PREPARAZIONE DEGLI ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 STUDENTI Esercitazioni pratiche Unità didattica n. 4 : “ La velocità” Obiettivi. Conoscere i meccanismi che regolano la velocità motoria Conoscere le componenti della velocità Conoscere la tecnica per allenare la velocità dei movimenti Contenuti • esercizi per migliorare la rapidità di reazione semplice e complessa • esercizi per migliorare la rapidità e la frequenza gestuale • esecuzione di gesti tecnici che implichino rapidità di esecuzione Metodologia e Strumenti Interazione di metodi, con prevalenza di metodologie di stampo deduttivo nelle fasi di spiegazione e induttivo nelle fasi di applicazione e sperimentazione individuale degli esercizi. Si è cercato in particolare di rendere evidenti i “saperi” attraverso esercizi o attività “pratiche”, collegate sia a momenti della vita quotidiana, sia di attività motoria e sportiva. Lezioni frontali; esercitazioni collettive, a gruppi, per squadre. Obiettivi minimi • Conoscere i principali elementi di teoria dell'allenamento riguardanti la velocità • Pratica di esercizi e giochi appartenenti a discipline sportive praticate nell’Istituto ATTIVITA’ SCOLASTICHE SVOLTE A SUPPORTO DELLA PREPARAZIONE DEGLI STUDENTI Esercitazioni pratiche Unità Didattica N 5: “ L’ allenamento e il concetto di salute dinamica”” Obiettivi conoscere i principi fondamentali di teoria dell’allenamento conoscere il significato di carico allenante supercompensazione adattamento e aggiustamento carico interno e carico esterno salute dinamica classificazione delle capacità motorie capacita condizionali e coordinative conoscere i principali elementi di Scienza dell'alimentazione e i principali disturbi legati ad una alimentazione scorretta conseguenze derivate dall'abuso di alcool ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 Contenuti • • • • • • strumenti essenziali per l’incremento della prestazione esercizi a carattere generale e specifico tempi e sedute di allenamento importanza del riscaldamento elementi di Scienza dell'alimentazione strumenti per mantenere un buon livello di salute dinamica Metodologie e strumenti Interazione di metodi, con prevalenza di metodologie di stampo deduttivo nelle fasi di spiegazione ed induttivo nelle fasi di applicazione e sperimentazione individuale degli esercizi. Si è cercato in particolare di rendere evidenti i “saperi” attraverso esercizi o attività pratiche, collegate sia a momenti della vita quotidiana, sia di attività motoria e sportiva di un individuo. Si sono analizzate le forme di movimento tipiche della vita quotidiana o sportiva di un individuo. Obiettivi minimi Conoscere i principi fondamentali sui quali si basa la preparazione di un allenamento sportivo. Conoscere i principali elementi di Scienza dell'Alimentazione. Conoscere il concetto di salute dinamica Conoscere gli effetti legati all'abuso di alcool ATTIVITA’ SCOLASTICHE SVOLTE A SUPPORTO DEGLI STUDENTI Esercitazioni pratiche. MODULO N. 2 : “ La pratica sportiva ” Unità didattica n. 1: “ La pratica dei giochi sportivi come sintesi del lavoro svolto nel corso dei diversi anni scolastici” Unità didattica n.2 :” Pratica di attività sportive particolari: cross-fit, MMA, Krav- maga” Unità didattica n.3 : Esercitazioni di destrezza alla cavallina Unità didattica n. 3 : “ Lo sport e la disabilità” Tempi : 40 ore Obiettvi • conoscere il regolamento, i fondamentali, le diversità tra le stesse attività svolte a scuola e nelle società sportive , la comprensione delle pari opportunità, • conoscere quali interventi educativi e motori sono determinati dalla pratica motoria • conoscere il valore dello sport per gli atleti disabili Contenuti • Pallavolo, pallacanestro, Calcio a 5 • Cross-fit, MMA, Krav-maga.. Attività svolte presso la palestra “Operazione Fitness “ di San Lazzaro. Intervento di esperti esterni per la pratica di particolari discipline. • Esercizi di vario tipo con la swiss-ball • Volteggio framezzo e volteggio laterale alla cavallina • Sport e disabilità ITIS E. Majorana • a.s. 2013/2014 Classe 5A1 Aspetti cognitivi, relazionali, emotivi, obiettivi generali dell’ Educazione Fisica, adattamenti di tipo fisico Metodologie e strumenti Gli alunni praticano le singole discipline sportive autoorganizzandosi in forma globale sotto il controllo dell’insegnante con funzioni o meno di arbitraggio . Obiettivi minini Partecipazione generale ad ogni attività con buon inserimento di ogni ragazzo. Realizzazione di una reale strategia di collaborazione finalizzata all’inserimento del singolo alunno nell’ambito dell’intero gruppo, sempre nel rispetto delle regole della singole discipline praticate. ATTIVITA’ SCOLASTICHE SVOLTE A SUPPORTO DEGLI STUDENTI Esercitazioni pratiche.osservazione diretta degli alunni anche con la collaborazione di esperti esterni. ITIS E. Majorana Disciplina: RELIGIONE a.s. 2013/2014 Classe 5A1 PROF: PAOLO SOBACCHI Come da programmazione sono stati rispettati gli obiettivi prefissati: -il senso religioso -le manifestazioni della cultura religiosa -il valore di se stesso e degli altri. Sono stati presi in considerazione i seguenti contenuti: -il valore della persona -la conoscenza di se stessi -l’amicizia -il senso religioso nell’uomo -rapporto religione fede. La metodologia e gli strumenti di lavoro sono stati: audiovisivi, ricerche, dialogo e dibattiti. Nel contempo non sono mancati considerazioni e analisi circa fatti ed eventi di attualità, che coinvolgano vari settori della disciplina religiosa. ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 ALLEGATO B ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 Istituto d'Istruzione Superiore “Ettore Majorana” Simulazione della 3a Prova scritta dell'Esame di Stato – a.s. 2013/14 classe 5aA1 - elettronica Materia: matematica San Lazzaro, 10/04/2014 Tipologia: “B” Cognome e Nome ….................................................................................................................................... 1° quesito In un condensatore la quantità di carica q(t) si sta accumulando ai suoi capi per effetto di una corrente i(t), entrambe funzioni del tempo t, mediante la legge costanti. , con V0, R e C Determinare la quantità di carica q(t) che si è accumulata al tempo t nel condensatore. 2° quesito Risolvere graficamente il sistema di disequazioni 3° quesito Quale funzione risolve il problema differenziale ? ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 1^ Simulazione di 3° PROVA di SISTEMI 10/04/2014 Quesiti 1. Tracciare il diagramma di BODE per l’ampiezza della seguente funzione di Trasferimento: F(s) = s*(1+20s)/(1+1000s)(1+0,01s). 2. Scrivere il codice assembler per 8051 relativo ad un ciclo che preleva dalla memoria esterna 20 valori partendo dall’indirizzo 00FFH e li memorizza nella RAM interna a partire dall’indirizzo 40H. 3. Descrivere una funzione di trasferimento e spiegare cosa sono poli e zeri. ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 ALUNNO : CLASSE V A 1 10 aprile 2014 SIMULAZIONE TERZA PROVA ( Educazione Fisica) Tipologia B Quesiti a risposta singola ( da 8 a 10 righe) 1) Definire la capacità condizionale “Resistenza” sia in relazione alle diverse attività che alla durata dello sforzo, motivando ogni tipologia citata con un esempio adeguato. _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ 2) Il candidato descriva sinteticamente i principali disturbi legati all'alimentazione _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 3) Il candidato illustri brevemente i diversi sistemi di produzione energetica dell’organismo umano, in relazione alla diversa durata del gesto sportivo, fornendo eventualmente un esempio per ogni meccanismo indicato. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 5A1 Candidato: Materia: INGLESE I don’t particularly like school. I would say that the best school years were when I went to a small private primary school where teachers made me learn, but also play. I felt really special there. Then came the Comprehensive, and now the Sixth Form. At New Grange there are over 1,000 students. The building is very old; it dates back to the 17th century. It has always been a school and before becoming a Comprehensive in 1975 it was a Grammar School. Luckily new facilities have been added, like the technology block, where we do Computer Studies. The PCs are powerful enough, they are all networked together, and they have Internet access. I am doing my A-level exams in Maths and Computer Studies this year. I have 15 hours of lessons per week. I have two teachers for Maths and three different teachers cover the various areas in Computer Studies. Most of my lessons are in the late morning or afternoon which means I get to lie on in the mornings. It also means that I have to stay up very late doing homework assignments and studying. Life was not so easy before GCSEs. I had to study loads of subjects like English, Maths, History, Media Studies, French, Science, Geography, Chemistry and Physics. I did six subjects for my GCSEs which was good, and I also got good marks. Many of my friends left school at 16 after the CSEs but only a couple of them have found work so far. The school day starts at 9 o’clock and finishes at four. The food in the canteen where we eat is pretty bad and the common room where students are supposed to meet is always overcrowded so we end up standing outside in the cold and rain during the break. The sports facilities are quite good though. We have soccer and rugby pitches and a good gym. I have several free periods during the day so I go to the library and study. I hate doing assignments at home so I try to do everything at school. One thing I really do enjoy at school is the Drama society. My English teacher encouraged me to join it and I’m really glad I did. At the end of this year we are putting on a production of “Grease”. 1. Describe the school Ian is studying in ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 2. Which year is Ian? Describe his school day ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 3. Do like Ian. Describe everything connected with your school (facilities, time tables, teachers etc..) ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… E’ consentito l’uso del dizionario bilingue ITIS E. Majorana a.s. 2013/2014 Classe 5A1 La seconda simulazione della terza prova non è ancora stata svolta alla data di stesura di questo documento. I testi verranno allegati dopo la data di svolgimento della stessa.
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