Antiriciclaggio: Gli obblighi per i professionisti Simone Nepote IL QUADRO NORMATIVO Direttiva CEE 10 giugno 1991 n. 308 Decreto legge 3 maggio 1991 n.143 (conv. Legge 5 luglio 1991 n. 197) Decreto legislativo in vigore dal 9 maggio 1991 25 settembre 1999 n. 374 Direttiva CE 4 dicembre 2001 n. 97 20 in vigore dal 14 marzo 2004 Decreto MEF 3 febbraio 2006 n. 141 in vigore dal 22 aprile 2006 Decreto legislativo febbraio 2004 n. 56 Provvedimento UIC 24 febbraio 2006 Decreto MEF 10 aprile 2007 n. 60 25 maggio 2007 Direttiva CE 26 ottobre 2005 n. 60 Decreto legislativo 21 novembre 2007 n. 231 IV Direttiva CE In fase di definizione in sede europea 7 marzo 2014 in vigore dal 29 dicembre 2007 2 i PRINCIPALI ADEMPIMENTI del d.lgs 231/2007 1. Adeguata verifica della clientela (art. 16) 2. Conservazione dei documenti e registrazione delle informazioni acquisite (art. 36) 3. Segnalazione alla UIF delle operazioni sospette (art. 41) 4. Comunicazione al MEF delle infrazioni alle limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore (art. 51) 5. Formazione del personale dipendente e dei collaboratori (art. 54) 7 marzo2014 3 Professionisti destinatari degli obblighi o soggetti iscritti nell'albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o soggetti iscritti nell'albo dei consulenti del lavoro o ogni altro soggetto che fornisce a titolo professionale servizi in materia di contabilità e tributi o notai e avvocati (per determinate operazioni) o prestatori di servizi relativi a società e trust 7 marzo 2014 4 Adeguata verifica della clientela, QUANDO: ➔ la prestazione professionale ha ad oggetto mezzi di pagamento, beni o utilità di valore pari o superiore a 15.000 euro; ➔ il professionista esegue prestazioni occasionali che comportano la trasmissione o la movimentazione di mezzi di pagamento di importo pari o superiore a 15.000 euro, con una operazione unica o con più operazioni tra di loro collegate per realizzare un'operazione frazionata; ➔ la prestazione é di valore indeterminato o non determinabile (sono tali la costituzione, gestione e amministrazione di società, enti, trust o soggetti giuridici analoghi – revisione legale e tenuta della contabilità); ➔ vi é sospetto di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, indipendentemente da qualsiasi deroga, esenzione o soglia applicabile; ➔ vi sono dubbi sulla veridicità o sull'adeguatezza dei dati precedentemente ottenuti ai fini dell'identificazione di un cliente. 7 marzo 2014 5 NON SUSSISTE L’OBBLIGO di adeguata verifica della clientela in relazione a: ➔ lo svolgimento della mera attività di redazione e/o trasmissione delle dichiarazioni derivanti da obblighi fiscali; ➔ gli adempimenti in materia di amministrazione del personale di cui alla legge 11 gennaio 1979 n. 12 (indipendentemente dalla qualifica di consulente del lavoro); ➔ ai componenti degli organi di controllo di società o enti qualora non incaricati della revisione legale dei conti. 7 marzo 2014 6 adempimento dell’obbligo di ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA consiste nello svolgere le seguenti attività Identificazione e verifica dell’identità Cliente Titolare Effettivo Rappresentante informazioni su scopo e natura della prestazione professionale DICHIARAZIONE DEL CLIENTE: Allegato B linee guida 7 marzo 2014 controllo costante nel corso della prestazione professionale ANALIZZANDO VERIFICANDO AGGIORNANDO 7 Articolo 21: Obblighi del cliente “I clienti forniscono, sotto la propria responsabilità, tutte le informazioni necessarie e aggiornate per consentire ai soggetti destinatari del presente decreto di adempiere agli obblighi di adeguata verifica della clientela. Ai fini dell'identificazione del titolare effettivo, i clienti forniscono per iscritto, sotto la propria responsabilità, tutte le informazioni necessarie e aggiornate delle quali siano a conoscenza.” 7 marzo 2014 8 ESECUZIONE DA PARTE DI TERZI Al fine di evitare il ripetersi delle procedure di AVC è possibile fare affidamento sull'assolvimento dell'obbligo già effettuato da terzi IDONEA ATTESTAZIONE DA PARTE DEI SOGGETTI DI CUI ALL’ARTICOLO 30 COMMA 1 IDONEA A CONFERMARE L’IDENTITÀ TRA SOGGETTO DA IDENTIFICARE E SOGGETTO TITOLARE DEL RAPPORTO CON L’ATTESTANTE E L’ESATTEZZA DELLE INFORMAZIONI COMUNICATE A DISTANZA IN NESSUN CASO L’ATTESTAZIONE PUÒ ESSERE RILASCIATA DA SOGGETTI CHE NON HANNO INSEDIAMENTI FISICI IN ALCUN PAESE SE SORGONO DUBBI SULL’IDENTITA’ DEL CLIENTE BISOGNA COMPIERE UNA NUOVA IDENTIFICAZIONE CHE DIA CERTEZZA 7 marzo 2014 9 APPROCCIO BASATO SUL RISCHIO + - A UN MAGGIOR GRADO DI RISCHO CORRISPONDONO OBBLIGHI RAFFORZATI ARTICOLO 28 IN ASSENZA DI RISCHIO GLI OBBLIGHI SONO DA ASSOLVERE CON MODALITA’ ORDINARIE MODALITA’ DI ADEMPIMENTO ORDINARIE EVENTUALMENTE, SUSSITENDONE I PRESUPPOSTI OBBLIGHI SEMPLIFICATI ARTICOLO 25 7 marzo 2014 In relazione al RISCHIO associato: ü al CLIENTE • • • • natura giuridica prevalente attività svolta comportamento al momento del compimento dell'operazione o dell'instaurazione del rapporto continuativo o della prestazione professionale area geografica di residenza o sede del cliente o della controparte ü alla PRESTAZIONE PROFESSIONALE • • • • • • tipologia modalità di svolgimento ammontare frequenza e durata ragionevolezza in rapporto all'attività del cliente area geografica di destinazione 10 OBBLIGHI SEMPLIFICATI - articolo 25 IL CLIENTE É Quando: • un intermediario finanziario; • un ente creditizio o finanziario comunitario soggetto alla direttiva • un ente creditizio o finanziario extracomunitario soggetto a obblighi equivalenti a quelli della direttiva • Una società o altro organismo quotato con strumenti finanziari negoziati su mercati regolamentati • ufficio della PA 7 marzo 2014 IN RELAZIONE A • contratti di assicurazione sulla vita entro una certa soglia • regimi pensionistici obbligatori e complementari o sistemi simili • moneta elettronica entro certe soglie • prodotti o transazioni caratterizzati da basso rischi riciclaggio: articolo 4 dell’allegato tecnico 11 OBBLIGHI RAFFORZATI - articolo 28 IN PRESENZA DI UN RISCHIO PIÙ ELEVATO DI RICICLAGGIO O DI FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO QUANDO IL CLIENTE NON OPERAZIONE È FISICAMENTE PRESENTE • accertare l’identità tramite documenti, dati o informazioni supplementari • verifica e certificazione dei documenti forniti • primo pagamento presso conto intestato al CL c/o ente creditizio 7 marzo 2014 CON “PEP” • adeguate misure per stabilire l’origine del patrimonio o dei fondi impiegati • controllo continuo e rafforzato sull’operazione 12 OBBLIGO DI ASTENSIONE - d.lgs 231/2007 Articolo 23: Il professionista deve astenersi dall'eseguire la prestazione, o deve porvi fine se già in essere, quando non è in grado di rispettare gli obblighi di adeguata verifica della clientela e valuta se effettuare una SOS alla UIF. Articolo 23 comma 1 bis (d.lgs 169/2012): Relativamente alle prestazioni professionali già in essere: Il professionista restituisce i fondi, gli strumenti e le altre disponibilità finanziarie di spettanza, liquidandone il relativo .importo tramite bonifico sul c/c indicato dal cliente. 7 marzo2014 13 adempimento dell’obbligo di CONSERVAZIONE E REGISTRAZIONE Registrare: Conservare: TEMPESTIVAMENTE, NON OLTRE 30 GG dal compimento dell’operazione o dalla accettazione dell’incarico professionale per 10 ANNI dalla fine della prestazione professionale, dall’esecuzione dell’operazione Archivio formato e gestito a mezzo di strumenti informatici Il REGISTRO della clientela ai fini antiriciclaggio Un FASCICOLO per ciascun Cliente dove sono registrati i DATI IDENTIFICATIVI DEI CLIENTI dove è raccolta la DOCUMENTAZIONE e gli ulteriori dati e informazioni 7 marzo 2014 14 GLI STEP OPERATIVI o Verifica esenzioni antiriciclaggio per prestazione professionale o Verifica tipologia di adeguata verifica o Identificazione cliente o Identificazione titolare effettivo o Implementazione eventuale documentazione o Mandato professionale 7 marzo 2014 15 SEGNALAZIONE delle OPERAZIONI SOSPETTE - articolo 41 QUANDO I PROFESSIONISTI SANNO SOSPETTANO HANNO RAGIONEVOLI MOTIVI PER SOSPETTARE CHE Siano in corso Siano state compiute Siano state tentate OPERAZIONI DI RICICLAGGIO O DI FINANZIAMENTO AL TERRORISMO DEVONO INVIARE ALLA UIF UNA SEGNALAZIONE DI OPERAZIONE SOSPETTA 7 marzo 2014 16 COMUNICAZIONE AL MEF DELLE INFRAZIONI ALL’ART. 49 – articolo 51 denaro contante Libretti di deposito al portatore Titoli al portatore Dobbiamo comunicare al MEF le violazioni alle limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore ENTRO 30 GIORNI Assegni bancari e postali Utilizzo di conti e libretti di risparmi anonimi o fittizi 7 marzo 2014 Assegni circolari vaglia postali e cambiari 17 Ulteriori adempimenti cui è chiamato il professionista Articolo 3 Principi generali: Adottare idonei e appropriati sistemi e procedure in materia di controllo interno e di gestione del rischio Rispettare la normativa in materia di protezione dei dati personali Articolo 54 Formazione del personale: Adottare misure di adeguata formazione al fine della corretta applicazione delle disposizioni antiriciclaggio 13 ottobre 2008 18
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